45 Shiatsu news - Numero 45 - Settembre 2014 - Aut. Trib. di Milano n. 113 del 24.02.2003 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale 70% D.C. Roma NEWS IL CONCETTO DI TERRA Dallo Sciamanesimo al Taoismo LA LEGATORIA TRADIZIONALE GIAPPONESE TRA UN TRATTAMENTO E L’ALTRO I KOAN DELLE POESIE NUTRIRE LA TERRA IN DIETETICA CINESE DIAITA, QUESTA SCONOSCIUTA COMMERCIALISTA: INQUADRAMENTO FISCALE SCATTI D’AUTUNNO NOTIZIE DALLE REGIONI E SEGRETERIA L’OROSCOPO DEI MERIDIANI ACCORDI ED OPPORTUNITÀ FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU INSEGNANTI E OPERATORI MASTER POSTCURRICOLARE 2014-2015 Calendario e titoli seminari U 27-28 settembre 2014 a Verona con Attilio Somenzi “La pressione: alla riscoperta delle basi dello shiatsu, trattamento del dolore, sblocco delle vertebre” U 11-12 ottobre 2014 a Verona con Attilio Somenzi “Le fasce, trattare oltre i meridiani; vaso governatore e vaso concezione” U 25-26 ottobre 2014 a Milano con Attilio Somenzi “Il rocking, il ritmo che smuove l’energia; il kenbiki, muovendosi all’interno delle strutture, il cuore” U 8-9 novembre 2014 a Vicenza con Maria Grazioli “Masunaga: percezione e consapevolezza dell’operatore nella relazione shiatsu” U 29-30 novembre 2014 a Verona con Attilio Somenzi “La postura e sua valutazione; lo stress; gli aggiustamenti passivi” U 17-18 gennaio 2015 a Verona con Franca Bedin “Introduzione alla Medicina Tradizionale Cinese” U 31 gennaio - 1 febbraio 2015 a Verona con Attilio Somenzi “Kyo/jitsu: la natura olistica del kyo, la forza dello jitsu” U 21-22 febbraio 2015 a Verona con Attilio Somenzi e Fabrizio Bonanomi “La moxa, teoria e prime applicazioni” U 14-15 marzo a Verona 2015 con Attilio Somenzi “Pulizia delle anche, gli aggiustamenti passivi, trattamento del torace” U 28-29 marzo a Verona 2015 con Maria Grazioli e Valerio Spagnolli “Shiatsu sul lettino e shiatsu a 4 mani” U 18-19 aprile a Verona 2015 con Attilio Somenzi “I livelli di frequenza dell’energia, la formazione delle strutture energetiche, il corpo eterico” U 9-10 maggio 2015 a Verona con Attilio Somenzi “Allineamento del canale spirituale,i chakra: teoria e trattamento” P.S. - È possibile la frequenza a singoli seminari. Saranno inserite supervisioni e discussioni e confronti su casi trattati dagli allievi. Punti Ecos assegnati, punti Educis richiesti Scuola Internazionale di Shiatsu-Italia via F.lli Alessandri, 27 - 37124 Verona - Tel. 0458010845 - www.shiatsu.it ABCDEFGHILM 1 NEWS N. 45 - Settembre 2014 Direttore Responsabile e di Redazione Fabrizio Bonanomi Redazione Loredana Banfi Fabrizio Diem Gianni Fumagalli Segreteria Fabrizio Diem Hanno partecipato Dorotea Carbonara Carlo Di Stanislao Emilio Simongini Rossella Brotzu Luca Cisternino Sabina Mannucci Silvia Clara Mori Engaku Taino Lena Tritto Monica Borio Savina Bonnin Renzo Chiampo Teresa Nigro Alessandro Rovelli Yu Sen Nadia Simonato Antonio Palumbo Bruna Capra Francesca de Franceschi Paola Lestini Luca Pella Giuseppe Orlando Istituto Culturale Direttivo La Redazione ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo numero [email protected] www.shiatsunews.com Segreteria di redazione [email protected] Pubblicità [email protected] [email protected] Abbonamenti [email protected] Edito dalla Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori P.zza San Cosimato, 30 00153 Roma tel. 06 44258487 fax +39 178 2203735 www.fisieo.it FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU INSEGNANTI E OPERATORI Contenuti 2 I siti dello shiatsu e della FISieo 3 Comunicazioni dal Presidente 4 Il concetto di Terra, dallo Sciamanesimo al Taoismo Carlo Di Stanislao, Emilio Simongini, Rosa Brotzu, Fabrizio Bonanomi 16 La legatoria tradizionale giapponese Sabina Mannucci 22 Tra un trattamento e l’altro Silvia Clara Mori 25 I Koan delle Poesie Caso n°2 Engaku Taino, Fabrizio Bonanomi 28 Dietetica cinese: nutrire e sostenere la Terra Lena Tritto 30 Diaita (dieta), questa sconosciuta... Monica Borio 32 Commercialista: inquadramento fiscale dell’operatore shiatsu Savina Bonnin, Renzo Chiampo 35 Notizie dalla Segreteria Stampa 36 L’Autunno negli scatti di… Teresa Nigro Alessandro Rovelli A.G.BELLAVITE srl - Missaglia (Lc) Luca Cisternino 21 Haiku Progetto grafico e Impaginazione A&B - Besana in Brianza (MB) 4_RR[=_V[aV[T Dorotea Carbonara 38 Oroscopo dei Meridiani Yu Sen 40 Accordi ed opportunità Nadia Simonato 44 Volontariato: la VIS FISieo e gli anziani 45 Notizie dalle Regioni Antonio Palumbo Bruna Capra, Francesca De Franceschi, Luca Pella, Paola Lestini, Giuseppe Orlando ZeroEmissionProduct®. A.G. Bellavite srl ha azzerato totalmente le emissioni di Gas a effetto Serra prodotte direttamente o indirettamente per la sua realizzazione. NEWS I SITI DELLO SHIATSU E DELLA FISieo 2 NEWS SITO SHIATSUNEWS Il sito di Shiatsu News è stato recentemente rinnovato nella grafica. L’importante novità è che dallo scorso numero in poi, è possibile scaricare il formato sfogliabile sul proprio PC, tablet o smartphone, sia in versione per piattaforme Windows che per piattaforme Mac ed Android. Buona lettura. COLLABORATORI IN REDAZIONE Vuoi collaborare con la Redazione di Shiatsu News? Inviaci la tua richiesta a [email protected] indicando le tue esperienze o proposte di collaborazione Visita il sito ufficiale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori www.fisieo.it Oltre alle notizie dal Direttivo, dalla Segreteria e Rappresentanti regionali, la rivista accoglie articoli tecnici, culturali e filosofici. Nelle pagine che seguono questa traccia culturale, questo filo conduttore, è riconoscibile dagli articoli che riportano il logo “fil rouge”. Per i nuovi lettori a cui diamo il benvenuto, ricordiamo che nel “fil rouge” potrete trovare un insieme di argomenti che da un lato stimolano l’introspezione, dall’altro promuovono la riscoperta di ambiti sottili grazie ai quali la vita può assumere significati diversi, particolari e, a volte, si avvicinano all’intimità dell’essere. NEWS n. 45 - Settembre 2014 Visita il sito regionale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori www.infoshiatsu.it Visita il sito della Settimana dello Shiatsu www.infoshiatsu.it/ lasettimana DAL DIRETTIVO 3 La questione “FORMAZIONE E COMPETENZE” di Dorotea Carbonara C ari Soci, da tempo si discute sull’annosa questione legata alla Formazione dell’Operatore Shiatsu ed alle relative sue competenze. In che modo, con quali caratteristiche, con che iter è necessario formare il professionista shiatsu è argomento di lana caprina, tuttavia alcuni importanti passi sono stati fatti e si faranno nell’immediato futuro, allo scopo di sbrogliare la matassa. Dorotea Carbonara “Formazione, competenza e occupazione nel settore delle Discipline bionaturali - Ad ognuno la sua competenza, il ruolo delle associazioni.”, è il titolo di un evento proposto qualche tempo fa dalla FISieo, e promosso dalla Confederazione DBN, è stato il primo incontro pubblico organizzato, appunto, per fare chiarezza sulla necessità di un’effettiva garanzia della competenza per operatori e formatori di questo settore, in base alla recente Legge nazionale 4/2013. È necessario rivendicare l’importanza fondamentale che in base alla Legge 4/13, ha assunto l’“Attestato di qualità e qualificazione professionale”, rilasciato dalla FISieo. Documento che, attestando la formazione e la competenza dell’Operatore, costituisce reale garanzia per l’utenza. Il 26 settembre, a cavallo dell’uscita di questo numero del giornale, si svolge a Milano un incontro aperto dal titolo “Formazione, competenza e occupazione nel settore delle discipline bionaturali – Ad ognuno la sua competenza – Il ruolo delle Associazioni”, che affronta molte delle questioni sul tappeto. Questo evento è nato come risposta necessaria alla presentazione, da parte dell’ente di formazione Capac, di un progetto sulla formazione della figura professionale di “Operatore del Benessere con competenze in discipline bio naturali (shiatsu, riflessologia e massaggio ayurvedico)” riservato a persone in possesso della qualifica di estetista o con diploma di tecnico dei trattamenti estetici, che prevede il rilascio di un attestato di competenza regionale in Shiatsu e Riflessologia. Questo corso, finanziato con il contributo del Fondo Sociale Europeo, pubblicizza una durata complessiva di 360 ore di lezioni teorico-applicative, per tutte e tre le discipline, a cui si aggiungono 150 ore in tirocinio (sempre per le tre discipline). Questa previsione di durata contrasta fortemente il nostro iter formativo e svaluta l’operatore shiatsu in quanto tale. In buona sostanza, dopo avere provato in diversi modi ad avere l’esclusiva su tutte le DBN (proposte di legge, regolamenti comunali, ecc.), il mondo dell’estetica prova ora ad aggirare l’ostacolo (che saremmo noi) “formando” a sua volta operatori. Questo evento Milanese, ed i prossimi, hanno l’obiettivo di richiamare l’attenzione delle Istituzioni, perché tengano conto degli iter formativi deliberati dalle Associazioni Professionali e del valore dei nostri “attestati di qualità e qualificazione professionale”, volti all’interesse del consumatore e degli operatori che, non senza sacrificio, si sono muniti dell’adeguata preparazione e degli insegnanti/formatori, oltremodo fortemente penalizzati da questo tipo di operazioni commerciali. Insomma abbiamo ancora tanto da fare … A presto, Dorotea Carbonara • n. 45 - Settembre 2014 NEWS 4 IL CONCETTO DI TERRA, dallo SCIAMANESIMO al TAOISMO, nella cultura cinese a cura di Carlo Di Stanislao, Emilio Simongini, Rosa Brotzu, Fabrizio Bonanomi … occorre senza dubbio come prima cosa una certa affinità spirituale con il grande pensatore cinese, che renda possibile quella perfetta fusione coll’autore che nessun mezzo estrinseco e puramente filologico potrà mai provocare; ma è pure indispensabile non soltanto esser padroni della lingua in cui il Taote-king è scritto, bensì anche non ignorarne le interpretazioni che gli indigeni ne hanno dato, avere una certa dimestichezza con la folla dei commentatori, e un’idea almeno delle forme assunte dal pensiero di Laotze e degli influssi da questo esercitati attraverso i secoli, sulla letteratura, sull’arte, sull’anima cinese insomma Giuseppe Tucci Riassunto: Sciamanesimo e taoismo sono strettamente legati e, anzi, si può affermare che, il taoismo è la naturale evoluzione intellettiva e dottrinale dello sciamanesimo primordiale cinese. Esaminando il concetto di Terra, madre, ma anche luogo delle forme ctoniche definite demoni e fantasmi, si evidenziano le interconnessioni fra questi due antichi pensieri. Parole chiave: Terra, sciamanesimo, taoismo. I l nome più antico della Terra, ritrovato nelle remote iscrizioni di Mu, è “Uras”, che significa “sostanza grezza da plasmare”. Un altro nome è “Pneumas”, NEWS n. 45 - Settembre 2014 ossia “Spirito che dona la vita”; i Sumeri la denominavano “Qi”, cioè “energia”. Altri nomi erano: Agora, Gaia, Saras … ecc. Il nome della Terra dovrebbe essere “Vita” e questo nome richiama la “Madre”. Gli sciamani chiamano la Terra la “Grande Madre”. Ma questa madre, esigente e criptica, va interpretata e controllata, perché può trarre in inganno o diventare distruttiva. Gli sciamani sono i guardiani della Terra, il ponte tra la “Civiltà Umana” e gli “elementi” che costituiscono le intelligenze animiche creatrici del Pianeta. Gli Sciamani hanno trasmesso la saggezza per molte generazioni e hanno protetto l’ecosistema planetario per deci- ne di migliaia di anni, lungo l’evoluzione di questa civiltà. Ora loro avvertono che l’uomo ha superato ogni limite della sua pazzia e, malgrado gli avvertimenti già mandati negli ultimi anni, il cambiamento di coscienza ritarda la sua ascesi. Gli Sciamani sono consapevoli del cambiamento imminente del Pianeta che, per la sua natura di “Madre”, deve ora guarire per poter poi continuare a occuparsi della vita da lei generata. Gli Sciamani dicono che la Terra è viva e che la sostanza vitale di cui è costituita è un fluido plasmoide ancestrale che fa evolvere le forme in base alla necessità di una continua armonia tra le parti che costituisco- SAGGISTICA 5 Fuxi e la sorella Nüwa in un antico dipinto no il corpo della Grande Madre. Presso molte civiltà del passato, la magia ha assolto soprattutto il compito di dominare le forze della natura a beneficio degli uomini. Circa cinquemila anni fa una popolazione tribale si stabilì lungo le sponde del Fiume Giallo nella Cina del nord. Questa popolazione non aveva un’identità nazionale e non si avventurava mai lontano dalle rive del fiume: le attività quotidiane consistevano nel cacciare, pescare, badare alle greggi e coltivare piccoli appezzamenti di terreno. Per queq ste popolazioni vento (feng )e acqua (shui ) erano cose importanti: venti leggeri portavano buoni raccolti, le acque dei fiumi o e assiportavano cibo opravvicuravano la sopravvivenza. D’altra parte i uggevano i venti forti distruggevano ue stagnanti raccolti le acque attie, le piene portavano malattie, vano disastrodei fiumi portavano se inondazioni. Si credeva che a, la pioggia, la il vento, l’acqua, nebbia, il sole, lee nuvole fossero ) del cielo e dell’energia (qi la terra, l’energia ia in movimento calmo portava va nutrimento, l’energia stagnante ante o vorticosa era distruttiva. Di notte, nei villaggi, le persone one si raccoglievano attorno no ai fuochi e si raccontavano avano di come avevano perso le greggi in seguito n. 45 - Settembre 2014 NEWS 6 agli assalti delle belve feroci, oppure della violenza del fiume in piena che aveva spazzato via i raccolti. Ma parlavano anche di come i loro capi avessero scacciato le belve feroci e respinto le inondazioni. Le tribù primitive cinesi erano guidate da re-sciamani che possedevano poteri eccezionali: dominavano gli elementi, conoscevano le vie del vento e dell’acqua, i fiumi si piegavano al loro volere, le piante e gli animali rivelavano i loro poteri, parlavano con le forze invisibili, salivano ai cieli e si recavano sottoterra per acquisire nuove conoscenze utili alla tribù. I più famosi capi leggendari sciamani gg furono Fu Xi ( ) e Fu Yu. Fu Xi fu uno dei mitici sovrani cinesi, vissuto, secondo la tradizione, tra il 2952 e il 2836 a.C. Narra la leggenda che la madre, una ragazza chiamata Huaxu, un giorno soleggiato si divertiva accanto ad una palude; un’orma gigante la attrasse ed ella, piena di interesse, la calpestò con i piedi, rimanendo incinta di Fu Xi. In quella palude, abitavano i draghi: sembra, infatti, che Fu Xi avesse quattro occhi e una coda di serpente; veniva rappresentato sempre allacciato, tramite la coda, alla sorella Nüwa, che prese in sposa, lei con un compasso, Fu Xi NEWS lui con una squadra in mano; i due strumenti indicano che i due sovrani inventarono norme, regole, standard. I riti e le pratiche religiose derivate dallo sciamanesimo hanno lo scopo di mettere in comunicazione con gli spiriti e proteggere dai demoni; si tratta dunque di una via per mitigare le sofferenze umane. Difatti, Fu Xi, è considerato il primo eroe civilizzatore cinese, in quanto a lui vengono attribuite l’invenzione della metallurgia, della scrittura, del calendario, oltre ad essere stato anche l’iniziatore di varie attività umane, tra cui l’allevamento degli animali, la pesca, la musica. Secondo la tradizione, Fu Xi è reputato essere il fondatore dell’arte divinatoria in Cina in seguito alla sua scoperta di Ho Tu (la sequenza del fiume Ho) che costituisce il prototipo degli Otto Trigrammi del Cielo Anteriore (Tou Tian Ba Gua). Questa sequenza era scritta sul dorso di un cavallo che emerse dalle acque del fiume Ho. Questa sequenza è utilizzata dal Feng Shui ( ) per l’identificazione di luoghi propizi per la sepoltura dei defunti. Secondo la tradizione, il mitico Fu Yu ( Yu il Grande Dà Yù, ) sarebbe stato il fondatore della dinastia Xia (2200-1750 a.C.) che avrebbe conFu Yu n. 45 - Settembre 2014 tato in tutto 17 sovrani. Non sappiamo molto di questo periodo, all’infuori dei racconti mitici; tuttavia dai reperti archeologici in nostro possesso, è possibile stabilire che in questo periodo la Cina aveva già una società strutturata con un’agricoltura ed un artigianato relativamente avanzati. Le leggende raccontano che Yu non era un comune mortale. Non aveva una madre ma fu generato direttamente dal corpo del padre Kun. Kun era stato scelto dal capo