Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari · · Carbonia Anno XXV numero 663 del 20 Febbraio 2014 Euro 1,00 SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE www.gazzettadelsulcis.it · e-mail: [email protected] REGIONE FRANCESCO PIGLIARU PRESIDENTE Massimo Carta ’elettorato è stato chiaro: ha scelto Francesco Pigliaru come Presidente della XV Legislatura del Consiglio Regionale della Sardegna. Pur di fronte a numerosi elementi di disturbo (distacco dalla politica in generale, bassa frequenza al voto, l’inconsistente presenza dell’ex Mauro Pili, l’exploit della neofita della politica Michela Murgia), i Sardi hanno decretato con chiarezza la loro scelta sul rappresentante del PD, infliggendo una sonora sconfitta all’uscente Ugo Cappellacci che del suo operato aveva molto da farsi perdonare. Al momento resta prematuro stabilire, con una certa obiettività, quali sino stati i meriti della vittoria di Francesco Pigliaru sui demeriti maturati nel quinquennio da Ugo Cappellacci. Và da se che gli elettori, dato lo scarto delle preferenze, hanno pensato al nuovo (rispetto al passato), non disgiunto dall’effetto Renzi in campo nazionale. D’altro canto Ugo Cappellacci in questi anni ha preferito il presenzialismo e il sensazionalismo (fatto prevalentemente di slogan) delegando con troppa superficialità cultura e turismo ed altre incombenze a personaggi di vuoti contenuti, i quali hanno privilegiato sdoganare limitate usanze di una limitata parte di Sardegna piuttosto che consolidare “su conottu” di atavica o secolare tradizione. In quelle brutte immagini di una succedanea Sardegna, si sono andati annidando malumori (soprattutto nel mondo del lavoro) e falsi idoli politici che alla fine hanno presentato il conto, che l’incauto Ugo Cappellacci ha L FORMUFFICIO.IT Rag. Francesco Manca Concessionario Buffetti Forniture articoli per ufficio Libri giuridici e per corsi Vendita assistenza personal computer Via Gramsci, 31 - Carbonia Tel. 0781.671162 Fax 0781.675299 pagato senza alcuno sconto. E lo ha pagato a Francesco Pigliaru, rimediato all’ultimo momento in sostituzione di Francesca Barraccaiu, il quale in questi ultimi anni era riuscito a farsi dimenticare dell’ultima esperienza politica in qualità di Assessore della Giunta Soru. Economista e Docente d’università, Francesco Pigliaru ha studiato al Liceo classico Domenico Alberto Azuni di Sassari, militando in Lotta Continua, e si è laureato nel 1978 in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Sassari. Nel 1979 ha ottenuto una specializzazione presso la Scuola Enrico Mattei di Milano, mentre nel 1981 ha conseguito un master “Philosophy in Economics” presso l’Università di Cambridge, grazie a una borsa di studio. Nel 1988-89 ha insegnato in qualità di visiting scholar alla Università di Berkeley, mentre dal 1993 al 1998 ha diretto il CRENoS (Centro ricerche economiche NordSud). È professore ordinario di Economia Politica all’Università degli Studi di Cagliari, di cui è, dal 2009, pro-rettore. È autore di circa trenta pubblicazioni scientifiche. Nel 2003 si era avvicinato a Renato Soru, partecipando alla formazione della lista Progetto Sardegna in vista delle elezioni regionali del 2004 e contribuendo alla scrittura del programma della coalizione di centrosinistra “Sardegna Insieme”. Dopo la vittoria di Soru era stato nominato Assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, incarico da cui si dimise nell’ottobre 2006 per alcune divergenze di carattere politico con lo stesso allora Presidente. Durante il suo mandato, ha contribuito in modo determinante alla creazione del programma di studi denominato Master and Back, volto a finanziare esperienze lavorative in loco di giovani che abbiano ottenuto specializzazioni all’estero. È stato inoltre il principale promotore della cosiddetta “Vertenza entrate” della Regione Sardegna col Governo centrale, volta all’ottenimento di una larga parte delle entrate tributarie dovute dallo Stato alla Regione e che, dal 1991, non erano mai state corrisposte. Attraverso tale operazione è stata accolta una delle istanze di base dell’autonomismo e dell’indipendentismo sardo, che dagli anni Ottanta sosteneva la necessità di verificare i flussi fiscali dell’Autonomia regionale. Francesco Pigliaru POCHI VOTANTI NEL SULCIS IGLESIENTE La Sardegna notoriamente più “rossa” ha disertato, in maniera più marcata, le urne. Questo è capitato nel Medio Campidano (46,92%) cui si è affiancato il Sulcis Iglesiente (48,83%). Se anche nella restanti circoscrizioni l’assenza dalle urne è stata storica, lo è stato ancor più accentuata nella parte Sud Occidentale dell’Isola, notoriamente considerate zone “rosse” per le sue tradizioni industriali e minerarie. Un indice questo che gli analisti, ma soprattutto le centrali politiche, dovranno analizzare per capire se il fenomeno del distacco dalla politica abbia ormai intaccato anche territori di lunghe e consolidate tradizioni. Gianluigi Rubiu Pietro Cocco Pietro Morittu Ignazio Locci 2 Regione numero 663 del 20 Febbraio 2014 RITORNA D’ATTUALITA’ IL “CAVALLINO ISOLA” A TUTELA DELLE REALI PRODUZIONI ISOLANE Tutelare e promuovere ‘il saper fare’ sardo e i prodotti interamente realizzati nell’Isola, secondo tecniche e interpretazioni codificate dalla tradizione, garantendo anche l’autenticità dei materiali utilizzati, opponendosi ad abusivismo e improvvisazione. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Crisponi, ha approvato il nuovo regolamento d’uso del ‘Marchio collettivo comunitario dell’artigianato tradizionale della Sardegna’ e ha dato incarico all’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio di procedere al deposito presso il competente Ufficio comunitario del documento in sostituzione di quello precedentemente registrato. Così, dopo anni di attesa, sarà riattivato il rilascio da parte della Regione del marchio unico ‘storico’ Cavallino I.S.O.L.A, che sarà gestito dal punto di vista dell’iter amministrativo (notevolmente semplificato) dall’agenzia Sardegna Promozione. TUTELA E VALORIZZAZIONE ARTIGIANATO. “L’obiettivo perseguito dalla concessione in uso del mar- chio - spiega l’assessore Crisponi - è valorizzare la qualità delle lavorazioni artigianali e il valore intrinseco delle opere attraverso un chiaro riconoscimento dell’origine, distinguendo i manufatti sardi dai prodotti industriali che imitano le lavorazioni artigianali dell’Isola. Abbiamo ripristinato un iter molto atteso dagli artigiani, agevolati anche nell’ottenimento dalla snellimento del procedimento di concessione”. MARCHIO UNICO STORICO. II simbolo Cavallino I.S.O.L.A, che ha accompagnato l’intera attività dell’Istituto sardo organizzazione lavoro artigiano (istituito con la legge regionale n. 6 del 2 marzo 1957), da sempre iden- tifica l’artigianato artistico e tradizionale sardo. Si tratta di un marchio collettivo protetto, sia in Italia e sia nell’Unione Europea, non contenente alcuna indicazione geografica di provenienza. Costituisce, inoltre, un cosiddetto ‘marchio a ombrello’, vale a dire un segno destinato a contraddistinguere l’intero paniere di prodotti artigiani. La licenza d’uso sarà data al singolo artigiano che dovrà rispettare i disciplinari di lavorazione stabiliti dalla Regione e non sarà più legata, di volta in volta, al singolo prodotto. TIPI DI LAVORAZIONE. Il marchio verrà concesso in uso per sette tipi di materiali usati nelle lavorazioni artigianali, i cui relativi disciplinari di produzione sono stati definiti e redatti dall’assessorato dopo esser stati condivisi con i comparti interessati. I materiali sono ceramica, coltello, ferro battuto, filigrana, intaglio, intreccio e tessitura. In seguito potranno essere definiti anche i disciplinari di altri materie prime: per esempio, sughero, corallo, pelletteria, vetro e materiali lapidei. FINANZIAMENTO PER COOPERATIVE Al via il bando da un milione e mezzo di euro (fondi POR/FSE, asse II occupabilità) a favore della costituzione di nuove cooperative. Lo rende noto l’assessore regionale del lavoro, Mariano Contu. L’avviso è rivolto alle cooperative attive da non oltre dodici mesi alla data di pubblicazione del bando, in fase di costituzione, o già costituite ma non ancora in attività. “Il nostro obbiettivo ha spiegato l’esponente dell’esecutivo – è quello di promuovere l’occupazione, favorendo le fasce sociali più deboli, che incontrano più difficoltà ad inserirsi nel mercato del la- voro. L’intervento, infatti, prevede la concessione di un contributo a fondo perduto in regime de minimis, per le nuove società, in possesso di un piano d’ impresa triennale, che prevedono l’inserimento, a tempo indeterminato, di almeno un socio-lavoratore disoccupato o inoccupato.”I settori privilegiati sono il turismo, il manifatturiero, l’ambiente, le energie rinnovabili, l’welfare, e l’ICT; mentre sono esclusi, ai sensi del Regolamento CE, la pesca, la produzione primaria dei prodotti agricoli, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, le attività connesse al- Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it Edizioni Sulcis di Salis Rosanna & C. sas Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia registrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990 Iscriz. Registro Nazionale della Stampa n. 5184 del 10 Giugno 1996 ROC 3802 Settimanale del Sulcis - Iglesiente CCIAA Reg. Imprese REA 217220 - P. 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Sestu Elmas - Tel. 070.262 699 l’esportazione, le attività riguardanti le lotterie, le attività di organizzazioni associative e il commercio al dettaglio di articoli per adulti. Per ciascun soggetto inoccupato o disoccupato che costituisca una nuova cooperativa o intenda diventare socio o socio lavoratore di una nuova o di una attiva da non più di 12 mesi è previsto un contributo dai 5.000 ai 25.000 € massimo. Le società potranno presentare la richiesta non prima del 4 marzo 2014, ed entro e non oltre il 27 marzo 2014. La documentazione è disponibile sul portale della Regione, www.regione.sardegna.it, nell’apposita sezione “bandi e gare” dell’assessorato del Lavoro, su Sardegna Programmazione, www.sardegnaprogrammazione.it, e su Sardegna Lavoro, www.sardegnalavoro.it. A pena di esclusione, tutti i documenti devono essere presentati in originale, utilizzando gli appositi allegati e debitamente firmati dal rappresentante legale delle cooperative già costituite; mentre per le società cooperative costituende la domanda e i moduli devono essere firmati da tutti i soci. LA REGIONE HA ACCOLTO CON FAVORE LA DISPONIBILITA’ DI COLLABORAZIONE DELL’ORDINE DEI GEOLOGI SARDI Nuoro “Considerando di grande importanza per la Sardegna la salvaguardia del territorio, ho accolto con attenzione le istanze dei geologi ed intendo, dopo i dovuti approfondimenti, portarle nelle sedi opportune per una corretta valutazione.” Lo ha detto l’assessore dell’Industria, Antonello Liori, che insieme a Paolo Truzzu, responsabile dello staff, ha incontrato una delegazione dell’Ordine dei Geologi della Sardegna, composta da Davide Boneddu, Cosima Atzori e Dario Cinus. “Ho chiesto ai rappresentanti dell’Ordine di formulare i “Veri e propri presidi socioculturali turistici del territorio”. È la definizione che l’assessore Luigi Crisponi dà delle associazioni Pro loco della Sardegna, le cui competenze sono state assegnate all’assessorato del Turismo e riguardo alle quali la Giunta, su sua proposta, ha approvato le nuove disposizioni in materia e le direttive sulla concessioni dei contributi in loro favore. “Esse – aggiunge l’assessore Crisponi – sono un ‘faro’ sempre acceso sulle peculiarità e le specialità di ciascun territorio, in particolare delle piccole comunità. Da un lato, sono custodi della cultura identitaria, dall’altro sono veicoli di diffusione capillare degli interventi operativi del governo regionale nel complesso delle attività turistiche, ossia strumenti di promozione turistica e di valorizzazione del patrimonio culturale, storico, ambientale e sociale”. Le Pro loco, infatti, svolgono attività finalizzate alla salvaguardia delle risorse turistiche locali, in particolare per quanto riguarda i prodotti tipici dell’enogastronomia e dell’artigianato, le tradizioni popolari, oltre che al miglioramento dei servizi di accoglienza, all’assistenza dei turisti e alla sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza dello sviluppo turistico. COMPETENZE PRO LOCO. Dal punto di vista normativo una recente legge del Consiglio regionale (n. 1 del 9 gennaio scorso) ha riassegnato le funzioni in materia di Pro loco all’assessorato