insieme 11 2014 - Salesiani Don Bosco

Insieme
Parrocchia San Giovanni Bosco Brescia • Novembre 2014
IL SALUTO DEL parroco
Un anno pastorale
denso di richiami
Sinodo dei Vescovi, beatificazione di Paolo VI
e bicentenario della nascita di Don Bosco
CARISSIMI PARROCCHIANI,
arrivi un saluto a ciascuno di voi con la nostra
rivista dopo la pausa estiva.
Il nuovo anno pastorale si apre almeno con
tre grandi avvenimenti a livello ecclesiale: il
Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia, la
beatificazione di Paolo VI e il bicentenario
della nascita di don Bosco (1815-2015).
* Il Sinodo dei Vescovi si è tenuto a Roma
dal 5 al 19 ottobre ed è un’assemblea dei
rappresentanti dei Vescovi con il Papa sul tema
delicato della famiglia. Siamo stati invitati a
pregare per i successori degli apostoli radunati
insieme al Papa.
* La beatificazione di Paolo VI, Papa
bresciano, nato a Concesio nel 1897 e morto
a Roma nel 1978, si è celebrato, domenica 19
ottobre in Piazza San Pietro, dove era presente
anche un gruppo di 50 nostri parrocchiani
insieme a cinquemila bresciani.
Giovanni XXIII ha iniziato il Concilio sotto
l’impulso dello Spirito Santo; Paolo VI (Papa
continua a pagina 2
Papa Paolo VI
CATECHESI PER GLI ADULTI: LA VITA MORALE
La catechesi agli adulti, oltre quella ai genitori dei ragazzi
del catechismo una domenica al mese, si tiene il lunedì ore
20,45 e al martedì ore 9,30.
Il tema è quello della “morale” secondo l’insegnamento
di Gesù come è espresso nel Vangelo e attualizzato
nell’insegnamento della Chiesa nel Catechismo della Chiesa
Cattolica. Il metodo può essere vivacizzato con l’apporto di
coloro che vi partecipano.
Il santo Giovanni Paolo II, presentando il Catechismo
della Chiesa Cattolica, aveva dichiarato: “Il Catechismo
della Chiesa Cattolica che ho approvato e di cui oggi
ordino la pubblicazione in virtù dell’autorità apostolica, è
un’esposizione della fede della Chiesa e della dottrina cattolica,
attestate o illuminate dalla Sacra Scrittura dalla Tradizione
apostolica e dal Magistero della Chiesa. Io lo dichiaro
norma sicura per l’insegnamento della fede e quindi
valido e legittimo strumento al servizio della comunione
ecclesiale, per il rinnovamento della Chiesa”. Continua il
Papa Giovanni Paolo II: “Chiedo pertanto ai Pastori della
Chiesa e ai Fedeli di accogliere questo Catechismo in spirito
di comunione e di usarlo assiduamente nel compiere la
loro missione di annunziare la fede e di chiamare alla vita
evangelica”.
M.C.
LA SAN VINCENZO, CUSTODE DEGLI ULTIMI. È questo l’impegno della nostra associazione: stare a fianco
di chi è fragile, di chi ha perso il lavoro, di chi è ammalato, di
chi è solo, delle famiglie in difficoltà, e visitare i parrocchiani
nelle case di riposo. Chi si rivolge a noi ha soprattutto problemi che nascono da
continua a pagina 2
Insieme
2
IL SALUTO DEL parroco - segue da pagina 1
I NUMERI DELLA PARROCCHIA
dal 1963 al 1978) l’ha portato avanti con la sua guida
saggia e prudente, l’ha concluso e ha dato le linee di
interpretazione e di applicazione.
Papa Montini è una grande persona e un grande santo.
Qualcuno lo considera un martire: fu molto criticato
e isolato. All’interno della Chiesa sembrava troppo
moderno per i conservatori e troppo conservatore per
i progressisti. Ha svolto il suo servizio nella Chiesa
negli anni dopo il ’68, anni di crisi e di contestazioni,
di abbandoni di molti preti, anni delle Brigate Rosse,
dell’uccisione di Moro …
Paolo VI era l’uomo del dialogo, della modernità, del
rinnovamento della Chiesa, nel solco della verità del
Vangelo di Gesù e nella continuità.
In Diocesi si è avviato un vasto movimento prima
di preparazione alla beatificazione, poi di riflessione
sulla figura, sull’opera e sull’insegnamento del grande
Papa.
Per conoscerlo meglio consiglio:
- il film (molto bello) della RAI “ Paolo VI. Il
Papa nella tempesta”;
- il libro disponibile sui tavoli in fondo alla
chiesa (fra i tanti disponibili in libreria):
Gabriele della Balda, Paolo VI. Il coraggio
della coerenza. Ed. Il Messaggero
- Visita al Centro Paolo VI di Concesio, retto
dalle suore Figlie di Maria Ausiliatrice.
* Il bicentenario della nascita di don Bosco è iniziato
il 16 agosto scorso. Quest’anno ci lasceremo guidare
particolarmente dalla spiritualità di don Bosco. Lo
scorso anno pastorale, in febbraio, c’è stato anche
a Brescia il passaggio dell’urna di don Bosco, quasi
alla fine di un viaggio attraverso i cinque continenti
con grandi manifestazioni di affetto, di devozione, di
fede, di preghiera, di entusiasmo,…
Può essere per noi un’occasione per una ricarica
spirituale, per riscoprire l’attualità e la grandezza del
santo dei giovani.
A Torino e al “Colle” per festeggiare don Bosco
arriverà il Papa e ci sarà l’ostensione della Sindone.
Anche noi saremo invitati a partecipare.
Auguro a tutti un buon anno pastorale seguendo
l’esempio del Papa Francesco, di Paolo VI e di
don Bosco.
Il parroco
Don Mario Cassanelli
Parrocchia: tel. 030/221339
[email protected]
Oratorio:
tel. 030/2440596
[email protected]
Don Mario attende le vostre osservazioni ed i
vostri contributi.
continua da pagina 1
una povertà economica, conseguenza di problemi
di lavoro; la richiesta di sussidi economici trova
soddisfazione attraverso l’erogazione di generi
alimentari, o pagamento di utenze e canoni
d’affitto.
Questo per noi non è il fine ultimo, ma solo il
mezzo per giungervi. Il vero scopo che muove
noi vincenziani è l’accompagnamento costante,
in ogni sua forma, per ridonare speranza e dignitá
a chi le ha perdute.
È un compito delicato e coinvolgente condividere
l’ascolto di vite faticose, tormentate, povere e
cercare di trovare soluzioni innescando un lavoro
in rete con i servizi sociali e altre associazioni. Chi tra i parrocchiani sente il desiderio di servire
Cristo attraverso questi nostri fratelli sarà il
benvenuto tra noi!!!
Il Gruppo parrocchiale della S. Vincenzo
Conferenza Maria Ausiliatrice
ORARI DELLE SANTE MESSE
PREFESTIVE: ore 18.30
FESTIVE: ore 8.00
ore 9.30
ore 11.00
ore 18.30
FERIALI ore 7.00
ore 9.00
ore 18.30
(18.00 Santo Rosario)
(per la gioventù)
(18.00 Santo Rosario)
(7.20 recita di Lodi)
(18.00 Santo Rosario)
Insieme
3
Il quartiere e l’attenzione della Caritas ai nuovi poveri
Ogni tanto è difficile distinguere
i nuovi poveri: all’apparenza tutto
scorre normale, nella disperata difesa
di una apparente normalità perduta.
Ti vivono accanto, aggrappati alla
dignità e al decoro, e tu non riesci
a capire il dolore di chi ha perso il
lavoro e non riesce più a portare il
pane ai propri figli.
Intanto le bollette non pagate si
accumulano, le spese condominiali
non vengono saldate, i pasti sono
ridotti al minimo. In tutti i modi
si cerca di rimandare il momento
dell’umiliazione e della verità.
Poi reggere diventa impossibile e si
chiede aiuto: prima ai parenti, poi agli
amici. E poi da ultimo alla Caritas.
Con parole esitanti e ingoiando le
lacrime raccontano la loro storia e
tendono la mano.
Non è molto quello che si può fare:
qualche vestito, pacchi alimentari,
un consiglio e un ascolto. Una goccia
nel mare, certo, ma quale sarebbe
l’orizzonte dei nostri destini senza
nemmeno questo accenno di sorriso?
Quando incontreremo nuovamente
questi nostri fratelli, nell’altra vita,
vedremo che la misericordia di Dio
ha asciugato ogni loro lacrima.
