pagina 2 sandro boscaini accademico della vite e del vino paesi scandinavi: in difesa del prestigio dell’amarone pagina 3 pagine 4/5/6/7 pagine 8/9 xxvi seminario tecnico: un grande amarone si fa attendere l’amarone riserva di costasera 2008 incontra la cucina partenopea di nino di costanzo angelorum, il recioto on the rocks the joy of terroir: mazzano su decanter 03/2014 news – aprile 2014 follow us on facebook: Masi Wine Experience follow us on twitter: @MrAmaroneMasi vinitaly 2014 la cantina privata boscaini, una collezione unica Al recente Vinitaly 2014 è stata presentata la Cantina Privata Boscaini, una collezione unica di vini pregiati, preziosi Cru e grandi annate di Amarone, prodotti in quantità limitata. Un patrimonio straordinario rappresentativo del dna della famiglia Boscaini, dei suoi valori e della tradizione produttiva di territorio, riservato ai grandi estimatori nazionali e internazionali. “Oggi il vero lusso è costituito da prodotti autentici che nascono da materie prime selezionate con cura e racchiudono l’esperienza e il saper fare di una lunga tradizione. L’alta qualità è nella loro essenza e non necessita di essere esibita” così, Raffaele Boscaini, settima generazione di Masi, descrive l’anima della Cantina Privata Boscaini. L’esclusiva collezione trae origine dalla tradizione della famiglia Boscaini, tra le più referenziate del vino italiano nel mondo, di conservare alcune bottiglie di Amarone di annate speciali per celebrare eventi significativi o per lasciarli in eredità ai propri discendenti. Un rito intimo iniziato già nel diciannovesimo secolo quando Paolo Boscaini amava mettere a riserva bottiglie preziose nelle annate corrispondenti alle ricorrenze di famiglia, quali il matrimonio e la nascita di figli e nipoti. Una tradizione proseguita negli anni Venti del secolo scorso con Guido masinews aprile 2014 Boscaini che puntò l’attenzione sulla longevità dell’Amarone e sulla sua straordinaria capacità di evolvere invecchiando e che arriva ai giorni nostri dando vita alla più importante e grande collezione di vecchie annate di Amarone. Fanno parte della Cantina Privata Boscaini: Osar: vino di struttura e complessità sorprendenti; deve la sua originalità all’Oseleta, un’uva evocativa di straordinaria forza, gioiello del nostro territorio, antica varietà veronese riscoperta da Masi. Un’interpretazione unica e attuale della storia vitivinicola delle Venezie: una sfida vinta dai tecnici di Masi. Mazzano: Cru austero e maestoso, il prototipo dell’Amarone. Trae il suo stile unico e riconoscibile dal vigneto omonimo, caratterizzato da esposizione ideale e significativa altitudine. Campolongo di Torbe: prezioso Amarone cru, espressione eccellente di uno dei pregiati terroir della Valpolicella Classica. Vino elegante, di grande intensità ed equilibrio. Mezzanella: Cru di Recioto che si distingue per la particolare complessità e per il suo caratteristico retrogusto di mandorla. È considerato una vera rarità. Collezione grandi annate: si compone di bottiglie rare, sublimi espressioni dei nostri migliori terroir e di grandi annate, come le storiche 1964, 1983, 1988, 1990, 1995, 1997 pagina 1/9 03/2014 news – aprile 2014 sandro boscaini accademico della vite e del vino Nuova nomina di prestigio per Sandro Boscaini, Presidente di Masi: è stato eletto all’unanimità come socio dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, la storica istituzione che riunisce i maggiori ricercatori, scienziati, docenti, imprenditori e giornalisti impegnati in campo enologico. “Sono onoratissimo” ha dichiarato Sandro Boscaini al momento del- la sua nomina avvenuta nella sede dell’istituto presso l’Accademia dei Georgofili a Firenze, “dopo decenni di impegno e di lavoro nell’interesse del nostro prodotto principe e della sua cultura, è un riconoscimento che sprona me e la mia azienda a continuare sulla strada della ricerca tecnica da una parte e del binomio vino-cultura dall’altra” paesi scandinavi: in difesa del prestigio dell’amarone Masi è stata la prima azienda a introdurre l’Amarone nel monopolio svedese più di 25 anni fa con il Vaio Armaron Serego Alighieri, tutt’ora listato con grande seguito tra i cultori dei vini di alta qualità. Negli ultimi anni l’Amarone, forte del suo nome e della fama di vino morbido e importante, ha reso i