SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE Ente proponente il progetto: Società Cooperativa Sociale ACTL Partner: Comune di Terni NZ01244 Codice di accreditamento: Albo e classe di iscrizione: Regionale CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: AULA VERDE Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Educazione e Promozione Culturale Area: Animazione culturale verso minori Codice 02 2 Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale. All’interno e/o in sinergia alle programmazioni educative presenti nei servizi della prima infanzia si intende proporre un’iniziativa di apprendimento e di avvicinamento alla natura che trova un presupposto fondamentale nell’acquisizione di alcuni concetti di base quali lo scorrere del tempo, delle stagioni, l’avvicendarsi delle colture ed il recupero delle tradizioni contadine seguendo un ritmo totalmente diverso da quello della vita in città. Il progetto AULA VERDE intende avvicinare i bambini alla natura e offrire occasioni continue di gioco, scoperta e apprendimento. Il bambino, sempre al centro del processo di apprendimento, verrà impegnato in attività di gioco, esplorazione, osservazione, descrizione, manipolazione, rappresentazione della realtà permettendo all’educatore di coltivare nel bambino la curiosità, da cui partono la voglia di conoscenza, la capacità di stupirsi, la creatività, la capacità di entrare in relazione con l’ambiente. Nei Servizi educativi è funzionale assumere l’ambiente naturale come territorio di lavoro: permette di agire in un contesto ricco di opportunità e di materiali facilita il collegamento con le esperienze già acquisite valorizza l’iniziativa autonoma, la collaborazione, la curiosità, il gusto della scoperta, il bisogno di intervenire direttamente, di trasformare Obiettivi: Favorire attività di manipolazione Educare al rispetto per l’ambiente Facilitare il rapporto bambini-natura e bambini-animali Sperimentare molteplici attività sensoriali Sperimentare le trasformazioni la rappresentazione e drammatizzazione Stimolare iniziative e occasioni di aggregazione tra le famiglie Favorire il rapporto intergenerazionale attraverso la condivisione di spazi e di esperienze culturali legate al territorio e alle sue tradizioni culturali Creare una rete stabile di sinergie e rapporti tra le istituzione del territorio Il ruolo del volontario sarà di affiancare l’educatore aiutandolo nella relazione e nella gestione delle varie attività con i bambini, e divenendo anch’esso un punto di riferimento nella spiegazione della natura e del mondo circostante. Si definiscono di seguito le attività previste dal progetto, nonché il ruolo che assumerà il volontario del servizio civile all’interno di esse: 1) “Il gioco della ricerca” , l’attività proposta ha come scopo principale un’azione propedeutica volta principalmente allo sviluppo delle capacità di classificazione e categorizzazione dei bambini, riguardanti oggetti appartenenti a categorie diverse per forma, colore, profumo, suono, consistenza e provenienza. Tale attività risulta quindi di grande importanza nella stimolazione multisensoriale, fondamentale per la crescita intellettiva del bambino considerando le teorie delle intelligenze multiple da Gardner in poi. L’attività viene strutturata in aula proponendo oggetti eterogenei, contenitori di diversa natura e grandezza con i quali i bambini possano giocare liberamente in un ambiente ampio e privo di altri stimoli. L’educatore, con l’ausilio del volontario, organizza lo spazio utilizzando un tappeto/stuoia dove distribuisce contenitori e sacchetti contenenti oggetti quali pigne, grossi tappi di sughero, foglie, grosse noci, piccoli rami, ecc. Il bambino esplora, osserva, manipola gli oggetti e poi procede alla raccolta di elementi e materiali che potranno essere classificati in base alla grandezza, alla quantità, al colore, all’odore. Le categorie di oggetti prodotte potranno essere semplicemente descritte o rappresentate attraverso la pittura tramite un colore rappresentativo per il bambino o il disegno, presi come spunto per il racconto di una storia, o semplicemente utilizzati come oggetti ludici per costruire, da scambiare con i compagni etc .Il volontario, affiancherà l’educatore, nell’indirizzare i bambini nell’osservazione, nella scoperta delle caratteristiche similari degli oggetti, nel sostegno alla motivazione a trovare livelli di classificazione sempre più elevate e nell’aiuto delle attività espressivo-ludiche. In questo gioco si prevedono anche attività all’aperto che permetteranno al bambino di entrare a contatto con elementi naturali come acqua, terra, sabbia, vegetali e minerali con i quali inventare giochi quali costruzioni di castelli, piste per le biglie etc ed attività come la raccolta