Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Esami di maturità, svelate le commissioni Tasse scolastiche, i limiti per le esenzioni Non uccidono solo le pistole Il magistrato Miriano: bottiglie d’acqua e ferro da stiro killer come un revolver MIRIANO PAGINE 62-63 PALMUCCI PAGINA 3 Anno XV numero 152 In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro L’abbraccio del Curi agli Azzurri “Mundial” Stasera contro il Lussemburgo l’ultima sfida prima del volo in Brasile SBORZACCHI, SONAGLIA PAGINA 47 LE IDEE BANKITALIA, LA LINEA VISCO E LA LEZIONE DI ERNESTO ROSSI di GIANCARLO ELIA VALORI* n invito al Governo a rendere strutturali le trasformazioni recenti della politica di bilancio. Ovvero, un invito al Governo ad evitare azioni una tantum e di “immagine” e a porsi davvero il problema del sostegno alla crescita. (...) U SEGUE A PAGINA 30 Che accoglienza Balotelli contrastato da Ranocchia e Bonucci. A sinistra l’arrivo del pullman Disoccupati, una tragedia: 51mila Tasso di disoccupazione, l’Umbria è tornata al 1996 e l’Italia al 1977 G. CASTELLINI PAGINE 4-5 Ex Quasar, subito 30 addetti Giovani, posti all’Unicredit Neolaureati, 10 chiamate in aziende umbre Ryanair, assunzioni come assistenti di volo Comune di Terni, incarichi ad architetti/ingegneri DA PAGINA 33 A PAGINA 46 TERNI EDILIZIARIO Ast, summit con rabbia LA SICUREZZA NEI CANTIERI Vertice col Governo, ma i sindacati sono esclusi VA RIPENSATA COSÌ di PAOLO FELICI* CARDUCCI PAGINA 23 PERUGIA Accoltellato 30enne Fontivegge, ferito durante una rissa a bottigliate MAIORCA PAGINA 7 l culmine si è raggiunto quando a parlare di sicurezza è stato un magistrato. Nonostante il nome d’impatto, quantomeno mediatico di Raffaele Guariniello, mi sono messo le mani nei (...) I SEGUE A PAGINA 59 Bollette energia, Cna svela gli “imbrogli” ai danni delle Pmi L. PARTENZI PAGINA 28 Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria 4 umbria In Umbria sfondato il muro dei 50mila disoccupati Nel I trimestre 2014 siamo a 51mila senza lavoro, il tasso di disoccupazione vola al 12,6%, il più alto dal 1996. Tutte le cifre IL RAPPORTO DELL’ISTAT di GIUSEPPE CASTELLINI PERUGIA - Undici posti di lavoro in meno al giorno - festivi e prefestivi compresi - per tutto l’ultimo anno, che diventano quasi 22 in meno al giorno se il confronto si fa tra il I trimestre 2013 e il I trimestre 2014. Non basta. Quasi 25 disoccupati in più ogni giorno (da tenere presente che, via via che finiscono le casse integrazioni e le aziende non richiamano al lavoro, coloro che erano in Cassa, e quindi statisticamente considerati occupati, diventano via via via disoccupati), con il tasso di disoccupazione che balza al 12,6% dal 10,5% di un anno fa, quando era già raddoppiato dai livelli pre-crisi. Sono un altro bollettino di guerra i dati dell’occupazione in Umbria nel I trimestre 2014, diffusi ieri dall’Istat. Basti dire che, per trovare un numero di occupati inferiore a quello del I trimestre 2014 (354mila), bisogna tornare al 2005 (quando furono 346mila). Ma non è niente in confronto al tasso di disoccupazione -che sarebbe meglio chiamare tasso di disperazione, per i motivi che spiegheremo in seguito IL PUNTO Contratti La pesantezza del mercato del lavoro è dimostrata dal fatto che, a differenza, del periodo pre crisi in cui scendevano i contratti a tempo indeterminato e salivano quelli a tempo determinato, ora c’è una contrazione di entrambi. Il lavoro proprio non c’è, di nessun tipo. - oggi al 12,6%. Per trovare un valore più elevato bisogna andare indietro fino al 1996, quando fu del 12,9%. Inoltre, anche nel I trimestre dell’anno l’andamento del mercato del lavoro in Umbria è stato peggiore della media nazionale, e non di poco. Ma andiamo con ordine. LE CIFRE Tra il I trimestre 2013 e lo stesso periodo 2014, in Umbria il numero degli occupati è sceso da 359mila a 354mila (5mila, -2,2% contro il -0,9% della media nazionale), con -6mila occupati tra gli uomini (-3%) e -2mila tra le donne (1,3%). I disoccupati in senso stretto sono aumentati di 9mila unità (+21,4%, contro +6,5% della media nazionale), toccando i 51mila dai precedenti 42mila. I disoccupati uomini sono passati da 21mila a 25mila (+19,1%), mentre le donne senza lavoro sono cresciute da 21mila a 26mila (+23,8%). Il tasso di disoccupazione è cresciuto dal 10,5% del I trimestre 2013 al 12,6% del I trimestre 2014 (quello maschile da 9,5% a 11,4%, quello femminile da 11,6% a 14,1%). Va detto che, comunque, il tasso di disoccupazione umbro resta inferiore a quello nazionale, attestato al 13,6% (un anno fa era del 12,8%). Va chiarito che il tasso di disoccupazione in senso stretto è, come detto, una sorta di tasso della disperazione. Perché l’Istat, in base ai criteri Eurostat che rendono i calcoli omogenei in tutta l’Unione europea, considera disoccupata la persona che possiede, contemporaneamente, tutte le seguenti caratteristiche: non avere un’occupazione, aver svolto una ricerca attiva di lavoro nelle 4 settimane precedenti la rilevazione, essere disponibile ad accettare un qualsiasi lavoro, qualora venga offerto, con la disponibilità a muoversi nel raggio di 40 chilometri dalla propria residenza e di non porre vincoli di distribuzione oraria nell’impiego. Insomma, è disoccupato chi non ha un lavoro e accetta subito qualsiasi cosa venga offerta. Ad esempio, una persona scoraggiata dal fallimento di precedenti tentativi di ricerca del lavoro, e che nelle ultime 4 settimane non ha svolto una ricerca attiva di impiego, non è considerata disoccupata. Una mamma con figli costretta ad accettare solo orari di lavoro compatibili con gli impegni familiari, non è considerata disoccupata. E non è considerato disoccupato il laureato che accetterebbe solo impieghi da un certo livello - anche basso - in su. Meglio guardare, per avere il polso della salute del mercato del lavoro, al tasso di occupazione, che misura la percentuale di persone al lavoro, in una determinata fascia di età, sul totale delle persone facenti parte di quella fascia. Anche qui sono note dolenti. Tra il I trimestre 2013 e lo stesso periodo del 2014 il tasso di occupazione (considerata la fascia di età 15-64 anni) in Umbria è sceso da 61,5% a 60,6% (0,9 punti percentuali, contro i -0,4 della media italiana). Quello maschile è calato da 69,2% a 67,9%, quello femminile da 54% a 53,4%. In pratica, un anno fa in Umbria lavoravano, nella fascia di età 15-64 anni, 61,7 persone ogni 100, mentre oggi ne lavorano 60,6. GLI INATTIVI Gli inattivi, ossia le persone che non fanno parte delle forze di lavoro (date dalla somma di occupati e disoccupati), ovvero quelle non classificate né come occupate o disoccupate, scendono in Umbria da 179mila a 175mila. Questo si spiega con il fatto che la crisi, con la riduzione dei redditi reali di non poche famiglie, ha spinto più persone a cercare un’occupazione. Così persone che prima non erano considerate disoccupate perché non svolgevano una concreta azione di ricerca del lavoro, oppure ponevano condizioni di tipologia del lavoro o di orari, si sono messe alla concreta ricerca dell’impiego e abbassato drasticamente le condizioni, entrando tra i disoccupati o, per i più fortunati, trovando un impiego. LA MEDIA DEI 12 MESI Come si puù vedere nella tabella in pagina, vengono anche riportati i dati della media degli ultimi 12 mesi (quindi dal II trimestre 2013 al I trimestre 2014), confrontati con quelli dei 12 mesi precedenti (dal II trimestre 2012 al I trimestre 2013). Gli andamenti - come si può vedere nella tabella in pagina benché negativi, sono meno gravi di quelli che emergono dal confronto tra il I trimestre 2013 e lo stesso trimestre 2014. Un quadro da tenere presente, perché i dati di un singolo trimestre possono risentire di fattori congiunturali straordinari che, in media d’anno, si attenuano. Così, ad esempio, in Umbria in media d’anno gli occupati calano di 4mila unità (e non di 9mila come nel confronto tra i due trimestri), mentre il tasso di disoccupazione risulta dell’11% (e non del 12,6%) e quello di occupazione del 60,9% (60,6% nel I trimestre 2014). MARIO BRAVI (CGIL) «Situazione sempre più drammatica» PERUGIA - «Situazione del lavoro sempre più drammatica in Umbria. Nel Centro, solo il Lazio presenta un andamento peggiore». Così Mario Bravi, segretario regionale della Cgil, commenta le cifre diffuse dall’Istat sul mercato del lavoro nel I trimestre 2014. «Questa situazione disastrosa - continua Bravi - accentuata dalla mancanza di risorse per la copertura della cassa integrazione in deroga che rischia di rendere il dato ancora più devastante, testi- monia il fatto che, purtroppo, abbiamo avuto ragione nel parlare poche settimane fa di “falsa ripartenza” dell’economia in Umbria, in occasione della presentazione del nostro rapporto Ires Cgil». Per Bravi «non può esserci crescita senza nuova occupazione o aumentando la precarietà del lavoro esistente. Da questo baratro si esce soltanto con una politica economica alternativa, che metta veramente al centro un Piano del lavoro per l’Umbria». Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria umbria 5 Tasso dei senza impiego, l’Italia è tornata a 37 anni fa IL MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA (VALORI IN MIGLIAIA E IN PERCENTUALE) I trim. 2014 Occupati totali (15 anni e più) di cui: uomini donne agricoltura industria di trasf. costruzioni servizi di cui: commercio, alb., rist. lav. dipendenti lav. indipendenti Disoccupati in senso stretto di cui: uomini donne Tasso di occupazione (*) 15-64 uomini (*) donne (*) Tasso di disoccupazione (*) di cui: uomini (*) di cui: donne (*) Inattivi di cui: uomini donne asso di inattività (*) di cui: uomini (*) donne (*) I trim. 2013 Diff. Media ultimi Media 12 mesi Diff. 12 mesi precedenti 354 362 -8 357 361 -4 197 157 11 73 24 246 77 256 98 51 203 159 14 68 27 252 84 258 101 42 -6 -2 -3 5 -3 -6 -7 -2 -3 9 199 158 12 75 27 243 76 262 95 44 202 159 12 77 30 245 82 268 93 41 -3 -1 0 -2 -3 -2 -6 -6 2 3 25 26 60,6% 67,9% 53,4% 12,6% 11,4% 14,1% 175 21 21 61,5% 69,2% 54,0% 10,5% 9,5% 11,6% 179 4 5 -0,9 -1,3 -0,6 2,1 1,9 2,5 -4 22 22 60,9% 68,3% 53,6% 11,0% 9,9% 12,3% 181 21 20 61,2% 68,7% 53,8% 10,0% 9,0% 11,2% 181 66 109 30,5% 66 113 31,1% 0 -4 -0,6 69 113 31,5% 67 114 31,4% 1 2 -0,3 -0,4 -0,2 -1 0,9 1,1 0 0 2 -1 0,1 23,2% 37,7% 23,3% 38,8% -0,1 -1,1 24,1% 38,8% 23,5% 39,2% 0,6 -0,4 NOTE: (*) Qui le variazioni della terza e sesta colonna sono in punti percentuali, non in percentuale Fonte: Istat, rilevazione trimestrale forze di lavoro, I trimestre 2014 Crollano commercio, alberghi e ristoranti Ma la bella sorpresa è l’industria in senso stretto, che guadagna 5mila occupati PERUGIA - La sorpresa positiva, nel mare di segni meno che presenta l’indagine dell’Istat sull’andamento del mercato del lavoro in Umbria nel I trimestre 2014, sono i 5mila occupati in più nell’industria di trasformazione regionale. Un incremento da 68mila a 73mila, tra il I trimestre 2013 e lo stesso periodo 2014, che significa +7,4%. Un dato confortante, sia per l’importanza che ha in sé l’industria di trasformazione nella regione, sia perché l’industria è un potente attivatore di indotto anche nei servizi. Questo per dire che l’incremento dell’industria in senso stretto potrebbe preludere a una crescita occupazionale anche nei servizi ad essa, direttamente o indirettamente, collegati. Per il resto, l’andamento peggiore lo evidenziano proprio i servizi, che passano da 252mila a 246mila occupati, con un calo del 2,4%, zavorrati dalla pesante caduta (da 84mila a 77mila, -8,3%) degli occupati nel commercio, negli alberghi e nei ristoranti. Una flessione, quest’ultima, che la dice lunga sulla debolezza del mercato interno, sul quale per gran parte si fonda la triade commercio-ristorantialberghi e in particolar modo il commercio. Altro colpo per le costruzioni, che vedono gli occupati calare da 27mila a 24mila, con la scompar- sa di un altro 11,1% dei posti di lavoro del settore. Brutto arretramento anche per l’agricoltura, che lascia sul campo il 21,4% degli occupati, calando da 14mila a 11mila. Un dato che arriva dopo una crescita che l’agricoltura aveva mostrato nei trimestri scorsi e che, di fatto, l’hanno riportata indietro da dove era partita (11mila occupati) per tentare di guadagnare terreno. I dati diventano meno pesanti guardando alla media degli ultimi 12 mesi (quindi dal II trimestre 2013 al I trimestre 2014), confrontati con quelli dei 12 mesi precedenti (da II trimestre 2012 al I trimestre 2013). Cifre da tenere ben presente, perché quelle di un solo trimestre possono essere condizionate da fattori congiunturali che, invece, si smorzano nella media annua. Così, in media d’anno, l’industria di trasformazione perde 2mila occupati (risentendo dei cattivi risultati del 2013), con una riduzione del 2,6%, l’agricoltura tiene quota 12mila occupati, le costruzioni lasciano sul campo 3mila posti di lavoro (-10%), i servizi arretrano di 2mila (-0,8%). Male, anche nella media dei 12 mesi, la voce “commercio, alberghi e ristoranti”, che complessivamente perde 6mila posti di lavoro (7,3%). Il bilancio Nella regione, tra il I trimestre 2013 e lo stesso periodo 2014, si sono persi 22 posti di lavoro al giorno, festivi e prefestivi compresi. Costruzioni ko Sono un esercito di 3,5 milioni ROMA - La disoccupazione si è abbattuta come uno tsunami sui primi tre mesi dell’anno, portando il tasso dei senza lavoro in Italia al 13,6%, un valore mai registrato prima, almeno dal 1977, anno in cui sono partite le serie storiche dell’Istat. Passando dalle percentuali alle persone, si tratta di quasi 3,5 milioni di “teste” alla ricerca di un impiego. Tra loro non mancano i ragazzi, che anzi sono le “prime vittime”, con 739 mila under25 a spasso, per un tasso di disoccupazione che, anche in questo caso, raggiunge il suo massimo storico, toccando quota 46%. Intanto il Mezzogiorno si allontana sempre più dal resto d’Italia, tanto che nel Sud il tasso di giovani a caccia di un impiego è pari al 60,9%. Fin qui i dati definiti dagli statistici come grezzi, ovvero effettivi, che fotografano la situazione cosi com’è. Cifre giudicate allarmanti da tutti i fronti: sia da Confindustria, con il presidente Giorgio Squinzi che parla di un livello «veramente preoccupante»; sia dai sindacati. Di certo per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il picco toccato tra gennaio e marzo ha risentito «degli esiti riferiti al trimestre, in cui il Pil è sceso dello 0,1%». Numeri diversi escono, invece, dalla rilevazione condotta su aprile: l’Istat per le stime mensili comunica i dati destagionalizzati, che vedono la disoccupazione fermarsi un po’ prima, al 12,6%. Ma è solo un “effetto ottico”, perchè i due valori, il mensile e il trimestrale, non sono comparabili. E comunque la sostanza non cambia: si resta sempre vicini al record storico. Insomma, le indicazioni su aprile non confortano, anche la quota di 15-24enni alla ricerca di un posto sale al livello più alto di sempre, gli occupati scendono (-68mila in un solo mese), mentre aumenta il numero di chi resta fuori dal mercato del lavoro (+81mila inattivi). Cifre di fronte a cui il leggero calo nel numero di disoccupati (-14 mila su « I brutti dati occupazionali del primo trimestre risentono del fatto che, in quel periodo, il Pil è sceso dello 0,1%. Ora la situazione sta migliorando » Il ministro Giuliano Poletti marzo) non può fare molto. L’unica nota positiva sta in un’attenuazione del deterioramento. Infatti, almeno stando ai dati trimestrali, la caduta dell’occupazione perde d’intensità. Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria 6 umbria Fascia d’esclusività, sale la protesta Mancata indennità, assemblea dei medici che lavorano solo per il pubblico: «Pronti ad appellarci a Napolitano» SANITA’ IL NODO di LARA PARTENZI PERUGIA - Pronti ad interessare la presidenza della Repubblica per ottenere un diritto che in Umbria non è stato ancora riconosciuto, diversamente da altre regioni limitrofe come Emilia Romagna, Marche e Toscana. Forti di una sentenza darebbe loro ragione. Si mobilitano i medici che lavorano esclusivamente per il Servizio sanitario regionale. Sono circa 500 i professionisti interessati che chiedono il riconoscimento della fascia dell’esclusività del rapporto al maturare dei cinque e quindici anni. Ieri l’Assemblea al Deco hotel di Ponte « San Giovanni durante la quale medici e sindacati hanno deciso le azioni da intraprendere per «sbloccare una situazione che - afferma Giuseppe Giordano, coordinatore dell’intersindacale medica umbra - la Regione trascina da tempo senza soluzione». Subito un incontro con la Giunta, poi un’Audizione in Terza Commissione consiliare e, ancora, una lettera alla presidenza delle Repubblica affinchè si interessi quanto prima alla situazione. Motivo del contendere il riconoscimento dell’esclusiÈ l’indennità mensile vità di rapporto definito nel ‘99 solo che si arriva a percepire per i medici che lase si passa vorano nel pubblico dalla prima ed in regime di intraalla seconda fascia moenia. Tale indennità non è uguale per tutti, ma dipende dalle fasce: sotto i 5 anni è di 200 euro al mese, sopra a tale soglia, sempre che si superi una verifica effettuata da un apposito Collegio tecnico esterno, si ha il diritto di accedere alla seconda fascia, che in soldoni equivale a 750 al mese. 750 euro Sbloccare una situazione che la Regione trascina da tempo senza soluzione » Giuseppe Giordano, coordinatore dell’intersindacale medica umbra Medici in corsia Tutto bene fino al 2010, anno in cui la legge Finanziaria ha bloccato per un triennio alcuni emolumenti legati allo stipendio dei medici e sembrava che anche la quota legata all’esclusività del rapporto fosse bloccata. Ma l’anno successivo, a marzo 2011, interpretando la legge «la Conferenza delle Regioni ha deciso - cosa, condivisa dalla stessa presidente Marini - che questa voce contrattuale non rientrava nel blocco e dopo quella pronuncia molte regioni hanno riconosciuto tale diritto», spiega ancora Giordano ricordando che tra gli ultimi «ci sono le Marche, che hanno fatto un accordo sindacale a gennaio di quest'anno», mentre «noi siamo bloccati nonostante dopo molti incontri a maggio 2013 abbiamo mandato una diffida alla Regione e all’Azienda di pagare e chiesto incontro dopo il quale si pensava che la Regione fosse pronta ad erogare i soldi». Si arriva a settembre 2013 «con la riunione di un Tavolo tecnico durante la quale Emilio Duca si prese l’impegno a presentare un accordo entro 15 giorni. Sono passati sei mesi e siamo ancora in attesa». Va ricordato, conclude Giordano, che «due mesi fa il giudice del lavoro di Perugia su ricorso di due colleghe di Foligno ha dato loro ragione condannando la Asl a riconoscere tale diritto, compreso il recupero degli arretrati. Ancora niente dopo tale sentenza e non più convocati. E sembra pure che vogliano contestare la sentenza». Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria 8 perugia SFIDANTI AL BALLOTTAGGIO Schema a 3 punte contro Boccali: «Noi, liberatori» Romizi, Barelli e Wagué insieme in vista del voto di domenica: «Uniti contro un regime arrogante» di LUCIO FONTANA PERUGIA - Piazza Grimana, ore 10, esterno giorno. Ai bordi del campo da basket, davanti a una quarantina di persone, la metamorfosi estetica di Andrea Romizi va di pari passo con quella lingustica. Adieu toni bassi quasi a rasentare la timidezza. E così se la consueta giacca d’ordinanza blu viene sostituita con un più arrembante giacchetto di pelle nera; dal punto di vista dialettico, il fucile di precisione prende il posto della fionda per non fare la parte del Davide contro Golia. «Noi siamo il comitato di liberazione da un regime arrogante e presuntuoso. Persone che hanno deciso di anteporre l’appartenenza alla città a quella dei partiti». A una manciata di giorni dalla chiusura della campagna elettorale, Romizi presenta lo “schema a tre” con Urbano Barelli e Dramane Wagué, e picchia forte sul sindaco Boccali, menando fendenti: «Sono alla disperazione, Boccali è tenuto politicamente in piedi dalla senatrice Cardinali e dalla presidente Marini». Fuoco ad alzo zero: «Basta con la lottizzazione degli incompetenti, faremo una Giunta civica con le migliori energie della città. Molti cittadini in buonafede pensano che dall’altra parte ci sia ancora la sinistra, ma invece c’è solo un sistema di potere votato alla conservazione di cui sono loro a godere e non certo i perugini». Fuoco di sbarramento: «Più che alle rispettive appartenenze, pensiamo alla città e non certo in un ottica di spartizione: ai seggiole e sgabelli non interessano». Pausa e poi la proposta: «In caso di vittoria costruiremo una squadra in base alle competenze e non alle appartenenze come ha fatto in questi anni la sinistra». Concetto, questo, sottolineato anche da Barelli: «Noi con l’apparentamento abbiamo fatto una scelta non facile, ma riteniamo di essere stati coerenti con il percorso intrapreso con le nostre due liste civiche: il declino di questa città - sottolinea - è imputabile al sindaco Boccali e al centrosinistra, non potevamo unirci a coloro che abbiamo criticato aspramente. I cittadini hanno scelto e premiato la nostra impostazione, ora siamo in grado di dare sostanza a un’alternativa che questa città aspetta da troppo tempo». Sorrisi e coltello tra i denti. E non c’è ombra di tenerezza anche nelle parole di Wagué (Romizi ha stigmatizzato, giustamente, alcuni insulti a sfonda razzista via Facebook) : «Io ho votato Pd solo alle Europee, perché quello di Perugia è un partito che deve essere rottamato. Boccali è una arrogante, mentre in Romizi ho trovato una persona capace di ascoltare e priva di spocchia». Nel primo pomeriggio, scende in campo il segretario regionale democrat, Giacomo Leonelli, che replica in maniera gelida: «Prendo atto che Wagué sostiene di aver votato il Pd alle Europee e di non averlo ovvia- Verso la conta L’ingresso di palazzo di Priori; nel tondo il sindaco Wladimiro Boccali; in basso Andrea Romizi con Urbano Barelli e Dramane Wagué sparenza; ascolto delle istanze provenienti dalle associazioni e comitati cittadini; rapporto con le Istituzioni culturali della città. Nel frattempo, arriva l’endorsement di un personaggio conosciuto in città, come Primo Tenca, che do- Botta e risposta Il segretario Pd Leonelli: «Con il centrodestra ci sono le solite facce e persone» Endorsement di Tenca: «Pronto a votare Boccali» mente fatto alle Amministrative, ma colgo l’occasione per far notare che l’apparentamento di questi giorni della sua lista con forze politiche come Forza Italia e Fratelli d’Italia rappresenta quanto di più distante possibile dal progetto di rinnovamento dell’Italia presentato da Matteo Renzi nelle ultime settimane». Chiusura, velenosa, sul rinnovamento: «Invito Wagué a confrontar- si con i dati reali: con Boccali sindaco entrerebbero in Consiglio molti ragazzi; con la vittoria del centrodestra ci sarebbero invece le stesse facce di questi ultimi quindici anni». Insomma, il tempo dei convenevoli, è ufficialmente chiuso. Quanto al programma “Insieme per il cambiamento” - che ha sancito l’apparentamento - Romizi sottolinea tre punti: partecipazione e tra- po aver votato al primo turno per una lista ora si schiera con Boccali e parla di «operazione trasformistica del centrodestra». Oggi alle 18,30 i ministri Mogherini e Martina saranno all’Hotel Brufani per dare man forte a Boccali; domani il sindaco terrà una conferenza stampa di chiusura della campagna elettorale. Ultimo chilometro prima del traguardo. Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria 9 perugia Rebus su Gesenu tra tira e molla e fuoco incrociato SCHEDA La scelta La nomina di Ventanni è stata effettuata alcuni mesi fa in sostituzione di Antonielli Prestito ponte, polemiche elettorali e scelte: il vero nodo è il rapporto con il socio privato PERUGIA - Ora è il momento dei giudizi feroci e privi di sfumature, delle parole poco calibrate e dei mormorii molto interessati. Tutte cose, queste, di cui in Gesenu, sia sul versante delle maestranze operaie che su quello dirigenziale, avrebbero fatto volentieri a meno. E lo si può capire - dopo i mesi tribolati della contrapposizione sul referendum che ha visto i sindacati l’uno contro l’altro e il cambio di presidente e consiglio d’amministrazione - perché a Ponte Rio tutti avevano iniziato a remare dalla stessa parte. Con fatica, ma di buona lena. Amarezza e rumore. E anche per questo la lettera di dimissioni consegnata dal presidente Luciano Ventanni alla fine di maggio ha fatto rumore: il presidente, persona riservata e allergica ai ghirigori politici, certo non pensava che il tutto si sarebbe scaricato in polemica politica. Da qui anche l’amarezza confessata in privato a più di un interlocutore. Sul punto, dal fronte sindacale, la Uil ha manifestato stupore per «le dimissioni e per il modo in cui queste avvengono». Ma così è andata e oggi sull’azienda si scaricano le tensioni di una campagna elettorale a tratti molto velenosa. E proprio per questo in molti, al quartier generale di Ponte Rio, pensano che la notizia delle dimissioni del presidente sia stata fatta circolare ad arte per puntare alla destabilizzazione del quadro aziendale e alimentare la canea politica. Difficile districarsi in questo vortice di allusioni e affermazioni false o solo verosimili. Scossone. Ma per non essere costretti a rimanere in superficie, è necessario porsi il seguente interrogativo: perché il presidente Ventanni ha deciso di vergare la lettera di dimissioni? Le interpretazioni sono diverse, ma una più di altre sembra avere una sua logica: Ventanni, visto il traccheggiare del socio privato impersonato dalla famiglia Cerroni, sull’importanza del prestito ponte da 6 milioni di euro, avrebbe deciso di dare il classico scossone. Un gesto per richiamare l’attenzione delle parti, Comune e socio privato, sul destino dell’azienda. Dell’importanza dei sei milioni di euro è presto detto: sono ossigeno per un’azienda sostanzialmente sana che, però, deve subire il passivo dovuto ai crediti non ancora saldati da parte di alcune Amministrazioni siciliane (trenta milioni di euro). Senza questi soldi si rischia di navigare a vista, rinviare il Piano industriale e in sostanza non programmare il futuro. Questo il quadro. Attacchi. Da qui in poi le questioni di gestione aziendale c’entrano poco e tutto entra tritacarne politico. E ieri, non a caso, il sindaco Boccali dopo giorni di silenzio ha deciso di uscire allo scoperto difendendo l’azienda e di fatto confermando che le dimissioni di Ventanni sono il frutto di una tensione con il socio privato: «Le dimissioni del presidente del cda di Gesenu - dichiara il sindaco - non dovrebbero prestarsi a strumentalizzazione alcuna, tanto meno da parte di chi di Gesenu, dai banchi del Consiglio comunale, mai si è occupato. Le dimissioni - continua Boccali - L’intreccio L’ingresso della sede di Ponte Rio; nel riquadro Luciano Ventanni sono da inquadrare in una differenza di posizioni, per altro da tempo note, della parte pubblica e di quella privata riguardo alla necessità di Il doppio fronte Boccali esce allo scoperto: «Gli scenari allarmistici sono del tutto infondati» La Uil chiede chiarezza, è ancora bagarre politica Il socio La famiglia Cerroni insieme al Comune detiene la maggioranza dell’azienda rilanciare finanziariamente la azienda al fine di affrontare con serenità il futuro e continuare a svolgere con efficienza i servizi a beneficio dei cittadini. È una dialettica che andrà risolta, ed è del tutto fuori luogo evocare scenari allarmistici». Ma la sarabanda politica è difficile da disinnescare almeno per ora e ieri dopo che nei giorni scorsi erano intervenuti diversi esponenti del centrodestra, ad aprire il fuoco è toccato al Movimento 5 Stelle. Un affresco a tinte fosche, quello pennellato da Michele Petrelli: «La situazione in cui versa Gesenu è responsabilità del sindaco uscente, complice anche una opposizione inconsistente ed inadeguata al suo ruolo, responsabilità da accertare in tutte le sedi: civili, penali, amministrative». E ora? A partire da martedì, il sindaco eletto non potrà che fare prima di tutto un gesto: aprire il dossier Gesenu e cercare di fare chiarezza. Questo è quello che un’azienda come Gesenu merita. Il resto sono solo coriandoli di campagna elettorale. P. P. BUR. «Senza relazioni, confronto politico difficile» Alla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia l’incontro con i politologi Pasquino e Campi PERUGIA - Politica e istituzioni, astensionismo, populismo e governo Renzi sono stati gli argomenti al centro dell’incontro con lo scienziato politico Gianfranco Pasquino, ospite ieri nell’appuntamento con il ciclo di conferenze della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Dopo i saluti del presidente della Fondazione Carlo Colaiacovo, che ha sottolineato come dopo i risultati elettorali delle ultime europee e delle comunali «ci sia molto da discutere» e di come il sistema politico paventato anni fa sia ancora «largamente irrealizzato rispetto alle reali esigenze del Paese», la discussione è entrata nel vivo grazie alle sollecitazioni di Alessandro Campi, docente di Scienza politica all’Università di Perugia. Secondo Pasquino, la colpa della percentuale di voto (circa il 57%) raggiunta alle europee sta anche nelle dinamiche familiari. «Se non ci sono rapporti tra le persone - ha spiegato - anche il confronto politico è difficile. Diventa automatico lo spazio per l’astensione». E sui “populisti” ha quindi chiarito: «Dove hanno vinto è stato per mancanza di meglio». Mentre, per la vittoria del Pd ha quindi sottolineato come non fosse facilmente prevedibile. «Renzi - ha quindi spiegato - ha fatto campagna anche in territori non amici, dove ha ottenuto voti aggiuntivi. Secondo le interpretazioni ufficiali ha ottenuto quelli che erano di Grillo. In realtà, invece, ha attirato gli elettori di centro, quelli che erano di Scelta Civica, un partito europeista, ma acefalo». Pasquino ha espresso dubbi anche sulle riforme messe in atto proprio dal governo. O meglio, sul ministro che le mette in atto. «Nessun dubbio - ha spiegato - che la Boschi sia inadeguata. Le sue riforme sono pasticciate e slegate». Pasquino, infine, si è detto sicuro del fatto che la classe politica non sia sufficientemente alfabetizzata, Politica Un momento del confronto alla Fondazione Carisp ma che molto di ciò che non va nell’analisi politica sia dovuto anche a quei politologi che indorano la pillola ai propri politici e dicono loro ciò che vorrebbero sentire. In- fine, sulla scelta di un sistema elettorale ha consigliato: «Guardiamo dove funziona. E poi chiediamoci se è possibile imitarlo». MARTA MANZO SERVIZIO NECROLOGI Grazie alla collaborazione con il Comitato paralimpico dell’Umbria verrà aperta la piscina dell’Unità spinale unipolare dell’ospedale PERUGIA - A breve sarà aperta la piscina dell’Unità spinale unipolare dell’ospedale di Perugia. La struttura, già presente all’interno del reparto, non è mai stata attivata. Ora, grazie ad una collaborazione avviata tra l’Azienda ospedaliera e il Comitato italiano paralimpico dell’Umbria, sarà fruibile. La direzione del nosocomio, infatti, sta seguendo tutto l’iter necessario per il suo avviamento, mentre la giunta regionale del Cip ha già deliberato un contributo di 10mila euro per l’acquisto del materiale e delle attrezzature di supporto. La notizia è stata data nel corso dell’incontro informa- tivo tenuto dal Cip Umbria all’interno dell’Usu per promuovere la riabilitazione dei malati e la loro introduzione nel modo sportivo paralimpico. Protagonista della lezione di oggi è stato il tennistavolo con la presenza di: Giuseppe Marino, segretario nazionale della Fitet (Federazione italiana tennistavolo); Alessandro Arcigli, tecnico nazionale Fitet; Sergio Pezzanera, presidente regionale Fitet; Gabriele Bartolucci, tecnico dell'Unità Spinale Unipolare; Francesco Emanuele, presidente Cip Umbria; Paolo Taddei, vice presidente Vicario Cip Umbria; Fabio Peccini, delegato provinciale Cip Umbria. 075 395041 075 395043 E’ mancato all'affetto dei suoi cari all'età di anni 92 UGO SALTALIPPI Ne danno il triste annuncio la moglie Adalgisa Minelli, i figli Antonella e Roberto, il genero Paolo, i nipoti Mattia, Marzia ed i parenti tutti. Ponte d'Oddi, 4 Giugno 2014 I funerali avranno luogo oggi Mercoledì alle ore 15,00 nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Apostolo in Ponte d'Oddi. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel Cimitero di San Marco. Si ringrazia anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto LE NECROLOGIE SI RICEVONO TUTTI I GIORNI FINO ALLE ORE 17,30 Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 9235028 [email protected] www.giornaledellumbria.it gubbio “Aree interne”, un’opportunità da cogliere Programmazione europea, la Cgil: «Sostenere la proposta della Regione per la Fascia» di MARCO MONTEDORI GUBBIO - La crisi dei settori traUna veduta dizionali dell’economia dell’Alto della città Chiascio (edilizia ed elettrodomedi Gubbio stici in primis) non deve far perdere nessuna opportunità di sviluppo. Così la Cgil dell’Alta Umbria lancia l’appello per sostenere la proposta della Regione di individuare la Fascia appenninica come “area interna” ai fini della programmazione europea. In sostanza, si tratta del città dei Ceri. La seconda riconoscimento di uno area individuata è instatus particolare, covece quella a cavallo me area svantaggiatra il Perugino e ta a causa di moltel’Orvietano (tra i plici fattori (a cocomuni principaI Comuni coinvolti minciare dalle inli, Città della Pienell’area che va frastrutture) che, se ve e Orvieto). da Montone approvato dal Go«La fase attuale verno, consentirebè l’analisi della a Nocera e vede be di accedere a una Cgil Alta Umbria al centro Gubbio maggiore quantità di sta determinando l’inifondi europei per investizio di processi negativi, menti sul territorio. calo demografico, invecchiamenProprio per questo motivo, nei to della popolazione, caduta del giorni scorsi una delegazione in- reddito di oltre 4 punti rispetto alla terministeriale (guidata dall’ex media regionale, giovani che cerministro Fabrizio Barca, dirigente cano sbocchi lavorativi altrove, del ministero dell’Economia) ha inizio del degrado territoriale, fravisitato l’Umbria e incontrato la ne, strade dissestate, diminuzione presidente Catiuscia Marini. della superficie agricola coltivata, La zona individuata. La propo- aree industriali degradate eccetesta della Regione è quella di rico- ra. Qui si fonda la necessità - pronoscere come “area interna” la fa- segue il sindacato - di avere una scia appenninica tra l’Altotevere e strumentazione che permetta di l’Alto Chiascio, con nove comuni: evitare questi fenomeni e di salvaMontone, Pietralunga, Gubbio, guardare le specificità di questa Scheggia e Pascelupo, Costaccia- area, e quindi la necessità che trovi ro, Sigillo, Fossato di Vico, Gual- negli interventi previsti dalle aree do Tadino, Nocera Umbra. Una fa- interne possibili soluzioni all’agscia che vede al centro proprio la gravarsi delle criticità». 9 Interventi e finanziamenti. Che tipologie di interventi e di fondi saranno ammissibili se, come si spera, verrà riconosciuto lo status di “area interna”? Tutto è spiegato nel documento redatto del Governo intitolato “Strategia nazionale per le aree interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance”. Si potrà attingere a tutte le tipologie di finanziamenti europei, mentre i settori di intervento previsti sono «tutela del territorio, valorizzazione delle risorse naturali e culturali e turismo sostenibile, sistemi agro-alimentari e sviluppo locale, risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile, saper fare e artigianato. Solo se l’intervento dei diversi fondi è assicurato - si legge ancora - a questa linea di azione si affiancherà l’adeguamento dei servizi essenziali di salute, istruzione e mobilità, finanziati da risorse aggiuntive previste dalla Legge di stabilità». 15 Politica Verso l’8 giugno Palazzari (Pd) svela la Giunta in caso di vittoria al ballottaggio GUBBIO - Una mossa a sorpresa in vista del ballottaggio di domenica fra Ennio Palazzari (Pd, Popolari per Gubbio, Impegno per Gubbio) e Filippo Mario Stirati (Psi, Sel, Scelgo Gubbio, Liberi e democratici). Stamattina, infatti, il candidato del Pd illustrerà i nomi degli assessori che, in caso di vittoria, andranno a comporre la Giunta Palazzari. Intanto ieri, il professore è intervenuto sulla questione della statale della Contessa, dove molti eugubini hanno riscontrato disagi nel fine settimana: «Il protrarsi dei lavori in corso ha infatti provocato lunghe file di macchineafferma Stirati - costringendo gli automobilisti a lunghi tempi di percorrenza per il ritorno a casa. Ritengo, anche in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva, che tali disagi non possano essere tollerati per un così lungo periodo di tempo. A tal fine chiedo alle competenti autorità di portare a termine con estrema urgenza gli interventi necessari per ristabilire la piena funzionalità di un tratto viario così strategico per il nostro territorio». Una situazione sulla quale ha chiesto interventi urgenti anche il consigliere regionale Orfeo Goracci. Famiglia dei Santubaldari Sabato a palazzo Pretorio si svolgerà la premiazione dei bambini Piccoli ceraioli crescono, ecco i nomi dei vincitori del concorso “Oderisi da Gubbio” Presidente Ubaldo Minelli GUBBIO - Stimolare la partecipazione e la conoscenza dei più piccoli verso la più importante tradizione cittadina. È questa la finalità del 27esimo concorso grafico-pittorico “Oderisi da Gubbio”, promosso dalla Famiglia dei Santubaldari in chiusura del ciclo straordinario delle Feste dei Ceri grandi, mezzani e piccoli. Un’iniziativa riservata a tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria di Gubbio, dai tre agli undici anni. Tema del concorso è “La Festa dei Ceri nei suoi vari aspetti” e vede i più piccoli protagonisti attraverso l’esecuzione di opere e lavori frutto della fantasia, ingegno e creatività realizzati con tutte le tecniche. «La Festa dei Ceri con gli occhi e NEL FINE SETTIMANA Alla guida in stato di ebbrezza e senza patente, otto denunce GUBBIO - Otto denunce: è questo il bilancio complessivo dei controlli straordinari messi in campo dai carabinieri nei giorni scorsi in occasione del fine settimana lungo, l’ultimo dedicato alle festività ceraiole. II militari della compagnia di Gubbio, coordinati dal capitano Pier Giuseppe Zago, hanno messo in campo più pattuglie coinvolgendo il personale di varie stazioni e del nucleo operativo e radiomobile. Sei le persone denunciate per essere state trovate alla guida in stato di ebrezza da alcol: si tratta di sei cittadini italiani di età compresa tra i 21 e i 46 anni, residenti tra Gubbio, Fossato di Vico e Sigillo. Gli altri due invece, una 22enne di Ferrara e un 40enne di Monte San Vito (Ancona) sono stati denunciati per guida senza patente. Le due auto, secondo quanto appreso dai carabinieri, sono state sottoposte a sequestro preventivo per confisca perché una era priva di copertura assicurativa, mentre la seconda aveva documenti assicurativi falsificati. con il cuore dei bambini, ossia il modo di interpretare, di sentire e di vivere la festa con il sentimento e lo spirito genuino e semplice dei piccoli ceraioli» spiega il presidente della Famiglia, Ubaldo Minelli. I vincitori. Scuola d’infanzia: 1° premio: Francesco Costi (Aldo Moro), 2° premio: Anita Casagrande (Carbonesca), 3° premio: Pietro Marchegiani (via Perugina). Scuola primaria, primo ciclo: 1° premio: Caterina Urbani (Scorcello), 2° premio: Cristiano Bianconi (G. Matteotti), 3° premio: Anna Di Matteo (Montessori). Scuola primaria, secondo ciclo: 1° premio: Nicola Ronchi (Madonna del Ponte), 2° premio: Camilla Pontini (Semonte), 3° premio Alessandro Capanelli (Aldo Moro). Numerosi sono i premi speciali assegnati dalla giuria composta daVilma Cacciamani, Ubaldo Scavizzi, Vincenzo Belardi, Alberto Giacometti, Giovanni Cacciamani, Roberto Bossi, Mauro Alunno e Ubaldo Minelli. Anche quest’anno, inoltre saranno consegnati cinque riconoscimenti speciali in ricordo del maestro Tonino Sannipoli, che nel 1987 realizzò e donò i Ceri piccoli (quelli che ancora corrono) al Maggio eugubino: i premi andranno a Lorenzo Bellucci, Lorenzo Valentini, Maria Vittoria Cecchini, Giovanni Marinelli Andreoli, Martina Pastorelli. Tutti gli elaborati, infine, verranno esposti in una mostra curata dalla Famiglia dei Santubaldari. La premiazione avverrà sabato dalle 16.30 nella sala Trecentesca di palazzo Pretorio. Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria 21 terni Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it Provincia, decreto ingiuntivo allo Stato da 15 milioni di euro Palazzo Bazzani batte cassa per i trasferimenti mai versati dal 2000 di VINCENZO CARDUCCI TERNI - «Per morire e per pagare c’è sempre tempo». Un vecchio adagio caro a chi semina debiti, un ritornello tutto italiano spesso fatto proprio anche dallo Stato. I ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese sono ormai cosa nota e divenuta una vera e propria emergenza negli ultimi anni con l’acuirsi della crisi economica, ma lo Stato lascia debiti anche con le sue emanazioni territoriali. Circa 15 milioni di euro quelli accumulati dal 2000 al 2012 nei confronti della Provincia di Terni che in questi tredici anni non ha mai visto versare concretamente nelle proprie casse i trasferimenti provenienti dal Governo. E finché i conti hanno sostanzialmente quadrato per gli enti locali la cosa è passata quasi praticamente inosservata in una sorta di accordo tra “gentiluomini”. Perché quei soldi sulla carta ci sono, riconosciuti e iscritti regolarmente nei bilanci dell’amministrazione, ma non sono depositati nelle casse. Così, ora che i conti alla Provincia di Terni si sono fatti più complicati, palazzo Bazzani batte cassa allo Stato e non avendo ricevuto riscontri dal ministero dell’Interno alle richieste formali inviate - ha incaricato un legale, l’avvocato Maria Raggi, di intraprendere le azioni giudiziarie nei confronti del ministero dell’Interno per il recupero dei trasferimenti erariali assegnati e mai erogati. Insomma un maxi decreto in- Casse svuotate Piacenti: «I fondi non venivano erogati fino a quando c’erano avanzi di cassa, oggi rischiamo il disavanzo di tesoreria» giuntivo da 15 milioni di euro necessario, scrive il dirigente del servizio finanziario della Provincia, Maurizio Agrò, «al fine di non compromettere la situazione di cassa dell’Ente». Casse vuote Palazzo Bazzani, della Provincia di Terni Tra le partite dei pagamenti in sospeso ci sono anche - ad esempio - i soldi dovuti per l’affitto dei locali e degli uffici di palazzo Bazzani alla prefettura. La procedura non è nuova per altri enti pubblici della Penisola dalle casse malconce, ma è invece un inedito per la Provincia di Terni. «Nei rapporti tra Stato ed enti locali - spiega il vicepresidente della Provincia con delega al Bilancio, Vittorio Piacenti - era una prassi che, nel caso l’ente avesse un avanzo di cassa, lo Stato soprassedeva all’erogazione. E così è sempre stato. Questo però è il primo anno in cui la Provincia, per i noti problemi di bilancio dovuti ai tagli dei trasferimenti, rischia di andare in disavanzo di tesoreria e quindi in via precauzionale abbiamo di agire per via giudiziaria». Piacenti sottolinea la doppia beffa («prima ci tagliano i fondi e poi non versano quanto dovuto») e si affretta subito a puntualizzare che «il pagamento dei mutui e degli stipendi dei dipendenti non è a rischio», ma certo è che il conto in banca si sta via via prosciugando. «A fine 2013 - afferma il vicepresidente - l’avanzo di tesoreria era di circa 13 milioni di euro, oggi siamo a 4-5 milioni». La cosa paradossale è che le articolazioni dello Stato debbano andare a un contenzioso, aggiungendo dunque ulteriori spese, per cose che dovrebbero essere automatiche. Ma tanto per morire e per pagare c’è sempre tempo. Ballottaggio, Crescimbeni: Comune in crisi di governabilità Il candidato del centrodestra: dirigenti senza controllo. Le liste del sindaco: sconfiggiamo le forze reazionarie TERNI - «Tutti contro tutti, sindaco fantasma, dirigenti senza controllo». Parla di Comune «in crisi di governabilità» il candidato sindaco del centrodestra Paolo Crescimbeni a cinque giorni dal ballottaggio di domenica. «Noi daremo prova di buon governo con assessori competenti dice - riordino della macchina comunale, un sondaggio fra tutti i dipendenti per conoscere lo stato reale nel benessere organizzativo, trasparenza assoluta su tutta l’attività». Ma l’avvocato ternano ieri ha parlato di lavoro e annunciato le sue prime «tre mosse». «Innanzitutto - afferma un patto per lo sviluppo e l’occupazione tra imprenditori, sindacati, associazioni, istituzioni. Un’azione forte con il Governo, fino a manifestare sotto Palazzo Chigi, per la realizzazione delle necessarie infrastrutture perché il sito di Terni ritorni sito centrale dell’industria italiana. Una diversificazione dello sviluppo e del tessuto economico con una direttrice orientata verso Roma anche per il rilancio della nostra industria edilizia e la verticalizzazione della produzione Ast, favorendo, in tutti i modi, “filiere di territorio” in partnership con le tante multinazionali che operano nel Ternano». Ieri intanto è saltato, come previsto, il confronto tra i due candidati programmato a Confartigianato anche se i due sfidanti si sono incrocia- Verso il ballottaggio Il sindaco uscente Di Girolamo e lo sfidate Crescimbeni ti alla tribuna elettorale trasmessa dalla Rai. Per il sindaco uscente Leopoldo Di Girolamo hanno poi parlato le liste che lo hanno sostenu- to con un appello al voto. «Il voto del 25 maggio ha sancito che a Terni le forze riformiste hanno una netta prevalenza su quelle della conservazio- ne - dicono dalla lista Il Giacinto ora però bisogna sconfiggere chi quelle forze reazionarie le rappresenta da sempre, a partire dal suo lontano passato per arrivare al presente». «Domenica - aggiungono da Sel - si confronteranno due idee differenti di sviluppo della città, ma si sceglierà anche tra due storie personali profondamente diverse. Non abbiamo dubbi che la maggioranza dei ternani saprà riconoscersi nei valori democratici, progressisti e antifascisti di Di Girolamo». Appello per il sindaco anche da parte di Progetto Terni. «In caso di vittoria saremo in prima fila nel perseguire gli obiettivi del nostro programma». CASAGRANDE Due milioni e mezzo per le cucine: pronte nel 2015 TERNI - Approvato dalla giunta provinciale il progetto esecutivo per la realizzazione dei laboratori cucine-ristorazione dell’Istituto alberghiero “Casagrande” di Terni. Il progetto prevede un investimento complessivo di 2 milioni e mezzo di euro per un intervento che sarà eseguito secondo le più moderne tecniche e nel rispetto dei parametri di bio compatibilità e bio architettura. La nuova struttura sorgerà in un’area adiacente all’istituto alberghiero e verrà realizzata in legno, acciaio e vetro con sistemi di riutilizzo delle acque, di risparmio energetico attraverso l’impiego di pannelli fotovoltaico rispettando i più moderni criteri anche di bioedilizia. «Il nuovo complesso dei laboratori cucine - affermano da palazzo Bazzani - sarà una struttura all’avanguardia che oltre a fornire un servizio essenziale alla scuola, rappresenterà anche un importante intervento architettonico ed edilizio per la città». L’avvio dei lavori è previsto entro il mese di giugno con l’obiettivo di completare l’intervento per l’avvio dell’anno scolastico 2015-2016 Agroalimentare, vetrina a Vienna per 6 aziende ternane TERNI - Una vetrina a Vienna per sei aziende della provincia di Terni. Quelle che hanno partecipato lunedì a una giornata di incontri tra operatori del settore agroalimentare in occasione della quinta edizione di “Gourmet's Italia Vienna”, l’evento promozionale che propone al mercato austriaco le eccellenze agroalimentari artigianali delle aziende italiane. La giornata di incontri è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Terni in collaborazione con la Camera di Commercio italo tedesca, nel Palazzo Pallavicini, elegante palazzo storico nel centro di Vienna, in cui 34 aziende provenienti da tutta Italia hanno incontrato distributori ed importatori, sommeliers, chef, oltre che il pubblico locale. L’evento di Vienna fa parte del più ampio progetto “Gourmet's Italia”, che ha visto la prima tappa della promozione dell'agroalimentare artigianale di qualità svolgersi a Monaco lo scorso 28 aprile con un evento che ha registrato la partecipazione di 118 operatori professionali tedeschi. Le imprese della provincia di Terni che hanno portato a Vienna un gustoso pezzo di Umbria sono 3 aziende agroalimentari artigiane, produttrici di olio extra vergine di oliva, e biscotteria secca e 3 aziende produttrici di vino, selezionate, per i loro vini migliori, da una commissione d’assaggio del Merano Wine Festival, partner organizzativo dell0evento. «L’Italia è il secondo partner commerciale dell’Austria dopo la Germania - afferma Giuliana Piandoro, segretario Generale della Camera di Commercio di Terni - con una costante crescita delle importazioni di bevande e di prodotti alimentari». Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria 22 terni Cervelli in fuga, Antonio: in Italia non si pensa al futuro Il dottor Metastasio, 38enne ternano, è primario in Inghilterra: «Qui servizi meglio finanziati e più dinamismo» Nessuno è profeta in patria, la regola vale da almeno duemila anni. Se poi la patria è Terni, allora è meglio fuggire a gambe levate se si vuole avere la speranza di fare carriera, a prescindere dal settore in cui si opera. Iniziano con questo numero una serie di interviste a “cervelli” che si sono affermati lontano da casa con risultati che - se fossero rimasti a Terni - non sarebbero stati nemmeno immaginabili. Professionisti di ogni ramo: dalla scienza allo spettacolo, accomunati da importanti traguardi raggiunti e una nostalgia che rimane, nonostante tutto, per la propria malandata città. di ARNALDO CASALI TERNI - Primario di psichiatria a 38 anni, senza raccomandazioni e senza fare politica. Fosse rimasto a Terni, dove è nato il 17 dicembre 1975, sarebbe un caso da studiare. Invece, dieci anni fa, Antonio Metastasio ha scelto di volare in Inghilterra e qui - da straniero - è riuscito a tagliare in poco tempo traguardi inimmaginabili, in patria, anche dopo anni di gavetta. Grazie ad una parola magica: meritocrazia. «Fossi rimasto a Terni, probabilmente farei ancora la guardia medica, a 1200 euro al mese». Figlio di due presidi (il padre Giuseppe è dirigente del CesiCasagrande), Antonio dopo il diploma al liceo scientifico “Renato Donatelli” (dove è stato fondatore e direttore del giornale scolastico Murales) si è laureato in medicina all’Università di Perugia. «Mi sono specializzato in geriatria e mi sono interessato in particolare alla demenza dell’invecchiamento e alla psicogeriatria. Finita la specializzazione ho iniziato a fare la guardia medica in una clinica privata, a 8 euro « l’ora». Quando arriva la svolta? «Nel 2004: mi è venuta voglia di fare un’esperienza all’estero». Aveva già effettuato soggiorni in altri paesi ai tempi della scuola e dell’università? «No, mai, non mi ero mai mosso dall’Italia. Ma ero curioso di vedere funzionava la psichiatria in Inghilterra, e ho fatto un master in Neuroscienze Department of Old Age Psychiatry al King’s College di Londra». Poi cosa è successo? «Mi sono iscritto all’Ordine dei medici inglese e quando sono tornato a Terni, ho iniziato a fare domande ad agenzie in locum per supplenze». E un giorno la chiamano. «La proposta è di tre mesi in geriatria a Newcastle, inizio immediato, il giorno successivo». Ed è partito. «Ho comprato il biglietto Ciampino-Durham, fatto la valigia, salutato tutti, e via». Da allora non è più tornato. «Dopo tre mesi passati in geriatria ho partecipato a un concorso di specializzazione a Cambridge in psicogeriatria, l’ho vinto e mi sono trasferito a Cambridge, dove ho lavorato per 6 anni al Royal College of Pshychiartist». Come è arrivato a diventare primario? «Ho continuato a fare domande finché lo scorso febbraio non ho vinto il concorso per Consultant nella contea di Suffolk». Nel frattempo si è anche sposato. «Con una gallese purosangue: Anwen Williams. Lei è farmacista e ci siamo conosciuti a Cambridge, nel 2007, quando eravamo di guardia in ospedale. Ci siamo sposati nel marzo del 2012» Gallese purosangue? «Sì, viene da Llandudno, in La storia Si è laureato a Perugia e dopo la specializzazione in Geriatria si è trasferito in Gran Bretagna dove vive da dieci anni Nel 2004 la fuga dall’Italia Antonio Metastasio Galles: 4 milioni di abitanti, tra i quali 500mila parlano come prima lingua il gallese. Lei appartiene ad una di queste famiglie che, in gran parte, si chiamano Williams o Jones. Ci siamo sposati con rito civile e, pochi mesi dopo con quello religioso, officiato da don Franco Semenza, il parroco di San Cristoforo». Avete figli? «Uno, Sion, che ha quasi due anni». Ora vivete entrambi nel Suffolk? «Sì, per un periodo abbiamo vissuto a 300 chilometri di distanza, poi lei è riuscita a ottenere il trasferimento. È stato un periodo molto caotico». Quale è il suo ruolo, esattamente? «Sono consultant in psichiatria al National Health Service di Ip- Ho nostalgia del mio Paese, ma fossi rimasto a Terni probabilmente farei ancora la guardia medica a 1.200 euro al mese » Antonio Metastasio, primario al National Health Service di Ipswich Sant Ellen swich St.Hellen, a nord est di Londra». Di che tipo di lavoro si tratta, esattamente? «Chiunque abbia bisogno di una valutazione psichiatrica viene da noi. La Contea ha 730mila abitanti: noi siamo il punto di riferimento per chiunque abbia questo tipo di problemi». Una sorta di Servizio di igiene mentale regionale? «Sì, un tipo di servizio che in Italia non esiste. Di fatto noi ci occupiamo di effettuare le valutazioni preliminari e decidiamo, di volta in volta, dove indirizzare i pazienti, se in ospedale o altro». Pronto soccorso psichiatrico? «Non esattamente: al pronto soccorso un paziente viene visitato entro 4 ore, da noi entro 72. Ci sono segnalazioni di ogni genere che arrivano da tutta la contea, non soltanto emergenze. La nostra è una supervisione generale, non fa parte di un ospedale». Quindi più che un primario, lei è un dirigente regionale. «Sì, non dirigo un reparto di un ospedale, ma un servizio che riguarda l’intera contea» Quanti medici ha alle sue di- Carducci & Giovannelli In Corso del Popolo si guardano le stelle, Terni - 0744.288166 esistenza di ANITA FORTUNATI VED. GIANCAMILLI Addolorati ne danno partecipazione la figlia, il figlio, il genero, i nipiti, il pronipote Daniele e tutti i suoi parenti. I funerali saranno celebrati oggi 4 alle ore 10.30 nella Chiesa Santa Maria della Visitazione (San Martino). NON FIORI MA OPERE DI BENE Si ringraziano quanti vorranno partecipare Terni, 4 giugno 2014 un problema di autostima». Un problema di autostima? «Sì, in Italia stiamo sempre a piangerci addosso, non siamo in grado di progettare il futuro. Abbiamo un sistema vecchio: pensi, ad esempio, che la figura del farmacista clinico in Italia non esiste nemmeno». Ha nostalgia dell’Italia? «Sì, e mi piacerebbe tornare ad avere rapporti professionali con il mio paese». Cosa rimpiange del nostro Paese? «Lo stile di vita, la bellezza, l’umanità». Sono freddi gli inglesi? «Al sud dove lavoro sì, a nord invece sono molto più calorosi». Torniamo alla differenza tra fare il medico in Italia e farlo in Inghilterra. «Là c’è un rapporto strettissimo tra ricerca accademica e clinica. E come dicevo prima, ci sono ruoli che in Italia nemmeno esistono». Tornerebbe in Italia? «Sì, perché mi piacerebbe tornare a Terni. Mi manca l’Italia e mi mancano gli italiani». Quando torna che cos’è che le dà più fastidio? «Il traffico, i parcheggi, la fila. In Inghilterra c’è un’educazione formale che rende quasi incomprensibile quello che trovi in Italia». SERVIZIO NECROLOGI SERVIZIO NECROLOGI Il giorno 2 giugno si è spenta all’età di anni 99 la cara pendenze? «Ho uno staff di 50 persone, ma non ci sono solo medici: ci sono vari tipi di competenze professionali». È legato anche all’università? «Sì, c’è anche una parte accademica. Insegno all’Università di Cambridge» Quanto guadagna oggi? «Tremila sterline al mese, circa 4000 euro, anche se con tante tasse, devo dire». Se fosse rimasto in Italia cosa farebbe? «Non credo proprio che sarei potuto essere primario. Magari dirigente, chissà...». Come se lo spiega? «Senza dubbio c’è un livello di personale più alto. E poi tutto è più dinamico. Ma bisogna ammettere che di consorterie ce ne sono anche in Inghilterra, anche su base etnica e noi italiani siamo pochi». Quale è, allora, la principale differenza? «La grossa differenza è che loro hanno servizi meglio finanziati. E poi, diciamoci la verità: c’è anche singolare iniziativa dell’associazione astrofili TERNI - S’intitola Bisbiglìo Lunare, ed è una serata di osservazione astronomica con musica e poesie, in programma per venerdì dalle 20, realizzata in collaborazione con gli esperti dell’Associazione Ternana Astrofili. La particolarità dell'iniziativa è dovuta anche alla scelta del punto dal quale gli appassionati e i curiosi potranno osservare le stelle e i pianeti: l’evento infatti si svolgerà nel parco urbano di Corso del Popolo, nella piazza tra il fiume e i nuovi palazzi, dove - per l’occasione - saranno spente le luci. L’iniziativa si inserisce all’interno di UmbriaScienza, accordo di programma tra partner regionali pubblici e privati e Comune di Terni, finalizzato alla diffusione e alla divulgazione della cultura scientifica, finanziato dal Miur. ZENONI & SCARPONI - Tel. 0744 401235 Il giorno 3 giugno dopo lunga malattia sopportata Il giorno 3 giugno si è spenta all’età di anni 90 con cristiana rassegnazione, ha cessato di vivere. la cara esistenza di ROSELLA TROIANI VED. FERRANTE Addolorati ne danno partecipazione la figlia Lucilla, la ORLANDA GIOVENALI VED. FELICI Ne danno annuncio i figli, il genero, i nipoti e i parenti tutti. nipote Camilla, la sorella Luana e i parenti tutti. I funerali avranno luogo oggi 4 giugno alle ore 15,30 nella Chiesa di Santa Maria del Rivo. Si ringraziano quanti vorranno partecipare Terni, 4 giono 2014 I funerali avranno luogo oggi 4 giugno alle ore 10.30 in Duomo. Si ringrazia quanti vorranno partecipare Terni, 4 giugno 2014 Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria terni Ast, la rabbia dei sindacati 23 COMUNE Oggi vertice a Roma, i segretari nazionali: grave errore escluderci Riscossione all’Usi, l’Usb: ora atti concreti TERNI - «Se dovessero scaturire dall’incontro ipotesi contrarie al mantenimento e allo sviluppo produttivo e occupazionale del polo siderurgico ternano anticipiamo fin da ora la nostra opposizione in tutte le sedi e con tutte le modalità possibili». A meno di convocazioni dell’ultima ora i sindacati dei metalmeccanici non ci saranno oggi pomeriggio, alle 15, intorno al tavolo sull’Ast convocato dal Governo a palazzo Chigi alla presenza del ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi, i vertici della Thyssen Krupp e i rappresentanti delle istituzioni locali. Ma le parole contenute nella lettera inviata dai segretari nazionali di Fiom, Fim e Cisl allo stesso ministro e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, risuoneranno comunque nella stanza degli Arazzi di palazzo Chigi. «Riteniamo questa esclusione un grave errore per l’importanza che l’incontro riveste - scrivono Bentivogli (Fim), Rappa e Venturi (Fiom), Ghini e Gambardella (Uilm) - e perché necessaria e indispensabile la presenza di chi rappresenta migliaia di lavoratrici e lavoratori interessati dall’esito di tale confronto. Riteniamo assurdo promuovere e richiedere un incontro sul piano industriale ed essere esclusi dall’incontro stesso». Affermazioni che fanno il paio con quelle della Fiom di Terni della scorsa settimana che, in piena campagna elettorale, avevano fatto agitare il centrosinistra e in particolare il sindaco Di Girolamo. Elezioni che la prossima settimana interesseranno anche le acciaierie per il rinnovo del parlamentino interno, il consi- TERNI - «Restiamo in attesa di atti ufficiali e non di semplici tam tam propagandistici, consapevoli che non ci fermeremo ai primi bagliori ma perseguiremo la scelta di un’azione mirata e attenta alla tutela dei lavoratori, sotto tutti gli aspetti della vita lavorativa e professionale». È il commento dell’Unione sindacale di base sulla decisione del Comune di affidare ad Umbria servizi innovativi la riscossione coattiva dei tributi comunali e delle multe prima affidata a Equitalia. «L’azione che abbiamo avviato in questi mesi in Usi - dicono - ha portato i suoi frutti. Dopo diversi incontri avuti con l’azienda, dopo varie richieste di confronto sulle problematiche occupazionali e gestionali inviate al sindaco Di Girolamo, la denuncia pubblica di irresponsabilità di questa amministrazione nei confronti dei dipendenti di Usi, ha ottenuto una risposta. Dopo due anni di promesse, rinvii e lungaggini inspiegabili, all’ultima seduta di Giunta, il 22 maggio, con un “fuori sacco” di una tempestività sorprendente è stato deliberato l’affidamento del servizio di riscossione coattiva dei tributi. Atto conclusivo di un iter cominciato in concomitanza della cassa integrazione dei dipendenti del 2012. Non si conoscono i termini della delibera e non vi è stata “comunicazione ufficiale dell’affidamento”, dichiara la direzione Usi che, tuttavia, si è premurata di darne immediata notizia insieme al sindaco, a pochi giorni dalle elezioni». glio delle Rsu. Anche tra i sindacati la campagna elettorale è iniziata, domani a Terni (alle 17 al Cmm) per la Fiom arriverà la segretaria della Cgil Susanna Camusso, ieri il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli ha partecipato al coordinamento del gruppo Ast del sindacato. «Si è aperta una nuova fase - è stato sottolineato - che nei prossimi giorni, forse a luglio, culminerà con la presentazione del piano industriale. Auspichiamo che alle organizzazioni sindacali sia concessa la possibilità di discuterne prima della presentazione nella convinzione debba contenere l’equilibrio tra area a caldo e a freddo, prevedendo risorse per gli investimenti, la ricerca e la sostenibilità ambientale. Dovrà emergere una linea strategica che metta al centro dell’interesse un progetto per il recupero di tutte le potenzialità della struttura industriale: Ast, Sdf, Tubificio, Aspasiel, Titanio. Dovrà trattarsi di un progetto fondato su di un piano industriale capace di coniugare gli aspetti europei/internazionali con una realtà che ha una sua particolare identità e che non può essere di conseguenza svilita. Il futuro vero dell’Ast non può dipendere solo da chi in ogni occasione ci ricorda che essendo il matrimonio non d’amore ma per interesse, può collocare il sito ternano sul mercato. Auspichiamo pure che qualora il Governo non ritenesse accettabili le politiche industriali che si andranno a delineare, possa assumere analoghe posizioni di altri governi europei quando si è trattato di garantire interessi industriali nazionali vitali». E mentre anche il senatore In piedi il segretario nazionale della Fim Cisl, Bentivogli, ieri a Terni dell’Ncd, Luciano Rossi, ha scritto al premier Renzi e a Delrio per chiedere di invitare i sindacati all’incontro di oggi, per Italia Nostra e Wwf c’è un’altra sedia vuota a quel tavolo che andrebbe riempita e un altro argomento che andrebbe inserito all’ordine del giorno: il tema del risanamento delle discariche di scorie delle acciaierie inserite nel Sin Terni-Papigno. «Fintecna dovrebbe essere convocata a questi tavoli - dicono Andrea Liberati e Giuseppe Rinaldi - come pure gli altri che si aprirannno presso il ministero dell’Ambiente». Fintecna è la società partecipata dal ministero dell’Economia che ha raccolto l’eredità della Finsi- der, la società statale che aveva in mano le acciaierie prima della privatizzazione del ‘94. Per le due associazioni dunque una parte di responsabilità nella situazione ambientale ce l’avrebbe anche lo Stato e da qui la richiesta che Fintecna partecipi ai tavoli. «In tal modo eviteremmo concludono - di appesantire i gestori attuali e futuri rispetto a doveri certo inesorabili, ma non necessariamente propri, in un dedalo inestricabile di addebiti e discolpe che minerebbero la competitività del nostro territorio, lasciando i problemi anche sanitari così come li conosciamo e di fatto aggravandoli». V. C. Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria 24 orvieto-narni-amelia Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it Vino, sulla Rupe truffa da 500mila euro Imprenditore avrebbe illecitamente percepito contributi dallo Stato e dall’Ue, blitz della Finanza ORVIETO - Una truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea, finalizzata alla percezione di contributi comunitari per un importo complessivo di circa 500 mila euro: è quella che riferisce di aver portato alla luce la Guardia di finanza di Orvieto, che ha denunciato alla procura di Terni un produttore vitivinicolo di un’azienda agricola della zona. Oltre alla truffa aggravata, all’uomo vengono contestate la indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e la malversazione ai danni dello Stato: l’imprenditore agricolo - stando sempre al racconto delle Fiamme gialle - avrebbe infatti usufruito indebitamente dei fondi erogati nell’ambito del Piano europeo di sviluppo rurale 2007/2013 e dell’Organizzazione comune di mercato vino 2011/2013. ORVIETO Prende il via il Festival Internazionale “Arte e Fede” di SIMONA MAGGI Fiamme gialle Operazione nell’Orvietano ai danni di un imprenditore vitivinicolo In base a quanto ricostruito dai militari (con la collaborazione dei funzionari dell’Ispettorato per il controllo della qualità agroalimentare di Perugia del ministero delle Politiche agricole) l’azienda avrebbe sostituito l’etichetta identificatrice dei vasi vinari usati per la produzione con altre provenienti da vasi vinari nuovi, ma già utilizzati presso un’altra società, sempre riconducibile allo stesso imprenditore. AMELIA Stamani nella chiesa Kolbe l’ultimo saluto a Marco Angeluzzi AMELIA - Con le ore che passano cresce il dolore ad Amelia per la morte di Marco Angeluzzi (foto), il 28enne rimasto vittima del tragico incidente stradale di domenica sera. Quando la sua Fiat 500 vecchio modello è stata letteralmente spazzata via dalla Fiat Marea guidata da un rumeno risultato poi positivo all’alcoltest. Così come il passeg- gero, anche lui rumeno, che gli sedeva accanto. Migliorano le condizioni, invece, della ragazza che era in compagnia di Marco, anche se il dolore per la perdita dell’amico non se ne andrà più via. Stamani, alle 10.30, presso la chiesa San Massimiliano Kolbe l’ultimo saluto a questo ragazzo strappato alla vita da un destino barbaro. La legge prevede infatti, tra i requisiti fondamentali per ottenere i contributi in questione, che i beni acquistati siano nuovi di fabbrica. La Guardia di finanza ha quindi ricostruito le operazioni di acquisto dei vasi vinari, identificato i relativi numeri di matricola e, tramite un riscontro sul posto, individuato i beni oggetto della frode. Tramite il ministero, è stata poi svolta una serie di riscontri incrociati presso tutti i soggetti (istituzionali ed imprenditoriali) interessati dall’erogazione del contributo, oltre all’acquisizione di informazioni sulle consegne realmente svolte presso fornitori e trasportatori e all’esecuzione di accertamenti tributari, per tracciare i reali flussi finanziari dell’azienda. Narni Bruschini di Forza Italia alza i toni sulla vertenza: doveva essere affiancata alle questione delle acciaierie Sgl Carbon, polemica per la mancata convocazione al Mise di MAURO PACELLI NARNI - È polemica sull’esclusione della vertenza Sgl Carbon dal tavolo governativo che sta seguendo le questioni dell’Ast. E Sergio Bruschini (capogruppo in consiglio comunale a Narni e vice coordinatore provinciale di Forza Italia) insorge, incolpando le istituzioni locali «di aver trascurato sin dall’inizio la vicenda dell’ex Elettro». «Vado dicendo da tempo - osserva Bruschini - di spostare il tavolo della discussione della vertenza Sgl su un livello più alto, stigmatizzando il fatto che della questione Sgl a Roma se ne erano interes- sate sempre delle figure governative non di primo livello ed affermando al tempo stesso che essa andava portata direttamente sul tavolo del ministro e su quello dello stesso presidente del consiglio. Ora che siamo arrivati quasi al capolinea devo con amarezza constatare che, mentre per la vertenza Ast oggi il segretario della presidenza del consiglio Delrio ed il ministro Guidi incontrano i vertici dell’Ast e le istituzioni locali, non si è colta l’occasione per mettere accanto alla questione delle acciaierie anche la vertenza Sgl. Ritengo che è stato commesso un grave errore nel non avere colto questa importante occasione. Per- ché - si chiede Bruschini - questo argomento è stato tenuto fuori dal super tavolo? Perché per Ast c’è questa mobilitazione, giusta e sacrosanta, e per Sgl si arranca su una trattativa ferma, o quasi, fatta con soggetti minori? Mi sorge il dubbio che tutta questa mobilitazione per Terni, sia stata messa in piedi perché nel capoluogo si vota e a Narni no. Su questi temi del lavoro e dell’occupazione - conclude Bruschini - non si scherza, non si fanno passerelle elettorali e soprattutto non esistono confini comunali. Soprattutto quando interessano due aziende dello stesso comparto siderurgico in crisi». ORVIETO - “Un Pane, Un Corpo. Dal centro alle periferie dell’esistenza”, è questo il tema del Festival Internazionale “Arte e Fede” che si terrà ad Orvieto da domani fino al 22 giugno. Gli incontri, in programma nel ricco cartellone di eventi, spazieranno dal cinema all’arte, dalla letteratura alla musica per alimentare ancora di più l’atmosfera giubilare che si respira nella città del Duomo. L’evento sarà presentato domani alle 18 nella sala del Governatore di palazzo dei Sette. A seguire ci sarà il taglio del nastro del Festival con la mostra “La Moisson Mistique - La raccolta Mistica” dell’artista Marie Dominique che resterà aperta a Palazzo dei Sette fino al 18 giugno. Il tema delle “periferie” verrà poi ampiamente affrontato attraverso la proiezione di significative pellicole cinematografiche, con l’incontro di personaggi famosi e con la presentazione di libri. «Sono le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo dice il direttore del Festival, Alessandro Lardani nello spiegare la scelta del tema - Orvieto e Bolsena rappresentano oggi, a 750 anni dalla sua istituzione, il cuore del Corpus Domini. Questa centralità, nella IX edizione del Festival d’Arte e Fede, diviene prossimità ed il primato si trasforma in accoglienza e missione, in un abbraccio benedicente a tutti i popoli e a tutte le genti, fino agli estremi confini della terra». Da non dimenticare che il Festival Internazionale “Arte e Fede” ha ospitato, nelle passate edizioni, personaggi di primo piano del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Angelo Branduardi, Roberto Vecchioni, Amedeo Minghi, Susanna Tamaro, Alice Rohrwacher, Massimo Cacciari, Franco Nero, Giulio Base, Antonio Socci, Guido Chiesa, Monsignore Dario Viganò, Claudia Koll e molti altri ancora. Biblioteca ad Amelia, l’assessore cerca volontari: «Presto il bando per potenziare il servizio» Fine settimana con il Corpo militare dell’Ordine di Malta Ecco le iniziative ad Amelia e Penna in Teverina AMELIA -Il consiglio comunale di Amelia ha votato all’unanimità il regolamento per l’istituzione del servizio dei volontari in biblioteca. «Si tratta - spiega l’assessore Laura Dimiziani, che ha portato ed illustrato in consiglio comunale la proposta di regolamento - di un provvedimento che risponde all’esigenza di istituire un servizio che a tutt’oggi non esisteva presso la nostra biblioteca comunale. È una novità, quindi, che peraltro è stata sollecitata da molti cittadini che da tempo manifestavano il desiderio di collaborare attivamente alle attività della biblioteca». Dall’entrata in vigore del regolamento, AMELIA - In questo fine settimana si svolgerà ad Amelia e Penna in Teverina, l’esercitazione “Poseidon 2014”, che mira a verificare le problematiche di attivazione e gestione del sistema di soccorso del Corpo militare Acismom, nel contesto di un evento sismico, che verrà simulato, appunto, nel territorio di Amelia e Penna in Teverina. L’evento è organizzato dall’Ordine di Malta Italia, corpo militare, dai due municipi interessati e dalla Provincia di Terni. Verrà inoltre valutata la capacità di integrazione e di collaborazione del personale militare con le istituzioni , con gli organismi di volontariato e con gli enti locali operanti sull’evento. tutti i cittadini maggiorenni, previa domanda di iscrizione nell’elenco dei volontari della biblioteca e colloquio motivazionale, potranno essere adibiti alle attività della biblioteca che non richiedono specifiche professionalità (per quelle ci sono gli addetti ai lavori), come ad esempio il prestito, il riordino dei testi, il cosiddetto iter del libro. È prevista la possibilità anche per i ragazzi delle scuole secondarie di collaborare attraverso progetti specifici e stage formativi. «Abbiamo messo in campo un’azione concreta per una maggiore efficienza della nostra, pur già funzionale, biblioteca», chiude l’assessore. Venerdì arriverà la colonna sanitaria dell’Acismom ad Amelia con l’installazione del posto medico avanzato presso gli impianti sportivi di via Olof Palme, mentre le prime prove di esercitazioni si svolgeranno presso l’abitato di Penna nel pomeriggio dello stesso giorno. Sabato intera giornata ad Amelia con esercitazioni varie che interesseranno diverse zone dentro e fuori le mura. L’esercitazione avrà fine all’alba di domenica 8 giugno e nella stessa mattinata ampia attività divulgativa e di informazione alla popolazione sull’operato del corpo militare dell’Ordine di Malta. MARIO CIUCHI Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria CORSO PER AGENTI Domande in scadenza PERUGIA - Ultimi giorni utili per domande di partecipazione al corso per agenti e rappresentanti di commercio, valido per l’iscrizione alla Camera di commercio. L’iniziativa, organizzata da Iter-Confcommercio, partirà il 10 giugno presso la sede dell’agenzia formativa Iter a Perugia (Strada di Montecorneo, n. 45, Frazione Montebello), ed avrà una durata di 90 ore, con lezioni pomeridiane due giorni la settimana. Per le iscrizioni e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter (tel. 075-518491 - 7828509), alle Associazioni territoriali di Confcommercio oppure on line, www.innovazioneterziario.it. 28 Bollette energetiche delle Pmi, occhio agli “imbrogli” Indagine Cna: oneri impropri e sconti non applicati, ecco i costi che le imprese potrebbero tagliare di LARA PARTENZI PERUGIA - Costi non previsti che si potrebbero prevenire e tagliare. “ Imbrogli” di varia natura che gonfiano letteralmente le bollette di luce e gas andando a pesare come macigni sulle imprese umbre ma che, con un occhio attento, potrebbero essere eliminate. I dati parlano chiaro: ben 8 aziende manifatturiere su 10 si vedono applicare oneri impropri sulle bollette dell’energia elettrica, ed oltre 9 su 10, praticamente la quasi totalità, sono soggette all’aliquota Iva ordinaria al 22% quando avrebbero diritto all’Iva ridotta al 10%, sia quelle artigianali sia quelle industriali. Sono solo due delle principali “stranezze” rilevate dalla Cna dell’Umbria, passando al setaccio 400 bollette di energia elettrica e gas naturale di altrettante imprese umbre rappresentative, sia per settore di appartenenza che per dimensioni, del tessuto produttivo della regione. Nel campione sono state infatti inserite 235 le imprese manifatturiere - che poi sono quelle che sostengono i costi più alti - 115 erogatrici di servizi vari e 50 le aziende del settore delle costruzioni, di cui il 95% di micro e piccole dimensioni e il 5% di media grandezza con l’obiettivo di verificare le differenze che si vengono a creare tra le classi dimensionali delle imprese. I PUNTI SALIENTI I dati 1 Sono stati raccolti su un campione di 400 imprese del territorio Elettricità 2 Ben 8 aziende su 10 si vedono applicare oneri impropri, 9 su 10 l’Iva ordinaria Gas 3 Il 66% delle aziende analizzate non usufruisce delle accise ridotte A far lievitare le bollette elettriche delle Pmi dell’Umbria (l’indagine ne prende in esame 250, di cui 238 di piccole e 12 di medie dimensioni) oltre