Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Data Titolo Pag. 24/11/2014 A SCUOLA SENZA PENNA LA FINLANDIA SCEGLIE IL PC 2 Rubrica 8 Rubrica Il Secolo XIX Si parla di noi 29 Corriere della Sera 24/11/2014 FUORISEDE DAGLI USA ALL ITALIA (L.Berberi) 4 13 la Repubblica 24/11/2014 TANGENTI, ORSONI TORNA ALL'UNIVERSITA' GLI STUDENTI INSORGONO: NON LO VOGLIAMO 7 13 il Messaggero 24/11/2014 SCUOLA, BULLISMO KO CON IL METODO FINLANDESE 8 14 Corriere dell'Umbria 24/11/2014 IL VERDE IN CITTA' RIPARTE DAI PICCOLI LE SCUOLE FESTEGGIANO 9 GLI ALBERI Edscuola.it 24/11/2014 LA DISPERSIONE SCOLASTICA SCENDE POCO POCO 10 6 Eventi Lazio (Sole 24 Ore) 24/11/2014 INTERNAZIONALIZZAZIONE E LEGAMI INTERATTIVI CON GLI STUDENTI 11 22 Il Secolo XIX 24/11/2014 DAL BRASILE ALLA LIGURIA PER PROGETTARE LE NAVI (E.Pagani) 13 Ilsole24ore.com 24/11/2014 UN TABLET A MAESTRA E BAMBINI: COSI' LA SCUOLA ENTRA IN OSPEDALE E SUPERA TUTTE LE BARRIERE 15 42 Italia Oggi Sette 24/11/2014 A SCUOLA-LAVORO 200 MILA STUDENTI 17 6 LA SICILIA 24/11/2014 FONDI EUROPEI, IN SICILIA ATENEI AL 4,41% DI SPESA 18 Laprimapagina.it 24/11/2014 MILANO, PIANO STRAORDINARIO PER LE SCUOLE INVESTIMENTO DI 74 MILIONI 20 OrizzonteScuola.it 24/11/2014 OCCUPAZIONE DELLE SCUOLE: SI' ALLA VALIDITA' DELL'ANNO SCOLASTICO NO AL RECUPERO DEI DOCENTI 22 Scuola24.Ilsole24ore.com 24/11/2014 CORSI DI LAUREA GRATUITI ON LINE, LA RIVOLUZIONE SI CHIAMA «MOOC» 25 Scuola24.Ilsole24ore.com 24/11/2014 UN TABLET A MAESTRA E BAMBINI: COSI' LA SCUOLA ENTRA IN OSPEDALE E SUPERA TUTTE LE BARRIERE 27 LIBERTA' 21/11/2014 DOSSIER FAMIGLIA - "L'ATTIVITA' SPORTIVA NELLE SCUOLE HA UN RUOLO MOLTO IMPORTANTE" 29 26 Rubrica Scenario politico 13 il Messaggero 24/11/2014 MEDICINA, RIVOLUZIONE SPECIALIZZANDI (C.Mozzetti) 31 10 il Sole 24 Ore 24/11/2014 LA SFIDA DELL'UNIVERSITA' CON LE AULE "OVUNQUE" (M.Magnani) 33 24/11/2014 DAI BANCHI AL POSTO IN AZIENDA LA FILIERA BOCCIATA E DA RICOSTRUIRE (C.Benna) 34 Rubrica 27 Lavoro Affari&Finanza (la Repubblica) Pagina Foglio 24-11-2014 8 1/2 045688 Data Codice abbonamento: Quotidiano Pag. 2 Pagina Foglio 24-11-2014 8 2/2 045688 Data Codice abbonamento: Quotidiano Pag. 3 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 29 1/3 Si parla di noi Pag. 4 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 29 2/3 Si parla di noi Pag. 5 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 29 3/3 Si parla di noi Pag. 6 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 13 1 Si parla di noi Pag. 7 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 13 1 Si parla di noi Pag. 8 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 14 1 Si parla di noi Pag. 9 24-11-2014 Data EDSCUOLA.IT (WEB) Pagina 1 Foglio Edscuola Press – Il weblog di Educazione&Scuola News Norme Rubriche Temi Rassegne Cronologia Archivi novembre: 2014 L M M G V « Occupazioni abusive. Anche nelle scuole S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 La dispersione scolastica scende poco poco 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Corsi d'Inglese Parlato 24 25 26 27 28 29 30 « ott Classi di Conversazione Online 24h Ultimi Giorni a 1€- Iscriviti Ora! ARCHIVIO da TuttoscuolaNews Seleziona mese La dispersione scolastica scende poco poco Il dossier di Tuttoscuola sulla dispersione scolastica (http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=33308 ), presentato pochi mesi fa, si sta già arricchendo dell’aggiornamento relativo all’anno scolastico 2014-15 in corso. Rispetto alla situazione rilevata nell’anno scolastico precedente, il tasso di dispersione negli istituti statali della secondaria di II grado è sceso al 27,3%, con un decremento di 0,6 punti rispetto al tasso del 27,9% rilevato per il 2013-14. L’anno scorso quel 27,9% di dispersione corrispondeva a 167.083 studenti che al quinto anno delle superiori non erano più a scuola rispetto ai 597.915 che erano iscritti in prima nel 2009-10. Quest’anno il 27,3% di dispersione corrisponde a 163.589 ragazzi che non siedono più sui banchi delle quinte classi rispetto ai 598.747 che risultavano iscritti al 1° anno nel 2010-11. Cerca FACEBOOK Trovaci su Facebook Edscuola Mi piace Pur con un lieve miglioramento, quel 27,3% resta comunque un tasso di dispersione troppo alto. Non fa apparire meno grave il fenomeno osservare l’indicatore degli Early School Leavers, cioè dei giovani 1824enni che non hanno conseguito un titolo di studio o una qualifica dopo la terza media, preso a riferimento dall’Europa. Guardando a questo indicatore, la dispersione in Italia si attesterebbe al 17,6%. 