ISTITUTO COMPRENSIVO 2°CIRCOLO DIDATTICO ANTENORE – S.M. DOMENICO GUACCERO PALO DEL COLLE A.S. 2013-2014 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA “NOI E GLI ALTRI: IL MONDO INTORNO A NOI” Inclusività – Successo formativo – Valorizzazione delle differenze Imparare a vivere richiede non solo conoscenze, ma la trasformazione, nel proprio essere mentale, della conoscenza acquisita in sapienza e l’incorporazione di questa sapienza per la propria vita” EDGAR MORIN DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA SURRIANO MARIA MARIA ANTONIA 1 2 scuola finalità famiglia istituzionali scelte educative agenzie esterne POF COSTRUZIONE DEL CURRICULO Profilo dello studente Valutazione Indicazioni Nazionali Certificazione delle competenze 3 IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA La progettualità delle scuole si esplica attraverso il Piano dell’offerta formativa, il documento con cui sono presentate da ogni istituzione scolastica agli studenti, alle loro famiglie e alle componenti interessate del territorio, le strategie, le iniziative e le attività ritenute utili per raggiungere i risultati formativi condivisi. Il Piano dell’offerta formativa esplicita le scelte della progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che ogni scuola adotta nell’ambito dell’autonomia nata con la legge n. 59/1997. Esso deve essere coerente con gli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale ma riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e comprende le scelte metodologiche, i criteri valutativi dei docenti. Quest’anno le scuole nell’elaborazione del POF dovranno tenere conto del Regolamento sul Sistema Nazionale di valutazione, D.P.R. n. 80 del 28 marzo 2013, entrato in vigore il 19 luglio scorso. Il sistema nazionale di valutazione, che si compone dell’INVALSI, che ne assume il coordinamento, dell’INDIRE e del gruppo ispettivo, ha come obiettivi il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti. DPR 28 marzo 2013, n. 80 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione. (13G00121) (GU Serie Generale n.155 del 4-7-2013) Note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/07/2013 Il S.N.V. è costituito dai seguenti soggetti: a) Invalsi: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286; b) Indire: Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, di cui all' articolo 19, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla 4 LINEE D’INDIRIZZO E SCELTE EDUCATIVE Il nostro Istituto vuole tracciare nel tempo un percorso ben definito da azioni didattiche ed educative volte a creare un “ambiente – scuola” accogliente e motivante affinché l’alunno possa: Costruire l’identità personale, sociale e culturale per realizzare il suo progetto di vita Relazionarsi positivamente con gli altri, attraverso regole condivise, nel rispetto della convivenza civile Rispettare l’ambiente nel quale vive Confrontarsi con la realtà in modo critico e creativo, mettendo in atto conoscenze, abilità e competenze acquisite In particolare l’Istituto tende a: CREARE UN’IDENTITÀ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA, mantenendo ferme le peculiarità di ogni singolo plesso e potenziando la verticalità, la continuità del programma educativo, come previsto dalle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione. LAVORARE SUI CURRICOLI VERTICALI, attraverso il contributo sinergico della Funzione Strumentale della Continuità e di quella dei Curricoli-Valutazione, per dare forma ad unico progetto educativo che parta dalla scuola dell’infanzia per arrivare alla scuola secondaria di primo grado. L’obiettivo è quello di verificare il raggiungimento dei traguardi di risultato, analizzare le ragioni di non contiguità o di incoerenza, di progettare azioni di raccordo, individuando le risorse professionali e gli strumenti più idonei. PUNTARE SULLA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ED A.T.A. per dare all’utenza una sempre maggiore qualità del servizio. A tale proposito, in Consiglio di Istituto è emersa la richiesta di percorsi di formazione anche per le famiglie, in modo da operare con modalità e obiettivi educativi condivisi; la tematica più urgente riguarda le difficoltà circa la genitorialità ed l’autorevolezza” degli adulti. Per l’attivazione di tali percorsi, verificate le risorse economiche disponibili, possono essere coinvolti esperti che già lavorano con e nella scuola, figure professionali di enti pubblici e/o privati FAVORIRE L’INTEGRAZIONE degli alunni portatori di handicap e disabilità. PROMUOVERE UNA CULTURA DELLA VALUTAZIONE che consenta di incentivare la conoscenza dei processi di apprendimento e le competenze via via raggiunte dagli allievi lungo l’intero arco della formazione di base; raccogliere informazioni e dati sulla produttività culturale dell’Istituto, predisponendo indicatori per regolarne lo sviluppo qualitativo 5 L’ISTITUTO COMPRENSIVO Premessa Con l’anno scolastico 2013/2014 il primo ciclo d’istruzione è ormai rappresentato dagli Istituti comprensivi (provvedimenti del luglio 2011: legge n. 111/2011, conversione del D.L. n. 98/2011) quale modello di scuola di base omogeneo e coerente dal punto di vista della struttura organizzativa e gestionale oltre che istituzionale. L’Istituto comprensivo si caratterizza come scuola che dialoga con gli enti locali, che interagisce con i genitori, enti e associazioni culturali e sportive. Esso recupera e valorizza le “storie”, i percorsi e le elaborazioni progettuali precedenti dei tre ordini di scuola (Infanzia – Primaria – Secondaria) attraverso le attività dipartimentali. L’idea della “comprensività” e il suo significato culturale, formativo e istituzionale sono ormai patrimonio comune delle scuole italiane: “affermare una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dell’età di tre anni e li guidi, in un unico percorso strutturato, fino al termine del primo ciclo di istruzione” (D.M. n. 254/2012) La speranza è che gli istituti diventino risorse efficaci per il miglioramento dei livelli di apprendimento dei ragazzi e per la ricerca di nuove forme di raccordo e coordinamento delle azioni educative e didattiche dei docenti, di livelli scolastici differenti, in integrazione con le risorse educative del territorio. Natura e funzioni degli istituti comprensivi I punti nodali su cui si fonda la natura e la funzione degli istituti comprensivi sono: Il raccordo curriculare Il curriculo verticale per competenze Il profilo dello studente in uscita dal primo ciclo di istruzione La personalizzazione dei percorsi didattici ed educativi L’interazione con il territorio La collaborazione e lo scambio di competenze tra docenti 6 La funzione degli Istituti comprensivi si fonda su Collaborazione e scambio di competenze tra docenti Raccordo curriculare Curriculo verticale per competenze Interazione con il territorio Profilo dello studente in uscita dal primo ciclo di istruzione Personalizzazione dei percorsi didattici ed educativi 7 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Favorire il successo scolastico e la promozione della persona La scuola differenzia la proposta formativa, offrendo ad ogni alunno la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, favorendo un percorso di costruzione della conoscenza, dell'autonomia e dell’identità personale. Promuovere lo spirito cooperativo, la socializzazione e l’inclusione Attraverso scelte pedagogico-didattiche basate sull’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie. Viene posta particolare attenzione, in fase d’ingresso e durante il percorso formativo, alle situazioni di disabilità, di svantaggio socioeconomico, alla presenza di studenti stranieri e a tutte quelle condizioni di disagio utilizzando la flessibilità e la personalizzazione degli interventi formativi Garantire una preparazione degli studenti in una dimensione europea La scuola, come luogo di formazione e apprendimento costante anche per i docenti, pone tra le proprie scelte educative: l’aggiornamento del personale docente, la costruzione di un curricolo verticale e orizzontale, la creazione di un ambiente per l’apprendimento permanente, in coerenza con le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente definite nella Raccomandazione del Parlamento europeo per la certificazione delle competenze al termine dell’istruzione. 8 In particolare gli obiettivi formativi del processo educativo mirano alla formazione integrale della persona in relazione a: • CONOSCENZA DI SÉ /IDENTITÀ Favorire e sviluppare la capacità di attenzione Favorire e sviluppare l’organizzazione del senso spaziale e temporale Favorire lo sviluppo delle capacità di ascolto e autocontrollo Favorire e sviluppare la capacità di coordinamento senso motorio • AUTONOMIA Favorire l’acquisizione di un metodo di studio gradualmente più valido sia come abitudine a lavorare da solo che a prendere iniziative Favorire lo sviluppo di curiosità e interessi Favorire l’autostima e la capacità di scelta • RESPONSABILITÀ Favorire e sviluppare il rispetto delle regole della vita scolastica Favorire il rispetto per le persone, l’ambiente, i materiali • COLLABORAZIONE Favorire e sviluppare l’accettazione degli altri Favorire e sviluppare il rispetto delle decisioni e delle scelte altrui Favorire il rispetto di idee e culture diverse dalle proprie • SVILUPPO DELLE COMPETENZE Sviluppare la capacità di comprendere i messaggi, le consegne, le domande Sviluppare la capacità di comunicare e scrivere attraverso linguaggi, codici, registri differenti Sviluppare l’acquisizione e l’uso dei linguaggi specifici Sviluppare la capacità di distinguere l’essenziale dal secondario Sviluppare la capacità di porsi problemi e progettare possibili soluzioni 9 IL CONTESTO Il comprensivo “Antenore - Guaccero” è situato in Palo Del Colle paese di poco più di 20.000 abitanti. Il suo agro è sfruttato, per la quasi totalità, a fini agricoli. Infatti l’economia è prevalentemente basata sul settore primario, con poche aperture verso l’artigianato, il commercio e l’industria. Ne consegue una compagine sociale composta prevalentemente da contadini, operai e piccoli commercianti; da un ristretto numero di impiegati (nel pubblico e nel privato) e da un’esigua fascia di professionisti. Questa composizione sociale negli ultimi decenni è stata modificata dal