PROGETTAZIONE infanzia di circolo2014-2015-2

Progettazione annuale di Circolo
SCUOLE DELL’INFANZIA DI
VIA ROMA
VIA RODODENDRI
VIA GRAMSCI
Anno scolastico 2014- 2015
Le insegnanti delle scuole dell’Infanzia del II° Circolo di Rozzano
per realizzare al meglio percorsi educativi personalizzati, capaci di
promuovere esperienze e situazioni motivanti, ritengono le
seguenti linee di condotta di primaria importanza da adottare per
programmare unità di apprendimento e azioni educativo
didattiche:
o accettare ogni bambino con i suoi problemi e le sue
potenzialità
o favorire il successo formativo nel rispetto delle individualità
o creare un ambiente stimolante, aperto, flessibile
o incentivare la curiosità e la capacità di prendere iniziative
o realizzare una scuola del fare e dell'agire basata sulla
ricerca personale
o operare una regia educativa aperta, flessibile, stimolante
OBIETTIVI GENERALI
MATURAZION E
DELL’IDENTITA’
CONQUISTA AUTONOMIA
SVILUPPO COMPETENZE
1
CURRICOLO
IMPLICITO
ESPLICITO
SCELTE EDUCATIVE
ORGANIZZAZIONE
DEGLI SPAZI E DEI
TEMPI
REGOLE
SCELTE
METODOLOGICHE
ROUTINE
SCELTE
DIDATTICHE
ATTIVITA’ RICORRENTI
VERIFICA E
VALUTAZIONE
ORGANIZZAZIONE DEI
GRUPPI
ATTIVITA’ PARTICOLARI
DAI CAMPI DI
ESPERIENZA
OBIETTIVI
NUCLEI FONDANTI
TRAGUARDI IRRINUNCIABILI
ATTIVITA’ ESSENZIALI
2
ACCOGLIENZA

Giochi liberi tranquilli
 Gioco simbolico
 Costruzioni
 Giochi strutturati
 Disegno
 Biblioteca
 Manipolazione
 Racconto di fiabe e filastrocche
ATTIVITÀ ANTIMERIDIANE
 Conversazione
 Incarichi del giorno
 Presenze/ assenze
Canti
 Giochi collettivi
 Esecuzione progetti

3
ROUTINE E PRANZO




Riordino
Cure igieniche
Apparecchiatura pranzo
Sparecchiatura
Vengono definite” routine” quelle situazioni che si ripetono con caratteristiche più o meno
simili, per la durata dell’anno scolastico, ogni routine può evolvere nel corso dell’anno, in
relazione alle conquiste dei bambini, per consentire nuovi apprendimenti e autonomie.
Possiedono una valenza importante di orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle
diverse situazioni nella giornata a scuola; inoltre, potenziano molte competenze di tipo
personale, comunicativo, espressivo, cognitivo.
Queste situazioni sono : il momento dell’ingresso, del bagno, del pasto, del sonno e dell’uscita,
il riordino, il rispetto dei turni.
Le routine facilitano la memorizzazione di semplici sequenze di azioni comuni e rendono i
bambini partecipi a livello cosciente di gesti e comportamenti che spesso noi adulti eseguiamo
e facciamo eseguire in modo meccanico, senza prestare grande attenzione. I bambini le vivono
con piacere, in un clima di condivisione, con la sicurezza che proviene dai gesti abituali, dal
rispetto di orari consueti; sanno cosa aspettarsi e partecipano attivamente, attratti sia da
azioni conosciute che da piccole novità e cambiamenti che introduciamo al momento giusto o
che loro stessi suggeriscono.
Nelle attività di routine, ben presto i bambini si sentono capaci e responsabili e possono
assumere una funzione di tutor nei confronti di compagni che hanno bisogno di aiuto. Anche i
bambini dva e con difficoltà trovano in questi momenti uno spazio di partecipazione
significativo.
