a.s. 2014 /2015 “L’innovazione e l’intuizione fioriscono quando le nostre menti si trovano in una condizione di maggiore apertura.” Daniel Goleman Via Roma, 16 – 98044 San Filippo del Mela (ME) 090/932296 090/932296 Codice fiscale: 82002900833 Codice Ministero P.I.: MEIC85200R Indirizzo e-mail: [email protected] PEC: [email protected] Sito: www.icsanfilippodelmela.it PARTE PRIMA : struttura organizzativo-gestionale della scuola - POF: linee generali 2 Premessa - Analisi dei bisogni, finalità della scuola 3 Contesto socio-economico e culturale 9 Organizzazione della scuola 10 Organi Collegiali 11 Incarichi di staff del Dirigente Scolastico 13 Risorse umane interne 22 Risorse Materiali Interne: strutture- risorse-quadri orario settimanale del Curricolo d’Istituto (infanzia - primaria -secondaria di I grado) - Risorse esterne 23 Rapporto Scuola-Famiglia 30 Parte Seconda: Progettazione educativo-didattica 32 Articolazione dell’offerta formativa: Scuola dell’Infanzia e Scuola del Primo Ciclo 34 Scuola Primaria 41 Scuola Secondaria di I grado 55 BES e Scuola/Piano annuale dell’inclusione 76 Valutazione di sistema e autovalutazione d’istituto 87 Progetti d’Istituto curriculari ed extracurriculari 88 F.to Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Venera Calderone In allegato: Piano Annuale delle Attività Carta dei servizi Regolamento di Istituto Progettazioni Patto di corresponsabilità 1 Parte Prima Struttura Organizzativo-Gestionale : linee generali La legge 28 marzo 2003 n.53 e, in particolare, il decreto legislativo n.59 del 19 febbraio 2004 attuativo per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, costituito dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado, hanno conferito nuovi strumenti di flessibilità alle scuole autonome: l’elaborazione annuale dei PIANI dell’OFFERTA FORMATIVA permette alle Istituzioni Scolastiche di dotarsi di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti (i piani di studio personalizzati) che, pur aderendo agli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, raccolgono e rispondono alle esigente del contesto culturale, sociale ed economico in cui le scuole operano. Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento attraverso il quale la scuola illustra le linee distintive dell’Istituto, l’ispirazione culturalepedagogica che lo muove, la progettazione curriculare, ed extracurriculare, didattica ed organizzativa delle sue attività. È discusso e approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto, fatto salvo il rispetto delle competenze reciproche. È un documento dinamico costituito da tre parti: la prima parte analizza il contesto socio-culturale in cui la scuola opera, la seconda espone le caratteristiche principali dell’Istituto dal punto di vista culturale, educativo e pedagogico, la terza infine delinea i progetti che annualmente vengono attivati sulla base delle risorse e delle necessità degli utenti. 2 PREMESSA – analisi dei bisogni e finalità della scuola dagli ANNALI della pubblica Istruzione NUMERO SPECIALE 2012 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione La scuola nel nuovo scenario: I molteplici cambiamenti della società fanno sì che l’apprendimento scolastico rappresenti solo una delle tante esperienze di formazione; i diversi ma anche contradditori stimoli culturali presenti negli ambienti in cui la scuola è immersa permettono ai bambini e gli adolescenti di vivere e acquisire competenze specifiche spesso senza alcun bisogno dei contesti scolastici. Proprio per questo la scuola non può rinunciare al suo necessario compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini e degli adolescenti. La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e «il saper stare al mondo». Ogni specifico territorio costituisce un microcosmo che su scala locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali, in un tessuto di legami continui e imprescindibili. Ogni singola persona, nella sua esperienza di vita, deve tener conto di sempre maggiori ed eterogenee informazioni e si confronta con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente interagisce con culture diverse, senza tuttavia possedere adeguati strumenti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede , l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa «svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società» (articolo 4 della Costituzione). In questa situazione di grande ricchezza formativa sono presenti, al contempo, vecchie e nuove forme di emarginazione culturale e di analfabetismo che rischiano di impedire a molti l’esercizio di una piena cittadinanza. La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità ma non va ricondotta a un semplice aumento dei mezzi implicati nell’apprendimento. Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme attraverso risorse in continua evoluzione. 3 Dunque il «fare scuola» oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multidimensionale. Ma significa anche curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili per un uso consapevole del sapere e per rendere effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita. Anche le relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno rapidamente cambiando. Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo l’obiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate. Al contrario, la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi. Centralità della persona Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. È altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni studente. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti, alla creazione di condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti, elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare. 4 Per una nuova cittadinanza La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. L’obiettivo però non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome e positive, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori in un rapporto costante nel riconoscimento e nel rispetto dei reciproci ruoli e che si supportino nelle comuni finalità educative. La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, utilizzando gli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali allo scopo di favorire una stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio e di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito «dell’insegnare ad apprendere» quello «dell’insegnare a essere». L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in passato. Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo necessario promuovere la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche non si possono realizzare appieno le possibilità del presente A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale La scuola deve inoltre formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e l’umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali tradizionali; è necessario che la scuola aiuti i ragazzi a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della storia europea e della storia dell’umanità. La scuola è luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto. 5 Per un nuovo umanesimo Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e del pianeta oggi devono essere intese in un duplice senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità. La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione. A questo scopo il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni. È quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo. In tale prospettiva, la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi, oggi prioritari: – insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d’insieme; – promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento; – diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l’incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture. Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle prime fasi della formazione degli alunni. L’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. Nel contempo, lo studio dei contesti storici, sociali, culturali nei quali si sono sviluppate le conoscenze è condizione di una loro piena comprensione. Inoltre, le esperienze personali che i bambini e gli adolescenti hanno degli aspetti a loro prossimi della natura, della cultura, della società e della storia sono una via di accesso importante per la sensibilizzazione ai problemi più generali e per la conoscenza di orizzonti più estesi nello spazio e nel tempo. Scuola, Costituzione, Europa Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere «gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese» (articolo 3). 6 L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi, nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2). L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed è centrato sull’autonomia funzionale delle scuole (articolo 117). Le scuole elaborano il proprio curricolo esercitando così una parte decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli studenti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso. Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto del Presidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010). Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. L’impegno a far conseguire tali competenze a tutti i cittadini europei di qualsiasi età, indipendentemente dalle caratteristiche proprie di ogni sistema scolastico nazionale, non implica da parte degli Stati aderenti all’Unione europea l’adozione di ordinamenti e curricoli scolastici conformi ad uno stesso modello. Al contrario, la diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di metodi di insegnamento, così come le differenze storiche e culturali di ogni paese, pur orientati verso le stesse competenze generali, favoriscono l’espressione di una pluralità di modi di sviluppare e realizzare tali competenze. Profilo dello studente La storia della scuola italiana, caratterizzata da un approccio pedagogico e antropologico che cura la centralità della persona che apprende, assegna alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione un ruolo preminente in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. Entro tale ispirazione la scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. Al tempo stesso la scuola italiana ha imparato a riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi che avvengono fuori dalle sue mura, nei molteplici ambienti di vita in cui i bambini e i ragazzi crescono e attraverso nuovi media, in costante evoluzione, ai quali essi pure partecipano in modi diversificati e creativi. La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante. 7 L’Istituto Comprensivo di San Filippo del Mela nasce il 1° settembre 2000 come aggregazione delle precedenti istituzioni Circolo didattico e Scuola media di San Filippo del Mela, a seguito del conferimento della personalità giuridica e dell’autonomia a tutte le istituzioni scolastiche dimensionate a decorrere da quella data. Comprende i seguenti plessi: Scuola dell’infanzia S. Filippo- Serro Via G.Matteotti 98044 S.Filippo del Mela tel/fax 090-930509 Scuola dell’infanzia Fraz. Corriolo Via F. Di Paola 98044 S.Filippo del Mela tel 090-932228 Scuola dell’infanzia Fraz. Cattafi Via Borgo Verga 98044 S.Filippo del Mela tel 090-930510 Scuola primaria “S.Filippo Centro” Piazzale Pertini 98044 S. Filippo del Mela tel/fax 090-932020 Scuola primaria “Salvo d’Acquisto” Fraz.Olivarella ospitata al pianterreno del plesso di S.Filippo Centro tel/fax 090-932020 Scuola primaria “ Giovanni Verga” Fraz.Corriolo Via Nazionale Corriolo 98044 S. Filippo del Mela tel/fax 090-932162 Scuola primaria “E. De Filippo” Fraz. Archi Via Nazionale Archi 98044 S.Filippo del Mela tel/fax 090-9384952 Scuola primaria “Nicola Mastroeni” Fraz.Cattafi Via Palmiro Togliatti 98044 S.Filippo del Mela tel/fax 090-930123 Scuola Secondaria di I Grado “E. Fermi” Piazza G. Casola 98044 S.Filippo del Mela tel/fax 090-9391544 Alunni scuola infanzia Alunni scuola primaria Alunni scuola secondaria 203 110 maschi 93 femmine 357 190 maschi 167 femmine 205 107 maschi 98 femmine per un totale di 765 alunni La presenza dei tre gradi di scuola favorisce il raccordo e la continuità educativa e garantisce l’unitarietà di intenti e interventi. 8 CONTESTO SOCIO – ECONOMICO E CULTURALE Il nostro Istituto è formato da tutte le scuole statali di infanzia, primaria e secondaria di I grado che operano nel Comune di San Filippo del Mela. Il territorio comunale è caratterizzato da una struttura topografica piuttosto articolata: situato al limite della Piana di Milazzo, comprende le frazioni di Olivarella, Corriolo, Archi e Cattafi e si estende, in parte, lungo la fascia pianeggiante del Comune e, in parte, nell’entroterra collinare. Conta una popolazione complessiva di circa 7.500 abitanti. Recentemente le zone pianeggianti di Olivarella e Corriolo hanno registrato un discreto incremento demografico dovuto ad un fenomeno di microurbanizzazione e alla presenza di stranieri immigrati provenienti in particolare da Paesi arabi. È, questo, un fenomeno che evidenzia la capacità attrattiva della zona grazie alla facilità di collegamento con la zona industriale e commerciale del vicino Comune di Milazzo e con i centri tra i più importanti della provincia di Messina. Sia il paese di S. Filippo del Mela che le sue frazioni sono depositari di patrimoni paesaggistici, di culture e tradizioni che necessitano di riscoperta, salvaguardia e valorizzazione, in quanto, in seguito allo sviluppo di una economia a struttura industriale e commerciale, il territorio ha perso rapidamente la sua fisionomia originaria, essenzialmente contadina ed artigiana. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di centri commerciali e di impianti industriali quali la R M di Milazzo, la centrale elettrica Edipower di Archi… che hanno determinato l’insorgere di fenomeni quali l’ inquinamento ambientale ma che evidenziano nel contempo una forte capacità di assorbire manodopera locale. La struttura sociale della popolazione è eterogenea caratterizzata dalla presenza di occupati nel terziario, professionisti, piccoli imprenditori, commercianti, operai, artigiani. Una buona parte della popolazione trova impiego nei grandi centri commerciali o nelle catene distributive dei supermercati. Ma negli ultimi anni, anche nella realtà locale, si registra la presenza del fenomeno nazionale della disoccupazione. Costante è lo scambio di flussi economici e sociali con gli altri Comuni della Valle del Mela e con tutti i Comuni dell’hinterland di riferimento. Nel territorio comunale si registra una carenza di luoghi d’incontro st i m o l an t i come teatri o sale cinema, anche se l’attività sportiva svolta dalle associazioni locali si pone come valida opportunità di aggregazione e di formazione, a cui si aggiunge l’opera degli oratori parrocchiali, caratterizzati dalla forte presenza del volontariato cattolico. Le ulteriori opportunità formative che il territorio offre non sono molte e vengono gestite in regime di mercato dalle varie associazioni teatrali, musicali, ludiche, all’interno delle quali personale esperto esercita la propria professione. Lo sviluppo economico registrato negli ultimi due decenni ha portato tangibili miglioramenti in termini di “stile di vita” ma, accanto a questi, è stata rilevata l’insorgenza di alcune problematiche socioambientali che influenzano, in parte, le giovani generazioni. La scuola, pertanto, intrattiene costanti rapporti di collaborazione con EE.LL., Enti, Istituzioni e con le numerose Associazioni presenti sul territorio, al fine di applicare concretamente il principio della “comunità educante” e favorire la definizione di un reale “curriculum locale” che contribuisca ad arricchire la formazione degli alunni fornendo loro opportunità formative varie e diversificate. L’attenzione dell’Ente locale nei confronti della scuola è andata nel corso degli anni progressivamente aumentando, essendo cresciuta negli Amministratori la consapevolezza dell’importanza che tale Istituzione ha per l’aggregazione del tessuto sociale. E’ diventato, pertanto, notevole l’impegno delle Amministrazioni Locali nell’ organizzare un servizio di Scuola-bus in grado di raggiungere anche le frazioni più disagiate e lontane, garantire un servizio mensa di buon livello, l’assistenza alla persona e agli alunni disabili, intervenire sull’edilizia scolastica per la messa a norma e la messa in sicurezza delle strutture, per la manutenzione ordinaria e straordinaria… 9 ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO Dirigente Scolastico Prof.ssa Venera Calderone Direttore S.G.A. Caterina Patti Consiglio d’Istituto Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici 1°COLLABORATORE 2° COLLABORATORE Ins. VITA CALDERONE Prof.ssa IRENE D’AMURI Responsabili di Plesso /Loro Sostituti COLLEGIO DOCENTI Consigli di classe Giunta Esecutiva F. S. P.O.F. e INVALSI Funzioni Strumentali Area 1 2 3 Coordinatore Scuola dell’Infanzia F. S. Prevenzione e gestione del disagio e della dispersione scolastica Consigli di Interclasse RSPP Responsabile Del Servizio Di Prevenzione E Protezione Servizio Di Prevenzione e Protezione Consigli di Intersezione F. S. (TIC) Tecnologia dell’informazione e della comunicazione Dipartimenti Disciplinari 10 ORGANI COLLEGIALI - istituiti allo scopo di favorire la collaborazione tra famiglie e docenti in merito alle scelte educative, amministrative e gestionali adottate della scuola: Collegio Docenti: composto dal Dirigente Scolastico (Presidente) e da tutti i docenti dell’ Istituto Comprensivo (membri di diritto) Consiglio di Istituto: composto dal Dirigente Scolastico, da n°8 docenti, n°8 genitori e n°2 personale A.T.A. Dura in carica tre anni. Si riunisce almeno cinque volte durante l’anno scolastico. E’ lo strumento che garantisce la partecipazione democratica al processo di attuazione dell’autonomia scolastica e all’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. Calderone Venera Caragliano Francesco Rando Antonia Maria D’Amico Angela Ragno Giuseppa Maffei Vincenza Di Bella Elisa Anna Pizzurro Giuseppa Nastasi Carmelo Cambria Domenica De Mariano Mariangela Andaloro Barbara Sgrò Giuseppe Chirico Lidia Conti Gallenti Maria Rosa Salvia Lorenzo Puglisi Salvatore Borgia Giuseppe Giunta Santo Dirigente Scolastico - membro di diritto Genitore Presidente Docente Segretaria Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Genitore Genitore Genitore Genitore Genitore Genitore Genitore Componente A.T.A. Componente A.T.A. Giunta esecutiva: Calderone Venera Presidente della Giunta - Dirigente Scolastico (membro di diritto) Patti Caterina Segretario della Giunta - DSGA (membro di diritto) Maffei Vincenza Salvia Lorenzo Caragliano Francesco Componente docenti Componente genitori Componente genitori Borgia Giuseppe Componente personale ATA 11 Consiglio di Classe: composto dagli Insegnanti della classe (componente tecnica) e dai genitori rappresentanti di Classe. Al Consiglio di classe, con la sola presenza dei docenti, spetta il coordinamento dell’attività educativo-didattica e interdisciplinare, la valutazione periodica e finale degli alunni. Al Consiglio di classe, con la presenza della componente genitori (membri elettivi), spetta l’analisi dell’andamento didattico-disciplinare, la formulazione di proposte da inoltrare al Collegio dei docenti in merito all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione e la sottoscrizione della scelta dei libri di testo; ha infine il compito di agevolare e rafforzare i rapporti di collaborazione tra docenti, genitori, alunni. 12 STAFF: COLLABORATORI DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTE 1° COLLABORATORE del Dirigente Scolastico: Ins. Vita Calderone L’incarico prevede il conferimento di delega per lo svolgimento dei seguenti compiti gestionali ed organizzativi: 1. Sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza e/o impedimento. 2. Collaborazione e supporto al Dirigente Scolastico nell’organizzazione, coordinamento e gestione dell’Istituto (in particolare predisposizione circolari interne; predisposizione orario provvisorio e definitivo delle lezioni in base alle direttive del Dirigente scolastico e dei criteri deliberati dagli OO.CC. competenti; controllo dei piani di vigilanza alunni della scuola primaria e dell’infanzia; coordinamento commissione Autovalutazione d’Istituto e commissione intercultura e accoglienza alunni stranieri; organizzazione delle operazioni di elezioni scolastiche e degli scrutini). 3. Coordinamento delle attività dei plessi sia in rapporto al Dirigente Scolastico che alla Segreteria, e con l’Ente Locale per quanto riguarda trasporto, mensa, adeguamento orari di ingresso e di uscita degli alunni, richiesta lavori manutentivi, gestione emergenze. 4. Delega alla firma di atti riferiti agli alunni. 5. Coordinamento dell’utilizzo degli spazi, del materiale didattico e delle attrezzature dell’Istituto. 6. Controllo e smistamento posta in uscita destinata ai vari plessi, verbali e circolari. 7. Gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza dell’Istituto. 8. Coordinamento Piano uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione. 9. Predisposizione PAA a livello di istituto nelle linee generali e in particolare per la scuola primaria. 10. Predisposizione con D.S. ordini del giorno collegi e riunioni varie. 11. Componente del Comitato scientifico didattico e predisposizione materiali vari per riunioni. 12. Organizzazione prove Invalsi (se da svolgere) in collaborazione con la Referente di Istituto. 13. Collaborazione nell’organizzazione e gestione dei monitoraggi, verifica e valutazione progetti e attività inseriti nel POF. 14. Coordinamento e collaborazione con tutti i componenti dello Staff di direzione; 15. Attuazione di interventi educativi nei confronti degli alunni; 16. Controllo e riordino dei verbali dei plessi della scuola primaria; 17. Raccolta e cura della documentazione (programmazioni, relazioni, registri…) dei plessi della scuola dell’infanzia e primaria; 18. Favorire scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, per condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità; 19. Prendere e mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini di scuola (scuole Infanzia/Primarie dell'Istituto; scuole Infanzia parrocchiali e comunali del territorio; scuole Secondarie di 1° grado dell'Istituto) 20. Tenere i contatti con gli insegnanti nel passaggio d'informazioni tra un ordine di scuola e l'altro 21. Prendere e mantenere i contatti con le altre Funzioni Strumentali e i referenti Progetto Continuità delle scuole Primarie degli altri plessi 22. Tenere i contatti con Enti ed Associazioni educative al fine di conoscere e rendere partecipi i colleghi circa iniziative educative inerenti i tre ordini di scuola 23. OPEN DAY 13 DOCENTE 2° COLLABORATORE del Dirigente Scolastico: Prof.essa Irene D’Amuri L’incarico prevede il conferimento di delega per lo svolgimento dei seguenti compiti gestionali ed organizzativi: 1. Sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza e/o impedimento contemporanea anche del 1° collaboratore. 2. Predisposizione con D.S. ordini del giorno collegi e riunioni varie. 3. Verbalizza le riunioni del Collegio Docenti. 4. Delega alla firma di atti riferiti agli alunni. 5. Gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza dell’Istituto. 6. Controllo e smistamento posta in uscita destinata ai vari plessi, verbali e circolari. 