Comunicato Stampa - Judo LIBERTAS Nazionale

INSEGNAMENTO
Diritto del lavoro - IUS/07 (M-Z)
DENOMINAZIONE
Insegnamento fondamentale
TIPOLOGIA
CORSO DI LAUREA E
ANNO DI CORSO
Laurea Magistrale in Giurisprudenza - 2° anno
Laurea triennale in Scienze dei Servizi Giuridici - 2°
anno
12 CFU
CREDITI
PERIODO DI SVOLGIMENTO
Annuale
Riservato alla Segreteria
ORARIO LEZIONI
Riservato alla Segreteria
AULA LEZIONI
DOCENTE
NOME
E-MAIL
TELEFONO
PAGINA WEB
RICEVIMENTO
DIPARTIMENTO
PROGRAMMA DEL CORSO
Roberto Voza
[email protected]
0805717740
www.docentilex.uniba.it/
Mercoledì e Giovedì - h. 10.30/12.30 – Corso Italia, 23
–
V piano. Eventuali
variazioni
saranno
tempestivamente comunicate nella pagina del docente
reperibile sul sito www.docentilex.uniba.it
Dipartimento di giurisprudenza – Segreteria Didattica
tel. 080/5717737
CORSO
Diritto sindacale
Introduzione al diritto sindacale. La libertà sindacale. Il sindacato.
Rappresentanza e rappresentatività sindacale. La rappresentanza
dei lavoratori sui luoghi di lavoro. L’attività sindacale nei luoghi
di lavoro. Il contratto collettivo. La contrattazione collettiva. La
contrattazione collettiva nel lavoro pubblico. Sindacati e sistema
politico. L’autotutela e il diritto di sciopero. I limiti al diritto di
sciopero. Sciopero e servizi essenziali. Le altre forme di lotta
sindacale e la serrata.
Rapporto individuale di lavoro
Le fonti. Il lavoro subordinato. Autonomia privata e rapporto di
lavoro. La formazione del contratto di lavoro. La prestazione di
lavoro. La retribuzione. Il lavoro delle donne e dei minori.
L’estinzione del rapporto di lavoro. Garanzie dei diritti dei
lavoratori. I rapporti speciali di lavoro. La tutela del lavoratore nel
mercato del lavoro. La disciplina della domanda di lavoro c.d.
flessibile. Le eccedenze di personale e la tutela dell’occupazione.
TESTI CONSIGLIATI
- G. Giugni, Diritto Sindacale, Cacucci, Bari, 2013.
- Carabelli U. (a cura di) Manuale di diritto del
rapporto individuale di lavoro, Cacucci, Bari, di
prossima pubblicazione.
- Codice del lavoro a scelta dello studente, in edizione
aggiornata.
N.B.: Durante le lezioni e mediante pubblicazione
nella pagina del docente reperibile sul sito
www.docentilex.uniba.it, saranno tempestivamente
fornite le indicazioni bibliografiche necessarie ad
aggiornare la preparazione alle modifiche legislative
sopravvenute.
Il programma e le indicazioni bibliografiche valgono
anche per i candidati che devono sostenere l’esame
nella Laurea quadriennale in Giurisprudenza e nella
Laurea triennale in Scienze giuridiche N.O. (esame di
Diritto del lavoro da 12 crediti).
PROPEDEUTICITA’
(PER GLI IMMATRICOLATI A
PARTIRE DALL’A.A. 2008-2009).
I candidati del Corso di laurea triennale in Scienze
giuridiche V.O. (esame di Diritto del lavoro da 9
crediti) sono pregati di contattare il docente.
Istituzioni di diritto privato;
Diritto costituzionale.
MODALITA’ DI VERIFICA
STUDENTI ERASMUS
Verifica intermedia facoltativa; esame orale.
Programmi specifici per gli studenti Erasmus possono
essere concordati con il docente.
ASSEGNAZIONE TESI
Gli studenti possono chiedere la tesi in Diritto del
lavoro rivolgendosi al docente nelle giornate di
ricevimento o contattandolo all’indirizzo mail.
