Pagina 3 - Chiesa di Milano

diocesi
Per i giovani da domani tre sere di esercizi spirituali nelle Zone
Domeniche con i politici
P
roseguono gli incontri di spiritualità per gli impegnati
nelle realtà sociali e politiche. In
questo Avvento sarà la figura di
Paolo VI a illuminare le riflessioni che in vari Decanati della Diocesi si svolgono in prevalenza nella domeniche mattina.
«Durante questi incontri saranno riprese alcune sottolineature
dell’Octogesima adveniens - sottolinea don Walter Magnoni, responsabile del Servizio per la Pastorale sociale e il lavoro - per vedere quanta attualità conservano. Imparare a leggere il nostro
tempo da cristiani e trovare soluzioni in linea con il Vangelo e
la dottrina sociale della Chiesa
sarà la sfida dentro cui si giocheranno questi momenti di preghiera e riflessione comune». Oggi si tengono, dalle ore 9 alle
12.30 (con la celebrazione della
Domenica 16 novembre 2014
Santa Messa), a Varese, Eupilio,
Rho, Cologno Monzese (dalle ore
10).
Domenica 23 novembre, gli incontri di spiritualità per gli impegnati nelle realtà sociali e politiche, sono in programma a Porlezza (ore 8.30-11.30, inizio con
Santa Messa), chiesa parrocchiale S. Vittore, con don Francesco
Ghidini; Vimercate (ore 9.3012.30, con Santa Messa), convento delle Suore Canossiane (via
Matilde di Canossa, 4), con don
Walter Magnoni; Cernusco sul
Naviglio (ore 9-12, con Santa Messa), Centro «Cardinal Colombo»
(piazza G. Matteotti, 20), con
monsignor Eros Monti; Paderno
Dugnano (ore 9.30-12.30, con
Santa Messa), monastero francescano (via Serra), con don Sergio
Massironi. Calendario completo
su www.chiesadimilano.it.
i giovani dai 20 ai 30 anni il
Servizio Giovani propone la
partecipazione agli esercizi
spirituali di Avvento che si
terranno in ciascuna delle sette
Zone pastorali della Diocesi di
Milano, domani, martedì 18 e
mercoledì 19 novembre (ore
20.45). La scelta del tema - «Beati
i poveri in spirito, perché di essi è
il Regno di cieli (Gmg 2014)» vuole favorire da un lato la
preparazione dei giovani al Natale
di Gesù e dall’altro far proprio
l’invito di papa Francesco a
meditare nel loro cuore le
Beatitudini, che faranno da filo
conduttore alle principali
proposte rivolte ai giovani in
questo e nel prossimo anno
pastorale che si concluderà con la
Giornata mondiale della gioventù
di Cracovia. Ogni serata sarà
caratterizzata dalla celebrazione
della Parola, seguita dalla
A
predicazione che quest’anno verrà
affidata a religiosi e religiose
impegnati nell’educazione delle
giovani generazioni. Dopo un
tempo iniziale di preghiera
comune, ai giovani (più di 4 mila
quelli coinvolti lo scorso anno)
verrà offerto il giusto contesto
affinché abbiamo il tempo e il
modo di meditare nel loro cuore
la Parola di Dio e le parole di
riflessione loro rivolte dai
predicatori (lectio e meditatio). A
conclusione di ogni serata verrà
loro indicata anche una
particolare actio da mettere in
pratica il giorno successivo o nel
corso dell’Avvento: questo
affinché la Parola di Dio abbia
efficacia nella vita quotidiana di
tutti i giorni e nelle relazioni
personali che ciascun giovane
vive. Ecco i luoghi dove si
terranno gli esercizi spirituali di
Avvento per i giovani (tra
Con l’inizio dell’Avvento, oggi
nella Messa delle 17.30, comincia
la predicazione dell’Arcivescovo in
Duomo, sul tema «Un Bambino
parentesi i nomi dei predicatori).
Zona I: basilica S. Ambrogio di
Milano (con monsignor Paolo
Martinelli). Zona II: chiesa S.