del Turismo, pertanto ora ad esso compete la tenuta del loro Registro, oltre che l’erogazione dei contributi, che quest’anno saranno pari a due milioni di euro. La Regione, inoltre, riconosce all’Unpli (Unione nazionale delle Pro loco d’Italia) una funzione di consulenza tecnico – amministrativa. “Un mese fa avevo salutato con favore l’assegnazione delle competenze all’assessorato – ricorda Crisponi – immediatamente dopo, abbiamo riordi- casi nei quali, a loro avviso, si rende necessaria la relazione geologica in occasione di interventi edilizi connessi all’avvio di attività produttive – ha detto Liori - Così da poterne valutare l’adottabilità senza rischiare di complicare ulteriormente le procedure, soprattutto considerando che la creazione del SUAP va proprio in senso contrario, ossia quello di facilitare il rapporto del cittadino con la burocrazia.” “Gli incontri tra istituzioni e ordini professionali sono fondamentali per attivare migliori politiche in linea con le esigen- ze delle professioni”, ha aggiunto Paolo Truzzu. “Un incontro nell’ambito del calendario di incontri tecnico-istituzionali da noi predisposto per risolvere alcune problematiche sull’attuazione della normativa nazionale e sull’obbligatorietà della relazione geologica, con eventuale modifica della modulistica dello Sportello Unico Attività Produttive (SUAP)” ha spiegato il presidente Boneddu - Siamo soddisfatti perché l’incontro ci ha permesso di contribuire a porre le basi per l’applicazione senza remore della normativa“. PRESIDI SOCIO-CULTURALI IL RUOLO DELLE PRO LOCO nato Statuto e direttive e definito le nuove disposizioni per dare rinnovato impulso al rapporto fra Amministrazione regionale e associazioni, potenziando e valorizzando la reciproca collaborazione, all’insegna della qualità e dell’integrazione dell’offerta turistica”. NUOVE DIRETTIVE. Le direttive, infatti, incentivano la collaborazione prevedendo, tra le altre cose: una premialità di contribuzione alle asso- ciazioni che si uniscano in gruppi e programmino iniziative congiunte; che una quota minima del contributo annuale alle Pro loco sia destinata ad attività di comunicazione promozionale degli eventi (le associazioni potranno divulgare dai loro info point materiale promozionale della Regione); che sia obbligatorio usare il marchio della Regione e quello Sardegna colorato e pubblicizzare le iniziative sui siti istituzionali della Regione. Lavoro SI MUOVE IL PROGETTO STRATEGICO SULCIS LA REGIONE RIMODULA LA DOTAZIONE FINANZIARIA Sergio Rombi La Giunta regionale, allo scadere del mese di gennaio scorso, ha approvato un atto relativo al “Progetto Strategico Sulcis” proponendo, con esso, la rimodulazione della disponibilità finanziaria già compresa nel budget complessivo del “Piano Sulcis” varato sul finire del 2012. In occasione dell’approvazione dell’atto, il Vicepresidente della Regione Simona De Francisci, di concerto con gli Assessori della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, dell’Industria, dei Lavori Pubblici e della Difesa dell’Ambiente, nel richiamare la forte attenzione posta dall’Amministrazione regionale per attuare interventi concreti di contrasto alla grave situazione economico-sociale in cui versa la Provincia di Carbonia-Iglesias, ed in particolare la crisi che investe il sistema industriale provinciale, e le sue ricadute sulle piccole imprese, sull’occupazione e sui redditi dei residenti, ha ricordato l’attenzione che la Giunta regionale ha dedicato al territorio, con particolare riferimento alla collaborazione avviata con le amministrazioni locali, la Provincia di Carbonia-Iglesias e i Comuni. Il Vicepresidente ha riportato all’attenzione dei colleghi dell’Esecutivo, inoltre, che in data 13 novembre 2012 è stato stipulato un Protocollo d’Intesa tra la Regione Autonoma della Sardegna, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero per la Coesione territoriale, la Provincia di Carbonia-Iglesias e i Comuni della Provincia di CarboniaIglesias, per la definizione di obiettivi e condizioni generali di sviluppo nel “Sulcis”. Nel Protocollo d’Intesa è definita, a sostegno del processo di crescita e sviluppo del Sulcis, un’articolata progettualità. La dotazione finanziaria del Piano era stata concordata in circa 600 milioni di euro, comprendendovi anche le dotazio- Firma Piano Sulcis ni finanziarie regionali, relative ad interventi già programmati nel territorio, nuove dotazioni finanziarie a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione e nuove dotazioni statali. Nella stessa circostanza è stato ricordato che il Protocollo prevedeva di attivare una “call for proposal” affidata alla Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo Sviluppo d’Impresa (Invitalia) per raccogliere idee di sviluppo per il Sulcis, provenienti da contesti anche internazionali per sollecitare e raccogliere idee originali che partecipino, in equilibrio con il territorio e con la progettualità locale in corso di realizzazione, alla costruzione del “Progetto Strategico Sulcis”. Tale concorso internazionale di idee è stato progettato, nell’ambito dell’iniziativa “99ideas”, con l’ampia partecipazione delle amministrazioni sottoscrittrici del Protocollo. Ad esso sono destinati 55,7 milioni di euro. Sono state ricevute 160 idee: il 50% orientato alla valorizzazione turistica di luoghi e territorio, il 26% equamente ripartito tra rilancio del comparto indu- striale e la riconversione energetica sostenibile del territorio, l’11% alla ricerca ed alta formazione, il 7% alle produzioni locali ed agroalimentare e il 6% a servizi sociali, culturali e di pubblica utilità. A partire dal mese di luglio 2013 sono state avviate le attività della commissione di valutazione, i cui lavori si sono conclusi nel mese di settembre. Successivamente alla conclusione dei lavori della commissione di valutazione del bando internazionale, sono stati avviati i lavori per la definizione del Piano Strategico del Sulcis. Nel corso di questi ultimi mesi si sono tenuti diversi incontri tra i tecnici di Invitalia, il MISE, la Presidenza e gli Assessorati competenti al fine di giungere ad una conclusione condivisa dello stesso. Le direttrici fondamentali sono state condivise a livello ministeriale nel corso dell’incontro tenuto nel mese di novembre al MISE. La bozza “Progetto Strategico Sulcis” è stata definita a partire dal contesto economico, sociale e territoriale e dai risultati della “call for proposal”, con riferimento alle idee vincitrici/menzionate, all’intero PER TUTTO IL 2014 CASSINTEGRAZIONE ALLA KELLER DI VILLACIDRO Sostenere la richiesta di concessione della cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2014. E’ l’obiettivo dell’intesa siglata, questo pomeriggio, fra l’assessorato del lavoro, i liquidatori sociali e giudiziali della Keller elettromeccanica SPA in liquidazione, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti di Confindustria Sardegna meridionale, SINDACO 0781.887811 (Prov. Carbonia Iglesias) 3 numero 663 del 20 Febbraio 2014 patrimonio di idee presentate, alla loro localizzazione e concentrazione territoriale e ai bisogni sottesi. Il “Progetto Strategico Sulcis”, inoltre, tiene conto degli indirizzi della programmazione regionale e locale, dei piani territoriali e settoriali già elaborati e soprattutto mira a mettere a sistema gli interventi in corso di realizzazione, sia quelli finanziati a valere sul citato protocollo, sia quelli frutto della programmazione regionale e provinciale. “Il “Progetto Strategico Sulcis”, precisa la deliberazione della Giunta regionale, si basa su una visione strategica e un impianto metodologico innovativo, per la definizione di programmi di investimento sia pubblici che privati in grado di garantire ricadute effettive per la popolazione e per le imprese del territorio attraverso misure di incentivazione alle imprese e interventi di natura infrastrutturale strettamente connessi e complementari alle strutture produttive”. Gli indirizzi, a tale riguardo, sono incentrati su tre priorità: • turismo sostenibile, cultura e produzioni locali attraverso interventi di miglioramento dell’accessibilità e riqualificazione di aree e luoghi; azioni di sostegno alle attività di impresa e sviluppo di competenze specialistiche; azioni di rafforzamento del prodotto turistico e delle produzioni tipiche del Sulcis e del suo brand; • industria ed energia sostenibile attraverso azioni di sostegno alle attività di impresa, alla ricerca sperimentale ed industriale, allo sviluppo di competenze specialistiche; interventi di infrastrutturazione delle aree per insediamenti produttivi, anche in chiave ambientale; • ricerca e sviluppo e recupero dell’ambiente mediante azioni di sostegno alle attività di impresa, alla ricerca sperimentale ed industriale, allo sviluppo di competenze specialistiche sui temi dell’energia pulita e del recupero dei territori compromessi da inquinamento da industria estrattiva o metallurgica. Con riferimento a tali priorità, il “Progetto Strategico Sulcis” vedrà attivate misure di incentivazione alle imprese, attraverso gli strumenti di incentivazione attualmente utilizzati in Regione, nella forma dei Progetti di Filiera e Sviluppo Locale, Pacchetti Integrati di Agevolazione e Contratti di Sviluppo, che saranno attivati in funzione della dimensione aziendale e dei mercati di riferimento delle imprese richiedenti. Accanto alle misure di incentivazione sono previsti interventi di natura infrastrutturale strettamente connessi e complementari alle esigenze degli investimenti imprenditoriali. Sono previsti, altresì, interventi per lo sviluppo delle competenze che si propone di attuare attraverso investimenti infrastrutturali e servizi connessi nei principali poli scolastici specialistici del Sulcis. Le infrastrutture potranno essere a supporto anche del mi- glioramento delle competenze delle imprese locali. “Per quanto concerne le azioni di ricerca e sviluppo, precisa l’atto di Giunta, si prevede di attivare il sistema regionale della Ricerca (Sardegna Ricerche e società collegate) sia per la realizzazione dei centri di competenza che per la gestione di bandi di finanziamento di spin off imprenditoriali”. Per dare pratica attuazione al progetto, la Giunta ha deciso, d’intesa con i soggetti sottoscrittori dell’intesa, di ripartire le risorse destinate al “Progetto Strategico Sulcis” con le seguenti destinazioni: - Incentivi alle imprese & Ricerca Turismo sostenibile, cultura e produzioni locali Migliorare la qualità del sistema di incoming e delle produzioni locali 7 (milioni di euro); - Sostegno delle riqualificazione dei processi industriali per imprese nuove ed esistenti 20; - Industria ed energia sostenibile Spin-off da ricerca – startup innovative 3; - R&S e recupero dell’ambiente Progetti di ricerca sull’ambiente e sulle biotecnologie 3. (Totale 33) di cui 1% Attività di animazione ed accompagnamento, 0,33 Opere per la valorizzazione dei luoghi e dotazioni per le competenze Turismo sostenibile, cultura e produzioni locali, Realizzazione di opere per la valorizzazione dei luoghi 10; Costruzione dei concept di prodotto Sulcis e azioni di promozione, comunicazione e scouting 3,7; Industria ed energia sostenibile Incrementare le dotazioni infrastrutturale per insediamenti produttivi 7; Turismo & Industrie Potenziare le dotazioni per lo sviluppo delle competenze 2. (Totale 22,7-Totale generale 55,7). Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it in vista del vertice di domani in programma al Ministero del Lavoro. “Il ricorso alla cigs/d - ha affermato l’assessore regionale del lavoro, Mariano Contu, si rende necessario per favorire la ripresa produttiva dell’azienda. Con questo accordo, la Regione, qualora si presentassero difficoltà durante la trattativa nazionale, si impegna a tutelare i lavoratori mediante l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014, come prevede il verbale d’intesa per la prima concessione e la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2014, sottoscritto lo scorso 29 gennaio dall’amministrazione regionale, le parti sociali e datoriali”. Vice SINDACO 0781.887828 UFFICIO TURISMO SERVIZI SOCIALI SPORT SPETTACOLO 0781.887813 UFFICIO ASSESSORI 0781.887827 CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it Il settimanale di casa tua Ogni Giovedì in edicola o in abbonamento Comune di Domusnovas Provincia di Carbonia Iglesias P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368 4 Lavoro numero 663 del 20 Febbraio 2014 SMS-SOCIETA’ METALLURGICA SARDA S.R.L. (EX ALI) LA DRAMMATICA CRONISTORIA DI TANTE FAMIGLIE GUSPINI IN CLASSE A- NASCE SPORTELLO ENERGIA UN PUNTO INFORMATIVO SULLA GRENN ECONOMY Pina Monni Energie rinnovabili, risparmio energetico, bioedilizia: sono soltanto alcune delle tematiche trattate dallo “Sportello Energia” del Comune di Guspini, attivo da martedì 11 febbraio, nella sede del Municipio in via Don Minzoni, al Piano Terra - Sala antistante Ufficio Opere Pubbliche. Lo sportello, resterà aperto al pubblico il martedì ed il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. “Lo Sportello Energia si inquadra nel progetto ‘Guspini in classe A’ finanziato dalla Regione Sardegna, attraverso le risorse del POR-FESR 2007-2013 che il Comune di Guspini, cofinanziatore del progetto con proprie risorse, ha potuto attivare collocandosi al primo posto nella graduatoria del bando di finanziamento” dichiara il Sindaco di Guspini Rossella Pinna. Lo Sportello fornirà agli utenti informazioni ed orientamento su pratiche burocratiche, bandi ed agevolazioni, gruppi di acquisto, corrette prassi e nuove metodologie di costruzione o ammodernamento di strutture abitative nell’ottica del risparmio energetico. “Il progetto si propone di affrontare in modo competente ed aggiornato i temi del risparmio energetico, della riduzione dell’inquinamento e della diffusione delle tecnologie ecocompatibili, attraverso un’opera articolata di sensibilizzazione e informazione” sottolinea l’Assessore alle Politiche Energetiche Enrica Olla. Nei prossimi mesi sono in programma anche incontri tematici per informare e formare cittadini, imprese, professionisti ed Enti pubblici sui vantaggi economici ed ambientali derivanti dall’impiego di tecnologie per l’efficienza energetica e dall’uso di fonti rinnovabili di energia, sui temi del risparmio energetico, sulla produzione di energia rinnovabile e sull’edilizia sostenibile. Guspini, da sempre molto sensibile ed attenta alle problematiche ambientali, si arricchisce così di una nuova iniziativa orientata al vivere sostenibile nel pieno rispetto dell’ecosistema. IL PIANO SULCIS MUOVE I PRIMI PASSI Sardal - Ali (Ieri) La Sms (Ex ALI) è l’ultima società in ordine di tempo ad aver preso la guida dell’azienda metallurgica di Iglesias, nata nel 1980 come “Sardal”: era una partecipata statale. Negli anni d’oro dell’alluminio ci lavorano oltre cento dipendenti, su due linee di produzione (estrusione, ossidazione). Nel 1996 arrivò la privatizzazione e l’ingresso della multinazionale Alcoa, che ha segnato il periodo dell’agonia chiudendo il reparto di ossidazione e dimezzando il personale. Rimangono 51 lavoratori, subentra la gestione Ali Alluminio Italia che produce 10 milioni di debito, dichiarando il fallimento nell’aprile 2004. Inizia così un altro periodo di mobilità di circa tre anni. Nella meta’ del 2007 lo stabilimento viene preso in affitto dalla Sms Societa’ Metallurgica Sarda che assume una ventina di operai fra i 51, e lasciando i restanti impaludati nelle famigerate liste di mobilità. Negli ultimi giorni di febbraio 2010, la SMS comunica alla RSU dello stabilimento e alle organizzazioni sindacali lo stop delle attività produttive e l’intenzione di mettere in cassa integrazione i 26 dipendenti, generando un debito che si aggira sui 2 milioni di euro, e senza alcuna anticipazione di CIGS. Tutto cio’ si materializza il 3° marzo 2010, presso la sede dello stabilimento di Iglesias, dove in presenza della SMS, segreterie FiomCgil FsmCisl UilmUil , e RSU aziendale, tutte le parti concordano con Stabilimento - (Oggi) un verbale di accordo. Il secondo passaggio e’ in Assessorato al lavoro a Cagliari, dove tutte le parti, piu’ il Dott. Sergio Isola, delegato rappresentante del servizio del lavoro, firmano il riconoscimento della crisi aziendale e il ricorso alla CIGS per 26 lavoratori a partire dal 04 marzo 2010. A tre anni e mezzo dalla chiusura dello stabilimento di estrusi di Iglesias, la vertenza della SMS (EX Sardal, EX Alcoa) e adesso EX Ali di Iglesias sembra, non solo lontana da una soluzione, ma sull’orlo della cancellazione totale dello stabilimento. Col trascorrere del tempo, i lavoratori e loro famiglie, si ritrovano nelle liste di mobilita’ ordinaria, in scadenza ad Ottobre 2013 con una riduzione del 20% della stessa, pari ad una mensilita’ di circa 600 euro a famiglia. Visto che nei tre anni e mezzo trascorsi dalla chiusura dello stabilimento, il susseguirsi di imprenditori interessati alla fabbrica di estrusi e’ stato pari all’avvicendarsi degli assessori nel palazzo della Regione Sardegna, i risultati ottenuti sono uguali a ZERO. Tutte le aste bandite per la vendita della SMS (EX ALCOA - EX-Ali), sono andate deserte, e noi, con le nostre famiglie, siamo finiti nel dimenticatoio industriale, politico e ancor piu’ drammatico sociale, del nostro disastrato territorio. In aggiunta a tutto cio , si prospetta una vendita frazionata del “nostro” stabilimento, da parte del giudice fallimentare, iniziando dalla vendita dei singoli macchinari che porterebbero al totale smantellamento dello stabilimento, togliendoci ogni speranze ad una possibile ripresa lavorativa. Avevamo deciso di “condividere” la nostra sempre piu’ drammatica situazione, con il primo cittadino di Iglesias (Dott.Emilio Gariazzo) nell’intento di sensibilizzare tutte le forze politiche regionali, sociali e opinione pubblica in modo che questa nostra vertenza potesse tornare ad essere materia di discussione nei tavoli politici regionali e locali. Di quel tavolo, messo in piedi al Centro direzionale di Iglesias a Ottobre 2013, a cui parteciparono: Il Sindaco, Il Presidente del Consiglio Comunale, e qualche consigliere e’ rimasto in uno stato “comatoso”. Si e’ aggiunto a tutti gli altri incontri Regionali e non, che abbiamo avuto dall’inizio del 2010, anno in cui ha chiuso la fabbrica ed e’ iniziato il nostro disagio occupazionale e sociale. Ad oggi possiamo affermare con certezza che si chiude definitivamente il sipario sulla sms, EX ALCOA, Ex Ali Alluminio Italia, dato che il giudice fallimentare ha venduto al miglior offerente tutti i macchinari all’interno dei due stabili (Estrusione/Ossidazione), che sono stati smantellati e ridotti ad un ammasso di rottami!!!! E’ Finita!!!!!!! Bruno Bozzato RSA SMS Iglesias La Giunta regionale ha approvato l’attuazione degli interventi di competenza dell’assessorato dei Lavori pubblici nell’ambito del Piano straordinario per il Sulcis. Complessivamente si tratta di 10 opere per 124 milioni di euro. “Stiamo definendo un importante progetto con l’indicazione dei soggetti attuatori per fronteggiare la crisi e favorire il rilancio dell’economia dopo una attenta concertazione con il territorio”, ha detto il presidente Cappellacci. I progetti prevedono, da un lato, il potenziamento delle infrastrutture viarie con particolare riferimento alla dorsale Carbonia-San Giovanni Suergiu-Giba; dall’altro, il riassetto e la valorizzazione del sistema portuale del SulcisIglesiente in relazione agli approdi maggiori e minori. Sarà realizzata anche l’interconnessione con i sistemi idrici Tirso-Flumendosa. “Il Piano nel suo complesso individua una visione strategica orientata a rilanciare su nuove basi sviluppo e occupazione”, ha detto l’assessore Nonnis. Specificamente gli interventi riguardano: - la riqualificazione dei porti di Sant’Antioco, Carloforte e Calasetta per i quali sono stati stanziati rispettivamente, 9 milioni di euro, 4 milioni e 6 milioni, soggetto attuatore l’assessorato dei Lavori pubblici, nonché l’elaborazione di un piano economico e finanziario per approfondire le potenzialità di sviluppo del sistema portuale (50mila €); - l’adeguamento della strada di collegamento tra San Giovanni Suergiu e Giba (SS. 195) e la messa in sicurezza della Giba–Nuxis (SS. 293) per complessivi 27 milioni, soggetto attuatore Anas; - la realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con Sant’Antioco più gli studi di prefattibilità ambientale, indagini preliminari e progettazione, importo 15 milioni, soggetti attuatori Anas e assessorato dei Lavori pubblici; - l’adeguamento della strada provinciale 77 alla categoria C1, importo 3 milioni di euro, soggetto attuatore Comune di San Giovanni Suergiu; - lo studio di fattibilità, la progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e la realizzazione dell’interconnessione dei sistemi idrici collegamento Tirso-Flumendosa 4° lotto, collegamento Sulcis-Iglesiente, importo 60 milioni, soggetto attuatore Enas. TRATALIAS ATTIVATO LO “SPACCIO DELLA SOLIDARIETA’” A Tratalias è stato attivato lo “ Spaccio della Solidarietà “. La collaborazione con il Comune prosegue e dopo l’iniziativa “Nè di fame nè di freddo” nei locali delle scuole di Via Matteotti vengono concentrati abiti, scarpe, giocattoli e quanto può essere utile in una famiglia che non attraversa un buon periodo. Nel Sulcis non sono poche. L’obiettivo, che presto verrà fatto conoscere in tutto il territorio sulcitano, è coinvolgere la Comunità in una importante iniziativa di solidarietà, offrire quanto possibile a chi non ha possibilità. Nei locali di Tratalias avviene da circa un mese la distribuzione e sono in molti ad essersi persuasi, visto il successo, che l’iniziativa meriti sostegno e sempre miglior organizzazione. Vi possono aderire singole famiglie e commercianti che avessero vestiario, calzature, giocattoli inutilizzati di farli pervenire allo “Spaccio della Solidarietà”. L’aspetto più emozionante di quest’ultima avventura è vedere come uomini e donne, talvolta giudicati frettolosamente inutili e ai margini, siano protagonisti di una solidarietà senza limiti. Chiunque volesse saperne di più potrà prendere contatto con i recapiti telefonici di AMICI della VITA per “Arregolli Tottus”: Carmen 3463358025 e Simonetta 3473850810. Politica IGLESIAS CRESCE IL DISAGIO E L’EMERGENZA SOCIALE IN CITTA’ E NEL TERRITORIO MANCA IL LAVORO Massimo Carta Parlare di tempi normali, soprattutto in ambito sociale, è diventato un eufemismo. Anche le realtà come Iglesias, che per tradizione aveva una sua connotazione di città borghese, oggi sperimentano e vivono una condizione sociale se non proprio di emergenza, certamente di evidente disagio. Ogni giorno il Municipio è meta di persone bisognose di aiuto, e talvolta manifestano anche segni di preoccupante instabilità personale. Parafulmine di queste richieste è il Sindaco Emilio Gariazzo per il quale, oltre i problemi amministrativi e di programmazione dei servizi per l’intera collettività, i “nuovi poveri” fanno parte delle sua quotidianità di “palazzo”. D) Come vive il sindaco Gariazzo la condizione sociale della città che tutti i giorni presenta motivi di preoccupante emergenza? R) Sicuramente c è il riscontro continuo di un disagio veramente forte in città. Questo lo vediamo soprattutto in alcuni aspetti che sono legati al problema della casa, ovviamente come conseguenza del problema del lavoro. Fondamentalmente, quindi, è il reddito che sta venendo meno. Tra i tanti problemi, quello della casa è molto sentito. Infatti ci stiamo attivando per vedere di pianificare la nostra edilizia popolare con l’acquisizione da parte di Area di nuovi immobili. Tra breve saranno consegnati trentacinque nuovi alloggi che sono stati costruiti e che erano l’unica parte restante in piedi del vecchio piano delle “Casermette” promosso della Giunta Carta nel 2008. Ormai sono stati completati e stanno per essere consegnati. Pensiamo a breve, in collaborazione con Area, di acquisire nuovi alloggi già costruiti e poi stiamo individuando delle aree per concludere con la stessa Area la possibilità di costruire nuovi alloggi. L’altro elemento che riscontriamo nel disagio, è che molto frequentemente ci sono degli slacci di utenze potabili. D) Almeno per l’acqua il minimo vitale dovrebbe essere mantenuto R) Io sono intervenuto ormai tante volte con la direzione di Abbanoa per risolvere i casi drammatici e allo stesso tempo cercando di far si che si instauri anche una modalità di eventuale slaccio che sia filtrato dai servizi sociali o dall’Amministrazione. Credo che per questo genere di problema sarebbe utile una legge regionale capace di delegare all’Ente locale la verifica della natura di morosità prima che Abbanoa proceda allo slaccio. Potrebbe essere una contrattazione con l’Amministrazione comunale, o di qualunque Amministrazione si tratti, che verifichi la reale situazione sociale. D) Vista questa condizione di disagio è da auspicare quindi l’istituzione di un fondo sociale da parte della Regione cui i Comuni possano far ri- ASSEGNATI 660 MILA EURO PER EDIFICI SCOLASTICI