REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL IL PRESENTE MANUALE VIENE USATO A SOLO SCOPO DIMOSTRATIVO, MOLTE PARTI RISULTANO INCOMPLETE O MANCANTI. PER UN MANUALE COMPLETO E IDONEO A GARANTIRE LA SICUREZZA DEI PRODOTTI ALIMENTARI CONTATTAMI. MANUALE AZIENDALE DI AUTOCONTROLLO IGIENICO Reg. CE/852/2004 art. 5 AZIENDA ATTIVITA’ SEDE OPERATIVA RESPONSABILE DELL’AUTOCONTROLLO RESPONSABILE GIURUIDICO Sono allegati al presente manuale e ne fanno parte integrante: • fac-simile di registri che dovranno essere utilizzati per documentare le procedure di igiene e sicurezza adottate; • lettere di formalizzazione degli incarichi di controllo (qualora previste) • prescrizioni e/o verbali ASL (ove presenti) MANUALE REDATTO DAL TECNCO DELLA PREVENZIONE DOTTR. CLAUDIO BATISTONI APPROVATO DA: 1 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL INDICE 1. PREMESSA PAG 2 1.1 IL SISTEMA HACCP PAG 2 1.2 IL QUADRO NORMATIVO PAG 3 1.3 DEFINIZIONI PAG 3 1.4 IL MANUALE DI AUTOCONTROLLO PAG 4 2. ANALISI DELL’ATTIVITA’ AZIENDALE PAG 4 2.1 ANALISI DEL CICLO DI LAVORAZIONE PAG 5 2.2 ORGANIZZAZIONE DEI LOCALI PAG 5 2.3 ANALISI DELLE ATTREZZATURE UTILIZZATE PAG 9 3. APPLICAZIONE METODO HACCP PAG 10 3.1 COSTITUZIONE DEL TEAM HACCP PAG10 3.2 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO PAG10 3.3 DESTINAZIONE D’USO PAG11 3.4 DIAGRAMMA DI FLUSSO PAG11 3.4.1 ANALISI DELLE SINGOLE FASI DI LAVORO PAG12 3.5 CONFERMA SUL POSTO DEL DIAGRAMMA DI FLUSSO PAG15 3.6 INDIVIDUAZIONI DEI PERICOLI PAG16 3.7 ANALISI DEI RISCHI E DEI PUNTI CRITICI DI CONTROLLO PAG18 4 PROCEDURE DI AUTOCONTROLLO PAG20 DA PROCEDURA P1 A PROCEDURA P21 2 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL 1. PREMESSA Il Regolamento CE/852/2004 richiede che i responsabili delle imprese alimentari individuino, applichino ed aggiornino procedure per garantire la sicurezza degli alimenti, mediante piani di autocontrollo basati sul sistema HACCP. 1.1 IL SISTEMA HACCP Per HACCP (Hazard Analysis Critical Control Points traducibile con “Analisi dei Pericoli e dei Punti Critici di Controllo”) si indica uno strumento operativo atto a garantire la sicurezza e la salubrità dei prodotti alimentari la cui principale caratteristica risiede nel fatto che le garanzie sulla salubrità degli alimenti non sono più delegate ai test sui prodotti finiti, ma sul controllo preventivo dei pericoli lungo tutto il ciclo produttivo. In conclusione per Sistema HACCP si intende un sistema per la sicurezza alimentare basato sulla prevenzione: attraverso la valutazione dei rischi intrinseci attribuibili ad un certo prodotto o al processo che lo realizza e l’individuazione delle misure necessarie per controllare tali rischi, il sistema HACCP consente di prevenire, eliminare o ridurre a un livello accettabile i pericoli potenziali della produzione degli alimenti. Essenzialmente il Sistema HACCP consiste nell’identificazione di tutti gli eventi potenzialmente negativi, siano essi biologici, chimici e fisici che sono riconducibili al processo o al prodotto che si sta esaminando e che possono incidere negativamente, qualora si manifestino, sull’integrità dell’alimento in questione. L’analisi dei pericoli (Hazard Analysis) è sfruttata come base per l’individuazione, all’interno del ciclo di produzione, dei punti critici di controllo (Critical Control Points) cioè di quelle fasi del processo che devono essere oggetto di procedure di controllo atte a garantire la sicurezza del prodotto: un eventuale fallimento di tali procedure, in corrispondenza di uno qualsiasi dei punti critici del processo, sarebbe responsabile della creazione o della persistenza di un pericolo e quindi della realizzazione di un prodotto non adatto al consumo umano. Inoltre, la definizione di adeguati limiti critici specificano i valori che non devono essere superati dai parametri scelti per assicurare l’integrità del prodotto alimentare. L’obiettivo del sistema HACCP è l’individuazione, nel ciclo produttivo, delle fasi in corrispondenza delle quali è possibile prevenire un pericolo in modo da assicurare la perfetta integrità del prodotto alimentare. A fianco delle procedure legate ai CCP entrano a far parte del piano anche le GMP (Good Manufacture Practice) cui fanno capo tutte le buone pratiche di azione comprese quelle igieniche (GHP) e che vengono ovviamente descritte nelle pagine seguenti. 