Pag. 6 Ogni settimana..... grandi affari insieme !!! La Luna ti porta fortuna !!! In Edicola il Giovedì www.laluna.it - 0141.530684 Giovedì 22 gennaio 2015 Raggi di Seguici anche su Facebook: La Luna Asti EVENTI - NOTIZIE - ATTUALITÀ - SPETTACOLO Domenica 25 gennaio, in Sala Pastrone, il concerto per ricordare l’Olocausto Shtetl! Si celebra il Giorno della Memoria Thierry Lalo, Kirby Shaw, Veronica Cohen. In occasione della Giornata della Memoria, Ha collaborato con gli ensemble Tempio domenica 25 gennaio alle 16.30 in Sala Armonico, A la mi re, Cantus Firmus, Pastrone si terrà il concerto “Shtetl!” con Eclectic Voices (London), in alcuni concerti Maria Teresa Milano e Mishkalè Ensemble, del cantautore Alberto Fortis e con il Deep a cura del Circolo Filarmonico Artigiano. River Choir di Francesca Oliveri. Dal 1998 è Nello Shtetl le casette erano disposte lungo voce solista di Voci Fuori dal Coro. Il le vie ciottolate, in cui i bambini amavano Mishkalè Ensemble è una realtà ormai giocare a biglie e stuzzicare lo scemo del consolidata della world music nazionale, villaggio. Il venerdì sera, al tramonto, gli tra i primi gruppi italiani a dedicarsi, con uomini con l’aria seria e il cappello nero a oltre tredici anni di attività, ai suoni falda larga si incamminavano verso la provenienti dell’Est europeo. piccola sinagoga, da cui si levava il canto Si presenta come una tipica orchestrina del rabbino, mentre le donne mettevano in itinerante (Kapelye), sei musicisti tavola i due lumi e il pane a treccia per la strabordanti di energia che offrono festa del sabato. Ogni tanto arrivava musiche inebrianti, struggenti, velocissime, qualche musicista di passaggio, che vorticose. Con melodie e ritmi tipici il portava melodie russe, ritmi balcanici e gruppo porta lo scompiglio dove si trova, suggestioni antiche e il villaggio si animava facendo ricorso ad un fitto repertorio di di racconti e di canti. Nello shtetl si brani musicali di origine klezmer, yiddish e celebravano i matrimoni e le feste della gitani, usciti dalle ricche tradizioni di quei tradizione e si danzava fino al mattino. Poi, popoli che per secoli hanno convissuto nei nello shtetl, arrivarono i nazisti. La vita fu paesi dell’Europa dell’Est, protagonisti di spazzata via. Lo shtetl, il villaggio ebraico magnifiche contaminazioni reciproche. Il dell’est Europa, quel mondo a tratti clima che si crea ai concerti è per il fantastico e avvolto da un fascino pubblico coinvolgente, pregno di intensità malinconico, rivive in questo spettacolo e vitalità. Fuori dagli schemi e dai cliché, il attraverso la musica klezmer, le canzoni in gruppo si muove tra i suoni e i generi con yiddish e i racconti, per narrare la tragedia Maria Teresa Milano e Mishkalè l’allegra libertà dei “musicisti nomadi” delle vite spezzate dalla Shoah. Maria Teresa Milano è Dottore di Ricerca in Ebraistica, autrice e inseguendo soltanto la propria ispirazione per creare una musica. Ne fanno parte Sergio Appendino al clarinetto, Andrea formatrice in progetti didattici e artistici su storia e cultura Verza a tromba e flicorno, Enrico Allavena al trombone, ebraica. Si è specializzata in “Musica e Shoah” in Israele con il Prof. David Bloch. Ha studiato tecnica vocale con la vocalist jazz Massimo Marino alla fisarmonica, Maurizio Mallen alla tuba e Luciano Molinari alla batteria. Info e prenotazioni: 0141.399057 Francesca Oliveri e ha seguito stages di approfondimento con 399040. Robert Ray, Gary Graden, Jonathan Rathbone, Scott Stroman, Giovedì 5 febbraio va in Scena al teatro Alfieri lo spettacolo con Federico Buffa Storie di sport e di uomini leggendari Dopo lo straordinario successo televisivo del programma Storie Mondiali, trasmesse su Sky, il noto cronista e commentatore sportivo Federico Bufa è al suo debutto teatrale. Dopo il tutto esaurito fatto registrare a Milano, “Le Olimpiadi del 1936” andrà in scena giovedì 5 febbraio alle 21 al Teatro Alfieri di Asti. Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra. Le storie dello sport, sono storie di uomini. Sono storie che scorrono Federico Buffa, narratore e attore assieme al Tempo dell’umanità, Albritton. Al secondo giorno qualcuno seguono i cambiamenti e i consigliò il fuhrer sul fatto che non era più il passaggi delle epoche, a volte li superano. È caso di salutare personalmente gli atleti capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e vincitori di medaglie. Jesse Owens di Goebbels volevano trasformare le loro medaglie ne vinse addirittura 4, due record Olimpiadi, o quello che credevano che mondiali e un record olimpico, il tutto fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi documentato, in diretta, con le immagini di della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la più luminosi dell’uguaglianza. Il primo straordinaria smorfia di disappunto di Hitler giorno di gara due atleti neri sul podio del al terzo oro di Owens. Mentre in quella salto in alto, Cornelius Jonshon e Dave Ogni settimana anche on-line su www.laluna.it stessa estate del ‘36 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo con un’altra storia, forse la più incredibile. Due atleti giapponesi arrivarono primo e terzo alla maratona di Berlino. Alla premiazione, mentre ascoltavano l’inno, la loro testa era china. Non erano giapponesi, erano Coreani. Il vincitore Sohn Kee-chung, 52 anni dopo, portava dentro lo stadio di Seul la fiamma olimpica del 1988 indossando come una seconda pelle la maglia della sua nazione, la Corea. In scena oltre Federico Buffa, che interpreta la parte di Wolgang Fürstner, comandante del villaggio olimpico, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936, i giorni delle Olimpiadi di Berlino. Info e prenotazioni: 0141.399057 - 399040. Piccoli Annunci per Grandi Affari ! doveandiamo Appuntamento il 25 gennaio a Viarigi Appuntamento teatrale il 24 gennaio Cuntè Munfrà: teatro, musica e laboratori della memoria Via delle Contesse Contese va in scena a Baldichieri Appuntamento domenica 25 gennaio a Viarigi con la tredicesima edizione di Cunté Munfrà - dal Monferrato al mondo rassegna di teatro, musica, incontri, laboratori della memoria. Presso il Salone del Circolo ore 16 presentazione del libro di Aldo Adorno e Silvia Alessio Trentadue mesi - un internato alla deriva per l’Eeuropa (Ed. Joker) con intervento di Nicoletta Fasano. Alle ore 17 spettacolo del Teatro degli Acerbi e dell’Israt per la Giornata della Memoria “Triangoli Rossi”, in prima nazionale. Sabato 31 gennaio, alle ore 21, la rassegna prosegue a Scurzolengo presso l’ex Asilo G.Bruno con lo spettacolo “Samarkandè”, a cura del Laboratorio Teatrale “I fuori dall’Aqqua” di Cisterna d’Asti presenta. Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito. Info: Casa degli Alfieri - Archivio della Teatralità Popolare di Luciano Nattino cell. 339.2532921 www.casadeglialfieri.it I volontari del gruppo teatro dell’Associazione per i Diritti degli Anziani di Asti (ADA) presentano, sabato prossimo 24 gennaio alle ore 21.00, presso la Sala Polivalente del Comune di Baldichieri, lo spettacolo teatrale “Via delle Contesse Contese n.5”. Interpreti: Alberto Barello, Aldo Rizzone, Carla Giacobbe, Enrica Coppo, Giuliano Marasco, Giuseppina Moglia, Luigi Macario, Marilena Gagliardi, Paola Correggioli, Remi Zanchettin, Rosanna Burla, Rosanna Sabba, Santina