IL GIORNALE ITALIANO DI CARDIOLOGIA INVASIVA N. 1• 2014 CHIUSURA PERCUTANEA DEL DOTTO ARTERIOSO PERVIO Gianfranco Butera, Claudio Bonanno Pediatric Cardiology and Adults with Congenital Heart Diseas, Policlinico San Donato IRCCS - S. Donato M.se (MI) Il dotto arterioso è una struttura vascolare che collega la porzione prossimale dell’aorta discendente al tronco dell’arteria polmonare vicino all’origine dell’arteria polmonare di sinistra. Durante la vita fetale ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo del cuore in epoca prenatale. La chiusura avviene spontaneamente 24-48 ore dopo la nascita mediante la contrazione della muscolatura liscia media della parete vasale, dovuta all’incremento della tensione di ossigeno ed alla riduzione delle prostaglandine E2 e I2. Successivamente le fibre muscolari sono sostituite con tessuto connettivale per cui dopo 2-3 settimane rimane soltanto il legamento arterioso. Se la chiusura non si verifica entro i primi tre mesi di vita si parla di dotto arterioso pervio persistente (DAP). L’incidenza del DAP è approssimativamente di 1 su 2000 nati vivi e rappresenta il 5-10% di tutte le cardiopatie congenite nei bambini. Il DAP viene riscontrato con una frequenza di 2 a 1 nelle donne rispetto agli uomini. In età adulta il DAP non si riscontra spesso in quanto viene diagnosticato e trattato durante l’infanzia(1-3). Il significato clinico e l’impatto emodinamico del dotto sono determinati dalle dimensioni, dalla lunghezza e dall’età del paziente al momento della presentazione. Dotti emodinamicamente non significativi o piccoli non determinano sintomatologia. In questi casi l’indicazione e la tempistica della chiusura sono ancora in parte con- troverse. Comunque, bisogna segnalare l’esistenza di casi di endocardite anche in soggetti con DAP silente(3). Dotti emodinamicamente significativi (moderati o grandi) possono avere come sintomi: polsi periferici ampi, itto precordiale e un soffio 2-3/6 continuo o olo-sistolico. La radiografia del torace rivela in questi pazienti un aumento del flusso polmonare e un ingrandimento cardiaco. All’ECG è presente una marcata ipertrofia ventricolare sinistra con onde Q profonde a sede laterale. L’ecocardiogramma rappresenta l’esame fondamentale nella definizione anatomica e fisiopatologica a tutte le età. Negli adulti la TC multistrato e la Risonanza Magnetica Cardiaca possono completare e definire in modo più preciso l’anatomia. Procedura La procedura viene effettuata in anestesia generale nei neonati e nei bambini e in anestesia locale negli adolescenti e negli adulti. La lidocaina viene somministrata in prossimità dei vasi femorali e un introduttore di 5-6 Fr viene posizionato nella vena femorale destra o sinistra e un introduttore di 4 Fr è collocato in arteria femorale contro lateralmente all’accesso venoso. Successivamente si somministra eparina (100 UI/kg) allo scopo di ridurre i rischi legati alla puntura arteriosa soprattutto nei bambini più piccoli. In tutti i casi viene inoltre effettuata la profilassi antibio- Indirizzo per la corrispondenza: Gianfranco Butera Pediatric Cardiology and Adults with Congenital Heart Disease Policlinico San Donato IRCCS Via Morandi, 30 - 20097 San Donato Milanese (MI) - Italy Tel.: +39 0252774531 - Fax: +39 0252774459 - Email: [email protected] 18 CHIUSURA PERCUTANEA DEL DOTTO ARTERIOSO PERVIO tica con una dose di una cefalosporina di seconda generazione prima dell’inizio della procedura. misurato il diametro minimo e il massimo, così come la lunghezza del DAP. Valutazioni emodinamiche La valutazione diagnostica include la valutazione delle pressioni nelle sezioni di destra e di sinistra con catetere angiografico come un catetere Multipurpose (Cordis Corp., Miami, FL). Il calcolo dello shunt e delle pressioni/resistenze polmonari può essere eseguito, ma dobbiamo ricordare che spesso è impreciso perché le saturazioni di ossigeno dal tronco dell’arteria polmonare sono falsamente alte. Un problema specifico è rappresentato dagli adulti con un grande DAP ed elevate resistenze vascolari polmonari. In questo caso specifico si dovrebbe testare se l’occlusione del DAP fa regredire l’ipertensione arteriosa polmonare. Il test di occlusione del dotto viene eseguito utilizzando un catetere Berman capillare oppure utilizzando un sizing balloon. È necessario monitorare le pressioni polmonari attraverso un secondo accesso vascolare venoso ed un catetere Multipurpose. La pressione arteriosa sistemica dovrebbe essere misurata simultaneamente. La riduzione della pressione