gazzetta 663_2014_pag12 - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari
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Carbonia Anno XXV numero 663 del 20 Febbraio 2014 Euro 1,00
SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE
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REGIONE
FRANCESCO PIGLIARU PRESIDENTE
Massimo Carta
’elettorato è stato chiaro:
ha scelto Francesco Pigliaru come Presidente
della XV Legislatura del Consiglio Regionale della Sardegna.
Pur di fronte a numerosi elementi di disturbo (distacco dalla
politica in generale, bassa frequenza al voto, l’inconsistente
presenza dell’ex Mauro Pili,
l’exploit della neofita della politica Michela Murgia), i Sardi
hanno decretato con chiarezza
la loro scelta sul rappresentante
del PD, infliggendo una sonora
sconfitta all’uscente Ugo Cappellacci che del suo operato
aveva molto da farsi perdonare.
Al momento resta prematuro
stabilire, con una certa obiettività, quali sino stati i meriti della vittoria di Francesco Pigliaru
sui demeriti maturati nel quinquennio da Ugo Cappellacci.
Và da se che gli elettori, dato lo
scarto delle preferenze, hanno
pensato al nuovo (rispetto al
passato), non disgiunto dall’effetto Renzi in campo nazionale.
D’altro canto Ugo Cappellacci
in questi anni ha preferito il
presenzialismo e il sensazionalismo (fatto prevalentemente di
slogan) delegando con troppa
superficialità cultura e turismo
ed altre incombenze a personaggi di vuoti contenuti, i quali
hanno privilegiato sdoganare limitate usanze di una limitata
parte di Sardegna piuttosto che
consolidare “su conottu” di atavica o secolare tradizione. In
quelle brutte immagini di una
succedanea Sardegna, si sono
andati annidando malumori (soprattutto nel mondo del lavoro)
e falsi idoli politici che alla fine
hanno presentato il conto, che
l’incauto Ugo Cappellacci ha
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pagato senza alcuno sconto.
E lo ha pagato a Francesco Pigliaru, rimediato all’ultimo momento in sostituzione di Francesca Barraccaiu, il quale in questi ultimi anni era riuscito a farsi dimenticare dell’ultima esperienza politica in qualità di Assessore della Giunta Soru. Economista e Docente d’università,
Francesco Pigliaru ha studiato
al Liceo classico Domenico Alberto Azuni di Sassari, militando in Lotta Continua, e si è laureato nel 1978 in Scienze Politiche all’Università degli Studi di
Sassari. Nel 1979 ha ottenuto
una specializzazione presso la
Scuola Enrico Mattei di Milano, mentre nel 1981 ha conseguito un master “Philosophy in
Economics” presso l’Università
di Cambridge, grazie a una borsa di studio. Nel 1988-89 ha insegnato in qualità di visiting
scholar alla Università di Berkeley, mentre dal 1993 al 1998
ha diretto il CRENoS (Centro
ricerche economiche NordSud). È professore ordinario di
Economia Politica all’Università degli Studi di Cagliari, di cui
è, dal 2009, pro-rettore. È autore di circa trenta pubblicazioni
scientifiche. Nel 2003 si era avvicinato a Renato Soru, partecipando alla formazione della lista Progetto Sardegna in vista
delle elezioni regionali del 2004
e contribuendo alla scrittura del
programma della coalizione di
centrosinistra “Sardegna Insieme”. Dopo la vittoria di Soru
era stato nominato Assessore
regionale della Programmazione e del Bilancio, incarico da
cui si dimise nell’ottobre 2006
per alcune divergenze di carattere politico con lo stesso allora
Presidente. Durante il suo mandato, ha contribuito in modo determinante alla creazione del
programma di studi denominato
Master and Back, volto a finanziare esperienze lavorative in
loco di giovani che abbiano ottenuto specializzazioni all’estero. È stato inoltre il principale
promotore della cosiddetta
“Vertenza entrate” della Regione Sardegna col Governo centrale, volta all’ottenimento di
una larga parte delle entrate tributarie dovute dallo Stato alla
Regione e che, dal 1991, non
erano mai state corrisposte. Attraverso tale operazione è stata
accolta una delle istanze di base
dell’autonomismo e dell’indipendentismo sardo, che dagli
anni Ottanta sosteneva la necessità di verificare i flussi fiscali
dell’Autonomia regionale.
Francesco Pigliaru
POCHI VOTANTI NEL SULCIS IGLESIENTE
La Sardegna notoriamente più “rossa” ha disertato, in maniera più marcata, le urne. Questo è capitato nel Medio Campidano (46,92%) cui si è affiancato il Sulcis Iglesiente (48,83%). Se
anche nella restanti circoscrizioni l’assenza dalle urne è stata
storica, lo è stato ancor più accentuata nella parte Sud Occidentale dell’Isola, notoriamente considerate zone “rosse” per
le sue tradizioni industriali e minerarie.
Un indice questo che gli analisti, ma soprattutto le centrali politiche, dovranno analizzare per capire se il fenomeno del distacco dalla politica abbia ormai intaccato anche territori di
lunghe e consolidate tradizioni.
Gianluigi Rubiu
Pietro Cocco
Pietro Morittu
Ignazio Locci
2
Regione
numero 663 del 20 Febbraio 2014
RITORNA D’ATTUALITA’ IL “CAVALLINO ISOLA”
A TUTELA DELLE REALI PRODUZIONI ISOLANE
Tutelare e promuovere ‘il saper fare’ sardo e i prodotti interamente realizzati nell’Isola,
secondo tecniche e interpretazioni codificate dalla tradizione, garantendo anche l’autenticità dei materiali utilizzati,
opponendosi ad abusivismo e
improvvisazione. La Giunta
regionale, su proposta dell’assessore Luigi Crisponi, ha approvato il nuovo regolamento
d’uso del ‘Marchio collettivo
comunitario dell’artigianato
tradizionale della Sardegna’ e
ha dato incarico all’assessorato del Turismo, Artigianato e
Commercio di procedere al
deposito presso il competente
Ufficio comunitario del documento in sostituzione di quello precedentemente registrato.
Così, dopo anni di attesa, sarà
riattivato il rilascio da parte
della Regione del marchio
unico ‘storico’ Cavallino
I.S.O.L.A, che sarà gestito dal
punto di vista dell’iter amministrativo (notevolmente semplificato) dall’agenzia Sardegna Promozione.
TUTELA E VALORIZZAZIONE ARTIGIANATO.
“L’obiettivo perseguito dalla
concessione in uso del mar-
chio - spiega l’assessore Crisponi - è valorizzare la qualità
delle lavorazioni artigianali e
il valore intrinseco delle opere attraverso un chiaro riconoscimento dell’origine, distinguendo i manufatti sardi dai
prodotti industriali che imitano le lavorazioni artigianali
dell’Isola. Abbiamo ripristinato un iter molto atteso dagli
artigiani, agevolati anche nell’ottenimento dalla snellimento del procedimento di concessione”.
MARCHIO UNICO STORICO. II simbolo Cavallino
I.S.O.L.A, che ha accompagnato l’intera attività dell’Istituto sardo organizzazione lavoro artigiano (istituito con la
legge regionale n. 6 del 2
marzo 1957), da sempre iden-
tifica l’artigianato artistico e
tradizionale sardo. Si tratta di
un marchio collettivo protetto, sia in Italia e sia nell’Unione Europea, non contenente alcuna indicazione geografica di provenienza. Costituisce, inoltre, un cosiddetto
‘marchio a ombrello’, vale a
dire un segno destinato a contraddistinguere l’intero paniere di prodotti artigiani. La licenza d’uso sarà data al singolo artigiano che dovrà rispettare i disciplinari di lavorazione stabiliti dalla Regione
e non sarà più legata, di volta
in volta, al singolo prodotto.
TIPI DI LAVORAZIONE. Il
marchio verrà concesso in uso
per sette tipi di materiali usati
nelle lavorazioni artigianali, i
cui relativi disciplinari di produzione sono stati definiti e
redatti dall’assessorato dopo
esser stati condivisi con i
comparti interessati. I materiali sono ceramica, coltello,
ferro battuto, filigrana, intaglio, intreccio e tessitura. In
seguito potranno essere definiti anche i disciplinari di altri
materie prime: per esempio,
sughero, corallo, pelletteria,
vetro e materiali lapidei.
FINANZIAMENTO PER COOPERATIVE
Al via il bando da un milione e
mezzo di euro (fondi
POR/FSE, asse II occupabilità)
a favore della costituzione di
nuove cooperative. Lo rende
noto l’assessore regionale del
lavoro, Mariano Contu. L’avviso è rivolto alle cooperative attive da non oltre dodici mesi alla data di pubblicazione del
bando, in fase di costituzione, o
già costituite ma non ancora in
attività. “Il nostro obbiettivo ha spiegato l’esponente dell’esecutivo – è quello di promuovere l’occupazione, favorendo le fasce sociali più deboli, che incontrano più difficoltà
ad inserirsi nel mercato del la-
voro. L’intervento, infatti, prevede la concessione di un contributo a fondo perduto in regime de minimis, per le nuove
società, in possesso di un piano
d’ impresa triennale, che prevedono l’inserimento, a tempo indeterminato, di almeno un socio-lavoratore disoccupato o
inoccupato.”I settori privilegiati
sono il turismo, il manifatturiero, l’ambiente, le energie rinnovabili, l’welfare, e l’ICT; mentre sono esclusi, ai sensi del Regolamento CE, la pesca, la produzione primaria dei prodotti
agricoli, trasformazione e commercializzazione dei prodotti
agricoli, le attività connesse al-
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l’esportazione, le attività riguardanti le lotterie, le attività
di organizzazioni associative e
il commercio al dettaglio di articoli per adulti. Per ciascun
soggetto inoccupato o disoccupato che costituisca una nuova
cooperativa o intenda diventare
socio o socio lavoratore di una
nuova o di una attiva da non
più di 12 mesi è previsto un
contributo dai 5.000 ai 25.000 €
massimo. Le società potranno
presentare la richiesta non prima del 4 marzo 2014, ed entro
e non oltre il 27 marzo 2014.
La documentazione è disponibile sul portale della Regione,
www.regione.sardegna.it, nell’apposita sezione “bandi e gare” dell’assessorato del Lavoro,
su Sardegna Programmazione,
www.sardegnaprogrammazione.it, e su Sardegna Lavoro,
www.sardegnalavoro.it. A pena
di esclusione, tutti i documenti
devono essere presentati in originale, utilizzando gli appositi
allegati e debitamente firmati
dal rappresentante legale delle
cooperative già costituite; mentre per le società cooperative
costituende la domanda e i moduli devono essere firmati da
tutti i soci.
LA REGIONE HA ACCOLTO CON FAVORE
LA DISPONIBILITA’ DI COLLABORAZIONE
DELL’ORDINE DEI GEOLOGI SARDI
Nuoro
“Considerando di grande importanza per la Sardegna la salvaguardia del territorio, ho accolto con attenzione le istanze
dei geologi ed intendo, dopo i
dovuti approfondimenti, portarle nelle sedi opportune per
una corretta valutazione.” Lo
ha detto l’assessore dell’Industria, Antonello Liori, che insieme a Paolo Truzzu, responsabile dello staff, ha incontrato
una delegazione dell’Ordine
dei Geologi della Sardegna,
composta da Davide Boneddu, Cosima Atzori e Dario Cinus. “Ho chiesto ai rappresentanti dell’Ordine di formulare i
“Veri e propri presidi socioculturali turistici del territorio”. È la definizione che l’assessore Luigi Crisponi dà delle associazioni Pro loco della
Sardegna, le cui competenze
sono state assegnate all’assessorato del Turismo e riguardo
alle quali la Giunta, su sua
proposta, ha approvato le nuove disposizioni in materia e le
direttive sulla concessioni dei
contributi in loro favore. “Esse – aggiunge l’assessore Crisponi – sono un ‘faro’ sempre
acceso sulle peculiarità e le
specialità di ciascun territorio,
in particolare delle piccole comunità. Da un lato, sono custodi della cultura identitaria,
dall’altro sono veicoli di diffusione capillare degli interventi operativi del governo regionale nel complesso delle
attività turistiche, ossia strumenti di promozione turistica
e di valorizzazione del patrimonio culturale, storico, ambientale e sociale”. Le Pro loco, infatti, svolgono attività finalizzate alla salvaguardia
delle risorse turistiche locali,
in particolare per quanto riguarda i prodotti tipici dell’enogastronomia e dell’artigianato, le tradizioni popolari,
oltre che al miglioramento dei
servizi di accoglienza, all’assistenza dei turisti e alla sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza dello sviluppo
turistico.
COMPETENZE PRO LOCO.
Dal punto di vista normativo
una recente legge del Consiglio regionale (n. 1 del 9 gennaio scorso) ha riassegnato le
funzioni in materia di Pro loco all’assessorato del Turismo, pertanto ora ad esso
compete la tenuta del loro Registro, oltre che l’erogazione
dei contributi, che quest’anno
saranno pari a due milioni di
euro. La Regione, inoltre, riconosce all’Unpli (Unione nazionale delle Pro loco d’Italia)
una funzione di consulenza
tecnico – amministrativa. “Un
mese fa avevo salutato con favore l’assegnazione delle
competenze all’assessorato –
ricorda Crisponi – immediatamente dopo, abbiamo riordi-
casi nei quali, a loro avviso, si
rende necessaria la relazione
geologica in occasione di interventi edilizi connessi all’avvio
di attività produttive – ha detto
Liori - Così da poterne valutare l’adottabilità senza rischiare
di complicare ulteriormente le
procedure, soprattutto considerando che la creazione del
SUAP va proprio in senso contrario, ossia quello di facilitare
il rapporto del cittadino con la
burocrazia.”
