vita nostra vita nostra - Parrocchia di Bedizzole

v ita n ostra
Periodico Dicembre
2014 - Gennaio 2015
Giornale Parrocchiale
della comunità
S. Stefano - Bedizzole
Buon Natale
e Felice 2015
orario S. Messe
FESTIVI
in Parrocchia:
Messa festiva della Vigilia Sabato ore 18,30
DOMENICA ore 8 - 10 - 11,15
ore 18,15 Vespro e S. Messa
nelle contrade:
ore 7,30 Suore Canossiane
ore 8,30 Frazioni
ore 9,00 Casa di Riposo
ore 9,30 Pontenove
ore 16,30 Santuario di Masciaga
sommario
La Parola del Parroco
3
FERIALI
in Parrocchia:
ore 8.30 - 18 Rosario e S. Messa
nelle contrade:
ore 7,00 Suore Canossiane
ore 9,00 Santuario di Masciaga
ore16,00 Casa di Riposo
Vita della
Parrocchia
Vita
della Comunità
CONFESSIONI Prima e dopo ogni celebrazione
Sabato ore 17 - 19
Le celebrazioni dei Battesimi sono fissate solo
la prima domenica di ogni mese.
catechesi per adulti
Ogni Martedi ore 8.30:
S. Messa e riflessione in parrocchia
Ogni Domenica ore 18:
Vespro - Breve catechesi - S. Messa
Dove và la famiglia a Bedizzole?
8
Scuola Maddalena di Canossa
Calendario incontri Battesimi
9
Nuovo servizio alla Materna A. Volpi
Corso Fidanzati
9
Scuola Materna Sacra Famiglia
20 - 21
10 - 11
Bedizzole territorio presidiato ...
22
Il Matrimonio una vocazione
23
Un ricordo della nostra Rita
23
COSP a Bedizzole
24
Casa di Soggiorno per Anziani
programma di Natale
24
SPORT a Bedizzole
25
Associazione Terza Età
26
Locanda Tre Corone rinnovata
26
Ministri straordinari Eucarestia
Ogni Lunedi 20.30: Lectio Divina in oratorio
IN AVVENTO E QUARESIMA:
Centri di Ascolto nelle Contrade
Incontro per genitori dei bambini I.C.R.F.
Vita della
Chiesa
indirizzi utili
PARROCCHIA Don Franco Dagani
030 674112 - cell. 339 6924826
ORATORIO Don Vincenzo Arici
030 674842 - cell. 328 2866104
SANTUARIO di MASCIAGA Don Battista Poli
030 6870706 - cell. 320 1139663
ISTITUTO MISSIONARI DELLA CONSOLATA
030674041
ISTITUTO SUORE CANOSSIANE
030 674000
COMUNITÀ BACHITA INFERMERIA
030 6871419
SCUOLA DELL’ INFANZIA S. FAMIGLIA
030 674025
SCUOLA STATALE
030 674568
SCUOLA DELL’ INFANZIA A. VOLPI
030 674375
PARROCCHIA S. VITO
030 674524
CASA DI SOGGIORNO PER ANZIANI
030 674213
PALAZZO MUNICIPALE
030 6872711
CARABINIERI
030 674222
POLIZIA LOCALE
030 6872925
conosci e segui la Vita
della tua Parrocchia
Natale è ...
4
Auguri scomodi
4
Auguri dai Missionari
della Consolata
5
Biblia Pauperum
6-7
Anno della Vita Consacrata
7
Nel bidone buttiamo cibo...
12
Vita
dell’Oratorio
Radio: 94,00 Mhz collegata con E.C.Z.
Sito: www.parrocchiadibedizzole.it
e-mail: [email protected]
redazione
Editore e Redattore: Don Franco Dagani
Direttore Responsabile: Don Adriano Bianchi
In redazione: Don Franco Dagani
Don Battista Poli - Don Vincenzo Arici
Raffaella Berardi - Giovanni De Marco
Carlo Bresciani - Vittorio Boniotti
Realizzazione:TIPOLITOGRAFIA BERARDI Bedizzole
Costo E 3,00 a copia.
In copertina: GIOTTO - Natività, 1303-1305,
Cappella degli Scrovegni - Padova
Cammino Adolescenti
13
Cammino Giovani
13
Accendiamo un fuoco sulla Terra 14 - 15
L’Oratorio del Futuro
15
Radio ECZ Bedizzole
16
Lettera del Vescovo ai giovani
17
18 - 19
19
Vieni ti racconto...La grande guerra” 27
Calendario iniziative Parrocchiali
28 - 29
Viaggio in Armenia
29
Grazie per la Generosità
30
Anagrafe Parrocchiale
30
La Parola del Parroco
Grotta della Natività
Natale
in
tempo
di Crisi
Carissimi,
Sicuramente l’attuale crisi economica può aiutarci a recuperare
il vero significato del Natale e a
viverlo nella sua vera dimensione
che è quella religiosa. Ultimamente
non ne potevamo più di Natali ridotti
solo a banchetti e cenoni, a regali,
a panettoni, a vacanze invernali
a mercatini, a luminarie, ad alberi
di Natale. Per molti il Natale era
solo un grande affare economico,
un’occasione per fare guadagni,
un appuntamento per rilanciare
l’economia, un’abbuffata…
La crisi ha ridimensionato un po’
tutto: è giusta la festa, servono
le luminarie, è bello ritrovarsi in
famiglia, il banchetto ha un suo
significato … ma occorre equilibrio,
non bisogna esagerare, dobbiamo
tornare all’essenziale e l’essenziale
è metterci davanti ad un bambino
deposto in una mangiatoia, Natale
è credere che quel bambino è
il Figlio di Dio che ha accettato
di vestire i panni dell’uomo. Ogni
Natale ci mette davanti a Dio
che ha voluto entrare nella storia
degli uomini, ha voluto provare la
povertà e i limiti dell’uomo, le sue
debolezze, le sue contraddizioni,
le sue paure, le sue aspirazioni.
L’unica cosa che il figlio di Dio non
ha provato è stata l’esperienza
del peccato, del male. Il Natale
ci mette davanti ad un Dio che
ha tracciato la strada all’uomo;
l’uomo la deve solo seguire per
uscire da tutte le sue contraddizioni
e superare la difficoltà nelle quali si
trova. La speranza, il futuro, la via
d’uscita per l’uomo è il Bambino
di Betlemme: ecco perchè Natale
rimane punto di riferimento dell’umanità.
A Betlemme l’uomo e Dio si sono
incontrati di nuovo, hanno fatto
pace e hanno tracciato una nuova
strada per l’umanità. A Betlemme si
è ricominciato a parlare di pace,
a recuperare quei valori che sono
essenziali all’uomo, senza i quali
la vita è molto povera e priva di
significato.
A Betlemme Dio e l’uomo hanno
ricominciato a guardarsi in faccia,
a parlarsi e a porre le basi di un
cammino nuovo.
La crisi deve farci vivere il Natale
per quello che è, libero da
condizionamenti, da fronzoli, da
consumismo, da mercato, da
tutto quello che lo ha dissacrato,
snaturato.
Il Natale che auguro alla mia
comunità
è
quello
religioso,
familiare, semplice, autentico, essenziale.
Auguro un Natale che lasci il
segno, che ci faccia capire che se
scartiamo Dio non abbiamo futuro,
si spegne la speranza, viene meno
la luce, andiamo in fallimento a tutti
i livelli.
Buon Natale, la presenza del
bambino di Betlemme ci aiuti a
risollevarci, a guardare avanti a
tenerci sù.
Con Dio, nessuna crisi può buttarci giù.
Don Franco
Perugino - Natività
v ita n ostra 3
Vita della Chiesa
Auguri scomodi ...
di mons. Tonino Bello
Natale è ...
La salvezza che Dio ci offre è
opera della sua misericordia.
Non esiste azione umana, per
buona che possa essere, che
ci faccia meritare un dono così
grande. Dio, per pura grazia, ci
attrae per unirci a Sé.[79] Egli
invia il suo Spirito nei nostri cuori
per farci suoi figli, per trasformarci e per renderci capaci di
rispondere con la nostra vita
al suo amore. La Chiesa è
inviata da Gesù Cristo come
sacramento
della
salvezza
offerta da Dio. Essa, mediante
la sua azione evangelizzatrice,
collabora come strumento
della grazia divina che opera
incessantemente al di là di
ogni possibile supervisione. Lo
esprimeva bene Benedetto
XVI aprendo le riflessioni del
Sinodo: « È importante sempre
sapere che la prima parola,
l’iniziativa vera, l’attività vera
viene da Dio e solo inserendoci
in questa iniziativa divina, solo
implorando questa iniziativa
divina, possiamo anche noi
divenire – con Lui e in Lui –
evangelizzatori ».
Il principio del primato della
grazia dev’essere un faro che
illumina costantemente le nostre
riflessioni sull’evangelizzazione.
Evangelii Gaudium n.112
4 v ita n ostra
Carissimi, non obbedirei al mio
dovere di vescovo se vi dicessi
“Buon Natale” senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire. Non
sopporto infatti l’idea di dover
rivolgere auguri innocui, formali,
imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l’ipotesi che
qualcuno li respinga al mittente
come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei
cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la
nausea di una vita egoista, assurda,
senza spinte verticali e vi conceda
di inventarvi una vita carica di
donazione, di preghiera, di silenzio,
di coraggio. Il Bambino che dorme
sulla paglia vi tolga il sonno e faccia
sentire il guanciale del vostro letto
duro come un macigno, finché
non avrete dato ospitalità a uno
sfrattato, a un marocchino, a un
povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia
sentire dei vermi ogni volta che la
vostra carriera diventa idolo della
vostra vita, il sorpasso, il progetto dei
vostri giorni, la schiena del prossimo,
strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco
degli animali la culla dove
deporre con tenerezza il frutto
del suo grembo, vi costringa con
i suoi occhi feriti a sospendere
lo struggimento di tutte le nenie
natalizie, finchè la vostra coscienza
ipocrita accetterà che il bidone
della spazzatura, l’inceneritore di
una clinica diventino tomba senza
croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell’affronto di mille
porte chiuse è il simbolo di tutte le
delusioni paterne, disturbi le sbornie
dei vostri cenoni, rimproveri i tepori
delle vostre tombolate, provochi
corti circuiti allo spreco delle vostre
luminarie, fino a quando non vi
lascerete mettere in crisi dalla
sofferenza di tanti genitori che
versano lacrime segrete per i loro
figli senza fortuna, senza salute,
senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace
portino ancora guerra alla vostra
sonnolenta tranquillità incapace
di vedere che poco più lontano
di una spanna, con l’aggravante
del vostro complice silenzio, si
consumano ingiustizie, si sfratta
la gente, si fabbricano armi, si
militarizza la terra degli umili, si
condannano popoli allo sterminio
della fame.
I Poveri che accorrono alla
grotta, mentre i potenti tramano
nell’oscurità e la città dorme
nell’indifferenza, vi facciano capire
che, se anche voi volete vedere
“una gran luce” dovete partire
dagli ultimi.
Che le elemosine di chi gioca sulla
pelle della gente sono tranquillanti
inutili.
Che le pellicce comprate
con le tredicesime di stipendi
multipli fanno bella figura, ma non
scaldano. Che i ritardi dell’edilizia
popolare sono atti di sacrilegio,
se provocati da speculazioni
corporative.
I pastori che vegliano nella notte,
“facendo la guardia al gregge”, e
scrutano l’aurora, vi diano il senso
della storia, l’ebbrezza delle attese,
il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo
di vivere poveri che è poi l’unico
modo per morire ricchi.
Buon Natale! Sul nostro vecchio
mondo che muore, nasca la
speranza.
Vita della Parrocchia
MISSIONARI DELLA CONSOLATA
Auguri
dai PADRI DELLA CONSOLATA
La Chiesa di Brescia ha vissuto
recentemente un’evento di grazia
e di gioia nella Beatificazione di
Papa Paolo VI lo scorso 19 Ottobre
2014.
Nel prossimo anno, un’altra figlia
della Chiesa di Brescia sarà
beatificata SUOR IRENE STEFANI,
missionaria della Consolata di Anfo
sul lago d’Idro (Anfo 1891-Nyeri
1930). Il rito della Beatificazione
sara’ celebrato a Nyeri (Kenya) il 23
Maggio 2015 e sarà la prima volta
che si farà una beatificazione in
quel paese. E’ bello pensare che
tra i primi missionari che hanno
portato la fede cattolica in Kenya
ci sia stata questa giovane suora
bresciana che gli Africani del
Kenya chiamavano nella lingua
kikuyu “Nyaatha” cioè “Madre
misericordiosa” e che ora viene
proclamata Beata davanti a tutta
la Chiesa.
Dopo la sua Beatificazione in
Kenya, ci saranno delle celebrazioni
nella Diocesi di Brescia delle quali
sarete informati. La rivista “Andare
alle Genti” delle Missionarie della
Consolata e la nostra rivista “Missioni
Consolata” hanno dedicato il
calendario 2015 a Suor Irene, così
che potremo essere ispirati dal suo
esempio di santità durante tutto il
2015.
A tutti auguriamo Buon Natale
e Felice Anno Nuovo con queste
parole di Suor Irene: “Signore, se
avessi mille vite, le spenderei
tutte per te” e ancora: “Quando
si ama veramente non si prova
fatica e tutto diventa possibile”.
Padri Pino Galeone, Mario
Barbero, Giuseppe Garniga, Carlo
Laguzzi, Mario Teodori.
SUOR IRENE:
IL MIRACOLO
DELL’ACQUA
Il 12 Giugno 2014 Papa Francesco
ha promulgato il Decreto per la
Beatificazione di Suor Irene Stefani,
dopo che era stato riconosciuto
un miracolo attribuito al suo
intervento.
