MILANO 12MILA AGRICOLTORI INCONTRANO IL MONDO POLITICO

Anno LXX - n. 06 - Giugno 2014 - Direzione, Redazione e Amministrazione - Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa
mensile dell’associazione
polesana coldiretti rovigo
n.06/14
giugno
MILANO 12MILA
AGRICOLTORI
INCONTRANO
IL MONDO POLITICO
sommario
mensile dell'associazione
polesana coldiretti rovigo
n.06/14
giugno
piano speciale
mensile dell’associazione
polesana coldiretti rovigo
n.06/14
giugno
Anno LXX - n. 06 - Giugno 2014 - Direzione, Redazione e Amministrazione - Via A. Mario 19 - 45100 Rovigo - Tel. 0425.2018 - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo - Pagamento assolto tramite vesamento della quota associativa
Cari Sindaci,
Coldiretti vi osserva....................................... pag. 4
piano speciale
MILANO 12MILA
AGRICOLTORI
INCONTRANO
IL MONDO POLITICO
in copertina...
Maxi raduno Coldiretti
al Milano congressi........................................ pag. 6
Frumento in Polesine
foto Beatrice Tessarin
ogm free
Ogm,
Italia libera di dire “no”................................. pag. 11
Direzione, Redazione e Amministrazione
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report regionale
PSR 2014-20,
ultime battute................................................... pag. 12
Ass. Polesana Coltivatori Diretti
donne impresa
Direttore
Storie di imprese
al femminile (parte 3)..................................... pag. 14
Rapp. legale - Mauro Giuriolo - Via Alberto Mario 19 - 45100 Rovigo
Silvio Parizzi
Direttore Responsabile
Beatrice Tessarin
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353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Rovigo
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Tribunale di Rovigo - n. 7 - 28 Maggio 1948
Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa
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Iscrizione al ROC - Registro Operatori di Comunicazione
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Tiratura
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certificata Ecolabel (100% Riciclata)
Costo
Abbonamento annuo Euro 5,50, assolto con quota associativa annuale.
“La grande bellezza”
in campagna..................................................... pag. 16
creditagri
Bando PSR per giovani
ed investimenti................................................ pag. 22
fare impresa/fiscale
La fattura elettronica
nei rapporti con la P.A.................................. pag. 23
fare impresa/aziende
Le Clementine eccellenza
tripadvisor 2014.............................................. pag. 26
impresapesca
Telline e cannolicchi,
4 anni di stop................................................... pag. 28
pensionati
Alla scoperta
di un’incantevole Sicilia............................... pag. 30
vetrina dei soci........................ pag. 32
editoriale
Cari Sindaci,
Coldiretti vi osserva
Attenzione alle decisioni sull’Imu
che possono favorire il passaggio generazionale
> Mauro Giuriolo, presidente Coldiretti Rovigo
All’indomani delle elezioni amministrative, che
hanno portato al rinnovo di gran parte dei sindaci
dei comuni polesani, Coldiretti porge gli auguri di
buon lavoro ai nuovi e/o riconfermati amministratori, ma avverte che vigilerà sul loro operato.
Come sapete, prima della tornata elettorale, abbiamo presentato a tutti i candidati un nostro
documento di proposte di immediata applicazione a beneficio delle aziende agricole e di tutto il
territorio. Tutti gli attuali eletti, quando hanno visionato il nostro documento, l'hanno accolto con
entusiasmo e si sono spesi in promesse e impegni.
Orbene, poiché siamo un'Organizzazione che ama
la coerenza e la correttezza, ora vigileremo concretamente sull'operato dei nostri sindaci. I cittadini e
gli imprenditori agricoli, che noi rappresentiamo,
non possono più tollerare le "promesse elettorali"
4
e non faremo sconti a chi chiacchiera senza
fare: un sindaco moderno ha molti poteri.
Vediamo che li usi a proposito, a favore delle
imprese e non contro, come spesso, è accaduto.
Anzitutto, terremo conto delle posizioni prese sull’Imu. A tal proposito, è lodevole l'attenzione dimostrata da alcuni comuni che
hanno esteso l'agevolazione di aliquota già
applicata per i professionali, anche ai soggetti non professionali comproprietari o proprietari esclusivi dei terreni agricoli, quando
i medesimi terreni sono concessi in affitto o
comodato d'uso al coniuge o parenti entro
un determinato grado di parentela. Questa
particolare attenzione, tutela da un punto di
vista fiscale, l'impresa agricola familiare e ancora più importante, favorisce e promuove il
passaggio generazionale. Infatti, moltissimi
giovani insediati in agricoltura, ricevono proprio da un loro familiare il terreno in affitto o
comodato d’uso e sarebbe gravoso caricare
su questi ultimi un onere fiscale.
Alle amministrazioni comunali si chiede di
fare proprie le disposizioni regionali (Dgr n.
315 del 27 febbraio 2014), che permettono
la realizzazione di serre-tunnel mobili senza
titolo abilitativo, azzerando i costi burocratico-amministrativi correlati alla realizzazione di strutture
agricolo-produttive in zona agricola ed abbattendo
i tempi di realizzazione.
Un altro provvedimento che i comuni possono
adottare in tempi rapidi è il Regolamento di Polizia
rurale (o la sua integrazione, per le amministrazioni
che ne sono già dotate) in cui si preveda una normativa che assicuri la manutenzione delle affossature private, onde evitare allagamenti alla collettività, viste le frequenti piogge torrenziali e bombe
d'acqua.
Ci auguriamo che i continui stimoli che Coldiretti sta
fornendo agli amministratori locali possano servire
per far crescere ed evolvere la nostra società civile.
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piano speciale
Maxi raduno Coldiretti
al Milano congressi
I paradossi alimentari dell’Unione Europea
> A cura di Beatrice Tessarin
«Prendiamo atto (e con la volontà di cambiare rotta) che l’Europa, in fatto di alimenti ed agricoltura,
ha portato un appiattimento verso il basso delle
normative, per dare spazio a quei paesi che non
possono contare su una vera agricoltura e che,
perciò puntano su espedienti ed artifici della trasformazione industriale per poter essere presenti
sul mercato del cibo».
Lo ha dichiarato il presidente di Coldiretti Rovigo,
Mauro Giuriolo, di ritorno dal Mico di Milano,
dove il 21 maggio scorso si è tenuta una maxi convention della confederazione Coldiretti su “L’Europa nel piatto degli italiani”. Sono oltre duecento
i produttori e allevatori polesani soci e dirigenti di
Coldiretti Rovigo, che si sono alzati molto prima
dell’alba per raggiungere, con quattro pullman il
Milano congressi ed essere presenti alla manifestazione, assieme a 13 mila colleghi di altre regioni
del nord Italia.
«Non possiamo abituarci all’idea del formaggio
senza latte, del vino senza uva, del cioccolato senza cacao, della carne annacquata, del miele contaminato dal polline Ogm cinese senza alcuna indicazione in etichetta - ha rincarato il direttore di
Il presidente Coldiretti Moncalvo
6
Coldiretti Rovigo, Silvio Parizzi, anch’egli reduce
da Milano. - Sono scelte spesso frutto della pressione delle lobby e dell’ottusità delle burocrazie
tecnocratiche».
La convention milanese ha sostituito, per le regioni
del nord, l’ormai annuale appuntamento estivo del
Palalottomatica di Roma. Per avvicinarsi maggiormente ai territori, la confederazione ha programmato altri maxi raduni per il centro, per il sud Italia
e per le isole.
L’evento milanese si è svolto come un mega talk
show, moderato dalla giornalista Luisella Costamagna, con gli interventi di numerose personalità
istituzionali, del volontariato e dello spettacolo: il
ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina,
il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti, il procuratore Giancarlo Caselli, vari governatori
regionali fra cui Luca Zaia e, naturalmente, il presidente confederale di Coldiretti Roberto Moncalvo.
Sul piatto della discussione, i temi più caldi: il modello di sviluppo proposto da Coldiretti che premia
un’agricoltura sostenibile, distintiva, di qualità, legata ai territori, ma anche i problemi legati alla burocrazia, il primato dell’impresa agricola sulla rendita,
piano speciale
Maxi raduno al Mico
Pac, nitrati, Ogm, Expo e la difesa del vero Made in
Italy, contro la contraffazione, anche a tutela del
consumatore, purtroppo spesso svilito dalle scelte
europee. «Dentro l’Expo - ricorda il presidente Giuriolo - dovrebbe essere raccontata solo questa nostra vera agricoltura fatta di vero Made in Italy e le
industrie alimentari pulite e trasparenti».
LA CONVENTION
L’incontro è stato aperto dal segretario generale di
Coldiretti, Vincenzo Gesmundo che, stante la vigilia delle europee, ha proclamato: «Siamo in grado di
fermare le lancette della campagna elettorale per
obbligare la politica a dire che non si può andare in
Europa senza una forte idea di agricoltura». E poi:
«L’Italia si risolleverà se l’agricoltura saprà fare la sua
parte». Però: «È importante rottamare le rendite di
ogni tipo, il male che attanaglia il nostro paese».
Il ministro Maurizio Martina, per quanto riguarda la
tracciabilità completa dei prodotti, ha messo in evidenza la necessità di agire su due fronti: lavorando
bene sulla legislazione nazionale e costruire nuove
alleanze a Bruxelles, per ampliare su questo argomento la consapevolezza che anche all’estero sta
emergendo.
«Sull’italian sounding dobbiamo capirci - ha ammonito il ministro. - Dobbiamo migliorare la collaborazione per un miglior coordinamento con le
forze dell’ordine degli altri paesi, ma, una volta tolti
i falsi prodotti Made in Italy, sugli scaffali dobbiamo portarci i nostri». In tema di semplificazione il
ministro ha dichiarato: «Stiamo battagliando per
un registro unico dei controlli, ma preferisco semplificare settore per settore. ad esempio, alleggeriremo il comparto vitivinicolo da norme spesso farraginose, appoggiando la dematerializzazione dei
registri e l’uso della diffida alle aziende prima della
sanzione amministrativa laddove è possibile».
