Anno LXX - n. 07 - Luglio/Agosto 2014 - Direzione, Redazione e Amministrazione - Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa mensile dell’associazione polesana coldiretti rovigo n.07/14 luglio/agosto CRISI ORTOFRUTTA, COLDIRETTI SI MOBILITA LA BATTAGLIA DEL RISO MADE IN ITALY editoriale n.07/14 piano speciale luglio/agosto Crisi dell’ortofrutta, Coldiretti si mobilita....................................... pag. 4 Roma, Assemblea annuale Coldiretti........................................... pag. 6 territorio polesine La crisi del riso Made in Italy..................................................... pag. 10 Viaggio nelle zone, Rovigo Interno................................................. pag. 11 mensile dell’associazione polesana coldiretti rovigo n.07/14 Anno LXX - n. 07 - Luglio/Agosto 2014 - Direzione, Redazione e Amministrazione - Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa luglio/agosto fare impresa/aziende Allevare lumache, start up polesana............................................ pag. 13 CRISI ORTOFRUTTA, COLDIRETTI SI MOBILITA in copertina... Orti in festa alla Davìplant.................................................... pag. 14 Campi di Insalata di Lusia Igp foto Beatrice Tessarin fare impresa/formazione LA BATTAGLIA DEL RISO MADE IN ITALY A settembre ripartono i corsi per imprese......................................... pag. 16 Direzione, Redazione e Amministrazione © Coldiretti Rovigo Via Alberto Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Fax 0425.423538 [email protected] - [email protected] Proprietario Editore Ass. Polesana Coltivatori Diretti Rapp. legale - Mauro Giuriolo - Via Alberto Mario 19 - 45100 Rovigo Direttore Silvio Parizzi Direttore Responsabile Beatrice Tessarin [email protected] Progetto Grafico e Impaginazione Freskiz Comunicate Via Prete Marco Fortini 20 - 45025 Fratta Polesine (RO) www.freskiz.com Stampa Stampe Violato Viale dell'Industria, VI Strada 13 - 35023 Bagnoli di Sopra (PD) www.stampeviolato.com Responsabilità La riproduzione delle fotografie, illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione di Coldiretti Rovigo. I manoscritti, le fotografie e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non unici. Coldiretti Rovigo non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Periodicità Mensile - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo Registrazione Tribunale di Rovigo - n. 7 - 28 Maggio 1948 Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n. 6117 - 17 Dicembre 1997 Iscrizione al ROC - Registro Operatori di Comunicazione n. 5139 - 30 Novembre 2001 Tiratura 5500 copie su carta Revive Pure Natural Matt certificata Ecolabel (100% Riciclata) Costo Abbonamento annuo Euro 5,50, assolto con quota associativa annuale. fare impresa/norme Novità sulla Pec, posta elettronica certificata........................ pag. 18 Direttiva nitrati, operazione verità............................................ pag. 19 fare impresa/fiscale È arrivato il “Decreto Campolibero”............................. pag. 20 fare impresa/colture Piante officinali, servono nuove regole................................... pag. 22 fare impresa/psr Piani di sviluppo rurale, istruttoria e graduatorie................................ pag. 24 creditagri Prorogato l’Accordo per il credito...................................................... pag. 26 mondoepaca Luglio, la “quattordicesima” ai pensionati..................................................... pag. 28 pensionati Lago d’Iseo, ancora una splendida esperienza........................... pag. 30 vetrina dei soci........................ pag. 32 sommario mensile dell'associazione polesana coldiretti rovigo editoriale Crisi dell’ortofrutta, Coldiretti si mobilita Il ministro Martina ha chiesto misure urgenti all’Europa > Silvio Parizzi, direttore Coldiretti Rovigo Silvio Parizzi I consumi di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 30 per cento rispetto agli ultimi 15 anni, addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia. Siamo al di sotto del minimo raccomandato dal consiglio dell’Organizzazione mondiale della sanità, e i prezzi pagati agli agricoltori sono scesi su livelli incompatibili addirittura con i costi di raccolta. A luglio i produttori di Coldiretti si sono mobilitati per distribuire gratuitamente nelle piazze e nelle spiagge in tutta Italia duecentomila pesche, susine e altra frutta estiva. La contrazione dei consumi di frutta e verdura da un lato mette a rischio le imprese produttrici, dall’altro la salute consumatori, per le conseguenze negative di una dieta povera di vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante. Nel primo semestre del 2014 i consumi di prodotti ortofrutticoli sono scesi del 2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel 2013 4 sono stati acquistati poco più di 7,8 milioni di tonnellate di ortofrutta, divise tra 4,2 milioni di tonnellate di frutta e 3,6 milioni di tonnellate di ortaggi. Gli effetti si fanno sentire anche sulla produzione agricola. All’inizio di luglio i prezzi all’azienda si sono attestati mediamente sui 43 centesimi al chilo (-34 per cento sul 2013). Per le nettarine è sceso a 0,46 euro al chilo, con riduzioni anche del 40 per cento rispetto al valore di luglio dello scorso anno. In parallelo, il frutteto italiano negli ultimi trent’anni si è ridotto del 28 per cento: oggi sono appena 321 mila gli ettari coltivati a melo, pero, pesco, albicocco, agrumi e altro. La coltivazione di pesche e nettarine sono quasi dimezzate, con un calo del 44 per cento: oggi la superficie investita è di appena 62.104 ettari. In questa situazione drammatica, la Coldiretti presenterà al governo una serie di proposte: una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella Gdo; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Gdo; maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti d’importazione, troppo frequentemente spacciati per italiani. Per l’immediato, Coldiretti sostiene la richiesta che il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, ha presentato alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni), che riguardi sia soci sia non soci di organizzazioni ortofrutticole. È una prima positiva risposta alla mobilitazione di Coldiretti, a sostegno della frutta e verdura Made in Italy. LA TUA SOLUZIONE CHIAVI IN MANO La nostra affidabilità ed efficienza ci hanno consentito in questi anni di essere apprezzati a livello internazionale. Le nostre strutture sono costruite con i migliori materiali, ed offrono un ambiente di vita salutare ed ideale agli animali. Le nostre attrezzature ed i nostri impianti garantiscono un alto livello di produttività e durata nel tempo. I nostri 50 anni di storia. La nostra qualità è nei dettagli - Dal 1963. 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All’ordine del giorno, il rinnovo delle cariche alla vice presidenza, la relazione del presidente Roberto Moncalvo ed una cornice espositivo-sociologica: la presentazione dell’analisi Coldiretti/Ixé sulle “Vacanze Made in Italy nel piatto”, riguardante il cambiamento del rapporto tra gli italiani ed il cibo in vacanza; e la mostra “Bandiere del gusto 2014”, una mappatura del patrimonio enogastronomico regionale italiano. LA RELAZIONE DI MONCALVO «Finalmente un primo ministro che ha avuto il coraggio di dire che l’Italia è un paese che dà all’Europa più di quanto riceve», ha asserito il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, commentando il 6 discorso del capo del governo Matteo Renzi a Strasburgo. «Questa visione nuova può solo far bene all’Italia. Ora è importante lavorare per snellire la burocrazia, in quanto dieci mesi per l’approvazione di un disegno di legge ordinario da parte del parlamento nell’attuale assetto istituzionale sono troppi. Il gap con altri paesi è notevole». Il parlamento italiano impiega in media quasi dieci mesi (294 giorni) per l’approvazione di un disegno di legge ordinario. Nella XVI legislatura sono stati presentati 8277 disegni di legge, tra camera e senato, dei quali ne sono stati approvati solo 767: il 9 per cento. Contemporaneamente, il parlamento spagnolo ha impiegato in media 163 giorni per approvare una legge; quello francese 267 giorni; nell’Unione Europea, per completare un processo legislativo, tra Commissione, Parlamento e Consiglio dei ministri a 27 stati, si sono impiegati in media 264 giorni. piano speciale Prandini, Masiello e Tonello Vicepresidenti Da sx Ettore Prandini, MauroTonello, Roberto Moncalvo e Gennarino Masiello L’assemblea nazionale ha nominato tre nuovi vicepresidenti nazionali, al posto di uno soltanto «con due nuovi componenti in rappresentanza di diversi macro ambiti territoriali», ha precisato Roberto Moncalvo. Sono: Ettore Prandini presidente della Coldiretti Lombardia, Gennarino Masiello presidente della Coldiretti Campania e Mauro Tonello presidente della Coldiretti Emilia Romagna. Ettore Prandini, anche presidente di Coldiretti Brescia, 41 anni, nato a Leno (Brescia), è imprenditore agricolo nell’azienda zootecnica di bovini da latte di famiglia, situata a Lonato del Garda; e «Le risposte delle istituzioni - ha affermato Moncalvo - non sono più compatibili con i cambiamenti rapidi che intervengono nella società e nell’economia. Per questo occorre abbandonare formule e riti che avevano un senso solo nel passato. La scarsa efficacia del lavoro in aula è confermata dalla proliferazione di proposte destinate a rimanere nel vuoto, con perdita di energie, tempo e