dal 1983 aprile 2014 Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 2 NE/TN Bimestrale d’informazione dell’Associazione Tetra Paraplegici del Friuli Venezia Giulia onlus 55 VINCENZO FALABELLA CONFERMATO PRESIDENTE GIAMPIERO LICINIO FAIPonlus CONFERMATO VICEPRESIDENTE federazione italiana per il superamento dell’handicap VINCENZO FALABELLA ELETTO PRESIDENTE GIAMPIERO LICINIO NUOVO ELETTO NEL CONSIGLIO SERGIO RAIMONDO NEL COLLEGIO DEI REVISORI DI AMBEDUE LE FEDERAZIONI ASSEMBLEA dei SOCI Consuntivi, Previsioni e foto ISEE e nuovo regolamento FAP FALSI INVALIDI - Sentenza Storica per le Persone con Disabilità Mille modi diversi di vivere la disabilità IN QUESTO NUMERO: 55 aprile 2014 Bimestrale d’informazione della Associazione Tetra - Paraplegici del Friuli Venezia Giulia onlus Autorizzazione: Tribunale di Udine del 06.11.2001 Iscrizione Registro della Stampa: n. 21/01 - Bimestrale Direzione, Redazione, Pubblicità: Associazione Tetra - Paraplegici del Friuli Venezia Giulia ONLUS via A. Diaz 60, 33100 Udine tel. 388 1995218 [email protected] www.paraplegicifvg.it Editore: new MAGAZINE s.r.l. via dei Mille 69, 38122 Trento Stampa: Nuove Arti Grafiche via dell’Òra del Garda 25 ZI settore A, 38121 Gardolo (TN) Direttore Responsabile: Giorgio Milocco Responsabile Redazione: Corrado Mischis Redazione: [email protected] Periodico riservato ai soci Distribuito agli iscritti all’Associazione in regola con la quota sociale © Copyright 2014 by Associazione Tetra - Paraplegici del Friuli Venezia Giulia ONLUS Un ringraziamento particolare a: Superando.it Redattore Sociale ANFFAS Onlus Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità Intellettiva e/o relazionale rubriche Editoriale.................................................................................pag. 3 Le pagine utili: Focus sulle novità dell’ISEE 2a parte...............pag. 18 Mille modi diversi di vivere la disabilità: Angela Gambirasio sogna di cambiare il mondo.......................pag. 28 Ci hanno lasciato......................................................................pag. 41 Utilità, Agenda .......................................................................pag. 42 sanità 46° Convegno Club Triveneto di Urodinamica: … e le disfunzioni rettali neurologiche?.....................................pag. 30 casa nostra Assemblea ordinaria dei Soci....................................................pag. 4 Congresso FISH: Barbieri lascia. Vincenzo Falabella è il nuovo presidente...................................pag. 12 Rinnovo anche ai vertici della FAIP Confermati Vincenzo Falabella e Giampiero Licinio...................pag. 14 A proposito di Ricerca Il parere della FAIP..................................................................pag. 16 Ricordando Claudio con la comicità dei Papu............................pag. 39 sport Basket in Carrozzina La Castelvecchio Gradisca alle finali di Euroleague....................pag. 26 attualità Falsi Invalidi Una sentenza storica per le persone con vera disabilità............pag. 24 Sgarbi, la disabilità e le “capre ignoranti”..................................pag. 35 La scomparsa di Tino Chiandetti: La UILDM di Udine perde uno dei suoi “pilastri storici”...........pag. 38 viaggi In viaggio lungo la costa Adriatica: da Grado a Brindisi..........pag. 32 Hanno collaborato: Coordinamento Impaginazione e Progetto grafico: Corrado Mischis Vincenzo Falabella, Luigi Murciano, Sergio Raimondo, Fabio e Damiano, Elena Andretta, Franco Bomprezzi, Sebastiano e Renata Marchesan, Donatella Mischis, Marion Bidino, Michael Snidaro, Alessia Modestini, Giampiero Licinio, Chiara Luccaroni. 55 aprile 2014 L’EDITORIALE C ari Amici si è appena conclusa la nostra assemblea dei soci, che come ha fatto notare nel suo intervento il dott. Agostino Zampa è stata convocata per la prima volta al Gervasutta, dopo quarant’anni dalla fondazione dell’Associazione. Coerentemente con la ratio dell’attuale statuto, il Consiglio Direttivo ha ritenuto di convocare l’assemblea a Udine per dare un segnale chiaro della nostra presenza nei vari territori dei Comitati. Quest’anno, inoltre, la convocazione è avvenuta appena in aprile per una serie di impegni precedenti a cui il Consiglio Direttivo ha solertemente ottemperato. Il 14 e 15 marzo si è tenuta l’Assemblea della FAIP - la nostra Federazione - durante la quale è stato eletto il nuovo consiglio direttivo, allargato a undici membri per dare maggiore rappresentatività alle varie regioni. Tanto l’Assemblea quanto il direttivo hanno confermato la piena fiducia nell’operato del Presidente uscente Vincenzo Falabella, che ha saputo dare un impulso di rinnovamento pur nella continuità gestionale rispetto al lavoro precedentemente svolto da Raffaele Goretti. La nostra associazione ha mantenuto le proprie posizioni all’interno della Federazione, sia nel Direttivo che nel Collegio dei Revisori Conti. Un altro impegno federativo che ci ha visti direttamente coinvolti è stato l’importante convegno tenutosi a Roma su ricerca e welfare, in concomitanza con la “Giornata Nazionale per le persone con lesione al midollo spinale” del 4 aprile. A fine marzo, inoltre, abbiamo partecipato all’assemblea della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), presso cui Pietro Barbieri non ha rinnovato la sua candidatura. Come ben sapete, la nostra associazione ha collaborato con altre associazioni di categoria per tre anni per la costituzione della FISH Friuli Venezia Giulia, visto che la nostra era l’unica regione a non aver ancora una rappresentanza all’interno della FISH nazionale. Questo impegno è stato portato avanti in particolar modo con Edi Fuart e Maria Cristina Schiratti dell’ANFFAS regionale ed è stato premiato durante l’assemblea nazionale FISH per il rinnovo della Giunta Esecutiva. Grazie anche al lavoro in rete, siamo riusciti a dimostrare che il voto non ha seguito la logica di sigle e schieramenti ma ha premiato il lavoro e le persone in modo trasversale. Un ringraziamento personale va ad Edi Fuart, che ha proposto la mia persona come uno dei tre candidati eletti in rappresentanza delle regioni. Come avrete sicuramente appreso dai comunicati stampa, Vincenzo Falabella è stato eletto alla presidenza nazionale della FISH. Durante queste elezioni è stato riconosciuto il grande impegno profuso da Pietro per questo incarico, ed è a lui che vanno i nostri migliori auguri per il lavoro che lo aspetta come Portavoce del Terzo Settore. Siamo altresì certi che il votare Vincenzo sia stata un’ottima scelta, che premierà i portatori di qualunque disabilità. Per concludere, un pensiero va a Tino Chiandetti, che ci ha inaspettatamente lasciati. Siamo vicini sia alla UILDM di Udine che ad Adriana e ai parenti tutti. Ci mancherà una persona preparata e determinata, che ha sempre lavorato in favore di tutti. Ci rimangono il suo lavoro e le sue pubblicazioni, oltre al continuo esempio di come si possa affrontare la disabilità e le difficoltà annesse con grande integrità d’animo, con il dialogo ed il continuo confronto con le istituzioni. Un esempio di rispetto, sia verso i disabili che i normodotati, una persona che si è sempre impegnata per i diritti prima di tutto. Grazie. il Presidente Giampiero Licinio. 3 55 aprile 2014 ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI Gervasutta 12 aprile 2014 L ’appuntamento annuale con l’Assemblea quest’anno ha trovato un set diverso. Sabato 12 aprile i soci, per la prima volta da che è nata l’Associazione - come ha testimoniato anche il dottor Agostino Zampa - si sono incontrati al Gervasutta, a quarant’anni dai primi tentativi di gestire la riabilitazione del mieloleso. La Palestra dell’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione per un pomeriggio si è trasformata in un’organizzata sala conferenze. I principali punti all’ordine del giorno erano il bilancio e il rendiconto dell’attività annuale, punti molto tecnici, i quali solitamente scoraggiano la partecipazione, che comunque è stata buona. più fragili siano anche le più sensibili e i loro suggerimenti siano i più preziosi per un’amministrazione comunale; di come, nonostante la cultura dell’accessibilità e della fruibilità stia “crescendo costantemente, gli ostacoli a volte siano davvero insormontabili per diversi motivi” (vincoli paesaggistici, artistici, di sicurezza…), nonostante si tratti di “problemi spesso condivisi anche da persone non disabili” (pensiamo ai genitori con passeggini e carrozzine). “Vi è - assicura il sindaco Honsell - la massima disponibilità dell’Amministrazione comunale di Udine a collaborare per accrescere il benessere e l’inclusione sociale di tutti, ad ascoltare i soci dell’Associazione come alleati della progettazione oltre che portatori di diritti”. Parole confermate dall’assessore alla mobilità e all’ambiente del Comune di Udine, Enrico Pizza, il quale, annunciando che sono in avvio alcuni lavori e interventi visti assieme all’Associazione, che il patto di stabilità aveva tenuto fermi per quasi due anni, ha affermato che “una città più accessibile comporta investimenti e sforzi enormi per un’Amministrazione, ed è prezioso il sostegno dell’Associazione a queste politiche”. Insieme al Presidente Giampiero Licinio e al Consiglio Direttivo, presente quasi al completo, ci ha onorato della sua presenza anche il presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegiche), l’avv. Vincenzo Falabella, il quale ha presieduto l’Assemblea e nel suo discorso introduttivo ha ripercorso sinteticamente i passaggi compiuti a livello nazionale e il lavoro che si continuerà a compiere a livello territoriale - insieme anche alla FISH per la modifica del Titolo V della Costituzione, la cui riforma dal 2001 ha creato una spaccatura tra le singole regioni d’Italia generando differenze e forte squilibrio tra le politiche e i servizi sociali delle singole realtà. I saluti delle autorità Numerose anche le autorità che hanno portato il loro saluto, spendendo parole che meritano di essere registrate. Il sindaco di Udine, prof. Furio Honsell, ricordando come l’Istituto Gervasutta sia luogo speciale nonché punto di riferimento per tutto il Paese per l’attività di riabilitazione e mantenimento, ha assicurato che su questo polo che continua a crescere si concentrerà costantemente l’attenzione dell’Amministrazione. Il Sindaco ha affrontato anche la questione dell’abbattimento delle barriere architettoniche, di come l’essere disabile non sia una proprietà intrinseca alla persona ma siano in realtà i luoghi a rendere disabili le persone; di come le persone La dott.ssa Anna Mansutti, Responsabile del Servizio Sociale dei Comuni, ha portato i saluti dell’Ambito distrettuale di Tarcento affermando che, nonostante i vincoli del patto di stabilità, si può comunque realizzare qualcosa di proficuo anche senza risorse economiche, con il dialogo e il confronto sui progetti di vita delle persone disabili. 4 55 aprile 2014 dell’ASSOCIAZIONE TETRA-PARAPLEGICI FVG - onlus inserimento lavorativo e di inclusione sociale definendola “vecchia, inadeguata e da rivedere”, in quanto gli enti provinciali ogni anno non riescono a spendere i soldi destinati ad incentivare il collocamento dei disabili perché “le aziende preferiscono pagare la penale, troppo bassa”. Un pensiero condiviso questo anche dal Presidente Falabella, il quale ha menzionato la battaglia costante e pluriennale della FISH per una scuola più accessibile e ha sottolineato l’opportunità di interventi che partano dal mondo della scuola per estendersi poi al mondo del lavoro, con lo scopo di ridimensionare i dati significativi quanto inquietanti del tasso di disoccupazione delle persone disabili, che nel 2010 era del 45% e dopo soli tre anni è arrivato al 75%. Disponibilità al sostegno e all’ascolto ha assicurato anche Elisa Battaglia, al suo primo incontro con i soci dell’Associazione, ricordando in particolare il progetto Guida sicura, sostenuto anche dalla Provincia di Udine. Giovane assessore alle Politiche sociali, la dottoressa Battaglia ha voluto sottolineare l’importante apporto dei giovani in politica per trovare nuove soluzioni a basso costo. Anche la collega isontina, Ilaria Cecot, assessore alle Politiche sociali della Provincia di Gorizia, ha parlato di giovani, in particolare di disabilità a scuola, del problema delle barriere architettoniche, del diritto allo studio, del “sostegno scolastico con insegnanti non sufficienti, non preparati, con ausili che mancano e la morsa del patto di stabilità” oltrechè della legge 68/1999 dopo l’invito del Presidente Falabella alle Province a fare attenzione all’applicazione della stessa, per offrire maggiori possibilità di Cooperazione e ascolto sono state il filo conduttore di tutti gli interventi delle autorità presenti, anche di quello del Consigliere regionale dott.ssa Silvana Cremaschi, coinvolta nella Terza Commissione permanente “Tutela della salute, servizi sociali, alimentazione, previdenza complementare e integrativa”, i cui membri saranno impegnati nella riforma del piano sanitario quest’anno e del piano sociale il prossimo anno. Equità ed omogeneità saranno i criteri adottati dalla Regione nelle riforme. Nella riorganizzazione del sistema socio-sanitario regionale si dovrà “cercare di non incorrere nella specializzazione a tutti i costi, sarà necessario coniugare il massimo di prossimità con il massimo di competenza, per non perdere il rapporto diretto con le persone”, spiega il Consigliere Cremaschi che invita le Associazioni a prendere parte alla riforma con le proprie osservazioni, a contattare la Commissione ma non singolarmente, bensì 5 55 aprile 2014 ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI Il dott. Agostino Zampa, direttore del Dipartimento di Medicina