Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Lavoro, le nuove offerte in Umbria e i bandi Intanto Ryanair cerca assistenti di volo Il “gioiello” di Perugia «Ma quale Arco etrusco? Fu rifatto al tempo dei romani» Il professor Mezzanotte, illustre storico: «Può essere fatto risalire all’epoca della Perusia romana» PAGINE 44-45 ALLEGRINI PAGINA 11 Anno XV numero 209 In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro Crolla gru a Terni, un morto e 5 palazzi evacuati Paura in centro, 60 famiglie sgomberate: il cedimento forse a causa delle piogge SCHILLACI PAGINE 4-5 Cronache Il braccio della gru che ha sventrato il palazzo di via Buonarroti, in pieno centro a Terni FOTO MIRIMAO Regione, acquisto palazzine al via Perugia, mercato di domenica quando gioca il Grifo In anteprima il bando per comperare oltre 150 alloggi da dare alle famiglie PIOPPI PAGINA 9 COLETTA PAGINA 28 Rapina col coltello, arrestato folignate 24enne Ast, i sindacati: Renzi fermi Tk Verso il blocco dell’A1 per protesta Comune di Perugia, la Giunta: niente proroga ai mini dirigenti PAGINA 19 PAGINA 8 PETRUCCIOLI PAGINA 16 LA TRAGEDIA Torgiano, travolta e uccisa da un’auto FALCINELLI PAGINA 10 Operai Ast in “blocco” LA “PRIMA” AL CURI L’OPINIONE Brinda il Bordeaux QUALE PRIMATO DELL’ISTRUZIONE? Perugia giù nel test coi francesi, non basta il gol di Fazzi (1-3) di GIOVANNI CODOVINI DE MATTEIS, SONAGLIA PAGINE 31-32 IN UMBRIA Dirigenti, maxi premi Regione e Comuni, stipendio ricco con il bonus risultato L. PARTENZI PAGINA 26 e statistiche danno ragione all’Umbria, almeno sul decisivo settore dell’istruzione. I recentissimi dati (vedi Il Giornale dell’Umbria di ieri) promuovono infatti il nostro sistema regionale: siamo al primo posto assoluto per (...) L SEGUE A PAGINA 46 Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it umbria 3 Rometti: nessun salasso per gli umbri E45 LA “CROCE” DEL PEDAGGIO L’assessore regionale: troppo presto per per le stime. Ma il fronte dei contrari non molla PERUGIA - Sulla questione del pedaggio della E45 una volta che sarà trasformata in autostrada i toni non si placano. Sulla vicenda è intervenuto ieri l’assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti. «Ma quale salasso per gli umbri quando percorreranno la E45 una volta trasformata in autostrada? - chiede retoricamente Rometti - Non converrebbe nemmeno allo stesso gestore dell’arteria, poiché il traffico si riverserebbe in larga parte sulle strade locali. E, in ogni caso, il «no» della Regione al pedaggio per il traffico locale è già stato recepito dal Governo e su questo non abbasseremo certo la guardia. Sia chiaro innanzitutto - prosegue Rometti che i lavori partiranno soltanto quando, individuato attraverso una gara il concessionario che li realizzerà, il Governo sottoscriverà con lui la relativa convenzione, in cui verranno disciplinate anche le questioni del pedaggio e delle agevolazioni. E non ci troveremo di fronte al fatto compiuto, perché la convenzione dovrà essere prima condivisa con l’Umbria e tutte le altre regioni interessate - È completamente sbagliato e fuorviante, perciò, fare oggi stime sui costi per gli umbri poiché sottolinea l’assessore - si basano su una semplice ipotesi economica da parte di uno dei proponenti che non necessariamente sarà quello scelto per realizzare l’opera. Questa proposta economica - tiene a precisare inoltre Rometti - è stata presentata al ministero delle Infrastrutture e trasporti alla fine del 2013, due anni dopo che è stato formalizzato il parere favorevole della Regione. Se avesse fatto parte del progetto su cui ci siamo espressi l’avremmo rigettata. Sull’adeguamento - dice l’assessore - già nel 2007 e poi nel luglio 2011 l’Umbria si è espressa favorevolmente, unitamente a tutte le altre regioni coinvolte dal tracciato. La realizzazione dell’autostrada, che ha ottenuto il parere positivo di tutti i Comuni umbri i cui territori sono attraversati dalla E45, pur con alcune osservazioni e richieste di modifiche, recepite, è stata approvata a larghissima maggioranza nel gennaio scorso in consiglio regionale, con voti bipartisan, del centrosinistra e del centrodestra, sui documenti che, nel vedere con favore la nascita dell’autostrada, mettono in evidenza la necessità di esentare gli umbri dal pagamento di pedaggi. La nostra ferma richiesta di assicurare per i residenti le più ampie agevolazioni possibili in termini di tariffe e di varietà di titoli di accesso - rileva Rometti - è stata ritenuta legittima e approvata dal ministero delle Infrastrutture e trasporti e dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, a differenza di modifiche di altre regioni che non sono state accolte. Parlare La rassicurazione Il titolare della delega ai Trasporti: la Regione ha chiarito che i residenti dovranno essere salvaguardati Le critiche Dottorini (Idv): «Non si può far finta di cadere dal pero, il pedaggio è stato sempre parte integrante del progetto» ora di pedaggi “salati” - conclude l’assessore - è pertanto non solo prematuro, ma anche strumentale, un argomento buono solo per avere visibilità. È interesse di tutti infatti, a cominciare dal concessionario dell’autostrada, che l’accesso sia sostenibile, anche dal punto di vista economico. Altrimenti si arriverebbe al paradosso di una autostrada pressochè vuota, con il congestionamento della viabilità secondaria circostante». Sulla questione del pedaggio torna il consigliere regionale dell’Idv, Oliviero Dottorini, su una posizione diametralmente opposta a quella di Rometti. Per Dottorini è «grave» che della proposta di pedaggiamento, «presentata a fine 2013 dal privato al ministero delle Infrastrutture, né Consiglio né comunità regionale siano stati messi al corrente». Poi il consigliere Idv prende in esame la questione più in generale. «Qualcuno - dice Dottorini - fa finta di cadere dal pero, ma il pedaggio per i residenti è sempre stato parte integrante del progetto di trasformazione in autostrada della E45. Chi continua a dire “Viva l’autostrada, ma senza pedaggio per gli umbri” o è uno sprovveduto o è in malafede. Il piano economico-finanziario - ribadisce Dottorini parla chiaro: i privati rientreranno Arteria Il tratto della E45 nei pressi di Collestrada, alle porte di Perugia Nella foto piccola l’assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti dell’investimento attraverso la defiscalizzazione e soprattutto attraverso il pedaggiamento, che sarà a carico principalmente dei residenti, essendo la E45 un’arteria a servizio di un traffico essenzialmente locale. L’unico modo per evitare questo salasso alle famiglie e alle imprese umbre è togliere il consenso della Regione e dei nostri Comuni a questo assurdo progetto». Sulla vicenda intervengono anche Otello Numerini, consigliere comunale di Perugia, Carla Spagnoli, del Movimento per Perugia e la Sinistra per Perugia. Secondo Numerini è necessario affrontare la questione con «buon senso». «Se è giusto - sostiene il capogruppo di Progetto Perugia a Palazzo dei Priori - non gravare sugli utenti umbri, è altrettanto opportuno favorire la realizzazione di una E45 moderna, in grado di rompere l'isolamento della nostra regione». Sinistra per Perugia, dopo aver definito «la trasformazione dell’E45 in autostrada un’opera inutile e dannosa sia per l’Umbria che per tutte i paesi e le città che saranno attraversate dalla nuova autostrada», indica come «scellerata» anche la decisione di far pagare il pedaggio agli umbri «che dovranno percorrere la nuova autostrada per recarsi a lavoro ogni giorno. I privati che hanno promosso il project-financing per la trasformazione della E45 in autostrada hanno previsto una tariffazione esorbitante che graverà anche sui cittadini». Infine, Carla Spagnoli, presidente onorario di Movimento per Perugia, se la prende con «i politici» che avrebbero «tradito i cittadini umbri» dopo aver «promesso di non far pagare il pedaggio ai residenti». RE. CRO. Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 8 perugia Puzzle commissioni, manca un forzista Felicioni, Vignaroli e Cenci i presidenti della maggioranza, che però deve sciogliere il nodo della Affari istituzionali di PIERPAOLO BURATTINI e ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - Forse ci siamo, o almeno così spera il presidente del consiglio comunale, Varasano, che per una settimana ha dovuto usare ago, filo e pazienza per cucire e ricucire la trama tutt’altro che semplice dei presidenti di commissione. Ieri mattina la schiarita se non definitiva alquanto significativa sulla strada dell’avvio dei lavori è arrivata quando i partiti hanno presentato la lista con i sedici membri che andranno ad occupare le cinque commissioni consiliari. Tira e molla, molla e tira e alla fine tutti i partiti (anche in casa democrat) hanno stilato la lista dei loro titolari. E partita in stato avanzato si registra anche per quello che riguarda quelli che potremmo chiamare i “capitani”, ovvero i presidenti che nel corso di questa legislatura dovranno coordinare e indirizzare i lavori delle cinque commissioni. Sul versante dell’opposizione, lato Pd, la partita è stata chiusa da tempo con l’indicazione alla presidenza della commissione Controllo e garanzia della consigliera Mori. Mentre nel fortino della maggioranza viene data ormai per certa l’indicazione di Cenci all’Urbanistica, di Vignaroli al Bilancio e di Felicioni alla Cultura. A proposito della commissione Cultura, sembra che nella giornata di domani questo dovrebbe essere il primo organismo consiliare a riunirsi. La nomina, come detto, del consigliere del Nuovo Centrodestra Felicioni sembra essere scontata (salvo rivolgimenti all’interno della stessa maggioranza), mentre per la vice presidenza nelle ultime ore sono La diplomazia Fine settimana di trattative per individuare chi sarà il consigliere prescelto Pronto l’elenco con i nomi dei sedici commissari Ipotesi e certezze Il consigliere Pd, Bori, dovrebbe essere il vice di uno degli organi Sorcini sarà alla testa del gruppo di Forza Italia LA GIUNTA Mini dirigenti, niente proroga PERUGIA - Fumata nera, niente proroga per i cosiddetti mini-dirigenti. Alla fine, dopo una riunione fiume della Giunta, il sindaco Romizi (sabato è in programma una conferenza stampa per spiegare la scelta) ha deciso di non andare al muro contro muro con i sindacati e di rimettere nel cassetto l’idea di andare a una proroga delle attuali posizioni dirigenziali. Insomma, se ne riparla a fine anno quando l’Amministrazione rimetterà mano al dossier e in questo modo potrà ridisegnare la pianta organica di tutti i ruoli dirigenziali. Ma la riunione di Giunta di eri è servita anche a compiere un primo giro d’orizzonte sul nodo spinoso del Bilancio: sul tavolo, stando ad alcune indiscrezioni, ci sarebbero attorno a sei milioni di euro (preventivati dalla passata Amministrazione) che dovrebbero arrivare nelle casse del Comune dalla cessazione di alcune convenzioni. Numeri al setaccio e più di qualche preoccupazione. Le scelte I banchi della maggioranza in Consiglio. Sotto, il presidente del Consiglio Varasano salite le quotazioni del consigliere Pd, Tommaso Bori. Si vedrà, anche perché alla risoluzione del rebus manca ancora un tassello. Forza Italia, oltre a Cenci, deve indicare alla presidenza di una commissione un altro suo esponente. È per questo, almeno così sembra stando alle indiscrezioni, che la maggioranza (in accordo con il presidente Varasano) ha deciso di rinviare l’avvio di tutte le commissioni alla prossima settimana. Insomma, ai forzisti tocca un altro fine settimana all’insegna del taglia e cuci e del lavoro diplomatico. Lavoro che si preannuncia tutt’altro che semplice, perché per questo posto non sono in pochi coloro che vi hanno riposto ambizioni e aspettative. Difficile fare pronostici mentre nella giornata di ieri l’ennesima riunione del gruppo consiliare forzista ha “benedetto” (anche se i mal di pancia non sono mancati) la nomina a capogruppo dell’ex consigliere provinciale Piero Sorcini (Castori sarà il vice). Siamo all’ultimo giro di boa, anche se non sono da escludere sorprese. Anzi, tutt’altro. Gesenu, giochi e (molti) veti sulla presidenza Il 4 agosto scade il bando indetto dal Comune, spunta l’identikit di un imprenditore PERUGIA - Ciak si gira: Partecipate e nomine. Nella tarda serata di ieri dalle parti della maggioranza era tutto un sospirare a fil di voce: «La partita su Gesenu è molto complicata, le variabili in campo non sono poche». E tutti guardano verso le finestre dell’ufficio del sindaco Romizi mandando segnali apparentemente univoci ma in realtà più che mai divergenti. Di certo c’è che lunedì 4 agosto salteranno fuori dal Bando di gara indetto dal Comune i nomi di coloro che aspirano al posto e che ritengono di avere i requisiti giusti per sedersi al posto dell’attuale presidente Luciano Ventanni. La scelta del sostituto cade in un momento più che mai delicato perché l’ipotesi del prestito ponte da almeno 56 milioni di euro per garantire la Il rebus L’ingresso dello stabilimento Gesenu di Ponte Rio continuità aziendale in attesa che l’enorme mole di crediti (specialmente quelli dovuti da alcune amministrazione siciliane) tornino nelle casse, è sempre una possibilità che resta sul tavolo. Senza contare che i rapporti con il socio privato (palazzo dei Priori possiede il 40%) Manlio Cerroni negli ultimi tempi sembrano essersi oltremodo raffreddati. Partita delicata, dunque. Anche perché se gli uomini più vicini al sindaco assicurano che la scelta del nuovo presidente sarà fatta in base a criteri di competenza e professionalità (a questo proposito si parla di contatti con un imprenditore cittadino), dalle parti della maggioranza (versante Nuovo centrodestra) si ricorda come al momento di discutere degli assetti di Giunta proprio sulla presidenza di Gesenu fu effettuato una specie di “gentlemen’s agreement”, che oggi deve essere rispettato. La partita, dunque, è in corso e le pressioni aumentano con il passare dei giorni anche perché oltre che la presidenza in ballo c’è anche la nomina di due membri del consiglio d’amministrazione in sostituzione di Marzia Biagiotti e Luca Antonelli. Si vedrà a breve. Così come a breve si capirà che verso prenderà il dossier relativo alla nomina dei vertici delle farmacie comunali. A palazzo dei Priori sarà un agosto di telefoni roventi e non pochi nodi da sciogliere o tagliare. P. P. BUR. IN BREVE In consiglio comunale De Vincenzi lascia Ncd e crea il Gruppo misto PERUGIA - Prime defezioni in consiglio comunale. Il consigliere Sergio De Vincenzi «comunica con rammarico di aver deciso di uscire dal gruppo consiliare del Nuovo centro destra procedendo alla creazione del Gruppo misto, come previsto dall’articolo 9 del regolamento del Consiglio». De Vincenzi, infine, rinnova la propria fiducia al sindaco Romizi e a tutta la sua Giunta, precisando «che tale decisione è esclusivamente frutto di insanabili divergenze con gli altri membri riguardo alla gestione del gruppo consiliare». Riforme e dibattito Il ministro Lanzetta domani in Umbria PERUGIA - Domani mattina alle 9 il ministro per gli Affari regionali e per le Autonomie, Maria Carmela Lanzetta interverrà alla giornata di approfondimento gratuita sul tema delle riforme istituzionali in Umbria, organizzata dalla Regione e dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Tra gli interventi anche quello della presidente della Regione Marini. Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria foligno-gualdo-nocera 17 Pasta Julia, il presidente: «Questa è la verità» Angelo Porzi racconta la vicenda che riguarda il pastificio da lui fondato 20 anni fa: «Voglio solo salvare la mia azienda e andrò fino in fondo» SPELLO - «Vogliamo solo salvare l’azienda e garantire un futuro ad essa e ai lavoratori, trovando la soluzione migliore». È un appello accorato quello che Angelo Porzi, presidente, per 20 anni, di Pasta Julia Sp e socio fondatore, rivolge a sindacati e lavoratori. Un appello con il quale «si vuole fare chiarezza su di una vicenda troppo lunga, offuscata e tormentata». Racconta con orgoglio dei 18 anni di attività e con dolore dei problemi, purtroppo, sorti in questi ultimi anni: della mancanza di liquidità, dell’impossibilità di pagare fornitori e dipendenti e della necessità di “salvare” l’azienda. «Pasta Julia Srl - racconta - è morosa nei confronti di Pasta Julia Spa per oltre 750.000 euro, tra cui numerosi canoni di affitto non pagati ma, nonostante questo, si è opposta e continua ad opporsi allo scioglimento. Con gli importi che Pasta Julia Srl deve a Pasta Julia Spa si sistemerebbero un bel po’ di creditori». Racconta anche degli altri 140mila euro che il legale rappresentante di Pasta Julia srl ancora deve per l’affitto di un altro stabilimento. E poi lo sfogo. «L’immagine che trapela è marginale ed evidenza solo che Pasta Julia Srl ha salvato l’azienda e i lavoratori. Perché paga i loro stipendi? A tal proposito vorrei ricordare che pagare gli stipendi non è un atto di eroismo, ma un dovere dell’imprenditore sancito dal codice civile. Esattamente come lo è pagare i fornitori, i servizi, PASTA JULIA/2 Ex operai del pastificio: «La nostra odissea per recuperare soldi della liquidazione» FOLIGNO - «Siamo ex dipendenti di Pasta Julia srl e vorremmo raccontare il calvario che stiamo affrontando per riavere il trattamento di fine rapporto». Gli ex dipendenti di pasta Julia spa raccontano che è da oltre un anno e mezzo che sono stati costretti a lasciare lavoro per incomprensioni con i titolari della nuova azienda. «Per il recupero del Tfr, che la società aveva fatto letteralmente “sparire” dalla sua contabilità e dalle buste paga, ci siamo dovuti attivare presso la direzione provinciale del lavoro che ha eseguito due tentativi di conciliazione andati a vuoto. Vorremmo nel contempo inviare un messaggio ai nostri ex colleghi, che forse non sono ben consapevoli del modus operandi degli attuali datori di lavoro». gli affitti e garantire la sicurezza, dei lavoratori. E garantirgli il futuro, con la visione lungimirante che deve essergli propria. Con progetti seri, concreti, sostenibili». E poi il “mea culpa” tornando sulla scelta di affittare a Pasta Julia srl. «Ho scelto troppo in fretta, probabilmente. E la fretta è sempre cattiva consigliera, e non solo lei... Se fosse vero che la Srl ha salvato l’azienda, e così non è, anzi! Mi chiedo il perché del calo pauroso del fatturato, in questi due anni, delle chiamate che mi fanno molti fornitori di Pasta Julia srl che chiedono a me come recuperare i loro crediti». «E mi chiedo anche: ma non sarà che i dipendenti vengano strumentalizzati? Usati allo scopo del momento? Per inciso, va anche ricordato il numero esatto, i dipendenti attuali sono circa 35 (dato fornito dalla stessa Pasta Julia Srl). Al momento del trapasso da Pasta Julia Spa erano 39, alcuni dei quali licenziati o costretti a dimettersi, alcuni sostituiti. E quelli rimasti, che difendono a spada tratta la Srl, la sapranno tutta, la verità? E tutti gli altri, i tecnici e i consulenti, le istituzioni, i sindacati, saranno veramente consapevoli della dimensione grottesca di questa vicenda?». «In molti mi hanno chiesto, in questo periodo, perché non abbia mai parlato così come sto facendo ora. La risposa è semplice: per amore. Per amore di questa azienda che per me è come un figlio. E un figlio non lo sbat- Sit-in dei lavoratori e dei sindacati ti in prima pagina con il rischio di fargli male. Mai. A meno che, come spero ora, questo serva per salvarlo». Proprio per tutti questi motivi che Angelo Porzi e la sua Spa vedono nella società Safid il “futuro”. «Una società di prestigio nel campo agroalimentare che non solo garantirà la salvaguardia dell’occupazione, ma che ha progetti importanti per il futuro dell’azienda che ho fondato e che voglio salvare a ogni costo». Domani si riunirà il consiglio di amministrazione che deciderà quale proposta portare in tribunale. Se accettare quella di Pasta Julia Srl o quella della società Safid per la quale i sindacati hanno inviato una lettera di “diffida”, pronti a dare battaglia (e a chiedere una commissione di inchiesta) se fosse proprio questa la scelta. F. PE. Oggi manifestazione degli operai Jp davanti al ministero Gualdo Tadino, partecipa anche il sindaco Presciutti che farà il punto sugli obiettivi per l’occupazione GUALDO TADINO - Oggi pomeriggio i dipendenti della J.P. (ex Merloni) manifesteranno a Roma davanti al ministero per lo Sviluppo economico dove si terrà un incontro per discutere del futuro dell’azienda. Dopo l’annullamento della vendita degli stabilimenti umbri e marchigiani i 700 lavoratori riassunti da Porcarelli sono ripiombati nell’incertezza. Oltre a loro ci sono altrettanti lavoratori ex Merloni ai quali sta per scadere la cassa integrazione. Anche i sindaci di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, di Nocera, Giovanni Bontempi (ci sarà anche Comune di Gubbio con l’assessore Lorena Anastasi) hanno aderito all’invito a partecipare al sit-in rivolto dalle organizzazioni sindacali Un’immagine delle manifestazioni degli operai della ex Merloni indossando la fascia tricolore «per sottolineare - ha detto Presciutti - la partecipazione delle istituzioni locali alla vertenza accanto agli operai» con l’auspicio di poter presenziare anche alla riunione al Ministero. L’occasione della vertenza della JP Industries serve al sindaco gualdese per sottoli- Spello, individuati i consiglieri comunali in supporto alla Giunta Il sindaco Moreno Landrini: «Agevolare il lavoro agli assessori» SPELLO - È stata completata nei giorni scorsi - con lo scioglimento delle riserve e l’affidamento delle deleghe ai consiglieri e la nomina dei presidenti di commissione - la squadra di governo del sindaco Moreno Landrini. «Ho ritenuto opportuno - ha reso noto il primo cittadino attraverso una nota ufficiale agevolare il lavoro degli assessori al fine di perseguire gli obiettivi prefissati individuando nei consiglieri comunali i soggetti che possano, pur nel rispetto delle rispettive com- petenze e dei ruoli fissati dalle norme, supportarli nelle attività inerenti le rispettive deleghe. In quest’ottica, quali consiglieri