newsletter n. 4/2014 - Capitanerie di porto

COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO
6° REPARTO
SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE
NOTIZIE DAL 6° REPARTO -
Ne Quid detrimenti capiat
n.
Un altro anno sta terminando e, come di consueto, è tempo di consuntivi, tempo di ricordi, tempo di bilanci. Questo è il momento in cui ciascuno di noi si
ferma un momento - giusto un attimo - e si guarda indietro, cercando, in ciò
che ha compiuto, un cenno, un lampo, magari uno stimolo, per continuare ad
andare avanti, nell’eterno viaggio che ci porta verso un ignoto domani.
04/2014
Sommario
1
Editoriale
Ilvo Diamanti ha usato una perfetta espressione per rappresentare tutto questo: La Presidenza Italiana del
« Giunti al capodanno, ci scopriamo sopraffatti dalla routine. E questo giorno
ci appare assolutamente uguale agli altri. Il che “non” è vero. Perché le ricor-
Forum Europeo delle Funzio-
2-4
ni di Guardia Costiera
renze servono: a commemorare oppure a rinnovare. Occasioni di memoria e di Il sistema del Fair Share.
speranza, per tornare indietro con gli occhi e la mente. Oppure, al contrario,
per proiettarci in avanti.»
L’Italia raggiunge gli obiettivi
5-6
del 2014
Ed il capodanno è proprio questo: un momento di passaggio, uno spartiacque Dato Ispettivo PSC
fra ciò che era e ciò che sarà, l’unico artificio possibile per misurare il tempo che
Attività del gruppo di lavoro
altrimenti scorrerebbe come l’acqua, giorno dopo giorno sempre uguale, ineso- sulla sicurezza della navigarabile. La nostra newsletter è oramai arrivata al terzo anno di vita ed i diversi
7
approfondimenti, di volta in volta proposti, parlano proprio di quelle esperien- Progetto “Nave Veloce”
8
ze ed emozioni che il 6° Reparto ha condiviso insieme a voi e che hanno caratte-
IMSBC Code : importanti no-
rizzato gli anni trascorsi e questo 2014, che si avvia alla chiusura, per ricorda- vita’ sul trasporto marittimo di
re il passato ed al contempo guardare con fiducia verso il futuro.
carichi solidi alla rinfusa
8-9
Quindi è con estremo piacere che mi volto indietro a ricordare alcuni amici che
hanno segnato il corso degli eventi del nostro Reparto:
Palermo 29 gennaio – 12 mar-
il 1° M.llo Giuseppe SECCI, che proprio in questi giorni ha lasciato il servizio
zo 2014.
Importante attività del locale
10-11
attivo per godersi meritatamente la famiglia ed i propri cari. Non è comune nucleo PSC
festeggiare un collega che ci saluta per la meritata pensione ed è con queste
poche parole che ci piace ricordare l’uomo, l’amico, il collega che ora, leggendo- Seminario "La Lotta alla Piraci da queste pagine, speriamo possa con la stessa gioia nel cuore che ci ha lasciato, ricordarci.
teria Marittima:
aspetti normativi, strumenti di
azione e prevenzione.
11
Allo stesso tempo approfittiamo di questo “spalto” per formulare davvero di Approccio Internazionale e
cuore il ben tornato al nostro caro collega T.V. (CP) Enea PECCHI, il quale italiano a confronto”.
dalla tragedia della Torre Piloti, con coraggio, perseveranza, costanza, ma soprattutto grande voglia di ricominciare, si è rialzato per riprendere il servizio e
Ed infine...
12
condividere con noi la futura crescita del Corpo con tenacia ed orgoglio.
Non mi resta che augurare a tutti voi che il 2015 riservi successi nel lavoro e
serenità tra le vostre famiglie.
Con affetto,
o
part
Il Capo Re
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LA PRESIDENZA ITALIANA DEL
FORUM EUROPEO DELLE FUNZIONI DI GUARDIA COSTIERA
Lo scorso 21-23 settembre ha
avuto luogo, a bordo della Nave
Costa Serena, la 6a Conferenza
Plenaria del Forum Europeo
delle Funzioni di Guardia
Costiera1
(ECGFF),
la
cui
presidenza è stata assunta dal
Comando Generale del Corpo
delle Capitanerie di Porto –
Guardia Costiera, durante la
Conferenza di Chios (Grecia) del
12 settembre 2013, e condivisa
con il Comando Generale della
Guardia di Finanza.