7. Controllo e riordino dei verbali dei plessi della scuola dell’infanzia e primaria; 8. Raccolta, e riordino per l’archiviazione agli atti, della documentazione (programmazioni,relazioni, registri…) dei plessi della scuola dell’infanzia e primaria; 9. D’intesa con il dirigente scolastico e il docente primo collaboratore: - collaborazione e supporto nell’organizzazione, coordinamento e gestione dell’Istituto (in particolare predisposizione circolari interne; predisposizione orario provvisorio e definitivo delle lezioni in base alle direttive del Dirigente scolastico e dei criteri deliberati degli OO.CC. competenti; controllo dei piani di vigilanza alunni della scuola primaria e dell’infanzia; coordinamento commissione Autovalutazione d’Istituto e commissione intercultura e accoglienza alunni stranieri; organizzazione delle operazioni di elezioni scolastiche e degli scrutini); - coordinamento delle attività dei plessi sia in rapporto al Dirigente Scolastico che alla Segreteria, e con l’Ente Locale per quanto riguarda trasporto, mensa, adeguamento orari di ingresso e di uscita degli alunni, richiesta lavori manutentivi, gestione emergenze; - coordinamento dell’utilizzo degli spazi, del materiale didattico e delle attrezzature dell’Istituto; - predisposizione PAA a livello di istituto nelle linee generali e in particolare per la scuola dell’infanzia e primaria, coordinandosi con il docente preposto della scuola secondaria di I grado; - componente del Comitato scientifico didattico e predisposizione materiali vari per riunioni; - organizzazione prove Invalsi (se da svolgere) in collaborazione con la Referente di Istituto; - collaborazione nell’organizzazione e gestione dei monitoraggi, verifica e valutazione progetti e attività inseriti nel POF; - interazione e collaborazione con i coordinatori, le funzioni strumentali al POF e i responsabili delle varie attività; - attuazione di interventi educativi nei confronti degli alunni; 24. Favorire scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, per condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità; 25. Prendere e mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini di scuola (scuole Infanzia/Primarie dell'Istituto; scuole Infanzia parrocchiali e comunali del territorio; scuole Secondarie di 1° grado dell'Istituto) 26. Tenere i contatti con gli insegnanti nel passaggio d'informazioni tra un ordine di scuola e l'altro; 27. Prendere e mantenere i contatti con le altre Funzioni Strumentali; 28. Tenere i contatti con Enti ed Associazioni educative al fine di conoscere e rendere partecipi i colleghi circa iniziative educative inerenti i tre ordini di scuola; 29. OPEN DAY 14 FUNZIONI STRUMENTALI Le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa sono attribuite allo scopo di facilitare e migliorare la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola con riferimento alle necessità dell’Istituto, la realizzazione e la gestione del piano dell' offerta formativa dell'istituto e la realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola - (art.28 del CCNL 26-5-1999) L’incarico delle Funzioni Strumentali è annuale e la scelta compete al Collegio dei Docenti. I docenti nominati nell’anno scolastico in corso avranno il compito di: - ““POF - InValSi“ AREA 1 Ins. Maria Rotuletti - Primaria Revisionare ed aggiornare il Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto, sia nel formato integrale che ridotto (ad uso dei genitori degli alunni futuri iscritti) Coordinare e gestire la progettazione curricolare ed extracurricolare (in particolare rappresentazioni teatrali, cortometraggio ed incontro con l’autore) Coordinare l'attività di formazione Coordinare i rapporti tra la scuola e le famiglie Organizzare la somministrazione delle prove InValSi nei plessi Coordinare le azioni di autovalutazione d'Istituto Mantenere i contatti con gli insegnanti referenti dei tre ordini di scuola per favorire scambi tra docenti, per condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità Tenere i contatti con gli insegnanti nel passaggio d'informazioni tra un ordine di scuola e l'altro Prendere e mantenere i contatti con le altre funzioni strumentali Tenere i contatti con Enti ed Associazioni Educative al fine di conoscere e rendere partecipi i colleghi circa iniziative educative inerenti i tre ordini di scuola. AREA 2 : “ PREVENZIONE E GESTIONE DEL DISAGIO E DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE GLI)” Ins. Anna Milone - Primaria Prof.essa Lucia Salvia – Secondaria I grado • Convocare, presiedere le riunioni del GLH e coordinarne l’attività, confrontarsi con i vari docenti di sostegno, con il rappresentante dei genitori e partecipare ai vari progetti in itinere • Tenere i contatti con gli altri Enti esterni all’Istituto allo scopo di decidere le varie date per la redazione dei PEI • Collaborare con la pedagogista • Coordinare le attività degli insegnanti di sostegno • Partecipare ad eventuali corsi di aggiornamento, convegni e manifestazioni • Pianificare le richieste di educatori per l'anno scolastico successivo, in base ai nuovi casi che si presentano • Coordinare l'attività di formazione sulla disabilità • Censire i casi di DSA presenti nell'Istituto Comprensivo • Verificare le certificazioni • Verificare la stesura dei PEI (Piano Educativo Individualizzato) • Stendere il protocollo di accoglienza • Stendere i PDP (Piani Didattici Personalizzati) • Informare in merito agli interventi compensativi • Informare in merito alle misure dispensative • Predisporre incontri con le famiglie • Predisporre incontri con gli insegnanti coinvolti 15 AREA 3: “TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (TIC)” Ins. Francesca Mento – Primaria Tenere costantemente aggiornato ed integrare il portale web d’Istituto Agevolare tramite il portale la diffusione delle informazioni/notizie sulla scuola ai genitori e agli enti territoriali e snellire le procedure di comunicazione tra segreteria e personale docente Raccogliere le richieste di collaborazione provenienti dalle altre Funzioni Strumentali, Commissioni d’Istituto, dai singoli docenti e dalla segreteria Collaborare con la Presidenza e la Segreteria Fornire un supporto all’attività didattica dei docenti Avviare l’informatizzazione di alcuni servizi: pagella elettronica, registro dei docenti elettronico Predisporre e proporre forme di aggiornamento ai colleghi Partecipare ad eventuali iniziative in merito all’utilizzo delle TIC nella scuola Supervisionare la gestione del laboratori di informatica presenti nei vari plessi. Supervisionare la condivisione dei materiali didattici multimediali presenti nell'Istituto per un migliore utilizzo delle risorse Archiviare ed eventualmente pubblicare sul sito (a richiesta degli insegnanti) materiale didattico significativo prodotto dagli alunni Gestione di tutta la rete hardware e del server dell'istituto Verifica del funzionamento di tutte le macchine ed accessori presenti nell’istituto presenti nell'istituto; Sostituzione ove necessario di parti hardware; Installazione di software di sistema e applicativi ove necessario Assistere l'informatizzazione delle procedure delle fasi di scrutinio dei consigli di classe COORDINATORE SCUOLA DELL’INFANZIA Ins.Dora Crisafulli - Infanzia Partecipa alle riunioni di staff di direzione come referente di tutte le scuole dell’infanzia Promuove iniziative didattiche, socio-educative, etc. Cura l’aggiornamento della programmazione educativo-didattica della scuola dell’infanzia in collaborazione con la FS dell’Area POF. Predispone tutte le circolari specifiche per la Scuola dell’Infanzia (assemblee di inizio d’anno, consigli di intersezione, iniziative didattiche varie …), previo accordo con i responsabili di plesso di tutte le scuole dell’infanzia. Pianifica tutte le iniziative didattiche e socio-culturali programmate, in collaborazione con i responsabili di plesso. Interagisce con le FFSS e con i Collaboratori del DS durante l’iter organizzativo di tutte le iniziative culturali da realizzare. Mantiene i contatti con gli insegnanti referenti dei due ordini di scuola (infanzia – primaria) per favorire scambi tra docenti, per condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità 16 RESPONSABILE / SOSTITUTO DI PLESSO – SCUOLA DELL’ INFANZIA COMPITI 1. coordinamento e gestione delle attività del plesso; 2. disposizione delle sostituzioni dei colleghi assenti su apposito registro - secondo criteri di efficienza ed equità - per permessi brevi e assenze, e dei recuperi, nel rispetto della normativa vigente; 3. gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza del plesso e cura dei rapporti con i genitori per quanto riguarda l’organizzazione funzionale del plesso (sospensione attività, assemblee, sciopero, autorizzazione ingressi in ritardo/uscite anticipate e permessi speciali-alunni; rispetto delle regole di comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto); 4. cura dei rapporti periodici con il dirigente scolastico e con la Segreteria, assicurando l’informazione su ogni aspetto di rilievo riguardante l’attività didattica e l’assetto organizzativo; 5. smistamento e controllo presa visione posta, verbali e circolari in entrata nel plesso; 6. controllo regolarità delle presenze del personale scolastico (rispetto dell’orario di servizio; regolare apposizione firme di presenza; regolare presenza con gli alunni nei locali e nelle aule, come da quadro orario settimanale e/o altra programmazione autorizzata; applicazione e rispetto delle regole di comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto); 7. predisposizione e controllo regolarità della gestione dei piani di vigilanza degli alunni ( piano di suddivisione alunni in casi di assenza del personale e in situazioni di emergenza, piano di ingresso graduale nell’edificio , piano cambi d’ora, ricreazione …); 8. collaborazione organizzazione prove Invalsi in collaborazione col Referente di Istituto- scuola Primaria (se da effettuare); 9. gestione delle procedure elettorali nel plesso; 10. predisposizione orari di utilizzo spazi comuni; 11. cura del plesso perché ne siano rispettati gli ambienti e le strutture, interagendo opportunamente con il direttore SGA e con il personale A.T.A.; 12. gestione fruibilità dei sussidi, materiali didattici e multimediali comuni; 13. ricognizione di attrezzature, sussidi, arredi, materiali di facile consumo e, sulla base della stessa, avanzamento di proposte in ordine ad eventuali acquisti, e pareri su riparazioni e discarico; 14. raccolta dei materiali didattici da archiviare; 15. responsabile di plesso del Servizio di protezione e prevenzione, preposto: a) alla rilevazione e alla segnalazione al dirigente scolastico di eventuali problemi, disservizi, rischi o esigenze in ordine alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro; b) al controllo nel plesso dell’applicazione delle misure preventive di sicurezza predisposte; c) alla organizzazione e al controllo delle operazioni di evacuazione dall’edificio; 16. responsabile della vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo; 17. responsabile della redazione, a fine anno scolastico, di una relazione sull’attività svolta. 17 RESPONSABILE/ SOSTITUTO DI PLESSO - SCUOLA PRIMARIA COMPITI 1. coordinamento e gestione delle attività del plesso; 2. disposizione delle sostituzioni dei colleghi assenti su apposito registro - secondo criteri di efficienza ed equità - per permessi brevi e assenze, e dei recuperi, nel rispetto della normativa vigente; 3. gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza del plesso e cura dei rapporti con i genitori per quanto riguarda l’organizzazione funzionale del plesso (sospensione attività, assemblee, sciopero, autorizzazione ingressi in ritardo/uscite anticipate e permessi speciali-alunni; rispetto delle regole di comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto); 4. cura dei rapporti periodici con il dirigente scolastico e con la Segreteria, assicurando l’informazione su ogni aspetto di rilievo riguardante l’attività didattica e l’assetto organizzativo; 5. smistamento e controllo presa visione posta, verbali e circolari in entrata nel plesso; 6. controllo regolarità delle presenze del personale scolastico (rispetto dell’orario di servizio; regolare apposizione firme di presenza; regolare presenza con gli alunni nei locali e nelle aule, come da quadro orario settimanale e/o altra programmazione autorizzata; applicazione e rispetto delle regole di comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto); 7. predisposizione e controllo regolarità della gestione dei piani di vigilanza degli alunni ( piano di suddivisione alunni in casi di assenza del personale e in situazioni di emergenza, piano di ingresso graduale nell’edificio , piano cambi d’ora, ricreazione …); 8. collaborazione organizzazione prove Invalsi in collaborazione col Referente di Istituto- scuola Primaria (se da effettuare); 9. gestione delle procedure elettorali nel plesso; 10. predisposizione orari di utilizzo spazi comuni; 11. cura del plesso perché ne siano rispettati gli ambienti e le strutture, interagendo opportunamente con il direttore SGA e con il personale A.T.A.; 12. gestione fruibilità dei sussidi, materiali didattici e multimediali comuni; 13. ricognizione di attrezzature, sussidi, arredi, materiali di facile consumo e, sulla base della stessa, avanzamento di proposte in ordine ad eventuali acquisti, e pareri su riparazioni e discarico; 14. raccolta dei materiali didattici da archiviare; 15. responsabile di plesso del Servizio di protezione e prevenzione, preposto: a) alla rilevazione e alla segnalazione al dirigente scolastico di eventuali problemi, disservizi, rischi o esigenze in ordine alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro; b) al controllo nel plesso dell’applicazione delle misure preventive di sicurezza predisposte; c) alla organizzazione e al controllo delle operazioni di evacuazione dall’edificio; 16. responsabile della vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo; 17. responsabile della redazione, a fine anno scolastico, di una relazione sull’attività svolta. 18 RESPONSABILE / SOSTITUTO DI PLESSO - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO COMPITI 1. coordinamento e gestione delle attività del plesso; 2. predisposizione orario provvisorio e definitivo delle lezioni in base alle direttive del Dirigente scolastico e dei criteri deliberati dagli OO.CC. competenti; 3. disposizione delle sostituzioni dei colleghi assenti su apposito registro - secondo criteri di efficienza ed equità - per permessi brevi e assenze, e dei recuperi, nel rispetto della normativa vigente; 4. gestione in prima istanza dei rapporti con l’utenza del plesso e cura dei rapporti con i genitori per quanto riguarda l’organizzazione funzionale del plesso (sospensione attività, assemblee, sciopero, autorizzazione ingressi in ritardo/uscite anticipate e permessi speciali-alunni; rispetto delle regole di comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto); 5. cura dei rapporti periodici con il dirigente scolastico e con la Segreteria, assicurando l’informazione su ogni aspetto di rilievo riguardante l’attività didattica e l’assetto organizzativo; 6. smistamento e controllo presa visione posta, verbali e circolari in entrata nel plesso; 7. controllo regolarità delle presenze del personale scolastico (rispetto dell’orario di servizio; regolare apposizione firme di presenza; regolare presenza con gli alunni nei locali e nelle aule, come da quadro orario settimanale e/o altra programmazione autorizzata; applicazione e rispetto delle regole di comportamento stabilite nel Regolamento d’Istituto); 8. predisposizione e controllo regolarità della gestione dei piani di vigilanza degli alunni ( piano di suddivisione alunni in casi di assenza del personale e in situazioni di emergenza, piano di ingresso graduale nell’edificio , piano cambi d’ora, ricreazione …); 9. collaborazione organizzazione prove Invalsi in collaborazione col Referente di Istituto- scuola Primaria (se da effettuare); 10. gestione delle procedure elettorali nel plesso; 11. predisposizione orari di utilizzo spazi comuni; 12. cura del plesso perché ne siano rispettati gli ambienti e le strutture, interagendo opportunamente con il direttore SGA e con il personale A.T.A.; 13. gestione fruibilità dei sussidi, materiali didattici e multimediali comuni; 14. ricognizione di attrezzature, sussidi, arredi, materiali di facile consumo e, sulla base della stessa, avanzamento di proposte in ordine ad eventuali acquisti, e pareri su riparazioni e discarico; 15. raccolta dei materiali didattici da archiviare; 16. raccolta e riordino dei registri di classe, dei docenti, dei verbali dei C.diC., e di tutti i registri in uso ai fini della loro archiviazione agli atti della scuola; 17. responsabile di plesso del Servizio di protezione e prevenzione, preposto: a) alla rilevazione e alla segnalazione al dirigente scolastico e RSPP e il RLS di eventuali problemi, disservizi, rischi o esigenze in ordine alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro; b) al controllo nel plesso dell’applicazione delle misure preventive di sicurezza predisposte; c) alla organizzazione e al controllo delle operazioni di evacuazione dall’edificio; 18. responsabile della vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo; 19. responsabile della redazione, a fine anno scolastico, di una relazione sull’attività svolta. Gruppo Operativo Scuola Secondaria I Grado Referente area H Coordinatore docenti area H Coordinatore dipartimenti disciplinari Supervisore strumenti multimediali e supporto ai docenti per l'area tecnico informatica Coordinatore area artistico-musicale e relazioni con gli Enti Esterni Coordinatore area didattica e dipartimenti disciplinari Coordinatore Area sportive Referente: Sezione tecnico-manutentiva Orientamento e continuità con la scuola primaria Referente uscite didattiche e viaggi d'istruzione 19 COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE Compiti 1) Coordina i lavori del Consiglio di classe e lo presiede per delega del Dirigente scolastico. 2) Cura la stesura dei verbali del Consiglio e provvede alla tenuta del registro dei verbali del Consiglio. 3) Coordina le singole progettazioni curricolari ed extra-curricolari, ed il Piano educativo-didattico delle classi e ne conserva copia, favorendo coesione, coerenza e unitarietà, sia tra i colleghi che tra gli alunni, anche con riferimento alla progettazione educativa di Istituto; 4) Raccoglie e conserva copia della progettazione di classe e di quella individuale di ciascun docente, e ne predispone una copia da consegnare al dirigente scolastico; 5) Si fa portavoce delle esigenze delle due componenti del Consiglio, docenti e genitori, cercando di armonizzarle tra loro e cerca di favorire la coesione interna. COORDINATORE DI INTERCLASSE/DOCENTE DI RIFERIMENTO – SCUOLA PRIMARIA Compiti 1. effettua il controllo delle assenze, dei ritardi e delle note disciplinari degli studenti, primi indicatori di situazioni con problemi; 2. informa le famiglie ed il dirigente scolastico non appena si manifestino problemi di scarso rendimento e problemi disciplinari, e predisporre la nota informativa sulla valutazione del comportamento dell’alunno/a; 3. verifica dell’esistenza di un equilibrato carico di lavoro a casa e di verifiche a scuola, ed effettuazione dei controlli periodici sul “peso-zaino”, per segnalare eventuali criticità; 4. collabora con eventuali docenti tutors; 5. collabora alla stesura dei verbali dei Consigli di interclasse/intersezione; 6. innesca azioni tese a realizzare una uniformità di comportamenti dei docenti del consiglio di classe e al rispetto delle norme comportamentali da parte degli studenti; 7. predispone la nota informativa sulla valutazione del comportamento dell’alunno/a, previa documentazione del percorso formativo degli studenti; 8. provvede alla corretta tenuta del registro di classe e a custodire agli Atti della scuola comunicazioni scuola-famiglia, autorizzazioni, e/o altri documenti -se dovuto- nel rispetto delle disposizioni sulla riservatezza. COORDINATORE SCUOLA DELL’INFANZIA Compiti 1. Partecipa alle riunioni di staff di direzione come referente di tutte le scuole dell’infanzia 2. Promuove iniziative didattiche, socio-educative, etc. 3. Cura l’aggiornamento della programmazione educativo-didattica della scuola dell’infanzia in collaborazione con la FS dell’Area POF. 4. Predispone tutte le circolari specifiche per la Scuola dell’Infanzia (assemblee di inizio d’anno, consigli di intersezione, iniziative didattiche varie …), previo accordo con i responsabili di plesso di tutte le scuole dell’infanzia. 5. Pianifica tutte le iniziative didattiche e socio-culturali programmate, in collaborazione con i responsabili di plesso. 6. Interagisce con le FFSS e con i Collaboratori del DS durante l’iter organizzativo di tutte le iniziative culturali da realizzare. 7. Mantiene i contatti con gli insegnanti referenti dei due ordini di scuola (infanzia – primaria) per favorire scambi tra docenti, per condividere percorsi educativi e didattici all'insegna della continuità 20 COORDINATORE DEL CONSIGLIO di CLASSE - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Compiti 1) Coordina i lavori del Consiglio di classe e lo presiede per delega del Dirigente scolastico. 2) Collabora con il Segretario alla stesura dei verbali del C.di C. 3) Coordina le singole progettazioni curricolari ed extra-curricolari, ed il Piano educativo-didattico della classe e ne conserva copia, favorendo coesione, coerenza e unitarietà, sia tra i colleghi che tra gli alunni, anche con riferimento alla progettazione educativa di Istituto; 4) Raccoglie e conserva copia della progettazione di classe e di quella individuale di ciascun docente, e ne predispone una copia anche per il docente funzione strumentale “Gestione qualità POF”. 5) Sovraintende alla stesura della relazione finale del Consiglio delle classi terze per la presentazione agli esami conclusivi del I ciclo, precedentemente concordata con i colleghi. 6) Si preoccupa della corretta tenuta del registro di classe e del registro dei verbali del consiglio di classe; firma i verbali delle sedute del Consiglio di classe, se previsto; controlla regolarmente le assenze degli studenti e verifica l’esistenza di un equilibrato carico di lavoro a casa e di verifiche a scuola, segnalando ai docenti interessati eventuali criticità. 7) Raccoglie informazioni sui livelli di apprendimento e sul comportamento dei singoli studenti tramite frequenti contatti con gli altri docenti impegnati sulla classe: predispone la nota informativa sulla valutazione del comportamento dell’alunno/a, previa documentazione del percorso formativo degli studenti; 8) Informa il Dirigente scolastico ed i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe, riferendo sui problemi rimasti insoluti. 9) Si fa portavoce delle esigenze delle due componenti del Consiglio, docenti e genitori, cercando di armonizzarle tra loro e cerca di favorire la coesione interna. 10) Mantiene il contatto con i genitori, anche attraverso convocazioni straordinarie, fornendo loro informazioni globali sul profitto, sull’interesse, sulla partecipazione e sul comportamento degli alunni; fornisce, inoltre, suggerimenti specifici in collaborazione con gli altri docenti della classe. 11) Custodisce agli Atti della classe comunicazioni scuola-famiglia, autorizzazioni, e/o altri documenti se dovuto - nel rispetto delle disposizioni sulla riservatezza. 12) Cura, insieme con i rappresentanti dei genitori e con gli altri docenti della classe, la buona tenuta dell’aula adoperandosi affinché maturi negli alunni il rispetto per gli ambienti scolastici. 13) Effettua dei controlli periodici sul “peso-zaino”. 14) All’interno della classe, costituisce il primo punto di riferimento per i nuovi insegnanti circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe,fatte salve le competenze del Dirigente scolastico. DOCENTE COORDINATORE DELLE ANNUALI ATTIVITA’DEI CONSIGLI DI CLASSE Compiti 1. Coordina /organizza le attività annuali dei docenti ( consigli, scrutini, scelta libri di testo…); 2. Collabora alla raccolta e al riordino dei registri di classe, dei docenti , dei verbali dei C.di C.,e di tutti i registri in uso nel plesso ai fini della loro archiviazione. 21 RISORSE UMANE INTERNE ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Assistenti Amministrativi CORTESE SANTA NAPOLI MARIA ROSARIA RAINERI MANGIALINO CARMELA MAIO CRISTINA Area Contabile Area Personale Docenti Protocollo Area alunni Area assegnata COLLABORATORI SCOLASTICI ASSEGNATI AI PLESSI Collaboratori scolastici UNITA’ SCUOLA SECONDARIA I GRADO PRIMARIA S. FILIPPO CENTRO-OLIVARELLA 3 PRIMARIA CORRIOLO-ARCHI-CATTAFI SCUOLA INFANZIA CORRIOLO 3 SCUOLA INFANZIA S. FILIPPO CENTRO 4 SCUOLA INFANZIA CATTAFI 2 2 2 22 RISORSE MATERIALI INTERNE: strutture, risorse, quadri orari – INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA I GRADO SCUOLA DELL’INFANZIA DI S. FILIPPO DEL MELA-SERRO L’edificio scolastico di S. FILIPPO DEL MELA, strutturato su un piano, comprende: 4 ampie e luminose aule con relativi ripostigli 1 aula per i docenti di sostegno 1 ampio salone con una zona refezione ed il resto destinato ad attività psicomotorie, a giochi liberi, ad incontri con i genitori e adibito per l’allestimento di feste e drammatizzazioni che si svolgono durante l’anno scolastico. Servizi igienici. 2 locali cucina. Ripostiglio-lavatoio. Dal salone si accede ad un patio; l’intero edificio è circondato da un ampio spazio verde con alberi. SCUOLA DELL’INFANZIA DI CORRIOLO L’edificio scolastico di Corriolo è strutturato su di un piano e comprende: - 3 aule di cui 1 allestita ad angoli laboratorio, attività di intersezione e spazio per le attività di sostegno. - Un ampio e luminoso salone utilizzato per attività psicomotorie, giochi liberi e organizzati, attività di drammatizzazione, recite e manifestazioni . - 1 zona refettorio disimpegnata dal salone da una parete divisoria mobile. - 1 zona spogliatoio. - 1 stanza blindata. - Servizi igienici per docenti e alunni. - 1 locale cucina con ripostiglio e relativi servizi igienici. La scuola è anche dotata di un cortile esterno circondato da alberi e piante, dotato di giochi e utilizzato anche per attività di esplorazione e ricerca. SCUOLA DELL’INFANZIA DI CATTAFI La scuola dell’infanzia di Cattafi è caratterizzata da un’unica sezione. Il plesso si presenta abbastanza spazioso e luminoso. L’entrata si affaccia ad un ampio salone dove i bambini hanno la possibilità di vivere il tempo destinato ai giochi liberi, alle attività motorie, alla musica, ma anche al tempo delle feste e degli spettacoli organizzati in occasione delle feste. 2 stanze destinate alle attività didattiche. Servizi igienici. 2 ripostigli. Un ampio refettorio comunicante con la cucina. La scuola dispone di uno spazio esterno. 