Le routine aiutano i bambini a fissare l'idea di spazio e tempo che a poco a poco diventerà
conoscenza; dal ripetersi di queste routine, i bambini riescono a cogliere il senso del prima e
del dopo, acquisendo la capacità di prevedere ed anticipare gli eventi e costruendo un po' alla
volta la propria rappresentazione mentale, temporale e spaziale
ATTIVITA’ POMERIDIANE







Giochi liberi tranquilli
Costruzioni
Biblioteca
Giochi cantati
Fiabe, filastrocche
Conversazioni
Attività legate ai progetti - Riposino ( 3 anni)
4





COMMIATO
Conversazione
Canti e giochi cantati
Racconto di fiabe e filastrocche
Giochi da tavolo
Riordino
LA GIORNATA SCOLASTICA
Due entrate
Ore 8/8,30
Ore 9
Ore 9,10
Ore
10 /11
Entrata, accoglienza. I bambini arrivano accompagnati
da un genitore o da un parente. L’insegnante in quel
momento è impegnata nell’accoglienza per aiutarli ad
un distacco sereno; li orienta quindi al gioco libero o in
piccoli gruppi, per consolidare le prime capacità di
scelta e il senso di appartenenza. Nel medesimo tempo
è disponibile anche nei confronti dell’adulto per la
comunicazione di notizie brevi, utili per prendersi
meglio cura di bambini durante la giornata.
Si chiude la porta d’entrata e i bambini vengono invitati
al riordino dei giochi usati, collaborando con senso di
responsabilità, così che possano consolidare la capacità
di eseguire operazioni semplici sul concreto.
Il momento che segue, la consegna, diversa ogni
giorno, è intesa a far maturare nei bambini la capacità
di esprimersi serenamente “nel fare” che li aiuta a
scoprire con gioia le loro capacità.
Attività creative legate al progetto. Il tempo delle
esperienze didattiche per l’acquisizione delle
competenze cognitive.
I materiali realizzati dai bambini servono per
comunicare con gli altri, rafforzano l’identità personale,
consentono di esprimere emozioni e sensazioni.
Sviluppano il consolidamento di uno stile personale,
aiutano a sviluppare il senso estetico.
5
Ore
11 / 11,40
0re
11,50 /12,50
Ore
12,50/13,30
Ore 13,30/15,30
Il bagno.. per i propri bisogni.. per lavarsi le mani.. per
tirare lo sciacquone.. senza fretta .. Per imparare a
diventare autonomi ci vuole tempo, il bagno è un
ambiente di attività degno di attenzione come il resto
del programma educativo. Le cure igieniche prima del
pranzo sono un momento in cui i bambini fanno proprie
positive abitudini igienico-sanitarie.
Il pranzo rappresenta una situazione coinvolgente.
Questo è un tempo per esprimere atteggiamenti di
reciprocità. Ha un’importante funzione educativa per
la socializzazione, per rapportarsi con il cibo, per il
rispetto delle regole di vita comunitaria. Il pranzo a
scuola deve essere un momento rilassante, ricco di
amicizia e conversazioni.
L’insegnante ha una funzione di regia educativa, la
sua presenza e i suoi interventi tendono a permettere
che ogni bambino viva questo momento in uno stato
di benessere e autonomia per favorire una relazione
attiva e positiva con il cibo.
Conclusione pranzo, non tutti i bambini finiscono di
mangiare insieme, la conclusione avviene in maniera
graduale. I bambini si rilassano leggendo libri,
facendo un gioco guidato in salone, nell’angolo di
manipolazione e travasi, in biblioteca, in palestrina.
I piccoli si organizzano per il riposino, mentre i
compagni che non riposano perché più grandi si
dedicano ad attività più silenziose. Dopo il pranzo si
gioca in aula o all’aperto, quando il tempo lo
consente. Questo permette di assumere ruoli diversi e
imparare a canalizzare l’aggressività verso obiettivi
costruttivi.
Il riposo. La giornata di un bambino a scuola come a
casa si fa più veloce, a momenti più lento : le cadenze
del ritmo di riposo sono legata all’età del bambino, al
suo grado di affaticabilità, alle emozioni, ai bisogni
affettivi.
