Il contesto competitivo italiano: la dimensione aziendale come driver del successo Direttore accademico Maurizio Dallocchio Coordinatore Laura Taveggia Ricercatori Alessandra Ricci, Matteo Vizzaccaro Giorgia Abbruzzese, Pietro Perenzin In collaborazione con: EY Milano, 2 luglio 2014 1 CReSV – Università Bocconi 1. Focus sull’economia italiana. L’insostenibilità di un sistema. 2. La ricerca 1. Raffronto fra M&A e Crescita Organica: caso generale 2. M&A: i virtuosi e i non virtuosi 3. Raffronto M&A e Crescita Organica: segmentazione dimensionale 3. 2 Conclusioni CReSV – Università Bocconi 1. Focus sull’economia italiana. L’insostenibilità di un sistema. 2. La ricerca 1. Raffronto fra M&A e Crescita Organica: caso generale 2. M&A: i virtuosi e i non virtuosi 3. Raffronto M&A e Crescita Organica: segmentazione dimensionale 3. 3 Conclusioni CReSV – Università Bocconi Imprese Italia Occupazione EU-27 Valore aggiunto Italia EU-27 Italia EU-27 Numero % % Numero % % Numero % % Micro 3.610.090 94,6% 92,2% 7.087.214 46,6% 29,6% 180 29,4% 21,2% Piccole 184.345 4,8% 6,5% 3.250.491 21,4% 20,6% 139 22,7% 18,5% Medie 19.370 0,5% 1,1% 1.875.598 12,3% 17,2% 99 16,2% 18,4% Tot. 3.813.805 99,9% 99,8% 12.213.303 80,3% 67,4% 418 68,3% 58,1% Tot. Comprese Grandi 3.817.058 100,0% 100,0% 15.211.922 100,0% 100,0% 612 100,0% 100,0% Fonte: Commissione Europea (2013) – Dati riferiti al 2010 PIL Italia 28% Large Corp. SME 4 CReSV – Università Bocconi Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat (2012) 72% Incidenza del fatturato esportato sul fatturato totale dell’industria manifatturiera per classi di addetti (2009) 29,1% Totale 38,0% 250 e oltre 33,0% 50-249 23,8% 20-49 14,9% 10-19 0-9 8,1% Le imprese di più piccole dimensioni presentano un livello di esportazioni piuttosto contenuto. Ridotte dimensioni riducono la capacità di accesso a mercati esteri. 5 CReSV – Università Bocconi Fonte: Istat (2009) 6 CReSV – Università Bocconi Fonte: Elaborazione Centro Studi CNA su dati Istat (2012) Un altro limite delle PMI italiane è l’insufficiente investimento in ricerca e sviluppo. Anche in questo caso uno dei maggiori fattori di influenza è la ridotta dimensione delle imprese. 5,00% Investimenti in R&S in % PIL (2011) 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% 7 CReSV – Università Bocconi Fonte: Elaborazioni CReSV su dati Eurostat (2013) 8 CReSV – Università Bocconi Fonte: ISTAT (2013) 9 CReSV – Università Bocconi Fonte: Elaborazioni CReSV su dati ISTAT (2009) Capitalizzazione di borsa (in percentuale del PIL) 10 CReSV – Università Bocconi Fonte: Elaborazioni Banca d’Italia su dati Datastream (2013) Leverage per dimensione delle imprese - 2008 (valori percentuali) Le PMI italiane sono in prevalenza finanziate da debiti bancari a breve termine. Questa struttura del passivo non consente alle imprese di avere solidità e stabilità, condizioni imprescindibili per una pianificazione strategica di lungo termine. 11 CReSV – Università Bocconi Facilità di accesso al credito per le imprese italiane (indice da 0 a 10) La difficoltà per le imprese italiane di accedere al finanziamento bancario, canale storicamente da esse più utilizzato, riduce la capacità di investimento e di crescita. 12 CReSV – Università Bocconi Fonte: Elaborazioni CReSV su dati IMD WCY Executive Opinion Survey La facilità di fare business è supportata dal sistema normativo (indice da 0 a 10) La mancanza di una legislazione chiara, stabile e semplice, unitamente alla presenza di una burocrazia lenta e farraginosa, minano non solo la capacità delle imprese italiane di attrarre fondi dall’estero ma anche la possibilità delle stesse di uscire dai confini nazionali. 