L’Amministrazione comunale informa di essersi aggiudicata i finanziamenti regionali per la riqualificazione di quattro edifici scolastici presenti in città. I finanziamenti ottenuti riguardano l’istituto comprensivo di Cortoghiana, la scuola media di Via Dalmazia, la scuola media di via Roma e l’istituto comprensivo di Bacu Abis. I finanziamenti ottenuti sono pari a circa 660.000 euro (156.312 euro per l’istituto comprensivo di Cortoghiana, 168.038 euro per la scuola media di Via Dalmazia, 168.038 euro per la scuola media di via Roma e 168.038 euro per l’istituto comprensivo di Bacu Abis). Ai finanziamenti ricevuti dalla Regione si sommerà un ulteriore investimento a carico del Comune. Grazie a questi interventi l’Amministrazione riuscirà a rendere le scuole cittadine luoghi più sicuri e accoglienti, in cui gli studenti potranno vivere con maggiore serenità uno dei momenti più importanti del loro percorso di crescita e formazione. PREMIATI QUATTRO PROGETTI SCOLASTICI APPROVATI DALLA GIUNTA MUNICIPALE Emilio Gariazzo ferimento? R) Esatto. Una volta stabilito che effettivamente esiste una ragione sociale causata dalla mancanza di reddito, dare quindi la possibilità, attraverso la Regione, ai Comuni di intervenire. Onestamente già adesso i Comuni fanno moltissimo, nel senso che con le risorse rimaste ad essi, sopperiscono al sostegno sociale mediante contributi per gli affitti casa, emergenza acqua e energia elettrica. Questi elementi non possono essere negati ad alcuna famiglia. Credo che questo sia fondamentale. Quindi c è un grande impegno da parte dell’Amministrazione nel tamponare le situazioni in maniera ordinaria con i fondi che ha a disposizione sempre più spesso anche in maniera straordinaria, perché ci troviamo veramente a tamponare delle situazioni d’emergenza . D) Questo disagio si avverte nella scuola primaria in maniera accentuata? R) Abbiamo necessità spesso di sostenere anche famiglie che hanno difficoltà a sostenere le spese più elementari. Abbiamo avuto delle persone che non avevano la possibilità di comprare i quaderni. E’ veramente un’emergenza continua. Chiaro che qui l’Amministrazione deve saper lavorare su due piani: sia sul piano dell’emergenza che sul piano della programmazione e della pianificazione per creare nuovo sviluppo per far si che a monte queste situazioni diminuiscano. D) Del tempo che lei utilizza per l’Amministrazione, quanto ne trascorre ascoltando, come parafulmine di questo disagio? R) Devo dire veramente tanto e spesso anche in maniera estemporanea, nel senso che oltre ad aver programmato lo spazio preordinato per ascoltare le persone, sempre più spesso tutte le mattine mi trovo a dover dedicare maggior tempo ad ascoltare problematiche di famiglie in stato di bisogno. fine dell’anno scolastico, con una giornata finale dedicata all’analisi dei materiali raccolti, la consegna del premio e la piantumazione degli alberi “ottenuti e riciclati”dal risparmio della carta. Gli alberi saranno “personalizzati” con un nome scelto dai ragazzi. I ra- gazzi avranno così la possibilità di comprendere a pieno l’importanza della raccolta differenziata attraverso il risparmio della carta e del cartone tetrapak. “L’obiettivo - commenta l’Assessore all’Ambiente, Melania Meo - è quello di motivare i ragazzi a riciclare sia a casa, con la raccolta e la prima divisione del materiale, che a scuola attraverso la classificazione delle varie tipologie di materiali cartacei, raccolti con i compagni sotto la guida degli insegnanti”. IGLESIAS PER IL TRENO DELLA MEMORIA SELEZIONATI GLI STUDENTI L’Arci Sardegna ha effettuato la selezione degli studenti che hanno dato l’adesione al progetto Treno della Memoria, un viaggio nei siti dell’olocausto in memoria di un passato che deve essere ricordato. L’Amministrazione Comunale di Iglesias ha partecipato al progetto, permettendo alla studentessa Carlotta Scema, di partecipare al progetto che vedrà il suo culmine nel viaggio a Cracovia, con la visita guidata all’ex ghetto ebraico di Cracovia e quella ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, a cui è dedicata un’intera giornata e che si CARBONIA IGLESIAS IGLESIAS VARATO IL RICICLALBERO PROGETTO PER LE SCUOLE L’iniziativa di educazione ambientale “RiciclAlbero” nasce dalla volontà di attivare un percorso di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, ponendo l’attenzione su uno di quei materiali tra i più preziosi per l’ ambiente come la carta. Il progetto si concluderà alla 5 numero 663 del 20 Febbraio 2014 concluderà con un cerimonia di commemorazione presso il “Piazzale dell’Appello”. “Ho presenziato con piacere - commenta l’Assessore alle Politiche Giovanili, Alessandra Ferrara - all’incontro tra l’Arci e gli studenti presso la sala riunione del Centro direzionale del Comune di Iglesias sottolineando l’importanza del progetto condiviso e la assoluta necessità di effettuare questo percorso per sentire, capire e riflettere sulle sofferenze patite e sul dramma umano dell’Olocausto”. Premiati i 4 progetti preliminari per la messa a norma di alcuni edifici scolastici della città, approvati nei mesi scorsi dalla Giunta Comunale. Il via libera ai finanziamenti è arrivato con decreto n.1 prot.1468 del 05.02.2014 dell’Assessore regionale della Pubblica istruzione con il quale è stato approvato il piano di riparto delle risorse residue del Fondo di sviluppo e coesione (FSC) 2007- 2013 destinate alla riqualificazione strutturale delle scuole sarde. Nello specifico gli interventi riguardano la riqualificazione delle scuole dell’infanzia di via Grazia Deledda, di Campo Romano e di Serra Perdosa e interventi di poten- ziamento della scuola elementare del casamento femminile di Via Roma per un investimento totale di 541.000 euro, cofinanziato per il 13% dai fondi del bilancio comunale. “Gli interventi - commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici, Barbara Mele permetteranno di adeguare le strutture alle vigenti normative in materia di sicurezza, agibilità, igiene e accessibilità e si aggiungono a quelli già avviati presso gli edifici delle scuole medie di via Isonzo e quelli in fase di avvio per la ristrutturazione della copertura della scuola elementare di via Tenente Cacciarru”. RIAPERTI TERMINI D’ISCRIZIONE ELENCHI PER NEGOZI STORICI E RISTORANTI TIPICI Una nuova opportunità per due categorie di eccellenze sarde: i pionieri-simbolo del commercio e i custodi della tradizione culinaria. Come preannunciato già in occasione della cerimonia di consegna delle targhe ufficiali, nello scorso dicembre, l’assessore del Commercio Luigi Crisponi ha ‘riaperto’ i termini di iscrizione ai due elenchi regionali dei Negozi storici e dei Ristoranti tipici della Sardegna. Gli esercizi commerciali e ristorativi non ancora iscritti e in possesso dei requisiti avranno tempo sino al 9 maggio prossimo (entro le 12) per presentare domanda di iscrizione (reperibile sul sito istituzionale o presso l’Urp dell’assessorato e da consegnare a mano o via raccomandata). ELENCHI REGIONALI. L’iscrizione all’elenco è gratuita. Sinora ai due albi sono iscritti 126 negozi storici e 73 ristoranti tipici, censiti in collaborazione con le associazioni di categoria del commercio. Alle imprese iscritte ai due elenchi la Regione può riconoscere finanziamenti ad essi direttamente destinati (come già successo per il primo ‘blocco’ di iscritti: 2 milioni di circa da investire in riqualificazione, adeguamento e miglioramento delle strutture, degli arredi, software gestionali, ecc.) e l’inserimento in interventi di sostegno di più ampio respiro, nonché l’inclusione nelle iniziative di promozione turistica e culturale. RISTORANTI TIPICI. Riscoperta della tradizione gastronomica regionale, tutela dei prodotti tipici, qualità e trasparenza nel servizio ai consumatori sono i presupposti del progetto ‘Ristoranti tipici della Sardegna’ di promozione di quei locali, iniziativa tesa anche alla promozione di territori meno noti. I 73 censiti sinora sono stati inseriti in una guida turistica curata in collaborazione con la rivista ‘Gambero rosso’, di recente pubblicazione. Il ristorante tipico soddisfa i requisiti richiesti dal disciplinare predisposto dall’assessorato all’insegna della proposta di ricette della tradizione gastronomica locale e dell’utilizzo di prodotti tipici, NEGOZI STORICI. Si tratta di esercizi in attività da almeno 50 anni. Non un semplice riconoscimento, ma anche ingresso in un circuito ideale all’insegna della riscoperta del patrimonio identitario rappresentato dalle antiche ‘botteghe’, interpreti di modelli di consumo e stili di vita delle comunità sarde in gran parte sostituiti da nuove tipologie commerciali, che sarà valorizzato con interventi regionali in un’ottica di sistema, integrando aspetti turistici e culturali. L’Elenco dei Negozi storici prevede tre categorie: Locale storico, Attività storica e Insegna storica. INTERVENTI SU EDILIZIA STATALE DELEGATA Ammonta a 870mila euro lo stanziamento complessivo della Regione per i programmi di edilizia statale delegata approvato dalla Giunta. Gli interventi, coordinati dall’assessorato dei Lavori pubblici tramite i Servizi Genio Civile comprendono, oltre a manutenzioni e ristrutturazioni di svariate caserme, importanti lavori nel Centro addestramento e istruzione professionale della Polizia di Stato (Caip) ad Abbasanta. A questo proposito l’assessore Angela Nonnis accompagnata dai tecnici della struttura e dal direttore del Caip ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo per verificare di persona le condizioni della struttura: “Si tratta di interventi molto urgenti senza i quali l’operatività del Centro di Abbasanta rischia di essere seriamente pregiudicata - ha detto Nonnis - la Regione, in assenza di ulteriori finanziamenti del Governo, continua a farsi carico delle esigenze più impellenti riguardo all’edilizia demaniale manifestate e documentate dalle amministrazioni statali”. Nell’ultimo quinquennio gli uffici dell’assessorato dei Lavori pubblici hanno curato l’attuazione diretta di 300 appalti relativi a strutture dello Stato per complessivi 30 milioni di euro. Le opere al Caip di Abbasanta interesseranno la riparazione o sostituzione degli impianti termoidraulici e il risanamento degli edifici. 6 Politica numero 663 del 20 Febbraio 2014 LA SARDEGNA PRONTA PER IL 48°VINITALY DI VERONA VETRINA IMPORTANTE PER IL CARIGNANO DEL SULCIS Marco Massa La Sardegna è già pronta per l’appuntamento del 48° Vinitaly di Verona. Ogni anno questa rassegna delle produzioni vinicole, promuove un imperdibile confronto del meglio degli enopoli sardi con le altre realtà nazionali e internazionali. E’ un confronto dei prodotti sardi, che negli anni hanno raggiunto eccellenze di affinamento, con il meglio mondiale della vitivinicoltura. In questo contesto il vino Carignano del Sulcis ha sempre portato il meglio delle sue produzioni che hanno riscosso largo consenso. L’importanza della prossima rassegna Vinitaly è data dall’afflusso di espositori che quest’anno faranno registrare un nuovo record di presenze. Infatti, a più di un mese dalla sua inaugurazione, il 48° Vinitaly fa già registrare un record, con il superamento, per la prima volta nella storia della manifestazione, dell’asticella dei 100.000 metri quadrati netti venduti. È il risultato dell’allestimento del padiglione ‘i’ per ospitare Vi- ninternational, il nuovo salone riservato agli espositori esteri e dell’ampliamento del padiglione A. Nonostante ciò, il più grande salone internazionale dedicato al vino (www.vinitaly.com), in programma dal 6 al 9 aprile 2014, ha avuto richieste di partecipazione che superano anche quest’anno le aree disponibili, per un sold out che premia l’impegno dell’organizzazione a migliorare e aumentare di anno in anno i servizi e le opportunità commerciali per gli espositori e gli operatori in visita. “Notevole l’investimento – un milione di euro – per promuovere Vinitaly all’estero e per l’incoming di buyer a Verona durante la manifestazione, in particolare dai Paesi indicati dagli espositori nell’indagine realizzata dopo Vinitaly 2013: Giappone, Germania, Nord Europa, Nord America, Russia e Cina sono stati i mercati più richiesti, ma delegazioni arriveranno anche da Svizzera, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulga- Vinitaly 2013 Bar Ristorante Pizzeria Argentaria di Cosimo e Giovanni Cui NUOVI LOCALI CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI (Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere) Tabacchi - Lotto - Totocalcio ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS (angolo retro Ospedale CTO) ria, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Repubblica Ceca, India, Estremo Oriente, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Australia, Sud Africa, Israele, Camerun, Messico, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia. Espressamente dedicato agli incontri d’affari il nuovo spazio denominata International Buyers’ Lounge, collocato nel Centro servizi Castelvecchio tra i padiglioni 2 e 3. Coinvolti i consorzi di tutela e le singole aziende espositrici da una parte (per un totale di un centinaio di partecipanti) e i buyer esteri dall’altra. Due le iniziative: Taste and Buy, per il b2b wine&spirit dove, sulla base di appuntamenti organizzati da Vinitaly con operatori esteri selezionati, avviare scambi commerciali, e l’enoteca dell’International Buyers’ Club, a disposizione di tutti gli operatori esteri presenti in fiera con degustazione libera di vini appositamente selezionati dalle “Un’Isola dalla qualità percepibile, caratterizzata da un ambiente largamente intatto, da prodotti tradizionali e da una storia millenaria: tutte condizioni alla base del primato di longevità dei sardi (22 centenari ogni centomila abitanti) che abbinati alla ricerca e all’innovazione costituiscono un sicuro investimento per futuro”. L’ha sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, presentando una serie di iniziative messe in campo della Regione, attraverso l’Agenzia Sardegna Promozione, per l’Expo del 2015. Si tratta di una serie di eventi di promozione e valorizzazione dei prodotti di qualità della Sardegna e la Mostra fotografica “Kent’Annos!” per far conoscere uno dei segreti della Regione con il maggior tasso di centenari al mondo. Il presidente della Regione e il Direttore di Sardegna Promozione, Mariano Mariani, hanno ricordato che l’Expo rappresenta la più rilevante opportunità di promozione nazionale ed internazionale per l’ isola nel prossimo futuro, come testimoniano i numeri: 6 mesi di esposizione;130 Nazioni partecipanti;30 milioni di visitatori attesi, un miliardo di visitatori virtuali. “ Un’opportunità che ha trovato la Regione in piena sintonia – ha osservato Cappellacci - con gli organizzatori di EXPO 2015, e in particolare di Padiglione Italia, per molteplici aspetti, primo tra questi il tema affidato alla Sardegna (“Nutrire il pianeta”) che costituisce un esplicito invito a proseguire negli sforzi e negli investimenti in idee, progetti ed interventi finalizzati alla valorizzazione dell’ unicità ambientale, culturale ed identitaria dell’isola e che si traduce in un importante riconoscimento per le produzioni agroalimentari di qualità”. Il programma delle iniziative (presentato presso il Sardegna Store di Milano, in piazza Diaz, 7) prevede una “tre giorni Sardegna” (dal 12 al 14 Febbraio) nello stesso Store far conoscere a operatori del settore e grande pubblico anche la qualità degli alimenti alla base della dieta sarda attraverso degustazioni di prodotti DOP, IGP, DOC e DOCG (Pecorino Sardo, Fiore Sardo, Pecorino Romano, Olio Extravergine, Carciofo spino- Vinitaly 2013 aziende per i mercati internazionali. Di sicuro interesse per i visitatori esteri anche il nuovo salone Vinitalybio (padiglione 11), organizzato in collaborazione con Federbio e pensato per dare visibilità ai vini biologici certificati, capaci di alimentare un interesse cre- scente in particolare tra i consumatori del Nord America, del Nord Europa e dell’Estremo Oriente”. In questo quadro il Carignano del Sulcis, come in passato, punta a raccogliere non solo apprezzamenti, ma anche nuove commesse, soprattutto aprendo nuove frontiere commerciali per continuare in quel ruolo di ambasciatore delle eccellenze del territorio Sud Occidentale sardo. Saranno presenti le cantina di Santadi, Sant’Antioco, Calasetta, Portopino, Giba e Carloforte. E’ STATA PRESENTATA LA SARDEGNA PER L’APPUNTAMENTO EXPO 2015 so, Zafferano, Agnello, Vini bianchi e rossi). E tra una degustazione di alcuni dei migliori prodotti regionali, si potranno ammirare le fotografie di 100 centenari sardi immortalati da Luigi Corda che con il suo progetto di ricerca fotografica Kent’Annos! ha voluto rappresen- tare visivamente il connubio fra clima, natura e qualità della vita della regione sarda e la longevità dei suoi abitanti centenari. Realtà Locale numero 663 del 20 Febbraio 2014 PUNTARE SULL’IDENTITA SARDA CON LE TRADIZIONI E LA CULTURA La Sardegna custodisce e valorizza avvenimenti che si tramandano da secoli e guarda alle sue tradizioni mantenendo intatto il senso profondo di sacralità e identità. Spenti gli spettacolari e solenni falò in onore di Sant’Antonio Abate, l’Isola torna ad animarsi con il Carnevale. Ogni comunità sarda lo celebra secondo propri codici, vocazioni e particolarità. ‘Fuochi’, Carnevale e, a Pasqua, i riti della Settimana santa, sono i tre appuntamenti dell’Isola che danza, campagna di promozione turistica della Sardegna che coinvolge in tutto oltre 160 comuni sardi, attivata di concerto da assessorato del Turismo e agenzia Sardegna Promozione, la cui quarta edizione è stata presentata oggi in conferenza stampa. L’obiettivo è valorizzare in modo organico gli eventi di forte richiamo turistico dei primi mesi dell’anno. TURISMO IDENTITARIO. “Abbiamo creato un percorso integrato e storicamente certificato – ha affermato durante la conferenza l’assessore del Turismo Luigi Crisponi - coinvolgendo e mettendo a sistema tantissime comunità, che custodiscono vicende millenarie, valori straordinari della nostra identità, per fissarli nella memoria e promuoverli in palcoscenici nazionale e internazionale al cospetto di tanti appassionati del nostro patrimonio culturale e tradizionale”. “L’iniziativa – simbolo del turismo identitario – ha aggiunto il direttore di Sardegna Promozione Mariano Mariani – è un tassello fondamentale della nostra strategia di diversificazione nel tempo e nello spazio dei flussi turistici, che comprende altri due ‘pezzi’ importantissimi come turismo religioso e turismo attivo; ed è anche emblema del nuovo approccio ai mercati, non a caso, abbiamo incentrato la promozione su Penisola ed estero, puntando sulla valenza della nostra cultura e del nostro paesaggio”. ATTIVITA’ PROMOZIONALE. L’edizione 2014 si baserà, come sempre, su coinvolgi- mento delle amministrazioni locali, animazione dei territori e opportunità per operatori del settore, potenzierà, inoltre, la promozione sul mercato nazionale. Il piano di comunicazione prevede la promozione sui programmi Rai, su quotidiani nazionali, su stampa periodica e riviste di bordo, alla Bit di Milano e nelle fiere europee e sul web; inoltre, su mezzi di trasporto (bus e tram) a Milano e Roma. Le prime tre edizioni della manifestazione sono state un successo: 150 mila presenze di media; “puntiamo a superare questa quota grazie alle tariffe della nuova continuità aerea (45 euro da Roma – 55 da Milano)”, hanno aggiunto Crisponi e Mariani. CARNEVALE E SETTIMANA SANTA. Identità e passione, forza e mistero, sono gli elementi comuni e, insieme, i segni che contraddistinguono una festa che affonda le radici nell’età nuragica. Dal 27 febbraio al 4 marzo le maschere del Carnevale ripercorreranno momenti di vita agropastorale, legati al clima, all’ambiente e all’enogastronomia, in 41 comunità con le maschere tradizionali (‘Mascheras de su connottu’), coi carri allegorici (‘Karrasegares alligros’) e nelle celebrazioni esaltazione delle corse a cavallo (‘Karrasegare a caddu’). Dal 13 al 21 aprile, con la ricorrenza della Pasqua, sarà il turno del terzo evento dell’Isola che Danza. I Riti della Settimana santa (‘Chida Santa’) animeranno la Sardegna con atmosfere intrise di intenso misticismo, profonda spiritualità e solenne contemplazione. Nell’arco della settimana di Pasqua sarà possibile percorrere un intenso itinerario spirituale attraverso 45 centri isolani, coinvolti nell’evento. BITAS. In conclusione di conferenza l’assessore Crisponi e il direttore Mariani hanno ricordato che l’edizione della Bitas 2014 si terrà a Dorgali, come sede principale, con Belvì sede ‘gemellata’, dal primo al 5 ottobre prossimi. CONSEGNATA LA “DEA MADRE” ALLA PSICOLOGA STEFANIA FADDA “Siamo orgogliosi di consegnare un premio ad una donna sarda volitiva che ha ottenuto risultati importantissimi a livello nazionale e internazionale senza aiuti, ma esclusivamente grazie alla preparazione e alle proprie capacità e meriti. La “Dea Madre” rappresenta per noi l’essenza della Sardegna, la continuità e il senso della vita”. E’ quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel consegnare a Villa Devoto, insieme all’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, al direttore Generale della Presidenza, Gabriella Massidda e al capo di Gabinetto della Presidenza, Ada Lai, la “Dea Madre” alla psicologa Stefania Fadda, direttore del centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus (CABBS) di Roma. Grazie al metodo ideato per favorire la multisensorialità dei bambini sordi e sordociechi, la psicologa sarda ha vinto nello scorso giugno il premio R.O.S.A. (Risultati Ottenuti Senza Aiuti) che premia le donne che si sono maggiormente distinte nei diversi campi di competenza e ottenuto nel 2012 una medaglia di rappresentanza dal presidente della Repubblica Napolitano. “Nella nostra società, ancora Stefania Fadda oggi, per le donne è sempre un po’ più difficile affermarsi rispetto agli uomini sia nel settore politico a quello del lavoro – ha sottolineato l’assessore Zedda – per questo abbiamo voluto riconoscere la grande opera svolta da una rappresentante di quelle eccellenze femminili che per quello che sta facendo rappresenta un esempio unico al mondo. Insieme all’assessore della Sanità, Simona De Francisci, abbiamo anche definito una strada per arrivare all’apertura, anche in Sardegna, di un centro che sperimenti questo metodo multisensoriale”. Visibilmente emozionata, Stefania Fadda, dedicando il riconoscimento ai suoi piccoli pazienti, ha evidenziato l’importanza di ricevere un premio nella propria terra per un metodo che, portato avanti nella Capitale, vede arrivare piccoli sordi e sordo ciechi da tutta Italia. COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU Prov. Carbonia Iglesias BANDO DI GARA Potenziamento delle strutture tecnologiche e/o infrastrutture per la gestione dell’Area SIC/ZPS denominata “Stagno di Santa Caterina Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza): € 92.411,38 (euro novantaduemilaquattrocentoundici/38); Importo a base d’asta dell’appalto (esclusi gli oneri per la sicurezza): € 89.286,36 (euro ottantanovemiladuecentoottantasei/36); Oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza (non soggetti a ribasso): € 3.125,02 (euro tremilacentoventicinque/02). Termine di ricezione delle offerte: le offerte dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di San Giovanni Suergiu – Piazza IV Novembre – 09010 SAN GIOVANNI SUERGIU non oltre le ore 12.00 (dodici) del giorno 11 marzo 2014. Responsabile del procedimento Dott. Beniamino PILIA 7 SMERALDINA DI TEMPIO PAUSANIA HA OFFERTO 33 MILA BOTTIGLIE DI ACQUA ALLA CARITAS SARDA Consegna Smeraldina alla Caritas Nei giorni scorsi, nella sede della Delegazione regionale Caritas Sardegna a Cagliari, in via Monsignor Cogoni 9, si è svolta una conferenza stampa in cui l’azienda di Tempio Pausania, Alb Spa che produce l’acqua minerale Smeraldina, ha comunicato una serie di iniziative a sostegno della Caritas: Smeraldina ha donato 33 mila bottiglie di acqua da 1,5 litri all’organizzazione di volontariato diocesana. Inoltre, il presidente di Alb, Mauro Solinas, e il delegato regionale della Caritas Sardegna, don Marco Lai, hanno sottoscritto una convenzione. Nell’accordo, la Alb Spa si impegna ad assicurare, per un anno, alle dieci Caritas diocesane dell’isola, una fornitura di acqua minerale Altura (prodotta nello stabilimento di Bortigiadas) a prezzo di costo, ossia 15 centesimi anziché 27 centesimi (prezzo di vendita al pubblico). La convenzione annuale è rinnovabile. «L’acqua andrà ai poveri, nelle mense, nelle case-famiglia, nelle comunità di accoglienza - ha spiegato don Lai, durante la conferenza stampa. Non in tutti i paesi sardi c’è disponibilità di acqua potabile. L’acqua minerale come Smeraldina, in questi casi, garantisce la salute pubblica: ecco il motivo per cui, abbiamo firmato questa convenzione». Lo scorso anno, Caritas ricevette in dono 66 mila scatolette di tonno As Do Mar blu dall’azienda Generale Conserve di Olbia. L’iniziativa è stata ideata e promossa dallo studio di consulenza