Secco, Vittoria Pettazzi. Lo spettacolo, ideato e realizato da parte dei componenti del Gruppo, viene rappresentato a scopo benefico. Ingresso libero. Info: tel. 0141.59.01.91 Cell. 348.810.67.86 Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi Piccoli Principi, in mostra i ritratti di Casa Savoia È prorogata fino al 31 marzo la mostra “Piccoli Principi a Stupinigi” organizzata dalla Fondazione Ordine Mauriziano. La raccolta è una selezione dei dipinti appartenenti alla collezione dei ritratti di bambini (legati alla rappresentanza di Casa Savoia) che arredavano la Galleria dei Ritratti della Palazzina. All’inizio del percorso di visita le 19 tele, datate fra il 1648 e il 1766 e firmate da vari pittori della corte sabauda fra cui Giuseppe Duprà e Maria Giovanna Battista Clementi, detta la Clementina- sono esposte nell’Antibiblioteca e nella Biblioteca alfieriane. La mostra è aperta il martedì-venerdì dalle 10 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17); sabato e festivi dalle 10 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 18). Lunedì chiuso. Info: Palazzina di Caccia di Stupinigi Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi. 011 013 3073; www.ordinemauriziano.it Fino al 15 febbraio al Palazzo del Monferrato I capolavori artistici che raccontano le nostre terre Un centinaio circa di dipinti, sculture e fotografie, a firma di un’ottantina di autori nazionali e internazionali, provenienti da collezioni pubbliche e private, racconteranno fino al 15 febbraio la percezione e la rappresentazione di questa porzione così fortemente identitaria di territorio piemontese recentemente inserito nei siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Viene presentato il Monferrato, inteso come matrice di ricerche espressive volte a scoprire il genius loci di questa terra ricca di sfaccettature, dove il paesaggio è stato disegnato dall’uomo, ma la natura rimane protagonista nel definirne i colori col variare delle stagioni: dal dipinto seicentesco del Moncalvo che raffigura la Madonna di Crea, luogo di culto per eccellenza del Monferrato, alla natura morta antica con i prodotti della terra monferrina, al paesaggio della fotografia di Francesco Negri, all’opera concettuale di Emilio Isgrò , fino alla ballerina di Fausto Melotti, evocativa della mitica stagione di Vignaledanza. La mostra allestita a Palazzo del Monferrato è aperta da martedì a venerdì: 16.00 - 19.00 sabato e domenica: 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00. Info: www.palazzomonferrato.it A Busca rassegna di classici fino al 6 marzo Venerdì al Cineclub con i fans di Méliès Il Cineclub Méliès continuerà ad operare all’interno del Cinema Lux di Busca fino a fine stagione, curando l’offerta di rassegna infrasettimanale e l’organizzazione di eventi dedicati. La rassegna procederà con cadenza settimanale, fino a venerdì 6 marzo (è prevista una pausa nella settimana del 12-13 febbraio durante il Carnevale. Info: 3491817658; www.cineclubmelies.it Al Museo di Storia Naturale di Novara L’itinerario fotografico di Daniele Ghisla Presso il Museo di Storia Naturale “Faraggiana Ferrandi” è allestita la mostra fotografica “ L’itinerario ghiacciato”di Daniele Ghisla; la mostra è visitabile da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.30; sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.00; domenica dalle 14.00 alle 19.00 fino al 26 aprile. Ingresso libero. www.societafotograficanovarese.it Sabato 24 gennaio il capolavoro di Luigi Piradello Venerdì 23 gennaio al Teatro Civico va in scena la pièce di Durrenmatt con Augusto Zucchi e Fabrizio Vona Costigliole, “Giganti” in scena L’assassino