Massimiliano Kolbe di Varese
(con suor Katia Roncalli). Zona
III: basilica San Nicolò di Lecco
(con padre Alberto Caccaro).
Zona IV: santuario Beata Vergine
Addolorata di Rho (con padre
Piergiacomo Zanetti). Zona V:
chiesa Cristo Re di Sovico (con fra
Andrea Ferrari). Zona VI: abbazia
Viboldone di San Giuliano
Milanese (con suor Simona
Bisin). Zona VII: chiesa San Carlo
Borromeo di Sesto San Giovanni
(con don Elio Cesari). Il giorno
successivo a ognuna delle tre
serate, sul portale diocesano
www.chiesadimilano.it saranno
on line audio e video degli
Esercizi di Milano. Info: Servizio
Giovani (tel. 0362.647500; email: [email protected]).
I giovani in Sant’Ambrogio lo scorso anno
è nato per noi». Il quale riflette
su «La venuta del Signore», l’invito
a compiere «gesti concreti
di condivisione» verso i più poveri
Scola: Dio raggiunge tutti gli uomini
«La fine dei tempi svelerà ai nostri occhi il fine della nostra vita e della storia»
DI
ANGELO SCOLA*
ella tradizione liturgica più antica a cui la
nostra Chiesa ambrosiana si è abbeverata, il tempo di Avvento, che prepara al
Natale, era modellato, anche
nella durata, sul tempo di
Quaresima, che prepara alla
Pasqua. Così l’Avvento era
considerato un tempo di penitenza, cioè un’occasione
propizia per andare a fondo
del bisogno di verità e perciò
di cambiamento che tutti abbiamo nel cuore.
Il Vangelo di oggi si situa negli ultimi giorni della vita terrena di Gesù. Egli sta per affrontare l’ultima dolorosissima prova che attende ogni
uomo, quella della morte e di
quale morte..! Eppure, ancora una volta, Gesù mette la
vita dei suoi (in questo caso
la loro angoscia) prima della sua.
«Si solleverà… nazione contro nazione e regno contro
regno; vi saranno terremoti
in diversi luoghi e vi saranno
carestie […] Il fratello farà
morire il fratello, il padre il
figlio, e i figli si alzeranno ad
accusare i genitori e li uccideranno» (Mc 13, 8.12). È
sorprendente che Gesù parli
degli eventi negativi prima
della fine del mondo in termini di travaglio di un parto
(«questo è l’inizio dei dolori»), che prepara la vita. Per
questo abbiamo scelto come
titolo dell’intero percorso
delle domeniche d’Avvento:
«Un Bambino è nato per
noi».
Certo, non ci saranno risparmiati «giorni di tribolazione,
quale non vi è mai stata dall’inizio della creazione, fatta
da Dio, fino ad ora, e mai più
vi sarà» ci dice Gesù. Ma ci
assicura anche che, «grazie agli eletti che egli si è scelto,
[Dio] ha abbreviato quei
giorni» (Mc 13, 20b).
Attraverso quelli che Lui ha
N
scelto - non per i loro meriti, ma per il mistero della Sua
misericordia - Dio raggiunge
tutti gli uomini. È il metodo
che ha seguito fin dall’inizio,
da Abramo fino a quei primi
pescatori di Galilea che Gesù ha convocato intorno a sé,
fino a noi oggi. La Chiesa è
per l’uomo di oggi, in ogni situazione e a tutte le latitudini, il luogo in cui egli può vedere il volto misericordioso
del Padre: «Fa’ splendere il
tuo volto, Signore, e noi saremo salvi» (Salmo responsoriale).
La solidarietà che ci lega a
Cristo è ben più stretta della
connivenza mortifera con Adamo: «Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita» (1Cor
15,22). La fine del tempo e
della storia svelerà ai nostri
occhi come a quelli di tutti gli
uomini, il fine della vita dell’uomo e della storia: che
«Dio sia tutto in tutti» (1Cor
15,28). E questo avverrà non
in forza dell’imporsi dell’Onnipotente, ma attraverso
l’obbedienza filiale di Gesù.