Allora forse capiremo, guardando
i loro volti, che non è stato inutile
quel poco che gli è stato dato mentre,
invisibili e con fatica, percorrevano le
strade del nostro quartiere.
Francesco Falconi
API OPERAIE IN AZIONE, IL NATALE SI AVVICINA
Contrariamente a quanto fanno in natura le vere api, che
con i primi freddi si stanno ritirando, le “Api operaie” con
l’arrivo dell’autunno si stanno svegliando: tra non molto ci
sarà la bancarella di Natale, quindi bisogna affrettarsi!
L’appuntamento è per sabato 29 novembre dalle ore 16 alle
19 e domenica 30 novembre dalle ore 8 alle 12, davanti alla
nostra Chiesa: chi vorrà portarsi avanti con i regali di Natale
potrà venirci a trovare.
Sulla bancarella ci saranno lavoretti di ricamo che abbelliscono salviette, strofinacci e grembiuli da cucina, presine e
bavaglini. Ci saranno pannelli decorativi augurali, oggetti
per decorare la casa in occasione delle feste o da appendere
all’albero di Natale, presepi, e ancora sciarpe, “gioielli” e
tanto altro. Impossibile elencare tutto.
Il ricavato, come sapete, va a sostenere un’adozione a distanza
in Etiopia, il nostro Oratorio, la Caritas parrocchiale e i progetti missionari che ogni anno la nostra Parrocchia propone.
Vi aspettiamo numerosi e vi ringraziamo fin d’ora per la generosità.
Le “Api operaie”
Agape Fraterna edizione 47, appuntamento a novembre
Domenica 9 novembre si è tenuta
la 47° “Agape Fraterna”degli Amici
di Bottonaga; come sempre si sono
ritrovati almeno 150 ex oratoriani,
che nello spirito di amicizia coltivato
all’oratorio hanno vissuto una
giornata insieme.
La giornata si è sviluppata con
“l’incontro sul sagrato” alle ore
10,15; alle 11,00 la Santa Messa
per ricordare gli “amici” andati
avanti e le nostre famiglie , poi alle
12 nel salone della Parrocchia per
l’assemblea dei soci, con le varie
relazioni e formalità; alle 12,30 il
momento clou è stata la designazione
dell’Amico di Bottonaga 2014, titolo
assegnato a Valentino Venturini con
la seguente motivazione: “esempio
per la comunità di disponibilità, che
ha sempre dimostrato in tutti questi
anni nei confronti delle varie realtà”.
La consegna dei contributi al gruppo
I Care, che gestisce il doposcuola in
oratorio; al gruppo Alpini Bottonaga
come segno di contribuzione di un
piccolo mattone alla loro nuova
sede; al reparto di neonatologia
dell’Ospedale Civile di Brescia e infine
all’associazione Viva la Vita Onlus
Italia, sorta per sostenere in tutti i
modi le famiglie dei malati colpiti
da patologie neurovegetative e della
quale è presidente Giacomo Gigliotti,
amico di Bottonaga. La consueta foto
di gruppo sul sagrato della chiesa ed
alle 13,00 gambe sotto i tavoli per il
consueto e succulento spiedo. Prima
dei saluti è stata consegnata agli amici
la strenna 2015.
Maurizio Zanini Immagine relative alla scorsa edizione
degli “Amici di Bottonaga” con Valentino Venturini che illustra lo spiedo al
Sindaco Emilio del Bono
4
Insieme
Identikit del Consiglio pastorale per gli affari economici
Il Consiglio Parrocchiale per
gli Affari Economici, per chi
ancora non lo sa, è il gruppo di
laici che collabora con il Parroco
nelle questioni economiche che
riguardano il funzionamento della
Parrocchia e dell’Oratorio. Eh
già! Anche la Parrocchia ha i suoi
bilanci da far quadrare, e ancora
prima le bollette da pagare, i
fornitori da saldare, le riparazioni
da programmare. Eh sì, sembra
di stare a casa! E in effetti la
Parrocchia, con i suoi ambienti e
servizi, è la casa di tutti. Di quelli
che cercano Dio e trovano un
luogo aperto dove incontrarLo ed
ascoltarLo. Di quelli che cercano
un conforto ed un aiuto, e trovano
una porta aperta ed una comunità
che prova a condividere quello
che ha. Di quelli che “viva la
compagnia”. Di quelli che cercano
solo un’ora di gioco nel cortile o
una serata per vedere la partita con
passione. Di quelli che chiedono
una mano per tirare avanti. E
come in famiglia tutto diventa di
tutti. Ma non si corre il rischio
che alla fine non sia di nessuno?
Ed ecco la riflessione finale che
vogliamo proporre. La Parrocchia
e l’Oratorio sono un dono che è
affidato a ciascuno. E ciascuno
ne è responsabile ed è chiamato a
costruirli come segno del Regno
di Dio che deve manifestarsi nel
mondo. Un segno concreto, fatto
di muri e porte e acqua e luce e
riscaldamento, cha ha bisogno di
attenzione, di rispetto e, perchè
no, … anche di un contributo.
Nessuno vuole mettere le mani in
tasca a nessuno (oggi va di moda
dire così), ma solo richiamare un
bisogno, e senza vergogna, tendere
la mano. Ciascuno può trovare il
modo e la misura: la colletta della
S.Messa, le offerte per le S.Messe
per i defunti, le generosità più o
meno anonime, il tesseramento
dell’Oratorio.
Ogni
risorsa
impiegata perchè la Buona Novella
raggiunga tutti gli uomini e formi
nuove generazioni capaci a loro
volta di trasmetterla al quartiere,
alla città, al mondo, rappresenta
il migliore investimento che porta
frutto al 100%.
“Il Signore ama chi dona con
gioia”. Non è una frase dei
cioccolatini, È una sicura verità
che molti hanno già sperimentato.
Don Bosco insegna!
Alessandro Lanfranchi
È nato il Gruppo Resurrezione
Per chi non lo sapesse nella nostra Parrocchia è nato un nuovo gruppo, denominato dal nostro Parroco “Gruppo
Resurrezione” che si occupa di dare l’ultimo saluto nella nostra chiesa a parrocchiani e parrocchiane, con canti,
letture e servizio all’altare. Diamo il nostro benvenuto e il nostro grazie per il loro volontariato.
Il gruppo è aperto a tutti quelli che vorranno collaborare; per informazioni e chiarimenti rivolgersi a don Mario.
Piero Stoppini
Un grazie davvero sentito a Gianna Martinelli
Il 18 agosto abbiamo dato l’ultimo saluto
a GIANNA MARTINELLI nella chiesa
parrocchiale di San Giovanni Bosco, la
sua parrocchia.
È stata una celebrazione semplice ma
sentita e, sebbene poco sia stato possibile
dire delle grandi e molteplici cose fatte
da Gianna, la sua figura era lì presente,
viva ed accogliente come sempre. Anzi,
qualcosa di più di quanto abbiamo percepito di lei in vita ha cominciato a rivelarsi.
Pronta e disponibile ad ogni richiesta di
servizio, con la semplicità e la serenità
che l’hanno contraddistinta, ha testimoniato l’amore cristiano, facendosi vicina
al prossimo con costanza e dedizione,
fedele al servizio della parrocchia e della
Chiesa universale.
Ha saputo affrontare le prove della salute
cagionevole con fede e coraggio fino alla
malattia più grave che ha affrontato con
la forza della preghiera.
A Gianna, che affidiamo alle braccia
amorose del Padre, chiediamo di pregare
per tutti noi.
Alcune sue amiche
Insieme
5
Al parco del Pescheto inaugurata la nuova sede
Un sogno diventa realtà
IL GRUPPO ALPINI BOTTONAGA FESTEGGIA
IL 40° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
“E poi, non è un segreto che siamo
in attesa che si avveri il nostro sogno
…L’anno prossimo, ricorrerà il 40°
anniversario di fondazione del gruppo,
e chi lo sa… che possiamo trovare un
bel regalo per il nostro compleanno.
E allora sì che faremo una gran festa
tutti insieme, gli alpini abbracciati dal
proprio quartiere.”
Così si era concluso il saluto del Gruppo
Alpini Bottonaga esattamente un anno
fa sull’edizione del numero dell’ottobre
2013 di “INSIEME”.
Veggenza, fortuna o speranza? Un po’
tutte e tre le cose, forse la terza più di
tutte, ma poco importa.