10 punti di differenza rispetto al precedente indicatore sono tanti e i conti sembrano non tornare, anche perché quelli UE, a differenza dei dati di Tuttoscuola che ha operato sulla totalità degli studenti degli istituti statali (ma che non misurano gli eventuali rientri nella scuola non statale o nei percorsi di IeFP), sono il risultato di rilevazioni campionarie, come è stato precisato il mese scorso in occasione di un convegno tenutosi presso il Miur (dove alcuni esperti hanno ritenuto il dato del 17,6% sottostimato). Edscuola 9 ore fa 24 novembre Settimana nazionale contro la violenza e la discriminazione http://wp.me/p7IFz-djv In attesa della pubblicazione dei dati dell’anagrafe dello studente in possesso del Miur (secondo l’operazionetrasparenza voluta dalla Buona Scuola), abbiamo proceduto ad un rapido calcolo, per vedere se è possibile “riconciliare”, come si dice in gergo contabile, il dato oggettivo e non campionario della dispersione nella scuola secondaria superiore statale con quello degli Early School Leavers. Ebbene, circa 8-10 mila dei 163mila dispersi hanno probabilmente conseguito la qualifica all’interno degli istituti professionali. Altri 15-18 mila sono transitati con ogni probabilità negli istituti paritari. Complessivamente, quindi, circa 25 mila studenti non si possono considerare dispersi, tanto che quel tasso di dispersione del 27,3% può scendere di circa 4,3 punti (23%). 24 novembre Settimana nazionale Edscuola piace a 7.729 persone. Per scendere fino al 17,6% che ci assegna l’Europa, bisogna sperare che almeno altri 35 mila ragazzi che hanno abbandonato gli studi siano passati alla formazione professionale, andando ad aggiungersi a quelli che già ci sono. È possibile? Ce lo auguriamo, ma c’è da dubitarne. Soltanto l’anagrafe dello studente può darci una risposta attendibile. Ma quel 17,6% – vorremmo essere smentiti – non ci convince. Versione per la stampa Plug-in sociale di Facebook Condividi con: RASSEGNE E-mail Facebook LinkedIn Stampa Twitter 1 La dispersione scolastica scende poco poco d a TuttoscuolaNews Mi piace Di' per primo che ti piace. Occupazioni abusive. Anche nelle scuole d a TuttoscuolaNews Codice abbonamento: Mi piace: Circolare rassicurante per i docenti di matematica dei licei scientifici d a TuttoscuolaNews Si parla di noi 045688 Google Pag. 10 Settimanale Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 6 1/2 Si parla di noi Pag. 11 Settimanale Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 6 2/2 Si parla di noi Pag. 12 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 22 1/2 Si parla di noi Pag. 13 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 22 2/2 Si parla di noi Pag. 14 24-11-2014 Data Pagina Foglio domenica24 24 casa24 moda24 24 food24 24 motori24 24 job24 24 stream24 24 viaggi24 salute24 24 shopping24 24 radio24 altri 1/2 Accedi Cerca NEW! How To Spend It Milano 8° (cambia) HOME ITALIA & NORME & MONDO TRIBUTI Italia Mondo24 Notizie Italia Europa USA Americhe IMPRESA & TERRITORI Medio Oriente e Africa NOVA24 TECH PLUS24 RISPARMIO Asia e Oceania Formazione Eventi Banche dati Servizi Versione digitale Lunedì • 24 Novembre 2014 • Aggiornato alle 07:31 FINANZA & MERCATI English version Professioni e Imprese24 COMMENTI & INCHIESTE STRUMENTI DI LAVORO STORE24 Acquista & abbonati Sport Un tablet a maestra e bambini: così la scuola entra in ospedale e supera tutte le barriere IN QUESTO ARTICOLO Argomenti: Scuola e Università | Umbria | Lombardia | Basilicata | Ada Maurizio | Abruzzo | Samsung Informatica | Isis Maria Grazia Mamoli | Tiziana Ceroni di Marzio Bartoloni 24 novembre 2014 Tweet 0 Consiglia 0 0 My24 Valeria frequenta la terza elementare, Giulia e Ilaria la prima. Per disegnare, imparare a leggere e scrivere e fare di conto non entrano in una classe. Restano in ospedale dove seguono cure impegnative oppure a casa dove la loro malattia gli impone di restare per non peggiorare le loro condizioni di salute. Tutte e tre sono pazienti del reparto di ematologia del Policlinico Umberto I di Roma. E tutte e tre non saltano una lezione della loro maestra, Tiziana Ceroni, che ogni giorno (a volte anche il sabato) si collega con un monitor e con un tablet con le sue scolare studiando, leggendo, colorando insieme. Una scuola virtuale, fatta però di studio e compiti veri - soltanto che i “brava” e “bravissima” o gli errori in matita rossa compaiono sullo schermo di un tablet - e con pagelle finali valide e riconosciute dal ministero. GRAN BRETAGNA Londra, estinto l’incendio al London City Airport. Scalo riaperto Codice abbonamento: 045688 Il progetto rientra nell'iniziativa «Smart future» Questa iniziativa rientra nei programmi della scuola in ospedale voluti dal ministero dell'Istruzione, ma in questa esperienza pilota a Roma, come in altre quattro (tra Abruzzo, Umbria, Basilicata e Lombardia), c'è l'aggiunta della “didattica digitale”, un alleato preziosissimo per le insegnanti e per questi piccoli studenti alle prese con la dura prova della malattia. Un modello, questo, che si sta sperimentando con successo dallo scorso settembre grazie al progetto Samsung «Smart Future» che dopo aver digitalizzato 25 istituti di scuola primaria e secondaria inferiore (altri 54 il prossimo anno) ora punta a ULTIMI DI SEZIONE Si parla di noi Pag. 15 24-11-2014 Data Pagina 2/2 Foglio coinvolgere anche le scuole presenti nei presidi ospedalieri per dimostrare come l'uso della tecnologia può essere ancora più efficace nel caso di alunni costretti all'ospedalizzazione. Tra le strutture coinvolte c'è appunto il Policlinico Umberto primo di Roma (con ematologia e neuropsichiatria infantile), collegato all'istituto comprensivo statale Tiburtina Antica. Mentre le altre esperienze pilota coinvolgono l'Isis Maria Grazia