FISICA – LEZIONE S.D.S ARCHITETURA Prof. Ing. Francesco Noto Circuiti elettrici “stazionari” Come facciamo a determinare le correnti che fluiscono negli elementi circuitali (resistenze) quando le combinazioni di tali elementi diventano più complesse (circuiti) ? Cioè non possiamo “ridurre” ad un’unico resistore equivalente le resistenze presenti nel circuito. Leggi di Kirchoff “I legge: dei nodi” “La somma delle correnti che entrano in nodo deve essere eguale alla somma delle correnti che escono dal nodo stesso." I in I out • Questa legge deriva dal principio di conservazione della carica, valido in ogni nodo. • Le correnti che entrano e escono dai nodi del circuito sono note come “correnti di ramo”. • Ciascun ramo deve avere una distinta corrente, Ii assegnata ad esso Leggi di Kirchhoff “II legge: delle maglie” “La somma algebrica delle differenze di potenziale rilevate su un circuito chiuso in un giro completo è nulla." V n 0 maglia Muovendosi in senso orario sul circuito: e1 I e + 1 R1 - IR1 R2 - IR2 e2 e - 2 0 • Questo è soltanto un altro modo per ribadire ciò che sapevamo: la differenza di potenziale è indipendente dal cammino! Regola pratica e- + 1 Muovendosi sul circuito: e + 1 I R1 - IR1 R2 - IR2 + e2 e - 2 0 • Gli incrementi di potenziale sono positivi, le diminuzioni (“caduta”) sono negative. • Scegliamo una direzione ARBITRARIA per la corrente e (p. es.) percorriamo il circuito nella medesima direzione. • Se una batteria viene attraversata dal terminale negativo a quello positivo, il potenziale aumenta, e quindi la tensione della batteria entra nell’equazione con un segno +, • Se il percorso scelto è tale da attraversare la batteria da (+) a (-) V diminuisce ed entra nell’equazione con il segno -. • Attraversando un resistore (resistenza), nel verso della corrente, il potenziale diminuisce e quindi entra nell’equazione con un segno - . Regola pratica invertendo il senso della corrente, si ha sulla maglia + - + I e - 1 - IR1 - IR2 e + 2 0 • E’ impossibile scegliere un verso del cammino “sbagliato” (circuiti a più maglie). SE INVERTIAMO UN CAMMINO, SI DEVONO CAMBIARE TUTTI I SEGNI NELL’EQUAZIONE. Non vi è alcuna differenza nell’algebra ! • COMUNQUE, è possibile che nella soluzione una o più delle correnti risultino NEGATIVE. • Se questo accade, vuole semplicemente dire che la direzione del flusso di corrente è in realtà opposto a quello del cammino arbitrariamente scelto. R1 Esempio b a f I I d c V n R2 e2 e R3 0 - IR1 - IR2 - e 2 - IR3 - IR4 + e 1 0 loop R4 e1 I e1 - e 2 R1 + R2 + R3 + R4 Se e1 < e2 , I sarebbe negativa, cioè fluirebbe in senso orario, opposto al verso di percorrenza scelto Se invertiamo il verso scelto per I Vn 0 - IR1 - IR2 + e 2 - IR3 - IR4 - e1 0 loop I e 2 - e1 R1 + R2 + R3 + R4 Se e2 < e1 , I sarebbe negativa, cioè fluirebbe in senso orario, opposto al verso di percorrenza scelto Resistenza interna di un dispositivo fem • Qualunque dispositivo fem ha una resistenza interna. Consideriamo una batteria reale. • Applichiamo la legge di Kirchhoff alle maglie (senso orario) e - ir - iR 0 i e R+r R Vab e - ir e R+r Potenza (elettrica) e Dissipazione • La potenza netta trasferita da un dispositivo fem ai portatori di carica è data da P iV i (Vb - Va ) i (e - ir ) ie - i 2 r Definizioni: Pfem ie potenza FEM : Dissipazione interna di potenza: P Pfem - Pr Pr i r 2 Conservazione dell’Energia ! Resistori in serie I Il potenziale “diminuisce”: Va - Vb IR1 R1 Vb - Vc IR2 