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Periodico mensile d’informazione e cultura. Iscr. Trib. di Perugia del 17/05/2007 n. 23/2007. Dir. Resp. Simone Bandini. Sped. Abb. Post. 70% - Aut. Cns/Cbpa/Centro1 - Iscr. R.O.C. n. 18175. Progetto Grafico: Niccolò Lazzerini - Stampa Digital Book
Anno XI, nr. 107 | SETTEMBRE 2014
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in copertina:
La Marilyn di Milo Manara.
9
LA CAPACITÀ DI INTERPRETARE I SEGNI
THE ABILITY TO INTERPRET SIGNS
10 SORELLA MARILYN!
SISTER MARILYN!
17 TUTTI FRUTTI
22 ARTE D’AUTUNNO A FIGHILLE
AUTUMN ART IN FIGHILLE
SETTEMBRE 2014
EDITORE,
DIRETTORE RESPONSABILE
Dr. Simone Bandini
CONCESSIONARIA ESCLUSIVA
DI PUBBLICITA’
Simone Bandini Advertising
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PROGETTO GRAFICO
e IMPAGINAZIONE
Niccolò Lazzerini - Laxestudio.it
IN REDAZIONE
Dott.ssa Avv. Valentina Augusti Venturelli
Dott.ssa Simona Santi
Raffaella Fava
TRADUZIONI
Ray Keenoy
ABBONAMENTI
Abbonamento annuale (10 uscite)
con bollettino postale: 20,00 €
C.C. n° 52822921
Intestato a Simone Bandini
AUTORI: Simone Bandini: Editore e direttore di
Valley Life, dr. in Filosofia. Valentina Augusti
Venturelli: Redazione, Avvocato. Simona Santi:
Redazione, dr.ssa in Giurisprudenza. Raffaella Fava:
Redazione, Liceo classico ad indirizzo linguistico.
Enrica Vannini: Dr.ssa in Giurisprudenza,
Promotrice Finanziaria, Pagina Economica di Valley
Life. Mattia Luvisetto: Chinesiologo, diplomato
ISEF, istruttore di Pilates. Leonardo Bandini:
Colonnello in congedo, Agenzia Immobiliare
Valmarecchia New Frontier. Marino Marini:
Opinionista. Alberto Barelli: Curatore biblioteca
Centro Studi Castello di Sorci. Ivan Teobaldelli:
scrittore. Giulia Gragnoli Assessore alla Cultura
Comune di Citerna. Roberto Mancinelli: Grafico,
collaboratore di Valley Life. Fabio Pauselli: Dr. in
Scienze Ambientali, resp.le Previsioni Umbriameteo.
26 FIGHILLE E IL PICCOLO MUSEO
FIGHILLE AND THE PICCOLO MUSEO
10
CULTURE
31 PALE EOLICHE
WIND TURBINES
36 QUESTIONE DI SCARPE
A QUESTION OF SHOES
38 RIMEDI D’AUTUNNO
AUTUMN REMEDIES
41 CURARSI CON L’OMEOPATIA
HEALING WITH HOMEOPATHY
43 UN SEGNO (DI VITA) FORTE
A POWERFUL SIGN (OF LIFE)
36
LIFESTYLE
50 COMBATTERE LO STRESS CON IL PILATES
COMBAT STRESS WITH PILATES
3
51 LEZIONI DI KARATE
A KARATE LESSON
58 UNA CASA BELLA E SANA
A BEAUTIFUL AND HEALTHY HOUSE
61 “NE APPROFITTO PER FARE UN PO’ DI MUSICA”
I TAKE ADVANTAGE OF THE CHANCE TO MAKE SOME MUSIC”
63 CHRISTIAN ULLRICH A EUROCHOCOLATE
CHRISTIAN ULLRICH AT EUROCHOCOLATE
79
PLEASURE
64 LA BOTTEGA HI-TECH!
LA BOTTEGA HI-TECH!
66 COME IN UN PARADISO AI TROPICI
LIKE A TROPICAL PARADISE
71 DI ORIGINALE CE N’È UNA…
THERE IS ONLY ONE ORIGINAL...
75 GARIBALDI E IL “ROSSO BUCATINO”
GARIBALDI AND THE “RED BUCATINO”
79 AD APECCHIO, DOVE C’È LA GHIGHETTA
I LIVE NEAR LA GHIGHETTA!
83 CESTINI, BASTONE E…
A BASKET A STICK AND...
Questa edizione è stata chiusa presso il Bar
Gialloverde di Le Ville alle ore 19.00 del
13 settembre 2014
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46 UN PIANO D’ACCUMULO DEL CAPITALE?
PLAN FOR CAPITAL ACCUMULATION?
55 IL CALORE NATURALE DEL PELLET
NATURAL WARMTH FROM PELLETS
Le opinioni degli autori non sono
necessariamente le opinioni dell’editore.
© Valley life - tutti i diritti riservati.
Ne è vietata la riproduzione anche parziale
REDAZIONE
Piazza Matteotti, 2
06012 Città di Castello (PG)
Tel. e Fax 075 3721779
Mob. 333 1254600
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28 L’OCCHIO CHE TUTTO VEDE
THE ALL-SEEING EYE
91 CITERNA E LA SUA BISACCIA
CITERNA AND ITS “KNAPSACK” (BISACCIA)
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93 COME SARÀ L’AUTUNNO?
THE COMING AUTUMN
94 EVENTI
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EDITORIAL
LA CAPACITÀ DI INTERPRETARE I SEGNI
THE ABILITY TO INTERPRET SIGNS
Zuppa di cicuta e razionalismo
L
Le barricate in piazza
le fai per conto della borghesia
a capacità di interpretare i segni è stata sin dall’antichità
l’emblema di una saggezza esclusiva, riservata ai sophoi,
i sapienti appunto, depositari di una conoscenza unica ed
immutabile. Che la modernità avrebbe stravolto con i suoi saperi
illuminati e progressivi, suscettibili di emendamenti continui.
Un corredo di saperi instabili, provvisori e relativi. Infine inutili.
Un inganno. Una meschinità. Una menzogna perpetrata nei
secoli sublimata dalla zuppa di cicuta che bevve Socrate. Grande
fu l’inganno che piegò il mondo tradizionale. Così il mondo
divenne favola, ammorbato dal veleno della sapienza dialogica,
una maieutica assoluta - iperbole di pensiero - che fece credere
all’uomo che la verità fosse questione di ragion pura. Un processo
degenerativo culminato nel fondamento del mondo moderno: il
cogito ergo sum di Cartesio che delegò in modo definitivo al
dubbio la conoscenza concessa all’uomo.
Che in tal modo perse il collegamento con il divino. In senso
privatistico smarrendo la capacità di interpretare la natura
fenomenica e l’animo umano, in senso collettivo rinunciando
a quelle figure carismatiche (pontefices: facitori di ponti tra
l’umano ed il divino) in grado di dare ordine e disciplina alla
famiglia ed alla società.
Quando gli uomini furono sapienti (sophoi) essi bastavano a
se stessi. Non cercavano nulla al di fuori del proprio cerchio,
oltre l’ordine prestabilito dei padri. Quando gli uomini persero
questa sapienza e si staccarono dal loro mondo non fecero
che rimpiangerla e ne anelarono il ritorno. Così divennero
philosophoi (amanti di una sapienza ormai smarrita). Poco più,
nevvero, che dei nostalgici cultori.
La storia della civiltà occidentale procede in due direttrici
opposte: una dimensione evolutiva che individua nella logica
razionale la sua causa prima ed ultima ed una dimensione
rivoluzionaria (o reazionaria se preferite) che crede nella
conoscenza intuitiva e brama un ritorno ad un ordine prestabilito
che considera smarrito. Non va infatti dimenticato che ogni
rivoluzione è un ritorno, prima che il mondo moderno ne
spazzasse via il significato originario tra le barricate giacobine
di fine settecento.
Un tempo gli uomini furono in grado di interpretare i segni.
Della natura, del destino, della volontà divina. Questi segni sono
emanazione di una realtà ulteriore, sottile ed invisibile ai più.
Se questa facoltà dell’animo umano non sarà ritrovata la vista
(interiore) dell’uomo sarà sempre limitata. E’ inutile scoprire
nuovi mondi quando si è smarrito il proprio.
Ascolto consigliato
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di Simone Bandini
Gli augures di Tarquinia
T
he ability to interpret signs has been a symbol of wisdom
since ancient times, one exclusively reserved to the sophoi
or “wise ones”, the custodians of esoteric and unchanging
knowledge. That modernity has overturned with its enlightened,
progressive and constant mutability. Producing a knowledge-set
that is unstable, temporary and relative. Useless in the end.
Deception. Pettiness. A lie perpetrated over the centuries
sublimated into the hemlock soup that Socrates drank. The
deception that twisted the traditional world was a great one
indeed. Thus the world became a fable, tainted by the poison of
dialogic wisdom, of hyperbolic thinking which made man believe
that truth was really a question of pure reason. A degenerative
process culminating in the foundation of the modern world and
the cogito ergo sum of Descartes who permanently relegated the 9
knowledge available to man to the realm of doubt.
Which thereby lost its connection with the divine. Which in a
personalistic sense means we lose the ability to interpret the
phenomena of nature and the human soul and in a collective
sense we renounce those charismatic figures (pontefices: makers
of bridges between the human and the divine) that can give order
and discipline to the family and society.
When men were wise (sophoi) they were sufficient unto
themselves. They did not probe at anything outside of their own
circle, other than the established order of their fathers. When
men lost this wisdom and broke away from their world they
subsequently did nothing but regret it and crave its return. So
they became philosophoi (lovers of a wisdom now lost). Little
more than cultivators of nostalgia, aren’t they?
The history of Western civilization proceeds in two opposite
directions: a developmental dimension that identifies in rational
logic its first and last cause and a revolutionary dimension
(or a reactionary one if you prefer) that believes in intuitive
knowledge and desires a return to a pre-established order that
it considers lost. We should not forget that every revolution is
also a return, before the modern world sweeps away entirely
the original meaning of the Jacobin barricades at the end of the
eighteenth century.
At one time men were able to interpret signs. In nature, destiny
and the divine will. These signs are an emanation of a higher
reality, subtle and invisible to most people. If this ability of the
human soul cannot be recovered the (inner) vision of man will
always be limited. It’s useless to go discovering new worlds
when you have lost your own.
“Sign your name”, Terence Trent D’Arby
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Recommended listening
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CULTURE
SORELLA MARILYN!
SISTER MARILYN!
di Simona Santi
10
“G
“G
E’ stato il vulcanico direttore artistico della Manifestazione, il
giornalista Vincenzo Mollica, a far volare, dall’America direttamente
in Valtiberina, la bionda Marylin.
“Ancora Marilyn, sempre Marilyn! Nessuna attrice ha saputo creare
un rapporto di così grande vicinanza con il pubblico come lei;
nessuna ha saputo regalare come lei illusioni e verità con la sua vita
e la sua arte volate via troppo in fretta; nessuna come lei è sbocciata
e mai sfiorita…” – ha detto in uno scritto dedicato alla Mostraevento di Città di Castello.
Splendente, di una bellezza forte e fragile al tempo stesso, simbolo
di una femminilità seducente e sensuale, segnata da un’infanzia
“Marilyn again, always Marilyn! No actress has been able to create
a relationship of such great closeness with her audience as she; no
one has been able to see her illusions and truth about life and art
flow away so quickly; no, she blossomed but never faded...” as
he tells us in a piece devoted to the exhibition-event in Città di
Castello.
Shining beauty, strong and fragile at the same time, a symbol of
femininity seductive and sensual, marked by a troubled childhood
– a mother who suffered from severe mental disorder that meant
that little Norma Jean was continually hosted by unknown families
– growing up in a substantial emotional isolation that led to the
wrong choices in life, in search of a safe and a strong leader, then
oodbye Norma Jean/ Though I never knew you at
oodbye Norma Jean/ Though I never knew you
at all/ You had the grace to hold yourself...”
all/ You had the grace to hold yourself…
Addio Norma Jean/ Sebbene non abbia mai avuto modo
So sang Elton John in his single Candle in the Wind,
di conoscerti/ Tu portavi la grazia con te…”
the 1973 pop song dedicated to American actress
Così cantava Elton John nel singolo “Candle in the Wind”, Marilyn Monroe whose untimely death came when
brano pop del 1973 dedicato alla prematura scomparsa she committed suicide in 1962 at only 36years of age, a
della diva americana Marilyn Monroe morta suicida nel song which Elton John made into an autobiographical
1962 a soli 36anni di cui Elton John fece, nel testo, un portrait of disenchantment.
An undisputed icon of beauty, the exemplary
ritratto autobiografico disincantato.
Indiscussa icona di bellezza, incarnazione esemplare di embodiment of the America that was emerging
quell’America emergente che si stava prepotentemente powerfully to make its way in the world, the essence
facendo largo nel mondo, quintessenza del sogno of the American dream and the male imagination,
americano e dell’immaginario maschile, Marilyn Marilyn has won over generations of men with her
ha conquistato generazioni di uomini con le sue seductive shape and sweetness. With her sultry
forme seducenti e morbide. Con la sua voce sensuale passionate voice and with that look, captured by the
e passionale, con quello sguardo che, catturato dai greatest photographers over the years, she gave herself
più grandi fotografi, l’ha consegnata al mondo per to the world for ever, with her quirky character and
sempre, con quell’essere fuori dagli schemi, libera di vulnerable and fragile liberty that even ran the risk of
essere vulnerabile e fragile e di correre persino il rischio not being happy – and so she is even today, over fifty
di non essere felice che ne hanno fatto nel corso degli years after her death, one of the few divas to take on the
anni – e ancora oggi, a oltre cinquant’anni dalla sua heavenly title of “immortal.”
scomparsa – una delle poche dive assunte nell’empireo A myth that also comes to Città di Castello led by the
”Friends of the Comic” that has made her the star of
delle “immortali”.
Un mito che arriva anche a Città di Castello, portato the 12th edition of the Festival of Comics as “Sister
dall’Associazione tifernate “Amici del Fumetto” che Marilyn” and which will be held from 28 September to
ne ha fatto la protagonista della 12° edizione della 9 November next at the Palazzo Vitelli in Sant’Egidio,
Mostra del Fumetto “Sorella Marilyn” - che si terrà dal kindly sponsored by Fondazione Cassa di Risparmio
28 settembre al 9 novembre prossimi presso Palazzo and Associazione Palazzo Vitelli.
Vitelli a Sant’Egidio - gentilmente messo a disposizione
It was the volcanic artistic director of the event, journalist Vincenzo
dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dall’Associazione Mollica, who flew blonde Marilyn directly from America to the
Palazzo Vitelli.
Tiber Valley.
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Star, Noa
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Marilyn in Pinacoteca vista da Tommasetti
travagliata – una madre affetta da gravi disturbi mentali che per la
piccola Norma Jean significano continui affidamenti presso famiglie
sconosciute – cresciuta in un sostanziale isolamento affettivo che la
porterà a scelte di vita sbagliate nella ricerca di un appoggio sicuro
e di una guida forte, notata per caso e indirizzata verso la carriera
di modella, Norma sbarcò dapprima alla Fox , quindi ad Hollywood
dove entrò dalla porta principale con un cambio di look e un nome
destinato a cambiare il vento dei tempi.
Era il 1946 quando nasceva la stella di Marilyn.
Quella stessa stella verrà a risplendere sulla Valtiberina in occasione
di una mostra che, per ammissione dello stesso direttore Mollica
e dei suoi inossidabili sostenitori – il presidente Gianfranco
Bellini coadiuvato dagli storici Fez, Barrese, Baldelli, Traversini e
Cammillini – ha voluto mettersi alla prova dedicando la kermesse
alla diva americana.
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picked out by chance for a career in modelling, Norma landed first
at Fox and thus Hollywood, where she came through the door with
a fresh look and a name destined to blow along the winds of time.
It was 1946 when the star Marilyn was born.
That same star will shine in the countryside of the Upper Tiber
Valley on the occasion of an exhibition, which as its director
Mollica and his stalwart supporters – chairman Gianfranco Bellini
assisted by historians Fez, Barrese, Baldelli, Traversini and
Cammillini – admit is something of a challenge in devoting the
festival to the American diva.
Going beyond the various shows, however important, which are
a veritable anthology of individual characters or illustrators of
undisputed importance, overcoming what could be the barrier
constituted by the mere form of expression of the cartoon format,
the exhibition sought to transcend it for going through, one by one,
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the various art forms: painting, poetry, photography, film, and of
course comics. Which, in various ways, have all honoured our
own, irrepressible Marilyn, with over 40 artistic representations
that will bring us to dream again about her who has never ceased
to make us dream. Reflecting on the idea of Marilyn that they
have had are Buzzelli, Cavazzano, Crepax, De Angelis, De
Luca, Giardino, Grittini, Jacono, Lodola, Manara, Alda Merini,
Milazzo, Nespolo, Pier Paolo Pasolini, Pazienza, Pratt, Rotella,
Sam Shaw, Tomassetti, Toppi and Warhol with about 120 works
on display, 4 comic stories and 60 original drawings, while you
will also be able to see some items that belonged to the American
actress: a dress, shoes but also bags and gloves.
Why “Sister Marilyn”?
Because that’s what Pier Paolo Pasolini called Marilyn in a
poem dedicated to her, as someone tired of being considered a
Un telefono bollente
13
Una celebre folata
Milazzo, in fuga con il mito
Andando oltre lo schema di rassegne, comunque importanti, che sono
state delle vere e proprie antologie su singoli personaggi o illustratori
di indiscusso rilievo, superando quella che poteva essere la barriera
costituita dalla sola forma espressiva del fumetto, la Mostra ha inteso
oltrepassarlo saggiando una per una le varie arti: la pittura, la poesia,
la fotografia, il cinema e ovviamente il fumetto. Che, con varie forme
espressive, hanno omaggiato proprio lei, la prorompente Marilyn,
con oltre 40 rappresentazioni artistiche che porteranno a nuova vita
‘colei che non ha mai smesso di far sognare’: contemplando l’idea
di Marilyn che di lei hanno avuto, Buzzelli, Cavazzano, Crepax,
De Angelis, De Luca, Giardino, Grittini, Jacono, Lodola, Manara,
Alda Merini, Milazzo, Nespolo, Pier Paolo Pasolini, Pazienza, Pratt,
Rotella, Sam Shaw, Tomassetti, Toppi, Warhol con circa 120 opere
esposte, 4 storie a fumetti e circa 60 tavole originali cui si aggiungono
taluni oggetti appartenuti all’attrice americana - un vestito, delle
scarpe ma anche borse e guanti – che si potranno ammirare durante
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goddess and a sex-symbol and who just wanted to be treated like
a woman in need of affection. One who, after a death that is still
– according to some – wrapped in mystery, remains one of the
public’s favourite stars.
Among the events, the Tiferno Comics market, on 18 and 19
October, at Piazza Matteotti where you can sell, buy and exchange
auteur, manga, cosplay and role-playing games and comics; the
Tiferno Comics Lifetime Achievement Award will go to scenarists
Giancarlo Berardi and Ivo Milazzo, respectively, creator and
designer of Ken Parker and Julia, to be awarded September 28,
“Impossible Interview with Marilyn,” by Mario Fratti, naturalized
American Abruzzese with Chiara Colizzi who will be the voice of
Marilyn, the Comics & Art conference at the Sala del Camino of
the Palazzo Vitelli in Sant’Egidio with the participation of Giulio
Giorello, philosopher and contributor to the Corriere della Sera
and Chiara Maffioletti, a journalist from the same newspaper
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and an exhibition of original strips from Ivo Milazzo’s cartoon of A
dragon-shaped cloud by Ettore Scola at the Museum of Tela Umbra
exhibition space from 18 October to 9 November and there will be
courses in manga comics, in collaboration with the Lucca Manga
School 14-16 November 2014 at the same locale.
Light, sister muse: her legend, as Elton John sang, will never end.
“... No-one else has created a beauty so eloquent yet mysterious that
does not know the word “end”; no-one else made her life one of the
most intense romances of the Twentieth century; no-one else has
thrown herself into the sea of life without a life jacket, sailing lost
through joy and pain without a compass; no-one else had an immense
beauty that took the form and spirit of its immense fragility; noone since she appeared on this earth has ever ceased to be a muse,
clear spring of imagination, becoming poetry, painting, cartoon,
illustration, photography, song, novel, story, life... cinema; none
has been like a sister for Pasolini and light for Alda Merini; no-one
has been a beautiful wind blowing again for all of us.” (Vincenzo
Mollica).
La Marilyn luminosa di Lodola
14
tutta la durata dell’esposizione.
Perché “sorella Marilyn”?
Perché così la definì Pier Paolo Pasolini in una poesia, dedicata
a colei che, stanca di essere considerata una dea e un sexsymbol, desiderava semplicemente essere trattata come una
donna bisognosa d’affetto. Colei che, dopo una morte avvolta
ancora – a detta di alcuni – nel mistero, si conferma come una
delle star più amate dal pubblico.
Tra gli eventi collaterali, la Mostra Mercato “Tiferno Comics”,
il 18 e 19 ottobre, presso Piazza Matteotti dove si potranno
vendere, comperare e scambiare fumetti d’autore, manga,
cosplay e giochi di ruolo, il Premio alla Carriera “Tiferno
Comics” allo sceneggiatore Giancarlo Berardi e a Ivo
Milazzo, rispettivamente creatore e disegnatore di Ken Parker
e Julia, assegnato il 28 settembre, “Intervista impossibile a
Marilyn”, di Mario Fratti, abruzzese naturalizzato americano
con Chiara Colizzi che sarà la voce di Marilyn, il convegno
“Fumetto&Arte” presso la Sala del Camino di Palazzo Vitelli
a Sant’Egidio con la partecipazione Giulio Giorello, filosofo
Un intenso primo piano dell’attrice
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Ritratto pop di Warhol
Sovrapposizioni
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Il trittico, universo concluso
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e collaboratore del Corriere della Sera e di Chiara Maffioletti,
giornalista della stessa testata giornalistica. Infine la Mostra di
Tavole originali di Ivo Milazzo del fumetto “Un drago a forma di
nuvola” di Ettore Scola - presso lo spazio espositivo del Museo della
Tela Umbra dal 18 ottobre al 9 novembre - ed i corsi di fumetto
For info and reservations at the Comics Show: 331 8158170/338
3889022. Opening times: Wednesday to Sunday 10-12.30/ 15:30
to 19:00 Ticket € 5.00, free for those up to 14. For info and
registration at manga comics courses: 349 3632033/ http://www.
luccamangaschool.com/eventi/evento/scuola-manga-corsi-cittacastello.