tribù Shun per respingere le inondazioni, ma fallì e perse la vita; il suo cadavere fu abbandonato alle pendici di un monte. Per tre anni Yu rimase dentro il cadavere del padre. Poi Shun risuscitò nelle sembianze di un orso bruno: si aprì allora la pancia e fece uscire Yu, che si trasformò anche lui in un orso. Si racconta che per tutta la vita l’aspetto di Yu continuò ad oscillare fra umano e ferino e che camminò sempre con un’andatura strascicata che divenne nota come il “passo dell’orso”. Al tempo della dinastia Zhou, un migliaio di anni dopo la leggendaria epoca di Yu, i sacerdoti si vestivano ancora di pelli d’orso e quando eseguivano la danza della forza in onore di Yu il Grande grugnivano e trascinavano i piedi. Si racconta che quando Yu crebbe continuò il lavoro del padre e riuscì dove lui aveva fallito perché le forze sacre gli avevano fatto dono del mitico Libro delle Acque (Shui Jing ). Inoltre Yu viaggiò spesso fino alle stelle per imparare dagli spiriti celesti. La danza di Yu, una danza della forza capace di far volare Yu fino al cielo, si è conservata nei testi taoisti, e fu danzata da generazioni di sacerdoti, mistici e stregoni: ancora oggi viene danzata dai praticanti delle arti alchemiche interiori. Yu non era solo in grado di assumere l’aspetto degli animali, ma li comprendeva e si fidava di loro; gli animali gli ri- SAGGISTICA 7 Gli Otto Trigrammi del Cielo Anteriore La disposizione dei numeri sul carapace di tartaruga velavano in cambio i loro segreti. Quando le acque dell’inondazione si ritirarono, Yu vide una tartaruga emergere dal fiume: sul suo dorso c’era il disegno del quadrato Lo Shu (la sequenza del fiume Lo): esso contiene la disposizione dei numeri da 1 a 9 all’interno di una griglia quadrata di nove settori rappresenta la base degli Otto Trigrammi del Cielo Posteriore. Questa sequenza è usata per predire il flusso dei cambiamenti dei fenomeni. Una caratteristica singolare di questa disposizione di numeri è che la loro somma risulta essere 15 in qualunque ordine (verticale, orizzontale obliquo) essi vengano sommati (quadrato magico). Nel XII secolo la scuola agopunturale alchemica e, ancora oggi, la scuola esoterica della “Tartaruga Meravigliosa” operante a Taiwan, segue il carattere rituale della rotazione degli aghi, secondo l’effetto desiderato, in relazione a questa sequenza. Tutti i tratti che la leggenda attribuisce a Fu Xi e Fu Yu li caratterizzano come sciamani: tra i poteri sciamanici sono, infatti, tradizionalmente inclusi le seguenti facoltà: il volo verso il cielo, il viaggio sottoterra, la danza della forza, l’estasi e l’improvvisa rivelazione, il potere di conversare con gli animali, il potere sugli elementi, il potere taumaturgico, la conoscenza delle virtù delle piante. Le più antiche testimonianze della pratica della divinazione in nostro possesso risalgono all’inizio del II millennio a.C. e consistono in iscrizioni, ritrovate su ossa scapolari di ovini e di bovini e su gusci di tartaruga. Da questi reperti emerge una caratteristica peculiare della divinazione cinese: essa si esprime con oracoli assai chiari, pieni di buonsenso, del tipo “Pioverà, non pioverà”, “Il raccolto sarà buono” etc. Il carattere aleatorio della divinazione non si traduce in un linguaggio sibillino, che richieda per essere interpretato la mediazione dello sciamano o dell’indovino, ma nella semplice alternativa del «sino». Molte interrogazioni oracolari si presentano in forme di coppie di proposizioni parallele, l’una positiva e l’altra negativa: “Il re deve allearsi a quella tribù”, “Il re non deve allearsi a quella tribù”. L’uomo propone una semplice alternativa e le potenze divine non hanno altra scelta che risponde- re sì o no. Non si ha qui alcun bisogno, per comunicare con il soprannaturale, di entrare in trance o di sospendere in qualunque modo il processo abituale del pensiero cosciente. Contrariamente a società come la nostra, dove la divinazione è un fenomeno marginale, nella società cinese antica costituisce una procedura normale nella pratica del diritto, della medicina e della vita quotidiana. Nel dodicesimo secolo a.C. durante la prima fase della dinastia Zhou ( ), i re e i nobili si servivano di sciamani in qualità di consiglieri, indovini e guaritori. Lo sciamanesimo divenne una istituzione e gli sciamani avevano il compito di esercitare i loro poteri a vantaggio della comunità. I compiti principali degli sciamani erano: UÊ ÛV>âiÊ `i}Ê Ã«riti: lo sciamano danzando entrava in uno stato di trance, offrendo così il proprio corpo come dimora temporanea allo spirito; UÊ ÌiÀ«ÀiÌ>âiÊ `iÊ Ãgni: i sogni, considerati portatori di presagi inviati dagli spiriti, venivano interpretati dagli sciamani; UÊ iÌÌÕÀ>Ê `iÊ presagi: dall’osservazione dei n. 45 - Settembre 2014 NEWS 8 mutamenti che avvenivano nel corso degli eventi, gli sciamani riuscivano a predire il corso degli eventi; U preghiera per la pioggia: lo sciamano eseguiva danze e canti rituali per persuadere le forze sacre ad inviare la pioggia; U guarigione: gli antichi cinesi credevano che le malattie fossero provocate dagli assalti degli spiriti maligni. Era logico che la guarigione fosse aiutata dallo sciamano che sapeva affrontare sia gli spiriti buoni che quelli cattivi; UÊ `Û>âiÊ ViiÃÌi\ si credeva che se ci fosse stata armonia nei cieli ci sarebbe stata pace, prosperità e armonia anche sulla terra. La chiave per raggiungere prosperità e pace era seguire La Via Celeste (Dao ): gli sciamani quindi erano chiamati a corte per osservare i cieli ed interpretarne gli eventi. Questo ruolo centrale della pratica divinatoria nella civiltà della Cina antica va messo in rapporto all’importanza del culto degli antenati, a cui era rivolta in larga parte la religione. La Cina è un paese vastissimo e continentale: gli antichi cinesi credevano che la loro terra fosse il mondo intero: Zhong Guo ( , ), come viene denominata la Cina dai cinesi, significa “Paese di Mezzo” cioè “tutto ciò che sta tra i quattro mari”. In quanto paese continentale, la Cina sviluppò principalmente l’agricoltura come mezzo di sostentamento: quindi lungo tutta la storia, la politica ed il pensiero sociale ed economico sono volti ai problemi della utilizzazione e della distribuzione della terra. Sia i contadini sia i proprietari devono vivere dove è la loro terra, là dove vissero il padre e il nonno e dove i figli continueranno a vivere: ecco che in un ambiente agricolo assume un ruolo primario la famiglia. La NEWS n. 45 - Settembre 2014 famiglia è stata la base del sistema sociale in Cina per millenni. Per le stesse ragioni si sviluppò il culto degli antenati: il primo della famiglia che si era stabilito su quella terra diveniva il simbolo dell’unità della famiglia e dall’aldilà influenzava positivamente – se onorato – le sorti dei suoi discendenti. Si rendevano culti e sacrifici a diverse potenze della natura, come il Fiume Giallo, la Terra, i Venti, i punti cardinali, determinate montagne, ma la parte più cospicua dei sacrifici e degli atti divinatori era dedicata agli antenati reali, il cui culto appare notevolmente organizzato, in contrasto con la molteplicità incoerente dei culti riservati alle divinità naturali. Gli antenati sono percepiti come spiriti che dimorano nel mondo dei morti e dunque sono in grado di assicurare una mediazione con le potenze soprannaturali, ma al tempo stesso, in quanto membri di una comunità familiare, continuano ad esercitare un ruolo in seno a tale comunità. Dopo la dio dinastia Yin nastia Shang ( ( )1600 – 1046 a.C.) regnò la dinastia Zhou ( 1046 – 256 a.C.) fondata dal mitico re Wen , adepto alla divinazione. Nelle sue mani gli Otto Trigrammi divennero potenti strumenti per prevedere il corso degli eventi: Wen usò la sua comprensione della natura ciclica dell’universo per espandere gli otto trigrammi in 64 esagrammi. Aiutato dal suo ministro Kiang Sheng, anche lui un maestro della divinazione, sviluppò il sistema di divinazione contenuto nel Libro dei Mutamenti (Yi Jing ). Con l’Yi Jing cambia la tecnica divinatoria: dalla lettura dei disegni provocati dalle screpolature nelle ossa si passa ad un livello più astratto basato sul calcolo e sui numeri; questo probabilmente segna il passaggio da una mentalità religiosa ad un pensiero naturalistico, in quanto i segni non rappresentano più la manifestazione della volontà degli spiriti, ma come la figurazione di una situazione naturale, del modo con cui le cose e le situazioni attuali si sarebbero evolute. Lo sciamanesimo andò incontro ad un periodo di decadenza nell’ultimo periodo della dinastia Zhou: sacche di cultura sciamanica sopravvissero nelle regioni intorno alla valle fluviale dello Yangtze (Chang Jiang) e lungo la costa cinese sud-orientale. Questa zona era allora occupata da tre regni - Si feudali: il regno di Chu ( Chuan orientale, Chong Qin), il regno di Wu ( - Shang Hai) e il regno di Yue ( ) (Zhe Jiang). Nel corso di tutta la storia cinese, anche dopo che i regni di Chu, Wu e Yue scomparvero come entità politiche, le loro culture regionali continuarono ad influenzare la filosofia, la religione e le pratiche spirituali della più ampia cultura nazionale. La diretta influenza delle pratiche sciama- Il Libro dei Mutamenti SAGGISTICA 9 niche si può riscontrare negli aspetti religiosi e magici del taoismo della dinastia Han ( 206 a.C.-219 d.C). Un impatto ancora maggiore sul taoismo ebbe l’incontro tra lo sciamanesimo )e e le filosofie di Lao Zi ( Zhuang Zi ( ). Impatto che spesso passa inosservato perché molti studiosi considerano il Taoismo Filosofico (Dao Jia ) in antagonismo con il Taoismo Religioso (Dao Jiao ). Lao Zi era originario del villaggio di Li nella contea di Fu, nel regno di Chu: il fondatore della filosofia taoista visse dunque in una società con forte cultura sciamanica. Ci sono molti paralleli tra i poteri attribuiti a uno sciamano e un “immortale” taoista: entrambi sono immuni al veleno, viaggiano attraverso le stelle, hanno potere su gli elementi e possono compiere imprese incredibili. Ma con il tempo il Taoismo divenne una religione organizzata che aveva divinizzato Lao Zi, i riti e le cerimonie di sciamanesimo furono gradualmente abbandonati: sopravvissero solo nelle società segrete di arti marziali e divennero un mistico culto di pochi adepti. Pertanto, in conclusione, è chiaro che, la pratica della divinazione affonda le sue origini nella cultura sciamanica e questo non solo in Cina, ma in tutte le altre tradizioni (popoli artici, siberiani, sud-americani) tuttavia quella cinese sembra la più antica. I racconti mitologici hanno, come sempre, idealizzato e ingigantito le figure di riferimento dell’epoca; in ogni caso, molto sopravvive ancora (gli sciamani oggi viaggiano in aereo …) e la pratica dello Yi Jing sembra avere riacquistato nuova vita. Pensate che ancora oggi a Jining, nella provincia dello Shandong, esiste la tomba di Fu Xi: il terzo giorno di marzo secondo il calendario lunare, gli abitanti dei villaggi vicini si riuniscono qui per fare sacrifici a questo fondatore della civiltà della nazione cinese. Dobbiamo qui chiarire, che lo sciamanesimo è uno dei fenomeni più antichi della nostra cultura, il suo contenuto è estremamente eterogeneo e vasto e nel suo ambito rientrano attività come la divinazione, le preghiere per la pioggia, l’interpretazione dei sogni, l’allontanamento delle epidemie, i sacrifici agli spiriti etc. etc. Esso costituisce una costante della cultura primitiva: in caso di malattia, lo sciamano prega gli spiriti e allontana i demoni, prevede il futuro interpretando le crepe nei gusci di tartaruga, danza per ottenere la pioggia, placa gli spiriti dei morti e fa sì che tornino a rinascere. Esistono diverse varianti di questi rituali, come i sacrifici a dei e antenati, i canti e le danze, le maledizioni... Lo sciamanesimo abbraccia dunque diverse tradizioni e può apparire privo di un filo conduttore, bizzarro ed eccentrico; tuttavia esiste un fattore centrale che unisce ogni tipo di sciamanesimo in un’unità organica, e cioè “l’unione dell’uomo con le forze degli spiriti”. È infatti appoggiandosi alle forze degli spiriti, di gran lunga superiori a quelle umane, che gli sciamani sconfiggono le malattie, ottengono buoni raccolti, fanno sì che le anime dei morti salgano al cielo e prevedono il futuro. Così l’uomo unito alle forze degli spiriti, o l’uomo per metà divino e per metà umano, è lo “stregone”, e in ogni arte sciamanica il requisito fondamentale è “penetrare gli spiriti” (shen tong ). Ecco dunque che quando lo Shuo wen ( ) spiega il carattere “wu” ( ) sottolinea che lo sciamano “ha rapporti con gli spiriti, e li Il pensiero magico non è un principio, uno spunto o un abbozzo,... ma un sistema ben articolato, indipendente Lévi-Strauss doma attraverso la danza”. (...) Non bisogna esagerare eccessivamente la portata delle forze razionali all’interno dello sciamanesimo (come Cassirer); bisogna invece convenire con LéviStrauss che “il pensiero magico non è un principio, uno spunto o un abbozzo, la parte di un tutto ancora in via di realizzazione, ma un sistema ben articolato, indipendente, per questo rispetto, da quell’altro sistema che la scienza sta costruendo”. Esso trae origine dal pensiero primitivo, che crede sinceramente all’esistenza degli spiriti e all’esistenza di forze che superano quelle umane; quindi anche Frazer ha ragione nell’affermare che nello sciamanesimo si manifesta chiaramente la dipendenza dell’uomo dagli spiriti. Fra le forze che partecipano a questa “unione tra uomini e spiriti” le più importanti sono appunto quelle degli spiriti; sono essi, infatti, a conferire allo sciamano quelle forze soprannaturali che ne determinano i poteri magici. Dunque, lo sciamano non può dirigere e manipolare gli spiriti a proprio piacimento, ma deve attenersi severamente alle procedure e ai metodi da essi decisi; ed è così che si sono formati i riti rigorosi e complicati dello sciamanesimo. I riti e i metodi dello sciamanesimo non sono dunque creati dallo sciamano a proprio piacimento, ma si sono gradualmente formati a partire dalla conoscenza che l’uomo ha di spiriti e demoni. Il pensiero cinese non ha neppure conosciuto il dualismo spiriton. 