23 QUADRO ORARIO SETTIMANALE DEL CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA Orario di funzionamento: PLESSI Scuola dell’Infanzia Corriolo e Cattafi. ORARIO 8.15-16.15 GIORNI da lunedì a venerdì San Filippo Serro 8.00-16.00 da lunedì a venerdì Le insegnanti svolgono il proprio servizio, a settimane alterne, nel turno antimeridiano o pomeridiano. L'orario di funzionamento della scuola dell’infanzia è dalle ore 8.15 alle ore 16.15 (plessi di Corriolo e Cattafi), 8.00/16.00 (San Filippo Serro). L’entrata dei docenti negli edifici delle scuole al mattino dovrà avvenire nei 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni scolastiche. Si raccomandano il rispetto dell’orario scolastico e la massima puntualità nell’accompagnare e nel ritirare gli alunni (al termine delle lezioni). I permessi di uscita anticipata continuativi debbono essere autorizzati dal Dirigente scolastico, che li rilascerà esclusivamente per motivi sanitari certificati. Per i ritardi o le uscite anticipate saltuarie e motivate o in tutte le occasioni di necessità che dovessero verificarsi durante l’anno scolastico, il genitore dovrà prelevare personalmente il figlio previa compilazione apposito modulo che verrà consegnato dal personale della scuola al momento del ritiro. In caso di ripetute uscite anticipate(a meno che non se ne conoscano i giustificati e inderogabili motivi), il responsabile di plesso informerà la segreteria didattica e i genitori interessati saranno convocati dal dirigente scolastico per chiarimenti. SCUOLA DEL PRIMO CICLO SUDDIVISIONE DELL’ANNO SCOLASTICO Il Collegio dei docenti, ai fini della valutazione, ha deliberato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri: il primo si chiuderà il 31/01/2014 ed il secondo alla fine delle lezioni. Tale suddivisione permetterà una conoscenza più approfondita degli allievi e consentirà la stesura di giudizi più obiettivi e completi. Nel corso di ogni quadrimestre si comunicheranno periodicamente alle famiglie i livelli di apprendimento conseguiti dagli alunni. SCUOLA PRIMARIA PLESSO DI SAN FILIPPO DEL MELA “CENTRO”e OLIVARELLA L’edificio scolastico di San Filippo Del Mela Centro, strutturato su tre piani, comprende: Piano terra: n.8 aule destinate alla Scuola Primaria di Olivarella e n.1 aula destinata agli alunni della Primaria di San Filippo; servizi igienici per docenti e alunni; 2 piccole stanze utilizzate per deposito materiali; 1 ascensore. All’esterno, la scuola è dotata di spazi con aiuole e posteggi. La scuola è altresì fornita di scala antincendio che termina in un cortile interno piastrellato. 24 Primo piano: 5 aule per le cinque classi di Scuola Primaria di San Filippo del Mela; 1 aula per il laboratorio di informatica; 1 androne disimpegno aule adibito a varie attività scolastiche; servizi igienici per docenti e alunni. Secondo piano: 1 aula grande per archivio che si affaccia in un’ampia terrazza. PLESSO DI ARCHI “E. DE FILIPPO” L’edificio scolastico sito sulla Nazionale di Archi ed è strutturato su un piano che comprende: 5 aule per le classi; 1 aula destinata ad attività psicomotorie; lo spazio esterno viene utilizzato per le attività motorie e sportive e per l’allestimento di spettacoli di fine anno scolastico. PLESSO DI CATTAFI “NICOLA MASTROENI” L’edificio scolastico, ubicato in via Palmiro Togliatti, circondato da un cortile con alberi è così strutturato: 5 aule; 1 aula blindata adibita a laboratorio informatico e alla custodia di sussidi didattici ; servizi igienici per docenti e alunni; un piccolo vano esterno (nel cortile) in cui si trovano un forno per la cottura della ceramica e la relativa attrezzatura; 1 stanza (con accesso esterno) in cui è installata la caldaia per i termosifoni. PLESSO DI CORRIOLO “GIOVANNI VERGA” L’edificio scolastico sito sulla Nazionale di Corriolo è strutturato su un piano che comprende: 5 aule; 1 sala docenti adibita anche per: attività al P.C., attività di recupero e di arricchimento, attività di consolidamento per i bambini diversamente abili; servizi igienici per docenti e alunni; un cortile adiacente la scuola utilizzato per l’attività motoria. 25 SCUOLA PRIMARIA Inizio delle lezioni: 15/09/2014. Le lezioni in tutti i plessi della scuola Primaria dell’Istituto (Archi-Cattafi – Corriolo- Olivarella- San Filippo Centro) si svolgono dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle ore 13:00 CURRICOLO corrispondente al quadro orario settimanale di 27 ore Discipline curriculari Area Italiano Linguistico Inglese Artistico Musica Espressiva Arte e immagine Educazione Fisica Area Storia Storico Geografia Geografica I.R.C./Alternativa Area Matematica Scient./Tec. Scienze e Tecnologia cl. 1a 9 1 1 2 2 1 1 2 6 2 Cl .2a 9 2 1 1 2 1 1 2 6 2 cl. 3a 7 3 1 1 2 2 2 2 5 2 cl. 4a 7 3 1 1 2 2 2 2 5 2 cl. 5a 7 3 1 1 2 2 2 2 5 2 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO L’edificio, sito in Piazza G.Casola, è strutturato su due piani. Comprende: 12 aule (sette al piano terreno e cinque al primo piano), una stanza utilizzata come sala-insegnanti, un locale adibito ad ufficio del docente responsabile di plesso e del collaboratore-vicario del Dirigente scolastico, servizi igienici per docenti e alunni, tre aulette utilizzate per il sostegno, un’aula adibita a laboratorio informatico, un locale attualmente adibito a deposito di attrezzi sportivi. Uno spazio esterno che può essere utilizzato per le attività motorie e sportive. Questo plesso è stato consegnato dalle autorità comunali nel mese di Settembre 2004 ed è ancora in fase di organizzazione e strutturazione spaziale e 26 logistica. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Inizio delle lezioni il 14/09/2014. Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 13.20; Quadro orario settimanale e annuale del curricolo disciplinare approvato dal nostro Istituto: DISCIPLINE CURRICULARI Italiano, Storia,Geografia Attività di approfondimento in materie letterarie Matematica e Scienze Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria Arte e immagine Educazione Fisica Musica Religione Cattolica TOTALE ORARIO SETTIMANALE I QUAD. 10 II QUAD. 10 6 2 3 2 2 2 2 1 30 6 2 3 2 2 2 2 1 30 Nel primo quadrimestre si somministrerà una prova standardizzata per classi parallele (concordata tra tutti gli insegnanti delle discipline con prova scritta in base al programma svolto) che costituirà oggetto di valutazione; nel secondo quadrimestre verrà somministrata una prova sul modello di quelle nazionali INVALSI, solo in italiano e in matematica. Facendo riferimento al D.Lgs.81/08 (ex D.Lgs.626/94), il nostro Istituto Comprensivo, particolarmente attento alla problematica della sicurezza nell’ambiente scolastico, a partire dall’anno scolastico 2007/08, per approfondire la tematica ha affidato l’incarico di Rspp (responsabile del servizio di prevenzione e protezione) ad un esperto esterno qualificato. La scuola segnala tempestivamente all’Ente Locale (Comune) – competente in materia in quanto proprietario degli edifici scolastici – le eventuali situazioni di pericolo rilevabili all’interno e/o all’esterno degli stabili. La scuola, altresì, attua iniziative specifiche di informazione e formazione dei lavoratori sulla sicurezza a scuola; promuove momenti di informativi e formativi annuali rivolti sia agli insegnanti che al personale ATA e la realizzazione di moduli didattici trasversali alle discipline per educare le giovani generazioni alla “Cultura della sicurezza”. Per ogni scuola viene predisposto: 1. un Piano di rilevazione dei rischi; 2. un Piano d’emergenza; 3. ogni anno si simulano almeno due prove di evacuazione (incendio-terremoto). In tal modo si è in grado: • di individuare e di informare sui possibili rischi presenti negli istituti scolastici; • di saper affrontare le situazioni di pericolo e di panico collettivo attraverso l’acquisizione della fiducia in se stessi e di un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti. Per l’anno scolastico in corso è previsto un nuovo corso di formazione per tutti i docenti dell’Istituto. 27 RISORSE ESTERNE L’Istituto Comprensivo collabora con l’amministrazione comunale e con tutte le associazioni locali a carattere sociale, ricreativo, sportivo, culturale che ne facciano esplicita richiesta, nonché con altri enti, istituzionali e non. Si impegna a favorire le indispensabili sinergie con i soggetti esterni e a pianificare tempi e modi per promuovere e realizzare le iniziative che scaturiranno dalle collaborazioni attivate: - creando partenariati - costruendo progetti integrati - differenziando l’offerta formativa - attivando percorsi specifici. MAPPA REALE DELLE SINERGIE TERRITORIALI: L’IC ha rapporti di collaborazione con i seguenti Enti Istituzionali e non : Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Regionale di Ricerca educativa I.R.R.E Sicilia Ufficio Scolastico Regionale Ufficio Scolastico Provinciale Regione Sicilia Regione Sicilia - Assessorato BB.CC.AA. e alla P.I. Regione Sicilia - Assessorato agricoltura e foreste U.O.territoriale 38 Amministrazioni del Comune di San Filippo del Mela e dei Comuni limitrofi per l’utilizzo di finanziamenti per progetti di particolare interesse Comune di S.Filippo del Mela - Trasporto scolastico; uso dello scuolabus per uscite didattiche; uso palazzetto dello sport; servizio mensa scuola dell’infanzia; assistenza alla persona per gli alunni in situazione di disabilità; centri polifunzionali con educatori di sostegno per casi di insuccesso scolastico, di svantaggio culturale e/o sociale; servizio assistenti sociali. Avvocatura distrettuale di Messina Tribunale dei minori di Messina Istituzioni Scolastiche del Territorio (Reti Scolastiche) finanziamenti per progetti di particolare interesse CTRH – ITCG “L. Da Vinci” Milazzo ASP- U.O. Neuropsichiatria infantile ( Collabora alla progettazione educativa degli alunni in situazione di handicap; -Partecipa al gruppo di lavoro dell’istituzione scolastica -GLIS) ASP- U.O. Medicina preventiva-servizio igiene degli ambienti di vita (SIAV)- distretto Milazzo Distretto socio-sanitario n.27 OMS -Indaga sulla salute respiratoria degli alunni 28 C.O.N.I. Federazioni sportive (F.P.I., ecc.) Associazione sportiva “Peppino Cocuzza” di S.Filippo del Mela Associazione teatrale “Le Nuove Immagini” di S.Filippo del Mela Enti di promozione sportiva Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia Corpo Forestale della Regione Siciliana Forze dell’Ordine UPCF (Università Popolare Comprensoriale Filippese) Parrocchia S.S. Filippo e Giacomo - San Filippo del Mela Centro; Parrocchia S.S. Immacolata - Olivarella Corriolo Parrocchia Maria S.S. della Catena - Archi Parrocchia Maria S.S. Addolorata - Cattafi Curia arcivescovile Messina - Lipari - S.Lucia del Mela Oratori parrocchiali (concessione uso locali per organizzazione spettacoli -Cineforum ; collaborazione ad attività di integrazione alunni immigrati e socialmente svantaggiati) Fraternità francescana di S.Filippo del Mela Associazione culturale Olivarella Città Futura Associazione Culturale ANAS - Archi Protezione Civile Telethon Croce Rossa Italiana AIL Aziende, imprese e ditte locali: concorsi – sponsor… Lions Club Milazzo Rotary Club Milazzo Distretto 2110 Sicilia-Malta Associazioni per le ricerche in campo medico: Fibrosi cistica - Neuroblastoma - Sclerosi multipla…. Associazione “Gigliopoli” - Milazzo Fondazione Lucifero Fattoria “La Quercia”- S. Lucia del Mela Associazione socio-culturale “Fattoriamo” - Barcellona P.G. Azienda Agricola “S. Basilio” - Milazzo Edipower Frantoio “Fratelli Celi” - San Filippo del Mela Frantoio “Mastroieni” - Cattafi Panificio “De Gaetano” - Olivarella Panificio “Vera” - Cattafi 29 Museo “Nello Cassata” Barcellona P. G. Museo e Castello di Milazzo Castello S. Lucia del Mela Grotte Preistoriche - Monforte Libreria Gulliver – Milazzo Libreria Incantastorie – Milazzo Cinema Liga - Milazzo Enti Teatrali della Provincia Ecap - sportello scuola orientamento I genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei figli e corresponsabili con la scuola. La scuola si pone come strumento pedagogico che affianca la famiglia nel compito educativo. La famiglia è tenuta a partecipare all’attività scolastica, aderendo alla proposta educativa della scuola e collaborando alla realizzazione del suo progetto. Ad essa è richiesto di conoscere e condividere i principi di fondo di questo documento per evitare qualsiasi frattura tra l’intento scolastico e quello familiare. La scuola, nello svolgere l’azione educativa, collabora con la famiglia e con la comunità sociale; è inoltre aperta a confrontarsi con tutte le presenze che costituiscano la realtà formativa del bambino. Muovendo da questa consapevolezza, i docenti impostano un dialogo costante e aperto con le famiglie, garantendo un’informazione esauriente, globale e dettagliata sulle funzioni della scuola e delle attività didattiche, mediante incontri individuali , su richiesta e secondo il calendario degli incontri scuola-famiglia pomeridiani, presentato all’inizio dell’anno scolastico. I genitori sono inoltre invitati a partecipare attivamente alla vita scolastica, soprattutto per arricchirla delle loro esperienze e prospettive in ambito culturale, sociale, educativo e ricreativo. Sono previsti: - momenti di condivisione con le famiglie durante l’anno scolastico (Inaugurazione anno scolastico, festeggiamenti del Natale, Open Day, Gita scolastica, ecc…) - incontri su tematiche di interesse educativo 30 I genitori e i docenti operano in armonia per promuovere la formazione integrale dei ragazzi. La loro presenza è prevista nei seguenti organi: - Consiglio di Istituto - Consigli di classe - Assemblee dei genitori In merito a queste ultime si precisa che verranno svolte assemblee di classe fra settembre e ottobre: particolare importanza sarà data alle riunioni che si terranno all’inizio dell’anno scolastico con i genitori degli alunni delle prime classi dei tre ordini di scuola in quanto potranno favorire la conoscenza dei reali bisogni. LE ASPETTATIVE DELLLE FAMIGLIE Le aspettative delle famiglie nei confronti della Scuola, emerse dall’analisi dei dati del questionario somministrato nel corso dell’anno scolastico precedente nell’ambito dell’Autoanalisi e Autovalutazione di Istituto, sono rivolte soprattutto: 1. ai rapporti relazionali Scuola-Famiglia 2. all’attività didattico-educativa 3. all’organizzazione Alla scuola viene richiesta: 1. l’ opportunità per gli alunni di conseguire una preparazione culturale solida che comprenda, oltre alle competenze curricolari di base, la padronanza di una o due lingue straniere, la conoscenza delle nuove tecnologie di comunicazione, una efficace capacità di organizzazione nello studio. 2. l’ attivazione di percorsi formativi volti alla prevenzione e al recupero dell’insuccesso scolastico, e di attività formative arricchenti il curricolo scolastico (attività sportive, musicali e teatro). 31 Parte Seconda Progettazione Educativo-Didattica ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA Le prime Indicazioni (D.L.vo n.59/2004), le Nuove Indicazioni nazionali per il curricolo (D.M. 31 luglio 2007) e le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo d’istruzione del Settembre 2012 (elaborate ai sensi dell’art. 1, comma 4 del DPR 20 marzo 2009, n. 89 e secondo i criteri indicati nella C.M. n. 31 del 18 aprile 2012) indicano gli snodi irrinunciabili per l’intero sistema scolastico italiano, a garanzia della qualità dei processi di insegnamento/apprendimento che ogni singola istituzione scolastica promuove. Ogni scuola, nella propria autonomia, è chiamata a stilare un Curricolo che esplicita le scelte e l’identità dell’Istituto, tenendo presenti i traguardi stabiliti nelle Indicazioni Nazionali al termine del primo ciclo d’istruzione e le otto Competenze chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 - 2006/962/CE). Le Indicazioni nazionali per il curricolo costituiscono quindi un quadro di riferimento in quanto non solo indicano gli strumenti necessari in generale per conquistare la meta ma il fine cui ognuno può giungere con i mezzi a propria disposizione. Il nostro Istituto Comprensivo, inoltre, in linea con Le Indicazioni Nazionali e con Le Competenze chiave europee, si pone come finalità primaria l’inclusione delle persone e l’integrazione delle culture; considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile, favorisce, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce, promuovendo iniziative mirate, anche in collaborazione con gli Enti locali e le altre agenzie educative del territorio, e interventi di screening- previa autorizzazione delle famiglie- attraverso cui sia possibile identificare precocemente i soggetti a rischio DSA per l'invio ai servizi territoriali, come da art.3 della L170 del'Ottobre 2010. Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali, attraverso il ricorso a strategie organizzative e didattiche adeguate inserite nella progettazione dell’offerta formativa. La centralità della persona è il concetto su cui gravita tutto il processo di insegnamento/apprendimento, all’interno del quale vengono riconosciute e valorizzate le differenti capacità, sensibilità e competenze fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale di ciascun discente, ponendo le basi per l’esercizio di una cittadinanza attiva, responsabile e solidale. 32 SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia, secondo le Indicazioni per il Curricolo, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età, ed è la risposta al loro diritto nazionale all’educazione e alla cura in coerenza con i principi nazionali di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica. Rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale ed universale del diritto all’istruzione. Si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’ identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Il processo di maturazione dell’identità e autonomia tende a favorire una vita relazionale sempre più aperta, promuovendo il rafforzamento della sicurezza, della stima di sé e della fiducia nelle proprie capacità. In questo processo educativo-didattico, assume un ruolo determinante il “Patto di corresponsabilità” tra Scuola e Famiglia, proprio perché la conquista dell’autonomia si realizza attraverso la capacità di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte nel rispetto dei valori universalmente condivisi, quali la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. La scuola dell’Infanzia organizza le proposte educative e didattiche attraverso un Curricolo esplicito che si articola nei seguenti Campi di Esperienza: Il sé e l’altro Il corpo in movimento Immagini, suoni e colori I discorsi e le parole Numeri e spazio, fenomeni e viventi In ordine alle Indicazioni per il Curricolo, i Campi di esperienza saranno improntati sia dalla motivazione che dall’intenzionalità educativa di perseguire, in modo trasversale e contemporaneo, finalità e traguardi di sviluppo atti alla formazione di un’educazione armonica ed integrale del/la bambino/a. Al centro del processo educativo c’è il bambino e di questo processo egli stesso deve essere attivo protagonista: deve sentirsi accolto, riconosciuto, sostenuto, valorizzato; la sua “disponibilità” e le sue “potenzialità” possono essere sviluppate o inibite, possono evolvere in modo armonioso o disarmonico, in ragione dell’impegno professionale degli insegnanti, delle risorse disponibili e della collaborazione con le famiglie. II rapporto scuola-famiglia si inserisce, dal punto di vista pedagogico, nella più grande tematica della continuità educativa e didattica. Entrambe condividono responsabilità ed impegni nel rispetto reciproco delle proprie competenze e ruoli. Per il raggiungimento del successo formativo e del benessere dei bambini è indispensabile la costruzione di un rapporto di forte intesa con le famiglie, intessuto di una solida rete di scambi comunicativi e responsabilità condivise. L’ingresso dei bambini nella scuola dell’infanzia è per i genitori un’occasione per prendere coscienza e riflettere sul proprio ruolo educativo. In una società multietnica come la nostra è importante “mettersi in ascolto”, offrire occasioni di interscambio tra culture, riflettere su diversi modelli educativi, esperienze religiose differenti, per favorire la conoscenza e la socializzazione di diversi usi e costumi, al fine di maturare atteggiamenti di rispetto e di convivenza civile e sociale. In quest’ottica la scuola dell’infanzia diventa un’opportunità di incontro con altri genitori e, per chi “arriva da lontano”, un’occasione per costruire nuovi legami di comunità. Un’attenzione particolare si dedica alle famiglie dei bambini con disabilità affinché ricevano un adeguato supporto attraverso la costruzione di ambienti educativi significativi per i propri figli, capaci di rispondere ai bisogni specifici di ciascun bambino. A garanzia di questo progetto educativo la nostra scuola durante l’anno scolastico promuove occasioni di incontro-ascolto; organizza eventi e attività laboratoriali con la partecipazione attiva dei genitori; convoca colloqui individuali/quadrimestrali, assemblee di sezione e di intersezione, seminari tematici rivolti agli adulti. 33 La scuola dell’infanzia dunque, fonda la sua azione educativa su: Richiamo alla centralità della persona e quindi l’attenzione allo sviluppo delle sue dimensioni costitutive. “Le finalità della scuola devono essere definite a partire dal/la bambino/a, rispettando l’originalità del suo percorso individuale, della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, aspirazione, capacità e fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione”. Richiamo alla scuola come comunità educante in quanto intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi. Promuove la condivisione dei lavori che consentono di accogliere il bambino e di valorizzarlo appieno. Richiamo al concetto di cittadinanza come impegno per la costruzione di un mondo migliore. • • • • Le Nuove Indicazioni per il Curricolo riconfermano e definiscono le finalità generali della Scuola dell’Infanzia: Sviluppo dell’identità Sviluppo dell’autonomia Sviluppo delle competenze Avvio alla cittadinanza. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Il primo ciclo di istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La SCUOLA PRIMARIA mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse e lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione. La SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. Opera per evitare la frammentazione dei saperi e l’impostazione trasmissiva in quanto le discipline vanno presentate come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. Varca i confini disciplinari per creare delle zone di confine e di cerniera fra le stesse. Approfondisce la padronanza delle discipline e lavora per un’organizzazione più articolata delle conoscenze, per giungere a delle competenze più ampie e trasversali che porteranno alla piena realizzazione personale e alla partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Il Curricolo Verticale, secondo le Indicazioni Nazionali 2012 e le Competenze Chiave Europee, è stato aggiornato attraverso tavoli di studio e laboratori specifici. I tre segmenti scolastici, nell’ambito dei Dipartimenti verticali, hanno cercato di creare un percorso formativo atto al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze necessarie agli alunni per affrontare il successivo grado di istruzione. Vengono di seguito descritti gli obiettivi, i criteri di valutazione, i descrittori dei livelli di competenza, gli standard di apprendimento e le griglie di valutazione del comportamento in linea con quando definito nei suddetti laboratori di studio. 34 DESCRITTORI DEI LIVELLI PER IL PRIMO CICLO (PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO) CRITERI DI VALUTAZIONE Costituiranno elementi di valutazione di ogni alunno gli apprendimenti e le competenze. Alla luce del continuo processo di innovazione e di cambiamento che richiede anche una revisione costante degli strumenti di valutazione, il voto numerico finale, espresso in decimi, risulterà dall’acquisizione di competenze disciplinari e trasversali a tutte le discipline, tenendo conto anche dei seguenti parametri: impegno nello studio, interesse per l’attività didattica, partecipazione al dialogo educativo, metodo di lavoro, miglioramento rispetto alla situazione iniziale anche a seguito di strategie personalizzate di recupero, potenziamento, sviluppo delle eccellenze, adottate dall’insegnante. La valutazione e la verifica degli apprendimenti, incluse quelle INVALSI degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, può prevedere l’adozione delle previste misure dispensative e l’impiego di strumenti compensativi(Legge 170 29/09/2010). LIVELLO COMPETENZE Avanzato VALUTAZIONE con voto numerico intero da 1 a 10 Descrittori dei livelli di prestazione/competenza 10 (Eccellente = 9,5-10/10) Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite con autonomia, padronanza e originalità in contesti diversificati e complessi. Acquisisce e interpreta criticamente le informazioni. Affronta con sicurezza e successo problemi di difficoltà alta, applicando correttamente principi e regole. 9(Ottimo = 8,5-9/10 ) Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite con autonomia e in contesti diversificati applicando correttamente principi e regole. Acquisisce e inter-preta criticamente le informazioni. Affronta e risolve problemi di difficoltà medio-alta, anche complessi. Intermedio 8 (Distinto = 7,5-8/10) 7 (Buono = 6,5-7/10) Base Livello Base non raggiunto Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite criticamente, con autonomia e in contesti diversificati, applicando correttamente principi e regole. Affronta problemi di difficoltà medio-alta, e generalmente riesce ad orientarsi in situazioni problematiche gradualmente più complesse. Utilizza le conoscenze e le abilità fondamentali acquisite anche in contesti diversificati, applicando correttamente principi e regole. Affronta problemi gradualmente più complessi, pur con alcune incertezze. 