A special thanks to all the public and private sponsors and Fabrizio
Manis who oversaw the graphic design of the exhibition catalogue.
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Un manifesto di Mimmo Rotella
manga, in collaborazione con Lucca Manga School dal 14 al 16
novembre 2014 presso i medesimi locali.
Luce, Sorella, Musa: la sua leggenda, come canta Elton John, non
potrà mai finire.
“…nessuna come lei ha dato vita ad una bellezza eloquente e
insieme misteriosa che non conosce la parola fine; nessuna come
lei ha fatto della sua vita uno dei romanzi più intensi del novecento;
nessuna come lei si è buttata nel mare della vita senza salvagente,
navigando smarrita senza bussola la gioia e il dolore; nessuna
come lei ha avuto un’immensa bellezza che prendeva la forma e
l’anima della sua immensa fragilità; nessuna come lei da quando è
apparsa su questa terra ha mai smesso di essere musa, fonte limpida
di immaginazione, che si fa poesia, pittura, fumetto, illustrazione,
fotografia, canzone, romanzo, favola, vita... cinema; nessuna come
lei per Pasolini è stata sorella e per Alda Merini luce; nessuna come
lei per tutti noi è stata un bel vento che soffia ancora” (Vincenzo
Mollica).
Per info e prenotazioni sulla Mostra del Fumetto: 331 8158170/
338 3889022. Apertura e orari: dal mercoledì alla domenica 1012.30 / 15.30-19.00 Ticket € 5.00, gratuito fino a 14 anni .Per info
ed iscrizioni ai corsi di fumetto manga: 349 3632033/ http://www.
luccamangaschool.com/eventi/evento/scuola-manga-corsi-cittacastello. Un ringraziamento particolare a tutti gli sponsor pubblici
e privati e a Fabrizio Manis che ha curato il progetto grafico del
catalogo della Mostra.
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Il Poldo birichino di Vincenzo Mollica!
Eroi ed eroine ad Hollywood
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CULTURE
TUTTI FRUTTI
di Ivan Teobaldelli
D
i un quadro si può dire che è stato dipinto en plein
air. Ma si può dire lo stesso d’una abitazione e di un atelier
concepiti come elementi del paesaggio? A questo pensavo
mentre Andrea Tana mi accoglieva nella sua casa e nello
studio, immersi nella rustica discrezione di un crinale umbro.
Scomparse le pareti, la luce del tramonto invadeva lo studio,
e il disordine dei colori e delle tele si mescolava ai riflessi
della macchia del bosco. Per terra cassette di legno dipinte
con trionfi di frutti; alcuni ritratti in preparazione; schizzi di
paesaggi immediatamente riconoscibili; vedute di valli nel
trascorrere delle stagioni. Una luce assolutamente italiana.
Che forse ha radici nel Sud della California (dove Andrea è
nata) ma è anche transitata per la Costa Azzurra - gli amati
Matisse e Dufy - e qui è tornata a nutrirsi di colori. E di emozioni.
18
Tanto che quando Andrea mi racconta come ha scoperto questo
casolare abbandonato, riconosco, negli occhi e nella voce, la
passione per l’Italia che travolgeva le signore inglesi descritte da
E.M. Foster in “Camera con vista” ( A Room whit a View) o in “
Monteriano” (Where Angels Fear to Trade).
Il percorso artistico di Andrea Tana è stato sempre sotto il segno
d’una vitale curiosità. La sua passione per l’incisione nasce attorno
al 1980 con la scoperta della stampa artistica giapponese su blocchi
di legno. Denominata Ukiyo-e (immagini dal mondo fluttuante)
O
ne can say, about a painting, that it was painted en plein
air. But can you say the same about a house and a studio
conceived as elements of the landscape? I was thinking about
that as Andrea Tana welcomed me into her home and studio,
surrounded by the rustic discretion of an Umbrian ridge. The
walls disappeared, the light of the sunset invaded the studio,
and the disorder of colors and paintings mixed with the glares
of the grove scrub. On the ground wooden crates painted
with abundance of fruits; some portraits under preparation;
sketches of landscapes instantly recognizable; views of valleys
in the passing of seasons. A light that is absolutely Italian, that
perhaps has its roots in the Southern California (where Andrea
was born) but that also transited in the French Riviera - the
beloved Matisse and Dufy - and here is back to feed on colors
and emotions.
When Andrea tells me how she found this abandoned house, I
recognize, in her eyes and in her voice, her passion for Italy, as the
one that overwhelmed the English ladies described by E.M. Foster
in A Room with a View or in Where Angels Fear to Trade.
The artistic career of Andrea Tana has always been revealing a vital
curiosity. Her passion for the engraving was born around 1980 with
the discovery of the Japanese artistic printing on woodblocks. Called
Ukiyo-e (pictures from the floating world) it described the life of
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L’artista
con Gianni e Adriana Ottaviani nella presentazione di Ivan Teobaldelli
la Tipografia
Grifani
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Tutti Frutti, l’autunno del colore
descriveva la vita dei quartieri del piacere a Edo, la capitale, nella
seconda metà del XVII sec. Le belle cortigiane, i lottatori di sumo, gli
attori famosi. Lo stile dell’Ukiyo-e coinvolse in seguito anche grandi
maestri come Utamaro e Hokusai. Quest’ultimo, per sopravvivere, a
volte disegnava kimoni.
Proprio questo particolare, letto sull’Herald Tribune, ha ispirato
Andrea Tana per la serie di acqueforti, Kimono Suite, in edizione
limitata di 10 trittici, stampati ed esposti alla New Crane Studio
a Wapping, Londra. Un invito a collaborare col ceramista Julian
Sainsbury le spalanca le porte dell’arte della ceramica. Lavora a una
serie di grandi piatti decorati coi motivi ispirati dal suo viaggio in
Perù e Messico. Approfondisce al Grazia Studio di Deruta la tecnica
tradizionale della maiolica. E a dieci anni di distanza, l’accesso
nella fonderia di Julian le permette un’edizione di piccole sculture
in bronzo. Il desiderio però di sviluppare le tecniche d’incisione,
inserendoci anche il colore, l’ha portata a Parigi, al rinomato atelier
Lacourière Frèlaut dove, sotto la guida di Robert Frélaut, si è
impadronita della complessa tecnica dell’acqua tinta.
Nel 1983 la Carnival Corporation le ha proposto la prima importante
commissione per le sue navi di crociera di lusso: 30 dipinti a olio
su tela e 14 edizioni di serigrafie, stampate da Advanced Graphics
di Londra. I temi variavano da quello ricorrente del ventaglio, alla
mitologia greca, ai templi indiani, ai ritratti dei grandi personaggi
leggendari. Nel 2000 le stampe di Andrea Tana sono esposte alla
prestigiosa Galerie Maeght di Parigi, con cui pubblica nel 2004 un
libro di sue litografie che illustravano le poesie di Dereck Walcott
“Love After Love”.
“L’Arte è un linguaggio universale. La Natura e la Storia dell’Arte
sono il mio vocabolario”. Con questa dichiarazione, Andrea Tana
non poteva non imbattersi, in un tornante della sua esistenza, con il
luogo che rappresenta l’essenza e la magia dell’arte della stampa:
la tipografia Grifani-Donati 1799. L’incontro avviene nel 1996, in
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the pleasure quarters in Edo, the capital, in the second half of the
seventeenth century. The beautiful courtesans, the sumo wrestlers,
the famous actors. The style of the Ukiyo-e subsequently involved
also great masters such as Utamaro and Hokusai. The latter, in order
to survive, sometimes designed kimonos.
Just this little fact, read in the Herald Tribune, inspired Andrea
Tana for the series of etchings, Kimono Suite, a limited edition
of 10 triptychs, printed and exhibited at the New Crane Studio in
Wapping, London. An invitation to collaborate with the ceramist
Julian Sainsbury opens to Andrea the doors of the ceramic art. She
works on a series of large plates decorated with motifs inspired by
her trip to Peru and Mexico. In the Grazia Studio in Deruta she
deepens the traditional technique of the majolica. And ten years
later, the access to the foundry of Julian allows her to realize an
edition of small bronze sculptures. The desire, however, to develop
the techniques of engraving, by using color, took her to Paris, to the
renowned atelier Lacourière Frélaut where, under the guidance of
Robert Frélaut, she learnt the complex technique of aquatint.
In 1983, the Carnival Corporation proposed her the first major
commission for its luxury cruise ships: 30 oil paintings on canvas
and 14 editions of serigraphs, printed by Advanced Graphics,
London. The topics ranged from the recurring one of fans, to Greek
mythology, the Indian temples and to portraits of great legendary
characters. In 2000, Andrea Tana’s prints are exhibited at the
prestigious Galerie Maeght in Paris, with which she publishes in
2004 a book of her lithographs illustrating the poems of Dereck
Walcott, Love After Love.
“Art is a universal language. Nature and Art History are my
vocabulary”. With this declaration, Andrea Tana’s path could
hardly avoid coming upon the place that represents the essence and
magic of the art of printing: the Typography Grifani-Donati 1799.
The meeting took place in 1996, during a guided tour by Gianni
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una visita guidata da Gianni Ottaviani che lascia Andrea incredula e
affascinata. La prima collaborazione è del 2006 con la serie intitolata
Incisioni. A cui segue, due anni dopo, una serie di ventagli dipinti,
Fans, e due piccoli libri d’artista d’incisioni: “Souvenir d’Umbria”
e “Ventagli”.
L’ultima collaborazione è questa “Tutti Frutti” che già dal titolo
vuol essere una silloge, un’antologia della multiforme e variegata
opera di Andrea Tana. La canzone in questione è il primo single
di Little Richard in classifica nel 1955. Dal ritmo indiavolato e il
Ottaviani that leaves Andrea incredulous and fascinated.
The first collaboration was in 2006 with the series entitled
Engravings. Two years later, a series of painted fans followed, Fans,
and two small artist’s books of engravings: Souvenir d’Umbria and
Fans.
The latest collaboration is represented by this “Tutti Frutti” that,
starting from the title itself, is meant to be an anthology of the
multiform and varied work of Andrea Tana. The song from which
this show takes its title is the first single of Little Richard in 1955.
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Scatti rubati in Tipografia al vernissage
testo che imitava i suoni della batteria: wop bop-a –loom bob- a-lop
bam boom! La mostra ha la stessa vivacità, e abita le stanze della
Tipografia Grifani-Donati facendosi spazio tra gli antichi torchi e le
bacheche, occupando persino la vetrina e l’interno del negozio che
s’affaccia su via Cavour.
Un percorso scandito dalle grandi tele dei paesaggi, le acqueforti del
Kimono Suite, le serigrafie della serie Sea-Shell, quelle dedicate alla
mitologia greca, dal tratto così elegante e danzante, e gli Interni di
ispirazione matissiana, la splendida African chair with Amaryllis, i
piatti in ceramica, i Ritratti, i deliziosi e impertinenti Teatime with
the Old Masters - L’Ora del Tè cogli Antichi Maestri - dove tra tazze
azzurre e teiere di porcellana Andrea rende omaggio al bellissimo
Ranuccio Farnese di Tiziano, alla bionda Dama del Veronese, al
Parnaso e alla Camera degli Sposi di Mantegna, all’Allegoria del
Buon Governo del Lorenzetti. In un gioco di rimandi e gratitudine
che fa la felicità di questa pittura e di un’esistenza che trabocca di
futuro.
Characterized by a wild rhythm and a text that reproduced the sounds
of drums: wop bop-a –loom bob- a-lop bam boom! This show has
the same vivacity that inhabits the rooms of the Typography GrifaniDonati between the ancient presses and cases, and even the window
and the interior of the shop in Via Cavour.
A path marked by large paintings of landscapes, etchings of the
Kimono Suite, the serigraphs of the Sea-Shell series, those dedicated
to the Greek mythology, characterized by a so elegant and dancing
line, and the Matisse-inspired Interiors, the beautiful African chair
with Amaryllis, the ceramic plates, the Portraits, the delicious and
saucy Teatime with the Old Masters, where among blue cups and
porcelain teapots Andrea pays tribute to the beautiful Ranuccio
Farnese by Tiziano, to the blonde Dama of Veronese, to Parnassus
and the Bridal Chamber of Mantegna, to Allegoria del Buon
Governo by Lorenzetti. In a game of references and gratitude that
distinguishes this painting and an existence that is full of future.
La Mostra di Andrea Tana “Tutti Frutti” sarà presso la Tipografia
Grifani Donati di Città di Castello fino al 6 gennaio 2015.
Andrea Tana’s exhibition “Tutti Frutti” is at the Tipografia Grifani
Donati in Città di Castello until 6th January 2015.
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Fantasmagorie di Antonio Mazziale
Elio Carnevali, vincitore di “Opere da Studio 2013”
CULTURE
ARTE D’AUTUNNO A FIGHILLE
AUTUMN ART IN FIGHILLE
di Simona Santi
E
ra il 1979 quando Americo Casi bandì
il primo Premio di pittura. Sembra ieri…
Invece ne è passata di acqua sotto i ponti
e si è arrivati alla XXXIII edizione del Premio
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di Pittura che andrà in scena il 4 e 5 ottobre
prossimi richiamando, come ogni anno a
Fighille centinaia di pittori da ogni regione
d’Italia.
La formula, confermata anche quest’anno, vede il
concorso articolarsi in due sezioni: opere da studio ed
extempore. La prima, a tema libero, vedrà partecipare
gli artisti con opere già pronte mentre la seconda
prevede la realizzazione dei dipinti in loco per le strade
del paese.
“Il Premio di Pittura ebbe una leggera fase di
appannamento sul finire degli anni ’90 tanto che
sembrava destinato ad esaurirsi per mancanza di risorse
economiche ed umane – dice Alessandro Capacci,
storico organizzatore della Mostra
In quel momento di crisi l’organizzazione passò
alla ProLoco: da allora, con una mirata operazione
di rilancio e valorizzazione, la manifestazione ha
cominciato a crescere di anno in anno attirando i
migliori artisti. La cosa assolutamente importante di
questo premio e che lo contraddistingue dagli altri
concorsi è, oltre al numero di opere in esposizione - si
sfiorano ormai le 500 - il fatto che richiama artisti da
tutt’Italia.
Raramente è possibile godere di una qualità così alta
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I
t was 1979 when Americo Casi announced the first
Painting Competition. It seems like yesterday, but a lot
of water has passed under the bridge and we are now
up to the XXXIII edition of the Competition, which will
be staged on 4 and 5 October bringing, as every year,
hundreds of artists from every region of Italy to Fighille.
The formula, confirmed again this year, sees two sections in the
competition: studio works and extempore. For the first, on any
subject, artists participate with works they have already made while
the second involves painting on site in the streets of the village.
Un transito immaginifico per Ido Erani
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riunita assieme in un solo luogo, un piccolo paese di
confine, a cavallo tra Umbria e Toscana, ignoto persino
a molte carte geografiche”.
“L’iniziativa cresce anno dopo anno senza arrestarsi,
portando alto in tutta la penisola il nome di Fighille
e del suo Comune, Citerna – ha sottolineato Giuliana
Falaschi, sindaco di Citerna – Questo piccolo paese nel
cuore dell’Altotevere diventa ogni anno meta di artisti
“The Painting Prize faltered a bit in the late 90’s, seeming
destined to run out of steam due to lack of financial
and human resources” – Alessandro Capacci long-time
organizer of the show tells me.
“In that moment of crisis, the organization passed to the
ProLoco and since then, with a targeted operation of
sustainable development, the event began to grow from
year to year drawing in the best artists. The absolutely
most important thing about this competition and what
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Il surrealismo simbolico di Maurizio Rapiti
provenienti da ogni regione d’Italia, che scelgono di
esporre le proprie opere qui, in occasione di questo
evento che è ormai diventato fra i più importanti
del settore a livello nazionale. Motivo di enorme
soddisfazione e orgoglio e, perché no, di grande
vanto al punto da essere arrivato a costituire un pezzo
di storia del nostro territorio, legato all’arte ormai da
un filo inscindibile. Un’esperienza significativa che
arricchisce tutta la comunità e che, proprio per questo,
va valorizzata, sostenuta con convinzione e portata
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distinguishes it from other competitions is, in addition to
the number of works on display – touching the 500 mark –
the fact that it attracts artists from all over Italy.
Rarely is it possible to enjoy such a high quality of works
gathered in one place, in our case a village on the border
between Umbria and Tuscany, unmarked even on many
maps.”
“The project is growing year after year without stopping,
bringing the name of Fighille and its Comune, Citerna,
esteem throughout the peninsula” – remarked Giuliana
Falaschi, mayor of Citerna.
This small village in the heart of the Upper Tiber Valley
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avanti nel futuro”
“Ci aspettano frenetiche giornate d’inizio autunno
quando Fighille da piccolo puntino sulla linea che
separa due regioni, tornerà ad essere una vera capitale
pro-tempore della pittura – dice Giacomo Domini,
presidente della ProLoco.
Per quest’anno si parla di oltre 500 opere in esposizione
e circa 200 artisti provenienti da tutta Italia che
becomes a destination for artists from every region of
Italy every year and who choose to exhibit their works
on the occasion of this event which has now become the
most important in its sector at a national level.
A thing of great satisfaction and pride, and why not, an
achievement to the point that it has come to constitute
a part of the history of our locality, now inseparably
linked to art. A rich experience that enriches the whole
community and that, for this reason, should be valued,
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Il femmineo sensuale per Salvatore Testa
L’Opera vincitrice di Paolo Fedeli (Extempore 2013)
continuano a venire a Fighille con piacere, trovandovi
un’atmosfera festosa, dal sapore antico e un ambiente
di indubbia bellezza, che costituiscono un milieu
ideale per l’arte. Altrettanto piacere lo proviamo noi,
la ProLoco e i fighillesi in generale, nell’ospitare gli
artisti… con la speranza che questo rapporto così bello
e così duraturo possa mantenersi intatto per lunghi
anni a venire”.
La mostra delle opere in concorso si terrà nei giorni
4 e 5 ottobre presso la Scuola Primaria di Fighille
con ingresso libero. Orari: sabato dalle 15 alle 23
/ domenica dalle 8 alle 19. Domenica 5 ottobre alle
ore 18 ci sarà la cerimonia di premiazione. Per
informazioni: www.fighillearte.com /
[email protected]
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strongly supported and continued into the future.”
“We expect some frenetic early autumn days when
Fighille goes from being a small dot on the line separating
two regions to return to being the true pro tempore capital
of painting” – says Giacomo Domini, chairman of the
ProLoco.
This year we’re talking about over 500 works on display
and about 200 artists from all over Italy who continue
to come to Fighille with great pleasure, finding a
festive atmosphere, an old-fashioned flavour and an
environment of unquestionable beauty, which constitute
an ideal breeding ground for art. Just as the pleasure we
feel, the Pro Loco and the Fighillesi in general, to host
artists, with the hope that our bond is such a fine and
durable one that it will remain unbroken for many years.”
The exhibition of the works in competition is open to
visitors on the 4 and 5 October at the Fighille Primary
School, admission free.
Hours: Saturday from 1500 to 2300 /Sundays from 8
to 1900 and at 1800 on Sunday, October 5 there will
be the awards ceremony. Info: www.fighillearte.com/
[email protected]
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CULTURE
FIGHILLE E IL PICCOLO MUSEO
FIGHILLE AND THE PICCOLO MUSEO
di Simona Santi
S
C
“Questo museo è un punto di riferimento fondamentale dell’arte
contemporanea poiché raccoglie il meglio degli autori nazionali che
si sfidano nei concorsi – dice Franco Riunetti, critico d’arte e direttore
onorario del Piccolomuseo. Che piccolo non è più, data l’importanza
raggiunta dalla collezione che è regalo della ProLoco alla collettività.
Unico nella Valtiberina, il Museo è nato da una felice intuizione degli
abitanti di Fighille.
“Io, questo museo” – prosegue – “l’ho vissuta e la vivo ogni qualvolta
la ripenso. Mi intrattengo con i quadri esposti, con i ricordi, con le foto
dei cataloghi. Rivedo gli amici Bardeggia e Rinaldini, passati altrove,
che continuano a destare emozioni con i colori ora altisonanti, ora
velati, ora sotterranei. L’uno stimava l’altro, ma non poteva inchinarsi,
erano ambedue primi, con linguaggi, stili diversi. L’arte e certi artisti
vincono contro il tempo, non ne rispettano i confini”.
Anche l’edificio che lo accoglie è importante e racconta qualche
secolo di storia, oltre a quella recente, di Fighille. I mattoni del soffitto,
erosi dal tempo, collocati in sede a taglio per formare archi a volta, a
crociera od a tutto sesto, sottolineati dalle righe bianche della calce,
nutrono una segreta magia: prendono per mano l’immaginazione.
Questa costruzione era la Dogana Pontificia: Fighille dipendeva
dal Papa-Re mentre Anghiari e il suo contado appartenevano al
Granducato. La posizione è panoramica: al centro dell’abitato, domina
la piana del Tevere, come un gran vecchio, con vari acciacchi ma ricco
di memoria.
Col nuovo millennio ha recuperato un’altra giovinezza e svolge una
funzione che non era immaginabile.
Gli ambienti sono funzionali per assolvere a quest’ultimo compito:
nelle stanze di confine, dove, giorno e notte, c’erano i gabellieri e
squillavano i riflessi delle armi, ora si modula una polifonia di colori,
che provengono da ogni latitudine: perché l’arte non ha frontiere. I
suoi muri raccontano la storia del rinomato concorso di pittura che
ha reso illustre Fighille e che permettono di ammirare testimonianze
di artisti che, mettendo in gioco se stessi, hanno ottenuto le massime
soddisfazioni e contribuiranno a parlare nel futuro dell’arte nel nostro
tempo.”