Origini del Forum
L’ European Coast Guard Functions
Forum nasce nel 2009, su
iniziativa di Frontex, anno in cui
il Corpo delle Capitanerie di
Porto promuoveva l’istituzione
di un Forum di dialogo per il
Mediterraneo
(MedForum–
Genova 6/7 Maggio 2009).
L’ECGFF è definito2 un Forum
volontario, indipendente, non
politico e non vincolante i cui
membri sono i Capi delle
organizzazioni
di
Guardia
Costiera, o equivalenti, di
ciascun
Paese
marittimo
dell’Unione Europea e dell’area
Schengen, ivi compresa la
Commissione UE e le sue
Agenzie3 con competenze in
materie di funzioni guardia
costiera4.
L’obiettivo generale riconosciuto
è
quello
di
studiare
e
promuovere lo sviluppo e la
condivisione
di
questioni
marittime di comune interesse
nel campo dei servizi di Guardia
Costiera con un approccio
internazionale ed intersettoriale,
sia nel campo civile che militare,
e di contribuire allo sviluppo
delle attività di guardia costiera.
Segue….
Forum of the Heads of the Coast
Guards Functions of the European
Union
and
Shengen
associated
Countries.
2 Ref. ECGFF Terms of Reference.
3 EMSA, EFCA, EUSC, FRONTEX.
4 Maritime safety e security, dogane,
repressione del traffici illeciti, controllo
delle frontiere, monitoraggio del traffico
marittimo, tutela dell’ambiente marino,
ricerca e soccorso in mare, gestione delle
emergenze in mare, ispezioni e controlli
in materia di pesca e, più in generale,
attività correlate alle suddette funzioni
di guardia costiera .
1
Pagina 2 di 12
Segue… LA PRESIDENZA ITALIANA DEL
FORUM EUROPEO DELLE FUNZIONI DI GUARDIA COSTIERA
La Presidenza Italiana
La 6a Conferenza Plenaria ha
rappresentato
il
momento
conclusivo di un anno di lavoro
durante il quale sono state
promosse e coordinate una serie
di iniziative volte sia ad
aumentare la visibilità del Forum
(predisposizione di documenti
informativi, sviluppo del sito
web
e
partecipazione
ad
importanti
eventi
marittimi
europei) che a stabilire un ufficio
di rappresentanza a Bruxelles, il
quale potesse garantire una
maggior vicinanza alle istituzioni
europee.
In aggiunta, la Conferenza
Plenaria, alla quale hanno
partecipato
i
vertici
delle
organizzazioni
europee
di
Guardia Costiera e delle Agenzie
e Direzioni Generali dell’UE, ha
approvato una dichiarazione
congiunta volta allo sviluppo ed
all’implementazione
di
un
progetto per la creazione di una
“Rete Europea degli Istituti di
Formazione in materia di servizi
di Guardia Costiera” (“European
Coast Guard Functions Academies,
Institutions and Training Centres
EU Netwok Project – ECGFA
NET).
Tale importante documento, che
contiene al suo interno anche un
primo censimento dei Centri di
Formazione
di
“Guardia
Costiera” a livello europeo,
consentirà - nel corso del 2015 di mettere in connessione i vari
istituti di formazione anche al
fine di sviluppare modelli
formativi comuni in linea con il
c.d. Quadro Europeo delle
Qualifiche(European Qualifications
Framework - EQF).
L’obiettivo
è
quello
di
promuovere la cooperazione e
l’interoperabilità
attraverso
l’istituzione di un sistema di
riconoscimento
dei
percorsi
formativi.
Segue….
Pagina 3 di 12
Segue… LA PRESIDENZA ITALIANA DEL
FORUM EUROPEO DELLE FUNZIONI DI GUARDIA COSTIERA
Forum.
