10 Martedì 11 - Mercoledì 12 febbraio 2014 Speciale Benessere ... e bellezza BENESSERE ED ESTETICA Migliorare la qualità della vita oggi si può grazie alla nuova branca della medicina che si occupa di correggere gli inestetismi La medicina estetica realizza fondamentalmente programmi di prevenzione contro l’invecchiamento in generale e contro quello cutaneo in particolare enessere. Il significato stesso della parola, lo spiega: da “ben - essere”, ovvero “stare bene”, è uno stato che caratterizza la qualità della vita di ciascuna persona. Nel tempo, il concetto si è ampliato. Modificato. E se inizialmente l’idea di “benessere” era legata all’assenza di patologie, oggi si riferisce ad una sorta di equilibrio complessivo tra la salute fisica, quella psichica e quella mentale. B Insomma, se pensando al benessere lo si associa “all’armonia” che si crea tra l’essere umano e tutto ciò che lo circonda, non ci si sbaglia: è questa, tra l’altro, la visione intorno alla quale molte discipline e correnti di pensiero, sia occidentali che orientali, hanno sviluppato una serie di paradigmi che hanno trovato conferme anche in campo medico scientifico. Su tutte, la medicina estetica, dai più considerata, addirittura, la “nuova frontiera del benessere”. Nuova branca medica ancora poco conosciuta, a carattere internistico, si occupa di correggere gli inestetismi (congeniti oppure acquisiti nel corso degli anni) del viso e del corpo e, fondamentalmente, realizza programmi di prevenzione dell’invecchiamento generale e di quello cutaneo in particolare. La nuova tecnologia, ovviamente, è la vera protagonista di questo nuovo modo di fare prevenzione e supporta i medici nel loro difficile compito di consigliare quanti non vogliono affrontare un intervento tradizionale o, semplicemente, desiderano a qualsiasi età, donare al proprio aspetto una ritrovata freschezza. Scopriamo, insieme, due delle più moderne apparecchiature, oggi considerata una scelta vincente: il “Thermage” per le metodiche non chirurgiche e la “Microlipocavitazione” come alternativa soft alla lipoaspirazione tradizionale. Secondo gli esperti del settore, attualmente il Thermage si conferma la radiofrequenza monopolare per eccellenza. Per il viso, questa apparecchiatura svolge la funzione importantissima di correggere in profondità i tessuti rilassati attraverso un processo di stimolazione della produzione di nuovo collagene, ricompattando il derma e definendo meglio quelle zone critiche, quali le palpebre, le guance, il profilo della mandibola, la regione sotto mentoniera, il collo. Grazie al Thermage, inoltre, senza dover ricorrere ad interventi chirurgici oppure a trattamenti invasivi, è possibile eliminare la fastidiosa “buccia d’arancia“, sollevare il gluteo e migliorare, così, la propria linea. La Microlipocavitazione è un’apparecchiatura indicata per zone circoscritte di tessuto adiposo in eccesso: collo, addome, interno braccia e cosce, glutei, ginocchia. Mediante ultrasuoni (più comunemente cavitazione) ed attraverso l’aspirazione dell’emulsionato, ha come obiettivo la dissoluzione del tessuto adiposo in eccesso. Dopo aver anestetizzato la zona da trattare, all’interno del cuscinetto adiposo da eliminare viene inserita una sonda di soli 2 mm. Il trattamento dura circa 10-15 minuti ed è indolore. L’emulsione verrà aspirata in buona parte al momento del trattamento, mentre una parte residua verrà eliminata dall’organismo nei giorni successivi. Speciale Benessere NEVI: LE PICCOLE MACCHIE SOSPETTE I Il chirurgo plastico Antonio Mazzei invita alla prevenzione e racconta la sua esperienza dopo anni di screening “La pelle, soprattutto quella chiara - sostiene il chirurgo va difesa con protezioni alte, senza esposizioni prolungate al sole o a lampade abbronzanti. E con una visita annuale che parta dalla punta dei piedi fino al vertice del capo” Martedì 11 - Mercoledì 12 febbraio 2014 11 dermatologi lo consigliano da sempre: osserviamo con costanza ed attenzione i nei - o nevi - che ricoprono il nostro corpo. Non sono solo piccole macchie della pelle. Al contrario, sono un accumulo locale di malanociti