Insieme Parrocchia San Giovanni Bosco Brescia • Novembre 2014 IL SALUTO DEL parroco Un anno pastorale denso di richiami Sinodo dei Vescovi, beatificazione di Paolo VI e bicentenario della nascita di Don Bosco CARISSIMI PARROCCHIANI, arrivi un saluto a ciascuno di voi con la nostra rivista dopo la pausa estiva. Il nuovo anno pastorale si apre almeno con tre grandi avvenimenti a livello ecclesiale: il Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia, la beatificazione di Paolo VI e il bicentenario della nascita di don Bosco (1815-2015). * Il Sinodo dei Vescovi si è tenuto a Roma dal 5 al 19 ottobre ed è un’assemblea dei rappresentanti dei Vescovi con il Papa sul tema delicato della famiglia. Siamo stati invitati a pregare per i successori degli apostoli radunati insieme al Papa. * La beatificazione di Paolo VI, Papa bresciano, nato a Concesio nel 1897 e morto a Roma nel 1978, si è celebrato, domenica 19 ottobre in Piazza San Pietro, dove era presente anche un gruppo di 50 nostri parrocchiani insieme a cinquemila bresciani. Giovanni XXIII ha iniziato il Concilio sotto l’impulso dello Spirito Santo; Paolo VI (Papa continua a pagina 2 Papa Paolo VI CATECHESI PER GLI ADULTI: LA VITA MORALE La catechesi agli adulti, oltre quella ai genitori dei ragazzi del catechismo una domenica al mese, si tiene il lunedì ore 20,45 e al martedì ore 9,30. Il tema è quello della “morale” secondo l’insegnamento di Gesù come è espresso nel Vangelo e attualizzato nell’insegnamento della Chiesa nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Il metodo può essere vivacizzato con l’apporto di coloro che vi partecipano. Il santo Giovanni Paolo II, presentando il Catechismo della Chiesa Cattolica, aveva dichiarato: “Il Catechismo della Chiesa Cattolica che ho approvato e di cui oggi ordino la pubblicazione in virtù dell’autorità apostolica, è un’esposizione della fede della Chiesa e della dottrina cattolica, attestate o illuminate dalla Sacra Scrittura dalla Tradizione apostolica e dal Magistero della Chiesa. Io lo dichiaro norma sicura per l’insegnamento della fede e quindi valido e legittimo strumento al servizio della comunione ecclesiale, per il rinnovamento della Chiesa”. Continua il Papa Giovanni Paolo II: “Chiedo pertanto ai Pastori della Chiesa e ai Fedeli di accogliere questo Catechismo in spirito di comunione e di usarlo assiduamente nel compiere la loro missione di annunziare la fede e di chiamare alla vita evangelica”. M.C. LA SAN VINCENZO, CUSTODE DEGLI ULTIMI. È questo l’impegno della nostra associazione: stare a fianco di chi è fragile, di chi ha perso il lavoro, di chi è ammalato, di chi è solo, delle famiglie in difficoltà, e visitare i parrocchiani nelle case di riposo. Chi si rivolge a noi ha soprattutto problemi che nascono da continua a pagina 2 Insieme 2 IL SALUTO DEL parroco - segue da pagina 1 I NUMERI DELLA PARROCCHIA dal 1963 al 1978) l’ha portato avanti con la sua guida saggia e prudente, l’ha concluso e ha dato le linee di interpretazione e di applicazione. Papa Montini è una grande persona e un grande santo. Qualcuno lo considera un martire: fu molto criticato e isolato. All’interno della Chiesa sembrava troppo moderno per i conservatori e troppo conservatore per i progressisti. Ha svolto il suo servizio nella Chiesa negli anni dopo il ’68, anni di crisi e di contestazioni, di abbandoni di molti preti, anni delle Brigate Rosse, dell’uccisione di Moro … Paolo VI era l’uomo del dialogo, della modernità, del rinnovamento della Chiesa, nel solco della verità del Vangelo di Gesù e nella continuità. In Diocesi si è avviato un vasto movimento prima di preparazione alla beatificazione, poi di riflessione sulla figura, sull’opera e sull’insegnamento del grande Papa. Per conoscerlo meglio consiglio: - il film (molto bello) della RAI “ Paolo VI. Il Papa nella tempesta”; - il libro disponibile sui tavoli in fondo alla chiesa (fra i tanti disponibili in libreria): Gabriele della Balda, Paolo VI. Il coraggio della coerenza. Ed. Il Messaggero - Visita al Centro Paolo VI di Concesio, retto dalle suore Figlie di Maria Ausiliatrice. * Il bicentenario della nascita di don Bosco è iniziato il 16 agosto scorso. Quest’anno ci lasceremo guidare particolarmente dalla spiritualità di don Bosco. Lo scorso anno pastorale, in febbraio, c’è stato anche a Brescia il passaggio dell’urna di don Bosco, quasi alla fine di un viaggio attraverso i cinque continenti con grandi manifestazioni di affetto, di devozione, di fede, di preghiera, di entusiasmo,… Può essere per noi un’occasione per una ricarica spirituale, per riscoprire l’attualità e la grandezza del santo dei giovani. A Torino e al “Colle” per festeggiare don Bosco arriverà il Papa e ci sarà l’ostensione della Sindone. Anche noi saremo invitati a partecipare. Auguro a tutti un buon anno pastorale seguendo l’esempio del Papa Francesco, di Paolo VI e di don Bosco. Il parroco Don Mario Cassanelli Parrocchia: tel. 030/221339 [email protected] Oratorio: tel. 030/2440596 [email protected] Don Mario attende le vostre osservazioni ed i vostri contributi. continua da pagina 1 una povertà economica, conseguenza di problemi di lavoro; la richiesta di sussidi economici trova soddisfazione attraverso l’erogazione di generi alimentari, o pagamento di utenze e canoni d’affitto. Questo per noi non è il fine ultimo, ma solo il mezzo per giungervi. Il vero scopo che muove noi vincenziani è l’accompagnamento costante, in ogni sua forma, per ridonare speranza e dignitá a chi le ha perdute. È un compito delicato e coinvolgente condividere l’ascolto di vite faticose, tormentate, povere e cercare di trovare soluzioni innescando un lavoro in rete con i servizi sociali e altre associazioni. Chi tra i parrocchiani sente il desiderio di servire Cristo attraverso questi nostri fratelli sarà il benvenuto tra noi!!! Il Gruppo parrocchiale della S. Vincenzo Conferenza Maria Ausiliatrice ORARI DELLE SANTE MESSE PREFESTIVE: ore 18.30 FESTIVE: ore 8.00 ore 9.30 ore 11.00 ore 18.30 FERIALI ore 7.00 ore 9.00 ore 18.30 (18.00 Santo Rosario) (per la gioventù) (18.00 Santo Rosario) (7.20 recita di Lodi) (18.00 Santo Rosario) Insieme 3 Il quartiere e l’attenzione della Caritas ai nuovi poveri Ogni tanto è difficile distinguere i nuovi poveri: all’apparenza tutto scorre normale, nella disperata difesa di una apparente normalità perduta. Ti vivono accanto, aggrappati alla dignità e al decoro, e tu non riesci a capire il dolore di chi ha perso il lavoro e non riesce più a portare il pane ai propri figli. Intanto le bollette non pagate si accumulano, le spese condominiali non vengono saldate, i pasti sono ridotti al minimo. In tutti i modi si cerca di rimandare il momento dell’umiliazione e della verità. Poi reggere diventa impossibile e si chiede aiuto: prima ai parenti, poi agli amici. E poi da ultimo alla Caritas. Con parole esitanti e ingoiando le lacrime raccontano la loro storia e tendono la mano. Non è molto quello che si può fare: qualche vestito, pacchi alimentari, un consiglio e un ascolto. Una goccia nel mare, certo, ma quale sarebbe l’orizzonte dei nostri destini senza nemmeno questo accenno di sorriso? Quando incontreremo nuovamente questi nostri fratelli, nell’altra vita, vedremo che la misericordia di Dio ha asciugato ogni loro lacrima. Allora forse capiremo, guardando i loro volti, che non è stato inutile quel