3 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL 1.2 IL QUADRO NORMATIVO In Italia la prima legge organica in materia di alimenti è il DPR 283 del 30.4.62 che individua i requisiti di base di un prodotto alimentare, ma solo nel 1980 viene elaborato il regolamento di esecuzione (DPR 327 del 26.3.80), il quale codifica i requisiti minimi delle apparecchiature, le norme per il personale e le precauzioni per il trasporto delle derrate alimentari. Con l’aumentare dell’importanza del mercato europeo prima e dell’Europa unita poi, si intensifica l’attività legislativa in relazione alle derrate alimentari fino ad arrivare al cosiddetto “pacchetto igiene” attualmente in vigore che ruota attorno ai Regolamenti CE/178/2002 e CE/852/2004. Alle norme di legge si affiancano le norme di buona prassi che sono reperibili nel Codex Alimentarius messo a punto dalla FAO. Buona parte di tali norme sono quotidianamente applicate essendo il substrato sul quale si fonda l’esperienza lavorativa nei singoli settori di applicazione e, in questa sede, sono quindi semplicemente verificate, altre, viceversa, vengono inserite sotto forma di nuove procedure. 1.3 DEFINIZIONI Tutte le azioni che l’Operatore del Settore Alimentare o il suo delegato dell'attività alimentare sotto la propria responsabilità esercita sull'attività della azienda per garantire i requisiti igienici e la sicurezza dei prodotti venduti. CONTAMINAZIONE: Presenza di uno o più elementi estranei nel prodotto. AUTOCONTROLLO: CP: Contaminazione del prodotto alimentare per contatto diretto con altri prodotti o materiali gia' contaminati. Atto/Operazione/Azione per prevenire, ridurre o eliminare il rischio per la salute dell'uomo. Operazione risolutiva o di passaggio per una azione preventiva o di controllo per eliminare,prevenire o ridurre ad un livello accettabile un pericolo legato all'inquinamento del prodotto alimentare. Punto di controllo per garantire o accertare la sicurezza igienica dei prodotti. DERATTIZZAZIONE: Eliminare topi e ratti. DETERSIONE: Azione per l'asportazione dello sporco del sudicio dalle diverse superfici. DISINFEZIONE: Azione per ridurre o eliminare muffe o microrganismi patogeni. DISINFESTAZIONE: Operazioni o procedimenti atti ad eliminare topi,insetti,scarafaggi e quant'altro che puo' determinare una contaminazione diretta o indiretta degli alimenti. Azioni per rendere idonei, sanificati i locali,le attrezzature,gli utensili tramite azione di sanificazione. Buona prassi di lavorazione ( Good Manifacturing Practice ) CONTAMINAZIONE CROCIATA: CONTROLLARE: CCP: SANIFICAZIONE: G.M.P.: LIMITE CRITICO: Metodo per individuare pericoli di contaminazione e stabilire pratiche e procedure per la loro riduzione o distruzione. Punto di demarcazione fra ciò che e' accettabile e ciò che e' contaminato. MOLTIPLICAZIONE: MICROBICA Crescita esponenziale di muffe e microrganismi patogeni favorevoli nei prodotti alimentari e nelle attrezzature. H.A.C.C.P. : in condizioni 4 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL MONITORAGGIO: Misure,azioni,controlli per valutare se un CCP e' nei limiti previsti. PERICOLO: PROCEDURA: Fattore potenziale atto a contaminare i prodotti alimentari,tale da minare la salute dell'uomo. Pianificare le attività da effettuare per raggiungere lo scopo previsto.. SHELF-LIFE : Tempi massimi di esposizione o di somministrazione ammessi del prodotto. REFRIGERAZIONE: Per la conservazione dei prodotti tramite abbassamento della temperatura al di sopra del loro punto di congelamento. RISCHIO: Possibilità di un eventuale rischio di contaminazione. REGISTRAZIONE: Raccolta dei dati, corretta registrazione e documentazione per tutti i dati concernenti l' HACCP,da mostrare per un qualsiasi controllo da parte degli enti esterni. Insieme di documenti scritti che individua in maniera formale e dettagliata tutte le procedure da seguire per la realizzazione del sistema HACCP Risultato del processo di trasformazione PIANO HACCP PRODOTTO FINITO VERIFICA L'uso dei metodi procedure o prove in aggiunta a quelli applicati durante il monitoraggio,per valutare se la metodologia Haccp e' in accordo con il piano di Autocontrollo programmato e/o se questo necessita' di correzioni o di riqualificazioni. 