Dio sarà tutto in tutti perché
tutto sarà stato abbracciato
misericordiosamente dal Figlio che è venuto tra noi, nella nostra vera umanità.
Nel ritmo spesso vorticoso
della nostra vita quotidiana,
salviamo del tempo per ricordarci chi siamo e di Chi
siamo: penso alla preghiera
del mattino e della sera, possibilmente in famiglia.
Immergendoci nel fuoco della carità eucaristica diventeremo più disponibili alla carità con i fratelli. A questa ci
educheremo anche con alcuni gesti concreti di condivisione del bisogno dei più poveri.
*Arcivescovo di Milano
Viene sulle nubi
il Figlio dell’uomo
S
Raffaello, particolare della «Disputa del Santissimo Sacramento» (1510), Vaticano
tanza della Segnatura, Vaticano. Un visitatore, con
aria d’esperto, osserva gli affreschi sulla parete
dove si distende la cosiddetta «Disputa del Santissimo Sacramento», per poi sentenziare - a voce abbastanza alta da essere udito dai presenti -: «Certo che
quelle “nuvolette” sono un po’ banali… Da Raffaello mi sarei aspettato qualcosa di più “originale”…».
Le «nuvolette», già. Che tuttavia non sono un riempitivo, né un semplice espediente per sostenere quelle figure che altrimenti sembrerebbero aleggiare nell’alto dei cieli. Ma che invece sono l’ulteriore riprova
della fedeltà alla tradizione biblica da parte dell’Urbinate, con una traduzione letterale della pagina evangelica. Proprio là, insomma, dove Marco riporta
le parole di Gesù: «Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria» (13,
26).
Nubi che, in tutto l’Antico Testamento, nascondono
e rivelano ad un tempo la presenza di Dio, celandone la vista agli uomini e tuttavia mostrandone la gloria, come nella visione di Ezechiele. Nubi che in forma di colonna guidano il popolo d’Israele attraverso
il deserto. Nube luminosa che avvolge i discepoli al
momento della trasfigurazione di Gesù. Quella stessa, bianca come la neve, su cui siede il Figlio dell’uomo nel giudizio finale, secondo la visione apocalittica. Altro che «nuvolette»…
Luca Frigerio
Introduce
un concerto
d’organo
a celebrazione
eucaristica
presieduta oggi in
Duomo, alle ore 17.30,
dal cardinale Angelo
Scola, nella prima
domenica d’Avvento, è
introdotta, alle 17, da un
concerto organistico
come momento di
elevazione spirituale. Il
maestro Emanuele
Vianelli eseguirà il
seguente programma.
Johann Sebastian Bach
(1685-1750): - Fantasia
in Sol minore Bwv 542a.
Dietrich Buxtehude
(1637-1707): - Nun
komm’der heiden
Heiland BuxWv 211
(«Ora viene il Salvatore
delle genti»). Johann
Sebastian Bach: - Nun
komm’der heiden
Heiland Bwv 659; - Fuga
in Sol minore Bwv 578.
L
Mentre usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro,
guarda che pietre e che costruzioni!». Gesù gli rispose: «Vedi queste
grandi costruzioni? Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non
venga distrutta». Mentre stava sul monte degli Ulivi, seduto di fronte al
tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in
disparte: «Dì a noi: quando accadranno queste cose e quale sarà il
segno quando tutte queste cose staranno per compiersi?». Gesù si mise
a dire loro: «Badate che nessuno v’inganni! Molti verranno nel mio
nome, dicendo: “Sono io”, e trarranno molti in inganno».