6 (Sufficiente = 5,50-6/10) Utilizza le conoscenze e le abilità acquisite sapendosi sufficientemente orientare, senza commettere gravi errori. Affronta problemi gradualmente più complessi con incertezza. 5 (Insufficiente = 4,50 - 5/10) Utilizza le conoscenze e la abilità acquisite in altri contesti, ma in maniera confusa e superficiale, anche se guidato. Non sempre riconosce la necessità di utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi, e commette gravi errori nella loro applicazione, anche se guidato. 4 (Gravemente Insufficiente) 35 LIVELLO COMPETENZE VOTO numerico intero da 1 a 10 Voto prove Oggettive Descrittori dei livelli di CONOSCENZE Avanzato (Eccellente) 10 (Ottimo) 9 9,5-10/10 Conoscenza rigorosa, ampia, approfondita, organica ed interdisciplinare degli argomenti. Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti anche in modo interdisciplinare. Intermedio (Distinto) 8 (Buono)7 7,5 - 8/10 6,5 - 7/10 Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti. Sostanziale conoscenza dei contenuti ed assimilazione dei concetti. (Sufficiente) 6 5,5 – 6/10 Conoscenza solo essenziale dei contenuti;comprensione superficiale delle informazioni. (Insufficiente) 5 (Grav.Insuffic.) 4 4,50-5/10 4 Conoscenze parziali e/o frammentarie e superficiali dei contenuti;comprensione confusa dei concetti specifici. Conoscenze molto limitate o assenti;comprensione inadeguata dei concetti specifici. Base Livello Base non raggiunto 8,5 - 9/10 36 LIVELLO Avanzato VOTO numerico intero da 1 a 10 Voto prove Oggettive Descrittori dei livelli di ABILITA’ (Eccellente) 10 9,5-10/10 Applica in modo consapevole, puntuale, pertinente, originale e propositivo le conoscenze, rielabora i contenuti in modo personale attraverso mezzi e tecniche operative specifiche pienamente efficaci, ha un interesse spiccato verso i processi di ricerca e approfondimento autonomi e di gruppo. Applica in modo consapevole, puntuale e appropriato le conoscenze, rielabora i contenuti in modo personale attraverso mezzi e tecniche operative pertinenti specifiche, sperimentando processi di ricerca e approfondimento autonomi e di gruppo. (Ottimo) 9 Intermedio Base 8,5-9/10 (Distinto) 8 (Buono) 7 7,5-8/10 (Sufficiente) 6 5,5-6/10 Utilizza in maniera accettabile le conoscenze attraverso tecniche operative essenziali. 4,5 -5/10 Utilizza in modo parziale ed impreciso le conoscenze, ha difficoltà ad evidenziare i concetti più importanti e ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche ,anche se guidato. Ha molte difficoltà ad assimilare metodi operativi, ad applicare le informazioni e ad eseguire operazioni elementari,anche se guidato. (Insufficiente) 5 Livello Base (Grav.Insufficiente) 4 non raggiunto 6,5-7/10 4 Applica in modo consapevole e appropriato le conoscenze, rielabora i contenuti in modo valido attraverso mezzi e tecniche operative pertinenti , avviandosi in processi di ricerca autonoma e di gruppo. Applica in modo consapevole e sostanzialmente corretto le conoscenze attraverso mezzi e tecniche operative specifiche. 37 LIVELLO Avanzato Base Livello Base non raggiunto Avanzato Intermedio Base Livello Base non raggiunto Descrittori dei livelli di IMPEGNO NELLO STUDIO (Eccellente) 10 Serio,responsabile, corretto e impegnato in tutte le attività, capace di autocritica. L’esecuzione dei lavori rivela costanza, precisione e sicurezza. Preciso,corretto e affidabile si impegna con costanza e serietà. L’esecuzione dei lavori risulta ben impostata e corretta. (Ottimo) 9 Intermedio LIVELLO VALUTAZIONE con voto numerico intero da 1 a 10 (Distinto) 8 (Buono) 7 Si impegna con continuità e serietà. Rispetta le consegne che esegue in modo ordinato. Si applica e non incontra eccessive difficoltà nello studio. Non sempre esegue le consegne con precisione e regolarità. (Sufficiente) 6 Si mostra capace di prestare attenzione e concentrazione:nell’insieme l’impegno risulta accettabile. Annotazione Non raggiunge esiti pienamente sufficienti perché l’allievo è: a) timido e/o insicuro, si impegna ,però, per dare il meglio di sé. b)intellettualmente vivace, non riesce sempre ad impegnarsi con costanza e serietà per conseguire risultati migliori. Si mostra poco motivato/a alla vita scolastica, presta attenzione in modo discontinuo, si impegna molto parzialmente. Difetta di capacità di attenzione e concentrazione, nonostante l’impegno dei docenti a incentivarne la motivazione. (Insufficiente) 5 (Grav.Insufficiente) 4 VALUTAZIONE con voto numerico intero da 1 a 10 Descrittori dei livelli di INTERESSE PER L’ATTIVITA’ DIDATTICA (Eccellente) 10 (Ottimo) 9 Evidenzia spiccato e vivo interesse verso i saperi che rielabora in modo pertinente, personale ed originale. Evidenzia spiccato interesse verso i saperi che rielabora con considerazioni personali. (Distinto) 8 Evidenzia interesse verso i saperi ,opera opportuni collegamenti e interviene in modo pertinente. Evidenzia interesse per le attività proposte e interviene in modo adeguato. (Buono) 7 (Sufficiente) 6 Evidenzia un certo interesse per gli argomenti trattati ma interviene raramente e/o solo se sollecitato. (Insufficiente) 5 Evidenzia poco interesse per gli argomenti trattati sebbene sollecitato. Evidenzia disinteresse per molti degli argomenti trattati, nonostante le continue sollecitazioni dei docenti. (Grav.Insufficiente) 4 38 LIVELLO Avanzato VALUTAZIONE con voto numerico intero da 1 a 10 (Eccellente) 10 (Ottimo) 9 Intermedio (Distinto) 8 (Buono) 7 Interviene in modo pertinente. I rapporti con i compagni e gli insegnanti sono improntati alla collaborazione e al dialogo. Partecipa al dialogo educativo in modo adeguato. Offre il suo contributo soprattutto nelle attività a lui più congeniali. (Sufficiente) 6 Socializza facilmente ed è ben inserito/a nel gruppo classe; a volte la partecipazione si manifesta più attiva a seconda dell’interesse suscitato dall’attività. (Insufficiente) 5 Partecipa alle attività in maniera piuttosto passiva e interviene solo se sollecitato. Partecipa alle attività comuni con impegno superficiale e discontinuo, interviene disordinatamente e in modo non pertinente. Non accetta i suggerimenti educativi e a volte si pone sul piano del rifiuto. Base Livello Base non raggiunto LIVELLO Avanzato Intermedio Base Livello Base non raggiunto (Grav.Insufficiente) 4 VALUTAZIONE con voto numerico intero da 1 a 10 (Eccellente) 10 (Ottimo) 9 (Distinto) 8 (Buono) 7 Descrittori dei livelli di PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO E’ sempre disponibile a collaborare con tutti, in particolare con chi appare in difficoltà, apporta un valido contributo alla vita di gruppo. Interviene spontaneamente con frequenza e pertinenza ed agisce positivamente nel gruppo classe. Descrittori dei livelli di competenza raggiunti nel METODO DI LAVORO Utilizza un efficace metodo di studio per concettualizzare e applicare le conoscenze. Organizza tempi e modalità di lavoro in modo produttivo e razionale. Organizza tempi e modalità di lavoro autonomamente e con organicità. Organizza tempi e modalità di lavoro anche se non mancano momenti di distrazione in relazione ai suoi interessi e attitudini. (Sufficiente) 6 Utilizza un metodo di lavoro sufficientemente organizzato anche se non del tutto autonomo e produttivo. Riesce, se guidato, a limitare la discontinuità nell’attenzione e nell’applicazione. (Insufficiente) 5 Organizza tempi e modalità di lavoro in modo disordinato e incerto ; necessita di guida. Organizza tempi e modalità di lavoro in modo incerto e spesso improduttivo. Necessita di guida continua. (Grav.Insufficiente) 4 39 SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI TRASVERSALI (a tutti i linguaggi e a tutte le discipline) COMUNICAZIONE ED ESPRESSIONE STRATEGIE DI PENSIERO METODO DI LAVORO Ascoltare in modo attivo Interagire con pertinenza e proprietà lessicale nelle varie situazioni comunicative Comprendere testi di vario tipo, individuandone le informazioni principali Utilizzare i linguaggi specifici delle singole discipline Comunicare le proprie esperienze in modo efficace Rielaborare le conoscenze con chiarezza Individuare problemi Formulare ipotesi e trovare possibili soluzioni Sviluppare modalità creative Collegare le nuove conoscenze con altre già possedute Riutilizzare abilità e conoscenze in situazioni nuove Esprimere giudizi personali Utilizzare in modo adeguato strumenti e tempi Utilizzare efficacemente le procedure apprese Operare con crescente autonomia Acquisire tecniche per organizzare e riesporre contenuti di studio METODI E STRUMENTI Ogni proposta di lavoro sarà adeguata alla realtà di ciascuno, commisurata alle relative caratteristiche psicologiche e intellettuali e alle classi frequentate. Il punto di partenza per le attività viene individuato dai docenti attraverso l’analisi della situazione iniziale definita attraverso le prove d’ingresso e le osservazioni sistematiche. Si procederà poi all’organizzazione del curricolo che comprenderà gli interventi mirati di sostegno, recupero e potenziamento. L’approccio laboratoriale ai saperi disciplinari costituirà il criterio ispiratore dell’attività dei docenti quale metodo imprescindibile rispetto alla promozione delle competenze che si esprimono nella concretezza di situazioni reali ed agite. I docenti, pur nel rispetto della specificità disciplinare e della libertà didattica di ciascuno, si impegnano ad attuare una metodologia unitaria procedendo attraverso: • la programmazione delle diverse attività (individuazione degli obiettivi di apprendimento e selezione dei contenuti in funzione degli stessi, delle competenze, dei metodi, delle attività, della tipologia delle verifiche e dei criteri di valutazione); • l’individualizzazione dell’insegnamento, in relazione alle esigenze e alle caratteristiche degli alunni. Saranno sfruttati i punti di forza di ciascuno (DSA-BES) adattando le attività agli stili di apprendimento degli studenti e adottando vari materiali e strategie di insegnamento opportune; • la diversificazione dell’attività scolastica (momenti di lezione propositiva-interattiva, attività collettive, di gruppo e individuali) e uso di mediatori didattici diversificati (mappe, schemi, immagini…); • la problematizzazione (presentazione dei contenuti non come semplici informazioni, ma come ambiti di conoscenza, di occasioni e stimoli operativi per favorire la formazione ed il consolidamento del pensiero logicocostruttivo, procedendo dalle operazioni di carattere esecutivo a quelle concrete, per giungere a quelle astratte); • la stimolazione del recupero delle informazioni tramite il brain-storming; • la riduzione del carico esecutivo implicato nella realizzazione di un compito (DSA-BES); • le attività del Consiglio di interclasse (gli incontri periodici costituiranno occasione di confronto e di verifica non solo degli apprendimenti e della maturazione globale degli alunni, ma anche dell’efficacia dei singoli interventi educativi dei docenti, così da poter procedere, se necessario, agli opportuni adeguamenti). • la comunicazione scuola-famiglia (gli alunni e le loro famiglie vanno costantemente informati circa le finalità e le strategie educative, oltre che della situazione particolare di ogni alunno, così che tutti gli interessati, alunni, docenti e genitori siano consapevoli e responsabili del progetto formativo in atto). 40 Come sussidi didattici verranno utilizzati: libri di testo, testi didattici di supporto, schede predisposte dal docente, sussidi costruiti dagli stessi alunni, quali cartelloni, giochi ecc.; si farà riferimento anche alla strumentazione tecnologica (sussidi audiovisivi, videoregistratore, televisore…) e multimediale presente nei vari plessi e agli spazi disponibili. Saranno privilegiati gli incontri con esperti, le uscite sul territorio, le visite guidate e i viaggi d’istruzione. VERIFICA E VALUTAZIONE Ogni docente procederà alle verifiche e alla valutazione (formativa e sommativa) - VEDI criteri di valutazione pag.35 - sia del processo di apprendimento e di maturazione dell’alunno sia dell’adeguatezza del curricolo alla realtà della classe. Verifiche Le verifiche saranno sistematiche e verranno attuate generalmente al termine di ogni unità di lavoro a completamento dell’attività educativa e didattica; momenti di verifica globali si effettueranno alla fine di ogni bimestre e quadrimestre. Verranno attuate con modalità diverse, così da rilevare i livelli di competenza relativi alle abilità che si intendono sviluppare. Le verifiche saranno effettuate sulla base di osservazioni sistematiche e prove qualitative/quantitative di accertamento, facendo ricorso ai seguenti strumenti: test, questionari, elaborati scritti, grafici, prove di verifica strutturate (DSA-BES); manipolazioni e costruzione di oggetti utili, concreti e semplici; griglie elaborate dai docenti su cui verranno annotati i dati relativi agli atteggiamenti, ai comportamenti e alle conquiste cognitive dell’alunno. 41 Descrittori dei livelli di competenza disciplinare Ai fini di una sempre più trasparente ed oggettiva valutazione degli alunni, i vari consigli di Classe della scuola primaria hanno concordato i seguenti descrittori delle competenze disciplinari: Livello Descrittori delle competenze disciplinari Avanzato Intermedio Base Alunni che mostrano impegno costante e proficuo, partecipazione attiva e costruttiva alle attività scolastiche; possesso di rilevanti capacità apprenditive e ottime competenze di base nei vari ambiti disciplinari. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Ottime capacità di ascolto, comprensione sempre sicura, comunicazione adeguata nei diversi contesti comunicativi, con ottima capacità espressiva. Lettura scorrevole, elaborazione e applicazione autonoma delle conoscenze. Scrittura con ricchezza di linguaggio, forma scorrevole corretta, ben strutturata e originale. Ottima acquisizione di abilità linguistiche non verbali . L2 Lettura con corretta pronuncia e intonazione; ottima comprensione di informazioni e dati di un brano e testo dialogato; utilizzo sicuro di funzioni, strutture e lessico in contesti noti. AREA STORICO-GEOGRAFICA e IRC Sicura conoscenza di: ordine cronologico, trasformazioni storiche, ambienti e loro elementi, regole sociali. Ottimo uso del lessico specifico. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Esatta soluzione del problema e del calcolo; uso esatto di grandezze, misure e linguaggi logico/scientifici. Alunni che mostrano buona partecipazione, collaborazione e impegno efficaci, possesso di buone capacità apprenditive, buone competenze di base nei vari ambiti disciplinari. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Buone capacità di ascolto e comprensione, adeguata capacità espressiva. Lettura efficace, rielaborazione sostanziale; produzione di elaborati pertinenti anche se non complessi, con forma abbastanza scorrevole. L2 Lettura e comprensione di semplici testi interiorizzati a livello orale; utilizzo adeguato di funzioni, strutture e lessico presentati. Buone abilità linguistiche non verbali. AREA STORICO-GEOGRAFICA e IRC Conoscenza sostanziale di ordine cronologico, trasformazioni storiche, ambienti e loro elementi, regole della vita associata; uso adeguato del lessico specifico. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Risoluzione del problema sostanzialmente corretta, poche imprecisioni nel calcolo delle operazioni; uso sostanziale di grandezze e misure e di linguaggi logico-scientifici. Alunni che mostrano una certa disponibilità al dialogo educativo, collaborazione e impegno non sempre adeguato, partecipazione non ancora responsabile e attiva, conoscenze e abilità sufficienti nei vari ambiti disciplinari, difficoltà nel metodo di studio. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Modesta capacità espressiva, lettura abbastanza scorrevole, comprensione di informazioni principali, scrittura poco corretta, produzione superficiale. L2 Lettura di parole e semplici frasi interiorizzate a livello orale; comprensione globale di brevi testi; utilizzo essenziale di funzioni, strutture e lessico presentati. Essenziale decodifica ed impiego dei linguaggi non verbali. AREA STORICO-GEOGRAFICA e IRC Conoscenza parziale di ordine cronologico, comprensione inadeguata delle trasformazioni storiche, degli ambienti e dei loro elementi, uso approssimativo del lessico specifico. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Risoluzione approssimativa del problema, incertezze nella rilevazione dei dati e delle richieste, e nel calcolo matematico; uso impreciso di grandezze e misure, e di linguaggi logico-scientifici. 42 Livello Base non raggiunto Alunni che presentano stili cognitivi poco adeguati al contesto, ritmi di apprendimento lenti, conoscenze frammentarie, carenze nelle competenze di base, lacune nell’ applicazione dei procedimenti operativi e nell’ uso dei vari linguaggi disciplinari. Facili alla distrazione, seguono le lezioni con interesse debole e dimostrano limitato senso di responsabilità nell’ eseguire i compiti assegnati. Non sono autonomi nell’ organizzare il proprio lavoro che risulta disorganico e poco corretto e lo portano a termine solo con la guida del docente. 43 STANDARD MINIMI : SAPERI E COMPETENZE IRRINUNCIABILI Ai fini di una valutazione serena, omogenea ed imparziale sarà ritenuto indispensabile, alla fine di ogni anno scolastico, il conseguimento in ciascun ambito disciplinare delle seguenti competenze. Italiano Classe 1 Classe 2 Ascolta e comprende il significato di semplici messaggi. Partecipa in modo pertinente alle conversazioni. Comunica osservando la successione logicotemporale. Legge correttamente le parole di semplici testi e comprende il significato delle parole e il senso di semplici brani. Ascolta e comprende il Ascolta e decodifica Ascolta e decodifica Ascolta e significato dei diversi una comunicazione una comunicazione decodifica una messaggi. orale. Partecipa con orale. comunicazione Interagisce nella pertinenza alle Partecipa con orale. Partecipa comunicazione orale in conversazioni. pertinenza alle con modo adeguato e Legge con conversazioni. pertinenza alle pertinente. scorrevolezza e Legge con conversazioni. Comunica esperienze coglie il senso del scorrevolezza e Legge con utilizzando brano letto. coglie il senso del scorrevolezza e correttamente gli Produce testi, di brano letto. coglie il senso del indicatori spaziali e vario genere coesi Produce testi, di brano letto. temporali. e corretti dal punto vario genere coesi Produce testi, di Legge e comprende di vista morfoe corretti dal punto vario genere coesi testi di vari tipo. sintattico. di vista morfoe corretti dal Produce brevi testi di sintattico. punto di vista vario tipo (narrativi, morfo- sintattico. descrittivi, regolativi e personali) con correttezza ortografica. Sa scrivere in autonomia brevi testi. Classe 3 44 Classe 4 Classe 5 Inglese Musica Comprende ed Comprende ed esegue Comprende ed Comprende Comprende esegue semplici semplici istruzioni. esegue semplici semplici e chiari semplici e chiari consegne. Comprende frasi. istruzioni. messaggi con messaggi con Comprende semplici Risponde a semplici Comprende frasi. Sa lessico e strutture lessico e strutture parole. domande. salutare, (saluti noti. noti. Legge semplici Formula semplici informali) Comprende il Comprende il parole domande. presentarsi e sa significato globale di significato globale accompagnate da Legge semplici frasi. chiedere il nome a un breve testo. di un breve testo. supporti visivi. Riproduce qualcuno. Pone semplici Fornisce Copia semplici correttamente i suoni Risponde a semplici domande. informazioni su se parole conosciute. della L2. Copia semplici domande relative ai Risponde a stesso, l’ambiente frasi conosciute. colori, numeri, domande semplici e familiare, la vita oggetti scolastici, articolate in modo della classe. animali. adeguato. Descrive persone, Formula semplici luoghi, oggetti domande. utilizzando in modo Comprende e Fornisce appropriato il pronuncia i informazioni su se lessico. principali aggettivi stesso, l’ambiente qualificativi. familiare, la vita Legge semplici Legge semplici frasi. della classe. testi. Riproduce Legge semplici testi. Riproduce correttamente i Riproduce correttamente suoni della L2. correttamente parole e sequenze Copia semplici frasi parole e sequenze linguistiche conosciute. linguistiche apprese. apprese. Scrive un semplice Scrive un semplice messaggio messaggio seguendo un seguendo un modello dato. modello dato. Sa ascoltare i suoni Memorizza ed esegue Sa ascoltare i suoni dell’ambiente. semplici canti. dell’ambiente. Discrimina e Abbina i movimenti del Sa riconoscere un interpreta gli eventi corpo ai suoni. suono da un sonori dal vivo o Riconosce e riproduce rumore. registrati. semplici sequenze Riconosce semplici Utilizza la voce, il ritmiche. sequenze ritmiche. corpo e oggetti vari, Sa ascoltare e sulla base di stimoli riconoscere i suoni ambientali e dell’ambiente. naturali, in giochi, situazioni, storie e libere attività, anche improvvisando suoni e rumori. 45 Riconosce le Riconosce le strutture strutture fondamentali del fondamentali del linguaggio musicale. linguaggio Canta in coro con musicale. proprietà di ritmo Canta in coro con ed intonazione. proprietà di ritmo Utilizza la voce in ed intonazione. modo creativo. Utilizza la voce in Riconosce le modo creativo. differenze Riconosce le linguistiche e differenze funzionali di brani linguistiche e musicali funzionali di brani appartenenti a musicali culture diverse. appartenenti a Riproduce ritmi per culture diverse. imitazione. Riproduce ritmi per Abbina i movimenti imitazione. del corpo ai suoni. Abbina i movimenti del corpo ai suoni Arte e immagine Educazione Fisica Conosce e usa i Osserva e analizza Osserva, descrive e Riconosce beni Riconosce gli colori immagini, forme ed legge immagini di culturali/ambientali elementi di base armonicamente. oggetti. vario genere. ed artigianali del linguaggio Usa creativamente il Conosce ed usa i Riconosce e usa gli presenti nel proprio visivo. colore. colori elementi del territorio e/o Riconosce beni Usa tecniche armonicamente. linguaggio visivo: il provenienti da Paesi culturali/ambient diverse per Disegna in modo colore, le forme, la diversi. ali ed artigianali esprimere il proprio semplice l’ambiente linea, il segno. Conosce ed usa i presenti nel vissuto. circostante. Legge e analizza colori proprio territorio Disegna in modo Utilizza le tecniche opere d’arte. armonicamente. e/o provenienti semplice l’ambiente del disegno. Conosce i principali Disegna in modo da Paesi diversi. circostante. beni artisticosemplice l’ambiente Conosce ed usa i culturali nel proprio circostante. colori territorio. Utilizza le tecniche armonicamente. Produce e rielabora del disegno. Disegna in modo in modo creativo le Rielabora ed associa semplice immagini attraverso codici e materiali l’ambiente tecniche molteplici, diversi. circostante. materiali e Utilizza le strumenti tecniche del diversificati (graficodisegno. espressivi Rielabora ed pittorici…). associa codici e materiali diversi. Riconosce e Esegue semplici Esegue semplici Padroneggia abilità Padroneggia denomina le varie esercizi con il corpo. esercizi con il corpo. motorie di base in abilità motorie di parti del corpo. Sa mantenere Sa mantenere situazioni diverse. base in situazioni Si muove secondo l’equilibrio globale. l’equilibrio in modo Sa mantenere diverse. una direzione Sa occupare uno globale. Sa l’equilibrio in modo Sa mantenere controllando la spazio in relazione occupare uno spazio globale. l’equilibrio in lateralità e agli altri. Conosce e in relazione agli Sa occupare uno modo globale. Sa adattando gli rispetta le regole. altri. spazio in relazione occupare uno schemi motori in Collabora nel gioco Conosce e rispetta agli altri. spazio in funzione di di squadra. le regole sportive. Usa il linguaggio relazione agli parametri spaziali e Collabora nel gioco corporeo come altri. temporali. di squadra. modalità espressiva. Usa il linguaggio Coordina e collega il Conosce e rispetta corporeo come maggior numero le regole sportive. modalità possibile di Collabora nel gioco espressiva. movimenti di squadra. Conosce e (camminare, rispetta le regole saltare, correre, sportive. lanciare, afferrare, Collabora nel strisciare, rotolare, gioco di squadra. arrampicarsi). Partecipa al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole. 46 Storia Utilizza gli indicatori Individua le cause Utilizza con temporali. possibili di un fatto. proprietà i termini Coglie i Ricostruisce in specifici del tempo. cambiamenti successione gli Ricostruisce in determinati dal eventi. successione tempo. Identifica cronologica gli Ricostruisce la somiglianze e eventi. propria storia differenze fra ieri e Sa ricostruire le ricavando oggi. tappe della storia informazioni da Riconosce situazioni personale. semplici documenti. di contemporaneità. Ricostruisce eventi Ricostruisce in Sa ricostruire le e culture di epoche successione tappe della storia diverse utilizzando cronologica della propria documenti. racconti, eventi … famiglia utilizzando i Legge e comprende documenti fonti di vario tipo. personali. Sa applicare il Identifica cause e concetto di conseguenze di cambiamento. eventi presi in Sa rappresentare le considerazione. conoscenze e i Localizza sulla carta concetti appresi. i fenomeni studiati. 47 Conosce i termini Conosce i termini del linguaggio del linguaggio storico. storico. Ricostruisce in Ricostruisce in successione logica successione gli eventi utilizzando cronologica gli i documenti. eventi utilizzando Coglie la i documenti. contemporaneità. Colloca fatti e Ricostruisce i fatti periodi storici nel più importanti delle tempo e nello grandi civiltà. spazio. Rielabora le Ricostruisce i più informazioni importanti fatti apprese. delle grandi civiltà dell’antichità. Rielabora le informazioni apprese. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio. Individua i nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche dei territori. Geografia Si orienta nello Riconosce la propria Riconosce la propria Sa orientarsi e spazio circostante posizione e quella posizione e quella muoversi nello utilizzando degli oggetti. degli oggetti. spazio. riferimenti Legge e disegna Distingue le Distingue le topologici. percorsi. principali principali Riconosce la propria Riconosce i simboli caratteristiche caratteristiche posizione e quella delle carte dell’ambiente dell’ambiente. degli oggetti. geografiche. vicino. Sa leggere i simboli Individua in un Riconosce e Riconosce i diversi delle carte ambiente elementi riproduce le tipi di paesaggio. geografiche. fisici e antropici. rappresentazioni Riconosce i simboli Riconosce i Rappresenta grafiche degli spazi delle carte principali tipi di graficamente uno noti. geografiche. paesaggio. spazio con l’uso di Distingue i diversi Sa leggere una carta Conosce il clima e simboli anche non elementi che geografica. l’aspetto fisico del convenzionali. identificano un territorio italiano. paesaggio. Riconosce i diversi tipi di paesaggio. 48 Sa orientarsi e muoversi nello spazio. Distingue le principali caratteristiche dell’ambiente. Sa leggere i simboli delle carte geografiche. Conosce il clima e l’aspetto fisico dell’Italia. Comprende le condizioni ambientali e climatiche più favorevoli all’attività umana. Opera confronti fra realtà geografiche diverse. Ricava informazioni da fonti di diverso tipo (carte geografiche, grafici, tabelle, fotografie…). Sa realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Conta, confronta e Confronta e ordina i Confronta e ordina i Legge, scrive e Padroneggia i Matematica ordina oggetti ed numeri naturali. numeri naturali. confronta i numeri concetti fondamentali eventi. Riconosce il valore Esegue le quattro decimali . della matematica e Legge e scrive i posizionale delle operazioni tra Esegue le quattro riflette sui principi e numeri naturali fino cifre entro il 100. numeri naturali con operazioni con i sui metodi adottati. al 20. Esegue addizioni e metodi, strumenti e numeri naturali e Opera con sicurezza Confronta, ordina e sottrazioni in tecniche diversi. decimali. nei calcoli scritti e rappresenta i colonna. Distingue e disegna Opera con le orali con i numeri numeri sulla retta. Esegue figure piane. frazione. naturali e razionali. Esegue per iscritto moltiplicazioni e Riconosce linee Utilizza informazioni Descrive e classifica addizioni e divisioni in riga. semirette e per risolvere figure geometriche. sottrazioni. Usa il ragionamento segmenti. situazioni Riproduce una figura Risolve semplici aritmetico per Riconosce rette problematiche. in base ad una problemi usando risolvere situazioni parallele incidenti Descrive e classifica descrizione. l’addizione e la problematiche. perpendicolari. figure geometriche. Riproduce in scala sottrazione. Disegna figure Classifica angoli. Riproduce una una figura assegnata. Comunica la geometriche. Identifica il figura in base a una Calcola il perimetro e posizione di oggetti Misura grandezze perimetro in figure descrizione. l’area di una figura nello spazio fisico, utilizzando unità di piane. Riproduce in scala piana. sia rispetto a sé, sia misura non Classifica numeri, una figura Legge, interpreta e rispetto ad altre convenzionali. figure e oggetti in assegnata. rappresenta dati persone o oggetti, Riconosce eventi base a una o più Calcola il perimetro statistici. usando i termini certi, probabili, proprietà. di una figura piana. Rappresenta adeguati. impossibili, Espone i criteri per Calcola l’area di una problemi con dati e Esegue e descrive improbabili. realizzare figura piana. tabelle. un semplice classificazioni. Rappresenta Conosce ed usa percorso. Rappresenta relazioni con dati e correttamente le Riconosce e relazioni con diagrammi. unità di misura del denomina figure diagrammi e Rappresenta S.M.D. geometriche. tabelle. problemi con dati e Riconosce ed esprime Classifica figure e Interpreta dati tabelle. la possibilità del oggetti in base a statistici. Sa misurare verificarsi di un una o più proprietà. Valuta la probabilità lunghezze, peso e evento. Raccoglie e del verificarsi di un capacità. rappresenta dati evento. Esegue equivalenze. mediante grafici a Risolve situazioni Riconosce la barre e ideogrammi. problematiche con possibilità di Compie confronti di le quattro verificarsi di una grandezze. operazioni e il coppia di eventi. Effettua misurazioni sistema metrico con misure decimale. arbitrarie. 49 Conosce e riconosce Osserva fenomeni, Scienze naturali un materiale formula ipotesi, e sperimentali osservato. raccoglie dati e Confronta e verifica. classifica materiali Classifica oggetti in in base ad un base alle loro criterio dato. proprietà. Osserva fenomeni. Colloca animali e Formula ipotesi. piante nel loro Conosce i cinque ambiente naturale. sensi e gli organi Descrive il ciclo corrispondenti. vitale di una pianta Distingue gli esseri e di un animale. viventi dai non Costruisce semplici viventi. catene alimentari. Coglie trasformazioni. Classifica oggetti in base alle loro proprietà. Colloca animali e piante nel loro ambiente naturale. Descrive il ciclo vitale di una pianta e di un animale. Costruisce semplici catene alimentari. 50 Osserva la realtà, Individua le proprietà descrive e fondamentali di rappresenta materiali osservati. fenomeni. Coglie gli elementi Individua fondamentali di un graficamente le oggetto o di un parti della Terra. ambiente osservato. Descrive e Coglie le relazioni tra rappresenta ambiente ed esseri strutture di vegetali. viventi. Conosce, classifica e Osserva, formula descrive forme e ipotesi e previsioni, comportamenti raccoglie i dati, animali. registra e classifica. Descrive con lessico Analizza e riferisce appropriato la con il linguaggio realtà osservata. specifico le Conosce rapporti tra esperienze e i gli esseri viventi e il fenomeni osservati. loro ambiente. Conosce le caratteristiche principali del corpo umano. Conosce le principali fonti di energia naturali. Distingue le fonti di energia rinnovabili da quelle non rinnovabili. Tecnologia Analizza e classifica gli oggetti, gli strumenti e le macchine di uso comune in base alle loro funzioni (trasformare, misurare, trasportare…). Conosce i principali bisogni dell’uomo, gli oggetti, gli strumenti e le macchine che li soddisfano. Utilizza il computer e definisce le funzioni delle sue parti. Conosce semplici procedure per utilizzare i giochi multimediali. Classifica i materiali Individua le funzioni Individua la Individua la funzione in base ad una data di un semplice funzione di un di un artefatto o di un proprietà. manufatto. artefatto o di un semplice oggetto. Analizza e descrive Usa oggetti semplice oggetto. Usa correttamente gli le caratteristiche e coerentemente con Usa oggetti e oggetti tecnologici in le proprietà dei le loro funzioni. strumenti base alla loro materiali più diffusi. Sa raccontare le coerentemente con funzione. Costruisce modelli e storie di oggetti la loro funzione. Realizza oggetti semplici manufatti. inseriti in contesti di Realizza oggetti secondo una Usa semplici storia personale. secondo una determinata programmi di Sa usare il determinata metodologia grafica e la programma Word e metodologia progettuale. videoscrittura. Paint. progettuale. Rileva le Rileva le trasformazioni di trasformazioni di utensili avvenute nel utensili avvenute tempo. nel tempo. E’ in grado di usare le E’ in grado di usare tecnologie le tecnologie informatiche e i informatiche e i linguaggi multimediali linguaggi per sviluppare il multimediali per proprio lavoro in più sviluppare il proprio discipline. lavoro in più discipline. 51 GIUDIZIO IRC Descrittori del livello di competenze acquisite Conosce gli argomenti trattati che approfondisce personalmente. Usa il linguaggio religioso in ECCELLENTE (10) modo adeguato. Sa ascoltare e rispettare le posizioni altrui ed è disponibile a rivedere eventuali posizioni pregiudiziali. Sa rielaborare in modo autonomo e critico le conoscenze. OTTIMO (9) Conosce gli argomenti trattati che a volte approfondisce. Usa il linguaggio religioso in modo appropriato. Sa ascoltare e rispettare le posizioni altrui…. Sa rielaborare in modo autonomo le conoscenze. DISTINTO (8) Conosce gli argomenti trattati anche se non in modo approfondito Usa il linguaggio religioso in maniera appropriata, ma ancora limitata. Sa ascoltare e rispettare le pozioni altrui…. Sa cogliere i punti nodali delle problematiche affrontate. BUONO (7) Conosce complessivamente gli argomenti trattati, anche se non in modo particolarmente approfondito. Usa il linguaggio religioso in maniera non sempre appropriata. Coglie nello specifico il senso del discorso. SUFFICIENTE Conosce solo in parte gli argomenti trattati nelle linee generali e le sue conoscenze sono piuttosto (6) superficiali. Si esprime con difficoltà utilizzando la terminologia religiosa in maniera non sempre approfondita. Coglie solo il senso generale del discorso. INSUFFICIENTE Mostra conoscenze solo frammentarie. Non usa in modo corretto il linguaggio religioso. Non (5) coglie il senso generale del discorso. 52 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO CON GIUDIZIO SINTETICO DA "ECCELLENTE” A “SUFFICIENTE” Sono considerate valutazioni positive del comportamento i giudizi da sufficiente a eccellente ottenute analizzando il processo di maturazione civile e culturale dell’alunno, in relazione alle situazioni quotidiane di apprendimento, di competenze personali e di collaborazione alla relazione educativa. N. n° 1 INDICATORI SVOLGIMENTO DEI RAPPORTI ALL’INTERNO DELLA COMUNITÀ’ SCOLASTICA e RISPETTO DELLE DISPOSIZIO NI ORGANIZZA TIVE E DI SICUREZZA DESCRITTORI dei livelli di competenze relazionali personali (eventualmente barrare la voce che non serve) Partecipa costruttivamente alla vita scolastica mantenendo rapporti corretti e rispettosi con tutti; è puntuale e preciso nell'osservare le regole. Partecipa alla vita scolastica assumendosi le proprie responsabilità e osserva le regole del vivere comunitario. Partecipa alla vita scolastica evidenziando comportamenti vivaci ma è sensibile ai richiami e agli interventi educativi. PUNTI PUNTI ASSEGNATI 5 Comportamento esemplare 4,5 Comportamento maturo 4 Comportamento responsabile Partecipa alla vita scolastica evidenziando comportamenti,talvolta, conflittuali e deve essere aiutato ad accettare il confronto e le idee altrui. Non sempre assume e/o mantiene un comportamento corretto riguardo le regole comunitarie. 3, 5 Comportamento generalmente corretto Partecipa alla vita scolastica disturbando e /o sfuggendo alle proprie responsabilità. Fatica ad accettare le regole comunitarie. 3 Comportamento non sempre corretto Partecipa alla vita scolastica evidenziando comportamenti non sempre collaborativi e/o costruttivi ( es. è facile alla distrazione e/o a distrarre i compagni; manifesta una certa noncuranza dei richiami e degli interventi educativi degli insegnanti...). Tali comportamenti sono stati annotati sul registro di classe ( solo scuola Secondaria di primo grado), discussi in consiglio di classe/interclasse e riferiti ai genitori. 2,5 53 Comportamento scorretto N. INDICATORI DESCRITTORI dei livelli di competenze personali (eventualmente barrare la voce che non serve) Si impegna con costanza e determinazione (compiti, materiali ecc. ) e mostra interesse verso tutte le discipline. n° 2 IMPEGNO NEL PROCESSO DI MATURAZIONE CULTURALE Si impegna con serietà e regolarità mostrando interesse nei confronti delle attività didattiche. Si impegna con soddisfacente regolarità e mostra un discreto interesse. PUNTI PUNTI ASSE GNATI 5 Impegno sistematico e costruttivo 4,5 Impegno responsabile e assiduo 4 Impegno regolare Si impegna in maniera saltuaria e /o superficiale e mostra poco interesse al dialogo educativo. Non è regolare nel rispetto delle consegne. Mostra scarsa attitudine allo studio, non si impegna e rispetta saltuariamente le consegne. Non mostra interesse al dialogo educativo. Non mostra attitudine allo studio, non si impegna e non rispetta le consegne. Non mostra interesse al dialogo educativo. 3.5 Impegno generalmente adeguato 3 Impegno discontinuo e/o essenziale 2.5 Impegno inadeguato Il voto finale è un giudizio sintetico (eccellente=10 punti; ottimo=9 punti; distinto=8 punti ; buono=7punti; sufficiente=6 punti) che si ottiene convertendo la somma dei punti assegnati per ciascun indicatore. Il voto “insufficiente” verrà motivato caso per caso. 54 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Gli obiettivi generali fondamentali della scuola secondaria di primo grado mirano a: favorire nel discente occasione di sviluppo e di crescita psico-culturale potenziare la formazione di capacità mentali di ordine logico favorire lo sviluppo della stima di sé e degli altri incentivare la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno: comprensione della realtà nei suoi vari aspetti, consapevolezza dei valori e delle regole della civile convivenza, dei diritti umani e di tutte le culture, evitando pregiudizi etnocentrici stimolare la presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti indirizzare verso una sempre più approfondita conoscenza della realtà sociale. Il progetto di lavoro di ogni singola classe segue le seguenti fasi di sviluppo: analisi del contesto socio-culturale e della situazione di partenza degli alunni finalità educative definizione degli obiettivi contenuti metodi e mezzi interventi individualizzati verifiche e valutazioni progettazione curriculare ed extracurriculare I percorsi degli ambiti disciplinari saranno finalizzati a promuovere i seguenti obiettivi specifici: A) Obiettivi educativi di tipo comportamentale - cognitivo (sapere): Comunicazione Aver coscienza dell’esistenza di diversi tipi di linguaggio e delle loro possibilità ai fini della comunicazione. In particolare: il linguaggio verbale (scritto e orale), figurato, gestuale, musicale, matematico, tecnico, scientifico e informatico. Saper ordinare, secondo un filo logico, fatti e fenomeni osservati. Saper fare una relazione su uno studio, un’esperienza, una lettura. B) Obiettivi operativi di tipo pratico-operativo (saper-fare): Operatività Saper prendere appunti, saper tenere in ordine i quaderni e aggiornarli per tutte le attività. Sapere svolgere da soli gli esercizi assegnati. Sapersi organizzare sul lavoro e saper ascoltare, osservare, riflettere, trarre conclusioni ed intervenire. Saper mettere in relazione conoscenze ed informazioni provenienti da campi diversi. Saper intervenire in una discussione in relazione al tema trattato. Sapere che cos’è un questionario, come si costruisce e come si usa. 53 C) Obiettivi educativi di tipo relazionale (saper essere): Autocontrollo Prestare attenzione per la durata di una comunicazione. Saper intervenire al momento opportuno. Comportarsi in modo corretto. D) Educazione all’ordine Portare il materiale scolastico necessario. Eseguire puntualmente i lavori assegnati. Scrivere con grafia chiara e leggibile. Rispettare il materiale proprio e altrui. Prendersi cura di sé. Essere puntuali nell’osservanza dei propri doveri. E) Socializzazione ed impegno Saper accettare e rispettare il personale scolastico e i compagni. Saper lavorare in gruppo riconoscendo il proprio ruolo. Accettare le idee e le opinioni altrui. Saper operare delle scelte, tenendo conto delle proprie capacità e aspirazioni. COMPETENZE TRASVERSALI Il nostro Istituto favorisce la formazione delle seguenti competenze comuni e trasversali a tutte le discipline: capacità di leggere dentro se stessi (Autocoscienza); capacità di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri (Gestione delle emozioni); capacità di governare le tensioni (Gestione dello stress); capacità di analizzare e valutare le situazioni (Senso critico); capacità di prendere decisioni (Decision making); capacità di risolvere problemi (Problem solving); capacità di affrontare in modo flessibile ogni genere di situazione (Creatività); capacità di esprimersi (Comunicazione efficace); capacità di comprendere gli altri (Empatia); capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo (Relazione efficace). 54 METODI E STRUMENTI L’azione educativa dei docenti sarà adeguata, per quanto possibile, alle necessità individuali dei ragazzi e ai loro ritmi e stili di apprendimento e di lavoro, tenendo conto non solo delle esigenze di chi ha particolare difficoltà, (DSA-BES) ma anche di chi dimostra capacità maggiori o più adeguati interessi. Alla luce di quanto esposto, la scuola offre ai ragazzi attività di recupero, consolidamento, approfondimento e ampliamento, orientamento (anche con attivazione di gruppi costituiti da allievi di classi diverse e di classi parallele). Nel contesto degli interventi individualizzati e negli eventuali corsi specifici di recupero, fermo restando che ciascun ragazzo - realtà una e irripetibile - fa testo a sé, la scuola si impegna ad: Incentivare, per quanto possibile, uno stretto e frequente colloquio con le famiglie per realizzare insieme un’azione educativa più efficace, tenendo presente che i genitori svolgono un ruolo di primaria importanza. Adattare eventualmente il curricolo in relazione alle reali capacità degli alunni in difficoltà, rispettandone lo stile di apprendimento. Approfondire particolari verifiche e mettere a punto appositi criteri di valutazione. Il recupero e il sostegno verranno attuati secondo le rilevazioni dei piani di lavoro delle singole discipline.Tenendo conto della presenza di diversi alunni diversamente abili, si cercherà di organizzare attività ricche e differenziate che consentano la loro consapevole partecipazione alla vita di classe, al fine di compensare, per quanto possibile, l’handicap e di svilupparne le capacità e le qualità positive. In generale si cercherà di favorire: i rapporti di amicizia con i compagni di classe, in un clima di rispetto reciproco; i rapporti di collaborazione e di accettazione; il lavoro di ricerca in gruppo (ricerca-azione, problem solving…) e interdisciplinare; le conversazioni, discussioni guidate e libere; l’utilizzo di sussidi audiovisivi e multimediali; le uscite sul territorio, le visite guidate e i viaggi di istruzione; le attività motorie e manipolazione; i laboratori a classi aperte; le attività musicali; il Mastery Learning (scomposizione di unità in microunità); l’uso degli audiovisivi, dei computer e dei vari laboratori, la ricerca guidata in testi extrascolastici e su documenti, ovvero di tutti i mezzi utili per promuovere esperienze ed impostare una didattica che guardi non solo allo specifico ma soprattutto alla formazione globale della persona; ogni disciplina sarà presentata come trascrizione selettiva della realtà e, quindi, come un approccio incompleto, non esaustivo, bisognoso d’altro, di un senso unitario, cioè, che sta oltre la disciplina e che scaturisce dall’unità del sapere e degli insegnamenti tra loro. 55 In questa ottica le tematiche organizzate in moduli didattici in prospettiva interdisciplinare : Salute e sicurezza. Le forme della conoscenza e il mondo dei sensi. Spazio e tempo. La natura: ambiente e impatto ambientale. Le questioni politiche – economiche - socioculturali. VERIFICA E VALUTAZIONE Lo strumento della verifica sarà utilizzato frequentemente, sia per il controllo dell’apprendimento, sia per l’autovalutazione del lavoro svolto. Verranno dedicati specifici momenti alla verifica, soprattutto al termine delle singole tematiche. Le modalità concrete di verifica saranno suggerite dalle caratteristiche dei lavori svolti e potranno essere questionari, prove scritte, orali, ricerche, ecc. Inoltre, considerati i livelli, spesso eterogenei, e le difficoltà manifestate dalla maggior parte dei ragazzi, si cercherà di sollecitare continuamente gli allievi ad intervenire nel colloquio durante le lezioni con richiami ad argomenti studiati, con collegamenti e nel ripasso di alcune nozioni basilari. Questa strategia sarà utilizzata per l’organizzazione di un metodo di studio sempre meno legato alla pagina del testo e sempre più, invece, personale e ragionato, che verrà controllato e corretto attraverso continue verifiche orali. Saranno verificate la validità dell’azione educativa e i progressi cognitivi degli allievi attraverso test oggettivi, concordati dai docenti per classi parallele, per garantire omogeneità di interventi didattici e verificare l'evoluzione dell'apprendimento. Verranno adottate forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti (Legge 170 del 29/09/2010). La verifica e la valutazione degli apprendimenti, incluse quelle relative all’esame finale del primo ciclo e delle prove INVALSI degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, potranno prevedere l’adozione delle previste misure dispensative e l’impiego di strumenti compensativi (Legge 170 del 29/09/2010). La valutazione seguirà fasi con precise caratteristiche: valutazione iniziale per rilevare la situazione di partenza; valutazione continua e formativa per un controllo orientativo sui livelli educativo- didattici e di apprendimento raggiunto; valutazione finale per una ristrutturazione, sulla base dei risultati raggiunti, del prodotto educativo, riprendendo, in tal modo, l’itinerario formativo. In questa ottica largo spazio sarà dato anche all’autovalutazione, da attuarsi attraverso discussioni individuali o per gruppi, per dar modo così agli alunni di rendersi conto di ciò che hanno fatto e di ciò che resta da fare. Con i genitori si cercherà di improntare un dialogo, una collaborazione efficace al fine di seguire il processo culturale e formativo degli alunni, riflettendo sui risultati raggiunti e sulle eventuali difficoltà, progettando itinerari didattico-educativi adeguati alle capacità e alle attitudini personali degli alunni (PDP da redigere da parte del Consiglio di classe entro Novembre). 56 Descrittori dei livelli di competenza disciplinare Ai fini di una sempre più trasparente ed oggettiva valutazione degli alunni, i consigli di Classe della scuola secondaria di 1^ grado hanno concordato i seguenti descrittori : ITALIANO VOTO LIVELLO numerico intero Descrittori del livello di competenze acquisite COMPETENZE (da 4 a 10) corrispondenze Mantiene l’attenzione regolarmente. Legge con dizione chiara e giusta intonazione, sa riconoscere il tipo di testo, l’idea centrale, le unità 10 Eccellente ideative, sa individuare nei testi 9,5 -10/10 affrontati trama, personaggi e caratteristiche d’ambiente. Produce testi congrui alla consegna, sa strutturare correttamente le proposizioni e i AVANZATO periodi, sa riconoscere le strutture grammaticali dei testi. Espone in modo chiaro e organico i contenuti appresi,conosce adeguatamente le caratteristiche dei generi letterari affrontati. Mantiene l’attenzione per il tempo necessario. Legge con dizione 9 chiara e corretta intonazione, sa riconoscere il tipo di testo, sa Ottimo individuare nei testi affrontati trama, personaggi e caratteristiche d’ambiente. Produce testi congrui alla consegna, sa strutturare 8,5 - 9/10 correttamente le argomentazioni, sa riconoscere le strutture grammaticali dei testi. Espone in modo chiaro i contenuti appresi, conosce le caratteristiche principali dei generi letterari affrontati. Sa ascoltare un discorso fino alle conclusioni, coglierne le sequenze logiche 8 e sintetizzarle con chiarezza. Legge in modo chiaro e corretto, comprende Distinto vari tipi di testo, individuandone gli elementi essenziali e quelli accidentali. Sa comunicare un’esperienza personale o culturale in forma 7,5 - 8/10 chiara e organica anche se con linguaggio semplice. Sa produrre testi semplici, organici, corretti (grammatica, ortografia), pertinenti INTERMEDIO all’argomento proposto. Riconosce in un testo le principali parti del discorso, analizza e applica le principali strutture dell’analisi grammaticale, logica o del periodo. Organizza con una certa logica e organicità i contenuti appresi, conosce le caratteristiche principali dei generi letterari affrontati. Sa ascoltare un discorso fino alle conclusioni, coglierne le sequenze logiche e sintetizzarle adeguatamente. Legge in modo chiaro e corretto, 7 comprende vari tipi di testo, individuandone gli elementi essenziali. Sa Buono comunicare un’esperienza personale o culturale in forma chiara anche se con linguaggio semplice. Sa produrre testi semplici, corretti 6,5-7/10 (grammatica, ortografia), pertinenti all’argomento proposto. Riconosce in un testo le principali parti del discorso. Organizza con una certa logica e organicità i contenuti appresi, conosce le caratteristiche principali dei generi letterari affrontati. BASE LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO 6 Sufficiente 5,5-6/10 5 Insufficiente 4,5 - 5/10 4 Gravemente Insufficiente Ascolta solo per il tempo strettamente necessario alla comunicazione, comprende globalmente i messaggi orali e i loro contenuti. Legge con qualche incertezza e in modo meccanico, coglie le informazioni essenziali del testo, sa dividere in sequenze, va guidato nel comprendere gli elementi secondari. Sa esporre oralmente quanto appreso, letto, visto, usando un lessico comprensibile all’interno del vocabolario di base con sufficiente organicità logica. Produce testi semplici, brevi, pertinenti,complessivamente corretti. Riconosce solo le strutture fondamentali dell’analisi grammaticale, logica o del periodo. Conosce globalmente e organizza, in modo non sempre autonomo, i contenuti studiati. Guidato, riconosce le caratteristiche principali dei generi letterari affrontati. Non riesce ad ascoltare per un tempo adeguato la comunicazione, va guidato nella comprensione della comunicazione che stenta a cogliere. Legge stentatamente. Fatica ad esprimere esperienze personali e culturali, usa un lessico limitatissimo e non appropriato, ha bisogno di guida continua, i suoi interventi sono spesso poco proficui e confusi. Produce testi poco organici, disordinati, con grafia poco chiara, scorretti ortograficamente e grammaticalmente. Sconosce le strutture grammaticali fondamentali della nostra lingua. Non si orienta e non riesce ad organizzare i contenuti proposti. Non riesce ad ascoltare per un tempo adeguato la comunicazione, va guidato nella comprensione della comunicazione che stenta a cogliere anche globalmente. Legge sillabando. Fatica ad esprimere esperienze personali e culturali, usa un lessico limitatissimo, ha bisogno di guida continua, i suoi interventi sono spesso poco proficui. Produce testi poco organici, disordinati, con grafia poco chiara, scorretti ortograficamente e grammaticalmente. Sconosce le strutture grammaticali fondamentali della nostra lingua. Non riesce ad organizzare i contenuti proposti. 