poco che gli è stato dato mentre, invisibili e con fatica, percorrevano le strade del nostro quartiere. Francesco Falconi API OPERAIE IN AZIONE, IL NATALE SI AVVICINA Contrariamente a quanto fanno in natura le vere api, che con i primi freddi si stanno ritirando, le “Api operaie” con l’arrivo dell’autunno si stanno svegliando: tra non molto ci sarà la bancarella di Natale, quindi bisogna affrettarsi! L’appuntamento è per sabato 29 novembre dalle ore 16 alle 19 e domenica 30 novembre dalle ore 8 alle 12, davanti alla nostra Chiesa: chi vorrà portarsi avanti con i regali di Natale potrà venirci a trovare. Sulla bancarella ci saranno lavoretti di ricamo che abbelliscono salviette, strofinacci e grembiuli da cucina, presine e bavaglini. Ci saranno pannelli decorativi augurali, oggetti per decorare la casa in occasione delle feste o da appendere all’albero di Natale, presepi, e ancora sciarpe, “gioielli” e tanto altro. Impossibile elencare tutto. Il ricavato, come sapete, va a sostenere un’adozione a distanza in Etiopia, il nostro Oratorio, la Caritas parrocchiale e i progetti missionari che ogni anno la nostra Parrocchia propone. Vi aspettiamo numerosi e vi ringraziamo fin d’ora per la generosità. Le “Api operaie” Agape Fraterna edizione 47, appuntamento a novembre Domenica 9 novembre si è tenuta la 47° “Agape Fraterna”degli Amici di Bottonaga; come sempre si sono ritrovati almeno 150 ex oratoriani, che nello spirito di amicizia coltivato all’oratorio hanno vissuto una giornata insieme. La giornata si è sviluppata con “l’incontro sul sagrato” alle ore 10,15; alle 11,00 la Santa Messa per ricordare gli “amici” andati avanti e le nostre famiglie , poi alle 12 nel salone della Parrocchia per l’assemblea dei soci, con le varie relazioni e formalità; alle 12,30 il momento clou è stata la designazione dell’Amico di Bottonaga 2014, titolo assegnato a Valentino Venturini con la seguente motivazione: “esempio per la comunità di disponibilità, che ha sempre dimostrato in tutti questi anni nei confronti delle varie realtà”. La consegna dei contributi al gruppo I Care, che gestisce il doposcuola in oratorio; al gruppo Alpini Bottonaga come segno di contribuzione di un piccolo mattone alla loro nuova sede; al reparto di neonatologia dell’Ospedale Civile di Brescia e infine all’associazione Viva la Vita Onlus Italia, sorta per sostenere in tutti i modi le famiglie dei malati colpiti da patologie neurovegetative e della quale è presidente Giacomo Gigliotti, amico di Bottonaga. La consueta foto di gruppo sul sagrato della chiesa ed alle 13,00 gambe sotto i tavoli per il consueto e succulento spiedo. Prima dei saluti è stata consegnata agli amici la strenna 2015. Maurizio Zanini Immagine relative alla scorsa edizione degli “Amici di Bottonaga” con Valentino Venturini che illustra lo spiedo al Sindaco Emilio del Bono 4 Insieme Identikit del Consiglio pastorale per gli affari economici Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici, per chi ancora non lo sa, è il gruppo di laici che collabora con il Parroco nelle questioni economiche che riguardano il funzionamento della Parrocchia e dell’Oratorio. Eh già! Anche la Parrocchia ha i suoi bilanci da far quadrare, e ancora prima le bollette da pagare, i fornitori da saldare, le riparazioni da programmare. Eh sì, sembra di stare a casa! E in effetti la Parrocchia, con i suoi ambienti e servizi, è la casa di tutti. Di quelli che cercano Dio e trovano un luogo aperto dove incontrarLo ed ascoltarLo. Di quelli che cercano un conforto ed un aiuto, e trovano una porta aperta ed una comunità che prova a condividere quello che ha. Di quelli che “viva la compagnia”. Di quelli che cercano solo un’ora di gioco nel cortile o una serata per vedere la partita con passione. Di quelli che chiedono una mano per tirare avanti. E come in famiglia tutto diventa di tutti. Ma non si corre il rischio che alla fine non sia di nessuno? Ed ecco la riflessione finale che vogliamo proporre. La Parrocchia e l’Oratorio sono un dono che è affidato a ciascuno. E ciascuno ne è responsabile ed è chiamato a costruirli come segno del Regno di Dio che deve manifestarsi nel mondo. Un segno concreto, fatto di muri e porte e acqua e luce e riscaldamento, cha ha bisogno di attenzione, di rispetto e, perchè no, … anche di un contributo. Nessuno vuole mettere le mani in tasca a nessuno (oggi va di moda dire così), ma solo richiamare un bisogno, e senza vergogna, tendere la mano. Ciascuno può trovare il modo e la misura: la colletta della S.Messa, le offerte per le S.Messe per i defunti, le generosità più o meno anonime, il tesseramento dell’Oratorio. Ogni risorsa impiegata perchè la Buona Novella raggiunga tutti gli uomini e formi nuove generazioni capaci a loro volta di trasmetterla al quartiere, alla città, al mondo, rappresenta il migliore investimento che porta frutto al 100%. “Il Signore ama chi dona con gioia”. Non è una frase dei cioccolatini, È una sicura verità che molti hanno già sperimentato. Don Bosco insegna! Alessandro Lanfranchi È nato il Gruppo Resurrezione Per chi non lo sapesse nella nostra Parrocchia è nato un nuovo gruppo, denominato dal nostro Parroco “Gruppo Resurrezione” che si occupa di dare l’ultimo saluto nella nostra chiesa a parrocchiani e parrocchiane, con canti, letture e servizio all’altare. Diamo il nostro benvenuto e il nostro grazie per il loro volontariato. Il gruppo è aperto a tutti quelli che vorranno collaborare; per informazioni e chiarimenti rivolgersi a don Mario. Piero Stoppini Un grazie davvero sentito a Gianna Martinelli Il 18 agosto abbiamo dato l’ultimo saluto a GIANNA MARTINELLI nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco, la sua parrocchia. È stata una celebrazione semplice ma sentita e, sebbene poco sia stato possibile dire delle grandi e molteplici cose fatte da Gianna, la sua figura era lì presente, viva ed accogliente come sempre. Anzi, qualcosa di più di quanto abbiamo percepito di lei in vita ha cominciato a rivelarsi. Pronta e disponibile ad ogni richiesta di servizio, con la semplicità e la serenità che l’hanno contraddistinta, ha testimoniato l’amore cristiano, facendosi vicina al prossimo con costanza e dedizione, fedele al servizio della parrocchia e della Chiesa universale. Ha saputo affrontare le prove della salute cagionevole con fede e coraggio fino alla malattia più grave che ha affrontato con la forza della preghiera. A Gianna, che affidiamo alle braccia amorose del Padre, chiediamo di pregare per tutti noi. Alcune sue amiche Insieme 5 Al parco del Pescheto inaugurata la nuova sede Un sogno diventa realtà IL GRUPPO ALPINI BOTTONAGA FESTEGGIA IL 40° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE “E poi, non è un segreto che siamo in attesa che si avveri il nostro sogno …L’anno prossimo, ricorrerà il 40° anniversario di fondazione del gruppo, e chi lo sa… che possiamo trovare un bel regalo per il nostro compleanno. E allora sì che faremo una gran festa tutti insieme, gli alpini abbracciati dal proprio quartiere.” Così si era concluso il saluto del Gruppo Alpini Bottonaga esattamente un anno fa sull’edizione del numero dell’ottobre 2013 di “INSIEME”. Veggenza, fortuna o speranza? Un po’ tutte e tre le cose, forse la terza più di tutte, ma poco importa. Ce l’abbiamo fatta! Domenica 28 settembre abbiamo festeggiato il 40° anniversario di fondazione