Stechiometria - Aracne editrice

A
Vincenzo Intelisano
Stechiometria
Con ampie nozioni di Chimica generale
Prefazione di
Franco Calascibetta
Copyright © MMXIV
ARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
[email protected]
via Raffaele Garofalo, /A–B
 Roma
() 
 ----
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: ottobre 
Indice generale
Presentazione
Capitolo 1 Richiami di matematica e Fisica
pag.
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Concetto di rapporto
Calcolo di un termine incognito di una proporzione quando siano noti gli altri
Grandezze direttamente e inversamente proporzionali
Potenze
Radici
Logaritmi
Proprietà dei logaritmi
Equazioni di II grado
Capitolo 2 Atomi e leggi principali
Materia ed energia
Energia cinetica e potenziale
Finalità della chimica
Trasformazioni fisiche e chimiche
Elementi e composti
Tabella pesi atomici
Molecole e formule
Stati di aggregazione (generalità)
Legge di Lavoisier
Legge di Proust o delle proporzioni definite
Legge di Dalton o delle proporzioni multiple
Teoria atomica
Struttura dell’atomo secondo Rutherford
Numero atomico
Numero di massa e isotopi
Struttura dell’atomo secondo Bohr
Sottolivelli atomici
Tabella configurazione elettroniche
Orbitali atomici
Peso atomico
Peso molecolare
Calcolo del peso molecolare
Mole o grammomolecola
Mole atomo o grammoatomo
Calcolo del rapporto in peso fra gli elementi contenuti in un composto
Calcolo della % in peso degli elementi contenuti in un composto
Capitolo 3 Periodicità degli elementi, stato gassoso e legami chimici
Tabella periodica degli elementi di Bohr
Periodicità delle proprietà chimiche
Metalli e non metalli
Elementi di transizione
Stato gassoso
Volume
7
8
Indice
Temperatura
Pressione
Aria
Legge di Boyle
Legge di Charles
Legge di Gay - Lussac
Diagrammi delle tre leggi dei gas ideali
Legge di Avogadro
Equazione dello stato gassoso
Legge di Dalton sulle pressioni parziali
Densità dei gas
Densità assoluta
Utilità della densità assoluta
Densità relativa dei gas
Calcolo della densità relativa
Utilità della densità relativa
Numero di Avogadro
Utilità del numero di Avogadro
Potenziale di ionizzazione
Tabella potenziali di ionizzazione
Parametri che influiscono il potenziale di ionizzazione
Alcune considerazioni sulla variazione del potenziale di
ionizzazione in relazione alla posizione degli element
nella tavola periodica degli elementi
Importanza del potenziale di ionizzazione di un elemento
Affinità elettronica
Tabella delle affinità elettroniche di alcuni non metalli
Affinità elettronica e tavola periodica degli elementi
I legami chimici
Legame ionico o elettrostatico
Legame omeopolare covalente
Doppio legame covalente omeopolare
Triplo legame covalente omeopolare
Sovrapposizione degli orbitali di tipo p nel doppio legame
Sovrapposizione degli orbitali di tipo p in una molecola
di N2 a triplo legame
Legame covalente non omeopolare
Elettronegatività
Legame dativo o di coordinazione
Legame ad idrogeno
Concetto di valenza
Elettrovalenza o valenza ionica
Numero di ossidazione (generalità)
Numero di ossidazione ipotetico
Legame metallico
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Capitolo 4 Nomenclatura e reazioni chimiche
Formula e nomenclatura classica degli ossidi sulla base
della tabella periodica degli elementi
Ossidi dei metalli di transizione con n.o. <5
Indice
Nomenclatura moderna I.U.P.A.C. degli ossidi
Anidridi con nomenclatura classica
Nomenclatura moderna I.U.P.A.C. delle anidridi
Idracidi con nomenclatura classica
Ossiacidi con nomenclatura classica
Considerazioni sulle formule di ossiacidi finora trattati
Ossiacidi del boro del III gruppo
Ossiacidi del fosforo, arsenico, antimonio
Ossiacidi del silicio (IV gruppo)
Ossiacidi dei metalli di transizione cromo e manganese
con funzione da non metallo e con n.o. >4
Ossiacido del manganese con n.o. = (+6)
Ossiacido del manganese con n.o. = (+7)
Nomenclatura moderna I.U.P.A.C degli ossiacidi
Idrossidi o basi con nomenclatura classica
Nomenclatura moderna I.U.P.A.C. degli idrossidi
Idruri
Sintesi parziale di formule e nomenclatura dei composti inorganici
