Rassegna stampa 31 luglio 2014

Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Lavoro, le nuove offerte
in Umbria e i bandi
Intanto Ryanair cerca
assistenti di volo
Il “gioiello” di Perugia «Ma quale Arco etrusco?
Fu rifatto al tempo dei romani»
Il professor Mezzanotte, illustre storico:
«Può essere fatto risalire all’epoca della Perusia romana»
PAGINE 44-45
ALLEGRINI PAGINA 11
Anno XV numero 209
In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
Crolla gru a Terni, un morto
e 5 palazzi
evacuati
Paura in centro, 60 famiglie
sgomberate: il cedimento
forse a causa delle piogge
SCHILLACI PAGINE 4-5
Cronache
Il braccio della gru che ha sventrato il palazzo di via Buonarroti, in pieno centro a Terni FOTO MIRIMAO
Regione, acquisto palazzine al via
Perugia, mercato
di domenica quando
gioca il Grifo
In anteprima il bando per comperare oltre 150 alloggi da dare alle famiglie
PIOPPI PAGINA 9
COLETTA PAGINA 28
Rapina col coltello,
arrestato
folignate 24enne
Ast, i sindacati: Renzi fermi Tk
Verso il blocco dell’A1 per protesta
Comune di Perugia, la Giunta:
niente proroga ai mini dirigenti
PAGINA 19
PAGINA 8
PETRUCCIOLI PAGINA 16
LA TRAGEDIA
Torgiano, travolta
e uccisa da un’auto
FALCINELLI PAGINA 10
Operai Ast in “blocco”
LA “PRIMA” AL CURI
L’OPINIONE
Brinda il Bordeaux
QUALE PRIMATO
DELL’ISTRUZIONE?
Perugia giù nel test coi francesi,
non basta il gol di Fazzi (1-3)
di GIOVANNI CODOVINI
DE MATTEIS, SONAGLIA PAGINE 31-32
IN UMBRIA
Dirigenti, maxi premi
Regione e Comuni, stipendio
ricco con il bonus risultato
L. PARTENZI PAGINA 26
e statistiche danno ragione
all’Umbria, almeno sul decisivo settore dell’istruzione. I
recentissimi dati (vedi Il Giornale
dell’Umbria di ieri) promuovono infatti il nostro sistema regionale: siamo al primo posto assoluto per (...)
L
SEGUE A PAGINA 46
Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
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umbria
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Rometti: nessun salasso per gli umbri
E45 LA “CROCE” DEL PEDAGGIO
L’assessore regionale: troppo presto per
per le stime. Ma il fronte dei contrari non molla
PERUGIA - Sulla questione del pedaggio della E45 una volta che sarà
trasformata in autostrada i toni non
si placano. Sulla vicenda è intervenuto ieri l’assessore regionale ai
Trasporti, Silvano Rometti. «Ma
quale salasso per gli umbri quando
percorreranno la E45 una volta trasformata in autostrada? - chiede retoricamente Rometti - Non converrebbe nemmeno allo stesso gestore
dell’arteria, poiché il traffico si riverserebbe in larga parte sulle strade locali. E, in ogni caso, il «no»
della Regione al pedaggio per il
traffico locale è già stato recepito
dal Governo e su questo non abbasseremo certo la guardia. Sia chiaro
innanzitutto - prosegue Rometti che i lavori partiranno soltanto
quando, individuato attraverso una
gara il concessionario che li realizzerà, il Governo sottoscriverà con
lui la relativa convenzione, in cui
verranno disciplinate anche le questioni del pedaggio e delle agevolazioni. E non ci troveremo di fronte
al fatto compiuto, perché la convenzione dovrà essere prima condivisa
con l’Umbria e tutte le altre regioni
interessate - È completamente sbagliato e fuorviante, perciò, fare oggi
stime sui costi per gli umbri poiché sottolinea l’assessore - si basano su
una semplice ipotesi economica da
parte di uno dei proponenti che non
necessariamente sarà quello scelto
per realizzare l’opera. Questa proposta economica - tiene a precisare
inoltre Rometti - è stata presentata
al ministero delle Infrastrutture e
trasporti alla fine del 2013, due anni
dopo che è stato formalizzato il parere favorevole della Regione. Se
avesse fatto parte del progetto su cui
ci siamo espressi l’avremmo rigettata. Sull’adeguamento - dice l’assessore - già nel 2007 e poi nel luglio 2011 l’Umbria si è espressa favorevolmente, unitamente a tutte le
altre regioni coinvolte dal tracciato.
La realizzazione dell’autostrada,
che ha ottenuto il parere positivo di
tutti i Comuni umbri i cui territori
sono attraversati dalla E45, pur con
alcune osservazioni e richieste di
modifiche, recepite, è stata approvata a larghissima maggioranza nel
gennaio scorso in consiglio regionale, con voti bipartisan, del centrosinistra e del centrodestra, sui documenti che, nel vedere con favore la
nascita dell’autostrada, mettono in
evidenza la necessità di esentare gli
umbri dal pagamento di pedaggi. La
nostra ferma richiesta di assicurare
per i residenti le più ampie agevolazioni possibili in termini di tariffe e
di varietà di titoli di accesso - rileva
Rometti - è stata ritenuta legittima e
approvata dal ministero delle Infrastrutture e trasporti e dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, a differenza di modifiche di altre regioni
che non sono state accolte. Parlare
La rassicurazione
Il titolare della delega
ai Trasporti: la Regione
ha chiarito che i residenti
dovranno essere
salvaguardati
Le critiche
Dottorini (Idv): «Non si
può far finta di cadere
dal pero, il pedaggio
è stato sempre parte
integrante del progetto»
ora di pedaggi “salati” - conclude
l’assessore - è pertanto non solo
prematuro, ma anche strumentale,
un argomento buono solo per avere
visibilità. È interesse di tutti infatti,
a cominciare dal concessionario
dell’autostrada, che l’accesso sia
sostenibile, anche dal punto di vista
economico. Altrimenti si arriverebbe al paradosso di una autostrada
pressochè vuota, con il congestionamento della viabilità secondaria
circostante».
Sulla questione del pedaggio torna il consigliere regionale dell’Idv,
Oliviero Dottorini, su una posizione diametralmente opposta a quella
di Rometti. Per Dottorini è «grave»
che della proposta di pedaggiamento, «presentata a fine 2013 dal privato al ministero delle Infrastrutture, né Consiglio né comunità regionale siano stati messi al corrente».
Poi il consigliere Idv prende in esame la questione più in generale.
«Qualcuno - dice Dottorini - fa finta
di cadere dal pero, ma il pedaggio
per i residenti è sempre stato parte
integrante del progetto di trasformazione in autostrada della E45.
Chi continua a dire “Viva l’autostrada, ma senza pedaggio per gli
umbri” o è uno sprovveduto o è in
malafede. Il piano economico-finanziario - ribadisce Dottorini parla chiaro: i privati rientreranno
Arteria Il tratto
della E45 nei
pressi
di Collestrada,
alle porte
di Perugia
Nella foto
piccola
l’assessore
regionale
ai Trasporti,
Silvano Rometti
dell’investimento attraverso la defiscalizzazione e soprattutto attraverso il pedaggiamento, che sarà a
carico principalmente dei residenti,
essendo la E45 un’arteria a servizio
di un traffico essenzialmente locale. L’unico modo per evitare questo
salasso alle famiglie e alle imprese
umbre è togliere il consenso della
Regione e dei nostri Comuni a questo assurdo progetto».
Sulla vicenda intervengono anche Otello Numerini, consigliere
comunale di Perugia, Carla Spagnoli, del Movimento per Perugia e
la Sinistra per Perugia. Secondo
Numerini è necessario affrontare la
questione con «buon senso». «Se è
giusto - sostiene il capogruppo di
Progetto Perugia a Palazzo dei Priori - non gravare sugli utenti umbri, è
altrettanto opportuno favorire la
realizzazione di una E45 moderna,
in grado di rompere l'isolamento
della nostra regione». Sinistra per
Perugia, dopo aver definito «la trasformazione dell’E45 in autostrada
un’opera inutile e dannosa sia per
l’Umbria che per tutte i paesi e le
città che saranno attraversate dalla
nuova autostrada», indica come
«scellerata» anche la decisione di
far pagare il pedaggio agli umbri
«che dovranno percorrere la nuova
autostrada per recarsi a lavoro ogni
giorno. I privati che hanno promosso il project-financing per la trasformazione della E45 in autostrada
hanno previsto una tariffazione
esorbitante che graverà anche sui
cittadini». Infine, Carla Spagnoli,
presidente onorario di Movimento
per Perugia, se la prende con «i politici» che avrebbero «tradito i cittadini umbri» dopo aver «promesso
di non far pagare il pedaggio ai residenti».
RE. CRO.
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perugia
Puzzle commissioni,
manca un forzista
Felicioni, Vignaroli e Cenci i presidenti della maggioranza,
che però deve sciogliere il nodo della Affari istituzionali
di PIERPAOLO BURATTINI
e ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Forse ci siamo, o almeno così spera il presidente del
consiglio comunale, Varasano,
che per una settimana ha dovuto
usare ago, filo e pazienza per cucire e ricucire la trama tutt’altro che
semplice dei presidenti di commissione. Ieri mattina la schiarita se
non definitiva alquanto significativa sulla strada dell’avvio dei lavori
è arrivata quando i partiti hanno
presentato la lista con i sedici
membri che andranno ad occupare
le cinque commissioni consiliari.
Tira e molla, molla e tira e alla fine
tutti i partiti (anche in casa democrat) hanno stilato la lista dei loro
titolari. E partita in stato avanzato
si registra anche per quello che riguarda quelli che potremmo chiamare i “capitani”, ovvero i presidenti che nel corso di questa legislatura dovranno coordinare e indirizzare i lavori delle cinque commissioni.
Sul versante dell’opposizione,
lato Pd, la partita è stata chiusa da
tempo con l’indicazione alla presidenza della commissione Controllo e garanzia della consigliera Mori. Mentre nel fortino della maggioranza viene data ormai per certa
l’indicazione di Cenci all’Urbanistica, di Vignaroli al Bilancio e di
Felicioni alla Cultura. A proposito
della commissione Cultura, sembra che nella giornata di domani
questo dovrebbe essere il primo
organismo consiliare a riunirsi. La
nomina, come detto, del consigliere del Nuovo Centrodestra Felicioni sembra essere scontata (salvo rivolgimenti all’interno della stessa
maggioranza), mentre per la vice
presidenza nelle ultime ore sono
La diplomazia
Fine settimana di trattative
per individuare chi sarà
il consigliere prescelto
Pronto l’elenco con i nomi
dei sedici commissari
Ipotesi e certezze
Il consigliere Pd, Bori,
dovrebbe essere il vice
di uno degli organi
Sorcini sarà alla testa
del gruppo di Forza Italia
LA GIUNTA
Mini dirigenti, niente proroga
PERUGIA - Fumata nera, niente proroga per i cosiddetti mini-dirigenti.
Alla fine, dopo una riunione fiume della Giunta, il sindaco Romizi (sabato è in programma una conferenza stampa per spiegare la scelta) ha
deciso di non andare al muro contro muro con i sindacati e di rimettere
nel cassetto l’idea di andare a una proroga delle attuali posizioni dirigenziali. Insomma, se ne riparla a fine anno quando l’Amministrazione
rimetterà mano al dossier e in questo modo potrà ridisegnare la pianta
organica di tutti i ruoli dirigenziali. Ma la riunione di Giunta di eri è servita anche a compiere un primo giro d’orizzonte sul nodo spinoso del
Bilancio: sul tavolo, stando ad alcune indiscrezioni, ci sarebbero attorno a sei milioni di euro (preventivati dalla passata Amministrazione)
che dovrebbero arrivare nelle casse del Comune dalla cessazione di alcune convenzioni. Numeri al setaccio e più di qualche preoccupazione.
Le scelte I banchi della
maggioranza in Consiglio. Sotto, il presidente
del Consiglio Varasano
salite le quotazioni del consigliere
Pd, Tommaso Bori. Si vedrà, anche perché alla risoluzione del rebus manca ancora un tassello. Forza Italia, oltre a Cenci, deve
indicare alla presidenza
di una commissione
un altro suo esponente. È per questo,
almeno così sembra stando alle indiscrezioni, che
la maggioranza
(in accordo con il
presidente Varasano) ha deciso di
rinviare l’avvio di
tutte le commissioni
alla prossima settimana. Insomma, ai forzisti
tocca un altro fine settimana
all’insegna del taglia e cuci e del
lavoro diplomatico. Lavoro che si
preannuncia tutt’altro che semplice, perché per questo posto non sono in pochi coloro che vi hanno riposto ambizioni e aspettative. Difficile fare pronostici mentre nella
giornata di
ieri l’ennesima riunione del
gruppo consiliare
forzista ha “benedetto” (anche se i mal di pancia
non sono mancati) la nomina a capogruppo dell’ex consigliere provinciale Piero Sorcini (Castori sarà
il vice). Siamo all’ultimo giro di
boa, anche se non sono da escludere sorprese. Anzi, tutt’altro.
Gesenu, giochi e (molti) veti sulla presidenza
Il 4 agosto scade il bando indetto dal Comune, spunta l’identikit di un imprenditore
PERUGIA - Ciak si gira: Partecipate e nomine. Nella tarda serata di
ieri dalle parti della maggioranza
era tutto un sospirare a fil di voce:
«La partita su Gesenu è molto
complicata, le variabili in campo
non sono poche». E tutti guardano
verso le finestre dell’ufficio del
sindaco Romizi mandando segnali
apparentemente univoci ma in
realtà più che mai divergenti.
Di certo c’è che lunedì 4 agosto
salteranno fuori dal Bando di gara
indetto dal Comune i nomi di coloro che aspirano al posto e che ritengono di avere i requisiti giusti per
sedersi al posto dell’attuale presidente Luciano Ventanni. La scelta
del sostituto cade in un momento
più che mai delicato perché l’ipotesi del prestito ponte da almeno 56 milioni di euro per garantire la
Il rebus L’ingresso dello stabilimento Gesenu
di Ponte Rio
continuità aziendale in attesa che
l’enorme mole di crediti (specialmente quelli dovuti da alcune amministrazione siciliane) tornino
nelle casse, è sempre una possibilità che resta sul tavolo. Senza contare che i rapporti con il socio privato (palazzo dei Priori possiede il
40%) Manlio Cerroni negli ultimi
tempi sembrano essersi oltremodo
raffreddati. Partita delicata, dunque. Anche perché se gli uomini
più vicini al sindaco assicurano
che la scelta del nuovo presidente
sarà fatta in base a criteri di competenza e professionalità (a questo
proposito si parla di contatti con un
imprenditore cittadino), dalle parti
della maggioranza (versante Nuovo centrodestra) si ricorda come al
momento di discutere degli assetti
di Giunta proprio sulla presidenza
di Gesenu fu effettuato una specie
di “gentlemen’s agreement”, che
oggi deve essere rispettato.
La partita, dunque, è in corso e le
pressioni aumentano con il passare
dei giorni anche perché oltre che la
presidenza in ballo c’è anche la nomina di due membri del consiglio
d’amministrazione in sostituzione
di Marzia Biagiotti e Luca Antonelli. Si vedrà a breve. Così come a
breve si capirà che verso prenderà
il dossier relativo alla nomina dei
vertici delle farmacie comunali. A
palazzo dei Priori sarà un agosto di
telefoni roventi e non pochi nodi
da sciogliere o tagliare.
P. P. BUR.
IN BREVE
In consiglio comunale
De Vincenzi lascia Ncd
e crea il Gruppo misto
PERUGIA - Prime defezioni in
consiglio comunale. Il consigliere Sergio De Vincenzi «comunica con rammarico di aver
deciso di uscire dal gruppo consiliare del Nuovo centro destra
procedendo alla creazione del
Gruppo misto, come previsto
dall’articolo 9 del regolamento
del Consiglio».
De Vincenzi, infine, rinnova la
propria fiducia al sindaco Romizi e a tutta la sua Giunta, precisando «che tale decisione è
esclusivamente frutto di insanabili divergenze con gli altri
membri riguardo alla gestione
del gruppo consiliare».
Riforme e dibattito
Il ministro Lanzetta
domani in Umbria
PERUGIA - Domani mattina alle 9 il ministro per gli Affari regionali e per le Autonomie, Maria Carmela Lanzetta interverrà
alla giornata di approfondimento gratuita sul tema delle riforme istituzionali in Umbria, organizzata dalla Regione e dalla
Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Tra gli interventi anche quello della presidente
della Regione Marini.
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foligno-gualdo-nocera
17
Pasta Julia, il presidente:
«Questa è la verità»
Angelo Porzi racconta la vicenda che riguarda il pastificio da lui fondato
20 anni fa: «Voglio solo salvare la mia azienda e andrò fino in fondo»
SPELLO - «Vogliamo solo salvare
l’azienda e garantire un futuro ad
essa e ai lavoratori, trovando la soluzione migliore». È un appello accorato quello che Angelo Porzi,
presidente, per 20 anni, di Pasta Julia Sp e socio fondatore, rivolge a
sindacati e lavoratori. Un appello
con il quale «si vuole fare chiarezza
su di una vicenda troppo lunga, offuscata e tormentata».
Racconta con orgoglio dei 18 anni di attività e con dolore dei problemi, purtroppo, sorti in questi ultimi
anni: della mancanza di liquidità,
dell’impossibilità di pagare fornitori e dipendenti e della necessità di
“salvare” l’azienda. «Pasta Julia Srl
- racconta - è morosa nei confronti
di Pasta Julia Spa per oltre 750.000
euro, tra cui numerosi canoni di affitto non pagati ma, nonostante questo, si è opposta e continua ad opporsi allo scioglimento. Con gli importi che Pasta Julia Srl deve a Pasta
Julia Spa si sistemerebbero un bel
po’ di creditori». Racconta anche
degli altri 140mila euro che il legale
rappresentante di Pasta Julia srl ancora deve per l’affitto di un altro stabilimento. E poi lo sfogo. «L’immagine che trapela è marginale ed evidenza solo che Pasta Julia Srl ha salvato l’azienda e i lavoratori. Perché
paga i loro stipendi? A tal proposito
vorrei ricordare che pagare gli stipendi non è un atto di eroismo, ma
un dovere dell’imprenditore sancito dal codice civile. Esattamente come lo è pagare i fornitori, i servizi,
PASTA JULIA/2
Ex operai del pastificio: «La nostra odissea
per recuperare soldi della liquidazione»
FOLIGNO - «Siamo ex dipendenti di Pasta Julia srl e vorremmo raccontare il calvario che stiamo affrontando per riavere il trattamento di fine
rapporto». Gli ex dipendenti di pasta Julia spa raccontano che è da oltre un
anno e mezzo che sono stati costretti a lasciare lavoro per incomprensioni
con i titolari della nuova azienda. «Per il recupero del Tfr, che la società
aveva fatto letteralmente “sparire” dalla sua contabilità e dalle buste paga, ci siamo dovuti attivare presso la direzione provinciale del lavoro che
ha eseguito due tentativi di conciliazione andati a vuoto. Vorremmo nel
contempo inviare un messaggio ai nostri ex colleghi, che forse non sono
ben consapevoli del modus operandi degli attuali datori di lavoro».
gli affitti e garantire la sicurezza,
dei lavoratori. E garantirgli il futuro, con la visione lungimirante che
deve essergli propria. Con progetti
seri, concreti, sostenibili». E poi il
“mea culpa” tornando sulla scelta di
affittare a Pasta Julia srl. «Ho scelto
troppo in fretta, probabilmente. E la
fretta è sempre cattiva consigliera, e
non solo lei... Se fosse vero che la
Srl ha salvato l’azienda, e così non
è, anzi! Mi chiedo il perché del calo
pauroso del fatturato, in questi due
anni, delle chiamate che mi fanno
molti fornitori di Pasta Julia srl che
chiedono a me come recuperare i loro crediti».
«E mi chiedo anche: ma non sarà
che i dipendenti vengano strumentalizzati? Usati allo scopo del momento? Per inciso, va anche ricordato il numero esatto, i dipendenti attuali sono circa 35 (dato fornito dalla
stessa Pasta Julia Srl). Al momento
del trapasso da Pasta Julia Spa erano
39, alcuni dei quali licenziati o costretti a dimettersi, alcuni sostituiti. E
quelli rimasti, che difendono a spada
tratta la Srl, la sapranno tutta, la verità? E tutti gli altri, i tecnici e i consulenti, le istituzioni, i sindacati, saranno veramente consapevoli della dimensione grottesca di questa vicenda?». «In molti mi hanno chiesto, in
questo periodo, perché non abbia mai
parlato così come sto facendo ora. La
risposa è semplice: per amore. Per
amore di questa azienda che per me è
come un figlio. E un figlio non lo sbat-
Sit-in dei lavoratori e dei sindacati
ti in prima pagina con il rischio di fargli male. Mai. A meno che, come spero ora, questo serva per salvarlo».
Proprio per tutti questi motivi che Angelo Porzi e la sua Spa vedono nella
società Safid il “futuro”. «Una società
di prestigio nel campo agroalimentare che non solo garantirà la salvaguardia dell’occupazione, ma che ha progetti importanti per il futuro
dell’azienda che ho fondato e che voglio salvare a ogni costo». Domani si
riunirà il consiglio di amministrazione che deciderà quale proposta portare in tribunale. Se accettare quella di
Pasta Julia Srl o quella della società
Safid per la quale i sindacati hanno inviato una lettera di “diffida”, pronti a
dare battaglia (e a chiedere una commissione di inchiesta) se fosse proprio questa la scelta.
F. PE.
Oggi manifestazione degli operai Jp davanti al ministero
Gualdo Tadino, partecipa anche il sindaco Presciutti che farà il punto sugli obiettivi per l’occupazione
GUALDO TADINO - Oggi pomeriggio i dipendenti della J.P. (ex Merloni)
manifesteranno a Roma davanti al ministero per lo Sviluppo economico dove si terrà un incontro per discutere del
futuro dell’azienda.
Dopo l’annullamento della vendita
degli stabilimenti umbri e marchigiani
i 700 lavoratori riassunti da Porcarelli
sono ripiombati nell’incertezza. Oltre
a loro ci sono altrettanti lavoratori ex
Merloni ai quali sta per scadere la cassa integrazione. Anche i sindaci di
Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, di Nocera, Giovanni Bontempi
(ci sarà anche Comune di Gubbio con
l’assessore Lorena Anastasi) hanno
aderito all’invito a partecipare al sit-in
rivolto dalle organizzazioni sindacali
Un’immagine
delle manifestazioni degli
operai della
ex Merloni
indossando la fascia tricolore «per
sottolineare - ha detto Presciutti - la
partecipazione delle istituzioni locali
alla vertenza accanto agli operai» con
l’auspicio di poter presenziare anche
alla riunione al Ministero. L’occasione della vertenza della JP Industries
serve al sindaco gualdese per sottoli-
Spello, individuati i consiglieri comunali in supporto alla Giunta
Il sindaco Moreno Landrini: «Agevolare il lavoro agli assessori»
SPELLO - È stata completata nei giorni scorsi - con lo scioglimento delle riserve e l’affidamento delle deleghe ai consiglieri e la nomina dei presidenti di commissione - la squadra di governo del sindaco Moreno Landrini.