di supporto, sono stati nominati Rosanna Zaroli nel settore dello sviluppo economico per la promozione, artigianato e commercio, Domenico Barone nel settore ambiente e informatizzazione per i progetti europei, Sabrina Santarelli all’urbanistica, lavori pubblici e politiche sociali per procedure e regolamenti, Edoardo Merendoni al turismo, residen- neare una serie di incontri a livello istituzionale avvenuti con la presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, e con gli assessori regionali competenti in materia di lavoro e sviluppo economico. Durante le riunioni è emersa la volontà di portare Gualdo Tadino al centro dell’attenzione delle istituzioni sia riguardo l’ospedale Calai e i servizi sanitari del territorio, sia per quello che concertine interventi per innovazione e aggregazione di impresa. «Gli incontri proseguiranno spiega Presciutti - perché l’intento è quello di costituire una sempre più forte sinergia istituzionale che permetta alla città di ottenere risorse regionali, del governo ed europee». CHIARA GIOMBINI zialità e politiche per il centro storico e Elia Innocenzi alle politiche sociali e giovanili». Non solo collaboratori che saranno di supporto al sindaco e all’attività di governo della sua squadra per i prossimi cinque anni, ma sono stati nominati anche i componenti che faranno funzionare le due commissioni consiliari. La prima è composta da Sabrina Santarelli (presidente) Paola Cerchice (vicepresidente), Rosanna Zaroli, Elia Innocenzi e Luigi Marini, la seconda da Rosanna Zaroli (presidente), Toni Foglietta (vicepresidente), Domenico Barone, Edoardo Merendoni e Luigi Marini. NOCERA UMBRA Tinti: «In Consiglio per lavorare per la città» NOCERA UMBRA - Donatello Tinti sceglie il consiglio comunale per replicare alla lettera di sfiducia dal ruolo di capogruppo firmata dal segretario del Pd, Vincenzo Laloni. Lo fa in due momenti, prima prendendo la parola e comunicando al consiglio di rimanere al suo posto «in attesa che vengano convocati gli organi politici locali e regionali», in presenza di un «comportamento antidemocratico». Poi nel suo intervento sulla discussione del bilancio di previsione. «Un conto è fare l’opposizione da talebani - ha detto un conto aver fatto il sindaco e lavorare per la comunità. Siamo qui e abbiamo il compito di far aumentare il Pil a Nocera perché tutte le attività sono in difficoltà. Pensiamo di contribuire a questa situazione con le chiacchiere da bar o è il caso di unire le forze sane della nostra comunità?». Per Tinti si dovrebbe ripartire dal centro storico, che «va riempito di contenuti» e non lasciare che siano solo le associazioni a farlo. «La mia disponibilità al dialogo - continua - è stata scambiata con altro. Ma le nuove generazioni devono imparare che la bellezza dello scontro è anche il confronto. Non so quale ruolo politico avrò nei prossimi mesi, ma mi resterà il ruolo personale di consigliere eletto dai cittadini che si impegnerà per la città. Ho avuto tanto da Nocera e sento il bisogno di rimettere in circolo quello che ho avuto. Ognuno è portatore di diversità, ma siamo chiamati ad affrontare il futuro». Un’accorata risposta, pronunciata con voce a tratti commossa e che chiama in causa la convocazione degli organi apicali del partito per chiarire la situazione. ALESSANDRO ORFEI Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 18 spoleto Redazione Tel. 0742 342764 Fax 0742 345105 [email protected] www.giornaledellumbria.it Ims e Isotta, da Milano spiragli per la ripresa Commissari al lavoro per riaprire gli stabilimenti di Santo Chiodo Profili e Panfili: «Cauto ottimismo, percorso tutto da costruire» SPOLETO - È stato un incontro interlocutorio, ma che ha aperto spiragli positivi, quello che si è svolto ieri a Milano tra le organizzazioni sindacali umbre e quelle lombarde per parlare del futuro delle aziende del Gruppo Casti insieme ai tre commissari straordinari indicati dal ministero dello Sviluppo economico per la loro gestione e nominati a inizio luglio dal Tribunale di Spoleto. Oltre a sindacati ed Rsu, all’appuntamento con il professor Simone Manfredi, l’ingegnere Marco Sogaro e l’avvocato Marco Franceschini erano presenti anche l’assessore spoletino Gianmarco Profili e il presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili, che recandosi al Pirellone hanno voluto far sentire ai lavoratori la vicinanza dell’Amministrazione di Spoleto. Al centro della questione soprattutto la Ims e la Isotta Fraschini, quest’ultima con sede, oltre che a Santo Chiodo, anche a Dongo, in provincia di Varese. Nel corso dell’incontro è stato spiegato innanzitutto che a Spoleto, a differenza di quanto sta avvenendo a Dongo (dove lo stabilimento non si è fermato quasi mai), c’è un problema legato all’erogazione di energia elettrica e metano, staccate nelle scorse settimane dai gestori e senza cui non è possibile far ripartire la produzione. I tre commissari hanno quindi preannunciato che torneranno nella città del Festival nei prossimi giorni (presumibilmente tra la L’ASE Troppa umidità, terapia contro i parassiti oggi e lunedì per i tigli di via Filitteria SPOLETO - Difendere gli angoli verdi della città ducale, prevenendo pure invasioni di insetti dannosi per gli alberi. Oggi e lunedì gli operatori dell’Ase sottoporranno i tigli presenti in via Filitteria ad un terapia, per evitare il diffondersi di due organismi fitofagi. In questo modo si controllerà popolazione di questi parassiti che si nutrono delle piante. L’intervento, che avverrà solo in buone condizioni meteo utilizzando prodotti biologici e non pericolosi per le persone, verrà effettuato dalle ore 6 alle 8, per ridurre al minimo i disagi al traffico lungo la strada. La presenza sui tigli degli insetti in quantità più abbondanti rispetto al solito si è verificata da poco, a causa anche degli elevati valori di umidità in questi mesi. fine della settimana e l’inizio della prossima), per risolvere in tempi brevi queste criticità. Hanno già iniziato infatti a redigere un business plan che prevede, dopo l’apertura di due nuovi conti correnti (uno per il ramo della ghisa e l’altro per l’alluminio), la stipula di nuovi contratti per energia e metano, oltre al contatto con vari fornitori, come già annunciato nei giorni scorsi. Ad essere affrontato è stato anche il problema degli ammortizzatori sociali: lo scopo è di raggiungere una gestione unitaria della cassa integrazione. In sostanza l’obiettivo dichiarato è comunque quello di far ripartire la produzione, cercando nell’immediato di essere nelle condizioni di evadere gli ordinativi in giacenza: su questo fronte è stata comunicata la volontà dei clienti a continuare i rapporti di collaborazione con l’Isotta Fraschini e l’Ims. Un modo anche per creare la liquidità necessaria a pagare il personale che a breve, in parte, dovrebbe tornare al lavoro per riattivare gli stabilimenti spoletini. Quanto ai possibili investitori, in questa fase sembra essere tutto congelato: prima i commissari dovranno capire se esistono i presupposti per rilanciare l’azienda e poi in caso verranno effettuati i bandi dal Tribunale. «In questa fase, pur in presenza di qualche elemento positivo - hanno spiegato Profili e Panfili - dobbiamo essere molto prudenti. Diciamo Ex Pozzi L’ingresso dello stabilimento di Santo Chiodo che c’è un cauto ottimismo legato proprio all’interesse che ancora fortunatamente esiste intorno alle lavorazioni dell’Isotta Fraschini e dell’Ims, ma è un percorso tutto da costruire. Su sollecitazioni dei sindacati - hanno aggiunto - è stato ribadito che tra le realtà di Dongo e Spoleto non ci sono distinguo di sorta, anche se è necessario risolvere velocemente il problema dell’energia elettrica e del metano». Intanto in questi giorni anche la Regione si è stretta intorno al destino degli operai spoletini, con il consiglio regionale che ha approvato all’unanimità una mozione presentata dai consiglieri spoletini Franco Zaffini (FdI) e Giancarlo Cintioli (Pd). SA. FRA. Visita istituzionale dei Granatieri di Sardegna inMunicipio Il sindaco: «Vogliamo contribuire perché la vostra presenza continui ad essere un elemento importante» SPOLETO - Un rapporto forte, che dura da anni. La brigata meccanizzata “Granatieri di Sardegna”, anche attraverso una serie di esibizioni musicali, ha sempre costituito una parte attiva della città e per rinsaldare questa amicizia il sindaco Fabrizio Cardarelli in Comune ha voluto incontrare il generale Maurizio Riccò. «Volevo ringraziarla personalmente - ha affermato il comandante - per il modo con cui la città di Spoleto ha sempre supportato i granatieri in tutti questi anni. Il rapporto estremamente collaborativo non riguarda solo il livello istituzionale, ma è un elemento che coinvolge anche la popolazione». Un concetto ribadito anche dal te- Cardarelli con il generale Riccò e il colonnello Bencivenga nente colonnello Claudio Bencivenga, comandante del secondo battaglione “Cengio” dei Granatieri. «Ci sentiamo inseriti e questo è un aspetto molto importante per noi». «Quello tra i Granatieri e la città è un rapporto che ha una grande tradizione - ha dichiarato Cardarelli - che Accordo tra Comune di Norcia e Vus: capoluogo e frazioni più pulite, in arrivo una nuova macchina spazzatrice NORCIA - Una città più pulita e decorosa grazie ad una migliore gestione della raccolta dei rifiuti. L’amministrazione comunale nursina hanno stipulato nuovi accordi con i dirigenti della Valle umbra servizi per garantire minori costi al Municipio e quindi ai cittadini, mantenendo comunque alta la qualità offerta. «Abbiamo parlato - ha riferito il vice sindaco con delega all’urbanistica e lavori pubblici, Cristina Sensi - con la Vus di bilanci, costi e servizi, ottenendo finalmente il rispetto di alcune clausole contrattuali finora inosserva- te». A breve la gestione dell’isola ecologica passerà alla Vus, e aumenteranno gli interventi di pulizia e decoro nelle frazioni e nella zona industriale, aree che non venivano pulite nonostante le previsioni contrattuali. Con le decisioni prese, si è previsto anche di intensificare lo svuotamento dei raccoglitori dei rifiuti, rimuovendone alcuni ritenuti inidonei dalle vie maggiormente trafficate da cittadini e turisti. Altra novità: il Comune sarà dotato di una nuova macchina spazzatrice «che - ha è conseguenza anche del notevole apporto che avete fornito nel tempo alla città in occasione di calamità naturali che hanno colpito il nostro territorio. Come amministrazione intendiamo rafforzare questa tradizione cercando di contribuire affinché la vostra presenza continui ad essere un elemento importante di confronto e di conoscenza per la nostra città». L’incontro si è concluso con uno scambio di doni: il generale Riccò ha omaggiato il sindaco con una statuetta con dedica che ritrae “Granatiere in uniforme del 1848”, ricevendo dal primo cittadino la pubblicazione in tre volumi sulla basilica di San Salvatore. FILIPPO PARTENZI precisato Sensi -, insieme alla maggiore attenzione di tecnici e operai, farà certamente di Norcia, specialmente nei mesi estivi, una bella città in cui vivere e trascorrere le vacanze». La terra del tartufo è infatti meta di vacanze e la nuova amministrazione guidata da Nicola Alemanno vuole puntare a rendere sempre più vivibile ed apprezzabile la cittadina ed il suo territorio. «Quelli raggiunti - ha proseguito il vice sindaco - sono solo primi risultati di maggior impegno e collaborazione che si concretizzerà in una migliore organizzazione, come ad esempio gli interventi alle Mura urbiche e quelli destinati alla raccolta dei rifiuti organici degli animali da passeggio». PAOLA CINTIO SELLANO Convegni, gare e prodotti tipici a “L’oro dei Molini” SELLANO - Prenderà il via sabato la manifestazione “L’oro dei Molini. Dalla terra al pane”. Dopo l’inaugurazione, prevista per le ore 10.30, avrà luogo la tavola rotonda “La filiera corta in agricoltura e prospettive nel nuovo Piano di sviluppo rurale 2014 - 2020” a cui parteciperanno il consigliere regionale Luca Barberini, il presidente del Cedrav Pietro Bellini, l’assessore all’agricoltura di Sellano Antonio Guerrini ed alcuni agronomi. Tema centrale sarà l’allevamento dei suini. Fino a tarda serata, poi, non mancheranno stand di prodotti tipici, rievocazioni delle attività legate al ciclo del grano, riproposizioni dei giochi della tradizione popolare, stornelli e canti tradizionali accompagnati da organetti e fisarmoniche, mostre di attrezzi e oggetti antichi, passeggiate con gli asinelli e visite guidate del mulino. Dalle 21, invece, spazio alla serata danzante in compagnia della “Ivan Pagani band”. Domenica, a partire dalle 6 in località Piedicammoro, è in programma la gara su starne senza abbattimento organizzata dall’associazione nazionale Libera caccia. Alle 10.30 sarà presentato il romanzo “Giallo umbro” del giornalista Pietro Del Re e per tutta la giornata verrà riproposto “Il mondo rurale dei primi del ‘900”, mentre alle 13 saranno premiati i vincitori della gara su starne. La manifestazione riprenderà nel pomeriggio con il laboratorio creativo “Impariamo a fare il pane” e le degustazioni di prodotti tipici locali e del Trebbiano spoletino biologico. A chiudere l’edizione 2014 de “L’oro dei Molini” saranno le note della “Muchachos band”. FI. PA. Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it terni 19 Ast, i sindacati a Renzi: blocchi il piano Tk Stamani dalle 10 nuovi scioperi, la protesta si sposta sull’Autosole TERNI - Un’iniziativa immediata che «blocchi la concretizzazione del piano industriale dell’azienda e riapra un confronto in grado di salvaguardare la strategicità del sito siderurgico ternano», è quanto chiedono i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Ribadendo che il IL CORSIVO LA VENDITA UNICA STRADA PER IL FUTURO ppare sempre più evidente che il destino dell’Ast non è il primo dei pensieri della Thyssen Krupp. Il piano lacrime e sangue dei tedeschi, visto nell’ottica di chi non deve rimetterci troppo su un sito produttivo, non fa una piega. Se diamo per appurato questo aspetto, allora la strategia di istituzioni, sindacati e operai viri con decisione sul pressing verso la stessa Tk perché decida di vendere (questa volta davvero) Terni a chi sia convinto sul serio di poter dare un futuro alle acciaierie di viale Brin. Certo un ritorno di Outokumpu sarebbe ancor più allarmante. A G. BAS. piano della Thyssen Krupp presentato dall’ad Lucia Morselli il 17 luglio scorso al Mise è «irricevibile e inaccettabile», Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini spiegano che la dirigente «sta andando avanti a tappe forzate per imporre un business plan che comporta in maniera inaccettabile il dimezzamento dell’attività produttiva con un taglio di almeno 1.000 unità». «Questa impostazione continuano i tre segretari - sancirebbe la definitiva deindustrializzazione di Terni e dell’Umbria: un fatto che non possiamo in alcun modo accettare». I sindacati inoltre denunciano «gli annunci di scioglimento dei consigli di amministrazione delle società controllate», il «mancato rinnovo dei contratti interinali» e «uno stop impiantistico, incomprensibile, che rischia di far perdere a Terni clienti e commesse». Intanto questa mattina scatteranno altre tre ore di sciopero, dalle 10 alle 13 e sono annunciate altre iniziative eclatanti da parte degli operai che potrebbero di nuovo scendere in strada e questa Nel tondo l’ad di Ast Lucia Morselli, sopra la protesta degli operai a San Carlo volta andare a bloccare il casello autostradale di Orte. Insomma, sembra di essere tornati indietro di dieci anni, ai tempi della vertenza per il magnetico. Anche allora l’ingresso all’Autosole fu teatro di protesta. Sabato mattina, invece, il commissario Ue all’Industria, Ferdinando Nelli Feroci, incontrerà, presso l’ufficio di rappresentanza del Parlamento europeo a Roma, una delegazione dei rappresentanti sindacali di categoria e confederali della Ast. L’incontro è stato organizzato dai vicepresidenti del Parlamento europeo, David Sassoli e Antonio Tajani. L’INTERVENTO - PIERGILI (UDC) «Basta soldi pubblici al centro la Farfalla, il Comune imponga l’apertura senza altri fondi» l grido di allarme delle associazioni dei disabili è pienamente condivisibile. Terni ha terribilmente bisogno di strutture che garantiscano assistenza e cura ai disabili non autosufficienti e privi di assistenza familiare, ma queste legittime esigenze in realtà costituiranno l’ennesimo espediente della pubblica amministrazione (Asl e Comune di Terni) per alimentare con ulteriore denaro pubblico i monopolisti della cooperazione ternana. La Farfalla ha una storia fin troppo lunga e troppi sono i soldi della collettività che sono stati sperperati per rendere questa struttura non ancora operante dopo quattro anni dal suo completamento. Il nuovo vicesindaco e neo assessore alle politiche sociali, ha dichiarato che cercherà di capire le ragioni profonde del problema; da questa analisi evincerà che per la struttura della Farlalla dal 2002 ad oggi sono arrivati un mare di finanziamenti pubblici sotto diverse forme, senza che un disabile abbia potuto usufruire dei servizi. La Regione ha erogato all’Ati (Actl, Cultura e Lavoro, Oasi Sport Libertas e Alis) 737.258 euro, il Comune di Terni ha messo a disposizione un immobile di proprietà pubblica, all’Ati è stato concesso un diritto di utilizzare il terreno pubblico per oltre 90 anni e il Comune di Terni garantisce la manutenzione. A questo va aggiunto che la stessa struttura è stata inserita dalla stessa compagine di cooperative piglia tutto nel progetto con il quale si sono aggiudicate l’appaltato milionario (13.433.000 euro annui) per la gestione dei servizi domiciliari, residenziali e se- «I miresidenziali della Usl Umbria 2 (ex Asl 4). Per i più interessati la Farfalla è inserita a pagina 349 e 350 del progetto con cui Actl & C si erano impegnati a far partire la struttura entro 3 mesi dall’aggiudicazione del bando. Da tutto questo, ci domandiamo, non è evidenziabile un clamoroso danno erariale? Forse è giunto il momento che il comunicativo direttore generale Fratini si attivi per verificare la concreta realizzazione del bando. A questo punto cosa serve ancora per costringere questi operatori privati a far funzionare la struttura? Probabilmente l’ennesimo atto di convenzione da parte della pubblica amministrazione che porti nelle casse dei soliti noti ulteriori soldi pubblici (25 - 30 mila euro al mese) per garantire il servizio. Il direttore generale Fratini parla di entrare nella gestione della Farfalla, in questo modo, successivamente, verranno appaltati i servizi alle solite cooperative in modo tale da farle guadagnare due volte, una volta prendendo finanziamenti per la ristrutturazione e una volta prendendo i servizi, sempre a spese dei cittadini. Riteniamo che è il momento di dire basta a questo modo di fare. Se il Comune di Terni vuole garantire una convenzione per la struttura lo faccia senza utilizzo di ulteriore fondi pubblici, imponendo ai soggetti privati, palesemente inadempienti da anni, l’immediata apertura della struttura con criteri rigidi per la prestazione del servizio garantendo gli utenti e non le cooperative». GIANLUCA PIERGILI Presidente Udc Umbria Acciaieria Monito della Marini, Di Girolamo e Polli Le istituzioni contro l’ad Morselli: «Non sciolga i cda delle controllate» TERNI - Istituzioni umbre contro i vertici di Ast. La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, definiscono «gravi» le azioni che in questi giorni l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, sta mettendo in atto, volte allo scioglimento dei consigli di amministrazione di tutte le società del gruppo Ast. Per i vertici delle tre istituzioni umbre, le scelte dell’ad di Ast «rischiano di compromettere definitivamente le prospettive future e di mercato di alcune delle società». Lamentando il mancato confronto che pure era stato concordato in un incontro al ministero, Marini, Polli e Di Girolamo ribadiscono che per Società delle fucine, Tubificio e Aspasiel «sarebbe opportuno prima di procedere allo scioglimento dei rispettivi consigli di amministrazione e all’incorporazione, favorire un piano industriale che dia loro futuro occupazionale ed anche di mercato». I vertici di Regione, Provincia e Comune sollecitano quindi il Governo, e in particolare il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ad «intervenire su ThyssenKrupp affinchè si interrompa questo percorso che l’ad Morselli sta gestendo come fosse una normale attività ordinaria di tipo aziendale, quando invece muterà in maniera radicale e profonda la complessità industriale che le stesse società hanno rappresentato e rappresentano tuttora». Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria Personale, le spese medie in Italia PERUGIA - La spesa media per un dipendente regionale è di 35.050 euro, mentre la stessa per un dipendente comunale è di circa 27.780 euro. Per i dipendenti provinciali, in via di estinzione, si attesta sui 28.358. Per quanto ri- guarda i dirigenti, la spesa media delle Regioni è 92.753 euro, 96.554 per le Province e 87.054 per i Comuni. Questo, in sintesi, è il quadro a livello nazionale che emerge dalla Relazione della Corte dei Conti. 