mercati scandinavi tra i più ambiti per i produttori della nostra zona. Allo stesso tempo, questa corsa ha generato purtroppo un trade-down da parte di alcuni brand non degno del pregio, della storicità e dell’immagine di questo prodotto: Amarone a prezzo ribassato e di qualità discutibile (vini commodity) ha purtroppo invaso gli scaffali. Sandro Boscaini, saggio, storico, nonché apprezzato utilizzatore del metodo dell’Appassimento, è stato invitato a Oslo e a Stoccolma per fare il punto su questo fenomeno con i funzionari dei monopoli e i più importanti giornalisti di settore, spiegando: “L’Appassimento è un metodo, pertanto non può essere il nome di un vino”. Assecondando una semplicistica equazione: Amarone = Appassimento, masinews aprile 2014 questo metodo originale storico è diventato sinonimo di tanti vini. In primo luogo il termine è stato speso in bag-inbox che contengono “Vino da Tavola Italiano”, purtroppo commercializzati da alcuni brand dell’Amarone che ne hanno avvallato l’ambiguità. Inoltre su quest’onda, l’“Appassimento” è stato erroneamente inteso come denominazione per i vini di diverse regioni italiane e paesi del nuovo mondo. Una confusione generale quella nei mercati scandinavi, assecondata purtroppo da martellanti campagne pubblicitarie ora ammesse in Svezia, a danno del consumatore finale. L’Amarone è certamente il vino più conosciuto tra quelli prodotti con il metodo dell’Appassimento delle uve. La sua caratterizzazione non è solo legata a questo metodo, ma è in primis quella di essere vera espressione di un grande terroir, quello della Valpolicella, o meglio ancora, quello della Valpolicella Classica. Pur essendo un vino maestoso, l’Amarone denota senz’altro grande bevibilità e morbidezza, che lo rendono famigliare sia ai grandi estimatori che agli aficionados meno esperti pagina 2/9 03/2014 news – aprile 2014 xxvi seminario tecnico: un grande amarone si fa attendere Appassimento e attesa. Sono questi i due aspetti del “saper fare” che fanno di un Amarone un grande Amarone. È quanto è emerso nel corso del 26° Seminario Tecnico presentato come da tradizione a Vinitaly dal Gruppo Tecnico Masi in collaborazione con l’Università di Verona, Dipartimento di Biotecnologie e la Fondazione Edmund Mach di Trento. Sotto la lente dei ricercatori lo studio scientifico dell’Appassimento, come processo originale, tipico e distintivo della Valpolicella, utilizzato per ottenere il vino principe di questa terra, sul podio tra i grandi rossi italiani più esportati e rinomati a livello globale: l’Amarone. A confronto l’impatto sensoriale, aromatico ed organolettico di vini prodotti da lungo appassimento della Corvina, secondo la tradizione, e di vini prodotti con l’acceleramento nelle sue fasi. “Dalla ricerca emerge chiaramente che per la Corvina il fattore tempo è determinante” – ha dichiarato Giambattista Tornielli, Professore dell’Università di Verona che ha coordinato la ricerca “e presenta un’attitudine particolare e quasi esclusiva ad un appassimento lento e metabolico che influisce sul risultato organolettico del vino. Infatti – ha concluso Tornielli – la complessità dell’aroma dell’Amarone è inversamente proporzionale alla velocità dell’appassimento e della fermentazione”. Per Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola: “Il rispetto masinews aprile 2014 dei tempi necessari ci consente di mantenere alto lo standard qualitativo e l’originalità che questo vino deve avere. Non esiste un grande Amarone senza un appassimento lento e rispettoso dei tempi necessari per renderlo unico – ha proseguito il presidente conosciuto in tutto il mondo come Mister Amarone. L’omologazione del gusto raggiunta con appassimenti veloci e non consoni alla Corvina consolidano un’immagine riduttiva e limitata della potenzialità e della maestosità di questo gigante gentile, sui mercati internazionali. Inoltre – ha concluso Sandro Boscaini – il recente utilizzo della dicitura Appassimento come nome di vino da tavola nei mercati toglie smalto alla l’autenticità dell’Amarone e alla sua originale tecnica”. “Da decenni il Gruppo Tecnico Masi – ha dichiarato il suo coordinatore Raffaele Boscaini – è impegnato a tutelare e ad approfondire la tecnica tradizionale dell’appassimento per creare vini moderni dal cuore antico. Un’expertise che ha portato Masi