N. 9 2 0 15 0709133009 Domenica 1° marzo (1) VIOLA DOMENICA II DI QUARESIMA Messa propria, Credo, prefazio proprio Lez. Fest.: Gen 22,1-2.9a.10-13.15-18; Sal 115; Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10. (II) 08,00 09,30 11,15 18,00 - Giovanni Vincenzo, Celestina, Giuseppe Popolo «ANDIAMO INCONTRO AL RISORTO» INCONTRO QUARESIMALE DI PREGHIERA COMUNITARIA 19,00 - Sposi CAMMINERÒ ALLA PRESENZA DEL SIGNORE NELLA TERRA DEI Fa piacere trovarsi in una barca come la Chiesa, squassata dalle tempeste, VIVENTI. quando si è sicuri di non andare a fondo. (B. PASCAL) Lunedì 2 marzo (4) VIOLA (II) 08,40 - Lodi FERIA DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA 17,00 - Scamuzzi Luigi (a cura del Coro Sr. Gaetana) - Vespri Messa propria, prefazio della Quaresima 17,30 - Martis Giuseppe (30°) Lez. Fer.: Dn 9,4b-10; Sal 78; Lc 6,36-38 Io sono unito alla cattedra di Pietro. Se qualcuno è unito alla cattedra di PERDONACI, SIGNORE, NELLA TUA MISERICORDIA. Pietro, noi siamo fratelli. (S. GIROLAMO) Martedì 3 marzo (4) VIOLA (II) 08,40 FERIA DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA 10,00 17,00 Messa propria, prefazio della Quaresima 17,30 Lez. Fer.: Is 1,10.16-20; Sal 49; Mt 23,1-12 MOSTRACI, SIGNORE, LA VIA DELLA SALVEZZA. - Lodi Visita agli ammalati Tuveri Patrizio, Giulio, Pinna Pina - Vespri Lasio Angelica (30°) Nel Papa è presente Gesù che parla, come nell’Eucarestia è presente Gesù che tace. (S. FRANCESCO DI SALES) Mercoledì 4 marzo (4) VIOLA (II) 08,40 - Lodi FERIA DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA 17,30 - Martis Giuseppe (a cura del vicinato) - Vespri Messa propria, prefazio della Quaresima 20,30 - INCONTRO PER I FIDANZATI Lez. Fer.: Gr 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28 In fatto di religione io sto con il Papa, e con il Papa intendo rimanere da SALVAMI, SIGNORE, IN TE CONFIDO. buon cattolico fino alla morte. (S. GIOVANNI BOSCO) Giovedì 5 marzo (4) VIOLA (II) 08,40 - Lodi FERIA DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA 10,00 - Visita agli ammalati Messa propria, prefazio della Quaresima 17,30 - Mario, Elvira - Vespri Lez. Fer.: Ger. 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31 La grande gloria della Chiesa è di essere santa con dei membri peccatori. BEATO CHI CONFIDA NEL SIGNORE. (J. MARITAIN) Venerdì 6 marzo (4) VIOLA (II) 08,40 FERIA DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA 16,00 16,30 Messa propria, prefazio della Quaresima 17,30 Lez. Fer.: Gen 37,3-4.12-13a.17b-28; Sal 104; 20,15 Mt 21,33-43.45 Sabato 7 marzo (4) VIOLA (II) 08,40 FERIA DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA 15,30 17,00 Messa propria, prefazio della Quaresima 17,30 Lez. Fer.: Mi 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32 IL SIGNORE È BUONO E GRANDE NELL’AMORE. Lez. Fest.: Es 20,1-17; Sal 18; ICor 1,22-25; Gv 2,13-25. AVVISI * «ANDIAMO INCONTRO AL RISORTO» - Ogni domenica di Quaresima, con inizio alle ore 18, si terrà un incontro di preghiera comunitaria della durata di circa un’ora. * VISITA AGLI AMMALATI dalla prossima settimana, nei gg. sopraindicati, mi recherò a visitare gli ammalati ai quali ogni 1° venerdì del mese viene portata la comunione. Se ci fossero altre persone, anziane o malate, che in prossimità della Pasqua, desiderano confessarsi e ricevere la Comunione, sono cortesemente invitate a contatSupplemento a - Lodi Confessioni Rosario Murru Luciano (1° anniv.) RISUSCITARE Risuscitare dai morti... è la prima volta che appare questa espressione, e proprio in questa seconda domenica di Quaresima. Ci viene detto che gli apostoli si domandarono “che cosa volesse dire risuscitare dai morti”. Forse è la stessa cosa che capita a noi. Cullati dai piaceri della vita, costretti ad affrontare i tanti problemi e obbligati a lottare per sopravvivere, noi non pensiamo molto alla “risurrezione della carne”, forse perché non ci crediamo molto. E tuttavia la promessa della risurrezione è proprio nel cuore del messaggio evangelico. Generati dall’amore di Dio, noi siamo fatti per vivere con Lui. Vale la pena di pensarci, non è vero? La Chiesa riceve i colpi e non