Me ensile O Obblig gazion ni Quadro Q ma acroeconom mico e titoli di stato Prreso atto dell’ampio rimbalzzo della crescita nel 2° trim mestre, la Fed nell’aggiornam mento delle previsioni di creescita per l’ann no corrente e i successivi ha tagliato le pro oprie stime per il PIL 2014 e 2015. Rimanee ancora elevatto il grado di riisorse inutilizzaate sul mercato o del lavoro, nonostante i se egnali di ripressa dai settori produttivi. p Nell’area euro gli ultimi dati han nno riservato una u serie di so orprese negative che hanno o portato un profondo p dete rioramento de ello scenario di crescita e in nflazione. La po osizione più atttiva della BCE potrebbe favo orire un progre essivo ritorno alla a crescita ma m la riaccelerazione sarà lentta e condiziona ata all’efficaciaa delle misure adottate. Fo ocus - Targeteed LTRO: ban nche tiepide al primo appu ntamento, l’attenzione si sposta sulla finestra di dicem mbre. Nonostante il raally registrato nell’anno in corso c fino ad oggi, riteniam mo ci siano ancora alcuni fa attori che posssano supportare un ulteriore e restringimen to degli sprea ad sui periferici. Pertanto, co onfermiamo laa view Neutrale in chiave tatttica e Moderaatamente Neg gativa in chiave e strategica su ul debito coree. La view sui periferici resta a Moderatameente Positiva, sia in chiave tattica che sttrategica. Da inizio anno o la carta a spread, sia denominata d in n euro che in n dollari, ha avuto una pe erformance so oddisfacente, guidata più dalla dinamicca favorevole dei tassi corre che dal re estringimento degli spread. A meno di so oprese rilevantii sul fronte de ei dati macroeconomici o de egli sviluppi deelle politiche monetarie, m il mercato m potreb bbe chiudere il 2014 con pe erformance no on distanti da quelle attuali. In Europa la diffusione deei dati sull’Asse et Quality Revview e sugli sttress test, attessa a ottobre, potrebbe p rappresentare un d driver positivo per il mercato della carta a spread. Manteeniamo ancoraa inalterata una a view Moderaatamente Posittiva sull’asset class. c Obbligazio O ni Paesi Em mergenti L’’ultimo mese è stato caratterrizzato – consid derando la perrformance convertita in euro - da ritorni to otali positivi co on il driver principale che si è rivelato esseree l’andamento o della valuta di emissione ne ei confronti deell’euro. Proprio carry (cedole e alte) e cambiio dovrebbero aiutare a chiudere l’anno co on ritorni inteeressanti. Con riferimento alle a singole ecconomie, la siituazione in Argentina A e Venezuela appaare complessa, generando vo olatilità sui merrcati. In Argenttina prosegue la saga che ve ede il paese in n default tecn nico, mentre il Venezuela su ubisce i contra accolpi delle speculazioni su ull’eventuale necessità di unaa ristrutturazione del debito. Tassi e o obbligazioni 22.09.20 014 Var. 1M Tasso Reffi BCE (%) 0,05 0 -0,10 Tasso Fed d funds (%) 0,25 0 0,00 Rendimen nto BTP 2 anni (%) 0,34 0 0,00 -0,22 Rendimen nto BTP 10 anni (%) 3,73 Crossove r (pb) 227 2 -20 Spread Em mergenti (pb) 144 1 -10 Performaance totali (Total return, %) Performaance titoli di Stato 1,33 Performaance Corporate IG 0,37 Performaance Corporate HY 0,61 H Performaance Emergenti 0,95 Nota: HY= High Yield d; IG= Investment Grade, in euro. Nota menssile Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per investitori privati e PM MI Paolo Guida a Responsabile Serena Marchesi Analista Finanzziario Fulvia Risso Analista Finanzziario Obbligazio O ni Corpora ate Performance P ob bbligazioni da inizio anno 22 settem mbre 2014 Nota: HY= High Yield; IG = Invvestment Grade, in euro. e Fonte: JP Morgan Eu ro EMBI, Global Boffa-ML Euro Corporate Index, Bloomberg,, elaborazioni Intesa a Sanpaolo I prezzi del preesente documeento sono agg giornati alle orre 10:30 del 22.09.2013 2 (sa alvo diversa ndicazione). in Pe er la certificazio one degli analistti e per importa anti comunicazi oni si rimanda all’Avvertenza Generale. G Cecilia Bara azzetta Analista Finanzziario Indice Scenario Macrro 2 Titoli di Stato 6 C Obbligazioni Corporate 9 Obbligazioni Paesi P Emergenti 11 Strategie, portaffogli e idee di investimento 15 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Stati S Unitti: la cresscita anco ora “mod derata” lascia l la Fed acco omodante e Prreso atto dell’ampio rimbalzzo della crescita nel 2° trim mestre, la Fed nell’aggiornam mento delle sttime di crescitaa per l’anno co orrente e i succcessivi ha comu unque tagliato le proprie stim me per il PIL 20 014 e per l’an nno successivo o. Rimane, infa atti, ancora eleevato il grado di risorse inutilizzate sul mercato m del lavo oro nonostante i segnali di riipresa dai setto ori produttivi. La a stringa di ind dicatori relativi ai mesi estivi e i dati di cresccita nel 2° trim mestre hanno se egnato una ne etta inversionee di tendenza: dopo la forte e contrazione d del PIL tra gen nnaio e marzo o (-2,1% t/t an nn.), si è registrato un rimbalzo a +4,2% % t/t annualizzzato. Il dato appare coere ente con le in ndicazioni dellee indagini con ngiunturali e trrae forza da u un ampio conttributo di invesstimenti ed exxport. Si confeerma positiva, ma m solo in modesta accelera zione, la dinam mica dei consu umi, mentre i dati d mensili sulle vendite e lee indagini di fid ducia conserva no un certo grrado di volatilittà. Ampio rimbalzzo del PIL nel 2° trimestre Se egnali incoraggianti giungon no dal lato de elle imprese, ccon le indagini di fiducia ISM M su nuovi massimi m in tutti i settori ad ag gosto e gli ord dini di beni durrevoli che anticipano un recu upero degli in nvestimenti nel 2° semestre, al quale si do ovrebbero acccompagnare un’espansione solida s della produzione e u un contributo positivo delle scorte. Sarà p peraltro importtante il risconttro dei dati re eali, alla luce di alcuni fattori straordinari nei mesi estivi. Ha deluso, infa atti, la misura degli ordini di beni durevolii al netto di trasporti e difessa, mentre la p produzione ma anifatturiera in n agosto ha re egistrato la prim ma contrazione da inizio ann no a causa del settore autom mobilistico. Attesa una rip presa degli investimenti ma m pesano alcun ni fattori straordinari Se egnalano invecce una parzialee battuta d’arrresto i dati sul mercato del la avoro, con il ra apporto sul mercato m del lavo oro di agosto che c ha deluso le attese e il to otale dei nuovii occupati che è sceso per la a prima voltaa da inizio anno a sotto quota q 200 m mila. Il messa aggio di fondo appare omogeneamentte negativo per p agosto: il tasso di d isoccupazione è sceso al 6,1% ma principalmente a causa di un ulteriore calo della partecip pazione alla forza lavoro, sui minimi dal 19 ndenza rispettto alla solida dinamica 978. Anche see i dati di ago osto si pongon no in controten d di crrescita dell’occcupazione ossservata da inizzio anno, la FFed in settemb bre ha ancora a una volta rimarcato l’elevaato grado di so otto-utilizzo de elle risorse pro duttive sul mercato del lavorro. a una battuta L’estate segna d’arresto per ili mercato del lavoro Alla A luce dunque di una dissoccupazione “poco cambiaata” secondo le misure alla argate e di un’espansione cche continua a “passo mode erato”, il FOMC C di metà sette embre ha mantenuto toni an ncora decisamente accomod danti per la Banca Centrale. Come da atte ese, la Fed ha confermato c pe er fine ottobree la cessazionee del programm ma di stimolo quantitativo, mentre m non vi sono state significative mo odifiche alla for orward guidancce, con i tassi dd’interesse chee rimarranno vicini v a zero pe er un “tempo considerevole” (nessuna mo odifica al comu unicato rispettto a giugno). Le L principali no ovità sono quindi legate a tecnicismi t rigu uardo il futuro sentiero di ria alzo dei tassi d’interesse, co on da un lato la definizione precisa degli strumenti da im mpiegare e dall’altro un aggiornamento de el consenso su ui tassi che imp plica un ritmo di d aumento più ù rapido delle proiezioni iniziali. La Fed definiscce modalità maa non timing pe er il rialzo dei taassi Indici di fiducia ISM e produziione industriale e Fo onte: Bloomberg In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche Agg giornamento de elle stime di sceenario pubblica ato dal FOMC 2014 2015 2016 2017 da a 2,0 a 2,2 da 2,,6 a 3,0 da 2,6 a 2,9 da 2,3 a 2,5 2 PIL stime e di giugno da a 2,1 a 2,3 da 3,,0 a 3,2 da 2,5 a 3,0 Lungo o periodo: da 2,0 a 2,3 Disocccupazione da a 5,9 a 6,0 da 5,,4 a 5,6 da 5,1 a 5,4 da 4,9 a 5,3 5 stime e di giugno da a 6,0 a 6,1 da 5,,4 a 5,7 da 5,1 a 5,5 Lungo o periodo: da 5,2 a 5,5 Inflazzione (PCE) da a 1,5 a 1,7 da 1,,6 a 1,9 da 1,7 a 2,0 da 1,9 a 2,0 2 stime e di giugno da a 1,5 a 1,7 da 1,,5 a 2,0 da 1,6 a 2,0 Lungo o periodo: 2,0 Inflazzione core da a 1,5 a 1,6 da 1,,6 a 1,9 da 1,8 a 2,0 da 1,9 a 2,0 2 stime e di giugno da a 1,5 a 1,6 da 1,,6 a 2,0 da 1,7 a 2,0 Fonte: Federal Board of Go overnors 2 