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PwC Tax and Legal Services
(TLS)
TLS Newsletter
N° 8
Anno 8
8 agosto 2014
Mensile di aggiornamento in materia legale e fiscale
Pubblicato e distribuito gratuitamente
Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 760 in data 11 dicembre 2006
Legal and Tax monthly newsletter
Published and distributed free of charge
Registration before the Court of Milan n. 760 dated December 11, 2006
© Copyright 2014- TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti
La presente newsletter non costituisce parere professionale ed il relativo contenuto ha esclusivamente carattere
informativo.
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TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
2
Indice - Index Pag
1.
Rating di legalità: Il Decreto MEF n. 57/2014 ed il Regolamento Attuativo dell’AGCM
Legality Rating: the MEF Decree no. 57/2014 and the AGCM Implementing Regulation
(Rosario Pace - Federica Facchini) 5
2.
3.
La rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni
Revaluation of assets and shares
(Simone Guidi – Valentina Biagini) 10
Le recenti modifiche alla Direttiva madre figlia
The recent amendments to the Parent – Subsidiary Directive
(Claudio Valz - Luca la Pietra) 18
4.
Le direttive UE tipizzano l’in house. Possibile ampliamento o maggiori vincoli per le ipotesi
di affidamento diretto?
The directives UE typify the in-house procurement. Possible expansion or more constraints
for the cases of direct procurement?
(Federica De Luca – Claudio Costantino)
20
5.
Commenti allo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di
semplificazioni fiscali: aspetti IVA
Comments on the draft of the legislative decree laying down provisions related to
tax simplifications: VAT aspects
(Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna) 23
6.
DL 91/2014 ai fini ACE: beneficio al 40% per le quotate e possibilità di conversione
delle eccedenze in crediti d’imposta Irap
Law Decree 91/2014: 40% increase of ACE benefit for listed companies and possibility
to convert ACE surplus into IRAP tax credits
(Simone Marchiò – Giuseppe Falduto) 29
7.
Verifica a “tavolino”: la Corte di Cassazione prende una posizione discutibile
Tax audit at Tax Authorities’ offices: Supreme Court takes a controversial position
(Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli) 31
8.
Decreto Competitività: le modifiche apportate al Codice Civile in materia di S.p.A. e S.r.l.
Competitiveness Decree: amendments to the Italian Civil Code on joint stock and limited-liability companies
(Clara I. Ceccarelli – Emanuela M. De Felici) 36
9.
L’exit tax alla luce del Decreto correttivo del 2 luglio 2014: novità e questioni in sospeso
Exit tax in light of the Amending Decree of July 2nd, 2014: newly provided rules and outstanding issues
(Roberta Tufo - Paolo Francesco Tripoli)
39
3
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
4
Rating di legalità:
Il Decreto MEF n. 57/2014 ed
il Regolamento Attuativo
dell’AGCM
Legality Rating:
the MEF Decree no. 57/2014 and
the AGCM Implementing Regulation
(Rosario Pace - Federica Facchini)
(Rosario Pace - Federica Facchini)
Il rating di legalità alle imprese è stato introdotto dall’art.
5-ter, comma 1, del Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio
2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 24
marzo 2012, (di seguito il “Decreto”) al fine di “promuovere
l’introduzione di principi etici nei comportamenti aziendali”
(art. 5-ter, comma 1, del Decreto).
The legality rating for companies was introduced by article 5-ter, paragraph 1, of the Law Decree no. 1 on January
24th, 2012, converted with amendments by the Law no. 27
on March 24th, 2012 (hereinafter the "Decree") in order to
“promote the introduction of ethical principles in corporate
behaviors” (article 5-ter, paragraph 1, of the Decree).
Il rating di legalità costituisce un riconoscimento ufficiale del valore etico di un’impresa ed introduce un sistema
premiale per quelle società che adottino condotte virtuose,
si astengano dal porre in essere gravi violazioni di legge
nonché si adoperino per l’adozione di modelli organizzativi
di prevenzione degli illeciti. L’istituto in commento mira,
pertanto, ad incentivare la diffusione di condotte aziendali
conformi a criteri di legalità in grado di preservare il buon
funzionamento e la trasparenza del sistema economico.
The legality rating is an official reward of the ethical value of
a company, and introduces a premium system for those companies which adopt virtuous conducts, refrain from engaging
in serious violations of the law and work towards the adoption of organizational models of crime prevention. The institute here reviewed therefore, aims to encourage the diffusion
of business conducts in compliance with legal criteria which
can maintain the proper functioning and transparency of the
economic system.
Nella pratica, la domanda di attribuzione del rating di
legalità è rivolta all’Autorità Garante della Concorrenza
e del Mercato (“AGCM” o “Autorità”) direttamente dalla
società in possesso dei requisiti richiesti, attraverso la compilazione di un apposito formulario, reperibile on-line sul
sito dell’Autorità1 e spedito in via telematica. Le dichiarazioni rese dal legale rappresentante dell’impresa mediante
autocertificazione, sono verificate dall’Autorità tramite
controlli incrociati con i dati in possesso dalle pubbliche
amministrazioni interessate e/o attraverso la verifica del
casellario giudiziale e quello dei carichi pendenti. L’AGCM,
valutata la misura dell’attribuzione del punteggio (da una a
tre “stellette”) sulla base della corrispondenza della società
a requisiti predefiniti, provvede ad inserire l’impresa in uno
specifico elenco pubblicato sul proprio sito. Tale elenco
sarà aggiornato a cura dell’Autorità con il nome delle
società a cui il rating di legalità è stato assegnato, sospeso
o revocato, e con indicazione della relativa decorrenza.
Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è
rinnovabile su richiesta2.
In practice, the application for the assignment of the legality
rating is made to the Italian Antitrust Authority (the "AGCM"
or "Authority") directly by the company which meets the requirements requested, by completing a special form, available
on line on the Authority's website1 , and sent electronically..
The declarations made by the legal representative of the company by means self-certification, are verified by the Authority
through data cross-checks with the data held by the public
authorities concerned and / or through the examination of
the judicial register and charges pending. Once the authority
has assessed the extent of the score (from one to three “little stars”) on the basis of the compliance of the company to
predefined requirements, the AGCM records the company on
a specific list published on its website. This list will be updated
by the Authority with the name of the company to which the
legality rating has been assigned, suspended or revoked, and
with the indication of the relative effective date. The legality
rating has a duration of two years from its issuance and it
may be renewed upon request2.
1 E’ possibile rinvenire il modulo per la domanda e le istruzioni di compilazione al seguente indirizzo internet: http://www.agcm.it/rating-dilegalita/6321-istruzioni-per-linoltro-della-domanda-di-attribuzione-delrating.html.
2 Per una accurata disamina dei criteri e delle modalità di attribuzione
del rating di legalità e, in generale, degli aspetti introduttivi dell’istituto, si rimanda il lettore all’articolo “Rating di legalità per le imprese: il
Regolamento dell’AGCM sui criteri e le modalità di attribuzione” a cura di
B. Ferri – F. Pecorini, pubblicato nella TLS Newsletter n. 1/2013, pagg. 16
e ss.
1 It is possible to find the application form and the relative instructions for
filling it on the following website address: http://www.agcm.it/rating-dilegalita/6321-istruzioni-per-linoltro-della-domanda-di-attribuzione-delrating.html.
2 For a thorough analysis of the criteria and the procedure for assigning the
legality rating and, in general, the introductory aspects of the institution, the
reader is referred to the article “Legality Rating for companies: the Regulation of the AGCM on the criteria and procedure for the assignment” by B.
Ferri - F. Pecorini, published in the TLS Newsletter no. 1/2013, pag. 16 and
following.
5
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Con riguardo all’attuale quadro normativo riferibile all’istituto in commento, si ricorda che l’art. 5-ter del Decreto ha,
da un lato, conferito all’AGCM il compito di stabilire i criteri
e le modalità di attribuzione del rating di legalità tramite
l’emissione di un regolamento attuativo, mentre, dall’altro lato, ha demandato al Ministero dell’Economia e delle
Finanze e dello Sviluppo Economico (di seguito “MEF”)
l’incarico di emettere un decreto relativo alle modalità con
cui tener conto del rating di legalità in sede di concessione
di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni
e di accesso al credito bancario.
Regarding the current law with reference to the institute here
reviewed, it should be noted that article 5-ter of the Decree, on
one hand, has entrusted the AGCM with the duty of establishing the criteria and the modalities of assigning the legality
rating through issuing an implementing regulation, whilst,
on the other hand, it has delegated to the Ministry of Economy
and Finance (the "MEF") the task of issuing a decree on how
to take into account the legality rating in granting finance by
the public authorities and access to bank credit.
Sia l’AGCM che il MEF hanno di recente emesso i provvedimenti richiesti che vengono, di seguito, analizzati.
Both, the AGCM and MEF, have recently issued the required
action analyzed below.
1.
1.
Il nuovo Regolamento Attuativo dell’AGCM
The new Implementing Regulation of the AGCM
Con delibera n. 24953 del 5 giugno 2014, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2014 ed in vigore
dal 4 luglio 2014, l’AGCM ha emesso un nuovo regolamento attuativo in materia di rating di legalità (di seguito il
“Regolamento Attuativo”). Quest’ultimo, ha parzialmente
modificato il precedente regolamento attuativo in materia
(Delibera n. 24075 del 14 novembre 2012, pubblicato in
G.U. n. 294 del 18 dicembre 2012) apportando, in particolare, chiarimenti ed integrazioni in relazione a (i) modalità
di individuazione del fatturato minimo di due milioni di
euro richiesto alle imprese per l’ottenimento del rating di
legalità; (ii) rilevanza degli eventuali accertamenti per
la mancata corresponsione di imposte, tasse e oneri per i
dipendenti ove il pagamento sia stato eseguito; (iii) presenza di specifiche clausole di mediazione nei contratti tra
imprese e consumatori per la risoluzione di controversie,
ovvero all’adozione di protocolli siglati tra associazioni di
consumatori e associazioni di imprese per l’attuazione delle
conciliazioni paritetiche.
With resolution no. 24953 of June 5th, 2014, published in
the Official Gazette no. 140 on 19th June 2014 and in force
from July 4th, 2014, the AGCM has issued a new implementing regulation concerning the legality rating (hereinafter
the “Implementing Regulation”). The latter, has partially
modified the previous implementing regulation (Resolution
no. 24075 of November 14th, 2012, published in the O.G. no.
294 on December 18th, 2012) providing, in particular, clarification and additions in relation to (i) procedures for the
identification of the minimum turnover equal to two million
Euros required by companies to obtain the legality rating; (ii)
relevance of any findings regarding the non-payment of taxes,
fees and charges for employees where the payment was made;
(iii) the presence of specific mediation clauses in the contracts
by and between companies and consumers to resolve disputes,
or the adoption of protocols signed between consumer associations and companies associations for the implementation of
joint conciliation.
1.1. Presupposti soggettivi
1.1. Subjective Assumptions
Il Regolamento Attuativo indica i presupposti soggettivi
affinché l’impresa possa legittimamente sottoporsi alla
valutazione di legalità, che risultano conformi a quelli originariamente individuati dall’AGCM nel precedente regolamento; continuano, pertanto, ad essere richiesti: una sede
operativa nel territorio nazionale; un fatturato minimo di
due milioni di euro nell’ultimo esercizio chiuso nell’anno
precedente alla richiesta del rating di legalità; l’iscrizione
nel registro delle imprese da almeno due anni dalla data di
richiesta del rating di legalità.
The Implementing Regulation indicates the subjective assumptions to ensure that the company is entitled to undergo
the legality assessment, which are consistent with those
originally identified by the AGCM in the previous regulation;
and therefore, are still required: an operational office within
the national territory; a minimum turnover of two million
Euros in the last fiscal year ended in the year preceding the
request of the legality rating; the registration at the Registrar
of Companies for at least two years from the application date
of the legality rating.
Tuttavia, l’art. 1, lettera b), par. ii), del Regolamento Attuativo, con riferimento al fatturato minimo di due milioni di
Euro, specifica che lo stesso può essere riferito alla singola
impresa o al gruppo di appartenenza e deve risultare da
un bilancio regolarmente approvato dall’organo aziendale competente e pubblicato ai sensi di legge. Da ciò se ne
ricava che, anche ove la singola società non dovesse raggiungere il fatturato richiesto, potrà comunque domandare
l’attribuzione del rating di legalità nel caso in cui il proprio
gruppo di appartenenza soddisfi tale criterio.
However, article 1, letter b), paragraph ii), of the Implementing Regulation, with reference to the minimum turnover of
two million Euros, specifies that the same may be referred to
the single company or to the group and it must result from
a balance sheet duly approved by the competent governing
body and published in accordance with the law. From this we
deduce that, even if the individual company does not reach
the required turnover, it may ask for the legality rating in the
event that its parent group meets this requirement.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
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1.2 Requisiti per l’attribuzione del rating di legalità
1.2 Requirements for the assignment of the legality rating
Anche i requisiti minimi per l’attribuzione del rating di
legalità, previsti nel precedente regolamento dell’AGCM,
restano sostanzialmente confermati nel testo del Regolamento Attuativo, il quale, tuttavia, all’art. 2, comma 2,
introduce la lettera d bis), ai sensi della quale l’impresa,
tramite un’autocertificazione, dovrà, altresì, dichiarare di
non essere:
• destinataria di provvedimenti di condanna dell’AGCM
per pratiche commerciali scorrette che riguardino
prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori e di cui l’impresa ha omesso di
dare notizia inducendo i consumatori stessi a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza nonché per
pratiche idonee a minacciare, anche indirettamente, la
sicurezza di bambini ed adolescenti (art. 21, commi 3 e
4, Codice del Consumo);
• destinataria di provvedimenti di condanna per inottemperanza a quanto disposto dall’AGCM ai sensi
dell’art. 27, comma 12 del Codice del Consumo (i.e.
provvedimenti di sospensione e di divieto di diffusione
o continuazione delle pratiche commerciali scorrette) divenuti inoppugnabili o confermati con sentenza
passata in giudicato nel biennio precedente la richiesta
del rating di legalità.
Also the minimum requirements for the assignment of the
legality rating, as in the previous regulation of the AGCM,
remain largely confirmed in the text of the Implementing Regulation, which, however, in article 2, paragraph 2, introduces the letter d bis), pursuant to which the company, through
a self-certification must also declare not to be:
Inoltre, con riferimento all’assenza, a carico della società che richiede il rating di legalità, di provvedimenti di
accertamento per il mancato pagamento di imposte nonché
per il mancato rispetto delle previsioni di legge relative alla
tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro e degli obblighi
contributivi, retributivi ed assicurativi dei dipendenti, il
Regolamento Attuativo specifica che non impediscono
l’attribuzione del rating di legalità quegli atti per cui vi sia
stato pagamento a seguito di adesione o acquiescenza (art.
2, comma 2, lettere e) ed f) del Regolamento Attuativo).
In addition, with reference to the absence of measures of assessment, for the company that requires the legality rating, for
the non-payment of taxes and for the non-compliance with the
law provisions relating to the safety protection in the workplace and to the contribution, salary and insurance obligations
for the employees, the Implementing Regulation states that
those acts do not prevent the assignment of a legality rating
for which the payment was executed as result of adherence or
compliance (article 2, paragraph 2, letters e) and f), of the
Implementing Regulation).
1.3 Incremento del punteggio
1.3 Score increase
Con riguardo alla valutazione dei requisiti per l’assegnazione del punteggio da una a tre “stellette”, il Regolamento
Attuativo ha altresì integrato l’art. 3, comma 2, lettera f),
includendo tra gli elementi di valutazione per l’attribuzione del rating di legalità, oltre alla già prevista adesione
della società a codici etici di autoregolamentazione adottati
dalle associazioni di categoria, anche l’adozione di clausole
di mediazione, quando non obbligatorie per legge, nei contratti con i consumatori per la risoluzione di controversie
nonché l’adesione a protocolli tra associazioni di consumatori e associazioni di imprese per l’attuazione delle conciliazioni paritetiche. With regard to the assessment requirements for awarding the
score from one to three “little stars”, the Implementing Regulation has also integrated article 3, paragraph 2, letter f),
including the elements of assessment for assigning the legality
rating, in addition to the already planned adherence of the
company to the ethical codes adopted by the trade associations, also the implementation of mediation clauses, when
not required by law, in contracts with consumers to resolve
disputes as well as adherence to protocols between consumers
associations and companies associations for the implementation of a joint conciliation.
2. Il Decreto del MEF n. 57 del 20 febbraio 2014
2. MEF Decree n. 57 of February 20ty, 2014
Di fatto, l’attribuzione del rating di legalità, oltre ad avere
un impatto positivo per la reputazione dell’impresa nei
confronti dei terzi, dovrebbe produrre effetti su un piano
più eminentemente pratico in sede di accesso al credito e di
ottenimento di finanziamenti pubblici.
In fact, the assignment of the legality rating, as well as having
a positive impact on the reputation of the company with third
parties, should produce more practical effects to accessing
credit and obtaining public financing.
7
•
the recipient of condemnation measures by the AGCM for
unfair business practices regarding products which may
endanger the health and safety of consumers and which
the company has failed to give notice causing the same
consumers to disregard the normal rules of prudence
and vigilance as well as to practices which threaten, even
indirectly, the safety of children and adolescents (article
21, paragraphs 3 and 4 of the Consumer Code);
•
the recipient of condemnation measures for the noncompliance of the provisions issued by the AGCM pursuant to article 27, paragraph 12, of the Consumer Code
(i.e. suspension measures and prohibition of distribution
or continuation of unfair commercial practices) which
become indisputable or confirmed by a final judgment
during the two years preceding the application of the
legality rating.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
A tal riguardo, al fine di rafforzare l’efficacia del rating di
legalità e di concretizzarne la portata premiale per tutte
quelle società che ne richiedono e ne ottengono l’attribuzione, il MEF, con Decreto n. 57 del 20 febbraio 2014, in vigore dall’8 aprile 2014 (di seguito il “Regolamento MEF”),
ha individuato le concrete modalità in base alle quali le
pubbliche amministrazioni e le banche devono tener conto
del rating di legalità ai fini della concessione dei finanziamenti e dell’accesso al credito. Per poter accedere ai sistemi
premiali previsti dal Regolamento MEF, è disposto che le
imprese comunichino ai soggetti a cui si riferiscono, siano
essi la pubblica amministrazione o gli istituti bancari, la
propria iscrizione all’elenco delle società dotate di rating di
legalità; spetta, poi, a quest’ultimi enti il compito di verificare la presenza delle società nell’elenco nonché, in alcuni
casi, il perdurare della loro iscrizione.
In this regard, in order to strengthen the effectiveness of the
legality rating and reinforce the system of rewards for those
companies that require and obtain the assignment, the MEF,
with Decree no. 57 of February 20th, 2014, in force from April
8th, 2014 (hereinafter the “MEF Regulation”), has identified
the specific manner in which public authorities and banks
have to take into account the legality rating for the purposes
of granting of finance and access to credit. To gain the access
to the reward systems provided by the MEF Regulation, it is
provided that companies shall communicate to the related
subjects, being public authorities or banks, their inclusion in
the list of companies with legality ratings; the latter authorities are then responsible for verifying the presence of the
company in the list and, in some cases, the continuation of
their inscription.
2.1 Concessione dei finanziamenti da parte delle Pubbliche
Amministrazioni
2.1 Finance granted by Public Authorities
L’art. 3, comma 1, del Regolamento MEF impone alle
pubbliche amministrazioni, in sede di predisposizione dei
provvedimenti di concessione di finanziamenti alle imprese, di tener conto del rating di legalità.
Article 3, paragraph 1, of the MEF Regulation requires public
authorities, in preparing the measures to grant finance to
companies, to take into account the legality rating.
Per definire cosa rientri o meno, nel perimetro della “concessione di finanziamento ad un’impresa”, occorre fare
riferimento all’art. 1, comma 1, lettera b) del Regolamento
MEF il quale, richiamando il concetto di beneficio di cui
all’art. 7, comma 1, D.Lgs. n. 123/1998 in materia di interventi di sostegno pubblico alle imprese, permette di definire quali “benefici”: il credito d’imposta, il bonus fiscale,
la concessione di garanzia, il contributo in conto capitale,
il contributo in conto interessi, il finanziamento agevolato.
Restano, pertanto, esclusi tutti gli importi erogati dalle
pubbliche amministrazioni che costituiscano corrispettivi o
compensi per una prestazione resa dall’impresa.
To define what is included or not in the concept of “granting
finance to a company”, it is necessary to refer to article 1,
paragraph 1, letter b) of the MEF Regulation which, recalling
the concept of benefit pursuant to article 7, paragraph 1, of
the Legislative Decree no. 123/1998 regarding public support
of companies, defines as “benefits”: tax credit, tax bonus, the
granting of guarantee, capital contributions, the interest
contributions, subsidised financing. There remains, therefore, excluding any amounts paid by public authorities which
constitute fees or remuneration for a service rendered by the
company.
Ai sensi dei successivi commi 2 e 3 del medesimo art. 3 del
Regolamento MEF, il rating di legalità permette all’impresa
che richiede il finanziamento pubblico (previa verifica da
parte delle amministrazioni della permanenza dell’iscrizione dell’impresa stessa nello specifico elenco) di conseguire i
seguenti vantaggi:
Pursuant to the following paragraphs 2 and 3 of the same
article 3 of the MEF Regulation, the legality rating allows the
company which requires public financing (subject to verification by the authorities of the registration of the same company in the specific list) to achieve the following benefits:
a) essere esonerata dall’adempimento di quegli oneri
informativi che ha già soddisfatto in sede di richiesta di
attribuzione del rating di legalità, eccezion fatta per le
disposizioni e la documentazione richieste dal Codice delle
leggi antimafia3;
b) accedere ad uno dei seguenti sistemi di premialità che le
pubbliche amministrazioni dovranno introdurre all’interno
dei propri bandi a favore delle imprese dotate di rating di
legalità:
- preferenza in graduatoria;
- attribuzione di punteggio aggiuntivo;
- riserva di quota delle risorse finanziarie allocate.
a) to be exempt from performing the information obligations
that have been already satisfied during the application for the
legality rating, except for the provisions and the documentation required by the anti-Mafia Code3;
3 D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159.
3 Legislative Decree on 6 September 2011, n. 159.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
b) access to one of the following reward systems that the government should introduce within its invitation to tender in
favor of the companies with legality ratings:
- preference in ranking;
- allocation of additional points;
- reserve of a quote of the financial resources allocated.
8
Con riferimento a quest’ultimi sistemi di premialità, il Regolamento MEF dispone che gli stessi siano prescelti tenendo conto della natura, dell’entità e della finalità del finanziamento, nonché dei destinatari e della procedura prevista
per l’erogazione; essi possono, inoltre, essere graduati in
ragione del punteggio conseguito in sede di attribuzione
del rating di legalità.
With reference to the latter reward systems, the MEF Regulation provides that the same are chosen taking into account
the nature, extent and purpose of the financing, as well as
the recipients and the procedure for the allocation; which can
also be graded on the basis of the score obtained during the
assignment of the legality rating.
Le Pubbliche Amministrazioni4 devono provvedere a dare
applicazione alle disposizioni del Regolamento MEF entro
centoventi giorni dalla sua entrata in vigore (i.e. entro il 6
agosto 2014).
Public authorities4 should ensure the implementation of the
MEF Regulations provisions within one hundred and twenty
days after its entry into force (i.e. by August 6th, 2014).
2.2 Accesso al credito bancario
2.2 Access to bank credit
Analoghe previsioni sono state disposte anche nei confronti delle banche le quali dovranno, a loro volta, tenere in
debita considerazione il rating di legalità nel corso dello
svolgimento del processo di istruttoria per la concessione di
finanziamenti ai fini di una riduzione dei tempi e dei costi.