cosiddetto “rinnovamento della popolazione” dei palesi di adozione che negli ultimi 25/30 anni si sono stabiliti a Palo Del Colle e che attualmente rappresentano il 35% dell’intera popolazione. Questo significa che negli ultimi trent’ anni la popolazione è aumentata di circa ottomila abitanti, dai tredicimila abitanti del 1975 ai ventunomila dei nostri giorni. Tale incremento demografico non è conseguenza di un fenomeno “naturale” ma il risultato di una “migrazione” per cui interi nuclei familiari si sono trasferiti da centri vicini (Bari, Bitonto, Modugno) o da paesi extraeuropei (la presenza straniera ammonta a 296 cittadini pari all'1,37% circa del totale dei residenti (al 31-12-2009) a Palo generando la necessità di integrare e armonizzare culture diverse all’interno della storia, delle tradizioni e dei valori della cultura palese. Per quanto riguarda la vita sociale e culturale del paese, Palo del Colle non dispone di un cinema, né di strutture sportive comunali. Sono presenti diverse Associazioni sportive, culturali e di volontariato oltra alla Biblioteca Comunale, un periodico bimestrale “Il Faro Palese “, i siti Internet: palesi.it, palesementeindipendenti.it, palodelcolle.net. Palo del Colle è inoltre gemellata con BiebesheimamRhein (Germania) e MarkopouloMesogaias (Grecia). L’Istituto Comprensivo è articolato in diversi plessi per l’infanzia, la primaria e la secondaria, situati in zone periferiche del paese nelle quali mancano spesso centri di aggregazione sociale e giovanile, per cui unici punti di riferimento sono, per la maggior parte degli alunni, la scuola e la parrocchia. 10 ISTITUTO COMPRENSIVO “ANTENORE-GUACCERO” PALO DEL COLLE 3 6 5 2 4 1 1 - IC. “2CD ANTENORE – SM GUACCERO” SITO IN V.LE ITALIA N. 31 (sede della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado) 2 – SCUOLA PRIMARIA – PLESSO DI VIA MONFALCONE 3 - SCUOLA DELL’INFANZIA - PLESSO DI VIA BENEDETTO CROCE 4 – SCUOLA DELL’INFANZIA - PLESSO DI VIA CAV. VITTORIO VENETO 5 – SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI VIA MONTEROSA SCUOLA DELL’INFANZIA – PLESSO DI V.LE ITALIA 6 - SEDE SUCC. DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – VIA V. BITONTO 11 IC. “2CD Antenore – SM Guaccero” sito in V.le Italia n. 31 – Palo del Colle LA SEDE CENTRALE DELL ‘ISTITUTO è ubicata nella zona 167, in V.le Italia, una zona densamente popolata. L’edificio, costruito negli anni ’80, è circondato da un ampio giardino e ospita, al piano rialzato, la Direzione Didattica del Circolo, la Segreteria, lo spazio per il personale ausiliario, una palestra attrezzata, un’aula polivalente per riunioni, videoteca, videoteca, laboratorio video, laboratorio multimediale con collegamento ad Internet, la sala docenti e le aule riservate al distaccamento della scuola. La scuola è dotata di corridoi spaziosi; inoltre è attrezzata con scivolo in metallo e servizi igienici adeguati per alunni diversamente abili. Le aule della scuola primaria sono situate al primo e al secondo piano, quelle della scuola secondaria di primo grado si trovano al secondo piano. LA PALESTRA 12 Scuola primaria Sita in via Monfalcone - Palo del Colle PLESSO DI VIA MONFALCONE L' edificio viene costruito negli anni sessanta. Negli anni successivi si realizza la ristrutturazione e la messa a norma, secondo le prescrizioni europee della sicurezza, degli ambienti comuni e della palestra. La scuola di via Monfalcone è ubicata nel quartiere di San Vito, una zona povera di attività commerciali e con una densità di popolazione popolazione media in quanto distribuita su un territorio esteso. L'edificio scolastico, costituito da due padiglioni che si sviluppano su due livelli, collegati da una passerella coperta, è circondato da un ampio giardino. La scuola ha in uso esclusivo un'ampiaa zona recintata e attrezzata dove i bambini possono giocare sicuri o svolgere attività didattiche all’aperto. Vi sono il laboratorio informatico e il laboratorio scientifico dotato anche di una lavagna multimediale. 13 Scuola dell’Infanzia Sita in via Benedetto Croce - Palo del Colle La scuola dell’Infanzia è costituita da quattro plessi ubicati, rispettivamente, in via Monfalcone, via Benedetto Croce, via Cav. Di Vittorio Veneto e via Monterosa. Il plesso è sito in Via Vecchia Bitonto ed è un manufatto prefabbricato. La struttura presenta due cancelli d'ingresso che accedono ad un cortile che si estende tutto intorno all'edificio. All'interno presenta un atrio amplissimo su cui si affacciano i vari va locali adibiti a sezioni, laboratori, depositi. 14 Scuola dell’Infanzia sita in via Vittorio Veneto - Palo del Colle Il plesso è sito nel quartiere di San Vito ed è in realtà costituito da tre locali (Pilotis chiusi), facenti parte integrante di uno stabile. I locali adibiti a scuola si affacciano su via Cavalieri di Vittorio Veneto da cui prende il nome. Vi si accede attraverso un atrio esterno recintato mentre all'interno troviamo un locale adito ad ingresso su cui si affacciano le due sezioni. Attraverso un corridoio interno si accede ai bagni, allo spogliatoio e ad un locale attrezzato per le attività psicomotorie e laboratoriali. 15 Scuola dell’Infanzia sita in via Monterosa - Palo del Colle I locali risalenti agli anni sessanta, ma oggi completamente ristrutturati e messi a norma secondo le prescrizioni europee della sicurezza. Il plesso è adiacente all'edificio di scuola primaria di via Monfalcone (pad. A) con cui comunica. Vi si accede da Via Monterosa attraversando un giardino attrezzato e recintato. All'interno presenta un piccolo ingresso, uno spogliatoio, due bagni e due aule. 16 Scuola secondaria di primo grado - Sede succursale Sita in via Vecchia Bitonto - Palo del Colle Ubicata alla periferia Nord-Ovest Ovest del paese comprende i quartieri Madonna della Stella , Langilana, San Rocco e via Vecchia Bitonto. Ospita le aule della scuola secondaria, è dotata di un laboratorio informatico e di una confortevole sala docenti. Il territorio sul quale insistono i quartieri è vasto, con una composizione sociosocio culturale diversificata: vi risiedono famiglie del ceto medio impiegatizio e professionale, del ceto operaio e del proletariato L’edificio di recente costruzione ha aule ed ambienti ambienti ampi e luminosi, circondati da uno spazio esterno in parte pavimentato e in parte adibito a verde; gli spazi esterni sono utilizzati anche per le attività di educazione motoria che normalmente si svolgono nell’ampia palestra. Quest’ultima è anche adibita ad “aula magna” in occasione delle varie manifestazioni organizzate dalla Scuola e dalle Associazioni presenti sul territorio. Nel plesso, al piano superiore è presente un laboratorio di informatica con n°18 postazioni, collegamento ad internet, LIM LIM (lavagna interattiva multimediale) e Proiettore. Un’aula è utilizzata per la visione di VHS e DVD e un’altra è dotata di LIM. Inoltre sono presenti, in alcuni locali adiacenti, il laboratorio di ceramica e il laboratorio musicale con attrezzature ottenute otten attraverso i progetti P.O.N. F.E-S.R. S.R. degli anni scorsi. La palestra della sede succursale della scuola secondaria di primo grado. 17 Sede centrale - Scuola secondaria di primo grado Ubicata alla periferia Sud-Ovest Ovest del paese comprende i quartieri Spirito Santo (zona 167) e Auricarro. Le sezioni occupano il I piano della Scuola Primaria Antenore. Il territorio sul quale insistono i quartieri ha una composizione socio-culturale diversificata: icata: vi risiedono famiglie del ceto medio impiegatizio e professionale, del ceto operaio e del proletariato site nelle abitazioni dello IACP. L’edificio di recente costruzione, ospita al primo piano le aule ampie e luminose, che si aprono su un largo androne androne utilizzato anche per le varie ricorrenze e manifestazioni. Le attività di educazione motoria si svolgono nell’ampia palestra al piano inferiore, in comune con la scuola Primaria. Un’aula, dotata di LIM (lavagna interattiva multimediale) e Proiettore, è utilizzata come sala docenti e per la visione di VHS e DVD. Androne del primo piano della sede centrale dell’Istituto, sita in V.le Italia 18 L’Istituto è frequentato da 1223 alunni così ripartiti: N. CLASSI N. ALUNNI 5 6 2 3 103 139 49 81 18 356 10 182 6 136 8 177 SCUOLA INFANZIA Tot. Tot. 16 372 classi alunni Plesso Via B. Croce Plesso V.Le Italia Plesso Via C.V.Veneto Plesso Via Monterosa SCUOLA PRIMARIA Tot. Tot. 28 538 classi alunni Sede “Antenore” Via Monfalcone Sede V.Le Italia SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Tot. Tot. 14 313 classi alunni Sede V. Le Italia Sede Via VECCHIA BITONTO TOTALE N. CLASSI 58 TOTALE N. ALUNNI 1223 19 Il personale docente in organico per il corrente anno scolastico è articolato nel modo seguente: SCUOLA 1. SCUOLA INFANZIA 2. SCUOLA PRIMARIA 3. SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO ISTITUTO COMPRENSIVO N. N. N. DOCENTI N. TOTALE DOCENTI DOCENTI LINGUA DOCENTI N. POSTO SOSTEGNO STRANIERA RELIGIONE DOCENTI COMUNE 32 1 / 3 36 24 6 2 3 35 22 6 5 1 34 78 13 7 7 105 20 DAL LUNEDI’ AL VENERDI: Inizio lezioni ore 8.00 – termine lezioni ore 16.00 per un totale di 40 ore settimanali Solo la sezione F, sita in viale Italia, termina le lezioni alle ore 13 per un totale di 25 ore settimanali DAL LUNEDÌ AL SABATO Classi I, II, III, IV: inizio lezioni ore 8.30 – termine lezioni ore 12.30 nei giorni: martedì, giovedì e sabato; inizio lezioni ore 8.30 – termine lezioni ore 13.30, nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì per un totale di 27 ore settimanali. Classi V inizio lezioni ore 8.20 – termine lezioni ore 13.20 dal lunedì al venerdì, sabato inizio lezioni ore 8.20 – termine lezioni ore 12.20 per un totale di 29 ore settimanali La classe II C e IV D dal lunedì al venerdì - inizio lezioni ore 8.20 – termine lezioni ore 16.20 per un totale di 40 ore settimanali DAL LUNEDÌ AL SABATO Inizio lezioni ore 8.00 – termine lezioni ore 13.00 per un totale di 30 ore settimanali L’organigramma d’Istituto che segue consente una descrizione dell’organizzazione, rappresentando la mappa delle competenze e delle responsabilità dei soggetti nelle loro funzioni. Il Dirigente Scolastico, gli Organi Collegiali, le figure gestionali intermedie, il personale amministrativo, i collaboratori scolastici ed i singoli docenti operano in 21 modo collaborativo, impegnandosi per il raggiungimento di un unico obiettivo condiviso: offrire allo studente e alle famiglie un servizio scolastico di qualità. Il Dirigente Scolastico si pone come promotore di tale processo, garante della correttezza delle sue procedure, della sua efficienza ed efficacia. 