RASSEGNA STAMPA del 19 marzo 2014 Il Sole 24 ORE Accertamento Frodi e reati, linea dura della GdF Marco Mobili e Giovanni Parente pag. 37 Linea dura della Guardia di Finanza sui professionisti coinvolti in frodi e reati tributari. Ieri il comandante generale delle Fiamme Gialle, Saverio Capolupo, in audizione in commissione Finanze del Senato ha auspicato, infatti, una modifica della sanzioni accessorie previste dalla norma sui reati tributari (D.Lgs. 74/00): passare dall’interdizione all’assistenza e rappresentanza in materia tributaria da uno a cinque anni alla sospensione dell’iscrizione all’albo. Una modalità per colpire i «professionisti senza scrupoli» che, ad avviso del numero uno della GdF, si trovano a svolgere il ruolo di “registi” nelle forme più sofisticate di elusione ed evasione fiscale. Dogane Per i trasportatori controlli ridotti alle frontiere Benedetto Santacroce e Ettore Sbandi pag. 37 La certificazione di qualità doganale Aeo estende i propri effetti oltre i confini della Ue, applicandosi ora anche ai carrier comunitari e non comunitari che prendono parte alle operazioni di import export. Con il Regolamento Ue n. 174/2014, la Commissione ha infatti modificato alcune norme delle disposizioni di attuazione del codice doganale Ue sull’identificazione degli operatori nell’ambito degli accordi di riconoscimento reciproco degli Aeo, individuando specifici benefici per i trasportatori. Fallimentare Più spazio alla prededuzione Giovanni Negri pag. 41 Spetta il beneficio della prededuzione ai crediti funzionali alla procedura di concordato preventivo anche se sorti anteriormente alla stessa. Lo precisa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5098 della Prima sezione civile. La pronuncia si è così soffermata sull’interpretazione della disposizione introdotta nell’ambito della riforma del diritto fallimentare del 2006, articolo 111 comma 2 della Legge fallimentare, sulla (eventuale) prededucibilità da attribuire al momento della formazione dello stato passivo del fallimento successiva alla procedura di concordato preventivo ai crediti sorti prima dell’inizio della procedura stessa. Ammessi al passivo anche senza ruolo pag. 41 L’ammissione al passivo del fallimento del contribuente dei crediti tributari è possibile anche senza la notifica del ruolo. La Corte di Cassazione, con la sentenza n.6126 del 17 marzo, accoglie il ricorso di Equitalia, bollando come superato l’orientamento che imponeva la strada obbligata della notifica del ruolo al curatore per accedere al passivo. Nel nuovo corso il passaggio non serve: si può essere ammessi al passivo con riserva in presenza di contestazioni da parte del curatore. 1 Rassegna stampa del 19/03/14 Reato gonfiare le passività pag. 41 Gonfiare le passività fa scattare il crimine di bancarotta fraudolenta patrimoniale. Per affermare la sussistenza del reato, non solo in caso di sottrazioni ma anche di addizioni, la Cassazione (quinta sezione penale sentenza 12427) prende in “prestito” una conclusione raggiunta «da autorevole e condivisibile» dottrina e la mutua in un principio. Per la Suprema Corte la diminuzione illecita del patrimonio del debitore può avvenire non solo attraverso la sottrazione di attività, ma anche “gonfiando” le passività, in modo da assottigliare la quota di garanzia disponibile per i creditori. Lavoro e previdenza Per il pubblico solidarietà nelle gare fino a luglio 2013 Giampiero Falasca pag. 38 Il regime della responsabilità solidale negli appalti previsto dalla legge Biagi (art.29, co.2, D.Lgs. 276/03) si applica anche nelle ipotesi in cui il committente dell’appalto di servizi sia un ente pubblico, quanto meno per i periodi antecedenti l’approvazione del D.L. n.76/13. Lo ha stabilito la Corte d’appello di Milano, con sentenza 1033 del 5 marzo 2014, con la quale ha respinto l’appello dell’Inpdap (oggi Inps), committente nell’ambito di un appalto di servizi, condannata in primo grado al pagamento delle differenze retributive e del Tfr dei dipendenti dell’appaltatore, in solido con quest’ultimo. Operazioni straordinarie Pagamenti a metà: niente al Fisco pag. 41 Esclusa la plusvalenza se il titolare dell’azienda ceduta