13 CReSV – Università Bocconi Fonte: Elaborazioni CReSV su dati IMD WCY Executive Opinion Survey Il Sistema Italia è dominato dalla presenza di piccole e medie imprese. Affinché l’Italia imbocchi un percorso di crescita sostenibile è necessario: Agire sulle dimensioni (attraverso crescita organica e/o operazioni di aggregazione successiva); Sostenere le esportazioni quali canale di crescita, soprattutto verso le aree extra UE; Favorire ricerca e innovazione; Irrobustire la struttura finanziaria. Maggiori dimensioni, sostenute da una solida e equilibrata struttura finanziaria, permettono alle imprese di: 14 Aumentare la capacità di investimento; Migliorare il proprio output, sia in termini qualitativi che quantitativi; Aumentare la facilità di accesso a nuovi mercati. CReSV – Università Bocconi 15 CReSV – Università Bocconi Fonte: Il Sole 24 Ore, 27/06/2014 1. Focus sull’economia italiana. L’insostenibilità di un sistema. 2. La ricerca 1. Raffronto fra M&A e Crescita Organica: caso generale 2. M&A: i virtuosi e i non virtuosi 3. Raffronto M&A e Crescita Organica: segmentazione dimensionale 3. 16 Conclusioni CReSV – Università Bocconi La ricerca ha preso avvio dalla necessità di analizzare e confrontare a livello empirico i principali effetti derivanti dai processi di crescita organica e per vie esterne (M&A). L’ipotesi da verificare è stata in linea generale quella che prevede che una maggiore dimensione permetta di realizzare performance migliori, con effetto virtuoso sulla capacità di compiere nuovi investimenti e, quindi, aumentare la redditività e la competitività aziendale. Restano escluse le micro-piccole imprese dell’artigianato e dell’eccellenza di nicchia. La ricerca ha preso avvio dalla costruzione di una robusta base di dati capace di rappresentare in modo adeguato la popolazione di società che hanno intrapreso processi di crescita organica o per vie esterne. 17 CReSV – Università Bocconi CAMPIONE M&A CAMPIONE CRESCITA ORGANICA Società acquirente Italiana Società Italiane Società acquisita Mondo Variabile discriminante (CAPEX/ASSET TOTALI)* Settori Tutti eccetto finanziario Settori Tutti eccetto finanziario Orizzonte temporale 2000 – 2013 Orizzonte temporale 2000 – 2013 Tipologia operazioni Fusioni e Acquisizioni Analisi dei 3 anni successivi all’operazione: la presenza di dati disponibili solo fino al 2012 ha ristretto l’orizzonte temporale al periodo 2000 - 2009. Analisi dei 3 anni successivi all’investimento rilevante**: la presenza di dati disponibili solo fino al 2012 ha ristretto l’orizzonte temporale al periodo 2000 - 2009. Considerazione delle sole società che non avessero compiuto altre operazioni di M&A nei 3 anni precedenti e successivi all’eventuale operazione identificata: volontà di isolare il contributo alle performance della singola operazione. Considerazione delle sole società che non avessero compiuto altre operazioni di investimento rilevanti nei 3 anni precedenti e successivi all’eventuale operazione identificata: volontà di isolare il contributo alle performance del singolo investimento. Campione finale: 240 società Campione finale: 1.093 società * Società selezionate se il rapporto medio di periodo è maggiore alla mediana delle medie del medesimo rapporto per il settore di appartenenza nello stesso periodo. ** Investimento rilevante: investimento rilevato se il valore del rapporto Capex/Total Asset della singola società è superiore di almeno 3 volte alla media del settore di appartenenza per ogni anno considerato. 