FEBBRAIO 2015 SOMMARIO La parola del Parroco 2 Pane spezzato. La comunità si educa alla gratitudine Calendario Liturgico Pastorale 3 Marc Chagal, “Il trionfo della musica” (1966), tempera, guazzo e collage su carta incollata su tela. Disegno preparatorio per il dipinto I colori , i movimenti e l’armonia dell’insieme ci richiamano la festa, la gioia dello stare insieme. E’ questa immagine che può richiamare il valore del tempo liturgico che ci prepariamo a vivere: la comunità si educa alla gratitudine. Il GRAZIE è una parola che sembra scomparsa dal nostro vocabolario. Spesso tutto diventa un pretendere, un ricevere e poco riconoscere i doni ricevuti. E soprattutto dobbiamo imparare a rendere grazie al Signore per tutti i suoi meravigliosi doni. Gesù, il tuo pensiero mi illumini, la tua parola mi guidi, i tuoi occhi mi seguano, le tue orecchie mi ascoltino. Le tue braccia allargate sulla croce mi aprano all’amore universale, i tuoi piedi crocifissi mi spingano a donarmi senza misura di stanchezza ai fratelli. Il tuo cuore aperto sia per me fonte di grazia nel cammino e luogo di riposo nella stanchezza. Amen PARROCCHIA SAN REMIGIO http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org/ e-mail Redazione Comunità Viva: [email protected] Iniziazione Cristiana Battesimi 4 Consiglio Pastorale Parrocchiale 5 Quaresimale 2015 6 Non di solo Pane Alla tavola di Dio con gli uomini Vita della Comunità 8 A Natale, le campane hanno ripreso ad accompagnare la vita della nostra comunità /0° Anniversario della Liberazione 10 1945-2015 Settanta anni dalla seconda guerra mondiale La fede, l’amore e il dolore di un Clown 12 Lettera dell’Arcivescovo 13 Giornata Mondiale del Migrante Il Baccalà non teme lo straniero, e noi? 7 milioni di fedeli per il Papa: la Messa più 14 grande della storia 16 Volontariato e Valori 17 Spazio Donna 18 NASCE A VIMODRONE LO SPAZIO DONNA e BAMBINO Il mio sguardo sul mondo 20 L’Angolo per una poesia 21 Una foto per riflettere 21 Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani 22 UNITI CONTRO IL TERRORE Biblioteca Parrocchiale San Remigio 23 OP6 23-31 Avvisi Parrocchiali Comunità Viva Febbraio 2015 32 1 PANE SPEZZATO. LA COMUNITÀ SI EDUCA ALLA GRATITUDINE C Don Angelo, don Flavio, don Adolfo, suor Beatrice, , suor Jivanti Carissimi, iniziamo il tempo prezioso della santa quaresima. Il Signore Gesù, con il dono del suo Spirito ci dia la grazia della sapienza per vivere nella massima disponibilità il nostro cammino spirituale di conversione al disegno di Dio. Lasciamoci interpellare da questo nostro tempo che stiamo vivendo e cerchiamo nella Parola di Dio indicazioni e risposte, per vivere con consapevolezza e dedizione il nostro quotidiano. Impegniamoci in questa quaresima a vivere con fede i nostri vari ambiti di vita: gli affetti, il lavoro e il riposo, la festa e le nostre fragilità, la cittadinanza come partecipazione alla vita sociale. E’ nella quotidianità che abbiamo l’opportunità di diventare veri e di crescere quali figli di Dio che cercano l’autentico bene per chi ci sta accanto. Papa Francesco nel suo messaggio per questa quaresima ci esorta a combattere la globalizzazione dell’indifferenza. “L’indifferenza verso il prossimo e verso Dio è una reale tentazione anche per noi cristiani. Abbiamo perciò bisogno di sentire in ogni Quaresima il grido dei profeti che alzano la voce e ci svegliano. Dio non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza di ogni uomo. Il popolo di Dio ha bisogno di rinnovamento, per non diventare indifferente e per non chiudersi in se stesso”. Il papa suggerisce tre passi da meditare per questo rinnovamento. 1.“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono” (1 Cor 12, 26) – La Chiesa. La carità di Dio che rompe quella mortale chiusura in se stessi che è l’indifferenza, ci viene offerta dalla Chiesa con il suo insegnamento e, soprattutto, con la sua testimonianza. “ La Quaresima è un tempo propizio per lasciarci servire da Cristo e così diven- 2 Comunità Viva Febbraio 2015 tare come lui. Ciò avviene quando ascoltiamo la Parola di Dio e quando riceviamo i sacramenti, in particolare l’eucaristia. In essa diventiamo ciò che riceviamo: il corpo di Cristo. In questo corpo quell’indifferenza che sembra prendere così spesso il potere sui nostri cuori, non trova posto”. 2. “ Dov’è tuo fratello?” (Gen 4,9) – Le parrocchie e le comunità “ Si riesce nella parrocchia a sperimentare di far parte di un solo corpo? Un corpo che insieme riceve e condivide quanto Dio vuole donare? Un corpo, che conosce e si prende cura dei suoi membri più deboli, poveri e piccoli? Cari fratelli e sorelle, quanto desidero che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza! 3.“ Rinfrancate i vostri cuori!” (Gc 5,8)IL singolo fedele. Anche come singoli abbiamo la tentazione dell’indifferenza. Per superare l’indifferenza e le nostre pretese di onnipotenza, vorrei chiedere a tutti di vivere questo tempo di Quaresima come un percorso di formazione del cuore. Avere un cuore misericordioso non significa avere un cuore debole. Chi vuole essere misericordioso ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore, ma aperto a Dio. Un cuore che si lasci compenetrare dallo Spirito e portare sulle strade dell’amore che conducono ai fratelli e alle sorelle. Per questo, cari fratelli e sorelle, desidero pregare con voi Cristo in questa Quaresima: “Rendi il nostro cuore simile al tuo”. Il Signore conceda a ciascuno di noi, alle nostre famiglie e alla nostra comunità di vincere sempre l’indifferenza per vivere una vera solidarietà. 21 febbraio sabato Ore 18 Messa vigiliare di Quaresima 22 febbraio Prima domenica di quaresima Ore 16 Vespri Ore 21 in oratorio percorso per nuovi educatori. 23 – 28 febbraio Esercizi spirituali decanali dei giovani 24 febbraio martedì Ore 15 Terza età Catechesi 26 febbraio giovedì Ore 21 in centro parrocchiale lectio in preparazione della liturgia di domenica prossima. 27 febbraio venerdì aliturgico Ore 8,30 via crucis Ore 15 s. rosario meditando la passione di Gesù secondo Marco Ore 17 via crucis per i ragazzi Ore 18 vespri della quaresima Ore 21 Quaresimale decanale al teatro S. Marco di Cologno Monzese. Tema: “ Un giardino da custodire” Relatore Don Eros Monti. 01 marzo Seconda domenica di Quaresima Domenica della samaritana Giornata oratoriana dei ragazzi e genitori di quarta elementare. Ore 15,30 Celebrazione delle prime confessioni dei ragazzi di quarta elementare. 