ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "Blaise Pascal" P.le Macrelli, 100 - 47521 Cesena (FC) Tel. +39 054722792 Fax +39 054724141 Cod.fisc. 81008100406 - Cod.Mecc. FOTF010008 www.ittcesena.gov.it [email protected] DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO CLASSE 5 F a.s. 2013/14 INDIRIZZO: INFORMATICA ABACUS Il presente documento, redatto in coerenza con l’Art. _ – O.M. n. _/201_ relativamente alle modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli Esami di Stato, è composto dai seguenti elementi: a) Presente prospetto, relativo alla composizione del Consigli di classe. b) Presentazione dell’istituto e del curricolo relativo all’indirizzo, così come presente nel P.O.F. c) Criteri di valutazione didattico-formativi d) Presentazione della classe e delle attività aggiuntive, integrative e di recupero. e) Contenuti e metodi disciplinari (Programmi disciplinari). f) Attività svolte in preparazione all’Esame di Stato e griglie di valutazione simulazione prove scritte. A) Composizione del consiglio di classe INDIRIZZO: informatica abacus Disciplina del piano di studio INFORMATICA ABACUS Ore svolte al 12/05/2014 Docente Lingua e letteratura italiana Storia 93 57 Prof. Martini Simonetta Lingua straniera (Inglese) 78 Prof. Biondi Silvia 90 Prof. Biondi Roberto Statistica e laboratorio 103 Prof. Taioli Andrea Informatica e laboratorio 146 Prof. Monti Gabriele Sistemi e laboratorio 135 Prof. Monti Gabriele Elettronica e Telecomunicazioni 138 Prof. Mazzoni Giovanni Educazione fisica 47 Prof. Tonti Enrico Religione 32 Prof. Salvi Stefano Lab. Elettronica e Telecom. * Prof. Zoffoli Paolo Lab. Calcolo, Sistemi * Prof. Tinelli Donato. Lab. Matematica, Informatica * Prof. Lombardi Nevio Matematica e laboratorio * Comprese nelle corrispondenti discipline teoriche Firma di approvazione B) Presentazione generale dell'Istituto Nell'anno in corso l’ Istituto è costituito da 33 classi composte da 9 prime, 8 seconde, 6 terze, 6 quarte, 4 quinte oltre ad una classe del corso serale di Informatica SIRIO. Gli indirizzi attuali per le classi quinte (vecchio ordinamento) sono: Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica (progetto “ABACUS”), Informatica serale (progetto “SIRIO”), mentre con la riforma il nostro Istituto ha iniziato dal c.a.s. il secondo biennio negli indirizzi tecnologici di “Elettronica ed Elettrotecnica” ed “Informatica e Telecomunicazioni” . Il nostro Istituto vanta oltre cinquant’anni di tradizione nell'insegnamento nell'ambito degli indirizzi elettronici ed informatici, e raccoglie allievi da un ampio arco di Comuni delle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Le strutture dell’Istituto sono utilizzate al massimo grado, sia per quanto riguarda le aule ordinarie che per i laboratori, anche attraver so l’utilizzo di alcuni locali presso l’adiacente Scuola Media di Via Plauto. L’istituto è sede inoltre di un corso serale per periti Informatici (Sirio) di corsi post-diploma IFTS e ITS. Sono stati recentemente completati importanti lavori edilizi di ampliamento e ristrutturazione (adeguamento e ampliamento di alcune strutture, riutilizzo di locali per una maggiore efficienza organizzativa, allestimento ed apertura di un museo tecnico interno all’Istituto, ampliamento della biblioteca, apertura di un nuovo laboratorio adeguatamente attrezzato per il nuovo corso ITS, dotazione completa di ascensori interni…),con l’adeguamento delle procedure per la sicur ezza e piani di evacuazione previsti dalle normative (D.Lvo. 81/08 e successivi). Le procedure automatiche per la registrazione delle presenze degli studenti, varie opere di cablaggio strutturato e con AP wireless, consentono la connessione ADSL con numerosi punti di accesso a disposizione del personale docente e studenti. La conclusione del primo biennio di riforma degli Istituti Tecnici e la riorganizzazione dei contenuti disciplinari e delle cattedre dei docenti conseguenti all’unificazione dell’orario scolastico pari a 32 ore settimanali, ha determinato un’evoluzione dell’ orario obbligatorio degli insegnanti con l’assegnazione di cattedre interne non più ordinarie, nella ricerca della massima efficienza nel salvaguardare l’equilibrio dei corsi e la continuità didatticoprofessionale dei docenti. Il dibattito che si è svolto nel presente anno, in coerenza con il P.O.F, ha riguardato numerose attività progettuali realizzate sia nel tempo aggiuntivo pomeridiano, che in ore di flessibilità mattutine, con una varietà di iniziative per il recupero e il sostegno in itinere degli allievi e commissioni di lavoro impegnate per la realizzazione di alcune prospettive di innovazione individuate dalle recenti normative sull’Istruzione Tecnica. Si sono sperimentati gruppi di lavoro interni di tipo gestionale/organizzativo (Aree diversificate e strategiche per l’Istituto assegnate a cinque funzioni strumentali, dipartimenti disciplinari organizzati in modo autonomo e flessibile, commissioni di lavoro, attività di orientamento in ingresso e per gli studenti delle classi quinte, commissione interna per la gestione delle prove di valutazione Invalsi con relativo monitoraggio delle stesse, progetti Linguistici Europei), progetti sulla dispersione e la prevenzione del disagio scolastico, integrazione degli alunni stranieri, organizzazione di corsi di recupero e sostegno disciplinare pomeridiani, progetti pomeridiani di ampliamento ed arricchimento dell’offerta formativa rivolti a studenti, varie iniziative interne di autoaggiornamento per docenti, olimpiadi di Informatica e Matematica…), con risultati certamente positivi, sia per la competenza dimostrata dai docenti designati, che per lo spirito di collaborazione dimostrato dal corpo insegnante nel suo complesso. Sono state realizzate significative collaborazioni e nuovi rapporti con varie aziende e Università locali, sia per le attività connesse all’orientamento scolastico e professionale (stages estivi, alternanza scuola-lavoro e corsi IFTS), sia in merito alle prospettive individuate dalle recenti disposizioni sull’Istruzione Tecnica Superiore (ITS), con l’avvio di uno specifico corso che vede il nostro istituto scuola-pilota nell’ambito della prevista fondazione di partecipazione. L’avvio di tale corso post-diploma contemporaneamente al riordino dell’istruzione tecnica ha poi dato vita a numerose iniziative, con particolare riferimento al dibattito sulla valorizzazione dell’istruzione e della cultura tecnica. Sul piano organizzativo-didattico, si è proceduto ad un costante confronto disciplinare attraverso la revisione e l’aggiornamento dei contenuti disciplinari e delle strutture laboratoriali verso il modello dell’acquisizione delle competenze, come previsto dalla normativa sull’obbligo scolastico e dalle norme sul riordino dell’istruzione secondaria. Per il recupero di eventuali carenze emerse nel profitto degli allievi e per il rafforzamento dei contenuti, si sono realizzate durante l’intero anno scolastico varie attività pomeridiane di recupero e sostegno in numerose discipline, potenziate particolarmente durante il secondo quadrimestre anche in relazione ai criteri normativi previsti per l’ammissione agli esami di stato. All’interno dei singoli Consigli di Classe, redatto dai Docenti Coordinatori, si è proceduto alla realizzazione di un POF di Classe quale strumento condiviso per l’individuazione di tutta una serie di strategie (organizzative, complementari, didattiche, di recupero e di arricchimento…) per un’efficace ed operativa azione di progettazione didattica. Locali d’uso generale e Laboratori per l'Indirizzo di Elettronica/ Telecomunicazioni. Locali d’uso generale. − Biblioteca d’Istituto, con oltre 12.000 volumi, PC, numerose riviste in abbonamento , supporti multimediali e materiale informativo per l’orientamento scolastico e professionale; − Sei aule (ad uso di alcune classi del triennio) collocate presso l’adiacente scuola media “Plauto” − Due aule docenti e una Sala Riunioni con accesso remoto ADSL, videoproiettore, TV-DVD. − Aule di ricevimento docenti , aula riservata per le Funzioni strumentali e “Aula Blu” (Staff, RSU); − Uffici per il personale amministrativo, Ufficio tecnico, Uffici per il Dirigente e D.S.G.A., Vicepresidenza, Seg. Didattica , Protocollo, locali adibiti a piccole riunioni (Giunta e Consiglio di Istituto, commissioni di lavoro, incontri di rappresentanza con esterni, gestione degli scrutini...); − Aula multimediale per attività didattiche e progetti (aula 10) − Magazzino per materiale tecnico e di segreteria − Bar d’Istituto (attivo in orario scolastico), palestra − Museo delle apparecchiature elettroniche ed informatiche Laboratori d'uso specifico − − − − − Laboratorio di Domotica e di Impianti elettrici (Lab. 37); Laboratorio di Elettrotecnica e misure elettriche (Lab. 38) Laboratorio di Tecnologie meccaniche e Laboratorio di T.D.P (lab. 22, lab. 23) Laboratorio di Telecomunicazioni ed Elettronica (lab. 51) Laboratorio di Sistemi Elettronici Automatici e di Tecnologie Informatiche (lab. 12) Profilo culturale del Perito in Elettronica e Telecomunicazioni Obiettivo del triennio di specializzazione è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive e sociali differenziate e caratterizzate da una rapida evoluzione sia dal punto di vista tecnologico che da quello dell'organizzazione del lavoro. Profilo professionale Il Perito in Elettronica e Telecomunicazioni progetta e partecipa al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (Assistenza tecnica qualificata, Telefonia, Reti e sistemi ICT, Elaborazione e trasmissione dell'informazione, Automazione industriale, Domotica e sicurezza domestica, Progettazione e collaudo di impianti elettrici ed illuminotecnica…) sovrintendendo alla manutenzione degli stessi. Sarà in grado di redigere e documentare, anche in lingua inglese, il lavoro svolto e di orientarsi consapevolmente nella conoscenza e nell'uso dei sistemi informatici. Egli dovrà evidenziare abilità progettuali in contesti tecnici diversi, dovendosi orientare fra tecnologie e dispositivi vari in relazione al loro impiego e alla loro convenienza tecnico-economica. Dovrà maturare una responsabile ed efficace pianificazione del proprio lavoro con una propensione allo studio e all'aggiornamento. Piano di Studi (Triennio di Elettronica e Telecomunicazioni – 32 ore settimanali) Materia Religione / Attività Alternative Educazione fisica Lingua e lettere italiane Storia Lingua straniera (Inglese) Economia e Diritto Matematica Meccanica e Macchine Elettrotecnica Elettronica Sistemi Elettronici Automatici Telecomunicazioni Tecnologie Disegno e Progettazione Totale ore settimanali III^ 1 2 3 2 3 4 3 5 (2) 3 (2) 3 (2) 3 (2) IV^ 1 2 3 2 3 2 3 2 4 (2) 3 (2) 3 4 (3) V^ 1 2 3 2 2 2 3 4 (2) 5 (2) 4 (1) 4 (3) Prove OP SO O O O SO O SO (in 3^) SOP SOP SOP GOP 32 (8) 32 (7) 32 (8) Prove: S. (prova scritta), G. (prova grafica), O.(prova orale), P. (prova pratica) - Ore LAB. tra parentesi Piano di Studi (Triennio di INFORMATICA “Abacus” – 32 ore settimanali) Materia Religione / Attività Alternative Educazione fisica Lingua e lettere italiane Storia Lingua straniera (Inglese) Matematica Calcolo, Statistica e Ricerca Operativa Elettronica e Telecomunicazioni Informatica Sistemi di Elaborazione e Trasmissione dell’Informazione Totale ore settimanali III^ 1 2 3 2 3 5(1) 3(1) 4(2) 5(3) 4(2) IV^ 1 2 3 2 3 4(1) 3(1) 4(2) 5(2) 5(3) V^ 1 2 3 2 3 3(2) 3(1) 5(3) 5(3) 5(3) 32 (9) 32 (9) 32 (12) Prove OP SO O O SOP OP SOP SOP SOP Prove: S. – prova scritta, G. – prova grafica, O. – prova orale, P. prova pratica N.B. tra parentesi sono indicate le ore di lezione da effettuarsi con in laboratorio. C) MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il consiglio di classe si è attenuto alle indicazioni fornite dalla tabella A allegata al DM 99/09 che qui si riporta: TABELLA A allegato dm 99 (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni CREDITO SCOLASTICO (PUNTI) Media dei voti Credito scolastico (Punti) M=6 6<M≤7 7<M≤8 I anno 3-4 4-5 5-6 II anno 3-4 4-5 5-6 III anno 4-5 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. I criteri tenuti in considerazione per l’attribuzione del voto di condotta e per l’attribuzione dei punteggi all’interno della fascia di appartenenza sono stati considerati in relazione a quanto indicato nel POF di istituto ovvero: • Rispetto dell’art. 3 (Doveri) dello statuto delle studentesse e degli studenti con successive modificazioni e integrazioni (DPR 235 del 21.11.07); • Osservazione e rispetto delle norme contenute nel Regolamento interno d’Istituto; • Assiduità nella frequenza scolastica, puntualità alle lezioni e nelle consegne assegnate; • Interesse e capacità relazionali manifestati; • Partecipazione attiva alle iniziative didattiche della scuola. In generale, valutazioni positive nella condotta corrispondono ai voti otto e nove; il dieci evidenzia una condotta esemplare; il sette rappresenta un comportamento comunque discreto. Nella assegnazione del punteggio il Consiglio di classe tiene conto: · del profitto; · della assiduità della frequenza; · dell’interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo; · di eventuali crediti formativi. Il credito formativo può essere riconosciuto dal Consiglio di Classe sulla base delle “esperienze maturate dall’alunno al di fuori della scuola, coerenti con l’indirizzo di studi e debitamente documentate”. Le esperienze formative, ai fini dell’attribuzione del credito, devono: · essere debitamente documentate; · riferirsi principalmente ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione ed allo sport; · consistere in qualificate esperienze coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del tipo di corso che si frequenta. Ciascun C.d.C. in piena autonomia valuterà la coerenza dell’esperienza formativa svolta non solo in relazione ai criteri generali sopra indicati, ma anche agli obiettivi formativi e specifici indicati nella programmazione di classe. Modalità di valutazione del consiglio di classe: CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è stata continua e personalizzata ed ha verificato in particolare la situazione in itinere. La tipologia delle prove è stata diversificata: elaborati scritti, questionari a risposta chiusa e aperta, test di comprensione, relazioni. Per la VALUTAZIONE FORMATIVA si è tenuto conto della riflessione sull’errore, di simulazioni e prove inerenti l’Esame di Stato, di verifiche intermedie all’interno di moduli e / o unità didattiche, di verifiche connesse all’attività di Laboratorio, di contributi personali offerti nell’Area di progetto. La VALUTAZIONE SOMMATIVA , oltre che dei risultati delle singole prove, ha tenuto conto dell’impegno, della partecipazione, dei progressi degli allievi rispetto ai livelli di partenza, dell’autonomia operativa, del contributo fornito nella realizzazione dell’area di progetto. tengono conto delle indicazioni emerse dal Collegio Docenti e sono così articolati: I risultati voto 10 Eccellente voto 9 Ottimo voto 8 Buono voto 7 Discreto voto 6 Sufficiente voto 5 Insufficiente voto 4 voto 1–3 Gravemente insufficiente Nettamente insufficiente capacità espositive e di rielaborazione; ricche conoscenze; autonomia operativa solide conoscenze; capacità di esprimere in modo logico, corretto e con proprietà le proprie conoscenze applicazioni corrette, conoscenze sicure; articolazione espositiva chiara e corretta comprensione delle relazioni; conoscenze precise; esposizione chiara ed appropriata comprensione degli aspetti fondamentali; conoscenze essenziali ; esposizione semplice e lineare comprensione parziale delle relazioni; conoscenze imprecise, esposizione incerta e non appropriata comprensione difficoltosa; conoscenze lacunose, esposizione stentata e scorretta mancata comprensione ed applicazione; conoscenze pressoché inesistenti; esposizione non chiara e gravemente scorretta D) Presentazione della classe e delle attività aggiuntive, integrative e di recupero. CLASSE 5^ F A.S. 2013/14 11/12 3^ F 12/13 4^ F 13/14 5^ F ISCRITTI 20 RITIRATI 1 PROMOSSI 17 27(a) / 25 26(b) / (a) 17 promossi di 3^F + 8 promossi di 3^E + 2 respinti di 4^F a.s. 2011/12 (b) 25 promossi di 4^F + 1 non ammesso Maturità 5^F a.s. 20012/2013 Continuità dei docenti La titolarità dei docenti delle singole materie di corso, nell’arco dei tre anni, si riassume come segue. Disciplina del piano di studio Lingua e letteratura italiana Classe 3a a 4a a 5a a Periodo a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 a. s.2013/2014 Docente Prof. Cacchi Annalisa Prof. Cacchi Annalisa Prof. Martini Simonetta Storia Lingua straniera (Inglese) Matematica e laboratorio 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. a. 2013/2014 a. s. 2012/2013 3a a 4a a 5a a Prof. Biondi Roberto a. s. 2011/2012 Prof. Biondi Roberto a. s. 2012/2013 Prof.Biondi Roberto a. s.2013/2014 Prof. Mazzoni Maurizio a. s. 2011/2012 a. s. Prof. Mazzoni Maurizio 2012/2013 Prof. Taioli Andrea a. s.2013/2014 Prof. Monti Gabriele a. s. 2011/2012 a. s. Prof. Vaccari Andrea 2012/2013 Prof. Monti Gabriele a. s.2013/2014 Prof. Greco Toni a. s. 2011/2012 Prof. Greco Toni a. s. 2012/2013 Prof. Monti Gabriele a. s.2013/2014 Prof. Mazzoni Giovanni a. s. 2011/2012 Prof. Mazzoni Giovanni a. s. Prof. Mazzoni Giovanni 2012/2013 a. s.2013/2014 Prof. Tonti Enrico a. s. 2011/2012 Prof.Tonti Enrico a. s. 2012/2013 Prof. Tonti Enrico a. s.2013/2014 Prof. Salvi Stefano a. s. 2011/2012 Prof. Salvi Stef ano a. s. 2012/2013 Prof. Salvi Stefano a. s.2013/2014 a 3 a Prof. Zoffoli Pa a. s. 2011/2012 4a a Prof. Zoffoli Pa a. s. 2012/2013 5a a Prof. Zoffoli Pa a. s.2013/2014 a 3 a Prof. Valentini G.