Focus BRL: B dop po le Pre esidenziiali, reall al test della po olitica La a valuta brasiliana riteniamo attraverserà, nel prossimo ffuturo, una fasse interlocutorria: le stime di consenso ind dicano un gen nerale consolid damento dell’’USD/BRL sui livelli l attuali, almeno a nel breve-medio teermine, anche per effetto del d tentativo d di controllo della valuta che la Banca ce entrale (BCDB)) intende provvare ad attuarre. La debolezzza della divisa a brasiliana do ovrebbe poi au umentare per il 2015 e il 2016. 2 Di conttro, nei confro onti dell’euro, le previsioni di mercato in ndicano un marginale apprezzzamento del real, r tenuto co onto delle scelte espansive in termini del co osiddetto “qu uantitative eas asing europeo”, decise conn probabilità da Mario Draghi, D che in ndeboliranno lla valuta euro opea. In questo scenario, è possibile ch he la valuta brasiliana b si mantenga, m nel m medio-lungo, intorno i alle po osizioni attuali. 27 novemb bre 2014 Intesa Sanpaolo Direzione Sttudi e Ricerch he Ricerca per Investitori privati e PM MI Fulvia Risso Sccenario macro o. L’economia brasiliana ha registrato r nei p primi tre trime estri dell’anno un tasso di crrescita estremaamente debolee per il PIL, al quale si accom mpagnano un elevato tasso d’inflazione d e una serie di sq quilibri di natu ura strutturale, a partire dal d duplice deficit (fiscale e commerciale). Il quadro macroeeconomico parrticolarmente fragile f imponee dunque al governo, confe ermato e in ca arica, l’urgenzaa di introdurre importanti cambiamenti nellla gestione di politica fiscale e e di quella po olitica. Per il momento preevale una proffonda incertezzza riguardo ili programma di riforma de ell’esecutivo, con la Presideente Dilma Ro ousseff che n non ha ancora a ufficializzato o le nuove no omine per la ssua squadra di governo. Nel frattempo, le variabili macro o delineano un no scenario uniformemente debole, a parrtire dai dati di crescita: anch he se la stima per il PIL del 3° 3 trimestre ha a segnato un importante reecupero a +0,6 6% a/a dal -2,,3% a/a del trrimestre precedente, non ap ppaiono robusste le prospetttive della ripre esa che sarà p rincipalmente frenata, a nosstro avviso, co ondizioni criticche del mercaato del lavoro che vede un tasso di disoccupazione ele evato e un co ontinuo calo della partecip pazione. Difficcile dunque cche, a fronte di una cresccita ancora esstremamente m modesta dell’o occupazione, ill mercato del lavoro sosteng ga la ripresa de ei consumi. In nfatti, il mix di elevata inflazio one e disoccup pazione contrib buiscono a dep prime salari e redditi r reali, mentre, m dal lato o delle impresse, l’incertezza politica e la p possibilità di un u nuovo incre emento dei ta assi d’interessse raffreddano o la dinamica a degli invesstimenti. Sulle e prospettive di ripresa de ell’attività pro oduttiva pesa inoltre la crrisi del settorre Energetico: la siccità sttraordinaria de ell’ultima stag gione ha infaatti ridotto drasticamente d l’output del settore Idro oelettrico e co ondizionato laa produzione di d bioetanolo (carburante m molto utilizzato o in Brasile). Guardando in nvece al canalee estero, anch he se il deprezzzamento del cambio dovre ebbe favorire una ripresa de elle esportazio oni, per il mom mento sia le pa artite correnti che i flussi di investimenti diretti d esteri re egistrano saldi negativi o in deterioramento. Se si consiidera anche il deficit di partte fiscale, il Analista Finanziario Mario Roma ani Analista Finanziario Cecilia Bara azzetta Analista Finanziario Curva C dei rendiimenti dei titoli di stato brasiliani emessi in valuta locale e variazioni in pb p dal 14.02.2014 1 al 25 5.11.2014 Cambi EUR/USD EUR/AUD EUR/NZD EUR/HUF EUR/PLN EUR/TRY EUR/ZAR EUR/BRL EUR/RUB EUR/NOK EUR/CAD Note: indici di total reeturn EFFAS Bloomb berg. Fonte: Bloomb berg I dati d del presentte documento sono s aggiornati alla chiusura d dei mercati del 25.11.2014 2 salv vo diversa in ndicazione. Per la certificazionee degli analisti e per importantti comunicazion ni si rimanda all’Avvertenza Generale. Fonte:.Bloomberg 1,2427 1,4430 1,5818 305,76 4,1954 2,7733 13,7189 3,1667 55,72 8,43 1,4031 Focus 27 novembre 2014 disavanzo dei conti brasiliani cumulato (partite correnti e conti