risorse. Un moltiplicarsi di delusioni rispetto alle aspettative dei cittadini e delle imprese e tante speranze destinate a svanire con la fine della legislatura». «La determinazione mostrata da Matteo Renzi, l’enfasi posta su un’Europa da restituire ai popoli, che non parla il linguaggio delle tecnocrazie che vi si sono insediate e delle perversioni burocratiche a cui hanno dato vita, rappresentano un segnale importante», ha sancito Moncalvo. «Per troppi anni - ha sottolineato Moncalvo - le imprese sono state ostaggi dei tecnocrati più realisti del re nel difendere gli interessi dei poteri forti, col risultato in campo alimentare di portare sulle tavole degli europei formaggio senza latte, vino senza uva, cioccolato senza cacao, carne annacquata e anonimato su circa la metà della spesa». con la sorella Giovanna ha aperto la cantina vitivinicola “Perla del Garda”. Mauro Tonello, già vicepresidente da due mandati, 54 anni, nato a Codigoro (Ferrara), conduce nel suo paese un’azienda agricola coltivata con produzioni ad indirizzo orticolo e cerealicolo, bietole da seme e pomodoro da industria. Gennarino Masiello, anche presidente di Coldiretti Benevento, 42 anni, gestisce l’azienda di famiglia dove si coltivano tabacco e grano duro, situata tra il comune di Sant’Angelo a Cupolo e Benevento. Dal 2003 è presidente dell’Organizzazione nazionale tabacchi Italia. Rispetto al binomio “crescita e occupazione”, il presidente di Coldiretti ha segnalato la necessità di avviare una riflessione. «Il nostro auspicio - ha rilevato - è che la freschezza giovanile ed il pragmatismo del nostro premier, aiutino noi e tutti i paesi europei a dare inizio ad una rivisitazione dell’idea stessa di crescita e dei fattori che la compongono, di cui gli obiettivi occupazionali all’interno di logiche produttive sostenibili (a livello ambientale, sociale e etico), costituiscono gli elementi cardine. Un valore aggiunto anche in vista dell’appuntamento dell’Expo che deve rappresentare l’occasione per far conoscere il vero Made in Italy». «L’Italia, per crescere, deve tornare a fare l’Italia - ha ricordato Moncalvo - e puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina». Il presidente ha, quindi, riepilogato le tematiche salienti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi di politiche agricole. Sulla Pac, «percorso molto difficile iniziato non nel migliore dei modi», si è detto soddisfatto per il «taglio alle rendite di banche, assicurazioni e di tutti quei soggetti che non vivono di 7 piano speciale agricoltura». Sulla percentuale di frutta nelle bibite analcoliche, ha detto che «stata vinta una battaglia sulla leva della distintività». Ha ricordato la legge sull’olio, con le norme antirabbocco, il decreto campo libero, la questione Ogm, esprimendo soddisfazione per la distruzione del primo campo in Friuli; la contraffazione, l’italian sounding, l’etichettatura, gli accodi internazionali (Ttip) ed i dazi. Su quest’ultimo tema ha evidenziato le sofferenze del settore del riso. INDAGINE COLDIRETTI/IXÈ SUL CIBO IN VACANZA Il cibo è diventato la principale voce della spesa turistica davanti all’alloggio, mettendo a segno per la prima volta un sorpasso storico. È uno dei dati emersi dall’indagine Coldiretti/Ixé sulle “Vacanze Made in Italy nel piatto”. Dal 2007 la spesa turistica per l’alloggio in Italia è diminuita del 22 per cento: si tende ad accettare qualche stella in meno, passando dall’hotel alla pensione o a forme alternative. Oltre la metà degli italiani (51 per cento) in vacanza mangia soprattutto in casa di proprietà, affitto o di parenti e amici; il 36 per cento si reca in ristoranti, trattorie, osterie e il 6 per cento negli agriturismi. Quasi un italiano su quattro (22 per cento) torna dalle vacanze con prodotti tipici come souvenir. Ma è in agguato il rischio “tarocco”: menù acchiappa turisti, con tipicità storpiate come la cotoletta alla milanese (con pollo anziché vitello), ed i falsi prodotti tipici. LE RICETTE PIÙ TAROCCATE NEI LUOGHI DI VACANZA RICETTA INGREDIENTI Spaghetti alla bolognese Cotoletta alla milanese Pasta alla carbonara Pasta al pesto Caprese Pasta alla norma Tiramisù spaghetti conditi con sugo di pomodoro e polpettine non esistono nella realtà gastronomica emiliana carne di pollo o maiale fritta nell’olio di semi al posto della carne di vitello cotta nel burro prosciutto cotto al posto del guanciale e formaggio grattugiato al posto del pecorino romano mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e formaggio comune al posto di parmigiano reggiano e pecorino formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte formaggio grattugiato al posto della ricotta salata panna al posto del mascarpone Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Accademia italiana della cucina 8 BANDIERE DEL GUSTO Sono 4813 le “Bandiere del gusto 2014”, cioè le specialità tipiche regionali, mappate dalla Coldiretti ed esposte all’assemblea nazionale. Sul podio, nell’ordine, la Toscana (463), la Campania (429), il Lazio (386), il Veneto (371), l’Emilia-Romagna (356). Seguono le altre. OVUNQUE VADA IL TUO BUSINESS, MOVE&PAY VIENE CON TE. MOVE&PAY BUSINESS. IL MOBILE POS PER ACCETTARE PAGAMENTI IN MOBILITÀ. Move&Pay Business è un nuovo tipo di mobile Pos che si collega direttamente tramite bluetooth a uno smartphone o un tablet, per accettare pagamenti con le carte. È piccolo, portatile e a canone contenuto, facilmente attivabile tramite una App gratuita. Una grande novità per il tuo business. Banca del gruppo Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali ed economiche fare riferimento ai Fogli Informativi sul sito www.monetaonline.it, presso le Filiali e sui siti internet delle Banche del Gruppo Intesa Sanpaolo che collocano il Servizio. La concessione dei prodotti e servizi è soggetta all’approvazione di Setefi. 9 www.crveneto.it/piccole-imprese territorio polesine La crisi del riso Made in Italy Dopo la mobilitazione Coldiretti, il governo chiede alla Ue la clausola di salvaguardia > A cura di Beatrice Tessarin ne, col folklore delle mondine, si è svolta anche a Torino, a Milano, in Emilia e in Sardegna. Infine, il 15 luglio, l’incontro tra il presidente nazionale di Coldiretti ed il ministro Martina al ministero dell’Agricoltura. Moncalvo incontra Martina Il vice ministro allo Sviluppo delegato al commercio estero, Carlo Calenda, ed il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, hanno chiesto l’applicazione della clausola di salvaguardia per il riso italiano, minacciato dalle importazioni di prodotto asiatico (riso greggio cambogiano di tipo Indica) a “dazio zero”, inviando alla Commissione europea un documento tecnico sull’impatto dell’import sul prodotto nazionale. L’impegno del governo ha seguito la manifestazione di Coldiretti scesa in piazza contro le importazioni selvagge in tutte le regioni produttrici di riso e, da ultimo, a Roma, con una delegazione che ha incontrato il ministro Martina. Il 10 luglio scorso, Coldiretti Rovigo aveva incontrato il prefetto Franco Provolo, denunciando la crisi dei prezzi del riso polesano ed il rischio per la salute, dovute all’importazione senza dazi di prodotto cambogiano e birmano. Al rappresentante del governo è stato consegnato il documento “Azioni per dare futuro al settore risicolo italiano”, che propone il ripristino dei dazi doganali alle importazioni (oppure la previsione di un tetto massimo), una nuova regolamentazione del commercio interno con regole sull’etichettatura d’origine e la tracciabilità, una borsa merci unica nazionale e l’avvio di campagne di promozione per il riso made in Italy. Quindi, lo stesso documento è stato presentato l’11 luglio alla Regione Veneto, accogliendo il favore del governatore Luca Zaia e dell’assessore Franco Manzato. In contemporanea la manifestazio- 10 Il documento salva riso che il governo italiano ha spedito a Bruxelles scrive che “nelle ultime cinque campagne, le importazioni di riso dalla Cambogia nell’Unione Europea sono aumentate da 5 mila a 181 mila tonnellate, raggiungendo il 23 per cento di tutto l’import Ue, grazie alla completa liberalizzazione tariffaria avvenuta il primo settembre 2009 a favore dei paesi beneficiari del sistema di preferenze tariffarie generalizzate. Il persistente aumento delle importazioni dalla Cambogia continua a creare pressione sul mercato Ue con conseguente ulteriore riduzione dei prezzi del riso di tipo Indica e disincentivo a coltivare questo tipo di riso”. «Con la nostra mobilitazione si è finalmente avviata una procedura a livello comunitario che siamo pronti a sostenere attraverso alleanze con le associazioni degli agricoltori dei paesi europei produttori di riso come Grecia, Francia, Bulgaria e Spagna - ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Dobbiamo lavorare a livello comunitario per l’applicazione della clausola di salvaguardia nei confronti delle importazioni incontrollate ma anche a livello nazionale, dove occorre introdurre l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, istituire un’unica unica borsa merci e rivisitare l’attività dell’Ente nazionale risi». territorio polesine Viaggio nelle zone, Rovigo Interno Col presidente Mauro Visentin ed il segretario Fortunato Sandri > Beatrice Tessarin ROVIGO INTERNO, NOMI E NUMERI Comuni: 5 - Rovigo, Villamarzana, Costa di Rovigo, Frassinelle, Arquà Polesine Sezioni: 8 Superficie: 9000 ettari Soci: 800 circa Presidente: Mauro Visentin Segretario: Fortunato Sandri Presidenti: Paola Sartorello (Rovigo/Concadirame/Roverdicrè), Claudia