Il riposo dei bambini piccoli è un momento importante
della giornata scolastica, è un momento della giornata
necessario per evitare che i bambini stanchi e
affaticati traducano spesso questo stato in
iperattivismo, nervosismo, pianto.
E’ una sosta carica di affettività che può creare ansia
sia perché ogni bambino vive in maniera personale,
sia perché avviene in assenza delle figure di
riferimento care. Alla famiglia il duro compito di
accettare il riposo in base a esigenze fisiche dei piccoli
più che a esigenze personali.
6
Uscita
Ore
15,45/16
Ritorno a casa per ritrovare le proprie abitudini e
affetti. All’uscita il bambino sarà consegnato soltanto
al genitore o ad una persona delegata
precedentemente dal genitore.
FISICO
 Modalità di strutturazione e arredamento dei locali
 Costruzione intenzionale di percorsi educativi e
didattici
 Accurata predisposizione di materiali strutturati e non
SOCIALE
 Luogo d’incontro con l’altro e con la diversità
 Ambito in cui si intrecciano rapporti umani con i
coetanei e gli adulti
7
RELAZIONALE
 Ambiente plasmato da specifiche modalità di
interazione verbale tra adulto e bambino
PSICOLOGICO
 Luogo dell’intimità e della propria fantasticheria
RAPPRESENTATO
 Luogo della drammatizzazione, del giocare a far finta,
del disegnare, del creare
EVOCATO
 Nella narrazione di fiabe, nel racconto di storie, nella
recitazione di una filastrocca.
8
ORGANIZZAZIONE DI SPAZI, TEMPI
Come ogni anno scolastico, ogni sezione e scuola organizza SPAZI, TEMPI
scolastici secondo le esigenze della propria utenza.
Rispetto all’anno precedente, gli spazi sono pressoché invariati.
Si punta alla valorizzazione iniziale di spazi manipolativi destrutturati .
Il criterio di fondo nell’organizzazione e riorganizzazione degli spazi resta
sempre il seguente: a seconda dell’attività e degli stimoli da proporre, lo spazio
è ristrutturabile e flessibile; alcune aule sono prevalentemente adibite a
determinate funzioni, come il dormitorio o l’aula di psicomotricità.
Anche durante il gioco spontaneo i bambini sono liberi di destrutturare gli
ambienti, posti i limiti di sicurezza e di riordino al momento preposto.
Il giardino viene utilizzato per il gioco spontaneo motorio, per attività
esplorative e scientifiche
9
 ORARI DI FUNZIONAMENTO
Via Roma, Via Rododendri, Via Gramsci
Le tre scuole funzionano da questo anno scolastico con i seguenti orari
Entrata pre-scuola 7,30 (solo per gli iscritti) Via Roma e Rododendri
I entrata dalle 8.00 alle 8,30
II entrata alle 9.00
Due uscite intermedie :
una antimeridiana alle 11,30 per coloro che non pranzano a scuola
una alle 13.00 per coloro che hanno necessità.
Rientro a scuola per gli alunni di 4 e 5 anni che non pranzano a scuola ore 13.
L’uscita finale dalle 15.45 alle 16.00.
Il prolungamento è gestito da Ama e funziona dalle ore 16 alle ore 17,30 solo
per via Roma
 INSERIMENTO
Gli aspetti comuni e l’organizzazione generale per i nuovi iscritti sono
regolamentati dal PROGETTO ACCOGLIENZA, per i vecchi iscritti, si cercherà di
riprendere serenamente le attività.
ACCOGLIENZA
Il periodo di inserimento riveste importanza determinante per il buon esito di
tutta la frequenza alla scuola materna, per la famiglia e per la scuola stessa.
Il raggiungimento di tale obiettivo è infatti sempre passaggio qualificante
dell’intervento formativo: si modificano abitudini, si entra in rapporto con altre
persone e altri spazi.
L’inserimento nel nuovo ambiente è un fatto graduale: occorre che il bambino
e la famiglia poco alla volta prendano dimestichezza con la nuova situazione.