al prezzo dell’energia, che incide per il 49%, ci sono i costi infrastrutturali per i servizi di rete, che pesano per un altro 10% e quello della fiscalità (6%). A queste tre voci si aggiunge, un ulteriore 35% che racchiude i cosiddetti oneri generali di sistema, ovvero le risorse che vengono destinate a coprire preva- La Camera di commercio premia la fedeltà al lavoro e le imprese PERUGIA - La 62esima edizione della premiazione del Lavoro e dell’Impresa si terrà venerdì a partire dalle 9.30, presso il Centro Congressi della Camera di commercio di Perugia (via Pellas, 81 Perugia). Premiati di questa edizione 2014, sono 5 lavoratori dipendenti con oltre 30 anni di attività, di cui 25 nella stessa azienda e 39 imprese che hanno saputo affermarsi nei loro settori di appartenenza. Premi al Merito a due imprese che si sono distinte per il raggiungimento di alti obiettivi di progresso economico e civile. La manifestazione sarà aperta dalla relazione del presidente dell’Ente camerale di Perugia Giorgio Mencaroni. Interverranno: Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere nazionale e Catiuscia Marini, presidente della Regione. lentemente bonus ed agevolazioni, di cui la fetta più grande, pari all’86,3%, vanno agli incentivi per le fonti rinnovabili. Ma ci sono altre possibili voci di spesa che, se eliminate, potrebbero far risparmiare sensibilmente le aziende sui costi energetici: sono gli oneri impropri, ovvero pagati anche se non dovuti perchè previsti dai contratti stipulati dalle imprese con le aziende fornitrici (tra questi gli oneri amministrativi, il contratto venduto a prezzo fisso ma con una quota variabile applicata fuori costo fisso e oneri di sbilanciamento, ovvero non dovuti dal cliente finale) e i costi per l’energia reattiva. Ebbene, dall’indagine della Cna risulta che solo al 20% delle imprese vengono applicati oneri corretti sulla bolletta elettrica, e che il 28% del campione paga la penale prevista nel caso in cui l’energia reattiva risulti superiore al 50% dell’energia attiva prelevata. Non va meglio nei contratti per la fornitura di gas. Il decreto del Fare (legge 98 del 2013) ha introdotto La presentazione dell’indagine presso la sede della Cna Umbria l’obbligo di passaggio al mercato libero, e in attesa di un vero e proprio Regolamento attuativo al momento è lasciata nelle mani dei singoli fornitori l’obbligo di informare i propri clienti e la scelta delle tempistiche di passaggio. Analizzando le voci in bolletta la Cna ha riscontrato che il 57% del costo complessivo è dovuto alla materia prima più la vendita, il 17% ai costi infrastrutturali e di sistema e il restante 26% alle imposte. Ed è sulle imposte che le imprese umbre si trovano a pagare che emerge l’ennesima anomalia: su 150 aziende prese in esame, infatti, solo 51, pari al 34%, beneficiano dell’accisa agevolata (0,012498 euro al mc) a cui tutte hanno diritto, mentre al restante 66% viene applicata quella ordinaria (0,186 euro al mc in funzione dei consumi). Un ulteriore calcolo dettagliato viene fatto sul costo delle materie prime che, come ribadito più volte dal direttore della Cna Umbria, Roberto Giannangeli, «è sensibilmente più sostenuto per le imprese di piccole dimensioni rispetto a quelle di grandi dimensioni». E se si considera che la materia prima incide per il 50% sul costo della bolletta, ci rendiamo conto di cosa significhi questa voce sui bilanci di un’impresa». Considerando, pertanto, che i costi energetici nel mercato libero diminuiscono all’aumentare dei consumi, «ci stiamo muovendo per la costituzione di gruppi di acquisto, sia per l’energia elettrica che per il gas» con l’obiettivo di «aiutare le imprese a razionalizzare e ridurre i costi di produzione» ed incentivando, in tal modo, la promozione di progetti di innovazione e l’accesso a nuovi mercati . A conti fatti, con i gruppi di acquisto si potrebbe arrivare a risparmiare fino al 40% del costo della materia prima, un risultato significativo se si considera che, proprio a causa del costo dell’energia, si stima che un prodotto costi ad un impresa italiana tra il 20% ed il 25% rispetto ad un’azienda di una altro Paese europeo. Enti, fattura elettronica dal 6 giugno Intesa Sanpaolo lancia Easy fattura, versione semplificata a costi contenuti PERUGIA - Intesa Sanpaolo (nella nostra regione presente con Casse di risparmio dell’Umbria), ha messo a punto un sistema di fatturazione elettronica per venire incontro alle esigenze dei fornitori e degli uffici della pubblica amministrazione. Recenti obblighi di legge (D.m. n° 55 del 3/4/2013) accelerano infatti il ricorso della fattura elettronica nei rapporti di fornitura di beni o servizi. Dal 6 giugno, infatti, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza non potranno più accettare fatture cartacee e lo stesso avverrà il 31 marzo 2015 per gli altri enti nazionali e le amministrazioni locali. Intesa Sanpaolo ha inoltre previsto una versione semplificata di fatturazione elettronica a costi contenuti: Easy Fattura permette di emettere, di inviare (ciclo attivo), di ricevere (ciclo passivo) e di conservare a norma fatture elettroniche. Al servizio si accede attraverso il portale di remote banking per le imprese Inbiz. La fattura su supporto elettronico si compila in pochi secondi, utilizzando un computer o un tablet e si invia con un click al cliente, i cui dati saranno stati eventualmente preregistrati nella rubrica del servizio. Easy Fattura è adattabile sia alle esigenze delle aziende sia a quelle della pubblica amministrazione, indipendentemente dal numero di fatture trattate. Il libero professionista, la ditta individuale, l’azienda e gli uffici pubblici possono nel concreto esternalizzare presso la banca l’intero processo di fatturazione e la conservazione a norma di legge. La fatturazione elettronica, oltre a semplificare l’archiviazione e la ricerca dei documenti facilitando contabilità e obblighi fiscali, consente di ridurre fino al 90% i costi rispetto alla lavorazione in manuale. Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria economiaUMBRIA 29 A caccia di nuove idee imprenditoriali Si sono aperte le iscrizioni alla Start Cup Umbria 2014 Start Cup, il primo classificato nel 2013 riceve il simbolico assegno LE INFORMAZIONI Per avere tutte le informazioni sull’edizione 2014 della Start Cup Umbria, basta consultare il sito ufficiale all’indirizzo http://startcup.unipg.it/. Ricordiamo che da sempre obiettivo del premio è quello di sostenere la ricerca e il trasferimento tecnologico, finalizzati allo sviluppo economico della Regione, attraverso la diffusione della cultura d’impresa nel terri- PERUGIA - È giunta all’undicesima edizione la Start Cup Umbria, la competizione che premia ogni anno le migliori idee imprenditoriali innovative espresse sotto forma di business plan. Nell’ambito della competizione verranno assegnati contributi in denaro per la costituzione d’impresa e i primi tre classificati accederanno di diritto alle finali del “Premio nazionale all’Innovazione 2014”, che si svolgeranno a Sassari a dicembre 2014. I DESTINATARI DEL PREMIO L’iniziativa è rivolta a: il personale universitario e comunità studentesca, al fine di favorire la nascita di nuove imprese di tipo spin-off che trasformino le idee scientifiche in idee imprenditoriali; altri soggetti esterni all’Università, che saranno coinvolti nella competizione con la finalità più generale di favorire lo sviluppo di processi innovativi di tipo tecnologico che avvengono all’interno del sistema economico-produttivo regionale. DATE E SCADENZE Per tutti gli interessati a partecipare al premio, è stata fissata al 31 luglio di quest’anno la data di scadenza per l’iscrizione dei progetti, mentre il 10 ottobre 2014 è il termine ultimo stabilito per la presentazione dei business plan dei progetti iscritti alla manifestazione. Gluten Free Fest, bilancio da 15mila presenze PERUGIA - Sono state 15mila le persone che hanno partecipato all’edizione 2014 di Gluten Free Fest che si è chiuso a Perugia, nell’Area Verde di Pian di Massiano. Ideato e organizzato dall’Agenzia Sedicieventi con il patrocinio di Aic - Associazione Italiana Celiachia, il più grande evento italiano dedicato al senza glutine è stato patrocinato dalla Regione Umbria, dalla Provincia e dal Comune di Perugia, dalla Camera di Commercio di Perugia, dalle Associazioni di Categoria locali e dall’Università dei Sapori. La consolidata collaborazione con Aic si è confermata preziosa. Ha inoltre distribuito gratuitamente oltre mille guide “Afc Alimentazione Fuori Casa”. Il successo, confermato dai dati raccolti e certificati dal Consorzio Umbria Sì, il sistema gratuito di ricerca e prenotazione che ha gestito l’incoming turistico e ricettivo dell'evento, ha avuto vasto eco anche sul web. Sono stati, infatti, circa 3mila i like per la kermesse, con una portata totale di diffusione e condivisione dei post pari a tredicimila visualizzazioni. Il sito ufficiale del Festival, www.glutenfreefest.it, ha inoltre registrato un incremento degli accessi pari al 75%. L’idea di rafforzare il rapporto che anche i celiaci hanno con la rete e soprattutto con i social si è rivelata vincente: nell'ambito del Gluten Free Fest Social Awards, Marco Batocchi, di Città di Castello è stato premiato per la Miglior pagina Facebook Gluten Free. Caterina Tramontin ha invece ritirato il premio Miglior Chiara Lungarotti dell’eccellenza enologica nazionale raccontandone non solo il percorso formativo e professionale, ma anche il loro costante impegno nella promozione e valorizzazione del territorio. Insieme all’umbra Chiara Lungarotti, che è stata presidente nazionale dell’Associazione Movimento Turismo del Vino dal 2006 al 2012, Accademica della Accademia della Vite e del Vino, Accademica Aggregata della Accademia dei Georgofili e che si è distinta per aver mantenuto le radici produttive dell’omonima cantina a Torgiano e a Montefalco, troviamo: Silvia Franco (Nino Franco Spumanti – Veneto); Francesca Planeta (Planeta, Sicilia); Daria Garofoli (Casa Vinicola Gioacchino Garofoli, Marche); Gaia Gaja (Gaja, Piemonte); Joseì Rallo (Donnafugata, Sicilia); Elena Martusciello (Il Grotta del Sole, Campania); Sabrina Tedeschi (Az. Agricola Fratelli Tedeschi, Veneto); Cristina Mariani May (Castello Banfi, Toscana) e Marilisa Allegrini (Allegrini Estates, Veneto). torio e la promozione dell’innovazione. L’edizione 2014 si concluderà nel mese di novembre con la “Giornata universitaria dell’innovazione per le imprese”, nell’ambito della quale verranno proclamati i vincitori della Start Cup Umbria e sarà offerta la possibilità agli innovatori della regione, sia di derivazione accademica, sia di origine industriale, di presentare le proprie idee e i propri prodotti in una specifica poster session. Il premio viene realizzato grazie al sostegno economico, logistico e organizzativo di Gepafin spa, Aur-Agenzia Umbra Ricerca, Confindustria Umbria e Sviluppumbria spa. L’INCONTRO «Comuni, un sistema fiscale più equo» Le proposte della Cisl sulle manovre di bilancio in scadenza il 30 luglio L’umbra Chiara Lungarotti è la prima donna del vino italiano TORGIANO - Chiara Lungarotti è la prima donna del vino italiano nella classifica “Top 10 Women in Italian wine”, stilata da Tom Bruce Gardyne e pubblicata ieri sul sito della rivista londinese “The Drinks Business”, che quotidianamente raggiunge più di 20mila operatori del drink trade internazionale. Il magazine ha tracciato un profilo biografico delle dieci protagoniste Gruppo Facebook Gluten Free per conto di AIC (unofficial), mentre Christina Federspiel con “La torta di compleanno di Jacopo” si è aggiudicata il riconoscimento per la Miglior Foto Gluten Free. L’appuntamento è al prossimo anno, con la quarta edizione, che si svolgerà da venerdì 29 maggio a martedì 2 giugno. Le domande entro il 31 luglio. Possono partecipare studenti e personale universitario Le scelte di bilancio Ricciarelli: scelte selettive per la riqualificazione della spesa PERUGIA - «Le politiche di bilancio dei Comuni devono essere all’insegna dell’equità e di un’attenzione nuova alle politiche del lavoro e dei servizi sociali». È quanto emerso da un incontro sindacale organizzato dalla Cisl dell’Umbria con gli operatori e dirigenti sindacali impegnati a gestire la contrattazione con i comuni umbri sulle scelte di bilancio 2014 in scadenza il 30 luglio. L’incontro è stato introdotto dal segretario regionale Claudio Ricciarelli il quale ha posto con forza l’esigenza di una profonda innovazione nella impostazione dei bilanci comunali, innovazione imposta anche dal contesto nuovo delle politiche di finanza locale dei Comuni e della necessità di operare scelte selettive in materia di riqualificazione della spesa pubblica, di nuove entrate, di selettività nell’accesso alle agevolazioni sociali, di investimenti utili a riattivare la crescita economica, la creazione di lavoro e di contrasto alle diseguaglianze sociali. Ricciarelli ha insistito sulla necessità di rendere più equo, anche attraverso l’affermazione di un principio di progressività, il sistema fiscale comunale e di adeguare le fasce di esenzione per tu- telare al meglio i redditi medi bassi. Relativamente alla nuova tassa Iuc (Imposta unica comunale), la Cisl propone di contenere al minimo (1 per mille) l’aliquota relativa ai servizi indivisibili (Tasi) mentre per la dinamica della aliquota relativa alla nuova tassa sui rifiuti (Tari) si chiede di contenerla, rispetto alla precedente Tares, nei limiti dell’inflazione e di prevedere in ogni caso sistemi premiali, per cittadini e famiglie, utili a favorire la raccolta differenziata e il riutilizzo. Infine, la proposta di qualificare al meglio i servizi sociali a partire da un potenziamento dei servizi per l’infanzia, mentre dal sindacato dei pensionati è stata posta la esigenza di una gestione condivisa del Fondo per la non autosufficienza e servizi sociali più attenta alla fascia di popolazione più anziana e con più bassi redditi. L’incontro è stato concluso dal segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra che ha parlato della necessità di una azione anche dei comuni al contrasto alla evasione ed elusione fiscale, non solo per promuovere più giustizia ed equità ma anche per recuperare risorse da parte dei Comuni da destinare alla riduzione della pressione fiscale e al potenziamento dei servizi sociali. Sbarra ha insistito anche sulla riduzione dei costi impropri della politica a partire da quelli del Consiglio regionale e della necessità di una riorganizzazione istituzionale. Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria 30 economiaUMBRIA Incentivi fotovoltaico, taglio meno pesante Il ministro Guidi rassicura gli operatori sul pacchetto energia, che sarà approvato entro il 20 giugno PERUGIA - Possibilità di scegliere tra un prelievo straordinario sugli utili e una rimodulazione degli incentivi previsti su un orizzonte temporale più lungo di quello originariamente previsto, senza però che questa “spalmatura” più lunga abbia un effetto retroattivo. Non si esclude, peraltro, il possibile coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti per affiancare le imprese e le banche nella rinegoziazione dei prestiti che hanno reso possibile tutti gli investimenti nel settore. È la linea che il ministero per lo Sviluppo economico (Mise) traccia per il decreto legge che ha l’obiettivo di ridurre di oltre il 10% il costo della bolletta elettrica per le piccole e medie imprese (Pmi). Un decreto che verrà approvato entro il 20 giugno, ha reso noto il ministro Federica Guidi. >>> Il provvedimento «Per la prima volta verrà compiuta un’operazione di equità tariffaria, riducendo l’entità dei sussidi incrociati tra categorie di consumatori» Conterrà, ha continuato il ministro, un pacchetto taglia bollette che è «frutto di una consultazione con diversi stakeholders». Il provvedimento messo a punto dal Mise cambia linea rispetto ai lavori preparatori precedenti, in cui era stata tracciata una riduzione di oltre il 10% della bolletta elettrica per le Pmi attraverso un taglio dei contributi alle energie rinnovabili, spalmando gli aiuti su 25 o 27 anni, anziché sugli attuali 20. Decreto in arrivo Il ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi Indiscrezioni che avevano provocato una levata di scudi, con le associazioni imprenditoriali che avevano sparato a zero: «Il provvedimento, se è quello di cui si è appreso dalla stampa - avevano affermato - danneggia pesantemente il settore delle fonti rinnovabili e in particolare il fotovoltaico, mettendo in pericolo migliaia di posti di lavoro». Lamentele che, evidentemente, almeno in parte hanno trovato ascolto. Nel pacchetto, infatti, secondo quanto riporta l’agenzia Agi che ha diffuso in anteprima il cambio di rotta del Ministero, rientreranno «soluzioni innovative destinate a ridurre il costo degli incentivi elargiti negli anni scorsi ai produttori di energie rinnovabili, senza causare loro il rischio di default finanziario che le associazioni imprenditoriali di categorie, insieme con l’Abi (Associazione bancaria italiana, ndr), lamentavano». Da parte sua il ministro Guidi ha dichiarato che è sua intenzione «compiere, per la prima volta, un’ampia opera di equità tariffaria, limando tutte le forme di sovra-remunerazione di cui molti attori ancora godono». Il ministro ha affermato che si opererà «riducendo l’entità dei sussidi incrociati tra categorie di consumatori, e chiedendo a tutti di rinunciare a qualcosa per evitare che qualcuno debba rinunciare a tutto, come purtroppo è accaduto alle tante Pmi che sono entrate in difficoltà anche a causa degli elevati costi energetici». RE. EC. Segue dalla prima Bankitalia, la linea Visco e la lezione di Ernesto Rossi (...) Questa la linea politica delle Considerazioni del Governatore della Banca d’Italia. Ma la crescita globale, se ci sarà e se l’Italia riuscirà ad agganciarla, sarà lenta e scarsa. Molti economisti parlano, anche per gli Usa, di nuova stagnazione globale, e la gestione della ripresa economica, che sarà in gran parte “export-led”, dovrà avere una attenta regia nazionale, che dovrebbe evitare la concorrenza tra Paesi e aree formalmente omogenee, come è il caso della Ue. Quindi, riassumendo le giuste osservazioni del Governatore, arrivare presto al pareggio strutturale dei conti pubblici per tagliare rapidamente il debito pubblico e utilizzare le nuove risorse per sostenere, secondo un vecchio e giusto slogan, “i meriti e i bisogni”, le sacche di povertà vecchia e nuova che la società italiana mostra sempre di più, e gli investimenti per il lavoro alle nuove generazioni. Che vuol dire anche finanziare l’innovazione dell’apparato produttivo. Se si sostengono i vecchi redditi al limite dell’improduttività , non ci saranno risorse per investire nei nuovi settori a più alto margine di produttività media. Il rinnova- Giancarlo Elia Valori mento dell'apparato produttivo deve finanziare il Welfare State, e non viceversa. I Buoni del Tesoro decennali, lo ha notato Visco, hanno un rendimento, che si suppone stabile, del 3%, in linea con lo spread basso di questi ultimi tempi. Che è frutto anche delle giuste politiche di restrizione di bilancio degli