(Calcolo)- Prof a. s. 2011/2012 a 4 a a. s. 2012/2013 Prof. Lombardi N 5a a Prof. Tinelli Don a. s.2013/2014 a 3 a Prof. Lombardi N a. s. 2011/2012 4a a a. s. 2012/2013 Prof. Lombardi N 5a a a. s.2013/2014 Prof. Lombardi N Statistica e laboratorio 3a a 4a a 5a a Informatica e laboratorio 3a a 4a a 5a a Sistemi e laboratorio 3a a 4a a 5a a Elettronica e Telecomunicazioni 3a a 4a a 5a a Educazione fisica 3a a 4a a 5a a Religione 3a a 4a a 5a a Lab. Elettronica e Telecom. Lab. Calcolo, Sistemi Lab. Matematica, Informatica Prof. Biondi Silvia Prof. Biondi Silvia Prof. Biondi Silvia Si evidenzia una discontinuità in: Lingua e letteratura italiana e Storia, Statistica e laboratorio, Informatica e laboratorio, Sistemi e laboratorio, Lab. Calcolo e Sistemi VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA CLASSE Frequenza Gli alunni hanno frequentato regolarmente le lezioni, contenendo le assenze entro livelli accettabili. Si segnala tuttavia un assenteismo marcato riguardante 2 alunni e dettato principalmente da realtà personali o familiari, sulle quali si è riflettuto individualmente con gli studenti sin dall’inizio dell’anno scolastico . Partecipazione Gli alunni rivelano un buon grado di socializzazione, ma certo hanno risentito della fusione avvenuta nel passaggio dalla terza alla quarta fra studenti provenienti da classi diverse e della discontinuità dei docenti, anche in materie basilari; alcuni del gruppo meno numeroso talvolta si sono sentiti marginali rispetto all’altro, senza tuttavia dar segni di esclusione o di emarginazione rispetto agli altri compagni. Alcuni studenti hanno manifestato la loro disponibilità all’aiuto reciproco, condividendo lo studio a casa ai fini di un supporto al recupero delle carenze degli uni, ma anche al potenziamento delle competenze di altri. Positiva ed anche proficua è stata la risposta di molti studenti alle attività formative ed ai progetti proposti dalla scuola. Impegno L’apprezzabile vivacità partecipativa e l’interesse mostrati non sono stati adeguatamente supportati da un’applicazione volitiva, costante, rielaborativa e tale da far fruttare pienamente le capacità personali e il buon clima di classe. Solo un gruppo di alunni, il 40% circa, ha lavorato con continuità, diligenza e ordine, mostrandosi puntuale agli impegni ed in alcuni casi l’applicazione è stata seria e proficua. Gli altri si sono impegnati con discontinuità o in funzione delle verifiche. Metodo Gli studenti regolarmente impegnati e di miglior profitto hanno elaborato strategie operative autonome, che li hanno portati ad organizzare lo studio in personali quadri di riferimento ed in materiali raccolti con sistematicità. Fra questi non manca chi sa rielaborare i contenuti in forma critica o applicare competenze adeguate al piano di studi. Per gli altri, la maggioranza, il metodo è prevalentemente ripetitivo-mnemonico, ma li rende in grado di condurre le principali operazioni di analisi, di selezione e classificazione degli elementi e di definire sintesi coerenti. Qualche alunno conferma talune difficoltà nell’apprendimento più specificamente astratto-concettuale ed in alcuni casi permangono difficoltà nella applicazione operativa delle conoscenze acquisite. L’approccio meramente scolastico allo studio di talune discipline ha determinato in alcuni alunni la tendenza a dimenticare concetti già affrontati o la mancanza di punti di riferimento sicuri. Profitto Il rendimento è nel complesso più che sufficiente; nello specifico esso deriva dalla presenza di un gruppo, il quale ha definito un profitto che va dal discreto al più che buono, rivelando anche casi di alunni con ottimi risultati in alcune discipline. La preparazione complessiva degli altri alunni si attesta sulla sufficienza; sono in fase di consolidamento le conoscenze e le competenze di un limitato numero di alunni, per i quali il raggiungimento degli obiettivi minimi dipenderà anche dal lavoro e dai risultati relativi alle verifiche programmate per l’ultimo periodo dell’attività didattica. I programmi sono stati svolti nel complesso secondo le previsioni (si rinvia alle relazioni individuali dei singoli docenti). PATTO FORMATIVO L’attività didattica di tutto il triennio si è svolta seguendo le indicazioni contenute nel POF di classe, redatto nel primo Consiglio di classe di ogni a.s. Studenti, docenti e famiglie hanno concordato la programmazione delle verifiche, i criteri di trasparenza dei voti assegnati, i tempi di consegna delle prove scritte corrette, i criteri di organizzazione degli impegni di lavoro degli allievi a casa, i criteri disciplinari, le modalità di comunicazione dei docenti con le famiglie. Circa il RAPPORTO SCUOLA / FAMIGLIA, oltre alle tradizionali udienze, ogni docente ha stabilito ore personali di incontri con le famiglie. Il coordinatore ha svolto azioni di tutoraggio, specie secondo le modalità del dialogo pedagogico, con gli alunni in maggiore difficoltà. Diversi alunni hanno prodotto una tesina , i docenti, nell’ambito delle loro competenze hanno contribuito alla loro scelta. ATTIVITA’ OPZIONALI, AREE PROGETTI, CORSI DI POTENZIAMENTO, ATTIVITA’ AGGIUNTIVE POMERIDIANE PREVISTE DAL POF DI ISTITUTO E PROGETTI PREVISTI DAL POF DI CLASSE Corsi di potenziamento: matematica – Pause didattiche: in tutte le discipline progetti previsti dal pof di classe (USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE, ecc.) • 27/ 09 / 2013 • 17 / 10 / 2013 Uscita didattica c/o fiera di Cesena per visita a manifestazione Macfrut Uscita didattica c/o il Teatro Verdi di Cesena, per la conferenza Giovani idee per il lavoro , attività di orientamento. • 09 / 11 / 2013 Partecipazione a giornata dei saperi liberi: We' re open 2013, evento svolto c/o l'Istituto (serie di conferenze, dibattiti e talk su argomenti riguardanti le nuove tecnologie e il loro impatto socio-culturale) • 28 /11 / 2013 Uscita didattica per il Progetto Via Zeffirino Re: un cannocchiale tra presente e passato, fra Istituzioni e cultura: incontro col Sindaco e con l ’Assessore alla cultura e visita della Biblioteca Malatestiana • 08 / 11 /2013 Uscita didattica c/o il Cinema Eliseo della città per la visione del film In lingua inglese The audience. • 07 / 12 / 2013 Uscita didattica c/o fiera di Cesena per visita a manifestazione fiera dell'elettronica • 17/ 01 / 2014 Partecipazione a conferenza c/o sala riunioni: Enigma. Decifrare una vittoria • 27 / 01 / 2014 Uscita didattica c/o il Cinema Eliseo della città per la visione del film hotel Rwanda per la celebrazione del “Giorno della memoria”. • 04/03/2014 Partecipazione c/o sala riunioni dell' Istituto a spettacolo teatrale: la scelta (inerente la guerra in Bosnia) • 08 / 03 / 2014 NOI NON LO FAREMO , contro la violenza di genere svoltosi c/o l’istituto. Un gruppo di di alunni della classe vi ha attivamente partecipato con una rappresentazione sul ruolo della donna nel tempo. • 10/03/2014 Partecipazione c/o sala riunioni dell' Istituto ad incontro di orientamento tenuto da rappresentanti della facoltà di Ingegneria e • 08 / 04 / 2014 Scienze dell'informazione di Cesena Uscita didattica per il progetto Memowalk, visita guidata nei luoghi della comunità ebraica cesenate, dai primi documenti del XIII sec. alle deportazioni del 1943. •24 / 27 aprile 2014 Viaggio di istruzione a Barcellona ARRICCHIMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Educazione alla cittadinanza Questo impegno educativo è partito dal presupposto che si tratta di un intervento da condividere fra tutti i docenti del Consiglio di classe, essendo esso finalizzata alla formazione di cittadini attivi, consapevoli del loro vivere all’interno di una comunità organizzata. Per questo ciascuna disciplina l’ha assunta come parte integrante della propria specifica attività didattica, secondo una duplice modalità: un impegno diretto, nelle celebrazioni legate al calendario civile o ad eventi particolarmente significativi che la cronaca ha imposto all’attenzione della opinione pubblica; nella disponibilità a collaborare alla realizzazione di progetti mirati, che il Consiglio di classe ha approvato su proposta della docente di Storia, cui soprattutto è affidata l’organizzazione e il coordinamento di tale attività. Nello specifico, le attività hanno impegnato la classe per circa 28 ore, e sono da riportare ad alcune esperienze fra quelle citate nel punto precedente ed al progetto della scuola • Educazione alla salute: attività svolta in collaborazione con AUSL di Cesenae, che ha riguardato il progetto salute e donazioni, una scelta consapevole (6 ore) • Orientamento: - progetto FixO (percorsi individualizzati di orientamento post diploma con colloqui individuali informativi di base che si sono articolati in diversi incontri per complessive 7 ore) - uscite didattiche del 27/09/2013, 17/10/2013, 07/12/2014 ed incontro del 10/03/2014 - orientamento al lavoro svolto dall'agenzia ADHR (4 incontri da 1 ora) - partecipazione ad open day Universitari 4. 5. VERIFICHE IN PREPARAZIONE DELL’ESAME In accordo col Regolamento interno delle attività di preparazione all’esame di Stato, discusso ed approvato dal Collegio dei docenti che ha recepito il Decreto Ministeriale del 20 novembre 2000, sono state programmate le seguenti attività: Simulazione delle seguenti prove d’esame scritte : Prima prova scritta: il giorno 6 maggio Seconda prova: scritta il giorno 9 maggio Terza prova scritta: i giorni 2 aprile e 19 maggio (prevista) Inoltre ciascun docente nelle discipline pertinenti ha provveduto alla somministrazione di terze prove durante l’anno scolastico in numero specificato dalla presentazione per materia privilegiando la tipologia B con quesiti a risposta breve. CONTENUTI DISCIPLINARI (ALLEGARE RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DELLE SINGOLI DISCIPLINE A CURA DEI DOCENTI I. T. T. “ B. Pascal “ CESENA Lingua e letteratura italiana Programma svolto Classe 5 F A. S. 2013 / 2014 Premessa Il lavoro con la classe si è svolto solo in questo anno scolastico, perciò entrambi, studenti ed io, abbiamo speso del tempo per conoscerci e questo ha richiesto senz’altro uno sforzo aggiuntivo, a quelli già impegnativi dell’ anno conclusivo di un ciclo. Si è trattato di definire metodi e sistematicità dell’attività didattica, cercando di assicurare per quanto possibile una continuità col passato, ma dando priorità agli obiettivi imprescindibili dell’Esame, anche se questo ha comportato talvolta bruschi cambi di direzione. La classe ha risposto positivamente a questa necessità, mostrandosi disponibile e partecipe. Nel complesso si è puntato sia alla definizione di una maturazione personale degli allievi sia ad una efficace preparazione scolastica. Atteggiamento in aula L’atteggiamento in aula è stato caratterizzato da una socialità corretta sul piano relazionale e da una presenza ricettiva per quanto concerne gli interventi educativi. Il clima di lavoro è stato sereno, favorito anche dal buon grado di socializzazione. Per la grande maggioranza degli alunni, la partecipazione è stata attenta e produttiva, ben organizzata negli strumenti di lavoro e nella operatività mostrata nella organizzazione di appunti. Alcuni di essi hanno manifestato un personale interesse per le tematiche letterarie e grazie ai loro interventi e approfondimenti hanno fornito stimoli interessanti per l’intera classe. Non mancano tuttavia casi di alunni demotivati o disinteressati alla disciplina; il loro atteggiamento è stato passivo, distratto ed ha richiesto più volte il richiamo ad un coinvolgimento che potesse dare senso ad una esperienza scolastica che va vista come occasione di crescita culturale e non solo come addestramento tecnico. Impegno L’apprezzabile vivacità partecipativa e l’interesse mostrati non sono stati adeguatamente supportati da un’applicazione volitiva, costante, rielaborativa e tale da far fruttare pienamente le capacità personali e il buon clima di classe. Solo un gruppo di alunni, il 40% circa, ha lavorato con continuità, diligenza e ordine, mostrandosi puntuale agli impegni ed in alcuni casi l’applicazione è stata seria e proficua. Gli altri si sono impegnati con discontinuità o in funzione delle verifiche. Metodologie e strumenti Libro di testo : Sambugar / Salà, Gaot , vol 3, La Nuova Italia La conoscenza di un chiaro disegno storico della letteratura ha visto il suo momento focale nella lettura diretta delle opere, opportunamente introdotte da una presentazione orientativa, ma finalizzata soprattutto a realizzare un "laboratorio di analisi testuale", che attraverso gli interventi degli alunni creasse un clima di operatività e coinvolgimento. Per definire la necessaria autonomia operativa e per rendere centrale il testo letterario, le verifiche di letteratura hanno proposto testi non studiati in aula , chiamando gli alunni ad eseguire analisi e comprensioni guidate. Alla lezione frontale si sono aggiunte conversazioni e discussioni su argomenti di cultura generale, visione di filmati, definizione di schemi di riferimento. La definizione di competenze espressive ha costituito un obiettivo centrale dell’attività didattica, vista la necessità di potenziare l’applicazione delle strutture delle varie tipologie testuali su cui la classe si era esercitata poco negli anni passati.. Gli alunni sono stati chiamati ad un esercizio a casa, in preparazione delle verifiche scritte; in classe si è proceduto quindi ad una revisione degli elaborati, così da fornire precise indicazioni metodologiche sullo svolgimento delle varie tipologie testuali. Sono state raccolte schede con indicatori utili per la revisione, di cui sono state definite e perseguite precise tecniche di controllo: revisione dell’elaborato scritto, non come casuale rinvenimento di eventuali errori, ma come “caccia all’errore” sulla base di precisi indizi. Questo lavoro ha richiesto tempo così come lo ha richiesto l'esigenza di curare il più possibile le verifiche orali sia nella organizzazione dei contenuti (pertinenza, organicità e completezza della trattazione ) sia nella resa espositiva (chiarezza, proprietà terminologica, coesione ed efficacia comunicativa ) . In questo ambito si sono registrati miglioramenti, ma per alcuni alunni permangono difficoltà espositive specie nella produzione scritta, dove tuttavia si registrano contenuti pertinenti e coerenza rispetto alle caratteristiche delle varie tipologie testuali. Le azioni di “recupero” hanno visto lo svolgimento di 7 pause didattiche , per un totale di 7 ore, finalizzate, soprattutto al potenziamento della padronanza linguistica. Tra gennaio e febbraio 9 alunni hanno partecipato ad un corso di recupero pomeridiano della durata complessiva di 6 ore per il potenziamento delle competenze espressive. Va comunque segnalata la presenza di altri momenti volti al “recupero”, alla puntualizzazione, al “ripasso” dell’attività svolta; le singole verifiche orali, infatti, sono state sempre organizzate in funzione formativa: oltre che ad accertare il livello di preparazione dei singoli alunni sui vari contenuti svolti sin dall’inizio dell’a..s., sono servite al potenziamento ed al consolidamento delle conoscenze e delle competenze di tutta la classe ( classificazione di contenuti; definizione di schemi di riferimento, individuazione di collegamenti ). A questi momenti si sono aggiunti quelli relativi alle consegne delle verifiche in classe corrette, nelle quali ci si è fermati a rivedere ogni elemento importante. Gli studenti regolarmente impegnati e di miglior profitto hanno elaborato strategie operative autonome, che li hanno portati ad organizzare lo studio in personali quadri di riferimento ed in materiali raccolti con sistematicità. Fra questi non manca chi sa rielaborare i contenuti in forma critica o applicare competenze adeguate al piano di studi. Per gli altri, la maggioranza, il metodo è prevalentemente ripetitivo-mnemonico, ma li rende in grado di condurre le principali operazioni di analisi, di selezione e classificazione degli elementi e di definire sintesi coerenti. Qualche alunno conferma talune difficoltà nell’apprendimento più specificamente astratto-concettuale ed in alcuni casi permangono difficoltà nella applicazione operativa delle conoscenze acquisite. Nel complesso gli obiettivi raggiunti dalla classe possono essere raccolti nella seguente sintesi. Obiettivi formativi raggiunti: nel complesso la classe • sa relazionare • diagnosticare sa comunicare, argomentare: la classe sa sostenere una conversazione sulla base di contenuti personali pertinenti; qualcuno ha mostrato interesse per gli argomenti di cultura generale e di attualità partecipando anche alle riflessioni letterarie. sa comprendere se stesso , le situazioni, il “compito”. • rielaborare la classe comprende i "compiti" dell'apprendimento, distingue elementi principali e secondari, classifica le conoscenze. La maggioranza comprende le consegne, ma alcuni alunni, per fretta o poca attenzione alle parole, risultano imprecisi in questo ambito. Obiettivi disciplinari raggiunti: nel complesso la classe conosce • la specificità del testo letterario nelle sue principali tecniche compositive • le principali linee di sviluppo del contesto storico culturale analizzato • i contenuti e le tematiche caratterizzanti gli autori e le opere • le caratteristiche di stile e di contenuto di tipologie testuali quali l'articolo di giornale, il saggio breve, l'analisi del testo letterario in prosa ed in poesia, il testo argomentativo sa • organizzare esposizioni chiare e precise nei contenuti fondamentali, mentre alcuni alunni sanno articolarle con ampiezza e specificità di analisi • rielaborare le conoscenze e le competenze acquisite, individuando i principali collegamenti diretti fra più autori e fra testi di uno stesso autore • affrontare come lettore autonomo e consapevole testi narrativi non complessi. Verifiche e valutazione Le verifiche orali sono state affiancate da 4 prove in classe (2 nel trimestre e 2 nel pentamestre), per fare il punto sulla acquisizione dei contenuti e delle competenze di analisi testuale. Hanno dato modo di verificare la preparazione individuale relativa a 4 momenti fra i più significativi della letteratura affrontata: • Manzoni ed il romanzo storico- realistico; • la cultura decadente; • Pirandello ed il romanzo psicologico; • Pavese, un esempio della narrativa del secondo Novecento. Unitamente a quelle scritte (5 in totale) sono state finalizzate, oltre che alla capacità di appropriazione dei contenuti, alla misurazione della chiarezza espositiva e del rigore logico della trattazione. Le prove scritte sono state conformi a quelle previste dall' Esame di Stato. Il giorno 6 Maggio la classe ha affrontato la SIMULAZIONE DELLA 1^ PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO, insieme alle altre classe quinte dell’Istituto; la prova ha avuto la durata di 6 ore, coprendo tutto l’orario della mattinata. Livello di preparazione raggiunto A livello di profitto, pur salvaguardando la specificità dei risultati individuali e la consapevolezza del diverso significato che una stessa valutazione assume nei singoli alunni, si può definire una preparazione complessiva nella piena sufficienza . Nello specifico esso deriva dalla presenza di un gruppo, che corrisponde ad oltre la metà degli allievi, il quale ha definito un profitto che va dal discreto al buono. La preparazione complessiva degli altri alunni si attesta sulla sufficienza; sono in fase di consolidamento le conoscenze e le competenze di pochi alunni per i quali il raggiungimento degli obiettivi minimi dipenderà anche dal lavoro e dai risultati relativi alle verifiche programmate per l’ultimo periodo dell’attività didattica. Tempi Ore di lezione svolte al 12 / 5 / 2014 = 93 così ripartite: • 18 ore per le verifiche delle competenze della produzione scritta, compresa la simulazione della 1^ prova ; • 8 ore per le verifiche delle conoscenze e competenze letterarie; • 7 ore di pausa didattica; • 4 ore dedicate alla presentazione della struttura e della organizzazione dell’Esame; • 5 ore dedicate alle attività culturali/formative (riflessioni sulle uscite didattiche, sulla autovalutazione, sulle dinamiche relazionali, progetti di Istituto); • 51 ore per lo studio della letteratura e per le verifiche orali. Ore di lezione previste da tale data alla fine dell'a.s. = 12 Contenuti Libro di testo : Sambugar / Salà, Gaot , vol 3, La Nuova Italia Il romanzo storico-realistico: Manzoni caratteristiche di genere, in riferimento ai “Promessi Sposi” di ( contesto, tecniche narrative, protagonisti ). Vero storico e vero poetico. Letture: capp. I, passi scelti dai capp.XI e XII (la carestia), passi scelti dai capp. XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV (la peste) L’età del Positivismo Giovanni Verga • • • • • • • Caratteri della nuova cultura Il Naturalismo : caratteri generali De Goncourt, "Prefazione" a "Germinie Lacerteux" Zola, da " L’Assomoir », Gervasia all’Assomoir (lett. antol.) Cenni al realismo russo e inglese Il Verismo : poetica; regionalismo Riferimentiti essenziali alla bio-bibliografia • “ Vita dei campi “ : Prefazione a "L'amante di Gramigna" ; “ Fantasticheria “ ; “ Rosso Malpelo “; “Cavalleria rusticana”; “La lupa” • “ Novelle rusticane “ : “ La roba “; “Libertà” • • • L’età del Decadentismo “Drammi intimi” : “ I Malavoglia “ : “Tentazione” Cap. X (lettura antologica), La tempesta In mare ; Cap XV (lettura antologica), l’arrivo e l’addio di ‘Ntoni “ Mastro – don Gesualdo” : L’addio alla roba (IV,4); la morte di Gesualdo /IV, 5). • il contesto culturale e politico-sociale; • il poeta veggente, l’estetismo, l’inettitudine, la “malattia”. • l’antipositivismo della cultura europea tra ‘800 e ‘900: Nietzsche e i nuovi valori antiborghesi; Bergson, intuizione e memoria; Freud e la psicanalisi, • Baudelaire , “ Corrispondenze “ , "L'albatro" da “ I fiori del male “ • Verlaine, • Wilde , Gabriele D’Annunzio • • " Languore" " Il ritratto di Dorian Gray”, Lo splendore della giovinezza (lettura antologica) Riferimenti essenziali alla bio-bibliografia; il superomismo “ Il piacere “ : il verso è tutto; (lettura antologica) “ Laudi “ : “ La sera fiesolana “ ; “ La pioggia nel pineto. Giovanni Pascoli • • • • Gli intellettuali italiani e la 1^ Guerra mondiale • Riferimenti essenziali alla bio-bibliografia “ Myricae “ : “ Novembre “ ; " L'assiuolo" ; “Nebbia” “X Agosto”; “ Canti di Castelvecchio “ : “ Il gelsomino notturno “ . “Il Fanciullino”, E’ dentro noi un fanciullino (lettura antologica) Papini : “Amiamo la guerra” in “Lacerba”, 1/10/1914 (fotocopia) Serra : “Andare insieme” da “Esame di coscienza di un • letterato” (fotocopia) Italo Svevo * • • Riferimenti essenziali alla bio-bibliografia “La coscienza di Zeno“: un nuovo impianto narrativo, trama e personaggi; letture antologiche: l’ultima sigaretta; una catastrofe inaudita. Luigi Pirandello • • • • Riferimenti essenziali alla bio-bibliografia “ Novelle per un anno “ : “Il treno ha fischiato” “ Così è ( se vi pare ) : visione del dramma interpretato dalla compagnia Valli- Falk registrata dalla Rai.