22 Dirigente Scolastico Prof.ssa M. Antonia Surriano COLLEGIO COLLABORATORI DEL DIRIGENTE INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I GRADO INTERSEZIONE INTERCLASSE CONSIGLI DI CLASSE COMMISSIONI DSGA SEGRETERIA DIDATTICA DIRIGENTE SCOLASTICO N. 8 DOCENTI N. 8 GENITORI N. 2 PERSONALE A.T.A. AMMINISTRATIVA FUNZIONI STRUMENTALI GRUPPI DI LAVORO CONSIGLIO D’ISTITUTO COLLABORATORI SCOLASTICI GIUNTA ESECUTIVA DIRIGENTE SCOLASTICO D.S.G.A. N. 2 GENITORI N. 1 DOCENTE N. 1 PERSONALE A.T.A. AREA GESTIONE FIDUCIARI DI PLESSO AREA AREA DOCENTI AMMINISTRATIVA FIGURE GESTIONALI INTERMEDIE 23 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. Adotta i provvedimenti di gestione delle risorse e del personale . Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuali ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il relativo personale. Il dirigente presenta periodicamente al consiglio di Istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. 24 ORGANI COLLEGIALI Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate. La funzione degli organi collegiali è diversa a seconda dei livelli di collocazione: è consultiva e propositiva a livello di base (consigli di classe e interclasse), è deliberativa ai livelli superiori (consiglio di circolo/istituto, consigli provinciali). COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO DI INTERCLASSE CONSIGLIO D'ISTITUTO ORGANI COLLEGIALI CONSIGLIO DI CLASSE CONSIGLIO DI INTERSEZIONE 25 INFANZIA SECONDARIA PRIMARIA Alberga Maria Rosa Amendolara Anna Maria Calvano Maria Cipriani Francesca Auciello Maria Capozzi Silvana Cutrone Maria Lucia Dachille Giovanna Cutrone Rosa Albina Di Biase Liana Anna M. Dachille Angela Dachille Margherita Acquafredda Maria Nicoletta Amendolagine Concetta Anaciello Giuseppe Colasuonno Giovanna D’Aloia Amendolara Marilena I GRADO Bonucci Stefania (Ingl.) Acquafredda Maria Nicoletta Boaretto Silvia Frascella Laura Germano Maria Teresa Amendolagine Concetta Bugna Attilia Anaciello Giuseppe Caiati Angela Bonucci Stefania (Ingl.) Cioccia Rina Rosa Boaretto Silvia Giovanniello Angela Maria Colaluce Luigina Giovanniello Rosalia Contaldi Abbondanza Marisa Iurilli Francesca D’urso Anna (Sost.) Garofalo Chiara Micciantuono Celeste Anna Cioccia Rina Rosa Dachille Angela Lisi Maria Concetta Molfetta Anna Maria Colaluce Luigina De Santis Brigida Locapo Teresa Maria Montagna Maria Giovanna Contaldi Abbondanza Marisa Di Ciaula Guarino Lovero Anna Pace Maria Concetta D’ursoGiuditta Anna (Sost.) Donati Priore Lucia Festoni Maria Tedesco DachillePerillo Angela Rella Rosa Fiorentino Angelantonio De Santis Brigida De Robertis Rosa Dilettuso Anna Paola Ferrovecchio Elisabetta Mascolo Chiara Mastromatteo Gaetana Palermo Grazia Panebianco Maria Concetta Ricchetti Concetta Maria Giovanna Pice Antonella Rutigliano Teresa Saccente Gaetana Salierno Isabella Savino Anna Maria Sica Annunziata Caiati Angela AREA GESTIONE Gallo Francesca Di Ciaula Guarino Liantonio Anna Rosa Donati Giuditta Sblano Vita Martucci Grazia Scicutella Maria Marziliano Laura (Sost.) Sinisi Elena Orofino Vincenza Stallone Costanza Pace Anna Raguseo Leonarda Ricchetti Mariadora Bugna Attilia Tursellino Elisabetta Vacca Concetta Festoni Perillo Maria Tedesco Fiorentino Angelantonio Gallo Francesca Liantonio Anna Rosa Pozzoni Camilla Martucci Grazia Remine Prudenza Marziliano Laura (Sost.) Savino Maria Volpicella Pasqua Orofino Vincenza Sorgente Maria Pia Sblano Francesco Toscano Francesca Senape De Pace Antonietta Tricarico Giovanna Signorile Emma Tursellino Maria Assunta Siragusa Carmela Mongiello Letizia (Sost.) Toscano Laura Caputi Angela Maria (I.R.C.) Tria Rosa Maria Giorgio Leonarda, Nadia (I.R.C.) Urbano Pasquale(Ed.Fisica) Marziliano Maria (I.R.C.) Zeverino Pasquale 26 CONSIGLIO D’ISTITUTO Maria De Santis Presidente COMPONENTI: Avitto Nicoletta Docente Battista Rocco Genitore Calabrese Francesco Docente Castelli Marilena Genitore Cutrone Rosa A.T.A. Dachille Margherita Docente De Robertis Rosa Docente De Santis Maria Docente Di Ciaula Guarino Docente Fascicolo Domenico Docente Giancaspro Emilia A.T.A. Lanzellotta Donata Docente Liantonio Anna Rosa Docente Pace Maria Concetta Concetta Docente Pice Antonella Docente 27 ORGANI COLLEGIALI COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO DI INTERSEZIONE CONSIGLIO DI INTERCLASSE CONSIGLIO DI CLASSE COMPOSIZIONE Composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio. Si insedia all’inizio dell’anno scolastico, riunendosi secondo un calendario utile all’organizzazione di-dattica. Tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente facente parte del consiglio, da lui delegato. Tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate: presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del COMPETENZE/ FUNZIONI • Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico. In particolare cura la programmazione dell’azione educativa. • Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante. • Formula proposte per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio d’istituto; • Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica. • Provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di interclasse o di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di circolo o di istituto, alla scelta dei sussidi didattici. • Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti del circolo o dell’istituto; • Elegge i docenti incaricati di collaborare col preside. • Elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di istituto • Elegge i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale insegnante. Hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. 28 consiglio, da lui delegato CONSIGLIO D’ISTITUTO Il consiglio di istituto, nelle scuole Elabora e adotta gli indirizzi generali e con popolazione scolastica determina le forme di autofinanziamento superiore a 500 alunni è costituito della scuola; delibera il bilancio preventivo da 19 componenti, di cui 8 e il conto consuntivo e stabilisce come rappresentanti del perso-nale impiegare i mezzi finanziari per il docente, 2 rappresen-tanti del funzionamento amministrativo e didattico. personale ammini-strativo, tecnico Spetta al consiglio l’adozione del e ausi-liario, 8 rappresentanti dei regolamento interno dell’istituto, l’acquisto, genitori degli alunni, il dirigente il rinnovo e la conservazione di tutti i beni scolastico. necessari alla vita della scuola, la decisione Il consiglio d’Istituto è presieduto in merito alla partecipazione dell’istituto ad da uno dei membri, eletto tra i rap- attività culturali, sportive e ricreative, presentanti dei genitori degli nonché allo svolgimento di iniziative alunni. assistenziali. La Giunta esecutiva è composta da Fatte salve le competenze del collegio dei un docente, un impiegato docenti e dei consigli di intersezione, di amministra-tivo o tecnico o interclasse, e di classe, ha potere ausiliario, da 2 genitori. Di diritto deliberante sull’organizzazione e la ne fanno parte il dirigente programmazione della vita e dell’attività scolastico, che la presiede, e il della scuola, nei limiti della disponibilità di direttore dei servizi generali e bilancio, per quanto riguarda i compiti e le amministrativi che ha anche funzioni che l’autonomia scolastica funzioni di segretario della giunta attribuisce alle singole scuole. In particolare stessa. adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal collegio dei docenti. Inoltre il consiglio di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull’andamento generale, didattico od amministrativo, del circolo o dell’istituto, stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. 29 COLLABORATORI DEL DIRIGENTE STAFF FIDUCIARI DI PLESSO FIGURE GESTIONALI INTERMEDIE REFERENTI / PRESIDENTI FUNZIONI STRUMENTALI COORDINATORI DI CLASSE 30 FIGURE GESTIONALI INTERMEDIE COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Prof.ssa Sica Annunziata 1° Collaboratore Prof.ssa Liantonio Annarosa 2° Collaboratore FUNZIONI FUNZIONI • Sostituisce il D.S., in caso di assenza o di impedimento o su delega, esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, e redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con l’esterno. • Garantisce la presenza in Istituto, secondo l’orario stabilito, per il regolare funzionamento dell’attività didattica. Assicura la gestione della sede, controlla e misura le necessità strutturali e didattiche, riferisce alla direzione sul suo andamento. • Collabora con il D.S. per la formulazione dell’o.d.g. del Collegio dei Docenti e verifica le presenze. • Collabora nella predisposizione delle circolari ed ordini di servizio. • Si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti. • Coadiuva il dirigente Scolastico nella relazione e nelle comunicazioni con le famiglie. • Vaglia in prima istanza le richieste di permesso e/o ferie dei docenti • Collabora alla gestione del sito web proponendo anche programmi per l’introduzione di nuove tecnologie, intese ad ottenere un migliore rendimento dei servizi ed una migliore organizzazione del lavoro. • Collabora con le figure strumentali. • Collabora alla programmazione dell’orario di servizio del personale docente, l’articolazione dell’orario di lavoro, nonché la modalità di accertamento del suo rispetto, anche rispetto al piano annuale delle attività. • Collabora nella compilazione e trasmissione Organico di Diritto e di Fatto e modelli K1 • Fornisce ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna all’istituto. • Collabora con il D.S.G.A., per quanto di sua competenza, a scelte di carattere operativo riguardanti la gestione economica e finanziaria dell’Istituto. • Supporta, unitariamente al primo collaboratore, in tutti gli adempimenti di competenza del D.S. • Controlla le uscite anticipate e/o le entrate posticipate degli alunni. • Giustifica, nei modi consueti, i ritardi e le assenze degli alunni. • Sostituisce i docenti per assenze brevi utilizzando i docenti disponibili secondo un ordine dettato prioritariamente da esigenze didattiche, e comunque secondo quanto precisato nel regolamento di istituto. • Adatta l’orario delle lezioni alle esigenze contingenti. • Collabora con i coordinatori di classe che curano i rapporti e le segnalazioni con le famiglie • Adotta, nel rispetto dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, provvedimenti disciplinari urgenti a carico degli alunni • Vigila sul regolare svolgimento delle lezioni e delle attività laboratoriali • Vigila sul rispetto dell’orario e sul puntuale svolgimento delle mansioni del personale Docente e Ata. • Informa tempestivamente il D.S. in merito a situazioni problematiche e/o impreviste. 