Si tratta della moltiplicazione
dell’acqua del fonte battesinale
della chiesa parrocchiale di
Nipepe, nella Diocesi di Lichinga in
Mozambico.
Ecco cosa avvenne. All’alba del 10
gennaio 1989, durante la Messa, si
udirono spari con i quali iniziava
la Guerra civile, e la popolazione,
raccolta in chiesa rimase sotto
assedio. Oltre alle persone già
presenti, ai catechisti e agli
animatori della diocesi con le loro
famiglie, là radunati per un corso
di formazione, altre persone si
rifugiarono nella chiesa per salvarsi
e vi rimasero come sequestrate per
più di tre giorni: in tutto erano circa
300 persone. Un ruolo importante
lo ebbe P. Giuseppe Frizzi, IMC che
visse con trepidazione e fede tutta
la vicenda con la preoccupazione
che fosse messa a repentaglio la
vita dei presenti. Conoscendo la
fama di santità di SUOR IRENE, Padre
Frizzi invitò tutti a ricorrere alla sua
intercessione.
La
pregarono senza
sosta durante tutta
la prigionia. Tutti
ebbero salva la
vita.
Gennaio è il mese più caldo, e
durante la permanenza nella chiesa
di Nipepe, le persone non ebbero
altro modo per
abbeverarsi, rinfrescarsi e a volte
anche lavarsi - soprattutto i
bambini - se non ricorrendo
all’acqua del piccolo fonte
battesimale che non venne mai
meno. “Sembrava un albero che
produceva dell’acqua” disse uno
dei testimoni durante l’inchiesta
diocesana a Lichinga. La sera
del primo giorno di assedio
nacque anche una bambina,
che fu chiamata Irene, e i genitori
testimoniarono che fu lavata con
l’acqua del fonte battesimale.
La documentazione di questo
miracolo fu raccolta attraverso
un processo ecclesiastico avviato
nella diocesi di Lichinga che
interrogò numerosi testimoni di
quell’evento. Al termine di tutto l’iter
processuale presso il Dicastero
vaticano delle Cause dei Santi
ritenne che non vi è nessuna
spiegazione naturale e plausibile
a questo fenomeno, tanto più che
non ci fu razionamento nell’uso
dell’acqua, anzi ci fu dispersion
di acqua che cadde ovunque
sul pavmento attorno al fonte. Si
ritenne quindi che fosse avvenuto
qualcosa di straordinario o soprannaturale.
v ita n ostra 5
Vita della Chiesa
BIBLIA PAUPERUM
catechesi con l’arte
Un antico proverbio vorrebbe farci
credere che “passato lo giorno,
gabbato lo santo”…e così, nei lettori
del giornale parrocchiale, era forse
inconsciamente nata la convinzione
che, tramontato l’Anno della Fede,
anche i ripetuti crimini perpetrati
dallo scrivente contro l’alfabeto
potessero considerarsi un caso
chiuso. Qualora vi foste avventurati
fin qui nella lettura, vi sarete
accorti che non è così. Essendo
la nostra chiesa ancora ricca di
opere da indagare e in attesa di
riunire il materiale necessario per
una nuova “rubrica”, mi accingo,
di buon grado, a sparare le ultime
cartucce…con la speranza di
colpire nel segno!
L’IMMACOLATA
E proprio di “segno” si tratta
l’opera che vogliamo prendere in
considerazione all’inizio di questo
nuovo anno liturgico.
“Nel cielo apparve poi un segno
grandioso: una donna vestita di sole,
con la luna sotto i suoi piedi e sul
suo capo una corona di dodici stelle”.
Il testo è tratto dal capitolo 12 del
libro dell’Apocalisse; l’opera è
quella che campeggia sul primo
altare di destra per chi entra dal
6 v ita n ostra
di DonArVi
portone centrale: l’Immacolata.
La tela realizzata dal valente
artista veronese Antonio Balestra
(1666-1740) giunge a Bedizzole nel
1734, e prende posto nella nuova
grandiosa chiesa che, proprio in
quell’anno, era stata completata
con la volta.
La confraternita della Concezione
aveva commissionato la pala
lasciando ovvia libertà al pittore
di esprimere la propria abilità;
tuttavia non avrebbe certamente
tollerato un lavoro mediocre,
o per lo meno, non in grado di
esprimere con immediatezza la
verità cristiana in questione. Il
risultato fu invece soddisfacente e
la bellezza di quest’opera è capace
ancora di catturare lo sguardo
di chi, con devozione, vi alza gli
occhi.
Il Balestra ha lavorato con serenità,
sapendo di non poter sbagliare;
il soggetto è infatti definito con
abbondanza di particolari dalla
Scrittura: la figura di Maria,
avvolta dalla luce (“vestita di sole”)
giganteggia all’interno della tela.
Il suo capo è circondato dalle 12
stelle, simbolo delle dodici tribù
del popolo d’Israele, dei dodici
apostoli dell’Agnello e delle dodici
porte della nuova Gerusalemme
(Ap 21,12-14). I suoi piedi poggiano
su nubi caliginose che rendono
ancor più brillante l’argentea falce
della luna. Significativo e di grande
impatto si rivela il contrasto tra le
due estremità della composizione:
la parte superiore, abitata dalla
delicatissima
colomba
dello
Spirito Santo, si ritrova inondata
di luce; luminosità che man mano
si spegne fino ad arrivare al
tenebroso registro inferiore ove
si attorciglia minaccioso il drago
descritto nell’Apocalisse che è lo
stesso serpente antico della Genesi
il quale, stringendo tra le fauci una
mela (il frutto dell’albero della
conoscenza del bene e del male),
insidia i piedi della donna. Troviamo
il fondamento di tutto ciò nel testo
della Genesi: “Allora il Signore Dio
disse al serpente: io porrò inimicizia
tra te e la donna, fra la tua stirpe e la
sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno” (Gen
3,15). È la drammatica conclusione
del racconto della caduta, cioè del
peccato originale quando “l’uomo,
tentato dal diavolo, ha lasciato
spegnere nel suo cuore la fiducia nei
confronti del suo Creatore e, abusando
della propria libertà, ha disobbedito
al comandamento di Dio” (CCC
397). Da allora tutti gli uomini e le
donne sono coinvolti dal peccato di
Adamo. Tutti…tranne una; infatti
“la beatissima Vergine Maria nel
primo istante della sua concezione, per
una grazia ed un privilegio singolare
Vita della Chiesa
di Dio onnipotente, in previsione
dei meriti di Gesù Cristo, è stata
preservata intatta da ogni macchia di
peccato originale”. Con queste parole
il papa Pio IX, l’8 dicembre 1854,
dichiarava solennemente il dogma
del concepimento immacolato di
Maria, una verità fino ad allora
creduta da tutta la Chiesa ma mai
espressa con atto solenne. Desta
curiosità e stupore notare come
l’opera bedizzolese (e con questa
tante altre) mostrasse chiaramente
ai fedeli dell’epoca questa verità
che sarebbe stata definita un secolo
più tardi. Non è difficile trovare
le corrispondenze tra il testo della
bolla di proclamazione Ineffabilis
Deus e i particolari presenti nel
quadro: “Dio all’origine e prima di
tutti i secoli scelse e stabilì per il suo
Figlio una madre…che amò a tal punto
che in lei sola si compiacque con la
sua benevolenza. Per questo, ben più
di tutti gli spiriti angelici (Maria è
circondata da angeli che tuttavia
rimangono sul fondo, in secondo
piano), la rivestì di tutti i doni celesti
tratti dal tesoro della divinità (il
manto azzurro che l’avvolge). Del
resto era cosa affatto conveniente che,
del tutto immune dalla macchia del
peccato originale, la Madre alla quale
Dio dispose di affidare il suo Figlio
unigenito, riportasse un completo
trionfo sull’antico serpente (il
dragone sotto i suoi piedi)”.
Non solo! L’altare della Concezione,
per la sua collocazione all’interno
dell’aula sacra, ci comunica altri
insegnamenti; anzitutto esso è
posto in corrispondenza con
lo spazio riservato al fonte
battesimale per ricordarci che
anche per noi vi è la possibilità di
essere “immacolati”, infatti “per
mezzo del Battesimo sono cancellati
tutti i peccati, il peccato originale e
tutti i peccati personali, come pure le
pene del peccato. In coloro che sono
stati rigenerati non rimane nulla che
impedisca loro di entrare nel Regno
di Dio” (CCC 1263). Il secondo
insegnamento viene reso più
comprensibile grazie alla liturgia:
come la festa dell’Immacolata
è posta all’inizio dell’Avvento,
tempo che ci prepara all’incontro
con il Signore Gesù, così la tela che
la raffigura ci accoglie all’ingresso
della chiesa e ci invita a dirigere
il nostro sguardo e il nostro cuore
verso l’altare dove ogni domenica
possiamo fare esperienza di Cristo.
E c’è un’ultima simpatica annotazione: nella tela, alla destra di
Maria e appena al di sopra delle
ali del serpente c’è un angioletto
seduto su una nube e avvolto da
un pannicello rosso che si volta a
rimirare estasiato la “bella Signora”
e con le piccole braccia sembra
imitarne la stessa posizione.
Credo proprio che tale presenza si
possa leggere come un invito per
ciascuno di noi: all’inizio di questo
nuovo anno liturgico volgiamoci
verso la tota pulchra, la “tutta bella”
e imitiamone la docilità a lasciarsi
guidare dallo Spirito per accogliere
Dio nella nostra vita, così che anche
in noi la sua Parola trovi dimora.
ANNO DELLA VITA CONSACRATA
«Dite che pregare non è perdere
tempo, adorare Dio non è perdere
tempo, lodare Dio non è perdere
tempo. Se noi consacrati non ci
fermiamo ogni giorno davanti a
Dio nella gratuità della preghiera, il
vino sarà aceto». (Papa Francesco)
Accogliendo l’invito del Papa
anche la nostra parrocchia vuole
ringraziare Dio per il dono della
Vita Consacrata che si concretizza
per noi nella presenza dei Padri
della Consolata e delle Madri
Canossiane. Per questo ogni
giovedì dalle ore 20,15 alle 21,30,
presso la chiesa delle Madri ci
sarà l’adorazione Eucaristica
rivolta a tutti. Sarà adorazione
silenziosa e si potrà essere liberi di
rimanere quanto vuole. L’augurio è
che possa diventare il cuore della
nostra comunità dove ciascuno
possa incontrare la presenza del
Signore Gesù.
v ita n ostra 7
Vita della Parrocchia
“DOVE VA’ LA FAMIGLIA
A BEDIZZOLE”?
CONSIGLIO PASTORALE:
In data 23 ottobre 2014 si è riunito
nel Centro Parrocchiale il C.P.P.
Dopo la recita di Compieta sono
stati discussi gli argomenti all’ordine
del giorno: “dove và la famiglia a
Bedizzole,la revisione dell’Iniziazione
Cristiana, la situazione economica
della Parrocchia.
Il primo argomento è stato introdotto da don Franco. Ha innanzi
tutto presentato alcuni numeri.
Sono 4.897 le famiglie della nostra
cittadina, 470 sono quelle di soli
cittadini extracomunitari. Dal 2010
al 2014 sono stati celebrati 87
matrimoni con rito concordatario,
85 invece sono quelli celebrati fuori
parrocchia. Sempre dal 2010 al
2014 sono stati celebrati in paese
con rito civile 87 matrimoni.
Forte il calo dei battesimi: 110 nel
2007, 70 nel 2010, 48 nel 2014.
Dal 2010 al 2014 sono nati a
Bedizzole 807 bambini.
I numeri parlano da soli! Siamo
di fronte ad un cambiamento
radicale della famiglia.
In paese c’è una forte povertà: lo
indicano i dati offerti dai servizi
sociali: molti gli sfratti in atto, 37
famiglie accedono al banco
alimentare ogni settimana, 200
famiglie
richiedono
contributi
statali, 100 famiglie con anziani
sono sostenuti a domicilio con
servizi vari. 70 famiglie accedono al
centro caritas per chiedere viveri,
vestiti, piccoli contributi.
Dopo la lettura di questi dati, don
Franco fa la sintesi della relazione
finale sul Sinodo della famiglia.
Una verità fondamentale è emersa
dalla discussione dei Padri Sinodali:
la fede è indiscutibile, la verità
non si può stravolgere, i pilastri
della famiglia rimangono, occorre
però un atteggiamento nuovo, un
8 v ita n ostra
approccio diverso verso coloro
che hanno sbagliato. Nessuno
nella chiesa deve sentirsi escluso,
condannato,
allontanato.
La
chiesa guarda con speranza alle
tante famiglie dove davvero c’è
amore e dialogo e condivide il
dolore delle famiglie segnate dalla
solitudine e dallo scontro.
La famiglia resta pur nelle sue
difficoltà il nucleo centrale della
chiesa e della società. Il Sinodo
ha camminato su tre strade:
l’ascolto, lo sguardo fisso su Cristo e
il confronto.
Ha guardato alle famiglie oggi, ha
cercato di rileggere quella che
Cristo sulla famiglia e il matrimonio
e ha indicato alcune linee pastorali.
La Chiesa non deve avere paura di
annunciare il Vangelo della famiglia.
Occorre una cura particolare alla
famiglia segnata da ferite.
Padre Mario della Consolata ha
parlato dell’esperienza “Retrouvaille” un cammino che permette
alle coppie in difficoltà di rivedere
il proprio rapporto e recuperare la
comunione.
Don Vincenzo ha invitato a fare una
riflessione sul cammino di verifica
dell’Iniziazione Cristiana.
Positivo il coinvolgimento dei
genitori, buona la partecipazione
dei ragazzi al catechismo, non
sempre tale alla santa messa.
