[N-PGT - 12] NAZIONE/GIORNALE/UMB/12 26/02/15

12 CAMPIONATO GIORNALISMO
GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO 2015
Scuola media
Polidori
MONTONE
Con gli insetti l’arte decolla
La mostra di Luca Morganti al Museo «San Francesco»
IL PUNTO
Montone
Un borgo
ricco di tesori
MOLTI LETTORI penseranno che Montone sia un
piccolo borgo dimenticato,
ameno, sperduto o, al limite, un paesino in cui si mangia e si beve bene… ma si
sbagliano! Lo dimostrano
due persone che abbiamo incontrato; una si interessa in
maniera approfondita e
competente di arte medievale e l’altro crea immagini
con la matita e le ritocca
con il mouse al computer,
girando l’Italia e il mondo
con questo suo modo di lavorare. Elisa Minchielli è
una «tuttofare» al museo di
Montone, appassionata di
arte, guida i turisti all’interno del museo di San Francesco e organizza mostre,
eventi e appuntamenti dedicati all’arte di un tempo;
Luca Morganti, invece, è
sempre stato ferrato nel disegno, e ora lavora nel mondo dell’arte e della grafica,
crea opere, e organizza le
sue mostre in Italia e anche
fuori.
TUTTI E DUE ci hanno
insegnato nuove cose, ci
hanno raccontato le loro
esperienze, facendoci capire
che l’arte molto spesso è divertente e allo stesso tempo
educativa. Entrambi ci hanno guidato in una visita interessante e curiosa, tutta
dedicata ai colori e alle forme dell’ arte che si nascondono nel borgo di Montone. Alla fine, dopo averci letto, siamo sicuri che anche
un lettore distratto, sarà incuriosito a solcare le strade
che furono di Braccio Fortebraccio!
TRA LE TANTE mostre transitate al museo di San Francesco a
Montone ne abbiamo scelta una
che, a nostro parere, rappresenta
una vera e propria chicca. L’autore è un giovane, ma promettente
artista locale, Luca Morganti, autore di una mostra molto particolare, i cui i protagonisti sono gli
insetti. L’artista è sempre stato
molto bravo nel disegno, e ora lavora nel mondo dell’arte e della
grafica, crea opere, e organizza le
sue mostre in Italia e anche
all’estero dove è già apprezzato.
Lo abbiamo avvicinato rivolgendogli alcune domande... colti da
mille curiosità.
Ci vuole parlare della sua ultima mostra?
«Si chiama “Splendidinsetti” ed è
dominata dall’attenzione, verso le
cose piccole e minime, dietro a
cui si nasconde un mondo inaspettato. Ad un certo punto mi sono reso conto che mi interessavano gli insetti, soprattutto per la loro bellezza. Uno li vede di continuo, ma quasi non ci fa caso, però
se uno si ferma un attimo e li guar-
percorso con un significato… ho
puntato sulla curiosità, cioè ho
iniziato a guardarli, a studiarli, a
vederli muovere e in base a quello
che mi diceva l’istinto li ho raffigurati.
Il primo che ho fatto è stato il calabrone, poi il “bombo”, ma ci sono
anche insetti tropicali, che sono
molto interessanti».
Che rapporto c’è nel mondo
di oggi tra l’uomo e la natura?
LA MOSTRA L’allestimento di Morganti al museo San Francesco
da bene, sono bellissimi. Ce ne sono alcuni con dei colori meravigliosi, non solo le farfalle, ma anche di quelli più strani, che ci
piacciono di meno, ma che hanno
dei colori e delle forme particolari. Quindi è nata così, un po’ per
caso, osservando gli insetti ho visto che mi piacevano i loro colori
lucidi e la loro leggerezza; così ho
cominciato a disegnarne sempre
di più.
Pian piano ho avuto la certezza di
trovare nel piccolo ispirazioni
molto grandi».
Quali sono gli insetti su cui ha
puntato la sua attenzione ?
«Non ho fatto un vero e proprio
«Un rapporto strettissimo, perché
l’habitat naturale è sempre stato
la base di ogni ispirazione artistica e dei miei quadri, dove ho sempre rappresentato le sensazioni
che provavo stando in mezzo alla
natura.
Poi, essendo nato a Montone e vivendoci, vedo e vedevo sempre la
natura. E’ stato così più facile disegnare le cose che vivevo tutti i
giorni, invece che un grattacielo.
Mi capita di viaggiare parecchio
per lavoro, e dopo un po’ che sono
fuori mi manca la nostra natura… Cose che perdi stando in città».
L’INTERVISTA ELISA MINCHIELLI DI «SISTEMA MUSEO» SVELA IL GIALLO DEL SIGNORELLI
«Quella Madonna volata alla National Gallery»
ELISA MINCHIELLI, factotum di «Sistema Museo», ci guida alla visita dei luoghi d’arte a Montone e ci racconta della strana storia di un quadro di
Luca Signorelli che da qui è finito a Londra
E’ vero che un quadro di Montone è andato a
finire alla National Gallery di Londra?
L’ESPERTA
Elisa Minchielli
«Sì. La “Madonna in Gloria”, dipinto che era stato
commissionato a Luca Signorelli da un dottore
francese, il quale voleva che il dipinto risiedesse
nella Chiesa di San Francesco, così i suoi pazienti
avrebbero potuto ammirare S. Caterina. Il dipinto
rimase qui per 250 anni circa, e, verso la fine del
1700 fu nascosto insieme alla Santa Spina, per evitare che le truppe napoleoniche lo portassero via.
Nel 1820 il quadro è stato trovato da Giacomo
Mancini in una cantina. Per una strana coincidenza il Mancini era un collezionista di dipinti del Signorelli e decise di venderlo al signor Volpi di Fi-
renze, il quale, a sua volta, lo girò per una cospicua
cifra, alla National Gallery di Londra».
Ma esiste la possibilità di riaverlo a Montone?
«Purtroppo no, perché il dipinto fu legalmente
venduto, non fu rubato o trafugato. Possiamo averne solo una copia, ma nulla di più».
Quale percorso artistico consiglia ad un visitatore che viene a Montone ?
«Si può partire dalla Chiesa di San Francesco e poi
andare alla Pinacoteca e poi se si vuole c’è anche il
museo etnografico del “Tamburo Parlante”».
A un giovane che vuole saperne di più sulla
storia arietana cosa consiglia?
«Di stare almeno un pomeriggio qui e di girare, fare una passeggiata per i vicoli, entrare dentro la
chiesa della Collegiata, nella Rocca. E poi fermarsi
a parlare con gli abitanti; fermarsi a vedere la tata
che fa l’uncinetto».
LA REDAZIONE
LA SEGUENTE PAGINA è stata redatta da:
Assali Maram, Assali Amin, Bacchetti Isabella, Baldinelli Sara, Ben Moussa Nuassair, Boschi Elisabetta, Camilloni Elisa, Lu-
chetti Simone, Magnanelli Thomas, Martinelli Letizia, Meniconi Luca, Natale Chiara, Raganato Francesco, Roselli Rodolfo,
Saggini Cecilia, Venturucci Barbara.
Gli alunni sono stati seguiti nel lavoro
dall’insegnante Fabrizio Ciocchetti
Il dirigente scolastico è la professoressa
Gabriella Bartocci