31 COMMISSIONI COMMISSIONE ELETTORALE SBLANO, TURSELLINO A, SCARARINO, RELLA R. (DOCENTI) DAIELLO A. (ASSISTENTE) COMMISSIONE COLLAUDO DOCENTI: POZZONI, ZEVERINO, DACHILLE G. SCICUTELLA M., SBLANO F. COMITATO DI VALUTAZIONE CIOCCIA, SIRAGUSA, MARTUCCI, VOLPICELLA; Supplenti: Frascella, De Robertis COMMISSIONE ORARIO LIANTONIO - DI CIAULA (SCUOLA I GRADO) AUCIELLO – SCICUTELLA - AZZOLLINI (SCUOLA PRIMARIA) COMPONENTI GRUPPO H ACQUAFREDDA, MIRIZZI, DE SANTIS, BASSI, LOCAPO, MONGIELLO, CALÒ, BITETTO, CONTALDI SITO WEB DACHILLE G. CONSEGNATARI DEI LABOR.DI SCIENZE: Sblano V. (plesso Via Monfalcone) Liantonio A.R. (plesso Viale Italia) COMITATO TECNICO CONSEGNATARI DEI LABOR. DI INFORMATICA: Scicutella M. (plesso Via Monfalcone) Sblano F. (plesso Via Vecchia Bitonto) Scicutella A. (plesso Viale Italia) SISTEMI AUDIOVISIVI Dachille A. 32 STAFF DEI FIDUCIARI DI PLESSO STAFF DEI FIDUCIARI DI PLESSO CIPRIANI Plesso Viale Italia D’ALOIA SCUOLA Plesso Viale B. Croce INFANZIA GAROFALO C. Plesso Viale C.V. Veneto ALBERGA M.R. Plesso Via Monfalcone PACE M.C. Sede: Via Monfalcone Padiglione A. SCUOLA SCICUTELLA M. PRIMARIA SCUOLA SECOND. Sede: Via Monfalcone Padiglione B. CONTINI A. Sede: Viale Italia LIANTONIO Sede: Viale Italia CIOCCIA Sede: Vi a Vecchia Bitonto I GRADO FUNZIONI 33 FUNZIONI DEL FIDUCIARIO DI PLESSO Il fiduciario di plesso si attiene a principi generali di buona organizzazione finalizzata alla sicurezza degli alunni ed al tranquillo e proficuo andamento delle attività didattiche. Dato il rapporto fiduciario, riceve delega dal Dirigente Scolastico e la esercita nei campi di intervento e nelle modalità sotto riportate: • Il Coordinatore Fiduciario rappresenta nel plesso il Dirigente Scolastico. • Fa parte dello staff di Istituto. • Coordina le attività didattiche, l’organizzazione, l’utilizzo delle risorse strumentali, dei laboratori e dei sussidi didattici. • Coordina il servizio in caso di sciopero. • Accoglie i nuovi docenti e i supplenti, li presenta alle classi e li informa sull‘organizzazione generale dell’Istituto. • In collaborazione con il personale di Segreteria gestisce il piano delle sostituzioni di Docenti per assenze brevi. • Cura la registrazione dei permessi brevi, recuperi, sostituzioni (Assenze brevi). • Cura la diffusione delle informazioni e delle circolari nel plesso. • Funge da trait d’union tra Dirigente, Insegnanti ed utenza. • Collabora alla valutazione della qualità del servizio dell’Istituzione Scolastica. • Collabora con il DSGA per tutti gli aspetti amministrativi e contabili. • E’ responsabile della custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico dei gabinetti e dei laboratori del plesso scolastico (art.27 del D.I. n.44 del 01/02/2001). • Controlla che nel plesso siano garantite: igiene, pulizia, cura delle strutture e degli spazi. • Cura i rapporti con i coordinatori fiduciari degli altri plessi, in primis con quelli dello stesso ordine di scuola poi con gli altri. • Opera oltre l’orario di servizio, eccezionalmente durante le attività 34 didattiche che restano prioritarie. FUNZIONI STRUMENTALI Sc. Infanzia - Cipriani Francesca AREA 1 Gestione dei P.O.F. Sc. Primaria - Molfetta Anna Maria Sc. Sec. 1° - Amendolagine Concetta AREA 2 a) Progettazione e documentazione didattica Sc. Primaria – Stallone Costanza Sc. Sec. 1° - Pozzoni Camilla b) Gestione area informatica Sc. Primaria - Dachille Giovanna AREA 3 Sc. Primaria – Rella Rosa Sc. Sec. 1° - Contaldi Marisa a) Interventi e servizi per studenti Sc. Primaria - Grandolfo Carmela b) Sostegno studenti Gruppo H AREA 4 a) Visite guidate e viaggi d’istruzione Avitto Nicoletta - Savino Maria b) Rapporti con il territorio Le funzioni strumentali hanno compiti di coordinamento delle attività curriculari ed extra curriculari, di valutazione del sistema e di consulenza pedagogica, vengono individuate dal collegio dei docenti, ad inizio anno scolastico, sulla base delle esigenze rilevate. 35 AREA D’INTERVENTO AREA 1 Gestione dei P.O.F. AREA 2 a) Progettazio NUMERO CANDIDAT URE area informatica REQUISITI N. 3 docenti: 1 Sc. Infanzia 1 Sc. Primaria 1 Sc. Sec. I Grado • Gestione Coordinamento – Monitoraggio e valutazione delle attività previste dal POF. • Aggiornamento e diffusione delle conoscenze del POF. • Raccolta progetti curricolari ed extracurricolari. • Coordinamento della progettazione curricolare ed extracurricolare. • Verifica dell’avviamento dei progetti e/o delle attività di laboratorio, lo stato di avanzamento delle attività intraprese e comunicazione al C.d.D. • Coordinamento con altre funzioni strumentali, con i referenti dei DD e dei responsabili di progetto. • Coordinamento con la Presidenza. • Procedure autovalutazione d’Istituto. • Socializzazione dei risultati autovalutazione d’Istituto. Buone competenze relazionali; Esperienze specifiche nell’area Competenze informatiche N. 1 docente • Procedure autovalutazione d’Istituto area docenti. • Socializzazione dei risultati autovalutazione d’Istituto. • Referenze INVALSI. • Socializzazione dei risultati. • Individuazione di iniziative e stesura progetti relativi a POR e PON. • Supporto alla realizzazione dei progetti e coordinamento dei responsabili di progetto. • Produzione dei materiali didattici. • Cura della documentazione educativa/didattica: programmazioni/progetti, schede di valutazione. • Selezione e raccolta di lavori significativi ed esperienze realizzate dalle classi. • Coordinamento con la Presidenza, con il DSGA e altre funzioni strumentali. Buone competenze Comunicative relazionali; Esperienze specifiche nell’area Esperienze di autoanalisi d’Istituto Competenze informatiche N. 1 docente • • • • ne e documentazione didattica AREA 2 b) Gestione COMPITI Gestione sito web. Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie; Pubblicazione sul sito della documentazione utile. Coordinamento con le altre funzioni strumentali, con il D.S. con i referenti dei DD e i responsabili di progetti informatici. • Partecipazione e consultazione progetti PON e POR. • Coordinamento con la Presidenza, con il DSGA e con altre funzioni strumentali. 36 AREA 3 a) Interventi e servizi per studenti N. 2 docenti: 1 Sc. Primaria/Infanzia 1 Sc. Sec. I Grado • Coordinamento e gestione delle attività di continuità e orientamento con altri ordini di scuola. • Rapporti Scuola-Famiglia. • Accoglienza ed integrazione . • Attività di rivelazione e monitoraggio dei bisogni degli studenti. • Autovalutazione d’Istituto: questionari per studenti. • Coordinamento attività progetti curriculari ed extracurriculari per studenti. • Interventi contro la dispersione scolastica. • Coordinamento con la Presidenza, con il DSGA e altre funzioni strumentali. Buone competenze Comunicative relazionali; Competenze informatiche Esperienze in continuità tra diversi ordini di scuola Esperienze di monitoraggio AREA 3 b) Sostegno studenti Gruppo H N. 1 docente • Gestione, coordinamento di attività e servizi per l’ integrazione degli alunni disabili. • Azione di coordinamento per la funzionalità dei PEP. • Affidamento del materiale per il laboratorio degli alunni disabili. • Proposte per l’acquisto di materiale ed apparecchiature. • Rapporti con l’ USP, gruppo H. • Predisporre e coordinare gruppo interno di lavoro formato dai docenti di sostegno e dal DS per condividere e verificare criteri e modalità d’intervento a favore dell’ integrazione. • Rapporti di carattere organizzativo con il GLIS dell’ASL. • Gestione PEP, PED e PDF. • Raccolta assenze, monitoraggio della frequenza e azioni conseguenti. • Verbalizzazione incontri. • Coordinamento con la Presidenza, con il DSGA e altre funzioni strumentali. Coordinamento di attività e servizi per l’integrazione degli alunni disabili. Coordinamento e rapporti con Enti pubblici, Soggetti Istituzionali e non, per accordi, intese e convenzioni N. 1 docente • Coordinamento delle attività extrascolastiche. • Coordinamento e gestione dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate. • Predisposizione di itinerari consoni alle attività didattiche e coordinamento delle proposte dei dipartimenti e dei consigli di classe, interclasse, intersezione. • Realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed istituzioni esterne alla scuola. • Autovalutazione d’Istituto: questionari per famiglie. • Coordinamento con la Presidenza, con il DSGA e altre funzioni strumentali. Buone competenze Comunicative relazionali Esperienze specifiche nell’area Competenze informatiche documentate Predisposizione di itinerari consoni alle attività didattiche Supporto Psicoeducat ivo H AREA 4 a) Visite guidate e viaggi d’istruzione AREA 4 b) Rapporti con il territorio N. 1 docente • Curare le relazioni con l’esterno. • Partecipazione alla costruzione di “Reti” di scuole. • Gemellaggi, organizzazione di eventi, partecipazione a concorsi e manifestazioni culturali, ecc.. • Coordinamento dei rapporti con Enti pubblici, Aziende e Associazioni. • Coordinamento con le alte funzioni strumentali. • Coordinamento con la presidenza, con il DSGA e altre funzioni strumentali. Coordinamento dei rapporti con Enti Pubblici, Aziende e Associazioni 37 REFERENTI PRESIDENTI REFERENTI / PRESIDENTI SCUOLA INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA I GRADO SCUOLA INFANZIA Presidente Intersezione PICE Antonella SCUOLA Presidenti PRIMARIA Interclasse Classi Prime AUCIELLO Classi Seconde CALO’ Classi Terze MONTAGNA Classi Quarte GERMANO Classi Quinte AMENDOLARA SCUOLA SECOND. Referenti I GRADO Dipartimenti Lettere AMENDOLAGINE Matematica-Tecnologia MARTUCCI Lingue comunitarie SENAPE Gruppo H BASSI Linguaggi non verbali COLALUCE 38 FIGURE GESTIONALI INTERMEDIE COORDINATORI DI CLASSE 1a - LIANTONIO CORSO A 2a - GALLO 3a - DACHILLE 1a - TOSCANO CORSO B 2a - SIRAGUSA 3a - DONATI 1a - OROFINO CORSO C 2a - BUGNA 3a - CIOCCIA 2a - MARTUCCI CORSO D 3a - BOARETTO 1a - SENAPE CORSO E 2a - REMINE 3a - AMENDOLAGINE FUNZIONI • Si occupa della stesura del piano didattico della classe. • Si tiene regolarmente informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio. • E’ il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe. • Ha un collegamento diretto con la presidenza e informa il dirigente sugli avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi. • Mantiene, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la rappresentanza dei genitori. In particolare, mantiene la corrispondenza con i genitori di alunni in difficoltà. 