Non soddisfa tutti la decisione di
abbinare la Cresima alla Prima
Comunione. Dopo tali sacramenti
molti non frequentano più la
parrocchia anche se l’oratorio si
impegna a coinvolgerli.
Prima di concludere il consiglio,
don Franco illustra la situazione
economica
della
parrocchia,
e invita a partecipare al ritiro
del 7 dicembre all’Abbazia di
Maguzzano dalle 15.30 alla 20.30.
Il segretario
CONSIGLIO PER GLI
AFFARI ECONOMICI:
L’incontro fra i fabbriceri di tutte le
chiesette di Bedizzole è avvenuto
Giovedi 30 ottobre presso l’oratorio.
Ogni responsabile ha fatto presente i problemi, le difficoltà e la
situazione del proprio luogo di
culto.
Il calo spaventoso delle offerte
non permette grandi programmi, a
fatica si va avanti con la gestione
ordinaria.
Il parroco ha ricordato l’urgenza
di sistemare parte della facciata
della chiesa di Santo Stefano e
ha ricordato che l’affitto delle 3
Corone permette alla parrocchia
di affrontare con più serenità i
mutui contratti per il rifacimento
dell’oratorio, della canonica e del
centro parrocchiale.
Il rappresentante del Santuario
ricorda che era in programma il
rifacimento del campanile ma si
è preferito sostenere altre spese
riguardanti il Mandorlo. L’opera è
rimandata nel 2015.
Per espressa volontà della curia,
ora è obbligatoria l’assicurazione
di ogni edificio di culto. Dal 2015
si stipulerà un’assicurazione con
la società Cattolica riguardante il
furto, l’incendio e la responsabilità
civile di ogni chiesetta.
Vita della Parrocchia
CALENDARIO DI INCONTRI in PREPARAZIONE alla CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO
1. Poichè il battesimo è liberamente domandato dai genitori
( o da chi ne fa le veci) è grave
dovere per essi e per i padrini/
madrine prepararsi alla celebrazione del Battesimo
2. È bene che la preparazione sia
fatta già prima della nascita,
per dare ai genitori e padrini la
possibilità di parteciparvi senza
difficoltà.
3.Per tutti è necessario che
l’iscrizione agli incontri di
preparazione sia fatta da
uno dei due genitori presso il
Parroco, in canonica (tel. 030
674112 oppure 3396924826).
I genitori che non fossero
sposati religiosamente devono
entrambi incontrarsi con il
Parroco prima di iscrivere il
proprio figlio al battesimo.
4. Il Battesimo si celebra di norma
nella chiesa parrocchiale pro pria dei genitori, nei giorni
fissati dal calendario liturgico
della parrocchia, e comunitariamente. NON sono ammesse celebrazioni singole fuori
dal calendario.
5.Per l’iscrizione al Battesimo
servono: il certificato di nascita
a garanzia dei dati anagrafici,
la scheda dei padrini (che
viene consegnata agli incontri
di preparazione) e la frequenza
agli incontri.
6. Per ammessi al compito di
Padrini/Madrine è necessario:
• Aver compiuto il sedicesimo anno di età
• Essere cattolico, aver ricevuto il Battesimo,
la Cresima e l’Eucaristia
INCONTRI DI PREPARAZIONE
• Non essere colpito da nessuna pena canonica
• Condurre una vita conforme alla fede
e al compito che si
assume, in particolare:
non trovarsi in nessuna
di quelle condizioni (es: essere conviventi, sposati
solo civilmente, risposati dopo il divorzio…) indicate dalla C.E.I. nella Nota Pastorale del 28/04/1979.
7. Non sono ammessi né due
padrini né due madrine; sono
invece ammessi un padrino
insieme ad una madrina.
Non possono essere padrini
e madrine i genitori del
battezzando.
CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO
(presso il Salone del Centro Parrocchiale):
Gennaio
Marzo
Maggio
Settembre
Novembre
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
11 - 18
08 - 15
10 - 17
13 - 20
08 - 15
Ore 15.00
Ore 15.00
Ore 15.00
Ore 15.00
Ore 15.00
NB. In un giorno antecedente il battesimo,
normalmente il sabato alle ore 17.00, i genitori e i
padrini sono invitati ad un incontro di preparazione
immediata alla celebrazione.
Gennaio
Febbraio
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Dicembre
Domenica
Domenica
Sabato santo
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
Domenica
04
01
04
03
02
05
02
06
04
06
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 21.00
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
Ore 11,15
CORSO dei FIDANZATI
Giovedì 8 Gennaio 2015 ore 20,30:
PERCHE’ MI SPOSO IN CHIESA?
( Don Franco Dagani)
Giovedì 15 Gennaio 2015 ore 20,30:
LA FAMIGLIA: PROGETTO DI DIO
(don Battista Poli)
Giovedì 22 Gennaio 2015 ore 20,30:
FEDELTÀ, INDISSOLUBILITÀ,
UNICITÀ: CARATTERI DEL
MATRIMONIO CRISTIANO
(Don Sergio Passeri)
Giovedì 29 Gennaio 2015 ore 20,30
VIVERE IN COPPIA
(prof. Maurizio Ronca)
Giovedì 5 Febbraio 2015 ore 20,30:
ASPETTI MORALI
DEL MATRIMONIO
(don Diego Facchetti)
Giovedì 26 Febbraio 2015 ore 20,30:
ASPETTI GIURIDICI
DEL MATRIMONIO
(Avv. Paganuzzi)
Giovedì 12 Febbraio 2015 ore 20,30:
ESPERIENZE DI VITA
MATRIMONIALE
(alcune coppie)
Giovedì 5 Marzo 2015 ore 20,30:
CELEBRAZIONE PENITENZIALE
Giovedì 19 Febbraio 2015 ore 20,30:
IL SACRAMENTO E RITO
DEL MATRIMONIO
(don Vincenzo Arici)
Domenica 8 Marzo 2015 ore 10:
CELEBRAZIONE DELL’EUCARESTIA
– PRANZO
Il Corso si tiene presso il Centro
Parrocchiale di Bedizzole
Via Rimembranze 2 – tel. 030674112
Le iscrizioni si ricevono presso le Madri Canossiane
(030/674000) e presso il Parroco la sera d’inizio.
v ita n ostra 9
Vita della Parrocchia
Ministri straordinari dell’Eucaristia
La Chiesa al servizio degli infermi
Quanti bedizzolesi si trovano nella
condizione di vivere o frequentare
ammalati, infermi, anziani bisognosi
di assistenza che vivono nella loro
stessa comunità? Mi riferisco a tutte
quelle persone che abitano vicino
a noi e che magari sono parte della
famiglia, che ricevono il nostro aiuto
in termini di assistenza sanitaria o
familiare, ai quali ci premuriamo di
assicurare il necessario benessere
corporeo. Il tempo dedicato a loro
mira a soddisfare i bisogni materiali,
le esigenze di autonomia, ma chi
si
preoccupa
della “salute”
dell’anima?
Se ne preoccupano i sacerdoti,
nella loro qualità di esercenti i
ministeri per l’«essere» della Chiesa
(essenziali, in quanto senza di
essi la Chiesa non è tale); Se ne
preoccupano gli esercenti i ministeri
per il “benessere” di fatto (coloro
che sono impegnati nella pastorale
in forza della loro generosità e
della buona volontà), gli esercenti
i ministeri riconosciuti (catechista,
salmista, ostiario, coniugi), gli
esercenti i ministeri istituiti (il
lettorato e l’accolitato), nonché
fra quest’ultimi i ministri straordinari
della «Santa Comunione».
L’apostolo Giacomo ci descrive
bene la situazione dei malati, siano
essi vecchi o giovani che hanno
ancor più necessità rispetto ad altri
10 v ita n ostra
del sacramento della confessione,
dell’unzione degli infermi e della
Santa Comunione.
Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è
nella gioia salmeggi.
Chi è malato, chiami a sè i presbiteri
della Chiesa e preghino su di lui,
dopo averlo unto con olio, nel
nome del Signore.
E la preghiera fatta con fede salverà
il malato: il Signore lo rialzerà e se
ha commesso peccati, gli saranno
perdonati.
Confessate perciò i vostri peccati
gli uni agli altri e pregate gli uni per
gli altri per essere guariti. Molto vale
la preghiera del giusto fatta con
insistenza. (Gc 5, 13-16).
Di tutti coloro che dalla Chiesa
sono stati chiamati e incaricati
di provvedere agli infermi i meno
conosciuti sono i ministri straordinari
della Santa Comunione, la cui
figura scaturisce dalla carità apostolica verso gli anziani e i malati,
ma soprattutto da un sentimento di
profondo rispetto verso l’Eucaristia,
quale «dono ineffabile», «di tutti il più
importante», «mistero così grande»,
«culmine e centro del culto cristiano», «grande Sacramento»,
«Santa
Comunione»,
«Convito
eucaristico».
I ministri straordinari della Santa
Comunione, sono persone che
si sono assunte l’impegnano di
Madre FERRARI MARIA
Madre TURELLI ANNA
Madre URGNANI BRUNA
Madre SIMONETTI ANNAMARIA
Madre CASAROTTI ANTONIETTA
Madre GAFFURINI PIERINA
Madre LONGARATO TERESA
Madre VACCARI ROSANGELA
ROSSI ANNUNZIO
PINI ELISA
REPETTO SALVADORI
VINCENZINA
MARCA MARIA VITTORIA
SORRENTINO VENTUROLI
VIRGINIA
frequentare un corso e su richiesta
scritta da parte del Parroco,
ricevono mandato dal Vescovo
della Diocesi di riferimento durante
un Rito liturgico di Istituzione (cfr.
BENEDIZIONALE, nn. 2004-2008, pag.
820 - 828) celebrato dal Vescovo
o dall’Ordinario diocesano. Nella
diocesi di Brescia l’ultimo rito si
è svolto domenica 21 settembre
2014. Il ministero svolto dai ministri
straordinari della Santa Comunione,
come del resto quello di tutti gli
altri, non è una gratificazione o un
privilegio personale accordato a
chi ne è investito, ma un sevizio alla
comunità cristiana, che risponde
ad una necessità dei fedeli,
soprattutto infermi, ed è legato alla
celebrazione dell’Eucaristia.
Il Ministro straordinario presta il suo
servizio durante la S. Messa o fuori
di essa. Nel primo caso aiuta nella
distribuzione della Eucaristia (nella
nostra Diocesi il MS non indossa
alcuna veste liturgica, ma abiti
decorosi, a meno che non stia
svolgendo nella S. Messa un servizio
Vita della Parrocchia
celebrato, quasi a prolungare
nelle case, negli ospedali o nelle
case di cura l’Eucaristia celebrata
in parrocchia. I ministri straordinari
della «Santa Comunione» a casa
del malato o altrove, prestano
il servizio della Parola e del
Sacramento e, quando occorra,
anche il ministero della Carità. Con
questo dono di squisita bontà, la
Chiesa avvicina Gesù ai malati
non solo per mezzo dei presbiteri,
ma anche con il prezioso ausilio
dei Ministri straordinari della Santa
Comunione, affinchè i sofferenti
non restino privi della luce e del
conforto nell’incontro con Gesù
Eucaristia.
Elisa e Vittoria
PROPOSTE DALLA COMMISSIONE
PER LA PASTORALE FAMILIARE
liturgico). In casa del malato, negli
ospedali o nelle case di cura,
preferibilmente
la
domenica,
giorno dell’Eucaristia o anche il
primo venerdì del mese, il ministro
straordinario al termine della S.
Messa, porta la S. Comunione ai
fratelli o alle sorelle infermi. Costui
è mandato dall’intera comunità,
attraverso il sacerdote che ha
26 DICEMBRE 2014
FESTA PATRONALE DI SANTO STEFANO
ORARIO FESTIVO
(è sospesa la Messa delle 11,15 e nelle frazioni)
ore 18,30 Solenne Concelebrazione
presieduta da Mons. Tino Clementi
Arciprete di Manerbio
Canonico onorario della Cattedrale
Presentazione dei Comunicandi e
Cresimandi alla Comunità.
Si richiede la presenza dei genitori e dei padrini.
Dopo la Messa: APERITIVO in Piazza offerto dagli alpini.
20 DICEMBRE ore 20,30
CONCERTO della Corale S. Stefano
in Santuario
6 GENNAIO 2015 ore 16,30
Concerto del Coro
“Amodonostro” in Santuario
Durante le Feste Natalizie è allestita nel Coretto
una mostra su Paolo VI, preparata dalle Acli Bresciane
a cura di A. Fappani e L. Bregoli
v ita n ostra 11
Vita della Chiesa
NEL BIDONE
BUTTIAMO CIBO
PER OTTO MILIARDI
All’Expo Gate di Milano è stato
presentato dal presidente di Last
Minute Market, Andrea Segrè, il
Rapporto 2014 di Waste Watcher,
sul tema dello spreco domestico
nel nostro paese. Lo spreco
complessivo di cibo, dai campi
alla filiera alimentare al bidone
della spazzatura domestico, vale
8.1 miliardi di euro all’anno, ovvero
6.5 euro settimanali a famiglia per
630 grammi circa di cibo sprecato.
La tendenza individua una lieve
riduzione dello spreco di cibo che
ammontava a 8.7 miliardi di euro
nell’ottobre 2013. La diminuzione
è anche dovuta all’andamento
generale di riduzione dei consumi.
Il rapporto si articola in cinque ambiti
di indagine: l’approccio allo spreco
alimentare, le abitudini alimentari
degli italiani, la misurazione dello
spreco alimentare domestico, gli
strumenti per contrastarlo e il profilo
dei nuclei familiari tra attenzione e
disattenzione allo spreco.