Ce l’abbiamo fatta! Domenica 28
settembre abbiamo festeggiato il
40° anniversario di fondazione del
gruppo e l’inaugurazione della nuova
sede sita al Parco Pescheto, e come
presagito lo scorso anno, GLI ALPINI
SONO STATI ABBRACCIATI DAL
PROPRIO QUARTIERE. GRAZIE!
È stato bello camminare per le strade del
quartiere e vederlo addobbato a festa,
le bandiere sui balconi, la legittima
curiosità della gente, ma soprattutto
l’aria che si è respirata negli ultimi
quindici giorni. Il calore degli abitanti
è stato palpabile così come la concitata
attesa nella gente che immancabilmente
salutava con un “… Allora? Siete
pronti ? ”, ed i mezzi sorrisetti di chi si
incontrava per strada sono stati spenti.
Ma questa domanda celava spesso la
voglia di assistere e condividere la Festa,
un “non star più nella pelle” come un
bambino al 12 dicembre.
Grazie, grazie tante! Avete proprio colto
nel segno! Non c’è miglior cosa quando
si organizza questo tipo di eventi, che
essere accompagnati al grande giorno
dalla propria comunità. Vi abbiamo
chiesto di starci vicini, e voi l’avete
fatto.
Ora tocca a noi, dopo l’inebriante
entusiasmo
dei
festeggiamenti,
ricominciare con le nostre attività e
valorizzare la sede. Lasciateci prender
confidenza e praticità con questa
struttura e qualcosa sicuramente
inventeremo …
Per il momento vi aspettiamo per la
“Casoncellata della Madunina dei
Custù”, per la celebrazione del IV
Novembre e per le attività del periodo
natalizio tra banchetti e vin brulè …
Un abbraccio forte a questa comunità,
che si è dimostrata una famiglia.
Gruppo Alpini Bottonaga
6
Insieme
Un viaggio nella comunicazione tra persone
L’esempio è tuono, la parola suono
L’importanza del linguaggio nell’arte di educare i ragazzi
Insieme
7
discepolo.
A cura di Ileana Moroni
Insieme
8
Grande partecipazione il 24 maggio
La processione di Maria Ausiliatrice
Grande afflusso di parrocchiani
e devoti per partecipare alla
processione nella festa di Maria
Ausiliatrice sabato 24 maggio
scorso. Questa devozione per le
vie del quartiere è sempre molto
sentita. Tante le persone, anche
molti bambini.
Iniziata alle 20,30 dal piazzale
della chiesa, il corteo con canti,
preghiere e riflessioni ha percorso
via San Giovanni Bosco, via
Dalmazia, via Zara, via Canipari,
via Corsica, via Emilia, via Liguria,
via San Giovanni Bosco, piazzale
Papa Giovanni XXIII.
La conclusione è stata nel cortile
delle Suore di Maria Ausiliatrice.
Ha presieduto la celebrazione
don Francesco Ferrari, parroco di
Santa Maria della Vittoria, che ha
commentato i misteri del Rosario.
Grazie a tutti coloro che hanno
collaborato perchè la processione
fosse, come tutti gli anni, un
bel momento di preghiera e di
testimonianza!
M.C.
Addio alle case di via Toscana
“ Mio caro amico, disse, qui sono nato, in questa
strada ora lascio il mio cuore. Ma come fai a
non capire….” la canzone “ Il ragazzo della
via Gluck”, poi prosegue con la speranza di
tornare a sentire “… amico treno che fa “wa
wa”!
Nella parte nord di via Toscana, nessuno di
quelli che hanno perso la casa, per ora al posto
dei tre edifici ci sono dei buchi profondi,
coverà mai la speranza di sentire amici treni o
ritrovare la propria casa.
Ne hanno un bel dire i soloni che ancora
adesso ripetono “vi hanno pagato bene”, ma
quanto vale un ricordo? Quanto vale una vita
ed una famiglia costruita lì?
Quanta sofferenza lasciare la propria casa!
Maurizio Zanini
Insieme
9
Il Catechismo
di bambini e genitori
dal 06.12.2014
al 14.12.2014
dal 06.12.2014
al 14.12.2014
Immagine relativa alla scorsa edizione del “piccolo quadro”
Anche quest’anno nella nostra parrocchia continua
il percorso di “Iniziazione cristiana per fanciulli e
ragazzi”.
Quando erano piccolissimi sono stati introdotti alla vita
cristiana dai genitori con il sacramento del Battesimo,
per poi, con un cammino di fede in crescendo, ricevere
i sacramenti di Cresima e Comunione e continuare
con la “ Testimonianza “.
L’itinerario è quello proposto dalla Diocesi : la Catechesi
dell’iniziazione cristiana non è semplicemente un
insegnamento dottrinale nè semplice introduzione
ai sacramenti, ma è “introduzione globale alla vita
cristiana” per cui si esperimentano i tre ambiti
fondamentali della vita cristiana:
* evangelizzazione (annuncio, ascolto e conoscenza
della Parola di Dio)
* celebrazione
* testimonianza (soprattutto nella carità)
L’impegno dei genitori, preso all’iscrizione della figlia
e del figlio al Catechismo, li coinvolge a fare loro
stessi un cammino di fede partecipando ad incontri di
evangelizzazione a loro dedicati.
Domenica 21 settembre noi catechisti con don
Danilo e don Mario ci siamo trovate al Palatenda
per l’Assemblea diocesana dei Catechisti, quest’anno
intitolata “LA GIOIA DEL VANGELO”, e come
tutti gli anni molto coinvolgente per il tema trattato: i
nostri ragazzi.
Si è terminato con l’incontro con il Vescovo Luciano
che ci invita ad ascoltare la Parola, accoglierla nella
fede, portarla nella vita quotidiana, avere una fedeltà
creativa e non temere di comprometterci con Gesù.
Il catechismo è iniziato martedì 30 settembre per la
prima media del Gruppo “Antiochia” e martedì 2
ottobre per i Gruppi delle elementari.
A cura di Maurizio Zanini
A cura di Maurizio Zanini
A cura di Maurizio Zanini
Giovedì 16 ottobre alle 17.30, nella Chiesa delle Grazie,
abbiamo affidato a Maria l’Oratorio ed il Catechismo
dei nostri ragazzi.
Luisa Mondini
10
Insieme
Inizia un nuovo anno educativo pastorale
Come Don Bosco con i giovani
Il cammino da vivere insieme proposto dal nuovo Rettor Maggiore salesiano
Cominciamo un nuovo anno
educativo e pastorale, il 2014-2015,
con entusiasmo, grinta, buona
volontà e desiderio di fare del bene.
Come sempre mettiamo al centro
della nostra proposta pastorale i
giovani, che sono il nostro ambito di
lavoro privilegiato e la caratteristica
bella, tipica e profonda del nostro
carisma salesiano, dono per noi e
per tutta la Chiesa; naturalmente
insieme con i giovani, l’attenzione
viene posta anche a tutti quelli che
“gravitano” intorno a loro, perchè
sia evidente che l’educazione ha
bisogno di un ambiente sano e
persone oneste, buone e disponibili
ad educare lasciandosi educare.
Il nuovo Rettor Maggiore dei
Salesiani, don Angel Fernàndez
Artìme ci propone, nella strenna
per il 2015, il cammino da vivere
insieme: “Come Don Bosco con i
giovani, per i giovani. Educhiamo
i giovani con il cuore di Gesù
buon pastore”. Il Bicentenario
della nascita di Don Bosco (che
festeggiamo nel 2015) ci lancia
tutti in un cammino di fedeltà a
quella stessa chiamata che egli sentì,
ascoltò e che tradusse in vita. Il
dono che è Don Bosco per la Chiesa
e per la sua Famiglia non ci lascerà
centrati in noi stessi, autoreferenziali e autocompiaciuti, ma ci lancerà,
poter sottolineare qualche verbo
che può davvero rendere bello e
significativo il nostro cammino di
Opera salesiana a Brescia: insieme
vogliamo
educare,
insegnare,
pregare, conoscere, aiutare, guidare,
vegliare, amare, chiamare per nome,
gioire, consolare, custodire, ascoltare,
sperare, aiutare a crescere…
Ci lasciamo guidare, all’inizio
di questo nuovo anno, da Gesù
buon pastore del suo popolo e
dall’intercessione di don Bosco, in
questo speciale anno di grazia e di
benedizione. Chiediamo a loro, e
a tutti i santi e beati della famiglia
salesiana, un aiuto, singolarmente
e, soprattutto come comunità
con maggior forza se possibile, verso parrocchiale e oratoriana, perchè
la missione. Si tratta di un anno possiamo essere davvero educatori
di festa, anno di Grazia, in cui significativi ed efficaci per tutti i
siamo invitati a vivere ed esprimere nostri giovani.
la nostra celebrazione come vera Buona avventura educativa a tutti!