Sali (generalità)
Formule di sali neutri
Esempi di formule e nomenclatura di sali neutri
Formule di sali acidi e loro nomenclatura
Esempi di formule e nomenclatura di sali acidi
Nomenclatura moderna dei sali
Esempi di nomenclatura moderna di sali
Nomenclatura moderna degli acidi
Esempi di nomenclatura moderna di acidi
Nitruri
Sintesi dei suffissi e prefissi in composti con nomenclatura classica
Formule di struttura elettronica di composti triatomici a legame covalente
non omeopolare
Composti triatomici a legame covalente non omeopolare
Formule di struttura elettronica di composti tetratomici a
legame covalente non omeopolare
Formule di struttura elettronica di composti pentaatomici
con legame covalente non omeopolare
Formule di struttura elettronica di composti esatomici
con legame covalente no omeopolare
Formule di struttura elettronica di composti epta-atomici
con legame covalente non omeopolare
Dissociazione elettrolitica
Dissociazione ionica di alcuni sali in soluzione acquosa (aq)
Dissociazione ionica di alcune basi forti
Formule di struttura elettronica di anioni
Dimostrazione sperimentale della presenza di ioni in soluzione
Definizione di acido e base secondo Arrhenius
Polarità delle molecole
Forze di Van der Waals
Solubilità dei composti inorganici
Reazioni chimiche (generalità)
Reazioni di doppio scambio (senza trasferimento di elettroni)
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Indice
Reazioni di sintesi
Reazioni di ossido riduzione o redox
Bilanciamento reazioni redox in ambiente acido con il
metodo ionico elettronico
Reazioni redox e di semplice scambio (ideale)
Bilanciamento reazioni redox in ambiente basico con il
metodo ionico elettronico
Reazioni di dismutazione o di disproporzione
Bilanciamento reazioni di ossido riduzione con il metodo elettronico
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Capitolo 5 Equilibri chimici in fase gassosa ed eterogenei
Passaggi di stato (generalità)
Fusione
Calore sensibile
Calore latente di fusione
Evaporazione
Diagramma dei passaggi di stato fusione ed evaporazione
Curve di riscaldamento di una sostanza pura a pressione esterna costante
Condensazione
Solidificazione
Diagramma dei passaggi di stato condensazione e solidificazione
Sublimazione
Brinamento
Schematizzazione di tutti i passaggi di stato
Gas e vapori
Le soluzioni (generalità)
Processo di una soluzione
Fattori che influenzano la solubilità di una sostanza
Natura del solvente
Natura del soluto
Effetto della temperatura
Effetto della pressione
Densità delle soluzioni liquide
Concentrazione delle soluzioni e loro unità di misura
Calcolo della molarità
Calcolo della molalità
Frazione molare
Calcolo del peso molecolare medio apparente di una miscela gassosa
Equilibrio chimico (generalità)
Equilibrio chimico in fase gassosa
Legge delle masse
Schema delle concentrazioni all’equilibrio nelle quattro esperienze
Utilità della conoscenza del valore di Kc di un equilibrio chimico
Influenza della temperatura su un equilibrio chimico
Effetti della variazione di concentrazione sull’equilibrio chimico
Effetto della variazione di volume a T = costante
Reazioni praticamente irreversibili
Costante di equilibrio in funzione delle pressioni parziali
Equilibri eterogenei
Indice
Relazione matematica fra le costanti di equilibrio Kc e Kp
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Capitolo 6 Equilibri chimici in soluzione, pH e idrolisi
Catalizzatori
Acidi e basi secondo Brönsted
Equilibri in soluzione acquosa
Formula per il calcolo del grado di dissociazione ionica: α o di un acido debole
monoprotico o di una base debole in funzione della concentrazione o
molarità degli stessi
Diagramma di stato di sostanze pure
Diagramma di stato dell’acqua
Diagramma di stato dell’anidride carbonica
La regola delle fasi
La regola delle fasi in equilibri fisici
Calcolo della composizione quantitativa di un composto chimico
Rapporti quantitativi delle sostanze che partecipano ad una reazione chimica
Calcolo della formula di un composto
Dissociazione ionica dell’acqua
Soluzioni acquose neutre acide e basiche