«Vedremo nelle prossime settimane se la politica
vuole investire veramente nella vera agricoltura - ha
esordito, nel suo intervento il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, in riferimento alla Pac - Finora
ha favorito molto le rendite e poco chi vive di agricoltura. I primi 300 beneficiari portano a casa 150
milioni di euro l’anno. Queste rendite vanno tolte».
«Per il futuro dei nostri territori - ha aggiunto - la nostra grande missione è ridare dignità al vero Made
in Italy». È quindi, tornato sul “grande furto di identità”, che comprende anche «un problema di italian
sounding tutto italiano, quando si produce con materie prime provenienti dall’estero». Ricordando il
caso Simest, Moncalvo ha rivolto un appello ai presidenti delle regioni affinché i 21 miliardi dei Psr, che
comprendono anche una quota per l’agroindustria,
non finanzino «aziende e finte cooperative che vanno a produrre all’estero con i nostri soldi».
«L’Europa non è solo euro, ma decide ciò che mangiamo ogni giorno», ha rilevato Moncalvo. Sulla burocrazia, ha respinto «le logiche dei testi unici in cui
diciamo di semplificare. Ci sono tanti adempimenti
che si possono togliere». Ha parlato di duplicazione dei controlli per alcune aziende, «mentre altre
più scomode sono lasciate libere», chiedendo «un
registro unico dei controlli dove gli enti si parlino».
Sugli Ogm, «è una grandissima balla - ha detto - la
credenza che possano risolvere i problemi dell’agricoltura. Gli Ogm sono sostenuti da un gruppo di sei
multinazionali che, grazie agli Ogm, sta controllando
il 90 per cento dei semi, fatturando miliardi di euro
alle spalle degli agricoltori e di chi soffre la fame».
L’EUROPA NEL PIATTO
A latere della convention, è stata allestita l’esposizione “Con trucchi ed inganni l’Unione Europea
apparecchia le tavole degli italiani”, con vari
esempi di paradossi alimentari: formaggio senza
latte, vino senza uva, cioccolato senza cacao, carne
annacquata, miele contaminato da Ogm.
7
piano speciale
Il ministro Maurizio Martina
La Ue consente di incorporare polvere di caseina e
caseinati, al posto del latte, nei formaggi fusi; di
aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero nei paesi del nord Europa o di
ottenerlo a partire da polveri contenute in winekit con la semplice aggiunta di acqua. Si calcola
che in Europa vengano consumate venti milioni di
bottiglie all’anno con etichette di vini italiani ottenute in questo modo. L’Unione europea per alcune categorie di carne concede la possibilità di non
indicare l’aggiunta d’acqua fino al 5 per cento, ma
per alcuni prodotti (wurstel, mortadella) tale indicazione può essere elusa. In tutta l’Unione circolano liberamente imitazioni low cost del Parmigiano
reggiano e del Grana padano realizzate fuori dall’Italia, senza alcuna indicazione della provenienza e
con nomi di fantasia, che ingannano i consumatori
sulla reale origine. Le importazioni dei cosiddetti
“similgrana” in Italia sono raddoppiate negli ultimi
8
dieci anni: arrivano da Repubblica Ceca, Ungheria,
Polonia, Estonia, Lettonia, che hanno raggiunto un
quantitativo stimato in 83 milioni di chili.
Una mozzarella su quattro in Italia è stata ottenuta
con semilavorati industriali, le cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta, sempre perché l’Europa lo consente.
L’Italia è il maggior importatore mondiale di olio di
oliva, ma solo un italiano su quattro (27 per cento)
ritiene che la gran parte dell’extravergine in vendita sia ottenuto totalmente o per la maggior parte
con olio straniero.
Contemporaneamente a questo, la legislazione
schizofrenica e tecnocratica europea, getta la scure su veri piatti della tradizione Made in Italy di
grande qualità. Il divieto di pesca-raccolta entro le
0,3 miglia marine dalla battigia, in vigore dal giugno 2010, per esempio, impedisce la produzione e
commercializzazione del 100 per cento di canno-
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L’EUROPA APPARECCHIA LE TAVOLE DEGLI ITALIANI
IL MIELE CON IL POLLINE OGM, SENZA INDICAZIONE IN ETICHETTA
L’Unione Europea ha dato il via libera alla vendita del miele senza alcuna indicazione sulla eventuale
presenza di polline Ogm, nonostante il boom delle importazioni da paesi a rischio contaminazione, come
la Cina che, nel 2013, ha aumentato del 20 per cento le spedizioni ed è diventata addirittura secondo
fornitore dell’Italia: 1,9 milioni di chili rispetto alla produzione nazionale che è di 18 milioni di chili.
IL SIMILGRANA LOW COST SENZA INDICAZIONE DI PROVENIENZA
Nell’Unione Europea sono in vendita imitazioni low cost, importate dall’estero, del Parmigiano reggiano e
del Grana padano, senza alcuna indicazione della provenienza e con nomi di fantasia. Le importazioni dei
cosiddetti “similgrana” in Italia sono raddoppiate negli ultimi dieci anni con gli arrivi da Repubblica Ceca,
Ungheria, Polonia, Estonia, Lettonia che hanno raggiunto un quantitativo stimato in 83 milioni di chili.
I FORMAGGI DALLA POLVERE
L’Unione Europea consente che possa essere incorporata anche polvere di caseina e caseinati nei
formaggi fusi, al posto del latte.
IL VINO ALLO ZUCCHERO.
L’Unione Europea consente ai paesi del nord Europa di aumentare la gradazione del vino attraverso
l’aggiunta di zucchero. Lo zuccheraggio è sempre stato vietato nei paesi del Mediterraneo e in Italia,
che ha combattuto una battaglia per impedire un “trucco di cantina” e per affermare definitivamente la
definizione di vino quale prodotto interamente ottenuto dall’uva.
LA CARNE ANNACQUATA.
L’Unione Europea consente per alcune categorie la possibilità di non indicare l’aggiunta d’acqua fino
al 5 per cento. Ma per wurstel e mortadella tale indicazione può essere addirittura elusa, anche se il
contenuto di acqua supera tale percentuale, secondo la nuova normativa comunitaria definita con il
Reg 1169/2011 dell’Unione.
IL CIOCCOLATO SENZA CACAO.
L’Unione Europea ha imposto all’Italia di aprire i propri mercati anche al cioccolato ottenuto con
l’aggiunta di grassi vegetali diversi dal burro di cacao.
DUE PROSCIUTTI SU TRE SONO STRANIERI, MA NON SI VEDE.
Più di due prosciutti su tre consumati in Italia, sono ottenuti da maiali stranieri, ma il consumatore non lo
sa, perché in etichetta non è obbligatorio indicare la provenienza. Una mancanza di trasparenza che sta
provocando la scomparsa dell’allevamento italiano dove nel 2013 si sono avuti 615 mila maiali in meno.
DALLA CINA 29 MILIONI DI CHILI DI CONCENTRATO DI POMODORO,
SENZA ETICHETTA ORIGINE.
Nel 2013, in Italia sono stati importate ben 155 milioni di chili di concentrato di pomodoro, pari a circa
il 15 per cento della produzione di pomodoro da industria in Italia, di cui quasi 58 milioni di chili dagli
Usa e 29 milioni di chili dalla Cina.
licchi e telline e del 70 per cento delle vongole di
mare. L’addio all’ossobuco risale al luglio 2001, con
le restrizioni sanitarie per far fronte alla Bse (“sindrome della mucca pazza”). Eppure, dal giugno
2013, l’Organizzazione mondiale per la sanità animale ha stabilito ufficialmente che l’Italia è passata
dal livello di rischio “controllato” a quello “trascurabile”, il più basso, che è riconosciuto a 19 paesi dei
178 aderenti.
L’Unione europea non ha però adottato misure
adeguate per impedire che la carne o i formaggi
derivanti da animali clonati o delle loro progenie,
arrivi in tavola con le importazioni da paesi come
Canada, Argentina, Brasile, Stati Uniti, dove la clonazione animale è diffusa da anni.
10
LE IDEE INNOVATIVE
Alcune esperienze imprenditoriali innovative sono
state presentate nell’open space “Anticipando
Expo”. Tutti prodotti che puntano molto sul trend
salutistico.
Una bibita energetica ricavata dal mais nero Corvino, già nota agli Inca e ai Maya; una particolare varietà di pomodori non Ogm con concentrazioni superiori di licopene per salse e succo antiossidanti;
un integratore di Sali minerali e vitamine ricavato
dal siero del latte di montagna; formaggi senza lattosio, salumi senza glutine adatti per celiaci; light
snack con mele e fragole; mix di erbe officinali per
tisane depurative; frullati energizzanti con le piante di aloe.
Raggiunto un accordo politico europeo
che lascia decidere gli stati membri
> Beatrice Tessarin
LUSSEMBURGO - Dopo anni di spinte avanti e indietro, arriva dal consiglio dei ministri dell’Ambiente dell’Unione europea, riunito a Lussemburgo il
12 giugno scorso, una svolta clamorosa in materia
di Ogm: ogni stato membro potrà decidere autonomamente se vietare o coltivare organismi
geneticamente modificati senza incorrere in sanzioni e battaglie giudiziarie.
Il consiglio Ambiente ha approvato a maggioranza
(astenuti Belgio e Lussemburgo) una proposta di
regolamento che va a modificare l’attuale direttiva europea del 2001 e traccia una situazione fluida
che si perfezionerà sotto la prossima presidenza
italiana. Questo in sintesi il testo della nuova normativa: se la commissione Ue vieterà l’introduzione di uno specifico Ogm, gli stati membri saranno obbligati ad adeguarsi e l’Ogm non si potrà
coltivare sull’intero territorio comunitario; se la
commissione europea autorizzerà l’Ogm, gli stati
saranno liberi di decidere cosa fare sul proprio territorio nazionale per motivi specifici diversi dalla
salute e dall’ambiente».