* “ Sei personaggi in cerca d’autore “ : il teatro nel teatro; • del dramma interpretato dalla compagnia Valli- Falk registrata dalla Rai. “ Il fu Mattia Pascal” : LETTURA INTEGRALE visione La poesia del primo Novecento • Giuseppe Ungaretti : da “ L’Allegria “ : “ Il porto sepolto “; “ “Commiato “; “I fiumi”; “Soldati”; “ Veglia “ , “ San Martino del Carso “; “Vanità”; “Mattina”. Eugenio • Montale* : “ Ossi di seppia “ : “ Meriggiare pallido e assorto “; “ Spesso il male di vivere “ ; “ Non chiederci la parola “. La narrativa del Novecento Cesare Pavese, La luna e i falò LETTURA INTEGRALE * Argomenti da svolgere nel periodo tra la redazione del presente Documento e il termine delle lezioni. Cesena, 12 Maggio 2014 L’insegnante Prof.ssa SIMONETTA MARTINI Storia Obiettivi formativi raggiunti Vedi stessa voce in "Lingua e letteratura italiana" Obiettivi disciplinari raggiunti : nel complesso la classe Conosce • • • la complessità del fatto storico inteso come risultante di elementi culturali, religiosi, economici, politici le linee di sviluppo del percorso storico analizzato il significato di concetti quali nazionalismo, imperialismo, sistemi totalitari, democrazia, sviluppo Sa • • • • collegare i grandi eventi ed inserirli in più generali schemi di riferimento formulare semplici ipotesi e definire possibili tesi di soluzione a semplici problematiche storiche utilizzare la terminologia specifica dei concetti e degli eventi fondamentali ricercare le principali analogie tra passato e presente Metodologie e strumenti Libro di testo : A. Brancati, T. Pagliarani, Le voci della storia, vol.3, La Nuova Italia Lo studio della Storia è stato visto come indagine ed analisi di nuclei tematici che percorrono trasversalmente la cronologia e che quindi esulano dalla scansione predisposta dal libro di testo. Il lavoro si è articolato in lezioni frontali, in costruzioni di schemi di riferimento, in discussioni su problematiche sollevate dai riferimenti all'oggi suggerite dai temi di studio e da eventi significativi della attualità. Per stimolare un senso storico inteso come appartenenza ad una vasta comunità, si è scelto di partire dallo studio delle vicende del recente passato e dell’oggi così come ci viene “imposto” dai media e dai grandi eventi dei nostri giorni, così da comprenderne i dati caratterizzanti e orientarsi con la necessaria chiarezza.. Sono state realizzate 4 pause didattiche della durata di 1 ora ciascuna, al fine di puntualizzare importanti nodi storici e di riorganizzare i contenuti in schematici quadri di riferimento. Si precisa che il recupero di eventuali carenze, il “ripasso” tradizionalmente inteso e la puntualizzazione dei nodi storici sono stati curati ad ogni lezione nei momenti delle verifiche orali che sempre ripercorrevano tutto il programma svolto. Ci si è inoltre fermati per le necessarie puntualizzazioni alla consegna delle verifiche scritte in classe corrette. Uscite didattiche e progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa 17 / 10 / 2013 Orientamento: uscita didattica per la conferenza Giovani idee per il lavoro. 28 / 11 / 2013 Un cannocchiale tra presente e passato, fra istituzioni e cultura: incontro col Sindaco di Cesena e con l’assessore alla cultura (domande e osservazioni inerenti la vita politica e amministrativa della città; visita guidata del Municipio e della Biblioteca Malatestiana). 27 / 01 / 2014 Celebrazione del Giorno della memoria: uscita didattica al Cinema Eliseo della città, per la visione del film Hotel Rwanda 04 / 03 / 2014 Visione dello spettacolo La scelta sulla guerra nella ex Jugoslavia. 08 / 04 / 2014 Memowalk : uscita didattica guidata, per conoscere i luoghi della comunità ebraica cesenate, dal XIV secolo alle deportazioni del 1943. Verifiche e valutazione Alle verifiche orali si sono aggiunte 3 verifiche scritte (1 nel trimestre e 2 nel pentamestre) in preparazione alla terza prova dell'Esame di Stato secondo la TIPOLOGIA B ( quesiti a risposta singola). I contenuti di tali prove hanno toccato i nodi storici salienti di tutto il programma svolto su cui, quindi, ogni alunno ha dovuto misurarsi. I testi delle verifiche già effettuate si riportano in allegato; la terza di tipologia B, si svolgerà il 22 maggio CRITERI DI VALUTAZIONE Punti 15 congruenza con la traccia e articolazione delle argomentazioni Punti 60 conoscenze Punti 25 correttezza formale, con particolare riferimento all'uso del linguaggio specifico TOTALE PUNTI 100 / 100 CORRISPONDENTI AL VOTO 10/10 I testi delle due verifiche già svolte sono riportate in allegato alla presente Relazione. Tempi Ore di lezione svolte al 12 / 5 / 2014 = 57 così ripartite: • 2 ore per le verifiche scritte in classe; • 8 ore per attività di Cittadinanza e Costituzione • 4 ore di pausa didattica; • 42 ore per lo studio dei contenuti e per le verifiche orali Ore di lezione previste da tale data alla fine dell'a.s. = 8 di cui 1 per la verifica. Livello di preparazione raggiunto La preparazione complessiva si attesta nella piena sufficienza. Il 40% della classe ha conseguito risultati dal discreto al buono; alcuni di essi hanno manifestato interesse per l’attualità, mostrandosi aggiornati sui suoi fenomeni più significativi. Qualche alunno definisce conoscenze solo essenziali o esposte con improprietà terminologiche. Il resto della classe ha conseguito gli obiettivi minimi per cui si orienta con sufficiente chiarezza nel quadro storico affrontato. Testi delle verifiche scritte in classe Vedi pagine successive. Alle prove riportate, si aggiungerà quella del 22 / 5 /2014 ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO " B. PASCAL " Terza prova scritta Modalità di svolgimento D.M. n.357 del 18/9/98 Tipologia B : quesiti a risposta singola ALUNNO ________________________________CLASSE 5 B DISCIPLINA _________________ PUNTI DATA 14 / 11 / 2013 RISULTATO CONSEGNE: non superare le righe indicate tra parentesi; rispetta i margini laterali. Domanda 1. (12rr.) Elenca le tappe più significative del processo di unificazione italiana. _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Domanda 2 (5 rr.) Perché possiamo considerare l’imperialismo come una conseguenza della 2^ Rivoluzione industriale? _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Domanda 3 (7 rr.) Cosa si intende per irredentismo e revanscismo? _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Domanda 4 (10 rr.) Come si configura la questione balcanica alla vigilia della 1^ Guerra mond.? _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Domanda 5 (10 rr.) Quali sono le principali differenze tra la 1^ e la 2^ Guerra del Golfo? _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Domanda 6 (14 rr.) Presenta gli accordi e gli eventi più significativi per quanto riguarda la mediazione e la ricerca di una soluzione del conflitto arabo-israeliano. _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO " B. PASCAL " Terza prova scritta Modalità di svolgimento D.M. n.357 del 18/9/98 Tipologia B : quesiti a risposta singola ALUNNO ________________________________CLASSE 5 F DISCIPLINA _________________ PUNTI DATA 10 / 03 / 2014 RISULTATO CONSEGNE: non superare le righe indicate tra parentesi; rispetta i margini laterali. Domanda 1 (14 rr.) Come si configura l’assetto politico-territoriale alla fine della 1^ Guerra mon.? _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Domanda 2 (12 rr.) Cosa si intende per stalinismo e da quali principali provvedimenti di governo è caratterizzato? _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Domanda 3 (15 rr.) Delinea una sintesi della guerra civile scoppiata alla fine del secolo scorso nella ex Jugoslavia. _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Domanda 4 (12 rr.) Perché possiamo considerare il genocidio del Rwanda come una conseguenza dell’Imperialismo e da quale evento fu scatenato? _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________ Contenuti Libro di testo : A. Brancati, T. Pagliarani, Le voci della storia, vol.3, La Nuova Italia La realtà italiana dopo l’unificazione : modulo di raccordo : riepilogo del percorso di unificazione territoriale; Destra e Sinistra storica ; questione romana autoritarismo e colonialismo nell’età di Crispi; la crisi di fine secolo. L’età dell’Imperialismo protagonisti; • la seconda rivoluzione industriale: cause e • ruolo della scienza e delle banche; confronto con la 1^ rivol. Industriale; il Positivismo. Gli inizi del xx secolo Realtà politica internazionale lo • realtà sociale e culturale: la società di massa • i conflitti di interesse e le alleanza che causarono scoppio della prima guerra mondiale la diffusione dei nazionalismi ( panslavismo, irredentismo; revanscismo, pangermanesimo, sionismo ) • la questione balcanica • L’età giolittiana • politica interna : provvedimenti economici e decollo industriale; riforme sociali; concertazione politica ed apertura a cattolici e socialisti; il suffragio universale • • maschile; politica estera (la conquista della Libia) l’interpretazione storiografica di Giolitti La Prima Guerra Mondiale • • cause politiche, economiche, sociali, culturali i fronti ed i principali avvenimenti dei vari anni di guerra • i trattati di pace ed il nuovo assetto politico/territoriale • • europeo il massacro degli Armeni la prima guerra mondiale come evento “spartiacque” tra Ottocento e Novecento La Russia dalla Rivoluzione zarista al crollo dell’Urss • realtà politico-sociale economica della Russia • dalla rivoluzione di febbraio alla rivol.d’ottobre: protagonisti, bolscevichi al potere, , la pace, la guerra civile, Costituzione e nascita dell’Urss, comunismo di • • Il primo dopoguerra in Europa • • • Il primo dopoguerra in Italia • • • guerra e Nep, partito unico; lo stalinismo: l’affermazione del totalitarismo, la politica economica, le “purghe”, la politica del consenso la “destalinizzazione”; Gorbacev, Perestroika e Glasnost, il crollo dell’Urss i limiti dei trattati di pace e il nuovo assetto politico-territoriale europeo la Società delle Nazioni il biennio rosso i problemi socio-economici; il “biennio rosso” la questione fiumana; la realtà politica italiana: la nascita del Partito Popolare, del movimento fascista, del Partito Comunista Italiano Il fascismo “normalizzazione” • l’ideologia , la presa del potere e la • il regime e le sue strutture: le riforme elettorali, le “leggi fascistissime”; i Patti Lateranensi; la politica economica • • Il Nazismo la politica estera : l’impero, l’avvicinamento alla Germania di Hitler i meccanismi del consenso; l’Italia antifascista; il “totalitarismo imperfetto” • il primo dopoguerra in Germania: la Repubblica di Weimar (realtà politica e difficoltà economiche) ; • l’ideologia nazista, la presa del potere, la nascita del terzo Reich; • la politica interna: istituzioni del regime, riforme, economia, leggi razziali; • la politica estera: l’espansionismo (annessione dell’Austria, invasione Cecoslovacchia ), asse RomaBerlino-Tokio; Patto d’Acciaio; patto Molotov- Ribbentrop. La realtà internazionale * • • la guerra civile spagnola (cenni); le alleanze e i blocchi contrapposti; Conferenza di Stresa, la Conferenza di Monaco; la crisi del ’29 (cenni) La Seconda Guerra mondiale dei * • i protagonisti e le alleanze; i principali avvenimenti • • • Il secondo dopoguerra vari anni di guerra; i fronti le foibe; la Resistenza italiana; la conferenza di Yalta. • due blocchi contrapposti e “guerra fredda” • nascita dell’ONU; Piano Marshall; la situazione nell’Europa orientale * • l’Italia : la ricostruzione , la Repubblica , la Costituzione * • il miracolo economico (cenni) Il conflitto arabo-israeliano • la nascita di Israele e le guerre arabo-israeliane (la 1^ del ‘48/’49, la crisi di Suez, la guerra dei 6 giorni, la guerra del Kippur; le due intifade; • le mediazioni: risoluzione 242; Camp David; Washington; • i protagonisti: Olp e Arafat; Abu Mazen e gli sviluppi Recenti. Le Guerre del Golfo • protagonisti e cause della 1^, gli esiti • le Torri Gemelle e i nuovi protagonisti; differenze rispetto alla 1^. La guerra in Jugoslavia indipendenza • dalla Jugoslavia di Tito alle dichiarazioni di delle Repubbliche; • l’assedio di Sarajevo e la strage di Srebrenica. L’eccidio del Rwanda • il Rwanda, cenni storico-geografici; Hutu e Tutsi • cause e protagonisti del genocidio; il dopo genocidio. * Argomenti da svolgere nel periodo tra la redazione del presente Documento e il termine delle lezioni. Cesena, 12 Maggio 2014 L’insegnante Prof.ssa SIMONETTA MARTINI I.T.I.S. “B. Pascal” Cesena Programma di Lingua Inglese Classe 5 F, Informatica Anno scolastico 2013/2014 Insegnante: Silvia Biondi Finalità del corso Competenza comunicativa per consentire un’adeguata interazione in contesti diversificati ed una scelta di comportamenti espressivi sostenuta da un più ricco patrimonio linguistico. Competenza interculturale non solo nelle sue manifestazioni quotidiane, ma estesa ad espressioni più complesse della civiltà straniera e agli aspetti più significativi della sua cultura. Educazione linguistica che coinvolga la lingua italiana. Obiettivi di apprendimento Comprendere in maniera globale e analitica testi orali relativi anche al settore specifico di indirizzo. Sostenere semplici conversazioni su argomenti generali e specifici adeguate al contesto e alla situazione di comunicazione. Produrre testi orali per descrivere processi e situazioni con chiarezza logica e lessicale. Comprendere in maniera globale testi scritti di interesse generale e specifici al settore di indirizzo. Trasporre in lingua italiana testi di argomento generale e specifico. Redigere brevi composizioni e riassunti di testi letti e/o su traccia. Contenuti disciplinari Dal libro di testo Viewpoints , Literature,Society, Language, Art BLACK CAT, sono state affrontate le seguenti tematiche: 1 Literature :Frankenstein, or the Modern Prometheus(1818) by Mary Wollstonecraft Shelley ( con relative vision del film in lingua originale) Science and technology: From the Victorian age to the 20th century, Cloning: a controversial issue Food: Eating in the UK, tea time, tea facts. Language&Education: English around the world, Global English, The History of the English language, Are british and American English the same language? Travel: A tour to , Where do the British go on holiday? Language and Education: The school system in the UK, Secondary Education,recent developments and current issues( The national curriculum in England,National Curriculum levels, National Curriculum subjects, Types of schools,G.S.C.E., o’levels, A’levels) Enviroment:Enviromental Policy, Join a project Media and Society: Employment structure in the UK, London:where business and pleasure go hand in hand Science and Technology, Communication technologies from the Victorian to the 21st century Literature: The Portrait of Dorian Gray by Oscar Wilde Homes: My home my castle, Where do the British live?British people and free time, British Teens’ Passions Media and Society: From newspapers to the Internet, TV and radio stations in the UK FACT FILES: The United Kingdom The British Political System History of England Per quanto riguarda le tematiche legate al profilo professionale degli studenti , le stesse sono state presentate ed analizzate tramite materiali tratti da articoli in lingua originale. In particolare sono stati letti e analizzati articoli in lingua originale sui seguenti argomenti: - la figura e l’opera dello scienziato Alan Turing: “Computer Scientist Alan Turing, (dalla rivista “Time magazine” 29 March 1999) - “Network Designer Tim Berners-Lee and the World Wide Web (dalla rivista “Time magazine, 29 March 1999)” Per quanto riguarda le ore di lezione dedicate alla tematica di “Cittadinanza e Costituzione”, si e’ proceduto alla visione di due film in lingua originale, THE AUDIENCE e “THE KING’S SPEECH”,per un totale di 6 ore complessive. Gli studenti hanno approfondito lo studio del sistema politico anglosassone, con particolare riferimento al ruolo della monarchia inglese. Inoltre, in occasione della Festa della donna in data 8 marzo, sono state fatte letture in lingua originale relative a figure femminili di spicco in campo politico e sociale. Si è proceduto occasionalmente ogni qualvolta si è reso necessario, ad una revisione delle strutture grammaticali incontrate. Costanti sono state le attivita’ di writing ,di comprensione scritta della lingua, attraverso attivita’ di reading e di traduzione, nonche’ attivita’ di speaking e di listening. Tra le attivita’ di writing, si e’ proceduto alla stesura e alla produzione di alcuni writing tasks, su suggerimento dell’insegnante. Metodologia Si è fatto ricorso al metodo nozionale-funzionale e ad attività di tipo comunicativo in cui le abilità linguistiche di base sono state utilizzate in situazioni adeguate alla realtà dello studente. Riflessione grammaticale sulla lingua. Sono state svolte attività sia di speaking che di writing oltre a quelle di reading e listening. Valutazione I criteri di valutazione del profitto di ogni singolo alunno si sono basati sulla partecipazione attiva e costruttiva al lavoro scolastico, tenendo conto dell’interesse, dell’impegno e della competenza linguistica raggiunta, oltre, naturalmente, della partecipazione al dialogo educativo, della progressione nell’apprendimento e della capacità di autonomia. La valutazione ha riguardato le varie abilità, singole o integrate e la competenza linguistica. Le verifiche orali sono state numerose nell’arco dell’anno e legate alle attività offerte dagli argomenti trattati. Le abilità di scrittura sono state esercitate attraverso lo svolgimento di tasks , assegnati come compito a casa e regolarmente valutati. Le prove scritte sono state somministrate nella forma di esercitazioni per verificare la padronanza strutturale della lingua e come simulazioni della terza prova dell’esame di stato nel numero complessivo di 4. La docente Silvia Biondi Cesena, 12 Maggio 201 I. T.I.S.:" B. Pascal." (Cesena) ITT “B.Pascal” di Cesena Anno scolastico 2013/2014 Relazione finale VF Materia: calcolo Prof: Andrea Taioli PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe VF è costituita da 26 alunni, di cui 24 maschi e 2 femmine, nel complesso abbastanza inseriti ed affiatati gli uni con gli altri. Gli alunni, sono differenziati fra di loro sul piano delle capacità personali, dell'impegno profuso e del profitto raggiunto. Si possono individuare, infatti, numerosi elementi dotati di buone capacità, i quali, grazie ad un impegno costante ed una partecipazione attiva all'attività didattica, hanno raggiunto un buon profitto. La maggior parte della classe si è impegnata in maniera adeguata ma senza mai trascurare la materia, raggiungendo una preparazione soddisfacente. Solamente alcuni alunni hanno mostrato di incontrare alcune difficoltà nella materia, dovute in certi casi anche ad un impegno limitato, conseguendo comunque risultati sufficienti. La classe nel complesso ha mostrato un buon interesse nei confronti della materia. I rapporti con l'insegnante sono sempre stati corretti e gli studenti hanno rispettato le norme della buona educazione. Il programma si è svolto regolarmente. Le lezioni, prevalentemente di tipo frontale, sono state accompagnate sempre da numerosi esempi applicativi e numerici. Le verifiche sono state svolte attraverso colloqui, esercitazioni e prove scritte. L'attività di laboratorio è stata volta alla verifica pratica di alcuni argomenti svolti in statistica, alla risoluzione di problemi di Programmazione Lineare con l’uso dell’applicazione “Derive”, e alla realizzazione di un programma sul metodo del simplesso. MATERIALI UTILIZZATI Libro di testo Autori: GAMBOTTO MANZONE - SUSARA LONGO Titolo: INFERENZA STATISTICA E RICERCA OPERATIVA Editore: TRAMONTANA. Ulteriore materiale: Software applicativo: Foglio elettronico ; Derive ; Linguaggio di programmazione C Sharp Laboratorio di MATEMATICA - STATISTICA CRITERI E METODI DI VALUTAZIONE Sono state effettuate 2 prove orali, 1 scritta, ed una valutazione pratica dell’attività di laboratorio nel primo trimestre. Nel secondo pentamestre, essendo prevista 1 simulazione di terza prova, che include la materia di calcolo e statitica, è stata valutata ai fini del giudizio finale. A questa valutazione si aggiungono 1 prova scritta 2 pratiche e 1 orale. I voti sono stati espressi in decimi da un minimo di 1 ad un massimo di 10, secondo il seguente criterio: insufficienza grave (voto inferiore al 4): disimpegno sistematico e mancata conoscenza di tutti gli aspetti essenziali; - insufficienza netta (voto 4): mancata conoscenza degli elementi fondamentali ovvero incapacità generalizzata di analizzare i concetti, di ricostruire argomentazioni e di orientarsi nelle applicazioni; - insufficienza ( voto 5): conoscenze lacunose e carenti su parti essenziali del programma ovvero difficoltà sistematiche ed errori diffusi nelle applicazioni; - sufficienza (voto 6): conoscenza, anche non rielaborata, degli elementi e delle strutture fondamentali; capacità di orientarsi nelle applicazioni, nella ricostruzione dei concetti e delle argomentazioni; - valutazione superiore alla sufficienza: saranno opportunamente valorizzate l’accuratezza e la completezza della preparazione e la sicurezza nelle applicazioni (voto 7), le capacità analitiche e sintetiche, la costruzione di quadri concettuali organici e sistematici e l’autonomia nelle applicazioni (voto 8), la rielaborazione critica dei concetti acquisiti (voto 9), la presenza di tutti gli elementi precedenti unita ad ampio e significativo approfondimento (voto 10) PROGRAMMA SVOLTO PRIMO TRIMESTRE INFERENZA STATISTICA Teoria dei campioni: campionamento casuale semplice con estrazione a blocchi e col metodo Bernoulliano. Parametro, stima e stimatore. Distribuzioni campionaria della media e della varianza. Tecniche alternative di campionamento casuale: per stratificazione, a più stadi e sistematico. Stime puntuali e stime intervallari di una media. Dimensione del campione. RICERCA OPERATIVA Origine della Ricerca Operativa e obiettivi che persegue. Il modello matematico. Schema decisionale. Classificazione dei problemi di scelta. Problemi di massimo e minimo con effetti certi ed incerti immediati. Problemi con più alternative. SECONDO PENTAMESTRE PROGRAMMAZIONE LINEARE Tipologie di problemi che rientrano nel metodo risolutivo. Spazio delle soluzioni ammissibili. Risoluzione con metodo grafico per problemi con due variabili. Problemi con n variabili: metodo del simplesso. Ottimizzazione della soluzione. Metodo del grande M. PROGRAMMAZIONE LINEARE CON ALGORITMI SPECIFICI Problemi di assegnazione: formulazione e modello matematico. Risoluzione col metodo Ungherese. Problemi di trasporto: metodo Houthakker e ottimizzazione della soluzione col metodo Stepping stone. TECNICHE RETICOLARI DI PROGRAMMAZIONE Cenni ai diagrammi di Gantt. PERT con dati certi. Relazione fra durata e costo: metodo CPM. Il voto delle prova simulata è stato espresso in quindicesimi secondo i criteri esposti nella seguente griglia: CANDIDATO: Foglio in bianco o indicazioni non pertinenti al quesito Il candidato possiede conoscenze: Conoscenze Scorrette Limitate Punti 6 Corrette nonostante errori/corrette ma non approfondite Corrette con imprecisioni Corrette Foglio in bianco o indicazioni non pertinenti al quesito Il candidato: Elenca le nozioni assimilate in modo incompleto e inorganico. Usa un linguaggio non adeguato Competenze Elenca le nozioni assimilate in modo incompleto. Usa un linguaggio poco appropriato Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti in modo Punti 6 sufficientemente completo Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti in modo completo, e utilizzando un linguaggio appropriato Affronta i problemi con buona padronanza del linguaggio e organizzando i contenuti in sintesi complete ed efficaci Foglio in bianco o indicazioni non pertinenti al quesito Capacità Il candidato: Espone i problemi in modo sufficientemente chiaro Punti 3 Si esprime in modo chiaro e corretto Punteggio finale PUNTI 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 /15 Il voto della prova simulata è stato tradotto successivamente da quindicesimi in decimi secondo la tabella sottostante. 