“Gli incontri tra istituzioni e
ordini professionali sono fondamentali per attivare migliori
politiche in linea con le esigen-
ze delle professioni”, ha aggiunto Paolo Truzzu. “Un incontro nell’ambito del calendario di incontri tecnico-istituzionali da noi predisposto per risolvere alcune problematiche
sull’attuazione della normativa
nazionale e sull’obbligatorietà
della relazione geologica, con
eventuale modifica della modulistica dello Sportello Unico
Attività Produttive (SUAP)” ha spiegato il presidente Boneddu - Siamo soddisfatti perché l’incontro ci ha permesso
di contribuire a porre le basi
per l’applicazione senza remore della normativa“.
PRESIDI SOCIO-CULTURALI
IL RUOLO DELLE PRO LOCO
nato Statuto e direttive e definito le nuove disposizioni per
dare rinnovato impulso al rapporto fra Amministrazione regionale e associazioni, potenziando e valorizzando la reciproca collaborazione, all’insegna della qualità e dell’integrazione dell’offerta turistica”.
NUOVE DIRETTIVE. Le direttive, infatti, incentivano la
collaborazione prevedendo,
tra le altre cose: una premialità di contribuzione alle asso-
ciazioni che si uniscano in
gruppi e programmino iniziative congiunte; che una quota
minima del contributo annuale alle Pro loco sia destinata
ad attività di comunicazione
promozionale degli eventi (le
associazioni potranno divulgare dai loro info point materiale promozionale della Regione); che sia obbligatorio
usare il marchio della Regione
e quello Sardegna colorato e
pubblicizzare le iniziative sui
siti istituzionali della Regione.
Lavoro
SI MUOVE IL PROGETTO STRATEGICO SULCIS
LA REGIONE RIMODULA LA DOTAZIONE FINANZIARIA
Sergio Rombi
La Giunta regionale, allo scadere del mese di gennaio scorso, ha approvato un atto relativo al “Progetto Strategico
Sulcis” proponendo, con esso,
la rimodulazione della disponibilità finanziaria già compresa nel budget complessivo
del “Piano Sulcis” varato sul
finire del 2012. In occasione
dell’approvazione dell’atto, il
Vicepresidente della Regione
Simona De Francisci, di concerto con gli Assessori della
Programmazione, Bilancio,
Credito e Assetto del Territorio, dell’Industria, dei Lavori
Pubblici e della Difesa dell’Ambiente, nel richiamare la
forte attenzione posta dall’Amministrazione regionale
per attuare interventi concreti
di contrasto alla grave situazione economico-sociale in
cui versa la Provincia di Carbonia-Iglesias, ed in particolare la crisi che investe il sistema industriale provinciale, e
le sue ricadute sulle piccole
imprese, sull’occupazione e
sui redditi dei residenti, ha ricordato l’attenzione che la
Giunta regionale ha dedicato
al territorio, con particolare riferimento alla collaborazione
avviata con le amministrazioni locali, la Provincia di Carbonia-Iglesias e i Comuni.
Il Vicepresidente ha riportato
all’attenzione dei colleghi dell’Esecutivo, inoltre, che in data 13 novembre 2012 è stato
stipulato un Protocollo d’Intesa tra la Regione Autonoma
della Sardegna, il Ministero
dello Sviluppo Economico
(MISE), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,
il Ministero per la Coesione
territoriale, la Provincia di
Carbonia-Iglesias e i Comuni
della Provincia di CarboniaIglesias, per la definizione di
obiettivi e condizioni generali
di sviluppo nel “Sulcis”. Nel
Protocollo d’Intesa è definita,
a sostegno del processo di
crescita e sviluppo del Sulcis,
un’articolata progettualità. La
dotazione finanziaria del Piano era stata concordata in circa 600 milioni di euro, comprendendovi anche le dotazio-
Firma Piano Sulcis
ni finanziarie regionali, relative ad interventi già programmati nel territorio, nuove dotazioni finanziarie a valere
sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione e nuove dotazioni statali. Nella stessa
circostanza è stato ricordato
che il Protocollo prevedeva di
attivare una “call for proposal” affidata alla Agenzia Nazionale per l’attrazione degli
investimenti e lo Sviluppo
d’Impresa (Invitalia) per raccogliere idee di sviluppo per il
Sulcis, provenienti da contesti
anche internazionali per sollecitare e raccogliere idee originali che partecipino, in equilibrio con il territorio e con la
progettualità locale in corso di
realizzazione, alla costruzione
del “Progetto Strategico Sulcis”.
Tale concorso internazionale
di idee è stato progettato, nell’ambito
dell’iniziativa
“99ideas”, con l’ampia partecipazione delle amministrazioni sottoscrittrici del Protocollo. Ad esso sono destinati
55,7 milioni di euro. Sono state ricevute 160 idee: il 50%
orientato alla valorizzazione
turistica di luoghi e territorio,
il 26% equamente ripartito tra
rilancio del comparto indu-
striale e la riconversione energetica sostenibile del territorio, l’11% alla ricerca ed alta
formazione, il 7% alle produzioni locali ed agroalimentare
e il 6% a servizi sociali, culturali e di pubblica utilità. A
partire dal mese di luglio
2013 sono state avviate le attività della commissione di valutazione, i cui lavori si sono
conclusi nel mese di settembre. Successivamente alla
conclusione dei lavori della
commissione di valutazione
del bando internazionale, sono
stati avviati i lavori per la definizione del Piano Strategico
del Sulcis. Nel corso di questi
ultimi mesi si sono tenuti diversi incontri tra i tecnici di
Invitalia, il MISE, la Presidenza e gli Assessorati competenti al fine di giungere ad
una conclusione condivisa
dello stesso. Le direttrici fondamentali sono state condivise a livello ministeriale nel
corso dell’incontro tenuto nel
mese di novembre al MISE.
La bozza “Progetto Strategico
Sulcis” è stata definita a partire dal contesto economico, sociale e territoriale e dai risultati della “call for proposal”,
con riferimento alle idee vincitrici/menzionate, all’intero
PER TUTTO IL 2014 CASSINTEGRAZIONE
ALLA KELLER DI VILLACIDRO
Sostenere la richiesta di concessione della cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2014. E’ l’obiettivo
dell’intesa siglata, questo pomeriggio, fra l’assessorato del
lavoro, i liquidatori sociali e
giudiziali della Keller elettromeccanica SPA in liquidazione, le organizzazioni sindacali
e i rappresentanti di Confindustria Sardegna meridionale,
SINDACO
0781.887811
(Prov. Carbonia Iglesias)
3
numero 663 del 20 Febbraio 2014
patrimonio di idee presentate,
alla loro localizzazione e concentrazione territoriale e ai bisogni sottesi. Il “Progetto
Strategico Sulcis”, inoltre, tiene conto degli indirizzi della
programmazione regionale e
locale, dei piani territoriali e
settoriali già elaborati e soprattutto mira a mettere a sistema gli interventi in corso di
realizzazione, sia quelli finanziati a valere sul citato protocollo, sia quelli frutto della
programmazione regionale e
provinciale. “Il “Progetto
Strategico Sulcis”, precisa la
deliberazione della Giunta regionale, si basa su una visione
strategica e un impianto metodologico innovativo, per la
definizione di programmi di
investimento sia pubblici che
privati in grado di garantire ricadute effettive per la popolazione e per le imprese del territorio attraverso misure di incentivazione alle imprese e interventi di natura infrastrutturale strettamente connessi e
complementari alle strutture
produttive”.
Gli indirizzi, a tale riguardo,
sono incentrati su tre priorità:
• turismo sostenibile, cultura e
produzioni locali attraverso
interventi di miglioramento
dell’accessibilità e riqualificazione di aree e luoghi; azioni
di sostegno alle attività di impresa e sviluppo di competenze specialistiche; azioni di rafforzamento del prodotto turistico e delle produzioni tipiche del Sulcis e del suo brand;
• industria ed energia sostenibile attraverso azioni di sostegno alle attività di impresa, alla ricerca sperimentale ed industriale, allo sviluppo di
competenze specialistiche; interventi di infrastrutturazione
delle aree per insediamenti
produttivi, anche in chiave
ambientale;
• ricerca e sviluppo e recupero
dell’ambiente mediante azioni
di sostegno alle attività di impresa, alla ricerca sperimentale ed industriale, allo sviluppo
di competenze specialistiche
sui temi dell’energia pulita e
del recupero dei territori compromessi da inquinamento da
industria estrattiva o metallurgica.
Con riferimento a tali priorità,
il “Progetto Strategico Sulcis”
vedrà attivate misure di incentivazione alle imprese, attraverso gli strumenti di incentivazione attualmente utilizzati
in Regione, nella forma dei
Progetti di Filiera e Sviluppo
Locale, Pacchetti Integrati di
Agevolazione e Contratti di
Sviluppo, che saranno attivati
in funzione della dimensione
aziendale e dei mercati di riferimento delle imprese richiedenti. Accanto alle misure di
incentivazione sono previsti
interventi di natura infrastrutturale strettamente connessi e
complementari alle esigenze
degli investimenti imprenditoriali. Sono previsti, altresì, interventi per lo sviluppo delle
competenze che si propone di
attuare attraverso investimenti
infrastrutturali e servizi connessi nei principali poli scolastici specialistici del Sulcis.
Le infrastrutture potranno essere a supporto anche del mi-
glioramento delle competenze
delle imprese locali. “Per
quanto concerne le azioni di
ricerca e sviluppo, precisa
l’atto di Giunta, si prevede di
attivare il sistema regionale
della Ricerca (Sardegna Ricerche e società collegate) sia
per la realizzazione dei centri
di competenza che per la gestione di bandi di finanziamento di spin off imprenditoriali”.
Per dare pratica attuazione al
progetto, la Giunta ha deciso,
d’intesa con i soggetti sottoscrittori dell’intesa, di ripartire le risorse destinate al “Progetto Strategico Sulcis” con le
seguenti destinazioni:
- Incentivi alle imprese & Ricerca Turismo sostenibile,
cultura e produzioni locali
Migliorare la qualità del sistema di incoming e delle produzioni locali 7 (milioni di euro);
- Sostegno delle riqualificazione dei processi industriali
per imprese nuove ed esistenti
20;
- Industria ed energia sostenibile Spin-off da ricerca – startup innovative 3;
- R&S e recupero dell’ambiente Progetti di ricerca sull’ambiente e sulle biotecnologie 3. (Totale 33)
di cui 1% Attività di animazione ed accompagnamento,
0,33 Opere per la valorizzazione dei luoghi e dotazioni
per le competenze Turismo
sostenibile, cultura e produzioni locali, Realizzazione di
opere per la valorizzazione
dei luoghi 10; Costruzione dei
concept di prodotto Sulcis e
azioni di promozione, comunicazione e scouting 3,7; Industria ed energia sostenibile
Incrementare le dotazioni infrastrutturale per insediamenti
produttivi 7; Turismo & Industrie Potenziare le dotazioni
per lo sviluppo delle competenze 2. (Totale 22,7-Totale
generale 55,7).
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in vista del vertice di domani
in programma al Ministero
del Lavoro.
“Il ricorso alla cigs/d - ha affermato l’assessore regionale
del lavoro, Mariano Contu, si
rende necessario per favorire
la ripresa produttiva dell’azienda. Con questo accordo, la Regione, qualora si presentassero difficoltà durante
la trattativa nazionale, si impegna a tutelare i lavoratori
mediante l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga
per il 2014, come prevede il
verbale d’intesa per la prima
concessione e la proroga degli
ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2014, sottoscritto lo scorso 29 gennaio
dall’amministrazione regionale, le parti sociali e datoriali”.
Vice SINDACO
0781.887828
UFFICIO TURISMO
SERVIZI SOCIALI
SPORT SPETTACOLO
0781.887813
UFFICIO ASSESSORI
0781.887827
CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it
Il settimanale
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4
Lavoro
numero 663 del 20 Febbraio 2014
SMS-SOCIETA’ METALLURGICA SARDA S.R.L. (EX ALI)
LA DRAMMATICA CRONISTORIA DI TANTE FAMIGLIE
GUSPINI IN CLASSE A- NASCE SPORTELLO ENERGIA
UN PUNTO INFORMATIVO SULLA GRENN ECONOMY
Pina Monni
Energie rinnovabili, risparmio energetico, bioedilizia: sono soltanto alcune delle tematiche trattate dallo “Sportello Energia” del Comune di Guspini, attivo da martedì 11 febbraio, nella sede
del Municipio in via Don Minzoni, al Piano Terra - Sala antistante Ufficio Opere Pubbliche. Lo
sportello, resterà aperto al pubblico il martedì ed il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
“Lo Sportello Energia si inquadra nel progetto ‘Guspini in classe A’ finanziato dalla Regione
Sardegna, attraverso le risorse del POR-FESR 2007-2013 che il Comune di Guspini, cofinanziatore del progetto con proprie risorse, ha potuto attivare collocandosi al primo posto nella graduatoria del bando di finanziamento” dichiara il Sindaco di Guspini Rossella Pinna.
Lo Sportello fornirà agli utenti informazioni ed orientamento su pratiche burocratiche, bandi ed
agevolazioni, gruppi di acquisto, corrette prassi e nuove metodologie di costruzione o ammodernamento di strutture abitative nell’ottica del risparmio energetico.