Famiglia.
Per camminare bene insieme,
Don Marco Cremonesi
seguendo le indicazioni del nostro
Direttore
Rettor Maggiore, mi sembra bello
In 19 per la Confermazione e per l’Eucarestia
31 maggio Santa Cresima
1° Giugno Prima Eucaristia
Barbieri Francesca,
Barbieri Lorenzo,
Battagliola Gabriele,
Buizza Alessandro,
Caldarelli Samuele,
Cambedda Fabio,
Cataudella Joseph
Colosio Alessandro,
Conca Diego, Maccarini Marco,
Maspero Matteo, Morari Andrea, Mosconi Federica, Napolitano Stefano, Orini Alessio, Paththage Ashan,
Pintossi M.Valentina, Sabatelli Giovanni, Sabatti Eugenia
Le cerimonie, in Duomo per la
Confermazione ed in parrocchia per
la Messa di Prima Comunione, sono
state molto partecipate e vissute con
tanta emozione da parte di tutti i
ragazzi ed anche nostra.
Tutto è riuscito benissimo!
Auguro a tutti loro che la Cresima
hanno ricevuto i sacramenti della non sia un punto di arrivo ma
Confermazione e dell’Eucaristia.
al contrario sia una partenza per
continuare un cammino individuale
Hanno
vissuto
quest’ultimo e collettivo attraverso esperienze di
anno
di
preparazione
con condivisione e di crescita.
assiduità, entusiasmo e un po’ di
preoccupazione.
Giusy Tonini - catechista
Insieme
11
Festa della Comunità ...festa di anniversari
25 maggio 2014
VI domenica di Pasqua - Festa della Comunità
Siamo ormai a conclusione dell’ anno pastorale parrocchiale,
nella Santa Messa il parroco ha ringraziato tutte le persone
che in qualche modo hanno contribuito al buon andamento
delle attività parrocchiali. In questa celebrazioni si sono
anche ricordati gli anniversari significativi
Ai coniugi con 60 - 50 - 25 anni di anniversario è
stata donata la pergamena con la benedizione di Papa
Francesco, a tutti un pensiero e alle suore e spose una
bellissima rosa rossa.
All’oratorio gli alpini hanno preparato un ottimo
aperitivo, seguito poi dal pranzo comunitario nel
salone.
DI VITA RELIGIOSA
60° Suor Rosanna Mariani
50° Suor Rosa Colombo
Mariateresa Marconi Santini
DI MATRIMONIO
55° Signori Prandelli Giacinto e Brazzalotto
Maria Antonia
54° Signori Prandini Pierino e Martinelli Diana
50° Signori Cini Miriano e Pinzuti Adriana
Zanetta Francesco e Strabone Maria Grazia
Zuelli Giuseppe e Gervasoni Liliana
Sarti Elvio e Pietrini Franca
Miniaci Luigi e Dieni Rita
45° Signori Grandi Ezio e Corato Alba
Orioni Lino e Bettinzoli Angela
40° Signori Cavalli Severo e Zola Franca
30° Signori Conca Roberto e Ornella
25° Signori Atria Gaspare e Bresciani Annunziata
Pasini Ettore e Reghenzi Anna Maria
Cogliano Mario e Petruccione Alfonsina
Bertoglio Gianpaolo e Sabattoli Annamaria
1 giugno 2014, Prima Comunione
31-05-2014 S. Cresima in Duomo
12
Insieme
Un saluto a Luigi, Riccardo, Nicolò, Gianluca e “Lello”
Arrivederci e benvenuto a chi parte e chi arrriva
Come ogni anno, la comunità salesiana
vive al suo interno l’esperienza di
qualche nuova obbedienza, che la
rinnova pur garantendo continuità
al lavoro svolto negli anni dai tanti
confratelli generosi e disponibili che
si sono avvicendati.
Negli ultimi giorni di agosto abbiamo
salutato Luigi Milani, salesiano
coadiutore, catechista nel nostro CFP,
che è stato destinato alla casa salesiana
di Sondrio; lo sostituisce con lo stesso
incarico don Nicolò Migliorini,
prete novello, ordinato nel mese di
giugno.
Domenica 28 settembre abbiamo
accolto i due giovani confratelli
della comunità salesiana di Nave,
che il sabato e la domenica vengono
ad aiutare don Danilo in oratorio:
Riccardo Cavallo (che ritorna per
il secondo anno) e Gianluca Villa,
diventato salesiano il giorno 8
settembre 2014 al Colle don Bosco.
Mercoledì 1° ottobre abbiamo
salutato Marcello Frigerio, salesiano
tirocinante,
quest’ultimo
anno
preziosissimo aiuto in
oratorio, con noi da
due anni, mandato
dall’Ispettore a concludere i suoi studi
a Roma.
Ringraziamo di cuore chi parte, per
il prezioso lavoro svolto in mezzo a
noi, e diamo il benvenuto a Brescia
a chi inizia questa nuova avventura.
Il Signore, per intercessione di don
Bosco, benedica e accompagni sempre
il nostro lavoro pastorale, per il bene
dei giovani e di tutti quelli che Lui
stesso mette sul nostro cammino.
Don Marco Cremonesi
Cinque domande flash a Marcello
ARRIVEDERCI MARCELLO
detto LELLO!
5 domande flash per lui
Marcello, quando la tua vocazione si è
fatta sentire?
Beh, aver frequentato le scuole salesiane dalle medie mi ha influenzato nella
“scelta” che è avvenuta un po’ per battuta e un po’ con leggerezza qualche
anno più tardi, partecipando al gruppo Sidamo con cui ho vissuto numerose esperienze di collaborazione o
condivisione. Il terzo anno universitario è stato chiarificatore: lo spendere
tempo per i poveri mi ha illuminato.
Cos’è per te l’Oratorio e cosa sono i giovani?
Prima di tutto un DONO. L’incontro
con i giovani è sorprendente e “liberante”: quando si sta con loro i pensieri futili passano in secondo piano;
la priorità di sentirmi in mezzo a loro
ha fatto crescere la mia vocazione, dedicata a loro, spesa per loro. Gli edu-
catori e le persone che ho incontrato
qui e con cui per periodi più o meno
lunghi ho collaborato sono state per
me fonte di ispirazione.
Cosa ti porterai del DON BOSCO
BRESCIA a Roma?
Sicuramente dei legami; ho conosciuto molte persone e ho stretto delle
amicizie ed anche il “Don Danilo”,
spalla importante, è stato un prezioso
appoggio. La carità non ha mai fine,
continuerò a ricordarvi con un sorriso e qualche caso speciale lo ricorderò
anche con la preghiera costante.
Marci, raccontaci un aneddoto divertente.
L’ultimo è successo con Riccardo,
l’altro salesiano, terminato il Grest di
quest’estate; ricordate il portone montato/ideato da SimoSguotti? Ecco,
con l’inizio delle lezioni dell’istituto le
ricreazioni che si svolgevano in oratorio vivevano lo spazio in modo un po’
sacrificato, allora io e il mio compare
abbiamo pensato
di metterci lì ed
armati di pazienza abbiamo iniziato a svitare vite
per vite...passano le 22 , le 23... arriva
il Parroco e noi pronti ad una grande
sgridata subito sull’attenti abbiamo
detto : “Don, smettiamo subito”. “
Ma no tranquilli finite pure, qui non
vi sente nessuno”... Appunto, noi belli tranquilli abbiamo proseguito...ed
il mattino seguente “ VANDALI IN
ORATORIO” voci squillanti uscivano dalla segreteria di Don Mario!!!
OPSSSS!!!
Descrivici in una parola
POTENZIALI, direi ESPLOSIVI,
TUTTI!!!
Torneresti?
Per Obbedienza non potrei rispondere, ma DI FISSO!
intervista a cura di
Alessia Marini
Insieme
13
Un giorno di preghiera a Caravaggio
Con Don Mario a Caravaggio,
25 aprile 2014
PELLEGRINAGGIO
DELLA
FAMIGLIA SALESIANA
Un altro anno è passato e un gruppo
di parrocchiani con il Parroco si sono
trovati a Caravaggio per condividere
la giornata di preghiera con la famiglia
salesiana.
Il santuario è sempre molto frequentato,
tante persone hanno recitato il santo
Rosario e partecipato alla santa messa.
Don Claudio Cacioli, il superiore
salesiano, è sempre molto bravo, nella
sua omelia ha detto che a Caravaggio
non si viene mai soli, si portano nel
cuore persone care da ricordare nella
preghiera.