26 Dirigenti pubblici, stipendio ricco col bonus risultati CORTE DEI CONTI LA RELAZIONE di LARA PARTENZI PERUGIA - Conta il “risultato”, è proprio il caso di dirlo. E già, perchè analizzando l’evoluzione delle spese per il personale impiegato nella Regione e nei Comuni dell’Umbria, sembra proprio che a fronte di misure di contenimento delle dinamiche occupazionali che hanno prodotto anche tagli alla spesa complessiva, i trattamenti “riservati” ai dirigenti per i risultati ottenuti, non solo non sono stati scalfiti dalle misure di austerity, ma sono addirittura “lievitati”. Certo, gli ultimi dati rilevati dalla Corte dei Conti nella “Relazione sugli andamenti della finanza territoriale” 2014, risalgono al periodo 2010-2012, ma sono una cartina al tornasole. Almeno per il passato. Regione. La composizione media del personale dirigente tra il 2010 e il 2012 è scesa del 16%, un dato particolarmente significativo, tra le regioni, rispetto alla percentuale media nazionale, che è pari al -5,5%. Essenzialmente tale ridimensionamento è dovuto ad un calo del 18% dei dirigenti a tempo indeterminato, passati da 83 a 68, mentre i direttori, in totale 9, restano stabili. Superiore alla media nazionale anche la flessione del personale non dirigente, quindi contratti a tempo indeterminato e determinato, che sono scesi del -5,6% - in termini assoluti da 1.301 a 1.227 - rispetto ad una media delle regioni a statuto ordinario che si è fermata a -1,2%. In sostanza, nella Regione sono impiegate 2 persone ogni 1.000 abitanti in età lavorativa, il doppio della media delle Regioni a statuto ordinario e, comunque, un’incidenza più alta del totale delle Regioni (il dato medio è 1,9). Va detto, comunque, che la spesa per il personale dirigente e non dirigente della Regione, anche per effetto della variazione della consistenza del personale stesso, è calata del 7,6%, passando dai 50.771.528 euro del 2010 ai 46.869.332 del 2012. La flessione è superiore alla media nazionale, che si ferma al -3,5%, con oscillazioni tra l’aumento marcato del Lazio (+20%) e il calo più significativo in Puglia (-14,5%). Ma ora ci soffermiamo sui dirigenti, ed andiamo alla spesa netta (esclude gli arretrati, i recuperi per ritardi e le assenze) e a quella media, l’indicatore che meglio esprime l’andamento della retribuzione del personale dirigente in relazione alle disposizioni per il contenimento dei trattamenti economici, di natura fissa ed accessoria. Vediamo che nella Regione tra il 2010 e il 2012 c’è stato un aumento delle spesa media, rispetto ad una flessione delle unità del personale. In sostanza, il dato sembra confermare la tendenza a ripartire le risorse destinate al trattamento accessorio - una parte decisamente cospicua del trattamento economi- co dirigenziale - tra i dirigenti rimasti in servizio. Tanto da scatenare, lo ricordiamo, una forte polemica una volta resi pubblici i dati 2012. In soldoni, mentre la spesa netta complessiva è scesa da 8.886.842 euro a 7.854.233 euro, la spesa media per il personale dirigente è aumentata del 5% (al contrario, a livello nazionale c’è stato un calo medio del 3%), salendo da 97.180 euro a 102.127 euro. E questo nonostante le unità lavorative dirigenziali siano scese da 91 a 77. E vediamo che mentre l’incidenza delle retribuzioni di posizione sul totale delle retribuzioni tra il 2010 e il 2012 è scesa dal 29,7% al 28%, diversamente quella della retribuzione di risultato è salita dal 12,2% al 16,2%. A conti fatti, a fronte di un calo La Regione I costi complessivi di tutto il personale sono scesi del 7,6%. Ma, a fronte di un calo del 16% dei dirigenti, i premi di risultato sono aumentati del 5% della spesa netta pari al -11,6% e della retribuzione di posizione pari al -16,9%, c’è stato un aumento delle retribuzione di risultato che, passando da 1.090.217 euro a 1.272.584 euro, complessivamente ha raggiunto il +16,7%, contro una flessione media nazionale che sfiora il -21%. Diversamente, nel triennio si assiste ad un calo della spesa netta - scesa da 40.846.501 a 39.006.990 euro - ed ad una sostanziale stabilità della spesa media (32.463 contro 32.395 euro) per il personale non dirigente della Regione, che è nello stesso arco di tempo è diminuito passando da 1.258 a 1.204 unità. Comuni. Coerentemente con la tendenza rilevata negli ultimi referti sul costo del lavoro, il personale dei Comuni Nei Comuni umbri La variazione della retribuzione di risultato dei dirigenti, salita da 585.575 a 786.787 euro, è stata del +34,3%, a fronte di una flessione delle unità (-14,5%) umbri ha subito una flessione complessiva che è stata più marcata (-14,5%, la media nazionale è pari a -12,6%) per il personale dirigente e meno per quello non dirigente (-5,2%). Per i dirigenti, scesi da 112 a 96, c’è stato un aumento delle unità a tempo indeterminato, salite da 67 a 74, a Bonus ricco Dirigenti al lavoro fronte di un calo di quelli a tempo determinato in dotazione organica (scesi da 33 a 14) e fuori dotazione organica (da 12 a 8). Il personale non dirigente è invece sceso da 6.225 a 5.899 unità. Sommando il personale dirigente a quello non dirigente, vediamo che in Umbria le unità impiegate dai Comuni sono 6,7 ogni 1000 abitanti, un’incidenza più alta rispetto ai 6,5 della media delle regioni a statuto ordinario. Quanto ci costano? Per effetto delle manovre limitative, la spesa netta per personale dirigente, non dirigente, direttori generali e segretari tra il 2010 e il 2012 è calata del 3,9%, passando da 165.026.959 euro a 158.562.843 euro. Nella nostra regione la riduzione è stata minore rispetto dal dato medio nazionale, che ha raggiunto il -5,1%, con picchi intorno al -8% in Campania e Calabria. Questo in linea generale, ma vediamo che la spesa netta per direttori generali e segretari, in totale 45 unità (due in meno tra il 2010 e il 2012), è salita del 6,3%, passando da 4.072.528 euro a 4.331.851 euro, e quella media addirittura dell’11,4% (da 85.973 euro a 95.765 euro), mentre a livello nazionale per la spesa netta c’è stato un calo del 3,4% e per quella media, che è pari a 90.777 euro circa 5mila in meno rispetto al dato umbro - è sostanzialmente stabile. Ma c’è un decremento dell’organico di 16 unità. Per i dirigenti la spesa netta, in linea con il dato medio nazionale, è scesa del 12,5% (da 9.241.394 euro a 8.081.724 euro), ma ricordiamo che la consistenza dell’organico è calata del 14,5%. E si assiste ad un aumento della spesa media, salita dai 82.633 euro del 2010 agli 84.553 del 2012 (+2,3%). Quasi 2mila euro in Gli “altri” Sia nella Regione che nei Comuni umbri, la spesa netta e quella media per i non dirigenti non appare in aumento più ad unità. Come rileva la Corte dei Conti, nei Comuni umbri, così come in quelli del Lazio, delle Marche e in alcune regioni del Sud, c’è una marcata tendenza a ripartire il trattamento accessorio tra i dirigenti rimasti in servizio. E questo potrebbe rivelare la presenza di una remunerazione degli incarichi per la copertura ad interim di posti vacanti «non del tutto regolare». Non a caso, dall’esame delle tabelle contenute nella Relazione, emerge che mentre l’incidenza della la retribuzione di posizione dei dirigenti comunali umbri è rimasta sostanzialmente stabile tra il 2010 e il 2012 (dal 33,2 al 33,4%), quella di risultato è salita dal 6,3 al 9,7% (va evidenziato che rispetto al 2011, quando l’incidenza ha raggiunto il 10,2%, nel 2012 c’è stato un calo). Tirando le somme, nei Comuni della nostra regione nel triennio la variazione della retribuzione di risultato dei dirigenti - salita da 585.575 euro a 786.787 euro, è stata del +34,3%. Non abbiamo proprio niente da invidiare al +13% della media nazionale. Intanto per il personale non dirigente, la spesa netta è scesa da 159.297.877 euro a 154.191.318 euro, pari al -3,2% (ricordiamo che le unità sono diminuite del 2%), e la spesa media è scesa da 27.607 a 27.281 euro. Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria economiaUMBRIA “Svuota-Province”, ecco il piano in Umbria U IL CORSIVO Adesso si aggira lo spettro dei costi standard Congelati i Centri per l’impiego e politiche del lavoro, caccia e pesca e urbanistica alla Regione. Presidenti, le elezioni slittano ad ottobre di LARA PARTENZI PERUGIA - Il pacchetto formazione, Centri per l’impiego e politiche per il lavoro è stato congelato e momentaneamente resta in capo alle Province, che si tengono anche la Polizia. La Regione si riprende caccia e pesca e politiche urbanistiche, mentre politiche sociali e turismo, prima appannaggio degli Ati, ora soppressi, andranno ai Comuni. Sono solo alcune “pillole” di una materia molto ben più ricca, come si ad- « dice ad una grande riforma che traccerà la nuova architettura della governance del territorio nazionale e regionale. Il testo del Dpcm (Decreto del presidente del consiglio dei ministri) che regolamenta il processo di riordino delle funzioni delle nuove Province previsto dalla legge Delrio, è stato al centro di un incontro che si è tenuto ieri mattina tra l’assessore regionale alle Riforme, Fabio Paparelli e i rappresentanti delle associazioni sindacali dell'Umbria. Proprio martedì, fino a sera, si è riunito un gruppo tecnico della Conferenza delle Regioni per raggiungere un accordo sugli interventi di modifica da apportare ad alcuni punti chiave del documento prima del 5 agosto, data in cui si tiene la Conferenza StatoRegioni in seduta congiunta per l’approvazione del Decreto. Nel testo si stabiliscono, infatti, i poteri che verranno dati alle Regioni per il recupero delle deleghe oggi in capo alla Province, personale compreso, e pertanto le Regioni vogliono mettersi al riparo dal rischio che Come ogni trasformazione istituzionale è un passaggio complesso » Il ministro Maria Carmela Lanzetta alla “cessione” del personale con corrispondano risorse adeguate per farsene carico. Inoltre, altro punto su cui le amministrazioni regionali intendono spingere l’acceleratore, per poter assumere ulteriori funzioni oggi facenti capo alle Province, le Regioni chiedono un allentamento del Patto di stabilità che permetta loro di spendere maggiori risorse. Di certo questi argomenti verranno messi sul tavolo domani, durante l’incontro che si tiene a Villa Umbra a cui prenderà parte il ministro per gli Affari regionali e per le Autonomie, Maria Carmela Lanzetta, che presenterà la relazione sull’applicazione della legge numero 56 del 2014 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di comuni”, che detta le regole per il riordino delle nuove Province e che, rispetto alle previsioni iniziali, sembra aver maggiormente svuotato quest’ultime a “vantaggio” dei Comuni. Come detto, il Governo ha congelato il pacchetto formazione, Centri per l'impiego e politiche del lavoro, che per ora restano in capo alle Province in attesa che venga approvato il disegno di legge delega, slittato a settembre, che contiene la polpa del Jobs Act, che in parte affronta tali temi. Caccia e pesca e politiche urbanistiche tornano alle regioni, la Polizia resta alle Province che, come già previsto, si prendono anche le competenze sul territorio delle ex Mon- Aeroporto, il volo per Milano potrebbe tornare operativo da marzo Camera di commercio Perugia, sì all’unione. E dalla Regione c’è il responso per il Consiglio PERUGIA - «Se la procedura andrà a buon fine il collegamento potrebbe essere riattivato dal marzo 2015». L’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, ha risposto durante la riunione della Seconda commissione di ieri mattina, all'interrogazione del consigliere Gianfranco Chiacchieroni (Pd) sul ripristino del collegamento aereo Perugia-Milano, che ha presentato una interrogazione all’Esecutivo di Palazzo Donini sottolineando la «sempre crescente la richiesta di una sua riattivazione, funzionale anche al potenziamento dello scalo perugino». Riportando quanto contenuto in una informativa della società che gestisce lo scalo umbro, in cui si comunica l’intenzione di pubblicare un avviso per la manifestazione di interesse per la riattivazione della rotta su Milano (Malpensa o Bergamo Orio al Serio, dato che i decreti “Burlando” e “Bersani” impediscono di scegliere Linate), Rometti ha annunciato che se l’operazione andrà i porto il volo potrebbe ripartire da marzo del prossimo anno. PERUGIA - Il Consiglio camerale ha dato l’ok per avviare l’iter che porterà ad un’unica Camera di commercio dell’Umbria. E intanto la Regione ha comunicato la certificazione dei dati elaborati relativi ai raggruppamenti delle associazioni funzionali al rinnovo del Consiglio camerale. È stata una giornata più che “produttiva”, quella di ieri, per la Camera di commercio di Perugia. Nella mattinata di ieri il Consiglio camerale, ha infatti votato il mandato per avviare il percorso che vedrà riunite le due Camere di commercio di Perugia e di Terni. In quanto alla tempistica, il percorso dovrebbe concludersi entro giugno del 2016, poco meno di due anni di transizione per accorpare patrimo- nio, funzioni e personale e far nascere un organismo nuovo - la Camera di commercio dell’Umbria che avrà dunque un nuovo presidente ed un nuovo Consiglio direttivo. Ciò significa che il nuovo Consiglio della Camera di commercio di Perugia che si insedierà a settembre, resterà in carica fino all’istituzione del nuovo Ente. Proprio ieri la Regione ha dato i risultati della valutazione sulla rappresentanza dei raggruppamenti in cui suddividere il Consiglio (sono 33 i consiglieri da nominare). La comunicazione sarà operativa dal prossimo 5 agosto, e ci saranno 30 giorni di tempo a disposizione delle associazioni per comunicare i nomi dei “candidati” scelti. A quel pun- no spettro, in Umbria, si aggira sulla riforma delle Province. Sembra, infatti, che nel decreto attuativo sia previsto che i trasferimenti dello Stato si baseranno sui costi standard. E qui, secondo fonti del sindacato umbro, sarebbero dolori. Perché sia la Provincia di Perugia che quella di Terni sarebbero nettamente fuori standard per quanto riguarda il personale, in eccesso in entrambe. Ciò significa che, se il criterio dei costi standard sarà applicato in maniera rigida, o la Regione o i Comuni dovranno mettere mano al portafoglio. Oppure che la parte in eccesso del personale delle Province dovrà essere dirottata in enti pubblici dove ci sono posti disponibili. Tali enti, però, dovrebbero scordarsi per un lungo periodo la possibilità di assumere personale in sostituzione di quello che va in pensione. E non è detto che le professionalità in arrivo dalle Province siano quelle di cui hanno bisogno questi Ente. Perché il principio del costo standard è proprio questo: chi spende di più rispetto a quello che dovrebbe spendere in base ai “benchmark” (ossia agli esempi migliori di riferimento) se lo paghi. Insomma, siamo tra Scilla (l’aumento delle tasse locali) e Cariddi (lo stop di fatto, e a lungo, delle assunzioni negli enti umbri). I sindacati, che nel pubblico impiego - oltre che nei pensionati - hanno il loro “core business”, sono preoccupati. Anche se, ufficialmente, non lo dicono. Ancora. tane. Politiche sociali e turismo andranno ai Comuni. Ma da chiarire, e non è certo cosa di poco conto, ci saranno i criteri con cui Regione e Comuni dovranno riassorbire il personale che svolgerà le funzioni ereditate dagli Enti provinciali di cui si faranno carico. E sembra proprio che l'intenzione del Governo sia quella di rispettare il criterio degli indicatori dei costi standard. Ora, il peso del personale delle due Province umbre è decisamente molto sostenuto rispetto alla media nazionale, e ciò significa che se si adotta il criterio dei costi standard potrebbe non essere proprio un’assurdità che per gestire le funzioni di cui si faranno carico, Regione e Comune avranno bisogno di meno persone rispetto a quelle attuali. Insomma, il rischio esuberi c’è. Entro settembre dovrebbe essere fatto l’accordo per definire i criteri, Il ministro Domani a Villa Umbra l’incontro a cui prenderà parte il ministro per gli Affari regionali e per le Autonomie, Maria Carmela Lanzetta poi la Regione Umbria dovrà procedere con la modifica della legge 18 con una legge “ponte” che permetterà di portare a regime la Riforma a partire dal primo gennaio 2015, e che dovrà inevitabilmente essere riaggiornata sulla base della Riforma costituzionale e del Titolo V che prevede l’abolizione delle Province. A quel punto la Regione potrà anche decidere di dare una nuova delimitazione territoriale, rispetto a quella delle due attuali Province di Perugia e di Terni, agli Enti intermedi governati dai sindaci. Tornando alle cose certe, le elezioni dei nuovi presidenti delle Province sono slittate di due settimane, quindi non più a fine settembre ma alla seconda domenica di ottobre. La sede della Camera di commercio di Perugia to, quindi dopo il 5 settembre, la Regione sulla base delle indicazioni ricevute procederà con la nomina del nuovo Consiglio camerale, che a sua volta procederà con la nomina del nuovo presidente, sulla base delle indicazioni date. Per quanto riguarda la presidenza, Giorgio Mencaroni, attualmen- LA CGIL Vertenza Enel, stop al ridimensionamento in Umbria PERUGIA - Un incontro tra gli assessori all’Ambiente, Silvano Rometti e allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi e le organizzazioni sindacali per affrontare la vertenza con Enel in Umbria. Nell’incontro la Filctem Cgil di Perugia e la Cgil regionale hanno ribadito la forte preoccupazione dovuta alla sempre più marginale presenza di Enel nel nostro territorio, ulte- 27 riormente indebolita dalla ristrutturazione della Rete, che vede attualmente nei piani di Enel il ridimensionamento dalle tre zone attuali ad un’unica zona di controllo, con conseguente riduzione della presenza direzionale dell’azienda in Umbria. Preoccupazion, questa, condivisa anche dalle istituzioni presenti al tavolo. te in carica, nel corso dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi i cui ha presentato il bilancio di mandato 2009-2014 ha comunicato la propria ricandidatura. E al momento non sembrano esserci contendenti, almeno non in forma ufficiale. In ogni caso, i nuovi eletti dovranno fare i conti con la Riforma degli Enti camerali fortemente voluta dal premier Renzi che taglia i diritti camerali versati dalle imprese, seppur spalmando il processo in tre anni (del 35% nel 2015, del 40% nel 2016 e del 50% nel 2017) rispetto al taglio drastico del 50% previsto all’inizio. E, ovviamente, saranno sempre loro a dover traghettare l’ente perugino verso la fusione con quello ternato. L. PAR. Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 28 economiaUMBRIA Acquisto palazzine, il bando in anteprima Li compera l’Ater coi soldi della Regione: almeno 150 alloggi da destinare alle famiglie senza abitazione di BRUNO COLETTA PERUGIA - Ci siamo. L’assessorato regionale alla Casa ha messo a punto il bando dell’Ater (Agenzia territoriale per l’edilizia residenziale), che sarà pubblicato a settembre, per l’acquisto sul mercato di palazzine - in 12 comuni umbri, quelli “ad alta densità sociale” - da destinare ad alloggi a canone sociali per le famiglie che, benché inserite nelle graduatorie comunali di edilizia residenziale sociale (Ers), non hanno ancora l’abitazione. Oltre 150 gli alloggi in palazzina che, complessivamente, si conta di acquistare con i 5,57 milioni stanziati dalla Regione. L’impegno preso dall’assessore regionale Stefano Vinti è stato mantenuto: «Entro luglio metteremo a punto il bando, che sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione a settembre, dopo l’approvazione da parte della Giunta», aveva detto. Il Giornale dell’Umbria è in grado di presentare in anteprima i contenuti del bando. Comuni interessati e tempi per le domande. «Gli alloggi da acquistare - afferma il bando - devono essere localizzati esclusivamente nei comuni classificati ad “alta tensione abitativa”, e precisamente: Amelia, Città di Castello, Corciano, Foligno, Gubbio, Narni, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni, Todi e Umbertide . Sono individuati dall’Ater regionale mediante un apposito bando pubblico, rivolto ai proprietari privati, sia persone fisiche che giuridiche, di alloggi liberi. Dalla pubblicazione del bando, ci saranno 60 giorni per presentare le domande. Caratteristiche degli alloggi. «Gli alloggi - specifica il bando - dovranno avere le seguenti caratteristiche: possono essere acquistati solo interi edifici, costituiti da non meno di quattro alloggi agibili e non locati, e che non necessitano di opere di manutenzione straordinaria e ristrutturazione; è possibile anche l’acquisto parziale di un edificio, purché il numero di alloggi venduti non sia inferiore a 4 e sia almeno pari all’80%, arrotondato per eccesso, del totale degli alloggi che compongono l’edificio medesimo; è altresì possibile l’acquisto di alloggi che necessitano di opere di manutenzione straordinaria, purché le stesse non siano riferite alle parti strutturali dell’edificio, ma riguardino solo opere di finiture e/o gli impianti. In I municipi Interessati i 12 comuni umbri “ad alta tensione abitativa” Il prezzo Non deve essere superiore a 1.300 euro al metro quadrato Punteggio È più elevato se l’immobile offerto è ubicato nel centro storico tal caso il proprietario, in sede di offerta, deve indicare puntualmente tali eventuali lavorazioni e stimare la relativa spesa, che dovrà essere detratta dal prezzo di vendita; la superficie utile abitabile di ogni alloggio non può essere superiore a 95 metri quadrati; tutti gli alloggi devono possedere il certificato di agibilità rilasciato dal Comune ed essere debitamente accatastati alla data del bando, nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6; non possono essere proposti in vendita edifici realizzati e/o recuperati con il contributo pubblico in qualunque forma concesso». Prezzo di vendita. «In sede di offerta , l proprietario deve indicare il prezzo di vendita a metro quadrato di superficie complessiva. Tale prezzo non può superare 1.300 euro a metro quadrato. Criteri e punteggi per la valutazione delle offerte. Tra i criteri premianti in termini di punteggio, c’è la «priorità all’acquisto di alloggi nei due comuni capoluoghi di provincia, tenuto conto dell’elevato fabbisogno di alloggi Ers». Inoltre, «si dovrà tenere conto anche della zona del piano regolatore generale (Prg, ndr) ove è ubicato l’edificio, dando priorità all’acquisto nei centri storici». I punteggi da attribuire sono questi: edificio ubicato nel centro storico (zona A del Prg) punteggio massimo 15 punti; edificio ubicato in CONFCOMMERCIO UMBRIA In Umbria, dal 2007 al 2012, tasse pagate ai Comuni su del 62% e reddito -5%. Amoni: «Basta, giù i tributi» PERUGIA - Nel 2012, a fronte di un reddito di 23mila 773 euro, ogni umbro ha versato in media alle casse del proprio Comune 608,2 euro annui, con una pressione fiscale (intesa come rapporto tra entrate tributarie e Pil) pari al 2,6%. Lo rende noto Confcommercio Umbria, che ha analizzato attentamente la recente indagine dello Svimez su “Le entrate tributarie dei Comuni italiani dal 2007 al 2012: crisi economica, federalismo e Mezzogiorno”. «Tanto per fare qualche paragone - afferma Confcommercio Umbria - i cittadini del Veneto, con oltre 2 mila euro di reddito medio annuo, ne hanno versati 532 (pressione fiscale pari all’1,8%); quelli della Lombardia, con 33mila 400 euro di reddito, hanno versato 591 euro (pressione fiscale pari all’1,8%); quelli delle Marche, con un reddito medio di 25mila 866 euro, hanno pagato 574 euro (pressione fiscale pari al 2,2%). Il dato che colpisce maggiormente è tuttavia il confronto con l’anno 2007: a fronte di un reddito di 24mila 976 euro, quindi più alto di ben 1.203 euro rispetto al 2012, i cittadini umbri versavano ai Comuni mediamente 375,7 euro, con una pressione fiscale dell’1,5%. In cinque anni, dunque, il reddito medio degli umbri è diminuito del zona B del Prg punteggio massimo 8 punti; edificio ubicato in zona C del Prg, punteggio massimo 4 punti. Sarà cura della Commissione, che valuterà le offerte, graduare all’interno di ciascuna zona il relativo punteggio massimo. Un altro fattore che incide sul punteggio è il prezzo: «Il punteggio - afferma il bando - dovrà essere attribuito in base alla percentuale di riduzione del prezzo di vendita a metro quadrato di superficie complessiva dichiarato dall’offerente, rispetto al massimo consentito che è di 1.300 euro a metro quadrato, e va 4,8%, il rapporto tra entrate tributarie e Pil è cresciuto di un punto e le somme versate in tasse ai Comuni sono aumentate in media del 62%». Secco il commento del presidente di Confcommercio Umbria, Aldo Amoni: «Stiamo sostenendo da anni che il peso della tassazione in genere e di quella locale nello specifico, è il vero snodo per la ripresa della nostra economia e per dare fiato a famiglie e imprese. Siamo consapevoli delle difficoltà dei Comuni a far quadrare i bilanci, ma aumentare progressivamente le tasse, come è stato fatto, è una spirale perversa, che uccide economia e consumi. Che uccide le imprese. Ora continua Amoni - abbiamo di fronte altre stangate con Tari e Tasi; con alcuni Comuni abbiamo avviato un proficuo confronto, che ha già portato a impegni concreti in termini di riduzione della aliquote per le imprese più colpite. Ma non basta: sono soprattutto i Comuni più grandi che devono dare il buon esempio con un segnale chiaro di discontinuità rispetto a quella che sembra una escalation inarrestabile. Abbassare le tasse è possibile conclude il presidente di Confcommercio Umbria - e dove diminuisce l’imposizione fiscale cresce il Pil». I tempi Il bando sarà pubblicato a settembre, 60 giorni per le domande da un minimo di zero, nel caso di nessuna riduzione, ad un massimo di trenta punti, per riduzioni pari o superiori al 35%». In dettaglio, nessun punto se l’offerta è di 1.300 euro a metro quadrato, mentre si assegnano 30 punti se il prezzo è inferiore di almeno il 35% ai 1.300 euro a mq. Infine, «il punteggio dovrà essere attribuito sulla base del numero di alloggi offerti in vendita rispetto al totale che compongono l’edificio, inteso come condominio, tenendo conto che non può essere proposto in vendita un numero di alloggi inferiore al 80% del totale». Bps, eletto il cda. Compensi per 950mila euro annui lordi Tutti i nomi, il commissario Brancadoro: «Responsabilità della passata gestione al vaglio delle autorità» di SARA FRATEPIETRO SPOLETO - Dopo un anno e mezzo di commissariamento, la Banca popolare di Spoleto (Bps) torna ad avere un consiglio di amministrazione. A nominarlo è stata, ieri, l’assemblea dei soci, presieduta per l’ultima volta dai commissari straordinari Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile. «Con la nomina che verrà fatta oggi (ieri, ed effettiva alla mezzanotte del primo agosto, ndr) - ha spiegato Brancadoro - termina la gestione commissariale, con la consegna dell’azienda al nuovo cda. Si chiude così un ciclo durato un anno e mezzo. L’intervento di Banco Desio e i risultati della banca, nonostante l’amministrazione straordinaria, dimostrano comunque l’interesse di un investitore serio e competente da una parte e, dall’altra, il fatto che l’istituto complessivamente ha retto ed ha delle ottime prospettive di sviluppo. Ab- biamo voltato pagina faticosamente, con una netta cesura sul passato. Per quanto riguarda la pregressa gestione - ha concluso il commissario - è al vaglio delle autorità per eventuali responsabilità per i fatti gestori e i danni arrecati». L’assemblea (13 i legittimati al voto, per un totale dell’86% di azioni rappresentate) è stata quindi chiamata ad eleggere il nuovo consiglio tra le due liste presentate, quella di maggioranza, di Banco Desio, e quella di minoranza, della Spoleto credito e servizi. Undici i componenti del board: si tratta di Stefano Lado (futuro presidente di Bps), Luciano Colombini, Argante Del Monte, Claudio Broggi, Graziella Bologna, Pier Antonio Cutellè, Giada Fantini, Giuseppe Listanti, Maria Rita Mantovani, Marino Marrazza per la lista di maggioranza e Alessandro Pellicciotta per quella di minoranza. Deciso anche il loro compenso complessivo annuo massimo per il triennio: sarà di 950mila euro lordi; la ripartizione la deciderà lo stesso cda. I consiglieri avranno diritto anche a rimborsi spese e ad un gettone di presenza di 300 euro lordi. Approvati anche i compensi del collegio dei sindaci: il presidente percepirà 70mila euro, i sindaci 50mila, oltre a gettoni di 270 euro (aumentati a 750 euro se le adunanze si tengono fuori dalla regione di residenza). A comporre il collegio sono: Francesco De Petra (presidente), Giulia Pusterla e Francesco Pozzoli; sindaci supplenti Katia Amplorella e Elisabetta Ciuffa. Per i commissari straordinari, quindi, il lavoro, al di là di piccole pratiche con Bankitalia, finisce qui. Rimarranno però ancora per qualche mese alla guida della società cooperativa Scs, la cui assemblea potrebbe tenersi a settembre. E su questo fronte va annotata la riammissione tra i soci, dopo 6 anni, di Fabrizio Cardarelli (che in veste di sindaco ha assistito ieri all'assemblea Bps). Giovedì 31 luglio 2014 il Giornale dell’Umbria 46 lettere&OPINIONI Se l’Unità chiude perde il pluralismo Sicurezza alimentare, il M5S detta la linea Anche noi lettori, così come i giornalisti, vogliamo prendere sul serio le parole del premier Matteo Renzi sul futuro de l’Unità. Perché se, come annunciato dai liquidatori, da agosto il giornale fondato da Antonio Gramsci interromperà la pubblicazione ci ritroveremmo a commentare una piccola mutilazione al pluralismo dell’informazione nel nostro Paese. Pluralismo che abbiamo, invece, la responsabilità ed il dovere di continuare a sostenere e ad aiutare a crescere. La stessa preoccupazione nutro per Europa, che ha datato probabilmente al 30 settembre la possibile interruzione della stampa, sebbene non siano stati contratti debiti. Il rischio è quello di ridurre pericolosamente gli spazi della nostra democrazia. C’è un importante studio “Public support for the Media”, (autore Rasmus Kleis Nielsen), pubblicato dalla Reuters Institute dell’Università di Oxford, che smentisce molte delle riflessioni e delle congetture che sentiamo fare in questi giorni. Sarebbe utile aprire un’ampia discussione sui motivi che riguardano le difficoltà e la crisi profonda del sistema editoriale italiano, che ha anch’esso pari dignità come gli altri settori economici, essendo fra l’altro parte integrante del patrimonio culturale del nostro paese. Il decreto “Competitività” del Governo riprende pedissequamente il progetto di legge del Movimento 5 Stelle. Basta confrontare l’articolo 7 ter del decreto con l’articolo 1 della nostra proposta di legge. Sono stato io il primo firmatario della proposta di legge sulla sicurezza agroalimentare, nota alla cronaca per il refuso sul grano “saraceno”. Per errore è stato scritto grano saraceno anziché grano straniero sollevando molte battute scherzose, almeno abbiamo fatto sorridere. Refusi a parte, abbiamo scritto un ottimo testo e ora ne abbiamo piena dimostrazione. Questo significa che il nostro modo di legiferare coglie e centra problemi e urgenze del Paese, tra queste c’è anche la sicurezza alimentare. Serve tolleranza zero contro l’illecita commercializzazione di prodotti alimentari che danneggia gravemente tutta la produzione umbra e italiana di qualità. Gli ultimi sequestri effettuati testimoniano il danno economico creato da frodi e sofisticazioni alle nostre aziende. È necessaria un’azione sinergica per potenziare i controlli, ma soprattutto per prevenire il fenomeno. Il decreto “Competitività” sarà in aula la prossima settimana, forse già martedì. ALESSIA DORILLO Responsabile Comunicazione del Pd Umbria Il giornale di Gramsci deve tornare in edicola Desidero esprimere a nome mio e di tutta la Cgil dell’Umbria la solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori de l’Unità, quotidiano che da sempre rappresenta una voce forte e autorevole per la sinistra italiana, per il sindacato e per tutto il movimento dei lavoratori. La decisione di sospendere la pubblicazione del quotidiano fondato da Antonio Gramsci ci lascia sgomenti. Sarà impegno del nostro sindacato, in Umbria come nel resto d’Italia, insieme a tutte le forze democratiche del paese, costruire le condizioni per un suo immediato ritorno in edicola. Il quotidiano l’Unità non può e non deve chiudere. Noi stiamo con l’Unità. FILIPPO GALLINELLA Deputato umbro Cinque Stelle In via della Pallotta rifiuti e traffici vari A fronte di via della Pallotta a Perugia c’è un piazzaletto, dichiarato privato da chi ha comprato la ex struttura degli uffici della Telecom, che però è aperto a chiunque ci voglia parcheggiare l’auto o fermarsi per i propri affari. Tanto è vero che molte volte si vedono auto, sia di giorno che di notte, con a bordo gente di dubbia moralità che non si sa bene che cosa commercino. Questo piazzale è di proprietà della Compagnia che lo ha acquistato dall’azienda telefonica da molto tempo e da altrettanto lasciato nella più grande e totale incuria, sia all’interno che all’esterno del complesso. Ci sono rifiuti di ogni genere che, di notte sono visitati da ratti ed altri animali randagi, in cerca di cibo. Fogne otturate che formano laghi veri e propri con conseguente infiltrazione nel muretto sottostante che dà in via Jacopone da Todi, con il pericolo che il medesimo crolli per il disgregamento dovuto all’acqua. Per non parlare poi del piazzale interno sottostante che versa nel degrado più assoluto. Anche per questo problema si chiede l’intervento del Comune che si faccia carico di mediazione verso chi ha acquistato il complesso, intimandogli di effettuare una adeguata manutenzione onde evitare un disagio pubblico per queste condizioni oltre che una pericolosità strutturale dello stesso che può causare danni irreparabili. GIAMPIERO TAMBURI Comitato permanente Club Pallotta Perugia A S. Martino in Campo una buona notizia Il nuovo assetto dell’organizzazione scolastica di tutta l’Umbria, approvato dalla Regione nel dicembre scorso con il Piano di Dimensionamento, prevede l’accorpamento nel V Circolo didattico delle scuole per l’infanzia di Montebello, San Fortunato della Collina, “Mahatma Ganhdi” di San Martino in Campo, “Ada Belati” di Santa Maria Rossa, la secondaria di primo grado di San Martino in Campo e la primaria “Gino Rugini” di San Martino in Campo e Santa Maria Rossa. La sede del- Circolo Pd di San Martino in Campo Trasformare la E45 fa male all’ambiente Ferve il dibattito sulla trasformazione della E45 in autostrada. La nota più dolente su cui tutti ribattono è il pagamento del pedaggio. Ma mi chiedo, è possibile che nessuno si pone il problema del pedaggio molto più pesante che dovrà pagare l’intero sistema natural-paesaggistico regionale? Sarà sicuramente sconvolto dai tanti cantieri aperti per anni, le gallerie, i viadotti ecc… Tanto che le nostre colline e le nostre vallate saranno ricordate solo dai capolavori pittorici dell’età rinascimentali. Senza contare gli enormi interessi derivati dagli interventi privati attraverso il Project financing che avranno mano libera sui piani regolatori comunali ecc… Un’ultima annotazione: il silenzio dell’attuale assessore all’ambiente la cui firma appare in tanti atti di protesta insieme ad associazioni ambientaliste e comitati. LAURO CIURNELLI Ambientalista GUBBIO Un fungo commestibile gigante trovato a Monte Alto di Coppo GUBBIO - Un fungo davvero gigante quello trovato ieri mattina da Nazzareno Urbani (nella foto) nella zona del Monte Alto di Coppo, a pochi chilometri da Gubbio. Complici le piogge degli ultimi giorni e un pizzico di fortuna, l’esperto cercatore di funghi si è trovato davanti un esemplare davvero unico, del peso di 1 chilo e 200 grammi. Si tratta di un fungo della specie turino, dunque perfettamente commestibile e ottimo da mangiare con le tagliatelle. MARIO BRAVI Segretario generale Cgil Umbria >>> la dirigenza sarà l’immobile della ex stazione Fcu di San Martino in Campo. La notizia ha un doppio significato perché oltre la scelta della dirigenza del V Circolo a San Martino in Campo, si recupera definitivamente una struttura risalente all’anno 1913, quando fu istituito il nuovo servizio ferroviario e che per cento anni ebbe fasi alterne di abbandono. Così oggi si chiude definitivamente una storia lunga un secolo con l’utilizzo definitivo del manufatto per scopi così importanti. Un percorso avviato dalla precedente Amministrazione per l’interessamento del circolo Pd di San Martino in Campo con il suo segretario Paolo Pammelati e il consigliere comunale del territorio Alvaro Mirabassi. Caccia con l’arco? Federazione contraria In relazione alla notizia apparsa in questi giorni sugli organi di stampa relativa all’introduzione da parte della Regione di un nuovo regolamento venatorio che introdurrebbe la possibilità di cacciare con arco e frecce, la Federazione Italiana di Tiro con l’Arco - Federazione Sportiva Nazionale, riconosciuta dal Coni - con la presente tiene a precisare quanto segue: nessun organo federale è stato consultato su tale argomento; la Fitarco non intende rilasciare ai propri tesserati alcuna certificazione ad hoc che permetta la pratica della caccia con le attrezzature sportive previste dai regolamenti Federali utilizzate in competizioni ufficiali. MARIO SCARZELLA Presidente Fitarco A Perugia la consulta degli animali c’è già Il vice sindaco Barelli ha comunicato che l’ amministrazione comunale intende far nascere la consulta comunale per gli animali. In qualità di presidente della I^ commissione affari istituzionali della passata consiliatura, mi permetto di mettere in evidenza che con atto del Consiglio Comunale n. 30 del 11.10.1999 fu istituita la consulta per i diritti degli animali ed approvato il relativo regolamento. Vero è che la consulta nei fatti è stata poco operativa ed è per questo che il sindaco Boccali ha incontrato le associazioni dei volontari animalisti raccogliendo le loro istanze, riconoscendo il loro importantissimo operato con l’impegno di riprendere il percorso per il riconoscimento dei diritti dei nostri amati amici a 4 zampe e per garantirne il buon funzionamento. A riprova di ciò, con atto del Consiglio comunale numero 26 del 31.3.2014, su proposta della Giunta, sono state approvate le modifiche al regolamento per il funzionamento della consulta comunale dei diritti degli animali e nello specifico gli articoli 1 - 2 - 5 - 7 riguardanti la “Composizione della Consulta” - “Riunioni della Consulta” e “Criteri di Funzionamento” . Quindi mi permetto di ribadire e di ricordare che la consulta degli animali a Perugia c’è già! ERIKA BORGHESI Consigliera del Pd Segue dalla prima Quale primato dell’istruzione in Umbria? (...) riguarda le promozioni (71,7%) e ci piazziamo al secondo posto della classifica nazionale per numero di 100 e lode all’esame di Stato. Tutto reale o virtuale? La buona performance viene confermata, del resto, da quanto analizzato rigorosamente nel “Rapporto sull’istruzione in Umbria” (a cura dell’Agenzia Umbria Ricerche – Aur), presentato nel marzo scorso e che abbiamo già recensito. Il “Rapporto” evidenzia infatti il livello dell’Umbria nel sistema dell’istruzione nazionale: la Regione presenta, ad esempio, il più alto livello di diplomati rispetto alla media nazionale ed è seconda per il numero di laureati. Esiste pertanto una coerenza tra i dati del Rapporto e questi nuovi, o comunque viene delineata una tendenza, che è parte del più largo sistema del nostro “welfare educativo”. Tuttavia, ad un’analisi più sistematica e forse più aggiornata dal punto di vista metodologico, dobbiamo chiederci se a quei dati scolastici corrisponde il livello di competenza richiesto dal mondo del lavoro e della formazione. Infatti, per rimanere ad una considerazione statistica, appare assai problematico, in Umbria, il tema dell’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. La percentuale di occupati tra coloro che hanno conseguito la laurea di lungo periodo (dai 4-6 anni) nel 2011 è scesa al 67,1% contro il 69,4 della media italiana. Evidentemente è difficile, se non impossibile, capire se ciò sia dovuto alla minore preparazione e formazione dei neo laureati oppure se la formazione sconti uno scarto culturale con il mondo delle professioni oppure ancora se è il mercato del lavoro in sé a soffrire. Bisogna attrezzarsi al riguardo. Pertanto, quei semplici e recenti dati da cui siamo partiti non ci dicono tutta la realtà, ma fotografano esclusivamente un percorso disciplinare. Detto più chiaramente: c’è la necessità di misurare il reale livello della qualità formativa erogata. Nel nuovo millennio, quello che conta non è più solo la verifica del numero dei diplomati (fondamentale base del sistema educativo) ma capire i processi cognitivi-didattici (comprese le metodologie usate) e i livelli di competenza richiesti in Europa. Questo naturalmente se vogliamo sfidare l’innovazione e aggiungere plus-valore al nostro sistema regionale. Fermiamoci un attimo, per rendere concreto il nostro pensiero. Si tratta di impostare la verifica sulle abilità di base richieste nel mercato europeo, che poi in realtà sono i pre-requisiti che le stesse università, nei loro test d’ingresso, richiedono: la certificazione Ecdl (cioè informatica) e quella delle lingue (Pet, First per l’inglese:b1). Ossia, ciò che interessa non è il numero dei diplomati o dei 100/100 quanto le competenze spendibili. Quanti studenti umbri, all’uscita dalla scuola superiore, sono in grado di raggiungere il livello b1 europeo che consente di lavorare in tutti i Paesi dell’Unione o entrare in una università straniera? Ancora: quanti studenti hanno raggiunto la certificazione delle competenze Ecdl (non advanced) che è pre-requisito da inserire in ogni curriculum lavorativo? Tale misurazione ci restituirebbe un quadro reale, non virtuale della istruzione-formazione. L’Aur e l’Ufficio scolastico regionale potrebbero meritoriamente iniziare ad indagare e verificare, poiché se scoprissimo che la media degli studenti umbri non ha acquisito quelle competenze svuoteremmo i dati confortanti che ora ci piazzano nell’empireo della qualità didattica. Soprattutto si porrebbe la necessità di costruire un piano regionale delle competenze di base, che è reclamato dalla so- cietà della conoscenza (soprattutto globale). Del resto, gli stessi test Ocse e Pisa collocano l’Umbria sotto la media nazionale per quanto riguarda le competenze matematico-scientifiche, che sono la premessa del “fare impresa”: lo sviluppo tecnologico - ricordiamo passa necessariamente da lì. Impostato in questo modo il problema prende allora un’altra piega. Infatti, per esempio, nulla sappiamo dei sistemi interni di controllo della qualità delle scuole umbre. Sarebbe opportuno incominciare a realizzare un sistema della qualità regionale della formazioneistruzione, con parametri appunto unitari. La giusta autonomia scolastica deve essere inserita in un chiaro programma di obiettivi condivisi. Come dire e per capirci: non sarebbe ora di impostare un Pof regionale (Piano dell’offerta formativa) per obiettivi comuni? Insomma, bene, anzi benissimo i dati odierni sull’istruzione in Umbria, ma in futuro dobbiamo sostanziarli con altre coordinate e misure, quelle delle competenze. Naturalmente tutto ciò se per l’Umbria vale ancora il primato della conoscenza e se intendiamo guardare concretamente alla spendibilità della formazione e non alla quantità del titolo di studio erogato. GIOVANNI CODOVINI Seguici anche su Giovedì 31 luglio 2014 Anno XXXII n. 209 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it UMBRIA PERUGIA L’assessore Rometti: “No al pedaggio sulla E45” A SPOLETO Si spegne a 68 anni, indagate le due figlie A a pagina 7 UMBERTIDE Lupi fanno strage di pregiate capre Ex Pozzi, uno spiraglio per far ripartire l’azienda A a pagina 19 A a pagina 35 Terni Il braccio del mezzo si schianta sul tetto di un condominio: cinque edifici evacuati Gru su palazzo, muore anziano In Umbria abbinamento opzionale con: “Chi sa fare la torta di mele trova marito” Euro 8,80; “Aquiloni” Euro 8,80; + il prezzo del quotidiano ITALIA & MONDO Senato, non passa l’elezione diretta Renzi tira diritto: “Le riforme verranno fatte a ogni costo” A a pagina 3 Casello di Orte “presidiato” dagli operai Ast A TERNI Un morto, un anziano di 99 anni, e cinque palazzi sgomberati, con cinquanta famiglie evacuate, tra cui un edificio con gravi danni. Questo il bilancio dell’incidente di ieri mattina tra piazza Dalmazia e via Buonarroti. Alle 7,30 si è udito uno schianto, un boato, tanto che molti avevano pensato a un terremoto. Invece una gru montata nel cortile di un condominio a quadrilatero in cui erano in corso lavori di ristrutturazione delle facciate ad opera della ditta Flamini, postofra piazza Dalmazia e via Buonarroti, si è ribaltata. Con il braccio che si è andato a rovesciare con violenza sul tetto dello stesso condominio che si affaccia su via Buonarroti, aprendolo. La procura ha aperto un’inchiesta. Sembra che la base della gru si sia ribaltata a causa di uno smottamento del A a pagina 37 terreno. Oggiquattro ore di sciopero in tutti i reparti di Ast e controllate, dalle 9 alle 13, e una