“Il progetto si propone di affrontare in modo competente ed aggiornato i temi del risparmio energetico, della riduzione dell’inquinamento e della diffusione delle tecnologie ecocompatibili, attraverso un’opera articolata di sensibilizzazione e informazione” sottolinea l’Assessore alle Politiche Energetiche Enrica Olla.
Nei prossimi mesi sono in programma anche incontri tematici per informare e formare cittadini,
imprese, professionisti ed Enti pubblici sui vantaggi economici ed ambientali derivanti dall’impiego di tecnologie per l’efficienza energetica e dall’uso di fonti rinnovabili di energia, sui temi
del risparmio energetico, sulla produzione di energia rinnovabile e sull’edilizia sostenibile.
Guspini, da sempre molto sensibile ed attenta alle problematiche ambientali, si arricchisce così di
una nuova iniziativa orientata al vivere sostenibile nel pieno rispetto dell’ecosistema.
IL PIANO SULCIS MUOVE I PRIMI PASSI
Sardal - Ali (Ieri)
La Sms (Ex ALI) è l’ultima
società in ordine di tempo ad
aver preso la guida dell’azienda metallurgica di Iglesias,
nata nel 1980 come “Sardal”:
era una partecipata statale.
Negli anni d’oro dell’alluminio ci lavorano oltre cento dipendenti, su due linee di produzione (estrusione, ossidazione).
Nel 1996 arrivò la privatizzazione e l’ingresso della multinazionale Alcoa, che ha segnato il periodo dell’agonia
chiudendo il reparto di ossidazione e dimezzando il personale. Rimangono 51 lavoratori, subentra la gestione Ali Alluminio Italia che produce 10
milioni di debito, dichiarando
il fallimento nell’aprile 2004.
Inizia così un altro periodo di
mobilità di circa tre anni. Nella meta’ del 2007 lo stabilimento viene preso in affitto
dalla Sms Societa’ Metallurgica Sarda che assume una ventina di operai fra i 51, e lasciando i restanti impaludati
nelle famigerate liste di mobilità. Negli ultimi giorni di febbraio 2010, la SMS comunica
alla RSU dello stabilimento e
alle organizzazioni sindacali
lo stop delle attività produttive e l’intenzione di mettere in
cassa integrazione i 26 dipendenti, generando un debito
che si aggira sui 2 milioni di
euro, e senza alcuna anticipazione di CIGS.
Tutto cio’ si materializza il 3°
marzo 2010, presso la sede
dello stabilimento di Iglesias,
dove in presenza della SMS,
segreterie FiomCgil FsmCisl
UilmUil , e RSU aziendale,
tutte le parti concordano con
Stabilimento - (Oggi)
un verbale di accordo.
Il secondo passaggio e’ in Assessorato al lavoro a Cagliari,
dove tutte le parti, piu’ il Dott.
Sergio Isola, delegato rappresentante del servizio del lavoro, firmano il riconoscimento
della crisi aziendale e il ricorso alla CIGS per 26 lavoratori
a partire dal 04 marzo 2010.
A tre anni e mezzo dalla chiusura dello stabilimento di
estrusi di Iglesias, la vertenza
della SMS (EX Sardal, EX
Alcoa) e adesso EX Ali di
Iglesias sembra, non solo lontana da una soluzione, ma sull’orlo della cancellazione totale dello stabilimento.
Col trascorrere del tempo, i
lavoratori e loro famiglie, si
ritrovano nelle liste di mobilita’ ordinaria, in scadenza ad
Ottobre 2013 con una riduzione del 20% della stessa, pari
ad una mensilita’ di circa 600
euro a famiglia.
Visto che nei tre anni e mezzo
trascorsi dalla chiusura dello
stabilimento, il susseguirsi di
imprenditori interessati alla
fabbrica di estrusi e’ stato pari
all’avvicendarsi degli assessori nel palazzo della Regione
Sardegna, i risultati ottenuti
sono uguali a ZERO.
Tutte le aste bandite per la
vendita della SMS (EX ALCOA - EX-Ali), sono andate
deserte, e noi, con le nostre
famiglie, siamo finiti nel dimenticatoio industriale, politico e ancor piu’ drammatico
sociale, del nostro disastrato
territorio. In aggiunta a tutto
cio , si prospetta una vendita
frazionata del “nostro” stabilimento, da parte del giudice
fallimentare, iniziando dalla
vendita dei singoli macchinari
che porterebbero al totale
smantellamento dello stabilimento, togliendoci ogni speranze ad una possibile ripresa
lavorativa. Avevamo deciso
di “condividere” la nostra
sempre piu’ drammatica situazione, con il primo cittadino
di Iglesias (Dott.Emilio Gariazzo) nell’intento di sensibilizzare tutte le forze politiche
regionali, sociali e opinione
pubblica in modo che questa
nostra vertenza potesse tornare ad essere materia di discussione nei tavoli politici regionali e locali. Di quel tavolo,
messo in piedi al Centro direzionale di Iglesias a Ottobre
2013, a cui parteciparono: Il
Sindaco, Il Presidente del
Consiglio Comunale, e qualche consigliere e’ rimasto in
uno stato “comatoso”. Si e’
aggiunto a tutti gli altri incontri Regionali e non, che abbiamo avuto dall’inizio del 2010,
anno in cui ha chiuso la fabbrica ed e’ iniziato il nostro
disagio occupazionale e sociale. Ad oggi possiamo affermare con certezza che si chiude
definitivamente il sipario sulla
sms, EX ALCOA,
Ex Ali Alluminio Italia, dato
che il giudice fallimentare ha
venduto al miglior offerente
tutti i macchinari all’interno
dei due stabili (Estrusione/Ossidazione), che sono stati
smantellati e ridotti ad un ammasso di rottami!!!! E’ Finita!!!!!!!
Bruno Bozzato RSA SMS
Iglesias
La Giunta regionale ha approvato l’attuazione
degli interventi di competenza dell’assessorato
dei Lavori pubblici nell’ambito del Piano straordinario per il Sulcis. Complessivamente si
tratta di 10 opere per 124 milioni di euro.
“Stiamo definendo un importante progetto con
l’indicazione dei soggetti attuatori per fronteggiare la crisi e favorire il rilancio dell’economia dopo una attenta concertazione con il territorio”, ha detto il presidente Cappellacci. I
progetti prevedono, da un lato, il potenziamento delle infrastrutture viarie con particolare riferimento alla dorsale Carbonia-San Giovanni Suergiu-Giba; dall’altro, il riassetto e la
valorizzazione del sistema portuale del SulcisIglesiente in relazione agli approdi maggiori e
minori. Sarà realizzata anche l’interconnessione con i sistemi idrici Tirso-Flumendosa. “Il
Piano nel suo complesso individua una visione
strategica orientata a rilanciare su nuove basi
sviluppo e occupazione”, ha detto l’assessore
Nonnis.
Specificamente gli interventi riguardano:
- la riqualificazione dei porti di Sant’Antioco,
Carloforte e Calasetta per i quali sono stati
stanziati rispettivamente, 9 milioni di euro, 4
milioni e 6 milioni, soggetto attuatore l’assessorato dei Lavori pubblici, nonché l’elaborazione di un piano economico e finanziario per
approfondire le potenzialità di sviluppo del sistema portuale (50mila €);
- l’adeguamento della strada di collegamento
tra San Giovanni Suergiu e Giba (SS. 195) e la
messa in sicurezza della Giba–Nuxis (SS. 293)
per complessivi 27 milioni, soggetto attuatore
Anas;
- la realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con Sant’Antioco più gli studi di prefattibilità ambientale, indagini preliminari e progettazione, importo 15 milioni,
soggetti attuatori Anas e assessorato dei Lavori pubblici;
- l’adeguamento della strada provinciale 77 alla categoria C1, importo 3 milioni di euro,
soggetto attuatore Comune di San Giovanni
Suergiu;
- lo studio di fattibilità, la progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e la realizzazione
dell’interconnessione dei sistemi idrici collegamento Tirso-Flumendosa 4° lotto, collegamento Sulcis-Iglesiente, importo 60 milioni,
soggetto attuatore Enas.
TRATALIAS
ATTIVATO LO “SPACCIO
DELLA SOLIDARIETA’”
A Tratalias è stato attivato lo
“ Spaccio della Solidarietà “.
La collaborazione con il Comune prosegue e dopo l’iniziativa “Nè di fame nè di
freddo” nei locali delle
scuole di Via Matteotti vengono concentrati abiti, scarpe,
giocattoli e quanto può essere
utile in una famiglia che non
attraversa un buon periodo.
Nel Sulcis non sono poche.
L’obiettivo, che presto verrà
fatto conoscere in tutto il territorio sulcitano, è coinvolgere la Comunità in una importante iniziativa di solidarietà,
offrire quanto possibile a chi
non ha possibilità. Nei locali
di Tratalias avviene da circa
un mese la distribuzione e sono in molti ad essersi persuasi, visto il successo, che
l’iniziativa meriti sostegno e
sempre miglior organizzazione. Vi possono aderire singole famiglie e commercianti
che avessero vestiario, calzature, giocattoli inutilizzati
di farli pervenire allo “Spaccio della Solidarietà”.
L’aspetto più emozionante di
quest’ultima avventura è vedere come uomini e donne,
talvolta giudicati frettolosamente inutili e ai margini, siano protagonisti di una solidarietà senza limiti. Chiunque
volesse saperne di più potrà
prendere contatto con i recapiti telefonici di AMICI della
VITA per “Arregolli Tottus”:
Carmen 3463358025 e Simonetta 3473850810.
Politica
IGLESIAS
CRESCE IL DISAGIO E L’EMERGENZA SOCIALE
IN CITTA’ E NEL TERRITORIO MANCA IL LAVORO
Massimo Carta
Parlare di tempi normali, soprattutto in ambito
sociale, è diventato un eufemismo. Anche le realtà come Iglesias, che per tradizione aveva una
sua connotazione di città borghese, oggi sperimentano e vivono una condizione sociale se non
proprio di emergenza, certamente di evidente disagio. Ogni giorno il Municipio è meta di persone bisognose di aiuto, e talvolta manifestano anche segni di preoccupante instabilità personale.
Parafulmine di queste richieste è il Sindaco Emilio Gariazzo per il quale, oltre i problemi amministrativi e di programmazione dei servizi per
l’intera collettività, i “nuovi poveri” fanno parte
delle sua quotidianità di “palazzo”.
D) Come vive il sindaco Gariazzo la condizione
sociale della città che tutti i giorni presenta motivi di preoccupante emergenza?
R) Sicuramente c è il riscontro continuo di un disagio veramente forte in città. Questo lo vediamo
soprattutto in alcuni aspetti che sono legati al
problema della casa, ovviamente come conseguenza del problema del lavoro. Fondamentalmente, quindi, è il reddito che sta venendo meno.
Tra i tanti problemi, quello della casa è molto
sentito. Infatti ci stiamo attivando per vedere di
pianificare la nostra edilizia popolare con l’acquisizione da parte di Area di nuovi immobili.
Tra breve saranno consegnati trentacinque nuovi
alloggi che sono stati costruiti e che erano l’unica
parte restante in piedi del vecchio piano delle
“Casermette” promosso della Giunta Carta nel
2008. Ormai sono stati completati e stanno per
essere consegnati. Pensiamo a breve, in collaborazione con Area, di acquisire nuovi alloggi già
costruiti e poi stiamo individuando delle aree per
concludere con la stessa Area la possibilità di costruire nuovi alloggi. L’altro elemento che riscontriamo nel disagio, è che molto frequentemente
ci sono degli slacci di utenze potabili.
D) Almeno per l’acqua il minimo vitale dovrebbe
essere mantenuto
R) Io sono intervenuto ormai tante volte con la
direzione di Abbanoa per risolvere i casi drammatici e allo stesso tempo cercando di far si che
si instauri anche una modalità di eventuale slaccio che sia filtrato dai servizi sociali o dall’Amministrazione. Credo che per questo genere di
problema sarebbe utile una legge regionale capace di delegare all’Ente locale la verifica della natura di morosità prima che Abbanoa proceda allo
slaccio. Potrebbe essere una contrattazione con
l’Amministrazione comunale, o di qualunque
Amministrazione si tratti, che verifichi la reale situazione sociale.
D) Vista questa condizione di disagio è da auspicare quindi l’istituzione di un fondo sociale da
parte della Regione cui i Comuni possano far ri-
ASSEGNATI 660 MILA EURO PER EDIFICI SCOLASTICI
L’Amministrazione comunale informa di essersi aggiudicata i finanziamenti regionali per la riqualificazione di quattro edifici scolastici presenti in città.
I finanziamenti ottenuti riguardano l’istituto comprensivo di Cortoghiana, la scuola media di Via
Dalmazia, la scuola media di via Roma e l’istituto comprensivo di Bacu Abis.
I finanziamenti ottenuti sono pari a circa 660.000 euro (156.312 euro per l’istituto comprensivo di
Cortoghiana, 168.038 euro per la scuola media di Via Dalmazia, 168.038 euro per la scuola media
di via Roma e 168.038 euro per l’istituto comprensivo di Bacu Abis). Ai finanziamenti ricevuti dalla Regione si sommerà un ulteriore investimento a carico del Comune.
Grazie a questi interventi l’Amministrazione riuscirà a rendere le scuole cittadine luoghi più sicuri
e accoglienti, in cui gli studenti potranno vivere con maggiore serenità uno dei momenti più importanti del loro percorso di crescita e formazione.