3 marzo martedì Ore 12,30 Terza età: pranziamo insieme. 4 marzo mercoledì Ore 21 presso la parrocchia di S. Marco inizio corso di preparazione alla cresima degli adulti. 6 marzo primo venerdì, giorno aliturgico Ore 8,30 via crucis Ore 15 s. rosario meditando la passione di Gesù secondo Marco Ore 17 via crucis per ragazzi Ore 18 vespri della quaresima Ore 21 Quaresimale decanale al teatro S. Marco di Cologno Monzese. Tema: “ Un cibo da condividere” Relatore Luciano Gualzetti, vice direttore Caritas ambrosiana e vice commissario per il padiglione Santa Sede presso Expo 2015. 8 marzo Terza domenica di quaresima Domenica di Abramo Giornata oratoriana dei fanciulli e genitori di terza elementare Ore 16 -18 a Sesto San Giovanni presso la parrocchia di S. Giovanni Battista, via Fogagnolo, 96 Incontro per le famiglie. Tema: Spiritualità familiare tra teologia e famiglia: la prospettiva teologica. Relatore Don Luciano Andriolo, assistente Ufficio Famiglia diocesano. 9 marzo lunedì Ore 21 presso la parrocchia Dio Trinità d’Amore incontro di formazione per i catechisti dell’ Iniziazione cristiana 7 – 11 anni. 10 marzo martedì Ore 15 Terza età. Il dott. Federico Lorini: “ Osteopatia: che cos’è e le indicazioni terapeutiche” 13 marzo venerdì aliturgico Ore 8,30 via crucis Ore 15 S. rosario meditando la passione di Gesù secondo Marco Ore 17 via crucis ragazzi Ore 18 vespri di quaresima Ore 21 Quaresimale decanale al teatro S. Marco di Cologno Monzese. Tema: “Un pasto che educa”. RelaComunità Viva Febbraio 2015 3 tore Matteo Zappa, responsabile Area Minori e Famiglia di Caritas Ambrosiana B at tes im i 15 marzo Quarta domenica di Quaresima Domenica del cieco Giornata oratoriana dei ragazzi di quinta elementare e dei loro genito- ri. 17 marzo martedì Ore 15 Terza età: Un tentativo di impostare un nuovo gioco. Ci proviamo?! 19 marzo giovedì Solennità di s. Giuseppe, sposo della beata vergine Maria. TEATRO Auditorium SAN REMIGIO VIMODRONE 28 FEBBRAIO 2015 ORE 21 COMPAGNIA TEATRALE "GLI ANONIMI" QUESTI FANTASMI DI EDUARDO DE FILIPPO 4 Comunità Viva Febbraio 2015 CONSIGLIO PASTORALE DEL 21 GENNAIO 2015 Temi all’O.d.G. -1 Dal Messaggio del Santo Padre FRANCESCO per la GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2015, riflessioni dopo i fatti di Parigi. La prima parte del Consiglio pastorale è stata una lettura e una riflessione dei vari membri sugli attentati di Parigi -2 Programmi ed interventi previsti per l'Oratorio Don Flavio relaziona al Consiglio sulle attività intraprese e in programma in oratorio. Nel nostro oratorio cerchiamo di attuare il Vangelo; siamo aperti a tutti ma non siamo un centro sociale. Il progetto “Jonathan” rivolto ai ragazzi di 1° media sta riscuotendo una discreta adesione, grazie anche agli educatori coadiuvati da alcuni adulti. E' pronto un corso di formazione con adesione libera di 4 serate (una al Mese) per la formazione di nuovi educatori rivolta ai ragazzi/e dalla 3° superiore in su. Il “Campo dell'Amicizia 2015” sarà articolato su 5 settimane e dato l'impegno richiesto c'è la necessità di un educatore preposto all'organizzazione e anche retribuito e, se possibile, già inserito in Oratorio. La Koiné 2015 si svolgerà in una struttura della val di Fassa (Moena) e sarà su tre turni di una settimana ognuno e vedrà l'adesione anche della parrocchia di Dio Trinità d'Amore. Tra i lavori di manutenzione e mantenimento della struttura sono previste a breve la potatura delle piante; Sostituzione parziale dell'illuminazione del campo sportivo ormai deteriorata con fari Led; Nuova recinzione antiscavalco lato MM e lato est; reimbiancatura del primo piano e allo scopo si cercano volontari. Comunità Viva Febbraio 2015 5 Comissioen Cultura Quaresimale 2015 Decanato Cologno Cologno-Vimodrone NON DI SOLO PANE Alla tavola di Dio con gli uomini Il tema scelto per il Quaresimale dalla Comissione Cultura Decanale Cologno -Vimodrone quest’anno è legato ad un grande evento per il nostro paese e per la città di Milano : l’Expo 2015 (‘Nutrire il pianeta, Energia per la Vita). La Santa Sede sarà presente con un padiglione di 740 mq con il concept “Non di solo pane. Alla tavola di Dio con gli uomini” per testimoniare la dimensione interiore, religiosa e culturale che tocca sia la persona, sia le sue relazioni a tutti i livelli legati al ‘cibo’, in particolare gli aspetti della condivisione e della tutela del creato, dono di Dio agli uomini. Anche noi abbiamo voluto intitolare il quaresimale “Non di solo Pane. Alla tavola di Dio con gli uomini” per dare l’opportunità alle comunità del decanato di approfondire questi grandi temi, attraverso momenti di canto, filmati , relazioni di autorevoli protagonisti e dibattiti. Le serate a tema si svilupperanno sui 3 ambiti del concept “Un giardino da custodire”, “Un cibo da condividere”, “Un pasto che educa” e la proiezione nella serata finale del Film “Amore, Cucina e Curry”, dove si evidenzia come anche il cibo può rappresentare un elemento di integrazione tra i popoli. Un ringraziamento particolare va alla Caritas Ambrosiana, con la cui collaborazione è stato organizzato l’evento del quaresimale, annoverato, con l’utilizzo del logo ufficiale , tra le manifestazioni dell’EXPO 2015. La sede sarà ancora il Teatro San Marco, Via D.P. Giudici 19, Cologno M. Chi avesse difficoltà di trasporto può lasciare il suo nominativo negli Uffici Parrocchiali: un posto in auto si trova sempre!! 