ha ricevuto in cambio solo parte del prezzo. La Cassazione, con la sentenza 5876 del 13 marzo, dà partita vinta a un contribuente che aveva ceduto il suo panificio ottenendo in cambio, una quota in soldi e il resto in cambiali non onorate. Vicenda che aveva portato i due contraenti a stipulare una convenzione per risolvere il contratto. Poco interessato allo scarso successo dell’operazione il Fisco reclamava la plusvalenza. Ma la Cassazione respinge la pretesa. Malgrado sia vero che la plusvalenza fiscalmente rilevante si realizza al momento della conclusione del contratto, mentre non contano il successivo adempimento né l’estinzione dell’obbligazione per effetto di una transazione, per la Suprema corte resta il fatto che la cedente non aveva realizzato alcun guadagno a causa del mancato incasso. Professionisti Registro revisori ancora bloccato Giorgio Costa pag. 36 Scade domani il termine dei 20 giorni per il varo del decreto del ministero della Giustizia che deve fissare i requisiti per l’iscrizione al Registro dei revisori legali da parte dei dottori commercialisti. Ma del decreto non vi è traccia mentre il Registro resta chiuso in attesa, come si leggeva in una nota del ministero dell’Economia del 5 marzo scorso, che siano disponibili «le istruzioni operative ed il modulo per l’iscrizione, senza il sostenimento del relativo esame, nel Registro dei revisori legali». Documenti, appunto, che «saranno messi in linea non appena emanato il decreto attuativo, previsto dalla legge n.15/2014, che fissa i requisiti per l’esonero dall’esame di idoneità professionale». Nel frattempo si torna indietro alla situazione che era in vigore fino al 1° novembre 2013 quando il D.L. n.126/13 (GU n. 256/2013) aveva introdotto in via transitoria, nelle more dell’emanazione del regolamento che disciplina l’esame di abilitazione professionale per i revisori legali previsto all’art.4 del D.Lgs. 39/10, una disposizione che consentiva l’ammissione all’esame con le vecchie regole per l’iscrizione al Registro dei revisori e i relativi esami ex D.Lgs. n.88/92. Senza ingresso niente incarichi Rosanna Acierno pag. 36 Il problema dell’equipollenza si scarica sui nuovi professionisti. Senza iscrizione non si può accedere agli incarichi societari di revisione che spesso vengono decisi in queste settimane. Per fare un esempio, la chiusura di bilancio fa i conti con l’eventuale superamento dei limiti che obbligano la Srl a nominare l’organo demandato a controllo 2 Rassegna stampa del 19/03/14 e revisione. Dopo la convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio, dunque, ci potrebbero essere alcuni professionisti che si apprestano a essere nominati per questo nuovo incarico. O per naturale scadenza del precedente organo di controllo o proprio perché, nel caso di Srl, la società ha magari superato i limiti oltre i quali è obbligatoria la nomina: capitale sociale non inferiore a quello minimo stabilito per le Spa; obbligo di redazione del bilancio consolidato; assoggettamento a controllo su una società obbligata alla revisione legale; superamento per due esercizi consecutivi di due dei limiti indicati dal co.1 dell’art.2435-bis cod. civ.. Reddito di impresa Perdite su crediti, sconto esteso Giorgio Gavelli e Franco Roscini Vitali pag. 27 Già a decorrere dal periodo d’imposta 2013, la competenza fiscale delle perdite su crediti, diverse da quelle connesse alle procedure concorsuali ovvero ai crediti di modesti importo (art.101, co.5, Tuir), dovrebbe allinearsi a quella civilistica, superando le divergenze del passato. È questo uno degli effetti che pare emergere dalla riscrittura dell’ultimo periodo del comma 5 intervenuta (con esplicito effetto retroattivo al 2013) ad opera dell’art.1, co.160, lett.b), della L. 147/13 (legge di Stabilità 2014), e che è opportuno già tenere in considerazione per la redazione dei bilanci 2013 e del modello Unico 2014. La nuova disposizione prevede infatti che «gli elementi certi e precisi sussistono inoltre in caso di cancellazione dei crediti dal bilancio operata in applicazione dei princìpi contabili», ed il termine «inoltre» si deve al fatto che, nei periodi precedenti, il legislatore disciplina