5 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL 1.4 IL MANUALE DI AUTOCONTROLLO Il procedimento di stesura del manuale si svolge secondo il seguente layout: analisi del processo lavorativo; verifica dei locali e delle attrezzature utilizzati per accertarne la rispondenza alle norme di legge e di buona prassi; applicazione del sistema HACCP. definizione procedure di autocontrollo aziendale Il sistema HACCP implementato e le procedure di autocontrollo individuate nel presente manuale, saranno soggette a modifiche a in occasione di variazioni anche parziali dell’attività. Allegati al manuale vengono ulteriormente forniti i fac-simile delle schede di registrazione necessarie alle verifiche di igiene alimentare. Le schede di registrazione una volta compilate dovranno essere archiviate a cura del responsabile e conservate per almeno 24 mesi a disposizione di eventuali controlli sia interni che dell’autorità competente. 2. ANALISI DELL’ATTIVITA’ AZIENDALE 2.1 ANALISI DEL CICLO DI LAVORAZIONE L’ attività dell’impresa oggetto di questo manuale consiste nella vendita assistita al consumatore finale di prodotti ortofrutticoli freschi e legumi, prodotti alimentari di vario genere confezionati comprese bevande ( pasta,sughi, legumi,frutta secca, ecc ecc) nonché nella preparazione di cibi da asporto freddi quali verdure, primi piatti,contorni e secondi a base di carne e pesce. 6 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL 2.2 ORGANIZZAZIONE DEI LOCALI I locali destinati all’attività si sviluppano su di un unico piano come riportato in planimetria allegata. Si distinguono: (*** vedere la piantina) …. OMISSIS INGRESSO CON SALA BAR E TAVOLI Dall’ingresso si accede direttamente alla sala vendita dove si trovano gli scaffali per l’esposizione …. OMISSIS SPOGLIATOIO E SERVIZI IGIENICI …. OMISSIS CUCINA Nella cucina vengono effettuate tutte le preparazioni alimentari, questa zona ha gli standard di igiene richiesti. Al fine di impedire la contaminazione crociata tra sporco/pulito e/o crudo/cotto, nonostante le ridotte dimensioni della cucina si è provveduto ad individuare ….. OMISSISIS 7 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL 2.3 ANALISI DELLE ATTREZZATURE UTILIZZATE Descrizione n° / note Le superfici (comprese quelle delle attrezzature) nelle zone di manipolazione degli alimenti e, in particolare, quelli a contatto con questi ultimi hanno superfici lisce, lavabili, resistenti alla corrosione e non tossiche, sono e verranno mantenute in buone condizioni risultando così facili da pulire e, se necessario, da disinfettare. Nei confronti di tale attrezzature vengono rispettati precisi piani di detersione e disinfezione. Vengono mantenute in perfette condizioni igieniche e verranno sostituite quando deteriorate. APPROVVIGIONAMENTO IDRICO L’acqua proviene dall’acquedotto comunale, è stato comunque fatto un campione per analisi chimiche per verificare le condizioni delle tubature dal punto di consegna al punto di fuoriuscita del rubinetto, affinché siano rispettati i parametri dell’allegato B al D.Lgs 31/2001. 8 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL 3.APPLICAZIONE METODO HACCP 3.1 costituzione del Team HACCP Il Team HACCP è costituito dal: OMISSIS…… Il responsabile del sistema HACCP deve: Progettare il piano HACCP ,eventualmente con l’aiuto di persona qualificata. Verificare che l’implementazione del sistema proceda correttamente. Verificare che la propria formazione e quella degli altri operatori sia idonea al raggiungimento degli obbiettivi previsti. Verificare che le azioni preventive vengano attuate correttamente. Verificare che i monitoraggi vengano attuati correttamente. Verificare che le azioni correttive siano avviate e controllati i risultati