«Ho ritenuto opportuno - ha reso noto il
primo cittadino attraverso una nota ufficiale agevolare il lavoro degli assessori al fine di
perseguire gli obiettivi prefissati individuando nei consiglieri comunali i soggetti che
possano, pur nel rispetto delle rispettive com-
petenze e dei ruoli fissati dalle norme, supportarli nelle attività inerenti le rispettive deleghe. In quest’ottica, quali consiglieri di
supporto, sono stati nominati Rosanna Zaroli
nel settore dello sviluppo economico per la
promozione, artigianato e commercio, Domenico Barone nel settore ambiente e informatizzazione per i progetti europei, Sabrina
Santarelli all’urbanistica, lavori pubblici e
politiche sociali per procedure e regolamenti, Edoardo Merendoni al turismo, residen-
neare una serie di incontri a livello istituzionale avvenuti con la presidente
della Giunta regionale, Catiuscia Marini, e con gli assessori regionali competenti in materia di lavoro e sviluppo
economico. Durante le riunioni è
emersa la volontà di portare Gualdo
Tadino al centro dell’attenzione delle
istituzioni sia riguardo l’ospedale Calai e i servizi sanitari del territorio, sia
per quello che concertine interventi
per innovazione e aggregazione di impresa. «Gli incontri proseguiranno spiega Presciutti - perché l’intento è
quello di costituire una sempre più
forte sinergia istituzionale che permetta alla città di ottenere risorse regionali, del governo ed europee».
CHIARA GIOMBINI
zialità e politiche per il centro storico e Elia
Innocenzi alle politiche sociali e giovanili».
Non solo collaboratori che saranno di supporto al sindaco e all’attività di governo della
sua squadra per i prossimi cinque anni, ma sono stati nominati anche i componenti che faranno funzionare le due commissioni consiliari.
La prima è composta da Sabrina Santarelli
(presidente) Paola Cerchice (vicepresidente),
Rosanna Zaroli, Elia Innocenzi e Luigi Marini, la seconda da Rosanna Zaroli (presidente), Toni Foglietta (vicepresidente), Domenico Barone, Edoardo Merendoni e Luigi Marini.
NOCERA UMBRA
Tinti: «In Consiglio
per lavorare
per la città»
NOCERA UMBRA - Donatello
Tinti sceglie il consiglio comunale per replicare alla lettera di
sfiducia dal ruolo di capogruppo firmata dal segretario del Pd,
Vincenzo Laloni. Lo fa in due
momenti, prima prendendo la
parola e comunicando al consiglio di rimanere al suo posto «in
attesa che vengano convocati
gli organi politici locali e regionali», in presenza di un «comportamento antidemocratico».
Poi nel suo intervento sulla discussione del bilancio di previsione. «Un conto è fare l’opposizione da talebani - ha detto un conto aver fatto il sindaco e
lavorare per la comunità. Siamo
qui e abbiamo il compito di far
aumentare il Pil a Nocera perché tutte le attività sono in difficoltà. Pensiamo di contribuire a
questa situazione con le chiacchiere da bar o è il caso di unire
le forze sane della nostra comunità?». Per Tinti si dovrebbe ripartire dal centro storico, che
«va riempito di contenuti» e non
lasciare che siano solo le associazioni a farlo. «La mia disponibilità al dialogo - continua - è
stata scambiata con altro. Ma le
nuove generazioni devono imparare che la bellezza dello
scontro è anche il confronto.
Non so quale ruolo politico avrò
nei prossimi mesi, ma mi resterà
il ruolo personale di consigliere
eletto dai cittadini che si impegnerà per la città. Ho avuto tanto
da Nocera e sento il bisogno di
rimettere in circolo quello che
ho avuto. Ognuno è portatore di
diversità, ma siamo chiamati ad
affrontare il futuro». Un’accorata risposta, pronunciata con
voce a tratti commossa e che
chiama in causa la convocazione degli organi apicali del partito per chiarire la situazione.
ALESSANDRO ORFEI
Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
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Ims e Isotta, da Milano
spiragli per la ripresa
Commissari al lavoro per riaprire gli stabilimenti di Santo Chiodo
Profili e Panfili: «Cauto ottimismo, percorso tutto da costruire»
SPOLETO - È stato un incontro interlocutorio, ma che ha aperto spiragli positivi, quello che si è svolto
ieri a Milano tra le organizzazioni
sindacali umbre e quelle lombarde
per parlare del futuro delle aziende
del Gruppo Casti insieme ai tre
commissari straordinari indicati dal
ministero dello Sviluppo economico per la loro gestione e nominati a
inizio luglio dal Tribunale di Spoleto. Oltre a sindacati ed Rsu, all’appuntamento con il professor Simone Manfredi, l’ingegnere Marco
Sogaro e l’avvocato Marco Franceschini erano presenti anche l’assessore spoletino Gianmarco Profili e
il presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili, che recandosi
al Pirellone hanno voluto far sentire
ai lavoratori la vicinanza dell’Amministrazione di Spoleto.
Al centro della questione soprattutto la Ims e la Isotta Fraschini,
quest’ultima con sede, oltre che a
Santo Chiodo, anche a Dongo, in
provincia di Varese. Nel corso
dell’incontro è stato spiegato innanzitutto che a Spoleto, a differenza di quanto sta avvenendo a Dongo
(dove lo stabilimento non si è fermato quasi mai), c’è un problema
legato all’erogazione di energia
elettrica e metano, staccate nelle
scorse settimane dai gestori e senza
cui non è possibile far ripartire la
produzione. I tre commissari hanno
quindi preannunciato che torneranno nella città del Festival nei prossimi giorni (presumibilmente tra la
L’ASE
Troppa umidità, terapia contro i parassiti
oggi e lunedì per i tigli di via Filitteria
SPOLETO - Difendere gli angoli verdi della città ducale, prevenendo
pure invasioni di insetti dannosi per gli alberi. Oggi e lunedì gli operatori
dell’Ase sottoporranno i tigli presenti in via Filitteria ad un terapia, per
evitare il diffondersi di due organismi fitofagi. In questo modo si controllerà popolazione di questi parassiti che si nutrono delle piante. L’intervento, che avverrà solo in buone condizioni meteo utilizzando prodotti
biologici e non pericolosi per le persone, verrà effettuato dalle ore 6 alle
8, per ridurre al minimo i disagi al traffico lungo la strada. La presenza sui
tigli degli insetti in quantità più abbondanti rispetto al solito si è verificata da poco, a causa anche degli elevati valori di umidità in questi mesi.
fine della settimana e l’inizio della
prossima), per risolvere in tempi
brevi queste criticità. Hanno già iniziato infatti a redigere un business
plan che prevede, dopo l’apertura di
due nuovi conti correnti (uno per il
ramo della ghisa e l’altro per l’alluminio), la stipula di nuovi contratti
per energia e metano, oltre al contatto con vari fornitori, come già annunciato nei giorni scorsi. Ad essere affrontato è stato anche il problema degli ammortizzatori sociali: lo
scopo è di raggiungere una gestione
unitaria della cassa integrazione.
In sostanza l’obiettivo dichiarato
è comunque quello di far ripartire la
produzione, cercando nell’immediato di essere nelle condizioni di
evadere gli ordinativi in giacenza:
su questo fronte è stata comunicata
la volontà dei clienti a continuare i
rapporti di collaborazione con
l’Isotta Fraschini e l’Ims. Un modo
anche per creare la liquidità necessaria a pagare il personale che a breve, in parte, dovrebbe tornare al lavoro per riattivare gli stabilimenti
spoletini. Quanto ai possibili investitori, in questa fase sembra essere
tutto congelato: prima i commissari
dovranno capire se esistono i presupposti per rilanciare l’azienda e
poi in caso verranno effettuati i bandi dal Tribunale.
«In questa fase, pur in presenza di
qualche elemento positivo - hanno
spiegato Profili e Panfili - dobbiamo essere molto prudenti. Diciamo
Ex Pozzi L’ingresso dello stabilimento di Santo Chiodo
che c’è un cauto ottimismo legato
proprio all’interesse che ancora fortunatamente esiste intorno alle lavorazioni dell’Isotta Fraschini e
dell’Ims, ma è un percorso tutto da
costruire. Su sollecitazioni dei sindacati - hanno aggiunto - è stato ribadito che tra le realtà di Dongo e
Spoleto non ci sono distinguo di
sorta, anche se è necessario risolvere velocemente il problema
dell’energia elettrica e del metano».
Intanto in questi giorni anche la
Regione si è stretta intorno al destino degli operai spoletini, con il consiglio regionale che ha approvato
all’unanimità una mozione presentata dai consiglieri spoletini Franco
Zaffini (FdI) e Giancarlo Cintioli
(Pd).
SA. FRA.
Visita istituzionale dei Granatieri di Sardegna inMunicipio
Il sindaco: «Vogliamo contribuire perché la vostra presenza continui ad essere un elemento importante»
SPOLETO - Un rapporto forte, che
dura da anni. La brigata meccanizzata “Granatieri di Sardegna”, anche attraverso una serie di esibizioni
musicali, ha sempre costituito una
parte attiva della città e per rinsaldare questa amicizia il sindaco Fabrizio Cardarelli in Comune ha voluto
incontrare il generale Maurizio Riccò. «Volevo ringraziarla personalmente - ha affermato il comandante
- per il modo con cui la città di Spoleto ha sempre supportato i granatieri in tutti questi anni. Il rapporto
estremamente collaborativo non riguarda solo il livello istituzionale,
ma è un elemento che coinvolge anche la popolazione».
Un concetto ribadito anche dal te-
Cardarelli con
il generale
Riccò e il colonnello Bencivenga
nente colonnello Claudio Bencivenga, comandante del secondo battaglione “Cengio” dei Granatieri.
«Ci sentiamo inseriti e questo è un
aspetto molto importante per noi».
«Quello tra i Granatieri e la città è
un rapporto che ha una grande tradizione - ha dichiarato Cardarelli - che
Accordo tra Comune di Norcia e Vus: capoluogo e frazioni
più pulite, in arrivo una nuova macchina spazzatrice
NORCIA - Una città più pulita e decorosa grazie
ad una migliore gestione della raccolta dei rifiuti.
L’amministrazione comunale nursina hanno stipulato nuovi accordi con i dirigenti della Valle
umbra servizi per garantire minori costi al Municipio e quindi ai cittadini, mantenendo comunque
alta la qualità offerta. «Abbiamo parlato - ha riferito il vice sindaco con delega all’urbanistica e lavori pubblici, Cristina Sensi - con la Vus di bilanci, costi e servizi, ottenendo finalmente il rispetto
di alcune clausole contrattuali finora inosserva-
te».
A breve la gestione dell’isola ecologica passerà
alla Vus, e aumenteranno gli interventi di pulizia
e decoro nelle frazioni e nella zona industriale,
aree che non venivano pulite nonostante le previsioni contrattuali. Con le decisioni prese, si è previsto anche di intensificare lo svuotamento dei
raccoglitori dei rifiuti, rimuovendone alcuni ritenuti inidonei dalle vie maggiormente trafficate da
cittadini e turisti. Altra novità: il Comune sarà dotato di una nuova macchina spazzatrice «che - ha
è conseguenza anche del notevole
apporto che avete fornito nel tempo
alla città in occasione di calamità
naturali che hanno colpito il nostro
territorio. Come amministrazione
intendiamo rafforzare questa tradizione cercando di contribuire affinché la vostra presenza continui ad
essere un elemento importante di
confronto e di conoscenza per la nostra città». L’incontro si è concluso
con uno scambio di doni: il generale
Riccò ha omaggiato il sindaco con
una statuetta con dedica che ritrae
“Granatiere in uniforme del 1848”,
ricevendo dal primo cittadino la
pubblicazione in tre volumi sulla
basilica di San Salvatore.
FILIPPO PARTENZI
precisato Sensi -, insieme alla maggiore attenzione di tecnici e operai, farà certamente di Norcia,
specialmente nei mesi estivi, una bella città in cui
vivere e trascorrere le vacanze». La terra del tartufo è infatti meta di vacanze e la nuova amministrazione guidata da Nicola Alemanno vuole puntare a rendere sempre più vivibile ed apprezzabile
la cittadina ed il suo territorio.
«Quelli raggiunti - ha proseguito il vice sindaco
- sono solo primi risultati di maggior impegno e
collaborazione che si concretizzerà in una migliore organizzazione, come ad esempio gli interventi
alle Mura urbiche e quelli destinati alla raccolta
dei rifiuti organici degli animali da passeggio».
PAOLA CINTIO
SELLANO
Convegni, gare
e prodotti tipici
a “L’oro dei Molini”
SELLANO - Prenderà il via sabato la manifestazione “L’oro
dei Molini. Dalla terra al pane”.
Dopo l’inaugurazione, prevista
per le ore 10.30, avrà luogo la tavola rotonda “La filiera corta in
agricoltura e prospettive nel
nuovo Piano di sviluppo rurale
2014 - 2020” a cui parteciperanno il consigliere regionale Luca
Barberini, il presidente del Cedrav Pietro Bellini, l’assessore
all’agricoltura di Sellano Antonio Guerrini ed alcuni agronomi. Tema centrale sarà l’allevamento dei suini.
Fino a tarda serata, poi, non
mancheranno stand di prodotti
tipici, rievocazioni delle attività
legate al ciclo del grano, riproposizioni dei giochi della tradizione popolare, stornelli e canti
tradizionali accompagnati da
organetti e fisarmoniche, mostre di attrezzi e oggetti antichi,
passeggiate con gli asinelli e visite guidate del mulino. Dalle
21, invece, spazio alla serata
danzante in compagnia della
“Ivan Pagani band”.
Domenica, a partire dalle 6 in
località Piedicammoro, è in programma la gara su starne senza
abbattimento
organizzata
dall’associazione nazionale Libera caccia. Alle 10.30 sarà presentato il romanzo “Giallo umbro” del giornalista Pietro Del
Re e per tutta la giornata verrà riproposto “Il mondo rurale dei
primi del ‘900”, mentre alle 13
saranno premiati i vincitori della gara su starne. La manifestazione riprenderà nel pomeriggio
con il laboratorio creativo “Impariamo a fare il pane” e le degustazioni di prodotti tipici locali e
del Trebbiano spoletino biologico. A chiudere l’edizione 2014
de “L’oro dei Molini” saranno le
note della “Muchachos band”.
FI. PA.
Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032
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terni
19
Ast, i sindacati a Renzi: blocchi
il piano Tk
Stamani dalle 10 nuovi scioperi,
la protesta si sposta sull’Autosole
TERNI - Un’iniziativa immediata che «blocchi la concretizzazione
del
piano
industriale
dell’azienda e riapra un confronto in grado di salvaguardare la
strategicità del sito siderurgico
ternano», è quanto chiedono i segretari regionali di Cgil, Cisl e
Uil dell’Umbria in una lettera inviata al presidente del Consiglio,
Matteo Renzi. Ribadendo che il
IL CORSIVO
LA VENDITA UNICA
STRADA PER IL FUTURO
ppare sempre più evidente che il destino dell’Ast
non è il primo dei pensieri
della Thyssen Krupp. Il piano lacrime e sangue dei tedeschi, visto
nell’ottica di chi non deve rimetterci troppo su un sito produttivo,
non fa una piega. Se diamo per
appurato questo aspetto, allora
la strategia di istituzioni, sindacati e operai viri con decisione sul
pressing verso la stessa Tk perché
decida di vendere (questa volta
davvero) Terni a chi sia convinto
sul serio di poter dare un futuro
alle acciaierie di viale Brin. Certo un ritorno di Outokumpu sarebbe ancor più allarmante.
A
G. BAS.
piano della Thyssen Krupp presentato dall’ad Lucia Morselli il
17 luglio scorso al Mise è «irricevibile e inaccettabile», Mario
Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio
Bendini spiegano che la dirigente
«sta andando avanti a tappe forzate per imporre un business plan
che comporta in maniera inaccettabile il dimezzamento
dell’attività produttiva
con un taglio di almeno 1.000 unità». «Questa impostazione
continuano i tre
segretari - sancirebbe la definitiva deindustrializzazione
di
Terni
e
dell’Umbria: un
fatto che non possiamo in alcun modo
accettare». I sindacati
inoltre denunciano «gli annunci
di scioglimento dei consigli di
amministrazione delle società
controllate», il «mancato rinnovo
dei contratti interinali» e «uno
stop impiantistico, incomprensibile, che rischia di far perdere a
Terni clienti e commesse».
Intanto questa mattina scatteranno altre tre ore di sciopero,
dalle 10 alle 13 e sono annunciate
altre iniziative eclatanti da parte
degli operai che potrebbero di
nuovo scendere in strada e questa
Nel tondo l’ad di Ast Lucia Morselli, sopra la protesta degli operai a San Carlo
volta andare a
bloccare il casello autostradale di Orte.
Insomma, sembra di essere tornati indietro di
dieci anni, ai tempi
della vertenza per il magnetico. Anche allora l’ingresso all’Autosole fu teatro di protesta.
Sabato mattina, invece, il commissario Ue all’Industria, Ferdinando Nelli Feroci, incontrerà,
presso l’ufficio di rappresentanza
del Parlamento europeo a Roma,
una delegazione dei rappresentanti sindacali di categoria e confederali della Ast. L’incontro è
stato organizzato dai vicepresidenti del Parlamento europeo,
David Sassoli e Antonio Tajani.
L’INTERVENTO - PIERGILI (UDC)
«Basta soldi pubblici al centro la Farfalla,
il Comune imponga l’apertura senza altri fondi»
l grido di allarme delle associazioni dei disabili è pienamente condivisibile. Terni ha
terribilmente bisogno di strutture che garantiscano assistenza e cura ai disabili non autosufficienti e privi di assistenza familiare, ma queste
legittime esigenze in realtà costituiranno l’ennesimo espediente della pubblica amministrazione
(Asl e Comune di Terni) per alimentare con ulteriore denaro pubblico i monopolisti della cooperazione ternana.
La Farfalla ha una storia fin troppo lunga e troppi
sono i soldi della collettività che sono stati sperperati per rendere questa struttura non ancora operante
dopo quattro anni dal suo completamento.
Il nuovo vicesindaco e neo assessore alle politiche
sociali, ha dichiarato che cercherà di capire le ragioni profonde del problema; da questa analisi evincerà
che per la struttura della Farlalla dal 2002 ad oggi
sono arrivati un mare di finanziamenti pubblici sotto diverse forme, senza che un disabile abbia potuto
usufruire dei servizi.
La Regione ha erogato all’Ati (Actl, Cultura e Lavoro, Oasi Sport Libertas e Alis) 737.258 euro, il
Comune di Terni ha messo a disposizione un immobile di proprietà pubblica, all’Ati è stato concesso
un diritto di utilizzare il terreno pubblico per oltre
90 anni e il Comune di Terni garantisce la manutenzione.
A questo va aggiunto che la stessa struttura è stata
inserita dalla stessa compagine di cooperative piglia
tutto nel progetto con il quale si sono aggiudicate
l’appaltato milionario (13.433.000 euro annui) per
la gestione dei servizi domiciliari, residenziali e se-
«I
miresidenziali della Usl Umbria 2 (ex Asl 4). Per i
più interessati la Farfalla è inserita a pagina 349 e
350 del progetto con cui Actl & C si erano impegnati a far partire la struttura entro 3 mesi dall’aggiudicazione del bando. Da tutto questo, ci domandiamo, non è evidenziabile un clamoroso danno erariale?
Forse è giunto il momento che il comunicativo direttore generale Fratini si attivi per verificare la concreta realizzazione del bando. A questo punto cosa
serve ancora per costringere questi operatori privati
a far funzionare la struttura? Probabilmente l’ennesimo atto di convenzione da parte della pubblica
amministrazione che porti nelle casse dei soliti noti
ulteriori soldi pubblici (25 - 30 mila euro al mese)
per garantire il servizio.
Il direttore generale Fratini parla di entrare nella
gestione della Farfalla, in questo modo, successivamente, verranno appaltati i servizi alle solite cooperative in modo tale da farle guadagnare due volte,
una volta prendendo finanziamenti per la ristrutturazione e una volta prendendo i servizi, sempre a
spese dei cittadini. Riteniamo che è il momento di
dire basta a questo modo di fare.
Se il Comune di Terni vuole garantire una convenzione per la struttura lo faccia senza utilizzo di ulteriore fondi pubblici, imponendo ai soggetti privati, palesemente inadempienti da anni, l’immediata
apertura della struttura con criteri rigidi per la prestazione del servizio garantendo gli utenti e non le
cooperative».
GIANLUCA PIERGILI
Presidente Udc Umbria
Acciaieria Monito della Marini, Di Girolamo e Polli
Le istituzioni contro l’ad Morselli:
«Non sciolga i cda delle controllate»
TERNI - Istituzioni umbre contro i vertici di Ast. La presidente della
Regione Umbria, Catiuscia Marini, il presidente della Provincia di
Terni, Feliciano Polli, e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo,
definiscono «gravi» le azioni che in questi giorni l’amministratore
delegato di Ast, Lucia Morselli, sta mettendo in atto, volte allo scioglimento dei consigli di amministrazione di tutte le società del gruppo
Ast. Per i vertici delle tre istituzioni umbre, le scelte dell’ad di Ast
«rischiano di compromettere definitivamente le prospettive future e
di mercato di alcune delle società». Lamentando il mancato confronto
che pure era stato concordato in un incontro al ministero, Marini, Polli e Di Girolamo ribadiscono che per Società delle fucine, Tubificio e
Aspasiel «sarebbe opportuno prima di procedere allo scioglimento
dei rispettivi consigli di amministrazione e all’incorporazione, favorire un piano industriale che dia loro futuro occupazionale ed anche di
mercato». I vertici di Regione, Provincia e Comune sollecitano quindi il Governo, e in particolare il ministro dello Sviluppo economico,
Federica Guidi, ad «intervenire su ThyssenKrupp affinchè si interrompa questo percorso che l’ad Morselli sta gestendo come fosse una
normale attività ordinaria di tipo aziendale, quando invece muterà in
maniera radicale e profonda la complessità industriale che le stesse
società hanno rappresentato e rappresentano tuttora».
Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
Personale, le spese medie in Italia
PERUGIA - La spesa media per un
dipendente regionale è di 35.050
euro, mentre la stessa per un dipendente comunale è di circa
27.780 euro. Per i dipendenti provinciali, in via di estinzione, si attesta sui 28.358. Per quanto ri-
guarda i dirigenti, la spesa media
delle Regioni è 92.753 euro,
96.554 per le Province e 87.054
per i Comuni. Questo, in sintesi, è
il quadro a livello nazionale che
emerge dalla Relazione della Corte dei Conti.
26
Dirigenti pubblici, stipendio ricco
col bonus risultati
CORTE DEI CONTI LA RELAZIONE
di LARA PARTENZI
PERUGIA - Conta il “risultato”, è proprio il caso di dirlo. E già, perchè analizzando l’evoluzione delle spese per il personale impiegato nella Regione e nei Comuni dell’Umbria, sembra proprio che a
fronte di misure di contenimento delle dinamiche occupazionali che hanno prodotto anche tagli alla spesa complessiva, i
trattamenti “riservati” ai dirigenti per i risultati ottenuti, non solo non sono stati
scalfiti dalle misure di austerity, ma sono
addirittura “lievitati”. Certo, gli ultimi
dati rilevati dalla Corte dei Conti nella
“Relazione sugli andamenti della finanza
territoriale” 2014, risalgono al periodo
2010-2012, ma sono una cartina al tornasole. Almeno per il passato.
