www.pwc.com/it PwC Tax and Legal Services (TLS) TLS Newsletter N° 8 Anno 8 8 agosto 2014 Mensile di aggiornamento in materia legale e fiscale Pubblicato e distribuito gratuitamente Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 760 in data 11 dicembre 2006 Legal and Tax monthly newsletter Published and distributed free of charge Registration before the Court of Milan n. 760 dated December 11, 2006 © Copyright 2014- TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti La presente newsletter non costituisce parere professionale ed il relativo contenuto ha esclusivamente carattere informativo. Gli articoli contenuti nella presente newsletter non possono essere riprodotti senza la preventiva espressa autorizzazione di TLS. La citazione o l’estrapolazione di parti del testo degli articoli è consentita a condizione che siano indicati gli autori e i riferimenti di pubblicazione sulla TLS Newsletter. © Copyright 2014 - TLS Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti This newsletter is not intended as a professional advice and its content is for information purposes only. The articles contained in this newsletter cannot be reproduced without prior written approval of TLS. Mentions or quotations on parts of the text of the articles are allowed, provided that authors and publication references on TLS Newsletter are indicated. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 2 Indice - Index Pag 1. Rating di legalità: Il Decreto MEF n. 57/2014 ed il Regolamento Attuativo dell’AGCM Legality Rating: the MEF Decree no. 57/2014 and the AGCM Implementing Regulation (Rosario Pace - Federica Facchini) 5 2. 3. La rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni Revaluation of assets and shares (Simone Guidi – Valentina Biagini) 10 Le recenti modifiche alla Direttiva madre figlia The recent amendments to the Parent – Subsidiary Directive (Claudio Valz - Luca la Pietra) 18 4. Le direttive UE tipizzano l’in house. Possibile ampliamento o maggiori vincoli per le ipotesi di affidamento diretto? The directives UE typify the in-house procurement. Possible expansion or more constraints for the cases of direct procurement? (Federica De Luca – Claudio Costantino) 20 5. Commenti allo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di semplificazioni fiscali: aspetti IVA Comments on the draft of the legislative decree laying down provisions related to tax simplifications: VAT aspects (Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna) 23 6. DL 91/2014 ai fini ACE: beneficio al 40% per le quotate e possibilità di conversione delle eccedenze in crediti d’imposta Irap Law Decree 91/2014: 40% increase of ACE benefit for listed companies and possibility to convert ACE surplus into IRAP tax credits (Simone Marchiò – Giuseppe Falduto) 29 7. Verifica a “tavolino”: la Corte di Cassazione prende una posizione discutibile Tax audit at Tax Authorities’ offices: Supreme Court takes a controversial position (Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli) 31 8. Decreto Competitività: le modifiche apportate al Codice Civile in materia di S.p.A. e S.r.l. Competitiveness Decree: amendments to the Italian Civil Code on joint stock and limited-liability companies (Clara I. Ceccarelli – Emanuela M. De Felici) 36 9. L’exit tax alla luce del Decreto correttivo del 2 luglio 2014: novità e questioni in sospeso Exit tax in light of the Amending Decree of July 2nd, 2014: newly provided rules and outstanding issues (Roberta Tufo - Paolo Francesco Tripoli) 39 3 TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 4 Rating di legalità: Il Decreto MEF n. 57/2014 ed il Regolamento Attuativo dell’AGCM Legality Rating: the MEF Decree no. 57/2014 and the AGCM Implementing Regulation (Rosario Pace - Federica Facchini) (Rosario Pace - Federica Facchini) Il rating di legalità alle imprese è stato introdotto dall’art. 5-ter, comma 1, del Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 24 marzo 2012, (di seguito il “Decreto”) al fine di “promuovere l’introduzione di principi etici nei comportamenti aziendali” (art. 5-ter, comma 1, del Decreto). The legality rating for companies was introduced by article 5-ter, paragraph 1, of the Law Decree no. 1 on January 24th, 2012, converted with amendments by the Law no. 27 on March 24th, 2012 (hereinafter the "Decree") in order to “promote the introduction of ethical principles in corporate behaviors” (article 5-ter, paragraph 1, of the Decree). Il rating di legalità costituisce un riconoscimento ufficiale del valore etico di un’impresa ed introduce un sistema premiale per quelle società che adottino condotte virtuose, si astengano dal porre in essere gravi violazioni di legge nonché si adoperino per l’adozione di modelli organizzativi di prevenzione degli illeciti. L’istituto in commento mira, pertanto, ad incentivare la diffusione di condotte aziendali conformi a criteri di legalità in grado di preservare il buon funzionamento e la trasparenza del sistema economico. The legality rating is an official reward of the ethical value of a company, and introduces a premium system for those companies which adopt virtuous conducts, refrain from engaging in serious violations of the law and work towards the adoption of organizational models of crime prevention. The institute here reviewed therefore, aims to encourage the diffusion of business conducts in compliance with legal criteria which can maintain the proper functioning and transparency of the economic system. Nella pratica, la domanda di attribuzione del rating di legalità è rivolta all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM” o “Autorità”) direttamente dalla società in possesso dei requisiti richiesti, attraverso la compilazione di un apposito formulario, reperibile on-line sul sito dell’Autorità1 e spedito in via telematica. Le dichiarazioni rese dal legale rappresentante dell’impresa mediante autocertificazione, sono verificate dall’Autorità tramite controlli incrociati con i dati in possesso dalle pubbliche amministrazioni interessate e/o attraverso la verifica del casellario giudiziale e quello dei carichi pendenti. L’AGCM, valutata la misura dell’attribuzione del punteggio (da una a tre “stellette”) sulla base della corrispondenza della società a requisiti predefiniti, provvede ad inserire l’impresa in uno specifico elenco pubblicato sul proprio sito. Tale elenco sarà aggiornato a cura dell’Autorità con il nome delle società a cui il rating di legalità è stato assegnato, sospeso o revocato, e con indicazione della relativa decorrenza. Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta2. In practice, the application for the assignment of the legality rating is made to the Italian Antitrust Authority (the "AGCM" or "Authority") directly by the company which meets the requirements requested, by completing a special form, available on line on the Authority's website1 , and sent electronically.. The declarations made by the legal representative of the company by means self-certification, are verified by the Authority through data cross-checks with the data held by the public authorities concerned and / or through the examination of the judicial register and charges pending. Once the authority has assessed the extent of the score (from one to three “little stars”) on the basis of the compliance of the company to predefined requirements, the AGCM records the company on a specific list published on its website. This list will be updated by the Authority with the name of the company to which the legality rating has been assigned, suspended or revoked, and with the indication of the relative effective date. The legality rating has a duration of two years from its issuance and it may be renewed upon request2. 1 E’ possibile rinvenire il modulo per la domanda e le istruzioni di compilazione al seguente indirizzo internet: http://www.agcm.it/rating-dilegalita/6321-istruzioni-per-linoltro-della-domanda-di-attribuzione-delrating.html. 2 Per una accurata disamina dei criteri e delle modalità di attribuzione del rating di legalità e, in generale, degli aspetti introduttivi dell’istituto, si rimanda il lettore all’articolo “Rating di legalità per le imprese: il Regolamento dell’AGCM sui criteri e le modalità di attribuzione” a cura di B. Ferri – F. Pecorini, pubblicato nella TLS Newsletter n. 1/2013, pagg. 16 e ss. 1 It is possible to find the application form and the relative instructions for filling it on the following website address: http://www.agcm.it/rating-dilegalita/6321-istruzioni-per-linoltro-della-domanda-di-attribuzione-delrating.html. 2 For a thorough analysis of the criteria and the procedure for assigning the legality rating and, in general, the introductory aspects of the institution, the reader is referred to the article “Legality Rating for companies: the Regulation of the AGCM on the criteria and procedure for the assignment” by B. Ferri - F. Pecorini, published in the TLS Newsletter no. 1/2013, pag. 16 and following. 5 TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Con riguardo all’attuale quadro normativo riferibile all’istituto in commento, si ricorda che l’art. 5-ter del Decreto ha, da un lato, conferito all’AGCM il compito di stabilire i criteri e le modalità di attribuzione del rating di legalità tramite l’emissione di un regolamento attuativo, mentre, dall’altro lato, ha demandato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico (di seguito “MEF”) l’incarico di emettere un decreto relativo alle modalità con cui tener conto del rating di legalità in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e di accesso al credito bancario. Regarding the current law with reference to the institute here reviewed, it should be noted that article 5-ter of the Decree, on one hand, has entrusted the AGCM with the duty of establishing the criteria and the modalities of assigning the legality rating through issuing an implementing regulation, whilst, on the other hand, it has delegated to the Ministry of Economy and Finance (the "MEF") the task of issuing a decree on how to take into account the legality rating in granting finance by the public authorities and access to bank credit. Sia l’AGCM che il MEF hanno di recente emesso i provvedimenti richiesti che vengono, di seguito, analizzati. Both, the AGCM and MEF, have recently issued the required action analyzed below. 1. 1. Il nuovo Regolamento Attuativo dell’AGCM The new Implementing Regulation of the AGCM Con delibera n. 24953 del 5 giugno 2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2014 ed in vigore dal 4 luglio 2014, l’AGCM ha emesso un nuovo regolamento attuativo in materia di rating di legalità (di seguito il “Regolamento Attuativo”). Quest’ultimo, ha parzialmente modificato il precedente regolamento attuativo in materia (Delibera n. 24075 del 14 novembre 2012, pubblicato in G.U. n. 294 del 18 dicembre 2012) apportando, in particolare, chiarimenti ed integrazioni in relazione a (i) modalità di individuazione del fatturato minimo di due milioni di euro richiesto alle imprese per l’ottenimento del rating di legalità; (ii) rilevanza degli eventuali accertamenti per la mancata corresponsione di imposte, tasse e oneri per i dipendenti ove il pagamento sia stato eseguito; (iii) presenza di specifiche clausole di mediazione nei contratti tra imprese e consumatori per la risoluzione di controversie, ovvero all’adozione di protocolli siglati tra associazioni di consumatori e associazioni di imprese per l’attuazione delle conciliazioni paritetiche. With resolution no. 24953 of June 5th, 2014, published in the Official Gazette no. 140 on 19th June 2014 and in force from July 4th, 2014, the AGCM has issued a new implementing regulation concerning the legality rating (hereinafter the “Implementing Regulation”). The latter, has partially modified the previous implementing regulation (Resolution no. 24075 of November 14th, 2012, published in the O.G. no. 294 on December 18th, 2012) providing, in particular, clarification and additions in relation to (i) procedures for the identification of the minimum turnover equal to two million Euros required by companies to obtain the legality rating; (ii) relevance of any findings regarding the non-payment of taxes, fees and charges for employees where the payment was made; (iii) the presence of specific mediation clauses in the contracts by and between companies and consumers to resolve disputes, or the adoption of protocols signed between consumer associations and companies associations for the implementation of joint conciliation. 1.1. Presupposti soggettivi 1.1. Subjective Assumptions Il Regolamento Attuativo indica i presupposti soggettivi affinché l’impresa possa legittimamente sottoporsi alla valutazione di legalità, che risultano conformi a quelli originariamente individuati dall’AGCM nel precedente regolamento; continuano, pertanto, ad essere richiesti: una sede operativa nel territorio nazionale; un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio chiuso nell’anno precedente alla richiesta del rating di legalità; l’iscrizione nel registro delle imprese da almeno due anni dalla data di richiesta del rating di legalità. The Implementing Regulation indicates the subjective assumptions to ensure that the company is entitled to undergo the legality assessment, which are consistent with those originally identified by the AGCM in the previous regulation; and therefore, are still required: an operational office within the national territory; a minimum turnover of two million Euros in the last fiscal year ended in the year preceding the request of the legality rating; the registration at the Registrar of Companies for at least two years from the application date of the legality rating. Tuttavia, l’art. 1, lettera b), par. ii), del Regolamento Attuativo, con riferimento al fatturato minimo di due milioni di Euro, specifica che lo stesso può essere riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza e deve risultare da un bilancio regolarmente approvato dall’organo aziendale competente e pubblicato ai sensi di legge. Da ciò se ne ricava che, anche ove la singola società non dovesse raggiungere il fatturato richiesto, potrà comunque domandare l’attribuzione del rating di legalità nel caso in cui il proprio gruppo di appartenenza soddisfi tale criterio. However, article 1, letter b), paragraph ii), of the Implementing Regulation, with reference to the minimum turnover of two million Euros, specifies that the same may be referred to the single company or to the group and it must result from a balance sheet duly approved by the competent governing body and published in accordance with the law. From this we deduce that, even if the individual company does not reach the required turnover, it may ask for the legality rating in the event that its parent group meets this requirement. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 6 1.2 Requisiti per l’attribuzione del rating di legalità 1.2 Requirements for the assignment of the legality rating Anche i requisiti minimi per l’attribuzione del rating di legalità, previsti nel precedente regolamento dell’AGCM, restano sostanzialmente confermati nel testo del Regolamento Attuativo, il quale, tuttavia, all’art. 2, comma 2, introduce la lettera d bis), ai sensi della quale l’impresa, tramite un’autocertificazione, dovrà, altresì, dichiarare di non essere: • destinataria di provvedimenti di condanna dell’AGCM per pratiche commerciali scorrette che riguardino prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori e di cui l’impresa ha omesso di dare notizia inducendo i consumatori stessi a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza nonché per pratiche idonee a minacciare, anche indirettamente, la sicurezza di bambini ed adolescenti (art. 21, commi 3 e 4, Codice del Consumo); • destinataria di provvedimenti di condanna per inottemperanza a quanto disposto dall’AGCM ai sensi dell’art. 27, comma 12 del Codice del Consumo (i.e. provvedimenti di sospensione e di divieto di diffusione o continuazione delle pratiche commerciali scorrette) divenuti inoppugnabili o confermati con sentenza passata in giudicato nel biennio precedente la richiesta del rating di legalità. Also the minimum requirements for the assignment of the legality rating, as in the previous regulation of the AGCM, remain largely confirmed in the text of the Implementing Regulation, which, however, in article 2, paragraph 2, introduces the letter d bis), pursuant to which the company, through a self-certification must also declare not to be: Inoltre, con riferimento all’assenza, a carico della società che richiede il rating di legalità, di provvedimenti di accertamento per il mancato pagamento di imposte nonché per il mancato rispetto delle previsioni di legge relative alla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro e degli obblighi contributivi, retributivi ed assicurativi dei dipendenti, il Regolamento Attuativo specifica che non impediscono l’attribuzione del rating di legalità quegli atti per cui vi sia stato pagamento a seguito di adesione o acquiescenza (art. 2, comma 2, lettere e) ed f) del Regolamento Attuativo). In addition, with reference to the absence of measures of assessment, for the company that requires the legality rating, for the non-payment of taxes and for the non-compliance with the law provisions relating to the safety protection in the workplace and to the contribution, salary and insurance obligations for the employees, the Implementing Regulation states that those acts do not prevent the assignment of a legality rating for which the payment was executed as result of adherence or compliance (article 2, paragraph 2, letters e) and f), of the Implementing Regulation). 1.3 Incremento del punteggio 1.3 Score increase Con riguardo alla valutazione dei requisiti per l’assegnazione del punteggio da una a tre “stellette”, il Regolamento Attuativo ha altresì integrato l’art. 3, comma 2, lettera f), includendo tra gli elementi di valutazione per l’attribuzione del rating di legalità, oltre alla già prevista adesione della società a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria, anche l’adozione di clausole di mediazione, quando non obbligatorie per legge, nei contratti con i consumatori per la risoluzione di controversie nonché l’adesione a protocolli tra associazioni di consumatori e associazioni di imprese per l’attuazione delle conciliazioni paritetiche. With regard to the assessment requirements for awarding the score from one to three “little stars”, the Implementing Regulation has also integrated article 3, paragraph 2, letter f), including the elements of assessment for assigning the legality rating, in addition to the already planned adherence of the company to the ethical codes adopted by the trade associations, also the implementation of mediation clauses, when not required by law, in contracts with consumers to resolve disputes as well as adherence to protocols between consumers associations and companies associations for the implementation of a joint conciliation. 2. Il Decreto del MEF n. 57 del 20 febbraio 2014 2. MEF Decree n. 57 of February 20ty, 2014 Di fatto, l’attribuzione del rating di legalità, oltre ad avere un impatto positivo per la reputazione dell’impresa nei confronti dei terzi, dovrebbe produrre effetti su un piano più eminentemente pratico in sede di accesso al credito e di ottenimento di finanziamenti pubblici. In fact, the assignment of the legality rating, as well as having a positive impact on the reputation of the company with third parties, should produce more practical effects to accessing credit and obtaining public financing. 7 • the recipient of condemnation measures by the AGCM for unfair business practices regarding products which may endanger the health and safety of consumers and which the company has failed to give notice causing the same consumers to disregard the normal rules of prudence and vigilance as well as to practices which threaten, even indirectly, the safety of children and adolescents (article 21, paragraphs 3 and 4 of the Consumer Code); • the recipient of condemnation measures for the noncompliance of the provisions issued by the AGCM pursuant to article 27, paragraph 12, of the Consumer Code (i.e. suspension measures and prohibition of distribution or continuation of unfair commercial practices) which become indisputable or confirmed by a final judgment during the two years preceding the application of the legality rating. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 A tal riguardo, al fine di rafforzare l’efficacia del rating di legalità e di concretizzarne la portata premiale per tutte quelle società che ne richiedono e ne ottengono l’attribuzione, il MEF, con Decreto n. 57 del 20 febbraio 2014, in vigore dall’8 aprile 2014 (di seguito il “Regolamento MEF”), ha individuato le concrete modalità in base alle quali le pubbliche amministrazioni e le banche devono tener conto del rating di legalità ai fini della concessione dei finanziamenti e dell’accesso al credito. Per poter accedere ai sistemi premiali previsti dal Regolamento MEF, è disposto che le imprese comunichino ai soggetti a cui si riferiscono, siano essi la pubblica amministrazione o gli istituti bancari, la propria iscrizione all’elenco delle società dotate di rating di legalità; spetta, poi, a quest’ultimi enti il compito di verificare la presenza delle società nell’elenco nonché, in alcuni casi, il perdurare della loro iscrizione. In this regard, in order to strengthen the effectiveness of the legality rating and reinforce the system of rewards for those companies that require and obtain the assignment, the MEF, with Decree no. 57 of February 20th, 2014, in force from April 8th, 2014 (hereinafter the “MEF Regulation”), has identified the specific manner in which public authorities and banks have to take into account the legality rating for the purposes of granting of finance and access to credit. To gain the access to the reward systems provided by the MEF Regulation, it is provided that companies shall communicate to the related subjects, being public authorities or banks, their inclusion in the list of companies with legality ratings; the latter authorities are then responsible for verifying the presence of the company in the list and, in some cases, the continuation of their inscription. 2.1 Concessione dei finanziamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni 2.1 Finance granted by Public Authorities L’art. 3, comma 1, del Regolamento MEF impone alle pubbliche amministrazioni, in sede di predisposizione dei provvedimenti di concessione di finanziamenti alle imprese, di tener conto del rating di legalità. Article 3, paragraph 1, of the MEF Regulation requires public authorities, in preparing the measures to grant finance to companies, to take into account the legality rating. Per definire cosa rientri o meno, nel perimetro della “concessione di finanziamento ad un’impresa”, occorre fare riferimento all’art. 1, comma 1, lettera b) del Regolamento MEF il quale, richiamando il concetto di beneficio di cui all’art. 7, comma 1, D.Lgs. n. 123/1998 in materia di interventi di sostegno pubblico alle imprese, permette di definire quali “benefici”: il credito d’imposta, il bonus fiscale, la concessione di garanzia, il contributo in conto capitale, il contributo in conto interessi, il finanziamento agevolato. Restano, pertanto, esclusi tutti gli importi erogati dalle pubbliche amministrazioni che costituiscano corrispettivi o compensi per una prestazione resa dall’impresa. To define what is included or not in the concept of “granting finance to a company”, it is necessary to refer to article 1, paragraph 1, letter b) of the MEF Regulation which, recalling the concept of benefit pursuant to article 7, paragraph 1, of the Legislative Decree no. 123/1998 regarding public support of companies, defines as “benefits”: tax credit, tax bonus, the granting of guarantee, capital contributions, the interest contributions, subsidised financing. There remains, therefore, excluding any amounts paid by public authorities which constitute fees or remuneration for a service rendered by the company. Ai sensi dei successivi commi 2 e 3 del medesimo art. 3 del Regolamento MEF, il rating di legalità permette all’impresa che richiede il finanziamento pubblico (previa verifica da parte delle amministrazioni della permanenza dell’iscrizione dell’impresa stessa nello specifico elenco) di conseguire i seguenti vantaggi: Pursuant to the following paragraphs 2 and 3 of the same article 3 of the MEF Regulation, the legality rating allows the company which requires public financing (subject to verification by the authorities of the registration of the same company in the specific list) to achieve the following benefits: a) essere esonerata dall’adempimento di quegli oneri informativi che ha già soddisfatto in sede di richiesta di attribuzione del rating di legalità, eccezion fatta per le disposizioni e la documentazione richieste dal Codice delle leggi antimafia3; b) accedere ad uno dei seguenti sistemi di premialità che le pubbliche amministrazioni dovranno introdurre all’interno dei propri bandi a favore delle imprese dotate di rating di legalità: - preferenza in graduatoria; - attribuzione di punteggio aggiuntivo; - riserva di quota delle risorse finanziarie allocate. a) to be exempt from performing the information obligations that have been already satisfied during the application for the legality rating, except for the provisions and the documentation required by the anti-Mafia Code3; 3 D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159. 3 Legislative Decree on 6 September 2011, n. 159. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 b) access to one of the following reward systems that the government should introduce within its invitation to tender in favor of the companies with legality ratings: - preference in ranking; - allocation of additional points; - reserve of a quote of the financial resources allocated. 8 Con riferimento a quest’ultimi sistemi di premialità, il Regolamento MEF dispone che gli stessi siano prescelti tenendo conto della natura, dell’entità e della finalità del finanziamento, nonché dei destinatari e della procedura prevista per l’erogazione; essi possono, inoltre, essere graduati in ragione del punteggio conseguito in sede di attribuzione del rating di legalità. With reference to the latter reward systems, the MEF Regulation provides that the same are chosen taking into account the nature, extent and purpose of the financing, as well as the recipients and the procedure for the allocation; which can also be graded on the basis of the score obtained during the assignment of the legality rating. Le Pubbliche Amministrazioni4 devono provvedere a dare applicazione alle disposizioni del Regolamento MEF entro centoventi giorni dalla sua entrata in vigore (i.e. entro il 6 agosto 2014). Public authorities4 should ensure the implementation of the MEF Regulations provisions within one hundred and twenty days after its entry into force (i.e. by August 6th, 2014). 