ultimi due an- ni, è bene non dimenticarlo ora che ci accingiamo a spendere una parte di quel poco che stiamo accumulando, dopo aver sfiorato il baratro del 2011. Occorreranno restrizioni di bilancio mirate, con quote di spesa aggiuntive calcolate attentamente settore per settore: la tecnologia, la riforma del sistema bancario, la semplificazione dell’amministrazione pubblica sia al centro che, soprattutto, nella immane periferia degli enti locali e delle loro società partecipate. Scure e bulino, eliminazione degli ormai semisecolari “enti inutili” e creazione, quando occorre, di nuove strutture agili e poco costose per finalizzare lo sviluppo dove serve, mentre altri Paesi Ue si stanno specializzando nelle loro linee di nuovo export globale. Se occorre, come sostiene il Governatore Visco, coniugare insieme riforme strutturali e sostegno al mercato del lavoro, sarà necessario puntare, e questo è certamente in linea con il programma del Presidente del consiglio, alla scuola e alla formazione: ma non per fare “todos caballeros”, come Carlo V ai cittadini di Alghero nel 1541, ma piuttosto per aumentare la qualità della formazione professionale, scientifica, tecnica. Pericoli in questo senso se ne vedono non pochi. E, comunque, la questione centrale rimane la disoccupazione di massa, che potrebbe “mangiarsi” la piccola crescita futura e divenire strutturale, innescando una reazione politica che potrebbe portare ad interventi a pioggia e quindi a quella che un vecchio studioso degli anni ’70, O’Connor, definiva «la crisi fiscale dello Stato». Quindi, crescita per evitare la disoccupazione di massa e i suoi effetti nel caso questa accada in momenti di stagnazione economica, come è accaduto finora. Una via, lo ha notato Visco, è quella di nuovi strumenti, che sono stati annunciati, di credito alle piccole e medie Imprese, con le azioni del Governatore della Bce, Mario Draghi, per una nuova massa di liquidità alle banche ad interessi negativi. Bene, ma non vi è automatismo tra cessione di liquidità fresca alle banche e aumento dei prestiti alle imprese; gli istituti di credito preferiscono il mercato dei titoli pubblici, e qui occorrerebbe ripensare in modo innovativo tutta la questione. Peraltro molte imprese, e non solo piccole e medie, sono tecni- camente decotte, e allora occorre riqualificare la manodopera e portarla di nuovo in settori ad alta produttività. Ogni sostegno al lavoro improduttivo, lo ricordava un grande liberale fiorentino, Ernesto Rossi, è denaro tolto agli operai produttivi. Si tratta poi di proteggersi dalla deflazione, che è ormai evidente nei mercati globali, malgrado il lungo “quantitative easing” della Fed statunitense. La deflazione non si cura dopo, come l’inflazione, quindi occorrerà ripensare una distribuzione attenta e selettiva di liquidità, non necessariamente tramite lo Stato, per evitare la crisi deflattiva e quindi la riduzione di massa del sistema produttivo. Ma, lo ha detto giustamente Visco, occorrerà proteggere i prezzi, per evitare che l’inflazione si mangi l’aumento di liquidità. Le tecniche macroeconomiche che ormai sono comuni nelle università e nei centri di ricerca, temo, non sono adatte a questo scopo. Una nuova scienza economica è necessaria per uscire da una vecchia composizione del capitalismo occidentale che non è più efficiente. GIANCARLO ELIA VALORI *Presidente della merchant bank “La Centrale Finanziaria Generale” SpA, Ambasciatore Unesco e Honorable de France Mercoledì 4 giugno 2014 il Giornale dell’Umbria lettere&OPINIONI Intercettazioni Bps, libertà d’informazione Si discuterà nelle prossime ore in Cassazione il ricorso della Procura di Spoleto avverso l’ordine di revoca del Tribunale del Riesame di Perugia, emesso il 10 gennaio 2014, del sequestro disposto dal Gip di alcuni articoli pubblicati dalla testata online Tuttoggi.info, relativi all’indagine giudiziaria sulla Banca Popolare di Spoleto. L’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e l’Asu, che già si erano espressi sulla vicenda insieme al Consiglio nazionale dell’Ordine, tornano a preoccuparsi per l’insistenza con la quale l’ufficio del Pm continua a proporre una visione negativa e limitante del diritto all’informazione. Annullandone una delle funzioni fondamentali: il potere di controllo. Tentando di reintrodurre norme sciagurate sul Guerra anti-chirurgia plastica: critiche delle figlie contro le madri che ricorrono al “ritocchino” divieto di pubblicazione degli atti che la stessa politica ha ipotizzato ma è poi riuscita ad accantonare. Lo stesso Tribunale del Riesame si era espresso con nettezza affermando che le notizie e gli atti, si trattava di trascrizione di alcune intercettazioni degli imputati non più coperti dal segreto istruttorio, sono stati” pubblicati legittimamente”. Nell’esprimere la solidarietà ai colleghi di Tuttoggi.info, l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e l’Asu, ricordando che è già in essere una iniziativa parlamentare sulla vicenda ed esprimendo certezza sulla sensibilità sempre dimostrata dalla Cassazione per i delicati argomenti della libertà di informazione, confermano la disponibilità a valutare come sempre tutte le iniziative che si renderanno opportune laddove si mettessero in discussione diritti fondamentali come la tempestività dell’informazione per la vita democratica del Paese. ORDINE DEI GIORNALISTI E ASU Umbria Profughi: il “silenzio” della sinistra ROMA - Figlie contro mamme nella “guerra” anti-ritocco. Per le donne romane bocciatura senza appello. Il dato è frutto di una ricerca condotta da Maria Grazia Caputo, in servizio presso un grande ospedale di Roma e titolare di un noto studio medico della capitale, su un campione di 600 giovani under 25 residenti a Roma, figlie di donne che si sono sottoposte ad interventi di chirurgia estetica. Con un questionario on-line somministrato nei mesi di marzo e aprile, si è voluto indagare più a fondo nel rapporto madri-figlie, spesso conflittuale, se non addirittura rivalitario. A finire sotto esame sono principalmente le scelte estetiche delle madri. Troppo “innaturali” per la stragrande maggioranza del campione (37%) che ritiene, invece, l’invecchiamento un fattore “normale, fisiologico e inevitabile”, da accettare e non combattere a tutti i costi. Il 20% definisce “imbarazzante” avere una madre “rifatta”, magari oggetto di scherno dei compagni di scuola o degli amici. Il 19% delle intervistate bolla come un “inutile spreco di denaro” la velleità delle mamme di ricorrere al bisturi. Addirittura il 12% trova “immorale o gravemente sconveniente” la scelta di sottoporsi ad interventi invasivi di chirurgia estetica, specie se oltre i 65 anni. L’8%, infine, individua nella “perdita di espressione del volto e nell’innaturalità di sorriso e sguardo” la principale critica verso la decisione delle madri. A scorrere le risposte delle figlie, sotto accusa finiscono i punti chiave nella bellezza di una donna. Criticati in primis gli interventi alle labbra che, per il 32% delle intervistate, restituiscono un “aspetto volgare e innaturale al viso”, facendo apparire le mature mamme quasi come delle caricature di se stesse. Stessa motivazione per gli zigomi (27%) e per il mento (23%), colpevoli di “mutare troppo radicalmente il disegno armonico del volto”. Se si parla invece di seno e lato b, a fare la differenza è il modo in cui viene svolto l’intervento. Per il 20% del campione, una mastoplastica additiva esagerata, alla “Pamela Anderson”, è “fastidiosa, imbarazzante e del tutto fuori luogo”, così come la liposuzione al sedere che, se non accompagnata da una dieta o da attività fisica, è percepita come “inutile, se non addirittura antiestetica”. Per il 24% delle figlie, a pesare sulle critiche che muove alla propria madre sono anche gli “esempi”, ovvero le storie di star del cinema e dello spettacolo deturpate da interventi di chirurgia estetica, sempre molto presenti nella stampa gossip o rosa, in Italia come all’estero. Più tollerati, invece, gli interventi soft, senza anestesia nè utilizzo di sale operatorie. In primis le azioni per infoltire la chioma. La tricologia applicata alle donne è ben accetta da oltre il 40% del campione, così come ogni azione di tintura dei capelli o di extension. Per il 73% delle figlie viene promossa a pieni voti la medicina estetica in generale, in quanto “meno invasiva, più sicura e con effetti che possono essere tenuti facilmente sotto controllo”. Alcuni abitanti di Massa Martana hanno segnalato l’occupazione di due appartamenti venerdì scorso da parte di circa 10 profughi a seguito di una convenzione stipulata tra la Cooperativa case per lavoratori e l’Arci. Di questa convenzione e dell’occupazione dei due appartamenti non è stata data alcuna comunicazione istituzionale né agli abitanti del condominio né ai cittadini massetani! Anche nella frazione Duesanti di Todi gli abitanti hanno chiesto all’amministrazione comunale di fare chiarezza sulla notizia, a loro non comunicata, circa l’arrivo di alcuni profughi che dovrebbero essere ospitati in una palazzina del paese a titolo gratuito! A noi risulta che nelle varie strutture della provincia di Perugia siano alloggiati circa 500 rifugiati, ma la nostra regione è nelle condizioni di poter accogliere queste persone? In un periodo di crisi come questo si può garantire accoglienza a nuovi profughi? Prima di prendere certe decisioni, sarebbe opportuno sapere se i cittadini umbri sono d’accordo ad accogliere nuovi profughi… La popolazione dovrebbe essere informata e resa partecipe dai loro amministratori, invece di essere tenuta all’oscuro! La sinistra umbra, sempre retorica e buonista quando parla di immigrazione, in questa campagna elettorale è rimasta ben alla larga dal tema, evitando di informare gli elettori: perché tutto questo silenzio, se non c’è nulla da nascondere? CARLA SPAGNOLI Presidente onorario del Movimento per Perugia M5S: nuova riforma per i Vigili del fuoco Dopo mesi di costruttivo confronto ed intenso lavoro, reso possibile anche grazie alla collaborazione di alcuni esponenti del Corpo dei vigili del fuoco umbro, la nostra proposta di legge ha finalmente superato il vaglio dei tecnici e ci auguriamo che il Governo aggiunga alla lista delle riforme anche la questione del personale dei Vigili del fuoco. Quello svolto dai “pompieri” è un servizio prezioso ed indispensabi- >>> 59 Segue dalla prima Ripensare la sicurezza ... (...) capelli (virtualmente anche volendo) e mi sono detto che questa è la “prova provata” che la sicurezza nei cantieri, così come architettata in Italia, non esiste: è un’altra mossa tafazziana per farsi del male. È la solita strategia di Quello che deve parlare di Questo e lo fa con Quell'altro, dicendogli: “guarda che se lui non lavora bene io ti metto in galera.” Ma, e stavolta “Grillo dicit” ci sta bene, non faceva prima Quello a parlare con Questo? Il testo unico della sicurezza, e l’aggettivo “unico” mi fa sorridere pensando a tutte le modifiche sentenze circolari e leggine regionali che ci sono in proposito, manda tutti in procedura penale, anche perché, e stavolta mi sento il ministro di turno, “sulla sicurezza non si transige”. Nei cantieri cerco di operare, come sempre, con buon senso e nel rispetto della legge, ma contro l’assurdo getto la spugna. A quel punto spero che dall'altra parte, eventualmente, ci sia un Guariniello che mi capisca, che comprenda come, onestamente, sia stato fatto di tutto per praticare la sicurezza nei cantieri, che contro il gesto ultimo umano di chi opera direttamente non c’è responsabilità che tenga, se non quella di chi sta di fronte al pezzo. L’operatore è quello da preparare adeguatamente: dovrà essere formato e fornito di quanto necessario per lavorare in sicurezza. Guarinello ha parlato di Procura speciale per la sicurezza nei cantieri, cose dell'altro mondo. Da una realtà precisa, come sempre, si è partiti per la tangenziale verso procedimenti chiusi all’interno di faldoni, avvocati e tribuna- le e purtroppo percepito da noi cittadini come “scontato” e forse per questo spesso sottovalutato. Le criticità dell’attuale organizzazione dei ruoli non direttivi e non dirigenti, che poi sono quelli che per primi intervengono negli scenari emergenziali, derivano da norme scaturite da un concetto di soccorso piuttosto riduttivo che ha privilegiato l’amministrazione, anziché tutte quelle operazioni di emergenza e di prevenzione in cui i vigili del fuoco sono giornalmente impiegati al fine di garantire la nostra sicurezza e la salvaguardia della nostra incolumità. Alla luce dei molti fatti di cronaca che avvengono ogni giorno vanno di certo colmate le lacune interpretative in merito alla direzione delle attività di soccorso, al fine di riequilibrare il rapporto tra potere funzionale, esercitato dalle figure di livello più elevato, e responsabilità assegnate invece ai ruoli operativi che intervengono direttamente e sempre in emergenza, sul luogo dell’operazione. Direi che è piuttosto anomalo, per esempio, che il capo squadra debba agire sulla base di eventuali indicazioni di professionalità superiori, raramente presenti sullo scenario dell’intervento, avendo però la responsabilità del buon fine dell’operazione e conservando comunque, anche in presenza delle professionalità superiori e in ottemperanza alle loro indicazioni, la responsabilità dell'incolumità della propria squadra. Non ci aspettiamo certo che si “calendarizzi” una proposta di legge dell’opposizione. Avremmo già li. Alle riunioni, che spesso faccio con gli operai dei cantieri, mi viene da dire che probabilmente verrà un'ispezione della Asl o dell’Ispettorato e che sono contento, perché oltre me, a controllare, ci saranno altre competenti persone. Alla fine, magari, si discuterà di un’interpretazione piuttosto che di un’altra, sempre meglio che parlare sopra un incidente dopo che è accaduto. Il controllo va bene, ma va decisamente semplificato l’impianto normativo, puntando ad una sicurezza rivolta principalmente all’operatore, che va formato più di qualsiasi altro soggetto, anche culturalmente. Le indicazioni in corso d’opera dovrebbero pervenire anche dai lavoratori, in un percorso inverso della sicurezza che dagli operatori arriva a chi coordina e progetta, in modo da mettere a punto ciò che non è prevedibile o verificabile. Propongo inoltre la formazione per i committenti che intraprendono un’opera edile, magari sotto forma di sintetico verbale. È quanto mai necessaria l’abolizione, ma questo l’ho già detto, di qualsiasi circolare e norma diversa da quella nazionale. Il procedimento penale dovrebbe essere limitato a casi di acclarata non applicazione della norma, che sarà, come detto, adeguatamente scremata. A Guariniello lasciamo le sue indagini, che sono molto più importanti dei consigli che ha in testa in materia di sicurezza nei cantieri. PAOLO FELICI *Ingegnere www.ediliziario.it conseguito un risultato straordinario se il Governo aprisse in tempi brevi una discussione su queste tematiche. Il Movimento 5 stelle c’è. FILIPPO GALLINELLA Deputato umbro del Movimento Cinque Stelle Giornata dell’ambiente, mangiare bio L’Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente che si celebra domani in tutto il mondo, rilancia i dati di una ricerca realizzata nell’ambito dell’ultimo programma Rete rurale nazionale. Conti alla mano le 49.709 aziende biologiche italiane hanno un impatto molto più sostenibile in termini di pressione ambientale da allevamenti, biodiversità, gestione delle risorse idriche, emissioni di gas serra, utilizzo di energie rinnovabili. Il biologico si conferma come esempio di buone pratiche e come metodo in grado di assicurare un notevole contributo nella riduzione della pressione sugli ecosistemi e sull’ambiente. Siamo convinti che si tratti di uno dei principali punti di partenza per avviare la necessaria inversione di marcia che il Pianeta aspetta da tempo e che non è più rimandabile. È da questi dati, dunque, che si deve avviare la scelta strategica che i Piani di sviluppo rurale delle Regioni devono fare. VINCENZO VIZIOLI Presidente di Aiab Seguici anche su UMBRIA TERNI I medici vogliono gli scatti in busta paga A Mercoledì 4 giugno 2014 Anno XXXII n. 152 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it FOLIGNO Sos alla procura: “Avanti l’inchiesta sulla diocesi” A a pagina 8 CITTA’ DI CASTELLO Asili nido, un bimbo su quattro resta fuori A a pagina 32 Don Marconi nominato vescovo di Macerata A a pagina 29 In diecimila per l’allenamento, stasera l’amichevole con il Lussemburgo. A Prandelli il premio Viciani del Corriere Perugia abbraccia l’Italia A PERUGIA - La febbre az- Abbinamento opzionale con “Almanacco dei Mondiali di calcio” Euro 4,80; “1000 ricette da provare nella vita...” Euro 7,80 + il prezzo del quotidiano Anche alle famiglie numerose Verso l’estensione degli 80 euro S [continua a pagina 4] Sport ECONOMIA L’attaccante della Pievese mette in fila tutti i bomber e vince la scarpa d’oro. Lungo l’elenco dei premiati, quanti applausi alla consegna Vota il Campione incorona Tosti e Cacciamano A PERUGIA - Vota il Campione, il nostro fortunato referendum, si è concluso ieri sera con il galà presso la sala convegni del Corriere dell’Umbria. L’ambìto trofeo dei lettori è stato alzato al cielo da Jessica Tosti, giovane promessa del tiro a volo umbro e nazionale. La Scarpa d’oro 2014 invece è finita nelle mani di Lorenzo Cacciamano, 31 gol della Pievese. a pagina 3 A a pagina 5 In Umbria aumentano i senza lavoro Viene accoltellato durante una rissa E’ gravissimo A PERUGIA A PERUGIA Secondo l’Istat i disoccupati passano da 42.000 a 51.000 in un anno Maledetta crisi. I numeri anche stavolta sono impietosi. Secondo gli ultimi dati Istat riferiti all’Umbria, gli occupati nel primo trimestre scendono dai 362mila del 2013 agli attuali 354mila, con una perdita di 8mila occupati. Aumentano di pari passo quelli senza lavoro (+ 9mila con 51 mila unità contro le 42 mila di un anno fa). a pagina 7 Ast, a Roma per sentire cosa dicono i tedeschi La serata di gala manda in archivio l’edizione numero 14 vinta dalla giovane promessa del tiro a volo Una fossa comune con 800 bimbi morti A di Guido Barlozzetti erve il servizio pubblico? Quello che ancora, nell'epoca della convergenza multimediale, si continua achiamare radio-televisivo. Allora, serve? In qualunque paesedell'Europaoccidentale nessuno porrebbe la domanda in questi termini, vedi Francia, vedi Germania, vedi Gran Bretagna con la regina di tutti i public broadcasting, ovverosia la Bbc. O meglio, la porrebbe in modo diverso, e cioè quale è il miglior modello di servizio pubblico, adeguato al passaggio critico che ci riguarda e al divenirevorticoso del sistema della comunicazione? In questi giorni si discute tanto di Rai e, come spesso ci accade, le polemiche si mettono... Irlanda A Una saggia agenda per la Rai da pagina 38 ITALIA & MONDO A IN FONDO AL POZZO A zurro-perugina ha disintegrato la colonnina di mercurio. Per la due giorni della Nazionale al Renato Curi, per l’ultimo abbraccio italiano agli uomini di Prandelli prima della partenza per il mondiale brasiliano, la temperatura del cuore di Perugia ha superato ogni possibile aspettativa. Stasera l’Italia