Regione. La composizione media del
personale dirigente tra il 2010 e il 2012 è
scesa del 16%, un dato particolarmente
significativo, tra le regioni, rispetto alla
percentuale media nazionale, che è pari al
-5,5%. Essenzialmente tale ridimensionamento è dovuto ad un calo del 18% dei
dirigenti a tempo indeterminato, passati
da 83 a 68, mentre i direttori, in totale 9,
restano stabili. Superiore alla media nazionale anche la flessione del personale
non dirigente, quindi contratti a tempo indeterminato e determinato, che sono scesi del -5,6% - in termini assoluti da 1.301
a 1.227 - rispetto ad una media delle regioni a statuto ordinario che si è fermata a
-1,2%. In sostanza, nella Regione sono
impiegate 2 persone ogni 1.000 abitanti
in età lavorativa, il doppio della media
delle Regioni a statuto ordinario e, comunque, un’incidenza più alta del totale
delle Regioni (il dato medio è 1,9). Va
detto, comunque, che la spesa per il personale dirigente e non dirigente della Regione, anche per effetto della variazione
della consistenza del personale stesso, è
calata del 7,6%, passando dai 50.771.528
euro del 2010 ai 46.869.332 del 2012.
La flessione è superiore alla media nazionale, che si ferma al -3,5%, con oscillazioni tra l’aumento marcato del Lazio
(+20%) e il calo più significativo in Puglia (-14,5%). Ma ora ci soffermiamo sui
dirigenti, ed andiamo alla spesa netta
(esclude gli arretrati, i recuperi per ritardi
e le assenze) e a quella media, l’indicatore che meglio esprime l’andamento della
retribuzione del personale dirigente in relazione alle disposizioni per il contenimento dei trattamenti economici, di natura fissa ed accessoria. Vediamo che nella
Regione tra il 2010 e il 2012 c’è stato un
aumento delle spesa media, rispetto ad
una flessione delle unità del personale. In
sostanza, il dato sembra confermare la
tendenza a ripartire le risorse destinate al
trattamento accessorio - una parte decisamente cospicua del trattamento economi-
co dirigenziale - tra i dirigenti rimasti in
servizio. Tanto da scatenare, lo ricordiamo, una forte polemica una volta resi
pubblici i dati 2012. In soldoni, mentre la
spesa netta complessiva è scesa da
8.886.842 euro a 7.854.233 euro, la spesa
media per il personale dirigente è aumentata del 5% (al contrario, a livello nazionale c’è stato un calo medio del 3%), salendo da 97.180 euro a 102.127 euro. E
questo nonostante le unità lavorative dirigenziali siano scese da 91 a 77. E vediamo che mentre l’incidenza delle retribuzioni di posizione sul totale delle retribuzioni tra il 2010 e il 2012 è scesa dal
29,7% al 28%, diversamente quella della
retribuzione di risultato è salita dal 12,2%
al 16,2%. A conti fatti, a fronte di un calo
La Regione
I costi complessivi
di tutto il personale sono scesi
del 7,6%. Ma, a fronte di un calo
del 16% dei dirigenti, i premi
di risultato sono aumentati del 5%
della spesa netta pari al -11,6% e della retribuzione di posizione pari al -16,9%,
c’è stato un aumento delle retribuzione di
risultato che, passando da 1.090.217 euro
a 1.272.584 euro, complessivamente ha
raggiunto il +16,7%, contro una flessione
media nazionale che sfiora il -21%. Diversamente, nel triennio si assiste ad un
calo della spesa netta - scesa da
40.846.501 a 39.006.990 euro - ed ad una
sostanziale stabilità della spesa media
(32.463 contro 32.395 euro) per il personale non dirigente della Regione, che è
nello stesso arco di tempo è diminuito
passando da 1.258 a 1.204 unità.
Comuni. Coerentemente con la tendenza rilevata negli ultimi referti sul costo del lavoro, il personale dei Comuni
Nei Comuni umbri
La variazione della retribuzione
di risultato dei dirigenti, salita
da 585.575 a 786.787 euro, è stata
del +34,3%, a fronte di una
flessione delle unità (-14,5%)
umbri ha subito una flessione complessiva che è stata più marcata (-14,5%, la media nazionale è pari a -12,6%) per il personale dirigente e meno per quello non dirigente (-5,2%). Per i dirigenti, scesi da
112 a 96, c’è stato un aumento delle unità
a tempo indeterminato, salite da 67 a 74, a
Bonus ricco Dirigenti al lavoro
fronte di un calo di quelli a tempo determinato in dotazione organica (scesi da 33
a 14) e fuori dotazione organica (da 12 a
8). Il personale non dirigente è invece
sceso da 6.225 a 5.899 unità. Sommando
il personale dirigente a quello non dirigente, vediamo che in Umbria le unità
impiegate dai Comuni sono 6,7 ogni
1000 abitanti, un’incidenza più alta rispetto ai 6,5 della media delle regioni a
statuto ordinario.
Quanto ci costano? Per effetto delle
manovre limitative, la spesa netta per
personale dirigente, non dirigente, direttori generali e segretari tra il 2010 e il
2012 è calata del 3,9%, passando da
165.026.959 euro a 158.562.843 euro.
Nella nostra regione la riduzione è stata
minore rispetto dal dato medio nazionale,
che ha raggiunto il -5,1%, con picchi intorno al -8% in Campania e Calabria.
Questo in linea generale, ma vediamo
che la spesa netta per direttori generali e
segretari, in totale 45 unità (due in meno
tra il 2010 e il 2012), è salita del 6,3%,
passando da 4.072.528 euro a 4.331.851
euro, e quella media addirittura
dell’11,4% (da 85.973 euro a 95.765 euro), mentre a livello nazionale per la spesa netta c’è stato un calo del 3,4% e per
quella media, che è pari a 90.777 euro circa 5mila in meno rispetto al dato umbro - è sostanzialmente stabile. Ma c’è un
decremento dell’organico di 16 unità.
Per i dirigenti la spesa netta, in linea con
il dato medio nazionale, è scesa del 12,5% (da 9.241.394 euro a 8.081.724
euro), ma ricordiamo che la consistenza
dell’organico è calata del 14,5%. E si assiste ad un aumento della spesa media, salita dai 82.633 euro del 2010 agli 84.553
del 2012 (+2,3%). Quasi 2mila euro in
Gli “altri”
Sia nella Regione
che nei Comuni umbri,
la spesa netta e quella media
per i non dirigenti
non appare in aumento
più ad unità. Come rileva la Corte dei
Conti, nei Comuni umbri, così come in
quelli del Lazio, delle Marche e in alcune
regioni del Sud, c’è una marcata tendenza
a ripartire il trattamento accessorio tra i
dirigenti rimasti in servizio. E questo potrebbe rivelare la presenza di una remunerazione degli incarichi per la copertura
ad interim di posti vacanti «non del tutto
regolare». Non a caso, dall’esame delle
tabelle contenute nella Relazione, emerge che mentre l’incidenza della la retribuzione di posizione dei dirigenti comunali
umbri è rimasta sostanzialmente stabile
tra il 2010 e il 2012 (dal 33,2 al 33,4%),
quella di risultato è salita dal 6,3 al 9,7%
(va evidenziato che rispetto al 2011,
quando l’incidenza ha raggiunto il
10,2%, nel 2012 c’è stato un calo).
Tirando le somme, nei Comuni della
nostra regione nel triennio la variazione
della retribuzione di risultato dei dirigenti - salita da 585.575 euro a 786.787 euro,
è stata del +34,3%. Non abbiamo proprio
niente da invidiare al +13% della media
nazionale. Intanto per il personale non dirigente, la spesa netta è scesa da
159.297.877 euro a 154.191.318 euro,
pari al -3,2% (ricordiamo che le unità sono diminuite del 2%), e la spesa media è
scesa da 27.607 a 27.281 euro.
Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
economiaUMBRIA
“Svuota-Province”,
ecco il piano in Umbria U
IL CORSIVO
Adesso si aggira
lo spettro
dei costi standard
Congelati i Centri per l’impiego e politiche del lavoro, caccia e pesca
e urbanistica alla Regione. Presidenti, le elezioni slittano ad ottobre
di LARA PARTENZI
PERUGIA - Il pacchetto formazione, Centri per l’impiego e politiche
per il lavoro è stato congelato e momentaneamente resta in capo alle
Province, che si tengono anche la
Polizia. La Regione si riprende caccia e pesca e politiche urbanistiche,
mentre politiche sociali e turismo,
prima appannaggio degli Ati, ora
soppressi, andranno ai Comuni. Sono solo alcune “pillole” di una materia molto ben più ricca, come si ad-
«
dice ad una grande riforma che traccerà la nuova architettura della governance del territorio nazionale e
regionale.
Il testo del Dpcm (Decreto del presidente del consiglio dei ministri)
che regolamenta il processo di riordino delle funzioni delle nuove Province previsto dalla legge Delrio, è
stato al centro di un incontro che si è
tenuto ieri mattina tra l’assessore regionale alle Riforme, Fabio Paparelli e i rappresentanti delle associazioni sindacali dell'Umbria. Proprio
martedì, fino a sera, si è riunito un
gruppo tecnico della Conferenza
delle Regioni per raggiungere un accordo sugli interventi di modifica da
apportare ad alcuni punti chiave del
documento prima del 5 agosto, data
in cui si tiene la Conferenza StatoRegioni in seduta congiunta per
l’approvazione del Decreto.
Nel testo si stabiliscono, infatti, i
poteri che verranno dati alle Regioni
per il recupero delle deleghe oggi in
capo alla Province, personale compreso, e pertanto le Regioni vogliono mettersi al riparo dal rischio che
Come ogni trasformazione
istituzionale è un passaggio complesso
»
Il ministro Maria Carmela Lanzetta
alla “cessione” del personale con
corrispondano risorse adeguate per
farsene carico. Inoltre, altro punto su
cui le amministrazioni regionali intendono spingere l’acceleratore, per
poter assumere ulteriori funzioni
oggi facenti capo alle Province, le
Regioni chiedono un allentamento
del Patto di stabilità che permetta loro di spendere maggiori risorse. Di
certo questi argomenti verranno
messi sul tavolo domani, durante
l’incontro che si tiene a Villa Umbra
a cui prenderà parte il ministro per
gli Affari regionali e per le Autonomie, Maria Carmela Lanzetta, che
presenterà la relazione sull’applicazione della legge numero 56 del
2014 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle
Unioni e fusioni di comuni”, che
detta le regole per il riordino delle
nuove Province e che, rispetto alle
previsioni iniziali, sembra aver
maggiormente svuotato quest’ultime a “vantaggio” dei Comuni.
Come detto, il Governo ha congelato il pacchetto formazione, Centri
per l'impiego e politiche del lavoro,
che per ora restano in capo alle Province in attesa che venga approvato
il disegno di legge delega, slittato a
settembre, che contiene la polpa del
Jobs Act, che in parte affronta tali temi. Caccia e pesca e politiche urbanistiche tornano alle regioni, la Polizia resta alle Province che, come già
previsto, si prendono anche le competenze sul territorio delle ex Mon-
Aeroporto,
il volo per Milano
potrebbe tornare
operativo da marzo
Camera di commercio Perugia,
sì all’unione. E dalla Regione
c’è il responso per il Consiglio
PERUGIA - «Se la procedura
andrà a buon fine il collegamento potrebbe essere riattivato dal
marzo 2015». L’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, ha risposto durante la riunione della Seconda commissione di ieri mattina, all'interrogazione del consigliere Gianfranco Chiacchieroni (Pd) sul ripristino del collegamento aereo
Perugia-Milano, che ha presentato una interrogazione all’Esecutivo di Palazzo Donini sottolineando la «sempre crescente la
richiesta di una sua riattivazione, funzionale anche al potenziamento dello scalo perugino».
Riportando quanto contenuto
in una informativa della società
che gestisce lo scalo umbro, in
cui si comunica l’intenzione di
pubblicare un avviso per la manifestazione di interesse per la
riattivazione della rotta su Milano (Malpensa o Bergamo Orio
al Serio, dato che i decreti “Burlando” e “Bersani” impediscono
di scegliere Linate), Rometti ha
annunciato che se l’operazione
andrà i porto il volo potrebbe ripartire da marzo del prossimo
anno.
PERUGIA - Il Consiglio camerale
ha dato l’ok per avviare l’iter che
porterà ad un’unica Camera di
commercio dell’Umbria. E intanto
la Regione ha comunicato la certificazione dei dati elaborati relativi
ai raggruppamenti delle associazioni funzionali al rinnovo del
Consiglio camerale. È stata una
giornata più che “produttiva”,
quella di ieri, per la Camera di commercio di Perugia.
Nella mattinata di ieri il Consiglio camerale, ha infatti votato il
mandato per avviare il percorso che
vedrà riunite le due Camere di
commercio di Perugia e di Terni. In
quanto alla tempistica, il percorso
dovrebbe concludersi entro giugno
del 2016, poco meno di due anni di
transizione per accorpare patrimo-
nio, funzioni e personale e far nascere un organismo nuovo - la Camera di commercio dell’Umbria che avrà dunque un nuovo presidente ed un nuovo Consiglio direttivo.
Ciò significa che il nuovo Consiglio della Camera di commercio di
Perugia che si insedierà a settembre, resterà in carica fino all’istituzione del nuovo Ente.
Proprio ieri la Regione ha dato i
risultati della valutazione sulla rappresentanza dei raggruppamenti in
cui suddividere il Consiglio (sono
33 i consiglieri da nominare). La
comunicazione sarà operativa dal
prossimo 5 agosto, e ci saranno 30
giorni di tempo a disposizione delle
associazioni per comunicare i nomi
dei “candidati” scelti. A quel pun-
no spettro, in Umbria, si
aggira sulla riforma delle
Province. Sembra, infatti,
che nel decreto attuativo sia previsto che i trasferimenti dello Stato si
baseranno sui costi standard. E
qui, secondo fonti del sindacato
umbro, sarebbero dolori. Perché
sia la Provincia di Perugia che
quella di Terni sarebbero nettamente fuori standard per quanto
riguarda il personale, in eccesso
in entrambe. Ciò significa che, se il
criterio dei costi standard sarà applicato in maniera rigida, o la Regione o i Comuni dovranno mettere mano al portafoglio. Oppure
che la parte in eccesso del personale delle Province dovrà essere
dirottata in enti pubblici dove ci
sono posti disponibili. Tali enti,
però, dovrebbero scordarsi per un
lungo periodo la possibilità di assumere personale in sostituzione
di quello che va in pensione. E non
è detto che le professionalità in arrivo dalle Province siano quelle di
cui hanno bisogno questi Ente.
Perché il principio del costo
standard è proprio questo: chi
spende di più rispetto a quello
che dovrebbe spendere in base ai
“benchmark” (ossia agli esempi
migliori di riferimento) se lo paghi. Insomma, siamo tra Scilla
(l’aumento delle tasse locali) e
Cariddi (lo stop di fatto, e a lungo, delle assunzioni negli enti
umbri). I sindacati, che nel pubblico impiego - oltre che nei pensionati - hanno il loro “core business”, sono preoccupati. Anche se, ufficialmente, non lo dicono. Ancora.
tane. Politiche sociali e turismo andranno ai Comuni.
Ma da chiarire, e non è certo cosa
di poco conto, ci saranno i criteri con
cui Regione e Comuni dovranno
riassorbire il personale che svolgerà
le funzioni ereditate dagli Enti provinciali di cui si faranno carico. E
sembra proprio che l'intenzione del
Governo sia quella di rispettare il
criterio degli indicatori dei costi
standard. Ora, il peso del personale
delle due Province umbre è decisamente molto sostenuto rispetto alla
media nazionale, e ciò significa che
se si adotta il criterio dei costi standard potrebbe non essere proprio
un’assurdità che per gestire le funzioni di cui si faranno carico, Regione e Comune avranno bisogno di
meno persone rispetto a quelle attuali. Insomma, il rischio esuberi c’è.
Entro settembre dovrebbe essere
fatto l’accordo per definire i criteri,
Il ministro
Domani a Villa Umbra l’incontro a cui prenderà parte
il ministro per gli Affari
regionali e per le Autonomie,
Maria Carmela Lanzetta
poi la Regione Umbria dovrà procedere con la modifica della legge 18
con una legge “ponte” che permetterà di portare a regime la Riforma a
partire dal primo gennaio 2015, e
che dovrà inevitabilmente essere
riaggiornata sulla base della Riforma costituzionale e del Titolo V che
prevede l’abolizione delle Province.
A quel punto la Regione potrà anche
decidere di dare una nuova delimitazione territoriale, rispetto a quella
delle due attuali Province di Perugia
e di Terni, agli Enti intermedi governati dai sindaci.
Tornando alle cose certe, le elezioni dei nuovi presidenti delle Province sono slittate di due settimane,
quindi non più a fine settembre ma
alla seconda domenica di ottobre.
La sede della Camera di commercio di Perugia
to, quindi dopo il 5 settembre, la
Regione sulla base delle indicazioni ricevute procederà con la nomina del nuovo Consiglio camerale,
che a sua volta procederà con la nomina del nuovo presidente, sulla
base delle indicazioni date.
Per quanto riguarda la presidenza, Giorgio Mencaroni, attualmen-
LA CGIL
Vertenza Enel, stop al ridimensionamento in Umbria
PERUGIA - Un incontro tra gli assessori all’Ambiente, Silvano Rometti e allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi e le organizzazioni sindacali per affrontare la vertenza con Enel in Umbria. Nell’incontro la
Filctem Cgil di Perugia e la Cgil regionale hanno ribadito la forte preoccupazione dovuta alla sempre più
marginale presenza di Enel nel nostro territorio, ulte-
27
riormente indebolita dalla ristrutturazione della Rete,
che vede attualmente nei piani di Enel il ridimensionamento dalle tre zone attuali ad un’unica zona di controllo, con conseguente riduzione della presenza direzionale dell’azienda in Umbria. Preoccupazion, questa, condivisa anche dalle istituzioni presenti al tavolo.
te in carica, nel corso dell’incontro
che si è tenuto nei giorni scorsi i cui
ha presentato il bilancio di mandato
2009-2014 ha comunicato la propria ricandidatura. E al momento
non sembrano esserci contendenti,
almeno non in forma ufficiale.
In ogni caso, i nuovi eletti dovranno fare i conti con la Riforma
degli Enti camerali fortemente voluta dal premier Renzi che taglia i
diritti camerali versati dalle imprese, seppur spalmando il processo in
tre anni (del 35% nel 2015, del 40%
nel 2016 e del 50% nel 2017) rispetto al taglio drastico del 50%
previsto all’inizio. E, ovviamente,
saranno sempre loro a dover traghettare l’ente perugino verso la
fusione con quello ternato.
L. PAR.
Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Acquisto palazzine,
il bando in anteprima
Li compera l’Ater coi soldi della Regione: almeno
150 alloggi da destinare alle famiglie senza abitazione
di BRUNO COLETTA
PERUGIA - Ci siamo. L’assessorato regionale alla Casa ha messo a
punto il bando dell’Ater (Agenzia
territoriale per l’edilizia residenziale), che sarà pubblicato a settembre,
per l’acquisto sul mercato di palazzine - in 12 comuni umbri, quelli “ad
alta densità sociale” - da destinare
ad alloggi a canone sociali per le famiglie che, benché inserite nelle
graduatorie comunali di edilizia residenziale sociale (Ers), non hanno
ancora l’abitazione. Oltre 150 gli alloggi in palazzina che, complessivamente, si conta di acquistare con i
5,57 milioni stanziati dalla Regione.
L’impegno preso dall’assessore
regionale Stefano Vinti è stato mantenuto: «Entro luglio metteremo a
punto il bando, che sarà pubblicato
nel Bollettino Ufficiale della Regione a settembre, dopo l’approvazione
da parte della Giunta», aveva detto.
Il Giornale dell’Umbria è in grado di presentare in anteprima i contenuti del bando.
Comuni interessati e tempi per
le domande. «Gli alloggi da acquistare - afferma il bando - devono essere localizzati esclusivamente nei
comuni classificati ad “alta tensione
abitativa”, e precisamente: Amelia,
Città di Castello, Corciano, Foligno, Gubbio, Narni, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni, Todi e Umbertide . Sono individuati dall’Ater
regionale mediante un apposito bando pubblico, rivolto ai proprietari
privati, sia persone fisiche che giuridiche, di alloggi liberi. Dalla pubblicazione del bando, ci saranno 60
giorni per presentare le domande.
Caratteristiche degli alloggi.
«Gli alloggi - specifica il bando - dovranno avere le seguenti caratteristiche: possono essere acquistati solo
interi edifici, costituiti da non meno
di quattro alloggi agibili e non locati, e che non necessitano di opere di
manutenzione straordinaria e ristrutturazione; è possibile anche
l’acquisto parziale di un edificio,
purché il numero di alloggi venduti
non sia inferiore a 4 e sia almeno pari all’80%, arrotondato per eccesso,
del totale degli alloggi che compongono l’edificio medesimo; è altresì
possibile l’acquisto di alloggi che
necessitano di opere di manutenzione straordinaria, purché le stesse
non siano riferite alle parti strutturali dell’edificio, ma riguardino solo
opere di finiture e/o gli impianti. In
I municipi
Interessati
i 12 comuni
umbri “ad alta
tensione
abitativa”
Il prezzo
Non deve essere superiore
a 1.300 euro
al metro
quadrato
Punteggio
È più elevato
se l’immobile
offerto è ubicato nel centro storico
tal caso il proprietario, in sede di offerta, deve indicare puntualmente
tali eventuali lavorazioni e stimare
la relativa spesa, che dovrà essere
detratta dal prezzo di vendita; la superficie utile abitabile di ogni alloggio non può essere superiore a 95
metri quadrati; tutti gli alloggi devono possedere il certificato di agibilità rilasciato dal Comune ed essere
debitamente accatastati alla data del
bando, nelle categorie A/2, A/3,
A/4, A/5, A/6; non possono essere
proposti in vendita edifici realizzati
e/o recuperati con il contributo pubblico in qualunque forma concesso».
Prezzo di vendita. «In sede di offerta , l proprietario deve indicare il
prezzo di vendita a metro quadrato
di superficie complessiva. Tale
prezzo non può superare 1.300 euro
a metro quadrato.
Criteri e punteggi per la valutazione delle offerte. Tra i criteri premianti in termini di punteggio, c’è la
«priorità all’acquisto di alloggi nei
due comuni capoluoghi di provincia, tenuto conto dell’elevato fabbisogno di alloggi Ers».
Inoltre, «si dovrà tenere conto anche della zona del piano regolatore
generale (Prg, ndr) ove è ubicato
l’edificio, dando priorità all’acquisto nei centri storici».
I punteggi da attribuire sono questi: edificio ubicato nel centro storico (zona A del Prg) punteggio massimo 15 punti; edificio ubicato in
CONFCOMMERCIO UMBRIA
In Umbria, dal 2007 al 2012, tasse pagate ai Comuni
su del 62% e reddito -5%. Amoni: «Basta, giù i tributi»
PERUGIA - Nel 2012, a fronte di un reddito di 23mila 773 euro, ogni umbro ha
versato in media alle casse del proprio Comune 608,2 euro annui, con una pressione
fiscale (intesa come rapporto tra entrate
tributarie e Pil) pari al 2,6%. Lo rende noto
Confcommercio Umbria, che ha analizzato attentamente la recente indagine dello
Svimez su “Le entrate tributarie dei Comuni italiani dal 2007 al 2012: crisi economica, federalismo e Mezzogiorno”.
