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PwC Tax and Legal Services
(TLS)
TLS Newsletter
N° 2
Anno 9
17 febbraio 2014
Mensile di aggiornamento in materia legale e fiscale
Pubblicato e distribuito gratuitamente
Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 760 in data 11 dicembre 2006
Legal and Tax monthly newsletter
Published and distributed free of charge
Registration before the Court of Milan n. 760 dated December 11, 2006
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TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
2
Indice - Index 1.
Pag
La “voluntary disclosure” o collaborazione volontaria per la regolarizzazione dei capitali
detenuti all’estero in violazione delle norme sul monitoraggio fiscale
The “voluntary disclosure” or voluntary cooperation for the regularization of assets held abroad
in breach on tax reporting duties
(Nancy Saturnino – Matteo Merli) 2.
Regolamento Attuativo in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione
elettronica e procedure attuative ai sensi del D. Lgs. n. 70 del 2003
Implementing Regulation for the protection of copyright
on electronic communication networks and implementation procedures according to Law Decree no. 70 on 2003
(Michele Fava - Federica Facchini) 3.
Il trattamento fiscale della svalutazione degli immobili merce
Tax treatment of write-down of Real Estate assets booked as stock inventory
(Mario Joseph Feminò – Fabrizia Orsillo) 4.
Il sindacato di inerenza degli interessi passivi nelle operazioni di merger leveraged buy out
(Cassazione n. 24434, del 30 ottobre 2013)
The inherence of interest expenses in merger leveraged buy-out operations
(Supreme Court no. 24434 of 30th October 2013)
(Nicola Siviero - Marta Tassinato)
5. Trasformazione elusiva: inopponibilità parziale
Elusive transformation: partial unenforceability
(Simone Guidi – Chiara Casarini) 6.
Alcuni chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in ambito IVA nel mese di dicembre 2013
Clarification provided by the Italian tax authorities during December 2013 on VAT matters
(Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna) 7.
Il trattamento sanzionatorio tributario in caso di omessa effettuazione di ritenute
nei flussi finanziari verso l’estero
The tax penalties applied to the omitted application of withholding to the outbound income flows
(Alessio Rolando – Paolo Sommi)
5
9
12 16
19
22
29
8.
CFC ed interposizione fittizia: un dibattito ancora aperto
CFC and fictitious interposition: a debate still open
(Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli - Benedetta Alinovi) 33
9.
Illegittima l’estensione dei termini del periodo d’accertamento fiscale in caso di prescrizione del reato
Invalid the extension of the terms of the tax audit period in the case of prescription of the crime
(Mia Pasini – Luca Piemontese) 37
10. Obbligo di apposizione del visto di conformità alle dichiarazioni fiscali per le compensazioni di
crediti tributari di importo superiore ad Euro 15.000 ed incremento del limite annuo per l’utilizzo
tramite compensazione dei crediti per imposte da Euro 516.456,90 a Euro 700.000
Mandatory “conformity permit” on Tax returns to offset tax credits for amounts greater than Euro
15.000 and increase of the annual limit for compensation of tax credits from Euro 516.456, 90 to Euro 700.000
(Riccardo Lorenzon – Maria Zanatta) 11.
Transfer pricing: la Legge di Stabilità 2014 estende le rettifiche al comparto impositivo IRAP
Transfer pricing: the 2014 Finance Act broadens the adjustments to IRAP
(Ugo Cannavale – Elena Luzi) 39
42
12.
Diritti dei consumatori: la direttiva 2011/83/UE
Consumer rights: directive 2011/83/EU
(Barbara Ferri – Riccardo Lonardi)
44
13.
Le novità relative alle rettifiche di valore e perdite su crediti a seguito della Legge di stabilità 2014
The new rules on write-downs and losses on receivables after the 2014 Budget Law
(Arturo Cassina - Roberto Colatorti - Annalisa Contardi) 50
14.
Possibilità di aggredire i beni di una persona giuridica per violazioni tributarie del legale rappresentante
Possibility to seize an entity’s assets in dependence of tax crimes committed by its he legal representative
(Paola Barazzetta - Veronica Nobili) 59
15.
La Corte di Cassazione nega l’efficacia esimente di un modello organizzativo non “calato” nella specifica realtà aziendale
The Supreme Court denied the relieving effect of an organizational model not “tailored” to the corporate business
(Paola Barazzetta - Pamela Terazzi)
61
3
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
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La “voluntary disclosure” o collaborazione volontaria per la regolarizzazione dei capitali detenuti
all’estero in violazione delle norme sul monitoraggio fiscale
The “voluntary disclosure” or voluntary cooperation for the regularization of assets held abroad in
breach on tax reporting duties
(Nancy Saturnino – Matteo Merli)
(Nancy Saturnino – Matteo Merli)
Nel vasto programma di contrasto ai fenomeni di illecito
fiscale internazionale ed in attuazione di quanto auspicato dall’OCSE già nel 2010 nel documento denominato
“Offshore voluntary disclosure”, il Consiglio dei Ministri ha
approvato - il 24 gennaio u.s. - il Decreto Legge n. 4 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2014),
volto ad introdurre nel contesto normativo Italiano la c.d.
“voluntary disclosure”.
Within the context of international programs to contrast tax
avoidance and in accordance with the OECD “Offshore voluntary disclosure” document issued in 2010, the Italian Governement has approved - on 24 January 2014 - Law Decree n. 4
(published into the Official Gazette on 20 January 2014) to
introduce the so-called “voluntary disclosure” procedure into
the Italian Legislation.
Il 12 febbraio u.s. l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato
le bozze dei modelli da utilizzare per l’attuazione della
procedura.
On February 12, 2014 the Italian Tax Office has issued the
Draft Forms for the procedure.
Questa procedura – già menzionata dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare n. 25 del 31 luglio 2013 e n. 38 del 23
dicembre 2013 – è finalizzata a favorire la regolarizzazione delle violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale,
commesse dai contribuenti Italiani in relazione alle attività
detenute all’estero negli anni ancora suscettibili di accertamento.
This procedure - already mentioned by the Italian Tax Authorities in the Circular Letters n. 25 of 31 July, 2013 and n. 38
of 23 December, 2013 - aims to promote the regularization of
violations concerning tax reporting duties, committed by the
Italian taxpayers with regard to assets held abroad, during
the years still open for the assessment.
Al fine di incentivare la regolarizzazione spontanea, il legislatore ha previsto un meccanismo fortemente premiale di
riduzione delle sanzioni amministrative (fino al 50% della
misura minima prevista dalla legge) e penali applicabili alle
violazioni commesse, nonché l’esclusione dalla punibilità
per i reati di infedele ed omessa dichiarazione, commessi in
relazione agli imponibili riferiti alle attività estere oggetto
di “disclosure”.
In order to support the voluntary regularization, the Italian
legislator has recognized a strong reduction of administrative
(up to 50% of the minimum amount provided for by the law)
and criminal penalties, as well as the exclusion from criminal liability for violations of untrue and omitted tax return,
committed in relation to the taxable income related to foreign
assets subject to “disclosure”.
La procedura potrà essere attuata esclusivamente entro il
30 settembre 2015 e riguarderà le violazioni commesse fino
al 31.12.2013 (saranno escluse quindi, le eventuali violazioni riferite alle dichiarazioni relative all’anno 2013, che
saranno presentate entro il 30 settembre 2014).
The procedure can be implemented up to September 30,
2015 with specific reference to the violations committed until
31.12.2013 (therefore, the 2013 fiscal year returns that are
filed by September 30, 2014 does not fall within the special
voluntary procedure).
Occorre da subito sgombrare il campo da ogni equivoco e
precisare che, come manifestamente espresso dal Governo
nel Comunicato Stampa del 24 gennaio u.s., la voluntary
disclosure non è un condono fiscale; conseguentemente
sono dovute tutte le maggiori imposte e gli interessi relativi
alle attività oggetto di disclosure.
In order to avoid misunderstanding it has to be immediately
clarified that, as expressly said by the Government in the note
to comment the new law issued on January 24, the voluntary
disclosure is not a tax amnesty; as a consequence, all higher
taxes and interests related to the activities of disclosure are
due.
Ciò nonostante, il suddetto meccanismo premiale (sia in
termini di sanzioni amministrative che penali) unitamente
alla forte riduzione delle sanzioni per le violazioni degli
obblighi di monitoraggio fiscale introdotta dalla Legge Europea (in vigore dal 4 settembre 2013 ed applicabile anche
alle violazioni commesse in passato in virtù del principio di
legalità e del favor rei) in risposta alla procedura di infrazione EU Pilot 1711/UE, rendono particolarmente interessante la valutazione dell’adesione alla procedura da parte
dei contribuenti Italiani.
Nevertheless, the above reward mechanism (both in terms
of administrative and criminal sanctions) together with
the strong reduction of penalties for the violations of fiscal
monitoring duties introduced for by the European Law (in
force starting from September 4, 2013 and also applicable to
the violations already committed in the past years, according
with the principle of legality and the favor rei) in response to
the 1711/UE Pilot procedure, imply a proper evaluation of the
adhesion to the procedure by the Italian taxpayers.
This circustance also taking into consideration the new inter-
5
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Ciò anche in considerazione del mutato contesto internazionale, volto ad incrementare le procedure di scambio
di informazioni tra autorità fiscali, il contrasto agli illeciti
fiscali internazionali ed i fenomeni di riciclaggio.
national context, where there is an increasing attention with
regard to procedures concerning the exchange of information
between tax authorities and activities to contrast tax avoidance and money laundering phenomena.
Gli aspetti essenziali della procedura di voluntary disclosure
possono essere sintetizzati come segue.
The main aspects of the voluntary disclosure procedure can be
summarized as follows.
Dal punto di vista soggettivo, possono attuare la voluntary
disclosure: le persone fisiche, le società semplici ed equiparate e gli enti non commerciali, residenti in Italia, che
abbiano commesso violazioni in materia di monitoraggio
fiscale (ovverosia omessa o errata compilazione del quadro
RW del modello Unico) in relazione ad attività detenute
all’estero suscettibili di produrre redditi assoggettabili a
tassazione in Italia.
From a subjective point of view, the procedure can be implemented by: individuals, partnerships and similar entities,
non-commercial entities, resident in Italy, who have committed violations concerning tax monitoring duties (i.e. omitted
or untrue completion of the Section RW of yearly tax return)
with regard to assets held abroad and that may give rise taxable income in Italy.
La procedura si attua mediante la presentazione di un’istanza all’Amministrazione Finanziaria (in particolare
all’Ufficio per il Contrasto degli Illeciti Fiscali Internazionali
– UCIFI) volta a dichiarare tutte le attività possedute all’estero in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale;
l’istanza (il cui modello è stato pubblicato - in bozza - il 12
febbraio 2014, unitamente ai relativi dettagli procedurali)
deve essere corredata da tutti i documenti ed informazioni
volti a consentire una puntuale ricostruzione:
• dei redditi derivanti dalle attività detenute all’estero
(interessi, dividendi, plusvalenze, ecc.);
• delle modalità di costituzione, trasferimento o occultamento adottate in relazione agli assets non dichiarati.
The procedure is carried out by filing an application to the tax
authorities (in particular to the Central Office for International Tax Violations - UCIFI) to declare all assets held abroad
in violation to the tax monitoring duties; the application (the
Draft of the Form for filing the application has been published
on February12 2014, with other procedural details); all documents and information to enable an accurate reconstruction
of the following elements must be attached to the application:
La procedura si perfeziona con il versamento (in un’unica
soluzione e senza compensazione con eventuali crediti
fiscali del contribuente):
1. delle maggiori imposte ed interessi dovuti sui redditi
(interessi, dividendi, plusvalenze, ecc.) derivanti dalle
attività possedute all’estero e non dichiarate ai fini del
monitoraggio fiscale;
2. delle sanzioni minime di legge, ridotte fino al 50% in
applicazione della procedura di voluntary disclosure (in
pratica 1,5% del valore degli assets posseduti in Stati
no Black List e 3% del valore degli assets posseduti in
Stati Black List) per le violazioni commesse in relazione agli obblighi di monitoraggio fiscale (con eventuale
ulteriore riduzione ad 1/3 qualora il pagamento delle
stesse sia effettuato entro sessanta giorni dalla data di
notifica dell’atto di contestazione); 3. delle sanzioni dovute sui maggiori redditi di fonte
estera accertati (eventualmente ridotte ad 1/6 nel
caso di pagamento entro sessanta giorni dalla notifica
dell’atto o ad 1/3 in caso di proposizione di istanza di
accertamento con adesione).
The procedure is completed with the payment (in a lump sum
and without any offsetting of tax credits) of:
In particolare, al fine di poter beneficiare della riduzione
delle sanzioni amministrative di cui al punto 2) nella misura del 50% del minimo di legge il contribuente potrà (i)
trasferire le attività in Italia in uno degli Stati che consentono un effettivo scambio di informazioni inclusi nella lista di
cui al Decreto Ministeriale 4 settembre 1996 o (ii) mantenere gli assets nel medesimo Stato, autorizzando però
l’intermediario estero a trasmettere all’Amministrazione
Finanziaria Italiana i dati relativi alle attività regolarizzate.
In order to benefit of the reduction of penalties referred in the
above mentioned point 2) to the extent of 50% of the minimum provided for by law, the taxpayer may decide to (i) transfer its activities in Italy or in a Country allowing a proper the
exchange of information included into the list referred into
the Ministerial Decree issued on September 4, 1996 or (ii) to
maintain the assets in the foreign Country, by authorizing the
foreign intermediary to transmit to the Italian Tax Authorities the information related to the regularized activities.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
•
•
income arising from assets held abroad (interest, dividends, capital gains, etc.).
method for the constitution or transfer of assets abroad.
1. he higher taxes and interest due on income (interest,
dividends, capital gains, etc.) arising from assets held
abroad and not declared for the purposes of the tax monitoring;
2. the minimum penalties provided for by law, reduced up
to 50%, pursuant to the voluntary disclosure procedure
(i.e. 1.5% of the value of the assets held in the no Black
List Countries and 3% of the value of the assets held in the
Black List Countries) for the violations committed with
regard to the tax monitoring duties (with a possible further reduction up to 1/3, if the payment is made within
sixty days from the date of the notification of the deed);
3. the penalties due on higher foreign-source income (possibly reduced to 1/6 in the case of payment within sixty
days from the notification of the notice or to 1/3 in the
case of so called “accertamento con adesione” procedure).
6
Nei casi in cui le condizioni sopra descritte non si verifichino, la sanzione base sarà ridotta del 25%.
Where the above conditions are not met, the penalty will be
reduced of 25%.
Inoltre, per espressa previsione dell’articolo 5-quinques
del Decreto Legge 167 del 28 giugno 1990, introdotto
dall’articolo 1 del Decreto Legge n. 4 del 28 gennaio 2014,
nei confronti dei contribuenti che attuano la procedura di
voluntary disclosure:
1. è esclusa la punibilità per i reati di infedele o omessa
dichiarazione, di cui agli articoli 4 e 5 del Decreto Legislativo n. 74 del 10 marzo 2000, e
In addition, following the provision of art. 5-quinquies of
the Law Decree n. 167 of 28 June 1990, introduced for by the
art. 1 of Law Decree no. 4 of 28 January 2014 taxpayers who
implements the voluntary disclosure procedure:
2. le pene previste per le fattispecie di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri
documenti falsi (articolo 2 del Decreto Legislativo n. 74
del 10 marzo 2000) o mediante altri artifici (articolo 3
del Decreto Legislativo n. 74 del 10 marzo 2000) sono
ridotte alla metà.
1. cannot be punished (from a criminal point of view) for
the violations of untrue or omitted tax return, as per
the art. 4 and 5 of Legislative Decree no. 74 of 10 March
2000, and
2. the criminal penalties provided for fraud declaration
committed by means of false invoices or other false documents (art. 2 of Legislative Decree no. 74 of 10 March
2000), or through other devices (art. 3 of Legislative
Decree no. 74 of 10 March 2000) are reduced by up to one
half.
In conformità al secondo comma della disposizione citata, i
suddetti benefici di natura penale-tributaria si applicano a
tutte le condotte riferite agli imponibili riferibili alle attività
costituite o detenute all’estero.
In accordance with the second paragraph of the provision
under examination, the above mentioned benefits concerning
the criminal offenses, are applicable to all conducts related
to the taxable income attributable to the assets established or
held abroad.
In ogni caso, ove le violazioni originariamente commesse
dal contribuente profilassero delle violazioni di natura
penale, l’Ufficio effettuerà apposita comunicazione - entro trenta giorni dall’avvenuto versamento delle imposte
e delle sanzioni - all’Autorità Giudiziaria competente per
comunicare la conclusione della procedura di voluntary
disclosure.
If the violations committed by the taxpayer fall within the tax
criminal framework, the Tax Office will communicate - within
thirty days from the payment of taxes and penalties – to the
Prosecutor the conclusion of the voluntary disclosure procedure.
Qualora il contribuente non provveda al versamento delle
somme indicate nell’atto di contestazione, la procedura
surriferita non si perfeziona; conseguentemente sarà emesso un nuovo atto di contestazione contenente le sanzioni
rideterminate secondo la normativa ordinaria.
If the taxpayer does not pay the amount specified in the
notice, the procedure is not completed and, consequently, a
new notice of assessment shall be issued including all penalties
due, according with the ordinary rules.
Dal punto di vista operativo, la procedura di voluntary
disclosure può essere attivata per le violazioni riferite a tutti
i periodi d’imposta per i quali, alla data di inoltro dell’istanza, non siano ancora scaduti i termini per l’accertamento.
From an practical point of view, the voluntary disclosure
procedure can be implemented for the violations committed in
all fiscal years still open for the assessment.
In particolare, ai fini del computo dei termini di accertamento occorrerà anzitutto verificare se gli assets siano stati
detenuti in Stati Black List (in tal caso i termini di accertamento sono raddoppiati) o meno (in tal caso si farà riferimento ai termini di accertamento ordinari).
In particular, for the computation of the assessment terms, it
will be necessary to ascertain if the assets were held in Black
List Countries (in such a case the terms for the assessment are
doubled) or not (in such a case the ordinary terms apply) .
In pratica, sarà possibile regolarizzare:
1. le violazioni relative al quadro RW commesse dal 2003
al 2012 in relazione ad assets posseduti in Stati Black
List;
2. le violazioni relative al quadro RW commesse dal 2008
al 2012 in relazione ad assets posseduti in Stati non
Black List;
3. le violazioni relative alle maggiori imposte dovute
commesse dal 2005 al 2012 in relazione ad assets posseduti in Stati Black List;
4. le violazioni relative alle maggiori imposte dovute
commesse dal 2009 al 2012 in relazione ad assets posseduti in Stati non Black List.
It will practically be possible to regularize:
1. violations related to the completition of Section RW
committed from 2003 to 2012 in relation to assets held in
Black List Countries;
2. violations related to the completition of Section RW committed from 2008 to 2012 with regard to assets held in
non Black List Countries;
3. violations related to higher taxes due, committed from
2005 to 2012 in relation to assets held in Black List
Countries;
4. violation related to higher taxes due which have been
committed from 2009 to 2012 in relation to assets held in
non Black List Countries.
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TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Qualora la dichiarazione sia stata omessa i termini di accertamento saranno comunque maggiorati di un anno; inoltre,
specifiche disposizioni si rendono applicabili qualora sussistano violazioni di natura penale (in particolare, anche in
tal caso i termini di accertamento sono raddoppiati).
Whether the tax return has been omitted, the terms for the
assessment will be increased of one year; specific provisions
apply whether violations having criminal nature have been
committed (in particular, in this case the terms of inspection
are doubled).
Dal punto di vista concreto, in considerazione della molteplicità di fattispecie che si possono presentare risulta estremamente arduo fornire un conteggio standardizzato delle
somme che potrebbero essere richieste per completare la
procedura, rendendosi necessaria una valutazione caso per
caso delle diverse situazioni intervenute.
From a practical point of view, given the variety of circumstances that may occur, it is extremely difficult to provide
a standardized counting of the amounts that may be required
in order to complete the procedure, making necessary a case
by case evaluation of the different situations that may occur.
Certamente, nel caso di patrimoni derivanti da eredità
o già giacenti all’estero da lunghi periodi, la voluntary
disclosure costituisce un’occasione irripetibile per poter
regolarizzare tali patrimoni, con un impatto estremamente
ridotto di imposte e sanzioni.
Certainly, in case of assets arising from inheritance or for
those assets that have been abroad for quite some time, the
voluntary disclosure provides a unique opportunity to regularize these assets, with a very small impact in terms of taxes
and penalties.
Per le altre fattispecie, invece, sarà necessaria una valutazione caso per caso il costo della procedura nonché i benefici (diretti ed indiretti) derivanti dall’implementazione della
stessa.
For the other case, however, it will be required a case-by-case
valuation concerning the cost of the procedure and the benefits (direct and indirect) arising from the implementation of
the same.
In conclusione, resterà deluso chi si attendeva dalla voluntary disclosure un condono o un altro “scudo fiscale”.
In conclusion, Italian taxpayers waiting an amnesty or a “tax
shield” from the voluntary disclosure could be disappointed.
Tuttavia, questa procedura deve essere intesa - ad avviso
di chi scrive - come una spinta a promuovere atteggiamenti
di compliance fiscale, anche – e forse soprattutto - tenuto
conto dell’ormai mutato contesto internazionale, dove si
stanno potenziando gli accordi per lo scambio di informazioni nonché la normativa volta al contrasto dei fenomeni
di illecito fiscale internazionale, riciclaggio e autoriciclaggio.
However, this procedure must be evaluated - in the opinion
of the writer - as an opportunity to promote attitudes of tax
compliance, even – and perhaps especially - in the light of the
changed international context where the arrangements for
the exchange of information are enhancing as well as the legislation intended to contrast the phenomena of illegal international tax, money laundering and self money laundering.
Regolamento Attuativo in materia
di tutela del diritto d’autore sulle
reti di comunicazione elettronica e
procedure attuative ai sensi del D.
Lgs. n. 70 del 2003
Implementing Regulation for the
protection of copyright on electronic communication networks and
implementation procedures according to Law Decree no. 70 on 2003
(Michele Fava - Federica Facchini)
(Michele Fava - Federica Facchini)
L’Autorità Garante per le Garanzie nelle Comunicazioni
(d’ora in avanti “AGCOM”), in data 12 dicembre 2013, con
delibera n. 680, ha approvato il Regolamento attuativo in
materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica ai sensi del Decreto Legislativo n. 70 del 9
aprile 2003 (d’ora in avanti il “Regolamento Attuativo”),
che entrerà in vigore dal 31 marzo 2014.
Le finalità del Regolamento Attuativo sono esplicitate
nell’art. 2, e consistono nel:
1. disciplinare le attività dell’AGCOM in materia di tutela
del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica;
2. promuovere lo sviluppo dell’offerta legale di opere digitali e l’educazione alla corretta fruizione delle stesse;
The Authority Guarantor for the Security of Communications
(hereinafter “AGCOM”), on December, 12, 2013, by Resolution no. 680, approved the Implementing Regulations for
the protection of copyright on the electronic communication
networks pursuant to Legislative Decree no. 70 on April, 9,
2003 (hereinafter the "Implementing Regulation"), which
will come into force from March, 31, 2014.
The purposes of the Implementing Regulation are set forth in
art. 2, and consist of :
1. regulating the activities of AGCOM for the protection of
copyright on electronic communication networks;
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
2. promoting the development of legal offers of digital work
and the education for a proper use of the same;
8
3. disporre le procedure volte all’accertamento ed alla
cessazione delle violazioni del diritto d’autore e dei
diritti connessi, poste in essere sulle reti di comunicazione elettronica.
3. arranging the procedures for establishing and the cessation of the copyright infringements and of the related
rights, carried out on electronic communication networks.
Più in particolare, è previsto (art. 3, Regolamento Attuativo) che lo sviluppo e la tutela delle opere digitali siano
favoriti tramite l’adozione di specifiche misure, a cura
dell’AGCOM, volte a promuovere:
1. l’educazione degli utenti alla legalità nella fruizione
delle opere digitali;
2. la massima diffusione dell’offerta legale di opere digitali;
3. l’elaborazione di codici di condotta da parte dei prestatori di servizi della società dell’informazione ai fini
della tutela del diritto d’autore.
In particular, it is provided (art. 3, Implementing Regulation)
that the development and the protection of digital work are
favoured by the adoption of specific measures, by AGCOM, to
promote:
1. the education of users to the legality in the use of digital
work;
2. the widest circulation of legal offer of digital work;
Oggetto del presente Regolamento è, pertanto, l’opera
digitale, definita dall’art. 1, lettera p) del Regolamento Attuativo come: “un’opera, o parti di essa, di carattere sonoro,
audiovisivo, fotografico, videoludico, editoriale e letterario,
inclusi i programmi applicativi e i sistemi operativi per elaboratore, tutelata dalla Legge sul diritto d’autore e diffusa su
reti di comunicazione elettronica”.
Espressamente esclusi dall’applicazione delle disposizioni
in commento sono:
• gli utenti finali che fruiscono di opere digitali in modalità downloading1 o streaming2 ;
• le applicazioni ed i programmi per elaboratore attraverso i quali si realizza la condivisione diretta tra utenti
finali di opere digitali in rete.
•
Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di
opere digitali
The object of this Regulation is, therefore, the digital work, defined by art. 1, letter p) of the Implementing Regulation as: "a
work, or part thereof, with sound, audiovisual, photographic,
video game, publishing and literary, including the application
programs and the operating systems for computers, protected
by copyright Law and widespread on electronic communications networks".
Expressly excluded from the application of the provisions here
commented are:
• the final users who benefit from the digital work in downloading1 or streaming2 mode;
• the applications and the computer programs through
which direct sharing is achieved between final users of
digital work on the network.
Al fine di tutelare e sviluppare al meglio l’offerta di opere
digitali in modo legale, è istituito un Comitato denominato
“Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di opere
digitali” (art. 4, Regolamento Attuativo); il Comitato ha il
compito di incoraggiare il raggiungimento di intese tra le
categorie delle principali associazioni di settori (quali, per
esempio, i consumatori, gli artisti, gli editori), con particolare attenzione ai seguenti temi:
• la semplificazione della filiera di distribuzione di opere
digitali al fine di favorire l’accesso alle stesse;
• l’adozione di codici di condotta da parte dei prestatori
di servizi della società dell’informazione, anche con
riferimento a strumenti di contrasto all’offerta di contenuti in violazione del diritto d’autore.
In order to protect and develop the best range of digital work
in a legal way, a committee has been established called the
"Committee for the development and the protection of legal
offers of digital work" (art. 4, Implementing Regulation); the
Committee has the task of encouraging the achievement of
agreements by and between the main associations of industries (such as, for example, consumers, artists, publishers), with
particular attention to the following aspects:
• simplification of the distribution chain of digital work in
order to facilitate access
• the adoption of codes of conduct by the services’ providers of the company information, also with reference
to instruments able to contrast the supply of content in
violation of copyright.
Inoltre, il Comitato cura, tra l’altro (art. 4, comma 3, Regolamento Attuativo):
• “la promozione di misure di educazione alla legalità nella
fruizione di opere digitali (…);
• la predisposizione di misure volte a sostenere lo sviluppo
delle opere digitali, a rimuovere le barriere esistenti e a
promuovere iniziative commerciali di ampia fruibilità;
Moreover, the Committee takes care, among other, of (art. 4,
paragraph 3, Implementing Regulation):
• "the promotion of legal education in the use of digital
works (…);
• the provision of measures to support the development of
digital work to remove barriers and promote business
initiatives with an extensive usability;
1 L’art. 1, lettera bb) del Regolamento Attuativo definisce il “downloading”
come il “trasferimento di opere digitali su un proprio terminale o su uno
spazio condiviso attraverso reti di comunicazione elettronica”.
2 L’art. 1, lettera cc) del Regolamento Attuativo definisce lo “streaming”
come il “flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o più destinazioni attraverso reti di comunicazione elettronica e riprodotti in tempo
reale sul terminale dell’utente”.
1 Article. 1, letter bb) of the Implementing Regulation, defines the “downloading” as the “transfer of digital works on its own terminal or on a shared
space through networks of electronic communication.”
2 Article. 1, letter cc) of the Implementing Regulation defines “streaming” as
the “stream of audio/video data transmitted from a source to one or more
destinations through networks of electronic communications and reproduced
in real time on the user’s terminal.”
9
3. the drawing up of codes of conduct by the services’
providers of the company information for the copyright
protection.
Commission for the development and the protection of
legal offers of digital work
TLS Newsletter n° 2 Anno 2013
•
•
il monitoraggio dello sviluppo dell’offerta legale di opere
digitali (…);
la formulazione di ipotesi di adeguamento del presente
regolamento in relazione all’innovazione tecnologica e
all’evoluzione dei mercati.”
•
•
the monitoring of the development of legal offers of digital work (…);
the formulation of a hypotheses adaptation of this regulation in relation to technological and market developments. "
Procedure a tutela del diritto d’autore online ai sensi
del Decreto Legislativo n. 70 del 9 aprile 2003
Procedures for the protection of online copyright under
Legislative Decree no. 70 on 9 April 2003
Con riguardo alle procedure volte alla tutela del diritto
d’autore online, all’AGCOM è riconosciuto il potere di intervenire su istanza di parte.
With regard to the procedures for the protection of online
copyright, AGCOM has been granted the power to intervene
on application of a party.
La parte interessata alla rimozione di un’opera digitale,
pubblicata su una pagina internet in violazione della Legge
sul diritto d’autore, ove non sia già pendente un procedimento giudiziario avente il medesimo oggetto e le stesse
parti, può infatti richiedere l’intervento dell’AGCOM compilando un apposito modello di domanda, reperibile sul sito
dell’Autorità. Il modello, corredato della documentazione
comprovante la titolarità del diritto, deve essere completato in tutte le sue parti a pena di irricevibilità della domanda
stessa (art. 6 del Regolamento Attuativo).
The party interested in removing a digital work, published on
a web page in violation of the copyright law, if a legal procedure is not already pending involving the same object and the
same parties, may in fact request the intervention of AGCOM,
filling out a special application form, available on the website
of the Authority. The model and the associated documentation proving the title of the right, must be completed in all its
parts, under penalty of application inadmissibility (Article 6,
Implementing Regulation).
La Direzione dell’AGCOM, entro 7 giorni, può archiviare
l’istanza o dare avvio al procedimento. Inoltre, la Direzione
dispone l’archiviazione delle domande di intervento, nei
casi in cui queste siano:
• irricevibili, perché non complete;
• improcedibili, in quanto è già in corso un procedimento
giudiziario;
• inammissibili, in quanto relative a fattispecie non considerate dal Regolamento Attuativo;
• manifestamente infondate;
• ritirate prima che l’organo collegiale, di cui all’art. 8,
Regolamento Attuativo, decida in merito.
The Direction of AGCOM, within 7 days, can file the petition
or initiate the procedure.
Moreover, the Department provides for the filing of the applications of intervention, when they are:
• inadmissible, because they are not complete;
• non-viable, because a judicial proceeding is already in
course;
• ineligible as they relate to items not covered by the Implementing Regulation;
• manifestly unfounded;
• withdrawn prior to the collegial body’s decision, as set
forth in art. 8, Implementing Regulation.
Una volta ricevuta l’istanza, e ove non disponga per l’archiviazione della stessa per le ragioni sopra riportate, la
Direzione “comunica l’avvio del procedimento ai prestatori
di servizi all’uopo individuati, nonché, ove rintracciabili,
all’uploader e ai gestori della pagina e del sito internet”(art. 7,
Regolamento Attuativo), i quali, possono:
• adeguarsi spontaneamente alla richiesta, con conseguente archiviazione del procedimento;
• presentare controdeduzioni nel termine di 5 giorni
dalla ricezione della comunicazione di avvio del procedimento (prorogabili dalla Direzione in caso di particolare complessità).
Once the application has been received and if it does not have
to be stored for the reasons mentioned above, the Department
"announces the start of the procedure to the services providers
identified, and, where traceable, to the uploaders and the managers of the page and of the website" (Art. 7, Implementing
Regulation), which can:
• voluntarily comply with the request, with consequent
dismissal of the case;
• submit observations within the period of 5 days from the
receipt of the notice of the proceeding’s initiation (which
may be extended by the Department in case of particularly complex cases).
Successivamente, la Direzione inoltra gli atti del procedimento all’organo collegiale il quale, nel rispetto dei criteri
di gradualità, di proporzionalità e di adeguatezza, esige
che i prestatori di servizi impediscano la violazione o vi
pongano fine, ed adotta, nei confronti di quest’ultimi, i
seguenti provvedimenti, a cui i prestatori devono ottemperare entro 3 giorni dalla notifica dell’avviso del procedimento:
1. rimozione selettiva dell’opere pubblicate illecitamente
o disabilitazione dell’accesso alle stesse, nel caso in cui
il server su cui sono ospitate sia ubicato sul territorio
italiano;
Subsequently, the Department forwards the documents of
the proceeding to the collegial body which, according to the
progressive criteria , proportionality and adequacy, requires
that the services providers prevent or cease the violation, and
adopts, in respect of them, the following measures, to which
providers must comply within 3 days starting after the notice
of the proceedings:
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
1. selective removal of the works illegally published or disabling access to these, where the server on which they are
hosted is located in Italy;
10
2. disabilitazione dell’accesso al sito, nel caso in cui il
server su cui sono ospitate dette opere si trovi su un
territorio esterno a quello italiano;
3. ove previsto, reindirizzamento automatico, verso una
pagina internet redatta secondo le modalità indicate
dall’Autorità, delle richieste di accesso alla pagina
internet su cui è stata accertata la presenza di opere
digitali diffuse in violazione del diritto d’autore o dei
diritti connessi.
2. disabling of access to the site, where the server that hosted
the said works is on an external territory and not Italian;
Tali provvedimenti sono adottati dall’AGCOM entro 35
giorni dalla ricezione dell’istanza; sono informati al riguardo l’istante ed i soggetti destinatari della comunicazione di
avvio del procedimento.
These measures shall be adopted by AGCOM within 35 days
from receipt of the application and are informed about it the
applicant and the recipients of the notice of the proceeding’s
initiation.
Il Regolamento Attuativo prevede poi un procedimento
con termini abbreviati (art. 9), da applicarsi nei casi in cui
“la Direzione ritenga che i fatti stessi configurino un’ipotesi di grave lesione dei diritti di sfruttamento economico di
un’opera digitale ovvero un’ipotesi di violazione di carattere
massivo”. In questo caso, le controdeduzioni dovranno
essere trasmesse entro 3 giorni e l’ottemperanza agli ordini
dell’Autorità dovrà avvenire entro 2 giorni dalla notifica
della loro pronuncia.
The Implementing Regulation also provides for a procedure
with shorter terms (art. 9), to be applied in cases "the Department considers the facts themselves constitute a case of
serious infringement of the rights of exploitation of a digital
work or a case of massive violation". In this case, the objection
must be sent within 3 days and the compliance with the orders
of the Authority must be made within 2 days starting from the
notification of their ruling.
Disposizioni relative alla tutela del diritto d’autore sui
servizi di media
Provisions related to the protection of copyright Media
Services
Il capo IV del Regolamento Attuativo, prevede una procedura del tutto similare a quella relativa allo sviluppo ed alla
tutela delle opere digitali, sopra illustrata.
Chapter IV of the Implementing Regulation, provides for a
procedure quite similar to the one related to the development
and protection of digital works, as illustrated above.
L’art. 11, comma 1, infatti, dispone che un soggetto legittimato, qualora ritenga che la diffusione di un programma
inserito in un palinsesto da parte di un fornitore di servizi
di media lineari abbia avuto luogo in violazione della Legge
sul diritto d’autore e dell’articolo 32-bis, commi 1 e 2, del
Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici
(d’ora in avanti il “Testo Unico”), possa presentare un’istanza all’Autorità, chiedendo che il programma non venga
ulteriormente diffuso.
Il procedimento viene avviato con le medesime modalità
illustrate agli artt. 5 e seguenti, Regolamento Attuativo, in
materia di tutela del diritto d’autore on-line (i.e. su istanza
di parte). Tuttavia, in questo caso, la Direzione, nel momento in cui trasmette gli atti del procedimento all’organo
collegiale, formula una proposta di archiviazione ovvero di
adozione dei provvedimenti di diffida o di ordine (art. 13,
comma 2), in forza della quale: “qualora ritenga sussistente
la violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi, l’organo collegiale diffida i fornitori di servizi di media lineari dal
trasmettere programmi in violazione della Legge sul diritto
d’autore ovvero ordina ai fornitori di servizi di media a richiesta di rimuovere dal catalogo, entro tre giorni dalla notifica
dell’ordine, i programmi messi a disposizione in violazione
della predetta Legge.”