in comunicazione Media Tris di Olbia, formato dai giornalisti Stefania Costa, Giandomenico Mele e Claudio Chisu. Il presidente di Generale Conserve, Vito Gulli, ha dato il via all’operazione solidarietà che, oggi, trova un ideale seguito con la convinta adesione di Smeraldina. Il presidente della Alb, Mauro Solinas, ha inizialmente condiviso lo spirito solidaristico del progetto ideato da Media Tris, proponendo poi di raccogliere l’adesione anche di altre aziende sarde che rappresentano marchi di eccellenza nell’agroalimentare dell’isola. L’obiettivo finale è quello di costruire una filiera di riferimento, in modo tale che le necessità alimentari della Caritas possano essere soddisfatte con la fornitura, in parte donata e in parte a prezzi di convenzione, di vari generi alimentari. Sviluppi futuri. Se tutte le aziende alimentari principali della Sardegna dovessero sottoscrivere queste convenzioni, Caritas potrebbe risparmiare una quantità notevole di denaro, da investire in altri progetti. Finora, invece, le varie Caritas isolane sono costrette a comprare i prodotti dai grossisti, oppure direttamente negli scaffali dei supermarket, usufruendo di sconti sporadici e disomogenei, spesso praticati in una zona dell’isola, e non nell’altra. Anche le donazioni, per quanto importanti (anzi, finora fondamentali) sono estemporanee e non coordinate da una unica regia. Una dinamica del genere non è mai stata sperimentata in Italia e rappresenta un enorme passo avanti nella sinergia tra la grande produzione alimentare e la catena umanitaria che distribuisce i beni ai poveri. Nello stesso tempo, l’incremento di produzione da parte delle aziende (senza guadagno, ma comunque senza andare in deficit) contribuirebbe alla salvaguardia di forze lavoro all’interno degli stabilimenti. Un doppio risultato. Questa è la ambiziosa finalità del progetto “Tutti con Caritas”, ideato da Media Tris, che a poco a poco sta prendendo forma in Sardegna. Durante la conferenza stampa, Monsignor Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias e delegato della CES per il servizio della carità, ha dichiarato: «Ringrazio, a nome della Diocesi e di Caritas Sardegna, Smeraldina e Mauro Solinas. Ogni azione legata alla solidarietà e alla necessità di aiutare il territorio è fondamentale, per andare incontro alla povertà delle persone». Don Marco Lai ha commentato: «Nel 2012, le dieci Caritas diocesane hanno distribuito 880 mila pasti: 440mila nelle mense Caritas, più 440mila pacchi viveri. Purtroppo, nel 2013, abbiamo registrato un incremento del 37 per cento degli assistiti. A fronte di questo, nel 2014 i contributi pubblici provenienti dall’Unione europea saranno azzerati. Pertanto, non si può più prescindere dal senso civico dei cittadini: in questo caso, il mondo delle imprese ha scelto di aiutare Caritas. Oggi - ha continuato don Lai - siamo qui per dare maggiore consistenza a quanto aveva intrapreso As Do Mar, tramite l’aiuto offerto da Smeraldina e da Mauro Solinas. L’intero progetto che vede Smeraldina capofila, si basa su un sistema binario: donazioni e firma delle convenzioni. Gli accordi sono fondamentali perché hanno una duplice valenza: consentono a Caritas di accedere ai prodotti alimentari a prezzi di costo e quindi fuori mercato; consentono anche alle aziende di mantenere a regime la produzione evitando quindi la riduzione della forza lavoro. Si crea quindi un circuito virtuoso, non è solo assistenzialismo ma è la capacità di recuperare le voglia di produrre; di reagire in maniera organica per un cambiamento culturale. La convenzione di oggi con l’azienda gallurese è un tassello importante e mi pare che non ci siano dubbi su quanto stiamo facendo per tamponare le emergenze che si stanno verificando in questa difficile situazione». Mauro Solinas ha detto: «Per quanto mi riguarda, aiutare Caritas rappresenta una opportunità per dare un contributo alla collettività. Sono certo che altri marchi sardi sapranno cogliere il messaggio e lo spirito dell’iniziativa, in modo che entro l’anno, si riesca a coinvolgere una decina di aziende dell’isola, le quali firmeranno le convenzioni e, contestualmente, doneranno parte della loro produzione. Intendo anche lanciare un messaggio affinché si restituisca il senso civico all’attività imprenditoriale, che non può rispondere sempre e solamente al freddo cinismo dei numeri, i quali non guardano in faccia nessuno». 8 Realtà Locale numero 663 del 20 Febbraio 2014 Il territorio comunale di Carbonia, come del resto il SulcisIglesiente, è ricchissimo di testimonianze storico-archeologiche visitabili attraverso diversi itinerari. Uno dei più interessanti è sicuramente quello che dalla necropoli a domus de janas di Cannas di Sotto conduce alla Grotta dei Fiori . Il percorso parte dalla frazione di Cannas, antica borgata agropastorale oggi completamente inglobata nella città di Carbonia. Il nome Cannas deriva dalla considerevole quantità di canne presenti negli acquitrini lungo l’omonimo corso d’acqua. Sino a poco tempo fa era diviso in due borghi, “Cannas di Sopra” e “Cannas di Sotto”, quest’ultimo molto interessante a seguito della presenza di importanti testimonianze archeologiche, quali la necropoli preistorica e il Nuraghe Panisteris. L’area funeraria di Cannas di Sotto è costituita da una necropoli a Domus de Janas, datata al Neolitico Recente (Cultura di San Michele di Ozieri,3200 a.C.).Sulla sommità della collina, dal restauro del vecchio Medau sa Grutta sono stati ricavati degli ambienti nei quali è stato allestito uno spazio destinato ad esposizioni temporanee dedicato alle tradizioni della comunità locale, che si integrano perfettamente con i temi dell’archeologia. La necropoli risulta particolarmente interes- DALLA NECROPOLI DI CANNAS DI SOTTO ALLA GROTTA DEI FIORI NEL TERRITORIO COMUNALE DI CARBONIA Roberto Curreli parte antistante, un grande spazio cerimoniale, delimitato da un settore semisferico che ricorda l’esedra di una Tomba di Giganti. All’interno di questa tomba sono presenti due canalette di incerta funzione. L’interno è raggiungibile tramite sei gradini scavati sulla roccia, si presenta come unico e grande vano a pianta rotondeggiante profondo 8,50 metri e alto sino a 2,60 metri, ad esso sono state aggiunte in epoca non precisabile tre nicchie incavate nelle pareti, tre fossette scavate sul pavimento e altri manufatti costruiti in epoca recente. In prossimità di Cannas di Sopra era situato il “Campo Prigionieri”, area destinata ai prigionieri di guerra appartenenti all’ex esercito jugoslavo, classificati prevalentemente come “serbi” ma aventi anche nazionalità montenegrina, polacca, albanese, greca, croata, sudafricana e diverse altre. I prigionieri per buona parte venivano utilizzati nelle miniere di carbone nonostante la Convenzione di Ginevra riguardante i prigionieri di guerra ratificata dall’Italia dall’Italia nel 1930 ne vietasse l’impiego nel sotto- Necropoli Cannas di Sotto sante sia per la sua estensione, per l’ubicazione e la varietà tipologica delle tombe. Tra i ventisei ipogei sinora ritrovati, si rinvengono architetture interessanti frutto di interventi di ampliamento e rimaneggiamento in diversi periodi; è possibile differenziarli in due grandi gruppi, il primo caratterizzato da un ingresso a pozzetto verticale o obliquo, il secondo da un accesso orizzontale aperto sulla parete rocciosa, tuttavia in molte tombe è possibile osservare entrambi gli accessi, in quanto dal periodo Eneolitico (Cultura di Monte Claro, 2800-2500 a.C.) sino ai giorni nostri molte tombe sono state ampliate, rimaneggiate e riutilizzate. Da ultimi studi sono state messe a luce nuove tombe, tra le quali la monumentale “Tomba 4” ricavata dall’ampliamento di una cavità naturale, provvista di pozzetti che la collegavano con l’esterno. La tomba presenta sulla Necropoli Cannas di Sotto suolo. Proseguendo si giunge in prossimità di due cave in cui si estraeva materiale lapideo calcareo utilizzato come materiale da costruzione. A poche centinaia di metri sulla destra sono presenti alcune grotte carsiche tra le quali due denominate “La grotta n°1 della Campana ” e la “grotta di Cannas o della “Campana n°2” . La prima, pubblicata da M.Villani e G,Secci del Gruppo Ricerche Speleologiche “E.A. Martel” di Carbonia nel periodico Sardegna Speleologica nel 2002, presenta un ingresso costituito da un condotto impostato su una diaclasi che conduce in un vasto ambiente sottostante, da qui si accede ad un ampio salone a forma pseudo triangolare di dimensioni massime 30 x 18 metri. Sul lato prospiciente l’ingresso sono presenti resti murari costituiti da grossi blocchi calcarei, parzialmente sbozzati e adattati alla morfologia originaria che doveva presenta- Grotta dei fiori re almeno due ingressi. Sul pavimento si rinvengono resti di ossa umane inglobati nei crostoni stalatto-stalagmitici, purtroppo devastati da scavi clandestini. Da questa prima sala si accede a nord verso due diramazioni impostate su fratture, le cui parti finali sono occluse da detriti di diversa granulometria. Proseguendo in linea con l’ingresso si accede ad un altro ampio ambiente dove si possono osservare speleotemi da scorrimento con estesi crostoni carbonatici, anche se in buona parte deturpati da occasionali frequentatori; questa sala va a terminare in un condotto discendente che da a sua volta si divide in due rami , la parte finale di uno di questi è a sua volta messo in comunicazione con l’ampia sala descritta precedentemente. In prossimità delle strutture murarie del settore iniziale, sono stati rinvenuti resti fittili relativi perlopiù ciotole inornate, con resti di orli, fondi e frammenti di ansa a pasta nera con velature argillose bruno-scure, in particolare un fondo presentava all’interno resti vegetali combusti incrostati da depositi calcitici, oltre che lucerne a fondo piatto in argilla nocciola sia del Bronzo Antico (1880-1600 a.C.) che del Bronzo Finale (1100-900 a.C.). Tra i diversi reperti rinvenuti nella grotta particolare interesse rivestono due frammenti di ceramica appartenenti ad una ciotola carenata con orlo rastremato, ornata, a calotta semisferica, con diametro originario presumibilmente prossimo ai venticinque centimetri. L’impasto è ben depurato, molto compatto e ben cotto di colore bruno. La superficie esterna presenta l’originale lucidatura, mentre in quella interna sono evidenti le tracce della stecca utilizzata per la levigare. La parte relativa all’orlo risulta inornata con decorazioni a linee parallele, quasi meandriformi, ottenuta con incisioni a secco , datata al IV millennio a.C. Poco distante la grotta è presente un’altra cavità deno- minata “Grotta di Cannas” o “Grotta della Campana n°2” . Questa si apre con una piccola discenderia per poi risalire per un breve tratto, dopo di che si sviluppano alcune sale in cui sono presenti diversi speleotemi, tra i quali: colonne, stalattiti e stalagmiti. L’ingresso presenta sulla parte alta un affioramento di brecce caotiche costituite da ciottoli spigolosi in matrice argillo-limosa rossiccia. La cavità è caratterizzata da un’alternarsi di ambienti umidi ad asciutti. Particolare interesse scientifico rivestono alcune concrezioni in cui si possono osservare nelle parti corrose dall’acqua di condensazione arricchita di anidride carbonica, i livelli di accrescimento dello speleotema , costituiti prevalentemente da calcite talora farinosa. La grotta purtroppo molto deturpata dai tagliatori di concrezioni, tra i tanti particolari si può esamina- La Campana re una conca stalagmitica, nella quale è depositato un livello di monnmilk in parte ancora umido e plastico. In una piccola sala sono presenti diversi livelli di riempimento con speleotemi gluteiformi aventi diametro superiore a dieci centimetri, alternati da livelli chiari e scuri determinati dalla presenza di ossidi di alluminio e ferro, terminanti con un piccolo livello di calcite formata per deposito di carbonato di calcio in acque pressoché stagnanti. La volta in alcuni tratti presenta alternanze di chiazze chiare a chiazze scure con infiorescenze di aragonite, sono presenti inoltre eccentriche bianchissime miste a piccoli cristalli di aragonite aciculare. La roccia molto fratturata evidenzia la presenza di piccoli filoncini di calcite molto spesso con reticolo geometrico. Anche in questa grotta sono stati rinvenuti frammenti ceramici di età preistorica. Proseguendo per la strada comunale che conduce a Sirri a poche centinaia di metri di fronte al Monte “Su Niu de S’Achili” si apre la “Grotta dei Fiori”. Questa cavità di origine carsica