STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEL LINGUAGGIO INTRODUZIONE •Le condizioni patologiche che alterano le funzioni linguistiche possono essere di diversa natura (traumi cranici, lesioni cerebrali congenite o acquisite, epilessia, disturbi dell’apprendimento) e una delle caratteristiche che più spesso ricorre è l’estrema variabilità interindividuale, nonostante siano presenti precisi profili neuropsicologici a seconda della patologia considerata. •La valutazione del linguaggio in età evolutiva è utile non solo per i bambini che presentano difficoltà selettive di questa funzione, ma anche per quelli che hanno deficit delle capacità cognitive in senso lato •Nella valutazione del linguaggio ci si trova spesso a voler definire non solo il livello di sviluppo del linguaggio, ma anche l’eventuale presenza di un danno prevalente in uno dei suoi settori funzionali, oltre al grado di correlazione con l’eventuale deficit cognitivo, allo scopo di evidenziare il profilo specifico del bambino e poter di conseguenza mettere in atto un intervento riabilitativo mirato SISTEMA SOCIO-AMBIENTALE SISTEMA COGNITIVO Differenziazione sé/altro Differenziazione/Identificazione Capacità di interazione Riconoscimento Condivisione della realtà Simbolizzazione COMPETENZA LINGUISTICA Aspetti formali Contenuto Aspetti funzionali Fonetica Semantica Funzione pragmatica Fonologia Lessico Funzione conversazionale Morfologia Funzione narrartiva Sintassi INPUT LINGUISTICO CAPACITA’ PERCETTIVE CONTROLLO ATTENTIVO CAPACITA’ PRASSICHE STRATEGIE DI ORGANIZZAZIONE CAPACITA’ MNESTICHE METAMEMORIA TVL (Test di Valutazione del Linguaggio) Cianchetti C., Sannio Fancello G. • Dai 2 anni e 6 mesi ai 6 anni • Quantifica il livello evolutivo complessivo del linguaggio del bambino • Evidenzia eventuali differenze nell’evoluzione delle diverse componenti del linguaggio (comprensione, produzione). Punteggi ponderati da 0 a 10. Discrepanza (da 3 a 5 punti ponderati). • Rapido (20-30 minuti) e agevole nella somministrazione • Criterio di interruzione della prova • Per gli item della produzione spontanea le risposte devono essere trascritte sul protocollo il più fedelmente possibile, preferibile audioregistrazione. • Le domande possono essere ripetute più volte TVL PROVE: • Comprensione di parole e frasi (parti del corpo, oggetti, figure di oggetti, colori, figure di oggetti secondo l’uso, aggettivi, frasi semplici designanti azioni, frasi complesse designanti oggetti, frasi con concetti spaziali e temporali) • Ripetizione frasi con un crescente numero di sillabe • Denominazione (parti del corpo, oggetti, figure di oggetti) • Produzione spontanea su tema (descrizione di figure: persona e azione, scena complessa; ripetizione di una storia con l’aiuto di vignette, descrizione di una sequenza di azioni) TVL 1.1a COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: PARTI DEL CORPO Materiale Scheda con il disegno di un bambino Istruzioni Mettere il disegno di fronte al bambino e chiedere: “Fammi vedere…” oppure “Indica”, “Tocca”, “Dov’è, “Dove sono” Punteggio (+) (+S) (-) (-N) r. esatta r. esatta su se stesso r. errata non indica nulla 1 1 0 0 punto punto punti punti COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: PARTI DEL CORPO TVL (Test di Valutazione del Linguaggio) 1.1b COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: OGGETTI Materiale 12 piccoli oggetti Istruzioni Presentare gli oggetti a gruppi di 6 (indicazioni spaziali su manuale) e dire: “Guarda