Di norma l’inserimento richiede circa due settimane.
Vengono definite le migliori procedure per far sì che il bambino e gli adulti
trovino in questa situazione molti elementi rassicuranti e di interesse.
Questo all’interno di “ regole” uguali per tutti e tali per cui il periodo
complessivo dell’inserimento non pregiudichi la funzionalità stessa della scuola
per i bambini che già la frequentano e per gli stessi nuovi ammessi.
I piccoli iscritti quest’anno sono
Via Roma
58
Via Rododendri 40
Via Gramsci
11
10
VANTAGGI DELLO SCAGLIONAMENTO
·
gradualità nell’aumentare del rapporto insegnante/bambini
·
gradualità quantità tempo scolastico
·
gradualità adeguamento tempo vissuto ---> tempo istituzionale
·
qualità attività
·
quantità e qualità rapporto con i genitori
ALTRI ASPETTI DELL’ACCOGLIENZA
L’orario e il calendario dello scaglionamento sono stati esposti all’ingresso di
ogni singola scuola, e consegnati ai genitori nella riunione conoscitiva di
maggio-giugno.
ATTIVITA’ SPECIFICHE PER L’INSERIMENTO
Per favorire l’inserimento e la conoscenza di spazi e tempi si propongono
attività-chiave:
·
gioco spontaneo per piccoli gruppi per conoscere i nuovi giochi ed i nuovi
spazi
·
giochi cantati e socializzanti
·
giochi di manipolazione .
Osservazione sistematica del gioco spontaneo al fine di rilevare interessi,
bisogni e problematiche emergenti.
FORMAZIONE DELLE SEZIONI
L’assegnazione degli alunni alle sezioni risponde a criteri di omogeneità rispetto
all’età età e eterogeneità rispetto al sesso, compatibilmente al numero degli
alunni iscritti.
Via Roma
 Sezione Rossa 4 anni
Insegnanti Fancello Elisabetta – Caligiuri Adele
 Sezione Blu 4 anni
Insegnanti Ghiringhelli Elena – Macrì Pasquale
 Sezione Verde 3 anni
Insegnanti Buccheri Filippa – Rizzo Marcia
 Sezione Gialla 3 anni
Insegnanti Senaria Monica – De Luca Angela
 Sezione Azzurra 5 anni
Insegnanti Scoca Marilena – Bassanini Marica
 Sezione Arancione 3/4/ 5 anni + 1 bambino dva. di 4 a.
Insegnanti Bigi Grazia – Gentili Daniela – supplente annuale
 Insegnante di sostegno supplente annuale
 Insegnante religione Infante Barbara
Via Roma
12 di sezione, 1 di sostegno, 1 educatore comunale
11
Via Rododendri
 Sezione Rossa 4 anni + 1 bambino dva
Insegnanti Tanzillo Silvana – Tarallo Rachele
 Sezione Rosa 3 anni + 1 bambino dva
Insegnanti Diazzi Mara – Zurzolo Carmela
 Sezione Verde 4/5 anni
Insegnanti Lullo Filomena – Gelicrisio Loredana
 Sezione Blu 3/4 anni
Insegnanti Chiazza Alessia – Panella Maria Rita
 Sezione Gialla 5 anni + 1 bambino dva
Insegnanti Mainardi Daniela – Diaferia Maria Rosa
 Insegnante di sostegno supplente annuale
 Insegnante religione Infante Barbara
Via Rododendri 10 di sezione, 1 e ½ di sostegno, 1 educatore comunale
Via Gramsci
 Sezione Turchese 3/ 4 anni + 1 bambino d.a.
Insegnanti Anselmi Bernardette – Zanazzi Anastasia
 Sezione Verde 5 anni
Insegnanti Di Ciommo Maria Grazia – Pirillo Rosanna
 Insegnante di sostegno supplente annuale
 Insegnante religione Infante Barbara
Via Gramsci 4 di sezione e ½ di sostegno, 1 educatore comunale
Del gruppo insegnante fa sempre parte l’insegnante I.R.C. che s’inserisce per
1,30 ore per sezione, dal lunedì al venerdì.
