POF anno scolastico 2014-2015

a.s. 2014 /2015
“L’innovazione e l’intuizione fioriscono quando
le nostre menti si trovano in una condizione
di maggiore apertura.”
Daniel Goleman
Via Roma, 16 – 98044 San Filippo del Mela (ME)
 090/932296  090/932296
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PARTE PRIMA : struttura organizzativo-gestionale della scuola - POF: linee generali
2
Premessa - Analisi dei bisogni, finalità della scuola
3
Contesto socio-economico e culturale
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Organizzazione della scuola
10
Organi Collegiali
11
Incarichi di staff del Dirigente Scolastico
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Risorse umane interne
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Risorse Materiali Interne: strutture- risorse-quadri orario settimanale del Curricolo
d’Istituto (infanzia - primaria -secondaria di I grado) - Risorse esterne
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Rapporto Scuola-Famiglia
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Parte Seconda: Progettazione educativo-didattica
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Articolazione dell’offerta formativa: Scuola dell’Infanzia e Scuola
del Primo Ciclo
34
Scuola Primaria
41
Scuola Secondaria di I grado
55
BES e Scuola/Piano annuale dell’inclusione
76
Valutazione di sistema e autovalutazione d’istituto
87
Progetti d’Istituto curriculari ed extracurriculari
88
F.to Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Venera Calderone
In allegato:
Piano Annuale delle Attività
Carta dei servizi
Regolamento di Istituto
Progettazioni
Patto di corresponsabilità
1
Parte Prima
Struttura Organizzativo-Gestionale
: linee generali
La legge 28 marzo 2003 n.53 e, in particolare, il decreto legislativo n.59 del 19 febbraio 2004 attuativo per le
scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, costituito dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di
primo grado, hanno conferito nuovi strumenti di flessibilità alle scuole autonome: l’elaborazione annuale dei
PIANI dell’OFFERTA FORMATIVA permette alle Istituzioni Scolastiche di dotarsi di percorsi formativi
individualizzati e caratterizzanti (i piani di studio personalizzati) che, pur aderendo agli obiettivi generali ed
educativi definiti a livello nazionale, raccolgono e rispondono alle esigente del contesto culturale, sociale ed
economico in cui le scuole operano.
Il Piano dell’Offerta Formativa
è il documento attraverso il quale la scuola illustra le linee distintive dell’Istituto, l’ispirazione culturalepedagogica che lo muove, la progettazione curriculare, ed extracurriculare, didattica ed organizzativa delle
sue attività. È discusso e approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, fatto salvo il rispetto
delle competenze reciproche.
È un documento dinamico costituito da tre parti:
la prima parte analizza il contesto socio-culturale in cui la scuola opera, la seconda
espone le caratteristiche principali dell’Istituto dal punto di vista culturale, educativo e pedagogico, la
terza infine delinea i progetti che annualmente vengono attivati sulla base delle risorse e delle
necessità degli utenti.
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PREMESSA – analisi dei bisogni e finalità della scuola
dagli
ANNALI
della pubblica Istruzione
NUMERO SPECIALE
2012
Indicazioni nazionali
per il curricolo
della scuola dell’infanzia
e del primo ciclo d’istruzione
La scuola nel nuovo scenario: I molteplici cambiamenti della società fanno sì che l’apprendimento scolastico
rappresenti solo una delle tante esperienze di formazione; i diversi ma anche contradditori stimoli culturali
presenti negli ambienti in cui la scuola è immersa permettono ai bambini e gli adolescenti di vivere e
acquisire competenze specifiche spesso senza alcun bisogno dei contesti scolastici. Proprio per questo la
scuola non può rinunciare al suo necessario compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso
alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di
caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti.
La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e «il saper stare al
mondo».
Ogni specifico territorio costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni,
tensioni, convivenze globali, in un tessuto di legami continui e imprescindibili.
Ogni singola persona, nella sua esperienza di vita, deve tener conto di sempre maggiori ed eterogenee
informazioni e si confronta con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo
studente interagisce con culture diverse, senza tuttavia possedere adeguati strumenti per comprenderle e
metterle in relazione con la propria.
Alla scuola il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e
aperta.
La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della
Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede , l’impegno dei docenti e
di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì
la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per
far sì che ognuno possa «svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una
funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società» (articolo 4 della Costituzione).
In questa situazione di grande ricchezza formativa sono presenti, al contempo, vecchie e nuove forme di
emarginazione culturale e di analfabetismo che rischiano di impedire a molti l’esercizio di una piena
cittadinanza.
La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità ma non va
ricondotta a un semplice aumento dei mezzi implicati nell’apprendimento.
Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme
attraverso risorse in continua evoluzione.
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Dunque il «fare scuola» oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di
apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale.
Ma significa anche curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili per un uso
consapevole del sapere e per rendere effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita.
Anche le relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno rapidamente cambiando. Ogni persona
si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e
persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per
questo l’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche
e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale,
affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali,
presenti e futuri.
Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati
per individui medi, non sono più adeguate.
Al contrario, la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni
personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno.
In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche:
 offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e
dei linguaggi culturali di
base;
 far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le
informazioni;
 promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da
bussola negli itinerari personali;
 favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di
saperi a partire da concreti bisogni formativi.
Centralità della persona
Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo
percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.
In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per
individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno
alla ricerca di orizzonti di significato.
È altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali
di apprendimento e di crescita di ogni studente.
Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami
cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti, alla creazione di condizioni che
favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli
adolescenti a un progetto educativo condiviso.
In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le
mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle
conoscenze e dei loro oggetti, elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti
naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare.
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Per una nuova cittadinanza
La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale.
La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco
della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori
extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.
L’obiettivo però non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue
esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e positive, quale risultato di
un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive.
La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori in un rapporto
costante nel riconoscimento e nel rispetto dei reciproci ruoli e che si supportino nelle comuni finalità
educative.
La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, utilizzando gli strumenti forniti
dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire
il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali allo scopo di favorire una stretta
connessione di ogni scuola con il suo territorio e di promuovere la condivisione di quei valori che fanno
sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria.
La scuola affianca al compito «dell’insegnare ad apprendere» quello «dell’insegnare a essere».
L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente.
La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno
impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna
crearla continuamente insieme.
Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di
collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale.
La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione
nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca
che in passato.
Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo necessario promuovere la conoscenza e la
trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: senza una profonda memoria e condivisione delle
radici storiche non si possono realizzare appieno le possibilità del presente
A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale
La scuola deve inoltre formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del
mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e l’umanità tutta intera non possono
essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali tradizionali; è necessario che la scuola aiuti i ragazzi a
mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della storia
europea e della storia dell’umanità.
La scuola è luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.
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Per un nuovo umanesimo
Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e del pianeta oggi devono essere intese
in un duplice senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni
persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità.
La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti,
in tutte le fasi della loro formazione.
A questo scopo il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante
informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e,
contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni.
È quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di
delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.
In tale prospettiva, la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi, oggi prioritari:
– insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva complessa,
volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d’insieme;
– promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei
problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle
scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e
di agire in un mondo in continuo cambiamento;
– diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il degrado ambientale,
il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l’incontro e
il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita) possono essere
affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra
le culture.
Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle prime fasi della formazione degli alunni.
L’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono infatti
altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto
oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali.
Nel contempo, lo studio dei contesti storici, sociali, culturali nei quali si sono sviluppate le conoscenze è
condizione di una loro piena comprensione. Inoltre, le esperienze personali che i bambini e gli adolescenti
hanno degli aspetti a loro prossimi della natura, della cultura, della società e della storia sono una via di
accesso importante per la sensibilizzazione ai problemi più generali e per la conoscenza di orizzonti più estesi
nello spazio e nel tempo.
Scuola, Costituzione, Europa
Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo
sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della
tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle
diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.
La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione
della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i
cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a
rimuovere «gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese» (articolo 3).
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L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispetto
dei diversi ruoli e ambiti educativi, nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di
ciascuno (articolo 2).
L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia
funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole elaborano il proprio curricolo esercitando così una parte
decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di
accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte
le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del
processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le
discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di
valutazione e controllo del servizio stesso.
Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi
traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di
esperienza. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di
sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica
(decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010).
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio
dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella
madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito
di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale.
L’impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi età, indipendentemente dalle
caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale, non implica da parte degli Stati aderenti all’Unione
europea l’adozione di ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno stesso modello. Al contrario,
la diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, così come le differenze storiche e
culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze generali, favoriscono l’espressione di una
pluralità di modi di sviluppare e realizzare tali competenze.
Profilo dello studente
La storia della scuola italiana, caratterizzata da un approccio pedagogico e antropologico che cura la centralità
della persona che apprende, assegna alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione un ruolo
preminente in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. Entro tale
ispirazione la scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di
attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. Al tempo stesso la scuola italiana
ha imparato a riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi che avvengono fuori dalle sue mura, nei
molteplici ambienti di vita in cui i bambini e i ragazzi crescono e attraverso nuovi media, in costante
evoluzione, ai quali essi pure partecipano in modi diversificati e creativi.
La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d’infanzia, primaria e secondaria di
primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini
dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti
apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante.
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L’Istituto Comprensivo di San Filippo del Mela nasce il 1° settembre 2000 come aggregazione delle
precedenti istituzioni Circolo didattico e Scuola media di San Filippo del Mela, a seguito del conferimento della
personalità giuridica e dell’autonomia a tutte le istituzioni scolastiche dimensionate a decorrere da quella
data. Comprende i seguenti plessi:
Scuola dell’infanzia
S. Filippo- Serro
Via G.Matteotti
98044 S.Filippo del Mela
tel/fax 090-930509
Scuola dell’infanzia
Fraz. Corriolo
Via F. Di Paola
98044 S.Filippo del Mela
tel 090-932228
Scuola dell’infanzia
Fraz. Cattafi
Via Borgo Verga
98044 S.Filippo del Mela
tel 090-930510
Scuola primaria
“S.Filippo Centro”
Piazzale Pertini
98044 S. Filippo del Mela
tel/fax 090-932020
Scuola primaria “Salvo
d’Acquisto” Fraz.Olivarella
ospitata al pianterreno del
plesso di S.Filippo Centro
tel/fax 090-932020
Scuola primaria
“ Giovanni Verga”
Fraz.Corriolo
Via Nazionale Corriolo
98044 S. Filippo del Mela
tel/fax 090-932162
Scuola primaria
“E. De Filippo”
Fraz. Archi
Via Nazionale Archi
98044 S.Filippo del Mela
tel/fax 090-9384952
Scuola primaria
“Nicola Mastroeni”
Fraz.Cattafi
Via Palmiro Togliatti
98044 S.Filippo del Mela
tel/fax 090-930123
Scuola Secondaria
di I Grado
“E. Fermi”
Piazza G. Casola
98044 S.Filippo del Mela
tel/fax 090-9391544
Alunni scuola
infanzia
Alunni scuola
primaria
Alunni scuola
secondaria
203
110 maschi
93 femmine
357
190 maschi
167 femmine
205
107 maschi
98 femmine
per un totale di 765 alunni
La presenza dei tre gradi di scuola favorisce il raccordo e la continuità educativa e
garantisce l’unitarietà di intenti e interventi.
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CONTESTO SOCIO – ECONOMICO E CULTURALE
Il nostro Istituto è formato da tutte le scuole statali di infanzia, primaria e secondaria di I grado che
operano nel Comune di San Filippo del Mela. Il territorio comunale è caratterizzato da una struttura
topografica piuttosto articolata: situato al limite della Piana di Milazzo, comprende le frazioni di Olivarella,
Corriolo, Archi e Cattafi e si estende, in parte, lungo la fascia pianeggiante del Comune e, in parte,
nell’entroterra collinare. Conta una popolazione complessiva di circa 7.500 abitanti.
Recentemente le zone pianeggianti di Olivarella e Corriolo hanno registrato un discreto incremento
demografico dovuto ad un fenomeno di microurbanizzazione e alla presenza di stranieri immigrati
provenienti in particolare da Paesi arabi. È, questo, un fenomeno che evidenzia la capacità attrattiva della
zona grazie alla facilità di collegamento con la zona industriale e commerciale del vicino Comune di Milazzo e
con i centri tra i più importanti della provincia di Messina.
Sia il paese di S. Filippo del Mela che le sue frazioni sono depositari di patrimoni paesaggistici, di
culture e tradizioni che necessitano di riscoperta, salvaguardia e valorizzazione, in quanto, in seguito allo
sviluppo di una economia a struttura industriale e commerciale, il territorio ha perso rapidamente la sua
fisionomia originaria, essenzialmente contadina ed artigiana.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di centri commerciali e di impianti industriali quali la
R M di Milazzo, la centrale elettrica Edipower di Archi… che hanno determinato l’insorgere di fenomeni
quali l’ inquinamento ambientale ma che evidenziano nel contempo una forte capacità di assorbire
manodopera locale.
La struttura sociale della popolazione è eterogenea caratterizzata dalla presenza di occupati nel
terziario, professionisti, piccoli imprenditori, commercianti, operai, artigiani. Una buona parte della
popolazione trova impiego nei grandi centri commerciali o nelle catene distributive dei supermercati. Ma
negli ultimi anni, anche nella realtà locale, si registra la presenza del fenomeno nazionale della
disoccupazione.
Costante è lo scambio di flussi economici e sociali con gli altri Comuni della Valle del Mela e con tutti i
Comuni dell’hinterland di riferimento.
Nel territorio comunale si registra una carenza di luoghi d’incontro st i m o l an t i come teatri o sale
cinema, anche se l’attività sportiva svolta dalle associazioni locali si pone come valida opportunità di
aggregazione e di formazione, a cui si aggiunge l’opera degli oratori parrocchiali, caratterizzati dalla forte
presenza del volontariato cattolico. Le ulteriori opportunità formative che il territorio offre non sono molte e
vengono gestite in regime di mercato dalle varie associazioni teatrali, musicali, ludiche, all’interno delle quali
personale esperto esercita la propria professione.
Lo sviluppo economico registrato negli ultimi due decenni ha portato tangibili miglioramenti in
termini di “stile di vita” ma, accanto a questi, è stata rilevata l’insorgenza di alcune problematiche socioambientali che influenzano, in parte, le giovani generazioni.
La scuola, pertanto, intrattiene costanti rapporti di collaborazione con EE.LL., Enti, Istituzioni e con le
numerose Associazioni presenti sul territorio, al fine di applicare concretamente il principio della
“comunità educante” e favorire la definizione di un reale “curriculum locale” che contribuisca ad arricchire la
formazione degli alunni fornendo loro opportunità formative varie e diversificate.
L’attenzione dell’Ente locale nei confronti della scuola è andata nel corso degli anni progressivamente
aumentando, essendo cresciuta negli Amministratori la consapevolezza dell’importanza che tale Istituzione ha
per l’aggregazione del tessuto sociale. E’ diventato, pertanto, notevole l’impegno delle Amministrazioni Locali
nell’ organizzare un servizio di Scuola-bus in grado di raggiungere anche le frazioni più disagiate e lontane,
garantire un servizio mensa di buon livello, l’assistenza alla persona e agli alunni disabili, intervenire
sull’edilizia scolastica per la messa a norma e la messa in sicurezza delle strutture, per la manutenzione
ordinaria e straordinaria…
9
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
Dirigente Scolastico
Prof.ssa
Venera Calderone
Direttore S.G.A.
Caterina Patti
Consiglio
d’Istituto
Assistenti
amministrativi
Collaboratori
scolastici
1°COLLABORATORE
2° COLLABORATORE
Ins. VITA CALDERONE
Prof.ssa IRENE D’AMURI
Responsabili di Plesso
/Loro Sostituti
COLLEGIO DOCENTI
Consigli di classe
Giunta
Esecutiva
F. S.
P.O.F. e INVALSI
Funzioni Strumentali
Area 1 2 3
Coordinatore Scuola
dell’Infanzia
F. S.
Prevenzione e gestione
del disagio e della
dispersione scolastica
Consigli di
Interclasse
RSPP
Responsabile Del
Servizio Di Prevenzione
E Protezione
Servizio Di Prevenzione e
Protezione
Consigli di
Intersezione
F. S. (TIC)
Tecnologia
dell’informazione e
della comunicazione
Dipartimenti
Disciplinari
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ORGANI COLLEGIALI - istituiti allo scopo di favorire la collaborazione tra famiglie e docenti in merito alle
scelte educative, amministrative e gestionali adottate della scuola:
Collegio Docenti: composto dal Dirigente Scolastico (Presidente) e da tutti i docenti
dell’ Istituto Comprensivo (membri di diritto)
Consiglio di Istituto:
composto dal Dirigente Scolastico, da n°8 docenti, n°8 genitori e n°2 personale A.T.A. Dura
in carica tre anni. Si riunisce almeno cinque volte durante l’anno scolastico.
E’ lo strumento che garantisce la partecipazione democratica al processo di attuazione
dell’autonomia scolastica e all’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
Calderone Venera
Caragliano Francesco
Rando Antonia Maria
D’Amico Angela
Ragno Giuseppa
Maffei Vincenza
Di Bella Elisa Anna
Pizzurro Giuseppa
Nastasi Carmelo
Cambria Domenica
De Mariano Mariangela
Andaloro Barbara
Sgrò Giuseppe
Chirico Lidia
Conti Gallenti Maria Rosa
Salvia Lorenzo
Puglisi Salvatore
Borgia Giuseppe
Giunta Santo
Dirigente Scolastico - membro di diritto
Genitore
Presidente
Docente
Segretaria
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Genitore
Genitore
Genitore
Genitore
Genitore
Genitore
Genitore
Componente A.T.A.
Componente A.T.A.
Giunta esecutiva:
Calderone Venera
Presidente della Giunta - Dirigente Scolastico (membro di
diritto)
Patti Caterina
Segretario della Giunta - DSGA (membro di diritto)
Maffei Vincenza
Salvia Lorenzo
Caragliano Francesco
Componente docenti
Componente genitori
Componente genitori
Borgia Giuseppe
Componente personale ATA
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Consiglio di Classe: composto dagli Insegnanti della classe (componente tecnica) e dai genitori
rappresentanti di Classe.
Al Consiglio di classe, con la sola presenza dei docenti,
spetta il coordinamento dell’attività educativo-didattica e interdisciplinare,
la valutazione periodica e finale degli alunni.
Al Consiglio di classe, con la presenza della componente genitori (membri elettivi), spetta l’analisi
dell’andamento didattico-disciplinare, la formulazione di proposte da inoltrare al Collegio dei
docenti in merito all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione e la
sottoscrizione della scelta dei libri di testo; ha infine il compito di agevolare e rafforzare i rapporti
di collaborazione tra docenti, genitori, alunni.
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STAFF: COLLABORATORI DIRIGENTE SCOLASTICO
DOCENTE 1° COLLABORATORE del Dirigente Scolastico: Ins. Vita Calderone
L’incarico prevede il conferimento di delega per lo svolgimento dei seguenti compiti gestionali ed
organizzativi:
1. Sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza e/o impedimento.
2. Collaborazione e supporto al Dirigente Scolastico nell’organizzazione, coordinamento e gestione
dell’Istituto (in particolare predisposizione circolari interne; predisposizione orario provvisorio e definitivo
delle lezioni in base alle direttive del Dirigente scolastico e dei criteri deliberati dagli OO.CC. competenti;
controllo dei piani di vigilanza alunni della scuola primaria e dell’infanzia; coordinamento commissione
Autovalutazione d’Istituto e commissione intercultura e accoglienza alunni stranieri; organizzazione delle
operazioni di elezioni scolastiche e degli scrutini).
3. Coordinamento delle attività dei plessi sia in rapporto al Dirigente Scolastico che alla Segreteria, e con
l’Ente Locale per quanto riguarda trasporto, mensa, adeguamento orari di ingresso e di uscita degli
alunni, richiesta lavori manutentivi, gestione emergenze.
4. Delega alla firma di atti riferiti agli alunni.
5. Coordinamento dell’utilizzo degli spazi, del materiale didattico e delle attrezzature dell’Istituto.
6. Controllo e smistamento posta in uscita destinata ai vari plessi, verbali e circolari.
7. Gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza dell’Istituto.
8. Coordinamento Piano uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione.
9. Predisposizione PAA a livello di istituto nelle linee generali e in particolare per la scuola primaria.
10. Predisposizione con D.S. ordini del giorno collegi e riunioni varie.
11. Componente del Comitato scientifico didattico e predisposizione materiali vari per riunioni.
12. Organizzazione prove Invalsi (se da svolgere) in collaborazione con la Referente di Istituto.
13. Collaborazione nell’organizzazione e gestione dei monitoraggi, verifica e valutazione progetti e attività
inseriti nel POF.
14. Coordinamento e collaborazione con tutti i componenti dello Staff di direzione;
15. Attuazione di interventi educativi nei confronti degli alunni;
16. Controllo e riordino dei verbali dei plessi della scuola primaria;
17. Raccolta e cura della documentazione (programmazioni, relazioni, registri…) dei plessi della scuola
dell’infanzia e primaria;
18. Favorire scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, per condividere percorsi educativi e didattici
all'insegna della continuità;
19. Prendere e mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini di scuola (scuole
Infanzia/Primarie dell'Istituto; scuole Infanzia parrocchiali e comunali del territorio; scuole Secondarie di
1° grado dell'Istituto)
20. Tenere i contatti con gli insegnanti nel passaggio d'informazioni tra un ordine di scuola e l'altro
21. Prendere e mantenere i contatti con le altre Funzioni Strumentali e i referenti Progetto Continuità delle
scuole Primarie degli altri plessi
22. Tenere i contatti con Enti ed Associazioni educative al fine di conoscere e rendere partecipi i colleghi
circa iniziative educative inerenti i tre ordini di scuola
23. OPEN DAY
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DOCENTE 2° COLLABORATORE del Dirigente Scolastico: Prof.essa Irene D’Amuri
L’incarico prevede il conferimento di delega per lo svolgimento dei seguenti compiti gestionali ed organizzativi:
1. Sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza e/o impedimento contemporanea anche del 1°
collaboratore.
2. Predisposizione con D.S. ordini del giorno collegi e riunioni varie.
3. Verbalizza le riunioni del Collegio Docenti.
4. Delega alla firma di atti riferiti agli alunni.
5. Gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza dell’Istituto.
6. Controllo e smistamento posta in uscita destinata ai vari plessi, verbali e circolari.
7. Controllo e riordino dei verbali dei plessi della scuola dell’infanzia e primaria;
8. Raccolta, e riordino per l’archiviazione agli atti, della documentazione (programmazioni,relazioni,
registri…) dei plessi della scuola dell’infanzia e primaria;
9. D’intesa con il dirigente scolastico e il docente primo collaboratore:
- collaborazione e supporto nell’organizzazione, coordinamento e gestione dell’Istituto (in particolare
predisposizione circolari interne; predisposizione orario provvisorio e definitivo delle lezioni in base alle
direttive del Dirigente scolastico e dei criteri deliberati degli OO.CC. competenti; controllo dei piani di
vigilanza alunni della scuola primaria e dell’infanzia; coordinamento commissione Autovalutazione d’Istituto
e commissione intercultura e accoglienza alunni stranieri; organizzazione delle operazioni di elezioni
scolastiche e degli scrutini);
- coordinamento delle attività dei plessi sia in rapporto al Dirigente Scolastico che alla Segreteria, e con l’Ente
Locale per quanto riguarda trasporto, mensa, adeguamento orari di ingresso e di uscita degli alunni, richiesta
lavori manutentivi, gestione emergenze;
- coordinamento dell’utilizzo degli spazi, del materiale didattico e delle attrezzature dell’Istituto;
- predisposizione PAA a livello di istituto nelle linee generali e in particolare per la scuola dell’infanzia e