attentamente tutte queste cose. Ora tocca…” oppure “Fammi vedere…”, “Indica”, “Dov’è” Punteggio (+) (-) (-N) r. esatta r. errata non indica nulla 1 punto 0 punti 0 punti TVL 1.2 COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FIGURE DI OGGETTI Materiale 5 schede, ciascuna con 6 disegni di oggetti Istruzioni Presentare al bambino i disegni e dire: “Ora ti farò vedere dei disegni; guardali tutti con attenzione. Adesso fammi vedere…” oppure “Tocca”, “Indica”, “Dov’è” Punteggio (+) (-) (-N) r. esatta r. errata non indica nulla 1 punto 0 punti 0 punti COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FIGURE DI OGGETTI TVL 1.3 COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: COLORI Materiale Istruzioni Punteggio 1 scheda con 10 rettangoli di colori diversi Chiedere: “Indica” oppure “Fammi vedere” (+) (-) (-N) r. esatta r. errata non indica nulla 1 punto 0 punti 0 punti COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: COLORI TVL 1.4 COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FIGURE DI OGGETTI SECONDO L’USO Materiale 2 schede con 8 disegni di oggetti Istruzioni Presentare al bambino le schede e chiedere: “Fammi vedere (oppure dov’è”) quello che serve …” Punteggio (+) (-) (-N) r. esatta r. errata non indica nulla 1 punto 0 punti 0 punti COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FIGURE DI OGGETTI SECONDO L’USO Fammi vedere quello che serve per sapere l’ora TVL 1.5 COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: AGGETTIVI Materiale 14 schede raffiguranti oggetti diversi per una o due caratteristiche Istruzioni Presentare al bambino i cartoncini e chiedere: “Tocca” oppure “Dov’è” Punteggio (+) (-) (-N) r. esatta r. errata non indica nulla 1 punto 0 punti 0 punti COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: AGGETTIVI Dov’è… GRANDE LUNGA PICCOLA ALTA TVL 1.6 COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FRASI SEMPLICI DESIGNANTI AZIONI Materiale 15 schede con figure rappresentanti soggetti che compiono azioni. Istruzioni Presentare al bambino le schede e chiedere: “Guarda queste figure. Fammi vedere dov’è…” N.B. Somministrare l’intera prova Punteggio (+) (-) (-N) r. esatta r. errata non indica nulla 1 punto 0 punti 0 punti COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FRASI SEMPLICI DESIGNANTI AZIONI Guarda queste figure, fammi vedere dov’è…Il bambino che corre TVL 1.7 COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FRASI COMPLESSE DESIGNANTI OGGETTI Materiale 2 schede con 6 disegni di oggetti Istruzioni Presentare al bambino le schede e dire: “Osserva bene tutti i disegni, poi fammi vedere… (oppure “Indica”, “Tocca”) Punteggio (+) (-) (-N) r. esatta r. errata non indica nulla 1 punto 0 punti 0 punti COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FRASI COMPLESSE DESIGNANTI OGGETTI Osserva bene tutti i disegni, poi fammi vedere… •L’oggetto che usa il dottore per fare la puntura •L’insetto con le ali che fa il miele e può pungere •L’animale che graffia e acchiappa i topi •L’insieme di tanti fogli da guardare e da leggere •L’oggetto che di notte brilla nel cielo TVL 1.8 COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FRASI CON CONCETTI SPAZIALI E TEMPORALI Materiale 2 cubetti di legno 2,5 x 2,5, 1 scatola di cartone 8 x 11 cm, 1 chiave, 1 macchinina, 3 immagini in sequenza Istruzioni Per gli oggetti: dopo averli indicati e denominati “Ora ti chiederò di fare alcune cose. Tu stai attento e fai quello che ti dico, vedrai che ti divertirai”. Per