Art. 11, paragraph 1, in fact, provides that if a person entitled
considers that the diffusion of a program included in a schedule by a media service provider has taken place in violation
of the Copyright Law and of Article 32-bis, paragraphs 1 and
2, of the Consolidated Act on audiovisual and radio media
services (hereinafter the “Consolidated Act”), can submit an
application to the Authority, demanding that the program
will no longer be diffused.
Trasmissioni transfrontaliere
Cross-border transmission
In ultimo, l’art 14 Regolamento Attuativo considera i casi
di trasmissioni transfrontaliere e dispone che la Direzione, qualora ritenga sussistente una violazione rilevante
da parte di fornitori di servizi di media non soggetti alla
giurisdizione italiana, ovvero non soggetti alla giurisdizio-
Finally, art. 14 Implementing Regulation considers the cases
of cross-border broadcasts and provides that the Department,
if it considers a relevant infringement exists by the service providers not under the Italian jurisdiction, or where not subject
to the jurisdiction of one of the States member of the European
11
3. where applicable, the automatic redirection towards a
web page written in the manner specified by the Authority, of requests for access to the internet page on which
the presence of digital works distributed in violation of
copyright or related rights was detected.
The procedure is started with the same modalities described in articles 5 and following, Implementing Regulation of
copyright protection online (i.e. on application by the party).
However, in that case, the Department, when transmitting the
documents to the collegial body, shall make a proposal to file
or to adopt the notice provisions or order (Art. 13, paragraph
2), pursuant to: "if it considers that the infringement of the
copyright or the related rights, the collegial body warns all
media services providers from broadcasting programs in
violation of the copyright Law or orders the media services
providers on demand to remove from the catalogue, within three days from the notification of the order, the programs made
available in violation of the aforementioned Law."
TLS Newsletter n°2 Anno 2014
ne di alcuno Stato membro dell’Unione europea, ma i cui
palinsesti o cataloghi sono ricevuti direttamente o indirettamente dal pubblico italiano, adotta un formale richiamo
nei confronti dei fornitori di servizi interattivi associati o di
servizi di accesso condizionato o all'operatore di rete o di
servizi sulla cui piattaforma o infrastruttura sono veicolati
programmi, specificando i termini entro i quali occorre
conformarsi al richiamo stesso.
Union, but whose schedules or catalogues are received directly
or indirectly to the Italian public, adopt a formal warning
against the providers of interactive services associated with
or conditional access services or to the network operator or
service on which the platform or infrastructure the programs
are conveyed, specifying the period within which the recall
must be complied with.
In particolare, l'Autorità può ordinare ai soggetti poc’anzi
indicati di adottare ogni misura necessaria ad inibire la diffusione di tali programmi o cataloghi al pubblico italiano.
In particular, the Authority can order the aforesaid parties to
take all the necessary measures to inhibit the diffusion of such
programs or catalogues to the Italian public.
In caso di inosservanza dell’ordine sono comminate sanzioni amministrative da Euro 150,00 ad Euro 150.000,00.
In case of infringement of the order, administrative sanctions
from Euro 150,00 to Euro 150,000.00 are imposed.
L’organo collegiale, su richiesta della Direzione può disporre l’archiviazione ovvero ordinare di adottare ogni misura
necessaria ad inibire la diffusione al pubblico italiano dei
palinsesti o dei cataloghi. L’inosservanza dell’ordine determina l’irrogazione della relativa sanzione amministrativa
pecuniaria.
The collegial body, at the request of the Department, may order the filing or order to take all necessary measures to inhibit
the diffusion to the Italian public schedules or catalogues.
Failure to comply with the order determines the imposition of
the relevant administrative sanctions.
Conclusioni
Conclusions
La ratio sottesa all’emanazione del Regolamento Attuativo
è senza dubbio rinvenibile nella maggior tutela e regolamentazione del diritto d’autore in un’epoca in cui le reti di
comunicazione elettronica permettono l’immediata circolazione a livello globale di materiale di qualunque genere.
The aim behind the adoption of the Implementing Regulation
is, without doubt, the most apparent in the protection and
regulation of copyright in an age when electronic communications networks allow the immediate global circulation of
material of any kind.
However, it is also necessary to consider that the operators
have highlighted problems in relation to the same Implementing Regulation, with particular reference to the powers of
AGCOM to issue a similar measure on the protection of copyright as well as to the procedures provided by the same, which
could limiting the freedom of expression on the network as
well as the protections guaranteed by the proceedings carried
out in to the competent courts.
Tuttavia, occorre anche dar conto del fatto che gli operatori
del settore hanno evidenziato alcune criticità in relazione
allo stesso Regolamento Attuativo, con particolare riferimento ai poteri dell’AGCOM di emanare un simile provvedimento in materia di tutela di diritto d’autore nonché alle
procedure previste dallo stesso, che potrebbero limitare la
libertà di espressione in rete nonché le tutele garantite dai
procedimenti che si svolgono nelle competenti sedi giudiziarie.
Il trattamento fiscale della svaluta- Tax treatment of write-down of
zione degli immobili merce
Real Estate assets booked as stock
inventory
(Mario Joseph Feminò – Fabrizia Orsillo)
(Mario Joseph Feminò – Fabrizia Orsillo)
Lo scorso 12 novembre 2013, l’Agenzia delle Entrate, con
la Risoluzione n. 78, ha affrontato il problema, quanto mai
attuale, della deducibilità fiscale della svalutazione di un
bene immobile merce iscritto tra le rimanenze al costo specifico. La posizione dell’Amministrazione è ben precisa: la
svalutazione degli immobili merce e degli altri beni valutati
a costi specifici non assume rilevanza fiscale e, pertanto,
non è deducibile.
On November 12th, 2013, the Italian Tax Authority, by
issuing Resolution no. 78, addressed the matter concerning
the deductibility, for income tax purposes, of the write-down
of real estate assets booked as stock inventory and evaluated
at the specific cost. The Tax Authority’s position is very clear:
the write-down of stock inventory represented by real estate
properties or of other assets evaluated at the specific cost is not
relevant for tax purposes and, therefore, it is not deductible.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
12
Il caso
The case
Una Società per Azioni ha presentato istanza di interpello,
ai sensi dell’art. 11 della L. n. 212/2000, per avere un chiarimento in merito alla deducibilità fiscale di una svalutazione operata su un immobile iscritto in bilancio tra le rimanenze al costo specifico.
A joint stock company filed a tax ruling, according to art. 11 of
Law n. 212/2000, in order to have clarifications with regard
to the possibility to deduct for income tax purposes the writedown accounted on a real estate property booked as stock
inventory and evaluated at the specific cost.
La Società istante si era, infatti, aggiudicata ad un’asta
giudiziaria nel corso dell’anno 2010 un immobile ad uso
abitativo di recente costruzione, facente parte di un complesso immobiliare di villette a schiera. L’immobile, in attesa di essere venduto, era stato iscritto tra le “rimanenze”,
valutandolo al costo specifico, ossia il prezzo di acquisto
aumentato degli oneri accessori. Lo stesso complesso sarebbe risultato, successivamente, non conforme alle licenze
edilizie. La Società, impossibilitata a procedere ad una sanatoria dell’immobile, avrebbe incaricato un consulente ai
fini di una stima del suo valore di mercato, il quale sarebbe
risultato significativamente inferiore al prezzo di acquisto.
Conseguentemente la stessa ha svalutato l’immobile a tale
minor valore.
La Società che ha presentato l’interpello chiedeva, quindi,
se la svalutazione contabile dell’immobile, operata alla
chiusura dell’esercizio (31 marzo 2013), assuma o meno
rilevanza fiscale, ai sensi dell’art. 92 del Tuir.
In fact, in 2010 the Company bought, on a judicial auction, a newly built residential property, which was part of
a compound of villas. The building, destined for resale, was
booked as “stock inventory” and evaluated at the specific cost,
represented by the purchase price and ancillary expenses. At
a later stage, the property resulted to be not compliant with
the original building permits. The Company, unable to carry
on a regularization of such property, appointed a consultant
in order to estimate the real estate property’s market value,
which resulted significantly less than the purchase price. Consequently, the Company proceeded with the devaluation of the
property at such lower value.
Gli immobili merce e il loro trattamento contabile
Stock inventory real estate assets and their accounting
treatment
Gli immobili merce sono tutti quei beni (immobili) alla cui
produzione o scambio è diretta l’attività d’impresa generando ricavi ai sensi dell’art. 85, comma 1, lett. a) del Tuir; con
riferimento ai fabbricati si suole intendere, per le imprese di
costruzione o di ristrutturazione, quelli costruiti o ristrutturati per la vendita, o nel caso di società di compravendita
immobiliare, quei fabbricati acquistati per la rivendita.
Tali beni sono definiti “infungibili” per la loro peculiarità di
essere unici e non sostituibili con altri aventi caratteristiche
perfettamente identiche, a differenza pertanto dei beni
cosiddetti “fungibili”. E’ lo stesso codice civile a riservare un
trattamento civilistico diverso per tali due categorie. Difatti,
ai sensi dell’art. 2426, n. 9 del Codice Civile, “le rimanenze
(n.d.r. costituiti sia da beni fungibili che da beni infungibili)
[…] che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritte al
costo di acquisto o di produzione […] ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato se minore”.
Tuttavia il successivo n. 10 sancisce che “il costo dei beni fungibili può essere calcolato col metodo della media ponderata
o con quelli: “primo entrato, primo uscito” o “ultimo entrato,
primo uscito” […]” (n.d.r., rispettivamente FIFO e LIFO).
Stock inventory real estate properties are all those real estate
assets whose production or exchange the business activity of
the company is directed to and which generate revenues pursuant to art. 85, paragraph 1, lett. a) of the ITC; with regard
to buildings reference is generally made, for construction or
restructuring companies, to those built or refurbished for
reselling purposes or, in case of real estate trading companies,
to those purchased for the resale.
These assets are defined as “non-fungible” for their feature of
being unique and not replaceable with other identical assets,
differently, therefore, from “fungible” assets. Consequently,
the Italian Civil Code reserves a different treatment for these
two categories: according to art. 2426, no. 9 of the Civil Code,
“stocks (Ed. consisting of both fungible and non-fungible
goods) [...] which do not represent fixed assets are booked
at the cost of acquisition or production [...] or, if less, at the
realizable value on the market”. However, the following no. 10
states that “the cost of fungible goods can be calculated using
the weighted average method or with the “first in, first out” or
“last in, first out” [...] methods” (i.e., respectively FIFO and
LIFO).
In tal modo, i citati ultimi metodi convenzionali (e relative
varianti), si rendono applicabili solo per le rimanenze dei
beni fungibili. D’altra parte sono proprio questi ultimi ad
avere le caratteristiche per un raggruppamento in classi
omogenee e dunque gestibili in massa, attraverso una valorizzazione a metodi forfettari.
On this basis, the above mentioned conventional methods
(and their variants) are applicable only to stocks of fungible
goods. In fact, only fungible goods have the features for being
grouped into homogenous classes and therefore manageable
as a whole, through forfeit valuation methods.
Invece, per i beni infungibili resta fermo il metodo di valorizzazione delle rimanenze al costo specifico (o al valore di
mercato se minore). Difatti, per tale categoria di beni risulta possibile una misurazione puntuale dei costi effettivi ad
essi direttamente imputabili.
Conversely, non-fungible goods are evaluated according to
the specific cost method (or market value if lower). In fact, for
such category of goods an accurate measurement of the actual
costs directly attributable to them is possible.
13
Therefore, the Company requested by ruling if the write-down
of the real estate property, accounted at the year-end (31
March 2013), assumes or less relevance for income tax purposes, according to art. 92 of the Italian Income Tax Code (ITC).
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Gli immobili merce e il loro trattamento fiscale
Stock inventory real estate assets and their tax treatment
Il suddetto passaggio civilistico risulta molto importante ai
fini della nostra analisi, in quanto l’excursus logico seguito
dall’Agenzia dell’Entrate, nella risposta all’interpello, sembra essere improntato proprio sull’interpretazione appena
fornita della normativa civilistica.
Infatti, secondo l’Amministrazione Finanziaria, la disciplina tributaria prevista in materia si pone in rapporto di
dipendenza dalla normativa civilistica dal momento che dà
rilievo, ai fini della valutazione delle rimanenze, ai criteri
adottati in bilancio, nel rispetto comunque di un valore
minimo che impone la norma fiscale.
The above mentioned civil treatment is very important for the
purposes of our analysis, since the reasoning excursus followed by the Tax Authority, in its reply to the ruling, seems to be
inspired by the just given interpretation of the Civil Law.
Ebbene, l’art. 92, comma 1, del Tuir stabilisce che “le
rimanenze finali, la cui valutazione non sia effettuata a costi
specifici […] sono assunte per un valore non inferiore a quello
che risulta raggruppando i beni in categorie omogenee per
natura e per valore e attribuendo a ciascun gruppo un valore
non inferiore a quello determinato a norma […]” dei successivi commi 2, 3 e 4 (media ponderata, FIFO, LIFO a scatti
annuali e relative varianti). Il comma 5, prevede poi che “se
in un esercizio il valore unitario medio dei beni, determinato a
norma dei commi 2, 3 e 4, è superiore al valore normale medio
di essi nell’ultimo mese dell’esercizio, il valore minimo di cui
al comma 1, è determinato moltiplicando l’intera quantità dei
beni, indipendentemente dall’esercizio di formazione, per il
valore normale”.
In fact, art. 92, paragraph 1, of the ITC provides that “stock
inventory, whose evaluation is not performed at specific cost
[...] shall be evaluated at a value not lower than the one resulting from grouping the assets into homogeneous categories
by nature and value and attributing to each group a value not
less than the one determined in accordance with [...]” the following paragraphs 2, 3 and 4 (weighted average, FIFO, LIFO
and its variants). Paragraph 5 also provides that “if in a year
the medium unit value of the assets, determined in accordance
with paragraphs 2, 3 and 4, is higher than the medium normal value of them in the last month of the year, the minimum
value referred in paragraph 1, shall be determined by multiplying the entire quantity of the goods, regardless the year in
which they were generated, by the normal value”.
La norma, dunque, presuppone una suddivisione delle
rimanenze dei beni, la cui valutazione non venga effettuata
a costi specifici, in categorie omogenee in natura e valore
(beni fungibili), attribuendo a tali categorie un valore non
inferiore al minimo tra:
• il costo, determinato utilizzando uno dei criteri consentiti (media ponderata, FIFO, LIFO a scatti annuali e
relative varianti);
• il valore normale medio nell’ultimo mese di esercizio,
che va moltiplicato per l’intera quantità dei beni, indipendentemente dall’esercizio di formazione.
Such provision, therefore, requires the grouping of the goods,
whose valuation is not performed at specific costs, into homogeneous categories by nature and value (fungible goods), attributing to these categories a value not less than the minimum
between:
• the cost, determined using one of the allowed criteria
(weighted average, FIFO, LIFO and its variants);
Il minor valore attribuito alle rimanenze vale anche per gli
esercizi successivi, sempre che esse non risultino iscritte
nello Stato Patrimoniale per un valore superiore.
Da notarsi che quanto sopra non è richiamato dalla norma tributaria per i beni infungibili. E, difatti, il mancato
richiamo nell’ambito del comma 5 dell’art. 92, del Tuir ai
beni valutati ai costi specifici ha portato l’Agenzia a ritenere che il legislatore abbia inteso individuare una specifica
disciplina fiscale, ai fini della valutazione delle rimanenze,
esclusivamente relativa ai beni valutati con criteri di determinazione alternativi al costo specifico (i.e. beni fungibili),
riconoscendo solo per questi una possibile svalutazione con
effetti fiscali.
Al contrario, per i beni (infungibili) valutati al costo specifico, la svalutazione non assume rilevanza nella determinazione del reddito, rimanendo, di fatto, indeducibile. Si
rende, pertanto, necessario operare in sede di dichiarazione
dei redditi una variazione in aumento del reddito in misura
corrispondente alla svalutazione contabile.
The lower value of the inventories is also valid for the following
years, provided that they are not booked in the balance sheet
at a higher value.
It should be noted that what just stated above is not recalled
by the tax provisions applicable to non-fungible goods. In fact,
paragraph 5 of article 92 of the ITC does not recall goods valued at specific cost and this led the Tax Authority to conclude
that the legislator intended to identify a specific tax regime,
for the purposes of valuation of stock inventory, exclusively for
goods evaluated according to criteria alternative to the specific
cost (i.e. fungible goods), recognizing only to these goods the
possibility to write-down also for tax purposes.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Indeed, according to the Tax Authority, the tax treatment
provided for the matter under analysis depends on the Civil
Law rules since it gives relevance, for the purpose of valuating
stocks, to the criteria adopted for the preparation of the Financial Statements, within the limit, however, of the minimum
value that the Tax Law imposes.
•
the medium normal value in the last month of the year,
which is multiplied by the total quantity of the goods,
regardless the year in which they were generated.
On the contrary, for goods (non-fungible) evaluated at the
specific cost, write-downs are not relevant for income tax
purposes, being therefore non-deductible. Consequently, it is
necessary to make an increasing adjustment in the relevant
Income Tax Return for an amount corresponding to the accounted write-down.
14
Come naturale conseguenza, all’atto della cessione dell’immobile, a fronte di una differenza positiva tra il corrispettivo della cessione e il valore di iscrizione in bilancio dell’immobile (svalutato), si avrà un impatto reddituale diverso,
poiché ai fini delle imposte sui redditi si dovrà contrapporre
al corrispettivo della cessione il maggior costo fiscale
dell’immobile, che ricordiamo non considererà la svalutazione contabile non dedotta. Dal punto di vista operativo,
si dovrà pertanto effettuare una variazione in diminuzione
esattamente pari alla variazione in aumento precedentemente effettuata al momento dell’iscrizione in bilancio
della svalutazione.
Moreover, at the time of the sale of the real estate property,
against the positive difference between the sale consideration
and the book value of the property (devaluated), there will be
a lower difference for income tax purposes, since the sale consideration has to be compared with the (higher) tax value of the
property, that obviously in not decreased by the not deducted
write-down. From an operative point of view, therefore, it will
be necessary to make a decreasing adjustment for an amount
exactly equal to the increasing adjustment previously made in
the year of the accounting of the write-down.
L’Agenzia delle Entrate opera poi un rinvio alla disciplina
prevista per i soggetti IAS/IFRS, dall’articolo 3, comma 2
del decreto 8 giugno 2011, che esclude la rilevanza fiscale
dei maggiori o minori valori da valutazione degli immobili
classificati ai sensi dello IAS 2 (“Rimanenze”) che quindi
concorreranno alla determinazione della base imponibile
esclusivamente in sede di realizzo. In tal senso, pertanto,
la soluzione prospettata dall’Amministrazione Finanziaria risulta omogenea, qualunque siano i principi contabili
adottati.
Sul punto, però, occorre sottolineare come tale argomento
sia stato ampiamente dibattuto nel corso del tempo. Una
posizione nettamente contraria da quella attualmente presa
dall’Amministrazione era stata espressa qualche tempo fa
dall’Associazione Italiana Dottori Commercialisti, attraverso la norma di comportamento n. 168 del 28 giugno 2007,
dal titolo “Rimanenze valutate a costi specifici: confronto
con il valore normale”.
The Tax Authority also recalls the rules applicable to IAS/IFRS
compliant subjects, provided by article 3, paragraph 2 of Decree dated June 8th, 2011, which excludes the relevance, from
a tax point of view, of higher or lower values deriving from the
valuation of properties classified pursuant to IAS 2 (“Stock
inventory”), which will be relevant for tax purposes only when
realized. In this sense, therefore, the solution proposed by the
Tax Authority seems to be homogeneous, regardless of the
adopted accounting principles.
Il ragionamento seguito dall’Associazione è quello per cui
l’art. 92 del Tuir, proprio perché nulla dispone in tema
di valutazione delle rimanenze di magazzino trattate a
costi specifici, rende di conseguenza applicabile anche a
tali rimanenze, ai sensi dell’art. 83, comma 1, del Tuir, il
principio civilistico dell’art. 2426 n. 9 del c.c., che prevede il
confronto con il valore normale (i.e. valore di mercato).
Difatti, l’art. 83, comma 1, del Tuir prevede che il reddito
d’impresa è quello derivante dal Conto Economico civilistico, rettificato tenendo conto delle eventuali diverse disposizioni del Testo Unico. In assenza di “diverse disposizioni”,
laddove la norma nulla dice in merito alla valutazione delle
rimanenze valutate a costi specifici, varranno le considerazioni effettuate a livello contabile/civilistico. Pertanto, secondo l’Associazione, la svalutazione dell’immobile iscritto
tra le rimanenze assumerebbe rilevanza fiscale, risultando
quindi deducibile.
Da quanto appena esposto e, nonostante la presa di posizione dell’Agenzia delle Entrate, parte della dottrina e degli
operatori del settore rimane ancora incerta sul corretto
trattamento fiscale della svalutazione degli immobili merce.
The reasoning followed by the Association is that since art.
92 of the ITC does not rule the evaluation of stock inventory
valued at specific costs, the provisions of art. 2426, no. 9 of the
Civil Code, which provide for the comparison with the normal
value (i.e., the market value), become therefore applicable,
pursuant to art. 83, paragraph 1, of the ITC.
Il tema risulta di estrema attualità laddove si posseggano
beni acquistati o costruiti prima della crisi del mercato
immobiliare il cui valore si sia attualmente decisamente
ridotto, soprattutto con l’aggravarsi della congiuntura
economica (infatti, alla drastica riduzione di ricavi operativi dovrebbe accompagnarsi l’indeducibilità fiscale delle
svalutazioni contabili alle quali gli immobili merce potrebbero essere soggetti in sede di chiusura dei bilanci al
31/12/2013).
The matter is very topical, especially for those who own real
estate assets that have been purchased or built before the real
estate market crisis, whose market value is now significantly
lower, also pursuant to the worsening of the economic situation (in fact, in addition to the drastic reduction of ordinary
revenues, the write-down of real estate stocks, that could
be required for the closing of the Financial Statements as at
31/12/2013, would be non-deductible).
15
However, it is necessary to underline how this matter has
been widely argued during the time. A clearly opposite position from the one currently taken by the Tax Authority was
expressed some time ago by the “Associazione Italiana Dottori Commercialisti” (Italian Association of Certified Public
Accountants), through the standard of conduct no. 168 of
28 June 2007, entitled “Stock inventory evaluated at specific
costs: comparison with the normal value”.
In fact, paragraph 1 of art. 83 provides that the income relevant for tax purposes is the one that derives from the Financial
statement, adjusted in accordance with the provisions of the
ITC. In absence of “other provisions”, where the tax law does
not provide specific provisions for the evaluation of stock inventory valued at specific costs, the accounting treatment will
be then applicable also for tax purposes. Therefore, according
to the Association, the write-down of real estate properties
booked as stock inventory should be relevant for tax purposes,
thus resulting deductible.
On the basis of the above, and despite the position taken by the
Tax Authority, part of the doctrine and of the technicians still
remains uncertain on the proper tax treatment of the writedown of real estate properties booked as stock inventory.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Il sindacato di inerenza degli interessi passivi nelle operazioni di
merger leveraged buy out
(Cassazione n. 24434, del 30 ottobre 2013)
The inherence of interest expenses
in merger leveraged buy-out operations (Supreme Court no. 24434 of
30th October 2013)
(Nicola Siviero - Marta Tassinato)
(Nicola Siviero - Marta Tassinato)
Premessa
Premise
La sentenza della Corte di Cassazione, n. 24434, del
30.10.2013, si è pronunciata in relazione alla deducibilità
degli interessi passivi da parte della società risultante da
una fusione c.d. Merger Leveraged Buy Out (MLBO). I
giudici di primo e secondo grado hanno ritenuto infondati
gli argomenti addotti dal fisco, mentre la Cassazione, ritenendo la sentenza di secondo grado non adeguatamente
motivata con giudizio di rinvio ha richiesto ai giudici di
secondo grado di svolgere una nuova valutazione dei fatti e
del requisito di “inerenza” al fine di verificare che “la dissociazione tra il soggetto che sosteneva gli interessi ed il soggetto
che aveva realizzato la plusvalenza esente in Lussemburgo
potesse o meno incidere” sulla deducibilità.
Pare dunque che la Cassazione contravvenga a quanto
affermato con la sua precedente Sentenza n. 1372 del 21.1.
2011 con la quale si statuiva la deducibilità degli interessi
nell’ambito di una MLBO ritenuta non elusiva.
La sentenza de qua ci dà l’occasione per fare il punto sulla
deducibilità degli interessi passivi nell’ambito delle operazioni MLBO.
The Supreme Court, no. 24434, of 30th October 2013,
sentenced about the deductibility of interests payable by
the company resulting from the Merger Leveraged Buy Out
(MLBO). The judges of first and second instance have considered groundless the arguments pointed out by the Tax Office,
while the Supreme Court, considering the second instance
sentence as not motivated, required a new verdict to the judges of second instance: according to the Supreme Court it will
be necessary to carry out a new assessment of the facts and
of the requirement of “inherence” in order to verify that “the
dissociation between the subject who deducts the interests and
the subject who realized the capital gain (not taxed in Luxembourg) could or could not impact “on the interest deductibility. The new Supreme Court Sentence seems to be in contrast
with the previous Sentence no. 1372, dated 01.21.2011, which
established the deductibility of interests in a MLBO operation
that was considered not elusive.
In the present paper we will analyze the main tax issues related to the deductibility of interests on MLBO operations.
1. Profili civilistici dell’operazione di Merger Leveraged
Buy Out (cenni)
1. Merger Leveraged Buy Out civil profiles (outlines)
Le operazioni di MLBO si attuano, di norma, mediante le
seguenti fasi consequenziali:
• costituzione di una società veicolo (i.e., società Special
Purpose vehicle) che ricorre a capitale di debito;
• acquisizione da parte della SPV delle partecipazioni
della società obiettivo (i.e., società target);
• fusione diretta o inversa tra la società obiettivo e la
società veicolo.
Ciò posto, il patrimonio della Società target costituisce
garanzia generica e fonte di rimborso del capitale di debito.
Tale operazione è disciplinata all’art. 2501-bis C.C. che ne
afferma la definitiva legittimità.
MLBO operations are usually implemented through the following consequential steps:
• incorporation of a Special Purpose Vehicle that borrows
debt capital;
• acquisition by the SPV of the target companies’ shares;
2. Profili fiscali dell’operazione di MLBO
2. MLBO operation tax profiles
Dal punto di vista tributario l’operazione di MLBO presenta
le seguenti tematiche:
• possibilità, per la società risultante dalla fusione, ex
art. 172 TUIR, di riporto in avanti, ai fini della compensazione, delle perdite fiscali ed interessi passivi indeducibili ex art. 96 TUIR;
• possibilità di subire contestazioni da parte dell’Amministrazione circa l’asserita indeducibilità degli interessi
passivi in capo alla società risultante dalla fusione sulla
base delle seguenti motivazioni:
Concerning the tax profiles, MLBO may rise the following
issues:
• possibility (according to Section 172 ITC) for the company resulting from the merger to carry forward tax
losses and interest not previously deducted as per Section
96 ITC, for the purposes of compensation;
• possibility that the tax office will carry out an assessment
on interest deductibility for the company resulting from
the merger, based on the following reasons:
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
•
direct or reverse merger between the target company and
the SPV.
As a consequence of the merger, the target company’s patrimony is a guarantee for the financiers and debts will be paidback by the target company.
This operation is regulated by Section 2501-bis of the Civil
Code that states the MLBO legitimacy.
16
1. sindacato di inerenza degli oneri finanziari;
2. elusività / abuso del diritto dell’operazione.
1. lack of inherence of interests paid;
2. elusiveness of the operation.
2.1. Riportabilità delle perdite fiscali e dell’eccedenza
di interessi passivi ex art. 172 TUIR
2.1. Tax losses and interests carried forward
L’art. 172 TUIR prevede che la società risultante dalla
fusione possa riportare in avanti, ai fini della compensazione con futuri redditi, le perdite fiscali e gli interessi passivi
non dedotti ex art. 96 TUIR - generati dall’incorporante e
dall’incorporata - subordinatamente al congiunto superamento dei seguenti tests:
• equity test: la sommatoria (3) delle perdite fiscali ed interessi non può eccedere il totale del patrimonio netto
dell’ultimo bilancio esclusi i conferimenti effettuati nei
24 mesi antecedenti la data di bilancio;
Section 172 ITC provides that, for the purpose of compensation with future incomes, the company resulting from the
merger may carry forward tax losses and interest expense
not deducted pursuant to art. 96 ITC - generated both by the
merged and by the merging companies – only if the following
tests are checked:
• equity test: the sum 3 of tax losses and interest cannot
exceed the total equity resulting from the most recent
balance sheet without taking into account excluding the
contributions carried out in the 24 months prior to the
balance sheet date;
• vitality test: the amount of revenues and expenses for
the employment of personnel shall be at least 40 percent
higher than the average amount for the two preceding
fiscal years.
vitality test: dal conto economico dell’esercizio precedente alla deliberazione della fusione, deve risultare
un ammontare di ricavi e un ammontare delle spese
per prestazioni di lavoro subordinato e relativi contributi, superiore al 40% di quello risultante dalla media
degli ultimi due esercizi.
I tests vanno applicati, nel caso di fusioni con retrodatazione fiscale, anche al periodo infrannuale che intercorre tra
l’inizio dell’esercizio e la data di efficacia della fusione.
Di norma, la società veicolo difficilmente possiede i requisiti per superare i tests dato che tipicamente: (i) è patrimonializzata con capitale di debito (ii) non presenta ricavi e
costi del lavoro.
Per evitare di perdere il riporto in avanti di perdite fiscali
ed interessi è possibile presentare istanza di interpello c.d.
disapplicativo ex art. 37–bis del DPR n. 600/1973.
•
Orbene, ad oggi, l’Agenzia ha fornito in prevalenza riposte positive: cfr in tal senso, Direzione Campania,
n. 2012/9598, Direzione Emilia Romagna Nr. n. 909416/2012, Direzione Lombardia n. 904-35579/2009, Direzione Lazio, n. 60974/2007. In senso contrario si è espressa
la Direzione Emilia Romagna con il parere n. 54423/06.
Particolare importanza assume il parere favorevole della
Direzione Centrale Normativa del 26.3.2013, n. 38605 ove
si afferma che “la fusione MLBO diventa il meccanismo idoneo a consentire il trasferimento delle risorse dalla società target alla società veicolo” e ancora “non si possono verificare gli
effetti che la norma antielusiva intende contrastare <<..>>
La fusione è necessaria per gli istituti di credito a garantire il
rientro dell’esposizione debitoria”.
Oltre allo strumento dell’interpello, gli operatori potrebbero valutare di adottare strumenti preventivi quali l’adesione, ove possibile, al regime del consolidato fiscale tra la
società veicolo e la società operativa ovvero la possibilità
di negoziare l’inizio della decorrenza degli interessi solo a
fusione completata.
The above described tests shall be carried out, in case of
mergers with backdated tax-effect, also with reference to the
period starting from the beginning of the year to the effective
date of the merger.
Typically, an SPV does not reach the above described tests
considering that: (i) It is capitalized with debt capital (ii) It
does not have revenues and labor costs.
In order to avoid losing the carry forward of tax losses and
interest, it is possible to submit to the Tax Office a Tax Ruling
pursuant to art. 37-bis of Presidential Decree no. 600/1973.
At the present time, the Tax Office provided the following
positive answers: e.g. Campania Regional Tax Direction, no.
2012/9598, Emilia Romagna Regional Tax Direction, no.
909-416/2012, Lombardy Regional Tax Direction, no. 90435579/2009, Lazio Regional Tax Direction, no. 60974/2007.
In the opposite opinion: Emilia Romagna Regional Tax Direction, no. 54423/06.
Particularly relevant is the favorable opinion pointed out
by the Central Tax Office n. 38605 /2013, which states that
“the MLBO becomes the mechanism to allow the transfer of
resources from the target company to the SPV ,” and “in the
MLBO anti-avoidance risks do not take place << .. >>. The
merger is necessary for the banks to ensure the debt payback.
“
In addition to the tax ruling, taxpayers may consider to evaluate the adhesion to the tax consolidation regime between the
SPV and the operating company or the possibility to negotiate
the starting date on which interests become applicable after
the date on which merger is completed.
2.2. Deducibilità degli interessi passivi: riflessioni circa
l’inerenza e/o elusività
2.2. Interest expenses deductibility: reflections on the
inherence and/or elusiveness
Il tema della deducibilità degli interessi passivi appare più
complesso non essendosi consolidata nel tempo una posizione univoca dell’Amministrazione. Le contestazioni fanno
Interest expenses deductibility on MLBO seems to be a complex question considering that Tax Office has not already
pointed out a consolidated opinion. Tax office challenges are
3 Cfr Circolare Agenzia Entrate nr. 19/E del 21.4.2009.
3 See Circular of the Tax Office, no. 19/E, 21.4.2009.
17
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
perno tipicamente sulle seguenti motivazioni:
(a) sindacato di inerenza degli oneri finanziari posto che gli
interessi non sarebbero connessi alla produzione del reddito della società target determinando inoltre un vantaggio
per un soggetto terzo (i.e., la sua controllante);
(b) elusività / abuso del diritto dell’operazione: viene
contestata la carenza delle valide ragioni economiche e
l’indebito vantaggio tributario dell’operazione globalmente
considerata.
Copiose Sentenze hanno affermato la liceità fiscale dell’operazione; tra le tante, si rammentano:
• C.T.P. di Milano, Sez. XVI, 27.02.2013, n. 57, C.T.P.
di Udine n. 152/1/13, C.T.R. di Torino, Sez. XXIV,
24.8.2012, n. 39, C.T.P. di Milano, Sez. XVIII,
17.04.2012, n. 95, C.T.R. di Milano, Sez. XXVII,
16.02.2012, n. 13, C.T.R. di Milano, Sez. XXXIV,
17.05.2011, n. 53, C.T.P. di Varese, Sez. VII, 8.02.2010,
n. 37, C.T.P. di Milano, Sez. VII, 17.09.2009;
• Sentenza n.1372 del 2011 della Corte di Cassazione, la
quale afferma che le operazioni di MLBO non possono
considerarsi elusive solo per il fatto di originare un
vantaggio fiscale. Rimane fermo il principio in base
al quale l’eventuale vantaggio fiscale non può essere
l’unico scopo dell’operazione.
typically related to the following points:
(a) lack of inherence of financial charges considering that
interests would not be associated with the target company
income and that the advantage of the operation is referable to
another subject (e.g., its parent company);
(b) elusiveness / abuse of rights of the operation: both the lack
of valid economic reasons and the undue tax advantage of the
operation are contested.
In sintesi, alla luce della giurisprudenza citata, sarebbe
possibile evidenziare quanto segue:
1. non dovrebbe essere possibile sindacare l’inerenza
degli interessi passivi considerato che (a) l’art. 109,
comma 5 TUIR (4) sottrae – in base all’interpretazione
letterale - gli interessi alla valutazione di inerenza; (b)
la deduzione degli interessi è soggetta alle limitazioni
speciali previste dall’art. 96 TUIR;
In the light of the above, it is possible to summarize as follows:
2. l’operazione di MLBO potrebbe essere considerata
elusiva qualora manchi una ragione economica “non
marginale”. In generale, pare condivisibile quanto già
affermato in dottrina secondo la quale l’operazione
MLBO non dovrebbe essere considerata elusiva quando
l’acquisizione della target avviene da soggetti terzi (5).
2. MLBO operation could be considered an elusive operation if there is a lack of “not insignificant” economic
reasons. Generally, It could be possible to state that a
MLBO should not be considered an elusive operation if the
acquisition of the target company takes place from third
independent parties (5).
2.3. Sentenza n. 24434 del 30 ottobre 2013
2.3. Judgment n. 24434, 30th October 2013
Il caso in giudizio è così sintetizzabile: un fondo d’investimento americano, tramite una società di diritto lussemburghese, ha costituito una SPV italiana, che, indebitandosi,
ha acquisito due società italiane le quali si sono poi fuse
con la società veicolo; da ultimo la holding lussemburghese
ha ceduto la società italiana. Il fisco ha contestato la deducibilità degli interessi (i) asserendone la non inerenza e (ii)
contestando l’omesso riaddebito degli interessi al fondo
come “servizi intercompany”.
I giudici di primo e secondo grado hanno ritenuto infondati
gli argomenti addotti dal fisco, mentre la Cassazione, rite-
The case under analysis could be summarize as follows: an
American investment fund, through a Luxembourg company,
incorporated an Italian SPV. The SPV, firstly purchased two
Italian companies after having applied for a loan and secondly was merged with the two operative companies. Finally,
the Luxembourg holding sold the Italian company’s shares.