primaria, coordinandosi con il docente preposto della scuola secondaria di I grado;
- componente del Comitato scientifico didattico e predisposizione materiali vari per riunioni;
- organizzazione prove Invalsi (se da svolgere) in collaborazione con la Referente di Istituto;
- collaborazione nell’organizzazione e gestione dei monitoraggi, verifica e valutazione progetti e attività
inseriti nel POF;
- interazione e collaborazione con i coordinatori, le funzioni strumentali al POF e i responsabili delle varie
attività;
- attuazione di interventi educativi nei confronti degli alunni;
24. Favorire scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, per condividere percorsi educativi e didattici
all'insegna della continuità;
25. Prendere e mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini di scuola (scuole Infanzia/Primarie
dell'Istituto; scuole Infanzia parrocchiali e comunali del territorio; scuole Secondarie di 1° grado dell'Istituto)
26. Tenere i contatti con gli insegnanti nel passaggio d'informazioni tra un ordine di scuola e l'altro;
27. Prendere e mantenere i contatti con le altre Funzioni Strumentali;
28. Tenere i contatti con Enti ed Associazioni educative al fine di conoscere e rendere partecipi i colleghi circa
iniziative educative inerenti i tre ordini di scuola;
29. OPEN DAY
14
FUNZIONI STRUMENTALI
Le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa sono attribuite allo scopo di facilitare e migliorare
la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola con riferimento alle necessità dell’Istituto, la
realizzazione e la gestione del piano dell' offerta formativa dell'istituto e la realizzazione di progetti formativi
d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola - (art.28 del CCNL 26-5-1999)
L’incarico delle Funzioni Strumentali è annuale e la scelta compete al Collegio dei Docenti. I docenti
nominati nell’anno scolastico in corso avranno il compito di:
- ““POF - InValSi“
AREA 1
Ins. Maria Rotuletti - Primaria  Revisionare ed aggiornare il Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto, sia nel formato integrale che
ridotto (ad uso dei genitori degli alunni futuri iscritti)
 Coordinare e gestire la progettazione curricolare ed extracurricolare (in particolare rappresentazioni
teatrali, cortometraggio ed incontro con l’autore)
 Coordinare l'attività di formazione
 Coordinare i rapporti tra la scuola e le famiglie
 Organizzare la somministrazione delle prove InValSi nei plessi
 Coordinare le azioni di autovalutazione d'Istituto
 Mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini di scuola per favorire scambi tra
docenti, per condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità
 Tenere i contatti con gli insegnanti nel passaggio d'informazioni tra un ordine di scuola e l'altro
 Prendere e mantenere i contatti con le altre funzioni strumentali
 Tenere i contatti con Enti ed Associazioni Educative al fine di conoscere e rendere partecipi i colleghi
circa iniziative educative inerenti i tre ordini di scuola.
AREA 2 : “ PREVENZIONE E GESTIONE DEL DISAGIO E DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA (GRUPPO DI LAVORO
PER L’INCLUSIONE GLI)”
Ins. Anna Milone - Primaria
Prof.essa Lucia Salvia – Secondaria I grado
• Convocare, presiedere le riunioni del GLH e coordinarne l’attività, confrontarsi con i vari docenti di
sostegno, con il rappresentante dei genitori e partecipare ai vari progetti in itinere
• Tenere i contatti con gli altri Enti esterni all’Istituto allo scopo di decidere le varie date per la
redazione dei PEI
• Collaborare con la pedagogista
• Coordinare le attività degli insegnanti di sostegno
• Partecipare ad eventuali corsi di aggiornamento, convegni e manifestazioni
• Pianificare le richieste di educatori per l'anno scolastico successivo, in base ai nuovi casi che si
presentano
• Coordinare l'attività di formazione sulla disabilità
• Censire i casi di DSA presenti nell'Istituto Comprensivo
• Verificare le certificazioni
• Verificare la stesura dei PEI (Piano Educativo Individualizzato)
• Stendere il protocollo di accoglienza
• Stendere i PDP (Piani Didattici Personalizzati)
• Informare in merito agli interventi compensativi
• Informare in merito alle misure dispensative
• Predisporre incontri con le famiglie
• Predisporre incontri con gli insegnanti coinvolti
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AREA 3: “TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (TIC)”
Ins. Francesca Mento – Primaria
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Tenere costantemente aggiornato ed integrare il portale web d’Istituto
Agevolare tramite il portale la diffusione delle informazioni/notizie sulla scuola ai genitori e agli enti
territoriali e snellire le procedure di comunicazione tra segreteria e personale docente
Raccogliere le richieste di collaborazione provenienti dalle altre Funzioni Strumentali, Commissioni
d’Istituto, dai singoli docenti e dalla segreteria
Collaborare con la Presidenza e la Segreteria
Fornire un supporto all’attività didattica dei docenti
Avviare l’informatizzazione di alcuni servizi: pagella elettronica, registro dei docenti elettronico
Predisporre e proporre forme di aggiornamento ai colleghi
Partecipare ad eventuali iniziative in merito all’utilizzo delle TIC nella scuola
Supervisionare la gestione del laboratori di informatica presenti nei vari plessi.
Supervisionare la condivisione dei materiali didattici multimediali presenti nell'Istituto per un migliore
utilizzo delle risorse
Archiviare ed eventualmente pubblicare sul sito (a richiesta degli insegnanti) materiale didattico
significativo
prodotto dagli alunni
Gestione di tutta la rete hardware e del server dell'istituto
Verifica del funzionamento di tutte le macchine ed accessori presenti nell’istituto presenti nell'istituto;
Sostituzione ove necessario di parti hardware;
Installazione di software di sistema e applicativi ove necessario
Assistere l'informatizzazione delle procedure delle fasi di scrutinio dei consigli di classe
COORDINATORE SCUOLA DELL’INFANZIA
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Ins.Dora Crisafulli - Infanzia
Partecipa alle riunioni di staff di direzione come referente di tutte le scuole dell’infanzia
Promuove iniziative didattiche, socio-educative, etc.
Cura l’aggiornamento della programmazione educativo-didattica della scuola dell’infanzia in
collaborazione con la FS dell’Area POF.
Predispone tutte le circolari specifiche per la Scuola dell’Infanzia (assemblee di inizio d’anno, consigli
di intersezione, iniziative didattiche varie …), previo accordo con i responsabili di plesso di tutte le
scuole dell’infanzia.
Pianifica tutte le iniziative didattiche e socio-culturali programmate, in collaborazione con i
responsabili di plesso.
Interagisce con le FFSS e con i Collaboratori del DS durante l’iter organizzativo di tutte le iniziative
culturali da realizzare.
Mantiene i contatti con gli insegnanti referenti dei due ordini di scuola (infanzia – primaria) per
favorire scambi tra docenti, per condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità
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RESPONSABILE / SOSTITUTO DI PLESSO – SCUOLA DELL’ INFANZIA
COMPITI
1. coordinamento e gestione delle attività del plesso;
2. disposizione delle sostituzioni dei colleghi assenti su apposito registro - secondo criteri di efficienza ed
equità - per permessi brevi e assenze, e dei recuperi, nel rispetto della normativa vigente;
3. gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza del plesso e cura dei rapporti con i genitori per
quanto riguarda l’organizzazione funzionale del plesso (sospensione attività, assemblee, sciopero,
autorizzazione ingressi in ritardo/uscite anticipate e permessi speciali-alunni; rispetto delle regole di
comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto);
4. cura dei rapporti periodici con il dirigente scolastico e con la Segreteria, assicurando l’informazione su
ogni aspetto di rilievo riguardante l’attività didattica e l’assetto organizzativo;
5. smistamento e controllo presa visione posta, verbali e circolari in entrata nel plesso;
6. controllo regolarità delle presenze del personale scolastico (rispetto dell’orario di servizio; regolare
apposizione firme di presenza; regolare presenza con gli alunni nei locali e nelle aule, come da quadro
orario settimanale e/o altra programmazione autorizzata; applicazione e rispetto delle regole di
comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto);
7. predisposizione e controllo regolarità della gestione dei piani di vigilanza degli alunni ( piano di
suddivisione alunni in casi di assenza del personale e in situazioni di emergenza, piano di ingresso
graduale nell’edificio , piano cambi d’ora, ricreazione …);
8. collaborazione organizzazione prove Invalsi in collaborazione col Referente di Istituto- scuola Primaria
(se da effettuare);
9. gestione delle procedure elettorali nel plesso;
10. predisposizione orari di utilizzo spazi comuni;
11. cura del plesso perché ne siano rispettati gli ambienti e le strutture, interagendo opportunamente con
il direttore SGA e con il personale A.T.A.;
12. gestione fruibilità dei sussidi, materiali didattici e multimediali comuni;
13. ricognizione di attrezzature, sussidi, arredi, materiali di facile consumo e, sulla base della stessa,
avanzamento di proposte in ordine ad eventuali acquisti, e pareri su riparazioni e discarico;
14. raccolta dei materiali didattici da archiviare;
15. responsabile di plesso del Servizio di protezione e prevenzione, preposto: a) alla rilevazione e alla
segnalazione al dirigente scolastico di eventuali problemi, disservizi, rischi o esigenze in ordine alla
sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro; b) al controllo nel plesso dell’applicazione delle misure
preventive di sicurezza predisposte; c) alla organizzazione e al controllo delle operazioni di
evacuazione dall’edificio;
16. responsabile della vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo;
17. responsabile della redazione, a fine anno scolastico, di una relazione sull’attività svolta.
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RESPONSABILE/ SOSTITUTO DI PLESSO - SCUOLA PRIMARIA
COMPITI
1. coordinamento e gestione delle attività del plesso;
2. disposizione delle sostituzioni dei colleghi assenti su apposito registro - secondo criteri di efficienza ed
equità - per permessi brevi e assenze, e dei recuperi, nel rispetto della normativa vigente;
3. gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza del plesso e cura dei rapporti con i genitori per
quanto riguarda l’organizzazione funzionale del plesso (sospensione attività, assemblee, sciopero,
autorizzazione ingressi in ritardo/uscite anticipate e permessi speciali-alunni; rispetto delle regole di
comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto);
4. cura dei rapporti periodici con il dirigente scolastico e con la Segreteria, assicurando l’informazione su
ogni aspetto di rilievo riguardante l’attività didattica e l’assetto organizzativo;
5. smistamento e controllo presa visione posta, verbali e circolari in entrata nel plesso;
6. controllo regolarità delle presenze del personale scolastico (rispetto dell’orario di servizio; regolare
apposizione firme di presenza; regolare presenza con gli alunni nei locali e nelle aule, come da quadro
orario settimanale e/o altra programmazione autorizzata; applicazione e rispetto delle regole di
comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto);
7. predisposizione e controllo regolarità della gestione dei piani di vigilanza degli alunni ( piano di
suddivisione alunni in casi di assenza del personale e in situazioni di emergenza, piano di ingresso
graduale nell’edificio , piano cambi d’ora, ricreazione …);
8. collaborazione organizzazione prove Invalsi in collaborazione col Referente di Istituto- scuola Primaria
(se da effettuare);
9. gestione delle procedure elettorali nel plesso;
10. predisposizione orari di utilizzo spazi comuni;
11. cura del plesso perché ne siano rispettati gli ambienti e le strutture, interagendo opportunamente con
il direttore SGA e con il personale A.T.A.;
12. gestione fruibilità dei sussidi, materiali didattici e multimediali comuni;
13. ricognizione di attrezzature, sussidi, arredi, materiali di facile consumo e, sulla base della stessa,
avanzamento di proposte in ordine ad eventuali acquisti, e pareri su riparazioni e discarico;
14. raccolta dei materiali didattici da archiviare;
15. responsabile di plesso del Servizio di protezione e prevenzione, preposto: a) alla rilevazione e alla
segnalazione al dirigente scolastico di eventuali problemi, disservizi, rischi o esigenze in ordine alla
sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro; b) al controllo nel plesso dell’applicazione delle misure
preventive di sicurezza predisposte; c) alla organizzazione e al controllo delle operazioni di
evacuazione dall’edificio;
16. responsabile della vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo;
17. responsabile della redazione, a fine anno scolastico, di una relazione sull’attività svolta.
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RESPONSABILE / SOSTITUTO DI PLESSO - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
COMPITI
1. coordinamento e gestione delle attività del plesso;
2. predisposizione orario provvisorio e definitivo delle lezioni in base alle direttive del Dirigente scolastico e
dei criteri deliberati dagli OO.CC. competenti;
3. disposizione delle sostituzioni dei colleghi assenti su apposito registro - secondo criteri di efficienza ed
equità - per permessi brevi e assenze, e dei recuperi, nel rispetto della normativa vigente;
4. gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza del plesso e cura dei rapporti con i genitori per quanto
riguarda l’organizzazione funzionale del plesso (sospensione attività, assemblee, sciopero, autorizzazione
ingressi in ritardo/uscite anticipate e permessi speciali-alunni; rispetto delle regole di comportamento
stabilite nel Regolamento d’Istituto);
5. cura dei rapporti periodici con il dirigente scolastico e con la Segreteria, assicurando l’informazione su
ogni aspetto di rilievo riguardante l’attività didattica e l’assetto organizzativo;
6. smistamento e controllo presa visione posta, verbali e circolari in entrata nel plesso;
7. controllo regolarità delle presenze del personale scolastico (rispetto dell’orario di servizio; regolare
apposizione firme di presenza; regolare presenza con gli alunni nei locali e nelle aule, come da quadro
orario settimanale e/o altra programmazione autorizzata; applicazione e rispetto delle regole di
comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto);
8. predisposizione e controllo regolarità della gestione dei piani di vigilanza degli alunni ( piano di
suddivisione alunni in casi di assenza del personale e in situazioni di emergenza, piano di ingresso
graduale nell’edificio , piano cambi d’ora, ricreazione …);
9. collaborazione organizzazione prove Invalsi in collaborazione col Referente di Istituto- scuola Primaria (se
da effettuare);
10. gestione delle procedure elettorali nel plesso;
11. predisposizione orari di utilizzo spazi comuni;
12. cura del plesso perché ne siano rispettati gli ambienti e le strutture, interagendo opportunamente con il
direttore SGA e con il personale A.T.A.;
13. gestione fruibilità dei sussidi, materiali didattici e multimediali comuni;
14. ricognizione di attrezzature, sussidi, arredi, materiali di facile consumo e, sulla base della stessa,
avanzamento di proposte in ordine ad eventuali acquisti, e pareri su riparazioni e discarico;
15. raccolta dei materiali didattici da archiviare;
16. raccolta e riordino dei registri di classe, dei docenti, dei verbali dei C.diC., e di tutti i registri in uso ai fini
della loro archiviazione agli atti della scuola;
17. responsabile di plesso del Servizio di protezione e prevenzione, preposto: a) alla rilevazione e alla
segnalazione al dirigente scolastico e RSPP e il RLS di eventuali problemi, disservizi, rischi o esigenze in
ordine alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro; b) al controllo nel plesso dell’applicazione delle
misure preventive di sicurezza predisposte; c) alla organizzazione e al controllo delle operazioni di
evacuazione dall’edificio;
18. responsabile della vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo;
19. responsabile della redazione, a fine anno scolastico, di una relazione sull’attività svolta.
Gruppo Operativo Scuola Secondaria I Grado
Referente area H
Coordinatore docenti area H
Coordinatore dipartimenti disciplinari
Supervisore strumenti multimediali e supporto ai docenti per l'area tecnico informatica
Coordinatore area artistico-musicale e relazioni con gli Enti Esterni
Coordinatore area didattica e dipartimenti disciplinari
Coordinatore Area sportive
Referente: Sezione tecnico-manutentiva
Orientamento e continuità con la scuola primaria
Referente uscite didattiche e viaggi d'istruzione
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COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE
Compiti
1) Coordina i lavori del Consiglio di classe e lo presiede per delega del Dirigente scolastico.
2) Cura la stesura dei verbali del Consiglio e provvede alla tenuta del registro dei verbali del Consiglio.
3) Coordina le singole progettazioni curricolari ed extra-curricolari, ed il Piano educativo-didattico delle
classi e ne conserva copia, favorendo coesione, coerenza e unitarietà, sia tra i colleghi che tra gli
alunni, anche con riferimento alla progettazione educativa di Istituto;
4) Raccoglie e conserva copia della progettazione di classe e di quella individuale di ciascun docente, e ne
predispone una copia da consegnare al dirigente scolastico;
5) Si fa portavoce delle esigenze delle due componenti del Consiglio, docenti e genitori, cercando di
armonizzarle tra loro e cerca di favorire la coesione interna.
COORDINATORE DI INTERCLASSE/DOCENTE DI RIFERIMENTO – SCUOLA PRIMARIA
Compiti
1. effettua il controllo delle assenze, dei ritardi e delle note disciplinari degli studenti, primi indicatori di
situazioni con problemi;
2. informa le famiglie ed il dirigente scolastico non appena si manifestino problemi di scarso
rendimento e problemi disciplinari, e predisporre la nota informativa sulla valutazione del
comportamento dell’alunno/a;
3. verifica dell’esistenza di un equilibrato carico di lavoro a casa e di verifiche a scuola, ed
effettuazione dei controlli periodici sul “peso-zaino”, per segnalare eventuali criticità;
4. collabora con eventuali docenti tutors;
5. collabora alla stesura dei verbali dei Consigli di interclasse/intersezione;
6. innesca azioni tese a realizzare una uniformità di comportamenti dei docenti del consiglio di classe e al
rispetto delle norme comportamentali da parte degli studenti;
7. predispone la nota informativa sulla valutazione del comportamento dell’alunno/a, previa
documentazione del percorso formativo degli studenti;
8. provvede alla corretta tenuta del registro di classe
e a custodire agli Atti della scuola
comunicazioni scuola-famiglia, autorizzazioni, e/o altri documenti -se dovuto- nel rispetto delle disposizioni
sulla riservatezza.
COORDINATORE SCUOLA DELL’INFANZIA
Compiti
1. Partecipa alle riunioni di staff di direzione come referente di tutte le scuole dell’infanzia
2. Promuove iniziative didattiche, socio-educative, etc.
3. Cura l’aggiornamento della programmazione educativo-didattica della scuola dell’infanzia in
collaborazione con la FS dell’Area POF.
4. Predispone tutte le circolari specifiche per la Scuola dell’Infanzia (assemblee di inizio d’anno, consigli
di intersezione, iniziative didattiche varie …), previo accordo con i responsabili di plesso di tutte le
scuole dell’infanzia.
5. Pianifica tutte le iniziative didattiche e socio-culturali programmate, in collaborazione con i
responsabili di plesso.
6. Interagisce con le FFSS e con i Collaboratori del DS durante l’iter organizzativo di tutte le iniziative
culturali da realizzare.
7. Mantiene i contatti con gli insegnanti referenti dei due ordini di scuola (infanzia – primaria) per
favorire scambi tra docenti, per condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità
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COORDINATORE DEL CONSIGLIO di CLASSE - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Compiti
1) Coordina i lavori del Consiglio di classe e lo presiede per delega del Dirigente scolastico.
2) Collabora con il Segretario alla stesura dei verbali del C.di C.
3) Coordina le singole progettazioni curricolari ed extra-curricolari, ed il Piano educativo-didattico
della classe e ne conserva copia, favorendo coesione, coerenza e unitarietà, sia tra i colleghi che
tra gli alunni, anche con riferimento alla progettazione educativa di Istituto;
4) Raccoglie e conserva copia della progettazione di classe e di quella individuale di ciascun docente,
e ne predispone una copia anche per il docente funzione strumentale “Gestione qualità POF”.
5) Sovraintende alla stesura della relazione finale del Consiglio delle classi terze per la presentazione
agli esami conclusivi del I ciclo, precedentemente concordata con i colleghi.
6) Si preoccupa della corretta tenuta del registro di classe e del registro dei verbali del consiglio di
classe; firma i verbali delle sedute del Consiglio di classe, se previsto; controlla regolarmente le
assenze degli studenti e verifica l’esistenza di un equilibrato carico di lavoro a casa e di verifiche a
scuola, segnalando ai docenti interessati eventuali criticità.
7) Raccoglie informazioni sui livelli di apprendimento e sul comportamento dei singoli studenti
tramite frequenti contatti con gli altri docenti impegnati sulla classe: predispone la nota
informativa sulla valutazione del comportamento dell’alunno/a, previa documentazione del
percorso formativo degli studenti;
8) Informa il Dirigente scolastico ed i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe,
riferendo sui problemi rimasti insoluti.
9) Si fa portavoce delle esigenze delle due componenti del Consiglio, docenti e genitori, cercando di
armonizzarle tra loro e cerca di favorire la coesione interna.
10) Mantiene il contatto con i genitori, anche attraverso convocazioni straordinarie, fornendo loro
informazioni globali sul profitto, sull’interesse, sulla partecipazione e sul comportamento degli
alunni; fornisce, inoltre, suggerimenti specifici in collaborazione con gli altri docenti della classe.
11) Custodisce agli Atti della classe comunicazioni scuola-famiglia, autorizzazioni, e/o altri documenti se dovuto - nel rispetto delle disposizioni sulla riservatezza.
12) Cura, insieme con i rappresentanti dei genitori e con gli altri docenti della classe, la buona tenuta
dell’aula adoperandosi affinché maturi negli alunni il rispetto per gli ambienti scolastici.
13) Effettua dei controlli periodici sul “peso-zaino”.
14) All’interno della classe, costituisce il primo punto di riferimento per i nuovi insegnanti circa tutti i
problemi specifici del consiglio di classe,fatte salve le competenze del Dirigente scolastico.
DOCENTE COORDINATORE DELLE ANNUALI ATTIVITA’DEI CONSIGLI DI CLASSE
Compiti
1. Coordina /organizza le attività annuali dei docenti ( consigli, scrutini, scelta libri di testo…);
2. Collabora alla raccolta e al riordino dei registri di classe, dei docenti , dei verbali dei C.di C.,e di tutti i
registri in uso nel plesso ai fini della loro archiviazione.
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RISORSE UMANE INTERNE
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Assistenti Amministrativi
CORTESE SANTA
NAPOLI MARIA ROSARIA
RAINERI MANGIALINO CARMELA
MAIO CRISTINA
Area Contabile
Area Personale Docenti
Protocollo
Area alunni
Area assegnata
COLLABORATORI SCOLASTICI ASSEGNATI AI PLESSI
Collaboratori scolastici
UNITA’
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
PRIMARIA S. FILIPPO CENTRO-OLIVARELLA
3
PRIMARIA CORRIOLO-ARCHI-CATTAFI
SCUOLA INFANZIA CORRIOLO
3
SCUOLA INFANZIA S. FILIPPO CENTRO
4
SCUOLA INFANZIA CATTAFI
2
2
2
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RISORSE MATERIALI INTERNE: strutture, risorse, quadri orari – INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA I GRADO
SCUOLA DELL’INFANZIA DI S. FILIPPO DEL MELA-SERRO
L’edificio scolastico di S. FILIPPO DEL MELA, strutturato su un piano, comprende:
4 ampie e luminose aule con relativi ripostigli
1 aula per i docenti di sostegno
1 ampio salone con una zona refezione ed il resto destinato ad attività psicomotorie, a giochi liberi, ad
incontri con i genitori e adibito per l’allestimento di feste e drammatizzazioni che si svolgono durante
l’anno scolastico.
Servizi igienici.
2 locali cucina.
Ripostiglio-lavatoio.
Dal salone si accede ad un patio; l’intero edificio è circondato da un ampio spazio verde con alberi.
SCUOLA DELL’INFANZIA DI CORRIOLO
L’edificio scolastico di Corriolo è strutturato su di un piano e comprende:
- 3 aule di cui 1 allestita ad angoli laboratorio, attività di intersezione e spazio per le attività di sostegno.
- Un ampio e luminoso salone utilizzato per attività psicomotorie, giochi liberi e organizzati, attività di
drammatizzazione, recite e manifestazioni .
- 1 zona refettorio disimpegnata dal salone da una parete divisoria mobile.
- 1 zona spogliatoio.
- 1 stanza blindata.
- Servizi igienici per docenti e alunni.
- 1 locale cucina con ripostiglio e relativi servizi igienici.
La scuola è anche dotata di un cortile esterno circondato da alberi e piante, dotato di giochi e utilizzato anche
per attività di esplorazione e ricerca.
SCUOLA DELL’INFANZIA DI CATTAFI
La scuola dell’infanzia di Cattafi è caratterizzata da un’unica sezione.
Il plesso si presenta abbastanza spazioso e luminoso. L’entrata si affaccia ad un ampio salone dove i bambini
hanno la possibilità di vivere il tempo destinato ai giochi liberi, alle attività motorie, alla musica, ma anche al
tempo delle feste e degli spettacoli organizzati in occasione delle feste.
2 stanze destinate alle attività didattiche.
Servizi igienici.
2 ripostigli.
Un ampio refettorio comunicante con la cucina.
La scuola dispone di uno spazio esterno.
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QUADRO ORARIO SETTIMANALE DEL CURRICOLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
Orario di funzionamento:
PLESSI
Scuola dell’Infanzia Corriolo e Cattafi.
ORARIO
8.15-16.15
GIORNI
da lunedì a venerdì
San Filippo Serro
8.00-16.00
da lunedì a venerdì
Le insegnanti svolgono il proprio servizio, a settimane alterne, nel turno antimeridiano o pomeridiano.
L'orario di funzionamento della scuola dell’infanzia è dalle ore 8.15 alle ore 16.15 (plessi di Corriolo e Cattafi),
8.00/16.00 (San Filippo Serro). L’entrata dei docenti negli edifici delle scuole al mattino dovrà avvenire nei 5
minuti prima dell’inizio delle lezioni scolastiche.
Si raccomandano il rispetto dell’orario scolastico e la massima puntualità nell’accompagnare e nel ritirare gli
alunni (al termine delle lezioni).
I permessi di uscita anticipata continuativi debbono essere autorizzati dal Dirigente scolastico, che li rilascerà
esclusivamente per motivi sanitari certificati.
Per i ritardi o le uscite anticipate saltuarie e motivate o in tutte le occasioni di necessità che dovessero
verificarsi durante l’anno scolastico, il genitore dovrà prelevare personalmente il figlio previa compilazione
apposito modulo che verrà consegnato dal personale della scuola al momento del ritiro.
In caso di ripetute uscite anticipate(a meno che non se ne conoscano i giustificati e inderogabili motivi), il
responsabile di plesso informerà la segreteria didattica e i genitori interessati saranno convocati dal
dirigente scolastico per chiarimenti.
SCUOLA DEL PRIMO CICLO
SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
Il Collegio dei docenti, ai fini della valutazione, ha deliberato la suddivisione dell’anno scolastico in due
quadrimestri: il primo si chiuderà il 31/01/2014 ed il secondo alla fine delle lezioni. Tale suddivisione
permetterà una conoscenza più approfondita degli allievi e consentirà la stesura di giudizi più obiettivi e
completi. Nel corso di ogni quadrimestre si comunicheranno periodicamente alle famiglie i livelli di
apprendimento conseguiti dagli alunni.
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO DI SAN FILIPPO DEL MELA “CENTRO”e OLIVARELLA
L’edificio scolastico di San Filippo Del Mela Centro, strutturato su tre piani, comprende:
Piano terra:
n.8 aule destinate alla Scuola Primaria di Olivarella e n.1 aula destinata agli alunni della Primaria di San Filippo;
servizi igienici per docenti e alunni;
2 piccole stanze utilizzate per deposito materiali;
1 ascensore.
All’esterno, la scuola è dotata di spazi con aiuole e posteggi. La scuola è altresì fornita di scala antincendio che
termina in un cortile interno piastrellato.
24
Primo piano:
5 aule per le cinque classi di Scuola Primaria di San Filippo del Mela;
1 aula per il laboratorio di informatica;
1 androne disimpegno aule adibito a varie attività scolastiche;
servizi igienici per docenti e alunni.
Secondo piano:
1 aula grande per archivio che si affaccia in un’ampia terrazza.
PLESSO DI ARCHI “E. DE FILIPPO”
L’edificio scolastico sito sulla Nazionale di Archi ed è strutturato su un piano che comprende:
5 aule per le classi;
1 aula destinata ad attività psicomotorie;
lo spazio esterno viene utilizzato per le attività motorie e sportive e per l’allestimento di spettacoli di fine
anno scolastico.
PLESSO DI CATTAFI “NICOLA MASTROENI”
L’edificio scolastico, ubicato in via Palmiro Togliatti, circondato da un cortile con alberi è così strutturato:
5 aule;
1 aula blindata adibita a laboratorio informatico e alla custodia di sussidi didattici ;
servizi igienici per docenti e alunni;
un piccolo vano esterno (nel cortile) in cui si trovano un forno per la cottura della ceramica e la relativa
attrezzatura;
1 stanza (con accesso esterno) in cui è installata la caldaia per i termosifoni.
PLESSO DI CORRIOLO “GIOVANNI VERGA”
L’edificio scolastico sito sulla Nazionale di Corriolo è strutturato su un piano che comprende:
5 aule;
1 sala docenti adibita anche per: attività al P.C., attività di recupero e di arricchimento, attività di
consolidamento per i bambini diversamente abili;
servizi igienici per docenti e alunni;
un cortile adiacente la scuola utilizzato per l’attività motoria.
25
SCUOLA PRIMARIA
Inizio delle lezioni: 15/09/2014. Le lezioni in tutti i plessi della scuola Primaria dell’Istituto (Archi-Cattafi –
Corriolo- Olivarella- San Filippo Centro) si svolgono dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle ore 13:00