le immagini: indicare la sequenza dicendo “Vedi, qui la bambina sta correndo, qui inciampa su un sasso, qui cade. Indicare poi la figura centrale e chiedere “Vedi, qui inciampa sul sasso; indicami cosa faceva prima?...cosa succede dopo? Punteggio per gli oggetti: (+) (-) (-N) r. esatta r. errata non indica nulla 1 punto 0 punti 0 punti Punteggio Per le immagini (+) (-) (-N) r. entrambe esatte 1 punto una sola r. esatta 0.5 punti nessuna risposta esatta 0 punti COMPRENSIONE DI PAROLE E FRASI: FRASI CON CONCETTI SPAZIALI E TEMPORALI Vedi, qui inciampa sul sasso; indicami cosa faceva prima?...cosa succede dopo? TVL 2 RIPETIZIONE DI FRASI Materiale Lista di 15 frasi di lunghezza crescente Istruzioni Dire: “Ora leggerò alcune frasi; tu ascoltami attentamente e poi ripeti tutto quello che ho detto” N.B.: E’ possibile ripetere la frase, ma per una volta sola. Interrompere dopo 3 frasi scorrette Punteggio (+) (+R) (-) r. esatta (anche se err. articolaz. o 2 errori fonologici che non rendono incomprensibile la parola) o qualche parola aggiunta 1 punto r. esatta dopo la seconda lettura 0,5 p.ti 3 errori fon. o salto di una o più parole 0 punti TVL 3.1a DENOMINAZIONE: PARTI DEL CORPO Materiale scheda con il disegno del bambino (come 1.1a) Istruzioni Mettere il disegno di fronte al bambino e, indicando con il dito una alla volta le parti del corpo, chiedere: “Cos’è questo?” (oppure “Cosa sono questi?”, “Come si chiama questo?” N.B.: Se il b.no usa un vocabolo dialettale, dirgli “Va bene, ma ora dimmi la parola in italiano” Punteggio (+) den. esatta oppure con un errore fonologico (+-) r. con 2 errori fonologici (-) in tutti gli altri casi 1 punto 0,5 punti 0 punti TVL 3.1a DENOMINAZIONE: OGGETTI (con o senza aiuto) Materiale 12 piccoli oggetti e 3 schede come per 1.1b Istruzioni Presentare gli oggetti come in 1.1b e indicando gli oggetti uno alla volta, chiedere: “ Che cosa è questo? Come si chiama?”. Se il b. non riesce a denominare l’ogg., suggerire la prima sillaba (den. con aiuto). Se vengono date della risposte descrittive, il b. va sollecitato a dire il nome. Interruzione: dopo 5 r. err consecutive nella denominazione con aiuto Punteggio (+) den. esatta oppure con un errore fonologico (+A) den esatta con aiuto (+-) r. con 2 errori fonologici (-) in tutti gli altri casi 1 punto 0,5 p.ti 0,5 punti 0 punti TVL 3.2 DENOMINAZIONE: FIGURE DI OGGETTI (con o senza aiuto) Materiale 5 schede con 6 disegni di oggetti come per 1.2 Istruzioni Presentare al b. le schede e indicando le figure una alla volta, chiedere “Che cosa è questo? Come si chiama? (oppure “Dimmi il nome di questo”). Se il b. non riesce a denominare l’oggetto, suggerire la prima sillaba Interruzione: dopo 5 r. errate consecutive nella denominazione con aiuto Punteggio (+) den. esatta oppure con un errore fonologico (+A) den esatta con aiuto (+-) r. con 2 errori fonologici (-) in tutti gli altri casi 1 punto 0,5 punti 0,5 punti 0 punti TVL 4.1 DESCRIZIONE DI FIGURE: PERSONA E AZIONE Materiale 4 schede con un’immagine rappresentante un’azione Istruzioni Iniziare con l’item di esempio (il bambino legge il giornale). Dire “Osserva attentamente questo disegno e dimmi cosa vedi”. Se il b. risponde correttamente dimostrando di saper strutturare la frase, procedere con l’item 1. Se il b. non risponde o dà una r. incompleta sollecitarlo “Chi vedi? Cosa fa?”