12 Zurigo, 19 dicembre 2014 Economic Research Prospettive settimanali #52 Raiffeisen Economic Research [email protected] Tel. +41 44 226 74 41 Data 22.12. Ora 16:00 Paese Evento/Indicatore US Vendite case esistenti, in milioni Nov 22.12. 16:00 ZE Fiducia dei consumatori Dic -11.6 -11.0 Il forte calo del prezzo del petrolio dovrebbe avere un effetto positivo 23.12. 14:30 US Ordinativi di beni durevoli, mom Nov 0.3% 2.9% La domanda industriale rimane robusta 24.12. 09:00 CH Barometro congiunturale KOF Dic 98.7 99.5 Imprese di nuovo più fiduciose GR Elezione presidenziale, 3° tornata IT Fiducia delle imprese ISTAT Dic 96.3 29.12. 30.12. 10:00 Val.pre. Cons. Commento 5.26 5.20 Debole ripresa nel mercato immobiliare La necessaria maggioranza del 60% è difficile da raggiungere La BNS introduce i tassi negativi La Fed si avvicina prudentemente all'aumento dei tassi Focus: nessun ulteriore calo dei tassi nonostante gli acquisti di obbligazioni da parte della BCE Anche questa settimana i mercati si sono mostrati sempre volatili, non da ultimo a causa del crollo del rublo russo. Le sanzioni e il calo del prezzo del petrolio colpiscono duramente l'economia russa e hanno ulteriormente accelerato la fuga dei capitali. Nel frattempo, perfino la Banca centrale russa prevede una forte recessione per il 2015. Sebbene negli ultimi giorni ci siano stati tra l'altro anche dati positivi sulla fiducia delle imprese nell'Eurozona, la forte incertezza ha fatto di nuovo scivolare il cambio EUR/CHF vicino alla soglia minima del tasso di cambio. Come già avvenuto a metà novembre, questo ha probabilmente determinato interventi sul mercato delle divise da parte della BNS. Per evitare un ulteriore fortissimo aumento delle riserve valutarie, giovedì la Banca nazionale ha deciso ulteriori misure. Dal 22 gennaio, per depositi a vista delle banche presso la BNS è previsto un tasso negativo di -0.25%. Inoltre, il corridoio target per il tasso Libor CHF a 3 mesi viene diminuito ed esteso da -0.75% a +0.25%. Pertanto, i tassi d'interesse del mercato monetario dovrebbero scendere nel settore negativo e l'attrattiva degli investimenti in franchi dovrebbe ridursi. La BNS ha sottolineato che continuerà a imporre il corso minimo con estrema determinazione e che, all'occorrenza, acquisterà illimitatamente divise e adotterà ulteriori misure. L'interesse penale della BNS è superiore a quello (-0.2%) della BCE. A causa di quote più elevate esenti da imposte, l'onere del settore bancario all'attuale livello dei depositi a vista è tuttavia limitato. Infatti, le banche nazionali, che detengono la maggior parte dei depositi a vista interessati, devono pagare tassi negativi solo se superano di 20 volte la loro riserva obbligatoria minima. Attualmente, i loro averi superano mediamente di 22 volte il requisito di riserva minima. Convertito, ciò significa tassi penali per le banche svizzere di ben CHF 60 milioni su base annua. Mentre il trasferimento già consueto dei costi ai clienti bancari istituzionali dovrebbe essere rivisto al rialzo, per i normali clienti con conti di risparmio non dovrebbe esserci alcun effetto diretto – tanto più che un tasso negativo sui loro conti giro determinerebbe fortissimi prelevamenti di contante. Nel comples- Economic Research Il PMI dell'Eurozona fa pensare a un miglioramento della fiducia in Italia so, l'introduzione del tasso negativo «light» è un chiaro segnale agli operatori di mercato che gli afflussi verso i porti sicuri oltre l'attuale livello diventerebbero nettamente più costosi. L'annuncio del tasso negativo non ha pertanto determinato un forte balzo dell'EUR/CHF, ma dovrebbe aiutare leggermente la futura difesa del limite minimo. Contrariamente alle ulteriori misure delle banche centrali in Europa, l'ultima riunione dell'anno del FOMC ha confermato che la Banca centrale statunitense si sta ulteriormente avvicinando al primo aumento dei tassi nonostante le turbolenze sui mercati. La previsione sull'inflazione per il 2015 è stata rivista nettamente al ribasso a causa del prezzo del petrolio. Janet Yellen ha però più volte sottolineato che i prezzi sono frenati da effetti temporanei. E quanto