Lettura del Vangelo secondo Marco
Libro del Cardinale per meditare
sul tempo che prepara al Natale
Nuove disposizioni: nei giorni feriali
si può proclamare una sola lettura
a predicazione
scovo nella prefazione costituisce uno
proprio in riferimento aldei compiti fonla “cattedra” del Vescovo,
damentali del ministero
sede della sua predicapastorale di un Vescovo»:
zione e del suo insegnascrive il cardinale Angelo
mento. Come ogni VeScola nel libro «Il Mistescovo, dall’inizio del mio
ro dell’Incarnazione del
ministero, ho sentito come decisivo questo comSignore» (Editrice Àncopito e, giunto a Milano,
ra, 160 pagine, 11 euro)
ho deciso di approfittare
che raccoglie le sue medella preziosa peculiarità
ditazioni nel cammino di
La copertina
offertaci dal rito ambroAvvento negli anni 2011,
siano con la celebrazio2012 e 2013. Si tratta di
ne delle sei settimane delun percorso completo dei
l’Avvento, per proporre a tutti, in Duotre cicli liturgici (anni A, B e C), commo, un cammino comune, orientato
prese le omelie dell’8 e del 25 dicemdalle omelie domenicali, verso il Nabre e dell’Epifania. «La chiesa princitale». Il volume è disponibile anche
pale della comunità diocesana si chiain «ebook» (euro 4.99).
ma “cattedrale” - fa notare l’Arcive-
ntra in uso con l’Avvento la modifica al
Lezionario che l’Arcivescovo, cardinale
Angelo Scola, Capo Rito ambrosiano, ha promulgato con un decreto lo scorso 30 agosto,
nella memoria del beato Alfredo Ildefonso
Schuster.
Con il nuovo Lezionario ambrosiano, entrato in vigore la prima domenica di Avvento del
2008, la consuetudine ambrosiana delle tre
letture nelle celebrazioni feriali di Quaresima (due veterotestamentarie più il Vangelo)
era stata estesa anche alle celebrazioni feriali di Avvento. La nuova nota introdotta dal
cardinale Scola conferisce al Capo Rito la possibilità che prima del Vangelo sia proclamata una sola delle due Letture dell’Antico Testamento.
«L’Arcivescovo, Capo del Rito Ambrosiano,
può concedere - è scritto nella nota - che, per
motivi pastorali e regolandone le modalità,
nelle ferie di Avvento, comprese le ferie “de
«L
alle ore 17
E
Exceptato” (“dell’Accolto”, prenatalizie, ndr)
prima del Vangelo sia proclamata una sola
delle due Letture dell’Antico Testamento; in
questo caso è opportuno che il pastore d’anime scelga la prima o la seconda lettura in
modo sistematico».
La nota, come scrive lo stesso Arcivescovo,
nasce dall’esperienza di questi anni, che ha
suggerito come «per motivi pastorali, possano darsi delle eccezioni a quanto previsto per
il tempo di Avvento». Pertanto, dopo la debita richiesta di “recognitio”, inviata dall’Arcivescovo in data 3 giugno 2014 alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti, e da questa accordata in base alle facoltà ricevute dal Sommo Pontefice Francesco, con decreto in data 12 giugno 2014, ora il testo sarà inserito in tutte le edizioni dei
«Praenotanda» (introduzione) al Lezionario
ambrosiano.
La nota integrale è su www.chiesadimilano.it.
questo pomeriggio
Musica sacra a Rho
ggi alle ore 16.30 nella chiesa
di S. Vittore a Rho (via S. Vittore, 1) si terrà il «Concerto di
Avvento» della Cappella musicale dei
«Pueri Cantores». La corale, diretta dal
maestro Andrea Perugini, eseguirà innanzitutto «L’Annunciazione», del seicentesco Bouzignac, poi un autore del
Novecento, Bruno Bettinelli, che in
«’O Jesu Dolce» rielabora il gregoriano. Ancora l’amicizia di Dio sarà narrata dal «Cantique de Racine» di
Faurè. A seguire il «Kyrie» della «Messa D.950» di Schubert, che porta alla
Vienna del primo Ottocento, e il «Geistliches» (lied op. 30) di Brahms. Il
concerto si chiuderà con tre corali di
Bach: «Com’è splendida la stella del
mattino», «Svegliatevi, la voce ci chiama», «Gesù rimane la mia gioia», quest’ultimo uno dei brani del compositore più eseguiti in assoluto. (R.M.)
O