Pavani (Grignano), Guido Greggio (Mardimago/Boara), Maurizio Roana (S. Apollinare/Borsea/Fenil del Turco), Massimo Tovo (Buso/Sarzano), Remigio Forestan (Frassinelle), Giovanni Chinaglia (Costa), Ferruccio Visentin (Arquà/Villamarzana) Attività: seminativi, zootecnia, orticoltura, aglio bianco polesano Dop Uffici: 10 collaboratori Inizia con questo numero di Terra Polesana un viaggio nelle 10 zone di Coldiretti Rovigo, attraverso una chiacchierata coi rispettivi presidenti e segretari. Rovigo interno ed esterno, Badia e Lendinara, Fiesso Umbertiano e Ficarolo, Castelmassa, Adria, Taglio di Po e Porto Tolle. Si parte dal centro, da Rovigo interno. Il presidente è Mauro Visentin, 53 anni, di Borsea, titolare di un'azienda cerealicola. Una persona che crede nella partecipazione come dimostra il suo terzo mandato consecutivo, un’esperienza nelle cariche amministrative locali e la vicepresidenza provinciale di Coldiretti, che ricopre da due mandati. Quando inizia, presidente, la sua storia col lavoro agricolo e con Coldiretti? «Sono in agricoltura da sempre perché ho cominciato aiutando mio padre - risponde. - In Coldiretti sono entrato nell'allora Movimento giovanile e ci son sempre rimasto. Ho preso una pausa dalle cariche sindacali per impegni istituzionali e quando sono rientrato Da sinistra Fortunato Sandri e Mauro Visentin mi hanno affidato la vicepresidenza provinciale». Fortunato Sandri regge la segreteria della zona e anche di Rovigo esterno, da tre anni. Uomo pratico ed orgoglioso della sua storia sindacale, è il punto di riferimento degli uffici dell'Area Tosi. Il suo percorso in coldiretti, segretario? «Sono alla segreteria dal 1996 - risponde. - Prima ad Adria, poi a Rovigo esterno, quindi alla segreteria unica per Adria/Taglio di Po/Porto Tolle, poi solo Adria e dal 2011 a Rovigo interno ed esterno». Che attività ci sono in questa zona di Rovigo interno? Risponde Visentin: «C'è un'agricoltura molto sviluppata e specializzata in tutti i settori: cereali, orticole nell'area di Costa, zootecnia (avicoli e bestiame da ingrasso), qualche frutteto, qualche coltura intensiva. C'è anche una buona quantità di giovani nelle aziende, sia come coadiuvanti che come titolari». 11 territorio polesine Quanti giovani under 40 ci sono? «Circa una sessantina - precisa Sandri. - C'è un discreto ricambio generazionale che si fonda sulle politiche regionali delle varie misure Psr». Come è presente il sindacato in zona? «Storicamente qui le attività sindacali sono molto sentite e partecipate - afferma Visentin - C'è una grande collaborazione tra i presidenti di sezione. È una bella squadra che lavora in sintonia, con critiche costruttive e rispetto dei ruoli». «C'è anche un grande orgoglio di zona - aggiunge Sandri - in tutte le iniziative, piccole o grandi, c'è sempre una grande risposta e voglia di partecipare». Caratteristiche positive di questa zona? «Abbiamo sempre avuto un buon dialogo con le istituzioni locali - afferma Visentin - anche su temi scottanti. Ci siamo confrontati sul documento a tutela del Made in Italy, sulla riforma del Pat, sulla viabilità. I sindaci sanno che l'agricoltura è il settore più importante e ci interpellano». «Abbiamo istituito un mercato di Campagna amica, a Rovigo-Commenda, che va molto bene e le aziende a vendita diretta partecipano molto alle manifestazioni. Siamo nel territorio dell’aglio bianco polesano Dop, quindi un prodotto di eccellenza». «È anche un territorio ricco di canali - aggiunge Sandri - con problematiche di irrigazione e gestione dei rapporti col Consorzio di bonifica da gestire, che ha sempre avuto un buon dialogo con noi». E i problemi? «Sono quelli di tutta l'agricoltura, la crisi dei prezzi, soprattutto», avverte Sandri. «Ricadendo attorno al capoluogo di provincia dice Visentin - abbiamo affrontato problemi di convivenza con la cittadinanza, riguardo odori molesti. Ma devo dire che questa zona è molto attenta sul punto e dialoga con le istituzioni ed i comitati». ogm free DISTRUTTI I CAMPI IN FRIULI Il 21 luglio scorso, il Corpo forestale dello stato su ordine della Procura della Repubblica di Udine, ha sequestrato e poi distrutto i campi di mais Ogm Mon810 nel comune di Colloredo di Monte Albano (Ud), di proprietà di Giorgio Fidenato, leader di Futuragra. Una superficie di 6.500 metri quadri. Questa operazione segue quella analoga su campi di granturco Ogm di 100 metri quadri, sempre di Fidenato, situati a Mereto di Tomba (Ud), distrutti il 7 luglio scorso. «Le leggi vanno rispettate anche per evitare i rischi di contaminazione in un paese in cui 8 italiani su dieci (76 per cento) si oppongono al biotech nelle campagne, per difendere ambiente e distintività delle produzione agricole». È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in riferimento alla distruzione delle coltivazioni illegali di mais Mon 810. «Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura - ha sottolineato Moncalvo - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy». Secondo una analisi della Coldiretti, nell’Unione Europea nonostante l’azione delle lobby che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque su ventotto, i paesi che coltivano mais geneticamente modificato (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania), con 12 appena 148 mila ettari di mais transgenico Mon 810, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). In Italia il decreto legge del 24 giugno 2014, n. 91 ha finalmente previsto le sanzioni a carico di chi semina Ogm che vanno dalla reclusione da sei mesi a tre anni e con una multa che può arrivare anche a trentamila euro. Alle regioni spetterà di definire, nell’ambito del proprio territorio e sulla base dei rilievi effettuati dagli organi di polizia giudiziaria, modalità e tempi delle misure che il trasgressore dovrà adottare, a proprie spese, per rimuovere le coltivazioni vietate. La disposizione nazionale si va ad aggiungere all’accordo politico raggiunto in Europa dai ministri dell’Ambiente dell’Ue che, dopo quattro anni di dibattiti, lascia liberi gli Stati membri di coltivare o di vietare gli Ogm sul loro territorio. Con Roberta Pellegrini, l’agricoltura diventa innovazione > Beatrice Tessarin Roberta Pellegrini ai recinti SAN MARTINO DI VENEZZE (RO) - Fanno la doccia nebulizzata al calar del sole, escono nella frescura della notte alla velocità di 8 metri all’ora, ma se le perdi di vista un attimo ti hanno già seminato. Sono le chiocciole dell’azienda agricola “La lumaca birichina” di San Martino di Venezze, dove Roberta Pellegrini, aiutata dal fratello Lorenzo, alleva chiocciole da gastronomia della specie Elix aspersa Müller, a ciclo biologico completo, dirette al mercato della ristorazione. «Sono timide e curiose; si muovono di notte e si chiudono di giorno; hanno bisogno di una metodica irrigazione nebulizzata per mantenere l’umidità. E non si creda che siano tanto lente - racconta Roberta Pellegrini. - Tante volte mi è successo di lasciarne lì una un attimo, pensando di ritrovarla con la scusa che va piano: niente da fare». La storia imprenditoriale di Roberta Pellegrini e delle sue chiocciole è affascinante e parla di amore per quel piccolo mollusco: «Io osservo molto le mie lumache - racconta - per studiarle e capirle, e anche per potenziare al meglio il mio allevamento aumentando la produzione, ma, soprattutto, per portare le mie chiocciole alle caratteristiche ottimali di un’alta qualità delle carni». L’idea è assolutamente innovativa per il Polesine. Due anni fa, Paolo, genero di Roberta, emiliano con in mente la Sagra della lumaca di Casumaro, nel ferrarese, la butta lì: «Facciamo un allevamento di chiocciole?». «Facciamolo!» È la risposta di Roberta, imprenditrice di mente aperta che pensa a come valorizzare l’azienda agricola di famiglia. «Allora - racconta Roberta Pellegrini - non mi rendevo conto che sarei andata incontro a qualcosa che non conoscevo assolutamente e che ha richiesto importanti investimenti, energie e tempo». I fratelli Pellegrini studiano, visitano le realtà produttive siciliane, allestiscono un ettaro di terreno con recinti seminati con vegetali selezionati e, nel marzo 2013, con grande emozione, vi immettono 80 mila chiocciole riproduttrici. La prima raccolta avviene proprio nei mesi di maggio e giugno di quest’anno: 30-35 chili al giorno, a mano, alle 5 di mattina; ma l’impianto è ancora giovane e ci vorranno tre anni per andare in piena produzione. «Una volta raccolte - spiega Pellegrini - le lasciamo una decina di giorni nei cesti senza cibo, dove si purificano ed espellono i residui, quindi si opercolano, cioè chiudono con la bava l’entrata della casetta per preservare l’umidità, ed entrano in una sorta di letargo forzato. A quel punto vengono sistemate in sacchetti di rafia e sono pronte per la commercializzazione». L’impianto è stato controllato dall’azienda sanitaria locale che ha analizzato anche l’acqua. In sostanza le chioccioline de “La lumaca birichina” hanno una carta d’identità certa: si sa dove sono nate, dove son cresciute, cosa hanno mangiato e perfino da quale recinto sono state prelevate. «Purtroppo - spiega Roberta Pellegrini - anche noi elicicoltori subiamo la concorrenza sleale di importatori stranieri, che vendono a prezzi stracciati, lumache selvatiche raccolte nei giardini spesso senza controllo. Niente a che vedere con la nostra Elix aspersa Müller, che è più piccola, di colore più chiaro e molto apprezzata in gastronomia per la delicatezza e la morbidezza delle carni, ricche di proteine e di sali minerali». 