Riabilitativa, grato per la scelta di tenere l’assemblea al Gervasutta, ha fatto presente come nel 1983 con la nascita dell’Associazione si sia usciti da una fase pionieristica, per poi sviluppare l’idea del Progetto Spilimbergo e dell’integrazione tra il piano associativo e quello tecnico-professionale. Anche lui ha rivolto il pensiero ai giovani, in particolare ai giovani talenti costretti ad andarsene dal Paese: “Se in questi quarant’anni c’è stata un’evoluzione è stato grazie anche a una crescita nella cultura tecnico-professionale degli operatori. Se non si consente di dare una continuità a chi si è speso nella diffusione di questa cultura, se non ci sarà un ricambio non ci sarà la prosecuzione delle competenze e quindi dell’evoluzione”. Come il dott. Zampa si augura che non si lascino disperdere le competenze accumulate in questa nicchia complessa di problematiche “che ha bisogno di dedizione e passione per riuscire con successo”, il Presidente Falabella sostiene l’importanza di continuare a mantenere alta l’attenzione delle istituzioni nei confronti delle persone con mielolesione e di tenere cari i risultati raggiunti con i centri di eccellenza, come il Gervasutta, presenti in Italia. dando un rimando unitario con tutte le altre realtà associative del territorio, per permettere alle Commissione di lavorare meglio e rispondere più adeguatamente alle richieste della società. Dalla Regione sono arrivati anche i saluti del Governatore Debora Serracchiani e del Consigliere Vincenzo Martines. Mai così numerose le autorità a un’assemblea annuale, quest’anno ha portato il proprio saluto anche un senatore, la Senatrice Isabella De Monte. In leggero ritardo per altri impegni ma Edi Fuart, presidente della FISH FVG, nel portare il saluto, ha riconosciuto come la Regione si trovi spesso a dover dialogare con tante persone e tante associazioni e questa sia in effetti una difficoltà nel fare leggi e regolamenti che vengano incontro alle esigenze di tutti. Ogni persona o realtà associativa che “va a bussare alla porta ha la sua veduta, la sua visione: se ci si è costituiti in associazione (il riferimento è alla FISH regionale), bisogna avere una linea politica, non partitica, unica”, sostiene Fuart. Ricorda come la regione Friuli Venezia Giulia, grazie anche all’apporto del mondo delle associazioni, si sia sempre distinta e sia spesso stata all’avanguardia sul territorio nazionale: “Ora serve la condivisione, non il pensiero di uno o di ognuno”, conclude, trovando il sostegno dell’avv. Falabella, che si farà portavoce di questa esigenza nei confronti della FISH nazionale. 6 55 aprile 2014 dell’ASSOCIAZIONE TETRA-PARAPLEGICI FVG - onlus Vincenzo Falabella, che ha così dichiarato aperti i lavori dell’Assemblea. Tempo di congressi, di rinnovi e di bilanci Il Presidente Giampiero Licinio ha ricordato all’Assemblea gli importanti appuntamenti con le federazioni nazionali ai quali ha partecipato in comunque presente anche il Consigliere regionale Andrea Ussai. Anche i loro interventi sono confluiti sul tema del fondamentale contributo che le associazioni danno al lavoro della politica e dell’attenzione dovuta da parte della politica al terzo settore. Come non chiudere la serie di interventi con il motto ormai storico delle associazioni dei disabili “Nulla su di noi senza di noi”? Ci ha pensato 7 55 aprile 2014 ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI Due parole ha speso Giampiero Licinio anche per chiarire la posizione della FISH regionale, nata non certo per entrare in competizione con la Consulta regionale delle associazioni dei disabili ma con un suo ruolo ben definito di mediazione con il livello nazionale, a favore di quello locale, come sarà anche per il neocostituito Forum del Terzo Settore. Proprio l’attenzione al territorio contraddistingue anche l’attività dell’attuale Consiglio direttivo dell’Associazione Tetraparaplegici: da qui la decisione di creare i quattro Comitati territoriali, che garantiranno una maggiore autonomia finanziaria e nel contempo permetteranno una presenza maggiore e più efficace dell’Associazione nei diversi ambiti distrettuali: dovranno diventare realtà “freelance”, indipendenti, come è accaduto per altre realtà associative (ANFFAS, UIDLDM...). Dalle riunioni territoriali è emersa la disponibilità dei soci ad impegnarsi, ora servono loro gli strumenti per operare: una sede, un telefono, un computer. Questo comporterà certo dei costi, ma è un passo non più differibile, secondo Licinio. prima persona: a metà marzo a Roma il congresso di rinnovo della FAIP che ha visto la riconferma nel suo incarico del Presidente Vincenzo Falabella, che “darà modo di continuare il cammino intrapreso assieme tre anni fa”; a seguire il Congresso della FISH nazionale, dove invece Pietro Barbieri ha lasciato l’incarico di presidente. “L’auspicio è che vi sia una continuità anche nel lavoro iniziato da Barbieri ben diciotto anni fa, nella persona dell’amico Vincenzo [e come si apprende anche dall’articolo pubblicato su questo numero a pag. 12 , così poi è stato], quando nei prossimi giorni si andrà a eleggere il nuovo presidente” ha commentato Giampiero Licinio, che è stato eletto nella Giunta nazionale quale rappresentante della Federazione regionale del Nord Italia; per finire, il convegno scientifico “Tra ricerca e welfare: il percorso per migliorare la qualità della vita nella persona con lesione al midollo spinale” organizzato dalla FAIP a Roma venerdì 4 aprile in occasione della Giornata Nazionale della Persona con lesione al midollo spinale per dire “no alla ricerca che illude, si a quella che migliora la qualità della vita”; tra i relatori figurava anche il dott. Giuliano Taccola. Nel 2013 le entrate previste (come il contributo legato alla legge regionale 41/96, passato da 16.000 a 8.000 euro) sono state dimezzate. 8 55 aprile 2014 dell’ASSOCIAZIONE TETRA-PARAPLEGICI FVG - onlus È addirittura mancato completamente il contributo della Regione a sostegno di Fvg Olympics, che è costato circa 6.000 euro. L’Associazione è tuttavia riuscita ad autofinanziarsi: su 91.000 euro di entrate, 58.000 derivano da fonti di autofinanziamento. “Continuare a pensare che il pubblico possa sostenere interamente l’attività associativa, come era fino a pochi anni fa, è essere fuori dai tempi”, l’Associazione dovrà puntare sempre più all’autofinanziamento. Un grosso contributo proviene dal bimestrale El Cochecito, strumento di informazione e di presenza sul territorio che riceve un grande apporto da alcune aziende sostenitrici. La comunicazione è fondamentale: “il lavoro di Corrado e Donatella Mischis con il periodico, del dr. Bruno Zanotti, della dott.ssa Angela Verlicchi e della New Magazine Edizioni per la stampa, la spedizione ed il sito del giornale stesso, di Elio Sabbatucci con la newsletter e il sito è davvero prezioso”. Internazionale delle Persone con Disabilità, che ha permesso di far conoscere l’esistenza della nostra Associazione anche nell’area isontina. Ottima la presenza, come sempre, anche alla cena di Natale allietata quest’anno dall’accompagnamento musicale di Pino Cocetta. Nel corso del 2013 è continuato anche il sostegno alla ricerca, con un trasferimento di circa 3.500 euro al laboratorio Spinal. Nonostante i tagli, i servizi sono stati assicurati. Il servizio di trasporto è stato mantenuto (grazie anche alla disponibilità di Enzo) con quasi 38.000 KM percorsi, per 301 persone trasportate. Circa 80 associati nel 2013 hanno usufruito del servizio odontoiatrico, tanto che l’ASS 2 Isontina rinnova la convenzione con il Progetto Spilimbergo, assicurando così un’importante impegno nella prevenzione, per cui dobbiamo ringraziare il dr. Tamburlini e la dott.ssa Sfiligoi. L’informazione e la consulenza in ufficio sono state assicurate da Alessia Modestini e da Walter Toffoli, costantemente presente e indispensabile per le sue competenze tecniche in materia di accessibilità. Per quanto riguarda le attività, il Presidente Licinio ha definito “riuscitissima l’edizione 2013 di FVG Olympics con circa 200 partecipanti, e la presenza, per la prima volta, degli amici paraplegici della Slovenia”. Sempre di grande successo anche lo stand allestito da Alessia Modestini a Idea Natale. Molto partecipata la conferenza “Disabilità motoria. I nostri diritti i nostri problemi”, organizzata a Gorizia il 3 dicembre, in occasione della Giornata Una menzione speciale e un sincero e condiviso ringraziamento viene espresso dal presidente Licinio nei confronti del socio Pierluigi Cappello perché attraverso le parole rende onore alla nostra Regione e per la semplicità con cui ha saputo raccontarsi nel film Parole Povere di Francesca Archibugi. 9 55 aprile 2014 ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI Dopo l’approvazione all’unanimità del consuntivo, il revisore Buzzolini ha presentato il bilancio di previsione per il 2014, “un previsionale corposo con buone speranze visto che è aumentato rispetto al consuntivo di ben 60.000euro”, secondo Vincenzo Falabella, ma con tutta la difficoltà nel prevedere con certezza i trasferimenti e i contributi dagli enti pubblici, tanto più che l’incertezza è già stata prospettata dagli enti stessi. Anche il bilancio di previsione ha incontrato l’unanimità dell’Assemblea. E non mancano le “varie ed eventuali” Non sono mancate le proposte e gli interventi nell’ultima parte dell’Assemblea annuale. Si è parlato in particolare di FAP e di barriere architettoniche. Un ringraziamento sentito è stato poi dedicato al dr. Paolo Del Fabbro, che a settembre andrà in pensione, per il suo prezioso e silenzioso lavoro di chirurgo e per l’importante apporto dato alla nascita del DIFUS. A tal proposito, Giampiero Licinio ha concluso il suo intervento esprimendo preoccupazione per lo scenario che si prospetta per la riorganizzazione del settore della Salute in Regione; il timore è che possano essere ridimensionate o, peggio, soppresse, o comunque non tenute nella dovuta considerazione, due importanti specialità come la Chirurgia Vertebro-Midollare e l’Istituto Gervasutta. L’Associazione ha già avviato una serie di incontri con la parte politica per difendere la continuità di queste strutture, che in molte parti di Italia ci invidiano, ma anche per difendere il vigente regolamento del Fondo per l’Autonomia Possibile e il Sostegno alla Vita Indipendente. Sergio Raimondo ha presentato alcune considerazioni sul nuovo regolamento di attuazione del Fondo per l’autonomia possibile e illustrato la mozione con le modifiche che l’Associazione intende chiedere ai politici regionali e che illustreremo in un articolo dedicato (vista anche la correlazione con il nuovo ISEE, di cui ci siamo impegnati a seguire gli sviluppi su questo periodico). Il Presidente Falabella riconoscendo l’importante lavoro svolto dall’Associazione e la sinergia di intenti con tutte le realtà sul territorio nazionale che si occupano di lesione al midollo spinale e dei diritti delle persone mielolese ha passato il testimone al revisore Elio Buzzolini, che ha dato lettura della relazione al bilancio consuntivo prodotta dal commercialista. “Un conto consuntivo semplice e di facile comprensione” secondo il Presidente Falabella, in cui “meritano di essere sottolineate le voci di entrata di 27.000 euro dei ricavi da pubblicità e sponsorizzazioni e i 15.000 euro delle donazioni, che fanno da contrappeso alla riduzione dei contributi dal 5xmille e dei trasferimenti da enti pubblici”. 10 55 aprile 2014 dell’ASSOCIAZIONE TETRA-PARAPLEGICI FVG - onlus Giovanni De Piero ha interrogato l’Associazione sulla possibilità di intraprendere azioni giudiziarie contro i Comuni che non hanno ancora adottato il PEBA (piano di eliminazione delle barriere architettoniche), obbligatorio dal 1986, ma ha incontrato la risposta unanime di Vincenzo Falabella, Giampiero Licinio e Walter Toffoli a sostegno di un mandato all’Associazione per intraprendere un percorso di collaborazione con le amministrazioni comunali. Un’azione giudiziaria per discriminazione sarebbe certo di forte impatto mediatico e politico, ma richiederebbe un eccessivo dispendio di risorse materiali e personali, di cui peraltro l’Associazione non dispone, tanto più che le leggi in vigore non prevedono sanzioni per i trasgressori, ma sono un semplice “elenco delle cose da fare”. Molto meglio la proposta che la protesta. L’Assemblea si è dunque conclusa con un importante mandato all’Associazione Tetra-paraplegici del Friuli Venezia Giulia affinché, in sinergia con una cabina di regia su base più ampia in una regione dove c’è ascolto delle istanze, si impegni nel sensibilizzare le amministrazioni su tale problematica. foto: Marion Bidino 11 55 aprile 2014 Congresso FISH: Barbieri lascia Giampiero Licinio tra i rappresentanti espressione delle Federazioni regionali D approvato la relazione del Presidente uscente Pietro Barbieri che lascia la guida della Federazione dopo 18 anni. Centrale l’appello alla futura Giunta che dovrà essere “una squadra plurale di vertici associativi in grado di assumere su di loro la responsabilità della dimensione politica e organizzativa del movimento che in Italia si è posto come avanguardia nella promozione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”, una voce unitaria risultante dalla partecipazione, altrimenti vi è il rischio di un’involuzione, di “un ritorno alle categorizzazioni, alle divisioni per disabilità o, peggio, per patologia”, ad un mondo “frammentato, fragile, fondato su personalismi ed incapace a proporsi come soggetto politico credibile.” al 27 al 29 marzo, tre giornate di intenso lavoro hanno caratterizzato il Congresso 2014 della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, che quest’anno festeggia i vent’anni della