media polmonare e diastolica di almeno il 25% rispetto al basale, associata ad una pressione sistemica stabile ed alla riduzione del Qp/Qs, sembra essere predittivo di un buon esito a lungo termine dopo la chiusura. Per i pazienti borderline, si può effettuare una terapia specifica per l’ipertensione polmonare dopo la chiusura se non esistono controindicazioni. Se il paziente è in Eisenmenger il DAP non può essere chiuso. Dispositivi di Occlusione Porstmann fu il primo a riportare una chiusura transcatetere del DAP(4). Tuttavia, la chiusura del DAP nel laboratorio di emodinamica non è stata popolare fino agli inizi del 1980, quando l’occlusore Rashkind del DAP venne introdotto nei test clinici. Successivamente, molti dispositivi e tecniche diverse per occlusione transcatetere del DAP sono state introdotte e usate in tutto il mondo. I seguenti materiali sono quelli attualmente più utilizzati: (a) Coil; (b) Amplatzer Duct Occluder I; (c) Amplatzer Duct Occluder II e II AS. Valutazioni angiografiche Un’aortografia (1-2 ml di contrasto/kg) viene eseguita attraverso un catetere pigtail 4 Fr introdotto per via retrograda dall’arteria femorale e posizionato in aorta toracica discendente subito dopo l’inserzione del dotto in aorta. Iniettando in questa posizione, la concentrazione massima di mezzo di contrasto opacizza il dotto durante la diastole con minima diffusione in altre aree. Le proiezioni laterale e l’obliqua anteriore destra a 45° offrono un’ottima visualizzazione del dotto e le relazioni per i punti di riferimento fissi adiacenti (Fig. 1B). Viene Occlusione con Coil La spirale Gianturco (Cook Incorporated, Bloominghton IN), è stata utilizzata per più di 3 decadi; sono piccole componenti di particolari fili guida a molla in acciaio inox che sono pre-formati in “spirali” o piccoli “cilindri” di diametro specifico. Ogni spirale Gianturco ha numerosi filamenti sottili o fibre di nylon all’interno per aumentarne la trombogenicità. Le spirali normalmente sono disponibili con diametro di 0,025”, 0,032” e 0,038”. I differenti diametri delle spirali variano tra i 3 e i 15 mm. Il numero di spire di ogni spirale dipende dalla lunghezza del filo dal diametro di ciascuna spira. Tali spirali sono disponibili con la “tecnica a rilascio libero”. Però, dato il rischio di embolizzazione, l’approccio preferibile è quello a rilascio controllato (Cook Detachable Coil - MReye Flipper® Detachable Embolization Coils COOK MEDICAL INC. Bloomington, USA) (Fig. 1A). Due numeri caratterizzano la spirale: (1) il diametro delle spire e (2) il numero di spire che la spirale forma quando viene estrusa. Tutte le spirali rilasciabili in Europa hanno un diametrodi 0,038”. I seguenti principi guida devono essere seguiti allo scopo di effettuare una procedura efficace: • il diametro della spirale deve essere uguale a circa due volte il diametro più piccolo del dotto; • l’ampolla del dotto aortico dovrebbe essere grande abbastanza per ospitare la spirale del Coil; 19 IL GIORNALE ITALIANO DI CARDIOLOGIA INVASIVA • è preferibile che l’ampolla sia conica o imbutiforme perché permette che la spirale si avvolga su se stessa senza protrudere in aorta; • in linea generale con Coil possono essere chiusi i dotti fino a 2,5-3 mm di diametro. La procedura può essere effettuata anche nei neonati se necessario. La spirale può essere rilasciata sia mediante l’approccio anterogrado da una vena o per via retrograda dall’arteria femorale; quest’ultimo è in genere l’approccio più utilizzato. La spirale viene rilasciata svitando il filo guida. Un aortografia conferma il buon risultato (Fig. 1C). Le potenziali complicanze della procedura sono rappresentate dall’embolizzazione e dall’emolisi. A N. 1• 2014 Il paziente può essere mandato a casa il giorno dopo la procedura. Deve essere eseguito un ecocardiogramma prima della dimissione per cercare shunt residui, turbolenza in arteria polmonare sinistra ed in arco aortico. Deve essere consigliata la profilassi antibiotica per l’endocardite per 6 mesi dopo la procedura. Si deve eseguire un follow-up ecocardiografico a 3 e 12 mesi dopo la procedura. Chiusura del DAP con Amplatzer Duct Occluder I L’ADO I (Fig. 2A) è costitutito da una rete di 72 guide di Nitinol del diametro di 0,007”. Il sistema di chiusura del DAP si auto-espande in un device leggermente rastremato, grosso e tubulare che è stato progettato per fissarsi B C Figura 1. A: Coil. B: angiografia in laterale di dotto arterioso pervio. C: angiografia in laterale che dimostra la chiusura di dotto di Botallo