Napoli D.O.C.

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
PROODOS - CONSORZIO COOPERATIVE SOCIALI
Società Cooperativa Sociale a r.l. Onlus
NZ01464
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
Regione Campania
3
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“Napoli D.O.C. - Divertimento, Ospitalità e Cultura 2014-15”
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: D - Patrimonio Artistico e culturale
Area: 03 – Valorizzazione storie e culture locali
04 - Valorizzazione sistema museale pubblico e privato
7) Obiettivi del progetto:
“Napoli D.O.C. – Divertimento, Ospitalità e Cultura 2014/2015” fa tesoro dei risultati ottenuti dai
progetti precedenti, in particolare quelli derivanti dalla progettualità “Napoli D.O.C. – Divertimento,
Ospitalità e Cultura 2013/2014” e da questi parte, con l’intenzione di risolvere le criticità emerse
facendo tesoro dei punti di eccellenza.
OBIETTIVO GENERALE
Contribuire allo sviluppo socio-economico del territorio di Napoli (e prov.) mediante la realizzazione
di attività che, mirando alla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale,
intendono favorire la creazione di una cultura del Bene Comune.
“Glocalismo” è la parola chiave di questo progetto: partire dal territorio, dalle sue risorse,
enfatizzando le unicità che rendono il luogo una destinazione unica ed inimitabile in grado di
competere a livello globale.
Obiettivo specifico 1
Promuovere la conoscenza della provincia di Napoli dal punto di vista artistico e culturale mediante la
creazione di nuove opportunità cittadinanza attiva che coinvolgano i giovani del territorio e, che,
partendo dalla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale esistente, favoriscano lo sviluppo di
aree degradate mediante la riappropriazione dei propri spazi di partecipazione (diffusione del
concetto di “glocalismo”).
Infatti, ParteNeapolis è nata da un progetto chiamato “Impara l’arte”, realizzato in partenariato da
CGM, la più grande rete di cooperative sociali italiana e il Ministero dell’Interno. Questo progetto
nasceva con l’obiettivo di creare cooperative sociali che operassero nel turismo sociale per la
valorizzazione dei beni culturali. Per raggiungere tal fine, infatti, era stato costituito il partenariato
citato dove CGM ha fornito le competenze nella creazione di cooperative sociali fatte di giovani
provenienti da zone della città degradate e il Ministero dell’Interno ha messo a disposizione dei beni
artistici di sua proprietà da far gestire e valorizzare alla cooperativa. Infatti, il Ministero dell’Interno è
proprietario su tutto il territorio nazionale di un patrimonio di beni immobili (soprattutto chiese, ma
non solo) e oggetti di valore in esso custoditi che amministra attraverso il F.E.C. (Fondo Edifici di
Culto). Alcuni siti di proprietà del F.E.C., di valore inestimabile, che potrebbero essere gestiti da
cooperative sociali e/o altri gruppi di giovani motivati sono situati in zone urbane degradate o
periferiche: chiesa di S. Maria del Carmine Maggiore, S. Maria della Sanità, S. Maria della Stella, S.
Agostino alla Zecca, S. Maddalenella degli Spagnoli, S. Maria al Monte ai Ponti Rossi, S. Maria Egiziaca a
Forcella, ecc. Nonostante le difficoltà che si potranno incontrare, in termini di microcriminalità o
degrado, bisogna concentrarsi sui punti di forza e le risorse di cui questi luoghi sono dotati.
Obiettivo specifico 2
Accrescere e potenziare interventi di turismo sociale mediante la realizzazione di servizi che
favoriscono una maggiore fruibilità da parte di persone con particolari esigenze (quali disabili) e che
mirino alla tutela delle culture e tradizioni locali
Obiettivo specifico 3
Favorire lo sviluppo di un’offerta turistica strutturata in una prospettiva di marketing territoriale
mediante azioni di rete tra il settore pubblico e privato e che considerino i beni culturali quali
strumento di sviluppo della coesione e dello sviluppo locale.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio
civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che
quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Obiettivo specifico 1
Attività A1
Attività A2
Attività A3
Attività A4
Promuovere la conoscenza della provincia di Napoli dal punto di vista
artistico e culturale mediante la creazione di nuove opportunità
cittadinanza attiva che coinvolgano i giovani del territorio e, che, partendo
dalla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale esistente,
favoriscano lo sviluppo di aree degradate mediante la riappropriazione dei
propri spazi di partecipazione (diffusione del concetto di “glocalismo”).