pH
pOH
Calcolo del pH di acidi e basi forti in soluzione acquose molto diluite con
molarità o più esattamente formalità ≤ 10-6
Calcolo del pH di acidi e basi deboli monoprotici
Calcolo del pH di una base debole monoprotica
Calcolo del pH di una soluzione acquosa di H2SO4
Calcolo del pH di acidi poliprotici deboli
Idrolisi
Sali che non subiscono idrolisi
Costante d’idrolisi
Costante d’idrolisi di un sale proveniente da una base forte e un acido debole
Costante d’idrolisi di sali derivanti da acidi e basi deboli
Grado d’idrolisi
Calcolo del pH di sali neutri provenienti da una base forte e
da un acido biprotico debole
Calcolo del pH di sali neutri provenienti da una base forte e
da un acido triprotico debole
Sintesi delle formule delle costanti d’idrolisi in funzione delle
costanti di ionizzazione degli acidi e basi deboli
Calcolo del pH di sali acidi monosostituiti
pH di sali acidi bisostituiti
Capitolo 7 Le soluzioni tampone
Soluzioni tampone
Calcolo del pH di una soluzione tampone contenente una base debole ed
un sale derivante dalla stessa base e un acido forte
Formula di Henderson per il calcolo del pH di una soluzione tampone
contenente una base debole ed un suo sale con un acido forte
12
Indice
Calcolo del pH di una soluzione tampone contenente un acido debole e
di un sale derivante dallo stesso acido debole e da una base forte
pag
Formula di Henderson per il calcolo del pH di una soluzione tampone
contenente lo stesso acido debole e un sale derivante dallo stesso acido
debole e una base forte.
“
Preparazione di soluzioni tampone contenente sali provenienti da
un acido poliprotico e da una base forte
“
Potere tampone
“
Criteri per ottenere una soluzione ad alto potere tampone
Calcolo del pH nelle reazioni di neutralizzazione acido forte monoprotico – base forte
Calcolo del pH nella neutralizzazione di un acido debole monoprotico
con una base forte
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Calcolo del pH nella neutralizzazione di un acido debole triprotico con una base forte
Preparazione di una soluzione tampone per neutralizzazione di acidi deboli e
basi deboli
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Capitolo 8 Amminoacidi e prodotto di solubilità. Peso equivalente e normalità
Generalità sugli amminoacidi
Punto isoelettrico
Calcolo del pH di una soluzione acquosa di un amminoacido
Calcolo del pH di sali di amminoacidi
Indicatori
Prodotto di solubilità
Azione dello ione comune in una soluzione satura di un elettrolita poco solubile
Solubilità degli idrossidi in ambiente acido
Solubilità in ambiente acido di sali derivanti da acidi monoprotici deboli
Precipitazione frazionata
Peso equivalente
Pesi equivalenti degli acidi e delle basi nelle reazioni di neutralizzazione
Peso equivalente dei sali in reazioni non redox
Peso equivalente degli ossidanti e riducenti
Peso equivalente degli ossidi
Numero di grammi equivalenti o moli equivalenti o semplicemente equivalenti
Normalità
Passaggio da M o F a N e viceversa
Calcolo della normalità in una qualsiasi titolazione
Calcolo delle quantità di sostanze che reagiscono o si formano
in una reazione chimica con l’uso della normalità
Calcoli di analisi gravimetrica
Calcoli relativi al mescolamento di soluzioni o liquidi diversi
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Capitolo 9 Proprietà colligative. Termodinamica. Termochimica
Le proprietà colligative delle soluzioni di non elettroliti
Regola di Konowaloff
Legge di Raoult (fase liquida)
Legge di Dalton (fase gassosa)
Calcolo della tensione di vapore di una soluzione liquida
in cui non tutti i componenti sono volatili
Abbassamento assoluto e relativo della tensione di vapore
Indice
Utilità dell'abbassamento relativo della tensione di vapore
pag
Confronto fra il diagramma di stato dell'acqua e quello di una soluzione acquosa
Innalzamento ebullioscopico
“
Abbassamento del punto di congelamento o crioscopico
“
Pressione osmotica
“
Calcolo del peso molecolare dalle proprietà colligative
“
Proprietà colligative delle soluzioni acquose degli elettroliti
“