sua costituzione. “Tre giornate di confronto ma soprattutto di programmazione politica per l’immediato futuro e per prospettive di più lungo respiro. Per consolidare e rilanciare la propria iniziativa politica”. Poiché “non c’è futuro senza memoria”, alla presenza di un folto e qualificato gruppo di ospiti - dal Parlamento ai Ministeri, dall’INPS alle organizzazioni sindacali, dagli Enti locali alle organizzazioni dell’impegno civile - il Presidente Pietro Barbieri ha voluto ricordare che cosa sia accaduto in questi vent’anni, la strada percorsa, i successi e gli insuccessi, i cambiamenti del contesto politico, sociale e culturale. Vent’anni che hanno reso i disabili protagonisti della loro stessa vita e delle scelte che li riguardano, vent’anni che hanno fornito gli strumenti per non poter essere più esclusi dal confronto e dalle decisioni. Vent’anni, e una strada lunghissima ancora da percorrere. Le mozioni congressuali Il Congresso si è poi dedicato alla discussione e all’approvazione della mozione generale, che individua gli obiettivi cui mirare e le azioni da compiere sulle politiche sociali, sulle politiche per la disabilità, sulla salute, sulla vita indipendente, sul lavoro di cura, sul lavoro, sull’inclusione scolastica, e delle numerose mozioni particolari: sulla qualità dell’inclusione scolastica, l’istruzione domiciliare e le tasse scolastiche; sulla garanzia dei diritti umani e della vita indipendente; sulla promozione della conoscenza dei fondi strutturali europei e delle politiche dell’Unione e internazionali sulla disabilità, che presto saranno al centro di uno specifico seminario; sulla futura formazione dei quadri dirigenti della FISH, con l’obiettivo di favorire la partecipazione qualificata di persone under 35; su un impegno della FISH a elaborare, avanzare e sostenere proposte di modifica normativa e a promuovere linee di finanziamento consolidato mirate a rimuovere ogni situazione segregante per le persone disabili (ancora troppe sono le persone con disabilità, in particolare di origine intellettiva, che sono costrette a vivere presso istituzioni totali che per loro natura non consentono alcuna reale inclusione) a favore della permanenza e inclusione nella propria comunità di origine, nella propria famiglia o in piccole comunità. Particolarmente atteso l’intervento del ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, da cui è emerso un chiaro riconoscimento all’autorevolezza di FISH e alla sua capacità di rappresentare le istanze, i disagi ma anche le idee per una società più inclusiva e attenta. Il Ministro ha rassicurato circa le risorse destinate alla politiche sociali, che “non saranno oggetto di spending review né di interventi di riduzione”, e i criteri di concessione dell’indennità di accompagnamento, che rimarranno tali, per ora, senza modificazioni di sorta. Questo non significa, ha precisato Poletti, che il comparto delle politiche di sostegno alle persone con disabilità non sarà sottoposto a una ponderata rivisitazione. La seconda e la terza giornata sono state dedicate ai lavori congressuali veri e propri. Dopo aver apportato modifiche allo Statuto al fine di favorire ulteriormente la partecipazione associativa e migliorare l’organizzazione degli organi direttivi, il Congresso ha ascoltato e 12 55 aprile 2014 Vincenzo Falabella è il nuovo presidente Il rinnovo della Giunta nazionale Vincenzo Falabella, ad interim, sarà il Il Congresso ha infine rinnovato la Giunta nazionale. Essa passa a 15 componenti con la decisione di riservare all’interno dell’organo tre rappresentanti espressione delle Federazioni regionali, sempre nell’ottica della massima partecipazione. Gli altri 12 componenti rimangono espressione associativa. coordinatore del gruppo su lavoro e occupazione, con supporto esterno di Giampiero Griffo, e di quello sugli affari esteri ed internazionali. Il vicepresidente (vicario) è Donata Vivanti che seguirà il tema dei processi formativi e dell’inclusione scolastica, anche avvalendosi del supporto tecnico esterno di Salvatore Nocera. Su 110 delegati ammessi al voto, sono risultati eletti: Roberto Speziale assume una vicepresidenza con delega al tema della revisione del sistema di accesso, riconoscimento/certificazione e modello di intervento del sistema socio-sanitario. Per le associazioni: Vincenzo Falabella (FAIP, 98 voti), Mario Battaglia (AISM, 61), Silvia Cutrera (DPI Italia, 60), Roberto Speziale (ANFFAS, 55), Marcello Tomassetti (UILDM, 53), Marco Espa (ABC, 52), Vincenzo Soverino (AISLA, 42), Antonio Cotura (FIADDA, 39), Marzia Tanini (UNITALSI, 38), Germano Tosi (ENIL Italia, 36), Mario Chimenti (FANTASIA, 26), Francesco Diomede (AISTOM, 25). L’ambito delle politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella società è affidato a Silvia Cutrera che è anche il terzo vicepresidente. Infine, Mario Battaglia completa la quaterna dei vicepresidenti assumendo anche il coordinamento del gruppo su salute, diritto alla vita, abilitazione e riabilitazione contando sulla consulenza esterna di Pietro Barbieri. Allo stesso Barbieri, ex presidente FISH, la Giunta ha attribuito il coordinamento dell’Agenzia nazionale della FISH. Per le Federazioni Regionali: Donata Vivanti (Toscana, 92 voti) Daniele Romano (Campania, 76) Giampiero Licinio (Friuli Venezia Giulia, 25). Rinnovato anche il Collegio dei revisori dei Conti: Franco Giona, Sergio Raimondo, Amelia Vignazzo. Supplenti: Francesco Marconetti, Annamaria Circhirillo. Marcello Tomassetti seguirà la promozione e Vincenzo Falabella, nuovo presidente l’attuazione dei principi di accessibilità e mobilità, mentre Daniele Romano si occuperà dell’attuazione della Convenzione ONU nelle Regioni italiane. Nei giorni successivi, nel corso della prima seduta della Giunta è stato eletto il nuovo Presidente e sono state attribuite le cariche. A prendere il posto di Pietro Barbieri è Vincenzo Falabella. È pugliese, ma vive ed è attivo a Roma, dove svolge la professione di avvocato. Vanta una consolidata esperienza in ambito associativo: è noto a tutti infatti che dal 2011 è presidente della FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) ed è stato tra i fondatori della FISH Puglia. La tesoreria sarà retta da Mario Chimenti , mentre la segreteria nazionale è affidata ad Antonio Cotura. A breve sarà indetto il Consiglio Nazionale e in quella sede verranno ulteriormente declinate le linee di azione per attuare le mozioni assembleari e per meglio dirigere le attività dei gruppi di lavoro. Durante la stessa riunione, la Giunta ha provveduto anche ad attribuire specifiche deleghe di coordinamento dei gruppi di lavoro sulle tematiche di maggior rilievo, e per dare attuazione alle mozioni approvate dall’Assemblea durante il Congresso. federazione italiana per il superamento dell’handicap 13 55 aprile 2014 Rinnovo anche ai vertici della FAIP Confermati Vincenzo Falabella e Giampiero Licinio L ’assemblea dei delegati nell’ultimo Congresso Federale, tenutosi a Roma il 14 e 15 marzo 2014, ha eletto il nuovo Consiglio direttivo. L’Ufficio di presidenza risulta così composto: Presidente: Vincenzo Falabella (confermato) (Associazione Paraplegici Roma e Lazio) Vice Presidente: Giampiero Licinio (confermato) (Associazione Tetra-Paraplegici FVG - Friuli Venezia Giulia) Vice Presidente: Maria Cristina Dieci (nuova eletta) (ASBI - Associazione Spina Bifida Italia) Segretario-Tesoriere: Loredana Anna Teofilo (nuova eletta) (AUS - Associazione Unità Spinale Montecatone - Imola) Consigliere: Raffaele Goretti (confermato) (Associazione Paraplegici Umbri) Consigliere: Germano Tosi (nuovo eletto) (ENIL Italia - European Network on Independent Living) Consigliere: Aldo Orlandi (confermato) (Associazione GALM Verona - Gr. di Animaz. Les. Midollari) Consigliere: Roberto Zazzetti (confermato) (Associazione Paraplegici Marche) Consigliere: Manuela Cappellini (confermata) La conferma di Vincenzo Falabella alla presidenza è garanzia che il consolidamento delle Unità Spinali Unipolari, la Ricerca e la Giornata Nazionale delle Persone con lesioni al midollo spinale continueranno ad essere tra le priorità della FAIP, che dovrà anche svolgere un fondamentale ruolo di interlocuzione con le istituzioni nazionali e regionali impegnate nella disamina del nuovo piano di indirizzo per la riabilitazione. Politiche della Salute, politiche sociali, lavoro, mobilità, vita indipendente, diritto al tempo libero rimangono aree su cui la Federazione continuerà certamente a far sentire la propria voce. Condivisione e coinvolgimento rimangono le parole d’ordine di ogni azione e strategia che la Faip metterà in campo per superare situazioni di esclusione sociale e discriminazione delle persone con lesione al midollo spinale. L’assemblea ha voluto riconoscere e sposare le spinte di rinnovamento che da più parti si sono evidenziate e deliberare la costituzione di tre gruppi di lavoro: - Salute, USU, US, composto da Raffaele Goretti, Manuela Cappellini, Mario Ponticello; - Integrazione dei Servizi Socio-Sanitari: Roberto Zazzetti, Angelo Dall'Ara, Angelo Pretini; - Ricerca e Universal Design, composto da Aldo Orlandi, Antonio Cucco, Nicola Grandesso. Germano Tosi in sinergia con l’Ufficio di Presidenza si occuperà di Vita Indipendente per conto della Faip. (Associazione Paraplegici Toscana) Consigliere: Antonio Cucco (confermato) (Associazione Tetra-Paraplegici Liguria) Consigliere: Angelo Dall'Ara (nuovo eletto) (AUS - Associazione Unità Spinale Montecatone - Imola) Revisori dei Conti: Sergio Raimondo (confermato) Roberto Cherchi (nuovo eletto) Giovan Battista Alboni (nuovo eletto) 14 55 aprile 2014 Il Presidente Vincenzo Falabella in una lettera indirizzata ai membri del nuovo direttivo ringrazia per l’importante partecipazione garantita durante il Congresso Ordinario della Federazione e per il prezioso contributo offerto alla discussione. “Il valore di una realtà federale importante come la nostra Federazione - afferma Falabella - si misura anche attraverso questi momenti di ampio e costruttivo confronto nonché attraverso la capacità dei propri soci di saper utilizzare in modo appropriato ed efficace gli strumenti di rappresentanza democratica di cui l'organizzazione è dotata”. Venerdì 11 aprile, in occasione della visita in Friuli Venezia Giulia del presidente nazionale FAIP Vincenzo Falabella, si è svolto a Trieste l’incontro con l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, e con Sara Vito, assessore all’Ambiente. È stata un’opportunità per conoscere e farsi conoscere: il Presidente Falabella ha illustrato alle esponenti della politica regionale l’attività della Federazione, nonché la particolare attenzione che essa pone sulla questione delle Unità Spinali e della Chirurgia Vertebro -Midollare, due reparti specializzati e dedicati, basilari per un buon approccio alle persone con problematiche al midollo spinale. Nuove realtà associative - ASBI, AUS Montecatone, HABILIA, Voglia di vivere - hanno voluto aderire alla FAIP riponendo fiducia nella mission della Federazione. “Dobbiamo saper vedere oltre a ciò che è l'esistente e lavorare perché in futuro le persone con lesione al midollo spinale del nostro Paese possano beneficiare delle azioni che noi oggi mettiamo in campo” conclude il Presidente appena riconfermato, auspicando che nel prossimo quadriennio possano accrescersi le motivazioni, le capacità e l'impegno che ognuno è disponibile a mettere al servizio della Federazione e delle migliaia di persone con lesione al midollo spinale che FAIP rappresenta. “Sono certo che insieme riusciremo a rendere la nostra azione politica ancora più forte ed efficace”. Assieme al Presidente Nazionale erano presenti Giampiero Licinio in qualità di Presidente dell’Associazione Tetra-Paraplegici regionale e Sergio Raimondo, quale presidente del Centro sociosanitario di riabilitazione Progetto Spilimbergo. Entrambi hanno avuto la possibilità di illustrare le attività delle associazioni che rappresentano. Molto apprezzata dal Presidente Falabella la disponibilità all’ascolto e al dialogo dimostrate dalla Regione, ottima base per un proficuo futuro rapporto di collaborazione. La prima riunione del neoeletto Ufficio di presidenza della FAIP si è tenuta all’IMFR Gervasutta di Udine. Erano presenti il Presidente Vincenzo Falabella, i Vicepresidenti Maria Cristina Dieci e Giampiero Licinio,il Segretario e Tesoriere Loredana Teofilo, il Revisore dei conti Sergio Raimondo. (in basso) FAIPonlus 15 55 aprile 2014 A proposito di ricerca: No alla ricerca che illude, sì a quella che migliora la qualità della vita delle persone con lesione al midollo spinale V complicazioni secondarie e terziarie e ciò, oltre a rappresentare un fatto molto grave sul piano etico, costituisce anche un costo rilevante, sia dal punto di vista sociale, sia da quello economico, nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale”. enerdì 4 aprile, Giornata Nazionale della Persona con Lesione al Midollo Spinale, la FAIP ha promosso un importante appuntamento a Roma, presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini, intitolato: “Tra ricerca e welfare: il percorso per migliorare la qualità della vita nella Persona con lesione al midollo spinale.” Il quadro delineato dalla FAIP è in sostanza quello di una sconfortante carenza di ricerche serie e validate da una parte, di servizi sanitari e sociali all’altezza dall’altra, e ciò determina una notevole difficoltà di recupero e di reinserimento post-trauma, ponendo in una condizione drammatica le persone con lesione al midollo spinale, che il Sistema Sanitario Nazionale non riconosce come patologia. Oltre ad autorevoli responsabili istituzionali, tra cui il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, vi erano rappresentate