45 - Settembre 2014 NEWS 10 materia e l’opposizione fra anima e corpo – caratteristici della tradizione occidentale – e la conseguente distinzione fra il sensibile ed il razionale. Il termine xin indica la mente ma anche il cuore, vale a dire la sede del pensiero e allo stesso tempo delle emozioni e delle reazioni sensoriali. La funzione razionale non è intesa in Cina come la più alta nell’uomo, contrapposta alle passioni e agli istinti. La ragione non è neppure prerogativa dell’anima che, secondo la dottrina ad es. cristiana, avrebbe la capacità di discernere fra il bene e il male, e di compiere liberamente il bene o il male. In Cina si preferisce un universo in continua trasformazione, costituito da una sostanza fondamentale, la cui dinamicità (evoluzione ed involuzione, nascite e morti, contrazione ed espansione) è dovuta alla polarità di energie opposte ma complementari. In Cina è assente una concezione assoluta ed esclusiva degli opposti, intesi piuttosto come bipolarità complementari, come interazione e alternanza, a partire dalla prima nell’ambito cosmogonico e creativo, quello fra NEWS n. 45 - Settembre 2014 il Cielo e la Terra. Fertile e creativa, nutriente e rigogliosa, la Terra racchiude in sé sia le caratteristiche più poetiche di grembo accogliente e materno che accoglie la vita e la nutre, che quelle più “pratiche” della costanza, la pazienza, la forza. La Terra è al tempo stesso materna e nutriente, ed anche pratica, concreta, solida e potente. Con il termine di Terra (Di ) nella cultura classica Cinese, si fa riferimento al pianeta su cui compare la vita, opposto al Cielo (Tian ), di natura Yin ( )come quello è Yang ( ), sede di permanenza dell’uomo, che dalle influenze terrestri e celesti, deriva. Nella mitologia cosmogonica taoista dunque, non c’è nessun demiurgo, nessuna divinità creatrice, ma un’unica legge pervasiva e ordinatrice rappresentata dal Tao, motore dell’Universo, concepito come un principio impersonale da cui promana tutta la realtà. Il più antico racconto cosmogonico cinese, risalente al II secolo a.C., narra del tempo in cui Cielo e Terra non avevano ancora preso forma e l’unica cosa esistente era una tenebra profonda, insondabile e desolata. Il Tao si trovava, infatti, inizialmente in uno stato chia), termine tramato Wu Chi ( ducibile come “Vuoto” o “Non Essere”, che consiste nella totale assenza di differenziazioni: a questo livello il Tao è sconfinato, invisibile, senza qualità e senza nome e coincide con l’inizio e la fine di tutte le cose. Il Tao si configura, quindi, come sconfinato vuoto primordiale, dal quale in un secondo momento presero forma, attraverso lo sprigionarsi di soffi energetici sottili, le dimensioni dello spazio e del tempo. Dal Wu Chi si pervenne al Tai Chi ( ), l”Essere” o “Grande Uno”, stato dal quale si svilupparono la coppia di principi, tra loro opposti ma complementari, più universalmente nota del sistema taoista: lo Yin e lo Yang. Gradualmente, poi, i soffi emanati dal Tao assunsero una consistenza materiale: l’essenza più leggera e pura, diffondendosi, diede forma al Cielo, mentre le particelle più pesanti e grossolane tracciarono i contorni della Terra. I soffi d’energia sprigionati dal Cielo e dalla Terra costituirono lo Yin e lo Yang, dalle cui forze SAGGISTICA 11 concentrate derivarono le quattro stagioni. Le energie sprigionate dalle quattro stagioni diedero vita a tutte le creature viventi. I soffi caldi dello Yang generarono il fuoco, che addensandosi si fece Sole. Dai soffi freddi dello Yin defluirono le acque e dalla loro essenza nacque la Luna. I soffi sfuggiti al Sole e alla Luna divennero infine astri e costellazioni. Il processo di creazione del cosmo è dunque pensato come il progressivo differenziarsi dei fenomeni a partire da una totalità originaria indifferenziata. Nel momento in cui le cose sono designate da un nome, acquistano un’esistenza individuale definita: le acque vengono separate dal Cielo, il Cielo viene separato dalla Terra e, tra queste due realtà, viene stabilito il campo d’azione dell’Uomo. Le antiche popolazioni cinesi, dedite all’agricoltura, affermavano che la forma della Terra era quadrata, quella del Cielo emisferica, e il cielo combaciava perfettamente con i 4 lati della Terra. Questo concetto è espresso chiaramente nell’affermazione: “la Terra è il carro, e il cielo il suo coperchio”. La Terra era costituita da 9 continenti, ognuno circondato da un “piccolo mare” e da un “grande mare”, il quale andava a congiungersi con il cielo sui 4 lati. La Stella Polare era il “punto limite di altezza”, intorno al quale girava il firmamento senza fermarsi, proprio come una ruota di carro attorno al mozzo. Tale teoria scomparve dalla scena perché minata alla base da un’incredibile contraddizione: un quadrato (la Terra) e un cerchio (il Cielo) non possono combaciare perfettamente. Secondo un’antica teoria chiamata “Xuan Ye”, il Cielo non ha forma né sostanza (a differenza della Terra), e il colore azzurro è dovuto al fatto che gli occhi non possono vedere oltre un certo limite mentre il cielo è sconfinato. Ne segue che il chiarore e l’oscurità non sono altro che fenomeni apparenti e che il cielo è privo di sostanza e colore. L’idea dell’Universo limitato è presente persino nel sistema copernicano e i cinesi furono tra i primi a concepirlo infinito, con questa teoria. Il “Tao”, motore universale, è concepito, dalla cultura taoista che riprende dal naturismo primigenio, come un principio d’ordine impersonale, unitario, da cui deriva una dualità: lo “yin” e lo “yang”, il sistema di alternanza e di combinazione degli opposti, che inizia dalla opposizione fra l’informale Cielo e la materiale Terra, che, interagendo, producono i tre “qi”, soffi di energia da cui vengono tutti i cambiamenti e nascono i diecimila esseri (il tao genera l’uno, l’uno genera il due, il due il tre, il tre i diecimila esseri, cioè tutte le creature viventi). Esiste tuttavia un immaginario più mistico, che non esclude magia e sciamanesimo, poggiando sulla credenza in un mondo reale invisibile, cui lo sciamano può accedere per attingere l’energia riparatrice degli squilibri e dei disordini del mondo. Presenze misteriose animano l’universo: spiriti del cielo e della terra, dei monti e dei fiumi, demoni, antenati che hanno raggiunto dopo la morte la sede degli d e i , fantasmi inquieti che appaiono nei sogni in circostanze particolari o si manifestano con grida e lamenti. Durante i periodi Song e Yuan (dal X al XIV secolo), l’alchimia interna (attuata con pratiche psicoginiche, estatiche, dietetiche e farmacologiche), cercano di rendere l’uomo sempre meno legato alla materia terrestre ed incline all’informale vuoto celeste, nella convinzione che solo trasformando la materia in Energia e Spirito, si può raggiungere una vita completamente realizzata in tutti i suoi aspetti. Già nella cultura naturalista a sciamanica pre-taoista, l’uomo e il mondo formano un’unità indissolubile e si influenzassero vicendevolmente. Vari tipi di nozioni, che per la nostra logica sono di ordine completamente diverso, venivano associati a volte in virtù di una rassomiglianza esteriore di suono, di numero o di forma. Esistevano, inoltre, delle correlazioni costanti tra il Cielo, la Terra e l’Uomo, i tre piani principali nei quali spazia il pensiero umano. Come il lavoro dell’uomo nel giusto momento è necessario per far crescere le messi con la fertilità della terra e la pioggia del cielo, nello stesso modo si manifestano le relazioni in tutti gli altri ambiti della vita. Al movimento degli astri e dei pianeti corrisponde il Tao, o Via, del Cielo, alla quale si sincronizzano il Tao della Terra e il Tao dell’Uomo. Non appena si manifesta un ostacolo su una via, ne sorge uno sulle altre. Un passo del Tao Te Ching ) afferma: “Prima della ( formazione del Cielo e della Terra, c’era qualcosa in stato di fusione... Io non ne conosco il (vero) nome, ma la designo con l’appellativo di Via. Sforzandomi per quanto possibile di definirla con un nome, la chiamo grande. Grande significa procedere; procedere significa allontanarsi; allontanarsi significa tornare (al proprio opposto)”. L’idea fondamentale è che nella natun. 45 - Settembre 2014 NEWS 12 ra come nelle situazioni umane si presentano configurazioni di andata e ritorno, di espansione e concentrazione. Questo concetto, tratto dall’osservazione dei movimenti del sole e della luna e dell’alternarsi delle stagioni, è diventata una regola di vita nella cultura cinese. I Cinesi, infatti, credono che ogni situazione che si sviluppa fino alle sue estreme conseguenze origini il germe che ne invertirà il proprio corso e la trasformerà nel suo opposto. Questo movimento ciclico del Tao si concretizza con l’introduzione delle polarità opposte Yin e Yang, i due poli archetipi entro i quali l’essere si manifesta in tutte le sue forme. In principio i termini Yin e Yang indicavano i fianchi in ombra e in luce di una montagna. Successivamente fu considerato Yin l’elemento femminile e materno, ricettivo, oscuro, associato alla Terra, mentre Yang, il potere creativo maschile, forte, associato al Cielo. La Terra, immobile (secondo la vecchia concezione geocentrica) e il Cielo, mobile, diventano simboli rispettivamente della quiete (Yin) e del movimento (Yang). Il carattere dinamico dello Yin e dello Yang è illustrato dall’antico simbolo T’ai-chi T’u o Diagramma della Realtà Ultima, il quale è una disposizione simmetrica dell’oscuro Yin e del luminoso Yang in forma rotazionale che richiama alla mente un movimento ciclico continuo. I due punti nel diagramma rappresentano l’idea che ogni volta che una delle due forze arriva al suo massimo, essa ha già in sé il seme del suo opposto. Questa concezione permea tutta la cultura cinese dando forza e coraggio nei momenti di sofferenza e cautela e modestia nei momenti di successo. Da ciò scaturisce una dottrina analoga all’aurea mediocrità di oraziana memoria, in cui credono sia i taoisti che i confuciani. Secondo Alan Watts, eminente NEWS n. 45 - Settembre 2014 studioso della cultura orientale, i taoisti considerano l’universo inseparabile da sé stessi, il che implica un’arte di vivere intesa come una navigazione, piuttosto che come una guerra, dove è importante capire i venti, le maree, le stagioni, i principi di crescita e di decadimento in modo tale da mettersi in sintonia con tutti gli elementi e non lottare contro di essi. Il taoista coltiva l’inazione, non discute neppure sul Tao, insegna senza parlare, rinuncia alla scienza e al sapere generale, perché ha imparato che “niente al mondo è più molle e debole dell’acqua, ma nell’avventarsi contro ciò che è duro e forte, niente può superarla.” Nel passaggio da sottile filosofia intellettuale e religione popolare, il Taoismo diede vita a diverse pratiche per potenziare e per rendere immortale il corpo: diete alimentari di vario tipo (inclusa l’ingestione di prodotti ottenuti tramite ricerche alchemiche), tecniche respiratorie, ginniche, sessuali e contemplative. Nelle numerose leggende taoiste, un posto di rilievo è assegnato ai cosiddetti “Otto Immortali” (Ba), un gruppo di uomini xian e donne che, avendo ottenuto in vita poteri soprannaturali, sono stati santificati dopo morti. Oltre agli Immortali, e accanto a Laozi ( ) – identificato spesso con Huanlao (Il Vecchio Giallo ), uno dei cinque creatori del cosmo – c’è un numero elevatissimo di divinità eterogenee, organizzate gerarchicamente, come i protettori di mestieri e dei fenomeni atmosferici; gli spiriti degli elementi della natura; le anime di diverse località (cimiteri, luoghi, guadi, strade); i demoni; le anime degli impiccati, degli annegati e degli antenati; ma anche i santi taoisti, confuciani e buddhisti, il bene e il male, o meglio gli aspetti benevoli e malevoli, celesti e terrestri di una stessa realtà, retaggio di uno sciamanesimo Wu a cui questa filosofia è restata sempre legata. Le maledizioni per allontanare i demoni e gli spiriti malvagi e rimuovere gli elementi non propizi, e le invocazioni per realizzare desideri concreti sono elementi che il taoismo ha mutuato dall’antico sciamanesimo. (...) Come abbiamo detto, nell’antichità era universalmente diffusa la credenza che i demoni fossero simili agli uomini, che avessero tabù e punti deboli e conoscendoli si potevano prendere in prestito le forze degli spiriti e assoggettare le forze maligne. Uno di questi punti deboli era appunto il timore degli incantesimi e delle maledizioni, ed ecco perché nelle culture primitive gli incantesimi sciamanici sono universalmente diffusi: ad esempio presso i maori della Nuova Zelanda, gli indiani d’America e gli eschimesi della Siberia è sempre presente uno sciamano abile nel- SAGGISTICA 13 Gli Otto Immortali la recitazione degli incantesimi; e anche nell’antica Cina era diffusa la credenza negli incantesimi e nelle maledizioni. Nella poesia “Ondeggiare” contenuta nella sezione “Daya” dello “Shijing” ( ) appare il carattere “zhu” che sta ad indicare le maledizioni, e lo “Zuozhuan” ( ) riferisce che “lo stato di Song è insignificante, ma possiede zu e zhu”, e con ciò si intende che nello stato di Song vi erano sacerdoti (wuguan) specializzati nella recitazione di maledizioni e incantesimi. Probabilmente questo tipo di sciamanesimo interveniva particolarmente nella cura delle malattie; Su Jian nello “Yijing bian qi” (Trattato sulla rimozione dell’essenza e sulla trasformazione del soffio) dice: “La cura di Yu Wengu non è altro che rimuovere l’essenza e mutare il soffio, e lo si può fare con incantesimi” (Yu Wengu zhi zhibing, wei qi yijing bianqi, ke zhu you eryi). Il commento dice: “You significa ‘da’ e indica che gli incantesimi mettono in comunicazione con gli spiriti, e la malattia può venire curata senza ricorrere a metodi esterni”, così questo tipo di incantesimi viene anche detto “formule di tipo you”1; si riteneva inoltre che il migliore nelle arti mediche sciamaniche fosse Wu Yue, così questi incantesimi vengono anche detti “Metodi di Yue”2. Ge Hong, nel quinto capitolo della sezione interna del “Baopuzi”, “Il principio perfetto” (Zhi li), riferisce in particolar modo che “Wu Yue possiede le tecniche delle proibizioni e delle maledizioni”. Nei diari di Yun Meng e Qin Jian, in alcuni testi huang di Mawangdui come “Wushier bingfang” e “Huangdi neijing” e nello “Hainan wanhua shu” si trovano annotazioni sulle formule d’incantesimo (zhouyu ), ad esempio: “Ahimè! Quanto a Bo Qi (che si ciba particolarmente degli spiriti degli incubi), chiunque sia vittima di un incubo gli si può rivolgere. Egli beve e mangia voracemente, e concede a chiunque grande prosperità: non denaro ma abiti, non seta ma cotone”. Questa è la formula d’incantesimo che si recita dopo aver fatto un incubo, così chi ha avuto l’incubo può volgere la sventura in fortuna; ma ecco un altro esempio: “Gli spiriti del cielo portano in basso la malattia, la sciamana (shen nu) si affida alla sequenza delle parole degli spiriti: non lasciate che l’ernia non abbia più spazio! Altrimenti sarà come l’ascia che spacca.” Questa è una formula d’incantesimo recitata da uno sciamano di Wuchu durante un rito detto “Antico”; tratta di un uomo che soffre d’ernia. Lo sciamano si rivolge agli spiriti del cielo con una formula che significa: “Io, l’ernia, crescerò fino a non avere più spazio, fammi guarire immediatamente o ti taglierò la testa con una grande ascia”. Ancora un altro esempio: “Il topo è sfortunato, chi lo incontra riceve la sua sfortuna.” Questa formula tratta degli inconvenienti notturni causati dai topi; si dice che quando i topi fanno rumore la notte si possa, coi capelli in disordine e rivolti verso nord, recitare questa formula d’incantesimo che è particolarmente efficace. Anche nell’antico e solenne rito “Grande esorcismo” per scacciare le pestilenze vi è una formula di questo tipo: “...che i dodici spiriti inseguano il demone, che si occupino del suo corpo, che gli taglino il tronco, che dividano la sua carne, che strappino i suoi polmoni e i suoi intestini; se non scappa velocemente diverrà il loro cibo.” I metodi magici del taoismo nascono e si sviluppano proprio da questo tipo di arti sciamaniche, quindi anche i metodi fondamentali sono gli stesn. 