le perdite derivanti da procedure concorsuali (o accordi di ristrutturazione omologati) e dai cosiddetti “mini-crediti”, vale a dire quelli che contemporaneamente hanno una scadenza di pagamento decorsa da almeno sei mesi al termine del periodo d’imposta e sono di modesta entità (2.500 euro, con innalzamento a 5mila euro per le imprese di più rilevante dimensione, come previsto dall’articolo 27 del DL n. 185/2008). Per queste perdite il legislatore fiscale ha previsto un proprio momento per rilevare la competenza, non necessariamente coincidente con quello civilistico ma che, ineludibilmente, non può mai essere antecedente. Rivalutazioni all’esame – sindaci Nicola Cavalluzzo e Alessandro Montinari pag. 37 Le rivalutazioni dei beni dell’impresa e delle partecipazioni in imprese controllate o collegate iscritte tra le immobilizzazioni, la cui riapertura dei termini si è avuta con la legge di stabilità per il 2014, sono soggette al vaglio del collegio sindacale. Nel caso in cui la società voglia accedere alla rivalutazione dei beni aziendali, il collegio sindacale dovrà vigilare sulla corretta applicazione della legge sotto il duplice profilo della norma fiscale (corretta applicazione della legge di rivalutazione monetaria n. 147/2013) e delle norme civilistiche (artt.2423 e 2426 cod. civ.). Nel caso in cui siano rispettate le condizioni poste dalla normativa fiscale, il Collegio sindacale da un lato deve verificare che la rivalutazione sia realmente necessaria per esprimere l’effettivo valore dei beni e, quindi, in tal senso la rivalutazione sia un’opportunità per far emergere l’effettiva patrimonializzazione dell’impresa (attraverso l’iscrizione della riserva di rivalutazione); dall’altro deve verificare – analizzando i casi concreti – che l’emergere di una contrazione della marginalità, dovuta ai maggiori ammortamenti stanziati in bilancio negli esercizi successivi alla rivalutazione, dipenda da una corretta correlazione tra costi e ricavi e non dal fatto che i maggiori valori attribuiti ai beni rivalutati (e il conseguente maggior contributo in negativo in conto economico) non rappresentino correttamente il valore d’uso degli stessi. I sindaci dovranno valutare che la società non abbia quindi deciso di accedere all’istituto per evitare l’immissione di nuova liquidità da parte dei soci o per migliorare la posizione del l’impresa nei confronti dei terzi e del sistema creditizio (grazie al miglioramento degli indici patrimoniali). Il Collegio sindacale è tenuto a vigilare anche sui vincoli di disponibilità e distribuibilità della riserva di rivalutazione statuiti dall’art.13 della L. 342/00 richiamato, in quanto compatibile, dal co.146 della Legge di Stabilità 2014. Infine, in virtù del richiamo operato all’art.11 della L. 342/ 00, il Collegio sindacale deve, nella propria relazione, indicare e motivare i criteri seguiti nella rivalutazione delle varie categorie di beni e attestare che la rivalutazione non ecceda il limite di valore costituito dal minore tra il “valore interno d’uso” e il “valore corrente” o “valore di mercato”. 3 Rassegna stampa del 19/03/14 Societario Diritti degli azionisti: nuove linee guida Angelo Busani pag. 41 Elaborate da Abi, Assonime e Assosim le “linee guida”, congiuntamente predisposte, per definire i flussi e le procedure tra società emittenti e intermediari sull’invio delle comunicazioni alla società emittente e il rilascio di certificazioni per l’esercizio di alcuni diritti degli azionisti. Le “linee-guida” (illustrate da Assonime nella circolare 8/2014) seguono alle delibere Consob 18523 del 10 aprile 2013 e 18612 del 17 luglio 2013 e al provvedimento congiunto Banca d’Italia-Consob del 22 ottobre 2013; il tutto, a sua volta, dipende dal D.Lgs. 27 del 27 gennaio 2010 (che recepisce la direttiva 2007/36/CE sui diritti degli azionisti di società quotate), come corretto dal D.Lgs. 91/12. Così l’uso si può trasferire pag. 41 Il diritto all’uso esclusivo del marchio si trasferisce con l’azienda. Con la sentenza 5931 del 13 marzo, la Cassazione, dirime una controversia intentata dagli originali proprietari di un’azienda per rivendicare l’uso del marchio. La Suprema corte