Elementi Termodinamica: sistema, ambiente esterno, energia interna e
primo principio della termodinamica
“
Entalpia
“
Elementi di termochimica
“
Legge di Hess
“
Utilità della legge di Hess
“
Stati standard
“
Calori di formazione standard
“
Utilità dei calori formazione standard
“
Variazione del ∆H di una reazione al variare della temperatura
“
Processi reversibili e irreversibili
“
Entropia
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Calcolo di ∆S in un passaggio di stato
“
Calcolo della variazione di entropia nel riscaldamento o
raffreddamento di un liquido a pressione esterna costante
“
Significato dell'entropia
“
Entropia e terzo principio della termodinamica
“
“
Calcolo di ∆S in una reazione chimica
Trasformazioni isotermiche e reversibili di un gas ideale
“
Trasformazioni isobare a P = Costante
“
Energia libera
“
Energia libera ed attività
“
Attività in soluzioni liquide
“
Attività e costanti di equilibrio
“
Energia libera lavoro utile e di volume
“
Lavoro Utile
“
Stato di equilibrio e spontaneità di un processo chimico
“
Stabilità termodinamica dei composti
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Relazione fra la ∆G di una reazione e la sua costante di equilibrio
“
Variazione della costante di equilibrio al variare della temperatura
“
Equazione di Clausius e Clapeyron
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Esercizi di ricapitolazione di termodinamica
“
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377
377
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428
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442
Capitolo 10 Elettrochimica
Potenziale di elettrodo
Tipi di elettrodo
Generalità sulle pile elettrochimiche
Pila daniell
Polarità degli elettrodi in una pila
Elettrodo standard ad idrogeno
Misura del potenziale relativo di un elettrodo
Misura della forza elettromotrice di una pila
Potenziali normali o standard e loro misura
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Indice
Misura dei potenziali standard
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Criteri dei segni per i potenziali standard
“
Serie dei potenziali redox standard
“
Potenziali standard di riduzione E° di alcune semicoppie redox a 25 °C
espressi in Volt
“
Utilità delle tabelle dei potenziali standard redox
“
Calcolo della forza elettromotrice standard in una pila
“
Elettrolisi
“
Aspetti quantitativi dell’elettrolisi e leggi di Faraday
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Polarità degli elettrodi in una cella elettrochimica
“
Equazione di Nernst
“
Pile a concentrazione
“
Relazione fra ΔG° e ΔE°
“
Relazione fra il ΔG° di una reazione redox e il valore della sua costante di equilibrio
Grandezze termodinamiche in biologia
“
Tensione di decomposizione in una elettrolisi e polarizzazione
“
Diagramma I-V in una elettrolisi con polarizzazione chimica
“
Cella galvanica i cui poli sono collegati in opposizione con quelli di
una sorgente elettrica a corrente continua.
“
Sovratensione
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Ordine di scarica degli ioni al catodo e all’anodo in una elettrolisi
“
Capitolo 11
456
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516
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Esercizi di ricapitolazione
Esercizi
“
527
Indice analitico
“
571
PRESENTAZIONE
L'autore ha una lunga esperienza nell'insegnamento di chimica e laboratorio in diversi istituti
tecnici industriali a indirizzo chimico. Il testo ha una esposizione molto accurata, semplice e
concreta. Il suo scopo è quello di concretizzare e a volte chiarire i vari argomenti di chimica
generale. A parte i richiami iniziali di matematica, essendo il testo continuamente correlato di utili
passaggi di matematica, esso può essere facilmente seguito ed utilizzato anche da studenti non
molto preparati in questa materia. Inoltre può essere seguito dagli studenti che nella scuola media
o non hanno eseguito alcun corso di chimica o lo hanno seguito con idee poco chiare (vedi la parte
iniziale del testo). Nel testo sono presenti argomenti inerenti il ramo biologico, medico e industriale.