Creazione di percorsi e/o laboratori in ambito turistico che coinvolgano in
prima persona i cittadini autoctoni
Creazione di una banca dati relativa a tutte le ricchezze territoriali presenti
nella provincia di Napoli
Promozione di eventi a carattere musicale, manifestazione e mostre
organizzate dai giovani per i giovani sulla base della metodologia della peer
education
Organizzazione, con il contributo dei giovani (e delle scuole) di iniziative
finalizzate all’adozione ed alla tutela di particolari monumenti da essi scelti
Attività A5
Attività A6
Attività A7
Obiettivo specifico 2
Attività B1
Attività B2
Attività B3
Obiettivo specifico 3
Attività C1
Attività C2
Organizzazione di workshop tematici sull’autoimprenditorialità e la
cooperazione sociale nell’area turistica anche nell’ottica di promozione
delle pari opportunità e delle politiche di conciliazione vita-lavoro
Servizi di orientamento al lavoro, costruzione del bilancio delle competenze
in entrata e in uscita, piano di lavoro
Promozione di pacchetti turistici che coinvolgano siti culturali ubicati nelle
aree periferiche della città al fine di sensibilizzare le amministrazioni locali
alla cura del bene, prospettando i risvolti positivi per il territorio in termini
economici ed occupazionali
Accrescere e potenziare interventi di turismo sociale mediante la
realizzazione di servizi che favoriscono una maggiore fruibilità da parte di
persone con particolari esigenze (quali disabili) e che mirino alla tutela
delle culture e tradizioni locali
Creazione di brochure/materiali informativi sui siti culturali presenti a
Napoli rivolti ad utenze con particolari esigenze
Iniziative di sensibilizzazione e di lobby finalizzate a rendere accessibili i
principali luoghi di interesse cittadini
Creazione di una banca della memoria, on line, legata al passato ma in
prospettiva futura con le tradizioni, gli usi, i modi di fare, il folclore
Favorire lo sviluppo di un’offerta turistica strutturata in una prospettiva di
marketing territoriale mediante azioni di rete tra il settore pubblico e
privato e che considerino i beni culturali quali strumento di sviluppo della
coesione e dello sviluppo locale.
Creazione di momenti di incontro assieme ad enti pubblici e/o privati, per
verificare le esperienze finora compiute dagli operatori nel campo turistico
e culturale per poter delineare un nuovo profilo della città di Napoli (tavoli
di concertazione pubblico-privato)
Creazione di un coordinamento tra i soggetti operanti nella promozione
turistica del territorio (mettere in rete gli attori);
Azioni a latere
Per la descrizione delle attività della Formazione generale e specifica si rinvia rispettivamente alle
voci: 29/34 e 35/41.
Per la descrizione delle attività di Monitoraggio si rinvia alle voci 21) e 42).
Per le attività di Promozione e sensibilizzazione del Servizio civile nazionale si rinvia alla voce 17).
ARTICOLAZIONE TEMPORALE
Per quanto concerne gli obiettivi, le azioni e le attività il diagramma di Gantt è strutturato nel
seguente modo:
Fase 1: Accoglienza e formazione
volontari
Fase 2: Costituzione equipe di
lavoro
Fase 3: Realizzazione delle attività
A1. Creazione di percorsi e/o
laboratori in ambito turistico che
coinvolgano in prima persona i
cittadini autoctoni
A2. Creazione di una banca dati
relativa a tutte le ricchezze
territoriali presenti nella provincia di
Napoli
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A3. Promozione di eventi a carattere
musicale, manifestazione e mostre
organizzate dai giovani per i giovani
sulla base della metodologia della
peer education
A4. Organizzazione, con il contributo
dei giovani (e delle scuole) di
iniziative finalizzate all’adozione ed
alla tutela di particolari monumenti
da essi scelti
A5. Organizzazione di workshop
tematici sull’autoimprenditorialità e
la cooperazione sociale nell’area
turistica anche nell’ottica di
promozione delle pari opportunità e
delle politiche di conciliazione vitalavoro
A6. Servizi di orientamento al
lavoro, costruzione del bilancio delle
competenze in entrata e in uscita,
piano di lavoro
A7. Promozione di pacchetti turistici
che coinvolgano siti culturali ubicati
nelle aree periferiche della città al
fine di sensibilizzare le
amministrazioni locali alla cura del
bene, prospettando i risvolti positivi
per il territorio in termini economici
ed occupazionali
B1. Creazione di brochure/materiali
informativi sui siti culturali presenti
a Napoli rivolti ad utenze con
particolari esigenze
B2. Iniziative di sensibilizzazione e
di lobby finalizzate a rendere
accessibili i principali luoghi di
interesse cittadini
B3. Creazione di una banca della
memoria, on line, legata al passato
ma in prospettiva futura con le
tradizioni, gli usi, i modi di fare, il
folclore
C1. Creazione di momenti di
incontro assieme ad enti pubblici e/o
privati, per verificare le esperienze
finora compiute dagli operatori nel
campo turistico e culturale per poter
delineare un nuovo profilo della città
di Napoli (tavoli di concertazione
pubblico-privato)
C2. Creazione di un coordinamento
tra i soggetti operanti nella
promozione turistica del territorio
(mettere in rete gli attori);
Fase 4: Monitoraggio e valutazione
in itinere
Fase 5: Valutazione complessiva
del progetto e ipotesi di follow up
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Le attività previste saranno realizzate nel rispetto della normativa in materia di tutela della salute
e della sicurezza dei luoghi di lavoro di cui al Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, così come
modificato ed integrato dal decreto legislativo 3 agisto 2009 n. 106 di quella relativa al settore di
riferimento del progetto.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
In merito all’impiego, quantitativo e qualitativo, delle risorse umane va precisato che la normativa
regionale in vigore prevede determinate tipologie di operatori e un rapporto predefinito tra operatori
ed utenti, che ovviamente le strutture di Proodos rispettano; ciò significa che ogni sede di destinazione
del progetto vedrà la compresenza, oltre che dell’OLP, di due operatori esperti e qualificati. Questo
rapporto tra operatori e volontari, con metodologia di apprendimento on the job già ampiamente
sperimentata, garantisce la crescita dei volontari stessi.
I volontari richiesti per il progetto “Napoli D.O.C. – Divertimento, Ospitalità e Cultura 2014/2015”
saranno impegnati secondo una distribuzione tra le 3 sedi che tiene conto della mole di lavoro e di
risorse impiegate nelle singole attività messe in atto in ciascun luogo.