Inoltre, la Conferenza Plenaria,
in linea con l’obiettivo generale
del Forum, ha rappresentato un
momento di dialogo e di scambio
in relazione alle principali
tematiche ed alle attuali sfide nel
settore marittimo. Tale dialogo è
stato certamente arricchito dalla
presenza del Segretario Generale
dell’IMO, Mr. Koji SEKIMIZU,
dal
Direttore
Generale
International Standards dell’ILO,
Mrs.
Cleopatra
DOUMBIAHENRY, oltre che da alti
rappresentanti della Commissione Europea (DG Mare e DG
Move) e delle Agenzie Europee.
lavoro della Presidenza Italiana
ed hanno assegnato alla Finnish
Border Guard (Polizia di Frontiera
Finlandese) il compito di guidare
il Forum nel 2015, con l’obiettivo
di rendere permanente la
presenza di un ECGFF Staff a
Bruxelles, di sviluppare il
progetto
della
rete
delle
Accademie e di promuovere a
livello europeo la visibilità del
Concludendo, il Forum che,
grazie a lavoro degli ultimi anni,
l’Europa riconosce anche nei
principali documenti prodotti
dalla Commissione, rappresenta
un buon esempio di efficiente
cooperazione
intergovernativa
che punta a riunire le oltre
trecento
organizzazioni
che
svolgono funzioni di guardia
costiera a livello europeo,
sviluppando una cooperazione
intersettoriale,
un
migliore
scambio di informazioni e,
soprattutto,
mirando
in
prospettiva al raggiungimento di
un sempre più favorevole
rapporto costo-efficienza delle
attività di guardia costiera in
ambito UE.
T.V. Andrea MELONI
Ufficio Affari Internazionali
Nel complesso, la Conferenza ha
visto la partecipazione di oltre 23
delegazioni di Paesi Membri e di
8 delegazioni provenienti dalle
istituzioni
internazionali
e
comunitarie.
Le conclusioni del Forum,
approvate
dai
Capi
delle
Organizzazioni
di
Guardia
Costiera, hanno riconosciuto il
Pagina 4 di 12
Port State Control
IL SISTEMA DEL FAIR SHARE.
L’ITALIA RAGGIUNGE GLI OBIETTIVI DEL 2014
Come
noto,
la
Direttiva
2009/16/CE, recepita in Italia con
il Decreto Legislativo n. 53 del 24
marzo 2011, “Attuazione della
direttiva
2009/16/CE,
relativa
all’attuazione
di
norme
internazionali per la sicurezza delle
navi che approdano nei porti
comunitari e che navigano nelle
acque sotto la giurisdizione degli
Stati membri”, impone agli Sati
comunitari l’adempimento di
precisi
obblighi
ispettivi
all’interno del Nuovo Regime
Ispettivo (New Inspection Regime NIR), adottato nell’ambito del 42°
meeting del Port State Control
Committee (PSCC) del Paris MOU
tenutosi a Reykjavik, Islanda, dal
18 al 22 maggio 2009, ed entrato
in vigore il 1 gennaio 2011.
Ogni Stato Membro, in base al
volume di traffico che ha
interessato i suoi porti nel
triennio
precedente,
deve
garantire l’ispezione di un
determinato numero di navi (il
c.d. Fair Share di cui all’Art. 5
della Direttiva), costituito da
tutte le navi in priorità I (soggette
ad ispezione obbligatoria) e da
un numero congruo di navi in
priorità II (soggette ad ispezione
facoltativa). Sulle navi in priorità
1 l’art. 6 della Direttiva precisa
che si considera comunque
assolto l’obiettivo quando le
mancate ispezioni non superano
il 5% del totale delle navi in
priorità 1 HRS (High Risk Ship) e
il 10 % delle rimanenti navi in
priorità
1
(SRS
e
LRS
rispettivamente Standard Risk
Ship
e
Low
Risk
Ship).