45 - Settembre 2014 NEWS 14 Sciamanesimo e taoismo offrono all’uomo la capacità di interpretare la terra, di seguirne i ritmi e i percorsi, di nutrirsi attraverso lei si. Gli incantesimi sono dunque metodi magici che fanno uso di schemi orali fissi che esprimono le forze soprannaturali attraverso “codici segreti”; i talismani e i registri (fu e lu ) sono invece dei metodi magici che fanno uso di “caratteri” fissi (o figure), scritti su particolari materiali (come carta, seta, legno, pietra) che esprimono le forze soprannaturali attraverso “simboli” (fuhao ). La tavoletta di pesco con la scritta per “chiedere la prosperità e allontanare la sventura” e la seta fine costituiscono la forma più antica di talismani e registri, in quanto sono oggetti simbolici per scacciare il male e allontanare i demoni; essi hanno un testo concreto e possono richiamare gli spiriti abili nel soggiogare i demoni, possono inoltre essere diretti contro ogni tipo di demone specifico. Si riteneva avessero grandi poteri, e che potessero proteggere la sicurezza e la salute delle persone, che fossero insomma come un balsamo che cura tutti i mali. Questo tipo si talismani era in origine retaggio esclusivo degli sciamani, ma in seguito il taoismo si appropriò anche di questo tipo di arte magica a cui unì i diagrammi degli esperti della divinazione e dei taNEWS n. 45 - Settembre 2014 lismani, aggiungendovi così più mistero, e ne ampliò notevolmente il campo d’azione. Ad esempio il Dao di Zhang Ling, agli inizi del taoismo organizzato, non era più quello di Laozi e Zhuangzi ), ma poneva l’accento su ( talismani e registri; Zhang Jue curava le malattie con bevande magiche e invocazioni, Gan Ji preparava pozioni per curare le malattie. Nel “Taipingjing” sono registrati per la prima volta circa quattrocento talismani – nel testo vengono definiti “scritti complessi” – divisi in quattro categorie: “Allontanare il male”, “I superiori guidati dagli spiriti non incontrano difficoltà”, “Il retto comportamento è propizio”, “Protezione degli spiriti”, che a prima vista appaiono misteriosi, ma ad un attento esame si rivelano essere l’unione di più caratteri. Considerandoli separatamente, il loro significato è chiaro; ad esempio fra gli “scritti complessi” della sezione “I superiori guidati dagli spiriti non incontrano difficoltà”, vi sono i caratteri “controllare la situazione”, “distribuire i compiti”, “prima che accada”, a significare la preghiera che gli dei facciano sì che i superiori controllino le situazioni, distribuiscano i compiti e siano in grado di prevedere gli avvenimenti prima che accadano, non incontrando così difficoltà. Naturalmente queste formule sono ancora grossolane e semplici, tuttavia dopo i Jin orientali, con la maturazione del taoismo, questo tipo di scritti diventarono sempre più elaborati, il loro contenuto sempre più minuzioso e complesso, i tratti sempre più astrusi e difficili, la forma più misteriosa ed enigmatica, i materiali sempre più vari: ve ne sono di pietra, di legno, di seta, di carta. Vennero divisi nelle due categorie di “talismani” e “registri”; i registri portano scritti i “nomi delle potenze del mondo inferiore, delle categorie ufficiali e degli ufficiali minori” degli spiriti del cielo e della terra cui ci si rivolge, e la lista dei termini delle invocazioni1, e possono essere paragonati a “registri di comunicazione amichevole”, una volta che lo si possiede gli spiriti del cielo e della terra possono accordarci speciale protezione. (...) I maestri taoisti riferiscono che il possesso di questi registri garantisce la protezione degli spiriti e può mettere gli uomini in comunicazione con essi, ma che tuttavia non può risolvere i problemi in modo radicale: quando si porta un registro è anche ne- SAGGISTICA 15 cessario avere un talismano. Il talismano è anche il tesoro segreto del maestro taoista e quindi non può essere tracciato da chiunque; il detto “Demoni e spiriti ridono di chi dipinge i talismani senza conoscerne i segreti; chi invece li sa tracciare con perizia li lascia a bocca aperta”, ben esprime quest’idea. “Il talismano è unione, è fiducia, unisce il mio spirito con lo spirito dell’altro”, ma solamente l’abilità del maestro taoista può realizzare la comunicazione fra uomini e spiriti; questa è l’arma magica del maestro taoista e non può essere rivelata con leggerezza: ecco una delle ragioni per cui i talismani devono essere tracciati in modo bizzarro e strano. Ad esempio, il talismano per eliminare i tre vermi è ancora semplice: nel tracciarlo, si deve per prima cosa scrivere il proprio nome sul “registro della quiete”, poi si devono tracciare dei caratteri speciali su un foglio bianco sottile o su un foglio di carta di bambù. I caratteri di questo tipo vennero in seguito chiamati “talismani dei demoni”. Fondamentalmente non c’è modo per decifrarli, possiamo solo ipotizzare approssimativamente che abbiano una relazione col carattere “shi “ ( - cadavere) dell’espressione “san shi” (tre cadaveri o vermi); il primo talismano è analogo al carattere “shi”, e rappresenta il primo verme, nella parte superiore del secondo talismano vi sono due linee curve che rappresentano il secondo verme, e le tre linee curve nella parte superiore del terzo talismano indicano il terzo verme. Alcuni talismani sono invece ancora più difficili da decifrare, come il talismano in pietra per l’entrata nella montagna contenuto nella sezione “Scalare ) e attraversare” (dengshi del “Baopuzi”. Di cosa si tratta? Probabilmente al centro vi sono i caratteri “alto” e “montagna”, il che sta a indicare forse che si può scalare un’alta montagna senza pericolo. I talismani e i registri successivi sono ancora più bizzarri e misteriosi. Nelle tombe di Turfan, nello Xinjiang, vennero scoperti tempo fa talismani e registri dell’epoca dei Wei del Nord, avvolti in fasce di seta, dati al morto probabilmente perché ne facesse uso nell’aldilà. “In alto c’è uno spirito del Cielo dipinto di vermiglio; nella mano sinistra ha un enorme coltello, nella destra una lancia lunghissima; il talismano del libro vermiglio è di quattro righe, la scrittura è frettolosa, e non la si può comprendere totalmente”. Questo è un talismano che si rivolge anche alle im- magini degli spiriti del Cielo; fra i manoscritti ritrovati a Dunhuang vi è anche un talismano misterioso ed enigmatico (S2615), tracciato in modo tortuoso e per noi inspiegabile, simbolo del labirinto e della Terra, del percorso difficile che, su questo pianeta, l’uomo deve percorrere, senza smarrirsi, per tornare al cielo. Sono questi elementi che, probabilmente fusi con convinzioni pregresse ed autoctone, generano molte altre culture sciamanico-religiose, come, ad esempio la concezione del mondo del bön, l’antica religione autoctona del Tibet, secondo cui tutti i fenomeni possono ricondursi a cinque sacri elementi: terra, acqua, fuoco, aria e spazio. Lo studio delle loro interazioni domina la cultura tibetana e costituisce la base della medicina, dell’astrologia, della psicologia e delle tradizioni spirituali dello sciamanesimo, del tantra e dello dzogchen. Ma la comprensione delle loro interazioni deve essere messa in relazione con l’esperienza e usata per migliorare la qualità della vita. In questo modo sciamanesimo e taoismo offrono all’uomo la capacità di interpretare la Terra, di seguirne ritmi e percorsi, di nutririsi attraverso lei, spegnendone i pericolosi, distruttivi demoni interni. • Letture consigliate AAVV, Testi dello sciamanesimo siberiano e centroasiatico, Ed. UTET, Torino, 2009. Andrei A., Scarpati M., Il daoismo, Ed. Il Mulino, Bologna, 2007. Chinese Health Qigong Association, Yi Jing, Ed. Jessica Kingsley Publishing House, New York, 2008. Corradi Musi C., Sciamanesimo in Eurasia. Dal mito alla tradizione, Ed. Aracne, Roma, 2008. Daniele F., Scienza, tao e arte del combattere. Il gesto di potere e il pensiero del cuore, Ed. Luni, Milano, 2005. Di Stanislao C., Cineserie. Note e appunti sulla Cina di ieri e più recente, Ed. CISU, Roma, 2007. Fusi S., Energia vitale per la salute, Ed. Tecniche Nuove, Milano, 2008. Gernet J., La Cina antica. Dalle origini all’impero, Ed. Luni, Milano, 1994. Granet M., La religione dei cinesi, Ed. Adelphi, Bari, 1973. Palmer M., Il taoismo. Conoscenza e immortalità, Ed. Xenia, Milano, 1993. Romagnoli F., Stafutti S., Cina, Ed. Withe Star, Vercelli, 2008. Sha Zhi G., Tao, Ed. Pockett Book, Milano, 2010. Tucci G., Apologia del Taoismo, Ed. Luni, Milano, 2006. Wangyal T., Guarire con la forma, l’energia e la luce. I cinque elementi nello sciamanesimo, nel tantra e nello dzogchen tibetani, Ed. Mediterranee, Roma, 2005. Watts A., Il tao. La via dell’acqua che scorre, Ed. Astrolabio Ubaldini, Roma, 1977. Watts A., Taoismo, Ed. Red, Milano, 2008. n. 45 - Settembre 2014 NEWS 16 La legatoria tradizionale giapponese di Luca Cisternino C on il termine legatoria si intende sia l’insieme dei processi e delle tecniche necessarie alla realizzazione materiale di un libro a partire da un certo numero di fogli separati di carta o altro materiale, sia la bottega artigiana dove queste operazioni vengono effettuate. Il Giappone ha ereditato dalla Cina, come per molti altri aspetti della propria cultura, tutti gli elementi essenziali riguardo la produzione di libri: l’inchiostro, la scrittura, la carta, la stampa xilografica e la legatoria. Per quanto forte possa apparire questo retaggio culturale, cadremmo in errore se considerassimo questo appropriamento come una semplice “copiatura” di tecniche e conoscenze; ha scrit- NEWS n. 45 - Settembre 2014 to Philippe D’Averio: “I giapponesi più che inventori sono trasformatori metafisici”, a conferma che tutto quello che nel corso della storia è giunto fin lì ha subito un processo continuo e disciplinato di affinamento, divenendo giapponese. Tra le arti e i mestieri antichi tutt’oggi tramandati e praticati dentro e fuori il Giappone la legatoria sembra essere la meno conosciuta e diffusa. La varietà, la versatilità e la squisita bellezza dei suoi elementi fanno parte invece di un piccolo, preziosissimo mondo che andrebbe riscoperto e valorizzato. Il Kansubon è la prima forma di libro giapponese e risale al V secolo; formato da lunghezze di carta o seta giuntate tra loro e TRADIZIONI GIAPPONESI 17 I giapponesi più che inventori sono trasformatori metafisici Philippe D’Averio Nori-ire gajō arrotolate su un sottile cilindro di legno, questa legatura “arcaica” è rimasta in uso per i successivi 1000 anni, nonostante fosse molto scomoda da consultare e da archiviare. Nel periodo Heian (794-1185) si svilupparono altri tipi di legatura, sempre su modello cinese. L’Orihon, il libro a fisarmonica, rappresenta l’evoluzione successiva del libro arrotolato; la carta è ora piegata a zig-zag, le pagine risultanti impilate una sull’altra con una copertina incollata su ciascun lato. Questa legatura veniva utilizzata esclusivamente per la trascrizione e la stampa delle scritture buddiste. I Monasteri, centri di ricchezza e di conoscenza, erano gli unici luoghi che potevano permettersi gli alti costi della carta ed è grazie a queste comunità dedite al lavoro, allo studio e alla preghiera che la cultura viene custodita, tramandata e protetta. Per quanto le tecniche di stampa xilografica (mediante blocchi di legno) fossero note in Giappone sin dall’VIII secolo (alcuni mantra buddisti risalenti a quell’epoca sono considerati tra i documenti stampati più antichi al mondo), queste rimasero per diversi secoli un monopolio buddista e di conseguenza il grosso del materiale stampato prima del XVII secolo era rappresentato dai testi religiosi. La stampa era poco diffusa anche perchè la carta rimase per molto tempo estremamente costosa. Oltre agli Orihon esistevano gli Album, variazioni del libro piegato a fisarmonica, utilizzati dai calligrafi e dai pittori. Il Nori-ire gajō è caratterizzato da un raffinato effetto a onda dovuto alla piegatura e all’incollaggio alternate delle pagine, che potevano essere sfogliate normalmente o aperte e distanziate tra loro, svelando così il loro “segreto”. n. 45 - Settembre 2014 NEWS 18 Nobiru gajō Detchōsō Il Nobiru gajō si differenzia dal suo modello principale per le pagine a doppio foglio e anticipa una caratteristica molto comune a diversi stili successivi. Quando una copertina avvolgeva un libro a fisarmonica da una parte all’altra si otteneva il Sempūyō, chiamato anche libro fluttuante o svolazzante. Scrive il Maestro Ikegami: “Le sue pagine, non essendo incollate al dorso, avrebbero potuto volare via al soffio di una leggera brezza”. Difficile non subire il fascino di tanta bellezza: la legatoria giapponese è frutto di una sintesi che può, per certi versi, ricordare il buon Design dei grandi Maestri italiani ed europei; oggetti d’uso in cui la funzionalità e la valenza estetica risultano inscindibili tra loro; oggetti “risolti”, la cui semplicità deriva da una meditata sottrazione. Il Detchōsō o Kochōsō segna NEWS n. 45 - Settembre 2014 una più radicale innovazione; chiamato anche libro Farfalla (o libro incollato), ha le pagine piegate a metà, impilate una sull’altra e incollate tra loro in prossimità del dorso mediante una striscia verticale; le pieghe sono rivolte all’interno e il retro di ogni foglio risulta attaccato a quello del foglio adiacente. Aprendo il libro la pagina centrale rimane in piedi per l’intera porzione incollata per poi ricadere dolcemente all’esterno su entrambi i lati: ecco le ali di Farfalla. Con questa legatura nasce il primo libro “a forma di libro”, uno stile che non verrà abbandonato prima del XVII secolo. È probabile che la predisposizione di questi libri agli attacchi di alcuni insetti, attirati dalle colle vegetali, diede impulso allo sviluppo degli stili cuciti. Il Retchōsō, o libro multisezione, comparso intorno al XII secolo, rappresenta una impor- tante eccezione nell’intero panorama della legatoria giapponese, in quanto è esclusivamente giapponese. Formato da cinque quinterni tenuti insieme da una complessa cucitura a doppio filo, questo libro ha una incredibile somiglianza con la legatura occidentale, nonostante in quell’epoca le due culture non fossero ancora venute a contatto tra loro. Chiamata anche legatura Yamato (il nome antico del Giappone), a sottolinearne l’origine autoctona, veniva utilizzata per copie manoscritte di letteratura giapponese come antologie di poesie, romanzi e diari. Durante il periodo Edo (16031868) una serie di fattori favorirono la crescita e la diffusione della pubblicazione di libri. La riunificazione del paese sotto lo shogunato Tokugawa garantì un lungo periodo di pace, e le condizioni più stabili dal punto di vista economico e sociale favori- TRADIZIONI GIAPPONESI 19 Kangxi Variazione 4 fori rono la crescita delle città e una più diffusa alfabetizzazione. La carta cominciò ad essere più facilmente reperibile proprio nel momento in cui la domanda era in forte crescita. Importanti opere classiche di letteratura giapponese, come La storia di Genji e i Racconti di Ise, iniziarono a circolare in forma stampata, dando impulso alla diffusione di libri sui più disparati argomenti: romanzi popolari, storie illustrate, studi accademici sulla storia, la geografia e la matematica. Verso il XIV secolo cominciò a diffondersi un tipo di legatura, sempre di origine cinese, che in breve tempo finì per soppiantare tutte le altre e che ancora oggi è considerato lo stile più tipico della legatoria giapponese. Il Fukuro toji è caratterizzato dalle tipiche pagine “a sacchetto”, piegate a metà e cucite lungo il dorso sul lato aperto;ogni foglio, impilato sugli altri con le pieghe ben allineate sul davanti, crea una sorta di busta, aperta nella parte anteriore (testa) e inferiore (piede). Questa tecnica risolveva soprattutto un problema pratico: la carta giapponese, molto morbida e assorbente, non permetteva di scrivere o dipingere sul rovescio del foglio, in quanto gli inchiostri, penetrando molto in profondità, lo rendevano inutilizzabile. La tipica cucitura esterna si basava sullo schema della legatura cinese, il Tohōn; tre splendide varianti furono poi sviluppate anche a scopo decorativo. Lo Yotsume toji rappresenta la legatura base a 4 fori che venne poi modificata e impreziosita da altri modelli: il Kangxi, l’Asano-ha toji – che riproduce la stilizzazione della foglia di Canapa – e il Kikkō toji – il cui punto di cucitura si rifà alla texture del guscio della Tartaruga. Un’altra legatura sempre dota- ta del Fukuro toji è la Yamato toji, la cui cucitura si realizza attraverso una coppia di nastri di tessuto o di carta. In Giappone la professione del legatore di libri era distinta e separata da quella del legatore di piccoli taccuini e registri contabili, detti Chōmen; tra i principali il Daifuku chō e l’Hantori chō, legati con sottili corde di Canapa intrecciata o altre fibre naturali. Per quanto piccole e più facili da realizzare, queste legature non hanno nulla da invidiare agli stili più complessi. La restaurazione Meiji del 1868 e la conseguente introduzione della tecnologia occidentale portò ad una rivoluzione nel campo dell’editoria giapponese, favorendo la produzione di carta e di libri realizzati industrialmente mediante blocchi metallici. Questo delicato passaggio segnò l’inevitabile declino dell’onnipresente libro a sacchetto e n. 45 - Settembre 2014 NEWS TRADIZIONI GIAPPONESI 20 Ledger Yamato Daifuku chō dell’intero retaggio culturale e formale che la legatoria tradizionale giapponese aveva fino a quel momento custodito. Ho iniziato ad occuparmi di legatoria artigianale grazie ad un progetto sulla Memoria e la raccolta di storie di vita. Da sempre appassionato di cultura giapponese continuo studiare e ad approfondire la legatoria tradizionale. Tutto quello fin’ora esposto e il mio lavoro, non esisterebbe se un grande Maestro – Kōjirō Ikegami – non avesse deciso di depositare in un libro il suo immenso patrimonio di conoscenza. A lui va il mio sincero e devoto ringraziamento. Il suo preziosissimo lascito è per me continua fonte di riflessione, ispirazione e profonda felicità. Ha scritto Gustav Mahler: “La tradizione è la custodia del fuoco, non la contemplazione della cenere”. NEWS n. 45 - Settembre 2014 La tradizione è la custodia del fuoco, non la contemplazione della cenere Gustav Mahler Viviamo in tempi sempre più accellerati. Le abitudini e i modelli dominanti spingono la società verso una sempre maggiore disumanizzazione e spersonalizzazione. Scompaiono le differenze a favore di una cosiddetta globalizzazione, il cui scopo non può che essere la mera mercificazione di falsi beni e falsi bisogni. Solamente attraverso