organizzazioni come la SOMIPAR (Società Medica Italiana Paraplegia), la SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa), il CNOPUS (Coordinamento Nazionale Operatori Professionali Unità Spinali), l’AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti), la SIPLES (Società Italiana di Psicologia delle Lesioni Spinali) e l’AITO (Associazione Italiana Terapisti Occupazionali). Vi ha partecipato anche Pietro Barbieri, in qualità di presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e di portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore. Tra i relatori anche il nostro Giuliano Taccola, ricercatore di Spinal. “Chiediamo con forza più investimenti nella ricerca e nei servizi - dichiara Vincenzo Falabella, recentemente riconfermato alla Presidenza della FAIP - per migliorare la qualità della vita delle persone con lesione al midollo spinale. Certo, qualche passo avanti è stato fatto, pensando ad esempio all’annunciata istituzione dei Registri Nazionali, ma nonostante ciò nel nostro Paese si continua a scontare l’assenza di dati epidemiologici significativi sulla lesione midollare. Mancano insomma le informazioni necessarie per una valutazione dei bisogni assistenziali, fondamentali per pianificare interventi di politica socio-sanitaria”. La denuncia della FAIP: “In Italia c’è carenza drammatica di ricerca, strutture e servizi per la persona con lesione al midollo spinale” Sono circa 85.000, nel nostro Paese, le persone colpite da lesione al midollo spinale, con un ritmo di 2.400 nuovi casi all’anno (7 al giorno). E tuttavia - come viene spiegato dalla FAIP “sono solo 400 o poco più i posti letto disponibili e pochissimi i centri specializzati esistenti (Unità Spinali Unipolari), situati quasi tutti al Nord. In tal modo, solo 3 persone su 10 vengono ricoverate presso un centro specializzato in lesioni midollari nelle delicatissime ventiquattr’ore successive al trauma e fra queste la metà sono residenti al Nord. Per tutti gli altri c’è il calvario delle liste di attesa, che può durare anche più di un anno, un fattore, questo, che ha profonde ripercussioni, a breve e a lungo termine. In altre parole, nel breve periodo la persona che ha subito la lesione rischia la morte, nel lungo periodo, invece, il rischio è di 2014 16 55 aprile 2014 il parere della FAIP anni successivi, senza considerare, infine, che molte famiglie sono costrette ad assumere una badante, ad un costo medio di 830 euro mensili”. “Secondo un recente studio - continua Falabella fra le persone che hanno subito una lesione si riscontra un aumento dei casi di perdita del lavoro, meno autonomia, crescita dell’insoddisfazione. Nel dettaglio, accade oggi che il 19% delle persone perda il lavoro in seguito all'evento traumatico, mentre nel 2000 questa percentuale era pari al 5,4%. C’è da dire poi che la gestione della lesione midollare comporta dei costi che incidono pesantemente sull’equilibrio economico e sociale del 73% delle famiglie coinvolte (dati Istud), tra farmaci, assistenza sanitaria e tante altre spese cosiddette accessorie, che non vengono rimborsate dal Servizio Sanitario, ma sono a totale carico delle famiglie. In tal senso, sempre secondo uno studio dell’Istud, la media dei costi diretti a carico del nucleo familiare di una persona con lesione midollare si aggira intorno ai 26.900 euro per il primo anno dalla lesione, cifra che prende in considerazione le spese sostenute per le modifiche dell’abitazione, quelle sanitarie e le visite specialistiche non rimborsate, ma anche l’assistenza e i viaggi verso la struttura di ricovero. Questa stima scende intorno a 14.700 euro negli Per quanto riguarda infine la situazione della ricerca, Falabella esprime anche qui con chiarezza la posizione della FAIP, dichiarando: “Noi condanniamo quella ricerca che millanta risultati eccezionali - e purtroppo è una brutta realtà italiana - e che alimenta l’illusione che avvenga il ‘miracolo’ di essere rimessi in piedi senza alcun fondamento scientifico. La nostra Federazione sostiene invece la ricerca seria e validata, quella che, sulla base di evidenze scientifiche certe, punta al miglioramento concreto della qualità della vita per le 85.000 persone che vivono con gli esiti di lesione al midollo spinale”. E anche sul tema delle cellule staminali, il Presidente della FAIP non usa mezze misure: “La nostra posizione è molto chiara: ribadiamo il nostro incoraggiamento alla ricerca di base sulle cellule staminali, che rappresentano una nuova frontiera per lo studio della rigenerazione del midollo spinale. Al contempo, però, intendiamo informare correttamente i cittadini, sgombrando il campo dalle false speranze. Gli studi di base sulle staminali vanno infatti tenuti distinti dalla loro applicazione clinica, fronte sul quale un dato emerge con chiarezza: ad oggi, a fronte di rischi gravi, non ci sono prove scientifiche che i trapianti di cellule staminali effettuati abbiano contribuito a migliorare le condizioni e la qualità della vita dei pazienti curati. Da questo punto di vista, quindi, va evidenziata la necessità di collocare la ricerca, con tutti i suoi processi e sviluppi, all’interno di protocolli definiti, garantendo il diritto alla salute delle persone che vi si rivolgono”. “La ricerca seria e validata - conclude Falabella - deve insomma essere orientata a migliorare in maniera sostanziale la qualità della vita della persona con lesione al midollo spinale e della condizione delle loro famiglie e deve evitare la sconveniente ‘fuga in avanti’ di molti ‘attori del sistema’ che danno eccessiva importanza alla ricerca fine a se stessa”. Fonte: Superando.it, 21-3-14 17 55 aprile 2014 Le pagine utili: Focus sulle novità dell’ISEE Parliamo ancora di ISEE, stavolta in relazione al nuovo D urante i lavori dell’Assemblea annuale della nostra Associazione è riemersa l’annosa questione del nuovo ISEE. Il decreto Salva Italia prevede che tutte le prestazioni sociali si basino su questo indicatore ai fini di una maggiore giustizia sociale. Uno degli scopi, lo abbiamo visto nell’articolo pubblicato sull’ultimo numero di El Cochecito, è quello di arginare il dilagare del fenomeno “falsi invalidi”. Ma è davvero questo il problema nel nostro Paese? Già diamo una risposta con l’articolo di pagina 24, ad esso si unisce anche la voce di Vincenzo Falabella: “Per quanto riguarda i falsi invalidi, i numeri di Antonio Mastropasqua (il supermanager dai mille incarichi pubblici ndr) e dell’INPS, cavalcati anche dal Ministero dell’Economia - numeri di una campagna demagogica contro il mondo dei disabili - non sono stati confermati. La vera iniquità sociale è dovuta a questa cultura - tendente solo a ottenere il consenso delle massa - del falso invalido, del disabile inutile, della spesa infruttuosa. Bisogna quindi continuare a lavorare per cercare di arginare il rischio che l’ISEE venga applicato a tutte le prestazioni”. Si avvertono intanto le prime minacce di una simile politica anche nella regione Friuli Venezia Giulia. Ne ha parlato Sergio Raimondo. “La Regione con delibera di Giunta n. 569 del 2014 vuole modificare il Regolamento di attuazione del Fondo per l’autonomia possibile e per l’assistenza a lungo termine (il cosiddetto FAP introdotto dall’articolo 41 della legge regionale 6/2006), che tutto sommato rappresenta un punto di equilibrio tra le parti sociali”. Il nuovo regolamento dovrebbe infatti entrare in vigore il primo luglio previo i necessari pareri della competente Commissione consiliare, della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale, del Consiglio delle autonomie locali e della Consulta regionale delle associazioni dei disabili. “La delibera della Giunta regionale continuaRaimondo - propone delle modifiche inaccettabili per le persone disabili e per le loro famiglie in quanto introduce elementi vessatori. Non prevede, per esempio, l’utilizzo di strumenti nuovi e già ampiamente sperimentati in Regione come l’ICF”. Questa affermazione merita forse due parole di chiarimento. La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e Salute, o ICF, è uno strumento di valutazione - tra l’altro elaborato anche grazie a un significativo apporto del comparto sociosanitario della nostra Regione - che propone un approccio dalla portata innovativa e multidisciplinare. Analizza e descrive la disabilità come esperienza umana che tutti possono sperimentare, ponendo l’accento sulla correlazione fra salute e ambiente: con un’analisi dettagliata di tutte le dimensioni esistenziali (anche del contesto sociale), poste sullo stesso piano, arriva ad una definizione di disabilità intesa come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. In altre parole, non descrive ciò che non va o ciò che si è perso o ciò che non si può fare bensì le funzioni, le abilità, le capacità che comunque sono caratteristica di ogni persona e che un ambiente precario può compromettere, generando così disabilità. Facciamo un esempio: se una persona ha 18 55 aprile 2014 - seconda parte - ma non solo regolamento regionale FAP: le obiezioni dei disabili flessibili, per poter dare risposte a bisogni che spesso sono complessi. “La cumulabilità non è un obbligo, ma una possibilità”, chiarisce Sergio Raimondo. 2) L’articolo 5 riguarda l’APA (assegno per l’autonomia) e al comma 8 prevede che l’intervento venga rendicontato per almeno il 50 per cento dell’importo concesso. Qualora la rendicontazione risulti inferiore, l’intervento è ridotto in misura proporzionale. La mozione chiede di eliminare questo comma, dal momento che l’APA “non è concesso a fronte di spese sostenute, ma è finalizzato a dare supporto alle attività di cura e assistenza fornite direttamente dalle famiglie”; per questa sua natura, nonché per l’entità esigua degli importi, nel regolamento attualmente vigente non è soggetto a rendicontazione. “Se l’importo medio dell’APA è 300 euro - si legge nella mozione - chiedere di rendicontare 150 euro è ridicolo, farraginoso ed un regalo alle cooperative, unico modo per avere una fattura di quell’importo. Basti pensare che una fattura di 150 euro mensili equivale a un’ora e mezza di lavoro a settimana”. 3) L’articolo 7 del regolamento riguarda il Sostegno alla Vita Indipendente e prevede, ai commi 6 e 7, un’ammissibilità all’intervento condizionata all’ISEE del nucleo familiare. L’attuale regolamento non prevede che venga applicato l’indicatore per questo tipo di intervento. “È vero che l’ISEE è uno strumento che nasce per assicurare giustizia sociale, - continua Raimondo - ma in questo caso genera una grave ingiustizia. La persona disabile e la sua famiglia partono sempre da una posizione svantaggiata rispetto alla persona normodotata”. Hanno maggiori spese, per esempio, per l’acquisto e mantenimento di una casa (che deve avere spazi ampi, arredi ergonomici, stanze riservate a un’eventuale assistente personale…, con conseguente rendita catastale più alta, che difficoltà al lavoro, poco importa che la causa del suo disagio sia di natura fisica, psichica o sensoriale, l’importante è intervenire sul contesto sociale costruendo reti di servizi efficaci che riducano la disabilità. Rinunciare a strumenti come questo significa “rischiare di incorrere in classificazioni grossolane che equiparano pluriminorazioni, disabilità gravi e gravissime a disabilità lievi”, quindi di distribuire le risorse in maniera ingiusta. “È mancato l’impegno per un salto di qualità del sistema sociale regionale - continua Raimondo. - Si corre il rischio di cercare di fare giustizia sociale a spese delle persone con le disabilità più gravi”. Il testo integrale del nuovo Regolamento FAP si può trovare sul sito ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia, vediamo nel dettaglio quali sono le modifiche che le associazioni dei disabili chiederebbero nella loro mozione. 1) L’articolo 4 afferma che gli interventi finanziati dal FAP non sono cumulabili tra loro né con altre forme di intervento economico volte al sostegno della domiciliarità. Nella mozione si chiede di togliere questo divieto di cumulabilità al fine di dare la possibilità agli assistenti sociali di avere strumenti di intervento 19 55 aprile 2014 Le pagine utili: Focus sulle novità dell’ISEE disabili gravi e gravissime? Per non parlare dell’effetto perverso per il quale chi ha progetti più impegnativi, e quindi situazioni di disabilità più gravi, a parità di ISEE pagherà di più”. Oggi - si legge nella mozione - non è richiesto l’ISEE per molte prestazioni (Assegno di accompagnamento, Ausili, Disoccupazione, Ricovero in ospedale, IVA agevolata al 4%, Ristrutturazioni edilizie, Cane guida, Successioni e donazioni, Fornitura di energia elettrica sostenuta dai clienti domestici in gravi condizioni di salute, Permessi lavorativi previsti dalla L. 104/92, Congedi e permessi per l’assistenza a disabili in situazione di gravità, Cure termali, ecc.), quindi non si capisce perché iniziare dalle persone disabili gravi. “Non sarebbe forse più opportuno - prosegue Sergio Raimondo - vedere prima nella pratica il funzionamento del nuovo ISEE (neanche i CAF ancora si sbilanciano sulle previsioni)”, adottando un criterio più prudenziale, per non rischiare di danneggiare le persone disabili e le loro famiglie? 