Considerando che il volume dei
traffici marittimi è di per sé
soggetto
a
variazioni,
nel
valutare se uno Stato Membro ha
raggiunto il Fair Share, la
Direttiva, all’art. 7, tiene conto
anche
di
due
situazioni
particolari:
quando nello Stato Membro
fanno scalo un numero totale di
navi in priorità 1 che è superiore
al Fair Share (in questo caso lo
Stato raggiunge l’obiettivo se
effettua le ispezioni su un
numero di navi in priorità 1
corrispondente al Fair Share
senza però superare il 30% delle
mancate ispezioni sul numero
totale delle navi in priorità 1) e
quando il numero totale delle
navi in priorità 1 e 2 che
giungono nei porti dello Stato
Membro è minore del Fair Share
(in questo caso lo Stato Membro
raggiunge l’obiettivo se effettua
le ispezioni sul totale delle navi
in priorità 1 - con la soglia di
tolleranza di cui all’art 5 - ed
ispezionando almeno l’85 % delle
navi in priorità 2).
Segue….
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Segue… IL SISTEMA DEL FAIR SHARE.
L’ITALIA RAGGIUNGE GLI OBIETTIVI DEL 2014
Tale sistema, comprensivo di
aggiustamenti
e
soglie
di
tolleranza,
determina
un
significativo sforzo da parte delle
organizzazioni di Port State
Control degli Stati Membri che
non ha impedito però, anche per
quest’anno,
un
ampio
superamento della soglia del
“Fair
Share”
da
parte
dell’organizzazione PSC italiana.
Infatti, per il 2014, il Fair Share
richiesto era di 1021 ispezioni e,
allo stato attuale, le navi
ispezionate sono state 1235 fra
navi con priorità 1 e navi con
priorità 2, rispettando di gran
lunga la soglia di tolleranza delle
“mancate ispezioni” (c.d. Missed).
Solo lo 0,38 % delle navi in
priorità 1 SRS e LRS sono
risultate missed inspection e tutte
le navi in priorità 1 HRS sono
state ispezionate.
I risultati complessivamente
ottenuti testimoniano, ancora
una volta, l’eccellenza tecnica e
l’elevata professionalità raggiunta dal personale del Corpo
incaricato del controllo dello
Stato di Approdo.
Un
plauso,
dunque,
va
all’organizzazione italiana e un
sentito ringraziamento ad ogni
ispettore.
Di seguito i dati nel dettaglio:
PORT STATE CONTROL
PRIORITA’
ISPEZIONI
NAVI CON
DEFICIENZE
DETENZIONI
BANDO
Priorità I
High Risk Ship
59
52
11
2
Priorità I
SRS & LRS
762
416
37
0
Priorità II
414
254
35
1
Totale
1235
722
83
3
AGGIORNAMENTO
DEL DATO
ISPETTIVO PSC
10 Dicembre 2014
Pagina 6 di 12
FLAG STATE
ATTIVITA’ DEL GRUPPO DI LAVORO SULLA SICUREZZA
DELLA NAVIGAZIONE
Anche nel corso di quest’ultimo
trimestre il Gruppo di lavoro
sulla
Sicurezza
della
Navigazione si è riunito presso la
sede romana del Comando
Generale per discutere su vari
aspetti inerenti la materia della
safety. Particolare attenzione i
componenti del gruppo hanno
rivolto ad analizzare i vari
documenti presentati al MSC 94,
concentrandosi
a
trovare
posizioni comuni sui vari
argomenti di natura tecnica, da
proporre presso quel consesso
internazionale per rappresentare,
quindi, gli interessi del cluster
marittimo nazionale.
Inoltre particolare attenzione il
Gruppo ha posto su quegli
argomenti
che
formeranno
oggetto dei nuovi emendamenti
SOLAS per il prossimo Gennaio
2015. Vari sono stati gli
argomenti trattati durante gli
incontri,
alcuni
dei
quali
sicuramente degni di rilievo: è
stata affrontata la questione
relativa al perfezionamento di
una
circolare
che
possa
finalmente
dare
adeguate
istruzioni ai soggetti chiamati ad
operare nel processo di evidenza,
valutazione e trattazione delle
non
conformità
riscontrate
durante le ispezioni a bordo delle
navi e relative ad una loro
corretta gestione; si è dato inoltre
particolare risalto alla gestione
delle
comunicazioni
con
l’Amministrazione in qualità di
Stato di bandiera.