Nella parte finale esso contiene un elevato numero di esercizi di ricapitolazione con relativi risultati,
inoltre sono moltissimi gli esercizi completamente svolti. Si fa presente che essi sono preceduti da
una accurata e semplice esposizione teorica degli argomenti di chimica ad essi attinenti. Nel
complesso il testo associa ad una elevata accuratezza di esposizione la semplicità degli argomenti
trattati. In genere, per gli argomenti non trattati e non connessi ad applicazioni numeriche, si
consiglia l'adozione di un testo idoneo di chimica generale.
L'autore
Vincenzo Intelisano
Prof. Franco Calascibetta
“Sapienza” Università di Roma
15
Capitolo 1
Richiami di Matematica e Fisica
Concetto di rapporto
Supponiamo che la massa di un corpo A sia kg. 120 mentre il corpo B abbia massa kg 60. Il rapporto fra le masse
dei due corpi nellҋordina A e B è: 120/60=2. I numeri che si trovano in un rapporto si dicono termini.
Il primo si dice antecedente e il secondo conseguente. Se si moltiplicano o si dividono i due termini
per uno stesso numero, il valore del rapporto non varia. Ad esempio si consideri il rapporto
6/4=1,5. Proviamo ad esempio a moltiplicare i due termini per il numero sette. Si ottiene:
6.7/4.7=42/28=1,5. Analogamente proviamo a dividere i suddetti due numeri per il numero dieci. Si
ottiene:
6 : 10 0,6
=
= 1,5 . In ogni caso il rapporto rimane costante.
4 : 10 0,4
Uguaglianza di rapporto o proporzioni
Si considerino quattro numeri posti in un determinato ordine. Essi possono essere quattro
generiche lettere: a,b,c,d. Supponiamo che il rapporto fra il I° e il II° termine sia uguale a quello fra
il III° e il IV°. In questo caso si dice che essi s ono in proporzione. Si definisce proporzione:
lҋuguaglianza fra due rapporti. Ad esempio consideriamo i seguenti quattro termini in proporzione
fra di loro:
I° termine = 6, II° termine = 4, III° termine = 3, IV° termine = 2.
Avremo:
I° rapporto = 6/4 = 1,5
II° rapporto = 3/2 = 1,5
La proporzione con i termini medi ed estremi è la seguente:
6 : 4
=
3 : 2
medi
estremi
Si legge : 6 sta a 4 come 3 sta a 2.
Una proprietà fondamentale di tutte le proporzioni è la seguente: il prodotto dei medi è uguale a
quello degli estremi. Infatti nella precedente proporzione si ottiene : 6.2 = 4.3.
Calcolo di un termine incognito di una proporzione quando siano noti
gli altri.
Si consideri la seguente proporzione:
a) 30 : 5 = 12 : x
1
17
18
Stechiometria
Applicando a questa la proprietà fondamentale delle proporzioni, si ottiene : 30 ⋅ x = 12 ⋅ 5
Da cui: x = 12 ⋅ 5 / 30 = 2 . Si consideri la seguente particolare proporzione:
b) 9 : x = x : 4 .
Applicando a questa la proprietà fondamentale delle proporzioni, si ottiene: x 2 = 9 ⋅ 4 = 36.
Da cui:
x 2 = x = 36 = 6 .