6 Comunità Viva Febbraio 2015 Quaresimale 2015 LE SERATE A TEMA Teatro S.Marco Cso Roma 34 / Via D.P.Giudici 19 Cologno M.se - MI Comunità Viva Febbraio 2015 7 A NATALE, LE CAMPANE HANNO RIPRESO AD ACCOMPAGNARE LA VITA DELLA NOSTRA COMUNITÀ A cura di Riccardo Bella C Come relazionato nei mesi scorsi, sono stati necessari circa due mesi e mezzo, per sanare la situazione di precarietà strutturale e funzionale dell’impianto campanario già esistente. Ora, rinnovato, tutti possiamo apprezzarne il migliorato concerto e avere più certezze per la staticità dello stesso campanile. Mancavano gli ammortizzatori tra l’impianto stesso e la muratura su cui, in parte, appoggiava precariamente a sbalzo. Come deterrente per i piccioni, causa di problematiche manutentive e di conservazione, sono stati realizzati dissuasori fisici ed elettrici. Svincolata dalle campane, in officina, la struttura del complesso campanario (castello) e 8 Comunità Viva Febbraio 2015 parte dei meccanismi di movimentazione, sono stati ricostruiti e migliorati con nuova tecnologia. Sulla base delle autorizzazioni progettuali ottenute, liberata la cella campanaria, si sono potute realizzare anche le necessarie connesse opere impiantistiche e murarie di ristrutturazione. E’ stata totalmente rifatta e rinforzata la soletta di calpestio e ripristinate parti di intonaci ammalorati nonché migliorata la sicurezza dell’accessibilità alla cella campanaria. Emozionante è stato vedere il “calo dall’alto” delle campane per il loro viaggio in officina; così come l’accoglienza al loro ritorno. Lasciate “a terra” per alcuni giorni, tanti hanno potuto dettagliatamente apprezzarle nella loro bellezza e storicità rinnovate. Tutte e cinque le campane hanno una propria “dedica”. Le tre fuse a metà ottocento, invitano la nostra comunità a lodare Dio, a partecipare alla vita religiosa e a pregare per i defunti. Nel dettaglio, queste le scritte: “Laudo Deus verum”, “Plebum vogo congrego clerum”, “Defunctos ploro”. Motivo di riflessione la quarta campana, realizzata subito dopo il secondo conflitto mondiale; il suo suon o vuole ricordarci l’orrore delle guerre, definite “peste” – Pestum fugo festa – La campana più recente, fine anni ottanta, neo parroco don Gaetano, rifusa da altra “stonata”, manifesta la gioia dei vimodron e si per l a procl amazi on e dell’anno mariano e per la beatificazione del cardinale Andrea Carlo Ferrari – Exultantes cun deipare Virgine anno mariali in choato Andreas Caroli Ferrari beatificatione cristyfides vimodronenses poseruanti-. A opera finita, un doveroso Grazie! va a quanti hanno creduto e sostenuto ii recupero di parte di identità della nostra comunità, civile e religiosa. Un particolare ringraziamento anche ai familiari di Serafina Oggionni che, in sua memoria, hanno generosamente contribuito in modo significativo. Inaspettata donazione che ci ha permesso di destinare ad altre urgenze il debito risparmiato. Comunità Viva Febbraio 2015 9 1945 1945--2015 SETTANTA ANNI DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Per non dimenticare quella triste pagina della nostra storia ( 54 mln di vittime con 6 mln di ebrei uccisi dai nazisti) pubblichiamo alcune famose foto storiche di quegli anni . Se una foto vale mille parole, una foto storica potrebbe valere come centinaia di libri di storia. 1936 - Un uomo si rifiuta di fare il saluto nazista Durante il varo di una nave da guerra, alla presenza di Adolf Hitler, c'è un solo uomo che non saluta, che non grida Sieg Heil. Si chiamava August Landmesser e questa è la sua storia. Landmesser si era iscritto al partito nazista nel 1931, più per trovare un lavoro che per passione politica. Nel 1934 conobbe e si sposò con Irma Eckler, una donna ebrea. Il suo amore gli costò l'espulsione dal partito, l'anno successivo, e il campo di concentramento, nel 1938, dopo vari tentativi di fuga all'estero e diversi processi. La moglie morì in un campo di concentramento nel 1942; lui dopo due anni di lavori forzati fu arruolato di forza in un battaglione di disciplina e morì, disperso, in Croazia 27 Gennaio 1945 - si aprono i cancelli di Auschwitz. 10 Comunità Viva Febbraio 2015 1940 - Londra, una bambina siede con la sua bambola sui resti della sua casa bombardata dai nazisti 1938 - Carrozzella antigas in Inghilterra Minacciato dalla guerra imminente, un residente di Hextable, una cittadina del Kent, aveva inventato un passeggino a prova di guerra chimica 1940 Aspettami papà Una foto storica di Claude Dettloff: l'ultimo saluto di bambino al proprio papà, arruolato tra le truppe canadesi in partenza per l'Europa. Era il 1 ottobre 1940 1945 - il bacio del marinaio Il bacio più famoso dell'era moderna: quello tra un marinaio e un'infermiera durante la parata a Times Square, a New York, il 14 agosto 1945 al ritorno d e i militari americ a n i c h e avevan o combattuto nella second a guerra mondiale Comunità Viva Febbraio 2015 11 LA FEDE, L’AMORE E IL DOLORE DI UN CLOWN 12 Comunità Viva Febbraio 2015 Comunità Viva Febbraio 2015 13 Giornata Mondiale del Migrante IL BACCALÀ NON TEME LO STRANIERO, E NOI? A cura di Alberto Maggioni Foto di Raffaele Di Guida E E chi lo avrebbe mai detto che parlare di pesce e di ricette poteva essere l’occasione per una riflessione sulla convivenza e sull’integrazione, temi che anche in questi giorni riempiono i tiggì ed i giornali, con il rischio di fare tanta confusione e creare ancora più problemi? Ed invece proprio su questo hanno scommesso Ciro, Rossana e Valeria, rispettivamente regista ed autore, attrice, ed organizzatrice che hanno costruito e portano in giro per l’Italia uno spettacolo in cui musiche, danze, canzoni e parole si mescolano insieme, in un viaggio intorno al mondo attraverso le cucine di molti Paesi. La scommessa è stata anche vinta da chi ha voluto questa eterogenea Compagnia di musicisti – Raffele, Antonio, Persic, Germano, Roberto, Pietro – e di danzatrici – Renata, Lunella, Mavis, Nesli - a Vimodrone il 18 gennaio in occasione della giornata dei migranti e dei rifugiati. E perciò ringrazio la Caritas cittadina e la Scuola d’italiano per stranieri, che con il sostegno del Comune da parecchi anni orga- 14 Comunità Viva Febbraio 2015 nizzano questo appuntamento nella Parrocchia Dio Trinità d’Amore, per riflettere e discutere insieme a tante persone che lasciano la loro terra d’origine in cerca di fortuna, di una vita migliore molto spesso per poter salvare la propria vita e quella dei propri cari. Nel breve correre di un pomeriggio, i musicisti e le danzatrici hanno accompagnato il pubblico presente in un rapido giro del mondo, inseguendo nell’azzurro del mare un semplice e strano pesce, il merluzzo, che una volta pescato nei freddi mari del Nord, diventa stoccafisso oppure baccalà a seconda di come viene conservato. L’uomo nel corso della sua storia, attraverso la civiltà e le conquiste, ha portato con sé questo cibo ed il baccalà si è ben inserito nelle ricette Giornata Mondiale del Migrante degli Usa, così come delle Isole Caraibiche, dell’Africa mediterranea così come in quella nera equatoriale, nell’Europa calda di Italia e Spagna, così come nelle fredda, ma non per questo meno ospitale, Norvegia. Ciascun popolo ricevendo o incontrando questo cibo e questa merce di scambio, vi ha aggiunto quanto di meglio c’era nella propria cultura e vi ha tolto ciò che invece non andava bene, i sapori