13 fare impresa/aziende Allevare lumache, start up polesana fare impresa/aziende Orti in festa alla Davìplant Tutti soci Coldiretti i premiati al concorso per l’Insalata di Lusia Igp Serra Davìplant, inaugurazione di due nuovi ettari di impianto LUSIA (RO) - È stata una giornata intensa e ricca di eventi a Lusia, venerdì 18 luglio, iniziata con le prove in campo all’azienda L’insalatiera dei fratelli Braggion e finita con le premiazioni del concorso per la miglior Insalata di Lusia Igp all’azienda vivaistica Davìplant di Gabriele, Davide e Mosè Davì, che hanno organizzato una festa per tutti. Le prove in campo sono state allestite per individuare la miglior lattuga cappuccia e gentile da utilizzare nel periodo estivo, che sia resistente alla fusariosi. Nella delegazione istituzionale c’erano il prefetto di Rovigo, Francesco Provolo, il sindaco di Lusia Luca Prando, il consigliere regionale Graziano Azzalin, il presidente del Consorzio di tutela dell’Insalata di Lusia Igp, Alessandro Braggion, molto coinvolto anche come produttore. Molto numerosa la presenza in campo ed interessata ai risultati delle prove che, nonostante le difficoltà meteo degli ultimi giorni erano comunque abbastanza evidenti. I risultati e le analisi verranno più avanti messi a disposizione degli operatori del territorio. 14 In serata, operatori, ospiti e visitatori si sono spostati alla Davìplant per “Orti in festa”, l’ormai tradizionale open day aziendale, in cui il vivaio leader in produzione di piantine orticole e di varietà per l’Insalata di Lusia Igp, in particolare, ha aperto le porte delle serre ai cittadini per una visita guidata nel mondo dei cubetti pressati. Un sistema di macchine robotizzate semina nei contenitori e li accatasta in una sala di germinazione a temperatura controllata. Quest’anno, la manifestazione festeggiava un evento economico ed uno culturale: l’inaugurazione dell’ampliamento di due nuovi ettari di serre e la stampa del volume autobiografico del fondatore dell’azienda, Pietro Davì, che ha raccolto le sue memorie in “A me ricordo”. Al taglio del nastro si è aggiunto alla comitiva istituzionale anche il presidente del consiglio veneto Clodovaldo Ruffato e poi, la senatrice Emanuela Munerato. Dopo le celebrazioni, via all’apertura dello stand gastronomico di Orti in festa, dove era accolta l’e- «Pietro è una pietra miliare per Lusia - ha asserito Giuriolo - Un percorso, una vita, una testimonianza per i giovani». In chiusura di serata, la consegna dei premi dell’11ma edizione del Concorso Insalata di Lusia Igp, organizzato dal Consorzio con l’Azienda mercato ed il comune e col prezioso contributo di Bancadria, rappresentata durante tutta la giornata dal presidente Gianni Vianello. Ai primi tre classificati, nelle due categorie (lattuga Cappuccia e Gentile) sono andati assegni di 400, 250 e 100 euro. Categoria Cappuccia - 1° classificato: Hortus Novus, premia Gianni Vianello, pres. Bancadria Categoria Gentile - 1° classificato: Dal Barco Paolo, premia il sindaco Luca Prando Categoria Cappuccia - 2° classificato: L’insalatiera, premia Mosè Davì Categoria Gentile - 2° classificato: L’insalatiera, premia la sen. Emanuela Munerato Categoria Cappuccia - 3° classificato: Capato Angelino, Mario e Bruno, premia Paolo Franceschetti Categoria Gentile - 3° classificato: Hortus Novus, premia Romeo Boaretto, vicedir. Coldiretti 15 fare impresa/aziende sposizione di Insalata di Lusia Igp, organizzata dal Consorzio col contributo di Gal Adige. Qui il sindaco Prando ed il presidente di Coldiretti Mauro Giuriolo hanno tenuto a battesimo la presentazione del libro di Pietro Davì. Un volume che intreccia storia personale e sociale. «La cultura è una cosa diversa dall’intelligenza - ha detto Davì con la praticità dell’imprenditore - La cultura è importante, ma gli uomini di cultura devono rispettare le persone con le idee e voglia di fare, quelle persone e imprenditori che hanno fatto grande l’Italia». Il libro sarà in distribuzione gratuita, previo contributo di euro cinque, che andrà, per volontà di Davì, interamente devoluto all’asilo di Lusia «dove sono andati i miei figli ed i miei nipoti», ha detto. fare impresa/formazione A settembre ripartono i corsi per imprese Segnalare il proprio interesse Di seguito proponiamo uno schema di alcune delle attività formative più importanti in programma per la seconda metà del 2014. TITOLO DEL CORSO Se sei interessato ad uno o più dei sotto elencati corsi segnalalo telefonicamente al numero riportato sotto; sarà nostra cura contattarti prima dell’avvio delle attività per concordare date, orari e programmi. DURATA PERIODO IN ORE SEDE DI SVOLGIMENTO Operatore agrituristico e di Fattoria didattica 130 ottobre-dicembre Rovigo Responsabile sicurezza RSPP 52 ottobre-dicembre Rovigo Primo soccorso - Prevenzione incendi 20 ottobre-dicembre Rovigo Aggiornamento RSPP 20 ottobre-dicembre Rovigo Formazione dei lavoratori agricoli 12 settembre-ottobre varie Rinnovo patentino fitosanitario 6 / varie Rilascio patentino fitosanitario 15 / varie Informatica di base e primo livello 30 ottobre-febbraio Taglio di Po, Ariano, Adria, Lusia, Rovigo Cucina e prodotti tipici 26 ottobre-febbraio Gaiba, Ariano, Loreo Lingua inglese livello base 25 ottobre-febbraio Taglio di Po, Rovigo, Loreo LE ATTIVITÀ SARANNO REALIZZATE INDICATIVAMENTE A PARTIRE DALLA SECONDA METÀ DEL MESE DI SETTEMBRE 2014 E SI TERRANNO IN ORARI SERALI E DIURNI COMPATIBILMENTE CON LE ESIGENZE DEI CORSISTI INFORMAZIONI E ISCRIZIONI PRESSO UFFICIO FORMAZIONE: Giorgio Rocchi - Tel. 0425/201941 [email protected] Franco Baruffa - Tel. 0425/201939 [email protected] Le persone che avranno segnalato l’interesse per i corsi sopra elencati saranno informate tempestivamente su tempi, modalità di realizzazione e contenuti dei corsi prescelti. 16 17 fare impresa/norme Novità sulla Pec, posta elettronica certificata Due aziende non possono condividere lo stesso indirizzo > Roberto Mottaran, capo settore Servizi fiscali Impresa verde Rovigo Con la newsletter n. 7 del mese di giugno 2014, il Registro delle imprese comunica che il ministero dello Sviluppo economico con propria circolare n. 77684 del 9 maggio scorso, ha fornito una nuova interpretazione in merito all’indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec) delle imprese. Nel recente passato il ministero aveva ritenuto ammissibile la pubblicazione nel Registro delle imprese di un indirizzo Pec utilizzato da più azien- de collegate tra di loro. Alla luce delle modifiche intervenute del quadro normativo, il ministero dello Sviluppo economico considera superato tale orientamento, e quindi ritiene che ogni impresa iscritta nel Registro delle imprese debba comunicare un indirizzo di Posta elettronica certificata riconducibile esclusivamente alla stessa impresa, in quanto l’indirizzo Pec: - ha carattere di ufficialità nel rapporto con i terzi; - confluisce in modo automatico nell’Indice nazionale degli indirizzi Pec (Ini-Pec); - una volta pubblicato nell’ini-Pec, può essere legittimamente utilizzato per comunicazione di atti in materia civile, penale, amministrativa e stragiudiziale. Alla luce di tali considerazioni, gli uffici del Registro delle imprese che rilevino, d’ufficio o su segnalazione di terzi, l’iscrizione di un stesso indirizzo Pec utilizzato da più imprese, dovranno avviare la procedura di cancellazione d’ufficio dell’indirizzo Pec, previa intimazione all’impresa o alle imprese interessate a sostituire l’informazione pubblicata, con un indirizzo PEC che sia “univocamente riconducibile al soggetto”. Gli uffici di Impresa verde Rovigo sono a disposizione delle aziende interessate per tali adempimenti. camera di commercio DAL 2015, SI DIMEZZA IL DIRITTO ANNUALE Sulla Gazzetta ufficiale n. 144 del 24 giugno 2014 è stato pubblicato il decreto legge n. 90 che, in generale, prevede "misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari". Tra i vari provvedimenti, questa norma prevede, in particolare, all’art. 28 che, a decorrere dall’esercizio finanziario successivo alla sua entrata in vi- 18 gore (e quindi a partire dall’anno 2015) l’importo del diritto annuale a carico delle imprese dovuto alle Camere di commercio venga ridotto del cinquanta per cento. Il diritto annuale da versare alle Camere di commercio è stato introdotto con la legge 580/93 e gli importi specifici sono determinati annualmente dal ministero dello Sviluppo economico. Roberto Mottaran Le stalle hanno un impatto ambientale trascurabile «Si è fatta finalmente quell’operazione verità da tempo auspicata sulla vicenda nitrati e sulle lacune e le falsificazioni nell’attribuzione alla zootecnia della responsabilità esclusiva di inquinamento delle acque». Risulta ormai chiarito dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che il coinvolgimento della fonte zootecnica nelle problematiche ambientali è del tutto trascurabile o minimo mentre assume un diverso peso il contributo di altre sorgenti in particolari minerali. In Europa i dati ufficiali forniti dalla Commissione confermano che tra i paesi in cui le concentrazioni massime registrate di nitrati nelle acque, la Germania ha ruolo di maggior inquinatore, a causa di un modello zootecnico intensivo; mentre in Italia occorre ricercare fuori dall’agricoltura le cause del deterioramento della qualità delle acque, così come già l’accordo del 2011 della Conferenza stato regioni aveva intuito, avviando la realizzazione di nuovi studi sulla natura e l’origine del