4) Sempre l’articolo 7, al comma 7 stabilisce che l’entità minima e massima degli interventi a sostegno dei progetti di vita indipendente sono modulate a seconda della tipologia del progetto e dell’ISEE, come indicato nell’Allegato D, Tabella 3. L’allegato in questione suddivide i progetti in due tipologie: - “progetti riguardanti almeno uno dei seguenti assi: influisce sull’ISEE), per la salute, gli ausili, i trasporti, l’assistenza, nonché maggiori difficoltà ad accedere al mondo del lavoro. Si tenga presente - dice la mozione - che il nuovo ISEE, che entrerà in uso a giugno, “è altamente penalizzante” soprattutto dal momento che prevede che facciano reddito le pensioni di invalidità, le indennità di accompagnamento, oltreché le Carte di debito, i contributi ricevuti per i progetti di Vita Indipendente e per l’abbattimento delle barriere architettoniche… E Sergio Raimondo aggiunge che “Vita Indipendente non può essere definita un contributo o un sostegno al reddito. Lo sono la riduzione di una retta scolastica o universitaria, dei canoni di locazione, l’abbattimento delle rette degli asili nido, l’assegno di maternità, il telesoccorso….” Vita Indipendente no. È una forma di “compensazione perché la persona disabile possa tentare di ridurre l’handicap” e il maggior costo sostenuto per vivere dignitosamente. Non ci sono in Regione casi di abuso tali da rendere evidente la carenza della normativa attuale. “Ci si chiede, - continua Raimondo se fino ad oggi l’ISEE non era contemplato per i progetti di Vita Indipendente, perché cambiare in assenza di reali motivazioni contingenti? Ha senso prevedere una applicazione dell’ISEE se lo stesso è al centro di una contestazione nazionale e regionale (con ricorsi legali) da parte delle persone Salve! vorrei un chilo di pane Con ISEE 4 Euro. Senza... non glielo posso dare! 2014/1 20 55 aprile 2014 - seconda parte - ma non solo lavoro, formazione/istruzione, scelta abitativa autonoma, cariche o ruoli attivi in organismi associativi; - progetti diversi da quelli di cui alla Tipologia 1 e progetti di contenuto prevalentemente assistenziale”. La mozione chiede che venga eliminata la prima tipologia, in quanto discrimina tra persone disabili. “Vita Indipendente è una filosofia che mira all’autodeterminazione ed al pieno inserimento nella società delle persone disabili, senza limitazioni dovute alla propria condizione di lavoro o disoccupazione, cultura o ignoranza o impiego del tempo libero - spiega Sergio Raimondo. - Vita Indipendente riguarda anche i diritti fondamentali della vita (alzarsi, vestirsi, alimentarsi, respirare, funzioni fisiologiche) che sono di tutte le persone disabili, non solo di una élite. Ci sono molti casi di persone disabili gravissime che non rientrano tra gli Assi, ma che sono ad alta intensità assistenziale e che con altri fondi (CAF, Gravissimi, SLA) che hanno soglie più basse (massimo 9.000 euro), non vedrebbero soddisfatti nemmeno i bisogni fondamentali della vita (le funzioni fisiologiche, l’alimentazione, la respirazione, la prevenzione delle piaghe, ecc). Altre forme di assistenza non garantiscono la libertà o la flessibilità che dà Vita Indipendente. Un progetto di Vita Indipendente è personale e personalizzato, non può essere subordinato a delle azioni predeterminate. Viene da chiedersi quale sia il concetto di solidarietà e di rispetto dei diritti inviolabili costituzionalmente sanciti, laddove si definisce che hanno più diritto, e quindi più finanziamento, le persone che lavorano o studiano o vanno a vivere per conto loro. In questo modo si colpiscono duramente proprio le persone con maggiori difficoltà, quelle che nella quasi totalità non possono lavorare, hanno oltrepassato l’età scolare e non possono neanche pensare di vivere da sole senza mettere seriamente a rischio la loro salute”. 5)L’ultimo punto controverso riguarda i progetti sperimentali in favore di persone con problemi di salute mentale; ad essere contestato è l’articolo 12 comma 3, che prevede che il progetto, finalizzato alla progressiva autonomizzazione della persona, sia finanziato per un periodo di tre anni. Nel caso in cui il progetto non sia concluso entro tale termine ma, a seguito di valutazione dei risultati perseguiti, venga accertato il raggiungimento di risultati intermedi, il progetto può essere aggiornato e rifinanziato di anno in anno per un periodo massimo di ulteriori quattro anni. La mozione chiede che il progetto venga aggiornato e rifinanziato di anno in anno senza vincoli temporali, in quanto una volta avviato un processo virtuoso che vede coinvolte le persone con problemi di salute mentale, con progettualità che coinvolgono integrandoli diversi soggetti (il Dipartimento di Salute Mentale, il Servizio Sociale dei Comuni, il Distretto sanitario, le Associazioni…), non si può pensare di interrompere a raggiungimento del risultato, senza provocare pesanti ricadute sulla salute della persona. “Queste situazioni sono complesse e richiedono la continuità della presa in carico. L’interruzione della progettualità interromperebbe l’equilibrio raggiunto con importanti effetti negativi e pesanti ricadute sociali ed economiche a carico della collettività”. Le associazioni dei disabili si augurano che i singoli articoli possano essere rimodulati prima dell’effettiva entrata in vigore del nuovo regolamento. Giù le mani dai cittadini con disabilità e dai loro familiari! 21 Le soluzioni a disposizione dei nostri assistiti: Settore riabilitazione - Lo Stabilimento Ortopedico Variolo nasce nel 1919 con l’obiettivo di fornire un servizio di eccellenza in campo ortopedico-sanitario e da allora continua dinamicamente a crescere affermandosi in Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale come punto di riferimento per l’ortopedia, la protesica, gli articoli riabilitativi e sanitari. Oggi l’azienda certificata ISO 9001-2008 vanta specialisti e tecnici del settore in grado di offrire un’assistenza orientata ad un progetto riabilitativo di alto livello, che mette al primo posto il benessere della persona. L’elevata competenza in diverse discipline mediche ci permette di aiutare i nostri clienti nella scelta appropriata di prodotti ortopedici, flebologici, strumenti elettromedicali e presidi post-operatori. Offriamo un Servizio Tecnico Ortopedico con chiamata gratuita, anche a domicilio. Lo Stabilimento Variolo ha sempre sostenuto e agevolato il suo operato grazie alle convenzioni con le Aziende sanitarie, l’INAIL e altri Enti. Consapevoli di quanto l’iter burocratico legato all’inabilità sia difficoltoso, i consulenti Variolo sono a disposizione dei clienti per informazioni sull’espletamento delle pratiche e sulle procedure per la fornitura di ortesi e ausili. Vi invitiamo a venirci a trovare presso la nostra sede di Feletto Umberto per scoprire i nostri prodotti e i nostri servizi. - carrozzine leggere e superleggere carrozzine elettriche sistemi di postura sistemi di sollevamento e trasferimento letti ortopedici stabilizzatori sistemi antidecubito montascale Settore sanitario - calzature adulto calze preventive e curative ginocchiere, cavigliere, polsiere fasce post operatorie elettromedicali cuscini anallergici poltrone relax Settore ortopedia - ortesi spinali ortesi per Arto Superiore tutori per Arto Inferiore protesi di Arto Inferiore protesi di Arto Superiore calzature ortopediche su misura La Sede di Feletto Umberto è dotata di un’officina di produzione differenziata per settore: - un laboratorio biomeccanico, attrezzato con le più moderne apparecchiature per la progettazione e realizzazione di plantari e scarpe su misura con elevati standard qualitativi; - un laboratorio protesico, specializzato nella costruzione di protesi per amputati, tutori per arto inferiore e busti ortopedici anche per le più complesse patologie. - vasto showroom con prodotti all’avanguardia dove è possibile avere il supporto di un consulente specializzato al fine di scegliere tra innumerevoli soluzioni che coniughino qualità, efficienza e sicurezza. - palestra per riabilitazione amputati 55 aprile 2014 FALSI INVALIDI? Il 12 aprile scorso la Palestra di Arrampicata Indoor di Codroipo è stata la sede Una sentenza storica per le Spilimbergo. persone di una splendida collaborazione tra la sezione del Cai ed il Progetto U loro disabilità - sicuramente non “falsi invalidi”con tutti i gravosi, inutili ed ulteriori costi delle visite per l’INPS, oltre ai disagi per i cittadini. na giornata “storica” il 9 aprile scorso. Il TAR del Lazio si è pronunciato, con sentenza n. 3851/2014, sul giudizio avviato da ANFFAS Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità Intellettiva e/o relazionale), con l’intervento ad adiuvandum della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) contro una serie di messaggi e circolari con cui l’INPS, fra il 2011 e il 2012, ha disciplinato i controlli dei Piani straordinari di verifica sui cosiddetti “falsi invalidi” per 500.000 persone. La sentenza, giunta dopo ben tre anni di dura battaglia nelle aule giudiziarie, riconosce, come già ampiamente denunciato da ANFFAS e FISH, che le modalità adottate dall’INPS per le verifiche straordinarie sono state illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità e sconfessa - ancora una volta - anche i dati forniti dall’Istituto in materia. I dati finali, come pure la millantata incidenza dei cosiddetti “falsi invalidi” effettivamente individuati dall’Inps, sono risultati “gonfiati” e forieri solo di costi per l’Amministrazione, che sembrano addirittura aggirarsi intorno ai 30 milioni di euro! Il TAR ha anche accolto gli ulteriori rilievi di ANFFAS e FISH circa la non equiparabilità tra le visite di revisione ordinaria, di competenza prioritaria della Commissione ASL (primo punto di riferimento territoriale per il Cittadino), e quelle straordinarie di competenza esclusiva dell’INPS. Con tale modalità imposta dall’INPS, infatti, è stata impedita la visita presso le Commissioni Asl più vicine al Cittadino, costringendolo per la revisione ordinaria anche a trasferimenti di decine e decine di chilometri da casa e non garantendo quel doppio controllo che evitasse le sviste di una sola commissione. Infatti, a partire dal 2011, dopo aver già effettuato 300 mila controlli nei due anni precedenti, l’INPS, in via unilaterale ed anche in contraddizione rispetto alle garanzie previste dalla normativa statale, ha modificato progressivamente le modalità delle verifiche straordinarie stabilendo di far rientrare, nei controlli a campione, anche gli invalidi per i quali era già stata precedentemente prevista una rivedibilità. Così facendo il numero delle revoche, alla fine dei controlli “straordinari”, è risultato artificiosamente elevato: sono state sommate anche le posizioni comunque già considerate rivedibili e, in larga misura, in ogni caso destinate a revoca. Senza dire che, poi, tale attività ha distolto l’impegno dell’INPS da quello che effettivamente aveva richiesto il Parlamento: controllo, in aggiunta all’ordinaria attività di revisione, delle situazioni determinate molti anni addietro. Il TAR ha anche appurato che è mancata la tutela alle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale: infatti mentre i medici nominati da ANFFAS erano presenti nelle Commissioni ASL, questi erano esclusi dalle verifiche straordinarie dell’INPS, lasciando prive di specifica tutela le persone con tali tipologie di disabilità. Ma non è tutto. Dal 2012 INPS ha incluso nelle verifiche straordinarie non solo le condizioni di invalidità, ma anche quelle di handicap (ex Legge 104/1992) senza averne una copertura normativa (giunta solo a fine 2012). Anche in questo caso il TAR ha riconosciuto le doglianze sollevate da ANFFAS e FISH ed ha pienamente chiarito che si sono usate, almeno fino al 2013, le visite di verifica straordinaria per degli scopi che la norma statale non riconosceva: eliminare certificazioni per lo stato di handicap che erano e sono cosa ben diversa da quelle per riconoscere l’invalidità civile e le relative provvidenze economiche. Si sarebbero dovuti effettuare ben altri controlli, oltre che, per esempio, evitare di visitare persone da decenni ricoverate in strutture a causa della 24 55 aprile 2014 COMUNICATO STAMPA con vera disabilità Inoltre, seppur non accolto con la sentenza in discorso, un importante chiarimento è stato quello relativo al riconoscimento dell’efficacia del Decreto ministeriale 2 agosto 2007 che fissa l’esenzione da visite di revisione o verifiche straordinarie in caso di patologie “stabilizzate o ingravescenti”, principio che, nel corso degli anni successivi al ricorso e proprio per impulso di questo, sembra in via di progressiva acquisizione da parte dell’INPS. Riproponiamo una vignetta già pubblicata qualche tempo fa, perché ci sembra indicativa delle procedure farraginose e vessatorie adottate dall’Inps nei confronti dei disabili 1989 9 GENNAIO LUNEDI Al momento sono in corso attenti approfondimenti, da parte di FISH e ANFFAS, sulle ricadute dirette per le persone con disabilità che si sono viste revocare le provvidenze economiche in forza di quelle disposizioni amministrative dichiarate illegittime. 1997 GIUGNO 27 Si tratta quindi di un sentenza fondamentale perché mette in discussione le modalità delle verifiche già realizzate, mettendo al tempo in dubbio anche quelle successive al 2012. GIOVEDI L’interesse dell’Associazione e della Federazione non è certo quello di contrastare l’individuazione dei falsi invalidi, ma di fare in modo che siano rispettati i diritti fondamentali delle vere persone con disabilità e che i controlli siano condotti con le opportune garanzie, in modo efficace e mirato, evitando inutili disagi e vessazioni. 