. Se non riesce a dare una r. o dà una r. sbagliata dire “Il bambino legge il giornale” Presentare tutti gli item DESCRIZIONE DI FIGURE: PERSONA E AZIONE TVL 4.2 PARLARE LIBERAMENTE IN RELAZIONE A DUE FIGURE Materiale scena 2 schede con immagini rappresentanti una Istruzioni Presentare i 2 disegni (uno alla volta) e dire: “Osserva attentamente questa figura e raccontami quello che vedi”. Se il b. non risponde, ripetere la domanda. Se nomina solo q.sa o enumera solamente, invitarlo a continuare dicendo “Va bene, ma parlami ancora di questa figura” Presentare tutte e due le figure PARLARE LIBERAMENTE IN RELAZIONE A DUE FIGURE TVL 4.3 RIPETERE IL RACCONTO DI UNA STORIA CON L’AIUTO DI VIGNETTE Materiale scheda con 6 vignette che illustrano una storia Istruzioni Presentare la scheda con le vignette che illustrano la storia e dire: “Ora ti racconterò una storia. Ascoltami attentamente perché dopo me la ripeterai”. Raccontare la storia e chiedere al b. di ripeterla dicendo: “Ora guarda bene le figure e ripetimi la storia che ti ho raccontato”. Raccontando la storia fare riferimento alle singole vignette, indicandole di volta in volta. RIPETERE IL RACCONTO DI UNA STORIA CON L’AIUTO DI VIGNETTE TVL 4.4 DESCRIZIONE DI UNA SEQUENZA DI AZIONI Istruzioni Chiedere: “Raccontami tutto quello che fai prima di andare a letto” TVL ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI NELLA PRODUZIONE SPONTANEA SU TEMA La quantificazione del livello di evoluzione del linguaggio spontaneo è stata affrontata esaminando 5 aspetti: • • • • • Correttezza fonologica e morfo-sintattica Costruzione della frase Costruzione del periodo Lunghezza media dell’enunciato Stile TVL CORRETTEZZA FONOLOGICA E MORFO-SINTATTICA In 4.2, 4.3, 4.4 • Produzione verbale totale: 1 punto per ogni parola detta • Errori fonologici: 1 punto per ogni parola erronea (omissioni, sostituzioni, multipli sempre solo 1 punto; se + di due o neologismo errore morfologico) • Errori morfo-sintattici: errori relativi alla radice lessicale delle parole e alle inflessioni. 1 punto per ogni parola erronea (anche se già conteggiata come errore fonologico) La stessa parola erronea, se usata più volte va calcolata come singolo errore TVL QUOZIENTE DI CORRETTEZZA FONOLOGICO E MORFO-SINTATTICO Si ottiene dal rapporto tra numero di parole dette e numero di errori rispettivamente fonologici e morfo-sintattici. A Produzione verbale totale: 1 punto per ogni parola detta B Errori fonologici e morfo-sintattici C Quozienti di correttezza N.B.: Quando sono assenti errori in una certa categoria per permettere il calcolo si dà punteggio 0,5. TVL COSTRUZIONE DELLA FRASE In 4.1, 4.2, 4.3. Si assegnano punteggi da 1 a 7: dalla parola-frase alla frase principale completa con la presenza di subordinata/e. Si calcola la media totale dei tre punteggi medi in 4.1, 4.2 e 4.3 e questo sarà il dato che verrà trasformato in punteggio ponderato. TVL COSTRUZIONE DEL PERIODO In 4.2, 4.3., 4.4. Vengono presi in considerazione tutti i collegamenti (legame sia per coordinazione che per subordinazione) tra proposizioni, anche tra quelli incomplete, e tra periodi facenti parte dello stesso discorso. A Si sommano tutti i collegamenti appropriati rilevati nelle tre prove e li si divide per la somma di tutti gli inappropriati (se sono assenti gli inappropriati 0,5) B Si calcola la proporzione tra le subordinate correttamente collegate e le principali correttamente collegate. A e B sono i punteggi grezzi che verranno trasformati in punteggi ponderati TVL VALUTAZIONE DELLA LUNGHEZZA MEDIA DELL’ENUNCIATO In 4.3., 4.4. Enunciato: sequenza di parole preceduta e seguita da