Tecnica SPECIALE FRAGOLA La fragolicoltura brasiliana guarda avanti Antonio Felippe Fagherazzi(1) - Carine Cocco(2) - Luis Eduardo Corrêa Antunes(3) - Joseane Almeida de Souza(1) Leo Rufato(1) Università dello Stato di Santa Catarina – Brasile Università Federale di Pelotas - Brasile EMBRAPA - Pelotas - Brasile 1 2 3 Una coltura talora condotta in maniera tradizionale, su piccole superfici aziendali e rivolta al fabbisogno dei mercati locali, che sta riscuotendo interesse crescente grazie alla diversificazione produttiva e stagionale che la vastità del Paese riesce a favorire. Appare ormai indispensabile l’avvio di programmi di breeding finalizzati alla selezione di nuovi genotipi meglio adattabili alle diverse zone di coltivazione e ai diversi sistemi di produzione in atto in Brasile. I n Brasile la produzione di frutta negli ultimi dieci anni è aumentata del 22,5%, passando da 36.699 a 44.954 milioni di t nel 2011, affermandosi come il settore produttivo che crea più opportunità di lavoro e di reddito nell’ambito dell’agroalimentare nazionale. Tuttavia, la produzione esportata rappresenta solo il 2% del mercato globale, soprattutto verso i mercati europei. Per quanto riguarda i piccoli frutti, la superficie coltivata è andata annualmente sempre aumentando, soprattutto nell’area di “Campos de Cima da Serra”, nello stato del Rio Grande do Sul. La fragola è la specie più coltivata e manifesta una continua crescita a livello di piccole aziende agricole (0,2-2,0 ha) dove si fa uso di manodopera familiare, generando un significativo aumento del reddito, contribuendo, inoltre, alla riduzione dell’esodo rurale e fornendo 20 Tab. 1 - Caratteristiche delle principali zone di produzione in ordine di importanza. Le cultivar sono indicate come unifere a giorno corto (GC) e rifiorenti (RI) Stato Comune Altitudine Stagionalità Cultivar Mantiqueira Cambuí, Estiva e Pouso Alegre 800 m Inverno Primavera GC RI Serra Gaúcha Caxias do Sul, Farroupilha, Flores da Cunha, Ipê, São Francisco de Paula e São Marcos 800 m Primavera Estate GC RI Vale do Caí Alto Feliz, Bom Princípio, Feliz, São Vedelino, São Sebastião do Caí e Vale Real 170 m Autunno Inverno Primavera GC Pelotas Canguçu, São Lourenço do Sul, Pelotas e Turuçu 187 m Autunno Inverno Primavera GC Campos de cima da Serra Bom Jesus e Vacaria 1000 m Primavera Estate GC RI Metropolitana Araucária, Lapa e São José dos Pinhais 903 m Inverno Primavera GC RI Nordeste Conselheiro Mairinck, Jaboti, Japira, Pinhalão e Santana do Itararé 593 m Inverno Primavera GC RI Sudeste Imbituva e Prudentópolis 870 m Primavera Estate GC RI São Paulo Metropolitana Atibaia, Campinas, Jundiaí, Jarinu Itapeva, e Piedade 750 m Autunno Inverno Primavera GC RI Espírito Santo Centro Serrana Castelo, Domingos Martins, Imigrante, Santa Maria do Jetibá e Santa Tereza 900 m Inverno Primavera GC RI Planalto Sul Catarinense Anita Garibaldi, Capão Alto, Lages e São Joaquim 1111 m Primavera Estate GC RI Grande Florianópolis Águas Mornas, Rancho Queimado e São José 317 m Inverno Primavera GC RI Metropolitana Brazlândia 1000 m Inverno Primavera GC RI Nova Friburgo e Teresópolis 850 m Inverno Primavera GC Minas Gerais Rio Grande do sul Paraná Santa Catarina Distrito Federal Zona Rio de Janeiro Região Serrana Fonte: Antonio Felippe Fagherazzi FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2014 05-FR_06_14_P020-025_Sp.Tecnica3_Fagherazzi.indd 20 04/06/14 09.11 (1) a 05-FR_06_14_P020-025_Sp.Tecnica3_Fagherazzi.indd 21 04/06/14 09.11 una grande opportunità socio-economica nelle zone di produzione. Negli ultimi anni il periodo di raccolta della fragola, che di solito avveniva tra agosto e dicembre, ha subìto un notevole cambiamento con l’introduzione di nuove cultivar, in particolare quelle rifiorenti che permettono di avere produzioni durante tutto l’arco dell’anno (Tab. 1). La maggior produzione si ha tra l’inverno e la primavera (da luglio a settembre), con il prodotto proveniente principalmente dagli Stati del Sud. La coltivazione in zone situate ad altitudini sopra gli 800 metri slm (soprattutto nel Rio Grande do Sul e Santa Catarina) può essere una valida opportunità per le piccole aziende. Le cultivar rifiorenti, grazie