Plaude la Coldiretti, sicura che l’Italia non prenderà
decisioni pro biotech. «L’Italia è libera di non coltivare Ogm come ha fatto fino ad ora e come chiedono quasi 8 cittadini su 10 (il 76 per cento) che si
oppongono al biotech nei campi - ha affermato il
presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. - La
procedura che potrà essere perfezionata nel semestre di presidenza italiana con l’impegno del ministro dell’Ambiente Luca Galletti, al quale va il nostro ringraziamento, realizza da subito una svolta
profonda nel quadro normativo europeo». «Il divieto di coltivazione - spiega Moncalvo - da misura
provvisoria e legata al principio di precauzione per
motivi ambientali e sanitari, diventa giustamente
una decisione permanente, assunta sulla base
del modello di sviluppo che ogni singolo paese
intende sostenere. Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono
solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma soprattutto, perseguono un modello
di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy».
Nell’Unione europea, nonostante l’azione delle
lobby che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo cinque su ventotto, i paesi che li coltivano:
Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia
e Romania, con appena 148 mila ettari di mais
transgenico Mon810, piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari).
news dalla francia
DOPO LO STOP,
OK ALLA DISTRUZIONE
DEI CAMPI OGM
All’inizio di maggio il consiglio costituzionale
francese aveva approvato un disegno di legge
contro le semine di mais geneticamente modificato ed agli inizi di giugno, il ministro dell’agricoltura ha ordinato la distruzione di due
appezzamenti di coltura Ogm con l’intervento
della polizia, nella Tarn-et-Garonne e HauteGaronne. Lo riferisce il quotidiano francese Le
monde, il quale segnala l’opposizione dei sindacati agricoli, i quali lamentavano che l’intervento
distruttivo era avvento prima che la giustizia si
potesse pronunciare sul ricorso dell’agricoltore
“fuori legge”, teso a scongiurare l’evento. La mobilitazione non ha cambiato nulla e dopo la distruzione del mais Ogm, pare che gli agricoltori
siano tornati a seminare mais convenzionale.
11
ogm free
Ogm,
Italia libera di dire “no”
report regionale
PSR 2014-20,
ultime battute
Piazza, “Semplificazione e un grande impulso
all’agricoltura più innovativa”
VENEZIA - Il Piano di sviluppo rurale del Veneto
2014-2020 è pronto. La giunta regionale ha formalmente adottato il nuovo documento il 10 giugno
scorso, frutto di oltre un anno di confronti con il
sistema agricolo. Ora tocca al consiglio veneto approvare il nuovo Psr e trasmetterlo, entro il 22 luglio prossimo, alla commissione europea, che avrà
sei mesi di tempo per le sue osservazioni. L’iter legislativo dovrà concludersi in tempo per l’applicazione a partire da gennaio 2015.
Il programma veneto dispone di una dotazione finanziaria complessiva di un miliardo e 184 milioni di euro per i sette anni del periodo di programmazione.
Fra le novità, la riduzione delle Misure da 132 a
44 ed un testo più snello.
«Per la prima volta le associazioni agricole non devono correggere il tiro su un foglio prestampato,
con un copia/incolla delle passate edizioni - ha
detto il presidente di Coldiretti Veneto, Giorgio
Piazza nel presentare il programma alle dirigenze
venete l’11 giugno, a Mestre. - Il nuovo Psr è il risultato di un lavoro di squadra in cui ha vinto un
rapporto fitto fitto di relazioni politiche, frutto di
una mediazione costante per il bene dell’agroalimentare veneto».
«È una semplificazione di fatto che si tradurrà in un
appeal forte per le aziende - ha aggiunto il presi-
PSR 2007-2013
PSR 2014-2020
RISULTATO
1,042 miliardi di euro
1,184 miliardi di euro
+140 milioni euro
500 milioni a sostegno attività
e investimenti aziendali
700 milioni a sostegno attività
e investimenti aziendali
+200 milioni euro a sostegno
della competitività delle aziende
esistenti e dell’insediamento
di giovani agricoltori
55 milioni di euro aiuto
insediamento dei giovani
150 milioni di euro aiuto
insediamento dei giovani
Maggiore attenzione
ai giovani agricoltori
30 mila euro a fondo perduto
ai giovani (<40) che intendono
avviare attività agricola
50 mila euro a fondo perduto
ai giovani (<40) che intendono
avviare attività agricola
+ 20 mila euro
di finanziamento alle start-up
agricole degli under 40
132 tipologie di intervento
44 tipologie di intervento
Semplificazione
44 misure
13 misure
Semplificazione
Continua l’agevolazione della
“diversificazione”, nella ricerca
di nuove forme di reddito
dell’attività agricola.
Agevolati agriturismi, fattorie
didattiche e fattorie sociali
NOVITÀ
Finanziamento in conto/interessi
Finanziamenti bancari a tasso
agevolato
NOVITÀ
La regione metterà a disposizione
un fondo di garanzia con la
funzione di facilitare l’accesso
al credito delle aziende agricole
Le aziende agricole potranno
appoggiarsi ad un fondo
regionale “garante” presso
le banche rispetto agli
investimenti
12
dente Piazza. - Adesso tocca al consiglio non sprecare l’occasione ed avere lo stesso tipo di riguardo
verso questa agricoltura veneta in grande spolvero
e in fase di cambiamento, con tanti giovani e idee
originali».
«Rispetto al precedente - ha spiegato Piazza - l’attività concertativa è stata più serrata. Sono calate
report regionale
le pagine e soprattutto le misure finanziarie, che
sono state convogliate sui giovani per i quali la dotazione riservata per il primo insediamento è raddoppiata da 45 milioni a 100milioni».
Complessivamente, secondo Piazza, il nuovo Psr è
un «un documento strategico che incastra le esigenze dell’agricoltura di montagna potenziandola con
140 milioni per l’indennità compensativa, esaltando
i neo imprenditori e gli accordi di filiera, promuovendo il lavoro dell’agricoltore per la tutela dell’ambiente, offrendo alle imprese agricole per l’ammodernamento 350 milioni a sostegno degli investimenti
contro i 277 dell’attuale programmazione».
Gli importi sono anche il risultato della riduzione
all’essenziale delle risorse destinate agli enti strumentali collaterali e sono stati condivisi dai rappresentanti delle categorie insieme all’assessorato.
Con questi presupposti il Psr passa al vaglio del
Consiglio regionale per la sua approvazione. La
semplificazione applicata fino ad ora ha alleggerito
il peso burocratico che potrebbe essere comunque
di nuovo appesantito da una prassi che prevede ulteriori passaggi amministrativi: il parere Vas, l’invio
formale a Bruxelles, lungo negoziato con la Commissione europea. Prima dell’inizio del prossimo
anno Coldiretti farà tutto il possibile per divulgare
le opportunità offerte dalla nuova impostazione.
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donne impresa
Storie di imprese
al femminile (parte 3)
Piera Sgarbi e la frutta di una volta.
Sonia Pavanelli, un progetto sul Gorgo
> Beatrice Tessarin
Gli acquisti alimentari sono crollati, ma sembra
reggere la “spesa consapevole”, quella di prodotti
locali comprati dall’azienda agricola, la spesa biologica, quella di cibo sfuso al dettaglio (introdotta
dopo i dispenser dei detersivi) ed i prodotti a marchio Dop/Igp. Anzi, pare sia in aumento del 65 per
cento rispetto al 2007.
Un buon impulso alla diffusione degli alimenti locali e stagionali lo ha dato il sistema dei mercati
agricoli inventato da Coldiretti, a partire dal 2008
(anno di costituzione di Agrimercato Rovigo).
La maggior parte delle imprese agricole che hanno abbracciato la strada distributiva della vendita
diretta sono condotte da donne, forse perché, in
generale, le donne sono più predisposte ai rapporti interpersonali.
In Polesine è attivo il Forum di Donne impresa, l’associazione che raggruppa le imprenditrici agricole di
Coldiretti Rovigo. Il coordinamento provinciale del
Forum è composto da 10 rappresentanti territoriali.
Piera Sgarbi con Silvia e la piccola Emma
14
PIERA SGARBI E I SAPORI DI UNA VOLTA
Responsabile per la zona di Fiesso Umbertiano è
Piera Licia Margutti Sgarbi, che gestisce col marito Ambrogio e le figlie Silvia e Patrizia, un’azienda
agricola di Stienta.
Un’impresa tra le prime ad essere certificate “Punto Campagna Amica”, un ettaro di terreno coltivato a frutta, orticole e cereali. Ma non è sempre stato così. Prima del 2004, anno di apertura del punto
vendita aziendale, erano solo seminativi; poi, fatti
due conti in tasca e con l’ispirazione di Piera Margutti, Ambrogio converte l’attività agricola, finalizzandola alla vendita diretta al consumatore all’interno di un piccolo gabbiotto, un po’ spartano, ma
funzionale. A quel punto diventa fondamentale
coltivare la varietà. I filari di frutta e verdura sono
praticamente in vista all’ospite che entra in azienda, un ambiente molto tranquillo e molto verde.
«Abbiamo di tutto un po’ - spiega Piera (per tutti Licia), che è l’attuale responsabile del punto vendita.
- In questa stagione ciliegie, albicocche, angurie, meloni, pomodori, cipolle... ma così durante tutto l’anno,
cerchiamo di avere molte varietà a diversa maturazione per disporre di prodotto scaglionato nel tempo».
Fra le produzioni anche le mele, ma non le solite
mele. «La Fuji - dice Piera Licia - ma a me piace avere
anche le vecchie varietà che sono completamente
uscite dal mercato, frutti ormai introvabili dai sapori e consistenze insolite: il Decio campanin, una
mela piccolina che una volta si usava cuocere sulla stufa, e l’Abbondanza. Forse perché sono frutti
del passato, sono molto apprezzati dalle persone
più anziane che fanno parte della mia clientela». In
sperimentazione c’è ora la produzione di carciofi.
La novità è la parola d’ordine nella vendita diretta.