Grandezze direttamente e inversamente proporzionali
Due grandezze si dicono direttamente proporzionali quando lҋuna dipende dallҋaltra. Se ad
esempio si raddoppia o si triplica una delle due grandezze anche lҋaltra si raddoppia o triplica. Un
esempio classico è quello fra costo e massa di una merce. Se ad esempio 1 kg di merce costa: euro
3, 2 kg della stessa merce costano euro 6. Si può quindi impiantare la seguente proporzione:
1
:
3
=
kg1 : Euro1
2
:
6
kg2 : Euro2
Due grandezze inversamente proporzionali sono inversamente dipendenti. Cioè se una
grandezza ad esempio raddoppia lҋaltra si dimezza. Mentre se una triplica lҋaltra diventa un terzo.
Ad esempio se il costo della merce fosse, per assurdo, inversamente proporzionale alla massa. La
formula sarebbe la seguente:
kg1 : kg2 = Euro2 : Euro1 .
Applicando la proprietà fondamentale delle proporzioni, si ottiene: kg1 ⋅ Euro1 = kg2 ⋅ Euro2 .
Esercizio n. 1.1
Per un certo lavoro occorrono 25 giorni con lҋimpiego di 18 operai. Volendo compiere lo stesso
lavoro in 10 giorni quanti operai occorrono? Ovviamente per fare lo stesso lavoro in minor tempo
occorrono più operai. Quindi le due grandezze sono inversamente proporzionali.
Risoluzione
Indicando giorno1 = 25; operai1 = 18, giorno2 = 10, operai2 = x.
Avremo: giorno1 : giorno2 = operai2 : operai1 oppure
giorno1 · operai1 = giorni2 · operai2
Sostituendo: 25 : 10 = x : 18 . Da cui x =
25 ⋅ 18
= 45 (operai)
10
2
i. Richiami
di Matematica e Fisica
19
Potenze
Per potenza ennesima di un generico numero a sҋintende il prodotto di n fattori uguali ad a
che è la base della potenza, mentre n è lҋesponente. Questa potenza si scrive an. Ad esempio la
potenza: 34 = 3 ⋅ 3 ⋅ 3 ⋅ 3⋅ = 81. Valgono le seguenti proprietà:
a1 = a Es. 1001 = 100
a0 = I Es. 2000 = 1
1
1
= a-n Es.
= 105
n
a
10-5
an ⋅ am = a (
n+m )
Es. 32 ⋅ 33 = 35 = 243
an
53
1
1
1
3-6
(n-m )
Es.
=
a
= 5( ) = 5-3 = 3 =
= 3 = 8-3
m
6
a
5
5
125 8
(a )
n
m
( )
= anm Es. 22
3
= 26 = 64
Radici
Per radice ennesima di un numero a, che si indica:
risulta uguale ad a. Se
n
n
a . Eҋ quel numero b che elevato ad n
a = b . Per definizione sarà: b = a. Ad esempio:
n
3
27 = 3. infatti
3 = 27. Poiché lҋoperazione di estrazione di una radice è lҋinverso di una operazione di potenza.
3
m
m
Sarà: n a = a n . Qualora n = 2 questo si omette e si dice radice quadrata. Ad esempio:
radice quadrata del numero 25 = 5. Infatti 52 = 25.
25 è la
Logaritmi
Si hanno due tipi di logaritmi. Quelli neperiani o naturali che hanno come base il numero
irrazionale: e = 2,71 … e quelli decimali che hanno come base il numero 10. Questi ultimi sono i
più comuni. Si definisce logaritmo a base 10: lҋesponente che bisogna dare ad una potenza a base
10 per avere il numero. Se indichiamo con a il numero in esame. Se il logaritmo ènaturale il
simbolo è il seguente: 1n a, mentre se è decimale il simbolo è loga. La formula per trasformare i
logaritmi naturali in decimali e viceversa è la seguente: ln a = 2,3 ⋅ log a . Ad esempio log. 100 = 2.
Infatti 100 = 10 2 con esponente: 2 che è il risultato. Analogamente log0,001= -3 . Infatti,
0,001 = 10 −3 con esponente = -3 che è il risultato. Si calcola che il logaritmo in base dieci, ad
esempio, del numero 25 è: log 25 =1,39794 . Esso è la somma del numero intero 1 (caratteristica)
e da un numero decimale minore di 1 che è: 0,39794 (mantissa). Infatti: 1+0,39794=1,39794,
3
20
Stechiometria
invece ad esempio il log del numero 0,0025 è: log. 0,0025 = -2,60206. Infatti 10-2,60206=0,0025. La
caratteristica può essere calcolata nel seguente modo: Per un numero maggiore di 1 la
caratteristica è positiva e si calcola dal numero delle cifre prima della virgola diminuita di 1.