PREMIATI QUATTRO PROGETTI SCOLASTICI
APPROVATI DALLA GIUNTA MUNICIPALE
Emilio Gariazzo
ferimento?
R) Esatto. Una volta stabilito che effettivamente
esiste una ragione sociale causata dalla mancanza
di reddito, dare quindi la possibilità, attraverso la
Regione, ai Comuni di intervenire. Onestamente
già adesso i Comuni fanno moltissimo, nel senso
che con le risorse rimaste ad essi, sopperiscono al
sostegno sociale mediante contributi per gli affitti
casa, emergenza acqua e energia elettrica. Questi
elementi non possono essere negati ad alcuna famiglia. Credo che questo sia fondamentale. Quindi c è un grande impegno da parte dell’Amministrazione nel tamponare le situazioni in maniera
ordinaria con i fondi che ha a disposizione sempre più spesso anche in maniera straordinaria,
perché ci troviamo veramente a tamponare delle
situazioni d’emergenza .
D) Questo disagio si avverte nella scuola primaria in maniera accentuata?
R) Abbiamo necessità spesso di sostenere anche
famiglie che hanno difficoltà a sostenere le spese
più elementari. Abbiamo avuto delle persone che
non avevano la possibilità di comprare i quaderni. E’ veramente un’emergenza continua. Chiaro
che qui l’Amministrazione deve saper lavorare su
due piani: sia sul piano dell’emergenza che sul
piano della programmazione e della pianificazione per creare nuovo sviluppo per far si che a
monte queste situazioni diminuiscano.
D) Del tempo che lei utilizza per l’Amministrazione, quanto ne trascorre ascoltando, come parafulmine di questo disagio?
R) Devo dire veramente tanto e spesso anche in
maniera estemporanea, nel senso che oltre ad
aver programmato lo spazio preordinato per
ascoltare le persone, sempre più spesso tutte le
mattine mi trovo a dover dedicare maggior tempo
ad ascoltare problematiche di famiglie in stato di
bisogno.
fine dell’anno scolastico, con
una giornata finale dedicata
all’analisi dei materiali raccolti, la consegna del premio e la
piantumazione degli alberi
“ottenuti e riciclati”dal risparmio della carta. Gli alberi saranno “personalizzati” con un
nome scelto dai ragazzi. I ra-
gazzi avranno così la possibilità di comprendere a pieno
l’importanza della raccolta
differenziata attraverso il risparmio della carta e del cartone tetrapak.
“L’obiettivo - commenta l’Assessore all’Ambiente, Melania
Meo - è quello di motivare i
ragazzi a riciclare sia a casa,
con la raccolta e la prima divisione del materiale, che a
scuola attraverso la classificazione delle varie tipologie di
materiali cartacei, raccolti con
i compagni sotto la guida degli insegnanti”.
IGLESIAS
PER IL TRENO DELLA MEMORIA
SELEZIONATI GLI STUDENTI
L’Arci Sardegna ha effettuato
la selezione degli studenti che
hanno dato l’adesione al progetto Treno della Memoria, un
viaggio nei siti dell’olocausto
in memoria di un passato che
deve essere ricordato.
L’Amministrazione Comunale
di Iglesias ha partecipato al
progetto, permettendo alla studentessa Carlotta Scema, di
partecipare al progetto che vedrà il suo culmine nel viaggio a
Cracovia, con la visita guidata
all’ex ghetto ebraico di Cracovia e quella ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, a cui è dedicata un’intera giornata e che si
CARBONIA
IGLESIAS
IGLESIAS
VARATO IL RICICLALBERO
PROGETTO PER LE SCUOLE
L’iniziativa di educazione ambientale “RiciclAlbero” nasce
dalla volontà di attivare un
percorso di sensibilizzazione
alla raccolta differenziata, ponendo l’attenzione su uno di
quei materiali tra i più preziosi
per l’ ambiente come la carta.
Il progetto si concluderà alla
5
numero 663 del 20 Febbraio 2014
concluderà con un cerimonia di
commemorazione presso il
“Piazzale dell’Appello”. “Ho
presenziato con piacere - commenta l’Assessore alle Politiche Giovanili, Alessandra Ferrara - all’incontro tra l’Arci e
gli studenti presso la sala riunione del Centro direzionale
del Comune di Iglesias sottolineando l’importanza del progetto condiviso e la assoluta
necessità di effettuare questo
percorso per sentire, capire e riflettere sulle sofferenze patite e
sul dramma umano dell’Olocausto”.
Premiati i 4 progetti preliminari per la messa a
norma di alcuni edifici scolastici della città, approvati nei mesi scorsi dalla Giunta Comunale. Il
via libera ai finanziamenti è arrivato con decreto
n.1 prot.1468 del 05.02.2014 dell’Assessore regionale della Pubblica istruzione con il quale è
stato approvato il piano di riparto delle risorse residue del Fondo di sviluppo e coesione (FSC)
2007- 2013 destinate alla riqualificazione strutturale delle scuole sarde. Nello specifico gli interventi riguardano la riqualificazione delle scuole
dell’infanzia di via Grazia Deledda, di Campo
Romano e di Serra Perdosa e interventi di poten-
ziamento della scuola elementare del casamento
femminile di Via Roma per un investimento totale
di 541.000 euro, cofinanziato per il 13% dai fondi
del bilancio comunale. “Gli interventi - commenta
l’Assessore ai Lavori Pubblici, Barbara Mele permetteranno di adeguare le strutture alle vigenti
normative in materia di sicurezza, agibilità, igiene
e accessibilità e si aggiungono a quelli già avviati
presso gli edifici delle scuole medie di via Isonzo
e quelli in fase di avvio per la ristrutturazione della copertura della scuola elementare di via Tenente Cacciarru”.
RIAPERTI TERMINI D’ISCRIZIONE ELENCHI
PER NEGOZI STORICI E RISTORANTI TIPICI
Una nuova opportunità per due
categorie di eccellenze sarde: i
pionieri-simbolo del commercio e i custodi della tradizione
culinaria. Come preannunciato
già in occasione della cerimonia di consegna delle targhe ufficiali, nello scorso dicembre,
l’assessore del Commercio Luigi Crisponi ha ‘riaperto’ i termini di iscrizione ai due elenchi
regionali dei Negozi storici e
dei Ristoranti tipici della Sardegna. Gli esercizi commerciali e
ristorativi non ancora iscritti e
in possesso dei requisiti avranno tempo sino al 9 maggio
prossimo (entro le 12) per presentare domanda di iscrizione
(reperibile sul sito istituzionale
o presso l’Urp dell’assessorato
e da consegnare a mano o via
raccomandata).
ELENCHI REGIONALI.
L’iscrizione all’elenco è gratuita. Sinora ai due albi sono
iscritti 126 negozi storici e 73
ristoranti tipici, censiti in collaborazione con le associazioni di
categoria del commercio. Alle
imprese iscritte ai due elenchi
la Regione può riconoscere finanziamenti ad essi direttamente destinati (come già successo
per il primo ‘blocco’ di iscritti:
2 milioni di circa da investire in
riqualificazione, adeguamento e
miglioramento delle strutture,
degli arredi, software gestionali, ecc.) e l’inserimento in interventi di sostegno di più ampio
respiro, nonché l’inclusione
nelle iniziative di promozione
turistica e culturale.
RISTORANTI TIPICI. Riscoperta della tradizione gastronomica regionale, tutela dei prodotti tipici, qualità e trasparenza
nel servizio ai consumatori sono i presupposti del progetto
‘Ristoranti tipici della Sardegna’ di promozione di quei locali, iniziativa tesa anche alla
promozione di territori meno
noti. I 73 censiti sinora sono
stati inseriti in una guida turistica curata in collaborazione con
la rivista ‘Gambero rosso’, di
recente pubblicazione. Il ristorante tipico soddisfa i requisiti
richiesti dal disciplinare predisposto dall’assessorato all’insegna della proposta di ricette
della tradizione gastronomica
locale e dell’utilizzo di prodotti
tipici,
NEGOZI STORICI. Si tratta di
esercizi in attività da almeno 50
anni. Non un semplice riconoscimento, ma anche ingresso in
un circuito ideale all’insegna
della riscoperta del patrimonio
identitario rappresentato dalle
antiche ‘botteghe’, interpreti di
modelli di consumo e stili di vita delle comunità sarde in gran
parte sostituiti da nuove tipologie commerciali, che sarà valorizzato con interventi regionali
in un’ottica di sistema, integrando aspetti turistici e culturali. L’Elenco dei Negozi storici
prevede tre categorie: Locale
storico, Attività storica e Insegna storica.
INTERVENTI SU EDILIZIA
STATALE DELEGATA
Ammonta a 870mila euro lo stanziamento complessivo della Regione per i programmi di edilizia statale delegata approvato dalla
Giunta. Gli interventi, coordinati dall’assessorato dei Lavori pubblici tramite i Servizi Genio Civile comprendono, oltre a manutenzioni e ristrutturazioni di svariate caserme, importanti lavori nel
Centro addestramento e istruzione professionale della Polizia di
Stato (Caip) ad Abbasanta. A questo proposito l’assessore Angela
Nonnis accompagnata dai tecnici della struttura e dal direttore del
Caip ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo per verificare
di persona le condizioni della struttura: “Si tratta di interventi
molto urgenti senza i quali l’operatività del Centro di Abbasanta
rischia di essere seriamente pregiudicata - ha detto Nonnis - la Regione, in assenza di ulteriori finanziamenti del Governo, continua
a farsi carico delle esigenze più impellenti riguardo all’edilizia demaniale manifestate e documentate dalle amministrazioni statali”.
Nell’ultimo quinquennio gli uffici dell’assessorato dei Lavori pubblici hanno curato l’attuazione diretta di 300 appalti relativi a
strutture dello Stato per complessivi 30 milioni di euro. Le opere al
Caip di Abbasanta interesseranno la riparazione o sostituzione degli impianti termoidraulici e il risanamento degli edifici.
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Politica
numero 663 del 20 Febbraio 2014
LA SARDEGNA PRONTA PER IL 48°VINITALY DI VERONA
VETRINA IMPORTANTE PER IL CARIGNANO DEL SULCIS
Marco Massa
La Sardegna è già pronta per
l’appuntamento del 48° Vinitaly di Verona. Ogni anno questa
rassegna delle produzioni vinicole, promuove un imperdibile
confronto del meglio degli
enopoli sardi con le altre realtà
nazionali e internazionali. E’
un confronto dei prodotti sardi,
che negli anni hanno raggiunto
eccellenze di affinamento, con
il meglio mondiale della vitivinicoltura. In questo contesto il
vino Carignano del Sulcis ha
sempre portato il meglio delle
sue produzioni che hanno riscosso largo consenso. L’importanza della prossima rassegna Vinitaly è data dall’afflusso di espositori che quest’anno
faranno registrare un nuovo record di presenze. Infatti, a più
di un mese dalla sua inaugurazione, il 48° Vinitaly fa già registrare un record, con il superamento, per la prima volta
nella storia della manifestazione, dell’asticella dei 100.000
metri quadrati netti venduti. È
il risultato dell’allestimento del
padiglione ‘i’ per ospitare Vi-
ninternational, il nuovo salone
riservato agli espositori esteri e
dell’ampliamento del padiglione A. Nonostante ciò, il più
grande salone internazionale
dedicato al vino (www.vinitaly.com), in programma dal 6 al
9 aprile 2014, ha avuto richieste di partecipazione che superano anche quest’anno le aree
disponibili, per un sold out che
premia l’impegno dell’organizzazione a migliorare e aumentare di anno in anno i servizi e
le opportunità commerciali per
gli espositori e gli operatori in
visita. “Notevole l’investimento – un milione di euro – per
promuovere Vinitaly all’estero
e per l’incoming di buyer a Verona durante la manifestazione,
in particolare dai Paesi indicati
dagli espositori nell’indagine
realizzata dopo Vinitaly 2013:
Giappone, Germania, Nord
Europa, Nord America, Russia
e Cina sono stati i mercati più
richiesti, ma delegazioni arriveranno anche da Svizzera,
Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulga-
Vinitaly 2013
Bar Ristorante Pizzeria
Argentaria
di Cosimo e Giovanni Cui
NUOVI LOCALI
CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI
(Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere)
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Ceca, India, Estremo Oriente,
Taiwan, Hong Kong, Corea del
Sud, Australia, Sud Africa,
Israele, Camerun, Messico,
Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia.
Espressamente dedicato agli
incontri d’affari il nuovo spazio denominata International
Buyers’ Lounge, collocato nel
Centro servizi Castelvecchio
tra i padiglioni 2 e 3. Coinvolti
i consorzi di tutela e le singole
aziende espositrici da una parte
(per un totale di un centinaio di
partecipanti) e i buyer esteri
dall’altra. Due le iniziative: Taste and Buy, per il b2b
wine&spirit dove, sulla base di
appuntamenti organizzati da
Vinitaly con operatori esteri selezionati, avviare scambi commerciali, e l’enoteca dell’International Buyers’ Club, a disposizione di tutti gli operatori
esteri presenti in fiera con degustazione libera di vini appositamente selezionati dalle
“Un’Isola dalla qualità percepibile, caratterizzata da un
ambiente largamente intatto,
da prodotti tradizionali e da
una storia millenaria: tutte
condizioni alla base del primato di longevità dei sardi (22
centenari ogni centomila abitanti) che abbinati alla ricerca
e all’innovazione costituiscono un sicuro investimento per
futuro”. L’ha sottolineato il
presidente della Regione, Ugo
Cappellacci, presentando una
serie di iniziative messe in
campo della Regione, attraverso l’Agenzia Sardegna Promozione, per l’Expo del 2015.