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Zona Z euro o: crescitta nulla e inflazio one sui minimi m rissvegliano o la BCE La a stringa di dati macro pubb blicati nei mesi estivi ha riservvato una serie di sorprese ne egative che ha anno portato un profondo deterioramentto dello scena rio di crescita e inflazione per p la zona eu uro. La posizio one più attiva della BCE potrrebbe favorire un progressivvo ritorno alla crescita ma la a riaccelerazion ne sarà lenta e condizionata all’efficacia a de lle misure adotttate. Dopo quattro trrimestri di cresscita moderata a ma positiva, il PIL della zon na euro nel 2° trimestre è rissultato invariato (+0,0% t/t), condizionato o da una cresscita tedesca inferiore alle attese, dalla sttagnazione fraancese e dal ritorno alla rece essione in Italiia. Anche se il dato incorpo ora l’effetto ne egativo di allcuni fattori straordinari, le statistiche mensili e le e indagini co ongiunturali co onfermano un deterioramento del ciclo ne ei mesi primaveerili e delinean no uno scenario di ripresa an ncora debole, riconosciuto anche dalle reviisioni al ribasso o delle stime di crescita di OC CSE e BCE. PIL europeo sttagnante nel 2°° trimestre, rivisste le stime di crescita Il principale sup pporto alla riprresa dovrebbe giungere dal llato della dom manda privata nella n forma di maggiori con nsumi da partee delle famiglie e e di un contrributo positivo o delle esportazioni. I dati pe erò non si mo ostrano ancoraa in recupero:: i consumi so ono frenati da all’elevata disoccupazione (tassi in calo maa vicini ai masssimi storici) e dalla d debole diinamica dei redditi. Per il can nale estero, effetto positivo o legato all’ind debolimento de ell’euro è bilan nciato dalle ten nsioni geopolitiche. l’e Ancora debole e la dinamica della domanda Appare A critico aanche lo scenaario dei prezzi: l’inflazione p per la zona euro in luglio e agosto si è atttestata al min nimo dal novembre 2009 a quota +0,4% a/a. Anche se e il movimento o dei prezzi ne el breve apparre legato princcipalmente all’evoluzione de lle componentti più volatili (ttanto che il da ato core si è confermato staabile a +0,9% in agosto), le ssorprese negattive dei mesi estivi e hanno co ostretto la BCEE a una revision ne al ribasso dello scenario d di riferimento per p l’inflazione nel 2014. mi L’inflazione sccende sui minim dal 2009… Alla A luce della d debolezza dellaa congiuntura attuale in term mini di inflazio one, crescita e dinamiche de el credito, la BCE in settem mbre ha annu unciato una sserie di misure e di stimolo. All’inattesa lim matura di 10pb per tutti i tassi di riferimento (refi allo 0,05%, tasso di rifina anziamento marginale m a 0,3 3% e tasso sui depositi a -0,2%), si è aggi unto il lancio di un nuovo pacchetto di sttimolo. Con i tassi scesi a un livello che e Draghi ha eesplicitamente definito come “minimo asssoluto”, la Banca Centralee ha annuncia ato due diverssi programmi di acquisto di d titoli che co oinvolgono AB BS e covered bond b . Anche se e i dettagli del le due operazioni saranno specificati in otttobre, il Presid dente ha chiarrito che gli acq quisti non saraanno sterilizzati e che le nuo ove misure, unite alle TLTRO O (vedi Focus)), puntano a rilanciare r il creedito, potenzia are la crescita e riportare l’iinflazione verso il target grazzie all’espansio one del bilancio o della BCE. Pur a fronte delll’approccio esstremamente espansivo da parte della Ba anca Centralee e alla luce della d prospettivva (sempre meno m remota) del lancio di un programma di acquisto dei titoli di stato europei, rimangono sb bilanciati verso o il basso i risch hi per lo scena ario di crescita e inflazione. Pesano P le irriso olte tensioni ge eopolitiche e ill difficile e lung go processo di implementaziione delle riforrme strutturali. …e la BCE annuncia una nuova serie di interventi di stimolo Inflazione, tasso di cambio e tasso t refi Agg giornamento de elle stime di sceenario della BC CE 2013 20 014 2015 2016 -0,4 1 1,9 PIL 0,9 1,6 Revisiioni -0,2 -0,1 0 0,1 Inflazzione 1,4 0,6 1,1 1 1,4 Revisiioni -0,2 0,9 1,2 Inflazzione al netto di energia e alimenntari 1,1 1 1,5 Inflazzione ciclica 0,8 1,2 1 1,5 1,0 (al ne etto di energia, alimentari a e tassee) Disocccupazione 0,8 11,9 11,6 11,2 10 Revisiioni -0,2 -0,2 -0 0,3 Fonte: sito BCE Fo onte: Bloomberg In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 3 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Targeted LTRO: banche tiepide al primo appuntamento, l’attenzione si sposta sulla finestra di dicembre Il mese di settembre ha visto il debutto della prima delle aste TLTRO annunciate dalla BCE in occasione della riunione di giugno; quella già condotta e l’operazione in calendario per l’11 dicembre sono le prime due finestre che le banche europee hanno a disposizione per richiedere finanziamenti a lungo termine (scadenza a 4 anni) ad un costo estremamente vantaggioso (tasso sulle operazioni di rifinanziamento ufficiali - lo 0,05% da settembre - più una maggiorazione di 10 punti base). Queste aste, rispetto ai finanziamenti triennali messi in atto a cavallo tra fine 2011 e inizio 2012 (LTRO tradizionali), sono state create con il preciso obiettivo di veicolare nuova liquidità verso gli impieghi non finanziari con il fine di stimolare il credito all’economia reale. Pertanto, l’ammontare finale di fondi che le banche potranno chiedere a prestito alla BCE risulta vincolato al volume di prestiti concesso nell’arco dei prossimi mesi. La prima tornata di aste, quella che ha già preso il via con l’appuntamento di settembre e che si chiuderà a dicembre, prevede un tetto massimo di circa 400 miliardi con un’assegnazione dei fondi secondo un criterio “fisso”. Gli istituti di credito, infatti, possono chiedere un importo discrezionale pari al massimo al 7% del portafoglio prestiti detenuto (al netto di quelli alle istituzioni finanziare e dei mutui ipotecari). Le sei aste successive (con cadenza trimestrale da aprile 2015) funzioneranno invece con un meccanismo diverso, “variabile”, che punta a premiare le banche che immetteranno realmente la liquidità nell’economia reale. L'importo erogato dipenderà, infatti, dalla variazione del portafoglio prestiti delle banche: nel caso il totale dei nuovi crediti concessi non dovesse crescere, scatterà automaticamente rispetto alla scadenza naturale del dicembre 2018 la restituzione anticipata dei fondi ritirati. Qualora invece il credito emesso dovesse registrare un aumento, la BCE ha previsto un meccanismo di forte incentivo per ampliare il plafond di utilizzo fino al triplo di un parametro legato alle erogazioni di prestiti. L’appuntamento di settembre con la prima delle aste ad ammontare “fisso” ha visto una domanda decisamente inferiore alle attese, proveniente principalmente dalle banche dei paesi periferici: a fronte di un consenso di circa 100-130 miliardi di euro, ne sono stati presi solo 82,6 miliardi. La scarsa partecipazione potrebbe essere spiegata alla luce dell’imminente pubblicazione dei risultati dell’Asset Quality Review e degli stress test: le banche potrebbero infatti aver deciso di rimandare le richieste a quando sarà concluso l’esame sui propri bilanci, ossia all’asta di dicembre. Una seconda spiegazione potrebbe essere legata alla ancora debole ripresa del credito in termini di domanda da parte di imprese e famiglie dell’area euro. In questo senso le banche non chiederebbero alla BCE ulteriore liquidità vincolata, in quanto non la potrebbero poi trasmettere al sistema economico per mancanza di richieste. In questo secondo scenario, la richiesta di fondi potrebbe rivelarsi modesta anche nella seconda asta (in agenda per dicembre) rendendo debole già ex-ante l’efficacia di questo strumento. Un altro fattore da tenere in attenta considerazione, soprattutto dell’ottica dell’asta di fine anno, è la composizione della domanda: la quasi totalità delle richieste in settembre è stata fatta dalle banche periferiche, con gli istituti spagnoli che, secondo fonti di stampa, avrebbero chiesto circa 15 miliardi di euro e quelli italiani che ne avrebbero ritirati 23 miliardi. Considerato che parte di questi fondi verrà probabilmente impiegata per far fronte ai rimborsi delle aste precedenti (le LTRO originarie in scadenza a inizio 2015), bisognerà attendere di conoscere l’effettiva domanda delle banche core e l’eventuale integrazione di quelle periferiche per avere una misura più reale della liquidità che le banche intendono destinare al credito per l’economia reale. In sintesi, risulta ancora difficile o quantomeno precoce esprimere una valutazione sull’efficacia di questa misura; pare opportuno aspettare i risultati di dicembre per poter disporre di un set di informazioni più completo. Questo spiega anche la tiepida reazione dei mercati. Un risultato ancora deludente in occasione dell’asta si dicembre potrebbe comunque non essere letto in chiave negativa dal momento che aumenterebbe significativamente le pressioni sulla BCE. La Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 4 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Banca Centrale, qualora insoddisfatta del volume di prestiti concesso, potrebbe decidere di compiere un ulteriore passo verso un Quantitative Easing vero e proprio (con acquisti diretti sul mercato anche di titoli governativi per un ammontare dato, in stile Fed). Uno strumento di tale tipo potrebbe rivelarsi più adatto a stimolare il canale del credito, anche dal lato della domanda e, soprattutto, diventerebbe necessario per rispettare l’obiettivo dichiarato da Draghi in termini di espansione del bilancio BCE. Il governatore, nel corso della conferenza stampa di settembre, ha specificato che le nuove misure approvate hanno lo scopo di espandere il bilancio della attività della Banca Centrale per riportarlo ai livelli di inizio 2012, il che implica uno stimolo complessivo di circa 700 miliardi di euro. Qualora attraverso lo strumento delle TLTRO si riuscisse a coprire solo una porzione modesta di tale ammontare, la restante parte dell’incremento dovrebbe essere realizzata attraverso i programmi di acquisto di ABS e covered bond già previsti e probabilmente anche grazie al lancio di un più ambizioso QE. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 5 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Titoli T di sstato: perriferici, ancora a va alore gra azie alla BCE B Nonostante il raally registrato nell’anno in corso c fino ad oggi, riteniam mo ci siano ancora alcuni fa attori che posssano supportare un ulteriore e restringimen to degli sprea ad sui periferici. Pertanto, co onfermiamo laa view Neutrale in chiave tatttica e Moderaatamente Neg gativa in chiave e strategica su ul debito core re. La view su ui periferici re esta sia in ch hiave tattica che c in chiave strategica Moderatamente M e Positiva. Le e decisioni preese dalla Bancaa Centrale Euro opea hanno allimentato negli ultimi due mesi m un rally so ostenuto su tutto il settore dei d governativi europei, in paarticolare sui periferici. p I rend dimenti a 2 an nni si sono po ortati in territo orio negativo su tutti i merrcati core e anche su quello irlandese mentre, m per la medesima scadenza, i tassi sui periferici n non sono lonta ani da zero. In n termini di cu urva inoltre il m movimento è stato s di bull flattening fl : l’app piattimento de ei livelli dei ren ndimenti ha fa avorito i titoli a lunga scaden nza sui cui i rito orni totali sono o stati decisam mente robusti. Alla luce di queste considerrazioni sembraa quindi oppo ortuno chiederrsi se le “buon ne notizie” sia ano già del tu utto incorporatte nei valori di mercato, e qu uindi se il rallyy sul settore sia a finito, o se ci sia ancora va alore da qui allla chiusura delll’anno. L’estate conse egna performance robuste r su tutti i governativi, an ncora grazie a Draghi Uno dei nodi è certamente il grado di efficacia che avraanno gli strum menti a disposizione della BC CE, finora in gran parte so olo annunciatii. Il presidentee Draghi ha affermato a che il bilancio de ell’Istituto Cen ntrale dovrebbee passare, grazzie a queste m misure, da 2 mila miliardi a quasi q 3 mila miliardi m con un’ingente iniezio one di liquidità à nel sistema. I l primo TLTRO O ha deluso le aspettative, a co on richieste infferiori a 100 miliardi m di euro o ma l’ammon ntare modesto potrebbe esse ere solo un fa attore legato a scelte tempo orali che riversseranno la maaggior parte delle d richieste nell’asta di dicembre. Se ccosì fosse, l’efffetto complesssivo dello strrumento nel medio m periodo o dovrebbe ocus nella sezio one Macro). rimanere inalterrato (si veda Fo Il grado di stim molo quantitativvo derivante dalle e decisioni dellaa BCE ancora no on è chiaro e co on esso l’impatto o sui governativi Nel complesso ccomunque – a prescindere dall’effetto che avranno sull’e economia reale e - le aste di riffinanziamento o a lungo term mine, unite al taglio del co orridoio dei ta assi deciso in settembre, do ovrebbero mantenere i tassii a breve e me edio termine d dei paesi core appiattiti sui livelli attuali an ncora per un lungo periodo di tempo. Con nsiderazioni an naloghe valgon no anche per il segmento breve dei titoli p periferici, dovee le potenzialittà di un’ulterio ore compressio one degli sprea ad dai livelli atttuali risultano o contenute. See consideriamo o i BTP, lo spreead su questa scadenza s è attualmente a circa 40pb. Queesto livello è lo ontano dagli 11pb di media d del 2007, ossia a prima che sccoppiasse la crrisi finanziaria – un mondo che tuttavia non n può più eessere considerato un riferm mento dati i profondi cambiamenti struttu urali intercorsi – ma in linea con i 50pb medi del biennio o 2008-09, osssia di prima che scoppiasse la crisi del deb bito europeo Segmento bre eve: core fermi, poco spazio di compressionee degli spread sui periferici Monitor M titoli di sstato Note: indici total retu urn EFFAS Bloomberrg. Fonte: elaborazio oni Intesa Sanpaolo ssu dati Bloomberg In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 6 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Su ul segmento llungo della cu urva delle scadenze, invece , le forze mo otrici tra core e periferici ap ppaiono diverg genti. I core po otrebbero esse ere spinti verso o l’alto, in term mini di rendime ento, da un evventuale bear market in arrivvo da oltreoce eano nel pross imo anno, qua ando si avvicin nerà la data de el primo rialzo o da parte dellaa Fed; a frenare queste spintee al rialzo restano comunque e la politica de ella BCE e lo sscenario di cresscita e soprattutto di prezzi deludenti, ancche per queste economie. Migliori M in relattivo le prospettive per i perifferici, grazie aad una possibile ulteriore compressione de egli spread, aancora lontani dai livelli pre ecedenti alla ccrisi del debitto. Tornando al mercato do omestico, il differenziale di rendimento BT TP-Bund nel b biennio 2008-0 09 medio è di circa 90pb co ontro i 135pb attuali. Le detterminanti per un restringim mento dei differenziali di rend dimento da e della BCE. I programmi di acquisti di quelli attuali resstano in gran parte legate all’impostazion a d Bond, sepp ABS A e Covered pur siano tito oli privati, po otrebbero porttare con sé anche una ria allocazione deei portafogli su ui titoli govern nativi periferici,, in ottica dellla riallocazione e dei rischi. In noltre, con un n effetto perverso, se l’efficcacia degli stiimoli su cresccita e inflazion ne dovesse rivvelarsi modestta, l’attesa creescente per un n Quantitativee Easing vero e proprio - co on acquisto diretto di titoli d di stato sul meercato seconda ario da parte d della BCE - sossterrebbe ulterriormente il se ettore, soprattu utto i periferici. Segmento lun ngo: forze motrici divergenti perr core e perifericci Un nuovo impu ulso a un ripossizionamento dei d portafogli vverso i titoli pe eriferici potreb bbe arrivare an nche da possib bili promozion ni da parte dellle agenzie di rating. Nei prossimi tre messi, l’agenda de elle revisioni d delle valutazioni dei paesi dell’area d euro è molto fitta. Alcuni paesi che hanno su ubito forti boccciature negli anni scorsi, ma m nel frattem mpo hanno messo m in atto un robusto co onsolidamento o fiscale e si presentano con prospettiive di crescita a favorevoli, potrebbero be eneficiare di u una serie di pro omozioni, in alcuni a casi anch he cruciali nellle decisioni dei portafogli istituzionali. In q questo senso, l’Italia, a causa a di uno scenaario di crescita ancora molto deludente, difficilmente do ovrebbe essere tra le possibilli candidate a una promozio one mentre uno dei paesi in n prima fila pottrebbe essere, tra gli altri, la Spagna. Possibili promozioni da partee delle agenzie di rating In nfine, i flussi dii offerta saranno molto ridottti: nel 4° trim estre, le emisssioni nette di obbligazioni o a medio-lungo ttermine sono stimate s pari a 40 4 miliardi di eeuro per l’area euro e in partticolare pari a zero per l’Ittalia (-10 miliardi inclusi BOT); questo o dovrebbe ra appresentare un fattore de ecisamente po ositivo per il no ostro debito. Offerta suppo ortiva per i periferici Date queste cconsiderazioni,, confermiam mo la nostra view Neutra ale in chiave tattica e Moderatamente M e Negativa in chiave strategica sul debito core. La view w sui periferici resta sia in ch hiave tattica ch he in chiave strrategica Moderatamente Possitiva. View BTP B a 2 anni, re endimento e sp pread rispetto al a Bund BTP a 10 anni, rend dimento e spreead rispetto al Bund Fo onte: Bloomberg Fonte: Bloomberg In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 7 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Previsioni Intesa Sanpaolo Treasury 2 anni 5 anni 10 anni 30 anni Bund 19.09.14 0,57 1,82 2,60 3,33 dic-14 0,70 1,80 2,60 3,52 mar-15 1,00 2,00 2,70 3,62 