A. A. 2013/2014
DENOMINAZIONE
TIPOLOGIA
CORSO DI LAUREA E
ANNO DI CORSO
CREDITI
PERIODO DI
SVOLGIMENTO
ORARIO LEZIONI
AULA LEZIONI
NOME
E-MAIL
TELEFONO
PAGINA WEB
INSEGNAMENTO
Diritto Commerciale I (Corso M - Z), SSD IUS/04
Materia fondamentale
Scienze dei servizi giuridici - 2° anno
Laurea magistrale in giurisprudenza – 2° anno
6 cfu
II semestre (Febbraio – Maggio) del 2° anno.
Biennale
Riservato alla Segreteria
Riservato alla Segreteria
DOCENTE
prof.ssa Emma Sabatelli
[email protected]
080/571.7835
www.docentilex.uniba.it/docenti-1/emma-sabatelli
RICEVIMENTO
DIPARTIMENTO
PROGRAMMA DEL
CORSO
TESTI CONSIGLIATI
Mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 in Dipartimento.
Durante il corso di lezioni, anche dopo ogni lezione.
Dipartimento di Giurisprudenza – Corso Italia n. 23 – 2° piano
CORSO
Oggetto del corso è l'esame dei problemi giuridici afferenti all'esercizio
dell'attività economica, il modo di essere degli interessi coinvolti e delle
relative forme di composizione e tutela all'uopo disposte dall'ordinamento
per il sistema peculiare del «Diritto Commerciale». La materia sarà
pertanto suddivisa in modo da trattare le origini storiche dei principali
istituti nella lex mercatoria, le modalità organizzative dell’impresa, i
contratti d’impresa e le procedure concorsuali. Alle lezioni saranno
affiancate attività seminariali di approfondimento su alcuni temi di
particolare interesse dottrinale e giurisprudenziale, anche nella forma di
simulazioni di processo. Nella segnalata prospettiva saranno presi in
considerazione gli istituti seguenti:
I modulo (3 cfu)
Lex mercatoria: i contratti dei mercanti e le prime forme associative
d’impresa dalle origini del diritto commerciale alla codificazione.
L’imprenditore in generale. Le sub-fattispecie d’impresa (impresa
agricola, impresa commerciale, piccola impresa e impresa familiare).
L’imputazione dell’attività d’impresa: esercizio diretto ed indiretto
dell’attività (imprenditore occulto); inizio e fine dell’impresa. Lo statuto
dell’imprenditore commerciale (scritture contabili, registro delle imprese,
rappresentanza commerciale, capacità all’esercizio dell’impresa). Gli
ausiliari dell’imprenditore (institori, procuratori e commessi). L’azienda e
le sue vicende traslative. I segni distintivi (ditta, insegna e marchio):
principi costitutivi, tutela e trasferimento. Opere dell’ingegno e invenzioni
industriali (brevetti per invenzione, disegni e modelli). Concorrenza sleale
e principi antitrust.
II modulo (3 cfu)
I contratti commerciali: i contratti d’impresa, i contratti per lo scambio e
la distribuzione (contratto estimatorio, franchising, subfornitura), i
contratti per la prestazione d’opera e di servizi (agenzia, mandato,
commissione, spedizione, mediazione, assicurazione), i contratti bancari e
il mutuo, i contratti dell’intermediazione finanziaria (leasing, factoring e
cartolarizzazione dei crediti), vendita a termine di titoli di credito e
riporto.
Il fallimento: presupposti e dichiarazione di fallimento, gli organi, gli
effetti del fallimento (per il fallito, per i creditori e sui rapporti pendenti),
svolgimento e cessazione della procedura. Le soluzioni concordate delle
crisi (piani di risanamento, concordato preventivo e accordi di
ristrutturazione dei debiti). Il fallimento delle società e dei soci
illimitatamente responsabili.
I modulo (3 cfu)
L. BUTTARO, Corso di Diritto Commerciale, Vol. I, Premesse Storiche e
Disciplina dell’Impresa, Laterza, Bari, 2005, pp. 1-69 (solo parte storica);
o, in alternativa
F. GALGANO, Lex mercatoria, Mulino, Bologna, 2010 (pp. 1-289).
e
G.F. CAMPOBASSO, Diritto commerciale 1. Diritto dell’impresa, Utet,
ult. ediz., capitoli da I a VIII (per la disciplina dell’impresa).
II modulo (3 cfu)
G. F. CAMPOBASSO, Diritto Commerciale 3. Contratti, titoli di credito,
OBIETTIVI SPECIFICI
DEL CORSO
PROPEDEUTICITA’
(PER GLI
IMMATRICOLATI A
PARTIRE DALL’A.A.