2.2 Accesso al credito bancario 2.2 Access to bank credit Analoghe previsioni sono state disposte anche nei confronti delle banche le quali dovranno, a loro volta, tenere in debita considerazione il rating di legalità nel corso dello svolgimento del processo di istruttoria per la concessione di finanziamenti ai fini di una riduzione dei tempi e dei costi. Similar provisions were also arranged in respect of banks which must, in turn, take into consideration the legality rating during the course of the investigation process for granting financing with the aim of reducing time and costs. L’art. 4, comma 2, del Regolamento MEF, lascia agli istituti di credito il compito di definire e formalizzare procedure interne per disciplinare l’utilizzo del rating di legalità e di determinare i possibili risvolti che lo stesso sarà idoneo a produrre sui tempi e sui costi delle istruttorie. In particolare, il comma 3 dell’articolo in questione, prevede che “le banche considerano il rating di legalità tra le variabili utilizzate per la valutazione di accesso al credito dell'impresa e ne tengono conto nella determinazione delle condizioni economiche di erogazione, ove ne riscontrino la rilevanza rispetto all’andamento del rapporto creditizio.” Art. 4, paragraph 2, of the MEF Regulation, leaves to the banks the task of defining and formalizing the procedures to regulate the use of the legality rating, determining the possible implications that the same may produce on timing and costs of the investigations. In particular, paragraph 3 of the article in question, provides that “banks consider the legality rating among the variables used for evaluating credit access for the company and take this into account in determining the economic conditions of the allocation, where it finds the relevance in respect of the performance of the credit relations”. Ove il rating di legalità sia stato considerato dalla banca ai fini della determinazione delle condizioni economiche di erogazione del credito, il medesimo istituto erogante avrà l’onere di successiva verifica delle eventuali variazioni dello stesso rating di legalità, monitorando la persistenza di quest’ultimo e del punteggio in “stellette” attribuito all’impresa ai fini dell’eventuale revisione delle suddette condizioni economiche (art. 5, comma 1, del Regolamento del MEF). In case the legality rating has been considered by the bank for the purpose of determining the economic conditions for granting credit, the same bank will have the responsibility of verifying any subsequent variations of the same legality rating, by monitoring the continuation of the latter and of the score in “little stars” granted to the company for a possible revision of the aforementioned economic conditions (article 5, paragraph 1, of the MEF Regulation). L’organo chiamato a vigilare sull’osservanza da parte delle banche delle disposizioni dettate dal Regolamento MEF è la Banca d’Italia. E’ infatti previsto che l’istituto di credito che ometta di considerare il rating di legalità, debba darne conto alla Banca d’Italia. The body which is responsible for supervising the compliance of the banks with the provisions set forth by the MEF Regulation is the Bank of Italy. In fact, it is provided that the credit institution which fails to consider the legality rating, must inform the Bank of Italy. 4 L’art. 1, lettera e) del Regolamento MEF, richiama la definizione di “pubbliche amministrazioni” contenuta nell’articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, in forza della quale: “Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale”. 4 Article 1, letter e), of the MEF Regulation, recall the definition of “public authorities” set forth by the article 1, paragraph 2, of the Legislative Decree no. 165 on March 30th, 2001, according to which: “public authorities are intended all the Government departments, including the institutes and schools of all levels and degree and the educational institutions, the companies and government departments as autonomous regions, provinces, municipalities, mountain communities and their consortia and associations, universities, institutes autonomous of popular house, Chambers of Commerce, Industry, Handicraft and Agriculture and their associations, all of the non-economic public entities national, regional and local authorities,companies and the institutions of the National Health Service”. 9 TLS Newsletter n° 8 Anno 2013 A tale scopo, è previsto l’invio a quest’ultima, entro il 30 aprile di ogni anno, di una relazione dettagliata, illustrativa delle motivazioni attinenti alla mancata considerazione del rating di legalità. Di tale relazione, inoltre, la banca deve dare adeguata pubblicità tramite la pubblicazione della stessa sul proprio sito web. To do this, a detailed report is to be sent by the latter, by the 30 April of each year, explaining the reasons underlying the failure to consider the legality rating. Moreover, the bank must ensure the adequate publicity of the report, through the publication of the same on its website. E’, altresì, previsto che la Banca d’Italia pubblichi con cadenza annuale i dati, in forma aggregata e per finalità statistiche, relativi alla mancata considerazione del rating di legalità sulla base delle informazioni ricevute. It is also provided that the Bank of Italy publishes yearly data in an aggregate form and for statistical purposes, relating to the failure to consider the legality rating on the basis of the information received. 3. Conclusioni 3. Conclusions Ad oggi le imprese che risultano iscritte nell’elenco pubblicato sul sito dell’AGCM sono 134. Di certo l’istituto è ancora poco conosciuto e non c’è stato modo di percepirne a pieno i vantaggi né sono reperibili statistiche aggiornate; tuttavia, da quanto è emerso dalla Relazione annuale del Presidente dell’AGCM Giovanni Pitruzzella del 18 giugno 2013, nei primi sei mesi del 2013 sono state presentate quasi 100 richieste di attribuzione del rating di legalità. Nella medesima relazione si legge: “È interessante notare come molte delle richieste provengano da imprese operanti in settori notoriamente sensibili (i.e. costruzioni 13%, metalmeccanico 8%, smaltimento dei rifiuti 8%, trasporto di merci e di persone 13%, ristorazione 4%, servizi 19%)”. As of today, there are 134 companies which are included in the list published on the Authority's website.. Certainly, the institute is still not well known and there has been no way to fully perceive the benefits nor updated statistics are available; however, from what has emerged from the President’s Annual Report to the AGCM, Giovanni Pitruzzella on June 18th, 2013, during the first six months of 2013 nearly 100 requests for the assignment of the legality rating were presented. In the same report we read: “It is interesting to note how many of the requests come from companies that operate in areas notoriously sensitive (i.e. 13% construction, engineering 8%, waste disposal 8%, transport of goods and people 13%, catering 4% services, 19%)”. Al momento occorre, pertanto, sospendere cautelativamente ogni giudizio in merito all’efficacia concreta di un istituto nuovo e dai contorni che, quantomeno sotto alcuni profili (e.g. la premialità in ambito di finanziamenti bancari) risultano ancora alquanto incerti. At the moment, it is therefore necessary to precautionary suspend all judgments about the effectiveness of a new institution and outlines, that, at least in some respects (e.g. in rewarding related to the bank’s financing) are still rather uncertain. La rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni Revaluation of assets and shares (Simone Guidi – Valentina Biagini) (Simone Guidi – Valentina Biagini) Premessa Introduction L’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare 13/E del 4 giugno 2014, ha fornito chiarimenti in merito alla corretta applicazione, sia sotto il profilo civilistico che fiscale, della rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni. Tale possibilità è stata reintrodotta con la legge di stabilità, L. 147/2013, art. 1, commi 140-146. Essa introduce alcune novità rispetto alle precedenti leggi in materia, tra cui si ricordano le leggi 266/2005 e 185/2008, correlate alle circolari a chiarimento, rispettivamente 18/E/2006 e 11/E/2009. Italian Tax Authorities, with Circular letter 13/E of June 4, 2014, provide further clarifications regarding the revaluation of assets and shares. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 The guidelines for this procedure have been introduced with Law 147/2013, art. 1, paragraphs 140-146. Previously, this issue was regulated by Laws 266/2005 and 185/2008, as well as by Circulars 18/E/2006 and 11/E/2009. 10 Le novità in esame riguardano: • l’obbligatorietà della rivalutazione anche ai fini fiscali; • il minore differimento temporale per ottenere il riconoscimento del maggior valore fiscale; • possibilità di rivalutare, oltre ai beni immobili, anche gli altri beni d’impresa e le partecipazioni in società controllate e collegate; • possibilità di riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori iscritti in bilancio. The noteworthy news introduced with the latter Circular, are the following: • compulsory revaluation also under a tax point of view; • shorter postponement for the recognition of higher tax value; • chances to increase the value of assets, not only limited to the fixed assets, and to control participation quotas in other entities; • the opportunity to carry out an alignment between tax value and civil value of assets. Preliminarmente occorre ricordare che la facoltà di rivalutare i beni d’impresa e partecipazioni in società controllate e collegate è subordinata all’iscrizione del maggior valore nel bilancio relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2013. According to civil Law, the higher value of assets and shares due to revaluation, should be booked into the balance sheet of the fiscal year ending at December 31, 2013. Profili oggettivi Revaluation requirements Possono essere oggetto di rivalutazione i beni materiali ed immateriali dell’impresa, esclusi quelli la cui produzione o scambio costituisce l’attività propria dell’impresa, e le partecipazioni in società controllate e collegate classificate nelle immobilizzazioni finanziarie. The company’s assets can be revaluated, except for those whose production or exchange is the core activity of the enterprise, along with capital shares in subsidiaries booked in the balance sheets of the leading company as financial assets. La circolare 13/E/2014 precisa che, analogamente alle precedenti leggi di rivalutazione, possono essere oggetto di rivalutazione anche i beni completamente ammortizzati e le immobilizzazioni in corso, purché presenti nel bilancio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, ed i beni in leasing qualora sia stato esercitato il diritto di riscatto entro il suddetto esercizio. Infatti, il principio generale è che possono essere oggetto di rivalutazione solo i beni di proprietà. Circular letter 13/E/2014, likewise the previous revaluation Laws, confirms that also the assets entirely depreciated and assets in progress can be revaluated, provided that these are reported in the balance sheet regarding the tax year ending on December 31, 2012. Assets on lease can be revaluated as well, provided that they have been redeemed during the tax year in question. Al contrario, sono esclusi dalla rivalutazione gli asset che non soddisfano i menzionati requisiti, tra cui si ricordano l’avviamento, i costi pluriennali, i beni monetari ed i beni concessi in locazione finanziaria. On the other hand, the goodwill, as well as deferred charges, credit and debt, rent, may not be revaluated. Profili soggettivi Dal punto di vista soggettivo, si ricorda che i soggetti interessati che possono procedere a rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni sono: • le società di capitali, le società cooperative e di mutua assicurazione residenti nel territorio dello Stato; • le persone fisiche che determinano il loro reddito in base agli artt. 54-66 TUIR (redditi di impresa), per i beni oggetto dell’attività commerciale; • le società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate, le aziende speciali, gli enti pubblici e privati diversi dalle società ed i trust, che svolgono attività commerciale oppure, qualora essa non sia l’attività esclusiva o principale, limitatamente alle risorse ad essa destinate; • le persone giuridiche e le persone fisiche non residenti, che esercitano attività commerciale nel territorio dello Stato tramite la stabile organizzazione. Entities who can apply the revaluation The revaluation can be performed by: 11 • corporations, cooperative and mutual insurance entities; • individuals that determine their income under articles 54-56 ITC, limited to assets used in commercial activity; • general partnerships, limited partnerships, government agencies and other private companies and trusts, limited to commercial activities; • legal persons and natural persons not residents, who carry out their activity in Italy by means of a permanent establishment. TLS Newsletter n°8 Anno 2014 Inoltre, possono operare la rivalutazione sia i soggetti in contabilità ordinaria, che quelli in regime di contabilità semplificata, purché i beni oggetto di rivalutazione risultino dal registro dei beni ammortizzabili o dal registro degli acquisti tenuto ai fini IVA. In addition, both entities in ordinary account and in simplified accounting can carry out the revaluation of the assets value. Nevertheless, they must provide information in the assets register or invoice register. È possibile effettuare la rivalutazione anche nel caso siano intervenute operazioni di fusione, scissione, conferimento, affitto ed usufrutto d’azienda (analogamente a quanto disposto nelle circolari 11/E/2009 e 18/E/2006). Entities can revaluate their assets even if they were engaged in mergers, demergers, transfers and rents. In particolare, per l’affitto ed usufrutto di azienda, la rivalutazione può essere eseguita da colui che ammortizza il bene, quindi l’affittuario o l’usufruttuario. Alla fine del periodo di godimento, l’azienda ritorna al cedente, in capo al quale verrà riconosciuto il valore rivalutato dei beni e partecipazioni. Tale regola non si applica quando il concedente continua ad ammortizzare il bene oggetto di usufrutto o affitto: sarà quest’ultimo a poter operare la rivalutazione. Nelle ipotesi di fusione, scissione, conferimento, realizzate nel corso del 2013, il soggetto risultante dalla fusione, la società beneficiaria nella scissione oppure il conferitario, potranno rivalutare i beni anche se essi erano iscritti nel bilancio della società incorporata/scissa/conferente nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2012. With reference to rent and usufruct, the revaluation can be carried out by the person charged with assets amortizing and depreciating, i.e. the renter or the tenant. When the asset returns to the transferor, he will receive the revaluated assets. Nevertheless, if the lessor continues to depreciate an asset, he will be allowed to carry out the revaluation as well. Modalità di rivalutazione Revaluation methods Le modalità operative per operare civilisticamente la rivalutazione sono espresse all’art. 11 della L. 342/2000 e negli artt. 4, 5, 6 del D.M. 162/2001. Sono previste tre modalità alternative di registrazione contabile della rivalutazione: - incremento del costo storico e del rispettivo fondo ammortamento; - rivalutazione del solo costo storico; - riduzione del fondo ammortamento. Qualunque sia il metodo scelto, il limite massimo della rivalutazione è il valore economico del bene avendo riguardo “alla loro consistenza, alla loro capacità produttiva, all’effettiva possibilità di economica utilizzazione nell’impresa, nonché ai valori correnti e alle quotazioni rilevate in mercati regolamentati italiani o esteri” (art. 11 L. 342/2000). Il criterio scelto deve essere illustrato nella nota integrativa e nel rispettivo inventario. The operating processes are describes in art. 11, Law 342/2000 and art. 4, 5, 6 Decree 162/2001. Quest’ultima informazione è oggetto di interesse per i lettori del bilancio: il criterio scelto ha diverse conseguenze, sia fiscali che civili. Infatti, la scelta comporta una modifica del piano di ammortamento originario dei beni e modifica le differenze tra valori fiscali e civili che concorrono alla determinazione delle imposte correnti, anticipate e differite. This information is relevant to stakeholders because you can change the amortization and depreciation plan and act on the differences between tax and accounting values, and, therefore, on current and deferred taxes. La circolare 13/E/2014 si sofferma sui criteri per operare la rivalutazione. In particolare, è necessario che tutti i beni appartenenti alla medesima categoria omogenea5 debbano essere rivalutati in base ad un unico criterio valutativo (valore corrente o valore interno); tuttavia, non è obbligatorio adottare lo stesso metodo contabile per operare la rivalutazione. Circular letter 13/E/2014 does not require to adopt the same accounting method in order to carry out the revaluation, but it is compulsory to adopt the same criteria of evaluation in the same assets category5. 5 Tali categorie sono individuate nel decreto ministeriale 162/2001, art. 4: beni immobili, beni mobili registrati, beni materiali ammortizzabili, beni a deducibilità limitata e ad uso promiscuo, beni immateriali, azioni e quote. 5 These categories are identified in Ministerial Decree 162/2001, art. 4: real estate, registered assets, tangible depreciable assets deductibility limited and mixed-use, intangible property, stocks and shares. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 In case of merger, demerger or transfer occurred during 2013, the entity resulting, the receiving company or the transferee may increase the value of its assets if the activities were recorded in the financial statement as at December 31, 2012. There are three alternative accounting methods: - increase of historical cost and related depreciation and amortization fund; - revaluation of historical cost; - reduction of accumulated depreciation and amortization. Notwithstanding the method applied, the maximum value of the revaluation is the economic value of the asset, with reference to “their consistency, their production capacity, the actual possibility of economic exploitation, as well as the current values and quotations on Italian/foreign regulated markets” (as defined in art. 11, Law 342/2000) and described in the notes to the accounts and inventory. 12 La circolare, richiamandosi al decreto 162/2001, stabilisce relativamente ai beni immateriali, che è possibile operare la rivalutazione per singoli beni in quanto non è possibile identificare un raggruppamento per categorie omogenee. However, referring to Decree 162/2001, it is possible to operate different revaluations for intangible assets because it is not possible to identify a homogeneous grouping. In caso di non corretta applicazione della norma, con particolare riferimento all’eventuale esclusione illegittima della rivalutazione per i beni appartenenti alla medesima categoria, non verranno riconosciuti gli effetti fiscali della rivalutazione (su tutti i beni facenti parte della categoria viziata), salvo la facoltà di provvedere al versamento dell’imposta sostitutiva (per i beni erroneamente esclusi), di cui si parlerà in seguito, maggiorata degli interessi e sanzioni, in sede di accertamento. Tale orientamento è, ad oggi, affermato anche nella circolare 13/E/2014, mentre in passato ricordiamo come Assonime, con la circolare 13/2001, si era espressa sostenendo che le conseguenze sanzionatorie non avrebbero dovuto intaccare le rivalutazioni effettuate. In case of an incorrect application of the Law, tax consequences of revaluation for all assets belonging to the same category will not be recognized. Nonetheless, it is still granted the chance to pay a substitute tax, interests and penalties in order to correct the mistakes. Adempimenti per ottenere la rivalutazione Fulfillments for revaluation Al fine di fruire della rivalutazione sono necessari una serie di adempimenti posti a carico di amministratori e sindaci. Essi devono indicare, ciascuno per le proprie relazioni al bilancio, i criteri utilizzati per le rivalutazioni ed attestare che il valore attribuibile ai beni, non sia minore del valore rivalutato iscritto in bilancio. Ai fini dell’informativa presente nei documenti di bilancio, come accennato precedentemente, sarà necessario che gli amministratori annotino, sia nel libro degli inventari che in nota integrativa, la rivalutazione, il costo storico del bene ed eventuali rivalutazioni effettuate in passato. In order to revalue assets, directors and managers should indicate, on each report, the criteria used for revaluations and assess that the value ascribable to the assets, is not less than the revalued amount in the financial statements. Saldo attivo di rivalutazione Revaluation surplus Il trattamento civilistico della rivalutazione è regolato dall’art. 13 della L. 342/2000: l’importo rivalutato deve essere imputato al capitale o accantonato in una speciale riserva designata con riferimento alla legge in esame. La riserva è indistribuibile ed indisponibile. Essa sarà iscritta in bilancio al netto dell’imposta sostitutiva. The surplus should be included in a special reserve accordingly to the revaluation Law. This reserve is unavailable and has to be booked in the balance sheet, net of the substitute tax. Occorre qui anticipare che, ai fini fiscali, il saldo attivo6 costituisce una riserva in sospensione di imposta, tassata in capo alla società in caso di distribuzione, salvo quanto trattato in tema di affrancamento. In compliance with the fiscal effects, the surplus is a reserve for deferred tax6, to be taxed by the entity in case of a distribution. Effetti fiscali della rivalutazione Tax effects La circolare 13/E/2014, dopo essersi soffermata sugli aspetti valutativi e contabili, si sofferma sugli effetti fiscali. Le precedenti leggi di rivalutazione non hanno seguito una direzione univoca: con la legge 266/2005 la rivalutazione era rilevante anche fiscalmente, per contro, la legge 185/2008 consentiva di operare la rivalutazione con valenza solo civilistica. Appare, quindi, opportuno l’intervento della circolare, non essendo presente un orientamento univoco. Circular letter 13/E/2014 focuses on the tax effects. 6 Il saldo attivo di rivalutazione è, sia civilisticamente che fiscalmente, determinato dai maggiori valori attribuiti ai beni oggetto di rivalutazione. 6 The revaluation surplus is the result of higher value of assets due to revaluation. 13 In the past, Assonime sustained that penalties should have not affected the revaluations carried out (Circular letter 13/2001). In compliance with the current relevant regulatory scheme, managers and directors should furthermore give information on assets in inventories and in notes to the accounts. Previous revaluations Laws did not follow a single orientation. By Law 266/2005, revaluation had both civil and tax effects, at the opposite, revaluation reserve pursuant to Law 185/2008, could recognize only civil effect. Therefore, some clarification is needed. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 La rivalutazione effettuata ai fini contabili, deve necessariamente assumere valenza fiscale attraverso il versamento dell’imposta sostitutiva. The appreciation has both civil and tax effects. Consequently, the payment of the substitute tax is mandatory. L’effetto fiscale si manifesta attraverso il riconoscimento di quote deducibili di ammortamento e con l’incremento della base di calcolo, per effetto dei maggiori valori attribuiti alle immobilizzazioni a seguito della rivalutazione, ai fini della deducibilità delle spese di manutenzione (art. 102 TUIR). Tax effect concerns the recognition of deductible depreciation and amortization and the increase of the calculation base, due to the higher value attributed to the assets as a result of the revaluation, for the purposes of the deductibility of maintenance costs (art. 102 ITC). Come anticipato inizialmente, la novità introdotta dalla L. 147/2013 riguarda il minor tempo a decorrere dal quale la rivalutazione rileva ai fini fiscali. Essa sarà riconosciuta a partire dal terzo esercizio successivo a quello in cui è stata effettuata la rivalutazione, quindi dall’esercizio in corso al 1 gennaio 2016. Tale differimento rileva ai fini delle imposte sui redditi ed IRAP mentre ai fini civilistici ricordiamo che avrà effetto dall’iscrizione nel bilancio relativo all’esercizio in corso al 31 dicembre 2013, anno in cui la rivalutazione è stata effettuata, generando un incremento del patrimonio netto a seguito dell’iscrizione della riserva da rivalutazione. The novelty introduced by Law 147/2013 concerns the shortest time from which the revaluation is recognized for tax purposes. It will be recognized from the third year following the year of revaluation (i.e. from January 1, 2016). Tax effects concern IRES and IRAP taxes. Si precisa che, prima del 2016, i maggiori ammortamenti civilistici, rispetto alle quote di ammortamento fiscale, comportano una variazione in aumento del reddito imponibile. Prior to fiscal year 2016, the higher amortization and depreciation (compared to the depreciation and amortization recognize by ITC) causes an increase of taxable income. Analogamente, la novità riguarda anche il tempo a decorrere dal quale l’eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata verrà riconosciuta sull’importo complessivo post-rivalutazione: calcolata cioè tenendo conto dei maggiori valori degli asset rivalutati. Tale sospensione temporale è stata ridotta di due esercizi rispetto a quella fissata dalla legge di rivalutazione del 2008: rileva dall’inizio del quarto esercizio successivo a quello in cui è stata fatta la rivalutazione (1 gennaio 2017). Similarly, also the time from which capital gain/loss realized will be recognized on the total post-revaluation changes: it is recognized from the beginning of the fourth year following the year in which the revaluation was made (January 1, 2017). Civilisticamente, la plusvalenza/minusvalenza sarà iscritta nel bilancio dell’esercizio in cui essa è stata realizzata. Moreover, the gain/loss is recognized when it is booked in the financial statements. Nel caso in cui il realizzo del bene avvenga nel periodo di sospensione degli effetti fiscali (periodi d’imposta 20132016), la circolare 13/E/2014 conferma che le plusvalenze/ minusvalenze dei beni saranno determinate senza tener conto del maggior valore rivalutato: quindi, l’imposta sostitutiva pagata dal cedente si trasforma in credito d’imposta e la riserva indisponibile viene liberata. In the event that the realization of the asset takes place during the period of suspension of tax effects (2013-2016), Circular 13/E/2014 confirms that the gains/losses on assets will be determined without taking into account the higher value. Therefore, the substitute tax paid will become a tax credit and the revaluation reserve will be released. Conseguentemente, se l’impresa avesse affrancato la riserva, tale azione sarebbe risultata inutile: la cessione dell’immobilizzazione rivalutata causa, per sua natura, la liberazione della riserva. Consequently, if the company had freed the reserve, this action would be useless because the sale of the asset causes the release of the reserve. Conformemente a quanto stabilito nelle precedenti leggi di rivalutazione, e così come chiarito nelle circolari 11/E/2009 e 25/E/2007, per il triennio di osservazione 2011, 2012 e 2013, ai fini dell’individuazione di potenziali società non operative, non dovranno essere considerate le rivalutazioni. Con tale precisazione, il Legislatore e la stessa Agenzia delle Entrate, hanno probabilmente voluto evitare il verificarsi di fittizie rivalutazioni messe in opera dalle società, al fine di non ricadere nella disciplina delle società non operative. As established in previous revaluation Laws, to identify potential non-operating entities, the years of observation 2011, 2012 and 2013 should not calculate the value of revaluations. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 However, civil effects are immediately booked in the financial statement on fiscal year 2013, generating on increase of equity following the booking of the revaluation reserve. This clarification would appear to avoid the circumstance that by fictitious revaluations, entities could avoid the law concerning the dummy companies (so called “società non operative”. 14 Disciplina dell’imposta sostitutiva Substitute tax La legge di rivalutazione dispone che il maggior valore attribuito all’immobilizzazione, sia la base di calcolo per la determinazione dell’imposta sostitutiva, sia delle imposte sui redditi che delle attività produttive, pari al 16% per i beni ammortizzabili ed il 12% per i beni non ammortizzabili. The higher value due to revaluation is the basis to calculate the substitute tax. There is a 16% rate for depreciable assets and a 12% rate for non-depreciable assets. Coerentemente a quanto affermato in precedenza, essa deve essere portata in riduzione del saldo attivo di rivalutazione. La circolare precisa che deve essere versata, in una unica soluzione non essendo più ammessa la rateizzazione (così come richiesto dal D.L. 66/2014, art.4, comma 11). Il pagamento deve essere effettuato entro il termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi relative all’esercizio in corso al 31 dicembre 2013. Oltre a tale termine ed entro il trentesimo giorno successivo a tale scadenza, il versamento potrà essere effettuato applicando la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo (anche per questa fattispecie è applicabile l’art. 17 D.P.R. 435/2001). Nonostante l’immediato pagamento di tale imposta, il riconoscimento del maggior valore, anche fiscale, dell’immobilizzazione avviene a partire dal terzo esercizio successivo a quello della rivalutazione. Tale importo può essere portato in compensazione tramite il modello F24 indicando l’importo dell’imposta sostitutiva con il codice tributo 1811, coerentemente a quanto stabilito per le precedenti leggi di rivalutazione. Substitute tax should reduce the revaluation surplus. Its payment must be made within the period of payment of the income tax referred to December 31, 2013. Following this trend line, and within the following 30 days, payments may be made with a 0,4% increase. Notwithstanding the immediate payment, the effects are from the third year following the revaluation. This amount can be used in compensation with other tax credits in the F24 payment form, as in the cases of the previous revaluation laws. In caso di omesso o insufficiente versamento, viene precisato che la somma verrà iscritta a ruolo, senza conseguenze sul perfezionamento della rivalutazione. In case of non-payment or insufficient payment, the amount not paid will be assessed without prejudice of the revaluation. Affrancamento del saldo attivo Release of surplus Come accennato in precedenza, occorre precisare che è possibile affrancare totalmente o parzialmente il saldo attivo di rivalutazione mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva, delle imposte sui redditi ed IRAP, pari al 10% della rivalutazione, al lordo dell’imposta sostitutiva versata per il riconoscimento degli effetti fiscali della rivalutazione (si ricorda che non è possibile operare una rivalutazione solo civilistica). La riserva di rivalutazione viene così liberata a partire dall’esercizio in corso al 31 dicembre 2014. Tale versamento dovrà essere effettuato secondo le medesime disposizioni valide per l’imposta sostitutiva. As mentioned earlier, it is possible to free totally or partially the surplus by the payment of a substitute tax, 10% rate of the revaluation, before the tax paid recognition following the revaluation. The only effect is to free the revaluation reserve, from fiscal year 2014. Per contro, merita osservare che la giurisprudenza era solita sostenere che l’imponibile da affrancare, era sempre dato dal saldo attivo al netto dell’imposta sostitutiva. On the other hand, the jurisprudence argued that the taxable income needed to be determined after tax substitute. Questo chiarimento, ad opera della circolare 13/E/2014, è, a nostro avviso, necessario affinché si riducano le controversie sul calcolo della base imponibile da affrancare ed evitare, quindi, inutili contenziosi. This position expressed in Circular letter 13/E/2014, will certainly help to reduce disputes on the calculation of the tax base and avoid unnecessary tax litigations. L’affrancamento ha la finalità di liberare, totalmente o parzialmente, la riserva di rivalutazione: essa diventa distribuibile e non concorre alla formazione del reddito imponibile per la società che effettua la distribuzione. In merito, la riserva verrà classificata come riserva di utili, quindi al momento della distribuzione si seguiranno le regole di tassazione dei dividendi in capo alla società e, successivamente, al socio (art. 47, comma 1, TUIR). The realignment is aimed to free, totally or partially, the revaluation reserve: it becomes distributable and does not contribute to the taxable income for the company. The reserve will be classified as retained earnings; therefore at the time of distribution, it will follow the rules for dividend’s taxations (art. 47, paragraph 1, ITC). 15 The payment must be performed as the same disposition of substitute tax. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Inoltre, solo nel caso in cui la distribuzione del saldo attivo avvenga a seguito dell’affrancamento, vale la presunzione secondo cui si considerano prioritariamente distribuite le riserve di utili (tra cui rientrano le riserve affrancate) rispetto a quelle di capitali (tale presunzione invece non opera per le riserve in sospensione d’imposta, art. 47, comma 1, TUIR). Tale precisazione è necessaria in quanto la distribuzione di riserve di capitale non comporta alcuna tassazione. In questo modo, a partire dal 2004, si è venuto a creare un doppio binario: civilisticamente i soci scelgono quali riserve distribuire, mentre da un punto di vista fiscale verrà considerata distribuita sempre prima quella di utili e solo in caso di incapienza si considera, in aggiunta, l’utilizzo della riserva di capitale. In addition, only in case of distribution of the surplus after the reserve release, there is the presumption that considers primarily distributed surplus funds (included reserves franked) compared to those of capital (not work for the reserve in taxdeferred, art. 47, paragraph 1, ITC). Distribution of capital reserves involves no taxation. In this way, from 2004, there is a double interpretation: in civil Law shareholders choose which reserve to distribute, while fiscal Law assumes always distributed before the earnings reserves and only if these are not sufficient, the capital used reserves. Come detto, tale presunzione non opera per le riserve in sospensione d’imposta: quindi, la distribuzione del saldo attivo non affrancato sarà imponibile in capo alla società (art. 13, comma 3, L. 342/2000 e art. 9, comma 2, D.M. 162/2001). This presumption does not work for reserves in tax suspension: the distribution of surplus not freed will be taxed in the hands of the entities (art. 13, paragraph 3, Law 342/2000 and art. 9, paragraph 2, Ministerial Decree 162/2001). In generale, gli effetti dell’affrancamento possono essere così riassunti: • per i soggetti IRES la riserva di rivalutazione viene liberata e la distribuzione determina la tassazione solo in capo al socio: in quanto riserva di utili si applica la presunzione di distribuzione (art. 47, TUIR); • per i soggetti IRPEF e le società a responsabilità limitata in regime di trasparenza (art. 116 TUIR): la riserva è tassata in capo alla società e non determinerà una doppia imposizione anche in capo ai soci. In general, the effects of the release can be summarized as follows: • for entities taxed with corporate income tax (IRES), the revaluation reserve is released and the distribution determines the taxation only for flow through shareholders, with presumption as per art. 47, ITC; • income tax for individuals (IRPEF) and limited companies, the reserve is taxed in the hands of the company and will not result in double taxation for shareholders. La circolare 13/E/2014 ricorda che l’affrancamento non ha ulteriori effetti: tale chiarimento è di particolare rilevanza, in quanto la dottrina (tra cui si ricorda Assonime, circolare 23/2006) sosteneva erroneamente che, con l’affrancamento sarebbe venuta meno anche la sospensione fiscale: il valore rivalutato sarebbe stato immediatamente riconosciuto fiscalmente. Circular letter 13/E/2014 confirms that the release has no further effect. On the other side, scholars argued, not correctly, that also the revalued amount could be immediately recognized for tax purposes. Nonostante la riserva di rivalutazione sia iscritta in bilancio al netto dell’imposta sostitutiva (dovuta per la rivalutazione), la base imponibile dell’affrancamento è data dall’importo della riserva al lordo dell’imposta sostitutiva (C.M. 18/E/2006). Despite the revaluation reserve is recognized in the balance sheet before the substitute tax, the taxable amount of the release is the amount of the reserve that includes tax (C.M. 18/E/2006). Il riallineamento per le imprese non IAS/IFRS The realignment for companies not IAS/IFRS L’ultima novità riguarda la possibilità di procedere a riallineare i valori fiscali ai valori civilistici dei beni d’impresa quando i valori risultanti dal bilancio sono superiori al costo fiscalmente riconosciuto nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2012 (a condizione che tali beni siano presenti anche nel bilancio 2013). Tale disallineamento può essersi creato, ad esempio, a seguito della rivalutazione solo civilistica, consentita dalla legge 185/2008. Other guidelines concern the possibility to realign the tax value of assets of the company resulting in balance sheet when the values are greater than the costs recognized for tax purposes in fiscal year 2012. This misalignment may be the result of the revaluation, carried out only for accounting purposes, allowed by Law 185/2008. Il riallineamento non comporta incrementi patrimoniali: infatti solo il valore fiscale dei beni viene incrementato. La circolare 13/E/2014 sottolinea che è possibile rendere uguale il valore fiscale dei beni al valore riconosciuto civili- The realignment does not involve capital increase. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Circular letter 13/E/2014 stresses the point that it is possible to align the tax value and the account value of assets. 16 sticamente: non è consentito il riallineamento parziale; per contro, è ammessa la possibilità di intervenire sui singoli beni, indipendentemente dal fatto che facciano o meno parte della medesima categoria omogenea. Every single asset can be realigned but the realignment can not be partial. Tuttavia, analogamente alla rivalutazione, è necessario iscrivere una riserva in regime di sospensione d’imposta, al netto dell’imposta sostitutiva, entro l’esercizio successivo a quello in cui è stato operato il riallineamento (dietro il pagamento dell’imposta sostitutiva). Si ricorda che il riallineamento può essere anche effettuato congiuntamente all’esercizio in cui viene effettuata la rivalutazione. Tale necessità implica che la riserva da vincolare al riallineamento sia presente ed utilizzabile nel bilancio in cui è effettuata tale operazione. In caso di assenza di riserve idonee è possibile vincolare una quota del capitale sociale, rendendola indisponibile. Solo nel caso in cui il patrimonio netto non sia capiente a tal fine, non sarà possibile procedere al riallineamento. However, the Law requires to create a reserve under tax suspension, net of substitute tax, within the year following the year in which the entity fulfills the realignment. Non emergono difficoltà quando il valore fiscale del bene oggetto di riallineamento è uguale ai fini IRES ed IRAP; tuttavia può non essere così. In tale ipotesi, il riallineamento può essere fatto solo sul differenziale tra valore contabile e valore fiscale IRES: la differenza costituisce la base di calcolo per l’imposta sostitutiva (del 16% o del 12%, analogamente all’imposta sostitutiva per la rivalutazione). Tale possibilità appare opportuna, come evidenziato dalla stessa circolare 13/E/2014, in quanto il contribuente per allineare il valore fiscale IRAP al valore contabile del bene in oggetto, potrebbe dover pagare di più a causa della più alta imposta sostitutiva rispetto all’aliquota IRAP. No difficulties arise when the tax value of the assets is the same in IRES and IRAP. However, the realignment can be done only on the gap between book value and tax value for IRES purposes. The taxpayer should pay a substitute tax on the gap (as well as provided by the revaluation). Il riallineamento per le imprese IAS/IFRS The realignment for IAS/IFRS adopter La circolare si richiama alle menzionate disposizioni anche per i soggetti IAS adopter. The Circular letter refers to the above-mentioned rules also for IAS/IFRS adopters. Mentre la rivalutazione può essere effettuata solo dai soggetti che redigono il bilancio secondo il codice civile ed i principi OIC, il riallineamento può essere operato anche dai soggetti che hanno adottato i principi IAS/IFRS. While the revaluation can be performed only by entities that adopt OIC and Civil Code accountability, the realignment can be operate also by entities who adopted IAS/IFRS. Gli elementi di distinguo riguardano la possibilità di riallineare le differenze di valori sulle partecipazioni in società ed enti purché classificate come immobilizzazioni finanziarie, anche se non sono di controllo e collegamento. È possibile operare il riallineamento anche nel caso in cui il maggior valore civile dei beni sia dovuto all’adozione del fair value. L’imposta sostitutiva e l’eventuale affrancamento saranno determinati in base alle modalità e con i vincoli sopra già analizzati. The distinction regard the possibility of realignment on equity investments in companies and other entities classified as longterm assets, even if they are not in control and connection. It is possible to realign also the value of assets due to fair value. Conclusioni Conclusion Sul punto la legge 147/2013, in tema di rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni, necessitava di chiarimenti e precisazioni, intervenuti con la circolare dell’Agenzia delle Entrate 13/E del 4 giugno 2014. Law 147/2013 required some clarifications, which have represented with the Circular letter 13/E of June 4, 2014. 17 It should be noted that the realignment can be carried out at the same time in which the revaluation is carried out. This implies that the reserve booked for the realignment should be both present and disposable, in the financial statements in which this is done. Only if the equity is not able to sustain the surplus, the realignment can not be performed. This possibility seems appropriate, as highlight by Circular letter 13/E/2014: if the Law had required realignment also on tax value for IRAP, the gap IRES-IRAP (with gap IRAP-book value, greater than gap IRES-book value) will be taxed at 16% or 12% rates, superior to tax rate IRAP. The substitute tax and the release of surplus will be calculate as analyzed above. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Le novità in tema di rivalutazione sembrano da un lato incentivarla, attraverso un minore arco temporale di sospensione fiscale, dall’altro non sembra in grado di evitare il ripetersi degli “abusi” posti in essere in passato, tra cui l’incremento del patrimonio evitando di chiedere nuovi conferimenti ai soci a seguito dell’abbattimento del capitale, il miglioramento del rating con gli istituti di credito (parametri individuati da Basilea 2) e consentire di poter coprire l’eventuale perdita (presente, pregressa o futura) con la riserva ad hoc costituita. This rule seems to support the revaluation of assets in the balance sheet, however it is not able to avoid some “abuses” that took place in the past. We recall capital increases without new capital injections from shareholders, improvement the access to credit (due to bad recognition of parameters identified by Basilea 2), and the possibility to cover the loss (present, past or future) with the revaluation reserve. La dottrina si era interrogata se la rivalutazione dei valori fiscali fosse una mera possibilità oppure un obbligo. Questa perplessità viene chiarita con la circolare analizzata: con la recente legge di rivalutazione, il pagamento dell’imposta sostitutiva è obbligatorio e quindi la rivalutazione ha effetti anche fiscali. The Circular letter focuses on also on the tax effects: tax substitute payment is mandatory, so the revaluation has fiscal effects, even if not immediately. A differenza di quanto previsto dalla legge di rivalutazione del 2008 è stato sottolineato che, poiché l’operazione assume valenza anche fiscale, il saldo attivo di rivalutazione genera una riserva in sospensione d’imposta “moderata” cioè tassata in capo alla società in caso di distribuzione ai soci. Nel caso fosse stata mantenuta la rilevanza solo civilistica della rivalutazione, come accaduto con la legge di rivalutazione del 2008, la riserva sarebbe stata immediatamente classificata come riserva di utili: essa avrebbe generato reddito imponibile solo in capo al percettore. Moreover, the revaluation reserve is deemed, and therefore “moderate”, taxed only in the event of distribution to the shareholders. On the other hand, in the previous scenario in which the reserves did not have fiscal effects, the revenues would be classified as earnings reserve: this generates taxable income only for the shareholders. Un’ultima considerazione riguarda la possibilità di rivalutare le partecipazioni di controllo e di collegamento: a nostro avviso appare un’ipotesi poco frequente in ragione del regime di tassazione della participation exemption (PEX) per cui la plusvalenza è imponibile in misura pari al 5% del valore. The last consideration concerns the possibility of revaluing investments in subsidiaries: we believe that this scenario is infrequent because of taxation of capital gains under participation exemption (PEX), which are taxable at 5% of the capital gain realized. Le recenti modifiche alla Direttiva madre figlia The recent amendments to the Parent – Subsidiary Directive (Claudio Valz - Luca la Pietra) (Claudio Valz - Luca la Pietra) In data 8 luglio 2014 il Consiglio dell’Unione europea ha approvato la direttiva 2014/86/UE (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 25 luglio 2014) che modifica le disposizioni della Direttiva madre figlia (Direttiva 2011/96/UE). On 8 July 2014 the Council of the European Union approved the directive 2014/86/EU (published in the Official Journal of the European Union on 25 July 2014) that amends the parent subsidiary Directive (Directive 2011/96/EU). La Commissione europea aveva presentato una proposta di modifica della suddetta Direttiva madre figlia il 25 novembre 2013 (COM(2013) 814). Tale proposta era articolata secondo due direttrici: il contrasto all’utilizzo di strumenti finanziari ibridi e l’introduzione di una clausola generale antielusiva. Per perseguire tali obiettivi la Commissione proponeva di modificare la Direttiva in modo da consentire agli Stati membri di negarne i relativi benefici, rispettivamente, in caso di utilizzo di strumenti finanziari ibridi (i.e., idonei a generare pagamenti deducibili nello Stato del pagatore) e in caso di costruzioni di puro artificio. The European Commission presented a proposal to amend the parent subsidiary Directive on 25 November 2013 (COM(2013) 814). Such proposal had a twofold objectives: on the one hand, to tackle the use of hybrid financial instruments; on the other hand, the introduction of a general anti abuse rule. In order to pursue such objectives the Commission proposed to amend the Directive so as to allow Member States to withdraw its benefits, respectively, in case of use of hybrid financial instruments (that is, instruments able to give rise to payments deductible in the State of the payer) and in case of artificial structure. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 18 Considerata la difficoltà di raggiungere un accordo tra gli Stati membri in relazione al testo complessivo della proposta, il Consiglio decise di scomporne le due anime e, quindi, di procedere all’approvazione, in prima istanza, delle sole disposizioni relative al contrasto all’utilizzo degli strumenti finanziari ibridi (si veda il comunicato stampa del Consiglio 9402/14 del 20 giugno 2014). In light of the difficulty to reach an agreement on the full text of the proposal, the Council decided to split the two parts of the proposal and, then, to go on with the endorsement of the provisions relevant to tackle the use of hybrid financial instruments (see the press release 9402/14 of the Council issued on 20 June 2014) Alla base dell’intervento si trova la considerazione secondo cui l’uso di strumenti finanziari ibridi avrebbe consentito ai gruppi multinazionali di sfruttare lacune della Direttiva madre figlia per ottenere vantaggi estranei al suo scopo. In proposito si consideri che, lo scopo originario della Direttiva madre figlia, al tempo della sua approvazione, consisteva nel garantire parità di trattamento fiscale ai gruppi di società madri e figlie collocati in Stati membri diversi rispetto ai gruppi di società madri e figlie localizzati nel medesimo Stato membro. Il principale svantaggio sofferto dai primi consisteva nella doppia imposizione economica sofferta sugli utili societari distribuiti infragruppo. Per ovviare a tale svantaggio la Direttiva aveva quindi previsto due tipologie di obblighi: i) per gli Stati di residenza delle società figlie, il divieto di prelevare ritenute sui dividendi; ii) per gli Stati di residenza delle società madri, alternativamente, l’obbligo di esenzione o il credito d’imposta in relazione agli utili percepiti. The reasons behind the amendments lie in the observation that the use of hybrid financial instruments had allowed multinational group to earn advantages not in line with the genuine purpose of the parent subsidiary Directive. To this purpose, it shall be considered that the original scope of the parent subsidiary Directive, at the time being, was to create a level playing field between groups of parent companies and subsidiaries of different Member States and groups of parent companies and subsidiaries of the same Member State. The main disadvantage faced by the former was the economic double taxation suffered on the business profits distributed within the group. With the aim to solve such disadvantage the Directive provided two kinds of obligations: i) for the Member State of residence of the subsidiaries, the ban to levy withholding tax on profit distribution; ii) for the Member State of residence of the parent company, either, the exemption of the profits received or the granting of a tax credit. Secondo quanto osservato dalla Commissione nella proposta di direttiva di novembre 2013, l’incremento degli scambi transfrontalieri ha consentito ai gruppi multinazionali di trarre indebiti vantaggi dalle suddette disposizioni. Ciò è avvenuto, secondo la Commissione, in particolare tramite l’uso di strumenti finanziari ibridi, vale a dire di strumenti finanziari i cui pagamenti risultano deducibili dalla base imponibile della società figlia. L’utilizzo di tali strumenti consente di realizzare fenomeni di doppia non imposizione, in quanto, se i suddetti pagamenti avvengono nel rispetto dei requisiti richiesti dalla Direttiva madre figlia, gli Stati membri sono obbligati, da una parte, a garantire l’esenzione dalla ritenuta e, dall’altra, a esentare o a garantire credito d’imposta in relazione agli utili percepiti da parte della madre. Pursuant to the observation laid down by the Commission in its proposal of November 2013, the increase in cross border investments has given cross border groups the opportunity to take unduly advantages from the above mentioned provisions. According to the Commission, these advantages are due, in particular, to the use of hybrid financial instruments whose payments are deductible in the Member State of the subsidiary. The use of such instruments allows the group to gain episodes of double non taxation because, if the relevant payments meet the conditions laid down by the parent subsidiary Directive, the Member States are obliged, on the one hand, to grant the exemption from the withholding tax and, on the other hand, to exempt or to grant a tax credit for the profits received by the parent. Al fine di contrastare tali fenomeni di doppia non imposizione è intervenuta la nuova direttiva del Consiglio la quale ha riformulato la lettera a dell’articolo 4 paragrafo 1 della Direttiva madre figlia. Ai sensi della nuova disposizione, in particolare, gli Stati membri di residenza della società madre dovranno astenersi dal sottoporre ad imposizione gli utili percepiti solo “nella misura in cui essi non sono deducibili per la società figlia”. In tal modo viene risolta la lacuna recata dalla Direttiva madre figlia e viene assicurato che gli utili distribuiti dalle società figlie alle società madri siano sottoposti ad imposizione almeno una volta. In order to tackle this episodes of double non taxation, the new Council directive has substituted letter a of paragraph 1 of article 4 of the parent subsidiary Directive. In particular, according to the new provisions, the Member State of residence of the parent company shall refrain from taxing the profits perceived only “to the extent that such profits are not deductible by the subsidiary of the parent company”. Through the introduction of such provision, the new directive eliminates the loophole featured by the parent subsidiary Directive and makes sure that the profits distributed by the subsidiary to the parent are taxed at least once in one Member State. Per quanto concerne l’implementazione delle nuove disposizioni da parte degli Stati membri la Direttiva prevede che questi ultimi debbano adeguare il loro diritto interno entro il 31 dicembre 2015. As for the implementation of the new provisions in the domestic law of the various Member States, the directive states that Member States shall bring into force the new provisions by 31 December 2015. 