Lo spreco domestico in Italia, nel
complesso, sembra attestarsi a livelli
inferiori rispetto a quello monitorato
in altri paesi europei: nei quali,
tuttavia, si utilizza un sistema di
rilevazioni legate ai diari alimentari
e alla quantificazione dei rifiuti nel
bidone della spazzatura, strumenti
che portano a censire secondo
la letteratura scientifica di settore
uno spreco doppio rispetto alla
sola percezione degli intervistati. In
generale, l’atteggiamento riguardo
allo spreco alimentare varia in
base all’età, alla sensibilità per
l’ambiente, al tempo disponibile,
ai figli, alle responsabilità sociale
dell’intervistato.
Anche a causa della crisi
economica, gli italiani sembrano
12 v ita n ostra
essere più attenti allo spreco
alimentare: il 63% degli intervistati
desidera un’Italia vigile contro gli
sprechi, prima ancora di un’Italia
equa
(39%),
solidale
(22%),
tollerante (12%), sicura (42%) e in
generale rispettosa dell’ambiente
(47%). Ma c’è di più: l’81% degli
italiani controlla se il cibo scaduto
è ancora buono prima di gettarlo
(era il 63% solo pochi mesi fa, nel
gennaio 2014) e il 76% porta o
vorrebbe portare a casa il cibo
avanzato al ristorante: il 30% degli
intervistati lo fa con una certa
frequenza, il 46% vorrebbe farlo ma
non trova i contenitori al ristorante
o è troppo timido per chiederli.
Il cibo, secondo gli italiani (60%), è il
comparto su cui maggiormente si
concentra la piaga dello spreco: più
che per l’acqua (37%) o l’energia
elettrica (20%). Coerentemente, in
un’ottica di risoluzione dello spreco
ma anche di svolta culturale sulle
tematiche ambientali connesse,
gli italiani chiedono provvedimenti.
In particolare auspicano (8.3
in scala da 1 a 10) una vera e
propria campagna di educazione
alimentare nelle scuole, oltre a
informazioni diffuse sul tema (le
considera utili il 94% degli italiani),
a partire dai danni che lo spreco
di cibo provoca anche rispetto
all’ambiente.
Le etichette giocano un ruolo
chiave, in quanto gli intervistati
sollecitano un sistema chiaro per le
modalità di consumo. Il 90% afferma
di leggerle sistematicamente, per
verificare la scadenza dei prodotti
e l’83% dichiara di conoscere la
differenza tra data di scadenza
e preferenza di consumo. Ma
solo il 67% di chi ritiene di saperlo
(54%) del totale dei campioni ha
dimostrato di conoscere realmente
il significato. Anche la tecnologia
entra in campo come guida
di riferimento per contenere lo
spreco: fra le innovazioni auspicate
degli intervistati primeggiano la
tecnologia intelligente per gli imballaggi del cibo, con packaging
che virano di colore e possono
monitorare la freschezza dei cibi
(76%); ma anche sistemi di controllo
delle temperature del frigorifero
(75%) e di pianificazione della
spesa (67%).
Il rapporto 2014 individua infine
sei tipologie di consumatori che
compongono il quadro complessivo dell’opinione pubblica, segmentando l’universo dei nuclei
familiari. Il gruppo più numeroso
è costituito dagli attenti (27%),
persone vigilanti sullo spreco, ma
con qualche licenza, sensibili ai temi
ambientali ma con un’intensità di
impegno minore rispetto a quella
di altri gruppi numericamente più
ristretti.
La CARITAS Parrocchiale
mette a disposizione
delle Badanti ogni giorno
festivo, per trascorrere
una giornata insieme,
una stanza presso
il Centro Parrocchiale
di via XX Settembre
dalle ore 8,30 alle ore 19
Vita in Oratorio
v ita n ostra 13
Vita in Oratorio
16 NOVEMBRE
ACCENDIAMO UN FUOCO
SULLA TERRA!
Celebrazione dei sacramenti
della Confermazione ed Eucaristia
con la presenza di Mons. Luciano Monari
Quando Don Vincenzo ci ha chiesto
se volevamo scrivere un articolo
sulla Celebrazione dei Sacramenti,
ci siamo trovati a dover fare una
“selezione” tra le tante cose che
avremmo
voluto
raccontarvi,
accadute in una giornata a dir
poco speciale: quella del 16
novembre, data tanto attesa della
Prima Comunione e Santa Cresima
14 v ita n ostra
di 61 ragazzi. Stati d’animo, gesti
e parole...ecco cosa serve per
ricreare l’atmosfera di questa
domenica di festa. L’emozione è
quella colta negli sguardi tesi dei
bambini, nelle tenere rassicurazioni
dei loro parenti, nelle nostre mani
che torturano gli appunti per
non dimenticare nulla...insomma
uno stato d’agitazione collettiva
che tutti, grandi e piccoli, hanno
cercato, invano, di dominare fino
alla fine della giornata!
L’arrivo del Vescovo Luciano
sembra tranquillizzare gli animi
ma,l’ingresso in chiesa,volutamente
buia e gremita all’inverosimile,
scatena un’esplosione di emozioni
fortissime. I ragazzi percorrono la
navata centrale accompagnati
Vita in Oratorio
dai padrini e dalle madrine,
portando un cero acceso che
lasciano sui gradini e la loro luce si
unisce al fuoco, al pane e al vino
che sovrastano l’altare, donando
calore e invitandoci al grandioso
banchetto che Dio Padre ci ha
preparato per questo giorno.
I gesti, che fino ad oggi abbiamo
visto innumerevoli volte, assumono
una nuova veste ed importanza
ora che i nostri ragazzi ne sono
protagonisti e li vivono in prima
persona; le parole sono quelle
pronunciate da loro stessi ora che
vengono chiamati ad essere“soldati
di Cristo” e suoi fieri messaggeri nel
mondo ma, sono anche quelle
rivolte loro dal nostro Vescovo che
li incoraggia a desiderare sempre il
meglio, il giusto, il bello e il buono
dalla loro vita, perchè se i loro
desideri avranno come “motore”
queste caratteristiche, i nostri figli
saranno adulti felici e appagati.
Ecco perchè ai ragazzi che, nei
giorni successivi, ci hanno chiesto:
“Ma ora è tutto finito?” abbiamo
risposto :”NO! E’ PROPRIO ORA CHE
TUTTO COMINCIA!”. Dobbiamo
essere consapevoli che a noi
catechisti, ai genitori e a tutta la
comunità è affidata una grande
responsabilità: quella di non far
disperdere le potenzialità che
questi ragazzi hanno in sè e dar loro
modo di essere davvero sale della
terra e luce del mondo.
Ringraziamo chi ha organizzato in
modo esemplare la celebrazione:
don Vincenzo in primis , don Franco,
la Corale “S. Stefano” di Bedizzole…
.e tutti coloro che hanno contribuito
a renderla bella e partecipata.
Vi salutiamo concludendo con il
messaggio di buon auspicio che
abbiamo lasciato ai nostri ragazzi:
RENDETE LA VOSTRA VITA LUMINOSA
CON LA SUA PAROLA
SCALDATE IL VOSTRO CUORE CON
IL SUO AMORE
E SCOPRIRETE LA BELLEZZA DEL
VIAGGIO STRAORDINARIO CHE
STATE COMPIENDO....
BUON CAMMINO!!!
i vostri catechisti
L’ORATORIO DEL FUTURO
Nel 1988 il vescovo Foresti consegnò
il progetto educativo diocesano
per gli oratori e da lì partì un
grande processo di attuazione nei
singoli oratori. Adesso è arrivato a
conclusione un lavoro di revisione e
aggiornamento durato due anni. Il
14 e il 15 novembre a Casa Foresti
ci sarà spazio, alla presenza del
Vescovo, per le ultime modifiche
prima della consegna ufficiale del
documento prevista per sabato 22
novembre a Concesio. Lo strumento
vuole essere molto operativo: sul
sito degli oratori ci saranno alcune
parti sui santi bresciani dell’oratorio
e su alcune scelte concrete
rispetto ai luoghi dello’oratorio. Ci
sarà anche una sezione dedicata
alle singole realtà per aiutarle
a costruire i rispettivi progetti.
Dopo la presentazione ufficiale
all’istituto Paolo VI di Concesio, don
Marco e i collaboratori dell’Ufficio
gireranno nei vari oratori per
raccogliere le prassi educative
e metterle a commento dello
strumento. Nel testo si precisa,
se mai ce ne fosse bisogno, che
l’oratorio è pensato e vive per i
bambini, i ragazzi, gli adolescenti
e i giovani: progressivamente e
accompagnando la loro crescita,
l’oratorio diventa luogo accogliente, propositivo, capace di offrire
occasioni per mettere in gioco
le proprie qualità, stimolante e
liberante rispetto alle proposte
culturali, luogo dove imparare a
diventare protagonisti della propria
vita e della vita della propria
comunità. Oggi, e innegabile, gli
oratori devono ritrovare la capacità di accompagnare i ragazzi,
senza perdere di vista la forza
educativa di quella che deve
essere, con delle regole precise, la
casa di tutti. Le strutture (si pensi agli
investimenti nelle cucine e nelle
feste) sono pensate anche per
accogliere le famiglie e gli adulti,
ma è opportuno vigilare, affinchè i
tempi e spazi d’uso delle strutture
da parte degli adulti non rendano
difficile o scoraggino la presenza
dei più piccoli. E non si può neppure
fare sconti a chi presta servizio in
oratorio. Anche chi non appartiene
in modo completo alla comunità
cristiana o fatica a prendere
parte in modo consapevole alla
comunità educativa dell’oratorio,
ma offre il proprio servizio e le
proprie competenze, viene accolto
e valorizzato. L’oratorio, partendo
da questa disponibilità, lo inviterà
a farne parte in modo sempre più
consapevole. Ogni adulto che
presta servizio in oratorio ricopre
per i ragazzi un ruolo educativo,
è bene valutare con attenzione,
serietà e prudenza la compatibilità
tra il servizio richiesto e la situazione
personale dell’adulto. Si sentiva
quindi la necessità di riflettere
nuovamente sull’essere e sul fare
oratorio. C’era sicuramente spiega
il direttore dell’ufficio per gli oratori,
don Marco Mori da rivedere
qualcosa, ma c’era anche il bisogno di rilanciare quella voglia di
progettualità nata nel 1988 e che si
è concretizzata in più di 100 progetti
negli oratori della nostra diocesi. Del
vecchio progetto abbiamo tenuto
quello che ci serviva, cioè le idee
fondamentali, ma abbiamo rivisto
la parte dei percorsi educativi dei
ragazzi perchè risultavano, ormai,
fuori dal tempo. Quali sono le
caratteristiche del documento?
Rispetto al vecchio, questo progetto è molto più snello, aiuta la
progettualità ma anche il desiderio
di fare oratorio. Viviamo un momento di difficoltà educativa, viviamo la difficoltà di credere nello
strumento educativo e nella progettazione educativa. Nello stesso
tempo abbiamo sottolineato alcuni
aspetti.
C’è un tema su cui le piace
soffermarsi?
L’oratorio è, fondamentalmente,
un luogo di missione, nel senso
che non forma per se stesso, non
forma perchè i ragazzi rimangano
all’interno, ma perchè vadano
all’esterno e facciano delle scelte
e si prendano delle responsabilità.
Ecco questa accentuazione era
meno presente nel precedente
progetto educativo.
v ita n ostra 15
Vita in Oratorio
RADIO ECZ BEDIZZOLE
La nostra parrocchia, come molte
altre parrocchie della diocesi, ha
aderito al progetto di Radio ECZ
di Castenedolo che permette di
trasmettere via radio le funzioni
religiose della parrocchiale.
Ma sulle frequenze della radio
parrocchiale si possono ascoltare
anche alcuni programmi radiofonici realizzati da alcuni adolescenti
(e non solo...) di Bedizzole.
Tutto iniziò qualche anno fa quando
alcuni ragazzi si buttarono in questa
esperienza creando praticamente
da zero una radio, sia dal punto di
vista del gruppo sia dal punto di
vista tecnico, dato che man mano
hanno trasformato ed elaborato
la stanza appositamente pensata
per diventare la sede della radio
parrocchiale, facendola diventare
un vero e proprio studio radiofonico
all’interno dell’oratorio.
Da allora numerosi ragazzi hanno
fatto parte del gruppo Radio e ora,
dopo aver attraversato qualche
difficoltà e un naturale ricambio
generazionale, il gruppo Radio
tra speaker, registi e collaboratori
conta di una quindicina di persone
che permettono la messa in onda
di 5 programmi a settimana.
L’intenzione è quella di far crescere
ad allargare il gruppo ed ampliare
16 v ita n ostra
l’offerta cercando di mettersi
sempre più a disposizione del nostro
oratorio.
La possibilità di partecipazione è
aperta a tutti, dai più piccoli ai più
grandi.
Per informazioni potete rivolgervi al
don o contattarci (vedi contatti).
Intanto l’invito è quello di ascoltare
e interagire con le nostre trasmissioni
che non hanno niente da invidiare
a quelle delle radio più conosciute.
Ciao a tutti… “parla” Radio ECZ
Bedizzole.
Da settembre la radio ha
rincominciato a trasmettere in una
forma tutta nuova!!
Siamo un gruppo di ragazzi
(qualcuno non più) che hanno
voluto iniziare questa nuova avventura. Abbiamo molto entusiasmo,
allegria e amiamo la musica.
Queste sono le cose che ci hanno
spinto a dedicare parte del nostro
tempo alla radio del nostro paese.
La programmazione è varia e per
tutti i gusti.
La settimana inizia con “The way of
the sound” che attraverso canzoni
e curiosità segue un tema che
cambia di settimana in settimana Il
martedì è il giorno de “l’Almanacco
di Tina e Gina” con l’almanacco
della settimana, seguiti da “El tg deì
roncaì” con notizie da Bedizzole e
dintorni simpaticamente lette e
commentate (spesso in dialetto).