Siamo ancora nella settimana della S.
Pasqua, il canto al vangelo:
Alleluia, Alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
È proprio il giorno del Signore e lo
celebriamo qui in questo santuario dove
tanti anni fa la Madonna è apparsa
a Giannetta e le ha detto: ”Fermati,
inginocchiati e prega”. Oggi lo dice a
ognuno di noi di pregare e lavorare per
il bene comune.
A Caravaggio si ha la possibilità di
fare incontri con persone speciali che
non vedevi da tempo, con le quali hai
condiviso parte della tua vita e le ritrovi
qui con lo stesso desiderio di pregare e
affidarsi alle cure della mamma celeste.
Quando poi si torna a casa si è sempre
molto contenti e si ha nel cuore tanta
gioia e serenità.
Giuseppina Pedrazzi
Un grande grazie a Suor Rosa e Suor Angela
Per Sr Rosa
la nostra espressione di “Grazie grande”,
come uno splendido raggio di luce, è
per Sr Rosa Colombo, la Direttrice che
dopo tre anni ci ha lasciato.
In questi anni di sua permanenza tra
noi l’abbiamo sentita con e per noi in
Comunità, nella Scuola con i bimbi dai
più piccoli ai più grandi, in Parrocchia,
con e per le famiglie, con le exallieve,
sempre attenta, disponibile e delicata.
Ci ha sempre fatto gustare la bellezza
e la freschezza del carisma salesiano
soprattutto nei momenti forti
dell’anno, nelle feste di Don Bosco, di
M. Mazzarello, dei Santi Salesiani con
aiuti ed interventi specifici per riuscire
a camminare in armonia e volerci bene
come è bello che si viva in ogni famiglia
e come piace a Don Bosco.
Il nostro “Grazie” non è solo
un’espressione teorica, ma la concretezza
fatta di un ricordo che ha lasciato a
ciascuno un segno nel cuore:
° per una parola ascoltata in un
momento opportuno e a tempo giusto,
° per un gesto ricevuto che ha lasciato
un seme di speranza e di luce utili
per affrontare anche i momenti più
impegnativi.
Sr Rosa da Lecco, dove è ritornata, senta
davvero che le persone che ha incontrato
a Brescia la ricordano riconoscenti
perchè l’hanno vista spendere le sue
energie per il bene di ciascuna.
Sappia leggere nel cuore dei ‘bresciani’
il grazie espresso ed inespresso perchè
è reale e intenso come la luce sempre
nuova che sorge ogni giorno nella
nostra vita.
A Lei facciamo giungere il grazie detto
con stile. Senta che Le abbiamo voluto
bene, che gliene vogliamo tuttora e lo
concretizziamo rendendolo presente
nelle nostre preghiere, nei ricordi
positivi vissuti e gustati.
A Sr Rosa auguriamo tanto bene nella
nuova casa di Lecco, tante benedizioni
e buona salute per un apostolato sempre
più fecondo.
Per Sr Angela
il nostro “benvenuta” nella nostra
Comunità di Brescia espresso con filiale
affetto e portante il significato della
grande attesa e dell’ apertura di cuore
dal sapore familiare.
Il pomeriggio del 25 agosto il cancello
di Casa si è spalancato per accogliere il
pullmino proveniente da Torino.
La accompagnava un gruppo di Sorelle
del Consiglio Ispettoriale di Torino
sul cui volto si leggeva la sofferenza
del distacco, ma vinceva la gioia della
Comunità che l’accoglieva perchè
carica di entusiasmo e di aspettative.
Il volto sereno e disteso di Sr Angela
ha conquistato anche la Comunità
Parrocchiale quando la domenica
seguente dall’ambone ha salutato con
tanta cordialità presentando la sua
provenienza e soprattutto la semplicità
nell’esprimere la gioia di essere qui con
noi.
A Sr Angela vogliamo assicurare
fedeltà filiale, trasparenza e semplicità,
disponibilità lungo il cammino,
fraternità serena.
Le garantiamo la nostra laboriosità e la
nostra volontà di ricominciare sempre
come se fosse la prima volta anche
quando ci capiterà di sbagliare.
Di cuore rinnoviamo a Sr Angela il
nostro caloroso “Benvenuta” e l’augurio
di tanto bene camminando insieme.
Sr Stella Galbusera
14
Insieme
L’8 settembre l’addio nell’infermeria ispettoriale di Arese
Un saluto a un Salesiano entusiasta
Il ricordo di Don Franco Maffezzoni, missionario in Etiopia
Il giorno 8 settembre 2014 si è spento,
nella nostra Infermeria Ispettoriale
di Arese (Milano), don Franco
Maffezzoni, salesiano appartenente
alla nostra comunità salesiana di
Brescia.
I funerali solenni, presieduti dal
fratello don Rino, con la presenza
dell’Ispettore don Claudio Cacioli che
ha tenuto l’omelia, e la partecipazione
di tanti confratelli salesiani e diversi
sacerdoti diocesani, si sono svolti
nella parrocchia di Nuvolento e in
quella di Iseo, dove è poi stato sepolto.
Don Franco era nato a Iseo il 24
marzo 1936, dove ha conosciuto i
Salesiani restando affascinato da don
Bosco e dal suo carisma educativo. Nel
1953 diventa salesiano e viene inviato
successivamente nella comunità di
Chiari (Brescia) per frequentare il
Ginnasio e il Liceo. Studia Teologia
a Monteortone (Padova) e viene
ordinato sacerdote nel 1963. Diventa
incaricato vocazionale dell’Ispettoria
e successivamente nel 1974 Direttore
della comunità di Chiari. Nel 1980,
dopo essersi laureato in Teologia
all’Università Urbaniana di Roma,
parte per l’Etiopia e insieme a don
Elio Bonomi fonda la missione
salesiana nella regione del Sidàmo.
Missionario salesiano entusiasta,
ottimista, intraprendente ed attento
ai bisogni della sua gente, dalla quale
era amato e stimato. Direttore a Dilla,
Consigliere Ispettoriale, Maestro dei
Novizi, Direttore ad Addis Abeba. Nel
2004, per grossi problemi di salute,
rientra in Italia ed è destinato alla casa
salesiana di Brescia. Nel 2010, dopo
qualche mese trascorso nella casa
salesiana di Castel dèBritti (Bologna),
viene trasferito nell’Infermeria di
Arese, per poter ricevere cure adeguate,
amorevolmente
accompagnato
dai Salesiani e dalle suore indiane
infermiere. Nel pomeriggio di lunedì
8 settembre, festa della Natività di
Maria Santissima, conclude la sua
vita terrena, dopo 61 anni di vita
salesiana, 51 di sacerdozio e 22 di
esperienza missionaria. Ringraziamo
il Signore per il grande dono che don
Franco è stato per la Congregazione
salesiana e per tutta la Chiesa,
soprattutto per quella missionaria; lo
affidiamo al Padre perchè lo accolga
amorevolmente come figlio di don
Bosco nel suo Regno. Ringraziamo
anche il fratello di don Franco, don
Rino, parroco a Nuvolento, per la
sua presenza costante e amorevole in
questi anni di malattia e di sofferenza.
Don Marco e confratelli Salesiani
Anche quest’anno un piccolo gruppo in Francia
L’emozione struggente di Lourdes
Al rientro un senso di pace e voglia di tornare.
Anche quest’anno una piccola
componente del nostro Gruppo ha
vissuto l’esperienza del pellegrinaggio
a Lourdes. Siamo partiti con un
po’ di malinconia per gli amici che
non hanno potuto essere con noi
per impegni personali; un pensiero
va soprattutto alle “sorelle” che
quest’anno, proprio alle soglie della
partenza, ci hanno lasciato, la nostra
cara Vittoria Bettoncelli e la cara
Edda Olini.
Il
pellegrinaggio
è
sempre
un’emozione diversa, unica; la gioia
che si prova già alla stazione di
Torino, l’attesa del treno bianco, il
ritrovare facce note e conoscere amici
nuovi, compagni di un viaggio lungo
ma gioioso. Ci sono persone, e noi tra
questi, che tornano al Santuario da
decenni, solo per lavorare al servizio
dei malati e questo fa la differenza.
È un’esperienza che ti prende nel
profondo; a Lourdes, con i malati, i
pellegrini, i barellieri e le “sorelle”, ti
rendi conto davvero cosa sei, quanto
vali e quanto contano la tua vita,
i tuoi affanni, le tue ansie e le tue
sofferenze.