Tutti i ragazzi impegnati nel progetto di servizio civile volontari saranno impegnati a turno nelle
diverse attività, così come specificato di seguito, in modo da rendere l’esperienza completa a 360 gradi
per tutti e per dare loro l’opportunità di sperimentarsi a tutti i livelli e capire al meglio le proprie
attitudini in modo da dare risposte concrete e diversificate alle loro aspettative, senza mai tralasciare
la qualità del servizio da offrire agli utenti.
Il progetto “Napoli D.O.C. – Divertimento, Ospitalità e Cultura 2014/2015” prevede l’inserimento dei
volontari nelle sedi di progetto gradualmente, secondo una metodologia ampiamente sperimentata nel
corso degli anni, anche nei precedenti progetti di Servizio Civile.
Difatti, il processo seguito sarà quello del “learning by doing”, che prevede l’impiego dei volontari nei
servizi con l’affiancamento costante di operatori esperti e la supervisione degli OLP.
Al lavoro sul campo, vengono alternati momenti di formazione in aula, monitoraggio costante e
verifiche periodiche (come da specifica nella sezione dedicata alla formazione), in linea con gli
standard di qualità previsti dalle norme UNI EN ISO 9001, alle quali si attiene il Consorzio Proodos (il
consorzio gode della certificazione in tal senso).
I Volontari, seguiti dagli OLP, realizzeranno incontri di valutazione delle singole attività, con cadenza
mensile. Scopo di questi incontri è far emergere le criticità e i punti di forza delle attività in corso e,
allo stesso tempo, permettere ai volontari, a partire dall’esperienza concreta, di imparare il
funzionamento complessivo del servizio in cui vengono impiegati, formulando osservazioni e proposte
per migliorarlo. Con cadenza trimestrale, ci saranno riunioni plenarie dei volontari, di alcuni operatori,
del responsabile S.C., del progettista e del formatore, finalizzate ad individuare e sperimentare
possibili sinergie, da formalizzare e proporre poi alla rete.
Si prevede di attuare un percorso formativo-lavorativo così articolato:
1.Prima fase di Accoglienza e Formazione
I volontari saranno accolti dall’ente che mediante formazione generale e specifica (realizzato secondo i
contenuti previsti dal progetto) fornirà loro le conoscenze, le competenze nonché gli strumenti di base
affinché possano realizzare le attività previste. Dopodiché i volontari incontreranno gli operatori che li
introdurranno al progetto, alle azioni programmate, ai suoi obiettivi e alla tipologia di destinatari.
I volontari, provenienti da un contesto di minori opportunità, perché poco scolarizzati e esclusi dai
processi educativi e di apprendimento riceveranno una formazione che permetterà loro di acquisire
competenze specifiche e pratiche da spendere immediatamente nel mondo del lavoro.
2. Seconda fase- Costituzione dell’equipe di lavoro
Acquisiti gli strumenti di base, sarà costituito il gruppo di lavoro del progetto, comprendente gli
operatori coinvolti che i volontari affiancheranno nella realizzazione delle attività previste. Al fine di
lavorare in maniera efficace, in via preliminare, si utilizzeranno strumenti di analisi sia del bisogno che
dell’area di intervento, come la SWOT Analysis che definisce i punti di forza e debolezza.
3. Terza Fase- Realizzazione delle attività
I volontari saranno coinvolti nelle attività a pieno ritmo, supportando gli operatori nelle varie mansioni
definite.
4. Quarta Fase- Monitoraggio e valutazione in itinere
Il percorso prevede una valutazione dell’andamento del progetto così da poter intervenire e applicare
correttivi se necessario, salvaguardando la qualità dell’intervento.
Pertanto saranno definite n. 5 giornate dedicate alla valutazione, alla quale parteciperanno sia gli OLP
che i volontari. Gli strumenti di valutazione saranno questionari specifici somministrati ai volontari
attraverso i quali si verificherà il soddisfacimento degli obiettivi e dei risultati attesi.
5. Quinta Fase- Valutazione complessiva del progetto
Al termine del progetto, nel corso dell’ultimo mese, sarà realizzata una valutazione complessiva degli
interventi che, oltre ad analizzare la coerenza con gli obiettivi/risultati, ne valuterà l’impatto. La
valutazione sarà realizzata facendo riferimento a specifiche griglie di valutazione elaborate dal gruppo
di lavoro sulla base degli indicatori definiti in sede progettuale e che tengano conto anche della
valutazione in itinere.
Sarà inoltre elaborato un report/bilancio contenente i risultati conseguiti e che sarà diffuso mediante i
canali comunicativi dell’ente proponente e degli enti che appartengono alla sua rete territoriale.
I volontari saranno impegnati con un processo di inserimento graduale (in affiancamento) legato alle
attitudini, alle capacità ed alle competenze, per 30 ore a settimana articolate in 5 gg. a settimana.
I volontari, sempre seguiti dall’OLP di riferimento e dagli operatori esperti, dovranno essere capaci di
affiancare gli operatori in tutte le loro mansioni, nel rispetto delle responsabilità definite dalle
normative vigenti. Dovranno quindi svolgere, oltre alle mansioni di affiancamento all’assistenza e alla
guida dei cittadini e dei visitatori, anche quelle attività di ordinaria gestione delle strutture e degli
uffici. Allo stesso tempo, coordinati dall’OLP e da un operatore esperto, realizzeranno incontri di
valutazione delle singole attività, con cadenza mensile. Scopo di questi incontri è far emergere le
criticità e i punti di forza delle attività in corso e, allo stesso tempo, permettere ai volontari, a partire
dall’esperienza concreta, di imparare il funzionamento complessivo del servizio in cui vengono
impiegati, formulando al contempo osservazioni e proposte per migliorarlo. Con cadenza trimestrale,
come indicato in precedenza, si avranno riunioni plenarie che vedono coinvolti i volontari, alcuni
operatori, il responsabile S.C., il progettista ed il formatore, finalizzate ad individuare e sperimentare
possibili sinergie.