superamento dei valori soglia. consiliari non sembra proprio imminente, potrà consentire di dare piena attuazione ai nuovi indirizzi di politica agricola europea, che hanno stabilito il rafforzamento delle misure di sostegno al settore zootecnico, che in Italia è organizzato con modalità sostenibili in quanto diffuso sul territorio e complementare con la produzione di alimenti tipici e di qualità. È chiaro che, una volta risolto il problema della delimitazione delle zone geografiche, rimuovendo le ingiuste accuse agli imprenditori zootecnici sarà anche possibile introdurre col decreto di revisione degli effluenti alcune semplificazioni, con particolare riguardo ai periodi temporali di spandimento, oltre che di valorizzazione del digestato proveniente dal trattamento degli stessi reflui zootecnici. Occorre, dunque, apprezzare il lavoro del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina che insieme al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, con la collaborazione di alcune regioni, ha rappresentato l’ineludibile necessità di avviare in sede di Consiglio europeo dei ministri dell’Ambiente, la revisione del perimetro delle aree vulnerabili (nelle quali ricade attualmente l’intero Polesine). L’operazione che, stando ai calendari delle riunioni 19 fare impresa/norme Direttiva nitrati, operazione verità fare impresa/fiscale È arrivato il “Decreto Campolibero” Il governo ha introdotti importanti provvedimenti per il settore agricolo > Elia Bellesia, capo area Fiscale Impresa verde Rovigo Finalmente sono stati tradotti in decreto legge una serie di provvedimenti più volte annunciati dal governo. Si tratta del decreto del 24 giugno 2014 denominato Campolibero, che contiene disposizioni urgenti per il settore agricolo, per la tutela ambientale, per il rilancio e sviluppo delle imprese. In sintesi i provvedimenti più importanti: Art. 1 - Disposizioni urgenti in materia di controlli sulle imprese agricole, istituzione del registro unico dei controlli sulle imprese agricole e potenziamento dell’istituto della diffida nel settore dell’agroalimentare I controlli ispettivi nei confronti delle imprese agricole dovranno essere effettuati dagli organi di vigilanza in modo coordinato, evitando sovrapposizioni e duplicazioni, garantendo l’accesso all’in20 formazione sui controlli. I verbali ispettivi dei controlli saranno notificati anche nei casi di constatata regolarità. Per le violazioni alle norme in materia agroalimentare di lieve entità, l’organo di controllo incaricato, provvederà a diffidare l’interessato ad adempiere alle prescrizioni violate entro il termine di venti giorni dalla data di ricezione dell’atto di diffida. Art. 2 - Disposizioni urgenti per il rilancio del settore vitivinicolo Art. 3 - Interventi per il sostegno del Made in Italy Alle imprese che producono prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, viene riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 40 per cento delle spese per Art. 5 - Disposizioni per l’incentivo all’assunzione di giovani lavoratori agricoli e la riduzione del costo del lavoro in agricoltura Per promuovere forme di occupazione stabile in agricoltura di giovani di età compresa trai 18 e i 35 anni, viene attivato un incentivo per i datori di lavoro che hanno i requisiti di cui all’art. 2135 del codice civile e che assumono, con contratto di lavoro a tempo indeterminato o con contratto di lavoro a tempo determinato (con determinati requisiti e condizioni). Art. 6 - Rete di lavoro agricolo di qualità Viene istituita presso l’Inps la rete di lavoro agricolo di qualità, alla quale possono partecipare le imprese agricole di cui all’art. 2135 del codice civile. Art. 7 - Detrazione per l’affitto di terreni agricoli ai giovani e misure di carattere fiscale Ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola di età inferiore ai 35 anni, spetta, nel rispetto della regola de minimis di cui al Regolamento Ue n. 1408/2013, una detrazione del 19 per cento delle spese sostenute per i canoni di affitto dei terreni agricoli entro il limite di 80 euro per ciascun ettaro preso in affitto e fino ad un massimo di euro 1.200 annui. La disposizione si applica a decorrere dal periodo d’imposta 2014. Ai soli fini della determinazione delle imposte sui redditi, per i periodi d’imposta 20132014 i redditi domenicale e agrario sono rivalutati del 15 per cento; per il periodo d’imposta 2015 del 30 per cento e a decorrere dal periodo d’imposta 2016 del 7 per cento. Per i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione è pari al 5 per cento per i periodi 20132014 e del 10 per cento per il periodo d’imposta 2015. CAPO III - DISPOSIZIONI URGENTI PER LE IMPRESE Art. 18 - Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi Ai soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi compresi nella divisione 28 della Tabella Ateco, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello stato, a decorrere dalla data in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2015, è attribuito un credito d’imposta nella misura del 15 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali compresi nella suddetta tabella realizzati nei cinque periodi d’imposta precedenti, con facoltà di escludere dal calcolo della media, il periodo in cui l’investimento è stato maggiore. Il credito d’imposta non spetta per gli investimenti di importo unitario inferiore a 10.000 euro. Il credito d’imposta va ripartito nonché utilizzato in tre quote annuali di pari importo e indicato nella dichiarazione dei redditi. Tutti gli Uffici fiscali di Impresa verde Rovigo, periferici o di sede sono a disposizione per fornire ogni chiarimento sull’argomento in trattazione. 21 fare impresa/fiscale i nuovi investimenti sostenuti nel 2014-2015-2016 per la realizzazione ed ampliamento di infrastrutture informatiche, finalizzate al potenziamento del commercio elettronico. Un credito d’imposta viene altresì concesso per incentivare la creazione di nuove reti di imprese ovvero lo svolgimento di nuove attività da parte di reti di imprese che producono prodotti agricoli. fare impresa/colture Piante officinali, servono nuove regole Il mercato tira, ma la legge prevede la figura dell’erborista > Da Il punto Coldiretti Secondo i dati riportati nel Piano di settore delle piante officinali, sono 2.938 le aziende con una superficie investita a “piante aromatiche, medicinali e da condimento”, per un totale complessivo di 7.191 ettari. Recenti indagini confermano una continua crescita del settore dei prodotti che contengono estratti vegetali. I fattori che spiegano tale incremento sono riconducibili al desiderio del consumatore di utilizzare prodotti di origine naturale per il benessere del proprio corpo. La risposta dal lato dell’offerta è stata l’ampliamento della gamma delle tipologie di alimenti, farmaci, cosmetici e dispositivi medici a base vegetale. Per comprendere a fondo l’importanza dei prodotti di trasformazione delle piante officinali nel panorama economico italiano, è bene ricordare che il circa il 50 per cento degli integratori alimentari attualmente in commercio in Italia sono a base vegetale. Resta da verificare se ci possano essere le condizioni economiche per costruire delle filiere italiane, riducendo la nostra dipendenza dalle importazioni, il 70 per cento in volume, consapevoli del fatto che, per 22 ragioni climatiche e/o agronomiche, sono numerose le piante non coltivabili in Italia. La valutazione di questo documento è l’occasione per fare il punto della situazione e analizzare, anche dal punto di vista normativo, gli intoppi che rendono spesso difficoltoso per gli imprenditori agricoli muoversi in questo ambito. Il Piano di settore della filiera delle piante officinali, così come approvato dalla Conferenza stato-regioni, prevede una delega al governo per l’emanazione di norme generali per il riordino e la disciplina della filiera delle piante officinali, ovvero la revisione della vecchissima legge n. 99 del 6 gennaio 1931 “Disciplina della coltivazione, raccolta e commercio delle piante officinali”, legge che pone dei limiti all’attività di produzione e di prima lavorazione di piante officinali, se non in presenza della figura dell’erborista. Le nuove regole dovranno essere coerenti con quanto il legislatore ha voluto delineare con la Legge di orientamento, semplificando la coltivazione e la prima trasformazione, nell’ottica della multifunzionalità. 23 fare impresa/psr Piani di sviluppo rurale, istruttoria e graduatorie In attesa della nuova programmazione 2014-20 > Enzo Santato, capo settore Agevolazioni e strutture Impresa verde Rovigo Il 30 giugno ed il 15 luglio scorsi, sono terminati i periodi di presentazione delle domande di richiesta finanziamento nell’ambito delle misure ampiamente descritte nei numeri scorsi di Tp: segnatamente le Misure che riguardano il Primo insediamento dei giovani (Pgb) le domande rivolte all’ammodernamento delle imprese agricole (Mis 121) e cooperative (Mis 123). In questa fase, con le domande, sono stati allegati i vari preventivi delle attrezzature o i computi correlati ad investimenti strutturali proposti dalle imprese interessate come nuovi investimenti utili a sostenere la programmazione aziendale migliorandone il reddito o per il raggiungimento di vari obiettivi previsti dai bandi. Gli stessi giovani che per la prima volta hanno aperto la partita Iva agricola, assumendo la piena rappresentanza ordinaria e straordinaria dell’impresa, hanno proposto investimenti nell’ottica di avviare o consolidare le loro aziende. 