COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO 6° REPARTO SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE NOTIZIE DAL 6° REPARTO - Ne Quid detrimenti capiat n. Un altro anno sta terminando e, come di consueto, è tempo di consuntivi, tempo di ricordi, tempo di bilanci. Questo è il momento in cui ciascuno di noi si ferma un momento - giusto un attimo - e si guarda indietro, cercando, in ciò che ha compiuto, un cenno, un lampo, magari uno stimolo, per continuare ad andare avanti, nell’eterno viaggio che ci porta verso un ignoto domani. 04/2014 Sommario 1 Editoriale Ilvo Diamanti ha usato una perfetta espressione per rappresentare tutto questo: La Presidenza Italiana del « Giunti al capodanno, ci scopriamo sopraffatti dalla routine. E questo giorno ci appare assolutamente uguale agli altri. Il che “non” è vero. Perché le ricor- Forum Europeo delle Funzio- 2-4 ni di Guardia Costiera renze servono: a commemorare oppure a rinnovare. Occasioni di memoria e di Il sistema del Fair Share. speranza, per tornare indietro con gli occhi e la mente. Oppure, al contrario, per proiettarci in avanti.» L’Italia raggiunge gli obiettivi 5-6 del 2014 Ed il capodanno è proprio questo: un momento di passaggio, uno spartiacque Dato Ispettivo PSC fra ciò che era e ciò che sarà, l’unico artificio possibile per misurare il tempo che Attività del gruppo di lavoro altrimenti scorrerebbe come l’acqua, giorno dopo giorno sempre uguale, ineso- sulla sicurezza della navigarabile. La nostra newsletter è oramai arrivata al terzo anno di vita ed i diversi 7 approfondimenti, di volta in volta proposti, parlano proprio di quelle esperien- Progetto “Nave Veloce” 8 ze ed emozioni che il 6° Reparto ha condiviso insieme a voi e che hanno caratte- IMSBC Code : importanti no- rizzato gli anni trascorsi e questo 2014, che si avvia alla chiusura, per ricorda- vita’ sul trasporto marittimo di re il passato ed al contempo guardare con fiducia verso il futuro. carichi solidi alla rinfusa 8-9 Quindi è con estremo piacere che mi volto indietro a ricordare alcuni amici che hanno segnato il corso degli eventi del nostro Reparto: Palermo 29 gennaio – 12 mar- il 1° M.llo Giuseppe SECCI, che proprio in questi giorni ha lasciato il servizio zo 2014. Importante attività del locale 10-11 attivo per godersi meritatamente la famiglia ed i propri cari. Non è comune nucleo PSC festeggiare un collega che ci saluta per la meritata pensione ed è con queste poche parole che ci piace ricordare l’uomo, l’amico, il collega che ora, leggendo- Seminario "La Lotta alla Piraci da queste pagine, speriamo possa con la stessa gioia nel cuore che ci ha lasciato, ricordarci. teria Marittima: aspetti normativi, strumenti di azione e prevenzione. 11 Allo stesso tempo approfittiamo di questo “spalto” per formulare davvero di Approccio Internazionale e cuore il ben tornato al nostro caro collega T.V. (CP) Enea PECCHI, il quale italiano a confronto”. dalla tragedia della Torre Piloti, con coraggio, perseveranza, costanza, ma soprattutto grande voglia di ricominciare, si è rialzato per riprendere il servizio e Ed infine... 12 condividere con noi la futura crescita del Corpo con tenacia ed orgoglio. Non mi resta che augurare a tutti voi che il 2015 riservi successi nel lavoro e serenità tra le vostre famiglie. Con affetto, o part Il Capo Re Pagina 1 di 12 LA PRESIDENZA ITALIANA DEL FORUM EUROPEO DELLE FUNZIONI DI GUARDIA COSTIERA Lo scorso 21-23 settembre ha avuto luogo, a bordo della Nave Costa Serena, la 6a Conferenza Plenaria del Forum Europeo delle Funzioni di Guardia Costiera1 (ECGFF), la cui presidenza è stata assunta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, durante la Conferenza di Chios (Grecia) del 12 settembre 2013, e condivisa con il Comando Generale della Guardia di Finanza. Origini del Forum L’ European Coast Guard Functions Forum nasce nel 2009, su iniziativa di Frontex, anno in cui il Corpo delle Capitanerie di Porto promuoveva l’istituzione di un Forum di dialogo per il Mediterraneo (MedForum– Genova 6/7 Maggio 2009). L’ECGFF è definito2 un Forum