Istituto d’Istruzione Superiore LARGO BRODOLINI POMEZIA 00040 POMEZIA,Largo Brodolini s.n.c. Tel. 06 9121822 Fax 06 9106204 Distretto 41° ANNO SCOLASTICO 2013-2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art. 5 comma 2 D.P.R. 23/7/1998 n. 323 e art. 6 O.M. n. 35 del 04/04/2003) PERCORSO FORMATIVO COMPLESSIVO della classe 5^ sezione Am Indirizzo: Tecnico delle industrie meccaniche INDICE DESCRIZIONE DELLA SCUOLA …................................................................ Pag. 3 DOCENTI COMPONENTI IL CONSIGLIO DI CLASSE …........................... Pag. 4 3. PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE …..................................... Pag. 5 4. OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI, CONTENUTI E CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ DISCIPLINARI E PLURIDISCIPLINARI... Pag. 6 5. ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI E PARASCOLASTICHE...................... Pag. 7 6. ATTIVITA' ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Pag. 8-9 …...........,,..................... 7. CRITERI, STRUMENTI, LIVELLI DELLE VALUTAZIONI, TIPOLOGIA DELLE PROVE....................................................................................................... Pag. 10 8. CRITERI DI VALUTAZIONE CHE DANNO LUOGO A CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI........................................................................................................ Pag. 11 9. IL CONSIGLIO DI CLASSE - firme - ................................................................. Pag. 12 RELAZIONI E PROGRAMMI DEI PERCORSI FORMATIVI ITALIANO STORIA INGLESE MATEMATICA TECNICA DELLA PRODUZIONE E LABORATORIO MACCHINE A FLUIDO ELETTRONICA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE GRIGLIE DI CORREZIONE PRIMA PROVA SCRITTA D’ESAME GRIGLIE DI CORREZIONE SECONDA PROVA SCRITTA D’ESAME SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA D’ESAME E RELATIVE GRIGLIE DI CORREZIONE 1. DESCRIZIONE DELLA SCUOLA L’Istituto “ E. Cavazza ” nasce nel 1966 come sede coordinata dell’IPSIA “Locatelli” di Roma. Nel 1986 ottiene l’autonomia e assume il nome di I.P.S.I.A. “Cavazza ”; nell’anno scolastico 2000/2001 è stato accorpato all’I.T.I.S. “ Copernico ”. A seguito di un trend positivo nelle iscrizioni degli ultimi anni e alla stabilità del numero degli allievi, la nostra scuola è tornata ad essere autonoma nel 2007. Inoltre, è stata Polo Formativo Biotecnoform, con offerta di corsi I.F.T.S, autorizzati dalla Regione Lazio, per Tecnico Superiore per l’industrializzazione del prodotto e del processo di Biotecnologie per l’individuazione e lo sviluppo di molecole e prodotti per il settore chimico-farmaceutico e cosmetico; per Tecnico Superiore per il sistema di qualità del prodotto e del processo chimico-farmaceutico e cosmetico; per Tecnico Superiore in biotecnologie e tecnologie alimentari. Da settembre 2012 è sede di un polo formativo post diploma I.T.S. “Nuove tecnologie per la vita”. In qualità di Istituto Professionale, sono operanti i seguenti indirizzi: Meccanico e Chimico-biologico. Nel 2011 è stato attivato l’Ist. Tecnico, con indirizzo “Chimica, materiali e biotecnologie” Dal settembre 2012 è attivato anche l’Ist.Tecnico con indirizzo meccanico “Meccanica, meccatronica ed energia”, che andrà a sostituire l’Istituto Professionale. La struttura edilizia è di recente costruzione, con ampi e luminosi spazi razionalmente collocati: vi sono laboratori, aule per la didattica, aule specialistiche, uffici di segreteria, magazzino, biblioteca, bar. Mancano la palestra e l’aula magna, previste nell’ultimo lotto ancora non iniziato, dove dovrebbe trovare spazio anche il teatro. I laboratori presenti sono: Tecnologico, CAD, CAD-CAM, ; Pneumatica e Sistemi ed Automazione; Macchine Utensili tradizionali e Macchine Utensili speciali a C.N.C.; Microbiologia; Chimica; Chimica strumentale; Fisica; Aula Multimediale. Per quanto riguarda il territorio, l’istituto opera a Pomezia con un bacino di utenza frammentario, privo di centri di aggregazione e tradizioni comuni; soffre di un elevato pendolarismo, che pone la necessità di operare scelte funzionali adeguate alle esigenze degli studenti, come la predisposizione di ore pomeridiane, nonostante le gravi difficoltà anche per l’assenza di un servizio mensa. Non ricevendo stimoli culturali adeguati dall’ambiente familiare, né dal contesto socio territoriale, che è caratterizzato da un tessuto produttivo di piccole e medie imprese, la scuola rappresenta spesso per gli studenti l’unico momento di crescita umana e culturale e di aggregazione. L’ambiente socio - economico di provenienza è quello di famiglie spesso monoreddito, appartenenti a ceti sociali medio - bassi. 3 2 . DOCENTI COMPONENTI IL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA DOCENTE Cognome e nome ITALIANO MANGIANTI MARINA STORIA MANGIANTI MARINA INGLESE BORELLI ROBERTO MATEMATICA ZERI FLAVIA TECN. DELLA PRODUZIONE PANELLA ANTONIO LABORATORIO TOCE PIERO MACCHINE A FLUIDO DE GREGORIO FRANCO ELETTRONICA GRECO ANTONIO ED. FISICA LEONI MASSIMO RELIGIONE VITI SABRINA ATTIVITA' DI SOSTEGNO FERRENTI MARIA 4 3. PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE La classe, unica sezione di quinto anno dell’ indirizzo Meccanico, è costituita da 23 studenti regolarmente frequentanti. Al gruppo classe originario, composto da 18 alunni, si sono aggiunti in questo anno scolastico 5 studenti ripetenti. Nel corso del triennio, l’avvicendamento di alcuni docenti ha richiesto dei tempi di adattamento abbastanza lunghi; in questo ultimo anno scolastico, gli alunni hanno cambiato tutti gli insegnanti, fatta eccezione per i professori di laboratorio, di inglese e di elettronica, tale situazione ha determinato, soprattutto nel primo trimestre, difficoltà di carattere metodologico. La classe, nel complesso, ha seguito le lezioni in modo positivo e attivo, tanto da essere spesso richiamata a controllare l'esuberanza nella partecipazione; di contro, non sempre ha mostrato adeguata responsabilità e costante impegno nello studio personale. Solo alcuni alunni sono stati in grado di offrire uno studio più consapevole e serio, con il desiderio di migliorare il proprio orizzonte culturale, gli altri, invece, si sono avvicinati a un apprendimento più che altro mnemonico e poco ragionato. Tuttavia, non si può non riconoscere che le difficoltà incontrate nella metodologia di studio sono diminuite, per una parte di loro, soprattutto nelle materie di indirizzo, verso le quali è chiara la propensione. Le capacità espositive risultano essere pressoché sufficienti, talvolta cadono nell'utilizzo del dialetto, spesso, invece, necessitano della guida del docente, per organizzare le proprie conoscenze e strutturare un percorso logico tale da pervenire alla risoluzione e spiegazione dei quesiti proposti. Nel corso dell'anno tutti i docenti hanno effettuato un recupero in itinere. 5 4. OBIETTIVI EDUCATIVI E FORMATIVI, CONTENUTI E CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ DISCIPLINARI E PLURIDISCIPLINARI (Conoscenze, competenze, capacità nell’ambito delle singole discipline (si vedano gli allegati B)) Il lavoro collegiale si è basato essenzialmente sulla tipologia tradizionale del Consiglio di Classe. In relazione alle singole discipline, si sono svolte riunioni per materia, al fine di definire gli obiettivi formativi, il loro conseguimento, i programmi da svolgere, i criteri di valutazione e i testi da adottare. Per quanto riguarda gli obiettivi generali, effettivamente conseguiti, sia nell’area disciplinare umanistica che in quella tecnico-scientifica, quasi tutti gli studenti dimostrano di aver assimilato, in linea di massima, i contenuti essenziali delle singole materie; per alcuni permangono diffuse lacune nelle conoscenze e difficoltà nell’applicazione dei contenuti, nonostante l’impegno e le strategie messi in campo dai docenti, per portare gli alunni a risultati accettabili. L’applicazione nello studio non è stata sempre adeguata e i limiti nelle capacità espressive e nella padronanza di un adeguato linguaggio di base hanno influenzato il percorso didattico, limitando, in alcuni casi, i livelli di conoscenza e competenza raggiunti. Comunque, se opportunamente guidati, gli studenti riescono a individuare i concetti fondamentali, a stabilire connessioni logiche, a elaborare in linee generali collegamenti interdisciplinari. Gli studenti hanno dimostrato particolari attitudini e abilità nell’uso delle recenti tecnologie, come l’uso del Personal Computer applicato alla scrittura e alla grafica (CAD), e nell’utilizzazione delle macchine utensili a controllo numerico. 