«Tanto per fare qualche paragone - afferma Confcommercio Umbria - i cittadini del Veneto, con oltre 2 mila euro di reddito medio annuo, ne hanno versati 532
(pressione fiscale pari all’1,8%); quelli
della Lombardia, con 33mila 400 euro di
reddito, hanno versato 591 euro (pressione fiscale pari all’1,8%); quelli delle Marche, con un reddito medio di 25mila 866
euro, hanno pagato 574 euro (pressione fiscale pari al 2,2%). Il dato che colpisce
maggiormente è tuttavia il confronto con
l’anno 2007: a fronte di un reddito di
24mila 976 euro, quindi più alto di ben
1.203 euro rispetto al 2012, i cittadini umbri versavano ai Comuni mediamente
375,7 euro, con una pressione fiscale
dell’1,5%. In cinque anni, dunque, il reddito medio degli umbri è diminuito del
zona B del Prg punteggio massimo 8
punti; edificio ubicato in zona C del
Prg, punteggio massimo 4 punti. Sarà cura della Commissione, che valuterà le offerte, graduare all’interno di ciascuna zona il relativo punteggio massimo.
Un altro fattore che incide sul punteggio è il prezzo: «Il punteggio - afferma il bando - dovrà essere attribuito in base alla percentuale di riduzione del prezzo di vendita a metro quadrato di superficie complessiva dichiarato dall’offerente, rispetto al massimo consentito che è
di 1.300 euro a metro quadrato, e va
4,8%, il rapporto tra entrate tributarie e Pil
è cresciuto di un punto e le somme versate
in tasse ai Comuni sono aumentate in media del 62%».
Secco il commento del presidente di
Confcommercio Umbria, Aldo Amoni:
«Stiamo sostenendo da anni che il peso
della tassazione in genere e di quella locale nello specifico, è il vero snodo per la ripresa della nostra economia e per dare fiato a famiglie e imprese. Siamo consapevoli delle difficoltà dei Comuni a far quadrare i bilanci, ma aumentare progressivamente le tasse, come è stato fatto, è una
spirale perversa, che uccide economia e
consumi. Che uccide le imprese. Ora continua Amoni - abbiamo di fronte altre
stangate con Tari e Tasi; con alcuni Comuni abbiamo avviato un proficuo confronto, che ha già portato a impegni concreti in termini di riduzione della aliquote
per le imprese più colpite. Ma non basta:
sono soprattutto i Comuni più grandi che
devono dare il buon esempio con un segnale chiaro di discontinuità rispetto a
quella che sembra una escalation inarrestabile. Abbassare le tasse è possibile conclude il presidente di Confcommercio
Umbria - e dove diminuisce l’imposizione
fiscale cresce il Pil».
I tempi
Il bando sarà
pubblicato
a settembre,
60 giorni per
le domande
da un minimo di zero, nel caso di
nessuna riduzione, ad un massimo
di trenta punti, per riduzioni pari o
superiori al 35%». In dettaglio, nessun punto se l’offerta è di 1.300 euro
a metro quadrato, mentre si assegnano 30 punti se il prezzo è inferiore di
almeno il 35% ai 1.300 euro a mq.
Infine, «il punteggio dovrà essere
attribuito sulla base del numero di
alloggi offerti in vendita rispetto al
totale che compongono l’edificio,
inteso come condominio, tenendo
conto che non può essere proposto
in vendita un numero di alloggi inferiore al 80% del totale».
Bps, eletto il cda. Compensi per 950mila euro annui lordi
Tutti i nomi, il commissario Brancadoro: «Responsabilità della passata gestione al vaglio delle autorità»
di SARA FRATEPIETRO
SPOLETO - Dopo un anno e mezzo di commissariamento, la Banca popolare di Spoleto (Bps)
torna ad avere un consiglio di amministrazione. A
nominarlo è stata, ieri, l’assemblea dei soci, presieduta per l’ultima volta dai commissari straordinari Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile.
«Con la nomina che verrà fatta oggi (ieri, ed effettiva alla mezzanotte del primo agosto, ndr) - ha
spiegato Brancadoro - termina la gestione commissariale, con la consegna dell’azienda al nuovo
cda. Si chiude così un ciclo durato un anno e mezzo. L’intervento di Banco Desio e i risultati della
banca, nonostante l’amministrazione straordinaria, dimostrano comunque l’interesse di un investitore serio e competente da una parte e, dall’altra, il fatto che l’istituto complessivamente ha retto ed ha delle ottime prospettive di sviluppo. Ab-
biamo voltato pagina faticosamente, con una netta cesura sul passato. Per quanto riguarda la pregressa gestione - ha concluso il commissario - è al
vaglio delle autorità per eventuali responsabilità
per i fatti gestori e i danni arrecati».
L’assemblea (13 i legittimati al voto, per un totale dell’86% di azioni rappresentate) è stata
quindi chiamata ad eleggere il nuovo consiglio
tra le due liste presentate, quella di maggioranza,
di Banco Desio, e quella di minoranza, della Spoleto credito e servizi. Undici i componenti del
board: si tratta di Stefano Lado (futuro presidente
di Bps), Luciano Colombini, Argante Del Monte,
Claudio Broggi, Graziella Bologna, Pier Antonio
Cutellè, Giada Fantini, Giuseppe Listanti, Maria
Rita Mantovani, Marino Marrazza per la lista di
maggioranza e Alessandro Pellicciotta per quella
di minoranza. Deciso anche il loro compenso
complessivo annuo massimo per il triennio: sarà
di 950mila euro lordi; la ripartizione la deciderà
lo stesso cda. I consiglieri avranno diritto anche a
rimborsi spese e ad un gettone di presenza di 300
euro lordi. Approvati anche i compensi del collegio dei sindaci: il presidente percepirà 70mila euro, i sindaci 50mila, oltre a gettoni di 270 euro
(aumentati a 750 euro se le adunanze si tengono
fuori dalla regione di residenza). A comporre il
collegio sono: Francesco De Petra (presidente),
Giulia Pusterla e Francesco Pozzoli; sindaci supplenti Katia Amplorella e Elisabetta Ciuffa.
Per i commissari straordinari, quindi, il lavoro,
al di là di piccole pratiche con Bankitalia, finisce
qui. Rimarranno però ancora per qualche mese alla guida della società cooperativa Scs, la cui assemblea potrebbe tenersi a settembre. E su questo
fronte va annotata la riammissione tra i soci, dopo
6 anni, di Fabrizio Cardarelli (che in veste di sindaco ha assistito ieri all'assemblea Bps).
Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria
46 lettere&OPINIONI
Se l’Unità chiude
perde il pluralismo
Sicurezza alimentare,
il M5S detta la linea
Anche noi lettori, così come i giornalisti, vogliamo prendere sul serio
le parole del premier Matteo Renzi
sul futuro de l’Unità. Perché se, come annunciato dai liquidatori, da
agosto il giornale fondato da Antonio Gramsci interromperà la pubblicazione ci ritroveremmo a commentare una piccola mutilazione al pluralismo dell’informazione nel nostro Paese. Pluralismo che abbiamo,
invece, la responsabilità ed il dovere
di continuare a sostenere e ad aiutare
a crescere. La stessa preoccupazione nutro per Europa, che ha datato
probabilmente al 30 settembre la
possibile interruzione della stampa,
sebbene non siano stati contratti debiti. Il rischio è quello di ridurre pericolosamente gli spazi della nostra
democrazia. C’è un importante studio “Public support for the Media”,
(autore Rasmus Kleis Nielsen),
pubblicato dalla Reuters Institute
dell’Università di Oxford, che
smentisce molte delle riflessioni e
delle congetture che sentiamo fare
in questi giorni. Sarebbe utile aprire
un’ampia discussione sui motivi che
riguardano le difficoltà e la crisi profonda del sistema editoriale italiano,
che ha anch’esso pari dignità come
gli altri settori economici, essendo
fra l’altro parte integrante del patrimonio culturale del nostro paese.
Il decreto “Competitività” del Governo riprende pedissequamente il
progetto di legge del Movimento 5
Stelle. Basta confrontare l’articolo 7
ter del decreto con l’articolo 1 della
nostra proposta di legge. Sono stato
io il primo firmatario della proposta
di legge sulla sicurezza agroalimentare, nota alla cronaca per il refuso
sul grano “saraceno”.
Per errore è stato scritto grano saraceno anziché grano straniero sollevando molte battute scherzose, almeno abbiamo fatto sorridere. Refusi a parte, abbiamo scritto un ottimo testo e ora ne abbiamo piena dimostrazione. Questo significa che il
nostro modo di legiferare coglie e
centra problemi e urgenze del Paese,
tra queste c’è anche la sicurezza alimentare. Serve tolleranza zero contro l’illecita commercializzazione
di prodotti alimentari che danneggia
gravemente tutta la produzione umbra e italiana di qualità. Gli ultimi
sequestri effettuati testimoniano il
danno economico creato da frodi e
sofisticazioni alle nostre aziende. È
necessaria un’azione sinergica per
potenziare i controlli, ma soprattutto
per prevenire il fenomeno. Il decreto
“Competitività” sarà in aula la prossima settimana, forse già martedì.
ALESSIA DORILLO
Responsabile Comunicazione
del Pd Umbria
Il giornale di Gramsci
deve tornare in edicola
Desidero esprimere a nome mio e di
tutta la Cgil dell’Umbria la solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori de
l’Unità, quotidiano che da sempre
rappresenta una voce forte e autorevole per la sinistra italiana, per il sindacato e per tutto il movimento dei
lavoratori. La decisione di sospendere la pubblicazione del quotidiano
fondato da Antonio Gramsci ci lascia sgomenti. Sarà impegno del nostro sindacato, in Umbria come nel
resto d’Italia, insieme a tutte le forze
democratiche del paese, costruire le
condizioni per un suo immediato ritorno in edicola. Il quotidiano l’Unità non può e non deve chiudere. Noi
stiamo con l’Unità.
FILIPPO GALLINELLA
Deputato umbro Cinque Stelle
In via della Pallotta
rifiuti e traffici vari
A fronte di via della Pallotta a Perugia c’è un piazzaletto, dichiarato
privato da chi ha comprato la ex
struttura degli uffici della Telecom,
che però è aperto a chiunque ci voglia parcheggiare l’auto o fermarsi
per i propri affari. Tanto è vero che
molte volte si vedono auto, sia di
giorno che di notte, con a bordo gente di dubbia moralità che non si sa
bene che cosa commercino. Questo
piazzale è di proprietà della Compagnia che lo ha acquistato dall’azienda telefonica da molto tempo e da altrettanto lasciato nella più grande e
totale incuria, sia all’interno che
all’esterno del complesso. Ci sono
rifiuti di ogni genere che, di notte sono visitati da ratti ed altri animali
randagi, in cerca di cibo. Fogne otturate che formano laghi veri e propri
con conseguente infiltrazione nel
muretto sottostante che dà in via Jacopone da Todi, con il pericolo che il
medesimo crolli per il disgregamento dovuto all’acqua. Per non parlare
poi del piazzale interno sottostante
che versa nel degrado più assoluto.
Anche per questo problema si chiede l’intervento del Comune che si
faccia carico di mediazione verso
chi ha acquistato il complesso, intimandogli di effettuare una adeguata
manutenzione onde evitare un disagio pubblico per queste condizioni
oltre che una pericolosità strutturale
dello stesso che può causare danni
irreparabili.
GIAMPIERO TAMBURI
Comitato permanente
Club Pallotta Perugia
A S. Martino in Campo
una buona notizia
Il nuovo assetto dell’organizzazione scolastica di tutta l’Umbria, approvato dalla Regione nel dicembre
scorso con il Piano di Dimensionamento, prevede l’accorpamento
nel V Circolo didattico delle scuole
per l’infanzia di Montebello, San
Fortunato della Collina, “Mahatma
Ganhdi” di San Martino in Campo,
“Ada Belati” di Santa Maria Rossa,
la secondaria di primo grado di San
Martino in Campo e la primaria “Gino Rugini” di San Martino in Campo e Santa Maria Rossa. La sede del-
Circolo Pd di San Martino in Campo
Trasformare la E45
fa male all’ambiente
Ferve il dibattito sulla trasformazione della E45 in autostrada. La nota
più dolente su cui tutti ribattono è il
pagamento del pedaggio. Ma mi
chiedo, è possibile che nessuno si
pone il problema del pedaggio molto più pesante che dovrà pagare l’intero sistema natural-paesaggistico
regionale? Sarà sicuramente sconvolto dai tanti cantieri aperti per anni, le gallerie, i viadotti ecc… Tanto
che le nostre colline e le nostre vallate saranno ricordate solo dai capolavori pittorici dell’età rinascimentali. Senza contare gli enormi interessi derivati dagli interventi privati
attraverso il Project financing che
avranno mano libera sui piani regolatori comunali ecc… Un’ultima annotazione: il silenzio dell’attuale assessore all’ambiente la cui firma appare in tanti atti di protesta insieme
ad associazioni ambientaliste e comitati.
LAURO CIURNELLI
Ambientalista
GUBBIO
Un fungo commestibile gigante trovato a Monte Alto di Coppo
GUBBIO - Un fungo davvero gigante quello trovato ieri mattina da Nazzareno Urbani (nella foto)
nella zona del Monte Alto di Coppo, a pochi chilometri da Gubbio. Complici le piogge degli ultimi
giorni e un pizzico di fortuna, l’esperto cercatore
di funghi si è trovato davanti un esemplare davvero
unico, del peso di 1 chilo e 200 grammi. Si tratta di
un fungo della specie turino, dunque perfettamente
commestibile e ottimo da mangiare con le tagliatelle.
MARIO BRAVI
Segretario generale Cgil Umbria
>>>
la dirigenza sarà l’immobile della ex
stazione Fcu di San Martino in Campo. La notizia ha un doppio significato perché oltre la scelta della dirigenza del V Circolo a San Martino
in Campo, si recupera definitivamente una struttura risalente
all’anno 1913, quando fu istituito il
nuovo servizio ferroviario e che per
cento anni ebbe fasi alterne di abbandono. Così oggi si chiude definitivamente una storia lunga un secolo
con l’utilizzo definitivo del manufatto per scopi così importanti. Un
percorso avviato dalla precedente
Amministrazione per l’interessamento del circolo Pd di San Martino
in Campo con il suo segretario Paolo
Pammelati e il consigliere comunale
del territorio Alvaro Mirabassi.
Caccia con l’arco?
Federazione contraria
In relazione alla notizia apparsa in
questi giorni sugli organi di stampa
relativa all’introduzione da parte
della Regione di un nuovo regolamento venatorio che introdurrebbe
la possibilità di cacciare con arco e
frecce, la Federazione Italiana di Tiro con l’Arco - Federazione Sportiva Nazionale, riconosciuta dal Coni
- con la presente tiene a precisare
quanto segue: nessun organo federale è stato consultato su tale argomento; la Fitarco non intende rilasciare ai propri tesserati alcuna certificazione ad hoc che permetta la
pratica della caccia con le attrezzature sportive previste dai regolamenti Federali utilizzate in competizioni ufficiali.
MARIO SCARZELLA
Presidente Fitarco
A Perugia la consulta
degli animali c’è già
Il vice sindaco Barelli ha comunicato che l’ amministrazione comunale
intende far nascere la consulta comunale per gli animali. In qualità di
presidente della I^ commissione affari istituzionali della passata consiliatura, mi permetto di mettere in
evidenza che con atto del Consiglio
Comunale n. 30 del 11.10.1999 fu
istituita la consulta per i diritti degli
animali ed approvato il relativo regolamento. Vero è che la consulta
nei fatti è stata poco operativa ed è
per questo che il sindaco Boccali ha
incontrato le associazioni dei volontari animalisti raccogliendo le loro
istanze, riconoscendo il loro importantissimo operato con l’impegno di
riprendere il percorso per il riconoscimento dei diritti dei nostri amati
amici a 4 zampe e per garantirne il
buon funzionamento. A riprova di
ciò, con atto del Consiglio comunale
numero 26 del 31.3.2014, su proposta della Giunta, sono state approvate le modifiche al regolamento per il
funzionamento della consulta comunale dei diritti degli animali e
nello specifico gli articoli 1 - 2 - 5 - 7
riguardanti la “Composizione della
Consulta” - “Riunioni della Consulta” e “Criteri di Funzionamento” .
Quindi mi permetto di ribadire e di
ricordare che la consulta degli animali a Perugia c’è già!
ERIKA BORGHESI
Consigliera del Pd
Segue dalla prima
Quale primato dell’istruzione in Umbria?
(...) riguarda le promozioni (71,7%) e ci piazziamo al secondo posto della classifica nazionale per numero di 100 e lode all’esame di
Stato.
Tutto reale o virtuale? La buona performance viene confermata, del resto, da quanto analizzato rigorosamente nel “Rapporto
sull’istruzione in Umbria” (a cura dell’Agenzia Umbria Ricerche – Aur), presentato nel
marzo scorso e che abbiamo già recensito. Il
“Rapporto” evidenzia infatti il livello
dell’Umbria nel sistema dell’istruzione nazionale: la Regione presenta, ad esempio, il
più alto livello di diplomati rispetto alla media
nazionale ed è seconda per il numero di laureati. Esiste pertanto una coerenza tra i dati
del Rapporto e questi nuovi, o comunque viene delineata una tendenza, che è parte del più
largo sistema del nostro “welfare educativo”.
Tuttavia, ad un’analisi più sistematica e forse più aggiornata dal punto di vista metodologico, dobbiamo chiederci se a quei dati scolastici corrisponde il livello di competenza richiesto dal mondo del lavoro e della formazione. Infatti, per rimanere ad una considerazione statistica, appare assai problematico, in
Umbria, il tema dell’inserimento dei laureati
nel mondo del lavoro. La percentuale di occupati tra coloro che hanno conseguito la laurea
di lungo periodo (dai 4-6 anni) nel 2011 è scesa al 67,1% contro il 69,4 della media italiana. Evidentemente è difficile, se non impossibile, capire se ciò sia dovuto alla minore preparazione e formazione dei neo laureati oppure se la formazione sconti uno scarto culturale
con il mondo delle professioni oppure ancora
se è il mercato del lavoro in sé a soffrire. Bisogna attrezzarsi al riguardo. Pertanto, quei
semplici e recenti dati da cui siamo partiti non
ci dicono tutta la realtà, ma fotografano esclusivamente un percorso disciplinare.
Detto più chiaramente: c’è la necessità di
misurare il reale livello della qualità formativa erogata. Nel nuovo millennio, quello che
conta non è più solo la verifica del numero dei
diplomati (fondamentale base del sistema
educativo) ma capire i processi cognitivi-didattici (comprese le metodologie usate) e i livelli di competenza richiesti in Europa. Questo naturalmente se vogliamo sfidare l’innovazione e aggiungere plus-valore al nostro sistema regionale.
Fermiamoci un attimo, per rendere concreto il nostro pensiero. Si tratta di impostare la
verifica sulle abilità di base richieste nel mercato europeo, che poi in realtà sono i pre-requisiti che le stesse università, nei loro test
d’ingresso, richiedono: la certificazione Ecdl
(cioè informatica) e quella delle lingue (Pet,
First per l’inglese:b1). Ossia, ciò che interessa non è il numero dei diplomati o dei 100/100
quanto le competenze spendibili. Quanti studenti umbri, all’uscita dalla scuola superiore,
sono in grado di raggiungere il livello b1 europeo che consente di lavorare in tutti i Paesi
dell’Unione o entrare in una università straniera? Ancora: quanti studenti hanno raggiunto la certificazione delle competenze Ecdl (non advanced) che è pre-requisito da inserire in ogni curriculum lavorativo?
Tale misurazione ci restituirebbe un quadro
reale, non virtuale della istruzione-formazione. L’Aur e l’Ufficio scolastico regionale potrebbero meritoriamente iniziare ad indagare
e verificare, poiché se scoprissimo che la media degli studenti umbri non ha acquisito
quelle competenze svuoteremmo i dati confortanti che ora ci piazzano nell’empireo della
qualità didattica. Soprattutto si porrebbe la
necessità di costruire un piano regionale delle
competenze di base, che è reclamato dalla so-
cietà della conoscenza (soprattutto globale).
Del resto, gli stessi test Ocse e Pisa collocano
l’Umbria sotto la media nazionale per quanto
riguarda le competenze matematico-scientifiche, che sono la premessa del “fare impresa”: lo sviluppo tecnologico - ricordiamo passa necessariamente da lì.
Impostato in questo modo il problema prende allora un’altra piega. Infatti, per esempio,
nulla sappiamo dei sistemi interni di controllo
della qualità delle scuole umbre. Sarebbe opportuno incominciare a realizzare un sistema
della qualità regionale della formazioneistruzione, con parametri appunto unitari. La
giusta autonomia scolastica deve essere inserita in un chiaro programma di obiettivi condivisi. Come dire e per capirci: non sarebbe
ora di impostare un Pof regionale (Piano
dell’offerta formativa) per obiettivi comuni?
Insomma, bene, anzi benissimo i dati odierni sull’istruzione in Umbria, ma in futuro
dobbiamo sostanziarli con altre coordinate e
misure, quelle delle competenze. Naturalmente tutto ciò se per l’Umbria vale ancora il
primato della conoscenza e se intendiamo
guardare concretamente alla spendibilità della formazione e non alla quantità del titolo di
studio erogato.
GIOVANNI CODOVINI
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Giovedì 31 luglio 2014
Anno XXXII n. 209 - euro 1,20
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UMBRIA
PERUGIA
L’assessore Rometti:
“No al pedaggio sulla E45”
A
SPOLETO
Si spegne a 68 anni,
indagate le due figlie
A
a pagina 7
UMBERTIDE
Lupi fanno strage
di pregiate capre
Ex Pozzi, uno spiraglio
per far ripartire l’azienda
A
a pagina 19
A
a pagina 35
Terni Il braccio del mezzo si schianta sul tetto di un condominio: cinque edifici evacuati
Gru su palazzo, muore anziano
In Umbria abbinamento opzionale con: “Chi sa fare la torta di mele trova marito” Euro 8,80;
“Aquiloni” Euro 8,80; + il prezzo del quotidiano
ITALIA & MONDO
Senato, non passa l’elezione diretta
Renzi tira diritto: “Le riforme
verranno fatte a ogni costo”
A
a pagina 3
Casello di Orte
“presidiato”
dagli operai Ast
A TERNI
Un morto, un anziano di 99
anni, e cinque palazzi sgomberati, con cinquanta famiglie evacuate, tra cui un edificio con gravi danni. Questo il
bilancio dell’incidente di ieri
mattina tra piazza Dalmazia
e via Buonarroti. Alle 7,30 si
è udito uno schianto, un boato, tanto che molti avevano
pensato a un terremoto. Invece una gru montata nel cortile di un condominio a quadrilatero in cui erano in corso lavori di ristrutturazione delle
facciate ad opera della ditta
Flamini, postofra piazza Dalmazia e via Buonarroti, si è
ribaltata. Con il braccio che si
è andato a rovesciare con violenza sul tetto dello stesso
condominio che si affaccia su
via Buonarroti, aprendolo.
La procura ha aperto un’inchiesta. Sembra che la base
della gru si sia ribaltata a causa di uno smottamento del
A a pagina 37
terreno.
Oggiquattro ore di sciopero in tutti i reparti di
Ast e controllate, dalle
9 alle 13, e una manifestazione che nelle intenzioni dei sindacati deve
portare la vertenza dell’acciaio ternano sotto i
riflettori della stampa e
delle televisioni nazionali e internazionali.
La protesta si sposterà
infatti dai cancelli di viale Brin, dove alle 10 partiranno otto pullman
zeppi di tute blu, al casello di Orte dove due o
trecento lavoratori presidieranno l’accesso all’autostrada dando volantini a chi entra e a
chi esce dal casello.
Non sono previsti blocchi del casello, ma sicuramente il traffico verrà
ritardato.