2004 2 AGOSTO LUNEDI Per questo ANFFAS e FISH si augurano e richiedono con forza che Governo e Parlamento chiariscano e riformino non solo il piano di verifica sugli accertamenti, ma anche l’intero sistema di accertamento di invalidità civile, stato di handicap e disabilità che risulta ormai obsoleto, farraginoso ed inefficiente. LA COMMISSIONE HA RAGGIUNTO LA RAGIONEVOLE CONVINZIONE CHE IL SOGGETTO POSSA AVERE PROBLEMI DI DEAMBULAZIONE I PROBLEMI DI DEAMBULAZIONE, NONOSTANTE TUTTE LE TERAPIE SIANO STATE CORRETTAMENTE PRATICATE, ANCORA PERSISTONO NONOSTANTE TUTTE LE CURE ED IL TEMPO TRASCORSO, NON SI NOTA ALCUN MIGLIORAMENTO PER QUANTO RIGUARDA LA MOBILITÁ 2014 MARZO Tale riforma è prevista nel programma biennale d’azione che il Governo stesso si è impegnato a mettere in atto per garantire il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità. 11 MARTEDI Corrado Mischis FISH Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ANFFAS Onlus Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità Intellettiva e/o relazionale 25 SIGNOR O. V. COME GIUSTIFICA IL FATTO CHE DOPO VENTICINQUE ANNI, LEI NON RIESCE ANCORA A MUOVERSI NORMALMENTE? 55 aprile 2014 BASKET IN CARROZZINA Alle finali di Euroleague P rosegue il sogno europeo della Castelvecchio Gradisca. Centrata la salvezza nella storica stagione del ritorno in serie A1, la massima rappresentante regionale del basket in carrozzina ha conquistato il primo posto nei preliminari di Euroleague che si sono disputati a Lignano Sabbiadoro. La Castelvecchio parte bene sin dalla prima partita giocata con i forti turchi di Izmir: partita equilibrata nei primi due quarti di partita, poi la squadra di Cricco ben guidata dal capitano Bernardis, rientrato dopo una lunga sosta dovuta ad un infortunio, prende il largo e vince con merito. La seconda gara vede i gradiscani di fronte ai russi del Nevski Alliance, squadra ben dotata con molti giovani giocatori di talento. I gradiscani partono bene e a metà partita raggiungono un largo vantaggio, poi forse la stanchezza o i cambi mirati dei russi fa si che verso il finale di partita vengano raggiunti e a un minuto dalla fine il risultato è in perfetta parità. Cricco riorganizza la difesa e catechizza la squadra che rientra in campo lucida, spietata in contropiede e vince anche questa partita. Le altre due partite con i bosniaci del KIK Sana di Bihac e i francesi di Meyzieu Villefranche vedono la netta superiorità dei gradiscani con un Izet Sejmenovic mattatore sia ai rimbalzi che al tiro. Buono l’esordio del nuovo giocatore di Kranj ingaggiato dalla Castelvecchio Nordest, Janez Ucakar, giocatore che è entrato dalla panchina e che è servito a far tirare il fiato a Sejmenovic nelle fasi finali delle partite. l.m. La formazione di coach Max Cricco ha messo in fila nell’ordine i turchi di Izmir, i francesi di Villefranche Entente, i russi del Nevski Alliance di San Pietroburgo e i bosniaci del KIK Sana di Bihac. E così per il secondo anno consecutivo la formazione gradiscana parteciperà, in rappresentanza dell’Italia, alle finali di Euroleague che si disputeranno in Spagna, a Getafe, dal 24 a 27 aprile. Con l’eccezionale rendimento di quattro vittorie su quattro incontri la compagine isontina ha compiuto oltretutto un notevole balzo nella classifica del ranking europeo, che consente ai gradiscani di sfidare nel girone finale i padroni di casa del Getafe (Spagna), Bordeaux (Francia), Thuringen (Germania), Saint-Vith (Germania), Rhinos RGK (Gran Bretagna), Besiktas (Turchia) e Tél-Aviv (Israele). 26 55 aprile 2014 LA CASTELVECCHIO GRADISCA Finale amara col Vrbas in Nlb League D ue soli punti, e la Nlb League rimane un frutto proibito per la Castelvecchio Gradisca. La compagine isontina è arrivata a un passo dal successo nella finalissima del campionato dei Balcani i ragazzi di Cricco hanno dovuto soccombere per 56-54 ai bosniaci del Vrbas di Banja Luka. Dopo una partita giocata punto su punto sino alla fine, i gradiscani si vedono è migliore di quello degli avversari, che invece sono sempre al limite dei falli. Gli arbitri non aiutano certo i gradiscani: fiscali sui contatti della Castelvecchio, a dir poco permissivi con le maniere forti dei bosniaci. Ma tant’è. Devono lasciare il campo per cinque falli già all’inizio del terzo quarto prima Slapnicar e poi Fabris, a questo punto il Vrbas allunga e prende un discreto vantaggio. sfuggire per l’ennesima volta il prestigioso trofeo sul quale la società aveva puntato forte quest’anno dopo lo storico ritorno in serie A1. Da giovedì 24 aprile a sabato 26 comunque la Castelvecchio parteciperà per il secondo anno consecutivo alle finali di Euroleague a Madrid e lì dunque potrà in qualche modo consolarsi. In uno stadio stracolmo di sostenitori del Vrbas, arrivati con ogni mezzo da Banja Luka, la partita inizia con la Castelvecchio intimorita dal vigoroso sostegno dei tifosi bosniaci, e con alcuni giocatori troppo bloccati rispetto ai consueti standard. Dopo un primo quarto a favore del Vrbas, i gradiscani reagiscono con un Bernardis, miglior giocatore in campo, che realizza tre tiri da tre punti. Si va al riposo con la Castelvecchio in vantaggio di quattro punti: alla ripresa del gioco fra le fila biancoblu’ c’è la consapevolezza di poter portare a casa il trofeo NLB perché il gioco Gradisca non ci sta, con orgoglio seppur con una squadra menomata dalle espulsioni, riprende i bosniaci e a pochi secondi dalla fine è a meno due punti, su un fallo tecnico fischiato al Vrbas ha due tiri liberi a favore. Sejmenovic sempre preciso nei tiri liberi invece incredibilmente sbaglia: la palla rimane alla Castelvecchio, che tenta il tiro della disperazione per raggiungere almeno i tempi supplementari, tiro sul ferro e fischio del fine partita, il trofeo NLB va al Vrbas. “Rimane il rammarico di aver raggiunto per due anni la finale e perderla per colpa di arbitraggi purtroppo sempre sfavorevoli - commenta il presidente Egone Tomasinsig - ma ritenteremo il prossimo anno. Ora tutti gli sforzi sono incentrati sull’Euroleague, dove cercheremo di maturare la necessaria esperienza in campo internazionale”. l.m. 27 55 aprile 2014 Angela Gambirasio sogna di cambiare il Mille modi diversi di vivere la disabilità T ra i mille modi diversi di vivere la disabilità che pian piano andremo a scoprire ve n’è uno che in questi giorni ha suscitato la nostra curiosità. Lo scorso anno ha pubblicato il suo primo libro (che presentiamo anche in ultima pagina), “Mi girano le ruote” , che parla della sua vita e offre ai normodotati una pratica guida per imparare a comportarsi con le persone disabili. “Io sogno di aiutare i normodotati a capire, accettare e adattare il loro mondo, per accogliere anche i sognatori non deambulanti. Io sogno di cambiare le persone, anche le più ignoranti, le più testarde, le più “politicamente corrette” e so che se ci credo davvero, queste persone cambieranno.” Ottenendo una grande visibilità grazie alla pubblicazione di questo libro ha iniziato a girare l’Italia per presentarlo e per sensibilizzare i bipedi riguardo ai rapporti con le persone disabili e alle loro necessità. Angela è convinta che se davvero le persone disabili vogliono ottenere ascolto e strutture accessibili non è sufficiente scrivere post sui social network, ma è necessario uscire di casa e lottare. Angela Gambirasio sogna di cambiare il mondo. Tutto è iniziato da un tweet, un messaggio pubblicato sul noto social network Twitter: “Visto Ascensore per l’inferno e Scala al Paradiso. Da disabile opto per la divinità che ha abbattuto le barriere architettoniche”. In un solo giorno il numero dei suoi followers, i seguaci sul social network, sono passati da 120 a 500. Engy viaggia sempre con le sue due editrici, che hanno cambiato totalmente il loro modo di vedere i locali e gli spazi pubblici: il loro occhio cade Da circa tre anni cura un blog personale, “Ironicamente Diversi” (ironicamentediversi.blogspot.com), la cui presentazione recita esattamente “Punti di vista diversamente abili su un mondo di normodotati, barriere architettoniche e barriere mentali”. E questi sono esattamente gli argomenti trattati nei suoi numerosi post: con il suo sagace stile ironico, a tratti pungente, Angela racconta la sua vita, le sue vicende quotidiane, le gaffes di alcuni di quelli che chiama “bipedi” o “normodotati” quando incontrano una persona disabile. Si tratta, appunto, di barriere culturali, “Perché i normodotati non sono cattivi, sono solo distratti”. Classe ‘75, laureata in psicologia , Angela, detta Engy, vive sulla sedia a rotelle dalla nascita, ma non per questo si sente una persona sfortunata o triste. Engy non si accontenta mai di quello che ha: “non che non lo apprezzi”, dice, “semplicemente non so fermarmi”. 28 55 aprile 2014 mondo: punti di vista diversamente abili “I normodotati non sono cattivi, sono solo distratti” Da qui Angela ha capito che “l’unico modo per sensibilizzare i bipedi verso le barriere architettoniche è camminare (metaforicamente) in mezzo a loro.” Proprio con quest’ottica, durante un viaggio di presentazione del libro in Sardegna, è nato il progetto “Adotta una barriera e abbattila”. Angela sogna di cambiare il mondo, ma purtroppo sa che il numero di disabili presenti (e pronti a lottare) non è sufficiente per attuare il suo desiderio. È per questo che è necessario che siano anche i bipedi ad impegnarsi per ottenere rispetto e ascolto per le persone disabili. immediatamente sulla presenza di barriere architettoniche che potrebbero impedire a Engy o ad altre persone disabili di accedere agevolmente alle strutture. “L’unica cosa che chiediamo ad ogni bipede e quadruruote d’Italia è di scegliersi un obiettivo mirato, uno solo. Può essere uno scalino, un marciapiede senza scivolo, un bagno per disabili usato come ripostiglio… non serve partire dalle grandi imprese edilizie, basta cominciare dal panettiere, dall’edicola, dalla libreria, dalla pizzeria… volendo addirittura da casa propria. Come? Chiedendo tutti giorni, tutti quanti, la stessa cosa, per esempio: - “Perché non mette una pedanina in legno per le sedie a rotelle?” - Non hanno scuse: non gli si chiede un’opera in muratura che potrebbe scontrarsi con i regolamenti dei centri storici, basta uno scivolo rimuovibile. Non sono così intelligenti e lungimiranti da capire che la popolazione invecchia e che si stanno via via giocando una fetta di clienti sempre più ampia? Costruiamogliela noi a sti morti di fame la pedana! Oppure prenotate in comitiva in un ristorante inaccessibile, portate con voi un disabile e, quando vi diranno che non c’è la pedana, ma possono aiutarvi loro ad entrare, ditegli che preferite migrare in stormo verso un altro ristorante, perché il vostro amico sciancrato ha diritto quanto voi di entrare con dignità a mangiarsi una pizza. E ripetete la scena ogni mese, finché l’oste non imparerà a farsi meglio conti.” Questo progetto ha anche una pagina sul popolare social network Facebook, nella quale vengono pubblicate le foto di tutte le barriere architettoniche “sconfitte” e dei traguardi raggiunti. “La Bacheca dei Miracoli”, la chiamano, con la speranza che ogni piccolo gesto sia davvero un inizio per cambiare il mondo. Chiara Luccaroni 29 55 aprile 2014 46° Convegno Club Triveneto di Urodinamica … e le disfunzioni rettali neurologiche? I l convegno “….e le disfunzioni rettali neurologiche?” svoltosi a Dolo (VE) il 21 marzo ha raggiunto l’obiettivo che si erano prefissate le locali Unità Operative di Urologia diretta dal Dott. Giorgio Artuso - e di Neurologia della USL 13 del Veneto: mettere insieme gli specialisti coinvolti nella cura di malattie e condizioni neurologiche che comportano disfunzioni rettali e condividere le conoscenze sull’argomento. Erano presenti fisiatri, gastroenterologi, neurologi, proctologi, urologi, infermieri e fisioterapisti, tutti desiderosi di crescere professionalmente perché le disfunzioni rettali, pur non essendo mortali, sono altamente invalidanti e lesive della dignità delle persone. Con il patrocinio di Associazione Triveneta Neuroscienze 46° convegno del Club Triveneto di Urodinamica ... e le disfunzioni rettali neurologiche? Dolo, 21 Marzo 2014 Villa Ducale - Riviera Martiri della Libertà, 75 - 30031 Dolo (VE) Strada Riviera del Brenta, località Cesare Musatti di Dolo La gestione del retto neurologico, basata sulle evacuazioni programmate o sull’evacuazione manuale delle feci, è standardizzata da anni nella mielolesione mentre è sostanzialmente sconosciuta nelle malattie neurologiche come la mielite trasversa, la sclerosi multipla, gli esiti di ictus, il morbo di Parkinson ecc. Il mieloleso è in un certo senso un privilegiato in quanto nei centri di riabilitazione è normale riabilitare la persona in toto, retto neurologico compreso. In altri reparti gli aspetti sfinterici in genere, e quello rettale in particolare, vengono totalmente ignorati con persone abbandonate a loro stesse con un intestino malfunzionante, senza che sia stato loro detto che anche la funzione rettale ha un controllo neurologico, peraltro complesso. Programma Relatori e moderatori 9.30 Saluti - ")++')&)$(()*&+&+ "'&$ 9.45 Introduzione - )+,*'&)++ 10.00 1° sessione: %')+')"')+'$'&"& - Fisiologia della defecazione - ,)$& - Stipsi ed incontinenza fecale: definizione ed inquadramento ')+'$'.." - Peculiarietà della funzione intestinale nel paziente neurologico - ..'!" 11.00 2° sessione: %')+')"'"&)"%'& - Quali indagini diagnostiche? - -$$)" - Trattamento medico delle disfunzioni rettali con note di medicina dell’evidenza - &+'&".." - Opzioni chirurgiche nelle disfunzioni rettali neurologiche *"& 12.00 Discussione 12.30 Lunch 13.30 3° sessione: %')+')"#'++'*+')$$' - Il retto neurologico nella lesione midollare - ," - Il retto neurologico nella sclerosi multipla - ,$"&" - L’irrigazione colica transanale nel retto neurologico - ("&$$" 14.30 4° sessione: %')+')"&)++%( - Casi clinici 15.30 Discussione 16.00 Conclusioni - ,$"&"&)++ E. Andretta - )'$' Segreteria organizzativa E. Andretta - U.O. Urologia DOLO / C. Zuliani - U.O. Neurologia MIRANO Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria. Per l’iscrizione si prega di inviare comunicazione all’indirizzo di posta: [email protected] Disponibili al massimo 70 posti. Il convegno è rivolto a medici urologi, neurologi, chirurghi, gastroenterologi, fisiatri, fisioterapisti e infermieri. È chiaramente emerso che nelle disfunzioni rettali neurologiche non sono necessari accertamenti e trattamenti particolari. Il sapere che le disfunzioni rettali neurologiche sono frequenti in certe malattie ed informarne i pazienti è un bel punto di partenza. Poi i pazienti possono essere avviati a centri specialistici come, per l’appunto, l’ambulatorio neuro-urologico della USL 13. Dott. Elena Andretta U. O. Urologia DOLO (VE) 30 S. Antoniazzi - *+)'&+)'$' G. Artuso - )'$' ' G. Bazzocchi - *+)'&+)'$' '*($ """$"+."'