Mamoli di Bergamo, la scuola statale San Giovanni Bosco di Lavello, la primaria «Coniglietti bianchi» di Perugia e l'Istituto comprensivo di Chieti. Tutte scuole, queste, che operano con altrettante strutture sanitarie. La classe “virtuale” C'è un monitor touch screen da usare soprattutto quando i bambini in cura possono fisicamente seguire la lezione nelle piccole aule presenti nelle strutture sanitarie. E poi un tablet per la maestra e uno per ogni studente costantemente collegati che consentono di interagire continuamente - tra appunti, disegni, immagini e libri da sfogliare - anche se l'insegnante è in ospedale e i bambini distanti, magari a casa o in “isolamento” per non pregiudicare le cure. Queste lezioni speciali possono durare anche un solo giorno (per chi magari fa un day hospital) ma anche un intero anno scolastico con scrutinio finale che sarà inviato all'istituto di appartenenza dello studente. Il traguardo da raggiungere non è solo in termini formativi, ma anche psicologici: grazie alla possibilità di rimanere “connessi” con i propri compagni, i ragazzi continuano a studiare, mantenendo alto il morale. Tutto questo è possibile grazie alla grande dedizione e passione dei docenti - che hanno rinunciato a cattedre in scuole “ordinarie” - e ai benefici della tecnologia che li aiuta a insegnare anche lì dove è più difficile, nelle corsie degli ospedali, superando le barriere imposte da malattie spesso molto gravi. «Questi insegnanti sono una punta di eccellenza», spiega Ada Maurizio, preside della scuola romana collegata al Policlinico. «Frequentare queste lezioni aiuta anche la cura», aggiunge il primario Robin Foà.«Per me insegnare qui è un divertimento - spiega la maestra Tiziana - e ai bambini che si trovano in questa situazione eccezionale fa un gran bene perché io sono la scuola, sono la normalità». CLICCA PER CONDIVIDERE ©RIPRODUZIONE RISERVATA I NEGOZIATI A VIENNA Nucleare iraniano, ultime 24 ore di colloqui ma accordo difficile. Si discute un rinvio IL RIEPILOGO DEL MEF Aiuti alle banche: nel 2007-2013 l’Italia ha versato 4 miliardi, la Germania 247 PAGATA UNA CAUZIONE Iran, scarcerata la ragazza che voleva vedere la partita di volley con l’Italia L’ANALISI Il voto regionale mette a rischio il Patto del Nazareno e il premier studia la “norma transitoria” LUNEDÌ IN EDICOLA Sul Sole 24 Ore: la sindrome della quarta settimana compie dieci anni di Emilia Patta COMMENTA LA NOTIZIA Leggi e scrivi TAG: Scuola e Università, Umbria, Lombardia, Basilicata, Ada Maurizio, Abruzzo, Samsung Informatica, Isis Maria Tutto su Notizie? Grazia Mamoli, Tiziana Ceroni, Roma, San Giovanni Bosco Mi piace ANNUNCI GOOGLE 4,9mila I PIÙ LETTI CONDIVISI VIDEO FOTO MESE 1 Samantha Cristoforetti a bordo dell%u2019Iss, la prima donna astronauta italiana in orbita - Il Sole 24 ORE Non muoio di fame Angelina Jolie ha spiegato cosa fa per rimanere magra come un grissino www.slendermade.com 2 Il voto regionale mette a rischio il Patto del Nazareno e il premier studia la %u201Cnorma transitoria%u201D Il Sole 24 ORE Lascia il primo commento a questo articolo 3 Regionali: affluenza in forte calo in Emilia (30,9%). In Calabria al 34,6% Il Sole 24 ORE 4 Regionali: vince il centrosinistra, crolla l%u2019affluenza alle urne - Il Sole 24 ORE Prestiti INPDAP 2014 Solo Dipendenti Pubblici Pensionati Fino a 75.000 € con Rate comode dipendentistatali.it/DipPubblici Scrivi il tuo commento Accedi Registrati Entra nella community per lasciare un commento Si parla di noi Pag. 16 045688 OGGI Codice abbonamento: Pannelli Solari - Prezzi Oggi costano oltre il 70% in meno. Scopri perchè ! preventivi.it Settimanale Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 42 1 Si parla di noi Pag. 17 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 6 1/2 Si parla di noi Pag. 18 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 6 2/2 Si parla di noi Pag. 19 Data LAPRIMAPAGINA.IT (WEB) 24-11-2014 Pagina Foglio 1/2 il Quotidiano Italiano Home Chi siamo ABRUZZO • MOLISE • Sport • BASILICATA PIEMONTE • Esteri CALABRIA PUGLIA • • Politica CAMPANIA SARDEGNA • Previsioni Meteo • EMILIA R. SICILIA • • Spettacolo • F.V.G. TOSCANA • LAZIO • Privacy LIGURIA TRENTINO A.A. • • Newsletter LOMBARDIA UMBRIA • • V. D’AOSTA Notizie Video MARCHE • • VENETO LOMBARDIA Milano, piano straordinario per le scuole investimento di 74 milioni Di Redazione • 24 novembre 2014 È il più importante piano di risanamento, ricostruzione e di intervento per Cerca… ARCHIVI Seleziona mese l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle scuole messo in atto a Milano negli ultimi 20 anni e concentra la maggior parte degli interventi nelle periferie della città. Sono ben 74 i milioni di euro stanziati dalla Giunta per questi lavori che si aggiungono ai 48 milioni dello scorso anno e che fanno parte dei 209 milioni TAG CLOUD messi in bilancio per interventi di edilizia pubblica sull’intera città. Arresti Attualità Auto Basilicata Calabria “Con questi investimenti stiamo mantenendo una promessa fatta alla città e diamo il via ad un piano di abbattimento e ricostruzione che non si vedeva a Milano da almeno 20 anni – dichiara Carmela