La Cantina Privata Boscaini. Una Collezione Unica

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sandro boscaini
accademico della vite
e del vino
paesi scandinavi: in
difesa del prestigio
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xxvi seminario
tecnico: un grande
amarone si fa
attendere
l’amarone riserva
di costasera 2008
incontra la cucina
partenopea di nino di
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angelorum, il recioto
on the rocks
the joy of terroir:
mazzano su decanter
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news – aprile 2014
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vinitaly 2014
la cantina privata boscaini, una collezione unica
Al recente Vinitaly 2014 è stata presentata la Cantina Privata Boscaini, una collezione unica di vini pregiati, preziosi
Cru e grandi annate di Amarone, prodotti in quantità limitata. Un patrimonio straordinario rappresentativo del dna della
famiglia Boscaini, dei suoi valori e della tradizione produttiva
di territorio, riservato ai grandi estimatori nazionali e internazionali. “Oggi il vero lusso è costituito da prodotti autentici
che nascono da materie prime selezionate con cura e racchiudono l’esperienza e il saper fare di una lunga tradizione. L’alta
qualità è nella loro essenza e non necessita di essere esibita”
così, Raffaele Boscaini, settima generazione di Masi, descrive l’anima della Cantina Privata Boscaini. L’esclusiva collezione trae origine dalla tradizione della famiglia Boscaini, tra
le più referenziate del vino italiano nel mondo, di conservare
alcune bottiglie di Amarone di annate speciali per celebrare
eventi significativi o per lasciarli in eredità ai propri discendenti. Un rito intimo iniziato già nel diciannovesimo secolo
quando Paolo Boscaini amava mettere a riserva bottiglie preziose nelle annate corrispondenti alle ricorrenze di famiglia,
quali il matrimonio e la nascita di figli e nipoti. Una tradizione proseguita negli anni Venti del secolo scorso con Guido
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Boscaini che puntò l’attenzione sulla longevità dell’Amarone
e sulla sua straordinaria capacità di evolvere invecchiando e
che arriva ai giorni nostri dando vita alla più importante e
grande collezione di vecchie annate di Amarone. Fanno parte della Cantina Privata Boscaini: Osar: vino di struttura
e complessità sorprendenti; deve la sua originalità all’Oseleta, un’uva evocativa di straordinaria forza, gioiello del nostro
territorio, antica varietà veronese riscoperta da Masi. Un’interpretazione unica e attuale della storia vitivinicola delle
Venezie: una sfida vinta dai tecnici di Masi. Mazzano: Cru
austero e maestoso, il prototipo dell’Amarone. Trae il suo stile
unico e riconoscibile dal vigneto omonimo, caratterizzato da
esposizione ideale e significativa altitudine. Campolongo di
Torbe: prezioso Amarone cru, espressione eccellente di uno
dei pregiati terroir della Valpolicella Classica. Vino elegante,
di grande intensità ed equilibrio. Mezzanella: Cru di Recioto
che si distingue per la particolare complessità e per il suo caratteristico retrogusto di mandorla. È considerato una vera rarità.
Collezione grandi annate: si compone di bottiglie rare, sublimi espressioni dei nostri migliori terroir e di grandi annate,
come le storiche 1964, 1983, 1988, 1990, 1995, 1997
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sandro boscaini accademico della vite e del vino
Nuova nomina di prestigio per Sandro Boscaini, Presidente di Masi: è
stato eletto all’unanimità come socio
dell’Accademia Italiana della Vite
e del Vino, la storica istituzione che
riunisce i maggiori ricercatori, scienziati, docenti, imprenditori e giornalisti impegnati in campo enologico.
“Sono onoratissimo” ha dichiarato
Sandro Boscaini al momento del-
la sua nomina avvenuta nella sede
dell’istituto presso l’Accademia dei
Georgofili a Firenze, “dopo decenni
di impegno e di lavoro nell’interesse
del nostro prodotto principe e della
sua cultura, è un riconoscimento che
sprona me e la mia azienda a continuare sulla strada della ricerca tecnica
da una parte e del binomio vino-cultura dall’altra”
paesi scandinavi: in difesa del prestigio dell’amarone
Masi è stata la prima azienda a introdurre l’Amarone nel
monopolio svedese più di 25 anni fa con il Vaio Armaron
Serego Alighieri, tutt’ora listato con grande seguito tra i
cultori dei vini di alta qualità. Negli ultimi anni l’Amarone, forte del suo nome e della fama di vino morbido e importante, ha reso i mercati scandinavi tra i più ambiti per
i produttori della nostra zona. Allo stesso tempo, questa
corsa ha generato purtroppo un trade-down da parte di alcuni brand non degno del pregio, della storicità e dell’immagine di questo prodotto: Amarone a prezzo ribassato
e di qualità discutibile (vini commodity) ha purtroppo
invaso gli scaffali.