6 5. ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI E PARASCOLASTICHE Attività di orientamento Partecipazione al Salone dello Studente – Nuova Fiera di Roma Partecipazione alla piattaforma sull'Orientamento Universitario istituita dal MIUR Partecipazione all'incontro di orientamento per la formazione professionale superiore tenuto da CONSEL Partecipazione all' OPENDIAG dell' Università La Sapienza Partecipazione alla presentazione dell'offerta formativa della facoltà di Ingegneria Civile e Industriale. Viaggio d' Istruzione La classe ha partecipato alla gita scolastica di cinque giorni a Ravenna, San Marino, Gradara 7 6. ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Percorso di alternanza scuola lavoro in impresa simulata: produzione metalmeccanica codice corso: ASL 3 – LIT Premessa Le attività progettuali approvate dal C.D., e previste dal P.O.F. 2013-2014, sono coerenti con le iniziative di Alternanza Scuola Lavoro (A.S.L. – art. 9, comma 1, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n.77) tengono conto: degli obiettivi indicati nella strategia Europa 2020 che punta a rilanciare l'economia dell'U.E. e conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale; dalle indicazioni emerse dalle presentazione Lazio Idee per la programmazione FSE 2014 - 2020 della Regione Lazio coerenti con la politica di coesione Europa 2020, in particolare l’obiettivo tematico 10: istruzione, competenze e apprendimento permanente; delle richieste per il settore meccanico lavori di impianto tecnico: riparazione, manutenzione e installazione delle indicazioni emerse da analisi dei fabbisogni sviluppate tra cui quelle realizzate dal sistema excelsior di UNIONCAMERE Finalità Intervenire nei processi di produzione / servizi tradizionali e automatizzati U.F.C. Argomenti 8) Normativa cogente 8) Dec 81/2008 - Normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, direttiva macchine 9.1) Impianti industriali 9) Tecniche di produzione ed organizzazione 9.2) Gestione processi – ISO 9001 9.3) Controlli /Collaudi/Ripristino fiìunzionalità 10) CAD 10) Disegno assistito computer Autocad/Inventor 11) CAM 11) Processi di fabbricazione Automatici 12) Macchine a Fluido 12) Turbomacchine e macchine alternative 13) stage / Aziende coinvolte Autodecima Srl; F.Mea di Francesco Mea Snc; Sirio Auto 77 Srl; Valentini Auto Srl; Carrozzeria Rizza di Rizza Gino e figli Snc; Speed Gas Impianti S.r.l.; BORA 2000 srl; Silvestri Luigi Srl; Cavallino Car Service srl; Autoffcina Cuppini srl; Az Marcon Luciano srl; Officina Corridoni srl; S.O.M.P. srl; Drusian S.r.l 8 Competenze UFC 8) Normativa Cogente 8.1 Obblighi del D.L. 81/2008 per il settore metalmeccanico 8.2 Conoscere gli argomenti della Direttiva Macchine UFC 9) Tecniche di produzione ed organizzazione 9.1 Conoscere le tipologie di layout per un impianto, conoscere i principali sistemi di movimentazione. 9.2 Conoscere approccio per processi e le normative Qualità ISO9001. Saper interpretare i principali processi di una produzione industriale, la loro interazione. Operare all’interno del ciclo di una produzione / riparazione afferente il settore metalmeccanico 9.3 Saper effettuare i principali controlli relativi ad una produzione metalmeccanica e riparazione UFC 10) CAD 10.1 Sapere realizzare il disegno di componenti ed assemblati tramite i programmi AUTOCAD ed INVETOR. UFC 11) CAM 11.1 Conoscere i linguaggi di programmazione per la effettuazione di lavorazioni a centri di lavoro computerizzati. 11.2 Saper utilizzare software dedicati alla modellazione CAD/CAM 11.3 Realizzare tramite macchine CNC un progetto effettuato attraverso l’uso del software CAM. UFC 12) Macchine a Fluido 12.1 Conoscere le principali tipologie e principi di funzionamento delle macchine a fluido (turbomacchine e macchine alternative) 9 7. CRITERI, STRUMENTI, LIVELLI DELLE VALUTAZIONI, TIPOLOGIA DELLE PROVE Nel giudizio di valutazione si è tenuto conto dei seguenti fattori: - grado di acquisizione dei contenuti e delle conoscenze; - chiarezza espositiva e proprietà di linguaggio; - livelli di partenza e di arrivo; - continuità nell’impegno; - capacità di analisi e di sintesi. Ciascun docente ha effettuato valutazioni coerentemente con questi criteri e con la tabella di riferimento numerico stabilita dal P.O.F. per l’attribuzione di votazioni decimali. Oltre alle tradizionali verifiche orali, soprattutto a carattere individuale, e verifiche scritte secondo le modalità della prima e seconda prova scritta d’esame, le prove hanno compreso quesiti a risposta aperta e a scelta multipla, esercitazioni pratiche e grafiche. Per le simulazioni degli esami di stato sono state utilizzate appropriate griglie di valutazione, scelte dal Consiglio di Classe, che rispecchiano i suddetti criteri. Per la simulazione della terza prova è stata scelta una tipologia mista B e C: 2 quesiti a risposta singola e 5 quesiti a risposta multipla, con tempo a disposizione previsto di 120 min; le materie interessate sono state: ED. FISICA; ELETTRONICA; MACCHINE A FLUIDO; MATEMATICA. Sono state effettuate anche a simulazioni di 1^ e 2^ prova d’ Esame nei tempi consentiti dal Ministero. La correzione è stata eseguita con l’utilizzo di appropriate griglie di valutazione, scelte dal C.d.C. 10 8. CRITERI DI VALUTAZIONE CHE DANNO LUOGO A CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI Oltre a quanto specificatamente previsto dalla normativa per il credito scolastico, i criteri di valutazione adottati sono stati: - assiduità nella frequenza - partecipazione all’attività scolastica - interesse dimostrato nelle varie discipline - continuità nell’impegno -ogni attività extrascolastica documentata -abilità specifiche -assiduità e profitto nella frequenza della terza area professionalizzante 11 MATERIE DOCENTI ITALIANO MANGIANTI MARINA STORIA MANGIANTI MARINA INGLESE BORELLI ROBERTO MATEMATICA ZERI FLAVIA MACCHINE A FLUIDO DE GREGORIO FRANCO ELETTRONICA GRECO TECNICA DELLA PRODUZ. PANELLA ANTONIO LAB. TECN. d. PRODUZ. TOCE PIERO EDUCAZIONE FISICA LEONI MASSIMO RELIGIONE VITI SABRINA ATT. DI SOSTEGNO FERRENTI MARIA FIRMA DOCENTI ANTONIO POMEZIA, 15 maggio 2014 FIRMA DEL COORDINATORE Prof.ssa Marina Mangianti FIRMA DEL PRESIDE Prof.ssa Maria Fusco 12 RELAZIONE DELLA PROF.SSA MARINA MANGIANTI AREA COMUNE : ITALIANO CLASSE 5^Am A.S. 2013-2014 LA CLASSE La classe, costituita da 23 alunni, è stata affidata a me proprio in questo ultimo anno scolastico. Il contesto risulta essere molto eterogeneo in relazione alle conoscenze, capacità e competenze, oltre che al metodo di studio, alle spinte motivazionali e agli obiettivi individuali. Gli alunni, fatta eccezione per i ragazzi ripetenti, hanno incontrato diverse difficoltà nello svolgimento delle prove scritte, strutturate secondo le tipologie testuali dell’Esame di Stato (analisi del testo, saggio breve); pertanto, è stata mia cura, sin dall’inizio, cercare di colmare nel più breve tempo possibile lacune e carenze pregresse, per mettere loro nelle condizioni di affrontare l’Esame in modo adeguato. Dopo un iniziale periodo di disorientamento, sia per la complessità del lavoro, sia per il diverso metodo di insegnamento, rispetto alla docente dello scorso anno, sia per le richieste di impegno nello studio personale, la classe ha cominciato a rispondere positivamente solo alla fine del secondo trimestre. Tuttavia, nonostante la partecipazione attiva alle lezioni e l'interesse dimostrato nei confronti della disciplina, solo pochissimi studenti emergono per conoscenze discrete e approfondite, gli altri sono in possesso di nozioni apprese con un