e, purtroppo, non sempre si tratta di formazioni benigne. Lo dimostra il fatto che, nel nostro Paese, il numero di persone che sviluppano un melanoma è in costante aumento. E’ bene sapere che asportare un neo è una pratica che può essere svolta anche in day hospital con anestesia locale; il passo successivo è la biopsia attraverso la quale si verifica la natura benigna, o meno, del neo rimosso. Sull’argomento abbiamo ascoltato il parere autorevole del dott. Antonio Mazzei: il chirurgo plastico tarantino ci racconta, di seguito, la sua esperienza a riguardo: “Da alcuni anni sollecitato da tanti amici, ho iniziato uno screening sistematico dei nei con l’ausilio di una adaguata attrezzatura di epiluminescenza computerizzata. Adottando la politica di fare dei prezzi accessibili a tutti, ho visionato migliaia di nei e ne ho asportato qualche centinaio. Con rammarico, devo concludere che non c’è ancora la cultura della prevenzione né dei melanomi, nè dei tumori della pelle in genere. Solo nel 2013 ho operato sei melanomi giunti alla mia attenzione accidentalmente. Accidentalmente perché la moglie del paziente in questione ha trascinato il marito dopo aver notato una macchia sospetta sul gomito. Oppure, in un altro caso, perché la fidanzata del calciatore aveva notato un neo ingranditosi nell’arco di un mese. E via dicendo. Di questi sei casi, cinque hanno una buona prospettiva di vita: un sesto (a moglie di un mio amico) si è ricordato di farsi controllare la schiena dopo un anno che aveva prurito e sanguinamento da una ulceretta scura. Aveva già delle metastasi. Ancora oggi mi capita di visitare dei pazienti, magari con la pelle chiara, che settimanalmente si sottopongono a sedute abbronzanti senza sapere a quali pericoli vanno incontro. Concludo dicendo che la pelle va difesa con protezioni alte, senza esposizioni prolungate al sole o a lampade abbronzanti. E con una seria visita di controllo annuale che parta dalla pianta dei piedi fino al vertice del capo. E, non per ultimo, senza trascurare le mucose”. 12 Martedì 11 - Mercoledì 12 febbraio 2014 Speciale Benessere BENESSERE YOGA E MEDITAZIONE BUSINESS OVVERO “ZEN” OGGI SI PUÒ La dottrina buddista svela il segreto per riuscire ad avere un maggiore controllo di sè he cosa sia lo “Zen” forse, almeno una volta nella vita, a tutti è capitato di chiederselo. Presto detto: basta consultare le pagine di google per capire che in questa piccolissima parola si nasconde, decisamente, una vera e propria filosofia di vita. Lo Zen, infatti, è una via di autenticità e di risveglio nata dall’esperienza del Buddha Sâkyamuni. Il termine, spesso, è associato alla meditazione ed ai benefici che si traggono dalla pratica della concentrazione. Sugli assoluti benefici che l’uomo può trarre, per il proprio benessere emotivo, dalla meditazione, siamo tutti consapevoli e gli studi scientifici lo hanno, negli ultimi anni, ampiamente dimostrato Ma cosa significa meditare? Nell’immaginario collettivo, il termine viene immediatamente associato alla pratica più comune del “pensare”. Sicuramente si tratta di una condizione. E, decisamente, di una condizione benefica in quanto la meditazione porta, come conseguenza naturale, ad un rilassamento. E lo Zen altro non è se non comprendere lo stato mentale di tale rilassamento. La parola d’ordine, dunque, è lasciarsi andare ad una quiete mentale e fisica. Ad uno stato ancestrale che spesso lasciamo che si perda tra lo stress della vita moderna. C Il termine è associato a quello della meditazione ed ai benefici che si possono trarre dalla concentrazione. Su tutti il rilassamento che porta alla quiete mentale Secondo alcuni studi scientifici autorevoli uno stato di calma favorisce la concentrazione M olti datori di lavoro potrebbero considerarlo una perdita di tempo. Altri, invece, un investimento. E non avrebbero torto, sicuramente, quest’ultimi, soprattutto considerando gli ultimi autoreSempre più aziende, voli studi scientifici - come quello del National Institusoprattutto in America, tes of Health dell’Universioffrono corsi di meditazione, tà del Massachusetts e del sedute di Zen, yoga ed altre Mind/Body