manifestazione che nelle intenzioni dei sindacati deve portare la vertenza dell’acciaio ternano sotto i riflettori della stampa e delle televisioni nazionali e internazionali. La protesta si sposterà infatti dai cancelli di viale Brin, dove alle 10 partiranno otto pullman zeppi di tute blu, al casello di Orte dove due o trecento lavoratori presidieranno l’accesso all’autostrada dando volantini a chi entra e a chi esce dal casello. Non sono previsti blocchi del casello, ma sicuramente il traffico verrà ritardato. Incidente nel centro di Terni La gru si è abbattuta sul tetto di un condominio, aprendolo A a pagina 11 Torgiano Investita da un’auto una donna di 57 anni. Ferita una settantenne che camminava al suo fianco Travolta e uccisa mentre va a fare la spesa A TORGIANO PERUGIA Marito tradito prende a bastonate la moglie Colpiti mercato e scuola a Gaza è strage continua Condanna di Onu e Usa a pagina 5 A a pagina 18 Tragico incidente stradale ieri mattina a Ponterosciano, dove una donna di 57 anni, proveniente dalla Moldavia, è morta, e un’altra di 70 è rimasta ferita. Il sinistro è avvenuto ieri mattina intorno alle 10: ad investire le due donne, un’auto condotta da un uomo che avrebbe perso il controllo della vettura. A Preso il rapinatore del supermercato a pagina 28 Serie B Il laziale in prestito per un anno. Eramo e Vitale vicini Serie B Finisce 3-1 per i francesi. Presentazione bagnata Crecco è rossoverde Intanto domani si decide il futuro della società Troppo Bordeaux e il Perugia alza bandiera bianca al Curi a pagina 47 LEGA PRO Gubbio bello di notte, stesa la Juve Stabia Malaccari e Laezza verso il Savoia A a pagina 48 MOTORI Il Trofeo Fagioli scalda i motori con tante novità A a pagina 53 Nuovo anche il quartier generale La prima Esordio bagnato al Curi A UMBRIA FELIX FOLIGNO Sport A Oggi la manifestazione A TERNI Vittime anche durante la tregua A a pagina 30 alle pagine 44 e 45 Movida o coprifuoco? di Giovanni Picuti A A a pagina 33 L e nostre città passano dal divertimento notturno alla desolazione serale, dalla movida al coprifuoco. Nei centri abitati ognuno dovrebbe sentirsi libero,pur rispettando il diritto al riposo e alla quiete nottur[continua a pagina 13 ] na dei residenti. DELL’UMBRIA CORRIERE UMBRIA t Giovedì 31 Luglio 2014 7 Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] Il particolare Grandi opere da “liberare” “Progetto Orte-Mestre fermo al palo” A PERUGIA Polemica aperta sull’autostrada futura “Il progetto dell’autostrada Orte-Mestre è attualmente al palo, e non a caso è previsto fra le grandi opere che il Governo vuol sbloccare. Il Cipe ha infatti dato il via libera nel novembre 2013 al progetto preliminare, ma la Corte dei Conti lo ha fermato”, ha ricordato l’assessore. B L’assessore Silvano Rometti mette le cose in chiaro: “Nessun salasso, il nostro secco no recepito dal Governo” E45 a pedaggio? “Ma la Regione si è già opposta” A PERUGIA “Ma quale salasso per gli umbri quando percorreranno la E45 una volta trasformata in autostrada. Non converrebbe nemmeno allostesso gestore dell’arteria, poiché il traffico si riverserebbe in larga parte sulle strade locali. E, in ogni caso, il 'no' della Regione Umbria al pedaggio per il traffico locale è già stato recepito dal Governo e su questo non abbasseremo la guardia”. L’assessore regionaleSilvano Rometti interviene per fare chiarezza sulla costruzione della nuova autostrada Orte-Mestre, che comporterà l’adeguamento e la messa in sicurezza della superstrada E45. E aggiunge: “Sia chiaro innanzitutto che i lavori partiranno soltanto quando, individuato attraverso una gara il concessionario che li realizzerà, il Governo sottoscriverà con lui la relativa convenzione, in cui verranno disciplinate anche le questioni del pedaggio e delle agevolazioni. E non ci troveremo di fronte al fatto compiuto, perché la convenzione dovrà essere prima condivisa con l’Umbria e tutte le altre Regioni interessate”. Attacchi strumentali “È com- Fa discutere il progetto di trasformazione della E45 in autostrada L’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti non ha dubbi: “Nessun salasso per gli umbri, noi pronti a vigilare” Tuona l’assessore Silvano Rometti “Parlare ora di pedaggi salati è pertanto non solo prematuro, ma anche strumentale” pletamente sbagliato e fuorviante, perciò, fare oggi stime sui costi per gli umbri poiché - continua Rometti - si basano su una semplice ipotesi economica da parte di uno dei proponenti che non neces- Il fatto “Energie da concentrare solo sulla messa in sicurezza” Il consigliere Dottorini rincara la dose “Opera devastante, ritirare il consenso” A PERUGIA Sono gravi le affermazioni dell'assessore Rometti quando rivela che la relazione economica contenente le proposte di pedaggio è stata presentata dal privato al Ministero alla fine del 2013. Inutile domandarsi il motivo per il quale né Consiglio né comunità regionale siano stati messi al corrente di ciò che si andava profilando per le famiglie e l’economia regionale. La risposta si può solo immaginare: quel progetto deve andare avanti a tutti i costi, tanto a pagarne le spese saranno i cittadini”. Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini rincara la dose. E aggiunge: “L’assessore afferma che la Regione ha chiesto le più ampie agevolazioni in termini di tariffe. Evidentemente non ha ottenuto grandi risultati. La Regione può fare una sola cosa: ritirare il consenso a quest'opera devastante e concentrare le proprie energie per B la messa in sicurezza della E45”. sariamente sarà quello scelto san, sui documenti che, nel veper realizzare l’opera. Questa dere con favore la nascita delproposta è stata presentata al l’autostrada, mettono in eviMinistero delle Infrastrutture denza la necessità di esentare e Trasporti alla fine del 2013, gli umbri dal pagamento di due anni dopo che è stato for- pedaggi. Una posizione - sotmalizzato il parere favorevole tolinea l’assessore - che la Redella Regione Umbria. Se gione Umbria esprime con avesse fatto parte del proget- forza già da quando si è coto su cui ci siaminciato a parmo espressi l’alare del progetvremmo rigettato”. “Le stime ta. Sull’adeguaL’ok del Cipe fatte? mento già nel “La nostra ferAd oggi 2007 epoi nel luma richiesta di glio 2011, l’Umassicurare per i sono bria si è espresresidenti in Uminfondate” sa favorevolbria le più ammente, unitapie agevolazioni mente a tutte le altre Regioni possibili in termini di tariffe e coinvolte dal tracciato. La rea- di varietà di titoli di accesso è lizzazione dell'autostrada, stata ritenuta legittima e apche ha ottenuto il parere posi- provata dal Ministero delle Intivo di tutti i Comuni interes- frastrutture e Trasporti e dal sati, pur con alcune osserva- Cipe. Parlare ora di pedaggi zioni, è stata approvata a lar- salati è pertanto non solo preghissima maggioranza nel maturo, ma anche strumentagennaio scorso in Consiglio le, un argomento buono solo B regionale, con voti biparti- per avere visibilità”. z y Prime garanzie con il nuovo decreto del Governo che dovrebbe sbloccare 600 milioni di euro Cassa integrazione, coperti quattro mesi del 2014 A PERUGIA “Dopo 20-25 giorni dall’emanazione del nuovo decreto da parte del Governo che dovrebbe sbloccare 600 milioni di euro, potremmo essere in grado di pagare gli arretrati della cassa integrazione per i primi quattro mesi del 2014”. È quanto emerso dall'audizione di Luigi Rossetti, coordinatore dell'Area Imprese e Lavoro della Regione Umbria, presso la Seconda commissione consiliare, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni. Rossetti ha chiarito che “fino ad ora, hanno fatto domanda 2mila 279 azien- de, coinvolgendo 11mila 301 lavoratori. C'è tempo fino al 31 agosto. Per coprirle prevediamo che serviranno 33 milioni di euro. Rispetto al passato sono aumentate le domande ma sono diminuite le ore di utilizzo della cassa integrazione”. Rossetti, inoltre, ha espresso qualche preoccupazione per il futuro se venissero confermate le bozze del decreto ministeriale sui nuovi criteri per l'assegnazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Sollecitato dalle domande di Orfeo Goracci (Comunista umbro), Manlio Mariotti(Pd) e Massimo Man- tovani (Ncd), Rossetti ha spiegato che “l’Umbria è stata una delle poche Regioni ad aver concluso l’erogazione della cassa integrazione in deroga del 2013 già a gennaio 2014, pagando praticamente in tempo reale. Questo anche grazie all'accordo trovato tra la Regione e le parti sociali che dà priorità a coloro che hanno una riduzione dell'orario di lavoro e hanno la speranza di mantenerlo. I ritardi nei pagamenti per il 2014, invece, sono dovuti alla mancanza dei fondi che il Governo non ha ancora B sbloccato”. Giovedì 31 Luglio 2014 DELL’UMBRIA 8 CORRIERE u Umbria Presentata all’ente camerale la relazione della Quadrilatero: via libera ai 5 milioni. Decreto della Guidi Il ministro blinda la Perugia-Ancona di Alessandro Antonini A PERUGIA - L’erogazione dei 5 milioni di euro è realtà. Ieri la relazione sullo stato dei lavori della Quadrilatero è stata illustrata ai vertici camerali perugini. Confermato lo stato di avanzamento dei lavori per il 90% della Foligno-Civitanova e per il 40% della PerugiaAncona. Lostep del 50%complessivo è stato centrato. La richiesta di pagamento delle quote (derivanti dal 10% delle tariffe associative) è stata depositata un mese fa. Il presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni ha dato il placet, ponendo però l’accento sul fatto che nel futuro, anche a causa della riforma governativa, le risorse alla Quadrilatero potrebbero venire ridimensionate. C’è stato comunque l’impegno a proseguire nella forma difinanziamento delle strade umbromarchigiane anche nella forma della fusione nell’unica futura Camera di commercio regionale. Sul fronte PerugiaAncona, il presidente Quadrilatero Perosino ha sottolineato che i nuovi passaggi societari sono vincolati al cronoprogramma fatto approvare al commissario straordinario Daniela Saitta. Per i cantieri perugini conclusione prevista per l’agosto 2015. L’anno dopo per i lavori - più consistenti - marchigiani. Interviene il ministro Intanto con il decreto 174 del 29 lu- z La pubblicazione Nuovo bando per scegliere il “contraente” Tempi brevi per l’affidamento dei cantieri A PERUGIA L'amministrazione straordinaria di Impresa e Dirpa ha pubblicato ieri su alcuni dei maggiori quotidiani (a rilevanza nazionale) l'estratto di invito a manifestare interesse per l'acquisto del complesso industriale di Dirpa, contraente generale dei lavori della Quadrilatero Umbria-Marche per il potenziamento della direttrice Perugia-Ancona. L'estratto invita i partecipanti a presentare le manifestazioni di interesse entro le ore 17 del 5 agosto 2014. “Per quanto concerne il nuovo cronoprogramma di ripresa dei lavori lungo tutta la direttrice, concordato ad esito degli incontri istituzionali promossi dalla Quadrilatero, allo stato l'attuazione è in linea con le previsioni”. Come da precisazioni del commissario straordinario, detto nuovo cronoprogramma di riavvio delle opere “sarà parte integrante del contratto di vendita con gli acquirenti che subentreranno in Ritardi colossali Una delle opere principali Dirpa, al fine di garantire la prosecuzione è bloccata ormai da anni dei lavori senza soluzione di continuità”. Dopo la manifestazione di interesse bisgnerà attendere 30 giorni. Tra pochi giorni ci sarà l’assgnazione degli asset di impresa, e in particolare dei cantieri della Perugia-Ancona: qui il commissario Saitta ha già attivato la selezione post bando, sarebbero più di venti le manifestazioB ni di interesse presentate. y glio il ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi si mette in sicurezza l’operazione di riaffidamento dei cantieri e del “general contractor” dairicorsi presentati: condizioni essenziali per il prosieguo delle opere, Perugia-Ancona su tutte. L’operazione è un dispositivo tecnico-formale. La correzione di un errore materiale sul quale avrebbe fatto leva il ricorso. Si parte dal decreto ministeriale del 26 luglio 2013 - con il quale si procedeva alla amministrazione straordinaria di Dirpa e Impresa in base alla Marzano, con la nomina della Saitta - che è stato “impugnato - è ricostruito nella prima parte del decreto della Guidi - con ricorso straordinario al Capo dello Stato dalla Toto costruzioni spa e dalla Ergon srl titolari in parti uguali dello 0,02% del capitale della Dirpa” Ergon di seguito trasmette tutto al Tar Al centro c’è la richiesta di revoca del decreto. Ebbene il 1 luglio la direzione di vigilanza ha proposto la convalida del decreto del 26 luglio. Indicando qual è il problema: il decreto “per mero errore materiale, indica Dirpa come ‘...partecipata integralmente da Impresa, mediante controllo diretto ed indiretto’, anziché ‘indirettamente controllata da Impresa’”. Lì si annida il ricorso. Dirpa risulta controllata dal Consorzio Operae, che ne detiene una quota pari al 99,98%, a sua volta controllato indirettamente da Impresa, tramite la Saf srl (100%). Non solo: risulta sottoposta ad una direzione comune, in quanto “Dirpa (...) è stata costituita esclusivamente ai fini della commessa Quadrilatero ed ha a sua volta affidato la quasi totalità dei lavori a Impresa”. Ci sono cioè i presupposti per il provvedimento “comune”. La correzione Perciò, per evitare il ricorso, il ministero decreta questa “errata corrige” al decreto del 26 luglio 2013: al posto di "Dirpa, partecipata integralmente da Impresa spa, mediante controllo diretto ed indiretto;"..., leggasi ” indirettamente controllata da B Impresa spa". Laffranco (FI) sulla riforma delle Camere di commercio “Nonpenalizzare imprese e territorio” Attoinparlamento A PERUGIA “Adottare tutte le opportune iniziative per una riforma del sistema camerale, che ne ridefinisca la mission nella funzione di servizio al sistema produttivo, promuovere una razionalizzazione dell'articolazione territoriale delle Camere e del loro sistema di partecipazioni e società in house, agevolare una diversa articolazione della rappresentanza all'interno dei consigli e delle giunte camerali, favorire una revisione dell'entità del diritto annuale che non vada però a penalizzare gli interventi economici a favore delle imprese e del territorio”. E' quanto chiede al governo il deputato umbro di Forza Italia, Pietro Laffranco, in un ordine del giorno al decreto legge sulla pubblica amministrazioB ne. Liste d’attesa, critiche al piano regionale “Dicano a chi verrà affidato il controllo” di Alessandro Antonini A PERUGIA - Il piano per la riduzione delle liste d’attesa è un “buon punto di partenza ma vanno inseriti ulteriori correttivi”. Altrimenti “si rischia di risolvere parzialmente il problema”. Non tutti i sindacati hanno promosso con il massimo dei voti il progetto della giunta regionale per il contenimento delle liste di attesa nelle aziende ospedaliere e Asl dell'Umbria. La delegazione regionale della Fededazione sindacati indipendenti (composta da Paride Santi, Mario Bruni e Alberto Palazzetti) “pur condividendo il documento ha espresso perplessità nei contenuti della bozza illustrata, in quanto a nostro avviso riteniamo tale proposta non risolutiva , per i seguenti motivi”. Manca “un piano ben strutturato sul monitoraggio delle liste di attesa che accerti il perché delle eventuali cause che creano le lunghe liste di attesa; inoltre a chi verrà affidato il controllo di tale servizio?”. Fsi ha chiesto che “tale monitoraggio avvenga su base trimestrale e ci sia trasparenza nella comunicazione dei dati raccolti per poter intervenire immediatamente nelle eventuali criticità che si presentino”. Secondo poi la Regione non avrebbe risposto “alle nostre Acque agitate sull’assistenza primaria Cisl all’attacco sull’accordo all’Asl 1 “A rischio l’equità di trattamento” Situazione fluida Settimane concitate nella sanità umbra A PERUGIA (AleAnt) Non mancano osservazioni e proposte per l'accordo aziendale 2014-2015 per l'assistenza primaria all’Asl 1. Nel mirino in questo caso il progetto diabete. Una delegazione della Cisl fa rilevare che “la partecipazione al progetto deve essere garantita a tutti i medici che lo richiedano”. Ma soprattutto che “il modello organizzativo ed operativo proposto non sembra affatto adeguato alla realtà culturale ed organizzativa dei servizi territoriali”. Si chiede di intervenire “per evitare rotture della trattativa al fine di garantire non solo i diritti dei medici di famiglia, evitando le evidenti disparità presenti nella bozza di lavoro, ma cosa non meno grave per evitare le sperequazioni che si verrebbero a creare nell'assistenza ai pazienti”. B richieste - scrivono i tre sindacalisti - sul fatto se il problema derivi dalla carenza di personale ospedaliero o dalla carenza strumentale diagnostica”. Poi seguono le proposte. Come quella di di prolungare le visite e la diagnostica fino alle 23 (nel piano Marini il termine è fissato alle 22) in modo da poter abbattere ulteriormente le liste di attesa. Si auspica inoltre che “ci sia un maggior coinvolgimento e dialogo tra medici di famiglia e medici ospedalieri per prescrivere in maniera ottimale gli esami necessari ai pazienti per una veloce diagnosi e cura”. Alla fine della riunione di lunedì la Regione, “nonostante le nostre perplessità - continuano Santi, Bruni e Palazzetti - e le relative proposte al tavolo regionale, presenterà comunque la delibera attuativa del piano straordinario delle liste di attesa il 4 agosto così come illustrata. Ci auguriamo fortemente che la presidente Marini prima del 4 agosto apporti alcune modifiche al documento illustrato o provveda ad ulteriore convocazione con le parti sociali per trovare insieme una soluzione definitiva all’abbattimento delle liste di attesa”. Tra le novità del piano Marini, l’assunzione di medici inoccupati e collaborazione col privato convenzionato. B CORRIERE I sindacati indipendenti pongono alcune questioni alla Marini “pur condividendo il documento” DELL’UMBRIA Umbria t Giovedì 31 Luglio 2014 9 DIARIO ECOFUTURO FESTIVAL Risparmio e ambiente in 10 mosse di Jacopo Fo A Deodorante: Il comune bicarbonato è un ottimo deodorante, basta spargerlo con un piumino da cipria sotto le ascelle. Costa un decimo dei deodoranti in commercio e non contiene sostanze che possono essere allergeniche o irritanti per la pelle. Acqua: Con pochi euro si possono montare sui rubinetti e sulle docce dei riduttori del flusso dell'acqua. Grazie alle meravigliose leggi della fisica questi piccoli aggeggi miscelano aria con l'acqua e la rendono vorticosa. Si ottiene così un getto ugualmente potente con metà acqua. Mettendo un paio di bottiglie d'acqua dello sciacquone del wc si può poi ridurre la portata di ogni scarico. Esistono anche cassette che hanno due tasti e permettono quindi di scegliere, a seconda dei casi, quanta acqua consumare con ogni scarico. Si può anche immagazzinare l'acqua di rubinetti e docce e usarla successivamente per gli scarichi. In questo modo si può risparmiare fino al 60% del consumo idrico casalingo. Riscaldamento: l'azione in assoluto più utile è montare un termostato che spenga la caldaia quando si raggiunge una certa temperatura e in certi orari. Questo semplice accorgimento fa risparmiare fino al 10% dei consumi (la mancanza dei termostati fa sì che, a volte, in scuole e ospedali, in pieno inverno, si sia costretti ad aprire le finestre perché fa troppo caldo). Un altro accorgimento è mettere dietro i caloriferi un sottile pannello di isolante rivestito con un foglio di alluminio. In questo modo si risparmia un altro 10% evitando che il calore penetri nel muro e esca di casa. Anche montare caldaie moderne permette di risparmiare combustibile. Ed è una spesa che si può detrarre dal'Irpef in 10 anni, al 65%. Cioè spendendo 1.000 euro se ne recuperano 650. Isolamento: è il padre di tutti i risparmi. In Umbria, visto il clima, con 14 cm di isolante sul tetto e sulle pareti si ottiene una casa che d'inverno richiede molto meno calore ed è naturalmente fresca d'estate. Anche montare doppi o tripli vetri offre enormi vantaggi. Oggi si può detrarre dall'Irpef il 50%. Illuminazione: le nuove lampadine a led con filamenti composti da micro-led forniscono una luce ottima, durano moltissimo e consumano 4,5 watt per produrre la stessa luce che si produceva con una lampadina da 70 watt. La generazione precedente di led otteneva lo stesso risultato con 11 watt. (prima parte) Puoi seguire in diretta il Festival su www.alcatraz.it. B DELL’UMBRIA CORRIERE ECONOMIA P t Giovedì 31 Luglio 2014 11 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] Oggi altre quattro ore di sciopero, dalle 9 alle13 Trecento operai presidieranno l’ingresso dell’A1 AST,SALELATENSIONE STAMATTINA PROTESTA ALCASELLODIORTE di Giuseppe Magroni A TERNI - Oggi quattro ore di sciopero in tutti i reparti di Ast e controllate, dalle 9 alle 13, e una manifestazione che nelle intenzioni dei sindacati deve portare la vertenza dell’acciaio ternano sotto i riflettori della stampa e delle televisioni nazionali e internazionali. La protesta si sposterà infatti dai cancelli di viale Brin, dove alle 10 partiranno otto pullman zeppi di tute blu, al casello di Orte dove due o trecento lavoratori presidieranno l’accesso all’autostrada dando volantini a chi entrae a chi esce dal casello. Non sono previsti blocchi del casello, ma sicuramente il traffico verrà ritardato. Non sono esclusi blocchi temporanei, anche su iniziativa di singoli. Il presidio dovrebbe durare dalle undici a mezzogiorno. Sciopero e manifestazione sono stati indetti dalle segreterie di Fiom, Fim, Uilm, Fismic e La protesta Stamattina “blocco” del casello autostradale di Orte Ugl. Le motivazioni sono note: stop immediato dell'applicazione del piano finanziario ThyssenKrupp; riconvocazione del governo ai massimi livelli per ridefinire un nuovo e diverso piano industriale basato su elementi condivisi; impegno concreto e incisivo dello stesso governo italiano nei LeistituzioniallaTK:“Morsellifermi lo scioglimento dei cda delle controllate” A TERNI Vengono giudicate “gravi” dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dal presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, e