ottenuti. Procedure periodicamente (almeno una volta l’anno) alla revisione e l’aggiornamento del piano HACCP. IN RIFERIMENTO ALLE STRUTTURE, ATTREZZATURE, SANIFICAZIONE, DISINFESTAZIONE, DERATTIZZAZIONE deve: Verificare che il locale sia privo di infestazioni adottando tutti gli accorgimenti necessari per evitarla, rivolgersi a ditta esterna specializzata qualora dal proprio monitoraggio si abbiano chiari segni di infestazione di roditori e insetti. Definire, attuare, verificare le procedure di sanificazione dei locali e delle attrezzature. Verificare tramite monitoraggi che le strutture, le attrezzature, i locali, le materie prime, i prodotti sussidiari, i semilavorati e i prodotti finiti siano sempre rispondenti alle norme e in buono stato di pulizia e igiene. Avviare le azioni correttive qualora vengano riscontrate delle non conformità e verificare il risultato di tali azioni. 3.2 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO I prodotti che vengano venduti possono essere assimilati alle seguenti tipologie: ….OMISSIS 9 REG CE 852/2004 3.3 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL DESTINAZIONE D’USO DEL PRODOTTO La destinazione di questi prodotti alimentare è rivolta al consumo diretto da parte di tutte le tipologie e fasce di consumatori. 3.4 DIAGRAMMA DI FLUSSO I diagrammi di flusso dell’attività sono stati costruiti tenendo conto dell’attuale realtà operativa e descrive il processo in maniera dettagliata a partire dal ricevimento delle materie prime fino alla loro trasformazione e vendita. L’applicazione del sistema di autocontrollo è stata fatta tenendo presente che l’analisi di ogni fase non ha mai perso di vista la fase che precede e la fase che segue quella in esame. I diagrammi di flusso sono soggetti a modifiche ed aggiustamenti ogni qualvolta si verifichino cambiamenti nelle fasi di lavorazione o nell’utilizzo, dismissione o acquisto di macchinari o nuovi prodotti. Diagramma di flusso PRODOTTI DI GESTIONE Prodotti di gestione: Materiale non alimentare destinato a venire a contatto con gli alimenti (vassoi, vaschette, contenitori vari, carta avvolgente, pellicola trasparente, carta in alluminio ecc CONFERMATO IN CAMPO IL ______________ FIRMA R.HACCP___________________ 10 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL Diagramma di flusso – PREPARAZIONE PASTI DA SOTTOPORRE A COTTURA E DA VENDERE FREDDI OMISSIS… Diagramma di flusso – COMMERCIALIZZAZIONE PRODOTTI DEPERIBILI E NON DEPERIBILI OMISSIS.... 3.4.1 ANALISI DELLE FASI DI LAVORAZIONE Dalla descrizione dell’attività e dai diagrammi di flusso, si deduce che le attività svolte sono le seguenti: Approvvigionamento dei prodotti e delle materie prime,selezione ed omologazione dei fornitori Le materie prime ed i prodotti impiegati nella lavorazione sono per lo più acquistati dal titolare presso magazzini GDO, mentre alcune tipologie di prodotti ad uso quotidiano vengano forniti direttamente da fornitori. Il rifornimento avviene secondo le esigenze e in linea di massima secondo le seguenti tempistiche: -Carne una/due volte a settimana -Verdura fresca,frutta fresca quotidianamente -Frutta fresca e legumi all’occorrenza - Prodotti alimentari confezionati vengano acquistati in media 3 volte a settimana I fornitori sono stati e verranno selezionati in base alla garanzia di serietà e professionalità, sulla valutazione visiva del prodotto e sulla richiesta di alcuni requisiti quali caratteristiche organolettiche, freschezza del prodotto, rapporto qualità/servizio di consegna. A tutti i fornitori verrà richiesta: • dichiarazione di conformità alla normativa vigente in tema di igiene e sicurezza degli • alimenti. • dichiarazione che nella propria attività si attuano le corrette prassi igieniche e i • principi HACCP ove previsto dalla normativa vigente • nel caso di commerciante dei prodotti ortofrutticoli autocertificazione del loro fornitore del rispetto delle BUONE PRASSI AGRICOLE, con particolare riferimento al rispetto dei tempi di carenza in riferimento ai PF utilizzati e che i LMR siano conformi alla normativa cogente. Ricevuta la documentazione richiesta, il