“This museum is a fundamental reference point for contemporary art,
picking the best of the artists who compete in the national competitions”
– Franco Riunetti art critic and honorary director of the Piccolomuseo tells
me. Not so ‘piccolo’ (small, tr.) given the importance the collection has
achieved through the generosity of the Pro Loco to the community.
Unique in the Upper Tiber Valley, the Museum was born from a happy
intuition of Fighille’s inhabitants.
I know this institution so well and it’s very vivid to me whenever I think
back. I feel so involved with the paintings, with memories, with the photos
in the catalogues. I think of my friends Bardeggia and Rinaldini, now passed
on, who continue to arouse emotions with colours sometimes harmonious,
sometimes veiled, sometimes subterranean. They valued one another, but
could not bend the knee, they were both ahead of their time, with their
languages and different styles. Art and certain artists win against time, not
respecting the limits…
The building too has its importance, relaying centuries of history, in addition
to recent times in Fighille. The bricks in the ceiling, eroded by time, laid
so as to form crosses and round arches, highlighted by the white limewash
lines, harbour a secret magic that goes hand in hand with the imagination.
This building was the Pontifical Customs: Fighille was a dependency of
the Papal States while Anghiari and its surroundings belonged to the
Granducato of Tuscany.
It has a very scenic location: in the centre of the village overlooking the
Tiber plain, it’s like a grand old chap, with various ailments but full of
memories.
With the new millennium it took on a new youthfulness, playing a formerly
quite unimaginable role.
The spaces are quite functional for its new tasks: in the frontier rooms,
where, day and night, there were the tax collectors and the sounds of menat-arms, now a polyphony of colour modulates, arriving from all latitudes,
because art has no boundaries. Its walls now tell the story of the famous
painting competition that has made Fighille so illustrious and you can
admire the testimonies of artists who, by putting themselves in competition,
got the greatest of satisfaction and will help us speak of the art of our time
in the future.”
Il museo è visitabile su appuntamento. Le opere sono inoltre visionabili
nel sito web del piccolomuseo.
Per appuntamenti ed informazioni: www.fighillearte.com /
[email protected]
The museum is open by appointment. The works are also viewable on the
website of piccolomuseo.
For appointments and information: www.fighillearte.com/
[email protected]
trettamente legato al Premio Nazionale di Pittura, a Fighille
presso l’antica Dogana Pontificia ha sede il Piccolomuseo – Centro
per l’Arte Contemporanea. Una pinacoteca in continuo sviluppo che
conta oggi 84 opere di 56 artisti.
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losely linked to the National Painting Competition, Fighille’s Piccolo
Museo, housed in the former Papal Customs building, hosts the Centre for
Contemporary Art. An art gallery in continuous development which now
has 84 works by 56 artists.
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CULTURE
L’OCCHIO CHE TUTTO VEDE
THE ALL-SEEING EYES
di Alberto Barelli
«I
o volo al cielo e discendo sulla terra quotidianamente.
Il mio occhio si volge verso le mie orme». «Che Ra mi tenda le
braccia e che il suo equipaggio non mi respinga: che la mia
forza sia quella dell’Occhio sacro e reciprocamente».
“I
fly up to the sky and come down to earth on a daily
basis. My eye turns toward my footsteps.” “Thus Ra stretches
his arms out to me, and his attendants do not reject me: so
that my strength be that of the Eye and is reciprocated.”
L’occhio di Horus
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Magnetismo, il giardino del Castello di Sorci
I passi tratti dai testi egizi confluiti nella raccolta nota come Libro
dei morti (consigliamo l’edizione inglese a cura di E. A. Wallis
Budge, Dover Publications, New York, 1967) testimoniano
l’importanza riconosciuta all’occhio di Ra (o di Horus), che può
essere considerato uno dei simboli più interessanti della civiltà
sorta lungo il Nilo e, certamente, uno dei più conosciuti e diffusi
ancora ai nostri giorni.
Costituendo lo strumento di percezione della luce solare ma,
soprattutto, della luce interiore dell’illuminazione e della
conoscenza, era considerato il simbolo protettivo per eccellenza e
un amuleto per accompagnare l’uomo nella nuova vita.
Secondo alcune interpretazioni, nel simbolo, costituito da
un occhio sovrastato da un sopracciglio e, nella parte inferiore,
da una spirale che va da destra a sinistra verso il basso, possiamo
veder rappresentato il piumaggio del falco, animale di cui Horus
prende le sembianze.
L’occhio di Horus era utilizzato per la misurazione del tempo e del
volume, in virtù del suo frazionamento (per gli egizi l’aritmetica
era basata sul dimezzamento e non sull’addizione).
È Plutarco, nel suo Iside e Osiride (52), a testimoniarci che «negli
inni sacri di Osiride viene invocato «colui che sta nascosto nelle
braccia del sole», e il trenta del mese Epifi si festeggia la nascita
degli occhi di Horos: in questo giorno, infatti, la luna e il sole si
trovano sulla stessa retta, e per gli egiziani non solo la luna ma
anche il sole sono occhio e luce di Horus».
Nelle tradizioni esoteriche l’occhio di Horus, e l’occhio in
generale - pensiamo al simbolo che lo vede all’interno del
triangolo - ha una grande valenza anche per il suo potere magico.
Per un approfondimento consigliamo Le porte del cielo – L’eredità
dei faraoni di Nedim R. Vlora (Mario Adda Editore, Bari, 2001).
The passages from Egyptian texts incorporated in the collection
known as the Book of the Dead (we recommend the English
edition edited by E. A. Wallis Budge, Dover Publications, New
York, 1967) testify to the importance attached to the Eye of Ra
(or Horus), which can be considered one of the most interesting
symbols of the civilization on the banks of the Nile, and certainly
one of the most popular and widespread in our day.
Being the organ of perception for sunlight, but, above all, of the
inner light of enlightenment and knowledge, it was considered
the symbol par excellence and a protective amulet to accompany
man in the afterlife.
According to some interpretations, in this symbol consisting of a
eye surmounted by an eyebrow and, in the lower part, by a spiral
that goes from right to left, top to bottom, we can see represented
the plumage of the falcon, the animal whose form Horus takes on.
The Eye of Horus was used for the measurement of time and
volume, by virtue of its fractionation (for the Egyptians arithmetic
was based on subtraction and not addition).
Plutarch in his Isis and Osiris (52), testified that the hymns of
Osiris invoked “the one who is hidden in the arms of the sun” and
“on the thirtieth of the month of Epifi one celebrates the birth of
the Eyes of Horus: on this day, in fact, the moon and the sun lie on
the same alignment, and for the Egyptians not only the moon but
also the sun were the eyes and the light of Horus”.
In the esoteric traditions the Eye of Horus, and the eye in general
– think of the symbol of the eye within a triangle – has great
importance for its magical powers.
For further reading I recommend The gates of heaven – The
legacy of the pharaohs by Nedim R. Vlora (Mario Adda Editore,
Bari, 2001).
In Valtiberina l’occhio di Horus è rappresentato sotto forma
di labirinto nel giardino all’italiana del Castello di Sorci di
Anghiari. I giardini hanno il pregio di poter essere visti dall’alto.
Un grande pregio, ora che sopra il cielo del Castello e dell’intera
Valtiberina c’è una nuova stella, che vogliamo sapere vegliare
lassù con spirito paterno.
In the Tiber Valley the Eye of Horus is represented in the form of
a labyrinth in the formal Italian garden of the Castello di Sorci
of Anghiari. The gardens have the advantage of being able to be
seen from above. A great benison, as now in the sky above the
Castello and the whole Tiber Valley there is a new star that we
know watches from up there with fatherly spirit.
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CULTURE
PALE EOLICHE
WIND TURBINES
di Leonardo Bandini
P
ercorrendo un valico appenninico tra l’ovest e l’est dell’Italia
centrale capita di osservare un generatore eolico che, spinto dal
vento in una posizione ariosa e favorevole, instancabile ruota
producendo buona energia elettrica.
Non è poi così brutto ed intrusivo come gli irriducibili ambientalisti
sostengono; anzi vi dirò, che sembra starci proprio bene lassù su quel
colle, dando una nota di interesse e curiosità, a rompere la monotonia
ininterrotta del paesaggio. E’ solo soletto, non affolla con i suoi simili
la zona e si è inserito agevolmente nell’armonia del luogo, tanto da far
commentare “ .. sembra che sia lì da sempre …”.
Ed ogni volta che passiamo di là lo vediamo girare senza fermarsi
mai, anche con una minima bavetta di vento, studiato e realizzato
nel migliore dei modi, tre pale non tanto lunghe che intuitivamente
appaiono adatte al flusso d’aria prevalente. Insomma una realizzazione
efficace, produttiva e di nessun pregiudizio per l’ambiente.
Capita anche di vedere che poco oltre il valico, altri successivamente
nel tempo, forse copiando l’iniziativa o forse mossi dalla ventata
modaiola delle energie alternative, hanno installato altro generatore
eolico.
Questo è più grande ed imponente, due grosse e lunghe pale che fanno
venire in mente una falce che taglia l’aria a sorprendere innocui volatili
che si trovano a passare, ferendoli malamente ed uccidendoli.
E’ proprio brutto e massiccio, stonato, opera di un poco attento
ingegnere che lo ha realizzato nel posto e nel luogo meno indicato.
E sapete che c’è !!! Questo generatore gira poco o non gira affatto…. .
Per un pò di tempo abbiamo pensato che fosse in bonaccia transitoria
di vento visto che ruotava molto lentamente, poi abbiamo argomentato
fosse in una sorta di rodaggio o di fase transitoria di prova; quindi
vedendolo ruotare sempre così piano e saltuariamente abbiamo dedotto
fosse mal dimensionato per il flusso d’aria corrente sul posto.
Oggi poi, in presenza di un vento fortissimo lo abbiamo visto fermo,
impotente e presumibilmente inefficiente a distanza di poco tempo
dalla sua installazione.
Mossi da curiosità ci siamo informati e, sorpresa sorpresa, abbiamo
realizzato che il primo, efficiente, aggraziato e produttivo, appartiene
ad una azienda privata, mentre l’altro, fermo, intrusivo ed inefficiente
è di proprietà pubblica, di un ente locale…….
Per la verità non ci siamo sorpresi più di tanto, conoscendo
l’apparato ipertrofico ed improduttivo di gran parte della pubblica
amministrazione che, in attesa di una seria riforma, continua con
sprechi ed irresponsabilità a livello centrale e periferico.
Riforma annunciata ma difficile da realizzare posto che ogni intervento
chirurgico volto a resecare il male che l’affligge porterebbe alla perdita
di consenso politico per il promotore della stessa.
E così, pazienti e bovini, attendiamo che i tanti proclami di
calendarizzazione di imprescindibili epocali cambiamenti afferenti
efficienza e produttività dell’apparato pubblico diventino realtà,
mentre sul baratro di una crisi economica sempre più profonda ci
facciamo rinfrescare da un venticello prodotto da una pala .. ferma.
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Pale al crepuscolo
C
rossing one of the Apennine passes running between the
West and East of Central Italy I happen to see a wind turbine
that, in a favorable and airy position and driven by the wind
was a tireless wheel producing useful energy.
It was not as ugly and intrusive as some die-hard environmentalists
argue; indeed I will tell you, it seemed just fine up there on that hill,
adding a note of interest and curiosity, breaking the monotony of
an unrelieved landscape. And all on its own, not crowded by fellow
turbines and it seemed easily inserted into the harmony of the place,
so one might say “...looks like it’s always been there...”.
And every time that we go that way we see him turn without stopping,
even with a small gust of wind, designed and built in the optimal way,
three not terribly long blades that intuitively seem appropriate to the
prevailing airflow. In short, effective implementation, production and
no harm to the environment.
It also happens that just beyond the pass, others later on, perhaps
copying an initiative or perhaps moved by the fashionable wave of
alternative energy, have installed another wind turbine.
This is of the largest and most imposing type, two great long blades
that bring to mind a scythe that cuts through the air surprising harmless
birds that pass by, badly wounding or killing them.
It’s huge and ugly and out of place, installed by a careless engineer
who put it in the worst possible place and position.
And you know what! This generator hardly runs or doesn’t move at
all...
For a while we thought it was temporary, rotating very slowly in low
wind, then we thought it was in some sort of running-in or transitional
phase of trial; then seeing it always rotate so slowly and sporadically
we deduced it was the wrong size for the air current flowing in that
spot.
And then just today, with a really strong wind we saw it stopped,
helpless and presumably inefficient since soon after its installation.
Moved by curiosity we asked around and surprise, surprise, we
realized that the first, efficient, graceful and productive one belongs
to a private company, while the other, dominating, intrusive and
inefficient is publically owned, by a local authority...
To be honest we were not very surprised, knowing the hypertrophied
and unproductive nature of the apparatus of much of the public
administration, needing serious reform, but running on wastefully and
irresponsibly at both central and local level.
Reform has been announced there but is difficult to achieve given that
any surgery to cut away all the rot that afflicts it would lead to a loss
of political consensus for its promoter.
And so, patient and bovine, we wait on the many proclamations of
the essential scheduling of epochal changes to bring efficiency and
productivity to the public sector, while on the brink of an ever deeper
economic crisis we refresh ourselves with a breeze produced by a
shovel... that is immobile...
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LIFESTYLE
QUESTIONE DI SCARPE
A QUESTION OF SHOES
di Simona Santi
Best clothes & accessories per il basket
B
Con Cristian Volpi, consulente running
B
Volley da nazionale
asket, volley e running. Ad ogni sport, come dire…
asketball, volleyball and running. To every sport so to
la sua scarpa! Poiché ogni disciplina richiede un supporto speak… its footwear!
specifico e nessuno, meglio dello staff di “Scarpe & Sport”, Because each discipline requires a specific trainer as nobody
può dircelo.
knows better than the staff of Scarpe & Sport.
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VALLEY LIFE:Quanto è importante conoscere “i propri piedi” e calzare
la giusta scarpa?
SCARPE & SPORT: Moltissimo: non a caso da sempre lo sottolineiamo.
Il primo passo, ovviamente, è avere a disposizione scarpe specifiche
per ogni disciplina. Il passo successivo e più difficile è aiutare ogni
sportivo a scegliere quella più adatta. Ed è qui che cerchiamo di fare la
differenza, aggiornandoci sulle tecnologie messe a disposizione dalle
aziende, organizzando giornate specifiche con tecnici di alto livello
per l›analisi dell›appoggio del piede e l’esame delle calzature usate
- che costituiscono una sorta di “impronta digitale” – che si possono
portare in negozio e che ci aiuteranno a capire quale sarà la scarpa
giusta.
VL: Come prevenire traumi e fastidi?
S&S:Alcuni sport hanno per loro natura un impatto «traumatico»
sul nostro fisico: in particolare basket, volley e running mettono a
dura prova articolazioni e schiena. Per questi sport la scelta di una
calzatura tecnica è di fondamentale importanza nel “limitare” i danni
causati dall’attività intensa o per prevenire eventuali infortuni che
costringerebbero gli sportivi a lunghi periodi di stop.
VL: Un bilancio dell’attività del negozio a poco più di un anno dalla
sua inaugurazione?
S&S: Superando le iniziali perplessità dettate dalla congiunzione
economica attuale - a poco più di un anno dall’apertura - possiamo
orgogliosamente dire che il negozio ha già trovato una sua precisa
dimensione, locale e non, visto che siamo riusciti ad intercettare anche
zone come Gubbio, Bastia, Arezzo e San Giovanni Valdarno.“Scarpe &
sport” resta comunque un negozio ideale anche per chi non pratica
alcuna disciplina specifica ma ha problemi ai piedi, alle articolazioni o
alla schiena o semplicemente necessita di scarpe comode e tecniche.
VL: Siamo alla ripresa di tutte le attività sportive: cosa ci farete trovare
in negozio?
S&S: Sono già disponibili tutte le nuove collezioni di scarpe per il
basket, il volley e il running. Ricordiamo inoltre ai tesserati delle
società sportive valtiberine che è possibile attivare in negozio una
Carta Privilegi con cui acquistare a prezzi agevolati.
VALLEY LIFE: How important is it to “know your own feet” and wear
the right trainers?
SCARPE & SPORT: Very important: something we always emphasise.
The first step, of course, is to have specific sports shoes for each
discipline. The next step which is more difficult is to help each athlete
to choose the most suitable item for them. And it is here that we try
to make a difference, keeping updated on the different technologies
available from the companies in the market, organizing special days
with high-level technical analysis and examination of the support the
footwear gives – which constitutes a kind of “digital fingerprint” – that
you can bring to the shop and help us to understand what the right
shoe might be for you.
VL: How can we prevent injuries and discomfort?
S&S: Some sports, by their nature have a “traumatic” impact on our
body, especially basketball, volleyball and running which put a
strain on the joints and back. For these sports, the choice of a shoe
technology is of paramount importance so as to limit the damage
caused by intense activity and prevent any injuries that would force
sportsmen into long periods of not practising their sport.
VL: How has your first year’s trading gone?
S&S: Overcoming the initial perplexity dictated by the current
historical moment, a little over a year since we opened we can
proudly say that the shop has already found its place in the market,
both local and further afield, because we have been able to reach
areas such as Gubbio, Bastia, Arezzo and San Giovanni Valdarno.
Scarpe & Sport remains an ideal shop for those who do not practice
any specific discipline but who have foot problems, joint or back pain,
or simply need comfortable and hi-tech training shoes.
VL: Now all sports are starting up again: what can we find in the shop?
S&S: All the new collections of shoes for basketball and volleyball and
running are already in stock. Please remind members of Upper Tiber
Valley sports clubs that they can get a special privilege card and buy
at discounted prices.
“Scarpe & Sport”: via Di Vittorio, n.9 Città di Castello/
facebook: Scarpe & Sport
Scarpe & Sport: 9, Via Di Vittorio, Città di Castello/
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LIFESTYLE
RIMEDI D’AUTUNNO
AUTUMN REMEDIES
di Valentina Augusti Venturelli
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Phyto, trattamento intensivo uomo e donna
L’
estate è finita e la nostra pelle, dopo l’abbronzatura presa al mare o in piscina o solo andando a
spasso, ha bisogno di essere preparata per la stagione autunnale; togliere il grigiore e la patina che dà
quel brutto senso di stanchezza e di opaco, via! Le
cellule morte… cosa si può fare per avere un carnato
luminoso e avere un aspetto bello e sano? E per far
durare più a lungo gli effetti di quell’abbronzatura
presa con tanta cura? E con che prodotti? Ci risponde
Rosa Maria Cristini, che indica nei prodotti dei laboratori Lierac il meglio che la ricerca dermocosmetica sull’invecchiamento e sui disordini cutanei abbia
raggiunto.
L’azienda d’oltralpe è stata fondata nel ‘75 da un medico
estetico che ha trovato la soluzione da un lato “glamour” e
seduttivo alla francese. Poichè ogni prodotto sia un piacere
dei sensi. La Dr.ssa Cristini anzitutto ci consiglia un bello scrub
in grado di eliminare lo strato superficiale un po’ ingrigito, ma
senza fare danni. Una pratica peraltro che è buona norma ripetere settimanalmente per avere una pelle liscia e priva di
impurità; poi una bella crema idratante o, a seconda delle esigenze, tonificante o snellente.
Nella Farmacia Cristini di Lama si possono trovare i favolosi
prodotti della Lierac - che per l’occasione sono in offerta in
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S
ummer is over and our skin, after being tanned at
the sea or by the pool or just going for a walk, needs
to be prepared for the autumn season by removing
the grayness and patina that gives an unfortunate
sense of tiredness and opacity. Dead cells... what can
we do to get a beautiful, healthy and bright complexion? And to lengthen the duration of that tan
we took such care with? And with what products?
Rosa Maria Cristini tells us about the cosmetic range
from the Lierac laboratories produced through research on aging and skin problems.
This company on the other side of the Alps was founded in
1975 by a cosmetic surgeon who has created solutions that
have both “glamour” and French seductiveness. And each
product is in itself a pleasure for the senses. First of all Dr.
Cristini recommends a good skin scrub that can eliminate
the graying upper layer but without damaging the skin, it
is good practice however to repeat this weekly to achieve a
complexion that is smooth and free of impurities; then use a
good moisturizer or, depending on needs, a toner or slimmer.
At the Cristini chemists’ in Lama you can find these fabulous
Lierac products on special offer in a beautiful box with their
moisturizer.
“With the arrival of autumn in addition to looking after the
skin, we need to pay attention to the hair” – Dr. Rosa Maria
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una bel cofanetto omaggio con la sua crema idratante.
“Oltre la cura ed il benessere della pelle, con l’arrivo dell’autunno
è necessario porre attenzione ai capelli” - prosegue la Dr.ssa Rosa
Maria che indica nei prodotti della Phyto la miglior soluzione che
il mercato stia offrendo: “La caduta ha varie motivazioni”, spiega
e prosegue, “ nell’uomo, dai trent’anni in poi si tratta di carattere
ereditario; nelle donne generalmente è di carattere temporaneo,
ed è legata a cambiamenti nello stile di vita, stress o fatica, o modificazioni ormonali, post- partum o menopausa. A prescindere
dalla causa, la caduta dei capelli è comunque un fenomeno preoc-
tells me, explaining that Phyto products offer the best
solution the market provides: “Hair loss is caused by
various things,” she tells me and continues, “in men over
thirty it’s hereditary; in women generally it’s a temporary condition linked to changes in lifestyle, stress and
fatigue, or hormonal changes, menopausal or post-partum. Regardless of the cause, hair loss is still a serious
concern; understanding the physiology of the hair and
scalp contributes to finding the best solutions.”
For over 40 years, Laboratoires Phyto have followed this
39
I prodotti Lierac nei beauty
cupante; conoscere la fisiologia del capello e del cuoio capelluto
contribuisce alla individuazione delle soluzioni più appropriate”.
