www.pwc.com/it PwC Tax and Legal Services (TLS) TLS Newsletter N° 2 Anno 9 17 febbraio 2014 Mensile di aggiornamento in materia legale e fiscale Pubblicato e distribuito gratuitamente Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 760 in data 11 dicembre 2006 Legal and Tax monthly newsletter Published and distributed free of charge Registration before the Court of Milan n. 760 dated December 11, 2006 © Copyright 2014- TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti La presente newsletter non costituisce parere professionale ed il relativo contenuto ha esclusivamente carattere informativo. Gli articoli contenuti nella presente newsletter non possono essere riprodotti senza la preventiva espressa autorizzazione di TLS. 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Pag La “voluntary disclosure” o collaborazione volontaria per la regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero in violazione delle norme sul monitoraggio fiscale The “voluntary disclosure” or voluntary cooperation for the regularization of assets held abroad in breach on tax reporting duties (Nancy Saturnino – Matteo Merli) 2. Regolamento Attuativo in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del D. Lgs. n. 70 del 2003 Implementing Regulation for the protection of copyright on electronic communication networks and implementation procedures according to Law Decree no. 70 on 2003 (Michele Fava - Federica Facchini) 3. Il trattamento fiscale della svalutazione degli immobili merce Tax treatment of write-down of Real Estate assets booked as stock inventory (Mario Joseph Feminò – Fabrizia Orsillo) 4. Il sindacato di inerenza degli interessi passivi nelle operazioni di merger leveraged buy out (Cassazione n. 24434, del 30 ottobre 2013) The inherence of interest expenses in merger leveraged buy-out operations (Supreme Court no. 24434 of 30th October 2013) (Nicola Siviero - Marta Tassinato) 5. Trasformazione elusiva: inopponibilità parziale Elusive transformation: partial unenforceability (Simone Guidi – Chiara Casarini) 6. Alcuni chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in ambito IVA nel mese di dicembre 2013 Clarification provided by the Italian tax authorities during December 2013 on VAT matters (Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna) 7. Il trattamento sanzionatorio tributario in caso di omessa effettuazione di ritenute nei flussi finanziari verso l’estero The tax penalties applied to the omitted application of withholding to the outbound income flows (Alessio Rolando – Paolo Sommi) 5 9 12 16 19 22 29 8. CFC ed interposizione fittizia: un dibattito ancora aperto CFC and fictitious interposition: a debate still open (Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli - Benedetta Alinovi) 33 9. Illegittima l’estensione dei termini del periodo d’accertamento fiscale in caso di prescrizione del reato Invalid the extension of the terms of the tax audit period in the case of prescription of the crime (Mia Pasini – Luca Piemontese) 37 10. Obbligo di apposizione del visto di conformità alle dichiarazioni fiscali per le compensazioni di crediti tributari di importo superiore ad Euro 15.000 ed incremento del limite annuo per l’utilizzo tramite compensazione dei crediti per imposte da Euro 516.456,90 a Euro 700.000 Mandatory “conformity permit” on Tax returns to offset tax credits for amounts greater than Euro 15.000 and increase of the annual limit for compensation of tax credits from Euro 516.456, 90 to Euro 700.000 (Riccardo Lorenzon – Maria Zanatta) 11. Transfer pricing: la Legge di Stabilità 2014 estende le rettifiche al comparto impositivo IRAP Transfer pricing: the 2014 Finance Act broadens the adjustments to IRAP (Ugo Cannavale – Elena Luzi) 39 42 12. Diritti dei consumatori: la direttiva 2011/83/UE Consumer rights: directive 2011/83/EU (Barbara Ferri – Riccardo Lonardi) 44 13. Le novità relative alle rettifiche di valore e perdite su crediti a seguito della Legge di stabilità 2014 The new rules on write-downs and losses on receivables after the 2014 Budget Law (Arturo Cassina - Roberto Colatorti - Annalisa Contardi) 50 14. Possibilità di aggredire i beni di una persona giuridica per violazioni tributarie del legale rappresentante Possibility to seize an entity’s assets in dependence of tax crimes committed by its he legal representative (Paola Barazzetta - Veronica Nobili) 59 15. La Corte di Cassazione nega l’efficacia esimente di un modello organizzativo non “calato” nella specifica realtà aziendale The Supreme Court denied the relieving effect of an organizational model not “tailored” to the corporate business (Paola Barazzetta - Pamela Terazzi) 61 3 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 4 La “voluntary disclosure” o collaborazione volontaria per la regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero in violazione delle norme sul monitoraggio fiscale The “voluntary disclosure” or voluntary cooperation for the regularization of assets held abroad in breach on tax reporting duties (Nancy Saturnino – Matteo Merli) (Nancy Saturnino – Matteo Merli) Nel vasto programma di contrasto ai fenomeni di illecito fiscale internazionale ed in attuazione di quanto auspicato dall’OCSE già nel 2010 nel documento denominato “Offshore voluntary disclosure”, il Consiglio dei Ministri ha approvato - il 24 gennaio u.s. - il Decreto Legge n. 4 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2014), volto ad introdurre nel contesto normativo Italiano la c.d. “voluntary disclosure”. Within the context of international programs to contrast tax avoidance and in accordance with the OECD “Offshore voluntary disclosure” document issued in 2010, the Italian Governement has approved - on 24 January 2014 - Law Decree n. 4 (published into the Official Gazette on 20 January 2014) to introduce the so-called “voluntary disclosure” procedure into the Italian Legislation. Il 12 febbraio u.s. l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le bozze dei modelli da utilizzare per l’attuazione della procedura. On February 12, 2014 the Italian Tax Office has issued the Draft Forms for the procedure. Questa procedura – già menzionata dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare n. 25 del 31 luglio 2013 e n. 38 del 23 dicembre 2013 – è finalizzata a favorire la regolarizzazione delle violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale, commesse dai contribuenti Italiani in relazione alle attività detenute all’estero negli anni ancora suscettibili di accertamento. This procedure - already mentioned by the Italian Tax Authorities in the Circular Letters n. 25 of 31 July, 2013 and n. 38 of 23 December, 2013 - aims to promote the regularization of violations concerning tax reporting duties, committed by the Italian taxpayers with regard to assets held abroad, during the years still open for the assessment. Al fine di incentivare la regolarizzazione spontanea, il legislatore ha previsto un meccanismo fortemente premiale di riduzione delle sanzioni amministrative (fino al 50% della misura minima prevista dalla legge) e penali applicabili alle violazioni commesse, nonché l’esclusione dalla punibilità per i reati di infedele ed omessa dichiarazione, commessi in relazione agli imponibili riferiti alle attività estere oggetto di “disclosure”. In order to support the voluntary regularization, the Italian legislator has recognized a strong reduction of administrative (up to 50% of the minimum amount provided for by the law) and criminal penalties, as well as the exclusion from criminal liability for violations of untrue and omitted tax return, committed in relation to the taxable income related to foreign assets subject to “disclosure”. La procedura potrà essere attuata esclusivamente entro il 30 settembre 2015 e riguarderà le violazioni commesse fino al 31.12.2013 (saranno escluse quindi, le eventuali violazioni riferite alle dichiarazioni relative all’anno 2013, che saranno presentate entro il 30 settembre 2014). The procedure can be implemented up to September 30, 2015 with specific reference to the violations committed until 31.12.2013 (therefore, the 2013 fiscal year returns that are filed by September 30, 2014 does not fall within the special voluntary procedure). Occorre da subito sgombrare il campo da ogni equivoco e precisare che, come manifestamente espresso dal Governo nel Comunicato Stampa del 24 gennaio u.s., la voluntary disclosure non è un condono fiscale; conseguentemente sono dovute tutte le maggiori imposte e gli interessi relativi alle attività oggetto di disclosure. In order to avoid misunderstanding it has to be immediately clarified that, as expressly said by the Government in the note to comment the new law issued on January 24, the voluntary disclosure is not a tax amnesty; as a consequence, all higher taxes and interests related to the activities of disclosure are due. Ciò nonostante, il suddetto meccanismo premiale (sia in termini di sanzioni amministrative che penali) unitamente alla forte riduzione delle sanzioni per le violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale introdotta dalla Legge Europea (in vigore dal 4 settembre 2013 ed applicabile anche alle violazioni commesse in passato in virtù del principio di legalità e del favor rei) in risposta alla procedura di infrazione EU Pilot 1711/UE, rendono particolarmente interessante la valutazione dell’adesione alla procedura da parte dei contribuenti Italiani. Nevertheless, the above reward mechanism (both in terms of administrative and criminal sanctions) together with the strong reduction of penalties for the violations of fiscal monitoring duties introduced for by the European Law (in force starting from September 4, 2013 and also applicable to the violations already committed in the past years, according with the principle of legality and the favor rei) in response to the 1711/UE Pilot procedure, imply a proper evaluation of the adhesion to the procedure by the Italian taxpayers. This circustance also taking into consideration the new inter- 5 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Ciò anche in considerazione del mutato contesto internazionale, volto ad incrementare le procedure di scambio di informazioni tra autorità fiscali, il contrasto agli illeciti fiscali internazionali ed i fenomeni di riciclaggio. national context, where there is an increasing attention with regard to procedures concerning the exchange of information between tax authorities and activities to contrast tax avoidance and money laundering phenomena. Gli aspetti essenziali della procedura di voluntary disclosure possono essere sintetizzati come segue. The main aspects of the voluntary disclosure procedure can be summarized as follows. Dal punto di vista soggettivo, possono attuare la voluntary disclosure: le persone fisiche, le società semplici ed equiparate e gli enti non commerciali, residenti in Italia, che abbiano commesso violazioni in materia di monitoraggio fiscale (ovverosia omessa o errata compilazione del quadro RW del modello Unico) in relazione ad attività detenute all’estero suscettibili di produrre redditi assoggettabili a tassazione in Italia. From a subjective point of view, the procedure can be implemented by: individuals, partnerships and similar entities, non-commercial entities, resident in Italy, who have committed violations concerning tax monitoring duties (i.e. omitted or untrue completion of the Section RW of yearly tax return) with regard to assets held abroad and that may give rise taxable income in Italy. La procedura si attua mediante la presentazione di un’istanza all’Amministrazione Finanziaria (in particolare all’Ufficio per il Contrasto degli Illeciti Fiscali Internazionali – UCIFI) volta a dichiarare tutte le attività possedute all’estero in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale; l’istanza (il cui modello è stato pubblicato - in bozza - il 12 febbraio 2014, unitamente ai relativi dettagli procedurali) deve essere corredata da tutti i documenti ed informazioni volti a consentire una puntuale ricostruzione: • dei redditi derivanti dalle attività detenute all’estero (interessi, dividendi, plusvalenze, ecc.); • delle modalità di costituzione, trasferimento o occultamento adottate in relazione agli assets non dichiarati. The procedure is carried out by filing an application to the tax authorities (in particular to the Central Office for International Tax Violations - UCIFI) to declare all assets held abroad in violation to the tax monitoring duties; the application (the Draft of the Form for filing the application has been published on February12 2014, with other procedural details); all documents and information to enable an accurate reconstruction of the following elements must be attached to the application: La procedura si perfeziona con il versamento (in un’unica soluzione e senza compensazione con eventuali crediti fiscali del contribuente): 1. delle maggiori imposte ed interessi dovuti sui redditi (interessi, dividendi, plusvalenze, ecc.) derivanti dalle attività possedute all’estero e non dichiarate ai fini del monitoraggio fiscale; 2. delle sanzioni minime di legge, ridotte fino al 50% in applicazione della procedura di voluntary disclosure (in pratica 1,5% del valore degli assets posseduti in Stati no Black List e 3% del valore degli assets posseduti in Stati Black List) per le violazioni commesse in relazione agli obblighi di monitoraggio fiscale (con eventuale ulteriore riduzione ad 1/3 qualora il pagamento delle stesse sia effettuato entro sessanta giorni dalla data di notifica dell’atto di contestazione); 3. delle sanzioni dovute sui maggiori redditi di fonte estera accertati (eventualmente ridotte ad 1/6 nel caso di pagamento entro sessanta giorni dalla notifica dell’atto o ad 1/3 in caso di proposizione di istanza di accertamento con adesione). The procedure is completed with the payment (in a lump sum and without any offsetting of tax credits) of: In particolare, al fine di poter beneficiare della riduzione delle sanzioni amministrative di cui al punto 2) nella misura del 50% del minimo di legge il contribuente potrà (i) trasferire le attività in Italia in uno degli Stati che consentono un effettivo scambio di informazioni inclusi nella lista di cui al Decreto Ministeriale 4 settembre 1996 o (ii) mantenere gli assets nel medesimo Stato, autorizzando però l’intermediario estero a trasmettere all’Amministrazione Finanziaria Italiana i dati relativi alle attività regolarizzate. In order to benefit of the reduction of penalties referred in the above mentioned point 2) to the extent of 50% of the minimum provided for by law, the taxpayer may decide to (i) transfer its activities in Italy or in a Country allowing a proper the exchange of information included into the list referred into the Ministerial Decree issued on September 4, 1996 or (ii) to maintain the assets in the foreign Country, by authorizing the foreign intermediary to transmit to the Italian Tax Authorities the information related to the regularized activities. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 • • income arising from assets held abroad (interest, dividends, capital gains, etc.). method for the constitution or transfer of assets abroad. 1. he higher taxes and interest due on income (interest, dividends, capital gains, etc.) arising from assets held abroad and not declared for the purposes of the tax monitoring; 2. the minimum penalties provided for by law, reduced up to 50%, pursuant to the voluntary disclosure procedure (i.e. 1.5% of the value of the assets held in the no Black List Countries and 3% of the value of the assets held in the Black List Countries) for the violations committed with regard to the tax monitoring duties (with a possible further reduction up to 1/3, if the payment is made within sixty days from the date of the notification of the deed); 3. the penalties due on higher foreign-source income (possibly reduced to 1/6 in the case of payment within sixty days from the notification of the notice or to 1/3 in the case of so called “accertamento con adesione” procedure). 6 Nei casi in cui le condizioni sopra descritte non si verifichino, la sanzione base sarà ridotta del 25%. Where the above conditions are not met, the penalty will be reduced of 25%. Inoltre, per espressa previsione dell’articolo 5-quinques del Decreto Legge 167 del 28 giugno 1990, introdotto dall’articolo 1 del Decreto Legge n. 4 del 28 gennaio 2014, nei confronti dei contribuenti che attuano la procedura di voluntary disclosure: 1. è esclusa la punibilità per i reati di infedele o omessa dichiarazione, di cui agli articoli 4 e 5 del Decreto Legislativo n. 74 del 10 marzo 2000, e In addition, following the provision of art. 5-quinquies of the Law Decree n. 167 of 28 June 1990, introduced for by the art. 1 of Law Decree no. 4 of 28 January 2014 taxpayers who implements the voluntary disclosure procedure: 2. le pene previste per le fattispecie di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti falsi (articolo 2 del Decreto Legislativo n. 74 del 10 marzo 2000) o mediante altri artifici (articolo 3 del Decreto Legislativo n. 74 del 10 marzo 2000) sono ridotte alla metà. 1. cannot be punished (from a criminal point of view) for the violations of untrue or omitted tax return, as per the art. 4 and 5 of Legislative Decree no. 74 of 10 March 2000, and 2. the criminal penalties provided for fraud declaration committed by means of false invoices or other false documents (art. 2 of Legislative Decree no. 74 of 10 March 2000), or through other devices (art. 3 of Legislative Decree no. 74 of 10 March 2000) are reduced by up to one half. In conformità al secondo comma della disposizione citata, i suddetti benefici di natura penale-tributaria si applicano a tutte le condotte riferite agli imponibili riferibili alle attività costituite o detenute all’estero. In accordance with the second paragraph of the provision under examination, the above mentioned benefits concerning the criminal offenses, are applicable to all conducts related to the taxable income attributable to the assets established or held abroad. In ogni caso, ove le violazioni originariamente commesse dal contribuente profilassero delle violazioni di natura penale, l’Ufficio effettuerà apposita comunicazione - entro trenta giorni dall’avvenuto versamento delle imposte e delle sanzioni - all’Autorità Giudiziaria competente per comunicare la conclusione della procedura di voluntary disclosure. If the violations committed by the taxpayer fall within the tax criminal framework, the Tax Office will communicate - within thirty days from the payment of taxes and penalties – to the Prosecutor the conclusion of the voluntary disclosure procedure. Qualora il contribuente non provveda al versamento delle somme indicate nell’atto di contestazione, la procedura surriferita non si perfeziona; conseguentemente sarà emesso un nuovo atto di contestazione contenente le sanzioni rideterminate secondo la normativa ordinaria. If the taxpayer does not pay the amount specified in the notice, the procedure is not completed and, consequently, a new notice of assessment shall be issued including all penalties due, according with the ordinary rules. Dal punto di vista operativo, la procedura di voluntary disclosure può essere attivata per le violazioni riferite a tutti i periodi d’imposta per i quali, alla data di inoltro dell’istanza, non siano ancora scaduti i termini per l’accertamento. From an practical point of view, the voluntary disclosure procedure can be implemented for the violations committed in all fiscal years still open for the assessment. In particolare, ai fini del computo dei termini di accertamento occorrerà anzitutto verificare se gli assets siano stati detenuti in Stati Black List (in tal caso i termini di accertamento sono raddoppiati) o meno (in tal caso si farà riferimento ai termini di accertamento ordinari). In particular, for the computation of the assessment terms, it will be necessary to ascertain if the assets were held in Black List Countries (in such a case the terms for the assessment are doubled) or not (in such a case the ordinary terms apply) . In pratica, sarà possibile regolarizzare: 1. le violazioni relative al quadro RW commesse dal 2003 al 2012 in relazione ad assets posseduti in Stati Black List; 2. le violazioni relative al quadro RW commesse dal 2008 al 2012 in relazione ad assets posseduti in Stati non Black List; 3. le violazioni relative alle maggiori imposte dovute commesse dal 2005 al 2012 in relazione ad assets posseduti in Stati Black List; 4. le violazioni relative alle maggiori imposte dovute commesse dal 2009 al 2012 in relazione ad assets posseduti in Stati non Black List. It will practically be possible to regularize: 1. violations related to the completition of Section RW committed from 2003 to 2012 in relation to assets held in Black List Countries; 2. violations related to the completition of Section RW committed from 2008 to 2012 with regard to assets held in non Black List Countries; 3. violations related to higher taxes due, committed from 2005 to 2012 in relation to assets held in Black List Countries; 4. violation related to higher taxes due which have been committed from 2009 to 2012 in relation to assets held in non Black List Countries. 7 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Qualora la dichiarazione sia stata omessa i termini di accertamento saranno comunque maggiorati di un anno; inoltre, specifiche disposizioni si rendono applicabili qualora sussistano violazioni di natura penale (in particolare, anche in tal caso i termini di accertamento sono raddoppiati). Whether the tax return has been omitted, the terms for the assessment will be increased of one year; specific provisions apply whether violations having criminal nature have been committed (in particular, in this case the terms of inspection are doubled). Dal punto di vista concreto, in considerazione della molteplicità di fattispecie che si possono presentare risulta estremamente arduo fornire un conteggio standardizzato delle somme che potrebbero essere richieste per completare la procedura, rendendosi necessaria una valutazione caso per caso delle diverse situazioni intervenute. From a practical point of view, given the variety of circumstances that may occur, it is extremely difficult to provide a standardized counting of the amounts that may be required in order to complete the procedure, making necessary a case by case evaluation of the different situations that may occur. Certamente, nel caso di patrimoni derivanti da eredità o già giacenti all’estero da lunghi periodi, la voluntary disclosure costituisce un’occasione irripetibile per poter regolarizzare tali patrimoni, con un impatto estremamente ridotto di imposte e sanzioni. Certainly, in case of assets arising from inheritance or for those assets that have been abroad for quite some time, the voluntary disclosure provides a unique opportunity to regularize these assets, with a very small impact in terms of taxes and penalties. Per le altre fattispecie, invece, sarà necessaria una valutazione caso per caso il costo della procedura nonché i benefici (diretti ed indiretti) derivanti dall’implementazione della stessa. For the other case, however, it will be required a case-by-case valuation concerning the cost of the procedure and the benefits (direct and indirect) arising from the implementation of the same. In conclusione, resterà deluso chi si attendeva dalla voluntary disclosure un condono o un altro “scudo fiscale”. In conclusion, Italian taxpayers waiting an amnesty or a “tax shield” from the voluntary disclosure could be disappointed. Tuttavia, questa procedura deve essere intesa - ad avviso di chi scrive - come una spinta a promuovere atteggiamenti di compliance fiscale, anche – e forse soprattutto - tenuto conto dell’ormai mutato contesto internazionale, dove si stanno potenziando gli accordi per lo scambio di informazioni nonché la normativa volta al contrasto dei fenomeni di illecito fiscale internazionale, riciclaggio e autoriciclaggio. However, this procedure must be evaluated - in the opinion of the writer - as an opportunity to promote attitudes of tax compliance, even – and perhaps especially - in the light of the changed international context where the arrangements for the exchange of information are enhancing as well as the legislation intended to contrast the phenomena of illegal international tax, money laundering and self money laundering. Regolamento Attuativo in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del D. Lgs. n. 70 del 2003 Implementing Regulation for the protection of copyright on electronic communication networks and implementation procedures according to Law Decree no. 70 on 2003 (Michele Fava - Federica Facchini) (Michele Fava - Federica Facchini) L’Autorità Garante per le Garanzie nelle Comunicazioni (d’ora in avanti “AGCOM”), in data 12 dicembre 2013, con delibera n. 680, ha approvato il Regolamento attuativo in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica ai sensi del Decreto Legislativo n. 70 del 9 aprile 2003 (d’ora in avanti il “Regolamento Attuativo”), che entrerà in vigore dal 31 marzo 2014. Le finalità del Regolamento Attuativo sono esplicitate nell’art. 2, e consistono nel: 1. disciplinare le attività dell’AGCOM in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica; 2. promuovere lo sviluppo dell’offerta legale di opere digitali e l’educazione alla corretta fruizione delle stesse; The Authority Guarantor for the Security of Communications (hereinafter “AGCOM”), on December, 12, 2013, by Resolution no. 680, approved the Implementing Regulations for the protection of copyright on the electronic communication networks pursuant to Legislative Decree no. 70 on April, 9, 2003 (hereinafter the "Implementing Regulation"), which will come into force from March, 31, 2014. The purposes of the Implementing Regulation are set forth in art. 2, and consist of : 1. regulating the activities of AGCOM for the protection of copyright on electronic communication networks; TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 2. promoting the development of legal offers of digital work and the education for a proper use of the same; 8 3. disporre le procedure volte all’accertamento ed alla cessazione delle violazioni del diritto d’autore e dei diritti connessi, poste in essere sulle reti di comunicazione elettronica. 3. arranging the procedures for establishing and the cessation of the copyright infringements and of the related rights, carried out on electronic communication networks. Più in particolare, è previsto (art. 3, Regolamento Attuativo) che lo sviluppo e la tutela delle opere digitali siano favoriti tramite l’adozione di specifiche misure, a cura dell’AGCOM, volte a promuovere: 1. l’educazione degli utenti alla legalità nella fruizione delle opere digitali; 2. la massima diffusione dell’offerta legale di opere digitali; 3. l’elaborazione di codici di condotta da parte dei prestatori di servizi della società dell’informazione ai fini della tutela del diritto d’autore. In particular, it is provided (art. 3, Implementing Regulation) that the development and the protection of digital work are favoured by the adoption of specific measures, by AGCOM, to promote: 1. the education of users to the legality in the use of digital work; 2. the widest circulation of legal offer of digital work; Oggetto del presente Regolamento è, pertanto, l’opera digitale, definita dall’art. 1, lettera p) del Regolamento Attuativo come: “un’opera, o parti di essa, di carattere sonoro, audiovisivo, fotografico, videoludico, editoriale e letterario, inclusi i programmi applicativi e i sistemi operativi per elaboratore, tutelata dalla Legge sul diritto d’autore e diffusa su reti di comunicazione elettronica”. Espressamente esclusi dall’applicazione delle disposizioni in commento sono: • gli utenti finali che fruiscono di opere digitali in modalità downloading1 o streaming2 ; • le applicazioni ed i programmi per elaboratore attraverso i quali si realizza la condivisione diretta tra utenti finali di opere digitali in rete. • Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di opere digitali The object of this Regulation is, therefore, the digital work, defined by art. 1, letter p) of the Implementing Regulation as: "a work, or part thereof, with sound, audiovisual, photographic, video game, publishing and literary, including the application programs and the operating systems for computers, protected by copyright Law and widespread on electronic communications networks". Expressly excluded from the application of the provisions here commented are: • the final users who benefit from the digital work in downloading1 or streaming2 mode; • the applications and the computer programs through which direct sharing is achieved between final users of digital work on the network. Al fine di tutelare e sviluppare al meglio l’offerta di opere digitali in modo legale, è istituito un Comitato denominato “Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di opere digitali” (art. 4, Regolamento Attuativo); il Comitato ha il compito di incoraggiare il raggiungimento di intese tra le categorie delle principali associazioni di settori (quali, per esempio, i consumatori, gli artisti, gli editori), con particolare attenzione ai seguenti temi: • la semplificazione della filiera di distribuzione di opere digitali al fine di favorire l’accesso alle stesse; • l’adozione di codici di condotta da parte dei prestatori di servizi della società dell’informazione, anche con riferimento a strumenti di contrasto all’offerta di contenuti in violazione del diritto d’autore. In order to protect and develop the best range of digital work in a legal way, a committee has been established called the "Committee for the development and the protection of legal offers of digital work" (art. 4, Implementing Regulation); the Committee has the task of encouraging the achievement of agreements by and between the main associations of industries (such as, for example, consumers, artists, publishers), with particular attention to the following aspects: • simplification of the distribution chain of digital work in order to facilitate access • the adoption of codes of conduct by the services’ providers of the company information, also with reference to instruments able to contrast the supply of content in violation of copyright. Inoltre, il Comitato cura, tra l’altro (art. 4, comma 3, Regolamento Attuativo): • “la promozione di misure di educazione alla legalità nella fruizione di opere digitali (…); • la predisposizione di misure volte a sostenere lo sviluppo delle opere digitali, a rimuovere le barriere esistenti e a promuovere iniziative commerciali di ampia fruibilità; Moreover, the Committee takes care, among other, of (art. 4, paragraph 3, Implementing Regulation): • "the promotion of legal education in the use of digital works (…); • the provision of measures to support the development of digital work to remove barriers and promote business initiatives with an extensive usability; 1 L’art. 1, lettera bb) del Regolamento Attuativo definisce il “downloading” come il “trasferimento di opere digitali su un proprio terminale o su uno spazio condiviso attraverso reti di comunicazione elettronica”. 2 L’art. 1, lettera cc) del Regolamento Attuativo definisce lo “streaming” come il “flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o più destinazioni attraverso reti di comunicazione elettronica e riprodotti in tempo reale sul terminale dell’utente”. 1 Article. 1, letter bb) of the Implementing Regulation, defines the “downloading” as the “transfer of digital works on its own terminal or on a shared space through networks of electronic communication.” 2 Article. 1, letter cc) of the Implementing Regulation defines “streaming” as the “stream of audio/video data transmitted from a source to one or more destinations through networks of electronic communications and reproduced in real time on the user’s terminal.” 9 3. the drawing up of codes of conduct by the services’ providers of the company information for the copyright protection. Commission for the development and the protection of legal offers of digital work TLS Newsletter n° 2 Anno 2013 • • il monitoraggio dello sviluppo dell’offerta legale di opere digitali (…); la formulazione di ipotesi di adeguamento del presente regolamento in relazione all’innovazione tecnologica e all’evoluzione dei mercati.” • • the monitoring of the development of legal offers of digital work (…); the formulation of a hypotheses adaptation of this regulation in relation to technological and market developments. " Procedure a tutela del diritto d’autore online ai sensi del Decreto Legislativo n. 70 del 9 aprile 2003 Procedures for the protection of online copyright under Legislative Decree no. 70 on 9 April 2003 Con riguardo alle procedure volte alla tutela del diritto d’autore online, all’AGCOM è riconosciuto il potere di intervenire su istanza di parte. With regard to the procedures for the protection of online copyright, AGCOM has been granted the power to intervene on application of a party. La parte interessata alla rimozione di un’opera digitale, pubblicata su una pagina internet in violazione della Legge sul diritto d’autore, ove non sia già pendente un procedimento giudiziario avente il medesimo oggetto e le stesse parti, può infatti richiedere l’intervento dell’AGCOM compilando un apposito modello di domanda, reperibile sul sito dell’Autorità. Il modello, corredato della documentazione comprovante la titolarità del diritto, deve essere completato in tutte le sue parti a pena di irricevibilità della domanda stessa (art. 6 del Regolamento Attuativo). The party interested in removing a digital work, published on a web page in violation of the copyright law, if a legal procedure is not already pending involving the same object and the same parties, may in fact request the intervention of AGCOM, filling out a special application form, available on the website of the Authority. The model and the associated documentation proving the title of the right, must be completed in all its parts, under penalty of application inadmissibility (Article 6, Implementing Regulation). La Direzione dell’AGCOM, entro 7 giorni, può archiviare l’istanza o dare avvio al procedimento. Inoltre, la Direzione dispone l’archiviazione delle domande di intervento, nei casi in cui queste siano: • irricevibili, perché non complete; • improcedibili, in quanto è già in corso un procedimento giudiziario; • inammissibili, in quanto relative a fattispecie non considerate dal Regolamento Attuativo; • manifestamente infondate; • ritirate prima che l’organo collegiale, di cui all’art. 8, Regolamento Attuativo, decida in merito. The Direction of AGCOM, within 7 days, can file the petition or initiate the procedure. Moreover, the Department provides for the filing of the applications of intervention, when they are: • inadmissible, because they are not complete; • non-viable, because a judicial proceeding is already in course; • ineligible as they relate to items not covered by the Implementing Regulation; • manifestly unfounded; • withdrawn prior to the collegial body’s decision, as set forth in art. 8, Implementing Regulation. Una volta ricevuta l’istanza, e ove non disponga per l’archiviazione della stessa per le ragioni sopra riportate, la Direzione “comunica l’avvio del procedimento ai prestatori di servizi all’uopo individuati, nonché, ove rintracciabili, all’uploader e ai gestori della pagina e del sito internet”(art. 7, Regolamento Attuativo), i quali, possono: • adeguarsi spontaneamente alla richiesta, con conseguente archiviazione del procedimento; • presentare controdeduzioni nel termine di 5 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvio del procedimento (prorogabili dalla Direzione in caso di particolare complessità). Once the application has been received and if it does not have to be stored for the reasons mentioned above, the Department "announces the start of the procedure to the services providers identified, and, where traceable, to the uploaders and the managers of the page and of the website" (Art. 7, Implementing Regulation), which can: • voluntarily comply with the request, with consequent dismissal of the case; • submit observations within the period of 5 days from the receipt of the notice of the proceeding’s initiation (which may be extended by the Department in case of particularly complex cases). Successivamente, la Direzione inoltra gli atti del procedimento all’organo collegiale il quale, nel rispetto dei criteri di gradualità, di proporzionalità e di adeguatezza, esige che i prestatori di servizi impediscano la violazione o vi pongano fine, ed adotta, nei confronti di quest’ultimi, i seguenti provvedimenti, a cui i prestatori devono ottemperare entro 3 giorni dalla notifica dell’avviso del procedimento: 1. rimozione selettiva dell’opere pubblicate illecitamente o disabilitazione dell’accesso alle stesse, nel caso in cui il server su cui sono ospitate sia ubicato sul territorio italiano; Subsequently, the Department forwards the documents of the proceeding to the collegial body which, according to the progressive criteria , proportionality and adequacy, requires that the services providers prevent or cease the violation, and adopts, in respect of them, the following measures, to which providers must comply within 3 days starting after the notice of the proceedings: TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 1. selective removal of the works illegally published or disabling access to these, where the server on which they are hosted is located in Italy; 10 2. disabilitazione dell’accesso al sito, nel caso in cui il server su cui sono ospitate dette opere si trovi su un territorio esterno a quello italiano; 3. ove previsto, reindirizzamento automatico, verso una pagina internet redatta secondo le modalità indicate dall’Autorità, delle richieste di accesso alla pagina internet su cui è stata accertata la presenza di opere digitali diffuse in violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi. 2. disabling of access to the site, where the server that hosted the said works is on an external territory and not Italian; Tali provvedimenti sono adottati dall’AGCOM entro 35 giorni dalla ricezione dell’istanza; sono informati al riguardo l’istante ed i soggetti destinatari della comunicazione di avvio del procedimento. These measures shall be adopted by AGCOM within 35 days from receipt of the application and are informed about it the applicant and the recipients of the notice of the proceeding’s initiation. Il Regolamento Attuativo prevede poi un procedimento con termini abbreviati (art. 9), da applicarsi nei casi in cui “la Direzione ritenga che i fatti stessi configurino un’ipotesi di grave lesione dei diritti di sfruttamento economico di un’opera digitale ovvero un’ipotesi di violazione di carattere massivo”. In questo caso, le controdeduzioni dovranno essere trasmesse entro 3 giorni e l’ottemperanza agli ordini dell’Autorità dovrà avvenire entro 2 giorni dalla notifica della loro pronuncia. The Implementing Regulation also provides for a procedure with shorter terms (art. 9), to be applied in cases "the Department considers the facts themselves constitute a case of serious infringement of the rights of exploitation of a digital work or a case of massive violation". In this case, the objection must be sent within 3 days and the compliance with the orders of the Authority must be made within 2 days starting from the notification of their ruling. Disposizioni relative alla tutela del diritto d’autore sui servizi di media Provisions related to the protection of copyright Media Services Il capo IV del Regolamento Attuativo, prevede una procedura del tutto similare a quella relativa allo sviluppo ed alla tutela delle opere digitali, sopra illustrata. Chapter IV of the Implementing Regulation, provides for a procedure quite similar to the one related to the development and protection of digital works, as illustrated above. L’art. 11, comma 1, infatti, dispone che un soggetto legittimato, qualora ritenga che la diffusione di un programma inserito in un palinsesto da parte di un fornitore di servizi di media lineari abbia avuto luogo in violazione della Legge sul diritto d’autore e dell’articolo 32-bis, commi 1 e 2, del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (d’ora in avanti il “Testo Unico”), possa presentare un’istanza all’Autorità, chiedendo che il programma non venga ulteriormente diffuso. Il procedimento viene avviato con le medesime modalità illustrate agli artt. 5 e seguenti, Regolamento Attuativo, in materia di tutela del diritto d’autore on-line (i.e. su istanza di parte). Tuttavia, in questo caso, la Direzione, nel momento in cui trasmette gli atti del procedimento all’organo collegiale, formula una proposta di archiviazione ovvero di adozione dei provvedimenti di diffida o di ordine (art. 13, comma 2), in forza della quale: “qualora ritenga sussistente la violazione del diritto d’autore o dei diritti connessi, l’organo collegiale diffida i fornitori di servizi di media lineari dal trasmettere programmi in violazione della Legge sul diritto d’autore ovvero ordina ai fornitori di servizi di