Similar provisions were also arranged in respect of banks
which must, in turn, take into consideration the legality rating during the course of the investigation process for granting financing with the aim of reducing time and costs.
L’art. 4, comma 2, del Regolamento MEF, lascia agli istituti
di credito il compito di definire e formalizzare procedure
interne per disciplinare l’utilizzo del rating di legalità e di
determinare i possibili risvolti che lo stesso sarà idoneo a
produrre sui tempi e sui costi delle istruttorie. In particolare, il comma 3 dell’articolo in questione, prevede che “le
banche considerano il rating di legalità tra le variabili utilizzate per la valutazione di accesso al credito dell'impresa e ne
tengono conto nella determinazione delle condizioni economiche di erogazione, ove ne riscontrino la rilevanza rispetto
all’andamento del rapporto creditizio.”
Art. 4, paragraph 2, of the MEF Regulation, leaves to the
banks the task of defining and formalizing the procedures to
regulate the use of the legality rating, determining the possible
implications that the same may produce on timing and costs
of the investigations. In particular, paragraph 3 of the article
in question, provides that “banks consider the legality rating
among the variables used for evaluating credit access for the
company and take this into account in determining the economic conditions of the allocation, where it finds the relevance
in respect of the performance of the credit relations”.
Ove il rating di legalità sia stato considerato dalla banca
ai fini della determinazione delle condizioni economiche
di erogazione del credito, il medesimo istituto erogante
avrà l’onere di successiva verifica delle eventuali variazioni
dello stesso rating di legalità, monitorando la persistenza
di quest’ultimo e del punteggio in “stellette” attribuito
all’impresa ai fini dell’eventuale revisione delle suddette
condizioni economiche (art. 5, comma 1, del Regolamento
del MEF).
In case the legality rating has been considered by the bank
for the purpose of determining the economic conditions for
granting credit, the same bank will have the responsibility
of verifying any subsequent variations of the same legality
rating, by monitoring the continuation of the latter and of
the score in “little stars” granted to the company for a possible
revision of the aforementioned economic conditions (article 5,
paragraph 1, of the MEF Regulation).
L’organo chiamato a vigilare sull’osservanza da parte delle
banche delle disposizioni dettate dal Regolamento MEF è
la Banca d’Italia. E’ infatti previsto che l’istituto di credito
che ometta di considerare il rating di legalità, debba darne
conto alla Banca d’Italia.
The body which is responsible for supervising the compliance
of the banks with the provisions set forth by the MEF Regulation is the Bank of Italy. In fact, it is provided that the credit
institution which fails to consider the legality rating, must
inform the Bank of Italy.
4 L’art. 1, lettera e) del Regolamento MEF, richiama la definizione di “pubbliche amministrazioni” contenuta nell’articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 30
marzo 2001, n. 165, in forza della quale: “Per amministrazioni pubbliche
si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e
scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i
Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni
universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici
non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e
gli enti del Servizio sanitario nazionale”.
4 Article 1, letter e), of the MEF Regulation, recall the definition of “public
authorities” set forth by the article 1, paragraph 2, of the Legislative Decree
no. 165 on March 30th, 2001, according to which: “public authorities are
intended all the Government departments, including the institutes and schools
of all levels and degree and the educational institutions, the companies and
government departments as autonomous regions, provinces, municipalities,
mountain communities and their consortia and associations, universities,
institutes autonomous of popular house, Chambers of Commerce, Industry,
Handicraft and Agriculture and their associations, all of the non-economic
public entities national, regional and local authorities,companies and the
institutions of the National Health Service”.
9
TLS Newsletter n° 8 Anno 2013
A tale scopo, è previsto l’invio a quest’ultima, entro il 30
aprile di ogni anno, di una relazione dettagliata, illustrativa
delle motivazioni attinenti alla mancata considerazione del
rating di legalità. Di tale relazione, inoltre, la banca deve
dare adeguata pubblicità tramite la pubblicazione della
stessa sul proprio sito web.
To do this, a detailed report is to be sent by the latter, by the
30 April of each year, explaining the reasons underlying the
failure to consider the legality rating. Moreover, the bank
must ensure the adequate publicity of the report, through the
publication of the same on its website.
E’, altresì, previsto che la Banca d’Italia pubblichi con
cadenza annuale i dati, in forma aggregata e per finalità
statistiche, relativi alla mancata considerazione del rating
di legalità sulla base delle informazioni ricevute.
It is also provided that the Bank of Italy publishes yearly data
in an aggregate form and for statistical purposes, relating to
the failure to consider the legality rating on the basis of the
information received.
3. Conclusioni
3. Conclusions
Ad oggi le imprese che risultano iscritte nell’elenco pubblicato sul sito dell’AGCM sono 134. Di certo l’istituto è
ancora poco conosciuto e non c’è stato modo di percepirne
a pieno i vantaggi né sono reperibili statistiche aggiornate;
tuttavia, da quanto è emerso dalla Relazione annuale del
Presidente dell’AGCM Giovanni Pitruzzella del 18 giugno
2013, nei primi sei mesi del 2013 sono state presentate
quasi 100 richieste di attribuzione del rating di legalità.
Nella medesima relazione si legge: “È interessante notare
come molte delle richieste provengano da imprese operanti in
settori notoriamente sensibili (i.e. costruzioni 13%, metalmeccanico 8%, smaltimento dei rifiuti 8%, trasporto di merci
e di persone 13%, ristorazione 4%, servizi 19%)”.
As of today, there are 134 companies which are included in
the list published on the Authority's website.. Certainly, the
institute is still not well known and there has been no way to
fully perceive the benefits nor updated statistics are available;
however, from what has emerged from the President’s Annual
Report to the AGCM, Giovanni Pitruzzella on June 18th,
2013, during the first six months of 2013 nearly 100 requests
for the assignment of the legality rating were presented. In
the same report we read: “It is interesting to note how many
of the requests come from companies that operate in areas
notoriously sensitive (i.e. 13% construction, engineering 8%,
waste disposal 8%, transport of goods and people 13%, catering 4% services, 19%)”.
Al momento occorre, pertanto, sospendere cautelativamente ogni giudizio in merito all’efficacia concreta di un istituto
nuovo e dai contorni che, quantomeno sotto alcuni profili
(e.g. la premialità in ambito di finanziamenti bancari)
risultano ancora alquanto incerti.
At the moment, it is therefore necessary to precautionary suspend all judgments about the effectiveness of a new
institution and outlines, that, at least in some respects (e.g.
in rewarding related to the bank’s financing) are still rather
uncertain.
La rivalutazione dei beni
d’impresa e delle partecipazioni
Revaluation of assets and shares
(Simone Guidi – Valentina Biagini)
(Simone Guidi – Valentina Biagini)
Premessa
Introduction
L’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare 13/E del 4
giugno 2014, ha fornito chiarimenti in merito alla corretta
applicazione, sia sotto il profilo civilistico che fiscale, della
rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni.
Tale possibilità è stata reintrodotta con la legge di stabilità, L. 147/2013, art. 1, commi 140-146. Essa introduce
alcune novità rispetto alle precedenti leggi in materia, tra
cui si ricordano le leggi 266/2005 e 185/2008, correlate
alle circolari a chiarimento, rispettivamente 18/E/2006 e
11/E/2009.
Italian Tax Authorities, with Circular letter 13/E of June 4,
2014, provide further clarifications regarding the revaluation
of assets and shares.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
The guidelines for this procedure have been introduced with
Law 147/2013, art. 1, paragraphs 140-146. Previously, this
issue was regulated by Laws 266/2005 and 185/2008, as
well as by Circulars 18/E/2006 and 11/E/2009.
10
Le novità in esame riguardano:
• l’obbligatorietà della rivalutazione anche ai fini fiscali;
• il minore differimento temporale per ottenere il riconoscimento del maggior valore fiscale;
• possibilità di rivalutare, oltre ai beni immobili, anche
gli altri beni d’impresa e le partecipazioni in società
controllate e collegate;
• possibilità di riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori iscritti in bilancio.
The noteworthy news introduced with the latter Circular, are
the following:
• compulsory revaluation also under a tax point of view;
• shorter postponement for the recognition of higher tax
value;
• chances to increase the value of assets, not only limited
to the fixed assets, and to control participation quotas in
other entities;
• the opportunity to carry out an alignment between tax
value and civil value of assets.
Preliminarmente occorre ricordare che la facoltà di rivalutare i beni d’impresa e partecipazioni in società controllate
e collegate è subordinata all’iscrizione del maggior valore
nel bilancio relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre
2013.
According to civil Law, the higher value of assets and shares
due to revaluation, should be booked into the balance sheet of
the fiscal year ending at December 31, 2013.
Profili oggettivi
Revaluation requirements
Possono essere oggetto di rivalutazione i beni materiali ed
immateriali dell’impresa, esclusi quelli la cui produzione
o scambio costituisce l’attività propria dell’impresa, e le
partecipazioni in società controllate e collegate classificate
nelle immobilizzazioni finanziarie.
The company’s assets can be revaluated, except for those whose production or exchange is the core activity of the enterprise,
along with capital shares in subsidiaries booked in the balance sheets of the leading company as financial assets.
La circolare 13/E/2014 precisa che, analogamente alle
precedenti leggi di rivalutazione, possono essere oggetto di
rivalutazione anche i beni completamente ammortizzati e
le immobilizzazioni in corso, purché presenti nel bilancio
relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012,
ed i beni in leasing qualora sia stato esercitato il diritto
di riscatto entro il suddetto esercizio. Infatti, il principio
generale è che possono essere oggetto di rivalutazione solo
i beni di proprietà.
Circular letter 13/E/2014, likewise the previous revaluation
Laws, confirms that also the assets entirely depreciated and
assets in progress can be revaluated, provided that these are
reported in the balance sheet regarding the tax year ending on
December 31, 2012. Assets on lease can be revaluated as well,
provided that they have been redeemed during the tax year in
question.
Al contrario, sono esclusi dalla rivalutazione gli asset che
non soddisfano i menzionati requisiti, tra cui si ricordano
l’avviamento, i costi pluriennali, i beni monetari ed i beni
concessi in locazione finanziaria.
On the other hand, the goodwill, as well as deferred charges,
credit and debt, rent, may not be revaluated.
Profili soggettivi
Dal punto di vista soggettivo, si ricorda che i soggetti interessati che possono procedere a rivalutare i beni d’impresa
e le partecipazioni sono:
• le società di capitali, le società cooperative e di mutua
assicurazione residenti nel territorio dello Stato;
• le persone fisiche che determinano il loro reddito in
base agli artt. 54-66 TUIR (redditi di impresa), per i
beni oggetto dell’attività commerciale;
• le società in nome collettivo, in accomandita semplice
ed equiparate, le aziende speciali, gli enti pubblici e
privati diversi dalle società ed i trust, che svolgono attività commerciale oppure, qualora essa non sia l’attività
esclusiva o principale, limitatamente alle risorse ad
essa destinate;
• le persone giuridiche e le persone fisiche non residenti,
che esercitano attività commerciale nel territorio dello
Stato tramite la stabile organizzazione.
Entities who can apply the revaluation
The revaluation can be performed by:
11
•
corporations, cooperative and mutual insurance entities;
•
individuals that determine their income under articles
54-56 ITC, limited to assets used in commercial activity;
•
general partnerships, limited partnerships, government
agencies and other private companies and trusts, limited
to commercial activities;
•
legal persons and natural persons not residents, who
carry out their activity in Italy by means of a permanent
establishment.
TLS Newsletter n°8 Anno 2014
Inoltre, possono operare la rivalutazione sia i soggetti in
contabilità ordinaria, che quelli in regime di contabilità
semplificata, purché i beni oggetto di rivalutazione risultino dal registro dei beni ammortizzabili o dal registro degli
acquisti tenuto ai fini IVA.
In addition, both entities in ordinary account and in simplified accounting can carry out the revaluation of the assets
value. Nevertheless, they must provide information in the
assets register or invoice register.
È possibile effettuare la rivalutazione anche nel caso siano
intervenute operazioni di fusione, scissione, conferimento, affitto ed usufrutto d’azienda (analogamente a quanto
disposto nelle circolari 11/E/2009 e 18/E/2006).
Entities can revaluate their assets even if they were engaged in
mergers, demergers, transfers and rents.
In particolare, per l’affitto ed usufrutto di azienda, la rivalutazione può essere eseguita da colui che ammortizza il
bene, quindi l’affittuario o l’usufruttuario. Alla fine del periodo di godimento, l’azienda ritorna al cedente, in capo al
quale verrà riconosciuto il valore rivalutato dei beni e partecipazioni. Tale regola non si applica quando il concedente
continua ad ammortizzare il bene oggetto di usufrutto o
affitto: sarà quest’ultimo a poter operare la rivalutazione.
Nelle ipotesi di fusione, scissione, conferimento, realizzate
nel corso del 2013, il soggetto risultante dalla fusione, la
società beneficiaria nella scissione oppure il conferitario,
potranno rivalutare i beni anche se essi erano iscritti nel
bilancio della società incorporata/scissa/conferente nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2012.
With reference to rent and usufruct, the revaluation can be
carried out by the person charged with assets amortizing and
depreciating, i.e. the renter or the tenant. When the asset
returns to the transferor, he will receive the revaluated assets.
Nevertheless, if the lessor continues to depreciate an asset, he
will be allowed to carry out the revaluation as well.
Modalità di rivalutazione
Revaluation methods
Le modalità operative per operare civilisticamente la rivalutazione sono espresse all’art. 11 della L. 342/2000 e negli
artt. 4, 5, 6 del D.M. 162/2001.
Sono previste tre modalità alternative di registrazione contabile della rivalutazione:
- incremento del costo storico e del rispettivo fondo ammortamento;
- rivalutazione del solo costo storico;
- riduzione del fondo ammortamento.
Qualunque sia il metodo scelto, il limite massimo della rivalutazione è il valore economico del bene avendo riguardo
“alla loro consistenza, alla loro capacità produttiva, all’effettiva possibilità di economica utilizzazione nell’impresa,
nonché ai valori correnti e alle quotazioni rilevate in mercati
regolamentati italiani o esteri” (art. 11 L. 342/2000). Il
criterio scelto deve essere illustrato nella nota integrativa e
nel rispettivo inventario.
The operating processes are describes in art. 11, Law
342/2000 and art. 4, 5, 6 Decree 162/2001.
Quest’ultima informazione è oggetto di interesse per i lettori del bilancio: il criterio scelto ha diverse conseguenze,
sia fiscali che civili. Infatti, la scelta comporta una modifica
del piano di ammortamento originario dei beni e modifica
le differenze tra valori fiscali e civili che concorrono alla determinazione delle imposte correnti, anticipate e differite.
This information is relevant to stakeholders because you can
change the amortization and depreciation plan and act on the
differences between tax and accounting values, and, therefore,
on current and deferred taxes.
La circolare 13/E/2014 si sofferma sui criteri per operare
la rivalutazione. In particolare, è necessario che tutti i beni
appartenenti alla medesima categoria omogenea5 debbano essere rivalutati in base ad un unico criterio valutativo
(valore corrente o valore interno); tuttavia, non è obbligatorio adottare lo stesso metodo contabile per operare la
rivalutazione.
Circular letter 13/E/2014 does not require to adopt the same
accounting method in order to carry out the revaluation, but
it is compulsory to adopt the same criteria of evaluation in the
same assets category5.
5 Tali categorie sono individuate nel decreto ministeriale 162/2001, art. 4:
beni immobili, beni mobili registrati, beni materiali ammortizzabili, beni a
deducibilità limitata e ad uso promiscuo, beni immateriali, azioni e quote.
5 These categories are identified in Ministerial Decree 162/2001, art. 4: real
estate, registered assets, tangible depreciable assets deductibility limited and
mixed-use, intangible property, stocks and shares.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
In case of merger, demerger or transfer occurred during 2013,
the entity resulting, the receiving company or the transferee
may increase the value of its assets if the activities were recorded in the financial statement as at December 31, 2012.
There are three alternative accounting methods:
-
increase of historical cost and related depreciation
and amortization fund;
-
revaluation of historical cost;
-
reduction of accumulated depreciation and amortization.
Notwithstanding the method applied, the maximum value
of the revaluation is the economic value of the asset, with
reference to “their consistency, their production capacity,
the actual possibility of economic exploitation, as well as the
current values and quotations on Italian/foreign regulated
markets” (as defined in art. 11, Law 342/2000) and described in the notes to the accounts and inventory.
12
La circolare, richiamandosi al decreto 162/2001, stabilisce
relativamente ai beni immateriali, che è possibile operare
la rivalutazione per singoli beni in quanto non è possibile
identificare un raggruppamento per categorie omogenee.
However, referring to Decree 162/2001, it is possible to operate different revaluations for intangible assets because it is not
possible to identify a homogeneous grouping.
In caso di non corretta applicazione della norma, con
particolare riferimento all’eventuale esclusione illegittima
della rivalutazione per i beni appartenenti alla medesima
categoria, non verranno riconosciuti gli effetti fiscali della
rivalutazione (su tutti i beni facenti parte della categoria viziata), salvo la facoltà di provvedere al versamento dell’imposta sostitutiva (per i beni erroneamente esclusi), di cui si
parlerà in seguito, maggiorata degli interessi e sanzioni, in
sede di accertamento. Tale orientamento è, ad oggi, affermato anche nella circolare 13/E/2014, mentre in passato
ricordiamo come Assonime, con la circolare 13/2001, si era
espressa sostenendo che le conseguenze sanzionatorie non
avrebbero dovuto intaccare le rivalutazioni effettuate.
In case of an incorrect application of the Law, tax consequences of revaluation for all assets belonging to the same category will not be recognized. Nonetheless, it is still granted the
chance to pay a substitute tax, interests and penalties in order
to correct the mistakes.
Adempimenti per ottenere la rivalutazione
Fulfillments for revaluation
Al fine di fruire della rivalutazione sono necessari una serie
di adempimenti posti a carico di amministratori e sindaci.
Essi devono indicare, ciascuno per le proprie relazioni al
bilancio, i criteri utilizzati per le rivalutazioni ed attestare
che il valore attribuibile ai beni, non sia minore del valore
rivalutato iscritto in bilancio.
Ai fini dell’informativa presente nei documenti di bilancio,
come accennato precedentemente, sarà necessario che gli
amministratori annotino, sia nel libro degli inventari che in
nota integrativa, la rivalutazione, il costo storico del bene
ed eventuali rivalutazioni effettuate in passato.
In order to revalue assets, directors and managers should
indicate, on each report, the criteria used for revaluations and
assess that the value ascribable to the assets, is not less than
the revalued amount in the financial statements.
Saldo attivo di rivalutazione
Revaluation surplus
Il trattamento civilistico della rivalutazione è regolato
dall’art. 13 della L. 342/2000: l’importo rivalutato deve essere imputato al capitale o accantonato in una speciale riserva designata con riferimento alla legge in esame. La riserva è
indistribuibile ed indisponibile. Essa sarà iscritta in bilancio
al netto dell’imposta sostitutiva.
The surplus should be included in a special reserve accordingly
to the revaluation Law.
This reserve is unavailable and has to be booked in the balance
sheet, net of the substitute tax.
Occorre qui anticipare che, ai fini fiscali, il saldo attivo6
costituisce una riserva in sospensione di imposta, tassata
in capo alla società in caso di distribuzione, salvo quanto
trattato in tema di affrancamento.
In compliance with the fiscal effects, the surplus is a reserve for
deferred tax6, to be taxed by the entity in case of a distribution.
Effetti fiscali della rivalutazione
Tax effects
La circolare 13/E/2014, dopo essersi soffermata sugli aspetti valutativi e contabili, si sofferma sugli effetti fiscali.
Le precedenti leggi di rivalutazione non hanno seguito
una direzione univoca: con la legge 266/2005 la rivalutazione era rilevante anche fiscalmente, per contro, la legge
185/2008 consentiva di operare la rivalutazione con valenza solo civilistica. Appare, quindi, opportuno l’intervento
della circolare, non essendo presente un orientamento
univoco.
Circular letter 13/E/2014 focuses on the tax effects.
6 Il saldo attivo di rivalutazione è, sia civilisticamente che fiscalmente,
determinato dai maggiori valori attribuiti ai beni oggetto di rivalutazione.
6 The revaluation surplus is the result of higher value of assets due to revaluation.
13
In the past, Assonime sustained that penalties should have
not affected the revaluations carried out (Circular letter
13/2001).
In compliance with the current relevant regulatory scheme,
managers and directors should furthermore give information
on assets in inventories and in notes to the accounts.
Previous revaluations Laws did not follow a single orientation.
By Law 266/2005, revaluation had both civil and tax effects, at the opposite, revaluation reserve pursuant to Law
185/2008, could recognize only civil effect.
Therefore, some clarification is needed.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
La rivalutazione effettuata ai fini contabili, deve necessariamente assumere valenza fiscale attraverso il versamento
dell’imposta sostitutiva.
The appreciation has both civil and tax effects. Consequently,
the payment of the substitute tax is mandatory.
L’effetto fiscale si manifesta attraverso il riconoscimento di
quote deducibili di ammortamento e con l’incremento della
base di calcolo, per effetto dei maggiori valori attribuiti alle
immobilizzazioni a seguito della rivalutazione, ai fini della
deducibilità delle spese di manutenzione (art. 102 TUIR).
Tax effect concerns the recognition of deductible depreciation
and amortization and the increase of the calculation base, due
to the higher value attributed to the assets as a result of the revaluation, for the purposes of the deductibility of maintenance
costs (art. 102 ITC).
Come anticipato inizialmente, la novità introdotta dalla L.
147/2013 riguarda il minor tempo a decorrere dal quale la
rivalutazione rileva ai fini fiscali. Essa sarà riconosciuta a
partire dal terzo esercizio successivo a quello in cui è stata
effettuata la rivalutazione, quindi dall’esercizio in corso al 1
gennaio 2016. Tale differimento rileva ai fini delle imposte
sui redditi ed IRAP mentre ai fini civilistici ricordiamo che
avrà effetto dall’iscrizione nel bilancio relativo all’esercizio
in corso al 31 dicembre 2013, anno in cui la rivalutazione è
stata effettuata, generando un incremento del patrimonio
netto a seguito dell’iscrizione della riserva da rivalutazione.
The novelty introduced by Law 147/2013 concerns the shortest
time from which the revaluation is recognized for tax purposes. It will be recognized from the third year following the year
of revaluation (i.e. from January 1, 2016). Tax effects concern
IRES and IRAP taxes.
Si precisa che, prima del 2016, i maggiori ammortamenti
civilistici, rispetto alle quote di ammortamento fiscale, comportano una variazione in aumento del reddito imponibile.
Prior to fiscal year 2016, the higher amortization and depreciation (compared to the depreciation and amortization
recognize by ITC) causes an increase of taxable income.
Analogamente, la novità riguarda anche il tempo a decorrere dal quale l’eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata verrà riconosciuta sull’importo complessivo post-rivalutazione: calcolata cioè tenendo conto dei maggiori valori
degli asset rivalutati. Tale sospensione temporale è stata
ridotta di due esercizi rispetto a quella fissata dalla legge di
rivalutazione del 2008: rileva dall’inizio del quarto esercizio successivo a quello in cui è stata fatta la rivalutazione (1
gennaio 2017).
Similarly, also the time from which capital gain/loss realized
will be recognized on the total post-revaluation changes: it is
recognized from the beginning of the fourth year following the
year in which the revaluation was made (January 1, 2017).
Civilisticamente, la plusvalenza/minusvalenza sarà iscritta
nel bilancio dell’esercizio in cui essa è stata realizzata.
Moreover, the gain/loss is recognized when it is booked in the
financial statements.