In particolare i volontari affiancheranno gli operatori nelle seguenti attività:
a) Gestione uffici e segreteria
- Archiviazione dati, accoglienza clienti e fornitori, segreteria telefono, fax, e-mail, ordinaria
manutenzione e pulizia impianti, uffici e siti, ecc.
b) Promozione della cittadinanza attiva sul territorio
- Coinvolgimento, sostegno e motivazione dei giovani del territorio
c) Ricerche di mercato
- Individuazione nuove nicchie di mercato, potenziali clienti, concorrenti, ecc.
d) Elaborazione offerte, itinerari, escursioni, pacchetti per target differenti
- Ricerca di clienti, nell’elaborazione di proposte differenziate a seconda del target e del periodo
e) Comunicazione, promozione e marketing
- Elaborazione di proposte comunicative, brochure, depliant, ricerca finanziamenti, patrocini
istituzionali, ecc.
f) Visite guidate in esterna
- Accoglienza e guida gruppi scolastici
g) Visite guidate nel museo
- Accoglienza e accompagnamento visitatori
h) Biglietteria, informazioni e bookshop
- Gestione desk nel museo
i) Elaborazione e distribuzione materiali promozionali
- Distribuzione in particolare a stakeholders e opinion leader (centri di info turistica, testate
giornalistiche, scuole, altri enti, ecc.)
j) Organizzazione e gestione di eventi
- Elaborazione proposte di eventi culturali, seminari all inclusive, ecc.
k) Progettazione nuovi interventi
- Per partecipazione a bandi pubblici, privati e/o autogestiti
l) Gestione sito web
- Aggiornamento e caricamento dati
m) Budget preventivi e consuntivi
- Prime elaborazioni piani economici di iniziative e progetti
n) Formazione
- Formazione e aggiornamento continuo
Nello specifico, la dislocazione dei volontari per sedi è la seguente:
 Napoli – Vico Scalciccia n. 16 (ParteNeapolis 1): 2 volontari Questa sede di destinazione
rappresenterà il cuore pulsante del progetto; i volontari, adeguatamente formati e seguiti
passo passo dall’equipe del consorzio, potranno pian piano sperimentarsi in attività di ricerca e
studio, catalogazione ed archiviazione, gestione d’ufficio (segreteria, booking,
programmazione, marketing, fund raising, progettazione, ecc.) fino ad essere impegnati in vere
e proprie attività di front office (accoglienza, gestione e guida degli utenti). Sarà il luogo dove
i ragazzi potranno incontrare i giovani dei territori da valorizzare e dove, insieme a loro,
progettare azioni di promozione territoriale agendo come fosse un vero e proprio laboratorio di
sviluppo locale che parte dal basso.
 Napoli – Vico San Domenico Maggiore n. 8 (ParteNeapolis 2): 2 volontari. Questa è la sede che
ospita la “Sala del Tesoro” di San Domenico Maggiore; in questa prestigiosa sede i volontari,
seguiti da operatori esperti e storici dell’arte, oltre che dal rispettivo OLP (Dott.ssa Francesca
Viscovo, già responsabile didattica del museo) saranno accompagnati alla scoperta delle
modalità di gestione di un bene culturale e, partendo da lì, alla didattica museale e turisticoculturale soprattutto per minori. Il percorso porterà i ragazzi, a seconda delle attitudini, delle
capacità e delle motivazioni espresse, a rendersi veri e propri protagonisti dell’offerta turistica
da proporre al pubblico in tutte le forme possibili (visite guidate, percorsi teatralizzati,
accompagnamento, hostess, interpretariato, ecc.).