The Tax Office assessed the interest deductibility contesting:
both (i) the interests non-inherence and (ii) an omitted chargeback of interest to the US fund as “intercompany services”.
The judgments of first and second instance considered unfounded the arguments put forward by the Tax Office while
4 L’art. 109, comma 5 TUIR specifica che “Le spese e gli altri componenti
negativi diversi dagli interessi passivi, tranne gli oneri fiscali, contributivi
e di utilità sociale, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono
ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a
formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi”.
5 Si pensi al caso ad esempio del Socio persona fisica che dopo aver rivalutato le quote di una Società le ceda ad una holding di gruppo che dopo
essere stata indebitata, viene fusa nella società operativa. Oppure si pensi
alla cessione infragruppo “a debito” delle partecipazioni di una società che
sarà poi fusa con la società acquirente.
4 Section 109, paragraph 5, of the ITC specifies that “The costs and expense
items other than interest expense, except for taxes, contributions and social
utility, are deductible if and to the extent that they relate to activities or goods
from which they derive income or other revenues that would form part of the
income or which do not contribute since they are excluded”.
5 Consider the case of a natural person shareholder who, after having revalued the shares of a company, sells them to a holding company of the group
that, being in debt, is merged to the operating company. Or think of the “debt”
intercompany sale of the equity of a corporation which will be consequently
merged with the acquiring company.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Numerous Judgments affirmed the MLBO tax legality:
•
C.T.P. Milan , Sec . XVI, 27.02.2013 , n . 57 , C.T.P. of Udine . 152/1/13 , C.T.R. Turin , Sec . XXIV , 24.8.2012 , n .
39 , C.T.P. Milan , Sec . XVIII, 17.04.2012 , n . 95 C.T.R.
Milan , Sec . Xxvii, 16.02.2012 , n . 13 , C.T.R. Milan ,
Sec . XXXIV , 17.05.2011 , n . 53 , C.T.P. Varese , Sec . VII,
8.2.2010 , no. 37 C.T.P. Milan , Sec . VII, 17.09.2009 ;
•
Judgment n.1372/2011 of the Supreme Court, which
states that a MLBO cannot be considered elusive only
because it originates a tax advantage. Nevertheless, It is
necessary to verify and to exclude that tax advantage is
the only purpose of the operation.
1. it is not possible to assess the inherence of interests considering that (a) Section 109, paragraph 5, ITC (4) is no
applicable - on the basis of a literal interpretation - to
interest (b) the deduction of the interest is in any case
subject to special restrictions provided for by art. 96 ITC;
18
nendo la sentenza di secondo grado non adeguatamente
motivata (posto che si limitava a richiamare per relationem
motivazioni della sentenza di primo grado) ha richiesto
con rinvio ai giudici di secondo grado di svolgere una nuova valutazione al fine di verificare tra l’altro che “la dissociazione tra il soggetto che sosteneva gli interessi ed il soggetto
che aveva realizzato la plusvalenza esente in Lussemburgo
potesse incidere” sulla deducibilità e sull’inerenza degli interessi. La Cassazione, pur senza esprimersi direttamente nel
merito dell’annosa questione dell’inerenza - nel suggerire
ai giudici di secondo grado di verificare anche “l’inerenza”
alla luce dei profili internazionali dell’operazione - parrebbe contravvenire con il principio statuito con la Sentenza
1372 del 21 gennaio 2011 ove per l’appunto si affermava la
deducibilità degli interessi in una MLBO considerata non
elusiva.
the Supreme Court, considering the judgment of second
instance not adequately justified (second instance judge’s
opinion merely follows first instance judge’s opinion) asked
to second instance judge to critically reconsider the facts in
order to evaluate, inter alia, that “the dissociation between
the subject who deducts interest and the subject who obtained
the tax-exempt capital gain could have an impact “ on interest
deductibility and inherence. Although the Supreme Court
has not directly analyzed the controversial question related
to interest inherence on MLBO – suggesting to the second
instance judges a new “ inherence “ in the light of the international profiles of the operation – seems to be in contrast to the
previous Supreme Court Judgment no. 1372 of 21st January
2011, when it was stated the interest deductibility on MLBO.
Ad avviso di chi scrive, quanto affermato dalla Cassazione
non dovrebbe ragionevolmente determinare, per ragioni
logico-sistematiche, un arretramento sulla liceità fiscale
delle MLBO, in continuità con la giurisprudenza prevalente
e con la norma del codice civile. Resta ferma la necessità di
valutare caso per caso l’eventuale elusività dell’operazione
qualora manchino delle ragioni economiche “non marginali” e vengano ottenuti, attraverso più operazione concatenate, degli indebiti vantaggi fiscali. Auspichiamo inoltre
che l’Amministrazione non arrivi ad utilizzare in maniera
distorta la Sentenza intensificando le contestazioni in ambito di MLBO con profili internazionali.
In the writer’s opinion, the new Supreme Court Judgment,
should not reasonably imply, for logical and systematic reasons, a moving back on the MLBO tax legality, in continuity
with the prevailing Jurisprudence and with the Civil Code. It
has to be pointed out that it is necessary to carry out a case by
case approach analysis in order to exclude the elusiveness profiles and to verify the existence of “not insignificant” economic
reasons.
We also hope that the Tax Administration will not use in a
distorted manner the Judgment under analysis in order to
intensify the assessments on MLBO characterized by international profiles.
Trasformazione elusiva: inopponi- Elusive transformation: partial
bilità parziale
unenforceability
(Simone Guidi – Chiara Casarini)
(Simone Guidi – Chiara Casarini)
L’Agenzia delle Entrate nella Risoluzione n. 84/E del 27
novembre 2013 ha esaminato il comportamento che una
società deve adottare dopo aver aderito ad un accertamento in cui ne viene riqualificata la soggettività tributaria.
In Resolution no. 84/E of 27th November 2013, the Tax Authorities examined the behavior under a tax point of view that
a company has to adopt following a tax settlement aimed at
redetermining the nature of the company.
L’istanza di interpello è stata presentata da una società cui
l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate aveva contestato il carattere elusivo di un’operazione di ristrutturazione societaria,
posta in essere nel 2002, che prevedeva la trasformazione
dell’istante da società a responsabilità limitata a società
semplice.
In particolare, l’Ufficio, con avviso di accertamento relativo all’anno 2007, al quale la società aveva aderito, aveva
disconosciuto, attraverso l’applicazione dell’art. 37- bis del
D.P.R. n. 600 del 1973, gli effetti fiscali della predetta trasformazione, rideterminando conseguentemente il reddito
imponibile ai fini Ires ed Irap, mediante l’applicazione del
regime tributario proprio delle società di capitali in luogo
di quello delle società semplici.
The ruling was made by a company to whom the Tax office
had classified as elusive a transaction of corporate restructuring carried out in 2002 whereby it changed its status from
limited liability entity into a simple partnership (so called
“società semplice”).
19
In particular, the Office, with a notice of assessment related to
fiscal year 2007, settled by the tax payer, had disregarded the
tax effects of the above transformation, restating, as a result,
the taxable income for Ires and Irap, through the application
of the tax regime of limited liability companies instead of that
of simple partnerships applying Article 37 – bis of Presidential
Decree n. 600 of 1973 (i.e. the antielusive provision).
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Il caso
The case
Valutando la possibilità di tornare sui propri passi e di
riacquistare lo status di società a responsabilità limitata, la
società istante si chiede quale sia il comportamento corretto
da adottare tanto in caso di mantenimento della forma giuridica di società semplice, quanto in caso di nuova trasformazione in società a responsabilità limitata.
Considering the opportunity to regain the status of a limited
liability company or not, in the ruly the company requested
information on the right behavior to carry out both in case of
keeping the legal form of a simple partnership company, or
in case of going back to the limited liability company status,
prior to the transformation.
ll disconoscimento della trasformazione ha effetti solo
fiscali e non va, quindi, ad inficiare la validità civilistica
dell’operazione.
Infatti, l’applicazione dell’art. 37- bis, che sancisce l’inopponibilità all’Amministrazione finanziaria di quei comportamenti (atti, fatti e negozi) assunti solo allo scopo di ottenere indebiti vantaggi fiscali, ha come conseguenza soltanto
il disconoscimento degli stessi vantaggi ottenuti dal contribuente, la richiesta della maggiore imposta dovuta e l’adozione, nel caso specifico, delle regole contenute nella norma
elusa, senza modificare ciò che è effettivamente avvenuto
sul piano civilistico. In altri termini, non è obbligatorio per
il contribuente ripristinare anche civilisticamente l’originaria forma di società di capitali.
The disapplication of the transformation has only fiscal effects
only and therefore does not affect the validity of the operation
from a civil law standpoint.
The consequences of the application of Article 37- bis, which
disregards taxwise those behaviors (acts, facts and transactions) carried out with the only purpose of obtaining undue
tax advantages, are: (i) the disallowance of the benefits gained
by the taxpayer, (ii) the request of higher taxes due and (iii)
the adoption, in this case, of the rules contained in the fiscal
discipline circumvented, without modifying what actually
took place under civil law. In other words, it is not mandatory
for the taxpayer to restore also the original legal form of the
corporation, prior to the transformation.
Pertanto, detta società:
- conserva lo status di società semplice acquisito per effetto
della trasformazione;
- mantenendo tale forma giuridica, dovrà, però, determinare il reddito imponibile secondo le regole proprie delle
società a responsabilità limitata, adottandone la relativa
modulistica (modello UNICO SC, anziché UNICO SP),
inclusa la tenuta dei libri e delle scritture contabili ex art. 14
del D.P.R. n. 600 del 1973.
Therefore, this company:
- retains the status of limited partnership company acquired
as a result of the transformation;
- maintaining such a legal form, however, it will have to determine the taxable income according to the rules of limited liability companies, adopting its Tax Returns (UNICO SC, instead
UNICO SP), including keeping of books and records, according
to Article 14 of Presidential Decree n. 600 of 1973.
Il mantenimento della forma giuridica di società semplice
comporta, tuttavia, l’impossibilità di aderire al consolidato fiscale nazionale (ex art. 120 TUIR) e alla procedura di
liquidazione dell’Iva di gruppo (ex art. 73 DPR 633/1972),
dal momento che questi regimi non sono optabili da una
società semplice.
Per espressa previsione normativa, infatti, per accedere
a tali regimi è necessaria la forma giuridica di società di
capitali.
The maintenance of the legal form of a simple partnership
company, however, does not provide the company with the
possibility to adhere to the national tax consolidation (ex Article 120 Italian Tax Code) and to the procedures of Group VAT
payment (ex Article 73 DPR 633/1972), since these schemes
are not admitted for simple partnership companies. The law
explicitly states that in order to gain access to these schemes,
the legal form of “corporation” is required.
Senza entrare nel merito dell’operazione accertata, le ragioni che hanno spesso portato a questo tipo di trasformazioni
“regressive” (di cui all’art. 170 del TUIR) posano su elementi di convenienza fiscale, nella maggior parte dei casi riferiti
alla diversa imposizione diretta che la cessione di immobili
comporta in capo ad una società di capitali piuttosto che ad
una società semplice, soggetta, per ciò che riguarda la tassazione delle plusvalenze immobiliari, alla disciplina prevista
per le persone fisiche (artt. 67 e 68 del TUIR). Su questi
presupposti, ed ove non ricorrano altre e più valide ragioni
economiche, è piuttosto immediato che l’Amministrazione
finanziaria ritenga che l’operazione sia diretta ad aggirare
un obbligo previsto dall’ordinamento tributario al fine di
ottenere una riduzione di imposte e, conseguentemente, ne
sancisca l’inopponibilità.
Without entering into the details of the transaction at hand,
the reasons which often lead to this type of “regressive” transformation (as in art. 170 of the Italian Tax Code) are related
to tax convenience considerations, with regards, in most cases,
to the different direct taxation regime that applies to the sale
of real estates owned by a corporation vis à vis the one that
would apply in case of a sale of a property owned by simple
partnership company, subject, as regards the taxation of
capital gains on property, to the rules applicable to individuals
(Articles 67 and 68 of the Italian Tax Code). Based on these
assumptions, and in case of no other more valid economic
reasons, it is quite immediate that the Tax authorities consider the operation as aimed at circumventing a requirement
envisaged by the tax law in order to obtain only a reduction of
taxes, and, therefore, are deemed disregarded.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
20
La stessa inopponibilità, inoltre, ha una portata relativa anche nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, poiché
l’atto, il fatto o il negozio conservano rilevanza sotto tutti
gli altri profili tributari diversi da quelli che attengono il
fenomeno elusivo.
In addition, this has an effect also for the Tax Authorities,
since the transaction preserves relevance in all the other tax
procedures different from those related to the transaction
deemed elusive.
Anche nel caso specifico sembrerebbe che l’accertamento
riguardi unicamente le imposte sui redditi; pertanto la
risoluzione conferma che gli atti contestati mantengono
piena rilevanza effettuale sotto tutti gli altri profili tributari
diversi da quelli che si è inteso disconoscere (per esempio,
per le imposte dirette).
In this specific case it seems that the assesstment was related
to the income tax only, and therefore the resolution confirms
that the acts challenged retain full effect in all the other tax
procedures (for example, with regards to direct taxation).
Nuova trasformazione in società a responsabilità limitata
New transformation into a limited liability company
Nell’ipotesi in cui la società istante decida di trasformarsi
nuovamente in società a responsabilità limitata, ad avviso
della Risoluzione in esame, detta operazione deve essere
considerata, sempre ai fini delle imposte dirette, fiscalmente irrilevante, in quanto non farebbe altro che ripristinare
giuridicamente la situazione originariamente esistente in
seguito al disconoscimento degli effetti fiscali della trasformazione. Conseguentemente, l’operazione dovrà avvenire
in piena neutralità fiscale, senza generare plusvalenze o
minusvalenze fiscalmente rilevanti e senza generare due
distinti periodi di imposta, caratterizzati da diversa disciplina, nello stesso esercizio; non si verifica infatti alcun
mutamento del regime fiscale applicabile, nessun passaggio
dalla tassazione Irpef a quella Ires.
In the event that the applicant company decides to reobtain
the limited liability company status, according to the resolution at hand, this operation should be considered, for the
purpose of direct taxation, neutral taxwise, as it would only
restore the original legal situation following the disallowance
of the tax effects of the transformation.
Conclusioni
Conclusions
Appurata la manifesta intenzione di indebito risparmio
d’imposta e quindi di elusione fiscale, la società trasformanda, anche se resta una società semplice, dovrà comportarsi
fiscalmente alla stessa stregua di una srl, come prima della
trasformazione.
In definitiva, dalla lettura della Risoluzione 84/2013 emerge che l’obiettivo dell’art. 37- bis, unica norma antielusiva
nell’attuale contesto normativo fiscale, è quello di fare prevalere, anche in campo tributario, la sostanza sulla forma
(giuridica) di un’operazione.
Proven the intention of obtaining undue tax savings and, thus,
realize a means of tax avoidance, the transforming company,
although remaining a simple partnership company, will have
to behave for tax purposes in the same way of a limited liability company, as before the transformation.
Ultimately, in analyzing Resolution no. 84/2013 it is clear
that the objective of Article 37 - bis, which represents a unique
anti - avoidance rule in the current taxation system, is to have
substance prevailing over legal form even under a tax point of
view.
Non si sofferma la Risoluzione sui termini di pagamento
delle imposte sui redditi, ed un dubbio non può non sorgere. Per uniformità interpretativa si dovrebbe poter concludere che anche sotto questo aspetto debbano essere applicate le disposizioni delle società di capitali, di cui al secondo
periodo del primo comma dell’art. 17 DPR 435/2001.
The Resolution does not deal with the terms of payment of the
income tax, and this gives rise to some thoughts. For consistency of interpretation, the conclusion should be that, even in
this respect, the provisions for corporations should be applied
pursuant to the second sentence of the first paragraph of Article 17 of Presidential Decree 435/2001.
La questione, però, è che il termine così disciplinato dipende da un adempimento, l’approvazione del bilancio d’esercizio, non previsto per le società di persone e, quindi, anche
per la società semplice.
Oltretutto, mancando anche tecnicamente nelle società di
persone l’organo assembleare, si ipotizza che per questa
fattispecie si debba far ricorso alle regole previste per le
società di persone.
E’ auspicabile un chiarimento da parte del Fisco in tal senso.
The matter, however, is that the term depends on the approval
of the financial statements, which is not expected for partnerships, and, therefore, also for the simple partnership company.
Moreover, given the lack of the shareholder’s meeting in partnerships, it is assumed that in this case, we should refer to the
rules for partnerships.
21
Consequently, the operation must be carried out in full tax
neutrality, without generating capital gains or losses for tax
purposes and without generating two separate tax years,
characterized by a different tax discipline, falling within the
same year; to this extent, no change in the applicable tax rules
occurs, nor a change from the personal income tax regime to
the Ires one.
A clarification from the Tax authorities in this regard would be
highly recommendable.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Alcuni chiarimenti dell’Agenzia
delle Entrate in ambito IVA nel
mese di dicembre 2013
Clarification provided by the Italian tax authorities during December 2013 on VAT matters
(Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna)
(Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna)
Nel corso del mese di Dicembre 2013, l’Agenzia delle Entrate ha emanato diverse circolari e risoluzioni, rilevanti in
ambito IVA.
Tra le altre, l’Agenzia ha fornito importanti chiarimenti in
merito a:
• rivalsa e detrazione dell’IVA pagata a seguito di accertamento (articolo 60, settimo comma, d.P.R. n.
633/1972): ambito di applicazione (Circolare n.
35/E/2013);
• regime IVA dell’attività di banca depositaria: servizi di
controllo e sorveglianza (Risoluzione n. 97/E/2013).
In December 2013, the Italian tax authorities issued several
Circular letters and resolutions, relevant for VAT purposes.
Illustriamo, nel prosieguo, le principali novità contenute nei
suddetti documenti.
We will explain below the main news included in these documents.
1. Circolare n. 35/E/2013: Rivalsa e detrazione dell’IVA
pagata a seguito di accertamento
1. Circular letter no. 35/E/2013: Charge and deduction
of the VAT paid as a result of VAT assessment
A seguito della chiusura della procedura di infrazione n.
2011/4081, avanzata nei confronti dell’Italia dalla Commissione Europea, il c.d. “Decreto liberalizzazioni” (D.L. n. 1
del 24 gennaio 2012), all’articolo 93, è intervenuto introducendo il diritto di rivalsa dell’imposta o della maggiore
imposta corrisposta a seguito di accertamento o rettifica,
modificando l’articolo 60, comma 7, d.P.R. n. 633/1972, in
conformità ai principi comunitari di neutralità e proporzionalità dell’imposta sul valore aggiunto.
Following the closing of the infringement procedure no.
2011/4081, raised by the European Commission against Italy,
the so-called “Decreto liberalizzazioni” (Legislative Decree
no. 1 dated January 24, 2012), at article 93, has introduced
the right to charge VAT or higher VAT paid as a result of VAT
assessment, amending article 60, paragraph 7 of Presidential
Decree no. 633/1972, in accordance with EU Community
principles of neutrality and proportionality of value added
tax.
Infatti, l’attuale articolo 60, comma 7, d.P.R. n. 633/1972,
in vigore dal 24 gennaio 2012, prevede:
• da una parte, il diritto del cedente/prestatore di rivalersi, nei confronti del cessionario/committente, dell’imposta o della maggiore imposta relativa ad avvisi di accertamento o rettifica soltanto a seguito del pagamento
dell’imposta o della maggiore imposta, delle sanzioni e
degli interessi;
• dall’altra parte, il diritto del cessionario/committente
di esercitare la detrazione al più tardi con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello
in cui ha corrisposto l’imposta o la maggiore imposta
addebitata in via di rivalsa ed alle condizioni esistenti
al momento di effettuazione dell’originaria operazione.
In fact, the current article 60, paragraph 7 of Presidential Decree no. 633/1972, effective from January 24, 2012, provides:
• on one hand, the right of the supplier to charge the
purchaser VAT or higher VAT related to tax assessment
notices only after the supplier has paid VAT or higher VAT,
penalties and interests;
L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 35/E del 17
dicembre 2013, ha fornito importanti chiarimenti in merito
alla normativa in commento. In particolare, l’Agenzia ha
definito l’ambito di applicazione e le modalità di esercizio,
da una parte, del diritto di rivalsa e, dall’altra, del diritto di
detrazione dell’IVA.
The Italian tax authorities, with the Circular Letter no. 35/E
dated December 17, 2013, provided important clarifications
on the concerned legislative provision. In particular, the Italian tax authorities defined the scope and way of exercise, on
one hand, of the right to charge VAT in case of tax assessment
and, on the other hand, of the right to deduct VAT.
Diritto di rivalsa: ambito di applicazione
Right to charge: scope
L’esercizio del diritto di rivalsa dell’IVA presuppone:
• la riferibilità dell’imposta accertata a specifiche operazioni;
For the right to charge VAT, the following is necessary:
• VAT has to refer to specific transactions
• the purchases has to be known;
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Among others, the Italian tax authorities provided important
clarification on:
• Charge and deduction of the VAT paid as a result of VAT
assessment (article 60, paragraph 7, Presidential Decree
no. 633/1972): scope of application (Circular letter no.
35/E/2013);
• VAT regime of the depositary bank acvitity: surveillance
and control services (Resolution no. 97/E/2013).
•
on the other hand, the right of the purchaser to deduct
VAT at the latest with the return of the second year following the year in which he has paid VAT or higher VAT
charged by the supplier under art 60 above (under the
conditions in force at the tax point of the original transaction).
22
• la conoscibilità del cessionario/committente;
• la definizione dell’atto di accertamento, anche attraverso il ricorso a strumenti deflattivi del contenzioso,
quali:
1. accertamento con adesione;
2. adesione ai contenuti dell’invito al contradditorio;
3. adesione ai processi verbali di constatazione;
4. acquiescenza;
5. conciliazione giudiziale;
6. mediazione.
• il pagamento dell’imposta o della maggiore imposta,
delle sanzioni e degli interessi.
•
the closure of the tax assessment notice, also through the
use of instruments which avoid tax litigation, such as:
1. tax settlement;
2. acceptance of the content of the invitation to the
discussion with the Italian tax authorities;
3. acceptance of the content of the so called Processi
Verbali di Constatazione;
4. so called “acquiescenza”;
5. judicial settlement;
6. mediation;
The payment of VAT or the higher VAT, penalties and
interests.
•
Sulla base delle suddette condizioni, l’Agenzia:
• ha escluso l’applicazione della rivalsa qualora l’IVA recuperata non sia riferibile a specifiche operazioni effettuate nei confronti di determinati soggetti (ad esempio,
a seguito di accertamenti induttivi);
• ha individuato l’applicabilità della norma in commento
agli accertamenti divenuti definitivi successivamente
alla sua entrata in vigore (i.e. 24 gennaio 2012);
• ha considerato il diritto di rivalsa esercitabile anche
quando la maggiore imposta versata sia stata calcolata
su una base imponibile determinata in via forfettaria;
• ha escluso l’esercizio del diritto di rivalsa dell’IVA versata in pendenza di giudizio avverso l’avviso di accertamento, in quanto l’imposta è pagata all’Erario a titolo
provvisorio;
• in caso di pagamento rateale dell’imposta definitivamente accertata, ha riconosciuto l’operatività del diritto
di rivalsa al pagamento delle singole rate;
• in caso di assolvimento dell’IVA accertata in parte
attraverso il versamento ed in parte attraverso compensazione con un credito IVA riconosciuto a seguito di
definizione dell’accertamento, ha chiarito l’applicabilità
della norma in commento all’ammontare dell’imposta
complessivamente dovuta (compresa la quota di debito
estinta per compensazione);
• ha confermato l’operatività del diritto di rivalsa nel
caso di assenza della partita IVA al momento della
commissione della violazione oggetto di accertamento
(in tal caso, la rivalsa verrà esercitata utilizzando il
numero di partita IVA attribuito dall’Ufficio in sede di
accertamento).
On the basis of these conditions, the Italian tax authorities:
• denied the charge of assessed VAT if such a VAT is not
attributable to specific operations carried out against
certain individuals (i.e., following so called inductive
assessments);
• recognized the applicability of the rule in question to the
assessments closed after its entry into force (i.e. January
24, 2012);
• considered the right of charge assessed VAT also when the
higher VAT paid has been calculated on a taxable basis
determined a forfeit;
• excluded the right to charge VAT when paid during a tax
litigation, since such VAT is not paid to the tax authorities
definitively but depends on the outcome of the litigation
itself;
• in case of installment payment of VAT definitively assessed, recognized the right to charge assessed VAT upon the
payment of each installment;
• in case of payment of assessed VAT partly through the
payment and partly through the offset of a tax credit
recognized as a result of the closure of the tax assessment,
clarified the applicability of the rule in question on the
total assessed VAT (including the part equal to the offset
one);
Diritto di detrazione: ambito di applicazione
Right to deduct VAT: scope
Come sopra esposto, ai sensi dell’articolo 60, settimo
comma, d.P.R. n. 633/1972, “il cessionario/committente può
esercitare la detrazione al più tardi, con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui ha corrisposto
l’imposta o la maggiore imposta addebitata in via di rivalsa
ed alle condizioni esistenti al momento di effettuazione della
originaria operazione”.
As stated above, pursuant to article 60, paragraph 7, Presidential Decree no. 633/1972, “the purchaser may deduct input
VAT at the latest, with the return of the second year following
the year in which he paid VAT or higher VAT charged with
the conditions existing at the time of supply of the original
transaction”.
Nell’ambito della normativa in commento, l’Agenzia ha
riconosciuto il diritto alla detrazione in capo al soggetto
non residente (non stabilito e non identificato ai fini IVA in
Italia), nei cui confronti sia stata addebitata in via di rivalsa
l’IVA relativa ad un atto di accertamento. In particolare, l’Agenzia ha consentito la nomina di un rappresentante fiscale
For the concerned legislative provision, the Italian tax authorities recognized the right to deduct in the hands of the non-resident person (not established nor identified for VAT purposes in
Italy), in respect of whom it has been charged VAT relating to a
tax assessment notice. In particular, the Italian tax authorities
allowed the appointment of a tax representative even after the
23
•
confirmed that the right to charge assessed VAT applies
even in the case there was no VAT number at the time of
the violation under assessment (in this case, the charge of
VAT will be carried out using the VAT number assigned by
the Italian tax authorities during the assessment) .
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
anche successivamente al perfezionamento dell’operazione
originaria, fino al pagamento dell’imposta addebitata in via
di rivalsa, purché si tratti di un adempimento cui il soggetto
non residente non fosse già tenuto.
Inoltre, ha riconosciuto, in ragione del principio di neutralità dell’imposta, l’esercizio del diritto della detrazione anche
nelle ipotesi in cui l’imposta relativa agli acquisti non è
addebitata al cessionario/committente in via di rivalsa, ma
è versata direttamente da quest’ultimo (e.g. importatore,
esportatore abituale), quali:
• l’accertamento di revisione dell’ufficio doganale;
• l’accertamento del cosiddetto “splafonamento” in capo
all’esportatore abituale;
completion of the original transaction, until the full payment
of VAT charged, provided that the non-resident person was not
already obliged in this respect.
• l’accertamento nei confronti della società incorporata e
relativa alle prestazioni di servizi rese alla società incorporante. In tal caso si configura una coincidenza, per
effetto della fusione, del soggetto che ha titolo di esercitare la rivalsa con il soggetto che la dovrebbe subire.
•
Nel caso di accertamento di revisione dell’imposta da
parte dell’Agenzia delle Dogane in capo all’importatore, la
Circolare, superando i chiarimenti forniti dalla Risoluzione
n. 228/2007, individua, quale inizio della decorrenza del
temine di esercizio della detrazione, il momento del pagamento dell’imposta, della maggiore imposta, delle sanzioni
e degli interessi da parte dell’importatore accertata dall’Agenzia delle Dogane in sede di revisione.
Si ricorda che l’accertamento doganale può essere eseguito
entro tre anni dalla data di accettazione della dichiarazione doganale e, quindi, potenzialmente oltre i “normali”
termini previsti dall’articolo 19, per l’esercizio del diritto
alla detrazione, i.e. al più tardi con la dichiarazione relativa
al secondo anno successivo al momento di effettuazione
dell’operazione originaria.
In case of assessment of VAT carried out by the Customs authorities towards the importer, the concerned Circular Letter,
overcoming the clarification provided for by the Resolution no.
228/2007, identifies, as starting point for deducting assessed
VAT the time of payment of VAT, higher VAT, penalties and
interests by the importer assessed during the audit by the
Customs authorities.
Nel caso in cui il cessionario/committente sia qualificabile
come esportatore abituale (art. 8, primo comma, lettera c),
d.P.R. n. 633/1972), quest’ultimo può effettuare acquisti
di beni e servizi senza pagamento dell’IVA nei limiti del
plafond disponibile e alle condizioni previste dalla legge. La
Circolare in commento ha riconosciuto la decorrenza del diritto alla detrazione in caso di accertamento di superamento del plafond disponibile, in capo all’esportatore abituale
al momento del pagamento dell’imposta, della maggiore
imposta, delle sanzioni e degli interessi da parte dell’esportatore abituale.
L’Agenzia delle Entrate ha, infine, chiarito che esula
dall’ambito di applicazione dell’articolo 60, settimo comma, del Dpr 633/1972, l’accertamento della violazione del
regime di inversione contabile.
In case that the purchaser is qualified as a usual exporter
(article 8, first paragraph, letter c) of Presidential Decree
no. 633/1972), the latter can purchase goods and services
without the payment of VAT within the limits of the maximum
amount and under the conditions provided for by the law. The
concerned Circular Letter recognized the right of deduction in
case it is assessed that the maximum amount is exceeded, in
the hands of the usual exporter at the time of the payment of
VAT, higher VAT, penalties and interests by the usual exporter.
In questa ipotesi, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito i chiarimenti espressi con la Risoluzione n. 56/E/2009, secondo
la quale, qualora sia constatata una violazione del regime
dell’inversione contabile che comporti, in quella sede,
l’assolvimento del tributo da parte dei contribuenti, deve
essere riconosciuto il diritto alla detrazione della medesima
imposta (salvo i casi di indetraibilità oggettiva o soggettiva), contestualmente all’accertamento del debito.
In this case, the Italian tax authorities confirmed the clarification included in the Resolution no. 56/E/2009, according
to which, if a violation on the reverse charge is assessed and
which determine VAT is due, the right to deduct input VAT
has to be granted (except for the cases of non-deductibility),
together with the assessment of VAT debit.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Moreover, the tax authorities recognized according to the principle of tax neutrality, the exercise of the right of deduction
even in cases where assessed VAT on purchases is not charged
to the purchaser, but it is paid directly by the latter (i.e. importer, usual exporter), such as:
•
•
audit assessment carried out by Customs authorities;
assessment of the so called “splafondamento” in the hand
of the usual exporter (in the main, it occurs when the
usual exporter exceed the threshold under which he is
entitled not to be charged VAT by its suppliers because it
carries out certain output transactions);
assessment against the merged company in relation to the
supply of services provided to the merging company. In
this case, there is a coincidence, due to the merger, of the
taxable person who is entitled to charge assessed VAT with
the taxable person who should bear it.
It should be noted that the Customs assessment can be performed within three years from the date of acceptance of the
customs declaration and, therefore, potentially beyond the
“usual” limits provided for by article 19 for the exercise of
the right of deduction, i.e. at the latest with the return of the
second year following the tax point of the original transaction.
The Italian tax authorities clarified that the violation of the
reverse charge regime does not fall under the scope of article
60, paragraph 7, Presidential Decree 633/1972.
24
Pertanto, in caso di applicabilità del regime dell’inversione
contabile, la compensazione dell’imposta a debito e dell’imposta a credito opera in sede di accertamento, senza che sia
necessario procedere al pagamento dell’imposta accertata e
alla sua successiva detrazione.
Il suddetto profilo interpretativo emerso dalla circolare
35/E/2013 porta, inoltre, ad una riflessione sulle conseguenze derivanti dalla mancata applicazione del meccanismo dell’inversione contabile, alla luce delle sentenze,
emesse in tempi recenti, dalla Corte di Cassazione.
Therefore, in case of application of the reverse charge regime,
the offset of output and input VAT occurs during the assessment, without any obligation to pay the assessed VAT and
then deduct it.
In particolare, la Corte di Cassazione si è espressa in recenti
sentenze in merito a all’omesso assolvimento dell’IVA tramite il meccanismo dell’inversione contabile da parte di un
soggetto passivo che non aveva limiti al diritto alla detrazione (per maggiori approfondimenti sul tema, si rimanda
all’articolo “Sanzioni proporzionate in caso di omesso reverse
charge”, pubblicato sulla TLS Newsletter n. 9/20123):
• con la sentenza n. 8038 del 3 aprile 2013, il giudice
di legittimità, in osservanza ai principi espressi dalla
Corte di Giustizia (sentenza “Ecotrade”, cause riunite
C-95/07 e C-96/07), ha concluso che l’inosservanza
dell’obbligo di autofatturazione non può pregiudicare
il diritto alla detrazione dell’imposta, ferma restando
l’applicazione della sanzione dal 100% al 200% dell’IVA;
• con la sentenza n. 20486/13 del 6 settembre 2013 il
giudice di legittimità ha concluso che, in osservanza ai
principi espressi dalla Corte di Giustizia, l’omessa autofatturazione e, pertanto, l’inosservanza degli obblighi
contabili e di dichiarazione, non possa generare obblighi di versamento del tributo ed il diniego all’esercizio
del diritto alla detrazione;
• con la sentenza n. 20771/13 dell’11 settembre 2013,
il giudice di legittimità, di contro, afferma che l’omissione degli obblighi di autofatturazione integra una
violazione degli “obblighi sostanziali” consentendo il
recupero dell’imposta evasa, attraverso l’applicazione della sanzione dal 100% al 200% dell’IVA relativa
all’imponibile non correttamente documentato o registrato, e precludendo il diritto alla detrazione.
Occorre, tuttavia, sottolineare che, a seguito dell’omessa
applicazione dell’imposta mediante inversione contabile, non necessariamente emerge un danno per l’Erario in
termini di minor versamento IVA, in quanto un soggetto
passivo con diritto integrale alla detrazione si troverebbe
nella condizione di poter compensare l’IVA a debito con
l’IVA a credito.
In particular, recent Supreme Court’s decisions are about the
failed payment of VAT under the reverse charge mechanism in
the case of a taxable person with no limits to the right to deduct (for more details on this topic, please refer to article “proportionate sanctions in case of non-application of the reverse
charge”, published in the TLS Newsletter no. 9/20123):
A tale riguardo, si attende l’intervento della Corte di
giustizia europea, sollecitato dall’ordinanza della Corte
di cassazione n. 25035 del 7 novembre 2013, che dovrà
pronunciarsi sul significato dell’espressione “obblighi sostanziali” (utilizzata con la sentenza “Ecotrade” resa nelle
cause riunite C-95/07 e C-96/07) in tema di inversione
contabile. In particolare, la Corte di Cassazione ha rimesso
alla Corte di giustizia se tale espressione si riferisca “alla
necessità del pagamento del tributo oppure dell’assunzione
del debito di imposta ovvero all’esistenza delle condizioni sostanziali che giustificano l’assoggettamento del contribuente
allo stesso tributo e che disciplinano il diritto alla detrazione
volto a salvaguardare il principio di neutralità (es. inerenza,
imponibilità e totale detraibilità).”
In this respect, it is expected the intervention of the European
Court of Justice, urged by the order of the Court of Cassation
no. 25035 dated November 7, 2013, which will decide about
the meaning of “substantial obligations” (used with the sentence “Ecotrade” in Cases C-95/07 and C-96/07) in relation
to the reverse charge. In particular, the Supreme Court left
to the ECJ whether this expression refers to “the necessity
of payment of the tax or the assumption of the tax debt or
existence of substantive conditions that justify the liability to
taxation of the taxpayer at the same tribute and governing the
right to deduct aimed to safeguard the principle of neutrality
(e.g., inherent, taxability and total deductibility)”.
25
The above interpretation provided for in the above Circular Letter 35/E/2013 also leads to some comments on the
consequences in the case of omitted the reverse charge mechanism, in the light of the decisions issued in recent times by the
Supreme Court.