1 1 2 2 3 2,5 4 3 5 3,5 6 4 7 4,5 8 5 9 5,5 10 6 11 6,5 12 7 13 8 14 9 15 10 anno scolastico 2013/14 Programma di Matematica generale Relazione finale (5F) La classe 5f proviene da una quarta di 25 a cui si aggiunge un ritirato dell’anno precedente; la quarta a sua volta proviene da svariate alchimie che da qualche anno in qua, da prassi, contemplano fusioni, smembramenti che ragioni economiche impongono al buon senso della didattica, affrontato e risolto il problema in quarta la classe trova una sua stabilizzazione a 26; questi frequentano con regolarità fino ad oggi. La classe ha beneficiato di una sostanziale e benefica stabilità relativa al corpo docente e alla situazione logistica; tale premessa è fondamento per una didattica piena ed efficace ed ha funto da argine a una lenta deriva al disimpegno. Il comportamento della classe manifesta una conquistata maturità a livello di rapporti fra allievi e fra allievo docente, questi è un riferimento per il discente che liberamente a lui si rivolge; la disponibilità al dialogo si raffredda non appena questo è prettamente pedagogico o si articola sulle modalità allo studio, non c’è seguito alle promesse fatte e a un sistematico impegno domestico, personale o collettivo questo indebolisce il patto educativo e svilisce l’azione formativa. Tale comportamento con tutte le varianti (vedi giudizio di ammissione) trova una concretizzazione e una personalizzazione nel voto di condotta. La preparazione sufficiente e oltre non appare omogenea e spazia tra situazioni estreme; ciò è dovuto a una notevole difficoltà da parte dell’insegnante per trovare una cifra comune alla didattica; l’opera di omogeneizzazione è parzialmente fallita la classe non fa gruppo ma interagisce con personalismi e strategie individuali, questo è tanto più manifesto in alcuni ex allievi della sezione G che testardamente hanno seguito un loro non-percorso alieno a quello dei compagni con esiti nefasti. In genere la preparazione resta a livello discorsivo mai applicativo o ancora di più dialogico e propositivo a questo fa eccezione l’impegno profondo di quattro/cinque allievi che in un ottimo rapporto con l’insegnante hanno stimolato approfondimenti e profonda articolazione della disciplina e ciò anche in riferimento alle scelte future che li aspettano. La formazione scolastica per demerito del docente o per una prassi culturale oramai consolidata diventa un ripetizione più o meno acconcia di ciò che fascinosamente dice l’insegnante, ci aspettiamo ( “ci” come insegnanti delle superiori) da anni che l’università faccia da argine a questo malcostume ma ciò non avviene, il mercato scolastico ha bisogno anche di queste figure semi diplomate delle superiori e ingloba e digerisce e laurea tutto. Ho cercato di colmare questi ritardi con pause didattiche, lezioni divergenti dall’apparato solo teorico in una ricerca di fattuale applicazione a casi concreti, ma il recupero non è apparso evidente, allora ho acceso uno corso breve pomeridiano pienamente frequentato. In ogni caso il programma ha trovato tempo e modi per un dignitoso sviluppo. I tre grandi temi della disciplina : Serie numeriche ( e polinomi di Taylor) ; Funzioni in R3; Equazioni differenziali sono stati sviluppati discretamente e con reciproci richiami fra una tema e l’altro dando così adito al rafforzamento e alla contestualizzazione dell’argomento La valutazione sommativa è la sintesi di due compiti in classe tradizionali affiancate ad un test (al 12-05-2014) , di tre terze prove (tipologia B) e di tre interrogazioni orali, questo integrato dai voti di laboratorio curati dal prof. Nevio Lombardi (peso25%) va a delineare il voto di presentazione all’esame finale. L’uso del laboratorio assai rarefatto nella intensità si è conciliato con l’esigenza di trovare un luogo privilegiato dove sperimentare congetture frutto di procedimenti intuitivi(verifica della convergenza di successioni numeriche, ricerca degli zeri) e di procedimenti euristici (calcolo delle aree, derivata numerica) e come anello di congiunzione fra analisi matematica (metodi ipotetici deduttivi, di inferenza logica, induttivi) e analisi numerica (metodi numerici di approssimazione, teoria empirica degli errori), dando così seguito ad uno degli obiettivi fondamentali del corso: lo sviluppo di abilità generali che contribuiscono alla crescita intellettuale, alla formazione critica mediante contrapposizione di metodologie per arrivare alla sintesi del concetto. Non meno importante è apparso lo sviluppo d’abilità matematiche quali il calcolo degli integrali generalizzati, le soluzioni d’equazioni differenziali che in simbiosi con altre discipline, e in momenti diversi assumono funzioni puramente strumentali ma che poi successivamente potranno essere formalizzate in un quadro teorico e/o viceversa. Cesena 12/05/2014 Prof. Roberto Biondi Prof. Nevio Lombardi Classe 5f ( Programma di Matematica Generale ( Anno Scolastico 2013/14)) Contenuti teorici (non in ordine cronologico) Recupero programma di quarta: Impostazione metodologica: lezione frontale ed esercizi alla lavagna. Introduzione dei principali argomenti terminali della classe quarta. Integrali indefiniti, riconducibili a immediati, e integrali fratti,Integrali impropri del 1°,2°,3° tipo.Test α e β . Analisi delle condizioni di convergenza. Verifica mediante la definizione. Criterio del confronto. Criteri di convergenza. 1 parte: Impostazione metodologica: lezione frontale, esercizi alla lavagna ed uso del computer. Alcune nozioni in R 3 , punti, piani e rette. Intersezione π 1 ∩ π 2 e intersezione r1 ∩ π 1 . Giacitura di un piano , direzione di una retta. Piani coordinati e piani di livello. Assi coordinati. Disequazioni lineari in due variabili. Sistema di disequazioni fratte. Disequazioni in cui il primo membro è scomponibile in fattori di primo grado. Semplici disequazioni di secondo grado in due variabili (coniche a centro: circonferenza, ellisse, iperbole, parabola). 2 parte: Impostazione metodologica: lezione frontale ed esercizi alla lavagna. Spazio numerico reale a tre dimensioni. Insieme piani. Dominio circolare o rettangolare. Insieme limitati e illimitati. Intorno. Punti interni, esterni, e di frontiera. Insieme aperti, chiusi, né aperti né chiusi. Insieme connesso. Punto d’accumulazione. Punto isolato. Insieme derivato. 3 parte: Impostazione metodologica: lezione frontale e risoluzione di problemi. Analisi grafica con l’ausilio del computer. Funzioni reali in due variabili reali. Campo e dominio d’esistenza. Grafico. Curve di livello. Limite finito p → p 0 . Limiti lineari iterati. Limite lungo una direzione qualsiasi (rette, parabole, parabole di Newton). Proprietà dei limiti. Continuità in Po.. Proprietà delle funzioni continue. Derivate parziali. Significato geometrico delle derivate parziali. Derivabilità e continuità. Derivate d’ordine successivo. Derivate miste. Massimi e minimi relativi. Punti di sella. Massimi e minimi assoluti. Caso dell’hessiano nullo, analisi alternative dettate ma non praticate (uso dei limiti lungo direzioni diverse) 4 parte: Impostazione metodologica: lezione frontale ed esercizi alla lavagna. Successione numeriche. Successione monotone. Successioni limitata. (ripresa dalla quarta) Progressioni aritmetiche. Termine n-esimo. Termini equidistanti degli estremi.Somma dei primi n termini. Progressioni geometriche. Termine n-esimo. Termine equidistante dagli estremi. Somma dei primi n termini. Carattere di una successione. Sottosuccesione. Criterio generale di Cauchy. 5 parte: Impostazione metodologica: lezione frontale esercizi alla lavagna. Serie numeriche. Somme parziale o ridotte. carattere. Serie geometrica. Proprietà associativa delle serie. Serie armonica. Serie a termini positivi, negativi e alterni. Criterio di Cauchy. Resto di una serie. Convergenza assoluta. Criterio di convergenza: Criterio del confronto o di Gauss, criterio del rapporto o di D’Alembert, corollario, criterio della radice o di Cauchy, corollario. Criterio integrale. Serie armonica generale o di Riemann. Calcolo approssimato di una serie e stima dell’errore. Criterio di Leibniz per le serie a termini di segno alterno. Stima dell’errore. Calcolo di somma delle serie geometriche e telescopiche. Polinomi di Taylor e Mc-Laurin : sviluppo di funzioni trascendenti come polinomi. Calcolo dei coefficienti (dimostrazione). Sviluppi notevoli ( senx, cosx, esp(x), forma binomiale) . Calcolo dei limiti con sostituzione di polinomi. Valutazione del resto. Integrazione e derivazione membro a membro. Problematica relativa all’errore. 7 parte: Impostazione metodologica: lezione frontale, esercizi alla lavagna ed uso del computer. Equazioni differenziali (1° ordine). Equazioni differenziali ordinarie. Nozione di ordine. Lineare e non. Completa e non. Omogenea e non. Forma normale. Integrale generale, particolare, singolare. Campo di direzioni o famiglia di soluzioni. Teorema di esistenza e unicità di Cauchy. Equazioni a variabili separabili. Equazioni lineari: procedura di soluzione e formula finale Equazioni Omogenee o di Manfredi. Equazioni di Bernoulli (con sostituzione di variabile suggerita ) 8parte: Impostazione metodologica: lezione frontale, esercizi alla lavagna Equazioni differenziali (2° ordine). Definizione e caratterizzazione delle equazioni differenziali del ai sottocasi (cenni) secondo ordine con il passaggio al caso generale F ( x, y, y ' , y ' ') = 0 F ( x, y ' , y ' ') = 0 F ( x, y, y ' ') = 0 F ( x, y ' ') = 0 F ( y ' , y ' ') = 0 ecc. Equazioni differenziali lineari a coefficienti costanti omogenee e non. Metodo empirico/euristico: Equazione caratteristica o secolare. Caso non omogeneo : metodo diretto. 9 parte: Analisi numerica: risoluzione approssimata di equazioni algebriche e trascendenti con i metodi: dicotomico, , della tangente Integrale numerico. Equazione differenziale:metodo numerico. Laboratorio: 1. 2. 3. 4. 5. Studio di una successione/serie numerica. Verifica della convergenza. Zeri di una funzione con il metodo di Newton, , dicotomico Integrazione numerica con il metodo dei rettangoli, dei trapezi, Studio di superfici in forma esplicita attraverso l’uso di software Derive. Soluzioni equazioni differenziali con metodo numerico: metodo di Eulero Teoremi che abbiamo dimostrato 1. Divergenza della serie armonica. 2. Serie armonica generalizzata (confronto con caso 2). 3. Metodo di Lagrange per la risoluzione delle equazioni differenziali lineari complete del 1^ ordine. Il programma è stato sviluppato con l’ausilio del libro di testo:5 Matematica.verde di BergaminiTrifone-Barozzi ed Zanichelli Cesena lì 12-05-2014 p.c. gli allievi i proff. Roberto Biondi, Nevio Lombardi Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "Blaise Pascal" P.le Macrelli, 100 - 47521 Cesena (FC) - Tel. +39 054722792 Fax +39 054724141 Cod.fisc. 81008100406 - Cod.Mecc. FOTF010008 - www.itis-cesena.it [email protected] DATA 29/11/2013 terza prova, tema di Matematica COGNOME NOME 5F(è consentito l’uso della calcolatrice) 1. Date le seri numeriche n ∞ ∞ ∞ 3 n +1 n3 2 n n ∑ ∑ ∑ ∑ n 3 n =1 4 n =1 n(n + 1) n =1 (ln 4 ) n =1 n + 3 stabilire con un criterio arbitrario il loro carattere e per una di esse convergente (tra le quattro) calcola la somma. ∞ 1 2 sin 3x dx tramite Mc Laurin previa determinazione dei numeri di addendi affinché x 0 2 1 1 dx fino al 3° addendo e trova err. assoluto err< . In seguito calcola ∫ 0 50 1+ x4 1 4 −1 n.b.1 + x 4 = (1 + x ) 2. Calcola ∫ sin 2 x 2 = x →0 ln 1 + x 4 n.b. sviluppa i passaggi 3. Calcola il limite lim ( ) [corso di Laurea in Fisica a.a.2005] Compito curricolare Febbraio 2014 1 1 + y+ vincolata a x y T = ( x, y ) ∈ R 2 / x > 0; y ≥ −2; y + x − 2 ≤ 0 , determina i punti stazionari calcola il piano tangente alla funzione nel suo minimo assoluto (ricorda cosa significa essere minimo per una funzione , da cui il piano tangente sarà ……..) 1) Consideriamo la superficie { z = x+ } 2) Calcola e rappresenta il C.E. delle seguenti funzioni 4− y z= y − 2x 2 − 4x z = 2x + y + 3 + x − y + 8 3)Risolvi graficamente la seguente disequazione x − 2y x − 2y ≥ 0 cosa cambierebbe? ≥ 0 e se fosse ln 2 log 0.5 2 2 2 − x − y − 5x + 3 − x − y − 5x + 3 1 1 1)Consideriamo la superficie z = x + + y + vincolata a x y T = {( x, y ) ∈ R 2 / x > 0; y ≥ −3; y + x − 2 ≤ 0}, determina i punti stazionari calcola il piano tangente alla funzione nel suo minimo assoluto (ricorda cosa significa essere minimo per una funzione , da cui il piano tangente sarà ……..) 2)Calcola e rappresenta il C.E. delle seguenti funzioni −3+ y z= y + 2x 2 − 6x z = 2x + y − 3 + x − y − 8 3)Risolvi graficamente la seguente disequazione x − 2y ≥ 0 e se fosse ln 2 2 − x − y − 5x + 3 x − 2y ≥ 0 cosa cambierebbe? log 0.5 2 2 − x − y − 5x + 3 Compito in classe 5f (gennaio ’14) 1) Applica un criterio per stabilire la convergenza n2 ∞ ∞ n!+ n arctg (n) 1 1 + ∑ ∑ ∑ n n n +1 n =1 n =1 n n=2 2) Rappresenta il dominio delle funzioni in R 3 ∞ ∞ 2n ∑n n n =1 z= log( x − y + 3) z= log( x − y + 3) − 1 z = log 1 ( x − y + 3) − 3 3 3) Utilizzando gli sviluppi in serie di potenze (McLaurin-Taylor) dimostrare che: e x + e−x − 2 lim =1 x →0 x2 x − ln (1 + x ) lim = −1 x →0 cos x − 1 2(tgx − sen x ) − x 3 1 lim = x →0 4 x5 lim x→2 (1 − e ( x −2 ) )sen(x − 2) = −1 cos x − e x →0 x4 − x2 2 =− lim tg ( x − 2 ) ln( x − 1) 1 1 12 2 sen x dx (integralseno). x 0 (risolvere la disequazione che determina il numero degli addendi per tentativi) ∫ 4) Calcolare a meno di 0.0001, il seguente integrale Compito in classe 5f( gennaio ’14)) 5)Applica un criterio per stabilire la convergenza 1 1 − ∑ n n =1 ∞ n2 ∞ n!+ n ∑ n n =1 n 3n ∑ n n =1 n ∞ ∞ tg (n) x ∑ 3 n=2 n + 1 5) Rappresenta il dominio delle funzioni in R 3 z= log( x − 2 y − 5) z= log( x − 2 y − 5) − 1 z = log 1 ( x − 2 y − 5) − 3 3 6) Utilizzando gli sviluppi in serie di potenze (McLaurin-Taylor) dimostrare che: e x + e−x − 2 =1 x →0 x2 lim lim x→2 (1 − e ( x −2 ) lim x →0 )sen(x − 2) = −1 tg ( x − 2 ) ln( x − 1) x − ln (1 + x ) = −1 cos x − 1 lim x →0 2(tgx − sen x ) − x 3 1 = x →0 4 x5 lim cos x − e x4 − x2 2 =− 1 2 1 12 cos x dx (integralcoseno). x 0 (risolvere la disequazione che determina il numero degli addendi per tentativi) 7) Calcolare a meno di 0.0001, il seguente integrale ∫ ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Obiettivi e contenuti adottati nella classe 5^ F - A.S. 2013/14 Il programma é stato svolto seguendo, il più possibile, le indicazioni ministeriali, sia per quanto riguarda gli argomenti trattati, che per la metodologia, privilegiando un approccio prevalentemente funzionale. Sono state affrontate numerose tematiche e non potendo approfondirle tutte, si é limitato, l'utilizzo dello strumento matematico cercando di fornire i concetti di base e dedicando più tempo a quelle considerate qualificanti, anche da un punto di vista professionale. In tal senso ha assunto un ruolo fondamentale, l'attività di laboratorio, alla quale é stato dedicato un Congruo tempo e che ha pesato nella valutazione finale per un 25%. Gli obiettivi previsti dal corso possono essere così sintetizzati: - analizzare, dimensionare e gestire piccoli sistemi per l'acquisizione, l'elaborazione e la trasmissione dell'informazione in forma di segnali elettrici. I contenuti utilizzati per conseguire questo fine, sono stati, essenzialmente: - richiami del programma di quarta per quanto riguarda i circuiti di condizionamento realizzati con A.O. e la conversione D/A - conversione A/D e campionamento - il dominio del tempo e della frequenza con particolare riferimento ai sistemi filtranti - mezzi trasmissivi, multiplazioni e modulazioni - modalità di trasmissione e reti pubbliche per dati Tali obiettivi, sono stati raggiunti in modo eterogeneo: completamente dalla maggioranza, superficialmente ed in alcuni casi con lacune da parte dei restanti allievi, per mancanza di motivazioni che ha indotto un modesto impegno sia nel lavoro in classe che in quello domestico; ne derivano, alcune preparazioni al limite della sufficienza, conseguenza di mere ripetizioni, più o meno corrette, degli argomenti svolti nei periodi precedenti. I rapporti con i docenti sono, sempre, risultati corretti e cordiali, nel rispetto, comunque dei ruoli. Nel corso dell’anno sono state svolte pause didattiche mattutine, in particolare nelle lezioni antecedenti le verifiche scritte. I criteri di valutazione del profitto di ogni singolo allievo si sono basati sulla partecipazione attiva e costruttiva alle lezioni, tenendo conto dell'interesse, dell'impegno e delle conoscenze raggiunte, dedotte dagli interventi dei singoli al dialogo educativo. La valutazione discende, poi, dai seguenti elementi oggettivi: - due verifiche orali, delle quali una è consistita in un test a risposte multiple, per quadrimestre; - una prova scritte della durata di circa 60’ e una simulazione di terza prova (tipologia B) nel I quadrimestre; -una prova scritta della durata di circa 60’ e due simulazioni di terza prova (tipologia B) nel II quadrimestre; - esercitazioni di laboratorio con verifiche di gruppo ed individuali. Allegato: testi delle terze prove (tipologia B), eseguite nel corso dell’anno scolastico. Cesena 12/05/2014 I docenti (Prof. Giovanni Mazzoni – Prof. Paolo Zofffoli) I.T.I.S. Cesena (B. PASCAL) Prof. Mazzoni Giovanni PROGRAMMA DI ELETTRONICA E TELEC. DELLA 5°F A.S 2013/2014 U.D.1 - Richiami dal programma di quarta (5 ore) - Amplificatore Operazionale come componente fondamentale della elaborazione dei seqnali - Conversione D/A -U.D.2 - Conversione A/D e Campionamento (10 ore) -Generalità e parametri caratteristici di una conversione digitale analogica -Enunciato del teorema del campionamento e circuito Sample & Hold -Generalità e parametri caratteristici di una conversione analogica-digitale -Principi di funzionamento degli ADC: flash, a gradinata ed ad approssimazioni successive U.D.3 - Dominio del tempo e della frequenza (60 ore) -I segnali periodici e la serie di Fourier in elettronica -I coefficenti della serie di Fourier (cenni) -Serie di Fourier: onda quadra -Grandezze armoniche: rappresentazione trigonometrica vettoriale e complessa -Comportamento dei bipoli passivi in regime armonico -Quadripoli e funzioni di trasferimento -Risposta in frequenza ed i diagrammi di Bode -Filtri passivi di 1° grado -Filtri attivi di 1° grado ottenuti con A.O. -Filtri attivi di grado superiore al 1° ottenuti collegando moduli di 1° grado U.D.4 - Mezzi trasmissivi (15 ore) -Cenni sulla classificazione dei mezzi trasmissivi -Linee di trasmissione su supporti metallici -Modello di una linea a parametri concentrati e costanti primarie -Cenni sul rumore nei sistemi di comunicazione, la sua origine -Propagazione di un livello logico lungo una linea: inpendenza caratteristica, coefficiente di riflessione e tempo di propagazione -Terminazioni e riflessioni U.D.5 – Multiplazioni e Modulazioni (25 ore) -Multiplex a divisione di frequenza: F.D.M. -Multiplex a divisione di tempo: T.D.M. -Modulazioni analogiche di portante armonica: AM / FM (analisi grafica e spettro) -Modulazioni analogiche di portante impulsiva: P.A.M.