la Memoria sarà possibile riattingere agli antichi saperi di molti lavori artigianali e tradizioni oggi in pericolo di estinzione. Un patrimonio culturale fatto soprattutto di grande intelligenza manuale e talento. Amore, cura, disciplina. Il tempo che scorre. La gioia di creare e di lasciare la propria impronta. Mani, occhi e cuore immersi nell’identica cosa. Teniamo acceso il fuoco, e non dimentichiamo. • Luca Cisternino www.japanese-bookbinding.com Fotografie: 2014©Luca Cisternino Bibliografia: Kōjirō Ikegami – JAPANESE BOOK-BINDING (Instructions from a Master Craftsman) Adapted by Barbara B. Stephan Weatherhill, 1986 HAIKU 21 Si alzò amore nessuna parola mai cadde nel vuoto. Nel tempo lento che trattiene imparai ad amare te. Nella sua casa inverno, sedie vuote aspettavano. S abina Mannucci, shiatsuka toscana, un passato da infermiera professionale, ora custode di un’antica Pieve nel Senese, ritiro, selvatico, forse. Si avvicina a questo criptico mondo degli Haiku in punta di matita, esprimendosi con fragranza e decisione, mantenendosi nello stile, con un pizzico di italianità, appena accennato, a tratti, fra le parole e gli spazi intercalati. A presto rileggerla. Jùshìn n. 45 - Settembre 2014 NEWS 22 Tra un TRATTAMENTO e l’altro di Silvia Clara Mori E cco. La mia mano si solleva lentamente, il trattamento è finito, la bolla di energia che mi avvolgeva insieme al ricevente si dissolve iridescente nello spazio. Il momento magico si è concluso, a breve avrò uno scambio verbale con ukè, riportando cosa ho ascoltato del suo stato energetico, con qualche parola sul messaggio che le mie mani hanno proposto al suo corpo-mente. E da ukè, sensazioni, spesso conferme, una sorta di stupore, una morbidezza, il timbro della voce diverso. Dopo, se ne andrà per il mondo, per tornare la prossima settimana. Cosa posso offrirgli da portare con sé per consolidare il messaggio del trattamento, il modello energetico proposto nella seduta shiatsu? NEWS n. 45 - Settembre 2014 C’è un capitolo non ovvio di “consigli dopo il trattamento”. Perché lo stile di vita, lo sappiamo, gioca un ruolo fondamentale, ma al tempo stesso è difficile da modificare. Una delle mie insegnanti diceva, tanto tempo fa: “È come versare dell’acqua in un secchio bucato”, intendendo che tutti tendiamo a mantenere le nostre abitudini, anche se sappiamo che non ci fa bene. La medicina cinese classica, sulla prevenzione è molto articolata e propositiva, dalla dietetica, non solo cosa mangiare, ma come cucinarlo, e come mangiarlo, sottolineando l’importanza dello stato emotivo nel momento della condivisione dei pasti, di come lo Stomaco sia sensibile alle tensioni e così via… Dà indicazioni sul ritmo sonno/veglia, SHIATSU SUL TATAMI 23 Cercando di essere propositivi, non chiedere di eliminare qualcosa ma coltivare nuove possibilità, risvegliando anche i propri talenti. Invece che mangiare davanti alla tv sul divano, rispolverare competenze acquisite in passato che davano piacere. Metallo Cosa posso offrirgli da portare con sé per consolidare il messaggio del trattamento, il modello energetico proposto nella seduta shiatsu? sul tipo di esercizi fisici da praticare, attingendo alla tradizione degli Esercizi di lunga vita, i colori da indossare, la sistemazione e decorazione degli ambienti di vita e lavoro. Da parte mia, sempre ottimista, ho cercato di lavorarci per individuare delle prassi utili. Per esempio, cosa non dire. Come rispettare davvero il ricevente. Mi spiego con un esempio ricorrente: il tema del cibo, a cui bisogna avventurarsi in punta di piedi, ma che ci viene spesso proposto dai riceventi, come altamente conflittuale. Da un lato c’è l’aspetto formale, cioè la realtà che come operatori non siamo autorizzati a proporre diete. Ma soprattutto, ha un senso dare consigli alimentari a chi ruota intorno al cibo? Non sto rafforzando un jitsu? Al tempo stesso, non si può ignorare una domanda spesso esplicita. Quindi piuttosto che dare consigli su cosa mangiare, proporre delle linee guida, come: • mangiare lentamente; • cercare di dedicare tempo al momento in cui si mangia; • evitare di discutere, di leggere mentre si mangia; • seguire la stagionalità del cibo privilegiando la freschezza, meglio se coltivato nella zona (preservando l’integrità del jing presente nei cibi); • fermarsi e chiedersi: “perché mangio …” U Esercizo aerobico UÊIn gruppo UÊCon ritmo Così anche per l’attività corporea, il movimento: inutile consigliare le attività che piacciono a noi, ma che possono risultare poco interessanti per ukè, ma piuttosto cercare di cogliere quali aspetti curare. Ad esempio, se Metallo è da sostenere, un’attività che abbia le caratteristiche di essere fatta in gruppo, possibilmente all’aperto o comunque in luogo ventilato, in cui ci sia del ritmo e la respirazione si possa espandere ma senza sforzo. Se poi sia il tai chi oppure una danza tradizionale, o il trekking, dipende da cosa può essere stimolante per ukè. Un piccolo input settimanale lo possiamo lanciare, inserito nella vita quotidiana, che sia facili da seguire, in modo da rafforzare l’autostima della persona. Insieme ad una proposta allettante, qualcosa da fare, da riscoprire. Cercando di farla emergere dai “sogni nel cassetto” del nostro ukè. Sono proprio questi momenti quotidiani di consapevolezza che possono crescere e raggiungere quella massa critica che produce un cambiamento non solo dal di fuori ma interno/esterno, nella migliore tradizione del biao/li cinese. E soprattutto quello che cerco di offrire è un punto di riferimento, che rimandi al trattamento e al suo effetto, che sia di sostegno reale alla persona. Potrebbe essere utile: U stilare una piccola lista delle proprie competenze; U scrivere le attività che ci piace fare e che facciamo; U scrivere le attività che ci piace fare e che non facciamo; U scrivere le attività che non ci piacciono ma che facciamo; U osservare in concreto la scansione del tempo nella giornata. Naturalmente una sola di queste “liste di presa di consapevolezza” è sufficiente a portare l’attenzione sui temi che vogliamo richiamare all’attenzione di ukè, per consolidare e dare sostegno. n. 45 - Settembre 2014 NEWS 24 Ovviamente questa non può essere una ricetta sempre valida, nello shiatsu non seguiamo protocolli, ma sempre più spesso ci troviamo a confronto con un senso di incertezza, con un’autostima scarsa e corrosa, con modelli introiettati difficili da seguire e imperiosi. Ukè allo sbando, ukè frustrati, ukè che si sentono minacciati… insomma la sindrome da stress. Rafforzando l’interno, offrendo strumenti che il ricevente possa usare per consolidare un processo di riconoscimento di sé, di riappropriazione di parti di sé. Il trattamento shiatsu possiede già una funzione di specchio, che illumina le zone kyo, nascoste, rimosse, nel rispetto della sensibilità di ukè. Al tempo stesso mette in risalto il modo con cui il ki positivo, le nostre strategie, o per dirla con Pauline Sasaki il ki antipatogeno: la nostra risorsa, o meglio il modo in cui poter sfruttare le nostre risorse, i nostri talenti, spesso poco considerati, certamente da rivalutare. Una delle chiavi importanti che possiamo offrire a ukè è entrare in contatto con il proprio respiro. Ansia, paura, affaticamento, stress, trauma, sono tutte situazioni in cui il respiro è la prima cosa che si blocca, a volte come congelandosi, oppure diventando affannato. Dopo il trattamento, possiamo chiedere a ukè, ancora tranquillamente disteso, di mettere una mano sul proprio hara, mettendo la nostra sopra la sua, e proporgli l’ascolto del respiro, della presenza del respiro. Inspirazione, espirazione, che si andranno regolarizzando da sé. La consapevolezza del ritmo del respiro che ci accompagna, sentirlo fisicamente nel corpo, vuol dire po- Lo stile di vita aderente ai ritmi della natura e della fisiologia, acquistano un valore essenziale da trasmettere ai nostri riceventi NEWS n. 45 - Settembre 2014 terlo poi ritrovare, come un’ancora da gettare nei momenti tempestosi. Possiamo suggerire a lui, che quando sente montare la tensione, o la delusione, o altro stato emozionale non piacevole, può ritrovare la quiete appoggiando la propria mano sul corpo e ascoltare il respiro. “Inspiro, espiro, questo è il mio respiro”. Sarà come un ritorno a casa, dove la propria casa è dove siamo noi, quindi nel corpo, nel ritmo, nel fluire della vita. Hans Seyle, il neuroendocrinologo che coniò l’espressione stress, la presentò come la risposta naturale dell’organismo al cambiamento, il modo di adattarsi, quindi niente di negativo in sé, ma soprattutto mise in luce il fatto che ciò che è determinante è la risposta personale all’evento minaccioso o traumatico, il modo con cui viene interpretato. E questo per noi che facciamo shiatsu ci riporta alla funzione del Cuore – interpretazione del mondo – ed al tema di stare con il cambiamento, con il fluire del Ki: infatti, quando ci opponiamo al movimento, l’energia ristagna e la disarmonia prevale. In questa ottica, lo stile di vita aderente ai ritmi della natura e della fisiologia, acquistano un valore essenziale da trasmettere ai nostri riceventi. Così tra un trattamento e l’altro, possiamo offrire degli spunti in questa direzione, non delle ricette, mantenendo quella visione ampia che abbiamo usato nella valutazione e nel trattamento, per poter offrire input significativi che accompagnino ukè fuori dalla stanza del trattamento. • KOAN 25 CASO N° 2 I KOAN delle poesie Un maestro zen incontra i poeti Engaku Taino A cura di Fabrizio Bonanomi Nella rubrica dei KOAN, che ci accompagna da qualche anno nelle pagine di Shiatsunews, dallo scorso numero 44 accoglie una nuova proposta: il commento, dal punto di vista dello zen, a Poesie di autori contemporanei non strettamente legati all’esperienza dello zen. Il Maestro è colui che ti sa indicare un focus nuovo, un nuovo modo di osservare le cose di tutti i giorni in maniera diversa. Essere capaci di cambiamenti, avere la giusta flessibilità in funzione delle vicissitudini (o necessitudini), significa vivere sino in fondo ed appieno la realtà, ed al contempo essere consapevoli dell’esistenza di una miriade di realtà altre, a portata di mano, se motori di interesse. Engaku Taino, con queste nuove, affascinati, originali e singolari proposte, è capace di fare esattamente questo, allo scopo di indicare al discepolo una modalità alternativa di annodare i fili della trama e dell’ordito della propria esistenza, in maniera che ciascuno possa esprimere la propria unicità, nella tensione ultima di divenire nel tempo Uomini e Donne Consapevoli. I testi a commento delle Poesie, sono frutto di trascrizioni dei teisho delle sesshin, momenti di insegnamento dove ogni Poesia è stata esaminata e commentata, nell’arco di questi ultimi anni. Buona lettura. Da gennaio 2011 a dicembre 2013 CASO N° 2 Come si restringe l’orizzonte Come si restringe l’orizzonte a un certo punto. Dove sono andati i vasti acquari in cui si sguazzava come il pesce nell’acqua senza il sospetto della lenza e dell’amo. La felicità sarebbe assaporare l’inesistenza pur essendo viventi neppure colti dal dubbio di una fine possibile. ... E. Montale altri versi Si crede che consista tutto nell’agitarsi pensando soltanto a godersela. Ma c’è chi s’accorge che solo chi sparisce vive davvero. n. 45 - Settembre 2014 NEWS 26 CASO N° 2 I n questa poesia è chiaro un evidente riferimento al Buddha, il quale passò dalla condizione di vedere un orizzonte sconfinato in cui tutto era a disposizione, a quella ristretta e paurosa di fronte al malato, al vecchio e al morto. S’accorse cioè dell’esca e dell’amo a cui abboccano tutti gli esseri. Se noi siamo qui, cioè siamo diventati suoi discepoli, è perché egli si risvegliò all’illuminazione per mantenere la visione sconfinata. La visione sconfinata si spalanca a chi accede all’assoluto. A questa poesia si può aggiungere quella dell’”Anno della lepre” , scritta in dicembre prima di scegliere questo koan. In essa c’è il correre, che sarebbe agitarsi senza guardarsi intorno, ovvero senza il sospetto della lenza e dell’amo, e accorgersi che un altro anno è bruciato e di conseguenza l’orizzonte s’è ristretto. Noi abbiamo avuto la ventura d’incontrare i tre gioielli, ovvero Buddha, Dharma e Sangha, diventando uno col respiro possiamo accedere all’inesistenza pur essendo viventi, ovvero illuminati. Quando Montale ha scritto questa poesia non so a cosa pensava realmente, inoltre preferisco non leggere i commenti e le spiegazioni delle poesie. Il suo scritto è chiaro e ognuno può trarne il significato che vuole. Chi fa il poeta, se lo fa bene lascia che le poesie si scrivano da sé, come ripeteva spesso il maestro Mumon, non si preoccupa di quello che succede alle sue poesie. Ed è ovvio, ma è una banalità, che chi le legge capisce solo quel che può capire. Pertanto, lette in un luogo di zen, sarà estratta la comprensione che si adatta alla nostra pratica, perché la comprensione dell’assoluto è a portata di mano in ogni momento della quotidianità. CerNEWS n. 45 - Settembre 2014 to, c’è quello che volendo capire il buddismo si mette a leggere i libri che trattano del buddismo. Per quanto riguarda la storia e la filosofia dell’insegnamento del Buddha può andare bene. Ma il buddismo è illuminazione e l’illuminazione è dovunque: l’assoluto si esprime in qualunque granello di sabbia. Montale in questa poesia assomiglia al Buddha e a tutti coloro che hanno compreso l’inutilità di correre ed agitarsi e si sono fermati a meditare. Quando noi ci siamo accorti dell’esca e dell’amo e abbiamo voluto attingere a qualcosa che non fossero soltanto i seppur vasti acquari nei quali sguazzavamo, abbiamo seguito l’insegnamento del Buddha. Non so cosa abbia fatto Montale, ma noi ab- biamo messo insieme l’insegnamento del Buddha e l’esistenza quotidiana e siamo riusciti, come è nella poesia di questo anno, a fermarci e fare l’esperienza di respirare l’eterno. Bisogna però stare attenti, perché è vero che molti poeti, scrittori, saggisti e alcuni sportivi hanno intuizioni e squarci di illuminazione, ma quanto contraddistingue una tradizione plurimillenaria come la nostra, è che quando si ha uno squarcio d’illuminazione si sa poi riprodurla. Invece Montale parla al condizionale scrivendo che la felicità sarebbe assaporare l’inesistenza pur essendo viventi. Pensa che sia così, ma come si fa ad assaporare l’inesistenza? Quante volte in questa scuola si chiede di porta- KOAN 27 re al maestro la prova di quanto si afferma avere compreso? Perché non sono sufficienti le spiegazioni, per quanto erudite, se il discepolo parla di assoluto il maestro chiede di metterlo sulla mano. E se parla di anima o di natura di Buddha vuole che gli mostri il punto esatto in cui si trova. Così chi parla della morte deve dimostrare come si muore e come si soffre nella malattia. Se gli chiede di portare una montagna gliela deve far vedere davanti. Nella stanza di sanzen c’è la regola che il verbo al condizionale non è accettato. Il discepolo deve dire e dimostrare che le cose stanno così e così. Invece Montale, come tutti gli altri poeti e chiunque abbia avuto S S SE E Seminario O NO NO NE NE aspirano a realizzare e possono indicare ai discepoli come risvegliarsi alla realtà. Nel caso della poesia, realizzare l’inesistenza che permetta di assaporare la felicità, ché di felicità parla Montale. Anche la poesia dell’anno della lepre richiama al Buddha, il quale vedendo la realtà della sofferenza ha cercato il respiro della verità e una volta trovata ha insegnato agli altri come raggiungerla. Noi siamo fra coloro che hanno incontrato il maestro dal quale abbiamo imparato a sederci in silenzio e in un solo momento respirare l’eterno. • Seminari 2015 SO SO 9 4 2 3 5 7 8 6 1 delle apparenze di illuminazione, può solo limitarsi al sarebbe. Come in una delle sue più famose e citate poesie: “Forse un mattino andando in un’aria di vetro/ arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:/il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro di me...”, in cui si è ancora allo stato di desiderio: forse vedrò compiersi il miracolo! E ammesso che si riesca a vedere come fare a ripeterlo? Deve per forza camminare di mattina in un’aria di vetro, arida? Allora i mattini nebbiosi sono da escludere per aspettarsi un miracolo. La differenza fra una scuola inserita