Incidente nel centro di Terni La gru si è abbattuta sul tetto di un condominio, aprendolo
A
a pagina 11
Torgiano Investita da un’auto una donna di 57 anni. Ferita una settantenne che camminava al suo fianco
Travolta e uccisa mentre va a fare la spesa
A TORGIANO
PERUGIA
Marito tradito prende
a bastonate la moglie
Colpiti mercato e scuola
a Gaza è strage continua
Condanna di Onu e Usa
a pagina 5
A
a pagina 18
Tragico incidente stradale ieri mattina a Ponterosciano,
dove una donna di 57 anni,
proveniente dalla Moldavia,
è morta, e un’altra di 70 è rimasta ferita. Il sinistro è avvenuto ieri mattina intorno alle
10: ad investire le due donne,
un’auto condotta da un uomo che avrebbe perso il controllo della vettura.
A
Preso il rapinatore
del supermercato
a pagina 28
Serie B Il laziale in prestito per un anno. Eramo e Vitale vicini
Serie B Finisce 3-1 per i francesi. Presentazione bagnata
Crecco è rossoverde
Intanto domani si decide
il futuro della società
Troppo Bordeaux e il Perugia
alza bandiera bianca al Curi
a pagina 47
LEGA PRO
Gubbio bello di notte, stesa la Juve Stabia
Malaccari e Laezza verso il Savoia A a pagina 48
MOTORI
Il Trofeo Fagioli scalda i motori con tante novità
A a pagina 53
Nuovo anche il quartier generale
La prima Esordio bagnato al Curi
A
UMBRIA FELIX
FOLIGNO
Sport
A
Oggi la manifestazione
A TERNI
Vittime anche durante la tregua
A
a pagina 30
alle pagine 44 e 45
Movida o coprifuoco?
di Giovanni Picuti
A
A
a pagina 33
L
e nostre città passano dal divertimento notturno alla desolazione serale,
dalla movida al coprifuoco. Nei centri abitati ognuno dovrebbe sentirsi libero,pur rispettando il diritto al riposo e alla quiete nottur[continua a pagina 13 ]
na dei residenti.
DELL’UMBRIA
CORRIERE
UMBRIA
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Giovedì 31
Luglio 2014
7
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Il particolare Grandi opere da “liberare”
“Progetto Orte-Mestre fermo al palo”
A PERUGIA
Polemica aperta
sull’autostrada futura
“Il progetto dell’autostrada Orte-Mestre è attualmente al
palo, e non a caso è previsto fra le grandi opere che il
Governo vuol sbloccare. Il Cipe ha infatti dato il via libera nel novembre 2013 al progetto preliminare, ma la Corte dei Conti lo ha fermato”, ha ricordato l’assessore. B
L’assessore Silvano Rometti mette le cose in chiaro:
“Nessun salasso, il nostro secco no recepito dal Governo”
E45 a pedaggio?
“Ma la Regione
si è già opposta”
A PERUGIA
“Ma quale salasso per gli umbri quando percorreranno la
E45 una volta trasformata in
autostrada. Non converrebbe nemmeno allostesso gestore dell’arteria, poiché il traffico si riverserebbe in larga parte sulle strade locali. E, in
ogni caso, il 'no' della Regione
Umbria al pedaggio per il
traffico locale è già stato recepito dal Governo e su questo
non abbasseremo la guardia”. L’assessore regionaleSilvano Rometti interviene per
fare chiarezza sulla costruzione della nuova autostrada Orte-Mestre, che comporterà l’adeguamento e la messa in sicurezza della superstrada
E45. E aggiunge: “Sia chiaro
innanzitutto che i lavori partiranno soltanto quando, individuato attraverso una gara il
concessionario che li realizzerà, il Governo sottoscriverà
con lui la relativa convenzione, in cui verranno disciplinate anche le questioni del pedaggio e delle agevolazioni. E
non ci troveremo di fronte al
fatto compiuto, perché la convenzione dovrà essere prima
condivisa con l’Umbria e tutte le altre Regioni interessate”.
Attacchi strumentali “È com-
Fa discutere il progetto di trasformazione della E45 in autostrada L’assessore regionale
alle Infrastrutture e Trasporti non ha dubbi: “Nessun salasso per gli umbri, noi pronti a vigilare”
Tuona l’assessore Silvano Rometti “Parlare ora di pedaggi
salati è pertanto non solo prematuro, ma anche strumentale”
pletamente sbagliato e fuorviante, perciò, fare oggi stime
sui costi per gli umbri poiché
- continua Rometti - si basano su una semplice ipotesi
economica da parte di uno
dei proponenti che non neces-
Il fatto “Energie da concentrare solo sulla messa in sicurezza”
Il consigliere Dottorini rincara la dose
“Opera devastante, ritirare il consenso”
A PERUGIA
Sono gravi le affermazioni dell'assessore
Rometti quando rivela che la relazione economica contenente le proposte di pedaggio è stata presentata dal privato al Ministero alla fine del 2013. Inutile domandarsi
il motivo per il quale né Consiglio né comunità regionale siano stati messi al corrente
di ciò che si andava profilando per le famiglie e l’economia regionale. La risposta si
può solo immaginare: quel progetto deve
andare avanti a tutti i costi, tanto a pagarne le spese saranno i cittadini”. Con queste
parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini rincara la dose. E aggiunge: “L’assessore afferma che la Regione ha chiesto le
più ampie agevolazioni in termini di tariffe. Evidentemente non ha ottenuto grandi
risultati. La Regione può fare una sola cosa: ritirare il consenso a quest'opera devastante e concentrare le proprie energie per
B
la messa in sicurezza della E45”.
sariamente sarà quello scelto san, sui documenti che, nel veper realizzare l’opera. Questa dere con favore la nascita delproposta è stata presentata al l’autostrada, mettono in eviMinistero delle Infrastrutture denza la necessità di esentare
e Trasporti alla fine del 2013, gli umbri dal pagamento di
due anni dopo che è stato for- pedaggi. Una posizione - sotmalizzato il parere favorevole tolinea l’assessore - che la Redella Regione Umbria. Se gione Umbria esprime con
avesse fatto parte del proget- forza già da quando si è coto su cui ci siaminciato a parmo espressi l’alare del progetvremmo rigettato”.
“Le stime
ta. Sull’adeguaL’ok del Cipe
fatte?
mento già nel
“La nostra ferAd oggi
2007 epoi nel luma richiesta di
glio 2011, l’Umassicurare per i
sono
bria si è espresresidenti in Uminfondate”
sa favorevolbria le più ammente, unitapie agevolazioni
mente a tutte le altre Regioni possibili in termini di tariffe e
coinvolte dal tracciato. La rea- di varietà di titoli di accesso è
lizzazione dell'autostrada, stata ritenuta legittima e apche ha ottenuto il parere posi- provata dal Ministero delle Intivo di tutti i Comuni interes- frastrutture e Trasporti e dal
sati, pur con alcune osserva- Cipe. Parlare ora di pedaggi
zioni, è stata approvata a lar- salati è pertanto non solo preghissima maggioranza nel maturo, ma anche strumentagennaio scorso in Consiglio le, un argomento buono solo
B
regionale, con voti biparti- per avere visibilità”.
z
y
Prime garanzie con il nuovo decreto del Governo che dovrebbe sbloccare 600 milioni di euro
Cassa integrazione, coperti quattro mesi del 2014
A PERUGIA
“Dopo 20-25 giorni dall’emanazione
del nuovo decreto da parte del Governo
che dovrebbe sbloccare 600 milioni di
euro, potremmo essere in grado di pagare gli arretrati della cassa integrazione
per i primi quattro mesi del 2014”. È
quanto emerso dall'audizione di Luigi
Rossetti, coordinatore dell'Area Imprese e Lavoro della Regione Umbria, presso la Seconda commissione consiliare,
presieduta da Gianfranco Chiacchieroni. Rossetti ha chiarito che “fino ad ora,
hanno fatto domanda 2mila 279 azien-
de, coinvolgendo 11mila 301 lavoratori.
C'è tempo fino al 31 agosto. Per coprirle
prevediamo che serviranno 33 milioni
di euro. Rispetto al passato sono aumentate le domande ma sono diminuite le ore di utilizzo della cassa integrazione”. Rossetti, inoltre, ha espresso qualche preoccupazione per il futuro se venissero confermate le bozze del decreto
ministeriale sui nuovi criteri per l'assegnazione degli ammortizzatori sociali
in deroga. Sollecitato dalle domande di
Orfeo Goracci (Comunista umbro),
Manlio Mariotti(Pd) e Massimo Man-
tovani (Ncd), Rossetti ha spiegato che
“l’Umbria è stata una delle poche Regioni ad aver concluso l’erogazione della cassa integrazione in deroga del 2013
già a gennaio 2014, pagando praticamente in tempo reale. Questo anche grazie all'accordo trovato tra la Regione e
le parti sociali che dà priorità a coloro
che hanno una riduzione dell'orario di
lavoro e hanno la speranza di mantenerlo. I ritardi nei pagamenti per il 2014,
invece, sono dovuti alla mancanza dei
fondi che il Governo non ha ancora
B
sbloccato”.
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Luglio 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
Presentata all’ente camerale la relazione della Quadrilatero: via libera ai 5 milioni. Decreto della Guidi
Il ministro blinda la Perugia-Ancona
di Alessandro Antonini
A PERUGIA - L’erogazione
dei 5 milioni di euro è realtà.
Ieri la relazione sullo stato dei
lavori della Quadrilatero è stata illustrata ai vertici camerali
perugini. Confermato lo stato
di avanzamento dei lavori per
il 90% della Foligno-Civitanova e per il 40% della PerugiaAncona. Lostep del 50%complessivo è stato centrato. La richiesta di pagamento delle
quote (derivanti dal 10% delle
tariffe associative) è stata depositata un mese fa. Il presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni
ha dato il placet, ponendo però l’accento sul fatto che nel
futuro, anche a causa della riforma governativa, le risorse
alla Quadrilatero potrebbero
venire ridimensionate. C’è stato comunque l’impegno a proseguire nella forma difinanziamento delle strade umbromarchigiane anche nella forma della fusione nell’unica futura Camera di commercio regionale. Sul fronte PerugiaAncona, il presidente Quadrilatero Perosino ha sottolineato che i nuovi passaggi societari sono vincolati al cronoprogramma fatto approvare al
commissario straordinario
Daniela Saitta. Per i cantieri
perugini conclusione prevista
per l’agosto 2015. L’anno dopo per i lavori - più consistenti
- marchigiani.
Interviene il ministro Intanto con il decreto 174 del 29 lu-
z
La pubblicazione
Nuovo bando per scegliere il “contraente”
Tempi brevi per l’affidamento dei cantieri
A PERUGIA
L'amministrazione straordinaria di Impresa e Dirpa ha pubblicato ieri su alcuni
dei maggiori quotidiani (a rilevanza nazionale) l'estratto di invito a manifestare
interesse per l'acquisto del complesso industriale di Dirpa, contraente generale dei
lavori della Quadrilatero Umbria-Marche per il potenziamento della direttrice
Perugia-Ancona.
L'estratto invita i partecipanti a presentare
le manifestazioni di interesse entro le ore
17 del 5 agosto 2014.
“Per quanto concerne il nuovo cronoprogramma di ripresa dei lavori lungo tutta la
direttrice, concordato ad esito degli incontri istituzionali promossi dalla Quadrilatero, allo stato l'attuazione è in linea con le
previsioni”. Come da precisazioni del commissario straordinario, detto nuovo cronoprogramma di riavvio delle opere “sarà
parte integrante del contratto di vendita
con gli acquirenti che subentreranno in
Ritardi colossali Una delle opere principali
Dirpa, al fine di garantire la prosecuzione
è bloccata ormai da anni
dei lavori senza soluzione di continuità”.
Dopo la manifestazione di interesse
bisgnerà attendere 30 giorni. Tra pochi giorni ci sarà l’assgnazione degli asset di
impresa, e in particolare dei cantieri della Perugia-Ancona: qui il commissario
Saitta ha già attivato la selezione post bando, sarebbero più di venti le manifestazioB
ni di interesse presentate.
y
glio il ministro allo Sviluppo
economico Federica Guidi si
mette in sicurezza l’operazione di riaffidamento dei cantieri e del “general contractor”
dairicorsi presentati: condizioni essenziali per il prosieguo
delle opere, Perugia-Ancona
su tutte. L’operazione è un dispositivo tecnico-formale. La
correzione di un errore materiale sul quale avrebbe fatto leva il ricorso. Si parte dal decreto ministeriale del 26 luglio
2013 - con il quale si procedeva alla amministrazione straordinaria di Dirpa e Impresa
in base alla Marzano, con la
nomina della Saitta - che è stato “impugnato - è ricostruito
nella prima parte del decreto
della Guidi - con ricorso straordinario al Capo dello Stato
dalla Toto costruzioni spa e
dalla Ergon srl titolari in parti
uguali dello 0,02% del capitale della Dirpa” Ergon di seguito trasmette tutto al Tar Al
centro c’è la richiesta di revoca
del decreto. Ebbene il 1 luglio
la direzione di vigilanza ha
proposto la convalida del decreto del 26 luglio. Indicando
qual è il problema: il decreto
“per mero errore materiale, indica Dirpa come ‘...partecipata integralmente da Impresa,
mediante controllo diretto ed
indiretto’, anziché ‘indirettamente controllata da Impresa’”. Lì si annida il ricorso.
Dirpa risulta controllata dal
Consorzio Operae, che ne detiene una quota pari al
99,98%, a sua volta controllato indirettamente da Impresa,
tramite la Saf srl (100%). Non
solo: risulta sottoposta ad una
direzione comune, in quanto
“Dirpa (...) è stata costituita
esclusivamente ai fini della
commessa Quadrilatero ed ha
a sua volta affidato la quasi totalità dei lavori a Impresa”. Ci
sono cioè i presupposti per il
provvedimento “comune”.
La correzione Perciò, per evitare il ricorso, il ministero decreta questa “errata corrige”
al decreto del 26 luglio 2013:
al posto di "Dirpa, partecipata integralmente da Impresa
spa, mediante controllo diretto ed indiretto;"..., leggasi ” indirettamente controllata da
B
Impresa spa".
Laffranco (FI) sulla riforma
delle Camere di commercio
“Nonpenalizzare
imprese e territorio”
Attoinparlamento
A PERUGIA
“Adottare tutte le opportune iniziative per
una riforma del sistema camerale, che ne ridefinisca la mission
nella funzione di servizio al sistema produttivo, promuovere una razionalizzazione dell'articolazione territoriale
delle Camere e del loro
sistema di partecipazioni e società in house, agevolare una diversa articolazione della
rappresentanza all'interno dei consigli e delle giunte camerali, favorire una revisione
dell'entità del diritto
annuale che non vada
però a penalizzare gli
interventi economici a
favore delle imprese e
del territorio”.
E' quanto chiede al governo il deputato umbro di Forza Italia, Pietro Laffranco, in un ordine del giorno al decreto legge sulla pubblica amministrazioB
ne.
Liste d’attesa, critiche al piano regionale
“Dicano a chi verrà affidato il controllo”
di Alessandro Antonini
A PERUGIA - Il piano per
la riduzione delle liste d’attesa è un “buon punto di partenza ma vanno inseriti ulteriori correttivi”. Altrimenti
“si rischia di risolvere parzialmente il problema”.
Non tutti i sindacati hanno
promosso con il massimo dei
voti il progetto della giunta regionale per il contenimento
delle liste di attesa nelle aziende ospedaliere e Asl dell'Umbria.
La delegazione regionale della Fededazione sindacati indipendenti (composta da Paride Santi, Mario Bruni e Alberto Palazzetti) “pur condividendo il documento ha
espresso perplessità nei contenuti della bozza illustrata, in
quanto a nostro avviso riteniamo tale proposta non risolutiva , per i seguenti motivi”.
Manca “un piano ben strutturato sul monitoraggio delle
liste di attesa che accerti il perché delle eventuali cause che
creano le lunghe liste di attesa; inoltre a chi verrà affidato
il controllo di tale servizio?”.
Fsi ha chiesto che “tale monitoraggio avvenga su base trimestrale e ci sia trasparenza
nella comunicazione dei dati
raccolti per poter intervenire
immediatamente nelle eventuali criticità che si presentino”.
Secondo poi la Regione non
avrebbe risposto “alle nostre
Acque agitate sull’assistenza primaria
Cisl all’attacco sull’accordo all’Asl 1
“A rischio l’equità di trattamento”
Situazione fluida Settimane concitate nella sanità umbra
A PERUGIA
(AleAnt) Non mancano osservazioni e proposte per
l'accordo aziendale 2014-2015 per l'assistenza primaria all’Asl 1. Nel mirino in questo caso il progetto
diabete. Una delegazione della Cisl fa rilevare che “la
partecipazione al progetto deve essere garantita a tutti i medici che lo richiedano”. Ma soprattutto che “il
modello organizzativo ed operativo proposto non
sembra affatto adeguato alla realtà culturale ed organizzativa dei servizi territoriali”. Si chiede di intervenire “per evitare rotture della trattativa al fine di garantire non solo i diritti dei medici di famiglia, evitando le
evidenti disparità presenti nella bozza di lavoro, ma
cosa non meno grave per evitare le sperequazioni che
si verrebbero a creare nell'assistenza ai pazienti”. B
richieste - scrivono i tre sindacalisti - sul fatto se il problema derivi dalla carenza di personale ospedaliero o dalla carenza strumentale diagnostica”.
Poi seguono le proposte. Come quella di di prolungare le
visite e la diagnostica fino alle
23 (nel piano Marini il termine è fissato alle 22) in modo
da poter abbattere ulteriormente le liste di attesa. Si auspica inoltre che “ci sia un
maggior coinvolgimento e
dialogo tra medici di famiglia
e medici ospedalieri per prescrivere in maniera ottimale
gli esami necessari ai pazienti
per una veloce diagnosi e cura”.
Alla fine della riunione di lunedì la Regione, “nonostante
le nostre perplessità - continuano Santi, Bruni e Palazzetti - e le relative proposte al
tavolo regionale, presenterà
comunque la delibera attuativa del piano straordinario
delle liste di attesa il 4 agosto
così come illustrata. Ci auguriamo fortemente che la presidente Marini prima del 4 agosto apporti alcune modifiche
al documento illustrato o
provveda ad ulteriore convocazione con le parti sociali
per trovare insieme una soluzione definitiva all’abbattimento delle liste di attesa”.
Tra le novità del piano Marini, l’assunzione di medici
inoccupati e collaborazione
col privato convenzionato. B
CORRIERE
I sindacati indipendenti pongono alcune questioni alla Marini “pur condividendo il documento”
DELL’UMBRIA
Umbria
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DIARIO ECOFUTURO FESTIVAL
Risparmio e ambiente in 10 mosse
di Jacopo Fo
A Deodorante: Il comune bicarbonato è un ottimo deodorante, basta spargerlo con un piumino da cipria sotto
le ascelle. Costa un decimo dei deodoranti in commercio e non contiene sostanze che possono essere allergeniche o irritanti per la pelle.
Acqua: Con pochi euro si possono montare sui rubinetti e sulle docce dei riduttori del flusso dell'acqua. Grazie
alle meravigliose leggi della fisica questi piccoli aggeggi
miscelano aria con l'acqua e la rendono vorticosa. Si
ottiene così un getto ugualmente potente con metà acqua. Mettendo un paio di bottiglie d'acqua dello sciacquone del wc si può poi ridurre la portata di ogni scarico. Esistono anche cassette che hanno due tasti e permettono quindi di scegliere, a seconda dei casi, quanta
acqua consumare con ogni scarico.
Si può anche immagazzinare l'acqua di rubinetti e docce e usarla successivamente per gli scarichi. In questo
modo si può risparmiare fino al 60% del consumo idrico casalingo.
Riscaldamento: l'azione in assoluto più utile è montare
un termostato che spenga la caldaia quando si raggiunge una certa temperatura e in certi orari. Questo semplice accorgimento fa risparmiare fino al 10% dei consumi
(la mancanza dei termostati fa sì che, a volte, in scuole e
ospedali, in pieno inverno, si sia costretti ad aprire le
finestre perché fa troppo caldo). Un altro accorgimento
è mettere dietro i caloriferi un sottile pannello di isolante
rivestito con un foglio di alluminio. In questo modo si
risparmia un altro 10% evitando che il calore penetri nel
muro e esca di casa. Anche montare caldaie moderne
permette di risparmiare combustibile. Ed è una spesa
che si può detrarre dal'Irpef in 10 anni, al 65%. Cioè
spendendo 1.000 euro se ne recuperano 650.
Isolamento: è il padre di tutti i risparmi. In Umbria,
visto il clima, con 14 cm di isolante sul tetto e sulle pareti
si ottiene una casa che d'inverno richiede molto meno
calore ed è naturalmente fresca d'estate. Anche montare
doppi o tripli vetri offre enormi vantaggi. Oggi si può
detrarre dall'Irpef il 50%.
Illuminazione: le nuove lampadine a led con filamenti
composti da micro-led forniscono una luce ottima, durano moltissimo e consumano 4,5 watt per produrre la
stessa luce che si produceva con una lampadina da 70
watt. La generazione precedente di led otteneva lo stesso risultato con 11 watt. (prima parte)
Puoi seguire in diretta il Festival su www.alcatraz.it. B
DELL’UMBRIA
CORRIERE
ECONOMIA
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Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
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Oggi altre quattro ore di sciopero, dalle 9 alle13
Trecento operai presidieranno l’ingresso dell’A1
AST,SALELATENSIONE
STAMATTINA PROTESTA
ALCASELLODIORTE
di Giuseppe Magroni
A TERNI - Oggi quattro ore di sciopero in tutti i reparti di Ast e controllate, dalle 9 alle 13, e una manifestazione che nelle intenzioni dei sindacati deve portare la vertenza dell’acciaio ternano sotto i riflettori della stampa e delle televisioni nazionali e internazionali. La protesta si sposterà infatti dai cancelli di viale Brin, dove
alle 10 partiranno otto pullman zeppi di tute blu, al casello di Orte dove
due o trecento lavoratori presidieranno l’accesso all’autostrada dando volantini a chi entrae a chi esce dal casello. Non sono previsti blocchi del casello, ma sicuramente il traffico verrà
ritardato. Non sono esclusi blocchi
temporanei, anche su iniziativa di singoli. Il presidio dovrebbe durare dalle
undici a mezzogiorno. Sciopero e manifestazione sono stati indetti dalle segreterie di Fiom, Fim, Uilm, Fismic e
La protesta Stamattina “blocco” del casello autostradale di Orte
Ugl. Le motivazioni sono note: stop
immediato dell'applicazione del piano finanziario ThyssenKrupp; riconvocazione del governo ai massimi livelli per ridefinire un nuovo e diverso
piano industriale basato su elementi
condivisi; impegno concreto e incisivo dello stesso governo italiano nei
LeistituzioniallaTK:“Morsellifermi
lo scioglimento dei cda delle controllate”
A TERNI
Vengono giudicate “gravi”
dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dal presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, e
dal sindaco della città, Leopoldo Di Girolamo le azioni
che in questi giorni l'amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, sta mettendo in
atto, volte allo scioglimento
dei consigli di amministrazione di
tutte le società
del gruppo Ast,
inquanto “esse rischiano- affermano congiuntamente Marini,
Polli e Di Girolamo - di compromettere definitivamente le prospettive future e di
mercato di alcune delle società”.