 Napoli – Vico Scalciccia n. 16 (Aula Formazione): 2 volontari. In questa sede, ai volontari sarà
affiancato un OLP oltre che due operatori con adeguato titolo di studio e comprovata
esperienza biennale nello svolgimento di servizi legati alla valorizzazione ed alla tutela del
patrimonio culturale. I volontari saranno impegnati, come gli altri in diverse attività che
dovranno pian piano portarli ad essere abili nella costruzione di brochure illustrative, ideazione
di percorsi culturali, progettazione e realizzazione di eventi, attività di didattica museale per
minori e persone con disabilità e quanto altro previsto per la messa in opera del progetto
stesso.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
6
0
10) Numero posti con vitto e alloggio:
6
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
0
30
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
In funzione della particolarità delle motivazioni e degli obiettivi progettuali, ai volontari,
oltre al rispetto degli orari e di tutto quanto definito dal progetto di servizio civile, è
richiesto:
- di rispettare la privacy sugli utenti seguiti dalle rispettive cooperative sociali;
- di partecipare ai percorsi formativi;
- di rispettare i regolamenti interni delle diverse strutture;
- di rispettare le norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro;
- la disponibilità ad eventuali temporanei spostamenti dalla sede di destinazione sulla
base delle indicazioni dei responsabili del progetto;
- la disponibilità alla flessibilità oraria nell’ambito del monte ore previsto;
- la disponibilità alla reperibilità per situazioni di emergenza;
- la disponibilità ad essere in servizio nei giorni festivi e prefestivi
- la disponibilità a frequentare corsi, seminari e momenti di confronto utile ai dine del
progetto e della formazione dei volontari coinvolti, anche nei giorni festivi,
organizzati anche dagli enti partner del progetto
Nei confronti degli utenti dei servizio, tutti i volontari che affiancano gli operatori
assumono l’impegno di rispettare i seguenti principi:
 Onestà
- rispettare con diligenza i regolamenti interni delle strutture e la carta dei servizi
- astenersi dall’accettare compensi in denaro o sotto qualsiasi altra forma dagli
utenti e dai familiari
 Integrità morale
- Assumere, nei diversi contesti, un comportamento moralmente integro e coerente
con i valori, che da sempre, contraddistinguono l’operato del Consorzio Proodos
 Equità
- Essere imparziali (nella forma e nella sostanza) in tutte le decisioni che devono
essere prese in modo obiettivo ed equanime senza discriminare alcun
interlocutore per ragioni legate al sesso, all’orientamento sessuale, all’età, alla
nazionalità, allo stato di salute, alle opinioni politiche, alla razza e alle credenze
religiose
 Trasparenza e Correttezza
- Comunicare in maniera trasparente, adottando una forma ed un contenuto di
facile comprensione e appropriato per i diversi interlocutori con i quali si
relaziona
- Comunicare in modo corretto e fornendo informazioni complete
- Le informazioni, qualora sia previsto per legge o richiesto dai soggetti, devono
essere trattate in forma riservata
 Efficienza ed Efficacia
- Svolgere il proprio compito in maniera professionale e responsabile per
raggiungere gli obiettivi concordati in maniera efficace
- Rispettare l’orario ed avvertire tempestivamente se per malattia o motivi
emergenti, non ci si può presentare al lavoro
- Comunicare i giorni di assenza
 Dialogo
Prendere decisioni dopo aver ascoltato e consultato i responsabili di progetto interessati.
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Oltre ai requisiti richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64 ai candidati è richiesto:
- motivazione allo svolgimento del servizio civile nazionale;
- motivazione ad impegnarsi, anche nel futuro, per valorizzare il proprio territorio;
- buone doti comunicative per potersi relazionare con tutti i soggetti compresi gli
utenti;
- propensione al lavoro in squadra in quanto il gruppo rappresenta l’anima del
Consorzio Proodos;
- capacità di organizzazione del lavoro;
Per la verifica dei requisiti non sono previsti titoli di studio ma esclusivamente si terrà
conto del colloquio motivazionale.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
I volontari iscritti all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” potranno avere
riconosciuti i Crediti Formativi Universitari (CFU) per le attività svolte nell’ambito del
presente progetto, come da convenzione allegata.
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
Tirocini riconosciuti da:
Università degli Studi di Napoli “Federico II”, come da convenzione allegata.
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Le competenze acquisibili dai volontari in servizio civile faranno riferimento a:
CAPACITÀ E COMPETENZE
RELAZIONALI
Vivere e lavorare con altre
persone,
in
ambiente
multiculturale, occupando
posti in cui la comunicazione è
importante e in situazioni in cui è
essenziale lavorare in squadra (ad
es. cultura e sport), ecc
CAPACITÀ E COMPETENZE
ORGANIZZATIVE
Avere la capacità di definire un
I volontari saranno impiegati per almeno il 60% del
loro orario di servizio in attività assieme agli
operatori nelle sedi di attuazione; in questo modo
avranno la possibilità:
- di apprendere le modalità relazionali più
adeguate per creare efficaci relazioni d’aiuto nei
confronti dell’utenza;
- di conoscere e collaborare con le diverse figure
professionali presenti nel proprio centro;
- di apprendere competenze specifiche rispetto il
lavoro di gruppo e, una metodologia corretta (es.
pre-gruppo, gruppo, post-gruppo; supervisioni,
ecc.)
- di relazionarsi con i referenti di enti, associazioni
o altre realtà presenti nel territorio.
capacità di pianificazione ed organizzazione delle
attività mediante la conoscenza e l’impiego di
strumenti operativi (workplan, diagramma Gantt,
progetto di lavoro per processi
operativi e di distribuire le
diverse attività al gruppo di
lavoro di cui si è parte
ecc.); competenze e conoscenza nel settore
turistico; Capacità di analisi; Team building;
Problem
Solving;
Capacità
di
leadership;
Competenze manageriali in ambito turistico;
Capacità di organizzare e realizzare attività
ludico-ricreative rivolte all’utenza;
capacità di progettare e realizzare momenti di
incontro con la cittadinanza locale;
gestione e valorizzazione del tempo di lavoro
ottimizzazione delle proprie risorse.
CAPACITÀ E COMPETENZE
PROFESSIONALI E/O TECNICHE
capacità di usare in maniera adeguata le
strumentazioni informatiche e i software di base
(sistema operativo XP, Pacchetto Office, i
Con computer, attrezzature
principali browser: Mozilla Firefox, Chrome,
specifiche, macchinari, ecc.
Internet Explorer);
sufficiente capacità ad usare i programmi di
grafica (es. Photoshop, Illustrator);
capacità di organizzare eventi; capacità di
relazionarsi con gli interlocutori interni ed esterni
all’organizzazione;
capacità di divulgare informazioni complesse
attraverso un linguaggio semplice ed immediato.