CURRICOLO corrispondente al quadro orario settimanale di 27 ore
Discipline curriculari
Area
Italiano
Linguistico Inglese
Artistico
Musica
Espressiva
Arte e immagine
Educazione Fisica
Area
Storia
Storico
Geografia
Geografica I.R.C./Alternativa
Area
Matematica
Scient./Tec. Scienze e Tecnologia
cl. 1a
9
1
1
2
2
1
1
2
6
2
Cl .2a
9
2
1
1
2
1
1
2
6
2
cl. 3a
7
3
1
1
2
2
2
2
5
2
cl. 4a
7
3
1
1
2
2
2
2
5
2
cl. 5a
7
3
1
1
2
2
2
2
5
2
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
L’edificio, sito in Piazza G.Casola, è strutturato su due piani. Comprende: 12 aule (sette al piano terreno e
cinque al primo piano), una stanza utilizzata come sala-insegnanti, un locale adibito ad ufficio del docente
responsabile di plesso e del collaboratore-vicario del Dirigente scolastico, servizi igienici per docenti e alunni,
tre aulette utilizzate per il sostegno, un’aula adibita a laboratorio informatico, un locale attualmente adibito a
deposito di attrezzi sportivi. Uno spazio esterno che può essere utilizzato per le attività motorie e sportive.
Questo plesso è stato consegnato dalle autorità comunali nel mese di Settembre 2004 ed è ancora in fase di
organizzazione
e
strutturazione
spaziale
e
26
logistica.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Inizio delle lezioni il 14/09/2014. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 13.20;
Quadro orario settimanale e annuale del curricolo disciplinare approvato dal nostro Istituto:
DISCIPLINE CURRICULARI
Italiano, Storia,Geografia
Attività di approfondimento in
materie letterarie
Matematica e Scienze
Tecnologia
Inglese
Seconda lingua comunitaria
Arte e immagine
Educazione Fisica
Musica
Religione Cattolica
TOTALE ORARIO SETTIMANALE
I QUAD.
10
II QUAD.
10
6
2
3
2
2
2
2
1
30
6
2
3
2
2
2
2
1
30
Nel primo quadrimestre si somministrerà una prova standardizzata per classi parallele (concordata tra tutti gli
insegnanti delle discipline con prova scritta in base al programma svolto) che costituirà oggetto di valutazione;
nel secondo quadrimestre verrà somministrata una prova sul modello di quelle nazionali INVALSI, solo in
italiano e in matematica.
Facendo riferimento al D.Lgs.81/08 (ex D.Lgs.626/94), il nostro Istituto Comprensivo, particolarmente attento
alla problematica della sicurezza nell’ambiente scolastico, a partire dall’anno scolastico 2007/08, per
approfondire la tematica ha affidato l’incarico di Rspp (responsabile del servizio di prevenzione e protezione)
ad un esperto esterno qualificato.
La scuola segnala tempestivamente all’Ente Locale (Comune) – competente in materia in quanto proprietario
degli edifici scolastici – le eventuali situazioni di pericolo rilevabili all’interno e/o all’esterno degli stabili.
La scuola, altresì, attua iniziative specifiche di informazione e formazione dei lavoratori sulla sicurezza a scuola;
promuove momenti di informativi e formativi annuali rivolti sia agli insegnanti che al personale ATA e la
realizzazione di moduli didattici trasversali alle discipline per educare le giovani generazioni alla “Cultura della
sicurezza”.
Per ogni scuola viene predisposto:
1. un Piano di rilevazione dei rischi;
2. un Piano d’emergenza;
3. ogni anno si simulano almeno due prove di evacuazione (incendio-terremoto).
In tal modo si è in grado:
•
di individuare e di informare sui possibili rischi presenti negli istituti scolastici;
•
di saper affrontare le situazioni di pericolo e di panico collettivo attraverso l’acquisizione della fiducia
in se stessi e di un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti.
Per l’anno scolastico in corso è previsto un nuovo corso di formazione per tutti i docenti dell’Istituto.
27
RISORSE ESTERNE
L’Istituto Comprensivo collabora con l’amministrazione comunale e con tutte le associazioni locali a carattere
sociale, ricreativo, sportivo, culturale che ne facciano esplicita richiesta, nonché con altri enti, istituzionali e
non. Si impegna a favorire le indispensabili sinergie con i soggetti esterni e a pianificare tempi e modi per
promuovere e realizzare le iniziative che scaturiranno dalle collaborazioni attivate:
- creando partenariati
- costruendo progetti integrati
- differenziando l’offerta formativa
- attivando percorsi specifici.
MAPPA REALE DELLE SINERGIE TERRITORIALI:
L’IC ha rapporti di collaborazione con i seguenti Enti Istituzionali e non :
Ministero della Pubblica Istruzione
Istituto Regionale di Ricerca educativa I.R.R.E Sicilia
Ufficio Scolastico Regionale
Ufficio Scolastico Provinciale
Regione Sicilia
Regione Sicilia - Assessorato BB.CC.AA. e alla P.I.
Regione Sicilia - Assessorato agricoltura e foreste U.O.territoriale 38
Amministrazioni del Comune di San Filippo del Mela e dei Comuni limitrofi per l’utilizzo di finanziamenti per
progetti di particolare interesse
Comune di S.Filippo del Mela - Trasporto scolastico; uso dello scuolabus per uscite didattiche; uso palazzetto
dello sport; servizio mensa scuola dell’infanzia; assistenza alla persona per gli alunni in situazione di disabilità;
centri polifunzionali con educatori di sostegno per casi di insuccesso scolastico, di svantaggio culturale e/o
sociale; servizio assistenti sociali.
Avvocatura distrettuale di Messina
Tribunale dei minori di Messina
Istituzioni Scolastiche del Territorio (Reti Scolastiche) finanziamenti per progetti di particolare interesse
CTRH – ITCG “L. Da Vinci” Milazzo
ASP- U.O. Neuropsichiatria infantile ( Collabora alla progettazione educativa degli alunni in situazione di
handicap; -Partecipa al gruppo di lavoro dell’istituzione scolastica -GLIS)
ASP- U.O. Medicina preventiva-servizio igiene degli ambienti di vita (SIAV)- distretto Milazzo
Distretto socio-sanitario n.27
OMS -Indaga sulla salute respiratoria degli alunni
28
C.O.N.I.
Federazioni sportive (F.P.I., ecc.)
Associazione sportiva “Peppino Cocuzza” di S.Filippo del Mela
Associazione teatrale “Le Nuove Immagini” di S.Filippo del Mela
Enti di promozione sportiva
Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia
Corpo Forestale della Regione Siciliana
Forze dell’Ordine
UPCF (Università Popolare Comprensoriale Filippese)
Parrocchia S.S. Filippo e Giacomo - San Filippo del Mela Centro; Parrocchia S.S. Immacolata - Olivarella Corriolo
Parrocchia Maria S.S. della Catena - Archi
Parrocchia Maria S.S. Addolorata - Cattafi
Curia arcivescovile Messina - Lipari - S.Lucia del Mela
Oratori parrocchiali (concessione uso locali per organizzazione spettacoli -Cineforum ; collaborazione ad
attività di integrazione alunni immigrati e socialmente svantaggiati)
Fraternità francescana di S.Filippo del Mela
Associazione culturale Olivarella Città Futura
Associazione Culturale ANAS - Archi
Protezione Civile
Telethon
Croce Rossa Italiana
AIL
Aziende, imprese e ditte locali: concorsi – sponsor…
Lions Club Milazzo
Rotary Club Milazzo Distretto 2110 Sicilia-Malta
Associazioni per le ricerche in campo medico: Fibrosi cistica - Neuroblastoma - Sclerosi multipla….
Associazione “Gigliopoli” - Milazzo Fondazione Lucifero
Fattoria “La Quercia”- S. Lucia del Mela
Associazione socio-culturale “Fattoriamo” - Barcellona P.G.
Azienda Agricola “S. Basilio” - Milazzo
Edipower
Frantoio “Fratelli Celi” - San Filippo del Mela
Frantoio “Mastroieni” - Cattafi
Panificio “De Gaetano” - Olivarella
Panificio “Vera” - Cattafi
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Museo “Nello Cassata” Barcellona P. G.
Museo e Castello di Milazzo
Castello S. Lucia del Mela
Grotte Preistoriche - Monforte
Libreria Gulliver – Milazzo
Libreria Incantastorie – Milazzo
Cinema Liga - Milazzo
Enti Teatrali della Provincia
Ecap - sportello scuola orientamento
I genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei figli e corresponsabili con la scuola. La scuola si pone
come strumento pedagogico che affianca la famiglia nel compito educativo. La famiglia è tenuta a partecipare
all’attività scolastica, aderendo alla proposta educativa della scuola e collaborando alla realizzazione del suo
progetto.
Ad essa è richiesto di conoscere e condividere i principi di fondo di questo documento per evitare qualsiasi
frattura tra l’intento scolastico e quello familiare.
La scuola, nello svolgere l’azione educativa, collabora con la famiglia e con la comunità sociale; è inoltre aperta
a confrontarsi con tutte le presenze che costituiscano la realtà formativa del bambino. Muovendo da questa
consapevolezza, i docenti impostano un dialogo costante e aperto con le famiglie, garantendo un’informazione
esauriente, globale e dettagliata sulle funzioni della scuola e delle attività didattiche, mediante incontri
individuali , su richiesta e secondo il calendario degli incontri scuola-famiglia pomeridiani, presentato all’inizio
dell’anno scolastico.
I genitori sono inoltre invitati a partecipare attivamente alla vita scolastica, soprattutto per arricchirla delle
loro esperienze e prospettive in ambito culturale, sociale, educativo e ricreativo.
Sono previsti:
- momenti di condivisione con le famiglie durante l’anno scolastico (Inaugurazione anno scolastico,
festeggiamenti del Natale, Open Day, Gita scolastica, ecc…)
- incontri su tematiche di interesse educativo
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I genitori e i docenti operano in armonia per promuovere la formazione integrale dei ragazzi. La loro presenza
è prevista nei seguenti organi:
- Consiglio di Istituto
- Consigli di classe
- Assemblee dei genitori
In merito a queste ultime si precisa che verranno svolte assemblee di classe fra settembre e ottobre:
particolare importanza sarà data alle riunioni che si terranno all’inizio dell’anno scolastico con i genitori degli
alunni delle prime classi dei tre ordini di scuola in quanto potranno favorire la conoscenza dei reali bisogni.
LE ASPETTATIVE DELLLE FAMIGLIE
Le aspettative delle famiglie nei confronti della Scuola, emerse dall’analisi dei dati del questionario
somministrato nel corso dell’anno scolastico precedente nell’ambito dell’Autoanalisi e Autovalutazione di
Istituto, sono rivolte soprattutto:
1. ai rapporti relazionali Scuola-Famiglia
2. all’attività didattico-educativa
3. all’organizzazione
Alla scuola viene richiesta:
1. l’ opportunità per gli alunni di conseguire una preparazione culturale solida che comprenda, oltre alle
competenze curricolari di base, la padronanza di una o due lingue straniere, la conoscenza delle nuove
tecnologie di comunicazione, una efficace capacità di organizzazione nello studio.
2. l’ attivazione di percorsi formativi volti alla prevenzione e al recupero dell’insuccesso scolastico, e di
attività formative arricchenti il curricolo scolastico (attività sportive, musicali e teatro).
31
Parte Seconda
Progettazione Educativo-Didattica
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le prime Indicazioni (D.L.vo n.59/2004), le Nuove Indicazioni nazionali per il curricolo (D.M. 31 luglio 2007)
e le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo d’istruzione del
Settembre 2012 (elaborate ai sensi dell’art. 1, comma 4 del DPR 20 marzo 2009, n. 89 e secondo i criteri
indicati nella C.M. n. 31 del 18 aprile 2012) indicano gli snodi irrinunciabili per l’intero sistema scolastico
italiano, a garanzia della qualità dei processi di insegnamento/apprendimento che ogni singola istituzione
scolastica promuove.
Ogni scuola, nella propria autonomia, è chiamata a stilare un Curricolo che esplicita le scelte e l’identità
dell’Istituto, tenendo presenti i traguardi stabiliti nelle Indicazioni Nazionali al termine del primo ciclo
d’istruzione e le otto Competenze chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18
dicembre 2006 - 2006/962/CE). Le Indicazioni nazionali per il curricolo costituiscono quindi un quadro di
riferimento in quanto non solo indicano gli strumenti necessari in generale per conquistare la meta ma il fine
cui ognuno può giungere con i mezzi a propria disposizione.
Il nostro Istituto Comprensivo, inoltre, in linea con Le Indicazioni Nazionali e con Le Competenze chiave
europee, si pone come finalità primaria l’inclusione delle persone e l’integrazione delle culture; considerando
l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile, favorisce, con specifiche strategie e percorsi
personalizzati, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce,
promuovendo iniziative mirate, anche in collaborazione con gli Enti locali e le altre agenzie educative del
territorio, e interventi di screening- previa autorizzazione delle famiglie- attraverso cui sia possibile identificare
precocemente i soggetti a rischio DSA per l'invio ai servizi territoriali, come da art.3 della L170 del'Ottobre
2010. Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali, attraverso il ricorso
a strategie organizzative e didattiche adeguate inserite nella progettazione dell’offerta formativa. La centralità
della persona è il concetto su cui gravita tutto il processo di insegnamento/apprendimento, all’interno del
quale vengono riconosciute e valorizzate le differenti capacità, sensibilità e competenze fondamentali per la
crescita personale e per la partecipazione sociale di ciascun discente, ponendo le basi per l’esercizio di una
cittadinanza attiva, responsabile e solidale.
32
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia, secondo le Indicazioni per il Curricolo, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre
ai sei anni di età, ed è la risposta al loro diritto nazionale all’educazione e alla cura in coerenza con i principi
nazionali di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica. Rispetta le scelte
educative delle famiglie e realizza il senso nazionale ed universale del diritto all’istruzione. Si pone la finalità
di promuovere lo sviluppo dell’ identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Il processo
di maturazione dell’identità e autonomia tende a favorire una vita relazionale sempre più aperta,
promuovendo il rafforzamento della sicurezza, della stima di sé e della fiducia nelle proprie capacità. In
questo processo educativo-didattico, assume un ruolo determinante il “Patto di corresponsabilità” tra
Scuola e Famiglia, proprio perché la conquista dell’autonomia si realizza attraverso la capacità di orientarsi in
maniera personale e di compiere scelte nel rispetto dei valori universalmente condivisi, quali la libertà, il
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. La scuola dell’Infanzia organizza le proposte educative e didattiche
attraverso un Curricolo esplicito che si articola nei seguenti Campi di Esperienza:
 Il sé e l’altro
 Il corpo in movimento
 Immagini, suoni e colori
 I discorsi e le parole
 Numeri e spazio, fenomeni e viventi
In ordine alle Indicazioni per il Curricolo, i Campi di esperienza saranno improntati sia dalla motivazione che
dall’intenzionalità educativa di perseguire, in modo trasversale e contemporaneo, finalità e traguardi di
sviluppo atti alla formazione di un’educazione armonica ed integrale del/la bambino/a.
Al centro del processo educativo c’è il bambino e di questo processo egli stesso deve essere attivo
protagonista: deve sentirsi accolto, riconosciuto, sostenuto, valorizzato; la sua “disponibilità” e le sue
“potenzialità” possono essere sviluppate o inibite, possono evolvere in modo armonioso o disarmonico, in
ragione dell’impegno professionale degli insegnanti, delle risorse disponibili e della collaborazione con le
famiglie.
II rapporto scuola-famiglia si inserisce, dal punto di vista pedagogico, nella più grande tematica della
continuità educativa e didattica. Entrambe condividono responsabilità ed impegni nel rispetto reciproco delle
proprie competenze e ruoli. Per il raggiungimento del successo formativo e del benessere dei bambini è
indispensabile la costruzione di un rapporto di forte intesa con le famiglie, intessuto di una solida rete di
scambi comunicativi e responsabilità condivise. L’ingresso dei bambini nella scuola dell’infanzia è per i genitori
un’occasione per prendere coscienza e riflettere sul proprio ruolo educativo.
In una società multietnica come la nostra è importante “mettersi in ascolto”, offrire occasioni di interscambio
tra culture, riflettere su diversi modelli educativi, esperienze religiose differenti, per favorire la conoscenza e la
socializzazione di diversi usi e costumi, al fine di maturare atteggiamenti di rispetto e di convivenza civile e
sociale. In quest’ottica la scuola dell’infanzia diventa un’opportunità di incontro con altri genitori e, per chi
“arriva da lontano”, un’occasione per costruire nuovi legami di comunità.
Un’attenzione particolare si dedica alle famiglie dei bambini con disabilità affinché ricevano un adeguato
supporto attraverso la costruzione di ambienti educativi significativi per i propri figli, capaci di rispondere ai
bisogni specifici di ciascun bambino.
A garanzia di questo progetto educativo la nostra scuola durante l’anno scolastico promuove occasioni di
incontro-ascolto; organizza eventi e attività laboratoriali con la partecipazione attiva dei genitori; convoca
colloqui individuali/quadrimestrali, assemblee di sezione e di intersezione, seminari tematici rivolti agli adulti.
33
La scuola dell’infanzia dunque, fonda la sua azione educativa su:
Richiamo alla centralità della persona e quindi l’attenzione allo sviluppo delle sue dimensioni costitutive.
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dal/la bambino/a, rispettando l’originalità del
suo percorso individuale, della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità,
aspirazione, capacità e fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione”.
Richiamo alla scuola come comunità educante in quanto intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi.
Promuove la condivisione dei lavori che consentono di accogliere il bambino e di valorizzarlo appieno.
Richiamo al concetto di cittadinanza come impegno per la costruzione di un mondo migliore.
•
•
•
•
Le Nuove Indicazioni per il Curricolo riconfermano e definiscono le finalità generali della Scuola
dell’Infanzia:
Sviluppo dell’identità
Sviluppo dell’autonomia
Sviluppo delle competenze
Avvio alla cittadinanza.
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo di istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un
arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si
pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere
a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La SCUOLA PRIMARIA mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni
cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone
come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare
differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse e lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa
via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La
padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di
svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di
inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.
La SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e
come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. Opera per evitare la
frammentazione dei saperi e l’impostazione trasmissiva in quanto le discipline vanno presentate come
chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. Varca i confini disciplinari per creare delle
zone di confine e di cerniera fra le stesse. Approfondisce la padronanza delle discipline e lavora per
un’organizzazione più articolata delle conoscenze, per giungere a delle competenze più ampie e trasversali
che porteranno alla piena realizzazione personale e alla partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai
valori della convivenza civile e del bene comune.
Il Curricolo Verticale, secondo le Indicazioni Nazionali 2012 e le Competenze Chiave Europee, è stato
aggiornato attraverso tavoli di studio e laboratori specifici. I tre segmenti scolastici, nell’ambito dei
Dipartimenti verticali, hanno cercato di creare un percorso formativo atto al raggiungimento dei
traguardi per lo sviluppo delle competenze necessarie agli alunni per affrontare il successivo grado di
istruzione. Vengono di seguito descritti gli obiettivi, i criteri di valutazione, i descrittori dei livelli di
competenza, gli standard di apprendimento e le griglie di valutazione del comportamento in linea con
quando definito nei suddetti laboratori di studio.
34
DESCRITTORI DEI LIVELLI PER IL PRIMO CICLO
(PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO)
CRITERI DI VALUTAZIONE
Costituiranno elementi di valutazione di ogni alunno gli apprendimenti e le competenze. Alla luce del continuo
processo di innovazione e di cambiamento che richiede anche una revisione costante degli strumenti di
valutazione, il voto numerico finale, espresso in decimi, risulterà dall’acquisizione di competenze disciplinari e
trasversali a tutte le discipline, tenendo conto anche dei seguenti parametri: impegno nello studio, interesse per
l’attività didattica, partecipazione al dialogo educativo, metodo di lavoro, miglioramento rispetto alla situazione
iniziale anche a seguito di strategie personalizzate di recupero, potenziamento, sviluppo delle eccellenze,
adottate dall’insegnante. La valutazione e la verifica degli apprendimenti, incluse quelle INVALSI degli alunni con
difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, può prevedere l’adozione delle previste
misure dispensative e l’impiego di strumenti compensativi(Legge 170 29/09/2010).
LIVELLO
COMPETENZE
Avanzato
VALUTAZIONE
con voto numerico intero da
1 a 10
Descrittori dei livelli di prestazione/competenza
10 (Eccellente = 9,5-10/10)
Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite con autonomia,
padronanza e originalità in contesti diversificati e complessi.
Acquisisce e interpreta criticamente le informazioni. Affronta con
sicurezza e successo problemi di difficoltà alta, applicando
correttamente principi e regole.
9(Ottimo = 8,5-9/10 )
Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite con autonomia e in
contesti diversificati applicando correttamente principi e regole.
Acquisisce e inter-preta criticamente le informazioni. Affronta e
risolve problemi di difficoltà medio-alta, anche complessi.
Intermedio
8 (Distinto = 7,5-8/10)
7 (Buono = 6,5-7/10)
Base
Livello Base
non raggiunto
Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite criticamente, con
autonomia e in contesti diversificati, applicando correttamente
principi e regole.
Affronta problemi di difficoltà medio-alta, e generalmente riesce ad
orientarsi in situazioni problematiche gradualmente più complesse.
Utilizza le conoscenze e le abilità fondamentali acquisite anche in
contesti diversificati, applicando correttamente principi e regole.
Affronta problemi gradualmente più complessi, pur con alcune
incertezze.
6 (Sufficiente = 5,50-6/10)
Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite sapendosi
sufficientemente orientare, senza commettere gravi errori.
Affronta problemi gradualmente più complessi con incertezza.
5 (Insufficiente = 4,50 - 5/10)
Utilizza le conoscenze e la abilità acquisite in altri contesti, ma in
maniera confusa e superficiale, anche se guidato.
Non sempre riconosce la necessità di utilizzare conoscenze e abilità
per risolvere problemi, e commette gravi errori nella loro
applicazione, anche se guidato.
4 (Gravemente Insufficiente)
35
LIVELLO
COMPETENZE
VOTO
numerico intero
da 1 a 10
Voto
prove
Oggettive
Descrittori dei livelli di CONOSCENZE
Avanzato
(Eccellente) 10
(Ottimo) 9
9,5-10/10
Conoscenza rigorosa, ampia, approfondita, organica ed
interdisciplinare degli argomenti.
Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti anche in
modo interdisciplinare.
Intermedio
(Distinto) 8
(Buono)7
7,5 - 8/10
6,5 - 7/10
Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti.
Sostanziale conoscenza dei contenuti ed assimilazione dei
concetti.
(Sufficiente) 6
5,5 – 6/10
Conoscenza solo essenziale dei contenuti;comprensione
superficiale delle informazioni.
(Insufficiente) 5
(Grav.Insuffic.) 4
4,50-5/10
4
Conoscenze parziali e/o frammentarie e superficiali dei
contenuti;comprensione confusa dei concetti specifici.
Conoscenze molto limitate o assenti;comprensione
inadeguata dei concetti specifici.
Base
Livello Base
non
raggiunto
8,5 - 9/10
36
LIVELLO
Avanzato
VOTO
numerico intero da
1 a 10
Voto
prove
Oggettive
Descrittori dei livelli di ABILITA’
(Eccellente) 10
9,5-10/10
Applica in modo consapevole, puntuale, pertinente, originale e
propositivo le conoscenze, rielabora i contenuti in modo
personale attraverso mezzi e tecniche operative specifiche
pienamente efficaci, ha un interesse spiccato verso i processi
di ricerca e approfondimento autonomi e di gruppo.
Applica in modo consapevole, puntuale e appropriato le
conoscenze, rielabora i contenuti in modo personale
attraverso mezzi e tecniche operative pertinenti specifiche,
sperimentando processi di ricerca e approfondimento
autonomi e di gruppo.
(Ottimo) 9
Intermedio
Base
8,5-9/10
(Distinto) 8
(Buono) 7
7,5-8/10
(Sufficiente) 6
5,5-6/10
Utilizza in maniera accettabile le conoscenze attraverso
tecniche operative essenziali.
4,5 -5/10
Utilizza in modo parziale ed impreciso le conoscenze, ha
difficoltà ad evidenziare i concetti più importanti e ad
applicare i concetti teorici a situazioni pratiche ,anche se
guidato.
Ha molte difficoltà ad assimilare metodi operativi, ad applicare
le informazioni e ad eseguire operazioni elementari,anche se
guidato.
(Insufficiente) 5
Livello Base (Grav.Insufficiente) 4
non
raggiunto
6,5-7/10
4
Applica in modo consapevole e appropriato le conoscenze,
rielabora i contenuti in modo valido attraverso mezzi e
tecniche operative pertinenti , avviandosi in processi di ricerca
autonoma e di gruppo.
Applica in modo consapevole e sostanzialmente corretto le
conoscenze attraverso mezzi e tecniche operative specifiche.
37
LIVELLO
Avanzato
Base
Livello Base non
raggiunto
Avanzato
Intermedio
Base
Livello Base
non raggiunto
Descrittori dei livelli di IMPEGNO NELLO STUDIO
(Eccellente) 10
Serio,responsabile, corretto e impegnato in tutte le attività,
capace di autocritica. L’esecuzione dei lavori rivela costanza,
precisione e sicurezza.
Preciso,corretto e affidabile si impegna con costanza e serietà.
L’esecuzione dei lavori risulta ben impostata e corretta.
(Ottimo) 9
Intermedio
LIVELLO
VALUTAZIONE
con voto numerico
intero
da 1 a 10
(Distinto) 8
(Buono) 7
Si impegna con continuità e serietà. Rispetta le consegne che
esegue in modo ordinato.
Si applica e non incontra eccessive difficoltà nello studio. Non
sempre esegue le consegne con precisione e regolarità.
(Sufficiente) 6
Si
mostra
capace
di
prestare
attenzione
e
concentrazione:nell’insieme l’impegno risulta accettabile.
Annotazione
Non raggiunge esiti pienamente sufficienti perché l’allievo è:
a) timido e/o insicuro, si impegna ,però, per dare il meglio di
sé. b)intellettualmente vivace, non riesce sempre ad
impegnarsi con costanza e serietà per conseguire risultati
migliori.
Si mostra poco motivato/a alla vita scolastica, presta
attenzione in modo discontinuo,
si impegna molto
parzialmente.
Difetta di capacità di attenzione e concentrazione, nonostante
l’impegno dei docenti a incentivarne la motivazione.
(Insufficiente) 5
(Grav.Insufficiente) 4
VALUTAZIONE
con voto numerico intero da 1
a 10
Descrittori dei livelli di
INTERESSE PER L’ATTIVITA’ DIDATTICA
(Eccellente) 10
(Ottimo) 9
Evidenzia spiccato e vivo interesse verso i saperi che rielabora
in modo pertinente, personale ed originale.
Evidenzia spiccato interesse verso i saperi che rielabora con
considerazioni personali.
(Distinto) 8
Evidenzia interesse verso i saperi ,opera opportuni
collegamenti e interviene in modo pertinente.
Evidenzia interesse per le attività proposte e interviene in
modo adeguato.
(Buono) 7
(Sufficiente) 6
Evidenzia un certo interesse per gli argomenti trattati ma
interviene raramente e/o solo se sollecitato.
(Insufficiente) 5
Evidenzia poco interesse per gli argomenti trattati sebbene
sollecitato.
Evidenzia disinteresse per molti degli argomenti trattati,
nonostante le continue sollecitazioni dei docenti.
(Grav.Insufficiente) 4
38
LIVELLO
Avanzato
VALUTAZIONE
con voto numerico intero da 1
a 10
(Eccellente) 10
(Ottimo) 9
Intermedio
(Distinto) 8
(Buono) 7
Interviene in modo pertinente. I rapporti con i compagni e gli
insegnanti sono improntati alla collaborazione e al dialogo.
Partecipa al dialogo educativo in modo adeguato. Offre il suo
contributo soprattutto nelle attività a lui più congeniali.
(Sufficiente) 6
Socializza facilmente ed è ben inserito/a nel gruppo classe; a
volte la partecipazione si manifesta più attiva a seconda
dell’interesse suscitato dall’attività.
(Insufficiente) 5
Partecipa alle attività in maniera piuttosto passiva e interviene
solo se sollecitato.
Partecipa alle attività comuni con impegno superficiale e
discontinuo, interviene disordinatamente e in modo non
pertinente. Non accetta i suggerimenti educativi e a volte si
pone sul piano del rifiuto.
Base
Livello Base
non raggiunto
LIVELLO
Avanzato
Intermedio
Base
Livello Base
non raggiunto
(Grav.Insufficiente) 4
VALUTAZIONE
con voto numerico intero da 1
a 10
(Eccellente) 10
(Ottimo) 9
(Distinto) 8
(Buono) 7
Descrittori dei livelli di
PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO
E’ sempre disponibile a collaborare con tutti, in particolare
con chi appare in difficoltà, apporta un valido contributo alla
vita di gruppo.
Interviene spontaneamente con frequenza e pertinenza ed
agisce positivamente nel gruppo classe.
Descrittori dei livelli di competenza raggiunti nel
METODO DI LAVORO
Utilizza un efficace metodo di studio per concettualizzare e
applicare le conoscenze.
Organizza tempi e modalità di lavoro in modo produttivo e
razionale.
Organizza tempi e modalità di lavoro autonomamente e con
organicità.
Organizza tempi e modalità di lavoro anche se non mancano
momenti di distrazione in relazione ai suoi interessi e
attitudini.
(Sufficiente)
6
Utilizza un metodo di lavoro sufficientemente organizzato
anche se non del tutto autonomo e produttivo. Riesce, se
guidato, a limitare la discontinuità nell’attenzione e
nell’applicazione.
(Insufficiente) 5
Organizza tempi e modalità di lavoro in modo disordinato e
incerto ; necessita di guida.
Organizza tempi e modalità di lavoro in modo incerto e spesso
improduttivo. Necessita di guida continua.
(Grav.Insufficiente) 4
39
SCUOLA PRIMARIA
OBIETTIVI TRASVERSALI (a tutti i linguaggi e a tutte le discipline)
COMUNICAZIONE ED
ESPRESSIONE
STRATEGIE DI
PENSIERO
METODO DI LAVORO
Ascoltare in modo attivo
Interagire con pertinenza e proprietà lessicale nelle varie situazioni
comunicative
Comprendere testi di vario tipo, individuandone le informazioni principali
Utilizzare i linguaggi specifici delle singole discipline
Comunicare le proprie esperienze in modo efficace