giu-15 1,20 2,10 2,80 3,72 set-15 1,40 2,40 3,00 3,92 Fonte: Bloomberg, Intesa Sanpaolo 2 anni 5 anni 10 anni 30 anni dic-14 0,40 1,10 2,50 3,57 19.09.14 -0,07 0,21 1,05 2,00 dic-14 0,00 0,30 1,10 1,87 mar-15 0,10 0,43 1,20 1,97 giu-15 0,20 0,60 1,30 2,07 set-15 0,20 0,60 1,40 2,17 mar-15 40 80 140 165 giu-15 40 60 120 140 set-15 30 40 100 120 Fonte: Bloomberg, Intesa Sanpaolo BTP 19.09.14 0,34 1,02 2,38 3,68 2 anni 5 anni 10 anni 30 anni mar-15 0,50 1,23 2,60 3,62 giu-15 0,60 1,20 2,50 3,47 Fonte: Bloomberg, Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche set-15 0,50 1,00 2,40 3,37 Spread BTP-Bund 19.09.14 2 anni 41 5 anni 81 10 anni 133 30 anni 168 dic-14 40 80 140 170 Fonte: Bloomberg, Intesa Sanpaolo 8 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Obbligazio oni Corporate: l’u ultimo trrimestre non dov vrebbe riv voluzion nare le “ccarte in tavola” Da inizio anno o la carta a spread, sia denominata d in n euro che in n dollari, ha avuto una pe erformance so oddisfacente, guidata più dalla dinamicca favorevole dei tassi corre che dal re estringimento degli spread. A meno di so oprese rilevantii sul fronte de ei dati macroeconomici o de egli sviluppi deelle politiche monetarie, m il mercato m potreb bbe chiudere il 2014 con pe erformance no on distanti da quelle attuali. In Europa la diffusione deei dati AQR e sugli stress tesst, attesa a otttobre, potreb bbe rappresen ntare un drivver positivo p per il mercato o della carta a spread. Manteniamo M an ncora inalterataa una view Mo oderatamente PPositiva sull’asset class. Nel corso dell’ultimo mesee le obbligazzioni europeee hanno segnato un rito orno totale modestamente m positivo, con IG e HY sosttanzialmente aallineati in are ea +0,5%. Sul segmento de ella carta in do ollari, i titoli IG G hanno avuto,, anch’essi un ritorno totale positivo (+0,4%), mentre ha anno perso ccirca l’1% m//m le obbliga azioni con raating speculatiivo. La correzzione delle obbligazioni HY Y è probabilmeente da attribu uire al fatto ch e l’atteso rialzzo dei tassi USA A potrebbe avvere un impattto sfavorevolee per tutte le aziende che hanno minore e potere contrrattuale sul mercato m dei caapitali (tipicam mente quelle nella fascia b bassa del mercato HY) e che devono ne ecessariamentee ricorrere al debito d bancario o indicizzato rissultando più vulnerabili v ad un u aumento de ei tassi a brevve. A questo proposito il messaggio m em erso dall’ultim mo FOMC è risultato nel co omplesso anco ora molto acco omodante, ma a la Fed ha co ominciato a de efinire più chia aramente la propria strategia di uscita, neel tentativo di preparare gra dualmente i mercati m verso il cambio di ro otta della polittica monetariaa (con un prim mo rialzo da po osizionare, pre esumibilmente, nel primo se emestre del 20 015). Performance mensile m positivaa sulla cara a sp pread, fatta eccezione per i titoli HY in dollari Da inizio anno la carta a spreead, sia denom minata in euro che in dollari, ha comunque e avuto una pe erformance so oddisfacente, guidata dalla a dinamica faavorevole dei tassi core più che dal re estringimento d degli spread. Come C si può ve edere dal grafi co riportato in n calce, il premio al rischio ha a avuto nel co orso dell’anno un andamentto altalenante e sui titoli HY Y i livelli attuali non sono distanti da quellli d’inizio 2014 4. Sugli IG invvece il livello deel premio al rischio è in area a 75pb, dai 95pb circa d’inizio 2014. Il paaradigma notizzie economichee negative-imp patto positivo sui s mercati, in n virtù dell’efffetto (in senso o espansivo) sulla s politica monetaria, co omincia a rive elarsi meno au utomatico: il mercato del credito, soprattutto quello o dei titoli a rating basso, potrebbe co ominciare a prezzare il fatto che la perd dita di slancio dell’economia a europea posssa rivelarsi risschiosa per le ssocietà più vulnerabili sotto ili profilo patrim moniale. Il ritorno totale più guidato ente tassi che dalla compone dalla dinamica a (laterale) del premio al risch hio In n verità gli ultim mi dati puntuali rilasciati da Moody’s M sono stati ancora molto m incoraggianti. A fine Qualità del cre edito Obbligazioni O in n euro e in dolla ari: la performa ance dell'ultim mo mese m e quella d da inizio anno (ritorno ( totale,, dati in %) Fo onte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su daati Bloomberg, aggio ornati alle chiusure ddel 19 settembre 2014 In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche La dinamica d del premio al rischio o sulle obbligaz zioni con rating g IG e HY (dati espre essi in pb) Fonte: Elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Thhomson Reuters agg giornati al 19 settem mbre 2014 9 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 agosto il tasso di insolvenza per gli emittenti speculativi è stato infatti pari al 2,1% a livello globale, stabile rispetto a luglio e un punto al di sotto dello stesso mese del 2013 (3,1%). Da un’analisi per area geografica emerge un sostanziale allineamento tra i tassi di default in USA ed Europa (1,85% e 1,79%, rispettivamente), con l’Europa che nell’ultimo anno ha registrato un marcato trend discendente. La dinamica della qualità del credito è da attribuire, oltre che alla lunghissima fase di tassi bassi, al miglioramento della solidità dei bilanci e all’allungamento della vita media del debito, attuato da molte aziende negli ultimi anni. Le prospettive di un futuro rialzo dei tassi (con UK e USA che potrebbero muoversi per primi) non modificano in maniera radicale l’andamento prospettico della qualità del credito, anche tenendo conto che il processo di rialzo dei tassi dovrebbe essere graduale e non troppo ripido, visto che le pressioni inflazionistiche restano sotto controllo. Lo scenario base per il prossimo anno vede tassi stimati di insolvenza contenuti sia negli USA (2,7%) che, soprattutto, in Europa (1,9%), ove la politica monetaria appare destinata a restare estremamente accomodante. Sul fronte del mercato primario l’attività è sempre rimasta piuttosto robusta, con un fisiologico rallentamento nel mese di agosto. A settembre, in particolare a partire dalla seconda settimana del mese, le emissioni sono ripartite a ritmo sostenuto, con gli emittenti sempre interessati a sfruttare le ottime condizioni di finanziamento, caratterizzate da tassi e spread molto bassi e da un perdurante interesse degli investitori. Settembre è tradizionalmente un mese tra i più attivi in termini di volumi di nuove emissioni. Il mercato ha digerito ancora piuttosto bene la carta offerta, ma l’analisi dei flussi sembra indicare che gli investitori cominciano ad essere un po’ più nervosi in merito alle future performance dei crediti e a cercare fonti alternative di investimento. Mercato primario robusto a settembre, ma l’analisi dei flussi indica qualche fase di “disaffezione” E’ da segnalare che nel corso dell’anno le emissioni delle banche europee sono state molto significative, con volumi sui massimi dal 2010 (328 miliardi di euro, dati Dealogic sui primi 9 mesi del 2014). Nell’ottica di una diversificazione valutaria e dell’ottimizzazione dei costi di funding, molte istituzioni bancarie europee di primario standing - tra cui Credit Suisse, UBS, Deutsche Bank - hanno collocato obbligazioni in dollari (Yankee Bond). L’ingresso sul mercato americano consente inoltre alle banche europee di rivolgersi a una platea allargata di investitori, il che contribuisce a spiegare gli importi collocati, spesso di dimensioni benchmark (2-5 miliardi di dollari). Sul fronte degli strumenti emessi, settembre ha visto alcune emissioni di importo significativo di Additional Tier 1 (AT1 o “coco” bond): si tratta di strumenti ibridi che possono avere forme diverse ma che presentano due caratteristiche chiave, la contabilizzazione nel core Tier 1 della banca e la conversione in azioni qualora i coefficienti patrimoniali della banca stessa scendano al sotto del livello di sicurezza fissato (tecnicamente chiamato “trigger point”). Le banche europee protagoniste sul primario, molti “Yankee Bond” Considerando le prospettive per l’ultimo trimestre riteniamo che, a meno di soprese rilevanti sul fronte dei dati macroeconomici o degli sviluppi delle politiche monetarie, il mercato potrà chiudere il 2014 con performance non distanti da quelle attuali. In Europa la diffusione dei dati sull’Asset Quality Review e sugli stress test, attesa a ottobre, rappresenta un fattore di incertezza, ma potrebbe rappresentare un driver positivo per il mercato e indurre, nel breve, una sovra-performance dei titoli finanziari europei. Dal fronte dei tassi core riteniamo che la politica ultra-espansiva della BCE e la limitata correlazione con i T-Note mettano al riparo dai rischi di un rialzo significativo dei rendimenti del Bund. In questo senso l’accoglienza piuttosto tiepida della prima delle due aste TLTRO potrebbe aumentare le pressioni