e il suo doppio, a Moncalvo una serata noir Si sta per alzare il sipario sulla dodicesima edizione della “mezza stagione”, il cartellone della Stagione invernale 2014/2015 del Teatro Municipale di Costigliole d’Asti. Si comincia sabato 24 gennaio alle ore 21 con “I giganti della montagna” portato in scena dalla compagnia torinese O.P.S. Officina Per la Scena con la collaborazione di Panta Rei Collective LTD e LAb.Acqua. In scena Maria Augusta Balla, Cecilia Bozzolini, Luca Busnengo, Chiara D'Anna, Francesco Gargiulo, Paola Raho, Valentina Volpatto, Stefano Giorgi (videopitture dal vivo), le maschere sono di Franco Leita, i costumi di Deborah Gambino e Cristina Voglione. La regia è di Michele Guaraldo. Il “mito” filosofico dell’ultimo Pirandello ritrova la sua dimensione onirica in uno spettacolo di forte impatto visivo, che ha recentemente debuttato nella stagione del Teatro Stabile di Torino. In una villa isolata vive il mago Cotrone, dando ospitalità a un gruppo di maniaci e visionari che non trovano il loro posto nel mondo. Giunge un giorno, alla villa degli Scalognati, la compagnia di attori girovaghi della Contessa Ilse, che si ostina a voler mettere in scena teatro di poesia per una società che non lo apprezza. A seguire dopoteatro nella Cantina dei Vini sottostante il teatro le “Apparizioni tascabili”: Francesco Ecclesia e Giulia Masoero, giovani attori astigiani metteranno in scena l’atto unico “L’occasione” di Achille Campanile. Una prova d’attore a cura del Teatro degli Acerbi, con degustazione e vini del territorio. Info e prenotazioni: 339-2532921 www.teatrodegliacerbi.it Andrà in scena venerdì 23 gennaio al Teatro Civico di Moncalvo la pièce “L’Assassino e il suo doppio” di Augusto Zucchi ispirata a Il Giudice e il suo Boia di Friedrich Durrenmatt. Il genere è il noir, che Durrenmatt prima e Zucchi dopo hanno trasformato in un gioco teatrale tragico pieno di rimandi e di riflessioni, senza tuttavia rinunciare a nessuno degli elementi del genere poliziesco, del quale il romanzo e la farsa tragica, celebrano i funerali, minandolo alla radice, impedendo, cioè, al razionale di prevalere sul caos. Il gioco crudele del gatto con il topo, che è il tema peculiare di questa vicenda, allude a quel rapporto di inscindibilità fra vittima e carnefice che rappresenta il motivo costante dell’autore svizzero. Uno dei temi del lavoro è il concetto di giustizia. È possibile punire un uomo per un crimine che non ha commesso, solo per ottenere Augusto Zucchi e Fabrizio Vona giustizia rispetto a un delitto passato? Il tema viene affrontato in modo filosofico, lasciando agire il commissario Bärlach, (Augusto Zucchi) molto malato e ormai prossimo alla fine dei suoi giorni, secondo la propria concezione di giustizia. Egli si assumerà la responsabilità di giudicare davvero, scegliendo tra molti il boia (Fabrizio Vona) a cui affidare l’esecuzione della propria sentenza. Il lavoro di adattamento riduce il numero dei personaggi a quattro, moltiplicando ulteriormente, in questo modo, il gioco degli specchi e delle tante facce di una stessa medaglia. Accanto agli attori già nominati, dividono la responsabilità dello spettacolo Fabrizio Bordignon, nel doppio ruolo del Criminale Gastmann e dell’Avvocato di se stesso ed Eleonora Tiberia nel ruolo della segretaria del Commissario , una sorta di badante e confidente. Lo spettacolo essenziale è scandito con un ritmo incalzante alla maniera del racconto Giallo e si avvale di musiche di genere che rimandano alla letteratura cinematografica del genere. Info: Associazione Arte&Tecnica. tel. 0141 31 383, www.arte-e-tecnica.it
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