pubblici) raggiunge una quota superiore al 7% del PIL nel 2014 e vista solo in modesta riduzione sull’orizzonte temporale dei prossimi anni (vedi stime FMI riportate in tabella). Sarà dunque cruciale per il nuovo esecutivo annunciare nuove e ambiziose riforme strutturali che permettano al paese sia di riguadagnare credibilità sui mercati internazionali dopo gli scandali di corruzione, che di rimettere in moto il sistema economico. Appare questo un compito particolarmente ambizioso e complesso se si considera che nel precedente mandato l’attuale governo ha cumulato la crescita più bassa dell’ultimo ventennio e che, nel gestire questa riforma, l’esecutivo non può disporre della politica fiscale, tradizionale leva d’intervento e di stimolo. Gli elevati livelli di deficit e debito cumulati negli anni passati (anche per via dei tagli delle tasse realizzati nel 2012) impongono, infatti, un intervento immediato e piuttosto rilevante. Sul fronte della politica monetaria la Banca centrale (Banco Central do Brasil, BCDB) si trova quindi, di fatto, a gestire uno scenario di stagflazione perché, alla crescita particolarmente modesta del PIL si associa un tasso d’inflazione ancora al di sopra del target fissato1. L’attuale scenario dei prezzi è frutto principalmente della dinamica del cambio che ha spinto verso l’alto l’inflazione che, a livello puntuale, in ottobre ha rallentamento da 6,6% a 6,4% a/a in un movimento che appare momentaneo considerato il livello ancora elevato dell’indice core. Proprio i rischi al rialzo relativi allo scenario dei prezzi hanno spinto la BCDB ad annunciare a sorpresa un rialzo dei tassi a conclusione della riunione di politica monetaria di settembre. Il governatore Tombini ha, infatti, atteso l’esito delle elezioni prima di annunciare un aumento di 25pb per il tasso Selic che è così salito a quota 11,25%, preparando così il terreno a una serie di misure in sostegno alla valuta (si veda sez. Cambi). In vista del prossimo meeting in calendario per il 3 dicembre, appaiono piuttosto elevate le probabilità di assistere a un’ulteriore aumento del target rate (il consenso stima altri 25pb) nel tentativo della Banca centrale di condizionare l’evoluzione di inflazione e cambio. Principali indicatori economici, previsioni per il 2015 (in %) Crescita Inflazione Surplus o Deficit/PIL 1,4 5,9 -3,1 Partite correnti/PIL -3,6 Fonte: FMI, World Economic Outlook ottobre 2014 Outlook sulla valuta. Il real brasiliano continua ad essere una delle valute dei mercati emergenti maggiormente penalizzata, soprattutto se confrontata col dollaro USA, la valuta di riferimento per l’area geografica. Alla base della debolezza della moneta carioca non c’è solo la stretta monetaria avviata negli Stati Uniti, che come per tutti i Paesi Emergenti ma soprattutto per quelli del Sud America, sta provocando ingenti deflussi di capitali dal Brasile, ma anche la crisi economica interna che ha visto il paese finire in stagnazione. A questo quadro non ha giovato l’incertezza pre-elettorale legata all’esito delle Presidenziali, che ha visto comunque prevalere la presidente uscente Dilma Rousseff. Dopo la vittoria di misura della Rousseff è arrivata la stretta monetaria da parte della Banca centrale, con l’obiettivo di attirare nuovamente capitali dall’estero e ripristinare la fiducia sul real. La BCDB ha aumentato i tassi di interesse dopo che nello scorso aprile aveva interrotto i rialzi al fine di non intaccare la popolarità della presidente uscente, nel pieno della campagna elettorale. Gli investitori internazionali continuano a non apprezzare le politiche della Rousseff e hanno proseguito la loro forte speculazione contro il real. Il tasso di cambio USD/BRL è salito fin sopra 2,62 a metà novembre, al massimo dal secondo trimestre del 2005, da luglio (area 2,20) la moneta sudamericana ha perso più del 18% nei confronti del biglietto verde. Il medesimo quadro è tratteggiabile per l’euro, col cambio EUR/BRL 1 La BCDB non adotta un target d’inflazione puntuale ma ha definito un intervallo entro cui il CPI può variare rispetto al valore centrale di 4,5% a/a è tollerato uno scostamento di 2 punti base al di sopra o al di sotto di tale livello. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2 Focu us 27 no ovembre 2014 4 sa alito oltre 3,25 5 a metà novem mbre, per un deprezzamento d o da settembre e (area 2,90) del 12,50%. A questo punto o la BCDB è do ovuta nuovamente intervenirre a sostegno della valuta au umentando le e aste swap fino a 14.000 contratti, ovvvero 5.000 in n più, con le transazioni de estinate ad au umentare fino a 700 milioni di dollari, dai 450 milioni p precedenti. La Banca B centrale e brasiliana, in n realtà, aveva già preannuncciato che avrebbe vigilato su ul mercato dei cambi; la sperranza è che ciò possa tradu ursi quantomeeno in una maggiore stabil izzazione del cambio. Per il futuro ci asspettiamo unaa fase interloccutoria sulla valuta v brasilian na: le stime di d consenso in ndicano un ge enerale consollidamento dell’USD/BRL sui livelli attuali, a lmeno nel bre eve-medio term mine, anche pe er effetto del tentativo di controllo c della valuta che la BCDB intende provare ad attuare. La de ebolezza dellaa divisa brasiliaana dovrebbe poi aumentaree per il 2015 e il 2016. Di contro, nei co onfronti dell’eeuro, le previssioni di mercato indicano u un marginale apprezzamentto del real, te enuto conto d delle scelte esp pansive in termini del cosid ddetto “quanttitative easing europeo”, de ecise con prob babilità da Marrio Draghi, che e indeboliranno o la valuta eurropea. In questto scenario, co omplice l’indeb bolimento della divisa unica a, è auspicabilee che la valuta a brasiliana si mantenga, ne el medio-lungo o, intorno alle posizioni attua ali. Previsioni P tassi di cambio EUR R/BRL Valore 4° trim. 2014 1° trim. 2015 2° trim. 2015 Consenso Bloomb berg 2 USD/BRL 2,50 2 2,5461 2,50 2,55 Consenso Bloomb berg Valore 4° trim. 2014 1° trim. 2015 2° trim. 2015 2 EU UR/BRL 3 3,1667 3,10 3,08 3,09 2015 5 2,60 0 2015 5 3,12 2 2016 2,70 2016 3,19 Fo onte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su daati Datastream, Bloo omberg, previsioni ddi consenso Cambio C EUR/BR RL (da gennaio 2008) Tassso target Selic (da ( gennaio 20008) Fo onte: Bloomberg Fonte: Bloomberg Outlook O sui tito oli di Stato2. Il 2014 è stato un anno all’inssegna della vo olatilità per i tittoli di stato em messi dal Brasiile, sia in valutta estera, euro e dollari, che in valuta localle. A condizion nare le sorti de el settore son no stati il deterioramento dello scenario o macroecono omico e l’inte esa fase di ca ampagna eletttorale. A frontte di una volatilità decisameente molto ele evata il ritorno o totale del de ebito sovrano brasiliano è comunque c possitivo: secondo o gli indici JP Morgan da in nizio anno i tittoli emessi in U USD hanno resso oltre il 9% (performance cche migliora ullteriormente se e convertita in n euro), quelli in EUR circa l’8 8% e quelli in valuta locale o oltre il 13% se considerati in real e oltre il 10% per un investitore bassato in euro, non n coperto daal rischio cambio. Ad oggi la curva dei re endimenti relattiva ai titoli in BRL B è sostanzia almente piattaa, tra l’11,5% e il 12% circa per tutte le 2 Le valutazioni n nella sezione Ou utlook sui titoli di Stato dei paeesi presi in esam me nel presente e documento esscludono consid derazioni relativee alle prospettive sul tasso di cambio, elabo orate nelle rispe ettive sezioni Outlook sulla valu uta. Per la valutaazione di una performance comp plessiva in euro di un acquisto di d un titolo in va aluta locale, si deevono consideraare la variazione del valore dei tittoli e la variazione del cambio. Si S veda il Box “LLa performance di un titolo in vaaluta locale: rend dimento del tito lo e andamento del cambio”. In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche 3 Focu us 27 no ovembre 2014 4 sccadenze dai 3 mesi ai 10 anni. Il livello di tasso t così elevvato e poco mosso al variare e del tempo dà à importanti in ndicazioni sul mercato brasilliano. Il segnalle principale è che gli investitori danno un peso più rileevante al rischio paese che al rischio tempo o. In effetti, il Brasile, proprio a seguito de ella volatilità reegistrata negli ultimi trimestri, è stato decllassato dall’age enzia di rating S&P’s che, durante lo scorsso marzo, ha portato p il debitto a lungo term mine in valuta estera emesso o dal paese a BBB- (da BBB)) e quello in lo ocal currency, sempre a lunggo termine, daa A- a BBB+. Le L