24 In attesa che vengano pubblicate le graduatorie regionali, per capire se le domande presentate verranno finanziate, ci sarà una ulteriore fase, conosciuta come fase istruttoria, svolta dallo sportello di Avepa. Durante l'istruttoria della domanda, verranno analizzate tutte le impostazioni insite con la domanda, dalla utilità e congruità proposta con gli investimenti, alla sostenibilità degli obiettivi dichiarati; di sicuro una fase importante e delicata: in sostanza un vero e proprio esame per l'impresa agricola. La positività dell'istruttoria si declina con l'ammissibilità della domanda nella graduatoria regionale, le cui risorse finanziarie ne decreteranno il finanziamento o meno. Per il potenziale beneficiario chi ha presentato la domanda - in questa fase, è importante mostrare disponibilità a supportare le richieste dell'istruttore, attraverso il tecnico di Impresa verde, avere sensibilità e attenzione di visionare e leggere con metodicità la posta elettronica certificata (Pec), meglio se si attiva un Sms di fare impresa/psr allerta, per avere riscontri puntuali, eventualmente chiesti oramai con consuetudine da Avepa, senza pericolose distrazioni o dimenticanze. Sul finire dell'estate avremmo la graduatoria, con la definizione delle domande finanziate. Le imprese che lo ritengono, senza aspettare la certezza della finanzi abilità, possono effettuare gli investimenti proposti anche prima della pubblicazione della graduatoria, senza per questo pregiudicare l'eleggibilità del bene. Una particolare attenzione alle varianti che l'azienda potrebbe ritenere utili rispetto a quanto indicato con la domanda, sempre da confrontarsi con il tecnico per una verifica della fattibilità e conseguentemente comunicare ad Avepa per un riscontro. Un altro aspetto da non sottovalutare, riguarda la modalità di pagamento dei beni oggetto di domanda. Questa va fatta dal conto dove figura esserci il beneficiario, generalmente con bonifico, avendo cura di conservare il bonifico e l’ordine del bonifico; se l'operazione è svolta home-banking, bisogna accompagnarla con copia dell’estratto conto, oscurate tutte le altre movimentazioni. Quando arriva da Avepa l’attesa comunicazione di finanziamento, si tratta di consegnarne copia al tecnico referente, anche se non direttamente richiesta, nonché ripassare con lo stesso le regole, le scadenze e gli impegni, già anticipati ma riportati con tale comunicazione. Il rilievo: “non mi è stato detto”, non esenta dalle legittime responsabilità. Con l’adesione e conferma alle Misure agroambientali, avvenuta nell'ambito dei bandi delle annate scorse, è fondamentale rispettare specifici impegni tecnici per almeno cinque annate, come noto. Tale adesione ha una certa correlazione con gli impegni e controlli rivolti alle cosiddette regole sulla condizionalità, che da anni, vincola le imprese agricole che percepiscono la Pac e i contributi agroambientali (Mis 214). Per capirci senza malintesi: tenuta del quaderno di campagna, tenuta dei registri di concimazione (214 B-i3), lavorazioni (214i3), registro delle irrigazioni (214i3), analisi del terreno obbligatorie (214 i1-2), e per tutti, la verifica delle irroratrici, la coltivazione delle cover, l’utilizzo dei concimi azotati a lenta cessione con rispetto dei tempi di distribuzione (214 i3), gli sfalci (214 a -Ep), l’organizzazione aziendale (armadietto fitofarmaci, cisterna carburanti ecc.), e altre. Anche in questo caso, le informazioni tecniche sulle singole misure agroambientali sono state, a suo tempo, date con dovizia di specifiche tecniche e in modo capillare; se ci sono dubbi, è opportuno consultare i tecnici di riferimento, per tempo, piuttosto che appellarsi al “non sapevo”, soprattutto a seguito di controlli Avepa che sfociano, in caso di inadempienze in decurtazioni e/o decadenze dei contributi. Ogni specie di contributi percepiti, sono stati elargiti con il rispetto di specifici impegni e ogni ditta beneficiaria ha il diritto e dovere di essere informata e di informarsi. Piani aziendali per opere strutturali Molte opere strutturali nell’ambito di una impresa agricola, che vanno dalla casa, al magazzino, ricovero attrezzi, tettoie, serre ecc, abbisognano di una autorizzazione a costruire che passi per la redazione e approvazione di un piano aziendale, a seguito del quale il comune autorizza alla costruzione. Agli interessati si chiede di valutarne con attenzione, senza fraintendimenti, l’idea, con gli uffici competenti del proprio comune, e dopo aver constatato la necessità di un Piano, possono rivolgersi al proprio segretario di zona o ai tecnici Impresa verde oppure all’Ufficio competente della sede provinciale di Impresa verde, per una fattibilità e finalizzazione dello stesso. 25 creditagri Prorogato l’Accordo per il credito Sospensione dei pagamenti e allungamento dei finanziamenti fino al 31 dicembre 2014 Lo scorso 5 luglio è stato prorogato al 31 dicembre 2014 l’Accordo per il credito 2013, iniziativa realizzata da Abi, Alleanza cooperative italiane (che riunisce Agci, Confcooperative, Legacoop), Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confindustria, Rete imprese Italia (che riunisce Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), per operazioni di sospensione e allungamento dei finanziamenti ed operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività. Lo rende noto l’Abi, d’intesa con le parti co-firmatarie, chiarendo che “le condizioni del nostro tessuto produttivo, per quanto in miglioramento rispetto al passato, richiedono di evitare discontinuità in questa delicata fase di avvio della ripresa, fissando la nuova scadenza a fine anno rispetto a quella prevista del 30 giugno scorso”. I contenuti principali dell’accordo restano immutati: • sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate dei mutui, anche se agevolati o perfezionati tramite il rilascio di cambiali; • sospensione per 12 ovvero per 6 mesi della quota capitale dei canoni di operazioni di leasing, rispettivamente immobiliare o mobiliare; 26 •allungamento della durata dei mutui per un massimo del 100 per cento della durata residua del piano di ammortamento e comunque non oltre 3 anni per i mutui chirografari e a 4 anni per quelli ipotecari; • allungamento fino a 270 giorni delle scadenze delle anticipazioni bancarie su crediti per i quali si siano registrati insoluti di pagamento; • allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione. Dall’avvio operativo dell’iniziativa ad ottobre 2013, fino al 31 maggio 2014, sono state accolte 25.539 domande per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 9,6 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 1,1 miliardi. L’analisi relativa alla distribuzione delle domande accolte per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che: • il 27 per cento delle domande è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”; • il 16,8 per cento delle domande è riferito ad imprese del settore “industria”; • il 17,8 per cento delle domande è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”; • il 6,8 per cento delle domande è riferito ad imprese del settore “artigianato”; • il 6,2 per cento delle domande è riferito ad imprese del settore “agricoltura”; • il restante 25,4 per cento agli “altri servizi”. I dati sono estratti da comunicato stampa Abi. L’Accordo per il credito 2013 rappresenta il quarto di una serie di misure iniziate il 3 agosto del 2009 con l’Avviso comune, proseguite con l’Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio 2011 e con le Nuove misure per il credito alle Pmi del 28 febbraio 2012. Per qualsiasi informazione rivolgersi a: responsabile provinciale Creditagri, Valter Benà, tel. 0425/201971 o 331/6923802, e.mail valter.bena@ creditagri.com, via Alberto Mario 19, Rovigo (c/o Coldiretti Rovigo). Sito web: www.creditagri.com. Più valore all a tua impresa C HI S IAMO O BI E TTI V I CreditAgri Italia è una Cooperativa di garanzia fidi costituita per offrire assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in agricoltura. Si occupa in modo specialistico di Credito Agrario e Finanza d’Impresa a vantaggio delle imprese agricole ed agroalimentari. CreditAgri Italia favorisce l’accesso al credito - ordinario e agevolato - ed incentiva lo sviluppo attraverso prodotti dedicati ed un servizio di accompagnamento e consulenza personalizzata. CreditAgri Italia si compone di una rete di professionisti chiamati a valutare al meglio ogni progetto, fornendo il supporto per una corretta pianificazione degli investimenti a misura di ogni realtà. CreditAgri Italia, attraverso la contrattazione con gli Istituti Bancari e Società di Leasing, è in grado di mettere a disposizione prodotti e servizi creditizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze delle imprese appartenenti al mondo dell’agroalimentare, ai Consorzi Agrari, alle Cooperative ed al settore della pesca e dell’acquacoltura. C a rta dei S ERV IZ I • • • • • • • • • Rilascio di garanzie collettive Progettazione economica e finanziaria degli investimenti con redazione di business plan secondo lo schema elaborato insieme al Consorzio Abi – Patti Chiari Studi per il miglior reperimento ed utilizzo delle fonti finanziarie Accesso al credito bancario: processi e prodotti dedicati Ristrutturazione del debito ed interventi di riequilibrio finanziario Credito e finanza per la cooperazione Credit Corner presso i Consorzi aderenti ai Consorzi Agrari d’Italia Piani aziendali per l’accesso alle