Passando ad altro argomento, è
stata effettuata una analisi dei
contenuti della attuale Circolare
Serie Generale n. 69/2007 sulla
“Gestione per la sicurezza delle
navi e per la prevenzione
dell'inquinamento - Procedure
per il rilascio dei certificati DOC
ed SMC” cercando di trovare i
giusti approcci per una revisione
organica e coerente con le attuali
necessità delle norme in essa
contenute. La revisione della
attuale circolare in vigore e
quindi dell’intero sistema di
visite correlate terrà conto degli
emendamenti ISM in vigore a
partire dal 1.1.2015 e saranno
definite – di concerto con la
Direzione Generale del Ministero
delle Infrastrutture e Trasporti – i
ruoli
della
RO
e
dell’Amministrazione in sede di
audit.
Cogliendo l’occasione da un caso
concreto, si è affrontata anche la
questione
relativa
all’applicabilità della normativa
sul VDR anche al naviglio che
effettua navigazione nazionale,
avuto riguardo, in particolar
modo, ai casi di unità HSC.
A seguito di un censimento delle
unità di questo tipo che
potenzialmente
potrebbero
essere coinvolte si riaffronterà la
problematica
una
volta
conosciuti i dati richiesti.
Particolare attenzione, come già
detto, infine, il gruppo di lavoro
ha posto, su tutte le questioni
portate in discussione nel
Maritime Safety Committee 94, i
cui
esiti
saranno
trattati
sommariamente nel prossimo
numero della nostra newsletter.
Pagina 7 di 12
PROGETTO NAVE VELOCE
Lo scorso 11 novembre è stato
firmato un protocollo d’intesa fra
il Comando Generale delle
Capitanerie di porto - Guardia
Costiera e il Ministero degli
Affari
Esteri
e
della
Cooperazione
Internazionale
(MAECI).
Sul sito della Guardia Costiera è
stato pubblicato un interessante
articolo sull’evento in oggetto a
cura
dell’Ufficio
Relazioni
Esterne .
Si riporta di seguito il link per
maggiori approfondimenti:
http://www.guardiacostiera.it/
dalcomandogenerale/documents/
notizia_20141113085506.pdf
IMSBC CODE : IMPORTANTI NOVITA’ SUL TRASPORTO MARITTIMO
DI CARICHI SOLIDI ALLA RINFUSA
Importanti novità da mettere in
evidenza nella disciplina del
trasporto marittimo di carichi
solidi alla rinfusa.
Il 1° gennaio 2015 entra in vigore
la Risoluzione MSC 354 (92) del
21 giugno 2013 che, con
l’adozione del 2° emendamento,
apporta rilevanti modifiche al
Codice IMSBC (International
Maritime Safety Bulk Cargo).
L’emendamento introduce una
novità di portata storica: sono
stabiliti
i
criteri
per
la
classificazione dei carichi MHB,
Material Hazardous in Bulk,
carichi
pericolosi
quando
trasportati alla rinfusa. Dopo
anni di discussioni in sede IMO
si stabilisce con chiarezza
quando un carico deve essere
classificato
pericoloso
se
trasportato alla rinfusa.
Ulteriori novità che coinvolgono
l’attività del Comando generale e
dell’Autorità Marittima (sia in
sede
amministrativa
che
nell’attività di controllo) sono
quelle apportate alla Sezione 4
del
Codice,
relativamente
all’imbarco ed allo sbarco dei
carichi di gruppo “A”, i carichi
cioè che possono diventare fluidi
durante la navigazione se
trasportati con umidità superiore
all’umidità limite al trasporto.
Segue…..
Pagina 8 di 12
Segue… IMSBC CODE : IMPORTANTI NOVITA’ SUL TRASPORTO
MARITTIMO DI CARICHI SOLIDI ALLA RINFUSA
In particolare è stato stabilito che
il certificato relativo al Transport
Moinsture Limit (limite di umidità
al trasporto) e al Moisture content
(contenuto di umidità) che il
caricatore
deve
fornire
al
comandante della nave (o al suo
rappresentante), in caso di
trasporto di carichi che possono
diventare fluidi, devono essere
rilasciati
“by
an
entity
recognized by the Competent
Authority of the port of
loading” (In Italia tale figura si
identifica nel consulente chimico
di porto).