principali ag genzie di rating hanno reiterrato diversi mo oniti al Govern no di Brasilia nel n corso degli ultimi mesi rig guardo il debiito sovrano deel paese che potrebbe p subiree nuovi declasssamenti, a meno di una ge estione fiscale più attenta e di un ritorno su un sentiero o virtuoso in termini di cresccita, oltre a in nflazione e rifo orme strutturali. Inoltre, a fronte di un’infflazione elevata a, la curva dei tassi resta piatta anche perché il mercato si attende e il proseguim mento della fa ase di tighten ning, con il prossimo rialzo dei target raate, atteso per la riunione di inizio dicem mbre, già probabilmente to otalmente scon ntato nei prezzzi di mercato. Il momento atttuale appare cruciale c per il debito, d così co ome probabilm mente per le altre asset classs relative al paaese, e gli occh hi degli operattori restano puntati sul fron nte politico: dopo una gestione condizion nata dalla volontà di essere e rieletta, il Prresidente Rousssef ha ora davvanti un intero o mandato perr riportare il pa aese sul sentie ero virtuoso in ntrapreso nei primi anni du uemila. I prosssimi eventi cru uciali saranno la riunione della d Banca ce entrale di iniziio dicembre e la definizione e della squadrra di governo. Nel complesso, data la vo olatilità “eletto orale” alle spaalle, un livello di tassi decisaamente elevato o che implica un robusto caarry (flusso ced dolare) la nostrra view sul setttore dei titoli d di stato brasilia ani emessi in re eal, al netto de el rischio camb bio, è Moderaatamente Positiva. Il debito b brasiliano resta a comunque ampiamente co ondizionato dal sentiment di mercato in termini di avvversione/prop pensione al risschio e per mo che tali in questo ricordiam nvestimenti sono indicati peer investitori con c un elevato o profilo di risschio. Previsioni P FMI: crescita e infla azione Prev visioni FMI: defficit e debito do omestico Fo onte: FMI, World Ecconomic Outlook otttobre 2014 Fonte: FMI, World Econom mic Outlook ottobree 2014 In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche 4 Focus 27 novembre 2014 Brasile: principali indicatori economici e finanziari Rating sul debito a lungo termine in valuta locale S&P’s Outlook BBB+ Stabile Rating sul debito a lungo termine in valuta estera S&P’s Outlook BBBStabile Indicatori economici Crescita (%) Inflazione (%) Surplus o Deficit/PIL (%) Debito/PIL (%) Tasso di disoccupazione (%) Partite Correnti (% PIL) Partite Correnti (mld USD) Riserve (mld USD) Indicatori finanziari CDS e Tassi (variazioni in %) Tasso di riferimento Tasso a 2 anni Tasso 10 anni CDS a 5 anni in pb, in USD Altre variabili (variazioni in %) Valuta vs. EUR Valuta vs. USD S&P’s - ASX 200 Moody's Baa2 Outlook Negativo Fitch BBB Outlook Stabile Moody's Baa2 2013 2,5 6,2 -3,3 66,2 5,4 -3,6 -81,1 356 Outlook Negativo 2014E 0,3 6,3 -3,9 65,8 5,5 -3,5 -79,6 373(*) Ultimo dato disponibile Fitch BBB 2015E 1,4 5,9 -3,1 65,6 6,1 -3,6 -85,8 Outlook Stabile 2016E 2,2 5,6 -3,0 65,6 5,9 -3,6 -89,0 Var. a 1 mese Var. da inizio anno 11,25 12,35 12,05 158 0,25 0,04 -0,03 -7 1,25 0,18 1,17 -35 3,13 2,52 56191 1,34 -0,72 6,67 2,65 -6,99 7,57 Note: (*) ultimo dato disponibile; dati relativi agli indicatori finanziari aggiornati alle ore 14:00 del 25.11.2014; E= expected, atteso. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg e World Economic Outlook ottobre 2014, FMI Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 5 Focus 27 novembre 2014 La performance di un titolo obbligazionario in valuta locale: rendimento e andamento del cambio Un investimento in un’obbligazione in valuta diversa rispetto alla propria valuta nazionale incorpora una variabile di rischio/rendimento ulteriore rispetto a quella che tipicamente caratterizza l’obbligazione in euro (in estrema semplificazione: crescita economica, inflazione, politica monetaria e, da ultimo, solvibilità dell’emittente). Questa variabile è il tasso di cambio. Il valore del proprio investimento, ceteris paribus, potrebbe calare o aumentare a seconda di quanto accade al tasso di cambio di tale valuta rispetto alla valuta base dell’investitore nel periodo di tempo in cui si tiene in portafoglio il titolo. Un apprezzamento della valuta locale rispetto a quella base, nel periodo in cui l’investitore