affronta il Lussemburgo (fischio d’inizio ore 20.45, cancelli aperti dalle 18) nel test di rifinitura alla Coppa del Mondo, ma già dalla vigilia una città intera si è stretta intorno agli azzurri. Erano quasi diecimila ieri al Curi per l’allenamento di rifinitura della Nazionale. Il bastiolo Andrea Ranocchia è stato tra i più acclamati all’ingresso del pullman degli azzurri. Prima della conferenza al commissario tecnico Cesare Prandelli è stato consegnato il premio Corrado Viciani istituito dal Corriere dell’Umbria. A a pagina 24 ORVIETO Truffa da mezzo milione Imprenditorenei guai A a pagina 37 La rissa esplode a tarda sera nella zona della stazione ferroviaria. A colpi di bottiglie rotte. Tra gruppi rivali. Poi un uomo resta a terra, in una pozza di sangue. Raggiunto da una coltellata. Le sue condizioni sono gravissime. Sul fatto, purtroppo uno dei tanti in questa zona calda della città, indagano i poliziotti. Caccia all’aggressore. A a pagina 17 da pagina 42 A a pagina 10 CORRIERE DELL’UMBRIA t Mercoledì 4 Giugno 2014 7 UMBRIA Avanza l’esercito dei senza lavoro Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] In un anno nella regione sono stati persi 8.000 posti (12,6%). Dopo il Lazio è il dato peggiore del Centro-Nord di Diego Aristei Il punto A PERUGIA - Maledetta I giovani anello debole sono le prime vittime crisi. I numeri anche stavolta sono impietosi. Secondo gli ultimi dati Istat riferiti all’Umbria, gli occupati nel primo trimestre scendono dai 362mila del 2013 agli attuali 354mila, con una perdita di 8mila occupati. Aumentano di pari passo quelli senza lavoro (+ 9mila con 51 mila unità contro le 42 mila di un anno fa), con il tasso di disoccupazione che inesorabilmente passa dal 10,5% del 2013 al 12,6% attuale. Insomma, siamo messi male, molto male. Non è un caso che il dato che riguarda il cuore Verde dopo il Lazio è il peggiore nel centro Italia. La disoccupazione dalle nostre parti nel corso degli anni è cresciuta. Uomini e donne che dalla mattina alla sera si sentono sbattuti fuori dalla propria professione. Una lenta, inesauribile perdita di posti di lavoro. Basti pensare che la disoccupazione negli anni 1994-1996 si collocava sopra le 30mila unità fino a raggiungere nel 1996 quota 35.469. Nel nuovo millennio la situazione è peggiorata nel 2012 quando il numero è salito a 39.316 per poi arrivare a quota 42mila, come detto, lo scorso anno. La cosa preoccupante che emerge è che sia il tasso di disoccupazione che quello di occupazione distanziano in maniera significativa l’Umbria dalle regioni del Centro-Nord. La stessa Banca d’Italia nel tradizionale rapporto congiunturale fatto lo scorso anno aveva ben evidenziato come “in Umbria è proseguita la contrazione dell’occupazione”. Un tema quello del lavoro che è stato anche ben sviluppato dall’Agenzia Umbria Ricerche dove in uno studio I ragazzi tra i 15 e 24 anni che non hanno lavoro arrivano in Italia al 43% Cifre preoccupanti Quelle rese note dall’Istat per quanto riguarda il mercato del lavoro in Umbria ha parlato “del segno profondo di questo peggioramento in Umbria più marcato che in altre realtà terri- toriali. Esso sollecita non solo una forte preoccupazione sul futuro ma anche una riflessione più stringente sul- le vicende del modello produttivo regionale dentro il lungo periodo della crisi”. B Dramma lavoro Sono tantissimi gli umbri in cerca di prima occupazione A PERUGIA Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,0%, secondo l’Istat diminuisce di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,4 punti nei dodici mesi. Il numero di giovani disoccupati, pari a 685 mila, è in diminuzione dello 0,2% nell’ultimo mese ma in aumento del 6,3% rispetto a dodici mesi prima (+41 mila). L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari all’11,4% (cioè più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta invariata nell’ultimo mese e in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati o disoccupati) è pari al 43,3%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,8 punti nei dodici mesi. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono pertanto esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, ad esempio perché impegnati negli studi. Il numero di giovani inattivi è pari a 4 milioni 405 mila, in aumento dello 0,3% nel confronto congiunturale (+14 mila) e dello 0,2% su base annua (+11 mila). Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni, pari al 73,6%, cresce di 0,3 punti percentuali nell’ultimo mese e B di 0,7 punti nei dodici mesi. Le reazioni Il segretario regionale della Cgil Bravi non ha dubbi “Occorre una politica economica alternativa” A PERUGIA Il segretario regionale della Cgil Mario Bravi non ha dubbi: “Situazione del lavoro sempre più drammatica in Umbria. Questa situazione disastrosa, accentuata dalla mancanza di risorse per la copertura della cassa integrazione in deroga - afferma anche il numero uno della Cgil - che rischia di rendere il dato ancora più devastante, testimonia il fatto che purtroppo abbiamo avuto ragione nel parlare poche settimane fa di "falsa ripartenza" dell’economia in Umbria, in occasione della presentazione del nostro rapporto Ires Cgil”. Nel rapporto Ires si sosteneva che “ci troviamo sicuramente ancora ad uno stadio primordiale, in cui la percezione che “il rullo compressore” della crisi si sia fermato non è del tutto diffusa. A monte l’economia italiana sta ripartendo, in cerca di segnali di rafforzamento che procedono ancora con una certa lentezza, con un recupero moderato degli indicatori congiunturali”. Secondo Bravi “non può esserci crescita, infatti, senza nuova occupazione o aumentando la precarietà del lavoro esistente. Da questo baratro si esce soltanto con una politica economica alternativa, che metta veramente al centro un B piano del lavoro per l'Umbria”. METTICI ALLA PROVA Testa subito il nostro servizio di preparazione universitaria partecipando a una full immersion di studio gratuita su un esame a tua scelta. Il nostro servizio è personalizzato per la tua facoltà Prenota ora la tua full immersion e scopri quanto possiamo fare per te. Chiama 800 33 11 88 Rivolgiti al Centro Studio Cepu della tua città www.cepu.it DELL’UMBRIA 10 CORRIERE u Mercoledì 4 Giugno 2014 z A NARNI ECONOMIA Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] CHIMICA Per questa mattina, il vice ministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, ha nuovamente convocato, in via Molise, a Roma, i liquidatori di Sgl Carbon, le istituzioni regionali dell'Umbria, provinciali, del comune di Narni e Sviluppumbria. La vertenza si sta avviando alla stretta finale, c'è fiducia sulla conclusione positiva, ma vanno smussati alcuni angoli. Luciano Santirosi, della Rappresentanza sindacale unitaria di stabilimento, non ha dubbi. "E' un incontro determinante per la continuità produttiva del sito di Narni Scalo ALLA CAPITALE ANCHE PER SGL CARBON e si dovrebbero avere notizie sulle manifestazioni d'interesse. E' un tavolo tecnico, non partecipano le organizzazioni sindacali". Nel precedente summit il liquidatore Montani aveva dichiarato che c'erano due manifestazioni d'interesse, senza ovviamente specificare i probabili nuovi proprietari, ma, da qualche tempo, circolano i nomi dei cinesi e di una corda- ta narnese, capitanata da un imprenditore del ramo meccanico. Delle eventuali trattative in corso c'è il massimo riserbo, comunque, da fonti autorevoli, sembra che si siano incanalate nella giusta strada. Oggi se ne saprà di più, i lavoratori sono preoccupati, sale la tensione, perché senza compratori, da fine mese potrebbero essere licenziati. Le acque tornerebbero P tranquille se ci sono acquirenti, scatterebbe la procedura per la richiesta di cassa integrazione. Poi dovrebbe prendere corpo la trattativa tra sindacato e liquidatori, per trovare il punto d'incontro sul via libera all'uscita dallo stabilimento degli elettrodi prodotti che consentirebbero di fare cassa e soprattutto di acquistare le materie prime, ormai esaurite e decidere la buonuscita per le maestranze. Tutti si rendono conto, che occorre allungare il passo, per non far morire l'unico sito che produce elettrodi di grafite in Italia. Carlo Ferrante y SIDERURGIA Oggi l’atteso incontro La Fim chiede massima chiarezza AST, TEDESCHI A ROMA PER CAPIRE IL FUTURO DEL SITO TERNANO A TERNI z LA POLEMICA I SINDACATI MINACCIANO OPPOSIZIONE A TERNI Il non invito all’incontro di questa mattina a palazzo Chigi ai sindacati di categoria non è piaciuto. E così i vertici nazionali dei metalmeccanici (Bentivogli per la Cisl, Venturi per la Cgil e Gambardella per la Uil) hanno preso carta e penna e scritto al sottosegretario Delrio, al ministro Guidi e al viceministro De Vincenti. Si parla di “grave errore per l’importanza che tale incontro riveste. Riteniamo assurdo promuovere e richiedere un incontro sul piano industriale e essere esclusi dall’incontro stesso. Se dovessero scaturire dall’incontro ipotesi contrarie al mantenimento e allo sviluppo produttivo e occupazionale del polo siderurgico ternano, anticipiano fin da ora la nostra opposizione in tutte le sedi e con tutte le modalità possibili”. Si fa sentire anche il senatore dell’Ncd Rossi . “E' assurdo e contrario ad ogni buona prassi delle relazioni industriali escludere: sindacati aziendali e territoriali direttamente interessati alla vicenda Ast. Si confida che il presidente del consiglio ed il sottosegretario Del Rio sanino al più presto questo vulnus invitando i sindacati dei lavoratori ad un incontro dove si decide B il futuro di migliaia di famiglie”. y E’ il giorno dell’incontro a palazzo Chigi, sede del governo, per parlare della situazione di Ast. Al tavolo, convocato dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio, saranno presenti il ministro per lo sviluppo economico Federica Guidi, l'amministratore delegato di ThyssenKrupp Heinrich Hiesinger, la presidente della regione Catiuscia Marini, il presidente della provincia Feliciano Polli e il sindaco Leopoldo Di Girolamo. Intanto ieri si è tenuto a Terni l'incontro tra il segretario nazionale della Fim Cisl Marco Bentivogli e il coordinamento gruppo Ast per discutere della situazione che sta attraversando la siderurgia in Italia, facendo riferimento ai rinnovi delle rsu programmati per la prossima settimana in Acciai Speciali Terni. Una decisione, quest'ultima, assunta dalle segreterie territoriali alla vigilia della presentazione del piano industriale. “Il ritorno in ThyssenKrupp rappresenta una sfida per la città, l'Umbria, l'Italia intera, se ha ancora a cuore la siderurgia. Ma rappresenta una sfida pure - è stato sostenuto - per il management, le maestranze e le organizzazioni sindacali. Tutti dovranno calarsi nella nuova parte, nella consapevolezza di dover attraversare profonde trasformazioni. Terni, da sempre, è stata la fucina di modelli costruiti tutti insieme. Azienda sindacato e lavoratori hanno pari dignità. La stessa pari dignità la vorremmo pure da istituzioni e governo. In questi ultimi anni in cui siamo stati figli di nessuno, la Fim di Terni è stata animata da un nuovo protagonismo. Nelle manifestazioni in difesa della fabbricadel territorio i delegati, insieme ai lavoratori, ci hanno messo la faccia e la voce, distinguendosi, quando era necessario. Quelli della Fim erano accanto al sindaco quando ricevette una manganellata. Quelli della Fim hanno partecipato attivamente alle iniziative organizzate in Italia e in Europa, producendo sempre documenti. Tutti insieme siamo riusciti a ritagliarci spazi sui media locali e nazionali. Se come Fim Cisl di Terni abbiamo fatto tutto ciò è perché c'è la consapevolezza che siamo di fronte a nuove sfide di cambiamento che come sindacato abbiamo il dovere di cogliere”. Per la Fim “si è aperta una nuova fase che nei prossimi giorni, forse a luglio, culminerà con la presentazione del Progetto industriale. Auspichiamo che al- le organizzazioni sindacali sia concessa la possibilità di discutere del Piano industriale, prima della presentazione nella convinzione che lo stesso debba contenere l'equilibrio tra area a caldo e a freddo, prevedendo risorse per gli investimenti, per la ricerca, per la sostenibilità ambientale. Dovrà emergere una linea strategica che metta al centro dell'interesse un progetto per il recupero di tutte le potenzialità della struttura industriale:Ast, Sdf, Tubificio, Aspasiel, Titanio. Dovrà trat- tarsi di un progetto fondato su di un piano industriale capace di coniugare gli aspetti europei/internazionali con una realtà che ha una sua particolare identità e che non può essere di conseguenza svilita. Auspichiamo pure che qualora il Governo non ritenesse accettabili le politiche industriali che si andranno a delineare, possa assumere analoghe posizioni di altri governi europei quando si è trattato di garantire interessi industriali nazioB nali vitali”. z MECCANICA EX MERLONI, INTERVENGA IL GOVERNO A NOCERA UMBRA Per la ex Antonio Merloni e JP Industries serve un intervento immediato del governo. A dirlo non sono solo i sindacati, ma anche i deputanti Pd Giampiero Giulietti ed Emanuele Lodolini. E anche Luciano Recchioni, da poco rieletto nella segreteria della Fiom provinciale, torna a chiedere un tavolo governativo. "Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni espresse dalle sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, che hanno chiesto l'intervento urgente del governo, e continueremo ad occuparci in prima persona della ex Merloni, sollecitando il ministero competente affinché si arrivi quanto prima una soluzione, senza attendere il nuovo pronunciamento del tribunale - scrivono in una nota congiunta i deputati Giulietti e Lodolini - Con la recente sentenza del tribunale di Ancona, è stato rimesso in discussione il futuro dei 700 lavoratori riassorbiti dalla Jp Industries. Questo non è accettabile, così come non è accettabile che il destino di un'azienda e i suoi livelli occupazionali vengano messi in secondo piano dagli interessi delle banche. Condividiamo appieno le preoccupazioni dei sindacati e, accogliendo il loro appello, ribadiamo la nostra disponibilità a farci promotori di tutte le iniziative che possano portare ad una risoluzione positiva della vicenda, al fine di garantire un futuro alle centinaia di lavoratori di Umbria e Marche e salvaguardare il tessuto econo- mico e produttivo del territorio della fascia appenninica". Intanto Luciano Recchioni si chiede "a chi dà fastidio la JP". Ringraziando il nuovo direttivo della Fiom provinciale che ha sostenuto la sua rielezione, il neo componente dellasegreteria torna a parlare della JP con toni preoccupati. "Il tempo trascorre inesorabilmente e le soluzioni per risolvere la vertenza Merloni svanire - dice Recchioni - in questi anni siamo passati da facili entusiasmi a depressioni enormi e, ogni volta che si apre uno spiraglio, nel giro di poche tutto si arresta". Per Recchioni, che torna a parlare della decisione del tribunale di Ancona di annullare la vendita, "quanto emerge sta mettendo la parola fine sulla JP. Per questo abbiamo chiesto un tavolo con i ministri del lavoro e dello sviluppo economico, le Regioni Umbria e Marche, l'azienda e organizzazioni sindacali, per capire se, difronte a questa assurda situazione, è possibile trovare ancora uno spiraglio. Ma, riguardo il tavolo, dopo un mese non abbiamo ancora notizie; inoltre, abbiamo dovuto attendere oltre cinque mesi per ottenere la cassa integrazione. Credo che questo tavolo sia l'ultima occasione. Visto che anche il premier - conclude - in questi giorni ha parlato di chi vuole dare e fare lavoro e visto che anche i proprietari della JP vogliono andare nella stessa direzione, basterebbe incontrarsi". E.M. y CORRIERE l DELL’UMBRIA Economia t Mercoledì 4 Giugno 2014 11 COMMERCIO Ultimi giorni per le iscrizioni al corso promosso dall’Iter che partirà il prossimo 10 giugno, presso la sede a Perugia A PERUGIA Ultimi giorni utili per le iscrizioni al corso per agenti e rappresentanti di commercio, valido per l'iscrizione alla Camera di commercio. Il corso per agenti e rappresentanti di commercio è organizzato da Iter - Confcommercio e partirà il prossimo 10 giugno, presso la sede dell'agenzia formativa Iter a Perugia (Strada di Montecorneo a Montebello). Avrà una durata di 90 ore e sarà articolato in lezioni pomeridiane, da svolgere due giorni la settimana. Per le iscrizioni e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter: 075-518491 7828509. Le iscrizioni possono essere effettua- COME DIVENTARE AGENTI E RAPPRESENTANTI te anche presso le associazioni territoriali di Confcommercio oppure on line, tramite il sito www.innovazioneterziario.it. Requisiti minimi di accesso al corso sono diploma di scuola dell'obbligo (licenza elementare per i nati prima del 1952); possesso del regolare permesso di soggiorno per i cittadini extra comunita- ri. Chi è in possesso del diploma di Ragioneria o equipollente o diploma di laurea in materie economiche - giuridiche può esercitare la professione senza dover frequentare il corso. Principali argomenti: diritto civile e commerciale - legislazione tributaria e fiscale - legisla- P zione previdenziale e assistenziale - disciplina contrattuale dell'agente di commercio - comunicazione - tecniche di vendita - marketing orientamento al lavoro. Tutti i corsi preparatori all'avvio di attività d'impresa, organizzati dall'Agenzia formativa di Confcommercio, sono calibrati sulla base delle specifiche esigenze degli imprenditori. Sono riconosciuti dalla Provincia di Perugia e dalla Regione dell'Umbria; per questo hanno validità su tutto il territorio nazionale. Sono a numero chiuso; la frequenza è obbligatoria ed è consentita un'assenza massima del B 25% delle ore del corso. IMPRESE La denuncia arriva direttamente dalla Cna dopo una studio fatto sul settore manifatturiero BOLLETTA DI ENERGIA E GAS: STANGATA DI ONERI IMPROPRI PER 320AZIENDE UMBRE di Isabella Rossi A PERUGIA - Potrebbero risparmiare e di molto. Invece la disinformazione e la scarsa trasparenza di certi contratti tendono pericolose trappole alle pmi umbre. Che spesso ci cadono, salvo poi accorgersi, primo o poi del tonfo. Succede così che si paga l'Iva ordinaria quando si ha diritto a quella ridotta. E l'accisa ordinaria sul gas naturale quando si ha diritto, ancora una volta, a quella ridotta. E la differenza sono migliaia di euro in meno nelle casse delle microimprese umbre. Questo il risultato di un analisi su 400 imprese effettuata di recente da Cna Umbria. Ovvero 235 del settore manifatturiero, 115 erogatrici di servizi e 50 del settore delle costruzioni. Di queste ben l'80% presenterebbe "oneri impropri" nella bolletta dell'energia elettrica e del gas naturale. E a pagare il conto più salato sarebbero soprattutto le imprese di piccole dimensioni del manifatturiero. Capitolo a parte quello relativo ai costi della materia prima, ovunque troppo alti perché non negoziati come invece occorrerebbe fare. Nell'analisi condotta da Benedetta Tribolati ed Elisa Cinfrignini, e presentata ieri mattina dal l z IL PUNTO LE VOCI RIPORTATE A VOLTE SONO DIFFICILI DA CAPIRE ANCHE AI PIU’ ESPERTI A PERUGIA Le voci in bolletta, si sa, sono spesso poco leggibili anche