Ulteriore rilevante modifica è
quella relativa alle procedure di
campionamento,
analisi
e
controllo sui carichi che possono
diventare fluidi: quest’ultime
sono stabilite dal caricatore sulla
base delle disposizioni del
Codice e approvate dall’Autorità
Competente del porto di
caricazione (in Italia quindi dal
Comando generale del Corpo
delle Capitanerie di porto) che ne
verifica
altresì
la
corretta
applicazione.
Il documento di approvazione
deve essere fornito al comando
di bordo ovvero al suo
rappresentante.
Appare evidente l’intento della
normativa
internazionale
di
disciplinare in maniera sempre
più rigida il trasporto marittimo
dei carichi solidi alla rinfusa,
soprattutto per i carichi di
gruppo “A” che causano seri
danni alla stabilità della nave
fino
a
provocarne
il
capovolgimento.
Le
maggiori
novità
della
richiamata Risoluzione sono state
riportate nella Circolare non di
serie n. 13 del 02/12/2014 di
questo Comando generale (http://
www.guardiacostiera.it/
ACFE37/03122014125143408.pdf)
che riporta in allegato la
Risoluzione stessa.
Anche a livello nazionale si è
sentita l’esigenza di disciplinare
in maniera più stringente il
trasporto marittimo dei carichi
solidi alla rinfusa attraverso un
costante monitoraggio dei carichi
in transito - carichi quindi non
oggetto
di
operazioni
commerciali e quindi non
soggetti
all’autorizzazione
all’imbarco o del nulla osta allo
sbarco.
Con Circolare non di serie n. 9
del
13/10/2014
(http://
www.guardiacostiera.it/
ACFE37/2010201403290565.pdf)
questo Reparto ha disposto
l’acquisizione, a cura delle
autorità marittime, della lista
completa di tutti i carichi alla
rinfusa a bordo dell’unità in
arrivo,
anche
quelli
potenzialmente non pericolosi: la
verifica delle singole schedule e la
loro
eventuale,
potenziale
pericolosità
fornirà
ai
terminalisti,
alle
agenzie
marittime, agli operatori portuali
ed a tutti i soggetti a vario titolo
coinvolti
nelle
varie
fasi
operative
relative
alla
movimentazione dei carichi uno
strumento atto a migliorare la
sicurezza intesa nella sua
accezione più ampia.
Pagina 9 di 12
VOCE ALLA PERIFERIA
PALERMO 29 GENNAIO – 12 MARZO 2014.
IMPORTANTE ATTIVITA’ DEL LOCALE NUCLEO PSC
Il 29 gennaio 2014 la M/N Kamil
visibile in foto, contraddistinta
come no priority e standard risk
profile nel database Thetis,
giungeva nel porto di Palermo
dove gli ispettori del locale
Nucleo PSC, a seguito di un
controllo della documentazione
relativa alla merce da scaricare,
inserivano un unexpeted message
in Thetis, determinando il
passaggio della nave in priority 2.
Gli ispettori, in data 3 febbraio,
procedevano all’effettuazione di
una ispezione del tipo more
detailed poiché le condizioni
generali della nave risultavano
insoddisfacenti già da un primo
esame del ponte di coperta.
Inoltre,
lo
stesso
giorno,
perveniva una segnalazione
relativa alle pessime condizioni
igieniche e di lavoro a bordo. Al
termine dell’ispezione, protrat-
tasi
per
l’intera
giornata,
venivano accertate 81 deficienze
di cui 18 motivo di detenzione.
Considerato
l’eccezionale
numero di deficienze che
determinavano indubbiamente
come
la
nave
fosse
da
considerare sub-standard, gli
ispettori
procedevano
a
sospendere l’ispezione così come
previsto dal punto 3.6 del testo
del Memorandum di Parigi.