in una tradizione millenaria e le intuizioni dei poeti è chiara: i maestri hanno realizzato ciò di cui parlano e che i discepoli N kii d k de ellllle e 9 stte tel telle tell elllle relatore Dario Galli 23 novembre 2014 dalle 10 alle 18 Il seminario è aperto a tutti. La partecipazione dà diritto a 10,5 punti ECOS per gli iscritti alla FISieo Per informazioni e iscrizioni tel. 338 3522881 [email protected] Haruhiko Masunaga Wilfried Rappenecker In collaborazione con il Centro Iokai di Tokyo e con Shiatsumilano Editore, ritornerà in Italia nella seconda metà di giugno Haruhiko Masunaga, con seminari per operatori e studenti del 3° anno; inoltre è previsto un seminario di approfondimento dedicato a chi ha frequentato i seminari degli anni precedenti. Sono previste anche altre città e date in Italia, ancora da confermare. Altro atteso e interessante seminario di carattere internazionale sullo shiatsu, in collaborazione con la Scuola Internazionale di Shiatsu Italia, dall’8 all’11 ottobre 2015 avremo il piacere di ospitare nuovamente il medico tedesco Wilfried Rappenecker, che terrà un corso di quattro giorni dal titolo: “Qual è il mio focus – Trattamento shiatsu per ”. I dettagli degli incontri, con programmi e costi, saranno disponibili a breve sul nostro sito Ass.ne ARCI Centro del Benessere sede della Scuola Internazionale di Shiatsu Italia® via Pacini, 46 - Milano (MM2 Lambrate) – 02 26681272 - 338 3522881 [email protected] - www.centrodelbenessere.it NEWS n. 45 - Settembre 2014 28 NUTRIRE E SOSTENERE LA TERRA con la dietetica Cinese di Lena Tritto E cco alcune ricette semplici e gustose per portare in tavola ingredienti di fine estate, per aiutare la nostra funzione digestiva e prepararci al meglio per il cambio di stagione. • •RICETTE Insalata di farro tonificante Ingredienti: • 300 g di farro • 200 g di fagiolini • ½ peperone rosso • 1 tazza di ceci cotti • 1 spicchio d’aglio • sale marino integrale • olio extravergine d’oliva • aceto balsamico • 3 rametti di timo NEWS n. 45 - Settembre 2014 Procedimento: Lessare i fagiolini e tenere da parte l’acqua di cottura. Cuocere il farro nell’acqua dei fagiolini. Nel frattempo tagliare i fagiolini a tocchetti e condirli con olio, sale e uno spruzzo di aceto balsamico. Tagliare il peperone a quadretti e farlo saltare in padella con olio e aglio in modo che resti croccante. In una padella antiaderente friggere i ceci con un cucchiaio d’olio finché saranno dorati e, fuori dal fuoco, condirli con due pizzichi di paprica. In una ciotola mettere il farro ben sgranato e amalgamarlo con le verdure e i ceci. Regolare di sale e condire il tutto con foglioline di timo e un giro d’olio. Insalata di cavolo cappuccio Ingredienti: • ½ cavolo cappuccio • 2 cucchiai d’olio • 1 cucchiaio d’aceto • 1 cucchiaio di salsa di soia • 1 cucchiaio di succo di zenzero • 1/2 cucchiaino di semi di finocchio pestati finemente Procedimento: Affettare sottilmente il cavolo cappuccio. In una ciotola sbattere gli altri ingredienti e con la salsina ottenuta condire la verdura. Quest’insalata sarà ancora più buona se preparata almeno un’ora prima di essere consumata. DIETETICA NELLA QUINTA STAGIONE 29 •RICETTE Pizza di polenta con crema di cannellini e funghi* Ingredienti: • 250 g di farina di mais precotta • 600 ml di acqua • 1 tazza di fagioli cannellini cotti • ½ cipolla tritata • 2 foglie di salvia • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro • 150 g di funghi champignon affettati • ½ cucchiaio di prezzemolo tritato con una fettina d’aglio • Olio e sale marino integrale q.b. crema densa e compatta che va spalmata sulla base di polenta. Disporre sopra i funghi conditi con olio, sale e il trito di prezzemolo. Mettere in forno a 200° per 15 min. servire tiepida. Crema dei leprotti* Ingredienti: • 1 cipolla • 3 foglie di salvia • 800 g di carote lavate e tagliate a rondelle • 4-5 cucchiai di lenticchie cotte • 1 litro di brodo vegetale • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva Procedimento: Tritare la cipolla e farla cuocere con l’olio e la salvia per 7/8 minuti. Unire le carote. Far insaporire per 5 minuti mescolando ogni tanto. Aggiungere il brodo e cuocere finché le carote saranno tenere. Fuori dal fuoco, frullare o passare. Unire le lenticchie e servire con un filo d’olio. Se si desidera un piatto più ricco è possibile servire a parte dadini di pane tostato. a fuoco moderato finché si ridurrà della metà. Mescolare la farina con 2-3 cucchiai di mosto tiepido e, poco alla volta, unire il resto del liquido. Mettere sul fuoco e portare a ebollizione mescolando, continuare la cottura per 15 minuti. Versare il budino in una teglia leggermente unta e far rapprendere al fresco. Prima di servire il budino cospargerlo con sesamo, mandorle e pinoli mescolati con cannella e zucchero. Focaccia d’uva e more Ingredienti: • 500 g di pasta di pane • 1 cucchiaio d’olio • 1 cucchiaio di miele • 1 cucchiaio di zucchero di canna • 1 grappolo d’uva • 1 manciata di more Budino di mosto cotto Procedimento: Preparare la polenta con la farina, l’acqua e il sale secondo le indicazioni che troverete sulla confezione, una volta pronta versarla in una teglia rotonda diametro 26 cm, ben unta d’olio. Mettere in padella la cipolla con due cucchiai d’olio e la salvia e far soffriggere dolcemente, dopo 3-4 min unire il concentrato e fra insaporite, versare i fagioli e cuocere 10 min. Mettere l’intingolo in una ciotola, togliere la salvia e frullare, deve risultare una Ingredienti: • 1 litro di mosto (succo d’uva appena spremuto) • 75 grammi di farina di kamut o di riso • 1 cucchiaio di mandorle tritate grossolanamente • 1 cucchiaio di pinoli tritati grossolanamente • 1 cucchiaio di semi di sesamo tostati • ½ cucchiaio di zucchero di canna integrale • 1 pizzico di cannella Procedimento: Mettere il mosto in una pentola dal fondo pesante e far bollire Reimpastare la massa di pasta di pane con l’olio e il miele, stendere la pasta in un teglia unta con uno spessore di un centimetro. Disporre i chicchi d’uva e le more premendoli sulla pasta. Cospargere di zucchero e far riposare un’ora. Mettere in forno caldo a 180°C-200°C per 30 minuti circa, fino a che non sarà ben dorata. Ricette a cura di Lena Tritto Consulente alimentare secondo la medicina cinese e Insegnante di cucina di casa * Ricette tratte da “Il Tao e l’arte dei fornelli” di Lena Tritto, Valeria Tonino, Karin Wallnoefer 2a edizione ampliata, Pendragon, Bologna 2012 n. 45 - Settembre 2014 NEWS 30 Diaita (dieta), questa sconosciuta... di Monica Borio D i cosa parlerò in questo articolo? Innanzitutto vi dico di cosa non parlerò: non parlerò di “diete”. O meglio, in teoria sì, ma rifacendoci ad un significato etimologico della parola stessa che non ha più nulla a che vedere con il concetto moderno. Dal greco: diaita, ovvero “modo di vivere”. Nell’antichità della medicina greca la dieta, nel senso di modo di vivere volto alla salute, prevedeva regole che disciplinavano ogni aspetto della vita quotidiana: dall’alimentazione, all’esercizio fisico, al riposo. Non una terapia dimagrante straordinaria, ma un ordine da osservare con diligenza per aver cura costante della propria vita. NEWS n. 45 - Settembre 2014 Invece la concezionee attuale è quella del rimedio o temporatemporaaneo verso l’eccesso dei periodi perio odi di festa, oppure quella uella imposta impo po osta dai medici a fronte te di patologie patol ologie ol specifiche. Ad ogni nulni modo, n uul la di sereno come poteva essere un tempo – ma è un senso che si può recuperare, no? Tanto lo sappiamo tutti che le diete temporanee non funzionano, ma è ciò che corregge a poco a poco l’abitudine, l’inclinazione, il gusto (e perciò il modo di vivere) che ha successo duraturo. Un mese di dieta – 5kg, poi + 3, di nuovo – 4… tanti sacrifici per uno spiacevole e dannoso effetto yo-yo. Mangiare in modo equilibrato dona forma, linea e soprattutto salute. Mangiare Bio sarebbe la cosa più naturale del mondo. Bios = Vita, ma m a non è così semplice. N Non è più pi iù sufficiente essere veg vegetarianii o vegani o macrobio macrobiotici per sstare tare t meglio. È necessario necessar conoscere sc cere la provenienza d di ciò che andrà an ndrà a nutrire il nost nostro corpo, a formare cellule, a nutrifo ormare le nostre cell sistema nervoso: ree il sangue e il siste è fondamentale nutrirsi di ndamentale nu prodotti biologici, logici, ov- MACROBIOTICA 31 vero che contengono la vita. Dall’unione delle parole greche: “makros” e “bios”, ha origine il termine “macrobiotica”, il cui significato è letteralmente: lunga vita, grande vita, vita piena. È un’antichissima filosofia orientale, di 5000 anni fa, il cui orientamento di base è rappresentato da una visione olistica dell’uomo, dove ogni elemento è in equilibrio con gli altri, e per quanto riguarda il cibo, esso è considerato fondamentale per mantenere l’armonia tra la mente e il corpo. Parlando di macrobiotica bisogna ricordare una figura molto importante, il medico e filosofo George Ohsawa. Nacque a Kyoto nel 1893, viaggiò spostandosi tra gli Stati Uniti e l’Europa, fu un grande sostenitore della macrobiotica, alla quale dedicò parecchi studi e trattati, ispirandosi e osservando le regole alimentari dei monaci buddisti. Morì nella sua città natale all’età di 73 anni. Secondo la filosofia Macrobiotica il 50-60% della nostra alimentazione deve essere composta da cereali integrali: riso, miglio, avena, orzo, saraceno. È bene stare lon- Mangiare Bio sarebbe la cosa più naturale del mondo tani per un po’ da prodotti della farina (pane, pasta) e concentrarsi sui chicchi. Il 20-30% devono essere verdure cotte in vari modi: a vapore, scottate, saltate, stufate, dipende dalla stagione. In estate va bene anche l’insalata cruda. Il 5-10% legumi di vari tipi e alghe; occasionalmente, se lo si desidera, si può consumare cibo animale, come pesce, e anche frutta ma quella del clima in cui si vive. Per quanto riguarda i dolcificanti è bene stare lontani dallo zucchero e dal miele, ma usare ricavati dal cereale come il malto di riso, di mais o d’orzo. Inoltre, una o due volte al giorno, è bene consumare una zuppa, preferibilmente una zuppa di miso. Questo è il “regime alimentare” della Macrobiotica, ma non è che il 10% della “Filosofia Macrobiotica”. Tornando al concetto di “dieta” intesa non come una terapia dimagrante straordinaria, ma un ordine da osservare con diligenza per aver cura costante della propria vita, anche il genio Leonardo da Vinci ha contribuito a questo meraviglioso concetto olistico. Leonardo sosteneva che l’uomo dovesse assumersi la responsabilità della propria salute e del proprio benessere. Riconobbe gli effetti dei comportamenti e delle emozioni sulla fisiologia (anticipando la disciplina della psiconeuroimmunologia) e raccomandò di stare lontani dai medici e dai medicinali. Aveva una visione olistica della medicina. Definì la malattia come “discordanza d’elementi infusi nel vitale corpo” e la cura “ripareggiamento de’ disequali elementi” – praticamente faceva un vero e proprio anticipo all’arte di riequilibrio energetico, lo Shiatsu! “Ingegniati di conservare la sanità” scrisse Leonardo da Vinci, e offrì questi particolari consigli per rimanere in salute: Non mangiare senza voglia, e cena leve; mastica bene, e quel che in te riceve, sia ben cotto e di semplice forma. Chi medicina piglia mal s’informa: guardati dall’ira e fuggi l’aria greve; su diritto sta, quando da mensa leve; di mezzogiorno fa che tu non dorma. El vin sia temprato, poco e spesso Non for di pasto né a stomaco voto, non aspectar, né indugiar il cesso, se fai esercizio sia di picciol moto. Col ventre resurpino e col capo depresso Non star, e sta coperto ben di notte; el capo ti posa e tien la mente lieta, fuggi lussuria, e attieni alla dieta. Insomma, se anche un genio come Leonardo considerava la “dieta” non come una privazione, bensì come un vero e proprio “modo di vivere”, forse dovremmo prendere in considerazione quest’aspetto e applicarlo, in modo “geniale”, nella nostra vita di tutti i giorni. • n. 45 - Settembre 2014 NEWS 32 INQUADRAMENTO FISCALE dell’operatore shiatsu di Savina Bonnin e Renzo Chiampo P er svolgere l’attività di operatore shiatsu esistono, al momento, solo 4 possibilità: a) quale operatore con partita IVA b) quale operatore occasionale senza partita IVA c) in nero d) gratuitamente. Per quanto concerne la partita IVA attualmente vi sono tre regimi: - il contribuente minimo - il contribuente ordinario che a sua volta si distingue in ordinario ex minimo (chi pur non superando i 30.000 euro annui di fatturato non può più rientrare nei contribuenti minimi, ad esempio perché sono già trascorsi i 5 anni nel regime di vantaggio) ed il contribuente ordinario propriamente detto. Chi opera nel regime dei contribuenti minimi, in particolare chi svolge l’attività come secondo lavoro, non ha sicuramente problemi di entità minima di giro d’affari. L’imposizione fiscale del contribuente minimo consiste in un’imposta, sostitutiva dell’IRPEF, del 5% calcolata sulla differenza tra i compensi incassati e le spese sostenute per l’esercizio dell’attività, ulteriormente dedotta dei contributi INPS versati nell’anno. Sotto il profilo previdenziale l’operatore shiatsu è tenuto all’iscrizione nella gestione separata dell’INPS ed a versare un contributo annuo, che per l’anno NEWS n. 45 - Settembre 2014 2014 corrisponde al 27,72% se non si hanno altre coperture previdenziali, oppure al 22% se si è anche lavoratore dipendente o pensionato, calcolato sulla differenza tra compensi incassati e spese sostenute. Il contribuente minimo non è soggetto all’IVA, quindi non la applica sulle fatture che emette. Per chi opera nel regime ordinario propriamente detto non dovrebbe sussistere il problema del giro d’affari troppo basso, in quanto lo stesso eccede i 30.000 euro. Sempre che i costi dichiarati siano congrui. Chi opera nel regime ordinario agevolato (= ex minimi) è sì soggetto agli studi di settore, ma questi sono legati soprattutto alle ore di attività effettivamente svolte, che, di fatto, nel settore olistico si traducono in un ricavo presunto (= fatturato IVA esclusa) di meno di 30 euro all’ora. Se potrebbe essere un problema per il contribuente ordinario che svolge attività esclusiva riuscire a sostenere che in un anno ha lavorato per sole 100 ore, non lo è sicuramente per il contribuente che svolge l’attività in aggiunta ad un’altra attività principale, in particolare se questa è un lavoro dipendente od è pensionato. È chiaro che bisogna fare attenzione ai costi che si dichiarano, che in ogni caso, per non essere a rischio di ripresa fiscale, devono essere consoni in relazione ai ricavi. Il contribuente ordinario è soggetto all’IRPEF, che è un’imposta “progressiva”, e cioè sino a 15.000 euro FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA 33 di reddito imponibile si paga il 23%, da 15.001 a 28.000 il 27%, da 28.001 a 55.000 il 38%, e così via. L’imposta è calcolata sulla differenza tra i compensi incassati e le spese sostenute per l’esercizio dell’attività; i contributi versati all’INPS vengono dedotti dal reddito complessivo. Se il reddito non supera i 4800 euro spetta una detrazione d’imposta di 1104 euro, per cui non si pagano imposte (4800 x 23% = 1104). Con l’aumentare del reddito imponibile tale detrazione diminuisce sino a ridursi a zero per un reddito di 55.000 euro. Oltre all’IRPEF sono dovute le addizionali Regionale e Comunale. È di tutta evidenza che, se si possiede il solo reddito di lavoro autonomo, l’imposizione fiscale, nelle fasce basse di reddito, è addirittura inferiore dei quella del contribuente minimo. Mentre se già si possiedono altri redditi, ad esempio di lavoro dipendente o di pensione, l’imposizione IRPEF relativa all’attività di lavoratore autonomo potrebbe attestarsi sul 27%, se non al 38%. Ai fini previdenziali vale quanto detto per il contribuente minimo: gestione separata dell’INPS assoggettata al contributo del 27,72% o del 22%. Il contribuente ordinario è soggetto agli Studi di Settore. Sulle fatture emesse il contribuente ordinario deve applicare l’IVA in ragione del 22%, che deve essere versata all’Erario dopo aver detratta l’IVA sugli acquisti. Il lavoro occasionale può essere legittimamente svolto da chi opera esclusivamente con associazioni o con soggetti titolari di partiva IVA