39 • Controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento. • Presiede le sedute del Consiglio di Classe, quando ad esse non intervenga il dirigente. IL PERSONALE A.T.A. DSGA – dott.ssa IL PERSONALE A.T.A. Gisonda Anna Maria COLLABORATORI SCOLASTICI SEGRETERIA DIDATTICA AMMINISTRATIVA Alberga Cesareo Attoma Fortuna Ancona Scelzina Daiello Angela Buonamico Porzia De Luca Marta Maria Fanelli Angela Raffaella Cea Vito Dragone Isabella Grazia Saccente Marco Cutrone Rosa Campione Anna Benedetta De Gennaro Riccardo Dechiara Nicola Demichele Francesco Falco Concetta Fioriello Apollonia Giancaspro Emilia Misceo Fausta Picone Giuseppina Sabino Luisa Zotta Raffaella 40 SOVRINTENDE,, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo - contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale Ata, posto alle sue dirette dipendenze FORMULA,, all'inizio dell'anno scolastico, una proposta di piano dell'attività inerente le modalità di svolgimento delle prestazioni del personale Ata ne organizza autonomamente le attività, nell’ambito delle direttive del Dirigente scolastico, e attribuisce al personale Ata, incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario. DSGA Svolge un’attività lavorativa di considerevole complessità ed avente notevole rilevanza esterna; esterna essa si concretizza nella collaborazione con il dirigente scolastico, che coadiuva nelle proprie funzioni organizzative e amministrative. REDIGE le schede illustrative finanziarie di ogni singolo progetto compreso nel Programma annuale e predispone apposita relazione ai fini della verifica che il Consiglio di istituto esegue. PROVVEDE alla liquidazione delle spese, previo accertamento della regolarità della fornitura dei beni o dell'esecuzione dei servizi, gestendo anche il fondo delle minute spese SVOLGE con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili. PREDISPONE il Conto Consuntivo SEGRETERIA DIDATTICA 41 In tale area l’assistente amministrativo si occupa: Ancona Scelzina De Luca Marta Maria Dragone Isabella Grazia Daiello Angela Fanelli Angela Raffaella Saccente Marco Campione Anna Benedetta di tutti gli atti connessi alla frequenza scolastica degli alunni, della gestione libri di testo, delle statistiche e delle connesse rilevazioni, dell’organico, delle mense scolastiche, delle uscite didattiche e viaggi d’istruzione, del Diritto allo studio, della ricognizione inventariale e della informatizzazione delle relative scritture, di tutte le segnalazioni riguardanti la manutenzione degli edifici scolastici agli uffici pubblici preposti; inoltre, si occupa degli adempimenti in relazione all’applicazione delle norme sulla sicurezza, delle nomine, elezioni, convocazioni e attività degli Organi Collegiali, dello smistamento della posta per i singoli plessi, delle comunicazioni interne, del protocollo, della gestione della posta elettronica, dello scarto d’archivio e della sistemazione dello stesso. Gli assistenti amministrativi si occupano di: Tutte le pratiche riferibili allo stato giuridico ed economico del personale a tempo determinato ed indeterminato, della gestione delle relative graduatorie ed, in particolare, dell’ individuazione dei supplenti temporanei, della liquidazione degli stipendi e TFR, dell’impianto e della valutazione delle attività in corresponsione compensi con altro gestore e della sistemazione di pregresse denunce contributive. 42 I COLLABORATORI SCOLASTICI I collaboratori scolastici, coordinati dal DSGA, assolvono alle funzioni operative, strumentali e di sorveglianza connesse all'attività dell'Istituto, in rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente. Alberga Cesareo La figura del collaboratore scolastico è importante sia Attoma Fortuna all’interno delle scuole sia nei rapporti con il pubblico. Buonamico Porzia Egli esegue attività caratterizzata da procedure ben Cea Vito definite che richiedono preparazione e competenze Cutrone Rosa relazionali: è addetto ai servizi generali della scuola con De Gennaro Riccardo compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti Dechiara Nicola degli alunni e del pubblico. Demichele Francesco Si occupa della pulizia e del materiale inerente l'uso dei Falco Concetta locali, degli spazi scolastici e degli arredi ha compiti di Fioriello Apollonia vigilanza sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici collabora con i docenti per il funzionamento quotidiano delle attività e, su disponibilità volontaria ed individuale, può dare il suo contributo in specifici progetti di arricchimento dell’offerta formativa. 43 LE FIGURE SENSIBILI Nell’ambito degli adempimenti legislativi inerenti la sicurezza e La prevenzione negli ambienti di lavoro per l’anno scolastico 2013/2014 viene nominato il personale per ricoprire i ruoli previsti dal Sistema di Prevenzione dell’istituto secondo il D.Lgs. n.81/08, così come segue: • Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP): ING. DE MATTEIS S. (fino a scadenza del contratto) • Addetti al Servizio di Evacuazione ed Antincendio Cioccia Rina Rosa – Siragusa Carmela (Plesso Via Vecchia Bitonto) Di Ciaula Guarino- Falco C.- De Chiara (Plesso Viale Italia) Scicutella Maria – Pace Maria Concetta (Plessi Via Monfalcone) D’Aloia Marilena- Cutrone Rosa (Plesso Via Benedetto Croce) Garofalo Chiara – Dachille Angela (Plesso Via Cav. Vit. Veneto) Cutrone Lucia – Alberga Maria Rosa (Plesso Via Monterosa) Savino Anna Maria – Cutrone Rosa (Coll.) (Plesso Infanzia Viale Italia) • Addetti al servizio di prevenzione e protezione Sblano Francesco (Plesso Via Vecchia Bitonto) Contini Angelica- Di Ciaula (Plesso Viale Italia) (Plessi Via Monfalcone) Tursellino M. (Plesso Via Benedetto Croce) Dilettuso(Plesso Via Cav. Vit. Veneto) Alberga Maria Rosa già inserita (Plesso Via Monterosa) Savino Anna Maria- Cutrone Rosa (Coll.) (Plesso Infanzia Viale Italia) • Addetti al primo soccorso Sblano Francesco –Giangaspro Emilia- Alberga C. ( Coll.)(Plesso Via Vecchia Bitonto) Colaluce e Avitto Nicoletta (Plesso Viale Italia) Montagna Giovanna – Vacca Concetta (Plessi Via Monfalcone) Garofalo Chiara – Dachille A. (Plesso Via Cav. Vit. Veneto) Cutrone Lucia – Alberga Maria Rosa (Plesso Via Monterosa) Savino Anna Maria- Colasuonno- Cutrone R. (Plesso Infanzia Viale Italia) • Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (RLS): Angelica Contini 44 IL CURRICULO VERTICALE Pensare e progettare un percorso formativo unitario mette necessariamente al centro della riflessione pedagogica il concetto di continuità educativa e didattica. Continuità, progressività, verticalità del curricolo devono sostanziarsi di azioni, scelte culturali e professionali, di soluzioni organizzative e gestionali idonee a caratterizzare l’identità dell’Istituto. Le diverse identità presenti devono mettere in comune e condividere il patrimonio di esperienze didattiche e formative presenti attraverso i dipartimenti per aree disciplinari a cui partecipano gli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado per l’elaborazione del curricolo verticale, per la progettazione di percorsi didattici secondo i criteri di continuità, per l’elaborazione di prove di verifica intermedie e finali, per la definizione di criteri di valutazione. La definizione nel dettaglio degli obiettivi specifici di apprendimento, dei traguardi di sviluppo di competenze nonché delle Unità Didattiche progettate, è parte integrante delle Programmazioni didattico-disciplinari consegnate agli atti della scuola a cura dei referenti dipartimentali. 45 LA COSTRUZIONE DEL CURRICULO LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICULO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE (D.M. n.254/2012) costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curriculare affidata alle scuole che, sulla base delle esigenze culturali e formative dell’utenza e delle caratteristiche socio-economiche e culturali del territorio, elaborano specifiche scelte relative ai contenuti, metodi, organizzazione e valutazione, coerenti con i traguardi formativi e gli obiettivi di apprendimento previsti dal documento nazionale. Nella COSTRUZIONE DEL CURRICULO VERTICALE D’ISTITUTO che, a partire dai campi di esperienza della scuola dell’infanzia, continua con le varie discipline della primaria e della secondaria di primo grado sulla base dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento, il filo conduttore è rappresentato dal PROFILO DELLO STUDENTE e dalle COMPETENZE da garantire alla fine del primo ciclo d’istruzione: ELABORAZIONE DEL CURRICOLO PROFILO DELLO STUDENTE 46 PROFILO DELLO STUDENTE ELABORAZIONE DEL CURRICOLO VALUTAZIONE (IN ITINERE E FINALE) CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Descrive le competenze riferite alle discipline di insegnamento e all’esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve dimostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione È il nucleo didattico del POF: riguarda le tre tipologie di scuola, caratterizzate ciascuna da una specifica IDENTITÀ EDUCATIVA E PROFESSIONALE Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di scegliere l’itinerario formativo più opportuno nel rispetto della scansione temporale dei traguardi e degli obiettivi di apprendimento E’ la linea di sviluppo del curriculo più complessa: rappresenta il punto di svolta nella cultura e nella prassi valutativa delle scuole del primo ciclo 47 LA PROGETTUALITÀ D’ISTITUTO L’Istituto, sulla base delle linee d’indirizzo e delle conseguenti scelte educative e culturali esplicitate, ha organizzato le proprie attività per l’arricchimento dell’offerta