•• 4 CESENA PRIMO PIANO STILE DI VITA VENERDÌ 8 AGOSTO 2014 UNA ’GUIDA’ FAMOSA A San Rossore, in provincia di Pisa, è atteso anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier vanta un passato da scout che ricorda sempre con affetto e senso di appartenenza La ‘carica’ dei cento scout cesenati In marcia verso la Route nazionale Attesi a San Rossore oltre 30mila discepoli di Baden-Powell ON THE ROAD Da tutta la provincia di Forlì-Cesena sono oltre duecento gli scout che saranno a San Rossore per partecipare alla route nazionale del movimento scoutistico fondato da Baden-Powell (Frasca) di FRANCESCA SIROLI FAZZOLETTONE AL COLLO, zaino in spalla e scarponi ai piedi. Ci sono anche un centinaio di cesenati alla Route nazionale dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) in corso fino a domenica nell’ex tenuta presidenziale di San Rossore. Sono 30mila i giovani tra i 16 e i 21 anni che, dopo l’esperienza delle route regionali, si sono dati appuntamento al maxi raduno in provincia di Pisa per condivide- re insieme cinque giorni di cammino e riflettendo sul tema ‘Strade di coraggio… diritti al futuro’. «DA CESENA sono partiti novanta ragazzi e una decina di capi educatori, il gruppo più numeroso è il Cesena 8 — informa Giovanni Luchi, responsabile di Zona Agesci insieme a Cecilia Calandra —. L’evento di San Rossore è stato preceduto, dall’1˚ al 6 agosto, dai ‘campi mobili’: i partecipanti, suddivisi in comunità gemellate provenienti da regioni diverse, hanno vissuto sulla strada l’incontro e la condivisione. La Route nazionale è un’opportunità per intraprendere percorsi di crescita nell’essere buoni cittadini, che si tradurranno in esperienze di cittadinanza attiva a servizio del Paese». NELLA LOCALITÀ toscana è stata allestita una vera e propria ‘città delle tende’. Filo conduttore dell’evento è il tema del coraggio: virtù essenziale per fare dei ragazzi i veri protagonisti del cambiamento e costruttori del futuro, personale e mondiale. «È una occasione con cui l’Agesci vuole riscoprire uno dei motti di Robert BadenPowell, fondatore dello scoutismo: ‘Ask the boy’, ovvero ‘chiedi al ragazzo’ — prosegue —. Con questo evento si chiede ai giovani di riflettere sul coraggio, declinato in tutte le sue possibili accezioni: il coraggio di amare, di farsi ultimi, di essere Chiesa, di essere cittadini, di liberare il futuro. QUESTO non senza un percorso PREGHIERA In programma per l’ultimo giorno la santa messa officiata da Angelo Bagnasco di preparazione: a San Rossore in questi giorni sono in programma testimonianze e tavole rotonde con esponenti di primo piano a livello nazionale. I ragazzi sintetizzeranno poi le loro riflessioni nella ‘Carta del coraggio’, documento che verrà consegnato alle istituzioni civili ed ecclesiali». Nella giornata di chiusura il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, celebrerà la messa conclusiva. AL MAXIRADUNO è atteso anche lo scout più famoso d’Italia, il premier Matteo Renzi. «La progettazione della Route nazionale è iniziata nel 2011 e inizialmente era programmata nel 2013, ma la concomitanza con la Giornata mondiale della gioventù in Brasile l’ha fatta slittare di un anno — sottolinea Giovanni Lughi —. Maxi raduni di questo tipo non fanno parte dell’ordinarietà della nostra proposta ma sono eventi eccezionali. L’ultimo è stato nel 2003 quando si è tenuto il Campo di reparto nazionale, che ha coinvolto giovanissimi dagli 11 ai 16 anni». A CESENA L’AGESCI è una realtà ben consolidata e attualmente conta nove gruppi: Cesena 1 (Istituto Lugaresi, Montiano e Ronta), Ce- I punti Il piccolo esercito Solo a Cesena sono attivi 1.162 scout dagli 8 ai 21 anni e 241 capi, suddivisi in nove gruppi. Una realtà che gravita attorno alle parrocchie di appartenenza in ogni angolo della città Ci vuole coraggio Filo conduttore dell’evento è il tema del coraggio: virtù essenziale per fare dei ragazzi i veri protagonisti del cambiamento e del futuro, personale e mondiale sena 2 (Duomo), Cesena 3 (Osservanza), Cesena 4 (San Rocco), Cesena 6 (San Paolo e Santa Maria della speranza), Cesena 7 (Santo Stefano), Cesena 8 (Macerone e Sant’Egidio), Cesena 9 (San Domenico) e Cesena 10 (San Pietro), per un totale di 1.162 ragazzi dagli 8 ai 21 anni e 241 capi. «UNA delle linee guida del nostro metodo educativo è ‘imparare facendo’: dall’esperienza viene tratto l’insegnamento. Altro nostro carisma è la vita all’aria aperta e il contatto con la natura. Senza dimenticare che al primo posto c’è educare alla sequela di Cristo», conclude Lughi. Cesena si conferma così come una delle città romagnole dove lo scoutismo è parte integrante della collettività.
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