Capacità di elaborare comunicati ed articoli
informativi associata ad una completa padronanza
della comunicazione verbale; capacità di fare
ricerche di settore
L’Ente terzo Obiettivo Napoli certifica e riconosce le stesse competenze e professionalità
sopra indicate, acquisite dai volontari durante l’espletamento del servizio civile con
l’attuazione del presente progetto (si veda Convenzione in allegato). L’Ente di formazione
progetta e gestisce corsi finanziati e non che vanno dalla riqualificazione del personale
dipendente al reinserimento nel mercato del lavoro dei disoccupati, fino alla formazione
post diploma e ai corsi di specializzazione post laurea.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Sede centrale di PROODOS – Via Scalciccia 16 – 80142 Napoli e presso la sede dell’ente di
1^ classe SHALOM A.d.V., dal quale è stato acquistato il sistema della formazione
generale.
30) Modalità di attuazione:
Il progetto formativo ha l’obiettivo di dotare i giovani volontari di competenze
specifiche e coerenti con il percorso formativo proposto dal progetto stesso, attraverso
due livelli, formazione generale e specifica.
Per quanto concerne la Formazione generale questa, ha l’obiettivo di sviluppare nei
volontari le dimensione della cittadinanza attiva e responsabile, conoscere i fondamenti
costituzionali e la normativa del servizio civile nazionale, sviluppare le diverse
competenze e capacità dei volontari, per attuare il progetto.
In ogni caso, la formazione generale è effettuata con le modalità del sistema certificato
in sede di accreditamento dall’ente di 1^ classe Shalom A.d.V. – Codice NZ03078
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Si rinvia alle tecniche ed alle metodologie di realizzazione della formazione generale
previste nel sistema di formazione verificato dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile in
sede di accreditamento dell’ente Shalom Associazione di Volontariato ONLUS - Iscritta
con codice di accreditamento NZ03078 alla I^ classe dell’Albo Regionale della Campania e
da noi acquisite.
In particolare:
Nella fase di accesso al servizio civile:
Il progetto prevede un percorso di ingresso per la conoscenza della proposta, allo scopo
di creare le condizioni ottimali di inserimento.
Metodologia
- lezioni frontali;
- gruppi di approfondimento;
- confronto sulle motivazioni;
- riflessioni personali.

Durante il servizio civile:
A. Formazione generale
Obiettivi
- fornire ai volontari gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del servizio
civile;
- sviluppare all’interno degli enti partecipanti al progetto la cultura del servizio civile;
- offrire ai giovani volontari in servizio civile un’occasione di crescita umana e civile,
raccordando la loro esperienza concreta con i valori della solidarietà, della
partecipazione, della cittadinanza attiva.

Metodologia
Per ogni obiettivo formativo viene considerato:
- la coscientizzazione: essere/divenire consapevoli di sé, dell’altro, del mondo
- dalla conoscenza della realtà al saper comunicare la realtà
- dal sapere di essere nella realtà al saper stare nella realtà
- dal saper fare al saper fare delle scelte
- dallo stare insieme al cooperare
ed in relazione a questi livelli la dimensione:
- individuale della persona
- la famiglia, il gruppo, la comunità di appartenenza
- la società, il mondo

attraverso:
- lezioni frontali
- dinamiche non formali
- elaborazione dei vissuti personali e di gruppo
- simulazioni e giochi di ruolo
- lavori in gruppo e riflessioni personali
- testimonianze e/o visite ad esperienze significative
B. Attività di sensibilizzazione del territorio
Obiettivi
Le competenze e la maturazione acquisibili attraverso la formazione, lo scambio e il
confronto nel gruppo, portano a comunicare l’esperienza allo scopo di:
- sviluppare le diverse competenze e capacità comunicative dei volontari
- promuovere il progetto sul territorio
- sensibilizzare sulle tematiche del progetto

Metodologia
- elaborazione di programmi di animazione e sensibilizzazione del territorio;
- studio delle principali forme di comunicazione mass-mediale (elaborazione di testi,

grafica, informatica, accesso a stampa e Radio-TV);
- preparazione alle principali forme di comunicazione (gestire un gruppo, parlare in
pubblico, etc.).
Si prevede, in linea con quanto affermato dalle Linee Guida per la formazione generale,
di erogare almeno n. 25 ore di formazione in modalità e-learning (a distanza) mediante la
predisposizione di una piattaforma che fornisce alcuni servizi standard: monitoraggio
dell’interazione, strumenti di comunicazione intergruppo, pubblicazione dei dati. La
piattaforma favorirà la gestione di vari corsi di formazione, divisi per classi e monitorati
da tutor. Al termine del percorso gli allievi dovranno sostenere un test finale obbligatorio
33) Contenuti della formazione:
Fermo restando i contenuti previsti dalle linee guida per la formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale, approvate con DECRETO DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE 19 LUGLIO 2013: LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE GENERALE DEI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE,, si rinvia ai
contenuti proposti nel sistema di formazione verificato dall’UNSC in sede di
accreditamento dell’ente Shalom Associazione di Volontariato ONLUS - Iscritta con
codice di accreditamento NZ03078 alla I^ classe dell’Albo Regionale della Campania.
In particolare il progetto prevede un percorso formativo di ingresso per la conoscenza
della proposta, ed un successivo percorso formativo, durante il servizio, visto come
approfondimento dei temi fondamentali e rafforzamento delle motivazioni, alla luce
dell’esperienza di servizio.