57 STORIA LIVELLO COMPETENZE VOTO numerico intero (da 4 a 10) corrispondente 10 Eccellente 9,5 -10/10 AVANZATO 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto 7,5 - 8/10 INTERMEDIO 7 Buono 6,5 -7/10 6 Sufficiente BASE 5,5-6/10 5 Insufficiente 4,5 - 5,/10 LIVELLO Descrittori del livello di competenze acquisite Conosce approfonditamente gli eventi storici, espone con chiarezza e logica le conoscenze che sa inquadrare nel tempo e nello spazio. Sa individuare le cause storiche degli eventi che è capace di raccordare tra loro. Capisce l’importanza di essere cittadino in una società democratica. Usa un adeguato e ricco lessico storico, sa utilizzare opportunamente le fonti proposte. Conosce adeguatamente gli eventi storici, espone con chiarezza gli eventi che sa inquadrare nel tempo e nello spazio. Sa individuare le cause storiche degli eventi. Capisce l’importanza di essere cittadino in una società democratica. Usa un adeguato lessico storico, sa utilizzare le fonti proposte. Espone in modo autonomo le conoscenze che inquadra nel tempo e nello spazio. Percepisce la dimensione temporale del fenomeno storico e coglie le relazioni tra eventi storici. Capisce l’importanza di essere cittadino in una società democratica. Usa un lessico storico semplice, sa selezionare le informazioni. Si inserisce nel gruppo positivamente, conosce le norme basilari del vivere civile e le applica,conosce alcune istituzioni che sono alla base dello Stato e qualche termine politico. Espone in modo autonomo le conoscenze che inquadra nel tempo e nello spazio. Percepisce la dimensione temporale del fenomeno storico e coglie alcune relazioni tra eventi storici. Capisce l’importanza di essere cittadino in una società democratica. Usa un lessico storico semplice. Si inserisce nel gruppo positivamente, conosce le norme basilari del vivere civile e le applica. Conosce globalmente ed espone con qualche incertezza le linee essenziali di un fatto storico, guidato, coglie semplici nessi causali. Non si inserisce sempre opportunamente nel gruppo, non rispetta regolarmente le norme stabilite di disciplina E’ piuttosto confuso nella conoscenza delle principali istituzioni che sono alla base dello Stato. Limitato il lessico specifico che conosce e usa. Non è sempre consapevole dell’importanza di essere cittadino di una società democratica. Conosce superficialmente i principali eventi storici e non sempre sa inquadrarli nel tempo e nello spazio. Non sa stabilire nessi causaeffetto. Non è sempre consapevole dell’importanza di essere cittadino di una società democratica. Non rispetta con regolarità le regole stabilite. Usa un lessico limitato e generico. BASE NON RAGGIUNT O 4 Gravemente Insufficiente Non conosce i principali eventi storici e non sa inquadrarli nel tempo e nello spazio. Non sa stabilire neanche semplici nessi causaeffetto. Non è sempre consapevole dell’importanza di essere cittadino di una società democratica. Non rispetta le regole stabilite, non si inserisce adeguatamente nel gruppo e sconosce anche i più semplici termini politici. Usa un lessico troppo limitato e generico. 58 GEOGRAFIA LIVELLO COMPETENZE VOTO numerico intero (da 4 a 10) corrispondente 10 Eccellente 9,5 -10/10 AVANZATO 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto 7,5 - 8/10 INTERMEDIO Buono 6,5-7/10 6 Sufficiente BASE LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO 5,5-6/10 5 Insufficiente 4,5 - 5,/10 4 Gravemente Insufficiente Descrittori del livello di competenze acquisite Si orienta in modo disinvolto nello spazio e sulla carta, sa riconoscere gli elementi di un paesaggio, sa osservare. Conosce approfonditamente i principali aspetti geografici dei più significativi paesi del mondo. Sa leggere e decodificare una rappresentazione grafica dello spazio terrestre, simboli cartografici, grafici, tabelle, carte geografiche generali, costruire grafici, tabelle. E’ in grado di mettere in relazione adeguatamente fatti geografici e presenza dell’uomo, cogliendone i condizionamenti. Utilizza in modo adeguato il lessico specifico. Si orienta in modo adeguato nello spazio e sulla carta, sa riconoscere gli elementi di un paesaggio. Conosce adeguatamente i principali fenomeni geografici. Sa leggere e decodificare una rappresentazione grafica dello spazio terrestre, simboli cartografici, grafici, tabelle, carte geografiche generali. E’ in grado di mettere in relazione adeguatamente fatti geografici e presenza dell’uomo, cogliendone i condizionamenti. Utilizza in modo adeguato il lessico specifico. Si orienta nello spazio e sulla carta, sa riconoscere gli elementi di un paesaggio, sa osservare. Conosce i principali aspetti geografici dei più significativi paesi del mondo. Sa leggere e decodificare una rappresentazione grafica dello spazio terrestre, simboli cartografici, carte geografiche generali. E’ consapevole dei rapporti di causa ed effetto tra territorio e politica, territorio ed organizzazione economica e sociale. Conosce e utilizza i principali termini del linguaggio specifico e i simboli cartografici. Si orienta nello spazio e sulla carta, sa riconoscere gli elementi principali di un paesaggio. Conosce gli aspetti geografici essenziali dei più significativi paesi del mondo. Sa leggere e decodificare una rappresentazione grafica dello spazio terrestre, simboli cartografici, carte geografiche generali. E’ consapevole dei rapporti di causa ed effetto tra territorio e politica, territorio ed organizzazione economica e sociale. Conosce e utilizza i principali termini del linguaggio specifico e i simboli cartografici. Incontra qualche difficoltà nell’orientarsi nello spazio e sulla carta. Guidato, riconosce gli elementi essenziali di un paesaggio e , nel complesso, i principali aspetti geografici dei più significativi paesi del mondo, riesce a leggere le rappresentazioni grafiche dello spazio terrestre, qualche simbolo cartografico, grafico, tabella. Conosce pochi termini del lessico specifico e non li utilizza sempre opportunamente. Guidato si orienta nella carta e riconosce gli elementi essenziali di un paesaggio. Conosce in modo superficiale gli aspetti geografici più significativi dei più importanti paesi del mondo studiati e il rapporto che lega l’uomo all’ambiente. Limitati e poco adeguati la conoscenza e l'uso del lessico specifico. Non si orienta e non conosce gli elementi essenziali di un paesaggio. Solo guidato riesce a leggere una carta geografica e a esporre le semplici nozioni apprese con un lessico povero e inadeguato. sconosce o conosce in modo troppo frammentario e superficiale gli aspetti geografici più significativi dei più importanti paesi del mondo studiati. 59 LINGUE STRANIERE (INGLESE E FRANCESE) LIVELLO COMPETENZE VOTO numerico Intero (da 4 a 10) Corrispondente 10 Eccellente AVANZATO 9,5 -10/10 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto 7,5 - 8/10 INTERMEDIO 7 Buono 6,5-7/10 6 BASE Sufficiente 5,5-6/10 5 Insufficiente LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO 4,5 - 5/10 4 Grav. insufficiente Descrittori dei livelli di competenze acquisite Ascolta e comprende messaggi orali in modo particolareggiato e con padronanza. Legge con pronuncia e intonazione corrette testi di varia tipologia senza difficoltà, ricavando le informazioni esplicite e implicite. Parla e interagisce autonomamente, producendo messaggi adeguati alla situazione comunicativa. Sa operare confronti tra culture diverse. Produce testi scritti coerenti e di vario tipo, usando lessico, strutture e funzioni in modo consapevole, appropriato e corretto. Ascolta e comprende messaggi orali articolati su argomenti noti in modo particolareggiato. Legge con pronuncia e intonazione corrette, riconosce le tipologie testuali, comprende la situazione comunicativa in modo dettagliato. Parla e interagisce con disinvoltura. Sa riconoscere e descrivere elementi di cultura e civiltà, operando confronti. Produce testi scritti di vario tipo, usando lessico, strutture e funzioni in modo chiaro, corretto e funzionale. Ascolta e comprende quasi integralmente vari tipi di messaggi orali su argomenti di interesse personale. Legge in modo chiaro e corretto, riconosce le tipologie testuali, comprende adeguatamente la situazione comunicativa. Parla e interagisce con pronuncia e intonazione generalmente corrette in brevi conversazioni su argomenti noti. Sa riconoscere e descrivere elementi di cultura e civiltà, operando semplici confronti. Produce testi scritti di vario tipo, usando lessico, strutture e funzioni, nel complesso, in modo corretto e appropriato. Ascolta e comprende globalmente messaggi orali espressi con articolazione chiara. Legge correttamente, riconosce le tipologie testuali, comprende, nel complesso, la situazione comunicativa. Produce semplici messaggi con pronuncia e intonazione generalmente corrette e interagisce in brevi conversazioni su argomenti noti. Opera semplici confronti con il Paese straniero. Produce testi scritti, usando funzioni adeguate e mostrando una sostanziale conoscenza del lessico e delle strutture. Ascolta e comprende semplici messaggi orali, cogliendo le informazioni principali. Legge con qualche incertezza e in modo meccanico, comprende gli elementi essenziali del testo. Si esprime producendo messaggi comprensibili e non del tutto adeguati alla situazione comunicativa e non sempre corretti. Sa riconoscere e descrivere, anche utilizzando la L2, qualche elemento di cultura e civiltà. Produce brevi frasi e messaggi scritti, usando lessico, strutture e funzioni elementari, anche se con qualche errore di base. Ascolta e comprende parzialmente messaggi orali su un argomento noto. Legge stentatamente e coglie solo alcune informazioni esplicite. Produce con pronuncia poco corretta e in modo meccanico espressioni e frasi brevi. Guidato interagisce in semplici conversazioni di routine. Riconosce e descrive, in lingua italiana, qualche elemento di cultura e civiltà. Produce testi scritti usando lessico, strutture e funzioni in maniera parziale e imprecisa. Ascolta e comprende pochi elementi di un messaggio orale e scritto su un argomento noto. Legge sillabando e si esprime con pronuncia non corretta e con molta difficoltà. Produce brevi frasi e semplici messaggi scritti con numerosi errori di lessico, strutture, nonché di ortografia. Sconosce le strutture grammaticali di base. 60 SCIENZE CHIMICHE, FISICHE E NATURALI LIVELLO COMPETENZE AVANZATO VOTO numerico intero (da 4 a 10) corrisponden te Descrittori dei livelli di competenze acquisite 10 Eccellente Osserva, interpreta e descrive i fenomeni riconoscendo relazioni, modificazioni, rapporti causali in situazioni nuove e contesti diversi. Evidenzia vivo atteggiamento di interesse nei confronti dei problemi e dei progressi scientifici. Utilizza un linguaggio,appropriato, rigoroso e sintetico. 9,5 -10/10 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto INTERMEDIO 7,5 - 8/10 7 Buono 6,5-7/10 BASE LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO 6 Sufficiente 5,5-6/10 5 Insuffi ciente 4,5-5/10 4 Gravemente insufficiente Osserva accuratamente e descrive i fenomeni riconoscendo relazioni, modificazioni, rapporti causali. Evidenzia interesse ed attenzione nei confronti dei problemi e i progressi scientifici. Utilizza, in ogni occasione, un linguaggio chiaro, rigoroso e sintetico. Osserva e descrive i fenomeni scientifici riconoscendo relazioni, modificazioni e rapporti casuali.Evidenzia atteggiamenti di curiosità e attenzione riguardo ai fenomeni scientifici. Utilizza un linguaggio chiaro e appropriato, anche se non sempre rigoroso. Osserva fenomeni, riconoscendone e descrivendone dati essenziali, estesi ai contenuti secondari. Evidenzia attenzione riguardo ai saperi e ai fenomeni scientifici. Utilizza un linguaggio adeguato al contenuto delle argomentazioni. Osserva i fenomeni e li descrive nei loro elementi essenziali.Manifesta atteggiamenti di curiosità nei confronti dei fenomeni scientifici. Utilizza un linguaggio semplice ma coerente alle argomentazioni. Osserva e descrive fenomeni in modo superficiale ed incompleto. Mostra atteggiamenti non sempre responsabili nei confronti dei fenomeni scientifici. Utilizza un linguaggio approssimativo ed impacciato. Osserva e descrive fenomeni in modo frammentario e prevalentemente errato.Manifesta atteggiamenti non responsabili nei confronti dei fenomeni scientifici. Utilizza un linguaggio approssimativo e non coerente. 61 SCIENZE MATEMATICHE LIVELLO COMPETENZE VOTO numerico intero (da 4 a 10)corrispondente 10 Eccellente AVANZATO 9,5 -10/10 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto INTERMEDIO 7,5 - 8/10 7 Buono 6,5-7/10 BASE 6 Sufficiente 5,5-6/10 5 Insufficiente LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO 4,5 - 5/10 4 Grav. insufficiente Descrittori dei livelli di competenze acquisite Sa utilizzare autonomamente e correttamente procedimenti di calcolo in situazioni nuove. Comprende problemi complessi, ne individua le informazioni e li risolve utilizzando la strategia più opportuna. Sa analizzare figure geometriche complesse, ne individua le proprietà, anche in situazioni nuove. Utilizza, in ogni occasione, un linguaggio rigoroso, scorrevole ed esauriente. Sa utilizzare correttamente e in modo autonomo procedimenti di calcolo anche in situazioni nuove. Riconosce situazioni problematiche, individuando i dati da cui partire e l’obiettivo da conseguire. Sa analizzare figure geometriche complesse, individuandone le proprietà. Utilizza, in ogni occasione, un linguaggio chiaro, rigoroso e sintetico. Sa utilizzare autonomamente e correttamente procedimenti di calcolo.Comprende i problemi, ne individua le informazioni e i procedimenti risolutivi. Sa analizzare figure geometriche, ne individua le proprietà, riconoscendole anche in situazioni non sempre note. Utilizza un linguaggio chiaro e appropriato, anche se non sempre rigoroso. Sa utilizzare autonomamente e, quasi sempre , correttamente procedimenti di calcolo. Comprende i problemi, ne individua le informazioni e li risolve quasi sempre correttamente. Sa analizzare figure geometriche, ne individua le proprietà, riconoscendole in situazioni note. Utilizza un linguaggio appropriato, anche se non sempre rigoroso. Sa utilizzare procedimenti di calcolo in situazioni semplici e di routine. Comprende semplici problemi, riconosce le informazioni necessarie e li risolve ricorrendo a strategie elementari. Sa analizzare semplici figure geometriche individuando le proprietà elementari.Utilizza un linguaggio generalmente corretto. Non sempre sa utilizzare procedimenti di calcolo.Comprende problemi semplici ma non sempre individua le informazioni necessarie per risolverli. Non sempre riesce ad analizzare semplici figure geometriche e a elencarne le proprietà. Utilizza un linguaggio approssimativo. Non sa utilizzare procedimenti di calcolo, anche in situazioni semplici.Incontra difficoltà diffuse nel comprendere problemi elementari e nell’individuare informazioni per risolverli. Guidato non riesce ad analizzare semplici figure geometriche e ad individuarne le proprietà. Utilizza un linguaggio approssimativo e non coerente. 62 ARTE E IMMAGINE LIVELLO COMPE TENZE VOTO numerico intero (da 1 a 10) corrispondente 10 Eccellente AVANZATO 9,5 -10/10 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto 7,5 - 8/10 INTERMEDIO BASE BASE NON BASE NON RAGGIUNTO L’alunno, ha notevoli capacità di osservazione e di comprensione dei linguaggi specifici della comunicazione; utilizza correttamente le regole del linguaggio visivo; utilizza sapientemente le tecniche proposte in funzione del messaggio; ha capacità critica dinnanzi ai messaggi trasmessi dalle opere d’arte. L’alunno, comprende e comunica in modo chiaro gli elementi della realtà circostante, sa usare gli strumenti in modo soddisfacente; sa produrre immagini e sa cogliere il messaggio di un opera d’arte esprimendo valutazioni personali. L’alunno, comprende e comunica in maniera generalmente soddisfacente gli elementi essenziali della realtà circostante; sa usare adeguatamente gli strumenti e le tecniche; rielabora il messaggio di un’ opera d’arte esprimendo sinteticamente valutazioni soggettive. 6 Sufficiente L’alunno, conosce e applica le strutture semplici del linguaggio visuale, conosce in maniera elementare l’uso degli strumenti e delle tecniche di base; sa cogliere solo gli aspetti generali del linguaggio visivo. 5 Insufficiente 4,5 - 5/10 RAGGIUNTO LIVELLO L’alunno, ha eccellenti capacità di osservazione, di comprensione e di uso dei linguaggi specifici della comunicazione. Usa correttamente e con disinvoltura gli strumenti applicando le tecniche in modo personale; sa analizzare un testo visivo esprimendo valutazioni personali ed usando terminologia specifica. 7 Buono 6,5-7/10 5,5-6/10 LIVELLO Descrittori del livello di competenze acquisite 4 Gravemente Insufficiente L’alunno presenta una carente comprensione delle strutture semplici del linguaggio; non è in grado di utilizzare autonomamente gli strumenti e le tecniche di base; non sa produrre né elaborare immagini in funzione di un messaggio; non sa individuare né comprendere il messaggio di un testo visivo. L’alunno presenta una grave incomprensione delle strutture semplici del linguaggio; non è in grado di utilizzare autonomamente gli strumenti e le tecniche di base; non sa produrre né elaborare immagini in funzione di un messaggio; non sa individuare né comprendere il messaggio di un testo visivo. 63 MUSICA LIVELLO COMPETENZE VOTO nume rico intero (da 4 a 10) Corrispon dente 10 Eccellente 9,5 -10/10 AVANZATO 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto 7,5 - 8/10 INTERMEDIO 7 Buono 6,5-7/10 BASE 6 Suffi ciente Descrittori dei livelli di competenze acquisite Tecnica strumentale eccellente e capacità performative brillanti. Possesso approfondito di conoscenze e del repertorio dei vari generi,epoche e stili. Buone capacità mnemoniche .Ottima ed autonoma padronanza dei linguaggi specifici,con personale e pertinente rielaborazione. Conoscenze complete con approfondimenti autonomi e rielaborazioni personali. Ottima padronanza della tecnica strumentale. Uso consapevole e pertinente dei parametri musicali. Esecuzione e comprensione consapevole di brani di diversi generi epoche e stili. Buona padronanza dei linguaggi specifici. Autonomia nella risoluzione di compiti complessi. Conoscenze approfondite. Efficace capacità di esecuzione e comprensione di brani di diversi generi epoche e stili. Efficace padronanza della tecnica strumentale. Uso pertinente dei parametri musicali. Appropriato uso del linguaggio specifico. Risoluzione di compiti complessi seguendo indicazioni. Conoscenze sostanzialmente complete. Buone capacità di esecuzione e comprensione di brani di diverso genere. Buona padronanza della tecnica strumentale. Uso consapevole dei parametri musicali e del linguaggio specifico. Risoluzione di compiti appropriati. Conoscenze essenziali e fondamentali con applicazioni pratiche adeguate. Conoscenza dei linguaggi specifici e risoluzione di compiti non complessi.Comprensione della proposta musicale. 5,5-6/10 5 Insuffi ciente LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO 4,5 - 5/10 4 Grave mente insuffi ciente Conoscenze minime ma consapevoli. Capacità di esecuzione limitata agli aspetti fondamentali. Comunicazione semplice .Capacità tecnica essenziale .Risoluzione di compiti solo se guidati Conoscenze incomplete e/o incerte. Difficoltà di esecuzione e di comprensione Comunicazione non sempre appropriata e con linguaggio specifico confuso .Difficoltà nella risoluzione di compiti semplici. 64 EDUCAZIONE FISICA LIVELLOCO MPETENZE VOTO numerico intero (da 4 a 10) Corrispon dente 10 Eccellente 9,5 -10/10 AVANZATO 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto 7,5 - 8/10 INTERMEDIO 7 Buono 6,5-7/10 BASE 6 Suffi ciente 5,5-6/10 LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO 5 Insuffi ciente 4,5 - 5/10 4 Grave mente insuffi ciente Descrittori dei livelli di competenze acquisite L’alunno durante le attività motorie è in grado di trasferire ciò che ha appreso in situazioni simili e diverse riconoscendo ruoli e compiti per il raggiungimento di uno scopo. Durante il gioco sportivo,padroneggia con disinvoltura e creatività capacità coordinative e sa proporre e utilizzare tecniche e tattiche di gioco. E’in grado di riconoscere e utilizzare le regole come strumento di convivenza civile. Utilizza un linguaggio appropriato, rigoroso e sintetico L’alunno durante le attività motorie e sportive è in grado di trasferire ciò che ha appreso in situazioni simili e in alcuni casi anche diverse riconoscendo ruoli e compiti per il raggiungimento di uno scopo. Durante il gioco sportivo padroneggia con sicurezza capacità coordinative e sa proporre e utilizzare tecniche e tattiche di gioco. E’in grado di utilizzare le regole come strumento di convivenza civile. Utilizza un linguaggio chiaro e L’alunno durante le attività motorie e sportive è in grado di trasferire ciò che ha appreso in situazioni simili. Durante il gioco sportivo padroneggia capacità coordinative e tattiche di gioco in modo creativo. E’ in grado di applicare le regole per ottenere risultati positivi. Utilizza un linguaggio chiaro e appropriato, anche se non sempre rigoroso. L’alunno durante le attività motorie e sportive è in grado di utilizzare in maniera autonoma le conoscenze apprese. Durante il gioco sportivo padroneggia semplici capacità coordinative e tattiche di gioco. E’ in grado di rispettare le regole. Utilizza un linguaggio adeguato al contenuto delle argomentazioni. L’alunno durante le attività motorie e sportive è quasi sempre in grado di utilizzare le conoscenze apprese. Durante il gioco sportivo padroneggia elementari capacità coordinative e tattiche di gioco. E’ in grado di rispettare autonomamente le regole. Utilizza un linguaggio semplice, ma coerente alle argomentazioni. L’alunno durante le attività motorie e sportive non è sempre in grado di utilizzare le conoscenze apprese. Durante il gioco sportivo mostra mediocri capacità coordinative e tattiche di gioco. Guidato riesce a rispettare le regole. Utilizza un linguaggio approssimativo e impacciato. L’alunno durante le attività motorie e sportive mostra frammentarie conoscenze che non è in grado di mettere in pratica. Durante il gioco sportivo mostra scarso controllo della coordinazione e non sempre rispetta le regole. Utilizza un linguaggio approssimativo e non coerente. 