li rende, ma state attenti: essa è un’incudine che ha logorato molti martelli. (BERRYER) V I O L A (III) 08,00 09,30 DOMENICA III DI QUARESIMA 11,15 18,00 Messa propria, Credo, prefazio proprio (1) SIGNORE, TU HAI PAROLE DI VITA ETERNA. Lodi SACERDOTE A DISPOSIZIONE PER LE CONFESSIONI ORA DI ADORAZIONE IN ON. DEL S. CUORE In on. del Sacro Cuore -Via Crucis Via Crucis Il cristianesimo è una storia d’amore, una storia in cui l’amore crea, spiega, regge e salva tutto. (A. FROSSARD) RICORDIAMO, SIGNORE, LE TUE MERAVIGLIE. Domenica 8 marzo - BUON COMPLEANNO il 2 marzo, a Sofia Cireddu, per i suoi 3 anni, da parte di Papà, Mamma, Nicola e “Diddi” Lorena. - Popolo Cireddu Deborah Carta Giovanna (30°) «ANDIAMO INCONTRO AL RISORTO» INCONTRO QUARESIMALE DI PREGHIERA COMUNITARIA Il baluardo esterno della Chiesa è irto, rigido di insegnamenti morali; ma dentro, la vita umana vi danza come fanno i fanciulli. (G. K. CHESTERTON) tarmi al più presto per accordarsi sul giorno della visita. * L’«OSSERVATORIO PARROCCHIALE» - Con questa denominazione si intende indicare il gruppo di persone che abitano nelle diverse zone della Parrocchia (l’ideale sarebbe una persona per via) e che si rendono disponibili a svolgere il ruolo di «traitd’union» tra la Parrocchia e il proprio vicinato e viceversa. Questo organismo è molto utile per portare a conoscenza di tutti e con immediatezza notizie urgenti, o di particolare importanza, o per far conoscere in Parroc- chia situazioni che richiedono interventi immediati.Tutte le persone che credono nella validità della proposta e intendono fare parte dell’«Osservatorio», sono gentilmente pregate di contattare don Pes. * BANCARELLA PER RICCARDO Dalla vendita dei dolci, organizzata dai ragazzi delle Medie sabato 21 e domenica 22, si è ricavata la somma di € 1160. Altri 300 sono stati offerti durante la settimana. L’importo complessivo è stato già consegnato alla famiglia del piccolo Riccardo che esprime grande riconoscenza per l’aiuto ricevuto. - Stampato in 700 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna - LEGGIBILE E SCARICABILE CAMMINARE NELLA FEDE CON GLI OCCHI FISSI SU GESÙ CRISTO - www.parrocchiasanleonardo.com - www.aserramanna.it CAMBIARE LA DOMANDA da «COSA C’È DI MALE?» a «COSA C’È DI BENE?» di SABRINA DALLA Essere immersi in un certo "relativismo educativo" induce spesso i genitori a non avere riferimenti chiari su cosa è giusto e cosa è sbagliato per i figli. Le tendenze attuali sostanzialmente dicono che tutto è relativo, anzi è bene “tutto ciò che ti porta piacere” ed è male ciò che ti “fa fare fatica”. Due concetti, relativismo e senso del piacere, di cui occorre essere consapevoli e verso i quali prendere posizione. La grande illusione è quella di poter definire il bene e il male secondo un “mio” personalissimo giudizio, avendo come parametro solo me stesso (autorealizzazione egoica e narcisista), dimenticando l'esistenza dell'aspetto verticale di ogni uomo, e del suo bisogno profondo a volersi innalzare per tendere alla piena autorealizzazione. Infatti più una persona cerca il piacere e la felicità fine a se stessa, più è sola, infelice, e si annienta. Questo significa che ricercare il piacere come fonte di felicità non tiene conto del fondamentale principio di realtà in cui sono inseriti elementi di delusioni, frustrazioni, attese e dolori, ed esaspera invece l'idea della gratificazione immediata legata alle pulsioni. I genitori dovrebbero riflettere su qual è la domanda che si fanno quando devono prendere una decisione, in merito ad esempio a una richiesta del figlio. Al novanta per cento, questa domanda è: «Cosa c'è di male?». Una vera rivoluzione educativa emergerebbe se ci si convincesse che la vera domanda è: «Cosa c'è di be- ne?». La prospettiva cambierebbe totalmente. Quando mi chiedo «che male c'è», ho già perso! Il più delle volte infatti non c'è nulla di palesemente male nelle cose che chiedono di fare i ragazzi, ma..... c'è qualcosa di bene? La domanda deve essere: «Che bene c'è?». Questo è ciò che i genitori dovrebbero curare di tenere nel cuore e nella mente quando i figli chiedono (spesso pretendendo) qualcosa, anche