misure di intervento del PSR Convenzione ISMEA/SGFA: interventi di subentro in agricoltura, leasing immobiliare per acquisto agevolato di terreni agricoli, partecipazione nel capitale di rischio e rilascio di garanzie pubbliche SGFA P ROGETT I S P EC IALI Finanziamenti dedicati al mondo: • • • • • • dei Giovani delle Donne degli Agriturismi Terranostra di Campagna Amica delle Botteghe di Campagna Amica dei Consorzi aderenti ai Consorzi Agrari d’Italia Per fare questo CreditAgri Italia: Svolge attività di formazione ed informazione in ambito finanziario e ricopre il ruolo di “catalizzatore” delle esigenze imprenditoriali Concorda con le imprese le azioni per una migliore gestione finanziaria Pianifica, insieme all’imprenditore, il reperimento ed il miglior utilizzo delle fonti finanziarie Definisce e stipula accordi quadro con le banche finalizzati ad attivare un ampio sistema di partenariato con prodotti dedicati ed in esclusiva Fornisce alle banche informazioni certe e certificabili relative alla situazione economica e patrimoniale dell’impresa agricola valorizzandone le caratteristiche Condivide con le banche una corretta chiave di lettura delle imprese agricole attraverso un modello di valutazione del credito condiviso Veicola l’utilizzo di fondi pubblici di garanzia (ISMEA/SGFA) P RODOTTI • • • • • • • • • • • Conti correnti dedicati Anticipo contributi (PAC e PSR) Finanziamenti per la conduzione Consolidamento passività pregresse Acquisto di capi di allevamento ed attrezzature agricole Finanziamenti per impianti vigneto e frutteto Prestiti per eventi straordinari legati a calamità Mutui agrari Mutui legati ai Piani di Sviluppo Rurale (PSR) Finanziamenti per la multifunzionalità Finanziamenti per Agroenergia (fotovoltaico, biogas, rinnovabili..) T AS S I E C ON DI Z ION I I tassi e le condizioni in convenzione con le banche sono in linea con le migliori condizioni di mercato. I tassi, determinati in base ad indicatori economici, sono variabili nel tempo e sono rilevabili dai fogli informativi a disposizione del pubblico presso le sedi CreditAgri Italia. Vi invitiamo a contattarci per informazioni più dettagliate. CREDITAGRI ROVIGO via Alberto Mario 19, Rovigo (c/o Coldiretti Rovigo) - responsabile provinciale Valter Benà tel. 0425.201971 - cel. 331.6923802 - [email protected] - www.creditagri.com 27 mondo epaca Luglio, la “quattordicesima” ai pensionati Tutto quello che c’è da sapere > Paolo Casaro, responsabile Epaca Rovigo L’Inps, con il messaggio 5662, ha fornito le disposizioni operative riguardo l’erogazione per l’anno 2014 della somma aggiuntiva denominata “quattordicesima”. Come è noto, a partire dall’anno 2007, in presenza di determinate condizioni reddituali, viene corrisposta una somma aggiuntiva ai pensionati che abbiano compiuto 64 anni di età. Per l’anno 2014 sono interessati tutti i soggetti nati prima del 1° gennaio 1951. La somma aggiuntiva, con riferimento all’anno 2014, è stata erogata sulla mensilità di pensione di luglio ai soggetti che, alla data del 31 luglio 2014, abbiano un’età maggiore o uguale a 64 anni e risultino in possesso dei requisiti reddituali richiesti. A coloro che perfezionano l’età richiesta dal 1° agosto 2014 in poi, la corresponsione verrà effettuata con una successiva elaborazione, sulla rata di dicembre 2014. REQUISITI Nel messaggio Inps vengono ricordate le principali condizioni ed i presupposti per l’erogazione della quattordicesima. 28 Età: almeno 64 anni e, in misura proporzionale, con riferimento ai mesi di possesso del requisito anagrafico nel corso dell’anno di erogazione. Contribuzione: i requisiti previsti dalla Tabella A, di cui alla legge n.127/2007, cioè: ANNI DI CONTRIBUZIONE ANNO 2014 Lavoratori dipendenti Lavoratori autonomi Somma aggiuntiva Fino a 15 Fino a 18 € 336,00 Oltre 15 e fino a 25 Oltre 18 e fino a 28 € 420,00 Oltre 25 Oltre 28 € 504,00 Per la corresponsione dell’aumento viene considerata tutta la contribuzione (obbligatoria, figurativa, volontaria e da riscatto), nonché quella utilizzata per la liquidazione di supplementi. Nel caso di pensioni liquidate in regime internazionale deve essere considerata utile solo la contribuzione italiana. GESTIONI INTERESSATE Il beneficio spetta ai titolari di pensione a carico di: Ago lavoratori dipendenti, Gestioni Cd/Art/Com, Gestione separata, Forme esclusive, sostitutive ed esonerative dell’Ago, Gestione speciale lavoratori di miniere, cave e torbiere, Fondo di previdenza del clero. Possono inoltre aver diritto, in presenza delle condizioni richieste, anche i titolari di assegno di invalidità (art.1, l.222/1984) ed i titolari di pensione in totalizzazione, purché almeno una quota sia a carico di una delle predette gestioni. Per quanto riguarda le pensioni in regime di totalizzazione e di cumulo, di categoria Votot, Iotot, Sotot, Vocum, Iocum e Socum, la contribuzione utile per l’attribuzione del beneficio è quella accreditata nelle gestioni degli enti pubblici (Inps-Enpals-Inpdap-Ipost), mentre sono escluse le anzianità relative agli enti e casse privati. PENSIONI ESCLUSE DAL BENEFICIO La somma aggiuntiva non spetta: 1. a coloro che non hanno i requisiti previsti dalla legge; 2. sulle pensioni di categoria: Invciv, Ps, As, Vobis, Iobis, Vmp, Imp, Vocred, Vocop, Voesa, Vosped, Iosped, Sosped, Indcom, Vobanc, Iobanc, Sobanc, Veso, Veso. 3. sulle pensioni interessate da sostituzione stato o rivalsa enti locali; 4. sui trattamenti ai lavoratori extracomunitari rimpatriati; 5. sulle pensioni ex Sportass; 6. sulle pensioni per le quali non era stato corrisposto a seguito di segnalazione da parte delle sedi Inps, nei casi dei soggetti che avessero dichiarato direttamente all’inps di non aver diritto alla somma aggiuntiva, per superamento del limite di reddito. REDDITI La somma aggiuntiva viene erogata sulla base del solo reddito personale. La somma aggiuntiva viene erogata in misura tale da non comportare il superamento dei limiti massimi stabiliti. Il beneficio viene concesso interamente fino ad un limite di reddito pari a 1,5 volte il trattamento minimo (euro 9767,16) ed oltre tale soglia viene invece corrisposto in misura pari alla differenza tra la somma aggiuntiva e la cifra eccedente il limite stesso. Si ricorda inoltre che la verifica reddituale viene effettuata ai sensi della legge n.14/2009 (art.35, commi 8 e 9), quindi in modo differenziato a seconda si tratti o meno di prima concessione del beneficio. Nel caso di prima erogazione della somma aggiuntiva (rientrano in tale ipotesi tutti coloro che negli anni precedenti non abbiano percepito la somma aggiuntiva), si prende in considerazione il reddito complessivo dell’anno in corso. Se si tratta invece di erogazione della quattordicesima, successiva alla prima, il reddito da prendere a riferimento è costituito da: a) redditi per prestazioni, per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati, conseguiti nello stesso anno; b) redditi diversi da quelli di cui al punto precedente, conseguiti nell’anno precedente. Vengono pertanto sempre utilizzati i redditi da prestazione memorizzati nel Casellario centrale al momento dell’elaborazione, riferiti all’anno di erogazione. Per i redditi diversi, si prendono in considerazione i redditi dell’anno in corso (2014) ovvero dell’anno precedente (2013). Se le informazioni non sono disponibili, vengono utilizzati quelli memorizzati con riferimento agli anni precedenti. Pertanto la somma aggiuntiva viene corrisposta in via provvisoria ed il diritto sarà verificato sulla base della dichiarazione dei redditi definitiva. TIPOLOGIE DI REDDITI Redditi da considerare: tutti i redditi assoggettabili all’Irpef, nonché i redditi esenti da imposte e quelli soggetti a ritenuta alla fonte o ad imposta sostitutiva, compresi i redditi conseguiti all’estero o in Italia presso enti ed organismi internazionali. REDDITI DA ESCLUDERE Trattamenti di famiglia, comunque denominati, indennità di accompagnamento, reddito della casa di abitazione, trattamenti di fine rapporto comunque denominati, competenze arretrate sottoposte a tassazione separata, pensioni di guerra, indennità per i ciechi parziali e indennità di comunicazione per i sordi perlinguali, indennizzo per danni da trasfusioni, emoderivati e vaccinazioni obbligatorie, sussidi economici che comuni ed altri enti erogano agli anziani per situazioni contingenti e senza caratteristiche di continuità; somma di 154,94 euro di importo aggiuntivo ex legge n.388/2000. La somma aggiuntiva è stata attribuita in via generalizzata sulla mensilità di luglio 2014, ai soggetti che siano risultati in possesso dei requisiti reddituali previsti. Per i pensionati che non sono stati individuati a livello centrale, il beneficio sarà attribuito A RICHIESTA. Per ogni informazione gli uffici Epaca sono a disposizione. 