fornitore dovrà essere inserito nella “Lista dei Fornitori Qualificati” specificando: • Ragione Sociale Fornitore • Indirizzo, N° telefonico (ove possibile anche il numero diretto del referente), Fax, 11 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL • eventuale indirizzo di posta elettronica E’ prevista anche una fase di sorveglianza dei fornitori così qualificati, che può essere condotta valutando: • Qualità del prodotto • Qualità della documentazione fornita: è opportuno che il fornitore stesso consegni • periodicamente dei dati analitici che confermino la conformità dei propri prodotti alla normativa vigente Qualità delle consegne: il rispetto dei tempi di consegna, la corrispondenza fra l'ordinato e il consegnato, l'adeguato sistema di trasporto. …….OMISSIS…… 3.5 ELENCARE TUTTI I POTENZIALI PERICOLI ED ESEGUIRE UN ANALISI DEI PERICOLI. DESCRIVERE LE MODALITÀ PER TENERLI SOTTO CONTROLLO PERICOLI FISICI: tutti i corpi estranei,visibili o meno, che possano contaminare e/o essere presenti negli alimenti e che sono in grado di provocare un rischio per la salute e la sicurezza del consumatore in maniera diretta o indiretta . i corpi estranei possano essere pezzi di legno , di vetro, di metallo, di materiale plastico, residui di prodotto , di confezione, capelli ,insetti, sassi, escrementi di roditori. Fonti di contaminazione • Materiale di imballo,prodotti stessi • Personale: non rispetto di regole igieniche e modalità errata di manipolazione • Ambiente: aperture porte e finestre Rischi associati • Diretti: a seguito di assunzione: strozzatura,rottura di denti, tagli • Indiretti :sviluppo di patologie legate all’associazione con pericoli di carattere chimico o microbiologico,insorgenza di allergie e shock anafilattico 12 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL PERICOLI CHIMICI: tutte le sostanze in grado di provocare intossicazioni all’uomo malattie croniche causate da un’assunzione prolungata di alimenti contaminanti e/o acqua. I principali pericoli possono essere residui di detergenti,disinfettanti,pesticidi o insetticidi. Fonti di contaminazione: residui di detersivi e disinfettanti • acqua,residui sugli utensili e banchi di lavoro o attrezzature causati da un ‘errata modalità di lavaggio • contaminazione crociata tra prodotti detergenti/sanificanti vicini a prodotti alimentari Rischi associati: avvelenamento ,intossicazioni,intossicazioni croniche PERICOLI MICROBIOLOGICI: si tratta di pericoli connessi ad agenti patogeni di tipo batterico, virale o parassitario e protozoario organismi che vengono normalmente introdotti nell’impresa dall’uomo stesso o dai prodotti crudi in essa lavorati e che possono essere distrutti dai processi di cottura, oppure mantenuti entro livelli accettabili dal rispetto di adeguate temperature di conservazione. Una volta introdotti gli agenti patogeni possono andare incontro a sviluppo microbico, moltiplicazione microbica, sopravivenza spore, produzione di tossine. Un particolare rilievo occupano quegli agenti batterici che per la loro localizzazione,sia gastro- intesinale che sistemica, determinano gravi fenomeni infettivi a carico del consumatore finale ( Salmonela spp., Shigella spp., Staphylococcus aureus, Bacillus Cereus, ceppi entero tossici di Escherichia Coli, Listeria Monocytogens ecc). Tra i virus da ricordare ci sono gli agenti eziologici dell’epatite A ed E, virus del gruppo Norwalk. Per quanto riguarda i parassiti possiamo ricordare le forme parassitarie quali tenia solium e tenia saginatae la Trichinella spiralis. Per le forme protozoarie il Toxoplasma gandii. Fonti di contaminazione: • materie prime(contaminazione primaria) • materie prime,ambiente, attrezzature e/o personale durante la lavorazione(contaminazione secondaria) • moltiplicazione di microrganismi contaminanti: presenza e mantenimento di condizioni favorevoli al loro sviluppo e moltiplicazione. Rischi associati: • raggiungimento ella dose minima infettante e/o sviluppo tossine con conseguente manifestarsi di infezioni e/o tossinfezioni • eccesso di germi saprofiti non patogeni( carica batterica totale