Rielaborare le conoscenze con chiarezza
Individuare problemi
Formulare ipotesi e trovare possibili soluzioni
Sviluppare modalità creative
Collegare le nuove conoscenze con altre già possedute
Riutilizzare abilità e conoscenze in situazioni nuove
Esprimere giudizi personali
Utilizzare in modo adeguato strumenti e tempi
Utilizzare efficacemente le procedure apprese
Operare con crescente autonomia
Acquisire tecniche per organizzare e riesporre contenuti di studio
METODI E STRUMENTI
Ogni proposta di lavoro sarà adeguata alla realtà di ciascuno, commisurata alle relative caratteristiche
psicologiche e intellettuali e alle classi frequentate. Il punto di partenza per le attività viene individuato dai
docenti attraverso l’analisi della situazione iniziale definita attraverso le prove d’ingresso e le osservazioni
sistematiche. Si procederà poi all’organizzazione del curricolo che comprenderà gli interventi mirati di
sostegno, recupero e potenziamento. L’approccio laboratoriale ai saperi disciplinari costituirà il criterio
ispiratore dell’attività dei docenti quale metodo imprescindibile rispetto alla promozione delle competenze che
si esprimono nella concretezza di situazioni reali ed agite. I docenti, pur nel rispetto della specificità disciplinare e
della libertà didattica di ciascuno, si impegnano ad attuare una metodologia unitaria procedendo attraverso:
• la programmazione delle diverse attività (individuazione degli obiettivi di apprendimento e selezione dei
contenuti in funzione degli stessi, delle competenze, dei metodi, delle attività, della tipologia delle verifiche e dei
criteri di valutazione);
• l’individualizzazione dell’insegnamento, in relazione alle esigenze e alle caratteristiche degli alunni. Saranno
sfruttati i punti di forza di ciascuno (DSA-BES) adattando le attività agli stili di apprendimento degli studenti e
adottando vari materiali e strategie di insegnamento opportune;
• la diversificazione dell’attività scolastica (momenti di lezione propositiva-interattiva, attività collettive, di
gruppo e individuali) e uso di mediatori didattici diversificati (mappe, schemi, immagini…);
• la problematizzazione (presentazione dei contenuti non come semplici informazioni, ma come ambiti di
conoscenza, di occasioni e stimoli operativi per favorire la formazione ed il consolidamento del pensiero logicocostruttivo, procedendo dalle operazioni di carattere esecutivo a quelle concrete, per giungere a quelle astratte);
• la stimolazione del recupero delle informazioni tramite il brain-storming;
• la riduzione del carico esecutivo implicato nella realizzazione di un compito (DSA-BES);
• le attività del Consiglio di interclasse (gli incontri periodici costituiranno occasione di confronto e di verifica
non solo degli apprendimenti e della maturazione globale degli alunni, ma anche dell’efficacia dei singoli
interventi educativi dei docenti, così da poter procedere, se necessario, agli opportuni adeguamenti).
• la comunicazione scuola-famiglia (gli alunni e le loro famiglie vanno costantemente informati circa le
finalità e le strategie educative, oltre che della situazione particolare di ogni alunno, così che tutti gli
interessati, alunni, docenti e genitori siano consapevoli e responsabili del progetto formativo in atto).
40
Come sussidi didattici verranno utilizzati: libri di testo, testi didattici di supporto, schede predisposte dal
docente, sussidi costruiti dagli stessi alunni, quali cartelloni, giochi ecc.; si farà riferimento anche alla
strumentazione tecnologica (sussidi audiovisivi, videoregistratore, televisore…) e multimediale presente nei vari
plessi e agli spazi disponibili. Saranno privilegiati gli incontri con esperti, le uscite sul territorio, le visite guidate e
i viaggi d’istruzione.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Ogni docente procederà alle verifiche e alla valutazione (formativa e sommativa) - VEDI criteri di
valutazione pag.35 - sia del processo di apprendimento e di maturazione dell’alunno sia dell’adeguatezza del
curricolo alla realtà della classe.
Verifiche
Le verifiche saranno sistematiche e verranno attuate generalmente al termine di ogni unità di lavoro a
completamento dell’attività educativa e didattica; momenti di verifica globali si effettueranno alla fine di
ogni bimestre e quadrimestre. Verranno attuate con modalità diverse, così da rilevare i livelli di competenza
relativi alle abilità che si intendono sviluppare. Le verifiche saranno effettuate sulla base di osservazioni
sistematiche e prove qualitative/quantitative di accertamento, facendo ricorso ai seguenti strumenti: test,
questionari, elaborati scritti, grafici, prove di verifica strutturate (DSA-BES); manipolazioni e costruzione di
oggetti utili, concreti e semplici; griglie elaborate dai docenti su cui verranno annotati i dati relativi agli
atteggiamenti, ai comportamenti e alle conquiste cognitive dell’alunno.
41
Descrittori dei livelli di competenza disciplinare
Ai fini di una sempre più trasparente ed oggettiva valutazione degli alunni, i vari consigli di Classe della scuola
primaria hanno concordato i seguenti descrittori delle competenze disciplinari:
Livello
Descrittori delle competenze disciplinari
Avanzato
Intermedio
Base
Alunni che mostrano impegno costante e proficuo, partecipazione attiva e costruttiva
alle attività scolastiche; possesso di rilevanti capacità apprenditive e ottime competenze
di base nei vari ambiti disciplinari.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Ottime capacità di ascolto, comprensione sempre sicura, comunicazione adeguata nei
diversi contesti comunicativi, con ottima capacità espressiva. Lettura scorrevole,
elaborazione e applicazione autonoma delle conoscenze. Scrittura con ricchezza di
linguaggio, forma scorrevole corretta, ben strutturata e originale. Ottima acquisizione di
abilità linguistiche non verbali .
L2 Lettura con corretta pronuncia e intonazione; ottima comprensione di informazioni e
dati di un brano e testo dialogato; utilizzo sicuro di funzioni, strutture e lessico in contesti
noti.
AREA STORICO-GEOGRAFICA e IRC
Sicura conoscenza di: ordine cronologico, trasformazioni storiche, ambienti e loro
elementi, regole sociali. Ottimo uso del lessico specifico.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Esatta soluzione del problema e del calcolo; uso esatto di grandezze, misure e
linguaggi logico/scientifici.
Alunni che mostrano buona partecipazione, collaborazione e impegno efficaci, possesso
di buone capacità apprenditive, buone competenze di base nei vari ambiti disciplinari.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Buone capacità di ascolto e comprensione, adeguata capacità espressiva. Lettura
efficace, rielaborazione sostanziale; produzione di elaborati pertinenti anche se non
complessi, con forma abbastanza scorrevole.
L2 Lettura e comprensione di semplici testi interiorizzati a livello orale; utilizzo adeguato
di funzioni, strutture e lessico presentati. Buone abilità linguistiche non verbali.
AREA STORICO-GEOGRAFICA e IRC
Conoscenza sostanziale di ordine cronologico, trasformazioni storiche, ambienti e loro
elementi, regole della vita associata; uso adeguato del lessico specifico.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Risoluzione del problema sostanzialmente corretta, poche imprecisioni nel calcolo delle
operazioni; uso sostanziale di grandezze e misure e di linguaggi logico-scientifici.
Alunni che mostrano una certa disponibilità al dialogo educativo, collaborazione e
impegno non sempre adeguato, partecipazione non ancora responsabile e attiva,
conoscenze e abilità sufficienti nei vari ambiti disciplinari, difficoltà nel metodo di studio.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Modesta capacità espressiva, lettura abbastanza scorrevole, comprensione di
informazioni principali, scrittura poco corretta, produzione superficiale.
L2 Lettura di parole e semplici frasi interiorizzate a livello orale; comprensione globale di
brevi testi; utilizzo essenziale di funzioni, strutture e lessico presentati. Essenziale
decodifica ed impiego dei linguaggi non verbali.
AREA STORICO-GEOGRAFICA e IRC
Conoscenza parziale di ordine cronologico, comprensione inadeguata delle trasformazioni
storiche, degli ambienti e dei loro elementi, uso approssimativo del lessico specifico.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Risoluzione approssimativa del problema, incertezze nella rilevazione dei dati e delle
richieste, e nel calcolo matematico; uso impreciso di grandezze e misure, e di linguaggi
logico-scientifici.
42
Livello Base non
raggiunto
Alunni che presentano stili cognitivi poco adeguati al contesto, ritmi di
apprendimento lenti, conoscenze frammentarie, carenze nelle competenze di base,
lacune nell’ applicazione dei procedimenti operativi e nell’ uso dei vari linguaggi
disciplinari. Facili alla distrazione, seguono le lezioni con interesse debole e dimostrano
limitato senso di responsabilità nell’ eseguire i compiti assegnati. Non sono autonomi
nell’ organizzare il proprio lavoro che risulta disorganico e poco corretto e lo portano a
termine solo con la guida del docente.
43
STANDARD MINIMI : SAPERI E COMPETENZE IRRINUNCIABILI
Ai fini di una valutazione serena, omogenea ed imparziale sarà ritenuto indispensabile, alla fine di ogni anno
scolastico, il conseguimento in ciascun ambito disciplinare delle seguenti competenze.
Italiano
Classe 1
Classe 2
Ascolta e
comprende il
significato di
semplici messaggi.
Partecipa in modo
pertinente alle
conversazioni.
Comunica
osservando la
successione logicotemporale.
Legge
correttamente le
parole di semplici
testi e comprende il
significato delle
parole e il senso di
semplici brani.
Ascolta e comprende il Ascolta e decodifica Ascolta e decodifica Ascolta e
significato dei diversi una comunicazione una comunicazione decodifica una
messaggi.
orale. Partecipa con orale.
comunicazione
Interagisce nella
pertinenza alle
Partecipa con
orale. Partecipa
comunicazione orale in conversazioni.
pertinenza alle
con
modo adeguato e
Legge con
conversazioni.
pertinenza alle
pertinente.
scorrevolezza e
Legge con
conversazioni.
Comunica esperienze coglie il senso del scorrevolezza e
Legge con
utilizzando
brano letto.
coglie il senso del scorrevolezza e
correttamente gli
Produce testi, di
brano letto.
coglie il senso del
indicatori spaziali e
vario genere coesi Produce testi, di
brano letto.
temporali.
e corretti dal punto vario genere coesi Produce testi, di
Legge e comprende
di vista morfoe corretti dal punto vario genere coesi
testi di vari tipo.
sintattico.
di vista morfoe corretti dal
Produce brevi testi di
sintattico.
punto di vista
vario tipo (narrativi,
morfo- sintattico.
descrittivi, regolativi e
personali) con
correttezza ortografica.
Sa scrivere in
autonomia brevi
testi.
Classe 3
44
Classe 4
Classe 5
Inglese
Musica
Comprende ed
Comprende ed esegue Comprende ed
Comprende
Comprende
esegue semplici
semplici istruzioni.
esegue semplici
semplici e chiari
semplici e chiari
consegne.
Comprende frasi.
istruzioni.
messaggi con
messaggi con
Comprende semplici Risponde a semplici
Comprende frasi. Sa lessico e strutture lessico e strutture
parole.
domande.
salutare, (saluti
noti.
noti.
Legge semplici
Formula semplici
informali)
Comprende il
Comprende il
parole
domande.
presentarsi e sa
significato globale di significato globale
accompagnate da Legge semplici frasi.
chiedere il nome a un breve testo.
di un breve testo.
supporti visivi.
Riproduce
qualcuno.
Pone semplici
Fornisce
Copia semplici
correttamente i suoni Risponde a semplici domande.
informazioni su se
parole conosciute. della L2. Copia semplici domande relative ai Risponde a
stesso, l’ambiente
frasi conosciute.
colori, numeri,
domande semplici e familiare, la vita
oggetti scolastici, articolate in modo della classe.
animali.
adeguato.
Descrive persone,
Formula semplici
luoghi, oggetti
domande.
utilizzando in modo
Comprende e
Fornisce
appropriato il
pronuncia i
informazioni su se lessico.
principali aggettivi stesso, l’ambiente
qualificativi.
familiare, la vita
Legge semplici
Legge semplici frasi. della classe.
testi.
Riproduce
Legge semplici testi. Riproduce
correttamente i
Riproduce
correttamente
suoni della L2.
correttamente
parole e sequenze
Copia semplici frasi parole e sequenze linguistiche
conosciute.
linguistiche
apprese.
apprese.
Scrive un semplice
Scrive un semplice messaggio
messaggio
seguendo un
seguendo un
modello dato.
modello dato.
Sa ascoltare i suoni Memorizza ed esegue Sa ascoltare i suoni
dell’ambiente.
semplici canti.
dell’ambiente.
Discrimina e
Abbina i movimenti del Sa riconoscere un
interpreta gli eventi corpo ai suoni.
suono da un
sonori dal vivo o
Riconosce e riproduce rumore.
registrati.
semplici sequenze
Riconosce semplici
Utilizza la voce, il ritmiche.
sequenze ritmiche.
corpo e oggetti vari, Sa ascoltare e
sulla base di stimoli riconoscere i suoni
ambientali e
dell’ambiente.
naturali, in giochi,
situazioni, storie e
libere attività, anche
improvvisando
suoni e rumori.
45
Riconosce le
Riconosce le
strutture
strutture
fondamentali del fondamentali del
linguaggio musicale. linguaggio
Canta in coro con musicale.
proprietà di ritmo Canta in coro con
ed intonazione.
proprietà di ritmo
Utilizza la voce in ed intonazione.
modo creativo.
Utilizza la voce in
Riconosce le
modo creativo.
differenze
Riconosce le
linguistiche e
differenze
funzionali di brani linguistiche e
musicali
funzionali di brani
appartenenti a
musicali
culture diverse.
appartenenti a
Riproduce ritmi per culture diverse.
imitazione.
Riproduce ritmi per
Abbina i movimenti imitazione.
del corpo ai suoni. Abbina i
movimenti del
corpo ai suoni
Arte e
immagine
Educazione
Fisica
Conosce e usa i
Osserva e analizza Osserva, descrive e Riconosce beni
Riconosce gli
colori
immagini, forme ed legge immagini di culturali/ambientali elementi di base
armonicamente.
oggetti.
vario genere.
ed artigianali
del linguaggio
Usa creativamente il Conosce ed usa i
Riconosce e usa gli presenti nel proprio visivo.
colore.
colori
elementi del
territorio e/o
Riconosce beni
Usa tecniche
armonicamente.
linguaggio visivo: il provenienti da Paesi culturali/ambient
diverse per
Disegna in modo
colore, le forme, la diversi.
ali ed artigianali
esprimere il proprio semplice l’ambiente linea, il segno.
Conosce ed usa i
presenti nel
vissuto.
circostante.
Legge e analizza
colori
proprio territorio
Disegna in modo
Utilizza le tecniche opere d’arte.
armonicamente.
e/o provenienti
semplice l’ambiente del disegno.
Conosce i principali Disegna in modo
da Paesi diversi.
circostante.
beni artisticosemplice l’ambiente Conosce ed usa i
culturali nel proprio circostante.
colori
territorio.
Utilizza le tecniche armonicamente.
Produce e rielabora del disegno.
Disegna in modo
in modo creativo le Rielabora ed associa semplice
immagini attraverso codici e materiali l’ambiente
tecniche molteplici, diversi.
circostante.
materiali e
Utilizza le
strumenti
tecniche del
diversificati (graficodisegno.
espressivi
Rielabora ed
pittorici…).
associa codici e
materiali diversi.
Riconosce e
Esegue semplici
Esegue semplici
Padroneggia abilità Padroneggia
denomina le varie esercizi con il corpo. esercizi con il corpo. motorie di base in abilità motorie di
parti del corpo.
Sa mantenere
Sa mantenere
situazioni diverse. base in situazioni
Si muove secondo l’equilibrio globale. l’equilibrio in modo Sa mantenere
diverse.
una direzione
Sa occupare uno
globale. Sa
l’equilibrio in modo Sa mantenere
controllando la
spazio in relazione occupare uno spazio globale.
l’equilibrio in
lateralità e
agli altri. Conosce e in relazione agli
Sa occupare uno
modo globale. Sa
adattando gli
rispetta le regole. altri.
spazio in relazione occupare uno
schemi motori in
Collabora nel gioco Conosce e rispetta agli altri.
spazio in
funzione di
di squadra.
le regole sportive. Usa il linguaggio
relazione agli
parametri spaziali e
Collabora nel gioco corporeo come
altri.
temporali.
di squadra.
modalità espressiva. Usa il linguaggio
Coordina e collega il
Conosce e rispetta corporeo come
maggior numero
le regole sportive. modalità
possibile di
Collabora nel gioco espressiva.
movimenti
di squadra.
Conosce e
(camminare,
rispetta le regole
saltare, correre,
sportive.
lanciare, afferrare,
Collabora nel
strisciare, rotolare,
gioco di squadra.
arrampicarsi).
Partecipa al gioco
collettivo
rispettando
indicazioni e regole.
46
Storia
Utilizza gli indicatori Individua le cause Utilizza con
temporali.
possibili di un fatto. proprietà i termini
Coglie i
Ricostruisce in
specifici del tempo.
cambiamenti
successione gli
Ricostruisce in
determinati dal
eventi.
successione
tempo.
Identifica
cronologica gli
Ricostruisce la
somiglianze e
eventi.
propria storia
differenze fra ieri e Sa ricostruire le
ricavando
oggi.
tappe della storia
informazioni da
Riconosce situazioni personale.
semplici documenti. di contemporaneità. Ricostruisce eventi
Ricostruisce in
Sa ricostruire le
e culture di epoche
successione
tappe della storia diverse utilizzando
cronologica
della propria
documenti.
racconti, eventi … famiglia utilizzando i Legge e comprende
documenti
fonti di vario tipo.
personali.
Sa applicare il
Identifica cause e
concetto di
conseguenze di
cambiamento.
eventi presi in
Sa rappresentare le considerazione.
conoscenze e i
Localizza sulla carta
concetti appresi.
i fenomeni studiati.
47
Conosce i termini Conosce i termini
del linguaggio
del linguaggio
storico.
storico.
Ricostruisce in
Ricostruisce in
successione logica successione
gli eventi utilizzando cronologica gli
i documenti.
eventi utilizzando
Coglie la
i documenti.
contemporaneità. Colloca fatti e
Ricostruisce i fatti periodi storici nel
più importanti delle tempo e nello
grandi civiltà.
spazio.
Rielabora le
Ricostruisce i più
informazioni
importanti fatti
apprese.
delle grandi
civiltà
dell’antichità.
Rielabora le
informazioni
apprese.
Riconosce le
tracce storiche
presenti sul
territorio.
Individua i nessi
tra eventi storici e
caratteristiche
geografiche dei
territori.
Geografia
Si orienta nello
Riconosce la propria Riconosce la propria Sa orientarsi e
spazio circostante posizione e quella posizione e quella muoversi nello
utilizzando
degli oggetti.
degli oggetti.
spazio.
riferimenti
Legge e disegna
Distingue le
Distingue le
topologici.
percorsi.
principali
principali
Riconosce la propria Riconosce i simboli caratteristiche
caratteristiche
posizione e quella delle carte
dell’ambiente
dell’ambiente.
degli oggetti.
geografiche.
vicino.
Sa leggere i simboli
Individua in un
Riconosce e
Riconosce i diversi delle carte
ambiente elementi riproduce le
tipi di paesaggio.
geografiche.
fisici e antropici.
rappresentazioni
Riconosce i simboli Riconosce i
Rappresenta
grafiche degli spazi delle carte
principali tipi di
graficamente uno noti.
geografiche.
paesaggio.
spazio con l’uso di Distingue i diversi Sa leggere una carta Conosce il clima e
simboli anche non elementi che
geografica.
l’aspetto fisico del
convenzionali.
identificano un
territorio italiano.
paesaggio.
Riconosce i diversi
tipi di paesaggio.
48
Sa orientarsi e
muoversi nello
spazio.
Distingue le
principali
caratteristiche
dell’ambiente.
Sa leggere i
simboli delle
carte geografiche.
Conosce il clima e
l’aspetto fisico
dell’Italia.
Comprende le
condizioni
ambientali e
climatiche più
favorevoli
all’attività umana.
Opera confronti
fra realtà
geografiche
diverse.
Ricava
informazioni da
fonti di diverso
tipo (carte
geografiche,
grafici, tabelle,
fotografie…).
Sa realizzare
semplici schizzi
cartografici e
carte tematiche.
Conta, confronta e Confronta e ordina i Confronta e ordina i Legge, scrive e
Padroneggia i
Matematica ordina oggetti ed numeri naturali.
numeri naturali.
confronta i numeri concetti fondamentali
eventi.
Riconosce il valore Esegue le quattro decimali .
della matematica e
Legge e scrive i
posizionale delle
operazioni tra
Esegue le quattro riflette sui principi e
numeri naturali fino cifre entro il 100. numeri naturali con operazioni con i
sui metodi adottati.
al 20.
Esegue addizioni e metodi, strumenti e numeri naturali e Opera con sicurezza
Confronta, ordina e sottrazioni in
tecniche diversi.
decimali.
nei calcoli scritti e
rappresenta i
colonna.
Distingue e disegna Opera con le
orali con i numeri
numeri sulla retta. Esegue
figure piane.
frazione.
naturali e razionali.
Esegue per iscritto moltiplicazioni e
Riconosce linee
Utilizza informazioni Descrive e classifica
addizioni e
divisioni in riga.
semirette e
per risolvere
figure geometriche.
sottrazioni.
Usa il ragionamento segmenti.
situazioni
Riproduce una figura
Risolve semplici
aritmetico per
Riconosce rette
problematiche.
in base ad una
problemi usando risolvere situazioni parallele incidenti Descrive e classifica descrizione.
l’addizione e la
problematiche.
perpendicolari.
figure geometriche. Riproduce in scala
sottrazione.
Disegna figure
Classifica angoli.
Riproduce una
una figura assegnata.
Comunica la
geometriche.
Identifica il
figura in base a una Calcola il perimetro e
posizione di oggetti Misura grandezze perimetro in figure descrizione.
l’area di una figura
nello spazio fisico, utilizzando unità di piane.
Riproduce in scala piana.
sia rispetto a sé, sia misura non
Classifica numeri, una figura
Legge, interpreta e
rispetto ad altre
convenzionali.
figure e oggetti in assegnata.
rappresenta dati
persone o oggetti, Riconosce eventi
base a una o più
Calcola il perimetro statistici.
usando i termini
certi, probabili,
proprietà.
di una figura piana. Rappresenta
adeguati.
impossibili,
Espone i criteri per Calcola l’area di una problemi con dati e
Esegue e descrive improbabili.
realizzare
figura piana.
tabelle.
un semplice
classificazioni.
Rappresenta
Conosce ed usa
percorso.
Rappresenta
relazioni con dati e correttamente le
Riconosce e
relazioni con
diagrammi.
unità di misura del
denomina figure
diagrammi e
Rappresenta
S.M.D.
geometriche.
tabelle.
problemi con dati e Riconosce ed esprime
Classifica figure e
Interpreta dati
tabelle.
la possibilità del
oggetti in base a
statistici.
Sa misurare
verificarsi di un
una o più proprietà.
Valuta la probabilità lunghezze, peso e evento.
Raccoglie e
del verificarsi di un capacità.
rappresenta dati
evento.
Esegue equivalenze.
mediante grafici a
Risolve situazioni
Riconosce la
barre e ideogrammi.
problematiche con possibilità di
Compie confronti di
le quattro
verificarsi di una
grandezze.
operazioni e il
coppia di eventi.
Effettua misurazioni
sistema metrico
con misure
decimale.
arbitrarie.
49
Conosce e riconosce Osserva fenomeni,
Scienze naturali un materiale
formula ipotesi,
e sperimentali osservato.
raccoglie dati e
Confronta e
verifica.
classifica materiali Classifica oggetti in
in base ad un
base alle loro
criterio dato.
proprietà.
Osserva fenomeni. Colloca animali e
Formula ipotesi.
piante nel loro
Conosce i cinque
ambiente naturale.
sensi e gli organi
Descrive il ciclo
corrispondenti.
vitale di una pianta
Distingue gli esseri e di un animale.
viventi dai non
Costruisce semplici
viventi.
catene alimentari.
Coglie
trasformazioni.
Classifica oggetti in
base alle loro
proprietà.
Colloca animali e
piante nel loro
ambiente naturale.
Descrive il ciclo
vitale di una pianta
e di un animale.
Costruisce semplici
catene alimentari.
50
Osserva la realtà, Individua le proprietà
descrive e
fondamentali di
rappresenta
materiali osservati.
fenomeni.
Coglie gli elementi
Individua
fondamentali di un
graficamente le
oggetto o di un
parti della Terra.
ambiente osservato.
Descrive e
Coglie le relazioni tra
rappresenta
ambiente ed esseri
strutture di vegetali. viventi.
Conosce, classifica e Osserva, formula
descrive forme e
ipotesi e previsioni,
comportamenti
raccoglie i dati,
animali.
registra e classifica.
Descrive con lessico Analizza e riferisce
appropriato la
con il linguaggio
realtà osservata.
specifico le
Conosce rapporti tra esperienze e i
gli esseri viventi e il fenomeni osservati.
loro ambiente.
Conosce le
caratteristiche
principali del corpo
umano.
Conosce le principali
fonti di energia
naturali.
Distingue le fonti di
energia rinnovabili da
quelle non
rinnovabili.
Tecnologia
Analizza e classifica
gli oggetti, gli
strumenti e le
macchine di uso
comune in base alle
loro funzioni
(trasformare,
misurare,
trasportare…).
Conosce i principali
bisogni dell’uomo,
gli oggetti, gli
strumenti e le
macchine che li
soddisfano.
Utilizza il computer
e definisce le
funzioni delle sue
parti.
Conosce semplici
procedure per
utilizzare i giochi
multimediali.
Classifica i materiali Individua le funzioni Individua la
Individua la funzione
in base ad una data di un semplice
funzione di un
di un artefatto o di un
proprietà.
manufatto.
artefatto o di un
semplice oggetto.
Analizza e descrive Usa oggetti
semplice oggetto. Usa correttamente gli
le caratteristiche e coerentemente con Usa oggetti e
oggetti tecnologici in
le proprietà dei
le loro funzioni.
strumenti
base alla loro
materiali più diffusi. Sa raccontare le
coerentemente con funzione.
Costruisce modelli e storie di oggetti
la loro funzione.
Realizza oggetti
semplici manufatti. inseriti in contesti di Realizza oggetti
secondo una
Usa semplici
storia personale.
secondo una
determinata
programmi di
Sa usare il
determinata
metodologia
grafica e la
programma Word e metodologia
progettuale.
videoscrittura.
Paint.
progettuale.
Rileva le
Rileva le
trasformazioni di
trasformazioni di
utensili avvenute nel
utensili avvenute tempo.
nel tempo.
E’ in grado di usare le
E’ in grado di usare tecnologie
le tecnologie
informatiche e i
informatiche e i
linguaggi multimediali
linguaggi
per sviluppare il
multimediali per
proprio lavoro in più
sviluppare il proprio discipline.
lavoro in più
discipline.
51
GIUDIZIO
IRC
Descrittori del livello di competenze acquisite
Conosce gli argomenti trattati che approfondisce personalmente. Usa il linguaggio religioso in
ECCELLENTE (10) modo adeguato. Sa ascoltare e rispettare le posizioni altrui ed è disponibile a rivedere eventuali
posizioni pregiudiziali. Sa rielaborare in modo autonomo e critico le conoscenze.
OTTIMO (9)
Conosce gli argomenti trattati che a volte approfondisce. Usa il linguaggio religioso in modo
appropriato. Sa ascoltare e rispettare le posizioni altrui…. Sa rielaborare in modo autonomo le
conoscenze.
DISTINTO (8) Conosce gli argomenti trattati anche se non in modo approfondito Usa il linguaggio religioso in
maniera appropriata, ma ancora limitata. Sa ascoltare e rispettare le pozioni altrui…. Sa cogliere i
punti nodali delle problematiche affrontate.
BUONO (7)
Conosce complessivamente gli argomenti trattati, anche se non in modo particolarmente
approfondito. Usa il linguaggio religioso in maniera non sempre appropriata. Coglie nello specifico
il senso del discorso.
SUFFICIENTE Conosce solo in parte gli argomenti trattati nelle linee generali e le sue conoscenze sono piuttosto
(6)
superficiali. Si esprime con difficoltà utilizzando la terminologia religiosa in maniera non sempre
approfondita. Coglie solo il senso generale del discorso.
INSUFFICIENTE Mostra conoscenze solo frammentarie. Non usa in modo corretto il linguaggio religioso. Non
(5)
coglie il senso generale del discorso.
52
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
CON GIUDIZIO SINTETICO DA "ECCELLENTE” A “SUFFICIENTE”
Sono considerate valutazioni positive del comportamento i giudizi da sufficiente a eccellente
ottenute analizzando il processo di maturazione civile e culturale dell’alunno, in relazione alle
situazioni quotidiane di apprendimento, di competenze personali e di collaborazione alla relazione
educativa.
N.
n° 1
INDICATORI
SVOLGIMENTO
DEI RAPPORTI
ALL’INTERNO
DELLA
COMUNITÀ’
SCOLASTICA
e
RISPETTO
DELLE
DISPOSIZIO
NI
ORGANIZZA
TIVE E DI
SICUREZZA
DESCRITTORI
dei livelli di competenze relazionali
personali
(eventualmente barrare la voce che
non serve)
Partecipa costruttivamente alla vita
scolastica mantenendo rapporti corretti
e rispettosi con tutti; è puntuale e
preciso nell'osservare le regole.
Partecipa alla vita scolastica assumendosi
le proprie responsabilità e osserva le
regole del vivere comunitario.
Partecipa alla vita scolastica
evidenziando comportamenti vivaci ma è
sensibile ai richiami e agli interventi
educativi.
PUNTI
PUNTI
ASSEGNATI
5
Comportamento
esemplare
4,5
Comportamento
maturo
4
Comportamento
responsabile
Partecipa alla vita scolastica evidenziando
comportamenti,talvolta, conflittuali e
deve essere aiutato ad accettare il
confronto e le idee altrui. Non sempre
assume e/o mantiene un comportamento
corretto riguardo le regole comunitarie.
3, 5
Comportamento
generalmente
corretto
Partecipa alla vita scolastica disturbando e
/o sfuggendo alle proprie responsabilità.
Fatica ad accettare le regole comunitarie.
3
Comportamento
non sempre
corretto
Partecipa alla vita scolastica evidenziando
comportamenti non sempre collaborativi e/o
costruttivi ( es. è facile alla distrazione e/o a
distrarre i compagni; manifesta una certa
noncuranza dei richiami e degli interventi
educativi degli insegnanti...).
Tali comportamenti sono stati annotati sul
registro di classe ( solo scuola Secondaria di
primo grado), discussi in consiglio di
classe/interclasse e riferiti ai genitori.
2,5
53
Comportamento
scorretto
N.
INDICATORI
DESCRITTORI
dei livelli di competenze
personali
(eventualmente barrare la voce
che non serve)
Si
impegna
con
costanza
e
determinazione (compiti, materiali ecc. )
e mostra interesse verso tutte le
discipline.
n° 2
IMPEGNO NEL
PROCESSO DI
MATURAZIONE
CULTURALE
Si impegna con serietà e regolarità
mostrando interesse nei confronti delle
attività didattiche.
Si impegna con soddisfacente regolarità e
mostra un discreto interesse.
PUNTI
PUNTI ASSE
GNATI
5
Impegno
sistematico
e costruttivo
4,5
Impegno
responsabile e
assiduo
4
Impegno
regolare
Si impegna in maniera saltuaria e /o
superficiale e mostra poco interesse al
dialogo educativo. Non è regolare nel
rispetto delle consegne.
Mostra scarsa attitudine allo studio, non si
impegna e rispetta saltuariamente le
consegne. Non mostra interesse al dialogo
educativo.
Non mostra attitudine allo studio, non si
impegna e non rispetta le consegne. Non
mostra interesse al dialogo educativo.
3.5
Impegno
generalmente
adeguato
3
Impegno
discontinuo e/o
essenziale
2.5
Impegno
inadeguato
Il voto finale è un giudizio sintetico (eccellente=10 punti; ottimo=9 punti; distinto=8 punti ; buono=7punti;
sufficiente=6 punti) che si ottiene convertendo la somma dei punti assegnati per ciascun indicatore.
Il voto “insufficiente” verrà motivato caso per caso.
54
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Gli obiettivi generali fondamentali della scuola secondaria di primo grado mirano a:
 favorire nel discente occasione di sviluppo e di crescita psico-culturale