19 TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 In relazione agli obiettivi e alle disposizioni della nuova direttiva pare opportuno ricordare che il diritto tributario italiano già contiene una disposizione volta a contrastare fenomeni di doppia non imposizione creati dall’utilizzo combinato di strumenti finanziari ibridi e del regime di esclusione dei dividendi. In particolare, ai sensi del combinato disposto degli articoli 89 comma 3 e 44 comma 2, lettera a, del Tuir, gli utili distribuiti da soggetti non residenti possono godere del regime di esclusione solo a patto che siano verificate due condizioni: • la remunerazione degli strumenti finanziari sia integralmente costituita dalla partecipazione ai risultati economici della società emittente; • la remunerazione in questione sia totalmente indeducibile nella determinazione del reddito nello Stato di residenza della società emittente. With reference to the objective pursued by the new directive, it is worth to mention that Italian tax law already features a provision aimed at tackling episodes of double non taxation arising from the combined use of hybrid financial instruments and the dividend exemption regime. In particular, under article 89, paragraph 3 and article 44, paragraph 2, letter a of the Tuir, profits distributed by non-resident companies benefit from the exemption provided that the following two conditions are met: Come emerge dal confronto tra le due discipline, quella italiana risponde ad un orientamento molto più rigido di quella europea. Infatti, anche la parziale deducibilità dal reddito della società figlia dei pagamenti comporta la loro completa imponibilità in Italia. Differentemente, ai sensi delle nuove disposizioni europee, l’imponibilità dovrebbe essere circoscritta alla parte di pagamento considerata deducibile nello Stato di residenza della società pagatrice. Comparing the two regimes, it is apparent that the Italian one has endorsed a more strict approach than the European. In fact, even the partial deductibility of the payments from the income of the subsidiary causes the full taxation of the payments in the hands of the Italian parent. Differently, pursuant to the new European provisions, the taxation of the profits distributed shall be limited to the part of them that was actually deducted from the tax base of the subsidiary. Alla luce di quanto sopra, quindi, il legislatore italiano dovrebbe emendare le citate disposizioni del Tuir in modo da consentire ai pagamenti effettuati nel rispetto delle condizioni della Direttiva madre figlia di fruire delle nuove e meno restrittive disposizioni. In caso contrario, e, in particolare, qualora il legislatore non si adeguasse entro il 31 dicembre 2015 l’ordinamento italiano sarebbe esposto a rilievi di incompatibilità con il diritto comunitario derivato. In light of the above, Italy should amend its tax law provisions so as to grant to the payments made under the conditions laid down by the parent subsidiary Directive the possibility to benefit from the new less strict European provisions. If Italy does not do so and, in particular, if the mentioned provisions will not be amended by 31 December 2015 Italian tax law will feature an infringement of EU law. Le direttive UE tipizzano l’in house. Possibile ampliamento o maggiori vincoli per le ipotesi di affidamento diretto? The directives UE typify the in-house procurement. Possible expansion or more constraints for the cases of direct procurement? (Federica De Luca – Claudio Costantino) (Federica De Luca – Claudio Costantino) Come anticipato nelle TLS Newsletter n. 3 del 20 marzo 2014, il 28 marzo 2014 sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea le seguenti direttive: 1. Direttiva 2014/24/UE nei settori ordinari (“Direttiva 2014/24/UE”), 2. Direttiva 2014/25/UE sulle procedure d’appalto nei cosiddetti settori speciali ovvero degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali ( “Direttiva 2014/25/UE”), e 3. Direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione ( “Direttiva 2014/23/UE”, congiuntamente le “Direttive”). As mentioned in TLS Newsletter no. 3 of the March 20, 2014, on the March 28, 2014 the following directives were published in the Official Journal of the European Union: 1. 2014/24/UE Directive in the ordinary sectors (“Directive 2014/24/UE”), 2. 2014/25/UE Directive on procurements in so-called special sectors or for entities operating in the water, energy, transport and postal services sectors (“Directive 2014/25/ UE “), and 3. Directive on the award of concession contracts (“Directive 2014/23/UE”, together the “Directives”). TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 • • the remuneration of the financial instrument is completely dependent on the business results of the issuing company; the remuneration at issue is completely not deductible in the State of residence of the issuing company. 20 Le Direttive sono particolarmente innovative, affrontando problematiche ed istituti che negli anni sono stati oggetto esclusivamente dell’elaborazione giurisprudenziale della Corte di Giustizia (la “CGE”), tra i quali emerge il cosiddetto affidamento in house. The Directives are particularly innovative as they concern questions and institutes that, over the years, have been solely the result of the Court of Justice (“ECJ”) case law drafting, including the so-called in-house procurements. Con il concetto di affidamento in house, introdotto per la prima volta dalla sentenza della CGE 18 novembre 1999, causa C-107/98 (la “Sentenza Teckal”), si intende l’affidamento diretto (i.e. senza procedura ad evidenza pubblica) da parte di una pubblica amministrazione ad una società che risulta essere una sua longa manus in quanto: 1. l’ente affidante esercita sulla società affidataria un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi; With the concept of in-house procurement, being introduced for the first time in a November 18, 1999 judgment of the ECJ in Case C-107/98 (the “Judgment Teckal”), its intention is the direct procurement (e.g. without a public tender) by a public authority from a public company, as a longa manus, because: 2. l’affidatario realizza nei confronti dell’ente affidante la parte più importante della propria attività; 3. le partecipazioni della società affidataria del servizio sono interamente pubbliche. 1. the public authority exercises over the commissioner company control like the power that it exercised over its services; 2. the commissioner realizes in favor of the public authority the most important part of its business; 3. the equities of the commissioner company is wholly public. Pur non menzionando espressamente il fenomeno degli affidamenti in house, ciascuna delle Direttive7 stabilisce che un appalto pubblico aggiudicato da “un’amministrazione a una persona giuridica di diritto pubblico o di diritto privato, non rientra” nel proprio ambito di applicazione (e quindi l’appalto non è affidato mediante procedura ad evidenza pubblica, ndr)” qualora siano soddisfatte cumulativamente le condizioni espressamente disciplinate. Though not mentioning the phenomenon of in house procurement, each Directive7 sets forth that a public procurement awarded by a “contracting authority at a legal entity of public or private law, is not included in the scope of this Directive (and so, the contract is not assigned by public tender, ed.n.)” if all the conditions expressly provided therein are satisfied. In particolare, le Direttive prevedono che: (i) l’amministrazione aggiudicatrice eserciti “sulla persona giuridica di cui trattasi un controllo analogo a quello da essa esercitato sui propri servizi”. Al riguardo, le Direttive precisano che tale condizione è soddisfatta qualora l’amministrazione aggiudicatrice (o anche l’ente aggiudicatore per le concessioni) eserciti un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative dell’affidatario in house; Specifically, the Directives provide that: (i) the contracting authority exercises “over the legal person a control which is similar to that, which exercises over its services.” Therein, the Directives specify that this condition is satisfied if the contracting authority (or also the contracting entity that awards the concession) exercises a decisive influence over both strategic objectives and significant decisions of the commissioner in house; (ii) il controllo analogo possa essere anche indiretto, stabilendosi che esso può essere esercitato da una persona giuridica diversa, a sua volta controllata allo stesso modo dall’amministrazione aggiudicatrice (per esempio, le holding di partecipazioni che si interpongono fra l’amministrazione aggiudicatrice e la società beneficiaria in house); (ii) the control could also be indirect, with the provision that it be exercised by a different legal entity, and, in turn is controlled, in the same way, by the contracting authority (for example, the holding that interpose themselves between the contracting authority and the company in-house); (iii) per assolvere alla condizione di prevalenza dell’attività prestata dal soggetto affidatario in house nei confronti del soggetto controllante o di altre persone giuridiche controllate dall’amministrazione controllante, sia necessario che oltre l’80 % delle attività della persona giuridica controllata siano effettuate nello svolgimento dei compiti ad essa affidati dalla controllante. Le Direttive precisano che, al fine della determinazione della percentuale delle attività, “si prende in considerazione il fatturato totale medio, o (in mancanza del triennio o di pertinenza del fatturato, ndr) una idonea misura alternativa basata sull’attività, quali i costi sostenuti dalla persona giuridica o amministrazione aggiudicatrice in questione nei campi dei servizi, delle forniture e dei lavori per i tre anni precedenti l’aggiudicazione dell’appalto”. (iii) in order to fulfill the condition given by the commissioner in house in order of prevalence activity in favor of the controlling entity or of other subsidiary legal entities of the controlling authority, it is necessary that more than 80% of the activities carried out by the controlled legal entity are awarded from the controller entity. Specifically, the Directives specify that, in order to determine the percentage of the activities, it is necessary to take “account of the average annual turnover, or (in the absence of three years or pertaining turnover, ed.n.) a suitable alternative based on the activity, which the costs incurred by the legal entity or contracting authority for the three years preceding the award of the contract in services, supplies and works sector”. 7 Cfr. gli articoli 12, Direttiva 2014/24/UE, 28, Direttiva 2014/25/UE e 17 Direttiva 2014/23/UE 7 See articles 12, Directive 2014/24/UE, 28 Directive 2014/25/UE and 17, Directive 2014/23/UE 21 TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 (iv) nella persona giuridica controllata non sussista alcuna partecipazione diretta di capitali privati “ad eccezione di forme di partecipazione di capitali privati che non comportano controllo o potere di veto, prescritte dalle disposizioni legislative nazionali, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata”. In sostanza, la norma permette l’ingresso dei privati negli organismi affidatari in house, a condizione che questi non possano incidere sulle decisioni strategiche; (iv) In the controlled legal entity there must not be the shareholding of private capital “with the exception of forms of shareholding of private capital that don’t involve control or veto power, required by the provisions of national law, in accordance with the Treaties, and that not carry a decisive influence on the controlled legal entity”. So, the rule allows the entry of private capital in the in house companies, on the condition that they cannot assume strategic decisions; (v) le amministrazioni pubbliche, in possesso di partecipazioni di minoranza, possano esercitare il controllo analogo in modo congiunto con le altre (cd. in house frazionato o pluripartecipato) a condizione che siano soddisfatte cumulativamente le seguenti ulteriori condizioni: a) gli organi decisionali dell’organismo controllato siano composti da rappresentanti di tutti i soci pubblici partecipanti, ovvero, tra soggetti che possono rappresentare più o tutti i soci pubblici partecipanti; b) i soci pubblici siano in grado di esercitare congiuntamente un’influenza determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative dell’organismo controllato; c) l’organismo controllato non persegua interessi contrari a quelli dei soci pubblici partecipanti. (v) the public authorities, holding minority shares, may exercise the control jointly with other authorities (so-called, in-house fractionated) provided that they have satisfied at the following additional cumulative conditions: In sostanza, le Direttive, da un parte, “codificano” i principi da tempo pronunciati dalla CGE, rendendo, quindi, difficile ipotizzare forme di affidamento in house diverse da quelle tipizzate dalla giurisprudenza e, dall’altra parte, introducono rilevanti novità quali il concetto di controllo analogo indiretto ed il subingresso di capitale privato in società che, sulla base della tradizionale impostazione, dovevano caratterizzarsi per la totale partecipazione pubblica. Questi elementi lascerebbero, quindi, pensare, da un lato, a un maggior vincolo per il cosiddetto affidamento in house e, dall’altro lato, ad un ampliamento delle ipotesi in cui esso può configurarsi. Bisognerà tuttavia attendere per verificare come il legislatore italiano e, soprattutto, la giurisprudenza italiana recepiranno le indicazioni provenienti dall’Unione Europea. So, the Directives, on the one hand, “encode” the principles pronounced for a long time by the ECJ, making it difficult to imagine different forms of in-house, and, on the other hand, introduces significant features such as the concept of indirect control and succession of private capital in companies that, traditionally, had to be characterized by total public shareholders. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 a) the decision-making entities of the controlled entity are composed of representatives of all public shareholders or between entities that represent several or all public members; b) the public shareholders are able to exercise a decisive influence over both strategic objectives and significant decisions over the controlled entity; c) the controlled entity does not pursue contrary interests to those of the public shareholders. These elements could leave one thinking, on one hand, about a greater constraint on the so-called in-house procurement and, on other hand, an extension of the circumstances in which it can arise. Then, considerations remain about how the Italian lawmaker and, especially, Italian jurisprudence will assimilate the Directives from the European Union. 22 Commenti allo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di semplificazioni fiscali: aspetti IVA Comments on the draft of the legislative decree laying down provisions related to tax simplifications: VAT aspects (Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna) (Alessia Angela Zanatto – Daniela Brenna) In attuazione della c.d. “Delega Fiscale” (Legge 11 marzo 2014 n. 23), il Consiglio dei Ministri, in data 20 giugno 2014, ha approvato lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di semplificazione fiscale. Tale atto, corredato della relativa relazione tecnica, è stato trasmesso alle Camere, in data 1 luglio 2014, ai fini dell’espressione dei pareri, entro trenta giorni dalla data di trasmissione (con eventuale possibilità di proroga del termine di 20 giorni per la complessità della materia o per il numero di decreti legislativi), da parte delle Commissioni parlamentari (così come disposto dall’articolo 1, comma 5, Legge 11 marzo 2014 n. 23). Following the implementation of the so-called “Delega Fiscale “ (Law no. 23 dated March 11, 2014), the Council of Ministers on June 20, 2014, approved the draft legislative decree laying down provisions related to tax simplification. The above mentioned legislative decree, together with the related technical report, has been sent to the Chambers of Parliament, on July 1, 2014, in order to let the Parliament Commissions (as required by the article 1, paragraph 5, Law no. 23 dated March 11, 2014) able to provide their opinion within thirty days from the date of transmission (with the possibility to postpone for further 20 days the above deadline as per the complexity of the matter or the number of legislative decrees). Le principali materie oggetto di “semplificazione” da parte del Governo, in ambito IVA, sono: • le procedure per l’esecuzione dei rimborsi dell’IVA annuali e trimestrali; • le modalità di comunicazione dei dati relativi alle lettere di intento (articolo 1, comma 1, lettera c), d.l. n. 746/83); The main matters related to the Italian VAT Law liable to be “simplified” by the Italian Government are the following: • the annual and quarterly VAT refunds claim procedures; • le modalità ed i termini per la presentazione delle comunicazioni relative alle operazioni con società localizzate in Stati a fiscalità privilegiata (Black List); • i termini per l’autorizzazione ad effettuare operazioni intracomunitarie; • il contenuto informativo degli elenchi riepilogativi delle prestazioni intracomunitarie di servizi c.d. “generiche”; • l’ammontare oggetto di detrazione per le prestazioni di sponsorizzazione; • la detrazione IVA delle spese di rappresentanza; • le condizioni di rettifica dell’IVA relativa ai crediti non riscossi; • i criteri per l’individuazione delle case di abitazione le cui cessioni sono assoggettate all’aliquota IVA agevolata del 4%. • 1. Semplificazioni per i rimborsi IVA 1. Simplified procedures for the VAT refund claims L’articolo 14 dello schema di decreto legislativo, se approvato, apporterà una profonda modifica delle procedure, di cui all’articolo 38bis, d.P.R. n. 633/1972, per l’esecuzione dei rimborsi dell’IVA a credito nella dichiarazione annuale IVA ovvero, per le fattispecie attualmente previste, dalla liquidazione dell’IVA di fine trimestre. Article 14 of the draft legislative decree (if approved) will introduce important amendments to the procedure, as provided for by the article 38 bis, Presidential Decree no. 633/1972, related to the claims for refund of the annual VAT credit of the annual VAT return, and the quarterly VAT credit (related to specific cases currently provided for by the Italian VAT Law). 23 • the procedures for the communication of the data related to the declaration according to which the “usual exporter” is entitled to purchase goods/services without the application of the Italian VAT, so called “dichiarazione di intento” (article 1, paragraph 1, letter c), Law Decree no. 746/83); the procedures and the deadlines for the submission of the communications related to transactions carried out with companies resident or domiciled in black-list countries; the time from which taxable persons are entitled to carry out intra-EU transactions; the content of the Intrastat declarations regarding intraCommunity supplies of “generic” services; the amount of VAT subject to deduction related to the purchase of sponsorship services; the input VAT deduction of entertainment expenses; the terms for the VAT adjustment related to uncollected credits; the criteria for the identification of houses whose supplies are subject to a reduced VAT rate equal to 4%. • • • • • • TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Di seguito le principali “semplificazioni”: • aumento della soglia al di sotto della quale non sussiste l’obbligo di presentazione della garanzia da 5.164,57 Euro a 15.000 Euro; • possibilità per i contribuenti di richiedere il rimborso IVA di ammontare superiore ai 15.000 Euro, alternativamente, mediante: 1. presentazione della dichiarazione IVA o istanza di rimborso trimestrale (quest’ultima se ricorrono le condizioni ad oggi vigenti) con apposizione del visto di conformità o la sottoscrizione alternativa (di cui all’articolo 10, comma 7, primo e secondo periodo, del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78). Per “sottoscrizione alternativa” si intende l’attestazione dell’esecuzione dei controlli di cui all’articolo 2, comma 2, del regolamento di cui al D.M. 31 maggio 1999, n. 164, da parte dei soggetti incaricati all’esecuzione del controllo contabile, ove applicabile, di cui all’articolo 2409bis c.c; 2. presentazione della garanzia, secondo quanto previsto dalla norma attualmente in vigore, di durata pari a tre anni dall’esecuzione del rimborso, ovvero, se inferiore, al periodo mancante al termine di decadenza dell’accertamento. Below the main “simplifications”: • the increase of the threshold from 5,164.57 euro to 15,000 euro, under which the guarantee is not required; Rimborsi con presentazione della garanzia VAT refunds through the presentation of the guarantee Secondo le modifiche di cui allo schema di decreto, saranno oggetto di erogazione solo previa presentazione obbligatoria della garanzia, i rimborsi IVA di importo superiore ai 15.000 Euro, qualora si verifichi una delle seguenti condizioni: • i soggetti richiedenti esercitino l’attività da meno di due anni (ad esclusione delle start up innovative di cui all’articolo 25 del d.l. n. 179/2012); • i soggetti richiedenti abbiano ricevuto, nei due anni antecedenti la richiesta di rimborso, notifica di avvisi di accertamento o di rettifica dai quali risulti, per ciascun anno, una differenza tra gli importi accertati ed i crediti dichiarati che raggiunge determinate percentuali; • i soggetti richiedenti abbiano presentato la dichiarazione o l’istanza da cui emerge il credito richiesto a rimborso priva del visto di conformità o della sottoscrizione alternativa, o non abbiano presentato la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà; • i soggetti istanti chiedano a rimborso l’eccedenza detraibile risultante dall’atto della cessazione dell’attività. According to the amendments provided for by the draft decree, VAT refunds, whose amount is higher than 15,000 euro, will be performed only after the mandatory submission of the guarantee, whether one of the following conditions occur: Rimborsi con apposizione del visto di conformità o della sottoscrizione alternativa VAT refunds attested via the compliance check (so called “visto di conformità”) or the alternative subscription Nel caso in cui il contribuente chieda a rimborso un ammontare IVA di importo superiore ai 15.000 Euro presentando la relativa dichiarazione o istanza di rimborso munita di visto di conformità o della sottoscrizione alternativa di cui all’articolo 10, comma 7, primo e secondo periodo, del D.l. n. 78/2009, dovrà allegare alla stessa una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, attestante che: In case the taxpayer asks for VAT refund for an amount higher than 15,000 euro submitting the annual VAT return or the VAT refund claim provided with the compliance check ( so called “visto di conformità”) or the alternative subscription (as per the article 10, paragraph 7, first and second period, Law Decree no. 78/2009), a declaration in lieu of notary deed has to be attached, stating that: TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 • the taxpayers can ask for refund VAT amounts higher than 15.000 euro, alternatively, by: 1. submitting the VAT return or quarterly refund claim (the latter if the terms currently provided by the Italian VAT Law are in force) together with the compliance check (so called “visto di conformità”) or an alternative subscription (as per the article 10, paragraph 7, first and second sentence, Law Decree dated July 1, 2009, no. 78). The “alternative subscription” is a certification attesting that the tests provided by the article 2, paragraph 2, Ministerial Decree dated May 31, 1999, no. 164, has been performed by those subjects responsible for the accounting audit, if applicable, as per the article 2409bis, Civil Code; 2. submitting the guarantee, as required by the legislative provision currently in force, that has to cover three years from the execution of refund or the period provided for in the statute of limitation. • • • • the claimers carry out the business for a period lower than two years (except for innovative start-up companies as per article 25 of Law Decree no. 179/2012); the claimers received, during the the two years prior to the VAT refund claim, a tax assessment or adjustment according to which, for each year, there is a difference between the amounts assessed and the credits declared that reaches certain percentages; the claimers submitted the VAT return or the quarterly claim showing the VAT credit asked for refund, without attesting the compliance check (so called “visto di conformità”) or the alternative subscription, or without submitting the declaration in lieu of notary deed; the claimers ask for refund the VAT resulting from the termination of the activity. 