del gruppo e l’inaugurazione della nuova sede sita al Parco Pescheto, e come presagito lo scorso anno, GLI ALPINI SONO STATI ABBRACCIATI DAL PROPRIO QUARTIERE. GRAZIE! È stato bello camminare per le strade del quartiere e vederlo addobbato a festa, le bandiere sui balconi, la legittima curiosità della gente, ma soprattutto l’aria che si è respirata negli ultimi quindici giorni. Il calore degli abitanti è stato palpabile così come la concitata attesa nella gente che immancabilmente salutava con un “… Allora? Siete pronti ? ”, ed i mezzi sorrisetti di chi si incontrava per strada sono stati spenti. Ma questa domanda celava spesso la voglia di assistere e condividere la Festa, un “non star più nella pelle” come un bambino al 12 dicembre. Grazie, grazie tante! Avete proprio colto nel segno! Non c’è miglior cosa quando si organizza questo tipo di eventi, che essere accompagnati al grande giorno dalla propria comunità. Vi abbiamo chiesto di starci vicini, e voi l’avete fatto. Ora tocca a noi, dopo l’inebriante entusiasmo dei festeggiamenti, ricominciare con le nostre attività e valorizzare la sede. Lasciateci prender confidenza e praticità con questa struttura e qualcosa sicuramente inventeremo … Per il momento vi aspettiamo per la “Casoncellata della Madunina dei Custù”, per la celebrazione del IV Novembre e per le attività del periodo natalizio tra banchetti e vin brulè … Un abbraccio forte a questa comunità, che si è dimostrata una famiglia. Gruppo Alpini Bottonaga 6 Insieme Un viaggio nella comunicazione tra persone L’esempio è tuono, la parola suono L’importanza del linguaggio nell’arte di educare i ragazzi Insieme 7 discepolo. A cura di Ileana Moroni Insieme 8 Grande partecipazione il 24 maggio La processione di Maria Ausiliatrice Grande afflusso di parrocchiani e devoti per partecipare alla processione nella festa di Maria Ausiliatrice sabato 24 maggio scorso. Questa devozione per le vie del quartiere è sempre molto sentita. Tante le persone, anche molti bambini. Iniziata alle 20,30 dal piazzale della chiesa, il corteo con canti, preghiere e riflessioni ha percorso via San Giovanni Bosco, via Dalmazia, via Zara, via Canipari, via Corsica, via Emilia, via Liguria, via San Giovanni Bosco, piazzale Papa Giovanni XXIII. La conclusione è stata nel cortile delle Suore di Maria Ausiliatrice. Ha presieduto la celebrazione don Francesco Ferrari, parroco di Santa Maria della Vittoria, che ha commentato i misteri del Rosario. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato perchè la processione fosse, come tutti gli anni, un bel momento di preghiera e di testimonianza! M.C. Addio alle case di via Toscana “ Mio caro amico, disse, qui sono nato, in questa strada ora lascio il mio cuore. Ma come fai a non capire….” la canzone “ Il ragazzo della via Gluck”, poi prosegue con la speranza di tornare a sentire “… amico treno che fa “wa wa”! Nella parte nord di via Toscana, nessuno di quelli che hanno perso la casa, per ora al posto dei tre edifici ci sono dei buchi profondi, coverà mai la speranza di sentire amici treni o ritrovare la propria casa. Ne hanno un bel dire i soloni che ancora adesso ripetono “vi hanno pagato bene”, ma quanto vale un ricordo? Quanto vale una vita ed una famiglia costruita lì? Quanta sofferenza lasciare la propria casa! Maurizio Zanini Insieme 9 Il Catechismo di bambini e genitori dal 06.12.2014 al 14.12.2014 dal 06.12.2014 al 14.12.2014 Immagine relativa alla scorsa edizione del “piccolo quadro” Anche quest’anno nella nostra parrocchia continua il percorso di “Iniziazione cristiana per fanciulli e ragazzi”. Quando erano piccolissimi sono stati introdotti alla vita cristiana dai genitori con il sacramento del Battesimo, per poi, con un cammino di fede in crescendo, ricevere i sacramenti di Cresima e Comunione e continuare con la “ Testimonianza “. L’itinerario è quello proposto dalla Diocesi : la Catechesi dell’iniziazione cristiana non è semplicemente un insegnamento dottrinale nè semplice introduzione ai sacramenti, ma è “introduzione globale alla vita cristiana” per cui si esperimentano i tre ambiti fondamentali della vita cristiana: * evangelizzazione (annuncio, ascolto e conoscenza della Parola di Dio) * celebrazione * testimonianza (soprattutto nella carità) L’impegno dei genitori, preso all’iscrizione della figlia e del figlio al Catechismo, li coinvolge a fare loro stessi un cammino di fede partecipando ad incontri di evangelizzazione a loro dedicati. Domenica 21 settembre noi catechisti con don Danilo e don Mario ci siamo trovate al Palatenda per l’Assemblea diocesana dei Catechisti, quest’anno intitolata “LA GIOIA DEL VANGELO”, e come tutti gli anni molto coinvolgente per il tema trattato: i nostri ragazzi. Si è terminato con l’incontro con il Vescovo Luciano che ci invita ad ascoltare la Parola, accoglierla nella fede, portarla nella vita quotidiana, avere una fedeltà creativa e non temere di comprometterci con Gesù. Il catechismo è iniziato martedì 30 settembre per la prima media del Gruppo “Antiochia” e martedì 2 ottobre per i Gruppi delle elementari. A cura di Maurizio Zanini A cura di Maurizio Zanini A cura di Maurizio Zanini Giovedì 16 ottobre alle 17.30, nella Chiesa delle Grazie, abbiamo affidato a Maria l’Oratorio ed il Catechismo dei nostri ragazzi. Luisa Mondini 10 Insieme Inizia un nuovo anno educativo pastorale Come Don Bosco con i giovani Il cammino da vivere insieme proposto dal nuovo Rettor Maggiore salesiano Cominciamo un nuovo anno educativo e pastorale, il 2014-2015, con entusiasmo, grinta, buona volontà e desiderio di fare del bene. Come sempre mettiamo al centro della nostra proposta pastorale i giovani, che sono il nostro ambito di lavoro privilegiato e la caratteristica bella, tipica e profonda del nostro carisma salesiano, dono per noi e per tutta la Chiesa; naturalmente insieme con i giovani, l’attenzione viene posta anche a tutti quelli che “gravitano” intorno a loro, perchè sia evidente che l’educazione ha bisogno di un ambiente sano e persone oneste, buone e disponibili ad educare lasciandosi educare. Il nuovo Rettor Maggiore dei Salesiani, don Angel Fernàndez Artìme ci propone, nella strenna per il 2015, il cammino da vivere insieme: “Come Don Bosco con i giovani, per i giovani. Educhiamo i giovani con il cuore di Gesù buon pastore”. Il Bicentenario della nascita di Don Bosco (che festeggiamo nel 2015) ci lancia tutti in un cammino di fedeltà a quella stessa chiamata che egli sentì, ascoltò e che tradusse in vita. Il dono che è Don Bosco per la Chiesa e per la sua Famiglia non ci lascerà centrati in noi stessi, autoreferenziali e autocompiaciuti, ma ci lancerà, poter sottolineare qualche verbo che può davvero rendere bello e significativo il nostro cammino di Opera salesiana a Brescia: insieme vogliamo educare, insegnare, pregare, conoscere, aiutare, guidare, vegliare, amare, chiamare per nome, gioire, consolare, custodire, ascoltare, sperare, aiutare a crescere… Ci lasciamo guidare, all’inizio di questo nuovo anno, da Gesù buon pastore del suo popolo e dall’intercessione di don Bosco, in questo speciale anno di grazia e di benedizione. Chiediamo a loro, e a tutti i santi e beati della famiglia salesiana, un aiuto, singolarmente e, soprattutto come comunità con maggior forza se possibile, verso parrocchiale e oratoriana, perchè la missione. Si tratta di