Questi i principali contenuti delle due fasi di formazione:
In particolare i moduli previsti sono:
1. Valori e identità del SCN: L’identità del gruppo in formazione e patto formativo;
Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità
e differenze tra le due realtà; Il dovere di difesa della Patria- difesa civile non
armata e nonviolenta. L'adempimento del dovere di difesa della patria è un
dettato costituzionale e riguarda tutti i cittadini senza distinzioni di sesso, età,
reddito, idee e religione. Analisi delle varie interpretazioni; La normativa vigente
e la Carta di impegno etico
2. La cittadinanza attiva: la formazione civica, le forme di cittadinanza, la
protezione civile, la rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3. Il giovane volontario nel sistema del servizio civile: Presentazione di Proodos
(mission/vision) ; Il lavoro per progetti, Organizzazione del servizio civile e le sue
figure, Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale,
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti.
Altri moduli saranno:
 Conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni sociali, politiche, sociali
e giuridiche della Repubblica Italiana. Analisi della storia repubblicana e delle sue
interpretazioni
 Conoscenza del funzionamento del Servizio Nazionale di Protezione Civile e della
sua importanza in termini di sviluppo della cittadinanza attiva. Conoscenza della
normativa relativa.
 Valori del Servizio Civile e cittadinanza attiva: analisi dei legami tra i valori
fondanti il Servizio Civile e lo sviluppo della cittadinanza attiva
 Le forme di cittadinanza.
 La rappresentanza dei volontari di servizio civile
 Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato: analisi delle norme che
sono alla base del Servizio Civile e la loro applicazione nel progetto.
 Servizio civile e volontariato: analisi del legame tra servizio civile e il mondo del
volontariato; analisi delle figure previste dal Servizio Civile
 Diritti e doveri del volontario del servizio civile;

Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (Dlgs 81/2008)
34) Durata:
Durante il servizio sono previste 42 ore di formazione entro i primi 180 giorni dall’avvio
del progetto.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione specifica si terrà nelle singole sedi di realizzazione del progetto; nello
specifico, i moduli formativi si terranno nelle seguenti sedi:
 Napoli – Vico San Domenico Maggiore, 8 (Sala del Tesoro - Basilica di San
Domenico Maggiore)
 Napoli – Vico Scalciccia, 16
36) Modalità di attuazione:
Il percorso formativo specifico sarà realizzato in proprio, presso l’ente, con formatori
dell’ente con l’obiettivo di sviluppare nei volontari le diverse competenze e capacità utili
per la realizzazione efficace del progetto.
Il percorso si realizzerà attraverso 10 moduli per complessive 75 ore (come indicato
rispettivamente alle voci 40 e 41) in un’unica soluzione.
I volontari parteciperanno, inoltre, ai tavoli di lavoro per il coordinamento delle attività
formative insieme a docenti, tutor, educatori e coordinatori didattici. L’obiettivo è quello
di coinvolgere pienamente i volontari nei team di lavoro e nelle prassi operative, che
possono rappresentare un momento di formazione in un’ottica dell’ “imparare facendo”.
Risultati attesi: fornire ai volontari un bagaglio di competenze tecniche professionali
spendibili nel ruolo di accompagnamento/affiancamento affidato ed utili per operare
all’interno del contesto della formazione professionale.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il progetto prevede che nell’esperienza annuale di sevizio civile sia pianificato un
percorso di formazione che si propone di sostenere il ruolo dei volontari in modo
adeguato attraverso l’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito del progetto
scelto rispetto al specifico settore d’impiego.
Il progetto prevede quindi una serie di incontri mensili di formazione specifica.
Ogni incontro è strutturato in tre momenti principali:
- una fase iniziale di apertura, molto importante per porre le basi della relazione
con e tra i partecipanti e definire gli obiettivi del lavoro di gruppo,
- una fase intermedia in cui vengono presentati e sviluppati i contenuti specifici
della formazione,
- una fase finale in cui, attraverso uno scambio reciproco (formatori-volontariOLP), e’ possibile valutare il raggiungimento degli obiettivi.
Gli interventi formativi si articoleranno in:
- lezioni didattiche,
- accompagnamento formativo
- visite guidate
- role-playing,
- analisi della comunicazione per mezzo di simulazioni in aula,
- lavori di gruppo,
- giochi ed esercitazioni psicosociali.
Ogni volta, alla conclusione di questi incontri, al volontario verrà consegnata una scheda
che serve come strumento per approfondire nella sede di attuazione del progetto,
assieme all’OLP, l’argomento trattato in modo più ampio
Inoltre, ogni volontario verrà affiancato da un operatore esperto nelle attività specifiche
previste e potrà usufruire di altri momenti di formazione, differenti e specifici per ogni
sede.
Nel corso dell’anno di servizio i volontari saranno inoltre attivamente coinvolti in tutte le
attività di coordinamento e formazione dell’ente e verrà promossa la loro partecipazione
a convegni e seminari sulle tematiche specifiche del progetto.
A questi percorsi possono partecipare i formatori, tutti gli operatori dei diversi progetti
attivi e sono prese in considerazione e analizzate le problematiche che possono sorgere
nel rapporto diretto con il cliente (lezioni frontali, lavori di gruppo, utilizzo di schede di
verifica ecc…).
Riunioni settimanali nelle équipe educative
A questo percorso partecipano gli educatori, i tirocinanti, i formatori, i volontari
direttamente impegnati nel singolo progetto; sono analizzate periodicamente le situazioni
organizzative generali, la programmazione e la verifica delle attività .