Nel 2012, il punto vendita esce dal vecchio gabbiotto e viene sistemato in una nuova casetta di legno
tre per quattro metri, dotata di acqua corrente e
pavimenti lavabili, pure accatastata, come comandano tutte le normative. «Una scelta fatta per ragioni igienico-sanitarie e di sicurezza - spiega Licia
Margutti - ma ho riscontrato che la nuova sistemazione è più accattivante per i clienti, che sono invo-
Da sx Antonia Lora e Sonia Pavanelli alla casa sul Gorgo
gliati a fermarsi di più». Due tavolini all’ombra nella
brezza della campagna e l’atmosfera è servita. «Il
chiosco è diventato un po’ come la bottega di una
volta - racconta Piera. - Le persone dicono tutte “che
pace, come si sta bene qui!”. Si siedono, si fanno due
chiacchiere, ci si scambia ricette: “tu come lo prepari
questo?”. In generale, le persone hanno tanto bisogno di parlare. Il punto vendita ha quasi una funzione sociale. Tanti dicono: “senti i profumi come
una volta! Altri non sono più abituati a riconoscere
gli aromi e gli odori veri delle verdure e della frutta».
La gestione della vendita diretta aziendale è lasciata tutta alla parte femminile della famiglia, oltre a
Piera, la figlia Patrizia, fa le consegne a domicilio
col furgoncino, tre volte alla settimana. «Raccogliamo prima le ordinazioni - commenta Piera Margutti
- ma ormai, i clienti abituali ci conoscono e quando
arriva Patrizia, che ha determinate fermate stabilite,
l’aspettano e guardano che prodotti ci sono». La figlia Silvia, 35 anni, è una di quei giovani di ritorno
in agricoltura. Ogni mattina va al lavoro nell’azienda
agricola di famiglia. «Ho lavorato in un laboratorio
di confezioni - racconta - ma non mi trovavo bene.
Ora, il lavoro è faticoso, ma riesco a gestirmi meglio
facendo gli stessi orari di prima. E sono contenta».
SONIA PAVANELLI, LA SIGNORA DEL GORGO
Sonia Pavanelli è responsabile di Donne impresa per la zona di Badia. Per un nobile patto di sorellanza imprenditoriale ha deciso di condividere
ogni momento del suo ruolo associativo con la
vice, Antonia Lora, di Badia, sicché sono diventate
inseparabili e si compensano a vicenda.
L’azienda di Antonia è un esempio di imprenditoria
femminile caparbia e volitiva, in un settore prettamente maschile, dove le donne devono sgomitare
ed essere più brave dei colleghi, per farsi rispettare. Ma Antonia, veterana del movimento Donne
impresa, e la figlia, Annamaria, 25 anni, non si
danno certo per vinte e gestiscono, in società, un
allevamento di 45 vitelle da ingrasso.
L’impresa della Pavanelli è una storia di multifunzionalità in fieri. Tanti sono i progetti che la giovane
15
donne impresa
imprenditrice, studi classici e nessuna
tradizione rurale famigliare alle spalle,
intende infilare uno per volta. Tutto
ruota attorno ad una vecchia casetta
rurale da restaurare, situata proprio
sulle rive del Gorgo della Sposa di
Trecenta, con tutto il suo carico di
leggende e di suggestioni e vincoli
ambientali. «Al piano terra penserei
ad una spuntineria e punto vendita
o punto informativo, visto che siamo
lungo un prossimo camminamento
naturalistico di visitazione dei gorghi,
dove il comune ha già istallato dei
pannelli illustrativi - racconta Sonia
Pavanelli. - Al piano superiore, il mio
sogno sarebbe di creare un laboratorio-museo degli antichi mestieri, specie femminili,
come il ricamo. In futuro penso ad un risvolto sociale, col coinvolgimento di persone anziane con malattie degenerative, che potrebbero esprimere i loro
ricordi attraverso la manualità».
«Tutta la mia azienda è in zona Sic (Sito di interesse
comunitario) - spiega Sonia - ci sono forti vincoli
ambientali, tanto che per potare un filare di faggi
dobbiamo chiedere l’autorizzazione in comune...
mi son detta: perché non sfruttare questo a nostro
vantaggio?».
Infatti è la natura il punto di forza di questa azienda.
Il Gorgo della Sposa è il più grande dei sette laghetti
naturali di Trecenta, cavità inondate dalle sorgive di
un vecchio alveo del Po, ricche di vegetazione, piante acquatiche e fauna. Iperprotette e private.
Alla base del nome del Gorgo della Sposa c’è una
leggenda che da sola fa immaginare scenari di
marketing territoriale infiniti. «La versione ufficiale
- spiega Sonia - è che una ragazza andando sposa
di un uomo imposto dalla famiglia e che non amava, cadde dalla carrozza e annegò, a causa del cavallo imbizzarritosi proprio mentre attraversava il
ponte sul gorgo. La versione realistica, raccontata
dagli anziani, è che nella mia casetta ci abitasse una
signora (“una sposa” in dialetto) da cui il nome».
In vista di realizzare il suo progetto, Sonia Pavanelli, ha fatto il primo insediamento nel 2010 e
gestisce sei ettari di terreno a cereali ed un nuovo
impianto di kiwi. Un grosso investimento in reti a
capannina apribili ed irrigazione a goccia che andrà in produzione quest’anno.
Il suo terreno è frutto della riunificazione della vecchia azienda di famiglia del marito, che pure non fa
l’agricoltore ma l’ingegnere elettronico. I due coniugi l’hanno riscattata pezzo a pezzo dal parentado,
forse per un desiderio inconscio di tornare alle radici.
Ora che c’è l’azienda ed il progetto, Sonia si sta armando di tutte le conoscenze tecniche che le potranno servire in futuro: ha frequentato i corsi per
agriturismo e per fattoria didattica. Prossimamente parteciperà alla formazione per fattorie sociali.
donne impresa
“La grande bellezza”
in campagna
Convegno di Donne Impresa Veneto
per celebrare 60 anni di movimento
VERONA - Si sono trovate tutte in Gran guardia a
Verona le donne di Coldiretti Veneto per il 60mo
anniversario della nascita del movimento che rappresenta il 30 per cento della base sociale della Coldiretti. Il 6 giugno scorso, in coincidenza con la Giornata mondiale dell’Ambiente, prima appuntamento
in piazza Brà con 600 bambini impegnati nei laboratori didattici e poi al palazzo, allestito dalle stesse
imprenditrici con le loro produzioni, infine a tavola,
grazie alla collaborazione coi colleghi di Terranostra.
Il convegno dal titolo “La grande bellezza della campagna tra arte e cultura”, era il momento centrale della
giornata, cui hanno partecipato, fra gli altri, il sindaco
di Verona Flavio Tosi, il presidente provinciale della
Coldiretti scaligera Claudio Valente, il presidente
ed il direttore regionali Giorgio Piazza e Pietro Piccioni, il presidente del consiglio veneto Clodovaldo
Ruffato. Presente una numerosa rappresentanza di
imprenditrici di Donne impresa Rovigo.
Il tavolo dei relatori
16
Il tema rimandava all’urbanizzazione del territorio
rurale, da portare avanti cercando una chiave di
lettura positiva per esaltare il salto culturale approntato dalla legislazione regionale.
«La conservazione della superficie agraria deve
essere una priorità di tutti al fine di consegnarla
alle prossime generazioni - ha spiegato Franca Castellani, leader nazionale delle aziende femminili
- come donne, spose, madri, sentiamo forte questa
responsabilità e come imprenditrici prima, nonché dirigenti di Coldiretti, possiamo contribuire ad
un'inversione di rotta. È questo il messaggio che
lanciamo alla politica, alle istituzioni e alla società:
riscoprire il senso del bello della terra per ridare
dignità ad una delle ricchezze fondamentali per
l'Italia». E sul bel paese più di un relatore si è speso, a cominciare dal moderatore Marco Ambrosi,
fotografo di professione, che ha precisato che tutti
i musei, i monumenti e le aree archeologiche italiane fatturano quanto il solo Louvre, ovvero 100 milioni di euro. «C'è tutto lo spazio per costruire una
buona fetta di Pil - ha sottolineato Stefano Masini
funzionario nazionale Coldiretti nonché docente
di Diritto agrario e agroalimentare - e l’agricoltura
del nord sta facendo la sua parte. I dati dell’ultimo
censimento evidenziano che proprio il nord est
brilla per perimetri aziendali delimitati con siepi,
alberi e filari. Sono oltre 38 mila le aziende che inseriscono questi tipi di elemento green».
Dagli esempi di “buona architettura” agli sfondi
agricoli che hanno reso irripetibili tante opere di
fama mondiale, sono arrivati segnali di una convivenza possibile.
Infine, Paolo Andrich, uno dei dieci residenti nell’isola veneziana di Torcello, ha denunciato lo snodo
burocratico costato alla sua fattoria il peso di 25 kg
di documentazione per poter accedere ai terreni
seminati a rovi e gestiti dal demanio. «Venezia dovrebbe andare sulla stampa - ha concluso Andrich
- perché gli amministratori della regionali hanno
deciso di istituire una Biennale del Paesaggio, che
mostri orti e giardini come la vera identità di una
bellezza possibile».
MALATTIE
PROFESSIONALI
PATRONATO
SPECIALE
EPACA
FORSE HAI UN DIRITTO E NON LO SAI.
COMPILA IL QUESTIONARIO:
DUE MINUTI PER LA TUA SALUTE!
In poco più di un anno l’Inail di Rovigo ha riconosciuto 23 malattie
professionali a coltivatori diretti, che hanno portato ad una pioggia
di indennizzi economici. Questo è il risultato di una fitta campagna
di informazione e di sensibilizzazione condotta da Coldiretti Rovigo,
attraverso il Patronato Epaca. Al patronato si sono rivolti e si stanno
rivolgendo con fiducia, in numero sempre maggiore, agricoltori e
lavoratori che hanno contratto una patologia a seguito dell’attività
lavorativa usurante in azienda.