2008-2009)
procedure concorsuali, (ult. ediz.), per i contratti: parte I, capitoli II, IV,
IX, X, XI, XII, XIII, XIV (con esclusione dei parr. da 10 a 14), XVI (solo
par. 5 “Il riporto”), XVII; per il fallimento: parte III, capitoli XXIII-XXV;
o, in alternativa
A. GRAZIANI – G. MINERVINI – U. BELVISO – V. SANTORO,
Manuale di Diritto Commerciale, Cedam, ultima edizione (2013), per i
contratti: parte V (capitoli I, II solo par. 175 “vendita a termine di titoli di
credito”, III, IV, VIII, IX, X, XI, XIII, XIV, XV, XVII); per il fallimento:
parte VII, capitoli I-XI.
N.B. In caso di aggiornamento dei manuali in corso d’anno, gli studenti
saranno tenuti all’acquisto del volume più recente, fermi restando gli
argomenti da studiare come sopra indicati.
Finalità del corso è quella di evidenziare la peculiarità del modo di essere
degli interessi coinvolti dall’agire economico delle imprese, delle modalità
di svolgimento dell’attività imprenditoriale, delle forme contrattuali
impiegate e delle tecniche di risoluzione delle crisi d’impresa sia giudiziali
che stragiudiziali. Tale obiettivo sarà acquisito attraverso un percorso
evolutivo di indagine storica dei processi di formalizzazione delle regole
peculiari del sottosistema del “diritto commerciale” rispetto al sistema
privatistico.
Istituzioni di diritto privato.
MODALITA’ DI VERIFICA
Esame orale
Non sono previsti programmi specifici per gli studenti Erasmus
Gli studenti possono richiedere l’assegnazione della tesi scritta e della
ASSEGNAZIONE TESI tesina orale nel giorno di ricevimento previsto, nel rispetto dei tempi
imposti dall’Ordinamento didattico.
STUDENTI ERASMUS
INSEGNAMENTO
DENOMINAZIONE
TIPOLOGIA
CORSO DI LAUREA E
ANNO DI CORSO
CREDITI
PERIODO DI
SVOLGIMENTO
DIRITTO ECCLESIASTICO
Materia Fondamentale
Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG), H-P
9
Primo semestre
ORARIO LEZIONI
AULA LEZIONI
DOCENTE
NOME
E-MAIL
TELEFONO
PAGINA WEB
GAETANO DAMMACCO
[email protected]
080 5717229
Lunedì, martedì ore 10-12
RICEVIMENTO
DIPARTIMENTO
PROGRAMMA DEL
CORSO
Di Giurisprudenza, presso il quarto piano lato B del palazzo in piazza
Cesare Battisti
CORSO
1. Il fenomeno sociale a finalità religiosa nella società
contemporanea europea e mediterranea (pluralismo e
multiculturalismo). L'organizzazione del potere civile come
risposta ai bisogni del fenomeno religioso. La
transnazionalità dei fenomeni religiosi e la molteplicità della
loro regolazione giuridica: la laicità degli ordinamenti
giuridici e degli Stati.
Il diritto ecclesiastico italiano. Storia e disciplina
giuridica della legislazione ecclesiastica: lo Stato unitario, il
regime fascista, la società repubblicana. Rapporti tra potere
politico e religione.
2. La libertà religiosa nella Costituzione della
Repubblica italiana. Le fonti del diritto ecclesiastico. La
tutela individuale, la tutela confessionale, la tutela collettiva
e dei gruppi.
La disciplina costituzionale; il fenomeno sociale a
finalità religiosa nella disciplina della Costituzione italiana. Il
diritto di libertà di religione. L’art. 7 della Costituzione:
genesi della norma, interpretazione dottrinale, interpretazione
giurisprudenziale. L’art. 8 della Costituzione: concetto di
confessione religiosa, natura giuridica delle intese, procedura
per la stipulazione delle intese. I culti ammessi nella legge n.