18 CReSV – Università Bocconi 60 56 50 40 43 36 29 27 30 27 Numero Operazioni 22 20 10 0 2003 2004 2005 Servizi di alloggio e di ristorazione Attività di servizi amministrativi e di supporto Agricoltura, silvicoltura e pesca Intrattenimento Costruzione Istruzione Energia Salute ICT Manifatturiero Mining Altre attività di servizi Attività scientifiche e professionali Attività immobiliari Trasporto e magazzinaggio Attività di gestione dei rifiuti e approvvigionamento idrico Retail 19 2006 2007 3,30% 2,50% 2008 1,70% 2009 1,20% 3,80% 1,30% 0 5,80% 5,40% 0,40% 2,50% 0 8,80% 17,50% 0,40% 0 45,40% CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk 600 INVESTIMENTI RILEVANTI 496 500 2004 2005 2006 2007 2008 2009 CAPEX/TOT. ASSET CAMPIONE 31% 37% 36% 32% 40% 35% CAPEX/TOT. ASSET MEDIO SETTORI 10% 10% 9% 10% 9% 10% 400 300 200 198 113 100 75 118 93 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Investimenti rilevanti riscontrati Servizi di alloggio e di ristorazione Attività di servizi amministrativi e di supporto Agricoltura, silvicoltura e pesca Intrattenimento Costruzione Istruzione Energia Salute ICT Manifatturiero Mining Altre attività di servizi Attività scientifiche e professionali Attività immobiliari Trasporto e magazzinaggio Attività di gestione dei rifiuti e approvvigionamento idrico Retail 20 3,57% 1,56% 3,11% 14,09% 0,64% 0,73% 4,94% 2,01% 1,01% 0,37% 5,22% 1,10% 0,46% 7,23% 0,09% 1,92% 51,97% CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk CARATTERISTICHE CAMPIONE M&A Media Fatturato (Migl.) Media Total Asset (Migl.) Numero di imprese Campione Totale 501.306 666.546 240 Virtuose* 395.714 431.335 56 Non virtuose* 533.443 738.523 184 Grandi Imprese 587.482 772.860 203 PMI 28.500 86.127 37 CARATTERISTICHE CAMPIONE CRESCITA ORGANICA Media Fatturato (Migl.) Media Total Asset (Migl.) Numero di imprese Campione Totale 42.672 46.632 1093 Grandi Imprese 222.869 209.632 146 PMI 14.891 21.502 947 * Per la definizione di imprese “virtuose” e “non virtuose” si veda infra lucido 31. 21 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk VARIABILI UTILIZZATE EQUILIBRIO FINANZIARIO Liquidity ratio Interest Cover ratio Solvency ratio Leverage REDDITIVITA’ ROE ROA Cash Flow/Ricavi Operativi ROS PRODUTTIVITA’ Ricavi per dipendente Costo medio del personale Segmentazione dei campioni M&A VIRTUOSA SEGMENTAZIONE CAMPIONE M&A M&A NON VIRTUOSA CAMPIONE TOTALE SEGMENTAZIONE DIMENSIONALE DEI CAMPIONI M&A E CRESCITA ORGANICA 22 CReSV – Università Bocconi M&A Grandi imprese vs PMI CRESCITA ORGANICA Grandi imprese vs PMI GRANDI IMPRESE M&A VS Crescita Organica PMI M&A VS Crescita Organica Le precedenti ricerche CReSV sul tema delle ristrutturazioni aziendali confermano come il debito sia una variabile critica nel determinare la sostenibilità di una strategia imprenditoriale. Per questo particolare attenzione è stata data, anche in questa ricerca, agli indicatori di equilibrio finanziario. Andamento del quoziente Debiti/PN per le società entrate in procedure di ristrutturazione in y0 e ancora attive RICERCA “RISTRUTTURAZIONI” 2014 Il peso del debito per le società che sono entrate in procedure di ristrutturazione: primi segnali di criticità visibili a (y-3), (y-4), con valori non fisiologici degli indicatori di struttura finanziaria => D/E, PFN/EBITDA. 23 CReSV – Università Bocconi Confronto del quoziente Debiti consolidati/Debiti correnti per le società entrate in procedure di ristrutturazione in y0 ancora attive e non più attive. RICERCA “RISTRUTTURAZIONI” 2014 Incapacità di reperimento di risorse con scadenze prolungate. Le società non più attive già a (y-4) mostrano squilibri temporali fra le fonti di finanziamento. 24 CReSV – Università Bocconi Liquidity ratio Leverage 1,20 2,50 1,15 2,00 1,10 1,05 1,50 1,00 1,00 0,95 0,50 0,90 0,85 0 1 2 M&A 3 ORGANICA 0,00 0 1 2 M&A ORGANICA Dall’analisi emerge come le società che effettuano operazioni di M&A possano avere negli anni successivi al deal un certo grado di difficoltà a ripagare il debito a breve termine, come dimostrato dall’andamento del liquidity ratio, probabilmente a causa di sinergie che si manifesteranno solo successivamente. Ciò che emerge nell’orizzonte di analisi è l’outflow monetario a seguito dell’operazione. L’analisi del Leverage denota un andamento coerente con le analisi relative al Liquidity ratio, all’Interest Cover ratio e al Solvency ratio. Ciò che emerge, è infatti un maggior ricorso al capitale di debito da parte delle società che decidono di intraprendere un percorso di crescita esterna. * DALLOCCHIO M., SALVI A., Finanza d’azienda, EGEA, 2004. 