sulla BCE per il lancio di un programma di Quantitative Easing vero e proprio. In conclusione manteniamo ancora inalterata una view Moderatamente Positiva sull’asset class. View Moderatamente Positiva, a ottobre gli esiti di AQR e stress test Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 10 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Titoli T eme ergenti: carry e cambio c d driver in chiusura c del 2014 4 L’’ultimo mese è stato caratterrizzato – consid derando la perrformance convertita in euro - da ritorni to otali positivi co on il driver principale che si è rivelato esseree l’andamento o della valuta di emissione ne ei confronti deell’euro. Proprio carry (cedole e alte) e cambiio dovrebbero aiutare a chiudere l’anno co on ritorni interressanti. L’’ultimo mese è stato caratteerizzato da un na performancee positiva per i principali tittoli di stato em messi dai paessi emergenti in n euro, con l’in ndice EuroEmb bi Global che registra r una pe erformance vicina all’1% grrazie a una ridu uzione del prem mio per il risch hio che insieme e al flusso cedo olare ha più ch he compensato o la modesta performance p negativa n dei tito oli di riferimen nto (Bund). Più complessa l’a analisi dei risu ultati per i tittoli emessi in dollari e in vvaluta locale, fortemente condizionati c da all’andamento o del cambio. L’EmbiGlobal, L registra r una peerformance ne egativa, in linea a con i titoli di riferimento (TTreasury) a fro onte di un prem mio per il risch hio invariato ma m la conversione in euro, no on coprendo il rischio di cambio, porta a un rito rno totale po ositivo, grazie al deciso ap pprezzamento del dollaro. Analogo A discorso vale per i tiitoli emessi in valuta locale: l’indice che sintetizza i prrincipali titoli in circolazio one, il GBI G Global, ha offerto o un rittorno solo moderatamente m e positivo in loc ocal currency ch he migliora se convertito in euro. e Ritorni totali positivi, p ma il driver principa ale resta l’andamento della d valuta di emissione nei confronti dell’euro Considerando lee prospettive per p la chiusura a dell’anno in corso i driver per il ritorno complessivo c de ell’asset classs dovrebbero restare le prospettive d dei tassi di cambio, in particolare de ell’euro/dollaro o, se si considera un investittore basato neel vecchio con ntinente che no on si copre da al rischio valuttario, e il carry, ossia il flusso cedolare tipicaamente interesssante per i tito oli relativi a questo settore d’investimento o. Lo scenario o economico ssottostante no on risulta particolarmente va ariato nel corsso dell’ultimo periodo e perrtanto è diffic ile pensare ad d un’importantte chiusura de egli spread dai livelli attuaali, in area 150pb per l’Eu uro EmbiG e 300pb per l’Embig. Le prospettive per i sottostanti Treausury T e Bu und non dovre bbero pesare particolarmentte: sui titoli sttatunitensi restta l’incognita di d un possibile e rialzo dei tasssi da parte de ella Fed nel 20 015 ma per ora la Banca centrale è riu uscita con un n’attenta polittica di comun nicazione ad ancorare i re endimenti di m mercato, sopratttutto quelli a lunga scadenzza, non lontani dai minimi me entre i tassi su ui Bund resteranno probabilmente schiaccciati dalla polittica ultra-espansiva della BCE ancora a lu ungo. Pertanto o a influenzarre il ritorno to otale per l’inteero 2014, dovvrebbero essere il flusso ce edolare e, sop prattutto, le prrospettive delle valute di em missione – dollaro e valute locali – nei co onfronti dell’eu uro. Nel complesso la view sttrategica sul seettore resta Ne eutrale mentre, proprio in co onsiderazione dell’effetto cambio, modifichiamo la prreferenza tattica verso le obbligazioni o em messe in dollaari piuttosto che c quelle in euro; tuttaviaa si segnala che c per l’indice nel suo co omplesso potrebbe avere un impatto importante i laa volatilità de erivante da Argentina A a Venezuela, si veeda paragrafo successivo. Resta pertanto crruciale la seletttività sui singoli paesi. Prospettive pe er fine 2014: carry e cambio o dovrebbero aiutare a chiud dere l’anno con n ritorni interesssanti Performance P dei principali indici emergenti, dei Bund B e dei Treassury No ote: per gli emergen nti indici total return n JPMorgan di titoli emessi e in euro (EurooEmbiG), in dollari (E EmbiG) e in valuta lo ocale (GBI); il total return è convertiito in euro senza la copertura dal rischio o di cambio. Fonte: Datastream Thomso on Reuters In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 11 1 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Argentina A e Venezue ela sull’otto ovolante La a situazione nelle due principali economie dell’Ameerica Latina, insieme al Brasile, resta co omplessa: in A Argentina prosegue la saga a che vede il paese in defa ault tecnico, il Venezuela su ubisce una gesstione populistaa e le speculazzioni sull’event uale necessità di una ristrutturazione. In n Argentina ad d inizio settembre, il Parlame ento ha appro ovato una nuovva legge che permette p di pa agare gli interressi sui titoli di Stato ristru utturati tramitee banche arge entine e francesi. Questa sttrada, scelta daal paese latino oamericano per svincolarsi daall'obbligo di pagare p i cosidd detti “fondi avvvoltoi” contesstualmente al pagamento de el debito ristru utturato, è app poggiata da un na parte dei de etentori di tito oli ristrutturati, ma ancora poco p chiara siaa nei dettagli tecnici sia nella possibile re eazione della C Corte di New York. Y Allo stato o attuale in teeoria, il primo pagamento p che potrebbe esssere sbloccato o riguarderebb be cedole per 200 milioni d di euro in sca adenza il 30 settembre. I mercati, m dopo lle turbolenze di inizio anno, sembrano all momento po oco influenzati da questa sa aga legale. I rischi restano comunque elevati e e con esse anche la a volatilità che e potrebbe ripresentarsi neii prossimi mesi. L’Argentina sp posta, per via legislativa, il lu uogo di pagamento de el debito ristrutturato mbra tornato in acque periccolose dal pun nto di vista fin nanziario . Alla base delle Il Venezuela sem ultime turbolen nze, in un con ntesto domestico che resta drammatico, si trova una svolta s nella po olitica econom mica del presidente Maduro, che spaventa gli investitori internazionali. Durante il co orso dell’anno o il ministro dell’economia a Ramirez aveeva delineato un sentiero di riforme ne ecessarie per il paese che sembrava con nvincere gli in nvestitori. In estate e l’acuirsi della crisi do omestica, legaata all’iperinflaazione, la scarssità di beni aliimentari e i co onseguenti sco ontri sociali ha anno affievolitto la volontà politica necessa aria per questo o percorso e ha anno indotto il presidente Maduro M al rimp pasto di govern no che ha allontanato il Min nistro Ramirez. Il programma a di riforme su ulla carta resteerebbe poco vaariato ma non è chiaro se e quando saran nno adottate una u politica fisscale e una po olitica monetaria complete e coerenti con lee necessità stru utturali del pae ese. Questo rittorno allo status quo si è riflesso sulle valu utazioni dei tito oli governativi in valuta estera, specchio de el sentiment degli investitori stranieri e ha indotto S&P’s a metà settem mbre a declassare il paese a CCC+ da B-. Ampliando la prospettiva sttorica, i titoli vvenezuelani in dollari registra ano ancora una performancce robusta da inizio anno con lo spread aattuale a un livello inferiore rispetto ai massimi m toccatii a febbraio. Restano i riscchi di un avvittamento della a crisi interna, in termini ecconomici e sociali, e di una crisi di fiducia a livello inteernazionale. Il nodo resta la volontà di onorare il debitto. Questa volontà al momento non sem mbrerebbe esse ere messa in discussione da alle autorità, nonostante il dibattito accademico a ap pertosi nelle recenti settim mane circa l’o opportunità peer il Venezuela di ristruttura are il proprio debito per risolvere la crisi economica in nterna. mmobilismo Venezuela: l’im spaventa i mercati Argentina A Note: indice total retu urn e spread della componente Embi Global relativa al paesse. Fo onte: Datastream Thomson Reuters In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche Venezuela Note: indice total return e spread della compponente Embi Global relativa al paese. Fonte: Datastream Thomso on Reuters 12 2 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Monitor M Em mergenti Debito D in valuta a estera, perfo ormance e sprea ad Pe erformance (in % %) una settim mana Eu uro Embi Global -0,11 Inv Grade -0,11 HY -0,09 Em -0,98 mbi Global, in eu uro non coperto o -1,26 Inv Grade -0,24 HY Em mbi Global in do ollari 0,806 -0 Inv Grade -1 1,084 HY -0,07 Bu und -0,1618 -0,49 Trreasury, in euro non coperto -0,32 Trreasury in dollari -0,17 Dollaroeuro Eu urodollaro Sp pread (in pb) una settimana Eu uro Embi Global 0 5 Em mbi Global 7 Inv Grade -2 HY u un mese 0,92 0,95 0,66 2,19 2,85 0,51 -1,20 -0,54 -2,88 -0,33 2,25 -1,14 3,39 da in nizio anno 6,98 7,09 6,39 14,09 14,24 13,83 8,03 8,17 7,77 6,60 7,09 1,03 6,06 un anno 9,88 9,80 10,45 12,96 13,19 12,52 10,07 10,30 9,63 6,80 3,55 0,66 2,89 u un mese -14 0 -12 38 da inizio anno -10 -14 -16 -7 un anno -40 -31 -32 -20 Fo onte: Datastream Thomnson Reuters Indice Euro Emb bi Global: perfo ormance dei prrincipali paesi Fo onte: Datastream Th homnson Reuters In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 13 3 Mensile Obbligazion O ni 22 settembre 2014 4 Indice Embi Glo obal: performan nce dei principali paesi, conve ertita in euro, non n coperta da al rischio cambio c Fo onte: Datastream Th homnson Reuters Indice GBI Glob bal: performancce dei principalli paesi, converrtita in euro, no on coperta dal rischio cambio c Fo onte: Datastream Th homnson Reuters In ntesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricercche 14 4 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Strategie, portafogli e idee di investimento Le argomentazioni riguardanti i giudizi sotto riportati sono disponibili sulle pubblicazioni: Scenario 2014, Mensile Azioni, Mensile Obbligazioni, Mensile Valute e Mensile Materie Prime, disponibili sul sito internet di Intesa Sanpaolo. View e portafogli strategici Lo scenario sulle principali aree di investimento Mercati Scenario precedente Monetario euro Monetario Italia Obbligazionario euro Obbligazionario Germania Obbligazionario Italia Obbligazionario dollaro Obbligazionario Corporate Obbligazionario Emergenti Azionario Europa Azionario Italia Azionario Stati Uniti Azionario Giappone Azionario Emergenti Negativo Neutrale Neutrale Negativo Moderatamente Positivo Moderatamente Negativo Neutrale Neutrale Positivo Positivo Positivo Positivo Moderatamente Positivo Scenario attuale Rendimento netto % medio periodo (base annua) Negativo 0,7-1,0 Neutrale nd Neutrale 0,6-1,5 Negativo nd Moderatamente Positivo nd Moderatamente Negativo -0,2-0,7 (0,6-1,5 in euro) Neutrale 0,7-1,4 Neutrale 1,0-2,6 Positivo 3,1-6,9 Positivo 3,6-8,6 Positivo 3,2-6,7 (4,0-7,5 in euro) Positivo 1,9-6,2 (3,1-7,4 in euro) Moderatamente Positivo 1,7-4,9 (2,5-5,7 in euro) Nota: si veda il documento Scenario 2014 per approfondire la metodologia utilizzata. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo ed Eurizon Capital su dati Bloomberg. Giudizi aggiornati al 7.07.2014 Asset allocation strategica (%) Attività finanziaria Monetario euro Obbligazioni euro Obbligazioni dollaro Obbligazioni yen Obbligazioni paesi Emergenti Obbligazioni Corporate UEM Obbligazioni Alto Rendimento Totale Obbligazioni Azioni Italia Azioni Europa Azioni America Azioni Giappone Azioni Pacifico escl. Giappone Azioni Economie Emergenti Totale Azioni R Esposizione valutaria Dollaro Yen Sterlina Prudente 19 20 0 2 8 25 5 60 5 4 9 0 0 3 21 Moderato 8 13 0 2 12 7 6 40 13 11 20 0 2 6 52 Dinamico 5 2 0 0 7 0 3 12 17 26 29 2 2 7 83 Attivo 0 5 10 15 16 12 1,3 2 28 3,6 2 38 8,5 2 44 11,1 2 0 0 0 0 0 0 0 20 34 33 2 3 8 100 Nota: R è il rischio del portafoglio di investimento - VaR a 3 mesi. Fonte: elaborazioni Eurizon Capital e Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. I profili di investimento si riferiscono a un VaR del portafoglio compreso tra 0% e 6,5% per il profilo Prudente, tra 6,51% e 12,5% per il profilo Moderato, tra 12,51% e 25% per il profilo Dinamico e tra il 25,01% e il 50% per il profilo Attivo. Il VaR (Valore a Rischio) è una misura di rischio applicata agli investimenti finanziari. Tale misura indica la perdita percentuale massima del capitale investito dopo un certo periodo di tempo (detto orizzonte temporale del VaR, nel nostro caso, 3 mesi), associata a una certa probabilità (99% nel nostro caso). Ad esempio un VaR trimestrale di 5% al 99% significa che, con una confidenza del 99%, la perdita potenziale massima del portafoglio su un orizzonte di 3 mesi è del 5%, in altri termini c’è una probabilità dell’1% che il portafoglio abbia una perdita superiore al 5% Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 15 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 View e portafogli tattici Riepilogo delle strategie di mercato DJ Euro Stoxx Auto Banche Risorse di base Chimici Costruzioni e Materiali Servizi finanziari Alimentari Farmaceutici Beni e servizi Industriali Assicurazioni Media Energia Beni personali e per la casa Real Estate Retail Tecnologici Telecom Turismo e Tempo libero Utility Obbligazionario Governativi area euro Governativi area euro breve termine Governativi area euro medio termine Governativi area euro lungo termine Governativi area euro - core Governativi area euro - periferici Governativi Italia Governativi Italia breve termine Governativi Italia medio termine Governativi Italia lungo termine Valute EUR/USD EUR/JPY EUR/GBP EUR/ZAR EUR/AUD EUR/NZD 3m 12m M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE M. NEGATIVO NEUTRALE NEUTRALE M. NEGATIVO M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE M. POSITIVO M. POSITIVO M. NEGATIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEGATIVO POSITIVO M. NEGATIVO M. NEGATIVO M. POSITIVO M. POSITIVO 3m 12m Stoxx 600 Eurostoxx 300 FTSE-MIB CAC 40 DAX FTSE 100 S&P 500 M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE M. POSITIVO M. POSITIVO Obbligazioni Corporate Obbligazioni Corporate Investment Grade Obbligazioni Corporate High Yield Obbligazioni Bancarie M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO M. POSITIVO NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE Obbligazioni Paesi Emergenti USD M. NEGATIVO NEUTRALE Obbligazioni Paesi Emergenti EUR M. POSITIVO NEUTRALE Obbligazioni Paesi Emerg. EUR - Am. Latina NEUTRALE NEUTRALE Obbligazioni Paesi Emerg. EUR - Est Europa NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE NEUTRALE Commodity WTI M. POSITIVO NEUTRALE Brent M. POSITIVO NEUTRALE Gas naturale NEUTRALE NEUTRALE Oro NEUTRALE NEUTRALE Argento NEUTRALE M. POSITIVO Rame NEUTRALE NEUTRALE Alluminio M. POSITIVO M. POSITIVO Zinco NEUTRALE NEUTRALE Nikel M. POSITIVO NEUTRALE Mais M. POSITIVO NEUTRALE Frumento M. POSITIVO M. POSITIVO Soia M. POSITIVO NEUTRALE Cotone M. POSITIVO NEUTRALE Nota: M. POSITIVO = moderatamente positivo, M. NEGATIVO = moderatamente negativo; I giudizi si basano sull’analisi del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, attraverso l’utilizzo di modelli econometrici e analisi economico-finanziarie sulle principali attività finanziarie. Ulteriori approfondimenti sulle motivazioni alla base dei giudizi sono disponibili nei documenti Scenario, Mensile Azioni, Mensile Obbligazioni, Mensile Valute e Mensile Materie Prime, disponibili sul sito di Intesa Sanpaolo. I giudizi a 3 mesi si riferiscono ad una performance attesa pari (Neutrale), superiore (Positivo) o inferiore (Negativo) all’investimento monetario espresso dal tasso Euribor a 3 mesi. I giudizi a 12 mesi si riferiscono ad una performance attesa pari (Neutrale), superiore (Positivo) o inferiore (Negativo) alla redditività di lungo periodo della classe di attività finanziaria. I settori si riferiscono alla composizione dell’Eurostoxx 300. Gli indici obbligazionari sono di fonte JPMorgan EMU, Iboxx e JPMorgan EMBI. Fonte: Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 16 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Portafogli tattici Attività finanziaria Prudente Moderato Dinamico Strategico Tattico Diff. Strategico Tattico Diff. Strategico Tattico Monetario 18 11 -7 7 0 -7 4 0 Monetario Euro 18 11 -7 7 0 -7 4 0 Totale Obbligazionario 57 61 4 37 41 4 12 12 Obbligazionario Euro BT 4 4 0 2 2 0 1 1 Obbligazionario Euro MT 3 4 1 2 3 1 0 0 Obbligazionario Euro LT 10 10 0 6 6 0 1 1 Obbligazionario Dollaro 0 0 0 0 0 0 0 0 Obbligazionario Internazionale 3 3 0 5 5 0 0 0 Obbligazionario Paesi Emergenti 8 9 1 11 12 1 7 7 Obbligazionario Corporate EMU 24 25 1 6 7 1 0 0 Obbligazionario High Yield 5 6 1 5 6 1 3 3 Totale Azionario 20 23 3 51 54 3 79 83 Azionario Italia 4 5 1 13 14 1 17 19 Azionario Europa 3 4 1 8 9 1 22 23 Azionario America 5 6 1 15 16 1 22 23 Azionario Giappone 0 0 0 0 0 0 0 0 Azionario Internazionale/Settoriale 5 5 0 8 8 0 10 10 Azionario Pacifico AC ex Giappone 0 0 0 4 4 0 4 4 Azionario Economie Emergenti 3 3 0 3 3 0 4 4 Absolute return 5 5 0 5 5 0 5 5 Totale 100 100 0 100 100 0 100 100 Attivo Diff. Strategico Tattico -4 0 0 -4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 100 100 2 19 22 1 30 32 1 24 26 0 2 0 0 15 15 0 5 2 0 5 3 0 0 0 0 100 100 Diff. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 2 2 -2 0 -3 -2 0 0 Fonte: elaborazioni Eurizon Capital e Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Per la definizione dei profili di investimento si veda nota della tabella precedente. Aggiornamento al 16.07.2014 Idee di investimento Titoli di Stato e Sovranazionali Sulla base dello scenario descritto nella sezione Titoli di Stato, forniamo una breve panoramica sui titoli - all’interno del settore dei governativi area euro e sovranazionali - che riteniamo possano avere nei prossimi mesi prospettive favorevoli, altri che potrebbero invece avere prospettive meno favorevoli. Titoli con prospettive favorevoli. Confermiamo come preferibile il posizionamento su titoli di stato di Paesi dell’area euro non-core, come l’Italia e il Portogallo, ma anche la Grecia, che riteniamo abbia superato la fase di crisi degli scorsi anni. Tra le diverse scadenze, riteniamo che lo spazio maggiore di riduzione dello spread sia presente su quelle medio-lunghe e che tale riduzione sia in grado di compensare l’atteso moderato rialzo dei tassi core. Selezione di titoli governativi e sovranazionali con prospettive favorevoli Titolo Cedola Scadenza ISIN Tipo Rating CDS Prezzo Rend. Scadenze 5-10 anni Grecia 2% 24.02.2024 GR0128011682 TF B 481 83,4 3,86 Scadenze oltre 10 anni Portogallo 3,875% 15.02.2030 PTOTEROE0014 TF BB 148 101,32 2,78 BTP 2,5% 01.12.2024 IT0005045270 TF BBB 86 101,27 2,06 Nota: i rendimenti sono espressi in percentuale, al netto della tassazione. Per i titoli a tasso variabile il rendimento a scadenza è un rendimento tendenziale calcolato unicamente sulla base della cedola in corso. TF=Tasso Fisso; TV=Tasso Variabile; TVI=Indicizzato inflazione; ZC=Zero Coupon. Il rating si riferisce all’agenzia Standard&Poor’s. Dati aggiornati alle ore 10.30 del 22.09.2014. Fonte: Bloomberg; elaborazioni Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Titoli con prospettive non favorevoli. Parallelamente, all’interno del nostro scenario centrale, sconsigliamo un investimento in Bund. L’ampia liquidità offerta dalle banche potrebbe supportare ancora la valutazione dei titoli core ma con rendimenti molto compressi che, in termini di ritorno totale, non appaiono particolarmente attraenti. Tra i titoli italiani, le scadenze brevi potrebbero risentire in misura più ampia dell’atteso rialzo dei tassi core, seppur non imminente, a fronte di spread che sono già fortemente compressi su quel tratto di curva. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 17 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Selezione di titoli governativi e sovranazionali con prospettive non favorevoli Titolo Cedola Scadenza ISIN Tipo Rating CDS Scadenze 0-2 anni BTP 3,75 01.08.2016 IT0004019581 TF BBB 86 Scadenze 2-5 anni BTP 3,50 01.11.2017 IT0004867070 TF BBB 86 BEI 2,50 15.10.2018 XS0692728511 TF AAA ND Bund 4,00 04.01.2018 DE0001135341 TF AAA 19 Scadenze 5-10 anni Bund 3,25 04.01.2020 DE0001135390 TF AAA 19 OAT 3,75 25.10.2019 FR0010776161 TF AA 42 Scadenze oltre 10 anni Bund 2,50 04.07.2044 DE0001135481 TF AAA 19 OAT 3,50 25.04.2026 FR0010916924 TF AA 42 BEI 2,75 13.09.2030 XS0960306578 TF AAA ND Prezzo Rend. 106,20 -0,07 108,80 109,44 113,15 0,17 -0,14 -0,49 115,82 117,16 -0,15 -0,09 112,38 120,22 113,14 1,66 1,18 1,47 Nota: i rendimenti sono espressi in percentuale, al netto della tassazione. Per i titoli a tasso variabile il rendimento a scadenza è un rendimento tendenziale calcolato unicamente sulla base della cedola in corso. TF=Tasso Fisso; TV=Tasso Variabile; TVI=Indicizzato inflazione; ZC=Zero Coupon. Il rating si riferisce all’agenzia Standard&Poor’s. Dati aggiornati alle ore 10.30 del 22.09.2014. Fonte: Bloomberg; elaborazioni Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Obbligazioni Corporate ed Emergenti La politica monetaria della BCE è divenuta ulteriormente accomodante e il rischio di un significativo rialzo dei tassi di mercato si è ancor più ridimensionato nel breve termine. Tuttavia, per scadenze dal 2015 in poi e con spread più elevati, il tasso variabile può rappresentare una buona alternativa al tasso fisso, che ha raggiunto livelli di prezzo/rendimento in molti casi eccessivi. Con riferimento agli emittenti, resta preferibile, in una logica più conservativa, la scelta di un’elevata qualità del credito, come nel caso di General Electric e Morgan Stanley. In Italia, Mediobanca offre la consueta buona qualità creditizia, mentre MPS presenta un maggior grado di rischio ma compensato da una maggiore redditività. Sul fronte dei paesi Emergenti, l’Ungheria offre una buona protezione dalle turbolenze recenti, sebbene la redditività resti molto contenuta. Selezione di titoli Corporate ed Emergenti con prospettive favorevoli Titolo ISIN Prezzo Scadenze 0-2 anni MPS TV 19.11.2015 (Euribor 6M+3%) IT0004854615 101,49 Scadenze oltre 2 anni ISIN Prezzo Morgan Stanley TV 31.05.2017 (Euribor 3Mx2) XS0775206351 99,00 General Electric TV 15.06.2017 (Euribor 6M+0,84%) XS0626808223 101,72 Ungheria 3,875% 2020 XS0212993678 108,39 Mediobanca 3,2% 22.01.2022 XS0993892735 104,99 Rend. Rating CDS 1,07 BBB (Fitch) Rend, Rating 0,51 A0,15 AA+ 1,75 BB 1,64 BBB 199 CDS 74 51 160 80 Nota: i rendimenti sono espressi in percentuale, al netto della tassazione. Per i titoli a tasso variabile il rendimento a scadenza è un rendimento tendenziale calcolato unicamente sulla base della cedola in corso. TF=Tasso Fisso; TV=Tasso Variabile; TVI=Indicizzato inflazione; ZC=Zero Coupon. Il rating si riferisce all’agenzia Standard&Poor’s. Dati aggiornati alle ore 10.30 del 22.09.2014. Fonte: Bloomberg; elaborazioni Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo I livelli minimi di rendimento raggiunti da alcune banche americane o europee possono renderne opportuno un alleggerimento, approfittando di prezzi che scontano ampiamente la cedola elevata. Anche diversi paesi Emergenti come la Slovacchia, il Messico e il Sud Africa, indicati di seguito, presentano una redditività oramai scarsa. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 18 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Selezione di titoli Corporate ed Emergenti con prospettive non favorevoli Titolo ISIN Prezzo Rend. Scadenze 0-2 anni Sud Africa 4,5% 05.04.2016 XS0250007498 105,21 0,49 Morgan Stanley 4,375% 12.10.2016 XS0270800815 107,82 -0,56 Barclays 4,4% 29.12.2015 IT0006707159 104,75 -0,49 Scadenze oltre 2 anni Messico 5,5% 10.02.2020 XS0206170390 120,16 0,95 Slovacchia 4,625% 19.01.2017 SK4120008301 109,83 -0,19 Rating CDS BBBAA 182 74 54 BBB+ A 78 49 Nota: i rendimenti sono espressi in percentuale, al netto della tassazione. Per i titoli a tasso variabile il rendimento a scadenza è un rendimento tendenziale calcolato unicamente sulla base della cedola in corso. TF=Tasso Fisso; TV=Tasso Variabile; TVI=Indicizzato inflazione; ZC=Zero Coupon. Il rating si riferisce all’agenzia Standard&Poor’s. Dati aggiornati alle ore 10.30 del 22.09.2014. Fonte: Bloomberg; elaborazioni Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Obbligazioni in Valuta estera Tra le valute destinate a rafforzarsi nei prossimi due anni, secondo le nostre previsioni, ci sono il dollaro canadese, la corona norvegese, la corona svedese, la sterlina inglese e il dollaro americano (si veda il Mensile Valute del 05.09.2014 e i Focus Emergenti del 01.07.2014). Trattandosi di investimenti che intendono trarre vantaggio dal movimento della valuta, l’emittente dovrebbe essere di buona qualità, come nel caso delle BEI e dell’Italia, mentre nel caso si fosse interessati ad un maggior rendimento (e dunque maggior rischio) la Croazia, di seguito indicata, rappresenta una buona opportunità per l’investimento in dollari americani. Selezione di titoli in valuta estera con prospettive favorevoli Titolo ISIN Valuta BEI 1% 24.04.2018 XS0921767116 CAD BEI 2,5% 17.01.2018 XS0875329848 NOK BEI 2,75% 13.11.2023 XS0852107266 SEK BEI 1,5% 01.02.2019 XS0881488430 GBP Croazia 6,375% 24.03.2021 XS0607904264 USD Italy 5,375% 12.06.2017 US465410BS63 USD Prezzo 100,97 102,7 107,14 98,45 109,55 110,6 Rend. 1,25 1,35 1,56 1,67 3,92 0,74 Rating AAA AAA AAA AAA BB AAA CDS ND ND ND ND 257 ND Nota: i rendimenti sono espressi in percentuale, al netto della tassazione. Per i titoli a tasso variabile il rendimento a scadenza è un rendimento tendenziale calcolato unicamente sulla base della cedola in corso. TF=Tasso Fisso; TV=Tasso Variabile; TVI=Indicizzato inflazione; ZC=Zero Coupon. Il rating si riferisce all’agenzia Standard&Poor’s. Dati aggiornati alle ore 10.30 del 22.09.2014. Fonte: Bloomberg; elaborazioni Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 19 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Legenda Asset Swap Spread (ASW) Bias Credit Default Swap (CDS) Credit Watch Indice EMBIG Indice Euro EMBIG Indici Itraxx Outlook Rating Relazione prezzo-rendimento Spread Titoli Governativi (Benchmark Spread) Tassi reali Total Return Si ottiene dalla differenza tra il rendimento effettivo a scadenza di un titolo corporate/emergente e il tasso fisso di un contratto swap di pari durata. In caso di allargamento degli ASW gli investitori, percependo una situazione di maggiore rischiosità (a livello di singolo emittente/paese), richiedono un rendimento (o premio al rischio) più elevato sui