1159 del 1929. L’eguale libertà delle confessioni religiose. Il
principio di laicità dello Stato nell'esperienza pluralista e
multiculturale della società italiana. La distinzione delle
competenze. Le peculiarità della disciplina italiana. In
particolare: la disciplina del matrimonio secondo il
concordato e le intese, la riserva di giurisdizione, i
procedimenti di nullità e la delibazione. I matrimoni delle
confessioni diverse dalla cattolica; gli enti religiosi ed
ecclesiastici delle confessioni religiose (con riferimenti agli
enti non profit); il regime tributario e l’otto per mille; i mezzi
per l’attività di religione o di culto: dal sistema beneficiale
agli istituti per il sostentamento del clero. Le entrate di diritto
privato e le entrate di diritto pubblico. Gli edifici di culto, la
tutela del patrimonio storico ed artistico. Il volontariato e le
sue implicazioni religiose. I ministri di culto
nell’ordinamento italiano. Il lavoro dei religiosi. L’istruzione
religiosa. Le scuole confessionali. La particolare posizione
dei docenti dell’Università Cattolica. La tutela penale del
sentimento religioso.
3. Santa Sede e Stato Città del Vaticano. Le regole
della diplomazia e geopolitica. Il governo della Chiesa.
4. La libertà religiosa nell’ordinamento europeo,
internazionale e dei Paesi mediterranei: CEDU, Carta di
Nizza, Trattato per la Costituzione europea, OSCE,
Dichiarazione ONU, Dichiarazioni internazionali sulla non
discriminazione, Dichiarazione islamica sui diritti umani,
Carta araba sui diritti umani. Il Dialogo interreligioso e
interculturale, le regole della coabitazione pacifica.
TESTI CONSIGLIATI
Per quanto riguarda i testi, lo studio della PARTE
GENERALE si effettua, utilizzando a scelta uno dei
manuali sotto indicati:
 F. FINOCCHIARO, Diritto ecclesiastico, edizione
compatta a cura di A. Bettetini e G. Lo Castro, 4^
edizione, Bologna, Zanichelli, 2012.
 M. TEDESCHI, Manuale di Diritto ecclesiastico,
Torino, Giappichelli, 2010
Lo studio della PARTE SPECIALE si effettua utilizzando
G. DAMMACCO, Il crocevia Mediterraneo: culture, diritti,
religioni.
Lo studio deve essere completato con l'ausilio delle
fonti normative.
Tra le raccolte di leggi ecclesiastiche si consiglia una
delle seguenti a scelta:
 BERLINGO’ - CASUSCELLI, Codice del Diritto
ecclesiastico, Milano, Giuffrè,
 P. MONETA, Codice
Piacenza, La Tribuna
OBIETTIVI SPECIFICI
DEL CORSO
di
Diritto ecclesiastico,
Fornire la conoscenza della relazione esistente nella società
tra diritto e religione, studiando la disciplina giuridica che
riguarda alcuni ambiti specifici (matrimonio, enti,
insegnamento della religione, patrimonio artistico) sia nelle
fonti sia nel diritto positivo. Fornire la conoscenza della
disciplina giuridica unilaterale, bilaterale, europea e
internazionale con attenzione all’area mediterranea. Avviare
all’analisi dei diritti riguardanti il fenomeno religioso e
all’individuazione delle esigenze di regolamento delle
situazioni e dei conflitti. L'interesse per lo studio della
disciplina è, pertanto, assolutamente indipendente dalle
personali opzioni religiose.
PROPEDEUTICITA’
Diritto costituzionale, istituzioni di diritto privato
MODALITA’ DI
VERIFICA
STUDENTI ERASMUS
Esame di profitto orale
I programmi saranno concordati con gli studenti ai quali saranno fornite
tutte le informazioni necessarie.
ASSEGNAZIONE TESI La tesi finale potrà essere richiesta durante le ore di ricevimento o
previo specifico appuntamento. Egualmente dicasi per l’assegnazione
delle tesine orali. Non verranno assegnate tesi se il periodo tra la
richiesta e la sessione di laurea è inferiore a otto mesi.
ANNO ACCADEMICO 2013-14
DENOMINAZIONE
Diritto ecclesiastico Q-Z
IUS 11
Materia fondamentale
TIPOLOGIA
CORSO DI LAUREA E
ANNO DI CORSO
Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG)
9
CREDITI
I semestre
PERIODO DI
SVOLGIMENTO
ORARIO LEZIONI
AULA LEZIONI
NOME
E-MAIL
TELEFONO
PAGINA WEB
DOCENTE
Ventrella Carmela
[email protected]
080/5717231
RICEVIMENTO
Lunedì e Mercoledì 11, 00 – 14,00 presso il IV Piano Scala C, P.zza C.