25 3 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk ROE (%) 5,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 0 1 2 M&A 3 ORGANICA Il minor valore del ratio nel caso di M&A dipende, probabilmente, dal ritardo con cui si manifestano le sinergie programmate e da maggiori oneri finanziari a copertura di un debito che verosimilmente è aumentato proprio per finanziare l’operazione. La minore dimensione delle società incluse nel campione crescita organica consente un rendimento marginale superiore derivante dall’investimento. Imprese di ridotte dimensioni riescono a trarre maggiori benefici dal «cambio di passo». 26 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Cash Flow/Ricavi Operativi (%) ROS (%) 2,50 10,00 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00 0 1 2 M&A ORGANICA 3 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 0 1 2 M&A 3 ORGANICA Nonostante le società che scelgono di crescere per vie esterne siano quelle che fanno più ricorso alla leva, tuttavia sono maggiormente capaci di trasformare i ricavi in cassa. Il maggior ricorso alla leva finanziaria non risulta pertanto penalizzante, considerato il maggior livello di copertura derivante da una maggiore capacità di conversione dei ricavi in cassa (è stata verificata una correlazione positiva e significativa tra Cash flow/Ricavi Operativi e Interest Cover ratio). Per quanto riguarda le società cresciute tramite M&A il trend inizialmente negativo e via via migliore del ROS è compatibile con l’iniziale maggiore incremento marginale della quota interessi rispetto ai benefici derivanti dalle sinergie. 27 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Cash Flow/Ricavi operativi base 100 110 108 106 104 102 100 98 96 94 92 90 0 1 2 M&A 28 3 ORGANICA CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Costo medio del personale (Migliaia) Ricavi per dipendente (Migliaia) 60,00 800,00 50,00 700,00 600,00 40,00 500,00 30,00 400,00 300,00 20,00 200,00 10,00 100,00 0,00 0 1 2 M&A ORGANICA 3 0,00 0 1 2 M&A 3 ORGANICA Per tutto il periodo considerato i ricavi per dipendente sono più elevati per le società che hanno intrapreso operazioni di M&A. Una maggiore dimensione, tipica delle società che decidono di crescere per aggregazione successiva, implica dunque una maggiore capacità di attirare domanda a parità di numero di dipendenti. Il più elevato costo del personale per le società che crescono per via esterna può essere dovuto ai costi dell’integrazione post merger e ai lay-off conseguenti. 29 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Ricavi per dipendente base 100 Costo medio del personale base 100 110 140 108 120 106 100 104 80 102 60 100 40 98 20 96 94 0 1 2 M&A 30 ORGANICA 3 0 1 2 M&A ORGANICA CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk 3 M&A VIRTUOSA M&A NON VIRTUOSA Numerosità subcampione 56 Numerosità subcampione 184 Criterio di selezione* Debito finanziario/ EBITDA < 2 Criterio di selezione* Debito finanziario/ EBITDA > 2 Un fattore spesso critico nel determinare la bontà di una strategia di sviluppo è la composizione della struttura finanziaria di una società. Specialmente in considerazione dell’attuale congiuntura economica, con il fine di non replicare gli errori commessi in passato, vi è bisogno di un ripensamento strategico e operativo da parte dagli imprenditori. Questi devono tornare a finanziare la propria attività tramite un maggior ricorso al capitale proprio e un ricorso al debito equilibrato. * Società selezionate in base al valore del rapporto nell’anno “zero”. 