(analisi grafica e spettro) -Modulazioni digitali di portante armonica: A.S.K. / F.S.K. / P.S.K. (analisi grafica e spettro) -Campionamento, quantizzazione e codifica di un segnale analogico -Modulazione digitale di portante digitale P.C.M. -Modulazioni polifase nPSK e QUAM: motivazioni, analisi grafica e relative costellazioni U.D.6 - Trasmissioni dati (35 ore) 6.1 Modalità di trasmissioni -Generalità -Modalità di trasmissione: SIMPLEX, HALF-DUPLEX,FULL-DUPLEX -Canale di trasmissione (non rumoroso): concetto e capacità -Capacità del canale con rumore e numero massimo di livelli -Banda fonica e relativi modem: funzione e cenni sui parametri più significativi 6.2 Reti pubbliche per dati - Generalità -Sistemi in tecnica TDM-PCM: formazione del multiplo PAM, frequenza di campionamento, Intervallo di trama, numero di canali del multiplo PAM, intervallo di tempo di canale, durata di un bit; sistemi TDM-PCM di gerarchia superiore -cenni sulle caratterisiche generali dei collegamenti ISDN -Collegamenti ADSL: generalità, bande di f. utilizzate e conseguenti potenzialità, schema blocchi a livello utente/centrale e relative giustificazioni, cenni sull’ADSL 2 e 2+ LABORATORIO A Prove DAC/ADC -DAC 0808 : generazione di segnali -ADC 0804: verifiche B DOMINIO DEL TEMPO E DELLA FREQUENZA -Verifiche inerenti il comportamento dei bipoli passivi in regime armonico (con oscilloscopi e multimetri) -Verifiche inerenti filtri passivi ed attivi del primo ordine -Verifiche inerenti filtri attivi del secondo ordine -Utilizzo guidato dell'analizzatore di spettro in relazione alle serie di Fourier -Analisi sperimentale (composizione e scomposizione con simulazione e conseguente sperimentazione) dei principali segnali periodici in relazione alla serie di Fourier C LINEE -Verifiche inerenti la propagazione di un livello logico e rilievo di : impedenza caratteristica,coefficienti di riflessione e tempo di propagazione D MODULAZIONE -montaggio e verifica del funzionamento di un modulatore AM , rilievo dello spettro con l’analizzatore -montaggio e verifica di un modulatore FSK -montaggio e verifica di un modulatore/demudolatore PAM -verifica in simulazione delle parti fondamentali di un modulatore PCM NOTA- L’ attività di laboratorio è stata svolta, quando i tempi lo permettevano, in due fasi: 1- disegno e simulazione tramite il pacchetto ORCAD 2- montaggio su bread-board e verifica strumentale I tempi sono orientativi e comprendono le valutazioni e l’attività di laboratorio. TESTI DI CONSULTAZIONE 1) D.Ambrosetti: Elettronica e Telecomunicazioni- vol.3^, ed. Capelli 2) Appunti dell'insegnante Cesena 12/05/2014 Allievi: Insegnanti (prof. G. Mazzoni - prof. P.Zoffoli) Elettronica e telecomunicazioni. 3^ prove tip.B 5^F- a.s. 2013/14 19/10/2013 1. - Si richiede il grafico della funzione di trasferimento di un ADC a 4 bit con Vimax=10 V e di definire il quanto. 2. Determinare la frequenza massima del segnale che può essere correttamente convertito da un ADC con un tempo di conversione Vconv. pari a 80 µsec 3. Disegnare un possibile grafico vettoriale della intera rete di figura, prendendo come riferimento il vettore Vi. 18/01/2014 1. Progettare un filtro passa-alto con frequenza di taglio pari a 20 KHz e guadagno in centro banda G0 = 5. 2. Illustrare e descrivere uno spettro di un segnale periodico 3. Dato lo schema elettrico di fig. si richiede la funzione di trasferimento G(s) il relativo diagramma di bode del modulo. R1 U1 2 - V+ 10k 7 100K OS2 R3 + V- 3 OS1 10nF 6 1 Vo C1 uA741 4 Vi 0 OUT 5 R2 10k 0 02/04/2014 (simulazione generale) 1. Dato un canale ideale non rumoroso, avente banda ( 0 ÷ 4 ) Khz, si desidera trasmettere con un bit rate ( velocità ) pari 56 Kbit/sec. Determinare, dettagliando,il numero di stati che deve assumere il segnale inviato al canale 2. In presenza di una modulazione AM, conoscendo la fmax = 10 KHz del segnale modulante si desidera conoscere: - la banda occupata dal segnale modulato ( giustificandola ) -la banda ( minima ) del mezzo necessaria, per contenere 100 canali con le caratteristiche sopracitate, tenendo conto di una banda di guardia pari al 10% 3. Presentare, graficamente, nua modulazione P.S.K. Cesena 12/05/2014 Prof. G. Mazzoni ITI Cesena anno scolastico 2013 - 2014 Classe 5 F, Informatica Materie di insegnamento: Informatica e Sistemi di elaborazione e trasmissione dell’informazione Relazione personale sulla classe dell'insegnante di "Informatica" e "Sistemi" Ho avuto questa classe in terza ed in questo anno scolastico. Non conoscevo alcuni degli allievi, perché erano stati aggiunti da una classe smembrata fra la terza e la quarta. Quest'anno insegnavo due materie, per un totale di 10 ore settimanali con la classe. Ricordando la classe in terza, quest'anno è stata una delusione, per la continua distrazione di troppi allievi e la difficoltà nel far mantenere una sufficiente concentrazione. In prossimità dell'esame l'attenzione è un po' aumentata, ma per troppi allievi non interessati, era un po' tardi. Conseguenza della scarsa attenzione, e sintomo anche di uno scarso lavoro a casa, il voto medio è quasi sufficiente, con interesse superficiale, per cui molti allievi hanno acquisito i concetti di base, ma hanno evitato di approfondire. Fanno eccezione, naturalmente, alcuni allievi veramente bravi. Leggermente più alto l'interesse, e i voti, in Informatica, rispetto a "Sistemi". Le iniziative extracurricolari della classe e dell'insegnante hanno avuto un certo effetto sul numero delle valutazioni, che è un po' basso. In sostituzione dell'ITP di Sistemi, come supplente, ho partecipato al viaggio d'istruzione della classe a Barcellona. La classe si è comportata molto bene in ogni contesto, ma è stata protagonista di un episodio di "fuga" notturna dall'albergo di un numero imprecisato, ma non piccolo, di allievi. Il programma didattico preventivato è stato svolto quasi tutto sia nella parte teorica, sia nella parte pratica, nonostante l'assenza dell'ITP, studente universitario e vicepreside. La didattica si è incentrata sulla spiegazione del perché delle cose e sui principi fondamentali delle discipline coinvolte nell'insegnamento delle materie. La valutazione ha tenuto conto sia della conoscenza e comprensione degli argomenti che sono stati trattati nella parte di teoria, che della capacità di progettare e realizzare praticamente Sistemi Informatici in rete che usano database. L'insegnante Prof. Gabriele M ITI Cesena anno scolastico 2013 - 2014 Classe 5 F, Indirizzo Informatica Materia di insegnamento: Sistemi di elaborazione e trasmissione dell’informazione Allegato al documento del 15 Maggio Programma svoltoCenni al programma del triennio Nel corso della terza gli allievi hanno studiato i sistemi di rappresentazione numerica, grafica con Gimp, l'architettura dei computer, ed i rudimenti del linguaggio Assembly. In quarta il programma ha trattato di Input/Output, con esercitazioni in C#, di Sistemi Operativi e di grafica 2D e 3D. Il programma del quinto anno è stato completamente dedicato al collegamento dei computer nelle varie forme di "reti". Durante il triennio la materia di "Sistemi" ha avuto 4 ore settimanali di lezione in terza, delle quali 2 di laboratorio, e 5 ore in quarta e quinta, delle quali tre di laboratorio. Programma della quinta La prima parte della programmazione, in ordine cronologico, è stata dedicata alla presentazione dei concetti fondamentali delle reti e di TCP/IP. In seguito si sono approfonditi i dettagli, in particolare per le reti locali e TCP. Il programma presentato di seguito corrisponde solo approssimativamente all'ordine cronologico seguito. Generalità sulle reti Reti di comunicazione: generalità, definizione. Soggetti, mezzo, protocollo. Direzione del flusso. Mezzi di trasmissione. Canale di comunicazione. Generalità sui collegamenti fra computer: tipi di collegamento (point to point o multidrop), direzione del flusso (simplex, half o full duplex, multicast, broadcast), parallelismo (seriali o parallele), simmetria (simmetrici, asimmetrici). Definizione di protocollo. Protocolli stabiliti da norme. Norme volontarie e norme cogenti. Organismi di normalizzazione, nazionali, europei, mondiali. Il processo di formazione delle norme: riunioni dei comitati, draft della norma, raccolta del consenso (inchiesta pubblica), ratifica della norma. Protocolli affidabili o non affidabili, connectionless o connection oriented. Controllo del flusso in un collegamento di rete (handshake): nessun controllo di flusso, handshake Hardware (es. segnale di strobe) o Software (Es. codici Xon-Xoff). Definizioni di rete di computer, LAN, MAN, WAN. Tipi di traffico di rete: "burst" o "real time". Esigenze di Qualità del Servizio (QoS) nelle reti con traffico realtime. Definizione di: Internet, Intranet, Extranet. Concetto di server di rete. Esempi di server, compresi server file in LAN (es. Windows server) HTTP, DNS e DHCP. Principio di funzionamento di tutti i codici per la rilevazione dell’errore. Dettagli sulle tecniche di rivelazione dell’errore: bit di parità, checksum, cenno ai CRC. Architettura delle reti di computer Modello stratificato ISO-OSI. Elencazione dei sette livelli del modello e delle loro funzionalità. Interfacce "in verticale" (fra gli strati) e protocolli "in orizzontale" (fra nodi di rete allo stesso strato); i protocolli fra nodi dello stesso strato si disinteressano dei dettagli sul funzionamento dei livelli inferiori. Frame (trama). Struttura generale del frame (trama) delle reti: header (con indirizzi!), dati (payload) e trailer. Incapsulamento dei frame dei protocolli di livello superiore nella parte dati del frame del livello inferiore. Definizione di "relay" di rete. Reti a commutazione di circuito, di messaggio, di pacchetto. Necessità e convenienza della trasmissione dati a pacchetti. Concetti essenziali sui protocolli "internet" (suite TCP/IP) e LAN Stack di protocolli TCP/IP. L’architettura a 3 strati (internetwork, host to host transport, application). Informazioni essenziali sui protocolli di TCP/IP. Indirizzi IP e numeri di porta TCP. Concetto introduttivo di DNS. Concetti introduttivi a livello LLC (non TCP/IP): Ethernet o PPP. Indirizzo MAC delle schede Ethernet. Dettagli su IP IP, protocollo del livello 3 OSI (rete). Internetworking: unione di reti. Le internet e la Internet. IP: Protocollo connectionless a datagramma ("best effort"). Concetto di "host" IP. Indirizzi IP. Scrittura degli indirizzi IP. Configurazione degli indirizzi: automatica o manuale. Automatica con DHCP o APIPA. Indirizzi statici e dinamici. Suddivisione dell’indirizzo numerico IP a 32 bit in parte di rete ed in parte di host. Sottoreti e subnetting: subnet mask. Prefisso per indicare una netmask. Routing IP senza classi: CIDR come generalizzazione ad ogni host IP (router compresi!) del concetto di (sub)netmasking. Allocazione geografica degli indirizzi IP. Aumento del prefisso della rete dei router mentre il pacchetto si avvicina alla destinazione. Cenno storico alla suddivisione in classi (ora obsoleta): classi A, B, C e come si decide se un host è in classe A, B o C. L’instradamento dei pacchetti lungo percorsi anche diversi. Router (gateway). Scansione delle tabelle di routing dalle reti particolari a quelle generali (compatibilità classi - CIDR). Cenni ai protocolli di scoperta del percorso (RIP ed altri). Spedizione "non affidabile" del frame IP. Frammentazione e risequenziazione. Spedizione fra host diretti, su rete locale: ARP. Spedizione via modem: breve cenno a PPP. Comunicazione e gestione degli errori nelle reti IP: ICMP. Programma "ping". I campi del datagramma IP. Il campo TTL ("Time to Live") del datagramma IP. "Packet drop" e ICMP: il programma "traceroute". Risoluzione degli indirizzi simbolici di Internet: il Domain Name System (DNS) ed i relativi server. Nome DNS. Definizione e caratteristiche del DNS. Dominii di primo livello e nomi di primo livello; database distribuito. Lookup, reverse lookup, database WHOIS. Dynamic DNS. La struttura degli organismi che sovraintendono alla rete Internet: ISoc, IETF, IANA . Il processo normativo per l'emanazione delle RFC e degli standard Internet. Reti geografiche Brevi cenni alle tecnologie di accesso alla rete Internet (modem acustici, ISDN, ADSL, ATM, Fibre ottiche metropolitane). Protocolli: PPP, PPP-OE PPP-OATM. Sicurezza dell'accesso all'Internet: definizioni di proxy. Router: scansione delle tabelle di routing per trovare la porta da cui far uscire il datagramma IP. Router NAT-PAT, "port forwarding". Firewall router e firewall server. Reti locali Standard della serie IEEE 802 per le reti locali. Strati degli standard 802 (Phy, MAC, LLC), elencazione dei diversi MAC esistenti e dei diversi protocolli 802. Medium Access Control (MAC) delle reti a bus (CSMA/CD (Ethernet)) e ad anello (token ring e FDDI). CSMA/CA per le reti WLAN (collisione improbabile => mai rilevata, per risparmiare una radio nella scheda di rete wireless). Diversità di comportamento fra Ethernet e Token Ring quando sottoposte a sovraccarico con segnali real-time. Reti locali peer to peer o basate su server. Cenni ai supporti fisici. Mezzi di trasmissione. Cavi coassiali: "thin" e "thick". Mezzi guidati: UTP, STP. I vari tipi di fibra ottica. Modi di esecuzione di giunte e terminazioni in fibra ottica. Topologia logica e topologia fisica (cablaggio o "layout"), topologia logica a bus e ad anello, cablaggi lineari o a stella. Topologie fisiche: cablaggio lineare (multidrop o a bus), cablaggio a stella, a stella connessa e ad albero. Cablaggio misto: parte lineare e parte a stella. Topologia a maglia. Definizione di reti mesh. Cablaggio strutturato (con cablaggi dati e fonia concentrati in un sol punto per ogni edificio o piano di edificio), patch panel "obbligatorio", nell'armadio, patch cord, prese a muro, cablaggi a stella, armadio di centro stella. Flessibilità di riconfigurazione. Norme per il cablaggio strutturato, categorie di cablaggi secondo le norme EIA/TIA. Cablaggio strutturato: verticale-orizzontale. Backbone (dorsale) di una rete. Ethernet Stratificazione delle reti IEEE 802: MAC e LLC. Indirizzo MAC delle schede Ethernet: diverso per tutte. Numero di lotto e numero di scheda. Contenuto del frame Ethernet (e quello 802.2) e funzione dei campi. I vari mezzi di trasmissione delle LAN Ethernet: 10Base5, 10Base2, 10BaseT, 10BaseF, 100BaseT, 100BaseT, 100BaseFX. I vari dispositivi che costituiscono una rete Ethernet: NIC, cavi, terminatori, transceiver, ripetitori, repeater hub, bridge, switching hub, (router). Caratteristiche fisiche reti LAN. Reti con thick coax, thin coax, UTP. NIC, Transceiver, strumento per crimpare, Twisted pair, Hub, cable tester. Differenza fra topologia fisica e logica nelle reti 10BaseT. Visione di foto di apparecchiature di rete. MAC Ethernet in dettaglio: collisioni. Problema delle collisioni non rilevate. Dominii di collisione. Contenuto del frame Ethernet. Bridge e switch Ethernet; dominii di collisione e dominii di broadcast. Switch come bridge "wire speed". POE (Power Over Ethernet), Ethernet su reti a maglia (spanning tree). Switch "manageable" e reti locali virtuali VLAN. Wireless LAN IEEE 802.11. Modulazioni spread spectrum. "Diffusione" dello spettro con "direct sequence" o "frequency hopping". Reti ad hoc od a infrastruttura. Service Set ed Extended Service Set. SSID. Distanza delle stazioni e velocità della rete. Sicurezza WEP o WPA. Accortezze per la sicurezza. Considerazioni sul posizionamento degli access point: muri, fili, superfici metalliche. Interfaccia LAN – Internet Protezione con Firewall. Regole principali dei firewall: 1 - nessun pacchetto non richiesto dall'interno può entrare nella rete LAN; 2 – tutti i pacchetti che originano dall'interno della LAN possono uscire su Internet. Firewall hardware e firewall Software. Virtual Private Network (VPN): crittografia di tutti i dati di datagrammi IP "apparentemente" spediti nella stessa rete IP (LAN). Uso di indirizzi IP privati nella VPN. Incapsulamento del datagramma IP crittato dentro i datagrammi di un collegamento TCP non crittato ("tunnel" IP over IP). VPN "software" e "hardware". Zona demilitarizzata (DMZ) "libera da firewall", per rendere visibili all'Internet i server presenti nella LAN aziendale. Protocolli del livello di trasporto (TCP) TCP. Concetti di porta. Le funzionalità TCP: consegna affidabile e verificata, controllo del flusso, sequenziamento dei pacchetti, gestione di collegamenti da host a host ("sessioni" fra utenti). Uso del numero di port per il "multiplexing" (più sessioni con programmi diversi per un singolo host), comunicazione full duplex. Il frame TCP si chiama "segmento TCP". Non fatti: concetto di socket, dettaglio sui campi del segmento TCP, affidabilità e controllo del flusso con la "finestra mobile". Cenni su IP ed i segnali in tempo reale: UDP, RTP, VoIP. Protocolli di livello applicazione I seguenti protocolli sono stati citati e ne sono state spiegate funzionalità generali. Non ne sono stati dati i dettagli di funzionamento. Telnet: protocollo per il collegamento via internet di terminali. Posta elettronica. Indirizzi e-mail, architettura del sistema di posta elettronica Internet, utenti e mailbox sul server. SMTP: protocollo per la spedizione della posta. POP3: protocollo per la lettura della posta. FTP: protocollo per lo scambio dei file in internet. HTTP: Protocollo del Web. Metodi di spedizione dei dati da client a server (GET, POST). Modalità di generazione della pagine dinamiche: interazione fra server HTTP e motore di scripting. Studio di tutte le parti di una URI (ex URL), querystring compresa. (Ancora da fare alla data della presente) Funzionamento "stateless" di HTTP. Aggiungere lo stato ad HTTP: cookies. Reti nelle aziende Sistemi Informatici "Enterprise". Definizioni ed analisi "merceologica". "Ecosistemi" di applicazioni enterprise. Caratteristiche di un datacenter (Web farm): connettività, continuità dell'alimentazione (UPS, generatori diesel), Climatizzazione, Sicurezza nell'accesso fisico, infrastrutture hardware. Definizione di "hosting", "housing", "server dedicato" e VPS ("Virtual Private Server"). Versioni di Windows "client" e "server". Servizi di Directory. Windows ActiveDirectory come sistema "enterprise". Interoperabilità di Linux-Unix con la rete Windows: Samba. Ridondanza dei componenti per assicurare alto disponibilità. Sistemi RAID, NAS. Firewall. Sistema telefonico aziendale: PBX. PBX nei cablaggi tradizionali e nei nuovi cablaggi strutturati. Reti di campo (di fabbrica): cablaggio lineare per risparmiare cavo nel collegamento ai sensori. Cenni alle PLC. Fieldbus. Ethernet (LAN) industriale. Collegamento fra fieldbus e LAN tramite gateway (o bridge). Attacchi di Denial Of Service (DOS). Botnet di computer zombie e DDOS (Distributed DOS). Infezione dei computer zombie con virus o trojan horse. Router molto veloci, fino a "wire speed": layer 3 switch. Laboratorio e parte pratica Tutte le esercitazioni sono state realizzate e condotte dall'insegnante di teoria, dato che l'insegnante tecnico pratico è stato assente a quasi tutte le lezioni, durante tutto l'anno scolastico, per cause di studio e di servizio come vicepreside. 6. Hardware dei dischi rigidi: tracce, settori. Partizioni. Partizioni primarie, estese, logiche. Formattazione a basso livello e formattazione ordinaria. Creazione e formattazione di partizioni con "gestione dischi" di Windows. 7. Sistemistica di rete in Windows e Linux. Le esercitazioni sono state impostate sulla emulazione di computer con macchine virtuali (VirtualBox), nelle quali erano stati installati i S.O. d'interesse (Win XP, Linux Ubuntu Desktop e Ubuntu server). Modalità della scheda di rete in VirtualBox: NAT, rete interna e con bridge. - Installazione Windows 7. Installazione Linux server, con server SSH, LAMP, Samba. - Configurazione della rete, degli utenti e dei permessi nei client Windows (peer to peer). Condivisione e protezione (sicurezza). - Configurazione della rete in Linux, con strumenti a linea di comando e Web based (Webmin). Utenti e diritti; chmod, chgrp, chown. 