potenziare la formazione di capacità mentali di ordine logico

favorire lo sviluppo della stima di sé e degli altri

incentivare la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno:
comprensione della realtà nei suoi vari aspetti, consapevolezza dei valori e delle regole della civile
convivenza, dei diritti umani e di tutte le culture, evitando pregiudizi etnocentrici

stimolare la presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti

indirizzare verso una sempre più approfondita conoscenza della realtà sociale.
Il progetto di lavoro di ogni singola classe segue le seguenti fasi di sviluppo:
 analisi del contesto socio-culturale e della situazione di partenza degli alunni

finalità educative

definizione degli obiettivi

contenuti

metodi e mezzi

interventi individualizzati

verifiche e valutazioni

progettazione curriculare ed extracurriculare
I percorsi degli ambiti disciplinari saranno finalizzati a promuovere i seguenti obiettivi specifici:
A) Obiettivi educativi di tipo comportamentale - cognitivo (sapere): Comunicazione
 Aver coscienza dell’esistenza di diversi tipi di linguaggio e delle loro possibilità ai fini della
comunicazione. In particolare: il linguaggio verbale (scritto e orale), figurato, gestuale, musicale,
matematico, tecnico, scientifico e informatico.

Saper ordinare, secondo un filo logico, fatti e fenomeni osservati.

Saper fare una relazione su uno studio, un’esperienza, una lettura.
B) Obiettivi operativi di tipo pratico-operativo (saper-fare): Operatività
 Saper prendere appunti, saper tenere in ordine i quaderni e aggiornarli per tutte le attività.

Sapere svolgere da soli gli esercizi assegnati.

Sapersi organizzare sul lavoro e saper ascoltare, osservare, riflettere, trarre conclusioni ed intervenire.

Saper mettere in relazione conoscenze ed informazioni provenienti da campi diversi.

Saper intervenire in una discussione in relazione al tema trattato.

Sapere che cos’è un questionario, come si costruisce e come si usa.
53
C) Obiettivi educativi di tipo relazionale (saper essere): Autocontrollo
 Prestare attenzione per la durata di una comunicazione.

Saper intervenire al momento opportuno.

Comportarsi in modo corretto.
D) Educazione all’ordine
 Portare il materiale scolastico necessario.

Eseguire puntualmente i lavori assegnati.

Scrivere con grafia chiara e leggibile.

Rispettare il materiale proprio e altrui.

Prendersi cura di sé.

Essere puntuali nell’osservanza dei propri doveri.
E) Socializzazione ed impegno
 Saper accettare e rispettare il personale scolastico e i compagni.

Saper lavorare in gruppo riconoscendo il proprio ruolo.

Accettare le idee e le opinioni altrui.

Saper operare delle scelte, tenendo conto delle proprie capacità e aspirazioni.
COMPETENZE TRASVERSALI
Il nostro Istituto favorisce la formazione delle seguenti competenze comuni e trasversali a tutte le discipline:
 capacità di leggere dentro se stessi (Autocoscienza);

capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri (Gestione delle emozioni);

capacità di governare le tensioni (Gestione dello stress);

capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico);

capacità di prendere decisioni (Decision making);

capacità di risolvere problemi (Problem solving);

capacità di affrontare in modo flessibile ogni genere di situazione (Creatività);

capacità di esprimersi (Comunicazione efficace);

capacità di comprendere gli altri (Empatia);

capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo (Relazione efficace).
54
METODI E STRUMENTI
L’azione educativa dei docenti sarà adeguata, per quanto possibile, alle necessità individuali dei ragazzi e ai loro
ritmi e stili di apprendimento e di lavoro, tenendo conto non solo delle esigenze di chi ha particolare difficoltà,
(DSA-BES) ma anche di chi dimostra capacità maggiori o più adeguati interessi. Alla luce di quanto esposto, la
scuola offre ai ragazzi attività di recupero, consolidamento, approfondimento e ampliamento, orientamento
(anche con attivazione di gruppi costituiti da allievi di classi diverse e di classi parallele).
Nel contesto degli interventi individualizzati e negli eventuali corsi specifici di recupero, fermo restando che
ciascun ragazzo - realtà una e irripetibile - fa testo a sé, la scuola si impegna ad:

Incentivare, per quanto possibile, uno stretto e frequente colloquio con le famiglie per realizzare
insieme un’azione educativa più efficace, tenendo presente che i genitori svolgono un ruolo di primaria
importanza.

Adattare eventualmente il curricolo in relazione alle reali capacità degli alunni in difficoltà,
rispettandone lo stile di apprendimento.

Approfondire particolari verifiche e mettere a punto appositi criteri di valutazione.
Il recupero e il sostegno verranno attuati secondo le rilevazioni dei piani di lavoro delle singole
discipline.Tenendo conto della presenza di diversi alunni diversamente abili, si cercherà di organizzare
attività ricche e differenziate che consentano la loro consapevole partecipazione alla vita di classe, al fine di
compensare, per quanto possibile, l’handicap e di svilupparne le capacità e le qualità positive.
In generale si cercherà di favorire:

i rapporti di amicizia con i compagni di classe, in un clima di rispetto reciproco;

i rapporti di collaborazione e di accettazione;

il lavoro di ricerca in gruppo (ricerca-azione, problem solving…) e interdisciplinare;

le conversazioni, discussioni guidate e libere;

l’utilizzo di sussidi audiovisivi e multimediali;

le uscite sul territorio, le visite guidate e i viaggi di istruzione;

le attività motorie e manipolazione;

i laboratori a classi aperte;

le attività musicali;

il Mastery Learning (scomposizione di unità in microunità);

l’uso degli audiovisivi, dei computer e dei vari laboratori, la ricerca guidata in testi extrascolastici e su
documenti, ovvero di tutti i mezzi utili per promuovere esperienze ed impostare una didattica che
guardi non solo allo specifico ma soprattutto alla formazione globale della persona;

ogni disciplina sarà presentata come trascrizione selettiva della realtà e, quindi, come un approccio
incompleto, non esaustivo, bisognoso d’altro, di un senso unitario, cioè, che sta oltre la disciplina e che
scaturisce dall’unità del sapere e degli insegnamenti tra loro.
55
In questa ottica le tematiche organizzate in moduli didattici in prospettiva interdisciplinare :
 Salute e sicurezza.

Le forme della conoscenza e il mondo dei sensi.

Spazio e tempo.

La natura: ambiente e impatto ambientale.

Le questioni politiche – economiche - socioculturali.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Lo strumento della verifica sarà utilizzato frequentemente, sia per il controllo dell’apprendimento, sia per
l’autovalutazione del lavoro svolto. Verranno dedicati specifici momenti alla verifica, soprattutto al termine delle
singole tematiche. Le modalità concrete di verifica saranno suggerite dalle caratteristiche dei lavori svolti e
potranno essere questionari, prove scritte, orali, ricerche, ecc. Inoltre, considerati i livelli, spesso eterogenei, e
le difficoltà manifestate dalla maggior parte dei ragazzi, si cercherà di sollecitare continuamente gli allievi ad
intervenire nel colloquio durante le lezioni con richiami ad argomenti studiati, con collegamenti e nel ripasso di
alcune nozioni basilari. Questa strategia sarà utilizzata per l’organizzazione di un metodo di studio sempre meno
legato alla pagina del testo e sempre più, invece, personale e ragionato, che verrà controllato e corretto
attraverso continue verifiche orali. Saranno verificate la validità dell’azione educativa e i progressi cognitivi degli
allievi attraverso test oggettivi, concordati dai docenti per classi parallele, per garantire omogeneità di
interventi didattici e verificare l'evoluzione dell'apprendimento. Verranno adottate forme di verifica e di
valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti (Legge 170 del 29/09/2010). La verifica e la
valutazione degli apprendimenti, incluse quelle relative all’esame finale del primo ciclo e delle prove INVALSI
degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, potranno prevedere
l’adozione delle previste misure dispensative e l’impiego di strumenti compensativi (Legge 170 del 29/09/2010).
La valutazione seguirà fasi con precise caratteristiche:
 valutazione iniziale per rilevare la situazione di partenza;

valutazione continua e formativa per un controllo orientativo sui livelli educativo- didattici e di
apprendimento raggiunto;