Il mercoledì sera è la volta delle
“Chipettes” con le loro notizie,
curiosità, dediche, top ten, ecc...
Mentre il sabato sera si chiude la
settimana con i consigli su libri,
film, moda e musica di “Alive for the
Music”. Siamo anche social!
Ci potete trovare su skype
(radioeczbedizzole) e interagire
con noi grazie alla nostra pagina
Facebook
“RadioEczBedizzole”.
Aspettiamo i vostri commenti, i
vostri suggerimenti e le vostre
dediche. Vi aspettiamo sempre
numerosi sui 94,0 MHz.
Martina
Vita in Oratorio
Fate della vostra vita
un capolavoro
La lettera del Vescovo Monari ai Giovani
“Camminate insieme: molte cose si vedono solo
attraverso gli occhi degli altri; aiutatevi a vicenda,
senza gelosia e invidia, a crescere”.
Carissimi giovani, ho scritto questa
lettera (si può scaricare anche dal
sito della diocesi) con il desiderio (il
sogno) di aiutarvi ad amare la vita,
ad assumerla personalmente con
la vostra intelligenza e col vostro
cuore. In tutti questi anni ho camminato in alcuni momenti con lena,
in altri con fatica, in altri mi sono
trovato fuori strada. Posso però dire,
parafrasando le parole di san Policarpo, che Gesù non mi ha mai fatto del male, non mi ha mai tradito,
non mi hai mai impedito di desiderare e di compiere cose buone”.
Nelle ultime righe della sua lettera
ai giovani il Vescovo Monari apre
le porte del suo cuore e della sua
esperienze, si confida come fa un
nonno con un figlio al quale vuole consegnare i “segreti” del buon
vivere. Ancora una volta Monari ribadisce la sua fiducia e la fiducia
della Chiesa nei giovani. Già Paolo
Vi l’8 dicembre del 1965, al termine del Concilio, aveva affermato
con forza, rivolgendosi ai giovani:
“La Chiesa vi guarda con fiducia
e con amore. Ricca di un luogo
passato sempre in essa vivente, e
camminando versa la perfezione
umana nel tempo e verso i destini
ultimi della storia e della vita, essa
è la vera giovinezza del mondo.
Essa possiede ciò che fa la forza e
la bellezza dei giovani: la capacità
di rallegrarsi per ciò che comincia,
di darsi senza ritorno, di rinnovarsi
e ripartire per nuove conquiste”. A
quasi 50 anni di distanza e all’inizio
dell’Anno montiniano che segue la
beatificazione di Paolo VI, Monari
fa sue le parole e le esortazioni
di quella lettera: “Vi esortiamo
ad ampliare i vostri cuori secondo le dimensioni del mondo, ad
ascoltare l’appello dei vostri
fratelli e a mettere arditamente
le vostre giovani energie al loro
servizio”. “La vita - scrive Monari
- è un patrimonio che riceviamo
senza poterlo meritare; ma, una
volta ricevuta, diventa compito
che ci dobbiamo assumere responsabilmente. Siamo persone
intelligenti, consapevoli di noi
stesse; abbiamo perciò la libertà
di scegliere la nostra strada tra
le tante possibili . Naturalmente,
dobbiamo tenere conto della
realtà in cui ci muoviamo. Il mondo esisteva prima di noi e ha
una forma precisa nella quale
alcune cose sono possibili, altre
no. (...) Non possiamo partire da
zero e non possiamo andare indifferentemente in qualsiasi direzione; alcune possibilità ci sono
date ed altre negate; alcune
scelte ci sono possibili e altre no.
E tuttavia, questo non toglie che
abbiamo la libertà di fare una
cosa od ometterla, di andare
in una direzione o in un’altre. Il
primo passo decisivo, perciò, è
scegliere di “vivere” e di non “lasciarsi vivere” . (...) Per dare un
senso alla vita bisogna inevitabilmente porsi la domanda: “Che
cosa voglio fare della mia vita?
Quali obiettivi intendo raggiungere?”. La risposta a questa domanda è preziosa perchè mette
ordine nei valori che dirigono le
scelte; se so verso dove voglio
andare, avrò un criterio prezioso
per distinguere quello che è utili
(perchè contribuisce ad avvicinarmi alla meta) da quello che
è nocivo (perchè finisce al allontanarmi dalla meta); quello che è più
importante da quello che è meno
importante. Potrò anche riconoscere la rilevanza di scelte che, sul
momento, possono sembrare non
necessarie, ma che aprono delle
strade nuove per il futuro. (...) La
persona che ama trasmette agli
altri il desiderio di amare, mostra
la bellezza di un cuore semplice
che non nasconde doppi fini. Verso questo obiettivo deve dirigersi
l’esistenza di ogni persona umana
se vuole essere degna di questo
nome. (...) Che cosa aggiunge a
questo progetto il fatto di credere,
e di credere in Gesù Cristo? Il progetto della società degli uomini è
irrealizzabile senza un ricco patrimonio di fede (di fiducia) che permette all’uomo di uscire dalle sue
paure, di allacciare rapporti con
gli altri, di collaborare con gli altri al bene di tutti. Se l’uomo fosse
dominato dalla paura del mondo,
del futuro, degli altri, tenderebbe a
rinchiudersi sempre più in se stesso
in un atteggiamento di sospetto e
di difesa. (...) Per questo la fede (fiducia) in Dio contribuisce anche al
bene dell’uomo: se il mondo è creato da Dio, la fiducia in Dio facilita
anche una fiducia di fondo verso il
mondo; se la storia non sfugge al
potere di Dio, si può guardare con
speranza verso il futuro ... e così via.
Soprattutto la fiducia in Dio permette di superare meglio i “punti
morti” che sono prodotti dai nostri
errori e dai nostri peccati. (...) Per
un cristiano Gesù Cristo è il dono
di Dio agli uomini”. (...) Il Vescovo
conclude con un auspicio: “Mi piacerebbe che diventaste migliori di
noi, migliori della mia generazione.
Sappiate scegliere”.
v ita n ostra 17
Vita della Comunità
SCUOLA PRIMARIA ”MADDALENA DI CANOSSA”
UNA BELLA ESPERIENZA
Durante il mese di ottobre nella
classe quinta canossiana è stato
approfondito un particolare testo
informativo: la cronaca. Sfogliando
i vari quotidiani nazionali e locali
gli alunni hanno approfondito la
stesura di un articolo.
Per rafforzare le nozioni ricevute è
stata organizzata l’uscita didattica
al Giornale di Brescia.
Ecco l’articolo scritto dai “giornalisti
di quinta”.
Eccoci al Giornale di Brescia
La magica nascita del nostro
quotidiano locale
Il 12 novembre, noi alunni della
scuola Maddalena di Canossa
abbiamo
avuto
la
grande
opportunità di visitare la sede del
Giornale di Brescia. Appena entrati
nell’imponente
edificio
siamo
stati accolti da Paolo Venturini, un
giornalista e guida didattica molto
professionale. Ci ha mostrato gli
spazi redazionali, chi si occupa di
cronaca nera, chi di sport...
La gentile guida ci ha illustrato
le varie fasi per la stesura degli
articoli di cronaca ed insieme
abbiamo scritto la prima pagina di
un giornale usando le informazioni
ricevute dalle agenzie, come
l’a.n.s.a
Successivamente l’emozione di
visitare gli studi televisivi di Teletutto;
18 v ita n ostra
ci è stato possibile entrare in studio,
provare l’ebrezza di stare d’avanti
alle telecamere, purtroppo spente,
di uno studio televisivo, e una nostra
compagna ha anche annunciato
una notizia!
Grazie a questa prima parte della
visita abbiamo capito quanta
dedizione deve avere un giornalista
quando svolge il suo lavoro.
Sulle scale della redazione abbiamo realizzato la fotografia di
classe, che l’indomani sarebbe
stata pubblicata sul quotidiano
locale.
La seconda parte della visita
didattica ha richiesto il trasferimento ad Erbusco, al Centro Stampa,
dove abbiamo potuto ammirare i
potenti macchinari utilizzati quotidianamente per la stampa di
numerosi giornali. Abbiamo visto
un video che ci ha introdotto a
ciò che, dopo poco, avremmo
scoperto con i nostri occhi.
Lo stupore più grande si è
manifestato quando abbiamo
potuto osservare un enorme
magazzino contenente km e rotoli,
rotoli e km di carta di ogni possibile
colore e spessore. Un calcolo
veloce ci ha permesso di scoprire
che la carta lì presente ricopre
l’intero diametro terrestre!
Ogni pagina scritta nella redazione
di Brescia, trasferita via web alla
stampa di Erbusco viene impressa
sul menabò, una lastra di metallo
che funge da matrice per ogni
facciata da stampare.
Camminando abbiamo visto il
macchinario che, tramite i colori primari, inchiostra in modo
indelebile la carta trasformandola
in una pagina di informazione.
Abbiamo visto che anche l’Avvenire
è stampato nella nostra provincia,
quindi l’inserto Popotus, che
abbiamo letto più volte a scuola,
è stampato a pochi chilometri da
Bedizzole…quante scoperte in
poche ore di gita!
La gita scolastica si è conclusa
con lo stupefacente inseguimento
di grovigli di nastri sospesi per il
trasporto dei quotidiani.
Uscendo dall’azienda abbiamo
potuto osservare le storiche macchine utilizzate per la stampa dei
giornali tra cui la “Linotype”.
Il giornalista ci ha lasciato con un
serio insegnamento: “E’ un bene
che voi guardiate internet per le
vostre ricerche, ma non tralasciate
mai il libro cartaceo perchè questo
vi permette di valutare e scegliere
meglio le informazioni”.
Sul pullman, al rientro dall’uscita
didattica, questo è stato il commento: ”E’ stata una visita molto
interessante, abbiamo imparato a
non dare tutto per scontato perchè
dietro ad un semplice quotidiano,
stampato con carta riciclata, ci
sono tante ore di lavoro, molta
fatica da parte di ogni addetto!”
I GIORNALISTI DELLA CLASSE QUINTA
Vita della Comunità
“IN QUEL DI BEDIZZOLE”
Alcuni alunni delle classi terza,
quarte e quinta della scuola
primaria canossiana hanno partecipato al laboratorio, gratuito
e facoltativo, intitolato “In quel
di Bedizzole”. Il laboratorio è
stato pianificato ed interamente
realizzato dalle insegnanti Molinari
e Scalmana.
Il progetto ha trovato la sua motivazione nella necessità che ogni
comunità avverte di recuperare la
propria identità, attraverso lo studio
e la conoscenza delle proprie
radici e tradizioni. Con questo
spirito abbiamo intrapreso un
percorso esperienziale con tappe
ben precise e sempre significative
riguardo vari aspetti: religioso, laico,
artistico, conviviale.
Nei dodici incontri gli alunni hanno
visitato e approfondito alcune
realtà locali:
- il Castello
- la frazione di Sedesina
- la frazione di San Tommaso
- la frazione di San Rocco
- la flora nei pressi di Valpiana
- il Mulino del fiume Chiese
- il Municipio, intervistando
la massima autorità.
I piccoli cittadini di Bedizzole
hanno mostrato alto interesse, arricchendosi dell’intervento di ogni
volontario che ha donato tempo,
cultura popolare e ruolo sociale.
A tal proposito cogliamo l’occasione di ringraziare: il Sindaco
Giovanni Cottini, Duina Giordano,
Scalmana Franca, Sergio Rovetta,
Rinaldo Bignotti, la famiglia Berardi,
Stefano Ambrogio e i nonni vigili.
Nuovo servizio alla scuola dell’Infanzia A. Volpi: asilo nido a partire dai 6 mesi
Dopo tre anni di lavori presso la
scuola dell’infanzia Angela Volpi,
finalmente l’impalcatura se ne
è andata lasciando il posto al
nuovo nido. I lavori si sono svolti,
infatti, proprio per ampliare il nido
esistente. Il comune di Bedizzole
ha vinto un bando emesso dalla
Regione Lombardia ed in questo
modo la regione ha finanziato
gran parte della struttura che
è stata costruita. Il tutto è stato
possibile grazie alla collaborazione
tra il Comune e gli amministratori
dell’Angela Volpi.
Insomma la storia sarebbe lunga
e complicata da ripercorrere ma
ciò che conta è che i bedizzolesi
avranno a disposizione, con il
nuovo anno, un nido pensato per i
bambini dai 6 mesi di età.
Dalla fine del mese di gennaio tutto
sarà pronto ad accogliere i piccoli
bambini. Per la data precisa non
esitate a chiamare la segreteria
della scuola.
L’aspetto esterno è sicuramente
perfettibile ma l’interno è diventato
un vero e proprio luogo costruito a
misura di bambino dove i cuccioli
potranno trovare un ambiente
favorevole e stimolante in cui
passare dei meravigliosi momenti
mentre le loro mamme saranno al
lavoro.
L’obiettivo è proprio quello di
aiutare le mamme che lavorano
o che non hanno una famiglia
allargata che possa essere un
sostegno per loro.
Un obiettivo ancora più grande
sarà quello di far diventare, nel
prossimo anno, quella struttura
marrone un luogo dove le nuove
mamme potranno trovare confronto ed aiuto in un momento
così complicato e così bello
della loro vita. Perchè avere un
figlio è una sfida, un’esperienza
complicatamente bella che, a
volte, ha bisogno di aiuto per essere
compresa al meglio.
Il nido rappresenta, in linea generale, uno stimolo sia per il bambino
che lo frequenta sia per i genitori
che lo scelgono. Frequentare il nido
significa per entrambi (bambino e
genitori) sviluppare una socialità
variegata, stimolare la curiosità e
le “esplorazioni” e quindi favorirne
l’intelligenza.