Da oltre 40 anni i Laboratoires Phyto si pongono quest’obiettivo:
ricercare in collaborazione con autorevoli comunità scientifiche
ed enti specializzati continue soluzioni in grado di intervenire sui
meccanismi della caduta dei capelli. Chiediamo alla Dr.ssa Rosa
Maria come sia possibile invertire la tendenza della caduta e facilitare il ripristino della normalità. Ci risponde che i Laboratoires
Phyto hanno sperimentato con innumerevoli test e studi le formulazioni ideali per risolvere il problema della caduta, sia questa
iniziale, occasionale, ereditaria o persistente e, grazie all’impiego
di estratti vegetali sono riusciti a trovare le formulazioni giuste.
Quindi, la soluzione ideale consta di un insieme di prodotti che,
interagendo fra loro, ottimizzano il risultato: una terapia di opercoli e di integratori alimentari, integrata da fiale e dallo shampoo
specifico, in offerta speciale presso la Farmacia Cristini.
E per prepararsi ai primi freddi e all’inverno? Come possiamo intraprendere una terapia di prevenzione e rafforzare le difese immunitarie? Chiediamo sempre alla Dr.ssa Cristini che ci spiega di
buon grado: “Le soluzioni sono di varia natura: omeopatica, vegetale o farmacologica, a seconda delle preferenze; qui in Farmacia
ho le proposte migliori per tutti”.
Info: Farmacia Cristini, Via della Stazione 109/2 Lama di San Giustino
(PG) / Tel. 075 8582105 / 075 85822213
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Preparasi per l’inverno con la Dott.ssa Maria Rosa Cristini
goal: researching specialized solutions in collaboration
with leading scientific communities and institutions,
solutions that continuously act on the mechanisms of
hair loss. We ask Dr. Rosa Maria if it is possible to reverse
the trend of hair loss and facilitate the restoration of
normal hair. She tells us that Laboratoires Phyto have experimented with countless tests and studies of formulas
that solve the problem of hair loss in its early, occasional, or persistent hereditary forms and, thanks to the use
of plant extracts, were able to find just the right formula.
So, the ideal treatment consists of a set of products that interact with each other and optimize the results: capsules
and food supplement therapy, integrated with vials and
a special shampoo, currently on offer at Cristini Chemists’.
And getting ready for the first cold of winter? What can
we take as a preventive therapy, and strengthen our immune system? We ask Dr. Cristini again who willingly
explains: “There are various treatments: homeopathic,
natural or medicinal, depending on your preference;
at my Chemists’ I have the best products for them all.”
Info: Farmacia Cristini, 109/2 Via della Stazione, Lama di
San Giustino (PG)/ Tel. 075 8582105/ 075 85822213
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LIFESTYLE
CURARSI CON L’OMEOPATIA
HEALING WITH HOMEOPATY
di Bernard Cadalen
L’
omeopatia è una tecnica terapeutica operante da due
secoli. Scoperta dopo dieci anni di ricerca e introdotta come
metodo terapeutico già alla fine del Settecento, l’omeopatia è
stata divulgata grazie agli insegnamenti del medico tedesco
Samuel Hahnemann.
H
omeopathy is a therapeutic technique that is two
centuries old. Discovered after ten years of research and
introduced as a therapeutic method as early as the end of the
eighteenth century, homeopathy was popularized thanks to
the teachings of the German physician Samuel Hahnemann.
Le risposte alternative della medicina omeopatica
L’efficienza del medicinale omeopatico dipende dalla legge di
similitudine, dalla diluizione e dalla dinamizzazione.
Per capire la similitudine prendiamo l’esempio dell’ape. Se siete
stati pizzicati da questo insetto, vedrete la pelle che si gonfia, si
arrossa, brucia e punge a causa dell’effetto cutaneo del veleno a cui
possiamo ovviare con impacchi freddi.
Dopo pizzichi d’insetti, ustioni o colpi di sole -che hanno le
stesse caratteristiche dal caso sopra descritto – possiamo quindi
alleviare il dolore e favorire la velocità di guarigione usando veleno
d’ape diluito - Apis mellifica - dalla 5 alla 9 ch - 3 granuli ogni ore,
scalando le prese in base ai miglioramenti che verranno registrati.
Contrariamente ad un’idea sopravvalutata, la rapidità d’azione nei
casi acuti è veloce (da alcuni minuti a qualche ora al massimo).
Secondo esempio, l’ortica: conosciuta per il suo effetto orticante (
dolore, bruciore, formicolii, rigonfiamento temporaneo circoscritto
della pelle che si presenta arrossata con una forte sensazione
pruriginosa -ponfi ), ogni volta che la pelle esprime una lesione
simile (orticaria), l’ortica (urtica urens o urtica dioica alla 5-7 ch)
lenisce il disagio.
La dinamizzazione (o potentizzazione) consiste nell’ imprimere al
medicinale scosse meccaniche energiche per renderlo più potente.
È realizzata durante la fabbricazione del medicinale.
Il medico omeopatico deve sempre abbinare in modo giusto
similitudine e diluizione per giungere alla guarigione del disturbo
anche se ovviamente l’intero processo richiede necessariamente
una visità medica personalizzata.
I medicinali da banco utili per curare disturbi benigni si
accontentano d’una similitudine lieve. Le diluizioni su indicate
sono efficienti. Il più conosciuto dei medicinali da banco è l’ Arnica
Montana. Il riferimento è lo shock traumatico. Dalla 5 alla 9 ch, 3
granuli ogni ora somministrati fin dall’inizio, aiuta ad assorbire l’
ematoma e il dolore consecutivi.
The effectiveness of homeopathic remedies depends on the law
of similars, dilution and dynamisation.
To understand similarity we take the example of the bee. If
you’ve been stung by this insect, you will notice that the skin
swells, turns red, burns and stings due to the effect of the poison
that we can overcome with cold compresses.
After insect bites, burns or sunburn – which have the same
characteristics as the case described above – then we can relieve
pain and promote healing using diluted bee venom – Apis
mellifica – from 5 to 9 ch – 3 pellets every hour, increasing based
on visible improvement of the condition. Contrary to common
belief, the speed of action in acute cases is fast (from several
minutes to a few hours at the most).
The second example, the nettle: known for its familiar effects
(discomfort, burning, tingling, temporary swelling in a restricted
area which goes red and has a strong itching sensation – wheals),
whenever the skin has similar lesions (hives), nettle (Urtica urens
and Urtica dioica to 5-7 ch) soothes the discomfort.
Stirring (or potentiation) consists in subjecting the medicament
to mechanical energetic shock to make it more powerful. It is
done during manufacture.
The homeopathic doctor should always combine similarity and
dilution in the right way to achieve the healing of the disorder
even if, obviously, the whole process necessarily requires a
medical examination.
Counter medications are useful for treating minor disorders and
employ a low degree of similarity. The recommended dilutions
are effective. The best-known of the counter medicines is Arnica
Montana. Used for traumatic shock. From 5 to 9 ch, 3 pellets
every hour administered from the start, it helps to absorb the
hematoma and the consequent discomfort.
Dott. Bernard Cadalen – medico omeopata. Studio di Sansepolcro:
V.Le A. Diaz, n.6. Studio di Città di Castello : c/o studio Dott. Giombini,
P.za Matteotti, n. 2. Info : 366 4197732/ 0575 750263/ docb.cad@
gmail.com
Dott. Cadalen Bernard – homeopathic doctor. Sansepolcro surgery:
6 Viale A. Diaz and in Città di Castello c/o surgery of Dr.. Giombini,
2 Piazza Matteotti. Info: 366 4197732/0575 750263/ docb.cad@
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LIFESTYLE
UN SEGNO (DI VITA) FORTE
A POWERFUL SIGN (OF LIFE)
di Simone Bandini
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Piercing & tattoo, Gloria e Guido Cinquilli
H
I
“Accade sempre così!”, ne è sicuro Guido Cinquilli. La memoria dei momenti
condivisi con il tatuatore rimane indelebile negli anni a venire: “Dietro
ogni tatuaggio c’è una storia a sé, un tempo emblematico che è spesso
sintomo di un nuovo inizio, di una rinascita o magari di una vittoria”.
Già una vittoria. Su se stessi, magari il superamento di un ostacolo, di una
stagione negativa o comunque conclusa della propria vita. Un passaggio
dello spirito che travolge ogni possibile replica del mondo materiale. Un
atto di arbitrio individuale sul divenire di uomini e cose.
In questa finestra di assoluto, appunto, si affaccia la sensibilità di Guido
Cinquilli che non può essere indifferente e mal si può assuefare alle storie
di vita che gli si presentano innanzi: “C’è sempre un racconto che mi
emoziona dietro un tatuaggio. In sedici anni di attività non ho fatto che
“It’s always like that!”, Guido Cinquilli is quite sure of that. The memory
of moments shared with your tattoo artist remain indelible in the years
to come: “Behind every tattoo there is a story, emblematic of a moment
that is often a sign of a new beginning, a rebirth, or maybe a win.”
A win for sure. Over ourselves, maybe the overcoming of an obstacle,
a bad season or at least a turn in our lives. A passage of the spirit
that overwhelms any possible aspect of the material world. An act of
individual agency in the evolution of men and things.
In this absolute window, of course, the sensitivity of Guido Cinquilli
reigns, he can not be indifferent and never becomes accustomed to the
life stories that come his way: “There’s always a story behind a tattoo
and that excites me. My sixteen years of work in this field reinforces
that belief. So I feel a great responsibility is invested in me: to interpret,
fix and perpetuate a unique moment in an art form.”
o incontrato Guido Cinquilli nel 2011 quando, sostenuto da
una volontà di ferro, decisi di incidere con un segno forte un periodo
di passaggio. Di quel primo tatuaggio ho un bellissimo ricordo: di
quei momenti intensi, dell’opera che prendeva forma e della forte
complicità saldata con il suo creatore. Un legame che somigliava ad
un destino, che accade di condividere nel cammino delle cose ultime
ed eterne. Si fa per dire…
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met Guido Cinquilli in 2011 when, with iron determination, I decided
to crystallize with a potent mark a period of transition. I have wonderful
memories of that first tattoo: of intense moments, the work taking shape
and wedded to a strong sense of complicity with its creator. A bond that
resembled a destiny, a sharing in the journey of essential and eternal
things. So to speak...
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rafforzare questa mia convinzione. Così mi sento investito di una grande
responsabilità: quella di interpretare, fissare ed eternare un tempo
irripetibile in una forma artistica”.
Già. Ma come avviene il processo creativo? Come si cristallizzano le idee
nella mano di Guido? “Le mie intuizioni sono generalmente immediate.
Grazie all’esperienza messa in cantiere mediata negli anni ho sviluppato
una capacità esclusiva di rappresentare le note fisiche e caratteriali delle
persone che richiedono la mia opera”.
La sua è una sorta di psicologia intuitiva. Ed in fondo, il suo talento non
è che una leggerezza gioiosa in grado di esprimere il suo volo: nel tratto,
nel disegno e nei colori.
Ma come si è evoluto il gusto nel mondo dei tatuaggi? Indubbiamente
Quite. But how does the creative process work here? How do the ideas
crystallize in Guido’s hands? “My intuitions are usually immediate. Thanks
to the hours put in over the years I have developed a unique ability to
capture the physical and character notes of the folk who come to me.”
His is a kind of intuitive psychology. And in the end, his talent is nothing
but a joyful lightness able to express his flight: the tracing, design and
colouring.
But how have tastes in the world of tattoos developed? Undoubtedly there
has been an update. At one time the obsessive requests were simple tribal
tattoos (and then a lot of stars and starlets...). The world of media – and in
particular the big networks, web and fashion magazines and business –
has definitely changed the perceptions and expectations of the masses:
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Dalla tradizione Maori
Imprevedibile, il Joker
Microdermal, brillanti nel tattoo
vi è stata un aggiornamento. Un tempo la richiesta ossessiva erano i
tattoo tribali semplici (e poi un sacco di stelle… e stelline!). Il mondo
dell’informazione - ed in particolare i grandi network, il web e le riviste di
moda e di settore – ha decisamente mutato la percezione e le aspettative
delle masse: “Oggi chi arriva nel mio studio è decisamente preparato ed
ha pressoché sempre le idee chiare”. Siano scritte, motti o frasi celebri,
disegni Old School (anni ’40 e ’50), maori o giapponesi, black & white
d’autore con animali, draghi ed arabe fenici ‒ queste opere raramente
prescindono dall’aspetto emotivo e personale. Sono tante infatti le
riflessioni ad effetto sulla vita e le frasi d’amore.
“Va tantissimo lo stile Old School, ispirato alla cultura dei marinai”,
conferma Guido. A tal proposito si sprecano pin-up, ancore, timoni,
stelle, rose dei venti, velieri e rondini e tutto ciò che si lega a questo
caleidoscopico immaginario.
Non di meno l’universo piercing conserva il suo fascino rivoluzionario.
Come nelle parole della sorella Gloria: “Il piercing è una scarica di
adrenalina che ti lega in senso materiale ed emotivo a chi se lo fa”. La
richiesta essenziale rimane la stessa: “Voglio cambiare, voglio la mia
libertà, voglio esprimere la mia personalità, voglio ritrovare me stesso”.
E dove si fa? “Oltre che, ovviamente, nei lobi delle orecchie, nell’ombelico,
nel sopracciglio e nella lingua. Ma anche altrove, senza eccedere in futili
stravaganze: “Negli ultimi tempi ho praticato un sacco di microdermal, di
solito un brillantino inserito in un tatuaggio”. Anche per Gloria Cinquilli il
piercing è un modo di esprimersi e raccontarsi.
“Nowadays, those who arrive at my studio are very knowledgeable and
almost always have quite clear ideas about what they want.” There are
words, famous sayings or phrases, Old School images (from the 40’s and
50’s), Maori or Japanese, black & white designs with animals, dragons and
Arabian phoenixes – these are rarely independent of the emotional and
the personal. Many are in fact reflections in effect on life and on words
of love.
“Old School, inspired by sailors’ culture, is very popular,” Guido tells me. In
this regard pin-ups abound, anchors, rudders, stars, compass roses, sailing
ships and swallows and everything that comes with this kaleidoscopic
imagery.
Nevertheless the universe of piercings retains its radical charm. As in the
words of his sister Gloria: “Piercing is an adrenaline rush that binds you
in a material sense and emotionally to those who do it.” The essential
requirement remains the same: “I want to change, I want my freedom, I
want to express my personality, I want to find myself.”
And where is it done? “In the earlobes, the navel, eyebrows and tongue of
course. But elsewhere too, without overdoing it with futile extravagance:
Lately I’ve been doing a lot of anchor piercing, usually a diamond set in a
tattoo.” For Gloria Cinquilli piercing is also a way to express ourselves and
speak out.
Info: Tel. 075 854314 / facebook: Cinquillitattoo Gloria E Guido /
[email protected]
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PIANO D’ACCUMULO
DEL CAPITALE?
PLAN FOR CAPITAL ACCUMULATION?
di Enrica Vannini
I
nvestire con il contagocce! Ogni volta che i mercati
finanziari attraversano fasi di ampia volatilità i
risparmiatori, per paura, sono tentati di modificare il
proprio portafoglio disinvestendo. Mantenere nervi saldi e
sangue freddo è più facile a dirsi che a farsi. Si è portati ad
immaginare scenari negativi ed irreversibili, dimenticando
che l’andamento dei mercati finanziari è ciclico e che
ad ogni discesa segue una rivalutazione dei valori, a cui
seguirà una nuova discesa.
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W
henever the financial markets go through stages of
high volatility savers are tempted out of fear to alter their
portfolio through disinvesting. Maintaining steady nerves
and cool is easier said than done. One can imagine negative
and irreversible scenarios, forgetting that the performance
of financial markets is cyclical and that every fall is followed
by a reassessment of values, followed by a new rise.
Non sapremo mai con precisione ed a priori quando le
quotazioni avranno raggiunto un valore minimo per comprare,
né quando i prezzi saranno al massimo per vendere. Possiamo
però sfruttare la volatilità dei mercati con il metodo del PAC
(Piano di accumulo capitale) la cui strategia di investimento ha
due principali finalità:
1- Creare un capitale attraverso l’accantonamento periodico
nel tempo di somme in base al reddito ed agli obiettivi di
ogni investitore. Ad esempio si può prevedere di effettuare
60 investimenti mensili di 200 € l’uno ed in 5 anni avremo
investito complessivamente 12.000,00 €.
2- Ridurre il rischio dell’investimento attraverso l’applicazione
del principio del Dollar Cost Average (DCA).
Questo sistema consiste nell’investire, ad intervalli temporali
regolari, la stessa somma di denaro per acquistare una o più
azioni in modo da bilanciare gli alti e bassi del mercato nel
tempo. Quando il mercato scende il versamento fisso consentirà
di comperare un maggior numero di azioni che, nelle fasi di
rialzo, aumenteranno il valore complessivo dell’investimento.
Gli intervalli temporali possono avere cadenze diverse: mensili,
trimestrali, semestrali o annuali. Un maggior frazionamento
è consigliabile in quanto l’effetto di mediazione del costo è
maggiore così come è preferibile investire in prodotti che
consentano la massima diversificazione quali i fondi comuni.
E’ dimostrato che i risultati sono soddisfacenti in tutte le
condizioni di mercato. Regolarità dei risparmi e sfruttamento
delle oscillazioni dei prezzi hanno il potenziale di generare
somme cospicue nel lungo termine che, in assenza di tale
metodo, non ci sarebbero.
Il primo a usare questo sistema fu, già negli anni ‘50, Benjamin
Graham, il maestro dell’analisi fondamentale e ispiratore di
Warren Buffett, imprenditore ed economista statunitense,
soprannominato l’oracolo di Omaha, considerato il più grande
value investor di sempre.
We will never know precisely and in advance when prices have
reached their lowest point for buying, nor when prices will be at
their highest for selling. But we can take advantage of market
volatility with the PAC Plan (capital accumulation) method
whose investment strategy has two main purposes:
1- Create capital through the provision of periodic amounts
based on the income and objectives of each investor. For
example, you can plan to make 60 monthly investments of €200
each, and in 5 years you will have invested a total of € 12,000.00.
2- Reduce investment risk through the application of the
principle of Dollar Cost Average (DCA).
This system consists of investing, at regular time intervals, the
same amount of money to buy one or more shares in order to
balance the ups and downs of the market over time. When the
market goes down the fixed payment will allow you to buy a
greater number of shares which, in upturns, will increase the
overall value of the investment.
The time interval may have different cadences: monthly,
quarterly, half-yearly or yearly. A greater fragmentation is
advisable as the mediating effect of the cost is higher as it
is preferable to invest in products that enable maximum
diversification such as mutual funds.
It has been shown that the results here are satisfactory in all
market conditions. Regular savings and the exploitation of price
fluctuations have the potential to generate more substantial
sums in the long term than there would be in the absence of
such a method.
The first to use this system already back in the 1950s, was
Benjamin Graham, a master of fundamental analysis and an
inspiration for Warren Buffett, American entrepreneur and
economist, dubbed the “Oracle of Omaha”, considered the
greatest value investor of all time.
Se volete confrontarvi con Enrica Vannini:
[email protected] / 329 6172331 / 075 8553540
If you want to contact Enrica Vannini: [email protected]/
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LIFESTYLE
COMBATTERE LO STRESS CON IL PILATES
COMBAT STRESS WITH PILATES
di Simona Santi
L
avoro, famiglia, figli. La vita quotidiana di ciascuno di
noi è una lotta continua contro le lancette dell’orologio che
implacabili segnano il passare del tempo mettendoci di fronte
alle nostre responsabilità. Alle cose fatte, a quelle non fatte,
agli impegni assolti e viceversa a quelli mancati. Tensioni e
incombenze che portano a una “dissociazione” tra il nostro
corpo e la nostra mente che anziché essere parti di quel tutto
che è la “persona”, prendono a…viaggiare su binari opposti.
Traducendosi in tensioni muscolari e dolori che costituiscono
il primo sintomo di una condizione di non-equilibrio per
rimediare alla quale diventa utile seguire lezioni di pilates.
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In particolar modo, coloro che svolgono un lavoro molto sedentario
sostengono giornalmente una mole - certe volte eccessiva - di
lavoro mentale a cui non affiancano una adeguata attività fisica.
Questo li porta di conseguenza a non ascoltare più il proprio
corpo che finisce per non riuscire più a recuperare la stanchezza e
superare lo stress. Incapaci di rigenerarsi nella maniera appropriata,
tali persone saranno, col passare del tempo, più soggette rispetto
ad altre all’insorgenza di problemi quali mal di schiena, mal di
testa, dolori alla cervicale e disturbi del sonno. Lezioni appropriate
di pilates possono permettere di riportare la mente al corpo
riequilibrando adeguatamente il sistema. Come?
Innanzitutto tramite una rieducazione al respiro che parte
dall’insegnamento di varie modalità di respirazione, quindi,
in secondo luogo, legando il respiro al movimento “corretto”
e portando gradualmente la persona a restare in “ascolto” del
proprio corpo, non solo in situazioni “statiche” ma anche mentre il
corpo è in movimento.
Tutto questo permetterà alla mente di rilassarsi lasciando andare
i pensieri che si affollano in essa senza che questo significhi
dimenticare e “perdere contatto” con la realtà ma certamente dopo
la lezione si avrà raggiunto una maggiore lucidità nell’affrontare la
propria vita e le incombenze quotidiane che essa richiede.
Lo Studio Pilates La Grande Onda si trova a Città di Castello in via C. Collodi,
n.3. Per maggiori informazioni: 075 8522351/ 347 3753963 (Mattia)/ 347
2663913 (Giorgio)/ 335 1719617 (Shanti)/ www.pilatescastello.it
W
ork, family, children. The daily life of each one of us is a
constant struggle against the clock that marks the relentless
passage of time delivering us up to all our responsibilities.
Things done and not done , the commitments made and
fulfilled and vice versa those we missed. Tensions and tasks
that lead to a “decoupling” of body and mind that, instead
of being parts of a whole; that is the “person”, take off along
the rails... from the opposite platform. Resulting in muscle
tension and pain that are the first symptoms of a condition
of disequilibrium which can usefully be remedied through
taking pilates classes.
In particular, those who have a very sedentary job and who have
become accustomed over time to over-performing mentally but
with very little physical activity, a situation that inevitably leads
them to stop listening to the body and that ends up with not
being able to recover from fatigue and stress. If the appropriate
regeneration is thwarted then these people will be more likely
over time to suffer from problems such as back pain, headaches,
neck pain and sleep disorders.