b Va - Vc I ( R1 + R2 ) Quando i dispositivi sono in SERIE, la corrente che li attraversa è identica ! R2 a Il circuito si riduce a : Quindi: Req ( R1 + R2 ) a c Req c Definizioni Nodo: giunzione di ALMENO tre rami di un circuito Maglia: percorso CHIUSO lungo un circuito elettrico (punto iniziale e finale coincidenti). Come usare le leggi di Kirchhoff ? R1 I3 I2 I1 (3) e1 (2) R2 e2 (4) R3 Fissare il verso di percorrenza: p. es. orario • Analizzare il circuito, identificare tutti i nodi, fissare il verso delle correnti di ciascun ramo • Usare la I legge di K. (1) I1 = I2 + I3 ovvero, al nodo inferiore I2 + I3 = I1 (solo una è indipendente: più in generale il numero di equazioni ai nodi utilizzabili è pari al numero di nodi - 1) • Identificare tutte le maglie indipendenti ed usare la II legge di K. (2) e 1 - I 1R 1 - I 2R 2 = 0 Ma … solo due (3) e 1 - I 1R 1 - e 2 - I 3 R 3 = 0 sono independenti ! (4)=(3-2) I2R2 - e 2 - I3R3 = 0 Come usare le leggi di Kirchhoff ? R1 I3 I2 I1 e1 e2 R2 R3 • Risolviamo le equazioni per I1, I2, e I3: troviamo prima I2 e I3 in termini di I1 : I 2 (e1 - I1 R1 ) / R2 dall’eq. (2) I 3 (e1 - e 2 - I1 R1 ) / R3 Questo sistema funziona solo perchè le eq. 2 e 3 coinvolgono ciascuna solo due correnti. Nel caso peggiore, sarà necessario risolvere simultaneamente tre eq. lineari. ora risolviamo per I1 usando l’eq. (1): I1 e1 e1 - e 2 R R + - I1 ( 1 + 1 ) R2 R3 R2 R3 dall’eq. (3) e1 I1 R2 + e1 - e 2 R3 R R 1+ 1 + 1 R2 R3 Resistori in parallelo • Cosa fare? V IR • I dispositivi in parallelo hanno la medesima caduta di tensione a V • Ma la corrente attraverso R1 non è I ! Chiamiamola I1. Analogamente, R2 I2. II legge V - I1 R1 0 I I1 I2 R1 d V - I 2 R2 0 • Come si correla I a I 1 & I 2 ? R2 I I a La corrente si conserva ! V I I1 + I 2 V V V + R R1 R2 1 1 1 + R R1 R2 R d I Esempio 1 • Consideriamo il circuito in figura: 50W a Qual è la relazione tra Va -Vd e Va -Vc ? b I2 I1 (a) (Va -Vd) < (Va -Vc) (b) (Va -Vd) = (Va -Vc) (c) (Va -Vd) > (Va -Vc) 12V 20W 80W d c • Rammentare che il potenziale è indipendente dal cammino ! • I punti d e c sono identici, elettricamente Avendo assunto cd come un perfetto conduttore, i punti c e d sono equipotenziali. Ciò varrebbe anche se il circuito non fosse statico, come in questo esempio. Esempio 2 • Consideriamo il circuito in figura: 50W a b – Qual è la relazione tra I1 e I2? 12V 20W 80W d (a) I1 < I2 • (b) I1 = I2 I2 I1 c (c) I1 > I2 Si noti che: Vb -Vd = Vb -Vc assumendo fili perfettamente conduttori • Pertanto, I1 (20W ) I 2 (80W ) I1 4 I 2 Riassumendo • Resistori in serie : Req R1 + R2 + R3 + ... La corrente attraverso è identica; la caduta di tensione ai capi è IRi • Resistori in parallelo : 1 1 1 1 + + + ... Req R1 R2 R3 La caduta di tensione ai capi è identica; la corrente attraverso è V/Ri Suggerimenti per risolvere i problemi • Dato un circuito, analizzarne attentamente la topologia. – trovare i nodi e ciascun ramo , selezionarne i sottoinsiemi Linearmente Indipendenti. – definire le correnti di ramo • Usare la II legge di Kirchhoff per tutte le maglie indipendenti nel circuito. – la somma delle tensioni lungo queste maglie è nulla ! • Usare la I legge di Kirchhoff per tutti i nodi independenti del circuito. • Il numero di equazioni indipendenti necessarie deve essere eguale al numero di correnti incognite ! Amperometro e Voltmetro Amperometro: strumento usato per misurare correnti • Deve essere connesso in serie. • La resistenza interna