Battisti 1
DIPARTIMENTO
Dipartimento di Giurisprudenza, IV Piano Scala C, P.zza C. Battisti 1tel. 080/5717222
PROGRAMMA DEL
CORSO
CORSO
Le fonti del diritto ecclesiastico: fonti di produzione e fonti di
cognizione; fonti unilaterali e fonti pattizie; fonti di diritto interno, di
diritto internazionale e di diritto comunitario; le fonti atipiche; le fonti
di provenienza confessionale; la sussidiarietà nel sistema delle fonti del
diritto pubblico delle religioni.
- L’attuazione dei principi
costituzionali: l’attività legislativa, gli interventi della Corte
Costituzionale.
Il “principio supremo” di laicità dello Stato e ed il “rispetto delle
diversità”. I diritti della coscienza e l’eguaglianza: l’attuazione dei
principi costituzionali in materia religiosa. Le domande di visibilità
avanzate nella sfera pubblica da gruppi motivati religiosamente e il
rilievo giudiziario delle esigenze confessionali. I simboli religiosi nello
spazio pubblico: esposizione del crocifisso e abbigliamento.
Pluralismo confessionale, eguaglianza giuridica e
divieto di
discriminazione. Costituzione e laicità dello Stato: l’art. 8, co. 1,
Cost.; la nozione di confessione religiosa; l’autonomia confessionale e
la distinzione degli ordini: artt. 7, 1° co. e 8, 1°- 2° co. – Gli statuti
delle confessioni religiose. I rapporti tra ordinamenti: bilateralità
pattizia, concordati e intese (artt. 7,2° co. e 8, 3° co. Cost.); Patti
Lateranensi, revisione del Concordato e nuovo Accordo (l. 121/85); la
copertura costituzionale dei patti e dell’accordo di revisione; i “soggetti
religiosi” legittimati alle intese e organi governativi: il diritto all’intesa;
la procedura di formazione del testo delle Intese; la legge di
approvazione.
Libertà di religione: art. 19 cost.; facoltà di professare liberamente la
propria fede e limite del buon costume; libertà religiosa quale diritto
pubblico soggettivo; l’appartenenza confessionale e l’ateismo; libertà di
religione e processi di integrazione europea; libertà di pensiero,
coscienza e religione nella Convenzione dei Diritti dell’Uomo; Il
ricorso alla Corte europea dei diritti dell’Uomo; la libertà di religione
nello Statuto, nelle dichiarazioni dell’ONU e negli atti della C.S.C.E. e
dell’O.S.C.E.
Fattore religioso ed esperienza giuridica: le obiezioni di coscienza:
trattamenti sanitari volontari e trattamenti obbligatori; la tutela del
sentimento religioso nei rapporti di lavoro subordinato; le festività
religiose. - Pratiche rituali (circoncisione e mutilazioni genitali
femminili). I diritti di libertà del fedele all’interno del gruppo religioso.
L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche; i
docenti di religione; le organizzazioni di tendenza e i rapporti di lavoro:
i docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’istruzione
religiosa di altri culti: a) nei luoghi di culto; b) nella scuola pubblica: il
problema delle classi islamiche –L’assistenza spirituale nelle comunità
separate: alle Forze Armate, negli Istituti di detenzione e pena, negli
ospedali e nelle case di cura. - La tutela penale del sentimento religioso:
la riforma del titolo IV del libro II del codice penale. – La qualifica
civilistica di ministro di culto; l’uso abusivo dell’abito ecclesiastico; il
“segreto” e la testimonianza dei ministri di culto; la comunicazione dei
procedimenti a carico di ecclesiastici; le responsabilità degli
ecclesiastici; le incompatibilità, le immunità. - Il giuramento nel
processo Gli enti ecclesiastici: l’art. 20 Cost.; la legge 222/’85; natura giuridica
degli enti ecclesiastici; le finalità e le attività degli enti ecclesiastici; il
procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica agli enti
confessionali; amministrazione degli enti, capacità contributiva e
regime tributario; poteri statuali e poteri confessionali sulla gestione
patrimoniale degli enti confessionali; enti confessionali e O.N.L.U.S.;
enti confessionali e attività d’impresa; gli enti ecclesiastici di diritto
comune; i vari enti della Chiesa cattolica; la revoca del riconoscimento
della personalità giuridica; l’estinzione degli enti ecclesiastici.