e non deve eccedere nel corso dell’anno solare i 30 giorni (o 240 ore) per ciascun committente ed un compenso complessivo annuo di 5.000 euro. Alcuni (per non dire molti) applicano illegittimamente il lavoro occasionale anche per i trattamenti verso privati, che di fatto si concludono confluendo nel lavoro in nero. L’attività dell’operatore shiatsu, o la si esercita professionalmente, o la si esercita gratuitamente, o non la si esercita. Se la si esercita professionalmente occorre dotarsi di partita IVA. L’attività occasionale, che deve in ogni caso confluire nella dichiarazione dei redditi, è soggetta all’IRPEF nello stesso identico modo visto per i contribuenti ordinari, tenendo presente che il committente opererà al momento del pagamento una ritenuta d’acconto del 20%, che verrà recuperata con la dichiarazione dei redditi. Sino a 5.000 euro annui il lavoro occasionale è non assoggettato alla contribuzione INPS. Il lavoro occasionale è fuori ambito IVA. A beneficio e giustificazione di quanti operano in nero riportiamo l’“articolo zero”, che è un articolo non scritto applicabile a tutte le leggi e decreti, e la cui validità viene riconosciuta anche dagli organismi di vigilanza: “In assenza di controlli, verifiche, accessi od ispezioni le norme contenute nella presente legge/decreto possono essere disattese, e non vengono applicate le sanzioni ivi previste”. Le prestazioni svolte a titolo gratuito, in qualsiasi regime si operi, sono sempre legittimamente escluse da imposizione fiscale, sia diretta, sia indiretta. In caso di prestazione gratuita non si deve emettere fattura o ricevuta alcuna. n. 45 - Settembre 2014 NEWS FILO DIRETTO COL COMMERCIALISTA 34 STUDIO OLISTICO o CENTRO OLISTICO Lo STUDIO OLISTICO è situato nell’unità immobiliare nella quale l’operatore olistico svolge la propria attività ai sensi della legge 4/2013, con esclusione quindi delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative. Lo studio olistico è una privata dimora, Nessuno vi può accedere senza autorizzazione del conduttore, o del Procuratore della Repubblica, o del direttore dell’agenzia territoriale delle Entrate, o del comandante del nucleo della Guardia di Finanza competenti. Oppure in flagranza di reato. Il locale dove si esercita l’attività deve essere di categoria catastale A/10 (uffici e studi privati). Può essere esercitata anche in locali accatastati in C/1 (negozi e botteghe) o C/3 (laboratori per arti e mestieri), ma in tal caso è opportuno interpellare il Comune circa la non necessità di cambiare l’accatastamento in A/10, specificando esplicitamente che non si tratta di attività artigianale o commerciale. Per lo studio olistico può anche essere utilizzata una parte dell’abitazione, in utilizzo promiscuo della stessa; in tal caso permane la categoria assegnata all’abitazione (da A/1 a A/11). Trattasi di attività professionale, pertanto nessuna iscrizione alla CCIAA. I contributi INPS sono dovuti alla Gestione Separata. Il reddito rientra tra i redditi di lavoro autonomo. Non occorre alcuna autorizzazione NEWS n. 45 - Settembre 2014 dell’ASL di competenza, né comunicazione al Comune dove si svolge l’attività, ad eccezione della denuncia ai fini TARI. Il CENTRO OLISTICO è situato nell’unità immobiliare nella quale si svolgono attività perlopiù di estetica, o comunque dove si effettuano massaggi. Il centro olistico è un locale aperto al pubblico. Chiunque può accedervi, e può essere allontanato forzatamente solo con l’intervento della Forza Pubblica. Il locale dove si esercita l’attività deve essere di categoria catastale C/1 (negozi o botteghe) o C/3 (laboratori per arti o mestieri). Può essere esercitato anche in locali accatastati in A/10 (uffici e studi privati), ma in tal caso è opportuno interpellare il Comune circa la non necessità di cambiare l’accatastamento in C/3. Non si può utilizzare l’abitazione in uso promiscuo. Trattasi di attività artigianale. È pertanto necessaria l’iscrizione alla CCIAA, che non può avvenire in assenza dei titoli abilitanti (diploma di estetista o di massaggiatore). I contributi INPS sono dovuti alla gestione Artigiani (o Commercianti). Il reddito rientra tra i redditi di impresa. Occorre l’autorizzazione dell’ASL circa l’idoneità dei locali. Occorre la SCIA al Comune. Lo studio olistico può essere anche definito centro olistico, ed il centro olistico può anche essere definito studio olistico. Non ha importanza la terminologia utilizzata, quello che rileva è l’effettivo esercizio dell’attività. Questo per quanto attiene la legge; poi vi sono le varie interpretazioni ed applicazioni da parte degli addetti. • SEGRETERIA 35 SEDE OPERATIVA FISieo Ufficio di Segreteria Nazionale Via Gallonio, 18 - 00162 Roma Tel 06.44258487 Fax 178 2203735 segreteria@fisieo.it info@fisieo.it PEC fi[email protected] SITO DELLA FISieo e Blog UÊ-ÌÊ-i www.fisieo.it UÊ}Êhttp://www.infoshiatsu.it/ Per qualsiasi problematica relativa alla gestione di sito e blog, si prega di contattare internal@fisieo.it SEZIONE ESAME HANNO SUPERATO L’ESAME DI AMMISSIONE AL REGISTRO OPERATORI SHIATSU Nella sessione del 20/05/2014 a Verona LISA BARUFFATO ELENA FERRARI ELISABETTA FORDIANI FILIPPO FUMAGALLI ROSANNA IMPALÀ FAUSTA LIPRERI SILVIA MADDALENA RUBISSE EFREM VISIGALLI SUSANNA VEDOVATO UTILIZZO DEL LOGO REGISTRATO Comunichiamo a tutti i Soci Professionisti della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, che il Consiglio Direttivo, nella riunione dell’8 e 9 FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU marzo 2010, in INSEGNANTI E OPERATORI relazione all’uso del logo da parte dei soci professionisti, ha precisato che tutti i Soci Professionisti regolarmente iscritti al Registro Italiano Operatori Shiatsu ed in regola con la quota associativa possono fare uso del logo della Federazione per pubblicizzare la propria attività professionale evidenziando, laddove lo consenta lo spazio, che il trattamento Shiatsu non è terapeutico, non è sanitario e non è finalizzato alla cura delle patologie. È vietato l’utilizzo del logo in qualsiasi contesto (volantini, pubblicazioni, siti internet o altro) in cui lo Shiatsu venga accostato alla risoluzione di disturbi che possano comunque essere collegati o derivanti da patologie ed a terminologia medica. Il logo deve essere utilizzato unitamente alla dicitura: “Iscritto al Registro Italiano Operatori Shiatsu - professione disciplinata ai sensi della legge 14 gennaio 2013 n. 4”. Il logo può essere richiesto alla Segreteria. QUOTE SCUOLE DA VERBALE DIRETTIVO 31 GENNAIO 2014 UÊ+ÕÌ>ÊL>ÃiÊ«iÀÊÃVÀâiÊ-VÕ>ÊÀi}ÃÌÀÊÃVÕle riconosciute FISieo: inserimento scuola su sito euro 150. UÊ +ÕÌ>Ê V«iÌ>Ê «iÀÊ ÃVÀâiÊ -VÕ>Ê Ài}ÃÌÀÊ scuole riconosciute FISieo: euro 300 inserimento scuola su sito + accreditamento Punti ECOS + EDUCIS + banner pubblicitario sul sito + possibilità di esame presso la Scuola. n. 45 - Settembre 2014 NEWS 36 L’AUTUNNO negli scatti di Alessandro Rovelli NEWS n. 45 - Settembre 2014 IMMAGINI 37 Agrisculture n. 45 - Settembre 2014 NEWS 38 OROSCOPO AUTUNNO 2014 a cura dell’Astrologo “Yu Sen” ARIETE 21 marzo I 20 aprile Inizia in maniera brusca la nuova stagione ma la vostra Vescica Biliare è in forma e vi permette di tornare alle responsabilità senza alcuna fatica. Quello che più vi spaventa è la routine, ma non cadrete in malinconie poco propositive perché il Fuoco ben equilibrato vi sostiene e l’energia sarà ben fluida per raggiungere il successo. A fine novembre arriva lo stress: l’Acqua risente dell’iperattività dei mesi precedenti, riposatevi un po’! TORO 21 aprile I 20 maggio Siete spronati dal supporto dell’energia Terra, essenziale per le nuove imprese e le nuove attività. Ma sono l’energia del Fuoco e del Metallo, in dissonanza tra loro, a creare qualche tensione nella sfera emotiva rendendo tutto più complesso e ostile. Solo a fine novembre la situazione energetica di questi due Elementi ritroverà un suo equilibrio, regalandovi un po’ di tranquillità. GEMELLI 21 maggio I 21 giugno Continuano le sorprese e gli eventi piacevoli. Una buona forma dell’elemento Acqua vi rende energici e impiegherete le forze per consolidare e portare a termine i vostri progetti intrapresi da tempo; l’autunno vi permetterà di realizzare un sogno nel cassetto. Attenzione all’energia della Terra, in modo particolare dello Stomaco impiegata con determinazione in una nuova attività, mirata alla stabilità professionale ed economica. CANCRO 22 giugno I 22 luglio Dedicate il più possibile all’equilibrio del vostro Intestino Crasso: è il momento di renderlo più efficiente che mai per liberarsi da antichi e NEWS n. 45 - Settembre 2014 ormai obsoleti legami con il passato; non è il caso di guardarsi indietro, vi costerebbe sacrificio inutile! L’elemento Fuoco è particolarmente in armonia e vi permette una sana gioia nel quotidiano della vostra vita che non provavate da tempo! LEONE 23 luglio I 23 agosto È l’energia della Stomaco che, proprio nella stagione del Doyo, vi donerà determinazione ed energia e questa volta non sarete intenzionati a disperderla, metterete ogni altro interesse da parte e canalizzerete la sua potenza verso un unico obiettivo. L’energia del Fegato darà un tocco più fantasioso alla “determinazione” dello Stomaco, rendendovi creativi e pieni d’immaginazione. VERGINE 24 agosto I 22 settembre Quando l’energia del Fuoco e quella del Metallo sono equilibrate e lavorano insieme succede quello che accadrà voi nell’autunno: sarete gioiosi e socievoli. L’autunno sarà clemente, darà il via al solito tran tran, ufficio, famiglia, figli, lavoro, ma con una differenza rispetto al passato: sarete sgravati dalle mille incombenze grazie ad un vostro stato energetico particolarmente armonico. BILANCIA 23 settembre I 22 ottobre Finalmente, dopo mesi di verifiche, eccovi pronti ad andare spediti senza ristagni energetici alle spalle che, pur guidandovi per il meglio, hanno richiesto sacrifici notevoli. Per tutto ottobre l’energia della Terra equilibrata sarà pioniere di nuove esperienze, donandovi un sano e costruttivo “appetito per la vita”. Gli spostamenti di lavoro porteranno nuovi contatti da coltivare per il futuro, e lì dovrete coltivare bene l’energia della Vescia Biliare per compiere le giuste scelte. COSA SUGGERISCONO STELLE E MERIDIANI 39 SCORPIONE 23 ottobre I 22 novembre Iniziano settimane meravigliose fatte di considerevoli cambiamenti. Il più importante sarà nel mese di ottobre, un evento da non sottovalutare poiché il vostro elemento Legno dovrà essere pronto per effettuare le giuste scelte, ma anche flessibile per saper cogliere i mutamenti intorno. Cercate di non strafare e se, a metà autunno, incominciate ad accusare un po’ di stanchezza coltivate l’energia dell’Acqua e rinforzatela. SAGITTARIO 23 novembre I 21 dicembre L’elemento Fuoco vi dona una certa gioia e voglia di vivere, un entusiasmo che non provavate da tempo. Questa sensazione non riguarderà solo la vostra sfera personale, bensì anche quella professionale ed è per questa attrazione energetica che probabilmente si presenteranno anche nuove opportunità lavorative. Il vostro Intestino Tenue dovrebbe essere in grado di selezionare il meglio per voi. sull’elemento ad esso collegato: il Metallo. Non date tutto per scontato soprattutto in amore: potrebbe cagionare crisi nella coppia. Spesso i vostri atteggiamenti sono travisati anche nell’ambiente lavorativo e più diplomazia sarà utile per un progetto imminente molto redditizio: in altre parole lavorate sul Metallo, sul vostro scambio con l’esterno, è quella la chiave per risolvere molte questioni. PESCI 20 febbraio I 20 marzo Per fortuna il vostro Fegato è energeticamente in gran forma e vi dona la fantasia di cui avete bisogno. Infatti, inizia la routine e voi non ne volete sapere di riprendere il solito tran tran. Avete bisogno di novità e se non arriveranno, ve le andrete a cercare. Non esagerate però, state attenti a non strafare altrimenti arriverete a fine anno, con l’elemento Acqua troppo scarico per godervi le feste di fine anno. CAPRICORNO 22 dicembre I 20 gennaio Ottobre sarà un mese altalenante che vi vedrà spesso irascibili e poco propensi al dialogo: il vostro elemento Legno, un po’ squilibrato, potrebbe crearvi qualche tensione in ambito familiare, ma soprattutto in campo professionale. Cercate di mantenere la calma. Con l’arrivo di Dicembre, il Legno si quieta e sarà più facile risolvere i contrattempi, le ostilità e qualche problema di famiglia. Via via, la potenza del vostro sistema energetico sarà sempre più forte: finirete l’anno con gioia e il Fuoco in perfetto equilibrio. ACQUARIO 21 gennaio I 19 febbraio Tutta la vostra attenzione durante l’autunno va concentrata proprio n. 45 - Settembre 2014 NEWS 40 OPPORTUNITÀ E AVEGOLAZIONI Studenti, praticanti, ordinari e professionisti Carissimi, al fine di dare sempre più visibilità alle nuove opportunità che abbiamo il piacere di rendervi disponibili troverete nel giornale cartaceo solo le news. Potrete trovare tutte le altre agevolazioni attive per voi nel nostro sito federativo al seguente link www.fis.it/servizi/opportunita-e-agevolazioni.html. Per qualsiasi dubbio in merito a questi accordi potete contattarmi al nadia.simonato@fisieo.it. CONVENZIONE CON LA GALLERIA DEI SAPORI Il portale web Sapori di Pachino (http://www. saporidipachino.it) promuove turismo, cultura, itinerari, eventi, strutture ricettive, prodotti tipici e produttori locali di Pachino e della Sicilia sud orientale. Nostri partner sono principalmente i produttori locali dei comparti ortofrutta, vino, olio, cioccolato, famosi per il pomodoro “Ciliegino di Pachino”, vino “Nero d’Avola” e “Cioccolato di Modica”, che rappresentano l’eccellenza della nostra terra. Il portale dispone di un MultiStore online La Galleria dei Sapori (http://www.lagalleriadeisapori.it) per acquisto diretto dal produttore di prodotti tipici locali. Vasta selezione di prodotti a base di pomodoro ciliegino di Pachino, prodotti ittici, conserve, prodotti vegetali, cioccolato di Modica, dolci, vini, olio extra vergine di oliva, saponi e creme all’olio d’oliva per la cura del corpo. Prodotti delle ditte: Adelfio, Feudo Ramaddini, Antica Dolceria Rizza, La Bottega di Athe- CONVENZIONE CON DYNAMITE Per tutti gli iscritti alla Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori è attiva una convenzione per l’acquisto di prodotti elettronici. Per usufruire di questa opportunità è necessario registrarsi nel sito www.ekey.it con il seguente codice CODICE CONVENZIONE: fisieo.2013 DYNAMITE S.r.l. - Viale del Lavoro, n.26 - 63813 Monte Urano (FM) Tel. 0734 466058 - Fax 0734 360119 - [email protected] - P.IVA 07082161212 NEWS n. 45 - Settembre 2014 na, Azienda Nobile. N e l l ’a m b i to del Vostro p ro g ra m m a di convenzioni, saremmo interessati ad una collaborazione attraverso il MultiStore La Galleria dei Sapori, riservando ai soci FISIEO le seguenti condizioni: - sconto del 5% su tutti gli ordini effettuati negli Store Adelfio, Feudo Ramaddini, Antica Dolceria Rizza, Azienda Nobile. - sconto del 10% su tutti gli ordini effettuati nello Store La Bottega di Athena (saponi & cosmetici naturali). Ai soci FISIEO che si registreranno al MultiStore inserendo nel campo CF/PIVA la scritta “SOCIO FISIEO”, lo sconto verrà applicato automaticamente al momento dell’ordine. PASSO LENTO - Erboristeria Via Giorgio La Pira, 5 35030 - Selvazzano Dentro (PD) Tel. e Fax 049.805.5930 Cell. 324.5572877 E-mail: [email protected] FB: https://www.facebook.com/ blogpassolento Modus vivendi - Way of life SCONTO 10% Passo lento nasce dalle opportunità à che h lla crisi i i ha creato e dalla necessità di rallentare il ritmo imposto da questa società. Non solo erboristeria, ma luogo dove potersi fermare, parlare e sentirsi ascoltato, dove possano nascere sinergie tra i diversi aspetti della vita. Sarete i benvenuti. NEW ACCORDI E OPPORTUNITÀ 41 NEW CONVENZIONE CON UNIT CREDIT La Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori si impegna attraverso i Soci Professionisti Attestati iscritti al Registro Italiano Operatori Shiatsu (RIOS) ad applicare uno sconto del 10% sul proprio tariffario, per un trattamento di minimo 50/60 minuti per i dipendenti di UNICREDIT e loro familiari. Il dipendente interessato potrà scegliere il Professionista consultando l’elenco disponibile online all’indirizzo