valutazione finale per una ristrutturazione, sulla base dei risultati raggiunti, del prodotto educativo,
riprendendo, in tal modo, l’itinerario formativo.
In questa ottica largo spazio sarà dato anche all’autovalutazione, da attuarsi attraverso discussioni individuali o
per gruppi, per dar modo così agli alunni di rendersi conto di ciò che hanno fatto e di ciò che resta da fare. Con i
genitori si cercherà di improntare un dialogo, una collaborazione efficace al fine di seguire il processo culturale
e formativo degli alunni, riflettendo sui risultati raggiunti e sulle eventuali difficoltà, progettando itinerari
didattico-educativi adeguati alle capacità e alle attitudini personali degli alunni (PDP da redigere da parte del
Consiglio di classe entro Novembre).
56
Descrittori dei livelli di competenza disciplinare
Ai fini di una sempre più trasparente ed oggettiva valutazione degli alunni, i consigli di Classe della scuola
secondaria di 1^ grado hanno concordato i seguenti descrittori :
ITALIANO
VOTO
LIVELLO
numerico intero
Descrittori del livello di competenze acquisite
COMPETENZE
(da 4 a 10)
corrispondenze
Mantiene l’attenzione regolarmente. Legge con dizione chiara e giusta
intonazione, sa riconoscere il tipo di testo, l’idea centrale, le unità
10 Eccellente
ideative, sa individuare nei testi
9,5 -10/10
affrontati trama, personaggi e caratteristiche d’ambiente. Produce testi
congrui alla consegna, sa strutturare correttamente le proposizioni e i
AVANZATO
periodi, sa riconoscere le strutture grammaticali dei testi. Espone in modo
chiaro e organico i contenuti appresi,conosce adeguatamente le
caratteristiche dei generi letterari affrontati.
Mantiene l’attenzione per il tempo necessario. Legge con dizione
9
chiara e corretta intonazione, sa riconoscere il tipo di testo, sa
Ottimo
individuare nei testi affrontati trama, personaggi e caratteristiche
d’ambiente. Produce testi congrui alla consegna, sa strutturare
8,5 - 9/10
correttamente le argomentazioni, sa riconoscere le strutture
grammaticali dei testi. Espone in modo chiaro i contenuti appresi,
conosce le caratteristiche principali dei generi letterari affrontati.
Sa ascoltare un discorso fino alle conclusioni, coglierne le sequenze logiche
8
e sintetizzarle con chiarezza. Legge in modo chiaro e corretto, comprende
Distinto
vari tipi di testo, individuandone gli elementi essenziali e quelli
accidentali. Sa comunicare un’esperienza personale o culturale in forma
7,5 - 8/10
chiara e organica anche se con linguaggio semplice. Sa produrre testi
semplici, organici, corretti (grammatica, ortografia), pertinenti
INTERMEDIO
all’argomento proposto. Riconosce in un testo le principali parti del
discorso, analizza e applica le principali strutture dell’analisi
grammaticale, logica o del periodo. Organizza con una certa logica e
organicità i contenuti appresi, conosce le caratteristiche principali dei
generi letterari affrontati.
Sa ascoltare un discorso fino alle conclusioni, coglierne le sequenze
logiche e sintetizzarle adeguatamente. Legge in modo chiaro e corretto,
7
comprende vari tipi di testo, individuandone gli elementi essenziali. Sa
Buono
comunicare un’esperienza personale o culturale in forma chiara anche
se con linguaggio semplice. Sa produrre testi semplici, corretti
6,5-7/10
(grammatica, ortografia), pertinenti all’argomento proposto. Riconosce in
un testo le principali parti del discorso. Organizza con una certa logica e
organicità i contenuti appresi, conosce le caratteristiche principali dei
generi letterari affrontati.
BASE
LIVELLO BASE
NON
RAGGIUNTO
6
Sufficiente
5,5-6/10
5
Insufficiente
4,5 - 5/10
4
Gravemente
Insufficiente
Ascolta solo per il tempo strettamente necessario alla comunicazione,
comprende globalmente i messaggi orali e i loro contenuti. Legge con
qualche incertezza e in modo meccanico, coglie le informazioni essenziali
del testo, sa dividere in sequenze, va guidato nel comprendere gli
elementi secondari. Sa esporre oralmente quanto appreso, letto, visto,
usando un lessico comprensibile all’interno del vocabolario di base con
sufficiente organicità logica. Produce testi semplici, brevi,
pertinenti,complessivamente corretti. Riconosce solo le strutture
fondamentali dell’analisi grammaticale, logica o del periodo. Conosce
globalmente e organizza, in modo non sempre autonomo, i contenuti
studiati. Guidato, riconosce le caratteristiche principali dei generi letterari
affrontati.
Non riesce ad ascoltare per un tempo adeguato la comunicazione, va
guidato nella comprensione della comunicazione che stenta a cogliere.
Legge stentatamente. Fatica ad esprimere esperienze personali e
culturali, usa un lessico limitatissimo e non appropriato, ha bisogno di
guida continua, i suoi interventi sono spesso poco proficui e confusi.
Produce testi poco organici, disordinati, con grafia poco chiara,
scorretti ortograficamente e grammaticalmente. Sconosce le strutture
grammaticali fondamentali della nostra lingua. Non si orienta e non riesce
ad organizzare i contenuti proposti.
Non riesce ad ascoltare per un tempo adeguato la comunicazione, va
guidato nella comprensione della comunicazione che stenta a cogliere
anche globalmente. Legge sillabando. Fatica ad esprimere esperienze
personali e culturali, usa un lessico limitatissimo, ha bisogno di guida
continua, i suoi interventi sono spesso poco proficui. Produce testi poco
organici, disordinati, con grafia poco chiara, scorretti ortograficamente e
grammaticalmente. Sconosce le strutture grammaticali fondamentali della
nostra lingua. Non riesce ad organizzare i contenuti proposti.
57
STORIA
LIVELLO
COMPETENZE
VOTO
numerico intero
(da 4 a 10)
corrispondente
10
Eccellente
9,5 -10/10
AVANZATO
9
Ottimo
8,5 - 9/10
8
Distinto
7,5 - 8/10
INTERMEDIO
7
Buono
6,5 -7/10
6
Sufficiente
BASE
5,5-6/10
5
Insufficiente
4,5 - 5,/10
LIVELLO
Descrittori del livello di competenze acquisite
Conosce approfonditamente gli eventi storici, espone con chiarezza e
logica le conoscenze che sa inquadrare nel tempo e nello spazio.
Sa individuare le cause storiche degli eventi che è capace di
raccordare tra loro. Capisce l’importanza di essere cittadino in una
società democratica. Usa un adeguato e ricco lessico storico, sa
utilizzare opportunamente le fonti proposte.
Conosce adeguatamente gli eventi storici, espone con chiarezza gli
eventi che sa inquadrare nel tempo e nello spazio. Sa individuare
le cause storiche degli eventi. Capisce l’importanza di essere
cittadino in una società democratica. Usa un adeguato lessico storico,
sa utilizzare le fonti proposte.
Espone in modo autonomo le conoscenze che inquadra nel tempo e
nello spazio. Percepisce la dimensione temporale del fenomeno
storico e coglie le relazioni tra eventi storici. Capisce l’importanza
di essere cittadino in una società democratica. Usa un lessico
storico semplice, sa selezionare le informazioni. Si inserisce nel
gruppo positivamente, conosce le norme basilari del vivere civile e le
applica,conosce alcune istituzioni che sono alla base dello Stato e
qualche termine politico.
Espone in modo autonomo le conoscenze che inquadra nel tempo e
nello spazio. Percepisce la dimensione temporale del fenomeno
storico e coglie alcune relazioni tra eventi storici. Capisce
l’importanza di essere cittadino in una società democratica. Usa un
lessico storico semplice. Si inserisce nel gruppo positivamente,
conosce le norme basilari del vivere civile e le applica.
Conosce globalmente ed espone con qualche incertezza le linee
essenziali di un fatto storico, guidato, coglie semplici nessi causali.
Non si inserisce sempre opportunamente nel gruppo, non rispetta
regolarmente le norme stabilite di disciplina E’ piuttosto confuso
nella conoscenza delle principali istituzioni che sono alla base dello
Stato. Limitato il lessico specifico che conosce e usa. Non è sempre
consapevole dell’importanza di essere cittadino di una società
democratica.
Conosce superficialmente i principali eventi storici e non sempre sa
inquadrarli nel tempo e nello spazio. Non sa stabilire nessi causaeffetto. Non è sempre consapevole dell’importanza di essere
cittadino di una società democratica. Non rispetta con regolarità le
regole stabilite. Usa un lessico limitato e generico.
BASE NON
RAGGIUNT
O
4
Gravemente
Insufficiente
Non conosce i principali eventi storici e non sa inquadrarli nel tempo
e nello spazio. Non sa stabilire neanche semplici nessi causaeffetto. Non è sempre consapevole dell’importanza di essere
cittadino di una società democratica. Non rispetta le regole stabilite,
non si inserisce adeguatamente nel gruppo e sconosce anche i più
semplici termini politici. Usa un lessico troppo limitato e generico.
58
GEOGRAFIA
LIVELLO
COMPETENZE
VOTO
numerico intero (da
4 a 10)
corrispondente
10 Eccellente
9,5 -10/10
AVANZATO
9 Ottimo
8,5 - 9/10
8 Distinto
7,5 - 8/10
INTERMEDIO
Buono
6,5-7/10
6 Sufficiente
BASE
LIVELLO
BASE
NON
RAGGIUNTO
5,5-6/10
5
Insufficiente
4,5 - 5,/10
4
Gravemente
Insufficiente
Descrittori del livello di competenze acquisite
Si orienta in modo disinvolto nello spazio e sulla carta, sa riconoscere
gli elementi di un paesaggio, sa osservare. Conosce
approfonditamente i principali aspetti geografici dei più significativi
paesi del mondo. Sa leggere e decodificare una rappresentazione
grafica dello spazio terrestre, simboli cartografici, grafici, tabelle,
carte geografiche generali, costruire grafici, tabelle. E’ in grado di
mettere in relazione adeguatamente fatti geografici e presenza
dell’uomo, cogliendone i condizionamenti. Utilizza in modo adeguato
il lessico specifico.
Si orienta in modo adeguato nello spazio e sulla carta, sa riconoscere
gli elementi di un paesaggio. Conosce adeguatamente i principali
fenomeni geografici. Sa leggere e decodificare una rappresentazione
grafica dello spazio terrestre, simboli cartografici, grafici, tabelle, carte
geografiche generali. E’ in grado di mettere in relazione
adeguatamente fatti geografici e presenza dell’uomo, cogliendone i
condizionamenti. Utilizza in modo adeguato il lessico specifico.
Si orienta nello spazio e sulla carta, sa riconoscere gli elementi di un
paesaggio, sa osservare. Conosce i principali aspetti geografici dei più
significativi paesi del mondo. Sa leggere e decodificare una
rappresentazione grafica dello spazio terrestre, simboli cartografici,
carte geografiche generali. E’ consapevole dei rapporti di causa ed
effetto tra territorio e politica, territorio ed organizzazione economica
e sociale. Conosce e utilizza i principali termini del linguaggio specifico
e i simboli cartografici.
Si orienta nello spazio e sulla carta, sa riconoscere gli elementi
principali di un paesaggio. Conosce gli aspetti geografici essenziali
dei più significativi paesi del mondo. Sa leggere e decodificare una
rappresentazione grafica dello spazio terrestre, simboli cartografici,
carte geografiche generali. E’ consapevole dei rapporti di causa ed
effetto tra territorio e politica, territorio ed organizzazione
economica e sociale. Conosce e utilizza i principali termini del
linguaggio specifico e i simboli cartografici.
Incontra qualche difficoltà nell’orientarsi nello spazio e sulla carta.
Guidato, riconosce gli elementi essenziali di un paesaggio e , nel
complesso, i principali aspetti geografici dei più significativi paesi del
mondo, riesce a leggere le rappresentazioni grafiche dello spazio
terrestre, qualche simbolo cartografico, grafico, tabella. Conosce
pochi termini del lessico specifico e non li utilizza sempre
opportunamente.
Guidato si orienta nella carta e riconosce gli elementi essenziali di
un paesaggio. Conosce in modo superficiale gli aspetti geografici più
significativi dei più importanti paesi del mondo studiati e il rapporto
che lega l’uomo all’ambiente. Limitati e poco adeguati la conoscenza e
l'uso del lessico specifico.
Non si orienta e non conosce gli elementi essenziali di un paesaggio.
Solo guidato riesce a leggere una carta geografica e a esporre le
semplici nozioni apprese con un lessico povero e inadeguato.
sconosce o conosce in modo troppo frammentario e superficiale gli
aspetti geografici più significativi dei più importanti paesi del mondo
studiati.
59
LINGUE STRANIERE (INGLESE E FRANCESE)
LIVELLO
COMPETENZE
VOTO numerico
Intero
(da 4 a 10)
Corrispondente
10
Eccellente
AVANZATO
9,5 -10/10
9 Ottimo
8,5 - 9/10
8 Distinto
7,5 - 8/10
INTERMEDIO
7
Buono
6,5-7/10
6
BASE
Sufficiente
5,5-6/10
5 Insufficiente
LIVELLO BASE
NON
RAGGIUNTO
4,5 - 5/10
4
Grav.
insufficiente
Descrittori dei livelli di competenze acquisite
Ascolta e comprende messaggi orali in modo particolareggiato e con
padronanza. Legge con
pronuncia e intonazione corrette testi di varia tipologia senza difficoltà,
ricavando le informazioni esplicite e implicite. Parla e interagisce
autonomamente, producendo messaggi adeguati alla situazione
comunicativa. Sa operare confronti tra culture diverse. Produce testi scritti
coerenti e di vario tipo, usando lessico, strutture e funzioni in modo
consapevole, appropriato e corretto.
Ascolta e comprende messaggi orali articolati su argomenti noti in modo
particolareggiato.
Legge con pronuncia e intonazione corrette, riconosce le tipologie
testuali, comprende la situazione comunicativa in modo dettagliato. Parla
e interagisce con disinvoltura. Sa riconoscere e descrivere elementi di
cultura e civiltà, operando confronti. Produce testi scritti di vario tipo,
usando lessico, strutture e funzioni in modo chiaro, corretto e funzionale.
Ascolta e comprende quasi integralmente vari tipi di messaggi orali su
argomenti di interesse personale. Legge in modo chiaro e corretto,
riconosce le tipologie testuali, comprende adeguatamente la situazione
comunicativa. Parla e interagisce con pronuncia e intonazione
generalmente corrette in brevi conversazioni su argomenti noti. Sa
riconoscere e descrivere elementi di cultura e civiltà, operando semplici
confronti. Produce testi scritti di vario tipo, usando lessico, strutture e
funzioni, nel complesso, in modo corretto e appropriato.
Ascolta e comprende globalmente messaggi orali espressi con
articolazione chiara. Legge correttamente, riconosce le tipologie testuali,
comprende, nel complesso, la situazione comunicativa. Produce semplici
messaggi con pronuncia e intonazione generalmente corrette e interagisce
in brevi conversazioni su argomenti noti. Opera semplici confronti con il
Paese straniero. Produce testi scritti, usando funzioni adeguate e
mostrando una sostanziale conoscenza del lessico e delle strutture.
Ascolta e comprende semplici messaggi orali, cogliendo le informazioni
principali. Legge con qualche incertezza e in modo meccanico,
comprende gli elementi essenziali del testo. Si esprime producendo
messaggi comprensibili e non del tutto adeguati alla situazione
comunicativa e non sempre corretti. Sa riconoscere e descrivere,
anche utilizzando la L2, qualche elemento di cultura e civiltà. Produce
brevi frasi e messaggi scritti, usando lessico, strutture e funzioni
elementari, anche se con qualche errore di base.
Ascolta e comprende parzialmente messaggi orali su un argomento noto.
Legge stentatamente e coglie solo alcune informazioni esplicite.
Produce con pronuncia poco corretta e in modo meccanico espressioni
e frasi brevi. Guidato interagisce in semplici conversazioni di routine.
Riconosce e descrive, in lingua italiana, qualche elemento di cultura e
civiltà. Produce testi scritti usando lessico, strutture e funzioni in maniera
parziale e imprecisa.
Ascolta e comprende pochi elementi di un messaggio orale e scritto su
un argomento noto. Legge sillabando e si esprime con pronuncia non
corretta e con molta difficoltà. Produce brevi frasi e semplici messaggi
scritti con numerosi errori di lessico, strutture, nonché di ortografia.
Sconosce le strutture grammaticali di base.
60
SCIENZE CHIMICHE, FISICHE E NATURALI
LIVELLO
COMPETENZE
AVANZATO
VOTO
numerico
intero
(da 4 a 10)
corrisponden
te
Descrittori dei livelli di competenze acquisite
10
Eccellente
Osserva, interpreta e descrive i fenomeni riconoscendo relazioni,
modificazioni, rapporti causali in situazioni nuove e contesti diversi.
Evidenzia vivo atteggiamento di interesse nei confronti dei problemi e dei
progressi scientifici. Utilizza un linguaggio,appropriato, rigoroso e sintetico.
9,5 -10/10
9
Ottimo
8,5 - 9/10
8
Distinto
INTERMEDIO
7,5 - 8/10
7
Buono
6,5-7/10
BASE
LIVELLO BASE
NON
RAGGIUNTO
6
Sufficiente
5,5-6/10
5
Insuffi
ciente
4,5-5/10
4
Gravemente
insufficiente
Osserva accuratamente e descrive i fenomeni riconoscendo relazioni,
modificazioni, rapporti causali. Evidenzia interesse ed attenzione nei
confronti dei problemi e i progressi scientifici.
Utilizza, in ogni occasione, un linguaggio chiaro, rigoroso e sintetico.
Osserva e descrive i fenomeni scientifici riconoscendo relazioni,
modificazioni e rapporti casuali.Evidenzia atteggiamenti di curiosità e
attenzione riguardo ai fenomeni scientifici. Utilizza un linguaggio chiaro e
appropriato, anche se non sempre rigoroso.
Osserva fenomeni, riconoscendone e descrivendone dati essenziali, estesi
ai contenuti secondari. Evidenzia attenzione riguardo ai saperi e ai fenomeni
scientifici.
Utilizza un linguaggio adeguato al contenuto delle argomentazioni.
Osserva i fenomeni e li descrive nei loro elementi essenziali.Manifesta
atteggiamenti di curiosità nei confronti dei fenomeni scientifici. Utilizza un
linguaggio semplice ma coerente alle argomentazioni.
Osserva e descrive fenomeni in modo superficiale ed incompleto. Mostra
atteggiamenti non sempre responsabili nei confronti dei fenomeni scientifici.
Utilizza un linguaggio approssimativo ed impacciato.
Osserva e descrive fenomeni in modo frammentario e prevalentemente
errato.Manifesta atteggiamenti non responsabili nei confronti dei fenomeni
scientifici. Utilizza un linguaggio approssimativo e non coerente.
61
SCIENZE MATEMATICHE
LIVELLO
COMPETENZE
VOTO
numerico intero
(da 4 a
10)corrispondente
10
Eccellente
AVANZATO
9,5 -10/10
9
Ottimo
8,5 - 9/10
8 Distinto
INTERMEDIO
7,5 - 8/10
7
Buono
6,5-7/10
BASE
6
Sufficiente
5,5-6/10
5 Insufficiente
LIVELLO BASE
NON
RAGGIUNTO
4,5 - 5/10
4
Grav.
insufficiente
Descrittori dei livelli di competenze acquisite
Sa utilizzare autonomamente e correttamente procedimenti di
calcolo in situazioni nuove. Comprende problemi complessi, ne
individua le informazioni e li risolve utilizzando la strategia più
opportuna. Sa analizzare figure geometriche complesse, ne
individua le proprietà, anche in situazioni nuove. Utilizza, in ogni
occasione, un linguaggio rigoroso, scorrevole ed esauriente.
Sa utilizzare correttamente e in modo autonomo procedimenti di
calcolo anche in situazioni nuove. Riconosce situazioni
problematiche, individuando i dati da cui partire e l’obiettivo da
conseguire. Sa analizzare figure geometriche complesse,
individuandone le proprietà. Utilizza, in ogni occasione, un
linguaggio chiaro, rigoroso e sintetico.
Sa utilizzare autonomamente e correttamente procedimenti di
calcolo.Comprende i problemi, ne individua le informazioni e i
procedimenti risolutivi. Sa analizzare figure geometriche, ne
individua le proprietà, riconoscendole anche in situazioni non
sempre note. Utilizza un linguaggio chiaro e appropriato, anche se
non sempre rigoroso.
Sa utilizzare autonomamente e, quasi sempre , correttamente
procedimenti di calcolo. Comprende i problemi, ne individua le
informazioni e li risolve quasi sempre correttamente. Sa analizzare
figure geometriche, ne individua le proprietà, riconoscendole in
situazioni note. Utilizza un linguaggio appropriato, anche se non
sempre rigoroso.
Sa utilizzare procedimenti di calcolo in situazioni semplici e di
routine. Comprende semplici problemi, riconosce le informazioni
necessarie e li risolve ricorrendo a strategie elementari. Sa
analizzare semplici figure geometriche individuando le proprietà
elementari.Utilizza un linguaggio generalmente corretto.
Non sempre sa utilizzare procedimenti di calcolo.Comprende
problemi semplici
ma non sempre individua le informazioni
necessarie per risolverli. Non sempre riesce ad analizzare semplici
figure geometriche e a elencarne le proprietà. Utilizza un linguaggio
approssimativo.
Non sa utilizzare procedimenti di calcolo, anche in situazioni
semplici.Incontra difficoltà diffuse nel comprendere problemi
elementari e nell’individuare informazioni per risolverli. Guidato
non riesce ad analizzare semplici figure geometriche e ad
individuarne le proprietà. Utilizza un linguaggio approssimativo e
non coerente.
62
ARTE E IMMAGINE
LIVELLO
COMPE
TENZE
VOTO numerico
intero (da 1 a 10)
corrispondente
10
Eccellente
AVANZATO
9,5 -10/10
9
Ottimo
8,5 - 9/10
8 Distinto
7,5 - 8/10
INTERMEDIO
BASE
BASE NON
BASE NON
RAGGIUNTO
L’alunno, ha notevoli capacità di osservazione e di comprensione
dei linguaggi specifici
della
comunicazione;
utilizza
correttamente le regole del linguaggio visivo; utilizza
sapientemente le tecniche proposte in funzione del messaggio;
ha capacità critica dinnanzi ai messaggi trasmessi dalle opere
d’arte.
L’alunno, comprende e comunica in modo chiaro gli elementi
della realtà circostante, sa usare gli strumenti in modo
soddisfacente; sa produrre immagini e sa cogliere il messaggio
di un opera d’arte esprimendo valutazioni personali.
L’alunno, comprende e comunica in maniera generalmente
soddisfacente gli elementi essenziali della realtà circostante; sa
usare adeguatamente gli strumenti e le tecniche; rielabora il
messaggio di un’ opera d’arte esprimendo sinteticamente
valutazioni soggettive.
6 Sufficiente
L’alunno, conosce e applica le strutture semplici del linguaggio
visuale, conosce in maniera elementare l’uso degli strumenti e
delle tecniche di base; sa cogliere solo gli aspetti generali del
linguaggio visivo.
5 Insufficiente
4,5 - 5/10
RAGGIUNTO
LIVELLO
L’alunno, ha eccellenti capacità di osservazione, di comprensione
e di uso dei linguaggi specifici della comunicazione. Usa
correttamente e con disinvoltura gli strumenti applicando le
tecniche in modo personale; sa analizzare un testo visivo
esprimendo valutazioni personali ed usando terminologia
specifica.
7
Buono
6,5-7/10
5,5-6/10
LIVELLO
Descrittori del livello di competenze acquisite
4
Gravemente
Insufficiente
L’alunno presenta una carente comprensione delle strutture
semplici del linguaggio; non è in grado di utilizzare
autonomamente gli strumenti e le tecniche di base; non sa
produrre né elaborare immagini in funzione di un messaggio;
non sa individuare né comprendere il messaggio di un testo
visivo.
L’alunno presenta una grave incomprensione delle strutture
semplici del linguaggio; non è in grado di utilizzare
autonomamente gli strumenti e le tecniche di base; non sa
produrre né elaborare immagini in funzione di un messaggio;
non sa individuare né comprendere il messaggio di un testo
visivo.
63
MUSICA
LIVELLO
COMPETENZE
VOTO
nume
rico intero
(da 4 a 10)
Corrispon
dente
10
Eccellente
9,5 -10/10
AVANZATO
9
Ottimo
8,5 - 9/10
8 Distinto
7,5 - 8/10
INTERMEDIO
7
Buono
6,5-7/10
BASE
6
Suffi
ciente
Descrittori dei livelli di competenze acquisite
Tecnica strumentale eccellente e capacità performative brillanti. Possesso
approfondito di conoscenze e del repertorio dei vari generi,epoche e stili.
Buone capacità mnemoniche .Ottima ed autonoma padronanza dei linguaggi
specifici,con personale e pertinente rielaborazione.
Conoscenze complete con approfondimenti autonomi e rielaborazioni
personali. Ottima padronanza della tecnica strumentale. Uso consapevole
e pertinente dei parametri musicali. Esecuzione e comprensione
consapevole di brani di diversi generi epoche e stili. Buona padronanza dei
linguaggi specifici. Autonomia nella risoluzione di compiti complessi.
Conoscenze approfondite. Efficace capacità di esecuzione e comprensione
di brani di diversi generi epoche e stili. Efficace padronanza della tecnica
strumentale. Uso pertinente dei parametri musicali. Appropriato uso del
linguaggio specifico. Risoluzione di compiti complessi seguendo indicazioni.
Conoscenze sostanzialmente complete. Buone capacità di esecuzione e
comprensione di brani di diverso genere. Buona padronanza della tecnica
strumentale. Uso consapevole dei parametri musicali e del linguaggio
specifico. Risoluzione di compiti appropriati.
Conoscenze essenziali e fondamentali con applicazioni pratiche adeguate.
Conoscenza dei linguaggi specifici e risoluzione di compiti non
complessi.Comprensione della proposta musicale.
5,5-6/10
5 Insuffi
ciente
LIVELLO BASE
NON
RAGGIUNTO
4,5 - 5/10
4 Grave
mente
insuffi
ciente
Conoscenze minime ma consapevoli. Capacità di esecuzione limitata agli
aspetti fondamentali. Comunicazione semplice .Capacità tecnica essenziale
.Risoluzione di compiti solo se guidati
Conoscenze incomplete e/o incerte. Difficoltà di esecuzione e di
comprensione Comunicazione non sempre appropriata e con linguaggio
specifico confuso .Difficoltà nella risoluzione di compiti semplici.
64
EDUCAZIONE FISICA
LIVELLOCO
MPETENZE
VOTO
numerico
intero
(da 4 a 10)
Corrispon
dente
10 Eccellente
9,5 -10/10
AVANZATO
9 Ottimo
8,5 - 9/10
8 Distinto
7,5 - 8/10
INTERMEDIO
7 Buono
6,5-7/10
BASE
6
Suffi
ciente
5,5-6/10
LIVELLO
BASE NON
RAGGIUNTO
5
Insuffi
ciente
4,5 - 5/10
4 Grave
mente
insuffi
ciente
Descrittori dei livelli di competenze acquisite
L’alunno durante le attività motorie è in grado di trasferire ciò che ha
appreso in situazioni simili e diverse riconoscendo ruoli e compiti per il
raggiungimento di uno scopo. Durante il gioco sportivo,padroneggia con
disinvoltura e creatività capacità coordinative e sa proporre e utilizzare
tecniche e tattiche di gioco. E’in grado di riconoscere e utilizzare le regole
come strumento di convivenza civile. Utilizza un linguaggio appropriato,
rigoroso e sintetico
L’alunno durante le attività motorie e sportive è in grado di trasferire
ciò che ha appreso in situazioni simili e in alcuni casi anche diverse
riconoscendo ruoli e compiti per il raggiungimento di uno scopo. Durante il
gioco sportivo padroneggia con sicurezza capacità coordinative e sa
proporre e utilizzare tecniche e tattiche di gioco. E’in grado di utilizzare le
regole come strumento di convivenza civile. Utilizza un linguaggio chiaro e
L’alunno durante le attività motorie e sportive è in grado di trasferire
ciò che ha appreso in situazioni simili. Durante il gioco sportivo
padroneggia capacità coordinative e tattiche di gioco in modo creativo. E’
in grado di applicare le regole per ottenere risultati positivi. Utilizza un
linguaggio chiaro e appropriato, anche se non sempre rigoroso.
L’alunno durante le attività motorie e sportive è in grado di utilizzare in
maniera autonoma le conoscenze apprese. Durante il gioco sportivo
padroneggia semplici capacità coordinative e tattiche di gioco. E’ in grado
di rispettare le regole. Utilizza un linguaggio adeguato al contenuto delle
argomentazioni.
L’alunno durante le attività motorie e sportive è quasi sempre in grado di
utilizzare le conoscenze apprese. Durante il gioco sportivo padroneggia
elementari capacità coordinative e tattiche di gioco. E’ in grado di
rispettare autonomamente le regole. Utilizza un linguaggio semplice, ma
coerente alle argomentazioni.
L’alunno durante le attività motorie e sportive non è sempre in grado di
utilizzare le conoscenze apprese. Durante il gioco sportivo mostra
mediocri capacità coordinative e tattiche di gioco. Guidato riesce a
rispettare le regole. Utilizza un linguaggio approssimativo e impacciato.
L’alunno durante le attività motorie e sportive mostra frammentarie
conoscenze che non è in grado di mettere in pratica. Durante il gioco
sportivo mostra scarso controllo della coordinazione e non sempre rispetta
le regole. Utilizza un linguaggio approssimativo e non coerente.
65
TECNOLOGIA
LIVELLO
COMPETENZE
VOTO nume
rico intero
(da 4 a 10)
Corrispon
dente
10 Eccellente
9,5 -10/10
AVANZATO
9 Ottimo
8,5 - 9/10
8 Distinto
7,5 - 8/10
INTERMEDIO
7
Buono
6,5-7/10
BASE
6 Sufficiente
5,5-6/10
5
Insufficiente
LIVELLO BASE
4,5 - 5/10
Descrittori dei livelli di competenze acquisite
Lavora in modo autonomo, razionale e con spiccato senso critico Esegue la
rappresentazione con precisione e senso pratico, osserva le norme UNI e
usa gli strumenti nel rispetto delle regole e delle norme di sicurezza. E’ in
grado di usare le nuove tecnologie per supportare il proprio lavoro.
Riconosce ed analizza i settori produttivi, conosce bene gli argomenti
trattati . Ottime le sue espressioni tecniche; sa affrontare con senso critico e
linguaggio appropriato una discussione tecnica. Impeccabile senso di
responsabilità nell’itinerario metodologico. Senso critico spiccato che si
affina sempre di più con la progressiva maturità conseguita
Organizza il proprio lavoro con senso di responsabilità, precisione, sicurezza
e ordine. Esegue la rappresentazione con precisione e senso pratico
utilizzando attrezzi e strumenti, nonché il computer nel rispetto delle
norme. Riconosce ed analizza i settori produttivi, conosce tutti gli
argomenti trattati.
Impeccabile nel linguaggio; affronta la discussione con
linguaggio appropriato e con spirito critico. Preciso e puntuale nella
metodologia che segue l’itinerario non si discosta dalle regole generali. Mira
sempre ad un risultato positivo ed eccellente.
Organizza il suo lavoro con buona precisione e sicurezza. Usa attrezzi e
strumenti con senso di responsabilità nel rispetto delle norme; si serve
anche di strumenti e sussidi multimediali. Conosce e descrive materiali e i
relativi processi produttivi. Buone le qualità nell’apprendere e nel
comunicare con un linguaggio tecnico appropriato e preciso. La
metodologia seguita è perfetta; anche se non sempre approfondisce
concetti utili e necessari per accentuare il suo senso critico.
Si organizza con convinzione e responsabilità adeguata. Usa gli strumenti
con destrezza e senso pratico, segue i consigli dell’insegnante nel trovare
le soluzioni. Sa interagire con il computer secondo i propri ritmi di
apprendimento e le proprie risorse. Impegnato nella trattazione dei materiali
di uso corrente con sufficienti approfondimenti delle proprietà. Distingue i
settori produttivi, più che sufficiente nelle sue espressioni tecniche. Segue
una precisa metodologia e raggiunge risultati più che sufficienti.
Organizza il suo lavoro con qualche imprecisione nella sequenzialità. Usa
strumenti e attrezzi con alcune perplessità, ma il più delle volte per superare
l’ostacolo si avvale della collaborazione e dell’intervento del docente. Riesce
ad usare con sufficiente senso pratico il computer. Conosce i materiali
intuitivamente anche se il suo impegno mira ad apprendere e ad
approfondire concetti senza riuscirci. Riconosce i settori produttivi. Anche
se con qualche difficoltà, si esprime con sufficiente chiarezza. Organizza
l’attività con fatica e cerca con l’impegno e senso pratico di darsi un ordine
nelle operazioni.
Si organizza in modo approssimativo e con fatica. Usa gli strumenti con
molte difficoltà e non ascolta i consigli dell’insegnante;procede alla rinfusa
senza mai intervenire o chiedere. Stenta ad usare gli strumenti che ha a
disposizione. Ha difficoltà a comprendere i settori produttivi, conosce i
materiali molto superficialmente, non approfondisce ed è pervaso da una
certa confusione. E’ disattento, si esprime con difficoltà e impaccio. Il
suo metodo è confuso e disordinato anche se si impegna ad affrontare
l’attività.
66
NON
RAGGIUNTO
4
Grave
mente
insufficiente
Non sa organizzarsi e lavora con molta fatica accompagnata da generale
confusione. Ignora gli strumenti e disegna senza curarsi delle spiegazioni e dei
consigli del docente; lacunoso nell’uso e nell’attivazione dei sussidi. Non
conosce gli argomenti trattati. Impacciato e disattento non conosce alcuna
parola tecnica. Non ha un metodo di lavoro.
67
RELIGIONE
LIVELLO
COMPE
TENZE
Giudizio
corrisponden
te
Eccellente
Conosce gli argomenti trattati che approfondisce personalmente. Usa il
linguaggio religioso in modo adeguato. Sa ascoltare e rispettare le
posizioni altrui ed è disponibile a rivedere eventuali posizioni
pregiudiziali. Sa rielaborare in modo autonomo e critico le conoscenze.
Ottimo
Conosce gli argomenti trattati che a volte approfondisce .Usa il
linguaggio religioso in modo appropriato. Sa ascoltare e rispettare le
posizioni altrui. Sa rielaborare in modo autonomo le conoscenze.
Distinto
Conosce gli argomenti trattati anche se non in modo approfondito Usa
il linguaggio religioso in maniera appropriata, ma ancora limitata. Sa
ascoltare e rispettare le pozioni altrui. Sa cogliere i punti nodali delle
problematiche affrontate.
Buono
Conosce complessivamente gli argomenti trattati, anche se non in
modo particolarmente approfondito. Usa il linguaggio religioso in
maniera non sempre appropriata. Coglie nello specifico il senso del
discorso.
Sufficiente
Conosce solo in parte gli argomenti trattati nelle linee generali e le sue
conoscenze sono piuttosto superficiali. Si esprime con difficoltà
utilizzando la terminologia religiosa in maniera non sempre
approfondita. Coglie solo il senso generale del discorso.
Insufficiente
Mostra conoscenze solo frammentarie e/o non conosce gli argomenti
trattati.. Non usa in modo corretto e/o non sa usare il linguaggio
religioso. Non coglie il senso generale del discorso.
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
LIVELLO
BASE NON
RAGGIUNTO
Descrittori dei livelli di competenze acquisite
68
STANDARD MINIMI : SAPERI E COMPETENZE IRRINUNCIABILI
Ai fini di una valutazione serena, omogenea ed imparziale sarà ritenuto indispensabile, alla fine di ogni
anno scolastico, il conseguimento, in ciascun ambito disciplinare, delle seguenti competenze.
OBIETTIVI MINIMI (saperi essenziali) per l’accesso alla classe 1^ della scuola secondaria di 1° grado:
ITALIANO
 Comprensione del testo: individuare personaggi, luoghi, tempi, dividere il testo in sequenze, cogliere
le informazioni principali.
 Produzione scritta: esprimere in modo chiaro e coerente semplici contenuti (testo strutturato in
successione logica, con introduzione, sviluppo, conclusione) e corretto (esatta traduzione grafica
dei suoni, corretta divisione in sillabe)
 Lettura scorrevole.
STORIA E GEOGRAFIA