Si tratta di una serie di eventi
di promozione e valorizzazione dei prodotti di qualità della
Sardegna e la Mostra fotografica “Kent’Annos!” per far conoscere uno dei segreti della
Regione con il maggior tasso
di centenari al mondo.
Il presidente della Regione e il
Direttore di Sardegna Promozione, Mariano Mariani, hanno ricordato che l’Expo rappresenta la più rilevante opportunità di promozione nazionale ed internazionale per
l’ isola nel prossimo futuro,
come testimoniano i numeri:
6 mesi di esposizione;130 Nazioni partecipanti;30 milioni
di visitatori attesi, un miliardo
di visitatori virtuali. “ Un’opportunità che ha trovato la Regione in piena sintonia – ha
osservato Cappellacci - con gli
organizzatori di EXPO 2015,
e in particolare di Padiglione
Italia, per molteplici aspetti,
primo tra questi il tema affidato alla Sardegna (“Nutrire il
pianeta”) che costituisce un
esplicito invito a proseguire
negli sforzi e negli investimenti in idee, progetti ed interventi finalizzati alla valorizzazione dell’ unicità ambientale, culturale ed identitaria dell’isola e che si traduce
in un importante riconoscimento per le produzioni
agroalimentari di qualità”.
Il programma delle iniziative
(presentato presso il Sardegna
Store di Milano, in piazza
Diaz, 7) prevede una “tre
giorni Sardegna” (dal 12 al 14
Febbraio) nello stesso Store
far conoscere a operatori del
settore e grande pubblico anche la qualità degli alimenti
alla base della dieta sarda attraverso degustazioni di prodotti DOP, IGP, DOC e
DOCG (Pecorino Sardo, Fiore
Sardo, Pecorino Romano, Olio
Extravergine, Carciofo spino-
Vinitaly 2013
aziende per i mercati internazionali. Di sicuro interesse per
i visitatori esteri anche il nuovo salone Vinitalybio (padiglione 11), organizzato in collaborazione con Federbio e
pensato per dare visibilità ai
vini biologici certificati, capaci
di alimentare un interesse cre-
scente in particolare tra i consumatori del Nord America,
del Nord Europa e dell’Estremo Oriente”.
In questo quadro il Carignano
del Sulcis, come in passato,
punta a raccogliere non solo
apprezzamenti, ma anche nuove commesse, soprattutto
aprendo nuove frontiere commerciali per continuare in quel
ruolo di ambasciatore delle eccellenze del territorio Sud Occidentale sardo.
Saranno presenti le cantina di
Santadi, Sant’Antioco, Calasetta, Portopino, Giba e Carloforte.
E’ STATA PRESENTATA LA SARDEGNA
PER L’APPUNTAMENTO EXPO 2015
so, Zafferano, Agnello, Vini
bianchi e rossi).
E tra una degustazione di alcuni dei migliori prodotti regionali, si potranno ammirare
le fotografie di 100 centenari
sardi immortalati da Luigi
Corda che con il suo progetto
di ricerca fotografica Kent’Annos! ha voluto rappresen-
tare visivamente il connubio
fra clima, natura e qualità
della vita della regione sarda e
la longevità dei suoi abitanti
centenari.
Realtà Locale
numero 663 del 20 Febbraio 2014
PUNTARE SULL’IDENTITA SARDA
CON LE TRADIZIONI E LA CULTURA
La Sardegna custodisce e valorizza avvenimenti che si tramandano da secoli e guarda
alle sue tradizioni mantenendo intatto il senso
profondo di sacralità e identità. Spenti gli
spettacolari e solenni falò in onore di Sant’Antonio Abate, l’Isola torna ad animarsi con
il Carnevale. Ogni comunità sarda lo celebra
secondo propri codici, vocazioni e particolarità. ‘Fuochi’, Carnevale e, a Pasqua, i riti della Settimana santa, sono i tre appuntamenti
dell’Isola che danza, campagna di promozione turistica della Sardegna che coinvolge in
tutto oltre 160 comuni sardi, attivata di concerto da assessorato del Turismo e agenzia
Sardegna Promozione, la cui quarta edizione
è stata presentata oggi in conferenza stampa.
L’obiettivo è valorizzare in modo organico gli
eventi di forte richiamo turistico dei primi mesi dell’anno.
TURISMO IDENTITARIO. “Abbiamo creato
un percorso integrato e storicamente certificato – ha affermato durante la conferenza
l’assessore del Turismo Luigi Crisponi - coinvolgendo e mettendo a sistema tantissime comunità, che custodiscono vicende millenarie,
valori straordinari della nostra identità, per
fissarli nella memoria e promuoverli in palcoscenici nazionale e internazionale al cospetto
di tanti appassionati del nostro patrimonio
culturale e tradizionale”. “L’iniziativa – simbolo del turismo identitario – ha aggiunto il
direttore di Sardegna Promozione Mariano
Mariani – è un tassello fondamentale della
nostra strategia di diversificazione nel tempo
e nello spazio dei flussi turistici, che comprende altri due ‘pezzi’ importantissimi come turismo religioso e turismo attivo; ed è anche emblema del nuovo approccio ai mercati, non a
caso, abbiamo incentrato la promozione su
Penisola ed estero, puntando sulla valenza
della nostra cultura e del nostro paesaggio”.
ATTIVITA’ PROMOZIONALE. L’edizione
2014 si baserà, come sempre, su coinvolgi-
mento delle amministrazioni locali, animazione dei territori e opportunità per operatori del
settore, potenzierà, inoltre, la promozione sul
mercato nazionale. Il piano di comunicazione
prevede la promozione sui programmi Rai, su
quotidiani nazionali, su stampa periodica e riviste di bordo, alla Bit di Milano e nelle fiere
europee e sul web; inoltre, su mezzi di trasporto (bus e tram) a Milano e Roma. Le prime tre edizioni della manifestazione sono state
un successo: 150 mila presenze di media;
“puntiamo a superare questa quota grazie alle tariffe della nuova continuità aerea (45 euro da Roma – 55 da Milano)”, hanno aggiunto Crisponi e Mariani.
CARNEVALE E SETTIMANA SANTA. Identità
e passione, forza e mistero, sono gli elementi
comuni e, insieme, i segni che contraddistinguono una festa che affonda le radici nell’età
nuragica. Dal 27 febbraio al 4 marzo le maschere del Carnevale ripercorreranno momenti di vita agropastorale, legati al clima, all’ambiente e all’enogastronomia, in 41 comunità con le maschere tradizionali (‘Mascheras
de su connottu’), coi carri allegorici (‘Karrasegares alligros’) e nelle celebrazioni esaltazione delle corse a cavallo (‘Karrasegare a
caddu’). Dal 13 al 21 aprile, con la ricorrenza
della Pasqua, sarà il turno del terzo evento
dell’Isola che Danza. I Riti della Settimana
santa (‘Chida Santa’) animeranno la Sardegna con atmosfere intrise di intenso misticismo, profonda spiritualità e solenne contemplazione. Nell’arco della settimana di Pasqua
sarà possibile percorrere un intenso itinerario
spirituale attraverso 45 centri isolani, coinvolti nell’evento.
BITAS. In conclusione di conferenza l’assessore Crisponi e il direttore Mariani hanno ricordato che l’edizione della Bitas 2014 si terrà a Dorgali, come sede principale, con Belvì
sede ‘gemellata’, dal primo al 5 ottobre prossimi.
CONSEGNATA LA “DEA MADRE”
ALLA PSICOLOGA STEFANIA FADDA
“Siamo orgogliosi di consegnare un premio ad una donna
sarda volitiva che ha ottenuto
risultati importantissimi a livello nazionale e internazionale senza aiuti, ma esclusivamente grazie alla preparazione e alle proprie capacità e
meriti. La “Dea Madre” rappresenta per noi l’essenza della Sardegna, la continuità e il
senso della vita”. E’ quanto
affermato dal presidente della
Regione, Ugo Cappellacci,
nel consegnare a Villa Devoto, insieme all’assessore della
Programmazione, Alessandra
Zedda, al direttore Generale
della Presidenza, Gabriella
Massidda e al capo di Gabinetto della Presidenza, Ada
Lai, la “Dea Madre” alla psicologa Stefania Fadda, direttore del centro Assistenza per
Bambini Sordi e Sordociechi
Onlus (CABBS) di Roma.
Grazie al metodo ideato per
favorire la multisensorialità
dei bambini sordi e sordociechi, la psicologa sarda ha vinto nello scorso giugno il premio R.O.S.A. (Risultati Ottenuti Senza Aiuti) che premia
le donne che si sono maggiormente distinte nei diversi
campi di competenza e ottenuto nel 2012 una medaglia di
rappresentanza dal presidente
della Repubblica Napolitano.
“Nella nostra società, ancora
Stefania Fadda
oggi, per le donne è sempre
un po’ più difficile affermarsi
rispetto agli uomini sia nel
settore politico a quello del lavoro – ha sottolineato l’assessore Zedda – per questo abbiamo voluto riconoscere la
grande opera svolta da una
rappresentante di quelle eccellenze femminili che per quello che sta facendo rappresenta
un esempio unico al mondo.
Insieme all’assessore della
Sanità, Simona De Francisci,
abbiamo anche definito una
strada per arrivare all’apertura, anche in Sardegna, di un
centro che sperimenti questo
metodo multisensoriale”. Visibilmente emozionata, Stefania Fadda, dedicando il riconoscimento ai suoi piccoli pazienti, ha evidenziato l’importanza di ricevere un premio
nella propria terra per un metodo che, portato avanti nella
Capitale, vede arrivare piccoli
sordi e sordo ciechi da tutta
Italia.
COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU
Prov. Carbonia Iglesias
BANDO DI GARA
Potenziamento delle strutture tecnologiche e/o infrastrutture per la gestione
dell’Area SIC/ZPS denominata “Stagno di Santa Caterina
Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza): € 92.411,38 (euro novantaduemilaquattrocentoundici/38); Importo a base d’asta dell’appalto (esclusi gli oneri per la sicurezza): € 89.286,36 (euro
ottantanovemiladuecentoottantasei/36); Oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza (non soggetti a ribasso): € 3.125,02 (euro tremilacentoventicinque/02). Termine di ricezione delle offerte: le offerte dovranno
pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di San Giovanni Suergiu – Piazza IV Novembre – 09010 SAN
GIOVANNI SUERGIU non oltre le ore 12.00 (dodici) del giorno 11 marzo 2014.
Responsabile del procedimento Dott. Beniamino PILIA
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SMERALDINA DI TEMPIO PAUSANIA HA OFFERTO
33 MILA BOTTIGLIE DI ACQUA ALLA CARITAS SARDA
Consegna Smeraldina alla Caritas
Nei giorni scorsi, nella sede
della Delegazione regionale
Caritas Sardegna a Cagliari,
in via Monsignor Cogoni 9, si
è svolta una conferenza stampa in cui l’azienda di Tempio
Pausania, Alb Spa che produce l’acqua minerale Smeraldina, ha comunicato una serie
di iniziative a sostegno della
Caritas: Smeraldina ha donato
33 mila bottiglie di acqua da
1,5 litri all’organizzazione di
volontariato diocesana. Inoltre, il presidente di Alb, Mauro Solinas, e il delegato regionale della Caritas Sardegna,
don Marco Lai, hanno sottoscritto una convenzione. Nell’accordo, la Alb Spa si impegna ad assicurare, per un anno, alle dieci Caritas diocesane dell’isola, una fornitura di
acqua minerale Altura (prodotta nello stabilimento di
Bortigiadas) a prezzo di costo, ossia 15 centesimi anziché 27 centesimi (prezzo di
vendita al pubblico). La convenzione annuale è rinnovabile. «L’acqua andrà ai poveri,
nelle mense, nelle case-famiglia, nelle comunità di accoglienza - ha spiegato don Lai,
durante la conferenza stampa.
Non in tutti i paesi sardi c’è
disponibilità di acqua potabile. L’acqua minerale come
Smeraldina, in questi casi, garantisce la salute pubblica: ecco il motivo per cui, abbiamo
firmato questa convenzione».
Lo scorso anno, Caritas ricevette in dono 66 mila scatolette di tonno As Do Mar blu
dall’azienda Generale Conserve di Olbia. L’iniziativa è
stata ideata e promossa dallo
studio di consulenza in comunicazione Media Tris di Olbia, formato dai giornalisti
Stefania Costa, Giandomenico Mele e Claudio Chisu. Il
presidente di Generale Conserve, Vito Gulli, ha dato il
via all’operazione solidarietà
che, oggi, trova un ideale seguito con la convinta adesione di Smeraldina. Il presidente della Alb, Mauro Solinas,
ha inizialmente condiviso lo
spirito solidaristico del progetto ideato da Media Tris,
proponendo poi di raccogliere
l’adesione anche di altre
aziende sarde che rappresentano marchi di eccellenza nell’agroalimentare dell’isola.
L’obiettivo finale è quello di
costruire una filiera di riferimento, in modo tale che le necessità alimentari della Caritas possano essere soddisfatte
con la fornitura, in parte donata e in parte a prezzi di convenzione, di vari generi alimentari.