Ad
esempio la caratteristica del numero 1275, 2 è uguale a 4-1=3. Invece per un numero minore di 1
la caratteristica è negativa ed è data dal numero di zeri che precedono la prima cifra significativa.
Ad esempio la caratteristica del numero 0,0705 con due zeri prima della cifra sette è -2. Invece
tutte le mantisse, di cui esistono apposite tabelle, sono positive. Esistono due modi diversi, fra di
loro equivalenti, per scrivere i numeri di logaritmi minori di 1.
a)
il logaritmo è la somma della caratteristica con il segno negativo posto su esso e della
mantissa positiva. Ad esempio log 0,0705 è: caratteristica + mantissa = 2 + 0,8482 = 2,8482 . In
questo logaritmo solo la caratteristica è negativa.
b)
Oppure il logaritmo è il risultato della seguente somma algebrica: -2+0,8482 = -1,1518. Nel
caso b) il logaritmo è un numero negativo. Facciamo altri esempi:
Numero
0,0025
Caratteristica
-3
Mantissa
0,3979
Logaritmo
250
0,001
0,1
10
63,15
0,6315
+2
-3
-1
+1
+1
-1
0,3979
0,000
0,0000
0,0000
0,8004
0,8004
2,3979
-3
-1
+1
1,8004
3,3979 oppure -2,60206
1,8004 oppure -0,1996
Dato il logaritmo di un numero a base 10, è possibile risalire al numero corrispondente
detto: antilogaritmo. Ad esempio il logaritmo di un numero sia 4,39794. Poiché alla mantissa:
0,39794 corrisponde il numero 25 e poiché la caratteristica è 4, sicuramente la parte intera prima
della virgola avrà cinque cifre. Quindi antilogaritmo 4,39794 = 25000,000. Analogamente
antilogaritmo 0,39794 con la stessa mantissa sarà: 2,500000. Prima della virgola cҋè una sola cifra.
Analogamente antilogaritmo 1,89794 = 25,0000. Prima della virgola vi sono due cifre.
Analogamente antilogaritmo 2,89794 = 0,025000 . Prima della virgola vi sono due zeri.
Analogamente antilogaritmo 1,89794 = 0,25000 . Se il logaritmo è negativo occorre trasformarlo
nella forma equivalente. Ad esempio antilogaritmo -3= antilogaritmo 3,00000 . Poiché alla
mantissa zero corrisponde il numero 1, si ottiene : antilogaritmo 3,00000 = 0,001= 10-3 . Qualora
la mantissa è diversa da zero si procede nel seguente modo: ad esempio antilogaritmo -2,60206.
Occorre trasformarlo in una somma algebrica formata da un numero negativo di unҋunità superiore
a 2 cioè -3 e dalla mantissa positiva che si calcola dal complemento a nove delle seguenti cifre: 60-2-0 e dal complemento a dieci dellҋultima cifra 6. Quindi la mantissa è: 0,39794. La somma
algebrica è: -3+0,3994= 3,39794 . Consultando le tabelle risulta che alla mantissa: 0,39794
corrisponde il numero 25. Quindi antilogaritmo 3,39794 = 0,0025. Analogamente al logaritmo
negativo -0,1996 corrisponde il logaritmo equivalente: 1,8004 . Poiché consultando le tabelle delle
mantisse risulta che alla mantissa 0,8004 corrisponde il numero 6315. Si ottiene: antilogaritmo 0,1996= 1,8004 = 0,6315 . Si fa presente che, in mancanza di tabelle per mantisse, se ciò è lecito,
risulta comodo e veloce utilizzare una calcolatrice scientifica tascabile molto diffusa in commercio.
Con essa è possibile calcolare anche lҋantilogaritmo.
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