Al rientro a casa, con qualche
lacrima asciugata al momento dei
saluti, portiamo con noi un senso
di pace ed una voglia indescrivibile
che l’anno trascorra presto per poter
ritornare a Lourdes, per rivivere
quella sensazione che ti fa dire,
appena scendi dal treno, a chilometri
di distanza dalla tua abitazione, “ecco
ora sono a casa”.
Gruppo Lourdes
Insieme
15
Il ricordo di un viaggio di fede
L’esperienza a Medjugorje
Il viaggio in un clima di raccoglimento e di familiarità
Dal 21 al 26 agosto ho partecipato
all’esperienza/pellegrinaggio
a
Medjugorje con la parrocchia dei
Salesiani di Brescia.
In questi giorni forti abbiamo visto, e
soprattutto vissuto, momenti intensi
di preghiera nei luoghi più significativi
delle apparizioni mariane.
Già il lungo viaggio (12 ore) ci
ha permesso di addentrarci in
un clima diverso, particolare; dal
pullman abbiamo potuto osservare il
cambiamento del paesaggio creando
una sorta di distacco dall’ambiente
quotidiano e inserendoci in una realtà
nuova, più povera e sobria.
Medjugorje si presenta come un paese
modesto, costruito attorno a due
vie principali che collegano i luoghi
simbolo delle apparizioni.
Arrivati in serata, abbiamo vissuto
il primo momento di preghiera: la
veglia al Santissimo. Nella
piazza retrostante la chiesa,
migliaia di persone provenienti
da varie parti del mondo
adorano il Cristo consacrato
nell’Eucarestia.
La cosa che mi ha colpito fin da
subito è stato il clima di silenzio che si
respirava. Non un silenzio vuoto, ma
ricco di riflessione e preghiera vissuta
con fede.
Nei giorni seguenti il clima è andato
intensificandosi man mano che
visitavamo i luoghi sacri: la chiesa
parrocchiale, il Cristo Risorto, le
colline Podbrdo (dove abbiamo
recitato il Santo Rosario) e Krizevac
(dove abbiamo vissuto la Via Crucis
itinerante) e il castello di Nancy
e Patrick (testimoni dei frutti di
Medjugorje).
Di questi giorni mi porto a casa
sicuramente un’esperienza di fede
bella, non fatta di apparizioni,
misticismi o “cose strane”, ma centrata
sulla preghiera e la riflessione.
Un ringraziamento agli organizzatori
del pellegrinaggio e in particolar modo
al parroco Don Mario Cassanelli che
ha guidato i momenti di preghiera.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti
per il bel clima di familiarità vissuto
e, infine, un augurio a tutti di
poter vivere un’esperienza di fede
significativa come quella sperimentata
a Medjugorje!
Federico Cortesi
Todi, Cascia, Siena: arte e spiritualità
Gita/pellegrinaggio Parrocchiale
1 - 3 maggio 2014
Todi-Cascia-Siena
Non so se sarò capace di descrivere in
poche righe queste intense giornate
di pellegrinaggio tra luoghi di Beati,
Santi, Miracoli eucaristici, borghi
medioevali e città d’arte …
La prima tappa è Todi città natale
di Jacopo de Benedetti. All’inizio
della grande scalinata che porta
alla chiesa di San Fortunato dove è
sepolto, abbiamo letto la sua laude
più conosciuta, “Il pianto della
Madonna”. Poi visita della chiesa e
del Duomo.
Sulla strada per Cascia visitiamo
il Santuario di Collevalenza; una
preghiera sulla tomba di Madre
Speranza (beatificata un mese dopo
il nostro pellegrinaggio). A Cascia
partecipiamo alla Santa Messa nel
Santuario di S. Rita, visitiamo il
monastero, luogo di pace di preghiera
e di silenzio.
Poi un incontro decisamente
speciale, che tocca il cuore,
con le monache agostiniane
di clausura. Con la loro
semplicità,
disponibilità,
serenità e testimonianza ci
hanno regalato un momento
veramente
bello.
Averle
incontrate è stata una grande
grazia del Signore.
Visita alla Basilica inferiore, la
tomba di Santa Rita, un momento di
adorazione davanti al tabernacolo del
miracolo eucaristico del 1330.
Nel pomeriggio si va a Roccaporena,
paese natale di Santa Rita. Poi visita
alla città di Norcia, città di San
Benedetto.
Un acquisto di prodotti nelle tipiche
“norcinerie”: salumi, formaggi, salse,
amari, ecc..
Sulla strada del ritorno ci fermiamo a
Siena, da Santa Caterina; visitiamo
la basilica di san Domenico, la
chiesa di San Francesco, dove in
un tabernacolo, sono custodite le
particole del miracolo eucaristico
avvenuto a Siena alla vigilia
dell’Assunta del 1730. Piazza del
Campo e il pranzo in un ristorante
in piazza del Mercato con specialità
senesi.
Grazie al nostro Parroco, ci portiamo
nel cuore queste tre giornate molto
intense di preghiera di conoscenza
della vita dei santi, e dei miracoli
eucaristici a volte sconosciuti.
Arrivederci al prossimo pellegrinaggio.
Mariateresa Marconi Santini
16
Insieme
Il racconto dell’esperienza di Cesenatico
Una vacanza intelligente
Alla fine del soggiorno botta e risposta su pregi e difetti di ciascuno
Cesenatico 2014
“Una vacanza intelligente con
l’Oratorio”. Così recitava il volantino
che proponeva alla comunità la
vacanza estiva a Cesenatico e che per
molti giorni è stato a disposizione dei
parrocchiani in fondo alla Chiesa.
All’invito hanno risposto oltre trenta
persone. C’erano i ragazzi della scuola
primaria e delle medie, alcuni genitori
e, immancabili, gli accompagnatori
che hanno supportato Don Danilo.
Tutti quanti ci siamo ritrovati
mercoledì mattina, 30
luglio, ad aspettare il
pullman
granturismo
che ci avrebbe portati a
Cesenatico.
Il tempo a Brescia era
incerto, ma a Cesenatico
ad aspettarci c’era il sole.
E così è stato per tutto
il periodo della vacanza,
contro ogni previsione
meteorologica. Ma, del
resto, Don Bosco era con
noi e la cosa non dovrebbe
stupirci più di tanto.
I giorni che abbiamo trascorso in
compagnia sono stati caratterizzati da
tanti momenti di svago e di gioco ai
quali si affiancavano brevi momenti
di riflessione e di preghiera.
Durante la vacanza i nostri ragazzi,
fra un bagno e l’altro, hanno trovato
anche il tempo di dipingere magliette,
preparare costumi e studiare i testi
del racconto del sogno dei 9 anni di
Don Bosco per poi rappresentarlo
nell’ampio salone che era a
disposizione degli ospiti. È stata una
bella esperienza per tutti, sia per chi
ha recitato che per chi ha assistito.
Prima del rientro a Brescia ci siamo
ritrovati tutti insieme per riflettere
sull’esperienza vissuta.
Ai ragazzi è stato chiesto di fare una
sorta di verifica per cercare di capire
cosa è andato bene e cosa un po’
meno.
Alla fine del lavoro di gruppo i ragazzi
hanno risposto a tre domande che
erano state fatte loro: cosa ti è piaciuto
della vacanza, cosa non ti è piaciuto
e cosa suggeriresti ai ragazzi che il
prossimo anno vivranno un’esperienza
simile.
Con le risposte date i ragazzi hanno
dimostrato una buona maturità
riconoscendo anche gli errori
commessi e le mancanze che talvolta si
sono manifestate. Un segno di crescita
che fa ben sperare affinchè i nostri
giovani diventino buoni cristiani ed
onesti cittadini.
Enrico Massardi
Folgaria, una settimana nella natura
Folgaria 2014
Dopo la positiva esperienza dell’anno
scorso, la parrocchia di Don bosco
ha riproposto a tutta la comunità la
vacanza a Folgaria, in Trentino.
Una settimana, dal 10 al 17 agosto,
caratterizzata da boschi, aria frizzante
e tanta allegria.
Gli iscritti, oltre cinquanta, fra i quali
anche tante famiglie con i rispettivi
figli, hanno trascorso un bel momento
di vita comunitaria.
La località scelta ha aiutato anche
nei giorni in cui il tempo non è stato
clemente con i “vacanzieri”. Un buon
bagno nella calda piscina di Folgaria ha
consentito infatti di trovare occasioni
di gioco per i più piccoli e per fare un
po’ di sport per i più grandi anche
nelle giornate di pioggia che
hanno caratterizzato l’estate
appena trascorsa.