La presidente Marini, il presidente Polli e il sindaco Di Girolamo ricordano che “dopo
l'incontro avuto con ThyssenKrupp in presenza dei rappresentanti del Governo, sede nella quale si era definito
inaccettabile il piano industriale presentato dalla multinazionale, si era, invece, definito un percorso di confronto, che non è avvenuto, che
non pregiudicasse l'assetto di
autonomia organizzativa e gestionale di tutte le società interne al perimetro industriale
ed integrato delle Acciaierie
di Terni”. “In particolare - affermano - per la Società delle
Fucine, il Tubificio e Aspasiel
sarebbe opportuno prima di
procedere allo scioglimento
dei rispettivi consigli di amministrazione e all'incorporazione, favorire un piano industriale che
dia futuro occupazionale ed anche
di mercato alle società stesse”.
“Sorprende peraltro che la decisione di Ast di incorporare Aspasiel aggiungono Marini, Polli e Di Girolamo - , che è pure
legittima
per
quanto attiene la struttura interna del sistema informativo, non è però compatibile
per quanto attiene invece alla
gestione del data-center, dove
esiste il progetto di data-center regionale, che a nostro avviso va perseguito ricercando
collaborazioni con nuove imprese, sia a livello regionale
che nazionale”. Da qui la richiesta al ministro Guidi d’inB
tervenire su Tk.
confronti di ThyssenKrupp e della
commissione europea per non indebolire le produzioni ternane. I sindacati, sempre nella nota, chiedono alla
commissione europea “coerenza rispetto ai vincoli che la stessa ha posto
in questi anni per salvaguardare la
strategicità del sito ternano”.
I segretari di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria Mario Bravi, Ulderico Sbarra e
Claudio Bendini chiedono al presidente del consiglio Matteo Renzi,
che ha già annunciato una visita ufficiale a Terni a sostegno della vertenza Ast, “di porre in essere un’iniziativa immediata cheblocchi la concretizzazione del piano industriale dell’azienda e riapra veramente un confronto in grado di salvaguardare la
strategicità del sito siderurgico ternano, fondamentale anche per le prospettive industriali del nostro Paese”.
I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil
tornano a inquadrare la vertenza Ast
all’interno del sistema Umbria e dello
stesso sistema Italia: “Questa azienda - dice la nota dei sindacati - che
conta (con le consociate) 2.650 dipendenti diretti oltre ad altrettanti lavoratori impegnati nell’indotto, rappresenta il 20% del pil dell’Umbria e il
40% dell’export. Inoltre Ast di Terni
è uno dei pochi produttori mondiali
di acciaio inossidabile”.
Da qui l’appello al presidente Renzi
perché intervenga al più presto per
fermare il piano.
Intanto il commissario Ue all'Industria, Ferdinando Nelli Feroci, incontrerà sabato mattina, presso l'ufficio
di rappresentanza del Parlamento europeo a Roma, una delegazione dei
rappresentanti sindacali di categoria
e confederali della Ast di Terni. L'incontro, organizzato dai vicepresidenti del Parlamento europeo David Sassoli (Pd) e Antonio Tajani (Forza Italia), avrà per oggetto la vertenza apertasi dopo la presentazione del piano
industriale di ThyssenKrupp per lo
stabilimento Ast di Terni. Il piano è
stato dichiarato irricevibile dalle parti sindacali e dal governo italiano perché mira a un ridimensionamento
produttivo e occupazionale del sito
B
siderurgico.
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Luglio 2014
DELL’UMBRIA
12
CORRIERE
u
Economia
P
TRIBUTI Il presidente Amoni:
“Così si uccidono consumi ed economia”
CONFCOMMERCIO:“ILPROBLEMA
DELLATASSAZIONELOCALERISCHIA
DIAFFONDAREIMPRESEECITTADINI”
A PERUGIA
Peso reale del fisco al 53,2% del
Pil, aumento della pressione fiscale del 5% dal 2000 al 2013, con
contemporanea diminuzione del
7% del Pil pro capite: sono questi
i "freschi" numeri dell'Ufficio Studi Confcommercio nazionale che
attribuiscono all'Italia il ben poco invidiabile record della più alta pressione fiscale al mondo.
E in questo contesto generale,
quanto a pressione fiscale l'Umbria, i suoi cittadini e imprenditori, come sono messi? Tutt'altro
che bene, secondo quanto emerge dallo studio "Le entrate tributarie dei Comuni italiani dal 2007
al 2012: crisi economica, federalismo e Mezzogiorno", appena
pubblicato sull'ultimo numero
della Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della Svimez.
Nel 2012, infatti, a fronte di un
reddito di 23.773 euro, ogni umbro ha versato in media alle casse
del proprio Comune 608,2 euro
annui, con una pressione fiscale
(intesa come rapporto tra entrate
tributarie e pil) pari al 2,6%.
Tanto per fare qualche paragone,
i cittadini del Veneto, con oltre 29
mila euro di reddito di media, ne
hanno versati 532 (pressione fiscale pari all'1,8%); quelli della Lom-
Per Amoni (in alto) le tasse alte deprimono i consumi
bardia, con 33.400 euro di reddito, hanno versato 591 euro (pressione fiscale pari all'1,8%); quelli
delle Marche, con un reddito medio di 25.866 euro, hanno pagato
574 euro (pressione fiscale pari al
2,2%).
Il dato che colpisce maggiormente è tuttavia il confronto con l'anno 2007: a fronte di un reddito di
24.976 euro, quindi più alto di
ben 1.203 euro rispetto al 2012, i
cittadini umbri versavano ai Comuni mediamente 375,7 euro,
con una pressione fiscale
dell'1,5%.
In cinque anni, dunque, il reddito
medio degli umbri è diminuito
del 4,8%, il rapporto tra entrate
tributarie e pil è cresciuto di un
punto e le somme versate in tasse
aiComuni sono aumentate in media del 62%.
"Stiamo sostenendo da anni che
il peso della tassazione in genere
e di quella locale nello specifico commenta Aldo Amoni, presidente Confcommercio dell'Umbria - è il vero snodo per la ripresa
della nostra economia e per dare
fiato a famiglie e imprese. Siamo
consapevoli delle difficoltà dei
Comuni a far quadrare i bilanci,
ma aumentare progressivamente
le tasse, come è stato fatto, è una
spirale perversa, che uccide economia e consumi. Che uccide le
imprese. Ora abbiamo di fronte
altre stangate con Tari e Tasi: con
alcuni Comuni abbiamo avviato
un proficuo confronto, che ha già
portato a impegni concreti in termini di riduzione della aliquote
per le imprese più colpite. Ma
non basta: sono soprattutto i Comuni più grandi che devono dare
il buon esempio con un segnale
chiaro di discontinuità rispetto a
quella che sembra una escalation
B
inarrestabile.”
z
IL DECRETO
LA NUOVA COOP TORCOLI
IN LIQUIDAZIONE COATTA
A CORCIANO
(AleAnt) Liquidazione coatta amministrativa. E’ questo il destino della Coop
Torcoli (società di rilievo nelle scaffalature metalliche) decretato direttamente
dal ministero dello Sviluppo economico.
L’atto vero e proprio è stato pubblicato
ieri in Gazzetta Ufficiale. Il ministro decreta che “la società cooperativa ‘Nuova coop Torcoli in liquidazione’, con
sede in Corciano è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'
art. 2545-terdecies del codice civile.
Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum
vitae, è nominata commissario liquidatore Susanna Bugiardi”.
Pesano “le risultanze della revisione
dell'associazione di rappresentanza
conclusa in data 23 ottobre 2013, dalle
quali si rileva lo stato d'insolvenza della
suddetta società cooperativa e considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d'ufficio presso il competente registro delle imprese,
relativamente agli organi societari, alla
sede sociale ed al rispetto degli obblighi
relativi ai depositi di bilancio”
Il legale rappresentante della cooperativa , con nota del 31 marzo 2014 ha
“comunicato formale rinuncia alle controdeduzioni e il nulla osta all'adozione
del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa”
Si aggiunge la proposta con la quale la
“direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali all'esito dell'istruttoria condotta, richiede l'adozione del
provvedimento di sottoposizione della
cooperativa in oggetto alla procedura
di liquidazione coatta amministrativa”.
B
Da qui l’intervento del ministro.
y
La risposta di Rometti. Posti di lavoro in arrivo
VOLO SU MILANO,
NUOVI SPIRAGLI
RYANAIR ASSUME
A PERUGIA
Come annunciato in queste pagine, il San Francesco torna a
guardare verso Milano. Milano Malpensa. Lo aveva confermato il presidente Sase Fagotti
in occasione della concessione
ventennale. La conferma e la
notizia che sono stati fatti ulteriori passi avanti arrivano dall’assessore regionale ai trasportiSilvano Rometti che ha risposto, durante la riunione della
seconda commissione regionale, all'interrogazione del consigliere Gianfranco Chiacchieroni (Pd). Riportando quanto
contenuto in una informativa
della società che gestisce lo scalo umbro, Rometti ha annunciato un avviso per la manifestazione di interesse circa la
riattivazione della rotta su Milano. “Se la procedura andrà a
UMBRIA FELIX
Umbria più vicina all’Expo Lo scalo umbro verso Malpensa
dalla prima pagina
Movida o coprifuoco?
Se è vero che il controllo sociale di una città
si esercita attraverso la frequentazione delle
sue strade e delle sue piazze è anche vero che
in casi estremi può capitare di rimanere svegli per tutta la notte, non per colpa dell'insonnia. La situazione degenera d'estate. L'argomento è urticante e puzza di urina. Perugia c'è passata prima delle sue consorelle umbre. A Foligno in questi giorni impazza la
polemica per il fracassante risveglio dal letargo in cui erano immerse, via Gramsci e piazza dall'Erba. Li ricordate quei bonghisti per niente africani - che percuotevano le loro pellacce davanti alla cattedrale di Perugia? Il tam tam è finalmente cessato. I frantumatori di bottiglie sul selciato di piazza IV
Novembre ve li ricordate? Spariti a seguito
dell'ordinanza che vieta la somministrazione di bevande in vetro dopo le ore 20, con
l'effetto che lo stato di degrado e l'inquinamento acustico del centro di Perugia, hanno
oggi raggiunto livelli più accettabili. Anche
nel capoluogo di regione erano sorti due partiti, quello degli abolizionisti e quello dei tolleranti, questi ultimi preoccupati della faccia invernale della medaglia, quando da novembre a marzo corso Vannucci diventa facile preda degli spacciatori e della tramontana. Dato che il destino non si può cancellare, ma solo rimandare, a Foligno infuriano
le proteste, le polemiche, le riunioni, le opinioni a favore o contro lo sballo. La città
non è mai stata così viva, salvo sotto Quintana. Cancellare oggi l'esperienza aggregante
di via Gramsci e piazza Dell'Erba sarebbe
come darsi la classica zappa sui piedi. Non è
che quegli esercizi facciano affari d'oro. Lavorano a sufficienza per permettersi di tenere alzate le saracinesche. Cosa affatto trascurabile con i tempi che corrono. Siparietto.
Urla e strepiti, macerie e immondizia, rigagnoli d'urina per le strade e gincane tra i
cassonetti scoperchiati non piacciono a nessuno. Se è vero che alla famiglia e alla scuola
non si può chiedere più niente, spetta alle
istituzioni scolare gli gnocchi, lavorare per
la riqualificazione della città, per un centro
storico sicuro, vivibile e pedonale. A Foligno, dopo le ripavimentazioni, ci si aspetta-
va un Rinascimento morale che non c'è
stato. Il degrado in città non è fatto solo
di rumori o schiamazzi, ma di traffico inquinante, di cumoli d'immondizia, di danneggiamenti, di mendicanti, di lobby di
parcheggiatori - e parcheggi - abusivi, di
venditori di merce contraffatta, che non
hanno niente a che fare con la notte e con
la movida. I giovani sono portati a credere che tutto ciò sia la normalità. Forse il
rischio più grave a cui li abbiamo esposti
è la perdita del senso di civiltà. Risiedono
lì, non nelle notti brave, le cause dello scadimento dei centri storici: nelle bottiglie
di birra spezzate, nei pacchetti di sigarette, nei mozziconi e nelle cartacce gettate
in terra. I regolamenti di polizia municipale vanno fatti rispettare. Le città d'arte,
le forme architettoniche, gli angoli suggestivi, le belle vedute urbane, presto non
avranno più senso se non saremo riusciti
ad impartire ai nostri figli un minimo di
educazione civica. Che significato ha orinare sotto l'arcone dei Priori o dare fuoco
a un cartone sulle scale della Vaccara, dove chissà quante volte si saranno seduti godendosi l'attimo fuggente - Sandro
Penna e Giuseppe Prezzolini? Che senso
ha lanciare una bottiglia di birra contro
la facciata del duomo di Foligno o contro
il portale di palazzo Deli, che suscitarono
l'ammirazione del Goethe e del Piermarini? Queste sono le domande che ci dobbiamo porre per giungere ad una risposta. Non si tratta solo di movida. Le città
d'arte possono, anzi, devono essere frequentate fino ad ora tarda, come accade
nella vicina Cortona o nella lontana Verona - per fare solo un paio di esempi - ma
con grande senso di responsabilità civica
e attenti controlli, a chi competono. Così
va il mondo, ma per niente al mondo il
rimedio è quello del coprifuoco. Salvo
che vicende storiche particolari - e mai
definitivamente accantonate - non vengano ad imporcelo di nuovo. Beata umbrituB
dine, umbra beatitudine.
Giovanni Picuti
[email protected]
buon fine - dice Rometti - il collegamento potrebbe essere riattivato dal marzo 2015”. “Il volo è rimasto attivo soltanto da
aprile a ottobre 2012 ma risulta sempre crescente la richiesta
di una sua riattivazione”. Così
Chiacchieroni nella sua una interrogazione all'esecutivo di palazzo Donini, illustrata ieri
mattina in seconda commissione, alla presenza dell'assessore
ai trasporti Silvano Rometti.
L'esponente della giunta regionale ha risposto alle questioni
poste dal consigliere, relativamente motivi dell'interruzione
del collegamento, alla sua possibile riattivazione e all'eventuale ripristino di almeno due voli
settimanali, spiegando che il
collegamento Milano-Perugia
è “una delle rotte storiche dello
scalo umbro, e ai tempi dell’hub Alitalia a Malpensa è arrivata a registrare 50mila passeggeri all'anno. Dal 2000 all'
ottobre 2012 i loro numero è
però sceso insieme al variare
dellecompagnie (Ryanair è stata l'ultima) che operavano il
collegamento, arrivando fino a
6800 circa”. La Sase, società
che gestisce l'aeroporto “ha comunicatoche intende pubblica-
re un avviso per la manifestazione di interesse per la riattivazione della rotta su Milano
(Malpensa o Bergamo Orio al
Serio, dato chei decreti 'Burlando' e 'Bersani' impediscono di
scegliere Linate), anche in concomitanza con l'Expo 2015. Se
la procedura andrà a buon fine
il collegamento potrebbe essere riattivato dal marzo 2015”.
Chiacchieroni si è detto “soddisfatto per la risposta e gli impegni assunti dall'assessore e per
la disponibilità della società a
verificare la possibilità di mettere in pista un nuovo vettore per
rafforzare i collegamenti tra
l'aeroporto internazionale dell'
Umbria e l'area di Milano”. Intanto Ryanair cerca anchea Perugia personale di cabina da assumere nel futuro. Attraverso
la società partener Crewlink
annuncia un tour in tutta Italia. Il 28 agosto saranno a Perugia. Si tratta di un “programma unico in 5 fasi dalla qualificazione al diploma per fornire
ai candidati assistenti di volo
un corso di formazione piacevole e altamente specifico. Questo corso di formazione, della
durata di 6 settimane”. Il corso
B
si terrà a Francoforte.
CORRIERE
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TRASPORTI Interrogazione in Regione
DELL’UMBRIA
Economia
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LA NOMINA
LEONARDIPRESIDENTE
DELLO SCALO DI RIMINI
A PERUGIA
La gara pubblica istituita dall'Enac per la gestione dell'aeroporto di Rimini San Marino, dopo
il fallimento di Aeradria, ha raccolto la candidatura di quattro cordate. Tra queste vi è l'offerta presentata da una
cordata che vede la presenza di una delle principalirealtà del terzosettore umbro: Consorzio
Abn. La cooperativa di
Perugia si è presentata
insieme al "Consorzio
per l'aeroporto di Rimini-San Marino". La notizia è che il consiglio di
amministrazione del
"Consorzio per lo sviluppo dell'Aeroporto di Rimini San Marino" si è
riunito ed ha nominato
come nuovo pesidente il
Ccnsigliere Roberto Leonardi, già impegnato
nelle attività societarie e
presidente del Consorzio Abn. Roberto Leonardi, 48 anni, perugino,è attivo daquasi trenta anni nella cooperazione sociale; la prima esperienza nel mondo della
cooperazione sociale risale al 1985, nel 1997 hal'
intuizione di dar vita ad
un consorzio di cooperative, sociali e non, del territorio nazionale: nasce
così il Consorzio ABN
di cui è attualmente preB
sidente.
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CORRIERE
DELL’UMBRIA
Perugia
t
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21
Comune Mentre viene notificata l’ennesima sferzata dei magistrati su partecipate e conti la giunta annulla i 50 apicali
Cortedeicontibacchetta. Viaiminidirigenti
di Alessandro Antonini
A PERUGIA - Le toghe contabili sferzano Palazzo dei
Priori. I problemi maggiori
sono sulle partecipate. Ripetuti gli stessi errori degli anni
precedenti. “Serve un monitoraggio più attento sull’utilizzo di strumenti di finanza
derivata e alla contabilizzazione di forti perdite d’esercizio”. Carenza anche sulla definizione di “indirizzi e obiettivi”, presupposti minimi per
una vigilanza da parte del
Comune. La relazione della
sezione controllo della Corte
dei conti è stata depositata il
17 luglio (pubblicata ieri). E’
relativa all’analisi dello stato
dell’ente comunale del primo semestre 2013. Vecchia
gestione. Le bordate sono
tante: una lista lunga di correttivi che però la nuova giunta Romizi dovrà fare propria
anche con l’atto di spending
review di cui si è parlato per
la prima volta ieri in giunta.
Ridotte anche le convenzioni.
Sempre sulle partecipate serve “il monitoraggio costante
- scrivono i magistrati contabili - di costi e ricavi delle partecipate al fine di evitare il
consolidarsi di deficit con la
possibilità di ricadute sul bilancio comunale per coprire
le perdite”. Assente anche
una “adeguata forma di controllo e di governance sulla
gestione dei servizi esternalizzati e sullo svolgimento delle
attività degli organismi parte-
z
La decisione della giunta
Pian di Massiano, mercato spostato a domenica
quando il Perugia calcio gioca al Curi di sabato
A PERUGIA
La concomitanza tra le partite del Perugia in serie B ed il mercato del sabato a Pian di
Massiano è stata regolamentata dalla giunta comunale al termine di una riflessione che
ha comportato anche un confronto con la questura, con le associazioni di categoria e
quelle dei consumatori. E’ scritto in una nota della giunta comunale. E' stato stabilito” fin
da ora, in via generale e qualora la questura ritenga per motivi di ordine pubblico assolutamente incompatibile lo svolgimento del
mercato del sabato di Pian di Massiano, che
questo si svolga di domenica, con orario
8-14, ogni qualvolta il Perugia giocherà al
Curi di sabato, in base al calendario di serie
B che ancora non è noto”. La giounta “riserverà di valutare all' inizio del campionato e
per l'intera sua durata,assieme agli altri organi responsabili della gestione delle partite,
ogni singolo incontro per individuare nei vari casi soluzioni alternative allo spostamento
della data, compreso il mantenimento della
giornata di sabato se questo sarà compatibiSpostamento Il mercato si sposta a domenica,
le con lo svolgimento sia della partita che del
ma restano spiragli per il sabato
mercato”. Nello stesso tempo sarà predisposta una azione di promozione del mercato di
domenica per darne notizia ai cittadini. Previsti anche l'eventuale prolungamento dell'
orario e l'organizzazione di eventi straordinari nel corso dell' anno, se richiesti da un
numero qualificato di operatori. "Abbiamo preso in considerazione - ha spiegato l' assessore Casaioli - tutte le soluzioni alternative possibili, ma ci siamo resi conto che allo stato
B
attuale non ce ne è una che possa essere considerata la migliore in assoluto".
y
cipati, al fine di renderli compatibili con i fini generali dell’ente”. C’è “carenza di informazioni sull’andamento dei
conti e la qualità dei servizi
che consentano il controllo
da parte del Comune”, anche considerando “l’entità
delle risorse impegnate”. A
seguire si sottolinea “la mancata verifica di copertura del
costo dei principali servizi
pubblici, la mancata adozione di misure volte ad adeguare l’ordinamento dell’ente ai
principi della libera iniziativa
economica privata, una scarsa capacità di riscossione del-
le entrate proprie (attestatasi
al 48.82%)”. Nel sottolineare
che tra Imu, tributi e Tosap ci
sono tre diversi soggetti di riscossione. Poi la Corte va a
bomba sulla “mancata adozione di processi di razionalizzazione e riorganizzazione
in funzione degli obiettivi di
riduzione delle spese”. Si tratta anche degli apicali: proprio ieri la giunta ha annullato la proroga delle 50 posizioni organizzative, aderendo alla richiesta di assemblea e sindacati. Resteranno in piedi
quelle previste per legge. E le
alte professionalità. Nel mirino anche “ l’affidamento di
incarichi a legali esterni per
la costituzione di parte civile
dell’ente in procedimenti penali”. Non ultima, anzi, la
mancata inclusione tra le entrate straordinarie di quelle
relative alle sanzioni del codice della strada e i proventi dei
permessi a costruire”. In particolare questi ultimi “rivestono natura aleatoria - dicono i
magistrati - traendo origine
da fattori contingenti che
non sono nella disponibilità
del Comune”. Idem per le
multe, “legate al comportamento degli utenti dei veicoli”. Una serie di prescrizioni
di natura “consultiva”, è vero, che la Corte indica al Comune. Ma c’è da credere che
in fase di elaborazione del
previsionale la nuova giunta
dovrà tenere in considerazione vecchi e nuovi “paletti”.
B
Guerre giudiziarie con Tar
e consiglio di Stato
Servizi pulizie
Riassegnati
gli appalti
A PERUGIA
(AleAnt) Un appalto da
131mila 814 euro euro.
Una guerra al Tar e poi
al consiglio di Stato da
parte di un’impresa umbra esclusa (Servizi associati). Alla fine il Comunedi Perugia con apposita determina ha deliberatodi procedere alla ripetizione del contratto di pulizia degli uffici comunali, giudiziari e sale circoscrizionali, a favore della
società cooperativa Ciclat con sede legale a Bologna. Intanto il servizio
di pulizia ordinaria della
sede centrale della municipale e delle sedi distaccate, nonché la pulizia
straordinaria dei locali
della sede di supporto all’ufficio decentrato Perugia Sud, del capannone
Montebello e delle palestre Carducci e Cena,
scaduto il 30 giugno, è
stato riaffidato al Consorzio Abn, per il periodo 1 luglio–31 dicembre
2014, per un importo paB
ri ad 13.000 euro.