una pausa, indipendentemente dal fatto che possegga o meno una struttura grammaticale. Viene contato il numero di parole che compongono l’enunciato (nomi, verbi, aggettivi, articoli, pronomi, preposizioni, congiunzioni, avverbi, interiezioni) tanto quelle corrette quanto quelle scorrette. Per ciascuna parola 1 punto TVL STILE Sulle due figure 4.2. Punteggi da 1 a 5 Enumerativo: fa un semplice elenco degli elementi presenti nella figura Descrittivo: descrive la scena, individua le azioni Narrativo: racconta una storia relativa alla scena come sequenza di avvenimenti Interpretativo: dà una valutazione, una spiegazione dei fatti Boston Naming Test. Un po’ di storia… I test di denominazione offrono informazioni sulla facilità e l’accuratezza del recupero della parola e possono dare qualche indicazione del livello di vocabolario. Tipicamente usati con i pazienti afasici, possono includere oltre allo stimolo visivo quello tattile, gestuale e non verbale, in modo da valutare il processo di denominazione in risposta ai diversi canali recettivi. Per la denominazione di figure, Snodgrass e Vanderwart (1980) hanno sviluppato un set di 260 figure con le relative norme per la concordanza al nome, la concordanza all’immagine, la famigliarità e la complessità visiva. La prima versione del Boston Naming Test [Kaplan, E., Goodglass, H. & Weintraub, S. 1976] è costituita da 85 disegni di oggetti che il soggetto deve denominare. CUE SEMANTICO … CUE FONETICO Le figure sono state scelte in modo da coprire una vasta gamma di frequenza d’uso dei nomi, da quelli di impiego molto frequente (casa) a quelli di impiego raro (giogo, amaca). Kaplan, Goodglass and Weintraub, 1983: versione 60 items Lansing et al. (1999) Arch Clin Neuropsychology: 10 forme alternative del BNT (30 e 15 item): - derivate empiricamente da un campione sufficientemente ampio di soggetti anomici e normali - formate dal minimo numero possibile di item in modo da accelerare la somministrazione consentendo di discriminare fra i gruppi - includono norme corrette per tutti gli indici demografici rilevanti BNT (norme italiane in Riva, Nichelli e Devoti, 2000 Brain and Language) CONSEGNA: “Ti mostrerò le figure di alcuni oggetti. Guardale con attenzione e dimmi il loro nome. Che cos’e’ questo?”. Letto Albero Matita Casa Fischietto Forbici Pettine Fiore Sega Spazzolino Elicottero Scopa Polpo Fungo Gruccia Sedia a rotelle Cammello Maschera Biscotto Panchina Racchetta Lumaca vulcano cavalluccio marino freccetta canoa mappamondo ghirlanda castoro armonica rinoceronte ghianda igloo trampoli domino cactus scala mobile arpa amaca battente pellicano statoscopio piramide museruola unicorno imbuto fisarmonica cappio asparago compasso chiavistello cavalletto pergamena pinze sfinge giogo graticcio tavolozza goniometro pallottoliere BASAL = 8 RC consecutive INTERRUZIONE = 6 err. consecutivi Esempi di immagini ITEM n° 1: LETTO ITEM n° 58: TAVOLOZZA FLUENZA VERBALE (norme italiane in Riva, Nichelli e Devoti, 2000 Brain and Language) •FLUENZA SEMANTICA: ANIMALI E CIBI •FLUENZA FONEMICA: B e S Score: numero di parole prodotte in 1 minuto PPVT-R TEST DI VOCABOLARIO RECETTIVO Autori: Lloyd M. Dunn - PhD Leota - M. Dunn, 1981 Adattamento italiano e standardizzazione a cura di: Giacomo Stella - Claudia Pizzioli - Patrizio E. Tressoldi, Omega, 2000 •Il PPVT-R è destinato principalmente a misurare il vocabolario ricettivo del soggetto (età di riferimento: 3 anni e 9 mesi – 11 anni e 6 mesi) •è un test di apprendimento