8. Osservazione del funzionamento dei protocolli di rete con l'uso di un programma analizzatore di rete (Wireshark). Ethernet, ping (ICMP, echo), ARP, IP, TCP, HTTP. 9. Diagnostica di rete 10. Accesso a server http Apache su Ubuntu, con Filezilla da PC (virtuale). Cartella /var/www 11. Active Directory con Windows server 2008: principi generali. Quest'anno non si è fatta l'installazione e configurazione del server Windows, né il join di PC al Dominio. 12. Utility di rete: programmi ping, nslookup, traceroute (tracert) 13. Controllo remoto di PC, con RDP (remote desktop Microsoft) e con VNC. Sia in Windows che in Linux. 14. Realizzazione fisica di cablaggi in UTP. 15. Disegni di progetti di rete con Visio. Diagramma della rete ITI e vari disegni di principio e di progetti di dettaglio. 16. Progetto della rete di una pizzeria e disegni con Visio 17. Configurazione di router SoHO (TP-Link) per il collegamento NAT fra due reti, per il port forwarding di un server e come Access Point WLAN simulazione di terza prova esame di Stato (con più domande) simulazione di terza prova esame di Stato (con più domande) problema con mascheramenti; domande. progetto di rete (cablaggi, individuazione delle apparecchiature e dei software, indirizzi IP, configurazioni). simulazione di seconda prova esame di Stato (prova verosimile) Il totale delle ore effettive di didattica della materia, effettuate fino al giorno 12 Maggio è 135 (69 nel primo periodo + 66 nel secondo). Dal 13 Maggio alla fine delle lezioni sono previste altre 18 ore. Materiale didattico utilizzato − Libro di testo: "Sistemi. Elaborazione e trasmissione dell'Informazione", Vol. 3 "Reti e protocolli". Autore: Fabrizia Scorzoni. Editore: Loescher. Il libro di testo è stato usato solo come strumento di appoggio. Appunti scritti dal docente, reperibili al sito http://www.ingmonti.it/libri. schemi e disegni realizzati al computer durante le lezioni, fotografie dei disegni fatti alla lavagna durante le lezioni, articoli e link d'interesse raccolti sul Web, distribuiti attraverso una condivisione DropBox in comune con gli allievi. Cesena, 12-05-2014 L'insegnante Gabriele MONTI _______________________ ____________________ L'insegnante Tecnico Pratico Donato TINELLI _______________________ allievi rappresentanti ____________________ Domande fatte nelle simulazioni di terza prova di tipo B, fatte durante l'anno scolastico − • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Scheda di rete in VirtualBox: come configurarla per fare in modo che la macchina guest sia visibile ed "autonoma" sulla rete fisica? Router: a cosa serve la tabelle di routing e come funziona? Mezzi di trasmissione di rete LAN del passato e del presente Confronto fra switch e Hub Ethernet Vantaggi dell'allocazione geografica CIDR degli indirizzi IP Switch e schede di rete in "full duplex" Patch panel nel cablaggio strutturato Differenze fondamentali fra TCP e UDP, caratteristiche dei protocolli di livello applicazione che usano TCP e UDP In candidato faccia una breve disamina, in Italiano, dell'argomento trattato nel seguente testo, indicando anche quali sono le parole che sono state sostituite dai simboli XXXX e YYYY. (il testo non deve essere una traduzione dell'Inglese e deve trattare argomenti vicini a quelli del testo Inglese) “A XXXX is a device that connects two networks - frequently over large distances. It understands one or more network protocols, such as Ethernet or PPP. A XXXX accepts packets on at least two network YYYY, and forwards packets from one YYYY to another VLAN: caratteristiche e vantaggi. Confronto fra soluzioni con e senza VLAN. Collisioni in ritardo in una rete Ethernet: perché si generano e cosa causano Switch Ethernet: principio di funzionamento e caratteristiche di tali apparecchiature DNS Indirizzi IP privati Collegamento alla azienda "telecom" dei sistemi telefonici aziendali Dominio di collisione e dominio di broadcast, apparecchiature di rete che creano tali dominii Definizione di switch LAN e sue caratteristiche Collegamento di repeater hub in cascata CSMA/CD Elencare i vari mezzi di trasmissione usati nelle reti Ethernet. Indicare anche le velocità che si possono ottenere con i vari mezzi Strati 4 e 5 di ISO-OSI e loro corrispondenza nello stack TCP/IP Differenza fra "repeater hub" e "switching hub" Spiegare in modo con cui viene assicurata l'unicità dell'indirizzo MAC di ogni scheda LAN prodotta al mondo Programma traceroute Indirizzi MAC. Tutto Definizione di "comunicazione affidabile" Protocolli RDP e VNC. Campo di applicazione e confronto. Tipi di rete a commutazione di pacchetto ed altri tipi correlati Uso, visto in laboratorio, di Wireshark ITI Cesena anno scolastico 2013 - 2014 Classe 5 F, Indirizzo Informatica Materia di insegnamento: Informatica Allegato al documento del 15 Maggio Programma svolto Cenni al programma del triennio − Nel corso della terza gli allievi hanno studiato la programmazione procedurale, in linguaggio C#. In quarta il programma ha trattato la programmazione ad oggetti, in linguaggio C#. − Il programma del quinto anno è stato completamente dedicato ai database. − Durante tutti e tre gli anni la materia "Informatica" ha avuto 5 ore settimanali di lezione delle quali 2 erano di teoria e 3 di laboratorio. Programma della quinta − Sistemi Informativi e sistemi Informatici, differenza fra dato e informazione. Cenni alle definizioni di "Sistema" e "Modello". Dati e modello dei dati. Definizioni di: modello gerarchico, modello reticolare, modello relazionale (tutto è in tabelle), modello ad oggetti. "Strutturare" i dati secondo un modello logico. − Sistemi per la gestione dei database: DBMS relazionali. Relazioni in matematica: sottoinsiemi del prodotto cartesiano (alcune righe di una tabella, fra tutte le righe possibili). Relazioni binarie, ternarie ed a n dimensioni, n-uple. Dalla relazione alla tabella. Relazioni (tabelle) con attributi. Usi di tabelle per la memorizzazione dei dati. Tuple. Database relazionale: tutti i dati stanno dentro a delle relazioni (tabelle), i risultati delle operazioni (delle query) sono relazioni (tabelle). − Database su file o su server. Database e DBMS che esistono sul mercato: Access, SQLite, MS SQL server, MySQL, Oracle .. . Funzioni di un DBMS. − Linguaggi per la gestione dei database relazionali. DDL, DML, DCL. Tutti compresi in SQL. Comandi al DBMS = "query" in SQL. − Progettazione dei dati − Ruoli professionali nel campo dei database: amministratore DB, sviluppatore, utente. Lo sviluppo del S.I.: Fasi. Analisi e stesura dei requisiti formali. Progettazione. Progettazione del S.I. Analisi -> specifiche. Realizzazione ("implementazione"). Strumenti CASE per la software engineering. Concetto di "forward" engineering e reverse engineering. Cenno ai casi d'uso. − Analisi del problema. Raccolta ad analisi dei requisiti. Stabilire le cose da fare e non COME fare. Brevi frasi: soggetto - verbo - complemento. Stabilire le priorità con MUST, SHOULD, MAY, WILL per i requisiti. Scrivere il GLOSSARIO delle parole del progetto. Cenno ai vincoli di integrità. − Progettazione delle funzioni (programma) e dei dati che devono essere memorizzati (database). − Modelli concettuale, logico, fisico, che diventano: schema E-R, schema logico-relazionale, creazione delle tabelle. − Progettazione concettuale con i diagrammi E-R: Entity-Relationship. Cenni ai vari metodi grafici di rappresentazione. Utilizzazione del modello con rombi e con la scrittura della cardinalità minima e massima sul lato "di partenza" dell'associazione. "Tipo" di un'entità ed "istanza" di un'entità (corrisponderanno a tabelle e righe delle tabelle). Chiave primaria: insieme univoco di attributi che identifica una singola istanza di una entità. ASSENZA delle chiavi esterne dal diagramma E-R. − Relationship in un diagramma E-R = associazione (relazione, attenzione alla doppiezza del termina!): rappresentata da un rombo. Esempi vari e prove. Associazioni ricorsive (padre-figlio, associazione alla stessa tabella). Non trattate le associazioni non binarie (ternarie) e le generalizzazioni di entità. Associazioni di tipo "uno a uno", "uno a N", "N a N". − Progettazione logica: decidere le tabelle (relazioni) e le chiavi. Notazione: Relazione(attributo1, attributo2, ..) indicazione delle chiave primarie ed esterne, con diverse sottolineature. Chiave candidata e chiave primaria. Chiavi naturali ed artificiali (es. autoincremento). − Traduzione dello schema E-R nello schema logico relazionale. Tabelle per entità, chiavi esterne per associazioni 1 a N, tabelle intermedie per associazioni N a N. Convenzioni per lo schema logico-relazionale. − Progettazione fisica: diagramma Access o CREATE TABLE. Indicazione dei tipi, degli indici e dei vincoli. Cenni agli indici. La chiave primaria esiste ed è univoca per poter avere un indice sulla tabella, che permetta di accedere direttamente ad uno qualsiasi dei record (righe). Se non ci fosse un indice sarebbe necessario scansionare tutta la tabella dall'inizio tutte le volte che si deve accedere ai dati di una tabella. Indicizzazione automatica da parte del DMBS della chiave primaria. Indicizzazione manuale da parte del dB Administrator, dei campi sui quali si sa che verranno fatte spesso delle ricerche. Indicizzazione automatica da parte del motore di ottimizzazione del DBMS, se conviene. − − Creazione e gestione del database: linguaggio SQL − Comandi di DDL − SHOW databases; SHOW tables; CREATE DATABASE <nomeDatabase>; USE <nomeDatabase>; − CREATE TABLE <NomeTabella> (<Elenco dei campi> [<Elenco dei vincoli di riga>] [<Elenco dei vincoli referenziali>]); Tipi dei dati per la CREATE. Vincoli referenziali: PRIMARY KEY() e FOREIGN KEY(). Vincoli sui valori dei campi: NOT NULL, NULL, AUTO_INCREMENT, cenni a DEFAULT e CHECK. DROP <Tabella>. Cenno non operativo alla ALTER TABLE. Comandi di DML Ottenere dati dalle tabelle: comando SELECT. L'elenco degli attributi inseriti nelle query. Comando DISTINCT, calcolo di espressioni fra i risultati di una query, alias con il comando AS. Modificare i dati nelle tabelle: comandi SQL INSERT e UPDATE, nelle loro diverse sintassi. − Restringere il numero delle righe secondo un criterio: clausola WHERE. Condizioni logiche della WHERE. LIKE per il confronto "impreciso" di stringhe. Wildcard per lo schema di ricerca nelle LIKE. Condizioni multiple nella WHERE: AND, OR, NOT. Ordinamento del risultato della query: ORDER BY, anche con molti attributi. Espressione BETWEEN per numeri e date. Funzione IN() per la ricerca in un elenco. Giunzione di tabelle: istruzione (INNER) JOIN. Illustrazione intuitiva, non matematica, del prodotto cartesiano. Due sintassi per la join: elenco di tabelle nella FROM e WHERE oppure uso del comando JOIN .. ON .. . Esempi e prove sulle join. Outer join: inclusione nelle join dei valori che non rispettano la clausola ON: LEFT JOIN e RIGHT JOIN. FULL JOIN e modo per farla quando non il DBMS non la ammette. Self join: associare dati di una tabella a dati della stessa tabella. Citare due volte la stessa tabella, in FROM ed in JOIN, usando un alias (AS) la seconda volta. Impostare la foreign key sulla stessa tabella, usando due campi diversi. Funzioni di aggregazione su tutte le righe di una tabella: calcoli riassuntivi sui campi delle tabelle, che producono una sola riga. COUNT(), SUM(), AVG(), MAX(), MIN(), STDEV(). Raggruppamenti delle righe di una query: comando GROUP BY. Uso delle funzioni di aggregazione con la GROUP BY. Uso di campi non raggruppati nella SELECT solo se quei campi assumono un solo valore per ogni riga del raggruppamento. GROUP BY con un elenco di campi. Restringere i risultati delle query DOPO il raggruppamento: clausola HAVING. In Having si mettono solo valori che sono GIA' raggruppati, in WHERE valori che NON sono raggruppati. Limitazione del numero delle righe del risultato della query: comando LIMIT <nRighe> di MySQL (da scrivere in fondo alla query) o TOP di MS SQL (da scrivere all'inizio della query). − Cenni all'algebra delle date in MySQL. Subquery. Subquery in una clausola IN, query derivate in ogni parte della query dove c'è una tabella (ricordarsi di dare una alias alla tabella risultato della subquery) Istruzioni SQL su insiemi di query. UNION, INTERSECT, EXCEPT. − − Comandi di DCL Istruzione GRANT: cenno, non spiegata in modo operativo. − − Database in Azienda Cenno a view e stored query. Backup e Restore dei database. Concetto di transazione. Utilità ed applicazione delle transazioni. Istruzioni COMMIT e ROLLBACK. Concorrenza e lock dei dati (argomento che si spera di poter trattare, non fatto alla data di stesura del presente documento) − Alcuni argomenti previsti non sono stati trattati. In particolare NON si è trattato di: 18. Normalizzazione dei database 19. Algebra relazionale: se ne è usata la terminologia, ma non la si è trattata in modo formale 20. Indici e hash Laboratorio e parte pratica − Uso di DBMS su file: Access. DDL e DML in Access: le diverse viste grafiche che permettono di modificare lo schema di una tabella od i dati delle righe: creazione delle tabelle, creazione e visualizzazione delle associazioni. creazione di una maschera. Uso di SQL in Access. − Uso del DBMS SQLite con il programma SQLiteManager (addin per Firefox). Creazione di database, di tabelle. Ingresso dei dati, modifica e cancellazione con SQLiteManager. Riempimento delle righe. − Creazione di un'associazione fra le tabelle con una chiave esterna. Assegnazione manuale dei valori alla chiave esterna. − Esportazione dello schema e dei dati del database in script SQL. − Importazione delle tabelle da file CSV (tab delimited) creato in Excel. − Uso di DMBS server: MySQL. Utilizzazione in Windows ed in Linux. Realizzazione e prova delle query, progettazione e deployment del database, backup e restore di database MySQL, tutti con "MySQL Workbench". - Programmazione in C# con accesso ai database: Introduzione oggetti ADO.NET. Oggetti connessi e disconnessi: Connection, Command, DataReader, DataAdapter, DataTable, DataSet, DataRelation, DataView,DataRelation, CommandBuilder. ADO .Net e WPF: binding di oggetti dati ADO .Net con i controlli WPP di interfaccia utente. Datagrid. Programmi con accesso ai dati di tipo Master-Detail. Realizzazione di uno strato di separazione fra DBMS ed applicazione (Data Access Layer). Programma che legge i suoi dati indifferentemente da Access o da MySQL. − − Pagine Web dinamiche con ASP.NET. Oggetti ADO nel code behind. Pagina ASP con l'esecuzione di una query scalare. Pagina ASP con l'esecuzione di una select per popolare un DataGridView. Gestione delle stringhe di connessione nel web.config. − Il totale delle ore effettive di didattica della materia effettuate fino al giorno 12 Maggio 2014 è 145 (70 nel primo periodo e 75 nel secondo). Dal 13 Maggio alla fine delle lezioni sono previste altre 18 ore. − Argomenti delle prove scritte • Diagramma E/R e domande • Diagramma E/R e analisi • Progetto dei dati e realizzazione di query • Simulazione di terza prova Esame di Stato • Query SQL − Materiale didattico utilizzato − Libro di testo: "Informatica. Database". Autore: Fabrizia Scorzoni. Editore: Loescher. Il libro di testo è stato usato solo come strumento di appoggio. − Appunti realizzati dagli insegnanti, schemi e disegni realizzati al computer durante le lezioni, fotografie dei disegni fatti alla lavagna durante le lezioni, articoli e link d'interesse raccolti sul Web, distribuiti attraverso una condivisione DropBox in comune con gli allievi. Cesena, 12-05-2014 − − − − − − − L'insegnante Gabriele MONTI L'insegnante Tecnico Pratico Nevio LOMBARDI ____________________ ____________________ allievi rappresentanti − ____________________ ____________________ − − − − − − − − Domande fatte nelle simulazioni di terza prova, di tipo B, fatte durante l'anno scolastico − • Traduzione dei diagrammi E-R in schema logico-relazionale • Progettazione dei dati: fasi che la realizzano • Differenza fra dato e informazione • Definizione di glossario di un progetto • Definizione di chiave primaria e foreign key • Spiegare a parole cos'è un'associazione in un diagramma E-R • Operazioni di "giunzione" (join): cosa fanno e come vengono espresse in SQL, in tutte le loro varie forme • Aggregazione di più righe in un'unica riga. Istruzioni e funzioni SQL, accortezze da usare • Vincoli referenziali ed aggiornamento dei dati di un database: problemi e soluzioni I. T. T. “B. PASCAL” DI CESENA Anno scolastico 2013 – 2014 Programma di religione effettivamente svolto nella classe V F Avendo preso in seria considerazione le “Linee guida per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo d’istruzione” contenute nell’Intesa fra il Miur e la CEI del 28 giugno 2012, nelle quali si propone la scansione annuale di una programmazione per competenze, tenendo presente il libro di testo di Sergio Bocchini “70 schede tematiche per l’insegnamento della religione nella scuola superiore – Biennio”, Edizione Dehoniane Bologna, sono stati svolti i seguenti due moduli: 1) “Domande di senso e ricerca di significato”; 2) “Rapporti scienza – fede e fede – ragione”. All’interno del primo modulo sono stati affrontati i seguenti argomenti in una o più lezioni: 1) Incarnazione e risurrezione di Gesù Cristo 2) Il valore del dialogo 3) Il rapporto fra le tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam, prendendo spunto dalla “Giornata della memoria” e dalla guerra in Siria 4) La Chiesa e gli alieni 5) Il rapporto fra Chiesa e morale 6) La dottrina sociale della Chiesa, mettendo a tema in particolare un giudizio sulla crisi economica 7) La condanna netta della Chiesa alla mafia 8) L’esperienza religiosa in Pavese 9) Nietzsche, Bergson, Freud ed il giudizio della Chiesa sulla cultura post – moderna 10) Gaudì e la Sagrada Familia 11) La simbologia cristiana Il secondo modulo si è invece sviluppato attraverso lezioni frontali dell’insegnante sui rapporti scienza – fede, prendendo come spunto iniziale il “caso” Galileo Galilei e fede – ragione, evidenziando l’importanza della presenza nell’ordinamento scolastico dell’insegnamento della religione cattolica. All’interno del modulo su “educazione e cittadinanza” sono stati affrontati i seguenti argomenti: 1) il valore della persona umana 2) le guerre arabo – israeliane 3) la Polonia di Solidarnosc 4) le guerre etniche in Africa 5) la primavera araba 6) L’Ucraina e il cristianesimo L’insegnante di religione Prof. Stefano Salvi I rappresentanti di classe Relazione finale Educazione Fisica Classe 5^ F a.s. 2013/2014 Prof. Tonti Enrico Nel corso di questo anno scolastico ho indirizzato la mia attività al raggiungimento della formazione psico-fisica degli alunni. Di conseguenza l’azione educativa è stata principalmente rivolta al potenziamento muscolare e all’avviamento della pratica sportiva, onde porre le basi per una consuetudine allo sport attivo, inteso come acquisizione di equilibrio psico-fisico. Nello sviluppo del programma ho stimolato l’interesse e l’iniziativa individuale cercando sempre di arrivare al coinvolgimento degli alunni e presentando i vari argomenti non solo come attività momentanea relativa all’ora di lezione ma come suggerimento per la pratica sportiva, oltre e al di fuori della normale attività scolastica e per eventuali interessi ed esigenze personali. All’interno della classe, un buon numero di alunni ha partecipato con interesse ed impegno costanti, mentre alcuni si sono dimostrati scarsamente interessati e motivati e non hanno partecipato con regolarità alle attività proposte. Nel complesso gli alunni di questa classe hanno evidenziato buone capacità motorie e si sono dimostrati adeguatamente interessati alle attività sportive proposte conseguendo ottimi risultati. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “BLAISE PASCAL” P.le C. Macrelli n. 100 - 47521 CESENA (FC) PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI EDUCAZIONE FISICA Classe: 5 F a.s. 2013-2014 Docente: TONTI ENRICO OBIETTIVI FORMATIVI • • Maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità, sia come padronanza motoria, sia come capacità relazionale ed espressiva. Acquisizione di una cultura delle attività fisiche e sportive e capacità di trasferire competenze motorie in realtà ambientali diversificate all’esterno della scuola (lavoro, tempo libero).Scoperta e orientamento delle attitudini personali nei confronti delle attività fisiche e sportive specifiche. . OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E COGNITIVI • • • Potenziamento fisiologico: l’allievo dovrà dimostrare di aver migliorato le proprie Capacità Fisiche Condizionali e Coordinative. Conoscenza e pratica dell’Attività Sportiva. Acquisizione di informazioni fondamentali sulla tutela della salute, sulla prevenzione degli infortuni e di Primo Soccorso. CONTENUTI DISCIPLINARI • • • Esercizi di preparazione all’attività Fisica: la Respirazione e il Riscaldamento (aspetti teorici ed aspetti pratici). L’Allungamento Muscolare o Stretching (aspetti teorici ed aspetti pratici). Esercizi di miglioramento delle Capacità Fisiche Condizionali: resistenza, forza e velocità. • • • • • • Esercizi di miglioramento delle Capacità Fisiche Coordinative (affinamento delle funzioni neuromuscolari). Attività di Recupero Fisico e di Rilassamento Muscolare. Giochi Sportivi di Squadra: principali regole di gioco, fondamentali individuali e fondamentali di squadra della Pallavolo, della Pallacanestro e del Calcio a Cinque. Beach-volley e beach-tennis: regole di base e tecnica di gioco. Tennis: fondamentali (il servizio, il diritto, il rovescio, la volè, la schiacciata), regole di gioco. I Traumi più comuni dell’esercizio fisico, che cosa sono e come comportarsi in caso di: contusione, crampo, stiramento muscolare, strappo muscolare, distorsione, lussazione, frattura, ferita, emorragia, emorragia nasale. SIMULAZIONE PRIMA PROVA Istituto Tecnico Industriale Statale Blaise Pascal - Cesena Cesena, ____________ SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO (Per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A ANALISI DI UN TESTO LETTERARIO TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE (puoi scegliere imo degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell' «articolo di giornale», indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. TIPOLOGIA B AMBITO ARTISTICO LETTERARIO 2. TIPOLOGIA B AMBITO SOCIO ECONOMICO 3. TIPOLOGIA B AMBITO STORICO - POLITICO 4. TIPOLOGIA B AMBITO TECNICO SCIENTIFICO TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE Istituto Tecnico Tecnologico Statale Blaise Pascal - Cesena Cesena, 6 Maggio 2014 SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO (Per tutti gli indirizzi) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981 Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché 5 placet experiri e per vedere l’effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. 10 Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. 15 Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. 20 Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi 25 scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. 30 Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia. Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie. A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza». 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)? 2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13). 2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17). 2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26). 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO: La musica. DOCUMENTI Strumenti musicali nell'antico Egitto Caravaggio, Suonatore di liuto, 1595-96 P. Echaurren, Milaresol, 2008 «La musica, dunque, non è affatto, come le altre arti, l'immagine delle idee, ma immagine della volontà stessa, della quale anche le idee sono oggettività: perciò l'effetto della musica è tanto più potente e penetrante di quello delle altre arti: queste infatti esprimono solo dell'ombra, quella invece dell'essenza.[…]. Se dunque in tutta questa trattazione della musica mi sono sforzato di far chiaro che essa esprime, in un linguaggio massimamente universale, l'intima essenza, «l'in sé» del mondo, che noi, in base alla sua manifestazione più chiara, pensiamo sotto il concetto di volontà; che lo esprime in una materia tutta sua, cioè in puri suoni, e con la massima determinatezza e chiarezza; se inoltre, com'è mia opinione e aspirazione, la filosofia non è niente altro che una completa ed esatta riproduzione ed espressione dell'essenza del mondo in concetti generalissimi, dato che solo per essi è possibile una sinossi complessiva dappertutto sufficiente e applicabile di tutta quell'essenza; chi mi ha seguito ed è penetrato nel mio modo di pensare non troverà tanto paradossale che io dica che, post5o che si riuscisse a dare in concetti una spiegazione della musica completamente giusta, compiuta e particolareggiata, dunque una riproduzione esauriente di ciò che essa esprime, questa sarebbe subito anche una riproduzione e spiegazione sufficiente del mondo in concetti, assolutamente dello stesso tenore di essa, cioè la vera filosofia.» Arthur SCHOPENHAUER, Il mondo come volontà e rappresentazione, III, § 52, trad. di S Giametta, Bompiani, Milano 2006 «In tutto il mondo, dagli Eschimesi agli abitanti della Terra del Fuoco, dai Lapponi ai Boscimani, la gente canta, urla, mugola con voce selvagge e monotone; grida e mugola, nasalizza e vocalizza; squittisce e ulula; scuote sonagli e percuote tamburi. La gamma dei suoni è limitata, gli intervalli diversi, le forme di respiro brevi, la capacità inventiva apparentemente ridotta e i limiti assai marcati. E' possibile chiamare tutti questi rumori con il nome di musica, se la parola musica è la stessa che designa la sacra arte di Bach e Mozart?» Curt SACHS, Le sorgenti della musica, Boringhieri, Torino, 1979 «La musica non è separata dal mondo; può aiutarci a dimenticarci di noi e al tempo stesso a capirci. In un dialogo tra due persone, si aspetta che l'altro abbia finito di dire quello che ha da dire prima di rispondere e commentare. In musica, due voci dialogano simultaneamente, ognuna si esprime nella forma più piena, e al tempo stesso ascolta l'altra. Da ciò nasce la possibilità di imparare non solo la musica ma dalla musica – un impegno che dura una vita.» Daniel BARENBOIM, La musica sveglia il tempo, Feltrinelli, Milano 2007 «Che la musica sia importante per i giovani è un dato di fatto, lo affermano varie ricerche e indagini. Già dagli anni '50 e '60 le indagini sul rapporto giovani musica mettevano in rilievo il forte interesse da parte dei giovani nei confronti della musica. Nella ricerca ISTAT del 1999 è emerso che l'80% della popolazione italiana ascolta musica. Nel rapporto 2010 Economia della musica rimane sempre molto alta la percentuale di consumo della musica, ma emerge una progressiva smaterializzazione dei supporti fisici, come LP e CD a favore delle tecniche di downloadintg digitali che si effettuano nella rete. […] Anche se nel settore del consumo musicale si assiste a una flessione di circa il 6%, tuttavia rimane vero che il consumo musicale da parte dei giovani è enorme. Nella ricerca non viene affrontato un aspetto che fa parte della esperienza quotidiana: la musica non solo è la colonna sonora delle attività quotidiane dei giovani, ma è anche uno dei linguaggi preferiti con il quale loro si raccontano. Spesso però un educatore non ha accesso alle ricerche o la realtà sul campo gli appare più complessa di quella schematizzata da un'indagine. Inoltre, come abbiamo visto, è vero che le indagini mettono in rilievo l'importanza della musica nella vita dei giovani ma , spesso, non chiariscono il perché di questa importanza. Non spiegano le relazioni che ci sono tra certi atteggiamenti e certi tipi di musica e, quando lo fanno, la realtà è sempre più complessa di quello che una mappatura tracciata su un campione di persone può offrire.» Fabio PASQUALETTI, Giovani e musica. Una prospettiva educativa, Roma, LAS 2012 «D'altra parte sulla quasi totalità di noi, la musica esercita un enorme potere, indipendentemente dal fatto che la cerchiamo o meno, o che riteniamo di essere particolarmente "musicali". Una tale inclinazione per la musica traspare già nella prima infanzia, è palese e fondamentale in tutte le culture e probabilmente risale agli albori della nostra specie. Questa "musicofilia" è un dato di fatto della natura umana. Può essere sviluppata o plasmata dalla cultura in cui viviamo, dalle circostanze della vita o dai particolari talenti e punti deboli che ci caratterizzano come individui, ciò nondimeno, è così profondamente radicata nella nostra natura da imporci di considerarla innata, proprio come Edward O. Wilson considera innata la "biofilia", il nostro sentimento verso gli altri esseri viventi. (Forse la stessa musicofilia è una forma di biofilia, giacché noi percepiamo la musica quasi come una creatura viva).» Oliver W. SACKS, Musicofilia. Racconti sulla musica e il cervello, Milano, Adelphi 2008 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: Smettere di fumare. DOCUMENTI «Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. Io avanzo tale ipotesi per spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa convinzione. Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta. […] Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso quand'è l'ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso. L'ultima acquista il suo sapore dal sentimento della vittoria su se stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di salute.» Italo SVEVO, La coscienza di Zeno, Rizzoli, Milano 1965 (ed. originale 1923) Fumatori e non fumatori (anni 1980-2011, per 100* persone di 14 anni e più) MASCHI Fumatori Ex fumatori Mai fumatori FEMMINE Fumatrici Ex fumatrici Mai fumatrici TOTALE Fumatori Ex fumatori Mai fumatori 1980 1983 1991 1995 2000 2005 2011 54,3 9,9 35,7 45,6 13,5 40,9 37,8 21,0 41,2 33,9 27,4 37,4 31,5 26,5 38,4 28,3 30,4 39,0 28,4 30,5 39,4 16,7 1,4 81,9 17.7 2,3 80,0 17.8 16,4 75,9 17,2 13,1 68,5 17,2 13,4 66,2 16,2 15,0 66,4 16,6 16,7 65,1 34,9 5,5 59,6 31,1 7,7 61,2 27,4 13,4 59,2 25,3 20,0 53,5 24,1 19,8 52,8 22,0 22,4 53,2 22,3 13,4 52,7 * alcune somme non danno 100 a causa delle mancate risposte ISTAT, Italia in cifre 2012 «Due milioni di clienti fra quelli già conquistati e quelli che in un sondaggio Doxa hanno dichiarato di volerle provare. E' il mercato delle sigarette elettroniche, i dispositivi che simulano i tradizionali prodotti per il fumo. Con la promessa di aiutare a smettere senza danni alla salute. […] L'avvio dell'offensiva è costituito dal severo parere dell'Istituto superiore di sanità consegnato in questi giorni al ministro della Salute, Renato Balduzzi. Venti pagine, con conclusioni sostanzialmente negative sulle "cartucce" alle quali si riconosce l'unico vantaggio di ridurre i danni del fumo passivo perché emettono vapore e non funzionano con al combustione. "Le sigarette elettroniche con nicotina – si legge – sollevano preoccupazioni per la salute pubblica. Potrebbero rappresentare un rischio di iniziazione al fumo convenzionale a base di tabacco e di potenziale dipendenza. Rischio notevole soprattutto per i giovani considerando la facilità di reperimento su Internet". Il parere non lascia spazio a dubbi. Le sigarette "potrebbero riattivare l'abitudine al fumo" in chi ha già smesso. Si suggerisce infine che non esistendo "evidenza scientifica sufficiente a stabilire la sicurezza e l'efficacia come metodo per la disassuefazione, andrebbero regolamentate come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti del tabacco".» Margherita DE BAC, Sigarette elettroniche bocciate dall'Istituto superiore di sanità, "Corriere delle Sera"28/12/2012 «Banche, assicurazioni e società di risparmio gestito fra le più importanti del nostro paese guardano alla sigaretta soprattutto in tempo di crisi, come a un bene rifugio. I privati ci guadagnano, e lo Stato pure: il giro d'affari generato in Italia dalle vendite dei prodotti a base di tabacco è stimato nel 2011 a circa 19 milioni di euro, di cui 14 miliardi di entrate fiscali.» Stefano PITRELLI, La finanza ha il vizio del fumo, "Tabaccologia Organo Ufficiale della Società Italiana di Tabaccologia", n. 1-2/2012 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Giornalismo e giornalisti nell’età contemporanea DOCUMENTI A partire dagli anni Novanta del XX secolo il rapido estendersi cosiddetta digitalizzazione dei media e dell'accesso alla navigazione attraverso internet permise lo sviluppo e la ramificazione di estese reti orizzontali di scambio delle informazioni: una ragnatela priva di una struttura centralizzata, operante attraverso uno schema di comunicazione – da uno a uno, da uno a molti e da molti a molti – fondamentalmente istantaneo, semplice e a basso costo. Per quanto concerne il giornalismo italiano, gli anni della “svolta” furono grosso modo quelli compresi tra il 1995 e il 2000. […] Grazie alle strutture dei cosiddetti “ipertesti” (insiemi di documenti messi in relazione tra loro attraverso “parole chiave”), i giornali on-line consentirono nel contempo per la prima volta al lettore di svolgere un ruolo interattivo di dialogo, tanto che tutti i maggiori quotidiani “tradizionali” furono rapidamente costretti a ridefinire il proprio profilo sulla base di nuovi orizzonti multimediali, in linea con l'ennesimo processo di adattamento dei vecchi media ai nuovi, a cui alcuni studiosi attribuirono in seguito il nome di mediamorfosi.» Mauro FORNO, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza, RomaBari 2012 «Leggere un giornale – anche in una logica multimediale – è, così, tutt'altro che pratica residuale e “vecchia”, è bensì una componente fondamentale nella ricerca di ciò che ciascuno vuole e deve fare per ritagliare la porzione di “cultura della contemporaneità”per lui necessaria e desiderabile. Perché ciò avvenga realmente è però necessario che i giornali portino a compimento la loro trasformazione da organi di del potere economico-politico a strumenti di servizio e autoformazione dei diversi target a cui si rivolgono. Detto diversamente, è auspicabile che, in tempi brevi, si compia una seconda (e altrettanto e più profonda) trasformazione della stampa. Se, all'inizio degli anni Settanta, i quotidiani si sono avvicinati al loro pubblico e i periodici hanno dovuto tener conto del mutamento negli interessi dei loro lettori, nella metà degli anni Novanta si dovrebbe tendere al definitivo riconoscimento delle esigenze e delle aspettative di chi è già lettore (per non perderlo – in termini di regolarità di acquisto e lettura) e di potrebbe diventarlo. […] Ma dove l'impegno a cambiare appare più necessario, ma anche più difficile, è nel “linguaggio” dei giornali. Questo è, ancora, non facile e spesso nasconde l'incapacità a trattare materie poco padroneggiate da chi ne scrive. Spesso una spia indiretta di ciò è l'eccessivo (e non ottimale) ricorso agli esperti o il poco “trattamento” delle notizie provenienti da agenzie, che vengono passate senza verifiche, possibili correzioni o approfondimenti.» Marino LIVOLSI, I lettori della stampa quotidiana e periodica (1972-1992) In V. CASTRONOVO, N. TRANFAGLIA (a cura di), La stampa italiana nell'età della TV, Laterza, Roma-Bari 1994 «Ancora all'inizio del XXI secolo chi in Italia voleva intraprendere la professione giornalistica, iscrivendosi agli appositi albi, sapeva di potersi permettere di possedere anche solo un titolo di licenza media superiore (e, nel caso di assenza anche di questo, di poter superare l'ostacolo sottoponendosi a un esame di "cultura generale"). […] Si tratta, a ben vedere, di caratteri che hanno tagliato trasversalmente buona parte della storia del giornalismo italiano, i cui protagonisti – sin dalle prime esperienze post-unitarie – sono st5ati in misura non trascurabile rappresentati dal ceto medio e piccolo-borghese (che hanno interpretato la propria scelta come un'occasione di affermazione sociale) o rappresentanti di fasce sociali benestanti (che hanno individuato nel giornalismo una chance per allontanarsi da un mondo in cui non intendevano riconoscersi e, nel contempo, evitare ricadute troppo traumatiche sotto il profilo del prestigio sociale). […] Non sembrerebbe insomma affatto azzardato individuare proprio nella particolare tipologia del bacino di reclutamento dei giornalisti italiani una possibile radice delle attitudini da essi manifestate nel corso della loro lunga esperienza storica, a partire dalla propensione a non privarsi di canali preferenziali di "dialogo" con il "potere".» Mauro FORNO, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza, Roma-Bari 2012 «L'industria dei contenuti giornalistici del ⋅ secolo si sta infrangendo sulle tecnologie dl primo scorcio del XXI, lasciando a ogni risacca professionalità e sicurezza. Succede in modo più veloce e plateale di quanto perfino i più ottimisti sostenitori della società digitale si sarebbero aspettati. Ma il punto non sono le tecnologie, è il modo in cui le persone le stanno utilizzando. I mezzi di comunicazione ci hanno sempre cambiato in profondità, incidendo sul modo in cui la società ha guardato e organizzato se stessa. E' accaduto con la stampa, con la radio e con la televisione, ma finora il processo è stato graduale, meno traumatico. […] Significa riconvertire non soltanto mezzi di produzione e strutture di gestione, ma soprattutto i mestieri, le attitudini, le sensibilità. E' il cerchio della comunicazione umana che si chiude: dai mezzi di comunicazione a misura di individuo (l'oralità, la scrittura) ai mezzi di comunicazione di massa (la stampa, la radio, la televisione), per arrivare ora ai mezzi di comunicazione diffusi tra le masse ma a misura di individuo (il Web e le sue applicazioni sociali). […] Restano sfide vitali, una per tutte la ricostruzione su nuove basi di un'economia che garantisca la professionalità. Ma in un mondo in cui molte più informazioni sono disponibili a un numero maggiore di persone cresce la necessità di una figura indipendente che possieda strumenti tecnici e culturali per fare sintesi, per gettare ponti tra le specializzazioni, per comporre scenari.» Sergio MAISTRELLO, Giornalismo e nuovi media, Apogeo, Milano 2010 http://www.apogeonline.com/2010/libri/9788850329496/ebook/pdf/2949_introduzione.pdf 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Ordine e caso. DOCUMENTI «Negli ultimi anni del Settecento il fisico e matematico francese Pierre Simon Laplace fece omaggio all'imperatore di una copia del suo libro Exposition du système du monde. Napoleone osservò: «Cittadino, ho letto il vostro libro e ho notato che non vi avete dato nessuno spazio all'opera del Creatore». Al che Laplace ribatté: «Cittadino Primo Console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi». Vero o falso che sia, il racconto illustra bene la posizione della scienza. Per spiegare la realtà allora, e a maggior ragione oggi, non c'è bisogno di chiamare in causa Dio e la sua potenza. Ciò non significa ovviamente che il Creatore non esista; alla questione ognuno può rispondere come la sua mente e il suo cuore gli o le suggeriscono.» Edoardo BONCINELLI, La scienza non ha bisogno di Dio, Rizzoli, Milano 2012 P. 7 «191. Sopra abbiamo dimostrato che Dio ha prodotto le cose nell'essere non per necessità di natura, ma per intelletto e volontà; ora, chiunque agisce per intelletto e volontà agisce per un fine, dato che l'intelletto operativo ha come principio il fine; è dunque necessario che tutte le cose che sono state fatte da Dio siano state fatte per un fine. 192. Inoltre la produzione delle cose da parte di Dio fu fatta ottimamente :ora, meglio fare una cosa per un fine che farla senza l'intenzione di un fine. dal fine infatti si deduce la ragione di bene nelle cose che vengono fatte. Dunque le cose sono state fatte da Dio per un fine. 193. Se ne ha un segno anche nelle cose che vengono prodotto dalla natura, nelle quali niente è invano, ma ciascuna ha un proprio fine. Ora, non è conveniente dire che le realtà della natura sono più ordinate della stessa istituzione della natura da parte del primo agente, dal momento che da essa trae origine tutto l'ordine della natura. E' dunque chiaro che tutte le cose sono prodotte da Dio per un fine.» San Tommaso D'AQUINO, Compendio di teologia e altri scritti, UTET, Torino 2010 «In sostanza si prende atto della realtà dell'evoluzione, della trasformazione della specie per discendenza comune e del fatto che la terra, oltre a non essere piatta, probabilmente non ha nemmeno i 6000 anni previsti dai testi sacri. Ciò che si continua a non accettare è la spiegazione scientifica e naturalistica di questi fatti, cioè la teoria dell'evoluzione per selezione naturale , alla quale si contrappone l'ipotesi secondo cui la storia naturale sarebbe stata fin dall'inizio diretta da un "disegno superiore". Questo movimento di opinione viene chiamato "neocreazionismo" e persegue, per il resto, la stessa battaglia giuridica ingaggiata dai suoi predecessori fondamentalisti: chiedere che nei corsi di scienze delle scuole americane sia insegnata per legge la dottrina del disegno intelligente a fianco della teoria darwiniana.» Telmo PIEVANI, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006 «Ma perché la connessione tra religione e argomenti scientifici risulta così efficace? Per due motivi a mio avviso. Il primo è la capacità pressoché immediata del termine "Dio" di far comprendere l'importanza della posta in gioco quando si tratta degli ambiti fondamentali della scienza come l'origine dell'universo, della materia e di quella particolare materia dotata di movimento e di intelligenza che è la vita. Parlando della particella responsabile della massa, o dell'unificazione tra relatività e meccanica quantistica perseguita dalla teoria delle stringhe, si toccano territori primordiali, di rilievo non solo fisico ma anche filosofico per l'importanza sul senso complessivo del nostro essere qui. E il termine Dio con solo tre lettere ha questa capacità evocativa. Il secondo motivo è il bisogno primordiale della nostra mente di conciliare scienza e sapienza. Noi avvertiamo infatti l'esigenza non solo di conoscere dati e ricevere informazioni, ma anche di valutare il loro significato per l'esistenza e per i criteri con cui pensiamo la giustizia, la bellezza, il bene e il male. Le civiltà del passato erano in grado di conciliare scienza e sapienza, si pensi al titolo posto da Newton al suo capolavoro, Elementi matematici di filosofia naturale, che indica il fatto che per Newton essere scienziato ed essere filosofo (ed essere biblista vista la sua passione per la Sacra Scrittura) erano la medesima cosa. Oggi però tale conciliazione è infranta e il risultato è l'attuale separazione tra discipline scientifiche e umanistiche, simbolo di una più complessa lacerazione interiore. Per questo, quando si prefigura la possibilità di ritornare all'antica visione unitaria, la mente umana si fa attenta e partecipe, si tratti di un'invisibile particella subatomica o di libri ben in vista in vetrina.» Vito MANCUSO, La scienza e la sapienza, "la Repubblica" – 5 Luglio 2012 TIPOLOGIA C –TEMA DI ARGOMENTO STORICO Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come quella di un trittico o di un sandwich storico. A un’Età della catastrofe, che va dal 1914 sino ai postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni possono essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine all’inizio degli anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per larghe parti del mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex nazioni socialiste dell’Europa orientale, un’Età di catastrofe”. Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi che a suo parere caratterizzano gli anni ’70 del Novecento. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE «La convergenza di più media nello stesso supporto […] è ormai trionfante e inarrestabile, anche se non ha ancora completato il suo cammino. Il cosiddetto smartphone è un esempio spettacolare di ciò: telefono, computer, terminale telematico, terminale radio, televisivo, apparecchio fotografico e webcam, navigatore topografico si fondo in un unico oggetto fisico, portatile e mobile. Il tablet (come l'iPad), che non ha ancora sviluppato tutte le sue funzionalità nel momento in cui scrivo, probabilmente ce ne farà vedere ancora delle belle» (Raffaele SIMONE, Presi nella rete, 2012). Commenta le considerazioni su riportate ed esponi le tue riflessioni sui nuovi scenari che si vanno profilando nelle comunicazioni, nei comportamento, nei modi di elaborare conoscenze e nelle relazioni sociali delle persone. GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA A : Analisi del Testo Alunno : _______________________________________________ Comprensione complessiva Analisi Classe__________ Tra queste due voci saranno distribuiti i 5 punti totali a seconda delle specifiche consegne date dalla prova in oggetto Contestualizza in forma ampia e precisa, rielaborando criticamente i contenuti Contestualizza in forma ampia, esprimendo qualche valutazione personale Contestualizza in forma sufficientemente ampia, anche se non esprime valutazioni personali Approfondimenti Contestualizza a grandi linee, accennando ad essenziali conoscenze personali Riporta il testo ad un quadro di riferimento generico e non esprime valutazioni Non riesce ad inserire il testo in un quadro di riferimento extratestuale Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano comunicativo Correttezza Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti formale grammaticali L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e complessivamente corretta punti 5 punti 4 “ 3,5 “ 3 “ 2 “ 1 “ 0,5 punti 6 “ 5,5 “ 5 Espone in forma chiara, scorrevole e complessivamente corretta pur nella forma semplice L’esposizione è sufficientemente corretta: il lessico può dirsi appropriato; nel complesso risultano corretta l’ortografia e scorrevole la sintassi Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi incertezze grammaticali Espone in forma chiara ma presenta errori grammaticali: si rilevano alcuni errori ortografici; il lessico nel complesso risulta ripetitivo e/o improprio; non sempre c’è coesione L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi errori grammaticali La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei vari ambiti grammaticali “ 4,5 4 “ “ 3,5 “ 3 “ 2 “ 1 Punteggio conseguito : __________________ L ‘ insegnante ______________________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA B : Articolo / Saggio Breve Alunno: ______________________________________________ Pertinenza Utilizzo dei documenti e conoscenze personali Classe ___________ Pertinenza testuale: sa rispettare le caratteristiche formali della tipologia testuale scelta Rispetta sufficientemente la pertinenza tematica Pertinenza alle consegne: indica il titolo e il destinatario ; rispetta la lunghezza Non è pertinente né alla consegna, né alla tematica, né alla tipologia testuale I documenti sono stati utilizzati in modo corretto e completo e arricchiti di significativi apporti personali L’utilizzo dei documenti è corretto, ampio e sorretto da alcuni apporti personali I documenti sono stati utilizzati correttamente nei loro elementi fondamentali e integrati con qualche conoscenza personale I documenti sono stati utilizzati in modo scolastico ma sufficientemente appropriato I documenti sono stati utilizzati solo parzialmente e senza integrazioni personali Le informazioni desunte sono assai limitate e non sempre comprese correttamente punti 3 “ 2 “ 1 “ 0,5 punti 4 “ 3,5 “ 3 “ 2,5 “ 2 “ 1,5 Argomentazione Correttezza formale Non ha saputo comprendere ed utilizzare i documenti in “ 1 modo corretto Sa esprimere giudizi adeguatamente motivati e coerenti punti 2 Esprime giudizi sorretti da argomentazioni “ 1.5 fondamentali e sufficientemente appropriati Valuta superficialmente le tematiche proposte “ 1 Non esprime una tesi personale “ 0,5 Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano punti 6 comunicativo Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti “ 5,5 grammaticali L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e “ 5 complessivamente corretta Espone in forma chiara, scorrevole e complessivamente “ 4,5 corretta pur nella forma semplice L’esposizione è sufficientemente corretta: il lessico “ 4 può dirsi appropriato; nel complesso l’ortografia risulta corretta, scorrevole la sintassi Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi “ 3,5 incertezze grammaticali Espone in forma chiara ma presenta errori “ 3 grammaticali: si rilevano alcuni errori ortografici; il lessico nel complesso risulta ripetitivo e/o improprio; non sempre c’è coesione L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi “ 2 errori grammaticali La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei “ 1 vari ambiti grammaticali Punteggio conseguito : __________________________ L’insegnante : __________________________________________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA C / D : Tema di Storia / Tema di Ordine Generale Candidato : _________________________________________ Pertinenza Conoscenza dei contenuti Articolazione e coerenza dell’argomentazione o esposizione Correttezza formale Classe _________ Individua e comprende il problema proposto Individua il problema in modo generico ma sufficientemente chiaro Individua il problema proposto in modo molto generico e parziale Espone informazioni ricche ,complete e rielaborate Espone informazioni ampie e corrette Espone informazioni fondamentali e sufficientemente corrette Espone informazioni generiche ma essenziali Espone informazioni frammentarie e/o in gran parte scorrette Espone informazioni scorrette e non sa individuare i concetti chiave Non sa esporre alcuna informazione pertinente Organizza il discorso in modo chiaro, logico e coerente Organizza il discorso in modo semplice ma sufficientemente coerente Espone i contenuti in modo non sempre organico e/o coerente Espone i contenuti in modo disorganico e incoerente Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano comunicativo Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti grammaticali L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e complessivamente corretta Espone in forma chiara, scorrevole e complessivamente corretta pur nella forma semplice L’esposizione è sufficientemente corretta: il lessico può dirsi appropriato; nel complesso risultano corretta l’ortografia e scorrevole la sintassi Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi incertezze grammaticali Espone in forma chiara ma presenta errori grammaticali: si rilevano alcuni errori ortografici; il lessico nel complesso risulta ripetitivo e/o improprio; non sempre c’è coesione L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi errori grammaticali La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei vari ambiti grammaticali punti 2 1,5 “ “ 0,5 punti 5 “ 4 “ 3 “ 2,5 “ 2 “ 1,5 “ 0,5 punti 2 “ 1,5 1 “ “ 0,5 punti 6 “ 5,5 “5 “ 4,5 “4 “ 3,5 “3 “2 “ 1 Punteggio conseguito : __________________________ L’insegnate : _____________________________________________ SIMULAZIONE SECONDA PROVA ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "Blaise Pascal" SIMULAZIONE DI SECONDA PROVA D’ESAME CLASSE 5 ^F A.S. 2013/14 Indirizzo: Abacus Tema di: Sistemi per l'elaborazione e la trasmissione dell'informazione Il dipartimento Energia e Ambiente di una Regione commissiona la realizzazione di un sistema di rilevazione e trasmissione dei dati generati dai siti fotovoltaici dislocati sul territorio. Ciascun sito è costituito da un certo numero di pannelli, ognuno dei quali composto da un certo numero di moduli di celle fotovoltaiche; i pannelli possono essere posizionati sul terreno o sulle coperture di fabbricati, in qualsiasi area della Regione. Le celle fotovoltaiche trasformano l'energia irradiata dal sole in energia elettrica (tensione continua); ogni pannello è provvisto di un dispositivo (inverter) che converte la tensione continua in tensione alternata per l'uso domestico o per l'immissione nella rete di distribuzione. I dati disponibili su ogni inverter riguardano lo stato di funzionamento dell'impianto e i valori rilevati durante il processo di trasformazione dell'energia. In particolare vanno registrati, a intervalli regolari: - per ogni modulo: l'energia prodotta [kW], lo stato di funzionamento (se funziona o meno) e l'eventuale causale di anomalia. - per ogni pannello: lo stato dell'inverter (se funziona o meno). Gli inverter di ogni sito sono anche dotati di una interfaccia di rete LAN che permette la trasmissione dei dati ad un sistema informatico di monitoraggio generale, centralizzato presso la sede del dipartimento. I dati raccolti vengono memorizzati in un database e forniscono regolarmente tutte le informazioni necessarie al mantenimento in efficienza dell'intero sistema. Una Web application permette da telefono cellulare ai funzionari della regione il monitoraggio della produzione ed ai tecnici di servizio la localizzazione dei moduli non funzionanti. Il candidato, dopo aver delineato opportune ipotesi aggiuntive; individui le possibili soluzioni per l'acquisizione dei dati che dovranno essere inviati dai vari inverter al sistema informativo centralizzato e scelga quella che a suo motivato giudizio è la più idonea a rispondere alle specifiche indicate; rappresenti graficamente l'architettura di rete dell'intero sistema fornendo gli elementi essenziali che caratterizzano le parti principali dello stesso; indichi una soluzione per garantire la continuità del servizio nel caso in cui si interrompa il collegamento tra un sito e la sede centrale; progetti i sistemi di archiviazione e consultazione dati utilizzando il modello di rappresentazione Entità Relazioni; descriva la logica del software di acquisizione dati, memorizzazione e consultazione dati; effettui un’analisi di massima dei costi; GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA 1 PERTINENZA • Assolutamente incongruente con la traccia • Traccia trattata in modo incompleto • Traccia trattata nelle linee generali • Traccia trattata in modo completo • Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito 1 1.5 2 2.5 3 CONOSCENZA E APPLICAZIONE DEI PRINCIPI • Non individua o non applica regole e principi • Coglie solo in parte le regole e i principi • Coglie in modo sostanziale le regole e i principi • Esprime sufficiente conoscenza di regole e principi • Individua e applica le regole più efficaci alla soluzione 1 1.5 2 2.5 3 USO DEL LINGUAGGIO TECNICO E SIMBOLOGIA GRAFICA • Utilizza in modo inadeguato il linguaggio e la simbologia • Utilizza in modo generico il linguaggio e la simbologia • Utilizza in modo sostanzialmente corretto il linguaggio e la simbologia • Utilizza in modo appropriato il linguaggio e la simbologia • Padroneggia il linguaggio e la simbologia 1 1.5 2 2.5 3 CORRETTEZZA DELL’ESECUZIONE • Commette gravi errori nell’esecuzione delle operazioni richieste • Svolge l’elaborato in modo essenziale ma con imprecisioni • Svolge l’elaborato in modo sostanzialmente corretto • Svolge in modo corretto il tema proposto • Affronta con padronanza lo sviluppo della tematica proposta 1 2 2.5 3 4 ORIGINALITA’ E CAPACITA’ DI ELABORAZIONE PERSONALE • Esprime modeste capacità critiche • Si orienta dimostrando essenziali capacità critiche e logiche • Possiede doti critiche ed originalità di soluzione 1 1.5 2 2 3 4 5 Punteggio complessivo attribuito SIMULAZIONI DI TERZA PROVA ESEGUITA IN DATA 02/04/2014 TIP.B Discipline coinvolte: - Elettronica e telecomunicazioni - Inglese - informatica - Matematica / 15 P.le ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE " B. PASCAL " C. Macrelli n. 100 - 47023 CESENA - Forlì Terza prova scritta Modalità di svolgimento D.M. n.357 del 18/09/98 Tipologia - B - Quesiti a risposta singola. CANDIDATO__________________________ DISCIPLINA : Elettronica e tel. CLASSE 5^ F- 02/04/2014 1. Dato un canale ideale non rumoroso, avente banda ( 0 ÷ 4 ) Khz, si desidera trasmettere con un bit rate ( velocità ) pari 56 Kbit/sec. Determinare, dettagliando,il numero di stati che deve assumere il segnale inviato al canale 2. In presenza di una modulazione AM, conoscendo la fmax = 10 KHz del segnale modulante si desidera conoscere: - la banda occupata dal segnale modulato ( giustificandola ) -la banda ( minima ) del mezzo necessaria, per contenere 100 canali con le caratteristiche sopracitate, tenendo conto di una banda di guardia pari al 10% 3. Presentare, graficamente, nua modulazione P.S.K. CESENA _________________ Firma del candidato______________________ RISULTATO DELLA PROVA espresso in decimi _______________ CESENA ___________________ Firma del Docente ____________________ Griglia di valutazione: elettronica e telecomunicazioni Indicatori CONOSCENZE (concetti, termini, procedimenti, ecc.) Punt eggi o max 5 ABILITA’ (analisi, sintesi, elaborazione personale,ecc ) 6 COMPETENZE (applicazione, organizzazione, esposizione, ecc.) 4 Livelli di valore/valutazione • Scarso • Modesto • Sufficiente • Discreto • Buono/ottimo • Scarso • Modesto • Sufficiente • Discreto • Buono/ottimo • Scarso • Sufficiente • Discreto • Buono/Ottimo Punteggio complessivo Punteggio relativo ai vari livelli 1 2 3 4 5 1 3 4 5 6 1 2 3 4 ……/15 Griglia di valutazione per la terza prova scritta : INGLESE COMPRENSIONE DEL TESTO E GRADO DI PERTINENZA CON I QUESITI PROPOSTI Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito Traccia trattata in modo completo Traccia trattata nelle linee essenziali Traccia trattata in modo incompleto Non ha compreso la traccia e non fornisce informazioni pertinenti alla consegna 4 3 2 1 0 4 PUNTI CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO, LIVELLO PERSONALE DI ARGOMENTAZIONE E CHIAREZZA ESPOSITIVA Mostra conoscenza completa dell’argomento e lo espone in modo chiaro e coerente Conosce l’argomento in modo sostanziale e lo espone chiaramente Conosce l’argomento a grandi linee e o espone in modo semplice Conosce l’argomento in generale ma lo esprime poco chiaramente Conosce l’argomento in maniera generica e parziale e lo espone in modo poco organico Ha una conoscenza confusa dell’argomento e lo espone in modo incompleto Non conosce l’argomento e manca di chiarezza 6 PUNTI 6 5 4 3 2 1 0 CORRETTEZZA DI ESECUZIONE, CAPACITA’ DI SINTESI E ADEGUATEZZA DEL LESSICO 5 PUNTI Utilizza in modo corretto le strutture della lingua e il lessico in modo 5 appropriato Utilizza in modo sostanzialmente adeguato le strutture della lingua e in 4 modo abbastanza appropriato il lessico Utilizza in modo sufficientemente corretto le strutture e il lessico 3 Utilizza in modo approssimativo e poco corretto le strutture e il lessico 2 Mostra una conoscenza superficiale delle strutture e del lessico 1 La scarsa conoscenza delle strutture e del lessico impediscono la 0 comprensione di quanto esposto Totale: 15 punti ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE " B. PASCAL " − P.le C. Macrelli n. 100 - 47023 CESENA Simulazione della terza prova scritta dell'esame di Stato Tipologia - B – Quesiti a risposta singola. CANDIDATO ________________________ CLASSE 5 F a.s. 2013/2014 DISCIPLINA Informatica Operazioni di "giunzione" (join): cosa fanno e come vengono espresse in SQL, in tutte le loro varie forme Aggregazione di più righe in un'unica riga. Istruzioni e funzioni SQL, accortezze da usare Vincoli referenziali ed aggiornamento dei dati di un database: problemi e soluzioni − − Data __________ VOTO ____________________ Griglia di valutazione: informatica Indicatori CONOSCENZE (concetti, termini, procedimenti, ecc.) Punt eggi o max 5 ABILITA’ (analisi, sintesi, elaborazione personale,ecc ) 6 COMPETENZE (applicazione, organizzazione, esposizione, ecc.) 4 Livelli di valore/valutazione • Scarso • Modesto • Sufficiente • Discreto • Buono/ottimo • Scarso • Modesto • Sufficiente • Discreto • Buono/ottimo • Scarso • Sufficiente • Discreto • Buono/Ottimo Punteggio complessivo Punteggio relativo ai vari livelli 1 2 3 4 5 1 3 4 5 6 1 2 3 4 ……/15 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "Blaise Pascal" P.le Macrelli, 100 - 47521 Cesena (FC) - Tel. +39 054722792 Fax +39 054724141 Cod.fisc. 81008100406 - Cod.Mecc. FOTF010008 - www.itis-cesena.it [email protected] DATA COGNOMEnnnnn Cognome Nome 02/04/2014 terza prova, tema di Matematica 5F(è consentito l’uso della calcolatrice no formulario) +∞ 1 si vuole sapere : n ( n + 2) n =1 *)quale errore si commette approssimando il suo valore con quello di s5 (primi cinque addendi) −6 *) qual è il più piccolo valore di n affinché s − s n < 10 1. Data la serie convergente ∑ (− 1) n −1 2. Controlla che y = e x + ce 2 x c ∈ R è l’integrale generale dell’equazione differenziale y' − 2y + ex = 0 dopodiché si ridetermini l’integrale generale e quello particolare che soddisfa ciascuna delle seguenti condizioni: • y(0)=2 • y(1)=e+e2 si otterranno due integrale coincidenti, come è possibile ciò se il teorema di Cauchy assicura che per ogni P(x0,y0) esiste una curva integrale? Dettaglia sul concetto di equazione differenziale. 3. Rappresenta il dominio delle funzioni in R 3 z= log 5 (x − y + 3) − 1 z = log 5 ( x − y + 3) z = log 1 ( x − y + 3) + 3 3 Griglia di valutazione matematica Indicatori Punteggio max Padronanza del 5 codice linguistico specifico Conoscenze e 6 Livelli di valore/valutazione • • • • • • Scarso Modesto Sufficiente Discreto Buono/ottimo Scarso Punteggio relativo ai vari livelli 1 2 3 4 5 1 competenze riferite agli argomenti richiesti Capacità di sintesi e di collegamento ed integrazione delle competenze e conoscenze 4 • • • • • • • • Modesto Sufficiente Discreto Buono/ottimo Scarso Sufficiente Discreto Buono/Ottimo Punteggio complessivo 3 4 5 6 1 2 3 4 ……/15
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