12
Sono considerati come campi del fare e dell'agire del bambino, sia individuale
che di gruppo, attraverso i quali i bambini vengono progressivamente introdotti
nella cultura, nella dimensione simbolica e quindi alfabetica, del mondo degli
adulti. Attraverso loro si progettano percorsi e operazioni fondamentali, quali
classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare l'ambiente.
IL SE’ E
L’ALTRO
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
IMMAGINI
SUONI
COLORI
CAMPI
D’ESPERIENZA
CORPO E IL
MOVIMENTO
I DISCORSI E
LE PAROLE
13
IL SE’ E L’ALTRO
COMPETENZE
OBIETTIVI GENERALI
Il bambino gioca in modo
costruttivo e creativo con gli altri,
sa argomentare, confrontarsi,
sostenere le proprie ragioni con
adulti e bambini.
-Sviluppa il senso dell'identità
personale, percepisce le proprie
esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più
adeguato.
Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e le metta
a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini e
comincia e riconoscere la reciprocità
di attenzione tra chi parla e chi
ascolta.
-Pone domande sui temi esistenziali
e religiosi, sulle diversità culturali,
su ciò che è bene o male, sulla
giustizia, e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme;
- Si orienta nelle prime
generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia
negli spazi che gli sono familiari,
modulando progressivamente voce
e movimento anche in rapporto con
gli altri e con le regole condivise; Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del territorio, le
istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole
comunità della città.
Superare la dipendenza dall'adulto,
assumendo iniziative e portando a
termine compiti e attività in autonomia;
-Riconoscere ed esprimere verbalmente i
propri sentimenti e le proprie emozioni;
-Passare gradualmente da un linguaggio
egocentrico ad un linguaggio
socializzato;
-Collaborare nel gioco e nel lavoro,
portare aiuto ai compagni in difficoltà;
-Osservare comportamenti rispettosi e di
accoglienza verso i compagni nuovi o
portatori di elementi di diversità e anche
culturali e religiosi;
-Scoprire e conoscere il proprio corpo
anche in relazione alla diversità sessuale;
-Manifestare il senso di appartenenza,
riconoscere i compagni, le maestre, gli
spazi, i materiali, i contesti, i ruoli;
-Accettare e gradualmente imparare a
rispettare le regole, i ritmi, le turnazioni;
-Osservare comportamenti rispettosi
della salute e della sicurezza delle
persone, delle cose, degli animali e
dell'ambiente;
-Collaborare con i compagni per la
realizzazione di un progetto comune
14
IL CORPO E IL MOVIMENTO
COMPETENZE
 Sperimenta possibilità sempre
più complesse di movimento
del proprio corpo,coordinando
movimento in rapporto a
sè,agli altri,allo spazio e agli
oggetti.
 Sviluppa la capacità di capire
le proprie emozioni e quelle
degli altri per vivere in modo
equilibrato e positivo i propri
stati affettivi.
 Utilizza in modo adeguato il
linguaggio del corpo per
superare situazioni di
incomprensione e
conflittualità.
 Scopre la propria dominanza
corporea e lateralità.
 Acquisisce corrette abitudini
igieniche e alimentari
 Sviluppa e rafforza l'identità
sessuale.

OBIETTIVI GENERALI
 Sapersi muovere spontaneamente
e in esprimendosi in base a
suoni,musica, indicazioni ecc..
 saper controllare l'affettività e le
emozioni in maniera adeguata
all'età, rielaborandole attraverso il
corpo e il movimento.
 Provare il piacere di coordinare le
attività con quelle degli altri in
modo armonico.
 Maturare competenze di motricità
globale e fine in operazioni di
routine:colorare,ritagliare,
piegare ecc....
 Curare la propria persona,gli
oggetti personali,l'ambiente e
materiali comuni nella prospettiva
della salute e dell'ordine.