di sassi di diverse forme e colori per scoprire la varietà dell’ambiente circostante. Anche il sole, giocando con gli specchi, le ombre, utilizzandone la luce e il calore diventa fonte di ispirazione per la scoperta sia di nuove informazioni e concetti ma anche per giochi quali le ombre cinesi etc. Il ruolo del volontario sarà quello di affiancare l’educatore nella ricerca di materiali, nello stimolare i bambini alle varie combinazioni, alla curiosità, nell’aiuto pratico nella gestione delle attività e nel proporle. Si può parlare di educazione ambientale in uno spazio nel quale i riferimenti sono più immediati e tangibili e si possono proporre numerose esperienze come il giardinaggio, l’orto, la percezione della ciclicità e dei ritmi naturali grazie ai cambiamenti legati alle stagioni, la trasformazione attraverso l’osservazione di elementi e fenomeni naturali, l’osservazione di piccoli insetti e animali, l’approccio diretto con acqua, terra e aria per attività che possono, in alcuni casi, essere anche riproposte negli spazi interni creando quel continuum interno/esterno che sottolinea e valorizza il concetto di apertura senza per questo rinunciare alla sicurezza e al contenimento grazie all’uso mirato degli spazi e alla regia dell’educatore e del volontario. 2) “Le scatole narranti” Questa tecnica narrativa merita un’attenzione particolare sia perché negli ultimi anni, è stata sperimentata e utilizzata da molte educatrici, sia perché si tratta di una modalità narrativa in grado di suscitare forti emozioni anche grazie all’uso di elementi e materiali naturali che, se scelti con attenzione, assumono l’identità di elementi narrativi, oggetti in grado di evocare personaggi, luoghi, eventi, momenti chiave della storia scelta. L’idea di utilizzare un contenitore dal quale estrarre, con tempi e modi non casuali, oggetti e personaggi che poi vi saranno nuovamente riposti ha una duplice valenza. Da un lato, infatti, consente di creare momenti magici che ritualmente si possono ripetere e difficilmente perdono il loro potere evocativo, dall’altro, rappresenta perfettamente l’idea del contenimento, sia nel contenere vere e proprie emozioni che nel tenere in ordine oggetti e materiali i quali, protetti come qualcosa di prezioso, trattati con cura e attenzione, acquistano un maggior valore. E’ molto importante ricordare che anche questa scelta non deve essere caratterizzata dall’estemporaneità e dall’assemblaggio casuale ma deve essere preceduta da un’attenta analisi della storia tenendo conto sia dello spazio disponibile all’interno/esterno della sezione che dell’età dei bambini a cui è rivolta la narrazione. I volontari, supportati dagli educatori, potranno scomporre la storia in singole scene ognuna delle quali sarà rappresentata con specifici oggetti/elementi e supportata dal racconto, da rumori e semplici azioni. Il volontario aiuterà nella ricerca degli oggetti, potrà stimolare il bambino a creare una storia e ad incoraggiarlo a narrarla. Nel raccontare con questa modalità è fondamentale creare un’atmosfera iniziale di attesa, dare significato a questo momento attraverso la cura nel predisporre ambiente e materiali e nello scegliere i tempi che non dovranno essere compressi. In questo caso sono perfetti tutti i materiali che raccogliamo in giardino o che i bambini possono portare da casa e che, oltre ad avere un valore affettivo che aumenta il coinvolgimento nella storia, sono semplici, non costruiti e aperti a più usi e possibilità. Una piuma potrà rappresentare un uccellino, una bottiglietta piena di acqua un fiume e, con una conchiglia dentro, un mare; foglie e rami diventano alberi e foreste, tre rametti legati con lo spago una catasta di legna, alcuni sassolini una strada, un ciuffo di pelliccia un lupo o un orso… e così via. I materiali naturali infatti soddisfano esigenze profonde a livello affettivo, emotivo e cognitivo permettendo ai bambini di apprendere ed esprimere se stessi attraverso il contatto con materiali ricchi di vita, diversi, mai uguali, dalle molteplici potenzialità che li riportano al forte contatto con la natura, la terra, gli odori, i colori. 3) Il nostro orto Un piccolo spazio esterno agli asili sedi di attuazione verrà riservato all’orto mobile, o almeno alla coltivazione di semplici erbe aromatiche (menta, salvia, rosmarino, lavanda, basilico, ecc) che arricchiranno il giardino di colori e profumi. L’idea dell’orto, da un punto di vista educativo, non è nuova, ma oggi è divenuta quasi necessaria. Insegnare ai bambini a coltivare una pianta e a curarla fin dagli inizi significa far loro comprendere che l’attività di cura non è limitata al mondo animale. I volontari, affiancati dagli educatori, potranno supportare i bambini nelle attività di semina, annaffiatura e raccolta del prodotto. Nell’orto il bambino potrebbe avere la sua pianta di fagiolo, di pomodoro, consentendogli di poter verificare che gli ortaggi, il nostro cibo, non nascono nei supermercati ma dalla nostra terra. L’orto verrà attentamente pensato e strutturato perché non diventi uno spazio proibito per i bambini ma anch’esso uno spazio attraente e piacevole da vivere. Il volontario, affiancato dagli educatori, parteciperà insieme ai bambini alla progettazione, scelta delle piante, cura e raccolta, dando come contributo anche la propria eventuale esperienza. 