è un monumento naturale di altissimo pregio non solo per la sua bellezza ma soprattutto per la sua importanza scientifica, infatti all’interno di essa sono stati rinvenuti diversi resti paleontologici, appartenenti a differenti specie tra le quali la Talpa tyrrenica (piccolo roditore), Nesiotites similis, sorta di toporagno di dimensioni più grosse di quelle attuali, Microstus thirrenicola e Ragamyis orthodon, anch’essi piccoli roditori di cui il primo della famiglia dei cricetidi. Particolare importanza ricopre il ritrovamento dello scheletro di Cynoterium sardous , canide estinto nel Pleistocene molto probabilmente a causa della comparsa dell’uomo e del Prolagus sardus, piccola lepre somigliante all’attuale pika vivente nelle steppe dell’Asia minore. Per quanto riguarda le biodiversità all’interno vivono diverse specie di fauna cavernicola tra le quali il Roncus S.P. (pseudoscorpione) e la formica cieca Hypoponera sulcitana endemismo esclusivo della Grotta dei Fiori. Anche in questa grotta sono stati rinvenuti frammenti di ceramiche preistoriche. Il nome della cavità si deve alla presenza nel suo interno di infiorescenze aragonitiche somiglianti a dei fiori, oltre che spettacolari stalattiti, colate, stalagmiti e colonne. Attorno l’area le cui litologie risalgono al Paleozoico (Cambriano inferiore, circa 540 Milioni di anni) è presente un’interessante vegetazione a macchia mediterranea con prevalenza olivastri, lentischi, cisti e tante altre sia arboree che erbacee. Foto: Morena Bonaccorsi Realtà Locale L’ULTIMA MISSIONE DELLA BRIGATA SASSARI “BAZZIS IN BONORA E A TORRARE SANOS” * Nel momento in cui mi accingo a scrivere queste righe di saluto, molti dei nostri Sassarini si trovano già in Teatro Operativo afghano per preparare il cambio di responsabilità nel settore Ovest. Quest’anno il saluto prima della partenza, coincidente con la Festa della Brigata, si è tenuto ad Olbia per rendere omaggio ad una città che è stata recentemente colpita da una cicatrice che non rimarginerà presto. Ma oggi come non mai Olbia è il simbolo di una sardità che mai si spegnerà, quello della sofferenza fuori dai riflettori che sa trovare le proprie ragioni dalla forza interiore. Una forza cui i sardi si sono appellati non solo per sollevarsi nei loro momenti critici, ma anche nel mantenere la propria identità fuori dall’isola, quando in solitudine hanno dovuto affrontare una nuova vita da emigrati o quando, tottus a una conca, sono stati chiamati ad aiutare gli altri. Così, come dissi alla cerimonia di Olbia dello scorso 28 gennaio, sento forte il legame che unisce i Sassarini delle origini, combattenti sul fronte del Carso e sull’altopiano di Asiago durante la prima guerra mondiale, e quelli di oggi, impiegati nelle missioni di soccorso in caso di pubbliche calamità o di supporto alla pace nei Teatri Operativi dei Balcani, dell’Iraq e dell’Afghanistan. E questo legame va ricercato nell’essenza dei valori della Sardegna, valori secolari come l’ orgoglio, l’orgoglio di essere presenti nelle circostanze in cui il dovere chiama ed impone di non voltarsi dall’altra parte, di mettersi in gioco in prima persona. Mi piace sempre citare la frase, che i lettori di “Tottus in Pari” ben conoscono, di Alfredo GRAZIANI, Ten. del 151° Rgt., tratta dal suo libro “Fanterie Sarde all’ombra del Tricolore”, quando la Brigata, salendo sull’Altopiano di Asiago, si imbatte nelle impaurite popolazioni di donne, vecchi e bambini messe in fuga dalla guerra. La frase è la seguente: “Poco più oltre, un gruppo di donne levò in alto i bambini, dicendoci: Salvate le 9 numero 663 del 20 Febbraio 2014 nostre creature! State tranquille - dissi - ormai tra voi e loro ci sono le nostre baionette. E, dalle file, la voce di un ignoto: “immoi che semus nos”, più tardi ripresa in limba con l’espressione “como che semus nois” (ora ci siamo noi). “Como che semus nois” è l’essenza del soldato Sassarino. E’ il coraggio di aiutare il più debole contro le prevaricazioni del più forte, è l’abnegazione che spinge ad affrontare anche il sacrificio più estremo purché questo serva a salvare vite umane. Quando la Sassari, sulla strada da Pec a Djacova in Kosovo, si presentò al Monastero di Decane per difenderlo da atti di banditismo, il primo veicolo militare che vi arrivò fece scendere i nostri soldati sardi che dissero ai monaci, usciti per accoglierli, “Here we are”. Ci siamo noi. Como che semus nois. Quando la Sassari arrivò a Nassirya in Iraq, lungo le strade che attraversavano il mercato della città, la popolazione li guardò con curiosità, già abituata ai volti dei bersa- presentò al Ministro dell’Energia Ismail Khan, lui guardò i nostri Sassarini col rispetto che meritano e chiese notizie sulla nostra terra. Qualcuno parlò di un’isola bellissima, incontaminata e con un mare stupendo. Ma subito prese il sopravvento l’orgoglio, la forza e la determinazione dei sardi a fare il possibile per il popolo afghano. In sostanza: Ora ci siamo noi. Como che semus nois. Quando la notte del 18 novembre un violentissimo nubifragio si abbatté sull’Isola, investendo con inaudita ferocia la città di Olbia, i “Sassarini” giungevano alle prime luci dell’alba per lavorare con le braccia ma soprattutto con il cuore. Anche in quei drammatici giorni, tra il frastuono delle macchine movimento terra e la silenziosa, dignitosa compostezza della gente di Olbia, ancora una volta, l’eco assordante del Como che semus nois! E così, nel preparare la Brigata ad una nuova missione, nell’affrontare nuove sfide che richiedono mesi Gen. Manlio Scopigno glieri della Garibaldi. Qualche bambino accennò un saluto. In una lingua straniera si udì una domanda, si capì il senso: “ma chi siete?”. Dal bordo di un mezzo un Sassarino disse: “La Sassari!” E aggiunse: “Ora ci siamo noi!”. Como che semus nois. Quando la Sassari con il Provincial Reconstruction Team a Herat si di addestramenti serrati e prolungati, non posso che rimanere colpito quando, dopo giorni e notti di lungo, faticoso operare, nei volti segnati dalla fatica ed intrisi delle creme di mascheramento, colgo, nello sguardo dei miei Sassarini, la limpidezza di chi vuole dirmi: “Comandante, noi siamo qui. Noi siamo accanto a lei. Uniti nel nostro motto Forza Paris, siamo pronti ad ogni sacrificio e ad ogni sfida. Como che semus nois”. Con queste parole saluto le nostre famiglie rimaste in Sardegna e soprattutto voi, Sardi lontani da casa, che continuate a fare della vostra vita un esempio di sardità. FORZA PARIS! Gen. Manlio Scopigno *Tottus in pari ALL’IPSIA “G. FERRARIS” DI IGLESIAS STUDENTI E DOCENTI DI 5 PAESI EUROPEI La settimana dal 9 al 15 febbraio l’IPSIA “G.Ferraris” ha accolto 20 studenti europei e 12 insegnanti provenienti dai seguenti paesi: Bulgaria, Polonia, Portogallo, Spagna e Germania. Si è trattato del secondo dei 6 incontri previsti. Il progetto Comenius, di durata biennale, ha avuto come tappa della prima visita il Portogallo. Dal 23 al 29 marzo, l’ultima tappa prevista per questo anno scolastico sarà la Bulgaria. L’anno venturo, in ottobre si andrà in Polonia, a marzo in Spagna e l’incontro finale, ai primi di giugno si terrà in Germania, dove verrà esposta una mostra riepilogativa di tutte le attività didattiche e culturali svolte nel biennio. Il titolo del progetto culturale è “Europe through our eyes”e mette l’accento sullo sguardo che i nostri studenti portano sui paesi con i quali entrano in contatto. Il punto di forza del progetto sono pertanto le fotografie che gli studenti scattano. Un altro elemento caratteristico del progetto è che tutte le scuole frequentate dagli studenti sono istituti professionali e gli alunni sono chiamati a svolgere delle attività peculiari ad ogni indirizzo aiutati dai loro corrispondenti accoglienti. Ad Iglesias gli studenti stranieri sono stati chiamati a “mettere le mani in pasta” aiutati dai loro compagni con qualifica di sala o di cucina. La lingua di lavoro sarà l’inglese. Gli alunni della Quinta turistico hanno fatto da guida durante il percorsi di visita del centro storico di Iglesias. LETTERA AL GIORNALE Quando nacque Vent’anni fa, il Comitato Quartiere Castello, assunse fra i suoi obiettivi la valorizzazione e la tutela di uno degli scorci più caratteristici del Centro Storico della Città di Iglesias. Oggi non possiamo che constatare l’abbandono ed il degrado del nostro Quartiere. I monumenti più caratteristici quali la cinta muraria di periodo pisano con le sue torri, “Is Grifoneddus” abbandonati all’incuria.. splendide piazze storiche quali Piazza Collegio e Piazza Conte Ugolino della Gherardesca sempre più spesso adibite a parcheggio per le automobili. Vicoli fra i più caratteristici interamente al buio da diverse settimane, altri ove l’illuminazione oltre che poco adeguata funziona a singhiozzo. La scarsa pulizia e la situazione disastrosa delle strade ( alcune di recente rifaci- COMUNE DI PORTOSCUSO Prov. Carbonia – Iglesias AVVISO ESPLORATIVO RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA DELLA FASCIA COSTIERA COMPRESA FRA LA TORRE ARAGONESE E LA TONNARA “SU PRANU” Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza): €388.000,00 (euro trecentoottantottomila/00); Importo a base d’asta dell’appalto (esclusi gli oneri per la sicurezza e la manodopera): €323.200,00 (euro trecentoventitremiladuecento/00); Oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza (non soggetti a ribasso): €64.800,00 (euro sessantaquattromilaottocento/00) La domanda contenente la manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata, da redigere preferibilmente utilizzando il modulo Allegato 1, deve pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 25.02.2014. Il Responsabile del Procedimento Ing. Pierluigi Castiglione mento), che in occasione di precipitazioni anche di non elevata intensità si trasformano in veri e propri torrenti. Una ZTL mal studiata. Vent’anni dopo sentiamo il bisogno di ritornare ad essere la voce dei tanti iglesienti che abitano, frequentano per i motivi più disparati, o semplicemente hanno a cuore “Sa Costera”. Vogliamo tornare a sensibilizzare l’Amministrazione Comunale, i nostri concittadini ed i visitatori affinchè ci sia più attenzione e cura del nostro patrimonio Storico, Artistico, Culturale ed Architettonico; lo faremo da oggi con tutti i mezzi a nostra disposizione. Michel Fenu, Vice Presidente con delega agli Eventi e Relazioni Esterne 10 Speciale Parco Geominerario numero 663 del 20 Febbraio 2014 LA MINIERA DI GENNAMARI Roberto Curreli Gennamari Sia la miniera di Ingurtosu che quella di Gennamari furono delle realtà minerarie importanti per l’economia sia dell’arburese che del guspinese. Dopo diverse ricerche effettuate sia da singoli imprenditori che da piccole società, il 16 febbraio del 1855 con Regio Decreto due commercianti liguri Marco e Luigi Calvo ottennero la concessione in perpetuo per la miniera di Gennamari, Fossu Scuau e Naracauli. Nel 1857 i due commercianti cedettero la concessione alla “Società Civile delle Miniere di Gennamari e Ingurtosu” . Negli ultimi trent’anni del 1800 furono realizzati interventi innovativi che cambiarono radicalmente le miniere di Ingurtosu e Gennamari. Nel 1871 si procedette alla costruzione del tratto di ferrovia privata che collegherà gli impianti di trattamento del minerale alla stupenda spiaggia di Piscinas, parte della quale venne concessa per la costruzione di un magazzino nel quale depositare il minerale da imbarcare nelle bilancelle per il trasporto all’isola di San Pietro. Nel 1880 venne autorizzata la costruzione di un impianto di trattamento per i minerali estratti da Gennamari e Crabilassu e nel 1897 alla laveria fu affiancata una vetreria, venne costruito un forno a riverbero per la fusione del vetro, utilizzando la sabbia quarzosa abbondantemente presente nel sito. La vetreria entrò in funzione solo un anno impiegando 100 operai e producendo 450 tonnellate di vetro. Venne edificata Foto: Morena Bonaccorsi LA LAVERIA BRASSEY Struttura Mineraria Con l’acquisto delle miniere nel 1899 da parte della famiglia Brassey, l’attività estrattiva a Gennamari subì un notevole impulso. Un investimento di 400 mila lire consentì la costruzione sul primo nucleo già edificato nel 1872 di una laveria meccanica per il trattamento delle blende provenienti dal cospicuo filone Brassey in onore del presidente della Società, tale On. Thomas Alnutt Brassey, visconte di Hayte. La laveria fu inaugurata il 17 ottobre 1900 e avrebbe avuto la capacità di trattare fino a 500 tonnellate di minerale al giorno e di impiegare fino a centosessanta operai. Dal