Nel caso in cui il realizzo del bene avvenga nel periodo di
sospensione degli effetti fiscali (periodi d’imposta 20132016), la circolare 13/E/2014 conferma che le plusvalenze/
minusvalenze dei beni saranno determinate senza tener
conto del maggior valore rivalutato: quindi, l’imposta sostitutiva pagata dal cedente si trasforma in credito d’imposta e
la riserva indisponibile viene liberata.
In the event that the realization of the asset takes place during
the period of suspension of tax effects (2013-2016), Circular
13/E/2014 confirms that the gains/losses on assets will be
determined without taking into account the higher value.
Therefore, the substitute tax paid will become a tax credit and
the revaluation reserve will be released.
Conseguentemente, se l’impresa avesse affrancato la
riserva, tale azione sarebbe risultata inutile: la cessione
dell’immobilizzazione rivalutata causa, per sua natura, la
liberazione della riserva.
Consequently, if the company had freed the reserve, this action
would be useless because the sale of the asset causes the release
of the reserve.
Conformemente a quanto stabilito nelle precedenti leggi di rivalutazione, e così come chiarito nelle circolari
11/E/2009 e 25/E/2007, per il triennio di osservazione
2011, 2012 e 2013, ai fini dell’individuazione di potenziali
società non operative, non dovranno essere considerate le
rivalutazioni. Con tale precisazione, il Legislatore e la stessa
Agenzia delle Entrate, hanno probabilmente voluto evitare
il verificarsi di fittizie rivalutazioni messe in opera dalle
società, al fine di non ricadere nella disciplina delle società
non operative.
As established in previous revaluation Laws, to identify potential non-operating entities, the years of observation 2011,
2012 and 2013 should not calculate the value of revaluations.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
However, civil effects are immediately booked in the financial
statement on fiscal year 2013, generating on increase of equity
following the booking of the revaluation reserve.
This clarification would appear to avoid the circumstance that
by fictitious revaluations, entities could avoid the law concerning the dummy companies (so called “società non operative”.
14
Disciplina dell’imposta sostitutiva
Substitute tax
La legge di rivalutazione dispone che il maggior valore
attribuito all’immobilizzazione, sia la base di calcolo per la
determinazione dell’imposta sostitutiva, sia delle imposte
sui redditi che delle attività produttive, pari al 16% per i
beni ammortizzabili ed il 12% per i beni non ammortizzabili.
The higher value due to revaluation is the basis to calculate the
substitute tax. There is a 16% rate for depreciable assets and a
12% rate for non-depreciable assets.
Coerentemente a quanto affermato in precedenza, essa
deve essere portata in riduzione del saldo attivo di rivalutazione. La circolare precisa che deve essere versata, in una
unica soluzione non essendo più ammessa la rateizzazione
(così come richiesto dal D.L. 66/2014, art.4, comma 11).
Il pagamento deve essere effettuato entro il termine di
versamento del saldo delle imposte sui redditi relative all’esercizio in corso al 31 dicembre 2013. Oltre a tale termine
ed entro il trentesimo giorno successivo a tale scadenza,
il versamento potrà essere effettuato applicando la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo
(anche per questa fattispecie è applicabile l’art. 17 D.P.R.
435/2001). Nonostante l’immediato pagamento di tale imposta, il riconoscimento del maggior valore, anche fiscale,
dell’immobilizzazione avviene a partire dal terzo esercizio
successivo a quello della rivalutazione.
Tale importo può essere portato in compensazione tramite
il modello F24 indicando l’importo dell’imposta sostitutiva
con il codice tributo 1811, coerentemente a quanto stabilito
per le precedenti leggi di rivalutazione.
Substitute tax should reduce the revaluation surplus. Its
payment must be made within the period of payment of the
income tax referred to December 31, 2013. Following this
trend line, and within the following 30 days, payments may
be made with a 0,4% increase. Notwithstanding the immediate payment, the effects are from the third year following the
revaluation. This amount can be used in compensation with
other tax credits in the F24 payment form, as in the cases of
the previous revaluation laws.
In caso di omesso o insufficiente versamento, viene precisato che la somma verrà iscritta a ruolo, senza conseguenze
sul perfezionamento della rivalutazione.
In case of non-payment or insufficient payment, the amount
not paid will be assessed without prejudice of the revaluation.
Affrancamento del saldo attivo
Release of surplus
Come accennato in precedenza, occorre precisare che è possibile affrancare totalmente o parzialmente il saldo attivo di
rivalutazione mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva, delle imposte sui redditi ed IRAP, pari al 10% della
rivalutazione, al lordo dell’imposta sostitutiva versata per
il riconoscimento degli effetti fiscali della rivalutazione (si
ricorda che non è possibile operare una rivalutazione solo
civilistica). La riserva di rivalutazione viene così liberata a
partire dall’esercizio in corso al 31 dicembre 2014.
Tale versamento dovrà essere effettuato secondo le medesime disposizioni valide per l’imposta sostitutiva.
As mentioned earlier, it is possible to free totally or partially
the surplus by the payment of a substitute tax, 10% rate of
the revaluation, before the tax paid recognition following the
revaluation. The only effect is to free the revaluation reserve,
from fiscal year 2014.
Per contro, merita osservare che la giurisprudenza era solita sostenere che l’imponibile da affrancare, era sempre dato
dal saldo attivo al netto dell’imposta sostitutiva.
On the other hand, the jurisprudence argued that the taxable
income needed to be determined after tax substitute.
Questo chiarimento, ad opera della circolare 13/E/2014,
è, a nostro avviso, necessario affinché si riducano le controversie sul calcolo della base imponibile da affrancare ed
evitare, quindi, inutili contenziosi.
This position expressed in Circular letter 13/E/2014, will certainly help to reduce disputes on the calculation of the tax base
and avoid unnecessary tax litigations.
L’affrancamento ha la finalità di liberare, totalmente o parzialmente, la riserva di rivalutazione: essa diventa distribuibile e non concorre alla formazione del reddito imponibile
per la società che effettua la distribuzione. In merito, la
riserva verrà classificata come riserva di utili, quindi al momento della distribuzione si seguiranno le regole di tassazione dei dividendi in capo alla società e, successivamente,
al socio (art. 47, comma 1, TUIR).
The realignment is aimed to free, totally or partially, the revaluation reserve: it becomes distributable and does not contribute to the taxable income for the company.
The reserve will be classified as retained earnings; therefore at
the time of distribution, it will follow the rules for dividend’s
taxations (art. 47, paragraph 1, ITC).
15
The payment must be performed as the same disposition of
substitute tax.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Inoltre, solo nel caso in cui la distribuzione del saldo attivo
avvenga a seguito dell’affrancamento, vale la presunzione
secondo cui si considerano prioritariamente distribuite
le riserve di utili (tra cui rientrano le riserve affrancate)
rispetto a quelle di capitali (tale presunzione invece non
opera per le riserve in sospensione d’imposta, art. 47,
comma 1, TUIR). Tale precisazione è necessaria in quanto
la distribuzione di riserve di capitale non comporta alcuna
tassazione. In questo modo, a partire dal 2004, si è venuto
a creare un doppio binario: civilisticamente i soci scelgono
quali riserve distribuire, mentre da un punto di vista fiscale
verrà considerata distribuita sempre prima quella di utili e
solo in caso di incapienza si considera, in aggiunta, l’utilizzo della riserva di capitale.
In addition, only in case of distribution of the surplus after the
reserve release, there is the presumption that considers primarily distributed surplus funds (included reserves franked)
compared to those of capital (not work for the reserve in taxdeferred, art. 47, paragraph 1, ITC). Distribution of capital
reserves involves no taxation.
In this way, from 2004, there is a double interpretation: in
civil Law shareholders choose which reserve to distribute, while fiscal Law assumes always distributed before the earnings
reserves and only if these are not sufficient, the capital used
reserves.
Come detto, tale presunzione non opera per le riserve in
sospensione d’imposta: quindi, la distribuzione del saldo
attivo non affrancato sarà imponibile in capo alla società
(art. 13, comma 3, L. 342/2000 e art. 9, comma 2, D.M.
162/2001).
This presumption does not work for reserves in tax suspension: the distribution of surplus not freed will be taxed in the
hands of the entities (art. 13, paragraph 3, Law 342/2000
and art. 9, paragraph 2, Ministerial Decree 162/2001).
In generale, gli effetti dell’affrancamento possono essere
così riassunti:
• per i soggetti IRES la riserva di rivalutazione viene
liberata e la distribuzione determina la tassazione solo
in capo al socio: in quanto riserva di utili si applica la
presunzione di distribuzione (art. 47, TUIR);
• per i soggetti IRPEF e le società a responsabilità limitata in regime di trasparenza (art. 116 TUIR): la riserva
è tassata in capo alla società e non determinerà una
doppia imposizione anche in capo ai soci.
In general, the effects of the release can be summarized as
follows:
• for entities taxed with corporate income tax (IRES), the
revaluation reserve is released and the distribution determines the taxation only for flow through shareholders,
with presumption as per art. 47, ITC;
• income tax for individuals (IRPEF) and limited companies, the reserve is taxed in the hands of the company and
will not result in double taxation for shareholders.
La circolare 13/E/2014 ricorda che l’affrancamento non ha
ulteriori effetti: tale chiarimento è di particolare rilevanza,
in quanto la dottrina (tra cui si ricorda Assonime, circolare
23/2006) sosteneva erroneamente che, con l’affrancamento sarebbe venuta meno anche la sospensione fiscale:
il valore rivalutato sarebbe stato immediatamente riconosciuto fiscalmente.
Circular letter 13/E/2014 confirms that the release has no
further effect. On the other side, scholars argued, not correctly, that also the revalued amount could be immediately
recognized for tax purposes.
Nonostante la riserva di rivalutazione sia iscritta in bilancio
al netto dell’imposta sostitutiva (dovuta per la rivalutazione), la base imponibile dell’affrancamento è data dall’importo della riserva al lordo dell’imposta sostitutiva (C.M.
18/E/2006).
Despite the revaluation reserve is recognized in the balance
sheet before the substitute tax, the taxable amount of the
release is the amount of the reserve that includes tax (C.M.
18/E/2006).
Il riallineamento per le imprese non IAS/IFRS
The realignment for companies not IAS/IFRS
L’ultima novità riguarda la possibilità di procedere a riallineare i valori fiscali ai valori civilistici dei beni d’impresa
quando i valori risultanti dal bilancio sono superiori al
costo fiscalmente riconosciuto nell’esercizio in corso al 31
dicembre 2012 (a condizione che tali beni siano presenti
anche nel bilancio 2013). Tale disallineamento può essersi
creato, ad esempio, a seguito della rivalutazione solo civilistica, consentita dalla legge 185/2008.
Other guidelines concern the possibility to realign the tax
value of assets of the company resulting in balance sheet when
the values are greater than the costs recognized for tax purposes in fiscal year 2012.
This misalignment may be the result of the revaluation,
carried out only for accounting purposes, allowed by Law
185/2008.
Il riallineamento non comporta incrementi patrimoniali:
infatti solo il valore fiscale dei beni viene incrementato.
La circolare 13/E/2014 sottolinea che è possibile rendere
uguale il valore fiscale dei beni al valore riconosciuto civili-
The realignment does not involve capital increase.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Circular letter 13/E/2014 stresses the point that it is possible
to align the tax value and the account value of assets.
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sticamente: non è consentito il riallineamento parziale; per
contro, è ammessa la possibilità di intervenire sui singoli
beni, indipendentemente dal fatto che facciano o meno
parte della medesima categoria omogenea.
Every single asset can be realigned but the realignment can
not be partial.
Tuttavia, analogamente alla rivalutazione, è necessario
iscrivere una riserva in regime di sospensione d’imposta, al
netto dell’imposta sostitutiva, entro l’esercizio successivo
a quello in cui è stato operato il riallineamento (dietro il
pagamento dell’imposta sostitutiva). Si ricorda che il riallineamento può essere anche effettuato congiuntamente
all’esercizio in cui viene effettuata la rivalutazione.
Tale necessità implica che la riserva da vincolare al riallineamento sia presente ed utilizzabile nel bilancio in cui
è effettuata tale operazione. In caso di assenza di riserve
idonee è possibile vincolare una quota del capitale sociale,
rendendola indisponibile. Solo nel caso in cui il patrimonio
netto non sia capiente a tal fine, non sarà possibile procedere al riallineamento.
However, the Law requires to create a reserve under tax
suspension, net of substitute tax, within the year following the
year in which the entity fulfills the realignment.
Non emergono difficoltà quando il valore fiscale del bene
oggetto di riallineamento è uguale ai fini IRES ed IRAP;
tuttavia può non essere così. In tale ipotesi, il riallineamento può essere fatto solo sul differenziale tra valore contabile e valore fiscale IRES: la differenza costituisce la base
di calcolo per l’imposta sostitutiva (del 16% o del 12%,
analogamente all’imposta sostitutiva per la rivalutazione).
Tale possibilità appare opportuna, come evidenziato dalla
stessa circolare 13/E/2014, in quanto il contribuente per
allineare il valore fiscale IRAP al valore contabile del bene
in oggetto, potrebbe dover pagare di più a causa della più
alta imposta sostitutiva rispetto all’aliquota IRAP.
No difficulties arise when the tax value of the assets is the
same in IRES and IRAP.
However, the realignment can be done only on the gap between book value and tax value for IRES purposes.
The taxpayer should pay a substitute tax on the gap (as well
as provided by the revaluation).
Il riallineamento per le imprese IAS/IFRS
The realignment for IAS/IFRS adopter
La circolare si richiama alle menzionate disposizioni anche
per i soggetti IAS adopter.
The Circular letter refers to the above-mentioned rules also for
IAS/IFRS adopters.
Mentre la rivalutazione può essere effettuata solo dai
soggetti che redigono il bilancio secondo il codice civile ed
i principi OIC, il riallineamento può essere operato anche
dai soggetti che hanno adottato i principi IAS/IFRS.
While the revaluation can be performed only by entities that
adopt OIC and Civil Code accountability, the realignment can
be operate also by entities who adopted IAS/IFRS.
Gli elementi di distinguo riguardano la possibilità di
riallineare le differenze di valori sulle partecipazioni in
società ed enti purché classificate come immobilizzazioni
finanziarie, anche se non sono di controllo e collegamento.
È possibile operare il riallineamento anche nel caso in cui
il maggior valore civile dei beni sia dovuto all’adozione del
fair value.
L’imposta sostitutiva e l’eventuale affrancamento saranno
determinati in base alle modalità e con i vincoli sopra già
analizzati.
The distinction regard the possibility of realignment on equity
investments in companies and other entities classified as longterm assets, even if they are not in control and connection.
It is possible to realign also the value of assets due to fair
value.
Conclusioni
Conclusion
Sul punto la legge 147/2013, in tema di rivalutazione dei
beni d’impresa e delle partecipazioni, necessitava di chiarimenti e precisazioni, intervenuti con la circolare dell’Agenzia delle Entrate 13/E del 4 giugno 2014.
Law 147/2013 required some clarifications, which have represented with the Circular letter 13/E of June 4, 2014.
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It should be noted that the realignment can be carried out at
the same time in which the revaluation is carried out.
This implies that the reserve booked for the realignment
should be both present and disposable, in the financial statements in which this is done.
Only if the equity is not able to sustain the surplus, the realignment can not be performed.
This possibility seems appropriate, as highlight by Circular
letter 13/E/2014: if the Law had required realignment also on
tax value for IRAP, the gap IRES-IRAP (with gap IRAP-book
value, greater than gap IRES-book value) will be taxed at 16%
or 12% rates, superior to tax rate IRAP.
The substitute tax and the release of surplus will be calculate
as analyzed above.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Le novità in tema di rivalutazione sembrano da un lato
incentivarla, attraverso un minore arco temporale di sospensione fiscale, dall’altro non sembra in grado di evitare
il ripetersi degli “abusi” posti in essere in passato, tra cui
l’incremento del patrimonio evitando di chiedere nuovi
conferimenti ai soci a seguito dell’abbattimento del capitale, il miglioramento del rating con gli istituti di credito
(parametri individuati da Basilea 2) e consentire di poter
coprire l’eventuale perdita (presente, pregressa o futura)
con la riserva ad hoc costituita.
This rule seems to support the revaluation of assets in the balance sheet, however it is not able to avoid some “abuses” that
took place in the past. We recall capital increases without new
capital injections from shareholders, improvement the access
to credit (due to bad recognition of parameters identified by
Basilea 2), and the possibility to cover the loss (present, past
or future) with the revaluation reserve.
La dottrina si era interrogata se la rivalutazione dei valori
fiscali fosse una mera possibilità oppure un obbligo. Questa
perplessità viene chiarita con la circolare analizzata: con la
recente legge di rivalutazione, il pagamento dell’imposta
sostitutiva è obbligatorio e quindi la rivalutazione ha effetti
anche fiscali.
The Circular letter focuses on also on the tax effects: tax
substitute payment is mandatory, so the revaluation has fiscal
effects, even if not immediately.
A differenza di quanto previsto dalla legge di rivalutazione
del 2008 è stato sottolineato che, poiché l’operazione assume valenza anche fiscale, il saldo attivo di rivalutazione genera una riserva in sospensione d’imposta “moderata” cioè
tassata in capo alla società in caso di distribuzione ai soci.
Nel caso fosse stata mantenuta la rilevanza solo civilistica
della rivalutazione, come accaduto con la legge di rivalutazione del 2008, la riserva sarebbe stata immediatamente
classificata come riserva di utili: essa avrebbe generato
reddito imponibile solo in capo al percettore.
Moreover, the revaluation reserve is deemed, and therefore
“moderate”, taxed only in the event of distribution to the
shareholders. On the other hand, in the previous scenario
in which the reserves did not have fiscal effects, the revenues
would be classified as earnings reserve: this generates taxable
income only for the shareholders.
Un’ultima considerazione riguarda la possibilità di rivalutare le partecipazioni di controllo e di collegamento: a nostro
avviso appare un’ipotesi poco frequente in ragione del
regime di tassazione della participation exemption (PEX)
per cui la plusvalenza è imponibile in misura pari al 5% del
valore.
The last consideration concerns the possibility of revaluing
investments in subsidiaries: we believe that this scenario is
infrequent because of taxation of capital gains under participation exemption (PEX), which are taxable at 5% of the
capital gain realized.
Le recenti modifiche alla Direttiva
madre figlia
The recent amendments to the
Parent – Subsidiary Directive
(Claudio Valz - Luca la Pietra)
(Claudio Valz - Luca la Pietra)
In data 8 luglio 2014 il Consiglio dell’Unione europea ha
approvato la direttiva 2014/86/UE (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 25 luglio 2014) che
modifica le disposizioni della Direttiva madre figlia (Direttiva 2011/96/UE). On 8 July 2014 the Council of the European Union approved
the directive 2014/86/EU (published in the Official Journal of
the European Union on 25 July 2014) that amends the parent
subsidiary Directive (Directive 2011/96/EU).
La Commissione europea aveva presentato una proposta di
modifica della suddetta Direttiva madre figlia il 25 novembre 2013 (COM(2013) 814). Tale proposta era articolata
secondo due direttrici: il contrasto all’utilizzo di strumenti
finanziari ibridi e l’introduzione di una clausola generale
antielusiva. Per perseguire tali obiettivi la Commissione
proponeva di modificare la Direttiva in modo da consentire
agli Stati membri di negarne i relativi benefici, rispettivamente, in caso di utilizzo di strumenti finanziari ibridi
(i.e., idonei a generare pagamenti deducibili nello Stato del
pagatore) e in caso di costruzioni di puro artificio.
The European Commission presented a proposal to amend
the parent subsidiary Directive on 25 November 2013
(COM(2013) 814). Such proposal had a twofold objectives:
on the one hand, to tackle the use of hybrid financial instruments; on the other hand, the introduction of a general anti
abuse rule. In order to pursue such objectives the Commission
proposed to amend the Directive so as to allow Member States
to withdraw its benefits, respectively, in case of use of hybrid
financial instruments (that is, instruments able to give rise to
payments deductible in the State of the payer) and in case of
artificial structure.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
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Considerata la difficoltà di raggiungere un accordo tra gli
Stati membri in relazione al testo complessivo della proposta, il Consiglio decise di scomporne le due anime e, quindi,
di procedere all’approvazione, in prima istanza, delle sole
disposizioni relative al contrasto all’utilizzo degli strumenti
finanziari ibridi (si veda il comunicato stampa del Consiglio
9402/14 del 20 giugno 2014).
In light of the difficulty to reach an agreement on the full text
of the proposal, the Council decided to split the two parts of
the proposal and, then, to go on with the endorsement of the
provisions relevant to tackle the use of hybrid financial instruments (see the press release 9402/14 of the Council issued on
20 June 2014)
Alla base dell’intervento si trova la considerazione secondo
cui l’uso di strumenti finanziari ibridi avrebbe consentito
ai gruppi multinazionali di sfruttare lacune della Direttiva
madre figlia per ottenere vantaggi estranei al suo scopo. In
proposito si consideri che, lo scopo originario della Direttiva madre figlia, al tempo della sua approvazione, consisteva nel garantire parità di trattamento fiscale ai gruppi
di società madri e figlie collocati in Stati membri diversi
rispetto ai gruppi di società madri e figlie localizzati nel
medesimo Stato membro. Il principale svantaggio sofferto
dai primi consisteva nella doppia imposizione economica
sofferta sugli utili societari distribuiti infragruppo. Per
ovviare a tale svantaggio la Direttiva aveva quindi previsto
due tipologie di obblighi: i) per gli Stati di residenza delle
società figlie, il divieto di prelevare ritenute sui dividendi;
ii) per gli Stati di residenza delle società madri, alternativamente, l’obbligo di esenzione o il credito d’imposta in
relazione agli utili percepiti.
The reasons behind the amendments lie in the observation
that the use of hybrid financial instruments had allowed
multinational group to earn advantages not in line with the
genuine purpose of the parent subsidiary Directive. To this
purpose, it shall be considered that the original scope of the
parent subsidiary Directive, at the time being, was to create
a level playing field between groups of parent companies and
subsidiaries of different Member States and groups of parent
companies and subsidiaries of the same Member State. The
main disadvantage faced by the former was the economic
double taxation suffered on the business profits distributed
within the group. With the aim to solve such disadvantage the
Directive provided two kinds of obligations: i) for the Member
State of residence of the subsidiaries, the ban to levy withholding tax on profit distribution; ii) for the Member State of
residence of the parent company, either, the exemption of the
profits received or the granting of a tax credit.
Secondo quanto osservato dalla Commissione nella proposta di direttiva di novembre 2013, l’incremento degli scambi transfrontalieri ha consentito ai gruppi multinazionali di
trarre indebiti vantaggi dalle suddette disposizioni. Ciò è
avvenuto, secondo la Commissione, in particolare tramite
l’uso di strumenti finanziari ibridi, vale a dire di strumenti
finanziari i cui pagamenti risultano deducibili dalla base
imponibile della società figlia. L’utilizzo di tali strumenti
consente di realizzare fenomeni di doppia non imposizione,
in quanto, se i suddetti pagamenti avvengono nel rispetto
dei requisiti richiesti dalla Direttiva madre figlia, gli Stati
membri sono obbligati, da una parte, a garantire l’esenzione dalla ritenuta e, dall’altra, a esentare o a garantire
credito d’imposta in relazione agli utili percepiti da parte
della madre.
Pursuant to the observation laid down by the Commission in
its proposal of November 2013, the increase in cross border
investments has given cross border groups the opportunity
to take unduly advantages from the above mentioned provisions. According to the Commission, these advantages are
due, in particular, to the use of hybrid financial instruments
whose payments are deductible in the Member State of the
subsidiary. The use of such instruments allows the group to
gain episodes of double non taxation because, if the relevant
payments meet the conditions laid down by the parent subsidiary Directive, the Member States are obliged, on the one
hand, to grant the exemption from the withholding tax and,
on the other hand, to exempt or to grant a tax credit for the
profits received by the parent.