troppo alta che degrada gli alimenti) 13 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL 3.5.1 ANALISI DEL RISCHIO E INDICE DI PERICOLOSITA’ In relazione alle attività espletate presso i magazzini direttamente gestiti, l’analisi del rischio connesso ai pericoli identificati nel paragrafo precedente viene effettuata definendo il RISCHIO (R) ottenuto dal prodotto fra la gravità(G) di un certo pericolo (1= bassa, 2= media, 3= alta) e la sua probabilità di comparsa(P) (0= nulla, 1= molto bassa, 2= bassa, 3= media, 4= alta). DANNO 1 1 2 2 3 3 Fase RICEVIMENTO IMBALLI PRIMARI STOCCAGGIO IMBALLI PRIMARI ( UTILIZZO NELLE DIVERSE LINEE PRODUTTIVE) OMISSIS . PROBABILITA’ 2 3 4 4 6 8 6 9 12 Pericolo G R IP CONTAMINAZIONE BIOLOGICA ALBERO DELLE DECISIONE CCP - OMISSIS . CONTAMINAZIONE FISICA - PREGRESSA CONTAMINAZIONE CHIMICA - CONTAMINAZIONE BIOLOGICA OMISSIS . PREGRESSA CONTAMINAZIONE FISICA - OMISSIS . CONTAMINAZIONE CHIMICA - OMISSIS . 14 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL ALBERO DELLE DECISIONI 15 REG CE 852/2004 3.6 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL APPLICAZIONE SISTEMA HACCP-PIANO SINOTTICO L’analisi dell’attività specifica della ditta ha consentito di evidenziare i punti da tenere sotto controllo ai fini dell’igiene dei prodotti alimentari ed in tabella sono riportati sia i punti di controllo critici (CCP) che richiedono apposite registrazioni (vedi allegati), che le buone pratiche igieniche (GMP). Fase CCP GMP Rischio individuato Azione preventiva ricezione imballi primari GMP Non adeguato contatto alimenti insudiciamento selezione fornitore formazione personale corretto stoccaggio ricezione merci GMP alterazioni ricezione merci GMP scadenza ricezione/ acquisto merci confezion a-te ricezione/ a-cquisto merci confezion a-te ricezione/ acquisto merci deperibili Vendita GMP presenza di corpi estranei selezione fornitori formazione personale selezione fornitori formazione personale selezione fornitori GMP etichettature regolari selezione fornitori temperatura elevata Contaminazione da operatore CCP GMP Cosa controllare Stato esterno Frequenza di controllo ogni arrivo Limiti colore, odore, consistenza ogni arrivo Certificat o simbolo MOCA assenza polvere assenza Vita utile residua ogni arrivo etichetta integrità confezioni ogni arrivo assenza verifica documenti di accompagnam ento ogni arrivo selezione fornitori temperatura in arrivo ogni arrivo igiene degli operatori rispetto norme ogni portata quotidiname nte __ limiti in allegato Azioni correttive rifiuto merce e richiamo fornitore eliminazione rifiuto merce e richiamo fornitore rifiuto merce e richiamo fornitore rifiuto merce e richiamo fornitore rifiuto merce e richiamo fornitore rifiuto merce e richiamo fornitore scarto merce e richiamo scritto OMISSIS…… 16 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL 4 PROCEDURE DI AUTOCONTROLLO Le procedure di autocontrollo stabiliscono le modalità di gestione dell’attività di autocontrollo da parte di tutti gli interessati: in esse vengano definiti scopo,applicabilità e modalità operative. Le procedure contengono altresì la modulistica (schede di registrazione) che serve per le eventuali registrazioni al fine di documentare verifiche ad azioni previste. Questa documentazione costituisce i registri ufficiali dell’attività, di cui è prevista la conservazione per almeno 24 mesi dalla data dell’ultima trascrizione e dovrà,una volta compilata, essere archiviata a cura del responsabile ed essere conservata a disposizione di eventuali controlli sia interni che dell’autorità competente. FORMALIZZAZIONE DEGLI INCARICHI DI CONTROLLO (P1) 1.Scopo La procedura ha lo scopo di formalizzare, da parte del responsabile del piano di autocontrollo (l’operatore del settore alimentare così come definito dall’art 2. Del REG CE 178/2002) in modo corretto e univoco la delega a svolgere determinati ruoli di controllo. Il /i delegati alle funzioni di controllo vengano in questo senso responsabilizzati e divengono i principali interlocutori relativamente alle azioni oggetto di delega. 