&'&++'& F. Bortolon - ,)'$' &+)' E. Bortolozzi - !"),) ' F. Cavallari - !"),) ' P. Da Pian - !"),) ' A. Furlan - "*"+) A. Gajofatto - ,)'$' '&"-)*"+0 M. Godina - !"),) ' M. Leucci - "*"+)&"+0("&$ A. Masin - $"&" !"),) "/ M. Pastorello - )'$' ' D. Primon - "*"+) M. Spinelli - ,)',)'$' ' &+)'&'$$' *($" ,) A. Zampa - "*"+)&"+0("&$ C. Zuliani - ,)'$' Sponsored by 55 aprile 2014 In viaggio lungo la costa Adriatica: E ra da tanto che meditavo di fare un viaggio in automobile lungo tutta la costa adriatica, da Grado sino a S. Maria di Leuca in Puglia. Pur consapevole delle difficoltà e dei possibili imprevisti che un viaggio di circa 2.500 km tra andata e ritorno può comportare per una persona tetraplegica che guida da sola, avevo la ferma convinzione che organizzandomi al meglio sarei riuscito a fare una bella vacanza. In Puglia la strada si snoda tra immense distese di uliveti interrotti dai pascoli per le pecore. In prossimità di Rodi Garganico il terreno è collinare e agli uliveti si affiancano gli agrumeti: una campagna veramente splendida, a tratti selvaggia, impreziosita dai delicati colori di primavera. All’hotel Villa Americana i proprietari ci accolsero con calore e cortesia. Verificata l’accessibilità dell’hotel e depositati i bagagli, ci aspettava una bella passeggiata sull’area costiera di Rodi Garganico e l’amara scoperta che, per quanto incantevole, il Gargano non è tanto adatto a persone costrette a spostarsi in carrozzina. Anche il giorno successivo infatti, in visita a Peschici e Vieste, ci rendemmo conto che a parte la zona delle spiaggette con porticciolo, le due stupende cittadine a picco sul mare sono di fatto non accessibili. Convinta mia moglie Renata, mia fida navigatrice e factotum, furono stabilite le tappe di andata, le escursioni e le tappe di ritorno. Tappe di andata sarebbero state Senigallia (Marche), Rodi Garganico (Puglia) e Alberobello (Puglia). Quelle di ritorno: Termoli (Molise), San Benedetto del Tronto (Abruzzo) e Ravenna (Emilia Romagna). Lo scorso 5 Aprile, con tempo discreto, partimmo. La regione Marche, che raggiungemmo dopo cinque ore di viaggio, ci apparve molto bella, con le sue colline tratteggiate dai colori degli ulivi, degli alberi di pesco e dei vigneti, che vanno a degradare verso il mare. Molto attraenti anche i numerosi siti storici, come i borghi medievali di Corinaldo e Ostra, ma non tanto accessibili. Di gran fascino è la foresta del parco nazionale del Gargano, che attraversammo diretti al santuario di padre Pio a San Giovanni Rotondo. A Senigallia alloggiammo all’hotel Bice, in viale Leopardi, non lontano dal centro storico. Per nostra fortuna sia l’hotel, a gestione familiare, sia l’adiacente centro storico sono perfettamente accessibili. La cittadina di Senigallia e il suo paesaggio sono una piacevole sorpresa, con l’affascinante lungomare che arriva sino ad Ancona, il caratteristico porticciolo e l’interessante centro storico; ma il punto forte, come sempre nella nostra bella Italia, è la buona cucina: tanti e ghiotti i piatti di pesce e carne, ottimi i risotti di mare col verdicchio, da non perdere il pecorino di fossa. Dopo un paio di giorni partimmo alla volta del Gargano. Gradita sorpresa, l’autostrada sino a Bari è ordinata, con punti di ristoro puliti e funzionali e i parcheggi coperti da impianti fotovoltaici. Attraversato l’Abruzzo ed il Molise, giungemmo in Puglia ed uscimmo dall’autostrada a Poggio Imperiale per dirigerci verso Rodi Garganico. 32 55 aprile 2014 da Grado a Brindisi. Qui l’ambiente collinare è caratterizzato da continue foreste ricche di tante essenze arboree che gli conferiscono un aspetto quasi fiabesco. Dopo la visita a San Giovanni Rotondo, dove ci si scontra con il consueto opinabile sfruttamento commerciale diffuso in molti altri santuari, partimmo alla volta di Alberobello e del Salento. Usciti dall’autostrada a Bari, prendemmo la superstrada lungo la costa fino a Monopoli. L’ambiente collinare che ci circondava era stupendo, dall’entroterra scendeva gradualmente sul mare. In prossimità di Alberobello scorgemmo i primi trulli circondati da alberi di pesco in fiore e da ulivi: Renata ed io rimanemmo incantati, appagati dalla vista e ripagati del lungo viaggio. L’hotel Sovrano in cui prendemmo alloggio è vicino al centro storico; ne verificammo subito l’accessibilità e poi via a piedi verso il centro, per buona parte accessibile. tradizionale e residenziale, dove i trulli sono ancora abitati, e una zona più turistica dove ospitano negozietti, botteghe d’arte, residence, ristorantini ecc. In un ambiente paradisiaco come la Puglia, e ad Alberobello in particolare, anche la cucina è fantastica. Al Trullo d’Oro, un ristorantino accessibile, assaggiammo i formaggi locali accompagnati da un buon bicchiere di vino rosso, il Negroamaro; al Trullo dei Sapori il titolare mi aiutò a scendere nella saletta sotterranea, potei così gustare molti piatti tipici pugliesi (risotti di pesce, salumi, verdure) accompagnati da un ottimo vino locale, il Primitivo. Il paese dei trulli (tipiche abitazioni pugliesi) è un incanto; si divide in due parti: una più Nei giorni successivi visitammo il centro storico di Martina Franca, con i suoi bei palazzi e il grande duomo in stile gotico, che è accessibile, come lo è il ristorante La Rotonda, nel giardino della villa comunale, dove avemmo modo di assaggiare le tipiche orecchiette pugliesi con le cime di rapa ed acciughe. Visitammo anche i borghi medioevali di Locorotondo, di Putignano, le famose grotte di Castellana, la bianca città di Ostuni ed altre località. Trascorsi alcuni piacevoli giorni in Puglia, dove abbiamo trovato un clima ventoso e meno mite delle aspettative (circa 12°C), decidemmo di prendere la strada del ritorno, con una sosta in Abruzzo, presso l’hotel Sporting, a San Benedetto del Tronto. È una bellissima cittadina, uno dei porti pescherecci più importanti d’Italia, con una incantevole riviera di palme che costeggia 33 55 aprile 2014 da Grado a Brindisi. Senigallia (Marche) Hotel Bice Viale Leopardi 105 tel. 071- 65221 (€ 51 mezza pensione) Hotel Duchi della Rovere tel. 071- 7927623 (€ 120 camera e colazione) Hotel City tel. 071- 63464 (€ 130 camera e colazione) Rodi Garganico (Puglia) Hotel Villa Americana tel. 0884-966390 (€ 54 camera) la grande spiaggia. Nonostante il lungo viaggio ci sentivamo bene, ma eravamo desiderosi di rivedere i nostri cari, così decidemmo di annullare l’ultima tappa prevista in Emilia Romagna, a Ravenna, per dirigerci verso Grado. Hotel Solaria tel. 0884-966600 (€ 60 camera) Via C. Grossi Via Trieste Alberobello (Puglia) Un’esperienza gradevole, bella per entrambi, fino a convincerci a programmare, per il prossimo anno, un itinerario simile sulla costa tirrenica, sino in Calabria. Hotel Sovrano tel. 080- 4321711 (€ 90 camera) Via A. De Gasperi 2 Hotel Olimpo (€ 100 camera con colazione) Per chi fosse interessato, mettiamo a disposizione i dati di tutte le strutture ricettive accessibili che abbiamo rintracciato sulla costa adriatica. San Benedetto del Tronto (Abruzzo) Sebastiano e Renata Marchesan Hotel Sporting tel. 0735-656545 (€ 85 camera) Via Nicolò Paganini 23 Hotel Imperial tel. 0735-751158 (€ 90 camera) Via Indipendenza 25 Ferrara (Emilia Romagna) Hotel Astra tel. 0532-206088 (€ 124 camera) Hotel Carlton tel. 0532-211130 (€ 74 a camera) 34 Via Garibaldi 93 “U n c atetere c ompatto renderebbe la mia vita molto facile.” Abbastanza piccolo da essere tenuto in una tasca o in una borsetta, SpeediCath Compact Set è progettato per rendere semplice il cateterismo fuori casa. tUn catetere compatto e discreto con sacca integrata tSemplice e intuitivo t Apri, estrai e inserisci: il pronto all’uso è brevettato* *Brevetto Europeo n. 0935478 depositato il 18/09/1997 Disponibile per uomo e per donna. Desideri provarlo? Visita subito il sito www.coloplast.it o telefona al numero gratuito 800.064.064 Coloplast SpA via Trattati Comunitari Europei 1957-2007 n. 9 - Edificio F - 40127 Bologna www.coloplast.it Il logo Coloplast è un marchio registrato di proprietà di Coloplast A/S. © [11-2013] Tutti i diritti sono riservati 55 aprile 2014 Sgarbi, la disabilità e le “capre ignoranti” Secondo Franco Bomprezzi, «lo stigma e il pregiudizio nei confronti di soluzioni che rispondano alle esigenze di un’utenza universale, in nome della salvaguardia elitaria e aristocratica della bellezza, sono sicuramente assai più diffusi di quanto possa apparire, e sono il sottofondo culturale che consente a uno “showman dell’arte e della politica”, come Vittorio Sgarbi, di urlare frasi grevi, insultanti e razziste nei confronti della disabilità» sua evidente inaccessibilità). Ma sono anche rimasto ammirato - ad esempio - dalla splendida soluzione trovata per arrivare al Forte di Bard, con ascensori trasparenti che consentono a tutti di raggiungere questo gioiello all’ingresso della Valle d’Aosta. Ed eccoci alle frasi inquietanti di Vittorio Sgarbi. «Guai a nominare scale mobili o ascensori – scrive Maria Gabriella Lanza – davanti al candidato dei Verdi: “Mi fa schifo solo la parola. Una città civile non ha né ascensori né scale mobili. Solo quelle abitate da nani, zoppi e handicappati hanno le scale mobili. Se le devono mettere nel culo”». Nani, zoppi e handicappati. Proprio così. Greve, insultante, direi pure razzista (nel senso della razza pura, ariana). Incredibilmente privo di qualsiasi freno inibitorio, ma questa non è la novità. Potrei spiegargli che le scale mobili non sono esattamente il nostro problema, di persone con disabilità motoria, ma sarebbe inutile. Potrei riferirgli alcuni dei commenti crudeli arrivati da ieri sera nella mia pagina Facebook. Ma preferisco concentrarmi su una riflessione ancor più preoccupata. Eccola. Secondo me ciò che ha urlato sgangheratamente Sgarbi è condiviso - in modo soft e silenziosamente - da larga parte del mondo di critici d’arte, di cultori del passato, di sovrintendenti, di esperti, di urbanisti, di architetti più o meno famosi. Lo stigma e il pregiudizio nei confronti di soluzioni capaci di rispondere alle esigenze di un’utenza universale, in nome della salvaguardia elitaria e aristocratica della bellezza sono sicuramente assai più diffusi di quanto possa apparire, e sono la premessa, il sottofondo culturale, che consente a Sgarbi di infierire, di maramaldeggiare impunito. Adesso probabilmente qualcuno protesterà, e in modo sottilmente ipocrita si dirà che Sgarbi è una “capra ignorante”. Ma poi tutto continuerà come prima e le nostre città, in pianura come in collina o in montagna, resteranno fruibili appieno solo dalla minoranza atletica e performante che domina la nostra società postmoderna. La verità amara è che vince il pensiero di Sgarbi. Beh, pensiero… mi rendo conto che in questo caso è una parola grossa… Franco Bomprezzi Direttore responsabile di «Superando.it» N on volevo scriverne, davvero. Ma alla fine penso che sia giusto rendere conto ai Lettori di un’ intervista elettorale a Vittorio Sgarbi, personaggio che non necessita di particolari presentazioni, questa volta nei panni di candidato per i Verdi (sic!) a Sindaco di Urbino. L’intervista è stata pubblicata, assieme a quelle con gli altri candidati, da «Il Ducato online», ossia il giornale dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, e i virgolettati abbondano, come è giusto quando si vuol riportare fedelmente il pensiero dell’intervistato. Il punto in questione è il giudizio del Grande Critico rispetto alla proposta urbanistica che sembra affascinare i cittadini di Urbino, ossia la realizzazione di scale mobili e ascensori gratuiti per rendere accessibile il centro storico, attualmente impraticabile non solo per chi si muove in sedia a rotelle, ma anche per chiunque faccia fatica a inerpicarsi nel cuore di una città splendida quanto sicuramente preziosa e delicata. Questa mia lunga premessa per cercare di essere sereno e obiettivo, e non pregiudizialmente pronto a insultare con un ripetuto «Capra! Capra! Capra!» il nostro “showman dell’arte e della politica”. Anch’io, lo dico sinceramente, sono preoccupato quando leggo di progetti avveniristici che possono compromettere in modo definitivo l’estetica e la storia delle nostre città d’arte. Non sono un troglodita, non mi piacciono gli sventramenti e gli scempi in nome del progresso o dell’archistar di turno. Ho combattuto - qualcuno lo ricorderà forse di fronte all’obbrobrio del ponte progettato a Venezia da Santiago Calatrava (e contro gli errori clamorosi nella ricerca di rimediare alla 36 Progettati per essere semplici e discreti La gamma di prodotti SpeediCath Compact è stata progettata per rendere la vita più facile alle persone che praticano autocateterismo. Questo significa prodotti: t semplici da utilizzare e intuitivi t veloci da aprire e inserire t discreti e con un aspetto poco medicale t pratici da portare con sè, riporre o gettare Queste caratteristiche sono sempre più importanti per migliorare la propria autonomia e la propria libertà. Sono queste le linee guida che Coloplast segue per progettare i nuovi prodotti, lavorando a stretto contatto con operatori sanitari e utilizzatori. Un numero gratuito e una mail