impegno non sempre costante e con uno studio ancora di tipo libresco e mnemonico. La maggior parte della classe rivela nella lingua italiana una competenza espressiva inadeguata ai contenuti disciplinari più complessi e presenta difficoltà a livello di organizzazione del testo, pertanto, è necessario che il docente guidi nella rielaborazione dei contenuti acquisiti. Constatate, quindi, le condizioni di partenza e rilevate le difficoltà in itinere, il programma pensato e pianificato all'inizio dell'anno scolastico è risultato troppo ambizioso; va anche sottolineato che il tempo si è rivelato esiguo, per la partecipazione allo stage aziendale degli alunni,allontanati, quindi, dalle lezioni. Pertanto, sono stati operati tagli consistenti sia al programma di italiano che a quello di storia. CONOSCENZE Conoscenza della figura dell’intellettuale in termini di vita, pensiero e poetica; conoscenza dell’opera; contestualizzazione. Solo pochi alunni hanno acquisito conoscenze soddisfacenti, grazie a uno studio personale metodico. CAPACITA’ Esposizione adeguata e organica degli argomenti proposti; elaborazione e argomentazione delle proprie opinioni; formulazione di fondati giudizi critici e personali. COMPETENZE Acquisizione del linguaggio letterario; esegesi dei testi letterari presi in esame, interpretazione dell’opera e sua contestualizzazione; capacità di confrontare testi e stabilire relazioni; produzione scritta di elaborati di diverse tipologie testuali. Gran parte della classe non ha raggiunto un livello adeguato in termini di competenze e capacità; solo un piccolo gruppo di alunni ha conseguito obiettivi complessivamente discreti. METODOLOGIA Le ore a disposizione sono state utilizzate non solo per svolgere le lezioni necessarie alla conoscenza della letteratura italiana, ma anche per effettuare la lettura e l’esegesi solo di alcuni testi chiave. L’insegnamento ha avuto come fondamento metodologico la lezione espositiva, supportata da mappe concettuali e schemi; accanto al metodo riproduttivo, è stato affiancato anche quello produttivo, che consente di far scoprire concetti e informazioni direttamente allo studente, sollecitandolo, altresì, alla partecipazione al dialogo didattico. VERIFICHE E VALUTAZIONI Le verifiche sono state sia orali che scritte. Nell’elaborazione scritta si sono affrontate tutte le tipologie testuali oggetto di esame. I criteri di valutazione, adottati sia nelle prove orali che in quelle scritte, si intendono riferiti ai livelli di conoscenza e competenza: 1) pertinenza a quanto richiesto; 2) conoscenza dell’argomento; 3) fluidità espositiva e proprietà di linguaggio; 4) capacità di analisi; 5) capacità di confronto; 6) rielaborazione personale dei contenuti. STRUMENTI I materiali didattici utilizzati sono stati il testo scolastico in adozione, appunti semplificativi, sintesi, mappe. Pomezia, 12.05.2014 Firma del docente PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE 5^Am A.S. 2013-2014 Testo in adozione: M. Sambugar – G. Salà – “Gaot” – Vol. 3°A Ed. La Nuova Italia IL POSITIVISMO Caratteri generali La nascita delle scienze umane La psicanalisi di Freud Le reazioni al Positivismo Il “nichilismo” di Nietzsche L' “intuizionismo” di Bergson IL REALISMO Naturalismo: caratteri generali Verismo: caratteri generali E. e J. De Gouncourt, “ Questo romanzo è un romanzo vero ” L. Capuana, “Verità e immaginazione” G. VERGA Biografia Pensiero Poetica Opere LETTURE E ANALISI da Vita dei campi: “Un documento umano” da Novelle rusticane “La roba” LA REAZIONE AL NATURALISMO E AL VERISMO IL SIMBOLISMO FRANCESE Caratteri generali IL DECADENTISMO Caratteri generali Romanticismo e Decadentismo Poetica G. PASCOLI Biografia Pensiero Poetica Opere LETTURE E ANALISI da Myricae: “Novembre” “X Agosto” “Lavandare” “Temporale” G. D’ANNUNZIO Biografia Pensiero Poetica Opere LETTURE E ANALISI da Alcyone: “La pioggia nel pineto” IL FUTURISMO Caratteri generali e poetica ARGOMENTI ANCORA DA SVOLGERE AL 15 MAGGIO LETTURE E ANALISI F.T.Marinetti,Zang Tumb Tumb: “Il bombardamento di Adrianopoli” F.T.Marinetti,Manifesto del Futurismo: “Aggressività,audacia,dinamismo” DALLA CRISI DELLA RAGIONE AL RELATIVISMO LUIGI PIRANDELLO Biografia Pensiero Poetica Opere Teatro LETTURE E ANALISI da Novelle per un anno: “La patente” da L’umorismo: “Il sentimento del contrario” POESIA TRA GLI ANNI VENTI E QUARANTA ERMETISMO Pomezia, 12.05.2014 - Caratteri generali e poetica Firma del docente Firma alunni RELAZIONE DELLA PROF.SSA MARINA MANGIANTI AREA COMUNE : STORIA CLASSE 5^Am A.S. 2013-2014 CONOSCENZE I contenuti della disciplina sono stati affrontati per grandi tematiche, relative alla storia di fine ottocento e novecento. A causa delle poche ore a disposizione rispetto alla vastità del programma e per le difficoltà a livello di organizzazione del testo, incontrate dai singoli alunni, si è operata una scelta degli argomenti. Il riferimento al quadro internazionale è stato dato solo nelle linee essenziali, privilegiando lo studio relativo agli avvenimenti del nostro paese. CAPACITA’ Saper esporre oralmente i fatti, utilizzando un lessico proprio della disciplina; saper evidenziare relazioni tra gli eventi; saper argomentare e sostenere un giudizio motivato sui fatti storici. COMPETENZE saper ricostruire nelle sue linee essenziali il processo storico; saper interpretare e valutare i fatti storici; saper utilizzare le informazioni e le conoscenze per interpretare i fenomeni del presente. Gli obiettivi minimi sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni, solo pochi hanno raggiunto livelli superiori. METODOLOGIA Nella metodologia didattica è prevalsa la lezione frontale. VERIFICHE E VALUTAZIONI La valutazione, sia di tipo formativo che sommativo, è stata compiuta attraverso verifiche orali e anche scritte. I criteri di valutazione adottati si intendono riferiti ai livelli di conoscenza e competenza: 1) pertinenza a quanto richiesto; 2) conoscenza dell’argomento; 3) fluidità espositiva e proprietà di linguaggio; 4) capacità di analisi; 5) capacità di confronto; 6) rielaborazione personale dei contenuti. STRUMENTI Lo svolgimento del programma è stato supportato dal libro di testo in adozione, da materiale tratto da altri testi, per consentire di “raccontare” la storia senza fornire la solita sterile nozione. Pomezia, 12.05.2014 Firma del docente PROGRAMMA DI STORIA CLASSE 5^Am A.S. 2013-2014 Testo in adozione: A. Brancati, Trebi, Pagliarani “Il nuovo dialogo con la storia” 3° vol. Il Novecento Ed. La Nuova Italia LA BELLE ÈPOQUE Luci e ombre L’ITALIA GIOLITTIANA Sguardo alla situazione italiana con riferimento alle riforme giolittiane PRIMA GUERRA MONDIALE Motivo occasionale, cause politiche ed economiche Gli scenari extra europei L’entrata in guerra dell’Italia Sviluppo della guerra Fine della guerra La conferenza di pace I trattati di pace LA RIVOLUZIONE RUSSA Quadro di insieme L’ETA’ DEI TOTALITARISMI Fascismo,Nazismo,Stalinismo LA CRISI DEL 1929 E IL NEW DEAL Quadro di insieme LA SECONDA GUERRA MONDIALE: Cause Sviluppo della guerra La disfatta dell’Asse La Resistenza Il tragico epilogo Le conferenze di pace Pomezia, 12.05.2014 Firma del docente Firma alunni IPSIA E. Cavazza Largo Brodolini Pomezia Relazione finale Classe 5 a meccanica A.S. 2013 - 2014 Prof. R. Borelli La classe evidenzia alla fine dell’anno scolastico, a parte alcune unità, una preparazione complessivamente omogenea ma comunque non esente da lacune dovute ad una partecipazione non sempre idonea e costante ed ad un metodo di studio prevalentemente mnemonico. E’ mancato, in molti casi, il supporto di revisione a casa, che ha determinato una conoscenza della materia piuttosto modesta . Altri studenti, grazie al loro senso di responsabilità, presentano una conoscenza della materia complessivamente sufficiente anche si evidenziano difficoltà espositivi e di pronuncia. Per quanto riguarda le competenze, la maggior parte della classe necessita di una guida da parte dell’insegnante e solo un esiguo numero di alunni riesce, anche se in modo modesto, a rielaborare autonomamente i compiti proposti. Ciò è dovuto non solo alle