Questo perchè quando dei genitori frequentano il nido iniziano a
diventare parte di una struttura
sociale più ampia, mostrano la loro
“arte” genitoriale, si confrontano,
si conoscono e diventano, ancora
più consapevolmente, genitori.
Nell’esperienza di gestione della
scuola dell’infanzia e del nido ci è
capitato di vedere come i genitori
si trasformano, trasformano la loro
arte, frequentando la scuola.
Il nido è un luogo in cui i bambini
crescono attraverso stimoli, esperienze, relazioni. La relazione con le
educatrici verrà costruita lentamente in funzione dei ritmi dei
bambini e tenendo conto delle
esigenze delle mamme.
Insomma, cari genitori, potremmo
raccontarvi tantissime altre cose,
dirvi le numerose esperienze che
abbiamo pensato di fare insieme
ai vostri bambini, ma preferiamo
davvero dirvelo a voce, sedendoci
insieme.
Vi aspettiamo, quindi, per presentarvi il nostro progetto, per farvi
vedere i nostri spazi e per farvi
conoscere il nostro personale, naturalmente in via Bontacchio 2, vicino
al polo scolastico di Bedizzole.
Se avete bisogno di parlare con
noi potete contattarci al numero
telefonico: 030.674375 oppure via
mail: [email protected]
E mentre vi aspettiamo, vi auguriamo un felice Natale ed un ottimo
inizio anno…noi intanto torniamo a
finire le ultime cose…il nuovo nido
ci aspetta!
v ita n ostra 19
Vita della Comunità
Scuola Materna Sacra Famiglia
Devo scegliere la scuola dell’infanzia dei miei figli:
perchè alla scuola Materna Sacra Famiglia?
Com’è noto dal 7 gennaio, si dovrà
procedere all’iscrizione dei propri
figli/e, alla scuola materna.
A Bedizzole diverse sono le
possibilità, numerose sono le scuola
materne e tutte di ottima qualità.
Anche la nostra scuola
materna, riconosciuta paritaria,
rientra in questa categoria, infatti,
il nostro personale docente è
costantemente impegnato nell’aggiornamento didattico, nel rispetto
delle normative sulla sicurezza e
di tutti gli indirizzi che gli organi
superiori dispongono.
La
nostra
mensa
è
rigorosamente
interna, ovvero
niente arriva precotto, tutto è
elaborato nella nostra attrezzatissima cucina, anche questo
è un nostro punto d’orgoglio, si
ritiene che un’alimentazione sana
e corretta faccia parte dell’arte
dell’educare.
Come si evince dal nome che porta, è una scuola di
ispirazione cristiana, pur rispettosa
di tutte le fedi e culture, nel rispetto
di tutti.
Il momento socio-culturale
che stiamo vivendo richiede un
forte impegno valoriale, infatti i
principi che noi portiamo nella
didattica puntano alla costruzione
dell’uomo integrale cioè valori che
sono sì di identità ma soprattutto
di tolleranza, rispetto degli altri e
di linee guida per una persona
umana cristianamente impegnata,
rapportato ed adeguato all’età
dei nostri alunni.
Particolare attenzione poniamo, non solo ai bambini, come
ovvio, ma di accompagnamento
anche dei genitori nel loro crescere
come primi educatori dei propri figli,
organizzando incontri formativi con
psicologi, pedagogisti, sacerdoti e
educatori variamente impegnati.
La
sintesi
del
Piano
dell’Offerta Formativa che proponiamo si può reperire presso la
scuola come pure sono visitabili gli
20 v ita n ostra
ambienti, previo appuntamento
con la direttrice Maestra Maria
Teresa.
Le nostre rette sono in
linea con le altre scuole, se non
inferiori, ed abbiamo adottato il
criterio del tutto compreso, ovvero
non si chiedono altre spese per
laboratori,
incontri,
materiale
ecc, ad eccezione di iniziative
extra curriculari (es. gite o altro
che è comunque accettato dai
rappresentanti dei genitori e che
sono facoltative).
Pertanto nel valutare e nel
scegliere la scuola dell’infanzia,
tenete presente anche la nostra
istituzione, saremo ben lieti di
collaborare con voi nell’educazione
dei vostri figli.
Il segretario
17 dicembre OPEN DAY alla MATERNA ore 16 - 18
Vita della Comunità
Sacra Famiglia: Una scuola che merita fiducia
Famiglia.... quale parola migliore
per ricordare a tutti come la
scuola materna “Sacra Famiglia”
vive ogni esperienza, confronto e
collaborazione... proprio come una
famiglia; La Sacra FAMIGLIA che tra
pochi giorni andremo a festeggiare
con l’Avvento del Santo Natale.
Al fine di rendere vero e Santo
questo Natale, vissuto senza
consumismo e banalità la scuola
materna credendo nei valori
cattolici, propone ai bambini forti
momenti di preghiera a scuola,
attraverso impegni settimanali:
-L’Accoglienza
- Capacità di salutare
- Donare a chi è meno fortunato (attraverso la raccolta di generi alimentari a lunga scadenza)
- La preghiera
La nostra scuola d’ispirazione
Cattolica ritiene importante il confronto territoriale a l’accoglienza
generazionale, ecco perchè ai
bambini viene proposta una visita
agli ospiti della casa di soggiorno
per anziani, i bambini realizzeranno
un piccolo dono di Natale per gli
ospiti, allietando la mattina con
canti e poesie.
Riteniamo essenziale il confronto e
IL NIDO
L’asilo Nido “La Tana dei Cuccioli”
accoglie bambini da uno a tre anni.
La sezione è suddivisa in tre gruppi:
Gamberetti con maestra Luisa, Polipetti
con maestra Elisa e Cavallucci marini
con maestra Antonella. Quando il
bambino abita la scuola si sente
appartenere a quell’ambiente, si
percepisce protagonista attivo delle
prime relazioni che intesse in quel luogo,
quindi il bambino deve trovare al nido
spazi riconoscibili, spazi da vivere, spazi
personalizzabili e sopratutto spazi sicuri.
Il bambino deve “abitare” lo spazio
e non semplicemente “occuparlo”,
perchè all’interno di esso vive, gioca,
lavora, si diverte. Il Nido dovrebbe offrire
quindi piacere, sia ai bambini che agli
adulti. La nostra è un’ampia sezione
suddivisa in ANGOLI:
Angolo morbido: è l’angolo del relax,
della coccola.
Angolo del gioco simbolico:
comprende la cucina, l’armadio dei
travestimenti, l’angolo delle macchi-
la formazione delle famiglie, ecco
perchè viene sempre proposto un
momento di riflessione a scuola nel
periodo dell’Avvento.
- Non meno importante per i
bambini l’attesa di S. Lucia!
Quest’anno in un clima di collaborazione, molte mamme e nonne si sono dilettate a realizzare a
scuola un “mercatino” Natalizio
con: Angioletti, portacandele
e
ogni sorta di meraviglia (tutto
rigorosamente fatto a mano), proponendo anche un “mercatino”
del libro , in collaborazione con la
“libreria dei ragazzi” di Brescia.
QUESTO È LO SPIRITO DI UNA “VERA
FAMIGLIA”
Verrà inoltre organizzata in Parrocchia, il giorno 19/12/2014 alle ore
18,00, la festa di Natale animata dai
bambini, con la rappresentazione
della natività, canti, poesie ed infine
un dolce rinfresco.
Ricordiamo a chi fosse interessato,
residente e non residente, che dal
giorno 07/01/2015 dalle ore 8,30
saranno aperte le iscrizioni: alla
scuola materna “Sacra Famiglia”
che accoglie i bambini dai 3 anni
e all’asilo nido “Tana dei cuccioli”
che accoglie i bambini da 1 anno,
nine e delle costruzioni e l’angolo delle
bambole e della “bellezza”.
Angolo delle granaglie: un mobile a misura di bambino, per
stimolare la fantasia del travaso.
Angolo delle costruzioni e degli
animali: un angolo tutto morbido
per i più piccoli che ancora non
camminano.
Angolo dell’attività grafico-pittorica:
è l’angolo dove si svolgono tutte le
attività di “pasticciamento”. Tempera
a muro, a terra, a tavolino, disegno
con i gessi, con le matite, con i
pennarelli; manipolazione di pasta di
sale, zucchero colorato, didò, sapone
colorato...
Abbiamo una stanza dedicata al
gioco euristico e una palestra utilizzata
per dare sfogo alla nostra voglia di
motricità.
Quest’anno la nostra programmazione
didattica annuale è divisa in due parti
e viene svolta nei mesi di novembre e
nei mesi di marzo e aprile.
La prima parte è dedicata alla
stimolazione sensoriale:
per l’anno scolastico 2015/2016 la
coordinatrice sarà a disposizione
per ogni informazione.
LA NOSTRA FAMIGLIA:
BAMBINI, PRESIDENTE,
AMMINISTRATORI,
INSEGNANTI E PERSONALE
AUGURANO A TUTTI
UN SERENO NATALE
TOCCO IL MONDO INTORNO A ME... E
LO FACCIO INSIEME A TE!!! Quest’anno abbiamo voluto porre
l’attenzione sull’aspetto manipolativo,
insieme costruiremo delle tavolette
ludiche e tattili dove i bambini
potranno poi sperimentare insieme i
vari materiali. In questa età è risaputo
che la manipolazione è lo strumento
fondamentale per la conoscenza e la
scoperta del mondo che li circonda,
quindi proporre loro materiali grezzirivisitati fa si che sperimentino nuove
emozioni e sensazioni, attività differenti
che in casa non tutti potrebbero vivere.
Per quanto riguarda la seconda parte,
stiamo ancora programmando per
rendere il tutto più speciale possibile.
Luisa, Elisa e Antonella vi aspettano a
visitare la struttura SABATO 13 dicembre
2014 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e
dalle ore 14.00 alle ore 16.00.
Vi ricordiamo il nostro sito internet:
www.latanadeicuccioli.webnode.it
e… la nostra pagina Facebook:
Asilo Nido la tana dei cuccioli.
v ita n ostra 21
Vita della Comunità
BEDIZZOLE, TERRITORIO PRESIDIATO
ANCHE SE CON MOLTA DISCREZIONE
Il livello di scippi e borseggi è mediamente basso,
anche se segnali di preoccupazione riguardano i furti nelle abitazioni
Bedizzole è un comune dove la vivibilità è buona. Sono concordi le tre
cariche più alte in materia di sicurezza nell’affermare che Bedizzole
sia un paese sicuro. Il sindaco e i comandanti delle stazioni dei Carabinieri e Polizia locale si sono espressi
pressochè all’unisono nell’affermare che Bedizzole non sia più pericoloso di altri paesi simili per dimensioni e densità di abitanti.
Si registrano gli stessi problemi evidenziati anche in altri comuni affini
e il numero di denunce presentate
consente di delineare un quadro
positivo in merito alla quantità e
alla qualità dei reati commessi.
Insomma Bedizzole non si commetterebbero più reati che altrove
e le denunce registrate alle forze
dell’ordine riguarderebbero reati
non gravissimi, anche se percepiti
come molto fastidiosi dall’opinione
pubblica, per lo più furti o tentativi
di furto.
Il Maresciallo Maurizio Caserta,
comandante della stazione dei
Carabinieri, spiega che addirittura il
numero dei reati commessi in paese sarebbe tutto sommato basso, se
relazionato a quello degli abitanti:
le cifre ufficiali possono giungere
solo dalla prefettura, chiarisce, ma
è evidente dell’esigua quantità di
denunce raccolte che la situazione
ABBONAMENTO
IL GIORNALE DELLA
PARROCCHIA
Non poteva avere un nome più
appropriato il Giornale della
Parrocchia, si chiama “Vita Nostra”.
Racconta la vita di Bedizzole,
22 v ita n ostra
sia tutt’altro che allarmante.
Per Patrizio Tosoni, Comandante
della locale che opera tra Bedizzole e Lonato, la situazione rispetto a
qualche anno fa è migliorata molto anche grazie al grande impegno che mettiamo nella presenza
sul territorio, presenza che spesso
non viene percepita dalla popolazione ma che ha risvolti positivi
sia in termini di prevenzione, sia di
repressione dei reati. Inoltre, per il
Comandante Tosoni, se si confronta il numero di interventi quotidiani
effettuati su Bedizzole con quello di
Lonato, appare chiaro che il livello
di vivibilità in termine di ordine pubblico di Bedizzole sia molto elevato.
È dello stesso avviso pure il sindaco Giovanni Cottini che evidenzia
comunque la necessità di tranquillizzare i cittadini su un tema così urgente come quello della sicurezza.
In merito ai furti, Cottini parla di
fatti a dir poco odiosi che creano
un forte disagio nella popolazione,
seppur la situazione sia normale
per un paese come il nostro.
Il sindaco sottolinea poi la fortuna
di avere sul territorio due forze di
polizia che collaborano e dialogano costantemente e annuncia che
l’amministrazione sta verificando la
possibilità di installare telecamere
agli ingressi del paese, in modo che
le automobili in entrata possono essere eventualmente identificate.
Un modo per potenziare la sicurezza dei cittadini e far si che si sentano concretamente più protetti.
della Comunità Parrocchiale innanzitutto: degli eventi straordinari
che la caratterizzano, del Cammino
di fede, della vita dell’oratorio –
dei gruppi – delle associazioni –
delle scuole cattoliche – dei tempi
liturgici – delle feste – dei momenti
belli e tristi – delle gite – delle feste..
di tutto ciò che succede in una
parrocchia.
Una comunità cristiana è inserita
però in un paese, fa parte di una
società … ecco perchè “Vita
Nostra” parla pure del paese, dei
suoi problemi, di ciò che accade
nella nostra cittadina.