dedicati, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18. Chiamata gratuita 800.064.064 800.018.537 pazienti professionisti e-mail: [email protected] Coloplast SpA via Trattati Comunitari Europei 1957-2007 n. 9 - Edificio F - 40127 Bologna www.coloplast.it Il logo Coloplast è un marchio registrato di proprietà di Coloplast A/S. © [09-2013] Tutti i diritti sono riservati 55 aprile 2014 La scomparsa di Tino Chiandetti La UILDM di Udine perde uno dei suoi “pilastri storici” S abato 19 aprile si è spento all’Ospedale di Udine all’età di 64 anni Innocentino “Tino” Chiandetti. Figura di primo piano per molti decenni nell’àmbito del volontariato e dell’associazionismo del Friuli Venezia Giulia e non solo, Chiandetti ha dedicato la sua esistenza, in particolare, alla promozione dei diritti delle persone con disabilità. Affetto da una grave malattia neuromuscolare che fin dalla giovane età lo portò a dovere utilizzare una carrozzina per i suoi spostamenti, dopo il diploma al Liceo Stellini di Udine e la laurea in Scienze Politiche all’Università di Padova, iniziò un percorso di impegno nel sociale che non si è mai interrotto, nemmeno in queste ultime difficili settimane. Così come a una sua intuizione e alla sua determinazione si devono la nascita di importanti realtà come il Centro di Documentazione Legislativa della UILDM, da cui è nato il Servizio Handylex, punto di riferimento nazionale in materia normativa, e il Centro Regionale di Informazione sulle Barriere Architettoniche (CRIBA) del Friuli Venezia Giulia. La sua vicenda umana e professionale è strettamente intrecciata con la storia della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) di cui è stato un costante punto di riferimento in Friuli e in Italia, al di là dei due mandati svolti nella Direzione Nazionale. Presidente della Sezione di Udine dal 1986 al 2006, era tuttora tra i componenti del Consiglio Direttivo dell’Associazione, che rappresentava all’interno del Comitato Provinciale di Coordinamento delle Associazioni Disabili, di cui è stato tra i fondatori. All’inizio degli anni Settanta, inoltre, fece parte del gruppo promotore della nascita della Comunità Piergiorgio a Udine e, in seguito, fu fondatore e operatore dell’Ufficio H, che si trova all’interno della stessa comunità. Relatore in svariati corsi e convegni regionali e nazionali, è stato autore di articoli, saggi e pubblicazioni, tra i quali si possono ricordare le guide all’accessibilità di Padova, Udine, Cividale, Tolmezzo e Aquileia (da lui coordinate) e il volume Normativa, Giurisprudenza, Barriere architettoniche, realizzato nel 2011, anno in cui gli è anche stata assegnata la Medaglia d’Oro del Premio Regionale della Solidarietà. Membro per sette anni della Giunta Esecutiva della Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone Disabili, era conosciuto e apprezzato per il rigore morale, la lucida visione intellettuale e la concretezza operativa, fondati su una grande competenza in campo giuridico e normativo che ne ha fatto un interlocutore costante delle Istituzioni ai più diversi livelli. «La scomparsa di Tino - commenta Daniela Campigotto, presidente della UILDM di Udine lascia un vuoto difficile da colmare, ma anche una grande eredità, frutto del suo impegno e del suo lavoro, che sarà compito di tutti noi valorizzare. Lo testimoniano in queste ore i tanti messaggi di cordoglio che stanno arrivando da tutta la Regione e da diverse parti d’Italia alla UILDM, alla moglie Adriana e ai familiari, cui siamo vicini» Fu, tra l’altro, tra i componenti della Consulta Nazionale per la riforma della Legge 482/71, che disciplina il collocamento obbligatorio e promosse diversi provvedimenti di legge nazionali e regionali. Alla sua iniziativa si deve, ad esempio, l’esistenza in Friuli Venezia Giulia della legge che assegna i contributi per l’acquisto di auto adattate a favore di persone non deambulanti. 38 55 aprile 2014 Ricordando Claudio con la comicità dei Papu Una serata a Sequals, il 16 maggio D isponibile, generoso, scherzoso, “simpatico di base ma serio quando serviva”, una persona corretta, una presenza importante, caparbio, tenace, sempre sorridente, solare, “non poteva stare fermo”, ironico “fino a essere a volte spiazzante”: così lo ricorderanno sempre le persone che l’hanno conosciuto. Claudio pareva prendere sempre tutto a cuor leggero, ma in realtà sapeva farsi carico anche dei bisogni di persone lontane, che nemmeno conosceva. Come già vi abbiamo raccontato un anno fa, era infatti particolarmente legato all’Associazione Care & Share, una onlus nata nel 1991 che opera in India, precisamente nell’Andhra Pradesh, e che cerca di provvedere all’istruzione e all’assistenza di bambini indiani bisognosi soprattutto attraverso le adozioni a distanza. Care & Share oggi si prende cura di oltre 4.000 bambini, molti dei quali sono bambini di strada, soli al mondo, abbandonati o venduti o scappati dalle sevizie e dalla fame. L’organizzazione ha dato loro una casa vera, tre pasti al giorno, abiti puliti, persone che li curano con amore e maestri che insegnano a leggere e a scrivere. L’adozione a distanza dà loro la possibilità di crescere come bambini normali. Claudio teneva molto a questa organizzazione e alle sue iniziative. Ed è a questa realtà che anche quest’anno andranno i fondi che verranno raccolti venerdì 16 maggio 2014 durante la serata con i “Papu”, in ricordo di Claudio Pauletto. I “PAPU” L'anno scorso con il ricavato Care & Share ha acquistato una bufala, “perché il suo latte ha molte vitamine, ed è ottimo per la crescita dei bambini”. Pensate, hanno chiamato la bufala Pauletta. L’appuntamento è a Sequals alle ore 21.00 presso la sala S.O.M.S.I. L’ingresso è aperto a tutti, l’offerta è libera e andrà, come detto, a favore dell'Associazione "CARE & SHARE". Alcune informazioni di servizio: ci sarà per i disabili il parcheggio riservato davanti al teatro che è accessibile e con bagno attrezzato. Chi vorrà, prima dello spettacolo, a partire dalle 18, potrà anche cenare in un tendone messo a disposizione dalla Pro Loco. Il menù è quello che si trova abitualmente nelle sagre di paese, semplice, come avrebbe voluto Claudio. Per motivi logistici si raccomanda di prenotarsi entro il 13 maggio presso la Segreteria dell’Associazione, tel.0432 505240 39 Service’s Print - Padova ALHENA... LA LEGGEREZZA NEL SUO DNA OFF CARR ha creato ALHENA : nuova carrozzina pieghevole in titanio dalla linea unica e raffinata. 9,7 kg Creatori di Qualità I 35010 Villa del Conte (Padova) Italy - Via dell’Artigianato II, 29 - Tel. +39 049 9325733 - Fax +39 049 9325734 - wwww.offcarr.com E-mail: [email protected] 55 aprile 2014 Ci hanno lasciato Romeo Zaia Biagio Mattiazzi L E ’argomento preferito era l’antico Egitto. Ci metteva il cuore anche quando parlava del rhum irlandese e del mirto sardo. Con lui la tradizione di “Mondiprât” nei racconti della Festa dell’Uomo del 2 di agosto; l’amore per la natura e le sue terre quando esaltava la primavera profumata che irrompeva con fiori coloratissimi sulle colline del suo paese; l’esperienza di vita da emigrante con i racconti dalla Svizzera. ra uno dei miei primi turni a Spilimbergo. Romeo era la prima volta che ci metteva piede, lo incontrai fuori dalla mensa e in verità non mi fece grande impressione, anzi, non lo trovai simpatico. Prima della fine di quel turno, sapevamo già quasi tutto l’uno dell’altro. Affari familiari, patologie, cure e traversie varie: era bello scambiarsi confidenze e problemi con uno che ascoltava volentieri, e non cercava assolutamente di imporre le sue idee, ma le esponeva con molta pacatezza. Amava molto stare in compagnia, cercava proprio la confidenza con le persone, tanto che quando gli proposi di fare squadra con me, Lino e la terapista per partecipare al torneo di Paravolley, gli occhi gli brillavano dalla contentezza. Mi disse, col suo tipico accento venetizzante: “Ma guarda Corado che con me in squadra rivemo ultimi!” Gli risposi che noi giocavamo per stare insieme, per vincere se si poteva, ma che comunque il risultato non era la cosa più importante; i suoi occhi si illuminarono, se possibile, ancora più di prima. Abbiamo giocato in squadra ancora molti tornei e ci siamo ritrovati in turno assieme svariate volte, in ogni occasione si diceva felice di ritrovarsi con me, ed anche io lo rivedevo e stavo in sua compagnia con piacere (smentendo così il luogo comune secondo il quale la prima impressione è quella che conta). Sapevo da diverso tempo che stava male, anzi sapevo che stava molto male, però la notizia che è mancato mi ha lasciato completamente annichilito, non avevo minimamente preso in considerazione questa possibilità. Mi aspetto ancora di vederlo al Centro, mentre sull’ingresso mi accoglie col suo largo sorriso. Ciao Romeo, arrivederci. Posso dire di esserti stato amico? Si illuminava e gioiva degli istanti di vita insieme. Era vero e sincero il suo buongiorno in palestra e il buon appetito in mensa. Sempre educato e rispettoso, disponibile e generoso. Mai un no. Sorrideva divertito e si concedeva piccoli eccessi come un bicchiere di più di mirto, ma per rendere speciale il mitico compleanno delle infermiere. Rimane traccia indelebile di Biagio, ospite speciale del Centro, nel cartellone in palestra, circondato dalle donne. Il Biagio poeta lo ricordiamo ancora nella bacheca delle cartoline: Era giorno di notte e la luna riscaldava con i suoi trecentomila raggi la terra e io me ne stavo seduto sopra un sasso di legno, mentre fumavo il giornale e leggevo la pipa. Ad un tratto al chiaror di un lumicino spento vidi un cadavere vivente, che mi si avvicinò. Allora io al furor della paura gridai piano: “scellerato cadavere allontanati da me!” mentre brandivo il mio tagliente coltello senza lama, a cui mancava anche il manico, me lo ficcai nel cuore, dicendo: “è meglio vivere che morire!” Mai finale più esatto per la “poesia del non senso” di Biagio, che aleggia ancora nel centro. Damiano e Fabio Corrado Mischis 41 utilità agenda partecipare leggere dal 1983 segreteria via Diaz, 60 - 33100 Udine Hai un problema? Bologna ospiterà dal 21 al 24 maggio 2014 Exposanità, Mostra internazionale della sanità e dell’assistenza. Alla disabilità sarà dedicato il salone HORUS: area con prodotti, servizi, iniziative per l’handicap, l’ortopedia e la riabilitazione. vedere Telefona in Associazione siamo a tua disposizione e abbiamo le risorse e le competenze necessarie Alessia è presente in sede lunedi, martedi giovedi e venerdi dalle 10.00 alle 12.00 tel. 0432-505240 [email protected] ai soci Dona il 5 X 1000 all’ASSOCIAZIONE TETRA-PARAPLEGICI F.V.G. - onlusNella dichiarazione dei redditi firma semplicemente il riquadro: “sostegno alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e inserisci il c. f. 9400 9940 308 numeri utili Per la ricerca sul midollo spinale: un sito internet: www.spinal-lab.org un codice iban Un’eccezionale esposizione di documenti originali, manifesti, locandine, libri illustrati, cartoline, sculture, oggetti e ricostruzioni ambientali per descrivere il tessuto economico, sociale e culturale dell’Italia negli anni Trenta IT67R0533612307000040038630 e un c/c postale 18875336 intestati a: Associazione Tetra-Paraplegici FVG onlus per fare una donazione Avvisi, offerte, ricerche, informazioni: Redazione El Cochecito via Diaz, 60 Udine, eMail: [email protected] 55 aprile 2014 La disabilità di una giovane donna raccontata in chiave ironica nonostante tutte le difficoltà che si ritrova ad affrontare quotidianamente. Un bel libro, scritto bene e con tanti spunti simpatici. La protagonista fa sorridere, riflettere, ridere, emozionare... e spesso ci si dimentica che sta trattando il tema della disabilità. Racconta il suo vissuto (da bambina ad oggi) con tutti i disagi, che si possono immaginare, eppure è a tratti esilarante. Leggendo queste pagine ci si avvicina ad un modo tosto di affrontare la vita, un metodo valido sia per chi è su una sedia a rotelle che per chi corre alle olimpiadi. Angela sarebbe speciale comunque. Ma le sue lotte quotidiane con le barriere architettoniche e l’ottusità di certe persone fanno riflettere: c’è ancora tanto da fare in Italia per rendere più vivibile l’ambiente per le persone disabili. Titolo: Mi girano le ruote. Una storia che non si regge in piedi Autore: Gambirasio Angela 183 p., brossura Editore:Voltalacarta Una squadra unita nell’efficienza energetica. “Unire le forze per fare sinergia”: è il nuovo impegno della squadra Bluenergy; la collaborazione organica tra aziende dello stesso gruppo, accomunate dalla stessa SINERGIA settore, tutte insieme orientate alla soddisfazione delle molteplici esigenze della famiglia e dell’impresa. www.bluenergygroup.it Numero Verde 800 087587 55 aprile 2014 Via A. Diaz, 60 - UDINE tel. 0432-505240 [email protected] www.paraplegicifvg.it onlus dal 1983 il 5x1000 non ti costa niente non viene sottratto dal tuo reddito! È semplicemente una quota che lo Stato destina alle Associazioni Senza Scopo di Lucro per le loro attività istituzionali Dona IL 5 PER MILLE dell'IRPEF all'ASSOCIAZIONE TETRA-PARAPLEGICI F.V.G. - ONLUS "sostegno alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale" e inserire il c. f. 9400 9940 308 L'Associazione Tetra-Paraplegici F.V.G. - Onlus è un'associazione di volontariato SENZA SCOPO DI LUCRO che sostiene le persone mielolese nelle legittime aspettative di una valida assistenza sanitaria e una corretta integrazione sociale. NON PIÙ SE, MA QUANDO L’associazione ha come obiettivo primario di promuovere e sostenere la ricerca, perchè la questione non è più “SE” sia possibile guarire dalla lesione al midollo spinale ma “QUANDO”. Spinal People Injury Neurorehabilitation Applied Laboratory www.spinal-lab.org
© Copyright 2024 Paperzz