Al fine di contrastare tali fenomeni di doppia non imposizione è intervenuta la nuova direttiva del Consiglio la quale
ha riformulato la lettera a dell’articolo 4 paragrafo 1 della
Direttiva madre figlia. Ai sensi della nuova disposizione,
in particolare, gli Stati membri di residenza della società
madre dovranno astenersi dal sottoporre ad imposizione gli
utili percepiti solo “nella misura in cui essi non sono deducibili per la società figlia”. In tal modo viene risolta la lacuna
recata dalla Direttiva madre figlia e viene assicurato che gli
utili distribuiti dalle società figlie alle società madri siano
sottoposti ad imposizione almeno una volta.
In order to tackle this episodes of double non taxation, the
new Council directive has substituted letter a of paragraph 1
of article 4 of the parent subsidiary Directive. In particular,
according to the new provisions, the Member State of residence of the parent company shall refrain from taxing the profits
perceived only “to the extent that such profits are not deductible by the subsidiary of the parent company”. Through the
introduction of such provision, the new directive eliminates
the loophole featured by the parent subsidiary Directive and
makes sure that the profits distributed by the subsidiary to the
parent are taxed at least once in one Member State.
Per quanto concerne l’implementazione delle nuove disposizioni da parte degli Stati membri la Direttiva prevede che
questi ultimi debbano adeguare il loro diritto interno entro
il 31 dicembre 2015.
As for the implementation of the new provisions in the domestic law of the various Member States, the directive states that
Member States shall bring into force the new provisions by 31
December 2015.
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TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
In relazione agli obiettivi e alle disposizioni della nuova
direttiva pare opportuno ricordare che il diritto tributario
italiano già contiene una disposizione volta a contrastare
fenomeni di doppia non imposizione creati dall’utilizzo
combinato di strumenti finanziari ibridi e del regime di
esclusione dei dividendi. In particolare, ai sensi del combinato disposto degli articoli 89 comma 3 e 44 comma 2,
lettera a, del Tuir, gli utili distribuiti da soggetti non residenti possono godere del regime di esclusione solo a patto
che siano verificate due condizioni:
• la remunerazione degli strumenti finanziari sia integralmente costituita dalla partecipazione ai risultati
economici della società emittente;
• la remunerazione in questione sia totalmente indeducibile nella determinazione del reddito nello Stato di
residenza della società emittente.
With reference to the objective pursued by the new directive,
it is worth to mention that Italian tax law already features a
provision aimed at tackling episodes of double non taxation
arising from the combined use of hybrid financial instruments
and the dividend exemption regime. In particular, under article 89, paragraph 3 and article 44, paragraph 2, letter a of
the Tuir, profits distributed by non-resident companies benefit
from the exemption provided that the following two conditions
are met:
Come emerge dal confronto tra le due discipline, quella
italiana risponde ad un orientamento molto più rigido di
quella europea. Infatti, anche la parziale deducibilità dal
reddito della società figlia dei pagamenti comporta la loro
completa imponibilità in Italia. Differentemente, ai sensi
delle nuove disposizioni europee, l’imponibilità dovrebbe
essere circoscritta alla parte di pagamento considerata deducibile nello Stato di residenza della società pagatrice.
Comparing the two regimes, it is apparent that the Italian one
has endorsed a more strict approach than the European. In
fact, even the partial deductibility of the payments from the income of the subsidiary causes the full taxation of the payments
in the hands of the Italian parent. Differently, pursuant to the
new European provisions, the taxation of the profits distributed shall be limited to the part of them that was actually
deducted from the tax base of the subsidiary.
Alla luce di quanto sopra, quindi, il legislatore italiano
dovrebbe emendare le citate disposizioni del Tuir in modo
da consentire ai pagamenti effettuati nel rispetto delle
condizioni della Direttiva madre figlia di fruire delle nuove
e meno restrittive disposizioni. In caso contrario, e, in
particolare, qualora il legislatore non si adeguasse entro il
31 dicembre 2015 l’ordinamento italiano sarebbe esposto a
rilievi di incompatibilità con il diritto comunitario derivato.
In light of the above, Italy should amend its tax law provisions
so as to grant to the payments made under the conditions
laid down by the parent subsidiary Directive the possibility to
benefit from the new less strict European provisions. If Italy
does not do so and, in particular, if the mentioned provisions
will not be amended by 31 December 2015 Italian tax law will
feature an infringement of EU law.
Le direttive UE tipizzano
l’in house. Possibile ampliamento
o maggiori vincoli per le ipotesi di
affidamento diretto?
The directives UE typify the in-house
procurement. Possible expansion
or more constraints for the cases of
direct procurement?
(Federica De Luca – Claudio Costantino)
(Federica De Luca – Claudio Costantino)
Come anticipato nelle TLS Newsletter n. 3 del 20 marzo
2014, il 28 marzo 2014 sono state pubblicate sulla Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea le seguenti direttive:
1. Direttiva 2014/24/UE nei settori ordinari (“Direttiva
2014/24/UE”),
2. Direttiva 2014/25/UE sulle procedure d’appalto nei
cosiddetti settori speciali ovvero degli enti erogatori
nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei
servizi postali ( “Direttiva 2014/25/UE”), e
3. Direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione ( “Direttiva 2014/23/UE”, congiuntamente le
“Direttive”).
As mentioned in TLS Newsletter no. 3 of the March 20, 2014,
on the March 28, 2014 the following directives were published
in the Official Journal of the European Union:
1. 2014/24/UE Directive in the ordinary sectors (“Directive
2014/24/UE”),
2. 2014/25/UE Directive on procurements in so-called special sectors or for entities operating in the water, energy,
transport and postal services sectors (“Directive 2014/25/
UE “), and
3. Directive on the award of concession contracts (“Directive
2014/23/UE”, together the “Directives”).
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
•
•
the remuneration of the financial instrument is completely dependent on the business results of the issuing
company;
the remuneration at issue is completely not deductible in
the State of residence of the issuing company.
20
Le Direttive sono particolarmente innovative, affrontando
problematiche ed istituti che negli anni sono stati oggetto
esclusivamente dell’elaborazione giurisprudenziale della
Corte di Giustizia (la “CGE”), tra i quali emerge il cosiddetto
affidamento in house.
The Directives are particularly innovative as they concern
questions and institutes that, over the years, have been solely
the result of the Court of Justice (“ECJ”) case law drafting,
including the so-called in-house procurements.
Con il concetto di affidamento in house, introdotto per la
prima volta dalla sentenza della CGE 18 novembre 1999,
causa C-107/98 (la “Sentenza Teckal”), si intende l’affidamento diretto (i.e. senza procedura ad evidenza pubblica)
da parte di una pubblica amministrazione ad una società
che risulta essere una sua longa manus in quanto:
1. l’ente affidante esercita sulla società affidataria un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi;
With the concept of in-house procurement, being introduced
for the first time in a November 18, 1999 judgment of the ECJ
in Case C-107/98 (the “Judgment Teckal”), its intention is the
direct procurement (e.g. without a public tender) by a public
authority from a public company, as a longa manus, because:
2. l’affidatario realizza nei confronti dell’ente affidante la
parte più importante della propria attività;
3. le partecipazioni della società affidataria del servizio
sono interamente pubbliche.
1. the public authority exercises over the commissioner
company control like the power that it exercised over its
services;
2. the commissioner realizes in favor of the public authority
the most important part of its business;
3. the equities of the commissioner company is wholly public.
Pur non menzionando espressamente il fenomeno degli
affidamenti in house, ciascuna delle Direttive7 stabilisce che
un appalto pubblico aggiudicato da “un’amministrazione a
una persona giuridica di diritto pubblico o di diritto privato,
non rientra” nel proprio ambito di applicazione (e quindi
l’appalto non è affidato mediante procedura ad evidenza
pubblica, ndr)” qualora siano soddisfatte cumulativamente
le condizioni espressamente disciplinate.
Though not mentioning the phenomenon of in house procurement, each Directive7 sets forth that a public procurement
awarded by a “contracting authority at a legal entity of public
or private law, is not included in the scope of this Directive
(and so, the contract is not assigned by public tender, ed.n.)” if
all the conditions expressly provided therein are satisfied.
In particolare, le Direttive prevedono che:
(i)
l’amministrazione aggiudicatrice eserciti “sulla
persona giuridica di cui trattasi un controllo analogo a quello
da essa esercitato sui propri servizi”. Al riguardo, le Direttive
precisano che tale condizione è soddisfatta qualora l’amministrazione aggiudicatrice (o anche l’ente aggiudicatore per
le concessioni) eserciti un’influenza determinante sia sugli
obiettivi strategici che sulle decisioni significative dell’affidatario in house;
Specifically, the Directives provide that:
(i)
the contracting authority exercises “over the legal
person a control which is similar to that, which exercises over
its services.” Therein, the Directives specify that this condition
is satisfied if the contracting authority (or also the contracting
entity that awards the concession) exercises a decisive influence over both strategic objectives and significant decisions of the
commissioner in house;
(ii)
il controllo analogo possa essere anche indiretto,
stabilendosi che esso può essere esercitato da una persona
giuridica diversa, a sua volta controllata allo stesso modo
dall’amministrazione aggiudicatrice (per esempio, le holding di partecipazioni che si interpongono fra l’amministrazione aggiudicatrice e la società beneficiaria in house);
(ii)
the control could also be indirect, with the provision
that it be exercised by a different legal entity, and, in turn is
controlled, in the same way, by the contracting authority (for
example, the holding that interpose themselves between the
contracting authority and the company in-house);
(iii)
per assolvere alla condizione di prevalenza dell’attività prestata dal soggetto affidatario in house nei confronti
del soggetto controllante o di altre persone giuridiche
controllate dall’amministrazione controllante, sia necessario che oltre l’80 % delle attività della persona giuridica
controllata siano effettuate nello svolgimento dei compiti
ad essa affidati dalla controllante. Le Direttive precisano
che, al fine della determinazione della percentuale delle
attività, “si prende in considerazione il fatturato totale medio,
o (in mancanza del triennio o di pertinenza del fatturato,
ndr) una idonea misura alternativa basata sull’attività, quali
i costi sostenuti dalla persona giuridica o amministrazione aggiudicatrice in questione nei campi dei servizi, delle forniture e
dei lavori per i tre anni precedenti l’aggiudicazione dell’appalto”.
(iii)
in order to fulfill the condition given by the commissioner in house in order of prevalence activity in favor of
the controlling entity or of other subsidiary legal entities of
the controlling authority, it is necessary that more than 80%
of the activities carried out by the controlled legal entity are
awarded from the controller entity. Specifically, the Directives
specify that, in order to determine the percentage of the activities, it is necessary to take “account of the average annual turnover, or (in the absence of three years or pertaining turnover,
ed.n.) a suitable alternative based on the activity, which the
costs incurred by the legal entity or contracting authority for
the three years preceding the award of the contract in services,
supplies and works sector”.
7 Cfr. gli articoli 12, Direttiva 2014/24/UE, 28, Direttiva 2014/25/UE e 17
Direttiva 2014/23/UE
7 See articles 12, Directive 2014/24/UE, 28 Directive 2014/25/UE and 17,
Directive 2014/23/UE
21
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
(iv)
nella persona giuridica controllata non sussista
alcuna partecipazione diretta di capitali privati “ad eccezione di forme di partecipazione di capitali privati che non
comportano controllo o potere di veto, prescritte dalle disposizioni legislative nazionali, in conformità dei trattati, che non
esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica
controllata”. In sostanza, la norma permette l’ingresso dei
privati negli organismi affidatari in house, a condizione che
questi non possano incidere sulle decisioni strategiche;
(iv)
In the controlled legal entity there must not be the
shareholding of private capital “with the exception of forms
of shareholding of private capital that don’t involve control
or veto power, required by the provisions of national law, in
accordance with the Treaties, and that not carry a decisive
influence on the controlled legal entity”. So, the rule allows
the entry of private capital in the in house companies, on the
condition that they cannot assume strategic decisions;
(v)
le amministrazioni pubbliche, in possesso di partecipazioni di minoranza, possano esercitare il controllo
analogo in modo congiunto con le altre (cd. in house frazionato o pluripartecipato) a condizione che siano soddisfatte
cumulativamente le seguenti ulteriori condizioni:
a) gli organi decisionali dell’organismo controllato siano
composti da rappresentanti di tutti i soci pubblici partecipanti, ovvero, tra soggetti che possono rappresentare più o
tutti i soci pubblici partecipanti;
b) i soci pubblici siano in grado di esercitare congiuntamente un’influenza determinante sugli obiettivi strategici e
sulle decisioni significative dell’organismo controllato;
c) l’organismo controllato non persegua interessi contrari a
quelli dei soci pubblici partecipanti.
(v)
the public authorities, holding minority shares, may
exercise the control jointly with other authorities (so-called,
in-house fractionated) provided that they have satisfied at the
following additional cumulative conditions:
In sostanza, le Direttive, da un parte, “codificano” i principi
da tempo pronunciati dalla CGE, rendendo, quindi, difficile
ipotizzare forme di affidamento in house diverse da quelle
tipizzate dalla giurisprudenza e, dall’altra parte, introducono rilevanti novità quali il concetto di controllo analogo
indiretto ed il subingresso di capitale privato in società che,
sulla base della tradizionale impostazione, dovevano caratterizzarsi per la totale partecipazione pubblica.
Questi elementi lascerebbero, quindi, pensare, da un lato, a
un maggior vincolo per il cosiddetto affidamento in house e,
dall’altro lato, ad un ampliamento delle ipotesi in cui esso
può configurarsi.
Bisognerà tuttavia attendere per verificare come il legislatore italiano e, soprattutto, la giurisprudenza italiana recepiranno le indicazioni provenienti dall’Unione Europea.
So, the Directives, on the one hand, “encode” the principles
pronounced for a long time by the ECJ, making it difficult to
imagine different forms of in-house, and, on the other hand,
introduces significant features such as the concept of indirect
control and succession of private capital in companies that,
traditionally, had to be characterized by total public shareholders.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
a) the decision-making entities of the controlled entity are
composed of representatives of all public shareholders or
between entities that represent several or all public members;
b) the public shareholders are able to exercise a decisive influence over both strategic objectives and significant decisions
over the controlled entity;
c) the controlled entity does not pursue contrary interests to
those of the public shareholders.
These elements could leave one thinking, on one hand, about a
greater constraint on the so-called in-house procurement and,
on other hand, an extension of the circumstances in which it
can arise.
Then, considerations remain about how the Italian lawmaker
and, especially, Italian jurisprudence will assimilate the Directives from the European Union.
22
Commenti allo schema di decreto
legislativo recante disposizioni in
materia di semplificazioni fiscali:
aspetti IVA
Comments on the draft of the
legislative decree laying down
provisions related to tax
simplifications: VAT aspects
(Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna)
(Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna)
In attuazione della c.d. “Delega Fiscale” (Legge 11 marzo
2014 n. 23), il Consiglio dei Ministri, in data 20 giugno
2014, ha approvato lo schema di decreto legislativo recante
disposizioni in materia di semplificazione fiscale. Tale atto,
corredato della relativa relazione tecnica, è stato trasmesso
alle Camere, in data 1 luglio 2014, ai fini dell’espressione
dei pareri, entro trenta giorni dalla data di trasmissione
(con eventuale possibilità di proroga del termine di 20 giorni per la complessità della materia o per il numero di decreti
legislativi), da parte delle Commissioni parlamentari (così
come disposto dall’articolo 1, comma 5, Legge 11 marzo
2014 n. 23).
Following the implementation of the so-called “Delega Fiscale
“ (Law no. 23 dated March 11, 2014), the Council of Ministers
on June 20, 2014, approved the draft legislative decree laying
down provisions related to tax simplification. The above mentioned legislative decree, together with the related technical
report, has been sent to the Chambers of Parliament, on July
1, 2014, in order to let the Parliament Commissions (as required by the article 1, paragraph 5, Law no. 23 dated March 11,
2014) able to provide their opinion within thirty days from
the date of transmission (with the possibility to postpone for
further 20 days the above deadline as per the complexity of the
matter or the number of legislative decrees).
Le principali materie oggetto di “semplificazione” da parte
del Governo, in ambito IVA, sono:
• le procedure per l’esecuzione dei rimborsi dell’IVA
annuali e trimestrali;
• le modalità di comunicazione dei dati relativi alle
lettere di intento (articolo 1, comma 1, lettera c), d.l. n.
746/83);
The main matters related to the Italian VAT Law liable to be
“simplified” by the Italian Government are the following:
• the annual and quarterly VAT refunds claim procedures;
• le modalità ed i termini per la presentazione delle
comunicazioni relative alle operazioni con società localizzate in Stati a fiscalità privilegiata (Black List);
• i termini per l’autorizzazione ad effettuare operazioni
intracomunitarie;
• il contenuto informativo degli elenchi riepilogativi delle
prestazioni intracomunitarie di servizi c.d. “generiche”;
• l’ammontare oggetto di detrazione per le prestazioni di
sponsorizzazione;
• la detrazione IVA delle spese di rappresentanza;
• le condizioni di rettifica dell’IVA relativa ai crediti non
riscossi;
• i criteri per l’individuazione delle case di abitazione le
cui cessioni sono assoggettate all’aliquota IVA agevolata
del 4%.
•
1. Semplificazioni per i rimborsi IVA
1. Simplified procedures for the VAT refund claims
L’articolo 14 dello schema di decreto legislativo, se approvato, apporterà una profonda modifica delle procedure, di cui
all’articolo 38bis, d.P.R. n. 633/1972, per l’esecuzione dei
rimborsi dell’IVA a credito nella dichiarazione annuale IVA
ovvero, per le fattispecie attualmente previste, dalla liquidazione dell’IVA di fine trimestre.
Article 14 of the draft legislative decree (if approved) will introduce important amendments to the procedure, as provided
for by the article 38 bis, Presidential Decree no. 633/1972,
related to the claims for refund of the annual VAT credit of the
annual VAT return, and the quarterly VAT credit (related to
specific cases currently provided for by the Italian VAT Law).
23
•
the procedures for the communication of the data related
to the declaration according to which the “usual exporter”
is entitled to purchase goods/services without the application of the Italian VAT, so called “dichiarazione di intento”
(article 1, paragraph 1, letter c), Law Decree no. 746/83);
the procedures and the deadlines for the submission of the
communications related to transactions carried out with
companies resident or domiciled in black-list countries;
the time from which taxable persons are entitled to carry
out intra-EU transactions;
the content of the Intrastat declarations regarding intraCommunity supplies of “generic” services;
the amount of VAT subject to deduction related to the
purchase of sponsorship services;
the input VAT deduction of entertainment expenses;
the terms for the VAT adjustment related to uncollected
credits;
the criteria for the identification of houses whose supplies
are subject to a reduced VAT rate equal to 4%.
•
•
•
•
•
•
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Di seguito le principali “semplificazioni”:
• aumento della soglia al di sotto della quale non sussiste
l’obbligo di presentazione della garanzia da 5.164,57
Euro a 15.000 Euro;
• possibilità per i contribuenti di richiedere il rimborso
IVA di ammontare superiore ai 15.000 Euro, alternativamente, mediante:
1. presentazione della dichiarazione IVA o istanza
di rimborso trimestrale (quest’ultima se ricorrono le condizioni ad oggi vigenti) con apposizione
del visto di conformità o la sottoscrizione alternativa (di cui all’articolo 10, comma 7, primo e
secondo periodo, del decreto legge 1 luglio 2009,
n. 78). Per “sottoscrizione alternativa” si intende
l’attestazione dell’esecuzione dei controlli di cui
all’articolo 2, comma 2, del regolamento di cui
al D.M. 31 maggio 1999, n. 164, da parte dei
soggetti incaricati all’esecuzione del controllo
contabile, ove applicabile, di cui all’articolo
2409bis c.c;
2. presentazione della garanzia, secondo quanto
previsto dalla norma attualmente in vigore, di
durata pari a tre anni dall’esecuzione del rimborso, ovvero, se inferiore, al periodo mancante al
termine di decadenza dell’accertamento.
Below the main “simplifications”:
• the increase of the threshold from 5,164.57 euro to 15,000
euro, under which the guarantee is not required;
Rimborsi con presentazione della garanzia
VAT refunds through the presentation of the guarantee
Secondo le modifiche di cui allo schema di decreto, saranno
oggetto di erogazione solo previa presentazione obbligatoria della garanzia, i rimborsi IVA di importo superiore ai
15.000 Euro, qualora si verifichi una delle seguenti condizioni:
• i soggetti richiedenti esercitino l’attività da meno di
due anni (ad esclusione delle start up innovative di cui
all’articolo 25 del d.l. n. 179/2012);
• i soggetti richiedenti abbiano ricevuto, nei due anni antecedenti la richiesta di rimborso, notifica di avvisi di
accertamento o di rettifica dai quali risulti, per ciascun
anno, una differenza tra gli importi accertati ed i crediti
dichiarati che raggiunge determinate percentuali;
• i soggetti richiedenti abbiano presentato la dichiarazione o l’istanza da cui emerge il credito richiesto a
rimborso priva del visto di conformità o della sottoscrizione alternativa, o non abbiano presentato la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
• i soggetti istanti chiedano a rimborso l’eccedenza detraibile risultante dall’atto della cessazione dell’attività.
According to the amendments provided for by the draft decree,
VAT refunds, whose amount is higher than 15,000 euro, will
be performed only after the mandatory submission of the guarantee, whether one of the following conditions occur:
Rimborsi con apposizione del visto di conformità o della
sottoscrizione alternativa
VAT refunds attested via the compliance check (so called “visto
di conformità”) or the alternative subscription
Nel caso in cui il contribuente chieda a rimborso un ammontare IVA di importo superiore ai 15.000 Euro presentando la relativa dichiarazione o istanza di rimborso munita
di visto di conformità o della sottoscrizione alternativa di
cui all’articolo 10, comma 7, primo e secondo periodo, del
D.l. n. 78/2009, dovrà allegare alla stessa una dichiarazione
sostitutiva di atto notorio, attestante che:
In case the taxpayer asks for VAT refund for an amount higher
than 15,000 euro submitting the annual VAT return or the
VAT refund claim provided with the compliance check ( so called “visto di conformità”) or the alternative subscription (as
per the article 10, paragraph 7, first and second period, Law
Decree no. 78/2009), a declaration in lieu of notary deed has
to be attached, stating that:
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
•
the taxpayers can ask for refund VAT amounts higher
than 15.000 euro, alternatively, by:
1. submitting the VAT return or quarterly refund
claim (the latter if the terms currently provided by
the Italian VAT Law are in force) together with the
compliance check (so called “visto di conformità”)
or an alternative subscription (as per the article
10, paragraph 7, first and second sentence, Law
Decree dated July 1, 2009, no. 78). The “alternative subscription” is a certification attesting that
the tests provided by the article 2, paragraph 2,
Ministerial Decree dated May 31, 1999, no. 164,
has been performed by those subjects responsible
for the accounting audit, if applicable, as per the
article 2409bis, Civil Code;
2. submitting the guarantee, as required by the
legislative provision currently in force, that has to
cover three years from the execution of refund or
the period provided for in the statute of limitation.
•
•
•
•
the claimers carry out the business for a period lower than
two years (except for innovative start-up companies as per
article 25 of Law Decree no. 179/2012);
the claimers received, during the the two years prior to the
VAT refund claim, a tax assessment or adjustment according to which, for each year, there is a difference between
the amounts assessed and the credits declared that reaches
certain percentages;
the claimers submitted the VAT return or the quarterly
claim showing the VAT credit asked for refund, without
attesting the compliance check (so called “visto di conformità”) or the alternative subscription, or without submitting the declaration in lieu of notary deed;
the claimers ask for refund the VAT resulting from the
termination of the activity.