Sostentamento del clero e mezzi per l’attività di religione o di culto:
gli Istituti per il sostentamento del clero; il processo sull’equa
remunerazione; le entrate di diritto privato degli enti confessionali; le
entrate di diritto pubblico; il finanziamento delle confessioni; l’otto per
mille e le offerte deducibili. L’edilizia religiosa: gli edifici di culto; i luoghi di culto islamici. La
tutela del patrimonio storico ed artistico.
Il matrimonio. Matrimoni religiosi monogamici e poligamici. Divieto
e limiti del riconoscimento del matrimonio poligamico. Matrimonio
canonico con effetti civili: libertà matrimoniale e autonomia della
volontà degli effetti civili; le pubblicazioni civili; gli impedimenti; la
trascrizione; i matrimoni canonici non trascrivibili; il concorso di
giurisdizioni sul matrimonio; le sentenze ecclesiastiche di nullità; il
procedimento di delibazione; sentenze ecclesiastiche non delibabili;
rapporti tra nullità ecclesiastiche e divorzio; . – Il matrimonio davanti
ai ministri delle confessioni religiose diverse dalla cattolica.
Santa sede e Stato Città del Vaticano: nozione di Santa Sede;
Differenze con quelle di Chiesa e Stato Città del Vaticano; gli enti
centrali della Santa Sede; lo Stato Città del Vaticano ed il Trattato del
1929; le relazioni con l’Italia.
TESTI CONSIGLIATI
VITALI, Enrico-CHIZZONITI, Antonio G., Manuale breve. Diritto
ecclesiastico, Giuffrè, Milano, VII edizione, 2013, ovvero
FINOCCHIARO, Francesco, Diritto ecclesiastico, ed. compatta a cura di
A. Bettetini – G. Lo Castro, Zanichelli, Bologna, IV ed., 2012
E inoltre, a scelta dello studente,
COLAIANNI, Nicola, Diritto pubblico delle religioni. Eguaglianza e
differenze nello Stato costituzionale, Il Mulino, Bologna, 2012 (capp. I,
III, V, VI), ovvero
AA.VV., Oltre i confini. Religione e società nell’Europa
contemporanea, Cacucci, 2010 (pp. 47-116; 155-191; 205262).
L’esame va preparato con le fonti legislative: Il Codice di diritto
ecclesiastico, a cura di P. MONETA, La Tribuna, Piacenza, ult. ed.
OBIETTIVI SPECIFICI
DEL CORSO
PROPEDEUTICITA’
(PER GLI
IMMATRICOLATI A
PARTIRE DALL’A.A.
2008-2009)
MODALITA’ DI
VERIFICA
STUDENTI ERASMUS
Il corso si propone di avviare gli studenti alla conoscenza e
all’approfondimento degli elementi di specificità del Diritto
ecclesiastico offrendo criteri metodologici idonei all’elaborazione dei
dati desumibili dal pensiero giuridico, dalla normativa e dalla
giurisprudenza.
Diritto costituzionale, istituzioni di diritto privato
Esame di profitto orale
I programmi specifici per gli studenti Erasmus potranno
essere concordati con il docente durante gli orari di
ricevimento
ASSEGNAZIONE TESI Le tesi scritte e le tesine orali potranno essere assegnate
durante gli orari di ricevimento previo colloquio con il docente
INSEGNAMENTO
DENOMINAZIONE
ECONOMIA POLITICA
Disciplina fondamentale
TIPOLOGIA
CORSO DI LAUREA E
ANNO DI CORSO
CREDITI
PERIODO DI
SVOLGIMENTO
LMG e SSG II anno
9
II semestre
ORARIO LEZIONI
AULA LEZIONI
DOCENTE
NOME
E-MAIL
TELEFONO
PAGINA WEB
Isabella Martucci
[email protected]