Orientarsi nello spazio e nel tempo (contemporaneità, anteriorità, posteriorità, successione
temporale)

Cogliere semplici nessi causali

Riconoscere semplici simboli cartografici.
MATEMATICA
SAPERE
 Saper riconoscere, leggere e scrivere i numeri interi e decimali.
 Conoscere le quattro operazioni e il valore posizionale delle cifre.
 Saper ordinare i numeri interi e decimali in modo crescente e decrescente.
 Conoscere i termini delle quattro operazioni.
 Conoscere le proprietà delle quattro operazioni.
 Conoscere le unità di misura e di superficie.
 Conoscere e saper distinguere le principali figure piane.
SAPER FARE
 Saper associare il termine al numero.
 Saper applicare le proprietà alle quattro operazioni.
 Saper eseguire semplici equivalenze.
 Saper eseguire semplici quesiti con esse.
SCIENZE


Saper distinguere il mondo dei viventi e quello dei non viventi
Saper comprendere ed esporre semplici fatti e fenomeni utilizzando il linguaggio specifico
OBIETTIVI MINIMI CLASSE 1^ ( saperi essenziali )
Italiano:

Usare correttamente il vocabolario;

Comprendere il significato delle parole usate;

Leggere in modo chiaro e cogliere il significato globale di un testo (individuare fatti e personaggi
principali );

Scrivere testi anche semplici, ma corretti e coerenti;