24 • rispetto all’ultimo bilancio approvato il patrimonio netto non è diminuito di oltre il 40% e la consistenza degli immobili non si è ridotta di oltre il 40% per cessioni non effettuate nella normale gestione dell’attività esercitata; • • l’attività non è cessata, né si è ridotta per effetto di cessioni di aziende o rami di aziende; • nell’anno precedente non sono state cedute azioni o quote per oltre il 50% del capitale sociale (nel caso di società di capitali non quotate nei mercati regolamentati); • sono stati eseguiti i versamenti dei contributi previdenziali e assicurativi. • Come richiamato nella relazione illustrativa allo schema di decreto in esame, la semplificazione per i rimborsi IVA sarebbe stata predisposta anche in vista della chiusura della procedura di infrazione n. 2013/4080 del 26 settembre 2013 avviata dalla Commissione Europea per violazione del diritto dell’Unione Europea in merito alla disciplina del rimborso IVA di cui all’articolo 38bis, d.P.R. n, 633/1972, in ragione: • dei tempi troppo lunghi per l’erogazione dei rimborsi IVA annuali; • delle condizioni troppo severe per l’esenzione dall’obbligo di presentazione della garanzia al fine di beneficiare del periodo ridotto di rimborso dell’IVA. As mentioned in the explanatory memorandum to the draft decree at issue, the simplification related to VAT refunds claims should have been prepared in a view of closing the infringement procedure no. 2013/4080 dated September 26, 2013 started by the European Commission, for the violation of the European Union Law, regarding the VAT refund claim procedure as provided by the article 38bis, Presidential Decree no. 633/1972, due to: • too long time for the repayment of annual VAT credit; 2. Comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati contenuti nelle lettere di intento 2. Communication to the Italian tax authorities of the data contained in the so called “dichiarazione di intento” La disposizione, di cui all’articolo 20 dello schema di decreto legislativo in materia di semplificazioni fiscali, se approvato, interverrà sulle modalità di comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati riguardanti le lettere di intento rilasciata dai c.d. “esportatori abituali” (di cui all’articolo 8, comma 1, lettera c)). In particolare, come chiarito nella relazione illustrativa allo schema di decreto, il Governo a decorrere dal 1 gennaio 2015 (se approvato) ha previsto quanto segue: • l’onere di comunicazione delle dichiarazioni di intento all’Agenzia delle entrate viene trasferito dal fornitore all’esportatore abituale: le dichiarazioni di intento devono essere trasmesse telematicamente all’Agenzia delle Entrate che rilascia apposita ricevuta telematica; • l’esportatore abituale consegna al proprio fornitore o prestatore, ovvero in dogana, la dichiarazione di intento trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate unitamente alla copia della ricevuta di presentazione; • il fornitore o prestatore riepiloga nella dichiarazione annuale IVA i dati delle operazioni effettuate senza applicazione dell’IVA nei confronti dei singoli esportatori abituali; • per dispensare l’esportatore abituale dalla consegna cartacea in dogana di suddetta documentazione, entro 120 giorni dall’entrata in vigore della norma in esame, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli la banca dati delle dichiarazioni di intento. 25 the shareholders’ equity has not decreased, in respect of the results of the last approved financial statement, by more than 40% and the consistency of the real estate properties has not been reduced more than 40% due to supplies not carried out in the normal operation of the activity carried out; the business itself has not ceased, nor has been reduced as a result of transfers of companies or going concern; in the year previous to the VAT refund claim, shares or quotes of the same company for an amount higher than 50% of the share capital have not been sold (in case of a joint-stock company not listed on a regulated markets); social security and welfare payments have been carried out. • • • the severe conditions provided for the exemption to submit a guarantee in order to obtain a reduced period for the VAT refund. The provision, referred to the article 20, draft legislative decree related to tax simplifications, if approved, will introduce amendments about the procedures of the communication to the Italian tax authorities of the data contained in the so called “dichiarazione di intento” issued by the so-called “usual exporters” (as per the article 8, paragraph 1, letter c)). In particular, as clarified in the explanatory memorandum to the draft decree, the Italian Government, starting from January 1, 2015 (if approved), has provided as follows: • the burden to communicate the so called “dichiarazione di intento” to the Italian tax authorities is transferred from the supplier to the “usual exporter”: the above mentioned declarations have to be submitted via electronic means to the Italian tax authorities that will issue the related return receipt; • the “usual exporter” delivers to his supplier, or to Customs authorities, the so called “dichiarazione di intento” already submitted, via electronic means to the Italian tax authorities together with a copy of the return receipt; • the supplier summarizes the data of the transactions exempt from VAT with right to deduct carried out towards “usual exporters” in the annual VAT return; • within 120 days after the date in which the provision at hands will enter into force, the Italian tax authorities will provide the Customs authorities with a database related to the so called “dichiarazione di intento” in order to exempt the “usual exporters” from a paper delivery to the customs of the above mentioned declaration. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Solo dopo il ricevimento della lettera di intento e della relativa ricevuta, il fornitore potrà effettuare l’operazione senza applicazione dell’imposta. The supplier is entitled to carry out the transaction as exempt form VAT with right to deduction only after receiving the so called “dichiarazione di intento” and the related return receipt. Lo schema di decreto è intervenuto sui profili sanzionatori. In particolare (se approvato), sostituendo l’attuale comma 4bis, dell’articolo 7, decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, sarà punito con una sanzione amministrativa dal cento al duecento per cento dell’imposta il fornitore o prestatore che effettua cessioni o prestazioni senza applicazione dell’imposta (i.e. non imponibili ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera c), d.P.R. n. 633/1972) senza aver preventivamente: • ricevuto la dichiarazione di intento; • riscontrato telematicamente l’avvenuto rilascio della ricevuta da parte dell’Agenzia delle Entrate. The draft decree introduced amendments regarding penalties. In particular (if approved), replacing the existing paragraph 4bis, article 7, Legislative Decree dated 18 December 1997 no. 471, penalties from 100% to 200% of the VAT due could be challenged to supplier that renders supplies of goods or provision of services exempt from VAT with no right to deduction according to the article 8, paragraph 1, letter c), Presidential Decree no. 633/1972, without, having, in advance: A tale riguardo, potrebbe trovare applicazione l’istituto del favor rei, previsto dall’articolo 3, d.lgs. n. 472/1997, per cui le violazioni commesse prima del 1 gennaio 2015, in relazione agli obblighi comunicativi in capo al fornitore, ad oggi in vigore, non dovrebbero più essere sanzionabili. In this respect, the principle of favor rei provided by the article 3, Legislative Decree no. 472/1997, could be applicable. Accordingly, as regards the violations committed before to January 1, 2015, in respect of the obligations to communicate the data related to the so called “dichiarazioni di intento” by the supplier, currently in force, should no longer be punishable. Per la definizione della modalità applicative della disposizione in esame, lo schema di decreto rimanda ad un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, da emanarsi entro 90 giorni dall’approvazione della legge. In order to define the way of the application of the above mentioned provision, the draft decree refers to an Act of the Italian tax authorities’ Director, to be issued within 90 days from the approval of the Law. 3. Comunicazione delle operazioni intercorse con paesi black list 3. Communications related to transactions carried out with companies established in black-list countries Ad oggi, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, D.L. 25 marzo 2010, n. 40, i soggetti passivi IVA hanno l’obbligo di comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate (mediante modello di comunicazione polivalente) le cessioni di beni e le prestazioni di servizi di importo superiore a 500 Euro, effettuate e ricevute, registrate e soggette a registrazione, nei confronti di operazioni economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi cosiddetti “Black List”. According to article 1, paragraph 1, Law Decree dated March 25, 2010, no. 40, currently, taxable persons have to communicate, via electronic means, to the Italian tax authorities (through the so called “Modello di comunicazione polivalente”) supplies of goods and provisions of services higher than 500 euro, carried out and received, recorded and subject to registration, towards taxable persons resident or domiciled in “Black List” countries. In base all’articolo 21 dello schema di decreto, fermi restando i soggetti tenuti alla presentazione della dichiarazione, i presupposti della comunicazione e la modulistica da utilizzare, se approvato, verrà previsto quanto segue: • l’aumento della soglia al di sotto della quale non sussiste l’obbligo di comunicare le operazioni all’Agenzia delle Entrate da 500 Euro a 10.000 Euro; According to the article 21 of the draft decree (without changing the subjects required to file the above mentioned form, the conditions for the communication and the forms to be used), if approved, it will be provided as follows: • the increase of the threshold from 500 euro to 10,000 euro under which there is no obligation to communicate to the Italian tax authorities the transactions carried out with taxable persons resident or domiciled in “Black list” countries; • the annual periodicity (and no more monthly or quarterly, depending on the amount of transactions carried out in the previous four quarters) for the electronic filing to the Italian tax authorities of the above mentioned communication. • la periodicità annuale (e non più mensile o trimestrale, in relazione all’ammontare delle operazioni effettuate nei quattro trimestri precedenti) per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate della relativa comunicazione. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 • • received the so called “dichiarazione di intento”; checked, via electronic means, the return receipt issued by the Italian tax authorities. 26 4. Richiesta di autorizzazione per effettuare operazioni intracomunitarie 4. Request for authorization to perform intra-EU transactions All’articolo 22 dello schema di decreto in materia di semplificazioni, se approvato, verranno previste importanti modifiche alla disciplina nazionale nell’ambito: • di attribuzione del numero di identificazione ai fini IVA; • di inserimento dello stesso nella banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie (i.e. VIES). Article 22 of the draft decree related to simplifications, if approved, will introduce important changes to the domestic legislation in relation to: • the attribution of the VAT identification number; • the inclusion of the VAT identification number in the database related to taxable persons that perform intra-EU transactions (i.e. VIES). In particolare, viene previsto: • l’inclusione immediata nella banca dati (i.e. VIES) all’ atto della comunicazione dell’intenzione di effettuare operazioni intracomunitarie; • l’esclusione dal VIES, previo invio di apposita comunicazione al soggetto passivo da parte dell’Agenzia delle Entrate, qualora lo stesso non abbia presentato alcun elenco riepilogativo per quattro trimestri consecutivi successivi alla data di inclusione nella suddetta banca dati; • la verifica da parte degli Uffici, mediante i poteri di cui al d.P.R. n. 633/1972, della completezza e dell’esattezza dei dati forniti dai soggetti per la loro identificazione ai fini IVA. In caso di esito negativo del controllo, l’Ufficio emana un provvedimento di cessazione della partita IVA e di esclusione della stessa dalla banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie. A tale riguardo, lo schema di decreto rinvia ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate con il quale sono stabilite le modalità operative di inclusione delle partite IVA nella banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie, nonché i criteri e le modalità di cessazione della partita IVA e dell’esclusione della stessa dalla medesima banca dati. In particular, it is provided: • the immediate inclusion in the database (i.e. VIES system) upon the communication of the intention to carry out intra-EU transactions; • the exclusion from the VIES system, previously issuing an appropriate notification to the taxpayer by the Italian tax authorities, whether the latter has not submitted any Intrastat form for at least the four consecutive quarters following the date of inclusion in the VIES system; Come previsto dalla relazione illustrativa allo schema di decreto, la proposta normativa sarebbe volta ad assicurare una maggiore armonizzazione della disciplina IVA nazionale con il diritto dell’Unione Europea ed, in particolare, con il Regolamento del 7 ottobre 2010, n. 904/201, relativo alla cooperazione amministrativa e alla lotta contro la frode in materia d’imposta sul valore aggiunto. As provided by the explanatory memorandum to the draft decree, the proposed legislation is aimed at ensuring the harmonization of national VAT rules with the EU law and, in particular, with the Regulation dated 7 October 2010, no. 904/201, related to administrative cooperation and combating fraud in the field of value added tax. Infatti, il suddetto regolamento stabilisce inter alia: • all’articolo 17 che “ciascuno Stato Membro archivia in un sistema elettronico (…) i dati riguardanti l’identità, l’attività, l’organizzazione e l’indirizzo delle persone a cui ha attribuito un numero di identificazione IVA (…), nonché la data di attribuzione di tale numero”; • all’articolo 20 che “le informazioni di cui all’articolo 17 sono inserite immediatamente nel sistema elettronico”; • all’articolo 19 che “Gli Stati Membri provvedono a che le informazioni disponibili nel sistema elettronico di cui all’articolo 17 siano aggiornate, complete ed esatte”. The above mentioned Regulation provided, inter alia: • at article 17, that “each Member State shall store in an electronic system […] data on the identity, activity, legal form and address of persons to whom it has issued a VAT identification number, […], as well as the date on which that number was issued”; • at article 20, that “the information referred to in Article 17 shall be entered into electronic system without delay”; • at article 19, that “Member State shall ensure that the information available in the electronic system referred to in Article 17 is kept up-to-date and is complete and accurate”. 27 • the Italian tax authorities’ offices, according to the Presidential Decree n. 633/1972, have to check the completeness and accuracy of the data provided for their identification for VAT purposes. In case of a negative result, the Italian tax authorities issue an act for the cancellation of the VAT identification number and the exclusion of the latter from the database related to taxable persons carrying out intra-EU transactions. In this respect, the draft decree refers to an act of the Italian tax authorities’ Director where it will be established the way for the inclusion of the VAT identification numbers in the VIES system and the criteria and procedures for the cancellation of the Italian VAT number and the exclusion of the latter from the database. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 5. Semplificazione elenchi Intrastat servizi 5. Simplification of the Intrastat declaration regarding the provision of “generic” services L’articolo 23 dello schema di decreto in esame rimanda all’emanazione (entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione) di un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Dogane, di concerto con l’Agenzia delle Entrate e d’intesa con l’Istituto Nazionale di Statistica, volto a ridurre il contenuto informativo degli elenchi riepilogativi delle prestazioni intracomunitarie di servizi c.d. “generiche” (ossia diverse da quelle di cui agli articoli 7quater e 7quinquies, d.P.R. n. 633/1972) rese e ricevute da soggetti passivi IVA stabiliti in un altro Stato Membro dell’Unione Europea. Article 23 of the draft decree in question, refers to the issuance (within 90 days from the time in which the above mentioned decree will enter into force) of an Act of the Italian tax authorities’ Director, in agreement with the Italian tax authorities and the National statistical authorities, aimed at reducing the content of the Intrastat form regarding the provisions of “generic” services (i.e. services other than those provided by the articles 7quater and 7quinquies, Presidential Decree no. 633/1972) rendered and received from VAT taxable persons established in another member State. In particolare, viene previsto che l’elenco riepilogativo delle prestazioni di servizi intracomunitari contenga unicamente: • i numeri di identificazione IVA delle controparti; • il valore delle suddette transazioni; • il codice identificativo del tipo di prestazione resa o ricevuta; • il paese di pagamento. In particular, it is provided that the Intrastat declaration regarding intra-EU provisions of services only contains: In aggiunta, l’articolo 25 del suddetto schema di decreto è volto a semplificare: • l’onere di comunicazione dei dati ai fini statistici, relativi agli scambi commerciali intracomunitari, a beneficio delle imprese che rispondono a determinati requisiti indicati nei decreti del Presidente della Repubblica emanati annualmente ai sensi dell’articolo 7, comma 1, decreto legislativo n. 322 del 6 settembre 1989, concernente l’elenco delle indagini per le quali la mancata fornitura dei dati si configura come violazione dell’obbligo di risposta; • il carico sanzionatorio prevedendo l’applicazione di sanzioni una sola volta per ogni elenco mensile inesatto o incompleto a prescindere dal numero di transazioni mancanti o riportate in modo errato nell’elenco stesso. In addition, article 25 of the above mentioned decree aimed at simplifying: • the burden of the communication of the data, related to intra-EU transactions, for statistical purposes, for the benefit of companies that meet specific requirements as per the Presidential decrees currently issued according to the article 7, paragraph 1, Legislative Decree no. 322 dated September 6, 1989, related to the list of investigations according to which an infringements for the obligation to reply applies; 6. Ulteriori semplificazioni 6. Additional simplification In ambito IVA, si segnala, inoltre, quanto segue: • l’aumento al 50 per cento della detrazione forfettaria (articolo 74, comma 6, d.P.R. n. 633/1972) riconosciuta per le operazioni di sponsorizzazione relative agli intrattenimenti, i giochi e le altre attività di cui alla tariffa allegata al d.P.R. n. 640/1972 per le quali: As regards the VAT matters, it should also be noted: • the increase to 50% of the standard VAT deduction (as per the article 74, paragraph 6, Presidential Decree no. 633/1972) provided for sponsorship transactions related to entertainment, games and other activities as per the Tariff enclosed on the Presidential Decree no. 640/1972 according to which: • VAT applies on the same taxable basis as the one provided for the entertainment tax and is charged in the same way as the latter; • l’imposta si applica sulla stessa base imponibile dell’imposta sugli intrattenimenti ed è riscossa con le stesse modalità stabilite per quest’ultima; • vige un regime forfettario di determinazione dell’IVA. A tale riguardo, la relazione illustrativa al decreto in esame sottolinea che l’intento di suddetta disposizione è, altresì, quello di ridurre il contenzioso dovuto, in particolare, alle difficoltà di distinguere tra prestazioni di pubblicità e di sponsorizzazione (articolo 29 dello schema di decreto); TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 • • • • • the VAT identification number of the counterparties; the value of the above mentioned transactions; the identification code of the type of services rendered or received; the country of payment. the amount of the penalties due, providing only once penalties for each monthly Intrastat declaration incorrect or inaccurate regardless the numbers of missing transactions or incorrectly reported on the above mentioned declaration. • a forfeit determination of VAT applies. In this respect, the explanatory memorandum to the draft decree in question clarified that the aim of the above mentioned provision is to minimize the risk of tax litigations due to, in particular, the difficulties in distinguish the advertising from the sponsorship services (article 29 of the draft legislative decree); 28 • l’aumento del valore unitario delle spese per gli omaggi da 25,82 Euro a 50 Euro per i quali è consentita la detrazione IVA, al fine di un coordinamento con la deducibilità prevista ai fini delle imposte sui redditi (articolo 108, comma 2, del TUIR) vengono, in particolare, modificati (articolo 30 dello schema di decreto): • l’articolo 2, secondo comma, n. 4, d.P.R. n. 633/1972, rubricato “Cessione di beni”; • l’articolo 3, terzo comma, d.P.R. n. 633/1972, rubricato “Prestazioni di servizi”; • l’articolo 19bis1, lettera h), d.P.R. n. 633/1972, rubricato “Esclusione o riduzione della detrazione per alcuni beni e servizi” ; • l’estensione della possibilità di recuperare l’IVA originariamente versata, al momento di effettuazione dell’operazione, nel caso in cui il corrispettivo non sia stato pagato anche “a seguito di un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato ai sensi dell’articolo 182bis del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, ovvero di un piano attestato ai sensi dell’articolo 67, lettera d) del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, pubblicato nel registro delle imprese”. A tale riguardo, la relazione illustrativa al decreto in esame sottolinea che l’intento di suddetta disposizione è quello di coordinare la disciplina IVA di cui all’articolo 26, d.P.R. n. 633/1972, con la disciplina ai fini della deducibilità delle perdite su crediti ai fini delle imposte sui redditi (articolo 31 dello schema di decreto); • la modifica dei criteri da utilizzare per l’individuazione delle abitazioni “non di lusso” per le quali sia possibile usufruire dell’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 4 per cento sulle cessioni. In particolare, vengono considerate abitazioni “non di lusso” quelle classificate o classificabili (come espresso nella relazione illustrativa) nelle categorie catastali diverse da A1, A8 e A9 (articolo 33 dello schema di decreto). • DL 91/2014 ai fini ACE: beneficio al 40% per le quotate e possibilità di conversione delle eccedenze in crediti d’imposta Irap Law Decree 91/2014: 40% increase of ACE benefit for listed companies and possibility to convert ACE surplus into IRAP tax credits (Simone Marchiò – Giuseppe Falduto) (Simone Marchiò – Giuseppe Falduto) La disciplina ACE (Aiuto alla Crescita Economica), dopo l’innalzamento dell’aliquota del rendimento nozionale ad opera della legge 147/2013(Legge di Stabilità 2014), è tornata ad essere oggetto di ulteriori modifiche da parte del legislatore, con il Decreto Legge 91/2014 (c.d. “Decreto competitività 2014”). Il provvedimento, che dovrà essere oggetto di conversione in legge entro il 24 agosto 2014, contiene alcune misure di sostegno alla patrimonializzazione delle società italiane, attuate attraverso l’introduzione di due innovazioni alla disciplina ACE: ACE (the Notional Interest deduction regime), after the increase of its rate introduced by the Law 147/2013 (fiscal year 2014 Italian Budget Law), is once again subject to further amendments through the Law Decree 91/2014 (so-called “Competitiveness Decree 2014”). 29 • • the increase from 25.82 euro to 50 euro of the unit value of the gifts according to which the VAT deduction is allowed, in order to coordinate the above limit deduction to the one provided for income taxes (article 108, paragraph 2, TUIR); in particular the following articles would be amended (article 30 of the draft decree): • article 2, paragraph 2, n. 4, Presidential Decree no. 633/1972, titled “Supply of goods”; • article 3, paragraph 3, Presidential Decree no. 633/1972, titled “Supply of services”; • article 19bis1, letter h), Presidential Decree no. 633/1972, titled “Exclusion or reduction of input VAT deduction related to some goods and services”; the extend the possibility to recover VAT, settled upon the tax point, in the case the consideration has not been paid also “due to a debt restructuring agreement pursuant to the article 182bis, Royal Decree no. 267 dated March 16, 1942, or due to certified reformation plan according to the article 67, letter d), Royal Decree no. 267 dated March 16, 1942, published on the Companies’ Register”. In this respect, the explanatory memorandum to the draft legislative decree clarified that the aim of the above provision is to coordinate the Italian VAT Law, as per article 26, Presidential Decree no. 633/1972, with the provisions related to the bad debt provided for income taxes (article 31 draft decree); the amendments of the criteria defined in order to identify non luxury houses for which supplies the reduced VAT rate equal to 4% apply. In particular, are considered “non luxury houses” those classified in the cadastral categories other than A1, A8 and A9 (article 33 draft legislative decree). The decree, which has to be converted into Law by 24th August 2014, is aimed to support the capitalization of the Italian companies and introduces two amendments to ACE regime: TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 • la maggiorazione del 40% dell’incremento di capitale rilevante ai fini ACE per le società che si quotano nei mercati regolamentati degli Stati UE e dello Spazio Economico Europeo; • la facoltà (sia per le società quotate e non) di convertire l’eccedenza di rendimento nozionale in un credito d’imposta usufruibile ai fini IRAP. • the 40% increase of ACE base for companies which apply for the admission to EU or European Economic Area (EEA) regulated markets; • the right (for both listed and unlisted companies) to convert ACE surplus into a Regional Tax (IRAP) credit. La prima misura, contenuta all’art. 19, comma 1 lett. a, del D.L. 91/2014, introduce una disposizione “temporanea” di carattere incentivante per le società le cui azioni sono quotate in mercati regolamentati di Stati membri della UE o aderenti allo Spazio Economico Europeo. Tali società avranno diritto, per il periodo d’imposta di ammissione alla quotazione e per i due successivi, ad una maggiorazione del 40% applicata alla variazione in aumento del capitale proprio (c.d. base rilevante ACE) realizzata in ciascuno dei tre suddetti periodi d’imposta rispetto a quello precedente. Tale potenziamento si rifletterà in un maggior rendimento nozionale del capitale, deducibile dal reddito complessivo netto (dopo l’utilizzo delle perdite fiscali pregresse) secondo le ordinarie modalità di funzionamento della disciplina (tra cui si ricorda il rispetto del limite del patrimonio netto). Trattasi, come si evidenzia, di una agevolazione temporanea che opera soltanto per il periodo d’imposta in cui avviene l’ammissione alla quotazione e per i due successivi (triennio di applicazione) ed è commisurata agli incrementi di capitale intervenuti nel corso dello stesso triennio di applicazione. Per i periodi d’imposta successivi, la variazione in aumento del capitale proprio sarà determinata senza tenere conto della maggiorazione del 40% e l’incremento di capitale, anche per la parte realizzata durante il triennio di osservazione, dovrà essere determinato in base alle regole ordinarie. The first measure, regulated by art. 19, paragraph 1, let. a, of the D.L. 91/2014, introduces a favourable “temporary” provision for companies whose shares are listed on EU or EEA regulated markets. Preme sottolineare che, nonostante la disposizione in esame disciplini esplicitamente il periodo successivo al triennio di applicazione e non anche quello antecedente, l’eccedenza ACE disponibile nell’anno antecedente a quello di quotazione non dovrebbe beneficiare di alcuna maggiorazione. We emphasize that, despite the provision in question expressly regulates the fiscal years subsequent the application period and not also the previous years, ACE surplus available in the year prior the listing should not benefit from any increase. L’incentivo, applicabile alle società le cui azioni saranno ammesse alla quotazione nei suddetti mercati regolamentati a decorrere dal 25 giugno 2014, è subordinato alla preventiva autorizzazione rilasciata dalla Commissione Europea ai sensi dell’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea che dovrà, su istanza presentata dal Ministero dello sviluppo economico, valutare se il nuovo regime è compatibile con le norme europee in materia di aiuti di stato. The benefit - applicable to companies whose shares are admitted for listing in the aforesaid markets as of 25th June 2014 - is however subject to approval by the EU Commission, pursuant to art. 108 of the European Union Treaty, who shall, upon specific request made by the Ministry of Economic Development, evaluate whether the new regime is complaint with EU State Aid regulations. In merito alla seconda misura in commento, il comma 4, art. 1 del D.L. 91/2014 prevede che, in alternativa al riporto delle eccedenze ACE, le stesse possano essere convertite in un credito d’imposta IRAP. Regarding the second measure, paragraph 4, art. 1 of the Law Decree 91/2014 introduces an alternative to carry forward ACE surplus; it’s now possible to convert the same ACE surplus into an IRAP tax credit. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Such companies will be eligible, for the fiscal year of the listing and the subsequent two, to a 40% increase applied on the upward equity adjustments, relevant for ACE purposes, occurred in each of these three fiscal years compared with the previous one. This booster implies higher amount of ACE, deductible from company’s net taxable base (after offsetting previous fiscal years tax) in accordance with the ordinary mechanism of ACE regime (eg. company’s equity threshold). As described, the legislator introduces a temporary benefit that operates only for the fiscal year of listing and for the following two (three-year application period) and it’s proportional to the equity increase occurred during the same three-year period. For the following fiscal years, ACE base has to be computed without considering the 40% ACE booster. In other words, the upward equity adjustments, relevant for ACE purposes, also for the portion referred to the three year period of observation, has to be determined in accordance with ordinary rules. 30 L’intervento consentirebbe in questo modo di utilizzare le eccedenze anche negli anni fiscali in cui si registra una perdita fiscale oppure un reddito incapiente rispetto alla deduzione complessivamente spettante. Il credito d’imposta dovrà essere determinato applicando alla suddetta eccedenza l’aliquota del 27,5% (per i soggetti IRES) e potrà essere utilizzato in diminuzione dell’imposta regionale sulla attività produttive in cinque quote annuali di pari importo. Riguardo la decorrenza fiscale, la scelta se riportate in avanti l’eccedenza ACE non utilizzate oppure convertirle in credito d’imposta da utilizzare ai fini IRAP dovrà essere effettuata a decorre dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014. This alternative allows to deduct ACE surplus also in those fiscal years in which the company accounted an IRES loss or a net taxable base not sufficient to absorb ACE deduction totally available. The tax credit has to be determined by applying 27,5% IRES tax rate to the above surplus and can be used to offset IRAP due through five annual installments of equal amount. Diversi sono, tuttavia, i punti che andranno chiariti come, a titolo d’esempio, i) l’operatività della nuova norma con l’attuale obbligo (vedasi la recente circolare ministeriale n. 12 del 2014, par. 5) di trasferire al consolidato l’eccedenza ACE di ciascuna società consolidata nei limiti del reddito imponibile di gruppo; ii) la possibilità di convertire in credito d’imposta anche le eccedenze ACE formatesi in periodi di imposta antecedenti all’entrata in vigore del presente decreto. Several, however, are the points that need to be clarified as, by way of example, i) the application of the new rule in relation to the current obligation (see the recent Circular Letter n° 12/2014, par. 5) to transfer ACE surplus of each consolidated companies to the tax group within the limits of the taxable income at consolidated level; ii) the possibility to convert into an IRAP tax credit also ACE surplus generated in the fiscal years prior the entry into force of this Decree. Verifica a “tavolino”: la Corte di Cassazione prende una posizione discutibile Tax audit at Tax Authorities’ offices: Supreme Court takes a controversial position (Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli) (Ugo Cannavale - Andrea Porcarelli) La garanzia prevista dall’articolo 12, comma 7 della legge n. 212 del 2000 non è applicabile a fronte di un’attività istruttoria effettuata a “tavolino” presso gli uffici dell’Amministrazione finanziaria. Questa è la conclusione della recente Sentenza della Corte di Cassazione n. 13588 del 13 giungo 2014 la quale risulta così massimata «l’Amministrazione finanziaria può emettere l’accertamento anche prima del termine di sessanta giorni se l’atto impositivo scaturisce da controlli a tavolino dell’ufficio, in questo caso sui questionari, e non da una vera e proprie ispezione nella sede del contribuente». Guarantee provided by Article 12, paragraph 7, Law no. 212 of 200o is not applicable if the investigation is performed at Tax Authorities’ offices. This is the conclusion of the recent Decision no. 13588 of June 13th 2014 of the Supreme Court, which states that «Italian Tax Authorities can issue the tax assessment notice also before the term of sixty days if the administrative act raise from controls performed at authorities’ offices, through questionnaires, and not with an investigation at taxpayer’s offices». Introduzione Introduction L’art. 12 della legge n. 212 del 2000 elenca una serie di doveri dell’Amministrazione finanziaria e di diritti del contribuente nei confronti del quale sono svolti accessi, ispezioni e verifiche nei locali destinati all’esercizio dell’attività d’impresa. In particolare, il comma 7 prevede che «dopo il rilascio della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni da parte degli organi di controllo, il contribuente può comunicare entro sessanta giorni osservazioni e richieste che sono valutate dagli uffici impositori. L’avviso di accertamento non può essere emanato prima della scadenza del predetto termine, salvo casi di particolare e motivata urgenza». Article 12 of Law no. 212 of 2000 provides Italian Tax Authorities duties and taxpayer’s rights in case of inspections and of tax audits at taxpayers’ business offices. 31 Regarding the entering into force of the provision, the choice on whether carry forward the ACE or convert it into a IRAP tax credit should be done starting from the fiscal year ongoing at 31th December 2014. More in detail, paragraph 7 provides that «after the issuing of the closing tax audit report of the Tax Authorities, the taxpayer can provide within sixty days observations and requests which has to be considered by the Administration. Tax assessment notice cannot be issued before than such term, except when valid urgency reasons occurs». TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Al riguardo, le SS. UU. della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 18184 del 29 luglio 2013 hanno affermato che «l’inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l’emanazione dell’avviso di accertamento […] determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, la illegittimità dell’atto impositivo emesso ante tempus». In this regards, Decision no. 18184 dated July 29th 2013 by the Joint Sitting of the divisions of the Supreme Court stated that «the unrespect of the term of sixty days to issue the tax assessment notice […] determine, except from those cases of particular and justified urgency, the illegality of the act issued ante tempus». Attraverso tale asserto giurisprudenziale sembrava essersi ormai consolidato nel sistema tributario un istituto di civiltà nei rapporti tra Amministrazione e contribuente. Difatti, tale tutela del contribuente è garantita anche alla luce dell’interesse dell’Amministrazione finanziaria a non promuovere contestazioni manifestamente infondate atte a generare liti temerarie nonché di dubbia produttività. Decision seemed to have stated a principle in the system which regulates the relationship between Italian Tax Authorities and taxpayers. In fact, this guarantee is provided, following Administration’s interests in order to avoid litigations not duly justified and leading to unnecessary disputes. Tuttavia, stante il tenore letterale della norma, sebbene nel caso di verifica con accesso nei locali del contribuente sia ormai pacifico il riconoscimento di tale garanzia (qualora l’atto non sia emesso in seguito a giustificati motivi di urgenza), tale certezza viene meno per i controlli a tavolino. Giova in ogni caso precisare che tale disposizione non è applicabile agli accertamenti “standardizzati” (derivanti, ad esempio, da studi di settore), i quali, per loro validità (e per disposto procedimentale di loro applicazione), debbono essere preceduti da un invito al contraddittorio al fine di dibattere sulle risultanze riscontrate dall’Amministrazione finanziaria. However, even if the above described guarantee is applicable, in any case, when inspections are performed at taxpayers’ offices (except from those cases of particular and justified urgency) this principle is not certain on tax audit performed at Tax Authorities’ offices. For sake of clarity, we underline that this disposition is not applicable to “standard” assessment (e.g. deriving form the so called “studi di settore”) which for its validity (as provided by law disposition) has to be proceeded by the request of debate in order to discuss on issues raised by Italian Tax Authorities. Il caso The case Il contribuente aveva ricevuto tre avvisi di accertamento ai fini IRPEF rispettivamente relativi alle annualità 2003, 2004 e 2005. Negli stessi atti l’Amministrazione finanziaria aveva rettificato il reddito mediamente l’istituto dell’accertamento sintetico (ex art. 38, comma 4, del D.P.R. n. 600/1973) fondato su elementi presuntivi della capacità contributiva desunti da un questionario redatto dal contribuente stesso. La CTR del Piemonte aveva ritenuto illegittimi gli avvisi di accertamento in quanto emessi prima del decorso del termine di 60 giorni dalla data dell’ultimo verbale di contraddittorio applicando il disposto previsto dall’art. 12, comma 7 dello Statuto del Contribuente. L’Agenzia proponeva ricorso presso la Corte di Cassazione il quale veniva accolto con la sentenza n. 13588 del 13 giugno 2014. In tale sede gli Ermellini hanno precisato le disposizioni contenute nell’art. 12 della legge n. 212 del 2000 sono «tutte palesemente calibrate sulle esigenze di tutela del contribuente in relazione alle visite ispettive in loco». The taxpayer received three tax assessment notice for IRPEF purposes related to fiscal years 2003, 2004 and 2005. In this acts, Italian Tax Authorities made adjustments of the taxable income using the so called “accertamento sintetico” (provided by Article 38, paragraph 4 of the Presidential Decree no. 600 of 1973) which is based on information obtained through a questionnaire filled by the taxpayer. A parere della Suprema Corte le ipotesi del controllo in loco non devono essere affatto confuse con quelle degli accertamenti “a tavolino” (e.g. questionari), rispetto ai quali non sussisterebbe l’esigenza di imporre termini dilatori all’azione di accertamento, non esistendo una previsione normativa in tale direzione, né una previsione di carattere generale che imponga il contraddittorio fin dalla fase di formazione della pretesa fiscale. Under the Supreme Court opinion inspections in “loco” have to be considered differently from the ones performed at Administration’s offices (e.g. questionnaires) inasmuch no specific or general law provisions provide the obligation of debate in this case. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 The Regional Court retained illegal the tax assessment notice inasmuch issued before that the term of 60 days from the closing date of the tax audit report (as provided by Article 12, paragraph 7 of Law no. 212 of 2000). With Decision no. 13588, June 13th 2014, the Supreme Court accepted Italian Tax Authorities appeal. In this case, the Judges clarified that the disposition provided by Article 12 of Law 212 of 2000 is «clearly related to inspections performed at taxpayers’ offices». 32 Difatti «la naturale vis expansiva dell’istituto del contraddittorio procedimentale nei rapporti tra fisco e contribuente non giunge fino al punto da imporre termini dilatori all’azione di accertamento che derivi da controlli dell’Amministrazione nella propria sede, in base ai dati forniti dallo stesso contribuente o acquisiti documentalmente». In fact «the mandatory debate between Tax Authorities and taxpayers do not lead to the application of the dilatory terms of the notice of assessment if it raise from inspections performed at administrative offices and performed on the basis of data provided by the taxpayer or acquired by external documents». Gli Ermellini a sostegno di tale tesi citano due recenti sentenze: la n. 7960 del 2014 emessa nel caso accertamento standardizzato mediante l’applicazione dei parametri e degli studi di settore, e la n. 7598 del 2014 emessa in tema di accise ed inerente la tardiva compensazione del credito d’imposta spettante al contribuente sul pagamento delle imposte. The Judges in order to sustain their opinion cited two Decisions of the Supreme Court: no. 7960 of 2014 issued in case of “standard” assessment in application of the so called “studi di settore”, and no. 1958 of 2014 issued on excise duties matters and related to the late offset of tax credit during the payment of taxes. Inoltre, la Suprema Corte chiarisce che «nell’ordinamento non sussiste un principio generale che imponga il contraddittorio fin dalla fase di formazione della pretesa fiscale» e tale principio non può essere desunto neppure dal diritto comunitario, difatti, la Corte di Giustizia Europea (Sentenza C-276/12 del 22/10/2013, Jiřì Sabou) ha affermato che l’Amministrazione, quando procede alla raccolta di informazioni, non è tenuta ad informare il contribuente né a conoscere il suo punto di vista. Moreover, the Supreme Court clarified that «in the Italian legislative system is not present a general principle which bind the debate from starting phases of the tax disputes» and this principle cannot be inferred even from community law cases, in fact, EU Court of Justice (Decision C-276/12 of October 22nd 2013, Jiřì Sabou) clarified that when Tax Authorities proceed with the gather of information have not to inform the tax payer nor to understand his point of view. Considerazioni Considerations La ratio sottostante l’articolo 12, comma 7, dello Statuto del Contribuente consiste nel premettere al soggetto accertato di partecipare attivamente al procedimento tributario, potendo avanzare le proprie considerazioni in una fase precontenziosa e, pertanto, vedendo tutelato il proprio diritto alla difesa. Alla luce di quanto sopra la Corte di Cassazione (SS. UU., Sentenza n. 18184 del 29 luglio 2013) ha affermato il principio secondo il quale è illegittimo l’atto impositivo emesso senza rispettare il termine di 60 giorni dal processo verbale di constatazione. Ratio under Article 12, paragraph 7, Law no. 212 of 2000 is to allow to the taxpayer to participate to the tax assessment procedure. In this case, the entity assessed can provide its own considerations before starting the tax litigation in line with its defence rights. Gli Ermellini (Sentenze n. 18906 del 2011, n. 16999 del 2012 e n. 2594 del 2014) hanno inoltre chiarito che la nullità ascrivibile all’avviso di accertamento emesso ante tempus deve trovare applicazione anche nei casi in cui non sia stata svolta, da parte dell’Amministrazione Finanziaria una vera e propria attività di verifica presso il contribuente, ma soltanto un mero reperimento di documenti fiscali. The Judges (Decisions no. 18906 of 2011, no. 16999 of 2012 and 2594 of 2014) has clarified that the tax assessment notice issued ante tempus is null and void also if the Italian Tax Authorities inspection was not really performed at taxpayers offices and consists in the mere collection of tax relevant documentation. Ne consegue che il divieto di emanazione di atti impositivi prima dei 60 giorni, a decorrere dalla data di conclusione delle indagini da formalizzarsi in apposito PVC dovrebbe trovare applicazione qualunque sia l’attività di controllo posta in essere dall’Amministrazione Finanziaria. Inoltre, attraverso la Sentenza n. 28049 del 2009 la Corte di Cassazione aveva precisato che «la norma che prevede l’invio di un questionario al contribuente sottoposto ad accertamento si prefigge il meritorio scopo di favorire il dialogo e l’intesa tra Fisco e cittadino – rapporti che debbono essere necessariamente improntati a lealtà, correttezza e collaborazione, in quanto siano in gioco gli obblighi di solidarietà come quello in materia tributaria e di evitare, per quanto possibile il ricorso a procedure contenziose». As a consequence the prohibition to issue the tax notice of assessment before 60 days from the closing report seems to be applicable to any audit performed by Italian Tax Authorities. 33 Taking into account the above the Joint Sitting of the divisions of the Supreme Court (Decision no. 18184 issued on July 29th 2013) stated that the administrative act issued before than 60 days from closing report is illegal. Moreover, in Decision no. 28049 of 2009 the Supreme Court clarified that «law provision which provides the sending of the tax questionnaire to the taxpayer is aimed to promote dialogue and feeling between the Tax Authorities and taxpayers – relationships that must be necessarily characterized by fairness, honesty and cooperation, in line with solidarity principles aimed to avoiding, if possible, tax litigations». TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Alla luce di quanto sopra non è chiaro quale sia il nesso logico, nonché sostanziale, che identifichi il contraddittorio quale accessorio ai soli accertamenti in loco. Difatti in tale caso verrebbero ad essere soggiogati i principi sopra esposti ed affermati dalla stessa Corte. Inoltre la Corte di Giustizia della UE, Sentenza Sopropé (C349/07 del 18 Dicembre 2008), ha chiarito (punto 49) che «il destinatario di una decisione a lui lesiva deve essere messo in condizione di far valere le proprie osservazioni prima che la stessa sia adottata (allo scopo) di mettere l’autorità competente in grado di tener conto di tutti gli elementi del caso. Al fine di assicurare una tutela effettiva della persona o dell’impresa coinvolta, la suddetta regola ha in particolare l’obiettivo di consentire a queste ultime di correggere un errore o di far valere elementi relativi alla loro situazione personale, tali da far sì che la decisione sia adottata o non sia adottata, ovvero abbia un contenuto piuttosto che un altro». Taking into account the above, it is not clear why the cooperation between Tax Authorities and taxpayers can operate only for audits in taxpayer’s offices. Consequently, in this case the above mentioned principles should not be respected. La stessa ha affermato, inoltre, che «i destinatari di decisioni che incidono sensibilmente sui loro interessi devono essere messi in condizione di manifestare utilmente il loro punto di vista in merito agli elementi sui quali l’Amministrazione intende fondare la sua decisione. A tal fine essi devono beneficiare di un termine sufficiente» (punto 37). In addition, the same Decision stated that «the addressees of decisions which significantly affect their interests must be placed in a position in which they can effectively make known their views as regards the information on which the authorities intend to base their decision. They must be given a sufficient period of time in which to do so» (point 37). La pronuncia della Corte Europea muove dall’affermazione che il diritto di difesa, in quanto principio generale del diritto comunitario, deve trovare applicazione ogni volta che l’Amministrazione si proponga di adottare un atto capace di produrre effetti rilevanti nella sfera giuridica del destinatario. The Decision of UE Court of Justice is based on the fact that the defense right, as general principle of EU community laws, have to be applied every time that the Italian Tax Authorities issue an act able to produce significant effects on taxpayers. I richiami giurisprudenziali The cited case law La Corte di Cassazione fonda la propria tesi facendo perno su recenti asserti giurisprudenziali. Tali richiami, tuttavia, sembrano essere poco puntuali. In primis, la Suprema Corte cita due proprie sentenze: n. 7960 del 2014 e n. 7598 del 2014. The Supreme Court founded its opinion on recent case law. However, these citations seem to be not really focused on the matter. First of all, the Supreme Court cited two cases to support its Decision: no. 7960 of 2914 and no. 7958 of 2014. La Sentenza n. 7960 tratta il caso dell’accertamento standardizzato mediante parametri e studi di settore. E’ opportuno ricordare che per tale procedura accertativa è prevista, a pena la nullità, una fase necessaria di contraddittorio procedimentale, idonea ad assicurare al contribuente l’interlocuzione con l’Amministrazione ex-ante all’emissione dell’atto amministrativo. In tale caso il contraddittorio è già stato esperito e, quindi, la ratio sottostante all’art. 12, comma 7, dello Statuto del contribuente non sarebbe applicabile. Con la Sentenza n. 7598 la Suprema Corte si era espressa in merito al “microcosmo” delle accise. Nel caso si escludeva che il termine dilatorio di 60 giorni (ex art. 12, comma 7, Legge n. 212/2000) possa essere applicato all’ipotesi di avviso di pagamento emesso per effetto di tardiva compensazione del credito d’imposta spettante al contribuente nel pagamento delle accise (ex art. 14 D.Lgs. n. 504 del 1995) ove la pretesa impositiva si sia generata in seguito all’esame di atti sottoposti all’analisi dell’Amministrazione finanziaria direttamente dallo stesso contribuente. Pertanto, viene da sé che il precedente richiamato sia relativo ad una fattispecie tributaria non speculare a quella esaminata. Decision no. 7960 is related to the case of “standard” assessment performed through so called “studi di settore”. In this regard, we underline that during such assessment procedure is provided a mandatory debate in order to ensure to the taxpayer the dialogue with Tax Authorities before the tax notice of assessment is issued. In this case, the debate was already provided and, therefore, ratio under Article 12, paragraph 7 of Law 212 of 2000 is not applicable. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Moreover, the UE Court of Justice, Decision Sopropé (C349/07 of December 18th 2008) clarified (point 49) that the «addressee of an adverse decision must be placed in a position to submit his observations before that decision is adopted is to enable the competent authority effectively to take into account all relevant information. In order to ensure that the person or undertaking concerned is in fact protected, the purpose of that rule is, inter alia, to enable them to correct an error or submit such information relating to their personal circumstances as will argue in favour of the adoption or non-adoption of the decision, or in favour of its having a specific content». Decision no. 7598 of the Supreme Court expressed on excise duties. In this respect it was excluded that the dilatory term of 60 days (provided by Article 12, paragraph 7 of Law no. 212 of 2000) could be applied to cases of tax notice of assessment issued for late offset of tax credits payable to the taxpayer on excise duties matters (pursuant Article 14 of Legislative Decree no. 504 of 1995) if the administrative act raise from the exam of documentation provide by the taxpayer. Consequently, the case under discussion refers to a matter not similar to the Decision in comment. 