Sandro Boscaini, saggio, storico, nonché apprezzato utilizzatore del metodo dell’Appassimento, è stato invitato a
Oslo e a Stoccolma per fare il punto su questo fenomeno
con i funzionari dei monopoli e i più importanti giornalisti
di settore, spiegando: “L’Appassimento è un metodo, pertanto non può essere il nome di un vino”. Assecondando
una semplicistica equazione: Amarone = Appassimento,
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questo metodo originale storico è diventato sinonimo di
tanti vini. In primo luogo il termine è stato speso in bag-inbox che contengono “Vino da Tavola Italiano”, purtroppo
commercializzati da alcuni brand dell’Amarone che ne hanno avvallato l’ambiguità. Inoltre su quest’onda, l’“Appassimento” è stato erroneamente inteso come denominazione
per i vini di diverse regioni italiane e paesi del nuovo mondo. Una confusione generale quella nei mercati scandinavi,
assecondata purtroppo da martellanti campagne pubblicitarie ora ammesse in Svezia, a danno del consumatore finale.
L’Amarone è certamente il vino più conosciuto tra quelli
prodotti con il metodo dell’Appassimento delle uve. La
sua caratterizzazione non è solo legata a questo metodo,
ma è in primis quella di essere vera espressione di un
grande terroir, quello della Valpolicella, o meglio ancora, quello della Valpolicella Classica. Pur essendo un vino
maestoso, l’Amarone denota senz’altro grande bevibilità e
morbidezza, che lo rendono famigliare sia ai grandi estimatori che agli aficionados meno esperti
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xxvi seminario tecnico:
un grande amarone si fa attendere
Appassimento e attesa. Sono questi i due aspetti del “saper
fare” che fanno di un Amarone un grande Amarone. È quanto è emerso nel corso del 26° Seminario Tecnico presentato
come da tradizione a Vinitaly dal Gruppo Tecnico Masi in
collaborazione con l’Università di Verona, Dipartimento di
Biotecnologie e la Fondazione Edmund Mach di Trento.
Sotto la lente dei ricercatori lo studio scientifico dell’Appassimento, come processo originale, tipico e distintivo della
Valpolicella, utilizzato per ottenere il vino principe di questa
terra, sul podio tra i grandi rossi italiani più esportati e rinomati a livello globale: l’Amarone. A confronto l’impatto sensoriale, aromatico ed organolettico di vini prodotti da lungo
appassimento della Corvina, secondo la tradizione, e di vini
prodotti con l’acceleramento nelle sue fasi. “Dalla ricerca
emerge chiaramente che per la Corvina il fattore tempo è
determinante” – ha dichiarato Giambattista Tornielli, Professore dell’Università di Verona che ha coordinato la ricerca
“e presenta un’attitudine particolare e quasi esclusiva ad un
appassimento lento e metabolico che influisce sul risultato
organolettico del vino. Infatti – ha concluso Tornielli – la
complessità dell’aroma dell’Amarone è inversamente proporzionale alla velocità dell’appassimento e della fermentazione”.
Per Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola: “Il rispetto
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dei tempi necessari ci consente di mantenere alto lo standard
qualitativo e l’originalità che questo vino deve avere. Non esiste
un grande Amarone senza un appassimento lento e rispettoso
dei tempi necessari per renderlo unico – ha proseguito il presidente conosciuto in tutto il mondo come Mister Amarone.
L’omologazione del gusto raggiunta con appassimenti veloci e
non consoni alla Corvina consolidano un’immagine riduttiva
e limitata della potenzialità e della maestosità di questo gigante
gentile, sui mercati internazionali. Inoltre – ha concluso Sandro Boscaini – il recente utilizzo della dicitura Appassimento
come nome di vino da tavola nei mercati toglie smalto alla l’autenticità dell’Amarone e alla sua originale tecnica”. “Da decenni il Gruppo Tecnico Masi – ha dichiarato il suo coordinatore
Raffaele Boscaini – è impegnato a tutelare e ad approfondire
la tecnica tradizionale dell’appassimento per creare vini moderni dal cuore antico. Un’expertise che ha portato Masi ad
introdurre, negli anni Novanta, il NASA, innovativo sistema
di appassimento naturale assistito, creato in collaborazione con
il prof. Scienza e l’Università di Milano; e ancora, con l’Università di Verona e l’Istituto Sperimentale di Bordeaux, gli
studi di genomica sulla Corvina, che hanno comprovato
scientificamente l’unicità del comportamento di quest’uva in
appassimento e il metabolismo delle muffe nobili”
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l’amarone riserva di costasera 2008
incontra la cucina partenopea di nino di costanzo
L’Amarone Masi, Marco Polo dei vini, continua il suo
viaggio alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche di
tutto il mondo. Quest’anno, in occasione di Vinitaly, ha
fatto vela verso l’isola di Ischia, sposandosi con i sapori tipici
della cucina campana interpretati in modo sorprendente
ed emozionante dello chef stellato Nino di Costanzo
del ristorante “Il Mosaico”. Il felice incontro si è tenuto,
presso la storica cornice di Villa Serego Alighieri, dimora
dei discendenti del sommo poeta Dante.