Caso Barelli, Arcudi (socialisti) mette il dito nella piaga Definiti i consiglieri, accordo sulle presidenze. De Vincenzi esce da Ncd, Sorcini capogruppo FI
“Decathlon e Ikea, vogliamo capire
la posizione dell’amministrazione”
Commissioni e gruppo misto
A PERUGIA
A PERUGIA
"Sarebbe utile capire la posizione dell' amministrazione
comunale sulle questioni di Decathlon e Ikea" - cosi
Nilo Arcudi, capogruppo socialista al comune di Perugia in una nota - "L'assessore Prisco incontra gli assessori competenti di Torgiano e Deruta per rilanciare Ikea a
San Martino in Campo, qualche giorno fa il consigliere
regionale Valentino spingeva Decathlon, il tutto mentre
il vice sindaco è Barelli che anche attraverso azioni legali
ha contrastato in ogni modo iprogetti fino a candidarsi
a sindaco per dare battaglia contro tali iniziative”. B
(AleAnt) Ilprimo atto clamoroso di una rottura in maggioranza arriva da chi meno te l’aspetti: Sergio De Vincenzi (Ncd),
nel rinnovare fiducia a Romizi,
annuncia con un comunicato
di creare il gruppo misto “per
insanabili divergenze con gli altri membri del gruppo”. Ci sarebbero stati scontri sulla scel-
ta degli assistenti. Acque non
meno agitate in FI. Sorcini capogruppo, l’accordo sarebbe
stato ratificato. Suo vice Castori. Cenci alla presidenza della
commissione urbanistica, a
Fronduti è stata offerta la guida della prima.
Ma Camicia annuncia battaglia e attacca quanti danno per
scontati accordi sui quali non
ci sarebbero ancora maggioranze definite. A Tracchegiani
la vicepresidenza della quinta,
dove dovrebbe presiedere la
piddina Mori. Cultura a Ncd
con Felicioni e bilancio alla lista Numerini. Definiti intanto
i membri: I commissione: Luciani, Fronduti, Perari, Camicia Numerini e Romizi Felicioni e DeVincenzi Pastorelli Leonardi Bori, Vezzosi, Borghesi e
Miccioni,Rosetti e Giaffreda.
II commissione: Cenci, Fronduti, Perari, Tracchegiani e
Sorcini Vignaroli, Scarponi,
Pittola e Mignini , Nucciarelli,
Mori, Vezzosi, Miccioni e Mirabassi, Arcudi, Rosetti. III
commissione: Castori, Cenci,
Fronduti, Perari e Camicia,
Numerini , Felicioni e De Vincenzi, Pastorelli , Leonardi ,
Borghesi, Miccioni, Mirabassi
e Bistocchi , Arcudi, Pietrelli.
IV Commissione: Castori, Luciani, Camicia e Tracchegiani,
Romizi, Vignaroli, Felicioni,
Pittola, Mignini, Nucciarelli,
Mori, Bori, Mirabassi e Bistocchi , Giaffreda e Pietrelli. V
commissione: Castori, Luciani, Tracchegiani, Sorcini, Romizi e Vignaroli , Felicioni, De
Vincenzi, Pastorelli, Pittola,
Mori, Bori, Vezzosi e BorgheB
si, Arcudi, Rosetti.
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DELL’UMBRIA
24
CORRIERE
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Speciale
L’assessore Silvano Rometti
“I dati certificati
dimostrano
che il Piano regionale
sta funzionando”
Il direttore tecnico di Arpa Umbria
Giancarlo Marchetti
Da Legambiente arriva il riconoscimento per 4 Comuni, ma i dati dell’Arpa e
Raccolta differenziata, l’Um
L’assessore regionale all’ambiente
Silvano Rometti
A Secondo quanto dichiarato dall'Assessore all'Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti, nella sua introduzione al documento Arpa: “Si deve lavorare ancora per superare alcune criticità
che ancora oggi si riscontrano, ma analizzando i dati 2013 emerge che aree
sempre più estese del territorio regionale, tra le quali lo stesso capoluogo, sono
arrivate ormai a livelli di raccolta differenziata che non hanno nulla da invidiare a contesti territoriali da tempo considerati "virtuosi" a livello nazionale ed
europeo; mentre in altre real“C’è tuttavia
tà la crescita
della raccolta
da lavorare
differenziata
per superare
procede a un
le criticità
ritmo sensibilche restano”
mente meno
spinto, anche a
causa di ritardi che, localmente, si sono
riscontrati nell'individuazione e conseguentemente nella piena operatività del
gestore unico di ambito. Ulteriori impegni attendono l'Amministrazione regionale sul fronte dello sviluppo di impiantistica idonea a massimizzare le
potenzialità di recupero dei rifiuti raccolti in forma differenziata, compresi i rifiuti ingombranti e quelli da spazzamento
stradale, allo scopo sia di deprimere ulteriormente i quantitativi avviati a smaltimento e il conseguente impatto ambientale, sia di ricavare, direttamente sul territorio umbro, materiali utilizzabili in processi produttivi senza ricorrere al consumo di nuove materie prime”.
L'assessore Rometti ritiene, inoltre, che:
“I dati certificati confermano l'efficacia
del Piano regionale di gestione dei rifiuti
e delle azioni su cui la Regione ha puntato decisamente da alcuni anni, in particolare la più ampia diffusione del sistema di raccolta
"porta a por“In alcune
ta", la promozione delle 'ecoaree
feste' e l'attivaraggiunti
zione delle fonlivelli
tanelle di acvirtuosi”
qua pubblica
naturale e frizzante che ha diminuito la produzione di
rifiuti di plastica. Un consistente e perdurante calo della produzione dei rifiuti
certamente da mettere in relazione alla
lunga fase di stagnazione dell'economia, che ha determinato una contrazione dei consumi, ma anche all'estensione
dei sistemi di raccolta 'porta a porta' che
hanno portato ad escludere dal circuito
di gestione dei rifiuti urbani importanti
quote di rifiuti di provenienza extra-doB
mestica”".
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A Differenziare i rifiuti è un'abitudine quotidiana per la quale sta
crescendo la consapevolezza sugli
effetti positivi in termini di riduzione dell'inquinamento, di risparmio energetico e di senso civico,
in quanto finalizzata alla salvaguardia ed alla sicurezza del territorio, alla salute generale ed al bene collettivo.
La sensibilizzazione e la partecipazione dei cittadini si è resa fondamentale per favorire gli obiettivi generati in conformità ad indirizzi comunitari rivolti alla creazione di una società con al primo
posto la prevenzione, il riutilizzo,
il riciclo, il recupero, il corretto
smaltimento, ogni misura che trasformi il rifiuto da problema a risorsa, opportunità e fonte di nuova energia.
Gest ed il Gruppo Gesenu, hanno promosso in questa direzione
numerose iniziative pubbliche di
comunicazione ed informazione
alla cittadinanza, dirette ad agevolare le modalità di differenziazione dei rifiuti e la percentuale di
raccolta differenziata raggiunta
nelle aree di intervento gestite rappresenta, in tal senso, anche un
indicatore di sviluppo.
Una conferma di ciò si è avuta a
Roma il 9 Luglio, presso l'Hotel
Quirinale a Roma, l'evento conclusivo di "Comuni Ricicloni
2014" ha premiato i comuni italiani più virtuosi in fatto di buona
gestione dei rifiuti.
Per l'Umbria sono state premiate
le esperienze condotte da Umbertide, Giano dell'Umbria, Torgiano (una riconferma dell'anno precedente) e Montecastello di Vibio, territori gestiti con servizi di
igiene ambientale a cura di Gest Gruppo Gesenu tramite:
Gesenu s.p.a. per Umbertide e
Torgiano;
S.I.A-Società Igiene Ambientale
s.p.a. (partecipata Gesenu s.p.a.)
per Giano dell'Umbria e Montecastello di Vibio.
La valutazione da parte di Legambiente, della buona gestione
a livello sia qualitativo che quantitativo, è più selettiva rispetto al solo dato di raccolta percentuale,
con indici di valore allo scopo predisposti dalla giuria tecnica che
ha definito la seguente graduatoria regionale:
UMBERTIDE
1˚ assoluto regionale per i comuni
sopra i 10.000 abitanti
Abitanti 16.748 - Indice di buona
gestione 54,66 % - Raccolta Differenziata 71,6 %
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DELL’UMBRIA
CORRIERE
Speciale
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Luglio 2014
25
I comuni umbri messi sul podio da Legambiente
UMBERTIDE
GIANO DELL’UMBRIA
TORGIANO
MONTE CASTELLO DI VIBIO
evidenziano che i territori “ricicloni” sono molti di più e il trend è positivo
mbria è sulla strada giusta
#$$ !#
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!" #$$ !#
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Soddisfazione
di Gest-Gruppo
Gesenu,
l’operatore
della gestione
dei servizi
di igiene
ambientale
dei premiati
y
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!" #$$ !#%!&
GIANO DELL' UMBRIA
1˚ assoluto regionale per i comuni
sotto i 10.000 abitanti
Abitanti 3.815 - Indice di buona
gestione 57,15 % - Raccolta Differenziata 70,1 %
TORGIANO
2˚ classificato regionale
Abitanti 6.698 - Indice di buona
gestione 53,97, % - Raccolta Differenziata 71,7%
MONTE CASTELLO DI VIBIO
3˚ classificato regionale
Abitanti 1.610 - Indice di buona
gestione 48,17 % - Raccolta Differenziata 65,6 %
Tuttavia, in verità, da promuovere ci sarebbero molti altri comuni
impegnati nel percorso verso la
sostenibilità!
"Comuni Ricicloni" è una manifestazione promossa da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e con il coinvolgimento di Anci, Fise Assoambiente, FederAmbiente, Conai,
Comieco, Coreve, Cial, Corepla,
Rilegno, Consorzio Italiano
Compostatori, Centro di Coordinamento Raee e Assobioplastiche.
Vi concorrono ogni anno sempre
più amministrazioni, in quanto è
una grande vetrina per la comuni-
)'*
#$$ !#%!&
!" #$$ !#
cazione degli sforzi compiuti e dei
risultati raggiunti, delle buone
pratiche e delle eccellenze di settore da promuovere.
Sono state premiate le comunità
locali che hanno ottenuto risultati
significativi con le raccolte differenziate avviate a riciclaggio (partendo dal dato percentuale minimo del 65%), e con gli acquisti di
beni, servizi ed opere che abbiano
valorizzato i materiali recuperati.
La classifica di Legambiente per
designare i "Comuni Ricicloni
2014", è stata elaborata con fattori di calcolo che hanno evidenziato per l'Umbria solo i quattro comuni tra i più virtuosi, eppure, i
dati diffusi dalla Regione Umbria
per l'anno 2013, sulla base del report di Arpa, rilevano una crescita effettiva del quantitativo annuale di rifiuti raccolti in forma differenziata che, per la prima volta,
supera il volume di quelli indifferenziati; si è ridotta ulteriormente, inoltre, la produzione complessiva dei rifiuti urbani e assimilati.
Sono molti altri, pertanto, i comuni umbri meritevoli di essere considerati virtuosi.
Il "Rapporto annuale rifiuti" pubblicato da Arpa Umbria Agenzia
Regionale per la protezione ambientale è il principale organo di
divulgazione dei parametri utili a
monitorare gli indicatori di attua-
*)+$#,
zione del Piano regionale di gestione dei rifiuti vigente, in particolare in ordine al contenimento
della produzione dei rifiuti e allo
sviluppo della raccolta differenziata domiciliare.
La giunta regionale ha assunto il
report di Arpa Umbria, redatto
in collaborazione col Servizio Regionale competente, quale strumento per la certificazione dei dati annuali sulla produzione dei rifiuti e la raccolta differenziata a
livello regionale.
- Il parere dell’Arpa. Il dottor
Giancarlo Marchetti, direttore
tecnico di Arpa Umbria e Presidente dell'Osservatorio Regionale Rifiuti, presenta il seguente quadro: "In Umbria nel 2013 sono
state prodotte 487.730 tonnellate
di rifiuti urbani, quantitativo inferiore di circa 17 mila tonnellate
rispetto all'anno precedente
(-3,3%). Si conferma pertanto il
trend di decremento della produzione complessiva di rifiuti già evidenziato negli anni precedenti.
La media annuale dei Comuni
con popolazione superiore a
10mila abitanti, nei quali si originano tre/quarti del quantitativo
complessivo di rifiuti prodotti a livello regionale, è stata pari al 50,2
per cento. Tra questi, Perugia ha
raggiunto il 59,1% come media
annuale, salito al 61,5% nel quar-
Continuano
a crescere
i risultati
insieme
alla
consapevolezza
dell’importante
valore
ambientale
y
to trimestre 2013. La media annuale 2013 di Terni si è fermata al
44%. Complessivamente, 28 Comuni umbri hanno superato il 50
%, sei dei quali hanno oltrepassato l'obiettivo di Piano del 65 %".
Secondo quanto valutato dall'Osservatorio Regionale Rifiuti, continua il dottor Marchetti "Nella regione Umbria prosegue la tendenza alla crescita della raccolta differenziata registrata già da alcuni anni, la percentuale regionale media
annuale del 2013 si è attestata al
48,5% (+4,5% rispetto al 2012); rispetto ai dati del Rapporto Rifiuti
Ispra 2013 il dato è nettamente superiore alla media nazionale
(39,9%) ed in particolare a quella
del Centro Italia (32,9%). Nell'ultimo quadrimestre del 2013 si è riscontrato un ulteriore incremento,
che ha portato la media regionale
al 49,3 per cento.
Dalla certificazione 2013, risulta
che due dei 4 Ambiti territoriali integrati ("Ati") hanno superato il
50% di raccolta differenziata: oltre
all'Ati 2, che aveva raggiunto questo obiettivo già nel 2012, e che nel
quarto trimestre del 2013 ha sfiorato addirittura il 60 per cento, anche l'Ati 1 per la prima volta ha
superato questa soglia. Gli Ati 3 e
4 hanno conseguito un incremento più moderato, attestandosi inB
torno al 40%".
Il direttore generale Gesenu
Giuseppe Sassaroli
Giuseppe Sassaroli, direttore generale Gesenu
“Ci sono gli elementi
per raggiungere
traguardi ambiziosi”
A I riconoscimenti assegnati da Legambiente, in occasione di Comuni Ricloni
2014", rappresentano per Gest ed il
Gruppo Gesenu un'importante gratificazione per l'impegno fin qui profuso a
favore dei comuni premiati, ma soprattutto un incentivo al coinvolgimento
sempre maggiore dei territori serviti
nell'attuazione delle buone pratiche e
dei regolamenti che sviluppino indicatori di sostenibilità.
"Ogni quartiere residenziale, ogni località servita", sottolinea l'ingegnere Giuseppe Sassaroli, direttore generale di
Gesenu s.p.a., "ha le sue caratteristiche
di morfologia urbana per le quali sono
state personalizzate ed adottate soluzioni, con allocazione di contenitori e calendari di raccolta, monitorate in rapporto all'effettiva efficacia raggiunta ed
alle esigenze rilevate in sinergia con i
destinatari dei servizi, interpellati tramite personale incaricato per la rilevazione e con ricerche ed analisi di marketing e customer satisfaction.
La complementarietà tra ruoli: istituzioni territoriali preposte, soggetto attuatore dei servizi con competenze tecniche e capacità propositiva, utenza ed
assunzione dell'impegno a differenziare e conferire correttamente i rifiuti, è il
quadro definito da Gest e dalle aziende
del Gruppo Gesenu per raggiungere
standard di valore".
L'ingegnere Sassaroli ritiene che: "Ci sono tutti gli elementi per fare in modo
che l'Umbria esprima il suo potenziale
e raggiungere obiettivi ambiziosi tramite strategie di settore innovative tese a
rimuovere le criticità derivanti dallo
smaltimento dei rifiuti, ma soprattutto
per proporre sistemi sempre più efficienti ed efficaci a favore della collettività. Attraverso la raccolta differenziata,
soprattutto di qualità, si può riuscire a
ridurre sempre più significativamente il
quantitativo di rifiuti da avviare in discarica e recuperare risorse dai rifiuti".
B
-MSGR - 06 UMBRIA - 41 - 31/07/14-N:
Umbria
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METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
PERUGIA
Terni
Giovedì 31
Luglio 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Ast, altro sciopero
e presidio operaio
al casello di Orte
dell’Autosole
Orvieto
Pesticidi trovati
nei concimi
nei guai azienda
di Sferracavallo
Perugia
Ciliani a pag. 57
Simonetti a pag. 57
Servizio a pag. 43
«Quelli non hanno il casco»
Passanti chiudono cantiere
La segnalazione all’Ispettorato ha dato subito i suoi effetti
Denunciati in nove, tra loro anche i proprietari
Muore sotto il crollo della gru
Cultura,
cambiare rotta
ascoltando
i bisogni
` Vittima, un novantanovenne ternano. Nel Perugino frane, allagamenti e bombe d’acqua
Nuova puntata del dibattito deIl racconto dei due ragazzi finiti nel torrente con l’auto: «È stato terribile»
dicato ai fondi pubblici e privaAltra giornata funesta per il
maltempo. A Terni una gru è
crollata sopra una palazzina
provocando la morte di un novantanovenne e la distruzione
delle pareti degli ultimi piani.
Situazione difficile anche
nel Perugino dove i vigili del
fuoco sono intervenuti per tutta la giornata per chiamate di
soccorso relative frane, allagamenti e incidenti stradali. Intanto dall’ospedale arriva il
racconto di due ragazzi finiti
nel torrente: «È stato terribile
con l’abitacolo invaso dall’acqua»
Servizi alle pagg. 44 e 56
ti destinati alla cultura, al rapporto tra spettacoli e sponsor,
alla necessità di considerare i
beni culturali delle città umbre
comparto di sviluppo e occupazione al pari di altri settori economici, ma sempre nel rispetto
delle peculiarità di questo prezioso patrimonio. Un dibattito
innescato dal Messaggero con
un appello di Riccardo Muti
per le tante professionalità costrette a cambiare mestiere per
mancanza di una politica adeguata alla valorizzazione delle
realtà culturali. Alla discussione, provocata indirettamente
dal maestro Muti, finora sono
intervenuti Andrea Cernicchi,
Eugenio Guarducci, Rocco Dozzini, Lorena Rosi Bonci e Teresa Severini. Oggi è il turno Elisabetta Chiacchella docente
universitario e radicale.
Elisabetta Chiacchella*
avvero vale la pena seguire il dibattito che Il
Messaggero Umbria sta
ospitando nelle sue pagine per mettere a fuoco il tracciato che occorrerebbe seguire da qui in
avanti per dare alla nostra città una impostazione sostan-
Torgiano
Sotto la bufera
investita badante
TORGIANO Una badante
moldava di 57 anni è rimasta vittima di un incidente. A investirla un settantenne a bordo di una Panada. La donna non avrebbe
visto l’auto a causa della
forte pioggia.
A pag. 44
Sindacalisti
costretti a tornare
a lavorare
D
DISCONTINUITÀ
ERA
AUSPICATA
E ATTESA
ORA TOCCA
ALLE
SCELTE
Da settembre dimezzati i distacchi, Cgil: da 16 a 8
Cisl e Uil da 8 a 4. Liti pure per i permessi tagliati
Federico Fabrizi
PERUGIA A chi tocca tornare al
lavoro? Taglia di qua, taglia di
là, il Governo Renzi ha messo
mano ai “bonus” dei sindacalisti. Dal primo settembre distacchi e permessi per i rappresentanti dei dipendenti pubblici sono ridotti alla metà. Non è rivoluzione francese, ma abbastanza per mandare in scena, nelle
ultime settimane, riunioni a
suon di «vaffa» nelle stanze di
Cgil, Cisl e Uil. Il sindacato rosso è quello che dovrà fare i sacrifici maggiori.
Continua a pag. 44
L’angolo del meteo
Domani sole
Gilberto Scalabrini
L'Estate travestita da autunno
sta per gettare lentamente la maschera, ma persisterà ancora
qualche sbuffo instabile. Oggi, il
tempo sarà ancora moderatamente instabile, con temperature minime in lieve calo. Nel pomeriggio, sono attesi addensamenti sull'Umbria occidentale e
meridionale, non si escludono
possibili isolati rovesci o temporali. In serata, generale miglioramento e schiarite in avanzamento da ovest. Domani bel tempo e
temperature in progressivo aumento.
Nuovo prefetto. Oggi si
decide solo se si trova
una soluzione anche per
Genova. Se no si rinvia, ma
continuando a guardare a
Reggio Emilia.
*****
L’assessore provinciale De
Marinis si è preso una sbornia
di presenzialismo. Ai Vinarelli
andrà lui invece dell’assessore
al ramo cultura Porzi
Colpa di un cedimento del terreno
TERNI Le forti piogge avrebbero provocato il cedimento del terreno dove poggiava la base della gru di 40
metri crollata sopra a due palazzi provocando la morte di un novantanovenne
Servizio a pag. 56
zialmente diversa rispetto alle politiche culturali precedenti.
Lorena Rosi Bonci ha accennato, fra le tante urgenze
(turismo, spazi storici degradati o non visitabili nell’acropoli e così via) anche alla tematica dell’inclusione femminile a partire dal lessico degli
amministratori, auspicando a
breve un circolo dei lettori e
delle lettrici a Perugia, cosa
che mi ha fatto molto piacere:
sarebbe il segno, se attuato,
che altri provvedimenti del
genere e di genere possano ricevere attenzione da parte
dell’assessore Teresa Severini.
Occorre infatti che le differenti anime della città, quelle
delle cittadine e dei cittadini
che risiedono lungo il Tevere
oppure nelle periferie, come
quelle della cittadinanza stabile o degli studenti che vivono nell’acropoli - oltre che nei
quartieri quasi dismessi del
centro -, trovino risposte adeguate al bisogno essenziale di
attenzione verso la propria
misura, rispettose del loro
sentimento di essere parte significativa dello spirito della
città, non confinati solamente
nel proprio microcosmo.
Continua a pag. 44
-MSGR - 06 UMBRIA - 42 - 31/07/14-N:
42
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Perugia
Giovedì 31 Luglio 2014
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Commissioni, battaglia
per i presidenti
`Ncd nella bufera:
De Vincenzi se ne va
Fi in mezzo al guado
DAL PALAZZO
Romizi e Boccali. Ci vogliono 10 milioni per salvare il bilancio del Comune
Comune, mancano 10 milioni
tagli ai bus e tasse al massimo
`Sforbiciate
alle convenzioni
del 20 per cento
IL CASO
Più che una giunta, un gabinetto di guerra. Ieri sera il governo
Romizi è uscito da palazzo dei
Priori che il portone era chiuso.
Gli assessori sono dovuti passare per il Corpo di guardia per
tornare a casa. Confronto tosto
sui numeri messi sul tavolo dall’assessore al bilancio Cristina
Bertinelli. Per qualcuno il Comune ha rischiato il dissesto finanziario. I conti confermano
che mancano quasi dieci milioni di euro (9,5 a essere precisi).
C’è un piano di rientro da lacrime e sangue. Verranno ridotte
del venti per cento tutte le convenzioni. Per farla semplice: da
qui a gennaio taglio di un quinto
delle spese per i trasporti. Addio
a consulenze e intervento pesante sulle spese vive. Quelle che i
dirigenti hanno messo sul tavolo per il bilancio con un surplus
di sei milioni rispetto all’anno
precedente. Romizi e Bertinelli
hanno respinto al mittente le
proposte: il bilancio si fa con il
limite di spesa del 2013.
La Tasi? Rischio altissimo dell’aliquota massima sulla casa.
Ieri in giunta c’erano anche i dirigenti Sarnari e Rosi Bonci che
si sono passati il Bilancio dopo
l’addio di De Paolis. Nel piano
salva conti anche l’istituzione di
una commissione di emergenza
di cui faranno parte, oltre agli
assessori, tutti i capigruppo. Si
riunirà una volta a settimana
(c’è già il calendario) per sei mesi.
La missione è quella di rimettere in linea i conti di palazzo dei
Priori entro dicembre in modo
che Romizi possa disegnare il
suo primo vero bilancio.