24
• rispetto all’ultimo bilancio approvato il patrimonio
netto non è diminuito di oltre il 40% e la consistenza
degli immobili non si è ridotta di oltre il 40% per cessioni non effettuate nella normale gestione dell’attività
esercitata;
•
• l’attività non è cessata, né si è ridotta per effetto di
cessioni di aziende o rami di aziende;
• nell’anno precedente non sono state cedute azioni o
quote per oltre il 50% del capitale sociale (nel caso di
società di capitali non quotate nei mercati regolamentati);
• sono stati eseguiti i versamenti dei contributi previdenziali e assicurativi.
•
Come richiamato nella relazione illustrativa allo schema
di decreto in esame, la semplificazione per i rimborsi IVA
sarebbe stata predisposta anche in vista della chiusura della procedura di infrazione n. 2013/4080 del 26 settembre
2013 avviata dalla Commissione Europea per violazione
del diritto dell’Unione Europea in merito alla disciplina del
rimborso IVA di cui all’articolo 38bis, d.P.R. n, 633/1972, in
ragione:
• dei tempi troppo lunghi per l’erogazione dei rimborsi
IVA annuali;
• delle condizioni troppo severe per l’esenzione dall’obbligo di presentazione della garanzia al fine di beneficiare del periodo ridotto di rimborso dell’IVA.
As mentioned in the explanatory memorandum to the draft
decree at issue, the simplification related to VAT refunds
claims should have been prepared in a view of closing the
infringement procedure no. 2013/4080 dated September 26,
2013 started by the European Commission, for the violation
of the European Union Law, regarding the VAT refund claim
procedure as provided by the article 38bis, Presidential Decree
no. 633/1972, due to:
• too long time for the repayment of annual VAT credit;
2. Comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati
contenuti nelle lettere di intento
2. Communication to the Italian tax authorities of the
data contained in the so called “dichiarazione di intento”
La disposizione, di cui all’articolo 20 dello schema di decreto legislativo in materia di semplificazioni fiscali, se approvato, interverrà sulle modalità di comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati riguardanti le lettere di intento
rilasciata dai c.d. “esportatori abituali” (di cui all’articolo 8,
comma 1, lettera c)).
In particolare, come chiarito nella relazione illustrativa allo
schema di decreto, il Governo a decorrere dal 1 gennaio
2015 (se approvato) ha previsto quanto segue:
• l’onere di comunicazione delle dichiarazioni di intento
all’Agenzia delle entrate viene trasferito dal fornitore
all’esportatore abituale: le dichiarazioni di intento
devono essere trasmesse telematicamente all’Agenzia
delle Entrate che rilascia apposita ricevuta telematica;
• l’esportatore abituale consegna al proprio fornitore o
prestatore, ovvero in dogana, la dichiarazione di intento trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate
unitamente alla copia della ricevuta di presentazione;
• il fornitore o prestatore riepiloga nella dichiarazione
annuale IVA i dati delle operazioni effettuate senza
applicazione dell’IVA nei confronti dei singoli esportatori abituali;
• per dispensare l’esportatore abituale dalla consegna
cartacea in dogana di suddetta documentazione, entro
120 giorni dall’entrata in vigore della norma in esame,
l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli la banca dati delle
dichiarazioni di intento.
25
the shareholders’ equity has not decreased, in respect of
the results of the last approved financial statement, by
more than 40% and the consistency of the real estate
properties has not been reduced more than 40% due to
supplies not carried out in the normal operation of the
activity carried out;
the business itself has not ceased, nor has been reduced as
a result of transfers of companies or going concern;
in the year previous to the VAT refund claim, shares or
quotes of the same company for an amount higher than
50% of the share capital have not been sold (in case of a
joint-stock company not listed on a regulated markets);
social security and welfare payments have been carried
out.
•
•
•
the severe conditions provided for the exemption to
submit a guarantee in order to obtain a reduced period
for the VAT refund.
The provision, referred to the article 20, draft legislative
decree related to tax simplifications, if approved, will introduce amendments about the procedures of the communication
to the Italian tax authorities of the data contained in the so
called “dichiarazione di intento” issued by the so-called “usual
exporters” (as per the article 8, paragraph 1, letter c)).
In particular, as clarified in the explanatory memorandum
to the draft decree, the Italian Government, starting from
January 1, 2015 (if approved), has provided as follows:
• the burden to communicate the so called “dichiarazione
di intento” to the Italian tax authorities is transferred
from the supplier to the “usual exporter”: the above
mentioned declarations have to be submitted via electronic means to the Italian tax authorities that will issue the
related return receipt;
• the “usual exporter” delivers to his supplier, or to Customs authorities, the so called “dichiarazione di intento”
already submitted, via electronic means to the Italian tax
authorities together with a copy of the return receipt;
• the supplier summarizes the data of the transactions
exempt from VAT with right to deduct carried out towards “usual exporters” in the annual VAT return;
• within 120 days after the date in which the provision at
hands will enter into force, the Italian tax authorities will
provide the Customs authorities with a database related
to the so called “dichiarazione di intento” in order to
exempt the “usual exporters” from a paper delivery to the
customs of the above mentioned declaration.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Solo dopo il ricevimento della lettera di intento e della relativa ricevuta, il fornitore potrà effettuare l’operazione senza
applicazione dell’imposta.
The supplier is entitled to carry out the transaction as exempt
form VAT with right to deduction only after receiving the
so called “dichiarazione di intento” and the related return
receipt.
Lo schema di decreto è intervenuto sui profili sanzionatori.
In particolare (se approvato), sostituendo l’attuale comma
4bis, dell’articolo 7, decreto legislativo 18 dicembre 1997, n.
471, sarà punito con una sanzione amministrativa dal cento
al duecento per cento dell’imposta il fornitore o prestatore che effettua cessioni o prestazioni senza applicazione
dell’imposta (i.e. non imponibili ai sensi dell’articolo 8,
comma 1, lettera c), d.P.R. n. 633/1972) senza aver preventivamente:
• ricevuto la dichiarazione di intento;
• riscontrato telematicamente l’avvenuto rilascio della
ricevuta da parte dell’Agenzia delle Entrate.
The draft decree introduced amendments regarding penalties.
In particular (if approved), replacing the existing paragraph
4bis, article 7, Legislative Decree dated 18 December 1997 no.
471, penalties from 100% to 200% of the VAT due could be
challenged to supplier that renders supplies of goods or provision of services exempt from VAT with no right to deduction
according to the article 8, paragraph 1, letter c), Presidential
Decree no. 633/1972, without, having, in advance:
A tale riguardo, potrebbe trovare applicazione l’istituto del
favor rei, previsto dall’articolo 3, d.lgs. n. 472/1997, per
cui le violazioni commesse prima del 1 gennaio 2015, in
relazione agli obblighi comunicativi in capo al fornitore, ad
oggi in vigore, non dovrebbero più essere sanzionabili.
In this respect, the principle of favor rei provided by the article
3, Legislative Decree no. 472/1997, could be applicable. Accordingly, as regards the violations committed before to January
1, 2015, in respect of the obligations to communicate the data
related to the so called “dichiarazioni di intento” by the supplier, currently in force, should no longer be punishable.
Per la definizione della modalità applicative della disposizione in esame, lo schema di decreto rimanda ad un
Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, da
emanarsi entro 90 giorni dall’approvazione della legge.
In order to define the way of the application of the above mentioned provision, the draft decree refers to an Act of the Italian
tax authorities’ Director, to be issued within 90 days from the
approval of the Law.
3. Comunicazione delle operazioni intercorse con paesi
black list
3. Communications related to transactions carried out
with companies established in black-list countries
Ad oggi, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, D.L. 25 marzo
2010, n. 40, i soggetti passivi IVA hanno l’obbligo di comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate (mediante
modello di comunicazione polivalente) le cessioni di beni
e le prestazioni di servizi di importo superiore a 500 Euro,
effettuate e ricevute, registrate e soggette a registrazione,
nei confronti di operazioni economici aventi sede, residenza
o domicilio in Paesi cosiddetti “Black List”.
According to article 1, paragraph 1, Law Decree dated March
25, 2010, no. 40, currently, taxable persons have to communicate, via electronic means, to the Italian tax authorities
(through the so called “Modello di comunicazione polivalente”) supplies of goods and provisions of services higher than
500 euro, carried out and received, recorded and subject to
registration, towards taxable persons resident or domiciled in
“Black List” countries.
In base all’articolo 21 dello schema di decreto, fermi restando i soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione, i
presupposti della comunicazione e la modulistica da utilizzare, se approvato, verrà previsto quanto segue:
• l’aumento della soglia al di sotto della quale non sussiste l’obbligo di comunicare le operazioni all’Agenzia
delle Entrate da 500 Euro a 10.000 Euro;
According to the article 21 of the draft decree (without changing the subjects required to file the above mentioned form, the
conditions for the communication and the forms to be used),
if approved, it will be provided as follows:
• the increase of the threshold from 500 euro to 10,000
euro under which there is no obligation to communicate
to the Italian tax authorities the transactions carried out
with taxable persons resident or domiciled in “Black list”
countries;
• the annual periodicity (and no more monthly or quarterly, depending on the amount of transactions carried
out in the previous four quarters) for the electronic filing
to the Italian tax authorities of the above mentioned
communication.
• la periodicità annuale (e non più mensile o trimestrale,
in relazione all’ammontare delle operazioni effettuate
nei quattro trimestri precedenti) per la trasmissione
telematica all’Agenzia delle Entrate della relativa comunicazione.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
•
•
received the so called “dichiarazione di intento”;
checked, via electronic means, the return receipt issued by
the Italian tax authorities.
26
4. Richiesta di autorizzazione per effettuare operazioni
intracomunitarie
4. Request for authorization to perform intra-EU transactions
All’articolo 22 dello schema di decreto in materia di semplificazioni, se approvato, verranno previste importanti
modifiche alla disciplina nazionale nell’ambito:
• di attribuzione del numero di identificazione ai fini IVA;
• di inserimento dello stesso nella banca dati dei soggetti
passivi che effettuano operazioni intracomunitarie (i.e.
VIES).
Article 22 of the draft decree related to simplifications, if
approved, will introduce important changes to the domestic
legislation in relation to:
• the attribution of the VAT identification number;
• the inclusion of the VAT identification number in the
database related to taxable persons that perform intra-EU
transactions (i.e. VIES).
In particolare, viene previsto:
• l’inclusione immediata nella banca dati (i.e. VIES) all’
atto della comunicazione dell’intenzione di effettuare
operazioni intracomunitarie;
• l’esclusione dal VIES, previo invio di apposita comunicazione al soggetto passivo da parte dell’Agenzia delle
Entrate, qualora lo stesso non abbia presentato alcun
elenco riepilogativo per quattro trimestri consecutivi
successivi alla data di inclusione nella suddetta banca
dati;
• la verifica da parte degli Uffici, mediante i poteri di cui
al d.P.R. n. 633/1972, della completezza e dell’esattezza dei dati forniti dai soggetti per la loro identificazione
ai fini IVA. In caso di esito negativo del controllo, l’Ufficio emana un provvedimento di cessazione della partita
IVA e di esclusione della stessa dalla banca dati dei
soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie. A tale riguardo, lo schema di decreto rinvia ad un
provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
con il quale sono stabilite le modalità operative di inclusione delle partite IVA nella banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie, nonché
i criteri e le modalità di cessazione della partita IVA e
dell’esclusione della stessa dalla medesima banca dati.
In particular, it is provided:
• the immediate inclusion in the database (i.e. VIES system)
upon the communication of the intention to carry out
intra-EU transactions;
• the exclusion from the VIES system, previously issuing
an appropriate notification to the taxpayer by the Italian
tax authorities, whether the latter has not submitted any
Intrastat form for at least the four consecutive quarters
following the date of inclusion in the VIES system;
Come previsto dalla relazione illustrativa allo schema di
decreto, la proposta normativa sarebbe volta ad assicurare
una maggiore armonizzazione della disciplina IVA nazionale con il diritto dell’Unione Europea ed, in particolare, con
il Regolamento del 7 ottobre 2010, n. 904/201, relativo alla
cooperazione amministrativa e alla lotta contro la frode in
materia d’imposta sul valore aggiunto.
As provided by the explanatory memorandum to the draft
decree, the proposed legislation is aimed at ensuring the
harmonization of national VAT rules with the EU law and,
in particular, with the Regulation dated 7 October 2010, no.
904/201, related to administrative cooperation and combating fraud in the field of value added tax.
Infatti, il suddetto regolamento stabilisce inter alia:
• all’articolo 17 che “ciascuno Stato Membro archivia in un
sistema elettronico (…) i dati riguardanti l’identità, l’attività, l’organizzazione e l’indirizzo delle persone a cui ha
attribuito un numero di identificazione IVA (…), nonché
la data di attribuzione di tale numero”;
• all’articolo 20 che “le informazioni di cui all’articolo 17
sono inserite immediatamente nel sistema elettronico”;
• all’articolo 19 che “Gli Stati Membri provvedono a che
le informazioni disponibili nel sistema elettronico di cui
all’articolo 17 siano aggiornate, complete ed esatte”.
The above mentioned Regulation provided, inter alia:
• at article 17, that “each Member State shall store in an
electronic system […] data on the identity, activity, legal
form and address of persons to whom it has issued a VAT
identification number, […], as well as the date on which
that number was issued”;
• at article 20, that “the information referred to in Article
17 shall be entered into electronic system without delay”;
• at article 19, that “Member State shall ensure that the
information available in the electronic system referred
to in Article 17 is kept up-to-date and is complete and
accurate”.
27
•
the Italian tax authorities’ offices, according to the Presidential Decree n. 633/1972, have to check the completeness and accuracy of the data provided for their identification for VAT purposes. In case of a negative result, the
Italian tax authorities issue an act for the cancellation
of the VAT identification number and the exclusion of
the latter from the database related to taxable persons
carrying out intra-EU transactions. In this respect, the
draft decree refers to an act of the Italian tax authorities’
Director where it will be established the way for the inclusion of the VAT identification numbers in the VIES system
and the criteria and procedures for the cancellation of the
Italian VAT number and the exclusion of the latter from
the database.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
5. Semplificazione elenchi Intrastat servizi
5. Simplification of the Intrastat declaration regarding
the provision of “generic” services
L’articolo 23 dello schema di decreto in esame rimanda
all’emanazione (entro 90 giorni dall’entrata in vigore della
presente disposizione) di un provvedimento del Direttore
dell’Agenzia delle Dogane, di concerto con l’Agenzia delle
Entrate e d’intesa con l’Istituto Nazionale di Statistica, volto
a ridurre il contenuto informativo degli elenchi riepilogativi delle prestazioni intracomunitarie di servizi c.d. “generiche” (ossia diverse da quelle di cui agli articoli 7quater e
7quinquies, d.P.R. n. 633/1972) rese e ricevute da soggetti
passivi IVA stabiliti in un altro Stato Membro dell’Unione
Europea.
Article 23 of the draft decree in question, refers to the issuance
(within 90 days from the time in which the above mentioned
decree will enter into force) of an Act of the Italian tax authorities’ Director, in agreement with the Italian tax authorities
and the National statistical authorities, aimed at reducing
the content of the Intrastat form regarding the provisions of
“generic” services (i.e. services other than those provided by
the articles 7quater and 7quinquies, Presidential Decree no.
633/1972) rendered and received from VAT taxable persons
established in another member State.
In particolare, viene previsto che l’elenco riepilogativo
delle prestazioni di servizi intracomunitari contenga unicamente:
• i numeri di identificazione IVA delle controparti;
• il valore delle suddette transazioni;
• il codice identificativo del tipo di prestazione resa o
ricevuta;
• il paese di pagamento.
In particular, it is provided that the Intrastat declaration
regarding intra-EU provisions of services only contains:
In aggiunta, l’articolo 25 del suddetto schema di decreto è
volto a semplificare:
• l’onere di comunicazione dei dati ai fini statistici,
relativi agli scambi commerciali intracomunitari, a
beneficio delle imprese che rispondono a determinati requisiti indicati nei decreti del Presidente della
Repubblica emanati annualmente ai sensi dell’articolo
7, comma 1, decreto legislativo n. 322 del 6 settembre
1989, concernente l’elenco delle indagini per le quali la
mancata fornitura dei dati si configura come violazione
dell’obbligo di risposta;
• il carico sanzionatorio prevedendo l’applicazione di
sanzioni una sola volta per ogni elenco mensile inesatto o incompleto a prescindere dal numero di transazioni mancanti o riportate in modo errato nell’elenco
stesso.
In addition, article 25 of the above mentioned decree aimed at
simplifying:
• the burden of the communication of the data, related to
intra-EU transactions, for statistical purposes, for the benefit of companies that meet specific requirements as per
the Presidential decrees currently issued according to the
article 7, paragraph 1, Legislative Decree no. 322 dated
September 6, 1989, related to the list of investigations
according to which an infringements for the obligation to
reply applies;
6. Ulteriori semplificazioni
6. Additional simplification
In ambito IVA, si segnala, inoltre, quanto segue:
• l’aumento al 50 per cento della detrazione forfettaria
(articolo 74, comma 6, d.P.R. n. 633/1972) riconosciuta per le operazioni di sponsorizzazione relative agli
intrattenimenti, i giochi e le altre attività di cui alla
tariffa allegata al d.P.R. n. 640/1972 per le quali:
As regards the VAT matters, it should also be noted:
• the increase to 50% of the standard VAT deduction (as
per the article 74, paragraph 6, Presidential Decree no.
633/1972) provided for sponsorship transactions related
to entertainment, games and other activities as per the
Tariff enclosed on the Presidential Decree no. 640/1972
according to which:
• VAT applies on the same taxable basis as the one
provided for the entertainment tax and is charged
in the same way as the latter;
•
l’imposta si applica sulla stessa base imponibile
dell’imposta sugli intrattenimenti ed è riscossa
con le stesse modalità stabilite per quest’ultima;
•
vige un regime forfettario di determinazione
dell’IVA.
A tale riguardo, la relazione illustrativa al decreto in esame
sottolinea che l’intento di suddetta disposizione è, altresì,
quello di ridurre il contenzioso dovuto, in particolare, alle
difficoltà di distinguere tra prestazioni di pubblicità e di
sponsorizzazione (articolo 29 dello schema di decreto);
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
•
•
•
•
•
the VAT identification number of the counterparties;
the value of the above mentioned transactions;
the identification code of the type of services rendered or
received;
the country of payment.
the amount of the penalties due, providing only once
penalties for each monthly Intrastat declaration incorrect
or inaccurate regardless the numbers of missing transactions or incorrectly reported on the above mentioned
declaration.
•
a forfeit determination of VAT applies.
In this respect, the explanatory memorandum to the draft decree in question clarified that the aim of the above mentioned
provision is to minimize the risk of tax litigations due to, in
particular, the difficulties in distinguish the advertising from
the sponsorship services (article 29 of the draft legislative
decree);
28
• l’aumento del valore unitario delle spese per gli omaggi
da 25,82 Euro a 50 Euro per i quali è consentita la
detrazione IVA, al fine di un coordinamento con la
deducibilità prevista ai fini delle imposte sui redditi
(articolo 108, comma 2, del TUIR) vengono, in particolare, modificati (articolo 30 dello schema di decreto):
• l’articolo 2, secondo comma, n. 4, d.P.R. n.
633/1972, rubricato “Cessione di beni”;
• l’articolo 3, terzo comma, d.P.R. n. 633/1972,
rubricato “Prestazioni di servizi”;
• l’articolo 19bis1, lettera h), d.P.R. n. 633/1972,
rubricato “Esclusione o riduzione della detrazione
per alcuni beni e servizi” ;
• l’estensione della possibilità di recuperare l’IVA originariamente versata, al momento di effettuazione
dell’operazione, nel caso in cui il corrispettivo non sia
stato pagato anche “a seguito di un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato ai sensi dell’articolo
182bis del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, ovvero
di un piano attestato ai sensi dell’articolo 67, lettera d)
del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, pubblicato nel
registro delle imprese”. A tale riguardo, la relazione
illustrativa al decreto in esame sottolinea che l’intento
di suddetta disposizione è quello di coordinare la disciplina IVA di cui all’articolo 26, d.P.R. n. 633/1972, con
la disciplina ai fini della deducibilità delle perdite su
crediti ai fini delle imposte sui redditi (articolo 31 dello
schema di decreto);
• la modifica dei criteri da utilizzare per l’individuazione
delle abitazioni “non di lusso” per le quali sia possibile
usufruire dell’applicazione dell’aliquota IVA agevolata
del 4 per cento sulle cessioni. In particolare, vengono
considerate abitazioni “non di lusso” quelle classificate o classificabili (come espresso nella relazione illustrativa) nelle categorie catastali diverse da A1, A8 e A9
(articolo 33 dello schema di decreto).
•
DL 91/2014 ai fini ACE: beneficio
al 40% per le quotate e possibilità
di conversione delle eccedenze in
crediti d’imposta Irap
Law Decree 91/2014: 40% increase
of ACE benefit for listed companies
and possibility to convert ACE
surplus into IRAP tax credits
(Simone Marchiò – Giuseppe Falduto)
(Simone Marchiò – Giuseppe Falduto)
La disciplina ACE (Aiuto alla Crescita Economica), dopo
l’innalzamento dell’aliquota del rendimento nozionale ad
opera della legge 147/2013(Legge di Stabilità 2014), è
tornata ad essere oggetto di ulteriori modifiche da parte
del legislatore, con il Decreto Legge 91/2014 (c.d. “Decreto
competitività 2014”).
Il provvedimento, che dovrà essere oggetto di conversione
in legge entro il 24 agosto 2014, contiene alcune misure di
sostegno alla patrimonializzazione delle società italiane,
attuate attraverso l’introduzione di due innovazioni alla
disciplina ACE:
ACE (the Notional Interest deduction regime), after the increase of its rate introduced by the Law 147/2013 (fiscal year
2014 Italian Budget Law), is once again subject to further
amendments through the Law Decree 91/2014 (so-called
“Competitiveness Decree 2014”).
29
•
•
the increase from 25.82 euro to 50 euro of the unit value
of the gifts according to which the VAT deduction is allowed, in order to coordinate the above limit deduction to
the one provided for income taxes (article 108, paragraph
2, TUIR); in particular the following articles would be
amended (article 30 of the draft decree):
• article 2, paragraph 2, n. 4, Presidential Decree
no. 633/1972, titled “Supply of goods”;
• article 3, paragraph 3, Presidential Decree no.
633/1972, titled “Supply of services”;
• article 19bis1, letter h), Presidential Decree no.
633/1972, titled “Exclusion or reduction of input
VAT deduction related to some goods and services”;
the extend the possibility to recover VAT, settled upon the
tax point, in the case the consideration has not been paid
also “due to a debt restructuring agreement pursuant to
the article 182bis, Royal Decree no. 267 dated March 16,
1942, or due to certified reformation plan according to
the article 67, letter d), Royal Decree no. 267 dated March
16, 1942, published on the Companies’ Register”. In this
respect, the explanatory memorandum to the draft legislative decree clarified that the aim of the above provision
is to coordinate the Italian VAT Law, as per article 26,
Presidential Decree no. 633/1972, with the provisions
related to the bad debt provided for income taxes (article
31 draft decree);
the amendments of the criteria defined in order to identify non luxury houses for which supplies the reduced VAT
rate equal to 4% apply. In particular, are considered “non
luxury houses” those classified in the cadastral categories
other than A1, A8 and A9 (article 33 draft legislative
decree).
The decree, which has to be converted into Law by 24th August 2014, is aimed to support the capitalization of the Italian
companies and introduces two amendments to ACE regime:
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
• la maggiorazione del 40% dell’incremento di capitale
rilevante ai fini ACE per le società che si quotano nei
mercati regolamentati degli Stati UE e dello Spazio
Economico Europeo;
• la facoltà (sia per le società quotate e non) di convertire l’eccedenza di rendimento nozionale in un credito
d’imposta usufruibile ai fini IRAP.