Le camminate, l’esplorazione
dei forti militari della prima
guerra mondiale, le gite in
barca a remi o sul pedalò al
lago di Lavarone e le escursioni
nei i boschi, in notturna e con
le torce in mano, sono state alcune
delle attività che hanno scandito le
belle giornate di vacanza.
L’albergo scelto ha offerto anche
tanto spazio per trascorrere serate in
allegria con il karaoke e con i giochi
di società, che hanno coinvolto tutti,
adulti e bambini.
Una nota di merito va riconosciuta
infine all’ottima cucina. I cuochi
quest’anno si sono superati in maestria
e fantasia, proponendo ogni giorno
piatti diversi e gustosi che hanno
saputo saziare e accontentare tutti.
A questo punto non mi resta che
dirvi un’ultima cosa… non perdetevi
la prossima vacanza in montagna.
Naturalmente con noi.
Enrico Massardi
Insieme
17
Val Formazza, ritorno dopo il 2009
Era dall’estate del 2009 che mancava
un campo estivo nella Val Formazza:
“perla di splendor”, situata in
Piemonte, al confine con la Svizzera.
Dopo mesi di pressione sui ragazzi
delle superiori da parte di Don
Danilo e degli educatori, il 20 luglio
partiamo con un gruppo affiatato di
giovani ignari di ciò che li aspetta.
Chi è stato in Val Formazza lo sa,
parcheggiata l’auto alla diga del
Morasco, ci vogliono due ore e mezzo
(abbondanti) di cammino immersi
nella montagna incontaminata, tra
gradoni rocciosi da scalare e ruscelli
da guadare, prima di arrivare al
primo rifugio gestito dall’O.M.G.: i
Sabbioni!
Si apre un sorriso nell’ammirare lo
scorcio della valle dai circa 2600
metri della baita, quando veniamo
accolti sulla soglia da nientemenochè
Tarcisio! Storico “lavoratore” del Mato
Grosso, da anni guida per i gruppi che,
come noi, spendono parte delle loro
vacanze estive in Formazza a rendere
un servizio di aiuto all’Operazione per
la gestione dei rifugi. Proprio le parole
di Tarcisio ci fanno capire quale sia il
senso di passare una settimana in Val
Formazza: faticare per gli altri senza
volere nulla in cambio e staccarsi dal
marasma quotidiano per ritrovare il
dialogo col Signore.
E per “dialogare” col Signore e
“faticare” per gli altri abbiamo avuto
due grandi aiuti: la meraviglia della
montagna e il gruppo dei ragazzi di
Parma!
Così la settimana vola tra passeggiate
dai Sabbioni al rifugio Claudio-Bruno
con chili di cibo sulle spalle e blocchi
di neve da spaccare a picconate; vola
tra panorami mozzafiato e brindisi
(rigorosamente) “calorosi”; tra lavaggi
di decine di piatti e bicchieri e danze e
canti attorno al fuoco; ricaricati ogni
giorno di entusiasmo dalla bellezza di
amicizie nuove e dalla riscoperta di
quelle vecchie, in particolare una su
tutte: quella col Signore, incontrato
quotidianamente nella preghiera e
nella Messa.
Torniamo un po’ cambiati, quello
che prima era essenziale, (come lo
smartphone, o la doccia!), ora ci
sembra quasi superfluo; ma la Val
Formazza, quella sì, ci manca.
Niccolò Moretti
Al via la stagione 2014/2015 sotto l’ombrello Chievo Verona
Riparte la “Betti” con targa veronese
SI RIPARTE… LA BETTINZOLI
CALCIO TARGATA “A.C.
CHIEVOVERONA”
PRONTA ALLA
NUOVA STAGIONE SPORTIVA
2014/2015
È iniziata con il Summer Camp
la stagione sportiva della Mario
Bettinzoli Calcio.
Il campo estivo, giunto ormai
all’undicesima edizione, è stato un vero
successo: quarantacinque ragazzini
dai 7 ai 12 anni hanno
calcato il nostro campo nella
prima settimana di settembre
alternando momenti di sport
a momenti di divertimento
e di aggregazione. Il camp
ha
comportato,
oltre
all’istruzione calcistica, anche
una serie di altre proposte per
rendere più varie e divertenti
le giornate come attività in
piscina, lezioni di hip hop ed altre
attività motorie ricreative: il tutto
sotto la guida di istruttori qualificati.
Terminato il Summer Camp tutte
le forze della Betti sono concentrate
sui nuovi campionati che stanno per
iniziare: ben quattordici compagini,
tra cui due iscritte al C.S.I. Provinciale,
rappresenteranno la nostra Società
a livello locale e lombardo. Ma altre
molteplici attività ed appuntamenti
istituzionali terranno impegnati
dirigenza, atleti e genitori. Vogliamo
ricordare i più importanti:
-
Torneo di Natale
-
Spiedo di Natale
-
Natale dello Sportivo
-Commemorazione di Mario
Bettinzoli
-
Torneo Mario Bettinzoli
-
Memorial Francesco Faroni
oltre a gite, tornei, convegni ed
incontri vari.
Quindi … buon lavoro e buon
campionato a tutti!!
Ecco che, durante il “Summer
Camp”, don Danilo incontra
bimbi ed istruttori per un
momento di riflessione e
raccoglimento.
Il Presidente
Amilcare Baldassarri
Insieme
18
“Siamo schegge di luce”
TORNEO “SIAMO SCHEGGE
DI LUCE”, 2014
Sabato 24 maggio, festa di Maria
Ausiliatrice tanto cara a don
Bosco, in un pomeriggio limpido
ed assolato, una settantina di
ragazze e ragazzi ha partecipato
al secondo “Concentramento di
Pallavolo” organizzato dal Comitato
Provinciale PGS – Polisportive
Giovanili Salesiane – Brescia –
presso il nostro Oratorio, che
comprendeva tornei di minivolley
e palla rilanciata per le elementari e
pallavolo per le medie.
Le squadre che hanno partecipato
sono state:
PGS Oratorio don Bosco – Brescia
- maglia rossa con scritta “Siamo
schegge di luce”
PGS Life - Manerbio
S.Giorgio – Casalbuttano
Dopo l’accoglienza e lo svolgimento
delle partite, con genitori e
simpatizzanti che tifavano per
i “campioni” si è passati alle
quanti hanno dato un aiuto nello
svolgimento delle attività ... e poi
medaglia ricordo a tutti i partecipanti
ed anche una buona merenda.
È stata una bellissima festa che
vuole essere l’inizio di un percorso,
voluto fortemente da organizzatori
e allenatori che hanno lavorato
con passione educativa e sportiva
con i ragazzi, per “riavere”squadre
femminili di queste specialità nel
nostro Oratorio “Don Bosco”.
Anche la stampa locale (Giornale
di Brescia e La voce del popolo) ha
dato rilievo all’evento.
premiazioni con la consegna del
cappellino, magliette, medaglie e
coppe.
Molti sono stati i ringraziamenti a
Ed allora... alla prossima!
Luisa Mondini
Un appuntamento che aiuta i giovani a raggiungere
la maturità cristiana e umana
Il grest è partito dal... Piano Terra
Il titolo del Grest di quest’anno è
“Piano terra” e si concentra sul tema
dell’abitare. Gli uomini abitano la
terra, costruendo una casa
nella quale possono intessere
i legami più profondi, quelli
costitutivi per l’identità di
ogni persona. Per questo
nella scenografia del Grest si è
cercato di costruire la casa nella
quale si generano quei rapporti
essenziali e fondamentali per
la crescita dei ragazzi.
Ma il tema dell’abitare ci
ricorda anche la scelta di Dio
che decide di “abitare in mezzo
a noi”. Il Dio di Gesù Cristo
rivela la sua identità nella tela
dei rapporti che costruisce
nella quotidianità della sua
vita. Dio decide di stare vicino
all’uomo assumendo la storia dei
rapporti tra gli uomini, manifestando
la sua natura più intima che è basata
sui rapporti. Il Dio di Gesù Cristo ci
rivela un Dio trinitario che vive del
rapporto di amore tra le tre persone.
Proprio per questo il nostro Grest ha
cercato di curare i rapporti tra i ragazzi
e gli educatori, coltivando sempre un
clima di amicizia. Questo è possibile
in un clima di rispetto e simpatia che
si è cercato di curare nelle
varie attività di gioco, di
preghiera, di teatro e ballo. Il
risultato è stata la costruzione
di una grande casa, dove tutti,
nonostante i problemi che ci
possono essere in una grande
casa, si sono sentiti coinvolti
e partecipi di una comunità.