Paolo Casaro, direttore di Epaca Rovigo evidenzia come le malattie professionali siano molto diffuse in agricoltura, ma purtroppo
altrettanto poco conosciute dai lavoratori. “La nostra provincia –
spiega Casaro - ha una forte vocazione agricola e sono tantissime
le tipologie di lavoro logoranti o che richiedono posizioni incongrue
del corpo, che portano, con l’andare degli anni, a problemi fisici
importanti”.
Coldiretti ed Epaca Rovigo vogliono continuare nella campagna di
informazione e formazione nei confronti dei propri soci/assistiti al
fine di dare loro la possibilità di non perdere eventuali indennizzi
economici che gli aspettano.
Per consentirci di analizzare in maniera attenta, qualificata e scrupolosa, se ci possa essere un riconoscimento della malattia professionale, chiediamo a tutte le persone che ritengono di avere una
patologia (ernie alla schiena, problemi alle spalle, ai ginocchi, ai
gomiti ecc.) collegata alla propria attività lavorativa di compilare
il questionario che trovate in questo numero e consegnarlo nella
segreteria di zona Coldiretti. Successivamente il responsabile zonale
di Epaca vi contatterà per analizzare la posizione ed assistervi gratuitamente in tutte le fasi di presentazione dell’eventuale domanda
per il riconoscimento di malattia professionale.
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della colonna lombo sacrale
Causate da conduzione abituale di trattori agricoli,
movimentazione manuale di carichi abituale senza ausili
efficaci, posture incongrue
• Ipoacusia da rumore
Causate da esposizione abituale al rumore dei trattori
(motoseghe, motopompe ecc.)
• Patologie delle spalle,
sindrome del tunnel carpale
Attività ripetitive e continuative con impegno funzionale di
spalle, braccia, mani o polsi (potatura o legatura viti, raccolta,
mungitura manuale)
• Broncopneumopatie,
allergie polmonari
Causate da inalazione abituale di polveri varie (granaglie, fieno,
escrementi di animali, prodotti chimici)
• Dermatiti ed allegrie cutanee
Causate da manipolazione continuativa e abituale di sostanze
allergizzanti
• Palogie del ginocchio
Causate da attività prolungate in ginocchio, passaggio da
posizione eretta a quella accovacciata, uso abituale della
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SPALLA
SCHIENA
✃
SCHEDA DA RITAGLIARE
COLLO
GOMITO
POLSO
MANO
TOSSE
AFFANNO
ALLERGIE
DERMATITI
Dolore ai movimenti
Dolore sollevando pesi
Dolore a riposo
Dolore ai movimenti
Dolore sollevando pesi
Dolore mantenendo una posizione
Dolore ai movimenti
Dolore ai movimenti del polso
Dolore alle dita
Ha formicolio
SI
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DX o SX
DX o SX
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DX o SX
DX o SX
FIRMA ASSISTITO
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EVIDENZIARE
SE DESTRO – SINISTRO
OD ENTRAMBI
BARRANDO
LE VOCI INTERESSATE
SCHEDA DA RITAGLIARE
DX o SX
✃
RITAGLIA E CONSEGNA
INDICARE
IL PUNTO
DEL DOLORE
Più valore all a tua impresa
C HI S IAMO
O BI E TTI V I
CreditAgri Italia è una Cooperativa di garanzia fidi costituita per
offrire assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in agricoltura. Si
occupa in modo specialistico di Credito Agrario e Finanza d’Impresa a
vantaggio delle imprese agricole ed agroalimentari.
CreditAgri Italia favorisce l’accesso al credito - ordinario e agevolato - ed
incentiva lo sviluppo attraverso prodotti dedicati ed un servizio di
accompagnamento e consulenza personalizzata.
CreditAgri Italia si compone di una rete di professionisti chiamati a
valutare al meglio ogni progetto, fornendo il supporto per una corretta
pianificazione degli investimenti a misura di ogni realtà.
CreditAgri Italia, attraverso la contrattazione con gli Istituti Bancari
e Società di Leasing, è in grado di mettere a disposizione prodotti e
servizi creditizi appositamente pensati per rispondere alle esigenze
delle imprese appartenenti al mondo dell’agroalimentare, ai Consorzi
Agrari, alle Cooperative ed al settore della pesca e dell’acquacoltura.
C a rta dei S ERV IZ I
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Rilascio di garanzie collettive
Progettazione economica e finanziaria degli investimenti
con redazione di business plan secondo lo schema
elaborato insieme al Consorzio Abi – Patti Chiari
Studi per il miglior reperimento ed utilizzo delle fonti finanziarie
Accesso al credito bancario: processi e prodotti dedicati
Ristrutturazione del debito ed interventi di riequilibrio finanziario
Credito e finanza per la cooperazione
Credit Corner presso i Consorzi aderenti ai Consorzi Agrari d’Italia
Piani aziendali per l’accesso alle misure di intervento del PSR
Convenzione ISMEA/SGFA: interventi di subentro in agricoltura,
leasing immobiliare per acquisto agevolato di terreni agricoli,
partecipazione nel capitale di rischio e rilascio di garanzie
pubbliche SGFA
P ROGETT I S P EC IALI
Finanziamenti dedicati al mondo:
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dei Giovani
delle Donne
degli Agriturismi Terranostra
di Campagna Amica
delle Botteghe di Campagna Amica
dei Consorzi aderenti ai Consorzi Agrari d’Italia
Per fare questo CreditAgri Italia:
Svolge attività di formazione ed informazione in ambito finanziario e
ricopre il ruolo di “catalizzatore” delle esigenze imprenditoriali
Concorda con le imprese le azioni per una migliore gestione
finanziaria
Pianifica, insieme all’imprenditore, il reperimento ed il miglior utilizzo
delle fonti finanziarie
Definisce e stipula accordi quadro con le banche finalizzati ad
attivare un ampio sistema di partenariato con prodotti dedicati ed
in esclusiva
Fornisce alle banche informazioni certe e certificabili relative
alla situazione economica e patrimoniale dell’impresa agricola
valorizzandone le caratteristiche
Condivide con le banche una corretta chiave di lettura delle imprese
agricole attraverso un modello di valutazione del credito condiviso
Veicola l’utilizzo di fondi pubblici di garanzia (ISMEA/SGFA)
P RODOTTI
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Conti correnti dedicati
Anticipo contributi (PAC e PSR)
Finanziamenti per la conduzione
Consolidamento passività pregresse
Acquisto di capi di allevamento ed attrezzature agricole
Finanziamenti per impianti vigneto e frutteto
Prestiti per eventi straordinari legati a calamità
Mutui agrari
Mutui legati ai Piani di Sviluppo Rurale (PSR)
Finanziamenti per la multifunzionalità
Finanziamenti per Agroenergia (fotovoltaico, biogas, rinnovabili..)
T AS S I
E
C ON DI Z ION I
I tassi e le condizioni in convenzione con le banche sono in linea con
le migliori condizioni di mercato.
I tassi, determinati in base ad indicatori economici, sono variabili nel
tempo e sono rilevabili dai fogli informativi a disposizione del pubblico
presso le sedi CreditAgri Italia.
Vi invitiamo a contattarci per informazioni più dettagliate.
CREDITAGRI ROVIGO
via Alberto Mario 19, Rovigo (c/o Coldiretti Rovigo) - responsabile provinciale Valter Benà
tel. 0425.201971 - cel. 331.6923802 - [email protected] - www.creditagri.com
21
creditagri
Bando PSR per giovani
ed investimenti
Tutta l’assistenza
e la consulenza specialistica di Creditagri
> A cura di Valter Benà, responsabile Creditagri Italia per Rovigo
In attesa della nuova programmazione del Psr
2014-2020, la Regione Veneto si accinge ad aprire
i termini per un ultimo bando per giovani ed investimenti.
Attraverso la suddetta programmazione le imprese agricole avranno a disposizione almeno 60 milioni di euro rispettivamente per:
Misura 112: insediamento di giovani agricoltori
Misura 121: ammodernamento delle aziende agricole
Il termine previsto per la presentazione delle domande è il 30 giugno 2014.
Le imprese, presentata la domanda, potranno rivolgersi agli uffici di Creditagri Italia, presenti in
tutte le province e individuabili all’interno del sito
internet www.creditagri.com, per ricevere tutta
l’assistenza e la consulenza specialistiche necessarie in materia di finanza d’impresa e di accesso al
credito, al fine di programmare adeguatamente il
proprio investimento e di portarlo a compimento.
In particolare, Creditagri Italia, attraverso il rilascio
di garanzie in favore del sistema bancario, sostiene e facilita l’accesso al credito per le imprese
associate, la ristrutturazione delle passività pregresse, l’accesso al credito ordinario ed agevolato,
la valutazione di sostenibilità degli investimenti e
l’ottimizzazione della gestione finanziaria dell’im-
PROFILO
DI CREDITAGRI ITALIA
Creditagri Italia è un consorzio intermediario finanziario di garanzia fidi, costituito per offrire
assistenza e consulenza tecnico/finanziaria nei
settori agricolo, agroalimentare, agroindustriale e
della cooperazione. Si occupa di credito agrario e
finanza d’impresa a vantaggio delle imprese socie.
È partner di Sgfa-Ismea, ente di diritto pubblico
attivo nel rilascio di garanzie con controgaranzia
22
presa. Insomma una vera e propria rete di professionisti, strutturata per valutare al meglio ogni
progetto di investimento in agricoltura, in grado
di accompagnare l’imprenditore agricolo dall’idea
imprenditoriale alla sua realizzazione, anche attraverso l’ottenimento del finanziamento necessario.
Attraverso un ampio sistema di convenzioni con le
banche, che vede coinvolti i principali istituti bancari del paese ed oltre 220 banche locali, Creditagri
Italia è in grado di offrire specifici prodotti creditizi, appositamente strutturati per rispondere al
meglio alle esigenze delle imprese agricole e delle
cooperative, a condizioni particolarmente vantaggiose riservate, in esclusiva, alla rete Creditagri.