Appropriate classes of pilates can manage, however, to bring the
mind and the body back in harmony by properly rebalancing the
whole system. How?
First, through a re-education of breathing that starts with the
teaching of various ways of breathing, and then, secondly, linking
breath to “correct” movement and gradually bringing the person
back in touch with and “listening” to their body, not just in static
situations but also while the body is in motion. All this allows
the mind to relax by letting go of the thoughts that crowd into
it – without this meaning forgetting and losing touch with reality
– but for sure after a lesson you will have achieved greater clarity
in dealing with your life and the daily tasks that are a part of it.
Studio Pilates La Grande Onda (“The Great Wave”) is at 3 Via C. Collodi, Città
di Castello. For more information, please contact: 075 8522351/347 3753963
(Mattia)/ 347 2663913 (Giorgio)/ 335 1719617 (Shanti)/ www.pilatescastello.it
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LEZIONI DI KARATE
A KARATE LESSON
di Simona Santi e Marco Olimpieri
D
isciplina antichissima legata alla cultura
giapponese, poi evolutasi in metodo di
combattimento - ma inizialmente riservata solo agli
uomini - il karate è un’arte marziale che prevede la
difesa personale a mani nude senza l’ausilio di armi.
Dei suoi principi e del suo valore educativo abbiamo
parlato con il M° Marco Olimpieri - V dan Karate della palestra “Gymnasium” di Città di Castello che
dal 1988 nella sede storica di via Borsellino ospita
un’Associazione Sportiva Dilettantistica.
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VALLEY LIFE:Il karate tra storia ed evoluzione…
MARCO OLIMPIERI: Per quanto riguarda l’aspetto storico
del karate, consiglio di consultare il libro di Alfredo Principato
“Fondamenti di karate-Do” dal quale si può trarre una buona
indicazione sulla genesi delle arti marziali e del karate. E’
importante sottolineare l’evoluzione che ha avuto il karate
nella cultura occidentale: notare come i concetti pedagogici
dell’attività motoria praticata in occidente - e da noi - uniti ai
nostri valori della pratica sportiva abbiano attirato l’interesse
dei più giovani ed in particolare dei bambini di età compresa
fra i 5 e i 12 anni. Il cambio di impostazione didattica e il
miglioramento delle metodiche di allenamento hanno portato
infine ad un grande incremento della qualità tecnico-atletico del
praticante medio, con benefici per tutto il movimento che si è in
questo modo aperto a prospettive diverse e più ampie.
VL: In che modo si è concretizzato questo processo evolutivo?
MO: Per non cadere nel tecnicismo direi che si è passati da
un insegnamento di prima generazione – troppo legato ad un
contesto gerarchico tipico della cultura giapponese – all’interno
del quale i bambini con una motivazione non fortemente
strutturata avevano difficoltà ad inserirsi, a quello attuale che
privilegia l’aspetto ludico della disciplina senza tralasciare
quello educativo-comportamentale. Grazie alla preparazione
tecnica dei singoli e delle federazioni sportive sono stati
formati tecnici sempre più preparati, in grado di supportare le
necessità psico-fisiche dei giovani praticanti.
VL: Il karate e gli adulti…
MO: Coloro che ad una certa età riprendono un’attività
ginnico-sportiva incontrano spesso delle difficoltà che vanno
dalla capacità di rimettersi in gioco - per chi è già a conoscenza
della disciplina - e riprendersi ad allenarsi a quella di doversi
misurare, anche senza velleità agonistiche, con le nuove
generazioni che fanno inevitabilmente da stimolo. Intraprendere
invece per la prima volta la pratica del karate da adulto significa
strutturare ex novo dei processi psico-motori che necessitano
di una pratica costante e tempi di metabolizzazione lunghi.
Indubbiamente l’allenamento degli adulti è molto gratificante
anche per il tecnico poiché chi fa una scelta di questo tipo lo fa
spinto da una forte motivazione.
VL: Cosa rappresenta il combattimento nel karate?
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Il Maestro Marco Olimpieri , V dan karate
A
n ancient discipline deeply embedded in Japanese
culture that developed as a method of combat, initially
reserved for men only, karate is a martial art that involves
defending oneself with one’s bare hands, without the use
of any weapons. We talked with Maestro Marco Olimpieri
V-dan Karate about its principles and its educational
value. He has been the owner of the Gymnasium gym
of Città di Castello since 1988 at its long-established site
in Via Borsellino which houses the Amateur Sports Club
dedicated to the practice and teaching of this ancient
discipline.
VL: The history and evolution of karate.
M O: As far as the historical aspect of karate, please consult the
book by Alfredo Principato Fundamentals of Karate-Do from
which you can gain a good idea of the origin of martial arts
and karate. It’s important to note the evolution that karate has
made in the Western world: note how the pedagogical concepts
of physical activity practiced in the West – together with our
sporting values – have attracted the interest of young people
and particularly children aged between 5 and 12 years. The
change of teaching approach and the improvement of training
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methods has finally led to a great increase in the technical and
athletic ability of the average practitioner, with benefits for the
whole movement which is actually very open to different and
wider perspectives.
VL: How did this process of evolution come about?
M O: Not to get too technical, I would say that it has gone
from the first generation of teachers – too tied to a hierarchical
MO: Nella pratica del karate ognuno con proprie fondate
ragioni può trovare una sua motivazione e una sua identità: c’è
chi cerca le sicurezze di cui ha bisogno, un perfezionamento
tecnico-gestuale o semplicemente una ricerca estetica del gesto.
Il combattimento, pur veicolato da un regolamento che tende
ad evitare lesioni dei contendenti, vuole rievocare una contesa
estrema dove si metteva in gioco qualcosa più del risultato:
Aggiornamento tecnico in palestra
l’incolumità fisica. Evidente la differenza dialettica fra sport noti
come il pugilato - dove si usa solitamente il termine “incontro”
ad indicare una competizione -e le arti marziali dove il termine
combattimento indica l’essenza più alta della pratica che da
all’atleta le sensazioni psico-fisiche più forti senza trascendere
nella violenza gratuita.
Abbiamo parlato con Marco Olimpieri della A.S.D
“Gymnasium” di Città di Castello, via Paolo Borsellino / Tel.
075 8520205 / 340 5643081 / e.mail: [email protected]
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context typical of Japanese culture – in which the kids who
didn’t themselves have a highly structured motivation had
difficulty entering, whereas the current emphasis is on the fun
aspect of the discipline but without neglecting the educationalbehavioural side. Thanks to technical training by the various
sports federations we now have trained experts who are
increasingly prepared to support the characteristic psychophysical needs of young practitioners.
VL: Karate and adults.
M O: Those who take up gymnastic and sporting activity at
a certain age often encounter difficulties ranging from the
ability to pick up the threads again – that’s to say those who are
already familiar with the discipline – or to get training again
sufficiently, even without competitive goals, with the new
generations who are also a stimulus. If instead it’s the first time
they have practiced karate then as an adult it means structuring
the psycho-motor processes ex novo which requires constant
practice and long periods for metabolisation. Undoubtedly,
training adults is very rewarding for the coach because those
who make a choice like this are driven by powerful motivation.
VL: What is the combat aspect of karate?
M O: Everyone can find their own well-founded reasons and
motivations for doing karate, each with its own justification
and nature: there are those who look for the feeling of security
they require, or to achieve perfection in technique and form –
or simply for the aesthetic aspect. Combat in karate, though
governed in a way that tends to avoid any injury to the
contenders, tries to evoke an extreme struggle where you strive
for something more than just doing physical injury to your
opponent. There is a clear difference between a well-known
sport like boxing – which usually uses the term “match” to
indicate an encounter while in martial arts the term combat
indicates the highest essence of the practice where the athlete
experiences powerful psycho-physical sensations without
descending into gratuitous violence.
The Gymnasium Amateur Sports Club is in Via Paolo
Borsellino, Città di Castello. For info: 075 8520205/
340 5643081/ [email protected]
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IL CALORE NATURALE DEL PELLET
NATURAL WARMTH FROM PELLETS
di Simona Santi
Lo stabilimento di Monterchi
La mappa dei produttori e distributori certificati
E
E
Specializzata nella raccolta, trasformazione e commercializzazione
di materiali legnosi specifici per il settore energetico, industriale e
zootecnico, la ditta – operante già dal 1996, inizialmente nella vicina
Sansepolcro ma trasferitasi poi nel 2001 a Pantaneto, nella zona
artigianale periferica del comune di Monterchi - è la creatura di Roberto
Antonelli e della moglie Giovanna: cui si affiancano, come in una grande
famiglia, i fidati collaboratori, i quali sono resi partecipi e coinvolti nei
processi decisionali.
Un’avventura che ha preso il volo quasi per caso in seguito all’acquisto
di una stufa a pellet che solleticò la curiosità di Roberto che, dopo
alcuni viaggi in Austria e Germania, decise di studiare da vicino,
minuziosamente, il funzionamento del pellet – ed in seguito i relativi
Specializing in the collection, processing and marketing of
wood-based materials specific to the industrial, livestock and
energy sectors, the company – active since 1996, initially in
nearby Sansepolcro but then moving in 2001 to Pantaneto, in
the industrial area around the small town of Monterchi – is the
brainchild of Roberto Antonelli and his wife Giovanna, flanked
by, like in a big family, trusted associates, who also participate
and are involved in decision-making processes.
An adventure that took flight almost by accident after
purchasing a pellet stove that tickled the curiosity of Roberto
who, after a few trips to Austria, decided to study closely,
minutely, the operation of the pellet system and its methods
of production.
cologia, riduzione dell’inquinamento, risparmio energetico,
riciclo delle risorse: l’attenzione per la salvaguardia del pianeta e
dell’ambiente in cui viviamo è ormai diventata parte del nostro vivere
quotidiano. Ognuno di noi, nelle piccole e grandi scelte della vita di
tutti i giorni, deve sentirsi responsabile a suo modo dell’ecosistema
globale e del suo equilibrio.
Nei fatti, il riscaldamento domestico è oggi una delle principali fonti
di inquinamento. Certo non possiamo fare a meno di riscaldare
le nostre case ma possiamo scegliere di utilizzare materiali che
riducono al minimo l’impatto ambientale assicurando comunque
un alto rendimento energetico. Di sicuro, tra le biomasse che
garantiscono elevate prestazioni c’è, da anni ormai, il pellet che porta direttamente dal bosco nelle nostre case il suo calore
naturale. Ne parliamo con Roberto Antonelli, a capo di un’azienda,
la “Pelletslegno” che ha di recente ottenuto due importanti
certificazioni europee.
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cology, pollution reduction, energy conservation, the
recycling of resources: the focus on the preservation of the
planet and the environment in which we live has become
part of our daily lives. Each of us, in our small and big
choices in life every day must feel responsible in their own
way for the global ecosystem and its balance.
In fact, home heating is now one of the main sources of
pollution. Of course we can not do without heating our
homes but we can choose to use materials that minimize
the environmental impact whilst ensuring high energy
efficiency. Of course, from the biomass materials that
ensure high performance there has been, for some years
now, the pellet – which brings its natural warmth directly
from the woods into our homes. We spoke with Roberto
Antonelli, head of a company, Antonelli Pellets which
recently achieved two major European certifications.
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metodi di produzione.
Quindi, la decisione di trasporre in Valtiberina la sua ricerca: un
prodotto che, dati alla mano, garantisce un vantaggio economico
sensibile con un abbattimento dei costi del 35/40% rispetto
al metano e addirittura del 55% rispetto al gasolio con un alto
potere calorico – poiché sviluppa dalle 4800 alle 5000-5200 Kcal.
Dati che vanno ad assommarsi alla sensibile riduzione del livello
di emissioni inquinanti e che assicura quindi un’energia pulita,
Then the decision to apply his research to the Tiber Valley: this is a
product that as the data shows guarantees significant economic
advantage with a reduction in costs of 35/40% compared to
natural gas and even 55% compared to diesel fuel and has a high
calorific power output, from 4800 to 5000-5200 Kcal.
Data shows it produces a significant reduction in the level of
pollutant emissions and thus ensures clean energy, achieved by
La cippatrice al lavoro
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Il pellet, ecologico ed economico
Il pellet a domicilio
data da un controllo costante sulla qualità del prodotto finito
ottenuta attraverso analisi giornaliere di laboratorio – effettuate
all’interno della stessa azienda – mentre un altro laboratorio
apposito controlla i lotti di produzione.
La stessa produzione avviene con moderni impianti
automatizzati che consentono la trasformazione durante
tutte le fasi di lavorazione fino al prodotto finito, pronto per la
commercializzazione: un pellet italiano - marchiato EN-Plus in
classe A1 (Cert. IT005) che ne attesta la certificazione europea di
filiera - realizzato con legni esclusivamente locali: abete e faggio
ma anche pino ed altre latifoglie.
L’azienda inoltre è una delle nove realtà certificate del territorio
nazionale e una delle quattro ad avere certificate anche le
autobotti con cui provvede allo stoccaggio diretto del pellet
sfuso (Cert. IT305) - che rappresenta il sistema più comodo ed
ecologico di approvvigionamento - proprio perché il pellet viene
pompato direttamente nel silos collegato alla caldaia.
a constant check on the quality of the finished product obtained
through daily laboratory analysis – done in-house – while another
appropriate laboratory controls the production chain.
The production itself takes place with modern automated systems
that enable processing of all stages up to the finished product,
bringing an all-Italian pellet to market – branded EN-Plus in class
A1 (Cert. IT005) that attests to the European certification of the
supply chain and made with exclusively local wood: fir and beech
but also pine and various hardwoods.
The company is also one of only nine certified firms in the country
and one of four to have also certified the robots which provide
direct storage of wood pellets in bulk (Cert. IT305) – which makes
the system more convenient and environmentally friendly –
because the pellet is pumped directly into the silos connected to
the boiler.
Antonelli “Pelletslegno” si trova in località Riolo a Monterchi (AR).
Per info: 0575 708803 / [email protected]
Antonelli Pelletslegno is in Loc. Riolo of Monterchi (AR). For info:
0575 708803 / [email protected]
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UNA CASA BELLA E SANA
A BEAUTIFUL AND HEALTY HOUSE
di Simona Santi
La condensa, un nemico
Chiamasi muffa
L
a condensa è un fenomeno naturale dovuto all’evaporazione
dell’acqua presente nell’aria: quando la temperatura si alza, l’aria
assorbe il vapore acqueo fino alla saturazione, quindi, quando si
abbassa, l’aria espelle il vapore che, a contatto con una superficie
più fredda, si condensa trasformandosi in gocce d’acqua.
Sempre più spesso le persone lamentano formazione di macchie
di condensa o muffa in casa, soprattutto negli angoli delle stanze
o nelle pareti dietro ai mobili.
Come fare ad eliminarle?
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Lo abbiamo chiesto ai nostri esperti della “Tecnovernici”, i quali ci hanno
spiegato che la condensa tende a generarsi dove c’è poca circolazione
di aria oppure sulle pareti perimetrali, soprattutto se esposte a nord,
per la differenza di temperatura tra interno ed esterno ed è la causa
principale della generazione - e conseguente proliferazione - di
muffe, alghe e funghi che oltre ad essere esteticamente non proprio
piacevoli, possono danneggiare anche la nostra salute.
Come si può combatterli?
Con un ciclo specifico che per prima cosa parte dal controllo sulla
presenza di eventuali infestazioni attive. In secondo luogo dovremo
andare ad applicare sulle superfici interessate il decontaminante
murale necessario che deve essere passato senza spazzolare la
vernice preesistente - per evitare che le spore si propaghino sulle altre
superfici - e lasciato agire per 24 ore. Un’operazione che ci permetterà
non soltanto di fissare al meglio il decontaminante ma di farlo agire
in profondità.
La fase successiva potrà prevedere l’applicazione di una mano di
prodotto fissativo cui dovremo far seguire due mani di un adeguato
prodotto di finitura, scegliendo fra una pittura antimuffa - che
contiene i principi attivi necessari per contrastare l’insorgere della
muffe – traspirante o lavabile e una pittura termoisolante che contiene
microsfere cave, che hanno un effetto isolante.
Tutte queste operazioni oltre che prevenire l’insorgenza di muffe,
alghe e funghi, ci permetteranno di mantenere sana e accogliente
la nostra casa senza rinunciare ai colori che più ci piacciono e che
preferiamo perché tutti i prodotti indicati sono realizzabili in una vasta
gamma di nuances pastello tra cui sarà facile scegliere il colore più
adatto ai nostri gusti e alle nostre esigenze abitative.
“Tecnovernici” si trova a Città di Castello in via Sicilia, n. 10: Info: 075
8511765. Ad Umbertide “Centrovernici” è in via Madonna del Moro, n. 2.
Info: 075 9417634
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L’intervento su una parete
C
ondensation is a natural phenomenon caused by the
evaporation of water present in the air; when the temperature
rises, air absorbs water vapour up to its saturation point, and
then, when the temperature drops, the air expels the vapour
and if it’s in contact with a cooler surface, the vapour condenses,
turning into water droplets.
More and more these days people complain about condensation
stains or mould in their homes, especially in the corners of
rooms or on walls behind furniture.
How can one eliminate it?
We asked the experts at Tecnovernici.
They explained that condensation tends to arise where there is
little air circulation or on outside walls, especially if exposed to the
north, as the temperature difference between inside and outside is
the main cause of the generation and subsequent proliferation of
mould, algae and fungi that, in addition to being aesthetically not
very pleasing, can also damage our health.
How can you fight them?
With a round of specific treatments, firstly to check the presence of
any active infestations. Secondly, we apply decontaminant to the
affected areas without brushing the existing paintwork – to prevent
the spores from spreading to other surfaces – and leave it on to
act for 24 hours. This operation allows us not only to determine the
best decontaminant but to let it act in depth.
The next phase may require the application of a coat of fixative
which we will follow with two coats of a proper finishing product,
choosing a breathable and washable anti-mould paint – which
contains the active ingredients needed to counter the onset of
mould – and a paint containing hollow microspheres, which have
an insulating effect.
All of these operations prevent the onset of mould, algae and fungi
and will allow us to maintain a healthy and cosy home without
giving up the colours that we like and that is why we prefer
products available in a range of pastel shades, from amongst which
it is easy to choose the most suitable colour to our tastes and our
home requirements.
Tecnovernici is at 10 Via Sicilia, Città di Castello: Info: 075 8511765.
Umbertide: Centrovernici is at 2 Via Madonna del Moro, Umbertide.
Info: 075 9417634.
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PLEASURE
“NE APPROFITTO PER FARE UN PO’ DI MUSICA”
“I TAKE ADVANTAGE OF THE CHANCE TO MAKE SOME MUSIC”
di Raffaella Fava
Live al Cantuccio con Mirko Martinelli
E’
A
A Piobbico, gioiello medievale nell’entroterra marchigiano, c’è
un posto in cui la passione per il vino e quella per la musica si
uniscono per mano di Mirko Martinelli, classe 1975, il quale ci
accoglie nel suo locale con l’affabilità di chi da anni lavora a
contatto quotidiano con la gente.
Diplomato alla scuola alberghiera, Mirko, maitre di sala in Italia e
all’estero, si è dedicato poi totalmente all’enologia diventando un
esperto sommelier. Il Cantuccio nasce nel 2006 e da allora, grazie
all’abilità culinaria di Mirko ed all’offerta di prodotti di qualità,
questo locale si è conquistato una nutrita schiera di habitués.
“La musica è una costante della mia vita – racconta – e non c’è
un momento della giornata in cui essa non faccia da sfondo alle
mie attività quotidiane. E’ la mia passione insieme a quella per i
grandi vini”.
E quanto riferito dal padrone di casa è testimoniato dalla variegata
esposizione di etichette di alto livello unitamente al sottofondo di
Mtv che accompagna il tempo della nostra chiacchierata, la quale
infine si conclude col calendario della prima tranche di serate
live: si comincia giovedì 2 ottobre con “Ligacover”, duo acustico
in tributo al cantautore italiano Ligabue, quindi, a seguire, ,“Il
caffè dei due mulini”, cantautorato folk e teatro canzone giovedì
9 ottobre , “Laurie Blue”, giovedì 16 ottobre , serata dedicata
alla cantautrice inglese Adele. Per finire, giovedì 23“The Sound
Messenger”, rivisitazione in chiave bossanova di alcuni dei brani
più famosi di sempre e giovedì 30, la storia del rock dai Beatles
ai giorni nostri con i “The Sonnies Band”.
In Piobbico, a medieval jewel in the Marche hinterlands, there
is a place where the passion for wine and the passion for music
hold hands in the person of Mirko Martinelli, born in 1975, who
welcomes us to his venue with the affability of one who has
worked for years in daily contact with people.
A hotel school graduate, Mirko was a maitre d’ in both Italy and
abroad and then devoted himself entirely to oenology to become
an expert sommelier.
Il Cantuccio was set up in 2006 and since then, thanks to Mirko’s
culinary skills and the provision of high quality products, the
venue has gained a large group of regulars.
“Music is a constant in my life” – he tells me – “and there’s not
a time of day when it’s not creating the background to my daily
round. Along with fine wine music is my great passion.”
And what the Cantuccio’s owner has just told us is testified to by
a varied display of high-level wine bottles together with MTV
playing in the background during our chat, which ends up with
the schedule for the first series of live shows here that start on
Thursday October 2nd with Ligacover, an acoustic duo tribute
band to Italian singer Ligabue, followed then by, Il caffè dei due
mulini, with folk and theatre songs on Thursday October 9th and
Laurie Blue on Thursday October 16th with an evening dedicated
to the English singer-songwriter Adele. Finally, on Thursday 23rd
The Sound Messenger with bossa nova versions of some of the
most famous songs of all time and on Thursday 30th, the history
of rock from the Beatles to the present day with The Sonnies Band.
In Cantuccio Winebar è a Piobbico in via S. Maria, 6/B. Per info
e prenotazioni 3200588112. Email: cantucciowinebar@gmail.
com / facebook: mirko martinelli. Tutti i sabati aperitivo a buffet
dalle ore 19,00. Chiuso la domenica.