Si è così creato quel calore
familiare che è la base di ogni
rapporto educativo, come
ci insegna il nostro Padre
Don Bosco, aiutando i nostri
ragazzi a fare un passo in
più nella maturità cristiana e
umana.
Don Danilo
Insieme
19
È ripresa da poco l’attività scolastica
Alla scuola fiducia da rinnovare
Tutti siamo chiamati a far riguadagnare all’istruzione il rispetto che merita
È da poco ripresa l’attività scolastica
e all’attenzione di alunni, genitori e
insegnanti si presentano problemi
vecchi e nuovi, la cui mancata
soluzione potrebbe determinare un
sentimento di rassegnata sfiducia,
sentimento da contrastare.
La crisi attraversata dalla scuola si
potrebbe così sintetizzare: calo di
credibilità . Protagonisti, e vittime
allo stesso tempo della situazione,
sono gli insegnanti. A questo riguardo
è d’obbligo far notare come sia facile
incontrare genitori pronti a puntare il
dito nei loro confronti. Occorrerebbe,
invece, sforzarsi di essere obiettivi e
riconoscere che, a fronte di episodi
di disimpegno, impreparazione e
cattivo esempio, così bene evidenziati
e talvolta amplificati dai massmedia, è ancor più diffusa una
quotidianità fatta di buona volontà
e attaccamento al proprio lavoro, di
sensibilità per i problemi e le esigenze
degli allievi, di attenzione posta nello
svolgimento delle proprie mansioni.
Tutto ciò, nonostante, come s’è detto
prima, il perdurare di problemi legati
al riconoscimento dell’importanza
del ruolo assunto dai docenti e
alla difficoltà di reperire risorse
indispensabili per garantire l’efficacia
del loro lavoro.
Occorrerebbe inoltre considerare il
compito da loro assunto,talvolta,
nel sostituirsi alla famiglia. In alcuni
casi,infatti,essi sono chiamati ad essere
vicini a ragazzi obbligati a fare i conti
con problemi per loro insormontabili.
Oppure sono coinvolti in situazioni
che vedono alunni impegnati ad
affrontare crisi di identità o di disagio
affettivo. Tutto questo, in molti casi,
passa invece inosservato.
L’invito non è certo quello di
astenersi dal denunciare gli errori e le
manchevolezze osservabili nella scuola,
bensì di evitare generalizzazioni col
rischio di “ingigantire” problemi che,
in definitiva, sono comunque limitati
ad alcuni casi.
Lo sforzo cui tutti sono chiamati,
pertanto, è quello di far riguadagnare
alla scuola il ruolo sociale che nelle
società civili e democratiche le viene
attribuito, avendo ben chiari alcuni
obiettivi da raggiungere nel mediobreve termine. Li indichiamo soltanto,
senza approfondirli: investimento di
risorse , formazione degli insegnanti,
collaborazione scuola-famiglia,
Sergio Zavoli, stimato giornalista e
attento osservatore dell’evolversi dei
costumi sociali, ebbe a dire, tempo fa,
che “bisogna che la scuola riacquisti
credibilità e autorevolezza non solo
attraverso l’azione della politica,
ma anche della solidarietà sociale.”
Il giornalista osservò inoltre che la
comunità dovrebbe sottoscrivere la
seguente dichiarazione: ” ci scusiamo
con la scuola per non avere capito
che il suo scopo erano, e sono, i
nostri figli. I quali dovranno vivere
in un tempo dominato sempre più
dalla conoscenza, cioè dai saperi cui
soltanto lo studio può introdurli”.
La frase potrebbe essere scritta una
volta sola, purchè responsabilmente
firmata.
Martino Mattei
Tante persone sono coinvolte con gioia
Educazione, catechismo, oratorio: è partito il nuovo anno pastorale
Sabato 4 e domenica 5 ottobre è
iniziato l’anno pastorale, catechistico,
educativo, oratoriano.
Tante persone coinvolte in ogni
momento di questi giorni con allegria,
serenità e manifestazioni varie. E
questo fa bene sperare, se è vero che il
buon giorno si vede dal mattino!
Nel pomeriggio di sabato giochi,
tornei, attrazioni e animazione. Sabato
sera cena a stand con tante famiglie
(affamate!) e poi il divertimento con il
“quizzone” “Dr Why”.
La domenica mattina celebrazione
dell’Eucaristia con circa 800 persone,
ragazzi del catechismo, animatori,
parrocchiani, con il “mandato”
ai catechisti, agli animatori e agli
allenatori sportivi.
Di seguito nel salone parrocchiale
l’incontro per genitori sul tema
drammatico dell’ “ideologia del
gender” che si sta imponendo nel
mondo occidentale; l’avv. Giancarlo
Cerrelli, vicepresidente nazionale dell’
“Unione Giuristi Cattolici Italiani”,
ci ha aiutato a capire, con una brillante
esposizione, cosa si sta facendo anche
in Italia, con l’appoggio di tante forze
politiche, per scardinare la famiglia:
quindi l’emergenza educativa che
ne deriva non può lasciare nessuno
indifferente. Tante persone sono
uscite dall’incontro preoccupate
(alcune anche angosciate!) con la
consapevolezza che non si può andare
avanti in modo irresponsabile e
lasciare ad altri l’educazione dei figli,
che invece spetta ai genitori.
Il pranzo comunitario, con il
succulento “spiedo” nel salone pieno,
ha creato un bel clima di allegria e
fraternità.
Al pomeriggio ancora grandi giochi,
merenda e conclusione “alla grande”
della festa.
M.C.
Insieme
20
Per il Battesimo sono diventati
Figli di DIO
Anagrafe Parrocchiale
Tornati alla casa del Padre
Faroni Presti Ilde
Mosconi Clara
Maffeis Gianfranco
Serventi Bruna
Cosio Maria
Bergamini Maria
Rodella Erminia
Pini Ernesto
Taglietti Caterina
Fiume Rosalia
Martinelli Vittoria
Fiocca Giuseppe
Martinelli Faustino
Canini Elvira
Bottoni Luigia
Guindani Argia
Duina Elena
Frossi Remo
Gualtieri Rino
Martinelli Giovanna
Valseriati Pierino
Foschetti Andrea
Albieri Narcisa
Magnavini Gastone
Rivetta Bruno
Panaroni Martina
Colombo Angelo
Richiedei Santina
22.02.2014
26.02.2014
7.03.2014
24. 04.2014
28. 04.2014
5. 05.2014
16. 05.2014
22. 05.2014
3.06.2014
7.06.2014
10.06.2014
11.06.2014
13.06.2014
26.06.2014
13.07.2014
24.07.2014
31.07.2014
7.08.2014
13.08.2014
15.08.2014
29.08.2014
4.09.2014
7.09.2014
8.09.2014
16.09.2014
17.09.2014
4.10.2014
Hanno consacrato il loro amore in Cristo
Citriniti Danilo e Parolari Musaid Waduda 12.04.2014
Semeraro Giovanni e Sollecito Ilenia
26.04.2014
Amedani Carlo e Bolpagni Ornella
15.06.2014
Nodari Piepaolo e Papa Silvia
22.06.2014
Zanetti Marco e Caltagirone Angela
26.07.2014
Cumbo Stefano e Scognamilio Giulia
6.09.2014
Rossi Matteo e Oro Mariaelena
20.09.2014
Romano Matteo e Beltrami Valentina
28.09.2014
Ambrosi Bianca
19. 04. 2014
di Marco e di Arduini Federica
Capelloni Vittoria
di Luca e di Valzelli Ilaria
11.05.2014
Maccabiti Camilla
di Luca e di Gnutti Michela
25.05.2014
Trupia Calogero Gabriele
10.08.2014
di Gerlando e di Eleonora Pullara
Peli Kevin
21. 09. 2014
di Michael e di Franzoni Liliana
Se l’educazione alla fede è un valore
riflettiamo in ritiro con la parrocchia
La parrocchia organizza “ritiri” per creare momenti
tranquilli di riflessione, di preghiera, di fraternità, in
luoghi belli e adatti a questi obiettivi.
Il primo del nuovo anno pastorale è già avvenuto a
Clusone per giovani famiglie, ragazzi e adolescenti,
sabato e domenica 11 e 12 ottobre.
Ne seguiranno altri, soprattutto in Avvento e
Quaresima, nella vicina Nave. Quello di autunno è
l’8 e il 9 di novembre; poi per gruppi di catechismo
con ragazzi e genitori. Un’opportunità da non
perdere, se siamo convinti che l’educazione alla fede
è un valore!
M.C.