media a richiesta di rimuovere dal catalogo, entro tre giorni dalla notifica dell’ordine, i programmi messi a disposizione in violazione della predetta Legge.” Art. 11, paragraph 1, in fact, provides that if a person entitled considers that the diffusion of a program included in a schedule by a media service provider has taken place in violation of the Copyright Law and of Article 32-bis, paragraphs 1 and 2, of the Consolidated Act on audiovisual and radio media services (hereinafter the “Consolidated Act”), can submit an application to the Authority, demanding that the program will no longer be diffused. Trasmissioni transfrontaliere Cross-border transmission In ultimo, l’art 14 Regolamento Attuativo considera i casi di trasmissioni transfrontaliere e dispone che la Direzione, qualora ritenga sussistente una violazione rilevante da parte di fornitori di servizi di media non soggetti alla giurisdizione italiana, ovvero non soggetti alla giurisdizio- Finally, art. 14 Implementing Regulation considers the cases of cross-border broadcasts and provides that the Department, if it considers a relevant infringement exists by the service providers not under the Italian jurisdiction, or where not subject to the jurisdiction of one of the States member of the European 11 3. where applicable, the automatic redirection towards a web page written in the manner specified by the Authority, of requests for access to the internet page on which the presence of digital works distributed in violation of copyright or related rights was detected. The procedure is started with the same modalities described in articles 5 and following, Implementing Regulation of copyright protection online (i.e. on application by the party). However, in that case, the Department, when transmitting the documents to the collegial body, shall make a proposal to file or to adopt the notice provisions or order (Art. 13, paragraph 2), pursuant to: "if it considers that the infringement of the copyright or the related rights, the collegial body warns all media services providers from broadcasting programs in violation of the copyright Law or orders the media services providers on demand to remove from the catalogue, within three days from the notification of the order, the programs made available in violation of the aforementioned Law." TLS Newsletter n°2 Anno 2014 ne di alcuno Stato membro dell’Unione europea, ma i cui palinsesti o cataloghi sono ricevuti direttamente o indirettamente dal pubblico italiano, adotta un formale richiamo nei confronti dei fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato o all'operatore di rete o di servizi sulla cui piattaforma o infrastruttura sono veicolati programmi, specificando i termini entro i quali occorre conformarsi al richiamo stesso. Union, but whose schedules or catalogues are received directly or indirectly to the Italian public, adopt a formal warning against the providers of interactive services associated with or conditional access services or to the network operator or service on which the platform or infrastructure the programs are conveyed, specifying the period within which the recall must be complied with. In particolare, l'Autorità può ordinare ai soggetti poc’anzi indicati di adottare ogni misura necessaria ad inibire la diffusione di tali programmi o cataloghi al pubblico italiano. In particular, the Authority can order the aforesaid parties to take all the necessary measures to inhibit the diffusion of such programs or catalogues to the Italian public. In caso di inosservanza dell’ordine sono comminate sanzioni amministrative da Euro 150,00 ad Euro 150.000,00. In case of infringement of the order, administrative sanctions from Euro 150,00 to Euro 150,000.00 are imposed. L’organo collegiale, su richiesta della Direzione può disporre l’archiviazione ovvero ordinare di adottare ogni misura necessaria ad inibire la diffusione al pubblico italiano dei palinsesti o dei cataloghi. L’inosservanza dell’ordine determina l’irrogazione della relativa sanzione amministrativa pecuniaria. The collegial body, at the request of the Department, may order the filing or order to take all necessary measures to inhibit the diffusion to the Italian public schedules or catalogues. Failure to comply with the order determines the imposition of the relevant administrative sanctions. Conclusioni Conclusions La ratio sottesa all’emanazione del Regolamento Attuativo è senza dubbio rinvenibile nella maggior tutela e regolamentazione del diritto d’autore in un’epoca in cui le reti di comunicazione elettronica permettono l’immediata circolazione a livello globale di materiale di qualunque genere. The aim behind the adoption of the Implementing Regulation is, without doubt, the most apparent in the protection and regulation of copyright in an age when electronic communications networks allow the immediate global circulation of material of any kind. However, it is also necessary to consider that the operators have highlighted problems in relation to the same Implementing Regulation, with particular reference to the powers of AGCOM to issue a similar measure on the protection of copyright as well as to the procedures provided by the same, which could limiting the freedom of expression on the network as well as the protections guaranteed by the proceedings carried out in to the competent courts. Tuttavia, occorre anche dar conto del fatto che gli operatori del settore hanno evidenziato alcune criticità in relazione allo stesso Regolamento Attuativo, con particolare riferimento ai poteri dell’AGCOM di emanare un simile provvedimento in materia di tutela di diritto d’autore nonché alle procedure previste dallo stesso, che potrebbero limitare la libertà di espressione in rete nonché le tutele garantite dai procedimenti che si svolgono nelle competenti sedi giudiziarie. Il trattamento fiscale della svaluta- Tax treatment of write-down of zione degli immobili merce Real Estate assets booked as stock inventory (Mario Joseph Feminò – Fabrizia Orsillo) (Mario Joseph Feminò – Fabrizia Orsillo) Lo scorso 12 novembre 2013, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 78, ha affrontato il problema, quanto mai attuale, della deducibilità fiscale della svalutazione di un bene immobile merce iscritto tra le rimanenze al costo specifico. La posizione dell’Amministrazione è ben precisa: la svalutazione degli immobili merce e degli altri beni valutati a costi specifici non assume rilevanza fiscale e, pertanto, non è deducibile. On November 12th, 2013, the Italian Tax Authority, by issuing Resolution no. 78, addressed the matter concerning the deductibility, for income tax purposes, of the write-down of real estate assets booked as stock inventory and evaluated at the specific cost. The Tax Authority’s position is very clear: the write-down of stock inventory represented by real estate properties or of other assets evaluated at the specific cost is not relevant for tax purposes and, therefore, it is not deductible. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 12 Il caso The case Una Società per Azioni ha presentato istanza di interpello, ai sensi dell’art. 11 della L. n. 212/2000, per avere un chiarimento in merito alla deducibilità fiscale di una svalutazione operata su un immobile iscritto in bilancio tra le rimanenze al costo specifico. A joint stock company filed a tax ruling, according to art. 11 of Law n. 212/2000, in order to have clarifications with regard to the possibility to deduct for income tax purposes the writedown accounted on a real estate property booked as stock inventory and evaluated at the specific cost. La Società istante si era, infatti, aggiudicata ad un’asta giudiziaria nel corso dell’anno 2010 un immobile ad uso abitativo di recente costruzione, facente parte di un complesso immobiliare di villette a schiera. L’immobile, in attesa di essere venduto, era stato iscritto tra le “rimanenze”, valutandolo al costo specifico, ossia il prezzo di acquisto aumentato degli oneri accessori. Lo stesso complesso sarebbe risultato, successivamente, non conforme alle licenze edilizie. La Società, impossibilitata a procedere ad una sanatoria dell’immobile, avrebbe incaricato un consulente ai fini di una stima del suo valore di mercato, il quale sarebbe risultato significativamente inferiore al prezzo di acquisto. Conseguentemente la stessa ha svalutato l’immobile a tale minor valore. La Società che ha presentato l’interpello chiedeva, quindi, se la svalutazione contabile dell’immobile, operata alla chiusura dell’esercizio (31 marzo 2013), assuma o meno rilevanza fiscale, ai sensi dell’art. 92 del Tuir. In fact, in 2010 the Company bought, on a judicial auction, a newly built residential property, which was part of a compound of villas. The building, destined for resale, was booked as “stock inventory” and evaluated at the specific cost, represented by the purchase price and ancillary expenses. At a later stage, the property resulted to be not compliant with the original building permits. The Company, unable to carry on a regularization of such property, appointed a consultant in order to estimate the real estate property’s market value, which resulted significantly less than the purchase price. Consequently, the Company proceeded with the devaluation of the property at such lower value. Gli immobili merce e il loro trattamento contabile Stock inventory real estate assets and their accounting treatment Gli immobili merce sono tutti quei beni (immobili) alla cui produzione o scambio è diretta l’attività d’impresa generando ricavi ai sensi dell’art. 85, comma 1, lett. a) del Tuir; con riferimento ai fabbricati si suole intendere, per le imprese di costruzione o di ristrutturazione, quelli costruiti o ristrutturati per la vendita, o nel caso di società di compravendita immobiliare, quei fabbricati acquistati per la rivendita. Tali beni sono definiti “infungibili” per la loro peculiarità di essere unici e non sostituibili con altri aventi caratteristiche perfettamente identiche, a differenza pertanto dei beni cosiddetti “fungibili”. E’ lo stesso codice civile a riservare un trattamento civilistico diverso per tali due categorie. Difatti, ai sensi dell’art. 2426, n. 9 del Codice Civile, “le rimanenze (n.d.r. costituiti sia da beni fungibili che da beni infungibili) […] che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione […] ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato se minore”. Tuttavia il successivo n. 10 sancisce che “il costo dei beni fungibili può essere calcolato col metodo della media ponderata o con quelli: “primo entrato, primo uscito” o “ultimo entrato, primo uscito” […]” (n.d.r., rispettivamente FIFO e LIFO). Stock inventory real estate properties are all those real estate assets whose production or exchange the business activity of the company is directed to and which generate revenues pursuant to art. 85, paragraph 1, lett. a) of the ITC; with regard to buildings reference is generally made, for construction or restructuring companies, to those built or refurbished for reselling purposes or, in case of real estate trading companies, to those purchased for the resale. These assets are defined as “non-fungible” for their feature of being unique and not replaceable with other identical assets, differently, therefore, from “fungible” assets. Consequently, the Italian Civil Code reserves a different treatment for these two categories: according to art. 2426, no. 9 of the Civil Code, “stocks (Ed. consisting of both fungible and non-fungible goods) [...] which do not represent fixed assets are booked at the cost of acquisition or production [...] or, if less, at the realizable value on the market”. However, the following no. 10 states that “the cost of fungible goods can be calculated using the weighted average method or with the “first in, first out” or “last in, first out” [...] methods” (i.e., respectively FIFO and LIFO). In tal modo, i citati ultimi metodi convenzionali (e relative varianti), si rendono applicabili solo per le rimanenze dei beni fungibili. D’altra parte sono proprio questi ultimi ad avere le caratteristiche per un raggruppamento in classi omogenee e dunque gestibili in massa, attraverso una valorizzazione a metodi forfettari. On this basis, the above mentioned conventional methods (and their variants) are applicable only to stocks of fungible goods. In fact, only fungible goods have the features for being grouped into homogenous classes and therefore manageable as a whole, through forfeit valuation methods. Invece, per i beni infungibili resta fermo il metodo di valorizzazione delle rimanenze al costo specifico (o al valore di mercato se minore). Difatti, per tale categoria di beni risulta possibile una misurazione puntuale dei costi effettivi ad essi direttamente imputabili. Conversely, non-fungible goods are evaluated according to the specific cost method (or market value if lower). In fact, for such category of goods an accurate measurement of the actual costs directly attributable to them is possible. 13 Therefore, the Company requested by ruling if the write-down of the real estate property, accounted at the year-end (31 March 2013), assumes or less relevance for income tax purposes, according to art. 92 of the Italian Income Tax Code (ITC). TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Gli immobili merce e il loro trattamento fiscale Stock inventory real estate assets and their tax treatment Il suddetto passaggio civilistico risulta molto importante ai fini della nostra analisi, in quanto l’excursus logico seguito dall’Agenzia dell’Entrate, nella risposta all’interpello, sembra essere improntato proprio sull’interpretazione appena fornita della normativa civilistica. Infatti, secondo l’Amministrazione Finanziaria, la disciplina tributaria prevista in materia si pone in rapporto di dipendenza dalla normativa civilistica dal momento che dà rilievo, ai fini della valutazione delle rimanenze, ai criteri adottati in bilancio, nel rispetto comunque di un valore minimo che impone la norma fiscale. The above mentioned civil treatment is very important for the purposes of our analysis, since the reasoning excursus followed by the Tax Authority, in its reply to the ruling, seems to be inspired by the just given interpretation of the Civil Law. Ebbene, l’art. 92, comma 1, del Tuir stabilisce che “le rimanenze finali, la cui valutazione non sia effettuata a costi specifici […] sono assunte per un valore non inferiore a quello che risulta raggruppando i beni in categorie omogenee per natura e per valore e attribuendo a ciascun gruppo un valore non inferiore a quello determinato a norma […]” dei successivi commi 2, 3 e 4 (media ponderata, FIFO, LIFO a scatti annuali e relative varianti). Il comma 5, prevede poi che “se in un esercizio il valore unitario medio dei beni, determinato a norma dei commi 2, 3 e 4, è superiore al valore normale medio di essi nell’ultimo mese dell’esercizio, il valore minimo di cui al comma 1, è determinato moltiplicando l’intera quantità dei beni, indipendentemente dall’esercizio di formazione, per il valore normale”. In fact, art. 92, paragraph 1, of the ITC provides that “stock inventory, whose evaluation is not performed at specific cost [...] shall be evaluated at a value not lower than the one resulting from grouping the assets into homogeneous categories by nature and value and attributing to each group a value not less than the one determined in accordance with [...]” the following paragraphs 2, 3 and 4 (weighted average, FIFO, LIFO and its variants). Paragraph 5 also provides that “if in a year the medium unit value of the assets, determined in accordance with paragraphs 2, 3 and 4, is higher than the medium normal value of them in the last month of the year, the minimum value referred in paragraph 1, shall be determined by multiplying the entire quantity of the goods, regardless the year in which they were generated, by the normal value”. La norma, dunque, presuppone una suddivisione delle rimanenze dei beni, la cui valutazione non venga effettuata a costi specifici, in categorie omogenee in natura e valore (beni fungibili), attribuendo a tali categorie un valore non inferiore al minimo tra: • il costo, determinato utilizzando uno dei criteri consentiti (media ponderata, FIFO, LIFO a scatti annuali e relative varianti); • il valore normale medio nell’ultimo mese di esercizio, che va moltiplicato per l’intera quantità dei beni, indipendentemente dall’esercizio di formazione. Such provision, therefore, requires the grouping of the goods, whose valuation is not performed at specific costs, into homogeneous categories by nature and value (fungible goods), attributing to these categories a value not less than the minimum between: • the cost, determined using one of the allowed criteria (weighted average, FIFO, LIFO and its variants); Il minor valore attribuito alle rimanenze vale anche per gli esercizi successivi, sempre che esse non risultino iscritte nello Stato Patrimoniale per un valore superiore. Da notarsi che quanto sopra non è richiamato dalla norma tributaria per i beni infungibili. E, difatti, il mancato richiamo nell’ambito del comma 5 dell’art. 92, del Tuir ai beni valutati ai costi specifici ha portato l’Agenzia a ritenere che il legislatore abbia inteso individuare una specifica disciplina fiscale, ai fini della valutazione delle rimanenze, esclusivamente relativa ai beni valutati con criteri di determinazione alternativi al costo specifico (i.e. beni fungibili), riconoscendo solo per questi una possibile svalutazione con effetti fiscali. Al contrario, per i beni (infungibili) valutati al costo specifico, la svalutazione non assume rilevanza nella determinazione del reddito, rimanendo, di fatto, indeducibile. Si rende, pertanto, necessario operare in sede di dichiarazione dei redditi una variazione in aumento del reddito in misura corrispondente alla svalutazione contabile. The lower value of the inventories is also valid for the following years, provided that they are not booked in the balance sheet at a higher value. It should be noted that what just stated above is not recalled by the tax provisions applicable to non-fungible goods. In fact, paragraph 5 of article 92 of the ITC does not recall goods valued at specific cost and this led the Tax Authority to conclude that the legislator intended to identify a specific tax regime, for the purposes of valuation of stock inventory, exclusively for goods evaluated according to criteria alternative to the specific cost (i.e. fungible goods), recognizing only to these goods the possibility to write-down also for tax purposes. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Indeed, according to the Tax Authority, the tax treatment provided for the matter under analysis depends on the Civil Law rules since it gives relevance, for the purpose of valuating stocks, to the criteria adopted for the preparation of the Financial Statements, within the limit, however, of the minimum value that the Tax Law imposes. • the medium normal value in the last month of the year, which is multiplied by the total quantity of the goods, regardless the year in which they were generated. On the contrary, for goods (non-fungible) evaluated at the specific cost, write-downs are not relevant for income tax purposes, being therefore non-deductible. Consequently, it is necessary to make an increasing adjustment in the relevant Income Tax Return for an amount corresponding to the accounted write-down. 14 Come naturale conseguenza, all’atto della cessione dell’immobile, a fronte di una differenza positiva tra il corrispettivo della cessione e il valore di iscrizione in bilancio dell’immobile (svalutato), si avrà un impatto reddituale diverso, poiché ai fini delle imposte sui redditi si dovrà contrapporre al corrispettivo della cessione il maggior costo fiscale dell’immobile, che ricordiamo non considererà la svalutazione contabile non dedotta. Dal punto di vista operativo, si dovrà pertanto effettuare una variazione in diminuzione esattamente pari alla variazione in aumento precedentemente effettuata al momento dell’iscrizione in bilancio della svalutazione. Moreover, at the time of the sale of the real estate property, against the positive difference between the sale consideration and the book value of the property (devaluated), there will be a lower difference for income tax purposes, since the sale consideration has to be compared with the (higher) tax value of the property, that obviously in not decreased by the not deducted write-down. From an operative point of view, therefore, it will be necessary to make a decreasing adjustment for an amount exactly equal to the increasing adjustment previously made in the year of the accounting of the write-down. L’Agenzia delle Entrate opera poi un rinvio alla disciplina prevista per i soggetti IAS/IFRS, dall’articolo 3, comma 2 del decreto 8 giugno 2011, che esclude la rilevanza fiscale dei maggiori o minori valori da valutazione degli immobili classificati ai sensi dello IAS 2 (“Rimanenze”) che quindi concorreranno alla determinazione della base imponibile esclusivamente in sede di realizzo. In tal senso, pertanto, la soluzione prospettata dall’Amministrazione Finanziaria risulta omogenea, qualunque siano i principi contabili adottati. Sul punto, però, occorre sottolineare come tale argomento sia stato ampiamente dibattuto nel corso del tempo. Una posizione nettamente contraria da quella attualmente presa dall’Amministrazione era stata espressa qualche tempo fa dall’Associazione Italiana Dottori Commercialisti, attraverso la norma di comportamento n. 168 del 28 giugno 2007, dal titolo “Rimanenze valutate a costi specifici: confronto con il valore normale”. The Tax Authority also recalls the rules applicable to IAS/IFRS compliant subjects, provided by article 3, paragraph 2 of Decree dated June 8th, 2011, which excludes the relevance, from a tax point of view, of higher or lower values deriving from the valuation of properties classified pursuant to IAS 2 (“Stock inventory”), which will be relevant for tax purposes only when realized. In this sense, therefore, the solution proposed by the Tax Authority seems to be homogeneous, regardless of the adopted accounting principles. Il ragionamento seguito dall’Associazione è quello per cui l’art. 92 del Tuir, proprio perché nulla dispone in tema di valutazione delle rimanenze di magazzino trattate a costi specifici, rende di conseguenza applicabile anche a tali rimanenze, ai sensi dell’art. 83, comma 1, del Tuir, il principio civilistico dell’art. 2426 n. 9 del c.c., che prevede il confronto con il valore normale (i.e. valore di mercato). Difatti, l’art. 83, comma 1, del Tuir prevede che il reddito d’impresa è quello derivante dal Conto Economico civilistico, rettificato tenendo conto delle eventuali diverse disposizioni del Testo Unico. In assenza di “diverse disposizioni”, laddove la norma nulla dice in merito alla valutazione delle rimanenze valutate a costi specifici, varranno le considerazioni effettuate a livello contabile/civilistico. Pertanto, secondo l’Associazione, la svalutazione dell’immobile iscritto tra le rimanenze assumerebbe rilevanza fiscale, risultando quindi deducibile. Da quanto appena esposto e, nonostante la presa di posizione dell’Agenzia delle Entrate, parte della dottrina e degli operatori del settore rimane ancora incerta sul corretto trattamento fiscale della svalutazione degli immobili merce. The reasoning followed by the Association is that since art. 92 of the ITC does not rule the evaluation of stock inventory valued at specific costs, the provisions of art. 2426, no. 9 of the Civil Code, which provide for the comparison with the normal value (i.e., the market value), become therefore applicable, pursuant to art. 83, paragraph 1, of the ITC. Il tema risulta di estrema attualità laddove si posseggano beni acquistati o costruiti prima della crisi del mercato immobiliare il cui valore si sia attualmente decisamente ridotto, soprattutto con l’aggravarsi della congiuntura economica (infatti, alla drastica riduzione di ricavi operativi dovrebbe accompagnarsi l’indeducibilità fiscale delle svalutazioni contabili alle quali gli immobili merce potrebbero essere soggetti in sede di chiusura dei bilanci al 31/12/2013). The matter is very topical, especially for those who own real estate assets that have been purchased or built before the real estate market crisis, whose market value is now significantly lower, also pursuant to the worsening of the economic situation (in fact, in addition to the drastic reduction of ordinary revenues, the write-down of real estate stocks, that could be required for the closing of the Financial Statements as at 31/12/2013, would be non-deductible). 15 However, it is necessary to underline how this matter has been widely argued during the time. A clearly opposite position from the one currently taken by the Tax Authority was expressed some time ago by the “Associazione Italiana Dottori Commercialisti” (Italian Association of Certified Public Accountants), through the standard of conduct no. 168 of 28 June 2007, entitled “Stock inventory evaluated at specific costs: comparison with the normal value”. In fact, paragraph 1 of art. 83 provides that the income relevant for tax purposes is the one that derives from the Financial statement, adjusted in accordance with the provisions of the ITC. In absence of “other provisions”, where the tax law does not provide specific provisions for the evaluation of stock inventory valued at specific costs, the accounting treatment will be then applicable also for tax purposes. Therefore, according to the Association, the write-down of real estate properties booked as stock inventory should be relevant for tax purposes, thus resulting deductible. On the basis of the above, and despite the position taken by the Tax Authority, part of the doctrine and of the technicians still remains uncertain on the proper tax treatment of the writedown of real estate properties booked as stock inventory. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Il sindacato di inerenza degli interessi passivi nelle operazioni di merger leveraged buy out (Cassazione n. 24434, del 30 ottobre 2013) The inherence of interest expenses in merger leveraged buy-out operations (Supreme Court no. 24434 of 30th October 2013) (Nicola Siviero - Marta Tassinato) (Nicola Siviero - Marta Tassinato) Premessa Premise La sentenza della Corte di Cassazione, n. 24434, del 30.10.2013, si è pronunciata in relazione alla deducibilità degli interessi passivi da parte della società risultante da una fusione c.d. Merger Leveraged Buy Out (MLBO). I giudici di primo e secondo grado hanno ritenuto infondati gli argomenti addotti dal fisco, mentre la Cassazione, ritenendo la sentenza di secondo grado non adeguatamente motivata con giudizio di rinvio ha richiesto ai giudici di secondo grado di svolgere una nuova valutazione dei fatti e del requisito di “inerenza” al fine di verificare che “la dissociazione tra il soggetto che sosteneva gli interessi ed il soggetto che aveva realizzato la plusvalenza esente in Lussemburgo potesse o meno incidere” sulla deducibilità. Pare dunque che la Cassazione contravvenga a quanto affermato con la sua precedente Sentenza n. 1372 del 21.1. 2011 con la quale si statuiva la deducibilità degli interessi nell’ambito di una MLBO ritenuta non elusiva. La sentenza de qua ci dà l’occasione per fare il punto sulla deducibilità degli interessi passivi nell’ambito delle operazioni MLBO. The Supreme Court, no. 24434, of 30th October 2013, sentenced about the deductibility of interests payable by the company resulting from the Merger Leveraged Buy Out (MLBO). The judges of first and second instance have considered groundless the arguments pointed out by the Tax Office, while the Supreme Court, considering the second instance sentence as not motivated, required a new verdict to the judges of second instance: according to the Supreme Court it will be necessary to carry out a new assessment of the facts and of the requirement of “inherence” in order to verify that “the dissociation between the subject who deducts the interests and the subject who realized the capital gain (not taxed in Luxembourg) could or could not impact “on the interest deductibility. The new Supreme Court Sentence seems to be in contrast with the previous Sentence no. 1372, dated 01.21.2011, which established the deductibility of interests in a MLBO operation that was considered not elusive. In the present paper we will analyze the main tax issues related to the deductibility of interests on MLBO operations. 1. Profili civilistici dell’operazione di Merger Leveraged Buy Out (cenni) 1. Merger Leveraged Buy Out civil profiles (outlines) Le operazioni di MLBO si attuano, di norma, mediante le seguenti fasi consequenziali: • costituzione di una società veicolo (i.e., società Special Purpose vehicle) che ricorre a capitale di debito; • acquisizione da parte della SPV delle partecipazioni della società obiettivo (i.e., società target); • fusione diretta o inversa tra la società obiettivo e la società veicolo. Ciò posto, il patrimonio della Società target costituisce garanzia generica e fonte di rimborso del capitale di debito. Tale operazione è disciplinata all’art. 2501-bis C.C. che ne afferma la definitiva legittimità. MLBO operations are usually implemented through the following consequential steps: • incorporation of a Special Purpose Vehicle that borrows debt capital; • acquisition by the SPV of the target companies’ shares; 2. Profili fiscali dell’operazione di MLBO 2. MLBO operation tax profiles Dal punto di vista tributario l’operazione di MLBO presenta le seguenti tematiche: • possibilità, per la società risultante dalla fusione, ex art. 172 TUIR, di riporto in avanti, ai fini della compensazione, delle perdite fiscali ed interessi passivi indeducibili ex art. 96 TUIR; • possibilità di subire contestazioni da parte dell’Amministrazione circa l’asserita indeducibilità degli interessi passivi in capo alla società risultante dalla fusione sulla base delle seguenti motivazioni: Concerning the tax profiles, MLBO may rise the following issues: • possibility (according to Section 172 ITC) for the company resulting from the merger to carry forward tax losses and interest not previously deducted as per Section 96 ITC, for the purposes of compensation; • possibility that the tax office will carry out an assessment on interest deductibility for the company resulting from the merger, based on the following reasons: TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 • direct or reverse merger between the target company and the SPV. As a consequence of the merger, the target company’s patrimony is a guarantee for the financiers and debts will be paidback by the target company. This operation is regulated by Section 2501-bis of the Civil Code that states the MLBO legitimacy. 16 1. sindacato di inerenza degli oneri finanziari; 2. elusività / abuso del diritto dell’operazione. 1. lack of inherence of interests paid; 2. elusiveness of the operation. 2.1. Riportabilità delle perdite fiscali e dell’eccedenza di interessi passivi ex art. 172 TUIR 2.1. Tax losses and interests carried forward L’art. 172 TUIR prevede che la società risultante dalla fusione possa riportare in avanti, ai fini della compensazione con futuri redditi, le perdite fiscali e gli interessi passivi non dedotti ex art. 96 TUIR - generati dall’incorporante e dall’incorporata - subordinatamente al congiunto superamento dei seguenti tests: • equity test: la sommatoria (3) delle perdite fiscali ed interessi non può eccedere il totale del patrimonio netto dell’ultimo bilancio esclusi i conferimenti effettuati nei 24 mesi antecedenti la data di bilancio; Section 172 ITC provides that, for the purpose of compensation with future incomes, the company resulting from the merger may carry forward tax losses and interest expense not deducted pursuant to art. 96 ITC - generated both by the merged and by the merging companies – only if the following tests are checked: • equity test: the sum 3 of tax losses and interest cannot exceed the total equity resulting from the most recent balance sheet without taking into account excluding the contributions carried out in the 24 months prior to the balance sheet date; • vitality test: the amount of revenues and expenses for the employment of personnel shall be at least 40 percent higher than the average amount for the two preceding fiscal years. vitality test: dal conto economico dell’esercizio precedente alla deliberazione della fusione, deve risultare un ammontare di ricavi e un ammontare delle spese per prestazioni di lavoro subordinato e relativi contributi, superiore al 40% di quello risultante dalla media degli ultimi due esercizi. I tests vanno applicati, nel caso di fusioni con retrodatazione fiscale, anche al periodo infrannuale che intercorre tra l’inizio dell’esercizio e la data di efficacia della fusione. Di norma, la società veicolo difficilmente possiede i requisiti per superare i tests dato che tipicamente: (i) è patrimonializzata con capitale di debito (ii) non presenta ricavi e costi del lavoro. Per evitare di perdere il riporto in avanti di perdite fiscali ed interessi è possibile presentare istanza di interpello c.d. disapplicativo ex art. 37–bis del DPR n. 600/1973. • Orbene, ad oggi, l’Agenzia ha fornito in prevalenza riposte positive: cfr in tal senso, Direzione Campania, n. 2012/9598, Direzione Emilia Romagna Nr. n. 909416/2012, Direzione Lombardia n. 904-35579/2009, Direzione Lazio, n. 60974/2007. In senso contrario si è espressa la Direzione Emilia Romagna con il parere n. 54423/06. Particolare importanza assume il parere favorevole della Direzione Centrale Normativa del 26.3.2013, n. 38605 ove si afferma che “la fusione MLBO diventa il meccanismo idoneo a consentire il trasferimento delle risorse dalla società target alla società veicolo” e ancora “non si possono verificare gli effetti che la norma antielusiva intende contrastare <<..>> La fusione è necessaria per gli istituti di credito a garantire il rientro dell’esposizione debitoria”. Oltre allo strumento dell’interpello, gli operatori potrebbero valutare di adottare strumenti preventivi quali l’adesione, ove possibile, al regime del consolidato fiscale tra la società veicolo e la società operativa ovvero la possibilità di negoziare l’inizio della decorrenza degli interessi solo a fusione completata. The above described tests shall be carried out, in case of mergers with backdated tax-effect, also with reference to the period starting from the beginning of the year to the effective date of the merger. Typically, an SPV does not reach the above described tests considering that: (i) It is capitalized with debt capital (ii) It does not have revenues and labor costs. In order to avoid losing the carry forward of tax losses and interest, it is possible to submit to the Tax Office a Tax Ruling pursuant to art. 37-bis of Presidential Decree no. 600/1973. At the present time, the Tax Office provided the following positive answers: e.g. Campania Regional Tax Direction, no. 2012/9598, Emilia Romagna Regional Tax Direction, no. 909-416/2012, Lombardy Regional Tax Direction, no. 90435579/2009, Lazio Regional Tax Direction, no. 60974/2007. In the opposite opinion: Emilia Romagna Regional Tax Direction, no. 54423/06. Particularly relevant is the favorable opinion pointed out by the Central Tax Office n. 38605 /2013, which states that “the MLBO becomes the mechanism to allow the transfer of resources from the target company to the SPV ,” and “in the MLBO anti-avoidance risks do not take place << .. >>. The merger is necessary for the banks to ensure the debt payback. “ In addition to the tax ruling, taxpayers may consider to evaluate the adhesion to the tax consolidation regime between the SPV and the operating company or the possibility to negotiate the starting date on which interests become applicable after the date on which merger is completed. 2.2. Deducibilità degli interessi passivi: riflessioni circa l’inerenza e/o elusività 2.2. Interest expenses deductibility: reflections on the inherence and/or elusiveness Il tema della deducibilità degli interessi passivi appare più complesso non essendosi consolidata nel tempo una posizione univoca dell’Amministrazione. Le contestazioni fanno Interest expenses deductibility on MLBO seems to be a complex question considering that Tax Office has not already pointed out a consolidated opinion. Tax office challenges are 3 Cfr Circolare Agenzia Entrate nr. 19/E del 21.4.2009. 3 See Circular of the Tax Office, no. 19/E, 21.4.2009. 17 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 perno tipicamente sulle seguenti motivazioni: (a) sindacato di inerenza degli oneri finanziari posto che gli interessi non sarebbero connessi alla produzione del reddito della società target determinando inoltre un vantaggio per un soggetto terzo (i.e., la sua controllante); (b) elusività / abuso del diritto dell’operazione: viene contestata la carenza delle valide ragioni economiche e l’indebito vantaggio tributario dell’operazione globalmente considerata. Copiose Sentenze hanno affermato la liceità fiscale dell’operazione; tra le tante, si rammentano: • C.T.P. di Milano, Sez. XVI, 27.02.2013, n. 57, C.T.P. di Udine n. 152/1/13, C.T.R. di Torino, Sez. XXIV, 24.8.2012, n. 39, C.T.P. di Milano, Sez. XVIII, 17.04.2012, n. 95, C.T.R. di Milano, Sez. XXVII, 16.02.2012, n. 13, C.T.R. di Milano, Sez. XXXIV, 17.05.2011, n. 53, C.T.P. di Varese, Sez. VII, 8.02.2010, n. 37, C.T.P. di Milano, Sez. VII, 17.09.2009; • Sentenza n.1372 del 2011 della Corte di Cassazione, la quale afferma che le operazioni di MLBO non possono considerarsi elusive solo per il fatto di originare un vantaggio fiscale. Rimane fermo il principio in base al quale l’eventuale vantaggio fiscale non può essere l’unico scopo dell’operazione. typically related to the following points: (a) lack of inherence of financial charges considering that interests would not be associated with the target company income and that the advantage of the operation is referable to another subject (e.g., its parent company); (b) elusiveness / abuse of rights of the operation: both the lack of valid economic reasons and the undue tax advantage of the operation are contested. In sintesi, alla luce della giurisprudenza citata, sarebbe possibile evidenziare quanto segue: 1. non dovrebbe essere possibile sindacare l’inerenza degli interessi passivi considerato che (a) l’art. 109, comma 5 TUIR (4) sottrae – in base all’interpretazione letterale - gli interessi alla valutazione di inerenza; (b) la deduzione degli interessi è soggetta alle limitazioni speciali previste dall’art. 96 TUIR; In the light of the above, it is possible to summarize as follows: 2. l’operazione di MLBO potrebbe essere considerata elusiva qualora manchi una ragione economica “non marginale”. In generale, pare condivisibile quanto già affermato in dottrina secondo la quale l’operazione MLBO non dovrebbe essere considerata elusiva quando l’acquisizione della target avviene da soggetti terzi (5). 2. MLBO operation could be considered an elusive operation if there is a lack of “not insignificant” economic reasons. Generally, It could be possible to state that a MLBO should not be considered an elusive operation if the acquisition of the target company takes place from third independent parties (5). 2.3. Sentenza n. 24434 del 30 ottobre 2013 2.3. Judgment n. 24434, 30th October 2013 Il caso in giudizio è così sintetizzabile: un fondo d’investimento americano, tramite una società di diritto lussemburghese, ha costituito una SPV italiana, che, indebitandosi, ha acquisito due società italiane le quali si sono poi fuse con la società veicolo; da ultimo la holding lussemburghese ha ceduto la società italiana. Il fisco ha contestato la deducibilità degli interessi (i) asserendone la non inerenza e (ii) contestando l’omesso riaddebito degli interessi al fondo come “servizi intercompany”. I giudici di primo e secondo grado hanno ritenuto infondati gli argomenti addotti dal fisco, mentre la Cassazione, rite- The case under analysis could be summarize as follows: an American investment fund, through a Luxembourg company, incorporated an Italian SPV. The SPV, firstly purchased two Italian companies after having applied for a loan and secondly was merged with the two operative companies. Finally, the Luxembourg holding sold the Italian company’s shares. The Tax Office assessed the interest deductibility contesting: both (i) the interests non-inherence and (ii) an omitted chargeback of interest to the US fund as “intercompany services”. The judgments of first and second instance considered unfounded the arguments put forward by the Tax Office while 4 L’art. 109, comma 5 TUIR specifica che “Le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, tranne gli oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi”. 5 Si pensi al caso ad esempio del Socio persona fisica che dopo aver rivalutato le quote di una Società le ceda ad una holding di gruppo che dopo essere stata indebitata, viene fusa nella società operativa. Oppure si pensi alla cessione infragruppo “a debito” delle partecipazioni di una società che sarà poi fusa con la società acquirente. 