detiene il titolo in portafoglio, porterebbe a una performance complessiva migliore rispetto a quella offerta dal rendimento del titolo. Viceversa, un deprezzamento della valuta locale porterebbe a una performance inferiore rispetto a quella offerta dal rendimento del titolo. Per “coprirsi” dal rischio di cambio (ossia annullarlo) pur comprando un titolo in valuta locale, sarebbe necessaria un’operazione (currency swap) che viene generalmente realizzata per importi rilevanti, ma l’investimento in un’obbligazione in valuta locale viene spesso realizzato anche per trarre eventuale beneficio dal movimento della valuta. Non a caso molti paesi emergenti emettono anche obbligazioni in valuta euro o dollaro, che di fatto consentono di annullare il rischio cambio per un investitore rispettivamente dell’area euro o statunitense. UN ESEMPIO. Supponiamo di acquistare al tempo T0 il titolo in valuta Z, titolo emesso da un paese diverso dal nostro nella propria valuta locale, che per noi è pertanto una valuta estera. Ipotizziamo che il tasso di cambio a T0 sia pari a 2 Z vs. euro (ossia che con un euro, la nostra valuta, si comprino 2 unità della valuta del paese del titolo in valuta Z). Supponiamo che il valore dell’investimento a T0 sia 100 in euro e pertanto sia 200 nella valuta Z (100*2=200). Infine ipotizziamo che il titolo abbia un rendimento a scadenza (periodo T1) pari al 10% e che si decida di mantenerlo fino alla scadenza. Consideriamo a questo punto tre scenari potenziali alla scadenza, T1: tasso di cambio invariato, apprezzamento della valuta estera (tasso di cambio Z vs. euro pari a 1,8 alla scadenza), deprezzamento della valuta estera (tasso di cambio Z vs. euro pari a 2,2 alla scadenza). Valuta invariata: alla scadenza l’investimento varrà 220 in valuta Z (220=200* (1+0,10)) e pertanto 110 in euro (220/2; 2 unità di Z vengono convertite in 1 euro). Performance (base) 10%. Valuta del titolo apprezzata del 10%: alla scadenza l’investimento varrà sempre 220 in valuta Z. La conversione in euro verrà fatta al tasso di cambio di 1,8, pertanto, l’investimento in euro varrà 122 euro (220/1,8; ossia 1,8 unità di Z vengono convertite in 1 euro). Performance 22%. Valuta del titolo deprezzata del 10%: alla scadenza l’investimento varrà sempre 220 in valuta Z. La conversione in euro verrà fatta al tasso di cambio di 2,2, pertanto, l’investimento in euro varrà 100 euro (220/2,2, ossia 2,2 unità di Z vengono convertite in 1 euro). Performance 0%. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 6 Focus 27 novembre 2014 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento dell’attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. La pubblicazione ‘Focus’ viene redatta ad hoc per analizzare temi di particolare interesse sui principali mercati. Il precedente report di questo tipo è stato distribuito in data 25.11.2014. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet di Banca IMI (http://retailhub.bancaimi.com/retailhub/COMMENTI-E-ANALISI.html). Il presente documento verrà anche messo a disposizione della rete di Intesa Sanpaolo attraverso la intranet aziendale e potrà essere consegnato ai clienti interessati. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 7 Focus 27 novembre 2014 Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14.05.1999 e successive modificazioni ed integrazioni, Intesa Sanpaolo ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento “Policy per studi e ricerche” e all’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse” a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Certificazione dell’analista L’analista che ha predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo sono riportati nella prima pagina del documento, dichiara che: (a) le opinioni espresse nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata dell’analista; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né l’analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento. 2. Né l’analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento. 3. Due degli analisti citati nel documento (Fulvia Risso e Mario Romani) sono soci AIAF. 4. L’analista citato non riceve bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. 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