al momento concreto, la Fed non vuole più aspettare ancora «molto tempo», ma procedere «pazientemente». A nostro parare, la modifica linguistica conferma che l'aumento dei tassi non si farà aspettare troppo, se le prospettive di crescita e d'inflazione non peggioreranno notevolmente contrariamente alle attese. La nuova formulazione era stata utilizzata dalla Fed già nel 2004. Cinque mesi dopo è seguito poi il primo aumento dei tassi. Questa volta prevediamo uno scenario simile, poiché i segnali congiunturali sono sempre robusti. Ciò si dovrebbe riflettere anche nelle prossime pubblicazioni dei dati fino alla fine dell'anno. Nel complesso il calendario dei dati tra le festività è però molto scarso. Nel focus vi sarà ancora l'ulteriore svolgimento dell'elezione presidenziale in Grecia. Mercoledì, durante la prima tornata elettorale con 160 voti il candidato del governo, Stavros Dimas, non ha raggiunto la necessaria maggioranza di due terzi. Nella terza tornata elettorale del 29 dicembre sarebbe sufficiente una maggioranza del 60% o 180 voti. Per un successo è necessario quindi convincere ancora un notevole numero di politici dell'opposizione. Questo non è impossibile, poiché l'opinione pubblica non è favorevole alle nuove elezioni. Il rischio di un fallimento e di elezioni parlamentari anticipate all'inizio del 2015 è tuttavia elevato. [email protected] Ultime Prospettive settimanali 2014 Queste sono le ultime Prospettive settimanali di quest'anno. Cogliamo l'occasione per ringraziarvi per il vostro interesse e vi auguriamo buone feste e un felice inizio del nuovo anno. Le prossime Prospettive settimanali saranno pubblicate il 9 gennaio 2015. menterà i propri acquistiZürich, di obbligazioni, la 19. Dezemberultimamente 2014 pressione ribassista sui tassi è ancora aumentata. Come ultimo strumento, la BCE dovrebbe addirittura cominciare ad Raiffeisen Economic Research acquistare ampiamente titoli di stato. In questa situazione, [email protected] anche una normalizzazione della politica monetaria della Tel. +41 044 226supportata 74 41 Banca nazionale svizzera rimane esclusa, dalla recente introduzione dei tassi negativi da parte della BNS. Focus: nessun calo dei tassi nonostante gli acquisti di obbligazioni da parte della BCE Economic Research L'anno borsistico 2014 è ora quasi concluso. E sia per gli investimenti azionari sia per quelli obbligazionari è stato un anno superiore alla media nonostante alcune turbolenze. Il fatto che entrambe le categorie d'investimento abbiano fornito contemporaneamente un tale risultato non è davvero la norma. Infatti, nel corso del ciclo la loro attrattiva si alterna. In una fase di ripresa congiunturale, le capacità delle aziende vengono utilizzate sempre meglio e i profitti aziendali e anche i corsi azionari sono da ciò favoriti. Dall'altro lato questo dovrebbe comportare una politica monetaria meno espansiva da parte delle banche centrali, con effetto frenante sui corsi delle obbligazioni a lunga scadenza. Proprio un anno fa si prevedeva precisamente questo scenario. Wochenausblick #8 Nonostante la politica monetaria ultraespansiva, per il prossimo anno prevediamo sempre un moderato aumento dei tassi del mercato dei capitali. In primo luogo, come previsto questa settimana la Fed ha adeguato i suoi commenti, sempre prudenti, verso una normalizzazione dei tassi, mostrando una crescente fiducia in una ripresa autonoma. I primi aumenti dei tassi, anche se prudenti, nel prossimo anno da parte della Fed dovrebbero influenzare i tassi a lungo termine, come in passato, anche al di qua dell'Atlantico. E in secondo luogo, ultimamente il vento a favore di un'accelerazione della ripresa nell'Eurozona è nettamente aumentato: se la situazione non migliora con le misure di risparmio statali solo molto blande, con i programmi d'investimento, con i forti guadagni del potere d'acquisto a causa della sensibile correzione dei prezzi delle materie prime e con la svalutazione dell'euro che favorisce le esportazioni, quando migliorerà allora? Questa previsione non si è però affatto realizzata, come si è riscontrato in modo impressionante nel corso dell'anno. L'inversione dei