•
with the decision no. 8038 dated April 3, 2013, the
judge, in compliance with the principles enunciated by
the Court of Justice (judgment “Ecotrade” cases C-95/07
and C-96/07), concluded that the non-compliance of
self-billing obligation cannot affect the right to deduct,
notwithstanding the application of the penalty from
100% to 200% of VAT;
•
with decision no. 20486/13 dated September 6, 2013,
the judge concluded that, in compliance with the principles enunciated by the Court of Justice, the non-billing
and, therefore, the failure to comply with accounting
and tax obligations, cannot generate obligations for the
payment of the tax and the refusal to exercise the right to
deduct;
with decision no. 20771/13 dated September 11, 2013,
the judge, contrarily, argues that the omission of the selfbilling obligations integrates a violation of “substantial
obligations” allowing the recovery of tax evaded, through
the application of the penalty from 100 % to 200% of
VAT relating to the taxable incorrectly documented or
registered, and precluding the right to deduct.
•
However, it should be noted that, the non-application of the
tax under the reverse charge does not necessarily reveal a
damage to the tax authorities in terms of partial omitted
VAT payment, because in the case of reverse charge, a taxable
person with the full right to deduct would be in a condition to
offset the VAT debt position with the VAT credit.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Diritto di rivalsa e diritto di detrazione: adempimenti
Right to charge and the right to deduct: obligations
L’Agenzia delle Entrate ha definito gli adempimenti prodromici all’esercizio del diritto alla rivalsa dell’imposta pagata
a titolo definitivo e all’esercizio della detrazione.
The Italian tax authorities defined the obligations necessary to
the right of charge the tax definitively paid and the exercise of
the deduction.
Con riferimento all’esercizio del diritto di rivalsa, l’Amministrazione finanziaria richiede:
• l’emissione della fattura, ai sensi all’articolo 21 ovvero 21-bis, d.P.R. n. 633/1972 (si tratta della fattura
semplificata ove ricorrano le condizioni) o di una nota
di variazione in aumento di cui all’articolo 26, primo
comma, d.P.R. n. 633/1972, contente gli estremi identificativi dell’atto di accertamento che costituisce titolo
di rivalsa;
• l’annotazione formale del documento nel registro
vendite di cui all’articolo 23, d.P.R. n. 633/1972. Tale
imposta, tuttavia, non rientra né nella liquidazione
periodica né nella dichiarazione annuale IVA.
With reference to the exercise of the right to charge assessed
VAT, the Italian tax authorities ask for the following:
• the issuance of the invoice, according to article 21 or
21-bis of Presidential Decree no. 633/1972 (art. 21 bis regards the simplified invoice if certain conditions are met),
or a debit note pursuant to article 26, first paragraph,
Presidential Decree no. 633/1972, containing the identification data of the assessment, which entitles the charge of
the assessed VAT;
• the registration of the document in the VAT sales book
according to art. 23 Presidential Decree no. 633/1972.
However, the related VAT should not be included neither
in the monthly/quarterly VAT settlement nor in the annual VAT return.
La Circolare in commento chiarisce che l’esercizio del diritto alla detrazione è subordinato:
• al pagamento dell’IVA accertata e addebitata in via di
rivalsa;
• all’annotazione del documento ricevuto nel registro
acquisti di cui all’articolo 25, d.P.R. n. 633/1972.
The Circular Letter at issue clarifies that the exercise of the
right to deduction is subject to:
• the payment of VAT assessed and charged to the supplier;
• the booking of the received document in the purchases
register according to article 25, Presidential Decree no.
633/1972.
Il cessionario/committente dovrà osservare gli ordinari
doveri di diligenza e cautela nella verifica della correttezza
e regolarità della fattura emessa dal cedente, ma non sono
previsti particolari oneri in ordine al riscontro dell’avvenuto
versamento all’Erario dell’imposta oggetto di accertamento.
The purchaser must observe the ordinary obligations of prudence and diligence in checking the correctness and regularity
of the invoice issued by the seller, but there are no special
obligations in relation to verify the actual payment of VAT to
the Italian tax authorities by the supplier.
Nel caso in cui il debitore ed il creditore di imposta coincidano (e.g. importatore, esportatore abituale, società
incorporante), l’Agenzia ha disposto la predisposizione di
un documento (al quale allegare l’atto di accertamento e
l’attestato di versamento), il quale:
• deve contenere l’ammontare dell’imposta versata a
seguito di accertamento ed il titolo giustificativo della
detrazione dell’imposta (i.e. estremi identificativi
dell’accertamento);
• deve essere registrato nel registro acquisti ai sensi
dell’articolo 25, d.P.R. n. 633/1972;
• non deve essere annotato nel registro vendite di cui
all’articolo 23, d.P.R. n. 633/1972, in quanto non concorre a determinare l’IVA dovuta in fase di liquidazione
e di dichiarazione annuale.
2. Risoluzione n. 97/E/2013: regime IVA dei servizi di
controllo e sorveglianza resi dalle banche depositarie
In case the debtor and the creditor of the tax is the same (i.e.
importer, usual exporter, the merging company), the Italian
tax authorities provides for the drafting a document (the
assessment notice and document attesting payment have to be
attached) which:
• must include VAT paid as a result of assessment and the
documentary evidence of VAT deduction (i.e. identification data of the tax assessment);
La risoluzione n. 97/E, pubblicata in data 17 dicembre
2013, ha per oggetto il trattamento applicabile, ai fini IVA,
alle commissioni corrisposte dalle società di gestione del
risparmio (di seguito “SGR”), per conto degli organismi di
investimento collettivo del risparmio (OICR), alle banche
per i servizi riconducibili all’attività di banca depositaria (ai
sensi dell’art. 38, d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998).
Resolution no. 97/E, published on December 17, 2013, relates
to the VAT treatment of supervision and control services
(article 38, Legislative Decree no. 58 dated February 24,
1998) rendered by depositary banks to assets management
companies (hereinafter “SGR”) on behalf of investment funds
(“OICR”).
La suddetta risoluzione è stata emessa a seguito di un’analisi condotta dall’Agenzia delle Entrate, con alcuni operatori di settore e su istanza delle associazioni di categoria,
The above resolution was issued following an analysis conducted by the Italian tax authorities, with some depositary
banks and upon request of bank and SGR associations, an
TLS Newsletter n°2 Anno 2014
•
must be registered on the purchases book according to
article 25, Presidential Decree no. 633/1972;
• must not be registered in the sales book according to
article 23, Presidential Decree no. 633/1972, as it does
not concur in the calculation of the VAT due during the
settlement and the annual return.
2. Resolution no. 97/E/2013: VAT treatment of the services of control and supervision rendered by depositary
banks
26
un’analisi delle prestazioni rese alle SGR dalle banche
depositarie al fine di determinare l’incidenza delle attività
di controllo e sorveglianza, imponibile ai fini IVA, sul servizio complessivamente offerto.
analysis of the services rendered to SGR by the depositary
banks in order to determine the incidence of supervision and
control activities, taxable for VAT purposes, on the overall
service offered.
Prima di entrare nel merito del contenuto della risoluzione,
con riferimento alle suddette commissioni, gli uffici locali
dell’Agenzia delle Entrate, a seguito della sentenza della
Corte di giustizia UE nella causa C-169/04 del 4 maggio
2006 (Abbey National plc e Inscape Investment fund versus
Commissioners of Customs and Excise, di seguito “Abbey
National”), hanno contestato nel corso degli ultimi anni:
• in capo alle banche depositarie, il mancato assoggettamento ad IVA del corrispettivo unitario riferibile alla
molteplicità delle attività rese dalle stesse nei confronti
delle SGR;
• in capo alle SGR, la sanzione per omessa autofatturazione dell’IVA dovuta sulle predette commissioni, ai
sensi dell’articolo 6, comma 8, D.Lgs. n.471/1997.
Before analyzing the content of the resolution, with reference
to the above commissions, the local offices of the Italian tax
authorities, following the judgment of the EU Court of Justice
in Case C-169/04 dated May 4, 2006 (Abbey National plc
and Inscape Investment fund versus Commissioners of Customs and Excise, hereinafter “Abbey National”), challenged
and assessed over the past recent years:
• in the hands of the depositary banks, the omitted taxation
of the consideration attributable to the multiplicity of
activities carried out towards SGR;
In breve, si ricorda che, secondo la suddetta sentenza Abbey
National, non sono compresi tra i servizi di gestione di un
fondo comune di investimento, esenti IVA, ai sensi dall’art.
13, parte B, lettera d), punto 6, della c.d. Sesta Direttiva
(ora trasfuso nell’art. 135, comma 1, lettera g), Direttiva
2006/112/CE), le funzioni di controllo e sorveglianza svolte dalla banca depositaria.
In short, it should be noted that, according to the decision
Abbey National, control and supervision services carried
out by the depositary bank are not included in the services of
management of investment funds, VAT exempt, pursuant to
art. 13B, letter d), paragraph 6, of the so-called Sixth Directive (now article 135, paragraph 1, letter g) of Directive
2006/112/EC).
Con la Risoluzione n. 97/E, l’Agenzia delle Entrate ha ora
chiarito, come segue, il trattamento IVA delle commissioni
percepite per l’attività di banca depositaria:
• attività di custodia ed amministrazione: imponibile
IVA, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, n. 4), d.P.R. n.
633/1972;
• attività relative alla gestione dei fondi comuni di investimento: esenti, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, n.
1), d.P.R. n. 633/1972;
• attività di controllo e sorveglianza (come definite
dall’articolo 38, d.lgs. n. 58/1998): imponibili IVA.
In the main, according to the Italian tax authorities, the considerations charged by the depositary banks for the services
provided have to be treated as follows:
• custody and administration services: as subject to VAT,
according to the article 10, first paragraph, no. 4, Presidential Decree no. 633/1972;
• management of investment funds services: as exempt from
VAT, according to the article 10, paragraph 1, no. 1, Presidential Decree no. 633/1972;
• control and supervision services (article 38, Legislative
Decree no. 58 dated February 24,1998): as subject to VAT.
Tuttavia, in presenza di un unico contratto nel quale non
sia possibile distinguere la parte del corrispettivo riferibile
all’attività imponibile da quello riferibile all’attività esente,
a seguito della sopra menzionata analisi con alcuni operatori di settore, è stata individuata nella percentuale del 28,3%
del corrispettivo complessivo, la quota imponibile relativa
alle attività di controllo e sorveglianza, al netto della parte
riferibile alla custodia ed amministrazione dei titoli (imponibile ai fini IVA).
L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti anche in
merito a quanto segue.
However, in presence of a single contract where it is not possible to distinguish the part of the consideration attributable to
the activity that relates to the activity exempt from VAT, as a
result of the aforementioned analysis, emerged in the percentage of 28,3% of the total consideration, the taxable portion
on the activities of control and surveillance, net of the portion
attributable to custody and administration of securities (taxable for VAT purposes).
Con riferimento ai procedimenti di controllo in corso nei
confronti delle banche depositarie, alla data di pubblicazione della risoluzione in commento, l’Agenzia ritiene che
sussistano obiettive condizioni di incertezza (di cui all’articolo 6, comma 2, d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472) tali
da escludere l’applicazione delle sanzioni amministrative,
ferma restando la corresponsione degli interessi moratori.
With reference to the current tax audit towards the depositary
banks, at the time of publication of the concerned guidance,
according to the Italian tax authorities there are objective
conditions of uncertainty (pursuant to article 6, paragraph 2,
of Legislative Decree dated December 18 1997 no. 472) so as
to exclude the application of administrative penalties, without
prejudice to the payment of interests.
Con riferimento alle annualità anteriori al 2013, l’Agenzia
ha chiarito le modalità di esercizio del diritto alla rivalsa
dell’imposta accertata ai sensi dell’art. 60, comma 7, d.P.R.
n. 633/1972. In particolare:
With reference to the years prior to 2013, the Italian tax
authorities clarified the procedures for exercising the right
to charge assessed VAT pursuant to art. 60, paragraph 7 of
Presidential Decree n. 633/1972. In particular:
27
•
In the hands of the SGR, the penalty for not having self billed VAT due on the above commissions, according to art. 6
paragraph 8 Legislative Decree no. 471/1997.
The Italian tax authorities also provided clarifications about
the following.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
• ai fini della rivalsa è necessaria la definizione dell’accertamento ed il pagamento dell’imposta o della
maggiore imposta, delle sanzioni (ove dovute) e degli
interessi. Pertanto, il diritto di rivalsa dell’imposta o
della maggiore imposta versata non è esercitabile a
seguito di atti non divenuti definitivi;
• in caso di pagamento rateale dell’imposta definitivamente accertata, la rivalsa è esercitabile progressivamente in relazione al pagamento delle singole rate;
• la rivalsa opera per gli accertamenti divenuti definitivi
successivamente al 24 gennaio 2012 (data di entrata in
vigore della disposizione in commento).
•
for the purpose of charge assessed VAT it is necessary to
define the assessment and payment of the tax or higher
tax, penalties (if due) and interests. Therefore, the right
to charge VAT or higher VAT paid cannot be exercised in
the case tax notice not definitively closed;
•
in case of installment payment of VAT definitively assessed, the relevant charge shall be carried out progressively
in relation to the payment of each installment;
the charge of assessed VAT can be carried in the case of
tax assessments closed after January 24, 2012 (date of
entry into force of the provision at issue).
Posto quanto sopra, potrà essere addebitata in via di
rivalsa (ai sensi dell’articolo 60, settimo comma, d.P.R. n.
633/1972), l’IVA relativa all’accertamento definito mediante adesione e versata all’Erario (compresi i casi in cui
l’imposta è definita assumendo come imponibile il 28,3%
del corrispettivo complessivo).
Having said that, the assessed VAT and paid to the Italian tax
authorities may be charged (pursuant to article 60, paragraph seven, Presidential Decree no. 633/1972), including
cases in which VAT is calculated on a taxable basis equal to
28.3% of the total consideration.
Con riferimento all’anno di imposta 2013 e alle annualità
successive, l’Agenzia ha chiarito quanto segue.
With reference to 2013 and subsequent years, the Italian tax
authorities clarified the following.
In sede di stipula delle nuove convenzioni e di rinnovo di
quelle in essere tra la banca depositaria e le SGR, deve essere data evidenza del corrispettivo imputabile all’attività di
banca depositaria e, pertanto, assoggettato ad IVA. A tal
fine, le parti potranno, alternativamente:
• assumere, in via convenzionale, il 28,3% del totale dei
corrispettivi. L’Agenzia precisa che tale percentuale è
rappresentativa dell’attività di controllo e sorveglianza
resa nei confronti di tutte le tipologie di OICR, a prescindere dall’oggetto dell’investimento e dal modello
organizzativo adottato;
• individuare il corrispettivo imputabile all’attività di
controllo e sorveglianza, determinando, in modo oggettivo, una percentuale rappresentativa dell’effettiva
incidenza di tali attività sul totale dei servizi forniti
dalla banca depositaria;
• in sede di regolarizzazione delle operazioni effettuate
nel corso del 2013, la banca depositaria:
1. deve emettere le note di variazione in aumento (ai sensi dell’articolo 26, comma 1, d.P.R. n.
633/1972), ad integrazione delle fatture emesse
in esenzione da IVA in relazione ai corrispettivi già
percepiti. L’emissione di tali note deve avvenire
entro i termini di liquidazione previsti per la fattura
originaria. Nel caso in cui tali termini siano scaduti,
la nota di variazione deve fare riferimento al codice
della liquidazione relativa alla fattura originaria;
2. deve corrispondere i soli interessi moratori, in
quanto l’Agenzia non ritiene applicabili le sanzioni
amministrative sussistendo obiettive condizioni di
incertezza in merito al regime fiscale delle attività
rese dalle banche depositarie.
With the conclusion of new agreements and renewals of those
in existence between the depositary bank and SGR, evidence
must be given to the amount attributable to the activity of the
depositary bank and, therefore, liable to VAT. To this end, the
parties may either:
• assume, conventionally, the 28.3% of the total fees.
The Italian tax authorities noted that this percentage is
representative of the activity of control and supervision
rendered towards all types of investment funds, irrespectively of the object of the investment and the adopted
organizational structure;
• identify the amount attributable to the activity of control
and supervision, determining in an objective manner, a
representative percentage of the actual incidence of these
activities on the total services provided by the depositary
bank;
• in the disclosure of operations carried out during 2013,
the depositary bank:
1. must issue debit notes (in accordance with article
26, paragraph 1, Presidential Decree 633/1972), in
addition to the invoices issued exempt from VAT in
relation to the fees already paid. The issuance of these
debit notes must be done within the terms of payment
provided for the original invoice. In case that these
terms have expired, the debit note must refer to the
code of the VAT settlement for the original invoice;
2. must pay only interests, because the Italian tax
authorities do not consider as applicable the administrative penalties because of the existence of objective
conditions of uncertainty regarding the tax treatment
of activities rendered by the depositary banks.
L’Agenzia delle Entrate ha infine chiarito il servizio relativo
alla determinazione del valore della quota di ciascun fondo
(rectius, il calcolo del N.A.V. del fondo di investimento),
delegato dalla SGR ad un soggetto terzo, può fruire del
regime di esenzione ai fini IVA in quanto costituisce una
funzione specifica ed essenziale del servizio di gestione dei
The Italian tax authorities clarified the service related to the
determination of the value of the share of each fund (or rather
, the calculation of the NAV of the fund), provided by SGR to a
third party, may benefit from the exemption for VAT purposes
because it is a specific and essential function of the service management mutual funds. This is due to the principles expres-
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
•
28
fondi comuni di investimento. Ciò in ragione dei principi
espressi dalla Corte di Giustizia UE nella sentenza “Abbey
National”, secondo la quale i servizi di gestione amministrativa e contabile di un fondo forniti da un gestore
esterno, al fine di fruire del regime di esenzione, devono
formare “un insieme distinto, valutato globalmente che abbia
l’effetto di adempiere alle funzioni specifiche ed essenziali del
servizio per il quale è prevista l’esenzione”. Pertanto, non
rientrano nel regime di esenzione i servizi riguardanti la
fornitura di una semplice prestazione materiale o tecnica
(come la messa a disposizione di un sistema informatico).
sed by the European Court of Justice in its judgment “Abbey
National”, according to which the services of accounting and
administrative management of a fund provided by an external manager, in order to benefit from the exemption, must be
“a distinct ensemble, globally evaluated that have the effect
of fulfilling the specific and essential functions of the service
for which there is an exemption”. Therefore, do not fall within
the exemption, the services related to the physical or technical supply of services (such as the provision of a computer
system).
La Risoluzione non si è, invece, espressa in modo specifico
in merito ai servizi di controllo e sorveglianza resi dalle
banche depositarie a favore dei fondi pensione (l’Agenzia si
riferisce, infatti, solo agli OICR).
Con riferimento ai fondi pensione, si ricorda che, a livello
normativo italiano, è esente ai fini IVA, ai sensi dell’articolo
10, d.P.R. n. 633/1972, “(…) la gestione di fondi comuni di
investimento e di fondi pensione (…)”.
However, the resolution has not clarified the VAT treatment of
the control and supervision services rendered by the depositary banks towards pension funds (the tax authorities refer
only, in fact, to mutual funds).
With regard to pension funds, please note that, according to
Italian legislative provision, is exempt from VAT, in accordance with article 10, Presidential Decree no. 633/1972, “(...) the
management of mutual funds and pension funds (...).”
A livello di interpretazioni ministeriali, l’Agenzia delle
Entrate, in passato, ha equiparato ai fini IVA la modalità di
tassazione dei fondi pensione e quella dei fondi comuni di
investimento.
Si veda, in particolare, la Risoluzione n. 114/2011, dove
l’Agenzia delle Entrate, a commento del trattamento IVA di
alcuni servizi resi a fondi pensione, ha richiamato:
• la normativa IVA prevista dalla Direttiva IVA n.
112/2006/CE per i fondi comuni di investimento;
• la sopra menzionata sentenza Abbey National;
• la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 75/E/2007
(relativa ad alcuni servizi resi da banche depositarie nei confronti dei fondi comuni di investimento),
richiamata dall’Agenzia stessa nella Risoluzione n.
97/E/2013 (qui a commento).
La Risoluzione n. 97/E/2013 non ha, infine, specificato il
comportamento da tenere da parte delle banche depositarie in merito ai servizi dalle stesse rese nel corso di annualità ancora aperte ai fini dell’accertamento, ai sensi dell’art.
57, d.P.R. n. 633/1972, ma non ancora oggetto di verifica
fiscale.
According to the Italian tax authorities, in the past, the VAT
treatment of investment funds was the same as for pension
funds.
Please see, in particular, Resolution no. 114/2011, where the
Italian tax authorities, commenting the VAT treatment of
certain services provided to pension funds, reminded:
•
VAT legislation provided by the VAT Directive no.
112/2006/CE for mutual funds;
• the above-mentioned decision Abbey National;
• resolution of the Italian Tax Authorities no. 75/E/2007
(related to certain services rendered by depositary banks
towards investment funds), mentioned by the same
Italian tax authorities in the Resolution no. 97/E/2013
at issue.
The resolution no. 97/E/2013 has not clarified what the
depositary banks should do in relation to the services rendered by them in the course of years still open for the purposes
of the assessment, pursuant to art. 57 Presidential Decree no.
633/1972, but not yet subject to tax audit.
Il trattamento sanzionatorio triThe tax penalties applied to the
butario in caso di omessa effettua- omitted application of withholding
zione di ritenute nei flussi finanto the outbound income flows
ziari verso l’estero
(Alessio Rolando – Paolo Sommi)
(Alessio Rolando – Paolo Sommi)
Introduzione
Introduction
Di recente si è ravvisato, nel corso delle verifiche fiscali,
uno specifico interesse degli organi accertatori con riferimento al trattamento tributario dei flussi finanziari (dividendi, interessi e royalties) corrisposti da società residenti
a favore di soggetti esteri.
In recent tax audits, the Tax Authorities focused their analysis
to the tax treatment of the outbound income flows.
29
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Tale attenzione risulta particolarmente accentuata laddove
la struttura del Gruppo di appartenenza del soggetto verificato faccia capo ad una capogruppo residente in un paese
extracomunitario e, ciò nonostante, il flusso reddituale di
fonte italiana non sia stato assoggettato ad alcuna ritenuta domestica, per effetto dell’applicazione delle Direttive
comunitarie “madre-figlia” (n. 90/435/CEE) e “interessiroyalties” (n. 2003/49/CE).
The Tax Authorities paid particular attention to this analysis
when the top holding of the multinational group is located
outside the EU but, despite such structure, the outbound
income flow has not been subject to any Italian withholding,
due to the application of the EU “parent-subsidiary” directive
(n. 90/435/CEE) or of the EU “interests-royalties” directive
(n. 2003/49/CE).
In tali occasioni, tipicamente, i rilievi mossi dall’Agenzia
delle Entrate si fondano o su aspetti formali connessi alla
documentazione prodotta al fine di certificare la sussistenza dei requisiti necessari per l’applicazione del regime di
esenzione di matrice comunitaria, oppure sulle caratteristiche sostanziali del soggetto estero percettore, che potrebbero risultare tali da far ritenere non sussistente in capo al
medesimo la qualifica di “beneficiario effettivo” dei flussi
reddituali di fonte italiana.
In such circumstances, the issues raised by the Tax Authorities
are generally based upon formal aspects of the documents prepared in order to benefit from the withholding exemption, or
upon the beneficial ownership of the outbound income flows.
In tale ultima circostanza la contestazione mossa dagli Uffici si traduce sovente nella qualificazione della sub-holding
comunitaria (cui la società italiana ha corrisposto dividendi e/o interessi e/o royalties) alla stregua di una “società
tubo” (c.d. “conduit company”), potendo essere il reddito
di fonte domestica, in ultima istanza, rifluito in varie forme
in capo ad un soggetto extracomunitario (una holding di
livello più elevato o, talvolta, la stessa capogruppo).
In this latter case, the Tax Authorities often qualify the European sub-holding (to which the Italian company paid dividends and/or interests and/or royalties) as a “conduit company”,
being the outbound income flowed, after all the passages,
to its real beneficial owner which is located outside Europe
(which can be a higher level holding or the top holding).
Nel caso di contestazioni come quelle in esame, basate
tanto su presupposti formali che sostanziali, il rilievo si
traduce (almeno in prima battuta) nella richiesta, rivolta al
sostituto d’imposta (società residente), di pagamento della
ritenuta domestica, a suo tempo non applicata in virtù del
regime di esenzione comunitario.
Per quanto riguarda il versante sanzionatorio, spesso gli
Uffici – seppur con una linea di azione non univoca – ipotizzano la contestuale commissione degli illeciti di dichiarazione infedele, omessa effettuazione di ritenute ed omesso
versamento di ritenute, contemplati rispettivamente dagli
articoli 2, 14 e 13 del D.Lgs. n. 471/1997, con applicazione di una sanzione complessivamente pari al 150% della
ritenuta non operata.
In case of challenges as those at stake, both if based on formal
aspects or on the beneficial owner clause, the tax issue involves, in first instance, the request to the Italian company for the
payment of the Italian withholding which was not applied due
to the EU exemption regime.
Dal punto di vista procedurale, tale scelta dell’Ufficio si
esplica nell’emissione di un avviso di accertamento contenente – unitamente alla ritenuta non versata – anche le
sanzioni per infedele dichiarazione (sanzione pari al 100%
delle ritenute non operate) e per omessa effettuazione delle ritenute (sanzione pari al 20% dell’ammontare di queste
ultime), accompagnato da un atto di contestazione delle
sole sanzioni per omesso versamento di ritenute (sanzione
pari al 30% delle ritenute non operate).
From a procedural standpoint, this approach of the Tax
Offices involves the issuance of a tax assessment notice which
includes – further to the not paid withholding – the penalties
relevant to the unfaithful tax return (100% of the not applied
withholding) and to the omitted application of the withholding (20% of the not applied withholding), together with the
issuance of a deed imposing also the further penalty relevant
to the omitted payment of the withholding (30% of the not
applied withholding).
In relazione alla dinamica sanzionatoria di questi accertamenti, può risultare di un certo interesse l’esame di un
filone giurisprudenziale che pare in fase di consolidamento
e che, pur se ravvisabile solo in sentenze di merito, può
assumere una certa rilevanza, sia in una prospettiva di
negoziazione con l’Ufficio (attraverso le note procedure
di accertamento con adesione e di conciliazione), sia nel
contesto di un eventuale contenzione tributario.
In this context, it may be useful to examine a jurisprudential
trend which can become useful, both during the negotiation
with the Tax Office (according to the agreed upon assessment
and tax litigation settlement procedures) and in case of tax
litigation.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
As far as concern the tax penalties, the Tax Offices – also if
with some exceptions – challenge the violations of unfaithful
tax return, omitted application of withholdings and omitted
payment of withholdings, with the application of a cumulated
penalty equal to the 150% of the unapplied withholding.
30
Il filone giurisprudenziale
The jurisprudential trend
In via di estrema sintesi, in base al filone giurisprudenziale
in rassegna, la sanzione per omesso versamento di ritenute
contemplata nell’articolo 13 del D.Lgs. 471/1997 non potrebbe essere irrogata laddove il rilievo mosso dall’Ufficio
nei confronti del contribuente dia già luogo alla sanzione
per infedele dichiarazione prevista dall’articolo 2 del medesimo testo normativo.
According to this jurisprudential trend, the tax penalty related to the omitted payment of the withholdings should not
be applied if the Tax Office already applied the tax penalty
relevant to the unfaithful tax return.
In altre parole, come rilevato in dottrina, “quando vi sono
ritenute non dichiarate (e non versate), quindi, non si applica
la sanzione prevista dall’art. 13: è infatti assunto, quale
parametro dell’omesso versamento, non già l’imposta <<accertata>>, ma quella <<dichiarata>>. Il contribuente ha
l’obbligo di versare, con il versamento c.d. diretto, gli importi
dichiarati, e non anche i maggiori importi che potrebbero
essere successivamente determinati dall’Agenzia con un avviso
di accertamento.
In altri termini, il contribuente che dichiara meno deve essere
sanzionato per infedele dichiarazione e non per omesso versamento”.
In other words, as pointed out by scholars, “when there are
undeclared (and unpaid) withholdings, the penalty related to the omitted payment of withholdings does not apply:
indeed the parameter to be taken into account for the omitted
payment is not the assessed withholding, but the declared one.
The taxpayer must pay the declared amounts, and not the
higher taxes that may be determined subsequently by the Tax
Authorities through the issuance of a tax assessment notice.
Volendo quindi ripercorrere le principali pronunce che
hanno condotto all’affermarsi di questo orientamento, la
prima sentenza meritevole di citazione (ultima in ordine
cronologico) è la n. 67/18/12 del 10 agosto 2012 emessa
dalla Commissione Tributaria Provinciale di Torino.
Starting with the analysis of the judgments which represent the trend under analysis, the first one to be mentioned
has been issued by the Provincial Tax Court of Torino (n.
67/18/12 of 10 August 2012).
Il caso sottoposto all’attenzione del collegio pur riguardando una contestazione in materia di IVA, dove erano stati
contestati tanto l’infedele dichiarazione quanto l’omesso
versamento del tributo “non dichiarato”, è stato risolto con
la statuizione del principio (estendibile anche in materia di
ritenute) in virtù del quale da una violazione riconducibile
alla fattispecie dell’infedele dichiarazione non può discendere “a cascata” anche una sanzione per omesso versamento.
The case which has been analyzed by the judges was referred to a VAT issue which involved the challenge both of the
unfaithful VAT return and of the omitted payment of the
undeclared VAT. The Tax Court took its decision by stating
the principle (extensible also to the withholdings matter)
according to which it is not possible that a penalty for omitted
payment can descend from a challenge referred to the unfaithful tax return.
Per i giudici di merito, infatti, “null’altra sanzione aggiuntiva l’Ufficio può pretendere, poiché la violazione commessa e
rilevata, è afferente all’infedele dichiarazione e non anche ad
un omesso versamento diretto il cui presupposto è vincolato
invece al tributo che non è stato pagato nei termini previsti
per legge”.
Indeed the judges stated that “the Tax Office is not in the position to add a further penalty, because the challenge is referred
to the unfaithful tax return and not to the omitted payment,
whose assumption is represented by the tax which has not
been paid within the deadline provided by the law”.
Tale concetto era stato affermato, in termini ancora più
espliciti, dalla precedente sentenza della Commissione
Tributaria Provinciale di Milano n. 94 del 9 marzo 2010,
laddove, in un caso di omesso versamento di accise, era
stato osservato che: “La sanzione per omesso versamento può
essere irrogata solo in relazione ad un’imposta dichiarata e
non versata”.
Such principle was confirmed also in a judgment by the Provincial Tax Court of Milan (n. 94 of 9 March 2010), referred
to a case of omitted payment of excise duties. The judges
stated that: “The penalty for omitted payment can be applied
only if referred to a tax which has been declared but not paid”.
Poiché, nel caso oggetto della pronuncia, il tributo non era
stato neppure dichiarato (tanto che era stata, per l’appunto, contestata la violazione per infedele dichiarazione), il
collegio ha ritenuto inapplicabile la sanzione per omesso
versamento, in quanto la fattispecie illecita sarebbe stata
priva del suo presupposto, ovvero la dichiarazione del
tributo non versato.
Considering that, in the case under the analysis of the Milan
judges, the tax was even not declared (indeed, also the penalty
for unfaithful tax return was applied), the Tax Court considered the penalty for the omitted payment not applicable,
due to the fact that the assumption (i.e. the declaration of the
unpaid tax) for the application of this latter penalty did not
exist.
Analoghe le conclusioni cui giunge la Commissione Tributaria Provinciale di Ravenna nella sentenza n. 57 del 28
marzo 2011, dove si legge: “L’omesso versamento risulta
A similar conclusion was reached by the Provincial Tax Court
of Ravenna (judgment n. 57 of 28 March 2011), according
to which: “The omitted payment is already sanctioned by the
31
In other words, if the taxpayer declares a lower amount of
taxes, the penalty to be applied is the one for unfaithful tax
return and not the one for omitted payment”.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
già represso con la più grave sanzione, prevista per omessa
o infedele dichiarazione […]. Viceversa la sanzione per
omesso versamento (30% dell’imposta evasa) può essere
autonomamente irrogata solo in relazione ad una imposta
che sia stata dichiarata, e non versata”.
more severe penalty for unfaithful tax return […]. Therefore,
the penalty related to the omitted payment (30% of the unpaid taxes) can be autonomously applied only with reference
to a tax which has been declared but not paid”.
In termini ancora più espliciti si pone la più datata pronuncia della Commissione Tributaria Regionale del Piemonte
del Piemonte n. 21 del 30 ottobre 2003, laddove è stato
affermato che: “E’ invece da accogliere la richiesta di illegittimità della doppia sanzione per omessa denuncia e per
omesso versamento. L’omesso versamento va infatti riferito
all’ipotesi di imposte dichiarate da versare ma non versate,
e non anche all’ipotesi di imposte non dichiarate e quindi
formalmente non da versare. Per queste ultime c’è infatti già
la sanzione per l’omessa o infedele dichiarazione, ben più
pesante – in quanto tiene conto anche della implicita intenzione di non versare il quantum non dichiarato – di quella per il
semplice omesso versamento di imposte già dichiarate”.
Same reasoning is the one of the Regional Tax Court of Piedmont (judgment n. 21 of 30 October 2003), in which the judges stated that: “The simultaneous application of the penalty
for unfaithful tax return and of the one for omitted payment
is not admissible. The penalty for omitted payment must be
referred only to the case of taxes which have been declared
to be paid but which have not been paid, and not the case of
taxes which have not been declared and, thus, which formally
have not to been paid. For this latter case, indeed, it is already
applicable the penalty for unfaithful tax return, which is more
severe – taking into account also the will of the taxpayer not
to pay the undeclared taxes – than the one relevant to the
omitted payment of taxes already declared”.
Da ultimo, e con specifico riferimento al caso in cui la contestazione mossa dall’Ufficio verta sull’esatta identificazione del “beneficiario effettivo” del flusso reddituale di fonte
domestica, giova richiamare le conclusioni cui è giunta la
Commissione Tributaria Provinciale di Milano nella sentenza n. 66 del 1° febbraio 2013.
With reference to the case in which the Tax Office founds its
challenge upon the “beneficial owner” clause, it interesting to
analyze the content of the judgment n. 66 of 1 February 2013
issued by the Provincial Tax Court of Milan.
In tale occasione (il caso verteva sul regime di ritenuta da
applicare alle royalties corrisposte da una società italiana ad una società svizzera) , pur convalidando il rilievo
dell’Ufficio, i giudici meneghini osservano che, in assenza
di una prova da parte dell’Ufficio circa il fatto che il soggetto pagatore delle royalties fosse in realtà a conoscenza del
fatto che colui che le ha incassate non ne fosse il beneficiario effettivo, “può ritenersi esistere un errore scusabile, tanto
più se si considerano le obiettive condizioni di incertezza sulla
portata e l’ambito di applicazione della norma che si assume
violata”.
The case referred to the tax treatment to be applied to the
royalties paid by an Italian company to a Swiss company. The
judges confirmed the issue raised by the Tax Office, but they
also observed that, if the Tax Office does not provide evidence
of the fact that the company paying the royalties was aware
of the fact that the receiving company was not their beneficial
owner, “an excusable mistake can exist, taking into account
also the uncertainty about the requirements and the scope of
the tax rule which is assumed to be breached”.
La Commissione ha quindi ravvisato, nel caso in esame, la
sussistenza della causa di non punibilità di cui al 2° comma
dell’articolo 6 del D.Lgs. 472/1997 ed al 3° comma dell’art.
10 della legge n. 212/2000, con conseguente disapplicazione delle sanzioni connesse al rilievo contenuto nell’avviso
di accertamento oggetto di pronuncia.
The Tax Court identified in the case under analysis the
existence of the causes which can avoid the application of the
penalties requested by the Tax Office in the tax assessment
notice which has been appealed by the taxpayer.
Conclusioni
Conclusion
Le pronunce rassegnate rappresentano quindi precedenti di
una certa rilevanza che potranno essere utilmente richiamati dal contribuente al fine di vedere ridotto il carico
sanzionatorio connesso ai rilievi in materia di trattamento
fiscale dei flussi reddituali corrisposti da società residenti a
soggetti esteri.
The jurisprudential trend which has been analyzed can be
useful for the taxpayer which is trying to reduce the burden of
the tax penalties applied in case of issues raised with reference
to the tax treatment of the outbound flows of income.
Si osserva, infine, che l’orientamento in esame, comportando una riduzione del carico sanzionatorio complessivo
della condotta (che permane comunque assoggettata a
sanzioni per un ammontare complessivo pari al 120% delle
ritenute non operate e non versate connesso alle violazioni
di infedele dichiarazione e omessa effettuazione di ritenute), pare maggiormente rispettoso del principio di proporzionalità delle sanzioni sancito in più occasioni dalla Corte
di Giustizia UE, riportando la risposta dell’ordinamento a
tali violazioni entro limiti più ragionevoli.