Rozza, assessore ai Lavori pubblici – Abbiamo Calcio Campania Catania Catanzaro Cosenza Cronaca Crotone Cultura DELL Di trovato una situazione disastrosa nelle scuole di periferia, dove saranno destinati Economia Elezioni Emilia Romagna Esteri Eventi Feriti gran parte degli interventi andando anche a sanare situazioni difficili di vandalismo Firenze Genova Gioia Tauro Incidente Lazio e sicurezza”. Liguria Lombardia Milano Morti Napoli Omicidio Palermo Piemonte Gli interventi riguarderanno la bonifica dell’amianto in 84 scuole e 17 edifici socio assistenziali, la manutenzione ordinaria nelle nove zone, la riqualificazione e la Politica Puglia Reggio Calabria Roma Roma Capitale Sicilia Sport Torino Toscana Veneto Vibo Valentia ricostruzione di edifici scolastici . Si tratta dei progetti per l’edilizia scolastica inseriti come priorità nel Piano triennale delle Opere pubbliche 2014 che la Giunta comunale ha approvato in parte di ieri mentre la seconda parte è prevista per la prossima seduta. L’importo complessivo dei provvedimenti è di 73.850.000 euro. In particolare per la rimozione dell’amianto, messa in sicurezza e adeguamenti normativi nelle scuole e negli edifici socio-assistenziali sono stati stanziati 34.650.000 in pratica 2.5 milioni per ciascuna delle 9 zone di Milano. A questi si aggiungono i fondi per le manutenzioni a chiamata degli edifici scolastici nella nove Zone per un totale di 6.050.000 mentre altri 9.500.00 sono destinati alla riqualificazione di immobili per attività socio sanitarie e socio assistenziali. Su alcuni istituti scolastici si concentrano infatti interventi consistenti. Per la demolizione, bonifica e ricostruzione della scuola di via Viscontini (in zona 8) sono Codice abbonamento: 045688 stanziati 13.500.000 che si aggiungono ai 12 milioni già stanziati per la Si parla di noi Pag. 20 Data LAPRIMAPAGINA.IT (WEB) 24-11-2014 Pagina Foglio 2/2 ricostruzione della scuola di Viale Puglie (in zona 4). In particolare per quanto riguarda la scuola di via Viscontini si tratta del primo progetto in Italia di scuola costruita interamente in legno, inaugurando, in questo modo la stagione della bioedilizia scolastica. Il piano straordinario prevede poi 1.900.000 per la riqualificazione energetica della scuola di via Feltrinelli che rientra in un programma di interventi dell’Unione Europea e fa seguito alla ricostruzione complessiva del complesso di caseggiati popolari di questa via. 2.450.000 sono i milioni stanziati per la demolizione delle scuole di via Ghini (in Zona 5), via Betti (in zona 8), via Martinelli e via Martinetti (in zona 6), tutte in quartieri periferici della città. Per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono previsti 3.800.000. C’è, infine, 1 milione per l’adeguamento normativo e la riqualificazione dei giardini interni degli edifici scolastici comunali. “Con questo piano straordinario – conclude l’assessore Rozza – puntiamo al risanamento, alla ricostruzione e all’eliminazione delle barriere architettoniche per 4WNET rendere accessibili gli edifici a tutti quei bambini e ragazzi che hanno problemi Accessori per il Natale motori”. 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Finanziamenti agevolati al sistema produttivo locale Consegnati a Palazzo Vecchio i Premi Panathlon per chi si è distinto nello sport a Firenze Ferrara, anatomia di un capolavoro storia, stile e iconografia nelle opere del Museo della consiglio di oggi Copyright © 2014 La Prima Pagina. All Rights Reserved. Si parla di noi Magazine Basic created by c.bavota. Pag. 21 Codice abbonamento: Firenze, l’assestamento del bilancio 2014 nel 045688 Cattedrale 24-11-2014 Data Pagina Foglio DiventareInsegnanti Regioni BES e DSA Chiedilo a Lalla Didattica TV Forum Libreria 1/3 Mi piace Altri links 158mila Contattaci Newsletter Pubblicizzati Guide Diventare Insegnanti Scadenze Consulenza Didattica Legislazione Voglioilruolo Forum Home » Occupazione delle scuole: sì alla validità dell'anno scolastico no al recupero dei docenti Occupazione delle scuole: sì alla validità dell'anno scolastico no al recupero dei docenti di redazione Mi piace Condividi 125 Tweet 5 2 Marco Barone - In tempo di crisi e problematiche sociali e politiche di varia natura, le scuole sono in pieno movimento. Un movimento che spesso apre la porta all'occupazione del plesso scolastico, in altri casi alla semplice autogestione o cogestione. Sorgono spontanei dei dubbi, ovvero le azioni di protesta, in particolar modo quella dell'occupazione della scuola, se non consentono il raggiungimento della soglia minima dei 200 giorni per lo svolgimento delle lezioni, come previsto dall'articolo 74 comma 3 del Testo Unico della Scuola, pongono a rischio la validità dell'anno scolastico? Ed il personale della scuola è tenuto a recuperare i giorni di attività lavorativa non pienamente prestati a causa dell'occupazione? Come è ben noto il diritto è interpretabile, a volte in modo restrittivo a volte in modo estensivo, non sempre ciò che è legale è legittimo, così come non sempre ciò che è legittimo è legale.Ma in realtà legalità e legittimità potrebbe coincidere. La legge base di riferimento è l' art. 74 D.Lgs 297/1994, che regola la durata dell'anno scolastico e le norme che attribuiscono alle regioni (art. 138 D.Lgs 112/98) la competenza di determinare il calendario scolastico e alle scuole (art.5 D.P.R. 275/99) la competenza di stabilire gli eventuali adattamenti del calendario rispetto al POF. Alle quali si devono aggiungere l'articolo 1218 e 1256 del C.c ed in particolar modo l'articolo 21 della Costituzione italiana, l'articolo 9,10 e 11 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali Firmata a Roma il 4 novembre 1950 (Testo coordinato con gli emendamenti di cui al Protocollo n. 11 firmato a Strasburgo l’11 maggio 1994, entrato in vigore il 01 novembre 1998 ).Cosa emerge dal combinato disposto di queste norme? 