Medical Instidiscipline orientali ai propri tute alla Harvard - secondo i quali uno stato di callavoratori affaticati allo ma favorisce le idee, la conscopo di combattere lo stress centrazione ed allevia dolori e paure che soverchiano i lavoratori stressati. Ecco perchè sempre più aziende offrono corsi di meditazione, sedute di Zen, di yoga o di altre discipline orientali ai propri dipendenti affaticati. Il tutto, allo scopo di combattere lo stress. Si badi: l’azienda, dal canto suo, ha un tornaconto stimato intorno ad un risparmio di 200 miliardi di dollari l’anno. Tale, infatti, è la cifra che secondo il National Institute for Occupational Safety & Health le aziende americane pagano per curare lo stress ed i disturbi ad esso connessi dei propri dipendenti. Il “Libro dei cinque anelli”, un trattato Zen sull’arte della spada scritto dal samurai Miyamoto Musashi nel XVII secolo, che descrive le condizioni mentali e le strategie per annientare l’avversario, è entrato addirittura nella bibliografia dei corsi di aggiornamento per i manager dell’IBM. Ai nostri datori di lavoro, dunque, non ci resta che dire: meditate, gente. Meditate. Speciale Benessere LOTTA ALL’OBESITÀ A FIN DA BAMBINI Ridurla è una priorità per tutti i Paesi europei che intendono combattere le malattie ad essa correlate Ideazione grafica A&B Comunicazione Per far fronte al pericolo dei chili in eccesso, basterebbe tenere presente l’autorevole consiglio della Società Italiana Nutrizione Umana che invita i genitori ad abituare i bambini a consumare, settimanalmente, almeno due-tre porzioni di pesce Martedì 11 - Mercoledì 12 febbraio 2014 13 ppagarsi. Con alimenti calibrati. Senza rinunce. Senza sofferenze. Senza correre il rischio di trasformarsi in una palla di grasso. E’ possibile? Alcuni ci sperano. Altri combattono con i chili di troppo quotidianamente. La sfida è aperta a tutti. Da queste pagine l’invito è rivolto al lettore anche a riflettere su una più generale implicazione: la lotta all’obesità. E’ il grande problema di salute pubblica e ridurla è una priorità per tutti i Paesi europei. L’obesità, tra l’altro, aumenta il rischio di diabete di tipo 2, di alcuni tipi di cancro e di malattie del cuore e del fegato. Per non parlare dell’aumento delle spese sanitarie: in diversi Paesi europei il costo dell’obesità ha già raggiunto il 5% della spesa sanitaria. Rendere la scienza dell’alimentazione alla portata di tutti, non è certo cosa facile. Ma illustrare i pregi nutrizionali degli alimenti ed informare su quelle che sono le quantità idonee di cibo per assicurarsi il giusto apporto di nutrienti in una giornata, si può. Così come è possibile il corretto esame della piramide alimentare che associa gli alimenti ed i nutrienti quali proteine, vitamine, zuccheri e grassi, in modo da offrire pietanze equilibrate . Insomma: per fronteggiare il problema dell’obesità, è sufficiente tenere presente l’autorevole consiglio della Società Italiana Nutrizione Umana (Sinu) che suona così: abituare i bambini a gustare 2-3 porzioni di pesce per settimana. Quindi rimarca il rilievo secondo il quale attualmente la deficienza di pesce si aggira tra il 35 e il 57% e sottolinea come gli Omega3, contenuti nel pesce (soprattutto nell’aringa, nel salmone e nello sgombro), siano necessari per una crescita sana ed equilibrata. I grassi Omega3, infatti, aiutano i bambini di tutte le età ad affrontare meglio il lavoro scolastico perché migliorano la trasmissione neuronale, quindi la capacità delle cellule del cervello di connettersi e trasmettere informazioni tra loro. Secondo alcuni studi sembra, invece, si possa parlare di una vera e propria criticità in merito al basso consumo di pesce dei bambini. Abitudine strana, soprattutto se si considera il fatto che viviamo in un Paese come l’Italia che ha 7 mila chilometri di costa e grandi tradizioni pescherecce. Nella maggioranza dei casi, purtroppo, il consumo di pesce dei bambini non arriva alle porzioni consigliate. E l’ago della bilancia... sale. 14 Martedì 11 - Mercoledì 12 febbraio 2014 Speciale Benessere
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