alle basse temperature estive, forniscono una produzione tra dicembre e aprile, quando vi è scarsa offerta di prodotto sui mercati, permettendo così di ottenere maggiori profitti (Fagherazzi, 2013). Attualmente, le principali zone di produzione di fragola in Brasile si concentrano tra i paralleli 20 e 32°S (Fig. 1), su un’area di circa 4.000 ettari, negli Stati di Minas Gerais, Rio Grande do Sul, Paranà, Sao Paulo, Espírito Santo, Santa Catarina, Distrito Federal e Rio de Janeiro, con una produzione di circa 130.000 t (Tab. 2), quasi totalmente utilizzata come prodotto fresco. La produzione media della fragola in Brasile si aggira intorno a 30 t/ha, ben al di sotto della produzione di altri Paesi fragolicoli come Stati Uniti (56 t/ha) e Spagna (75 t/ha; FAO, 2013). Le qualità estetiche dei frutti quali il colore, la pezzatura e la freschezza del calice sono i principali caratteri preferiti dai consumatori di fragole (Lunati, 2006). Tuttavia, in Brasile la commercializzazione è ancora eseguita in modo artigianale. Secondo Antunes & Peres (2013) le fragole commercializzate non sono identificate con il nome della cultivar, lasciando spesso i consumatori disorientati nella scelta del prodotto. Manca una coscienza di mercato da parte di produttori, commercianti e consumatori, a differenza di quanto avviene nei Paesi europei, come Spagna e Italia, dove il nome di alcune varietà viene sfruttato in campagne pubblicitarie e in azioni di marketing che favoriscono il consumo di fragole (Fagherazzi, 2013). La tecnica colturale prevede la coltivazione in suolo, su terreno livellato ben sistemato in prode alte, baulate, 22 Zone di produzione in ordine di importanza 1 - Serra da Mantiqueira (Minas Gerais) 2 - Serra Gaúcha + Vale do Caí (Rio Grande do Sul) 3 - Pelotas (Rio Grande do Sul) 4 - Campos de Cima da Serra (Rio Grande do Sul) 5 - Metropolitana (Paraná) 6 - Sudeste (Paraná) 7 - Nordeste (Paraná) 8 - Metropolitana (Sāo Paulo) 9 - Regiāo Serrana (Espírito Santo) 10 - Grande Florianópolis (Santa Caterina) 11 - Planalto Sul Catarinense (Santa Caterina) 12 - Metropolitana (Distrito Federal) 13 - Regiāo Serrana (Rio de Janeiro) Autore: Antonio Felippe Fagherazzi 5Fig. 1 - Posizione geografica delle principali zone di produzione di fragole in Brasile. Tab. 2 - Caratteristiche della fragolicoltura brasiliana suddivisa per Stato Stato Area coltivata Produzione Resa unitaria (ha) % (t) % (t/ha) 1.800 45,9 63.000 47,2 35 - 40 Rio Grande do Sul 600 15,3 19.250 14,4 30 - 35 Paraná 550 14,0 18.000 13,5 30 - 35 São Paulo 350 8,9 10.000 7,5 30 - 35 Espírito Santo 250 6,3 9.000 6,7 35 - 40 Santa Catarina 170 4,3 6.000 4,5 35 - 40 Distrito Federal 150 3,8 5.500 4,1 35 - 40 Rio de Janeiro 50 1,2 2.200 1,6 40 - 50 Minas Gerais Fonte: Antonio Felippe Fagherazzi pacciamate con film di polietilene nero o bianco, forato, con irrigazione effettuata sotto pacciamatura con tubi di gocciolamento e copertura con piccoli tunnel che proteggono una sola bina. La coltura biennale è molto diffusa in Brasile. Il mantenimento del fragoleto per un secondo anno di produzione è finalizzato alla possibilità di ottenere una maggior precocità di maturazione rispetto al primo anno, e quindi di avere prodotto in un periodo in cui c’è bassa offerta e prezzi più elevati, anche se la qualità non raggiunge mai elevati livelli. Anche la coltivazione della fragola in biologico è in crescita e questo per i produttori rappresenta un interessate fattore economico. Siccome questo tipo di coltivazione è ancora agli inizi, si ha una bassa offerta, mentre i prezzi sono elevati e la ri- FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2014 05-FR_06_14_P020-025_Sp.Tecnica3_Fagherazzi.indd 22 04/06/14 09.11 5Fig. 2 - La coltivazione fuori suolo nello stato di Rio Grande do Sul. 5Fig. 3 - Coltivazione fuori suolo sotto serre fisse nello stato di Rio Grande do Sul. miglioramento genetico effettuati negli Stati Uniti (Università della Florida e della California) o in Spagna (Antunes & Peres, 2013). L’uso di cultivar che si adattano bene in ogni ambiente di coltivazione è un fattore importante in quanto influisce direttamente sulla produttività, sulla qualità e sulla conservazione