Furthermore, considering that this trend involves a decrease
of the tax penalties referred to this kind of challenges (which
is still subject to a tax penalty equal to the 120% of the
unapplied withholding due to the penalties for unfaithful tax
return and for omitted application or withholdings), it seems
more compliant with the principle of proportionality of the
penalties which has been enshrined in many cases law by the
European Court of Justice.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
32
CFC ed interposizione fittizia:
un dibattito ancora aperto
CFC and fictitious interposition: a
debate still open
(Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli - Benedetta Alinovi)
(Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli - Benedetta Alinovi)
Le disposizioni anti-elusive normativamente previste per il
requisito del “controllo” di cui al regime CFC rappresentano
una questione incerta nonché raramente oggetto di espressione giurisprudenziale.
The Italian anti-avoidance rules, applicable to the concept of
“controlling interest requirements” as provided by the CFC
legislation, represent an unsolved issue that is rarely treated in
jurisprudence.
In linea generale le stesse mirano ad evitare che frazionamenti nel controllo o cessioni fittizie (o solamente temporanee) delle partecipazioni possano ostacolare l’applicazione
della disciplina in oggetto.
Generally, the Italian anti-avoidance rules, applied in case
of CFC, are aimed to avoid that the split of the controlling
interest in foreign entities or fictitious (or temporary) sales of
the related participations could lead to the non-application of
the CFC rules.
Taking into account the above, the aim of this paper is the
analysis of the recent decision of the Provincial Tax Court of
Milan (section. 2, no. 303/2013). In this case, the Tax Authority challenged the sale of the CFC participation performed
by the Italian tax payer at the end of the fiscal year: this sale
has been challenged based on art. 37 of DPR no. 600/73 that
provides the anti-avoidance rule in case of “fictitious interposition”.
CFC legislation
Nell’ambito di tale articolo ci si pone l’obiettivo di
analizzare i riflessi della recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Milano (sez. 2, n. 303/2013)
nella quale l’Amministrazione ha contestato la cessione di
partecipazioni CFC a ridosso della chiusura del periodo
d’imposta mediante l’applicazione della disciplina antielusiva ex art. 37 del DPR 600/73.
La normativa CFC
L’art. 167 del TUIR detta disposizioni in materia di imprese
controllate (direttamente od indirettamente) localizzate o
residenti in paesi a fiscalità privilegiata.
Tale disciplina nasce con l’obiettivo di scongiurare le pratiche elusive attuabili da chi detiene partecipazioni in società
estere localizzate in paesi c.d. black list previsti da appositi
decreti.
Art. 167 of the Income Tax Code (“ITC”) provides an antiavoidance rule for the controlled companies (that are held
directly or indirectly) located or resident in a tax havens.
This provision has been issued with the aim of prevent tax
avoidance behaves achieved by the tax payers who have
controlling interests in a companies located in a tax haven
jurisdictions (as defined in the black list provided by Ministerial Decrees).
A tal fine la stessa interviene facendo concorrere, per “trasparenza” ed in proporzione alla partecipazioni detenute
dalla società, i redditi delle controllate estere al soggetto
residente in Italia a meno che il contribuente non dimostri
tramite interpello preventivo, la sussistenza di una delle
esimenti previste dal medesimo art. 167.
For this purpose, the legislation provides that profits of the
CFC are deemed to be profits of the Italian taxpayer: as a consequence, the profits are taxed at the Italian average tax rate,
in proportion to the participation in the foreign company.
The application of the CFC rule can be avoided if the taxpayer
proves, through the advance ruling procedure, one of the two
safeguard clauses provided by Art. 167 of ITC.
Tale disposizione deroga, pertanto, il più generale presupposto impositivo secondo il quale i redditi derivanti dalla
partecipazione in società non residenti vengono assoggettati a tassazione quando percepiti.
Therefore, this provision is an exception to the general principle according to which income resulting from a controlling
interest in non-resident company may be taxed when earned
by the local tax payer.
Il raggio d’azione del regime in oggetto riguarda potenzialmente ogni soggetto italiano che detenga, in modo diretto
od indiretto, il controllo di imprese localizzate o residenti in
paesi a fiscalità privilegiata.
Al riguardo, il concetto di “controllo” rappresenta elemento
cardine della disciplina CFC.
Difatti ai sensi dell’art. 167, comma 3, del D.P.R. n.
917/1986 «ai fini della determinazione del limite del controllo
(…) si applica l’art. 2359 c.c. in materia di società controllate
e collegate» (n.d.r. in tal senso vi è controllo se una società
dispone della maggioranza dei voti o di un numero di voti
sufficienti per esercitare influenza dominante sull’altro sog-
Potentially, CFC legislation may be applied to any Italian
taxpayer who holds, directly or indirectly, a controlling interest in a company located or resident in a tax haven country.
In this respect, the concept of “controlling interest” is a key
element of the CFC rule.
33
In particular, pursuant to Art. 167 , par. 3, of ITC «in order to
determine if the controlling interest requirements are satisfied
Art. 2359 of civil code, that provides the concept of controlled/
associated companies, has to be applied» (n.d.r. in this regard,
a company holds the control of another entity if it holds the
majority of the votes or a sufficient number of votes to exercise
a dominant influence over the other entity; furthermore, the
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
getto, il controllo può inoltre derivare da particolari vincoli
contrattuali).
Come previsto all’art. 1, co. 3, del decreto ministeriale
429/2001 relativo all’attuazione della disciplina CFC, «ai
fini della verifica della sussistenza del controllo […] rileva la
situazione esistente alla data della chiusura dell’esercizio o
periodo di gestione del soggetto estero controllato».
Tale in estrema sintesi il regime delle cosiddette “controlled
foreign companies” o “CFC”.
Disposizioni anti-elusive applicabili al requisito del
controllo di CFC
Lo stesso decreto 429 prevede all’art. 3, co.7, che «per i comportamenti posti in essere allo scopo del frazionamento del
controllo o della perdita temporanea dello stesso ovvero della
riduzione dei redditi imputabili, si applicano le disposizioni
degli articolo 37, co. 3, e 37-bis del DPR 600/1973».
La relazione al decreto, inoltre, specifica che «il comma 7
dell’art. 3 mira a contrastare fenomeni aventi finalità elusive.
In particolare, è prevista l’applicazione delle norme antielusive già esistenti nel nostro ordinamento nei casi di comportamenti tesi:
1. alla perdita temporanea del controllo. E’ il caso, ad
esempio, di operazioni di cessione delle partecipazioni
poste in essere nei confronti di un soggetto non residente
in prossimità della chiusura dell’esercizio della CFC e del
successivo (ri)acquisto;
2. o al frazionamento del controllo stesso. E’ il caso, ad
esempio, del controllo esercitato attraverso partecipazioni detenute da familiari;
3. ovvero alla riduzione del reddito imponibile».
controlling interest may be also set through special contractual relationships).
As provided by Art. 1, par. 3, of Ministerial Decree no.
429/2001 (that provides the rules for the application of the
CFC legislation) «in order to verify the existence of the controlling interest [...]is relevant the participation relationship
existing at the end of the fiscal year of the controlling company or of the controlled entity» (if different).
This is, briefly, the Italian legislation for the so-called “controlled foreign companies” or “CFC”.
Anti - avoidance provisions applicable to the “control
requirements“ for the CFC
Ministerial Decree no. 429 provides at Art. 3, par. 7, that
«Articles 37, par. 3, and 37-bis of Presidential Decree no.
600/1973 are applicable in case of behaves engaged in order
of splitting the control of the participation or for obtaining
the temporary loss of the controlling interest or for obtaining
a reduction of the taxable income».
The explanatory memorandum to the Ministerial Decree no.
429 specifies also that «par. 7 of Article 3 is aimed to avoid
behaves with an avoidance scope. In particular, it provides the
application of the anti-avoidance rules, that already exist in
our legal system, in cases of conducts engaged for:
1. temporary loss of the controlling interest. For example, in
case of sale of participations carried out at the closing of
the fiscal year and subsequently (re)purchased;
2. or to split the control of the participation. For example, if
the controlling interest is hold through family members’
shares;
3. or to obtain a reduction of the taxable income».
Grazie, dunque, al rimando agli artt. 37, co.3, e 37-bis del
DPR 600/73, i quali prevedono, rispettivamente, la disciplina dell’interposizione fittizia e dell’elusione fiscale, viene ad
instaurarsi l’esplicito collegamento fra la normativa in esame
e la disciplina antielusiva prevista in tema di accertamento
delle imposte sui redditi.
In this way, the Ministerial Decree no. 429 allows the connection between Articles 37, par. 3 (that provides the “fictitious
interposition” rule) and 37-bis (that provides the general
anti-avoidance rule) of the Presidential Decree no. 600/1973
and the CFC legislation as provided by ITC.
In particolare, tramite l’applicazione di tali norme antielusive l’Amministrazione può verificare la reale ed effettiva
titolarità della partecipazione del soggetto CFC.
Al riguardo, differenti fattispecie potrebbero indurre
l’Amministrazione finanziaria a fare ricorso all’art. 37, co.
3 del D.P.R. n. 600/1973. Ad esempio nel caso in cui la
controllata estera fosse interposta fittiziamente e l’effettivo
possessore dei redditi sia la controllante italiana, ovvero,
all’art. 37-bis, ad esempio nel caso in cui la controllata
non residente risulti effettivamente esistente ed operativa
(e pertanto vengano ad essere correttamente integratiti i
presupposti della disciplina CFC), ma la sua costituzione risulti guidata esclusivamente dall’ottenimento di risparmio
fiscale non giustificato da “valide ragioni economiche”.
In particular, through the application of the “fictitious interposition” and anti-avoidance rules, the Tax Authority could
verify who is the real owner of the controlling interest in the
controlled foreign company.
In this regards, the Tax Authority may apply, for example,
the provision of Art. 37, par. 3 of Presidential Decree no.
600/1973 in the case that the controlled foreign company
is fictitiously interposed and the actual owner of the income
is the Italian entity or Art. 37 -bis in case that the controlled
foreign company performs an actual business (and, therefore,
the CFC safeguard clause is set) but it has been established
only to obtain tax-savings not justifiable under “valid business reasons”.
Brevi cenni in tema di interposizione fittizia
Briefly description of the “fictitious interposition rules”
L’art. 37, co. 3, prevedendo che «in sede di rettifica o di
accertamento d’ufficio sono imputati al contribuente i redditi
di cui appaiono titolari altri soggetti quando sia dimostrato,
Art. 37, par. 3, provides that «in case of ITA adjustment or tax
audit, even if the income seems to be owned by other parties
through the “fictitious interposition” scheme, the income may
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
34
anche sulla base di presunzioni gravi, precise e concordanti,
che egli ne è l’effettivo possessore per interposta persona»,
introduce la normativa della c.d. interposizione fittizia.
be deemed of the tax payer if it has been proved that he is the
beneficial owner. The proof of the ownership have to be based
on serious, precise and consistent presumptions».
A tal riguardo, la Sentenza della Corte di Cassazione n.
3979 del 3 aprile 2000 ha precisato che «questa norma,
stabilendo l’imputabilità al possessore effettivo dei redditi di
cui “ appaia” titolare altro soggetto in base ad interpretazione
di persona, inequivocabilmente si occupa del caso dell’interposizione fittizia in senso proprio (…) caratterizzata dalla
divaricazione fra situazione esteriore e situazione sostanziale,
rispettivamente riferibili all’interposto ed all’interponente,
non anche del caso dell’interposizione cosiddetta reale (…)
ove la forma e la sostanza coincidono, e si può porre soltanto
un problema di validità ed efficacia dell’atto negoziale determinativo della variazione soggettiva nella titolarità del bene».
In this regard, the Supreme Court in decision no. 3979 of
3 April 2000 stated that «Art. 37, par. 3, which provides
that the incomes have to be deemed to the real owner even if
another one seems to be the owner based on the interposition,
provides the “fictitious interposition” scheme. The “fictitious
interposition” is characterized by the difference between the
form and the substance. This Article does not provide the rule
for the so called “actual” interposition, where external and
substantial situation are the same: in this case, the main issue
may arise regarding the validity and effectiveness of the obligation of the interposed entity to transfer the rights acquired
to the “interponent” subject».
Pertanto, sulla base di quanto sopra, nel caso di interposizione fittizia, analizzando la situazione “esteriore” il
contraente dell’atto negoziale appare essere il soggetto
c.d. interposto nei cui confronti si manifestano gli effetti
dell’atto stesso, mentre considerando la situazione “sostanziale” il reale contraente dell’atto negoziale è il soggetto
c.d. interponente.
Therefore, on the basis of the above, in case of “fictitious interposition”, on the “external” situation the owner of the rights/
obligations appears to be the interposed who, as a consequence, would obtain also the effects of the rights/obligations.
However, in this case, based on the “substantial” situation the
real owner of the rights/obligations acquired by the interposed would be the “interponent”.
Tale norma, dunque, prevede che, nel caso in cui la fattispecie fattuale diverga rispetto alla fattispecie esteriore e
sia il soggetto interposto ad apparire titolare di determinati
redditi, questi ultimi devono essere attribuiti all’interponente, ossia all’effettivo titolare degli stessi.
In sostanza, si tratta di una disposizione antielusiva che
pone l’onere della prova in capo all’Amministrazione, la
quale dovrà dimostrare che il soggetto interponente è, in
realtà, il vero titolare del reddito imponibile e non il soggetto interposto, il quale, solo apparentemente, detiene i
redditi contestati.
Tale onere della prova, come previsto dallo stesso articolo,
può essere assolto dall’Amministrazione anche sulla base
di presunzioni semplici, ossia quelle basate su un ragionamento deduttivo caratterizzato dagli elementi di gravità
(dai quali derivano l’elevata certezza/probabilità dell’esistenza del fatto da provare), precisione (che costituiscono il
legame fra il fatto noto e il fatto da provare) e concordanza
(basati su fatti che non si contraddicono reciprocamente).
In particular, under this disposition even if the interposed
seems to be the owner of the income, they have to be shifted to
the “interponent”, who is the real owner.
Such anti-avoidance rule shift the burden of the proof on the
Tax Authority, who has to demonstrate that the “interponent”
is the real owner of the taxable income and not the interposed,
who is the “apparent” owner of the income.
Art. 37 provides also that the Tax Authority may demonstrate
the fictitious interposition scheme also through “simple presumptions”, i.e. presumptions based on the deductive approach that are characterized by the elements as seriousness (the
presumption has to be based on elements with an high level of
certainty/probability), precision (elements that provide the
connection between the known and unknown situation that
needs to be demonstrated) and consistency (based on facts
that are not contradictory).
La sentenza
The Court Decision
La pronuncia in commento si presenta, allo stato attuale,
come uno dei pochi arresti giurisprudenziali in tema di
fattispecie esplicitamente elusive aventi ad oggetto partecipazioni soggette alla disciplina delle CFC.
Tale sentenza, fornisce pertanto interessanti principi interpretativi.
Nowadays, the decision of the Provincial Tax Court is one of
the few cases in which the anti-avoidance rules on the controlling requirement provided for CFC puposes have been applied.
Therefore, this decision provides interesting principles regarding this issue.
La stessa scaturisce dal ricorso proposto da una società
avente sede in Italia per ottenere l’annullamento di un avviso di accertamento, relativo all’esercizio 2007, nel quale
sono stati ripresi maggiori ricavi per presunta violazione
della disciplina CFC.
In particolare, l’Agenzia ha contestato la cessione, da parte
del contribuente italiano, di una partecipazione di controllo in una società localizzata in un paese a fiscalità privilegiata.
The case arises from the recourse of the taxpayer who has been
challenged by the Tax Authority in relation to the controlling
interest hold in a foreign company in FY2007.
35
In particular, the Tax Authority challenged the sale of such
participation located in a tax haven country.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Come si evince dalla sentenza in esame, secondo l’Agenzia
la violazione risiederebbe nel fatto che «la cessione è avvenuta a ridosso della chiusura dell’esercizio, il che ha permesso
alla ricorrente di non imputare in base alla normativa sulle
CFC, ed in presenza di circostanze che hanno fatto ritenere
che la ricorrente avesse mantenuto il possesso della partecipazione».
Tale assunto dell’Agenzia deriva da una mail dell’aprile
dell’anno successivo alla cessione, rinvenuta presso la
società in fase di verifica, dove il contribuente manifestava
la possibilità di riacquistare la partecipazione nella società
estera.
Su tale ed unica mail l’Agenzia struttura il suo intero impianto probatorio, ritenendola sufficiente a soddisfare i requisiti di presunzioni “chiare, precise e concordanti” come
richieste dall’art. 37, co. 3, DPR 600/73 (il quale stabilisce,
come sopra chiarito, la disciplina antielusiva per l’interposizione fittizia), non avendo ulteriore materiale a supporto
per dimostrare che la contribuente aveva in realtà mantenuto il possesso della partecipazione, con conseguente
applicazione della disciplina CFC.
As illustrated in the Decision, the Tax Authority performed
its remark on the base that «the sale of the participation has
been performed at the end of the fiscal year. In this way, the
taxpayer avoided the CFC rules. However, based on the factual
situation, it seems that the taxpayer had maintained the controlling interest in the foreign company».
La Commissione Provinciale di Milano accoglieva il ricorso
del contribuente annullando l’avviso di accertamento considerando che «tali circostanze, a ben guardare, appaiono del
tutto insufficienti a configurare anche delle mere presunzioni».
In aggiunta la Commissione precisa che «l’Ufficio muove
dalla premessa che l’art. 37, comma 3, D.P.R. 600/1973 si
riferisca non solo all’interposizione reale, mentre il suo tenore
letterale (“apparenza di titolarità”) dimostra che la norma
riguarda solo l’ipotesi di simulazione, quindi l’interposizione
fittizia, che nel caso resta indimostrata».
The Provincial Tax Court accounted the appeal of the taxpayer, considering that «the documentation provided by the
Tax Authority was not sufficient to support the burden of the
proof, neither in case of presumptions».
Considerazioni
Considerations
Il regolamento CFC prevede l’applicazione dell’art. 37, co.
3, del D.P.R. n. 600/1973 (art. 1, co. 3, del decreto ministeriale 429/2001) ai fini della verifica del controllo della
partecipazione, coordinando, difatti, il campo di applicazione dell’art. 167 con le disposizioni in materia di interposizione.
Giova precisare che rispetto a tale ipotesi elusiva (art. 37
de quibus) l’art. 167 del TUIR verrebbe a configurarsi su un
differente piano normativo in quanto non trova applicazione nel D.P.R. n. 600/1973, relativo all’attività di accertamento e dei controlli, ma viene a collocarsi nel del D.P.R. n.
917/1986 che regolamenta le imposte sui redditi.
As provided by Art. 1, par. 3, of Ministerial Decree no.
429/2001, Art. 37 of the Presidential Decree no. 600/73 may
be applied in order to verify who is the owner of the controlling interest: in this way, the anti-avoidance rule regarding
the “fictitious interposition” and the CFC legislation as provided by Art. 167 are connected.
It should be noticed that Art. 167 TUIR represents a rule
issued to define the income tax due by the taxpayer, otherwise
Presidential Decree no. 600/1973, provides rules related to
“assessments and tax audit controls” .
Ne consegue che, a differenza delle prime, alle quali deve
essere attribuita valenza procedimentale basata sul riconoscimento all’Amministrazione finanziaria di determinate
potestà accertative, il TUIR assume portata sostanziale richiedendo al contribuente immediati obblighi dichiarativi.
Va inoltre osservato che la disposizione CFC prevede un’inversione legale dell’onere della prova mentre la disciplina
di cui all’art. 37 del D.P.R. 600/1973 si limita a riconoscere
all’Amministrazione finanziaria la possibilità di utilizzare
presunzioni. In tal caso, dunque, ai fini dell’applicazione
dell’art. 37 spetta all’Amministrazione finanziaria la dimostrazione dell’apparente perdita del controllo derivante
dalla costruzione dello schema dell’interposizione fittizia,
anche per tramite di presunzioni.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
This assumption of the Tax Authority was based on an e-mail,
sent during the subsequent fiscal year and found during the
tax audit, where the taxpayer exposed the possibility to repurchase the sold participation in the foreign company.
On this, unique, e-mail the Tax Authority based the entire
challenge, retaining that the it was sufficient to demonstrate
the “serious, precise and consistent presumptions” required
by Art. 37, Presidential Decree no. 600/73 (that sets the
“fictitious interposition rule”, as explained above). The Tax
Authority did not have further documentation to demonstrate
that the tax payer had maintained the controlling interest in
the foreign company in order to apply the CFC legislation.
Furthermore, the Provincial Tax Court stated that «Art. 37,
Presidential Decree no. 600/73, refers only to the “fictitious
interposition” and it is not applicable to the “actual interposition”: this article is applicable only to the cases that are
based on a “simulated scheme” that, in this case, has not been
proved».
As a consequence, art. 167 has a substantial scope requiring
to the taxpayer immediate declaratory obligations.
It should also be noted that in CFC legislation the burden of
the proof lies on the tax payer, while Art. 37 of Presidential
Decree no. 600/1973 recognizes to the Tax Authority the
possibility to demonstrate the “fictitious interposition” on the
base of presumptions. Regarding this, the Tax Authority has
the burden to provide the demonstration regarding the apparent loss of the controlling interest obtained by the taxpayer
through the “fictitious interposition” scheme also thorough
presumptions.
36
Ne consegue che l’Agenzia delle Entrate avrà interesse nel
contestare l’imputazione fittizia dei redditi dell’interponente residente al soggetto controllato non residente solo nel
caso in cui il contribuente sia in grado di evadere dall’applicazione della disciplina delle c.d. controlled foreign companies (sia per l’applicazione delle esimenti che per il venir
meno dei presupposti normativamente previsti).
Tuttavia, come giustamente sancito dalla sentenza in
commento, pur essendo utilizzabili le presunzioni semplici allo scopo di dimostrare il concetto di controllo per
l’applicazione della disciplina CFC, le stesse devono essere
gravi, precise e concordanti, non essendo sufficienti delle
“mere presunzioni”. Laddove l’Agenzia non sia in grado di
assolvere adeguatamente tale onere, non può attribuirsi al
contribuente la titolarità della partecipazione.
Coerentemente a quanto sopra espresso, la recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Milano (sez.
2, n. 303/2013) ha in sintesi:
1. chiarito che le disposizioni anti-elusive (di cui agli artt.
37, co.3, e 37-bis del DPR 600/73) in materia di CFC
possano essere chiamate in causa esclusivamente nel
caso in cui si presentino circostanze tali da giustificare
idonee presunzioni (nel caso in commento, a parere
dei giudici di merito, le stesse «appaiono del tutto insufficienti a configurare anche delle mere presunzioni»);
2. confermato l’orientamento della Suprema Corte (Sent.
n. 3979 del 3 aprile 2000) secondo la quale l’art. 37,
comma 3, del D.P.R. 600/1973 non possa essere richiamato dall’Agenzia delle Entrate al fine di contestare
l’interposizione reale atteso che tale disposizione si applicherebbe ai soli fenomeni di interposizione fittizia.
As a consequence, the Tax Authority will challenge the “fictitious interposition” scheme only in case that the taxpayer
would be able to avoid the CFC legislation (through the application of the safeguard clauses or avoiding on of the other
requirements of the CFC legislation).
However, as correctly stated by the decision of the Provincial Tax Court, even if the Tax Authority could use the
presumptions in order to demonstrate the “fictitious interposition” scheme for the application of the CFC rule, these
presumptions has to be serious, precise and consistent.
In case the Tax Authority would not be able to satisfy the burden of the proof, the taxpayer cannot be qualified as the real
owner of the controlling interest.
In ogni caso, stante che tale sentenza rappresenta un raro
caso di asserto giurisprudenziale in tema di fattispecie
esplicitamente elusive aventi ad oggetto partecipazioni
soggette alla disciplina delle CFC, i principi enunciati dalla
stessa dovranno essere valutati alla luce delle eventuali e
future espressioni giurisprudenziali di legittimità.
In any case, since this decision represents a rare case in our
jurisprudence regarding the application of the anti-avoidance
rules to the CFC legislation, the principles stated should be
considered in the light of future decisions.
Based on the above, the decision of the Provincial Tax Court of
Milan (sez. 2, no. 303/2013) stated:
1. the anti-avoidance rules (ex Articles 37, par.3, and 37bis of Presidential Decree n.600/73) can be applied in
relation to the CFC legislation only if the Tax Authority
is able to demonstrate the serious, precise and consistent
presumptions (as stated in the decision «in this case they
are not sufficient to satisfy the burden of the proof»).
2. The Provincial Tax Court confirmed the jurisprudence of
the Supreme Court that stated that Art. 37, par.3 of Presidential Decree no. 600/73 cannot be applied in case of
“actual interposition” since it can be applied only in case
of “fictitious interposition”.
Illegittima l’estensione dei termini Invalid the extension of the terms of
del periodo d’accertamento fiscale the tax audit period in the case of
prescription of the crime
in caso di prescrizione del reato
(Mia Pasini – Luca Piemontese)
(Mia Pasini – Luca Piemontese)
L’Amministrazione finanziaria non può procedere a estendere i termini di accertamento fiscale, laddove la comunicazione della “notitia criminis” avvenga quando il reato è
già prescritto.
The Italian Tax Authorities cannot extend the terms of the
tax assessment period, if the notice of the “notitia criminis” is
given when the tax crime is already prescribed.
Alle predette conclusioni è giunta la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, che con la sentenza n.
147/06/2013 ha fornito un’importante precisazione sul
delicato tema legato all’estensione dei termini di accertamento fiscale in presenza di reato penale.
Such conclusions were confirmed by the Regional Tax Court of
Lombardy, which, with the decision n. 147/06/2013, gave an
important clarification on the crucial issue of the extension of
terms of the tax assessment period in case of tax crimes.
37
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
A tal proposito, si ricorda che l’art. 43 co. 2-bis del DPR
600/1973 sancisce che, in caso di violazione comportante
l’obbligo di denuncia per reati fiscali, disciplinati dal D.Lgs.
74/2000, i termini di decadenza del periodo d’accertamento fiscale sono raddoppiati.
Nei casi sopra prospettati, pertanto, l’Amministrazione
finanziaria può notificare l’avviso di accertamento entro il
31 dicembre:
• dell’ottavo anno successivo rispetto a quello in cui è
stata presentata la dichiarazione;
• del decimo anno successivo nei casi di omessa dichiarazione.
In this regard, it must be reminded that, according to article
43 paragraph 2-bis of the Presidential Decree n. 600/1973, in
case of a violation that concerning the duty to communicate a
possible “notitia criminis” for tax crimes, regulated by Legislative Decree n. 74/2000, the deadline of the tax assessment
period is extended.
In the above mentioned cases, therefore, the Italian Tax Authorities can issue the notice of tax assessment within the 31
December:
• of the eight year following that one in which the tax
return was filed;
• of the tenth following year in case in which the tax return
was not filed.
Con riferimento alla normativa citata, la giurisprudenza si è più volte interrogata su quali siano i requisiti che
permettono all’Amministrazione di estendere i termini di
accertamento fiscale. In tal senso, la Corte di Cassazione,
con sentenza n. 247/2011, ha avuto modo di precisare che:
“E’ del tutto irrilevante che l’obbligo di denuncia penale possa
insorgere anche dopo il decorso del termine “breve” o possa
non essere adempiuto entro tale termine. Ciò che rileva è solo
la sussistenza dell’obbligo, perché essa soltanto connota, sin
dall’origine, la fattispecie di illecito tributario, alla quale è
connessa l’applicabilità dei termini raddoppiati di accertamento”.
With reference to the above mentioned rules, the case law often treated the requirements which allow the Administration
to apply the extension of the terms of tax assessment period.
The Supreme Court, with decision n. 247/2011, stated that:
“It is absolutely irrelevant that the duty to communicate a
possible “notitia criminis” arises after the expiration of the
ordinary term or cannot be performed within such term. The
existence of the duty is important, because it characterizes
from the beginning the type of tax crime, to which the applicability of the extended terms of assessment is connected”.
Tale interpretazione, pertanto, pone in rilievo l’irrilevanza
della tempistica con cui viene comunicata al Pubblico Ministero la “notitia criminis”, che può essere trasmessa anche
oltre il termine ordinario, purché siano obiettivamente
riscontrabili gli elementi richiesti per l’insorgenza dell’obbligo di denuncia penale.
This interpretation, therefore, emphasizes the irrelevance of
the timing within which the “notitia criminis” is communicated to the Public Prosecutor. It can also be transmitted after
the ordinary deadline of the tax assessment period, as long as
the elements required for the duty to communicate the “notitia criminis” are objectively verifiable.
Tali elementi possono essere sindacati, su precisa richiesta
del contribuente, dallo stesso Giudice tributario, il quale
è chiamato ad evitare che l’Amministrazione utilizzi in
maniera pretestuosa la normativa sul raddoppio dei termini, applicando la stessa, anche nei casi in cui non sussista
l’obbligo di intraprendere l’azione penale, al solo fine di
ampliare i termini di accertamento fiscale.
These items can be challenged, on the specific request of the
taxpayer, by the same tax judge, who is called to avoid that
the Tax Authorities, applying this rule, use an excuse to
extend the terms, even in cases in which there is no duty to
take criminal actions for the sole purpose to extend the terms
of tax assessment period.
Su tali premesse si innesta la menzionata pronuncia n.
147/06/2013 della Commissione Tributaria Regionale
della Lombardia. Tale sentenza trae origine da due avvisi di
accertamento per gli anni 1999 e 2000, aventi ad oggetto
la contestazione di esterovestizione ad una società Lussemburghese che ad avviso dell’Agenzia delle Entrate, sarebbe
stata amministrata fiscalmente in Italia.
La Società in questione eccepiva l’impossibilità di ampliare i termini del periodo di accertamento fiscale perché al
momento della trasmissione della “notitia criminis” (10
dicembre 2010) l’ipotetico reato sarebbe stato prescritto.
The aforementioned decision n. 147/06/2013 of the Regional
Tax Court of Lombardy deals with this matter. This decision
arises from two notices of assessment for years 1999 and
2000, in which it is challenged the tax residence of a Luxembourg Company. According to the Italian Tax Authorities, this
company had its place of effective management in Italy and as
a consequence, it would have to be considered resident in Italy
for tax purposes.
In the appeal the company challenge, among others, the
extension of the terms of the tax assessment period because
at the time of notice of the “notitia criminis” (10 December
2010), the hypothetical crime would have been prescribed.
I giudici di primo grado annullavano l’accertamento,
concordando, in sostanza, con i rilievi opposti dalla Società
ricorrente, in quanto: “l’ampliamento dei termini non è
concesso alla mera comunicazione della “notitia criminis”
all’autorità penale, ma al concreto esercizio dell’azione penale
da parte del Pubblico Ministero”.
The judges of first instance stated that the tax assessment
was invalid, and they agreed, essentially, with the arguments
opposed by the Company, because “the extension of the terms
is not granted in a case of a simple communication of the “notitia criminis” to the criminal Authority, but in the concrete
prosecution by the public prosecutor”
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
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L’ufficio ricorreva, pertanto, in secondo grado, ma anche in
tale sede vedeva respinte le proprie ragioni.
The Tax Authorities appealed the decision, but also the Regional Tax Court rejected the appeal.
Anche ad avviso della Commissione Tributaria Regionale
della Lombardia, infatti, l’estensione dei termini per l’accertamento fiscale non scatta automaticamente con la comunicazione della “notitia criminis” all’Autorità competente, ma è necessario valutare il concreto esercizio dell’azione
penale da parte del Pubblico Ministero.
Even in the opinion of the Regional Tax Court of Lombardy, in
fact, the extension of the tax assessment period does not automatically start with the notice of the “notitia criminis” to the
Criminal Authority, but it is necessary to evaluate the actual
prosecution by the public prosecutor.
Nel caso di specie, non si è configurato alcun obbligo di
denuncia, in quanto l’azione penale è stata resa improcedibile dalla sopravvenuta prescrizione del reato e, di conseguenza, l’Ufficio non è legittimato a procedere a estendere i
termini di accertamento fiscale.
In this case there was no duty to notice the “notitia criminis”,
as the criminal action has been made impracticable by the
prescription. Therefore, the Tax Authorities are not entitled
to proceed to the extension of the terms of the tax assessment
period.
Obbligo di apposizione del visto di
conformità alle dichiarazioni fiscali per le compensazioni di crediti tributari di importo superiore
ad Euro 15.000 ed incremento del
limite annuo per l’utilizzo tramite
compensazione dei crediti per imposte da Euro 516.456,90 a Euro
700.000
Mandatory “conformity permit” on
Tax returns to offset tax credits for
amounts greater than Euro 15.000
and increase of the annual limit for
compensation of tax credits from
Euro 516.456, 90 to Euro 700.000
(Riccardo Lorenzon – Maria Zanatta)
(Riccardo Lorenzon – Maria Zanatta)
La Legge di Stabilità 2014 (L. 27 dicembre 2013, n. 147), ha
introdotto, tra le tante novità, una nuova disciplina riguardante le compensazioni dei crediti fiscali.
The Stability Law 2014 (Law 27th December 2013, n. 147)
introduced, among other innovations, a new regulation concerning the compensation of the tax credits.
In particolare, l’art. 1, c. 574, della Legge di Stabilità,
stabilisce che: “A decorrere dal periodo di imposta in corso
al 31 dicembre 2013, i contribuenti che, ai sensi dell’art.
17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, utilizzano
in compensazione i crediti relativi alle imposte sui redditi
e alle relative addizionali, alle ritenute alla fonte di cui
all’art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, alle imposte sostitutive delle imposte
sul reddito e all’imposta regionale sulle attività produttive,
per importi superiori a 15.000 euro annui, hanno l’obbligo di richiedere l’apposizione del visto di conformità di cui
all’art. 35, c. 1, lettera a), del citato decreto legislativo n.
241 del 1997, relativamente alle singole dichiarazioni dalle
quali emerge il credito. In alternativa la dichiarazione è
sottoscritta, oltre che dai soggetti di cui all’art. 1, c. 4, del
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, dai soggetti di cui all’art. 1, c. 5, del
medesimo regolamento, relativamente ai contribuenti per i
quali è esercitato il controllo contabile di cui all’art. 2409bis del codice civile, attestante l’esecuzione dei controlli di cui
all’art. 2, c. 2, del regolamento di cui al decreto del Ministro
delle finanze 31 maggio 1999, n. 164. L’infedele attestazio-
Article 1, paragraph 574 of the Stability Law states that, starting from the fiscal year in progress at 31th December 2013,
taxpayers who offset the tax credits relating to income taxes,
withholding taxes, substitute taxes and to the Regional Tax
on Productive Activities (IRAP), for amounts exceeding Euro
15,000 per year, have to obtain a “conformity permit”, in accordance with art. 35 , par. 1 , letter a) of the Legislative Decree no. 241 of 1997, relating to the tax return which show the
tax credit. Alternatively, with respect to the taxpayers subject
to statutory audit of accounts in accordance with Art. 2409bis of the Italian Civil Code (ICC), the tax return is signed by
the auditor or by recognized professionals. The unfaithful
certification of checks carried out involves the application of
a penalty from Euro 258 to Euro 2,582 under Art. 39, par. 1,
letter a), first sentence, of the Legislative Decree 241/1997. In
case of repeated violations or particularly serious, appropriate notification is made to the competent authorities.
39
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
ne dell’esecuzione dei controlli di cui al precedente periodo
comporta l’applicazione della sanzione di cui all’art. 39, c.
1, lettera a), primo periodo, del decreto legislativo 9 luglio
1997, n. 241. In caso di ripetute violazioni, ovvero di violazioni particolarmente gravi, è effettuata apposita segnalazione agli organi competenti per l’adozione di ulteriori
provvedimenti”.
Tale disciplina prevede, in parziale analogia con quanto
già previsto in ambito IVA, la necessità dell’apposizione
del visto di conformità alla dichiarazione fiscale laddove il
contribuente proceda alla compensazione c.d. “orizzontale” con crediti tributari risultanti dalla stessa per importi
superiori a Euro 15.000. La disposizione riguarda le compensazioni relative ai crediti per imposte sui redditi (IRES
e Irpef) e relative addizionali, ritenute alla fonte, imposte
sostitutive e all’IRAP.
La novità in questione interessa tutti quei contribuenti e,
in particolar modo, le imprese e i professionisti, che a fine
anno evidenziano rilevanti crediti tributari per alcune
imposte e debiti per altre, a fronte dei quali si presenta,
quindi, l’opportunità di ridurre l’esborso finanziario grazie
al meccanismo della compensazione.
Similarly with what is already provided for the VAT, the
issuance of the “conformity permit” is required if the taxpayer
makes use of tax credits, resulting from the same tax return
for an amount higher than Euro 15,000, in order to reduce
the amount of taxes, contributions and sums due.