0805717306
I semestre: martedì ore 10.30-12.00
RICEVIMENTO
DIPARTIMENTO
II semestre: martedì ore 9-11
Giurisprudenza
CORSO
PROGRAMMA DEL
CORSO
1. Concetti introduttivi
2. La teoria del comportamento del consumatore e del produttore
3.I regimi di mercato: concorrenza perfetta e monopolio; concorrenza
imperfetta e oligopolio
4. Il mercato dei fattori della produzione.
5. Fallimenti del mercato
6. La contabilità nazionale
7. Macroeconomia classica e equilibrio economico generale
8. Macroeconomia Keynesiana e principio della domanda effettiva
9. La teoria keynesiana dell’investimento
10. La teoria della domanda di moneta
11. Offerta di moneta e politica monetaria
12. La sintesi neoclassica e la teoria keynesiana. Il modello di Hicks
13. Disoccupazione e inflazione
14. Spesa pubblica e tassazione
15. Le relazioni economiche internazionali: la teoria pura del commercio
internazionale
16. Economia internazionale monetaria: mercato dei cambi; il modello
Mundell – Fleming
17. La crescita economica e le fluttuazioni cicliche
18. Integrazione Europea, Unione Monetaria e ruolo della BCE
TESTI CONSIGLIATI
Begg, Fischer e Dornbusch, Economia, IV ed., McGraw-Hill, 2011
o in alternativa
Palmerio G., Elementi di Economia Politica, XVII ed., Cacucci,
2011
OBIETTIVI SPECIFICI
DEL CORSO
Il corso si propone di fornire strumenti atti alla conoscenza della teoria
economica e alla formulazione di corrette interpretazioni dei fenomeni
dell’economia contemporanea.
PROPEDEUTICITA’
MODALITA’ DI
VERIFICA
STUDENTI ERASMUS
Esame orale
Gli studenti saranno autorizzati a sostenere l’esame presso Università
straniere nell’ambito di progetti Socrates-Erasmus, previa verifica della
conformità dei programmi.
ASSEGNAZIONE TESI Gli studenti, interessati all’assegnazione di tesi o di tesine in Economia
Politica, possono incontrare il docente il mercoledì dalle 9 alle 11
INSEGNAMENTO
Inglese giuridico - Corso M-Z - S.S.D. L-LIN/12
DENOMINAZIONE
Insegnamento fondamentale
TIPOLOGIA
CORSO DI LAUREA E
ANNO DI CORSO
CREDITI
LMG – Secondo anno
LMGI – Secondo anno
(I programmi riportati riguardano anche gli insegnamenti dei corsi di
studio ad esaurimento per i quali sono previsti 6 CFU)
LMG – 6 CFU
LMGI – 6 CFU
Secondo Semestre
PERIODO DI
SVOLGIMENTO
ORARIO LEZIONI
AULA LEZIONI
NOME
E-MAIL
TELEFONO
PAGINA WEB
RICEVIMENTO
DIPARTIMENTO
DOCENTE
Claudia Morgana Cascione
[email protected]
Mercoledì h. 12,00/13,30
C.so Italia 23 – Stanza 2 – 1° piano
Dipartimento di Giurisprudenza, c.so Italia 23, 70123 Bari.
Tel 080-5717712
CORSO
Programma da 6 CFU
PROGRAMMA DEL
CORSO
Il corso si propone d’introdurre gli studenti allo studio dell’inglese
giuridico. Esso non si limita a fornire informazioni di carattere
meramente linguistico e lessicale, ma intende svolgere altresì un
esercizio di comparazione giuridica attraverso l’analisi di istituti
caratteristici della tradizione di common law.
Il corso verterà principalmente sui seguenti temi:
a) introduzione al lessico giuridico inglese (categorie di diritto
sostanziale e processuale);
b) il drafting multilingue nell’esperienza comunitaria e il ricorso
all’inglese giuridico;
c) la traduzione come problema di diritto comparato;
d) lo stile legislativo inglese;
e) lo stile giurisprudenziale;
f) lo stile dottrinale;
g) contract, property, torts, restitutions: l’inglese giuridico “in action”.
Il corso verrà svolto utilizzando principalmente materiali
giurisprudenziali, legislativi e dottrinali in lingua inglese (relativi agli
ordinamenti inglese, statunitense e canadese), che verranno distribuiti
preventivamente agli studenti e costituiranno oggetto di discussione
collegiale.
TESTI CONSIGLIATI
OBIETTIVI SPECIFICI
DEL CORSO
PROPEDEUTICITA’
(PER GLI
IMMATRICOLATI A
PARTIRE DALL’A.A.
2008-2009)
MODALITA’ DI
VERIFICA
STUDENTI ERASMUS
ASSEGNAZIONE TESI
DENOMINAZIONE
A. Riley, Legal English and the Common Law, Cedam, 2012.
I frequentanti potranno sostituire parti del libro con i materiali
distribuiti durante il corso.