31 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Liquidity ratio Interest Cover ratio 1,60 9,00 1,40 8,00 7,00 1,20 6,00 1,00 5,00 0,80 4,00 0,60 0 1 M&A VIRTUOSA 2 3 M&A NON VIRTUOSA 3,00 0,40 2,00 0,20 1,00 0,00 0,00 0 1 M&A VIRTUOSA 2 3 M&A NON VIRTUOSA Dai grafici emerge come le società virtuose abbiamo inizialmente una capacità di debito non utilizzata che permette alle stesse di intraprendere operazioni di aggregazione successiva con una certa tranquillità dal punto di vista finanziario. La capacità delle società virtuose di far fronte alle proprie obbligazioni, anche nel breve termine, non è mai compromessa dalla strategia di espansione attraverso M&A. 32 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Leverage 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 0 1 M&A VIRTUOSA 2 3 M&A NON VIRTUOSA Il livello del Leverage denota un andamento coerente con le analisi relative al Liquidity ratio, all’Interest Cover ratio e al Solvency ratio. Le imprese virtuose, nonostante un incremento dei livelli di indebitamento, riescono a mantenere una condizione finanziaria più che soddisfacente nel periodo post deal. 33 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk ROE (%) 6,00 ROA (%) 16,00 5,00 14,00 12,00 4,00 10,00 3,00 8,00 2,00 6,00 4,00 1,00 2,00 0,00 0 1 2 M&A VIRTUOSA 3 0,00 0 1 M&A VIRTUOSA M&A NON VIRTUOSA Cash Flow/ricavi Operativi (%) 2 3 M&A NON VIRTUOSA ROS (%) 12,00 8,00 7,00 10,00 6,00 8,00 5,00 4,00 6,00 3,00 4,00 2,00 2,00 1,00 0,00 0,00 0 1 M&A VIRTUOSA 34 2 3 M&A NON VIRTUOSA 0 1 M&A VIRTUOSA 2 3 M&A NON VIRTUOSA CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk M&A CRESCITA ORGANICA Grandi Imprese (Fatturato > 50 Mln) 203 Grandi Imprese (Fatturato > 50 Mln) 146 PMI (Fatturato < 50 Mln) 37 PMI (Fatturato < 50 Mln) 947 La ricerca ha anche voluto indagare quali fossero i differenti effetti derivanti dall’implementazione di una strategia di crescita su società di diversa dimensione. A tal fine sono stati calcolati ed analizzati i medesimi indici del campione generale per un subcampione di aziende segmentate per dimensione e tipo di strategia di crescita adottata. * Società selezionate in base al valore del fatturato nell’anno “zero”. Il valore soglia tiene conto della definizione di PMI della Raccomandazione Commissione CE 2003/361/CE. 35 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Liquidity ratio 1,40 1,40 1,20 1,20 1,00 1,00 0,80 0,80 0,60 0,60 0,40 0,40 0,20 0,20 0,00 0 1 M&A PMI 2 3 M&A Grandi Imprese 0,00 0 1 Organica PMI 2 3 Organica Grandi Imprese Nel caso di operazioni di M&A le PMI vedono ridotta la capacità di far fronte ai debiti a breve termine. Ciò può essere dovuto ad una più lenta capacità di «rendere operative» le sinergie derivanti dall’operazione. Minore dimensione aziendale, in tal senso, può comportare un know-how meno sviluppato dal punto di vista dell’integrazione di due complessi aziendali separati. Nel caso di operazioni di Crescita organica non si rilevano sostanziali differenza tra PMI e Grandi imprese. Il maggiore investimento interno appare rapportato in modo equilibrato alla dimensione dei due sub-campioni, non comportando problemi di «salto» dimensionale. 36 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Liquidity ratio 0 1 M&A Grandi imprese 37 2 3 Organica Grandi imprese 1,40 1,40 1,20 1,20 1,00 1,00 0,80 0,80 0,60 0,60 0,40 0,40 0,20 0,20 0,00 0,00 0 1 M&A PMI 2 Organica PMI CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk 3 Leverage 2,50 2,50 2,00 2,00 1,50 1,50 1,00 1,00 0,50 0,50 0,00 0,00 0 1 M&A PMI 2 3 M&A Grandi Imprese 0 1 Organica PMI 2 3 Organica Grandi Imprese Nel caso di operazioni per aggregazione successiva le PMI innalzano il livello generale del proprio indebitamento. Ciò, entro un certo limite, è coerente con l’osservazione iniziale che vede la presenza di una capacità di indebitamento non sfruttata da parte di questo tipo di imprese. Nel caso Crescita organica le Grandi imprese presentano un livello di indebitamento inferiore, verosimilmente dovuto ad una più elevata capacita di auto-finanziamento. Maggiori dimensioni consentono di accumulare internamente maggiori risorse da destinare alla crescita. 