La norma è stata introdotta al fine di contrastare i fenomeni
di abuso e frode mediante compensazione con crediti fiscali
inesistenti. Secondo la nuova disposizione normativa, per
importi superiori ad Euro 15.000, è consentito l’utilizzo in
compensazione tramite il modello F24 di crediti d’imposta
IRES, Irpef, IRAP e per ritenute, solo subordinatamente
all’apposizione del visto di conformità alla dichiarazione da
parte di un professionista abilitato.
The rule was introduced to counter situations of abuse and
fraud relating to the compensation with non-existent tax credits. According to the new regulation, the compensation of tax
liabilities with tax credits for amounts exceeding Euro 15,000
is allowed by the F24 form and subject to obtaining of the
“conformity permit” on the tax return, issued by a qualified
professional.
Le società sottoposte a revisione legale di cui all’art.
2409-bis del Codice Civile possono, in alternativa al visto
di conformità, far sottoscrivere la dichiarazione fiscale
dall’organo incaricato della revisione stessa, ovvero dal
collegio sindacale, laddove questo si occupi della revisione.
La nuova norma è applicabile, per i soggetti con esercizio
solare, a partire dalle compensazioni operate dal 1°gennaio
2014, relative alle dichiarazioni dei redditi ed IRAP per i
redditi prodotti nel 2013, da presentare entro il 30 settembre 2014.
As an alternative to obtaining the “conformity permit”, the
companies subject to statutory audit of accounts - in accordance with art. 2409-bis of the ICC – may require to obtain
the signature of the tax return by the Audit Company or by
the Board of the Statutory Auditors, where this is concerned
with the statutory audit.
Conseguentemente, per i soggetti “solari”, la compensazione con i crediti fiscali sopraccitati e di importo superiore
ad Euro 15.000 sarà possibile dal 1° gennaio dell’esercizio
successivo a quello della maturazione del credito.
For the taxpayers with fiscal year coincides with the calendar
year, the new regulation is applicable to compensations made
from 1st January 2014 relating to incomes earned in 2013, to
be submitted by 30th September 2014. Consequently, for the
above taxpayers, the compensation with the aforementioned
tax credits for amounts exceeding Euro 15,000 will be possible
from the 1st January of the year following the maturity of the
tax credit.
Con riferimento alle tempistiche da osservare, è stato chiarito che è possibile procedere già da subito alla compensazione dei tributi con i crediti relativi al periodo d’imposta
2013, con il vincolo di ottenere l’apposizione del visto di
conformità prima dell’invio telematico della dichiarazione
stessa. Tale procedura si differenzia da quanto previsto per
la compensazione del credito risultante dalla dichiarazione
IVA, per il quale è richiesta, invece, in caso di compensazione per importi superiori ad Euro 5.000, la preventiva
trasmissione telematica della dichiarazione IVA “vistata”.
With reference to the timing, it has been clarified that it is
already possible to immediately offset the amounts due with
the credits relating to 2013 fiscal year, with the obligation
to obtain the “conformity permit” before submitting the tax
return in September. Such procedure is different from that required for VAT purposes in case of compensation for amounts
exceeding Euro 5,000, according to which the certification
permit must be obtained prior to making the compensation
and the countersigned VAT return must be submitted in
advance.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
The novelty is applied to all taxpayers and in particular to
those companies and professionals which show significant
credits at year end for certain taxes and other tax payables.
So they have the opportunity to reduce the financial cost due
thanks to the compensation mechanism.
40
Relativamente alle procedure di verifica da attuare ai fini
del rilascio del visto di conformità o della sottoscrizione
della dichiarazione, non sono al momento state fornite
indicazioni. In attesa di chiarimenti, si rimanda alla norma
di riferimento (art. 2 del DM n. 164 del 31 maggio 1999) la
quale prevede che il rilascio del visto di conformità implica
la verifica della regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie e il riscontro della corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle
scritture contabili.
In caso di violazione dell’obbligo in esame, ovvero di utilizzo in compensazione di crediti esistenti ma non “vistati”, è
applicata una sanzione pari al 30% dei crediti utilizzati indebitamente, in conformità a quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate relativamente ai crediti IVA. Nell’ipotesi,
invece, di utilizzo in compensazione di crediti inesistenti, la
sanzione è applicata in misura dal 100% al 200% dei crediti
stessi. E’ possibile sanare tale violazione mediante l’istituto
del ravvedimento operoso. Diverso ancora è il caso di apposizione di un visto infedele da parte dei soggetti abilitati,
punito con l’irrogazione di una sanzione amministrativa da
Euro 258 a Euro 2.582. Nel caso in cui tale violazione sia
ripetuta o particolarmente grave, la facoltà di rilasciare il
visto di conformità può essere sospesa per un periodo da
uno a tre anni. Inoltre, in presenza di ulteriori violazioni
commesse successivamente al periodo di sospensione,
potrà essere disposta l’inibizione della facoltà di rilascio per
il professionista.
With regard to the checking procedures to be implemented in
order to issue the certification permit, at present they have not
yet been clarified. Pending clarifications of the Tax Authorities, the referenced standard is the Art. 2 of Ministerial Decree
no. 164/1999, which states that the fiscal certification can
be issued to provide the proper completion and retention of
accounting records and the match of the data shown in the
tax return with the accounting.
Dal 1°gennaio 2014 è diventata operativa la novità introdotta dal c. 2, art. 9, del Decreto Legge 8 aprile 2013, n. 35
(convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 giugno 2013,
n. 64), riguardante l’innalzamento del limite annuo per
l’utilizzo tramite compensazione dei crediti per imposta.
A decorrere dall’anno 2014, il limite massimo dei crediti
fiscali e dei contributi compensabili mediante modello F24,
ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 241/1997, è aumentato a Euro
700.000,00.
Precedentemente il limite ammontava a Euro 516.456,90,
come fissato dall’art. 34, c. 1, della legge 23 dicembre
2000, n. 388.
From the 1st January 2014 the novelty, introduced by Art. 9,
par. 2, of the Decree Law 8th April 2013, no. 35 (converted,
with amendments, by the Law 6th June 2013, no. 64), concerning the increase of the annual limit for the use of tax credits
in compensation of amounts due, became operational.
Starting from year 2014, the maximum amount of tax credits
and contributions that could be offset by F24 form - pursuant to Art. 17 of Legislative Decree 241/1997 - increased
to Euro 700.000, while previously such limit amounted at
Euro 516.456,90, as stated by Art. 34, par. 1, of the Law 23rd
December 2000, no. 388.
Conseguentemente i contribuenti dovranno fare riferimento al suddetto nuovo limite di Euro 700.000,00 per
effettuare i pagamenti di imposte e contributi mediante la
compensazione con crediti tributari.
Con riferimento ai soggetti subappaltatori operanti nel
settore edile, richiamati al c. 6-ter dell’art. 35 del D.L.
223/2006 (convertito, con modificazioni, nella Legge 4
agosto 2006, n. 248), il cui volume d’affari rilevato nell’esercizio precedente sia costituito, per almeno l’80% del suo
ammontare, da prestazioni rese in esecuzione di contratti di subappalto, il predetto limite massimo dei crediti
d’imposta e dei contributi compensabili è elevato ad Euro
1.000.000,00.
Si ricorda che il superamento del limite massimo compensabile comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa in misura pari al 30% dell’imposta o dei contributi
compensati in eccedenza, analogamente a quanto disposto
dall’art. 13 del D.Lgs 471/1997 in materia di omessi versamenti dei tributi.
Consequently, the taxpayers will have to refer to that new
limit of Euro 700.000 to make payments of taxes and contribution by offsetting tax receivables.
With reference the sub-contractors involved in the construction industry (of which at Art. 35, par. 6-ter, of the Decree
Law 223/2006, converted with amendments into Law
248/2006), whose turnover in the previous year is made,
at least 80% of its amount, to services rendered in execution
of subcontracts, the above mentioned limit is raised to Euro
1.000.000.
41
In case the taxpayer uses in compensation existing tax credits
but not “endorsed”, a penalty of 30% of the improperly used
credits is applicable, in accordance with what is stated in
relation to the compensation of VAT credits. In case of use of
non-existent credits, the penalty ranges from 100% to 200%
of the same credits.
With regard to the qualified subjects to issue the conformity
permit, in case of issuance of an unfaithful certification, the
violation shall be punished with an administrative fine from
Euro 258 to Euro 2,582. In the event that such breach is repeated or particularly serious, the power to issue the certification may be suspended for a period from one to three years. In
addition, in the presence of further violations committed after
a suspension, the professional may be inhibited from issuing
the certification.
The exceeding of the limit for compensation involves the application of an administrative penalty for an amount equal to
30% of the taxes or contributions offset in excess, in the same
manner as provided by Art. 13 of Legislative Decree 471/1997
for the omitted payments of taxes.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Nel caso, invece, di utilizzo in compensazione di crediti
inesistenti, l’art. 27, c. 18, del D.L. 185/2008 prevede una
sanzione che va dal 100% al 200% dei crediti stessi. In
questo caso, per sanare la violazione il contribuente potrà
avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso.
In case of compensation with non-existent tax credits, Art. 27,
par. 18, of the Decree Law n. 185/2008 provides for a penalty
ranging from 100% to 200% of the same credits. The violation can be rectified through voluntary disclosure by spontaneously paying the tax or the difference owed.
Transfer pricing:
la Legge di Stabilità 2014 estende
le rettifiche al comparto impositivo IRAP
Transfer pricing:
the 2014 Finance Act broadens the
adjustments to IRAP
(Ugo Cannavale – Elena Luzi)
(Ugo Cannavale – Elena Luzi)
La Legge di Stabilità 2014 (L. 27 dicembre 2013, n. 147)
all’articolo 1, comma 281 ha conferito piena rilevanza
alle rettifiche operate ai sensi dell’articolo 110, comma 7
(normativa in materia di prezzi di trasferimento) del D.P.R.
917/1986 (“TUIR”) ai fini della determinazione del valore
della produzione netta dell’imposta regionale sulle attività
produttive (“IRAP”).
The 2014 Finance Act (Law no. 147, December 27, 2013)
Article 1, paragraph 281 provided that the adjustments under
Article 110, paragraph 7 (rules concerning transfer pricing)
of the Italian Tax Code (“ITC”) were relevant for computing
the value of net production for purposes of the Regional Tax
on Productive Activities (“IRAP”).
L’estensione a tale imposta ha efficacia retroattiva con riferimento ai periodi di imposta successivi a quello in corso
alla data del 31 dicembre 2007, vale a dire per quelli per
i quali la determinazione della base imponibile IRAP era
stata modificata con l’abrogazione dell’art. 11-bis ad opera
della L. 24 dicembre 2007, n. 244.
Sul fronte sanzionatorio, relativamente ai periodi d’imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre
2007 fino al periodo d’imposta per il quale, alla data di
entrata in vigore della Legge di Stabilità, siano decorsi i
termini per la presentazione della relativa dichiarazione, i
commi 282 e 283 hanno previsto la non applicazione delle
penali purché non siano state irrogate con provvedimento
divenuto definitivo al 31 dicembre 2013.
The Law extended the adjustments with retrospective effect in
relation to company financial years commencing on or after
1 January 2008, namely those for which computation of the
IRAP base reflected the amendment contained in Law no.
244/2007 which annulled Article 11-bis.
From a penalty protection perspective, in relation to company
financial years commencing on or after 1 January 2008 until
the company financial year for which, at the date of entry into
force of the Finance Act, the deadline for the filing of the tax
return, paragraphs 282 and 283 provide for the non application of penalties assuming that the latter have not been
applied in any finally determined assessments as at December
31, 2013.
Per i periodi di imposta successivi a quello per cui al 31
dicembre 2013 erano scaduti i termini per la presentazione
della relativa dichiarazione, pertanto, i cd. “transfer pricing
adjustments” avranno rilevanza ai fini IRAP con riferimento
sia al valore della produzione netta sia alle relative sanzioni
(a meno che il contribuente possa beneficiare della cosiddetta “penalty protection” avendo predisposto la documentazione “idonea” in materia di prezzi di trasferimento).
For company financial years subsequent to those for which at
December 31, 2013 were elapsed the deadline for the filing of
the related tax return, transfer pricing adjustments should be
taken into consideration for IRAP purposes in relation to both
the computation of the value of net production and the related
penalties (unless the taxpayer can benefit from “penalty
protection” due to having prepared the appropriate transfer
pricing documentation).
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
42
L’IRAP e le modifiche introdotte dalla L. 24 dicembre
2007, n. 244
IRAP and the amendments introduced by Law n. 244 of
December 24, 2007
L’imposta regionale sulle attività produttive è un’imposta a
carattere reale istituita dal D. Lgs. 446/1997 il cui presupposto è l’esercizio abituale di un’attività autonomamente
organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni
ovvero alla prestazione di servizi.
Le modalità di determinazione del valore della produzione
netta su cui calcolare l’imposta sono esplicitate all’articolo
5 del decreto sopra citato.
Prima dell’abrogazione dell’articolo 11-bis operata dalla
Legge 244/2007, il D.Lgs. 446/1997 prevedeva una chiara
disposizione di collegamento con il comparto impositivo
IRES, indicando che “i componenti positivi e negativi che
concorrono alla formazione del valore della produzione […]
si assumono apportando ad essi le variazioni in aumento o in
diminuzione previste ai fini delle imposte sui redditi […]”. In
aggiunta, il secondo paragrafo indicava che “Ai componenti
indicati nel comma 1 vanno aggiunti i ricavi, le plusvalenze
e gli altri componenti positivi di cui agli articoli […] e 110,
comma 7, del testo unico delle imposte sui redditi “.
The Regional Tax on Productive Activities is a direct tax
established by Legislative Decree no. 446/1997 applying to
the habitual exercise of an autonomous activity directed to the
production and exchange of goods or the provision of services.
Pertanto, dall’esercizio 2008 (per i contribuenti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare) le rettifiche
operate in materia di transfer pricing avrebbero dovuto
essere irrilevanti ai fini IRAP, in quanto la base imponibile
è determinata secondo il cd. “principio di derivazione” dai
dati del bilancio civilistico, ossia le componenti positive e
negative di reddito concorrono alla formazione del valore
della produzione netta così come risultanti dal conto economico se correttamente contabilizzate in bilancio.
However, with effect from fiscal year 2008 (for taxpayers having a financial year coincided with the calendar year) transfer pricing adjustments became irrelevant for IRAP purposes,
as the computation of the taxable base was determined in accordance with the so called “derivative principle” based on the
data in the company’s statutory financial statements, i.e., the
positive and negative income components that contribute to
the determination of the value of net production in the profit
and loss account, assuming they are correctly accounted for in
the financial statements.
Tuttavia, nel contesto di verifiche fiscali, non era possibile
riscontrare un comportamento omogeneo da parte degli
Uffici dell’Agenzia delle Entrate, che estendevano automaticamente i rilievi di transfer pricing al comparto impositivo
IRAP.
Nevertheless, in tax audits the behaviour of the Offices of
the Italian Revenue Agency was not consistent with this, and
transfer pricing adjustments were automatically extended to
apply in respect of IRAP.
Considerazioni
Considerations
Con la Legge di Stabilità 2014 il legislatore ha introdotto,
per gli anni d’imposta successivi al 2012 (per i contribuenti
con periodo di imposta coincidente con l’anno solare), il
principio secondo il quale le rettifiche di transfer pricing
avranno piena rilevanza ai fini IRAP.
E’ interessante rilevare come l’estensore della Legge di
Stabilità abbia conferito, inoltre, efficacia retroattiva a tale
disposizione, in quanto applicabile, con riferimento alla
determinazione della sola base imponibile, anche ai periodi
d’imposta successivi a quello chiuso al 31 dicembre 2007.
The 2014 Finance Act has introduced, for years subsequent to
2012 (for taxpayers having a financial year coincided with
the calendar year), the principle by which transfer pricing
adjustments should be considered also for purposes of IRAP.
L’efficacia retroattiva di norme tributarie è disciplinata dallo Statuto dei diritti del Contribuente (L. n. 212/2000).
L’art. 3 statuisce che le disposizioni tributarie non hanno
effetto retroattivo salvo nel caso di adozione di norme
interpretative. Pertanto, tale modifica dovrebbe avere tale
caratteristica sebbene l’adozione di norme interpretative
in materia tributaria può essere disposta soltanto in casi
eccezionali e con legge ordinaria, qualificando come tali le
disposizioni di interpretazione autentica.
The retrospective effect of tax laws is regulated by the Taxpayers’ Rights Statute (L. no. 212/2000).
Article 3 provides that tax provisions cannot have a retrospective effect except in the case of adoption of “interpretation” rules. Therefore, this change in the law must have that
characteristic even though the adoption of interpretation
rules in relation to tax matters should apply only in extraordinary cases and through ordinary law, identifying the relevant
provisions as an authentic interpretation ab intio of the law
in question.
43
The methodologies for determining the value of net production on which to apply the tax are set out in Article 5 of the
above decree.
Prior to the repeal of Article 11-bis by Law no. 244/2007,
Legislative Decree no. 446/1997 provided a clear link to the
rules for Corporate Income Tax (“IRES”) and stated that “the
positive and negative components of the income statement
that are included in the determination of the value of net production […] should be adjusted for any positive and negative
variations calculated for income tax purposes”. In addition,
the second paragraph stated that “To the components indicated at paragraph 1 should be added the revenues, the gains
and any other positive components referred to in Articles […]
and no. 110, paragraph 7 of ITC.”
In addition, it is worth noting that the Finance Act has retrospective effect, as this provision will also be applied, with
reference to the computation of the taxable base only, for
financial years commencing on or after 1 January 2008.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Inoltre, nel caso di specie la legge interpretativa deve fare
sempre riferimento ad una legge preesistente.
L’estensione delle rettifiche di transfer pricing all’IRAP
erano contenute nel già citato art. 11-bis che però era stato
abrogato nel 2007.
Moreover, in each case, the law containing the authentic
interpretation should always make reference to a pre-existing
law.
The extension for IRAP of transfer pricing adjustments was included in the above mentioned Article 11-bis that was however
annulled in 2007.
La modifica retroattiva introdotta dalla Legge di Stabilità
dovrebbe, se non altro, chiarire dubbi applicativi alle procedure di MAP “Mutual agreement procedure”, strumento
per la risoluzione delle controversie internazionali.
Nonetheless, the retrospective amendments introduced by the
Finance Act should clarify uncertainties in the application
of MAP “Mutual agreement procedure”, the instrument for
resolution of international double tax disputes.
Si ricorda che due sono i possibili ambiti di applicazione di
tale procedura, a seconda della fonte giuridica di attivazione: l’art. 25 del Modello di Convenzione OCSE, trasfuso
nella gran parte dei Trattati bilaterali contro le doppie
imposizioni siglati dall’Italia; oppure la Convenzione arbitrale europea di cui alla Direttiva 90/436/CEE del 23 luglio
1990, ratificata in Italia con Legge 22 marzo 1993, n. 99.
Per gli esercizi successivi al 2007, si assisteva a comportamenti non omogenei in quanto le autorità competenti
in materia di MAP non estendevano al comparto IRAP la
procedura amichevole richiesta dal contribuente istante a
seguito di una rettifica di transfer pricing.
There are two possible means of invoking this procedure,
depending on the underlying juridical source for activating
such a means of resolution: Article 25 of the Model Tax Convention, incorporated in most bilateral agreements signed
by Italy; or the EU Arbitration Convention as established by
Directive 90/436/EEC of July 23, 1990 ratified in Italy with
Law no. 99, March 22, 1993.
In relation to tax years subsequent to 2007, there was inconsistent behaviour as the competent authority for MAP did
include IRAP in the agreement procedures requested by the
taxpayer in case of transfer pricing adjustments.
La motivazione era legata all’avvenuta modifica nella
determinazione del valore della produzione netta operata
dalla L. 24 dicembre 2007, n. 244 e, quindi, all’irrilevanza
di tali aggiustamenti ai fini IRAP.
L’Agenzia delle Entrate, invece, continuava ad applicare le
rettifiche in materia di transfer pricing anche all’IRAP.
The motivation for this position was linked to the change in
the determination of the value of net production according to
Law no. 244, December 24, 2007, and, therefore, the irrelevance of such adjustments for IRAP purposes.
The Italian Tax Agency, however, continued to apply transfer
pricing adjustments also for IRAP.
Alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità, per gli anni successivi al periodo di imposta chiuso
al 31 dicembre 2007 dovrebbe essere risolta la questione
concernente l’estensione della procedura amichevole anche
all’IRAP in senso dell’ammissibilità di tale imposta al tavolo
dei negoziati.
In the light of the amendments introduced by the Finance
Act for years commencing on or after 1 January 2008 the
question of whether to extend the mutual agreement procedure to IRAP should now be settled and this tax should also be
considered in the relevant negotiations.
Diritti dei consumatori: la direttiva 2011/83/UE
Consumer rights: directive
2011/83/EU
(Barbara Ferri – Riccardo Lonardi)
(Barbara Ferri – Riccardo Lonardi)
Al fine di armonizzare alcuni aspetti normativi ritenuti dal
Legislatore comunitario “chiave” e, quindi, consentire ai
consumatori e professionisti di avvalersi di un quadro legislativo uniforme, agevolando in questo modo un effettivo
mercato interno, il Parlamento Europeo ed il Consiglio hanno emanato la direttiva 2011/83/UE del 25 ottobre 2011
(la “Direttiva”), dando termine agli Stati membri per il suo
recepimento al 13 dicembre 2013. La Direttiva si applicherà
ai contratti conclusi dopo il 13 giugno 2014.
For purposes of harmonizing certain regulatory aspects
considered by the European legislator as a “key element” and,
therefore, for allowing consumers and traders to avail of an
uniform legal framework, thereby facilitating an effective
internal market, the European Parliament and the Council
adopted the directive 2011/83/EU of October 25, 2011 (the
“Directive”), setting a deadline of December 13, 2013 for
Member States to transpose its provisions. The Directive shall
apply to contracts executed after June 13, 2014.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
44
Considerato lo scopo del legislatore comunitario, la Direttiva prevede espressamente che salvo ove diversamente
stabilito “(...) gli Stati membri non mantengono o adottano
nel loro diritto nazionale disposizioni divergenti da quelle
stabilite dalla presente direttiva, incluse le disposizioni più o
meno severe per garantire al consumatore un livello di tutela
diverso” (art. 4).
Considering the purpose of the European legislator, the
Directive expressly states that, unless otherwise provided for,
“(…) the Member States shall not maintain or introduce, in
their national law, provisions diverging from those laid down
in this Directive, including more or less stringent provisions to
ensure a different level of consumer protection” (Section 4).
Inoltre, l’art. 25 definisce il carattere imperativo della
Direttiva e l’irrinunciabilità dei diritti attribuiti al consumatore, prevedendo che:
• se al contratto è applicabile il diritto di uno Stato membro, “i consumatori non possono rinunciare ai diritti conferiti loro dalle misure nazionali di recepimento” della
Direttiva stessa”;
• il consumatore non è vincolato da “eventuali clausole
contrattuali che escludano o limitino, direttamente o
indirettamente, i diritti derivanti” dalla Direttiva.
In addition, Section 25 defines the imperative nature of the
Directive and the “not waiving” nature of the rights granted to
the consumer, providing that:
• if the law applicable to the contract is the law of a Member State “consumers may not waive the rights conferred
on them by the national measures transposing” the same
Directive;
• the consumer is not bound by “any contractual terms
which directly or indirectly waive or restrict the rights
resulting from” the Directive.
La Direttiva abroga, a decorrere dal 13 giugno 2014, due
direttive preesistenti poste a tutela dei consumatori, rispettivamente la 85/577/CEE (relativa ai contratti negoziati
fuori dai locali commerciali) e la 97/7/CE (in materia di
contratti a distanza). I riferimenti contenuti in altre disposizioni a tali direttive abrogate dovranno essere, quindi,
intesi come riferiti alla Direttiva, che contiene, a questo
proposito, un’apposita “tavola di concordanza”.
Inoltre, la Direttiva modifica parzialmente la direttiva
93/13/CEE (concernente le clausole abusive nei contratti
stipulati con i consumatori) nonchè la direttiva 99/44/CE
(su taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di
consumo).
The Directive repeals, starting from June 13, 2014, two preexisting directives having the purposes of protecting consumers, respectively directive 85/577/EEC (relating to contracts
negotiated away from business premises) and directive 97/7/
EC (relating to distance contracts). References to the repealed
directives shall be construed as references to the Directive,
which contains, to this regard, a specific “correlation table”.
Le quattro direttive abrogate o modificate dalla Direttiva
sono state in passato recepite nel nostro ordinamento mediante apposite norme poi integrate nel D.Lgs. 6 settembre
2005 n. 206 (“Codice del Consumo”). E’, quindi, evidente
che il recepimento della Direttiva in Italia avrà come effetto
quello di apportare sostanziali modifiche al Codice del
Consumo (nello specifico negli articoli da 45 a 67), garantendo peraltro un livello di protezione del consumatore più
elevato rispetto alle norme attualmente vigenti, obbligando
tutti gli operatori ad adeguarsi alle scelte operate dal legislatore comunitario, aggravando – in ogni caso - gli oneri in
capo ai professionisti.
Al momento della pubblicazione della presente newsletter,
l’Italia non ha ancora provveduto al recepimento della Direttiva, sebbene con Legge 6 agosto 2013, n. 96 il Governo
sia stato delegato ad adottare il relativo decreto legislativo
di attuazione. Uno schema di decreto legislativo di attuazione della Direttiva è stato approvato dal Governo ed è
attualmente sottoposto a parere parlamentare. Tale schema
ricalca nel contenuto in modo pressoché pedissequo quanto
previsto nella Direttiva.
The four directives repealed or amended by the Directive have
been, in the past, transposed in our legal order by means of
specific rules, afterwards integrated into the Legislative Decree no. 206 of September 2, 2005 (the “Consumer Code”).
It is, therefore, evident that the transposition of the Directive
in Italy shall have the effect to make important amendments
to the Consumer Code (specifically from Sections 45 to 67),
granting furthermore a higher level of protection to consumer
in respect of the rules currently in force, by requiring all operators to adapt to the choices made by the European legislator,
worsening – therefore – the duties burdening traders.
Ambito di applicazione
Scope
Oggetto della Direttiva sono esclusivamente i contratti conclusi tra consumatore e professionista (inteso come qualunque persona fisica o giuridica, pubblica o privata, che
“agisca nel quadro della sua attività commerciale, industriale, artigianale o professionale…, anche tramite qualsiasi altra
persona che agisca in suo nome o per suo conto”) e si applica
The scope of the Directive is exclusively any contract executed
by and between consumer and trader (which means any natural person or any legal person, privately or publicly owned,
who “is acting for purposes relating to his trade, business,
craft or profession…, including through any other person
acting in his name or on his behalf”) and it is applied also to
45
In addition, the Directive partially amends the directive
93/13/EEC (concerning unfair terms in consumer contracts)
and directive 1999/44/EC (on certain aspects of the sale of
consumer goods and associated guarantees).
At the time of publication of this newsletter, the Italian Government has not transposed the Directive yet, although with
the Law no. 96 of August 6, 2013, the Government has been
delegated to adopt the relevant legislative decree to transpose
the Directive. A scheme of such decree was approved by the
Government and is currently undergoing to parliamentary
opinion. This scheme receives in its content what it is provided
for by the Directive in an almost identical way.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
anche ai “contratti per la fornitura di acqua, gas, elettricità
e teleriscaldamento, anche da parte di prestatori pubblici,
nella misura in cui detti prodotti di base sono forniti su base
contrattuale” (art. 3, comma 1).
“contracts for the supply of water, gas, electricity or district
heating, including by public providers, to the extent that these
commodities are provided on a contractual basis” (Section 3,
paragraph 1).
Considerate le specifiche e peculiari previsioni ivi disposte
a riguardo, la Direttiva si applica principalmente ai:
Considering the specific and particular provisions therein
included on such regard, the Directive will find application
mainly in relation to:
• distance contracts (means those executed by and between
the trader and the consumer “under an organized distance sales or service-provision scheme without the simultaneous physical presence of the trader and the consumer,
with the exclusive use of one or more means of distance
communication up to and including the time at which the
contract is concluded”). In this context, contracts relating
to electronic commerce are particularly important;
• contratti a distanza (i.e. quelli conclusi tra professionista e consumatore “nel quadro di un regime organizzato
di vendita o di prestazione di servizi a distanza senza
la presenza fisica e simultanea del professionista e del
consumatore, mediante l’uso esclusivo di uno o più mezzi
di comunicazione a distanza fino alla conclusione del
contratto, compresa la conclusione del contratto stesso”).
In questo contesto, assumono particolare importanza i
negozi del commercio elettronico;
• contratti negoziati fuori dai locali commerciali (da
intendersi come quelli (a) conclusi “alla presenza fisica
e simultanea del professionista e del consumatore, in un
luogo diverso dai locali del professionista”; (b) per cui
è stata fatta un’offerta da parte del consumatore, nelle
stesse circostanze di cui alla lettera a); (c) concluso nei
locali del professionista o mediante qualsiasi mezzo di
comunicazione a distanza immediatamente dopo che il
consumatore è stato avvicinato personalmente e singolarmente in un luogo diverso dai locali del professionista,
alla presenza fisica e simultanea del professionista e del
consumatore; oppure (d) concluso durante un viaggio
promozionale organizzato dal professionista e avente lo
scopo o l’effetto di promuovere e vendere beni o servizi al
consumatore”).
•
off-premises contracts (it refers to those (a) concluded “in
the simultaneous physical presence of the trader and the
consumer, in a place which is not the business premises of
the trader; (b) for which an offer was made by the consumer in the same circumstances as referred to in point a);
(c) concluded on the business premises of the trader or
through any means of distance communication immediately after the consumer was personally and individually
addressed in a place which is not the business premises
of the trader in the simultaneous physical presence of the
trader and the consumer; or (d) concluded during an
excursion organized by the trader with the aim or effect
of promoting and selling goods or services to the consumer”).
Sono esclusi dall’ambito di applicazione della Direttiva
varie tipologie di contratti, tra cui, quelli: per i servizi
sociali e l’assistenza all’infanzia; di assistenza sanitaria; di
attività di azzardo; di servizi finanziari; per la creazione,
l’acquisizione o il trasferimento di beni immobili o di diritti
su beni immobili; per la costruzione e la trasformazione
sostanziale di edifici e per la locazione a scopo residenziale;
relativi ai viaggi, le vacanze ed i circuiti «tutto compreso»;
i contratti di multiproprietà, i contratti relativi ai prodotti
per le vacanze di lungo termine; di servizi di trasporto
passeggeri; conclusi tramite distributori automatici o locali
commerciali automatizzati; etc. Inoltre, è previsto che gli Stati membri abbiamo la facoltà
“di non applicare la presente direttiva o di non mantenere né
introdurre disposizioni nazionali corrispondenti ai contratti negoziati fuori dei locali commerciali in base ai quali il
corrispettivo che il consumatore deve pagare non è superiore a
50 EUR. Gli Stati membri possono stabilire un valore inferiore
nella rispettiva legislazione nazionale” (art. 3, comma 4).
The Directive shall not apply to certain types of contract,
among which, those: for social service and childcare; for healthcare; for gambling; for financial services; for the creation,
acquisition or transfer of immovable property or of rights on
immovable property; for the construction or the substantial
conversion of buildings and for rental for residential purposes; relating to package travel, package holidays and package
tours; time-share contracts; relating to long-term holiday
product; for passenger transport services; concluded by means
of automatic vending machines or automated commercial
premises; etc.
Obblighi d’informazione
Information requirements
Innanzitutto, la Direttiva pone a carico del professionista
l’obbligo di fornire al consumatore “in maniera chiara e
comprensibile” nella fase precedente alla conclusione del
contratto specifiche informazioni. Tale obbligazione è
modulata a seconda della tipologia di contratto e risulta
particolarmente dettagliata nel caso di contratti a distanza
e contratti negoziati fuori dai locali commerciali.
First of all, the Directive imposes the duty of the trader to
provide the consumer with several information “in a clear and
comprehensible manner” before the execution of the contract.
Such requirement is regulated according to the type of contract and it is particularly detailed for distance contracts and
off-premises contracts.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
In addition, it is provided that Member States may decide
“not to apply this Directive or not to maintain or introduce
corresponding national provisions to off-premises contracts
for which the payment to be made by the consumer does not
exceed EUR 50. Member States may define a lower value in
their national legislation” (Section 3, paragraph 4).
46
Per i contratti diversi dal contratto a distanza o negoziato
fuori dei locali commerciali, il professionista deve fornire
al consumatore - tra l’altro - le seguenti informazioni:
caratteristiche principali di beni o servizi; identità del
professionista; il prezzo totale (comprensivo delle imposte)
o le modalità di calcolo del prezzo e, se applicabili, tutte le
spese aggiuntive di spedizione o consegna o qualora esse
non risultino ragionevolmente calcolabili l’indicazione che
tali spese potranno essere addebitate al consumatore; il
richiamo all’esistenza della garanzia legale di conformità
per i beni e le condizioni di servizio postvendita e delle
garanzie commerciali, se applicabili; la durata del contratto
o - se a tempo indeterminato o a rinnovo automatico - le
condizioni di risoluzione; se applicabile, la funzionalità del
contenuto digitale etc. La Direttiva precisa, comunque, che
gli Stati membri non dovrebbero essere tenuti ad applicare
questi obblighi di informazione relativamente ai contratti
che “implicano transazioni quotidiane e che sono eseguiti
immediatamente al momento della loro conclusione”.
For contracts other than distance contracts and off-premises
contracts, the trader shall provide the consumer with - inter
alia - the following information: the main characteristics of
the goods or services; the identity of the trader; the total price
(inclusive of taxes) or the manner in which the price is to be
calculated, as well as, where applicable, all additional freight
or delivery charges or, where those charges cannot reasonably
be calculated in advance, the fact that such additional charges
may be payable by the consumer; a reminder of the existence
of a legal guarantee of conformity for goods and the conditions of after-sales services and commercial guarantees, where
applicable; the duration of the contract or – if it is of indeterminate duration or is to be extended automatically - the
conditions for terminating the contract; where applicable, the
functionality of digital content, etc. The Directive points out,
however, that Member States should not be required to apply
the information requirements to contracts “which involve
day-to-day transactions and which are performed immediately at the time of their conclusion”.
Con riferimento ai contratti a distanza e ai contratti negoziati fuori dai locali commerciali, il professionista fornisce
al consumatore oltre alle informazioni poc’anzi indicate
anche un’ulteriore serie di informazioni relative, in particolare, al diritto di recesso, se sussistente (la Direttiva prevede espressamente i casi di eccezione all’art. 16), alle sue
condizioni, termini e procedure per l’esercizio, fornendo
anche in allegato il modulo tipo che può essere utilizzato
dal consumatore nonchè ai costi che quest’ultimo dovrà
sostenere in caso di recesso.
With reference to distance contracts and off-premises contracts, in addition to the above-mentioned information,
the trader shall provide the consumer with the following
information relating to, in particular: the withdrawal right,
where it exists (the Directive expressly provides for cases of
exceptions from the right of withdrawal under Section 16),
its conditions, time limit and procedures for exercising that
right, providing also for the model withdrawal form which
is attached to the Directive and that can be utilized by the
consumer, as well as the costs that the consumer shall bear in
case of withdrawal.
Le informazioni che il professionista ha l’obbligo di fornire
al consumatore nel caso di contratti a distanza o negoziati
fuori dai locali commerciali ne formano “parte integrante
(...) e non possono essere modificate se non con l’accordo
espresso delle parti”, stabilendo, peraltro, che in assenza di
adempimento dell’obbligo di informativa relativamente
alle spese aggiuntive o ai costi di restituzione dei beni, il
consumatore non è tenuto al relativo pagamento.
In cases of distance contracts and off-premises contracts, the
information that the trader shall provide the consumer with
shall form “an integral part” of the agreement “(…) and
shall not be altered unless the contracting parties expressly
agree otherwise”, providing, moreover, that in case of nonfulfillment with the information requirements on additional
charges or on the costs of returning the goods, the consumer
shall not bear those charges or costs.
Premesso che con riferimento a queste specifiche tipologie
contrattuali, gli Stati membri possono disporre requisiti linguistici per l’informazione contrattuale al fine di agevolare
la comprensione del consumatore, è altresì previsto che
“l’onere della prova relativo all’adempimento degli obblighi di
informazione ...incombe sul professionista”.
Given that, in relation to these specific types of contracts,
Member States may provide for language requirements for the
contractual information in order to facilitate the comprehension of the consumer, it is also provided that “as regards
compliance with the information requirements … the burden
of proof shall be on the trader”.