che erano fonte di contrasto per il proprio gusto, ma ha anche cambiato le proprie abitudini. Ha fatto si che un umile pesce abbia potuto adattarsi, mescolarsi ed infine confondersi sulle tavole di ogni famiglia, accanto al cocco ed alla frutta, alla polenta ed alle patate, alle olive ed ai pomodori. Non contenti del viaggio, alla fine tutti sono stati invitati intorno ad una tavola, e questa volta non è stato in senso metaforico come per il viaggio. Ciascuno ha potuto gustare un pezzo di baccalà, che aveva il sapore di una conquista dopo tanta attesa, ed il pubblico si è adattato, si è mescolato, si è confuso tra sé e con la Compagnia, seguendo il ritmo della musica, il tintinnare delle bottiglie, il profumo del baccalà stesso. Ma questa voglia di mescolarsi, questo confondersi, questo adattarsi, non è forse proprio di ogni uomo che lascia la sua casa, la sua terra ed incontra altre terre ed altri uomini? Forse è proprio vero che siamo tutti un po’ baccalà? E’ vero che cambiamo nome, colore della pelle, religione, ma restiamo tutti sempre uomini e donne? Queste sono le domande che mi sono portato a casa e sulle quali forse una vita intera non basterebbe per rifletterci bene. Ma non c’è tempo! Il merluzzo, o meglio l’uomo, è sempre in movimento, è sempre alla ricerca di qualcosa di più bello, e quindi occorre aprire il proprio cuore e la propria terra all’accoglienza, all’aiuto, all’integrazione, poiché se è vero che tutti siamo un po’ merluzzo, allora un giorno potremmo essere noi o chi ci seguirà, a dover girare e a cercare fortuna, come già avvenuto nel passato, e sarà bello trovare delle persone ed una terra accogliente così saremo in grado di amarli e di restare. Comunità Viva Febbraio 2015 15 7 MILIONI DI FEDELI PER IL PAPA: LA MESSA PIÙ GRANDE DELLA STORIA La Santa Messa più grande della storia della cristianità. Oltre 7 milioni di fedeli hanno assistito alla celebrazione di papa Francesco nel Rizal Park di Manila, ultimo appuntamento del viaggio apostolico nelle Filippine. Alla solenne celebrazione ha partecipato una folla immensa. Una folla incredibile, senz'altro è stato il più largo incontro nella storia dei popoli. "Perche' Dio permette questo, e perche' solo poche persone ci aiutano?". Una bambina in lacrime ha chiesto a papa Francesco perche' i bambini debbano soffrire. In un tripudio di folla, davanti a circa sette milioni di fedeli alla messa di Manila, il pontefice risponde commosso: "Siamo capaci di piangere davanti a un bambino che e' affamato, un bambino drogato, un bambino che non ha casa, un bambino abbandonato, un bambino abusato, un bambino sfruttato dalla societa'?", ha osservato il Papa, che ha poi aggiunto: "ringrazio la ragazza, che si e' espressa con 16 Comunità Viva Febbraio 2015 tanto coraggio. Come ho detto il fulcro della tua domanda non ha praticamente una risposta. Solo quando anche noi saremo capaci di piangere per le cose che hai detto allora saremo pronti a rispondere a questa domanda, che e' una grande domanda per tutti: perche' soffrono i bambini?". "Quando il cuore e' pronto ad interrogare se stesso e piangere, allora - ha affermato - saremo in grado di comprendere qualcosa. Esiste una compassione 'mondana' che non serve a nulla. Tu hai detto qualcosa al riguardo. Una compassione che al massimo consiste nel mettere una mano in tasca ed allungare una moneta. Se Cristo avesse avuto questo tipo di compassione, sarebbe semplicemente passato, avrebbe curato tre o quattro persone e se ne sarebbe tornato dal Padre. Solamente quando Cristo pianse e fu capace di piangere, comprese cio' che accadeva nelle nostre vite Volontariato e Valori “ADOTTA UN NONNO A PRANZO” sono andati in otto scuole milanesi a pranzo: a mangiare e chiacchierare con i bambini nel momento del pasto. Ma il Comune di Milano conta di arrivare a regime a coinvolgere 500 pensionati. Perché fa bene a loro, ma anche ai bambini. Papa Francesco lo ripete spesso: «L’incontro tra giovani e anziani è il futuro. Un popolo che non custodisce i suoi anziani, che non si prende cura dei suoi giovani, è un popolo senza futuro, un popolo senza speranza». Anche il Comune di Milano crede in quest’alleanza e prova a costruirla sui tavoli della mense scolastiche. Tra piatti di pasta e verdure trifolate, da quest’anno scolastico in otto scuole cittadine è partita una sperimentazione che durerà per tutto l’anno. Si chiama “Adotta un nonno a pranzo”: venticinque anziani hanno mangiato gomito a gomito con gli alunni delle classi elementari e hanno poi scambiato qualche chiacchiera prima del ritorno sui banchi del primo pomeriggio. L’obiettivo è quello di arrivare a breve a cinquecento pensionati che, a gruppi di due e a giorni alterni, varcheranno la soglia di diciotto refettori milanesi. Fa parte delle iniziative che il Comune di Milano ha messo in cantiere sul tema del cibo in vista dell’Expo del 2015 dal titolo “Nutrire il pianeta”. Ovviamente la collaborazione delle maestre è stata fondamentale per il successo: «I bambini», raccontano le insegnanti, «erano molto incuriositi e desiderosi di relazionarsi con gli anziani, che a loro volta si sono divertiti e sentiti valorizzati». Addirittura è nata la richiesta di far rimanere i nonni e le nonne oltre il pranzo, una possibilità a cui si sta lavorando. I nomi dei nonni sono stati scelti tra i 24 mila ultrasettantenni che vivono soli e sono assistiti dal Comune tramite i custodi sociali. Per chi non può contare su una famiglia tutti i giorni, la solitudine è un grande rischio che facilmente emerge quando si mangia. Proprio il Papa, in uno dei tanti discorsi sull’alleanza da costruire tra anziani e giovani, ha parlato del momento del pranzo. Il 19 novembre scorso, nella Messa a Santa Marta, ha raccontato una storia della sua infanzia: «C’era una famiglia, un papà, una mamma e tanti bambini. E c’era anche un nonno che viveva con loro. Ma era invecchiato e a tavola, quando mangiava la zuppa, si sporcava tutto: la bocca, il tovagliolo... non faceva una bella figura! Un giorno il papà ha detto che, visto cosa capitava al nonno, dal giorno successivo avrebbe mangiato da solo. E comprò un tavolino, lo mise in cucina; così il nonno mangiava da solo in cucina e la famiglia nella sala da pranzo. Dopo alcuni giorni il papà torna a casa e trova uno dei suoi figli a giocare con il legno. Gli chiese: “Cosa fai?”. “Sto giocando a fare il falegname”, rispose il bambino. “E cosa costruisci?”