4 Section 109, paragraph 5, of the ITC specifies that “The costs and expense items other than interest expense, except for taxes, contributions and social utility, are deductible if and to the extent that they relate to activities or goods from which they derive income or other revenues that would form part of the income or which do not contribute since they are excluded”. 5 Consider the case of a natural person shareholder who, after having revalued the shares of a company, sells them to a holding company of the group that, being in debt, is merged to the operating company. Or think of the “debt” intercompany sale of the equity of a corporation which will be consequently merged with the acquiring company. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Numerous Judgments affirmed the MLBO tax legality: • C.T.P. Milan , Sec . XVI, 27.02.2013 , n . 57 , C.T.P. of Udine . 152/1/13 , C.T.R. Turin , Sec . XXIV , 24.8.2012 , n . 39 , C.T.P. Milan , Sec . XVIII, 17.04.2012 , n . 95 C.T.R. Milan , Sec . Xxvii, 16.02.2012 , n . 13 , C.T.R. Milan , Sec . XXXIV , 17.05.2011 , n . 53 , C.T.P. Varese , Sec . VII, 8.2.2010 , no. 37 C.T.P. Milan , Sec . VII, 17.09.2009 ; • Judgment n.1372/2011 of the Supreme Court, which states that a MLBO cannot be considered elusive only because it originates a tax advantage. Nevertheless, It is necessary to verify and to exclude that tax advantage is the only purpose of the operation. 1. it is not possible to assess the inherence of interests considering that (a) Section 109, paragraph 5, ITC (4) is no applicable - on the basis of a literal interpretation - to interest (b) the deduction of the interest is in any case subject to special restrictions provided for by art. 96 ITC; 18 nendo la sentenza di secondo grado non adeguatamente motivata (posto che si limitava a richiamare per relationem motivazioni della sentenza di primo grado) ha richiesto con rinvio ai giudici di secondo grado di svolgere una nuova valutazione al fine di verificare tra l’altro che “la dissociazione tra il soggetto che sosteneva gli interessi ed il soggetto che aveva realizzato la plusvalenza esente in Lussemburgo potesse incidere” sulla deducibilità e sull’inerenza degli interessi. La Cassazione, pur senza esprimersi direttamente nel merito dell’annosa questione dell’inerenza - nel suggerire ai giudici di secondo grado di verificare anche “l’inerenza” alla luce dei profili internazionali dell’operazione - parrebbe contravvenire con il principio statuito con la Sentenza 1372 del 21 gennaio 2011 ove per l’appunto si affermava la deducibilità degli interessi in una MLBO considerata non elusiva. the Supreme Court, considering the judgment of second instance not adequately justified (second instance judge’s opinion merely follows first instance judge’s opinion) asked to second instance judge to critically reconsider the facts in order to evaluate, inter alia, that “the dissociation between the subject who deducts interest and the subject who obtained the tax-exempt capital gain could have an impact “ on interest deductibility and inherence. Although the Supreme Court has not directly analyzed the controversial question related to interest inherence on MLBO – suggesting to the second instance judges a new “ inherence “ in the light of the international profiles of the operation – seems to be in contrast to the previous Supreme Court Judgment no. 1372 of 21st January 2011, when it was stated the interest deductibility on MLBO. Ad avviso di chi scrive, quanto affermato dalla Cassazione non dovrebbe ragionevolmente determinare, per ragioni logico-sistematiche, un arretramento sulla liceità fiscale delle MLBO, in continuità con la giurisprudenza prevalente e con la norma del codice civile. Resta ferma la necessità di valutare caso per caso l’eventuale elusività dell’operazione qualora manchino delle ragioni economiche “non marginali” e vengano ottenuti, attraverso più operazione concatenate, degli indebiti vantaggi fiscali. Auspichiamo inoltre che l’Amministrazione non arrivi ad utilizzare in maniera distorta la Sentenza intensificando le contestazioni in ambito di MLBO con profili internazionali. In the writer’s opinion, the new Supreme Court Judgment, should not reasonably imply, for logical and systematic reasons, a moving back on the MLBO tax legality, in continuity with the prevailing Jurisprudence and with the Civil Code. It has to be pointed out that it is necessary to carry out a case by case approach analysis in order to exclude the elusiveness profiles and to verify the existence of “not insignificant” economic reasons. We also hope that the Tax Administration will not use in a distorted manner the Judgment under analysis in order to intensify the assessments on MLBO characterized by international profiles. Trasformazione elusiva: inopponi- Elusive transformation: partial bilità parziale unenforceability (Simone Guidi – Chiara Casarini) (Simone Guidi – Chiara Casarini) L’Agenzia delle Entrate nella Risoluzione n. 84/E del 27 novembre 2013 ha esaminato il comportamento che una società deve adottare dopo aver aderito ad un accertamento in cui ne viene riqualificata la soggettività tributaria. In Resolution no. 84/E of 27th November 2013, the Tax Authorities examined the behavior under a tax point of view that a company has to adopt following a tax settlement aimed at redetermining the nature of the company. L’istanza di interpello è stata presentata da una società cui l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate aveva contestato il carattere elusivo di un’operazione di ristrutturazione societaria, posta in essere nel 2002, che prevedeva la trasformazione dell’istante da società a responsabilità limitata a società semplice. In particolare, l’Ufficio, con avviso di accertamento relativo all’anno 2007, al quale la società aveva aderito, aveva disconosciuto, attraverso l’applicazione dell’art. 37- bis del D.P.R. n. 600 del 1973, gli effetti fiscali della predetta trasformazione, rideterminando conseguentemente il reddito imponibile ai fini Ires ed Irap, mediante l’applicazione del regime tributario proprio delle società di capitali in luogo di quello delle società semplici. The ruling was made by a company to whom the Tax office had classified as elusive a transaction of corporate restructuring carried out in 2002 whereby it changed its status from limited liability entity into a simple partnership (so called “società semplice”). 19 In particular, the Office, with a notice of assessment related to fiscal year 2007, settled by the tax payer, had disregarded the tax effects of the above transformation, restating, as a result, the taxable income for Ires and Irap, through the application of the tax regime of limited liability companies instead of that of simple partnerships applying Article 37 – bis of Presidential Decree n. 600 of 1973 (i.e. the antielusive provision). TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Il caso The case Valutando la possibilità di tornare sui propri passi e di riacquistare lo status di società a responsabilità limitata, la società istante si chiede quale sia il comportamento corretto da adottare tanto in caso di mantenimento della forma giuridica di società semplice, quanto in caso di nuova trasformazione in società a responsabilità limitata. Considering the opportunity to regain the status of a limited liability company or not, in the ruly the company requested information on the right behavior to carry out both in case of keeping the legal form of a simple partnership company, or in case of going back to the limited liability company status, prior to the transformation. ll disconoscimento della trasformazione ha effetti solo fiscali e non va, quindi, ad inficiare la validità civilistica dell’operazione. Infatti, l’applicazione dell’art. 37- bis, che sancisce l’inopponibilità all’Amministrazione finanziaria di quei comportamenti (atti, fatti e negozi) assunti solo allo scopo di ottenere indebiti vantaggi fiscali, ha come conseguenza soltanto il disconoscimento degli stessi vantaggi ottenuti dal contribuente, la richiesta della maggiore imposta dovuta e l’adozione, nel caso specifico, delle regole contenute nella norma elusa, senza modificare ciò che è effettivamente avvenuto sul piano civilistico. In altri termini, non è obbligatorio per il contribuente ripristinare anche civilisticamente l’originaria forma di società di capitali. The disapplication of the transformation has only fiscal effects only and therefore does not affect the validity of the operation from a civil law standpoint. The consequences of the application of Article 37- bis, which disregards taxwise those behaviors (acts, facts and transactions) carried out with the only purpose of obtaining undue tax advantages, are: (i) the disallowance of the benefits gained by the taxpayer, (ii) the request of higher taxes due and (iii) the adoption, in this case, of the rules contained in the fiscal discipline circumvented, without modifying what actually took place under civil law. In other words, it is not mandatory for the taxpayer to restore also the original legal form of the corporation, prior to the transformation. Pertanto, detta società: - conserva lo status di società semplice acquisito per effetto della trasformazione; - mantenendo tale forma giuridica, dovrà, però, determinare il reddito imponibile secondo le regole proprie delle società a responsabilità limitata, adottandone la relativa modulistica (modello UNICO SC, anziché UNICO SP), inclusa la tenuta dei libri e delle scritture contabili ex art. 14 del D.P.R. n. 600 del 1973. Therefore, this company: - retains the status of limited partnership company acquired as a result of the transformation; - maintaining such a legal form, however, it will have to determine the taxable income according to the rules of limited liability companies, adopting its Tax Returns (UNICO SC, instead UNICO SP), including keeping of books and records, according to Article 14 of Presidential Decree n. 600 of 1973. Il mantenimento della forma giuridica di società semplice comporta, tuttavia, l’impossibilità di aderire al consolidato fiscale nazionale (ex art. 120 TUIR) e alla procedura di liquidazione dell’Iva di gruppo (ex art. 73 DPR 633/1972), dal momento che questi regimi non sono optabili da una società semplice. Per espressa previsione normativa, infatti, per accedere a tali regimi è necessaria la forma giuridica di società di capitali. The maintenance of the legal form of a simple partnership company, however, does not provide the company with the possibility to adhere to the national tax consolidation (ex Article 120 Italian Tax Code) and to the procedures of Group VAT payment (ex Article 73 DPR 633/1972), since these schemes are not admitted for simple partnership companies. The law explicitly states that in order to gain access to these schemes, the legal form of “corporation” is required. Senza entrare nel merito dell’operazione accertata, le ragioni che hanno spesso portato a questo tipo di trasformazioni “regressive” (di cui all’art. 170 del TUIR) posano su elementi di convenienza fiscale, nella maggior parte dei casi riferiti alla diversa imposizione diretta che la cessione di immobili comporta in capo ad una società di capitali piuttosto che ad una società semplice, soggetta, per ciò che riguarda la tassazione delle plusvalenze immobiliari, alla disciplina prevista per le persone fisiche (artt. 67 e 68 del TUIR). Su questi presupposti, ed ove non ricorrano altre e più valide ragioni economiche, è piuttosto immediato che l’Amministrazione finanziaria ritenga che l’operazione sia diretta ad aggirare un obbligo previsto dall’ordinamento tributario al fine di ottenere una riduzione di imposte e, conseguentemente, ne sancisca l’inopponibilità. Without entering into the details of the transaction at hand, the reasons which often lead to this type of “regressive” transformation (as in art. 170 of the Italian Tax Code) are related to tax convenience considerations, with regards, in most cases, to the different direct taxation regime that applies to the sale of real estates owned by a corporation vis à vis the one that would apply in case of a sale of a property owned by simple partnership company, subject, as regards the taxation of capital gains on property, to the rules applicable to individuals (Articles 67 and 68 of the Italian Tax Code). Based on these assumptions, and in case of no other more valid economic reasons, it is quite immediate that the Tax authorities consider the operation as aimed at circumventing a requirement envisaged by the tax law in order to obtain only a reduction of taxes, and, therefore, are deemed disregarded. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 20 La stessa inopponibilità, inoltre, ha una portata relativa anche nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, poiché l’atto, il fatto o il negozio conservano rilevanza sotto tutti gli altri profili tributari diversi da quelli che attengono il fenomeno elusivo. In addition, this has an effect also for the Tax Authorities, since the transaction preserves relevance in all the other tax procedures different from those related to the transaction deemed elusive. Anche nel caso specifico sembrerebbe che l’accertamento riguardi unicamente le imposte sui redditi; pertanto la risoluzione conferma che gli atti contestati mantengono piena rilevanza effettuale sotto tutti gli altri profili tributari diversi da quelli che si è inteso disconoscere (per esempio, per le imposte dirette). In this specific case it seems that the assesstment was related to the income tax only, and therefore the resolution confirms that the acts challenged retain full effect in all the other tax procedures (for example, with regards to direct taxation). Nuova trasformazione in società a responsabilità limitata New transformation into a limited liability company Nell’ipotesi in cui la società istante decida di trasformarsi nuovamente in società a responsabilità limitata, ad avviso della Risoluzione in esame, detta operazione deve essere considerata, sempre ai fini delle imposte dirette, fiscalmente irrilevante, in quanto non farebbe altro che ripristinare giuridicamente la situazione originariamente esistente in seguito al disconoscimento degli effetti fiscali della trasformazione. Conseguentemente, l’operazione dovrà avvenire in piena neutralità fiscale, senza generare plusvalenze o minusvalenze fiscalmente rilevanti e senza generare due distinti periodi di imposta, caratterizzati da diversa disciplina, nello stesso esercizio; non si verifica infatti alcun mutamento del regime fiscale applicabile, nessun passaggio dalla tassazione Irpef a quella Ires. In the event that the applicant company decides to reobtain the limited liability company status, according to the resolution at hand, this operation should be considered, for the purpose of direct taxation, neutral taxwise, as it would only restore the original legal situation following the disallowance of the tax effects of the transformation. Conclusioni Conclusions Appurata la manifesta intenzione di indebito risparmio d’imposta e quindi di elusione fiscale, la società trasformanda, anche se resta una società semplice, dovrà comportarsi fiscalmente alla stessa stregua di una srl, come prima della trasformazione. In definitiva, dalla lettura della Risoluzione 84/2013 emerge che l’obiettivo dell’art. 37- bis, unica norma antielusiva nell’attuale contesto normativo fiscale, è quello di fare prevalere, anche in campo tributario, la sostanza sulla forma (giuridica) di un’operazione. Proven the intention of obtaining undue tax savings and, thus, realize a means of tax avoidance, the transforming company, although remaining a simple partnership company, will have to behave for tax purposes in the same way of a limited liability company, as before the transformation. Ultimately, in analyzing Resolution no. 84/2013 it is clear that the objective of Article 37 - bis, which represents a unique anti - avoidance rule in the current taxation system, is to have substance prevailing over legal form even under a tax point of view. Non si sofferma la Risoluzione sui termini di pagamento delle imposte sui redditi, ed un dubbio non può non sorgere. Per uniformità interpretativa si dovrebbe poter concludere che anche sotto questo aspetto debbano essere applicate le disposizioni delle società di capitali, di cui al secondo periodo del primo comma dell’art. 17 DPR 435/2001. The Resolution does not deal with the terms of payment of the income tax, and this gives rise to some thoughts. For consistency of interpretation, the conclusion should be that, even in this respect, the provisions for corporations should be applied pursuant to the second sentence of the first paragraph of Article 17 of Presidential Decree 435/2001. La questione, però, è che il termine così disciplinato dipende da un adempimento, l’approvazione del bilancio d’esercizio, non previsto per le società di persone e, quindi, anche per la società semplice. Oltretutto, mancando anche tecnicamente nelle società di persone l’organo assembleare, si ipotizza che per questa fattispecie si debba far ricorso alle regole previste per le società di persone. E’ auspicabile un chiarimento da parte del Fisco in tal senso. The matter, however, is that the term depends on the approval of the financial statements, which is not expected for partnerships, and, therefore, also for the simple partnership company. Moreover, given the lack of the shareholder’s meeting in partnerships, it is assumed that in this case, we should refer to the rules for partnerships. 21 Consequently, the operation must be carried out in full tax neutrality, without generating capital gains or losses for tax purposes and without generating two separate tax years, characterized by a different tax discipline, falling within the same year; to this extent, no change in the applicable tax rules occurs, nor a change from the personal income tax regime to the Ires one. A clarification from the Tax authorities in this regard would be highly recommendable. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Alcuni chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate in ambito IVA nel mese di dicembre 2013 Clarification provided by the Italian tax authorities during December 2013 on VAT matters (Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna) (Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna) Nel corso del mese di Dicembre 2013, l’Agenzia delle Entrate ha emanato diverse circolari e risoluzioni, rilevanti in ambito IVA. Tra le altre, l’Agenzia ha fornito importanti chiarimenti in merito a: • rivalsa e detrazione dell’IVA pagata a seguito di accertamento (articolo 60, settimo comma, d.P.R. n. 633/1972): ambito di applicazione (Circolare n. 35/E/2013); • regime IVA dell’attività di banca depositaria: servizi di controllo e sorveglianza (Risoluzione n. 97/E/2013). In December 2013, the Italian tax authorities issued several Circular letters and resolutions, relevant for VAT purposes. Illustriamo, nel prosieguo, le principali novità contenute nei suddetti documenti. We will explain below the main news included in these documents. 1. Circolare n. 35/E/2013: Rivalsa e detrazione dell’IVA pagata a seguito di accertamento 1. Circular letter no. 35/E/2013: Charge and deduction of the VAT paid as a result of VAT assessment A seguito della chiusura della procedura di infrazione n. 2011/4081, avanzata nei confronti dell’Italia dalla Commissione Europea, il c.d. “Decreto liberalizzazioni” (D.L. n. 1 del 24 gennaio 2012), all’articolo 93, è intervenuto introducendo il diritto di rivalsa dell’imposta o della maggiore imposta corrisposta a seguito di accertamento o rettifica, modificando l’articolo 60, comma 7, d.P.R. n. 633/1972, in conformità ai principi comunitari di neutralità e proporzionalità dell’imposta sul valore aggiunto. Following the closing of the infringement procedure no. 2011/4081, raised by the European Commission against Italy, the so-called “Decreto liberalizzazioni” (Legislative Decree no. 1 dated January 24, 2012), at article 93, has introduced the right to charge VAT or higher VAT paid as a result of VAT assessment, amending article 60, paragraph 7 of Presidential Decree no. 633/1972, in accordance with EU Community principles of neutrality and proportionality of value added tax. Infatti, l’attuale articolo 60, comma 7, d.P.R. n. 633/1972, in vigore dal 24 gennaio 2012, prevede: • da una parte, il diritto del cedente/prestatore di rivalersi, nei confronti del cessionario/committente, dell’imposta o della maggiore imposta relativa ad avvisi di accertamento o rettifica soltanto a seguito del pagamento dell’imposta o della maggiore imposta, delle sanzioni e degli interessi; • dall’altra parte, il diritto del cessionario/committente di esercitare la detrazione al più tardi con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui ha corrisposto l’imposta o la maggiore imposta addebitata in via di rivalsa ed alle condizioni esistenti al momento di effettuazione dell’originaria operazione. In fact, the current article 60, paragraph 7 of Presidential Decree no. 633/1972, effective from January 24, 2012, provides: • on one hand, the right of the supplier to charge the purchaser VAT or higher VAT related to tax assessment notices only after the supplier has paid VAT or higher VAT, penalties and interests; L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 35/E del 17 dicembre 2013, ha fornito importanti chiarimenti in merito alla normativa in commento. In particolare, l’Agenzia ha definito l’ambito di applicazione e le modalità di esercizio, da una parte, del diritto di rivalsa e, dall’altra, del diritto di detrazione dell’IVA. The Italian tax authorities, with the Circular Letter no. 35/E dated December 17, 2013, provided important clarifications on the concerned legislative provision. In particular, the Italian tax authorities defined the scope and way of exercise, on one hand, of the right to charge VAT in case of tax assessment and, on the other hand, of the right to deduct VAT. Diritto di rivalsa: ambito di applicazione Right to charge: scope L’esercizio del diritto di rivalsa dell’IVA presuppone: • la riferibilità dell’imposta accertata a specifiche operazioni; For the right to charge VAT, the following is necessary: • VAT has to refer to specific transactions • the purchases has to be known; TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Among others, the Italian tax authorities provided important clarification on: • Charge and deduction of the VAT paid as a result of VAT assessment (article 60, paragraph 7, Presidential Decree no. 633/1972): scope of application (Circular letter no. 35/E/2013); • VAT regime of the depositary bank acvitity: surveillance and control services (Resolution no. 97/E/2013). • on the other hand, the right of the purchaser to deduct VAT at the latest with the return of the second year following the year in which he has paid VAT or higher VAT charged by the supplier under art 60 above (under the conditions in force at the tax point of the original transaction). 22 • la conoscibilità del cessionario/committente; • la definizione dell’atto di accertamento, anche attraverso il ricorso a strumenti deflattivi del contenzioso, quali: 1. accertamento con adesione; 2. adesione ai contenuti dell’invito al contradditorio; 3. adesione ai processi verbali di constatazione; 4. acquiescenza; 5. conciliazione giudiziale; 6. mediazione. • il pagamento dell’imposta o della maggiore imposta, delle sanzioni e degli interessi. • the closure of the tax assessment notice, also through the use of instruments which avoid tax litigation, such as: 1. tax settlement; 2. acceptance of the content of the invitation to the discussion with the Italian tax authorities; 3. acceptance of the content of the so called Processi Verbali di Constatazione; 4. so called “acquiescenza”; 5. judicial settlement; 6. mediation; The payment of VAT or the higher VAT, penalties and interests. • Sulla base delle suddette condizioni, l’Agenzia: • ha escluso l’applicazione della rivalsa qualora l’IVA recuperata non sia riferibile a specifiche operazioni effettuate nei confronti di determinati soggetti (ad esempio, a seguito di accertamenti induttivi); • ha individuato l’applicabilità della norma in commento agli accertamenti divenuti definitivi successivamente alla sua entrata in vigore (i.e. 24 gennaio 2012); • ha considerato il diritto di rivalsa esercitabile anche quando la maggiore imposta versata sia stata calcolata su una base imponibile determinata in via forfettaria; • ha escluso l’esercizio del diritto di rivalsa dell’IVA versata in pendenza di giudizio avverso l’avviso di accertamento, in quanto l’imposta è pagata all’Erario a titolo provvisorio; • in caso di pagamento rateale dell’imposta definitivamente accertata, ha riconosciuto l’operatività del diritto di rivalsa al pagamento delle singole rate; • in caso di assolvimento dell’IVA accertata in parte attraverso il versamento ed in parte attraverso compensazione con un credito IVA riconosciuto a seguito di definizione dell’accertamento, ha chiarito l’applicabilità della norma in commento all’ammontare dell’imposta complessivamente dovuta (compresa la quota di debito estinta per compensazione); • ha confermato l’operatività del diritto di rivalsa nel caso di assenza della partita IVA al momento della commissione della violazione oggetto di accertamento (in tal caso, la rivalsa verrà esercitata utilizzando il numero di partita IVA attribuito dall’Ufficio in sede di accertamento). On the basis of these conditions, the Italian tax authorities: • denied the charge of assessed VAT if such a VAT is not attributable to specific operations carried out against certain individuals (i.e., following so called inductive assessments); • recognized the applicability of the rule in question to the assessments closed after its entry into force (i.e. January 24, 2012); • considered the right of charge assessed VAT also when the higher VAT paid has been calculated on a taxable basis determined a forfeit; • excluded the right to charge VAT when paid during a tax litigation, since such VAT is not paid to the tax authorities definitively but depends on the outcome of the litigation itself; • in case of installment payment of VAT definitively assessed, recognized the right to charge assessed VAT upon the payment of each installment; • in case of payment of assessed VAT partly through the payment and partly through the offset of a tax credit recognized as a result of the closure of the tax assessment, clarified the applicability of the rule in question on the total assessed VAT (including the part equal to the offset one); Diritto di detrazione: ambito di applicazione Right to deduct VAT: scope Come sopra esposto, ai sensi dell’articolo 60, settimo comma, d.P.R. n. 633/1972, “il cessionario/committente può esercitare la detrazione al più tardi, con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui ha corrisposto l’imposta o la maggiore imposta addebitata in via di rivalsa ed alle condizioni esistenti al momento di effettuazione della originaria operazione”. As stated above, pursuant to article 60, paragraph 7, Presidential Decree no. 633/1972, “the purchaser may deduct input VAT at the latest, with the return of the second year following the year in which he paid VAT or higher VAT charged with the conditions existing at the time of supply of the original transaction”. Nell’ambito della normativa in commento, l’Agenzia ha riconosciuto il diritto alla detrazione in capo al soggetto non residente (non stabilito e non identificato ai fini IVA in Italia), nei cui confronti sia stata addebitata in via di rivalsa l’IVA relativa ad un atto di accertamento. In particolare, l’Agenzia ha consentito la nomina di un rappresentante fiscale For the concerned legislative provision, the Italian tax authorities recognized the right to deduct in the hands of the non-resident person (not established nor identified for VAT purposes in Italy), in respect of whom it has been charged VAT relating to a tax assessment notice. In particular, the Italian tax authorities allowed the appointment of a tax representative even after the 23 • confirmed that the right to charge assessed VAT applies even in the case there was no VAT number at the time of the violation under assessment (in this case, the charge of VAT will be carried out using the VAT number assigned by the Italian tax authorities during the assessment) . TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 anche successivamente al perfezionamento dell’operazione originaria, fino al pagamento dell’imposta addebitata in via di rivalsa, purché si tratti di un adempimento cui il soggetto non residente non fosse già tenuto. Inoltre, ha riconosciuto, in ragione del principio di neutralità dell’imposta, l’esercizio del diritto della detrazione anche nelle ipotesi in cui l’imposta relativa agli acquisti non è addebitata al cessionario/committente in via di rivalsa, ma è versata direttamente da quest’ultimo (e.g. importatore, esportatore abituale), quali: • l’accertamento di revisione dell’ufficio doganale; • l’accertamento del cosiddetto “splafonamento” in capo all’esportatore abituale; completion of the original transaction, until the full payment of VAT charged, provided that the non-resident person was not already obliged in this respect. • l’accertamento nei confronti della società incorporata e relativa alle prestazioni di servizi rese alla società incorporante. In tal caso si configura una coincidenza, per effetto della fusione, del soggetto che ha titolo di esercitare la rivalsa con il soggetto che la dovrebbe subire. • Nel caso di accertamento di revisione dell’imposta da parte dell’Agenzia delle Dogane in capo all’importatore, la Circolare, superando i chiarimenti forniti dalla Risoluzione n. 228/2007, individua, quale inizio della decorrenza del temine di esercizio della detrazione, il momento del pagamento dell’imposta, della maggiore imposta, delle sanzioni e degli interessi da parte dell’importatore accertata dall’Agenzia delle Dogane in sede di revisione. Si ricorda che l’accertamento doganale può essere eseguito entro tre anni dalla data di accettazione della dichiarazione doganale e, quindi, potenzialmente oltre i “normali” termini previsti dall’articolo 19, per l’esercizio del diritto alla detrazione, i.e. al più tardi con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo al momento di effettuazione dell’operazione originaria. In case of assessment of VAT carried out by the Customs authorities towards the importer, the concerned Circular Letter, overcoming the clarification provided for by the Resolution no. 228/2007, identifies, as starting point for deducting assessed VAT the time of payment of VAT, higher VAT, penalties and interests by the importer assessed during the audit by the Customs authorities. Nel caso in cui il cessionario/committente sia qualificabile come esportatore abituale (art. 8, primo comma, lettera c), d.P.R. n. 633/1972), quest’ultimo può effettuare acquisti di beni e servizi senza pagamento dell’IVA nei limiti del plafond disponibile e alle condizioni previste dalla legge. La Circolare in commento ha riconosciuto la decorrenza del diritto alla detrazione in caso di accertamento di superamento del plafond disponibile, in capo all’esportatore abituale al momento del pagamento dell’imposta, della maggiore imposta, delle sanzioni e degli interessi da parte dell’esportatore abituale. L’Agenzia delle Entrate ha, infine, chiarito che esula dall’ambito di applicazione dell’articolo 60, settimo comma, del Dpr 633/1972, l’accertamento della violazione del regime di inversione contabile. In case that the purchaser is qualified as a usual exporter (article 8, first paragraph, letter c) of Presidential Decree no. 633/1972), the latter can purchase goods and services without the payment of VAT within the limits of the maximum amount and under the conditions provided for by the law. The concerned Circular Letter recognized the right of deduction in case it is assessed that the maximum amount is exceeded, in the hands of the usual exporter at the time of the payment of VAT, higher VAT, penalties and interests by the usual exporter. In questa ipotesi, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito i chiarimenti espressi con la Risoluzione n. 56/E/2009, secondo la quale, qualora sia constatata una violazione del regime dell’inversione contabile che comporti, in quella sede, l’assolvimento del tributo da parte dei contribuenti, deve essere riconosciuto il diritto alla detrazione della medesima imposta (salvo i casi di indetraibilità oggettiva o soggettiva), contestualmente all’accertamento del debito. In this case, the Italian tax authorities confirmed the clarification included in the Resolution no. 56/E/2009, according to which, if a violation on the reverse charge is assessed and which determine VAT is due, the right to deduct input VAT has to be granted (except for the cases of non-deductibility), together with the assessment of VAT debit. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Moreover, the tax authorities recognized according to the principle of tax neutrality, the exercise of the right of deduction even in cases where assessed VAT on purchases is not charged to the purchaser, but it is paid directly by the latter (i.e. importer, usual exporter), such as: • • audit assessment carried out by Customs authorities; assessment of the so called “splafondamento” in the hand of the usual exporter (in the main, it occurs when the usual exporter exceed the threshold under which he is entitled not to be charged VAT by its suppliers because it carries out certain output transactions); assessment against the merged company in relation to the supply of services provided to the merging company. In this case, there is a coincidence, due to the merger, of the taxable person who is entitled to charge assessed VAT with the taxable person who should bear it. It should be noted that the Customs assessment can be performed within three years from the date of acceptance of the customs declaration and, therefore, potentially beyond the “usual” limits provided for by article 19 for the exercise of the right of deduction, i.e. at the latest with the return of the second year following the tax point of the original transaction. The Italian tax authorities clarified that the violation of the reverse charge regime does not fall under the scope of article 60, paragraph 7, Presidential Decree 633/1972. 24 Pertanto, in caso di applicabilità del regime dell’inversione contabile, la compensazione dell’imposta a debito e dell’imposta a credito opera in sede di accertamento, senza che sia necessario procedere al pagamento dell’imposta accertata e alla sua successiva detrazione. Il suddetto profilo interpretativo emerso dalla circolare 35/E/2013 porta, inoltre, ad una riflessione sulle conseguenze derivanti dalla mancata applicazione del meccanismo dell’inversione contabile, alla luce delle sentenze, emesse in tempi recenti, dalla Corte di Cassazione. Therefore, in case of application of the reverse charge regime, the offset of output and input VAT occurs during the assessment, without any obligation to pay the assessed VAT and then deduct it. In particolare, la Corte di Cassazione si è espressa in recenti sentenze in merito a all’omesso assolvimento dell’IVA tramite il meccanismo dell’inversione contabile da parte di un soggetto passivo che non aveva limiti al diritto alla detrazione (per maggiori approfondimenti sul tema, si rimanda all’articolo “Sanzioni proporzionate in caso di omesso reverse charge”, pubblicato sulla TLS Newsletter n. 9/20123): • con la sentenza n. 8038 del 3 aprile 2013, il giudice di legittimità, in osservanza ai principi espressi dalla Corte di Giustizia (sentenza “Ecotrade”, cause riunite C-95/07 e C-96/07), ha concluso che l’inosservanza dell’obbligo di autofatturazione non può pregiudicare il diritto alla detrazione dell’imposta, ferma restando l’applicazione della sanzione dal 100% al 200% dell’IVA; • con la sentenza n. 20486/13 del 6 settembre 2013 il giudice di legittimità ha concluso che, in osservanza ai principi espressi dalla Corte di Giustizia, l’omessa autofatturazione e, pertanto, l’inosservanza degli obblighi contabili e di dichiarazione, non possa generare obblighi di versamento del tributo ed il diniego all’esercizio del diritto alla detrazione; • con la sentenza n. 20771/13 dell’11 settembre 2013, il giudice di legittimità, di contro, afferma che l’omissione degli obblighi di autofatturazione integra una violazione degli “obblighi sostanziali” consentendo il recupero dell’imposta evasa, attraverso l’applicazione della sanzione dal 100% al 200% dell’IVA relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato, e precludendo il diritto alla detrazione. Occorre, tuttavia, sottolineare che, a seguito dell’omessa applicazione dell’imposta mediante inversione contabile, non necessariamente emerge un danno per l’Erario in termini di minor versamento IVA, in quanto un soggetto passivo con diritto integrale alla detrazione si troverebbe nella condizione di poter compensare l’IVA a debito con l’IVA a credito. In particular, recent Supreme Court’s decisions are about the failed payment of VAT under the reverse charge mechanism in the case of a taxable person with no limits to the right to deduct (for more details on this topic, please refer to article “proportionate sanctions in case of non-application of the reverse charge”, published in the TLS Newsletter no. 9/20123): A tale riguardo, si attende l’intervento della Corte di giustizia europea, sollecitato dall’ordinanza della Corte di cassazione n. 25035 del 7 novembre 2013, che dovrà pronunciarsi sul significato dell’espressione “obblighi sostanziali” (utilizzata con la sentenza “Ecotrade” resa nelle cause riunite C-95/07 e C-96/07) in tema di inversione contabile. In particolare, la Corte di Cassazione ha rimesso alla Corte di giustizia se tale espressione si riferisca “alla necessità del pagamento del tributo oppure dell’assunzione del debito di imposta ovvero all’esistenza delle condizioni sostanziali che giustificano l’assoggettamento del contribuente allo stesso tributo e che disciplinano il diritto alla detrazione volto a salvaguardare il principio di neutralità (es. inerenza, imponibilità e totale detraibilità).” In this respect, it is expected the intervention of the European Court of Justice, urged by the order of the Court of Cassation no. 25035 dated November 7, 2013, which will decide about the meaning of “substantial obligations” (used with the sentence “Ecotrade” in Cases C-95/07 and C-96/07) in relation to the reverse charge. In particular, the Supreme Court left to the ECJ whether this expression refers to “the necessity of payment of the tax or the assumption of the tax debt or existence of substantive conditions that justify the liability to taxation of the taxpayer at the same tribute and governing the right to deduct aimed to safeguard the principle of neutrality (e.g., inherent, taxability and total deductibility)”. 25 The above interpretation provided for in the above Circular Letter 35/E/2013 also leads to some comments on the consequences in the case of omitted the reverse charge mechanism, in the light of the decisions issued in recent times by the Supreme Court. • with the decision no. 8038 dated April 3, 2013, the judge, in compliance with the principles enunciated by the Court of Justice (judgment “Ecotrade” cases C-95/07 and C-96/07), concluded that the non-compliance of self-billing obligation cannot affect the right to deduct, notwithstanding the application of the penalty from 100% to 200% of VAT; • with decision no. 20486/13 dated September 6, 2013, the judge concluded that, in compliance with the principles enunciated by the Court of Justice, the non-billing and, therefore, the failure to comply with accounting and tax obligations, cannot generate obligations for the payment of the tax and the refusal to exercise the right to deduct; with decision no. 20771/13 dated September 11, 2013, the judge, contrarily, argues that the omission of the selfbilling obligations integrates a violation of “substantial obligations” allowing the recovery of tax evaded, through the application of the penalty from 100 % to 200% of VAT relating to the taxable incorrectly documented or registered, and precluding the right to deduct. • However, it should be noted that, the non-application of the tax under the reverse charge does not necessarily reveal a damage to the tax authorities in terms of partial omitted VAT payment, because in the case of reverse charge, a taxable person with the full right to deduct would be in a condition to offset the VAT debt position with the VAT credit. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Diritto di rivalsa e diritto di detrazione: adempimenti Right to charge and the right to deduct: obligations L’Agenzia delle Entrate ha definito gli adempimenti prodromici all’esercizio del diritto alla rivalsa dell’imposta pagata a titolo definitivo e all’esercizio della detrazione. The Italian tax authorities defined the obligations necessary to the right of charge the tax definitively paid and the exercise of the deduction. Con riferimento all’esercizio del diritto di rivalsa, l’Amministrazione finanziaria richiede: • l’emissione della fattura, ai sensi all’articolo 21 ovvero 21-bis, d.P.R. n. 633/1972 (si tratta della fattura semplificata ove ricorrano le condizioni) o di una nota di variazione in aumento di cui all’articolo 26, primo comma, d.P.R. n. 633/1972, contente gli estremi identificativi dell’atto di accertamento che costituisce titolo di rivalsa; • l’annotazione formale del documento nel registro vendite di cui all’articolo 23, d.P.R. n. 633/1972. Tale imposta, tuttavia, non rientra né nella liquidazione periodica né nella dichiarazione annuale IVA. With reference to the exercise of the right to charge assessed VAT, the Italian tax authorities ask for the following: • the issuance of the invoice, according to article 21 or 21-bis of Presidential Decree no. 633/1972 (art. 21 bis regards the simplified invoice if certain conditions are met), or a debit note pursuant to article 26, first paragraph, Presidential Decree no. 633/1972, containing the identification data of the assessment, which entitles the charge of the assessed VAT; • the registration of the document in the VAT sales book according to art. 23 Presidential Decree no. 633/1972. However, the related VAT should not be included neither in the monthly/quarterly VAT settlement nor in the annual VAT return. La Circolare in commento chiarisce che l’esercizio del diritto alla detrazione è subordinato: • al pagamento dell’IVA accertata e addebitata in via di rivalsa; • all’annotazione del documento ricevuto nel registro acquisti di cui all’articolo 25, d.P.R. n. 633/1972. The Circular Letter at issue clarifies that the exercise of the right to deduction is subject to: • the payment of VAT assessed and charged to the supplier; • the booking of the received document in the purchases register according to article 25, Presidential Decree no. 633/1972. Il cessionario/committente dovrà osservare gli ordinari doveri di diligenza e cautela nella verifica della correttezza e regolarità della fattura emessa dal cedente, ma non sono previsti particolari oneri in ordine al riscontro dell’avvenuto versamento all’Erario dell’imposta oggetto di accertamento. The purchaser must observe the ordinary obligations of prudence and diligence in checking the correctness and regularity of the invoice issued by the seller, but there are no special obligations in relation to verify the actual payment of VAT to the Italian tax authorities by the supplier. Nel caso in cui il debitore ed il creditore di imposta coincidano (e.g. importatore, esportatore abituale, società incorporante), l’Agenzia ha disposto la predisposizione di un documento (al quale allegare l’atto di accertamento e l’attestato di versamento), il quale: • deve contenere l’ammontare dell’imposta versata a seguito di accertamento ed il titolo giustificativo della detrazione dell’imposta (i.e. estremi identificativi dell’accertamento); • deve essere registrato nel registro acquisti ai sensi dell’articolo 25, d.P.R. n. 633/1972; • non deve essere annotato nel registro vendite di cui all’articolo 23, d.P.R. n. 633/1972, in quanto non concorre a determinare l’IVA dovuta in fase di liquidazione e di dichiarazione annuale. 2. Risoluzione n. 97/E/2013: regime IVA dei servizi di controllo e sorveglianza resi dalle banche depositarie In case the debtor and the creditor of the tax is the same (i.e. importer, usual exporter, the merging company), the Italian tax authorities provides for the drafting a document (the assessment notice and document attesting payment have to be attached) which: • must include VAT paid as a result of assessment and the documentary evidence of VAT deduction (i.e. identification data of the tax assessment); La risoluzione n. 97/E, pubblicata in data 17 dicembre 2013, ha per oggetto il trattamento applicabile, ai fini IVA, alle commissioni corrisposte dalle società di gestione del risparmio (di seguito “SGR”), per conto degli organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR), alle banche per i servizi riconducibili all’attività di banca depositaria (ai sensi dell’art. 38, d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998). Resolution no. 97/E, published on December 17, 2013, relates to the VAT treatment of supervision and control services (article 38, Legislative Decree no. 58 dated February 24, 1998) rendered by depositary banks to assets management companies (hereinafter “SGR”) on behalf of investment funds (“OICR”). La suddetta risoluzione è stata emessa a seguito di un’analisi condotta dall’Agenzia delle Entrate, con alcuni operatori di settore e su istanza delle associazioni di categoria, The above resolution was issued following an analysis conducted by the Italian tax authorities, with some depositary banks and upon request of bank and SGR associations, an TLS Newsletter n°2 Anno 2014 • must be registered on the purchases book according to article 25, Presidential Decree no. 633/1972; • must not be registered in the sales book according to article 23, Presidential Decree no. 633/1972, as it does not concur in the calculation of the VAT due during the settlement and the annual return. 2. Resolution no. 97/E/2013: VAT treatment of the services of control and supervision rendered by depositary banks 26 un’analisi delle prestazioni rese alle SGR dalle banche depositarie al fine di determinare l’incidenza delle attività di controllo e sorveglianza, imponibile ai fini IVA, sul servizio complessivamente offerto. analysis of the services rendered to SGR by the depositary banks in order to determine the incidence of supervision and control activities, taxable for VAT purposes, on the overall service offered. Prima di entrare nel merito del contenuto della risoluzione, con riferimento alle suddette commissioni, gli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate, a seguito della sentenza della Corte di giustizia UE nella causa C-169/04 del 4 maggio 2006 (Abbey National plc e Inscape Investment fund versus Commissioners of Customs and Excise, di seguito “Abbey National”), hanno contestato nel corso degli ultimi anni: • in capo alle banche depositarie, il mancato assoggettamento ad IVA del corrispettivo unitario riferibile alla molteplicità delle attività rese dalle stesse nei confronti delle SGR; • in capo alle SGR, la sanzione per omessa autofatturazione dell’IVA dovuta sulle predette commissioni, ai sensi dell’articolo 6, comma 8, D.Lgs. n.471/1997. Before analyzing the content of the resolution, with reference to the above commissions, the local offices of the Italian tax authorities, following the judgment of the EU Court of Justice in Case C-169/04 dated May 4, 2006 (Abbey National plc and Inscape Investment fund versus Commissioners of Customs and Excise, hereinafter “Abbey National”), challenged and assessed over the past recent years: • in the hands of the depositary banks, the omitted taxation of the consideration attributable to the multiplicity of activities carried out towards SGR; In breve, si ricorda che, secondo la suddetta sentenza Abbey National, non sono compresi tra i servizi di gestione di un fondo comune di investimento, esenti IVA, ai sensi dall’art. 13, parte B, lettera d), punto 6, della c.d. Sesta Direttiva (ora trasfuso nell’art. 135, comma 1, lettera g), Direttiva 2006/112/CE), le funzioni di controllo e sorveglianza svolte dalla banca depositaria. In short, it should be noted that, according to the decision Abbey National, control and supervision services carried out by the depositary bank are not included in the services of management of investment funds, VAT exempt, pursuant to art. 13B, letter d), paragraph 6, of the so-called Sixth Directive (now article 135, paragraph 1, letter g) of Directive 2006/112/EC). Con la Risoluzione n. 97/E, l’Agenzia delle Entrate ha ora chiarito, come segue, il trattamento IVA delle commissioni percepite per l’attività di banca depositaria: • attività di custodia ed amministrazione: imponibile IVA, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, n. 4), d.P.R. n. 633/1972; • attività relative alla gestione dei fondi comuni di investimento: esenti, ai sensi dell’articolo 10, comma 1, n. 1), d.P.R. n. 633/1972; • attività di controllo e sorveglianza (come definite dall’articolo 38, d.lgs. n. 58/1998): imponibili IVA. In the main, according to the Italian tax authorities, the considerations charged by the depositary banks for the services provided have to be treated as follows: • custody and administration services: as subject to VAT, according to the article 10, first paragraph, no. 4, Presidential Decree no. 633/1972; • management of investment funds services: as exempt from VAT, according to the article 10, paragraph 1, no. 1, Presidential Decree no. 633/1972; • control and supervision services (article 38, Legislative Decree no. 58 dated February 24,1998): as subject to VAT. Tuttavia, in presenza di un unico contratto nel quale non sia possibile distinguere la parte del corrispettivo riferibile all’attività imponibile da quello riferibile all’attività esente, a seguito della sopra menzionata analisi con alcuni operatori di settore, è stata individuata nella percentuale del 28,3% del corrispettivo complessivo, la quota imponibile relativa alle attività di controllo e sorveglianza, al netto della parte riferibile alla custodia ed amministrazione dei titoli (imponibile ai fini IVA). L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti anche in merito a quanto segue. However, in presence of a single contract where it is not possible to distinguish the part of the consideration attributable to the activity that relates to the activity exempt from VAT, as a result of the aforementioned analysis, emerged in the percentage of 28,3% of the total consideration, the taxable portion on the activities of control and surveillance, net of the portion attributable to custody and administration of securities (taxable for VAT purposes). Con riferimento ai procedimenti di controllo in corso nei confronti delle banche depositarie, alla data di pubblicazione della risoluzione in commento, l’Agenzia ritiene che sussistano obiettive condizioni di incertezza (di cui all’articolo 6, comma 2, d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472) tali da escludere l’applicazione delle sanzioni amministrative, ferma restando la corresponsione degli interessi moratori. With reference to the current tax audit towards the depositary banks, at the time of publication of the concerned guidance, according to the Italian tax authorities there are objective conditions of uncertainty (pursuant to article 6, paragraph 2, of Legislative Decree dated December 18 1997 no. 472) so as to exclude the application of administrative penalties, without prejudice to the payment of interests. Con riferimento alle annualità anteriori al 2013, l’Agenzia ha chiarito le modalità di esercizio del diritto alla rivalsa dell’imposta accertata ai sensi dell’art. 60, comma 7, d.P.R. n. 633/1972. In particolare: With reference to the years prior to 2013, the Italian tax authorities clarified the procedures for exercising the right to charge assessed VAT pursuant to art. 60, paragraph 7 of Presidential Decree n. 633/1972. In particular: 27 • In the hands of the SGR, the penalty for not having self billed VAT due on the above commissions, according to art. 6 paragraph 8 Legislative Decree no. 471/1997. The Italian tax authorities also provided clarifications about the following. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 • ai fini della rivalsa è necessaria la definizione dell’accertamento ed il pagamento dell’imposta o della maggiore imposta, delle sanzioni (ove dovute) e degli interessi. Pertanto, il diritto di rivalsa dell’imposta o della maggiore imposta versata non è esercitabile a seguito di atti non divenuti definitivi; • in caso di pagamento rateale dell’imposta definitivamente accertata, la rivalsa è esercitabile progressivamente in relazione al pagamento delle singole rate; • la rivalsa opera per gli accertamenti divenuti definitivi successivamente al 24 gennaio 2012 (data di entrata in vigore della disposizione in commento). • for the purpose of charge assessed VAT it is necessary to define the assessment and payment of the tax or higher tax, penalties (if due) and interests. Therefore, the right to charge VAT or higher VAT paid cannot be exercised in the case tax notice not definitively closed; • in case of installment payment of VAT definitively assessed, the relevant charge shall be carried out progressively in relation to the payment of each installment; the charge of assessed VAT can be carried in the case of tax assessments closed after January 24, 2012 (date of entry into force of the provision at issue). Posto quanto sopra, potrà essere addebitata in via di rivalsa (ai sensi dell’articolo 60, settimo comma, d.P.R. n. 633/1972), l’IVA relativa all’accertamento definito mediante adesione e versata all’Erario (compresi i casi in cui l’imposta è definita assumendo come imponibile il 28,3% del corrispettivo complessivo). Having said that, the assessed VAT and paid to the Italian tax authorities may be charged (pursuant to article 60, paragraph seven, Presidential Decree no. 633/1972), including cases in which VAT is calculated on a taxable basis equal to 28.3% of the total consideration. Con riferimento all’anno di imposta 2013 e alle annualità successive, l’Agenzia ha chiarito quanto segue. With reference to 2013 and subsequent years, the Italian tax authorities clarified the following. In sede di stipula delle nuove convenzioni e di rinnovo di quelle in essere tra la banca depositaria e le SGR, deve essere data evidenza del corrispettivo imputabile all’attività di banca depositaria e, pertanto, assoggettato ad IVA. A tal fine, le parti potranno, alternativamente: • assumere, in via convenzionale, il 28,3% del totale dei corrispettivi. L’Agenzia precisa che tale percentuale è rappresentativa dell’attività di controllo e sorveglianza resa nei confronti di tutte le tipologie di OICR, a prescindere dall’oggetto dell’investimento e dal modello organizzativo adottato; • individuare il corrispettivo imputabile all’attività di controllo e sorveglianza, determinando, in modo oggettivo, una percentuale rappresentativa dell’effettiva incidenza di tali attività sul totale dei servizi forniti dalla banca depositaria; • in sede di regolarizzazione delle operazioni effettuate nel corso del 2013, la banca depositaria: 1. deve emettere le note di variazione in aumento (ai sensi dell’articolo 26, comma 1, d.P.R. n. 633/1972), ad integrazione delle fatture emesse in esenzione da IVA in relazione ai corrispettivi già percepiti. L’emissione di tali note deve avvenire entro i termini di liquidazione previsti per la fattura originaria. Nel caso in cui tali termini siano scaduti, la nota di variazione deve fare riferimento al codice della liquidazione relativa alla fattura originaria; 2. deve corrispondere i soli interessi moratori, in quanto l’Agenzia non ritiene applicabili le sanzioni amministrative sussistendo obiettive condizioni di incertezza in merito al regime fiscale delle attività rese dalle banche depositarie. With the conclusion of new agreements and renewals of those in existence between the depositary bank and SGR, evidence must be given to the amount attributable to the activity of the depositary bank and, therefore, liable to VAT. To this end, the parties may either: • assume, conventionally, the 28.3% of the total fees. The Italian tax authorities noted that this percentage is representative of the activity of control and supervision rendered towards all types of investment funds, irrespectively of the object of the investment and the adopted organizational structure; • identify the amount attributable to the activity of control and supervision, determining in an objective manner, a representative percentage of the actual incidence of these activities on the total services provided by the depositary bank; • in the disclosure of operations carried out during 2013, the depositary bank: 1. must issue debit notes (in accordance with article 26, paragraph 1, Presidential Decree 633/1972), in addition to the invoices issued exempt from VAT in relation to the fees already paid. The issuance of these debit notes must be done within the terms of payment provided for the original invoice. In case that these terms have expired, the debit note must refer to the code of the VAT settlement for the original invoice; 2. must pay only interests, because the Italian tax authorities do not consider as applicable the administrative penalties because of the existence of objective conditions of uncertainty regarding the tax treatment of activities rendered by the depositary banks. L’Agenzia delle Entrate ha infine chiarito il servizio relativo alla determinazione del valore della quota di ciascun fondo (rectius, il calcolo del N.A.V. del fondo di investimento), delegato dalla SGR ad un soggetto terzo, può fruire del regime di esenzione ai fini IVA in quanto costituisce una funzione specifica ed essenziale del servizio di gestione dei The Italian tax authorities clarified the service related to the determination of the value of the share of each fund (or rather , the calculation of the NAV of the fund), provided by SGR to a third party, may benefit from the exemption for VAT purposes because it is a specific and essential function of the service management mutual funds. This is due to the principles expres- TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 • 28 fondi comuni di investimento. Ciò in ragione dei principi espressi dalla Corte di Giustizia UE nella sentenza “Abbey National”, secondo la quale i servizi di gestione amministrativa e contabile di un fondo forniti da un gestore esterno, al fine di fruire del regime di esenzione, devono formare “un insieme distinto, valutato globalmente che abbia l’effetto di adempiere alle funzioni specifiche ed essenziali del servizio per il quale è prevista l’esenzione”. Pertanto, non rientrano nel regime di esenzione i servizi riguardanti la fornitura di una semplice prestazione materiale o tecnica (come la messa a disposizione di un sistema informatico). sed by the European Court of Justice in its judgment “Abbey National”, according to which the services of accounting and administrative management of a fund provided by an external manager, in order to benefit from the exemption, must be “a distinct ensemble, globally evaluated that have the effect of fulfilling the specific and essential functions of the service for which there is an exemption”. Therefore, do not fall within the exemption, the services related to the physical or technical supply of services (such as the provision of a computer system). La Risoluzione non si è, invece, espressa in modo specifico in merito ai servizi di controllo e sorveglianza resi dalle banche depositarie a favore dei fondi pensione (l’Agenzia si riferisce, infatti, solo agli OICR). Con riferimento ai fondi pensione, si ricorda che, a livello normativo italiano, è esente ai fini IVA, ai sensi dell’articolo 10, d.P.R. n. 633/1972, “(…) la gestione di fondi comuni di investimento e di fondi pensione (…)”. However, the resolution has not clarified the VAT treatment of the control and supervision services rendered by the depositary banks towards pension funds (the tax authorities refer only, in fact, to mutual funds). With regard to pension funds, please note that, according to Italian legislative provision, is exempt from VAT, in accordance with article 10, Presidential Decree no. 633/1972, “(...) the management of mutual funds and pension funds (...).” A livello di interpretazioni ministeriali, l’Agenzia delle Entrate, in passato, ha equiparato ai fini IVA la modalità di tassazione dei fondi pensione e quella dei fondi comuni di investimento. Si veda, in particolare, la Risoluzione n. 114/2011, dove l’Agenzia delle Entrate, a commento del trattamento IVA di alcuni servizi resi a fondi pensione, ha richiamato: • la normativa IVA prevista dalla Direttiva IVA n. 112/2006/CE per i fondi comuni di investimento; • la sopra menzionata sentenza Abbey National; • la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 75/E/2007 (relativa ad alcuni servizi resi da banche depositarie nei confronti dei fondi comuni di investimento), richiamata dall’Agenzia stessa nella Risoluzione n. 97/E/2013 (qui a commento). La Risoluzione n. 97/E/2013 non ha, infine, specificato il comportamento da tenere da parte delle banche depositarie in merito ai servizi dalle stesse rese nel corso di annualità ancora aperte ai fini dell’accertamento, ai sensi dell’art. 57, d.P.R. n. 633/1972, ma non ancora oggetto di verifica fiscale. According to the Italian tax authorities, in the past, the VAT treatment of investment funds was the same as for pension funds. Please see, in particular, Resolution no. 114/2011, where the Italian tax authorities, commenting the VAT treatment of certain services provided to pension funds, reminded: • VAT legislation provided by the VAT Directive no. 112/2006/CE for mutual funds; • the above-mentioned decision Abbey National; • resolution of the Italian Tax Authorities no. 75/E/2007 (related to certain services rendered by depositary banks towards investment funds), mentioned by the same Italian tax authorities in the Resolution no. 97/E/2013 at issue. The resolution no. 97/E/2013 has not clarified what the depositary banks should do in relation to the services rendered by them in the course of years still open for the purposes of the assessment, pursuant to art. 57 Presidential Decree no. 633/1972, but not yet subject to tax audit. Il trattamento sanzionatorio triThe tax penalties applied to the butario in caso di omessa effettua- omitted application of withholding zione di ritenute nei flussi finanto the outbound income flows ziari verso l’estero (Alessio Rolando – Paolo Sommi) (Alessio Rolando – Paolo Sommi) Introduzione Introduction Di recente si è ravvisato, nel corso delle verifiche fiscali, uno specifico interesse degli organi accertatori con riferimento al trattamento tributario dei flussi finanziari (dividendi, interessi e royalties) corrisposti da società residenti a favore di soggetti esteri. In recent tax audits, the Tax Authorities focused their analysis to the tax treatment of the outbound income flows. 29 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Tale attenzione risulta particolarmente accentuata laddove la struttura del Gruppo di appartenenza del soggetto verificato faccia capo ad una capogruppo residente in un paese extracomunitario e, ciò nonostante, il flusso reddituale di fonte italiana non sia stato assoggettato ad alcuna ritenuta domestica, per effetto dell’applicazione delle Direttive comunitarie “madre-figlia” (n. 90/435/CEE) e “interessiroyalties” (n. 2003/49/CE). The Tax Authorities paid particular attention to this analysis when the top holding of the multinational group is located outside the EU but, despite such structure, the outbound income flow has not been subject to any Italian withholding, due to the application of the EU “parent-subsidiary” directive (n. 90/435/CEE) or of the EU “interests-royalties” directive (n. 2003/49/CE). In tali occasioni, tipicamente, i rilievi mossi dall’Agenzia delle Entrate si fondano o su aspetti formali connessi alla documentazione prodotta al fine di certificare la sussistenza dei requisiti necessari per l’applicazione del regime di esenzione di matrice comunitaria, oppure sulle caratteristiche sostanziali del soggetto estero percettore, che potrebbero risultare tali da far ritenere non sussistente in capo al medesimo la qualifica di “beneficiario effettivo” dei flussi reddituali di fonte italiana. In such circumstances, the issues raised by the Tax Authorities are generally based upon formal aspects of the documents prepared in order to benefit from the withholding exemption, or upon the beneficial ownership of the outbound income flows. In tale ultima circostanza la contestazione mossa dagli Uffici si traduce sovente nella qualificazione della sub-holding comunitaria (cui la società italiana ha corrisposto dividendi e/o interessi e/o royalties) alla stregua di una “società tubo” (c.d. “conduit company”), potendo essere il reddito di fonte domestica, in ultima istanza, rifluito in varie forme in capo ad un soggetto extracomunitario (una holding di livello più elevato o, talvolta, la stessa capogruppo). In this latter case, the Tax Authorities often qualify the European sub-holding (to which the Italian company paid dividends and/or interests and/or royalties) as a “conduit company”, being the outbound income flowed, after all the passages, to its real beneficial owner which is located outside Europe (which can be a higher level holding or the top holding). Nel caso di contestazioni come quelle in esame, basate tanto su presupposti formali che sostanziali, il rilievo si traduce (almeno in prima battuta) nella richiesta, rivolta al sostituto d’imposta (società residente), di pagamento della ritenuta domestica, a suo tempo non applicata in virtù del regime di esenzione comunitario. Per quanto riguarda il versante sanzionatorio, spesso gli Uffici – seppur con una linea di azione non univoca – ipotizzano la contestuale commissione degli illeciti di dichiarazione infedele, omessa effettuazione di ritenute ed omesso versamento di ritenute, contemplati rispettivamente dagli articoli 2, 14 e 13 del D.Lgs. n. 471/1997, con applicazione di una sanzione complessivamente pari al 150% della ritenuta non operata. In case of challenges as those at stake, both if based on formal aspects or on the beneficial owner clause, the tax issue involves, in first instance, the request to the Italian company for the payment of the Italian withholding which was not applied due to the EU exemption regime. Dal punto di vista procedurale, tale scelta dell’Ufficio si esplica nell’emissione di un avviso di accertamento contenente – unitamente alla ritenuta non versata – anche le sanzioni per infedele dichiarazione (sanzione pari al 100% delle ritenute non operate) e per omessa effettuazione delle ritenute (sanzione pari al 20% dell’ammontare di queste ultime), accompagnato da un atto di contestazione delle sole sanzioni per omesso versamento di ritenute (sanzione pari al 30% delle ritenute non operate). From a procedural standpoint, this approach of the Tax Offices involves the issuance of a tax assessment notice which includes – further to the not paid withholding – the penalties relevant to the unfaithful tax return (100% of the not applied withholding) and to the omitted application of the withholding (20% of the not applied withholding), together with the issuance of a deed imposing also the further penalty relevant to the omitted payment of the withholding (30% of the not applied withholding). In relazione alla dinamica sanzionatoria di questi accertamenti, può risultare di un certo interesse l’esame di un filone giurisprudenziale che pare in fase di consolidamento e che, pur se ravvisabile solo in sentenze di merito, può assumere una certa rilevanza, sia in una prospettiva di negoziazione con l’Ufficio (attraverso le note procedure di accertamento con adesione e di conciliazione), sia nel contesto di un eventuale contenzione tributario. In this context, it may be useful to examine a jurisprudential trend which can become useful, both during the negotiation with the Tax Office (according to the agreed upon assessment and tax litigation settlement procedures) and in case of tax litigation. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 As far as concern the tax penalties, the Tax Offices – also if with some exceptions – challenge the violations of unfaithful tax return, omitted application of withholdings and omitted payment of withholdings, with the application of a cumulated penalty equal to the 150% of the unapplied withholding. 30 Il filone giurisprudenziale The jurisprudential trend In via di estrema sintesi, in base al filone giurisprudenziale in rassegna, la sanzione per omesso versamento di ritenute contemplata nell’articolo 13 del D.Lgs. 471/1997 non potrebbe essere irrogata laddove il rilievo mosso dall’Ufficio nei confronti del contribuente dia già luogo alla sanzione per infedele dichiarazione prevista dall’articolo 2 del medesimo testo normativo. According to this jurisprudential trend, the tax penalty related to the omitted payment of the withholdings should not be applied if the Tax Office already applied the tax penalty relevant to the unfaithful tax return. In altre parole, come rilevato in dottrina, “quando vi sono ritenute non dichiarate (e non versate), quindi, non si applica la sanzione prevista dall’art. 13: è infatti assunto, quale parametro dell’omesso versamento, non già l’imposta <<accertata>>, ma quella <<dichiarata>>. Il contribuente ha l’obbligo di versare, con il versamento c.d. diretto, gli importi dichiarati, e non anche i maggiori importi che potrebbero essere successivamente determinati dall’Agenzia con un avviso di accertamento. In altri termini, il contribuente che dichiara meno deve essere sanzionato per infedele dichiarazione e non per omesso versamento”. In other words, as pointed out by scholars, “when there are undeclared (and unpaid) withholdings, the penalty related to the omitted payment of withholdings does not apply: indeed the parameter to be taken into account for the omitted payment is not the assessed withholding, but the declared one. The taxpayer must pay the declared amounts, and not the higher taxes that may be determined subsequently by the Tax Authorities through the issuance of a tax assessment notice. Volendo quindi ripercorrere le principali pronunce che hanno condotto all’affermarsi di questo orientamento, la prima sentenza meritevole di citazione (ultima in ordine cronologico) è la n. 67/18/12 del 10 agosto 2012 emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Torino. Starting with the analysis of the judgments which represent the trend under analysis, the first one to be mentioned has been issued by the Provincial Tax Court of Torino (n. 67/18/12 of 10 August 2012). Il caso sottoposto all’attenzione del collegio pur riguardando una contestazione in materia di IVA, dove erano stati contestati tanto l’infedele dichiarazione quanto l’omesso versamento del tributo “non dichiarato”, è stato risolto con la statuizione del principio (estendibile anche in materia di ritenute) in virtù del quale da una violazione riconducibile alla fattispecie dell’infedele dichiarazione non può discendere “a cascata” anche una sanzione per omesso versamento. The case which has been analyzed by the judges was referred to a VAT issue which involved the challenge both of the unfaithful VAT return and of the omitted payment of the undeclared VAT. The Tax Court took its decision by stating the principle (extensible also to the withholdings matter) according to which it is not possible that a penalty for omitted payment can descend from a challenge referred to the unfaithful tax return. Per i giudici di merito, infatti, “null’altra sanzione aggiuntiva l’Ufficio può pretendere, poiché la violazione commessa e rilevata, è afferente all’infedele dichiarazione e non anche ad un omesso versamento diretto il cui presupposto è vincolato invece al tributo che non è stato pagato nei termini previsti per legge”. Indeed the judges stated that “the Tax Office is not in the position to add a further penalty, because the challenge is referred to the unfaithful tax return and not to the omitted payment, whose assumption is represented by the tax which has not been paid within the deadline provided by the law”. Tale concetto era stato affermato, in termini ancora più espliciti, dalla precedente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Milano n. 94 del 9 marzo 2010, laddove, in un caso di omesso versamento di accise, era stato osservato che: “La sanzione per omesso versamento può essere irrogata solo in relazione ad un’imposta dichiarata e non versata”. Such principle was confirmed also in a judgment by the Provincial Tax Court of Milan (n. 94 of 9 March 2010), referred to a case of omitted payment of excise duties. The judges stated that: “The penalty for omitted payment can be applied only if referred to a tax which has been declared but not paid”. Poiché, nel caso oggetto della pronuncia, il tributo non era stato neppure dichiarato (tanto che era stata, per l’appunto, contestata la violazione per infedele dichiarazione), il collegio ha ritenuto inapplicabile la sanzione per omesso versamento, in quanto la fattispecie illecita sarebbe stata priva del suo presupposto, ovvero la dichiarazione del tributo non versato. Considering that, in the case under the analysis of the Milan judges, the tax was even not declared (indeed, also the penalty for unfaithful tax return was applied), the Tax Court considered the penalty for the omitted payment not applicable, due to the fact that the assumption (i.e. the declaration of the unpaid tax) for the application of this latter penalty did not exist. Analoghe le conclusioni cui giunge la Commissione Tributaria Provinciale di Ravenna nella sentenza n. 57 del 28 marzo 2011, dove si legge: “L’omesso versamento risulta A similar conclusion was reached by the Provincial Tax Court of Ravenna (judgment n. 57 of 28 March 2011), according to which: “The omitted payment is already sanctioned by the 31 In other words, if the taxpayer declares a lower amount of taxes, the penalty to be applied is the one for unfaithful tax return and not the one for omitted payment”. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 già represso con la più grave sanzione, prevista per omessa o infedele dichiarazione […]. Viceversa la sanzione per omesso versamento (30% dell’imposta evasa) può essere autonomamente irrogata solo in relazione ad una imposta che sia stata dichiarata, e non versata”. more severe penalty for unfaithful tax return […]. Therefore, the penalty related to the omitted payment (30% of the unpaid taxes) can be autonomously applied only with reference to a tax which has been declared but not paid”. In termini ancora più espliciti si pone la più datata pronuncia della Commissione Tributaria Regionale del Piemonte del Piemonte n. 21 del 30 ottobre 2003, laddove è stato affermato che: “E’ invece da accogliere la richiesta di illegittimità della doppia sanzione per omessa denuncia e per omesso versamento. L’omesso versamento va infatti riferito all’ipotesi di imposte dichiarate da versare ma non versate, e non anche all’ipotesi di imposte non dichiarate e quindi formalmente non da versare. Per queste ultime c’è infatti già la sanzione per l’omessa o infedele dichiarazione, ben più pesante – in quanto tiene conto anche della implicita intenzione di non versare il quantum non dichiarato – di quella per il semplice omesso versamento di imposte già dichiarate”. Same reasoning is the one of the Regional Tax Court of Piedmont (judgment n. 21 of 30 October 2003), in which the judges stated that: “The simultaneous application of the penalty for unfaithful tax return and of the one for omitted payment is not admissible. The penalty for omitted payment must be referred only to the case of taxes which have been declared to be paid but which have not been paid, and not the case of taxes which have not been declared and, thus, which formally have not to been paid. For this latter case, indeed, it is already applicable the penalty for unfaithful tax return, which is more severe – taking into account also the will of the taxpayer not to pay the undeclared taxes – than the one relevant to the omitted payment of taxes already declared”. Da ultimo, e con specifico riferimento al caso in cui la contestazione mossa dall’Ufficio verta sull’esatta identificazione del “beneficiario effettivo” del flusso reddituale di fonte domestica, giova richiamare le conclusioni cui è giunta la Commissione Tributaria Provinciale di Milano nella sentenza n. 66 del 1° febbraio 2013. With reference to the case in which the Tax Office founds its challenge upon the “beneficial owner” clause, it interesting to analyze the content of the judgment n. 66 of 1 February 2013 issued by the Provincial Tax Court of Milan. In tale occasione (il caso verteva sul regime di ritenuta da applicare alle royalties corrisposte da una società italiana ad una società svizzera) , pur convalidando il rilievo dell’Ufficio, i giudici meneghini osservano che, in assenza di una prova da parte dell’Ufficio circa il fatto che il soggetto pagatore delle royalties fosse in realtà a conoscenza del fatto che colui che le ha incassate non ne fosse il beneficiario effettivo, “può ritenersi esistere un errore scusabile, tanto più se si considerano le obiettive condizioni di incertezza sulla portata e l’ambito di applicazione della norma che si assume violata”. The case referred to the tax treatment to be applied to the royalties paid by an Italian company to a Swiss company. The judges confirmed the issue raised by the Tax Office, but they also observed that, if the Tax Office does not provide evidence of the fact that the company paying the royalties was aware of the fact that the receiving company was not their beneficial owner, “an excusable mistake can exist, taking into account also the uncertainty about the requirements and the scope of the tax rule which is assumed to be breached”. La Commissione ha quindi ravvisato, nel caso in esame, la sussistenza della causa di non punibilità di cui al 2° comma dell’articolo 6 del D.Lgs. 472/1997 ed al 3° comma dell’art. 10 della legge n. 212/2000, con conseguente disapplicazione delle sanzioni connesse al rilievo contenuto nell’avviso di accertamento oggetto di pronuncia. The Tax Court identified in the case under analysis the existence of the causes which can avoid the application of the penalties requested by the Tax Office in the tax assessment notice which has been appealed by the taxpayer. Conclusioni Conclusion Le pronunce rassegnate rappresentano quindi precedenti di una certa rilevanza che potranno essere utilmente richiamati dal contribuente al fine di vedere ridotto il carico sanzionatorio connesso ai rilievi in materia di trattamento fiscale dei flussi reddituali corrisposti da società residenti a soggetti esteri. The jurisprudential trend which has been analyzed can be useful for the taxpayer which is trying to reduce the burden of the tax penalties applied in case of issues raised with reference to the tax treatment of the outbound flows of income. Si osserva, infine, che l’orientamento in esame, comportando una riduzione del carico sanzionatorio complessivo della condotta (che permane comunque assoggettata a sanzioni per un ammontare complessivo pari al 120% delle ritenute non operate e non versate connesso alle violazioni di infedele dichiarazione e omessa effettuazione di ritenute), pare maggiormente rispettoso del principio di proporzionalità delle sanzioni sancito in più occasioni dalla Corte di Giustizia UE, riportando la risposta dell’ordinamento a tali violazioni entro limiti più ragionevoli. Furthermore, considering that this trend involves a decrease of the tax penalties referred to this kind of challenges (which is still subject to a tax penalty equal to the 120% of the unapplied withholding due to the penalties for unfaithful tax return and for omitted application or withholdings), it seems more compliant with the principle of proportionality of the penalties which has been enshrined in many cases law by the European Court of Justice. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 32 CFC ed interposizione fittizia: un dibattito ancora aperto CFC and fictitious interposition: a debate still open (Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli - Benedetta Alinovi) (Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli - Benedetta Alinovi) Le disposizioni anti-elusive normativamente previste per il requisito del “controllo” di cui al regime CFC rappresentano una questione incerta nonché raramente oggetto di espressione giurisprudenziale. The Italian anti-avoidance rules, applicable to the concept of “controlling interest requirements” as provided by the CFC legislation, represent an unsolved issue that is rarely treated in jurisprudence. In linea generale le stesse mirano ad evitare che frazionamenti nel controllo o cessioni fittizie (o solamente temporanee) delle partecipazioni possano ostacolare l’applicazione della disciplina in oggetto. Generally, the Italian anti-avoidance rules, applied in case of CFC, are aimed to avoid that the split of the controlling interest in foreign entities or fictitious (or temporary) sales of the related participations could lead to the non-application of the CFC rules. Taking into account the above, the aim of this paper is the analysis of the recent decision of the Provincial Tax Court of Milan (section. 