La Direttiva si preoccupa, poi, di introdurre specifici requisiti formali con cui devono essere rese tali informazioni. In
particolare:
• per i contratti negoziati fuori dai locali commerciali, le
informazioni poc’anzi menzionate - leggibili e presentate con un linguaggio semplice e comprensibile
- devono essere rese su supporto cartaceo o, con il
consenso del consumatore, su altro “mezzo durevole”;
• per i contratti a distanza, le informazioni vengono messe a disposizione del consumatore “in modo appropriato al mezzo di comunicazione a distanza impiegato in
un linguaggio semplice e comprensibile”.
The Directive intends, then, to introduce specific formal
requirements by which such information shall be provided. In
particular:
• for off-premises contracts, the abovementioned information – legible and in plain, intelligible language – shall be
provided on paper or, if the consumer agrees, on another
“durable medium”;
47
•
for distance contracts, the information shall be made
available to the consumer “in a way appropriate to the
means of distance communication used in plain and intelligible language”.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Inoltre, la Direttiva prevede che “Il professionista garantisce
che, al momento di inoltrare l’ordine, il consumatore riconosca espressamente che l’ordine implica l’obbligo di pagare.
Se l’inoltro dell’ordine implica di azionare un pulsante o una
funzione analoga, il pulsante o la funzione analoga riportano
in modo facilmente leggibile soltanto le parole «ordine con
obbligo di pagare» o una formulazione corrispondente inequivocabile indicante che l’inoltro dell’ordine implica l’obbligo
di pagare il professionista. Se il professionista non osserva il
presente comma, il consumatore non è vincolato dal contratto
o dall’ordine.”
In addition, the Directive provides that “The trader shall
ensure that the consumer, when placing his order, explicitly
acknowledges that the order implies an obligation to pay.
If placing an order entails activating a button or a similar
function, the button or similar function shall be labelled in an
easily legible manner only with the words «order with obligation to pay» or a corresponding unambiguous formulation indicating that placing the order entails an obligation to pay the
trader. If the trader has not complied with this subparagraph,
the consumer shall not be bound by the contract or order”.
Diritto di recesso
Withdrawal right
Ai sensi dell’art. 9 della Direttiva “(...) il consumatore
dispone di un periodo di quattordici giorni per recedere da un
contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali
senza dover fornire alcuna motivazione (…)”. Il periodo di
recesso scade dopo quattordici giorni a decorrere da specifici e differenti momenti a seconda che si tratti di contratti
di servizi, vendita, per la fornitura di acqua, gas o elettricità, di teleriscaldamento o di contenuto digitale.
In ogni caso, tale termine risulta più ampio di quello attualmente garantito dalla normativa vigente in Italia.
Pursuant to Section 9 of the Directive “(…) the consumer
shall have a period of 14 days to withdraw from a distance or
off-premises contract, without giving any reason (…)”. The
withdrawal period shall expire after 14 days from specific and
different timing depending on whether they are service contracts, sales contracts, contracts for the supply of water, gas or
electricity, of district heating or of digital content.
Il mancato adempimento del professionista all’obbligo di
fornire al consumatore le informazioni in merito al diritto
di recesso ha come effetto quello di “allungare” il periodo
di recesso che scade, in tale ipotesi, 12 mesi dopo la fine del
periodo di recesso iniziale.
The non-fulfillment of the trader to provide the consumer with
the information on the right of withdrawal, shall have the
effect to “extend” the withdrawal period, which shall expire,
in such case, 12 months from the end of the initial withdrawal
period.
Ovviamente, la Direttiva disciplina anche le modalità di
esercizio del recesso, i suoi effetti e gli obblighi rispettivamente in capo al professionista ed al consumatore in tale
ipotesi. A questo proposito, è stabilito che il professionista
rimborsi al consumatore “tutti i pagamenti ricevuti…eventualmente comprensivi delle spese di consegna, senza indebito
ritardo e comunque entro quattordici giorni dal giorno in cui
è informato della decisione del consumatore di recedere dal
contratto…”.
Obviously, the Directive regulates also how to exercise the
withdrawal right, its effects and the obligations of the trader
and the consumer in such case. To this regard, it is provided
that the trader shall reimburse the consumer of “all payments
received …, including, if applicable, the costs of delivery
without undue delay and in any event not later than 14 days
from the day on which he is informed of the consumer’s decision to withdraw from the contract…”.
Di contro, l’art. 14 dispone a carico del consumatore la restituzione dei beni o la consegna al professionista, a meno
che quest’ultimo non si sia offerto di ritirare egli stesso tali
beni, “senza indebito ritardo e in ogni caso entro quattordici
giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua
decisione di recedere…”, intendendosi tale termine rispettato se i beni sono rispediti prima della scadenza del periodo
di quattordici giorni.
On the other hand, Section 14 provides that the consumer
shall send back the goods or hand them over to the trader,
unless the latter offers to collect them, “without undue delay
and in any event not later than 14 days from the day on
which he has communicated to the trader his decision to
withdraw…”, it is understood that such deadline shall be met
if the goods are sent back before the expiration of period of 14
days.
Il consumatore è responsabile “della diminuzione del valore
dei beni risultante da una manipolazione dei beni diversa da
quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il
funzionamento dei beni. Il consumatore non è in alcun caso
responsabile per la diminuzione del valore dei beni se il professionista ha omesso di informare il consumatore del suo diritto
di recesso (…)”.
The consumer shall be liable “for any diminished value of the
goods resulting from the handling of the goods other than
what is necessary to establish the nature, characteristics and
functioning of the goods. The consumer shall in any event not
be liable for diminished value of the goods where the trader
has failed to provide notice of the right of withdrawal (…)”.
Consegna e passaggio del rischio
Delivery and passing of risk
L’art. 18 della Direttiva dispone che, salvo diverso accordo
tra le parti in merito al termine di consegna, “il professionista consegna i beni mediante il trasferimento del possesso
o del controllo fisico dei beni al consumatore senza indebito
ritardo e comunque non oltre trenta giorni dalla conclusione
Section 18 of the Directive provides that, unless the parties
have agreed otherwise on the time of delivery, “the trader
shall deliver the goods by transferring the physical possession or control of the goods to the consumer without undue
delay, but not later than 30 days from the conclusion of the
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
In any case, such term is wider than the one that is currently
granted by the Italian applicable laws.
48
del contratto”. Tranne i casi di contratti di vendita in cui il
professionista si sia poi rifiutato di adempiere alla consegna o in cui il termine di consegna sia essenziale stante le
circostanze o su indicazione del consumatore, nell’ipotesi
di violazione da parte del professionista all’obbligo di consegna nel termine convenuto o, comunque, entro il termine
previsto per legge, il consumatore procede ad un invito
al professionista ad adempiere entro un termine supplementare “appropriato alle circostanze”. Qualora anche tale
termine supplementare non venga rispettato, il consumatore ha diritto di risolvere il contratto ed il professionista ha
l’obbligo di rimborsare senza ritardo gli importi ottenuti in
esecuzione del contratto.
contract”. Except for cases of sales contracts (i) where the
trader has then refused to deliver the goods or (ii) where
delivery within the agreed delivery period is essential taking
into account all the circumstances or, however, (iii) where
the consumer has informed the trader of the essential nature of the delivery period, in case the trader fails to fulfill his
obligation to deliver the goods at the time agreed, or within
the time limit provided by law, the consumer shall call upon
him to make the delivery within an additional period of
time “appropriate to the circumstances”. If the trader fails to
deliver the goods within that additional period of time, the
consumer shall be entitled to terminate the contract and the
trader shall, without undue delay, reimburse all sums paid
under the contract.
Ai sensi dell’art. 20, nell’ipotesi in cui il professionista
spedisce i beni al consumatore “il rischio di perdita o danneggiamento dei beni è trasferito al consumatore quando
quest’ultimo, o un terzo da lui designato e diverso dal vettore,
acquisisce il possesso fisico dei beni. Tuttavia, il rischio è trasferito al consumatore al momento della consegna al vettore,
se il consumatore ha incaricato il vettore del trasporto dei
beni e il vettore scelto non è stato proposto dal professionista,
fatti salvi i diritti del consumatore nei confronti del vettore”.
A questo proposito, si segnala che lo schema di decreto
legislativo di attuazione predisposto dal governo preferisce
alla locuzione “acquisisce il possesso fisico dei beni” la frase
“entra materialmente in possesso dei beni”, volendo così
sottolineare che “si fa riferimento non al possesso ma all’acquisizione materiale dei beni, che costituisce una deroga, più
favorevole al consumatore rispetto alla disposizione prevista
dall’art. 1510, comma 2, del Codice civile (…) per il quale il
venditore si libera dall’obbligo della consegna con il trasferimento del bene al vettore o allo spedizioniere” (così Relazione
Illustrativa allo schema del decreto legislativo).
Pursuant to Section 20, in case the trader dispatches the goods to the consumer “the risk of loss of or damage to the goods
shall pass to the consumer when he or a third party indicated
by the consumer and other than the carrier has acquired the
physical possession of the goods. However, the risk shall pass
to the consumer upon delivery to the carrier if the carrier was
commissioned by the consumer to carry the goods and that
choice was not offered by the trader, without prejudice to the
rights of the consumer against the carrier”. On such regard, it
is appropriate to underline that the scheme of the legislative
decree which puts into effect the Directive, prefers, in place of
the terms “has acquired the physical possession of the goods”,
the expression “materially enter into possession of the goods”,
in order to highlight that “it is made reference not to possession but to the material acquisition of the goods, which is an
exception, more favorable to the consumer than the provision
under Section 1510, paragraph 2, of the Italian Civil Code
(...) for which the seller discharges his duty to deliver by
handing the goods to the carrier or to the forwarder agent”(as
provided for by the Explanatory Report of the scheme of the
legislative decree).
Nonostante le lodevoli intenzioni del legislatore comunitario, non sono comunque mancate critiche tra i primi commentatori alla Direttiva in merito alla concreta possibilità
di attuare una reale armonizzazione in materia di tutela
del consumatore: la dottrina ha fatto giustamente notare
che se ciò è possibile relativamente a specifiche “regole di
dettaglio…, non così può dirsi in relazione a norme più generali e astratte, specie se connesse a concetti giuridici propri
dei singoli ordinamenti; per non parlare delle vere e proprie
clausole generali, la cui portata dipende in buona parte dalla
discrezionalità dell’interprete” (così Ilaria Riva, “La direttiva
di armonizzazione massima sui diritti dei consumatori,
o almeno ciò che resta”, in Contratto e impresa/Europa
2011/2, CEDAM, pag. 760).
Despite the commendable purposes of the European legislator, the first authors that reviewed the Directive criticized the
concrete possibility of implementing a real harmonization
with regard to the consumer’s protection: the authors pointed out that if this is possible in relation to specific “rules of
detail ... the same cannot be affirmed in respect of general
and abstract rules, especially if connected with legal concepts
typical of their individual legal system; not to mention the
general clauses, which range of application depends largely
on the discretion of the interpreter” (Ilaria Riva, “La direttiva
di armonizzazione massima sui diritti dei consumatori, o almeno ciò che resta”, in Contratto e impresa/Europa 2011/2,
CEDAM, page 760).
Inoltre, anche l’aspetto sanzionatorio assume una sua
specifica rilevanza in questo contesto: salvo specifici casi in
cui è la stessa Direttiva ad imporre le conseguenze derivanti in caso di violazione di determinati obblighi, la regola
generale, disposta nell’art. 24, prevede infatti che gli Stati
membri “determinano le disposizioni relative alle sanzioni da
irrogare in caso di violazione delle norme nazionali adottate
conformemente alla presente direttiva e adottano tutte le
misure necessarie per assicurarne l’applicazione. Le sanzioni
previste devono essere effettive, proporzionate e dissuasive”.
In addition, also the sanction aspect has a specific relevance
in this context: except for small cases in which it is the same
Directive to provide for the consequences of infringement of
specific obligations, the general rule, set out under Section
24, states, indeed, that the Member States shall “lay down the
rules on penalties applicable to infringements of the national
provisions adopted pursuant to this Directive and shall take
all measures necessary to ensure that they are implemented.
The penalties provided for must be effective, proportionate
and dissuasive”. It is, therefore, obvious that on the basis of
49
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
E’, quindi, evidente come sulla base dei diritti dei diversi ordinamenti la stessa violazione del medesimo obbligo possa
portare a conseguenze sanzionatorie del tutto differenti.
the provisions of the single legal system, the same infringement to the same obligation could lead to sanctions that are
completely different.
Attendiamo, in ogni caso, l’attuazione della Direttiva in
Italia al fine di verificarne gli effetti sia per i professionisti, che saranno tenuti a maggiori adempimenti, che per i
consumatori.
In any case, we are expecting for the transposition of the
Directive in Italy in order to verify its effects both for traders,
which will be obliged to fulfill more duties, and consumers.
Le novità relative alle rettifiche di
valore e perdite su crediti a seguito della Legge di stabilità 2014
The new rules on write-downs and
losses on receivables after the 2014
Budget Law
(Arturo Cassina - Roberto Colatorti - Annalisa Contardi)
(Arturo Cassina - Roberto Colatorti - Annalisa Contardi)
1. Premessa
1. Introduction
La Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilità
2014), ha apportato importanti modifiche normative in
merito al trattamento ai fini Ires e Irap delle rettifiche di
valore e delle perdite su crediti, con particolare riguardo ai
soggetti operanti nel settore bancario e finanziario.
Law 27 December 2013, n. 147 (so called “2014 Stability
Law”) introduced important changes regarding the tax treatment, for Ires (Corporate Income Tax) and Irap (Regional
Tax on Productive Activities) purposes, of write-downs on
receivables and bad debt losses, particularly with regard to
banking and financial sector.
L’esigenza di semplificazione normativa e di riduzione di
alcune distorsioni fiscali nel settore del credito verificatesi
negli ultimi anni, ha condotto il legislatore a riformare il
regime di deducibilità delle rettifiche di valore e delle perdite su crediti per banche ed enti finanziari. In tale chiave,
devono essere interpretate le norme in materia di:
The need for regulatory simplification and for reduction of
some tax distortions occurred in recent years in the banking
sector, led the government to change the fiscal regime of deductibility of write-downs and losses on receivables for banks
and financial entities. In this perspective, major changes
relates to:
• deducibilità ai fini Irap, in quote costanti nell’esercizio
di rilevazione contabile e nei successivi quattro, delle
rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela (art. 6, comma 1, lett.
c-bis, D.lgs. n. 446/1997 – lettera inserita dall’art. 1,
comma, 158, Legge di stabilità 2014);
•
• deducibilità ai fini Ires, in quote costanti nell’esercizio
di rilevazione contabile e nei successivi quattro, delle
svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela (art.
106, comma 3, TUIR come modificato dall’art. 1, comma 160, lett. c, Legge di stabilità);
•
• conferma della disciplina sulla conversione delle
imposte anticipate in crediti d’imposta per le imposte
anticipate Ires stanziate sui quinti delle perdite su
crediti rilevate in bilancio, nonché estensione della
stessa alle imposte anticipate Irap imputate sui quinti
delle rettifiche e riprese di valore nette dei crediti verso
la clientela (art. 2, commi 55-56 bis, D.L. n. 225/2010
come modificato dall’art. 1, commi 167 e 168, Legge di
stabilità 2014).
•
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
deductibility for Irap purposes, into five equal installments during the year of accounting and the subsequent
four years, of write-downs and bad debt losses and
subsequent write-backs for impairment of receivables to
customers (Article 6, paragraph 1, letter c-bis, Legislative
Decree n. 446 of 1997 - letter inserted by article 1, paragraph 158, 2014 Stability Law);
deductibility for Ires purposes, into five equal quotas
during the year of accounting and the subsequent four
years, of write-downs and losses on receivables to customers (Article 106, paragraph 3, of the Income Tax Code
as amended by article 1, paragraph 160, letter c, Stability
Law);
confirmation of the discipline on the transformation
of deferred tax assets into tax credits for deferred Ires
tax allocated on fifths of the bad debt losses accounted
into the financial statement, as well as extension of this
rule to deferred Irap tax on fifths of the net amount of
write-downs and write-backs of receivables to customers
(article 2, paragraphs 55-56 bis, Decree-Law n. 225 of
2010 as amended by article 1, paragraphs 167 and 168,
2014 Stability Law ).
50
Le disposizioni in commento operano a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31/12/2013. In termini di gettito
fiscale, il Governo stima che, dalla prima applicazione delle
stesse, dovrebbero registrarsi nel 2014 maggiori entrate per
euro 2.634 milioni; nel biennio 2015-2016, invece, si stimano minori entrate rispettivamente per euro 5 milioni ed
euro 867 milioni. L’eliminazione della deducibilità immediata delle perdite su crediti risultanti da elementi certi e
precisi e del plafond di deducibilità per le svalutazioni (pari
allo 0,30% del monte crediti) risulta, pertanto, compensata
da un lato dalla deducibilità in cinque esercizi di tutte le
svalutazioni e perdite su crediti dalla base imponibile Irap;
e dall’altro, dall’accorciamento del periodo di deducibilità
ai fini Ires delle svalutazioni dei crediti verso la clientela
(da diciotto a cinque esercizi).
The provisions in question are effective from the tax period
in place at 31/12/2013. In terms of tax revenue, the Government estimated that the application of new rules should
increase tax revenues of 2,634 million euros; during the years
2015-2016, however, it is estimated a decrease of tax revenues
respectively of 5 million euros and 867 million euros. The
abrogation of the immediate deductibility of losses on receivables supported by “certain and exact elements”, and the
abrogation of the plafond for deduction of impairment losses
(0,30% of total loans) has been off-set by the deductibility
into five installments of all write-downs and bad debt losses
from the Irap tax base, and moreover, by the shortening of the
period of deductibility for Ires purposes of the write-downs of
receivables to customers (from eighteen to five years).
Per le banche ed enti finanziari, queste modifiche si traducono in una più celere deducibilità fiscale delle svalutazioni, nei periodi di difficoltà macro economica caratterizzati da un più alto livello di sofferenze, con conseguente
attenuazione dell’onere per imposte correnti. La maggiore
disponibilità liquida che ne consegue, dovrebbe favorire
la propensione degli istituti di credito all’erogazione di
credito a famiglie ed imprese. Per quanto detto, si ritiene
che, con riguardo al contesto bancario, il provvedimento in
esame abbia natura anticiclica e riduca, almeno in parte,
l’evidente svantaggio competitivo delle banche italiane
rispetto alle banche degli altri Stati UE, da più parti evidenziato.
For banks and financial entities, these changes shall result in
a faster tax deductibility of write-downs during the periods
of macroeconomic difficulties with higher levels of overdues
and bad debts, and in a consequent lower tax burden. The
increased liquidity should encourage the willingness of lenders
to the provision of loans to households and business firms. As
mentioned above, with regard to the banking sector, the new
rules have an anti-cyclical nature and are supposed to reduce,
at least in part, the well-know competitive gap of Italian
banks compared to banks in other EU countries, highlighted
by many commentators.
Per le imprese diverse dagli enti creditizi e finanziari,
segnaliamo l’estensione dell’ambito soggettivo ed oggettivo della presunzione di sussistenza degli elementi certi e
precisi ai fini della deducibilità delle perdite su crediti in
caso di cancellazione dei crediti dal bilancio operata in applicazione dei principi contabili (art. 101, comma 5, TUIR,
come modificato dall’art. 1, comma 160, lett. b della Legge
di stabilità 2014).
For other entities, other than banks and financial entities, we
highlight the extension of the presumption of the existence of
the “certain and precise elements” for purposes of deduction
of bad debt losses in case of write-off of receivables from the
balance sheet in accordance to the applicable accounting principles (so called “derecognition”, see article 101, paragraph 5
of the Income Tax Code, as amended by article 1, paragraph
160, letter b, 2014 Stability Law).
Di seguito illustriamo, sinteticamente, i contenuti delle
modifiche normative ed il possibile coordinamento con i
documenti di prassi ad oggi disponibili.
We summarize, hereafter, the contents of the law changes
and the possible coordination with administrative practice in
place.
Le novità in commento attengono alle norme di cui all’art.
101, comma 5, e 106, comma 3, del TUIR, il cui coordinamento ha, sin dal principio, destato dubbi ed incertezze
interpretative. Ricordiamo, infatti, che l’Agenzia delle Entrate, con Circolare n. 26/E del 1° agosto 2013, ha fornito
chiarimenti in merito alle modalità applicative della disciplina sulla deducibilità dal reddito d’impresa delle perdite
su crediti, alla luce delle fattispecie presuntive introdotte
dall’art. 33, comma 5, del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 (c.d.
“Decreto Sviluppo”).
The new rules under examination relate to the rules set out by
article 101, paragraph 5, and article 106, paragraph 3, of the
Income Tax Code. The coordination of these rules has always
aroused doubts and uncertainties of interpretation. We
remind that the Italian Tax Authority, with Circular n. 26/E
of August 1, 2013, provided clarification on the application
of the rules on the deductibility of losses on receivables from
taxable income, in the light of the presumptions introduced by
article 33, paragraph 5, of Decree Law June 22, 2012, n. 83
(so called “Growth Decree”).
2. Nuovo regime fiscale delle svalutazioni e perdite su
crediti per banche ed enti finanziari
2. New tax regime for write-downs and losses on receivables for banks and financial entities
Per banche ed enti finanziari, a decorrere dal periodo d’imposta 2013, vigono nuove regole di deducibilità, ai fini Ires
ed Irap, delle rettifiche di valore (svalutazioni e perdite)
iscritte in bilancio.
For banks and financial entities, a set of new rules relating to
write-downs and losses on receivables shall be applicable from
2013 tax period onwards, for Ires and Irap purposes.
In particolare, i commi 158-161 dell’art. 1, Legge di stabilità 2014, dispongono le seguenti modifiche:
In particular, paragraphs 158-161, Article 1, of 2014 Stability
Law, include the following changes:
51
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
1. inserimento nell’art. 6, comma 1, del D.lgs. n.
446/1997, della nuova lettera: “c-bis) rettifiche e riprese
di valore nette per deterioramento dei crediti, limitatamente a quelle riconducibili ai crediti verso la clientela
iscritti in bilancio a tale titolo. Tali componenti concorrono al valore della produzione netta in quote costanti
nell’esercizio in cui sono contabilizzate e nei quattro
successivi”;
2. sostituzione del comma 3 dell’art. 106 del TUIR, con
il seguente: “le svalutazioni e le perdite su crediti verso
la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, diverse da
quelle realizzate mediate cessione a titolo oneroso, sono
deducibili in quote costanti nell’esercizio in cui sono
contabilizzate e nei quattro successivi. Le perdite su
crediti realizzate mediante cessione a titolo oneroso sono
deducibili integralmente nell’esercizio in cui sono rilevate
in bilancio. Ai fini del presente comma le svalutazioni e
le perdite deducibili in quinti si assumono al netto delle
rivalutazioni dei crediti risultanti dal bilancio”;
3. abrogazione dei commi 3-bis e 5 dello stesso articolo
106 del TUIR;
4. nuova formulazione del comma 4 dello stesso articolo 106, nei seguenti termini: “Per gli enti creditizi e
finanziari nell’ammontare dei crediti rilevanti ai fini del
presente articolo si comprendono anche quelli impliciti
nei contratti di locazione finanziaria”.
1. insertion in article 6, paragraph 1, of Legislative Decree
n. 446 of 1997, of a new letter: “c-bis) net amount of
write-downs and subsequent write-backs for impairment
of receivables, related to receivables to customers carried
on the balance sheet. These costs contribute to the net value of production into equal quotas in the period in which
they are accounted for and in the subsequent four years “;
2. replacement of paragraph 3 of article 106 of the Income
Tax Code, with the following: “write-downs and losses
on receivables to customers carried on the balance sheet,
other than those arising from the sale for consideration,
are deductible into equal quotas in the period in which
they are accounted for and in the subsequent four years.
The losses on receivables made through the sale for consideration are fully deductible in the period in which they
are booked in the financial statement. For purposes of
this paragraph, write-downs and losses deductible in five
quotas shall be assumed net of write-backs resulting from
the balance sheet “;
3. repeal of paragraphs 3 and 5-bis of article 106 of the
Income Tax Code;
4. new wording of paragraph 4 of article 106, in the
following terms: “For banks and financial entities the
relevant amount of receivables shall include those implicit
in financial leasing agreements”.
Pur se per scelta di chi scrive la trattazione relativa alle
nuove norme su svalutazione crediti è incentrata sulla
disciplina delle banche ed enti finanziari, vale notare qui
semplicemente che analoghe modifiche sono introdotte
con riferimento alle svalutazioni e perdite su crediti verso
assicurati, per le imprese di assicurazione.
Although in the present writing we focus on the new rules relating to write-downs for banks and financial entities, similar
changes are introduced with reference to write-downs and
losses on receivables to policyholders for insurance companies.
2.1. La disciplina ai fini Irap
2.1. The legislation for Irap purpose
La Legge n. 147/2013 in commento, nell’intento di allineare il trattamento fiscale Irap con quello previsto ai fini
Ires, introduce una regola di deducibilità in cinque quote
costanti (ovvero nell’esercizio di rilevazione contabile e nei
quattro successivi) delle rettifiche e riprese di valore nette
per deterioramento dei crediti verso la clientela.
Law n. 147 /2013 here in comment, in order to align the Irap
tax treatment with what provided for Ires purposes, introduced a new rule of deduction in five equal quotas (that is, in
the year of the accounting entry and in the subsequent four
years) of net adjustments and write-backs for impairment of
receivables to customers.
Dal tenore letterale e coerentemente al principio di stretta
derivazione della base imponibile dalle risultanze del bilancio (di cui all’art. 6, comma 6, del Decreto Irap secondo
cui “i componenti positivi e negativi si assumono così come
risultanti dal conto economico dell’esercizio redatto secondo
i criteri contenuti nei provvedimenti di Banca d’Italia 22
dicembre 2005 e 14 febbraio 2006”), si desume che concorrano alla formazione del valore delle produzione netta le
rettifiche e le riprese di valore nette, così come risultanti in
bilancio e dunque in voce 130 a) dello schema di conto economico bancario (ivi incluse le perdite derivanti da transazione, atto di rinuncia al credito, conversione, ecc.).
Tale disposizione trova applicazione a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31.12.2013.
From the wording of this rule and consistently with the
principle of strict derivation of the tax base from financial
statements (set forth in article 6, paragraph 6, of Irap Decree
which states that “positive and negative components are
assumed as reported in the income statement prepared in
accordance with the criteria set by the provisions of Bank of
Italy, December 22, 2005 and February 14, 2006 “), it follows
that the net value adjustments and write-backs, as reported
in the financial statements and therefore in item 130 a) of the
banking income statement (including losses arising from the
transaction, waiver acts, conversion, etc.), contribute to the
formation of the value of net production.
This provision is applicable with effect from the tax period in
place at 31.12.2013.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
52
2.2. La disciplina ai fini Ires
2.2. The legislation for Ires purposes
Relativamente al nuovo regime di deducibilità Ires delle
svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela,
osserviamo che nel contesto del novellato art. 106, comma
3, TUIR:
• le svalutazioni di crediti verso la clientela (di cui alla
voce 130 a) del conto economico bancario) non sono
più soggette al plafond dello o,30% di deducibilità
nell’esercizio di rilevazione contabile;
• alle perdite su crediti verso la clientela diverse da
quelle derivanti da cessione a titolo oneroso (iscritte
in voce 130 a) del conto economico bancario) è esteso
lo stesso trattamento fiscale riservato alle svalutazioni
(deducibilità in quote costanti nell’esercizio di rilevazione contabile e nei quattro successivi);
• la nuova disciplina delle svalutazioni e perdite non è
più ristretta ai crediti che derivano da operazioni di
finanziamento, ma riguarda più in generale “i crediti
verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo” (al cui
fine valgono le indicazioni contenute nei provvedimenti di Banca d’Italia in materia di redazione dei bilanci
annuali);
• le perdite su crediti verso la clientela derivanti da cessioni a titolo oneroso (iscritte in voce 100 a) del conto
economico) sono integralmente deducibili nell’esercizio di rilevazione contabile;
• le rettifiche su crediti da dedurre in quinti si considerano al netto delle rivalutazioni dei crediti risultanti dal
bilancio; • non è più contemplata la deducibilità degli accantonamenti al fondo rischi su crediti in ipotesi di capienza
del plafond di deducibilità. A tal proposito, ricordiamo
che in base alla disciplina previgente, tali accantonamenti (iscrivibili peraltro solo da enti che redigono il
bilancio in base ai principi contabili nazionali) erano
deducibili nella misura in cui le svalutazioni nette
dell’esercizio risultavano inferiori al plafond dello
0,30% del valore dei crediti da erogazione di finanziamenti alla clientela;
• non essendo contemplate nella norma, si ritiene che
per le perdite su crediti verso altri soggetti (i.e. perdite
su crediti non iscritti in bilancio tra i crediti verso la
clientela) operi la regola ordinaria di deducibilità in
presenza di elementi certi e precisi di cui all’art. 101,
comma 5, del TUIR.
With regard to the new regime of deductibility of write-downs
and losses on receivables to customers for corporate income
tax purposes, we observe that in the context of new article
106, paragraph 3, of the Income Tax Code:
• write-downs on receivables to customers (included in item
130 a) of the banking income statement) aren’t longer
subject to the tax deductibility limit of 0,30% in the year
of the accounting entry;
• the same tax treatment applicable to write-downs (deductibility into five equal quotas), applies to losses on receivables to customers other than those arising from the sale
for consideration (included in item 130 a) of the banking
income statement);
Alla luce del mutato quadro normativo, appare evidente l’opera di semplificazione svolta dal legislatore realizzata, da
un lato, tramite l’eliminazione del plafond di deducibilità
nell’esercizio per le svalutazioni (c.d. regola dello 0,30%);
dall’altro, tramite l’introduzione dell’automatica deducibilità in 5 esercizi delle perdite su crediti, indipendentemente
dalla verifica della puntuale sussistenza degli “elementi
certi e precisi” di cui all’art. 101 comma 5. Vengono meno,
tra l’altro, le note difficoltà di quantificazione del monte
crediti ai fini del computo della quota deducibile nell’esercizio, e l’incertezza normativa sul trattamento delle svalutazioni dei crediti assistiti da garanzie assicurative.
In the light of this changed regulatory framework, it is clear
that the government intended to simplify the existing rules
through, on the one hand, the abrogation of the limit of the
deductible write-downs for the current year (so-called plafond
of 0,30%), and on the other hand, through the introduction
of the automatic deduction over 5 years of losses on receivables, regardless of the exact verification of the existence of the
“certain and precise elements” set forth in article 101, paragraph 5. As a consequence, the new rules will reduce, among
other things, the well-known difficulties over the quantification of total loans for the purpose of computing the amount
deductible in the current year and the regulatory uncertainty
over the treatment of write-downs backed by insurance guarantees.
53
•
the new tax regime related to write-downs and losses is
no longer reserved to receivables arising from loans, but
relates more generally to “receivables to customers carried
on the balance sheet” (according to the criteria set by the
provisions of Bank of Italy relating to the annual financial statements);
•
losses on receivables to customers arising from the sale
for consideration (included in item 130 a) of the banking
income statement) are fully deductible in the year of the
accounting entry;
the adjustments to loans to be deducted in five installments are considered net of revaluations of receivables
resulting from the financial statement;
it is no longer provided for the deductibility of provisions for bad debts in case of a residual capacity for the
deduction. In this regard, under the previous rules, such
provisions for bad debts (applicable, however, only to
entities that prepare their financial statements in accordance with Italian accounting principles) were deductible
to the extent that the net write-downs for the year were
lower than the plafond of 0,30% of the total amount of
financing loans;
•
•
•
losses on receivables to other entities (i.e. losses related
to receivables other than receivables to customers) are
subject to the ordinary rule of deductibility in case of
“certain and precise elements” set forth in article 101,
paragraph 5, of Income Tax Code.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
Il nuovo regime fiscale appare favorevole nella parte in cui
si riduce il periodo di deducibilità fiscale delle svalutazioni,
da 18 a 5 esercizi. Meno favorevole, invece, l’inclusione
delle perdite su crediti nell’alveo delle svalutazioni deducibili in 5 esercizi, anche se assistite da elementi probatori
di certezza e precisione delle stesse. Ci riferiamo in particolare, alle perdite su crediti derivanti dalla cancellazione
dei crediti in conformità ai principi contabili IAS/IFRS, le
quali saranno deducibili in 5 esercizi per le banche e gli enti
finanziari, ad eccezione delle perdite derivanti da cessione
dei crediti a titolo oneroso deducibili integralmente nell’esercizio di rilevazione contabile (voci 100 e 90 rispettivamente, degli schemi di conto economico dei bilanci bancari
e degli enti finanziari).
The new tax regime is favorable to the extent that it decreases
the period of the tax deductibility of write-downs, from 18
to 5 years. Less favorable, however, the inclusion of losses on
receivables between the write-downs deductible over 5 years,
even if supported by evidence of certainty and accuracy. In
particular, we refer to the losses arising from the derecognition of receivables in accordance with IAS/IFRS principles,
which will be deductible over 5 years for banks and financial
entities, except for losses resulting from the sale of receivables
for consideration fully deductible in the year of the accounting
entry (items 100 and 90 respectively, of the income statement
of banks and financial entities).
In forza della norma transitoria, di cui all’art. 1, comma
161, alle rettifiche pregresse (i diciottesimi residui originati
sino al periodo d’imposta 2012) continuano ad applicarsi
le disposizioni previgenti.
Under the transitional rule (article 1, paragraph 161), the old
rules shall continue to apply to the previous adjustments (related to the old tax regime in place until the tax year 2012).
Non è espressamente disciplinato il trattamento dei fondi
rischi su crediti di cui all’art. 106 comma 3 penultimo periodo nella versione previgente, tenuto conto dell’abrogazione del comma 5 che ne disciplinava la movimentazione
(più precisamente, il riassorbimento). In prima battuta,
è ragionevole ritenere che la disciplina di cui al comma 5
mantenga validità ai fini del riassorbimento degli accantonamenti dedotti in esercizi precedenti. Ma anche su tale
aspetto la dottrina potrà sviluppare opportune riflessioni, e
ragionevolmente si pronuncerà la stessa Amministrazione
finanziaria.
It is not explicitly regulated in the Stability Law the tax treatment of the provisions for bad debt set forth in article 106,
par. 3 (previous version). In fact, the old paragraph 5 of the
article (now repealed) had regulated the reabsorption of the
risk provisions for bad debt. It is reasonable to argue that old
rules set forth in paragraph 5 shall continue to apply in order
to reabsorb the provisions deducted in previous years. It is
desirable that the doctrine and the Tax Authority will make
clear the appropriate tax treatment.
In merito al coordinamento tra i due regimi fiscali (Ires
e Irap) in esame, una questione che potrebbe assumere particolare rilievo attiene all’esatta e coerente individuazione
delle rettifiche (negative e positive) su crediti attratte a tali
normative.
With regards to the coordination between the two tax regimes
(Ires and Irap) under examination, a question that might be
of particular importance concerns the exact and consistent
identification of value adjustments (positive and negative) on
loans attracted to such rules.
In particolare, ci si riferisce alla previsione di cui al nuovo
art. 106, comma 3, ultimo periodo, del TUIR, secondo cui
“le svalutazioni e le perdite deducibili in quinti si assumono
al netto delle rivalutazioni dei crediti risultanti in bilancio”
ed alla sua presunta coerenza con il dato letterale di cui
alla nuova lett. c-bis), dell’art. 6, comma 1, del D.lgs. n.
446/1997 (rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela).
In particular, we refer to the law provision set forth in new article 106, paragraph 3, last sentence, of the Income Tax Code,
according to which “write-downs and losses deductible in
fifths shall be assumed to be net of the revaluation of receivables carried on the balance sheet” and to its alleged compliance with the wording of the new letter c-bis), article 6, paragraph 1, of Legislative Decree n. 446 of 1997 (adjustments
and write-backs for impairment of loans to customers).
Si fa riferimento alla distinzione tra riprese da “valutazione” e riprese da “incasso” che, sulla base delle indicazioni
fornite da Banca d’Italia nella Circolare n. 262 del 22
dicembre 2005, confluiscono entrambe nella voce 130 a)
dello schema di conto economico.
We refer, in particular, to the difference between write-backs
from “evaluation” and write-backs from “cash in” that, on the
basis of information provided by the Bank of Italy Circular n.
262 of 22 December 2005, both come together under item 130
a) of the banking income statement.