dal sindaco della città, Leopoldo Di Girolamo le azioni che in questi giorni l'amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, sta mettendo in atto, volte allo scioglimento dei consigli di amministrazione di tutte le società del gruppo Ast, inquanto “esse rischiano- affermano congiuntamente Marini, Polli e Di Girolamo - di compromettere definitivamente le prospettive future e di mercato di alcune delle società”. La presidente Marini, il presidente Polli e il sindaco Di Girolamo ricordano che “dopo l'incontro avuto con ThyssenKrupp in presenza dei rappresentanti del Governo, sede nella quale si era definito inaccettabile il piano industriale presentato dalla multinazionale, si era, invece, definito un percorso di confronto, che non è avvenuto, che non pregiudicasse l'assetto di autonomia organizzativa e gestionale di tutte le società interne al perimetro industriale ed integrato delle Acciaierie di Terni”. “In particolare - affermano - per la Società delle Fucine, il Tubificio e Aspasiel sarebbe opportuno prima di procedere allo scioglimento dei rispettivi consigli di amministrazione e all'incorporazione, favorire un piano industriale che dia futuro occupazionale ed anche di mercato alle società stesse”. “Sorprende peraltro che la decisione di Ast di incorporare Aspasiel aggiungono Marini, Polli e Di Girolamo - , che è pure legittima per quanto attiene la struttura interna del sistema informativo, non è però compatibile per quanto attiene invece alla gestione del data-center, dove esiste il progetto di data-center regionale, che a nostro avviso va perseguito ricercando collaborazioni con nuove imprese, sia a livello regionale che nazionale”. Da qui la richiesta al ministro Guidi d’inB tervenire su Tk. confronti di ThyssenKrupp e della commissione europea per non indebolire le produzioni ternane. I sindacati, sempre nella nota, chiedono alla commissione europea “coerenza rispetto ai vincoli che la stessa ha posto in questi anni per salvaguardare la strategicità del sito ternano”. I segretari di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini chiedono al presidente del consiglio Matteo Renzi, che ha già annunciato una visita ufficiale a Terni a sostegno della vertenza Ast, “di porre in essere un’iniziativa immediata cheblocchi la concretizzazione del piano industriale dell’azienda e riapra veramente un confronto in grado di salvaguardare la strategicità del sito siderurgico ternano, fondamentale anche per le prospettive industriali del nostro Paese”. I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil tornano a inquadrare la vertenza Ast all’interno del sistema Umbria e dello stesso sistema Italia: “Questa azienda - dice la nota dei sindacati - che conta (con le consociate) 2.650 dipendenti diretti oltre ad altrettanti lavoratori impegnati nell’indotto, rappresenta il 20% del pil dell’Umbria e il 40% dell’export. Inoltre Ast di Terni è uno dei pochi produttori mondiali di acciaio inossidabile”. Da qui l’appello al presidente Renzi perché intervenga al più presto per fermare il piano. Intanto il commissario Ue all'Industria, Ferdinando Nelli Feroci, incontrerà sabato mattina, presso l'ufficio di rappresentanza del Parlamento europeo a Roma, una delegazione dei rappresentanti sindacali di categoria e confederali della Ast di Terni. L'incontro, organizzato dai vicepresidenti del Parlamento europeo David Sassoli (Pd) e Antonio Tajani (Forza Italia), avrà per oggetto la vertenza apertasi dopo la presentazione del piano industriale di ThyssenKrupp per lo stabilimento Ast di Terni. Il piano è stato dichiarato irricevibile dalle parti sindacali e dal governo italiano perché mira a un ridimensionamento produttivo e occupazionale del sito B siderurgico. Giovedì 31 Luglio 2014 DELL’UMBRIA 12 CORRIERE u Economia P TRIBUTI Il presidente Amoni: “Così si uccidono consumi ed economia” CONFCOMMERCIO:“ILPROBLEMA DELLATASSAZIONELOCALERISCHIA DIAFFONDAREIMPRESEECITTADINI” A PERUGIA Peso reale del fisco al 53,2% del Pil, aumento della pressione fiscale del 5% dal 2000 al 2013, con contemporanea diminuzione del 7% del Pil pro capite: sono questi i "freschi" numeri dell'Ufficio Studi Confcommercio nazionale che attribuiscono all'Italia il ben poco invidiabile record della più alta pressione fiscale al mondo. E in questo contesto generale, quanto a pressione fiscale l'Umbria, i suoi cittadini e imprenditori, come sono messi? Tutt'altro che bene, secondo quanto emerge dallo studio "Le entrate tributarie dei Comuni italiani dal 2007 al 2012: crisi economica, federalismo e Mezzogiorno", appena pubblicato sull'ultimo numero della Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della Svimez. Nel 2012, infatti, a fronte di un reddito di 23.773 euro, ogni umbro ha versato in media alle casse del proprio Comune 608,2 euro annui, con una pressione fiscale (intesa come rapporto tra entrate tributarie e pil) pari al 2,6%. Tanto per fare qualche paragone, i cittadini del Veneto, con oltre 29 mila euro di reddito di media, ne hanno versati 532 (pressione fiscale pari all'1,8%); quelli della Lom- Per Amoni (in alto) le tasse alte deprimono i consumi bardia, con 33.400 euro di reddito, hanno versato 591 euro (pressione fiscale pari all'1,8%); quelli delle Marche, con un reddito medio di 25.866 euro, hanno pagato 574 euro (pressione fiscale pari al 2,2%). Il dato che colpisce maggiormente è tuttavia il confronto con l'anno 2007: a fronte di un reddito di 24.976 euro, quindi più alto di ben 1.203 euro rispetto al 2012, i cittadini umbri versavano ai Comuni mediamente 375,7 euro, con una pressione fiscale dell'1,5%. In cinque anni, dunque, il reddito medio degli umbri è diminuito del 4,8%, il rapporto tra entrate tributarie e pil è cresciuto di un punto e le somme versate in tasse aiComuni sono aumentate in media del 62%. "Stiamo sostenendo da anni che il peso della tassazione in genere e di quella locale nello specifico commenta Aldo Amoni, presidente Confcommercio dell'Umbria - è il vero snodo per la ripresa della nostra economia e per dare fiato a famiglie e imprese. Siamo consapevoli delle difficoltà dei Comuni a far quadrare i bilanci, ma aumentare progressivamente le tasse, come è stato fatto, è una spirale perversa, che uccide economia e consumi. Che uccide le imprese. Ora abbiamo di fronte altre stangate con Tari e Tasi: con alcuni Comuni abbiamo avviato un proficuo confronto, che ha già portato a impegni concreti in termini di riduzione della aliquote per le imprese più colpite. Ma non basta: sono soprattutto i Comuni più grandi che devono dare il buon esempio con un segnale chiaro di discontinuità rispetto a quella che sembra una escalation B inarrestabile.” z IL DECRETO LA NUOVA COOP TORCOLI IN LIQUIDAZIONE COATTA A CORCIANO (AleAnt) Liquidazione coatta amministrativa. E’ questo il destino della Coop Torcoli (società di rilievo nelle scaffalature metalliche) decretato direttamente dal ministero dello Sviluppo economico. L’atto vero e proprio è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. Il ministro decreta che “la società cooperativa ‘Nuova coop Torcoli in liquidazione’, con sede in Corciano è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell' art. 2545-terdecies del codice civile. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, è nominata commissario liquidatore Susanna Bugiardi”. Pesano “le risultanze della revisione dell'associazione di rappresentanza conclusa in data 23 ottobre 2013, dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della suddetta società cooperativa e considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d'ufficio presso il competente registro delle imprese, relativamente agli organi societari, alla sede sociale ed al rispetto degli obblighi relativi ai depositi di bilancio” Il legale rappresentante della cooperativa , con nota del 31 marzo 2014 ha “comunicato formale rinuncia alle controdeduzioni e il nulla osta all'adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa” Si aggiunge la proposta con la quale la “direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali all'esito dell'istruttoria condotta, richiede l'adozione del provvedimento di sottoposizione della cooperativa in oggetto alla procedura di liquidazione coatta amministrativa”. B Da qui l’intervento del ministro. y La risposta di Rometti. Posti di lavoro in arrivo VOLO SU MILANO, NUOVI SPIRAGLI RYANAIR ASSUME A PERUGIA Come annunciato in queste pagine, il San Francesco torna a guardare verso Milano. Milano Malpensa. Lo aveva confermato il presidente Sase Fagotti in occasione della concessione ventennale. La conferma e la notizia che sono stati fatti ulteriori passi avanti arrivano dall’assessore regionale ai trasportiSilvano Rometti che ha risposto, durante la riunione della seconda commissione regionale, all'interrogazione del consigliere Gianfranco Chiacchieroni (Pd). Riportando quanto contenuto in una informativa della società che gestisce lo scalo umbro, Rometti ha annunciato un avviso per la manifestazione di interesse circa la riattivazione della rotta su Milano. “Se la procedura andrà a UMBRIA FELIX Umbria più vicina all’Expo Lo scalo umbro verso Malpensa dalla prima pagina Movida o coprifuoco? Se è vero che il controllo sociale di una città si esercita attraverso la frequentazione delle sue strade e delle sue piazze è anche vero che in casi estremi può capitare di rimanere svegli per tutta la notte, non per colpa dell'insonnia. La situazione degenera d'estate. L'argomento è urticante e puzza di urina. Perugia c'è passata prima delle sue consorelle umbre. A Foligno in questi giorni impazza la polemica per il fracassante risveglio dal letargo in cui erano immerse, via Gramsci e piazza dall'Erba. Li ricordate quei bonghisti per niente africani - che percuotevano le loro pellacce davanti alla cattedrale di Perugia? Il tam tam è finalmente cessato. I frantumatori di bottiglie sul selciato di piazza IV Novembre ve li ricordate? Spariti a seguito dell'ordinanza che vieta la somministrazione di bevande in vetro dopo le ore 20, con l'effetto che lo stato di degrado e l'inquinamento acustico del centro di Perugia, hanno oggi raggiunto livelli più accettabili. Anche nel capoluogo di regione erano sorti due partiti, quello degli abolizionisti e quello dei tolleranti, questi ultimi preoccupati della faccia invernale della medaglia, quando da novembre a marzo corso Vannucci diventa facile preda degli spacciatori e della tramontana. Dato che il destino non si può cancellare, ma solo rimandare, a Foligno infuriano le proteste, le polemiche, le riunioni, le opinioni a favore o contro lo sballo. La città non è mai stata così viva, salvo sotto Quintana. Cancellare oggi l'esperienza aggregante di via Gramsci e piazza Dell'Erba sarebbe come darsi la classica zappa sui piedi. Non è che quegli esercizi facciano affari d'oro. Lavorano a sufficienza per permettersi di tenere alzate le saracinesche. Cosa affatto trascurabile con i tempi che corrono. Siparietto. Urla e strepiti, macerie e immondizia, rigagnoli d'urina per le strade e gincane tra i cassonetti scoperchiati non piacciono a nessuno. Se è vero che alla famiglia e alla scuola non si può chiedere più niente, spetta alle istituzioni scolare gli gnocchi, lavorare per la riqualificazione della città, per un centro storico sicuro, vivibile e pedonale. A Foligno, dopo le ripavimentazioni, ci si aspetta- va un Rinascimento morale che non c'è stato. Il degrado in città non è fatto solo di rumori o schiamazzi, ma di traffico inquinante, di cumoli d'immondizia, di danneggiamenti, di mendicanti, di lobby di parcheggiatori - e parcheggi - abusivi, di venditori di merce contraffatta, che non hanno niente a che fare con la notte e con la movida. I giovani sono portati a credere che tutto ciò sia la normalità. Forse il rischio più grave a cui li abbiamo esposti è la perdita del senso di civiltà. Risiedono lì, non nelle notti brave, le cause dello scadimento dei centri storici: nelle bottiglie di birra spezzate, nei pacchetti di sigarette, nei mozziconi e nelle cartacce gettate in terra. I regolamenti di polizia municipale vanno fatti rispettare. Le città d'arte, le forme architettoniche, gli angoli suggestivi, le belle vedute urbane, presto non avranno più senso se non saremo riusciti ad impartire ai nostri figli un minimo di educazione civica. Che significato ha orinare sotto l'arcone dei Priori o dare fuoco a un cartone sulle scale della Vaccara, dove chissà quante volte si saranno seduti godendosi l'attimo fuggente - Sandro Penna e Giuseppe Prezzolini? Che senso ha lanciare una bottiglia di birra contro la facciata del duomo di Foligno o contro il portale di palazzo Deli, che suscitarono l'ammirazione del Goethe e del Piermarini? Queste sono le domande che ci dobbiamo porre per giungere ad una risposta. Non si tratta solo di movida. Le città d'arte possono, anzi, devono essere frequentate fino ad ora tarda, come accade nella vicina Cortona o nella lontana Verona - per fare solo un paio di esempi - ma con grande senso di responsabilità civica e attenti controlli, a chi competono. Così va il mondo, ma per niente al mondo il rimedio è quello del coprifuoco. Salvo che vicende storiche particolari - e mai definitivamente accantonate - non vengano ad imporcelo di nuovo. Beata umbrituB dine, umbra beatitudine. Giovanni Picuti [email protected] buon fine - dice Rometti - il collegamento potrebbe essere riattivato dal marzo 2015”. “Il volo è rimasto attivo soltanto da aprile a ottobre 2012 ma risulta sempre crescente la richiesta di una sua riattivazione”. Così Chiacchieroni nella sua una interrogazione all'esecutivo di palazzo Donini, illustrata ieri mattina in seconda commissione, alla presenza dell'assessore ai trasporti Silvano Rometti. L'esponente della giunta regionale ha risposto alle questioni poste dal consigliere, relativamente motivi dell'interruzione del collegamento, alla sua possibile riattivazione e all'eventuale ripristino di almeno due voli settimanali, spiegando che il collegamento Milano-Perugia è “una delle rotte storiche dello scalo umbro, e ai tempi dell’hub Alitalia a Malpensa è arrivata a registrare 50mila passeggeri all'anno. Dal 2000 all' ottobre 2012 i loro numero è però sceso insieme al variare dellecompagnie (Ryanair è stata l'ultima) che operavano il collegamento, arrivando fino a 6800 circa”. La Sase, società che gestisce l'aeroporto “ha comunicatoche intende pubblica- re un avviso per la manifestazione di interesse per la riattivazione della rotta su Milano (Malpensa o Bergamo Orio al Serio, dato chei decreti 'Burlando' e 'Bersani' impediscono di scegliere Linate), anche in concomitanza con l'Expo 2015. Se la procedura andrà a buon fine il collegamento potrebbe essere riattivato dal marzo 2015”. Chiacchieroni si è detto “soddisfatto per la risposta e gli impegni assunti dall'assessore e per la disponibilità della società a verificare la possibilità di mettere in pista un nuovo vettore per rafforzare i collegamenti tra l'aeroporto internazionale dell' Umbria e l'area di Milano”. Intanto Ryanair cerca anchea Perugia personale di cabina da assumere nel futuro. Attraverso la società partener Crewlink annuncia un tour in tutta Italia. Il 28 agosto saranno a Perugia. Si tratta di un “programma unico in 5 fasi dalla qualificazione al diploma per fornire ai candidati assistenti di volo un corso di formazione piacevole e altamente specifico. Questo corso di formazione, della durata di 6 settimane”. Il corso B si terrà a Francoforte. CORRIERE P TRASPORTI Interrogazione in Regione DELL’UMBRIA Economia t Giovedì 31 Luglio 2014 13 z LA NOMINA LEONARDIPRESIDENTE DELLO SCALO DI RIMINI A PERUGIA La gara pubblica istituita dall'Enac per la gestione dell'aeroporto di Rimini San Marino, dopo il fallimento di Aeradria, ha raccolto la candidatura di quattro cordate. Tra queste vi è l'offerta presentata da una cordata che vede la presenza di una delle principalirealtà del terzosettore umbro: Consorzio Abn. La cooperativa di Perugia si è presentata insieme al "Consorzio per l'aeroporto di Rimini-San Marino". La notizia è che il consiglio di amministrazione del "Consorzio per lo sviluppo dell'Aeroporto di Rimini San Marino" si è riunito ed ha nominato come nuovo pesidente il Ccnsigliere Roberto Leonardi, già impegnato nelle attività societarie e presidente del Consorzio Abn. Roberto Leonardi, 48 anni, perugino,è attivo daquasi trenta anni nella cooperazione sociale; la prima esperienza nel mondo della cooperazione sociale risale al 1985, nel 1997 hal' intuizione di dar vita ad un consorzio di cooperative, sociali e non, del territorio nazionale: nasce così il Consorzio ABN di cui è attualmente preB sidente. y CORRIERE DELL’UMBRIA Perugia t Giovedì 31 Luglio 2014 21 Comune Mentre viene notificata l’ennesima sferzata dei magistrati su partecipate e conti la giunta annulla i 50 apicali Cortedeicontibacchetta. Viaiminidirigenti di Alessandro Antonini A PERUGIA - Le toghe contabili sferzano Palazzo dei Priori. I problemi maggiori sono sulle partecipate. Ripetuti gli stessi errori degli anni precedenti. “Serve un monitoraggio più attento sull’utilizzo di strumenti di finanza derivata e alla contabilizzazione di forti perdite d’esercizio”. Carenza anche sulla definizione di “indirizzi e obiettivi”, presupposti minimi per una vigilanza da parte del Comune. La relazione della sezione controllo della Corte dei conti è stata depositata il 17 luglio (pubblicata ieri). E’ relativa all’analisi dello stato dell’ente comunale del primo semestre 2013. Vecchia gestione. Le bordate sono tante: una lista lunga di correttivi che però la nuova giunta Romizi dovrà fare propria anche con l’atto di spending review di cui si è parlato per la prima volta ieri in giunta. Ridotte anche le convenzioni. Sempre sulle partecipate serve “il monitoraggio costante - scrivono i magistrati contabili - di costi e ricavi delle partecipate al fine di evitare il consolidarsi di deficit con la possibilità di ricadute sul bilancio comunale per coprire le perdite”. Assente anche una “adeguata forma di controllo e di governance sulla gestione dei servizi esternalizzati e sullo svolgimento delle attività degli organismi parte- z La decisione della giunta Pian di Massiano, mercato spostato a domenica quando il Perugia calcio gioca al Curi di sabato A PERUGIA La concomitanza tra le partite del Perugia in serie B ed il mercato del sabato a Pian di Massiano è stata regolamentata dalla giunta comunale al termine di una riflessione che ha comportato anche un confronto con la questura, con le associazioni di categoria e quelle dei consumatori. E’ scritto in una nota della giunta comunale. E' stato stabilito” fin da ora, in via generale e qualora la questura ritenga per motivi di ordine pubblico assolutamente incompatibile lo svolgimento del mercato del sabato di Pian di Massiano, che questo si svolga di domenica, con orario 8-14, ogni qualvolta il Perugia giocherà al Curi di sabato, in base al calendario di serie B che ancora non è noto”. La giounta “riserverà di valutare all' inizio del campionato e per l'intera sua durata,assieme agli altri organi responsabili della gestione delle partite, ogni singolo incontro per individuare nei vari casi soluzioni alternative allo spostamento della data, compreso il mantenimento della giornata di sabato se questo sarà compatibiSpostamento Il mercato si sposta a domenica, le con lo svolgimento sia della partita che del ma restano spiragli per il sabato mercato”. Nello stesso tempo sarà predisposta una azione di promozione del mercato di domenica per darne notizia ai cittadini. Previsti anche l'eventuale prolungamento dell' orario e l'organizzazione di eventi straordinari nel corso dell' anno, se richiesti da un numero qualificato di operatori. "Abbiamo preso in considerazione - ha spiegato l' assessore Casaioli - tutte le soluzioni alternative possibili, ma ci siamo resi conto che allo stato B attuale non ce ne è una che possa essere considerata la migliore in assoluto". y cipati, al fine di renderli compatibili con i fini generali dell’ente”. C’è “carenza di informazioni sull’andamento dei conti e la qualità dei servizi che consentano il controllo da parte del Comune”, anche considerando “l’entità delle risorse impegnate”. A seguire si sottolinea “la mancata verifica di copertura del costo dei principali servizi pubblici, la mancata adozione di misure volte ad adeguare l’ordinamento dell’ente ai principi della libera iniziativa economica privata, una scarsa capacità di riscossione del- le entrate proprie (attestatasi al 48.82%)”. Nel sottolineare che tra Imu, tributi e Tosap ci sono tre diversi soggetti di riscossione. Poi la Corte va a bomba sulla “mancata adozione di processi di razionalizzazione e riorganizzazione in funzione degli obiettivi di riduzione delle spese”. Si tratta anche degli apicali: proprio ieri la giunta ha annullato la proroga delle 50 posizioni organizzative, aderendo alla richiesta di assemblea e sindacati. Resteranno in piedi quelle previste per legge. E le alte professionalità. Nel mirino anche “ l’affidamento di incarichi a legali esterni per la costituzione di parte civile dell’ente in procedimenti penali”. Non ultima, anzi, la mancata inclusione tra le entrate straordinarie di quelle relative alle sanzioni del codice della strada e i proventi dei permessi a costruire”. In particolare questi ultimi “rivestono natura aleatoria - dicono i magistrati - traendo origine da fattori contingenti che non sono nella disponibilità del Comune”. Idem per le multe, “legate al comportamento degli utenti dei veicoli”. Una serie di prescrizioni di natura “consultiva”, è vero, che la Corte indica al Comune. Ma c’è da credere che in fase di elaborazione del previsionale la nuova giunta dovrà tenere in considerazione vecchi e nuovi “paletti”. B Guerre giudiziarie con Tar e consiglio di Stato Servizi pulizie Riassegnati gli appalti A PERUGIA (AleAnt) Un appalto da 131mila 814 euro euro. Una guerra al Tar e poi al consiglio di Stato da parte di un’impresa umbra esclusa (Servizi associati). Alla fine il Comunedi Perugia con apposita determina ha deliberatodi procedere alla ripetizione