29 mondo epaca Nel caso in cui il pensionato è titolare di più trattamenti previdenziali, il beneficio sarà erogato unicamente sul trattamento previdenziale principale. Per trattamento principale deve intendersi quello con maggiore anzianità contributiva. Per il pensionato titolare di sola pensione ai superstiti, la contribuzione complessiva utile ai fini dell’applicazione della tabella A viene ridotta in aliquota di reversibilità. pensionati Lago d’Iseo, ancora una splendida esperienza Assopensionati nelle terre del Franciacorta > Paolo Casaro, responsabile Epaca Rovigo Le adesioni per la gita al lago d'Iseo, si sono concluse con largo anticipo, questo è il risultato di un movimento pensionati sempre più dinamico. In una limpida e calda giornata di giugno dal sapore estivo, il pullman Gt che accompagnava il gruppo si è diretto a Sulzano sul lago d'Iseo, dove ci si è imbarcati sul battello riservato per il giro dell'isola. Il capitano durante la navigazione, ha descritto con dovizia di particolari lo splendido paesaggio lacustre di un lago affascinante, che all'apparenza può sembrare piccolo, ma ha una superficie di 65 km quadrati e arriva ad una profondità di 251 metri. Dopo la piacevolissima navigazione, una breve passeggiata a Peschiera Maraglio, caratteristico paesino di pescatori dove il tempo sembra essersi fermato. Al termine di un pranzo luculliano a Monticelli Brusati, la visita alla nota cantina “Ca’ del Bosco” nella zona Franciacorta, dove si è prodotto il primo vino italiano, esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia (metodo classico), ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di 30 origine controllata e garantita. Oggi sulle etichette si legge solo la denominazione Franciacorta, unico termine che definisce il territorio, il metodo di produzione e il vino. In tutta Europa solo 10 denominazioni godono di tale privilegio e di queste solo tre vengono realizzate con la rifermentazione in bottiglia: Cava, Champagne e Franciacorta. Già dall'entrata della tenuta si capisce che non si tratta di una cantina comune, il possente cancello d'ingresso in bronzo che rappresenta un sole è del noto scultore Pomodoro. Lungo il tragitto per arrivare alla reception della cantina, giardini curati e tappeti erbosi da fare invidia ai migliori campi da golf. La visita alla cantina è stata un'esperienza davvero unica, che ha consentito di cogliere appieno la dedizione con cui viene seguita ogni fase della produzione, all'insegna di una attenta cura artigianale e dell'intervento tecnologico più raffinato. I lunghi corridoi sotterranei che portano alle cantine che sembrano gioiellerie, la descrizione di come si produce questo vino, l'attenzione ai dettagli è stata la conferma ulteriore delle eccellenze italiane, della qualità e tipicità che il nostro paese sa offrire. Il rientro in pullman è l'occasione per i pensionati di suggerire al loro presidente Marino Bianchi e segretario Paolo Casaro, iniziative e nuove gite per il prossimo futuro. Cancello di Ca' del Bosco XIII GIORNATA PROVINCIALE DEL PENSIONATO COLDIRETTI GIOVEDÌ 9 OTTOBRE 2014 ISOLA DI ALBARELLA ore 10 ore 10.30 ore 11.30 ore 12.30 Arrivo/ritrovo Santa Messa Indirizzi di saluto Pranzo sociale a base di pesce Intrattenimento musicale, giochi, escursione dell’isola in trenino Quota di partecipazione Euro 35,00 a persona Sono a disposizione 3 pullman GT per accompagnare i partecipanti, (con quota integrativa di Euro 5,00) PER INFORMAZIONI E ADESIONI ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2014 UFFICI COLDIRETTI DI ZONA UFFICIO EPACA PROVINCIALE SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Paolo Casaro Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo Tel. 0425.201909 - 0425.201949 31 adv freskiz.com PROGRAMMA vetrina dei soci dalle zone FESTA DELLE ROGAZIONI A GAVELLO GAVELLO (RO) - Il 12 giugno scorso, alla presenza di un centinaio tra associati e gente del paese, si è svolta a Gavello, nell’azienda agricola Zecchin Paolo e Diego, la messa delle “Rogazioni” o della “Propiziazione”. Presenti, oltre ai soci della sezione di Gavello/Ceregnano, il neo eletto sindaco di Gavello, Diego Girotto, con la gentile consorte, il direttore di Coldiretti Rovigo Silvio Parizzi, il presidente provinciale Mauro Giuriolo, il presidente di zona Francesco Sasso, il presidente della sezione ospitante, Carmelo Corrain, con la vice Mara Frigato, il presidente di Villanova Marchesana Giuseppe Nicolin ed il segretario di zona Fortunato Sandri. Tra i presenti anche l’ex segretario di zona Giorgio Masiero e consorte. L’accoglienza ai convenuti da parte di Paolo Zecchin e della moglie è stata straordinaria, oltre alla disponibilità, anche per i locali concessi in uso. Un vento fresco alzatosi all’improvviso, ha reso piacevole e fresca la serata da subito. La messa è stata concelebrata dai parroci di Gavello e Ceregnano, rispettivamente don Adriano e don Piero. Durante l’omelia, è stato ricordato che in passato la messa della “Rogazione” era un vero momento di fede per i coltivatori della terra, i quali, riuniti con le comunità, pregavano Dio perché tenesse lontani grandine e avversità atmosferiche dai raccolti. La tradizione è continuata in alcune comunità, laddove la fede verso Dio, la sensibilità dei produttori, in sintonia con il parroco del paese, ha fatto sì che maggio e giugno fossero i mesi dedicati anche alla preghiera. Al termine del rito religioso, Carmelo Corrain ha ringraziato i presenti per la disponibilità e la famiglia Zecchin per l’ospitalità. Mauro Giuriolo ha evidenziato come il mondo agricolo, anche in un momento di sacrifici e difficoltà economiche, mantenga al primo posto la fede verso il Creatore e il rispetto delle tradizioni dei padri. Vanno ringraziate, oltre alla famiglia Zecchin, tutte le famiglie dei soci che hanno contribuito a rendere ricco il buffet alla fine della manifestazione. Fortunato Sandri, segretario di zona Coldiretti Rovigo esterno FESTA CONTADINA A MARDIMAGO ROVIGO-MARDIMAGO (RO) - Come da consolidata tradizione, nei mesi di giugno e luglio si svolge a Mardimago la “Festa contadina”, con stand gastronomico e musica, organizzata dal gruppo “La zampogna”, presieduto dal presidente della sezione Coldiretti di Boara/Mardimago, Guido Greggio. Solitamente, in una di queste serate, alcuni dirigenti delle zone di Rovigo interno ed esterno, soci e amici di Guido hanno la consuetudine di ritrovarsi. Quest’anno, hanno presenziato anche il presidente provinciale Mauro Giuriolo e il direttore Silvio Parizzi. Naturalmente lo scopo dell’incontro, oltre a gustare prelibate pietanze e bere del buon vino, è quello di “fare” - come si dice in gergo - “sindacato” e, quindi, confrontarsi sulle problematiche del momento e sulle riflessioni della base sociale. In questo grave periodo economico, l’agricoltura, pur con tante difficoltà, in primis legate al 32 crollo dei prezzi alla produzione, sta cercando di dare il proprio contributo al paese, garantendo i consumatori sulla qualità dei prodotti. Fortunato Sandri, segretario Rovigo SILVIA SQUIZZATO SARA BARI Il 26 marzo 2014 si è laureata in Giurisprudenza, all'Università di Ferrara, sede di Rovigo, Silvia Squizzato, nipote convivente dei soci Carla e Ivo Squizzato di Crespino. Sara Bari, figlia del socio Illario Bari di Bagnolo di Po, il 2 aprile 2014 ha brillantemente conseguito la Laurea magistrale in Lingue per la comunicazione turistica e commerciale all’Università degli studi di Verona, con la valutazione di 110 su 110 e lode. La neo dottoressa Squizzato ha discusso la tesi in Diritto civile “Danno non patrimoniale dopo le sezioni unite 2008”, riportando il voto di 103 su 110. La dottoressa Bari ha discusso la tesi “I rapporti impresa-Gdo nel settore ortofrutticolo: PinKids® e Fruitness enjoy it! per promuovere il consumo di frutta nei bambini”, con la relatrice Vania Vigolo. anniversari ANNITA BIZZI e LANFRANCO GARBELLINI Nozze d’oro SALARA Il 16 febbraio 2014, nella chiesa di San Valentino, a Salara, hanno festeggiato il 50esimo anniversario di nozze i nostri associati Annita Bizzi e Lanfranco Garbellini. Gioiscono con loro i nipoti Jessica, Giacomo, Tommaso, Benedetta e Mattia assieme ai figli Luca, Lari e Lucio con Barbara, Natascia e Sonia. Si unisce Coldiretti Rovigo. BLANDINA BARBETTA e LUIGINO BOVOLENTA Nozze d’oro LOREO Il 16 maggio 2014, i nostri associati Blandina Barbetta e Luigino Bovolenta hanno celebrato il 50esimo anniversario del loro matrimonio, attorniati da figli, nipoti, nuora e genero, i quali hanno fatto pervenire ai due “sposini” queste poche ma sentite righe: “La vostra splendida unione desta in noi ammirazione. Nel rinnovarvi sinceri complimenti vi esprimiamo la nostra stima”. Che il vostro cammino sia ancora lungo, colmo di gioia e serenità. Auguri da tutta la Coldiretti polesana. 33 vetrina dei soci coldiretti&alloro soci vivi nei nostri cuori Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla. Ennio Flaiano, sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo (Pescara, 1910 - Roma, 1972) Occhiobello BIAGIO MARIO BIASIN Anni 66 Nostro associato, fratello del socio Severino Biasin e cognato di Francesca Costa Ceneselli FABIO FURINI Anni 91 Padre del socio Fabrizio Furini Castelnovo Bariano, San Pietro Polesine ALFIERI NEGRI Anni 66 È stato presidente della sezione Coldiretti San Pietro Polesine (ora Castelnovo) per un ventennio, un male incurabile l’ha sottratto alla moglie Gemma ed ai figli Elisa e Simone. Condoglianze alla famiglia dalla Coldiretti Rovigo 34 Fiesso Umbertiano RENZO DONEGÀ Anni 82 Rovigo DOLORINA CUCCOLO ved. LAGO Anni 94 Arquà Polesine IRMA BUSATO Anni 87 Porto Tolle, Polesine Camerini GIOVANNI TRAVAGLIA Anni 79 Guarda Veneta BRUNO BOREGGIO Anni 90 Villadose EVA LUCCIANTONIO in DE SERO Anni 59 Mamma dei soci Franco e Maurizio Lago Suocero della socia Lucina Ballasso È prematuramente mancata all’affetto dei suoi cari, del marito Adriano De Sero, ex presidente della sezione Coldiretti Villadose, e dei figli Elisa e Federico. Vicinanza e condoglianze da parte di Coldiretti Rovigo Villamarzana AGOSTINO MUNARI Anni 83 Crespino IVO SQUIZZATO Anni 86 Fiesso Umbertiano ANGELO PERETTO Anni 92 35
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