Sviluppi futuri. Se tutte le
aziende alimentari principali
della Sardegna dovessero sottoscrivere queste convenzioni,
Caritas potrebbe risparmiare
una quantità notevole di denaro, da investire in altri progetti. Finora, invece, le varie Caritas isolane sono costrette a
comprare i prodotti dai grossisti, oppure direttamente negli scaffali dei supermarket,
usufruendo di sconti sporadici
e disomogenei, spesso praticati in una zona dell’isola, e
non nell’altra. Anche le donazioni, per quanto importanti
(anzi, finora fondamentali)
sono estemporanee e non coordinate da una unica regia.
Una dinamica del genere non
è mai stata sperimentata in
Italia e rappresenta un enorme
passo avanti nella sinergia tra
la grande produzione alimentare e la catena umanitaria che
distribuisce i beni ai poveri.
Nello stesso tempo, l’incremento di produzione da parte
delle aziende (senza guadagno, ma comunque senza andare in deficit) contribuirebbe
alla salvaguardia di forze lavoro all’interno degli stabilimenti. Un doppio risultato.
Questa è la ambiziosa finalità
del progetto “Tutti con Caritas”, ideato da Media Tris,
che a poco a poco sta prendendo forma in Sardegna.
Durante la conferenza stampa, Monsignor Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias
e delegato della CES per il
servizio della carità, ha dichiarato: «Ringrazio, a nome
della Diocesi e di Caritas Sardegna, Smeraldina e Mauro
Solinas. Ogni azione legata
alla solidarietà e alla necessità
di aiutare il territorio è fondamentale, per andare incontro
alla povertà delle persone».
Don Marco Lai ha commentato: «Nel 2012, le dieci Caritas
diocesane hanno distribuito
880 mila pasti: 440mila nelle
mense Caritas, più 440mila
pacchi viveri. Purtroppo, nel
2013, abbiamo registrato un
incremento del 37 per cento
degli assistiti. A fronte di questo, nel 2014 i contributi pubblici provenienti dall’Unione
europea saranno azzerati. Pertanto, non si può più prescindere dal senso civico dei cittadini: in questo caso, il mondo
delle imprese ha scelto di aiutare Caritas. Oggi - ha continuato don Lai - siamo qui per
dare maggiore consistenza a
quanto aveva intrapreso As
Do Mar, tramite l’aiuto offerto da Smeraldina e da Mauro
Solinas. L’intero progetto che
vede Smeraldina capofila, si
basa su un sistema binario:
donazioni e firma delle convenzioni. Gli accordi sono
fondamentali perché hanno
una duplice valenza: consentono a Caritas di accedere ai
prodotti alimentari a prezzi di
costo e quindi fuori mercato;
consentono anche alle aziende
di mantenere a regime la produzione evitando quindi la riduzione della forza lavoro. Si
crea quindi un circuito virtuoso, non è solo assistenzialismo ma è la capacità di recuperare le voglia di produrre;
di reagire in maniera organica
per un cambiamento culturale. La convenzione di oggi
con l’azienda gallurese è un
tassello importante e mi pare
che non ci siano dubbi su
quanto stiamo facendo per
tamponare le emergenze che
si stanno verificando in questa difficile situazione». Mauro Solinas ha detto: «Per
quanto mi riguarda, aiutare
Caritas rappresenta una opportunità per dare un contributo alla collettività. Sono
certo che altri marchi sardi sapranno cogliere il messaggio
e lo spirito dell’iniziativa, in
modo che entro l’anno, si riesca a coinvolgere una decina
di aziende dell’isola, le quali
firmeranno le convenzioni e,
contestualmente, doneranno
parte della loro produzione.
Intendo anche lanciare un
messaggio affinché si restituisca il senso civico all’attività
imprenditoriale, che non può
rispondere sempre e solamente al freddo cinismo dei numeri, i quali non guardano in
faccia nessuno».
8
Realtà Locale
numero 663 del 20 Febbraio 2014
Il territorio comunale di Carbonia, come del resto il SulcisIglesiente, è ricchissimo di testimonianze storico-archeologiche visitabili attraverso diversi itinerari. Uno dei più interessanti è sicuramente quello
che dalla necropoli a domus de
janas di Cannas di Sotto conduce alla Grotta dei Fiori . Il
percorso parte dalla frazione di
Cannas, antica borgata agropastorale oggi completamente
inglobata nella città di Carbonia. Il nome Cannas deriva dalla considerevole quantità di
canne presenti negli acquitrini
lungo l’omonimo corso d’acqua. Sino a poco tempo fa era
diviso in due borghi, “Cannas
di Sopra” e “Cannas di Sotto”,
quest’ultimo molto interessante
a seguito della presenza di importanti testimonianze archeologiche, quali la necropoli preistorica e il Nuraghe Panisteris.
L’area funeraria di Cannas di
Sotto è costituita da una necropoli a Domus de Janas, datata
al Neolitico Recente (Cultura
di San Michele di Ozieri,3200
a.C.).Sulla sommità della collina, dal restauro del vecchio
Medau sa Grutta sono stati ricavati degli ambienti nei quali
è stato allestito uno spazio destinato ad esposizioni temporanee dedicato alle tradizioni della comunità locale, che si integrano perfettamente con i temi
dell’archeologia. La necropoli
risulta particolarmente interes-
DALLA NECROPOLI DI CANNAS DI SOTTO ALLA GROTTA DEI FIORI
NEL TERRITORIO COMUNALE DI CARBONIA
Roberto Curreli
parte antistante, un grande spazio cerimoniale, delimitato da
un settore semisferico che ricorda l’esedra di una Tomba di
Giganti. All’interno di questa
tomba sono presenti due canalette di incerta funzione. L’interno è raggiungibile tramite
sei gradini scavati sulla roccia,
si presenta come unico e grande vano a pianta rotondeggiante profondo 8,50 metri e alto
sino a 2,60 metri, ad esso sono
state aggiunte in epoca non
precisabile tre nicchie incavate
nelle pareti, tre fossette scavate
sul pavimento e altri manufatti
costruiti in epoca recente. In
prossimità di Cannas di Sopra
era situato il “Campo Prigionieri”, area destinata ai prigionieri di guerra appartenenti all’ex esercito jugoslavo, classificati prevalentemente come
“serbi” ma aventi anche nazionalità montenegrina, polacca,
albanese, greca, croata, sudafricana e diverse altre. I prigionieri per buona parte venivano
utilizzati nelle miniere di carbone nonostante la Convenzione di Ginevra riguardante i prigionieri di guerra ratificata dall’Italia dall’Italia nel 1930 ne
vietasse l’impiego nel sotto-
Necropoli Cannas di Sotto
sante sia per la sua estensione,
per l’ubicazione e la varietà tipologica delle tombe. Tra i
ventisei ipogei sinora ritrovati,
si rinvengono architetture interessanti frutto di interventi di
ampliamento e rimaneggiamento in diversi periodi; è possibile differenziarli in due
grandi gruppi, il primo caratterizzato da un ingresso a pozzetto verticale o obliquo, il secondo da un accesso orizzontale
aperto sulla parete rocciosa,
tuttavia in molte tombe è possibile osservare entrambi gli accessi, in quanto dal periodo
Eneolitico (Cultura di Monte
Claro, 2800-2500 a.C.) sino ai
giorni nostri molte tombe sono
state ampliate, rimaneggiate e
riutilizzate. Da ultimi studi sono state messe a luce nuove
tombe, tra le quali la monumentale “Tomba 4” ricavata
dall’ampliamento di una cavità
naturale, provvista di pozzetti
che la collegavano con l’esterno. La tomba presenta sulla
Necropoli Cannas di Sotto
suolo. Proseguendo si giunge
in prossimità di due cave in cui
si estraeva materiale lapideo
calcareo utilizzato come materiale da costruzione. A poche
centinaia di metri sulla destra
sono presenti alcune grotte carsiche tra le quali due denominate “La grotta n°1 della Campana ” e la “grotta di Cannas o
della “Campana n°2” . La prima, pubblicata da M.Villani e
G,Secci del Gruppo Ricerche
Speleologiche “E.A. Martel”
di Carbonia nel periodico Sardegna Speleologica nel 2002,
presenta un ingresso costituito
da un condotto impostato su
una diaclasi che conduce in un
vasto ambiente sottostante, da
qui si accede ad un ampio salone a forma pseudo triangolare
di dimensioni massime 30 x 18
metri. Sul lato prospiciente
l’ingresso sono presenti resti
murari costituiti da grossi blocchi calcarei, parzialmente sbozzati e adattati alla morfologia
originaria che doveva presenta-
Grotta dei fiori
re almeno due ingressi. Sul pavimento si rinvengono resti di
ossa umane inglobati nei crostoni stalatto-stalagmitici, purtroppo devastati da scavi clandestini. Da questa prima sala si
accede a nord verso due diramazioni impostate su fratture,
le cui parti finali sono occluse
da detriti di diversa granulometria. Proseguendo in linea con
l’ingresso si accede ad un altro
ampio ambiente dove si possono osservare speleotemi da
scorrimento con estesi crostoni
carbonatici, anche se in buona
parte deturpati da occasionali
frequentatori; questa sala va a
terminare in un condotto discendente che da a sua volta si
divide in due rami , la parte finale di uno di questi è a sua
volta messo in comunicazione
con l’ampia sala descritta precedentemente. In prossimità
delle strutture murarie del settore iniziale, sono stati rinvenuti resti fittili relativi perlopiù
ciotole inornate, con resti di orli, fondi e frammenti di ansa a
pasta nera con velature argillose bruno-scure, in particolare
un fondo presentava all’interno
resti vegetali combusti incrostati da depositi calcitici, oltre
che lucerne a fondo piatto in
argilla nocciola sia del Bronzo
Antico (1880-1600 a.C.) che
del Bronzo Finale (1100-900
a.C.). Tra i diversi reperti rinvenuti nella grotta particolare
interesse rivestono due frammenti di ceramica appartenenti
ad una ciotola carenata con orlo rastremato, ornata, a calotta
semisferica, con diametro originario presumibilmente prossimo ai venticinque centimetri.
L’impasto è ben depurato, molto compatto e ben cotto di colore bruno. La superficie esterna presenta l’originale lucidatura, mentre in quella interna
sono evidenti le tracce della
stecca utilizzata per la levigare.
La parte relativa all’orlo risulta
inornata con decorazioni a linee parallele, quasi meandriformi, ottenuta con incisioni a
secco , datata al IV millennio
a.C. Poco distante la grotta è
presente un’altra cavità deno-
minata “Grotta di Cannas” o
“Grotta della Campana n°2” .
Questa si apre con una piccola
discenderia per poi risalire per
un breve tratto, dopo di che si
sviluppano alcune sale in cui
sono presenti diversi speleotemi, tra i quali: colonne, stalattiti e stalagmiti. L’ingresso presenta sulla parte alta un affioramento di brecce caotiche costituite da ciottoli spigolosi in
matrice argillo-limosa rossiccia. La cavità è caratterizzata
da un’alternarsi di ambienti
umidi ad asciutti. Particolare
interesse scientifico rivestono
alcune concrezioni in cui si
possono osservare nelle parti
corrose dall’acqua di condensazione arricchita di anidride
carbonica, i livelli di accrescimento dello speleotema , costituiti prevalentemente da calcite
talora farinosa. La grotta purtroppo molto deturpata dai tagliatori di concrezioni, tra i
tanti particolari si può esamina-
La Campana
re una conca stalagmitica, nella
quale è depositato un livello di
monnmilk in parte ancora umido e plastico. In una piccola sala sono presenti diversi livelli
di riempimento con speleotemi gluteiformi aventi diametro
superiore a dieci centimetri, alternati da livelli chiari e scuri
determinati dalla presenza di
ossidi di alluminio e ferro, terminanti con un piccolo livello
di calcite formata per deposito
di carbonato di calcio in acque
pressoché stagnanti. La volta in
alcuni tratti presenta alternanze
di chiazze chiare a chiazze scure con infiorescenze di aragonite, sono presenti inoltre eccentriche bianchissime miste a piccoli cristalli di aragonite aciculare. La roccia molto fratturata
evidenzia la presenza di piccoli
filoncini di calcite molto spesso con reticolo geometrico. Anche in questa grotta sono stati
rinvenuti frammenti ceramici
di età preistorica. Proseguendo
per la strada comunale che
conduce a Sirri a poche centinaia di metri di fronte al Monte
“Su Niu de S’Achili” si apre la
“Grotta dei Fiori”. Questa cavità di origine carsica è un monumento naturale di altissimo
pregio non solo per la sua bellezza ma soprattutto per la sua
importanza scientifica, infatti
all’interno di essa sono stati
rinvenuti diversi resti paleontologici, appartenenti a differenti
specie tra le quali la Talpa tyrrenica (piccolo roditore), Nesiotites similis, sorta di toporagno di dimensioni più grosse di
quelle attuali, Microstus thirrenicola e Ragamyis orthodon,
anch’essi piccoli roditori di cui
il primo della famiglia dei cricetidi. Particolare importanza
ricopre il ritrovamento dello
scheletro di Cynoterium sardous , canide estinto nel Pleistocene molto probabilmente a
causa della comparsa dell’uomo e del Prolagus sardus, piccola lepre somigliante all’attuale pika vivente nelle steppe
dell’Asia minore. Per quanto
riguarda le biodiversità all’interno vivono diverse specie di
fauna cavernicola tra le quali il
Roncus S.P. (pseudoscorpione)
e la formica cieca Hypoponera
sulcitana endemismo esclusivo
della Grotta dei Fiori. Anche in
questa grotta sono stati rinvenuti frammenti di ceramiche
preistoriche. Il nome della cavità si deve alla presenza nel
suo interno di infiorescenze
aragonitiche somiglianti a dei
fiori, oltre che spettacolari stalattiti, colate, stalagmiti e colonne. Attorno l’area le cui litologie risalgono al Paleozoico
(Cambriano inferiore, circa 540
Milioni di anni) è presente
un’interessante vegetazione a
macchia mediterranea con prevalenza olivastri, lentischi, cisti
e tante altre sia arboree che erbacee.