del contratto di pulizia degli uffici comunali, giudiziari e sale circoscrizionali, a favore della società cooperativa Ciclat con sede legale a Bologna. Intanto il servizio di pulizia ordinaria della sede centrale della municipale e delle sedi distaccate, nonché la pulizia straordinaria dei locali della sede di supporto all’ufficio decentrato Perugia Sud, del capannone Montebello e delle palestre Carducci e Cena, scaduto il 30 giugno, è stato riaffidato al Consorzio Abn, per il periodo 1 luglio–31 dicembre 2014, per un importo paB ri ad 13.000 euro. Caso Barelli, Arcudi (socialisti) mette il dito nella piaga Definiti i consiglieri, accordo sulle presidenze. De Vincenzi esce da Ncd, Sorcini capogruppo FI “Decathlon e Ikea, vogliamo capire la posizione dell’amministrazione” Commissioni e gruppo misto A PERUGIA A PERUGIA "Sarebbe utile capire la posizione dell' amministrazione comunale sulle questioni di Decathlon e Ikea" - cosi Nilo Arcudi, capogruppo socialista al comune di Perugia in una nota - "L'assessore Prisco incontra gli assessori competenti di Torgiano e Deruta per rilanciare Ikea a San Martino in Campo, qualche giorno fa il consigliere regionale Valentino spingeva Decathlon, il tutto mentre il vice sindaco è Barelli che anche attraverso azioni legali ha contrastato in ogni modo iprogetti fino a candidarsi a sindaco per dare battaglia contro tali iniziative”. B (AleAnt) Ilprimo atto clamoroso di una rottura in maggioranza arriva da chi meno te l’aspetti: Sergio De Vincenzi (Ncd), nel rinnovare fiducia a Romizi, annuncia con un comunicato di creare il gruppo misto “per insanabili divergenze con gli altri membri del gruppo”. Ci sarebbero stati scontri sulla scel- ta degli assistenti. Acque non meno agitate in FI. Sorcini capogruppo, l’accordo sarebbe stato ratificato. Suo vice Castori. Cenci alla presidenza della commissione urbanistica, a Fronduti è stata offerta la guida della prima. Ma Camicia annuncia battaglia e attacca quanti danno per scontati accordi sui quali non ci sarebbero ancora maggioranze definite. A Tracchegiani la vicepresidenza della quinta, dove dovrebbe presiedere la piddina Mori. Cultura a Ncd con Felicioni e bilancio alla lista Numerini. Definiti intanto i membri: I commissione: Luciani, Fronduti, Perari, Camicia Numerini e Romizi Felicioni e DeVincenzi Pastorelli Leonardi Bori, Vezzosi, Borghesi e Miccioni,Rosetti e Giaffreda. II commissione: Cenci, Fronduti, Perari, Tracchegiani e Sorcini Vignaroli, Scarponi, Pittola e Mignini , Nucciarelli, Mori, Vezzosi, Miccioni e Mirabassi, Arcudi, Rosetti. III commissione: Castori, Cenci, Fronduti, Perari e Camicia, Numerini , Felicioni e De Vincenzi, Pastorelli , Leonardi , Borghesi, Miccioni, Mirabassi e Bistocchi , Arcudi, Pietrelli. IV Commissione: Castori, Luciani, Camicia e Tracchegiani, Romizi, Vignaroli, Felicioni, Pittola, Mignini, Nucciarelli, Mori, Bori, Mirabassi e Bistocchi , Giaffreda e Pietrelli. V commissione: Castori, Luciani, Tracchegiani, Sorcini, Romizi e Vignaroli , Felicioni, De Vincenzi, Pastorelli, Pittola, Mori, Bori, Vezzosi e BorgheB si, Arcudi, Rosetti. Giovedì 31 Luglio 2014 DELL’UMBRIA 24 CORRIERE u Speciale L’assessore Silvano Rometti “I dati certificati dimostrano che il Piano regionale sta funzionando” Il direttore tecnico di Arpa Umbria Giancarlo Marchetti Da Legambiente arriva il riconoscimento per 4 Comuni, ma i dati dell’Arpa e Raccolta differenziata, l’Um L’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti A Secondo quanto dichiarato dall'Assessore all'Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti, nella sua introduzione al documento Arpa: “Si deve lavorare ancora per superare alcune criticità che ancora oggi si riscontrano, ma analizzando i dati 2013 emerge che aree sempre più estese del territorio regionale, tra le quali lo stesso capoluogo, sono arrivate ormai a livelli di raccolta differenziata che non hanno nulla da invidiare a contesti territoriali da tempo considerati "virtuosi" a livello nazionale ed europeo; mentre in altre real“C’è tuttavia tà la crescita della raccolta da lavorare differenziata per superare procede a un le criticità ritmo sensibilche restano” mente meno spinto, anche a causa di ritardi che, localmente, si sono riscontrati nell'individuazione e conseguentemente nella piena operatività del gestore unico di ambito. Ulteriori impegni attendono l'Amministrazione regionale sul fronte dello sviluppo di impiantistica idonea a massimizzare le potenzialità di recupero dei rifiuti raccolti in forma differenziata, compresi i rifiuti ingombranti e quelli da spazzamento stradale, allo scopo sia di deprimere ulteriormente i quantitativi avviati a smaltimento e il conseguente impatto ambientale, sia di ricavare, direttamente sul territorio umbro, materiali utilizzabili in processi produttivi senza ricorrere al consumo di nuove materie prime”. L'assessore Rometti ritiene, inoltre, che: “I dati certificati confermano l'efficacia del Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle azioni su cui la Regione ha puntato decisamente da alcuni anni, in particolare la più ampia diffusione del sistema di raccolta "porta a por“In alcune ta", la promozione delle 'ecoaree feste' e l'attivaraggiunti zione delle fonlivelli tanelle di acvirtuosi” qua pubblica naturale e frizzante che ha diminuito la produzione di rifiuti di plastica. Un consistente e perdurante calo della produzione dei rifiuti certamente da mettere in relazione alla lunga fase di stagnazione dell'economia, che ha determinato una contrazione dei consumi, ma anche all'estensione dei sistemi di raccolta 'porta a porta' che hanno portato ad escludere dal circuito di gestione dei rifiuti urbani importanti quote di rifiuti di provenienza extra-doB mestica”". z y z y A Differenziare i rifiuti è un'abitudine quotidiana per la quale sta crescendo la consapevolezza sugli effetti positivi in termini di riduzione dell'inquinamento, di risparmio energetico e di senso civico, in quanto finalizzata alla salvaguardia ed alla sicurezza del territorio, alla salute generale ed al bene collettivo. La sensibilizzazione e la partecipazione dei cittadini si è resa fondamentale per favorire gli obiettivi generati in conformità ad indirizzi comunitari rivolti alla creazione di una società con al primo posto la prevenzione, il riutilizzo, il riciclo, il recupero, il corretto smaltimento, ogni misura che trasformi il rifiuto da problema a risorsa, opportunità e fonte di nuova energia. Gest ed il Gruppo Gesenu, hanno promosso in questa direzione numerose iniziative pubbliche di comunicazione ed informazione alla cittadinanza, dirette ad agevolare le modalità di differenziazione dei rifiuti e la percentuale di raccolta differenziata raggiunta nelle aree di intervento gestite rappresenta, in tal senso, anche un indicatore di sviluppo. Una conferma di ciò si è avuta a Roma il 9 Luglio, presso l'Hotel Quirinale a Roma, l'evento conclusivo di "Comuni Ricicloni 2014" ha premiato i comuni italiani più virtuosi in fatto di buona gestione dei rifiuti. Per l'Umbria sono state premiate le esperienze condotte da Umbertide, Giano dell'Umbria, Torgiano (una riconferma dell'anno precedente) e Montecastello di Vibio, territori gestiti con servizi di igiene ambientale a cura di Gest Gruppo Gesenu tramite: Gesenu s.p.a. per Umbertide e Torgiano; S.I.A-Società Igiene Ambientale s.p.a. (partecipata Gesenu s.p.a.) per Giano dell'Umbria e Montecastello di Vibio. La valutazione da parte di Legambiente, della buona gestione a livello sia qualitativo che quantitativo, è più selettiva rispetto al solo dato di raccolta percentuale, con indici di valore allo scopo predisposti dalla giuria tecnica che ha definito la seguente graduatoria regionale: UMBERTIDE 1˚ assoluto regionale per i comuni sopra i 10.000 abitanti Abitanti 16.748 - Indice di buona gestione 54,66 % - Raccolta Differenziata 71,6 % !"## $%&'' "( '))*$%& "+ , !" +(( %-.'))/& !# !# !# "" ) ( !( " %.- !( +# $)-' !( !( ,../- ! # &.$ ! ( + ).---' ! ! '$ ! " ++ %..% ! " ""+ '/ ! " "" " - ! " ((( ./'0 ! ( -))00' ! ( ""! &' #+ " ((!( %'-.)) ( #+ ## '$ #+ "!#+ -%')).$)-)$ #" # ! ' #" + -)' #! + #++ -- #! " #( .)) # #(! %' # + !++ -.)'')) # # !" DELL’UMBRIA CORRIERE Speciale t Giovedì 31 Luglio 2014 25 I comuni umbri messi sul podio da Legambiente UMBERTIDE GIANO DELL’UMBRIA TORGIANO MONTE CASTELLO DI VIBIO evidenziano che i territori “ricicloni” sono molti di più e il trend è positivo mbria è sulla strada giusta #$$ !# '(( !" #$$ !#%!& !" #$$ !# z Soddisfazione di Gest-Gruppo Gesenu, l’operatore della gestione dei servizi di igiene ambientale dei premiati y z !" #$$ !#%!& GIANO DELL' UMBRIA 1˚ assoluto regionale per i comuni sotto i 10.000 abitanti Abitanti 3.815 - Indice di buona gestione 57,15 % - Raccolta Differenziata 70,1 % TORGIANO 2˚ classificato regionale Abitanti 6.698 - Indice di buona gestione 53,97, % - Raccolta Differenziata 71,7% MONTE CASTELLO DI VIBIO 3˚ classificato regionale Abitanti 1.610 - Indice di buona gestione 48,17 % - Raccolta Differenziata 65,6 % Tuttavia, in verità, da promuovere ci sarebbero molti altri comuni impegnati nel percorso verso la sostenibilità! "Comuni Ricicloni" è una manifestazione promossa da Legambiente con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e con il coinvolgimento di Anci, Fise Assoambiente, FederAmbiente, Conai, Comieco, Coreve, Cial, Corepla, Rilegno, Consorzio Italiano Compostatori, Centro di Coordinamento Raee e Assobioplastiche. Vi concorrono ogni anno sempre più amministrazioni, in quanto è una grande vetrina per la comuni- )'* #$$ !#%!& !" #$$ !# cazione degli sforzi compiuti e dei risultati raggiunti, delle buone pratiche e delle eccellenze di settore da promuovere. Sono state premiate le comunità locali che hanno ottenuto risultati significativi con le raccolte differenziate avviate a riciclaggio (partendo dal dato percentuale minimo del 65%), e con gli acquisti di beni, servizi ed opere che abbiano valorizzato i materiali recuperati. La classifica di Legambiente per designare i "Comuni Ricicloni 2014", è stata elaborata con fattori di calcolo che hanno evidenziato per l'Umbria solo i quattro comuni tra i più virtuosi, eppure, i dati diffusi dalla Regione Umbria per l'anno 2013, sulla base del report di Arpa, rilevano una crescita effettiva del quantitativo annuale di rifiuti raccolti in forma differenziata che, per la prima volta, supera il volume di quelli indifferenziati; si è ridotta ulteriormente, inoltre, la produzione complessiva dei rifiuti urbani e assimilati. Sono molti altri, pertanto, i comuni umbri meritevoli di essere considerati virtuosi. Il "Rapporto annuale rifiuti" pubblicato da Arpa Umbria Agenzia Regionale per la protezione ambientale è il principale organo di divulgazione dei parametri utili a monitorare gli indicatori di attua- *)+$#, zione del Piano regionale di gestione dei rifiuti vigente, in particolare in ordine al contenimento della produzione dei rifiuti e allo sviluppo della raccolta differenziata domiciliare. La giunta regionale ha assunto il report di Arpa Umbria, redatto in collaborazione col Servizio Regionale competente, quale strumento per la certificazione dei dati annuali sulla produzione dei rifiuti e la raccolta differenziata a livello regionale. - Il parere dell’Arpa. Il dottor Giancarlo Marchetti, direttore tecnico di Arpa Umbria e Presidente dell'Osservatorio Regionale Rifiuti, presenta il seguente quadro: "In Umbria nel 2013 sono state prodotte 487.730 tonnellate di rifiuti urbani, quantitativo inferiore di circa 17 mila tonnellate rispetto all'anno precedente (-3,3%). Si conferma pertanto il trend di decremento della produzione complessiva di rifiuti già evidenziato negli anni precedenti. La media annuale dei Comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti, nei quali si originano tre/quarti del quantitativo complessivo di rifiuti prodotti a livello regionale, è stata pari al 50,2 per cento. Tra questi, Perugia ha raggiunto il 59,1% come media annuale, salito al 61,5% nel quar- Continuano a crescere i risultati insieme alla consapevolezza dell’importante valore ambientale y to trimestre 2013. La media annuale 2013 di Terni si è fermata al 44%. Complessivamente, 28 Comuni umbri hanno superato il 50 %, sei dei quali hanno oltrepassato l'obiettivo di Piano del 65 %". Secondo quanto valutato dall'Osservatorio Regionale Rifiuti, continua il dottor Marchetti "Nella regione Umbria prosegue la tendenza alla crescita della raccolta differenziata registrata già da alcuni anni, la percentuale regionale media annuale del 2013 si è attestata al 48,5% (+4,5% rispetto al 2012); rispetto ai dati del Rapporto Rifiuti Ispra 2013 il dato è nettamente superiore alla media nazionale (39,9%) ed in particolare a quella del Centro Italia (32,9%). Nell'ultimo quadrimestre del 2013 si è riscontrato un ulteriore incremento, che ha portato la media regionale al 49,3 per cento. Dalla certificazione 2013, risulta che due dei 4 Ambiti territoriali integrati ("Ati") hanno superato il 50% di raccolta differenziata: oltre all'Ati 2, che aveva raggiunto questo obiettivo già nel 2012, e che nel quarto trimestre del 2013 ha sfiorato addirittura il 60 per cento, anche l'Ati 1 per la prima volta ha superato questa soglia. Gli Ati 3 e 4 hanno conseguito un incremento più moderato, attestandosi inB torno al 40%". Il direttore generale Gesenu Giuseppe Sassaroli Giuseppe Sassaroli, direttore generale Gesenu “Ci sono gli elementi per raggiungere traguardi ambiziosi” A I riconoscimenti assegnati da Legambiente, in occasione di Comuni Ricloni 2014", rappresentano per Gest ed il Gruppo Gesenu un'importante gratificazione per l'impegno fin qui profuso a favore dei comuni premiati, ma soprattutto un incentivo al coinvolgimento sempre maggiore dei territori serviti nell'attuazione delle buone pratiche e dei regolamenti che sviluppino indicatori di sostenibilità. "Ogni quartiere residenziale, ogni località servita", sottolinea l'ingegnere Giuseppe Sassaroli, direttore generale di Gesenu s.p.a., "ha le sue caratteristiche di morfologia urbana per le quali sono state personalizzate ed adottate soluzioni, con allocazione di contenitori e calendari di raccolta, monitorate in rapporto all'effettiva efficacia raggiunta ed alle esigenze rilevate in sinergia con i destinatari dei servizi, interpellati tramite personale incaricato per la rilevazione e con ricerche ed analisi di marketing e customer satisfaction. La complementarietà tra ruoli: istituzioni territoriali preposte, soggetto attuatore dei servizi con competenze tecniche e capacità propositiva, utenza ed assunzione dell'impegno a differenziare e conferire correttamente i rifiuti, è il quadro definito da Gest e dalle aziende del Gruppo Gesenu per raggiungere standard di valore". L'ingegnere Sassaroli ritiene che: "Ci sono tutti gli elementi per fare in modo che l'Umbria esprima il suo potenziale e raggiungere obiettivi ambiziosi tramite strategie di settore innovative tese a rimuovere le criticità derivanti dallo smaltimento dei rifiuti, ma soprattutto per proporre sistemi sempre più efficienti ed efficaci a favore della collettività. Attraverso la raccolta differenziata, soprattutto di qualità, si può riuscire a ridurre sempre più significativamente il quantitativo di rifiuti da avviare in discarica e recuperare risorse dai rifiuti". B -MSGR - 06 UMBRIA - 41 - 31/07/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni Giovedì 31 Luglio 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Ast, altro sciopero e presidio operaio al casello di Orte dell’Autosole Orvieto Pesticidi trovati nei concimi nei guai azienda di Sferracavallo Perugia Ciliani a pag. 57 Simonetti a pag. 57 Servizio a pag. 43 «Quelli non hanno il casco» Passanti chiudono cantiere La segnalazione all’Ispettorato ha dato subito i suoi effetti Denunciati in nove, tra loro anche i proprietari Muore sotto il crollo della gru Cultura, cambiare rotta ascoltando i bisogni ` Vittima, un novantanovenne ternano. Nel Perugino frane, allagamenti e bombe d’acqua Nuova puntata del dibattito deIl racconto dei due ragazzi finiti nel torrente con l’auto: «È stato terribile» dicato ai fondi pubblici e privaAltra giornata funesta per il maltempo. A Terni una gru è crollata sopra una palazzina provocando la morte di un novantanovenne e la distruzione delle pareti degli ultimi piani. Situazione difficile anche nel Perugino dove i vigili del fuoco sono intervenuti per tutta la giornata per chiamate di soccorso relative frane, allagamenti e incidenti stradali. Intanto dall’ospedale arriva il racconto di due ragazzi finiti nel torrente: «È stato terribile con l’abitacolo invaso dall’acqua» Servizi alle pagg. 44 e 56 ti destinati alla cultura, al rapporto tra spettacoli e sponsor, alla necessità di considerare i beni culturali delle città umbre comparto di sviluppo e occupazione al pari di altri settori economici, ma sempre nel rispetto delle peculiarità di questo prezioso patrimonio. Un dibattito innescato dal Messaggero con un appello di Riccardo Muti per le tante professionalità costrette a cambiare mestiere per mancanza di una politica adeguata alla valorizzazione delle realtà culturali. Alla discussione, provocata indirettamente dal maestro Muti, finora sono intervenuti Andrea Cernicchi, Eugenio Guarducci, Rocco Dozzini, Lorena Rosi Bonci e Teresa Severini. Oggi è il turno Elisabetta Chiacchella docente universitario e radicale. Elisabetta Chiacchella* avvero vale la pena seguire il dibattito che Il Messaggero Umbria sta ospitando nelle sue pagine per mettere a fuoco il tracciato che occorrerebbe seguire da qui in avanti per dare alla nostra città una impostazione sostan- Torgiano Sotto la bufera investita badante TORGIANO Una badante moldava di 57 anni è rimasta vittima di un incidente. A investirla un settantenne a bordo di una Panada. La donna non avrebbe visto l’auto a causa della forte pioggia. A pag. 44 Sindacalisti costretti a tornare a lavorare D DISCONTINUITÀ ERA AUSPICATA E ATTESA ORA TOCCA ALLE SCELTE Da settembre dimezzati i distacchi, Cgil: da 16 a 8 Cisl e Uil da 8 a 4. Liti pure per i permessi tagliati Federico Fabrizi PERUGIA A chi tocca tornare al lavoro? Taglia di qua, taglia di là, il Governo Renzi ha messo mano ai “bonus” dei sindacalisti. Dal primo settembre distacchi e permessi per i rappresentanti dei dipendenti pubblici sono ridotti alla metà. Non è rivoluzione francese, ma abbastanza per mandare in scena, nelle ultime settimane, riunioni a suon di «vaffa» nelle stanze di Cgil, Cisl e Uil. Il sindacato rosso è quello che dovrà fare i sacrifici maggiori. Continua a pag. 44 L’angolo del meteo Domani sole Gilberto Scalabrini L'Estate travestita da autunno sta per gettare lentamente la maschera, ma persisterà ancora qualche sbuffo instabile. Oggi, il tempo sarà ancora moderatamente instabile, con temperature minime in lieve calo. Nel pomeriggio, sono attesi addensamenti sull'Umbria occidentale e meridionale, non si escludono possibili isolati rovesci o temporali. In serata, generale miglioramento e schiarite in avanzamento da ovest. Domani bel tempo e temperature in progressivo aumento. Nuovo prefetto. Oggi si decide solo se si trova una soluzione anche per Genova. Se no si rinvia, ma continuando a guardare a Reggio Emilia. ***** L’assessore provinciale De Marinis si è preso una sbornia di presenzialismo. Ai Vinarelli andrà lui invece dell’assessore al ramo cultura Porzi Colpa di un cedimento del terreno TERNI Le forti piogge avrebbero provocato il cedimento del terreno dove poggiava la base della gru di 40 metri crollata sopra a due palazzi provocando la morte di un novantanovenne Servizio a pag. 56 zialmente diversa rispetto alle politiche culturali precedenti. Lorena Rosi Bonci ha accennato, fra le tante urgenze (turismo, spazi storici degradati o non visitabili nell’acropoli e così via) anche alla tematica dell’inclusione femminile a partire dal lessico degli amministratori, auspicando a breve un circolo dei lettori e delle lettrici a Perugia, cosa che mi ha fatto molto piacere: sarebbe il segno, se attuato, che altri provvedimenti del genere e di genere possano ricevere attenzione da parte dell’assessore Teresa Severini. Occorre infatti che le differenti anime della città, quelle delle cittadine e dei cittadini che risiedono lungo il Tevere oppure nelle periferie, come quelle della cittadinanza stabile o degli studenti che vivono nell’acropoli - oltre che nei quartieri quasi dismessi del centro -, trovino risposte adeguate al bisogno essenziale di attenzione verso la propria misura, rispettose del loro sentimento di essere parte significativa dello spirito della città, non confinati solamente nel proprio microcosmo. Continua a pag. 44 -MSGR - 06 UMBRIA - 42 - 31/07/14-N: 42 (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 SCATTA IL PIANO SALVA CONTI: VARATA UNA SUPER COMMISSIONE PER IL BILANCIO Perugia Giovedì 31 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 075/5730282 e-mail: [email protected] Commissioni, battaglia per i presidenti `Ncd nella bufera: De Vincenzi se ne va Fi in mezzo al guado DAL PALAZZO Romizi e Boccali. Ci vogliono 10 milioni per salvare il bilancio del Comune Comune, mancano 10 milioni tagli ai bus e tasse al massimo `Sforbiciate alle convenzioni del 20 per cento IL CASO Più che una giunta, un gabinetto di guerra. Ieri sera il governo Romizi è uscito da palazzo dei Priori che il portone era chiuso. Gli assessori sono dovuti passare per il Corpo di guardia per tornare a casa. Confronto tosto sui numeri messi sul tavolo dall’assessore al bilancio Cristina Bertinelli. Per qualcuno il Comune ha rischiato il dissesto finanziario. I conti confermano che mancano quasi dieci milioni di euro (9,5 a essere precisi). C’è un piano di rientro da lacrime e sangue. Verranno ridotte del venti per cento tutte le convenzioni. Per farla semplice: da qui a gennaio taglio di un quinto delle spese per i trasporti. Addio a consulenze e intervento pesante sulle spese vive. Quelle che i dirigenti hanno messo sul tavolo per il bilancio con un surplus di sei milioni rispetto all’anno precedente. Romizi e Bertinelli hanno respinto al mittente le