un anno possiamo essere davvero educatori di festa, anno di Grazia, in cui significativi ed efficaci per tutti i siamo invitati a vivere ed esprimere nostri giovani. la nostra celebrazione come vera Buona avventura educativa a tutti! Famiglia. Per camminare bene insieme, Don Marco Cremonesi seguendo le indicazioni del nostro Direttore Rettor Maggiore, mi sembra bello In 19 per la Confermazione e per l’Eucarestia 31 maggio Santa Cresima 1° Giugno Prima Eucaristia Barbieri Francesca, Barbieri Lorenzo, Battagliola Gabriele, Buizza Alessandro, Caldarelli Samuele, Cambedda Fabio, Cataudella Joseph Colosio Alessandro, Conca Diego, Maccarini Marco, Maspero Matteo, Morari Andrea, Mosconi Federica, Napolitano Stefano, Orini Alessio, Paththage Ashan, Pintossi M.Valentina, Sabatelli Giovanni, Sabatti Eugenia Le cerimonie, in Duomo per la Confermazione ed in parrocchia per la Messa di Prima Comunione, sono state molto partecipate e vissute con tanta emozione da parte di tutti i ragazzi ed anche nostra. Tutto è riuscito benissimo! Auguro a tutti loro che la Cresima hanno ricevuto i sacramenti della non sia un punto di arrivo ma Confermazione e dell’Eucaristia. al contrario sia una partenza per continuare un cammino individuale Hanno vissuto quest’ultimo e collettivo attraverso esperienze di anno di preparazione con condivisione e di crescita. assiduità, entusiasmo e un po’ di preoccupazione. Giusy Tonini - catechista Insieme 11 Festa della Comunità ...festa di anniversari 25 maggio 2014 VI domenica di Pasqua - Festa della Comunità Siamo ormai a conclusione dell’ anno pastorale parrocchiale, nella Santa Messa il parroco ha ringraziato tutte le persone che in qualche modo hanno contribuito al buon andamento delle attività parrocchiali. In questa celebrazioni si sono anche ricordati gli anniversari significativi Ai coniugi con 60 - 50 - 25 anni di anniversario è stata donata la pergamena con la benedizione di Papa Francesco, a tutti un pensiero e alle suore e spose una bellissima rosa rossa. All’oratorio gli alpini hanno preparato un ottimo aperitivo, seguito poi dal pranzo comunitario nel salone. DI VITA RELIGIOSA 60° Suor Rosanna Mariani 50° Suor Rosa Colombo Mariateresa Marconi Santini DI MATRIMONIO 55° Signori Prandelli Giacinto e Brazzalotto Maria Antonia 54° Signori Prandini Pierino e Martinelli Diana 50° Signori Cini Miriano e Pinzuti Adriana Zanetta Francesco e Strabone Maria Grazia Zuelli Giuseppe e Gervasoni Liliana Sarti Elvio e Pietrini Franca Miniaci Luigi e Dieni Rita 45° Signori Grandi Ezio e Corato Alba Orioni Lino e Bettinzoli Angela 40° Signori Cavalli Severo e Zola Franca 30° Signori Conca Roberto e Ornella 25° Signori Atria Gaspare e Bresciani Annunziata Pasini Ettore e Reghenzi Anna Maria Cogliano Mario e Petruccione Alfonsina Bertoglio Gianpaolo e Sabattoli Annamaria 1 giugno 2014, Prima Comunione 31-05-2014 S. Cresima in Duomo 12 Insieme Un saluto a Luigi, Riccardo, Nicolò, Gianluca e “Lello” Arrivederci e benvenuto a chi parte e chi arrriva Come ogni anno, la comunità salesiana vive al suo interno l’esperienza di qualche nuova obbedienza, che la rinnova pur garantendo continuità al lavoro svolto negli anni dai tanti confratelli generosi e disponibili che si sono avvicendati. Negli ultimi giorni di agosto abbiamo salutato Luigi Milani, salesiano coadiutore, catechista nel nostro CFP, che è stato destinato alla casa salesiana di Sondrio; lo sostituisce con lo stesso incarico don Nicolò Migliorini, prete novello, ordinato nel mese di giugno. Domenica 28 settembre abbiamo accolto i due giovani confratelli della comunità salesiana di Nave, che il sabato e la domenica vengono ad aiutare don Danilo in oratorio: Riccardo Cavallo (che ritorna per il secondo anno) e Gianluca Villa, diventato salesiano il giorno 8 settembre 2014 al Colle don Bosco. Mercoledì 1° ottobre abbiamo salutato Marcello Frigerio, salesiano tirocinante, quest’ultimo anno preziosissimo aiuto in oratorio, con noi da due anni, mandato dall’Ispettore a concludere i suoi studi a Roma. Ringraziamo di cuore chi parte, per il prezioso lavoro svolto in mezzo a noi, e diamo il benvenuto a Brescia a chi inizia questa nuova avventura. Il Signore, per intercessione di don Bosco, benedica e accompagni sempre il nostro lavoro pastorale, per il bene dei giovani e di tutti quelli che Lui stesso mette sul nostro cammino. Don Marco Cremonesi Cinque domande flash a Marcello ARRIVEDERCI MARCELLO detto LELLO! 5 domande flash per lui Marcello, quando la tua vocazione si è fatta sentire? Beh, aver frequentato le scuole salesiane dalle medie mi ha influenzato nella “scelta” che è avvenuta un po’ per battuta e un po’ con leggerezza qualche anno più tardi, partecipando al gruppo Sidamo con cui ho vissuto numerose esperienze di collaborazione o condivisione. Il terzo anno universitario è stato chiarificatore: lo spendere tempo per i poveri mi ha illuminato. Cos’è per te l’Oratorio e cosa sono i giovani? Prima di tutto un DONO. L’incontro con i giovani è sorprendente e “liberante”: quando si sta con loro i pensieri futili passano in secondo piano; la priorità di sentirmi in mezzo a loro ha fatto crescere la mia vocazione, dedicata a loro, spesa per loro. Gli edu- catori e le persone che ho incontrato qui e con cui per periodi più o meno lunghi ho collaborato sono state per me fonte di ispirazione. Cosa ti porterai del DON BOSCO BRESCIA a Roma? Sicuramente dei legami; ho conosciuto molte persone e ho stretto delle amicizie ed anche il “Don Danilo”, spalla importante, è stato un prezioso appoggio. La carità non ha mai fine, continuerò a ricordarvi con un sorriso e qualche caso speciale lo ricorderò anche con la preghiera costante. Marci, raccontaci un aneddoto divertente. L’ultimo è successo con Riccardo, l’altro salesiano, terminato il Grest di quest’estate; ricordate il portone montato/ideato da SimoSguotti? Ecco, con l’inizio delle lezioni dell’istituto le ricreazioni che si svolgevano in oratorio vivevano lo spazio in modo un po’ sacrificato, allora io e il mio compare abbiamo pensato di metterci lì ed armati di pazienza abbiamo iniziato a svitare vite per vite...passano le 22 , le 23... arriva il Parroco e noi pronti ad una grande sgridata subito sull’attenti abbiamo detto : “Don, smettiamo subito”. “ Ma no tranquilli finite pure, qui non vi sente nessuno”... Appunto, noi belli tranquilli abbiamo proseguito...ed il mattino seguente “ VANDALI IN ORATORIO” voci squillanti uscivano dalla segreteria di Don Mario!!! OPSSSS!!! Descrivici in una parola POTENZIALI, direi ESPLOSIVI, TUTTI!!! Torneresti? Per Obbedienza non potrei rispondere, ma DI FISSO! intervista a cura di Alessia Marini Insieme 13 Un giorno di preghiera a Caravaggio Con Don Mario a Caravaggio, 25 aprile 2014 PELLEGRINAGGIO DELLA FAMIGLIA SALESIANA Un altro anno è passato e un gruppo di parrocchiani con il Parroco si sono trovati a Caravaggio per condividere la giornata di preghiera con la famiglia salesiana. Il santuario è sempre molto frequentato, tante persone hanno recitato il santo Rosario e partecipato alla santa messa. Don Claudio Cacioli, il superiore salesiano, è sempre molto bravo, nella sua omelia ha detto che a Caravaggio non si viene mai soli, si portano nel cuore persone care da ricordare nella preghiera. Siamo ancora nella settimana della S. Pasqua, il canto al vangelo: Alleluia, Alleluia. Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo. Alleluia. È proprio il giorno del Signore e lo celebriamo qui in questo santuario dove tanti anni fa la Madonna è apparsa a Giannetta e le ha detto: ”Fermati, inginocchiati e prega”. Oggi lo dice a ognuno di noi di pregare e lavorare per il bene comune. A Caravaggio si ha la possibilità di fare incontri con persone speciali che non vedevi da tempo, con le quali hai condiviso parte della tua vita e le ritrovi qui con lo stesso desiderio di pregare e affidarsi alle cure della mamma celeste. Quando poi si torna a casa si è sempre molto contenti e si ha nel cuore tanta gioia e serenità. Giuseppina Pedrazzi Un grande grazie a Suor Rosa e Suor Angela Per Sr Rosa la nostra espressione di “Grazie grande”, come uno splendido raggio di luce, è per Sr Rosa Colombo, la Direttrice che dopo tre anni ci ha lasciato. In questi anni di sua permanenza tra noi l’abbiamo sentita con e per noi in Comunità, nella Scuola con i bimbi dai più piccoli ai più grandi, in Parrocchia, con e per le famiglie, con le exallieve, sempre attenta, disponibile e delicata. Ci ha sempre fatto gustare la bellezza e la freschezza del carisma salesiano soprattutto nei momenti forti dell’anno, nelle feste di Don Bosco, di M. Mazzarello, dei Santi Salesiani con aiuti ed interventi specifici per riuscire a camminare in armonia e volerci bene come è bello che si viva in ogni famiglia e come piace a Don Bosco. Il nostro “Grazie” non è solo un’espressione teorica, ma la concretezza fatta di un ricordo che ha lasciato a ciascuno un segno nel cuore: ° per una parola ascoltata in un momento opportuno e a tempo giusto, ° per un gesto ricevuto che ha lasciato un seme di speranza e di luce utili per affrontare anche i momenti più impegnativi. Sr Rosa da Lecco, dove è ritornata, senta davvero che le persone che ha incontrato a Brescia la ricordano riconoscenti perchè l’hanno vista spendere le sue energie per il bene di ciascuna. Sappia leggere nel cuore dei ‘bresciani’ il grazie espresso ed inespresso perchè è reale e intenso come la luce sempre nuova che sorge ogni giorno nella nostra vita. A Lei facciamo giungere il grazie detto con stile. Senta che Le abbiamo voluto bene, che gliene vogliamo tuttora e lo concretizziamo rendendolo presente nelle nostre preghiere, nei ricordi positivi vissuti e gustati. A Sr Rosa auguriamo tanto bene nella nuova casa di Lecco, tante benedizioni e buona salute per un apostolato sempre più fecondo. Per Sr Angela il nostro “benvenuta” nella nostra Comunità di Brescia espresso con filiale affetto e portante il significato della grande attesa e dell’ apertura di cuore dal sapore familiare. Il pomeriggio del 25 agosto il cancello di Casa si è spalancato per accogliere il pullmino proveniente da Torino. La accompagnava un gruppo di Sorelle del Consiglio Ispettoriale di Torino sul cui volto si leggeva la sofferenza del distacco, ma vinceva la gioia della Comunità che l’accoglieva perchè carica di entusiasmo e di aspettative. Il volto sereno e disteso di Sr Angela ha conquistato anche la Comunità Parrocchiale quando la domenica seguente dall’ambone ha salutato con tanta cordialità presentando la sua provenienza e soprattutto la semplicità nell’esprimere la gioia di essere qui con noi. A Sr Angela vogliamo assicurare fedeltà filiale, trasparenza e semplicità, disponibilità lungo il cammino, fraternità serena. Le garantiamo la nostra laboriosità e la nostra volontà di ricominciare sempre come se fosse la prima volta anche quando ci capiterà di sbagliare. Di cuore rinnoviamo a Sr Angela il nostro caloroso “Benvenuta” e l’augurio di tanto bene camminando insieme. Sr Stella Galbusera 14 Insieme L’8 settembre l’addio nell’infermeria ispettoriale di Arese Un saluto a un Salesiano entusiasta Il ricordo di Don Franco Maffezzoni, missionario in Etiopia Il giorno 8 settembre 2014 si è spento, nella nostra Infermeria Ispettoriale di Arese (Milano), don Franco Maffezzoni, salesiano appartenente alla nostra comunità salesiana di Brescia. I funerali solenni, presieduti dal fratello don Rino, con la presenza dell’Ispettore don Claudio Cacioli che ha tenuto l’omelia, e la partecipazione di tanti confratelli salesiani e diversi sacerdoti diocesani, si sono svolti nella parrocchia di Nuvolento e in quella di Iseo, dove è poi stato sepolto. Don Franco era nato a Iseo il 24 marzo 1936, dove ha conosciuto i Salesiani restando affascinato da don Bosco e dal suo carisma educativo. Nel 1953 diventa salesiano e viene inviato successivamente nella comunità di Chiari (Brescia) per frequentare il Ginnasio e il Liceo. Studia Teologia a Monteortone (Padova) e viene ordinato sacerdote nel 1963. Diventa incaricato vocazionale dell’Ispettoria e successivamente nel 1974 Direttore della comunità di Chiari. Nel 1980, dopo essersi laureato in Teologia all’Università Urbaniana di Roma, parte per l’Etiopia e insieme a don Elio Bonomi fonda la missione salesiana nella regione del Sidàmo. Missionario salesiano entusiasta, ottimista, intraprendente ed attento ai bisogni della sua gente, dalla quale era amato e stimato. Direttore a Dilla, Consigliere Ispettoriale, Maestro dei Novizi, Direttore ad Addis Abeba. Nel 2004, per grossi problemi di salute, rientra in Italia ed è destinato alla casa salesiana di Brescia. Nel 2010, dopo qualche mese trascorso nella casa salesiana di Castel dèBritti (Bologna), viene trasferito nell’Infermeria di Arese, per poter ricevere cure adeguate, amorevolmente accompagnato dai Salesiani e dalle suore indiane infermiere. Nel pomeriggio di lunedì 8 settembre, festa della Natività di Maria Santissima, conclude la sua vita terrena, dopo 61 anni di vita salesiana, 51 di sacerdozio e 22 di esperienza missionaria. Ringraziamo il Signore per il grande dono che don Franco è stato per la Congregazione salesiana e per tutta la Chiesa, soprattutto per quella missionaria; lo affidiamo al Padre perchè lo accolga amorevolmente come figlio di don Bosco nel suo Regno. Ringraziamo anche il fratello di don Franco, don Rino, parroco a Nuvolento, per la sua presenza costante e amorevole in questi anni di malattia e di sofferenza. Don Marco e confratelli Salesiani Anche quest’anno un piccolo gruppo in Francia L’emozione struggente di Lourdes Al rientro un senso di pace e voglia di tornare. Anche quest’anno una piccola componente del nostro Gruppo ha vissuto l’esperienza del pellegrinaggio a Lourdes. Siamo partiti con un po’ di malinconia per gli amici che non hanno potuto essere con noi per impegni personali; un pensiero va soprattutto alle “sorelle” che quest’anno, proprio alle soglie della partenza, ci hanno lasciato, la nostra cara Vittoria Bettoncelli e la cara Edda Olini. Il pellegrinaggio è sempre un’emozione diversa, unica; la gioia che si prova già alla stazione di Torino, l’attesa del treno bianco, il ritrovare facce note e conoscere amici nuovi, compagni di un viaggio lungo ma gioioso. Ci sono persone, e noi tra questi, che tornano al Santuario da decenni, solo per lavorare al servizio dei malati e questo fa la differenza. È un’esperienza che ti prende nel profondo; a Lourdes, con i malati, i pellegrini, i barellieri e le “sorelle”, ti rendi conto davvero cosa sei, quanto vali e quanto contano la tua vita, i tuoi affanni, le tue ansie e le tue sofferenze. Al rientro a casa, con qualche lacrima asciugata al momento dei