. “Un tavolino per te papà, per quando diventi vecchio come il nonno”». E così ha concluso il Papa: «Questa storia mi ha fatto tanto bene per tutta la vita. I nonni sono un tesoro». Comunità Viva Febbraio 2015 17 Spazio Donna NASCE A VIMODRONE LO SPAZIO DONNA E BAMBINO A cura di Marisa e Roberta I Il gioco è l’attività essenziale dell’infanzia, è un legame indissociabile, è la prima “attività” del bambino. Attraverso il gioco, infatti, il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: che cosa si può o non si può fare con determinati oggetti, si rende conto dell'esistenza di leggi del caso e della probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. L'esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capa ci tà; è un processo attraverso il quale div e n t a consapevole del proprio m o n d o interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare le legittime esigenze di queste sue due realtà. Le attività ludiche a cui i bambini si dedicano si modificano via via, di pari passo con il 18 Comunità Viva Febbraio 2015 loro sviluppo intellettivo e psicologico, ma rimangono un aspetto fondamentale della vita di ogni individuo, in tutte le fasce d'età. I bambini di oggi svolgono prevalentemente le loro attività di gioco in ambiti sempre più convenuti: scuola, casa, cameretta, sempre più isolati e tecnologici; spesso e di buon grado, la tecnologia e in particolare la televisione, sono usate come ‘babysitter’ con effetti non sempre positivi. Uno degli obiettivi di “Spazio Donna e Bambino” è permettere alle mamme sia italiane che straniere, di poter far giocare in uno spazio aperto i propri figli, anche con la presenza di volontari ed altri bambini di ogni cultura e di giocare loro stesse con loro. Questo può anche essere un modo per aprirsi al dialogo con diverse culture o semplicemente Spazio Donna socializzare e scambiarsi esperienze, pensieri ed opinioni. Sarebbero bello poter sempre godere di luoghi in cui le differenze di età, sesso, etnia non siano importanti, ma venissero considerate come uno stimolo per un’apertura personale a nuovi mondi. Il progetto offre uno spazio gratuito e di libero accesso alle donne, offrendo loro una possibilità oltre che di giocare insieme ai propri figli, per socializzare, ma anche per rilassarsi, mentre i bambini potranno usufruire di una sala giochi molto accogliente. Lo staff è composto da volontari che offrono il loro tempo, perché credono fortemente nell’importanza della socializzazione tra adulti e bambini. I locali sono messi a disposizione dalla “Fondazione Restelli” con la collaborazione del Comune di Vimodrone e della Caritas Ambrosiana e si trovano in via Sant’Anna 26 di fronte al Parco Torri di Vimodrone. Il servizio non è rivolto solamente alle mamma, ma anche ai papà, ai nonni/e e a l l e babysitter di ogni cultura. Il servizio sarà aperto ogni martedì mattina dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Ci potete trovare anche sulla nostra pagina Facebook Spazio Donna Comunità Viva Febbraio 2015 19 Il mio sguardo sul mondo Di Silvia Ferrari Quello che può accadere al buio “Non occorre vedere per guardare lontano”…è con questa riflessione nella testa che ho iniziato il mio “Dialogo al buio” organizzato dall’Istituto dei ciechi di Milano e che tantissimi conosceranno già. Non sapevo cosa aspettarmi ma l’esigenza primaria era stemperare una paura innata: la possibilità di perdere la vista e l’arrivo del buio. Mi sono sempre chiesta come si riesce a vivere senza vedere il viso e incrociare lo sguardo delle persone amate, il calore di un tramonto e la speranza di un’alba, l’immensità del mare, la maestosità di una montagna, la luce delle stelle e del sole…SOLO BUIO!!! Il buio è, in genere, spazio per freddo e isolamento. Con queste premesse è ovvio che il senso di disorientamento è arrivato molto velocemente ma non tanto per il faticare a riconoscere gli ambienti e gli oggetti circostanti quanto nel sentire la perdita del contatto visivo con gli altri e sentire e fare domande del tipo: “dove sei?”, “chi sei?”. Poi, per fortuna, noi percepiamo le persone non solo attraverso la vista anche se ci vuole più tempo e questo è un altro discorso. In realtà il percorso non è, come pensavo io, per imparare a non vedere ma per provare a percepire un modo differente di relazionarsi con una realtà diversa circostante e di cui spesso ne ignoriamo completamente la dimensione. Bellissima esperienza e bellissima una frase di un altro visitatore tra le tante scritte sul registro che viene proposto di firmare all’uscita: “…da oggi volerò in modo diverso!”. Questo percorso mi ha fatto riflettere anche su un’altra similitudine nella vita: quel buio, quel sentirsi persi in una realtà estranea è come quando nei nostri giorni perdiamo un pochino quella Fede che dovrebbe accompagnarci sempre e non riusciamo più a ritrovare la vera Luce. E’ allora che attraversiamo le nostre tempeste in preda a sconforto e sgomento e ci sentiamo ve20 Comunità Viva Febbraio 2015 ramente ciechi…non riusciamo più a vedere che Lui è sempre lì, accanto a noi, come sempre. Nel secondo incontro della Parola di quest’anno si parla del brano del Vangelo di Marco (6,45-53) quando Gesù cammina sulle acque: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!” ed “era notte” anche quando Giuda esce dall’Ultima Cena per andare a tradire Gesù (Giovanni 13,21-30). Per concludere e tornare alla quotidianità io penso che la “notte” è fatta anche di stelle luminose e se un non vedente riesce a mostrartele perché essere ciechi? “Non tutti coloro che vedono hanno aperto gli occhi, e non tutti coloro che guardano, vedono. Baltasar Gracián y Morales L’Angolo per una poesia Pioggia che scendi tra bianchi bagliori lava la terra da tanti dolori dolori diversi, dolori importanti bagnati da occhi sempre più lacrimanti. Son gocce che solcan le guance che solcan la terra dal sapore d’amaro, dal sapore di sale. Date sapore al vostro dolore, unitevi tutte in una pioggia d’amore per dare alla terra speranza e calore. C.V. Siamo a Nogales, in Arizona il 1 aprile 2014 . Il reverendo Gerald F. Kicanas, Vescovo di Tucson, dà la comunione alle persone che si trovano sul lato messicano del confine internazionale. Kicanas ed il cardinale Sean O'Malley, Arcidiocesi di Boston, insieme a diversi Vescovi che servono lungo il confine USA / Messico, sono stati in visita nella città di confine per sollecitare