Informazioni ed assistenza: responsabile provinciale Creditagri, Valter Benà, tel. 0425/201971 o
331/6923802, e.mail [email protected],
via Alberto Mario 19, Rovigo (c/o Coldiretti Rovigo). Sito web: www.creditagri.com.
dello Stato, esempio di sinergia pubblico-privata di estrema rilevanza e al servizio dello sviluppo imprenditoriale agricolo.
Creditagri Italia è unico nel suo genere in quanto costituisce il più articolato ente di garanzia
fidi italiano operante in agricoltura ed iscritto
nell’elenco speciale ex art. 107 del testo unico
bancario al n. 19556.0 e soggetto alla vigilanza
diretta della Banca d’Italia.
È presente in tutte le regioni italiane, con oltre
70 filiali e più di 17.500 imprese associate.
Per le indicazioni operative
rivolgersi agli uffici fiscali di Impresa verde
> Elia Bellesia, capo area Caf Impresa verde Rovigo
La legge n. 244 del 24 dicembre 2007 e successive modificazioni, ha introdotto nell’ordinamento
italiano, l’obbligo di fatturazione elettronica nei
confronti della pubblica amministrazione.
Per amministrazioni pubbliche si intendono gli enti
ed i soggetti indicati a fini statistici nell’elenco dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) del luglio 2010.
Con il decreto del ministro dell’Economia e delle
finanze, di concerto con il ministero per la Pubblica amministrazione e la semplificazione n. 55 del
2013, sono state dettate le disposizioni attuative
in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica stabilendo, tra l’altro, le
date di decorrenza dell’obbligo:
I. 6 giugno 2014 per la fatturazione verso i ministeri, agenzie fiscali e gli enti zazionali di
previdenza e assistenza sociale (sono incluse
le scuole di ogni ordine e grado, Polizia di stato, Carabinieri e Guardia di finanza);
II. 30 marzo 2015 nei confronti di tutte le altre
pubbliche amministrazioni.
La circolare n. 1 del 31 marzo 2014 del ministero
dell’Economia e delle finanze, di concerto con la
Presidenza del Consiglio dei ministri, ha fornito
le indicazioni relative all’obbligo di fatturazione
elettronica, chiarendo gli aspetti applicativi riguardanti il termine per il caricamento delle anagrafiche nell’Indice delle pubbliche amministrazioni,
l’emissione della fattura elettronica, il divieto di
pagamento in assenza della fattura elettronica e
l’impossibilità di recapito della fattura elettronica.
tasi
ECCO I COMUNI
DOVE SI PAGA
E QUELLI DOVE
SI PROROGA
A livello nazionale, solo 2.181 comuni (circa un
quarto del totale) hanno deliberato le aliquote
della Tasi 2014 in tempo utile per far si che l’acconto sia versato entro il 16 giugno 2014. L’acconto riguarderà sia le abitazioni principali sia
gli altri immobili.
Per i comuni, invece, che non hanno deliberato
in tempo utile, le scadenze sono prorogate al 16
ottobre e al 16 dicembre 2014 (salvo diverse e
ulteriori disposizioni).
In provincia di Rovigo i comuni che hanno deliberato le aliquote della Tasi sono:
Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine,
Bergantino, Frassinelle Polesine, Lendinara,
Pincara, Polesella, Rosolina, Taglio di Po, Trecenta, Villamarzana.
Le regole di calcolo della Tasi sono parallele a
quelle dell’Imu. Il punto di partenza è la rendita catastale; la rendita va rivalutata del 5 per
cento, sulla rendita rivalutata, vanno applicati i
moltiplicatori, che cambiano a seconda della tipologia di immobile e sono gli stessi previsti per
l’Imu. Nelle abitazioni, il moltiplicatore è 160;
per gli immobili diversi dalle abitazioni, i moltiplicatori da applicare sono: 80 per uffici (categoria A/10), 55 per i negozi (categoria C/1), 65 per
immobili strumentali (categorie da D/1 a D/10).
Per le seconde case, così come per gli altri immobili (ad esclusione dei fabbricati rurali strumentali) si paga sia l’Imu sia, quando prevista,
la Tasi. La somma delle due imposte non può
superare l’11,4 per mille.
Nelle case concesse in locazione, una quota della Tasi (decisa dalla delibera comunale) è a carico
dell’inquilino.
Elia Bellesia
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fare impresa/fiscale
La fattura elettronica
nei rapporti con la P.A.
fare impresa/fiscale
Le pubbliche amministrazioni sono tenute a comunicare i codici uffici ai fornitori, i quali hanno
l’obbligo di utilizzare gli stessi in sede di emissione
delle fatture da inviare al Sistema di interscambio.
In assenza di indicazione dei suddetti codici, il Sistema di interscambio rifiuta le fatture.
Come ribadito, l’obbligo di emissione delle fatture
elettroniche nei confronti di ministeri, di agenzie
fiscali e gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale, scatta dal 6 giugno 2014. La circolare
esplicativa, tuttavia, chiarisce che le fatture emesse prima del 6 giugno 2014 in formato cartaceo,
possono essere accettate fino ai tre mesi successivi
all’entrate in vigore dell’obbligo, vale a dire fino al
6 settembre 2014. In sostanza, viene riconosciuto
un lasso di tempo durante il quale le fatture cartacee emesse precedemtemente al 6 giugno sono
ammesse alla liquidazione e al pagamento.
Considerata l’importanza del provvedimento, si invitano le ditte interessate (quali fornitori della pubblica amministrazione) a prendere immediati contatti con gli uffici di Impresa verde Rovigo srl al
fine di ricevere specifiche indicazioni operative.
pagamenti elettronici
USO DEL POS, DAL 30 GIUGNO
Dal prossimo 30 giugno 2014, per importi superiori a 30 euro, tutte le imprese e i professionisti, a
prescindere dal fatturato dichiarato l’anno precedente, dovranno garantire ai loro clienti la possibilità di effettuare pagamenti tramite Pos (Point of
sale, punto vendita dotato di apparecchiature per
il pagamento automatico degli acquisti). L’obbligo
nasce dall’art. 15, comma 4 e 5 del Dl n. 179 del 18
ottobre 2012. La decorrenza inizialmente fissata al
primo gennaio 2014, è stata poi rinviata al 30 giugno dello stesso anno dall’art. 9, comma 15 bis del
Dl n. 150 del 30 dicembre 2013. I soggetti obbligati sono tutti gli esercenti di attività economiche e
cioè le imprese o i professionisti beneficiari di un
24
pagamento da parte di consumatori o utenti, da
intendersi come privati, persone fisiche, che acquistano beni e servizi al di fuori all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale
eventualmente svolta. Si tratta dunque di un provvedimento finalizzato alla diffusione di sistemi
elettronici di pagamento, sia per incrementare
il commercio elettronico, sia per contrastare efficacemente l’uso del contante e di conseguenza,
il rischio di elusione della normativa fiscale e antiriciclaggio. Tutti gli uffici di Impresa verde Rovigo
sono a disposizione per fornire opportuni dettagli
al provvedimento di cui sopra, nonché le eventuali
novità che verranno emanate sull’argomento.
Elia Bellesia
JOB IN COUNTRY, NASCE IL PORTALE
PER IL LAVORO AGRICOLO
Si chiama "Job in country" (lavoro in campagna) ed è la novità 2014 del mondo del lavoro in
agricoltura e non solo.
È una piattaforma web creata da Coldiretti
per favorire l'incontro tra imprese agricole che
hanno bisogno di manodopera e cittadini che
cercano opportunità di lavoro. È una vera e propria banca dati autorizzata dal ministero del
Lavoro, che opera attraverso un apposito sito
web nazionale, nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica, sia
le richieste di manodopera delle imprese che i
curricula e le disponibilità dei lavoratori.
Il nuovo servizio non è riservato solo alle imprese agricole, ma è accessibile anche alle famiglie
che necessitano di una colf o di una badante, al
giovane interessato ad uno stage aziendale o
allo studente alla ricerca di un’occupazione estiva retribuita con i voucher.
Coldiretti offre presso i propri uffici un servizio di
accompagnamento ed assistenza a imprese e
lavoratori sia nella fase del caricamento dati, che
nella fase di incontro della domanda e dell’offerta. In particolare, appunto in quest’ultima fase,
il sistema Coldiretti si farà carico di segnalare
all’impresa la presenza di candidature nel portale Job in Country compatibili con le necessità
manifestate, provvedendo anche, previa autorizzazione dell’impresa stessa, a contattare le persone che si sono proposte per il lavoro offerto.
Per maggiori informazioni, rivolgersi all’Ufficio
paghe di Impresa verde Rovigo, presso Coldiretti o telefonare al numero 0425-201907, responsabile servizio Elena Marchetto.
25
fare impresa/lavoro
banche dati web
fare impresa/aziende
Le Clementine eccellenza
tripadvisor 2014
L’agriturismo Terranostra di Luciana e Beppe fa il bis
> Beatrice Tessarin
BADIA POLESINE (RO) - Si può bissare l’eccellenza?
Alle Clementine sì. L’agriturismo di Luciana Clementina Vallese e Beppe Tomaini, 23 anni di imprenditorialità tra le fila di Coldiretti e Terranostra
Rovigo, ha ricevuto il Certificato di eccellenza
2014 da Tripadvisor, la celeberrima agenzia di reting
per viaggiatori. Ed è il secondo anno consecutivo.
«Non ci credevamo neanche noi», dicono Luciana
e Beppe con nonchalance. D’altra parte, Luciana e
Beppe mettono sempre in campo nuove iniziative
e sono molto attivi sulla realtà parallela dei social
network per accrescere la loro web reputation.
Un imprenditore agricolo del 2014 guarda molto
in campagna e molto di più alle strategie comunicative dei suoi prodotti, che, comunque, devono
essere sempre al top della qualità. Evidentemente
più di qualche ospite ha apprezzato, perché il Certificato di eccellenza viene assegnato alle strutture
che ottengono regolarmente i punteggi più elevati dai viaggiatori di Tripadvisor.