volontario, indipendente, non politico e non vincolante i cui membri sono i Capi delle organizzazioni di Guardia Costiera, o equivalenti, di ciascun Paese marittimo dell’Unione Europea e dell’area Schengen, ivi compresa la Commissione UE e le sue Agenzie3 con competenze in materie di funzioni guardia costiera4. L’obiettivo generale riconosciuto è quello di studiare e promuovere lo sviluppo e la condivisione di questioni marittime di comune interesse nel campo dei servizi di Guardia Costiera con un approccio internazionale ed intersettoriale, sia nel campo civile che militare, e di contribuire allo sviluppo delle attività di guardia costiera. Segue…. Forum of the Heads of the Coast Guards Functions of the European Union and Shengen associated Countries. 2 Ref. ECGFF Terms of Reference. 3 EMSA, EFCA, EUSC, FRONTEX. 4 Maritime safety e security, dogane, repressione del traffici illeciti, controllo delle frontiere, monitoraggio del traffico marittimo, tutela dell’ambiente marino, ricerca e soccorso in mare, gestione delle emergenze in mare, ispezioni e controlli in materia di pesca e, più in generale, attività correlate alle suddette funzioni di guardia costiera . 1 Pagina 2 di 12 Segue… LA PRESIDENZA ITALIANA DEL FORUM EUROPEO DELLE FUNZIONI DI GUARDIA COSTIERA La Presidenza Italiana La 6a Conferenza Plenaria ha rappresentato il momento conclusivo di un anno di lavoro durante il quale sono state promosse e coordinate una serie di iniziative volte sia ad aumentare la visibilità del Forum (predisposizione di documenti informativi, sviluppo del sito web e partecipazione ad importanti eventi marittimi europei) che a stabilire un ufficio di rappresentanza a Bruxelles, il quale potesse garantire una maggior vicinanza alle istituzioni europee. In aggiunta, la Conferenza Plenaria, alla quale hanno partecipato i vertici delle organizzazioni europee di Guardia Costiera e delle Agenzie e Direzioni Generali dell’UE, ha approvato una dichiarazione congiunta volta allo sviluppo ed all’implementazione di un progetto per la creazione di una “Rete Europea degli Istituti di Formazione in materia di servizi di Guardia Costiera” (“European Coast Guard Functions Academies, Institutions and Training Centres EU Netwok Project – ECGFA NET). Tale importante documento, che contiene al suo interno anche un primo censimento dei Centri di Formazione di “Guardia Costiera” a livello europeo, consentirà - nel corso del 2015 di mettere in connessione i vari istituti di formazione anche al fine di sviluppare modelli formativi comuni in linea con il c.d. Quadro Europeo delle Qualifiche(European Qualifications Framework - EQF). L’obiettivo è quello di promuovere la cooperazione e l’interoperabilità attraverso l’istituzione di un sistema di riconoscimento dei percorsi formativi. Segue…. Pagina 3 di 12 Segue… LA PRESIDENZA ITALIANA DEL FORUM EUROPEO DELLE FUNZIONI DI GUARDIA COSTIERA Forum. Inoltre, la Conferenza Plenaria, in linea con l’obiettivo generale del Forum, ha rappresentato un momento di dialogo e di scambio in relazione alle principali tematiche ed alle attuali sfide nel settore marittimo. Tale dialogo è stato certamente arricchito dalla presenza del Segretario Generale dell’IMO, Mr. Koji SEKIMIZU, dal Direttore Generale International Standards dell’ILO, Mrs. Cleopatra DOUMBIAHENRY, oltre che da alti rappresentanti della Commissione Europea (DG Mare e DG Move) e delle Agenzie Europee. lavoro della Presidenza Italiana ed hanno assegnato alla Finnish Border Guard (Polizia di Frontiera Finlandese) il compito di guidare il Forum nel 2015, con l’obiettivo di rendere permanente la presenza di un ECGFF Staff a Bruxelles, di sviluppare il progetto della rete delle Accademie e di promuovere a livello europeo la visibilità del Concludendo, il Forum che, grazie a lavoro degli ultimi anni, l’Europa riconosce anche nei principali documenti prodotti dalla Commissione, rappresenta un buon esempio di efficiente cooperazione intergovernativa che punta a riunire le oltre trecento organizzazioni che svolgono funzioni di guardia costiera a livello europeo, sviluppando