saluti, portiamo con noi un senso di pace ed una voglia indescrivibile che l’anno trascorra presto per poter ritornare a Lourdes, per rivivere quella sensazione che ti fa dire, appena scendi dal treno, a chilometri di distanza dalla tua abitazione, “ecco ora sono a casa”. Gruppo Lourdes Insieme 15 Il ricordo di un viaggio di fede L’esperienza a Medjugorje Il viaggio in un clima di raccoglimento e di familiarità Dal 21 al 26 agosto ho partecipato all’esperienza/pellegrinaggio a Medjugorje con la parrocchia dei Salesiani di Brescia. In questi giorni forti abbiamo visto, e soprattutto vissuto, momenti intensi di preghiera nei luoghi più significativi delle apparizioni mariane. Già il lungo viaggio (12 ore) ci ha permesso di addentrarci in un clima diverso, particolare; dal pullman abbiamo potuto osservare il cambiamento del paesaggio creando una sorta di distacco dall’ambiente quotidiano e inserendoci in una realtà nuova, più povera e sobria. Medjugorje si presenta come un paese modesto, costruito attorno a due vie principali che collegano i luoghi simbolo delle apparizioni. Arrivati in serata, abbiamo vissuto il primo momento di preghiera: la veglia al Santissimo. Nella piazza retrostante la chiesa, migliaia di persone provenienti da varie parti del mondo adorano il Cristo consacrato nell’Eucarestia. La cosa che mi ha colpito fin da subito è stato il clima di silenzio che si respirava. Non un silenzio vuoto, ma ricco di riflessione e preghiera vissuta con fede. Nei giorni seguenti il clima è andato intensificandosi man mano che visitavamo i luoghi sacri: la chiesa parrocchiale, il Cristo Risorto, le colline Podbrdo (dove abbiamo recitato il Santo Rosario) e Krizevac (dove abbiamo vissuto la Via Crucis itinerante) e il castello di Nancy e Patrick (testimoni dei frutti di Medjugorje). Di questi giorni mi porto a casa sicuramente un’esperienza di fede bella, non fatta di apparizioni, misticismi o “cose strane”, ma centrata sulla preghiera e la riflessione. Un ringraziamento agli organizzatori del pellegrinaggio e in particolar modo al parroco Don Mario Cassanelli che ha guidato i momenti di preghiera. Un ringraziamento a tutti i partecipanti per il bel clima di familiarità vissuto e, infine, un augurio a tutti di poter vivere un’esperienza di fede significativa come quella sperimentata a Medjugorje! Federico Cortesi Todi, Cascia, Siena: arte e spiritualità Gita/pellegrinaggio Parrocchiale 1 - 3 maggio 2014 Todi-Cascia-Siena Non so se sarò capace di descrivere in poche righe queste intense giornate di pellegrinaggio tra luoghi di Beati, Santi, Miracoli eucaristici, borghi medioevali e città d’arte … La prima tappa è Todi città natale di Jacopo de Benedetti. All’inizio della grande scalinata che porta alla chiesa di San Fortunato dove è sepolto, abbiamo letto la sua laude più conosciuta, “Il pianto della Madonna”. Poi visita della chiesa e del Duomo. Sulla strada per Cascia visitiamo il Santuario di Collevalenza; una preghiera sulla tomba di Madre Speranza (beatificata un mese dopo il nostro pellegrinaggio). A Cascia partecipiamo alla Santa Messa nel Santuario di S. Rita, visitiamo il monastero, luogo di pace di preghiera e di silenzio. Poi un incontro decisamente speciale, che tocca il cuore, con le monache agostiniane di clausura. Con la loro semplicità, disponibilità, serenità e testimonianza ci hanno regalato un momento veramente bello. Averle incontrate è stata una grande grazia del Signore. Visita alla Basilica inferiore, la tomba di Santa Rita, un momento di adorazione davanti al tabernacolo del miracolo eucaristico del 1330. Nel pomeriggio si va a Roccaporena, paese natale di Santa Rita. Poi visita alla città di Norcia, città di San Benedetto. Un acquisto di prodotti nelle tipiche “norcinerie”: salumi, formaggi, salse, amari, ecc.. Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Siena, da Santa Caterina; visitiamo la basilica di san Domenico, la chiesa di San Francesco, dove in un tabernacolo, sono custodite le particole del miracolo eucaristico avvenuto a Siena alla vigilia dell’Assunta del 1730. Piazza del Campo e il pranzo in un ristorante in piazza del Mercato con specialità senesi. Grazie al nostro Parroco, ci portiamo nel cuore queste tre giornate molto intense di preghiera di conoscenza della vita dei santi, e dei miracoli eucaristici a volte sconosciuti. Arrivederci al prossimo pellegrinaggio. Mariateresa Marconi Santini 16 Insieme Il racconto dell’esperienza di Cesenatico Una vacanza intelligente Alla fine del soggiorno botta e risposta su pregi e difetti di ciascuno Cesenatico 2014 “Una vacanza intelligente con l’Oratorio”. Così recitava il volantino che proponeva alla comunità la vacanza estiva a Cesenatico e che per molti giorni è stato a disposizione dei parrocchiani in fondo alla Chiesa. All’invito hanno risposto oltre trenta persone. C’erano i ragazzi della scuola primaria e delle medie, alcuni genitori e, immancabili, gli accompagnatori che hanno supportato Don Danilo. Tutti quanti ci siamo ritrovati mercoledì mattina, 30 luglio, ad aspettare il pullman granturismo che ci avrebbe portati a Cesenatico. Il tempo a Brescia era incerto, ma a Cesenatico ad aspettarci c’era il sole. E così è stato per tutto il periodo della vacanza, contro ogni previsione meteorologica. Ma, del resto, Don Bosco era con noi e la cosa non dovrebbe stupirci più di tanto. I giorni che abbiamo trascorso in compagnia sono stati caratterizzati da tanti momenti di svago e di gioco ai quali si affiancavano brevi momenti di riflessione e di preghiera. Durante la vacanza i nostri ragazzi, fra un bagno e l’altro, hanno trovato anche il tempo di dipingere magliette, preparare costumi e studiare i testi del racconto del sogno dei 9 anni di Don Bosco per poi rappresentarlo nell’ampio salone che era a disposizione degli ospiti. È stata una bella esperienza per tutti, sia per chi ha recitato che per chi ha assistito. Prima del rientro a Brescia ci siamo ritrovati tutti insieme per riflettere sull’esperienza vissuta. Ai ragazzi è stato chiesto di fare una sorta di verifica per cercare di capire cosa è andato bene e cosa un po’ meno. Alla fine del lavoro di gruppo i ragazzi hanno risposto a tre domande che erano state fatte loro: cosa ti è piaciuto della vacanza, cosa non ti è piaciuto e cosa suggeriresti ai ragazzi che il prossimo anno vivranno un’esperienza simile. Con le risposte date i ragazzi hanno dimostrato una buona maturità riconoscendo anche gli errori commessi e le mancanze che talvolta si sono manifestate. Un segno di crescita che fa ben sperare affinchè i nostri giovani diventino buoni cristiani ed onesti cittadini. Enrico Massardi Folgaria, una settimana nella natura Folgaria 2014 Dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, la parrocchia di Don bosco ha riproposto a tutta la comunità la vacanza a Folgaria, in Trentino. Una settimana, dal 10 al 17 agosto, caratterizzata da boschi, aria frizzante e tanta allegria. Gli iscritti, oltre cinquanta, fra i quali anche tante famiglie con i rispettivi figli, hanno trascorso un bel momento di vita comunitaria. La località scelta ha aiutato anche nei giorni in cui il tempo non è stato clemente con i “vacanzieri”. Un buon bagno nella calda piscina di Folgaria ha consentito infatti di trovare occasioni di gioco per i più piccoli e per fare un po’ di sport per i più grandi anche