•
the 40% increase of ACE base for companies which apply
for the admission to EU or European Economic Area
(EEA) regulated markets; •
the right (for both listed and unlisted companies) to convert ACE surplus into a Regional Tax (IRAP) credit.
La prima misura, contenuta all’art. 19, comma 1 lett. a, del
D.L. 91/2014, introduce una disposizione “temporanea”
di carattere incentivante per le società le cui azioni sono
quotate in mercati regolamentati di Stati membri della UE
o aderenti allo Spazio Economico Europeo.
Tali società avranno diritto, per il periodo d’imposta di
ammissione alla quotazione e per i due successivi, ad una
maggiorazione del 40% applicata alla variazione in aumento del capitale proprio (c.d. base rilevante ACE) realizzata
in ciascuno dei tre suddetti periodi d’imposta rispetto a
quello precedente.
Tale potenziamento si rifletterà in un maggior rendimento
nozionale del capitale, deducibile dal reddito complessivo
netto (dopo l’utilizzo delle perdite fiscali pregresse) secondo le ordinarie modalità di funzionamento della disciplina (tra cui si ricorda il rispetto del limite del patrimonio
netto). Trattasi, come si evidenzia, di una agevolazione temporanea che opera soltanto per il periodo d’imposta in cui
avviene l’ammissione alla quotazione e per i due successivi
(triennio di applicazione) ed è commisurata agli incrementi di capitale intervenuti nel corso dello stesso triennio di
applicazione.
Per i periodi d’imposta successivi, la variazione in aumento
del capitale proprio sarà determinata senza tenere conto
della maggiorazione del 40% e l’incremento di capitale, anche per la parte realizzata durante il triennio di osservazione, dovrà essere determinato in base alle regole ordinarie. The first measure, regulated by art. 19, paragraph 1, let. a,
of the D.L. 91/2014, introduces a favourable “temporary”
provision for companies whose shares are listed on EU or EEA
regulated markets.
Preme sottolineare che, nonostante la disposizione in
esame disciplini esplicitamente il periodo successivo al
triennio di applicazione e non anche quello antecedente,
l’eccedenza ACE disponibile nell’anno antecedente a quello
di quotazione non dovrebbe beneficiare di alcuna maggiorazione.
We emphasize that, despite the provision in question expressly
regulates the fiscal years subsequent the application period
and not also the previous years, ACE surplus available in the
year prior the listing should not benefit from any increase.
L’incentivo, applicabile alle società le cui azioni saranno
ammesse alla quotazione nei suddetti mercati regolamentati a decorrere dal 25 giugno 2014, è subordinato alla
preventiva autorizzazione rilasciata dalla Commissione
Europea ai sensi dell’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea che dovrà, su istanza presentata dal
Ministero dello sviluppo economico, valutare se il nuovo
regime è compatibile con le norme europee in materia di
aiuti di stato.
The benefit - applicable to companies whose shares are
admitted for listing in the aforesaid markets as of 25th June
2014 - is however subject to approval by the EU Commission,
pursuant to art. 108 of the European Union Treaty, who shall,
upon specific request made by the Ministry of Economic Development, evaluate whether the new regime is complaint with
EU State Aid regulations.
In merito alla seconda misura in commento, il comma 4,
art. 1 del D.L. 91/2014 prevede che, in alternativa al riporto delle eccedenze ACE, le stesse possano essere convertite
in un credito d’imposta IRAP.
Regarding the second measure, paragraph 4, art. 1 of the Law
Decree 91/2014 introduces an alternative to carry forward
ACE surplus; it’s now possible to convert the same ACE surplus
into an IRAP tax credit.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Such companies will be eligible, for the fiscal year of the
listing and the subsequent two, to a 40% increase applied on
the upward equity adjustments, relevant for ACE purposes,
occurred in each of these three fiscal years compared with the
previous one.
This booster implies higher amount of ACE, deductible from
company’s net taxable base (after offsetting previous fiscal
years tax) in accordance with the ordinary mechanism of ACE
regime (eg. company’s equity threshold).
As described, the legislator introduces a temporary benefit
that operates only for the fiscal year of listing and for the following two (three-year application period) and it’s proportional to the equity increase occurred during the same three-year
period.
For the following fiscal years, ACE base has to be computed
without considering the 40% ACE booster. In other words, the
upward equity adjustments, relevant for ACE purposes, also
for the portion referred to the three year period of observation, has to be determined in accordance with ordinary rules.
30
L’intervento consentirebbe in questo modo di utilizzare
le eccedenze anche negli anni fiscali in cui si registra una
perdita fiscale oppure un reddito incapiente rispetto alla
deduzione complessivamente spettante.
Il credito d’imposta dovrà essere determinato applicando
alla suddetta eccedenza l’aliquota del 27,5% (per i soggetti
IRES) e potrà essere utilizzato in diminuzione dell’imposta
regionale sulla attività produttive in cinque quote annuali
di pari importo.
Riguardo la decorrenza fiscale, la scelta se riportate in
avanti l’eccedenza ACE non utilizzate oppure convertirle
in credito d’imposta da utilizzare ai fini IRAP dovrà essere
effettuata a decorre dal periodo d’imposta in corso al 31
dicembre 2014.
This alternative allows to deduct ACE surplus also in those
fiscal years in which the company accounted an IRES loss or a
net taxable base not sufficient to absorb ACE deduction totally
available.
The tax credit has to be determined by applying 27,5% IRES
tax rate to the above surplus and can be used to offset IRAP
due through five annual installments of equal amount. Diversi sono, tuttavia, i punti che andranno chiariti come,
a titolo d’esempio, i) l’operatività della nuova norma con
l’attuale obbligo (vedasi la recente circolare ministeriale n.
12 del 2014, par. 5) di trasferire al consolidato l’eccedenza
ACE di ciascuna società consolidata nei limiti del reddito
imponibile di gruppo; ii) la possibilità di convertire in credito d’imposta anche le eccedenze ACE formatesi in periodi
di imposta antecedenti all’entrata in vigore del presente
decreto.
Several, however, are the points that need to be clarified as, by
way of example, i) the application of the new rule in relation
to the current obligation (see the recent Circular Letter n°
12/2014, par. 5) to transfer ACE surplus of each consolidated
companies to the tax group within the limits of the taxable
income at consolidated level; ii) the possibility to convert into
an IRAP tax credit also ACE surplus generated in the fiscal
years prior the entry into force of this Decree.
Verifica a “tavolino”: la Corte di
Cassazione prende una posizione
discutibile
Tax audit at Tax Authorities’
offices: Supreme Court takes a
controversial position
(Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli)
(Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli)
La garanzia prevista dall’articolo 12, comma 7 della legge
n. 212 del 2000 non è applicabile a fronte di un’attività
istruttoria effettuata a “tavolino” presso gli uffici dell’Amministrazione finanziaria.
Questa è la conclusione della recente Sentenza della Corte
di Cassazione n. 13588 del 13 giungo 2014 la quale risulta
così massimata «l’Amministrazione finanziaria può emettere
l’accertamento anche prima del termine di sessanta giorni se
l’atto impositivo scaturisce da controlli a tavolino dell’ufficio,
in questo caso sui questionari, e non da una vera e proprie
ispezione nella sede del contribuente».
Guarantee provided by Article 12, paragraph 7, Law no. 212
of 200o is not applicable if the investigation is performed at
Tax Authorities’ offices.
This is the conclusion of the recent Decision no. 13588 of June
13th 2014 of the Supreme Court, which states that «Italian
Tax Authorities can issue the tax assessment notice also before
the term of sixty days if the administrative act raise from
controls performed at authorities’ offices, through questionnaires, and not with an investigation at taxpayer’s offices».
Introduzione
Introduction
L’art. 12 della legge n. 212 del 2000 elenca una serie di
doveri dell’Amministrazione finanziaria e di diritti del
contribuente nei confronti del quale sono svolti accessi,
ispezioni e verifiche nei locali destinati all’esercizio dell’attività d’impresa.
In particolare, il comma 7 prevede che «dopo il rilascio della
copia del processo verbale di chiusura delle operazioni da
parte degli organi di controllo, il contribuente può comunicare entro sessanta giorni osservazioni e richieste che sono
valutate dagli uffici impositori. L’avviso di accertamento non può essere emanato prima della scadenza del predetto termine, salvo casi di particolare e motivata urgenza».
Article 12 of Law no. 212 of 2000 provides Italian Tax Authorities duties and taxpayer’s rights in case of inspections and of
tax audits at taxpayers’ business offices.
31
Regarding the entering into force of the provision, the choice
on whether carry forward the ACE or convert it into a IRAP
tax credit should be done starting from the fiscal year ongoing
at 31th December 2014.
More in detail, paragraph 7 provides that «after the issuing
of the closing tax audit report of the Tax Authorities, the
taxpayer can provide within sixty days observations and
requests which has to be considered by the Administration.
Tax assessment notice cannot be issued before than such term,
except when valid urgency reasons occurs».
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Al riguardo, le SS. UU. della Suprema Corte di Cassazione
con la sentenza n. 18184 del 29 luglio 2013 hanno affermato che «l’inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni
per l’emanazione dell’avviso di accertamento […] determina
di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, la
illegittimità dell’atto impositivo emesso ante tempus».
In this regards, Decision no. 18184 dated July 29th 2013 by
the Joint Sitting of the divisions of the Supreme Court stated
that «the unrespect of the term of sixty days to issue the tax
assessment notice […] determine, except from those cases of
particular and justified urgency, the illegality of the act issued
ante tempus».
Attraverso tale asserto giurisprudenziale sembrava essersi ormai consolidato nel sistema tributario un istituto di
civiltà nei rapporti tra Amministrazione e contribuente.
Difatti, tale tutela del contribuente è garantita anche alla
luce dell’interesse dell’Amministrazione finanziaria a non
promuovere contestazioni manifestamente infondate atte a
generare liti temerarie nonché di dubbia produttività.
Decision seemed to have stated a principle in the system which
regulates the relationship between Italian Tax Authorities and
taxpayers. In fact, this guarantee is provided, following Administration’s interests in order to avoid litigations not duly
justified and leading to unnecessary disputes.
Tuttavia, stante il tenore letterale della norma, sebbene nel
caso di verifica con accesso nei locali del contribuente sia
ormai pacifico il riconoscimento di tale garanzia (qualora
l’atto non sia emesso in seguito a giustificati motivi di urgenza), tale certezza viene meno per i controlli a tavolino.
Giova in ogni caso precisare che tale disposizione non è
applicabile agli accertamenti “standardizzati” (derivanti,
ad esempio, da studi di settore), i quali, per loro validità (e
per disposto procedimentale di loro applicazione), debbono essere preceduti da un invito al contraddittorio al fine di
dibattere sulle risultanze riscontrate dall’Amministrazione
finanziaria.
However, even if the above described guarantee is applicable,
in any case, when inspections are performed at taxpayers’
offices (except from those cases of particular and justified
urgency) this principle is not certain on tax audit performed
at Tax Authorities’ offices.
For sake of clarity, we underline that this disposition is not
applicable to “standard” assessment (e.g. deriving form the so
called “studi di settore”) which for its validity (as provided by
law disposition) has to be proceeded by the request of debate
in order to discuss on issues raised by Italian Tax Authorities.
Il caso
The case
Il contribuente aveva ricevuto tre avvisi di accertamento
ai fini IRPEF rispettivamente relativi alle annualità 2003,
2004 e 2005. Negli stessi atti l’Amministrazione finanziaria
aveva rettificato il reddito mediamente l’istituto dell’accertamento sintetico (ex art. 38, comma 4, del D.P.R. n.
600/1973) fondato su elementi presuntivi della capacità
contributiva desunti da un questionario redatto dal contribuente stesso.
La CTR del Piemonte aveva ritenuto illegittimi gli avvisi di
accertamento in quanto emessi prima del decorso del termine di 60 giorni dalla data dell’ultimo verbale di contraddittorio applicando il disposto previsto dall’art. 12, comma
7 dello Statuto del Contribuente.
L’Agenzia proponeva ricorso presso la Corte di Cassazione
il quale veniva accolto con la sentenza n. 13588 del 13
giugno 2014.
In tale sede gli Ermellini hanno precisato le disposizioni
contenute nell’art. 12 della legge n. 212 del 2000 sono
«tutte palesemente calibrate sulle esigenze di tutela del contribuente in relazione alle visite ispettive in loco».
The taxpayer received three tax assessment notice for IRPEF
purposes related to fiscal years 2003, 2004 and 2005. In this
acts, Italian Tax Authorities made adjustments of the taxable
income using the so called “accertamento sintetico” (provided
by Article 38, paragraph 4 of the Presidential Decree no. 600
of 1973) which is based on information obtained through a
questionnaire filled by the taxpayer. A parere della Suprema Corte le ipotesi del controllo in
loco non devono essere affatto confuse con quelle degli accertamenti “a tavolino” (e.g. questionari), rispetto ai quali
non sussisterebbe l’esigenza di imporre termini dilatori
all’azione di accertamento, non esistendo una previsione
normativa in tale direzione, né una previsione di carattere
generale che imponga il contraddittorio fin dalla fase di
formazione della pretesa fiscale.
Under the Supreme Court opinion inspections in “loco” have
to be considered differently from the ones performed at Administration’s offices (e.g. questionnaires) inasmuch no specific
or general law provisions provide the obligation of debate in
this case.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
The Regional Court retained illegal the tax assessment notice
inasmuch issued before that the term of 60 days from the
closing date of the tax audit report (as provided by Article 12,
paragraph 7 of Law no. 212 of 2000).
With Decision no. 13588, June 13th 2014, the Supreme Court
accepted Italian Tax Authorities appeal.
In this case, the Judges clarified that the disposition provided
by Article 12 of Law 212 of 2000 is «clearly related to inspections performed at taxpayers’ offices».
32
Difatti «la naturale vis expansiva dell’istituto del contraddittorio procedimentale nei rapporti tra fisco e contribuente non
giunge fino al punto da imporre termini dilatori all’azione di
accertamento che derivi da controlli dell’Amministrazione nella propria sede, in base ai dati forniti dallo stesso contribuente
o acquisiti documentalmente».
In fact «the mandatory debate between Tax Authorities and
taxpayers do not lead to the application of the dilatory terms
of the notice of assessment if it raise from inspections performed at administrative offices and performed on the basis of
data provided by the taxpayer or acquired by external documents».
Gli Ermellini a sostegno di tale tesi citano due recenti
sentenze: la n. 7960 del 2014 emessa nel caso accertamento standardizzato mediante l’applicazione dei parametri e
degli studi di settore, e la n. 7598 del 2014 emessa in tema
di accise ed inerente la tardiva compensazione del credito
d’imposta spettante al contribuente sul pagamento delle
imposte.
The Judges in order to sustain their opinion cited two Decisions of the Supreme Court: no. 7960 of 2014 issued in case of
“standard” assessment in application of the so called “studi di
settore”, and no. 1958 of 2014 issued on excise duties matters
and related to the late offset of tax credit during the payment
of taxes.
Inoltre, la Suprema Corte chiarisce che «nell’ordinamento
non sussiste un principio generale che imponga il contraddittorio fin dalla fase di formazione della pretesa fiscale» e
tale principio non può essere desunto neppure dal diritto
comunitario, difatti, la Corte di Giustizia Europea (Sentenza C-276/12 del 22/10/2013, Jiřì Sabou) ha affermato che
l’Amministrazione, quando procede alla raccolta di informazioni, non è tenuta ad informare il contribuente né a
conoscere il suo punto di vista.
Moreover, the Supreme Court clarified that «in the Italian
legislative system is not present a general principle which bind
the debate from starting phases of the tax disputes» and this
principle cannot be inferred even from community law cases,
in fact, EU Court of Justice (Decision C-276/12 of October
22nd 2013, Jiřì Sabou) clarified that when Tax Authorities
proceed with the gather of information have not to inform the
tax payer nor to understand his point of view.
Considerazioni
Considerations
La ratio sottostante l’articolo 12, comma 7, dello Statuto del
Contribuente consiste nel premettere al soggetto accertato di partecipare attivamente al procedimento tributario,
potendo avanzare le proprie considerazioni in una fase precontenziosa e, pertanto, vedendo tutelato il proprio diritto
alla difesa.
Alla luce di quanto sopra la Corte di Cassazione (SS. UU.,
Sentenza n. 18184 del 29 luglio 2013) ha affermato il principio secondo il quale è illegittimo l’atto impositivo emesso
senza rispettare il termine di 60 giorni dal processo verbale
di constatazione.
Ratio under Article 12, paragraph 7, Law no. 212 of 2000 is
to allow to the taxpayer to participate to the tax assessment
procedure. In this case, the entity assessed can provide its own
considerations before starting the tax litigation in line with its
defence rights.
Gli Ermellini (Sentenze n. 18906 del 2011, n. 16999 del
2012 e n. 2594 del 2014) hanno inoltre chiarito che la
nullità ascrivibile all’avviso di accertamento emesso ante
tempus deve trovare applicazione anche nei casi in cui non
sia stata svolta, da parte dell’Amministrazione Finanziaria
una vera e propria attività di verifica presso il contribuente,
ma soltanto un mero reperimento di documenti fiscali.
The Judges (Decisions no. 18906 of 2011, no. 16999 of 2012
and 2594 of 2014) has clarified that the tax assessment notice
issued ante tempus is null and void also if the Italian Tax
Authorities inspection was not really performed at taxpayers
offices and consists in the mere collection of tax relevant documentation.
Ne consegue che il divieto di emanazione di atti impositivi
prima dei 60 giorni, a decorrere dalla data di conclusione
delle indagini da formalizzarsi in apposito PVC dovrebbe
trovare applicazione qualunque sia l’attività di controllo
posta in essere dall’Amministrazione Finanziaria.
Inoltre, attraverso la Sentenza n. 28049 del 2009 la Corte di
Cassazione aveva precisato che «la norma che prevede l’invio
di un questionario al contribuente sottoposto ad accertamento
si prefigge il meritorio scopo di favorire il dialogo e l’intesa
tra Fisco e cittadino – rapporti che debbono essere necessariamente improntati a lealtà, correttezza e collaborazione, in
quanto siano in gioco gli obblighi di solidarietà come quello in
materia tributaria e di evitare, per quanto possibile il ricorso
a procedure contenziose».
As a consequence the prohibition to issue the tax notice of
assessment before 60 days from the closing report seems to be
applicable to any audit performed by Italian Tax Authorities.
33
Taking into account the above the Joint Sitting of the divisions
of the Supreme Court (Decision no. 18184 issued on July 29th
2013) stated that the administrative act issued before than 60
days from closing report is illegal.
Moreover, in Decision no. 28049 of 2009 the Supreme Court
clarified that «law provision which provides the sending of
the tax questionnaire to the taxpayer is aimed to promote
dialogue and feeling between the Tax Authorities and taxpayers – relationships that must be necessarily characterized
by fairness, honesty and cooperation, in line with solidarity
principles aimed to avoiding, if possible, tax litigations».
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Alla luce di quanto sopra non è chiaro quale sia il nesso
logico, nonché sostanziale, che identifichi il contraddittorio
quale accessorio ai soli accertamenti in loco. Difatti in tale
caso verrebbero ad essere soggiogati i principi sopra esposti
ed affermati dalla stessa Corte.
Inoltre la Corte di Giustizia della UE, Sentenza Sopropé (C349/07 del 18 Dicembre 2008), ha chiarito (punto 49) che
«il destinatario di una decisione a lui lesiva deve essere messo
in condizione di far valere le proprie osservazioni prima che la
stessa sia adottata (allo scopo) di mettere l’autorità competente in grado di tener conto di tutti gli elementi del caso. Al
fine di assicurare una tutela effettiva della persona o dell’impresa coinvolta, la suddetta regola ha in particolare l’obiettivo
di consentire a queste ultime di correggere un errore o di far
valere elementi relativi alla loro situazione personale, tali da
far sì che la decisione sia adottata o non sia adottata, ovvero
abbia un contenuto piuttosto che un altro».
Taking into account the above, it is not clear why the cooperation between Tax Authorities and taxpayers can operate only
for audits in taxpayer’s offices. Consequently, in this case the
above mentioned principles should not be respected.
La stessa ha affermato, inoltre, che «i destinatari di decisioni
che incidono sensibilmente sui loro interessi devono essere
messi in condizione di manifestare utilmente il loro punto
di vista in merito agli elementi sui quali l’Amministrazione
intende fondare la sua decisione. A tal fine essi devono beneficiare di un termine sufficiente» (punto 37).
In addition, the same Decision stated that «the addressees
of decisions which significantly affect their interests must
be placed in a position in which they can effectively make
known their views as regards the information on which the
authorities intend to base their decision. They must be given a
sufficient period of time in which to do so» (point 37).
La pronuncia della Corte Europea muove dall’affermazione che il diritto di difesa, in quanto principio generale del
diritto comunitario, deve trovare applicazione ogni volta
che l’Amministrazione si proponga di adottare un atto
capace di produrre effetti rilevanti nella sfera giuridica del
destinatario.
The Decision of UE Court of Justice is based on the fact that
the defense right, as general principle of EU community laws,
have to be applied every time that the Italian Tax Authorities
issue an act able to produce significant effects on taxpayers.
I richiami giurisprudenziali
The cited case law
La Corte di Cassazione fonda la propria tesi facendo perno
su recenti asserti giurisprudenziali.
Tali richiami, tuttavia, sembrano essere poco puntuali.
In primis, la Suprema Corte cita due proprie sentenze: n.
7960 del 2014 e n. 7598 del 2014.
The Supreme Court founded its opinion on recent case law.
However, these citations seem to be not really focused on the
matter.
First of all, the Supreme Court cited two cases to support its
Decision: no. 7960 of 2914 and no. 7958 of 2014.
La Sentenza n. 7960 tratta il caso dell’accertamento standardizzato mediante parametri e studi di settore. E’ opportuno ricordare che per tale procedura accertativa è prevista, a pena la nullità, una fase necessaria di contraddittorio
procedimentale, idonea ad assicurare al contribuente
l’interlocuzione con l’Amministrazione ex-ante all’emissione dell’atto amministrativo. In tale caso il contraddittorio
è già stato esperito e, quindi, la ratio sottostante all’art.
12, comma 7, dello Statuto del contribuente non sarebbe
applicabile.
Con la Sentenza n. 7598 la Suprema Corte si era espressa
in merito al “microcosmo” delle accise. Nel caso si escludeva che il termine dilatorio di 60 giorni (ex art. 12, comma
7, Legge n. 212/2000) possa essere applicato all’ipotesi di
avviso di pagamento emesso per effetto di tardiva compensazione del credito d’imposta spettante al contribuente nel
pagamento delle accise (ex art. 14 D.Lgs. n. 504 del 1995)
ove la pretesa impositiva si sia generata in seguito all’esame
di atti sottoposti all’analisi dell’Amministrazione finanziaria
direttamente dallo stesso contribuente. Pertanto, viene da
sé che il precedente richiamato sia relativo ad una fattispecie tributaria non speculare a quella esaminata. Decision no. 7960 is related to the case of “standard” assessment performed through so called “studi di settore”. In this
regard, we underline that during such assessment procedure is
provided a mandatory debate in order to ensure to the taxpayer the dialogue with Tax Authorities before the tax notice
of assessment is issued. In this case, the debate was already
provided and, therefore, ratio under Article 12, paragraph 7
of Law 212 of 2000 is not applicable.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Moreover, the UE Court of Justice, Decision Sopropé (C349/07 of December 18th 2008) clarified (point 49) that the
«addressee of an adverse decision must be placed in a position
to submit his observations before that decision is adopted is to
enable the competent authority effectively to take into account
all relevant information. In order to ensure that the person or
undertaking concerned is in fact protected, the purpose of that
rule is, inter alia, to enable them to correct an error or submit
such information relating to their personal circumstances as
will argue in favour of the adoption or non-adoption of the
decision, or in favour of its having a specific content».