Lo staff de Le Clementine
26
La storia delle Clementine è sempre stata quella di
un’impresa pioniera, fin dalla sua nascita, in quel
1991, quando in Polesine di agriturismo neanche si
parlava; il Comune di Badia ci mise un annetto per
concedere l’autorizzazione alla ricezione e ristorazione, quasi sulla fiducia, perché - a dirla tutta - non
era mica chiaro perché un’azienda agricola doveva
ricevere ospiti e cosa sarebbero andati a fare.
Poi, la passione per il proprio mestiere e la voglia
di tramandare tradizioni e storie di famiglia, hanno
portato Luciana e Beppe a conquistarsi uno spazio
notevole nel panorama agrituristico nascente del
Polesine. Dalla celeberrima “zena coi ossi”, con cui
Luciana ha ripescato dall’oblio il cibo rurale di una
volta, alle serata coi salami “zia” e “gentile”, a quelle
estive di San Lorenzo con cena all’aperto e telescopio sulle stelle cadenti, alla “Festa del cane”, visto che
la struttura è attrezzata per la ricezione anche degli
amici a quattro zampe, fino alle cene per celiaci: un
susseguirsi di iniziative con un occhio all’ospite ed
uno alla propria storia di impresa agricola familiare.
27
impresapesca
Telline e cannolicchi,
4 anni di stop
Faccioli, “Urge una deroga o sparisce
una parte della nostra economia”
«Il ritardo dei provvedimenti richiesti sull’applicazione delle norme comunitarie sta portando al blocco
della produzione e alla scomparsa di telline e cannolicchi dai banchi delle pescherie e dalla tavole».
È l’allarme lanciato da Impresapesca Coldiretti, per
bocca di Alessandro Faccioli, che fa una riflessione a quattro anni esatti dell’entrata in vigore del
regolamento comunitario sugli attrezzi e l’attività
di pesca nel Mediterraneo, che ha fissato il divieto di pesca-raccolta fino alla distanza di 0,3 miglia
marine dalla battigia (Reg Ce 1967/2006). «Peccato - spiega Faccioli - che il totale delle telline e dei
cannolicchi (le “capelonghe”) ed il 70 per cento
delle vongole di mare (le “bavarasse”) vivono e si
possono pescare soltanto in quello specifico areale
marittimo. Fra l’altro, sono risorse in buona salute,
non a rischio di tenuta degli stock».
Date le aree di pesca ristrette e una taglia minima
inadeguata è diventato impossibile, se non a rischio di gravi sanzioni, ai pescatori bassopolesani
e veneti di catturare vongole di mare, cannolicchi
e telline con la draga idraulica, una tipologia di pesca molto importante lungo questi litorali, che si
attua con un attrezzo a forma di gabbia, che smuove leggermente il fondale ossigenandolo.
Norme nate negli uffici della burocrazia comunitaria
28
stanno di fatto facendo sparire dalle case e dai ristoranti, i piatti più tipici e pregiati della cucina locale,
dagli spaghetti alle zuppe, ai brodetti, preparati appunto con “capelonghe”, telline e “bavarasse”.
Le principali dieci aziende italiane che commercializzano la maggior parte del prodotto molluschibivalvi di mare hanno addirittura deciso di togliere
dal commercio e listino dell’ittico questi prodotti,
il cannolicchio e la vongola autoctona “venus gallina”. Una risorsa tutta italiana non “condivisa” che
non dovrebbe essere oggetto di una gestione comunitaria, che sta rendendo impossibile lavorare a
pescatori, commercianti e ristoratori. «Servono risposte pronte e veloci dal ministero delle Politiche
agricole - aggiunge Faccioli - sulla deroga richiesta
a gran voce dagli operatori, con Coldiretti Impresapesca in testa. Il blocco del commercio e della
produzione, potrebbero far scoppiare il malcontento con prevedibili azioni di protesta su tutto il
territorio nazionale. Esistono richieste di intervento inoltrate tre anni orsono, rimaste senza risposta.
Ora - conclude il responsabile di Impresa pesca - è
partito il countdown: o si cambia subito o si chiude; e le responsabilità sono chiare per la scomparsa di un comparto che è un fiore all’occhiello delle
produzione ittica locale e nazionale».
messaggio promozionale
IL CONSORZIO DI DIFESA
DI ROVIGO PROMUOVE
UN CORSO DI FORMAZIONE
PER PERITI GRANDINE
Il Consorzio di Difesa di Rovigo, tramite l’ausilio di tre esperti
del settore (Ballani, Marin, Scarabello) ha promosso un percorso
formativo teorico/pratico per la stima e il riconoscimento dei
danni derivanti da calamità naturali in agricoltura sulle colture
di frumento, mais, soia, frutta, pomodoro e meloni, svoltosi
tramite lezioni frontali e successivi test di valutazione. Grazie
all’impegno del Consorzio è stato possibile fornire un contributo
professionale ai 36 alunni delle due classi quinte dell’Istituto
Tecnico Agrario Munerati e dell’Istituto Tecnico per Geometri
Bernini, avvicinandoli così all’attuale realtà agricola.
Gli attestati sono stati consegnati alla presenza del Presidente
del Condifesa Dott.ssa Pia Rovigatti, del Preside dei due istituti
Dott.ssa Maria Grazia Faganello, del responsabile del corso Dott.
Marino Marin e del coordinatore Dott. Andrea Saltarin.
Corso del Popolo, 449 - 45100 ROVIGO - Tel. 042524477 - Fax 042525507 - [email protected] - www.codi.ro.it
29
pensionati
Alla scoperta
di un’incantevole Sicilia
Assopensionati, tra templi greci, mare cristallino,
cattedrali normanne e... qualche abbuffata
> Paolo Casaro, responsabile Epaca Rovigo
Claudia Grisotto e Paolo Casaro tagliano la torta alla serata di gala
Di buon’ora il ritrovo dei partecipanti per raggiungere l’aeroporto “Catullo” di Verona. Per alcuni dei
presenti era la prima esperienza di volo e c’era un
pizzico di attesa.
Il viaggio di quest’anno con l’Associazione pensionati, ha avuto una pluralità di mete nella Sicilia occidentale e le isole Egadi: sei giorni non stop, dal
4 al 9 maggio, fra templi greci, mosaici normanni e
grandi abbuffate di tipicità irrinunciabili.
Dopo un volo tranquillo e sereno si è giunti a Palermo. Ad attenderci il nostro pullman, l’autista tutto
fare “Totò” che già durante il tragitto per raggiungere
il centro cittadino si è dimostrato anche una capace
guida e un intrattenitore, strappando diversi sorrisi.
Dopo pranzo, l’incontro con la guida Alessandra, che
grazie alla sua preparazione, esperienza e dialettica
ci ha saputo fare apprezzare le bellezze del centro di
Palermo, passando dalla Cattedrale, Quattrocanti,
la Martorana e Palazzo dei Normanni; particolare
apprezzamento e stupore ha suscitato il Duomo di
Monreale i cui mosaici rendono la chiesa un’opera
30
d’arte unica. Nonostante la giornata intensa, dopo
cena, il gruppo aveva ancora l’energia per l’escursione “Palermo by night”, per ammirare le bellezze cittadine con le luci della sera e deliziarsi il palato, oltre
agli occhi, assaggiando in una nota pasticceria del
centro, la torta “setteveli”, tipicità locale.
Il giorno successivo è stato dedicato alla visita nella celebre Valle dei Templi. Ammirando i templi
di Giunone, della Concordia e di Giove non si può
non pensare che l’Italia ha delle ricchezze storiche
uniche al mondo. Lo stato di conservazioni del sito
archeologico, la maestosità e la bellezza dei templi, per lo più intatti, ci ha lasciato a bocca aperta.
Dopo pranzo, spazio per la visita guidata di Castelvetrano e del suo antico centro feudale con il sistema delle piazze che costituisce il centro nevralgico del paese. In serata, abbiamo fatto visita ad
un oleificio, dove si produce extravergine dop, con
immancabile degustazione finale del buonissimo
olio abbinato alle specialità siciliane.
Nella giornata di giovedì, l’allegra compagnia si è
diretta nel porto di Trapani per imbarcarsi alla scoperta delle Isole Egadi. A Favignana, il mare limpido con i colori che mutavano in continuazione al
riflesso del sole lasciava stupefatti. Il giro dell’isola
in trenino non ha fatto che confermare la prima
impressione di cotanta bellezza paesaggistica. Ormeggiati in una cala incantevole, beccheggiando
al sole di Sicilia, abbiamo consumato il pranzo a
bordo dell’imbarcazione. Quindi, ci siamo diretti
verso Levanzo, isola più piccola rispetto a Favignana, ma con degli scorci mozzafiato.
Il giorno seguente, visita guidata con la “nostra”
Alessandra a Mazzara del Vallo, ricca città sotto
il dominio saraceno, oggi diventata un’importante
porto peschereccio, che conserva i suoi principali
monumenti come il Palazzo Vescovile, la Cattedrale della fine dell’anno mille, ristrutturata nel
periodo barocco ed il Palazzo dei cavalieri di Malta,
dello stesso periodo. Dopo un pranzo di pesce in
riva al mare, c’era ancora il tempo la visita di Marsala città, principale centro di produzione vinicola
dell’isola.
Alla sera in hotel ci attendeva una serata di gala, in
una sala preparata con sfarzo e stile: tutti eleganti,
dunque! Al termine della cena, al taglio della torta,
la presidente dei pensionati di Adria, Claudia Grisotto, ha ringraziato i partecipanti per lo stupendo
viaggio, riconoscendo il merito della buona riuscita, oltre all’organizzazione, anche al bel gruppo di
persone, che con il passare dei giorni era divenuto
sempre più complice del divertimento. Claudia ha
concluso con l’augurio di ritrovarci tutti il prossimo
anno alla prossima gita organizzata da Coldiretti
Pensionati. Paolo Casaro, segretario provinciale
del movimento pensionati, infine, ha ringraziato
Antonella, titolare dell’agenzia viaggi, per la programmazione molto accurata ed il Consiglio dei
Pensionati di Rovigo che permette, grazie alla sua
attività incessante, l’organizzazione di eventi importanti non solo ai fini ludico-culturali, bensì per
l’aggregazione del gruppo e la condivisione dei
programmi.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita di Erice,
meravigliosa sintesi di arte, storia e paesaggio. Con
gli occhi ancora pieni di visioni poetiche, il gruppo
si è recato in aeroporto per il rientro.