2.Applicabilità La procedura deve essere applicata dal responsabile del piano di autocontrollo. 3.Modalità operative …OMISSIS…. 4.Allegati Copia della lettera di incarico qualora esistente altrimenti può trattarsi del mansionari specifico previsto dal contratto di collaborazione in essere. 17 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL RINTRACCIABILITÀ E TRACCIABILITÀ (P2) 1. Scopo La procedura ha lo scopo di consentire il collegamento fra alimenti venduti e loro origine ed il livello di complessità adottato è calibrato sul livello di rischio individuato pur nel rispetto dei vincoli imposti dalla normativa vigente. 2. Applicabilità La procedura deve essere applicata dal responsabile del piano di autocontrollo o da suo delegato. 3. Modalità operative Dato che le materie prime adoperate vengono utilizzate in tempi rapidi senza fasi di surgelazione né fasi di confezionamento, la rintracciabilità è effettuata in tempo reale andando a verificare le informazioni presenti sulle confezioni presenti all’interno dell’esercizio. A questo proposito le confezioni vengono aperte avendo cura che non si …. OMISSIS MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE (P4) 1. Scopo La procedura ha lo scopo di registrare la memoria storica delle attrezzature così da garantire che vengano effettuate le manutenzioni programmate da un lato e, dall’altro, far emergere eventuali rischi da malfunzionamenti ricorrenti. 2. Applicabilità La procedura deve essere applicata dal responsabile del piano di autocontrollo o da suo delegato. 3. Modalità operative Le attrezzature impiegate vengono sottoposte a regolari verifiche ed alla manutenzione periodica prevista dai rispettivi fabbricanti, per garantire sempre la loro completa efficienza e per impedire che possano essere fonte di contaminazione per gli alimenti trattati. In particolare, gli elementi filtranti dei condizionatori vengono puliti periodicamente e sostituiti secondo le istruzioni del fabbricante. Il responsabile dei controlli, … OMISSIS 18 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL OMOLOGAZIONE DEI FORNITORI (P5) 1. Scopo La procedura ha lo scopo di tutelarsi nei confronti dei fornitori di materie prime e/o semilavorati, che vengono così accuratamente selezionati, relativamente al fatto che nelle fasi di loro competenza tali materiali siano stati trattati seguendo i principi dell’HACCP. 2. Applicabilità La procedura deve essere applicata dal responsabile del piano di autocontrollo o da suo delegato. 3. Modalità operative Il responsabile dei controlli (o suo incaricato) provvede a consegnare a tutti i fornitori di materie prime e semilavorati la richiesta di informazioni sulle materie prime (P5/1) avendo cura di farsi restituire una copia firmata e timbrata dal legale rappresentante . Provvede altresì a registrare sull’elenco fornitori (P5/2) la data nella quale è stata inviata la richiesta e la data nella quale è pervenuta la comunicazione di rispetto dei principi dell’HACCP (qualora sia stata inviata richiesta in tal senso) e, in ogni caso, il nominativo dei fornitori dai quali è stata fornita la dichiarazione di rispetto e dei quali è presente, allegato al piano, tale documento. 4. Allegati Fac-simile di lettera per richiesta di informazioni sulle materie prime (P5/1) Fac-simile di elenco fornitori (P5/2) OMISSIS… 19 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL ESEMPI SCHEDE DI MONTORAGGIO REGISTRO DI MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE (P4) Marca,modello,localizzazion e Dat a Tipo di intervent o Ditta intervenut a Firm a 20 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL ELENCO FORNITORI PER L’ATTESTAZIONE DI CONFORMITÀ HACCP (P5/2) Elenco fornitori cui è stata inviata copia dell’informativa su materie prime in ingresso Fornitore (nome,sede,recapito) Tipo prodotto Data invio richiesta Data ricezione risposta 21 REG CE 852/2004 NOME AZIENDA MANUALE AZIENDALE DI AUOCONTROLLO IGIENICO STESURA DEL REGISTRO DELLE NON-CONFORMITÀ SULLE MERCI IN ARRIVO (P6/3) Data Prodotto /quantità Fornitore Problema riscontrato Azione intrapresa Firma 22
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