post-raccolta dei frutti (Azevedo, 2007). I dati, ottenuti da studi varietali condotti su queste cultivar importate, hanno dimostrato che la maggior parte di esse ha un elevato potenziale produttivo e frutti che si distinguono per alcune caratteristiche particolari, come il colore, la consistenza, la pezzatura; tuttavia, la mancanza di sapore è una caratteristica comune a tutte (Franquez, 2008). Le piante di fragola prodotte in Brasile non sono sufficienti per soddisfare la richiesta dei produttori, stimata in circa 175 milioni di piantine all’anno (Antunes & Peres, 2013). La carenza di piante brasiliane, associata ad una bassa qualità fitosanitaria delle stesse, rende i produttori, soprattutto nel Rio Grande do Sul, dipendenti dalle importazioni da Cile e Argentina. Molti produttori brasiliani, per ridurre i costi, si auto-producono le piantine, pur essendo consapevoli che alla base di una fragolicoltura sostenibile vi è la necessità di avere materiale di partenza sano e di buona qualità. Aree di coltivazione 5Fig. 4 - Coltivazione protetta con piccoli tunnel nello stato di Minas Gerais. chiesta da parte del consumatore aumenta costantemente. Dove guarda l’innovazione La coltivazione della fragola necessita di continue rotazioni dei terreni a causa di numerosi problemi fitosanitari, dal momento che in Brasile l’uso di prodotti chimici per la disinfestazione del terreno è vietato. Per questo motivo, la tecnica di coltivazione “fuori suolo”, come alternativa per ottimizzare l’uso delle piccole aree produttive, sta aumentando; con questo sistema di colti- vazione la fornitura di acqua e di elementi nutritivi può essere gestita e adattata in base alle esigenze delle piante, permettendo una maggiore densità di piantagione per superficie, facilitando anche il lavoro colturale del produttore. Il miglioramento delle rese unitarie è un obiettivo da perseguire anche attraverso specifiche azioni di miglioramento genetico al fine di ottenere nuove cultivar più adatte delle attuali a questi ambienti colturali. L’introduzione di nuove cultivar in Brasile avviene grazie all’opera di vivaisti cileni e argentini. Queste varietà provengono da programmi di A Minas Gerais ci sono 5 cooperative e 15 associazioni di produttori. Circa il 90% dei produttori di fragole possiede piccole aziende a conduzione familiare. La particolare posizione geografica della zona, le caratteristiche del suolo e l’altitudine sono fattori che favoriscono un’espansione della coltura. La tecnica colturale più utilizzata è quella protetta, con piccoli tunnel, con densità di piantagione di 60-70.000 piante/ha. Le piante madri sono importate dal Cile e Argentina a Minas Gerais e vengono moltiplicate in vivai locali. Il settore fragolicolo si trova in un momento molto favorevole, principalmente grazie ai buoni prezzi realizzati negli ultimi anni. Le varietà più coltivate sono: Oso Grande, Camarosa e Albion. Anche nelle aree del Rio Grande do Sul la coltivazione è diffusa in piccole aziende a conduzione familiare. Il principale sistema di coltivazione è FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2014 05-FR_06_14_P020-025_Sp.Tecnica3_Fagherazzi.indd 23 23 04/06/14 09.11 “in suolo”, protetto con piccoli tunnel o con serre mobili. Negli ultimi anni si è avuta una grande espansione della coltura protetta “fuori suolo” sotto serre fisse. La densità di piantagione varia da 50 a 60.000 piante/ha. Oltre il 90% delle piantine fresche utilizzate proviene da Argentina e Cile. Le principali cultivar sono Camarosa e Albion, tuttavia ci sono anche alcune zone dove vengono coltivate San Andreas, Monterey, Portola, Strawberry Festival, Camino Real e più recentemente Benicia. Nello stato del Paraná si è registrata una forte espansione della superfície coltivata, superando quella dello stato di São Paulo. Neldecennio 1999-2009 la produzione è raddoppiata, così come la superficie, facendo della zona metropolitana di Curitiba la più grande area produttiva di fragole di questo stato (37% della produzione). La fragola, con l’1,2% del volume di produzione della frutta, rappresenta il 9,2% del totale della produzione agricola. La coltivazione viene effettuata sotto piccoli tunnel, con