Fra le varie carenze veniva
evidenziato come vi fosse una
corrosione generale di molte
parti
della
nave,
alcuni
equipaggiamenti
erano
inutilizzabili, le condizioni igieniche
pessime, i fire dampers non
funzionanti, i sistemi di chiusura
della
ventilazione
erano
inesistenti. Pertanto la nave
veniva detenuta e a seguito di
dichiarazione della bandiera e
dell’impossibilità di procedere
alla rettifica di molte deficienze
in loco, la nave il 12 marzo
veniva autorizzata ad un singolo
viaggio per la Tunisia, al fine di
scaricare le merci per poi
proseguire presso un cantiere di
riparazione in Turchia, al fine di
eliminare le deficienze non
rettificabili nel porto di Palermo.
Segue…..
Pagina 10 di 12
Segue… PALERMO 29 GENNAIO – 12 MARZO 2014.
IMPORTANTE ATTIVITA’ DEL LOCALE NUCLEO PSC
La maggior parte delle deficienze
riscontrate costituivano prova di
una non corretta implementazione del sistema di gestione
della sicurezza a bordo e di poca
attenzione da parte dell’Organismo di Classifica al quale
venivano attribuite diverse R.O.
responsabilities.
Lo stesso Segretariato del Paris
MoU riteneva particolarmente
importante il lavoro del Nucleo
PSC di Palermo, inserendo
l’ispezione nell’apposita area
Caught in the net del sito web del
Paris MoU.
Maggiori informazioni sono
disponibili al link: https://
www.parismou.org/publicationscategory/caught-net
SEMINARIO "LA LOTTA ALLA PIRATERIA MARITTIMA:
ASPETTI NORMATIVI, STRUMENTI DI AZIONE E PREVENZIONE.
APPROCCIO INTERNAZIONALE E ITALIANO A CONFRONTO”
Il 24 ottobre si è svolto a Roma il
seminario "La Lotta alla Pirateria
Marittima: aspetti normativi,
strumenti
di
azione
e
prevenzione.
Approccio
Internazionale e italiano a
confronto”
organizzato
dall’Università degli studi di
Roma
Tor
Vergata
Dipartimento di Scienze e
Tecnologie della Formazione .
Di seguito si riporta il link
dell’articolo
con
relativa
intervista
all’Ammiraglio
Carlone realizzato da “S NEWS”
per maggiori approfondimenti :
http://www.snewsonline.com/
notizie/vigilanza_h24/
lotta_alla_pirateria_marittima_la
_voce_della_guardia_costiera2720
Pagina 11 di 12
ED INFINE...
Ci piace chiudere questo numero
della nostra Newsletter con una
notizia particolare.
Da quest’anno anche il Sesto
Reparto si è dotato di uno
splendido Presepe realizzato
interamente a mano.
Il Presepe rappresentato nella
foto è stato creato dal Centro
Semiresidenziale diversamente
abili del Comune di san Vito dei
Normanni in provincia di
Brindisi.
Il Centro, nato nel 1983, ha come
scopo principale quello di
agevolare l’integrazione sociale
di soggetti diversamente abili
attraverso una serie di attività
come, tra le altre, la produzione
manufatti artigianali, quadri,
collane, cesti, composizioni di
fiori, vassoi decorati, pittura su
vetro, su seta, su stoffa la
realizzazione di pastori, paesaggi
natalizi e presepi in movimento,
e così via.
Un’
ottima
occasione
per
ricordarci anche dei nostri amici
un po’ meno fortunati di noi e
sottolineare come la diversità stia
solo negli occhi di chi guarda….
Per maggiori informazioni: www.guardiacostiera.it
COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO
6° REPARTO “Sicurezza della Navigazione”
Viale dell’Arte n. 16—00144 – ROMA
[email protected]
CF (CP) Pierluigi MILELLA Coordinatore Newsletter
[email protected] 06/59084714
CC (CP) Giorgia CAPOZZELLA - IV UFFICIO Personale Marittimo e Tabelle d’Armamento
[email protected] 06/59083326
TV (CP) Amalia ALBERICO - II UFFICIO Servizi Tecnici di Sicurezza e Merci Pericolose
[email protected] 06/59084543
STV (CP) Fabrizio PIRELLI - III UFFICIO Port State Control e Maritime Security
[email protected] 06/59083313
STV (CP) Paola RISI - Segreteria del Capo Reparto
[email protected] 06/59083151
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