2, no. 303/2013). In this case, the Tax Authority challenged the sale of the CFC participation performed by the Italian tax payer at the end of the fiscal year: this sale has been challenged based on art. 37 of DPR no. 600/73 that provides the anti-avoidance rule in case of “fictitious interposition”. CFC legislation Nell’ambito di tale articolo ci si pone l’obiettivo di analizzare i riflessi della recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Milano (sez. 2, n. 303/2013) nella quale l’Amministrazione ha contestato la cessione di partecipazioni CFC a ridosso della chiusura del periodo d’imposta mediante l’applicazione della disciplina antielusiva ex art. 37 del DPR 600/73. La normativa CFC L’art. 167 del TUIR detta disposizioni in materia di imprese controllate (direttamente od indirettamente) localizzate o residenti in paesi a fiscalità privilegiata. Tale disciplina nasce con l’obiettivo di scongiurare le pratiche elusive attuabili da chi detiene partecipazioni in società estere localizzate in paesi c.d. black list previsti da appositi decreti. Art. 167 of the Income Tax Code (“ITC”) provides an antiavoidance rule for the controlled companies (that are held directly or indirectly) located or resident in a tax havens. This provision has been issued with the aim of prevent tax avoidance behaves achieved by the tax payers who have controlling interests in a companies located in a tax haven jurisdictions (as defined in the black list provided by Ministerial Decrees). A tal fine la stessa interviene facendo concorrere, per “trasparenza” ed in proporzione alla partecipazioni detenute dalla società, i redditi delle controllate estere al soggetto residente in Italia a meno che il contribuente non dimostri tramite interpello preventivo, la sussistenza di una delle esimenti previste dal medesimo art. 167. For this purpose, the legislation provides that profits of the CFC are deemed to be profits of the Italian taxpayer: as a consequence, the profits are taxed at the Italian average tax rate, in proportion to the participation in the foreign company. The application of the CFC rule can be avoided if the taxpayer proves, through the advance ruling procedure, one of the two safeguard clauses provided by Art. 167 of ITC. Tale disposizione deroga, pertanto, il più generale presupposto impositivo secondo il quale i redditi derivanti dalla partecipazione in società non residenti vengono assoggettati a tassazione quando percepiti. Therefore, this provision is an exception to the general principle according to which income resulting from a controlling interest in non-resident company may be taxed when earned by the local tax payer. Il raggio d’azione del regime in oggetto riguarda potenzialmente ogni soggetto italiano che detenga, in modo diretto od indiretto, il controllo di imprese localizzate o residenti in paesi a fiscalità privilegiata. Al riguardo, il concetto di “controllo” rappresenta elemento cardine della disciplina CFC. Difatti ai sensi dell’art. 167, comma 3, del D.P.R. n. 917/1986 «ai fini della determinazione del limite del controllo (…) si applica l’art. 2359 c.c. in materia di società controllate e collegate» (n.d.r. in tal senso vi è controllo se una società dispone della maggioranza dei voti o di un numero di voti sufficienti per esercitare influenza dominante sull’altro sog- Potentially, CFC legislation may be applied to any Italian taxpayer who holds, directly or indirectly, a controlling interest in a company located or resident in a tax haven country. In this respect, the concept of “controlling interest” is a key element of the CFC rule. 33 In particular, pursuant to Art. 167 , par. 3, of ITC «in order to determine if the controlling interest requirements are satisfied Art. 2359 of civil code, that provides the concept of controlled/ associated companies, has to be applied» (n.d.r. in this regard, a company holds the control of another entity if it holds the majority of the votes or a sufficient number of votes to exercise a dominant influence over the other entity; furthermore, the TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 getto, il controllo può inoltre derivare da particolari vincoli contrattuali). Come previsto all’art. 1, co. 3, del decreto ministeriale 429/2001 relativo all’attuazione della disciplina CFC, «ai fini della verifica della sussistenza del controllo […] rileva la situazione esistente alla data della chiusura dell’esercizio o periodo di gestione del soggetto estero controllato». Tale in estrema sintesi il regime delle cosiddette “controlled foreign companies” o “CFC”. Disposizioni anti-elusive applicabili al requisito del controllo di CFC Lo stesso decreto 429 prevede all’art. 3, co.7, che «per i comportamenti posti in essere allo scopo del frazionamento del controllo o della perdita temporanea dello stesso ovvero della riduzione dei redditi imputabili, si applicano le disposizioni degli articolo 37, co. 3, e 37-bis del DPR 600/1973». La relazione al decreto, inoltre, specifica che «il comma 7 dell’art. 3 mira a contrastare fenomeni aventi finalità elusive. In particolare, è prevista l’applicazione delle norme antielusive già esistenti nel nostro ordinamento nei casi di comportamenti tesi: 1. alla perdita temporanea del controllo. E’ il caso, ad esempio, di operazioni di cessione delle partecipazioni poste in essere nei confronti di un soggetto non residente in prossimità della chiusura dell’esercizio della CFC e del successivo (ri)acquisto; 2. o al frazionamento del controllo stesso. E’ il caso, ad esempio, del controllo esercitato attraverso partecipazioni detenute da familiari; 3. ovvero alla riduzione del reddito imponibile». controlling interest may be also set through special contractual relationships). As provided by Art. 1, par. 3, of Ministerial Decree no. 429/2001 (that provides the rules for the application of the CFC legislation) «in order to verify the existence of the controlling interest [...]is relevant the participation relationship existing at the end of the fiscal year of the controlling company or of the controlled entity» (if different). This is, briefly, the Italian legislation for the so-called “controlled foreign companies” or “CFC”. Anti - avoidance provisions applicable to the “control requirements“ for the CFC Ministerial Decree no. 429 provides at Art. 3, par. 7, that «Articles 37, par. 3, and 37-bis of Presidential Decree no. 600/1973 are applicable in case of behaves engaged in order of splitting the control of the participation or for obtaining the temporary loss of the controlling interest or for obtaining a reduction of the taxable income». The explanatory memorandum to the Ministerial Decree no. 429 specifies also that «par. 7 of Article 3 is aimed to avoid behaves with an avoidance scope. In particular, it provides the application of the anti-avoidance rules, that already exist in our legal system, in cases of conducts engaged for: 1. temporary loss of the controlling interest. For example, in case of sale of participations carried out at the closing of the fiscal year and subsequently (re)purchased; 2. or to split the control of the participation. For example, if the controlling interest is hold through family members’ shares; 3. or to obtain a reduction of the taxable income». Grazie, dunque, al rimando agli artt. 37, co.3, e 37-bis del DPR 600/73, i quali prevedono, rispettivamente, la disciplina dell’interposizione fittizia e dell’elusione fiscale, viene ad instaurarsi l’esplicito collegamento fra la normativa in esame e la disciplina antielusiva prevista in tema di accertamento delle imposte sui redditi. In this way, the Ministerial Decree no. 429 allows the connection between Articles 37, par. 3 (that provides the “fictitious interposition” rule) and 37-bis (that provides the general anti-avoidance rule) of the Presidential Decree no. 600/1973 and the CFC legislation as provided by ITC. In particolare, tramite l’applicazione di tali norme antielusive l’Amministrazione può verificare la reale ed effettiva titolarità della partecipazione del soggetto CFC. Al riguardo, differenti fattispecie potrebbero indurre l’Amministrazione finanziaria a fare ricorso all’art. 37, co. 3 del D.P.R. n. 600/1973. Ad esempio nel caso in cui la controllata estera fosse interposta fittiziamente e l’effettivo possessore dei redditi sia la controllante italiana, ovvero, all’art. 37-bis, ad esempio nel caso in cui la controllata non residente risulti effettivamente esistente ed operativa (e pertanto vengano ad essere correttamente integratiti i presupposti della disciplina CFC), ma la sua costituzione risulti guidata esclusivamente dall’ottenimento di risparmio fiscale non giustificato da “valide ragioni economiche”. In particular, through the application of the “fictitious interposition” and anti-avoidance rules, the Tax Authority could verify who is the real owner of the controlling interest in the controlled foreign company. In this regards, the Tax Authority may apply, for example, the provision of Art. 37, par. 3 of Presidential Decree no. 600/1973 in the case that the controlled foreign company is fictitiously interposed and the actual owner of the income is the Italian entity or Art. 37 -bis in case that the controlled foreign company performs an actual business (and, therefore, the CFC safeguard clause is set) but it has been established only to obtain tax-savings not justifiable under “valid business reasons”. Brevi cenni in tema di interposizione fittizia Briefly description of the “fictitious interposition rules” L’art. 37, co. 3, prevedendo che «in sede di rettifica o di accertamento d’ufficio sono imputati al contribuente i redditi di cui appaiono titolari altri soggetti quando sia dimostrato, Art. 37, par. 3, provides that «in case of ITA adjustment or tax audit, even if the income seems to be owned by other parties through the “fictitious interposition” scheme, the income may TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 34 anche sulla base di presunzioni gravi, precise e concordanti, che egli ne è l’effettivo possessore per interposta persona», introduce la normativa della c.d. interposizione fittizia. be deemed of the tax payer if it has been proved that he is the beneficial owner. The proof of the ownership have to be based on serious, precise and consistent presumptions». A tal riguardo, la Sentenza della Corte di Cassazione n. 3979 del 3 aprile 2000 ha precisato che «questa norma, stabilendo l’imputabilità al possessore effettivo dei redditi di cui “ appaia” titolare altro soggetto in base ad interpretazione di persona, inequivocabilmente si occupa del caso dell’interposizione fittizia in senso proprio (…) caratterizzata dalla divaricazione fra situazione esteriore e situazione sostanziale, rispettivamente riferibili all’interposto ed all’interponente, non anche del caso dell’interposizione cosiddetta reale (…) ove la forma e la sostanza coincidono, e si può porre soltanto un problema di validità ed efficacia dell’atto negoziale determinativo della variazione soggettiva nella titolarità del bene». In this regard, the Supreme Court in decision no. 3979 of 3 April 2000 stated that «Art. 37, par. 3, which provides that the incomes have to be deemed to the real owner even if another one seems to be the owner based on the interposition, provides the “fictitious interposition” scheme. The “fictitious interposition” is characterized by the difference between the form and the substance. This Article does not provide the rule for the so called “actual” interposition, where external and substantial situation are the same: in this case, the main issue may arise regarding the validity and effectiveness of the obligation of the interposed entity to transfer the rights acquired to the “interponent” subject». Pertanto, sulla base di quanto sopra, nel caso di interposizione fittizia, analizzando la situazione “esteriore” il contraente dell’atto negoziale appare essere il soggetto c.d. interposto nei cui confronti si manifestano gli effetti dell’atto stesso, mentre considerando la situazione “sostanziale” il reale contraente dell’atto negoziale è il soggetto c.d. interponente. Therefore, on the basis of the above, in case of “fictitious interposition”, on the “external” situation the owner of the rights/ obligations appears to be the interposed who, as a consequence, would obtain also the effects of the rights/obligations. However, in this case, based on the “substantial” situation the real owner of the rights/obligations acquired by the interposed would be the “interponent”. Tale norma, dunque, prevede che, nel caso in cui la fattispecie fattuale diverga rispetto alla fattispecie esteriore e sia il soggetto interposto ad apparire titolare di determinati redditi, questi ultimi devono essere attribuiti all’interponente, ossia all’effettivo titolare degli stessi. In sostanza, si tratta di una disposizione antielusiva che pone l’onere della prova in capo all’Amministrazione, la quale dovrà dimostrare che il soggetto interponente è, in realtà, il vero titolare del reddito imponibile e non il soggetto interposto, il quale, solo apparentemente, detiene i redditi contestati. Tale onere della prova, come previsto dallo stesso articolo, può essere assolto dall’Amministrazione anche sulla base di presunzioni semplici, ossia quelle basate su un ragionamento deduttivo caratterizzato dagli elementi di gravità (dai quali derivano l’elevata certezza/probabilità dell’esistenza del fatto da provare), precisione (che costituiscono il legame fra il fatto noto e il fatto da provare) e concordanza (basati su fatti che non si contraddicono reciprocamente). In particular, under this disposition even if the interposed seems to be the owner of the income, they have to be shifted to the “interponent”, who is the real owner. Such anti-avoidance rule shift the burden of the proof on the Tax Authority, who has to demonstrate that the “interponent” is the real owner of the taxable income and not the interposed, who is the “apparent” owner of the income. Art. 37 provides also that the Tax Authority may demonstrate the fictitious interposition scheme also through “simple presumptions”, i.e. presumptions based on the deductive approach that are characterized by the elements as seriousness (the presumption has to be based on elements with an high level of certainty/probability), precision (elements that provide the connection between the known and unknown situation that needs to be demonstrated) and consistency (based on facts that are not contradictory). La sentenza The Court Decision La pronuncia in commento si presenta, allo stato attuale, come uno dei pochi arresti giurisprudenziali in tema di fattispecie esplicitamente elusive aventi ad oggetto partecipazioni soggette alla disciplina delle CFC. Tale sentenza, fornisce pertanto interessanti principi interpretativi. Nowadays, the decision of the Provincial Tax Court is one of the few cases in which the anti-avoidance rules on the controlling requirement provided for CFC puposes have been applied. Therefore, this decision provides interesting principles regarding this issue. La stessa scaturisce dal ricorso proposto da una società avente sede in Italia per ottenere l’annullamento di un avviso di accertamento, relativo all’esercizio 2007, nel quale sono stati ripresi maggiori ricavi per presunta violazione della disciplina CFC. In particolare, l’Agenzia ha contestato la cessione, da parte del contribuente italiano, di una partecipazione di controllo in una società localizzata in un paese a fiscalità privilegiata. The case arises from the recourse of the taxpayer who has been challenged by the Tax Authority in relation to the controlling interest hold in a foreign company in FY2007. 35 In particular, the Tax Authority challenged the sale of such participation located in a tax haven country. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Come si evince dalla sentenza in esame, secondo l’Agenzia la violazione risiederebbe nel fatto che «la cessione è avvenuta a ridosso della chiusura dell’esercizio, il che ha permesso alla ricorrente di non imputare in base alla normativa sulle CFC, ed in presenza di circostanze che hanno fatto ritenere che la ricorrente avesse mantenuto il possesso della partecipazione». Tale assunto dell’Agenzia deriva da una mail dell’aprile dell’anno successivo alla cessione, rinvenuta presso la società in fase di verifica, dove il contribuente manifestava la possibilità di riacquistare la partecipazione nella società estera. Su tale ed unica mail l’Agenzia struttura il suo intero impianto probatorio, ritenendola sufficiente a soddisfare i requisiti di presunzioni “chiare, precise e concordanti” come richieste dall’art. 37, co. 3, DPR 600/73 (il quale stabilisce, come sopra chiarito, la disciplina antielusiva per l’interposizione fittizia), non avendo ulteriore materiale a supporto per dimostrare che la contribuente aveva in realtà mantenuto il possesso della partecipazione, con conseguente applicazione della disciplina CFC. As illustrated in the Decision, the Tax Authority performed its remark on the base that «the sale of the participation has been performed at the end of the fiscal year. In this way, the taxpayer avoided the CFC rules. However, based on the factual situation, it seems that the taxpayer had maintained the controlling interest in the foreign company». La Commissione Provinciale di Milano accoglieva il ricorso del contribuente annullando l’avviso di accertamento considerando che «tali circostanze, a ben guardare, appaiono del tutto insufficienti a configurare anche delle mere presunzioni». In aggiunta la Commissione precisa che «l’Ufficio muove dalla premessa che l’art. 37, comma 3, D.P.R. 600/1973 si riferisca non solo all’interposizione reale, mentre il suo tenore letterale (“apparenza di titolarità”) dimostra che la norma riguarda solo l’ipotesi di simulazione, quindi l’interposizione fittizia, che nel caso resta indimostrata». The Provincial Tax Court accounted the appeal of the taxpayer, considering that «the documentation provided by the Tax Authority was not sufficient to support the burden of the proof, neither in case of presumptions». Considerazioni Considerations Il regolamento CFC prevede l’applicazione dell’art. 37, co. 3, del D.P.R. n. 600/1973 (art. 1, co. 3, del decreto ministeriale 429/2001) ai fini della verifica del controllo della partecipazione, coordinando, difatti, il campo di applicazione dell’art. 167 con le disposizioni in materia di interposizione. Giova precisare che rispetto a tale ipotesi elusiva (art. 37 de quibus) l’art. 167 del TUIR verrebbe a configurarsi su un differente piano normativo in quanto non trova applicazione nel D.P.R. n. 600/1973, relativo all’attività di accertamento e dei controlli, ma viene a collocarsi nel del D.P.R. n. 917/1986 che regolamenta le imposte sui redditi. As provided by Art. 1, par. 3, of Ministerial Decree no. 429/2001, Art. 37 of the Presidential Decree no. 600/73 may be applied in order to verify who is the owner of the controlling interest: in this way, the anti-avoidance rule regarding the “fictitious interposition” and the CFC legislation as provided by Art. 167 are connected. It should be noticed that Art. 167 TUIR represents a rule issued to define the income tax due by the taxpayer, otherwise Presidential Decree no. 600/1973, provides rules related to “assessments and tax audit controls” . Ne consegue che, a differenza delle prime, alle quali deve essere attribuita valenza procedimentale basata sul riconoscimento all’Amministrazione finanziaria di determinate potestà accertative, il TUIR assume portata sostanziale richiedendo al contribuente immediati obblighi dichiarativi. Va inoltre osservato che la disposizione CFC prevede un’inversione legale dell’onere della prova mentre la disciplina di cui all’art. 37 del D.P.R. 600/1973 si limita a riconoscere all’Amministrazione finanziaria la possibilità di utilizzare presunzioni. In tal caso, dunque, ai fini dell’applicazione dell’art. 37 spetta all’Amministrazione finanziaria la dimostrazione dell’apparente perdita del controllo derivante dalla costruzione dello schema dell’interposizione fittizia, anche per tramite di presunzioni. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 This assumption of the Tax Authority was based on an e-mail, sent during the subsequent fiscal year and found during the tax audit, where the taxpayer exposed the possibility to repurchase the sold participation in the foreign company. On this, unique, e-mail the Tax Authority based the entire challenge, retaining that the it was sufficient to demonstrate the “serious, precise and consistent presumptions” required by Art. 37, Presidential Decree no. 600/73 (that sets the “fictitious interposition rule”, as explained above). The Tax Authority did not have further documentation to demonstrate that the tax payer had maintained the controlling interest in the foreign company in order to apply the CFC legislation. Furthermore, the Provincial Tax Court stated that «Art. 37, Presidential Decree no. 600/73, refers only to the “fictitious interposition” and it is not applicable to the “actual interposition”: this article is applicable only to the cases that are based on a “simulated scheme” that, in this case, has not been proved». As a consequence, art. 167 has a substantial scope requiring to the taxpayer immediate declaratory obligations. It should also be noted that in CFC legislation the burden of the proof lies on the tax payer, while Art. 37 of Presidential Decree no. 600/1973 recognizes to the Tax Authority the possibility to demonstrate the “fictitious interposition” on the base of presumptions. Regarding this, the Tax Authority has the burden to provide the demonstration regarding the apparent loss of the controlling interest obtained by the taxpayer through the “fictitious interposition” scheme also thorough presumptions. 36 Ne consegue che l’Agenzia delle Entrate avrà interesse nel contestare l’imputazione fittizia dei redditi dell’interponente residente al soggetto controllato non residente solo nel caso in cui il contribuente sia in grado di evadere dall’applicazione della disciplina delle c.d. controlled foreign companies (sia per l’applicazione delle esimenti che per il venir meno dei presupposti normativamente previsti). Tuttavia, come giustamente sancito dalla sentenza in commento, pur essendo utilizzabili le presunzioni semplici allo scopo di dimostrare il concetto di controllo per l’applicazione della disciplina CFC, le stesse devono essere gravi, precise e concordanti, non essendo sufficienti delle “mere presunzioni”. Laddove l’Agenzia non sia in grado di assolvere adeguatamente tale onere, non può attribuirsi al contribuente la titolarità della partecipazione. Coerentemente a quanto sopra espresso, la recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Milano (sez. 2, n. 303/2013) ha in sintesi: 1. chiarito che le disposizioni anti-elusive (di cui agli artt. 37, co.3, e 37-bis del DPR 600/73) in materia di CFC possano essere chiamate in causa esclusivamente nel caso in cui si presentino circostanze tali da giustificare idonee presunzioni (nel caso in commento, a parere dei giudici di merito, le stesse «appaiono del tutto insufficienti a configurare anche delle mere presunzioni»); 2. confermato l’orientamento della Suprema Corte (Sent. n. 3979 del 3 aprile 2000) secondo la quale l’art. 37, comma 3, del D.P.R. 600/1973 non possa essere richiamato dall’Agenzia delle Entrate al fine di contestare l’interposizione reale atteso che tale disposizione si applicherebbe ai soli fenomeni di interposizione fittizia. As a consequence, the Tax Authority will challenge the “fictitious interposition” scheme only in case that the taxpayer would be able to avoid the CFC legislation (through the application of the safeguard clauses or avoiding on of the other requirements of the CFC legislation). However, as correctly stated by the decision of the Provincial Tax Court, even if the Tax Authority could use the presumptions in order to demonstrate the “fictitious interposition” scheme for the application of the CFC rule, these presumptions has to be serious, precise and consistent. In case the Tax Authority would not be able to satisfy the burden of the proof, the taxpayer cannot be qualified as the real owner of the controlling interest. In ogni caso, stante che tale sentenza rappresenta un raro caso di asserto giurisprudenziale in tema di fattispecie esplicitamente elusive aventi ad oggetto partecipazioni soggette alla disciplina delle CFC, i principi enunciati dalla stessa dovranno essere valutati alla luce delle eventuali e future espressioni giurisprudenziali di legittimità. In any case, since this decision represents a rare case in our jurisprudence regarding the application of the anti-avoidance rules to the CFC legislation, the principles stated should be considered in the light of future decisions. Based on the above, the decision of the Provincial Tax Court of Milan (sez. 2, no. 303/2013) stated: 1. the anti-avoidance rules (ex Articles 37, par.3, and 37bis of Presidential Decree n.600/73) can be applied in relation to the CFC legislation only if the Tax Authority is able to demonstrate the serious, precise and consistent presumptions (as stated in the decision «in this case they are not sufficient to satisfy the burden of the proof»). 2. The Provincial Tax Court confirmed the jurisprudence of the Supreme Court that stated that Art. 37, par.3 of Presidential Decree no. 600/73 cannot be applied in case of “actual interposition” since it can be applied only in case of “fictitious interposition”. Illegittima l’estensione dei termini Invalid the extension of the terms of del periodo d’accertamento fiscale the tax audit period in the case of prescription of the crime in caso di prescrizione del reato (Mia Pasini – Luca Piemontese) (Mia Pasini – Luca Piemontese) L’Amministrazione finanziaria non può procedere a estendere i termini di accertamento fiscale, laddove la comunicazione della “notitia criminis” avvenga quando il reato è già prescritto. The Italian Tax Authorities cannot extend the terms of the tax assessment period, if the notice of the “notitia criminis” is given when the tax crime is already prescribed. Alle predette conclusioni è giunta la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, che con la sentenza n. 147/06/2013 ha fornito un’importante precisazione sul delicato tema legato all’estensione dei termini di accertamento fiscale in presenza di reato penale. Such conclusions were confirmed by the Regional Tax Court of Lombardy, which, with the decision n. 147/06/2013, gave an important clarification on the crucial issue of the extension of terms of the tax assessment period in case of tax crimes. 37 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 A tal proposito, si ricorda che l’art. 43 co. 2-bis del DPR 600/1973 sancisce che, in caso di violazione comportante l’obbligo di denuncia per reati fiscali, disciplinati dal D.Lgs. 74/2000, i termini di decadenza del periodo d’accertamento fiscale sono raddoppiati. Nei casi sopra prospettati, pertanto, l’Amministrazione finanziaria può notificare l’avviso di accertamento entro il 31 dicembre: • dell’ottavo anno successivo rispetto a quello in cui è stata presentata la dichiarazione; • del decimo anno successivo nei casi di omessa dichiarazione. In this regard, it must be reminded that, according to article 43 paragraph 2-bis of the Presidential Decree n. 600/1973, in case of a violation that concerning the duty to communicate a possible “notitia criminis” for tax crimes, regulated by Legislative Decree n. 74/2000, the deadline of the tax assessment period is extended. In the above mentioned cases, therefore, the Italian Tax Authorities can issue the notice of tax assessment within the 31 December: • of the eight year following that one in which the tax return was filed; • of the tenth following year in case in which the tax return was not filed. Con riferimento alla normativa citata, la giurisprudenza si è più volte interrogata su quali siano i requisiti che permettono all’Amministrazione di estendere i termini di accertamento fiscale. In tal senso, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 247/2011, ha avuto modo di precisare che: “E’ del tutto irrilevante che l’obbligo di denuncia penale possa insorgere anche dopo il decorso del termine “breve” o possa non essere adempiuto entro tale termine. Ciò che rileva è solo la sussistenza dell’obbligo, perché essa soltanto connota, sin dall’origine, la fattispecie di illecito tributario, alla quale è connessa l’applicabilità dei termini raddoppiati di accertamento”. With reference to the above mentioned rules, the case law often treated the requirements which allow the Administration to apply the extension of the terms of tax assessment period. The Supreme Court, with decision n. 247/2011, stated that: “It is absolutely irrelevant that the duty to communicate a possible “notitia criminis” arises after the expiration of the ordinary term or cannot be performed within such term. The existence of the duty is important, because it characterizes from the beginning the type of tax crime, to which the applicability of the extended terms of assessment is connected”. Tale interpretazione, pertanto, pone in rilievo l’irrilevanza della tempistica con cui viene comunicata al Pubblico Ministero la “notitia criminis”, che può essere trasmessa anche oltre il termine ordinario, purché siano obiettivamente riscontrabili gli elementi richiesti per l’insorgenza dell’obbligo di denuncia penale. This interpretation, therefore, emphasizes the irrelevance of the timing within which the “notitia criminis” is communicated to the Public Prosecutor. It can also be transmitted after the ordinary deadline of the tax assessment period, as long as the elements required for the duty to communicate the “notitia criminis” are objectively verifiable. Tali elementi possono essere sindacati, su precisa richiesta del contribuente, dallo stesso Giudice tributario, il quale è chiamato ad evitare che l’Amministrazione utilizzi in maniera pretestuosa la normativa sul raddoppio dei termini, applicando la stessa, anche nei casi in cui non sussista l’obbligo di intraprendere l’azione penale, al solo fine di ampliare i termini di accertamento fiscale. These items can be challenged, on the specific request of the taxpayer, by the same tax judge, who is called to avoid that the Tax Authorities, applying this rule, use an excuse to extend the terms, even in cases in which there is no duty to take criminal actions for the sole purpose to extend the terms of tax assessment period. Su tali premesse si innesta la menzionata pronuncia n. 147/06/2013 della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Tale sentenza trae origine da due avvisi di accertamento per gli anni 1999 e 2000, aventi ad oggetto la contestazione di esterovestizione ad una società Lussemburghese che ad avviso dell’Agenzia delle Entrate, sarebbe stata amministrata fiscalmente in Italia. La Società in questione eccepiva l’impossibilità di ampliare i termini del periodo di accertamento fiscale perché al momento della trasmissione della “notitia criminis” (10 dicembre 2010) l’ipotetico reato sarebbe stato prescritto. The aforementioned decision n. 147/06/2013 of the Regional Tax Court of Lombardy deals with this matter. This decision arises from two notices of assessment for years 1999 and 2000, in which it is challenged the tax residence of a Luxembourg Company. According to the Italian Tax Authorities, this company had its place of effective management in Italy and as a consequence, it would have to be considered resident in Italy for tax purposes. In the appeal the company challenge, among others, the extension of the terms of the tax assessment period because at the time of notice of the “notitia criminis” (10 December 2010), the hypothetical crime would have been prescribed. I giudici di primo grado annullavano l’accertamento, concordando, in sostanza, con i rilievi opposti dalla Società ricorrente, in quanto: “l’ampliamento dei termini non è concesso alla mera comunicazione della “notitia criminis” all’autorità penale, ma al concreto esercizio dell’azione penale da parte del Pubblico Ministero”. The judges of first instance stated that the tax assessment was invalid, and they agreed, essentially, with the arguments opposed by the Company, because “the extension of the terms is not granted in a case of a simple communication of the “notitia criminis” to the criminal Authority, but in the concrete prosecution by the public prosecutor” TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 38 L’ufficio ricorreva, pertanto, in secondo grado, ma anche in tale sede vedeva respinte le proprie ragioni. The Tax Authorities appealed the decision, but also the Regional Tax Court rejected the appeal. Anche ad avviso della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, infatti, l’estensione dei termini per l’accertamento fiscale non scatta automaticamente con la comunicazione della “notitia criminis” all’Autorità competente, ma è necessario valutare il concreto esercizio dell’azione penale da parte del Pubblico Ministero. Even in the opinion of the Regional Tax Court of Lombardy, in fact, the extension of the tax assessment period does not automatically start with the notice of the “notitia criminis” to the Criminal Authority, but it is necessary to evaluate the actual prosecution by the public prosecutor. Nel caso di specie, non si è configurato alcun obbligo di denuncia, in quanto l’azione penale è stata resa improcedibile dalla sopravvenuta prescrizione del reato e, di conseguenza, l’Ufficio non è legittimato a procedere a estendere i termini di accertamento fiscale. In this case there was no duty to notice the “notitia criminis”, as the criminal action has been made impracticable by the prescription. Therefore, the Tax Authorities are not entitled to proceed to the extension of the terms of the tax assessment period. Obbligo di apposizione del visto di conformità alle dichiarazioni fiscali per le compensazioni di crediti tributari di importo superiore ad Euro 15.000 ed incremento del limite annuo per l’utilizzo tramite compensazione dei crediti per imposte da Euro 516.456,90 a Euro 700.000 Mandatory “conformity permit” on Tax returns to offset tax credits for amounts greater than Euro 15.000 and increase of the annual limit for compensation of tax credits from Euro 516.456, 90 to Euro 700.000 (Riccardo Lorenzon – Maria Zanatta) (Riccardo Lorenzon – Maria Zanatta) La Legge di Stabilità 2014 (L. 27 dicembre 2013, n. 147), ha introdotto, tra le tante novità, una nuova disciplina riguardante le compensazioni dei crediti fiscali. The Stability Law 2014 (Law 27th December 2013, n. 147) introduced, among other innovations, a new regulation concerning the compensation of the tax credits. In particolare, l’art. 1, c. 574, della Legge di Stabilità, stabilisce che: “A decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013, i contribuenti che, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, utilizzano in compensazione i crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle ritenute alla fonte di cui all’art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito e all’imposta regionale sulle attività produttive, per importi superiori a 15.000 euro annui, hanno l’obbligo di richiedere l’apposizione del visto di conformità di cui all’art. 35, c. 1, lettera a), del citato decreto legislativo n. 241 del 1997, relativamente alle singole dichiarazioni dalle quali emerge il credito. In alternativa la dichiarazione è sottoscritta, oltre che dai soggetti di cui all’art. 1, c. 4, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, dai soggetti di cui all’art. 1, c. 5, del medesimo regolamento, relativamente ai contribuenti per i quali è esercitato il controllo contabile di cui all’art. 2409bis del codice civile, attestante l’esecuzione dei controlli di cui all’art. 2, c. 2, del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 31 maggio 1999, n. 164. L’infedele attestazio- Article 1, paragraph 574 of the Stability Law states that, starting from the fiscal year in progress at 31th December 2013, taxpayers who offset the tax credits relating to income taxes, withholding taxes, substitute taxes and to the Regional Tax on Productive Activities (IRAP), for amounts exceeding Euro 15,000 per year, have to obtain a “conformity permit”, in accordance with art. 35 , par. 1 , letter a) of the Legislative Decree no. 241 of 1997, relating to the tax return which show the tax credit. Alternatively, with respect to the taxpayers subject to statutory audit of accounts in accordance with Art. 2409bis of the Italian Civil Code (ICC), the tax return is signed by the auditor or by recognized professionals. The unfaithful certification of checks carried out involves the application of a penalty from Euro 258 to Euro 2,582 under Art. 39, par. 1, letter a), first sentence, of the Legislative Decree 241/1997. In case of repeated violations or particularly serious, appropriate notification is made to the competent authorities. 39 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 ne dell’esecuzione dei controlli di cui al precedente periodo comporta l’applicazione della sanzione di cui all’art. 39, c. 1, lettera a), primo periodo, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. In caso di ripetute violazioni, ovvero di violazioni particolarmente gravi, è effettuata apposita segnalazione agli organi competenti per l’adozione di ulteriori provvedimenti”. Tale disciplina prevede, in parziale analogia con quanto già previsto in ambito IVA, la necessità dell’apposizione del visto di conformità alla dichiarazione fiscale laddove il contribuente proceda alla compensazione c.d. “orizzontale” con crediti tributari risultanti dalla stessa per importi superiori a Euro 15.000. La disposizione riguarda le compensazioni relative ai crediti per imposte sui redditi (IRES e Irpef) e relative addizionali, ritenute alla fonte, imposte sostitutive e all’IRAP. La novità in questione interessa tutti quei contribuenti e, in particolar modo, le imprese e i professionisti, che a fine anno evidenziano rilevanti crediti tributari per alcune imposte e debiti per altre, a fronte dei quali si presenta, quindi, l’opportunità di ridurre l’esborso finanziario grazie al meccanismo della compensazione. Similarly with what is already provided for the VAT, the issuance of the “conformity permit” is required if the taxpayer makes use of tax credits, resulting from the same tax return for an amount higher than Euro 15,000, in order to reduce the amount of taxes, contributions and sums due. La norma è stata introdotta al fine di contrastare i fenomeni di abuso e frode mediante compensazione con crediti fiscali inesistenti. Secondo la nuova disposizione normativa, per importi superiori ad Euro 15.000, è consentito l’utilizzo in compensazione tramite il modello F24 di crediti d’imposta IRES, Irpef, IRAP e per ritenute, solo subordinatamente all’apposizione del visto di conformità alla dichiarazione da parte di un professionista abilitato. The rule was introduced to counter situations of abuse and fraud relating to the compensation with non-existent tax credits. According to the new regulation, the compensation of tax liabilities with tax credits for amounts exceeding Euro 15,000 is allowed by the F24 form and subject to obtaining of the “conformity permit” on the tax return, issued by a qualified professional. Le società sottoposte a revisione legale di cui all’art. 2409-bis del Codice Civile possono, in alternativa al visto di conformità, far sottoscrivere la dichiarazione fiscale dall’organo incaricato della revisione stessa, ovvero dal collegio sindacale, laddove questo si occupi della revisione. La nuova norma è applicabile, per i soggetti con esercizio solare, a partire dalle compensazioni operate dal 1°gennaio 2014, relative alle dichiarazioni dei redditi ed IRAP per i redditi prodotti nel 2013, da presentare entro il 30 settembre 2014. As an alternative to obtaining the “conformity permit”, the companies subject to statutory audit of accounts - in accordance with art. 2409-bis of the ICC – may require to obtain the signature of the tax return by the Audit Company or by the Board of the Statutory Auditors, where this is concerned with the statutory audit. Conseguentemente, per i soggetti “solari”, la compensazione con i crediti fiscali sopraccitati e di importo superiore ad Euro 15.000 sarà possibile dal 1° gennaio dell’esercizio successivo a quello della maturazione del credito. For the taxpayers with fiscal year coincides with the calendar year, the new regulation is applicable to compensations made from 1st January 2014 relating to incomes earned in 2013, to be submitted by 30th September 2014. Consequently, for the above taxpayers, the compensation with the aforementioned tax credits for amounts exceeding Euro 15,000 will be possible from the 1st January of the year following the maturity of the tax credit. Con riferimento alle tempistiche da osservare, è stato chiarito che è possibile procedere già da subito alla compensazione dei tributi con i crediti relativi al periodo d’imposta 2013, con il vincolo di ottenere l’apposizione del visto di conformità prima dell’invio telematico della dichiarazione stessa. Tale procedura si differenzia da quanto previsto per la compensazione del credito risultante dalla dichiarazione IVA, per il quale è richiesta, invece, in caso di compensazione per importi superiori ad Euro 5.000, la preventiva trasmissione telematica della dichiarazione IVA “vistata”. With reference to the timing, it has been clarified that it is already possible to immediately offset the amounts due with the credits relating to 2013 fiscal year, with the obligation to obtain the “conformity permit” before submitting the tax return in September. Such procedure is different from that required for VAT purposes in case of compensation for amounts exceeding Euro 5,000, according to which the certification permit must be obtained prior to making the compensation and the countersigned VAT return must be submitted in advance. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 The novelty is applied to all taxpayers and in particular to those companies and professionals which show significant credits at year end for certain taxes and other tax payables. So they have the opportunity to reduce the financial cost due thanks to the compensation mechanism. 40 Relativamente alle procedure di verifica da attuare ai fini del rilascio del visto di conformità o della sottoscrizione della dichiarazione, non sono al momento state fornite indicazioni. In attesa di chiarimenti, si rimanda alla norma di riferimento (art. 2 del DM n. 164 del 31 maggio 1999) la quale prevede che il rilascio del visto di conformità implica la verifica della regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili obbligatorie e il riscontro della corrispondenza dei dati esposti nella dichiarazione alle risultanze delle scritture contabili. In caso di violazione dell’obbligo in esame, ovvero di utilizzo in compensazione di crediti esistenti ma non “vistati”, è applicata una sanzione pari al 30% dei crediti utilizzati indebitamente, in conformità a quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate relativamente ai crediti IVA. Nell’ipotesi, invece, di utilizzo in compensazione di crediti inesistenti, la sanzione è applicata in misura dal 100% al 200% dei crediti stessi. E’ possibile sanare tale violazione mediante l’istituto del ravvedimento operoso. Diverso ancora è il caso di apposizione di un visto infedele da parte dei soggetti abilitati, punito con l’irrogazione di una sanzione amministrativa da Euro 258 a Euro 2.582. Nel caso in cui tale violazione sia ripetuta o particolarmente grave, la facoltà di rilasciare il visto di conformità può essere sospesa per un periodo da uno a tre anni. Inoltre, in presenza di ulteriori violazioni commesse successivamente al periodo di sospensione, potrà essere disposta l’inibizione della facoltà di rilascio per il professionista. With regard to the checking procedures to be implemented in order to issue the certification permit, at present they have not yet been clarified. Pending clarifications of the Tax Authorities, the referenced standard is the Art. 2 of Ministerial Decree no. 164/1999, which states that the fiscal certification can be issued to provide the proper completion and retention of accounting records and the match of the data shown in the tax return with the accounting. Dal 1°gennaio 2014 è diventata operativa la novità introdotta dal c. 2, art. 9, del Decreto Legge 8 aprile 2013, n. 35 (convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 giugno 2013, n. 64), riguardante l’innalzamento del limite annuo per l’utilizzo tramite compensazione dei crediti per imposta. A decorrere dall’anno 2014, il limite massimo dei crediti fiscali e dei contributi compensabili mediante modello F24, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 241/1997, è aumentato a Euro 700.000,00. Precedentemente il limite ammontava a Euro 516.456,90, come fissato dall’art. 34, c. 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388. From the 1st January 2014 the novelty, introduced by Art. 9, par. 2, of the Decree Law 8th April 2013, no. 35 (converted, with amendments, by the Law 6th June 2013, no. 64), concerning the increase of the annual limit for the use of tax credits in compensation of amounts due, became operational. Starting from year 2014, the maximum amount of tax credits and contributions that could be offset by F24 form - pursuant to Art. 17 of Legislative Decree 241/1997 - increased to Euro 700.000, while previously such limit amounted at Euro 516.456,90, as stated by Art. 34, par. 1, of the Law 23rd December 2000, no. 388. Conseguentemente i contribuenti dovranno fare riferimento al suddetto nuovo limite di Euro 700.000,00 per effettuare i pagamenti di imposte e contributi mediante la compensazione con crediti tributari. Con riferimento ai soggetti subappaltatori operanti nel settore edile, richiamati al c. 6-ter dell’art. 35 del D.L. 223/2006 (convertito, con modificazioni, nella Legge 4 agosto 2006, n. 248), il cui volume d’affari rilevato nell’esercizio precedente sia costituito, per almeno l’80% del suo ammontare, da prestazioni rese in esecuzione di contratti di subappalto, il predetto limite massimo dei crediti d’imposta e dei contributi compensabili è elevato ad Euro 1.000.000,00. Si ricorda che il superamento del limite massimo compensabile comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa in misura pari al 30% dell’imposta o dei contributi compensati in eccedenza, analogamente a quanto disposto dall’art. 13 del D.Lgs 471/1997 in materia di omessi versamenti dei tributi. Consequently, the taxpayers will have to refer to that new limit of Euro 700.000 to make payments of taxes and contribution by offsetting tax receivables. With reference the sub-contractors involved in the construction industry (of which at Art. 35, par. 6-ter, of the Decree Law 223/2006, converted with amendments into Law 248/2006), whose turnover in the previous year is made, at least 80% of its amount, to services rendered in execution of subcontracts, the above mentioned limit is raised to Euro 1.000.000. 41 In case the taxpayer uses in compensation existing tax credits but not “endorsed”, a penalty of 30% of the improperly used credits is applicable, in accordance with what is stated in relation to the compensation of VAT credits. In case of use of non-existent credits, the penalty ranges from 100% to 200% of the same credits. With regard to the qualified subjects to issue the conformity permit, in case of issuance of an unfaithful certification, the violation shall be punished with an administrative fine from Euro 258 to Euro 2,582. In the event that such breach is repeated or particularly serious, the power to issue the certification may be suspended for a period from one to three years. In addition, in the presence of further violations committed after a suspension, the professional may be inhibited from issuing the certification. The exceeding of the limit for compensation involves the application of an administrative penalty for an amount equal to 30% of the taxes or contributions offset in excess, in the same manner as provided by Art. 13 of Legislative Decree 471/1997 for the omitted payments of taxes. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Nel caso, invece, di utilizzo in compensazione di crediti inesistenti, l’art. 27, c. 18, del D.L. 185/2008 prevede una sanzione che va dal 100% al 200% dei crediti stessi. In questo caso, per sanare la violazione il contribuente potrà avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso. In case of compensation with non-existent tax credits, Art. 27, par. 18, of the Decree Law n. 185/2008 provides for a penalty ranging from 100% to 200% of the same credits. The violation can be rectified through voluntary disclosure by spontaneously paying the tax or the difference owed. Transfer pricing: la Legge di Stabilità 2014 estende le rettifiche al comparto impositivo IRAP Transfer pricing: the 2014 Finance Act broadens the adjustments to IRAP (Ugo Cannavale – Elena Luzi) (Ugo Cannavale – Elena Luzi) La Legge di Stabilità 2014 (L. 27 dicembre 2013, n. 147) all’articolo 1, comma 281 ha conferito piena rilevanza alle rettifiche operate ai sensi dell’articolo 110, comma 7 (normativa in materia di prezzi di trasferimento) del D.P.R. 917/1986 (“TUIR”) ai fini della determinazione del valore della produzione netta dell’imposta regionale sulle attività produttive (“IRAP”). The 2014 Finance Act (Law no. 147, December 27, 2013) Article 1, paragraph 281 provided that the adjustments under Article 110, paragraph 7 (rules concerning transfer pricing) of the Italian Tax Code (“ITC”) were relevant for computing the value of net production for purposes of the Regional Tax on Productive Activities (“IRAP”). L’estensione a tale imposta ha efficacia retroattiva con riferimento ai periodi di imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre 2007, vale a dire per quelli per i quali la determinazione della base imponibile IRAP era stata modificata con l’abrogazione dell’art. 11-bis ad opera della L. 24 dicembre 2007, n. 244. Sul fronte sanzionatorio, relativamente ai periodi d’imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre 2007 fino al periodo d’imposta per il quale, alla data di entrata in vigore della Legge di Stabilità, siano decorsi i termini per la presentazione della relativa dichiarazione, i commi 282 e 283 hanno previsto la non applicazione delle penali purché non siano state irrogate con provvedimento divenuto definitivo al 31 dicembre 2013. The Law extended the adjustments with retrospective effect in relation to company financial years commencing on or after 1 January 2008, namely those for which computation of the IRAP base reflected the amendment contained in Law no. 244/2007 which annulled Article 11-bis. From a penalty protection perspective, in relation to company financial years commencing on or after 1 January 2008 until the company financial year for which, at the date of entry into force of the Finance Act, the deadline for the filing of the tax return, paragraphs 282 and 283 provide for the non application of penalties assuming that the latter have not been applied in any finally determined assessments as at December 31, 2013. Per i periodi di imposta successivi a quello per cui al 31 dicembre 2013 erano scaduti i termini per la presentazione della relativa dichiarazione, pertanto, i cd. “transfer pricing adjustments” avranno rilevanza ai fini IRAP con riferimento sia al valore della produzione netta sia alle relative sanzioni (a meno che il contribuente possa beneficiare della cosiddetta “penalty protection” avendo predisposto la documentazione “idonea” in materia di prezzi di trasferimento). For company financial years subsequent to those for which at December 31, 2013 were elapsed the deadline for the filing of the related tax return, transfer pricing adjustments should be taken into consideration for IRAP purposes in relation to both the computation of the value of net production and the related penalties (unless the taxpayer can benefit from “penalty protection” due to having prepared the appropriate transfer pricing documentation). TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 42 L’IRAP e le modifiche introdotte dalla L. 24 dicembre 2007, n. 244 IRAP and the amendments introduced by Law n. 244 of December 24, 2007 L’imposta regionale sulle attività produttive è un’imposta a carattere reale istituita dal D. Lgs. 446/1997 il cui presupposto è l’esercizio abituale di un’attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi. Le modalità di determinazione del valore della produzione netta su cui calcolare l’imposta sono esplicitate all’articolo 5 del decreto sopra citato. Prima dell’abrogazione dell’articolo 11-bis operata dalla Legge 244/2007, il D.Lgs. 446/1997 prevedeva una chiara disposizione di collegamento con il comparto impositivo IRES, indicando che “i componenti positivi e negativi che concorrono alla formazione del valore della produzione […] si assumono apportando ad essi le variazioni in aumento o in diminuzione previste ai fini delle imposte sui redditi […]”. In aggiunta, il secondo paragrafo indicava che “Ai componenti indicati nel comma 1 vanno aggiunti i ricavi, le plusvalenze e gli altri componenti positivi di cui agli articoli […] e 110, comma 7, del testo unico delle imposte sui redditi “. The Regional Tax on Productive Activities is a direct tax established by Legislative Decree no. 446/1997 applying to the habitual exercise of an autonomous activity directed to the production and exchange of goods or the provision of services. Pertanto, dall’esercizio 2008 (per i contribuenti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare) le rettifiche operate in materia di transfer pricing avrebbero dovuto essere irrilevanti ai fini IRAP, in quanto la base imponibile è determinata secondo il cd. “principio di derivazione” dai dati del bilancio civilistico, ossia le componenti positive e negative di reddito concorrono alla formazione del valore della produzione netta così come risultanti dal conto economico se correttamente contabilizzate in bilancio. However, with effect from fiscal year 2008 (for taxpayers having a financial year coincided with the calendar year) transfer pricing adjustments became irrelevant for IRAP purposes, as the computation of the taxable base was determined in accordance with the so called “derivative principle” based on the data in the company’s statutory financial statements, i.e., the positive and negative income components that contribute to the determination of the value of net production in the profit and loss account, assuming they are correctly accounted for in the financial statements. Tuttavia, nel contesto di verifiche fiscali, non era possibile riscontrare un comportamento omogeneo da parte degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate, che estendevano automaticamente i rilievi di transfer pricing al comparto impositivo IRAP. Nevertheless, in tax audits the behaviour of the Offices of the Italian Revenue Agency was not consistent with this, and transfer pricing adjustments were automatically extended to apply in respect of IRAP. Considerazioni Considerations Con la Legge di Stabilità 2014 il legislatore ha introdotto, per gli anni d’imposta successivi al 2012 (per i contribuenti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare), il principio secondo il quale le rettifiche di transfer pricing avranno piena rilevanza ai fini IRAP. E’ interessante rilevare come l’estensore della Legge di Stabilità abbia conferito, inoltre, efficacia retroattiva a tale disposizione, in quanto applicabile, con riferimento alla determinazione della sola base imponibile, anche ai periodi d’imposta successivi a quello chiuso al 31 dicembre 2007. The 2014 Finance Act has introduced, for years subsequent to 2012 (for taxpayers having a financial year coincided with the calendar year), the principle by which transfer pricing adjustments should be considered also for purposes of IRAP. L’efficacia retroattiva di norme tributarie è disciplinata dallo Statuto dei diritti del Contribuente (L. n. 212/2000). L’art. 3 statuisce che le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo salvo nel caso di adozione di norme interpretative. Pertanto, tale modifica dovrebbe avere tale caratteristica sebbene l’adozione di norme interpretative in materia tributaria può essere disposta soltanto in casi eccezionali e con legge ordinaria, qualificando come tali le disposizioni di interpretazione autentica. The retrospective effect of tax laws is regulated by the Taxpayers’ Rights Statute (L. no. 212/2000). Article 3 provides that tax provisions cannot have a retrospective effect except in the case of adoption of “interpretation” rules. Therefore, this change in the law must have that characteristic even though the adoption of interpretation rules in relation to tax matters should apply only in extraordinary cases and through ordinary law, identifying the relevant provisions as an authentic interpretation ab intio of the law in question. 43 The methodologies for determining the value of net production on which to apply the tax are set out in Article 5 of the above decree. Prior to the repeal of Article 11-bis by Law no. 244/2007, Legislative Decree no. 446/1997 provided a clear link to the rules for Corporate Income Tax (“IRES”) and stated that “the positive and negative components of the income statement that are included in the determination of the value of net production […] should be adjusted for any positive and negative variations calculated for income tax purposes”. In addition, the second paragraph stated that “To the components indicated at paragraph 1 should be added the revenues, the gains and any other positive components referred to in Articles […] and no. 110, paragraph 7 of ITC.” In addition, it is worth noting that the Finance Act has retrospective effect, as this provision will also be applied, with reference to the computation of the taxable base only, for financial years commencing on or after 1 January 2008. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Inoltre, nel caso di specie la legge interpretativa deve fare sempre riferimento ad una legge preesistente. L’estensione delle rettifiche di transfer pricing all’IRAP erano contenute nel già citato art. 11-bis che però era stato abrogato nel 2007. Moreover, in each case, the law containing the authentic interpretation should always make reference to a pre-existing law. The extension for IRAP of transfer pricing adjustments was included in the above mentioned Article 11-bis that was however annulled in 2007. La modifica retroattiva introdotta dalla Legge di Stabilità dovrebbe, se non altro, chiarire dubbi applicativi alle procedure di MAP “Mutual agreement procedure”, strumento per la risoluzione delle controversie internazionali. Nonetheless, the retrospective amendments introduced by the Finance Act should clarify uncertainties in the application of MAP “Mutual agreement procedure”, the instrument for resolution of international double tax disputes. Si ricorda che due sono i possibili ambiti di applicazione di tale procedura, a seconda della fonte giuridica di attivazione: l’art. 25 del Modello di Convenzione OCSE, trasfuso nella gran parte dei Trattati bilaterali contro le doppie imposizioni siglati dall’Italia; oppure la Convenzione arbitrale europea di cui alla Direttiva 90/436/CEE del 23 luglio 1990, ratificata in Italia con Legge 22 marzo 1993, n. 99. Per gli esercizi successivi al 2007, si assisteva a comportamenti non omogenei in quanto le autorità competenti in materia di MAP non estendevano al comparto IRAP la procedura amichevole richiesta dal contribuente istante a seguito di una rettifica di transfer pricing. There are two possible means of invoking this procedure, depending on the underlying juridical source for activating such a means of resolution: Article 25 of the Model Tax Convention, incorporated in most bilateral agreements signed by Italy; or the EU Arbitration Convention as established by Directive 90/436/EEC of July 23, 1990 ratified in Italy with Law no. 99, March 22, 1993. In relation to tax years subsequent to 2007, there was inconsistent behaviour as the competent authority for MAP did include IRAP in the agreement procedures requested by the taxpayer in case of transfer pricing adjustments. La motivazione era legata all’avvenuta modifica nella determinazione del valore della produzione netta operata dalla L. 24 dicembre 2007, n. 244 e, quindi, all’irrilevanza di tali aggiustamenti ai fini IRAP. L’Agenzia delle Entrate, invece, continuava ad applicare le rettifiche in materia di transfer pricing anche all’IRAP. The motivation for this position was linked to the change in the determination of the value of net production according to Law no. 244, December 24, 2007, and, therefore, the irrelevance of such adjustments for IRAP purposes. The Italian Tax Agency, however, continued to apply transfer pricing adjustments also for IRAP. Alla luce delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità, per gli anni successivi al periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2007 dovrebbe essere risolta la questione concernente l’estensione della procedura amichevole anche all’IRAP in senso dell’ammissibilità di tale imposta al tavolo dei negoziati. In the light of the amendments introduced by the Finance Act for years commencing on or after 1 January 2008 the question of whether to extend the mutual agreement procedure to IRAP should now be settled and this tax should also be considered in the relevant negotiations. Diritti dei consumatori: la direttiva 2011/83/UE Consumer rights: directive 2011/83/EU (Barbara Ferri – Riccardo Lonardi) (Barbara Ferri – Riccardo Lonardi) Al fine di armonizzare alcuni aspetti normativi ritenuti dal Legislatore comunitario “chiave” e, quindi, consentire ai consumatori e professionisti di avvalersi di un quadro legislativo uniforme, agevolando in questo modo un effettivo mercato interno, il Parlamento Europeo ed il Consiglio hanno emanato la direttiva 2011/83/UE del 25 ottobre 2011 (la “Direttiva”), dando termine agli Stati membri per il suo recepimento al 13 dicembre 2013. La Direttiva si applicherà ai contratti conclusi dopo il 13 giugno 2014. For purposes of harmonizing certain regulatory aspects considered by the European legislator as a “key element” and, therefore, for allowing consumers and traders to avail of an uniform legal framework, thereby facilitating an effective internal market, the European Parliament and the Council adopted the directive 2011/83/EU of October 25, 2011 (the “Directive”), setting a deadline of December 13, 2013 for Member States to transpose its provisions. The Directive shall apply to contracts executed after June 13, 2014. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 44 Considerato lo scopo del legislatore comunitario, la Direttiva prevede espressamente che salvo ove diversamente stabilito “(...) gli Stati membri non mantengono o adottano nel loro diritto nazionale disposizioni divergenti da quelle stabilite dalla presente direttiva, incluse le disposizioni più o meno severe per garantire al consumatore un livello di tutela diverso” (art. 4). Considering the purpose of the European legislator, the Directive expressly states that, unless otherwise provided for, “(…) the Member States shall not maintain or introduce, in their national law, provisions diverging from those laid down in this Directive, including more or less stringent provisions to ensure a different level of consumer protection” (Section 4). Inoltre, l’art. 25 definisce il carattere imperativo della Direttiva e l’irrinunciabilità dei diritti attribuiti al consumatore, prevedendo che: • se al contratto è applicabile il diritto di uno Stato membro, “i consumatori non possono rinunciare ai diritti conferiti loro dalle misure nazionali di recepimento” della Direttiva stessa”; • il consumatore non è vincolato da “eventuali clausole contrattuali che escludano o limitino, direttamente o indirettamente, i diritti derivanti” dalla Direttiva. In addition, Section 25 defines the imperative nature of the Directive and the “not waiving” nature of the rights granted to the consumer, providing that: • if the law applicable to the contract is the law of a Member State “consumers may not waive the rights conferred on them by the national measures transposing” the same Directive; • the consumer is not bound by “any contractual terms which directly or indirectly waive or restrict the rights resulting from” the Directive. La Direttiva abroga, a decorrere dal 13 giugno 2014, due direttive preesistenti poste a tutela dei consumatori, rispettivamente la 85/577/CEE (relativa ai contratti negoziati fuori dai locali commerciali) e la 97/7/CE (in materia di contratti a distanza). I riferimenti contenuti in altre disposizioni a tali direttive abrogate dovranno essere, quindi, intesi come riferiti alla Direttiva, che contiene, a questo proposito, un’apposita “tavola di concordanza”. Inoltre, la Direttiva modifica parzialmente la direttiva 93/13/CEE (concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori) nonchè la direttiva 99/44/CE (su taluni aspetti della vendita e delle garanzie dei beni di consumo). The Directive repeals, starting from June 13, 2014, two preexisting directives having the purposes of protecting consumers, respectively directive 85/577/EEC (relating to contracts negotiated away from business premises) and directive 97/7/ EC (relating to distance contracts). References to the repealed directives shall be construed as references to the Directive, which contains, to this regard, a specific “correlation table”. Le quattro direttive abrogate o modificate dalla Direttiva sono state in passato recepite nel nostro ordinamento mediante apposite norme poi integrate nel D.Lgs. 6 settembre 2005 n. 206 (“Codice del Consumo”). E’, quindi, evidente che il recepimento della Direttiva in Italia avrà come effetto quello di apportare sostanziali modifiche al Codice del Consumo (nello specifico negli articoli da 45 a 67), garantendo peraltro un livello di protezione del consumatore più elevato rispetto alle norme attualmente vigenti, obbligando tutti gli operatori ad adeguarsi alle scelte operate dal legislatore comunitario, aggravando – in ogni caso - gli oneri in capo ai professionisti. Al momento della pubblicazione della presente newsletter, l’Italia non ha ancora provveduto al recepimento della Direttiva, sebbene con Legge 6 agosto 2013, n. 96 il Governo sia stato delegato ad adottare il relativo decreto legislativo di attuazione. Uno schema di decreto legislativo di attuazione della Direttiva è stato approvato dal Governo ed è attualmente sottoposto a parere parlamentare. Tale schema ricalca nel contenuto in modo pressoché pedissequo quanto previsto nella Direttiva. The four directives repealed or amended by the Directive have been, in the past, transposed in our legal order by means of specific rules, afterwards integrated into the Legislative Decree no. 206 of September 2, 2005 (the “Consumer Code”). It is, therefore, evident that the transposition of the Directive in Italy shall have the effect to make important amendments to the Consumer Code (specifically from Sections 45 to 67), granting furthermore a higher level of protection to consumer in respect of the rules currently in force, by requiring all operators to adapt to the choices made by the European legislator, worsening – therefore – the duties burdening traders. Ambito di applicazione Scope Oggetto della Direttiva sono esclusivamente i contratti conclusi tra consumatore e professionista (inteso come qualunque persona fisica o giuridica, pubblica o privata, che “agisca nel quadro della sua attività commerciale, industriale, artigianale o professionale…, anche tramite qualsiasi altra persona che agisca in suo nome o per suo conto”) e si applica The scope of the Directive is exclusively any contract executed by and between consumer and trader (which means any natural person or any legal person, privately or publicly owned, who “is acting for purposes relating to his trade, business, craft or profession…, including through any other person acting in his name or on his behalf”) and it is applied also to 45 In addition, the Directive partially amends the directive 93/13/EEC (concerning unfair terms in consumer contracts) and directive 1999/44/EC (on certain aspects of the sale of consumer goods and associated guarantees). At the time of publication of this newsletter, the Italian Government has not transposed the Directive yet, although with the Law no. 96 of August 6, 2013, the Government has been delegated to adopt the relevant legislative decree to transpose the Directive. A scheme of such decree was approved by the Government and is currently undergoing to parliamentary opinion. This scheme receives in its content what it is provided for by the Directive in an almost identical way. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 anche ai “contratti per la fornitura di acqua, gas, elettricità e teleriscaldamento, anche da parte di prestatori pubblici, nella misura in cui detti prodotti di base sono forniti su base contrattuale” (art. 3, comma 1). “contracts for the supply of water, gas, electricity or district heating, including by public providers, to the extent that these commodities are provided on a contractual basis” (Section 3, paragraph 1). Considerate le specifiche e peculiari previsioni ivi disposte a riguardo, la Direttiva si applica principalmente ai: Considering the specific and particular provisions therein included on such regard, the Directive will find application mainly in relation to: • distance contracts (means those executed by and between the trader and the consumer “under an organized distance sales or service-provision scheme without the simultaneous physical presence of the trader and the consumer, with the exclusive use of one or more means of distance communication up to and including the time at which the contract is concluded”). In this context, contracts relating to electronic commerce are particularly important; • contratti a distanza (i.e. quelli conclusi tra professionista e consumatore “nel quadro di un regime organizzato di vendita o di prestazione di servizi a distanza senza la presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore, mediante l’uso esclusivo di uno o più mezzi di comunicazione a distanza fino alla conclusione del contratto, compresa la conclusione del contratto stesso”). In questo contesto, assumono particolare importanza i negozi del commercio elettronico; • contratti negoziati fuori dai locali commerciali (da intendersi come quelli (a) conclusi “alla presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore, in un luogo diverso dai locali del professionista”; (b) per cui è stata fatta un’offerta da parte del consumatore, nelle stesse circostanze di cui alla lettera a); (c) concluso nei locali del professionista o mediante qualsiasi mezzo di comunicazione a distanza immediatamente dopo che il consumatore è stato avvicinato personalmente e singolarmente in un luogo diverso dai locali del professionista, alla presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore; oppure (d) concluso durante un viaggio promozionale organizzato dal professionista e avente lo scopo o l’effetto di promuovere e vendere beni o servizi al consumatore”). • off-premises contracts (it refers to those (a) concluded “in the simultaneous physical presence of the trader and the consumer, in a place which is not the business premises of the trader; (b) for which an offer was made by the consumer in the same circumstances as referred to in point a); (c) concluded on the business premises of the trader or through any means of distance communication immediately after the consumer was personally and individually addressed in a place which is not the business premises of the trader in the simultaneous physical presence of the trader and the consumer; or (d) concluded during an excursion organized by the trader with the aim or effect of promoting and selling goods or services to the consumer”). Sono esclusi dall’ambito di applicazione della Direttiva varie tipologie di contratti, tra cui, quelli: per i servizi sociali e l’assistenza all’infanzia; di assistenza sanitaria; di attività di azzardo; di servizi finanziari; per la creazione, l’acquisizione o il trasferimento di beni immobili o di diritti su beni immobili; per la costruzione e la trasformazione sostanziale di edifici e per la locazione a scopo residenziale; relativi ai viaggi, le vacanze ed i circuiti «tutto compreso»; i contratti di multiproprietà, i contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine; di servizi di trasporto passeggeri; conclusi tramite distributori automatici o locali commerciali automatizzati; etc. Inoltre, è previsto che gli Stati membri abbiamo la facoltà “di non applicare la presente direttiva o di non mantenere né introdurre disposizioni nazionali corrispondenti ai contratti negoziati fuori dei locali commerciali in base ai quali il corrispettivo che il consumatore deve pagare non è superiore a 50 EUR. Gli Stati membri possono stabilire un valore inferiore nella rispettiva legislazione nazionale” (art. 3, comma 4). The Directive shall not apply to certain types of contract, among which, those: for social service and childcare; for healthcare; for gambling; for financial services; for the creation, acquisition or transfer of immovable property or of rights on immovable property; for the construction or the substantial conversion of buildings and for rental for residential purposes; relating to package travel, package holidays and package tours; time-share contracts; relating to long-term holiday product; for passenger transport services; concluded by means of automatic vending machines or automated commercial premises; etc. Obblighi d’informazione Information requirements Innanzitutto, la Direttiva pone a carico del professionista l’obbligo di fornire al consumatore “in maniera chiara e comprensibile” nella fase precedente alla conclusione del contratto specifiche informazioni. Tale obbligazione è modulata a seconda della tipologia di contratto e risulta particolarmente dettagliata nel caso di contratti a distanza e contratti negoziati fuori dai locali commerciali. First of all, the Directive imposes the duty of the trader to provide the consumer with several information “in a clear and comprehensible manner” before the execution of the contract. Such requirement is regulated according to the type of contract and it is particularly detailed for distance contracts and off-premises contracts. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 In addition, it is provided that Member States may decide “not to apply this Directive or not to maintain or introduce corresponding national provisions to off-premises contracts for which the payment to be made by the consumer does not exceed EUR 50. Member States may define a lower value in their national legislation” (Section 3, paragraph 4). 46 Per i contratti diversi dal contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali, il professionista deve fornire al consumatore - tra l’altro - le seguenti informazioni: caratteristiche principali di beni o servizi; identità del professionista; il prezzo totale (comprensivo delle imposte) o le modalità di calcolo del prezzo e, se applicabili, tutte le spese aggiuntive di spedizione o consegna o qualora esse non risultino ragionevolmente calcolabili l’indicazione che tali spese potranno essere addebitate al consumatore; il richiamo all’esistenza della garanzia legale di conformità per i beni e le condizioni di servizio postvendita e delle garanzie commerciali, se applicabili; la durata del contratto o - se a tempo indeterminato o a rinnovo automatico - le condizioni di risoluzione; se applicabile, la funzionalità del contenuto digitale etc. La Direttiva precisa, comunque, che gli Stati membri non dovrebbero essere tenuti ad applicare questi obblighi di informazione relativamente ai contratti che “implicano transazioni quotidiane e che sono eseguiti immediatamente al momento della loro conclusione”. For contracts other than distance contracts and off-premises contracts, the trader shall provide the consumer with - inter alia - the following information: the main characteristics of the goods or services; the identity of the trader; the total price (inclusive of taxes) or the manner in which the price is to be calculated, as well as, where applicable, all additional freight or delivery charges or, where those charges cannot reasonably be calculated in advance, the fact that such additional charges may be payable by the consumer; a reminder of the existence of a legal guarantee of conformity for goods and the conditions of after-sales services and commercial guarantees, where applicable; the duration of the contract or – if it is of indeterminate duration or is to be extended automatically - the conditions for terminating the contract; where applicable, the functionality of digital content, etc. The Directive points out, however, that Member States should not be required to apply the information requirements to contracts “which involve day-to-day transactions and which are performed immediately at the time of their conclusion”. Con riferimento ai contratti a distanza e ai contratti negoziati fuori dai locali commerciali, il professionista fornisce al consumatore oltre alle informazioni poc’anzi indicate anche un’ulteriore serie di informazioni relative, in particolare, al diritto di recesso, se sussistente (la Direttiva prevede espressamente i casi di eccezione all’art. 16), alle sue condizioni, termini e procedure per l’esercizio, fornendo anche in allegato il modulo tipo che può essere utilizzato dal consumatore nonchè ai costi che quest’ultimo dovrà sostenere in caso di recesso. With reference to distance contracts and off-premises contracts, in addition to the above-mentioned information, the trader shall provide the consumer with the following information relating to, in particular: the withdrawal right, where it exists (the Directive expressly provides for cases of exceptions from the right of withdrawal under Section 16), its conditions, time limit and procedures for exercising that right, providing also for the model withdrawal form which is attached to the Directive and that can be utilized by the consumer, as well as the costs that the consumer shall bear in case of withdrawal. Le informazioni che il professionista ha l’obbligo di fornire al consumatore nel caso di contratti a distanza o negoziati fuori dai locali commerciali ne formano “parte integrante (...) e non possono essere modificate se non con l’accordo espresso delle parti”, stabilendo, peraltro, che in assenza di adempimento dell’obbligo di informativa relativamente alle spese aggiuntive o ai costi di restituzione dei beni, il consumatore non è tenuto al relativo pagamento. In cases of distance contracts and off-premises contracts, the information that the trader shall provide the consumer with shall form “an integral part” of the agreement “(…) and shall not be altered unless the contracting parties expressly agree otherwise”, providing, moreover, that in case of nonfulfillment with the information requirements on additional charges or on the costs of returning the goods, the consumer shall not bear those charges or costs. Premesso che con riferimento a queste specifiche tipologie contrattuali, gli Stati membri possono disporre requisiti linguistici per l’informazione contrattuale al fine di agevolare la comprensione del consumatore, è altresì previsto che “l’onere della prova relativo all’adempimento degli obblighi di informazione ...incombe sul professionista”. Given that, in relation to these specific types of contracts, Member States may provide for language requirements for the contractual information in order to facilitate the comprehension of the consumer, it is also provided that “as regards compliance with the information requirements … the burden of proof shall be on the trader”. La Direttiva si preoccupa, poi, di introdurre specifici requisiti formali con cui devono essere rese tali informazioni. In particolare: • per i contratti negoziati fuori dai locali commerciali, le informazioni poc’anzi menzionate - leggibili e presentate con un linguaggio semplice e comprensibile - devono essere rese su supporto cartaceo o, con il consenso del consumatore, su altro “mezzo durevole”; • per i contratti a distanza, le informazioni vengono messe a disposizione del consumatore “in modo appropriato al mezzo di comunicazione a distanza impiegato in un linguaggio semplice e comprensibile”. The Directive intends, then, to introduce specific formal requirements by which such information shall be provided. In particular: • for off-premises contracts, the abovementioned information – legible and in plain, intelligible language – shall be provided on paper or, if the consumer agrees, on another “durable medium”; 47 • for distance contracts, the information shall be made available to the consumer “in a way appropriate to the means of distance communication used in plain and intelligible language”. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Inoltre, la Direttiva prevede che “Il professionista garantisce che, al momento di inoltrare l’ordine, il consumatore riconosca espressamente che l’ordine implica l’obbligo di pagare. Se l’inoltro dell’ordine implica di azionare un pulsante o una funzione analoga, il pulsante o la funzione analoga riportano in modo facilmente leggibile soltanto le parole «ordine con obbligo di pagare» o una formulazione corrispondente inequivocabile indicante che l’inoltro dell’ordine implica l’obbligo di pagare il professionista. Se il professionista non osserva il presente comma, il consumatore non è vincolato dal contratto o dall’ordine.” In addition, the Directive provides that “The trader shall ensure that the consumer, when placing his order, explicitly acknowledges that the order implies an obligation to pay. If placing an order entails activating a button or a similar function, the button or similar function shall be labelled in an easily legible manner only with the words «order with obligation to pay» or a corresponding unambiguous formulation indicating that placing the order entails an obligation to pay the trader. If the trader has not complied with this subparagraph, the consumer shall not be bound by the contract or order”. Diritto di recesso Withdrawal right Ai sensi dell’art. 9 della Direttiva “(...) il consumatore dispone di un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali senza dover fornire alcuna motivazione (…)”. Il periodo di recesso scade dopo quattordici giorni a decorrere da specifici e differenti momenti a seconda che si tratti di contratti di servizi, vendita, per la fornitura di acqua, gas o elettricità, di teleriscaldamento o di contenuto digitale. In ogni caso, tale termine risulta più ampio di quello attualmente garantito dalla normativa vigente in Italia. Pursuant to Section 9 of the Directive “(…) the consumer shall have a period of 14 days to withdraw from a distance or off-premises contract, without giving any reason (…)”. The withdrawal period shall expire after 14 days from specific and different timing depending on whether they are service contracts, sales contracts, contracts for the supply of water, gas or electricity, of district heating or of digital content. Il mancato adempimento del professionista all’obbligo di fornire al consumatore le informazioni in merito al diritto di recesso ha come effetto quello di “allungare” il periodo di recesso che scade, in tale ipotesi, 12 mesi dopo la fine del periodo di recesso iniziale. The non-fulfillment of the trader to provide the consumer with the information on the right of withdrawal, shall have the effect to “extend” the withdrawal period, which shall expire, in such case, 12 months from the end of the initial withdrawal period. Ovviamente, la Direttiva disciplina anche le modalità di esercizio del recesso, i suoi effetti e gli obblighi rispettivamente in capo al professionista ed al consumatore in tale ipotesi. A questo proposito, è stabilito che il professionista rimborsi al consumatore “tutti i pagamenti ricevuti…eventualmente comprensivi delle spese di consegna, senza indebito ritardo e comunque entro quattordici giorni dal giorno in cui è informato della decisione del consumatore di recedere dal contratto…”. Obviously, the Directive regulates also how to exercise the withdrawal right, its effects and the obligations of the trader and the consumer in such case. To this regard, it is provided that the trader shall reimburse the consumer of “all payments received …, including, if applicable, the costs of delivery without undue delay and in any event not later than 14 days from the day on which he is informed of the consumer’s decision to withdraw from the contract…”. Di contro, l’art. 14 dispone a carico del consumatore la restituzione dei beni o la consegna al professionista, a meno che quest’ultimo non si sia offerto di ritirare egli stesso tali beni, “senza indebito ritardo e in ogni caso entro quattordici giorni dalla data in cui ha comunicato al professionista la sua decisione di recedere…”, intendendosi tale termine rispettato se i beni sono rispediti prima della scadenza del periodo di quattordici giorni. On the other hand, Section 14 provides that the consumer shall send back the goods or hand them over to the trader, unless the latter offers to collect them, “without undue delay and in any event not later than 14 days from the day on which he has communicated to the trader his decision to withdraw…”, it is understood that such deadline shall be met if the goods are sent back before the expiration of period of 14 days. Il consumatore è responsabile “della diminuzione del valore dei beni risultante da una manipolazione dei beni diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il funzionamento dei beni. Il consumatore non è in alcun caso responsabile per la diminuzione del valore dei beni se il professionista ha omesso di informare il consumatore del suo diritto di recesso (…)”. The consumer shall be liable “for any diminished value of the goods resulting from the handling of the goods other than what is necessary to establish the nature, characteristics and functioning of the goods. The consumer shall in any event not be liable for diminished value of the goods where the trader has failed to provide notice of the right of withdrawal (…)”. Consegna e passaggio del rischio Delivery and passing of risk L’art. 18 della Direttiva dispone che, salvo diverso accordo tra le parti in merito al termine di consegna, “il professionista consegna i beni mediante il trasferimento del possesso o del controllo fisico dei beni al consumatore senza indebito ritardo e comunque non oltre trenta giorni dalla conclusione Section 18 of the Directive provides that, unless the parties have agreed otherwise on the time of delivery, “the trader shall deliver the goods by transferring the physical possession or control of the goods to the consumer without undue delay, but not later than 30 days from the conclusion of the TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 In any case, such term is wider than the one that is currently granted by the Italian applicable laws. 48 del contratto”. Tranne i casi di contratti di vendita in cui il professionista si sia poi rifiutato di adempiere alla consegna o in cui il termine di consegna sia essenziale stante le circostanze o su indicazione del consumatore, nell’ipotesi di violazione da parte del professionista all’obbligo di consegna nel termine convenuto o, comunque, entro il termine previsto per legge, il consumatore procede ad un invito al professionista ad adempiere entro un termine supplementare “appropriato alle circostanze”. Qualora anche tale termine supplementare non venga rispettato, il consumatore ha diritto di risolvere il contratto ed il professionista ha l’obbligo di rimborsare senza ritardo gli importi ottenuti in esecuzione del contratto. contract”. Except for cases of sales contracts (i) where the trader has then refused to deliver the goods or (ii) where delivery within the agreed delivery period is essential taking into account all the circumstances or, however, (iii) where the consumer has informed the trader of the essential nature of the delivery period, in case the trader fails to fulfill his obligation to deliver the goods at the time agreed, or within the time limit provided by law, the consumer shall call upon him to make the delivery within an additional period of time “appropriate to the circumstances”. If the trader fails to deliver the goods within that additional period of time, the consumer shall be entitled to terminate the contract and the trader shall, without undue delay, reimburse all sums paid under the contract. Ai sensi dell’art. 20, nell’ipotesi in cui il professionista spedisce i beni al consumatore “il rischio di perdita o danneggiamento dei beni è trasferito al consumatore quando quest’ultimo, o un terzo da lui designato e diverso dal vettore, acquisisce il possesso fisico dei beni. Tuttavia, il rischio è trasferito al consumatore al momento della consegna al vettore, se il consumatore ha incaricato il vettore del trasporto dei beni e il vettore scelto non è stato proposto dal professionista, fatti salvi i diritti del consumatore nei confronti del vettore”. A questo proposito, si segnala che lo schema di decreto legislativo di attuazione predisposto dal governo preferisce alla locuzione “acquisisce il possesso fisico dei beni” la frase “entra materialmente in possesso dei beni”, volendo così sottolineare che “si fa riferimento non al possesso ma all’acquisizione materiale dei beni, che costituisce una deroga, più favorevole al consumatore rispetto alla disposizione prevista dall’art. 1510, comma 2, del Codice civile (…) per il quale il venditore si libera dall’obbligo della consegna con il trasferimento del bene al vettore o allo spedizioniere” (così Relazione Illustrativa allo schema del decreto legislativo). Pursuant to Section 20, in case the trader dispatches the goods to the consumer “the risk of loss of or damage to the goods shall pass to the consumer when he or a third party indicated by the consumer and other than the carrier has acquired the physical possession of the goods. However, the risk shall pass to the consumer upon delivery to the carrier if the carrier was commissioned by the consumer to carry the goods and that choice was not offered by the trader, without prejudice to the rights of the consumer against the carrier”. On such regard, it is appropriate to underline that the scheme of the legislative decree which puts into effect the Directive, prefers, in place of the terms “has acquired the physical possession of the goods”, the expression “materially enter into possession of the goods”, in order to highlight that “it is made reference not to possession but to the material acquisition of the goods, which is an exception, more favorable to the consumer than the provision under Section 1510, paragraph 2, of the Italian Civil Code (...) for which the seller discharges his duty to deliver by handing the goods to the carrier or to the forwarder agent”(as provided for by the Explanatory Report of the scheme of the legislative decree). Nonostante le lodevoli intenzioni del legislatore comunitario, non sono comunque mancate critiche tra i primi commentatori alla Direttiva in merito alla concreta possibilità di attuare una reale armonizzazione in materia di tutela del consumatore: la dottrina ha fatto giustamente notare che se ciò è possibile relativamente a specifiche “regole di dettaglio…, non così può dirsi in relazione a norme più generali e astratte, specie se connesse a concetti giuridici propri dei singoli ordinamenti; per non parlare delle vere e proprie clausole generali, la cui portata dipende in buona parte dalla discrezionalità dell’interprete” (così Ilaria Riva, “La direttiva di armonizzazione massima sui diritti dei consumatori, o almeno ciò che resta”, in Contratto e impresa/Europa 2011/2, CEDAM, pag. 760). Despite the commendable purposes of the European legislator, the first authors that reviewed the Directive criticized the concrete possibility of implementing a real harmonization with regard to the consumer’s protection: the authors pointed out that if this is possible in relation to specific “rules of detail ... the same cannot be affirmed in respect of general and abstract rules, especially if connected with legal concepts typical of their individual legal system; not to mention the general clauses, which range of application depends largely on the discretion of the interpreter” (Ilaria Riva, “La direttiva di armonizzazione massima sui diritti dei consumatori, o almeno ciò che resta”, in Contratto e impresa/Europa 2011/2, CEDAM, page 760). Inoltre, anche l’aspetto sanzionatorio assume una sua specifica rilevanza in questo contesto: salvo specifici casi in cui è la stessa Direttiva ad imporre le conseguenze derivanti in caso di violazione di determinati obblighi, la regola generale, disposta nell’art. 24, prevede infatti che gli Stati membri “determinano le disposizioni relative alle sanzioni da irrogare in caso di violazione delle norme nazionali adottate conformemente alla presente direttiva e adottano tutte le misure necessarie per assicurarne l’applicazione. Le sanzioni previste devono essere effettive, proporzionate e dissuasive”. In addition, also the sanction aspect has a specific relevance in this context: except for small cases in which it is the same Directive to provide for the consequences of infringement of specific obligations, the general rule, set out under Section 24, states, indeed, that the Member States shall “lay down the rules on penalties applicable to infringements of the national provisions adopted pursuant to this Directive and shall take all measures necessary to ensure that they are implemented. The penalties provided for must be effective, proportionate and dissuasive”. It is, therefore, obvious that on the basis of 49 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 E’, quindi, evidente come sulla base dei diritti dei diversi ordinamenti la stessa violazione del medesimo obbligo possa portare a conseguenze sanzionatorie del tutto differenti. the provisions of the single legal system, the same infringement to the same obligation could lead to sanctions that are completely different. Attendiamo, in ogni caso, l’attuazione della Direttiva in Italia al fine di verificarne gli effetti sia per i professionisti, che saranno tenuti a maggiori adempimenti, che per i consumatori. In any case, we are expecting for the transposition of the Directive in Italy in order to verify its effects both for traders, which will be obliged to fulfill more duties, and consumers. Le novità relative alle rettifiche di valore e perdite su crediti a seguito della Legge di stabilità 2014 The new rules on write-downs and losses on receivables after the 2014 Budget Law (Arturo Cassina - Roberto Colatorti - Annalisa Contardi) (Arturo Cassina - Roberto Colatorti - Annalisa Contardi) 1. Premessa 1. Introduction La Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilità 2014), ha apportato importanti modifiche normative in merito al trattamento ai fini Ires e Irap delle rettifiche di valore e delle perdite su crediti, con particolare riguardo ai soggetti operanti nel settore bancario e finanziario. Law 27 December 2013, n. 147 (so called “2014 Stability Law”) introduced important changes regarding the tax treatment, for Ires (Corporate Income Tax) and Irap (Regional Tax on Productive Activities) purposes, of write-downs on receivables and bad debt losses, particularly with regard to banking and financial sector. L’esigenza di semplificazione normativa e di riduzione di alcune distorsioni fiscali nel settore del credito verificatesi negli ultimi anni, ha condotto il legislatore a riformare il regime di deducibilità delle rettifiche di valore e delle perdite su crediti per banche ed enti finanziari. In tale chiave, devono essere interpretate le norme in materia di: The need for regulatory simplification and for reduction of some tax distortions occurred in recent years in the banking sector, led the government to change the fiscal regime of deductibility of write-downs and losses on receivables for banks and financial entities. In this perspective, major changes relates to: • deducibilità ai fini Irap, in quote costanti nell’esercizio di rilevazione contabile e nei successivi quattro, delle rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela (art. 6, comma 1, lett. c-bis, D.lgs. n. 446/1997 – lettera inserita dall’art. 1, comma, 158, Legge di stabilità 2014); • • deducibilità ai fini Ires, in quote costanti nell’esercizio di rilevazione contabile e nei successivi quattro, delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela (art. 106, comma 3, TUIR come modificato dall’art. 1, comma 160, lett. c, Legge di stabilità); • • conferma della disciplina sulla conversione delle imposte anticipate in crediti d’imposta per le imposte anticipate Ires stanziate sui quinti delle perdite su crediti rilevate in bilancio, nonché estensione della stessa alle imposte anticipate Irap imputate sui quinti delle rettifiche e riprese di valore nette dei crediti verso la clientela (art. 2, commi 55-56 bis, D.L. n. 225/2010 come modificato dall’art. 1, commi 167 e 168, Legge di stabilità 2014). • TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 deductibility for Irap purposes, into five equal installments during the year of accounting and the subsequent four years, of write-downs and bad debt losses and subsequent write-backs for impairment of receivables to customers (Article 6, paragraph 1, letter c-bis, Legislative Decree n. 446 of 1997 - letter inserted by article 1, paragraph 158, 2014 Stability Law); deductibility for Ires purposes, into five equal quotas during the year of accounting and the subsequent four years, of write-downs and losses on receivables to customers (Article 106, paragraph 3, of the Income Tax Code as amended by article 1, paragraph 160, letter c, Stability Law); confirmation of the discipline on the transformation of deferred tax assets into tax credits for deferred Ires tax allocated on fifths of the bad debt losses accounted into the financial statement, as well as extension of this rule to deferred Irap tax on fifths of the net amount of write-downs and write-backs of receivables to customers (article 2, paragraphs 55-56 bis, Decree-Law n. 225 of 2010 as amended by article 1, paragraphs 167 and 168, 2014 Stability Law ). 50 Le disposizioni in commento operano a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31/12/2013. In termini di gettito fiscale, il Governo stima che, dalla prima applicazione delle stesse, dovrebbero registrarsi nel 2014 maggiori entrate per euro 2.634 milioni; nel biennio 2015-2016, invece, si stimano minori entrate rispettivamente per euro 5 milioni ed euro 867 milioni. L’eliminazione della deducibilità immediata delle perdite su crediti risultanti da elementi certi e precisi e del plafond di deducibilità per le svalutazioni (pari allo 0,30% del monte crediti) risulta, pertanto, compensata da un lato dalla deducibilità in cinque esercizi di tutte le svalutazioni e perdite su crediti dalla base imponibile Irap; e dall’altro, dall’accorciamento del periodo di deducibilità ai fini Ires delle svalutazioni dei crediti verso la clientela (da diciotto a cinque esercizi). The provisions in question are effective from the tax period in place at 31/12/2013. In terms of tax revenue, the Government estimated that the application of new rules should increase tax revenues of 2,634 million euros; during the years 2015-2016, however, it is estimated a decrease of tax revenues respectively of 5 million euros and 867 million euros. The abrogation of the immediate deductibility of losses on receivables supported by “certain and exact elements”, and the abrogation of the plafond for deduction of impairment losses (0,30% of total loans) has been off-set by the deductibility into five installments of all write-downs and bad debt losses from the Irap tax base, and moreover, by the shortening of the period of deductibility for Ires purposes of the write-downs of receivables to customers (from eighteen to five years). Per le banche ed enti finanziari, queste modifiche si traducono in una più celere deducibilità fiscale delle svalutazioni, nei periodi di difficoltà macro economica caratterizzati da un più alto livello di sofferenze, con conseguente attenuazione dell’onere per imposte correnti. La maggiore disponibilità liquida che ne consegue, dovrebbe favorire la propensione degli istituti di credito all’erogazione di credito a famiglie ed imprese. Per quanto detto, si ritiene che, con riguardo al contesto bancario, il provvedimento in esame abbia natura anticiclica e riduca, almeno in parte, l’evidente svantaggio competitivo delle banche italiane rispetto alle banche degli altri Stati UE, da più parti evidenziato. For banks and financial entities, these changes shall result in a faster tax deductibility of write-downs during the periods of macroeconomic difficulties with higher levels of overdues and bad debts, and in a consequent lower tax burden. The increased liquidity should encourage the willingness of lenders to the provision of loans to households and business firms. As mentioned above, with regard to the banking sector, the new rules have an anti-cyclical nature and are supposed to reduce, at least in part, the well-know competitive gap of Italian banks compared to banks in other EU countries, highlighted by many commentators. Per le imprese diverse dagli enti creditizi e finanziari, segnaliamo l’estensione dell’ambito soggettivo ed oggettivo della presunzione di sussistenza degli elementi certi e precisi ai fini della deducibilità delle perdite su crediti in caso di cancellazione dei crediti dal bilancio operata in applicazione dei principi contabili (art. 101, comma 5, TUIR, come modificato dall’art. 1, comma 160, lett. b della Legge di stabilità 2014). For other entities, other than banks and financial entities, we highlight the extension of the presumption of the existence of the “certain and precise elements” for purposes of deduction of bad debt losses in case of write-off of receivables from the balance sheet in accordance to the applicable accounting principles (so called “derecognition”, see article 101, paragraph 5 of the Income Tax Code, as amended by article 1, paragraph 160, letter b, 2014 Stability Law). Di seguito illustriamo, sinteticamente, i contenuti delle modifiche normative ed il possibile coordinamento con i documenti di prassi ad oggi disponibili. We summarize, hereafter, the contents of the law changes and the possible coordination with administrative practice in place. Le novità in commento attengono alle norme di cui all’art. 101, comma 5, e 106, comma 3, del TUIR, il cui coordinamento ha, sin dal principio, destato dubbi ed incertezze interpretative. Ricordiamo, infatti, che l’Agenzia delle Entrate, con Circolare n. 26/E del 1° agosto 2013, ha fornito chiarimenti in merito alle modalità applicative della disciplina sulla deducibilità dal reddito d’impresa delle perdite su crediti, alla luce delle fattispecie presuntive introdotte dall’art. 33, comma 5, del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 (c.d. “Decreto Sviluppo”). The new rules under examination relate to the rules set out by article 101, paragraph 5, and article 106, paragraph 3, of the Income Tax Code. The coordination of these rules has always aroused doubts and uncertainties of interpretation. We remind that the Italian Tax Authority, with Circular n. 26/E of August 1, 2013, provided clarification on the application of the rules on the deductibility of losses on receivables from taxable income, in the light of the presumptions introduced by article 33, paragraph 5, of Decree Law June 22, 2012, n. 83 (so called “Growth Decree”). 2. Nuovo regime fiscale delle svalutazioni e perdite su crediti per banche ed enti finanziari 2. New tax regime for write-downs and losses on receivables for banks and financial entities Per banche ed enti finanziari, a decorrere dal periodo d’imposta 2013, vigono nuove regole di deducibilità, ai fini Ires ed Irap, delle rettifiche di valore (svalutazioni e perdite) iscritte in bilancio. For banks and financial entities, a set of new rules relating to write-downs and losses on receivables shall be applicable from 2013 tax period onwards, for Ires and Irap purposes. In particolare, i commi 158-161 dell’art. 1, Legge di stabilità 2014, dispongono le seguenti modifiche: In particular, paragraphs 158-161, Article 1, of 2014 Stability Law, include the following changes: 51 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 1. inserimento nell’art. 6, comma 1, del D.lgs. n. 446/1997, della nuova lettera: “c-bis) rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti, limitatamente a quelle riconducibili ai crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo. Tali componenti concorrono al valore della produzione netta in quote costanti nell’esercizio in cui sono contabilizzate e nei quattro successivi”; 2. sostituzione del comma 3 dell’art. 106 del TUIR, con il seguente: “le svalutazioni e le perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, diverse da quelle realizzate mediate cessione a titolo oneroso, sono deducibili in quote costanti nell’esercizio in cui sono contabilizzate e nei quattro successivi. Le perdite su crediti realizzate mediante cessione a titolo oneroso sono deducibili integralmente nell’esercizio in cui sono rilevate in bilancio. Ai fini del presente comma le svalutazioni e le perdite deducibili in quinti si assumono al netto delle rivalutazioni dei crediti risultanti dal bilancio”; 3. abrogazione dei commi 3-bis e 5 dello stesso articolo 106 del TUIR; 4. nuova formulazione del comma 4 dello stesso articolo 106, nei seguenti termini: “Per gli enti creditizi e finanziari nell’ammontare dei crediti rilevanti ai fini del presente articolo si comprendono anche quelli impliciti nei contratti di locazione finanziaria”. 1. insertion in article 6, paragraph 1, of Legislative Decree n. 446 of 1997, of a new letter: “c-bis) net amount of write-downs and subsequent write-backs for impairment of receivables, related to receivables to customers carried on the balance sheet. These costs contribute to the net value of production into equal quotas in the period in which they are accounted for and in the subsequent four years “; 2. replacement of paragraph 3 of article 106 of the Income Tax Code, with the following: “write-downs and losses on receivables to customers carried on the balance sheet, other than those arising from the sale for consideration, are deductible into equal quotas in the period in which they are accounted for and in the subsequent four years. The losses on receivables made through the sale for consideration are fully deductible in the period in which they are booked in the financial statement. For purposes of this paragraph, write-downs and losses deductible in five quotas shall be assumed net of write-backs resulting from the balance sheet “; 3. repeal of paragraphs 3 and 5-bis of article 106 of the Income Tax Code; 4. new wording of paragraph 4 of article 106, in the following terms: “For banks and financial entities the relevant amount of receivables shall include those implicit in financial leasing agreements”. Pur se per scelta di chi scrive la trattazione relativa alle nuove norme su svalutazione crediti è incentrata sulla disciplina delle banche ed enti finanziari, vale notare qui semplicemente che analoghe modifiche sono introdotte con riferimento alle svalutazioni e perdite su crediti verso assicurati, per le imprese di assicurazione. Although in the present writing we focus on the new rules relating to write-downs for banks and financial entities, similar changes are introduced with reference to write-downs and losses on receivables to policyholders for insurance companies. 2.1. La disciplina ai fini Irap 2.1. The legislation for Irap purpose La Legge n. 147/2013 in commento, nell’intento di allineare il trattamento fiscale Irap con quello previsto ai fini Ires, introduce una regola di deducibilità in cinque quote costanti (ovvero nell’esercizio di rilevazione contabile e nei quattro successivi) delle rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela. Law n. 147 /2013 here in comment, in order to align the Irap tax treatment with what provided for Ires purposes, introduced a new rule of deduction in five equal quotas (that is, in the year of the accounting entry and in the subsequent four years) of net adjustments and write-backs for impairment of receivables to customers. Dal tenore letterale e coerentemente al principio di stretta derivazione della base imponibile dalle risultanze del bilancio (di cui all’art. 6, comma 6, del Decreto Irap secondo cui “i componenti positivi e negativi si assumono così come risultanti dal conto economico dell’esercizio redatto secondo i criteri contenuti nei provvedimenti di Banca d’Italia 22 dicembre 2005 e 14 febbraio 2006”), si desume che concorrano alla formazione del valore delle produzione netta le rettifiche e le riprese di valore nette, così come risultanti in bilancio e dunque in voce 130 a) dello schema di conto economico bancario (ivi incluse le perdite derivanti da transazione, atto di rinuncia al credito, conversione, ecc.). Tale disposizione trova applicazione a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31.12.2013. From the wording of this rule and consistently with the principle of strict derivation of the tax base from financial statements (set forth in article 6, paragraph 6, of Irap Decree which states that “positive and negative components are assumed as reported in the income statement prepared in accordance with the criteria set by the provisions of Bank of Italy, December 22, 2005 and February 14, 2006 “), it follows that the net value adjustments and write-backs, as reported in the financial statements and therefore in item 130 a) of the banking income statement (including losses arising from the transaction, waiver acts, conversion, etc.), contribute to the formation of the value of net production. This provision is applicable with effect from the tax period in place at 31.12.2013. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 52 2.2. La disciplina ai fini Ires 2.2. The legislation for Ires purposes Relativamente al nuovo regime di deducibilità Ires delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela, osserviamo che nel contesto del novellato art. 106, comma 3, TUIR: • le svalutazioni di crediti verso la clientela (di cui alla voce 130 a) del conto economico bancario) non sono più soggette al plafond dello o,30% di deducibilità nell’esercizio di rilevazione contabile; • alle perdite su crediti verso la clientela diverse da quelle derivanti da cessione a titolo oneroso (iscritte in voce 130 a) del conto economico bancario) è esteso lo stesso trattamento fiscale riservato alle svalutazioni (deducibilità in quote costanti nell’esercizio di rilevazione contabile e nei quattro successivi); • la nuova disciplina delle svalutazioni e perdite non è più ristretta ai crediti che derivano da operazioni di finanziamento, ma riguarda più in generale “i crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo” (al cui fine valgono le indicazioni contenute nei provvedimenti di Banca d’Italia in materia di redazione dei bilanci annuali); • le perdite su crediti verso la clientela derivanti da cessioni a titolo oneroso (iscritte in voce 100 a) del conto economico) sono integralmente deducibili nell’esercizio di rilevazione contabile; • le rettifiche su crediti da dedurre in quinti si considerano al netto delle rivalutazioni dei crediti risultanti dal bilancio; • non è più contemplata la deducibilità degli accantonamenti al fondo rischi su crediti in ipotesi di capienza del plafond di deducibilità. A tal proposito, ricordiamo che in base alla disciplina previgente, tali accantonamenti (iscrivibili peraltro solo da enti che redigono il bilancio in base ai principi contabili nazionali) erano deducibili nella misura in cui le svalutazioni nette dell’esercizio risultavano inferiori al plafond dello 0,30% del valore dei crediti da erogazione di finanziamenti alla clientela; • non essendo contemplate nella norma, si ritiene che per le perdite su crediti verso altri soggetti (i.e. perdite su crediti non iscritti in bilancio tra i crediti verso la clientela) operi la regola ordinaria di deducibilità in presenza di elementi certi e precisi di cui all’art. 101, comma 5, del TUIR. With regard to the new regime of deductibility of write-downs and losses on receivables to customers for corporate income tax purposes, we observe that in the context of new article 106, paragraph 3, of the Income Tax Code: • write-downs on receivables to customers (included in item 130 a) of the banking income statement) aren’t longer subject to the tax deductibility limit of 0,30% in the year of the accounting entry; • the same tax treatment applicable to write-downs (deductibility into five equal quotas), applies to losses on receivables to customers other than those arising from the sale for consideration (included in item 130 a) of the banking income statement); Alla luce del mutato quadro normativo, appare evidente l’opera di semplificazione svolta dal legislatore realizzata, da un lato, tramite l’eliminazione del plafond di deducibilità nell’esercizio per le svalutazioni (c.d. regola dello 0,30%); dall’altro, tramite l’introduzione dell’automatica deducibilità in 5 esercizi delle perdite su crediti, indipendentemente dalla verifica della puntuale sussistenza degli “elementi certi e precisi” di cui all’art. 101 comma 5. Vengono meno, tra l’altro, le note difficoltà di quantificazione del monte crediti ai fini del computo della quota deducibile nell’esercizio, e l’incertezza normativa sul trattamento delle svalutazioni dei crediti assistiti da garanzie assicurative. In the light of this changed regulatory framework, it is clear that the government intended to simplify the existing rules through, on the one hand, the abrogation of the limit of the deductible write-downs for the current year (so-called plafond of 0,30%), and on the other hand, through the introduction of the automatic deduction over 5 years of losses on receivables, regardless of the exact verification of the existence of the “certain and precise elements” set forth in article 101, paragraph 5. As a consequence, the new rules will reduce, among other things, the well-known difficulties over the quantification of total loans for the purpose of computing the amount deductible in the current year and the regulatory uncertainty over the treatment of write-downs backed by insurance guarantees. 53 • the new tax regime related to write-downs and losses is no longer reserved to receivables arising from loans, but relates more generally to “receivables to customers carried on the balance sheet” (according to the criteria set by the provisions of Bank of Italy relating to the annual financial statements); • losses on receivables to customers arising from the sale for consideration (included in item 130 a) of the banking income statement) are fully deductible in the year of the accounting entry; the adjustments to loans to be deducted in five installments are considered net of revaluations of receivables resulting from the financial statement; it is no longer provided for the deductibility of provisions for bad debts in case of a residual capacity for the deduction. In this regard, under the previous rules, such provisions for bad debts (applicable, however, only to entities that prepare their financial statements in accordance with Italian accounting principles) were deductible to the extent that the net write-downs for the year were lower than the plafond of 0,30% of the total amount of financing loans; • • • losses on receivables to other entities (i.e. losses related to receivables other than receivables to customers) are subject to the ordinary rule of deductibility in case of “certain and precise elements” set forth in article 101, paragraph 5, of Income Tax Code. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Il nuovo regime fiscale appare favorevole nella parte in cui si riduce il periodo di deducibilità fiscale delle svalutazioni, da 18 a 5 esercizi. Meno favorevole, invece, l’inclusione delle perdite su crediti nell’alveo delle svalutazioni deducibili in 5 esercizi, anche se assistite da elementi probatori di certezza e precisione delle stesse. Ci riferiamo in particolare, alle perdite su crediti derivanti dalla cancellazione dei crediti in conformità ai principi contabili IAS/IFRS, le quali saranno deducibili in 5 esercizi per le banche e gli enti finanziari, ad eccezione delle perdite derivanti da cessione dei crediti a titolo oneroso deducibili integralmente nell’esercizio di rilevazione contabile (voci 100 e 90 rispettivamente, degli schemi di conto economico dei bilanci bancari e degli enti finanziari). The new tax regime is favorable to the extent that it decreases the period of the tax deductibility of write-downs, from 18 to 5 years. Less favorable, however, the inclusion of losses on receivables between the write-downs deductible over 5 years, even if supported by evidence of certainty and accuracy. In particular, we refer to the losses arising from the derecognition of receivables in accordance with IAS/IFRS principles, which will be deductible over 5 years for banks and financial entities, except for losses resulting from the sale of receivables for consideration fully deductible in the year of the accounting entry (items 100 and 90 respectively, of the income statement of banks and financial entities). In forza della norma transitoria, di cui all’art. 1, comma 161, alle rettifiche pregresse (i diciottesimi residui originati sino al periodo d’imposta 2012) continuano ad applicarsi le disposizioni previgenti. Under the transitional rule (article 1, paragraph 161), the old rules shall continue to apply to the previous adjustments (related to the old tax regime in place until the tax year 2012). Non è espressamente disciplinato il trattamento dei fondi rischi su crediti di cui all’art. 106 comma 3 penultimo periodo nella versione previgente, tenuto conto dell’abrogazione del comma 5 che ne disciplinava la movimentazione (più precisamente, il riassorbimento). In prima battuta, è ragionevole ritenere che la disciplina di cui al comma 5 mantenga validità ai fini del riassorbimento degli accantonamenti dedotti in esercizi precedenti. Ma anche su tale aspetto la dottrina potrà sviluppare opportune riflessioni, e ragionevolmente si pronuncerà la stessa Amministrazione finanziaria. It is not explicitly regulated in the Stability Law the tax treatment of the provisions for bad debt set forth in article 106, par. 3 (previous version). In fact, the old paragraph 5 of the article (now repealed) had regulated the reabsorption of the risk provisions for bad debt. It is reasonable to argue that old rules set forth in paragraph 5 shall continue to apply in order to reabsorb the provisions deducted in previous years. It is desirable that the doctrine and the Tax Authority will make clear the appropriate tax treatment. In merito al coordinamento tra i due regimi fiscali (Ires e Irap) in esame, una questione che potrebbe assumere particolare rilievo attiene all’esatta e coerente individuazione delle rettifiche (negative e positive) su crediti attratte a tali normative. With regards to the coordination between the two tax regimes (Ires and Irap) under examination, a question that might be of particular importance concerns the exact and consistent identification of value adjustments (positive and negative) on loans attracted to such rules. In particolare, ci si riferisce alla previsione di cui al nuovo art. 106, comma 3, ultimo periodo, del TUIR, secondo cui “le svalutazioni e le perdite deducibili in quinti si assumono al netto delle rivalutazioni dei crediti risultanti in bilancio” ed alla sua presunta coerenza con il dato letterale di cui alla nuova lett. c-bis), dell’art. 6, comma 1, del D.lgs. n. 446/1997 (rettifiche e riprese di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela). In particular, we refer to the law provision set forth in new article 106, paragraph 3, last sentence, of the Income Tax Code, according to which “write-downs and losses deductible in fifths shall be assumed to be net of the revaluation of receivables carried on the balance sheet” and to its alleged compliance with the wording of the new letter c-bis), article 6, paragraph 1, of Legislative Decree n. 446 of 1997 (adjustments and write-backs for impairment of loans to customers). Si fa riferimento alla distinzione tra riprese da “valutazione” e riprese da “incasso” che, sulla base delle indicazioni fornite da Banca d’Italia nella Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, confluiscono entrambe nella voce 130 a) dello schema di conto economico. We refer, in particular, to the difference between write-backs from “evaluation” and write-backs from “cash in” that, on the basis of information provided by the Bank of Italy Circular n. 262 of 22 December 2005, both come together under item 130 a) of the banking income statement. Nella disciplina Ires previgente tale problematica veniva risolta dalla dottrina maggioritaria, dando rilievo alle sole riprese di valore da “valutazione”, senza includere tra di esse le riprese di valore da “incasso” (i.e. da realizzo) che vanno acquisite a tassazione alla stregua di sopravvenienze attive ex art. 88 del TUIR (orientamento che, peraltro, trova conferma nella Circolare ABI 1° aprile 1996, n. 6). According to the old Ires tax rules, this issue was resolved by the majority doctrine giving emphasis only to the write-backs from “evaluation”, without including among them the writebacks from “cash in” which are taxable such as extraordinary income, according to article 88 of the Income Tax Code (this orientation is confirmed by the Italian Banking Association in the Circular Letter 1 April 1996, n. 6). Il dubbio interpretativo parrebbe oggetto di indicazione chiarificatrice nella relazione illustrativa del disegno di legge di stabilità, ove si legge che “le riprese di valore da valu- A possible solution for this matter of interpretation could be found in the explanatory memorandum of the bill of stability, where we read that “ write-backs from evaluation are taxed, TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 54 tazione sono tassate in quanto le rettifiche di valore dedotte si considerano al netto delle riprese, a prescindere se tali riprese si riferiscono a rettifiche pregresse o meno”. Ad una prima lettura si potrebbe riferire quindi la precisazione, proprio ad un diverso trattamento per le riprese “da valutazione” (incluse nella determinazione delle svalutazioni e perdite nette, deducibili in quinti), e le riprese da incasso (per differenza, tassabili integralmente nell’esercizio di rilevazione contabile). inasmuch the value adjustments deducted are assumed to be net of subsequent write-backs, regardless of whether those write-backs refer to previous adjustments or not”. At first glance once can justify the clarification in relation to a different treatment of write-backs from “evaluation” (included in the determination of write-downs and losses deductible in five installments), and the write-backs from “cash in” (to be fully taxed in the year of accounting entry). Peraltro una tale soluzione interpretativa lascia piuttosto perplessi, con riferimento sia al dichiarato intento di semplificazione e riduzione delle incertezze applicative della fattispecie oggetto di intervento normativo, sia alla armonizzazione delle discipline Ires ed Irap (restando solo quest’ultima maggiormente fedele al principio di derivazione dal bilancio). Inoltre, il passaggio della relazione legislativa citato sopra pare in realtà suscettibile di interpretazione diversa e più coerente con il dato testuale, rispetto a quella illustrata sopra (si noti ad esempio il riferimento alla correlazione tra le riprese e le rettifiche “pregresse o meno”). However, such a solution is not fully satisfactory. In fact, it is in contrast with the declared intention of simplification and reduction of the uncertainties related to the case subject to the regulatory intervention. Furthermore, this solution is in contrast with the harmonization of Ires and Irap tax rules, so that only Irap rules remain more faithful to the principle of strict derivation of tax base from the income statement. In addition, the above mentioned sentence of the memorandum seems to leave some space for different interpretations more consistent with the new rule, compared to the one described above (note, for example, the reference made to the correlation between the write-backs and the adjustments “preexisting or less”). In conclusione, su questo punto si attendono indicazioni dall’Amministrazione finanziaria, anche con il supporto interpretativo della dottrina e delle associazioni di settore (ABI anzitutto). In conclusion, we expect appropriate clarification by the Tax Authority, also with the support of the doctrine and the banking associations (ABI, in first place). 