Riunioni ad hoc
A questi momenti partecipano i soli volontari con i formatori e l’Operatore locale di
progetto al fine di verificare l’andamento dell’esperienza, chiarire il contesto, esplicitare
i vissuti e risolvere eventuali conflitti (rivisitazione dei vissuti dei volontari, esplicitazione
delle dinamiche interpersonali, metodologia della revisione di vita ecc…)
La metodologia di insegnamento sarà improntata per lo più al Learning by doing,
ritenendo questa tecnica molto utile al tipo di relazione che spesso da subito si instaura
tra gli operatori esperti e i volontari del servizio civile.
In ogni caso, la formazione specifica prevede dei momenti di:
- lettura critica di testi e dispense;
- discussioni di gruppo;
- lavoro sui vissuti personali e sulle dinamiche di gruppo
Metodologie di riferimento:
Learning on the job: La formazione sul campo è fondamentale affinché i tirocinanti
possano acquisire lo specifico “know-how” attinente al ruolo lavorativo che intendono
svolgere e che si identifica con quella specifica capacità di svolgere i compiti, il “saper
fare delle cose”. In questa maniera si ha la possibilità di mettersi alla prova e verificare,
integrare, rielaborare quanto appreso.
Peer education: La peer education, creando un canale comunicativo privilegiato tra gli
adulti che lavorano per i giovani e alcuni ragazzi (e tramite loro tutti gli altri), mette in
contatto due mondi che solitamente hanno poca consapevolezza l’uno dell’altro. Se
all’interno di un territorio tutti coloro che si occupano a vario titolo dei giovani sono in
“rete”, la peer education si sviluppa in maniera più rapida ed efficace. La pluralità di
competenze è infatti necessaria alla promozione di questo tipo di percorso. La peer
education propone la costruzione di un luogo fisico e mentale in cui i ragazzi avviano,
grazie al confronto, una ricerca di risposte adeguate alle problematiche della loro età,
ma anche di significati che possano dare senso alle cose che succedono nella quotidianità:
nel gruppo di amici, nella coppia, nella relazione con i familiari o con gli adulti in
generale. Questa ricerca è messa in pratica soprattutto dai peer educator i quali, durante
i corsi di formazione, non imparano a memoria una serie di attività e di frasi da applicare
meccanicamente nelle discussioni nei gruppi, bensì interiorizzano i contenuti e le
tecniche di conduzione di gruppo (focus group, brain storming e role playng), facendoli
diventare “una cosa propria”.
41) Durata:
75 ore complessive
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Nel rinviare al sistema di monitoraggio accreditato e al piano di monitoraggio generale
previsto dal presente progetto per la tempistica e la strutturazione della rilevazione del
percorso formativo, si acclude una breve riflessione metodologica e strumentale.
Sul modello dei precedenti progetti di servizio civile (Sciuscià, Favola, Casa Proodos,
Feedback, Città Solidali, Lo Scrigno: Tesori di Napoli in mostra, Il Nodo, La bussola dei
Saperi, Napoli D.O.C. – Divertimento, Ospitalità e Cultura 2011/2012, 2013/14) gestiti
dal consorzio Proodos, tra cui alcuni di essi hanno avuto anche l’ispezione dell’UNSC in
fase di realizzazione, dimostrando ottimi risultati, saranno effettuate 11 rilevazioni
nell’arco dei primi 11 mesi, oltre quella a conclusione del progetto, che saranno riportate
su un verbale di monitoraggio interno e valutate in sede di coordinamento.
Il processo di verifica del progetto si articola in:
o verifica iniziale: comprende un questionario di inizio corso, con il quale si intende
stabilire quali sono le aspettative, il grado di conoscenza sui principi e le finalità
del Servizio Civile Nazionale, e le problematiche legate al disagio giovanile;
o verifica in itinere è prevista durante lo svolgimento dell’azione formativa,
verifiche individuali e di gruppo attraverso test o lavori svolti durante i laboratori
al fine di identificare potenzialità, difficoltà, azioni correttive e di rinforzo
individuale e collettivo da parte dei formatori.;
o verifica finale ha valore formativo e si baserà sui risultati delle verifiche
precedenti, attraverso l’accertamento delle competenze più significative
acquisite, la valutazione delle strategie utilizzate, le modalità di strutturazione
dei percorsi, l’organizzazione complessiva dell’intervento.
Metodologia utilizzata: colloqui individuali e questionari. si adotteranno strumenti ad hoc
per ciascuno dei soggetti coinvolti nel progetto:
 Volontari
 Tutor
 Operatori locali di progetto
 Responsabili locali di ente accreditato
Le attività previste dal progetto saranno misurate rispetto all’efficacia e all’efficienza. In
ogni progetto saranno selezionati altri indicatori che permetteranno di integrare il quadro
offerto dal progetto nazionale e vagliare le specifiche azioni.
Di seguito riportiamo le variabili quantitative e qualitative utilizzate per la misurazione:
Efficienza: rapporto tra mezzi impiegati e risultati raggiunti
persone coinvolte nel progetto
risorse strumentali
numero di destinatari raggiunti
destinatari indiretti del progetto
sostenibilità nel tempo
parametri gestionali ed economici
Efficacia: capacità di raggiungere gli obiettivi individuati entro limiti di probabilità
assunti come accettabili
individuazione degli obiettivi specifici raggiunti
grado di soddisfazione dei volontari
grado di soddisfazione degli utenti
destinatari indiretti del progetto (sviluppo comunità locale, fasce d’utenza, ulteriori
tipologie)
numero complessivo di destinatari diretti raggiunti dal servizio
elementi estranei alla previsione progettuale iniziale
grado di connessione tra il progetto ed enti pubblici e/o organizzazioni del Terzo
settore.