Se qualche paura c’era all’andata per il volo, al rientro non si pensava che al viaggio del prossimo
anno. Dove? L’altra parte della Sicilia, una crociera,
Londra? Le proposte sono molte, la certezza è una,
che un altro viaggio aspetta il movimento pensionati e simpatizzanti.
Per ora grazie Sicilia.
Il gruppo a Sciacca
31
pensionati
Il giorno seguente, il gruppo sempre più affiatato
e soddisfatto per le scoperte di una terra così ricca
sotto il profilo storico, paesaggistico e culturale, si
è diretta a Sciacca, ridente stazione termale e balneare con paesaggi mozzafiato e con un duomo
costruito dai normanni, ricco di accadimenti storici. Nel pomeriggio visita ad un altro importante
sito archeologico, quello di Selinunte, nei pressi
della fortunata posizione del nostro hotel. La visita
al vasto sito archeologico è avvenuta a bordo del
trenino, con fermata nei punti salienti come l’acropoli. Nel tardo pomeriggio, in barba a qualsiasi
dieta, il gruppo ha trovato la forza di fare una degustazione di vini e liquori siciliani, accompagnati
da prodotti del luogo.
vetrina dei soci
benvenuto a...
DANIL e KIRILL
GIURIOLO
Danil e Kirill Giuriolo sono due bambini
vivaci di Pettorazza Grimani, dove abitano
con mamma Giuliana e papà Mauro Giuriolo, presidente provinciale di Coldiretti
Rovigo. Danil ha compiuto 7 anni il 28
gennaio e Kirill 5 anni il 10 gennaio.
Sono in Italia da un anno esatto e ci stanno benissimo. Amano le distese blu del
mare e quelle dorate di granella di mais!
Sono anche due grandi lettori di Terra Polesana, quindi meritano un saluto speciale
della Coldiretti.
Ciao bambini, buona estate!
FRANCESCO
BIANCHI
Il piccolo Francesco di casa Bianchi sta crescendo. L’11 marzo ha
festeggiato il suo primo compleanno. È un bimbo sorridente, solare e forte. Mamma Tania,
papà Davide e i nonni Sergio e
Angelina, nostri soci di Canaro,
sono tutti molto orgogliosi di
Lui. Francesco è il gioiello più
prezioso di tutta la famiglia.
La redazione di Terra Polesana, si
scusa per l’errore nel testo della
prima pubblicazione.
100 di questi giorni!
IDA VERZA
Il 4 aprile 2014, Ida Verza di Gavello, nonna del
nostro associato Marino Cipriani, è arrivata ai suoi
101 anni. Forza nonna, il giorno migliore è sempre
il domani!
Auguri nonna, sei mitica!
32
vetrina dei soci
anniversari
Mercedes e Dionisio con i figli
MERCEDES VERONESE
e DIONISIO GREGUOLDO
Nozze di ferro
PORTO TOLLE
“Care famiglie, anche voi siete parte del popolo di Dio... Rimanete sempre unite a Gesù e portatelo a tutti con la vostra testimonianza» (dal Discorso alle Famiglie, 26 ottobre 2013).
Domenica 27 aprile i coniugi Dionisio Greguoldo e Mercedes Veronese, genitori del presidente della Sezione
Coldiretti Polesine Camerini Imo Greguoldo, hanno celebrato con parenti, amici e conoscenti il Settantesimo
anniversario del loro matrimonio.
È un cammino lungo, intessuto ovviamente di tanti momenti belli e meno belli. Nati e cresciuti nella loro amata
terra di Porto Tolle, diocesi di Chioggia, sono vissuti da cittadini dignitosi e da veri cristiani, donando il loro semplici
lavoro per il bene della famiglia, del paese e della chiesa.
La famiglia Greguoldo è sempre stata ed è tuttora numerosa e unita, legata da vincoli di fede, di amore, di
condivisione e di accoglienza reciproca. Da loro abbiamo
ricevuto la fede, l’accettazione, dell’altro come presenza
di Dio. Questa educazione umana e cristiana si è incisa
dentro di noi e vorremmo proprio che diventasse un
cammino luminoso nel nostro vivere quotidiano.
Che bel traguardo! Che bella testimonianza! Che impegnativo esempio di vita! Grazie genitori carissimi! Grazie
Signore che ce li hai donati e oggi siamo qui per cantare
un inno di lode e di riconoscenza a Te, Dio Padre buono
e misericordioso! Il signore vi ha donato l’amore vero, la
fedeltà e l’aiuto scambievole specialmente nelle inevitabili
difficoltà che la stessa vita comporta. Voi solo ricordate le
grandi sofferenze e disagi vissuti nel periodo della IIa Guerra Mondiale; da non dimenticare poi le disastrose alluvioni, specie quella più drammatica del 1951. La nostra famiglia sembrava dovesse dividersi invece il disagio grande e
la separazione fisica hanno contribuito a sentirci più uniti e
ad amarci di più. Siamo proprio convinti che ogni situazione della vita, anche se triste, può diventare un momento di
crescita, di stima e di unione più forte e sincera.
È sempre la fede il valore che ci forma, ci educa, ci prepara a vivere momenti belli e ricchi di grazia. Grazie papà e
mamma! Anche il vostro lavoro appassionato legato alla
campagna, alla terra l’avete fatto diventare ricco e fruttuoso. Infatti siamo vissuti senza che nulla ci mancasse evitando comunque sempre il superfluo e lo spreco. Quanti
ricordi riaffiorano in questo giorno, che ora ci è impossibile
descriverli nel loro più profondo e vero significato. La presenza di noi figli, generi, nuora, nipoti, pronipoti, parenti e
amici è espressione calorosa di affetto e di riconoscenza. È
stato molto bello vedere tutte la famiglia unita.
Un particolare grazie vogliamo rivolgere al parroco don
Marco che con noi e per noi ha celebrato la liturgia eucaristica di lode e riconoscenza a Dio. Ringraziamo pure l’assessore Leonarda Ielasi che ha offerto un attestato a nome
dell’amministrazione comunale di Porto Tolle. Inoltre sono
stati offerti doni significativi da parte dei nipoti e parenti.
Il nostro entusiasmo è aumentato quando lo stesso don
Marco ha letto la benedizione di Papa Francesco.
Dio vi ricompensi con la grandezza del suo amore e vi dia
serenità per tutti i giorni che ancora vorrà donarvi.
I figli Greguoldo
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vetrina dei soci
premio
Andrea Caberletti mostra le sue medaglie
ANDREA CABERLETTI,
ARGENTO OLIMPICO PER LA MATEMATICA
È con grande soddisfazione che la Coldiretti di
Fiesso Umbertiano formula le più vive congratulazioni ad Andrea Caberletti, figlio dei nostri associati Paolo Caberletti ed Elisa Chieregato di Stienta.
Andrea Caberletti è medaglia d’argento alla
XXX Edizione nazionale delle Olimpiadi del-
la matematica, che si sono svolte a Cesenatico
(Fc), dall’8 all’11 maggio 2014.
È una doppia grande soddisfazione per l’allievo
della classe 5^ A dell’istituto ad indirizzo Scientifico
tecnologico Primo Levi di Badia Polesine, in quanto non solo è diventato il numero due nazionale di
matematica, ma si è anche classificato terzo, medaglia di bronzo, alle Olimpiadi della fisica, disputate
un mese prima (9-12 aprile 2014 a Senigallia, An).
Alla finale nazionale delle Olimpiadi matematiche hanno preso parte 300 ragazzi, provenienti
da tutta Italia, tra cui il brillante alunno di Stienta
che, prima di arrivare all’ultima fase della competizione, ha superato le prove selettive della
gara d’Istituto e quella provinciale.
«È una grandissima soddisfazione, sono tutte
esperienze che mi fanno crescere e migliorare».
Ha commentato felice Andrea.
Complimenti ancora per questo grande successo. La Coldiretti Fiesso e provinciale vogliono
condividerne la soddisfazione oltre che con i genitori anche con i nonni, nostri affezionatissimi
soci Antonio Caberletti e Graziella Fin da Stienta
e Carlo Chieregato da Castelguglielmo.
Vincenzo Guerzoni
segretario zona Coldiretti Fiesso
dalle zone
MESSA DELLA MIETITURA
A GRIGNANO POLESINE
Come tutti gli anni si è svolta a Grignano la tradizionale messa della mietitura.
Quest’anno, d’accordo con i consiglieri abbiamo
deciso di ripristinare la tradizione di portare piccole croci fatte a mano in chiesa, per benedirle e
poi metterle nei campi per proteggere e benedire
i nostri raccolti. Durante la messa don Alessandro ha ricordato più volte quanto importante sia
il nostro lavoro e quanto lo sia di più se Dio ci accompagna e ci affidiamo a lui.
Un ringraziamento doveroso per tutti quelli che si
adoperano tutti gli anni perché queste nostre tradizioni non vadano perse: per primi ai miei consiglieri che, oltre alle croci per sé, ne hanno preparate anche per i partecipanti alla messa; a Nazzarena
Maniezzo e alle altre signore della chiesa, che mi
aiutano sempre con gli allestimenti, don Alessandro che si presta sempre con la sua disponibilità ad
ogni iniziativa e novità che proponiamo; a Mauro
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Visentin che ha presenziato alla celebrazione, al
nostro caro paese e ai nostri cari soci di Grignano
Polesine sempre presenti e partecipi.
Grazie, al prossimo anno.
Claudia Pavani
e la sezione Coldiretti Grignano Polesine
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