Vita della Comunità
Il matrimonio
una vocazione
Il giorno 11 ottobre 2014 alle ore
17,30 presso il Santuario di Masciaga, si è celebrato il 30° anniversario
di matrimonio di Loretta e Emilio.
E’ stata una celebrazione Eucaristica molto partecipata e vissuta con
commozione da parte dei figli, dei
tantissimi amici, dei parenti e del
sacerdote celebrante don Sandro
Tuccinardi, carissimo amico di Loretta e Emilio.
Questa celebrazione è stata l’occasione che ci ha permesso di riflettere, alla luce della Parola, sulla
nostra comune vocazione: il matrimonio. Ringraziamo il Signore per
ciò che siete stati per tutti noi: presenze vive e significative.
Grazie per la vostra generosa amicizia e testimonianza di coppia, di
sposi e genitori cristiani.
Ci e vi auguriamo che i momenti vissuti insieme, si prolunghino nel
tempo, facendoci pregustare la
gioia e arricchendone il ricordo.
Che il vostro amore non venga mai
meno e arricchisca la vita di chi incontrerete sulla vostra strada.
I vostri amici
Un ricordo della nostra Rita
Sarebbe troppo riduttivo se “Vita
Nostra” raccontasse solo di ciò che
avviene in sacrestia, delle messe,
delle celebrazioni.
Quindi continuerà a raccontare
di tutto e di tutti, pur sapendo che
non incontra l’approvazione di
tutti, che mette alcuni di fronte alle
Ogni domenica era in chiesa con
noi a Pontenove, alla Messa delle
9.30. Era sempre lei che metteva
il giornalino della Parrocchia nelle
nostre cassette della posta.
Rita, una presenza forte, ma
delicata
e
discreta,
una
testimonianza vera, di quelle che
non hanno bisogno di essere
sbandierate ai quattro venti, ne’
vociate con il megafono.
Rita è stata forte di Fede e
di Speranza e per questo noi
di Pontenove ci sentiamo di
ringraziarla
come
comunità
cristiana e la ricordiamo così,
mentre con noi era riunita intorno
alla Mensa eucaristica della
Domenica. Con lei abbiamo
condiviso anche la sofferenza e
la preoccupazione dei momenti
difficili per la sua salute sempre
più vacillante, anche senza gesti
eclatanti, anche solo pregando
forte per lei.
Il tempo della prova per Rita è stato
lungo e doloroso, ma ogni volta che
la incontravi e le chiedevi “come
va?”, sorrideva e, dopo un breve
scambio di parole, lei concludeva
con un “andiamo avanti”.
In effetti, lei è proprio andata avanti,
tanto avanti da raggiungere la
méta. Ora la pensiamo nella Pasqua
eterna. Ora lei sta “oltre” e così
lontana dalla nostra quotidiana
frenesia, dai nostri affanni inutili, ora
lei sta nella casa del Padre. Siamo
certi di questo, anche se ci manca
tanto.
loro responsabilità, non approva le
scelte di qualcuno, denuncia certi
comportamenti, sottolinea certe
ingiustizie. “Vita Nostra” è una voce
che scomoda, fa riflettere, richiama,
approva, disapprova, non pretende
di avere l’approvazione di tutti.
Ringraziamo quanti continuano a
sostenerci, ad incoraggiarci, ad
esserci vicini.
L’abbonamento è sempre di Euro 25,00.
E’ bene consegnarlo all’incaricata
con il numero di dicembre.
La redazione
v ita n ostra 23
Vita della Comunità
COSP - Bedizzole
COSP Bedizzole verso il trentesimo
Correva l’anno 1985 quando un
primo manipolo di persone diede
vita al Centro Operativo Soccorso
Pubblico Bedizzole. L’anno 2014 che
tra poche settimane si conclude,
apre le porte a quello che sarà
il trentesimo anno di attività
per gli attuali oltre 120 volontari
dell’Associazione.
30 anni di crescita, tra momenti
di gioia e difficoltà ma che oggi i
Volontari guardano col sorriso dei
numeri che generano: 8 mezzi di
soccorso che percorrono quasi
100.000km ogni anno (83.000km a
fine ottobre), oltre 2.300 interventi
di soccorso svolti 24h su 24h ma
sopratutto la gioia di rendersi utili
al prossimo, senza distinzione d’età,
di razza e di condizione sociale ed
economica. Dove c’è bisogno di
soccorso e aiuto sanitario, il COSP
c’è: sia per le emergenza, per
le assistenze alle manifestazioni
sportive che per gli innumerevoli
servizi di trasporto per visite
mediche, accompagnamenti e
dimissioni.
Il sodalizio guidato dal presidente
Luigi Apostoli, la vicepresidente
Michela Laffranchi, la segretaria
Valentina Perlotti, la tesoriera
Isabella Cargnoni, affiancati dai
consiglieri Matteo Bertè, Andrea
Biemmi e Claudio Bottarelli, può
oggi contare su 5 ambulanze di
rianimazione, 1 automedica, 1
autovettura ed 1 furgone logistico,
ma può soprattutto contare su oltre
120 soccorritori formati da 5 istruttori
della Regione Lombardia guidati
da Giovanni Piccinali, 3 formatori
di autisti e un ampio stuolo di
istruttori interni che erogano corsi di
formazione, dalle scuole elementari,
medie ad aziende, società sportive
e realtà del territorio. Senza
dimenticare l’annuale corso che
da settembre sviluppa le sue oltre
120h di programma fino a giugno,
quando gli allievi affronteranno
l’esame di certificazione regionale
Soccorritore.
Sempre disponibile con le ultime
notizie dell’associazione è il sito
www.cospbedizzole.org
Centro Operativo Soccorso
Pubblico - Bedizzole
via Mons. Bontacchio, 1
25081 Bedizzole (Brescia)
Tel. 0306870550 - Fax. 0306871208
www.cospbedizzole.org
DALLA CASA DI SOGGIORNO
PER ANZIANI - Onlus
Programma
Natale
Lunedi 24 Novembre ore 15.30
Castagnata e Vin brulè con il
gruppo alpini di Bedizzole
Mercoledi 10 Dicembre ore 15.30
Grande Tombolata di S. Lucia
(Salone Animazione - 1° piano RSA)
Giovedi 11 Dicembre ore 10.00
Visita e scambio di auguri agli
ospiti da parte dei bambini della
Scuola Materna Sacra Famiglia
Martedi 16 Dicembre ore 10.30
Concerto canoro degli ospiti del
Centro Diurno Integrato
Venerdi 19 Dicembre ore 15.30
“Le canzoni del Trio Lescano”
concerto
Martedi 23 Dicembre ore 15.30
Festa di Natale della Fondazione
con la celebrazione della S.Messa
animata dal coro degli ospiti e a
seguire il buffet e l’estrazione dei
biglietti vincenti della Lotteria
(Salone Animazione - 1° piano RSA)
Sabato 17 Gennaio ore 16.00
“Il saggio dei nonni”
spettacolo dell’Associazione Liberi
Pensionati Attivi
Nel periodo Natalizio riapre
la Pesca di beneficienza
a cura delle volontarie
e torna la Lotteria per finanziare
iniziative a favore degli ospiti
della Casa di Soggiorno
24 v ita n ostra
Vita della Comunità
SPORT
BASKET
Esordienti
Aquilotti S. Vito
Under 13
Scoiattoli Bedizzole
Il Basket Bedizzole esiste dal 1979, quando la volontà
di pochi l’ha fatto nascere ed iscrivere al campionato
di Prima Divisione Maschile ed ha aperto le porte a
molti ragazzi delle allora Scuole Medie ad uno sport
allora poco conosciuto (compreso l’attuale Sindaco
Giovanni Cottini). La passione di quei giorni arriva ai
giorni nostri, con il sempre verde Giampiero Cominelli
alla Presidenza.
Attualmente, anche attraverso la stretta collaborazione con Basket Più, iniziata tre anni fa, sono oltre
cento i piccoli atleti di Bedizzole, e qualcuno ormai già
più grande, che si allenano e giocano nelle palestre,
divisi tra Minibasket (Pulcini, Scoiattoli, Aquilotti e
Esordienti) e Campionati Ufficiali (Under 13, Under 14
e Under 15), sotto la guida degli Istruttori Fabio Tosoni,
Andrea Pasini e Diego Sguaizer.
Il prossimo passo, ora che il settore giovanile ha
ripresto corpo e numeri è la volontà del “Cicci” è di
avere al più presto una prima squadra nella quale far
giocare anche i nostri giovani.
Ovviamente, per chi volesse provare l’esperienza di
fare due tiri in un canestro le palestre sono sempre
aperte. Buon Basket a Tutti !!!
Scoiattoli S. Vito
SCUOLA CALCIO IN ORATORIO
In un oratorio che è “scuola di vita, di fede, di
educazione” ci sta bene anche una “scuola calcio”,
una scuola che non insegna semplicemente a
vincere una partita di calcio ma la partita della vita.
Aiuta perciò a fare squadra, ad accogliersi, a
perdonarsi , ad essere educati, a rispettarsi …
La Scuola calcio dell’Oratorio punta più alla partita
della vita che a quella del campo!!!!
Un grazie particolare allo sponsor: Meccanica PIERRE
v ita n ostra 25
Vita della Comunità
Associazione terza età Onlus
L’Associazione Terza Età fu fondata
nel lontano 1990 da un gruppo di
volenterosi Bedizzolesi, coordinati
dai servizi sociali del comune, che
avevano a cuore le necessità degli
anziani e promuovere tante iniziative a loro favore.
La sede storica utilizzata per molti anni era situata in Via F.lli Chiodi
presso la ex farmacia comunale. Successivamente, nell’anno
1999/2000, l’Associazione venne
posizionata in Via Libertà n. 36 dove
attualmente utilizza i locali del Comune di Bedizzole, locali adeguati
alle necessità occorrenti per svolgere e raggiungere gli scopi previsti
dallo statuto, (iniziative assistenziali,
sociali, formative, culturali, ricreati-
ve, diretta al potenziamento delle
capacità presenti nelle persone
anziane, e con gruppi di volontariato esistenti sul territorio). Lo statuto
venne formalizzato nel 1998, debitamente registrato all’ufficio Imposte di Lonato e tuttora in Vigore.
Il Direttivo è composto da 9 persone che al loro interno nominano i
vari responsabili e che durano in
carica per tre anni, rinnovabili.
Attualmente l’Associazione è iscritta presso la Provincia di Brescia al
Centro Volontariato e presso la Regione Lombardia quale organizzazione di volontariato. Fra le tante
iniziative ricordiamo che nell’anno
2011/2012 abbiamo contribuito a
ristrutturare l’organo del Santuario
di Masciaga con una cifra importante.
Altre iniziative sono state indirizzate ad aiutare alcune famiglie che
si trovano in difficoltà. I nostri iscritti
sono 317 e frequentano il Centro
assiduamente, che propone diverse iniziative (giochi, incontri con
medici, tombolate, pranzi sociali,
gite culturali con contributo ed il
ballo domenicale).
L’attuale Presidente è la Sig.ra Angiola MELCHIORI coadiuvata dal
Vice Presidente Elleno RAVELLI e da
altre volontarie e volontari.
Chi vorrà frequentare il nostro Centro, come sempre sarà ben accolto
dal personale volontario.
Locanda Tre Corone: un’ambiente parrocchiale completamente rinnovato
26 v ita n ostra
Vita della Comunità
“Vieni ti racconto una storia vera ...
la Grande Guerra”
Conoscere una guerra non significa
violenza ma al contrario; conoscere una guerra serve a capire il vero
significato della pace.