una riforma sulla legge dell'immigrazione e per ricordare tutti coloro che sono morti nel tentativo di attraversare il confine negli anni passati. Comunità Viva Febbraio 2015 21 UNITI CONTRO IL TERRORE A cura di Lorenzo Rota - ACLI Vimodrone STRAGE DI PARIGI (Gennaio 2015) La cosa che più ha colpito è la crudeltà - ha affermato Papa Francesco - con cui si è consumata. Espressioni di sdegno e di solidarietà dell'associazionismo cattolico italiano: una crudeltà commessa da giovani traviati, provenienti da famiglie in cui non hanno mai sperimentato l’amore. Le ACLI hanno condannato l'abominevole attentato di Parigi e le ACLI milanesi hanno aderito e partecipato - sabato 10 gennaio, nel pomeriggio in piazza Duomo alla manifestazione promossa dall'associazionismo cattolico. Anche noi abbiamo espresso la nostra solidarietà con la partecipazione. Riportiamo alcuni passaggi significativi dell’intervento di Paolo Petracca, presidente delle ACLI provinciali: "Molte sono in particolare le interrogazioni gravi che ci si pone oggi di fronte alle notizie e alle immagini televisive di questi mesi e di questi giorni. La prima riguarda gli autori dei gesti di terrorismo ed è la domanda sul perché. Perchè un essere umano può giungere a tanta crudeltà e cecità? Ci si chiede in quali oscuri meandri della coscienza possano albergare tali sentimenti di odio, di fanatismo, politico e religioso, quali risentimenti personali e sensi di umiliazione collettiva possano essere alla radice di simili folli decisioni. Nulla e nessuno potrà mai giustificare questi atti o dare loro una qualunque parvenza anche larvata di legittimazione. Ma ci dobbiamo anche chiedere: ci siamo noi tutti davvero resi conto nel passato, rispetto ad altre persone e popoli, quanto grandi ed esplosivi potessero a poco a poco divenire questi risentimenti e quanto nei nostri comportamenti po- 22 Comunità Viva Febbraio 2015 tesse contribuire e contribuisse di fatto ad attizzare nel silenzio vampate di ribellione e di odio”? Queste parole non sono mie. Sono di Carlo Maria Martini nel suo ultimo discorso alla città da Arcivescovo di Milano. Mi sembrava giusto e opportuno ricordare e ridirle qui oggi. "La disparità sociale genera prima o poi una violenza che la corsa agli armamenti non risolverà mai. Questa serve solo a cercare di ingannare coloro che reclamano maggiore sicurezza, come se oggi non sapessimo che le armi e la repressione violenta, invece di apportare soluzioni, creano nuovi e peggiori conflitti". Torniamo a spiegare le ragioni della pace, continuiamo a costruire la pace qui nella nostra Milano e ad impegnarci e a chiedere la pace in Europa e nel mondo. È il miglior investimento che possiamo fare per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, e il sangue e le tragedie vicine di questi giorni, e il sangue e le tragedie lontane e rimosse di questi giorni e il sangue e le tragedie vicine e lontane che ci hanno preceduto ci danno quest'unico monito: dialogate, convivete tra diversi cercando il molto e il vero che accomuna, promuovete la giustizia, affermate i diritti umani, rispettate e custodite la Terra. E questa comune visione del mondo ed il profondo sentimento di fraternità e di sorellanza che ci ha portato qui oggi per reagire alla minaccia ed alla paura che avvertiamo è ciò che ci unisce e che dovrà continuare ad unirci. Grazie a ciascuno di noi per essere qui, per il nostro impegno quotidiano per la nonviolenza attiva e per il futuro che costruiremo insieme, in pace. LEGGERE O NON LEGGERE, NON E’ UN PROBLEMA: E’ VOLONTA’ A cura di Lorenzo Rota Bartolomeo SORGE GESU’ SORRIDE (C 373) Con Papa Francesco oltre la religione della paura Ediz. PIEMME, 2014, pp.110 Il “fenomeno Bergoglio” è sulla bocca di tutti. Il rischio è di trasformare la sua figura in una star e di banalizzarne il messaggio di forte radicalità. Nella rilettura del suo pontificato, il teologo gesuita Bartolomeo Sorge mette in guardia dal pericolo di fermarsi all’aspetto superficiale e massmediale dell’evento, senza coglierne le ragioni profonde. Gianfranco RAVASI IL CANTICO DEI CANTICI (G 186) Ediz. DEHONIANE, 1992, pp.895 Si tende ad accertarne l’interpretazione letterale, in linea con la tradizione ebraica antica che utilizzava il Cantico nelle feste profane di matrimonio. Ma non è certo illegittimo leggervi in controluce un inno all’unione di Cristo con la chiesa, o delle anime con Dio, come hanno fatto i mistici di tutte le epoche. L’autore invita a un viaggio nel testo, per coglierne appieno il messaggio attuale, realizzabile nella vita di ogni coppia. Giovanni Leone DEHON RINNOVAMENTO SOCIALE CRISTIANO (D 343) Conferenze tenute a Roma, 1897-1900 Ediz. Sacerdoti S.Cuore, 2002, pp.438 L’autore è il fondatore dei Sacerdoti del S.Cuore (Dehoniani). Il libro contiene le Conferenze tenute a Roma, 1897-1900. E’ una nuova edizione e presentazione, a cura del scj Andrè Perroux. Prima parte: Introduzione storica. Seconda parte: Le nove conferenze romane (La crisi sociale ed economica attuale in Francia e in Europa; le vere cause e i rimedi; il giudaismo, il capitalismo e l’usura; il socialismo e l’anarchia; la missione sociale della Chiesa; la Democrazia Cristiana; il programma Democratico; azione sociale della Chiesa e del prete; missione attuale del Terz’ordine). Terza parte: Rinnovamento sociale cristiano (una visione d’insieme). Un libro per l’oggi. Sono stati aggiornati al dicembre 2014 i cataloghi relativi ai settori: A-Biblico; B-Biografico; C-Spirituale; D-Sociale; E-Storico; F-Filosofico; G-Teologico. La redazione è stata curata da Baldoli Giuseppe; Dellera Luigi; Di Guida Raffaele; Rota Lorenzo e Xodo Antonio. I cataloghi sono disponibili per consultazione, in forma cartacea, in Biblioteca e presso le Associazioni che operano in ambito parrocchiale; in via informatica nel sito della Parrocchia San Remigio, sotto la voce Biblioteca. Più di 2.000 libri disponibili, classificati in Biblici, Biografici, Spirituali, Sociali, Storici, Filosofici, Teologici. La biblioteca è situata al primo piano degli uffici parrocchiali in piazza Vittorio Veneto,3 (ora Piazza Unità d’Italia), ed è accessibile negli orari di apertura della segreteria. Catalogo su : http://www.parrocchiasanremigiovimodrone.org Comunità Viva Febbraio 2015 23 Il diavolo spesso nasconde le sue insidie dietro l’apparenza della sofisticazione e noi trascuriamo di rimanere centrati sulle cose che