http://www.fisieo.it/la-fisieo/elenco-professionisti-attestati.html; il singolo Socio, interpellato dal cliente, potrà aderire o meno secondo la formula “convenzione valida presso gli Operatori che aderiscono all’iniziativa”. Il professionista che non desiderasse mettere in atto le condizioni previste dagli accordi, è invitato ad informare l’utente della sua indisponibilità al trattamento, dando indicazioni di rivolgersi ad un altro Socio Professionista FISieo. CONVENZIONE CON INTESA SAN PAOLO C La FISieo si impegna attraverso i NEW suoi soci a riconoscere agli iscritti alla ASSOCIAZIONE LAVORATORI INTESA SAN PAOLO e ai rispettivi familiari uno sconto del 10% sul compenso per un trattamento della durata di 50/60 minuti. L’elenco degli operatori e dei responsabili regionali della FISieo sono reperibili nel nostro sito www.fisieo.it. Il nostro Responsabile Convezioni, Sig.ra Nadia Simonato, è reperibile ai seguenti Recapiti: - telefono mobile: 335 7050842 - indirizzo di posta elettronica: nadia.simonato@fisieo.it CONVENZIONE CON CRAL NAZIONALE CRI NEW La FISieo si impegna tramite i suoi professionisti ad applicare uno sconto del 10% sui trattamenti per gli associati al CRAL della Croce Rossa Italiana e loro familiari. Tutti i nominativi dei professionisti sono presenti nel sito www.fisieo.it. www.cralnazionalecri.it Per ulteriori informazioni e chiarimenti consultate il sito www.fisieo.it oppure scrivete a nadia.simonato@fisieo.it n. 45 - Settembre 2014 NEWS Il Gruppo di Studio Shiatsu e Manipolazioni-GSSEM propone una serie di incontri in cui sarà possibile apprendere tecniche, manovre e procedure di valutazione del ricevente derivanti dalla chiropratica e dalla osteopatia e utilizzabili in un trattamento Shiatsu. Gli argomenti trattati riguarderanno : ) anatomia funzionale della colonna vertebrale ) i rapporti e le influenze tra i vari blocchi vertebrali/articolari e le disarmonie energetico/emozionali che ne derivano ) la modalità di un intervento che integra manovre di assestamento vertebrale abbinate al trattamento dei meridiani e dei punti specifici Il corso è strutturato in 5 seminari distribuiti nell’anno accademico 2014 / 2015 Direttore del corso : dr. Maurizio Parini Sede degli incontri : Como Per ricevere il programma dettagliato, i costi e le date dei seminari scrivere a [email protected] - www.gssem.it Punti Ecos richiesti VOLONTARIATO FISieo 44 La VIS FISieo e gli anziani di Antonio Palumbo L a VIS FISieo ha il compito di coordinare e avviare le attività di volontariato effettuate dai soci FISieo tramite lo shiatsu e di facilitare la gestione dei progetti di volontariato esistenti, oltre a proporre attività di volontariato in vari campi, dove lo shiatsu può essere efficace. Nasce da questi presupposti l’accordo di collaborazione della VIS FISieo firmato dal suo Presidente Renato Zaffina ed alcune associazioni che sono state guidate come capofila in questo percorso dall’Associazione Relazioni, la quale opera nel campo del sostegno agli anziani. L’Associazione Relazioni, con sede a Lamezia Terme, nell’ambito del Progetto “Rel@zioni, reti e azioni con gli anziani” finanziato dal programma di innovazione sociale “Smart cities e Smart Community”, ha avviato percorsi per la valorizzazione e l’integrazione delle persone anziane nelle dinamiche del tessuto sociale del territorio di riferimento. Il Progetto mira a rendere possibile il coinvolgimento degli anziani in attività e iniziative socio-culturali, l’aggregazione Il tavolo di lavoro con l’Associazione Relazioni NEWS n. 45 - Settembre 2014 e l’interazione con altri soggetti della comunità (giovani e meno giovani), offrendo loro maggiori opportunità e supporto nell’affrontare le problematiche tipiche della terza età, incluse quelle socio-sanitarie e le incombenze quotidiane, ma non solo. Attraverso una piattaforma informatica, l’Associazione Relazioni, coinvolge le persone anziane con diversi servizi, che vengono realizzati anche grazie all’impegno delle associazioni coinvolte oltre la VIS FISieo, esse sono: il Movimento Consumatori Lamezia-Vibo, il circolo ACLI LAMEZIA (che sicuramente non hanno bisogno di presentazioni) oltre all’associazione Anaste Calabria che è un’associazione di settore, rappresenta le imprese private di assistenza residenziale agli anziani, sia auto che non autosufficienti. Con il suddetto accordo di collaborazione le associazioni si impegnano a garantire momenti di condivisione ed ogni associazione promuove, con le proprie strutture di appartenenza, le varie attività del Progetto che mirano a favorire un invecchiamento attivo delle persone anziane, con coinvolgimento intergenerazionale. In particolare la VIS FISieo si impegna a promuovere percorsi formativi per volontari e garantire trattamenti shiatsu per le persone anziane. Il territorio in cui si sta sviluppando questo progetto è il bacino dell’ex ASL 6 di Lamezia Terme, ma pensiamo che grazie a questa esperienza positiva analoghi progetti potranno essere “esportati” in altri territori anche grazie alle associazioni nostri partner che hanno una presenza su tutto il territorio italiano. • REGIONI 45 PIEMONTE Gli energetici shiatsuka del Piemonte partecipano a “La Salute in Comune” Domenica 20 Luglio si è concluso l’evento che ha visto protagonisti i Giardini Reali di Torino tra laboratori, dibattiti, apericena e spettacoli della manifestazione “La Salute in Comune”, che affronta in modo piacevole e leggero, i temi della salute a 360 gradi. Grazie alla collaborazione con Rete Città Sane, per il terzo anno consecutivo abbiamo partecipato anche noi, un ardito gruppo di soci rappresentanti la FISieo in Piemonte, ed è stata, anche quest’anno, un’esperienza ricca di interessanti momenti di aggregazione e di occasioni per costruire nuove e stimolanti relazioni. Nonostante le condizioni metereologiche non ci abbiano aiutato, abbiamo resistito e siamo stati presenti, per più sere, offrendo trattamenti a davvero tante persone e facendo conoscere il nostro lavoro e la Federazione. Il 20 Luglio abbiamo concluso la manifestazione con una giornata tutta dedicata allo Shiatsu e alle pratiche per mantenere il benessere, fino a sera abbiamo offerto trattamenti, esercizi guidati, letture e dimostrazioni di Shiatsu e anche buona musica. Un particolare successo lo ha riscosso il labirinto dello shiatsu, dove “Arianna” ha accompagnato i riceventi a srotolare il gomitolo della vita per ritrovare l’uscita. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato! Un caro saluto a tutte e a tutti. • Bruna Capra R.R. Piemonte FISieo piemonte@fisieo.it - 335.8063987 VENETO Feel Good Festival Abano e Montegrotto Terme (Pd) Nel week end dal 28 al 31 Agosto, a Montegrotto Terme (Pd) si è tenuta la 1° edizione di Feel Good Festival, una manifestazione sparsa sul territorio di due località termali, Abano e Montegrotto Terme, promosso dal Consorzio Terme Euganee. Scopo di questo grande evento era di invitare il turista ad assaggiare modi diversi per ritrovare il benessere psico-fisico a 360°. Per quattro giorni Abano e Montegrotto hanno ospitato eventi di richiamo nazionale con la presenza di scrittori, medici, psicologi, artisti, atleti e giornalisti. La FISieo ha collaborato in questa manifestazione con una conferenza talk il venerdì sera a Montegrotto Terme dove sono intervenuti Nadia Simonato coordinatore dei RR regionali, docente e operatrice shiatsu membro del direttivo FISieo, Gianni Battaglion psicologo e psicoterapeuta, Vanessa Ferrati fisioterapista e Direttore del Centro Assfer, Marta Foscheri responsabile organizzazione eventi formativi Assfer, Ilaria Pozzer formatrice Area Formazione multimediale Assfer, Francesca de Franceschi RR Veneto e Friuli Venezia Giulia e Monia Callegaro Staff Veneto. Sabato e Domenica presso il Parco Termale di Abano Terme, abbiamo contribuito al benessere del pubblico con brevi trattamenti shiatsu e piccoli gruppi di self shiatsu. • Francesca de Franceschi R.R. Veneto e Friuli Venezia Giulia FISieo veneto@fisieo.it - 370.7093801 n. 45 - Settembre 2014 NEWS 46 LIGURIA “Shiatsu Namikoshi e Sotai-Ho nel riequilibrio della schiena” Genova, domenica 8 febbraio 2015 Seminario Regionale - Liguria Lo stile Namikoshi è lo stile di Shiatsu insegnato in Giappone al Japan Shiatsu College di Tokyo. Questo seminario vuole essere l’occasione per avvicinarsi ad esso nella sua forma originale. Una parte del seminario sarà dedicata ad alcune Tecniche di Sotai Ho (“metodo (Ho) per aggiustare (So) il corpo (Tai)”), un metodo creato dal Dott. Keizo Hashimoto che utilizza le Catene Muscolari e che si integra perfettamente con il trattamento shiatsu. Relatore: Paola Frondoni Programma: UÊÊÃÌiÊ >à °Ê-ÌÀ>]Ê«ÀV«Ê e differenze con gli altri stili UÊÊÌÀ>ÌÌ>iÌÊ`i>ÊV> UÊÌi}À>âiÊ`iÊÌÀ>ÌÌ>iÌÊ- >ÌÃÕÊ con esercizi base di Sotai Ho Luogo: ASYE A.s.d. (ex Centro Studi e Ricerche Shiatsu di Genova) Via XX Settembre 34/12 Inizio seminario: Ore 9.30 Fine seminario: Ore 18 La frequenza al seminario dà diritto a 14 Punti ECOS Seminario di aggiornamento professionale Per scheda iscrizione seminario www.infoshiatu.it/regioni/liguria • NEWS n. 45 - Settembre 2014 REGIONI 47 ABRUZZO Pollici in vacanza, riflessioni Ciao, Pollici in Vacanza per me è stata un’esperienza bellissima. Una finestra nuova che si è aperta, come se mi fossi affacciata ora nel mondo “Shiatsu”. In questo momento in cui mi sono fermata con la scuola e le pratiche, anche volutamente, Pollici in Vacanza mi ha dato stimolo ad andare avanti. Ho sentito una energia nuova muoversi, operatore e ricevente insieme come in una danza armoniosa, partecipe e viva. La domanda “cosa è lo shiatsu per me” è stimolo per pormi tanti interrogativi e qualsiasi essi siano ogni volta è sempre interessante soffermarmi a pensarci su. Intuizioni... come piccole pillole rigenerative che si affacciano alla mente. Le risposte seguono il mio stato d’animo ma sempre convergono nella stessa, unica direzione: Energia sottile che vuole vibrare, che vuole muoversi, sprigionare la sua carica, armonizzare il tutto, una energia che vuole comunicare ed essere in sintonia con il mondo. Energia che muove l’essenza dell’essere e lo aiuta ad emergere. A volte è un mondo velato, nascosto che non riesce a mostrarsi, bloccato perché di fronte a me metto condizionamenti, giudizi, pretese ed aspettative. Quando mi limito semplicemente ad osservare, ascoltare, sentire in modo naturale sono come in un binario dritto senza ostacoli e corro lì, mi sento libera ed istintiva. Una cosa è importante per facilitare tutto ciò, una parola d’ordine da tenere sempre nel cuore, facile a dirsi ma difficile da far emergere: SEMPLICITÀ. Nella semplicità tutto è fluido ed armonioso. A volte mi piace rispondermi che lo Shiatsu sono IO: nello spazio sottile delle percezioni che appare all’improvviso senza preavviso, cerco di sostare ed in quell’attimo, prima di perdere il collegamento, mi fermo con lo sguardo dentro e... ascolto, ascolto... vibrazioni, percezioni, sentimenti, emozioni e corpo. E MOVIMENTO. Se c’é movimento, tutto ciò è più chiaro ed evidente, spontaneo ed armonioso. E continuando a raccontare questi miei pensieri vorrei dire che lo Shiatsu è un grande aiuto per me. È la possibilità di comunicare, è la via di accesso, una chiave per conoscere me stessa e la relazione con tutto ciò che mi circonda. Lo Shiatsu è l’incontro, la relazione, la sintonia con il mondo. Muovere la propria energia insieme all’altro, dare e ricevere ed in questo scambio si risuona insieme. La qualità che mi ha regalato è L’ESPANSIONE. Se mi espando posso essere più me stessa, sentire di potermi permettere la “Vita”, andare incontro alla vita. Ci si mette in discussione per crescere con il desiderio vivo di farlo e lo Shiatsu è la VIA che ci da questa possibilità. • Paola Lestini n. 45 - Settembre 2014 NEWS REGIONI 48 Responsabili Regionali SICILIA Shiatsu sotto le stelle… al Castello di Milazzo Nella suggestiva cornice del Castello di Milazzo, il 21 Agosto, la FISieo Sicilia ha organizzato una serata di pratica di Shiatsu che ha visto operatori professionisti offrire trattamenti gratuiti al pubblico di 30 minuti a partire dalle ore 18.30 fino alle ore 22. La serata è iniziata con una seduta di pratica di Zhineng Qigong, tenuta da Francesca Pasta. La “potenza energetica” della location con la possibilità di entrare in contatto contemporaneamente con tutti i cinque elementi ha reso le pratiche (Shiatsu e Qigong) incredibilmente straordinarie e le parole non riescono a rendere la realtà del momento per cui vi lascio a vedere alcune foto che hanno immortalato le pratiche. Un particolare ringraziamento va alla socia Daniela Andaloro che ha reso possibile il tutto.• Giuseppe Orlando R.R. Sicilia FISieo sicilia@fisieo.it - 347.4701517 PIEMONTE/VALLE D’AOSTA Bruna Capra cell. 335 8063987 - piemonte@fisieo.it LOMBARDIA Matteo Olivari cell. 349 8126815 - lombardia@fisieo.it TRENTINO ALTO ADIGE Elena Faes - cell. 340 2571988 trentinoaltoadige@fisieo.it VENETO/FRIULI VENEZIA GIULIA Francesca De Franceschi cell. 370 7093801 - veneto@fisieo.it LIGURIA Luca Pella cell. 380 5166591 - liguria@fisieo.it EMILIA ROMAGNA Gianni Toselli - cell. 349 2672433 emiliaromagna@fisieo.it TOSCANA Maria Serena Bagnoli cell. 347 6688520 - toscana@fisieo.it UMBRIA Gianfranco Ferraro cell. 335 5853877 - umbria@fisieo.it MARCHE Rita Paiero cell. 333 2824108 - marche@fisieo.it LAZIO Fabio Rufini cell. 335 1336618 - lazio@fisieo.it CAMPANIA Angiolino Ferraro cell. 340 5003921 - campania@fisieo.it ABRUZZO Maddalena Priante cell. 342 1965724 - abruzzo@fisieo.it PUGLIA/BASILICATA Luciana Semeraro cell. 340 3130273 - puglia@fisieo.it CALABRIA Pasquale Mancuso cell. 327 8439705 - calabria@fisieo.it SICILIA Giuseppe Orlando cell. 347 4701517 - sicilia@fisieo.it COORDINATORE R.R. Nadia Simonato cell. 335 7050842 coordinatore-regionale@fisieo.it I nominativi dello staff DAR e delegati COLAP e relativi contatti saranno riportati nel blog www.infoshiatsu.it/regioni NEWS n. 45 - Settembre 2014 Shiatsu news La rivista ufficiale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori Shiatsu news è la rivista ufficiale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, recapitata agli associati e scuole legate alla Federazione, in numerosi studi shiatsu e SPA sul territorio italiano. Se vuoi raggiungere un pubblico specializzato e competente, promuovi su queste pagine la tua attività e i tuoi prodotti ad un pubblico vasto ed esperto. Spazi pubblicitari anche su www.shiatsunews.com. Contattaci per info [email protected]. ABBONAMENTO ANNUALE euro 20,00 Uscita trimestrale (marzo, giugno, settembre e dicembre; tre numeri stampati, in formato cartaceo, un numero in formato web) Per la vostra pubblicità su Shiatsu news A B C LISTINO RISERVATO AI SOCI FIS in euro, IVA esclusa A (cm 16x24,4) A (cm 20x28) 2 A (cm 20x28) 4 B (cm 16x11,95) C (cm 8x11,95) euro 340,00 a di copertina a di copertina euro 470,00 euro 550,00 euro 200,00 euro 110,00 Sconto del 20% per 4 uscite consecutive La 4a di copertina dovrà essere richiesta di volta in volta LISTINO STANDARD in euro, IVA esclusa A (cm 16x24,4) A (cm 20x28) 2 A (cm 20x28) 4 B (cm 16x11,95) C (cm 8x11,95) euro 370,00 a di copertina euro 490,00 a di copertina euro 590,00 euro 220,00 euro 120,00 NEWS Per informazioni scrivete a [email protected] o [email protected] (specificare formato e trimestre di uscita e allegare i dati completi per la ricevuta/fattura) FEDERAZIONE ITALIANA SHIATSU INSEGNANTI E OPERATORI XXVI CONVEGNO NAZIONALE FISieo 2015 LA PARTE ED IL TUTTO Complessità e semplicità dello Shiatsu 24-25-26 aprile 2015 Tower Genova Airport Hotel & Conference Center Via Pionieri ed Aviatori d’Italia 44, 16154 Genova Siamo a comunicarvi con largo anticipo le date del prossimo Convegno Nazionale, in modo da poter organizzare le vostre attività professionali e didattiche. Appuntatevi questo evento sulla vostra agenda, per non perdere questo importante e consueto appuntamento, fonte di crescita, aggiornamento professionale e confronto, per tutti i Soci FISieo. Il Direttivo e l’Istituto Culturale FISieo Sede legale: Piazza San Cosimato, 30 - 00153 Roma Ufficio di Segreteria Nazionale: Via Gallonio, 18 - 00162 Roma - Tel 06.44258487 - Fax 178.2203735 segreteria@fisieo.it - C.F. 96379020587 - P.I. 1192156 100 4 Certificazione ISO 9001:2008
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