poiché mostra l'estensione dell'acquisizione del vocabolario italiano •Fornisce una stima veloce di uno dei maggiori aspetti delle abilità verbali dei soggetti •Si rivela utile per identificare bambini con ritardo di apprendimento, se utilizzato insieme a misure di valutazione delle acquisizioni scolastiche. PPVT-R USO CLINICO • Il test si rivela utile per i non lettori o per altre persone con problemi di linguaggio scritto in quanto non richiede la lettura di singole parole. Poiché la risposta deve essere gestuale, essa è particolarmente appropriata per persone gravemente danneggiate, specialmente gli afasici espressivi e i balbuzienti • Non viene richiesta una estesa interazione verbale fra esaminatore e soggetto per cui il PPVT-R genera meno ansia di altri test individuali e può essere utilizzato con successo con soggetti che hanno difficoltà relazionali • Poiché non è necessaria alcuna indicazione o risposta orale, il test è indicato anche per individui con paralisi celebrale: solo un segno si/no con la testa è sufficiente per rispondere. Le illustrazioni sono pulite, con disegni chiari, cosicché anche persone con moderati deficit visivi non sono seriamente penalizzate dal test. Con illustrazioni prive di dettagli fini e di problemi di figura-sfondo, il test risulta appropriato per persone con difficoltà visuo-percettive. . PPVT-R N.B.: in italiano non disponiamo ancora della standardizzazione per gli adulti, le norme si riferiscono ad un campione di soggetti tra i 3 anni e 9 mesi agli 11 anni e 6 mesi. RICERCA Il PPTV-R è uno strumento utile nei disegni sperimentali che richiedono una fase di pre-test e una di post-test. L'ampio raggio di difficoltà riduce la possibilità di effetti floor e ceiling, importanti negli studi longitudinali. PPVT-R Prima della STANDARDIZZAZIONE è stato necessario realizzare un adattamento degli item, in modo da mantenere le stesse tavole cercando di preservare allo stesso tempo il rapporto fra nomi e predicati Una volta ottenuti i 175 items, il test è stato somministrato ad un gruppo di soggetti fra i 3 e i 12 anni in modo da riordinare gli stimoli per ordine di difficoltà secondo la lingua italiana. Sulla base delle risposte ottenute, gli item sono stati ordinati dal più facile al più difficile e sono stati ottenuti i punti di partenza verificando che questi corrispondessero al 50% delle risposte corrette ottenute per ogni fascia di età. Così riorganizzata la prova è stata somministrata a 2400 soggetti PPVT-R MATERIALE: 175 tavole separate, precedute da 5 tavole di addestramento Un foglio di registrazione del test nel quale sono elencate le parole stimolo che devono essere utilizzate per l’addestramento e per la somministrazione oltre a fornire l’indicazione della sclta corretta. Prima di iniziare la somministrazione l’E. deve calcolare l’età cronologica del soggetto, se il numero di giorni è = o < di 15 non considerarli, altrimenti aggiungere un mese in più all’età (se soggetto con IM età mentale) penna delusione PPVT-R: somministrazione e scoring INTERVALLO CRITICO DI SOMMINISTRAZIONE: Limite inferiore: basal (le prime 8 risposte consecutive corrette) Limite superiore: ceiling (6 risposte errate su 8 risposte consecutive) SCORING: Punteggio grezzo (ceiling – numero errori) punteggi standard equivalenti per età nelle tabelle TCGB Il Test di Comprensione Grammaticale per Bambini Autori: Anna Maria Chilosi e Paola Cipriani, Del Cerro, 1995. • valuta la comprensione verbale (età di riferimento 3 anni e 