una cooperazione intersettoriale, un migliore scambio di informazioni e, soprattutto, mirando in prospettiva al raggiungimento di un sempre più favorevole rapporto costo-efficienza delle attività di guardia costiera in ambito UE. T.V. Andrea MELONI Ufficio Affari Internazionali Nel complesso, la Conferenza ha visto la partecipazione di oltre 23 delegazioni di Paesi Membri e di 8 delegazioni provenienti dalle istituzioni internazionali e comunitarie. Le conclusioni del Forum, approvate dai Capi delle Organizzazioni di Guardia Costiera, hanno riconosciuto il Pagina 4 di 12 Port State Control IL SISTEMA DEL FAIR SHARE. L’ITALIA RAGGIUNGE GLI OBIETTIVI DEL 2014 Come noto, la Direttiva 2009/16/CE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 53 del 24 marzo 2011, “Attuazione della direttiva 2009/16/CE, relativa all’attuazione di norme internazionali per la sicurezza delle navi che approdano nei porti comunitari e che navigano nelle acque sotto la giurisdizione degli Stati membri”, impone agli Sati comunitari l’adempimento di precisi obblighi ispettivi all’interno del Nuovo Regime Ispettivo (New Inspection Regime NIR), adottato nell’ambito del 42° meeting del Port State Control Committee (PSCC) del Paris MOU tenutosi a Reykjavik, Islanda, dal 18 al 22 maggio 2009, ed entrato in vigore il 1 gennaio 2011. Ogni Stato Membro, in base al volume di traffico che ha interessato i suoi porti nel triennio precedente, deve garantire l’ispezione di un determinato numero di navi (il c.d. Fair Share di cui all’Art. 5 della Direttiva), costituito da tutte le navi in priorità I (soggette ad ispezione obbligatoria) e da un numero congruo di navi in priorità II (soggette ad ispezione facoltativa). Sulle navi in priorità 1 l’art. 6 della Direttiva precisa che si considera comunque assolto l’obiettivo quando le mancate ispezioni non superano il 5% del totale delle navi in priorità 1 HRS (High Risk Ship) e il 10 % delle rimanenti navi in priorità 1 (SRS e LRS rispettivamente Standard Risk Ship e Low Risk Ship). Considerando che il volume dei traffici marittimi è di per sé soggetto a variazioni, nel valutare se uno Stato Membro ha raggiunto il Fair Share, la Direttiva, all’art. 7, tiene conto anche di due situazioni particolari: quando nello Stato Membro fanno scalo un numero totale di navi in priorità 1 che è superiore al Fair Share (in questo caso lo Stato raggiunge l’obiettivo se effettua le ispezioni su un numero di navi in priorità 1 corrispondente al Fair Share senza però superare il 30% delle mancate ispezioni sul numero totale delle navi in priorità 1) e quando il numero totale delle navi in priorità 1 e 2 che giungono nei porti dello Stato Membro è minore del Fair Share (in questo caso lo Stato Membro raggiunge l’obiettivo se effettua le ispezioni sul totale delle navi in priorità 1 - con la soglia di tolleranza di cui all’art 5 - ed ispezionando almeno l’85 % delle navi in priorità 2). Segue…. Pagina 5 di 12 Segue… IL SISTEMA DEL FAIR SHARE. L’ITALIA RAGGIUNGE GLI OBIETTIVI DEL 2014 Tale sistema, comprensivo di aggiustamenti e soglie di tolleranza, determina un significativo sforzo da parte delle organizzazioni di Port State Control degli Stati Membri che non ha impedito però, anche per quest’anno, un ampio superamento della soglia del “Fair Share” da parte dell’organizzazione PSC italiana. Infatti, per il 2014, il Fair Share richiesto era di 1021 ispezioni e, allo stato attuale, le navi ispezionate sono state 1235 fra navi con priorità 1 e navi con priorità 2, rispettando di gran lunga la soglia di tolleranza delle “mancate ispezioni” (c.d. Missed). Solo lo 0,38 % delle navi in priorità 1 SRS e LRS sono risultate missed inspection e tutte le navi in priorità 1 HRS sono state ispezionate. I risultati complessivamente ottenuti testimoniano, ancora una volta, l’eccellenza tecnica e l’elevata professionalità raggiunta dal personale del Corpo incaricato del controllo dello Stato di Approdo. Un plauso, dunque, va all’organizzazione italiana e un sentito ringraziamento ad ogni ispettore. Di seguito i dati nel dettaglio: PORT STATE CONTROL PRIORITA’ ISPEZIONI NAVI CON DEFICIENZE DETENZIONI BANDO Priorità I High Risk Ship 59 52 11 2 Priorità I SRS & LRS 762 416 37 0 Priorità II 414 254 35 1 Totale 1235 722 83 3 AGGIORNAMENTO DEL DATO ISPETTIVO PSC 10 Dicembre 2014 Pagina 6 di 12 FLAG STATE ATTIVITA’ DEL GRUPPO DI LAVORO SULLA SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE Anche nel corso di quest’ultimo trimestre il Gruppo di lavoro sulla Sicurezza della Navigazione si è riunito presso la sede romana del Comando Generale per discutere su vari aspetti inerenti la materia della safety. Particolare attenzione i componenti del gruppo hanno rivolto ad analizzare i vari documenti presentati al MSC 94, concentrandosi a trovare posizioni comuni sui vari argomenti di natura tecnica, da proporre presso quel consesso internazionale per rappresentare, quindi, gli interessi del cluster marittimo nazionale. Inoltre particolare attenzione il Gruppo ha posto su quegli argomenti che formeranno oggetto dei nuovi emendamenti SOLAS per il prossimo Gennaio 2015. Vari sono stati gli argomenti trattati durante gli incontri, alcuni dei quali sicuramente degni di rilievo: è stata affrontata la questione relativa al perfezionamento di una circolare che possa finalmente dare adeguate istruzioni ai soggetti chiamati ad operare nel processo di evidenza, valutazione e trattazione delle non conformità riscontrate durante le ispezioni a bordo delle navi e relative ad una loro corretta gestione; si è dato inoltre particolare risalto alla gestione delle comunicazioni con l’Amministrazione in qualità di Stato di bandiera. Passando ad altro argomento, è stata effettuata una analisi dei contenuti della attuale Circolare Serie Generale n. 69/2007 sulla “Gestione per la sicurezza delle navi e per la prevenzione dell'inquinamento - Procedure per il rilascio dei certificati DOC ed SMC” cercando di trovare i giusti approcci per una revisione organica e coerente con le attuali necessità delle norme in essa contenute. La revisione della attuale circolare in vigore e quindi dell’intero sistema di visite correlate terrà conto degli emendamenti ISM in vigore a partire dal 1.1.2015 e saranno definite – di concerto con la Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – i ruoli della RO e dell’Amministrazione in sede di audit. Cogliendo l’occasione da un caso concreto, si è affrontata anche la questione relativa all’applicabilità della normativa sul VDR anche al naviglio che effettua navigazione nazionale, avuto riguardo, in particolar modo, ai casi di unità HSC. A seguito di un censimento delle unità di questo tipo che potenzialmente potrebbero essere coinvolte si riaffronterà la problematica una volta conosciuti i dati richiesti. Particolare attenzione, come già detto, infine, il gruppo di lavoro ha posto, su tutte le questioni portate in discussione nel Maritime Safety Committee 94, i cui esiti saranno trattati sommariamente nel prossimo numero della nostra newsletter. Pagina 7 di 12 PROGETTO NAVE VELOCE Lo scorso 11 novembre è stato firmato un protocollo d’intesa fra il Comando Generale delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). Sul sito della Guardia Costiera è stato pubblicato un interessante articolo sull’evento in oggetto a cura dell’Ufficio Relazioni Esterne . Si riporta di seguito il link per maggiori approfondimenti: http://www.guardiacostiera.it/ dalcomandogenerale/documents/ notizia_20141113085506.pdf IMSBC CODE : IMPORTANTI NOVITA’ SUL TRASPORTO MARITTIMO DI CARICHI SOLIDI ALLA RINFUSA Importanti novità da mettere in evidenza nella disciplina del trasporto marittimo di carichi solidi alla rinfusa. Il 1° gennaio 2015 entra in vigore la Risoluzione MSC 354 (92) del 21 giugno 2013 che, con l’adozione del 2° emendamento, apporta rilevanti modifiche al Codice IMSBC (International Maritime Safety Bulk Cargo). L’emendamento introduce una novità di portata storica: sono stabiliti i criteri per la classificazione dei carichi MHB, Material Hazardous in Bulk, carichi pericolosi quando trasportati alla rinfusa. Dopo anni di discussioni in sede