Cantuccio Winebar 6/B Via S. Maria, Piobbico. For info and
reservations 3200588112. Email: [email protected].
www.facebook.com/mirko.martinelli.75. Every Saturday appetizer
buffet from 19.00. Closed on Sundays.
questo il nome della serie di concerti live che si
terranno, a partire da ottobre, al Cantuccio Winebar, punto
di ritrovo alle pendici del Monte Nerone dove il piacere della
cucina incontra l’arte della musica.
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nd this is the name used for the series of live concerts
to be held, starting in October, at the Cantuccio Winebar
a meeting place on the slopes of Monte Nerone where the
pleasures of the palate meet the art of music.
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Christian
Ullrich e la
Latte Art
LIFESTYLE
CHRISTIAN ULLRICH
A EUROCHOCOLATE
CHRISTIAN ULLRICH
AT EUROCHOCOLATE
di Simona Santi
S
C
arà Caffè River ad animare a Perugia il 26 ottobre
l’evento conclusivo di Eurochocolate 2014 con una dedica
esclusiva alla Latte Art. Ospite d’eccezione, dalla Germania,
Christian Ullrich, Campione del Mondo di Latte Art 2014
che sarà ad Arezzo domenica 26 ottobre - presso il Coffee
O’Clock - per una dimostrazione – e che raggiungerà Perugia
nel pomeriggio per una due ore no-stop di Latte Art Show,
presso la grande tensostruttura di Piazza IV Novembre.
affè River will be hosting the exclusive final event
at Eurochocolate 2014 in Perugia on October 26th
dedicated to “Latte Art”. A special guest from Germany,
Christian Ullrich, World Champion of Latte Art 2014 will
be in Arezzo on Sunday, October 26th – at Coffee O’Clock
for a demonstration – and he will get to Perugia in the
afternoon for a two hours non-stop Latte Art Show in the
large marquee in Piazza IV Novembre.
Nato e cresciuto in Germania, vicino a Leipzig, classe 1988,
Christian Ullrich detiene il titolo di Campione del Mondo di
Latte Art. Un riconoscimento giunto al termine di un percorso
che per Christian comincia nel 2007 quando partecipa ad un
workshop dove assiste alla realizzazione di un cuore in una
tazza.
“Fu allora che decisi che lo avrei imparato anche io” – dirà nel
corso di un’intervista.
Barista-coach in locali pubblici e torrefazioni, barista freelance
in occasione di fiere ed eventi, Christian ha più volte dichiarato
che la formazione è una tappa fondamentale per realizzare un
buon caffè, trovare ispirazioni, incontrare persone con la stessa
passione ed alimentare la propria motivazione nel lavoro.
“La prima reazione delle persone di fronte ad un cappuccino
decorato è: “E’ troppo bello per berlo!” oppure ci sono coloro
che, non accorgendosi della decorazione, mettono lo zucchero
nel cappuccino, mescolano e bevono.
Il caffè è ogni giorno un’avventura, con le sue note ed i suoi
aromi. Amo scoprire nuovi caffè, provenienti da differenti paesi
e vorrei poter sensibilizzare le persone di tutto il mondo sulla
ricerca di una più alta qualità nel caffè, offrendo un’esperienza
ogni volta diversa.
Dalle 4 alle 8 ore al giorno di allenamento per preparasi alla
coppa del Mondo, 350 litri di latte e 25 Kg di espresso. Sono
questi i numeri di un campione. Sono queste le carte vincenti
di Christian a cui è stato chiesto cosa consiglierebbe a chi, alle
prime armi, si vuole cimentare nella Latte Art
– di nuovo ad Arezzo il 27 e 28 ottobre per dei
corsi a numero chiuso.
“La cosa più importante è divertirsi e sentirsi
liberi. E poi realizzare un ottimo espresso
utilizzando un latte ben montato che deve
essere versato con diversi bricchi.”
Il sogno nel cassetto di un campione del
Mondo? Il Barista Championship 2015!
Born in 1988 and raised near Leipzig in Germany, Christian
Ullrich holds the title of “World Champion of Latte Art”. This
recognition came at the end of a journey that began in 2007
when Christian participated in a workshop where he saw the
creation of a heart shape in a cup.
“It was then that I decided that I would like to learn to do that 63
too” as he tells me in an interview.
Barista-coach in coffee venues and roasters, freelance barista at
fairs and events, Christian has repeatedly stated that training is
a fundamental step in producing a good cup of coffee, finding
one’s inspiration, meeting people with the same passion and
nurturing one’s motivation in the workplace.
“The first reaction people have when they see a decorated
cappuccino is: ‘It’s too beautiful to drink!’ or there are those
who, not noticing the decoration, add sugar to the cappuccino,
stir it and drink it.
Coffee is an adventure every day, with its flavour notes and
aromas. I love discovering new coffee from different countries
and I wish I could turn people from all over the world on to this
search for higher quality coffee, offering a different experience
every time.
From 4 to 8 hours a day of training to prepare for the World
Cup, 350 litres of milk and 25 pounds of espresso coffee. These
are a champion’s numbers. And these are actually the trump
cards of our Christian who was then asked what he would
recommend to beginners who want to tackle the challenges
of “Latte Art”.
“The most important thing is to
have fun and feel free. And then
make a great espresso using
well-frothed milk which should
be poured with different jugs.”
A world champion’s dream? The
Barista Championship 2015!
For info and registration: 0575
299867/ [email protected]
Per info ed iscrizioni presso il Caffè River Training
Centre: 0575 299867 / [email protected]
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LA BOTTEGA HI-TECH
di Simona Santi
Alessandro Cecconi, maestro di coltello
Q
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ualità, cortesia. Un sorriso che si spande da dietro
il bancone e che significa “buongiorno, benvenuto”.
La garanzia di trovare in un ambiente raccolto, quasi
Il banco della gastronomia
intimo, la serietà di persone che mettono prima del
lavoro il rapporto umano con gli altri. Facendo si che
le primizie dietro al banco della gastronomia - così
uality, courtesy. A smile that spreads out from
come sugli scaffali della “Bottega di Meltina” - siano behind the counter and that means “Hello, welcome”.
una delizia per gli occhi ancora prima che al palato. Here you’re guaranteed to find a friendly, almost intimate
Questa la chiave del successo di un piccolo esercizio place, achieved with the seriousness of people who put
della periferia tifernate che dal 2007 ha voluto dare vita e relationships with others ahead of work. Making sure
concretizzare una realtà che, quasi in controtendenza con un that the “first fruits” which can be seen behind the deli
mondo che già allora era proiettato verso il futuro, faceva del counter as well as on the shelves of La Bottega di Meltina
recupero di valori del passato la sua vera forza.
“La nostra volontà - mi dice Alessandro Cecconi che assieme are a feast for the eyes even before they reach the palate.
Q
alla moglie Francesca gestisce la Bottega – era allora ed è
ancor oggi quella di offrire innanzitutto la garanzia di un
servizio a tutte quelle persone che per esigenze di studio o
lavoro non rientrano a casa a pranzo oppure per mancanza di
tempo e per le necessità quotidiane di dover gestire lavoro,
famiglia e figli hanno tempi…come dire… ristretti!”
Con la garanzia di acquistare soltanto prodotti genuinamente
made in Italy, freschi e di giornata, sarà un autentico viaggio
nel gusto quello che permetteremo di fare alle nostre papille
gustative che verranno guidate dall’olfatto verso le tante
prelibatezze con cui Alessandro e Francesca colorano il
negozio.
Per gli amanti dei sapori decisi, assolutamente da non
perdere i salumi - il prosciutto crudo casareccio di “Cesare”, mi
dice sorridente Alessandro, quasi come fosse, oltre che una
sua, anche una mia vecchia conoscenza e i salami - oppure
le svariate preparazioni di paste fredde, salse, latticini e
formaggi. Che potremo assaggiare oltre che nelle varietà care
alla nostra tradizione gastronomica anche nelle molteplici
declinazioni, regionali e internazionali, che costituiscono una
inevitabile tentazione e una gustosissima curiosità.
Come l’oro de Cabras, la bottarga di Muggine: un autentico
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This is the key to the success of this little business on the outskirts
of Castello which has, since 2007, tried to bring to life and realize
something that is almost in contrast to our world which was
foreseen even then – the recovery of the values of the past, giving
them their true force.
“Our wish” – Alessandro Cecconi who with his wife Francesca
manages the Bottega tells me – “was then and still is to offer a
great service to all those people who, through the necessities of
study or work cannot get home for lunch or generally, with the
daily needs of having to manage work, family and children their
time is... you know... rather tight!”
With the guarantee that here you’ll find only genuinely Italian
products, freshly made each day, there’s a real journey in
flavour on offer and we can allow our taste buds to be guided
by the delicious smell of the many wonderful things with which
Alessandro and Francesca colour their shop .
Lovers of great flavours shouldn’t miss out on the cold cuts – like
Cesare’s homemade prosciutto, Alessandro recounts smilingly,
almost as if we were old friends and then there’s the salami –
or the various dishes of cold pasta, sauces, dairy products and
cheeses. We can taste here not only the varieties so beloved in our
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Tra gli scaffali del minimarket
capolavoro della cucina sarda che si rivela ottima se usata
per condire gli spaghetti, fatta a fettine sottili oppure per
accompagnare delle bruschette guarnite con pomodorini
conditi oppure la bresaola di toro, una vera rarità prodotta
con carni fresche delle razze pregiate chianina o limousine,
dal profumo intenso per una specialità il cui gusto morbido e
rotondo la rendono eccezionale anche se gustata al naturale.
own local gastronomic tradition but also in many regional and
international facets of foods which are inevitably temptations and
tasty curiosities.
Like “Cabras gold” dried mullet roe; a masterpiece of Sardinian
cuisine that is a marvel with spaghetti, cut in thin slices or with
bruschette garnished with cherry seasoned tomatoes or bresaola di
toro a real rarity produced from fresh meat of the special Chianina
or Limousine breeds with an intense fragrance, a specialty whose
soft and rounded taste make it exceptional even enjoyed au
naturel. And then how to resist the lure of a first course if done
using the Gragnano pasta that at Alessandro and Francesca’s we
can find in so many delicious variations!
The latest quantum leap for the bottega came from the
challenge of achieving the coexistence of past and future. A
65
E come poter resistere poi al richiamo di un primo se fatto
utilizzando la pasta di Gragnano che da Alessandro e Francesca
potremo trovare in tante sfiziose varianti!
Il salto di qualità ulteriore per la Bottega si traduceva nella sfida
di far coesistere passato e futuro. Un futuro rappresentato
da quegli smartphone che costituiscono un complemento
imprescindibile della nostra vita.
“Mi sono chiesto: così come esiste e funziona da tempo il
servizio da asporto per la pizza perché non creare un sistema
simile anche per la spesa?” – mi racconta Alessandro.
Ecco allora l’applicazione che dal 15 settembre sarà disponibile
su tutti gli stores gratuitamente e che permette - navigando
comodamente sul menù principale, semplice e intuitivo, del
proprio smartphone - di ordinare la spesa scegliendo tra varie
categorie merceologiche, prenotarla per l’ora desiderata e
pagarla, o dal proprio telefono oppure direttamente alla cassa.
Che dire! Sarà quel verde che è distintivo della Bottega che,
facendo fede al codice dei colori, richiama la natura e quindi la
vita, la prosperità ed il benessere.
Ma questo Alessandro ne inventa una più del diavolo!
future represented by the smartphones that have become an
indispensable complement to our lives.
“I asked myself why not create a similar system for shopping that
is just like the takeaway service for pizza that we have already and
has worked for ages now?” –Alessandro explains.
So from September 15 a free app will be available that allows you
– navigating easily with a simple and intuitive main menu on your
own smartphone – to order your shopping by choosing from the
various product categories, have it ready for a convenient time
and pay directly from the phone or at the checkout.
What can I say!
It might be that green which is the theme colour of the bottega
and that, as the spectrum of colours tells us, is the colour of nature
and therefore of life, prosperity and well-being, but I think this bit
Alessandro is making it up as he goes along!
La Bottega di Meltina si trova a Città di Castello in via Carlo
Collodi, n. 7/D. Per info e prenotazioni: 075 8521621/ 338
3383329/ www.bottegadimeltina.com/ [email protected]
Per scaricare l’applicazione: bottega di Meltina.
La Bottega di Meltina is at 7 D Via Carlo Collodi, Città di Castello.
For info and reservations: 075 8521621/ 338 3383329/
www.bottegadimeltina.com/ [email protected].
To download the application: bottega di Meltina.
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Il Cardo, un sogno ad occhi aperti
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LIFESTYLE
COME IN UN PARADISO AI TROPICI
LIKE A TROPICAL PARADISE
di Valentina Augusti Venturelli
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C
hi di noi non ha mai sognato di poter sparire per 48 ore ed avere del tempo tutto per sé,
lontano da tutto e da tutti, coccolati e viziati, un
letto rotondo, massaggi in camera, colazione e
cena serviti a lume di candela… e non pensare
a niente se non a stare bene, ritrovare pace serenità e tranquillità... concedersi un lusso sfrenato. O magari regalarsi una “fuga romantica”, in
compagnia del partner, anche senza niente da
festeggiare, solo per il piacere di stare insieme
senza interferenze, a due passi da casa?
Il Cardo Resort è nato dalla straordinaria intuizione della Signora Maria Pia, nata a Trento, vissuta nel comune di Brennero, laureata a Milano, città che ha eletto per il periodo professionale manager di aziende pubbliche e private. Arrivata
nella nostra terra per una serie di coincidenze, così si racconta
- mentre ci fa visitare le bellissime suites, frutto di un restauro
sapiente ed inspirato ai principi del casale sostenibile: “Ero in
vacanza a Foligno, quando fui colpita da una ricorrenza legata
a Santa Veronica Giuliani; la Beata era vissuta in un convento
di Città di Castello e da qui la curiosità mi ha portato a visitare
la cittadina tifernate; qui nell’Appennino umbro-marchigiano
ho acquistato il mio primo casale, presso il voc. Chimafucci e
mi sono dedicata alla mia prima ristrutturazione; volevo una
proprietà che fosse fuori dal mondo, sempre nell’ottica di creare un’oasi di pace; da qui un’altra operazione a Voc. Passerina,
ma non era ancora la realizzazione del mio ideale. Dopo una
lunga ricerca finalmente il posto dei miei sogni in località San
Lorenzo, nella Valle del Silenzio, a due passi da Anghiari – ma
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W
ho of us has not dreamed of being able to disappear for 48 hours and have some time to themselves, away from everything and everyone, pampered and spoiled, a round bed, in-room massages,
breakfast and dinner served by candlelight... and
not think about anything except feeling good, finding peace, serenity and tranquillity... giving oneself
up to unalloyed luxury. Or maybe treating yourself
to a “romantic getaway”, in the company of a partner, even when there’s nothing in particular to celebrate, just for the pleasure of being together without
any interference, two steps from home?
Maria Pia Nicolussi e Franco Brugoni
tel. +39 075 372 17 79
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Il Cardo Resort originated with the extraordinary intuition of
Signora Maria Pia, born in Trento, living in the commune of
Brennero, graduating in Milan, the city where she worked
as a manager in public and private organisations. Coming
to our area through a series of coincidences – so she tells
Nei toni pastello, seta e baldacchino
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Colazione intima in giardino
La suite “Le Rondini”
abbastanza vicino alla stazione ferroviaria di Arezzo e all’aeroporto
internazionale di Perugia”. E prosegue: “Così trovai questo piccolo
borgo composto di più nuclei, vicini, ma abbastanza distanti da poter garantire privacy assoluta; ogni suite ha un nome legato ad un
particolare che lo distingue: le rondini, l’olmo e così via: i letti rotondi sono “vestiti” da sera con taffetas di seta o rasi di cotone, un gioco
di specchi, la magia della cromoterapia nelle vasche idromassaggio
private che si trovano in ogni suite, con un cielo… come essere in
un paradiso ai tropici, senza dover affrontare 15 ore di volo.
La Signora Maria Pia è riuscita a realizzare quello che è, letteralmen-
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me – while she showed us around the beautiful suites, the
result of an expert restoration inspired by the principles
of sustainable living: “I was on holiday in Foligno, when I
was struck by a thought linked to Saint Veronica Giuliani;
the Blessed One had lived in a convent in Città di Castello
and hence curiosity led me to visit that town; here in the
Umbro-Marchigiano Apennines I bought my first house
near Voc. Chimafucci and I did my first restoration. I wanted
a property that was out of this world, always with a view
to create an oasis of peace; then another operation in Voc.
Passerina, but it was not yet the realization of my ideal. After a long search I finally found the place of my dreams in
Loc. San Lorenzo, in the Valley of Silence, a stone’s throw
from Anghiari – but fairly close to the Arezzo train station
and the international airport in Perugia.” She goes on: “So I
found this little village consisting of several nuclei close by
but far enough away to be able to guarantee absolute privacy; each suite has a name attached to it that sets it apart:
‘the Swallows’, ‘elm’, and so on: the round beds are ‘evening dressed’ with silk or satin taffeta, a pattern of mirrors,
equipped with cromotherapy or private hot tubs in every
suite, with a skylight... like being in a paradise in the tropics,
without having to deal with 15 hours of flying.
Signora Maria Pia has managed to achieve what is, literally, a dream place. It has the footprint of classic hospitality
tel. +39 075 372 17 79
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te, un luogo da sogno. C’è tutto della sua impronta: la
ricettività tipica delle strutture altoatesine, le sue origini
trentine; l’efficienza della manager milanese, l’attenzione all’architettura bio/eco sostenibile, l’amore e la passione per il territorio. Ne approfittano anche le giovani
coppie appena sposate, per riprendersi dai momenti
concitati e trafelati del matrimonio, prima di partire per
il viaggio di nozze, due giorni di completo relax… ; cop-
venues in the South Tyrol and Trentino in its origins; the
efficiency of the Milan manager, attention to architecture
that is bio/eco sustainable and love and passion for the
area. It is ideal for young newly married couples, recovering from the excited and breathless moments of the
wedding, before leaving for their honeymoon with two
days of complete chill-out... Couples too celebrating a
wedding anniversary, children giving their parents two
68
Il borgo nella Valle del Silenzio
pie che festeggiano un anniversario di matrimonio; figli
che regalano ai genitori due giorni di evasione, aziende
che approfittano per conventions; piuttosto che cerimonie per pochi intimi. Il tutto in un ambiente dove si
è posta attenzione a rispettare la natura: energia fotovoltaica che – solo quando non è sufficiente una mega
caldaia a pellet e negli inverni più rigidi – richiede l’integrazione del GPL; cucina della tradizione con le variazioni ispirate dalla fantasia dello chef! Ma di che stiamo a
parlare? Le immagini parlano da sole… senza aspettare
un’occasione, vediamo se c’è disponibilità e prenotiamoci una coccola. Di sicuro ce la meritiamo!
days of escape, for companies who take advantage of the
Il Cardo Resort. Loc. San Lorenzo di Anghiari (AR).
www.ilcardoumbria.it / e-mail: [email protected] /
mob: 331 3018418
Il Cardo Resort. Loc. San Lorenzo di Anghiari (AR).
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spot for conventions; or events for a few close friends. All
this in an environment where the emphasis is placed on
respecting nature: solar energy and – only when that is
not enough a mega pellet boiler and, in the coldest winters, – LPG can be called on and traditional cooking with
interesting variations inspired by the chef’s imagination!
But what are we going on about? The pictures speak for
themselves... without waiting for a special occasion, let’s
see if there is a vacancy and book a good spoiling. Surely
we deserve it!
www.ilcardoumbria.it/ email: [email protected]/
mob: 331 3018418
tel. +39 075 372 17 79
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DI ORIGINALE CE N’È UNA
THERE IS ONLY ONE ORIGINAL...
di Raffaella Fava
..E
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le altre son nessuna! Direte voi. Di cosa sto parlando?
Ma dell’unica e sola degna di questo nome, che pure viene
abusato e attribuito anche a ciò che le somiglia appena.
Ecco a voi la piadina romagnola, protagonista della mia
chiacchierata con un riminese doc che non solo la conosce
molto bene ma la prepara anche divinamente.
E’ giorno di mercato e per raggiungere la piadineria Vecchia Rimini
faccio una passeggiata fra le bancarelle di Piazza Gabriotti. Il locale
è ancora chiuso al pubblico per cui, giunta sulla soglia, trovo solo il
signor Eolo, impegnato nell’organizzazione di una nuova giornata di
lavoro. Ci salutiamo accomodandoci ad uno dei tavolini interni per
scambiare due chiacchiere in tranquillità.
La Taberna San Giovese è un grazioso rifugio con vista sul Duomo,
a metà strada fra i Giardini del Cassero e la Torre Civica, i simboli
architettonici della città. Gli arredamenti in legno e un caratteristico
soffitto a volta, conferiscono all’ambiente un aspetto gradevole e
accogliente.
Mentre giungevo all’appuntamento, ho pensato che la mia prima
domanda sarebbe stata, da buona forchetta quale sono, una curiosità
personale sulla protagonista di questa intervista: la signora Piadina!
Per cui chiedo: “ Quali sono gli elementi che rendono la piadina
romagnola diversa da tutte le altre? ”
“Beh – mi risponde – se vuoi la ricetta, scordatela! Di sicuro, si fa un
uso improprio del termine dal momento che, parlando di piadina, si è
soliti indicare un’infinità di tipologie diverse di prodotto che, di fatto,
con la ricetta originale hanno poco in comune.”
Effettivamente, penso a quanto questo alimento (al quinto posto nella
classifica dei prodotti tipici gastronomici nazionali più conosciuti al
mondo) appaia diverso, nell’aspetto e nel sapore, a seconda della
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La piadina, orgoglio romagnolo
A
nd there is no other... as you tell me. What am I
talking about? The one and only worthy of the name, a
name that is much abused and applied to things that
barely resemble it. Introducing the piadina, the subject
of my chat with a real Rimini chap who not only knows
it rather well but also makes it quite divinely.
It’s market day and to reach the piadineria Vecchia Rimini I take a
walk through the stalls of Piazza Gabriotti.