tassi annunciata putativamente dalla diminuzione degli acquisti di obbligazioni da parte della Fed («tapering») è stata spostata indietro. Il rendimento dei titoli della Confederazione a 10 anni è crollato nel corso dell'anno, passando da un massimo dell'1.2% a un nuovo record minimo inferiore allo 0.3%. Nonostante il basso livello dei tassi, nel 2014 questi titoli hanno registrato per questo una straordinaria performance annuale di oltre il 10%. Il fattore propulsivo di questo andamento, a causa della soglia minima del tasso di cambio per l'euro sempre esistente, è stata la politica monetaria della BCE. Una velocità della ripresa molto debole dell'economia nell'Eurozona, che assieme al forte calo dei prezzi delle materie prime ha fatto scendere le aspettative inflazionistiche a medio termine nettamente sotto la soglia sopportabile dei banchieri centrali a Francoforte, ha provocato un'ulteriore allentamento della politica monetaria. I tassi negativi, le iniezioni di liquidità per le banche e gli acquisti di obbligazioni private hanno fatto diminuire i rendimenti delle obbligazioni nell'Eurozona e in misura uguale in Svizzera. Nel complesso, a fronte di un'ulteriore stabilizzazione della previsione congiunturale e della diminuzione dei timori di deflazione, anche con l'attuale programma di acquisti di obbligazioni della BCE dovremmo registrare un moderato aumento dei rendimenti nell'Eurozona e in Svizzera – anche se con limitato potenziale rialzista. Questo si era già verificato durante la seconda e la terza serie del «Quantitative Easing» (QE2 e QE3) della Fed (vedi grafico). Durante gli acquisti di obbligazioni i rendimenti sono per lo più aumentati Rendimento dei titoli di stato a 10 anni, in % 5.0 QE1 4.5 Nel 2014, i tassi a lungo termine sono crollati tuttavia non solo nell'Europa continentale. Anche nelle economie anglosassoni, Stati Uniti e Gran Bretagna, che sono i pionieri congiunturali tra i paesi industrializzati, i rendimenti sono di nuovo diminuiti sensibilmente. La ripresa in questi paesi è sempre robusta. Ma la mancanza di forti aumenti salariali e il calo dei prezzi delle materie prime lasciano alle banche centrali anche in questi paesi sufficiente margine di manovra per ritardare la normalizzazione dei tassi. Soprattutto per la Bank of England le aspettative di mercato per un primo aumento dei tassi si sono gradualmente spostate indietro dall'iniziale fine 2014 al prossimo anno inoltrato. Inoltre, con il forte aumento della probabilità che la BCE all'inizio del 2015 auAzioni SMI S&P 500 Euro Stoxx 50 DAX CAC 9023 2061 3169 9865 4281 Fonte: Bloomberg, 1) 19.12.2014 09:44 Economic Research Brent 1.4 1.3 3.3 2.8 4.2 10.0 11.5 1.9 3.3 -0.4 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 01/08 01/09 01/10 Svizzera Greggio 1) 01/11 01/12 01/13 01/14 Germania USA Fonte: Bloomberg, Raiffeisen Research [email protected] Tassi attual e %, 5 gi orni EURCHF USDCHF EURUSD Oro QE3 4.0 Valute/Materie prime attual e %, 5 gi orni %, YTD QE2 0.830 1.020 1.228 1197 59.2 0.3 1.8 -1.5 -2.1 -4.3 %, YTD -1.9 9.8 -10.7 -0.7 -46.6 CHF USD EUR (DE) GBP JPY 3M 10YR bp, YTD -0.05 0.25 0.08 0.56 0.11 0.28 2.23 0.63 1.92 0.36 -79 -80 -130 -110 -39 Zürich, 19. Dezember 2014 AUTORI Economic Research EDITORE Raiffeisen Svizzera, Economic Research Economista capo Martin Neff Brandschenkestrasse 110d, CH-8002 Zurigo Tel.: 044 226 74 41 E-Mail: [email protected] Raiffeisen Economic Research Roland Kläger (Svizzera) Tel.: 044 226 74 22 E-Mail: [email protected] Alexander Koch (UME, Germania) [email protected] Tel.: 044 226 74 37 E-Mail: [email protected] Tel. +41 044 226 74 41 Santosh Brivio (Economia mondiale) Tel.: 044 226 74 35 E-Mail: [email protected] Domagoj Arapovic (USA, Economia mondiale) Tel.: 044 226 74 38 E-Mail: [email protected] Wochenausblick #8 Desiderate abbonarvi a questa pubblicazione? Potete abbonarvi a Prospettive settimanali all'indirizzo http://www.raiffeisen.ch/web/pubblicazioni+research Importanti note legali Esclusione di offerta I contenuti della presente pubblicazione vengono forniti esclusivamente a titolo informativo. 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