formativa in macro aree progettuali, sulla cui base si articola il Programma Annuale. Progetti di Istituto (vedi allegati) Progetto integrazione e inclusione Obiettivo fondamentale dell’Istituto deve essere il sostegno, il recupero e l’integrazione di ogni studente. Ciascun plesso, in base alle proprie peculiarità e alle diverse situazioni problematiche da affrontare, organizza al suo interno percorsi di rinforzo per garantire il diritto allo studio e l’uguaglianza delle opportunità formative ad alunne e alunni in ogni ordine di scuola. Questo Progetto è punto di forza dell’Istituto e racchiude in sé tutti gli interventi attivati con alunni disabili e/o con disturbi specifici d’apprendimento, ma anche tutte le azioni d’accoglienza. Finalità prioritarie del Progetto sono l’inclusione scolastica e la costruzione di un percorso formativo per tutti gli alunni, in particolare per quelli con disabilità e/o disturbi specifici d’apprendimento attraverso la personalizzazione della didattica e l’individualizzazione degli interventi educativi, in accordo anche con Enti Locali, ASL e famiglie. Come stabilito dalle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e dalla L.104/92, l’Istituto, ha istituito al suo interno un gruppo di lavoro con competenze specifiche, che si occupa delle azioni/iniziative/attività connesse alle tematiche in esame, tra cui l’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi e ai casi specifici; partecipano al gruppo di lavoro, oltre al 1° collaboratore del Dirigente scolastico, la Funzione Strumentale dell’Integrazione e il referente del GLIP. 48 Progetto Continuità Particolarmente rilevanti per la condivisione dei processi e per la costruzione di una identità culturale d’Istituto diventano i percorsi educativi e didattici in continuità tra i diversi ordini di scuole. Tale progetto vuole dare senso e valore alle attività curricolari disciplinari e trasversali in previsione del passaggio al grado di istruzione successivo tese a creare un continuum nell’apprendimento e nell’inserimento dell’alunno nella scuola. I docenti dei vari ordini di scuola elaborano insieme e propongono a studentesse e studenti come arricchimento dell’offerta formativa attività laboratoriali linguistiche, matematico- scientifiche –tecnologiche, artistico – espressive e motorie. Progetti di recupero e potenziamento Attività di integrazione e arricchimento dei curricoli disciplinari a cura dei docenti sulla base dei bisogni formativi e delle richieste dell’utenza Progetti relativi alla Lingua e ai Linguaggi non verbali Rientrano in questa macro area tutti i progetti per il potenziamento di lingua madre (latino) e lingua straniera (progetto terza lingua comunitaria e lingua tedesca). In tale ambito si inseriscono anche le esperienze legate alle rappresentazioni teatrali, ai concerti, alle attività sportive che vedono gli alunni sia come spettatori sia come protagonisti. Progetti relativi all’area Matematico - Scientifico-Tecnologica E’ l’ambito in cui si inseriscono i progetti riguardanti la matematica, le scienze, le nuove tecnologie e l’informatica; in esso si collocano anche i percorsi laboratoriali e di arricchimento curricolare legati alle educazioni: ambientale, stradale, alimentare, etc. Progetti per una Cittadinanza Attiva E’ l’ambito che comprende i progetti di educazione alla cittadinanza e Costituzione, alla legalità, alla Solidarietà, ai diritti/doveri del cittadino: rientrano in questo ambito tutti i percorsi che, trasversalmente alle discipline, concorrono alla formazione e alla acquisizione da parte degli alunni del concetto di responsabilità civile e di cittadinanza partecipata. 49 Progetti relativi alle “Aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica” (CCNL Comparto scuola 2006/2009, art. 9) In quest’anno scolastico sono stati portati a termine Progetti relativi alle “Aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica”, svolti in rete con l’altra Istituzione scolastica presente sul territorio. Il progetto Area a rischio, “Oltre l’arcobaleno”, e quello a forte processo immigratorio “I bambini nel mondo”, hanno previsto attività per il recupero, consolidamento e approfondimento delle conoscenze fondamentali in ambito linguistico e matematico con obiettivi traversali, oltre che specifici disciplinari, volti a favorire la socializzazione e le elazioni interpersonali, favorire la motivazione e la partecipazione e migliorare il metodo di studio. Progetti in rete Il testo definitivo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione è stato emanato con decreto n. 254 del 16 novembre 2012. Tale decreto istituisce anche, all’articolo n. 3, il COMITATO SCIENTIFICO NAZIONALE (CSN). Il Comitato Scientifico Nazionale, nominato con D.M. del 19/3/2013, ha il compito di indirizzare, sostenere e valorizzare le iniziative di formazione e di ricerca affinché le scuole e gli insegnanti traducano in quotidiana prassi didattica le finalità e i traguardi previsti nelle «Indicazioni». Le azioni previste dal CSN per accompagnare l’attuazione delle Indicazioni si sviluppano in più direzioni: Informazione Formazione Ricerca Monitoraggio Documentazione In tale ambito è stato stipulato un accordo di rete con alcune scuole del territorio di cui l’Istituto di Grumo è la scuola capofila 50 Progetti PON PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO 2013/2014 OBIETTIVO F-AZIONE 1 PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO, LE PARI OPPORTUNITA’ E L’INCLUSIONE SOCIALE Codice progetto F-1-FSE-2013-24 MODULI DESTINATARI DESCRIZIONE A scuola di alimentazione! Alunni classi terze Percorso su tematiche legate alla salute A scuola di alimentazione!2 Alunni classi terze Percorso su tematiche legate alla salute Racconto…recitando! Racconto…recitando!2 Cantando…racconto! Ballando…racconto! A scuola anch’io Alunni classi quinte Alunni classi quinte Alunni classi quinte Alunni classi quinte Genitori Percorso su tematiche di carattere psicomotorio/espressivo: il teatro Percorso su tematiche di carattere psicomotorio/espressivo: il teatro Percorso su tematiche di carattere psicomotorio/espressivo: il canto Percorso su tematiche di carattere psicomotorio/espressivo: il ballo Percorso su tematiche legate al riconoscimento di situazioni fonte di rischio per i giovani e tecniche idonee alla loro soluzione 51 OBIETTIVO C-AZIONE 1 INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE Codice progetto C-1-FSE-2013-141 MODULI DESTINATARI DESCRIZIONE Musical…in scena! Alunni Scuola secondaria Prime e seconde Percorso formativo su competenze artisticoespressive Clik: scatti di parole Alunni Scuola secondaria Seconde e terze Percorso formativo su competenze lingua madre Matelandia Alunni Scuola secondaria Seconde e terze Percorso formativo su competenze matematiche Good Morning London Alunni classe terza Scuola secondaria Percorso formativo su comunicazione in Lingua Inglese What’s your name? Alunni classi quarte scuola primaria Percorso formativo su comunicazione in Lingua Inglese Where are you from? Alunni classi quarte scuola primaria Percorso formativo su comunicazione in Lingua Inglese OBIETTIVO D-AZIONE 1 INTERVENTI FORMATIVI SULLE COMPETENZE DIGITALI DI BASE Codice progetto D-1-FSE-2013-57 MODULI DESTINATARI DESCRIZIONE Digit@ndo imparo! Docenti e personale Ata Percorso formativo sulle nuove tecnologie della comunicazione 52 GLI ALUNNI CON ESIGENZE SPECIALI: LE DIVERSABILITA’, I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO, I BES Per gli alunni con esigenze speciali, l’Istituto organizza incontri tenuti dal dirigente scolastico e dai docenti curricolari, ivi compresi i componenti del gruppo di lavoro GLH. Inoltre, si tengono riunioni con i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di provenienza degli alunni, per raccogliere informazioni sui precedenti percorsi educativi e didattici degli alunni. Come da normativa vigente, l’insegnante di sostegno, in collaborazione con i docenti curricolari identifica i bisogni educativi dell’alunno e i percorsi didattico-formativi per Personalizzare gli interventi didattici ed educativi in base alle potenzialità dell’allievo. Sulla base della DIAGNOSI FUNZIONALE e del PROFILO DINAMICO FUNZIONALE, viene redatto il PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO, "il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione ed all'integrazione scolastica" - DPR 24.02.1994, articolo 5). Al PEI provvede il Gruppo di Lavoro per l'Handicap operativo (GLHO), costituito dagli insegnanti curricolari, dal docente di sostegno, dai genitori dell'alunno, dagli operatori impegnati nel caso concreto per conto dell'ASL e del Comune. Il PEI è redatto all'inizio di ciascun anno scolastico e deve coordinare i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, ed integrare le attività scolastiche ed extrascolastiche. 53 I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO I "disturbi specifici di apprendimento" (Legge n.170/10) sono alcune disabilità riconducibili ad origine neurobiologica, prevalentemente costituzionale, che riguardano l'acquisizione delle abilità scolastiche: esse sono singolarmente conosciute e definite come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. La loro specificità consiste nel riferirsi a soggetti che non presentano patologie neurologiche o difetti sensoriali e generalmente hanno un'intelligenza adeguata. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto di fruire di specifici interventi didattici: gli interventi individualizzati (calibrati sul singolo, ma relativi a obiettivi comuni) e personalizzati (che possono porsi invece obiettivi diversi per ciascun discente) e la redazione dettagliata di un Piano didattico personalizzato. 54 GLI ALUNNI STRANIERI O FIGLI DI STRANIERI L'art. 45 del DPR 31.8.1999, n. 395 stabilisce che i minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: a) dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica; b) dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno; c) del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza; d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno). Per gli alunni stranieri presenti nel nostro Istituto, la scuola ha presentato un progetto al CRIT territoriale per poter essere supportata da un mediatore linguistico. Il progetto è parte di un’azione più ampia ed organica. 