045688 1) Legittimità dell'occupazione scolastica e validità anno scolastico Dal punto di vista penale, i reati configurabili, o che di norma vengono contestati, in questi casi, Codice abbonamento: sono l' "invasione di terreni o edifici", art. 633 c.p., l' "interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità", art. 340 c.p..Con sentenza del 30 marzo 2000la II sezione della Corte di cassazione è intervenuta sul punto rilevando che: Non è applicabile l'art. 633 alle occupazioni Si parla di noi Pag. 22 24-11-2014 Data Pagina 2/3 Foglio studentesche perché tale norma ha lo scopo di punire solo l'arbitraria invasione di edifici e non qualsiasi occupazione illegittima. Affermando in particolar modo che L'edificio scolastico, inoltre, pur appartenendo allo Stato, non costituisce una realtà estranea agli studenti, che non sono dei semplici frequentatori, ma soggetti attivi della comunità scolastica e pertanto non si ritiene che sia configuratoun loro limitato diritto di accesso all'edificio scolastico nelle sole ore in cui è prevista l'attività scolastica in senso stretto. Sulla questione dell'interruzione del Pubblico Servizio il Tribunale di Siena, che recepisce l'orientamento che sembra essere maggioritario sul punto rileva che "Se la c.d. "occupazione" della scuola da parte degli studenti avviene senza modalità invasive, e cioè consentendo lo svolgersi delle lezioni e l'accesso degli addetti, non è configurabile il reato di interruzione di pubblico servizio, neanche se l'attività didattica si svolge con difficoltà ed in mezzo a confusione. Tribunale Siena, 29 ottobre 2001". Ma giunge notizia, a conferma di come il diritto sia volubile sul punto, che il 13 novembre 2012 alle ore 9,30, al Tribunale dei minorenni di Palermo, si è tenuta l’udienza n.245/12 R.G.U.P. che vedeva imputato uno degli studenti che avevano guidato l’occupazione di un istituto superiore di Palermo nei mesi di novembre e dicembre 2010. Lo studente sarebbe stato condannato a “due mesi di giustizia riparatrice” presso l’Azienda Sanitaria Provinciale, per lo svolgimento di attività socialmente utili. Dunque i rischi sussistono, ma essendo l'occupazione, l'autogestione o la cogestione, strettamente correlate ad un malessere sociale, finalizzate al conseguimento della realizzazionedi diritti costituzionalmente previsti, ma non Argomenti sempre garantiti, compatibili con la formazione del processo educativo e formativo dello studente, riconducibili alla liberamanifestazione del pensiero, essendo lo studente parte attiva anief ATA Concorsi concorso docenti e non soggetto esternood estraneo alla realtà scolastica, queste forme di lotta sono legittime Didattica Dirigenti scolastici Formazione ed anche legali. Infatti, i periodi di occupazione, autogestione o cogestione, pur mutando le docenti graduatorie ad esaurimento modalità con cui si esplicano le forme di protesta partecipata, ma non l'essenza, possono graduatorie di istituto immissioni in ruolo essere computabili ai fini delle assenze scolastiche salvaguardando anche il regime dei 200 giorni ex lege per la validità dell'anno scolasticoqualora l'occupazione rientri anche nei canoni della causa di forza maggiore. Ricordo che ai sensi della C.M. n. 20 del 4 marzo 2011, che definisce i criteri lettere in redazione Mobilità Precariato Organici Pensioni di calcolo delle assenze al fine della validità dell’anno scolastico per la valutazione degli Rassegna stampa Riforme scatti di studenti, il numero massimo di giorni di assenza consentiti (1/4 della durata dell’anno anzianità Sostegno - Handicap stipendio scolastico come previsto dal DPR 122/2009) non viene calcolato sul generico riferimento della supplenze tagli TFA - Tirocinio durata media dell’anno scolastico (200 giorni)ma viene “personalizzato”. Formativo Attivo Valutazione Varie E' vero che delle note di vari Uffici scolastici Regionali riportano il seguente principio: Infatti, pur altri argomenti emergendo l’inderogabilità della disposizione circa i 200 giorni di scuola effettivi da osservare come“offerta formativa” delle Istituzioni Scolastiche del Primo e Secondo Ciclo di Istruzione. Ne consegue che in caso di esaurimento completo dei giorni obbligatori ed eccedenti i 200 minimi, le singole scuole dovranno deliberare in merito alla possibilità di recuperare i giorni necessari per il raggiungimento dei 200 giorni prescritti, o sottraendoli ai periodi di vacanza