ad introdurre, negli anni Novanta, il NASA, innovativo sistema di appassimento naturale assistito, creato in collaborazione con il prof. Scienza e l’Università di Milano; e ancora, con l’Università di Verona e l’Istituto Sperimentale di Bordeaux, gli studi di genomica sulla Corvina, che hanno comprovato scientificamente l’unicità del comportamento di quest’uva in appassimento e il metabolismo delle muffe nobili” pagina 3/9 03/2014 news – aprile 2014 l’amarone riserva di costasera 2008 incontra la cucina partenopea di nino di costanzo L’Amarone Masi, Marco Polo dei vini, continua il suo viaggio alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche di tutto il mondo. Quest’anno, in occasione di Vinitaly, ha fatto vela verso l’isola di Ischia, sposandosi con i sapori tipici della cucina campana interpretati in modo sorprendente ed emozionante dello chef stellato Nino di Costanzo del ristorante “Il Mosaico”. Il felice incontro si è tenuto, presso la storica cornice di Villa Serego Alighieri, dimora dei discendenti del sommo poeta Dante. I sapori mediterranei della cucina partenopea (dalla pizza alla mozzarella, dal pesce alla carne di bufalo) si sposeranno con i vini della Valpolicella di Masi per creare abbinamenti insoliti ed originali. Ad ispirare la portata principale ideata dal grande chef campano, “Guancia di bufalo all’Amarone e miele con scampi e patate al latte”, il re della tavola: l’Amarone Classico Riserva di Costasera, un vino ricco e prestigioso dalla personalità unica. “Ho voluto creare un piatto che ricordasse la suggestione di Ischia e quindi contemporaneamente la sua terra, il paesaggio collinare dalla masinews aprile 2014 vegetazione lussureggiante con colline ricoperte di vigneti e agrumeti, e il suo mare, famoso anche per la ricchezza delle acque termo-minerali. Ho pensato quindi ad un ingrediente di terra, semplice e tradizionale, come la guancia di bufalo unito al pesce più nobile dei mari: lo scampo gigante; i loro sapori vanno a bilanciare il complesso spettro organolettico della Riserva di Costasera, caratterizzata da sentori decisi di frutta rossa ma al contempo da tannini morbidi e dal lungo finale.” Così motiva la scelta delle materie prime e l’insolito abbinamento Nino di Costanzo. Anche Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, commenta la felice collaborazione. “Come il nostro Amarone, anche la cucina dello chef Nino di Costanzo nasce dalla passione e dalla tradizione familiare, e questo ci accomuna; il risultato dell’abbinamento con il nostro Riserva di Costasera è straordinario, poiché Nino ha saputo perfettamente coglierne l’essenza, rispettandola e esaltandola con il suo piatto, frutto della sua riconosciuta esperienza, del suo amore per il cibo e dei profumi e dei sapori di una terra unica al mondo” pagina 4/9 03/2014 news – aprile 2014 l’amarone riserva di costasera 2008 incontra la cucina partenopea di nino di costanzo masinews Luc Desroches con Esther de La Durantaye, Marie Michelle Goulet, Karin Fuhrer e ospite Fumie Ohmi, Toshiko Takeda Conte Pieralvise Serego Alighieri con Naomi Kubo, Kazuo Naito e Francesca Brunelli Massimilla di Serego Alighieri Kaidi Kerdt, Margit Kirsipuu, Hilje Savolainen Raffaele Boscaini e moglie con Nino di Costanzo, Salvatore, Vania Faccincani Cristina Valenza e Elisa Venturini con Nereo Pederzolli e Nicola Dante Basile Raffaele Boscaini e Vania Faccincani con gli ospiti Fodale, Zancano, Esposito Lina, D’Alessio, Onofrio e Muolo aprile 2014 pagina 5/9 03/2014 news – aprile 2014 l’amarone riserva di costasera 2008 incontra la cucina partenopea di nino di costanzo masinews Enrico Franco e moglie Pier Giuseppe Torresani con Sebastian Bredal e Marthe Bohn Sandro Boscaini con Licia Granello e Nino di Costanzo Alessandra Boscaini con Bruno Boscaini e moglie La famiglia Boscaini con Nino di Costanzo, Marco Sabellico e Licia Granello Roberta Ruffo con Giulio e Alessio Brandi Silvia Lui e Gruppo Mabat Pier Giuseppe Torresani con Luigi Fioretti, Alex Hunt, Gustavo Lo Bianco, Gabriele Rosin aprile 2014 pagina 6/9 03/2014 news – aprile 2014 l’amarone riserva di costasera 2008 incontra la cucina partenopea di nino di costanzo Alessandra Boscaini, Paola Fasoli e Vittorio Soffia con ristoratori e amici di Venezia La pizza napoletana Mario Boscaini e moglie con Marco Sorio