38 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Leverage 2,50 2,50 2,00 2,00 1,50 0 1 M&A Grandi imprese 39 2 3 Organica Grandi imprese 1,50 1,00 1,00 0,50 0,50 0,00 0,00 0 1 M&A PMI 2 Organica PMI CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk 3 ROE (%) 7,00 7,00 6,00 6,00 5,00 5,00 4,00 4,00 3,00 3,00 2,00 2,00 1,00 1,00 0,00 0 1 2 3 0,00 0 1 2 3 -1,00 -2,00 -2,00 M&A PMI M&A Grandi Imprese -1,00 Organica PMI Organica Grandi Imprese Le più elevate redditività e marginalità (vedi slides seguenti) per le imprese di grandi dimensioni dipendono, probabilmente, da una maggiore velocità e capacità di «far fruttare» gli investimenti sostenuti. Maggiori dimensioni molto spesso comportano capacità manageriali più sviluppate e una più forte presenza sul mercato. 40 CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk ROE (%) 7,00 7,00 6,00 6,00 5,00 5,00 4,00 4,00 3,00 3,00 2,00 2,00 1,00 1,00 0,00 0,00 0 1 M&A Grandi imprese 41 2 0 3 Organica Grandi imprese 1 2 3 -1,00 -1,00 -2,00 -2,00 M&A PMI Organica PMI CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Cash Flow/Ricavi Operativi (%) 12,00 12,00 10,00 10,00 8,00 8,00 6,00 6,00 4,00 4,00 2,00 2,00 0,00 0,00 0 1 M&A PMI 42 2 M&A Grandi Imprese 3 0 1 Organica PMI 2 3 Organica Grandi Imprese CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk Cash Flow/Ricavi Operativi (%) 12,00 12,00 10,00 10,00 8,00 8,00 6,00 6,00 4,00 4,00 2,00 2,00 0,00 0 1 M&A Grandi imprese 43 2 3 Organica Grandi imprese 0,00 0 1 2 M&A PMI CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk 3 Organica PMI ROS (%) 4,00 4,00 3,50 3,50 3,00 3,00 2,50 2,50 2,00 2,00 1,50 1,50 1,00 1,00 0,50 0,50 0,00 0 1 M&A PMI 44 2 M&A Grandi Imprese 3 0,00 0 1 Organica PMI 2 3 Organica Grandi Imprese CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk ROS (%) 4,00 4,00 3,50 3,50 3,00 3,00 2,50 2,50 2,00 2,00 1,50 1,50 1,00 1,00 0,50 0,50 0,00 0,00 0 1 M&A Grandi imprese 45 2 3 Organica Grandi imprese 0 1 M&A PMI 2 Organica PMI CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk 3 Costo medio personale 70,00 70,00 60,00 60,00 50,00 50,00 40,00 40,00 30,00 30,00 20,00 20,00 10,00 10,00 0,00 0 1 M&A Grandi imprese 46 2 3 Organica Grandi imprese 0,00 0 1 M&A PMI 2 3 Organica PMI CReSV – Università Bocconi Fonte: elaborazioni CReSV su dati Bureau Van Dijk 1. Focus sull’economia italiana. L’insostenibilità di un sistema. 2. La ricerca 1. Raffronto fra M&A e Crescita Organica: caso generale 2. M&A: i virtuosi e i non virtuosi 3. Raffronto M&A e Crescita Organica: segmentazione dimensionale 3. 47 Conclusioni CReSV – Università Bocconi A. Cresce chi sta bene. B. Non vi è una strategia prevalente fra M&A e Crescita Organica anche se quest’ultima è più efficace per le PMI (almeno nel breve termine). C. Per le imprese di maggiore dimensione la crescita è sempre un’opzione concreta e valida. D. Nel breve termine la crescita per linee esterne può generare discontinuità su redditività ed efficienza. E. La crescita “buona” si fonda su un robusto equilibrio finanziario. 48 CReSV – Università Bocconi 49 Mirare a un riequilibrio finanziario (equity; debito consolidato) Strumenti partecipativi; Obbligazioni; Mini Bond. Favorire l’accesso delle PMI a servizi di advisory qualificata ABI Aprile 2013 BDI 2014 Favorire l’ingresso delle banche nel capitale delle imprese anche con strumenti ad hoc Fondi; Prestiti partecipativi. Favorire lo sviluppo di nuovi mercati riducendo la regolamentazione Agevolare le aggregazioni e la crescita in generale CReSV – Università Bocconi
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