chiarisce che, quando un marchio è costituito da un segno figurativo da una denominazione di fantasia o da una ditta derivata, si presume che il diritto all’uso esclusivo del brand rientri nel «pacchetto» con il trasferimento d’azienda. Mentre nessuna disposizione impone la “migrazione” anche della ditta o della denominazione sociale. Tributi locali Ddl sull’Imi, l’Imu in versione locale pag. 39 La Giunta provinciale di Bolzano ha varato ieri il Ddl sulla nuova Imi (imposta municipale immobiliare): L’Imi introduce un’esenzione per le prime case definite abitazioni standard (classe catastale A2 e sette vani catastali), che varia da Comune a Comune Per le altre prime case l’aliquota fissa sarà dello 0,4% del valore catastale. Le restanti abitazioni saranno soggette all’aliquota ordinaria dello 0,76% con un margine di manovra dello 0,5% in più o in meno concesso alla discrezionalità dei Comuni. 4 Rassegna stampa del 19/03/14 RASSEGNA STAMPA del 19 marzo 2014 Italia Oggi Accertamento Banche dati fiscali, accesso senza limiti Beatrice Migliorini pag. 27 Libero accesso a tutte le banche dati a disposizione di altri enti statali. Estendere l’applicazione della responsabilità amministrativa degli enti prevista dal D.Lgs. 231/01 (Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica) ai reati tributari. Possibilità di emanare atti di contestazione relativi a irregolarità in materia di scontrini e ricevute fiscali. Abbassare ulteriormente la soglia dei pagamenti in contanti. Queste le proposte avanzate dalla Guardia di finanza nel corso delle audizioni che si sono svolte, ieri, in Commissione finanze al senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco. Agevolazioni Pmi innovative in scioltezza Cinzia De Stefanis pag. 29 Due soli requisiti per le start up per accedere al Fondo di garanzia per le pmi: essere una start up innovativa o incubatore certificato. Questo è quanto si legge nella guida all’accesso al fondo centrale di garanzia per le Pmi per start up e incubatori certificati, curata dalla segreteria tecnica del Mise. Fallimentare Fallimenti, condono tributario allargato Debora Alberici pag. 27 L’imprenditore fallito può sempre presentare istanza per il condono fiscale in quanto conserva i rapporti con il fisco che non sono riservati al curatore della procedura concorsuale. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che, con l’ordinanza n. 6248 del 18 marzo 2014, ha respinto il ricorso di una società che si opponeva al fallimento di un’azienda cliente. Fiscalità internazionale Scambio di dati fiscali selettivo Valerio Stroppa pag. 23 Scambio di informazioni fiscali senza pesca a strascico. Collaborazione consentita solo se c’è prevedibile rilevanza. Nonostante l’ampliamento della cooperazione amministrativa in materia tributaria, restano vietate per gli Stati le «fishing expeditions», vale a dire le richieste di informazioni generiche e quelle che ben difficilmente saranno attinenti ai profili fiscali dei contribuenti. È quanto prevede il D.Lgs n. 29/14, attuativo della direttiva 2011/16/Ue, pubblicato sulla G.U. di lunedì. Iva Iva standard, il flop si avvicina Franco Ricca pag. 27 La dichiarazione Iva standard a rischio aborto. Presentata dalla Commissione europea lo scorso, incontra le resistenze di Italia, Francia e Germania. I tre paesi hanno, infatti, espresso riserve sull’impatto che la novità avrebbe nella normativa comune e negli ordinamenti interni. 5 Rassegna stampa del 19/03/14 Patrimoni La voluntary copre il passato Cristina Bartelli pag. 23 Una clausola di salvaguardia per gli esodati della voluntary disclosure, una norma che manterrà validi sia gli atti sia i provvedimenti adottati sulla base delle regole (in vigore fino al 28 marzo) sulla collaborazione volontaria. Blindati anche gli effetti già prodotti e i rapporti giuridici sorti sempre sulle norme dell’articolo 1 del DL 4/14. È questo il contenuto di un emendamento, presentato da Daniele Capezzone presidente della commissione finanze della camera, al D.L. n.4/14 che sarà votato oggi in aula, approvato ieri dal comitato dei nove. 6 Rassegna stampa del 19/03/14
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