lacune pregresse ma, in particolare ad un interesse non sempre ideale nei confronti della materia e ad un metodo di studio in larga misura superficiale. Per quanto concerne le abilità, esse risentono delle problematiche esposte in precedenza infatti, alcuni alunni hanno fatto registrare modesti miglioramenti mentre altri ancora presentano gran parte delle difficoltà e lacune registrate all’inizio dell’anno scolastico. Strategie didattiche 1. Lezione frontale 2. Lavori di gruppo 3. Tutoring Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati nella programmazione iniziale si è fatto costante ricorso ad attività di carattere comunicativo in cui le abilità linguistiche di base sono usate in una varietà di situazioni adeguate alla realtà dell'allievo. La produzione orale è stata preferita per dare allo studente la più ampia opportunità di usare la lingua straniera in attività comunicative in coppia o in gruppi ( simulazione, role-play, ecc.). Nel contesto comunicativo ha assunto particolare rilevanza il consolidamento di un sistema fonologico più possibilmente corretto e funzionale. Nella produzione scritta si sottolinea lo stesso legame tra abilità ricettive e produttive; partendo dalla lettura, attraverso la riflessione sulle caratteristiche si è tentato di spingere l’allievo ad individuare le specificità del codice scritto, in particolare per quanto concerne gli argomenti propri della materia di indirizzo. Gli studenti si sono esercitati, in attività sempre più autonome , per abituarsi gradualmente ad un uso consapevole e personale della lingua straniera. Sono stati utili allo scopo: scrittura di paragrafi su modelli dati, composizioni guidate, riformulazioni di testi con modifica di alcune variabili della situazione. Strumenti didattici 1) Libri di testo 2) fotocopie Verifiche interrogazione tradizionale Dialogo e partecipazione alla discussione Produzione scritta di testi Traduzione di brani Esercizi Test Le verifiche sia scritte che orali sono state indirizzate a valutare: La conoscenza dell’argomento La capacità di rielaborazione dell’argomento Coerenza tra il tema proposto e la risposta data Corretto uso della terminologia tecnica d’indirizzo Valutazione globale dell’uso della lingua Pomezia li Prof R.Borelli PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE CLASSE 5° A MECCANICA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Testo adottato: Mechway English for mechanical technology. Ed EDISCO INSEGNANTE: Roberto Borelli 1Materials 2Theory of mechanics 1)Mechanical properties of materials 2) Metals: ferrous- Non ferrous metals 3) Polymers 4) ceramics 5) Composite materials 1)Mechanics of liquids 2)Hydrodynamics 3)Solid dynamics 4)Mechanics of gases 5)Thermodynamics Engineering design and analysys Transport engineering 1) Technical Drawing 2) CAD and CAM systems 3) Transmission system of four-wheel 4) steering and brake system 5)Air bags 1Electrical installation and cooling system 2Jobs in engineering 1) electrical circuits 2) DC-AC current 3)electric motors and generators 4)Railway engineer 5)Space satellite engineer Pomezia li Insegnante GliAlunni R.Borelli I.P.S.I.A. "E.Cavazza" di Pomezia A.S. 2013/2014 Classe 5° A Prof.ssa Zeri Flavia Relazione finale di Matematica La classe è composta da 23 studenti con una preparazione di partenza non del tutto omogenea; è stato quindi necessario effettuare un’azione di ripasso e di rinforzo dei fondamentali strumenti di calcolo algebrico prima di affrontare gli argomenti del programma del quinto anno. CONOSCENZE Le conoscenze acquisite, tenendo conto dei livelle di partenza, risultano diversificate a seconda dell’impegno e dell’applicazione dimostrati. Il programma è stato svolto secondo quanto preventivato all’inizio dell’anno scolastico, gli argomenti sono stati svolti in modo completo ma utilizzando un linguaggio semplice e delle semplici applicazioni. Il grado di conoscenza può considerarsi discreto per pochi studenti, sufficiente per la maggior parte degli altri, solo alcuni alunni, presentano ancora, alla fine dell’anno, difficoltà nell’applicazione e nella esposizione dei concetti affrontati. ABILITA’ La maggior parte degli studenti sono in grado di operare con semplici esercizi su tutti gli argomenti trattati. Riescono a svolgere lo studio di una funzione razionale intera e di semplici funzioni razionali fratte fino alla rappresentazione grafica. Le abilità acquisite risultano soddisfacenti per gli alunni che hanno dimostrato impegno e disponibilità nei confronti della materia ma non per quelli condizionati da varie carenze nella preparazione di base e che non sono stati sostenuti da costante motivazione. COMPETENZE Gli allievi hanno dimostrato interesse adeguato e una partecipazione attiva nella quasi totalità, anche se l’impegno a casa è stato saltuario e superficiale. Le competenze nella scelta e nell’utilizzazione di tecniche e strumenti adeguati risulta quindi, acquisita a discreti livelli solo da alcuni allievi, altri mostrano in varia misura difficoltà a padroneggiarle, per cui accanto a casi di sufficiente acquisizione degli obiettivi prefissati, esiste, naturalmente, chi ha conseguito una preparazione di livello inferiore. METODOLOGIE Tutta l’attività didattica è stata organizzata in modo da fornire agli allievi le conoscenze necessarie a permettere loro di eseguire lo studio completo di una funzione algebrica razionale e rappresentare il grafico sul piano cartesiano. La metodologia dell’insegnamento si è avvalsa di lezioni frontali interattive per la trattazione teorica degli argomenti e di numerose esercitazioni e applicazioni della teoria con la partecipazione di tutta la classe. Sono state svolte attività di recupero per tutti gli argomenti che presentavano maggiori difficoltà di comprensione per permettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati. MATERIALI DIDATTICI L’orario settimanale è di tre ore e non prevede l’utilizzo di laboratori. E’ stato utilizzato il libro di testo BERGAMINI- TRIFONE- BAROZZI- Lineamenti di analisi- ZANICHELLI soprattutto per gli esercizi, per la parte teorica si è cercato di semplificare utilizzando appunti e schemi. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE L’accertamento degli obiettivi è stato effettuato attraverso l’indagine in itinere con verifiche di tipo formativo e sommativo, compiti in classe, simulazioni di terza prova, colloqui individuali e di gruppo. La valutazione delle prove scritte ha tenuto conto della completezza dell’elaborato e della correttezza dei calcoli, la valutazione delle prove orali si è basata sulla conoscenza e sulla comprensione dei concetti fondamentali e per tutti si è valutato l’impegno, l’interesse e i miglioramenti conseguiti nel corso dell’anno rispetto ai livelli di partenza di ognuno. L’insegnante I.P.S.I.A. "E.Cavazza" di Pomezia A.S. 2013/2014 Classe 5° A Prof.ssa Zeri Flavia Programma di Matematica LE DISEQUAZIONI Disequazioni di primo grado Disequazioni di secondo grado Disequazioni di grado superiore al secondo Disequazioni fratte Sistemi di disequazioni LE FUNZIONI La definizione di funzione Il dominio di una funzione Le funzioni pari e le funzioni dispari Lo studio del segno di una funzione Le intersezioni con gli assi I LIMITI Limite finito per x che tende ad xo Limite infinito per x che tende ad xo Limite destro e sinistro L’asintoto verticale Limite finito per x che tende a ∞ L’asintoto orizzontale Limite infinito per x che tende a ∞ L’asintoto obliquo La forma indeterminata +∞ -∞ La forma indeterminata La forma indeterminata LE FUNZIONI CONTINUE Definizione di funzione continua I punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie LE DERIVATE Il rapporto incrementale La derivata di una funzione Le derivate fondamentali La derivata di una costante La derivata di x La derivata di una potenza di x La derivata del quoziente di due funzioni La derivata della potenza di una funzione Le derivate di ordine superiore al primo Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate I punti di massimo e di minimo (calcolati con lo studio del segno della derivata prima) I punti di flesso (calcolati