IMO si stabilisce con chiarezza quando un carico deve essere classificato pericoloso se trasportato alla rinfusa. Ulteriori novità che coinvolgono l’attività del Comando generale e dell’Autorità Marittima (sia in sede amministrativa che nell’attività di controllo) sono quelle apportate alla Sezione 4 del Codice, relativamente all’imbarco ed allo sbarco dei carichi di gruppo “A”, i carichi cioè che possono diventare fluidi durante la navigazione se trasportati con umidità superiore all’umidità limite al trasporto. Segue….. Pagina 8 di 12 Segue… IMSBC CODE : IMPORTANTI NOVITA’ SUL TRASPORTO MARITTIMO DI CARICHI SOLIDI ALLA RINFUSA In particolare è stato stabilito che il certificato relativo al Transport Moinsture Limit (limite di umidità al trasporto) e al Moisture content (contenuto di umidità) che il caricatore deve fornire al comandante della nave (o al suo rappresentante), in caso di trasporto di carichi che possono diventare fluidi, devono essere rilasciati “by an entity recognized by the Competent Authority of the port of loading” (In Italia tale figura si identifica nel consulente chimico di porto). Ulteriore rilevante modifica è quella relativa alle procedure di campionamento, analisi e controllo sui carichi che possono diventare fluidi: quest’ultime sono stabilite dal caricatore sulla base delle disposizioni del Codice e approvate dall’Autorità Competente del porto di caricazione (in Italia quindi dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto) che ne verifica altresì la corretta applicazione. Il documento di approvazione deve essere fornito al comando di bordo ovvero al suo rappresentante. Appare evidente l’intento della normativa internazionale di disciplinare in maniera sempre più rigida il trasporto marittimo dei carichi solidi alla rinfusa, soprattutto per i carichi di gruppo “A” che causano seri danni alla stabilità della nave fino a provocarne il capovolgimento. Le maggiori novità della richiamata Risoluzione sono state riportate nella Circolare non di serie n. 13 del 02/12/2014 di questo Comando generale (http:// www.guardiacostiera.it/ ACFE37/03122014125143408.pdf) che riporta in allegato la Risoluzione stessa. Anche a livello nazionale si è sentita l’esigenza di disciplinare in maniera più stringente il trasporto marittimo dei carichi solidi alla rinfusa attraverso un costante monitoraggio dei carichi in transito - carichi quindi non oggetto di operazioni commerciali e quindi non soggetti all’autorizzazione all’imbarco o del nulla osta allo sbarco. Con Circolare non di serie n. 9 del 13/10/2014 (http:// www.guardiacostiera.it/ ACFE37/2010201403290565.pdf) questo Reparto ha disposto l’acquisizione, a cura delle autorità marittime, della lista completa di tutti i carichi alla rinfusa a bordo dell’unità in arrivo, anche quelli potenzialmente non pericolosi: la verifica delle singole schedule e la loro eventuale, potenziale pericolosità fornirà ai terminalisti, alle agenzie marittime, agli operatori portuali ed a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nelle varie fasi operative relative alla movimentazione dei carichi uno strumento atto a migliorare la sicurezza intesa nella sua accezione più ampia. Pagina 9 di 12 VOCE ALLA PERIFERIA PALERMO 29 GENNAIO – 12 MARZO 2014. IMPORTANTE ATTIVITA’ DEL LOCALE NUCLEO PSC Il 29 gennaio 2014 la M/N Kamil visibile in foto, contraddistinta come no priority e standard risk profile nel database Thetis, giungeva nel porto di Palermo dove gli ispettori del locale Nucleo PSC, a seguito di un controllo della documentazione relativa alla merce da scaricare, inserivano un unexpeted message in Thetis, determinando il passaggio della nave in priority 2. Gli ispettori, in data 3 febbraio, procedevano all’effettuazione di una ispezione del tipo more detailed poiché le condizioni generali della nave risultavano insoddisfacenti già da un primo esame del ponte di coperta. Inoltre, lo stesso giorno, perveniva una segnalazione relativa alle pessime condizioni igieniche e di lavoro a bordo. Al termine dell’ispezione, protrat- tasi per l’intera giornata, venivano