34 In aggiunta a quanto sopra, gli Ermellini sembrano peccare di approssimazione anche per quanto riguarda il richiamo alla Sentenza C-276/12 del 22/10/2013 (Jiřì Sabou contro la Repubblica Ceca). Difatti, tale sentenza europea, in estrema sintesi, statuisce che il diritto al contraddittorio non deve (ma può) essere riconosciuto anche sulle scelte istruttorie ma, di converso, conferma che il diritto al contraddittorio è fondamentale dopo qualsivoglia tipologia di istruttoria antecedente al provvedimento amministrativo. In addition to the above, the Judges seems to be careless also when they cited the Decision C-276/12 of October 22nd 2013 (Jiřì Sabou and Czech Republic). Conclusioni Conclusions «Ancorché il comma 7 della Legge n. 212 del 2000, art. 12, preveda il termine dilatorio di sessanta giorni dalla chiusura delle operazioni di controllo per chiusura delle operazioni di controllo per notificare l’avviso di accertamento, consentendo durante la sua pendenza di formulare richieste ed osservazioni, con riferimento alle verifiche fiscali condotte presso il domicilio del contribuente, ne è legittima e scevra da vizio di incostituzionalità la letterale interpretazione che porti ad escluder dal predetto beneficio il contribuente accertato mediante istruttoria svolta presso l’ufficio accertatore?»Nelle doglianze proposte dal contribuente ed accolte dagli Ermellini (Corte di Cassazione Sentenza n. 2594 del 2014) possono essere efficacemente riepilogati i dubbi che la Sentenza in commento è in grado di generare. Difatti per diritto al contradditorio deve intendersi il diritto di un soggetto che subisce un provvedimento amministrativo a promanare le proprie ragioni prima che l’atto impositivo sia emanato. «Although Article 12, paragraph 7, of Law no. 212 of 2000, provides the dilatory term of sixty days from the closing date of the inspection for the end of the controls to issue the tax notice of assessment, allowing in this time to make requests and observations, referred to tax audits performed at taxpayers’ offices, is legitimate and constitutional the exclusion of investigation performed at Authorities’ offices?». In the appeal proposed by a taxpayer and accepted by the Judges (Supreme Court, Decision no. 2594 of 2014) can effectively summarized the doubts that the Decision in question is able to generate. A parere di chi scrivi, tale dovere dell’Amministrazione e diritto del contribuente ha la funzione di tutelare il diritto alla difesa (art. 24 della Costituzione) ed ad assicurare il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione (art. 97 della Costituzione). Under the writer opinion, this duty of Italian Authorities and taxpayer’s right is aimed at protection of the defense right (Article 24 of Italian Constitution) and to ensure the impartiality of the Administration (Article 97 of Italian Constitution). Lo stesso è, inoltre, riconosciuto vis expansiva nell’ordinamento europeo (e.g. Sentenza Sopropé, C-349/07 del 18 Dicembre 2008) ogni volta che l’Amministrazione si proponga di adottare un atto capace di produrre effetti rilevanti nella sfera giuridica del destinatario. Diversamente opinando verrebbe a crearsi, in spregio al generale principio di collaborazione tra Amministrazione e contribuente, una illogica disparità di tutela fra i contribuenti a seconda delle modalità di verifica adottate dall’Ufficio. Secondo la sentenza in commento, difatti, verrebbe a sostanziarsi la strana possibilità di contraddittorio solo a chi è stato verificato in loco. Pertanto, si auspicano futuri interventi della Suprema Corte su verifiche emesse sulla base di questionari non riferiti a casi concernenti studi di settore o comparti particolari quali quelli delle accise. This principle is provided also by European jurisprudence (e.g. Sentenza Sopropé, C-349/07 of December 18th 2008) each time that Authorities issue acts able to hit the juridical position of the recipient. 35 The European Decision stated that the taxpayers’ debate right have not to be (but can) respected also on choices related to the inspection, but confirm that it is fundamental after the conclusion of any kind of investigation before the issue of the tax assessment. In fact, for the debate right have to be understood as the needs of an entity (that suffer an administrative investigation) to point out its reasons before the tax notice of assessment will be issued. Otherwise a different and illogical treatment of taxpayers raises from the way how the audit is conducted, this should be contrary to the collaboration principle between Administration and taxpayers. Under the Decision in comment, the possibility to issue observations on Italian Tax Authorities conclusions would be recognised only if the inspection is performed at taxpayers’ offices. Therefore, we hope that the Supreme Court will issue future Decisions on inspections performed on the basis of tax questionnaires not related to cases concerning the so called “studi di settore” or particular sectors such as excise duties. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Decreto Competitività: le modifiche apportate al Codice Civile in materia di S.p.A. e S.r.l. Competitiveness Decree: amendments to the Italian Civil Code on joint stock and limited-liability companies (Clara I. Ceccarelli – Emanuela M. De Felici) (Clara I. Ceccarelli – Emanuela M. De Felici) Con il decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014 (il “Decreto Competitività”) sono entrate in vigore specifiche modifiche al Capo V e VI del Codice Civile, in materia di capitale sociale per le S.p.A. e di controlli per le S.r.l. Come noto, il decreto legge ha un effetto provvisorio. Pertanto, tali modifiche saranno definitive solo se esso sarà convertito. By means of the Law Decree no. 91, June 24, 2014 (the “Competitiveness Decree”) some specific amendments to Part V and VI of the Italian Civil Code have been entered into force in relation to joint stock companies’ corporate capital and internal audit of limited liability companies. According to the Italian Law, the law decree has temporary effect. The amendments included in the Competitiveness Decree will be therefore definitive only if it will be turned into law. Per quanto concerne le novità riguardanti le S.p.A., il comma 7 dell’articolo 20 del Decreto Competitività stabilisce che “all’articolo 2327 del codice civile la parola: “centoventimila” è sostituita dalla seguente: “cinquantamila”, prevedendo in questo modo la riduzione dell’ammontare minimo necessario per la costituzione di una società azionaria (e, conseguentemente, anche per le società in accomandita per azioni). As for changes regarding the joint stock companies, paragraph 7 of Section 20, Competitiveness Decree sets forth that “in Section 2327 of the civil code, the word “one hundred twenty thousand” is replaced by the following one: “fifty thousand”. In this way, a reduction of the minimum corporate capital required to incorporate joint stock companies (and consequently limited partnership with share capital) is reduced. La ratio della novella è rinvenibile nella relazione illustrativa al Decreto Competitività (la “Relazione”) in cui il Legislatore indica il capitale minimo come una delle ragioni del “minor successo” delle S.p.A. come scelta degli imprenditori in fase di start-up. Nella Relazione si legge infatti che: “l’ammontare minimo del capitale sociale per la costituzione di una società per azioni può essere considerato [...] uno dei motivi per i quali le imprese in fase di avviamento privilegiano il ricorso al tipo della srl, in luogo della spa, che per converso rappresenta il modello di riferimento per accedere al mercato dei capitali di rischio e di debito.” The ratio of such amendment can be found in the explanatory report to the Competitiveness Decree (the “Report”) in which the Legislator identifies the minimum initial corporate capital as one of the reasons why entrepreneurs do not usually choose the typology of joint stock companies for their Newcos. As a matter of fact, in the Report it is stated that “the minimum amount of the corporate capital needed to incorporate a joint stock company can be considered [...] one of the reasons why the start-up companies prefer to use the limited liability model instead of the joint stock one, that, on the contrary, represents the reference model to enter into the risk and debt capital market”. L’intervento del Legislatore risulta del resto in linea con il contesto europeo. Secondo infatti quanto indicato nella Relazione: “la seconda direttiva in materia di società (77/91/ CE) e l’art. 6, par. 1, della direttiva 2012/30/UE del 25 ottobre 2012 prevedono un importo minimo pari a 25 mila euro” e legislazioni estere come quelle “dei principali Stati membri dell’UE (Regno Unito, Germania e Francia) prevedono un capitale minimo inferiore a quello stabilito in Italia”. The choice of the Legislator is in line with the European framework. In fact, according to what is indicated in the Report: “the second directive on companies (77/91/EEC) and Article 6, par. 1 of the Directive 2012/30/UE dated October 25, 2012 provide a minimum amount of 25 thousand euros” and foreign legislations such as those “of the main EU Member States (UK, Germany and France) provide for a minimum corporate capital lower than the one required in Italy”. Il Consiglio Notarile di Pavia, commentando le novità introdotte dal Decreto Competitività, ha considerato questa novella normativa come un intervento da collocarsi nel più ampio progetto del Legislatore volto ad incidere via via nel tempo “sul ruolo del capitale sociale”. The Notaries’ Council of Pavia has considered these amendments as an intervention to be placed in the broader project performed over time by the Legislator aimed at gradually modifying “the corporate capital’s role”. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 36 Tale progetto avrebbe la sua finalità, secondo il Consiglio Notarile di Pavia, nell’“l’evidente funzione di favorire la costituzione delle società azionarie”, essendo ormai evidente che il capitale sociale ha assunto progressivamente una funzione che non è “più certamente quella di garanzia per i creditori”. Such a project, according to the Notaries’ Council of Pavia, would have its scope in “the clear purpose to promote the incorporation of joint stock companies” being conspicuous by now that the role of the corporate capital cannot longer be considered “as a creditors’ guarantee”. È tra l’altro possibile rinvenire le origini della scelta del Legislatore nell’introduzione ed evoluzione della disciplina della società a responsabilità limitata cd. “semplificata” che - attraverso il susseguirsi di vari passaggi - è giunta sino a prevedere una S.r.l. avente capitale sociale pari ad 1 Euro. Additionally, it is possible to find the origins of such intent in the introduction and evolution of the discipline of the so called “simplified limited liability company” which - through several steps – allows now to set up a limited liability company with capital of 1 Euro. Il Consiglio Notarile di Pavia ha, poi, evidenziato come la modifica dell’ammontare minimo del capitale sociale delle S.p.A. si rifletta inevitabilmente anche sulla disciplina della riduzione (volontaria od obbligatoria) del capitale per perdite. The Notaries’ Council of Pavia has also underlined that the change concerning the minimum amount of joint stock companies’ corporate capital will inevitably have effects on the discipline of the (voluntary or mandatory) corporate capital reduction due to losses. A questo proposito, i notai pavesi hanno infatti precisato che mentre in caso di “(…) riduzione per perdite superiori al terzo del capitale (art. 2446, c.c.) non si registrano particolari effetti (determinante è la perdita di oltre un terzo del capitale convenzionalmente fissato, qualunque sia il suo importo), diversamente è a dirsi per la riduzione al di sotto del minimo legale, dovendosi tener conto del nuovo minimo”. To this regard, Notaries of Pavia have pointed out that while in case of “(...) reduction of the capital due to losses higher than one-third of the same (Section 2446, Civil Code) no particular consequences occur (crucial is the loss higher than onethird of the corporate capital conventionally set, irrespective from its amount), different is the case in which the reduction of the corporate capital leads the same under the minimum amount provided for by the law. In such hypothesis it will be necessary to take into consideration the new minimum amount (set forth by the Competitiveness Decree)”. Si prenda ad esempio il caso di una S.p.A. con capitale pari ad Euro 120.000 (e cioè l’importo di capitale precedentemente previsto dal Codice Civile per la costituzione di una società azionaria). In tale ipotesi, la S.p.A. in questione: “(…) se ha perdite comprese tra 40.000 e 70.000 euro deve ridurre il capitale secondo il procedimento di cui all’art. 2446 c.c., ma non è più obbligata a ricostituire lo stesso sino all’importo originario (i.e. Euro 120.000); - se ha perdite superiori a 70.000 euro deve ridurre il capitale ex art. 2447 c.c. ed è tenuta a reintegrarlo ad almeno 50.000 euro”. On this regard, it can be taken as example a joint stock company holding a corporate capital of Euro 120,000 (i.e. the amount previously provided for by the Civil Code to set-up a joint stock company). In this hypothesis, if such a joint stock company: “(...) - incurs losses between 40,000 and 70,000 Euros, it has to reduce its capital according to the procedure laid down in Section 2446, Civil Code, but it is no longer required to replenish the corporate capital up to the original amount (i.e., up to Euros 120,000); - incurs in losses over 70,000 Euros, the corporate capital has to be reduced pursuant to Section 2447, Civil Code, and it has to be restored up to at least 50,000 Euros”. Passando ora alla trattazione della riforma riguardante le S.r.l., il comma 8 dell’articolo 20 del Decreto Competitività stabilisce che “all’articolo 2477 del codice civile il secondo comma è abrogato (…)”. Tale comma imponeva la nomina dell’organo di controllo o del revisore legale dei conti nell’ipotesi in cui la società a responsabilità limitata fosse dotata di un capitale sociale non inferiore a quello minimo stabilito per le S.p.A. Turning to analyze the reform concerning limited liability companies, paragraph 8 of Section 20, Competitiveness Decree, provides that “the second paragraph of Section 2477, Civil Code, is cancelled (...)”. Such a paragraph required the appointment of the Board of Statutory Auditors or the legal auditor (individual or auditing firm as the case may be) if a limited liability company has a corporate capital no lower than the one set forth for joint stock companies. L’effetto di tale abrogazione determina come conseguenza la previsione obbligatoria dell’organo di controllo o del revisore legale solo nei casi previsti dal comma 3 dell’articolo 2477, Codice Civile e quindi allorquando una S.r.l. (i) sia tenuta a redigere il bilancio consolidato, (ii) controlli un’altra società obbligata alla revisione legale dei conti oppure (iii) superi, per due esercizi consecutivi, i parametri previsti dall’articolo 2435- bis, Codice Civile. This repeal has the consequence that the appointment of the Board of Statutory Auditors or of the legal auditor is mandatory only in the cases provided for by paragraph 3 of Section 2477, Civil Code, and namely when a limited liability company (i) has to prepare the consolidated financial statements, (ii) controls another company obliged to legal audit or (iii) exceeds, for two consecutive financial years, the thresholds laid down in Section 2435-bis, Civil Code. 37 TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Le ragioni sottese a questa modifica sono indicate nella Relazione, ove emerge che la scelta del Legislatore si colloca in “(…) un’ottica di semplificazione e di riduzione dei costi per le piccole e medie imprese”. The underlying reasons of this change are pointed out in the Report according to which the choice of the Legislator seems to be placed “(...) under the perspective of simplification and reduction of costs for small and medium companies”. Per tali motivazioni, la nomina del Collegio Sindacale o del revisore legale dei conti diviene - salvo mancata conversione del Decreto Competitività - solo una mera facoltà qualora non ricorrano le ipotesi previste dal comma 3 dell’articolo 2477, Codice Civile. For these reasons – unless the Competitiveness Decree is not turned into law – the appointment of the Board of Statutory Auditors or the legal auditor becomes a mere faculty should the hypothesis of paragraph 3 of Section 2477, Civil Code, do not occur. A questo proposito, si segnala che l’abrogazione del comma 2 suscita tra gli operatori alcuni interrogativi sulle sue conseguenze relativamente ai mandati conferiti agli organi di controllo in corso nelle S.r.l. che hanno provveduto a tale nomina in virtù del proprio capitale sociale. In this regard, it is worth noting that the cancellation of paragraph 2 raised some questions among the specialists about its consequences on the mandates currently in due course of the control bodies of limited liability companies (which have been appointed by virtue of the corporate capital’s amount). Con riguardo all’incarico di revisione legale dei conti, i primi commenti ritengono che potrebbe essere applicabile la previsione dell’articolo 4, comma 1, lettera i) del Decreto Ministeriale n. 261, 28 dicembre 2012 (“Regolamento concernente i casi e le modalità di revoca, dimissioni e risoluzione consensuale dell’incarico di revisione legale, in attuazione dell’articolo 13, comma 4, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39”), ove si precisa che costituisce giusta causa di revoca “(…) la sopravvenuta insussistenza dell’obbligo di revisione legale per l’intervenuta carenza dei requisiti previsti dalla legge”. With regard to legal audit engagements, the authors state that it could be applicable Section 4, paragraph 1, letter i) of Ministerial Decree no. 261, December 28, 2012 (“Regulations concerning the cases and the modalities of revocation, resignation and consensual termination of the independent legal auditors, in compliance with Section 13, paragraph 4, of Legislative Decree 27 January 2010 n. 39”). This Decree provides, as just cause for revocation, “(…) the unforeseen absence of any obligation to appoint legal auditors due to lack of the requirements provided for by the law”. Di diverso tenore è l’orientamento maggioritario della dottrina in tema di Collegio Sindacale. A different approach is asserted by the majority of authors with reference to the Board of Statutory Auditors. Al riguardo, infatti, non essendovi una norma specifica come quella dettata in materia di revisione legale dei conti, la maggior parte degli operatori sembra propendere per la tesi della permanenza in carica dei Sindaci sino alla loro naturale scadenza. La stessa dottrina auspica tuttavia un tempestivo intervento del Legislatore, volto a far chiarezza sulla natura dell’accertamento dell’assemblea dei soci che dichiara il venir meno dell’obbligatorietà dell’organo di controllo e che, conseguentemente, decide sulla sua destituzione. To this regard, since there is not a specific law regulation as the one laid down in respect to the legal auditors, most of the experts agree upon the thesis according to which Statutory Auditors should hold the office until its natural expiry. However, the same authors hope in a timely intervention of the Legislator aimed at shedding light on the nature of the shareholders’ resolution which declares the lack of the compulsoriness of the Board of Statutory Auditors and, consequently, decides on its revocation. In proposito, alcuni autori si chiedono come debba essere qualificato tale intervento assembleare: se “di esclusivo accertamento di effetti giuridici già prodottisi ex lege, senza obblighi di revoca ovvero una causa di decadenza (…)” sebbene esso non rientri “tra quelle tassativamente elencate dal legislatore (articoli 2399 e 2400 del codice civile) con l’obbligo di restare in carica fino alla scadenza del mandato”. In this regard, some authors wonder how such a shareholders’ decision has to be qualified: as an “(…) exclusive ascertainment of legal effects which are already entered into force, without any obligation to revoke the Statutory Auditors”, or as “a cause of forfeiture (...)” even if it does not fall “among the hypothesis specifically listed by the legislator (Section 2399 and 2400, Civil Code) with the consequent obligation of the Statutory Auditors to hold the office until the expiry of the mandate”. Alla luce di tali incertezze interpretative, è prevalso in dottrina, l’approccio “prudenziale” di garantire la durata dell’incarico dei Sindaci sino alla sua naturale scadenza. In light of these uncertainties, a “prudential” approach to safeguard the Statutory Auditors’ mandate until its natural expiry has prevailed among authors. Si segnala, inoltre, che l’abrogazione del comma 2 dell’articolo 2477, Codice Civile, produce effetti anche sulle società cooperative disciplinate dall’articolo 2511 e seguenti, Codice Civile. Ciò alla luce del richiamo operato dall’artico- Additionally, it should be noted that the cancellation of paragraph 2, Section 2477, Civil Code, produces its effect also on the co-operative companies ruled by Section 2511 and following articles of the Civil Code. This in light of the reference TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 38 lo 2543, Codice Civile, all’articolo 2477 in tema di nomina obbligatoria dell’organo di controllo. made to Article 2477 by Section 2543, Civil Code, regarding the mandatory appointment of control body. In conclusione, poiché la riforma relativa alle S.r.l. ha lasciato alcune “zone grigie”, appare opportuno, prima di porre in essere azioni di “ristrutturazione”, attendere la conversione del Decreto Competitività al fine di appurare se il Legislatore confermerà il percorso intrapreso oppure apporterà modifiche o fornirà chiarimenti su alcune delle scelte sinora fatte, ancora oggetto di dibattito dottrinario. Eventually, since the reform on limited liability companies has left some “grey areas”, it seems appropriate to wait for the conversion into Law of the Competitiveness Decree before putting in place restructuring actions. This for ascertaining whether the Legislator will confirm the approach chosen or will introduce changes or provide clarifications about the choices made so far which are still debated. L’exit tax alla luce del Decreto Exit tax in light of the Amending correttivo del 2 luglio 2014: novità Decree of July 2nd, 2014: newly e questioni in sospeso provided rules and outstanding issues (Roberta Tufo - Paolo Francesco Tripoli) (Roberta Tufo - Paolo Francesco Tripoli) L’8 luglio 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un nuovo decreto (D.M. 2 luglio 2014 c.d. correttivo – nel prosieguo: “Decreto”) per disciplinare il regime fiscale applicabile ai soggetti esercenti attività d’impresa che trasferiscono la loro residenza fiscale in un altro Stato dell’Unione Europea (UE) o dello Spazio Economico Europeo (SEE) (c.d. “Exit Tax”). Come noto, il Ministero dell’Economia e delle Finanze era già intervenuto per regolamentare la materia con decreto del 2 agosto 2013. L’intervento in commento opera, quindi, una parziale modifica della previgente disciplina. In aggiunta, è stato emanato in data 10 luglio 2014 l’atteso provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate recante disposizioni attuative in relazione, inter alia, a (i) le modalità di esercizio dell’opzione per la sospensione o rateizzazione dell’exit tax, (ii) il monitoraggio annuale degli importi sospesi, (iii) le garanzie che le imprese devono prestare a fronte del trasferimento della residenza fiscale. Il Decreto in commento contiene significative previsioni normative che, da un lato, rendono più preciso il quadro normativo delle operazioni di trasferimento di sede in altri stati dell’Unione Europea (o SEE) e, dall’altro, contengono novità significative sul regime applicabile. On July 8th, 2014 a new Decree was issued (Ministerial Decree dated July 2nd, 2014, hereinafter “the Decree”), amending the tax regime for companies carrying out business activities in Italy that decide to shift their tax residence in another State of the European Union (EU) or of the European Economic Area (EAA). Novità News Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2 luglio 2014 – efficace per i trasferimenti di residenza effettuati a partire dal primo periodo d’imposta successivo all’8 luglio 2014 – ripropone la previgente disciplina, in particolare, per quanto concerne: (i) la natura realizzativa del trasferimento della sede all’estero per i beni non confluiti in stabili organizzazioni in Italia, (ii) le modalità di determinazione delle plusvalenze, nonché, (iii) le poste per le quali la sospensione non è applicabile. Inoltre, viene lasciata al contribuente la scelta tra la sospensione della riscossione dell’imposta fino al verificarsi di taluni eventi “realizzativi” (disciplinati tuttavia in maniera alquanto differente rispetto al precedente decreto dell’agosto 2013) e la rateizzazione dell’imposta stessa (sebbene in sei rate annuali in luogo delle precedenti dieci). The Decree – effective for the first tax period subsequent to July 2, 2014 – confirms the following aspects of the regime previously in force: (i) the transfer abroad of the tax residence is a taxable event for assets not attributed to a Permanent Establishment in Italy of the migrant company, (ii) criteria for the capital gains computation and (iii) assets not eligible for the tax deferral. Further to above, the taxpayer still have the right to decide to alternatively elect for the tax deferral (although this option is differently regulated in the Decree) or for the payment in installments of the exit taxation (even though in six installments instead of ten as previously provided) 39 On August 2nd, 2013, the Italian Government already issued a decree regulating the tax migration of Italian companies (hereinafter “Amended Decree”). The Decree at hand involves a partial amendment to the legislation previously in force. Furthermore, on July 10th, 2014, the Italian Revenue Agency released an act (“Provvedimento”) providing instructions about, inter alia, (i) the terms to execute the election for the deferral or payment in installments of the exit taxation, (ii) annual monitoring of the deferred amounts, (iii) the type of guarantees required by companies shifting their tax residence. The Decree at stake clarifies the tax framework for Italian companies relocating their tax residence in other European Union Member States or EAA Countries and introduces significant amendments to the tax regime previously in force. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Di particolare rilevanza appare il comma 6, nel quale è definito – in maniera differente rispetto al precedente decreto dell’agosto 2013 – il momento in cui si verifica il presupposto per la riscossione delle imposte da parte dell’Erario. Significant is paragraph 6 of the Decree which identifies – differently in respect to the Amended Decree – the exact time the exit taxation obligation arises. Viene, difatti, disposto che le imposte sui redditi sui plusvalori realizzati al momento del trasferimento e oggetto dell’opzione di sospensione, devono essere corrisposte al verificarsi dei seguenti eventi: • per i beni (materiali e immateriali) ammortizzabili, negli esercizi di maturazione delle quote di ammortamento, determinate in base ai relativi coefficienti previsti dalla normativa fiscale ed indipendentemente dall’imputazione a conto economico; • per le partecipazioni, negli esercizi di distribuzione delle riserve (di utili o di capitale); • in ogni caso (anche per gli elementi patrimoniali non soggetti a processo di ammortamento) negli esercizi in cui i beni si considerano realizzati ai sensi delle disposizioni del TUIR. In detail, corporate income taxes on capital gains realized on assets transferred and elected for the tax deferral are due: Inoltre, il Decreto, nell’ultimo capoverso del comma 6, pare individuare un periodo massimo di sospensione decennale eliminando, in modo definitivo, il rischio di un differimento sine die dell’imposta dovuta. Furthermore, the last section of paragraph 6 of the Decree identifies a maximum period of ten years for tax deferral. This way, the risk of a deferment sine die of the tax due is definitively removed. Non pare invero del tutto chiaro, come tale ultimo capoverso si coordini con la citata previsione di realizzo dei beni materiali e immateriali in proporzione al processo di ammortamento. Si consideri, ad esempio, il caso dell’avviamento o dei marchi, i quali, ai sensi dell’art. 103 del TUIR, possono essere ammortizzati in un periodo massimo di 18 anni. Per tali fattispecie sembrerebbe, da una interpretazione letterale della disposizione de qua, che le imposte sulla plusvalenza sospesa concorrano, per i primi nove anni, in proporzione pari ad 1/18 dell’importo, mentre la quota residua concorrerebbe interamente decorso il decimo esercizio. Alternativamente, si potrebbe ritenere che il periodo decennale massimo previsto dal Decreto sia riferibile solo ai casi di elementi patrimoniali non soggetti ad un processo di ammortamento, sebbene il dettato del Decreto sembri riferire l’ultimo capoverso all’intero comma 6 e non solo alla disposizione relativa agli elementi patrimoniali non ammortizzati. Sono inoltre di particolare interesse le modifiche apportate alla disciplina previgente, contenute nei commi 5, 7 e 8 dell’art. 1 del Decreto correttivo. It is not clear enough how the aforesaid last section coordinates with the provision at point (i), for which tangible and intangible assets are realized proportionally to the amortization process. For istance, it is here considered the case of goodwill and brands, which shall be amortized in eighteen years, according to article 103 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR). Literally, the tax deferred on this kind of intangible assets should concur, for the first nine years, in proportion of an eighteenth (1/18) of their amount; and the remainder shall concur, for the entire amount left over, in the tenth year. Difatti, il comma 5 dell’art. 1 del Decreto correttivo, dispone che le opzioni per la sospensione o rateizzazione della riscossione, non possono essere esercitate distintamente con riferimento a ciascuno degli elementi trasferiti. La novellata normativa elimina la facoltà, offerta al contribuente dal D.M. del 2 agosto 2013, di scegliere la modalità di riscossione in modo “atomistico”, ossia con riferimento ai singoli cespiti e/o componenti trasferiti, operando in tal modo una sorta di cherry picking. Paragraph 5 of article 1 of the Decree provides that the elections for tax deferral regime or for the payment in annual installments, cannot be elected separately for each transferred asset. The amended legislation repeal the possibility, previously offered to the taxpayer by the Ministerial Decree dated August 2nd, 2013, to opt separately for tax deferment in relation to each single asset transferred, thus operating a sort of cherry picking. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 • • • for amortizable fixed assets (tangible and intangible), in fiscal years in which the amortization accrues, the latter shall be calculated according to the rates provided by the tax legislation, irrespective to the amount booked in the P&L statement; for participations, in fiscal years in which reserves (of retained earnings or of capital) are distributed; in any case (also for non-amortizable assets) in fiscal years in which assets are deemed to be realized according to the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR). Alternatively, it might be maintained that the ten years limit for tax deferment is relevant only to assets which do not undergo an amortization process, notwithstanding that the text of the Decree seems to refer the above mentioned last section to the entire paragraph 6 and not only to the provision concerning assets with an indefinite life, thus not subject to an amortization process. Equally significant for the analysis are the amendments to the legislation previously in force, provided by paragraphs 5, 7 and 8 of article 1 of the Decree. 40 In merito alle modalità di rateizzazione dell’exit tax, il comma 7 dell’art. 1 del Decreto correttivo, riduce da 10 a 6 il numero di rate – sempre con cadenza annuale – con cui è possibile versare le imposte sui redditi oggetto di rateizzazione. Il comma 8 dell’art. 1 del Decreto correttivo, estende il regime di decadenza, prima previsto solo con riguardo all’ipotesi della sospensione dalla riscossione, anche alla rateizzazione ed aggiunge, inter alia, ulteriori fattispecie di decadenza rispetto a quelle già contemplate nel precedente Decreto del 2 agosto 2013. Nel dettaglio, le nuove ipotesi di decadenza sono relative a (i) l’apertura di una procedura di insolvenza dei soggetti di cui al comma 1, (ii) la cessione delle quote da parte dei soci delle società di cui all’art. 5 del TUIR. As regarding the criteria for the payment in installments of the exit taxation, paragraph 7 of article 1 of the Decree reduces from ten to six the number of annual installments available to defer the payment. Altra novità di rilievo è introdotta dall’art. 2 del Decreto correttivo, il quale sancisce che l’art. 166 del TUIR deve essere applicato tenendo conto delle Convenzioni in materia di doppia imposizione sui redditi per determinare il momento di trasferimento della residenza. Tale previsione, tuttavia, non sembra porre prima facie rimedio al problema di determinare se le società trasferite all’estero possano avere un periodo d’imposta che termini al momento del trasferimento o siano comunque vincolate alla regola secondo la quale, la residenza è attribuita per l’intero periodo d’imposta ove una società sia stata residente in Italia per la maggior parte dello stesso. Another remarkable change has been introduced in article 2 of the Decree, which provides that article 166 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR) must be applied with regard to The Tax Treaties, in order to define the exact time of transfer of the tax residence. Prima facie, this provision does not seem to resolve adequately the matter of determining whether companies that transfer their tax residence outside of Italy could have a fiscal year which terminates at the same moment of the migration, or rather they are subject to the rule under which a company will be deemed tax resident in Italy for the entire fiscal year, considering that it was resident in Italy for the majority of the same fiscal year. A fronte del trasferimento di residenza, potrebbero infatti aversi casi di doppia imposizione (ma anche di doppia esenzione) a causa dei diversi criteri di individuazione della residenza fiscale vigenti nei singoli Stati. Infatti, qualora il trasferimento abbia luogo nella prima parte dell’anno, il reddito relativo alla frazione di esercizio, che termina alla data del trasferimento, non sarebbe imponibile in nessuno dei due stati salvo non sia considerato attribuibile alla stabile organizzazione italiana costituita eventualmente anche dalla società stessa prima del trasferimento. Diverso e opposto sarebbe invece il caso di trasferimento nella seconda metà dell’anno, in quanto entrambi gli Stati potrebbero avere titolo ad assoggettare la società ad imposizione. As a consequence of the migration to another State, there might be cases of double taxation (as well as double exemption) due to the different criteria for identifying tax residence set forth by each single State. Indeed, if the migration takes place in the first part of the fiscal year, the income realized in this period, which ends at the date of the migration, would not be taxable in any of the two States, unless it is deemed to be attributable to the Italian permanent establishment in case incorporated by the migrated company itself before the transfer of the residence. Conversely, the transfer of residence in the second part of the fiscal year could trigger opposite effects, since both the States might be entitled to tax the company’s income. Questioni aperte Outstanding issues Sebbene il Decreto correttivo abbia meglio definito alcuni degli aspetti di maggiore interesse della disciplina in materia di exit tax, permangono tutt’ora, alcune questioni aperte analizzate brevemente nel prosieguo. Notwithstanding that the Decree has defined more clearly a few of the more significant aspects of the regulations governing the exit taxation, there still remain some outstanding issues, briefly analyzed herein. Alcuni dubbi sussistono in merito all’utilizzo delle perdite pregresse in compensazione delle imposte dovute, a fronte del trasferimento di residenza in uno dei paesi dell’UE o SEE. Difatti, il nuovo intervento del legislatore non ha modificato quanto disposto dal comma 4 dell’art. 1 del Decreto del 2 agosto 2013, pertanto permane un sistema strutturato in tre fasi per l’utilizzo delle perdite. Tale sistema prevede che le perdite fiscali riportate a nuovo siano utilizzate prioritariamente in abbattimento del reddito dell’ultimo periodo d’imposta di residenza in Italia. In questa prima fase, sembrerebbe fuori discussione l’applicazione del regime di compensazione delle perdite definito dall’articolo 84 del TUIR. Pertanto, secondo tale regola ordinaria, la Firstly, doubts remain as regarding the use of tax losses carried forward to offset the taxes to be paid with reference to the transfer of residence in a European Union Member State or EAA country. Furthermore, no amendments have been provided to paragraph 4 of article 1 of the Ministerial Decree dated August 2nd, 2013. As a matter of fact, the use of tax losses carried forward is subject to a system structured in three stages. The latter requires that the tax losses carried forward are primarily used to offset the taxable income determined for the last fiscal year of Italian residence. This taken into consideration, it seems indisputable the application of article 84 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR) in respect to the offset of tax losses. Therefore, under these general rules, 41 Afterwards, paragraph 8 of the same article extends to the payment in installments the termination cause from the regime – Initially provided only for tax deferral – and introduces further causes of termination in addition to those already set up by the Ministerial Decree dated August 2nd, 2013. More specifically, the newly introduced termination causes are (i) opening of an insolvency procedure of the subjects listed in paragraph 1, and (ii) sale of the shares owned by partners of companies regulated by article 5 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR). TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 compensazione avrà luogo nei limiti dell’80% del reddito imponibile, fatta eccezione, ai sensi del comma 2 dell’art. 84 del TUIR, per le perdite realizzate nei primi tre periodi di imposta dalla data di costituzione della società. Nella seconda fase, l’eccedenza che residua dalla prima fase, verrebbe utilizzata in compensazione della plusvalenza da trasferimento di residenza. Per suddetta seconda ipotesi, sussistono tutt’ora numerose perplessità in merito all’applicabilità dell’art. 84 del TUIR. Infine, la terza fase, prevedrebbe che le perdite potranno essere riportate in capo alla stabile organizzazione residua in proporzione e nei limiti della “differenza tra gli elementi dell’attivo e del passivo” attribuiti alla predetta stabile organizzazione, inoltre, è per tale quota che le perdite residue potranno essere utilizzate in riduzione del reddito della stabile organizzazione ai sensi dell’art. 84 del TUIR. the offset of tax losses carried forward will be restricted to a percentage equal to 80% of the taxable income, except for the case of tax losses realized in the first three fiscal years from the date of incorporation of the company, as provided by paragraph 2 of article 84 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR). In the second stage, the tax losses left over the first stage are used to offset the deemed capital gain arising from the migration of residence. The latter case casts several doubts on the applicability of the already mentioned article 84 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR). Lastly, in the third stage, the tax losses left over the previous two stages, might be carried forward by the permanent establishment, in proportion and within the “difference between assets and liabilities” attributed to the aforesaid permanent establishment. Moreover, the tax losses carried forward might be used to offset the income of the permanent establishment, in respect to the provision of article 84 of the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR), within the aforesaid limits. Altri dubbi permangono relativamente all’applicabilità del regime di sospensione della riscossione, nel caso di perdita dello status di soggetto fiscalmente residente, per effetto di operazioni straordinarie transfrontaliere. Difatti, l’ambito di applicazione oggettivo della disciplina in materia di exit tax, sono i trasferimenti di residenza realizzati attraverso lo spostamento della sede e non anche quelli che conseguono, indirettamente, da operazioni straordinarie (es. le fusioni, le scissioni, i conferimenti a carattere transfrontaliero) previste dalla direttiva 2005/19/CEE, recepita nell’ordinamento interno dall’art. 178 e ss. del TUIR, le quali possono condurre parimenti al trasferimento di residenza. Pertanto, dette operazioni resterebbero escluse dall’opzione di tax deferral facendo emergere, in tal modo, regimi impositivi differenti – permettendo al contribuente di sospendere o meno la tassazione sui plusvalori – per operazioni che di fatto conducono allo stesso risultato, ossia la perdita della residenza ai fini fiscali in Italia. Further uncertainties remain as regards the tax deferment regime in case of loss of the tax resident status, as a consequence of cross-border extraordinary transactions. The objective scope of the exit taxation regulation is limited to the transfer of residence implemented through the transfer of the place of effective management, thus excluding those transfers which occur as an indirect consequence of extraordinary transactions (e.g. cross border mergers, demergers, contributions of business). The latter, regulated under the Directive 2005/19/ EC and transposed into Italian legislation by the Italian Corporate Income Tax Code (TUIR, articles 178 and following), could equally conduct to the loss of tax residence. Therefore, the above mentioned kind of transactions would be considered out of scope with reference to the option for tax deferment. This way, different tax regimes would be brought out, allowing the taxpayer to decide whether or not to elect for the tax deferment in case of operations which, de facto, lead to the same output, i.e. the loss of residency in Italy for tax purposes. Le nuove Linee Guida di Confindustria per la costruzione dei modelli organizzativi ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001 The new Confindustria Guidelines for drawing up of the organizational models pursuant to Legislative Decree no. 231/2001 (Pietro Orzalesi – Pamela Terazzi) (Pietro Orzalesi – Pamela Terazzi) In data 21 luglio 2014, il Ministero della Giustizia ha approvato le nuove Linee Guida emesse da Confindustria per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo, ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001, in materia di responsabilità amministrativa degli enti. On July 21, 2014, the Ministry of Justice approved the new Confindustria Guidelines for drawing up the organizational, management and control models, to be adopted pursuant to Legislative Decree 231/2001, with reference to the entities’ criminal liability. La prima versione delle Linee Guida di Confindustria è stata approvata il 7 marzo 2002 e successivamente aggiornata il 2 aprile 2008. The first release of the Confindustria Guidelines was approved on March 7, 2002 and successively amended on April 2, 2008. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 42 L’evoluzione normativa e giurisprudenziale in materia di responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. n. 231/2001 ha comportato la necessità di revisione e aggiornamento delle Linee Guida in commento. The trend of law and case law amendments involving entities’ criminal liability under Legislative Decree no. 231/2001 implied the necessity to amend and review the Confindustria Guidelines. A seguito di un’approfondita attività di riesame da parte di un gruppo di lavoro appositamente incaricato da Confindustria per l’aggiornamento delle proprie Linee Guida, a marzo 2014 è stata prodotta una nuova bozza del documento inviato al Ministero della Giustizia (come previsto dall’articolo 6, comma 3, D.Lgs. n. 231/2001). Come sopra riportato, il 21 luglio 2014, il Ministero della Giustizia ha approvato la versione finale del testo delle Linee di Confindustria. Following an in-depth activity of review carried out by a dedicated team appointed by Confindustria for the updating of the Guidelines, in March 2014, a new draft of the document has been released and notified to the Ministry of Justice (as provided by Section 6, paragraph 3, Legislative Decree no. 231/2001). As reported above, on July 21, 2014, the Ministry of Justice issued the final approval of the proposed text of the Confindustria Guidelines. La nuova versione delle Linee Guida mantiene la distinzione in due parti, una generale (in cui sono enunciati i principi generali dettati dal D.Lgs. n. 231/2001) e una speciale (c.d. case study, in cui, con riferimento a ciascuna categoria di reato presupposto, sono elencate le possibili aree a rischio reato, i relativi controlli e le modalità di commissione dei reati). The new release of the Guidelines is still divided into two parties, one general (in which the general principles set forth by Legislative Decree no. 231/2001 are provided for) and one special (so called, case study, in which, with reference to each category of crimes, the possible area at risk, the related protocols and modalities of commission of the crimes are listed). Entrando più nello specifico delle revisioni apportate alla nuova versione delle Linee Guida di Confindustria, segnaliamo le seguenti principali modifiche: • nella parte generale, è stato inserito un nuovo capitolo sui lineamenti della responsabilità amministrativa da reato e una tabella di sintesi aggiornata dei reati presupposto richiamati dal D.Lgs. n. 231/2001, nonché un nuovo capitolo sul sistema disciplinare e i meccanismi sanzionatori e sull’Organismo di Vigilanza (con particolare riferimento alla sua composizione) e sui gruppi di imprese; • nella parte speciale, è stata effettuata una consistente rivisitazione, volta ad inserire le nuove fattispecie di reato presupposto ed introdurre un metodo di analisi più schematico ed organico di mappatura dei rischi. With specific reference to the reviews introduced to the new release of the Confindustria Guidelines, we highlight the following main amendments: • in the general part, a new chapter on the principles of the administrative liability and an updated table exhaustively listing the crimes provided by Legislative Decree no. 231/2001, as well as a new chapter on the disciplinary system and on compliance officer (in particular, with reference to its appointment) have been added, as well as a paragraph on the groups of companies; 43 • the special part did undergo a consistent review, inserting the new crimes and introducing an analysis system more schematic and organic in order to identify the areas at risks. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Segnaliamo ai lettori della TLS Newsletter la pubblicazione di un interessante articolo avente ad oggetto l'estensione della responsabilità amministrativa degli enti in tema di reati di criminalità organizzata nazionale e transnazionale redatto da alcuni componenti del Comitato Scientifico della nostra Newsletter. We bring to the attention of the readers of TLS Newsletter the recent publishing of an interesting essay written by some members of our Scientific Committee, concerning the enforcement of entities' criminal liability with reference to associated crimes committed at a domestic and transnational level. L'articolo è pubblicato sul n. 3 (luglio - settembre 2014) della rivista La Responsabilità Amministrativa delle Società e degli Enti, (meglio nota come Rivista 231) ed è disponibile anche in forma elettronica all'indirizzo www.rivista231.it The article is published on the 3rd issue (July - September 2014) of the legal review La Responsabilità Amministrativa delle Società e degli Enti, (also known as Rivista 231) and it is also available (in Italian language only) at the following web address www.rivista231.it Di seguito, il titolo ed un breve abstract Please, find below translation of the full title and a short abstract Il principio di tassatività in materia di responsabilità amministrativa degli enti con riferimento ai reati fine del delitto di associazione per delinquere. Commento ad una recente sentenza della Suprema Corte e ricadute applicative ai fini della costruzione dei modelli organizzativi di Pietro Orzalesi e Bruno Carbone The peremptoriness principle of the entities criminal liability with reference to the offences that may be scope of associated crimes. Comment on a recent decision of the Supreme Court and possible implications for the drafting of the organisational models by Pietro Orzalesi and Bruno Carbone La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3635/2014, affronta il tema controverso legato alla possibilità di “estendere” il perimetro dei reati presupposto della responsabilità amministrativa degli enti in presenza di una associazione per delinquere (nazionale o transnazionale). The Supreme Court, with the decision n. 3635/2014, faces the controversial issue related to the possibility to "enlarge" the scope of the crimes underlying entities' criminal liability in presence of associated crimes (either national or transnational). In particolare, la sentenza in commento, affermando l’inidoneità del reato di cui all’articolo 416, c.p., a determinare una responsabilità dell’ente collettivo per ipotesi di “delittifine” non ricompresi espressamente nel numero chiuso dei reati presupposto previsti dalla legge, consente di operare alcune importanti considerazioni quanto all’ambito e all’estensione dei modelli organizzativi, confermando, in particolare, la validità dell’approccio restrittivo, già suggerito in precedenza da alcuni autori, volto ad escludere dalle aree di rischio dei modelli 231 ipotesi di attività aziendali riferibili a fattispecie delittuose estranee a quelle espressamente previste dalla legge come causa di responsabilità amministrativa ai sensi del D.lgs. 231/2001. Tra gli elementi fondanti la lettura della Suprema Corte, assume primaria importanza il principio di legalità, per quanto attiene alla tassatività delle fattispecie di reato presupposto che – per scelta legislativa – costituiscono appunto un numerus clausus. In particular, this decision states that the offence under Art. 416 of the Italian Criminal Code (i.e. associated crimes) may not imply a liability for the entity (legal person) in case the crimes that are the scope of the criminal association do not fall within the shortlist of the crimes sanctioned under the Decree 231. Accordingly, the same decision allows to make certain important thoughts on the wideness and extension of the organisational models, thus confirming the strict interpretation suggested in the past by certain Scholars aimed at limiting the areas at risk covered by the models 231 to those crimes explicitly mentioned within the scope of the Decree no. 231/2001. Among the assumptions of the interpretation made by the Supreme Court, it is worth mentioning the relevance of the principle of strict legality invoked with specific reference to the peremptoriness of the crimes underlying entities' criminal liability, which - by law - have been construed as a numerus clausus. TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 44 In evidenza TAX ACADEMY. LA FISCALITA' INTERNAZIONALE SDA Bocconi in collaborazione con PwC Tax Academy si propone di promuovere un significativo punto di incontro e di dibattito sul tema della fiscalità internazionale nel mondo degli operatori. L’Academy sarà strutturata su tre programmi di formazione: il primo partirà nel 2014, i successivi nel 2015 e nel 2016. I tre programmi saranno strettamente connessi tra loro, ma ciascuna annualità sarà autonomamente fruibile, anche in ragione delle diverse competenze dei partecipanti. Quando: da ottobre 2014 Dove: SDA Bocconi Approfondimenti: formazione-executive/tax-academy La partecipazione al corso è a numero chiuso. Per ricevere ulteriori informazioni: [email protected] 45 TLS Newsletter n° 8 Anno 2014 Editore - Publisher TLS - Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti Via Monte Rosa 91 20149 Milano Direttore Responsabile - Editor Gaetano Arnò Comitato Scientifico - Scientific Committee Gaetano Arnò, Barbara Mirta Ferri, Valentino Guarini Realizzazione grafica - Graphic design Federica Colombo Stampatore - Printed by TLS - Associazione Professionale di Avvocati e Commercialisti, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano Comitato di Redazione - Editing Committee Ugo Cannavale, Arturo Cassina, Alessandro Catona, Salvatore Cuzzocrea, Carmen Ettorre, Egidio Filetto, Maida Fiorese, Simone Guidi, Mario Zanin, Paolo Lucarini, Pietro Orzalesi, Mia Pasini, Leonardo Penna, Fabio Pirolozzi. Marta Primavesi, Luca Saglione, Nancy Saturnino, Claudio Valz, Alessia Angela Zanatto, Filippo Zucchinelli Le nostre sedi/ Our offices Milano • Via Monte Rosa, 91 • 20149, Italia • Tel. +39 02 916051 • Fax. +39 02 91605000 Bologna • Via Finelli,8• 40126 , Italia • Tel. +39 051 6167711 • Fax. +39 051 6167799 Brescia • Via Borgo Pietro Wuhrer, 23 • 25123, Italia • Tel. +39 030 3697601 • Fax. +39 030 3697690 Firenze • Viale Antonio Gramsci, 15 • 50121, Italia • Tel. +39 055 2482911 • Fax. +39 055 2482999 Napoli • Piazza Dei Martiri, 30 • 80121, Italia • Tel. +39 081 716141 • Fax. +39 081 7161450 Padova • Via Vicenza, 4 • 35138, Italia • Tel. +39 049 873421 • Fax. +39 049 723651 Palermo • Via Marchese Ugo, 60 • 90141, Italia • Tel. +39 091 6268669 • Fax. +39 091 301321 Parma • Viale Tanara, 20/A • 43100, Italia • Tel. +39 0521 242848 • Fax. +39 0521 781844 Roma • Largo Angelo Fochetti, 29 • 00154, Italia • Tel. +39 06 5717851 • Fax. +39 06 57178557 Torino • Corso Palestro, 10 • 10122, Italia • Tel. +39 011 592271 • Fax. +39 011 5922777 Treviso • Viale Gian Giacomo Felissent, 90 • 31100, Italia • Tel. +39 0422 425611 • Fax. +39 0422 425699 Verona • Via Francia, 21/C • 37135, Italia • Tel. +39 045 8051411 • Fax. +39 045 8051499
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