I sapori mediterranei della cucina partenopea (dalla pizza
alla mozzarella, dal pesce alla carne di bufalo) si sposeranno
con i vini della Valpolicella di Masi per creare abbinamenti
insoliti ed originali. Ad ispirare la portata principale ideata
dal grande chef campano, “Guancia di bufalo all’Amarone
e miele con scampi e patate al latte”, il re della tavola:
l’Amarone Classico Riserva di Costasera, un vino ricco
e prestigioso dalla personalità unica. “Ho voluto creare
un piatto che ricordasse la suggestione di Ischia e quindi
contemporaneamente la sua terra, il paesaggio collinare dalla
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vegetazione lussureggiante con colline ricoperte di vigneti e
agrumeti, e il suo mare, famoso anche per la ricchezza delle
acque termo-minerali. Ho pensato quindi ad un ingrediente
di terra, semplice e tradizionale, come la guancia di bufalo
unito al pesce più nobile dei mari: lo scampo gigante; i loro
sapori vanno a bilanciare il complesso spettro organolettico
della Riserva di Costasera, caratterizzata da sentori decisi di
frutta rossa ma al contempo da tannini morbidi e dal lungo
finale.” Così motiva la scelta delle materie prime e l’insolito
abbinamento Nino di Costanzo.
Anche Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola,
commenta la felice collaborazione. “Come il nostro Amarone,
anche la cucina dello chef Nino di Costanzo nasce dalla
passione e dalla tradizione familiare, e questo ci accomuna; il
risultato dell’abbinamento con il nostro Riserva di Costasera è
straordinario, poiché Nino ha saputo perfettamente coglierne
l’essenza, rispettandola e esaltandola con il suo piatto, frutto
della sua riconosciuta esperienza, del suo amore per il cibo e
dei profumi e dei sapori di una terra unica al mondo”
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l’amarone riserva di costasera 2008
incontra la cucina partenopea di nino di costanzo
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Luc Desroches con Esther de La Durantaye, Marie Michelle
Goulet, Karin Fuhrer e ospite
Fumie Ohmi, Toshiko Takeda
Conte Pieralvise Serego Alighieri con Naomi Kubo,
Kazuo Naito e Francesca Brunelli
Massimilla di Serego Alighieri
Kaidi Kerdt, Margit Kirsipuu, Hilje Savolainen
Raffaele Boscaini e moglie con Nino di Costanzo,
Salvatore, Vania Faccincani
Cristina Valenza e Elisa Venturini con Nereo Pederzolli
e Nicola Dante Basile
Raffaele Boscaini e Vania Faccincani con gli ospiti Fodale,
Zancano, Esposito Lina, D’Alessio, Onofrio e Muolo
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l’amarone riserva di costasera 2008
incontra la cucina partenopea di nino di costanzo
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Enrico Franco e moglie
Pier Giuseppe Torresani con Sebastian Bredal
e Marthe Bohn
Sandro Boscaini con Licia Granello e Nino di Costanzo
Alessandra Boscaini con Bruno Boscaini e moglie
La famiglia Boscaini con Nino di Costanzo,
Marco Sabellico e Licia Granello
Roberta Ruffo con Giulio e Alessio Brandi
Silvia Lui e Gruppo Mabat
Pier Giuseppe Torresani con Luigi Fioretti, Alex Hunt,
Gustavo Lo Bianco, Gabriele Rosin
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l’amarone riserva di costasera 2008
incontra la cucina partenopea di nino di costanzo
Alessandra Boscaini, Paola Fasoli e Vittorio Soffia con
ristoratori e amici di Venezia
La pizza napoletana
Mario Boscaini e moglie con Marco Sorio
Marco Zauli, Silvia Lui, Francesca Brunelli
con Kenneth Soh
guancia di bufalo all’Amarone e miele
con scampi e patate al latte
abbinato a riserva di costasera amarone masi 2008
executive Chef Nino di Costanzo
Preparazione
Ingredienti per 4 persone
1 kg di guancia di bufalo, 300 gr di sedano, carote e cipolle,
500 gr di ali di pollo, 2 lt di Costasera Amarone Masi,
100 gr di miele, 100 gr di olio extra vergine, 1 scalogno,
alloro, pepe, 200 gr di patate, 200 cl di latte di bufala,
4 scampi giganti
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Far cuocere per circa 4 ore a fuoco lento un brodo di
pollo con metà delle verdure, alloro e pepe. Su un fondo
di scalogno far ridurre lentamente l’Amarone fino a un
terzo e infine aggiungere il miele. Rosolare le guance in olio
caldo, aggiungere le verdure rimanenti, la salsa di amarone,
stufare. Dopo un po’ aggiungere il brodo di pollo e cuocere
per circa 6 ore. Tirar su la guancia e lasciare ridurre il fondo
di verdure e di amarone finché non risulti denso.