Foto: Morena Bonaccorsi
Realtà Locale
L’ULTIMA MISSIONE DELLA BRIGATA SASSARI
“BAZZIS IN BONORA E A TORRARE SANOS” *
Nel momento in cui mi accingo a scrivere queste righe di
saluto, molti dei nostri Sassarini si trovano già in Teatro
Operativo afghano per preparare il cambio di responsabilità nel settore Ovest. Quest’anno il saluto prima della partenza, coincidente con la Festa della Brigata, si è tenuto
ad Olbia per rendere omaggio
ad una città che è stata recentemente colpita da una cicatrice che non rimarginerà presto.
Ma oggi come non mai Olbia
è il simbolo di una sardità che
mai si spegnerà,
quello della sofferenza fuori
dai riflettori che sa trovare le
proprie ragioni dalla forza interiore. Una forza cui i sardi
si sono appellati non solo per
sollevarsi nei loro momenti
critici, ma anche nel mantenere la propria identità fuori dall’isola, quando in solitudine
hanno dovuto affrontare una
nuova vita da emigrati o
quando, tottus a una conca,
sono stati chiamati ad aiutare
gli altri. Così, come dissi alla
cerimonia di Olbia dello scorso 28 gennaio, sento forte il
legame che unisce i Sassarini
delle origini, combattenti sul
fronte del Carso e sull’altopiano di Asiago durante la
prima guerra mondiale, e
quelli di oggi, impiegati nelle
missioni di soccorso in caso
di pubbliche
calamità o di supporto alla pace nei Teatri Operativi dei
Balcani, dell’Iraq e dell’Afghanistan. E questo legame va
ricercato nell’essenza dei valori della Sardegna, valori secolari come l’ orgoglio, l’orgoglio di essere presenti nelle
circostanze in cui il dovere
chiama ed impone di non voltarsi dall’altra parte, di mettersi in gioco in prima persona. Mi piace sempre citare la
frase, che i lettori di “Tottus
in Pari” ben conoscono, di Alfredo GRAZIANI, Ten. del
151° Rgt., tratta dal suo libro
“Fanterie Sarde all’ombra del
Tricolore”, quando la Brigata,
salendo sull’Altopiano di
Asiago, si imbatte nelle impaurite popolazioni di donne,
vecchi e bambini messe in fuga dalla guerra. La frase è la
seguente: “Poco più oltre, un
gruppo di donne levò in alto i
bambini, dicendoci: Salvate le
9
numero 663 del 20 Febbraio 2014
nostre creature! State tranquille - dissi - ormai tra voi e
loro ci sono le nostre baionette. E, dalle file, la voce di un
ignoto: “immoi che semus
nos”, più tardi ripresa in limba con l’espressione “como
che
semus nois” (ora ci siamo
noi). “Como che semus nois”
è l’essenza del soldato Sassarino. E’ il coraggio di aiutare
il più debole contro le prevaricazioni del più forte, è l’abnegazione che spinge ad affrontare anche il sacrificio più
estremo purché questo serva a
salvare vite umane. Quando la
Sassari, sulla strada da Pec a
Djacova in Kosovo, si presentò al Monastero di Decane per
difenderlo da atti di banditismo, il primo veicolo militare
che vi arrivò fece scendere i
nostri soldati sardi che dissero
ai monaci, usciti per accoglierli, “Here we are”. Ci siamo noi. Como che semus
nois. Quando la Sassari arrivò
a Nassirya in Iraq, lungo le
strade che attraversavano il
mercato della città, la popolazione li guardò con curiosità,
già abituata ai volti dei bersa-
presentò al Ministro dell’Energia Ismail Khan, lui
guardò i nostri Sassarini col
rispetto che meritano e chiese
notizie sulla nostra terra.
Qualcuno parlò di un’isola
bellissima, incontaminata e
con un mare
stupendo. Ma subito prese il
sopravvento l’orgoglio, la forza e la determinazione dei
sardi a fare il possibile per il
popolo afghano. In sostanza:
Ora ci siamo noi.
Como che semus nois. Quando la notte del 18 novembre
un violentissimo nubifragio si
abbatté sull’Isola, investendo
con inaudita ferocia la città di
Olbia, i “Sassarini” giungevano alle prime luci dell’alba
per lavorare con le braccia ma
soprattutto con il cuore. Anche in quei drammatici giorni,
tra il frastuono delle macchine
movimento terra e la silenziosa, dignitosa compostezza
della gente di
Olbia, ancora una volta, l’eco
assordante del Como che semus nois! E così, nel preparare la Brigata ad una nuova
missione, nell’affrontare nuove sfide che richiedono mesi
Gen. Manlio Scopigno
glieri della Garibaldi. Qualche
bambino accennò un saluto.
In una lingua straniera si udì
una domanda, si capì il senso:
“ma chi siete?”. Dal bordo di
un mezzo un Sassarino disse:
“La Sassari!” E aggiunse:
“Ora ci siamo noi!”. Como
che semus nois. Quando la
Sassari con il Provincial Reconstruction Team a Herat si
di addestramenti serrati e prolungati, non posso che rimanere colpito quando, dopo
giorni e notti di lungo, faticoso operare, nei volti segnati
dalla fatica ed intrisi delle
creme di mascheramento, colgo, nello sguardo dei miei
Sassarini, la limpidezza di chi
vuole dirmi: “Comandante,
noi siamo qui. Noi siamo accanto a lei. Uniti nel nostro
motto Forza Paris, siamo
pronti ad ogni sacrificio e ad
ogni sfida. Como che semus
nois”. Con queste parole saluto le nostre famiglie rimaste
in Sardegna e soprattutto voi,
Sardi lontani da casa, che
continuate a fare della vostra
vita un esempio di sardità.
FORZA PARIS!
Gen. Manlio Scopigno
*Tottus in pari
ALL’IPSIA “G. FERRARIS” DI IGLESIAS
STUDENTI E DOCENTI DI 5 PAESI EUROPEI
La settimana dal 9 al 15 febbraio l’IPSIA “G.Ferraris” ha
accolto 20 studenti europei e
12 insegnanti provenienti dai
seguenti paesi: Bulgaria, Polonia, Portogallo, Spagna e Germania. Si è trattato del secondo dei 6 incontri previsti. Il
progetto Comenius, di durata
biennale, ha avuto come tappa
della prima visita il Portogallo.
Dal 23 al 29 marzo, l’ultima
tappa prevista per questo anno
scolastico sarà la Bulgaria.
L’anno venturo, in ottobre si
andrà in Polonia, a marzo in
Spagna e l’incontro finale, ai
primi di giugno si terrà in Germania, dove verrà esposta una
mostra riepilogativa di tutte le
attività didattiche e culturali
svolte nel biennio.
Il titolo del progetto culturale è
“Europe through our eyes”e
mette l’accento sullo sguardo
che i nostri studenti portano
sui paesi con i quali entrano in
contatto. Il punto di forza del
progetto sono pertanto le fotografie che gli studenti scattano.
Un altro elemento caratteristico del progetto è che tutte le
scuole frequentate dagli studenti sono istituti professionali
e gli alunni sono chiamati a
svolgere delle attività peculiari
ad ogni indirizzo aiutati dai loro corrispondenti accoglienti.
Ad Iglesias gli studenti stranieri sono stati chiamati a “mettere le mani in pasta” aiutati dai
loro compagni con qualifica di
sala o di cucina. La lingua di
lavoro sarà l’inglese. Gli alunni della Quinta turistico hanno
fatto da guida durante il percorsi di visita del centro storico di Iglesias.
LETTERA AL GIORNALE
Quando nacque Vent’anni fa, il Comitato Quartiere Castello, assunse fra i suoi obiettivi la valorizzazione e la tutela di uno degli scorci più
caratteristici del Centro Storico della Città di
Iglesias. Oggi non possiamo che constatare
l’abbandono ed il degrado del nostro Quartiere.
I monumenti più caratteristici quali la cinta
muraria di periodo pisano con le sue torri, “Is
Grifoneddus” abbandonati all’incuria.. splendide piazze storiche quali Piazza Collegio e Piazza Conte Ugolino della Gherardesca sempre
più spesso adibite a parcheggio per le automobili. Vicoli fra i più caratteristici interamente al
buio da diverse settimane, altri ove l’illuminazione oltre che poco adeguata funziona a singhiozzo. La scarsa pulizia e la situazione disastrosa delle strade ( alcune di recente rifaci-
COMUNE
DI PORTOSCUSO
Prov. Carbonia – Iglesias
AVVISO
ESPLORATIVO
RIQUALIFICAZIONE
AMBIENTALE E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA DELLA
FASCIA COSTIERA
COMPRESA FRA LA
TORRE ARAGONESE E
LA TONNARA “SU
PRANU”
Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per
la sicurezza): €388.000,00
(euro trecentoottantottomila/00); Importo a base d’asta
dell’appalto (esclusi gli oneri
per la sicurezza e la manodopera): €323.200,00 (euro trecentoventitremiladuecento/00); Oneri per l’attuazione
dei piani della sicurezza (non
soggetti
a
ribasso):
€64.800,00 (euro sessantaquattromilaottocento/00)
La domanda contenente la
manifestazione di interesse a
partecipare alla procedura
negoziata, da redigere preferibilmente utilizzando il modulo Allegato 1, deve pervenire, a pena di esclusione,
entro e non oltre le ore 12,00
del giorno 25.02.2014.
Il Responsabile
del Procedimento
Ing. Pierluigi Castiglione
mento), che in occasione di precipitazioni anche di non elevata intensità si trasformano in
veri e propri torrenti. Una ZTL mal studiata.
Vent’anni dopo sentiamo il bisogno di ritornare
ad essere la voce dei tanti iglesienti che abitano, frequentano per i motivi più disparati, o
semplicemente hanno a cuore “Sa Costera”.
Vogliamo tornare a sensibilizzare l’Amministrazione Comunale, i nostri concittadini ed i
visitatori affinchè ci sia più attenzione e cura
del nostro patrimonio Storico, Artistico, Culturale ed Architettonico; lo faremo da oggi con
tutti i mezzi a nostra disposizione.
Michel Fenu, Vice Presidente
con delega agli Eventi e Relazioni Esterne
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Speciale Parco Geominerario
numero 663 del 20 Febbraio 2014
LA MINIERA DI GENNAMARI
Roberto Curreli
Gennamari
Sia la miniera di Ingurtosu che
quella di Gennamari furono delle realtà minerarie importanti
per l’economia sia dell’arburese
che del guspinese. Dopo diverse
ricerche effettuate sia da singoli
imprenditori che da piccole società, il 16 febbraio del 1855
con Regio Decreto due commercianti liguri Marco e Luigi
Calvo ottennero la concessione
in perpetuo per la miniera di
Gennamari, Fossu Scuau e Naracauli. Nel 1857 i due commercianti cedettero la concessione alla “Società Civile delle
Miniere di Gennamari e Ingurtosu” . Negli ultimi trent’anni
del 1800 furono realizzati interventi innovativi che cambiarono
radicalmente le miniere di Ingurtosu e Gennamari. Nel 1871
si procedette alla costruzione
del tratto di ferrovia privata che
collegherà gli impianti di trattamento del minerale alla stupenda spiaggia di Piscinas, parte
della quale venne concessa per
la costruzione di un magazzino
nel quale depositare il minerale
da imbarcare nelle bilancelle
per il trasporto all’isola di San
Pietro. Nel 1880 venne autorizzata la costruzione di un impianto di trattamento per i minerali estratti da Gennamari e Crabilassu e nel 1897 alla laveria fu
affiancata una vetreria, venne
costruito un forno a riverbero
per la fusione del vetro, utilizzando la sabbia quarzosa abbondantemente presente nel sito. La vetreria entrò in funzione
solo un anno impiegando 100
operai e producendo 450 tonnellate di vetro. Venne edificata
Foto: Morena Bonaccorsi
LA LAVERIA BRASSEY
Struttura Mineraria
Con l’acquisto delle miniere
nel 1899 da parte della famiglia Brassey, l’attività estrattiva
a Gennamari subì un notevole
impulso. Un investimento di
400 mila lire consentì la costruzione sul primo nucleo già
edificato nel 1872 di una laveria meccanica per il trattamento
delle blende provenienti dal cospicuo filone Brassey in onore
del presidente della Società, tale On. Thomas Alnutt Brassey,
visconte di Hayte.
La laveria fu inaugurata il 17
ottobre 1900 e avrebbe avuto la
capacità di trattare fino a 500
tonnellate di minerale al giorno
e di impiegare fino a centosessanta operai. Dal piazzale antistante partiva la ferrovia che
consentiva il trasporto dei minerali fino al molo di Piscinas.
Nel 1903 alla laveria venne aggiunta un’altra sezione per il ripasso delle discariche.