4) Piccoli agricoltori – uscite didattiche L’Ente ha, da qualche anno, intrapreso un progetto di agricoltura sociale permettendole di coltivare ortaggi, frutta, verdura, ecc. Questo, alla fine del nostro progetto, offrirà ai bambini l’opportunità di sperimentare direttamente l’attività di piccolo agricoltore. Anche in questa attività gli educatori degli asili verranno aiutati dal volontario nel progettare ed eseguire l’attività facendo in modo che il bambino giochi un ruolo di partecipazione attiva. La scelta di realizzare uscite nella “fattoria sociale” è data dal concetto stesso di agricoltura sociale che possiamo definire come quell’attività che impiega le risorse dell’agricoltura, in presenza di piccoli gruppi, familiari e non, che operano nelle aziende agricole, per promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione, di educazione, oltre a servizi utili per la vita quotidiana. L’agricoltura improntata a criteri di sostenibilità concorre al benessere della popolazione non solo attraverso il ‘corretto’ svolgimento della propria attività principale, cioè la coltivazione/manutenzione del terreno, ma anche attraverso l’erogazione diretta di servizi sociali a beneficio delle fasce deboli di popolazione, il tutto con qualità e ricadute superiori ad analoghi servizi realizzati in ambiente urbano, proprio per il valore aggiunto apportato dall’ambiente rurale, in cui spazi e tempi risultano ancora (spesso) a misura d’uomo e quindi particolarmente adatti alle categorie fragili. . Il volontario, affiancato dagli educatori, avrà il compito di sensibilizzare il bambino all’osservazione delle varie pratiche, alla partecipazione e condivisione delle esperienze vissute, alla scoperta di una realtà lontana e alla restituzione di significati. 5) “laborart con la terra” Questa attività prevede la realizzazione di laboratori pomeridiani genitori-bambini per far conoscere ai genitori, più a fondo, l’importanza dell’apprendimento e della sperimentazione attiva. Il volontario, affiancato dagli educatori, avrà la possibilità di partecipare e contribuire con le proprie proposte alla progettazione ed esecuzione delle attività supportando, sensibilizzando e stimolando, sia nei genitori che bambini, una visione ecologica ed ergonomica degli spazi. Nella nostra città sempre meno bambini hanno la fortuna di poter disporre di un giardino per giocare liberamente, pertanto i servizi per la prima infanzia, quali luoghi di vita per molti bambini, rispondono a una necessità vitale per il loro benessere. Si tratta quindi di porre la stessa attenzione e cura per la progettazione dello spazio esterno riservata allo spazio interno. Solo così i bambini potranno realizzare esperienze significative di esplorazione, sperimentazione, manipolazione e non sporadiche attività proposte dall’adulto. Esperienze queste che devono far parte delle opportunità educative che vengono proposte ai bambini partendo dall’osservazione di quello che realmente i bambini fanno nell’ambiente naturale e utilizzando tutte le risorse disponibili. Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Attività Attività 1: “Il gioco della ricerca” Attività2: “Le scatole narranti” Ruolo del Volontario - Partecipazione alle riunioni progettazione dell’attività di - Affiancamento all’educatore reperimento degli oggetti nel - Affiancamento all’educatore nell’esecuzione delle attività e dei giochi Attività 3: Il nostro orto Attività 4: Piccoli agricoltori – uscite didattiche Atività 5: “laborart con la terra” - Partecipazione alla verifica dei risultati tramite le riunioni di equipe - Aiuto all’organizzazione e allestimento dello spazio gioco e laboratoriale - Sostegno nell’organizzazione giochi didattici - Sostegno al bambino e gratificazione per il prodotto finale - Aiuto nella scelta, acquisto e reperimento dei materiali di gioco e per i laboratori previsti dal progetto ( acquisto di piantine, palette, rastrelli, terra, ecc) - Affiancamento agli educatori, bambini nella piantumazione, cura e raccolta dei prodotti - Affiancamento agli educatori nella progettazione delle attività - Sostegno nell’individuazione degli spazi esterni ed interni in cui si svolgerà l’attività - Supporto alla