di un amperometro deve essere la più piccola possibile. Voltmetro: uno strumento usato per misurare differenze di potenziale • Deve essere connesso in parallelo. • La resistenza interna di un voltmetro deve essere la più grande possibile. Amperometro e Voltmetro Amperometro: misura correnti • connesso in serie: bisogna “interrompere” un ramo di circuito ed inserire lo strumento. • In pratica l’Amperometro è essenzialmente una resistenza di “shunt” (di caduta) Rs molto bassa, inserita nel ramo del circuito, con un voltmetro ad elevata “impedenza” connesso ai suoi capi (dello “shunt”) che misura la corrente di “shunt” come I = V/Rs Voltmetro: misura differenze di potenziale • La resistenza interna di un voltmetro deve essere resa la più grande possibile rispetto alle resistenze presenti nel circuito dove effettuare la misura. • Se Rvoltmetro = 100 x Rj essa ridurrà il valore effettivo di Rj di circa 1% e perturberà il flusso delle correnti nella maglia e, potenzialmente, anche in altre. Circuiti RC I a I a I I R C e RC + + C e 2RC • Ce1 R b b RC 1 Ce 1 - - 2RC Q q Cee - t / RC f( x ) q 0.5 00 q Ce 1 - e 0 1 t - t / RC f( xq) 0.5 0.0183156 0 2 x 3 4 0 0 1 t 2 x 3 4 4 Circuiti non-stazionari • Fin qui abbiamo trattato correnti costanti, cioè circuiti in condizioni stazionarie • Consideriamo adesso dei semplici circuiti in cui la corrente varia nel tempo • Calcolo Carica di un condensatore attraverso una Resistenza • Calcolo Scarica di un condensatore attraverso una Resistenza Circuiti RC • il condensatore è inizialmente scarico • per t<0 l’interruttore S è aperto, non circola corrente • per t>0 chiudiamo S, circola una corrente I: il campo elettrico della batteria spinge gli elettroni verso la placca superiore di C e li rimuove da quella inferiore • non vi è passaggio di corrente tra le placche di C !!! • il valore max di carica dipende dalla f.e.m., quando viene raggiunto non circola più corrente Circuiti RC I a • Carica di un condensatore: I R C inizialmente scarico; chiudiamo l’interruttore su a a t=0 Calcoliamo la corrente e la b + e C carica in funzione del tempo. • Legge maglia Q e - IR - 0 C È importante la posizione di R nella maglia ? • Convertiamola in una equazione differenziale per Q: dQ I dt dQ Q e R + dt C + Soluzione eq. differenziale (1° ordine) dQ e Q dt R RC dQ Q e R + dt C Q d (e / R - Q / RC ) t - RC - RC e / R - Q / RC 0 Q t dQ 0 e / R - Q / RC 0 dt e / R - Q / RC e /R dX X avendo posto X e / R - Q / RC con dX - dQ / RC t ln X RC Q Ce 1 - e - t / RC e / R - Q / RC e /R e / R - Q / RC ln e /R dQ e -t / RC , i dt R e Carica del condensatore Carica su C Q Q C e 1 - e - t / RC Ce1 RC 2RC 1 2 f( x ) 0.5 Q Max = Ce 63% Max a t = RC 00 0 costante di tempo Corrente dQ e - t / RC I e dt R RC 1 t 3 4 3 4 x t/RC 1 f( x ) 0.5 I Max = e /R 37% Max a t = RC 0.0183156 0 0 1 2 t Circuiti RC • Scarica del condensatore: I a C inizialmente carico con Q=Ce b Chiudiamo l’interruttore su b a t=0. I R e Calcoliamo la corrente e la carica in funzione del tempo. • Legge maglia Q IR + 0 C • Convertiamola nella equazione differenziale per Q: dQ I dt dQ Q R + 0 dt C + + C - - Soluzione dQ Q R + 0 dt C Q e C t dQ 1 dt Q RC 0 t Q Q ln Q Ce ln RC Ce Q Ce e - t / RC dQ e -t / RC i - e dt R Conclusioni: • il condensatore si scarica esponenzialmente con costante di tempo = RC • la corrente decade dal valore max iniziale (= -e /R) con la stessa costante di tempo Scarica del condensatore RC Ce1 1 Carica