o prolungando le lezioni oltre il termine delle lezioni previsto dal Calendario Regionale. Ma nel caso in cui i giorni di occupazione non verranno reputati come giorni di assenza, cosa fattibile in sede di autonomia scolastica, realizzando il principio della piena partecipazione dello studente ai processi democratici fondanti la comunità scolastica, riconoscendo valenza 045688 formativa ai detti giorni, il problema del recupero non si pone. D'altronde emerge anche un problema strettamente lavoristico. Codice abbonamento: 2) Il personale scolastico deve recuperare i giorni ove la prestazione di lavoronon è stata pienamente possibile a causa dell'occupazione? Se l'occupazione della scuola configura da un lato una diversa esplicazione di servizio pubblico, e nello stesso tempo il personale scolastico, per causa di forza maggiore, non Si parla di noi Pag. 23 Data 24-11-2014 Pagina Foglio 3/3 dipendente dalla propria volontà, non ha potuto prestare la propria prestazione lavorativa, così come contrattualmente prevista, questo, in base all'articolo 1256 del CC che recita “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore [il lavoratore], la prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è responsabile del ritardo dell’adempimento”, ebbene non è tenuto ad alcun recupero, principio rafforzato anche dall'articolo 1218 del CC, ove in base anche allo stato di acquiescenza della situazioneda parte dell'Istituzione Scolastica verso l'occupazione, si desume che se l'impossibilità della prestazione non dipende da causa imputabile al debitore, l'obbligazione è estinta e il debitore (lavoratore) è liberato. Dunque rischierebbero di essere illegittime ma anche illegali quelle delibere del Consiglio d'Istituto,su proposta o indicazione del Collegio docenti, che disciplinano il recupero dell'attività lavorativa non pienamente prestata o prestata in modo alternativo, durante il periodo dell'occupazione, allungando la durata dell'anno scolastico o da esercitate durante il periodo della ordinaria sospensione dell'attività didattica. A tal proposito è necessario ricordare che l'eventuale rimodulazione dei giorni di sospensione dell'attività didattica,ove si potrebbe deliberare il recupero dell'attività come sopra considerata, andrà condivisa con gli enti locali interessati, considerato l'evidente riflesso che tale decisione ha sull'organizzazione dei trasporti e sul funzionamento degli edifici scolastici. L' USR EMILIA ROMAGNA così si pronunciava in merito al problema neve ed interruzione dell'attività didattica."In relazione agli eventi naturali che hanno comportato la perdita di giorni di lezione per la più parte delle Istituzioni scolastiche della regione, si ricorda che per consolidato orientamento già espresso da questa Direzione (vedi note prot. 18967 del 18.11.2002 e n.1743 del 15.2.2010) “L’anno scolastico resta valido anche se le cause di forza maggiore hanno comportato la discesa del totale al disotto dei 200 giorni”. Anche Il MIUR, con la circolare numero 1000 del 22 febbraio 2012, forniva indicazioni alle scuole sulla validità dell'anno scolasticoe sugli eventuali adeguamenti dei calendari scolasticia seguito degli eccezionali eventi atmosferici considerati, ribadendo, come hanno già fatto diversi Uffici Scolastici Regionali, che "è fatta comunque salva la validità dell'anno scolastico"anche in caso di "discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200" in conseguenza di "cause di forza maggiore". Conclusione. L'occupazione può non essere considerata come assenza dello studente ed essere anche computata valida ai fini dei 200 giorni di lezionese fatta rientrare nell'ipotesi di causa di forza maggiore, può essere ritenuta come attività formativa ed educativa dello studente, come diversa ed alternativa esplicazione del processo formativo dello studente, senza pregiudicare la validità dell'anno scolastico, e le singole Istituzioni scolastiche possono, in base ai principi dell'autonomia, poiché nulla osta in tale senso, deliberare in questa direzione in armonia con le competenze Regionali in materia. Il personale scolastico, essendo l'occupazione considerabile come causa di forza maggiore che rende non pienamente eseguibile la prestazione del lavoratore, essendosi manifestata, nel caso specifico lì ove non è stato attuato "sgombero", anche accettazione da parte dell'Istituzione scolastica della situazione in essere, non è tenuto a recuperare alcun tipo di prestazione lavorativa, poiché sono pienamente estendibili in questo caso in via analogica le ipotesi riconducibili al non recupero della prestazione lavorativa per la chiusura della scuola causa neve, od altra forza maggiore, non esistendo d'altronde una tipizzazione della causa di 045688 forza maggiore nulla osta che anche l'occupazione scolastica possa essere ritenuta tale. Infine sarebbe una conquista sociale e politica non da poco conto e basilare per ogni Codice abbonamento: democrazia, riconoscere valenza formativa al processo di occupazione. L'articolo originale Iscriviti alla newsletter di OrizzonteScuola! Si parla di noi Pag. 24 SCUOLA24.ILSOLE24ORE.COM (WEB2) Data 24-11-2014 Pagina Foglio 