realmente contano. Trascuriamo di rimanere interiormente come bambini. Papa Francesco Jorge Mario Bergoglio infOratorio C Con l’inizio del nuovo anno sono riprese tutte le attività tipiche dell’Oratorio, ma, come ogni anno, il mese di Gennaio si contraddistingue per un evento molto particolare, che richiama le masse Vimodronesi a riunirsi all’interno del salone dell’Oratorio. L’evento di cui sto parlando è la ormai tradizionale tombolata, un pomeriggio di gioco, utile per passare del tempo insieme con la propria famiglia e con tutta la comunità oratoriana. Non è casuale infatti il fatto che questo evento venga messo in atto ogni anno nel giorno della festa della famiglia, sì, proprio quel giorno in cui a Messa si legge il brano 24 op6 Febbraio 2015 di Alfonso Maiorino di Vangelo in cui Giuseppe e Maria, nel ritornare a Gerusalemme, non riescono più a trovare loro figlio Gesù. La tombola, poi, è tradizionalmente uno di quei giochi che riunisce, soprattutto nel periodo natalizio, le famiglie, in cui ognuno punta il suo piccolo tesoretto e mentre si gioca si raccontano aneddoti e si fanno battute spiritose. A chi non è capitato che un parente facesse il simpaticissimo urlo di esultanza per una tombola quando sono stati estratti solo due numeri dall’inizio della partita? Vi sfido a dire il contrario. Ecco, tutte queste cose sono ovviamente capitate anche alla tombolata 2015, dietro alla quale c’è sempre un grande lavoro di preparazione: da parte degli adulti per quanto riguarda la sponsorizzazione e la scelta dei premi, da parte degli educatori delle elementari per quanto riguarda la messa in atto del pomeriggio, che quest’anno ha visto esordire anche la nuova presentatrice Vittoria che sicuramente verrà promossa a questo ruolo anche negli anni a venire. E non me ne vogliano anche tutti gli altri nomi che non cito, ma che comunque hanno fatto anche loro un gran lavoro per animare per bene questo pomeriggio di gioco e di festa. Un lavoro che viene fatto più che altro per rendere il pomeriggio della festa della famiglia un qualcosa di più grande: chi partecipa alla tombolata lo fa, stando sì con la sua famiglia, ma anche sentendosi parte di una famiglia più grande, che è quella della comunità oratoriana. Il tutto ovviamente all’insegna del divertimento e del passare del tempo in compagnia. La teoria del tutto Regno Unito 2014 Regia: James Marsh Genere: biografico Stephen Hawking e uno degli scienziati piu importanti del ventesimo secolo: un cervello enorme, in grado di pensare cose che noi umani non riusciremmo nemmeno ad immaginare, costretto in un corpo fragile e cagionevole. Un cervello enorme costretto da una malattia terribile, che non gli permette ne di muoversi ne di parlare. “La teoria del tutto” e il film che parla della sua vita, del suo rapporto con la malattia e soprattutto della sua storia d’amore con Jane. L’interpretazione di Hawking, regalataci dall’attore britannjico Eddie Redmayne, e qualcosa di spettacolare, che lo candida di diritto come favorito numero uno all’Oscar come miglior attore protagonista, ma ci mostra anche quanto la persona Stephen Hawking fosse (e lo e tuttora) legato alla vita. “La teoria del tutto” e fondamentalmente un inno alla vita, mostratoci attraverso i panni di una persona a cui trent’anni fa avevano dato due, massimo tre, anni di vita e che, affrontando la sua enorme difficolta, e riuscita ad imporsi nel panorama scientifico (nonostante nel film non si parli moltissimo di scienza) attraverso teorie rivoluzionarie. Voto: 8 nonceparagonecinema.blogspot.it op6 Febbraio 2015 25 Pillole di Vangelo di Prasad Figlio, perché ci hai fatto questo? (Lc 2, 48) “Ogni genitore è rispettoso perché dà ai propri figli la LEADERSHIP, è apprezzato perché li cura e li accompagna, è valorizzato perché dà il suo tempo, è amato tanto perché dà la cosa più bella ai suoi figli di sé, come se donasse un tesoro”. Ecco carissimi, con questo proverbio sull’amore di un genitore, faccio un piccolo pensiero sulla festa della famiglia che abbiamo appena celebrato il 25 Gennaio. Ogni genitore “cerca” il proprio figlio, con i sensi, con la mente, col cuore; ne ascolta i bisogni, ne scruta i sogni, ne coccola le bellezze, ne corregge i difetti. Cerca per lui il meglio, prevede i pericoli da cui proteggerlo, sceglie i cibi più nutrienti, svela i sentieri più sicuri. Tutto questo è “cercare il proprio figlio”, ma anche il proprio sé e il senso del proprio esistere, adeguando ogni volta il modo di essergli genitore. Perdere un figlio è, anche, perdere la propria identità genitoriale. Maria e Giuseppe con l’angoscia sono in ricerca di Gesù che è anche la loro Identità. Invochiamo l’intercessione di questa Santa Famiglia che è modello di ogni famiglia perché ciascuna viva in comunione, proteggendo la propria Identità. …molte grandi invenzioni sono state frutto del caso e di una grande capacità di osservazione. Negli anni ‘30 l’ungherese Laszlo Birò stava cercando un sostituto della penna stilografica, molto scomoda a causa delle macchie che, scrivendo, lasciava sui fogli. Ebbe l’idea che aspettava osservando dei bambini che giocavano con le biglie: dopo essere rotolate in una pozzanghera le biglie lasciavano una traccia scura sul terreno. Fu così che nacque la penna a sfera, chiamata anche biro, dal nome del suo inventore. Anche la scoperta della penicillina avvenne per caso: il medico e biologo inglese Alexander Fleming stava studiando alcuni batteri, che faceva moltiplicare su alcuni terreni di coltura nel suo laboratorio. Un giorno notò che uno di questi terreni era stato contaminato dalla muffa e che i batteri che sarebbero dovuti crescere lì dentro erano scomparsi. Fu così che da quella muffa, in grado di uccidere i batteri, ricavò un potente antibiotico: la penicillina, appunto. Sara Simonetti 26 op6 Febbraio 2015 43 Te lo spiego io Ammirare gli alberi appena fioriti INTELLIGENZA ARTIFICIALE Negli ultimi sessant'anni ci sono stati incredibili sviluppi tecnologici, tanto che i film di fantascienza sembrano quasi divenire realtà; soprattutto per quanto riguarda la nascita di robot e computer sempre più intelligenti e integrati nella vita quotidiana. Vi sarà capitato di parlare direttamente al vostro cellulare (o sentire qualcuno che lo fa): basta dire “chiama casa” e automaticamente parte la chiamata. Com'è possibile? Perché nel cellulare esiste un programma (ovvero una serie di comandi da