piazzale antistante partiva la ferrovia che consentiva il trasporto dei minerali fino al molo di Piscinas. Nel 1903 alla laveria venne aggiunta un’altra sezione per il ripasso delle discariche. L’anno successivo iniziarono i lavori di una terza sezione destinata al trattamento dei minerali di piombo e zinco. Negli anni successivi vennero installate cernitrici magnetiche Primosig ed il separatore magnetico Ulrich. La quarta sezione della laveria è del 1916, ed era destinata al trattamento delle vecchie discariche di blenda. In seguito iniziarono i lavori della quinta e sesta sezione, destinate al trattamento della galena del filone “Brassey”. Nel 1924 venne installato un crivello Hancock per il trattamento dei minerali blendosi. Dieci anni dopo la vecchia sezione gravimetrica venne trasformata per il trattamento combinato sia per via gravimetrica che per flottazione della galena e della blenda. La laveria rimase attiva, a fasi alterne, sino alla chiusura avvenuta alla fine degli anni ’60. CONSORZIO DEL PARCO GEOMINERARIO STORICO E AMBIENTALE DELLA SARDEGNA Via Monteverdi, 16 - 09016 Iglesias (CI) Tel. +39 0781 255066 - Fax. +39 0781 255065 www.parcogeominerario.eu - E-mail: [email protected] Pozzo EST la Laveria di Bau, in una zona ricca di boschi e ruscelli. Alla fine del secolo la maggioranza del pacchetto azionario passò nelle mani di Lord Brassey che con la “Pertusola Limited” intensificò lo sviluppo delle miniere con la costruzione di importanti opere tra le quali la Laveria di Naracauli, denominata “Laveria Brassey”, inaugurata nel 1900, il Pozzo Lambert per migliorare l’accessibilità al sottosuolo, l’introduzione delle perforatrici automatiche e delle teleferiche per il trasporto del minerale da Gennamari a Naracauli. Nel 1933 la Pertusola acquisì l’intera proprietà delle miniere di Ingurtosu e Gennamari con le quattro concessioni di Tintillonis, Ingurtosu, Crabulassu e Gennamari. La Società intrusse anche il “Sistema Bedaux” un sistema di cottimo che consentiva eliminando i tempi morti di trarre un ottimo profitto. All’impianto di Naracauli si aggiunse la Laveria Pireddu con un moderno impianto di flottazione, il miglioramento del Pozzo Gal e la costruzione del Pozzo 92; l’energia elettrica venne distribuita anche nelle abitazioni dei minatori, vennero costruite le scuole e incrementata l’attività del laboratorio medico. Tramite una strada sterrata i cantieri di Gennamari erano collegati a quelli di Crabulazzu, Crabulazzeddu, fino a raggiungere il villaggio di Pitzinurri ad Ingurtosu. La miniera si fermò nel 1943 e molti minatori vennero licenziati. Nel 1946 la situazione migliorò ma iniziò la crisi che portò alla chiusura della miniera. Nella metà degli anni Sessanta la miniera passò dalla Pertusola alla Monteponi-Montevecchio che nel 1973 rinunciò alla concessione. Oggi, del villaggio minerario restano a testimonianza i grandi cameroni costruiti dopo la guerra, e le piccole casette in pietra risalenti ai primi anni di vita della miniera. Sfruttando parte dei fabbricati della laveria di Bau, il Ministero di Grazia e Giustizia ha insediato una Colonia penale. Fotografie Miniere di Sardegna Cultura numero 663 del 20 Febbraio 2014 “ALLA SCOPERTA DELLA VITA” DI GUIDO LEONI UNA PICCOLA SERIE DI “RACCONTI DI PAPA’” Alessandro Carta Oggi più che mai è d’attualità il concetto dell’integrazione tra popoli di differente cultura, religione e politica. Ma, forse, la più evidente discriminazione è data (o lo è stato) dal colore della pelle. L’apartheid è una realtà, fortunatamente in molti Paesi scomparsa, ma che ancora vige in certe società dove popolazioni d’un certo colore vantano privilegi rispetto ad altre di differente colore della pelle. Anche nei civilissimi Stati Uniti tali discriminazioni sono state pane quotidiano e lo sono ancora per alcuni settori o ambienti. In questo ambito la religione ha fatto sempre (o quasi) da traitd’union, spiegando che tutti gli uomini, bianchi-neri-gialli, sono uguali di fronte a Dio e che le diversità culturali e razziali possono costituire una ricchezza per tutti. Oggi è sempre più facile vedere coppie miste di colore e di religione, figli frequentare scuole con molte etnie presenti, ambienti di lavoro costituiti da persone provenienti dall’intero emisfero. Tale concetto di convivenza pacifica è stato eloquentemente rappresentato dal giovane scrittore Guido Leoni di Carbonia che ha dato alle stampe la sua prima opera “Alla scoperta della vita” che ha per sottotitolo “I racconti di papà”. E si tratta di una serie di racconti, molto pertinenti con la vita odierna e tutti intrisi di una fine morale che richiama i grandi della favolistica antica. Guido Leoni non ha copiato dagli antichi, ma ha saputo, con diligente attenzio- ne e finalità d’intenti, usare i suoi racconti o le sue favole (originalissime) costruendoli con elementi o personaggi del mondo d’oggi. La dimostrazione che non tutto è stato scritto, né che alla fantasia può essere posta dei limiti. Assai significativo è il racconto de “La battaglia delle mantidi religiose”. Si tratta di due popoli di mantidi che occupano un certo territorio quasi confinante: uno (mantidi verdi) ai margini della foresta davanti alla quale esiste una radura spoglia di vegetazione e senza acqua; l’altra (mantidi grigie) occupante un territorio sabbioso e al quale si erano adeguatamente abituate. Queste ultime avevano scoperto che scavando delle buche nella sabbia potevano ripararsi nelle tane e mantenersi al fresco in estate e al caldo d’inverno. Tra le verdi e le grigie non tirava buon sentimento, ma addirittura si odiavano tanto da essere sempre in guerra. Il caso volle (e qui è bene che il lettore scopra la trama dal libro) che mentre i due schieramenti di mantidi si trovavano pronte a darsi battaglia, qualcuno spiegò loro che l’intera popolazione della mantidi è di un solo colore e che la pelle muta con il mutare dell’ambiente in cui vive. Quindi le mantidi si scoprirono di essere simili e che il colore esterno di ognuna di esse era influenzato dall’ambiente in cui vivevano: verdi quelle vicino o dentro la foresta; e grigie per il colore della sabbia. Ma Guido Leoni di racconti ne ha presentato anche un altro (“La favola del ragno e del moscerino”), anch’esso degno della migliore favolistica moderna. “E’ opportuno “far credere ai bambini che tutto sia rose e fiori?”. Di certo, si legge in quarta di copertina del libro edito da “Pettirosso Editore”, non è il caso di mettere i bambini di fronte a “brutture” dell’umanità. Bisognerebbe invece esaltare le cose per cui vale la pena vivere, le cose per le quali è giusto rispettare e che dobbiamo rispettare e difendere mettendoci tutto il nostro impegno, malgrado tutti gli ostacoli che ci troveremo di fronte. “Alla scoperta della vita” è una traccia e un modo per far scoprire ai più piccoli alcuni dettagli della vita”. Ma forse non solo ai più piccoli. 11 SEMPLIFICATO L’ITER PER CONTRIBUTI EVENTI Ulteriore semplificazione nell’iter amministrativo e stretta sinergia promozionale tra gli eventi e i siti web (istituzionale e tematici) della Regione. La Giunta, su proposta dell’assessore del Turismo Luigi Crisponi, ha approvato i nuovi criteri di ammissibilità e rendicontazione dei contributi previsti dalla legge regionale 7 del 1955 per manifestazioni di grande interesse turistico, che promuovono l’immagine della Sardegna. L’esecutivo regionale ha anche fissato i termini, di inizio e scadenza, per la consegna delle domande, da inviare, solo ed esclusivamente via posta elettronica certificata (e gli allegati su supporti digitali), dal 20 febbraio al 24 marzo prossimi; e, inoltre, deciso, “viste le difficoltà dei beneficiari – spiega l’assessore Crisponi - dovute anche ai ritardi nei pagamenti conseguenti alle limitazioni imposte dal Patto di stabilità e ascoltando le loro istanze”, di eliminare, per le pratiche a partire dal 2013, la pena revoca se la rendicontazione non dovesse essere trasmessa entro i tre mesi canonici. CRITERI E NOVITA’. I criteri di concessione fissati dalla delibera n.10/42 di un anno fa, avevano introdotto sostanziali novità e semplificazioni: l’individuazione di circuiti omogenei all’interno dei quali collocare le istanze pervenute; la valutazione delle istanze sulla base di un punteggio, secondo una ‘griglia’ di valutazione, da cui la redazione di una graduatoria di soggetti idonei; l’obbligo di utilizzare il 50% del contributo per attività promozionali e pubblicitarie sui Iglesias Settimana Santa SULCIS - IGLESIENTE: TURNI DEL 22 & 23 Febbraio 2014 A cura di Franco Airi. FARMACIE: IGLESIAS: MARCHEI, via Baudi di Vesme, tel. 0781.22332 CARBONIA: SOTGIU, viale Trento, tel. 0781.61228 CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006 SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003 GONNESA: IBBA, corso Matteotti, tel. 0781.45267 PERDAXIUS: PUSCEDDU, piazza Dante, tel.0781.952010 BENZINAI: IGLESIAS: SOLO SERVIZIO 24ORE CARBONIA: AGIP-GESSA, via Cagliari Q8-CROBEDDU, viale Arsia AGIP-SECCI, Flumentepido VILLAMASSARGIA: Q8-PAU, provinciale per Carbonia GONNESA: ESSO-DEMURO, via Iglesias SANT’ANTIOCO: ESSO-GARAU, località Ponti CARLOFORTE: Q8-LUXORO, corso Cavour PORTOSCUSO: TAMOIL-MARONGIU, via Giulio Cesare S. GIOVANNI SUERGIU: Q8-BASCIU&DESOGUS, via Portobotte SANTADI: TAMOIL-PORCINA, strada provinciale n°1 diversi media. “Innovazioni – aggiunge l’assessore Crisponi - che già l’anno passato avevano premiato la capacità organizzativa secondo valori oggettivi e velocizzato l’istruttoria delle pratiche. Per un’ulteriore ‘cambio di marcia’, l’assessorato del Turismo ha apportato alcuni correttivi che permetteranno di snellire e chiarire ulteriormente i parametri di valutazione”. All’interno di essi, secondo le nuove direttive appena approvate, sono compresi tra gli altri, questi parametri (con relativi punteggi): consolidamento della manifestazione, la sua sede (con punteggio aggiuntivo per comuni che sono stati insigniti di prestigiosi riconoscimenti come Bandiera Blu o Arancione, 4 o 5 vele, Borghi d’eccellenza, patrimonio Unesco, ecc.), fattori di destagionalizzazione, risonanza mediatica (specie sulla stampa nazionale e internazionale) e capacità di attrarre flussi. Un’altra sostanziale novità introdotte è l’obbligo di pubblicizzare tutte le iniziative sui portali della Regione. NETWORK. Circuito dei grandi eventi identitari: le feste storiche che caratterizzano la cultura sarda, in grado di promuoverla a livello internazionale (Sant’Efisio a Cagliari, Cavalcata Sarda e Candelieri a Sassari, Redentore a Nuoro, Sartiglia di Oristano, Ardia di Sedilo, San Simplicio a Olbia, San Francesco di Lula, Settimana Santa a Iglesias, Corsa degli Scalzi a Cabras, Antico sposalizio di Selargius, Sciampitta a Quartu, Patrono della Sardegna a Sant’Antioco); network del jazz (festival che ospitano i grandi nomi del jazz e del blues); network degli eventi di spettacolo (manifestazioni di danza, spettacoli teatrali e concerti di artisti famosi); network del grande folk (principali kermesse folkloristiche con esibizione di gruppi); network dell’artigianato artistico (mostremercato, fiere e laboratori); network del turismo culturale, sia manifestazioni legate alla rievocazione di fatti o periodi storici, alla riscoperta di attività tradizionali perdute oppure gli eventi legati alle celebrazioni civili accompagnare a sfilate in costume, attività ludiche (palii, corse ecc.), convegni, esibizioni musicali; sia manifestazioni volte alla promozione della letteratura, della lettura, del teatro, (anche per bimbi), dell’archeologia, dei monumenti e rassegne culturali per ragazzi; network del turismo equestre (fiere relative alla riscoperta degli spettacoli equestri e alla valorizzazione e tutela del cavallo e dell’asino sardo); network del cinema (festival con presenza di registi e attori del piccolo e grande schermo, specie in ‘location’ suggestive); network del turismo enogastronomico (kermesse incentrate sui prodotti agro-alimentari tipici del luogo in cui si svolgono, accompagnate da degustazioni e da dimostrazioni pratiche di produzione, aperture di antiche dimore o cortes); network dello sport (specie turismo attivo, automobilismo, atletica leggera e nautica); network dell’Isola cha danza, circuito in cui sono inserite le manifestazioni già parte integrante della campagna promozionale della Regione per valorizzare gli eventi dei primi mesi dell’anno che affondano le radici nella storia (Fuochi di Sant’Antonio, il Carnevale e riti della Settimana santa.
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