se non è semplice, proprio perché quello che è evidente è che spesso "non c'è niente di male", anzi, il più delle volte non c'è niente e basta; c'è il vuoto e questo deve mettere in guardia. Cosa c'è di male se una figlia è carina e vuole valorizzare la propria femminilità? Non fa niente di male, è vero, ma dov'è il bene per lei se la si autorizza a pensare di essere solo un bel corpo o un bel viso, non dandole anche la dimensione della "custodia" del valore che è lei stessa? I giovani sono spesso svuotati proprio perché "non c'è niente di male", e in questo non sono sostenuti a sufficienza a fare un passo in avanti. Lo sguardo del genitore deve volgersi dove ancora c'è un sentiero da tracciare, che può essere l'inizio della scoperta per il figlio di un sé non banale, non conforme alla maggioranza, ma che contiene il seme dell'unicità e della profondità. Quello allora diventa un tempo dedicato e investito per costruire una relazione in cui è possibile parlarsi, spiegare ciò che è bene per lui/lei, dal proprio punto di vista. I figli hanno bisogno di sapere cosa pensano i genitori. A volte questo li spiazza, ma anche li sorprende perché toccano bisogni latenti ma esistenti e loro lo sentono! Questa la domanda che li dovrebbe “scomodare” sempre: «di cosa ha bisogno nostro figlio, cosa ci sta chiedendo? C'è qualcosa di male se nostro figlio ha l'abitudine di stare davanti al televisore tutto il pomeriggio, dopo avere fatto i compiti?» Ai bambini piace e stanno impegnati, magari non litigano tra fratelli, e agli adulti fa comodo... Se ci si chiede cosa c'è di male in questo, la televisione "incontrollata" ha già vinto. È importante invece che ci si chieda cosa c'è di bene, se poi, quando li chiamano per la cena e si vuole che la televisione sia spenta, i figli si imbizzarriscono e sono arrabbiati mentre si pensava di farli felici! Quale bene si può, invece, proporre? Se ci si pone l'obiettivo di ricercare il loro bene, forse si possono trovare alternative: un gioco insieme, una passeggiata, una gita al museo. Occorre dare alle cose una misura e un peso giusto e rivalorizzare lo stare insieme, spesso vissuto dai figli come tempo perso. Il modulare i tempi è molto importante. "C'è un tempo per il cartone animato che ti piace o il film che tanto aspettavi, ma ci deve essere anche un tempo in cui permettersi altro, allargare gli orizzonti e stare in contatto con il mondo reale, fatto di relazione". Un'altra bella e, forse, sorprendente, notizia è che per i figli è un bene sapersi "annoiare". Siamo nell'era dei bambini con una To do list (cose da fare) incredibile. Quando hanno momenti vuoti, sono persi e chiedono insistentemente la soluzione ai genitori: «Cosa posso fare, mi annoio!». "Bene, dico io. È proprio il momento giusto in cui puoi inventare, pensare a cose nuove, o riscoprire qualcosa di vecchio, in una parola essere creativo". Ai genitori, vedere il figlio annoiato, scocciato, non piace e quindi gli organizzano loro la vita... Nel far fare molte esperienze ai figli vedono il bene, visto che poi non avranno più il tempo di farlo. Ma quante cose sono davvero importanti? Alcune esperienze, anche se non vengono fatte nell'infanzia, non sono occasioni perdute; i figli avranno la possibilità di riincontrarle, se è un bene per loro; oppure di cercarle e magari sceglierle dandogli il loro valore. Spesso invece i figli vivono nell'illusione che tutto si possa fare o avere, tanto poi si può lasciare. Occorre educare a dare priorità perché esistono dei limiti; avere chiaro che anche rinunciare è un valore che tiene aperto il desiderio. Purtroppo il senso di colpa è spesso il nemico che non riposa mai; ma non c'è colpa se non possono offrire il meglio sul mercato del consumo e degli impegni ai figli. Magari decidessero di non permettersi di riempire la loro agenda! «Mamma, ma quando posso invitare i miei amici a casa nostra per giocare?», «Quando ho un giorno libero?»... Vi dicono niente questi tentativi di molti figli di dire ai genitori: «Avrei anch'io un'idea di cosa vorrei fare oggi, me lo permettete»?
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