Saper interpretare a livello
corporeo le norme di educazione
stradale e i relativi segnali.
Acquisisce comportamenti
corretti all'ambiente urbano
nella sua generalità.
15
IMMAGINI, SUONI, COLORI
COMPETENZE
 Padroneggiare gli strumenti
necessari ad un utilizzo dei
linguaggi espressivi, artistici,
visivi, multimediali (strumenti
e tecniche di fruizione,
produzione e lettura)
OBIETTIVI GENERALI
Capacità di:
- riferire in forma orale per
sommi capi il contenuto
generale di spettacoli;
- illustrare racconti,film,
spettacoli;
- drammatizzare racconti,
narrazioni, filmati;
- realizzare giochi simbolici;
- realizzare manufatti plastici e
grafici utilizzando diverse
tecniche manipolative e
coloristiche;
- ascoltare brani musicali,
seguirne il ritmo col corpo,
eseguire semplici danze;
- partecipare al canto corale;
- - riprodurre ritmi con
strumenti non convenzionali
e semplici strumenti
convenzionali (tamburello,
triangolo, maniglie sonore,
nacchere).
16
I DISCORSI E LE PAROLE
COMPETENZE
-
Il bambino usa la lingua
italiana, arricchisce e precisa
il proprio lessico, comprende
parole e discorsi, fa ipotesi
sui significati;
- Sa esprimere e comunicare
agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in
differenti situazioni
comunicative;
- Sperimenta rime,
filastrocche,
drammatizzazioni, inventa
nuove parole, cerca
somiglianze e analogie trai
suoni e i significati;
- Ascolta e comprende
narrazioni, racconta e
inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per
definirne regole.
- Ragiona sulla lingua,
scopre la presenza di lingue
diverse, riconosce e
sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la
creatività e la fantasia.
- Si avvicina alla lingua
scritta, esplora e sperimenta
prime forme di
comunicazione attraverso la
scrittura;
OBIETTIVI GENERALI
-
Si esprime attraverso
enunciati minimi
comprensibili; racconta propri
vissuti con domande stimolo
dell'insegnante o
spontaneamente;
- Ripercorrere verbalmente le
fasi di un compito, di una
azione eseguiti;
- Arricchire il proprio lessico, e
migliorare la pronuncia
linguistica;
- Comprendere narrazioni,
inventare storie chiedere e
offrire spiegazioni per
progettare attività;
- Scoprire lingue diverse
sperimentando la pluralità del
linguaggio;
- Elabora le nuove acquisizioni
verbali sperimentando
relazioni e significati tra suoni
e parole,
- Scoperta della comunicazione
scritta.
17
LA CONOSCENZA DEL MONDO
COMPETENZE
OBIETTIVI GENERALI
OGGETTI, FENOMENI, VIVENTI.
NUMERO E SPAZIO.
- Collocare nello spazio e nel
tempo se stessi, gli
oggetti, le persone, i
fenomeni naturali e gli
organismi viventi.
- Utilizzare semplici simboli per
registrare e compiere
misurazioni mediante
semplici strumenti non
convenzionale per
confrontare e valutare
quantità.
- Mettere in corretta sequenza
esperienze, azioni, eventi della
propria storia, riferire le fasi di una
di una procedura o di un
esperimento;
- Utilizzare termini per definire
concetti spazio-temporali;
- osservare e individuare
caratteristiche del proprio corpo,
dell’ambiente e del paesaggio e
distinguerne le trasformazioni
dovute al tempo;
- distinguere e individuare le
caratteristiche dei materiali di uso
quotidiano.
METODOLOGIA
La metodologia seguita si schematizza sempre nella maniera seguente
A PARTIRE


IL CORPO E IL
MOVIMENTO

LA RICERCA
LA MANIPOLAZIONE
ATTRAVERSO
IL GIOCO, LA SCOPERTA,
L’INVENZIONE, L’INTERAZIONE
PER ARRIVARE A
INTERIORIZZAZIONE
18
Accanto ai progetti di plesso, la programmazione educativa prevede anche una
programmazione trasversale, affidata a quello che le insegnanti propongono, a quello
che i bambini non conoscono, nello stile educativo proprio di ciascuna insegnante.