con lo studio del segno della derivata seconda) Il teorema di de L’Hospital: enunciato e applicazione LO STUDIO DI UNA FUNZIONE Funzioni polinomiali Funzioni razionali fratte L’insegnante Gli alunni ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “Emilio Cavazza” POMEZIA Largo Brodolini snc Tel. 06 9121822 Fax 06 9106204 Distretto 41° Anno scolastico 2013-2014 Disciplina: MACCHINE A FLUIDO RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO Prof. Franco De Gregorio Firma del Docente: __________________________ PROGRAMMA SVOLTO AREA DISCIPLINARE: Tecnica ARGOMENTI E MATERIALI (brani, letture, ricerche, strumenti, ecc.) Nel corso delle lezioni di macchine a fluido sono stati affrontati i seguenti argomenti: MACCHINE IDRAULICHE: -Idrostatica : caratteristiche dei fluidi, pressione atmosferica, idrostatica, assoluta e effettiva, spinta idrostatica, principio di Pascal, torchio idraulico, principio di Archimede; esercizi di calcolo relativi -Idrodinamica: portata, viscosità, regimi di corrente laminare, turbolento, permanente, variabile e uniforme, numero di Reynolds, equazione di continuità, teorema di Bernoulli per fluidi ideali e reali, perdite di carico distribuite e concentrate, formula di Torricelli; perdite di carico nelle condotte; esercitazioni di calcolo sugli argomenti trattati -Macchine operatrici: portata e prevalenza (geodetica e manometrica), disposizioni d’impianto e altezza massima di aspirazione, cavitazione; potenza utile e assorbita; rendimenti: idraulico, volumetrico, meccanico, totale; pompe alternative: caratteristiche costruttive e principio di funzionamento, diagrammi Q-n per pompe a s.e. e a d.e.; pompe centrifughe: caratteristiche costruttive e principio di funzionamento, velocità specifica, cenni su pompe a ingranaggi, a vite, a lobi, a palette -Macchine motrici: utilizzazione dell’energia idraulica nelle centrali idroelettriche, impianti idroelettrici, potenza disponibile e potenza resa della turbina, rendimenti, velocità specifica, classificazione turbine ad azione e a reazione; turbine ad azione: turbina Pelton, caratteristiche costruttive, curve caratteristiche; turbine a reazione: grado di reazione e turbina Francis: principio di funzionamento, caratteristiche costruttive, curve caratteristiche; cenni su turbine a elica e Kaplan. MACCHINE TERMICHE: Calore, temperatura, calore specifici a press. e a vol. costante, volumi specifici , passaggi di stato. Scale termometriche Celsius e Kelvin. Cenni sulla trasmissione del calore (conduzione, convezione, irraggiamento), calore specifico, calore specifico a volume cost. e a pressione costante. Gli aeriformi (gas e vapori): grandezze di stato, volume specifico, legge dei gas perfetti ; i principi della termodinamica: 1° princ. della termodinamica, energia interna e lavoro termodinamico; il diagramma pv: trasformazioni termodinamiche ( isocora, isobara, isotermica, adiabatica). Entro il termine delle lezioni si prevede di affrontare i seguenti argomenti: Cicli termodinamici: ciclo di Carnot, Otto e Diesel e relativi rendimenti. Motori endotermici a carburazione a 4 tempi (a scoppio), motori endotermici ad accensione comandata. Esercizi di calcolo relativi. Cenni sugli impianti a gas e sugli impianti a vapore. Firme alunni ………………………………… RELAZIONE FINALE CONOSCENZE: La classe ha una preparazione di base nell’ambito delle discipline fisiche e matematiche molto disomogenea e in gran parte incompleta. La media delle conoscenze e delle abilità precedentemente sviluppate si attesta a un livello piuttosto basso non solo in termini di contenuti della disciplina ma anche e soprattutto sul necessario approccio logico con cui è indispensabile affrontare lo studio della materia. Ad eccezione di pochissimi elementi quindi la classe era impreparata ad affrontare lo studio delle Macchine a Fluido così come previsto dal programma ministeriale, fattore che unito a scarsa costanza nello studio e frequenti distrazioni dalla didattica ha fatto sì che solo pochi elementi hanno raggiunto un livello di conoscenza adeguata mentre la maggior parte ha raggiunto un livello appena sufficiente. Nella classe si sono evidenziate carenze metodologiche e una non sempre sufficiente padronanza degli strumenti logico-matematici, indispensabili alla materia, che hanno certamente contribuito a limitare l’applicazione e i risultati di alcuni elementi (soprattutto nella parte relativa ai problemi di calcolo). Per qualche alunno si è avuto un significativo numero di assenze con conseguente aumento di difficoltà nel seguire una disciplina già di per sé impegnativa. Alcuni elementi si sono impegnati con costanza e serietà in tutto l’anno scolastico, raggiungendo risultati soddisfacenti. Per altri invece, pur dotati di buone capacità, l’impegno è stato minimo. Nella maggior parte dei casi, gli allievi hanno mediamente acquisito le conoscenze di base relative ai contenuti essenziali della materia, dovute spesso più alla partecipazione attiva alle lezioni (in cui si è sempre cercato di coinvolgere i discenti con domande e sollecitazioni continue, richiami ed esempi pratici e ripetizione degli argomenti), che ad uno studio sistematico personale a casa sul libro di testo. COMPETENZE: Alcuni allievi necessitano ancora della guida dell’insegnante per analizzare correttamente gli argomenti e soprattutto per condurre in modo completo e corretto lo svolgimento degli esercizi di calcolo, pur mostrando, rispetto alla prima parte dell’anno scolastico, una consapevolezza maggiore nell’utilizzo e nell’applicazione delle conoscenze acquisite; Nel corso dell’anno scolastico si è notato un lieve miglioramento, soprattutto per alcuni allievi che mostravano grosse difficoltà iniziali, nell’organizzare le proprie conoscenze e strutturare un percorso logico che conduca ad un approccio soddisfacente per la risoluzione di problemi di calcolo. Per alcuni resiste una insicurezza nelle proprie forze e una tendenza a dipendere dall’iniziativa dei compagni, anche nell’utilizzo di semplici metodologie. CAPACITA’: Generalmente la classe mostra di avere incrementato le capacità di analisi e di sintesi, anche nell’affrontare la risoluzione dei problemi di calcolo, per i quali, tuttavia, alcuni allievi mostrano ancora difficoltà, legate spesso a lacune in matematica. Di contro, qualche elemento è in grado di muoversi autonomamente e con buoni risultati. La partecipazione in classe, nel corso delle lezioni, è stata positiva, se pur ottenuta con costanti richiami per alcuni allievi, portati facilmente alla distrazione; l’impegno nello studio non sempre è stato adeguato, se pure incrementato nella fase finale dell’anno. METODOLOGIE: (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.) Il corso è stato sviluppato fondamentalmente in lezioni frontali teoriche, lezioni interattive per quanto riguarda le esercitazioni scritte, cercando di coinvolgere gli allievi soprattutto nel lavoro in classe, piuttosto che a casa. La parte teorica, sviluppata cercando di impostare un linguaggio scientifico adeguato, è stata sempre accompagnata da esempi e applicazioni pratiche, anche nel quotidiano, stimolando gli alunni a trovare riscontri pratici con quanto studiato. Circa il recupero, si è proceduto con un lavoro in itinere, riproponendo gli argomenti già affrontati, nel corso di tutto l’anno MATERIALI DIDATTICI (Testi adottati, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e multimediali) Il testo adottato è : “Meccanica e macchine” di G. Cornetti, ed. Signum Scuola. Per diversi argomenti l’insegnante ha integrato le informazioni presenti nel testo con la consultazione e la visione di altri libri, manuali. Anche per le esercitazioni su problemi di calcolo sono stati utilizzati diversi testi, temi d’esame, Le lezioni sono state svolte prevalentemente nell’aula didattica, non essendo previste attività di laboratorio. Le attrezzature utilizzate quindi sono state: lavagna tradizionale da parte del docente, carta, penne e calcolatrice scientifica, manuali tecnici da parte degli alunni. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi come previsti dalla terza prova, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.) Sono state eseguite durante l’anno scolastico delle verifiche orali sugli aspetti teorici fondamentali, prove scritte sull’applicazione di calcolo, test, domande a risposta aperta. Pomezia, Maggio 2014 Firma del Docente: __________________________ I.T.S. “Largo Brodolini” POMEZIA A.S. 2013/2014 Classe 5° A Meccanici - Materia “Tecnica della Produzione e Laboratorio” Relazione dei proff. Piero Toce, Antonio Panella PROGRAMMA SVOLTO PRINCIPI DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Le aziende: Il mercato e le sue leggi fondamentali; Organigramma generale; Settore commerciale; Settore amministrativo; Settore tecnico. Tipi di produzione: Layout di macchinari ed impianti tecnici; Diagramma di produzione e di flusso; Produzione a lotti (diagramma di Gantt); Produzione continua (saturazione delle macchine). CONTROLLI E COLLAUDI CONCETTI GENERALI: Evoluzione del concetto del collaudo. Concetto di qualità: La certificazione della qualità ISO 9001; Il metodo PDCA. COLLAUDO: Tipi di controllo (totale e parziale); Controllo statistico per attributi; Controllo statistico per variabili. STUDI DI FABBRICAZIONE RICHIAMI DI DISEGNO E TECNOLOGIA: Norme del disegno tecnico, sistemi di quotatura, accoppiamenti raccomandati, tolleranze dimensionali e di forma, rugosità superficiale, designazione degli acciai. COMPLEMENTI DI DISEGNO E TECNOLOGIA: Definizione geometrica del prodotto, attrezzature, analisi critica del progetto e scelte per la sua realizzazione. CICLI DI LAVORO: Definizione e significato di ciclo di lavoro, suddivisione del ciclo: fasi ed operazioni, Fattori che influenzano il ciclo e individuazione di quello ottimale, Cartellino di lavorazione. ANALISI DI TEMPI E POTENZE DI LAVORAZIONE ANALISI DEI TEMPI: Tempi macchina ed accessori, calcolo dei tempi attivi per tornio, trapano, fresatrice (cenni sulla maschiatrice, alesatrice, dentatrice, rettificatrice). Diagramma uomo-macchina, metodo dei tempi standard e metodo MTM. ANALISI DELLA FABBRICAZIONE DETERMINAZIONE DEL TEMPO TOTALE DI LAVORO: Stima del tempo di preparazione macchina e dei tempi accessori, Scheda analisi, Tempo totale di lavorazione. FABBISOGNO DEI MEZZI DI PRODUZIONE: Materiali (stato di fornitura e calcolo del peso), Mezzi tecnici, Manodopera. CONTABILIZZAZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE COSTI DI PRODUZIONE: Elementi del costo di produzione, Costo della materia prima, Concetto di ammortamento (immobili, macchinari, attrezzature), Costo della manodopera, Spese generali, Spese varie. Determinazione costi complessivi di una lavorazione. Bilancio di convenienza. LABORATORIO: ESERCITAZIONI SU STUDI DI FABBRICAZIONE E CALCOLO COSTI ESECUZIONE DI TAVOLE DI DISEGNO C.A.D. PROGRAMMAZIONE ED UTILIZZO DI MACCHINE UTENSILI C.N.C. Firme studenti Firme docenti Prof. Antonio Panella __________________ Prof. Piero Toce __________________ RELAZIONE CONOSCENZE All’inizio dell’anno scolastico gran parte della classe dimostrava di sapere utilizzare, anche se costantemente guidata, semplici conoscenze quali: la realizzazione e l’interpretazione di disegni meccanici secondo le norme internazionali, la conoscenza delle caratteristiche dei materiali e le lavorazioni cui possono essere sottoposti. Gli alunni hanno, inoltre, dimostrato, da subito, maggiore interesse alle attività di laboratorio rispetto allo studio degli argomenti teorici. Il lavoro è stato, dunque, impostato tenendo conto di tale situazione e cercando, con tutti gli strumenti a disposizione, di recuperare le lacune, di motivare i ragazzi alla crescita, di coinvolgerli nel dialogo didattico. Per alcuni, però, la discontinua volontà dimostrata sia per quanto riguarda la presenza alle lezioni che per quanto riguarda lo studio a casa, la scarsa abitudine ad una gestione ordinata del proprio lavoro, la difficoltà di concentrazione in classe, hanno determinato talvolta il raggiungimento di risultati di crescita modesti ed una preparazione appena sufficiente. Per il resto della classe, invece, la motivazione a sostenere adeguatamente la prova dell’esame di stato ha portato ad una crescita che, pur tenendo conto delle lacune pregresse e delle difficoltà incontrate, ha determinato una preparazione finale più che sufficiente. Non è stato possibile svolgere tutti gli argomenti previsti dal programma con la dovuta completezza. COMPETENZE Solo alcuni studenti hanno acquisito le conoscenze in maniera sostanziale, riuscendo a rielabolarle ed ad utilizzarle per svolgere compiti complessi, quale quello della pianificazione di una produzione metalmeccanica e della relativa gestione dei tempi, dei metodi e dei costi. Nella maggior parte della classe, per i problemi precedentemente esposti, le conoscenze sono state acquisite in modo disuniforme e poco sistematico. Una parte degli studenti fatica a rielaborare i contenuti imparati, a collegare gli argomenti ed a contestualizzarli nell’ambito degli obiettivi proposti. Molti, anche se con differenze individuali, presentano difficoltà nella esposizione a causa, da una parte, della insicurezza sui contenuti, dall’altra di una non sempre solida padronanza della terminologia. Nonostante questo, nella parte piu’ operativa relativa all’analisi della fabbricazione, esecuzione di fogli e cartellini di lavorazione, scelta dei materiali, trattamenti e lavorazioni di componenti meccanici, le competenze acquisite risultano essere buone. Per quanto riguarda le attività svolte in laboratorio, l'impegno profuso è stato maggiore e più proficui i risultati. La competenza nell’uso delle macchine a controllo numerico e nella programmazione ISO standard, la classe ha raggiunto, in linea generale, un livello sufficiente. Nel disegno assistito e nella progettazione su calcolatore (AUTOCAD e CAM), il livello raggiunto è più che soddisfacente. CAPACITA’ Per quanto riguarda lo sviluppo di capacità, la situazione è del tutto simile a quanto esposto nei precedenti punti. Tranne la crescita sostanziale di alcuni, una parte della classe non ha del tutto superato le difficoltà pregresse, chi per mancanza di impegno chi per le difficoltà incontrate. METODOLOGIA Vista la situazione della classe, si è utilizzata, oltre la tradizionale lezione frontale, altre metodologie come le lezioni interattive, i lavori di gruppo, le esercitazioni da svolgere sia in classe che a casa, la scoperta guidata. Le lezioni sono sempre state svolte valutando il possesso dei prerequisiti e riproponendoli in chiave di lettura funzionale all’acquisizione dei nuovi contenuti. Si è cercato di puntare sul coinvolgimento dei ragazzi, incoraggiando la loro partecipazione, stimolando la acquisizione dei contenuti in maniera strutturata, attraverso ragionamenti e la soluzione guidata di problemi. A tal fine ci è avvalsi oltre della lavagna anche di un proiettore per la proposizione di materiali multimediali, del laboratorio CNC, del laboratorio CAD e dell’uso di manuali tecnici. Le esercitazioni svolte, proposte con difficoltà crescenti al fine di consolidare le conoscenze acquisite, sono state effettuate avvalendosi anche di attrezzatura per il disegno, Personal Computer con software CAD, manuali tecnici. TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE prove scritte applicative: esercizi relativi a studi di fabbricazione, risoluzione problemi sui calcoli dei costi di produzione e sul calcolo del bilancio di convenienza, tavole di disegno svolte a mano o tramite programmi CAD sul PC prove scritte strutturate interrogazioni VALUTAZIONE Le prove scritte sono servite per valutare : il grado di conoscenza dello specifico argomento (conoscenza dei contenuti, applicazione corretta delle formule di calcolo); le capacità di rielaborazione personale; corretta interpretazione dei disegni e dei dati proposti; congruenza tra i dati proposti e le soluzioni adottate; ricerca del percorso ottimale di risoluzione. coerenza nello sviluppo delle fasi di soluzione dei problemi, svolgimento ben organizzato; corretto uso della terminologia tecnica; capacità di reperire le informazioni necessarie sui manuali e testi adottati. Le prove scritte sono