1/2 Il quotidiano della Formazione, dell'Università e della Ricerca Home Tuttodocumenti 24 Quotidiano Digitale Norme & Tributi Guida alla scelta STUDENTI E RICERCATORI Nov 2014 Corsi di laurea gratuiti on line, la rivoluzione si chiama «Mooc» SEGNALIBRO FACEBOOK TWITTER STAMPA TAG Ateneo di Marco Magnani I Massive Online Open Courses nati negli Stati Uniti minacciano la sopravvivenza delle università «tradizionali» E-learning Corso di laurea In Italia esistono 96 università (comprese undici telematiche) con corsi attivati in almeno 200 sedi: quasi il doppio dei capoluoghi di provincia. Ogni città, negli ultimi vent'anni, ha preteso di avere l'università, la fiera, l'aeroporto, nell'illusione di diventare un polo importante in grado di attrarre investimenti. Hanno invece spesso accumulato perdite, in assenza di massa critica e di economie di scala. I giovani, quasi prolungando il liceo, hanno creduto di acquisire competenze elevate e lauree spendibili sul mercato del lavoro, restando in casa dei genitori ben oltre l'età media dei coetanei europei e americani. L'impatto negativo sulla mobilità fisica e sociale è sotto gli occhi di tutti. 045688 I Mooc gratuiti Il colpo di grazia all'ormai insostenibile università sotto casa potrebbe paradossalmente arrivare dall'università ovunque, con i Mooc gratuiti. I Massive Open Online Courses sono accessibili con estrema facilità e la loro offerta si adatta rapidamente alla domanda del mercato. La diffusione è stata impressionante. Dopo un corso sull'intelligenza artificiale offerto dall'Università di Stanford a fine 2011, seguito da 160mila utenti, il fenomeno è esploso, con migliaia di corsi e milioni di utenti oggi nel mondo. La crescita stimata per i prossimi cinque anni è del 60% l'anno. Come in altri settori, anche nell'istruzione universitaria e post-universitaria è in atto un fenomeno di polarizzazione. Da una parte le top school sempre più esclusive, costose e inaccessibili ai più: un solo anno a Oxford e Cambridge o nelle Ivy League americane come Harvard, Yale e Princeton costa almeno 50mila dollari. All'altro estremo la rivoluzione dei Mooc, che mette in pericolo migliaia di università senza il prestigio, gli insegnanti, le infrastrutture delle top school. Negli Stati Uniti c'è chi sostiene che i Mooc uccideranno le università tradizionali di fascia media e medio-bassa. Forse si tratta di un'esagerazione, ma cresce la pressione sulle università pubbliche, perché accettino i crediti dei corsi completati online, e l'American Council on Education fa aperture in questa direzione. Si parla di noi Codice abbonamento: Una sfida per l’Italia La sfida riguarda anche le università italiane. Nulla esclude che atenei americani, inglesi o coreani aprano “filiali” in Italia per offrire corsi di qualità a costi sostenibili. La didattica universitaria sarebbe rivoluzionata e non tutte le università tradizionali sopravviverebbero. Come sempre accade, i grandi cambiamenti sono fonte di rischi, ma anche di opportunità, a patto che le si sappia cogliere. Un'opportunità senza precedenti Pag. 25 SCUOLA24.ILSOLE24ORE.COM (WEB2) Data 24-11-2014 Pagina Foglio 2/2 si presenta a milioni di giovani dei Paesi in via di sviluppo, che non avrebbero alcuna possibilità di accesso alla higher education. Ma anche le università italiane hanno diverse opportunità, se sapranno adeguarsi alla novità senza subirla: dalla riduzione dei costi all'ampliamento del bacino di utenza, sia geografica che per fasce d'età. I Mooc sono infatti particolarmente adatti alla formazione permanente (il cosiddetto life long learning) di professionisti, dipendenti pubblici e privati, persone in fase di ricollocazione nel mondo del lavoro. E su certi temi l'Italia può essere leader. Sda Bocconi ha appena lanciato un Mooc su moda e lusso, raccogliendo in pochi giorni oltre 20mila iscrizioni da 157 Paesi. I corsi online rappresentano solo una delle tante sfide dell'università, dal collegamento con le imprese nel campo della ricerca, alla capacità di attrarre risorse private, studenti e docenti dall'estero, attraverso la trasparenza delle carriere e il riconoscimento del merito. L'università italiana deve decidere se vuole confrontarsi seriamente con i processi d'innovazione radicale, in atto nelle università del mondo sviluppato. Ridurre il numero delle sedi è un passo importante per prepararsi alle nuove sfide, concentrando risorse, eliminando sprechi e spingendo i giovani ad andare a studiare fuori sede. © RIPRODUZIONE RISERVATA CORRELATI STUDENTI E RICERCATORI 21 Maggio 2014 PIANETA ATENEI 13 Maggio 2014 Fondazione Roma finanzia le nuove aule hi-tech all'ateneo Foro Italico Giovani imprenditori crescono, Tor Vergata e Brains lanciano il «Piano giovani cervelli» Accreditamento, scontro rettori-Anvur sull'eccesso di «burocrazia» Codice abbonamento: 045688 PIANETA ATENEI 17 Maggio 2014 Si parla di noi Pag. 26 SCUOLA24.ILSOLE24ORE.COM (WEB2) Data 24-11-2014 Pagina Foglio 1/2 Il quotidiano della Formazione, dell'Università e della Ricerca Home Tuttodocumenti 24 Quotidiano Digitale Norme & Tributi Guida alla scelta FAMIGLIE E STUDENTI Nov 2014 SEGNALIBRO S 2 4 FACEBOOK TWITTER