The restaurant is still closed to the public, so as I cross the
threshold I find only the owner there, busy organizing the new
working day. We greet each other and settle down at one of the
inside tables to chat in peace.
The Taberna Sangiovese is a lovely refuge overlooking the
Duomo, halfway between the Cassero Gardens and the Civic
Tower, the architectural symbols of the city.
The wooden furnishings and a distinctive vaulted ceiling make it
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zona in cui lo si mangia.
“Giusto per fare un esempio - prosegue - le gestioni in franchising
spacciano per piadina un piatto che in realtà ne rappresenta piuttosto
una variante, alla stregua delle ricette con le farine speciali come
a pleasant and welcoming space.
When I came for our meeting, I thought my first question would
be, as a food-lover with a personal interest in the matter, about the
subject of this interview: Signora Piadina!
La piadizza!
Arianna consiglia un avventore tedesco
quella di kamut, le farine integrali, etc. La vera piadina romagnola,
preparata secondo la ricetta originale, la si mangia da Ravenna a
Riccione pur considerando, anche in questa fascia territoriale, delle
differenze nella modalità di lavorazione dell’impasto: in particolare
nello spessore o nella grandezza piuttosto che nella consistenza.”
Mentre seguo quella che mi pare una vera e propria lezione di
cucina, l’occhio mi cade sulla ricca offerta del menu appeso al muro,
suddiviso fra piadine, cassoni, ciaccine fritte dolci e salate, pizze e
piadizze (ovvero piadine farcite e presentate come fossero pizze,
ideali in caso di intolleranza ai lieviti) .
“Qui alla Vecchia Rimini, la tradizione romagnola incontra quella
alto tiberina nella proposta della ciaccia fritta, una sorta di frittella
realizzata con l’impasto del pane e che nessuno faceva più.”
Fra le altre cose, mi racconta dei riscontri positivi che riceve dalla
sua clientela, suddivisa fra turisti di passaggio e avventori locali, ma
che l’apprezzamento più bello per lui non è tanto quello espresso a
parole, quanto piuttosto quello riscontrato nei fatti. “La soddisfazione
maggiore – conclude - è quando qualcuno ordina un’altra piadina
dopo aver terminato la prima ”. E come biasimarlo…
La Taberna San Giovese Piadineria Vecchia Rimini è in Piazza Gabriotti,
8 a Città di Castello (PG). Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena con
riposo settimanale il mercoledì. Per info e prenotazioni: 075 8553990. /
Email: [email protected]
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And so I ask: “What are the elements that make a Romagna piadina
different from all the others?”
“Well” – he answered – “if you want the recipe, you can forget it!
Sure, there’s a wrong use of the term piadina (‘flatbread’) these
days as its often used to indicate an infinite number of different
products that have in fact little in common with the original.
Actually this food (in fifth place in the ranking of typical
gastronomic products best known around the world) occurs
differently in appearance and flavor, depending on the area in
which you eat it.
“Just to take one example” – he continues – “the piadina franchising
operations offer a dish that is in reality quite a variation on the real
thing, like recipes with special flours such as kamut, wholemeal
flour and so on. The real piadina, prepared according to the original
recipe, eaten from Riccione to Ravenna along that strip of land, has
differences in the mode of working the dough, or the thickness or
size rather than in its substance.”
As I follow what seems to me to be a real cooking class, my eye
falls on the wide range of the menu hanging on the wall, divided
between piadine, cassoni, fried ciaccine sweet or savoury, pizze
and piadizze (i.e. piadine garnished and presented as if they were
pizzas, ideal in case of yeast intolerance).
“Here at the Vecchia Rimini, local tradition meets the Upper Tiber
Valley in the fried ciaccia, a kind of pancake made from bread
dough and that no one makes any more.”
Among other things, he tells me of the positive feedback he
gets from customers, who are divided between passing tourists
and local diners, but that the best appreciation for him is not so
much expressed in words, but rather the one found in facts. “The
greatest satisfaction” – he concludes – “is when someone orders
another piadina after they’ve finished the first.” And how can we
blame him...
La Taberna San Giovese Piadineria Vecchia Rimini is at 8 Piazza
Gabriotti, in Città di Castello (PG). Open every day for lunch and
dinner closed Wednesdays. For info and booking: 075 8553990. Email:
[email protected] .
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GARIBALDI E
IL “ROSSO BUCATINO”
GARIBALDI AND
THE “RED BUCATINO”
di Marino Marini
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Garibaldini ad Umbertide
S
W
iamo propensi a credere che la nostra
pasta nazionale sia sempre stata del
colore del sugo ma il rosso colore che tinge
l’alimento bandiera per eccellenza, di fatto è
relativamente poco che presenzia sui nostri
piatti popolari.
Non si dovrebbe neppure considerare
tradizione, visto i millenni di storia che il cibo
italiano annovera a sé.
e are inclined to believe that our
national pasta has always taken the colour
of its sauce but the red colour that tinges
that most Italian of dishes, has is in fact been
around for a relatively short time in our most
popular recipes.
One cannot really consider it “traditional”,
given the thousands of years of history that
Italian food includes within itself.
Il pomodoro, anche se scoperto da Colombo nel nuovo
mondo dopo il 1492, ci ha messo molto tempo prima
di essere assimilato dai palati italici. È palese che ha
rappresentato un cambiamento epocale nella storia
della nostra gastronomia e il veicolo portante di questo
cambiamento è stato proprio Giuseppe Garibaldi e i suoi
The tomato, though discovered by Columbus in the
New World after 1492, took a long time before it was
assimilated by Italic palates. It is clear that it represented
a sea change in the history of our gastronomy and the
carrier vehicle of this change was in fact Giuseppe
Garibaldi and the “Thousand”.
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Mille.
Con loro la pasta secca si diffuse in tutto il Paese nelle
varietà di maccheroni, spaghetti, vermicelli e bucatini.
La straordinaria facoltà di colorare che ha il pomodoro,
si aggiudicò il favore di tutti per il senso di abbondanza
di condimento che riusciva a dare, più agli occhi che
allo stomaco per la verità, ma indubbiamente questo
sposalizio di materie prime è rimasto uno dei più
Dried pasta spread throughout the country along
with them, in the varieties of macaroni, spaghetti,
vermicelli, and bucatini. The extraordinary faculty to
colour that the tomato has won the favour of all with
its great ability to deliver abundant flavour – that gave
more to the eyes than the stomach in truth – but there’s
no doubt this particular marriage of raw materials has
remained one of the most solid and enduring in history.
76
I bucatini al pomodoro
solidali e duraturi della storia. Diversamente dal solito
tragitto che compie ogni nuovo alimento, il pomodoro
dell’Italia risorgimentale partì dall’industria e non dalle
cucine casalinghe. Il consumo dell’armata garibaldina
necessitava fin da subito di quantitativi considerevoli.
Quantitativi che s’innalzarono subito esponenzialmente
quando il popolo venne contagiato dal fervore delle
camicie rosse che in quel cibo semplice e gustoso
trovava sostentamento anche ideologico oltre che
nutrizionale.
Fu la fortuna di Francesco Cirio, che dopo lo
stabilimento di Torino ne aprì subito un’altro in
Campania dove, tra l’altro, poteva reperire quei San
Marzano dal sapore del sole e di una terra generosa
anche quando offesa. Fu poi la fortuna degli italiani
tutti che, anche quando poveri, poterono sfamarsi
dignitosamente.
Il generale Garibaldi, non a caso, è ancora oggi presente
nell’immaginario collettivo.
Le sue vicende umane, militari e utopistiche sono
vive e rievocate dai garibaldini di Umbertide che
anche quest’anno lo rievocano nelle pittoresche
“giornate risorgimentali della Fratta dell’ottocento”
e sicuramente la Taverna dei Mille non mancherà di
riproporre ai viandanti un piatto di bucatini in salsa di
pomodoro, rossi come le camicie delle donne e degli
uomini che fecero l’Italia.
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Unlike the usual way of creating new foods, the
tomato industry and Italy’s Risorgimento did not take
off from the kitchens of housewives. The requirements
of Garibaldi’s army called for large quantities of
food to be provided rapidly. Amounts that increased
exponentially and very quickly when the people were
infected by Red Shirt fervour and eventually this
simple and tasty food provided sustenance that was
ideological as well as nutritious.
It was the luck of Francesco Cirio, who alongside
his Turin factory opened another one immediately in
Campania, where, among other things, he could find
those San Marzano tomatoes with all the flavour of the
sun and a land that is generous even when mistreated.
So it was the luck of all Italians that, even when poor,
they could feed themselves with dignity.
General Garibaldi, not surprisingly, is still present in
the collective imagination.
The events of his life, human, military and utopian are
evoked by the Garibaldini of Umbertide who this year
will recall them in the picturesque “The Risorgimento
in Nineteenth Century Fratta Fair” and the Taverna dei
Mille certainly will not fail to revive travellers with a
plate of bucatini in tomato sauce, as red as the shirts of
the men and women and who made Italy.
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FUN EVENINGS
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PLEASURE
AD APECCHIO,
DOCE C’È LA GHIGHETTA
I LIVE NEAR LA GHIGHETTA
di Raffaella Fava
Raffaella, reporter alla Ghighetta
Q
uando parlo delle mie origini apecchiesi, è
pressochè impossibile che non salti fuori il nome
de “la Ghighetta”, con l’articolo femminile davanti,
come la chiamano i forestieri, quasi a voler indicare
una signora che tutti conoscono, una locandiera
storica o un personaggio folkloristico della zona.
E in un certo senso, questo storico locale ritornato
agli antichi splendori con la recentissima nuova
gestione, rappresenta, per noi indigeni in particolare
ma anche per tutti coloro che almeno una volta si
sono seduti ad uno dei suoi tavoli, un emblema del
paese, quasi un monumento.
Sono le 19 e 30 di un lunedì di settembre insolitamente
tiepido per queste zone ed io avverto una sensazione di
pace e familiarità mentre percorro i pochi metri che separano
la dimora dove sono cresciuta da quella che è stata quasi
una seconda casa all’epoca della mia infanzia, quando mia
mamma prestava servizio qui ed io mi divertivo a giocare fra
il bar, i giardini retrostanti e la grande sala in stile liberty, con
le pareti decorate da Egidio Spugnini, amico e scenografo
di Mario Monicelli con cui spesso gustava i manicaretti del
menu.
Sono nella mia Apecchio e sto parlando del mitico ristorante
Ghighetta, dove molti noi paesani, almeno una volta, hanno
lavorato come camerieri per sbarcare il lunario e dove, fra
poco, siederò a tavola per consumare la cena in compagnia
del proprietario di sempre, l’amabilissimo sig. Mario Pazzaglia,
il quale insieme alla moglie Agnese ha creato e fatto la storia
di questo posto.
Vengo accolta con il calore di chi conosce una persona da
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W
hen I speak of my Apecchio origins, it is almost
impossible for the name la Ghigetta not to crop up,
La Ghigetta, as a stranger would be called, or as if to
indicate someone everyone knows of, a well-known
innkeeper or a character from local folklore. And,
in a sense, this historic venue now returned to its
former glory by new management, is, for us natives
in particular, but also for all those who sit at least
once at its tables, an emblem of the area, almost a
monument.
It’s 7.30 in the evening on an unusually warm September
Monday for this area and I feel a great sense of peace and
familiarity as I walk the few metres that separate the house
where I grew up from what was almost a second home
during my childhood, when my mum worked here and I
had fun playing in the bar, and the gardens behind the large
Art Nouveau style salon, with walls decorated by Egidio
Spugnini, friend of designer Mario Monicelli who often
tasted the delicacies on the menu.
I’m in my Apecchio and I’m talking about the legendary
Ghighetta restaurant, where many of us villagers, at least
once, worked as waiters to make ends meet and where,
shortly, I will sit at the table to eat dinner in the company
of its longtime owner, the amiable Sig. Mario Pazzaglia, who
along with his wife Agnese created and shaped the history
of this place.
I’m greeted with the warmth of someone who has known
you since you were in nappies and this helps to ease that bit
of tension that I feel in these early journalistic experiences.
I ask for Vito Manarello first chef and the new manager but
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Un’accoppiata di antipasti tradizionali
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che era in fasce e questo contribuisce ad allentare quel pizzico
di tensione che mi accompagna ancora in queste prime
esperienze editoriali.
Domando di Vito Manarello, primo cuoco e gestore fresco di
incarico, che mi dicono essere indaffaratissimo ai fornelli per
cui dovrò attendere per salutarlo.
Il sig. Pazzaglia si rivela da subito un prezioso commensale,
narratore di rara cultura che mi accompagna attraverso la
storia incredibile di Ghighetta, risalente ai primi decenni del
‘900 e che ha ospitato tanti nomi famosi del mondo dello
spettacolo, passato e presente.
Ci accomodiamo ad un tavolo della sala piccola, di foggia
rustica, con i muri in pietra e un bel caminetto che quasi
dispiace a vederlo spento e subito ci viene servito l’antipasto in
abbinamento ad un freschissimo Bianchello del Metauro delle
tenute Campioli. Formaggi stagionati, prosciutto nostrano
they tell me he’s very busy at his stoves so I will have
to wait to greet him.
Sig. Pazzaglia immediately reveals himself as a boon
companion, a cultivated raconteur of the incredible
story of Ghighetta, that dates from the early decades
of the 20th century and has hosted many famous
names in the entertainment world, past and present.
We take a table in the small room, in rustic style with
stone walls and a beautiful fireplace that I am almost
sorry to see unlit and we are served our appetiser
along with a fresh Bianchello del Metauro from the
Campioli tenuta. Mature cheese, hand-carved ham
and a fennel omelette that I slowly savour despite the
appetite that demands I swallow it down greedily. All
accompanied by Vito’s homemade bread, soft and
tasty and, as he will explain himself later, is made
I cugni al sugo rosso di fagioli, cotiche e salsiccia
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tagliato al coltello ed una frittatina di finocchio che assaggio
piano nonostante l’appetito mi imporrebbe di ingollare
avidamente. Il tutto accompagnato dal pane fatto in casa da Vito,
soffice e saporito e che, come mi spiegherà più tardi lui stesso,
viene lavorato secondo la ricetta dei pastori lucani, in onore alle
sue origini. “Questo pane lo impasto con le mie mani – mi dirà
a fine turno di cucina - con una miscela di farina doppio zero e
di grano duro d’Altamura. Ho voluto portare un po’ del sapore
della mia terra, la Lucania, contaminando il menu caratteristico
del ristorante con l’aggiunta di prodotti tipici delle zone del sud,
come ad esempio la ‘ndujia, calabrese come mia moglie.”
In attesa di assaggiare il primo, continuo a disquisire col sig.
Pazzaglia delle novità di questa nuova gestione, fra le quali i
weekend gastronomici a tema con possibilità di pernottamento
in camera doppia con l’aggiunta di 30,00 euro nonché del
servizio catering ma, soprattutto, dell’origine dei piatti, come
lo storico salmì del prete, preparazione a base di carni miste,
riproposta da decenni sempre alla stessa maniera e nel totale
rispetto della ricetta originale, come acquisita oltre 50 anni fa
dalla signora Agnese.
Mi racconta il sig. Mario: “Mi è capitato di assaggiare il salmì in
altri locali senza mai ritrovarvi il sapore unico e inconfondibile
di quello preparato qui da noi. Potremmo considerare ogni
tentativo di replica semplicemente una variante del vero salmì.”
Ma ecco che, dalla cucina, l’instancabile Vito fa giungere al
nostro tavolo un altro mito gastronomico, i cugni al sugo rosso di
cotiche, fagioli e salsiccia, di gusto e consistenza talmente ricchi
da emozionare al primo assaggio.
“Anche i cugni – sottolinea il mio commensale – sono sconosciuti
altrove. Si tratta di una pasta all’uovo lavorata grossolanamente,
naturalmente a mano, imprescindibile da questo tipo di
condimento così robusto, l’unico in grado di completarne ed
esaltarne il gusto”.
Mi servo una piccola porzione, contraddicendo il mio desiderio
di spazzolare la terrina riempita fino all’orlo ma c’è ancora il
secondo da onorare per cui mi impongo di trattenere la mia
ingordigia. E quando viene servito il filetto al whiskey, in effetti,
penso di aver agito con saggia lungimiranza lasciando un po’ di
spazio per questa carne deliziosa, in apparenza appena condita
e che invece, come mi spiegherà Vito poco dopo, nasconde un
processo di preparazione particolare.
Ed eccolo che ci raggiunge, infine, approfittando della calma
according to the recipe of the Lucanian shepherds, in
honour of his own origins. “I kneaded this bread with
my own hands” – he tells me at the end of his shift in
the kitchen – “with a mix of ‘00’ flour and Altamura
durum wheat. I wanted to bring a little of the flavour
of my land, Lucania, to add to the classic menu of the
restaurant with the addition of typical products of
the area where I was born, such as ndujia.”
Looking forward to the first course, I continue to chat
with Sig. Pazzaglia about the novelties introduced
by this new management, including the themed
culinary weekends with overnight accommodation
in a double room at 30€ extra, as well as the catering
service on offer, but above all, about the origin of the
dishes, such as the historic salmì del prete, a dish of
rabbit that has been offered for decades, always in
exactly the same way and in full compliance with
the original recipe, acquired over 50 years ago by
Signora Agnese.
Sig. Mario tells me: “I happened to taste the salmì
in other places but without ever finding the unique
and unmistakable taste of the one made here. We
could consider any attempt to replicate it simply a
81
Il filetto secondo Vito Manarello
variant of the real thing.”
But now the tireless Vito comes out of the kitchen,
with another gourmet myth, cugni with red sauce
of pork rind, beans and sausage, so rich in taste
and texture as to stimulate one from the very first
mouthful.
“Cugni too” – my dining companion tells me – “are
unknown elsewhere. It’s a form of coarse pasta
processed naturally by hand, essential with this
robust type of sauce, the only kind able to complete
and enhance its taste.”
I take a small portion, contradicting my desire to
have the bowl filled to the brim but there is still
the second course to be honoured, forcing me to
limit my greed. And when served the tenderloin
steak with whiskey, in fact I think that I acted with
wise foresight leaving a little space for this delicious
piece of meat, apparently barely seasoned but that
actually, as Vito explains shortly afterwards, conceals
a special cooking process.
And that’s where we’ve got to, finally, taking
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scesa in cucina, anche considerata l’ora. Sono infatti
passate le 22 ma sono stata così bene da non curarmi dello
scorrere del tempo.
Faccio i miei complimenti sinceri a Vito per il suo magnifico
lavoro e nel contempo procedo nella gioiosa degustazione
del mio filetto.
“Ho inizialmente cotto la carne in un’emulsione di acqua
ed olio per poi infornare sette minuti esatti e rifinito
in padella con burro e whiskey. Solo al momento di
impiattare ho aggiunto qualche grano di pepe verde
per rafforzarne l’aroma”. E mentre seguo con interesse,
un piccolo e maldestro residuo dei grani in questione mi
finisce dritto in gola regalandomi attimi di …fuoco!
Terminiamo questa esperienza gustativa con un sorso
advantage of the calm back in the kitchen, also considering
the time. It is in fact past 10 but I was having such a great
time I didn’t notice its passing.
I offer my sincere congratulations to Vito for his magnificent
work and at the same time proceed in the joyous tasting
of my filet.
“I initially cook the meat in an emulsion of water and oil,
then bake it for exactly seven minutes and finish in a pan
with butter and whiskey. At the moment of serving I added
some green peppercorns to enhance its flavour.” And while
I follow all this with interest a little residual grain of the
spice in question ends up straight in my throat giving me
moments of... fire!
We end this taste experience with a sip of basil eau de vie
82
Simmetria liberty
di distillato al basilico rigorosamente fatto in casa dalla
signora Agnese, ottimo per me che adoro questa pianta
aromatica e, lentamente, comincio a raccogliere le mie
cose. E’ il momento di andare per cui saluto i miei due
signori, ringraziandoli per l’ospitalità, con la promessa di
tornare quanto prima per un assaggio di salmì che proprio
stasera, ahimè, era finito!
homemade by Signora Agnese, great for one like me that
loves this aromatic plant, and I slowly began to gather my
things. It’s time to go and say good-bye to the two gents,
thanking them for their hospitality, with the promise to
return as soon as possible for a taste of salmì that just
tonight, alas, happened to be finished!
L’albergo ristorante Ghighetta è ad Apecchio (Pu) in Borgo
Mazzini n. 40. Per info e prenotazioni: 0722 99155 oppure
327 3606302. Email: [email protected]
The Ghighetta hotel and restaurant is in Apecchio (Pu) 40
Borgo Mazzini. For info and reservations: 0722 99155 or
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Il paniere di Antonio Bicchi
LIFESTYLE
CESTINO, BASTONE E..
A BASKET, A STICK AND...
di Simona Santi
foto di Annalisa Pierini e Maurizio Leoni
..A
more per la natura. La voglia di recuperare
il senso del tempo che si respira quando si lascia
alle spalle il caos disordinato della vita quotidiana
e ci si immerge nella pace dei boschi di cui la
nostra campagna è punteggiata, che sono rifugio
dell’anima e scrigno di bontà tra cui il suo sovrano
indiscusso: sua Maestà il porcino. Protagonista
indiscusso della 40° edizione della Sagra del Fungo
di San Leo Bastia – dal 18 al 21 settembre - che
saluterà l’estate ormai alle spalle aprendo la serie
di iniziative dedicate all’autunno in vallata.
Dietro le quinte della festa
Chiunque abbia provato almeno una volta l’esperienza di
una passeggiata alla ricerca dei funghi, si sarà reso conto
che la raccolta pura e semplice rappresenta solo uno degli
aspetti gradevoli che conferiscono all’escursione un fascino
particolare. L’osservazione e la contemplazione degli
ambienti visitati - soprattutto per chi sappia veramente
“guardarli” ed apprezzarli con la dovuta attenzione - offre
l’immagine di un mondo che si concede generosamente al
visitatore con inusitate sensazioni.