state formulate nell’ottica dell’Esame di Stato. Le prove sono state valutate sufficienti se l’impostazione era corretta (assenza di gravi errori di calcolo), se non presentavano gravi errori di concetto e se erano presenti le motivazioni essenziali dei passaggi e delle scelte. I colloqui orali hanno avuto lo scopo di stimolare l’uso del linguaggio specifico e valutarne la padronanza, oltre che favorire una visione globale degli argomenti trattati. STRUMENTI E’ stato utilizzato il testo in adozione: “Tecnica della Produzione” di Mauro Olmastroni edito da Hoepli E’ stato, anche, utilizzato il Manuale: “Manuale di Meccanica” di Calligaris- Fava Tommasello edito da Hoepli. Firme docenti Prof. Antonio Panella Prof. Piero Toce I.T.S. “Largo Brodolini” POMEZIA 00040 POMEZIA, Largo Brodolini -Tel.069121822 Fax 069106204 Classe 5° A Meccanici A.S. 2013/2014 Relazione del prof. Antonio Greco Materia d’insegnamento: Elettrotecnica ed elettronica PROGRAMMA SVOLTO RICHIAMI SULLE PRINCIPALI GRANDEZZE ELETTRICHE E RETI ELETTRICHE IN CORRENTE CONTINUA Corrente e tensione elettrica. Potenza ed energia elettrica. Generatori ideali e reali. Legge di Ohm. Nodi, rami, maglie: principi di Kirchhoff. Sovrapposizione degli effetti. Teoremi di Thevenin e Norton. Il condensatore. Fenomeni transitori: transitorio di carica e scarica: grafici ed equazioni Esercizi. SEGNALI ELETTRICI DI PROVA Segnali periodici. Segnale rettangolare, onda quadra, triangolare, sinusoidale. Valor medio, duty cycle e valore efficace con riferimento al significato fisico. Rappresentazioni. CORRENTE ALTERNATA MONOFASE Rappresentazione trigonometrica e vettoriale con i numeri complessi. Operazioni aritmetiche con i numeri complessi. Impedenze e ammettenze. Circuito puramente capacitivo e puramente induttivo. Potenza attiva, reattiva e apparente. Circuiti oscillanti. Risonanza. Variazione impedenza con la frequenza. Esercizi. Sistemi trifasi (brevi cenni). MACCHINE ELETTRICHE Definizione e proprietà. Perdite, rendimento e dati di targa. Alternatore e trasformatore monofase. La dinamo. ELETTRONICA DIGITALE Sistema binario: operazioni aritmetiche e conversioni. Operatori logici fondamentali. Analisi e sintesi di semplici circuiti digitali. Algebra di Boole. Circuiti combinatori e sequenziali. Multiplexer. Demultiplexer. Codificatore. Decodificatore. Half-adder e full-adder. ALU e Macchina di Von Neumann (cenni). Latch e flip-flop (cenni) SEMICONDUTTORI Conduttori, isolanti e semiconduttori. Drogaggio. Giunzione P/N. Diodo ideale e sue rappresentazioni. Punto di lavoro e retta di carico. Circuiti con diodi: raddrizzatore a semionda, rivelatore di picco. Diodo LED, diodo Zener, fotodiodo. Il transistore bipolare a giunzione: interdizione, saturazione e regione attiva. Il BJT come interruttore e come amplificatore . Il guadagno HFE. .Esercizi. QUADRIPOLI Concetto generale di quadripolo. Resistenza di ingresso, di uscita e guadagno. Filtri ideali del primo ordine e frequenza di taglio. Esercizi. AMPLIFICATORE OPERAZIONALE Amplificatore operazionale ideale. Configurazione invertente e non invertente. Buffer. Sommatore invertente. Amplificatori operazionali in cascata. Derivatore e integratore. Esercizi. SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI Schema fondamentale. Ruolo del uP nei sistemi a logica programmata. Trasduttori . Il S\H. Convertitori A\D E D\A (cenni). Firme studenti Firme docenti RELAZIONE CONOSCENZE Durante la prima fase dell'anno scolastico l'impegno profuso da una buona parte degli studenti è stato superficiale e incostante, e solo nel corso dell'ultimo trimestre, però, essi sono apparsi maggiormente motivati in seguito alle varie attività di recupero curricolari ed in vista dell'Esame di Stato. Solo un esiguo gruppo di alunni si è distinto per l'attenzione, l'interesse, l'apertura al dialogo didattico-educativo, per le capacità di riflessione e per il senso di responsabilità. Gli altri si sono impegnati invece con discontinuità e con tempi di attenzione piuttosto brevi ottenendo un profitto globale appena sufficiente. Alcuni ragazzi presentavano inizialmente significative lacune di base. Di conseguenza tutto il lavoro è stato impostato tenendo conto di tale situazione di partenza, cercando di colmare le lacune e cercando di coinvolgerli nel dialogo didattico. La partecipazione alle lezioni è stata quasi sempre bisognosa di costanti richiami all’attenzione e di stimoli. Per questo motivo non è stato possibile svolgere tutti gli argomenti con il dovuto livello di dettaglio previsto. COMPETENZE Solo pochi ragazzi hanno acquisito una mentalità tecnica, con la capacità di sintetizzare le conoscenze tecniche e di tradurle in situazioni reali, riscontrabili in attività professionali nei vari settori produttivi. Per tali allievi i risultati possono ritenersi soddisfacenti. La maggior parte degli studenti, invece, fa fatica a raccogliere con rigore dati e informazioni e ad analizzarli e valutarli in maniera critica e razionale. Sebbene tutti gli argomenti trattati siano stati presentati con semplicità e chiarezza, evitando trattazioni teoriche complesse, e inserendo continue esemplificazioni con il ricorso a problemi il più possibile concreti, il livello di preparazione raggiunto è appena accettabile in alcuni casi, in altri modesto. CAPACITA’ Nel complesso la classe ha acquisito un metodo di studio che rivela, anche se non per tutti, qualche difficoltà nella capacità di analisi, di sintesi, di rielaborazione e di approfondimento personale delle conoscenze. In alcuni casi lo studio risulta mnemonico, superficiale e con difficoltà espositive. Tutti gli alunni, comunque, possiedono i requisiti per poter affrontare ed eventualmente superare l’esame di stato. METODOLOGIA Il metodo didattico è stato quello tradizionale delle lezioni frontali, a cui sono state aggiunte lezioni interattive, esercizi dimostrativi, esercitazioni di gruppo, ricerche a casa singole e di gruppo. Per tutti gli alunni è risultato utile e a volte indispensabile il metodo dello studio guidato: lettura degli appunti da studiare in classe, analisi e spiegazione della maggior parte dei passaggi e suggerimenti di scelta dei punti di maggior rilievo e degli eventuali collegamenti. TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE prove scritte strutturate interrogazioni alla lavagna e da posto VALUTAZIONE Per la valutazione finale ed intermedia si è tenuto conto di diversi elementi, quali: Il miglioramento graduale (considerato il livello di partenza) Le capacità ricettive e rielaborative dell’alunno L’impegno, l’interesse, la partecipazione al dialogo educativo ed il comportamento Le esercitazioni collettive Le prove individuali Gli approfondimenti personali dei contenuti STRUMENTI E’ stato utilizzato il testo in adozione: “ Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica ” , vol. unico autori : M. Cottignoli; S.Mirandola, CALDERINI EDITORE. Sono state, anche, utilizzate fotocopie e dispense a cura del docente Firma docente Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “ Largo Brodolini” Largo Brodolini, s.n.c. 00040 POMEZIA (RM) 06-9121822 fax 06-9106204 C.M. RMIS08800G - e-mail: [email protected] Sezioni A s s o c i a t e: IPSIA “E.Cavazza” RMRI088017- ISTITUTO TECNICO “Largo Brodolini” RMTF088014 Codice Fiscale 80444560587 RELAZIONE DEL PROF. LEONI MASSIMO AREA DISCIPLINARE COMUNE Materia di insegnamento EDUCAZIONE FISICA ARGOMENTI Gli argomenti trattati durante l’anno scolastico sono stati di natura pratica e teorica. Pratica per ottenere il miglioramento delle capacità condizionali (forza, resistenza velocità) e delle capacità di coordinazione generale. Tra gli argomenti pratici un posto di rilievo lo hanno avuto il potenziamento fisiologico, la rielaborazione degli schemi di base e lo sviluppo della socialità, tutto in relazione alle strutture disponibili. La teoria si è basata sulla conoscenza del fenomeno del doping nello sport moderno anche con l’ausilio della proiezione di filmati sull’ argomento. Si è trattata la fisiologia di base delle fibre muscolari e delle loro caratteristiche e suddivisioni. La suddivisione degli sport in prevalentemente aerobici e anaerobici, ed il debito d’ossigeno. CONOSCENZE Le conoscenze dei ragazzi sono di ordine pratico e teorico, pratico con riferimento principalmente allo sport del tennis-tavolo sia nel singolo che nel doppio, teorico con riferimento ai principi di base di detta disciplina e delle attività motorie in generale. COMPETENZE Gli studenti sono in grado di realizzare con buona padronanza i movimenti semplici e complessi delle attività svolte collegando il gesto motorio alle nozioni acquisite. CAPACITA’ Gli studenti hanno dimostrato di aver migliorato alcune delle più importanti capacità condizionali e coordinative. METODOLOGIE Le metodologie utilizzate si sono basate essenzialmente sul lavoro di gruppo e sulla lezione frontale. MATERIALI DIDATTICI L’ Istituto dispone di alcuni tavoli da tennis-tavolo racchette e palline e palloni da calcio, calcio a 5, pallavolo. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Le verifiche effettuate nel corso delle unità didattiche sono scaturite dall’ osservazione valutativa-sommativa rispetto alle capacità iniziali. Si è valutato l’ interesse e la partecipazione alle lezioni. Si è tenuto conto della qualità tecnica delle esecuzioni del gesto motorio. EVENTUALI FATTORI CHE HANNO OSTACOLATO IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO La mancanza di un impianto per la pratica di più discipline. Firma del Docente……………………. Pomezia 5 maggio ’14 PROGRAMMA DEL PROF. LEONI MASSIMO AREA DISCIPLINARE COMUNE Materia di insegnamento EDUCAZIONE FISICA Osservazioni di carattere generale Nello svolgimento del programma non è stato possibile utilizzare strutture esterne al nostro Istituto, in ogni caso si è cercato di favorire al meglio delle possibilità esistenti lo sviluppo ed il consolidamento psicomotorio degli alunni. 1) Miglioramento e potenziamento delle qualità fisiche Affinamento delle funzioni neuro-muscolari Perfezionamento delle capacità operative sportive Acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive intese come un fattore rilevante dello sviluppo individuale 2) Il movimento Qualità individuali La fibra muscolare Perfezionamento degli schemi motori La destrezza 3) La coordinazione Qualità individuali Il consolidamento Il miglioramento 4) Le capacità condizionali La forza Tipi di forza La resistenza 5) Avviamento allo sport del tennis tavolo e in generale delle varie attività sportive 6) Teoria Il doping Le fibre muscolari La suddivisione degli sport in relazione al meccanismo energetico Il debito di ossigeno Firma del Docente……………………. Gli alunni Pomezia 8 maggio ’14 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÁ DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZZIO ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE - “LARGO BRODOLINI” Largo Brodolini, s.n.c. 00040 POMEZIA (RM) Tel. 06 9121822 Fax 06 9106204 RMIS08800G - Distretto 41° - ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5 sez. A Meccanico RELAZIONE DEL PROF.: Sabrina Viti AREA DISCIPLINARE : Area Comune Materia di insegnamento : Religione La classe è formata da 25 alunni, 11 si avvalgono dell’I.R.C. Gli avvalenti hanno dimostrato una partecipazione attiva e costruttiva. A livello disciplinare è stata riscontrata una maturità adeguata alle problematiche trattate e una buona capacità di dialogo e di confronto. PROGRAMMA Concezione dell’uomo nella Bibbia. Concetto di morte: morte celebrale e morte clinica; la morte nell’Antico e Nuovo Testamento; visione filosofica della morte. Giudizio individuale e giudizio universale. Paradiso, Purgatorio e Inferno secondo la chiesa Cattolica in confronto con la visione di Dante. Resurrezione e reincarnazione. Vita divina e vita biologica. Principi fondamentali della bioetica. Il concepimento, la fecondazione assistita, l’aborto (legge 194). L’eutanasia: caso Englero e Welby (testamento biologico). La clonazione: terapeutica e riproduttiva. Gli organismi geneticamente modificati. Visione del film “Gattaca”. La violenza: analisi dei vari generi attraverso la lettura di articoli dei giornali. La Shoa, Auschwitz, Hiroshima, Nagasaki. Il terrorismo e la mafia di oggi. Razzismo, intolleranza, antisemitismo, omofobia, xenofobia. Argomenti da trattare: La pena di morte nel mondo. La giustizia e i diritti umani. CONOSCENZE Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della vita umana. Orientamenti della chiesa sull’etica personale e sociale, sulle comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero. Il valore della vita e la dignità della persona secondo la visione cristiana: diritti fondamentali, responsabilità per il bene comune e per la promozione della pace, impegno per la giustizia sociale. Ruolo della religione nella società contemporanea. ABILITÁ Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell’uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero. Confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato. Operare scelte morali, circa le problematiche suscitate dallo sviluppo scientifico-tecnologico, nel confronto con i valori cristiani. Motivare in un contesto multiculturale le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana. COMPETENZE Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale. Cogliere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla scienza e dalla tecnologia. Utilizzare consapevolmente le fonti del cristianesimo. METODOLOGIE Il metodo seguito è stato quello dialogico-esperienziale al fine di far raggiungere e comprendere gli obbiettivi in modo graduale ai ragazzi. Ogni argomento, infatti, è stato preceduto da un confronto sulle conoscenze che ha permesso di rilevare la situazione di partenza e di impostare un’azione didattica in modo mirato. TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE Le verifiche sono state effettuate in base a colloqui, osservazioni sistematiche all’interno delle discussioni e con lavori in classe (individuali o di gruppo) in itinere. VALUTAZIONE A causa dell’esiguo numero di ore a disposizione, la valutazione è stata di tipo sommativa. Criteri: impegno - partecipazione al dibattito - uso di un linguaggio appropriato. STRUMENTI Il lavoro è stato svolto soprattutto in classe e sintetizzato in schemi, con l’ausilio di testi e di materiale audiovisivo, proposti dall’insegnante. Pomezia, __________ Firma del docente __Sabrina Viti___ MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE - “LARGO BRODOLINI” Largo Brodolini, s.n.c. 00040 POMEZIA (RM) Tel 06 9121822 Fax 06 9106204 RMIS08800G- Distretto 41° - Sito internet: www.ipsiacavazza.it CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Nel corrente anno scolastico è stata svolta la simulazione della Terza prova; il Consiglio di Classe ha optato per una prova mista (tipologia B e tipologia C) articolandola nel seguente modo: 2 domande a risposta aperta e 5 domande a risposta multipla Le materie interessate sono state: Matematica, Elettronica, Macchine a fluido, Educazione Fisica. La durata della prova è stata di 120 minuti. La valutazione è avvenuta nel seguente modo: Totale punteggio massimo per ogni disciplina 3,75/quindicesimi Totale punteggio massimo 15/quindicesimi Domande a risposta multipla: a - punti 0,25 per ogni risposta esatta b - punti 0,00 per ogni risposta errata o non data Domande a risposta aperta a - punti 0,00 nulla b - punti 0,25 scarso c - punti 0,50 mediocre d - punti 0,75 sufficiente e - punti 1,00 buono f - punti 1,25 ottimo ESAME DI STATO 2013/2014 TERZA PROVA ALUNNO………………………………….. ED. FISICA ELETTRONICA 1^ RISP. 2^ RISP. 3^ RISP. 4^ RISP. 5^ RISP. 6^ RISP. TOTALE 1^ RISP. 2^ RISP. 3^ RISP. 4^ RISP. 5^ RISP. 6^ RISP. TOTALE MACCHINE A FLUIDO MATEMATICA 1^ RISP. 2^ RISP. 3^ RISP. 4^ RISP. 5^ RISP. 6^ RISP. TOTALE 1^ RISP. 2^ RISP. 3^ RISP. 4^ RISP. 5^ RISP. 6^ RISP. TOTALE Domande a risposta multipla: punti 0,25 per ogni risposta esatta punti 0,00 per ogni risposta errata o non data Domande a risposta aperta: nulla scarso mediocre sufficiente buono ottimo punti punti punti punti punti punti 0,00 0,25 0,50 0,75 1,00 1,25 TOTALE PUNTI__________
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