nelle giornate di pioggia che hanno caratterizzato l’estate appena trascorsa. Le camminate, l’esplorazione dei forti militari della prima guerra mondiale, le gite in barca a remi o sul pedalò al lago di Lavarone e le escursioni nei i boschi, in notturna e con le torce in mano, sono state alcune delle attività che hanno scandito le belle giornate di vacanza. L’albergo scelto ha offerto anche tanto spazio per trascorrere serate in allegria con il karaoke e con i giochi di società, che hanno coinvolto tutti, adulti e bambini. Una nota di merito va riconosciuta infine all’ottima cucina. I cuochi quest’anno si sono superati in maestria e fantasia, proponendo ogni giorno piatti diversi e gustosi che hanno saputo saziare e accontentare tutti. A questo punto non mi resta che dirvi un’ultima cosa… non perdetevi la prossima vacanza in montagna. Naturalmente con noi. Enrico Massardi Insieme 17 Val Formazza, ritorno dopo il 2009 Era dall’estate del 2009 che mancava un campo estivo nella Val Formazza: “perla di splendor”, situata in Piemonte, al confine con la Svizzera. Dopo mesi di pressione sui ragazzi delle superiori da parte di Don Danilo e degli educatori, il 20 luglio partiamo con un gruppo affiatato di giovani ignari di ciò che li aspetta. Chi è stato in Val Formazza lo sa, parcheggiata l’auto alla diga del Morasco, ci vogliono due ore e mezzo (abbondanti) di cammino immersi nella montagna incontaminata, tra gradoni rocciosi da scalare e ruscelli da guadare, prima di arrivare al primo rifugio gestito dall’O.M.G.: i Sabbioni! Si apre un sorriso nell’ammirare lo scorcio della valle dai circa 2600 metri della baita, quando veniamo accolti sulla soglia da nientemenochè Tarcisio! Storico “lavoratore” del Mato Grosso, da anni guida per i gruppi che, come noi, spendono parte delle loro vacanze estive in Formazza a rendere un servizio di aiuto all’Operazione per la gestione dei rifugi. Proprio le parole di Tarcisio ci fanno capire quale sia il senso di passare una settimana in Val Formazza: faticare per gli altri senza volere nulla in cambio e staccarsi dal marasma quotidiano per ritrovare il dialogo col Signore. E per “dialogare” col Signore e “faticare” per gli altri abbiamo avuto due grandi aiuti: la meraviglia della montagna e il gruppo dei ragazzi di Parma! Così la settimana vola tra passeggiate dai Sabbioni al rifugio Claudio-Bruno con chili di cibo sulle spalle e blocchi di neve da spaccare a picconate; vola tra panorami mozzafiato e brindisi (rigorosamente) “calorosi”; tra lavaggi di decine di piatti e bicchieri e danze e canti attorno al fuoco; ricaricati ogni giorno di entusiasmo dalla bellezza di amicizie nuove e dalla riscoperta di quelle vecchie, in particolare una su tutte: quella col Signore, incontrato quotidianamente nella preghiera e nella Messa. Torniamo un po’ cambiati, quello che prima era essenziale, (come lo smartphone, o la doccia!), ora ci sembra quasi superfluo; ma la Val Formazza, quella sì, ci manca. Niccolò Moretti Al via la stagione 2014/2015 sotto l’ombrello Chievo Verona Riparte la “Betti” con targa veronese SI RIPARTE… LA BETTINZOLI CALCIO TARGATA “A.C. CHIEVOVERONA” PRONTA ALLA NUOVA STAGIONE SPORTIVA 2014/2015 È iniziata con il Summer Camp la stagione sportiva della Mario Bettinzoli Calcio. Il campo estivo, giunto ormai all’undicesima edizione, è stato un vero successo: quarantacinque ragazzini dai 7 ai 12 anni hanno calcato il nostro campo nella prima settimana di settembre alternando momenti di sport a momenti di divertimento e di aggregazione. Il camp ha comportato, oltre all’istruzione calcistica, anche una serie di altre proposte per rendere più varie e divertenti le giornate come attività in piscina, lezioni di hip hop ed altre attività motorie ricreative: il tutto sotto la guida di istruttori qualificati. Terminato il Summer Camp tutte le forze della Betti sono concentrate sui nuovi campionati che stanno per iniziare: ben quattordici compagini, tra cui due iscritte al C.S.I. Provinciale, rappresenteranno la nostra Società a livello locale e lombardo. Ma altre molteplici attività ed appuntamenti istituzionali terranno impegnati dirigenza, atleti e genitori. Vogliamo ricordare i più importanti: - Torneo di Natale - Spiedo di Natale - Natale dello Sportivo -Commemorazione di Mario Bettinzoli - Torneo Mario Bettinzoli - Memorial Francesco Faroni oltre a gite, tornei, convegni ed incontri vari. Quindi … buon lavoro e buon campionato a tutti!! Ecco che, durante il “Summer Camp”, don Danilo incontra bimbi ed istruttori per un momento di riflessione e raccoglimento. Il Presidente Amilcare Baldassarri Insieme 18 “Siamo schegge di luce” TORNEO “SIAMO SCHEGGE DI LUCE”, 2014 Sabato 24 maggio, festa di Maria Ausiliatrice tanto cara a don Bosco, in un pomeriggio limpido ed assolato, una settantina di ragazze e ragazzi ha partecipato al secondo “Concentramento di Pallavolo” organizzato dal Comitato Provinciale PGS – Polisportive Giovanili Salesiane – Brescia – presso il nostro Oratorio, che comprendeva tornei di minivolley e palla rilanciata per le elementari e pallavolo per le medie. Le squadre che hanno partecipato sono state: PGS Oratorio don Bosco – Brescia - maglia rossa con scritta “Siamo schegge di luce” PGS Life - Manerbio S.Giorgio – Casalbuttano Dopo l’accoglienza e lo svolgimento delle partite, con genitori e simpatizzanti che tifavano per i “campioni” si è passati alle quanti hanno dato un aiuto nello svolgimento delle attività ... e poi medaglia ricordo a tutti i partecipanti ed anche una buona merenda. È stata una bellissima festa che vuole essere l’inizio di un percorso, voluto fortemente da organizzatori e allenatori che hanno lavorato con passione educativa e sportiva con i ragazzi, per “riavere”squadre femminili di queste specialità nel nostro Oratorio “Don Bosco”. Anche la stampa locale (Giornale di Brescia e La voce del popolo) ha dato rilievo all’evento. premiazioni con la consegna del cappellino, magliette, medaglie e coppe. Molti sono stati i ringraziamenti a Ed allora... alla prossima! Luisa Mondini Un appuntamento che aiuta i giovani a raggiungere la maturità cristiana e umana Il grest è partito dal... Piano Terra Il titolo del Grest di quest’anno è “Piano terra” e si concentra sul tema dell’abitare. Gli uomini abitano la terra, costruendo una casa nella quale possono intessere i legami più profondi, quelli costitutivi per l’identità di ogni persona. Per questo nella scenografia del Grest si è cercato di costruire la casa nella quale si generano quei rapporti essenziali e fondamentali per la crescita dei ragazzi. Ma il tema dell’abitare ci ricorda anche la scelta di Dio che decide di “abitare in mezzo a noi”. Il Dio di Gesù Cristo rivela la sua identità nella tela dei rapporti che costruisce nella quotidianità della sua vita. Dio decide di stare vicino all’uomo assumendo la storia dei rapporti tra gli uomini, manifestando la sua natura più intima che è basata sui rapporti. Il Dio di Gesù Cristo ci rivela un Dio trinitario che vive del rapporto di amore tra le tre persone. Proprio per questo il nostro Grest ha cercato di curare i rapporti tra i ragazzi e gli educatori, coltivando sempre un clima di amicizia. Questo è possibile in un clima di rispetto e simpatia che si è cercato di curare nelle varie attività di gioco, di preghiera, di teatro e ballo. Il risultato è stata la