2.3. La disciplina delle DTA 2.3. The legislation of the DTA Per ciò che riguarda i riflessi sulla disciplina delle deferred tax assets (DTA), alla luce delle nuove disposizioni di cui all’art. 106, comma 3, TUIR ed all’art. 6, comma 1, lett. c-bis), D.lgs. n. 446/1997, la Legge di stabilità 2014 (commi 167-171) ha coerentemente modificato le disposizioni di cui all’art. 2, commi 55-56 bis, D.L. n. 225/2010 in materia di trasformazione delle imposte anticipate in crediti di imposta. As for the reflections on the regulation of deferred tax assets (DTA), in the light of the new provisions set forth in article 106, paragraph 3, of the Income Tax Code and article 6, paragraph 1, lett. c-bis), Legislative Decree n. 446 of 1997, the 2014 Stability Law (paragraphs 167-171) has consequently changed the provisions of article 2, paragraphs 55-56 bis, Decree Law n. 225 of 2010 regarding the transformation of deferred tax assets in tax credits. La modifica di coordinamento tra le discipline consiste nell’includere, tra le DTA trasformabili in crediti di imposta, le DTA Ires ed Irap relative ai 4/5 delle svalutazioni e perdite su crediti rilevate nel bilancio 2013 e deducibili nei successivi periodi di imposta. Anche tale modifica è applicabile a decorrere dal periodo di imposta 2013. The change consists of including, among the convertible DTA into tax credits, the DTA Ires and Irap related to four fifths of write-downs and credit losses recognized in the 2013 financial statement and deductible in the subsequent years. This amendment is applicable from 2013 tax year. Inoltre, il comma 168 prevede la trasformazione delle DTA sulle svalutazioni crediti anche in caso di imponibile Irap negativo. Più precisamente, in presenza di un valore della produzione netta negativo, si trasformano in credito di imposta le DTA Irap stanziate sulla quota delle svalutazioni crediti pregresse dedotta nello stesso periodo di imposta (reversal del periodo). Considerando che la regola IRAP di deducibilità in quinti delle svalutazioni crediti inizierà ad operare dal periodo d’imposta 2013, la fattispecie di cui al comma 168 dovrebbe ragionevolmente verificarsi solo a partire dal periodo di imposta 2014 (quale primo esercizio in cui rigirerà il quinto delle svalutazioni crediti pregresse). In addition, paragraph 168 introduces the transformation of the deferred tax asset on write-downs on receivables even in case of a negative Irap tax base. In particular, in case of negative net value of production, the DTA Irap, related to the portion of prior years’ write-downs deducted in the current tax year (so called reversal of the period), is transformed into tax credit. Since the rule of deductibility of write-downs for Irap purposes is effective from tax year 2013, the case referred to in paragraph 168 should reasonably verify only from 2014 tax year (the first year in which the fifth of prior years’ writedowns will reverse). In tal modo, vengono definitivamente chiariti i dubbi interpretativi generati dalla formulazione originaria della norma, nonché dal generico riferimento alle “DTA iscritte in bilancio” contenuto nella Circolare dell’Agenzie delle Entrate del 28 settembre 2012, n. 37/E. In this way, the interpretative doubts arising from the original wording of the rule are definitively clarified, as well as the generic reference to “DTA carried on the balance sheet” mentioned in Circular Letter n. 37 / E of the Italian Tax Authority dated 28 September 2012. 55 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 3. Perdite da cancellazione dei crediti dal bilancio per imprese diverse da banche ed enti finanziari 3. Losses from derecognition of receivables from the financial statement for entities other than banks and financial entities L’intervento normativo in esame modifica anche la formulazione dell’ultimo periodo dell’art. 101, comma 5, nei seguenti termini: “Gli elementi certi e precisi sussistono inoltre in caso di cancellazione dei crediti dal bilancio operata in applicazione dei principi contabili”. The Law under examination changed the wording of the last sentence of Article 101, paragraph 5, in the following terms: “The certain and exact elements are supposed to exist in case of write-off of receivables from the financial statement in accordance with the accounting principles”. Ricordiamo che nella formulazione previgente (riconducibile alla modifica di cui al D.L. n. 83/2012), tale norma aveva una portata più restrittiva, in quanto rivolta ai soli soggetti IAS adopter (“per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali […], gli elementi certi e precisi sussistono inoltre in caso di cancellazione dei crediti dal bilancio operata in dipendenza di eventi estintivi”). According to previous law (introduced with Legislative Decree n. 83 of 2012), this rule had a narrow scope, as applicable only to IAS adopters (“for entities that prepare their financial statements in accordance with International accounting principles [...], the certain and exact elements are supposed to exist in case of write-off of receivables from the financial statement due to termination events “). Per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di stabilità (art. 1, comma 160, lett. b), l’art. 101, comma 5, del TUIR, non è più applicabile alle perdite su crediti verso la clientela registrate da banche ed enti finanziari; per queste ultime infatti trova applicazione, in via esclusiva, la nuova disposizione di cui all’art. 106, comma 3, TUIR sopra illustrata. As a result of changes brought by the Stability Law (Article 1, paragraph 160, letter b), article 101, paragraph 5, of the Income Tax Code, is no longer applicable to losses on receivables registered by banks and financial entities; for the latter it is exclusively applicable the new provision set forth in article 106, paragraph 3, of the Income Tax Code described above. Di conseguenza, a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013, per tutti i soggetti, IAS adopter (ad esclusione dei crediti verso clientela per banche ed enti finanziari) e non IAS, è applicabile la previsione di automatica deducibilità delle perdite su crediti derivanti da cancellazione dei crediti dal bilancio in conformità ai principi contabili di riferimento. Consequently, from tax period in place at 31 December 2013, the automatic deductibility of losses on receivables arising from the cancellation from the financial statements in accordance with relevant accounting standards is applicable for all entities, IAS adopters (excluding receivables to customers for banks and financial entities) and non-IAS adopters. Di seguito, si analizzano i diversi impatti della modifica normativa per i soggetti che applicano i principi contabili IAS/IFRS e per i soggetti che applicano i principi contabili nazionali per la redazione del bilancio. We analyze, below, the different impacts of regulatory changes for entities applying IAS / IFRS and for entities applying the national accounting standards for financial statement purposes. 3.1. La “derecognition” dei crediti dal bilancio in base ai principi IAS/IFRS 3.1. Derecognition of receivables from the balance sheet according to IAS/IFRS accounting principles A seguito della modifica di cui all’art. 33, comma 5, del D.L. n. 83/2012, l’ultimo periodo dell’art. 101, comma 5, TUIR, disponeva per i soggetti IAS un’ulteriore ipotesi di deducibilità automatica – senza che si rendesse necessaria la previa dimostrazione circa la sussistenza di elementi certi e precisi - delle perdite su crediti derivanti dalla cancellazione in bilancio operata per effetto di “eventi estintivi”. Following the amendment of article 33, paragraph 5, Decree Law n. 83/2012, the last sentence of article 101, paragraph 5 of the Income Tax Code, provided for IAS adopters further assumption of automatic deduction - without the need for proof of the existence and of the amount - of losses on receivables arising from the derecognition of receivables from the balance sheet due to “termination events”. Il principio contabile internazionale applicabile (IAS 39) definisce le seguenti ipotesi di “derecognition” di un’attività finanziaria: • scadenza dei diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalla stessa; • trasferimento dei diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, con conseguente e sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici legati alla proprietà della medesima; • assunzione da parte dell’impresa di un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari (di cui mantenga il relativo diritto contrattuale a ricevere) a uno o più beneficiari, con sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici legati alla proprietà della medesima attività. The international accounting standard IAS 39 defines the following cases of “derecognition” of financial instruments: TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 • • • the expiry of the contractual rights on financial flows from the financial instruments; the disposal of the contractual rights to receive the financial flows deriving from the financial asset, by transferring all risks and benefits of the property of such financial instruments; the entity keeps contractual rights to receive financial flows deriving from the financial asset, but undertakes a contractual obligation to pay such financial flows to one or more beneficiaries, realizing substantially the transfer of all risks and benefits from the property of such financial assets. 56 In vigenza della vecchia normativa, un elemento centrale da valutare riguardava il concetto di “evento estintivo”, ovverosia se fare riferimento ad un’accezione meramente giuridica, oppure contabile, del termine. L’Agenzia delle Entrate (circolare n. 26/E del 2013) aveva implicitamente abbracciato l’accezione contabile del termine. Infatti, nella circolare citata si legge: “l’impresa IAS adopter deve ritenere sussistenti i requisisti di certezza e precisione necessari per la deducibilità fiscale della perdita in ciascuna delle ipotesi in cui è possibile effettuare la derecognition di un credito”. According to the pre-existing regulatory framework, the definition of “termination events” was an important issue to address. In particular, there was uncertainty about the meaning of “termination event”; whether a purely legal meaning, or an accounting one. The Italian Tax Authority (Circular n. 26/E/2013) had implicitly embraced the accounting meaning of the term. In fact, the mentioned circular letter states: “ the entity IAS adopter shall assume the certainty and precision required for the deductibility of losses in every case the derecognition of receivable is made possible according to the accounting standards. Ciò premesso, l’eliminazione dal dettato normativo dell’art. 101, comma 5, del riferimento agli “eventi estintivi”, non pare avere impatti significativi per tali soggetti, considerando che la stessa Agenzia delle Entrate non aveva posto limiti o condizioni particolari per l’operatività della norma. The elimination of the reference to the “termination events” from article 101, paragraph 5, seems not to have a significant impact for these entities, as the Tax Authority didn’t put limits or conditions for the application of the rule. Da ultimo, si precisa che è fatta salva la possibilità per l’Amministrazione finanziaria di applicare l’art. 37-bis, del D.P.R. n. 600/1973 e, quindi, di sindacare (indipendentemente dalla sussistenza degli elementi certi e precisi) l’inerenza della perdita su crediti laddove derivante da un’operazione antieconomica che dissimuli un atto di liberalità. In conclusion, it should be noted that the Tax Authority can still dispute the inherency of the loss on receivables, with particular regard to article 37-bis Presidential Decree n. 600/1973 in all cases in which the write-off of receivables stems from an uneconomic transaction (such as a donation), regardless of the existence of certainty and accuracy of losses. 3.2. La cancellazione dei crediti dal bilancio in base ai principi contabili dell’OIC 3.2. Derecognition of receivables from the balance sheet according to OIC accounting principles Nel vigore della formulazione previgente, di cui al punto precedente, si delineava una disparità di trattamento tra soggetti IAS adpoter e soggetti che adottano gli standard contabili nazionali, non essendo contemplata per questi ultimi l’automatica ed integrale deducibilità delle perdite su crediti da cancellazione in bilancio. According to the pre-existing regulatory framework, described in the above, there was a disparity between IAS adopter and entities adopting the national accounting standards, because it was not provided, for the latter, the automatic and full deductibility of the losses on receivables arising from the derecognition of receivables from the balance sheet. La novella ultima di cui all’art. 1, comma 160, della L. di stabilità, supera tale disparità di trattamento estendendo, a decorrere dal periodo di imposta 2013, la presunzione ex lege di sussistenza degli elementi certi e precisi anche all’ipotesi di cancellazione dei crediti dal bilancio redatto secondo i principi contabili nazionali. The new rules, introduced from tax year 2013 with article 1, paragraph 160, Stability Law, extended the ex lege presumption of the existence of certainty and precision to the case of write-off of receivables from the balance sheet drawn up in accordance with Italian GAAP. Alla luce di tale modifica normativa, è ragionevole estendere ai soggetti ITA gaap, in quanto compatibili, i chiarimenti forniti in materia nella circolare n. 26/E per i soggetti IAS. In particolare, si fa riferimento alla rilevanza degli eventi estintivi di tipo contabile che, per i soggetti ITA gaap, coincidono generalmente con gli eventi estintivi del credito di tipo giuridico (cessione, transazione, atti di rinuncia al credito ecc.). In this light, it is reasonable to extend, if compatible, the clarification provided in Circular n. 26/E related to IAS entities, also to ITA GAAP entities. In particular, we refer to the accounting meaning of the “termination events” for ITA GAAP entities, that generally corresponds with the legal meaning of the extinguishing events (sale, transaction, waiver acts, etc..). Un aspetto che merita particolare attenzione, pertanto, è la cancellazione del credito dal bilancio secondo gli standard contabili italiani. An issue to be focused on is the cancellation of receivables from the balance sheet in accordance with Italian accounting standards. A tal proposito, si rileva che, contrariamente alle logiche IAS/IFRS, nei principi elaborati dall’OIC non vi è alcun esplicito riferimento all’ipotesi di cancellazione delle singole voci o sottovoci dal bilancio. Pertanto, tale aspetto non può che essere implicitamente estrapolato da un’attenta lettura del principio di riferimento. In this regard, differently from IAS/IFRS standards, no explicit reference is made by the OIC standards to the case of cancellation of assets or other items from the balance sheet. Therefore, this problem must be implicitly solved through a careful analysis of the applicable accounting standards. Nel caso di specie, l’OIC n. 15 – “I crediti” – definisce il trattamento contabile della cessione dei crediti senza azione di regresso (pro-soluto) ovvero con azione di regresso in capo al cessionario (pro-solvendo). In this case, the accounting standard OIC n. 15 - “Receivables” - defines the accounting treatment of the sale of receivables without recourse (non-recourse sale) or with recourse in the hands of the transferee (recourse sale). 57 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 In caso di cessione pro-soluto del credito, salvo l’inserimento di particolari clausole miranti a frazionare il rischio d’insolvenza tra cedente e cessionario, i crediti ed il relativo rischio d’insolvenza sono trasferiti, a titolo definitivo, al cessionario. Pertanto, i crediti ceduti devono essere “rimossi” dal bilancio del cedente, con contestuale rilevazione di un utile o di una perdita pari alla differenza tra il valore ricevuto ed il valore di carico con cui gli stessi erano iscritti in bilancio. In case of a non-recourse sale of receivables, except the inclusion of special clauses aimed at dividing the risk of insolvency between the transferor and transferee, the credit and the risk of default are transferred outright to the cessionary. Therefore, receivables must be “removed” from the balance sheet of the originator, with the recognition of a gain or loss equal to the difference between the amount received and the amount they were carried on the balance sheet. In caso di rilevazione contabile di una differenza negativa, si ritiene che, da un punto vista fiscale, tale tipologia di cessione dia luogo all’automatica deducibilità della perdita su crediti, proprio in applicazione del novellato art. 101, comma 5, TUIR. Evidentemente resta fermo anche in questo caso il potere dell’Amministrazione finanziaria di sindacare l’inerenza di tale perdita ai sensi dell’art. 37-bis del D.P.R. n. 600/1973, con particolare riferimento al caso in cui la cessione dissimuli un atto di liberalità. Nella seconda fattispecie (cessione pro-solvendo), invece, il diritto di credito viene trasferito al cessionario, ma permane sul cedente il rischio di regresso in caso di insolvenza del debitore ceduto. In case of negative difference, from a fiscal point of view, this kind of transfer would result in the automatic deductibility of losses on receivables, according to new article 101, paragraph 5 of the Income Tax Code. Even in this case, the Tax Authority can still dispute the inherency of the loss on receivables, with particular regard to article 37-bis Presidential Decree n. 600/1973 in all cases in which the derecognition of receivables stems from an uneconomic transaction (such as a donation). In the second case (sale with recourse), however, the right to credit is transferred to the transferee but the risk of recourse and insolvency of the debtor remains in the hands of the transferor. Ciò premesso, l’attuale versione dell’OIC 15 prevede due trattamenti contabili alternativi: 1. ordinario: con rimozione dei crediti ceduti dal bilancio e sostituzione degli stessi con l’ammontare dell’anticipazione ricevuta e con il credito nei confronti del factor (pari alla differenza tra il valore nominale dei crediti ceduti e l’anticipazione ricevuta); 2. alternativo: i crediti eduti sono mantenuti in bilancio, nel presupposto di considerare gli stessi come dati in garanzia a fronte dei prestiti ricevuti. Inoltre, nell’attivo e nel passivo dello stato patrimoniale sono iscritte, per uno stesso importo, delle voci che accolgono, rispettivamente, l’ammontare dell’anticipazione ricevuta e il debito verso il factor. The current version of the OIC 15 provides for two alternative accounting approaches: 1. ordinary: with removal of the transferred receivables from the balance sheet and the replace with advances received and the credit against the factor (equal to the difference between the nominal value of the receivables sold and the advance received); 2. alternative: the receivables sold are kept in the balance sheet, based on the assumption that the receivables constitute the collateral for the loans received. In addition, assets and liabilities in the balance sheet are recognized for the same amount of, respectively, the advances received and the amount due to the factor. Peraltro, l’OIC ha predisposto una bozza di revisione del principio in commento, con particolare riferimento al trattamento contabile della cancellazione dei crediti. In base alla prospettata modifica, nell’ipotesi di cessione del credito “pro-solvendo” non sarà più consentita l’opzione tra i due trattamenti di cui sopra, ma opererà in via esclusiva il secondo (con conseguente mantenimento del credito in bilancio). However, the OIC has prepared a draft for the revision of the standard in question, with particular reference to the accounting approach of the cancellation of receivables. According to the proposed amendment, in the case of transfer of debt “with recourse” the receivables sold are kept in the balance sheet, based on the assumption that the receivables constitute the collateral for the loans received (only the alternative approach described above). Da un punto di vista fiscale, tenuto conto dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nella più volte richiamata Circolare n. 26/E, si ritiene che la cancellazione dei crediti dal bilancio per effetto di una cessione pro-solvendo non determini l’automatica deducibilità ex art. 101, comma 5, ultimo periodo, dell’eventuale perdita su crediti. Tale considerazione sarebbe giustificata dal carattere non definitivo della perdita, quale presupposto per l’applicazione della normativa in esame. Peraltro, si osservi che la non definitività della perdita emerge anche dal trattamento contabile previsto dal principio contabile. In nessun caso, qualunque sia il trattamento contabile prescelto, è consentito rilevare una perdita da cessione pro-solvendo in bilancio. Il risultato della cessione rimane “sospeso” sino a quando si verifica l’insolvenza del debitore ceduto e la conseguente azione di regresso del cessionario. From a fiscal point of view, taking into account the explanations provided by the Italian Tax Authority in the mentioned Circular n. 26/E, the write-off of receivables from the balance sheet as a result of a sale with recourse doesn’t imply an automatic deduction of the loss on receivables pursuant to article 101, paragraph 5, last sentence. This approach is justified by the non-definitive nature of the loss, as a prerequisite for the application of this law. Moreover, it should be noted that the non-definitive nature of the loss is also clear having regard to the accounting approach. According to both the accounting approaches, in any case it is possible to register a loss from the sale with recourse in the income statement. The gain or loss from the sale is “pending” until the insolvency of the debtor and the consequent right of recourse of the transferee. TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 58 4. Conclusione 4. Conclusion Dall’analisi fin qui condotta, in merito alle modifiche introdotte dalla Legge di stabilità 2014 sulla deducibilità delle svalutazioni e delle perdite su crediti è confermata la volontà del legislatore di riservare un trattamento fiscale ad hoc alle banche ed agli enti finanziari rispetto a quello previsto, in via generale, per le altre imprese. Tale decisione dovrebbe, altresì, rispondere ad esigenze di semplificazione, di certezza del diritto e di riduzione dello svantaggio competitivo rispetto alla normativa fiscale degli altri Stati membri UE, come auspicato da più parti nel corso degli ultimi anni. The analysis of the changes introduced by the 2014 Stability Law on the deductibility of write-downs and losses on receivables, shows the clear intention of the government to reserve an ad hoc tax treatment to banks and financial entities; a different tax treatment than the other entities. This decision should also respond to the need for simplification, legal certainty and reduce the competitive gap with respect to the tax laws of other EU Member States, as suggested by many commentators over the past few years. Per quanto riguarda le altre categorie di soggetti, la modifica legislativa relativa alle perdite da cancellazione dei crediti in bilancio pare voler ricreare un quadro applicativo unitario e coerente con particolare riferimento alle cessioni di crediti pro-soluto, pur contemperato dalla doverosa tutela contro comportamenti abusivi (mediante la salvaguardia offerta anche dalla disposizione antielusiva generale). For other entities, other than banking and financial ones, the legislative change related to losses from derecognition of receivables from the balance sheet, should create a unified and coherent tax framework for the sale of receivables without recourse, even if the Tax Authority could still dispute tax avoidance conducts (through the defense offered by the general anti-avoidance rule). Nel complesso le novità qui illustrate sono senz’altro da accogliere positivamente. Non resta che sperare che in sede interpretativa ed applicativa l’Amministrazione finanziaria colga e tuteli la lettera e lo spirito delle nuove disposizioni, evitando che la giusta difesa delle ragioni erariali divenga il pretesto per introdurre complessità, incertezze e sperequazioni del tutto estranee alle disposizioni stesse. In general, the new rules described above are certainly to be welcomed. We can only hope that in the process of interpretation and application of the rules, the Tax Authority preserves the wording and the spirit of the new rules, avoiding that the proper defense of the “public” reasons (i.e. tax revenue) becomes the pretext for introducing complexity, uncertainty and inequality. Possibilità di aggredire i beni di una persona giuridica per violazioni tributarie del legale rappresentante Possibility to seize an entity’s assets in dependence of tax crimes committed by its he legal representative (Paola Barazzetta - Veronica Nobili) (Paola Barazzetta - Veronica Nobili) Premessa Premise La Suprema Corte di Cassazione Penale e, più precisamente la terza sezione penale, ravvisando gli estremi di un contrasto giurisprudenziale ha, con ordinanza del 22 novembre 2013 n. 46726 rimesso alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: “se sia possibile o meno aggredire direttamente i beni di una persona giuridica per violazioni tributarie commesse dal legale rappresentante della stessa”. The criminal Supreme Court of Cassation, and particularly the Third criminal Division, in detecting the hint of a conflict of case law has submitted, with Order no. 46726 of 22 November 2013, the following question of law to the Combined Sections of the same Court: “is it feasible or not to directly seize an entity’s assets as a consequence of tax crimes committed by its legal representative?”. Il contrasto giurisprudenziale The conflict of case law In merito alla questione di diritto sopra descritta si riportano di seguito le due tesi in contrasto sposate dalla giurisprudenza di legittimità. With reference to the question of law above described the two conflicting interpretations rendered by the Supreme Court are summarized here below. Secondo un primo orientamento, con riferimento ai proventi derivanti da reati tributari commessi dal legale rappresentante, il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente è senz’altro applicabile ai beni della persona giuridica, e ciò in considerazione del rappor- According to a first line of interpretation, with respect to the incomes derived from tax crimes committed by the legal representative, the preventive sequester functional to a value confiscation is indeed applicable to the entity’ assets, and this because of the organic relationship existing between the two 59 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 to organico sussistente tra i due soggetti, che si esplica nel beneficio ritratto dalla persona giuridica in conseguenza al reato. Secondo tale orientamento, quindi, per l’applicabilità del sequestro preventivo non è richiesto che la persona giuridica sia responsabile ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001 (“D.Lgs. 231/01”), essendo sufficiente che la stessa abbia partecipato ai proventi derivati dal reato. subjects, which is represented by the advantage obtained by the entity as a consequence of the crime. According to this interpretation, therefore, the applicability of the preventive sequester does not require the entity to be liable pursuant to Legislative Decree no. 231/2001 (“Legislative Decree 231/01”), it being sufficient that the latter has benefited of the economic returns derived from the crime. Di converso, altre decisioni della Suprema Corte hanno negato la possibilità di applicare alla persona giuridica il sequestro preventivo nel caso di reati tributari commessi dal legale rappresentante, e ciò in quanto i reati fiscali non rientrano - al momento - nel novero dei reati presupposto di responsabilità amministrativa degli enti ai sensi dell’articolo 24 e ss. del D.Lgs. 231/01. Seguendo quest’ultimo orientamento, pertanto, il sequestro preventivo sarebbe applicabile alla persona giuridica soltanto nel caso quest’ultima costituisse una “società schermo”, vale a dire una entità i cui beni sono riconducibili alla disponibilità dell’autore del reato. On the contrary, other decisions of the Supreme Court denied the possibility to apply the preventive sequester to entities in case of tax crimes committed by the legal representative, due to the fact that – for the moment being - tax crimes are not included in the list of criminal offences that may give rise to administrative liability for entities pursuant to articles 24 and followings of the Legislative Decree 231/01. Therefore, according to this last interpretation the preventive sequester could be applicable to a legal entity only in those cases in which the latter constitutes a so called “shell company”, i.e. company whose assets are attributable to the person who committed the crime. L’attesa pronuncia delle Sezioni Unite é di particolare interesse poiché, oltre ad offrire una risposta sull’applicabilità o meno alla persona giuridica del sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente nel caso di reati tributari contestati al legale rappresentante, auspicabilmente potrà offrire anche delle utili indicazioni sulla questione ampiamente dibattuta del rapporto tra reati tributari e D.Lgs. 231/2001. Più in particolare, la pronuncia delle Sezioni Unite potrebbe costituire l’occasione per dirimere i dubbi circa la possibilità o meno per l’ente di essere chiamato a rispondere ai sensi del D.Lgs. 231/2001, anche in relazione ai reati tributari che - se commessi in forma individuale – al momento non assurgono a fattispecie autonoma di responsabilità amministrativa in quanto non rientranti tra i reati presupposto, ma che – se commessi in forma associata come reati fine dell’associazione medesima – lo potrebbero diventare. The decision of the Supreme Court will be of particular interest, because further to rendering of a decision on the possible applicability of the preventive sequester functional to a value confiscation to a legal entity in case of tax crimes challenged to legal representative, it will hopefully also provide useful guidelines on the largely debated matter of the relationship between tax crimes and Legislative Decree 231/01. More in particular, the decision of the Supreme Court might be the occasion to clarify whether it is possible or not that a legal entity is charged with administrative liability pursuant to Legislative Decree 231/01, even in relation to tax crimes that - if committed individually - would not presently qualify as autonomous case of administrative liability the same being not included within the relevant offences, but that - if committed in associated form as main purpose of such conspiracy - could become so. Si rileva infatti che a partire dal 2009, sull’argomento, si sono contrapposte le seguenti tesi dottrinali: • la prima c.d. “estensiva”, secondo la quale non si ravviserebbero argomenti teorici ostativi alla possibilità di poter contestare all’ente la responsabilità amministrativa per reati al momento non contemplati nel D.Lgs. 231/01 (i.e. reati tributari), ma che diventano rilevanti in quanto fine (rectius reato-fine) dell’associazione per delinquere; • la seconda di natura “restrittiva”, secondo la quale si deve escludere che i reati-fine dell’associazione possano essere considerati reati-presupposto della responsabilità amministrativa degli enti solo in forza del richiamo che agli stessi viene fatto dal reato associativo. Ne consegue che la fattispecie di cui all’articolo 24ter, D.Lgs. 231/01, potrebbe operare soltanto qualora il reato-fine commesso in forma associata rientri nel novero dei reati presupposto del D.Lgs. 231/01. Ai posteri l’ardua sentenza!!! To this regard, it is noted that starting from 2009, the following opposite doctrinal thesis were compared: • the first, so called “extensive” thesis, according to which there are no theoretical arguments that could prevent the possibility to challenge to an entity the administrative liability for crimes not covered by Legislative Decree 231/01, but becoming relevant of the criminal conspiracy since they are the purpose (rectius crime falling within the scope of the criminal conspiracy); • the second having a “restrictive” nature, according to which it must be excluded that the crimes falling within the scope of the criminal conspiracy, may be considered offences relevant for the administrative liability of the entities by virtue of the sole fact that the same are recalled by conspiracy crimes. With the consequence that, the case provided by article 24-ter, Legislative Decree 231/01, could be applicable only if the crime (i.e.: crime falling within the scope of the criminal conspiracy) committed in an associated form, falls within the category of offences specifically provided by Legislative Decree 231/01. This will be judged by posterity!!! TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 60 La Corte di Cassazione nega l’efficacia esimente di un modello organizzativo non “calato” nella specifica realtà aziendale The Supreme Court denied the relieving effect of an organizational model not “tailored” to the corporate business (Paola Barazzetta - Pamela Terazzi) (Paola Barazzetta - Pamela Terazzi) Con sentenza n. 4677, depositata il 30 gennaio 2014, la quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza n. 1824/2012 della Corte di Appello di Milano, in materia di responsabilità amministrativa degli enti ex Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231. With decision no. 4677, filed on January 30, 2014, the fifth criminal section of the Supreme Court cancelled with a further examination the decision no. 1824/20012 issued by the Court of Appeal of Milan, concerning the entities administrative liability pursuant to Legislative Decree no. 231, dated June 8, 2001. Nello specifico, tale decisione (oggetto di analisi nel precedente numero 8/2012 della TLS Newsletter, cui si fa rinvio) aveva confermato le conclusioni del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano che aveva assolto una primaria impresa italiana dall’applicazione delle sanzioni di cui al D. Lgs. 231/2001, per aver tempestivamente adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo ritenuto idoneo allo scopo per il quale era destinato. In particular, such decision (analysed in the previous no. 8/2012 of the TLS Newsletter, to which reference is made) had confirmed the conclusions of the Judge for the Preliminary Investigations of the Court of Milan, that had discharged a leading Italian company from the application of the penalties provided for Legislative Decree no. 231/2001, in consideration of the fact that an organizational, management and control model was promptly adopted by the company and that such model was deemed suitable to the purpose for which it was intended. Il procuratore generale ha proposto ricorso per Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano, deducendo una carenza di motivazione della sentenza. The public prosecutor appealed the decision of the Court of Appeal of Milan to the Supreme Court, arguing a lack of reasons of the sentence. Nell’affrontare la questione, la Suprema Corte ha dettato alcune direttrici interpretative, su cui vale la pena soffermarsi. In order to evaluate the case, the Supreme Court suggested some guidelines, to be underlined. In particolare, la Corte ha precisato che, nell’ambito di un giudizio diretto ad accertare la responsabilità amministrativa di un ente, ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001, il giudice dovrà valutare se il modello organizzativo concretamente adottato dall’ente sia adeguato agli scopi che lo stesso si propone di raggiungere, avuto riguardo ai processi aziendali dell’ente stesso. In particular, the Supreme Court clarified that, within a proceeding regarding the ascertainment of the administrative liability of a company, pursuant to Legislative Decree no. 231/2001, the Judge shall evaluate if the organizational model factually adopted by the company is adequate to the purposes that the same is proposed to achieve, taken into account the corporate processes of the same company. La Suprema Corte ha, inoltre, chiarito che le Linee Guida di categoria possono essere utilizzate come base di elaborazione e predisposizione del modello organizzativo da adottare, il quale deve, tuttavia, essere poi “calato” nella realtà aziendale nella quale troverà la sua concreta applicazione. Furthermore, the Supreme Court clarified that the applicable Guidelines may be used in drafting the organizational model to be adopted, which, however, shall then be “tailored” to the company in which it will find its practical application. Sulla base dei principi di cui sopra, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso proposto dal procuratore generale, annullando la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Milano con rinvio, per un nuovo esame, ad un’altra sezione della medesima Corte di Appello, la quale dovrà decidere seguendo le direttrici interpretative dettate dalla Suprema Corte. On the basis of the above, the Supreme Court admitted the appeal of the public prosecutor, cancelling the judgment issued by the Court of Appeal of Milan with adjournment, for new examination, to another section of the same Court of Appeal, which shall decide in accordance with the guidelines laid down by the Supreme Court. 61 TLS Newsletter n° 2 Anno 2014 Editore - Publisher TLS - Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti Via Monte Rosa 91 20149 Milano Direttore Responsabile - Editor Gaetano Arnò Comitato Scientifico - Scientific Committee Gaetano Arnò, Barbara Mirta Ferri, Valentino Guarini Realizzazione grafica - Graphic design Federica Colombo Stampatore - Printed by TLS - Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano Comitato di Redazione - Editing Committee Ugo Cannavale, Arturo Cassina, Alessandro Catona, Salvatore Cuzzocrea, Carmen Ettorre, Egidio Filetto, Maida Fiorese, Simone Guidi, Mario Zanin, Paolo Lucarini, Pietro Orzalesi, Mia Pasini, Leonardo Penna, Fabio Pirolozzi. Marta Primavesi, Luca Saglione, Nancy Saturnino, Claudio Valz, Alessia Angela Zanatto, Filippo Zucchinelli Le nostre sedi/ Our offices Milano • Via Monte Rosa, 91 • 20149, Italia • Tel. +39 02 916051 • Fax. +39 02 91605000 Bologna • Zola Predosa • Via Tevere, 18 • 40069 , Italia • Tel. +39 051 6167711 • Fax. +39 051 6167799 Brescia • Via Borgo Pietro Wuhrer, 23 • 25123, Italia • Tel. +39 030 3697601 • Fax. +39 030 3697690 Firenze • Viale Antonio Gramsci, 15 • 50121, Italia • Tel. +39 055 2482911 • Fax. +39 055 2482999 Napoli • Piazza Dei Martiri, 30 • 80121, Italia • Tel. +39 081 716141 • Fax. +39 081 7161450 Padova • Via Vicenza, 4 • 35138, Italia • Tel. +39 049 873421 • Fax. +39 049 723651 Palermo • Via Marchese Ugo, 60 • 90141, Italia • Tel. +39 091 6268669 • Fax. +39 091 301321 Parma • Viale Tanara, 20/A • 43100, Italia • Tel. +39 0521 242848 • Fax. +39 0521 781844 Roma • Largo Angelo Fochetti, 29 • 00154, Italia • Tel. +39 06 5717851 • Fax. +39 06 57178557 Torino • Corso Palestro, 10 • 10122, Italia • Tel. +39 011 592271 • Fax. +39 011 5922777 Treviso • Viale Gian Giacomo Felissent, 90 • 31100, Italia • Tel. +39 0422 425611 • Fax. +39 0422 425699 Verona • Via Francia, 21/C • 37135, Italia • Tel. +39 045 8051411 • Fax. +39 045 8051499
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