Nella disciplina Ires previgente tale problematica veniva
risolta dalla dottrina maggioritaria, dando rilievo alle sole
riprese di valore da “valutazione”, senza includere tra di
esse le riprese di valore da “incasso” (i.e. da realizzo) che
vanno acquisite a tassazione alla stregua di sopravvenienze attive ex art. 88 del TUIR (orientamento che, peraltro,
trova conferma nella Circolare ABI 1° aprile 1996, n. 6).
According to the old Ires tax rules, this issue was resolved by
the majority doctrine giving emphasis only to the write-backs
from “evaluation”, without including among them the writebacks from “cash in” which are taxable such as extraordinary
income, according to article 88 of the Income Tax Code (this
orientation is confirmed by the Italian Banking Association in
the Circular Letter 1 April 1996, n. 6).
Il dubbio interpretativo parrebbe oggetto di indicazione
chiarificatrice nella relazione illustrativa del disegno di legge di stabilità, ove si legge che “le riprese di valore da valu-
A possible solution for this matter of interpretation could be
found in the explanatory memorandum of the bill of stability,
where we read that “ write-backs from evaluation are taxed,
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
54
tazione sono tassate in quanto le rettifiche di valore dedotte si
considerano al netto delle riprese, a prescindere se tali riprese
si riferiscono a rettifiche pregresse o meno”. Ad una prima
lettura si potrebbe riferire quindi la precisazione, proprio
ad un diverso trattamento per le riprese “da valutazione”
(incluse nella determinazione delle svalutazioni e perdite
nette, deducibili in quinti), e le riprese da incasso (per differenza, tassabili integralmente nell’esercizio di rilevazione
contabile).
inasmuch the value adjustments deducted are assumed to be
net of subsequent write-backs, regardless of whether those
write-backs refer to previous adjustments or not”. At first
glance once can justify the clarification in relation to a different treatment of write-backs from “evaluation” (included in
the determination of write-downs and losses deductible in five
installments), and the write-backs from “cash in” (to be fully
taxed in the year of accounting entry).
Peraltro una tale soluzione interpretativa lascia piuttosto perplessi, con riferimento sia al dichiarato intento di
semplificazione e riduzione delle incertezze applicative
della fattispecie oggetto di intervento normativo, sia alla
armonizzazione delle discipline Ires ed Irap (restando solo
quest’ultima maggiormente fedele al principio di derivazione dal bilancio). Inoltre, il passaggio della relazione legislativa citato sopra pare in realtà suscettibile di interpretazione diversa e più coerente con il dato testuale, rispetto
a quella illustrata sopra (si noti ad esempio il riferimento
alla correlazione tra le riprese e le rettifiche “pregresse o
meno”).
However, such a solution is not fully satisfactory. In fact, it is
in contrast with the declared intention of simplification and
reduction of the uncertainties related to the case subject to
the regulatory intervention. Furthermore, this solution is in
contrast with the harmonization of Ires and Irap tax rules,
so that only Irap rules remain more faithful to the principle
of strict derivation of tax base from the income statement. In
addition, the above mentioned sentence of the memorandum
seems to leave some space for different interpretations more
consistent with the new rule, compared to the one described
above (note, for example, the reference made to the correlation between the write-backs and the adjustments “preexisting or less”).
In conclusione, su questo punto si attendono indicazioni
dall’Amministrazione finanziaria, anche con il supporto
interpretativo della dottrina e delle associazioni di settore
(ABI anzitutto).
In conclusion, we expect appropriate clarification by the
Tax Authority, also with the support of the doctrine and the
banking associations (ABI, in first place).
2.3. La disciplina delle DTA
2.3. The legislation of the DTA
Per ciò che riguarda i riflessi sulla disciplina delle deferred
tax assets (DTA), alla luce delle nuove disposizioni di cui
all’art. 106, comma 3, TUIR ed all’art. 6, comma 1, lett.
c-bis), D.lgs. n. 446/1997, la Legge di stabilità 2014 (commi
167-171) ha coerentemente modificato le disposizioni di
cui all’art. 2, commi 55-56 bis, D.L. n. 225/2010 in materia di trasformazione delle imposte anticipate in crediti di
imposta.
As for the reflections on the regulation of deferred tax assets
(DTA), in the light of the new provisions set forth in article
106, paragraph 3, of the Income Tax Code and article 6,
paragraph 1, lett. c-bis), Legislative Decree n. 446 of 1997, the
2014 Stability Law (paragraphs 167-171) has consequently
changed the provisions of article 2, paragraphs 55-56 bis,
Decree Law n. 225 of 2010 regarding the transformation of
deferred tax assets in tax credits.
La modifica di coordinamento tra le discipline consiste
nell’includere, tra le DTA trasformabili in crediti di imposta, le DTA Ires ed Irap relative ai 4/5 delle svalutazioni e
perdite su crediti rilevate nel bilancio 2013 e deducibili nei
successivi periodi di imposta. Anche tale modifica è applicabile a decorrere dal periodo di imposta 2013.
The change consists of including, among the convertible DTA
into tax credits, the DTA Ires and Irap related to four fifths of
write-downs and credit losses recognized in the 2013 financial statement and deductible in the subsequent years. This
amendment is applicable from 2013 tax year.
Inoltre, il comma 168 prevede la trasformazione delle DTA
sulle svalutazioni crediti anche in caso di imponibile Irap
negativo. Più precisamente, in presenza di un valore della
produzione netta negativo, si trasformano in credito di
imposta le DTA Irap stanziate sulla quota delle svalutazioni
crediti pregresse dedotta nello stesso periodo di imposta
(reversal del periodo). Considerando che la regola IRAP di
deducibilità in quinti delle svalutazioni crediti inizierà ad
operare dal periodo d’imposta 2013, la fattispecie di cui al
comma 168 dovrebbe ragionevolmente verificarsi solo a
partire dal periodo di imposta 2014 (quale primo esercizio
in cui rigirerà il quinto delle svalutazioni crediti pregresse).
In addition, paragraph 168 introduces the transformation
of the deferred tax asset on write-downs on receivables even
in case of a negative Irap tax base. In particular, in case of
negative net value of production, the DTA Irap, related to the
portion of prior years’ write-downs deducted in the current
tax year (so called reversal of the period), is transformed into
tax credit. Since the rule of deductibility of write-downs for
Irap purposes is effective from tax year 2013, the case referred
to in paragraph 168 should reasonably verify only from 2014
tax year (the first year in which the fifth of prior years’ writedowns will reverse).
In tal modo, vengono definitivamente chiariti i dubbi
interpretativi generati dalla formulazione originaria della
norma, nonché dal generico riferimento alle “DTA iscritte
in bilancio” contenuto nella Circolare dell’Agenzie delle
Entrate del 28 settembre 2012, n. 37/E.
In this way, the interpretative doubts arising from the original
wording of the rule are definitively clarified, as well as the
generic reference to “DTA carried on the balance sheet” mentioned in Circular Letter n. 37 / E of the Italian Tax Authority
dated 28 September 2012.
55
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
3. Perdite da cancellazione dei crediti dal bilancio per
imprese diverse da banche ed enti finanziari
3. Losses from derecognition of receivables from the
financial statement for entities other than banks and
financial entities
L’intervento normativo in esame modifica anche la formulazione dell’ultimo periodo dell’art. 101, comma 5,
nei seguenti termini: “Gli elementi certi e precisi sussistono
inoltre in caso di cancellazione dei crediti dal bilancio operata
in applicazione dei principi contabili”.
The Law under examination changed the wording of the last
sentence of Article 101, paragraph 5, in the following terms:
“The certain and exact elements are supposed to exist in case
of write-off of receivables from the financial statement in
accordance with the accounting principles”.
Ricordiamo che nella formulazione previgente (riconducibile alla modifica di cui al D.L. n. 83/2012), tale norma
aveva una portata più restrittiva, in quanto rivolta ai soli
soggetti IAS adopter (“per i soggetti che redigono il bilancio
in base ai principi contabili internazionali […], gli elementi
certi e precisi sussistono inoltre in caso di cancellazione dei
crediti dal bilancio operata in dipendenza di eventi estintivi”).
According to previous law (introduced with Legislative Decree
n. 83 of 2012), this rule had a narrow scope, as applicable
only to IAS adopters (“for entities that prepare their financial statements in accordance with International accounting
principles [...], the certain and exact elements are supposed
to exist in case of write-off of receivables from the financial
statement due to termination events “).
Per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di stabilità (art. 1, comma 160, lett. b), l’art. 101, comma 5, del
TUIR, non è più applicabile alle perdite su crediti verso la
clientela registrate da banche ed enti finanziari; per queste
ultime infatti trova applicazione, in via esclusiva, la nuova
disposizione di cui all’art. 106, comma 3, TUIR sopra illustrata.
As a result of changes brought by the Stability Law (Article
1, paragraph 160, letter b), article 101, paragraph 5, of the
Income Tax Code, is no longer applicable to losses on receivables registered by banks and financial entities; for the latter it
is exclusively applicable the new provision set forth in article
106, paragraph 3, of the Income Tax Code described above.
Di conseguenza, a decorrere dal periodo d’imposta in corso
al 31 dicembre 2013, per tutti i soggetti, IAS adopter (ad
esclusione dei crediti verso clientela per banche ed enti
finanziari) e non IAS, è applicabile la previsione di automatica deducibilità delle perdite su crediti derivanti da cancellazione dei crediti dal bilancio in conformità ai principi
contabili di riferimento.
Consequently, from tax period in place at 31 December 2013,
the automatic deductibility of losses on receivables arising
from the cancellation from the financial statements in accordance with relevant accounting standards is applicable for all
entities, IAS adopters (excluding receivables to customers for
banks and financial entities) and non-IAS adopters.
Di seguito, si analizzano i diversi impatti della modifica
normativa per i soggetti che applicano i principi contabili
IAS/IFRS e per i soggetti che applicano i principi contabili
nazionali per la redazione del bilancio.
We analyze, below, the different impacts of regulatory changes for entities applying IAS / IFRS and for entities applying
the national accounting standards for financial statement
purposes.
3.1. La “derecognition” dei crediti dal bilancio in base
ai principi IAS/IFRS
3.1. Derecognition of receivables from the balance sheet
according to IAS/IFRS accounting principles
A seguito della modifica di cui all’art. 33, comma 5, del D.L.
n. 83/2012, l’ultimo periodo dell’art. 101, comma 5, TUIR,
disponeva per i soggetti IAS un’ulteriore ipotesi di deducibilità automatica – senza che si rendesse necessaria la
previa dimostrazione circa la sussistenza di elementi certi e
precisi - delle perdite su crediti derivanti dalla cancellazione in bilancio operata per effetto di “eventi estintivi”.
Following the amendment of article 33, paragraph 5, Decree
Law n. 83/2012, the last sentence of article 101, paragraph 5
of the Income Tax Code, provided for IAS adopters further assumption of automatic deduction - without the need for proof
of the existence and of the amount - of losses on receivables
arising from the derecognition of receivables from the balance
sheet due to “termination events”.
Il principio contabile internazionale applicabile (IAS 39)
definisce le seguenti ipotesi di “derecognition” di un’attività
finanziaria:
• scadenza dei diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalla stessa;
• trasferimento dei diritti contrattuali a ricevere i flussi
finanziari dell’attività finanziaria, con conseguente
e sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici
legati alla proprietà della medesima;
• assunzione da parte dell’impresa di un’obbligazione
contrattuale a pagare i flussi finanziari (di cui mantenga il relativo diritto contrattuale a ricevere) a uno o
più beneficiari, con sostanziale trasferimento di tutti
i rischi e benefici legati alla proprietà della medesima
attività.
The international accounting standard IAS 39 defines the
following cases of “derecognition” of financial instruments:
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
•
•
•
the expiry of the contractual rights on financial flows
from the financial instruments;
the disposal of the contractual rights to receive the financial flows deriving from the financial asset, by transferring all risks and benefits of the property of such financial
instruments;
the entity keeps contractual rights to receive financial
flows deriving from the financial asset, but undertakes a
contractual obligation to pay such financial flows to one
or more beneficiaries, realizing substantially the transfer
of all risks and benefits from the property of such financial assets.
56
In vigenza della vecchia normativa, un elemento centrale
da valutare riguardava il concetto di “evento estintivo”,
ovverosia se fare riferimento ad un’accezione meramente
giuridica, oppure contabile, del termine. L’Agenzia delle
Entrate (circolare n. 26/E del 2013) aveva implicitamente
abbracciato l’accezione contabile del termine. Infatti, nella
circolare citata si legge: “l’impresa IAS adopter deve ritenere sussistenti i requisisti di certezza e precisione necessari
per la deducibilità fiscale della perdita in ciascuna delle
ipotesi in cui è possibile effettuare la derecognition di un
credito”.
According to the pre-existing regulatory framework, the
definition of “termination events” was an important issue to
address. In particular, there was uncertainty about the meaning of “termination event”; whether a purely legal meaning,
or an accounting one. The Italian Tax Authority (Circular n.
26/E/2013) had implicitly embraced the accounting meaning of the term. In fact, the mentioned circular letter states: “
the entity IAS adopter shall assume the certainty and precision required for the deductibility of losses in every case the
derecognition of receivable is made possible according to the
accounting standards.
Ciò premesso, l’eliminazione dal dettato normativo dell’art.
101, comma 5, del riferimento agli “eventi estintivi”, non
pare avere impatti significativi per tali soggetti, considerando che la stessa Agenzia delle Entrate non aveva posto
limiti o condizioni particolari per l’operatività della norma.
The elimination of the reference to the “termination events”
from article 101, paragraph 5, seems not to have a significant
impact for these entities, as the Tax Authority didn’t put limits
or conditions for the application of the rule.
Da ultimo, si precisa che è fatta salva la possibilità per
l’Amministrazione finanziaria di applicare l’art. 37-bis, del
D.P.R. n. 600/1973 e, quindi, di sindacare (indipendentemente dalla sussistenza degli elementi certi e precisi) l’inerenza della perdita su crediti laddove derivante da un’operazione antieconomica che dissimuli un atto di liberalità.
In conclusion, it should be noted that the Tax Authority can
still dispute the inherency of the loss on receivables, with
particular regard to article 37-bis Presidential Decree n.
600/1973 in all cases in which the write-off of receivables
stems from an uneconomic transaction (such as a donation),
regardless of the existence of certainty and accuracy of losses.
3.2. La cancellazione dei crediti dal bilancio in base ai
principi contabili dell’OIC
3.2. Derecognition of receivables from the balance sheet
according to OIC accounting principles
Nel vigore della formulazione previgente, di cui al punto
precedente, si delineava una disparità di trattamento tra
soggetti IAS adpoter e soggetti che adottano gli standard
contabili nazionali, non essendo contemplata per questi
ultimi l’automatica ed integrale deducibilità delle perdite
su crediti da cancellazione in bilancio.
According to the pre-existing regulatory framework, described in the above, there was a disparity between IAS adopter
and entities adopting the national accounting standards,
because it was not provided, for the latter, the automatic and
full deductibility of the losses on receivables arising from the
derecognition of receivables from the balance sheet.
La novella ultima di cui all’art. 1, comma 160, della L. di
stabilità, supera tale disparità di trattamento estendendo,
a decorrere dal periodo di imposta 2013, la presunzione
ex lege di sussistenza degli elementi certi e precisi anche
all’ipotesi di cancellazione dei crediti dal bilancio redatto
secondo i principi contabili nazionali.
The new rules, introduced from tax year 2013 with article
1, paragraph 160, Stability Law, extended the ex lege presumption of the existence of certainty and precision to the case
of write-off of receivables from the balance sheet drawn up in
accordance with Italian GAAP.
Alla luce di tale modifica normativa, è ragionevole estendere ai soggetti ITA gaap, in quanto compatibili, i chiarimenti
forniti in materia nella circolare n. 26/E per i soggetti IAS.
In particolare, si fa riferimento alla rilevanza degli eventi estintivi di tipo contabile che, per i soggetti ITA gaap,
coincidono generalmente con gli eventi estintivi del credito
di tipo giuridico (cessione, transazione, atti di rinuncia al
credito ecc.).
In this light, it is reasonable to extend, if compatible, the
clarification provided in Circular n. 26/E related to IAS entities, also to ITA GAAP entities. In particular, we refer to the
accounting meaning of the “termination events” for ITA GAAP
entities, that generally corresponds with the legal meaning of
the extinguishing events (sale, transaction, waiver acts, etc..).
Un aspetto che merita particolare attenzione, pertanto, è la
cancellazione del credito dal bilancio secondo gli standard
contabili italiani.
An issue to be focused on is the cancellation of receivables
from the balance sheet in accordance with Italian accounting
standards.
A tal proposito, si rileva che, contrariamente alle logiche
IAS/IFRS, nei principi elaborati dall’OIC non vi è alcun
esplicito riferimento all’ipotesi di cancellazione delle singole voci o sottovoci dal bilancio. Pertanto, tale aspetto non
può che essere implicitamente estrapolato da un’attenta
lettura del principio di riferimento.
In this regard, differently from IAS/IFRS standards, no
explicit reference is made by the OIC standards to the case of
cancellation of assets or other items from the balance sheet.
Therefore, this problem must be implicitly solved through a
careful analysis of the applicable accounting standards.
Nel caso di specie, l’OIC n. 15 – “I crediti” – definisce il trattamento contabile della cessione dei crediti senza azione di
regresso (pro-soluto) ovvero con azione di regresso in capo
al cessionario (pro-solvendo).
In this case, the accounting standard OIC n. 15 - “Receivables”
- defines the accounting treatment of the sale of receivables
without recourse (non-recourse sale) or with recourse in the
hands of the transferee (recourse sale).
57
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
In caso di cessione pro-soluto del credito, salvo l’inserimento di particolari clausole miranti a frazionare il rischio
d’insolvenza tra cedente e cessionario, i crediti ed il relativo
rischio d’insolvenza sono trasferiti, a titolo definitivo, al
cessionario. Pertanto, i crediti ceduti devono essere “rimossi” dal bilancio del cedente, con contestuale rilevazione
di un utile o di una perdita pari alla differenza tra il valore
ricevuto ed il valore di carico con cui gli stessi erano iscritti
in bilancio.
In case of a non-recourse sale of receivables, except the inclusion of special clauses aimed at dividing the risk of insolvency
between the transferor and transferee, the credit and the risk
of default are transferred outright to the cessionary. Therefore, receivables must be “removed” from the balance sheet of
the originator, with the recognition of a gain or loss equal to
the difference between the amount received and the amount
they were carried on the balance sheet.
In caso di rilevazione contabile di una differenza negativa,
si ritiene che, da un punto vista fiscale, tale tipologia di
cessione dia luogo all’automatica deducibilità della perdita su crediti, proprio in applicazione del novellato art.
101, comma 5, TUIR. Evidentemente resta fermo anche in
questo caso il potere dell’Amministrazione finanziaria di
sindacare l’inerenza di tale perdita ai sensi dell’art. 37-bis
del D.P.R. n. 600/1973, con particolare riferimento al caso
in cui la cessione dissimuli un atto di liberalità.
Nella seconda fattispecie (cessione pro-solvendo), invece, il
diritto di credito viene trasferito al cessionario, ma permane sul cedente il rischio di regresso in caso di insolvenza del
debitore ceduto.
In case of negative difference, from a fiscal point of view, this
kind of transfer would result in the automatic deductibility of
losses on receivables, according to new article 101, paragraph
5 of the Income Tax Code. Even in this case, the Tax Authority can still dispute the inherency of the loss on receivables,
with particular regard to article 37-bis Presidential Decree n.
600/1973 in all cases in which the derecognition of receivables stems from an uneconomic transaction (such as a
donation).
In the second case (sale with recourse), however, the right to
credit is transferred to the transferee but the risk of recourse
and insolvency of the debtor remains in the hands of the
transferor.
Ciò premesso, l’attuale versione dell’OIC 15 prevede due
trattamenti contabili alternativi:
1. ordinario: con rimozione dei crediti ceduti dal bilancio
e sostituzione degli stessi con l’ammontare dell’anticipazione ricevuta e con il credito nei confronti del factor
(pari alla differenza tra il valore nominale dei crediti
ceduti e l’anticipazione ricevuta);
2. alternativo: i crediti eduti sono mantenuti in bilancio, nel presupposto di considerare gli stessi come
dati in garanzia a fronte dei prestiti ricevuti. Inoltre,
nell’attivo e nel passivo dello stato patrimoniale sono
iscritte, per uno stesso importo, delle voci che accolgono, rispettivamente, l’ammontare dell’anticipazione
ricevuta e il debito verso il factor.
The current version of the OIC 15 provides for two alternative
accounting approaches:
1. ordinary: with removal of the transferred receivables
from the balance sheet and the replace with advances
received and the credit against the factor (equal to the
difference between the nominal value of the receivables
sold and the advance received);
2. alternative: the receivables sold are kept in the balance
sheet, based on the assumption that the receivables constitute the collateral for the loans received. In addition,
assets and liabilities in the balance sheet are recognized
for the same amount of, respectively, the advances received and the amount due to the factor.
Peraltro, l’OIC ha predisposto una bozza di revisione del
principio in commento, con particolare riferimento al
trattamento contabile della cancellazione dei crediti. In
base alla prospettata modifica, nell’ipotesi di cessione del
credito “pro-solvendo” non sarà più consentita l’opzione tra
i due trattamenti di cui sopra, ma opererà in via esclusiva
il secondo (con conseguente mantenimento del credito in
bilancio).
However, the OIC has prepared a draft for the revision of the
standard in question, with particular reference to the accounting approach of the cancellation of receivables. According to the proposed amendment, in the case of transfer of
debt “with recourse” the receivables sold are kept in the balance sheet, based on the assumption that the receivables constitute the collateral for the loans received (only the alternative
approach described above).
Da un punto di vista fiscale, tenuto conto dei chiarimenti
forniti dall’Agenzia delle Entrate nella più volte richiamata
Circolare n. 26/E, si ritiene che la cancellazione dei crediti
dal bilancio per effetto di una cessione pro-solvendo non
determini l’automatica deducibilità ex art. 101, comma 5,
ultimo periodo, dell’eventuale perdita su crediti. Tale considerazione sarebbe giustificata dal carattere non definitivo
della perdita, quale presupposto per l’applicazione della
normativa in esame. Peraltro, si osservi che la non definitività della perdita emerge anche dal trattamento contabile
previsto dal principio contabile. In nessun caso, qualunque
sia il trattamento contabile prescelto, è consentito rilevare
una perdita da cessione pro-solvendo in bilancio. Il risultato della cessione rimane “sospeso” sino a quando si verifica
l’insolvenza del debitore ceduto e la conseguente azione di
regresso del cessionario.
From a fiscal point of view, taking into account the explanations provided by the Italian Tax Authority in the mentioned
Circular n. 26/E, the write-off of receivables from the balance
sheet as a result of a sale with recourse doesn’t imply an automatic deduction of the loss on receivables pursuant to article
101, paragraph 5, last sentence. This approach is justified by
the non-definitive nature of the loss, as a prerequisite for the
application of this law. Moreover, it should be noted that the
non-definitive nature of the loss is also clear having regard to
the accounting approach. According to both the accounting
approaches, in any case it is possible to register a loss from the
sale with recourse in the income statement. The gain or loss
from the sale is “pending” until the insolvency of the debtor
and the consequent right of recourse of the transferee.
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
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4. Conclusione
4. Conclusion
Dall’analisi fin qui condotta, in merito alle modifiche
introdotte dalla Legge di stabilità 2014 sulla deducibilità
delle svalutazioni e delle perdite su crediti è confermata la
volontà del legislatore di riservare un trattamento fiscale
ad hoc alle banche ed agli enti finanziari rispetto a quello
previsto, in via generale, per le altre imprese. Tale decisione dovrebbe, altresì, rispondere ad esigenze di semplificazione, di certezza del diritto e di riduzione dello svantaggio
competitivo rispetto alla normativa fiscale degli altri Stati
membri UE, come auspicato da più parti nel corso degli
ultimi anni.
The analysis of the changes introduced by the 2014 Stability
Law on the deductibility of write-downs and losses on receivables, shows the clear intention of the government to reserve
an ad hoc tax treatment to banks and financial entities; a
different tax treatment than the other entities. This decision should also respond to the need for simplification, legal
certainty and reduce the competitive gap with respect to the
tax laws of other EU Member States, as suggested by many
commentators over the past few years.
Per quanto riguarda le altre categorie di soggetti, la modifica legislativa relativa alle perdite da cancellazione dei
crediti in bilancio pare voler ricreare un quadro applicativo
unitario e coerente con particolare riferimento alle cessioni
di crediti pro-soluto, pur contemperato dalla doverosa tutela contro comportamenti abusivi (mediante la salvaguardia
offerta anche dalla disposizione antielusiva generale).
For other entities, other than banking and financial ones,
the legislative change related to losses from derecognition of
receivables from the balance sheet, should create a unified and
coherent tax framework for the sale of receivables without
recourse, even if the Tax Authority could still dispute tax avoidance conducts (through the defense offered by the general
anti-avoidance rule).
Nel complesso le novità qui illustrate sono senz’altro da
accogliere positivamente. Non resta che sperare che in sede
interpretativa ed applicativa l’Amministrazione finanziaria
colga e tuteli la lettera e lo spirito delle nuove disposizioni,
evitando che la giusta difesa delle ragioni erariali divenga
il pretesto per introdurre complessità, incertezze e sperequazioni del tutto estranee alle disposizioni stesse.
In general, the new rules described above are certainly to be
welcomed. We can only hope that in the process of interpretation and application of the rules, the Tax Authority preserves
the wording and the spirit of the new rules, avoiding that
the proper defense of the “public” reasons (i.e. tax revenue)
becomes the pretext for introducing complexity, uncertainty
and inequality.
Possibilità di aggredire i beni di
una persona giuridica per violazioni tributarie del legale rappresentante
Possibility to seize an entity’s assets
in dependence of tax crimes
committed by its he legal representative
(Paola Barazzetta - Veronica Nobili)
(Paola Barazzetta - Veronica Nobili)
Premessa
Premise
La Suprema Corte di Cassazione Penale e, più precisamente
la terza sezione penale, ravvisando gli estremi di un contrasto giurisprudenziale ha, con ordinanza del 22 novembre
2013 n. 46726 rimesso alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: “se sia possibile o meno aggredire direttamente i beni di una persona giuridica per violazioni tributarie
commesse dal legale rappresentante della stessa”.
The criminal Supreme Court of Cassation, and particularly
the Third criminal Division, in detecting the hint of a conflict
of case law has submitted, with Order no. 46726 of 22 November 2013, the following question of law to the Combined
Sections of the same Court: “is it feasible or not to directly seize an entity’s assets as a consequence of tax crimes committed
by its legal representative?”.
Il contrasto giurisprudenziale
The conflict of case law
In merito alla questione di diritto sopra descritta si riportano di seguito le due tesi in contrasto sposate dalla giurisprudenza di legittimità.
With reference to the question of law above described the two
conflicting interpretations rendered by the Supreme Court are
summarized here below.
Secondo un primo orientamento, con riferimento ai
proventi derivanti da reati tributari commessi dal legale
rappresentante, il sequestro preventivo funzionale alla
confisca per equivalente è senz’altro applicabile ai beni
della persona giuridica, e ciò in considerazione del rappor-
According to a first line of interpretation, with respect to
the incomes derived from tax crimes committed by the legal
representative, the preventive sequester functional to a value
confiscation is indeed applicable to the entity’ assets, and this
because of the organic relationship existing between the two
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TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
to organico sussistente tra i due soggetti, che si esplica nel
beneficio ritratto dalla persona giuridica in conseguenza al
reato. Secondo tale orientamento, quindi, per l’applicabilità del sequestro preventivo non è richiesto che la persona
giuridica sia responsabile ai sensi del Decreto Legislativo
n. 231/2001 (“D.Lgs. 231/01”), essendo sufficiente che la
stessa abbia partecipato ai proventi derivati dal reato.
subjects, which is represented by the advantage obtained by
the entity as a consequence of the crime. According to this
interpretation, therefore, the applicability of the preventive sequester does not require the entity to be liable pursuant to Legislative Decree no. 231/2001 (“Legislative Decree 231/01”),
it being sufficient that the latter has benefited of the economic
returns derived from the crime.
Di converso, altre decisioni della Suprema Corte hanno
negato la possibilità di applicare alla persona giuridica il
sequestro preventivo nel caso di reati tributari commessi
dal legale rappresentante, e ciò in quanto i reati fiscali non
rientrano - al momento - nel novero dei reati presupposto
di responsabilità amministrativa degli enti ai sensi dell’articolo 24 e ss. del D.Lgs. 231/01. Seguendo quest’ultimo
orientamento, pertanto, il sequestro preventivo sarebbe
applicabile alla persona giuridica soltanto nel caso quest’ultima costituisse una “società schermo”, vale a dire una
entità i cui beni sono riconducibili alla disponibilità dell’autore del reato.
On the contrary, other decisions of the Supreme Court denied
the possibility to apply the preventive sequester to entities in
case of tax crimes committed by the legal representative, due
to the fact that – for the moment being - tax crimes are not
included in the list of criminal offences that may give rise to
administrative liability for entities pursuant to articles 24
and followings of the Legislative Decree 231/01. Therefore,
according to this last interpretation the preventive sequester
could be applicable to a legal entity only in those cases in
which the latter constitutes a so called “shell company”, i.e.
company whose assets are attributable to the person who
committed the crime.
L’attesa pronuncia delle Sezioni Unite é di particolare
interesse poiché, oltre ad offrire una risposta sull’applicabilità o meno alla persona giuridica del sequestro
preventivo funzionale alla confisca per equivalente nel
caso di reati tributari contestati al legale rappresentante,
auspicabilmente potrà offrire anche delle utili indicazioni
sulla questione ampiamente dibattuta del rapporto tra reati
tributari e D.Lgs. 231/2001. Più in particolare, la pronuncia
delle Sezioni Unite potrebbe costituire l’occasione per dirimere i dubbi circa la possibilità o meno per l’ente di essere
chiamato a rispondere ai sensi del D.Lgs. 231/2001, anche
in relazione ai reati tributari che - se commessi in forma
individuale – al momento non assurgono a fattispecie
autonoma di responsabilità amministrativa in quanto non
rientranti tra i reati presupposto, ma che – se commessi in
forma associata come reati fine dell’associazione medesima
– lo potrebbero diventare.
The decision of the Supreme Court will be of particular interest, because further to rendering of a decision on the possible
applicability of the preventive sequester functional to a value
confiscation to a legal entity in case of tax crimes challenged
to legal representative, it will hopefully also provide useful
guidelines on the largely debated matter of the relationship
between tax crimes and Legislative Decree 231/01. More in
particular, the decision of the Supreme Court might be the
occasion to clarify whether it is possible or not that a legal
entity is charged with administrative liability pursuant to
Legislative Decree 231/01, even in relation to tax crimes that
- if committed individually - would not presently qualify as
autonomous case of administrative liability the same being
not included within the relevant offences, but that - if committed in associated form as main purpose of such conspiracy
- could become so.
Si rileva infatti che a partire dal 2009, sull’argomento, si
sono contrapposte le seguenti tesi dottrinali:
• la prima c.d. “estensiva”, secondo la quale non si ravviserebbero argomenti teorici ostativi alla possibilità di
poter contestare all’ente la responsabilità amministrativa per reati al momento non contemplati nel D.Lgs.
231/01 (i.e. reati tributari), ma che diventano rilevanti
in quanto fine (rectius reato-fine) dell’associazione per
delinquere;
• la seconda di natura “restrittiva”, secondo la quale
si deve escludere che i reati-fine dell’associazione
possano essere considerati reati-presupposto della responsabilità amministrativa degli enti solo in forza del
richiamo che agli stessi viene fatto dal reato associativo. Ne consegue che la fattispecie di cui all’articolo 24ter, D.Lgs. 231/01, potrebbe operare soltanto qualora
il reato-fine commesso in forma associata rientri nel
novero dei reati presupposto del D.Lgs. 231/01.
Ai posteri l’ardua sentenza!!!
To this regard, it is noted that starting from 2009, the following opposite doctrinal thesis were compared:
• the first, so called “extensive” thesis, according to which
there are no theoretical arguments that could prevent
the possibility to challenge to an entity the administrative liability for crimes not covered by Legislative Decree
231/01, but becoming relevant of the criminal conspiracy
since they are the purpose (rectius crime falling within
the scope of the criminal conspiracy);
• the second having a “restrictive” nature, according to
which it must be excluded that the crimes falling within
the scope of the criminal conspiracy, may be considered
offences relevant for the administrative liability of the
entities by virtue of the sole fact that the same are recalled
by conspiracy crimes. With the consequence that, the case
provided by article 24-ter, Legislative Decree 231/01,
could be applicable only if the crime (i.e.: crime falling
within the scope of the criminal conspiracy) committed in
an associated form, falls within the category of offences
specifically provided by Legislative Decree 231/01.
This will be judged by posterity!!!
TLS Newsletter n° 2 Anno 2014
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La Corte di Cassazione nega l’efficacia esimente di un modello
organizzativo non “calato” nella
specifica realtà aziendale
The Supreme Court denied the relieving effect of an organizational
model not “tailored” to the corporate business
(Paola Barazzetta - Pamela Terazzi)
(Paola Barazzetta - Pamela Terazzi)
Con sentenza n. 4677, depositata il 30 gennaio 2014, la
quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza n. 1824/2012 della Corte di Appello di Milano, in materia di responsabilità amministrativa
degli enti ex Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
With decision no. 4677, filed on January 30, 2014, the fifth
criminal section of the Supreme Court cancelled with a
further examination the decision no. 1824/20012 issued by
the Court of Appeal of Milan, concerning the entities administrative liability pursuant to Legislative Decree no. 231, dated
June 8, 2001.
Nello specifico, tale decisione (oggetto di analisi nel precedente numero 8/2012 della TLS Newsletter, cui si fa rinvio)
aveva confermato le conclusioni del Giudice per le Indagini
Preliminari del Tribunale di Milano che aveva assolto una
primaria impresa italiana dall’applicazione delle sanzioni
di cui al D. Lgs. 231/2001, per aver tempestivamente adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo
ritenuto idoneo allo scopo per il quale era destinato.
In particular, such decision (analysed in the previous no.
8/2012 of the TLS Newsletter, to which reference is made) had
confirmed the conclusions of the Judge for the Preliminary
Investigations of the Court of Milan, that had discharged a
leading Italian company from the application of the penalties
provided for Legislative Decree no. 231/2001, in consideration of the fact that an organizational, management and
control model was promptly adopted by the company and that
such model was deemed suitable to the purpose for which it
was intended.
Il procuratore generale ha proposto ricorso per Cassazione
avverso la decisione della Corte di Appello di Milano, deducendo una carenza di motivazione della sentenza.
The public prosecutor appealed the decision of the Court of
Appeal of Milan to the Supreme Court, arguing a lack of reasons of the sentence.
Nell’affrontare la questione, la Suprema Corte ha dettato
alcune direttrici interpretative, su cui vale la pena soffermarsi.
In order to evaluate the case, the Supreme Court suggested
some guidelines, to be underlined.
In particolare, la Corte ha precisato che, nell’ambito di un
giudizio diretto ad accertare la responsabilità amministrativa di un ente, ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001, il giudice
dovrà valutare se il modello organizzativo concretamente
adottato dall’ente sia adeguato agli scopi che lo stesso si
propone di raggiungere, avuto riguardo ai processi aziendali dell’ente stesso.
In particular, the Supreme Court clarified that, within a
proceeding regarding the ascertainment of the administrative liability of a company, pursuant to Legislative Decree
no. 231/2001, the Judge shall evaluate if the organizational
model factually adopted by the company is adequate to the
purposes that the same is proposed to achieve, taken into
account the corporate processes of the same company.
La Suprema Corte ha, inoltre, chiarito che le Linee Guida di
categoria possono essere utilizzate come base di elaborazione e predisposizione del modello organizzativo da adottare, il quale deve, tuttavia, essere poi “calato” nella realtà
aziendale nella quale troverà la sua concreta applicazione.
Furthermore, the Supreme Court clarified that the applicable
Guidelines may be used in drafting the organizational model
to be adopted, which, however, shall then be “tailored” to the
company in which it will find its practical application.
Sulla base dei principi di cui sopra, la Corte di Cassazione
ha accolto il ricorso proposto dal procuratore generale,
annullando la sentenza emessa dalla Corte di Appello di
Milano con rinvio, per un nuovo esame, ad un’altra sezione
della medesima Corte di Appello, la quale dovrà decidere
seguendo le direttrici interpretative dettate dalla Suprema
Corte.
On the basis of the above, the Supreme Court admitted the appeal of the public prosecutor, cancelling the judgment issued
by the Court of Appeal of Milan with adjournment, for new
examination, to another section of the same Court of Appeal, which shall decide in accordance with the guidelines laid
down by the Supreme Court.
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