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love of nature. The desire to recover
the different sense of time you breathe when
you leave the messy chaos of everyday life
behind and immerse yourself in the natural
world. In the woods with which our country
is adorned and that provide a refuge for
the soul and a treasure trove of delicacies
including the undisputed king of the fungal
species, the porcino. Star of the 40th edition
of the San Leo Bastia Mushroom Festival on
September 18 to 21 – that with a nod to the
summer that is now irremediably behind
us opens the series of events dedicated to
autumn and its various products.
Anyone who has tried at least once going on a
pleasant outing in search of mushrooms will realize
that the mere collection of the product is just one
of the aspects that give this kind of excursion its
special charm. The observation and enjoyment of
the environments visited – especially for all those
who really know how to “look around them” and
appreciate things with the requisite attention –
offers the image of a world that gives generously in
rewarding the visitor with many pleasant sensations.
Wild creatures that we see sneak away as soon as they
are aware of our presence, little stone-built dwellings
witnesses to an ancient and dignified peasant culture
and swathes of flowers in the meadows and woodlands
are only examples of the features in which the seeker
can rejoice.
To which is added an invitation to rediscover, in a
succession of renewed surprises, all the aspects of
the landscape, environment and culture of the whole
valley, with the joy of participating in local traditional
events which centre on the rural environment.
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Animali selvatici che potremo vedere sgattaiolare
via non appena si saranno resi conto della nostra
presenza, casolari in pietra testimoni di antica e
dignitosa civiltà contadina, distese di fiori nei prati e
macchie boschive - sono solo alcuni esempi di scene
cui il cercatore sarà spettatore.
Un invito a riscoprire, in un susseguirsi di inattesi
momenti, tutti gli aspetti paesaggistici, ambientali e
La Sagra nel piccolo nucleo di San Leo Bastia
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Features are left unchanged from year to year, like the
Mushroom Festival in the charming little village of San
Leo Bastia that this year, repeating what was done in
the previous edition with the Matty & Co Club as event
partner, combines the spirit of a community event with a
charitable purpose.
“The proceeds of the charity dinner on Thursday 18
organized in collaboration with the Città di Castello
Il porcino o Boletus Edulis
culturali dell’intera valle, con la gioia di partecipare
a manifestazioni di tradizione locale che sono
testimonianza della nostra memoria storica.
Caratteristiche che ritroviamo immutate, di anno in
anno, nella Sagra del Fungo della piccola e ridente
frazione di San Leo Bastia che anche quest’anno,
replicando quanto già fatto nella precedente edizione
- quando partner dell’evento fu l’Associazione
“Matty&Co” - unisce allo spirito goliardico
Scene di partecipazione popolare
Friends of the Heart Association will in fact be used for
the purchase of a defibrillator which will be donated to the
local Pro-Loco while certificates of participation to those
who have learned the rules for the proper use of the above
instrumentation will be presented on the same occasion.” –
Antonio Bicchi, long time organizer of the event, tells me.
He wants to underline that there is a strong tradition in
the valley of peasant mushroom picking that has always
been a far from marginal activity with the strong natural
predisposition of this environmental area as highly suitable
for the production of mushrooms. A tradition that has
inevitably had its impact on the local culinary tradition
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TIPICO
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PIZZERIE
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dell’evento uno scopo benefico.
“Il ricavato della cena di solidarietà di
giovedì 18 organizzata in collaborazione con
l’Associazione “Amici del Cuore” di Città di
Castello verrà infatti utilizzato per l’acquisto di
un defibrillatore che sarà donato alla locale ProLoco; nell’occasione saranno inoltre consegnati
gli attestati di partecipazione a coloro che
avranno appreso le norme per il corretto utilizzo
dello strumento” - dice Antonio Bicchi, storico
organizzatore della manifestazione.
Che tiene a sottolineare come esista in vallata
una consolidata tradizione contadina nella quale
la raccolta dei funghi rappresenta da sempre
un aspetto non marginale, forte della naturale
predisposizione ambientale, con un territorio
tra i più adatti e favorevoli alla crescita fungina.
Tradizione che si ripercuote inevitabilmente
sulle proposte gastronomiche con innumerevoli
ricette con i funghi che rappresentano una
invitante particolarità. Basta fermarsi in una
delle numerosissime locande, trattorie o
ristoranti della zona per assaporare appieno la
cucina “rustica”, al colmo di sapori e profumi
dimenticati.
Senso e memoria di cui apprezzare gli
innumerevoli risvolti nella tavolate dedicate
alla preparazione del fungo porcino che si
susseguiranno a partire dalla serata inaugurale,
allietate dalle note delle varie orchestrespettacolo.
Domenica 21 alle ore 09.30 si svolgerà l’incontro
con gli assaggiatori dell’Aicoo – Associazione
Italiana Conoscere l’Olio d’Oliva – e i produttori
locali che dispenseranno consigli per migliorare
la qualità dell’olio della nostra vallata; mentre
a partire dalle ore 11.00 sarà aperto al pubblico
presso la chiesa parrocchiale di San Leo,
l’ultimo di quattro quadri del 1600 recuperati –
tra i quali un dipinto del pittore tifernate Gian
Battista Pacetti, in arte “Lo Sguazzino” che
raffigura la circoncisione di Gesù Bambino - che
grazie all’interessamento del parroco Don Aldo
Viti sono stati recuperati da alcune chiese del
posto. Collocati in un idoneo spazio espositivo
all’interno della Chiesa dopo un importante
lavoro di recupero, le opere resteranno visibili
per tutta la durata della manifestazione.
Per finire, alle ore 15.00, al via la oramai
tradizionale “Gara dei cestini”, quindi, la gara
di pittura “Cestini Colorati” rivolta ai bambini
dell’Istituto Comprensivo “Alberto Burri” di
Trestina, con premiazione alle ore 18.00.
with countless mushroom dishes as a specially inviting feature.
Just stop in one of the many inns, taverns or restaurants in the
area to fully savour the delicacies of a “rustic” cuisine that is
rich in flavours and fragrances elsewhere forgotten.
Smells, tastes and memories that we will have many
opportunities to appreciate on the numerous stands devoted to
the preparation of porcini mushrooms, open from the opening
night and enlivened by the notes of various showbands.
Sunday 21 at 9.30 am the meeting of local olive oil producers
with the assessors of Aicoo – the Italian association for
understanding olive oil – will be held and advice on how to
improve the quality of our valley’s oil will be given. Afterwards,
at 11.00 you can admire four seventeenth century pictures – one
of which is a very important work by the Castello painter Gian
Battista Pacetti, aka “The Dabbler” (lo Sguazzino) – depicting
the circumcision of the Child Jesus – at the parish church of St.
Leo, which thanks to the involvement of the parish priest Don
Aldo Viti, will be placed in a suitable exhibition space within
the Church after major restoration work.
Finally, at 15.00, there is the start of the now traditional
“baskets competition”, then, the “Colourful Baskets” painting
competition for the children of the Alberto Burri school in
Trestina with the prize-giving at 18:00.
Per prenotazioni e informazioni: info@
sanleobastia.it / www.sanleobastia.it / 335
6392350 (Antonio Bicchi) / 348 8825330
(Francesca Muffi)
For reservations and information: [email protected]/ www.
sanleobastia.it/ 335 6392350 (Antonio Bicchi)/ 348 8825330
(Francesca Muffi).
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LIFESTYLE
CITERNA E LA
SUA BISACCIA
CITERNA AND ITS
“KNAPSACK” (BISACCIA)
di Giulia Gragnoli
Citerna tra i filari
L
a manifestazione della Bisaccia del Tartufaio è pronta alla
sua 13° edizione che si terrà l’11 e il 12 ottobre 2014 - grazie
alla collaborazione tra l’amministrazione comunale, la
Proloco di Citerna e le associazioni del territorio - che ancora
una volta hanno saputo unire le proprie forze nel rispetto
della continuità delle tradizioni ed espressioni locali, a partire
dal contributo propositivo del prof. Mario Giorgio Lombardi,
Governatore dell’accademia Italiana della Gastronomia
Storica, da sempre impegnato in prima linea.
T
he “Truffle Knapsack” Fair is ready for its 13th edition
to be held on 11 and 12 October 2014 thanks to the
collaboration between the municipal authorities, the
Proloco Citerna and local clubs which once again were
able to combine their forces to work for the continuity of
local traditions and culture with the proactive contribution
of Prof. Mario Giorgio Lombardi, Governor of the Academy
of Italian Historical Gastronomy, as always at the forefront.
A dare inizio all’evento sarà l’Arte Bianca delle tradizioni culinarie
regionali alle ore 10.00 in Piazza Scipioni dove i ragazzi delle scuole
primarie condivideranno ed apprenderanno con i “Ragazzi speciali
Onlus di Castiglion Fiorentino” gli insegnamenti del mangiar sano.
Seguirà alle ore 14.30 l’imperdibile gara di ricerca del tartufo che avrà
come protagonisti personaggi dello spettacolo cui seguirà la pesata
e quindi la premiazione in Piazza Scipioni, con l’assegnazione della
rinomata bisaccia del tartufaio. Poi vi sarà nella piazzetta alle ore
17.00 un caffé letterario, con la presentazione dei volumi “La cucina
tricolore sciué sciué” (Ed. Rizzoli) e “Arezzo e le sue vallate” (Ed.
Accademia Italiana Arte Bianca Gastronomica) di Mario Giorgio
Lombardi, Roberto Lodovichi e Massimo Rossi. Domenica, alle
ore 12.00, si svolgerà uno showcooking tra giornalisti e personaggi
famosi presenti, tra cui l’attesa Anna Moroni.
Protagonista dell’edizione 2014 sarà inoltre il tema della cultura
culinaria locale nell’intento di valorizzare un prodotto come la pizza
che identifica il tricolore nel mondo: con il tartufo, realizzata con le
farine dei Molini locali, per legarsi all’appuntamento di domenica
quando le “Maestre di Cucina ai fornelli” terranno “Il Primo
d’Italia”, un primo pasto con prodotti del territorio, arricchito in
modi originali dal sapore di tartufo.
Il tutto si svilupperà nell’ensemble di una sfilata di espositori e
stand gastronomici che esporranno gustose proposte del territorio,
a colorare e profumare Corso Garibaldi, il percorso Medioevale e
gli spazi comunali come gli Ammassi - che ospiteranno artigiani e
maestri di saperi e mestieri.
L’edizione 2014 persegue l’obiettivo di raggiungere un pubblico
più ampio e internazionale, con ospiti e giornalisti da tutto il mondo,
al fine di promuovere la cultura del mangiar sano attraverso il gusto
della semplicità e per valorizzare i sapori ed i saperi del territorio
citernese ed altotiberino nel mondo.
Kicking off the event will be The White Art of the regional
culinary traditions at 10.00 in Piazza Scipioni where the
primary school children will share and learn about healthy eating
alongside the “Special Kids Charity of Castiglion Fiorentino”.
This will be followed at 14.30 by the exciting truffle hunting
competition with stars of stage and screen who will attend the
weighing and then the awards ceremony in Piazza Scipioni, with
the presentation of the famous “Truffle Knapsack”. In the square
at 17.00, literary café, with the presentation of the volumes The
tricolour kitchen Sciué Sciué (Ed. Rizzoli) and Arezzo and its
valleys (Ed. Accademia Italian Arte Bianca Gastronomica) by
Mario Giorgio Lombardi, Roberto Lodovichi and Massimo
Rossi. Sunday, at 12.00, there will be a cook-off between
journalists and celebrities in attendance, including the muchawaited Anna Moroni.
The theme of local culinary culture is the theme in 2014 with
the idea of enhancing a product like pizza which identifies our
tricolour across the world and here made with flour from local
mills and with the truffle in a local embrace on Sunday when the
Master Oven Bakers will create “The Best of Italy” a meal with
local products, all enriched with the original flavour of truffle.
Everything will be happen alongside a series of exhibitors
and food stalls offering the tasty possibilities of the area thus
colouring and perfuming Corso Garibaldi, with the “Medieval
path” and public spaces like the “Barns” (Amassi) that will host
artisans, experts and crafts.
The 2014 edition aims to reach a wider, including international
audience and, with guests and journalists from all over the world,
to promote the culture of healthy eating through simple tastes
and to enhance knowledge of the Upper Tiber Citernese and its
flavourways in the world.
Info e contatti: [email protected] / 389 5698035
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Che dite… Pioverà?
WEATHER
COME SARÀ L’AUTUNNO?
THE COMING AUTUMN
di Fabio Pauselli
C
S
hi si attendeva un “recupero estivo” rimarrà deluso!
L’estate 2014 verrà ricordata come la più piovosa degli
ultimi 10 anni con precipitazioni abbondanti su gran parte
del territorio italiano, in particolare sulle regioni centrosettentrionali. La quasi totale assenza sul centro nord delle
correnti anticicloniche - sia quella afro mediterranea ma
soprattutto quella delle Azzorre - ha permesso alle correnti
instabili o a tratti perturbate nord-atlantiche di dominare
più o meno incontrastate lo scenario meteorologico italiano
per lunghi periodi - fin da giugno - ed in particolare nel mese
di luglio.
ummer 2014 will be remembered as the wettest
of the last 10 years with heavy rainfall over most
of Italy, in particular in the Central and Northern
regions. The almost total absence in the North
Central region of anticyclonic currents – above all
the Afro-Mediterranean one but also that from
the Azores –allowed the unstable or sometimes
disrupted North Atlantic current to dominate more
or less unchallenged the Italian weather scenario
for long periods since June, and in particular during
July.
Come previsto, il mese più stabile é risultato agosto, con un buon
numero di giornate soleggiate e temperature spesso in linea e in
qualche caso addirittura superiori alle medie del periodo.
Ora inizia il trimestre autunnale e chi si attendeva una rimonta
dell’estate, quantomeno parziale, per settembre, probabilmente
resterà deluso. La circolazione sullo scenario euro-mediterraneo
riproporrà infatti lo schema già visto durante la seconda parte del
mese di luglio, quando la presenza di un anticiclone significativo sopra
la Scandinavia obbligava le perturbazioni nord-atlantiche a deviare la
propria naturale traiettoria con entrata diretta, attraverso la Francia, sul
bacino centrale del mar Mediterraneo.
Cosicché l’Italia in più occasioni, fin da inizio settembre, sarà sede di
aree depressionarie, più o meno intense, responsabili di condizioni
atmosferiche instabili o a tratti perturbate.
Ad ottobre qualcosa cambierà anche se non in meglio.
Per chi ama le giornate miti e soleggiate, ci si attende infatti una
migrazione verso ovest del blocco anticiclonico con il bacino centrale
del mar Mediterraneo che anziché essere investito - come a settembre da correnti nord atlantiche verrà probabilmente interessato da correnti
più fresche nord-europee.
Sull’Italia quindi potremo avere una diminuzione delle precipitazioni
al nord e su parte del centro mentre al sud si potrebbe registrare
un lieve aumento con le temperature che diverranno mano a mano
più fresche. Qualcosa di diverso é atteso per novembre quando sul
bacino centrale del mar Mediterraneo potranno tornare protagoniste
le correnti occidentali, con precipitazioni e temperature conformi alle
medie del periodo.
Sul nostro territorio, in settembre, sia avranno temperature eguali o
leggermente inferiori alle medie del periodo: ottobre probabilmente
sarà caratterizzato da meno perturbazioni ma temperature in generale
comunque inferiori; mentre a novembre avremo precipitazioni e
temperature in linea con la stagione.
As expected, August turned out to have the most consistent
weather, with a good number of sunny days and temperatures
often in line and in some cases even higher than the averages
for the period.
Now the autumn quarter begins and whoever was hoping
for a “compensation for the summer”, at least in part, in
September, will probably be disappointed. The pattern of
Circulation in the Euro-Mediterranean space already seen
during the second half of the month of July when the presence
of a significant anticyclone over Scandinavia forced north
Atlantic disturbances to divert from their natural trajectory
entering directly through France and the central basin of the
Mediterranean will in fact resurface. Consequently, Italy for
the most part, from the beginning of September, will be in an
area of more or less intense low pressure creating unstable
and sometimes disturbed atmospheric conditions.
In October, things will change, even if not for the better.
Those who enjoy mild and sunny days can expect a westward
migration of the anti-cyclonic block with the central basin of
the Mediterranean being affected by – as in September – the
North Atlantic current and the cooler north European current.
So in Italy we could have a decrease in precipitation in the
North and part of the Centre while in the South we could see a
small increase with temperatures gradually becoming cooler.
Something different is expected in November when Western
currents will return as protagonists in the central basin of the
Mediterranean, with precipitation and temperature in line
with the average for the period.
On our area September temperatures will be in line or
slightly below average for the period: October is likely to
be characterized by less disturbances but temperatures
generally below average for the period and in November we
will have rainfall in line with the seasonal average.
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/CALENDARIO EVENTI AGOSTO-SETTEMBRE 2014/
/EVENTS AUGUST- SEPTEMBER 2014/
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Fino al 26 settembre – Sansepolcro – “I venerdì del tarlo”,
mercatino serale di antiquariato, scambio e collezionismo, centro
storico.
Fino al 31 ottobre – Arezzo – “Icastica” , Arts Events Arezzo 2014.
Fino al 2 novembre – Sansepolcro – “Il gioiello del rinascimento”
, Museo Civico di Sansepolcro.
Fino al 6 novembre – Città di Castello- “Segno Forma Gesto”,
Afro, Burri, Fontana e gli artisti italiani degli anni ‘50-‘60,
Pinacoteca Comunale.
Fino al 22 novembre – Città di Castello- “Informale in Italia”,
Galleria delle Arti.
Dal 19 al 21 settembre - San Leo Bastia- “Sagra del Fungo”.
Dal 19 al 21 settembre – Monterchi – “Sagra della Polenta”, 42°
edizione.
20 settembre – Sansepolcro- Terzo Tempo “Glen Matlock : storia
del punk”, Palazzo delle Laudi, ore 21.
20-21 settembre - Sansepolcro e Pieve Santo Stefano - “VX
Trofeo Pieve”, gara di regolarità per auto storiche, ore 9.00.
21 settembre – Città di Castello- “Retro”, mercatino delle cose
vecchie e antiche.
27 settembre al 9 novembre – Città di Castello – “Sorella
Marilyn” Tiferno Comics ed. 2014, Palazzo Vitelli a Sant’Egidio.
27- 28 settembre- Lippiano di M.S.M.Tiberina- “Fiera del
Mestolo”, fiera merceologica e gastronomie locali.
28 settembre- Apecchio- “Festa d’Cidiron’”, festa paesana e caccia
al tesoro per le vie del paese.
28 settembre- Montone- “Tipicamente”, mostra tipicità locali,
centro storico.
28 settembre – Sansepolcro – “Le domeniche del tarlo”,
mercatino di antiquariato, scambio e collezionismo, centro storico.
2 ottobre – Città di Castello – “Alfred, Alfred” sette scene e sei
intermezzi, regia di Paolo Rossi, Teatro Comunale, ore 20:30
Dal 2 al 5 ottobre – Fighille- “Fighille per l’arte” e 44° Sagra della
“Ciaccia Fritta”.
3-4-5- ottobre- Apecchio (PU) – “XXXII° Mostra Mercato del
tartufo” e “Andare per Osterie”, centro storico.
4 ottobre- Città di Castello- “Giornata del Contemporaneo” ,
Fondazione Burri.
5 ottobre- Apecchio- “Trovantico”, mercatino dell’antiquariato
e del collezionismo, via Dante Alighieri e bancarelle in Borgo
Mazzini.
5 ottobre- Città di castello- “Palio dell’Oca”, rione Mattonata.
5 ottobre- Lama di San Giustino- “Maratonina Lamarina”, gara
podistica con partenza ore 9.
Dal 10 al 12 e 18-19 ottobre – Pietralunga- “Mostra Mercato del
tartufo e della Patata Bianca”.
Dal 10 al 12 ottobre – Citerna – “Rassegna Prodotti
Agroalimentrari e Tartufo”.
Dal 10 al 12 ottobre – Città di Castello- “L’Altro Cioccolato”, fiera
mercato del cioccolato equo e solidale.
11- 12 e 18-19 ottobre – Caprese Michelangelo - “Festa della
castagna”.
12 ottobre – Anghiari - “Memorandia”, mercato dell’antiquariato,
modernariato e collezionismo, centro storico.
12 ottobre- Città di Castello- “Faimarathon”, visita guidata alla
scoperta della città per le vie del centro storico.
Dal 17 al 19 ottobre- Preggio di Umbertide e Morra - “Sagra
della Castagna”.
Dal 17 al 19 ottobre – Monte S.M.Tiberina- “Festa d’Autunno”,
tartufi e prodotti del bosco.
18-19 ottobre- Sangiustino- “Sapori e Mestieri” , gastronomia e
tradizioni d’autunno, centro storico.
18-19 ottobre – Anghiari – “L’intrepida”, pedalata ciclistica
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d’epoca sulle strade della Battaglia di Anghiari.
18-19 ottobre- Città di Castello – “Tiferno Comics”, mostra
mercato del fumetto d’autore, Palazzo Bufalini, orario 9.00
– 20.00.
19 ottobre – Città di Castello – “Retro”, mercatino delle cose
vecchie e antiche, P.zza Matteotti e Logge Bufalini.
25 ottobre – Città di Castello – “Premio Letterario di Città di
Castello VIII° ed.”, Palazzo Bufalini.
31 ottobre – Città di Castello – “La Notte del Grande
Cocomero”, festa di Halloween , rione San Giacomo.
31 ottobre - 2 novembre – Città di Castello – “Il Tartufo
Bianco”, mostra del tartufo e dei prodotti del bosco, centro
storico.
I mercati locali:
Martedì – Trestina, Mercatale di Cortona, Selci di Sangiustino,
Sansepolcro. Mercoledì – Pistrino di Citerna, Umbertide,
Anghiari. Giovedì – Città di Castello, Lama di Sangiustino, Pieve
Santo Stefano. Venerdì – Pietralunga, San Giustino.
Sabato – Città di Castello, Sansepolcro. Domenica – Monterchi.
info
APT Arezzo 0575 23952-3
Umbertide 075 9417099
Città di Castello 075 8554922
Pieve S. Stefano 0575 797702
Sansepolcro 0575 740536
Sestino 0575 772642
Anghiari 0575 749279
Badia Tedalda 0575 714020
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