Conoscere le strutture fondamentali della nostra lingua.
69
Storia :
 Conoscere globalmente le linee essenziali di un fatto storico;
 Cogliere semplici nessi causali;
 Conoscere globalmente le principali istituzioni che sono alla base dello Stato;
 Orientarsi nel tempo e conoscere i principali termini del lessico storico.
Geografia:
 Orientarsi nello spazio e sulla carta;
 Riconoscere gli elementi essenziali di un paesaggio;
 Conoscere i basilari simboli cartografici;
 Cogliere semplici relazioni uomo-ambiente;
 Conoscere e utilizzare i termini più semplici del linguaggio specifico.
Lingue comunitarie:
 Memorizzare lessemi con riferimento a: numeri, colori, famiglia, professioni, sport, cibi e
bevande, scuola.
 Comprendere a livello essenziale brani e enunciati con riferimento alle seguenti funzioni:
a) chiedere informazioni personali (nome, età, provenienza, abitudini, interessi)
b) parlare di ciò che si possiede.
 Riconoscere le strutture verbali (presente del verbo essere e avere).
 Produrre un testo scritto ortograficamente corretto
Scienze matematiche, chimiche, fisiche, naturali
 Le quattro operazioni fondamentali e le potenze nell’insieme N
 M.C.D. e m.c.m.
 Gli enti fondamentali della geometria piana.
 I poligoni.
 Le grandezze e le relative unità di misura.
 Osservazione di fatti e fenomeni.
Tecnologia:
 Osservare ed analizzare gli strumenti per il disegno;
 Stabilire semplici relazioni tra realtà tecnologica, uomo e ambiente.
 Saper utilizzare strumenti e attrezzi da disegno;
 Saper riprodurre figure geometriche piane.
 Conoscere caratteristiche, usi e cicli produttivi di alcuni materiali;
 Riconoscere le diverse tipologie abitative.
 Saper comunicare utilizzando termini tecnici corretti;
 Saper leggere un testo d’istruzioni.
Arte e immagine:
 Sapere osservare un’immagine semplice;
 Saper comprendere e comunicare in modo chiaro gli elementi essenziali della realtà;
 Conoscere ed usare strumenti semplici;
 Conoscere ed usare tecniche atte a produrre immagini semplici ;
 Saper progettare immagini in funzione del messaggio;
 Saper leggere e descrivere immagini semplici.
Musica:
 Discriminare suoni e rumori
 Riconoscere alcuni sorgenti sonori e saper la voce e qualche strumento musicale.
 Avvicinare i ragazzi al linguaggio convenzionale del codice musicale attraverso le prime
conoscenze della notazione musicale.
70
Scienze motorie e sportive:
 Partecipare al gioco anche nelle sue fasi organizzative.
CLASSE 2^
Italiano:
 Usare correttamente il lessico di base;
 Leggere con sufficiente chiarezza e correttezza;
 Distinguere e comprendere luoghi, tempi e trama di semplici testi;
 Saper esporre oralmente quanto appreso, usando un lessico comprensibile con sufficiente
organicità logica;
 Produrre testi scritti semplici, brevi, pertinenti e complessivamente corretti.
Storia:
 Conoscere globalmente le linee essenziali di un fatto storico;
 Cogliere semplici nessi causali;
 Conoscere globalmente le principali istituzioni che sono alla base dello Stato;
 Orientarsi nel tempo e conoscere i principali termini del lessico storico.
Geografia:
 Orientarsi nello spazio e sulla carta;
 Riconoscere gli elementi essenziali di un paesaggio e i principali aspetti geografici dell’Europa;
 Conoscere i principali simboli cartografici;
 Cogliere semplici relazioni uomo-ambiente;
 Conoscere e utilizzare i più semplici termini del linguaggio specifico.
Lingue comunitarie:
Comprendere e produrre, con l'aiuto dell'insegnante, messaggi semplici e dialoghi presentati.
Leggere con pronuncia, ritmo e intonazione accettabile, i dialoghi presentati.
Conoscere meccanicamente i tempi verbali presentati, i pronomi personali soggetto, il plurale dei
sostantivi.
Scienze matematiche, chimiche e fisiche:
 La frazione e la sua operatività.
 L’algoritmo di semplici radici quadrate.
 I rapporti e le proporzioni
 Le equivalenze di figure piane.
 Il teorema di Pitagora.
 Conoscere fatti e fenomeni dell’ambiente circostante.
Tecnologia:
 Osservare ed analizzare la forma degli oggetti, riconoscendo le forme geometriche
fondamentali;
 Stabilire relazioni tra bisogni dell’uomo e prodotti (Bisogno-Bene).
 Saper rappresentare semplici solidi geometrici con il metodo delle Proiezioni ortogonali;
 Saper eseguire una prova sperimentale secondo le indicazioni fornite.
 Conoscere caratteristiche, usi e cicli produttivi di alcuni materiali;
 Saper descrivere fatti, procedimenti e concetti.
 Saper comunicare utilizzando termini tecnici corretti;
 Comprendere il significato del linguaggio dei simboli e saper interpretare i principali tipi di
grafici statistici.
71
Arte e immagine:
 Cogliere e rappresentare gli elementi essenziali della realtà circostante,
 Conoscere ed usare alcune tecniche espressive con procedure più curate;
 Produrre di messaggi semplici con avvio di espressione meno stereotipata;
 Descrivere in maniera approfondita i messaggi visivi.
Musica:
 Riprodurre con l’uso della voce e dello strumento melodie di facile intonazione.
 Comprendere attraverso la musica un aspetto significativo della civiltà.
 Attraverso l’ascolto, saper distinguere il timbro strumentale.
Scienze motorie e sportive:
 Controllare il proprio corpo in situazioni di variabilità spazio-temporali.
CLASSE 3^
Italiano:
 Usare un lessico appropriato;
 Leggere in modo chiaro, cogliendo le informazioni essenziali del testo;
 Produrre testi orali e scritti semplici, pertinenti e complessivamente corretti;
 Conoscere le strutture fondamentali dell’analisi logica della proposizione;
 Conoscere globalmente e organizzare logicamente i contenuti acquisiti.
Storia:
 Conoscere globalmente e saper esporre le linee essenziali di un fatto storico;
 Cogliere semplici nessi causali;
 Conoscere le regole essenziali della vita democratica e qualche fondamentale articolo della
Costituzione;
 Usare semplice lessico storico.
Geografia:
 Orientarsi nello spazio e sulla carta;
 Conoscere i principali aspetti geografici dei più significativi Paesi del mondo;
 Cogliere semplici relazioni uomo-ambiente;
 Saper leggere simboli cartografici e carte geografiche generali;
 Conoscere e utilizzare i termini più semplici del lessico specifico.
Lingue comunitarie:
 Leggere e comprendere in maniera guidata testi vari.
 Conoscere e usare meccanicamente i tempi verbali, il plurale dei sostantivi, i pronomi personali
e gli aggettivi possessivi.
 Esporre oralmente, in modo accettabile, alcuni argomenti di civiltà trattati.
Scienze matematiche, chimiche e fisiche:
 L’insieme dei numeri relativi.
 Il calcolo letterale.
 Semplici equazioni.
 Lo spazio e la sua geometria.
 L’area delle superfici e volume di semplici solidi.
 Conoscere e sapere descrivere semplici fenomeni.
Arte e immagine:
 Approfondire la conoscenza di alcuni codici del linguaggio visivo;
72
 Utilizzare la tecnica più congeniale in funzione del messaggio proposto;
 Sviluppare la capacità di produrre messaggi visivi utilizzando codici, tecniche e regole di
base;
 Saper leggere e descrivere il messaggio trasmesso da immagini visive e audiovisive.
Tecnologia:
 Saper individuare relazioni tra prodotti, uomo e ambiente;
 Saper analizzare semplici informazioni per definire le problematiche relative allo sviluppo
tecnologico, il rispetto dell’ambiente e lo sfruttamento delle risorse.
 Saper disegnare semplici solidi in assonometria “Cavaliera:
 Saper calcolare il valore calorico di una dieta.
 Saper riconoscere le caratteristiche di una alimentazione equilibrata
 Saper riconoscere termini, definizioni, simboli, convenzioni e linguaggi
 Saper rappresentare seguendo le norme e le regole del disegno tecnico
 Saper comunicare utilizzando termini tecnici corretti
Musica:
 Saper ascoltare un brano e riconoscere le caratteristiche.
 Saper usare la simbologia musicale più semplice.
 Saper eseguire con la voce e con qualche strumento semplici melodie.
Scienze motorie e sportive:
 Conoscere le varie regole dei giochi praticati e saperle applicare.
Nel rispetto di questi obiettivi minimi saranno approntati gli interventi individualizzati riportati
per ogni allievo sul registro personale dei docenti, unitamente alla situazione di partenza. Dalle
osservazioni sistematiche si desumerà il raggiungimento o meno dei suddetti obiettivi.
73
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO CON VOTO DA “SEI” A “DIECI” DECIMI
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Elementi che vengono presi in considerazione per determinare il voto in condotta degli alunni:
Condotta (intesa come insieme di azioni attuate nel contesto scolastico, interesse e
partecipazione all’attività didattica)
Atteggiamento verso gli altri;
Rispetto del regolamento d'Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità, in particolare:
1 Ritardi non giustificati nell'entrata a scuola
2 Ritardi nel rispetto dei tempi di consegna dei compiti
assegnati
3 Raggiungimento degli obiettivi educativi previsti: autocontrollo, organizzazione personale,
autonomia, consapevolezza dei propri doveri
VOTO
INDICATORI
DESCRITTORI
CONDOTTA
5
Connotata da frequenti e
gravi episodi di scarso
rispetto del materiale
proprio ed altrui, da
superficiale interesse e
sporadica partecipazione
all’attività didattica.
6
Connotata da diversi episodi
di scarso rispetto verso il
materiale proprio ed altrui.
Mediocre interesse e
partecipazione passiva alle
lezioni
Non sempre adeguata al
contesto scolastico: compie
in più occasioni azioni che
richiedono richiami, in
seguito ai quali sa modificare
il proprio comportamento.
Discreto interesse e
partecipazione alle lezioni
Nel complesso adeguata, ma
con occasionali episodi di
scarso autocontrollo. Buon
interesse e partecipazione
attiva alle lezioni.
Rispettoso ed educato.
Costante interesse e
partecipazione attiva alle
lezioni.
7
8
9
ATTEGGIAMENTI VERSO GLI
ALTRI E LIVELLI
D'INTERAZIONE
Insofferente ai richiami, tende
a non ammettere le proprie
responsabilità; cerca
ripetutamente occasioni di
attrito con compagni ed
insegnanti
Poco controllato; spesso
necessita della mediazione
dell'adulto nell'interazione
sociale; tende a negare le
proprie responsabilità.
Tende a distrarsi e a distrarre;
non sempre sa controllare le
proprie emozioni; sa
ammettere le proprie
responsabilità
Interagisce positivamente
(solo con alcuni). Solitamente
rispetta le persone ed i
materiali altrui.
Disponibile, capace di
accettazione verso gli altri e
collaborativo.
74
RISPETTO DELLE REGOLE
Gravi e ripetute note scritte
disciplinari da parte dei docenti e
del D.S. per reiterate violazioni
dello statuto degli studenti e delle
studentesse; non responsabile nel
rispetto dei doveri scolastici;
ripetute dimenticanze di materiale
e compiti.
Rispetto delle regole solo parziale,
con note verbali e scritte da parte
dei docenti; poco responsabile nel
rispetto dei doveri scolastici, in più
occasioni dimentica compiti e
materiale scolastico.
Ripetuti richiami verbali e/o scritti
da parte dei docenti, riferiti ad
episodi di scarso autocontrollo o a
dimenticanze di compiti e/o
materiale scolastico. (Sufficiente
svolgimento delle consegne
scolastiche)
Richiami verbali in seguito ai quali
modifica il proprio
comportamento; non sempre
puntuali i tempi di consegna ed il
compimento dei propri doveri.
Assenza di richiami o note;
regolare, serio e puntuale nel
compiere il proprio dovere.
10
Rispettosa, educata,
responsabile e matura. Vivo
interesse e partecipazione
attiva alle lezioni.
Collaborativo e disponibile
verso gli altri; ha un ruolo
propositivo all'interno della
classe
Assenza di richiami o note; rispetta
scrupolosamente il regolamento
scolastico; responsabile e serio nel
compiere il proprio dovere e nello
svolgimento delle consegne
scolastiche
Sono considerate valutazioni positive del comportamento i voti dal sei al dieci, e si ricavano analizzando
il processo di maturazione civile e culturale dell’alunno, in relazione alle situazioni quotidiane di
apprendimento, di competenze personali e di collaborazione alla relazione educativa. Il docente deve
lasciare traccia diacronica, nel proprio registro, della valutazione relativa a tale processo di maturazione. La
valutazione del comportamento ha valore educativo e orientativo, e pertanto va accompagnata da una
parallela e sistematica autovalutazione dell’alunno stesso.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO, CON VOTO INFERIORE A SEI DECIMI.
La valutazione del comportamento, con voto “cinque” degli alunni, in sede di scrutinio intermedio o finale, è
rimessa alla decisione del Consiglio di classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente
irrogata una sanzione disciplinare e al quale si possa attribuire la responsabilità dei seguenti
comportamenti:
A) Deve aver commesso - senza aver riparato, ove possibile - reati che violino la dignità e il rispetto per
la persona umana oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle
persone (per i quali è prevista la sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo
superiore a quindici giorni fino al termine dell’anno scolastico/l’esclusione dallo scrutinio finale/ la non
ammissione all’esame di stato conclusivo del I ciclo);
B) Deve aver commesso delle infrazioni disciplinari -senza aver riparato- per le quali è prevista la
sospensione dalle lezioni da 1 a 15 giorni, con o senza obbligo di frequenza. Ciò si verifica quando tale
sanzione è seguita da altre sanzioni dello stesso tipo, nel contesto della “regolarità della frequenza”, dell’
“impegno nello studio”, del “rispetto degli altri” e “del rispetto delle strutture e delle attrezzature”.
75
GLHI-GLI Gruppo di lavoro e di studio per l’inclusione
Il GLHI, gruppo di lavoro dell’Istituto, previsto dal’art. 15, comma 2, della legge n. 104/92,
è costituito a cura del Capo d’Istituto, sentiti il Consiglio d’Istituto ed il Collegio dei Docenti.
Nella costituzione e nella promozione delle attività del gruppo di studio e di lavoro il capo d’Istituto tiene
conto delle particolari esigenze espresse nel territorio e nella scuola, avendo cura di integrare comunque
l’attività del predetto Gruppo con quella di analoghe aggregazioni preesistenti nell’ Istituto, al fine di non
disperdere in ogni caso le eventuali esperienze efficacemente condotte e consolidate.
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO
Il gruppo di lavoro risulta formato da :
- Capo d'Istituto,o suo delegato,che lo presiede;
- Docente coordinatore-referente per i BES;
- Un insegnante curricolare e un insegnante di sostegno per ogni sede;
- Un rappresentante del’ ASP/u.o.NPIA;
- Un rappresentante del personale ATA;
- Un rappresentante dei genitori degli alunni con handicap (o eventualmente delle loro Associazioni) per
ogni ordine di scuola (infanzia,primaria, secondaria I grado).
- Un rappresentante dei genitori degli alunni con DSA
- Nel caso si ritenga opportuno può intervenire un rappresentante dei genitori eletto nel C.I e un
Rapresentante del’Ente Locale.
Il Gruppo si riunisce almeno due volte l’anno.
LE COMPETENZE:
L'azione del Gruppo di studio e di lavoro a livello di scuola può essere riassunta in competenze di
tipo organizzativo, progettuale e valutativo, e consultivo.
Competenze di tipo organizzativo:
- Gestione delle risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni; utilizzo
delle compresenze fra docenti; pianificazione dei rapporti con gli operatori extrascolastici; reperimento
di specialisti e consulenze esterne; ecc.)
- Definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap; gestione e
reperimento delle risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici, biblioteche specializzate e/o centri di
documentazione, ecc.)
Competenze di tipo progettuale e valutativo:
- Formulazione di progetti per la continuità fra ordini di scuola, e con le scuole di provenienza.
- Progetti specifici per l'handicap, in relazione alle tipologie, per promuovere e coordinare i progetti e le
azioni positive (ad es. la partecipazione ad attività sportive, ricreative e turistiche) mese in atto da ogni
unità scolastica per favorire l’integrazione.
- Progetti relativi all'organico (ad esempio, per la riduzione delle classi che ospitano alunni disabili).
- Progetti per l'aggiornamento del personale, anche in una prospettiva interistituzionale.
Competenze di tipo consultivo: - Assunzione di iniziative di collaborazione e tutoring fra docenti (in presenza
di specifiche minorazioni).
- Confronto interistituzionale nel corso del'anno;
- Documentazione e costituzione di banche dati sui rapporti con l’Asp, le famiglie, le scuole e gli Enti
locali. Si tratta di una operatività intesa a impegnare preventivamente la disponibilità della
scuola,predisponendo in anticipo gli interventi che promuovano l'integrazione, concepita quale
fenomeno complesso, richiedente competenze plurime e una cultura condivisa;
- Collaborazione per la redazione del P.D.F. - Collaborare per l’elaborazione e la verifica del P.E.I
- Facilitare la programmazione e la verifica dei piani educativo riabilitativi individualizzati (la cui stesura
resta di competenza di gruppi di lavoro "tecnici" che si costituiscono in riferimento al singolo alunno).
76
GLI,GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
Fermo restando quanto previsto dal’art. 15 comma 2 della L. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di
studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti BES.
A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti
nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti, per il sostegno, AEC, docenti “disciplinari” con esperienza
e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o
esterni in
regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare al’interno del corpo docente il
trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e
intervento sulle criticità al’interno delle classi.
Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) e svolge
oltre quelle già definite le seguenti funzioni:
• rilevazione dei BES presenti nella scuola;
• raccolta e documentazione degli interventi didattico educativi posti in essere anche in funzione di azioni
di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche
del’Amministrazione;
• focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sule strategie/metodologie di gestione delle
classi;
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
• raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sula base delle effettive
esigenze, ai sensi del’art. c. 605, lettera b, della legge296/206, tradotte in sede di definizione del PEI
come stabilito dal’art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 12;
• elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da
redigere al termine di ogni anno scolastico.
Se agli incontri del GLI non viene il personale delle ASL, il Dirigente scolastico, può diffidare formalmente il
Direttore Generale, quello Sanitario e quello Amministrativo della ASP, facendo riferimento al’Atto di indirizzo
D.P.R.24/2/94 e alla Legge 104/92, nonché ala Legge regionale per il Diritto ala Studio.
Fare riferimento inoltre al Provvedimento accompagnatorio della Legge finanziaria n° 549/95, art.1, comma
17. Tale norma afferma che la ASL può fare richiesta alla Regione e stipulare un accordo per prestazioni di
questo tipo. Se la ASL non presenta domanda per l’autorizzazione o se la Regione non risponde, si può fare
denuncia, nei confronti della ASL o del’Assessore regionale alla Sanità, per omissione d’atti di ufficio.
La scuola si propone:
• un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su un’attenta lettura del proprio grado di
inclusività e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di
inclusione negli ambiti del’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione
dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
• criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto ad
una logica meramente quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di
un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi socio/sanitari che recuperi l’aspetto
pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di sua competenza;
• l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.
77
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio scolastico Regionale
MESSINA
PIANO ANNUALE
PER L’INCLUSIONE
Piano Annuale per l’inclusione elaborato per l’anno scolastico 2014-2015
Istituto Comprensivo Statale di San Filippo del Mela
78
Piano Annuale per l’Inclusività
Anno Scolastico 2014/15
A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 C.M. n 8 del 6/3/2013 la nostra Scuola ha elaborato per l’Anno
Scolastico 2014/15, il PAI come strumento per progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo.
Questo elaborato è il documento programmatico che contiene la rappresentazione dei diversi bisogni e le
concrete linee di azione che intendiamo attivare e perseguire per fornire risposte adeguate alle necessità di tutti
i nostri alunni.
La nozione di inclusione
L’idea di inclusione si fonda sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da
parte di tutti i soggetti. L’inclusione rappresenta un processo in grado di fornire una cornice dentro cui gli
alunni possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità…( T.Booth, M.
Ainscow, L’Index per l’inclusione, Erickson, Trento, 2008) .
Tuttavia la diversità è una caratteristica essenziale della condizione umana e l’inclusione non vuol dire
assicurare un posto in classe ai nostri studenti, perché è la definizione stessa di inclusione che riconosce
l’esistenza di un rischio di esclusione che occorre prevenire attivamente anche attraverso la trasformazione del
curricolo e delle strategie organizzative della scuola. Deve esserci una strutturazione dell’offerta formativa
“ordinariamente individualizzata, quando necessario” e una presa in carico, da parte dell’istituzione scolastica,
responsabile degli alunni “bisognosi di una speciale attenzione”.(D. Ianes – A. Canevaro ).
Una suola inclusiva è, quindi una scuola che promuove il cambiamento e lo sviluppo.
Percorrere le strade dell’inclusione scolastica significa sostanzialmente porre la questione della
disabilità nella dimensione sociale del diritto di cittadinanza, infatti, includere vuol dire offrire l’opportunità di
essere cittadini a tutti gli effetti.
L’inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che
ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie
potenzialità.
Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di disabilità che devono
essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per
individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Il nostro istituto intende promuovere scelte
metodologiche che sostengano l’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni: in
particolare, si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che, incoraggiando il percorso di
apprendimento dei soggetti più deboli, risulti capace di offrire, agli alunni normo-dotati, un contesto, per loro
stessi, più efficace.
Attraverso la partecipazione al progetto di inclusione, gli alunni tutti sperimentano attivamente e
sistematicamente momenti di condivisione, capaci di condurli nel tempo all’acquisizione di un comportamento
di apertura e tolleranza indispensabile al vivere civile.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
Il BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) introdotto prima dall’INVALSI poi dalla Direttiva del 27/12/2012 e dalla
CM 8/2013 si configura come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego
calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali.
79
L’espressione “impiego calibrato” allude,pertanto, al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere
dosata in ragione delle esigenze di ciascuno.
LA FORMALIZZAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Quando c’è un alunno con B.E.S. nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese
“know-how”); per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e
delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il riconoscimento formale (con
verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva”
dell’alunno con BES diverso dalla disabilità.
Analisi del contesto
Il nostro Istituto Comprensivo si colloca in una realtà sociale variegata. Da una parte esso accoglie alunni
provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psicosociale dei figli; dall’altra si trova ad operare con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale. Questi
provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto.
A seguito degli ultimi Consigli di Classe, emerge una situazione in cui diversi alunni, pur essendo privi di
certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali motivazionali nel percorso di
apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico, scarso interesse della famiglia alla vita
scolastica dei figli, atteggiamenti conflittuali.
Inoltre, nell’eterogenea realtà scolastica del nostro Istituto, sono presenti tessuti familiari disgregati,
alcuni con conseguenti nuclei allargati e poco preparati alla gestione educativa dei propri figli. Molti di questi
alunni esprimono un vissuto di sofferenze sul piano psichico e, soprattutto, deprivazioni a livello relazionale e
culturale.
I BES nel nostro Istituto riguardano, dunque:
• alunni con disabilità
• alunni con DSA
• alunni con deficit del linguaggio
• alunni con disturbo oppositivo provocatorio
• alunni con disturbo della condotta in adolescenza
• alunni con disagio socio-culturale
• alunni stranieri con difficoltà linguistiche.
La proposta di Piano di Inclusione che vede impegnato l’intero Istituto Comprensivo, attraverso la propria
attuazione si propone di assicurare a tutti gli alunni con B.E.S. la piena soddisfazione del diritto all’educazione
ed all’istruzione.
Già nel corso dell’anno scolastico appena conclusosi, la nostra scuola si è attivata con interventi metodologici e
pratiche didattiche mirati a favorire, nel miglior modo possibile, l’inclusione di questi alunni.
Naturalmente occorrerà incrementare ulteriormente tali interventi e finalizzarli alle varie situazioni
specifiche. Il nostro Istituto si propone, quindi, un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato i suddetti
alunni, offrendo loro una reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire
percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione per i
docenti.
80
CONCLUSIONE
Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti con B.E.S. avranno diritto, pertanto, secondo quanto previsto dalla
normativa di riferimento, ad uno specifico:
a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità;
b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida"
allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del
27/12/2012;
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli sopracitati.
Nei predetti piani si espliciteranno gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani sopradetti.
In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere
trasversale:
1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto ad una:
• accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
• accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo
2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola;
3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici opportunamente
selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile
comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura
della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc.
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
Scuola
Infanzia
1.disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
2
A.Rilevazione dei BES presenti:
Scuola
Primaria
3
Scuola
Media
6
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2
3
6
DSA
1
13
13
ADHD/DOP*
1
2
0
Socio-economico
1
1
Linguistico-culturale
2
3
2.disturbi evolutivi specifici
Borderline cognitivo
Altro
3.svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totali
% su popolazione scolastica
81
N° PEI redatti dai GLHO
2
3
4
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione
sanitaria
12
9
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria
13
11
*ADHD: Disturbo da Deficit di attenzione e iperattività *DOP: Disturbo
Oppositivo Provocatorio
B.Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC (Assistenza educativa complementare)
Assistenti alla comunicazione
Sì / No
Prevalentemente utilizzate in…
Attività
e
individualizzate
di piccolo gruppo
Sì
Attività
laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Attività
individualizzate
e
di piccolo gruppo
Sì
NO
Attività
laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Attività
individualizzate
e
di piccolo gruppo
NO
Attività
laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
No
NO
Funzioni strumentali / coordinamento
Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Sì
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Sì
Docenti tutor/mentor
SI
Altro:
Altro:
C.Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Sì / No
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Sì
Rapporti con famiglie
Sì
Tutoraggio alunni
Sì
Progetti didattico-educativi
prevalente tematica inclusiva
82
a
Sì
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI
Sì
Rapporti con famiglie
Sì
Tutoraggio alunni
Sì
Progetti didattico-educativi
prevalente tematica inclusiva
a
Sì
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI
Sì
Rapporti con famiglie
Sì
Tutoraggio alunni
Sì
Progetti didattico-educativi
prevalente tematica inclusiva
a
Sì
Altro:
Assistenza alunni disabili
D.Coinvolgimento personale ATA Progetti di inclusione / laboratori integrati
Sì
Sì
Altro:
E.Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Sì
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Sì
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante
Sì
Altro:
F.Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali e istituzioni deputate
alla sicurezza. Rapporti con CTS /
CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Sì
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Sì
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su disagio e
simili
Progetti territoriali integrati
Sì
Sì
SI
Progetti integrati a livello di singola scuola
Sì
Rapporti con CTS / CTI
No
Altro:
83
G.Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati
Sì
Progetti integrati a livello di singola scuola
Sì
Progetti a livello di reti di scuole
Si
Strategie
e
metodologie
didattiche / gestione della classe
H.Formazione docenti
educativo-
Sì
Didattica speciale e progetti educativodidattici
a prevalente tematica inclusiva
Sì
Didattica interculturale / italiano L2
No
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.)
Sì
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
Sì
Altro:
Analisi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
1
2
3
4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
X
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
X
X
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi
X
Valorizzazione delle risorse esistenti
X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo
X
Altro:
84
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa
cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) A livello
territoriale
· Rinforzare rete tra le istituzioni territoriali
· Creare una rete CTS
· Rinforzare rete tra istituzioni scolastiche.
A livello della scuola
· Nomina di un “referente BES” scelto dal c.d.
· Programmazione del GLI: in coda ai c.d.c
· Programmazione dei GLHO, tre incontri: inizio anno, fine 1° quadrimestre, fine anno.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Da definire durante l’anno
- Condivisione delle buone pratiche (secondo le direttive ministeriali) nel percorso di
autoformazione:
- Formazione nella strategia razionale-emotiva a supporto degli studenti con difficoltà di
apprendimento e nella gestione dei conflitti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con azioni inclusive
· approfondimento degli strumenti valutativi dei livelli di apprendimento per alunni con disabilità cognitiva
(come suggerito da C.M. Ministeriale n° 8 2013)
· Utilizzazione PEI e PDP: la valutazione sarà adeguata al percorso personale
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
· Conferma del modello attuale di organizzazione con mantenimento dell'orario funzionale (indicato nei
singoli P.E.I.)
· aumentare flessibilità e trasversalità nell'organizzazione del sostegno all'interno della classe
· aumentare flessibilità e trasversalità nell’organizzazione del sostegno all’interno dell’Istituto.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti
· Coinvolgimento dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola
· Coinvolgimento del Servizio Educativo Territoriale sugli obiettivi condivisi dei progetti formativi ed
educativi
· Coinvolgimento servizi sociali
· Coinvolgimento di psicologi e di assistenti specialistici
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
• Dialogo tra scuola e famiglie per la comprensione dei disagi dei ragazzi: incontri periodici (uno ogni
quadrimestre) per monitorare il percorso educativo
• organizzazione di giornate informative (BES)
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell’apprendimento linguistico e “disciplinare”,
sulla base delle risorse disponibili:
ore a disposizione/sportello/altro…
risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali
risorse professionali volontarie messe a disposizione dal territorio
risorse economiche dell’Istituto · Riorganizzazione del GLI:
· Articolazione di gruppi di lavoro di formazione, approfondimento e progettazione su specifici focus o di
un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; · Laboratorio teatrale –
Laboratorio musicale
Valorizzazione delle risorse esistenti
• Piattaforma informatica per la raccolta dei materiali didattici facilitati per le varie discipline.
• Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione
di momenti formativi
• Utilizzo di tecnologie per i bes
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
• Finanziamenti regionali
• elaborazione progetti per richiesta finanziamenti e fondi
• Operatori per l’assistenza specialistica
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Promuovere la continuità attraverso incontri periodici tra i docenti dei diversi ordini di Scuola.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione in data 24-03-2014
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 24-03-2014
Allegati
1. PDP - BES
2. PDP DSA
3. PDP doc.
4. Rilevazioni BES
5. Scheda osservazione dei Bisogni Educativi Speciali.
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VALUTAZIONE DI SISTEMA E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
IL RAPPORTO CON LE NUMEROSE ATTIVITÀ PROMOSSE DALL’ISTITUTO NAZIONALE PER LA
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE (I.N.VAL.S.I.)
Il nuovo quadro normativo impone obbligatoriamente alle istituzioni scolastiche del primo ciclo d’istruzione
di partecipare attivamente alle rilevazioni promosse dall’I.N.Val.S.I.
Le discipline oggetto d’indagine sono italiano e matematica con riferimento alle classi 2^ e 5^ della Primaria e
alle classi 1^ e 3^ (Esame di Stato) della Secondaria di I grado.
L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO E LE SUE FORME DI REALIZZAZIONE
L’Istituto, ogni anno, a conclusione delle attività, sottopone a valutazione il servizio offerto mediante un
questionario rivolto alle famiglie degli alunni, da compilarsi in forma anonima. Il questionario viene consegnato
agli alunni negli ultimi giorni di scuola e successivamente raccolto. In seguito vengono eseguite una tabulazione
suddivisa per plessi ed una comprendente l’intero Istituto. Gli esiti vengono raccolti dalla Commissione
coordinata dalla F.S. Area 1 e presentati durante il Collegio dei docenti di fine giugno. Al fine di migliorare la
qualità dell’Offerta Formativa si attiva, inoltre, una forma di autoanalisi riferita al livello di apprendimento degli
allievi. Vengono prese le classi 2^ e 5^ per la scuola Primaria, in conformità con la rilevazione INVALSI, e tutte
quelle della Scuola Secondaria di I Grado. Le valutazioni in Italiano, in Matematica e nel comportamento, messe
a confronto con quelle dell’anno scolastico precedente, mostreranno eventuali punti di forza e/o di debolezza
nel processo di insegnamento-apprendimento.
A conclusione dell’anno scolastico, viene infine attivato un sistema di autovalutazione interna attraverso la
compilazione, da parte di ogni singolo plesso, delle seguenti schede:
•
Scheda riepilogativa dei progetti con relativo giudizio, colloqui con genitori, eventuali presenze di
tirocinanti, ecc.
•
•
Scheda funzionamento organi collegiali.
Scheda degli aspetti considerati critici.
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PROGETTI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI a.s. 2014/2015
I progetti educativo-formativi elaborati dalla scuola si prefiggono l’obiettivo di innalzare il livello di
preparazione culturale degli alunni e la loro capacità di affrontare i problemi reali e le sfide della società
contemporanea.
Le vigenti indicazioni nazionali e internazionali sull’istruzione e sull’educazione, dalle raccomandazioni di
Lisbona e dal Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS 2005-2014), chiedono una pedagogia
della scoperta e del fare scuola sul territorio, e di privilegiare lo studio specifico del territorio di
appartenenza, per sensibilizzare giovani e adulti verso la necessità di un futuro più rispettoso del prossimo,
dell’ambiente e delle risorse del pianeta Terra e per contribuire a diffondere le buone pratiche di cittadinanza
“responsabile”.
Seguendo il dettato normativo, pertanto, l’Istituto Comprensivo di San Filippo del Mela ( in coerenza con gli
obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale,valutate le esigenze del contesto culturale, sociale
ed economico della realtà locale, le professionalità, le risorse materiali e strumentali interne, nonché gli
Indirizzi generali forniti dal Consiglio d’Istituto) mira a sviluppare una progettualità finalizzata a:
• consentire agli alunni di sviluppare e potenziare le proprie capacità mediante tutti gli opportuni
strumenti didattici ed organizzativi.
• incoraggiare e privilegiare l’attività di ricerca didattico-pedagogica dei docenti, in quanto, per
migliorare il livello di preparazione degli alunni, è necessario promuovere l’innalzamento della qualità
della didattica, ovvero il miglioramento continuo della qualità dell’insegnamento;
• promuovere l’attività di ricerca con l’utilizzo della didattica ludica e della didattica laboratoriale quale
“Think tank” (spazio di sviluppo di idee in cui gli alunni siano coprotagonisti) legata alle esigenze del
territorio di appartenenza, al fine di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle
competenze di cittadinanza attiva, democratica, responsabile e solidale;
• promuovere la valorizzazione di ogni alunno e delle sue capacità mediante un’organizzazione
finalizzata al potenziamento delle stesse ed alla rimozione/attenuazione di eventuali ostacoli che ne
impediscono lo sviluppo, per offrire uguaglianza/equivalenza delle opportunità educative. Un punto di
forza dell’offerta formativa della scuola è costituito dalla ricerca continua di metodi educativi basati
sulla ricerca-azione, sull’approccio metacognitivo e sulla prevenzione e recupero del disagio infantilegiovanile, della marginalità sociale, della dispersione formativa e della dispersione scolastica.
• favorire la collaborazione tra alunni, famiglie, enti e associazioni presenti nel territorio, per
incentivare la definizione di un reale “curriculum locale” e per contribuire alla costruzione di un
“sistema formativo integrato”, fondato sui valori del rispetto, della promozione, dello sviluppo e
dell’integrazione delle identità culturali, della tolleranza, della solidarietà, della cooperazione e della
corresponsabilità educativa ( “è leggero il compito quando molti si dividono la fatica” Omero).
Nessun progetto o attività proposta agli allievi è “occasionale”, ma costituisce l’ampliamento e
l’approfondimento di argomenti già trattati in tutti gli ambiti disciplinari e previsti dalla progettazione
curriculare annuale di ciascuna classe.
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IN PARTICOLARE LA PROGETTUALITA’ MIRERA’ A
 favorire il senso di appartenenza degli alunni alla comunità cittadina
 migliorare la comprensione e l’apprezzamento dei beni artistici, culturali e ambientali
 rendere visibili all’esterno i risultati delle ricerche sul territorio
 preparare futuri cittadini in grado di capire l’importanza del patrimonio artistico e ambientale
 preparare futuri cittadini disponibili ad ogni iniziativa che si ponga nell’ottica di una migliore
fruizione, conservazione e tutela
del patrimonio territoriale.
SINTESI dei progetti d’Istituto e di Plesso attivati per l’anno scolastico 2014/15:
tematica di fondo da focalizzare,soprattutto per le tipologie evidenziate, è
Macroarea Progetti d’Istituto
P 01
P 02
P 03
P 04
P05
P06
Prevenzione e Recupero insuccesso scolastico ( con particolare attenzione allo
strumento del tutoring individuale); progetti DI.SCO. e Aree a rischio art.9 CCNL;
potenziamento disciplinare e preparazione alle Prove Invalsi SNV.
Promozione della cittadinanza attiva, democratica, responsabile e solidale ( ed.
affettiva; ed. alla lettura; ed. alla memoria e alla solidarietà; ed. alla legalità; ed. alla
convivenza civile ; ed. stradale ; ed. all’ambiente e al territorio; ed. alla salute, al
benessere e alla sicurezza; ed. musicale …) con manifestazione finale (recital,
mostre, gare, proiezioni etc)
Continuità ed orientamento
Percorsi alternativi per disabili – Piano di supporto alunni H e con DSA/BES
Sport per tutti (“Gioco Sport”, Sport a Scuola, potenziamento, alfabetizzazione
motoria di base con esperti CONI, giochi della gioventù, minivolley…
Turisti per crescere
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P01
Prevenzione e Recupero insuccesso scolastico (con particolare attenzione allo strumento del tutoring
individuale - DSA e BES); alfabetizzazione differenziata degli alunni stranieri; progetti DI.SCO. e Aree a
rischio art.9 CCNL; potenziamento disciplinare e preparazione alle Prove Invalsi SNV.
Nel suo complesso il progetto di prevenzione e recupero dell’insuccesso scolastico e della dispersione
scolastica comprende due percorsi formativi a carattere orientativo: percorsi di recupero disciplinare e
percorsi di sviluppo delle life skills.
Finalità:
•
•
•
•
•
Garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo, favorendo lo star bene a
scuola per prevenire il disagio e la dispersione formativa e scolastica.
Migliorare l’autonomia dell’alunno nello studio delle varie discipline e nelle attività ludicoricreative (autonomia sociale).
Promuovere lo sviluppo degli apprendimenti attraverso esercizi mirati al recupero delle abilità
di base in italiano, matematica, lingue straniere, realizzando un percorso didattico
individualizzato che, tenendo conto delle risorse cognitive di ciascuno, permetta a tutti gli alunni
il raggiungimento delle competenze essenziali.
Fare emergere e stimolare la creatività e le potenzialità individuali mediante l’utilizzo di diversi
materiali e tecniche espressive; offrire a tutti gli alunni momenti che favoriscano la
comunicazione, i processi di relazione, l’interdisciplinarità e non ultimo la formazione integrale
della personalità, anche attraverso i linguaggi non verbali.
Favorire il miglioramento della qualità dello stile di vita degli alunni, attraverso il recupero
delle loro life skills (competenze per il saper essere nella vita privata e sociale).
90
P02
Promozione della cittadinanza attiva, democratica, responsabile e solidale ( Ed. affettiva; ed. alla
lettura; ed. alla memoria e alla solidarietà; ed. alla legalità; ed. alla convivenza civile; ed. stradale; ed.
all’ambiente e al territori, ed. alla salute, al benessere e alla sicurezza, ed. musicale…)
con manifestazione finale (recital, mostre, gare, proiezioni etc.)
Finalità: nel suo complesso questo progetto prevede la possibilità di elaborare documentazioni e
prodotti (raccolta e archiviazione su supporto informatico, cd,dvd…, dei materiali realizzati nel corso
dell’attività didattica svolta, in versione cartacea, dattiloscritta o grafico-pittorica… ) in relazione alla
valorizzazione del territorio e dell’identità culturale, e non solo, e l’organizzazione di manifestazioni
finali (recital, mostre, gare, proiezioni ecc.) per condividere con l’intera comunità i risultati delle attività
progettate.
P03
Continuità ed orientamento
Finalità :
• Promuovere e favorire la collaborazione fra docenti sul piano dei saperi e delle competenze in
entrata e in uscita nei vari ordini di Scuola.
• Arricchire lo scambio di informazioni pedagogico-didattiche fra docenti di ordini diversi.
• Valorizzare le competenze acquisite dagli alunni come risposta educativa all’esigenza di superare
e prevenire le difficoltà che gli alunni possono incontrare nel passaggio tra i diversi ordini di scuola.
• Garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo, favorendo lo star bene a scuola
per prevenire il disagio e la dispersione formativa e scolastica.
• Potenziare la voglia di “Crescere”, di “Cambiare”, di diventare sempre più
“Autonomo”.
• Favorire l’apertura di un dialogo costruttivo, attraverso la realizzazione di momenti di riflessione
e di confronto.
• Considerare un percorso formativo coerente che rispetti le competenze già acquisite dagli alunni
e li prepari alle future conoscenze.
• Riconoscere la specificità dell’azione educativa di ciascun ordine di scuola nella dinamica delle
diversità dei ruoli e delle funzioni.
• Definire gli aspetti educativi e formativi su cui convergere.
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P04
Percorsi alternativi per disabili – Piano di supporto alunni H e con DSA/BES
Finalità:
• Far interagire i disabili dell’Istituto con i compagni con il duplice scopo di fornire un modello
orientativo agli alunni in difficoltà (Modelling-Shaping) e di potenziare le abilità di base di tutti gli
alunni, attraverso la realizzazione delle seguenti esperienze operative: esplorazione e “ lettura del
territorio”; esperienze operative e manuali; esperienze di animazione e drammatizzazione.
• Attivare contatti diretti con le famiglie degli alunni con disabilità certificate, con gli insegnanti degli
anni scolastici precedenti, con i servizi socio-sanitari, con gli operatori socio-assistenziali
delle amministrazioni comunali al fine di favorire l’inserimento dell’alunno in entrata nella nuova
struttura scolastica. Per gli alunni in uscita sono previsti contatti e incontri con l’istituto superiore di
ingresso.
P05
Sport per tutti
Finalità:
• Rispondere ai bisogni formativi di educazione fisica e sportiva, suscitando e consolidando nei ragazzi
la tendenza alla pratica sportiva, considerata come fattore di formazione umana e crescita sociale e
civile.
• Abituare gli alunni al rispetto delle regole e al sano confronto. Si farà uso sistematico della
progressione didattica dal facile al complesso, puntando maggiormente sul metodo globale.
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P06
“Turisti per Crescere”
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività curriculari e
consentono la conoscenza del territorio e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale italiano.
Finalità del progetto:
 Coinvolgere attivamente gli alunni in itinerari nel corso dei quali vengono approfonditi temi
specifici di storia, arte, scienza, paesaggio e natura suggeriti dai luoghi e in linea con i
programmi scolastici. (Vedi Piano delle uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione)
Oltre alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione, nei diversi consigli di classe sono state programmate uscite
didattiche in orario curriculare per far conoscere il proprio territorio (a piedi o utilizzando lo scuolabus
comunale, come da prospetto allegato) e vengono preventivate uscite per permettere agli alunni di
partecipare ad eventi ed iniziative che si presentano nel corso dell’anno (concorsi, eventi sportivi,
manifestazioni, mostre, seminari…), in linea con quanto definito nel POF d’istituto.
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