STAMPA Un tablet a maestra e bambini: così la scuola entra in ospedale e supera tutte le barriere di Marzio Bartoloni TAG Scuola Studente Scuole elementari ospedale Valeria frequenta la terza elementare, Giulia e Ilaria la prima. Per disegnare, imparare a leggere e scrivere e fare di conto non entrano in una classe. Restano in ospedale dove seguono cure impegnative oppure a casa dove la loro malattia gli impone di restare per non peggiorare le loro condizioni di salute. Tutte e tre sono pazienti del reparto di ematologia del Policlinico Umberto I di Roma. E tutte e tre non saltano una lezione della loro maestra, Tiziana Ceroni, che ogni giorno (a volte anche il sabato) si collega con un monitor e con un tablet con le sue scolare studiando, leggendo, colorando insieme. Una scuola virtuale, fatta però di studio e compiti veri - soltanto che i “brava” e “bravissima” o gli errori in matita rossa compaiono sullo schermo di un tablet - e con pagelle finali valide e riconosciute dal ministero. Il progetto rientra nell’iniziativa «Smart future» Questa iniziativa rientra nei programmi della scuola in ospedale voluti dal ministero dell’Istruzione, ma in questa esperienza pilota a Roma, come in altre quattro (tra Abruzzo, Umbria, Basilicata e Lombardia), c’è l’aggiunta della “didattica digitale”, un alleato preziosissimo per le insegnanti e per questi piccoli studenti alle prese con la dura prova della malattia. Un modello, questo, che si sta sperimentando con successo dallo scorso settembre grazie al progetto Samsung «Smart Future» che dopo aver digitalizzato 25 isitituti di scuola primaria e secondaria inferiore (altri 54 il prossimo anno) ora punta a coinvolgere anche le scuole presenti nei presidi ospedalieri per dimostrare come l’uso della tecnologia può essere ancora più efficace nel caso di alunni costretti all’ospedalizzazione. Tra le strutture coinvolte c’è appunto il Policlinico Umberto primo di Roma (con ematologia e neurospichiatria infantile), collegato all'istituto comprensivo statale Tiburtina Antica. Mentre le altre esperienze pilota coinvolgono l’Isis Maria Grazia Mamoli di Bergamo, la scuola statale San Giovanni Bosco di Lavello, la primaria «Coniglietti bianchi» di Perugia e l’Istituto comprensivo di Chieti. Tutte scuole, queste, che operano con altrettante strutture sanitarie. Si parla di noi Codice abbonamento: 045688 La classe “virtuale” C’è un monitor touch screen da usare soprattutto quando i bambini in cura possono fisicamente seguire la lezione nelle piccole aule presenti nelle strutture sanitarie. E poi un tablet per la maestra e uno per ogni studente costantemente collegati che consentono di interagire continuamente - tra appunti, disegni, immagini e libri da sfogliare - anche se l’insegnante è in ospedale e i bambini distanti, magari a casa o in “isolamento” per non pregiudicare le cure. Queste lezioni speciali possono durare anche un solo giorno (per chi magari fa un day hospital) ma anche un intero anno scolastico con scrutinio finale che sarà inviato all’istituto di appartenenza dello studente. Il Pag. 27 SCUOLA24.ILSOLE24ORE.COM (WEB2) Data 24-11-2014 Pagina Foglio 2/2 traguardo da raggiungere non è solo in termini formativi, ma anche psicologici: grazie alla possibilità di rimanere “connessi” con i propri compagni, i ragazzi continuano a studiare, mantenendo alto il morale. Tutto questo è possibile grazie alla grande dedizione e passione dei docenti - che hanno rinunciato a cattedre in scuole “ordinarie” - e ai benefici della tecnologia che li aiuta a insegnare anche lì dove è più difficile, nelle corsie degli ospedali, superando le barriere imposte da malattie spesso molto gravi. «Questi insegnanti sono una punta di eccellenza», spiega Ada Maurizio, preside della scuola romana collegata al Policlinico. «Frequentare queste lezioni aiuta anche la cura», aggiunge il primario Robin Foà.«Per me insegnare qui è un divertimento - spiega la maestra Tiziana - e ai bambini che si trovano in questa situazione eccezionale fa un gran bene perché io sono la scuola, sono la normalità». © RIPRODUZIONE RISERVATA CORRELATI FAMIGLIE E STUDENTI 08 Aprile 2014 FAMIGLIE E STUDENTI 13 Maggio 2014 Scuola, iscrizioni online: arrivate oltre un milione e mezzo di domande Sei classi su dieci rinunciano alle gite scolastiche Una nuova emergenza per il Sud: 3,5 milioni di bambini a rischio «povertà educativa» Codice abbonamento: 045688 PIANETA ATENEI 18 Marzo 2014 Si parla di noi Pag. 28 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 21-11-2014 26 1/2 Si parla di noi Pag. 29 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 21-11-2014 26 2/2 Si parla di noi Pag. 30 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 13+1 1/2 Scenario politico Pag. 31 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 13+1 2/2 Scenario politico Pag. 32 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 10 1 Scenario politico Pag. 33 Settimanale Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 27 1/2 Lavoro Pag. 34 Settimanale Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 24-11-2014 27 2/2 Lavoro Pag. 35
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