compiere) in grado di riconoscere le parole, trascrivere il testo, interpretarlo ed eseguire l'azione richiesta. Dalla nascita dei computer ad oggi non solo sono stati costruiti apparecchi sempre più piccoli, utili e veloci, ma sono stati fatti numerosi studi e passi avanti nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale. Questo termine indica un settore di ricerca molto ampio che cerca di dare ai computer abilità tipiche degli esseri viventi, come riconoscere suoni e immagini, apprendere e fare piani sul futuro. La questione centrale insomma è (scoprire se è possibile) creare un computer intelligente, o meglio in grado di pensare come una mente umana. Ma cosa vuol dire veramente “pensare”? Qui appa- di Giulia Bernardi re chiaro che il problema non è più solo tecnologico, ma anche etico e filosofico. È chiaro che per stabilire se è stato costruito un computer pensante, prima bisogna mettersi d'accordo su cosa voglia dire veramente pensare: ragionare? Calcolare? Discutere? Programmi che giocano a scacchi o che dimostrano teoremi, esistono già dagli anni '70, ed oggi sui nostri smartphone ci sono programmi che ascoltano e rispondono alle nostre domande. Un modo per verificare i progressi in realtà esiste: è il “Test di Turing”, dal celebre matematico che lo propose nel 1950 con il nome originale di “The imitation game” (anche titolo del film uscito recentemente sullo stesso Turing). Questo test prevede di mettere in comunicazione, tramite un sistema neutro come uno schermo, una persona “giudice” con altre due entità: un computer e un altro essere umano. Il giudice deve fare domande ai suoi interlocutori e cercare di stabilire quale dei due sia un computer e quale sia un altro essere umano. Il test è molto semplice, ma se una macchina riuscisse a superarlo brillantemente lo dovremmo interpretare come un segno della superiorità delle macchine o come un successo degli uomini che le hanno progettate?!? op6 Febbraio 2015 27 28 op6 Febbraio 2015 op6 Febbraio 2015 29 Sport e oratorio: un allenamento di vita e di fede di Stefania Monguzzi Questo mese anziché parlarvi delle solite, molteplici attività del nostro Gruppo Sportivo, mi piacerebbe parlare dell’importante ruolo che lo sport svolge all’interno dell’oratorio, ruolo che non sempre è riconosciuto e apprezzato. A volte qualcuno considera lo sport in oratorio solo un intralcio: un intralcio per il primario impegno formativo rappresentato dalla catechesi e dalla preghiera. A questi, per fortuna, si contrappone la voce di chi ha invece educato alla vita ragazzi difficili anche attraverso lo sport, recuperandoli col sacrificio dell’allenamento e con regole di 30 op6 Febbraio 2015 vita necessarie per stare nello spogliatoio. Sicuramente lo sport, a differenza di altri mondi, utilizza un linguaggio educativo comprensibile. Don Claudio Paganini, ex consulente ecclesiale CSI, in un’intervista del 2011, aveva detto queste parole, che vorrei condividere con tutti voi: “ Cosa c’è di meglio del pallone per tenere vicini i ragazzi alla Chiesa, per evitare che stiano per le strade, che finiscano “a farsi le canne” o a spacciare fumo per due soldi? Con il pallone noi educhiamo. Ma non è così facile far passare il concetto”. Fortunatamente nel nostro oratorio questo concetto è sempre passato visto che il nostro Gruppo sportivo ha sempre avuto il pieno appoggio da parte di tutti i Parroci e Coadiuatori che si sono susseguiti nel corso di quasi 37 anni dalla sua fondazione. Da parte nostra c’è sempre stata altresì la piena collaborazione e partecipazione alla formazione di Fede che si deve svolgere in oratorio e che deve essere parte integrante dello “sport in oratorio”. Non dimentichiamo che all’interno delle società sportive oratoriane sono tantissime le persone che spendono gran parte del loro tempo per far giocare i ragazzi, TUTTI i ragazzi, di tutte le religioni, a prescindere dalla loro capacità e dalle loro doti calcistiche. TUTTI devono avere il diritto di fare sport. E noi del GSO Vimodrone, con tutte le no- stre pecche e tutti i nostri limiti ce la mettiamo sempre tutta per cercare di applicare questi principi, e di insegnare lo Sport ai nostri ragazzi attraverso una visione cristiana dello stesso. Direttore responsabile sara simonetti Segretario di redazione emanuela fabbri Progetto grafico a cura di irene nava Impaginazione a cura di stefano maghini [email protected] op6 Febbraio 2015 31 AVVISI PARROCCHIALI Da NN per il campanile 20€-Per Passolungo Mario dal condominio Crocetta per opere parrocchiali 55€ In memoria di MEAZZI ANGELA da NN per opere Offerte parrocchiali 140€-Da parte delle donne del mattino per la Chiesa e per il campanile € 848,35 -In memoria di OGGIONI le opere CAROLA da parte della cognata per il campanile parrocchiali 40€- Dal circolo parrocchiale San Remigio per le offerte del mese di gennaio 2015 € 1521,95—Da NN per il campanile 20€ - Da M.A Per il campanile 30€ VARBARO ROCCO , SCOTTI PRIMINA, PASSOLUNGO MARIO, GUIDOTTO FRANCESCO PAOLO, LANGIANESE ITALIA, RENZI DEMIGLIO LUIGIA, ALPARONE VINCENZA, MESono tornati alla AZZI ANGELA, FAVALLI ANNA, MONTINI MARIO, CASATI Casa del Padre ANTONIA, GIRONI ROSA CARLA, DI GENNARO VED. CABRINI FRANCESCA, ROSSETTI GIUSEPPE, DE PAOLINI EDI RE Ammalati ed infermi in casa Le famiglie che hanno persone ammalate in casa o in ospedale sono invitate a segnalarlo in Parrocchia: al Parroco o alle Suore. La comunità potrà così condividere la situazione, nella comunione spirituale, pregando ed invocando il Signore per l’infermo. È possibile ricevere la Santa Comunione alla Domenica attraverso i ministri straordinari dell’Eucaristia. SPORTELLO DELLA FAMIGLIA Stai vivendo un momento difficile nelle relazioni familiari o sociali? Hai bisogno di qualcuno che ti consigli o che semplicemente ti ascolti? VIENI A TROVARCI IL SABATO POMERIGGIO [h 16,00 - 18,00] presso gli UFFICI PARROCCHIALI in Piazza Vittorio Veneto, 3 (ora P.za Unità d'Italia). Potrai trovare gratuitamente e nella più assoluta riservatezza ascolto e consulenze specialistiche qualificate. Le famiglie che intendono battezzare un loro figlio sono invitate a comunicarlo al parroco almeno tre mesi prima, così che la comunità partecipi alla loro gioia e si possa iniziare un cammino di preparazione al Battesimo. Se possibile si presentino al parroco ambedue i genitori. 32 Comunità Viva Febbraio 2015
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