Pace vuol dire amore, la pace
vuol dire sperare, la pace vuol dire
pregare, la pace è una parola importante, una parola lodevole, un
sogno incantevole, che tutti noi
dobbiamo imparare ad apprezzare. Per meglio dare un senso a queste parole, domenica 2 novembre
2014, grazie alla collaborazione
tra il Gruppo Alpini di Bedizzole e
il Comune è stata inaugurata nella Sala Disciplina in Piazza Vittorio
Emanuele II la mostra di cimeli della collezione privata della Signora
Carla Sandonà intitolata: “Vieni ti
racconto una storia vera ... la Grande Guerra”. La realizzazione della
mostra ha dato inizio alle comme-
morazioni per il centenario della
Grande Guerra cercando di sensibilizzare i cittadini bedizzolesi ... e
soprattutto le nuove generazioni,
cercando di avvicinarli a queste
nostre tristi pagine di storia, attraverso l’esposizione di fotografie e
cimeli esclusivamente utilizzati nella
Grande Guerra da giovani soldati
che hanno dato la loro vita lasciando migliaia di madri, padri e spose
in un lutto che cento anni non sono
ancora bastati ad alleviare il dolore. Le presenze sono state molto
gratificanti per tutti quelli che hanno creduto in questa iniziativa sin
dal momento dell’inaugurazione
e ha ripagato l’impegno per i preparativi da parte del Gruppo Alpini
di Bedizzole e della Signora Carla
Sandonà. Si è già pensato di ripeterla in un futuro per far si che non
vengano dimenticati i nostri Caduti per una giusta causa e che tutti
noi abbiamo avuto come grande
e importante eredità. Nella settimana successiva, dal 3 al 9 novembre,
oltre ... ragazzi delle scuole primarie
e secondarie di primo grado bedizzolesi hanno visitato la mostra
di cimeli, reperti e documenti della
collezione privata, avendo modo di
vedere fotografie e oggetti inerenti
il primo conflitto mondiale in un allestimento che rispetta i criteri temporali e tematici di un evento che
ha rivestito grande importanza, non
solo dal punto di vista storico. Concludendo: i nostri più sentiti ringraziamenti a tutti i cittadini bedizzolesi
per la vostra graditissima visita alla
mostra “Vieni ti racconto una storia
vera ... la Grande Guerrra”
Auguri a Nonna Gina
Festa degli Anniversari di Matrimonio
v ita n ostra 27
Vita della Comunità
Calendario delle principali iniziative Parrocchiali
DICEMBRE 2014
MARTEDI 16 INIZIO NOVENA DI NATALE
• ore 8.30 Messa e confessioni per gli adulti
MERCOLEDI 17
• ore 16.30 Confessioni elementari in chiesa
parocchiale
GIOVEDI 18
• ore 19.00 Messa presso la sede Bcc per i
dipendenti
• ore 20.30 Celebrazione per tutte le famiglie
dei ragazzi dell’ICFR in parrocchia
VENERDI 19
• ore 16.15 Confessioni ragazzi medie in
parrocchia
• ore 18.00 Preghiera “Aspettando il Natale”
per bambini e genitori scuola materna Sacra
Famiglia
SABATO 20
• ore 10.00 Preparazione al Natale per alunni
e genitori scuola elementare Maddalena di
Canossa
• ore 18.30 Preparazione al Natale per tutti gli
sportivi e auguri in oratorio
DOMENICA 21 IV DI AVVENTO
LUNEDI 22 Giornata Penitenziale
• Confessioni in Santuario per le parrocchie
dell’unità pastorale (ore 9-12 e ore 15-18)
• ore 20.30 Liturgia penitenziale e confessioni
per le parrocchie dell’unità pastorale in
Parrocchia
MARTEDI 23
• ore 8.30 e ore 18.00 Messa e confessioni
• ore 15.00 Messa presso il Centro Sociale
• ore 15.30 Natale presso la casa di soggiorno
per anziani
• ore 20.30 Liturgia penitenziale e confessioni
per adolescenti e giovani dell’unità pastorale
in Santuario
MERCOLEDI 24 VIGILIA DI NATALE
• Confessioni ore 9-12 e ore 15-19
• Ore 23.15 Veglia di preghiera (animata dagli
adolescenti) e Messa di Mezzanotte – auguri
in piazza
28 v ita n ostra
GIOVEDI 25 NATALE DEL SIGNORE
• Messe con Orario Festivo
• ore 11,15 Messa solenne con la corale Santo
Stefano
• ore 16.00 Vespro e Messa in Santuario
• ore 17,00 Messa a Pontenove – Monteroseo –
Cogozzo – Macesina
• ore 18,00 Messa a Cantrina
• ore 18,00 Vespri solenni e Messa in Parrocchia
VENERDI 26 S. STEFANO PATRONO
DELLA PARROCCHIA
• Messe con orario Festivo (sospesa la messa delle
11,15 e nelle frazioni)
• ore 18,30 Solenne Concelebrazione presieduta
da Mons. Tino Clementi Arciprete di Manerbio
– Presentazione alla comunità dei Comunicandi
e Cresimandi accompagnati dai genitori e dai
padrini - Aperitivo in piazza offerto dagli alpini
DOMENICA 28 FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA
S. TOMMASO BECKET
• Ore 18.30 Messa a San Tommaso – Festa
Patronale
MERCOLEDI 31 S. SILVESTRO
• ore 18,30 Messa – Benedizione eucaristica Ricordo dei Battesimi del 2014 canto del “Te
Deum”
• Festa dell’Ultimo dell’Anno in Oratorio per le
famiglie della Scuola Materna Sacra Famiglia
GENNAIO 2015
GIOVEDI 1 SOLENNITÀ DI MARIA MADRE DI
DIO – GIORNATA DELLA PACE
• Messe con orario festivo (sospesa la Messa delle
ore 11,15)
• ore 16,00 Vespri e Messa in Santuario
• ore 18,30 Messa solenne di Inizio Anno –
benedizione eucaristica e canto del “Veni
Creator”
SABATO 3 PRIMO SABATO DEL MESE
• Campo invernale per adolescenti
DOMENICA 4 SECONDA DOMENICA DOPO IL
NATALE
• Messe con orario festivo
• Ore 11.15 Celebrazione dei battesimi
Vita della Comunità
MARTEDI 6 EPIFANIA DEL SIGNORE GIORNATA
MONDIALE DELL’INFANZIA MISSIONARIA
• Orario festivo
• Ore 15.00 Benedizione dei bambini e arrivo
dei Magi
• Ore 16.00 Vespro e messa solenne in Santuario
animata dal Coro Gospel “Amodonostro”
• Ore 18.30 Messa con la Corale Santo Stefano
GIOVEDI 8
• Inizia il corso di preparazione al matrimonio presso
il centro parrocchiale
DOMENICA 18 INIZIA LA SETTIMANA
DI PREGHIERA PER L’UNITÀ
DEI CRISTIANI
• Ore 18,30 Inizia il Triduo dei defunti
DOMENICA 11 FESTA DEL BATTESIMO
DEL SIGNORE
DOMENICA 25 FESTA DI SAN GIOVANNI
BOSCO PATRONO DELLA GIOVENTU’
• Ore 10.00 Messa per ragazzi e famiglie –
festa in oratorio
SABATO 17 S. ANTONIO ABATE
• Benedizione delle stalle
• Ore 19,00 Messa a Pontenove per gli agricoltori Cena
PARROCCHIA SANTO STEFANO - BEDIZZOLE propone
viaggio in ARMENIA
dal 18 al 25 MAGGIO 2015
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE
BASE 35 PARTECIPANTI PAGANTI: EURO 1.250,00
LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE COMPRENDE:
- Pulman Bedizzole – Milano Malpensa e ritorno
- viaggio aereo con volo da Milano Malpensa;
- franchigia bagaglio kg. 20 per persona,
- intero circuito con pullman granturismo;
- circuito in Armenia con guida specializzata
in itinerari culturali - spirituali, elemento
fondamentale per il buon esito di questo
viaggio;
- trattamento di pensione completa dalla cena
del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo
giorno;
- ingressi indicati nel programma;
- tasse aeroportuali attualmente in vigore soggette
a riconferma 20 giorni prima della partenza;
- sistemazione prevista in camere doppie in hotel 4
stelle;
- assicurazione medico-bagaglio.
LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE NON COMPRENDE:
- bevande,
- ingressi supplementari,
- mance,
- extra di carattere personale;
- tutto quanto non indicato nel “COMPRENDE”
SUPPLEMENTI camera singola Euro 220,00
- Polizza assicurazione annullamento viaggio
- Euro 40 da stipulare all’atto di conferma del
viaggio
ISCRIZIONI PRESSO LE MADRI ENTRO E NON OLTRE IL 7 MARZO
2015 VERSANDO LA SOMMA DI Euro 200,00 A PERSONA
UNITAMENTE ALLA COPIA DELLA PRIMA PAGINA DEL PASSAPORTO
DOVE SONO INDICATI I DATI PERSONALI E LA SCADENZA
Lunedì 19 – Martedi 20 - Mercoledì 21
TRIDUO DEI DEFUNTI
• Ore 8,30 Messa in suffragio dei defunti
• Ore 15,30 Adorazione per gli adulti
• Ore 16,15 “30 Minuti per Gesù”
Adorazione per tutti i ragazzi del
Catechismo
• Ore 20.30 Messa in suffragio dei defunti
PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE A LOURDES
14 - 18 SETTEMBRE 2015
(Verrà comunicato il programma dopo Natale)
1° Giorno : ... EREVAN – VOLO NON DIRETTO DA COMUNICARE IN SEGUITO
2° Giorno : EREVAN
Arrivo previsto nelle prime ore del mattino, disbrigo delle formalità doganali e
trasferimento in hotel.
Prima colazione. Tempo a disposizione per il riposo. Pranzo in ristorante. Pomeriggio
dedicato alla visita panoramica della città. Si visiteranno (ingressi inclusi)
l’Istituto dei Manoscritti antichi Matenadaran, dove sono conservati importanti
manoscritti di illustri studiosi e scienziati ed i primi libri stampati in Armenia risalenti al
XVI sec.; visita del Memoriale e del Museo del Genocidio. Cena e pernottamento.
3° Giorno : EREVAN - KHOR VIRAP - NORAVANK – EREVAN
Prima colazione in hotel. Partenza per Khor Virap e visita del famoso Monastero
che sorge nel luogo di prigionia di San Gregorio Illuminatore, a cui si deve la
conversione dell’Armenia. Dal Monastero si gode di una splendida vista del biblico
Monte Ararat. Proseguimento per il Villaggio di Areni, e visita della sua Chiesa.
Terminata la visita, proseguimento per il Monastero di Noravank (XII-XIV), in
spettacolare posizione sulla cima di un precipizio. Pranzo a pic nic. Nel pomeriggio,
rientro a Ereven. Cena e pernottamento.
4° Giorno : EREVAN - ASHTARAK - AMBERD – EREVAN
Prima colazione in hotel. Partenza in pullman per Ashtarak e visita della cittadina
famosa per le sue chiese secolari. Proseguimento per Amberd, un complessofortezza con la chiesa costruita sul pendio del Monte Aragats; Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio visita al Convento di Hovhannavank e al complesso religioso di
Sasmosavank. Rientro ad Erevan. Cena e pernottamento.
5° Giorno : EREVAN - ALAVERDI – EREVAN
Prima colazione in hotel. Partenza in pullman per la città di Alaverdi, una città con
miniere di rame situata nella valle del fiume Debed, nell’ Armenia nord-orientale. Si
visiteranno (ingressi inclusi) : il Monastero Aghpat (X-XIII sec.) in posizione splendida
sulla gola del fiume Debed; il Monastero di Sanain (eretto tra il X e il XIII secolo),
suggestivo complesso con chiese, tombe e moltissime Khatchkar. Pranzo. Rientro a
Erevan. Cena e pernottamento.
6° Giorno : EREVAN - ETCHMIADZIN – EREVAN
Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita del Complesso di
Etchmiazdin (ingresso incluso), vero e proprio centro spirituale del Cristianesimo in
Armenia: visita della Cattedrale. Visita alle chiese di S. Gasane e San Shoghagat.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, visita alle chiese di Santa Hripsime e Santa Gayané. Rientro a
Erevan. Visita del Mercato
all’aperto di Erevan, molto particolare per colori e profumi. Cena e pernottamento.
7° Giorno : EREVAN - LAGO SEVAN - HAGHARDZIN – EREVAN
Prima colazione in hotel. Partenza in pullman per il Lago Sevan, lago principale
dell’Armenia che si trova a circa 2.000 metri al di sopra del livello del mare,
importante per l’agricoltura del paese. Arrivo, e visita del Complesso religioso di
Haghardzin e Goshavank. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita alle Chiese di
Peninsula a Noraduz, dove vi si trovano monumenti di varie epoche e una vasta
quantità di “khachkars”, croci in pietra, una delle manifestazioni più originali della
cultura e del costume religioso armeno. Arrivo a Erevan, cena e pernottamento.
8° Giorno : EREVAN - GARNI - GEGHARD- EREVAN
Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita all’Arco di Yeghishe
Charents da dove si ha una splendida vista del Monte Ararat; continuando con
la visita al Tempio pagano di Garni, dalle classiche linee ellenistiche, l’unico del
genere esistente in Armenia. Proseguimento per il Monastero di Gheghard, noto
nell’antichità come quello delle Sette Chiese o della Lancia, nome derivato dalla
reliquia che si narra ferì al costato Gesù. In tempo utile trasferimento in aeroporto
per il volo di rientro in Italia.
v ita n ostra 29
Anagrafe Parrocchiale
Sono nuovi Figli di Dio
Caldera Arianna di Roberto e Salaorni Paola
Antonioli Ares di Ettore e Pompei Simona
Da Silvia Ruano Gabriel di Carlos e Facchetti Desirè
Del Bono Andrea di Gianluca e Zani Erica
Menegatti Ilaria di Cristian e Milanesi Alice
Panada Giovanni di Claudio e di Pintossi Milena
Marchetti Diletta Maria di Claudio e Botta Roberta
Solarino Dario di Orazio e di Caldana Francesca
Sono tornati alla Casa del Padre
FREGONI PIERINA DI ANNI 79
GAVAZZI CLARA DI ANNI 85
CALDERA ROBERTA di anni 48
TRAPELLI CLAUDIO DI ANNI 89
TAGLIANI RACHELE DI ANNI 88
LOCATELLI LUIGIA di anni 94
CAVAGNINI GIULIETTA DI ANNI 89 LAMA LORENZO DI ANNI 88
LONATI TIZIANA di anni 48
BONOMELLI ONESTO DI ANNI 72
PAPA PIERINO di anni 88
UBERTI ELISABETTA DI ANNI 91
Dal primo numero del 2015 verranno pubblicate sul bollettino le fotografie dei nostri cari defunti.
Invitiamo perciò a portare le foto subito dopo il funerale.
Grazie per ogni gesto di generosità
(Offerte dal 27 ottobre al
1 dicembre 2014)
Offerte settimanali
Candele
Funerali
Stampa Cattolica
E
E
E
E
3.160,08
1.012,30
2.500,00
56,00
Offerte Pro Oratorio
1° domenica di novembre
Festa Classe 1957
Festa Classe 1964
Festa Agricoltori
Cresimati
N.N.
Festa di Macesina
N.N. per famiglie povere
Offerta da Commedia Dialettale
Giornata Seminario
E
E
E
E
e
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e
e
e
e
1.019,56
50,00
70,00
60,00
1.250,00
100,00
50,00
1.000,00
330,00
1.370,30
e
472,06
(girati al Seminario Diocesano)
Giornata del Pane
(girati al Gruppo CARITAS)
Classe 1957
25° di Matrimonio Coniugi Liloni
30 v ita n ostra
Classe 1964
Battesimi di Dicembre
Per chi desiderasse inviare un articolo da pubblicare sul giornale parrocchiale può
farlo consegnando file e immagini a don Franco, don Vincenzo oppure inviando
una mail a [email protected] e [email protected]
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