pianificazione dell’uscita didattica (stabilire orario di partenza e rientro, mezzi di trasporto, suddivisione in gruppi dei bambini, ecc.) - Partecipazione alle uscite didattiche e supporto agli educatori nell’aiutare il bambino a cogliere la realtà che lo circonda - Affiancamento agli educatori nella progettazione dell’attività - Supporto all’operatore dei nel diretto svolgimento delle attività e nel rapporto diretto con i bambini e con i genitori - Partecipazione alle riunioni di verifica dell’attività Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 5 Numero posti con vitto e alloggio: 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 5 Numero posti con solo vitto: 0 Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 1400 ore/anno 5 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Disponibilità a missioni o trasferimento, flessibilità oraria, disponibilità serale, impegno nei giorni festivi, rispetto della privacy, rispetto degli orari e degli impegni presi. Gli obblighi e i diritti del volontario e dell’Ente sono riconducibili a quelli sanciti nella carta etica e dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile in “Diritti e doveri del volontario e dell’Ente”. CARATTERISTICHE ORGANIZZZATIVE Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: SEDE DOVE INDIRIZZARE LE DOMANDE: Società Cooperativa Sociale ACTL, Via Aleardi n°4, 05100 Terni ( 0744/420106) Nominativi degli Operatori Locali di Progetto N. Sede di attuazione Comune del progetto Indirizzo N.vol. Cod. ident. per Telef. sede sede sede Fax sede Cognome e nome Data di nascita Cod. Fisc. Tipologia Nominativi dei Responsabili Locali di servizi Ente Accreditati volontari (V- vitto; VA-vitto alloggio; Data Cognome e nome Cod. Fisc. SVA – di nascita senza servizi) 1 Servizi Educativi Prima Infanzia TERNI VIA DEL MANDORLO 8/A 21051 1 0744/3056 41 SVA 2 Servizio Prima Infanzia Children Enjoy TERNI VIA PIETRO FARINI 29 96149 1 0744/1980 236 SVA 3 Casa di Alice TERNI VIA CARRARA 9 31055 1 0744/4028 88 SVA 4 La valle Dei Bimbi MONTE FRANCO VIA DEL CONVENTO 1 97085 1 393989421 5 SVA 5 Pollicino TERNI VIA VARESE 1 31056 1 0744/2730 13 SVA CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Eventuali crediti formativi riconosciuti: Non previsti Eventuali tirocini riconosciuti : Non previsti Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: I volontari impegnati nel Progetto hanno la possibilità di acquisire competenze utili per il profilo professionale di operatore sociale ed educatore professionale. L’Ente potrà rilasciare, per gli usi consentiti, una dichiarazione dell’avvenuto espletamento del servizio ed eventuali referenze. Formazione generale dei volontari Contenuti della formazione: La formazione generale dei Volontari impegnati nel Servizio Civile Nazionale per il programma “Garanzia Giovani”, è un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuisce allo sviluppo sociale e culturale dei giovani coinvolti, alla loro formazione civica e, partendo dalla definizione di un’identità di gruppo, porterà alla consapevolezza di appartenere ad una istituzione deputata alla difesa della Patria attraverso mezzi ed attività alternativi a quelli militari. In questa ottica, sia per la corretta definizione di Patria e delle sue evoluzioni, sia per tracciare gli obiettivi del Servizio Civile che riguardano complessivamente il rapporto tra il cittadino e le istituzioni, il percorso formativo farà il dovuto riferimento alla Carta Costituzionale. Le finalità del servizio civile sono contenute e ben delineate nell’art. 1 della legge n. 64: - concorrere alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari - favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale - promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale e internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli - partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio Nazionale, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile - contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani, mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero Partendo dall’analisi e dalla valorizzazione delle motivazioni che hanno spinto i ragazzi ad intraprendere il percorso di Servizio Civile, si forniranno gli strumenti necessari a promuovere una maggiore consapevolezza, coscienza e cultura rispetto ai valori ed al carattere unitario del S.C. Verrà inoltre sottolineato il protagonismo del loro ruolo dei volontari nelle strutture in cui andranno ad agire: attraverso il Servizio Civile Nazionale si promuove, secondo i princìpi della Costituzione Repubblicana, una cittadinanza attiva e responsabile e si realizza una forma di partecipazione al bene comune. Nel dettaglio, i temi trattati nella formazione generale: 1) La formazione di una identità di gruppo: si cercherà di far crescere nei giovani volontari del Servizio Civile quell’identità di gruppo, basata sulla condivisione di uno stesso progetto, che gli permetterà di esprimere le proprie idee, aspettative, motivazioni ed obiettivi individuali e che li accompagnerà non solo durante il percorso formativo ma per tutto il periodo di svolgimento del Servizio. 