su C 2RC Q = C e e -t/RC f( x ) 0.5 Q Max = Ce 37% Max a t=RC 0.0183156 0 0 zero 01 dQ e - t / RC I - e dt R Q Corrente 1 0 2 t 3 x 4 4 f( x ) 0.5 I Max = -e/R 37% Max a t=RC -e /R0 0 1 2 t 3 4 Combinazioni di RC: quanto vale ? R R e C ( 2 R) RC 2 C C R R ( 2C ) RC 2 R e C C Riassunto VR R + e - C S ++ -- VC VR Carica q CV (1 - e - t / RC ) V - t / RC i e R Scarica - t / RC R C ++ -- VC q CV e V - t / RC i- e R Comportamento dei Condensatori • Carica – Inizialmente, il condensatore si comporta come un filo (cond.). – Dopo lungo tempo, il condensatore si comporta come un interruttore aperto. • Scarica – Inizialmente, il condensatore si comporta come una batteria. – Dopo lungo tempo, il condensatore si comporta come un interruttore aperto Esempio 2 • Quanta energia è immagazzinata in C nel momento in cui i=2.0 mA. Assumere q(t=0)=0, e=50V, R=5KW and C=40F VR R e C VC S Si potrebbe usare la legge di carica del condensatore, ma esiste un metodo più semplice • Usiamo la corrente i per trovare -3 VR iR 2 10 A 5 10 W 10V 3 Esempio 2 VR R e C VC S Usiamo la conservazione dell’energia VC e - VR 50V - 10V 40V L’energia immagazzinata nel condensatore C è: 1 1 2 U CVC 40 10 -6 F (40V )2 2 2 U 32mJ Esempio 3 I1 e C I3 I2 R2 R1 Consideriamo il comportamento transiente (tempi brevi e lunghi) di questo circuito. • Comportamento a breve termine (t=0): Inizialmente il condensatore agisce come un filo ideale. Quindi, e • Comportamento a lungo termine (t→∞): il condensatore è un circuito aperto Esempio 3 Maglia 2 Qc - I1 R1 0 • Maglia 1: e C • Maglia 2: e - I 2 R2 - I1 R1 0 • Nodo: I1 I 2 + I 3 I 2 + I1 e Maglia 1 dQ dt I2 I3 C R1 • Eliminare I1 in M1 e M2 usando l’equazione al nodo : • Maglia 1: e - Qc dQ - R1 + I2 0 C dt eliminare I2 dQ e - I 2 R2 - R1 + I2 0 dt e dQ + • eqn. differenziale finale : • Maglia 2: R1 dt Q R1 R2 C R1 + R2 R2 Esempio 3 Maglia 2 • eqn. differenziale finale : dQ Q e + dt R1 R2 R1 C R1 + R2 I1 e Maglia 1 costante di tempo: combinazione del parallelo tra R1 e R2 C I3 I2 R2 R1 • Cerchiamo una soluzione del tipo: Q ( t ) A 1 - e - t / – sostituiamo nella eq. per ricavare A e • I risultati devono obbedire alle condizioni iniziali e finali: R2 A Ce R1 + R2 R1 R2 C R1 + R2 Esempio 3 Maglia 2 • per quanto riguarda la scarica ? I1 e – Aprendo l’interruttore ... • Maglia 1 e Maglia 2 non esistono! • I2 è l’unica corrente • una sola maglia Maglia 1 C Q(t ) Ce ma dQ I2 dt R2 e-t / R2C R1 + R2 R2 R1 I2 e Q - I 2 R2 + 0 C I3 I2 C R1 costante di tempo diversa per la scarica R2 Riassunto • Le leggi di Kirchoff si applicano anche ai circuiti dipendenti dal tempo: si hanno equazioni differenziali ! • Soluzioni di tipo esponenziale – dovute alla forma dell’equazione differenziale • costante di tempo = RC – cosa sono R e C ? → bisogna analizzare il circuito ! • con RC in serie la soluzione per la carica è Q Ce 1 - e - t / RC • con RC in serie la soluzione per la scarica è Q Ce e - t / RC Riassunto • Soluzioni di tipo esponenziale – dovute alla forma dell’equazione differenziale • costante di tempo = RC – Quando il sistema raggiunge l’equilibrio ? – è una convenzione: se diciamo che il sistema è in equilibrio entro, diciamo, lo 0.1% del suo valore asintotico (max o 0) della tensione (carica) di carica o scarica – diciamo quindi t = RC* ln(1/.001) = 6.9 Esempio = 10 F * 10 MW = 100 s 690 s per 0.1% Se vogliamo una accuratezza di 1 parte per milione, dobbiamo attendere più a lungo.
© Copyright 2024 Paperzz