Il corso ha due obiettivi principali. In primo luogo esso si propone di
introdurre gli studenti al lessico giuridico inglese, illustrando le
principali categorie del diritto sostanziale e processuale attraverso
l’esame di pronunzie giurisprudenziali, statutes e opere dottrinali
selezionate. In secondo luogo esso intende evidenziare le problematiche
che derivano dal ricorso all’inglese giuridico nel contesto degli atti
normativi multilingue (e segnatamente nel quadro della normativa
comunitaria), chiarendo i correlativi problemi di omologazione e
traduzione anche attraverso il ricorso alle metodologie della
comparazione giuridica.
Esame orale e/o scritto al termine del corso.
INSEGNAMENTO
STORIA DEL DIRITTO ITALIANO II (A-Z)
STORIA DEL DIRITTO ITALIANO SSG (A-Z)
IUS/19
FONDAMENTALE
TIPOLOGIA
CORSO DI LAUREA E
MAGISTRALE GIURISPRUDENZA (LMG) II ANNO
SCIENZE DEI SERVIZI GIURIDICI (SSG) I ANNO
ANNO DI CORSO
9 CFU
CREDITI
PERIODO DI
SVOLGIMENTO
I SEMESTRE
ORARIO LEZIONI
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CORSO
TESTI CONSIGLIATI
GIANFRANCO LIBERATI
[email protected]
080/5717173-7177
GIOVEDI’ 10,00-13,00
VENERDI’ 10,00-13,00
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
III PIANO SCALA D
PIAZZA CESARE BATTISTI,1 70121 BARI
LIBERIO 080/5717184 CEGLIE 080/5717179
CORSO
Il corso si articola in lezioni e seminari.
Muovendo dall’illuminismo giuridico e dall’impulso riformatore delle
monarchie assolute, si giunge all’opera codificatoria per la quale Franz
Wieacker parlò di codici del giusnaturalismo. Quest’opera raggiunse i
suoi momenti più alti con l’ALR prussiano, con l’ABGB austriaco e
soprattutto con l’exemplar aeternum del Code Civil napoleonico. Ma
ancora Wieacker notò come la matrice giusnaturalistica fosse poi
destinata a dissolversi nel trionfo del positivismo giuridico.
Si approfondiscono, quindi, gli esiti novecenteschi ed in questa
prospettiva, si rileva il ruolo eminente esercitato dalla dottrina tedesca
– e soprattutto dalla Pandettistica – nella costruzione di un sistema
giuridico compiuto.
Per quanto attiene la parallela vicenda codificatoria giuspubblicistica, si
privilegia il modello della monarchia amministrativa e l’affermazione
del costituzionalismo liberale, con particolare riguardo alla storia
costituzionale dell’Italia unita.
STORIA DEL DIRITTO ITALIANO II LMG
A. PADOA SCHIOPPA, Storia del diritto in Europa, Bologna, Il
Mulino, 2007, pagg. 391- 699
e
A. LEPRE, Storia della prima Repubblica, Bologna, Il
Mulino, (tutto)
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STORIA DEL DIRITTO ITALIANO SSG
C. GHISALBERTI, Storia costituzionale d’Italia 1848/1994, Bari,
Laterza, 20107, pp. 19-433
e
M. R. DI SIMONE, Istituzioni e fonti normative in Italia dall’antico
regime all’Unità, Torino, Giappichelli, 1999 (tutto)
OBIETTIVI SPECIFICI
DEL CORSO
Condurre gli studenti, se possibile, ad una più ampia consapevolezza
culturale.
PROPEDEUTICITA’
(PER GLI
IMMATRICOLATI A
PARTIRE DALL’A.A.
2008-2009)
MODALITA’ DI
VERIFICA
STUDENTI ERASMUS
STORIA DEL DIRITTO ROMANO (per gli immatricolati a partire
dall’a.a. 2008-2009)
ESAME ORALE
Sono previsti programmi specifici da concordare con gli studenti
secondo le diverse esperienze
ASSEGNAZIONE TESI L’assegnazione delle tesi può essere richiesta durante i normali turni di
ricevimento, in ogni caso almeno un anno prima della sessione prevista
per l’esame di laurea. Presso la sezione storica del dipartimento – scala
D III piano -, è affisso il regolamento per lo svolgimento delle tesi.