costruzione di una grande casa, dove tutti, nonostante i problemi che ci possono essere in una grande casa, si sono sentiti coinvolti e partecipi di una comunità. Si è così creato quel calore familiare che è la base di ogni rapporto educativo, come ci insegna il nostro Padre Don Bosco, aiutando i nostri ragazzi a fare un passo in più nella maturità cristiana e umana. Don Danilo Insieme 19 È ripresa da poco l’attività scolastica Alla scuola fiducia da rinnovare Tutti siamo chiamati a far riguadagnare all’istruzione il rispetto che merita È da poco ripresa l’attività scolastica e all’attenzione di alunni, genitori e insegnanti si presentano problemi vecchi e nuovi, la cui mancata soluzione potrebbe determinare un sentimento di rassegnata sfiducia, sentimento da contrastare. La crisi attraversata dalla scuola si potrebbe così sintetizzare: calo di credibilità . Protagonisti, e vittime allo stesso tempo della situazione, sono gli insegnanti. A questo riguardo è d’obbligo far notare come sia facile incontrare genitori pronti a puntare il dito nei loro confronti. Occorrerebbe, invece, sforzarsi di essere obiettivi e riconoscere che, a fronte di episodi di disimpegno, impreparazione e cattivo esempio, così bene evidenziati e talvolta amplificati dai massmedia, è ancor più diffusa una quotidianità fatta di buona volontà e attaccamento al proprio lavoro, di sensibilità per i problemi e le esigenze degli allievi, di attenzione posta nello svolgimento delle proprie mansioni. Tutto ciò, nonostante, come s’è detto prima, il perdurare di problemi legati al riconoscimento dell’importanza del ruolo assunto dai docenti e alla difficoltà di reperire risorse indispensabili per garantire l’efficacia del loro lavoro. Occorrerebbe inoltre considerare il compito da loro assunto,talvolta, nel sostituirsi alla famiglia. In alcuni casi,infatti,essi sono chiamati ad essere vicini a ragazzi obbligati a fare i conti con problemi per loro insormontabili. Oppure sono coinvolti in situazioni che vedono alunni impegnati ad affrontare crisi di identità o di disagio affettivo. Tutto questo, in molti casi, passa invece inosservato. L’invito non è certo quello di astenersi dal denunciare gli errori e le manchevolezze osservabili nella scuola, bensì di evitare generalizzazioni col rischio di “ingigantire” problemi che, in definitiva, sono comunque limitati ad alcuni casi. Lo sforzo cui tutti sono chiamati, pertanto, è quello di far riguadagnare alla scuola il ruolo sociale che nelle società civili e democratiche le viene attribuito, avendo ben chiari alcuni obiettivi da raggiungere nel mediobreve termine. Li indichiamo soltanto, senza approfondirli: investimento di risorse , formazione degli insegnanti, collaborazione scuola-famiglia, Sergio Zavoli, stimato giornalista e attento osservatore dell’evolversi dei costumi sociali, ebbe a dire, tempo fa, che “bisogna che la scuola riacquisti credibilità e autorevolezza non solo attraverso l’azione della politica, ma anche della solidarietà sociale.” Il giornalista osservò inoltre che la comunità dovrebbe sottoscrivere la seguente dichiarazione: ” ci scusiamo con la scuola per non avere capito che il suo scopo erano, e sono, i nostri figli. I quali dovranno vivere in un tempo dominato sempre più dalla conoscenza, cioè dai saperi cui soltanto lo studio può introdurli”. La frase potrebbe essere scritta una volta sola, purchè responsabilmente firmata. Martino Mattei Tante persone sono coinvolte con gioia Educazione, catechismo, oratorio: è partito il nuovo anno pastorale Sabato 4 e domenica 5 ottobre è iniziato l’anno pastorale, catechistico, educativo, oratoriano. Tante persone coinvolte in ogni momento di questi giorni con allegria, serenità e manifestazioni varie. E questo fa bene sperare, se è vero che il buon giorno si vede dal mattino! Nel pomeriggio di sabato giochi, tornei, attrazioni e animazione. Sabato sera cena a stand con tante famiglie (affamate!) e poi il divertimento con il “quizzone” “Dr Why”. La domenica mattina celebrazione dell’Eucaristia con circa 800 persone, ragazzi del catechismo, animatori, parrocchiani, con il “mandato” ai catechisti, agli animatori e agli allenatori sportivi. Di seguito nel salone parrocchiale l’incontro per genitori sul tema drammatico dell’ “ideologia del gender” che si sta imponendo nel mondo occidentale; l’avv. Giancarlo Cerrelli, vicepresidente nazionale dell’ “Unione Giuristi Cattolici Italiani”, ci ha aiutato a capire, con una brillante esposizione, cosa si sta facendo anche in Italia, con l’appoggio di tante forze politiche, per scardinare la famiglia: quindi l’emergenza educativa che ne deriva non può lasciare nessuno indifferente. Tante persone sono uscite dall’incontro preoccupate (alcune anche angosciate!) con la consapevolezza che non si può andare avanti in modo irresponsabile e lasciare ad altri l’educazione dei figli, che invece spetta ai genitori. Il pranzo comunitario, con il succulento “spiedo” nel salone pieno, ha creato un bel clima di allegria e fraternità. Al pomeriggio ancora grandi giochi, merenda e conclusione “alla grande” della festa. M.C. Insieme 20 Per il Battesimo sono diventati Figli di DIO Anagrafe Parrocchiale Tornati alla casa del Padre Faroni Presti Ilde Mosconi Clara Maffeis Gianfranco Serventi Bruna Cosio Maria Bergamini Maria Rodella Erminia Pini Ernesto Taglietti Caterina Fiume Rosalia Martinelli Vittoria Fiocca Giuseppe Martinelli Faustino Canini Elvira Bottoni Luigia Guindani Argia Duina Elena Frossi Remo Gualtieri Rino Martinelli Giovanna Valseriati Pierino Foschetti Andrea Albieri Narcisa Magnavini Gastone Rivetta Bruno Panaroni Martina Colombo Angelo Richiedei Santina 22.02.2014 26.02.2014 7.03.2014 24. 04.2014 28. 04.2014 5. 05.2014 16. 05.2014 22. 05.2014 3.06.2014 7.06.2014 10.06.2014 11.06.2014 13.06.2014 26.06.2014 13.07.2014 24.07.2014 31.07.2014 7.08.2014 13.08.2014 15.08.2014 29.08.2014 4.09.2014 7.09.2014 8.09.2014 16.09.2014 17.09.2014 4.10.2014 Hanno consacrato il loro amore in Cristo Citriniti Danilo e Parolari Musaid Waduda 12.04.2014 Semeraro Giovanni e Sollecito Ilenia 26.04.2014 Amedani Carlo e Bolpagni Ornella 15.06.2014 Nodari Piepaolo e Papa Silvia 22.06.2014 Zanetti Marco e Caltagirone Angela 26.07.2014 Cumbo Stefano e Scognamilio Giulia 6.09.2014 Rossi Matteo e Oro Mariaelena 20.09.2014 Romano Matteo e Beltrami Valentina 28.09.2014 Ambrosi Bianca 19. 04. 2014 di Marco e di Arduini Federica Capelloni Vittoria di Luca e di Valzelli Ilaria 11.05.2014 Maccabiti Camilla di Luca e di Gnutti Michela 25.05.2014 Trupia Calogero Gabriele 10.08.2014 di Gerlando e di Eleonora Pullara Peli Kevin 21. 09. 2014 di Michael e di Franzoni Liliana Se l’educazione alla fede è un valore riflettiamo in ritiro con la parrocchia La parrocchia organizza “ritiri” per creare momenti tranquilli di riflessione, di preghiera, di fraternità, in luoghi belli e adatti a questi obiettivi. Il primo del nuovo anno pastorale è già avvenuto a Clusone per giovani famiglie, ragazzi e adolescenti, sabato e domenica 11 e 12 ottobre. Ne seguiranno altri, soprattutto in Avvento e Quaresima, nella vicina Nave. Quello di autunno è l’8 e il 9 di novembre; poi per gruppi di catechismo con ragazzi e genitori. Un’opportunità da non perdere, se siamo convinti che l’educazione alla fede è un valore! M.C.
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