Decision no. 7598 of the Supreme Court expressed on excise
duties. In this respect it was excluded that the dilatory term of
60 days (provided by Article 12, paragraph 7 of Law no. 212
of 2000) could be applied to cases of tax notice of assessment
issued for late offset of tax credits payable to the taxpayer
on excise duties matters (pursuant Article 14 of Legislative Decree no. 504 of 1995) if the administrative act raise from the
exam of documentation provide by the taxpayer. Consequently, the case under discussion refers to a matter not similar to
the Decision in comment.
34
In aggiunta a quanto sopra, gli Ermellini sembrano peccare
di approssimazione anche per quanto riguarda il richiamo
alla Sentenza C-276/12 del 22/10/2013 (Jiřì Sabou contro
la Repubblica Ceca).
Difatti, tale sentenza europea, in estrema sintesi, statuisce
che il diritto al contraddittorio non deve (ma può) essere
riconosciuto anche sulle scelte istruttorie ma, di converso,
conferma che il diritto al contraddittorio è fondamentale
dopo qualsivoglia tipologia di istruttoria antecedente al
provvedimento amministrativo.
In addition to the above, the Judges seems to be careless also
when they cited the Decision C-276/12 of October 22nd 2013
(Jiřì Sabou and Czech Republic).
Conclusioni
Conclusions
«Ancorché il comma 7 della Legge n. 212 del 2000, art. 12,
preveda il termine dilatorio di sessanta giorni dalla chiusura
delle operazioni di controllo per chiusura delle operazioni di
controllo per notificare l’avviso di accertamento, consentendo
durante la sua pendenza di formulare richieste ed osservazioni, con riferimento alle verifiche fiscali condotte presso il
domicilio del contribuente, ne è legittima e scevra da vizio
di incostituzionalità la letterale interpretazione che porti
ad escluder dal predetto beneficio il contribuente accertato
mediante istruttoria svolta presso l’ufficio accertatore?»Nelle
doglianze proposte dal contribuente ed accolte dagli
Ermellini (Corte di Cassazione Sentenza n. 2594 del 2014)
possono essere efficacemente riepilogati i dubbi che la
Sentenza in commento è in grado di generare.
Difatti per diritto al contradditorio deve intendersi il diritto
di un soggetto che subisce un provvedimento amministrativo a promanare le proprie ragioni prima che l’atto impositivo sia emanato.
«Although Article 12, paragraph 7, of Law no. 212 of 2000,
provides the dilatory term of sixty days from the closing date
of the inspection for the end of the controls to issue the tax notice of assessment, allowing in this time to make requests and
observations, referred to tax audits performed at taxpayers’
offices, is legitimate and constitutional the exclusion of investigation performed at Authorities’ offices?». In the appeal
proposed by a taxpayer and accepted by the Judges (Supreme
Court, Decision no. 2594 of 2014) can effectively summarized
the doubts that the Decision in question is able to generate.
A parere di chi scrivi, tale dovere dell’Amministrazione e
diritto del contribuente ha la funzione di tutelare il diritto
alla difesa (art. 24 della Costituzione) ed ad assicurare il
buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione (art.
97 della Costituzione).
Under the writer opinion, this duty of Italian Authorities and
taxpayer’s right is aimed at protection of the defense right
(Article 24 of Italian Constitution) and to ensure the impartiality of the Administration (Article 97 of Italian Constitution).
Lo stesso è, inoltre, riconosciuto vis expansiva nell’ordinamento europeo (e.g. Sentenza Sopropé, C-349/07 del
18 Dicembre 2008) ogni volta che l’Amministrazione si
proponga di adottare un atto capace di produrre effetti
rilevanti nella sfera giuridica del destinatario.
Diversamente opinando verrebbe a crearsi, in spregio al
generale principio di collaborazione tra Amministrazione
e contribuente, una illogica disparità di tutela fra i contribuenti a seconda delle modalità di verifica adottate dall’Ufficio.
Secondo la sentenza in commento, difatti, verrebbe a sostanziarsi la strana possibilità di contraddittorio solo a chi è
stato verificato in loco.
Pertanto, si auspicano futuri interventi della Suprema Corte su verifiche emesse sulla base di questionari non riferiti a
casi concernenti studi di settore o comparti particolari quali
quelli delle accise.
This principle is provided also by European jurisprudence
(e.g. Sentenza Sopropé, C-349/07 of December 18th 2008)
each time that Authorities issue acts able to hit the juridical
position of the recipient.
35
The European Decision stated that the taxpayers’ debate right
have not to be (but can) respected also on choices related to
the inspection, but confirm that it is fundamental after the
conclusion of any kind of investigation before the issue of the
tax assessment.
In fact, for the debate right have to be understood as the needs
of an entity (that suffer an administrative investigation) to
point out its reasons before the tax notice of assessment will be
issued.
Otherwise a different and illogical treatment of taxpayers
raises from the way how the audit is conducted, this should be
contrary to the collaboration principle between Administration and taxpayers.
Under the Decision in comment, the possibility to issue observations on Italian Tax Authorities conclusions would be recognised only if the inspection is performed at taxpayers’ offices.
Therefore, we hope that the Supreme Court will issue future
Decisions on inspections performed on the basis of tax questionnaires not related to cases concerning the so called “studi
di settore” or particular sectors such as excise duties.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Decreto Competitività:
le modifiche apportate al Codice
Civile in materia di S.p.A. e S.r.l.
Competitiveness Decree:
amendments to the Italian Civil
Code on joint stock and
limited-liability companies
(Clara I. Ceccarelli – Emanuela M. De
Felici)
(Clara I. Ceccarelli – Emanuela M. De Felici)
Con il decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014 (il “Decreto
Competitività”) sono entrate in vigore specifiche modifiche al Capo V e VI del Codice Civile, in materia di capitale
sociale per le S.p.A. e di controlli per le S.r.l. Come noto, il
decreto legge ha un effetto provvisorio. Pertanto, tali modifiche saranno definitive solo se esso sarà convertito.
By means of the Law Decree no. 91, June 24, 2014 (the “Competitiveness Decree”) some specific amendments to Part V and
VI of the Italian Civil Code have been entered into force in relation to joint stock companies’ corporate capital and internal
audit of limited liability companies. According to the Italian
Law, the law decree has temporary effect. The amendments
included in the Competitiveness Decree will be therefore definitive only if it will be turned into law.
Per quanto concerne le novità riguardanti le S.p.A., il comma 7 dell’articolo 20 del Decreto Competitività stabilisce
che “all’articolo 2327 del codice civile la parola: “centoventimila” è sostituita dalla seguente: “cinquantamila”, prevedendo in questo modo la riduzione dell’ammontare minimo
necessario per la costituzione di una società azionaria (e,
conseguentemente, anche per le società in accomandita per
azioni).
As for changes regarding the joint stock companies, paragraph 7 of Section 20, Competitiveness Decree sets forth that
“in Section 2327 of the civil code, the word “one hundred
twenty thousand” is replaced by the following one: “fifty
thousand”. In this way, a reduction of the minimum corporate capital required to incorporate joint stock companies
(and consequently limited partnership with share capital) is
reduced.
La ratio della novella è rinvenibile nella relazione illustrativa al Decreto Competitività (la “Relazione”) in cui il Legislatore indica il capitale minimo come una delle ragioni del
“minor successo” delle S.p.A. come scelta degli imprenditori in fase di start-up. Nella Relazione si legge infatti che:
“l’ammontare minimo del capitale sociale per la costituzione
di una società per azioni può essere considerato [...] uno dei
motivi per i quali le imprese in fase di avviamento privilegiano il ricorso al tipo della srl, in luogo della spa, che per
converso rappresenta il modello di riferimento per accedere al
mercato dei capitali di rischio e di debito.”
The ratio of such amendment can be found in the explanatory
report to the Competitiveness Decree (the “Report”) in which
the Legislator identifies the minimum initial corporate capital
as one of the reasons why entrepreneurs do not usually choose
the typology of joint stock companies for their Newcos. As a
matter of fact, in the Report it is stated that “the minimum
amount of the corporate capital needed to incorporate a joint
stock company can be considered [...] one of the reasons why
the start-up companies prefer to use the limited liability model
instead of the joint stock one, that, on the contrary, represents
the reference model to enter into the risk and debt capital
market”.
L’intervento del Legislatore risulta del resto in linea con il
contesto europeo. Secondo infatti quanto indicato nella Relazione: “la seconda direttiva in materia di società (77/91/
CE) e l’art. 6, par. 1, della direttiva 2012/30/UE del 25
ottobre 2012 prevedono un importo minimo pari a 25 mila
euro” e legislazioni estere come quelle “dei principali Stati
membri dell’UE (Regno Unito, Germania e Francia) prevedono un capitale minimo inferiore a quello stabilito in Italia”.
The choice of the Legislator is in line with the European
framework. In fact, according to what is indicated in the
Report: “the second directive on companies (77/91/EEC) and
Article 6, par. 1 of the Directive 2012/30/UE dated October
25, 2012 provide a minimum amount of 25 thousand euros”
and foreign legislations such as those “of the main EU Member
States (UK, Germany and France) provide for a minimum
corporate capital lower than the one required in Italy”.
Il Consiglio Notarile di Pavia, commentando le novità
introdotte dal Decreto Competitività, ha considerato questa
novella normativa come un intervento da collocarsi nel più
ampio progetto del Legislatore volto ad incidere via via nel
tempo “sul ruolo del capitale sociale”. The Notaries’ Council of Pavia has considered these
amendments as an intervention to be placed in the broader
project performed over time by the Legislator aimed at gradually modifying “the corporate capital’s role”.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
36
Tale progetto avrebbe la sua finalità, secondo il Consiglio
Notarile di Pavia, nell’“l’evidente funzione di favorire la
costituzione delle società azionarie”, essendo ormai evidente
che il capitale sociale ha assunto progressivamente una
funzione che non è “più certamente quella di garanzia per i
creditori”.
Such a project, according to the Notaries’ Council of Pavia,
would have its scope in “the clear purpose to promote the
incorporation of joint stock companies” being conspicuous by
now that the role of the corporate capital cannot longer be
considered “as a creditors’ guarantee”.
È tra l’altro possibile rinvenire le origini della scelta del
Legislatore nell’introduzione ed evoluzione della disciplina
della società a responsabilità limitata cd. “semplificata” che - attraverso il susseguirsi di vari passaggi - è giunta sino
a prevedere una S.r.l. avente capitale sociale pari ad 1 Euro.
Additionally, it is possible to find the origins of such intent in
the introduction and evolution of the discipline of the so called
“simplified limited liability company” which - through several steps – allows now to set up a limited liability company
with capital of 1 Euro.
Il Consiglio Notarile di Pavia ha, poi, evidenziato come la
modifica dell’ammontare minimo del capitale sociale delle
S.p.A. si rifletta inevitabilmente anche sulla disciplina della
riduzione (volontaria od obbligatoria) del capitale per
perdite.
The Notaries’ Council of Pavia has also underlined that the
change concerning the minimum amount of joint stock companies’ corporate capital will inevitably have effects on the
discipline of the (voluntary or mandatory) corporate capital
reduction due to losses.
A questo proposito, i notai pavesi hanno infatti precisato
che mentre in caso di “(…) riduzione per perdite superiori al terzo del capitale (art. 2446, c.c.) non si registrano
particolari effetti (determinante è la perdita di oltre un terzo
del capitale convenzionalmente fissato, qualunque sia il suo
importo), diversamente è a dirsi per la riduzione al di sotto
del minimo legale, dovendosi tener conto del nuovo minimo”.
To this regard, Notaries of Pavia have pointed out that while
in case of “(...) reduction of the capital due to losses higher
than one-third of the same (Section 2446, Civil Code) no particular consequences occur (crucial is the loss higher than onethird of the corporate capital conventionally set, irrespective
from its amount), different is the case in which the reduction
of the corporate capital leads the same under the minimum
amount provided for by the law. In such hypothesis it will
be necessary to take into consideration the new minimum
amount (set forth by the Competitiveness Decree)”.
Si prenda ad esempio il caso di una S.p.A. con capitale pari
ad Euro 120.000 (e cioè l’importo di capitale precedentemente previsto dal Codice Civile per la costituzione di una
società azionaria).
In tale ipotesi, la S.p.A. in questione:
“(…) se ha perdite comprese tra 40.000 e 70.000 euro deve
ridurre il capitale secondo il procedimento di cui all’art. 2446
c.c., ma non è più obbligata a ricostituire lo stesso sino all’importo originario (i.e. Euro 120.000);
- se ha perdite superiori a 70.000 euro deve ridurre il capitale
ex art. 2447 c.c. ed è tenuta a reintegrarlo ad almeno 50.000
euro”.
On this regard, it can be taken as example a joint stock company holding a corporate capital of Euro 120,000 (i.e. the
amount previously provided for by the Civil Code to set-up a
joint stock company).
In this hypothesis, if such a joint stock company: “(...)
- incurs losses between 40,000 and 70,000 Euros, it has to
reduce its capital according to the procedure laid down in Section 2446, Civil Code, but it is no longer required to replenish
the corporate capital up to the original amount (i.e., up to
Euros 120,000);
- incurs in losses over 70,000 Euros, the corporate capital has
to be reduced pursuant to Section 2447, Civil Code, and it has
to be restored up to at least 50,000 Euros”.
Passando ora alla trattazione della riforma riguardante le
S.r.l., il comma 8 dell’articolo 20 del Decreto Competitività
stabilisce che “all’articolo 2477 del codice civile il secondo
comma è abrogato (…)”. Tale comma imponeva la nomina dell’organo di controllo o del revisore legale dei conti
nell’ipotesi in cui la società a responsabilità limitata fosse
dotata di un capitale sociale non inferiore a quello minimo
stabilito per le S.p.A.
Turning to analyze the reform concerning limited liability companies, paragraph 8 of Section 20, Competitiveness
Decree, provides that “the second paragraph of Section 2477,
Civil Code, is cancelled (...)”. Such a paragraph required the
appointment of the Board of Statutory Auditors or the legal
auditor (individual or auditing firm as the case may be) if
a limited liability company has a corporate capital no lower
than the one set forth for joint stock companies.
L’effetto di tale abrogazione determina come conseguenza
la previsione obbligatoria dell’organo di controllo o del
revisore legale solo nei casi previsti dal comma 3 dell’articolo 2477, Codice Civile e quindi allorquando una S.r.l. (i)
sia tenuta a redigere il bilancio consolidato, (ii) controlli
un’altra società obbligata alla revisione legale dei conti
oppure (iii) superi, per due esercizi consecutivi, i parametri
previsti dall’articolo 2435- bis, Codice Civile.
This repeal has the consequence that the appointment of the
Board of Statutory Auditors or of the legal auditor is mandatory only in the cases provided for by paragraph 3 of Section
2477, Civil Code, and namely when a limited liability company (i) has to prepare the consolidated financial statements,
(ii) controls another company obliged to legal audit or (iii)
exceeds, for two consecutive financial years, the thresholds
laid down in Section 2435-bis, Civil Code.
37
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Le ragioni sottese a questa modifica sono indicate nella Relazione, ove emerge che la scelta del Legislatore si colloca
in “(…) un’ottica di semplificazione e di riduzione dei costi
per le piccole e medie imprese”.
The underlying reasons of this change are pointed out in the
Report according to which the choice of the Legislator seems
to be placed “(...) under the perspective of simplification and
reduction of costs for small and medium companies”.
Per tali motivazioni, la nomina del Collegio Sindacale o del
revisore legale dei conti diviene - salvo mancata conversione del Decreto Competitività - solo una mera facoltà qualora non ricorrano le ipotesi previste dal comma 3 dell’articolo 2477, Codice Civile.
For these reasons – unless the Competitiveness Decree is not
turned into law – the appointment of the Board of Statutory
Auditors or the legal auditor becomes a mere faculty should
the hypothesis of paragraph 3 of Section 2477, Civil Code, do
not occur.
A questo proposito, si segnala che l’abrogazione del comma
2 suscita tra gli operatori alcuni interrogativi sulle sue
conseguenze relativamente ai mandati conferiti agli organi
di controllo in corso nelle S.r.l. che hanno provveduto a tale
nomina in virtù del proprio capitale sociale.
In this regard, it is worth noting that the cancellation of paragraph 2 raised some questions among the specialists about its
consequences on the mandates currently in due course of the
control bodies of limited liability companies (which have been
appointed by virtue of the corporate capital’s amount).
Con riguardo all’incarico di revisione legale dei conti, i
primi commenti ritengono che potrebbe essere applicabile
la previsione dell’articolo 4, comma 1, lettera i) del Decreto
Ministeriale n. 261, 28 dicembre 2012 (“Regolamento concernente i casi e le modalità di revoca, dimissioni e risoluzione
consensuale dell’incarico di revisione legale, in attuazione
dell’articolo 13, comma 4, del decreto legislativo 27 gennaio
2010, n. 39”), ove si precisa che costituisce giusta causa
di revoca “(…) la sopravvenuta insussistenza dell’obbligo di
revisione legale per l’intervenuta carenza dei requisiti previsti
dalla legge”.
With regard to legal audit engagements, the authors state
that it could be applicable Section 4, paragraph 1, letter i)
of Ministerial Decree no. 261, December 28, 2012 (“Regulations concerning the cases and the modalities of revocation,
resignation and consensual termination of the independent
legal auditors, in compliance with Section 13, paragraph 4, of
Legislative Decree 27 January 2010 n. 39”).
This Decree provides, as just cause for revocation, “(…) the
unforeseen absence of any obligation to appoint legal auditors
due to lack of the requirements provided for by the law”.
Di diverso tenore è l’orientamento maggioritario della dottrina in tema di Collegio Sindacale.
A different approach is asserted by the majority of authors
with reference to the Board of Statutory Auditors.
Al riguardo, infatti, non essendovi una norma specifica
come quella dettata in materia di revisione legale dei conti,
la maggior parte degli operatori sembra propendere per la
tesi della permanenza in carica dei Sindaci sino alla loro
naturale scadenza.
La stessa dottrina auspica tuttavia un tempestivo intervento
del Legislatore, volto a far chiarezza sulla natura dell’accertamento dell’assemblea dei soci che dichiara il venir meno
dell’obbligatorietà dell’organo di controllo e che, conseguentemente, decide sulla sua destituzione.
To this regard, since there is not a specific law regulation as
the one laid down in respect to the legal auditors, most of the
experts agree upon the thesis according to which Statutory
Auditors should hold the office until its natural expiry.
However, the same authors hope in a timely intervention of
the Legislator aimed at shedding light on the nature of the
shareholders’ resolution which declares the lack of the compulsoriness of the Board of Statutory Auditors and, consequently, decides on its revocation.
In proposito, alcuni autori si chiedono come debba essere
qualificato tale intervento assembleare: se “di esclusivo
accertamento di effetti giuridici già prodottisi ex lege, senza
obblighi di revoca ovvero una causa di decadenza (…)”
sebbene esso non rientri “tra quelle tassativamente elencate
dal legislatore (articoli 2399 e 2400 del codice civile) con
l’obbligo di restare in carica fino alla scadenza del mandato”.
In this regard, some authors wonder how such a shareholders’
decision has to be qualified: as an “(…) exclusive ascertainment of legal effects which are already entered into force,
without any obligation to revoke the Statutory Auditors”, or
as “a cause of forfeiture (...)” even if it does not fall “among
the hypothesis specifically listed by the legislator (Section
2399 and 2400, Civil Code) with the consequent obligation of
the Statutory Auditors to hold the office until the expiry of the
mandate”.
Alla luce di tali incertezze interpretative, è prevalso in
dottrina, l’approccio “prudenziale” di garantire la durata
dell’incarico dei Sindaci sino alla sua naturale scadenza.
In light of these uncertainties, a “prudential” approach to
safeguard the Statutory Auditors’ mandate until its natural
expiry has prevailed among authors.
Si segnala, inoltre, che l’abrogazione del comma 2 dell’articolo 2477, Codice Civile, produce effetti anche sulle società
cooperative disciplinate dall’articolo 2511 e seguenti,
Codice Civile. Ciò alla luce del richiamo operato dall’artico-
Additionally, it should be noted that the cancellation of
paragraph 2, Section 2477, Civil Code, produces its effect also
on the co-operative companies ruled by Section 2511 and following articles of the Civil Code. This in light of the reference
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
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lo 2543, Codice Civile, all’articolo 2477 in tema di nomina
obbligatoria dell’organo di controllo.
made to Article 2477 by Section 2543, Civil Code, regarding
the mandatory appointment of control body.
In conclusione, poiché la riforma relativa alle S.r.l. ha
lasciato alcune “zone grigie”, appare opportuno, prima di
porre in essere azioni di “ristrutturazione”, attendere la
conversione del Decreto Competitività al fine di appurare
se il Legislatore confermerà il percorso intrapreso oppure
apporterà modifiche o fornirà chiarimenti su alcune delle
scelte sinora fatte, ancora oggetto di dibattito dottrinario.
Eventually, since the reform on limited liability companies
has left some “grey areas”, it seems appropriate to wait for
the conversion into Law of the Competitiveness Decree before
putting in place restructuring actions. This for ascertaining
whether the Legislator will confirm the approach chosen or
will introduce changes or provide clarifications about the
choices made so far which are still debated.
L’exit tax alla luce del Decreto
Exit tax in light of the Amending
correttivo del 2 luglio 2014: novità Decree of July 2nd, 2014: newly
e questioni in sospeso
provided rules and outstanding
issues
(Roberta Tufo - Paolo Francesco Tripoli)
(Roberta Tufo - Paolo Francesco Tripoli)
L’8 luglio 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un
nuovo decreto (D.M. 2 luglio 2014 c.d. correttivo – nel
prosieguo: “Decreto”) per disciplinare il regime fiscale applicabile ai soggetti esercenti attività d’impresa che trasferiscono la loro residenza fiscale in un altro Stato dell’Unione
Europea (UE) o dello Spazio Economico Europeo (SEE)
(c.d. “Exit Tax”).
Come noto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze era
già intervenuto per regolamentare la materia con decreto
del 2 agosto 2013. L’intervento in commento opera, quindi,
una parziale modifica della previgente disciplina.
In aggiunta, è stato emanato in data 10 luglio 2014 l’atteso
provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate
recante disposizioni attuative in relazione, inter alia, a (i)
le modalità di esercizio dell’opzione per la sospensione o
rateizzazione dell’exit tax, (ii) il monitoraggio annuale degli importi sospesi, (iii) le garanzie che le imprese devono
prestare a fronte del trasferimento della residenza fiscale.
Il Decreto in commento contiene significative previsioni
normative che, da un lato, rendono più preciso il quadro
normativo delle operazioni di trasferimento di sede in altri
stati dell’Unione Europea (o SEE) e, dall’altro, contengono
novità significative sul regime applicabile.
On July 8th, 2014 a new Decree was issued (Ministerial
Decree dated July 2nd, 2014, hereinafter “the Decree”),
amending the tax regime for companies carrying out business
activities in Italy that decide to shift their tax residence in
another State of the European Union (EU) or of the European
Economic Area (EAA).
Novità
News
Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2
luglio 2014 – efficace per i trasferimenti di residenza effettuati a partire dal primo periodo d’imposta successivo all’8
luglio 2014 – ripropone la previgente disciplina, in particolare, per quanto concerne: (i) la natura realizzativa del
trasferimento della sede all’estero per i beni non confluiti in
stabili organizzazioni in Italia, (ii) le modalità di determinazione delle plusvalenze, nonché, (iii) le poste per le quali
la sospensione non è applicabile. Inoltre, viene lasciata al
contribuente la scelta tra la sospensione della riscossione
dell’imposta fino al verificarsi di taluni eventi “realizzativi”
(disciplinati tuttavia in maniera alquanto differente rispetto al precedente decreto dell’agosto 2013) e la rateizzazione dell’imposta stessa (sebbene in sei rate annuali in luogo
delle precedenti dieci).