65 TECNOLOGIA LIVELLO COMPETENZE VOTO nume rico intero (da 4 a 10) Corrispon dente 10 Eccellente 9,5 -10/10 AVANZATO 9 Ottimo 8,5 - 9/10 8 Distinto 7,5 - 8/10 INTERMEDIO 7 Buono 6,5-7/10 BASE 6 Sufficiente 5,5-6/10 5 Insufficiente LIVELLO BASE 4,5 - 5/10 Descrittori dei livelli di competenze acquisite Lavora in modo autonomo, razionale e con spiccato senso critico Esegue la rappresentazione con precisione e senso pratico, osserva le norme UNI e usa gli strumenti nel rispetto delle regole e delle norme di sicurezza. E’ in grado di usare le nuove tecnologie per supportare il proprio lavoro. Riconosce ed analizza i settori produttivi, conosce bene gli argomenti trattati . Ottime le sue espressioni tecniche; sa affrontare con senso critico e linguaggio appropriato una discussione tecnica. Impeccabile senso di responsabilità nell’itinerario metodologico. Senso critico spiccato che si affina sempre di più con la progressiva maturità conseguita Organizza il proprio lavoro con senso di responsabilità, precisione, sicurezza e ordine. Esegue la rappresentazione con precisione e senso pratico utilizzando attrezzi e strumenti, nonché il computer nel rispetto delle norme. Riconosce ed analizza i settori produttivi, conosce tutti gli argomenti trattati. Impeccabile nel linguaggio; affronta la discussione con linguaggio appropriato e con spirito critico. Preciso e puntuale nella metodologia che segue l’itinerario non si discosta dalle regole generali. Mira sempre ad un risultato positivo ed eccellente. Organizza il suo lavoro con buona precisione e sicurezza. Usa attrezzi e strumenti con senso di responsabilità nel rispetto delle norme; si serve anche di strumenti e sussidi multimediali. Conosce e descrive materiali e i relativi processi produttivi. Buone le qualità nell’apprendere e nel comunicare con un linguaggio tecnico appropriato e preciso. La metodologia seguita è perfetta; anche se non sempre approfondisce concetti utili e necessari per accentuare il suo senso critico. Si organizza con convinzione e responsabilità adeguata. Usa gli strumenti con destrezza e senso pratico, segue i consigli dell’insegnante nel trovare le soluzioni. Sa interagire con il computer secondo i propri ritmi di apprendimento e le proprie risorse. Impegnato nella trattazione dei materiali di uso corrente con sufficienti approfondimenti delle proprietà. Distingue i settori produttivi, più che sufficiente nelle sue espressioni tecniche. Segue una precisa metodologia e raggiunge risultati più che sufficienti. Organizza il suo lavoro con qualche imprecisione nella sequenzialità. Usa strumenti e attrezzi con alcune perplessità, ma il più delle volte per superare l’ostacolo si avvale della collaborazione e dell’intervento del docente. Riesce ad usare con sufficiente senso pratico il computer. Conosce i materiali intuitivamente anche se il suo impegno mira ad apprendere e ad approfondire concetti senza riuscirci. Riconosce i settori produttivi. Anche se con qualche difficoltà, si esprime con sufficiente chiarezza. Organizza l’attività con fatica e cerca con l’impegno e senso pratico di darsi un ordine nelle operazioni. Si organizza in modo approssimativo e con fatica. Usa gli strumenti con molte difficoltà e non ascolta i consigli dell’insegnante;procede alla rinfusa senza mai intervenire o chiedere. Stenta ad usare gli strumenti che ha a disposizione. Ha difficoltà a comprendere i settori produttivi, conosce i materiali molto superficialmente, non approfondisce ed è pervaso da una certa confusione. E’ disattento, si esprime con difficoltà e impaccio. Il suo metodo è confuso e disordinato anche se si impegna ad affrontare l’attività. 66 NON RAGGIUNTO 4 Grave mente insufficiente Non sa organizzarsi e lavora con molta fatica accompagnata da generale confusione. Ignora gli strumenti e disegna senza curarsi delle spiegazioni e dei consigli del docente; lacunoso nell’uso e nell’attivazione dei sussidi. Non conosce gli argomenti trattati. Impacciato e disattento non conosce alcuna parola tecnica. Non ha un metodo di lavoro. 67 RELIGIONE LIVELLO COMPE TENZE Giudizio corrisponden te Eccellente Conosce gli argomenti trattati che approfondisce personalmente. Usa il linguaggio religioso in modo adeguato. Sa ascoltare e rispettare le posizioni altrui ed è disponibile a rivedere eventuali posizioni pregiudiziali. Sa rielaborare in modo autonomo e critico le conoscenze. Ottimo Conosce gli argomenti trattati che a volte approfondisce .Usa il linguaggio religioso in modo appropriato. Sa ascoltare e rispettare le posizioni altrui. Sa rielaborare in modo autonomo le conoscenze. Distinto Conosce gli argomenti trattati anche se non in modo approfondito Usa il linguaggio religioso in maniera appropriata, ma ancora limitata. Sa ascoltare e rispettare le pozioni altrui. Sa cogliere i punti nodali delle problematiche affrontate. Buono Conosce complessivamente gli argomenti trattati, anche se non in modo particolarmente approfondito. Usa il linguaggio religioso in maniera non sempre appropriata. Coglie nello specifico il senso del discorso. Sufficiente Conosce solo in parte gli argomenti trattati nelle linee generali e le sue conoscenze sono piuttosto superficiali. Si esprime con difficoltà utilizzando la terminologia religiosa in maniera non sempre approfondita. Coglie solo il senso generale del discorso. Insufficiente Mostra conoscenze solo frammentarie e/o non conosce gli argomenti trattati.. Non usa in modo corretto e/o non sa usare il linguaggio religioso. Non coglie il senso generale del discorso. AVANZATO INTERMEDIO BASE LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO Descrittori dei livelli di competenze acquisite 68 STANDARD MINIMI : SAPERI E COMPETENZE IRRINUNCIABILI Ai fini di una valutazione serena, omogenea ed imparziale sarà ritenuto indispensabile, alla fine di ogni anno scolastico, il conseguimento, in ciascun ambito disciplinare, delle seguenti competenze. OBIETTIVI MINIMI (saperi essenziali) per l’accesso alla classe 1^ della scuola secondaria di 1° grado: ITALIANO Comprensione del testo: individuare personaggi, luoghi, tempi, dividere il testo in sequenze, cogliere le informazioni principali. Produzione scritta: esprimere in modo chiaro e coerente semplici contenuti (testo strutturato in successione logica, con introduzione, sviluppo, conclusione) e corretto (esatta traduzione grafica dei suoni, corretta divisione in sillabe) Lettura scorrevole. STORIA E GEOGRAFIA Orientarsi nello spazio e nel tempo (contemporaneità, anteriorità, posteriorità, successione temporale) Cogliere semplici nessi causali Riconoscere semplici simboli cartografici. MATEMATICA SAPERE Saper riconoscere, leggere e scrivere i numeri interi e decimali. Conoscere le quattro operazioni e il valore posizionale delle cifre. Saper ordinare i numeri interi e decimali in modo crescente e decrescente. Conoscere i termini delle quattro operazioni. Conoscere le proprietà delle quattro operazioni. Conoscere le unità di misura e di superficie. Conoscere e saper distinguere le principali figure piane. SAPER FARE Saper associare il termine al numero. Saper applicare le proprietà alle quattro operazioni. Saper eseguire semplici equivalenze. Saper eseguire semplici quesiti con esse. SCIENZE Saper distinguere il mondo dei viventi e quello dei non viventi Saper comprendere ed esporre semplici fatti e fenomeni utilizzando il linguaggio specifico OBIETTIVI MINIMI CLASSE 1^ ( saperi essenziali ) Italiano: Usare correttamente il vocabolario; Comprendere il significato delle parole usate; Leggere in modo chiaro e cogliere il significato globale di un testo (individuare fatti e personaggi principali ); Scrivere testi anche semplici, ma corretti e coerenti; Conoscere le strutture fondamentali della nostra lingua. 69 Storia : Conoscere globalmente le linee essenziali di un fatto storico; Cogliere semplici nessi causali; Conoscere globalmente le principali istituzioni che sono alla base dello Stato; Orientarsi nel tempo e conoscere i principali termini del lessico storico. Geografia: Orientarsi nello spazio e sulla carta; Riconoscere gli elementi essenziali di un paesaggio; Conoscere i basilari simboli cartografici; Cogliere semplici relazioni uomo-ambiente; Conoscere e utilizzare i termini più semplici del linguaggio specifico. Lingue comunitarie: Memorizzare lessemi con riferimento a: numeri, colori, famiglia, professioni, sport, cibi e bevande, scuola. Comprendere a livello essenziale brani e enunciati con riferimento alle seguenti funzioni: a) chiedere informazioni personali (nome, età, provenienza, abitudini, interessi) b) parlare di ciò che si possiede. Riconoscere le strutture verbali (presente del verbo essere e avere). Produrre un testo scritto ortograficamente corretto Scienze matematiche, chimiche, fisiche, naturali Le quattro operazioni fondamentali e le potenze nell’insieme N M.C.D. e m.c.m. Gli enti fondamentali della geometria piana. I poligoni. Le grandezze e le relative unità di misura. Osservazione di fatti e fenomeni. Tecnologia: Osservare ed analizzare gli strumenti per il disegno; Stabilire semplici relazioni tra realtà tecnologica, uomo e ambiente. Saper utilizzare strumenti e attrezzi da disegno; Saper riprodurre figure geometriche piane. Conoscere caratteristiche, usi e cicli produttivi di alcuni materiali; Riconoscere le diverse tipologie abitative. Saper comunicare utilizzando termini tecnici corretti; Saper leggere un testo d’istruzioni. Arte e immagine: Sapere osservare un’immagine semplice; Saper comprendere e comunicare in modo chiaro gli elementi essenziali della realtà; Conoscere ed usare strumenti semplici; Conoscere ed usare tecniche atte a produrre immagini semplici ; Saper progettare immagini in funzione del messaggio; Saper leggere e descrivere immagini semplici. Musica: Discriminare suoni e rumori Riconoscere alcuni sorgenti sonori e saper la voce e qualche strumento musicale. Avvicinare i ragazzi al linguaggio convenzionale del codice musicale attraverso le prime conoscenze della notazione musicale. 70 Scienze motorie e sportive: Partecipare al gioco anche nelle sue fasi organizzative. CLASSE 2^ Italiano: Usare correttamente il lessico di base; Leggere con sufficiente chiarezza e correttezza; Distinguere e comprendere luoghi, tempi e trama di semplici testi; Saper esporre oralmente quanto appreso, usando un lessico comprensibile con sufficiente organicità logica; Produrre testi scritti semplici, brevi, pertinenti e complessivamente corretti. Storia: Conoscere globalmente le linee essenziali di un fatto storico; Cogliere semplici nessi causali; Conoscere globalmente le principali istituzioni che sono alla base dello Stato; Orientarsi nel tempo e conoscere i principali termini del lessico storico. Geografia: Orientarsi nello spazio e sulla carta; Riconoscere gli elementi essenziali di un paesaggio e i principali aspetti geografici dell’Europa; Conoscere i principali simboli cartografici; Cogliere semplici relazioni uomo-ambiente; Conoscere e utilizzare i più semplici termini del linguaggio specifico. Lingue comunitarie: Comprendere e produrre, con l'aiuto dell'insegnante, messaggi semplici e dialoghi presentati. Leggere con pronuncia, ritmo e intonazione accettabile, i dialoghi presentati. Conoscere meccanicamente i tempi verbali presentati, i pronomi personali soggetto, il plurale dei sostantivi. Scienze matematiche, chimiche e fisiche: La frazione e la sua operatività. L’algoritmo di semplici radici quadrate. I rapporti e le proporzioni Le equivalenze di figure piane. Il teorema di Pitagora. Conoscere fatti e fenomeni dell’ambiente circostante. Tecnologia: Osservare ed analizzare la forma degli oggetti, riconoscendo le forme geometriche fondamentali; Stabilire relazioni tra bisogni dell’uomo e prodotti (Bisogno-Bene). Saper rappresentare semplici solidi geometrici con il metodo delle Proiezioni ortogonali; Saper eseguire una prova sperimentale secondo le indicazioni fornite. Conoscere caratteristiche, usi e cicli produttivi di alcuni materiali; Saper descrivere fatti, procedimenti e concetti. Saper comunicare utilizzando termini tecnici corretti; Comprendere il significato del linguaggio dei simboli e saper interpretare i principali tipi di grafici statistici. 71 Arte e immagine: Cogliere e rappresentare gli elementi essenziali della realtà circostante, Conoscere ed usare alcune tecniche espressive con procedure più curate; Produrre di messaggi semplici con avvio di espressione meno stereotipata; Descrivere in maniera approfondita i messaggi visivi. Musica: Riprodurre con l’uso della voce e dello strumento melodie di facile intonazione. Comprendere attraverso la musica un aspetto significativo della civiltà. Attraverso l’ascolto, saper distinguere il timbro strumentale. Scienze motorie e sportive: Controllare il proprio corpo in situazioni di variabilità spazio-temporali. CLASSE 3^ Italiano: Usare un lessico appropriato; Leggere in modo chiaro, cogliendo le informazioni essenziali del testo; Produrre testi orali e scritti semplici, pertinenti e complessivamente corretti; Conoscere le strutture fondamentali dell’analisi logica della proposizione; Conoscere globalmente e organizzare logicamente i contenuti acquisiti. Storia: Conoscere globalmente e saper esporre le linee essenziali di un fatto storico; Cogliere semplici nessi causali; Conoscere le regole essenziali della vita democratica e qualche fondamentale articolo della Costituzione; Usare semplice lessico storico. Geografia: Orientarsi nello spazio e sulla carta; Conoscere i principali aspetti geografici dei più significativi Paesi del mondo; Cogliere semplici relazioni uomo-ambiente; Saper leggere simboli cartografici e carte geografiche generali; Conoscere e utilizzare i termini più semplici del lessico specifico. Lingue comunitarie: Leggere e comprendere in maniera guidata testi vari. Conoscere e usare meccanicamente i tempi verbali, il plurale dei sostantivi, i pronomi personali e gli aggettivi possessivi. Esporre oralmente, in modo accettabile, alcuni argomenti di civiltà trattati. Scienze matematiche, chimiche e fisiche: L’insieme dei numeri relativi. Il calcolo letterale. Semplici equazioni. Lo spazio e la sua geometria. L’area delle superfici e volume di semplici solidi. Conoscere e sapere descrivere semplici fenomeni. Arte e immagine: Approfondire la conoscenza di alcuni codici del linguaggio visivo; 72 Utilizzare la tecnica più congeniale in funzione del messaggio proposto; Sviluppare la capacità di produrre messaggi visivi utilizzando codici, tecniche e regole di base; Saper leggere e descrivere il messaggio trasmesso da immagini visive e audiovisive. Tecnologia: Saper individuare relazioni tra prodotti, uomo e ambiente; Saper analizzare semplici informazioni per definire le problematiche relative allo sviluppo tecnologico, il rispetto dell’ambiente e lo sfruttamento delle risorse. Saper disegnare semplici solidi in assonometria “Cavaliera: Saper calcolare il valore calorico di una dieta. Saper riconoscere le caratteristiche di una alimentazione equilibrata Saper riconoscere termini, definizioni, simboli, convenzioni e linguaggi Saper rappresentare seguendo le norme e le regole del disegno tecnico Saper comunicare utilizzando termini tecnici corretti Musica: Saper ascoltare un brano e riconoscere le caratteristiche. Saper usare la simbologia musicale più semplice. Saper eseguire con la voce e con qualche strumento semplici melodie. Scienze motorie e sportive: Conoscere le varie regole dei giochi praticati e saperle applicare. Nel rispetto di questi obiettivi minimi saranno approntati gli interventi individualizzati riportati per ogni allievo sul registro personale dei docenti, unitamente alla situazione di partenza. Dalle osservazioni sistematiche si desumerà il raggiungimento o meno dei suddetti obiettivi. 73 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO CON VOTO DA “SEI” A “DIECI” DECIMI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Elementi che vengono presi in considerazione per determinare il voto in condotta degli alunni: Condotta (intesa come insieme di azioni attuate nel contesto scolastico, interesse e partecipazione all’attività didattica) Atteggiamento verso gli altri; Rispetto del regolamento d'Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità, in particolare: 1 Ritardi non giustificati nell'entrata a scuola 2 Ritardi nel rispetto dei tempi di consegna dei compiti assegnati 3 Raggiungimento degli obiettivi educativi previsti: autocontrollo, organizzazione personale, autonomia, consapevolezza dei propri doveri VOTO INDICATORI DESCRITTORI CONDOTTA 5 Connotata da frequenti e gravi episodi di scarso rispetto del materiale proprio ed altrui, da superficiale interesse e sporadica partecipazione all’attività didattica. 6 Connotata da diversi episodi di scarso rispetto verso il materiale proprio ed altrui. Mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni Non sempre adeguata al contesto scolastico: compie in più occasioni azioni che richiedono richiami, in seguito ai quali sa modificare il proprio comportamento. Discreto interesse e partecipazione alle lezioni Nel complesso adeguata, ma con occasionali episodi di scarso autocontrollo. Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni. Rispettoso ed educato. Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni. 7 8 9 ATTEGGIAMENTI VERSO GLI ALTRI E LIVELLI D'INTERAZIONE Insofferente ai richiami, tende a non ammettere le proprie responsabilità; cerca ripetutamente occasioni di attrito con compagni ed insegnanti Poco controllato; spesso necessita della mediazione dell'adulto nell'interazione sociale; tende a negare le proprie responsabilità. Tende a distrarsi e a distrarre; non sempre sa controllare le proprie emozioni; sa ammettere le proprie responsabilità Interagisce positivamente (solo con alcuni). Solitamente rispetta le persone ed i materiali altrui. Disponibile, capace di accettazione verso gli altri e collaborativo. 74 RISPETTO DELLE REGOLE Gravi e ripetute note scritte disciplinari da parte dei docenti e del D.S. per reiterate violazioni dello statuto degli studenti e delle studentesse; non responsabile nel rispetto dei doveri scolastici; ripetute dimenticanze di materiale e compiti. Rispetto delle regole solo parziale, con note verbali e scritte da parte dei docenti; poco responsabile nel rispetto dei doveri scolastici, in più occasioni dimentica compiti e materiale scolastico. Ripetuti richiami verbali e/o scritti da parte dei docenti, riferiti ad episodi di scarso autocontrollo o a dimenticanze di compiti e/o materiale scolastico. (Sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche) Richiami verbali in seguito ai quali modifica il proprio comportamento; non sempre puntuali i tempi di consegna ed il compimento dei propri doveri. Assenza di richiami o note; regolare, serio e puntuale nel compiere il proprio dovere. 10 Rispettosa, educata, responsabile e matura. Vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni. Collaborativo e disponibile verso gli altri; ha un ruolo propositivo all'interno della classe Assenza di richiami o note; rispetta scrupolosamente il regolamento scolastico; responsabile e serio nel compiere il proprio dovere e nello svolgimento delle consegne scolastiche Sono considerate valutazioni positive del comportamento i voti dal sei al dieci, e si ricavano analizzando il processo di maturazione civile e culturale dell’alunno, in relazione alle situazioni quotidiane di apprendimento, di competenze personali e di collaborazione alla relazione educativa. Il docente deve lasciare traccia diacronica, nel proprio registro, della valutazione relativa a tale processo di maturazione. La valutazione del comportamento ha valore educativo e orientativo, e pertanto va accompagnata da una parallela e sistematica autovalutazione dell’alunno stesso. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO, CON VOTO INFERIORE A SEI DECIMI. La valutazione del comportamento, con voto “cinque” degli alunni, in sede di scrutinio intermedio o finale, è rimessa alla decisione del Consiglio di classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare e al quale si possa attribuire la responsabilità dei seguenti comportamenti: A) Deve aver commesso - senza aver riparato, ove possibile - reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (per i quali è prevista la sanzione dell’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni fino al termine dell’anno scolastico/l’esclusione dallo scrutinio finale/ la non ammissione all’esame di stato conclusivo del I ciclo); B) Deve aver commesso delle infrazioni disciplinari -senza aver riparato- per le quali è prevista la sospensione dalle lezioni da 1 a 15 giorni, con o senza obbligo di frequenza. Ciò si verifica quando tale sanzione è seguita da altre sanzioni dello stesso tipo, nel contesto della “regolarità della frequenza”, dell’ “impegno nello studio”, del “rispetto degli altri” e “del rispetto delle strutture e delle attrezzature”. 75 GLHI-GLI Gruppo di lavoro e di studio per l’inclusione Il GLHI, gruppo di lavoro dell’Istituto, previsto dal’art. 15, comma 2, della legge n. 104/92, è costituito a cura del Capo d’Istituto, sentiti il Consiglio d’Istituto ed il Collegio dei Docenti. Nella costituzione e nella promozione delle attività del gruppo di studio e di lavoro il capo d’Istituto tiene conto delle particolari esigenze espresse nel territorio e nella scuola, avendo cura di integrare comunque l’attività del predetto Gruppo con quella di analoghe aggregazioni preesistenti nell’ Istituto, al fine di non disperdere in ogni caso le eventuali esperienze efficacemente condotte e consolidate. COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO Il gruppo di lavoro risulta formato da : - Capo d'Istituto,o suo delegato,che lo presiede; - Docente coordinatore-referente per i BES; - Un insegnante curricolare e un insegnante di sostegno per ogni sede; - Un rappresentante del’ ASP/u.o.NPIA; - Un rappresentante del personale ATA; - Un rappresentante dei genitori degli alunni con handicap (o eventualmente delle loro Associazioni) per ogni ordine di scuola (infanzia,primaria, secondaria I grado). - Un rappresentante dei genitori degli alunni con DSA - Nel caso si ritenga opportuno può intervenire un rappresentante dei genitori eletto nel C.I e un Rapresentante del’Ente Locale. Il Gruppo si riunisce almeno due volte l’anno. LE COMPETENZE: L'azione del Gruppo di studio e di lavoro a livello di scuola può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, e consultivo. Competenze di tipo organizzativo: - Gestione delle risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni; utilizzo delle compresenze fra docenti; pianificazione dei rapporti con gli operatori extrascolastici; reperimento di specialisti e consulenze esterne; ecc.) - Definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap; gestione e reperimento delle risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici, biblioteche specializzate e/o centri di documentazione, ecc.) Competenze di tipo progettuale e valutativo: - Formulazione di progetti per la continuità fra ordini di scuola, e con le scuole di provenienza. - Progetti specifici per l'handicap, in relazione alle tipologie, per promuovere e coordinare i progetti e le azioni positive (ad es. la partecipazione ad attività sportive, ricreative e turistiche) mese in atto da ogni unità scolastica per favorire l’integrazione. - Progetti relativi all'organico (ad esempio, per la riduzione delle classi che ospitano alunni disabili). - Progetti per l'aggiornamento del personale, anche in una prospettiva interistituzionale. Competenze di tipo consultivo: - Assunzione di iniziative di collaborazione e tutoring fra docenti (in presenza di specifiche minorazioni). - Confronto interistituzionale nel corso del'anno; - Documentazione e costituzione di banche dati sui rapporti con l’Asp, le famiglie, le scuole e gli Enti locali. Si tratta di una operatività intesa a impegnare preventivamente la disponibilità della scuola,predisponendo in anticipo gli interventi che promuovano l'integrazione, concepita quale fenomeno complesso, richiedente competenze plurime e una cultura condivisa; - Collaborazione per la redazione del P.D.F. - Collaborare per l’elaborazione e la verifica del P.E.I - Facilitare la programmazione e la verifica dei piani educativo riabilitativi individualizzati (la cui stesura resta di competenza di gruppi di lavoro "tecnici" che si costituiscono in riferimento al singolo alunno). 76 GLI,GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE Fermo restando quanto previsto dal’art. 15 comma 2 della L. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti, per il sostegno, AEC, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare al’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità al’interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) e svolge oltre quelle già definite le seguenti funzioni: • rilevazione dei BES presenti nella scuola; • raccolta e documentazione degli interventi didattico educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche del’Amministrazione; • focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sule strategie/metodologie di gestione delle classi; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sula base delle effettive esigenze, ai sensi del’art. c. 605, lettera b, della legge296/206, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dal’art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 12; • elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Se agli incontri del GLI non viene il personale delle ASL, il Dirigente scolastico, può diffidare formalmente il Direttore Generale, quello Sanitario e quello Amministrativo della ASP, facendo riferimento al’Atto di indirizzo D.P.R.24/2/94 e alla Legge 104/92, nonché ala Legge regionale per il Diritto ala Studio. Fare riferimento inoltre al Provvedimento accompagnatorio della Legge finanziaria n° 549/95, art.1, comma 17. Tale norma afferma che la ASL può fare richiesta alla Regione e stipulare un accordo per prestazioni di questo tipo. Se la ASL non presenta domanda per l’autorizzazione o se la Regione non risponde, si può fare denuncia, nei confronti della ASL o del’Assessore regionale alla Sanità, per omissione d’atti di ufficio. La scuola si propone: • un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su un’attenta lettura del proprio grado di inclusività e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti del’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie; • criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto ad una logica meramente quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi socio/sanitari che recuperi l’aspetto pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di sua competenza; • l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale. 77 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio scolastico Regionale MESSINA PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Piano Annuale per l’inclusione elaborato per l’anno scolastico 2014-2015 Istituto Comprensivo Statale di San Filippo del Mela 78 Piano Annuale per l’Inclusività Anno Scolastico 2014/15 A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 C.M. n 8 del 6/3/2013 la nostra Scuola ha elaborato per l’Anno Scolastico 2014/15, il PAI come strumento per progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo. Questo elaborato è il documento programmatico che contiene la rappresentazione dei diversi bisogni e le concrete linee di azione che intendiamo attivare e perseguire per fornire risposte adeguate alle necessità di tutti i nostri alunni. La nozione di inclusione L’idea di inclusione si fonda sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. L’inclusione rappresenta un processo in grado di fornire una cornice dentro cui gli alunni possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità…( T.Booth, M. Ainscow, L’Index per l’inclusione, Erickson, Trento, 2008) . Tuttavia la diversità è una caratteristica essenziale della condizione umana e l’inclusione non vuol dire assicurare un posto in classe ai nostri studenti, perché è la definizione stessa di inclusione che riconosce l’esistenza di un rischio di esclusione che occorre prevenire attivamente anche attraverso la trasformazione del curricolo e delle strategie organizzative della scuola. Deve esserci una strutturazione dell’offerta formativa “ordinariamente individualizzata, quando necessario” e una presa in carico, da parte dell’istituzione scolastica, responsabile degli alunni “bisognosi di una speciale attenzione”.