Per rispettare il modo di conoscere dei bambini e per offrire situazioni motivanti,
ricche di contenuti, si cercherà di perseguire gli obiettivi previsti nei campi di
esperienza , e di promuovere la formazione di competenze, organizzando esperienze
caratterizzate dalla trasversalità delle conoscenze alle quali gli stessi campi fanno
riferimento .
A scuola: si lavora, si costruisce, si progetta, si realizza, si verifica, si discute, si
pensa, si riflette.
Ogni sezione e ogni docente terrà conto dei seguenti fattori :
- una distribuzione ordinata e coerente delle varie opportunità educative, con
caratteristiche di flessibilità
- una strutturazione dell’orario dei docenti che permetta l’utilizzo della
compresenza;
- una valorizzazione sia dei tempi dedicati alle attività strutturate che di quelli
routinari;
- un’alternanza equilibrata tra le esperienze socializzanti e i percorsi individuali,
le attività di sezione e quelle di intersezione, le attività ludiche sia strutturate
che di gioco libero;
-
una valorizzazione dei tempi e delle modalità di intervento durante il momento
dell’accoglienza (sia quella di inizio anno che quella giornaliera).
ATTIVITÀ COMUNI E PROGRAMMATE LIBERAMENTE IN BASE ALL’ETÀ
DEGLI ALUNNI E ALLE ESIGENZE DELLE SINGOLE SEZIONI
Per proporre ogni attività ci si basa su uno schema di ricerca-azione: si pone
un problema e si cerca sin dall’inizio di coinvolgere i bambini a progettare il
lavoro, a cercare spunti.
Ecco l’esempio:
SCHEMA DI RICERCA-AZIONE:
PROBLEMA
COSA
POTREMMO
FARE
COME?
DOVE?
COSA
ABBIAMO
FATTO
CONFRONTO
L’insegnante svolgerà sempre la funzione di regista:
-predispone spazi e materiali
-propone stimoli e situazioni di problem solving
-osserva le relazioni dei bambini
-accoglie le proposte dei bambini e le sviluppa
-regola i processi, le conversazioni, riformula gli interventi
-registra le ipotesi formulate, i processi ed i comportamenti attivati
-guida i confronti e le verifiche, propone le sintesi del lavoro
-in base ai risultati ottenuti elabora le proposte successive, modificando il
percorso secondo criteri di flessibilità.
19
-
Predisposizione di un ambiente sereno, accogliente adatto alle esigenze
dei bambini
Conversazioni in piccolo gruppo
Allestimento dell’angolo della lettura
Produzione di libri individuali e collettivi
Invenzione di rime e filastrocche
Capacità di ascolto, concentrazione e memoria
Capacità di raccontare esperienze personali
Capacità di raccontare una breve storia
Capacità di inventare rime e filastrocche
Comprendere la necessità della lettura e della scrittura
Consolidare il rapporto personale con il libro e svilupparlo con attività
piacevoli e utili per la crescita individuale
Favorire un approccio ludico-manipolativo ed intuitivo verso la lettoscrittura
Girotondi e giochi motori che richiedono l’accordo con gli altri
partecipanti
Attività di musica-movimento
Giochi di imitazione(lo specchio, le belle statuine,le scatoline..
Giochi tradizionali (123 stella,nascondino, i quattro cantoni….)
Drammatizzazioni
Attività di ritaglio, coloritura,incollaggio, piegatura, modellaggio,
pittura….
Girotondi e giochi ritmici che mettano in evidenza le varie parti del corpo
e il loro movimento
Capacità di controllare gli schemi dinamici di base: correre, saltare,
gattonare, arrampicarsi, gattonare,strisciar, rotolare
Capacità di controllare le diverse posture
Capacità di accordare il proprio movimento a quello degli altri
Capacità di riprodurre con il corpo semplici sequenze ritmiche
Capacità di esprimersi con il corpo e mettersi in comunicazione con gli
altri
Conoscere e denominare le parti del corpo su di se e sugli altri.