6 mesi – 8 anni) secondo una prospettiva mirata all’analisi dei processi e delle strategie che sottendono l’acquisizione di alcuni fondamentali aspetti della competenza linguistica. • I risultati del test consentono di raccogliere elementi importanti, la cui conoscenza è indispensabile sia per una corretta impostazione del trattamento riabilitativo sia per la programmazione di interventi educativi e didattici adeguati. • fornisce per ciascuna delle situazioni-stimolo selezionate, dati normativi di riferimento in termini qualitativi e quantitativi, con possibilità di costruire profili differenziati per fasce di età. TCGB • il test è costituito da 76 frasi che afferiscono a 8 tipi principali di strutture grammaticali (locative, flessionali, attive affermative, attive negative, passive affermative, passive negative, relative, dative) • Il bambino deve indicare fra 4 vignette quella corrispondente alla frase stimolo pronunciata dall’E., mentre le altre 3 fungono da distrattori (grammaticale, lessicale o semantico) • Il numero di strutture è sufficientemente ampio da includere enunciati di diversa lunghezza e complessità • Ogni struttura è generalmente testata in due frasi diverse • Una stessa struttura è rappresentata in frasi con diverso grado di difficoltà (semantico-concettuale e linguistico) per rendere il test appropriato ad un range di età abbastanza ampio. • La frase può essere ripetuta una seconda volta Il gatto è vicino alle sedia (LOCATIVA top.) Vola (FLESSIONALE verb. sing.) La bambina non corre (ATTIVA NEGATIVA sv) Il bambino spinge la bambina (ATTIVA AFFERMATIVA rev. neutra) Il cestino non è stato vuotato (PASSIVA NEGATIVA sv) Il libro è letto dal bambino (PASSIVA AFFERMATIVA irr.) TAVOLE DI VOCABOLARIO (facoltative): CAMMINARE BRUCIARE COLPIRE PALLA MORDERE ROMPERE PRENDERE TAVOLO TCGB SCORING: 0 0,5 1 R corretta R errata alla prima somministrazione R errata alla seconda presentazione PUNTEGGIO TOTALE = somma dei puntegggi di errore E’ possibile anche calcolare i PUNTEGGI PARZIALI di errore per ciascuna struttura, allo scopo di confrontare tra loro i livelli raggiunti nelle diverse aree sintattiche. •Riferimento alle tabelle (percentili) per la valutazione delle prestazioni •Analisi degli errori: una R errata basata sulla scelta di un distratore diverso dal contrasto grammaticale può essere attribuita a problemi di attenzione o di memoria, l’errore legato alla scelta del distrattore grammaticale è presumibilmente espressione di difficoltà specifiche di tipo linguistico. RIASSUMENDO • TVL: dai 2 anni e 6 mesi ai 6 anni valuta comprensione e produzione • BNT: dai 6 ai 10 anni valuta la produzione lessicale • FLUENZA: dai 6 ai 10 anni valuta la ricerca attiva nel lessico • PPVT-R: dai 3 anni e 9 mesi agli 11 anni e 6 mesi valuta la comprensione lessicale • TCGB: dai 3 anni e 6 mesi agli 8 anni valuta la comprensione sintattica BIBLIOGRAFIA •TVL Cianchetti C., Sannio Fancello G.. TVL Test di Valutazione del linguaggio. Erickson: Trento, 1997. •BNT E FLUENZA Kaplan E., Goodglass H., Weintraub S., Boston Naming Test, LEA & FEBIGER: Philadelphia, 1983. Riva D., Nichelli F. e Devoti M. Developmental aspects of verbal fluency and confrontation naming in children. Brain and Language, 2000; 71: 267-284. •PPVT-R Stella G., Pizzioli C., Tressoldi P. PPVT-R. Omega: Torino, 2000. •TCGB Chilosi A. e Cipriani P. TCGB: Il test di comprensione grammaticale del bambino. Del Cerro: Pisa, 1995.
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