(D. Ianes – A. Canevaro ). Una suola inclusiva è, quindi una scuola che promuove il cambiamento e lo sviluppo. Percorrere le strade dell’inclusione scolastica significa sostanzialmente porre la questione della disabilità nella dimensione sociale del diritto di cittadinanza, infatti, includere vuol dire offrire l’opportunità di essere cittadini a tutti gli effetti. L’inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Il nostro istituto intende promuovere scelte metodologiche che sostengano l’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni: in particolare, si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che, incoraggiando il percorso di apprendimento dei soggetti più deboli, risulti capace di offrire, agli alunni normo-dotati, un contesto, per loro stessi, più efficace. Attraverso la partecipazione al progetto di inclusione, gli alunni tutti sperimentano attivamente e sistematicamente momenti di condivisione, capaci di condurli nel tempo all’acquisizione di un comportamento di apertura e tolleranza indispensabile al vivere civile. IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE Il BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) introdotto prima dall’INVALSI poi dalla Direttiva del 27/12/2012 e dalla CM 8/2013 si configura come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e materiali. 79 L’espressione “impiego calibrato” allude,pertanto, al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno. LA FORMALIZZAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Quando c’è un alunno con B.E.S. nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”); per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità. Analisi del contesto Il nostro Istituto Comprensivo si colloca in una realtà sociale variegata. Da una parte esso accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psicosociale dei figli; dall’altra si trova ad operare con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale. Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto. A seguito degli ultimi Consigli di Classe, emerge una situazione in cui diversi alunni, pur essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico, scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli, atteggiamenti conflittuali. Inoltre, nell’eterogenea realtà scolastica del nostro Istituto, sono presenti tessuti familiari disgregati, alcuni con conseguenti nuclei allargati e poco preparati alla gestione educativa dei propri figli. Molti di questi alunni esprimono un vissuto di sofferenze sul piano psichico e, soprattutto, deprivazioni a livello relazionale e culturale. I BES nel nostro Istituto riguardano, dunque: • alunni con disabilità • alunni con DSA • alunni con deficit del linguaggio • alunni con disturbo oppositivo provocatorio • alunni con disturbo della condotta in adolescenza • alunni con disagio socio-culturale • alunni stranieri con difficoltà linguistiche. La proposta di Piano di Inclusione che vede impegnato l’intero Istituto Comprensivo, attraverso la propria attuazione si propone di assicurare a tutti gli alunni con B.E.S. la piena soddisfazione del diritto all’educazione ed all’istruzione. Già nel corso dell’anno scolastico appena conclusosi, la nostra scuola si è attivata con interventi metodologici e pratiche didattiche mirati a favorire, nel miglior modo possibile, l’inclusione di questi alunni. Naturalmente occorrerà incrementare ulteriormente tali interventi e finalizzarli alle varie situazioni specifiche. Il nostro Istituto si propone, quindi, un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato i suddetti alunni, offrendo loro una reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione per i docenti. 80 CONCLUSIONE Tutti gli alunni riconosciuti come soggetti con B.E.S. avranno diritto, pertanto, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, ad uno specifico: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli sopracitati. Nei predetti piani si espliciteranno gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani sopradetti. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto ad una: • accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; • accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo 2) abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc. Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Scuola Infanzia 1.disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 2 A.Rilevazione dei BES presenti: Scuola Primaria 3 Scuola Media 6 minorati vista minorati udito Psicofisici 2 3 6 DSA 1 13 13 ADHD/DOP* 1 2 0 Socio-economico 1 1 Linguistico-culturale 2 3 2.disturbi evolutivi specifici Borderline cognitivo Altro 3.svantaggio (indicare il disagio prevalente) Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica 81 N° PEI redatti dai GLHO 2 3 4 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 12 9 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 13 11 *ADHD: Disturbo da Deficit di attenzione e iperattività *DOP: Disturbo Oppositivo Provocatorio B.Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC (Assistenza educativa complementare) Assistenti alla comunicazione Sì / No Prevalentemente utilizzate in… Attività e individualizzate di piccolo gruppo Sì Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Sì NO Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo NO Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) No NO Funzioni strumentali / coordinamento Sì Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Sì Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sì Docenti tutor/mentor SI Altro: Altro: C.Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Sì / No Attraverso… Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi prevalente tematica inclusiva 82 a Sì Altro: Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi prevalente tematica inclusiva a Sì Altro: Altri docenti Partecipazione a GLI Sì Rapporti con famiglie Sì Tutoraggio alunni Sì Progetti didattico-educativi prevalente tematica inclusiva a Sì Altro: Assistenza alunni disabili D.Coinvolgimento personale ATA Progetti di inclusione / laboratori integrati Sì Sì Altro: E.Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Sì Coinvolgimento in progetti di inclusione Sì Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Sì Altro: F.Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Sì Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Sì Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Sì Sì SI Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Rapporti con CTS / CTI No Altro: 83 G.Rapporti con privato sociale e volontariato Progetti territoriali integrati Sì Progetti integrati a livello di singola scuola Sì Progetti a livello di reti di scuole Si Strategie e metodologie didattiche / gestione della classe H.Formazione docenti educativo- Sì Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Sì Didattica interculturale / italiano L2 No Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Sì Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Sì Altro: Analisi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti X X Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative X X X Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi X Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione X Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo X Altro: 84 Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) A livello territoriale · Rinforzare rete tra le istituzioni territoriali · Creare una rete CTS · Rinforzare rete tra istituzioni scolastiche. A livello della scuola · Nomina di un “referente BES” scelto dal c.d. · Programmazione del GLI: in coda ai c.d.c · Programmazione dei GLHO, tre incontri: inizio anno, fine 1° quadrimestre, fine anno. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Da definire durante l’anno - Condivisione delle buone pratiche (secondo le direttive ministeriali) nel percorso di autoformazione: - Formazione nella strategia razionale-emotiva a supporto degli studenti con difficoltà di apprendimento e nella gestione dei conflitti Adozione di strategie di valutazione coerenti con azioni inclusive · approfondimento degli strumenti valutativi dei livelli di apprendimento per alunni con disabilità cognitiva (come suggerito da C.M. Ministeriale n° 8 2013) · Utilizzazione PEI e PDP: la valutazione sarà adeguata al percorso personale Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola · Conferma del modello attuale di organizzazione con mantenimento dell'orario funzionale (indicato nei singoli P.E.I.) · aumentare flessibilità e trasversalità nell'organizzazione del sostegno all'interno della classe · aumentare flessibilità e trasversalità nell’organizzazione del sostegno all’interno dell’Istituto. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti · Coinvolgimento dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola · Coinvolgimento del Servizio Educativo Territoriale sugli obiettivi condivisi dei progetti formativi ed educativi · Coinvolgimento servizi sociali · Coinvolgimento di psicologi e di assistenti specialistici Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative • Dialogo tra scuola e famiglie per la comprensione dei disagi dei ragazzi: incontri periodici (uno ogni quadrimestre) per monitorare il percorso educativo • organizzazione di giornate informative (BES) 85 Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Potrà essere necessario attuare dei percorsi di facilitazione dell’apprendimento linguistico e “disciplinare”, sulla base delle risorse disponibili: ore a disposizione/sportello/altro… risorse professionali esterne messe a disposizione dagli Enti Locali risorse professionali volontarie messe a disposizione dal territorio risorse economiche dell’Istituto · Riorganizzazione del GLI: · Articolazione di gruppi di lavoro di formazione, approfondimento e progettazione su specifici focus o di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; · Laboratorio teatrale – Laboratorio musicale Valorizzazione delle risorse esistenti • Piattaforma informatica per la raccolta dei materiali didattici facilitati per le varie discipline. • Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi • Utilizzo di tecnologie per i bes Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione • Finanziamenti regionali • elaborazione progetti per richiesta finanziamenti e fondi • Operatori per l’assistenza specialistica Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Promuovere la continuità attraverso incontri periodici tra i docenti dei diversi ordini di Scuola. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione in data 24-03-2014 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 24-03-2014 Allegati 1. PDP - BES 2. PDP DSA 3. PDP doc. 4. Rilevazioni BES 5. Scheda osservazione dei Bisogni Educativi Speciali. 86 VALUTAZIONE DI SISTEMA E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO IL RAPPORTO CON LE NUMEROSE ATTIVITÀ PROMOSSE DALL’ISTITUTO NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE (I.N.VAL.S.I.) Il nuovo quadro normativo impone obbligatoriamente alle istituzioni scolastiche del primo ciclo d’istruzione di partecipare attivamente alle rilevazioni promosse dall’I.N.Val.S.I. Le discipline oggetto d’indagine sono italiano e matematica con riferimento alle classi 2^ e 5^ della Primaria e alle classi 1^ e 3^ (Esame di Stato) della Secondaria di I grado. L’AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO E LE SUE FORME DI REALIZZAZIONE L’Istituto, ogni anno, a conclusione delle attività, sottopone a valutazione il servizio offerto mediante un questionario rivolto alle famiglie degli alunni, da compilarsi in forma anonima. Il questionario viene consegnato agli alunni negli ultimi giorni di scuola e successivamente raccolto. In seguito vengono eseguite una tabulazione suddivisa per plessi ed una comprendente l’intero Istituto. Gli esiti vengono raccolti dalla Commissione coordinata dalla F.S. Area 1 e presentati durante il Collegio dei docenti di fine giugno. Al fine di migliorare la qualità dell’Offerta Formativa si attiva, inoltre, una forma di autoanalisi riferita al livello di apprendimento degli allievi. Vengono prese le classi 2^ e 5^ per la scuola Primaria, in conformità con la rilevazione INVALSI, e tutte quelle della Scuola Secondaria di I Grado. Le valutazioni in Italiano, in Matematica e nel comportamento, messe a confronto con quelle dell’anno scolastico precedente, mostreranno eventuali punti di forza e/o di debolezza nel processo di insegnamento-apprendimento. A conclusione dell’anno scolastico, viene infine attivato un sistema di autovalutazione interna attraverso la compilazione, da parte di ogni singolo plesso, delle seguenti schede: • Scheda riepilogativa dei progetti con relativo giudizio, colloqui con genitori, eventuali presenze di tirocinanti, ecc. • • Scheda funzionamento organi collegiali. Scheda degli aspetti considerati critici. 87 PROGETTI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI a.s. 2014/2015 I progetti educativo-formativi elaborati dalla scuola si prefiggono l’obiettivo di innalzare il livello di preparazione culturale degli alunni e la loro capacità di affrontare i problemi reali e le sfide della società contemporanea. Le vigenti indicazioni nazionali e internazionali sull’istruzione e sull’educazione, dalle raccomandazioni di Lisbona e dal Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS 2005-2014), chiedono una pedagogia della scoperta e del fare scuola sul territorio, e di privilegiare lo studio specifico del territorio di appartenenza, per sensibilizzare giovani e adulti verso la necessità di un futuro più rispettoso del prossimo, dell’ambiente e delle risorse del pianeta Terra e per contribuire a diffondere le buone pratiche di cittadinanza “responsabile”. Seguendo il dettato normativo, pertanto, l’Istituto Comprensivo di San Filippo del Mela ( in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale,valutate le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, le professionalità, le risorse materiali e strumentali interne, nonché gli Indirizzi generali forniti dal Consiglio d’Istituto) mira a sviluppare una progettualità finalizzata a: • consentire agli alunni di sviluppare e potenziare le proprie capacità mediante tutti gli opportuni strumenti didattici ed organizzativi. • incoraggiare e privilegiare l’attività di ricerca didattico-pedagogica dei docenti, in quanto, per migliorare il livello di preparazione degli alunni, è necessario promuovere l’innalzamento della qualità della didattica, ovvero il miglioramento continuo della qualità dell’insegnamento; • promuovere l’attività di ricerca con l’utilizzo della didattica ludica e della didattica laboratoriale quale “Think tank” (spazio di sviluppo di idee in cui gli alunni siano coprotagonisti) legata alle esigenze del territorio di appartenenza, al fine di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze di cittadinanza attiva, democratica, responsabile e solidale; • promuovere la valorizzazione di ogni alunno e delle sue capacità mediante un’organizzazione finalizzata al potenziamento delle stesse ed alla rimozione/attenuazione di eventuali ostacoli che ne impediscono lo sviluppo, per offrire uguaglianza/equivalenza delle opportunità educative. Un punto di forza dell’offerta formativa della scuola è costituito dalla ricerca continua di metodi educativi basati sulla ricerca-azione, sull’approccio metacognitivo e sulla prevenzione e recupero del disagio infantilegiovanile, della marginalità sociale, della dispersione formativa e della dispersione scolastica. • favorire la collaborazione tra alunni, famiglie, enti e associazioni presenti nel territorio, per incentivare la definizione di un reale “curriculum locale” e per contribuire alla costruzione di un “sistema formativo integrato”, fondato sui valori del rispetto, della promozione, dello sviluppo e dell’integrazione delle identità culturali, della tolleranza, della solidarietà, della cooperazione e della corresponsabilità educativa ( “è leggero il compito quando molti si dividono la fatica” Omero). Nessun progetto o attività proposta agli allievi è “occasionale”, ma costituisce l’ampliamento e l’approfondimento di argomenti già trattati in tutti gli ambiti disciplinari e previsti dalla progettazione curriculare annuale di ciascuna classe. 88 IN PARTICOLARE LA PROGETTUALITA’ MIRERA’ A favorire il senso di appartenenza degli alunni alla comunità cittadina migliorare la comprensione e l’apprezzamento dei beni artistici, culturali e ambientali rendere visibili all’esterno i risultati delle ricerche sul territorio preparare futuri cittadini in grado di capire l’importanza del patrimonio artistico e ambientale preparare futuri cittadini disponibili ad ogni iniziativa che si ponga nell’ottica di una migliore fruizione, conservazione e tutela del patrimonio territoriale. SINTESI dei progetti d’Istituto e di Plesso attivati per l’anno scolastico 2014/15: tematica di fondo da focalizzare,soprattutto per le tipologie evidenziate, è Macroarea Progetti d’Istituto P 01 P 02 P 03 P 04 P05 P06 Prevenzione e Recupero insuccesso scolastico ( con particolare attenzione allo strumento del tutoring individuale); progetti DI.SCO. e Aree a rischio art.9 CCNL; potenziamento disciplinare e preparazione alle Prove Invalsi SNV. Promozione della cittadinanza attiva, democratica, responsabile e solidale ( ed. affettiva; ed. alla lettura; ed. alla memoria e alla solidarietà; ed. alla legalità; ed. alla convivenza civile ; ed. stradale ; ed. all’ambiente e al territorio; ed. alla salute, al benessere e alla sicurezza; ed. musicale …) con manifestazione finale (recital, mostre, gare, proiezioni etc) Continuità ed orientamento Percorsi alternativi per disabili – Piano di supporto alunni H e con DSA/BES Sport per tutti (“Gioco Sport”, Sport a Scuola, potenziamento, alfabetizzazione motoria di base con esperti CONI, giochi della gioventù, minivolley… Turisti per crescere 89 P01 Prevenzione e Recupero insuccesso scolastico (con particolare attenzione allo strumento del tutoring individuale - DSA e BES); alfabetizzazione differenziata degli alunni stranieri; progetti DI.SCO. e Aree a rischio art.9 CCNL; potenziamento disciplinare e preparazione alle Prove Invalsi SNV. Nel suo complesso il progetto di prevenzione e recupero dell’insuccesso scolastico e della dispersione scolastica comprende due percorsi formativi a carattere orientativo: percorsi di recupero disciplinare e percorsi di sviluppo delle life skills. Finalità: • • • • • Garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo, favorendo lo star bene a scuola per prevenire il disagio e la dispersione formativa e scolastica. Migliorare l’autonomia dell’alunno nello studio delle varie discipline e nelle attività ludicoricreative (autonomia sociale). Promuovere lo sviluppo degli apprendimenti attraverso esercizi mirati al recupero delle abilità di base in italiano, matematica, lingue straniere, realizzando un percorso didattico individualizzato che, tenendo conto delle risorse cognitive di ciascuno, permetta a tutti gli alunni il raggiungimento delle competenze essenziali. Fare emergere e stimolare la creatività e le potenzialità individuali mediante l’utilizzo di diversi materiali e tecniche espressive; offrire a tutti gli alunni momenti che favoriscano la comunicazione, i processi di relazione, l’interdisciplinarità e non ultimo la formazione integrale della personalità, anche attraverso i linguaggi non verbali. Favorire il miglioramento della qualità dello stile di vita degli alunni, attraverso il recupero delle loro life skills (competenze per il saper essere nella vita privata e sociale). 90 P02 Promozione della cittadinanza attiva, democratica, responsabile e solidale ( Ed. affettiva; ed. alla lettura; ed. alla memoria e alla solidarietà; ed. alla legalità; ed. alla convivenza civile; ed. stradale; ed. all’ambiente e al territori, ed. alla salute, al benessere e alla sicurezza, ed. musicale…) con manifestazione finale (recital, mostre, gare, proiezioni etc.) Finalità: nel suo complesso questo progetto prevede la possibilità di elaborare documentazioni e prodotti (raccolta e archiviazione su supporto informatico, cd,dvd…, dei materiali realizzati nel corso dell’attività didattica svolta, in versione cartacea, dattiloscritta o grafico-pittorica… ) in relazione alla valorizzazione del territorio e dell’identità culturale, e non solo, e l’organizzazione di manifestazioni finali (recital, mostre, gare, proiezioni ecc.) per condividere con l’intera comunità i risultati delle attività progettate. P03 Continuità ed orientamento Finalità : • Promuovere e favorire la collaborazione fra docenti sul piano dei saperi e delle competenze in entrata e in uscita nei vari ordini di Scuola. • Arricchire lo scambio di informazioni pedagogico-didattiche fra docenti di ordini diversi. • Valorizzare le competenze acquisite dagli alunni come risposta educativa all’esigenza di superare e prevenire le difficoltà che gli alunni possono incontrare nel passaggio tra i diversi ordini di scuola. • Garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo, favorendo lo star bene a scuola per prevenire il disagio e la dispersione formativa e scolastica. • Potenziare la voglia di “Crescere”, di “Cambiare”, di diventare sempre più “Autonomo”. • Favorire l’apertura di un dialogo costruttivo, attraverso la realizzazione di momenti di riflessione e di confronto. • Considerare un percorso formativo coerente che rispetti le competenze già acquisite dagli alunni e li prepari alle future conoscenze. • Riconoscere la specificità dell’azione educativa di ciascun ordine di scuola nella dinamica delle diversità dei ruoli e delle funzioni. • Definire gli aspetti educativi e formativi su cui convergere. 91 P04 Percorsi alternativi per disabili – Piano di supporto alunni H e con DSA/BES Finalità: • Far interagire i disabili dell’Istituto con i compagni con il duplice scopo di fornire un modello orientativo agli alunni in difficoltà (Modelling-Shaping) e di potenziare le abilità di base di tutti gli alunni, attraverso la realizzazione delle seguenti esperienze operative: esplorazione e “ lettura del territorio”; esperienze operative e manuali; esperienze di animazione e drammatizzazione. • Attivare contatti diretti con le famiglie degli alunni con disabilità certificate, con gli insegnanti degli anni scolastici precedenti, con i servizi socio-sanitari, con gli operatori socio-assistenziali delle amministrazioni comunali al fine di favorire l’inserimento dell’alunno in entrata nella nuova struttura scolastica. Per gli alunni in uscita sono previsti contatti e incontri con l’istituto superiore di ingresso. P05 Sport per tutti Finalità: • Rispondere ai bisogni formativi di educazione fisica e sportiva, suscitando e consolidando nei ragazzi la tendenza alla pratica sportiva, considerata come fattore di formazione umana e crescita sociale e civile. • Abituare gli alunni al rispetto delle regole e al sano confronto. Si farà uso sistematico della progressione didattica dal facile al complesso, puntando maggiormente sul metodo globale. 92 P06 “Turisti per Crescere” Le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività curriculari e consentono la conoscenza del territorio e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale italiano. Finalità del progetto: Coinvolgere attivamente gli alunni in itinerari nel corso dei quali vengono approfonditi temi specifici di storia, arte, scienza, paesaggio e natura suggeriti dai luoghi e in linea con i programmi scolastici. (Vedi Piano delle uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione) Oltre alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione, nei diversi consigli di classe sono state programmate uscite didattiche in orario curriculare per far conoscere il proprio territorio (a piedi o utilizzando lo scuolabus comunale, come da prospetto allegato) e vengono preventivate uscite per permettere agli alunni di partecipare ad eventi ed iniziative che si presentano nel corso dell’anno (concorsi, eventi sportivi, manifestazioni, mostre, seminari…), in linea con quanto definito nel POF d’istituto. 93
© Copyright 2024 Paperzz