The Decree – effective for the first tax period subsequent to
July 2, 2014 – confirms the following aspects of the regime
previously in force: (i) the transfer abroad of the tax residence
is a taxable event for assets not attributed to a Permanent
Establishment in Italy of the migrant company, (ii) criteria
for the capital gains computation and (iii) assets not eligible
for the tax deferral. Further to above, the taxpayer still have
the right to decide to alternatively elect for the tax deferral
(although this option is differently regulated in the Decree)
or for the payment in installments of the exit taxation (even
though in six installments instead of ten as previously provided)
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On August 2nd, 2013, the Italian Government already issued
a decree regulating the tax migration of Italian companies
(hereinafter “Amended Decree”). The Decree at hand involves
a partial amendment to the legislation previously in force.
Furthermore, on July 10th, 2014, the Italian Revenue Agency
released an act (“Provvedimento”) providing instructions
about, inter alia, (i) the terms to execute the election for the
deferral or payment in installments of the exit taxation, (ii)
annual monitoring of the deferred amounts, (iii) the type of
guarantees required by companies shifting their tax residence.
The Decree at stake clarifies the tax framework for Italian
companies relocating their tax residence in other European
Union Member States or EAA Countries and introduces significant amendments to the tax regime previously in force.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Di particolare rilevanza appare il comma 6, nel quale è definito – in maniera differente rispetto al precedente decreto
dell’agosto 2013 – il momento in cui si verifica il presupposto per la riscossione delle imposte da parte dell’Erario.
Significant is paragraph 6 of the Decree which identifies – differently in respect to the Amended Decree – the exact time the
exit taxation obligation arises.
Viene, difatti, disposto che le imposte sui redditi sui plusvalori realizzati al momento del trasferimento e oggetto
dell’opzione di sospensione, devono essere corrisposte al
verificarsi dei seguenti eventi:
• per i beni (materiali e immateriali) ammortizzabili,
negli esercizi di maturazione delle quote di ammortamento, determinate in base ai relativi coefficienti
previsti dalla normativa fiscale ed indipendentemente
dall’imputazione a conto economico;
• per le partecipazioni, negli esercizi di distribuzione
delle riserve (di utili o di capitale);
• in ogni caso (anche per gli elementi patrimoniali non
soggetti a processo di ammortamento) negli esercizi in
cui i beni si considerano realizzati ai sensi delle disposizioni del TUIR.
In detail, corporate income taxes on capital gains realized on
assets transferred and elected for the tax deferral are due:
Inoltre, il Decreto, nell’ultimo capoverso del comma 6, pare
individuare un periodo massimo di sospensione decennale
eliminando, in modo definitivo, il rischio di un differimento sine die dell’imposta dovuta.
Furthermore, the last section of paragraph 6 of the Decree
identifies a maximum period of ten years for tax deferral. This
way, the risk of a deferment sine die of the tax due is definitively removed.
Non pare invero del tutto chiaro, come tale ultimo capoverso si coordini con la citata previsione di realizzo dei
beni materiali e immateriali in proporzione al processo di
ammortamento. Si consideri, ad esempio, il caso dell’avviamento o dei marchi, i quali, ai sensi dell’art. 103 del TUIR,
possono essere ammortizzati in un periodo massimo di 18
anni. Per tali fattispecie sembrerebbe, da una interpretazione letterale della disposizione de qua, che le imposte sulla
plusvalenza sospesa concorrano, per i primi nove anni, in
proporzione pari ad 1/18 dell’importo, mentre la quota
residua concorrerebbe interamente decorso il decimo
esercizio.
Alternativamente, si potrebbe ritenere che il periodo decennale massimo previsto dal Decreto sia riferibile solo ai
casi di elementi patrimoniali non soggetti ad un processo
di ammortamento, sebbene il dettato del Decreto sembri
riferire l’ultimo capoverso all’intero comma 6 e non solo
alla disposizione relativa agli elementi patrimoniali non
ammortizzati.
Sono inoltre di particolare interesse le modifiche apportate
alla disciplina previgente, contenute nei commi 5, 7 e 8
dell’art. 1 del Decreto correttivo.
It is not clear enough how the aforesaid last section coordinates with the provision at point (i), for which tangible and
intangible assets are realized proportionally to the amortization process. For istance, it is here considered the case of
goodwill and brands, which shall be amortized in eighteen
years, according to article 103 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR). Literally, the tax deferred on this kind
of intangible assets should concur, for the first nine years, in
proportion of an eighteenth (1/18) of their amount; and the
remainder shall concur, for the entire amount left over, in the
tenth year.
Difatti, il comma 5 dell’art. 1 del Decreto correttivo, dispone che le opzioni per la sospensione o rateizzazione della
riscossione, non possono essere esercitate distintamente
con riferimento a ciascuno degli elementi trasferiti. La
novellata normativa elimina la facoltà, offerta al contribuente dal D.M. del 2 agosto 2013, di scegliere la modalità
di riscossione in modo “atomistico”, ossia con riferimento
ai singoli cespiti e/o componenti trasferiti, operando in tal
modo una sorta di cherry picking.
Paragraph 5 of article 1 of the Decree provides that the
elections for tax deferral regime or for the payment in annual
installments, cannot be elected separately for each transferred
asset. The amended legislation repeal the possibility, previously offered to the taxpayer by the Ministerial Decree dated
August 2nd, 2013, to opt separately for tax deferment in
relation to each single asset transferred, thus operating a sort
of cherry picking.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
•
•
•
for amortizable fixed assets (tangible and intangible), in
fiscal years in which the amortization accrues, the latter
shall be calculated according to the rates provided by the
tax legislation, irrespective to the amount booked in the
P&L statement;
for participations, in fiscal years in which reserves (of
retained earnings or of capital) are distributed;
in any case (also for non-amortizable assets) in fiscal
years in which assets are deemed to be realized according
to the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR).
Alternatively, it might be maintained that the ten years limit
for tax deferment is relevant only to assets which do not
undergo an amortization process, notwithstanding that the
text of the Decree seems to refer the above mentioned last
section to the entire paragraph 6 and not only to the provision
concerning assets with an indefinite life, thus not subject to an
amortization process.
Equally significant for the analysis are the amendments to the
legislation previously in force, provided by paragraphs 5, 7
and 8 of article 1 of the Decree.
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In merito alle modalità di rateizzazione dell’exit tax, il
comma 7 dell’art. 1 del Decreto correttivo, riduce da 10 a 6
il numero di rate – sempre con cadenza annuale – con cui è
possibile versare le imposte sui redditi oggetto di rateizzazione.
Il comma 8 dell’art. 1 del Decreto correttivo, estende il
regime di decadenza, prima previsto solo con riguardo
all’ipotesi della sospensione dalla riscossione, anche alla
rateizzazione ed aggiunge, inter alia, ulteriori fattispecie di
decadenza rispetto a quelle già contemplate nel precedente
Decreto del 2 agosto 2013. Nel dettaglio, le nuove ipotesi di
decadenza sono relative a (i) l’apertura di una procedura
di insolvenza dei soggetti di cui al comma 1, (ii) la cessione
delle quote da parte dei soci delle società di cui all’art. 5 del
TUIR.
As regarding the criteria for the payment in installments of
the exit taxation, paragraph 7 of article 1 of the Decree reduces from ten to six the number of annual installments available to defer the payment.
Altra novità di rilievo è introdotta dall’art. 2 del Decreto
correttivo, il quale sancisce che l’art. 166 del TUIR deve
essere applicato tenendo conto delle Convenzioni in materia di doppia imposizione sui redditi per determinare il
momento di trasferimento della residenza. Tale previsione,
tuttavia, non sembra porre prima facie rimedio al problema
di determinare se le società trasferite all’estero possano
avere un periodo d’imposta che termini al momento del
trasferimento o siano comunque vincolate alla regola secondo la quale, la residenza è attribuita per l’intero periodo
d’imposta ove una società sia stata residente in Italia per la
maggior parte dello stesso.
Another remarkable change has been introduced in article 2
of the Decree, which provides that article 166 of the Italian
Corporate Income Tax Code (TUIR) must be applied with
regard to The Tax Treaties, in order to define the exact time
of transfer of the tax residence. Prima facie, this provision
does not seem to resolve adequately the matter of determining
whether companies that transfer their tax residence outside
of Italy could have a fiscal year which terminates at the same
moment of the migration, or rather they are subject to the
rule under which a company will be deemed tax resident in
Italy for the entire fiscal year, considering that it was resident
in Italy for the majority of the same fiscal year.
A fronte del trasferimento di residenza, potrebbero infatti
aversi casi di doppia imposizione (ma anche di doppia
esenzione) a causa dei diversi criteri di individuazione della residenza fiscale vigenti nei singoli Stati. Infatti, qualora
il trasferimento abbia luogo nella prima parte dell’anno, il
reddito relativo alla frazione di esercizio, che termina alla
data del trasferimento, non sarebbe imponibile in nessuno dei due stati salvo non sia considerato attribuibile alla
stabile organizzazione italiana costituita eventualmente
anche dalla società stessa prima del trasferimento. Diverso
e opposto sarebbe invece il caso di trasferimento nella seconda metà dell’anno, in quanto entrambi gli Stati potrebbero avere titolo ad assoggettare la società ad imposizione.
As a consequence of the migration to another State, there might be cases of double taxation (as well as double
exemption) due to the different criteria for identifying tax
residence set forth by each single State. Indeed, if the migration takes place in the first part of the fiscal year, the income
realized in this period, which ends at the date of the migration, would not be taxable in any of the two States, unless it
is deemed to be attributable to the Italian permanent establishment in case incorporated by the migrated company itself
before the transfer of the residence. Conversely, the transfer
of residence in the second part of the fiscal year could trigger
opposite effects, since both the States might be entitled to tax
the company’s income.
Questioni aperte
Outstanding issues
Sebbene il Decreto correttivo abbia meglio definito alcuni
degli aspetti di maggiore interesse della disciplina in materia di exit tax, permangono tutt’ora, alcune questioni aperte
analizzate brevemente nel prosieguo.
Notwithstanding that the Decree has defined more clearly a
few of the more significant aspects of the regulations governing the exit taxation, there still remain some outstanding
issues, briefly analyzed herein.
Alcuni dubbi sussistono in merito all’utilizzo delle perdite
pregresse in compensazione delle imposte dovute, a fronte
del trasferimento di residenza in uno dei paesi dell’UE o
SEE. Difatti, il nuovo intervento del legislatore non ha modificato quanto disposto dal comma 4 dell’art. 1 del Decreto
del 2 agosto 2013, pertanto permane un sistema strutturato
in tre fasi per l’utilizzo delle perdite. Tale sistema prevede che le perdite fiscali riportate a nuovo siano utilizzate
prioritariamente in abbattimento del reddito dell’ultimo
periodo d’imposta di residenza in Italia. In questa prima
fase, sembrerebbe fuori discussione l’applicazione del
regime di compensazione delle perdite definito dall’articolo
84 del TUIR. Pertanto, secondo tale regola ordinaria, la
Firstly, doubts remain as regarding the use of tax losses
carried forward to offset the taxes to be paid with reference to
the transfer of residence in a European Union Member State
or EAA country. Furthermore, no amendments have been
provided to paragraph 4 of article 1 of the Ministerial Decree
dated August 2nd, 2013. As a matter of fact, the use of tax losses carried forward is subject to a system structured in three
stages. The latter requires that the tax losses carried forward
are primarily used to offset the taxable income determined
for the last fiscal year of Italian residence. This taken into
consideration, it seems indisputable the application of article
84 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR) in respect
to the offset of tax losses. Therefore, under these general rules,
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Afterwards, paragraph 8 of the same article extends to the
payment in installments the termination cause from the regime – Initially provided only for tax deferral – and introduces
further causes of termination in addition to those already set
up by the Ministerial Decree dated August 2nd, 2013. More
specifically, the newly introduced termination causes are (i)
opening of an insolvency procedure of the subjects listed in
paragraph 1, and (ii) sale of the shares owned by partners
of companies regulated by article 5 of the Italian Corporate
Income Tax Code (TUIR).
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
compensazione avrà luogo nei limiti dell’80% del reddito
imponibile, fatta eccezione, ai sensi del comma 2 dell’art.
84 del TUIR, per le perdite realizzate nei primi tre periodi
di imposta dalla data di costituzione della società. Nella
seconda fase, l’eccedenza che residua dalla prima fase,
verrebbe utilizzata in compensazione della plusvalenza da
trasferimento di residenza. Per suddetta seconda ipotesi,
sussistono tutt’ora numerose perplessità in merito all’applicabilità dell’art. 84 del TUIR. Infine, la terza fase, prevedrebbe che le perdite potranno essere riportate in capo alla
stabile organizzazione residua in proporzione e nei limiti
della “differenza tra gli elementi dell’attivo e del passivo”
attribuiti alla predetta stabile organizzazione, inoltre, è per
tale quota che le perdite residue potranno essere utilizzate
in riduzione del reddito della stabile organizzazione ai
sensi dell’art. 84 del TUIR.
the offset of tax losses carried forward will be restricted to a
percentage equal to 80% of the taxable income, except for the
case of tax losses realized in the first three fiscal years from the
date of incorporation of the company, as provided by paragraph 2 of article 84 of the Italian Corporate Income Tax Code
(TUIR). In the second stage, the tax losses left over the first
stage are used to offset the deemed capital gain arising from
the migration of residence. The latter case casts several doubts
on the applicability of the already mentioned article 84 of
the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR). Lastly, in the
third stage, the tax losses left over the previous two stages,
might be carried forward by the permanent establishment, in
proportion and within the “difference between assets and liabilities” attributed to the aforesaid permanent establishment.
Moreover, the tax losses carried forward might be used to
offset the income of the permanent establishment, in respect
to the provision of article 84 of the Italian Corporate Income
Tax Code (TUIR), within the aforesaid limits.
Altri dubbi permangono relativamente all’applicabilità del
regime di sospensione della riscossione, nel caso di perdita
dello status di soggetto fiscalmente residente, per effetto di
operazioni straordinarie transfrontaliere. Difatti, l’ambito
di applicazione oggettivo della disciplina in materia di exit
tax, sono i trasferimenti di residenza realizzati attraverso lo
spostamento della sede e non anche quelli che conseguono,
indirettamente, da operazioni straordinarie (es. le fusioni,
le scissioni, i conferimenti a carattere transfrontaliero)
previste dalla direttiva 2005/19/CEE, recepita nell’ordinamento interno dall’art. 178 e ss. del TUIR, le quali possono
condurre parimenti al trasferimento di residenza. Pertanto,
dette operazioni resterebbero escluse dall’opzione di tax
deferral facendo emergere, in tal modo, regimi impositivi
differenti – permettendo al contribuente di sospendere o
meno la tassazione sui plusvalori – per operazioni che di
fatto conducono allo stesso risultato, ossia la perdita della
residenza ai fini fiscali in Italia.
Further uncertainties remain as regards the tax deferment regime in case of loss of the tax resident status, as a consequence
of cross-border extraordinary transactions. The objective
scope of the exit taxation regulation is limited to the transfer
of residence implemented through the transfer of the place of
effective management, thus excluding those transfers which
occur as an indirect consequence of extraordinary transactions (e.g. cross border mergers, demergers, contributions of
business). The latter, regulated under the Directive 2005/19/
EC and transposed into Italian legislation by the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR, articles 178 and following),
could equally conduct to the loss of tax residence. Therefore,
the above mentioned kind of transactions would be considered
out of scope with reference to the option for tax deferment.
This way, different tax regimes would be brought out, allowing the taxpayer to decide whether or not to elect for the
tax deferment in case of operations which, de facto, lead to the
same output, i.e. the loss of residency in Italy for tax purposes.
Le nuove Linee Guida di
Confindustria per la
costruzione dei modelli
organizzativi ai sensi del Decreto
Legislativo n. 231/2001
The new Confindustria Guidelines
for drawing up of the
organizational models pursuant to
Legislative Decree no. 231/2001
(Pietro Orzalesi – Pamela Terazzi)
(Pietro Orzalesi – Pamela Terazzi)
In data 21 luglio 2014, il Ministero della Giustizia ha approvato le nuove Linee Guida emesse da Confindustria per la
costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001, in materia
di responsabilità amministrativa degli enti.
On July 21, 2014, the Ministry of Justice approved the new
Confindustria Guidelines for drawing up the organizational,
management and control models, to be adopted pursuant to
Legislative Decree 231/2001, with reference to the entities’
criminal liability.
La prima versione delle Linee Guida di Confindustria è stata approvata il 7 marzo 2002 e successivamente aggiornata
il 2 aprile 2008.
The first release of the Confindustria Guidelines was approved
on March 7, 2002 and successively amended on April 2, 2008.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
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L’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia
di responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. n.
231/2001 ha comportato la necessità di revisione e aggiornamento delle Linee Guida in commento.
The trend of law and case law amendments involving entities’
criminal liability under Legislative Decree no. 231/2001
implied the necessity to amend and review the Confindustria
Guidelines.
A seguito di un’approfondita attività di riesame da parte di
un gruppo di lavoro appositamente incaricato da Confindustria per l’aggiornamento delle proprie Linee Guida, a
marzo 2014 è stata prodotta una nuova bozza del documento inviato al Ministero della Giustizia (come previsto
dall’articolo 6, comma 3, D.Lgs. n. 231/2001). Come sopra
riportato, il 21 luglio 2014, il Ministero della Giustizia ha
approvato la versione finale del testo delle Linee di Confindustria.
Following an in-depth activity of review carried out by a
dedicated team appointed by Confindustria for the updating
of the Guidelines, in March 2014, a new draft of the document
has been released and notified to the Ministry of Justice (as
provided by Section 6, paragraph 3, Legislative Decree no.
231/2001). As reported above, on July 21, 2014, the Ministry
of Justice issued the final approval of the proposed text of the
Confindustria Guidelines.
La nuova versione delle Linee Guida mantiene la distinzione in due parti, una generale (in cui sono enunciati i principi generali dettati dal D.Lgs. n. 231/2001) e una speciale
(c.d. case study, in cui, con riferimento a ciascuna categoria
di reato presupposto, sono elencate le possibili aree a rischio reato, i relativi controlli e le modalità di commissione
dei reati).
The new release of the Guidelines is still divided into two
parties, one general (in which the general principles set forth
by Legislative Decree no. 231/2001 are provided for) and one
special (so called, case study, in which, with reference to each
category of crimes, the possible area at risk, the related protocols and modalities of commission of the crimes are listed).
Entrando più nello specifico delle revisioni apportate alla
nuova versione delle Linee Guida di Confindustria, segnaliamo le seguenti principali modifiche:
• nella parte generale, è stato inserito un nuovo capitolo sui lineamenti della responsabilità amministrativa
da reato e una tabella di sintesi aggiornata dei reati
presupposto richiamati dal D.Lgs. n. 231/2001, nonché
un nuovo capitolo sul sistema disciplinare e i meccanismi sanzionatori e sull’Organismo di Vigilanza (con
particolare riferimento alla sua composizione) e sui
gruppi di imprese;
• nella parte speciale, è stata effettuata una consistente
rivisitazione, volta ad inserire le nuove fattispecie di reato presupposto ed introdurre un metodo di analisi più
schematico ed organico di mappatura dei rischi. With specific reference to the reviews introduced to the new
release of the Confindustria Guidelines, we highlight the following main amendments:
• in the general part, a new chapter on the principles of the
administrative liability and an updated table exhaustively listing the crimes provided by Legislative Decree no.
231/2001, as well as a new chapter on the disciplinary
system and on compliance officer (in particular, with
reference to its appointment) have been added, as well as
a paragraph on the groups of companies;
43
•
the special part did undergo a consistent review, inserting
the new crimes and introducing an analysis system more
schematic and organic in order to identify the areas at
risks. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
Segnaliamo ai lettori della TLS Newsletter la pubblicazione
di un interessante articolo avente ad oggetto l'estensione
della responsabilità amministrativa degli enti in tema di
reati di criminalità organizzata nazionale e transnazionale
redatto da alcuni componenti del Comitato Scientifico della
nostra Newsletter.
We bring to the attention of the readers of TLS Newsletter
the recent publishing of an interesting essay written by some
members of our Scientific Committee, concerning the enforcement of entities' criminal liability with reference to associated
crimes committed at a domestic and transnational level.
L'articolo è pubblicato sul n. 3 (luglio - settembre 2014)
della rivista La Responsabilità Amministrativa delle Società e
degli Enti, (meglio nota come Rivista 231) ed è disponibile
anche in forma elettronica all'indirizzo www.rivista231.it
The article is published on the 3rd issue (July - September
2014) of the legal review La Responsabilità Amministrativa
delle Società e degli Enti, (also known as Rivista 231) and it is
also available (in Italian language only) at the following web
address www.rivista231.it
Di seguito, il titolo ed un breve abstract
Please, find below translation of the full title and a short
abstract
Il principio di tassatività in materia di responsabilità
amministrativa degli enti con riferimento ai reati fine
del delitto di associazione per delinquere. Commento
ad una recente sentenza della Suprema Corte e ricadute
applicative ai fini della costruzione dei modelli organizzativi di Pietro Orzalesi e Bruno Carbone
The peremptoriness principle of the entities criminal
liability with reference to the offences that may be scope
of associated crimes. Comment on a recent decision of the
Supreme Court and possible implications for the drafting
of the organisational models by Pietro Orzalesi and Bruno
Carbone
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3635/2014,
affronta il tema controverso legato alla possibilità di “estendere” il perimetro dei reati presupposto della responsabilità
amministrativa degli enti in presenza di una associazione
per delinquere (nazionale o transnazionale).
The Supreme Court, with the decision n. 3635/2014, faces the
controversial issue related to the possibility to "enlarge" the
scope of the crimes underlying entities' criminal liability in
presence of associated crimes (either national or transnational).
In particolare, la sentenza in commento, affermando l’inidoneità del reato di cui all’articolo 416, c.p., a determinare
una responsabilità dell’ente collettivo per ipotesi di “delittifine” non ricompresi espressamente nel numero chiuso dei
reati presupposto previsti dalla legge, consente di operare
alcune importanti considerazioni quanto all’ambito e
all’estensione dei modelli organizzativi, confermando, in
particolare, la validità dell’approccio restrittivo, già suggerito in precedenza da alcuni autori, volto ad escludere dalle
aree di rischio dei modelli 231 ipotesi di attività aziendali
riferibili a fattispecie delittuose estranee a quelle espressamente previste dalla legge come causa di responsabilità
amministrativa ai sensi del D.lgs. 231/2001.
Tra gli elementi fondanti la lettura della Suprema Corte,
assume primaria importanza il principio di legalità, per
quanto attiene alla tassatività delle fattispecie di reato presupposto che – per scelta legislativa – costituiscono appunto un numerus clausus.
In particular, this decision states that the offence under Art.
416 of the Italian Criminal Code (i.e. associated crimes) may
not imply a liability for the entity (legal person) in case the
crimes that are the scope of the criminal association do not
fall within the shortlist of the crimes sanctioned under the
Decree 231. Accordingly, the same decision allows to make
certain important thoughts on the wideness and extension of
the organisational models, thus confirming the strict interpretation suggested in the past by certain Scholars aimed at
limiting the areas at risk covered by the models 231 to those
crimes explicitly mentioned within the scope of the Decree no.
231/2001.
Among the assumptions of the interpretation made by the
Supreme Court, it is worth mentioning the relevance of the
principle of strict legality invoked with specific reference to
the peremptoriness of the crimes underlying entities' criminal
liability, which - by law - have been construed as a numerus
clausus.
TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
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TLS Newsletter n° 8 Anno 2014
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