densità di piantagione di 50-60.000 piante/ha. A São Paulo, in passato il maggior centro di produzione, la coltura della fragola sta ogni anno perdendo sempre più importanza. Il periodo di massima diffusione si è avuto a metà degli anni ’80, quando ha raggiunto circa 1.200 ettari. La situazione attuale vede la superficie coltivata ridotta negli ultimi dieci anni del 50%. La causa principale di questo declino è dovuta agli alti costi di produzione, elevati rispetto ad altre zone fragolicole che invece utilizzano manodopera familiare. Nello stato di Espirito Santo la coltivazione della fragola si é svilupata dopo gli anni ’90 favorita dalla necessità di trovare una coltura in grado di sostituire la coltivazione del’aglio in inverno. Una “partnership” creata tra Istituzioni pubbliche, imprese e cooperative private ha fatto sì che si ottenessero significativi progressi per avere un prodotto certificato di qualità. Il sistema di coltivazione più diffuso prevede piccoli tunnel, con una densità di piantagione di 50-60.000 piante/ha. Le principali cultivar sono Camarosa, Oso Grande, Camino Real e Albion. Le piante a cui si fa ricorso nei fragoleti vengono acquistate principalmente dai vivaisti delle zone di São Paulo e Minas Gerais o vengono importate da Cile e Argentina. 24 5Fig. 5 - Coltivazione sotto serre e lavorazione dei frutti nello stato di Rio Grande do Sul. 5Fig. 6 - A sinistra, produzione di piantine in fuori suolo in Minas Gerais; a destra, produzione di piantine in vivaio in Rio Grande do Sul. In Brasile la coltivazione della fragola negli ultimi anni ha visto un forte incremento in zone non tradizionali per questa coltura, aventi diverse condizioni pedoclimatiche, come negli stati di Rio de Janeiro, Distrito Federal e, soprattutto, Santa Catarina. Nel primo, la coltivazione viene effettuata in piccole aziende, negli altopiani della zona di Nova Friburgo, vicina e di facile accesso ai centri commerciali, dove è possibile collocare il prodotto sugli scaffali dei supermercati lo stesso giorno di raccolta. Nel Distretto Federal l’espansione della coltivazione è dovuta ai produttori di fragole di São Paulo che sono emigrati, diffondendo la coltura in questa zona. Nello stato di Santa Catarina la coltivazione è diventata un’importante fonte di reddito;la produzione si concentra principalmente in primavera, ma ad altitudini più elevate, come nella zona del Planalto Sul Santa Catarina, con l’utilizzo di cultivar rifiorenti, si possono ottenere produzione in tutti i mesi dell’anno (Scherer et al., 2003; Verona et al., 2007). Bibliografia Antunes, L. E. C.; Peres, N. Strawberry production in Brazil and south America. International Journal of Fruit Science (Online), 13:156161. 2013. Azevedo, S. M. C. Estudos de taxa de respiração e de fatores de qualidade na conservação de morango fresco. Dissertação de mestrado. Curso de Mestrado em Ciências do Consumo alimentar. 2007. Fagherazzi, A. F. Avaliação de cultivares de morangueiro no planalto sul catarinense. Dissertação, 107p. Universidade do Estado de Santa Catarina, Centro de Ciências Agroveterinárias, Programa de Pós-Graduação em Produção Vegetal, Lages, 2013. FAOSTAT. Food and Agriculture Organization of the United Nations – FAO.: Agricultural production/strawberry. Disponível em: https:// www.fao.org.br/ , 2013. Franquez, G. G. Seleção e multiplicação de clones de morangueiro (Fragaria x ananassa Duch.). Tese (Doutorado em Agronomia) Universidade Federal de Santa Maria, Santa Maria. 122p. 2008. Lunati, F. Le fragole italiane in cerca di un posto al sole. Frutticoltura, Bologna, v. 68, n. 4, p. 9-10, 2006. Scherer, E.E. et al. Produção agroecológica de morango no Oeste Catarinense. Agropecuária Catarinense, Florianópolis, v.16, n.1, 2003. Verona, L.A.F.; Nesi, C.N.; Grossi, R.; Stenger, E. A.F. Produtividade e incidência de doenças em cultivares de morangueiro no sistema orgânico de produção. Revista Brasileira De Agroecologia, Sete Lagoas, v. 2, p.1021■ 1024, 2007. FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2014 05-FR_06_14_P020-025_Sp.Tecnica3_Fagherazzi.indd 24 04/06/14 09.11 05-FR_06_14_P020-025_Sp.Tecnica3_Fagherazzi.indd 25 04/06/14 09.11
© Copyright 2024 Paperzz