Marco Zauli, Silvia Lui, Francesca Brunelli con Kenneth Soh guancia di bufalo all’Amarone e miele con scampi e patate al latte abbinato a riserva di costasera amarone masi 2008 executive Chef Nino di Costanzo Preparazione Ingredienti per 4 persone 1 kg di guancia di bufalo, 300 gr di sedano, carote e cipolle, 500 gr di ali di pollo, 2 lt di Costasera Amarone Masi, 100 gr di miele, 100 gr di olio extra vergine, 1 scalogno, alloro, pepe, 200 gr di patate, 200 cl di latte di bufala, 4 scampi giganti masinews aprile 2014 Far cuocere per circa 4 ore a fuoco lento un brodo di pollo con metà delle verdure, alloro e pepe. Su un fondo di scalogno far ridurre lentamente l’Amarone fino a un terzo e infine aggiungere il miele. Rosolare le guance in olio caldo, aggiungere le verdure rimanenti, la salsa di amarone, stufare. Dopo un po’ aggiungere il brodo di pollo e cuocere per circa 6 ore. Tirar su la guancia e lasciare ridurre il fondo di verdure e di amarone finché non risulti denso. Cuocere le patate sbucciate nel latte, frullarle, montarle con un filo d’olio e versarle in un sifone. Privare gli scampi del carapace e arrostirli in padella antiaderente solo sul dorso. Assemblare il piatto con sotto la spuma di patate, sopra la guancia e il fondo e sopra tutto lo scampo arrostito. Ristorante Il Mosaico, Hotel Terme Mazi, Ischia, Napoli pagina 7/9 03/2014 news – aprile 2014 angelorum, il recioto on the rocks Due foglie di basilico, ghiaccio tritato, un’amarena sciroppata e 6 cl di Recioto Masi Angelorum in un calice da vino rosso, con una scorzetta d’arancia a guarnizione. Ecco la nuova ricetta di Masi per rivitalizzare il Recioto, una categoria di vino che ha tutte le carte in regola per diventare un classico senza stagione, invertendo così un trend negativo dei consumi. È stato questo il terzo appuntamento a Vinitaly con l’Angelorum Masi, dopo il mojito e il gelato al Recioto proposti rispettivamente nel 2012 e nel 2013. “Questa volta non si tratta di un cocktail,” precisa Raffaele Boscaini, rappresentante della settima generazione proprietaria di masinews aprile 2014 Masi Agricola “ma di un modo elegante, fresco e originale di preparare e servire il Recioto. In un momento di crisi economica che ha coinvolto i consumi sia del canale dell’on che dell’off-trade, le aziende devono cercare di rilanciare la categoria del vino dolce, con l’obiettivo di ampliare la base dei clienti grazie a inedite modalità di consumo piuttosto che attraverso nuove referenze”. Si tratta di una modalità di servizio adatta sia al consumatore che al canale Horeca, ma ispirata al “try this at home” perché chiunque può preparare il Recioto on the rocks “a tutte le ore”, specialmente prima dei pasti come aperitivo, dodici mesi l’anno pagina 8/9 03/2014 news – aprile 2014 the joy of terroir: mazzano su decanTer magazine L’apertura del numero di maggio di Decanter è dedicata al nostro vigneto di Mazzano, presentato come uno dei più significativi terroir vocati alla viticoltura nel mondo. Il vigneto, da cui nasce l’omonimo pregiato cru della Cantina Privata Boscaini, si trova nel cuore della Valpolicella classica, ed è conosciuto per le sue proprietà sin dal XII secolo. Qui le uve Corvina, Rondinella e Molinara sono coltivate ad una significativa altitudine, tra i 350m e i 410m s.l.m., sulle terrazze sostenute dai tradizionali muri a secco (marogne). Il terreno bruno, stratificato Masinews 03/2014. News Aprile 2014. Pubblicazione ad esclusivo uso interno a cura dell’Ufficio Comunicazione Masi masinews aprile 2014 su calcari marnosi e toari basaltici di età eocenica, profondo, sciolto, ricco di scheletro e di buona composizione chimico-mineralogica, contribuisce a caratterizzare questo cru, conferendogli uno stile unico e riconoscibile. Sempre su questo numero di Decanter, un articolo di Ian D’Agata dedicato al ricco panorama vitivinicolo italiano dove, tra i prodotti delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, si consiglia il Vaio Armaron Serego Alighieri, elogiato tra gli Amaroni “importanti ma bilanciati e di ottima bevibilità” Redazione Editoriale: Cristina Valenza, Angela Franceschini Dora Stopazzolo Masi Agricola S.p.A. Tel. +39-045-6832512 Fax. +39-045-6832535 e-mail: [email protected] www.masi.it pagina 9/9
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