2) La comunicazione: si farà conoscere lo strumento fondamentale della relazione. La capacità comunicativa, nelle sue diverse componenti (la parola, la scrittura, i segni, la mimica, l’arte) e nei suoi elementi costitutivi (contesto, emittente, messaggio, canale comunicativo, destinatario), quale essenziale strumento nella relazione di aiuto sia fra singoli individui sia a livello di gruppo. 3) La Carta Costituzionale, il concetto e la fisionomia di Patria: la difesa civile della Patria intesa come ambiente, territorio, patrimonio culturale, storico, artistico e rappresentata dall’insieme delle istituzioni democratiche, dal loro ordinamento, dai valori e dai princìpi costituzionali di solidarietà sociale (artt. 2,3,4,9 e 11 Carta Costituzionale). 4) La storia del servizio civile: dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale. L’importanza per il Paese e per la sua difesa delle “attività e mezzi non militari”; il percorso evolutivo della legislazione e della giurisprudenza costituzionale in questi ultimi anni, che ha tenuto conto della maturazione ideale e concettuale prodotta nella società civile, partendo dai riferimenti legislativi sull’obiezione di coscienza. 5) Il Servizio Civile e la “cittadinanza attiva”: l’organizzazione del Servizio Civile, le figure che operano all’interno del Progetto ed all’interno dell’Ente. La normativa vigente e la Carta di impegno etico: l’identità e l’appartenenza al Servizio Civile Nazionale evidenziati nella sottoscrizione della Carta di Impegno Etico tra l’Ente e l’UNSC. La rappresentanza dei Volontari nel Servizio Civile: la partecipazione attiva alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN, anche con la testimonianza di volontari che hanno già svolto il Servizio Civile. Il concetto di cittadinanza, l’appartenenza alla collettività. Il sistema delle istituzioni cui è affidata la vita democratica del nostro Paese; il significato e il ruolo delle diverse istituzioni pubbliche: la Regione, la Provincia, il Comune, la ASL, i Consorzi, le Municipalizzate, le Società di servizi, la Questura, la Prefettura. Il livello di benessere di un Paese, la vivibilità, l’ordine, la sicurezza. 6) La Protezione Civile: dalla difesa civile della Patria alle problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, alla gestione dell’emergenza e del post-emergenza, nonché a quelle relative agli interventi di soccorso. 7) Conoscenza del contesto territoriale: conoscenza della struttura dove il servizio civile sarà svolto: la sua storia, gli elementi valoriali che la caratterizzano, la sua Mission. Conoscenza degli elementi normativi che disciplinano il terzo settore e la cooperazione sociale; acquisizione di competenze per progettare e realizzare servizi. Le caratteristiche del volontariato e del terzo settore. Possibilità in ambito nazionale ed europeo. 8) Presentazione dell’Ente: La storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative dell’Ente promotore. La gestione dei servizi del contesto territoriale ove il volontario andrà ad operare. Ruolo del volontario nelle attività previste dal progetto. Il concetto di integrazione; le diversità fisiche, sociali e culturali, la diversità come valore. 9) Il lavoro per progetti: l’analisi dei bisogni e la pianificazione dell’intervento operativo. La presa in carico, l’attivazione di agenzie territoriali specifiche, la verifica dell’intervento, la modifica e la sua ridefinizione. Durata: La durata prevista è di 30 ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari Contenuti della formazione: Per la formazione specifica del I° modulo i contenuti della formazione sono: - Lo sviluppo cognitivo ed effettivo del bambino nelle diverse fasi di crescita. - Conoscenza del mondo dell’infanzia con riferimento alla cura dei bambini, alla pedagogia e alla psicologia infantile. - L’apprendimento tramite la manipolazione e la sperimentazione. - I percorsi laboratoriali nella scuola per l’infanzia. Per la formazione specifica del II° modulo i contenuti della formazione sono: - Tecniche di comunicazione. - Le attività socio-educative nei centri per la prima infanzia. - I laboratori didattici ed educativi “l’aula verde” - I laboratori genitori-bambini: l’apprendimento e la sperimentazione attiva. Durata: I° MODULO: La durata prevista è di 20 ore II° MODULO: La durata prevista è di 30 ore
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