55 VERIFICA E VALUTAZIONE 1 “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curriculari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo” (Indicazioni nazionali 2012). La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali degli apprendimenti degli allievi devono essere coerenti con le competenze descritte nel profilo dello studente e di conseguenza, con i traguardi e con gli obiettivi fissati nel curriculo verticale. Con il termine VERIFICA si intende il processo che ha lo scopo di controllare l’avvenuto raggiungimento di conoscenze/abilità e competenze specifiche, definite in sede di progettazione didattica, in riferimento a traguardi in cui è articolato il percorso formativo. La verifica si riferisce a segmenti limitati del processo di insegnamento/apprendimento, e viene resa oggettiva con l’adozione di particolari metodi e procedure. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e/o delle carenze degli allievi, ai processi di autovalutazione degli stessi alunni, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente. A tal proposito gli IC devono adottare le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente definite nella Raccomandazione del Parlamento europeo per la certificazione delle competenze al termine dell’istruzione. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009 n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. D. L. vo n. 13 del 16 gennaio 2013 relativo alla “definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizi del sistema nazionale di certificazione delle competenze” 56 COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE Un quadro di Riferimento europeo (Raccomandazione del parlamento europeo e del consiglio Del 18 dicembre 2006) Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave: 1. Comunicazione nella madrelingua; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare a imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità; e 8. Consapevolezza ed espressione culturale. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. 57 Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare • COMPRENDERE messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) • RAPPRESENTARE eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. 58 Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. – vedi allegati 59 CRITERI DI VALUTAZIONE Nel rispetto delle norme contenute nel D.P.R n°122/09, concernente il Regolamento per la valutazione degli alunni, l’Istituto si è dotato di strumenti valutativi che consentono una lettura complessiva del processo di apprendimento, del comportamento e dello sviluppo personale e sociale dell’alunno. Tali strumenti, costruiti con omogeneità ed equità, garantiscono alle famiglie la trasparenza nella valutazione e la tempestività nella comunicazione circa il processo di apprendimento degli alunni nei diversi momenti del percorso scolastico. La misurazione delle prestazioni è declinata attraverso parametri valutativi su scala decimale mediante l’uso di indicatori e descrittori specifici, approvati dalle strutture sottocollegiali. Per ciascun ordine di scuola, sono stati fissati criteri docimologici condivisi per: 1. LA VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA scritte strutturate e non strutturate (queste ultime per la lingua italiana e lingua straniera) – vedi allegati 2. L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO IN DECIMI a ciascuna disciplina sulla scheda di valutazione intermedia e finale – vedi allegati 3. IL GIUDIZIO GLOBALE INTERMEDIO E FINALE sui progressi nell’apprendimento, nello sviluppo personale e sociale sulla scheda di valutazione (previsto solo per la scuola primaria) - vedi allegati 4. IL GIUDIZIO GLOBALE FINALE sui progressi nell’apprendimento, nello sviluppo personale e sociale sulla scheda di valutazione (previsto solo per la scuola dell’Infanzia) - vedi allegati 5. LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI – vedi allegati 6. CRITERI PER L’ESAME CONCLUSIVO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (Riferimenti normativi: a) ammissione all’esame di Stato: cfr. articolo 11, comma 4-bis, del Decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, e successive modificazioni; b) giudizio di idoneità: cfr. art. 11, comma 4-bis, del Decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni; c) Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 3, comma 2). 60 ESAME DI STATO PRIMO CICLO ("TERZA MEDIA"): AMMISSIONE, MODALITÀ DI SVOLGIMENTO E ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO FINALE Ammissione L’ ammissione all’ esame di Stato è disposta, previo accertamento della frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina - o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente - e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. Modalità di svolgimento L’Esame di Stato di I ciclo verte su 4 prove scritte (tema di italiano, prima - e seconda - lingua comunitaria, prova di matematica e scienze), prova INVALSI e colloquio orale. Punteggio finale e attribuzione della LODE Il punteggio finale dell’Esame di Stato del Primo ciclo viene calcolato sulla base della media (aritmetica) di: • Tutte le prove scritte, compresa quella nazionale • Colloquio pluridisciplinare • Giudizio di idoneità (che rappresenta il curricolo dell’alunno). Il punteggio deve essere espresso in decimi (da 6/10 a 10/10). Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità. I criteri di attribuzione della lode sono i seguenti: - Esame di licenza: voto in 10/10 - Conseguimento, al termine primo quadrimestre, di una valutazione pari alla media di 10/10 - Decisione discrezionale della Commissione 61 CRITERI ESSENZIALI PER IL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE Il consiglio di classe per quanto riguarda il colloquio pluridisciplinare tenderà ad accertare la maturazione globale dell’allievo rispetto al livello di partenza, alla conoscenza dei contenuti, al possesso delle abilità generali e specifiche, all’organicità di pensiero. Inoltre al colloquio sarà data una impostazione dialogica che metta il candidato in condizione di conferire serenamente. Poiché i traguardi non vengono raggiunti da tutti gli alunni negli stessi tempi e modi, sia a causa delle diverse situazioni iniziali, sia per il diverso impegno individuale, si attiveranno strategie di approccio differenti a seconda delle capacità, degli interessi, delle attitudini. 62 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO • Rispetto del Patto Educativo di corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto • Frequenza e puntualità • Rispetto degli impegni scolastici • Partecipazione alle lezioni • Collaborazione con insegnanti, compagni e tutto il personale scolastico CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI • Conoscenza dei contenuti disciplinari • Capacità espositiva • Competenza disciplinare (organizzazione, rielaborazione e approfondimento delle informazioni) CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE • Contenuto • Lessico • Conoscenza e uso delle strutture linguistiche • Esposizione degli argomenti CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE E ORALI LINGUA STRANIERA • Comprensione orale e scritta • Interazione orale • Produzione scritta • Conoscenza delle strutture e delle funzioni linguistiche 63 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere: Lo sviluppo dell’identità Lo sviluppo dell’autonomia Lo sviluppo delle competenze Il senso della cittadinanza Di conseguenza valutazione del comportamento prende in esame tre aspetti dello sviluppo del bambino durante il suo percorso formativo, suddividendo gli indicatori in base alle relazioni che egli instaura con se stesso, con gli altri e con l’ambiente che lo circonda. Attraverso un’osservazione sistematica dei comportamenti personali ed interpersonali messi in atto in classe, negli spazi comuni e nelle uscite didattiche, è possibile rilevare il raggiungimento dei seguenti traguardi: SI NO IN PARTE Ambiti di osservazione IDENTITA' 1. Sicuro di se' 2. Sperimenta ruoli diversi 3. Riconosce l'appartenenza AUTONOMIA 1. Ha fiducia in se' 2. Chiede aiuto 3. Esprime sentimenti ed emozioni COMPETENZE IL SE' E L'ALTRO 1. Sviluppa il senso dell'identita' personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre piu' adeguato 2. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunita' e le mette a confronto con le altre 64 IL CORPO E IL MOVIMENTO 1. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motorii, li applica nei giochi individuali e di gruppo anche con l'uso di piccoli attrezzi ed e' in grado di adattarli alle situazioni ambientali 2. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento IMMAGINI, SUONI , COLORI 1. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione , il disegno, la pittura e le altre attivita' manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialita' offerte dalle tecnologie 2. Segue con curiosita' e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione....); sviluppa interesse per l'ascolto della musica e per la fruizione delle opere d'arte I DISCORSI E LE PAROLE 1. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti e argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative 2. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni;inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati LA CONOSCENZA DEL MONDO 1. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana 2. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti /dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. CITTADINANZA 1. RISPETTA LE REGOLE CONDIVISE 2. ASCOLTA 3. RISPETTA L'AMBIENTE 4. E' ATTENTO 65 VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La valutazione degli alunni con disabilità, viene effettuata congiuntamente da insegnanti curriculari, insegnanti di sostegno e assistenti educativi sulla base di quanto fissato nel profilo dinamico funzionale e nel piano educativo individualizzato. In quest’ultimo sono definiti i criteri, le strategie, le metodologie, i modi e i tempi della valutazione, specificati i relativi strumenti di verifica, evidenziati se per talune discipline siano stati adottati “particolari criteri didattici” ed indicate le attività integrative o di sostegno svolte, anche in sostituzione dei contenuti parziali di alcune materie. Per la valutazione degli alunni che seguono una programmazione individualizzata (riconducibile ai programmi ministeriali) vengono adattati ai singoli casi gli indicatori di valutazione stabiliti nei vari Dipartimenti disciplinari. Per gli alunni con programmazione differenziata la valutazione, espressa con un giudizio al termine di ogni quadrimestre, tiene conto dei reali progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza. Per quanto riguarda le prove d’esame, comprensive della prova nazionale, sono opportunamente adattate in modo di consentire di valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di apprendimento iniziale. Le prove differenziate, ai fini della valutazione, hanno valore equipollente alle prove ordinarie. Nel caso in cui fosse necessario sono utilizzati ausili dispensativi e compensativi per consentire all’alunno di svolgere adeguatamente il compito assegnato. VALUTAZIONE ALUNNI CON CERTIFICAZIONE DI D.S.A. Nel rispetto della Legge 170/2010, la valutazione degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento, debitamente certificate, tiene conto delle specifiche situazioni soggettive, delineate nella programmazione didattico-educativa della classe di inserimento, con previsione degli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 66 LA COMUNICAZIONE ESTERNA IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE Il Collegio dei Docenti è consapevole, che per raggiungere gli obiettivi formativi previsti dal POF, è necessaria la partecipazione e la condivisione delle famiglie al progetto della scuola. Particolare attenzione viene posta al rapporto con i genitori degli alunni, sia nei momenti formali, sia favorendo occasioni di confronto informali. L’Istituto, sin dal momento delle iscrizioni previste per le future classi prime, illustra il Progetto Formativo e fa conoscere strutture e risorse di cui può avvalersi. I docenti incontrano i genitori, prima dell’inizio della scuola, in assemblee finalizzate al passaggio di informazioni su aspetti organizzativi, metodologico/didattici e su eventuali innovazioni introdotte. Durante l’anno scolastico, in itinere, sono previsti dei momenti formali di incontro (i colloqui individuali), la consegna del documento di valutazione a conclusione del I e del II quadrimestre e incontri assembleari per illustrare l’andamento didattico, dei progetti di arricchimento dell’offerta formativa e di partecipazione della classe alle attività proposte. Infine, le riunioni dei Consigli di intersezione/interclasse/classe sono i momenti nei quali vengono condivisi gli obiettivi istituzionali previsti, ma soprattutto rappresentano occasioni privilegiate per il confronto e la condivisione delle proposte delle famiglie. In questa sede viene spiegato anche il “Patto Educativo di Corresponsabilità”, parte integrante del presente documento: esso è atto formale che consente alla Scuola e alla Famiglia di impegnarsi al rispetto dei diritti e dei doveri di ciascun soggetto coinvolto nel percorso formativo, nella consapevolezza dei rispettivi ruoli, che vengono esplicitati e che indicano con precisione “confini” e livelli di partecipazione. 67 RAPPORTO CON IL TERRITORIO l’Istituto ha rapporti significativi con diversi attori presenti sul territorio: comune di Palo, Biblioteca comunale, enti e associazioni sportive, culturali e religiose. L’ autonomia scolastica presuppone l’attivazione di collaborazioni tra la scuola e le agenzie formative presenti sul territorio: collaborazioni che devono necessariamente vedere realizzati percorsi condivisi in ambienti di apprendimento coerenti con il progetto curricolare unitario dell’Istituto. Tale condivisione muove, innanzitutto, da una analisi attenta dei bisogni educativi e formativi specifici della realtà in cui si opera. E’ questa la cosiddetta continuità orizzontale, quella che prende vita dalle interconnessioni tra la scuola e tutti gli attori esterni ad essa, chiamati ad assumere un ruolo educativo e formativo. DI SEGUITO, VENGONO RIPORTATE IN UNA TABELLA RIASSUNTIVA LE COLLABORAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE DI CUI SI AVVALE L’ISTITUTO. ASSOCIAZIONI SPORTIVE ASSOCIAZIONI CULTURALI PRESIDENTE A.P.D. PALO SPORTING CLUB “OROBANX” PINETA BASKET SCUOLA DI BALLO “ORODANCE” NEW HOLLIWOOD DANCE WHITE TIGER A.S.D. VITO ANTONIO SAVINO LOTITO PANTALEO LONGO PRO LOCO LUCIANA PARSIO LIBERA UNIVERSITÀ “D. GUACCERO” ANNETTA FERRARA MARIOLINA MASTROMATTEO BIBLIOTECA COMUNALE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO ASSOCIAZIONE GENITORI ANTENORE - GUACCERO F.S.E. FEDERAZIONE SCOUTISMO EUROPEO GRUPPO VOLONTARIATO VINCENZIANO GIANNICOLA CUSCITO ANGELA DEL SOLE 68 IL PATTO FORMATIVO E IL REGOLAMENTO D’ISTITUTO Il Patto Formativo è la dichiarazione d’intenti, esplicita e partecipata, dell'operato della scuola stabilito tra tutte le componenti, interne ed esterne, che contribuiscono con le loro azioni alla realizzazione dell’offerta formativa dell’Istituto. Dirigente scolastico, corpo docente, personale di segreteria e collaboratori scolastici, famiglie e comunità locale si assumono questo impegno reciproco condividendo gli obiettivi generali dell’Istituto, le linee progettuali e i valori espressi dal piano dell’offerta formativa. Nel redigere questo documento, la scuola ha il compito di interpretare le istanze dell’utenza, rielaborando le richieste coerentemente con le scelte e gli obiettivi indicati dal piano dell’offerta formativa. Essa deve proporre soluzioni che nascano dal confronto e dalla corresponsabilità dei soggetti coinvolti e che puntino al raggiungimento della qualità del servizio offerto, sfruttando al meglio tutte le risorse a disposizione. Data l’importanza di quanto esplicitato, il presente piano dell’offerta formativa vede tra i suoi allegati il “Patto Educativo di Corresponsabilità” e “il Regolamento d’Istituto” (v. allegati). 69 I N D I C E 1) Premessa .......................................................................................................................................... Pag. 00 2) Finalità istituzionali e Scelte educative ................................................................................. 3) Il contesto ....................................................................................................................................... 4) Le Scuole dell’Istituto ................................................................................................................. a. Scuola dell’Infanzia ................................................................................................................. b. Scuola Primaria ............................................................................................................... c. Scuola secondaria di I grado ................................................................................................. 5) Modello organizzativo dell’Istituto........................................................................................ 6) Organi Collegiali ........................................................................................................................... a. Collegio docenti ...................................................................................................................... b. Consiglio d’Istituto ................................................................................................................. c. Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe ...................................................................... 7) Il Dirigente Scolastico ................................................................................................................. 8) Le figure gestionali intermedie ................................................................................................ a. Collaboratori del Dirigente ................................................................................................... b. Coordinatori di classe ............................................................................................................ c. Staff di fiduciari di plesso ...................................................................................................... d. Funzioni strumentali ............................................................................................................. e. Commissioni ............................................................................................................................ f. Le figure sensibili ………………………………………………………………………………………………………………… 9) Il Direttore Dei Servizi Generali E Amministrativi ......................................................... 10) Il personale A.T.A. .................................................................................................................. a. Segreteria didattica ed amministrativa .............................................................................. b. Collaboratori scolastici..................................................................................................... 70 11) Il curriculo verticale ………………………………………………………………… 12) Arricchimento dell’offerta formativa: la progettualità dell’Istituto ……… 13) Verifica e Valutazione d’Istituto: criteri e riferimenti normativi ……………….. 14) La comunicazione esterna ……………………………………………………………………………………. a) Il rapporto con le famiglie ……………………………………………………………………………….. b) Il rapporto con il territorio ……………………………………………………………………………… 15) Il Patto Formativo ……………………………………………………………………………………………………. 16) Allegati .................................................................................................................................... a. Curriculo verticale per traguardi di competenze ............................................ b. Curriculo verticale per discipline ........................................................................ c. Livelli di competenza per discipline - Infanzia d. Livelli di competenza per discipline - Primaria e. Livelli di competenza per discipline - Secondaria f. Certificazione delle competenze g. Progetti curriculari ed extracurriculari .............................................................. h. Regolamento d’Istituto ………………………………………………………. i. Patto di corresponsabilità …………………………………………………… 71
© Copyright 2024 Paperzz