pervio con Coil. A B C Figura 2. A: Amplatzer Duct Occluder tipo I. B: ampio PDA pre-chiusura. C: chiusura con ADO I. 20 CHIUSURA PERCUTANEA internamente e occludere la pervietà del dotto ampliando e allungando le pareti del suo lume. La porzione tubolare del dispositivo si rastrema di 2 mm dal diametro più grande al più stretto ad eccezione del dispositivo di dimensioni più piccole (5/4 del dispositivo) che si rastrema solo di 1 mm. Il disco che si retrae sull’estremità distale (aortica) del dispositivo è sempre di un diametro di 4 mm più grande della parte più grande della porzione tubolare. Le dimensioni dei dispositivi disponibili incrementano di 2 mm con range che varia dai 5/4 mm ai 16/14 mm. I dispositivi vengono impiantati attraverso introduttori lunghi dai 6 agli 8 Fr. Selezione dei casi e procedura Solitamente è raccomandato(5-7) un peso non inferiore ai 5 kg per i bambini con un DAP significativo, tuttavia nei pazienti poco sintomatici è preferibile, quando è possibile, raggiungere un peso di 7-8 kg. I seguenti accessi femorali vengono ottenuti: arteria femorale sinistra con un introduttore 4 Fr, vena femorale destra con un introduttore 5 o 6 Fr. Le valutazioni emodinamiche ed angiografiche sono simili a quelle effettuate con gli altri dispositivi. Vengono misurati i diametri minimo e massimo, così come la lunghezza del DAP. Un dotto corto, di forma conica (DAP di tipo A secondo Krichenko) è più adatto per l’ADO (Fig. 2B,C). Per la maggior parte dei DAP, l’ADO I è scelto in modo che il diametro maggiore della parte tubulare dell’occlusore sia 1-2 mm più grande del diametro più stretto del dotto. A B DEL DOTTO ARTERIOSO PERVIO Il rischio principale, per quanto molto raro è rappresentato dall’embolizzazione del device. Amplatzer Duct Occluder Tipo II e tipo II AS L’ADO II è un device a maglia multistrato, flessibile, di filo di Nitinol ben modellato a formare una vite cilindrica con dischi di ritenzione su entrambe le estremità (Fig. 3A). Ha una tecnologia “fabric free”, che consente un bassissimo profilo del dispositivo e del sistema di rilascio. Maglie flessibili e una duplice giuntura forniscono un’alta conformabilità. La parte centrale è progettata per riempire il difetto e due dischi di ritenzione sono progettati per essere collocati sul lato arterioso e venoso del difetto. Questo design permette l’impianto sia dal lato arterioso che venoso (Fig. 3B,C). L’Amplatzer Duct Occluder II è in grado di trattare tutti i tipi di DAP nella Classificazione Krichenko(2,8) da 5,5 mm a <2,5 mm di diametro. Il DAP “a finestra” è l’unico tipo che è inadatto per la chiusura con l’ADO II. Inoltre, è controindicato in DAP di misura >12 mm di lunghezza e >5,5 mm di diametro all’angiografia. Deve essere scelto un ADO II maggiore di 1-2 mm della parte più stretta del dotto. Il dispositivo ADO II AS (I AMPLATZER Duct Occluder II additional sizes) (Fig. 4) è un dispositivo di occlusione destinato per i tipi di dotti A, C, D, ed E. Il vantaggio principale rispetto all’ADO II è rappresentato dai ridotti diametri dei dischi aortici e polmonari. Anche per questo device si può utilizzare sia l’approccio arterioso che venoso. C Figura 3. A: Amplatzer Duct Occluder tipo II. B: DAP pre-chiusura. C: DAP chiuso con ADO II. 21 IL GIORNALE ITALIANO DI CARDIOLOGIA INVASIVA N. 1• 2014 I potenziali problemi possibili sono rappresentati dall’embolizzazione, dal rischio di ostacoli soprattutto sul ramo sinistro polmonare Figura 4. Amplatzer Duct Occluder tipo II AS. Conclusioni Il trattamento standard accettato del dotto arterioso è attualmente la chiusura transcatetere con uno dei dispositivi disponibili. Le attuali procedure di chiusura transcatetere, in tutti i pazienti sono superiori rispetto al trauma ed ai rischi di un intervento chirurgico per la correzione del DAP. Infine, nei bambini molto piccoli e neonati prematuri è ancora indicato un approccio chirurgico. Bibliografia 1. Benson LN, Cowan KN. The arterial duct: its presence and patency. In: Anderson RH, Baker EJ, Macartney FJ et al. eds. Paediatric Cardiology, 2nd edition. London: Churchil Livingstone, 2002:140459. 2. Krichenco A, Benson LN, Burrows P, et al. Angiographic classification of the isolated persistently patent ductus arteriosus and implications for percutaneous occlusion. Am Cardiol 1989;67:877-80. 3. Thilen U, Astrom-Olsson K. Does the risk of infective endarteritis justify routine pda closure? Eur Heart J 1997;18:364-6. 4. Porstmann W, Wierny L, Wamke H, et al. 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