proposte: il bilancio si fa con il limite di spesa del 2013. La Tasi? Rischio altissimo dell’aliquota massima sulla casa. Ieri in giunta c’erano anche i dirigenti Sarnari e Rosi Bonci che si sono passati il Bilancio dopo l’addio di De Paolis. Nel piano salva conti anche l’istituzione di una commissione di emergenza di cui faranno parte, oltre agli assessori, tutti i capigruppo. Si riunirà una volta a settimana (c’è già il calendario) per sei mesi. La missione è quella di rimettere in linea i conti di palazzo dei Priori entro dicembre in modo che Romizi possa disegnare il suo primo vero bilancio. Allora l’ultima pagella della Corte dei conti, sezione di controllo, sui conti di palazzo dei Priori, diventa il punto d’incontro tra l’eredità di Boccali e il primo Romizi. Luci e criticità, con la relazione del primo semestre 2013 sulla «regolarità della gestione e sull’efficacia e l'adeguatezza del sistema dei controlli interni», con il magistrato competente che a suo tempo ha chiesto al Comune chiarimenti anche su alcuni punti che sono stati poi forniti dall'ex sindaco Wladimiro Boccali. Se da una parte le ri- Dopo il crollo Danni al Pavone è guerra per chi paga Danni al tetto del Pavone, ora è guerra per chi paga. L’Accademia lascia intendere che sia il Comune a dover aggiustare il tetto dopo il parziale crollo di martedì, ma dai corridoi di palazzo dei Priori filtra una convinzione opposta: che la manutenzione urgente e straordinaria tocchi alla proprietà e non al gestore. Per il resto non sembra esserci nessuna marcia indietro sulla convenzione chiusa ad aprile da Boccali: l’attuale giunta sembra voler ripartire da quel piano, 12 anni di gestione del Comune e Teatro stabile dell’Umbria, con 60 giorni l’anno di utilizzo libero extra convenzione. sposte hanno quasi soddisfatto i giudici per i controlli interni, dall'altra «permangono alcune criticità - è letto della relazione – tra le quali si evidenziano la mancata verifica del grado di copertura dei principali servizi pubblici, la mancata adozione di misure volte ad adeguare l'ordinamento dell'Ente ai principi della libera iniziativa economica privata, una scarsa capacità di riscossione delle entrate proprie, la mancata adozione di processi di razionalizzazione e riorganizzazione in funzione degli obiettivi di riduzione delle spese di funzionamento, l'affidamento di incarichi a legali esterni per la costituzione di parte civile dell'ente in procedenti penali e la mancata inclusione tra le entrate straordinarie di quelle relative alle sanzioni al codice della strada e i proventi dei permessi a costruire». Una serie di criticità che potrebbe portare «con riserva di valutazione ulteriore nel secondo semestre 2013 ed eventualmente segnalando le criticità anche alla Procura presso la sezione giurisdizionale regionale per l'Umbria». Luca Benedetti Selenio Canestrelli © RIPRODUZIONE RISERVATA Da venerdì inizia la kermesse per scegliere i presidenti delle commissioni consiliari. Si parte da quella Cultura e sport che avrà come presidente (vice un grillino) Michelangelo Felicioni di Ncd ed è finita nella bufera. Infatti Sergio De Vincenzi, eletto in Ncd di cui era capogruppo, annuncia la formazione del gruppo misto per insanabili divergenze sulla gestione del gruppo: resta nel centrodestra con Romizi e la rivoluzione porta Scarponi alla guida di Ncd. Forza Italia resta in mezzo al guado. Fronduti capogruppo d’ufficio potrebbe diventare il primo di una rotazione con Perari e Cenci presidenti della commissione Affari istituzionali e di quella Urbanistica in cui Arcudi (Socialisti) sarà vice. Al Bilancio il romiziano Vignaroli presidente che avrà come vice la Pd Vezzosi. Guida Pd, Emanuela Mori, per la Controllo e garanzia. Queste le formazioni complete (e certe): I Commissione (Affari istituzionale): Luciani, Fronduti, Perari, Camicia, Numerini e Romizi, Felicioni e De Vincenzi, Pastorelli, Leonardi, Bori, Vezzosi, Bor- ghesi e Miccioni, Rosetti e Giaffreda. II (Bilancio): Cenci, Fronduti, Perari, Tracchegiani e Sorcini, Vignaroli, Scarponi, Pittola e Mignini, Nucciarelli, Mori, Vezzosi, Miccioni e Mirabassi, Arcudi, Rosetti. III (Urbanistica): Castori, Cenci, Fronduti, Perari e Camicia, Numerini, Felicioni e De Vincenzi, Pastorelli, Leonardi, Borghesi, Miccioni, Mirabassi e Bistocchi, Arcudi, Pietrelli. IV (Cultura): Castori, Luciani, Camicia e Tracchegiani, Romizi e Vignaroli, Felicioni, Pittola e Mignini, Nucciarelli, Mori, Bori, Mirabassi e Bistocchi, Giaffreda e Pietrelli. V (Controllo e garanzia): Castori, Luciani, Tracchegiani e Sorcini, Romizi e Vignaroli, Felicioni e De Vincenzi, Pastorelli e Pittola, Mori, Bori, Vezzosi e Borghesi, Arcudi, Rosetti. Il consiglio comunale Mini dirigenti, la giunta dice no alla proroga LA NOVITÀ Vince l’assemblea dei dipendenti. La giunta Romizi non proroga mini dirigenti e alte professionalità. Dal primo agosto, le strutture intermedie di collegamento tra dirigenza e dipendenti vengono cancellate. Lo stop alla proroga di posizioni organizzative (mini dirigenti) e alte professionalità (salvate solo quelle insopprimibili per legge) arriva sul filo della spending review e dopo mesi battaglie del personale che aveva già diffidato sul tema la giunta Boccali. Diffida replicata con l’assemblea che si è tenuta alla sala della Vaccara. Una vittoria per chi, nelle Rsu, in testa il Diccap Sulpm di Piero Martani, aveva chiesto da mesi di non utilizzare i fondi scaduti per pagare i 44 mini dirigenti (ma cinque sono vacanti), le cinque alte professionalità e di rivedere assetti e criteri con cui venivano assegnati i gradi. Anche nel sindacato c’erano state diverse opinioni, con i più dialoganti Cisl (Serena Sargenti), Uil (Cristiano Mezzasoma) e Csa (Fabio Campagnacci e Walter Trianda), mentre erano decisi a ribadire la diffida il Diccap Sulpm, l’Rdb e anche la Cgil, con Federico Armati. I contrari alla proroga avevano parlato del netto timore che «la provvisorietà degli incarichi diventi stabile» tanto da allungare una situazione di disagio che si vive tra i 1200 di palazzo dei Priori. Il mercato è mobile: un po’ sabato, un po’ domenica Tre anni di attesa, un rene nuovo LA DECISIONE Serie B e mercato a Pian di Massiano: zero a zero e palla al centro. Arbitra la questura e per chi sceglie il campo non basterà la monetina: si deciderà ogni maledetta domenica. Anzi, sabato. Sembra essere questa la soluzione trovata dal Comune sulla concomitanza tra le partite del Perugia in serie B ed il mercato del sabato a Pian di Massiano: «regolamentata dalla giunta comunale - spiega una nota di palazzo dei Priori - al termine di una riflessione che ha comportato anche un confronto con la questura, con le associazioni di categoria e quelle dei consumatori». Diverse le ipotesi che sono state prese in esame, per poter adottare quella meno penalizzante per operatori e pubblico. «È stato perciò stabilito fin da ora - spiegano dal Comune -, in via generale e qualora la questura ritenga per motivi di ordine pubblico assolutamente incompatibile lo svolgimento del mercato del Sabato di Pian di Massiano, che questo si svolga di domenica, con orario 8 – 14, ogni qualvolta il Perugia giocherà al Curi di sabato, in base al calendario di serie B che ancora non è noto. Ci si riserverà di valutare all’inizio del campionato e per l’intera sua durata, assieme agli altri organi responsabili della gestione delle partite, ogni singolo incontro per individuare nei vari casi soluzioni alternative allo spostamento della data, compreso il mantenimento della giornata di sabato se questo sarà compatibile con lo svolgimento sia della partita che del mercato». Insomma, un mercato letteralmente ambulante, sabato con la trasfer- L’assessore Casaioli ta e presumibilmente domenica con la partita casalinga, per cui sarà predisposta «un’azione di promozione per darne notizia ai cittadini». «Abbiamo preso in considerazione – ha spiegato l’assessore al Commercio Cristiana Casaioli – tutte le soluzioni alternative possibili, ma ci siamo resi conto che allo stato attuale non ce ne è una che possa essere considerata la migliore in assoluto. Per questo abbiamo adottato questa scelta che ci impegna a monitorare costantemente la situazione e a prendere le decisioni, in accordo con scelte di ordine pubblico, che di volta in volta possono essere considerate le migliori. Resta l’impegno a sostenere il mercato soprattutto sul piano della comunicazione, e naturalmente si resta il sabato a Pian di Massiano tutte le volte che sarà possibile». le restituisce una vita normale Tre anni di attesa e poi la nuova vita, senza macchine e terapie grazie a un trapianto di rene. È stata infatti dimessa martedì pomeriggio, dopo 15 giorni di ricovero, dalla struttura di Nefrologia, una giovane donna di origine umbre, sottoposta a trapianto renale da un’equipe multidisciplinare dell’Azienda ospedaliera di Perugia. Nonostante le iniziali difficoltà tecniche di tipo vascolare, il decorso posto operatorio, come riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’ospedale, è stato regolare. Il responsabile della struttura complessa di Nefrologia, Emidio Nunzi, assicura che la donna, dopo una breve convalescenza, potrà riprendere la normale vita, senza l’ausilio del trattamento dialitico. Il trapianto è stato possibile grazie alla donazione di un rene, ricevuto da un centro dell’alta Italia, al quale proprio alcuni giorni prima era stato assegnato un rene prelevato dall'Azienda ospedaliera di Perugia. La ragazza era in lista d’attesa per il trapianto di rene da circa 3 anni e da tempo si sottoponeva a terapie limitanti della proprio libertà. L’attività di coordinamento dell’equipe multidisciplinare, che ha visto coinvolte numerose figure professionali, quali anestesisti, chirurghi e nefrologi, è stata coordinata dalla Struttura regionale dei Trapianti. A eseguire l’intervento sono stati i chirurghi Paolo Baccari e Adolfo Petrina (Chirurgia Generale) e Massimo Lenti (Chirurgia Vascolare). -MSGR - 06 UMBRIA - 44 - 31/07/14-N: 44 Perugia (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Giovedì 31 Luglio 2014 www.ilmessaggero.it Badante muore investita sotto la bufera `Scontro con un’auto Vigili, oltre 50 sos mentre pioveva forte ferita anche un’anziana Allagati garage e sottopassi MALTEMPO Il maltempo che ha imperversato in questi giorni con le bombe d'acqua cadute in continuazione procurando in generale notevoli danni, ha anche reso viscide le strade, ha ridotto alla precarietà la visibilità e quindi trasformato in grosso pericolo la circolazione tanto da procurare molti incidenti. Uno di questi ha causato una vittima ed un ferito grave, si è verificato mentre pioveva, intorno alle 10 di ieri mattina a Torgiano, sulla strada per Pontenuovo sul tratto di diretta che collega la località di Santa Croce a Ponterosciano. Nell'incidente ha perso la vita una donna moldava di 57 anni presa in pieno da una Fiat Panda, mentre un'altra donna di 70 anni, che camminava insieme alla moldava, soccorsa dai sanitari del 118 di Perugia è stata trasportata al Santa Maria della Misericordia dove le sono state riscontrate fratture agli arti con condizioni generali non gravi. Il corpo della vittima si trova ora a disposizione dell'autorità giudiziaria e verrà trasferito presso l'Istituto di medicina legale dell'ospedale di Perugia per le opportune ispezioni autoptiche qualore il giudice le riterrà necessarie. Sul posto dell'incidente si è portata l'operatrice del 118 Donatella Ciuchi, che ha coordinato i soccorsi facendo intervenire due autoambulanze, e richiedendo l'intervenuto dei carabinieri della stazione di Cannara, coordinati dal tenente Davide Franco, vice comandante della compagnia di Assisi, che hanno provveduto ai rilievi per accertare la cause dell'incidente. Il traffico, ha subito una sospensio- Oltre cinquanta gli interventi effettuati tra il tardo pomeriggio di martedì e la giornata di mercoledì, con i vigili del fuoco e (in diversi casi) le forze di polizia, impegnati anche di notte. Inizialmente al zona colpita è stata quella del Lago Trasimeno e poi quella di Bastia Umbra Foligno, Spello e Cannara oltre che quella dei dintorni di Perugia. Gli interventi hanno riguardato il soccorso per allagamenti di sottopassi stradali, locali interrati, garage, magazzini oltre che per la caduta di rami e di piante. Fortunatamente nessun danno a persona. REGIONE STANZIA 20MILA EURO Ombrelli aperti per turisti e perugini in questa estate che finora assomiglia all’autunno (FOTO MARCO GIUGLIARELLI) ne di circa 30 minuti ed è potuto riprendere all'arrivo dei carabinieri che hanno controllato anche la viabilità. Le due donne, la moldava era la badante della settantenne, camminavano sotto la pioggia lungo il bordo stradale in direzione Pontenuovo quando è arrivata da dietro la Panda che le ha investite. L'autista si è subito fermato ed ha cercato di prestare i primi aiuti LA GRANDE PAURA DEI DUE RAGAZZI FINITI CON L’AUTO NEL GENNA: «ABITACOLO INVASO DALL’ACQUA, TEMUTO IL PEGGIO» chiamando tenpestivamente i soccorsi. Da un primo sommario esame dei luoghi, dalle tracce lasciate e da quanto ritrovato, sembra che la vittima si fosse spostata improvvisamente prendendo di sopresa l'automobilista e quindi rendendo vana la manovra tentata dal guidatore per evitare l'urto. Purtroppo la cinquantasettenne con la testa ha battuto violentemente sul parabrise dell'utilitaria ed è deceduta sul colpo. Il corpo dopo l'urto è stato sbalzato sul campo sottostante. La distanza dal punto dell'impatto al punto dove è finito il corpo è di pochi metri il che farebbe supporre che il mezzo viaggiasse ad una velocità bassa, comunque tale da essere adeguata alle condizioni ambientali e climatiche. Sindacalisti costretti a tornare al lavoro segue dalla prima pagina In Umbria la Cgil “funzione pubblica” ha potuto contare finora su 16 persone distaccate, cioé pagate per fare i sindacalisti a tempo pieno (ben 4 da scuola e università). Da settembre si scende 8. Ma anche gli altri sono messi maluccio. La quantità di sindacalisti “distaccati” è calcolata in proporzione agli iscritti. «Uno dei nostri, un segretario, sta pensando a mezzo permesso», racconta un “delegato” sfinito dall’ennesimo confronto organizzativo. La Cisl sarà costretta a passare da 8 a 4 distacchi, stessa proporzione per la Uil. Pure l'Ugl aveva mezzo distacco: da settembre addio. In Umbria una ventina di persone la mattina del primo settembre dovranno lasciare la scrivania del sindacato e presentarsi col cartel- lino da timbrare in Provincia, in Regione, alla Comunità montana o a scuola. Nel Cuore verde i dipendenti della pubblica amministrazione sono lievitati fino a 50mila, la galassia dei sindacati è da mal di testa. A parte «la triplice», come la chiamano gli altri, cioè Cgil, Cisl e Uil, c'è l’Ugl, l’Usb e poi Diccap, Fiadel, Cimo, Snami, Fials, Dirrel, Sulpm, Uspol, Siapol, che rappresentano nell'ordine comunali, medici, dirigenti e vigili urbani... ma sono so- CGIL: DA 16 A 8 DISTACCHI. CISL E UIL PASSANO DA 8 A 4 lo una minima parte dell'universo di acronimi. A loro, ai più piccoli, spettano solo i permessi, che ovviamente hanno anche le sigle grandi. I permessi sono autorizzati di volta in volta in proporzione agli iscritti dagli enti datori di lavoro; ne esistono di due tipi: aziendali - per le rsu, cioè i rappresenti eletti dai colleghi - e nazionali, per i segretari delle varie sigle, calcolati dal Ministero della funzione pubblica. Oggi un dirigente di un sindacato bello grosso, la Uil ad esempio, sommando le ore di permesso ha diritto a circa un giorno al mese lontano dal posto di lavoro: da settembre la metà. E si litiga per stabilire a chi tocca. Ma quanti sono che usufruisono dei permessi? Bella domanda, gli archivisti stanno contando da settimane. Federico Fabrizi Un esempio solo per intenderci: non possiamo dare il dialetto ai ponti per rafforzare le buone vecchie tradizioni, ché a loro piace così, magari riproponendo un macchiettismo tardo maschilista nelle poesie, facendo finta che lì non abitino tantissimi migranti e che l’inclusione non sia indolore... Per creare convivenza possibile, bisogna lavorarci culturalmente! Sia con gli italiani che con gli stranieri. Infatti come tutti ormai sanno, una città è l’incarnazione visibile e sensibile delle generazioni che vi hanno dimorato, vi dimorano, l’attraversano. I rapporti umani che si stabiliscono negli spazi pubblici, al chiuso e all’aperto, in mezzo alla straordi- naria nonché significativa bellezza in cui ci muoviamo -spesso senza percepirla- dipendono in larga misura dalla visione che la classe politica, vale a dire le donne e gli uomini investiti del mandato dell’azione concreta per conto dei cittadini, porta alla luce e mette in essere. Nella nostra città, quindi, la vocazione del luogo ha bisogno di essere ascoltata. Sostenere o finanziare progetti culturali senza avere una visione lungimirante della strada da imboccare non aiuta a uscire dall’inerzia. Anzi, rischia di far rimanere i rapporti umani - che si sviluppano all’ombra delle decisioni assunte a Palazzo dei Priori - fermi in una collocazione gerarchica, passatista e nostalgica: slegata fra le classi e i quartieri, una spe- Tanti automobilisti al pronto soccorso Tanti incidenti in queste ore di maltempo. Soprattutto a Perugia, dove il volume del traffico e le strade rese insidiose dalle abbondanti piogge hanno causato parecchi scontri. Nella maggior parte dei casi conclusi con la constatazione dei danni fra le parti in causa, ma in diverse situazioni con il ricorso alle cure dell’ospedale. In particolare tre donne di 52, 41 e 39 anni hanno avuto dai venti ai 40 giorni di prognosi. Intanto, dopo i controlli al pronto soccorso, i due fidanzati finiti nel torrente Genna martedì sera (vettura scivolata in acqua poi ribaltata posizionandosi su un lato e trascinata per circa 20 metri dalla forte corrente) raccontano quei tremendi istanti prima dell’arrivo di vigili del fuoco: «Eravamo dentro l’auto senza possibilità di uscire all’esterno. L’acqua aveva raggiunto quasi tutto l’abitacolo, davvero abbiamo temuto il peggio». I vigili del fuoco intervenuti in pochi minuti con due squadre e 5 mezzi compreso personale “esperto in tecniche di salvataggio in ambiente fluviale” hanno soccorso i giovani che sono stati consegnati al personale del 118. Luigi Foglietti © RIPRODUZIONE RISERVATA CI FERMIAMO DAL AL © RIPRODUZIONE RISERVATA Cultura, cambio rotta ascoltando i bisogni segue dalla prima pagina Strade scivolose «Sulla situazione determinata dall'esondazione di un torrente e dagli smottamenti conseguenti alle fortissime piogge che hanno interessato in maniera particolare la frazione Montefiorello di Vallo di Nera, la Regione Umbria ha già messo a disposizione del Comune oltre 20mila euro per i primi interventi, mentre continua a monitorare costantemente la situazione». Così l'assessore regionale all'Ambiente, Silvano Rometti in apertura della seduta odierna della Seconda Commissione consiliare. Rometti ha assicurato che nei prossimi giorni verranno effettuati accurati sopralluoghi da parte dei tecnici per mettere a punto un quadro generale dei danni per i quali la Regione provvederà a reperire altre risorse utili agli interventi necessari. cie di pelle di serpente abbandonata. Alla luce di tutto questo invitiamo chi ha la responsabilità del governo culturale della città ad ascoltare le voci che pubblicamente si stanno levando affinché Perugia si possa aprire a una consapevole discontinuità culturale nei prossimi anni, fino a diventare più inclusiva, laica (ne avremmo tanto bisogno, per non soffocare nel moderatismo o nel francescanesimo di maniera!), internazionalmente connessa, rispettosa dei rapporti fra i generi, alla ricerca di capacità che, pur esistendo, ancora non hanno trovato la strada per farsi ascoltare. Elisabetta Chiacchella docente universitaria e radicale transnazionale AGOSTO PER LA PREVISTA MANUTENZIONE ANNUALE. Un breve disagio per un servizio sempre efficiente. In ciascuna stazione troverete le indicazioni del servizio sostitutivo autobus linea MM2. www.minimetrospa.it www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] GIOVEDÌ 31 luglio 2014 Lagrusischiantaeuccideunanziano Terrore a Terni: il braccio metallico investe un palazzo, evacuate cinquanta famiglie Caso-Piandi Massiano Sfrattato il mercatino «Si farà la domenica» Maltempo-record: via i visitatori, danni all’agricoltura · Alle pagine 2 e 3 CINAGLIA · A pagina 17 Dramma della gelosia E’ tradito, bastona la moglie Ombrelli aperti e prenotazioni in calo «Acqua alta» in tutta la regione Sommersa la procura BERETTA · A pagina 4 Quartiere in fermento Ora il Ponte minaccia la secessione VAGNETTI · A pagina 10 · A pagina 9 Dramma a Torgiano Badante muore investita da un’auto · A pagina 14 PIIOOVVEE P SSUULL TTUURRIISSM MOO A caccia con le frecce Gli arcieri: «Rispettiamo le regole» SERVIZIO · In Nazionale OGGI su: www.lanazione.it/umbria LA FOTOGALLERY Gru impazzita Le immagini-choc Il Comune «para» un buco di bilancio LEGGI L’ARTICOLO Riunione-fiume della giunta, si pensava di fermare tre mesi il minimetrò LEGGI L’ARTICOLO NUCCI · A pagina 9 «The Face of an Angel» L’omicidio di Perugia visto da Hollywood Film su Meredith al Festival di Toronto «THE FACE of an angel, La faccia di un angelo», il film del regista Michael Winterbottom ispirato alla vicenda di Meredith Kercher, sarà in prima mondiale al Toronto Film Festival. Nel film recitano Daniel Bruhl, Kate Beckinsale, Cara Delevingne e l’attore italiano Valerio Mastandrea. La pellicola di Winterbottom, partendo dall’omicidio della studentessa inglese uccisa a Perugia il primo novem- bre 2007, esamina «il fascino» mediatico di questo caso di cronaca. Per il delitto Kercher sono stati condannati l’americana Amanda Knox e Raffaele Sollecito. La vicenda processuale tuttavia non è ancora chiusa per il ricorso in Cassazione depositato dai legali dei due giovani imputati. Sulla vicenda Meredith è stato realizzato anche un altro film, «Amanda Knox», diretto per la tv da Robert Dohrnelm. I lupi divorano altre quattro capre Fiocco azzurro in casa Toni
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