L’anno successivo iniziarono i
lavori di una terza sezione destinata al trattamento dei minerali di piombo e zinco. Negli
anni successivi vennero installate cernitrici magnetiche Primosig ed il separatore magnetico Ulrich. La quarta sezione
della laveria è del 1916, ed era
destinata al trattamento delle
vecchie discariche di blenda. In
seguito iniziarono i lavori della
quinta e sesta sezione, destinate al trattamento della galena
del filone “Brassey”. Nel 1924
venne installato un crivello
Hancock per il trattamento dei
minerali blendosi.
Dieci anni dopo la vecchia sezione gravimetrica venne trasformata per il trattamento
combinato sia per via gravimetrica che per flottazione della
galena e della blenda. La laveria rimase attiva, a fasi alterne,
sino alla chiusura avvenuta alla
fine degli anni ’60.
CONSORZIO DEL PARCO GEOMINERARIO STORICO
E AMBIENTALE DELLA SARDEGNA
Via Monteverdi, 16 - 09016 Iglesias (CI)
Tel. +39 0781 255066 - Fax. +39 0781 255065
www.parcogeominerario.eu - E-mail: [email protected]
Pozzo EST
la Laveria di Bau, in una zona
ricca di boschi e ruscelli. Alla
fine del secolo la maggioranza
del pacchetto azionario passò
nelle mani di Lord Brassey che
con la “Pertusola Limited” intensificò lo sviluppo delle miniere con la costruzione di importanti opere tra le quali la Laveria di Naracauli, denominata
“Laveria Brassey”, inaugurata
nel 1900, il Pozzo Lambert per
migliorare l’accessibilità al sottosuolo, l’introduzione delle
perforatrici automatiche e delle
teleferiche per il trasporto del
minerale da Gennamari a Naracauli. Nel 1933 la Pertusola acquisì l’intera proprietà delle miniere di Ingurtosu e Gennamari
con le quattro concessioni di
Tintillonis, Ingurtosu, Crabulassu e Gennamari. La Società intrusse anche il “Sistema Bedaux” un sistema di cottimo che
consentiva eliminando i tempi
morti di trarre un ottimo profitto. All’impianto di Naracauli si
aggiunse la Laveria Pireddu con
un moderno impianto di flottazione, il miglioramento del Pozzo Gal e la costruzione del Pozzo 92; l’energia elettrica venne
distribuita anche nelle abitazioni
dei minatori, vennero costruite
le scuole e incrementata l’attività del laboratorio medico. Tramite una strada sterrata i cantieri di Gennamari erano collegati
a quelli di Crabulazzu, Crabulazzeddu, fino a raggiungere il
villaggio di Pitzinurri ad Ingurtosu. La miniera si fermò nel
1943 e molti minatori vennero
licenziati. Nel 1946 la situazione migliorò ma iniziò la crisi
che portò alla chiusura della miniera. Nella metà degli anni
Sessanta la miniera passò dalla
Pertusola alla Monteponi-Montevecchio che nel 1973 rinunciò
alla concessione. Oggi, del villaggio minerario restano a testimonianza i grandi cameroni costruiti dopo la guerra, e le piccole casette in pietra risalenti ai
primi anni di vita della miniera.
Sfruttando parte dei fabbricati
della laveria di Bau, il Ministero
di Grazia e Giustizia ha insediato una Colonia penale.
Fotografie
Miniere di Sardegna
Cultura
numero 663 del 20 Febbraio 2014
“ALLA SCOPERTA DELLA VITA” DI GUIDO LEONI
UNA PICCOLA SERIE DI “RACCONTI DI PAPA’”
Alessandro Carta
Oggi più che mai è d’attualità
il concetto dell’integrazione
tra popoli di differente cultura,
religione e politica. Ma, forse,
la più evidente discriminazione è data (o lo è stato) dal colore della pelle. L’apartheid è
una realtà, fortunatamente in
molti Paesi scomparsa, ma che
ancora vige in certe società
dove popolazioni d’un certo
colore vantano privilegi rispetto ad altre di differente colore
della pelle. Anche nei civilissimi Stati Uniti tali discriminazioni sono state pane quotidiano e lo sono ancora per alcuni
settori o ambienti. In questo
ambito la religione ha fatto
sempre (o quasi) da traitd’union, spiegando che tutti
gli uomini, bianchi-neri-gialli,
sono uguali di fronte a Dio e
che le diversità culturali e razziali possono costituire una
ricchezza per tutti. Oggi è
sempre più facile vedere coppie miste di colore e di religione, figli frequentare scuole con
molte etnie presenti, ambienti
di lavoro costituiti da persone
provenienti dall’intero emisfero. Tale concetto di convivenza pacifica è stato eloquentemente rappresentato dal giovane scrittore Guido Leoni di
Carbonia che ha dato alle
stampe la sua prima opera
“Alla scoperta della vita” che
ha per sottotitolo “I racconti di
papà”. E si tratta di una serie
di racconti, molto pertinenti
con la vita odierna e tutti intrisi di una fine morale che richiama i grandi della favolistica antica. Guido Leoni non ha
copiato dagli antichi, ma ha
saputo, con diligente attenzio-
ne e finalità d’intenti, usare i
suoi racconti o le sue favole
(originalissime) costruendoli
con elementi o personaggi del
mondo d’oggi. La dimostrazione che non tutto è stato
scritto, né che alla fantasia può
essere posta dei limiti.
Assai significativo è il racconto de “La battaglia delle mantidi religiose”. Si tratta di due
popoli di mantidi che occupano un certo territorio quasi
confinante: uno (mantidi verdi) ai margini della foresta davanti alla quale esiste una radura spoglia di vegetazione e
senza acqua; l’altra (mantidi
grigie) occupante un territorio
sabbioso e al quale si erano
adeguatamente abituate. Queste ultime avevano scoperto
che scavando delle buche nella
sabbia potevano ripararsi nelle
tane e mantenersi al fresco in
estate e al caldo d’inverno.
Tra le verdi e le grigie non tirava buon sentimento, ma addirittura si odiavano tanto da
essere sempre in guerra. Il caso volle (e qui è bene che il
lettore scopra la trama dal libro) che mentre i due schieramenti di mantidi si trovavano
pronte a darsi battaglia, qualcuno spiegò loro che l’intera
popolazione della mantidi è di
un solo colore e che la pelle
muta con il mutare dell’ambiente in cui vive. Quindi le
mantidi si scoprirono di essere
simili e che il colore esterno di
ognuna di esse era influenzato
dall’ambiente in cui vivevano:
verdi quelle vicino o dentro la
foresta; e grigie per il colore
della sabbia. Ma Guido Leoni
di racconti ne ha presentato
anche un altro (“La favola del
ragno e del moscerino”), anch’esso degno della migliore
favolistica moderna. “E’ opportuno “far credere ai bambini che tutto sia rose e fiori?”.
Di certo, si legge in quarta di
copertina del libro edito da
“Pettirosso Editore”, non è il
caso di mettere i bambini di
fronte a “brutture” dell’umanità. Bisognerebbe invece esaltare le cose per cui vale la pena
vivere, le cose per le quali è
giusto rispettare e che dobbiamo rispettare e difendere mettendoci tutto il nostro impegno, malgrado tutti gli ostacoli
che ci troveremo di fronte.
“Alla scoperta della vita” è
una traccia e un modo per far
scoprire ai più piccoli alcuni
dettagli della vita”. Ma forse
non solo ai più piccoli.
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SEMPLIFICATO L’ITER
PER CONTRIBUTI EVENTI
Ulteriore semplificazione nell’iter amministrativo e stretta
sinergia promozionale tra gli
eventi e i siti web (istituzionale e tematici) della Regione.
La Giunta, su proposta dell’assessore del Turismo Luigi
Crisponi, ha approvato i nuovi
criteri di ammissibilità e rendicontazione dei contributi
previsti dalla legge regionale
7 del 1955 per manifestazioni
di grande interesse turistico,
che promuovono l’immagine
della Sardegna. L’esecutivo
regionale ha anche fissato i
termini, di inizio e scadenza,
per la consegna delle domande, da inviare, solo ed esclusivamente via posta elettronica
certificata (e gli allegati su
supporti digitali), dal 20 febbraio al 24 marzo prossimi; e,
inoltre, deciso, “viste le difficoltà dei beneficiari – spiega
l’assessore Crisponi - dovute
anche ai ritardi nei pagamenti
conseguenti alle limitazioni
imposte dal Patto di stabilità e
ascoltando le loro istanze”, di
eliminare, per le pratiche a
partire dal 2013, la pena revoca se la rendicontazione non
dovesse essere trasmessa entro i tre mesi canonici.
CRITERI E NOVITA’. I criteri di concessione fissati dalla
delibera n.10/42 di un anno fa,
avevano introdotto sostanziali
novità e semplificazioni: l’individuazione di circuiti omogenei all’interno dei quali collocare le istanze pervenute; la
valutazione delle istanze sulla
base di un punteggio, secondo
una ‘griglia’ di valutazione, da
cui la redazione di una graduatoria di soggetti idonei;
l’obbligo di utilizzare il 50%
del contributo per attività promozionali e pubblicitarie sui
Iglesias Settimana Santa
SULCIS - IGLESIENTE:
TURNI DEL 22 & 23 Febbraio 2014
A cura di Franco Airi.
FARMACIE:
IGLESIAS: MARCHEI, via Baudi di Vesme, tel. 0781.22332
CARBONIA: SOTGIU, viale Trento, tel. 0781.61228
CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006
SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003
GONNESA: IBBA, corso Matteotti, tel. 0781.45267
PERDAXIUS: PUSCEDDU, piazza Dante, tel.0781.952010
BENZINAI:
IGLESIAS: SOLO SERVIZIO 24ORE
CARBONIA: AGIP-GESSA, via Cagliari
Q8-CROBEDDU, viale Arsia
AGIP-SECCI, Flumentepido
VILLAMASSARGIA: Q8-PAU, provinciale per Carbonia
GONNESA: ESSO-DEMURO, via Iglesias
SANT’ANTIOCO: ESSO-GARAU, località Ponti
CARLOFORTE: Q8-LUXORO, corso Cavour
PORTOSCUSO: TAMOIL-MARONGIU, via Giulio Cesare
S. GIOVANNI SUERGIU: Q8-BASCIU&DESOGUS, via Portobotte
SANTADI: TAMOIL-PORCINA, strada provinciale n°1
diversi media. “Innovazioni –
aggiunge l’assessore Crisponi
- che già l’anno passato avevano premiato la capacità organizzativa secondo valori oggettivi e velocizzato l’istruttoria delle pratiche. Per un’ulteriore ‘cambio di marcia’, l’assessorato del Turismo ha apportato alcuni correttivi che
permetteranno di snellire e
chiarire ulteriormente i parametri di valutazione”. All’interno di essi, secondo le nuove
direttive appena approvate,
sono compresi tra gli altri,
questi parametri (con relativi
punteggi): consolidamento
della manifestazione, la sua
sede (con punteggio aggiuntivo per comuni che sono stati
insigniti di prestigiosi riconoscimenti come Bandiera Blu o
Arancione, 4 o 5 vele, Borghi
d’eccellenza, patrimonio Unesco, ecc.), fattori di destagionalizzazione, risonanza mediatica (specie sulla stampa
nazionale e internazionale) e
capacità di attrarre flussi.
Un’altra sostanziale novità introdotte è l’obbligo di pubblicizzare tutte le iniziative sui
portali della Regione.
NETWORK. Circuito dei
grandi eventi identitari: le feste storiche che caratterizzano
la cultura sarda, in grado di
promuoverla a livello internazionale (Sant’Efisio a Cagliari, Cavalcata Sarda e Candelieri a Sassari, Redentore a
Nuoro, Sartiglia di Oristano,
Ardia di Sedilo, San Simplicio a Olbia, San Francesco di
Lula, Settimana Santa a Iglesias, Corsa degli Scalzi a Cabras, Antico sposalizio di Selargius, Sciampitta a Quartu,
Patrono della Sardegna a Sant’Antioco); network del jazz
(festival che ospitano i grandi
nomi del jazz e del blues);
network degli eventi di spettacolo (manifestazioni di danza,
spettacoli teatrali e concerti di
artisti famosi); network del
grande folk (principali kermesse folkloristiche con esibizione di gruppi); network dell’artigianato artistico (mostremercato, fiere e laboratori);
network del turismo culturale,
sia manifestazioni legate alla
rievocazione di fatti o periodi
storici, alla riscoperta di attività tradizionali perdute oppure
gli eventi legati alle celebrazioni civili accompagnare a
sfilate in costume, attività ludiche (palii, corse ecc.), convegni, esibizioni musicali; sia
manifestazioni volte alla promozione della letteratura, della lettura, del teatro, (anche
per bimbi), dell’archeologia,
dei monumenti e rassegne culturali per ragazzi; network del
turismo equestre (fiere relative
alla riscoperta degli spettacoli
equestri e alla valorizzazione
e tutela del cavallo e dell’asino sardo); network del cinema
(festival con presenza di registi e attori del piccolo e grande
schermo, specie in ‘location’
suggestive); network del turismo enogastronomico (kermesse incentrate sui prodotti
agro-alimentari tipici del luogo in cui si svolgono, accompagnate da degustazioni e da
dimostrazioni pratiche di produzione, aperture di antiche
dimore o cortes); network dello sport (specie turismo attivo,
automobilismo, atletica leggera e nautica); network dell’Isola cha danza, circuito in
cui sono inserite le manifestazioni già parte integrante della
campagna promozionale della
Regione per valorizzare gli
eventi dei primi mesi dell’anno che affondano le radici nella storia (Fuochi di Sant’Antonio, il Carnevale e riti della
Settimana santa.