Confronti giornalieri sulla "scuola delle presenze"
Corretto riordino dei giochi e altri semplici raggruppamenti
Giochi di seriazione
Percorsi, giochi motori, girotondi relativi ai diversi concetti spaziali
Discriminare colori forme e dimensioni
Saper riconoscere le quantità : tanto,poco,niente
Capacità di stabilire rapporti di quantità: di più di meno tanti quanti
20
-
-
Capacità di effettuare semplici raggruppamenti per colore, forma o altre
semplici caratteristiche.
Capacità di ordinare tre elementi secondo semplici criteri
Capacità di orientarsi nello spazio in relazione a sé, agli altri e agli
oggetti.
Capacità di comprendere, stabilire e usare i simboli.
Produzioni grafiche libere
Produzioni grafiche che rappresentino esperienze comuni
Esperienze pittoriche individuali e di gruppo con l’uso di tecniche
diverse: pennello, spugna, spruzzo, sgocciolature…
Collages, frottages, grafiti..
Giochi simbolico/drammatici liberi ed organizzati
Giochi cantati, voce ed altre parti del corpo
Giochi di riconoscimento di suoni e rumori dell’ambiente
Capacità di riprodurre il proprio corpo in maniera sempre più
particolareggiata
Capacità di riprodurre in maniera verosimile le esperienze vissute anche
con l’uso di tecniche diverse
Capacità di riprodurre situazioni e personaggi attraverso il linguaggio
corporeo
Capacità di usare la voce, le varie parti del corpo e gli oggetti per
riprodurre e inventare rumori
Capacità di commentare immagini
Drammatizzazioni e giochi sulle azioni del giorno e della notte con
l’ausilio della musica mobilità e immobilità.
Uscite in giardino, esperienze e riflessioni sull’evolversi delle stagioni
Costruzione di un calendario settimanale che giorno dopo giorno
puntualizza esperienze vissute particolarmente interessanti.
Individuazione della situazione meteorologica quotidiana)
Sviluppo di un atteggiamento curioso verso la realtà
Rispetto per tutti gli esseri viventi e interesse per le loro condizioni di
vita
Capacità di esplorare, osservare, descrivere e confrontare gli elementi
della realtà (forma, colore, grandezza, odore, sapore, suono)
Riconoscimento dell’esistenza dei problemi e della possibilità di
affrontarli e risolverli
Avvio alla capacità di spiegare e argomentare il proprio pensiero
Disponibilità al confronto con gli altri e alla modifica delle proprie
opinioni
Capacità di formulare ipotesi coerenti.
21
VALUTAZIONE
L’efficacia dell’ azione educativa con i bambini è strettamente associata con la
capacità di osservare. Osservare significa calarsi consapevolmente nel nostro
contesto educativo, saper conoscere i singoli bambini e le loro caratteristiche, i
loro modi di essere sul piano sociale, cognitivo, emotivo per poter intervenire
in modo significativo ed efficace sul piano educativo.
Attraverso una osservazione continua, mirata e consapevole siamo in grado di
acquisire informazioni valide, attendibili e precise, che ci danno la possibilità di
intervenire in modo cosciente.
La Scuola dell'Infanzia è infatti finalizzata allo sviluppo della personalità dei
bambini nella globalità, piuttosto che al raggiungimento di obiettivi settoriali di
profitto.
La valutazione può avere una serie di scopi:
- quello di verificare l'efficacia del progetto e per eventuali riprogettazioni,
risistemazioni del percorso
- quello di conoscere i bambini e percepire i loro cambiamenti
- quello di descrivere i bambini al momento del passaggio nel nuovo ordine
scolastico
Le insegnanti alla fine dell’anno scolastico compileranno delle schede di
osservazione/verifica per ogni alunno di 3 e 4 anni, per gli alunni di 5 invece la
scheda di raccordo per la scuola primaria. Tali strumenti sono stati elaborati
dai docenti del circolo.
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