Cuocere le patate sbucciate nel latte, frullarle, montarle
con un filo d’olio e versarle in un sifone.
Privare gli scampi del carapace e arrostirli in padella
antiaderente solo sul dorso.
Assemblare il piatto con sotto la spuma di patate, sopra la
guancia e il fondo e sopra tutto lo scampo arrostito.
Ristorante Il Mosaico, Hotel Terme Mazi, Ischia, Napoli
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angelorum, il recioto on the rocks
Due foglie di basilico, ghiaccio tritato, un’amarena sciroppata e 6 cl di Recioto Masi Angelorum in un calice da
vino rosso, con una scorzetta d’arancia a guarnizione. Ecco
la nuova ricetta di Masi per rivitalizzare il Recioto, una
categoria di vino che ha tutte le carte in regola per diventare
un classico senza stagione, invertendo così un trend negativo
dei consumi. È stato questo il terzo appuntamento a Vinitaly con l’Angelorum Masi, dopo il mojito e il gelato al Recioto proposti rispettivamente nel 2012 e nel 2013. “Questa
volta non si tratta di un cocktail,” precisa Raffaele Boscaini, rappresentante della settima generazione proprietaria di
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Masi Agricola “ma di un modo elegante, fresco e originale di preparare e servire il Recioto. In un momento di crisi
economica che ha coinvolto i consumi sia del canale dell’on
che dell’off-trade, le aziende devono cercare di rilanciare la
categoria del vino dolce, con l’obiettivo di ampliare la base
dei clienti grazie a inedite modalità di consumo piuttosto
che attraverso nuove referenze”. Si tratta di una modalità di
servizio adatta sia al consumatore che al canale Horeca, ma
ispirata al “try this at home” perché chiunque può preparare
il Recioto on the rocks “a tutte le ore”, specialmente prima
dei pasti come aperitivo, dodici mesi l’anno
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the joy of terroir: mazzano su decanTer magazine
L’apertura del numero di maggio
di Decanter è
dedicata al nostro
vigneto di Mazzano, presentato
come uno dei
più significativi
terroir vocati alla
viticoltura
nel
mondo. Il vigneto, da cui nasce l’omonimo pregiato cru
della Cantina Privata Boscaini, si trova nel cuore della
Valpolicella classica, ed è conosciuto per le sue proprietà
sin dal XII secolo. Qui le uve Corvina, Rondinella e Molinara sono coltivate ad una significativa altitudine, tra i
350m e i 410m s.l.m., sulle terrazze sostenute dai tradizionali muri a secco (marogne). Il terreno bruno, stratificato
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Pubblicazione ad esclusivo uso interno
a cura dell’Ufficio Comunicazione Masi
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su calcari marnosi
e toari basaltici di
età eocenica, profondo, sciolto,
ricco di scheletro
e di buona composizione chimico-mineralogica,
contribuisce a caratterizzare questo cru, conferendogli uno stile unico e riconoscibile.
Sempre su questo numero di Decanter, un articolo di Ian
D’Agata dedicato al ricco panorama vitivinicolo italiano
dove, tra i prodotti delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, si consiglia il Vaio Armaron Serego Alighieri, elogiato tra gli Amaroni “importanti ma bilanciati e di ottima
bevibilità”
Redazione Editoriale:
Cristina Valenza, Angela Franceschini
Dora Stopazzolo
Masi Agricola S.p.A. Tel. +39-045-6832512
Fax. +39-045-6832535 e-mail: [email protected]
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