accertate 81 deficienze di cui 18 motivo di detenzione. Considerato l’eccezionale numero di deficienze che determinavano indubbiamente come la nave fosse da considerare sub-standard, gli ispettori procedevano a sospendere l’ispezione così come previsto dal punto 3.6 del testo del Memorandum di Parigi. Fra le varie carenze veniva evidenziato come vi fosse una corrosione generale di molte parti della nave, alcuni equipaggiamenti erano inutilizzabili, le condizioni igieniche pessime, i fire dampers non funzionanti, i sistemi di chiusura della ventilazione erano inesistenti. Pertanto la nave veniva detenuta e a seguito di dichiarazione della bandiera e dell’impossibilità di procedere alla rettifica di molte deficienze in loco, la nave il 12 marzo veniva autorizzata ad un singolo viaggio per la Tunisia, al fine di scaricare le merci per poi proseguire presso un cantiere di riparazione in Turchia, al fine di eliminare le deficienze non rettificabili nel porto di Palermo. Segue….. Pagina 10 di 12 Segue… PALERMO 29 GENNAIO – 12 MARZO 2014. IMPORTANTE ATTIVITA’ DEL LOCALE NUCLEO PSC La maggior parte delle deficienze riscontrate costituivano prova di una non corretta implementazione del sistema di gestione della sicurezza a bordo e di poca attenzione da parte dell’Organismo di Classifica al quale venivano attribuite diverse R.O. responsabilities. Lo stesso Segretariato del Paris MoU riteneva particolarmente importante il lavoro del Nucleo PSC di Palermo, inserendo l’ispezione nell’apposita area Caught in the net del sito web del Paris MoU. Maggiori informazioni sono disponibili al link: https:// www.parismou.org/publicationscategory/caught-net SEMINARIO "LA LOTTA ALLA PIRATERIA MARITTIMA: ASPETTI NORMATIVI, STRUMENTI DI AZIONE E PREVENZIONE. APPROCCIO INTERNAZIONALE E ITALIANO A CONFRONTO” Il 24 ottobre si è svolto a Roma il seminario "La Lotta alla Pirateria Marittima: aspetti normativi, strumenti di azione e prevenzione. Approccio Internazionale e italiano a confronto” organizzato dall’Università degli studi di Roma Tor Vergata Dipartimento di Scienze e Tecnologie della Formazione . Di seguito si riporta il link dell’articolo con relativa intervista all’Ammiraglio Carlone realizzato da “S NEWS” per maggiori approfondimenti : http://www.snewsonline.com/ notizie/vigilanza_h24/ lotta_alla_pirateria_marittima_la _voce_della_guardia_costiera2720 Pagina 11 di 12 ED INFINE... Ci piace chiudere questo numero della nostra Newsletter con una notizia particolare. Da quest’anno anche il Sesto Reparto si è dotato di uno splendido Presepe realizzato interamente a mano. Il Presepe rappresentato nella foto è stato creato dal Centro Semiresidenziale diversamente abili del Comune di san Vito dei Normanni in provincia di Brindisi. Il Centro, nato nel 1983, ha come scopo principale quello di agevolare l’integrazione sociale di soggetti diversamente abili attraverso una serie di attività come, tra le altre, la produzione manufatti artigianali, quadri, collane, cesti, composizioni di fiori, vassoi decorati, pittura su vetro, su seta, su stoffa la realizzazione di pastori, paesaggi natalizi e presepi in movimento, e così via. Un’ ottima occasione per ricordarci anche dei nostri amici un po’ meno fortunati di noi e sottolineare come la diversità stia solo negli occhi di chi guarda…. Per maggiori informazioni: www.guardiacostiera.it COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO 6° REPARTO “Sicurezza della Navigazione” Viale dell’Arte n. 16—00144 – ROMA [email protected] CF (CP) Pierluigi MILELLA Coordinatore Newsletter [email protected] 06/59084714 CC (CP) Giorgia CAPOZZELLA - IV UFFICIO Personale Marittimo e Tabelle d’Armamento [email protected] 06/59083326 TV (CP) Amalia ALBERICO - II UFFICIO Servizi Tecnici di Sicurezza e Merci Pericolose [email protected] 06/59084543 STV (CP) Fabrizio PIRELLI - III UFFICIO Port State Control e Maritime Security [email protected] 06/59083313 STV (CP) Paola RISI - Segreteria del Capo Reparto [email protected] 06/59083151 Pagina 12 di 12
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