Allora l’ultima pagella della Corte dei conti, sezione di controllo,
sui conti di palazzo dei Priori,
diventa il punto d’incontro tra
l’eredità di Boccali e il primo Romizi. Luci e criticità, con la relazione del primo semestre 2013
sulla «regolarità della gestione e
sull’efficacia e l'adeguatezza del
sistema dei controlli interni»,
con il magistrato competente
che a suo tempo ha chiesto al
Comune chiarimenti anche su
alcuni punti che sono stati poi
forniti dall'ex sindaco Wladimiro Boccali. Se da una parte le ri-
Dopo il crollo
Danni al Pavone
è guerra per chi paga
Danni al tetto del Pavone, ora è
guerra per chi paga.
L’Accademia lascia intendere
che sia il Comune a dover
aggiustare il tetto dopo il
parziale crollo di martedì, ma
dai corridoi di palazzo dei
Priori filtra una convinzione
opposta: che la manutenzione
urgente e straordinaria tocchi
alla proprietà e non al gestore.
Per il resto non sembra esserci
nessuna marcia indietro sulla
convenzione chiusa ad aprile da
Boccali: l’attuale giunta sembra
voler ripartire da quel piano, 12
anni di gestione del Comune e
Teatro stabile dell’Umbria, con
60 giorni l’anno di utilizzo
libero extra convenzione.
sposte hanno quasi soddisfatto i
giudici per i controlli interni,
dall'altra «permangono alcune
criticità - è letto della relazione –
tra le quali si evidenziano la
mancata verifica del grado di copertura dei principali servizi
pubblici, la mancata adozione
di misure volte ad adeguare l'ordinamento dell'Ente ai principi
della libera iniziativa economica privata, una scarsa capacità
di riscossione delle entrate proprie, la mancata adozione di
processi di razionalizzazione e
riorganizzazione in funzione degli obiettivi di riduzione delle
spese di funzionamento, l'affidamento di incarichi a legali esterni per la costituzione di parte civile dell'ente in procedenti penali e la mancata inclusione tra le
entrate straordinarie di quelle
relative alle sanzioni al codice
della strada e i proventi dei permessi a costruire». Una serie di
criticità che potrebbe portare
«con riserva di valutazione ulteriore nel secondo semestre 2013
ed eventualmente segnalando
le criticità anche alla Procura
presso la sezione giurisdizionale regionale per l'Umbria».
Luca Benedetti
Selenio Canestrelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Da venerdì inizia la kermesse per
scegliere i presidenti delle commissioni consiliari. Si parte da
quella Cultura e sport che avrà
come presidente (vice un grillino) Michelangelo Felicioni di
Ncd ed è finita nella bufera. Infatti Sergio De Vincenzi, eletto in
Ncd di cui era capogruppo, annuncia la formazione del gruppo
misto per insanabili divergenze
sulla gestione del gruppo: resta
nel centrodestra con Romizi e la
rivoluzione porta Scarponi alla
guida di Ncd. Forza Italia resta in
mezzo al guado. Fronduti capogruppo d’ufficio potrebbe diventare il primo di una rotazione con
Perari e Cenci presidenti della
commissione Affari istituzionali
e di quella Urbanistica in cui Arcudi (Socialisti) sarà vice. Al Bilancio il romiziano Vignaroli presidente che avrà come vice la Pd
Vezzosi. Guida Pd, Emanuela Mori, per la Controllo e garanzia.
Queste le formazioni complete (e
certe): I Commissione (Affari istituzionale): Luciani, Fronduti, Perari, Camicia, Numerini e Romizi, Felicioni e De Vincenzi, Pastorelli, Leonardi, Bori, Vezzosi, Bor-
ghesi e Miccioni, Rosetti e Giaffreda. II (Bilancio): Cenci, Fronduti, Perari, Tracchegiani e Sorcini, Vignaroli, Scarponi, Pittola e
Mignini, Nucciarelli, Mori, Vezzosi, Miccioni e Mirabassi, Arcudi, Rosetti. III (Urbanistica): Castori, Cenci, Fronduti, Perari e Camicia, Numerini, Felicioni e De
Vincenzi, Pastorelli, Leonardi,
Borghesi, Miccioni, Mirabassi e
Bistocchi, Arcudi, Pietrelli. IV
(Cultura): Castori, Luciani, Camicia e Tracchegiani, Romizi e Vignaroli, Felicioni, Pittola e Mignini, Nucciarelli, Mori, Bori, Mirabassi e Bistocchi, Giaffreda e Pietrelli. V (Controllo e garanzia):
Castori, Luciani, Tracchegiani e
Sorcini, Romizi e Vignaroli, Felicioni e De Vincenzi, Pastorelli e
Pittola, Mori, Bori, Vezzosi e Borghesi, Arcudi, Rosetti.
Il consiglio comunale
Mini dirigenti, la giunta
dice no alla proroga
LA NOVITÀ
Vince l’assemblea dei dipendenti. La giunta Romizi non proroga
mini dirigenti e alte professionalità. Dal primo agosto, le strutture intermedie di collegamento
tra dirigenza e dipendenti vengono cancellate. Lo stop alla proroga di posizioni organizzative (mini dirigenti) e alte professionalità
(salvate solo quelle insopprimibili per legge) arriva sul filo della
spending review e dopo mesi battaglie del personale che aveva già
diffidato sul tema la giunta Boccali. Diffida replicata con l’assemblea che si è tenuta alla sala della
Vaccara. Una vittoria per chi, nelle Rsu, in testa il Diccap Sulpm di
Piero Martani, aveva chiesto da
mesi di non utilizzare i fondi scaduti per pagare i 44 mini dirigenti (ma cinque sono vacanti), le
cinque alte professionalità e di rivedere assetti e criteri con cui venivano assegnati i gradi. Anche
nel sindacato c’erano state diverse opinioni, con i più dialoganti
Cisl (Serena Sargenti), Uil (Cristiano Mezzasoma) e Csa (Fabio
Campagnacci e Walter Trianda),
mentre erano decisi a ribadire la
diffida il Diccap Sulpm, l’Rdb e
anche la Cgil, con Federico Armati. I contrari alla proroga avevano
parlato del netto timore che «la
provvisorietà degli incarichi diventi stabile» tanto da allungare
una situazione di disagio che si vive tra i 1200 di palazzo dei Priori.
Il mercato è mobile: un po’ sabato, un po’ domenica Tre anni di attesa, un rene nuovo
LA DECISIONE
Serie B e mercato a Pian di Massiano: zero a zero e palla al centro. Arbitra la questura e per chi sceglie il
campo non basterà la monetina: si
deciderà ogni maledetta domenica. Anzi, sabato.
Sembra essere questa la soluzione
trovata dal Comune sulla concomitanza tra le partite del Perugia in
serie B ed il mercato del sabato a
Pian di Massiano: «regolamentata
dalla giunta comunale - spiega una
nota di palazzo dei Priori - al termine di una riflessione che ha comportato anche un confronto con la
questura, con le associazioni di categoria e quelle dei consumatori».
Diverse le ipotesi che sono state
prese in esame, per poter adottare
quella meno penalizzante per operatori e pubblico. «È stato perciò
stabilito fin da ora - spiegano dal
Comune -, in via generale e qualora la questura ritenga per motivi di
ordine pubblico assolutamente incompatibile lo svolgimento del
mercato del Sabato di Pian di Massiano, che questo si svolga di domenica, con orario 8 – 14, ogni
qualvolta il Perugia giocherà al Curi di sabato, in base al calendario di
serie B che ancora non è noto. Ci si
riserverà di valutare all’inizio del
campionato e per l’intera sua durata, assieme agli altri organi responsabili della gestione delle partite,
ogni singolo incontro per individuare nei vari casi soluzioni alternative allo spostamento della data,
compreso il mantenimento della
giornata di sabato se questo sarà
compatibile con lo svolgimento sia
della partita che del mercato».
Insomma, un mercato letteralmente ambulante, sabato con la trasfer-
L’assessore Casaioli
ta e presumibilmente domenica
con la partita casalinga, per cui sarà predisposta «un’azione di promozione per darne notizia ai cittadini». «Abbiamo preso in considerazione – ha spiegato l’assessore al
Commercio Cristiana Casaioli –
tutte le soluzioni alternative possibili, ma ci siamo resi conto che allo
stato attuale non ce ne è una che
possa essere considerata la migliore in assoluto. Per questo abbiamo
adottato questa scelta che ci impegna a monitorare costantemente
la situazione e a prendere le decisioni, in accordo con scelte di ordine pubblico, che di volta in volta
possono essere considerate le migliori. Resta l’impegno a sostenere
il mercato soprattutto sul piano
della comunicazione, e naturalmente si resta il sabato a Pian di
Massiano tutte le volte che sarà
possibile».
le restituisce una vita normale
Tre anni di attesa e poi la nuova
vita, senza macchine e terapie
grazie a un trapianto di rene. È
stata infatti dimessa martedì pomeriggio, dopo 15 giorni di ricovero, dalla struttura di Nefrologia, una giovane donna di origine
umbre, sottoposta a trapianto renale da un’equipe multidisciplinare dell’Azienda ospedaliera di
Perugia. Nonostante le iniziali
difficoltà tecniche di tipo vascolare, il decorso posto operatorio,
come riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’ospedale, è stato
regolare. Il responsabile della
struttura complessa di Nefrologia, Emidio Nunzi, assicura che
la donna, dopo una breve convalescenza, potrà riprendere la normale vita, senza l’ausilio del trattamento dialitico. Il trapianto è
stato possibile grazie alla donazione di un rene, ricevuto da un
centro dell’alta Italia, al quale
proprio alcuni giorni prima era
stato assegnato un rene prelevato dall'Azienda ospedaliera di Perugia. La ragazza era in lista d’attesa per il trapianto di rene da
circa 3 anni e da tempo si sottoponeva a terapie limitanti della
proprio libertà.
L’attività di coordinamento
dell’equipe
multidisciplinare,
che ha visto coinvolte numerose
figure professionali, quali anestesisti, chirurghi e nefrologi, è stata coordinata dalla Struttura regionale dei Trapianti. A eseguire
l’intervento sono stati i chirurghi
Paolo Baccari e Adolfo Petrina
(Chirurgia Generale) e Massimo
Lenti (Chirurgia Vascolare).
-MSGR - 06 UMBRIA - 44 - 31/07/14-N:
44
Perugia
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Giovedì 31 Luglio 2014
www.ilmessaggero.it
Badante muore investita sotto la bufera
`Scontro con un’auto
Vigili, oltre 50 sos
mentre pioveva forte
ferita anche un’anziana
Allagati garage
e sottopassi
MALTEMPO
Il maltempo che ha imperversato
in questi giorni con le bombe d'acqua cadute in continuazione procurando in generale notevoli danni, ha anche reso viscide le strade,
ha ridotto alla precarietà la visibilità e quindi trasformato in grosso
pericolo la circolazione tanto da
procurare molti incidenti.
Uno di questi ha causato una vittima ed un ferito grave, si è verificato mentre pioveva, intorno alle 10
di ieri mattina a Torgiano, sulla
strada per Pontenuovo sul tratto di
diretta che collega la località di
Santa Croce a Ponterosciano.
Nell'incidente ha perso la vita una
donna moldava di 57 anni presa in
pieno da una Fiat Panda, mentre
un'altra donna di 70 anni, che camminava insieme alla moldava, soccorsa dai sanitari del 118 di Perugia
è stata trasportata al Santa Maria
della Misericordia dove le sono state riscontrate fratture agli arti con
condizioni generali non gravi.
Il corpo della vittima si trova ora a
disposizione dell'autorità giudiziaria e verrà trasferito presso l'Istituto di medicina legale dell'ospedale
di Perugia per le opportune ispezioni autoptiche qualore il giudice
le riterrà necessarie.
Sul posto dell'incidente si è portata
l'operatrice del 118 Donatella Ciuchi, che ha coordinato i soccorsi facendo intervenire due autoambulanze, e richiedendo l'intervenuto
dei carabinieri della stazione di
Cannara, coordinati dal tenente
Davide Franco, vice comandante
della compagnia di Assisi, che hanno provveduto ai rilievi per accertare la cause dell'incidente.
Il traffico, ha subito una sospensio-
Oltre cinquanta gli interventi
effettuati tra il tardo pomeriggio
di martedì e la giornata di
mercoledì, con i vigili del fuoco e
(in diversi casi) le forze di polizia,
impegnati anche di notte.
Inizialmente al zona colpita è
stata quella del Lago Trasimeno
e poi quella di Bastia Umbra
Foligno, Spello e Cannara oltre
che quella dei dintorni di
Perugia.
Gli interventi hanno riguardato
il soccorso per allagamenti di
sottopassi stradali, locali
interrati, garage, magazzini
oltre che per la caduta di rami e
di piante. Fortunatamente
nessun danno a persona.
REGIONE STANZIA 20MILA EURO
Ombrelli aperti per turisti e perugini in questa estate che finora assomiglia all’autunno (FOTO MARCO GIUGLIARELLI)
ne di circa 30 minuti ed è potuto riprendere all'arrivo dei carabinieri
che hanno controllato anche la viabilità. Le due donne, la moldava
era la badante della settantenne,
camminavano sotto la pioggia lungo il bordo stradale in direzione
Pontenuovo quando è arrivata da
dietro la Panda che le ha investite.
L'autista si è subito fermato ed ha
cercato di prestare i primi aiuti
LA GRANDE PAURA
DEI DUE RAGAZZI
FINITI CON L’AUTO
NEL GENNA: «ABITACOLO
INVASO DALL’ACQUA,
TEMUTO IL PEGGIO»
chiamando tenpestivamente i soccorsi.
Da un primo sommario esame dei
luoghi, dalle tracce lasciate e da
quanto ritrovato, sembra che la vittima si fosse spostata improvvisamente prendendo di sopresa l'automobilista e quindi rendendo vana la manovra tentata dal guidatore per evitare l'urto. Purtroppo la
cinquantasettenne con la testa ha
battuto violentemente sul parabrise dell'utilitaria ed è deceduta sul
colpo. Il corpo dopo l'urto è stato
sbalzato sul campo sottostante. La
distanza dal punto dell'impatto al
punto dove è finito il corpo è di pochi metri il che farebbe supporre
che il mezzo viaggiasse ad una velocità bassa, comunque tale da essere adeguata alle condizioni ambientali e climatiche.
Sindacalisti costretti a tornare al lavoro
segue dalla prima pagina
In Umbria la Cgil “funzione pubblica” ha potuto contare finora su
16 persone distaccate, cioé pagate
per fare i sindacalisti a tempo pieno (ben 4 da scuola e università).
Da settembre si scende 8. Ma anche gli altri sono messi maluccio.
La quantità di sindacalisti “distaccati” è calcolata in proporzione
agli iscritti. «Uno dei nostri, un segretario, sta pensando a mezzo
permesso», racconta un “delegato” sfinito dall’ennesimo confronto organizzativo. La Cisl sarà costretta a passare da 8 a 4 distacchi, stessa proporzione per la Uil.
Pure l'Ugl aveva mezzo distacco:
da settembre addio.
In Umbria una ventina di persone
la mattina del primo settembre
dovranno lasciare la scrivania del
sindacato e presentarsi col cartel-
lino da timbrare in Provincia, in
Regione, alla Comunità montana
o a scuola.
Nel Cuore verde i dipendenti della
pubblica amministrazione sono
lievitati fino a 50mila, la galassia
dei sindacati è da mal di testa. A
parte «la triplice», come la chiamano gli altri, cioè Cgil, Cisl e Uil,
c'è l’Ugl, l’Usb e poi Diccap, Fiadel,
Cimo, Snami, Fials, Dirrel, Sulpm,
Uspol, Siapol, che rappresentano
nell'ordine comunali, medici, dirigenti e vigili urbani... ma sono so-
CGIL:
DA 16 A 8
DISTACCHI.
CISL
E UIL
PASSANO
DA 8 A 4
lo una minima parte dell'universo
di acronimi. A loro, ai più piccoli,
spettano solo i permessi, che ovviamente hanno anche le sigle
grandi. I permessi sono autorizzati di volta in volta in proporzione
agli iscritti dagli enti datori di lavoro; ne esistono di due tipi: aziendali - per le rsu, cioè i rappresenti
eletti dai colleghi - e nazionali, per
i segretari delle varie sigle, calcolati dal Ministero della funzione
pubblica. Oggi un dirigente di un
sindacato bello grosso, la Uil ad
esempio, sommando le ore di permesso ha diritto a circa un giorno
al mese lontano dal posto di lavoro: da settembre la metà. E si litiga
per stabilire a chi tocca. Ma quanti sono che usufruisono dei permessi? Bella domanda, gli archivisti stanno contando da settimane.
Federico Fabrizi
Un esempio solo per intenderci:
non possiamo dare il dialetto ai
ponti per rafforzare le buone
vecchie tradizioni, ché a loro piace così, magari riproponendo
un macchiettismo tardo maschilista nelle poesie, facendo finta
che lì non abitino tantissimi migranti e che l’inclusione non sia
indolore... Per creare convivenza possibile, bisogna lavorarci
culturalmente! Sia con gli italiani che con gli stranieri.
Infatti come tutti ormai sanno,
una città è l’incarnazione visibile e sensibile delle generazioni
che vi hanno dimorato, vi dimorano, l’attraversano. I rapporti
umani che si stabiliscono negli
spazi pubblici, al chiuso e all’aperto, in mezzo alla straordi-
naria nonché significativa bellezza in cui ci muoviamo -spesso
senza percepirla- dipendono in
larga misura dalla visione che la
classe politica, vale a dire le donne e gli uomini investiti del mandato dell’azione concreta per
conto dei cittadini, porta alla luce e mette in essere.
Nella nostra città, quindi, la vocazione del luogo ha bisogno di
essere ascoltata. Sostenere o finanziare progetti culturali senza avere una visione lungimirante della strada da imboccare non
aiuta a uscire dall’inerzia. Anzi,
rischia di far rimanere i rapporti
umani - che si sviluppano all’ombra delle decisioni assunte
a Palazzo dei Priori - fermi in
una collocazione gerarchica,
passatista e nostalgica: slegata
fra le classi e i quartieri, una spe-
Tanti automobilisti
al pronto soccorso
Tanti incidenti in queste ore di
maltempo. Soprattutto a
Perugia, dove il volume del
traffico e le strade rese
insidiose dalle abbondanti
piogge hanno causato parecchi
scontri. Nella maggior parte
dei casi conclusi con la
constatazione dei danni fra le
parti in causa, ma in diverse
situazioni con il ricorso alle
cure dell’ospedale. In
particolare tre donne di 52, 41 e
39 anni hanno avuto dai venti
ai 40 giorni di prognosi.
Intanto, dopo i controlli al pronto
soccorso, i due fidanzati finiti nel
torrente Genna martedì sera (vettura scivolata in acqua poi ribaltata posizionandosi su un lato e trascinata per circa 20 metri dalla forte corrente) raccontano quei tremendi istanti prima dell’arrivo di
vigili del fuoco: «Eravamo dentro
l’auto senza possibilità di uscire all’esterno. L’acqua aveva raggiunto
quasi tutto l’abitacolo, davvero abbiamo temuto il peggio». I vigili del
fuoco intervenuti in pochi minuti
con due squadre e 5 mezzi compreso personale “esperto in tecniche
di salvataggio in ambiente fluviale” hanno soccorso i giovani che
sono stati consegnati al personale
del 118.
Luigi Foglietti
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CI FERMIAMO DAL
AL
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cultura, cambio rotta ascoltando i bisogni
segue dalla prima pagina
Strade scivolose
«Sulla situazione determinata
dall'esondazione di un torrente e
dagli smottamenti conseguenti
alle fortissime piogge che hanno
interessato in maniera
particolare la frazione
Montefiorello di Vallo di Nera, la
Regione Umbria ha già messo a
disposizione del Comune oltre
20mila euro per i primi
interventi, mentre continua a
monitorare costantemente la
situazione». Così l'assessore
regionale all'Ambiente, Silvano
Rometti in apertura della seduta
odierna della Seconda
Commissione consiliare.
Rometti ha assicurato che nei
prossimi giorni verranno
effettuati accurati sopralluoghi
da parte dei tecnici per mettere a
punto un quadro generale dei
danni per i quali la Regione
provvederà a reperire altre
risorse utili agli interventi
necessari.
cie di pelle di serpente abbandonata.
Alla luce di tutto questo invitiamo chi ha la responsabilità del
governo culturale della città ad
ascoltare le voci che pubblicamente si stanno levando affinché Perugia si possa aprire a una
consapevole discontinuità culturale nei prossimi anni, fino a diventare più inclusiva, laica (ne
avremmo tanto bisogno, per
non soffocare nel moderatismo
o nel francescanesimo di maniera!), internazionalmente connessa, rispettosa dei rapporti fra i
generi, alla ricerca di capacità
che, pur esistendo, ancora non
hanno trovato la strada per farsi
ascoltare.
Elisabetta Chiacchella
docente universitaria
e radicale transnazionale
AGOSTO
PER LA
PREVISTA
MANUTENZIONE
ANNUALE.
Un breve disagio per un
servizio sempre efficiente.
In ciascuna stazione
troverete le indicazioni del
servizio sostitutivo autobus
linea MM2.
www.minimetrospa.it
www.lanazione.it/umbria
e-mail: [email protected] - [email protected]
GIOVEDÌ 31 luglio 2014
Lagrusischiantaeuccideunanziano
Terrore a Terni: il braccio metallico investe un palazzo, evacuate cinquanta famiglie
Caso-Piandi Massiano
Sfrattato
il mercatino
«Si farà la
domenica»
Maltempo-record: via i visitatori, danni all’agricoltura
· Alle pagine 2 e 3
CINAGLIA
· A pagina 17
Dramma della gelosia
E’ tradito,
bastona
la moglie
Ombrelli aperti
e prenotazioni in calo
«Acqua alta»
in tutta la regione
Sommersa la procura
BERETTA · A pagina 4
Quartiere in fermento
Ora il Ponte
minaccia
la secessione
VAGNETTI · A pagina 10
· A pagina 9
Dramma a Torgiano
Badante muore
investita
da un’auto
· A pagina 14
PIIOOVVEE
P
SSUULL TTUURRIISSM
MOO
A caccia con le frecce
Gli arcieri:
«Rispettiamo
le regole»
SERVIZIO · In Nazionale
OGGI su:
www.lanazione.it/umbria
LA FOTOGALLERY
Gru impazzita
Le immagini-choc
Il Comune «para» un buco di bilancio
LEGGI L’ARTICOLO
Riunione-fiume della giunta, si pensava di fermare tre mesi il minimetrò
LEGGI L’ARTICOLO
NUCCI · A pagina 9
«The Face of an Angel» L’omicidio di Perugia visto da Hollywood
Film su Meredith al Festival di Toronto
«THE FACE of an angel, La faccia di un
angelo», il film del regista Michael Winterbottom ispirato alla vicenda di Meredith Kercher, sarà in prima mondiale al Toronto Film Festival. Nel film recitano
Daniel Bruhl, Kate Beckinsale, Cara Delevingne e l’attore italiano Valerio Mastandrea. La pellicola di Winterbottom,
partendo dall’omicidio della studentessa
inglese uccisa a Perugia il primo novem-
bre 2007, esamina «il fascino» mediatico
di questo caso di cronaca. Per il delitto
Kercher sono stati condannati l’americana Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
La vicenda processuale tuttavia non è ancora chiusa per il ricorso in Cassazione
depositato dai legali dei due giovani imputati. Sulla vicenda Meredith è stato realizzato anche un altro film, «Amanda
Knox», diretto per la tv da Robert Dohrnelm.
I lupi divorano
altre quattro capre
Fiocco azzurro
in casa Toni