titoli corporate/emergenti Orientamento di politica monetaria (espansivo o restrittivo) da parte della Banca Centrale I CDS sono contratti che consentono di “assicurarsi” contro il rischio di insolvenza di un emittente (corporate o sovrano) attraverso il pagamento di un premio periodico Indica una prossima revisione del rating in senso positivo (Positive Credit Watch) o negativo (Negative Credit Watch) da parte di un’agenzia di rating Indice JPMorgan che raggruppa i titoli emergenti denominati in dollari che soddisfano determinati criteri di liquidità Indice JPMorgan che raggruppa i titoli emergenti denominati in euro che soddisfano determinati criteri di liquidità Gli indici Itraxx sono indici europei di CDS e rappresentano il prezzo medio delle coperture da un possibile default di un basket di emittenti obbligazionari. I principali indici sono: l’indice Europe (125 nomi Investment Grade), HiVol (30 nomi non finanziari) e Crossover (50 nomi non finanziari aventi rating sub-investment grade) Giudizio sulle prospettive future di un emittente (Positivo, Stabile, Negativo) Valutazione sintetica attribuita ad emittenti di obbligazioni da parte di agenzie specializzate che determinano il grado di solidità finanziaria ed affidabilità della società/paese emittente. In funzione della capacità di ripagare il debito, le agenzie di rating classificano le società/paesi in investment grade e in speculative grade (società/paesi che presentano un rischio di insolvenza da medio ad elevato) Il prezzo di un’obbligazione è in relazione inversa al rendimento a scadenza della stessa Differenza di rendimento di un titolo corporate/emergente rispetto ad un titolo governativo di pari durata Tassi di interesse al netto del tasso d’inflazione Risultato di un investimento sotto forma di percentuale rispetto all'importo investito. Il rendimento viene calcolato considerando i flussi di cassa prodotti dall'investimento, come dividendi e cedole, nonché gli eventuali guadagni e/o perdite in conto capitale I rating delle agenzie a confronto Investment grade Speculative grade (o high yield) S&P e Fitch AAA AA+ AA AAA+ A ABBB+ BBB BBBBB+ BB BBB+ B BCCC+ CCC CCCCC C D Moody’s Aaa Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 Caa1 Caa2 Caa3 Ca C D Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo da siti agenzie Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 20 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento dell’attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. I dati citati nel presente documento sono pubblici e resi disponibili dalle principali agenzie di stampa (Bloomberg, Thomson Reuters). Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o la mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Thomson Reuters, FactSet (JCF) o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli analisti finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Il presente documento è pubblicato con cadenza mensile. Il precedente report è stato distribuito in data 04.07.2014. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia mediante la messa a disposizione dello stesso attraverso il sito internet di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com) e, per i clienti di Banca IMI, nella sezione Market Hub del sito internet di Banca IMI (https://markethub.bancaimi.com/home_public.html). Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 21 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Note Metodologiche Il presente documento è stato preparato sulla base della seguente metodologia. Titoli di Stato I commenti sui titoli di stato si basano sulle notizie e i dati macroeconomici e di mercato disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni macroeconomiche e sui tassi d’interesse sono realizzate dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli econometrici dedicati. I titoli di stato si riferiscono ai Paesi più industrializzati (G7) e la loro evoluzione è valutata sulla base delle prospettive prevedibili di finanza pubblica degli emittenti. La scelta della scadenza tiene conto della conformazione e delle prospettive di conformazione della curva dei rendimenti, nonché del rapporto rischio-rendimento delle obbligazioni. Obbligazioni Corporate I commenti sulle obbligazioni Corporate si basano sulle notizie e i dati di mercato disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni sui tassi d’interesse sono realizzate dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli econometrici dedicati. L’evoluzione di prezzi e rendimenti delle obbligazioni Corporate è valutata sulla base delle prospettive prevedibili del merito di credito degli emittenti delle obbligazioni. La scelta della scadenza tiene conto della conformazione e delle prospettive di conformazione della curva dei rendimenti, nonché del rapporto rischio-rendimento delle obbligazioni. Obbligazioni di Paesi Emergenti I commenti sulle obbligazioni dei Paesi Emergenti si basano sulle notizie e i dati di mercato disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni sui tassi d’interesse sono realizzate dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli econometrici dedicati. L’evoluzione di prezzi e rendimenti delle obbligazioni dei Paesi Emergenti è valutata sulla base delle prospettive prevedibili di finanza pubblica degli emittenti, nonché sulla base di previsioni sull’economia e di valutazioni sulla stabilità politica dei singoli Paesi o sul merito di credito degli emittenti. La scelta della scadenza tiene conto della conformazione e delle prospettive di conformazione della curva dei rendimenti, nonché del rapporto rischio-rendimento delle obbligazioni. Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Intesa Sanpaolo dichiara i seguenti interessi e conflitti di interesse ai sensi degli articoli 69-quater e 69-quinquies, del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14.05.1999, e successive modificazioni ed integrazioni e dell’art. 24 del “Regolamento della Banca d’Italia e della Consob Regolamento in materia di organizzazione e procedure degli intermediari che prestano servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio”: - Una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo hanno prestato negli ultimi 12 mesi servizi di corporate finance e/o investment banking a favore di e/o relativi a BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.A. - Una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo sono emittenti di strumenti finanziari collegati a BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.A. - Una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo hanno prestato negli ultimi dodici mesi servizi di corporate finance e/o investment banking a favore di BARCLAYS BANK PLC - Una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo hanno erogato finanziamenti significativi a favore di GENERAL ELECTRIC CO e del suo gruppo di appartenenza; - Una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo ha prestato negli ultimi dodici mesi servizi di corporate finence e/o investment banking a favore di GENERAL ELECTRIC CO. - Una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo sono emittenti di strumenti finanziari collegati a MEDIOBANCA - BANCA DI CREDITO FINANZIARIO S.p.A. Una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo ha prestato negli ultimi 12 mesi servizi di corporate finence e/o investment banking a favore di e/o relativi a MORGAN STANLEY; - Una o più società del Gruppo Intesa Sanpaolo sono emittenti di strumenti finanziari collegati a MORGAN STANLEY. La Banca ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento “Policy per studi e ricerche” e all’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse” a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 22 Mensile Obbligazioni 22 settembre 2014 Certificazione degli analisti Gli analisti che hanno predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo sono riportati nella prima pagina del documento, dichiarano che: (a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata degli analisti; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né gli analisti né qualsiasi altra persona della loro famiglia hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento. 2. Né gli analisti né qualsiasi altra persona della loro famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento. 3. Tre degli analisti citati nel documento (Fulvia Risso, Serena Marchesi e Paolo Guida) sono soci AIAF. 4. Gli analisti citati nel documento non ricevono bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato a uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Ester Brizzolara Laura Carozza Piero Toia Analista Obbligazionario Serena Marchesi Fulvia Risso Cecilia Barazzetta Analista Valute e Materie prime Mario Romani Editing: Cristina Baiardi, Monica Bosi Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 23
© Copyright 2024 Paperzz