per l'utente preparato. Dall'analisi condotta da Cna Umbria sulle bollette di gas ed energia di 400 imprese, risultano intanto una serie di tendenze. Ad esempio nelle bollette dell'energia elettrica analizzate il prezzo dell'energia incide per il 49%, i costi infrastrutturali per servizi di rete per il 10% e gli oneri di sistema per il 35%. Il costo della fiscalità pesa invece per il 6%. Altre ripartizioni emergono dall'indagine nel mercato del gas naturale. Qui materia prima e vendita incidono per il 57%, i costi infrastrutturali di rete e gli oneri di sistema per il 17%, mentre le imposte - che comprendono l'accisa, l'addizionale regionale e l'Iva - hanno un peso specifico del 26%. E due, in sostanza, sono le verifiche che spettano all'impresa direttore di Cna Umbria, Roberto Giannangeli, emerge tutta la fragilità delle pmi umbre a districarsi nella palude dei costi energetici, in un mercato caratterizzato da alta competizione e scarsa trasparenza. Un vero problema, visto che proprio quei co- nel passaggio al mercato libero: costo dell'energia, che varia fortemente da un operatore all'altro. E condizioni di fornitura. E' lì che si insidiano i cosidetti oneri impropri, responsabili di far lievitare le bollette B quando per legge sarebbero previsti risparmi. sti, come noto, hanno valore strategico per tutte le imprese ed ancor di più per le piccole. Per quanto riguarda l'energia elettrica, l'analisi è stata condotta su 238 piccole e micro imprese umbre e 12 medie imprese. Ne è risultato anche qui che più l SERVIZI Massima attenzione Nel capire i costi delle bollette y dell'80% delle aziende presentava voci in bolletta non previste dall'Aeeg (l'Autorità per l'Energia elettrica ed il gas) ma sottoscritte nel contratto di fornitura, non sempre a vantaggio dell'impresa, per così dire. Anche nei contratti per la fornitura di gas è ri- CAMERA DI COMMERCIO Per il segretario Cecchetti “incomprensibile questo gesto” La manifestazione si terrà venerdì con inizio alle 9.30 DIMISSIONI PRESIDENTE GESENU: CRITICHE DALLA UILTRASPORTI PREMIAZIONE DEL LAVORO CON I DIPENDENTI PIU’ LONGEVI A PERUGIA "Apprendiamo con stupore e sorpresa dalla stampa che il presidente di Gesenu, Luciano Ventanni, si sarebbe dimesso dal suo incarico. Un atto che non si comprende se sia stato fatto pro o contro l'azienda". È il commento del segretario di Uiltrasporti Umbria, Stefano Cecchetti al "durissimo momento - ha continuato - che la società di Gestione servizi nettezza urbana di Perugia sta vivendo e che potrebbe pregiudicarne la sua esistenza". "Più volte - ha continuato il segretario - la Uiltrasporti ha mes- A PERUGIA so in luce, contestandolo, il forte disimpegno dei partner privati di Gesenu a fronte di un necessario impegno finanziario teso alla messa in sicurezza e al rilancio della stessa azienda, ormai chiaro a tutti. Tuttavia non comprendiamo il gesto delle dimissioni, soprattutto in un momento di pieno clima elettorale per il ballottaggio per il sindaco di Perugia". Secondo il sindacato, Gesenu oggi più che mai ha bisogno di un socio pubblico, il Comune di Perugia appunto, coeso e forte a difesa degli interessi dei citB tadini”. sultato che a beneficiare dell'accisa agevolata erano solo 51 imprese su 150, nonostante tutte le imprese esaminate ne avessero diritto. Eppure la differenza tra le due aliquote è consistente. 34% per l'accisa ridotta, contro il 66% dell'accisa ordinaria. Nota dolente, soprattutto per le imprese del manifatturiero è, inoltre, la mancata applicazione dell'Iva ridotta. Solo il 9% ne beneficia. Questo vuol dire che per 214 imprese, artigianali ed industriali, l'Iva applicata è quella del 22% "al posto di quella prevista del 10%". Insomma, dall'analisi delle condizioni contrattuali applicate alla verifica di aliquote di Iva e accise e di penali previste in materia di energia reattiva, molto c'è da fare per sminare la strada alle pmi. "Ma - assicura Giannageli - ci stiamo muovendo anche sul fronte dei costi della materia prima. Considerando che i costi energetici nel mercato libero diminuiscono all'aumentare dei consumi, ci stiamo muovendo per la costituzione di gruppi di acquisto, sia per l'energia elettrica che per il gas. Crediamo che aiutare le imprese a razionalizzare e ridurre i costi di produzione e gestione faccia parte di uno dei compiti principali di un'associazioB ne di categoria". La sessantaduesima edizione della premiazione del lavoro e dell'impresa si terrà venerdì alle 9,30 presso il centro congressi della Camera di Commercio di Perugia in via Pellas, I premiati di questo 2014, sono cinque lavoratori dipendenti con oltre 30 anni di attività, di cui 25 nella stessa azienda e trentanove imprese che hanno saputo affermarsi nei loro settori di appartenenza. I premi al merito vanno invece a due imprese che si sono distinte per il raggiungimento di alti obiettivi di progresso economico e civile, La manifestazione sarà aperta dalla relazione del presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni (nella foto) che coglierà l’occasione per parlare dello stato di salute della economia nella provincia di Perugia. Situazione davvero difficile nonostante i segnali di ripresa che anche se timidamente stanno arrivando anche dalle nostre parti. Il 2014, infatti, sarà ancora un anno particolarmente difficile. Interverranno alla cerimonia Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere nazionale, Catiuscia Marini, presidente Regione dell' Umbria La presentazione dell’analisi economica spetterà al segretario generale della Camera di CommerB cio di Perugia Mario Pera. Mercoledì 4 Giugno 2014 DELL’UMBRIA 12 CORRIERE u Economia P FINANZA LOCALE Le richieste della Cisl ai Comuni chiamati a fare le loro scelte entro luglio “LE DISUGUAGLIANZE SI COMBATTONO A PARTIRE DAI BILANCI” z VITICOLTURA CHIARA LUNGAROTTI PRIMA FRA LE DONNE DEL VINO ITALIANO A PERUGIA ca, la creazione di lavoro e di con“Le politiche di bilancio dei co- trasto alle diseguaglianze sociali muni devono essere all’insegna mai così evidenti. della equità e di un’attenzione Ricciarelli ha insistito sulla necesnuova alle politiche per il lavoro e sità di rendere più equo, anche ati servizi sociali”. E’ la richiesta traverso l’affermazione di un prinemersa da un incontro sindacale cipio di progressività, il sistema fiorganizzato dalla Cisl dell’Um- scale comunale e di adeguare le bria, d’intesa con il sindacato dei fasce di esenzione per tutelare al pensionati e funzione pubblica, meglio i redditi medio-bassi. con tutti gli operatori e dirigenti Relativamente alla nuova tassa sindacali impegnati a gestire la Iuc (Imposta unica comunale), la contrattazione con i comuni um- Cisl propone di contenere al minibri sulle scelte di mo (1 per mille) bilancio 2014 in l’aliquota relatiscadenza il 30 luvaai servizi indivi“Fatte scelte glio. sibili (Tasi) meninaccettabili L’incontro è statre per la dinamisulla Tari: aliquota to introdotto dal ca dell’aliquota segretario regiorelativa alla nuoda contenere naleClaudio Ricva tassa sui rifiuti al minimo” ciarelli che ha po(Tari) si chiede di stocon forzal’esicontenerla, rispetgenza di una profonda innovazio- to alla precedente Tares, nei limiti ne nella impostazione dei bilanci dell’inflazione e di prevedere in comunali, innovazione imposta ogni caso sistemi premiali, per citanche dal contesto nuovo delle tadini e famiglie, utili a favorire la politiche di finanza locale dei co- raccolta differenziata e il riutilizmuni e della necessità di operare zo. scelte selettive e coraggiose in ma- “Alcuni comuni hanno fatto scelteria di riqualificazione della spe- te inaccettabili sulla Tari, incresa pubblica, di nuove entrate, di mentandone a dismisura l’aumenselettività nell’accesso alle agevo- to rinunciando, nel contempo, ad lazioni sociali, di investimenti uti- avviare un processo di riorganizli a riattivare la crescita economi- zazione e efficientazione di que- z y A PERUGIA sto servizio teso anche a ridurre i livelli di smaltimento con un più diffuso sistema di raccolta differenziata”, è la posizione della Cisl. Ricciarelli ha infine posto l’esigenza di qualificare al meglio i servizi sociali a partire da un potenziamento di quelli per l’infanzia, mentre il sindacato dei pensionati ha chiesto una gestione condivisa del Fondo per la non autosufficienza e servizi sociali più attenti alla fascia di popolazione più anziana e con più bassi redditi. L’incontro è stato concluso dal segretario generale regionale Cisl Umbria, Ulderico Sbarra (nella foto), il quale ha posto l’accento sulla necessità di un’azione anche dei comuni a contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale. non solo per promuovere più giustizia ed equità ma anche per recuperare risorse da parte dei comuni da destinare alla riduzione della pressione fiscale e al potenziamento dei servizi sociali. Sbarra ha insistito anche sulla riduzione dei costi impropri della politica a partire dai “costi abnormi del consiglio regionale” e della necessità di “una riorganizzazione istituzionale che, semplificando il sistema, liberi risorse pubbliche per riattivare la crescita economica e il lavoro” che rimane, per la Cisl, il problema principale. L'incontro è stato caratterizzato anche dalla presenza della responsabile del dipartimento nazionale Cisl per le politiche fiscali Paola B Serra. AGROALIMENTARE Sei aziende della provincia di Terni alla giornata di incontri promossa dalla Camera di commercio Riconoscimento per Chiara Lungarotti: è lei la prima donna del vino italiano nella classifica “Top 10 women in Italian wine”, stilata da Tom Bruce Gardyne e pubblicata sul sito della rivista londinese The Drinks Business, che quotidianamente raggiunge più di 20mila operatori del drink trade internazionale. Il magazine ha tracciato un profilo biografico delle dieci protagoniste raccontandone non solo il percorso formativo e professionale, ma anche il loro costante impegno nella promozione e valorizzazione del territorio. Insieme all’umbra Chiara Lungarotti, che si è distinta per aver mantenuto le radici produttive dell’omonima cantina a Torgiano e a Montefalco, ci sono anche: Silvia Franco (Nino Franco Spumanti - Veneto); Francesca Planeta (Planeta - Sicilia); Daria Garofoli (Casa Vinicola Gioacchino Garofoli -Marche); Gaia Gaja (Gaja - Piemonte); Joseì Rallo (Donnafugata - Sicilia); Elena Martusciello (Il Grotta del Sole - Campania); Sabrina Tedeschi (Az. Agricola Fratelli Tedeschi - Veneto); Cristina Mariani May (Castello Banfi - Toscana) e Marilisa Allegrini (Allegrini Estates - Veneto). B y INNOVAZIONE Business plan sotto la lente a Start Cup Umbria A VIENNA LE ECCELLENZE ARTIGIANALI PREMIATE LE IDEE A PERUGIA A PERUGIA Proprio mentre in Italia si stava festeggiando la Festa della Repubblica, erano sei le aziende della provincia di Terni che il 2 giugno hanno partecipato a una giornata di incontri tra operatori del settore agroalimentare nella città di Vienna. L’occasione è stata la quinta edizione di “Gourmet’s Italia Vienna”, evento promozionale che consiste in incontri tra operatori, aperto anche al grande pubblico dopo i B2B, che propone al mercato austriaco le eccellenze agroalimentari artigianali delle aziende italiane. La giornata di incontri è stata organizzata dalla Camera di commercio di Terni in collaborazione con la Camera di commercio italo-tedesca, nel palazzo Pallavicini, elegante palazzo storico nel centro di Vienna, in cui 34 aziende provenienti da tutta Italia hanno incontrato distributori e importatori, sommeliers, chef, oltre che il pubblico locale. L’evento di Vienna fa parte del più ampio progetto “Gourmet’s Italia”, che ha visto la prima tappa della promozione dell’agroalimen- E’ giunta all’undicesima edizione la Start Cup Umbria, la competizione che premia ogni anno le migliori idee imprenditoriali innovative espresse sotto forma di business plan. Nell’ambito della competizione verranno assegnati contributi in denaro per la costituzione d’impresa e i primi tre classificati accederanno di diritto alle finali del “Premio Nazionale all’Innovazione 2014”, che si svolgeranno a Sassari nel dicembre 2014. L’iniziativa è rivolta a personale universitario e comunità studentesca, al fine di favorire la nascita di nuove imprese di tipo spin-off che trasformino le idee scientifiche in idee imprenditoriali, e ad altri soggetti esterni all’Università, che saranno coinvolti nella competizione con la finalità più generale di favorire lo sviluppo di processi innovativi di tipo tecnologico che avvengono nel sistema economico-produttivo regionale. Il 31 luglio scade l’iscrizione dei progetti. Il 10 ottobre è invece il termine per la presentazione dei business plan dei progetti iscritti. Il sito ufficiale è http://startcup.unipg. it/. Obiettivo della Start Cup è da sempre quello di sostenere la ricerca e il trasferimento tecnologico, finalizzati allo sviluppo economico della Regione Umbria, attraverso la diffusione della cultura d’impresa nel territorio e la promozione dell’innovazione. L’edizione 2014 del Premio si concluderà a novembre con la “Giornata universitaria dell’innovazione per le imprese”, nell’ambito della quale verranno proclamati i vincitori della Start Cup Umbria e sarà offerta la possibilità agli innovatori della regione, sia di derivazione accademica sia di origine industriale, di presentare le proprie idee e i propri prodotti in una specifica “poster session”. Il premio viene realizzato grazie al sostegno economico, logistico e/o organizzativo di Gepafin spa, AurAgenzia Umbra Ricerca, Confindustria Umbria, SviB luppumbria spa. Trasferta austriaca Sei aziende produttrici di olio, vino e biscotteria hanno portato a Vienna un pezzo di Umbria tare artigianale di qualità svolgersi a Monaco lo scorso 28 aprile con un evento che ha registrato la partecipazione di 118 operatori professionali tedeschi. Le imprese della provincia di Terni che hanno portato a Vienna un gustoso pezzo di Umbria sono: tre aziende agroalimentari artigiane, produttrici di olio extra vergine di oliva e biscotteria secca, e tre aziende produttrici di vino, selezionate, per i loro vini migliori, da una commissione d’assaggio del Merano Wine Festival, partner organizzativo dell’evento. “L’Italia è il secondo partner commerciale dell’Austria dopo la Germania - afferma Giuliana Piandoro, segretario generale della Camera di commercio di Terni - con una costante crescita delle importazioni di bevande e di prodotti alimentari. Non dimentichiamo che gli austriaci amano anche viaggiare in Italia e sanno riconoscere la qualità dei nostri prodotti artigianali”. Dopo la positiva esperienza dell’evento di Monaco, in cui sono state otto le imprese che hanno partecipato alla giornata di incontri, “le aziende hanno apprezzato anche questo evento promozionale in Austria: con una formula del genere possono conoscere in una sola giornata più operatori, ottimizzando le spese e concentrando un buon numero di incontri”. Per saperne di più si può consultare il sito www.tr. camcom.gov.it o telefonare B al n.0744 489227/220. -MSGR - 06 UMBRIA - 33 - 04/06/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 by EFFESSE GROUP srl pronto intervento 24h PERUGIA SOS SOS DOMUS Via Garibaldi 78/80/82 05100 TERNI T el : 0744 471832 Mobile : 366 3076242 Fax : 0744 471832 DOMUS guasti casa, negozi, uffici, aziende Terni E-mail: [email protected] Mercoledì 4 Giugno 2014 Web: www.sosdomus.it Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Orvieto Truffa del vino: manager cambia l’etichetta per avere i fondi Terni Ast, i sindacati: «Incontro chiesto da noi ma il ministero chiama i politici» Perugia Servizio a pag. 56 Ugolini a pag. 45 Nucci a pag. 44 Energia, le Pmi potrebbero tagliare 5mila euro l’anno Secondo un’indagine Cna Umbria solo il 9% beneficia dell’Iva ridotta e una su tre dell’accisa agevolata sul gas. Gruppi d’acquisto per ridurre i prezzi Fondi neri e sport, 100 indagati I medici scrivono a Napolitano: «La Regione ci paghi indennità» `Due inchieste per l’evasione con le sponsorizzazioni: nei guai dirigenti e imprenditori PERUGIA I medici vanno all’at`Verifiche bancarie per scoprire il trucco delle società fittizie con cui ingannare il Fisco tacco, pronti a scrivere al PreLuca Benedetti Egle Priolo PERUGIA Si fa ma non si dice, molti si girano dall’altra parte, ma stavolta il fuorigioco inchioda neanche ci fosse la moviola in campo. Si contano gli indagati per lo scandalo dello sport che aggira il Fisco per giocare con le sponsorizzazioni, i sogni, trovare soldi facili per gli ingaggi anche tra i dilettanti, mascherando tutto come rimborso spese e cercare di vincere i campionati con quello che i raffinati chiamerebbero doping amministrativo. E il conto è pesante. Si arriva fino a cento. Continua a pag. 35 Allarme Istat Arriva l’Italia. In diecimila all’allenamento, stasera Curi esaurito In un anno sono spariti 8mila posti di lavoro Federico Fabrizi PERUGIA Stavolta ai numeri tocca l’onere di certificare un fatto palese. Recitano i dati dell’Istat: in un anno l’Umbria conta 8mila posti di lavoro in meno. Continua a pag. 35 «Voleva ucciderlo» Coltellate al bar: è caccia all’uomo I DOTTORI BATTONO CASSA: «ANCHE UNA SENTENZA DALLA NOSTRA PARTE» `Perugia, regolamento di conti a Fontivegge s’indaga anche nel mondo della droga PERUGIA Una prima aggressione. Poi una seconda. Prima le bottiglie, poi la lama di un coltello che entra nel torace, perfora un polmone e lo lascia a terra in un lago di sangue. Cronaca dell’aggressione fuori da un bar in zona stazione Fontivegge, poco dopo le ventitre di lunedì. Un regolamento di conti, probabilmente per questioni legate al traffico di droga in città, che ha visto protagonisti due nordafricani: l’uomo salvato dal 118 e operato d’urgenza (gli hanno asportato la milza) e quello in fuga braccato dalla polizia. Milletti a pag. 34 Attenzione, caduta assessori Province. C’è chi sarebbe pronto a riparare nelle nuove giunta dei Comuni post 8 giugno. Prestare massima attenzione. ***** Si ricorderà: a Perugia l’erba ai bordi delle strade è stata falciata solo a metà. Ora è tutto chiaro: l’altra metà lasciata per il ballottaggio. sidente della Repubblica per veder riconosciuta dalla Regione quell’indennità “di esclusiva”. In pratica un quid in più per chi lavora solo per la sanità pubblica. Ieri, tutti i sindacati dei dottori si sono ritrovati insieme, in un hotel di Ponte San Giovanni, per dire che chi lavora soltanto per Asl e ospedali ha diritto a quell’indennità in busta paga, pagata anche in altre regioni. Tecnicamente si chiama «riconoscimento della fascia dell’esclusività del rapporto», e scatta al maturare di cinque e quindici anni di lavoro. «L’azione di protesta è motivata dal fatto che la Regione Umbria non riconosce ai medici il diritto di questo passaggio di fascia», dicono i dottori. A rompere l'argine è stata una sentenza recente del Tribunale di Perugia, che ha condannato la Asl 2 a pagare a due dottori 587 euro mensili, da moltiplicare per un bel po’ di tempo, più le spese legali. Il giudice ha riconosciuto quel “quid” a una coppia di dirigenti medici che lavorano solo per la sanità pubblica. Da tre Perugia impazzisce per gli azzurri Il “muro” dei diecimila tifosi sugli spalti dello stadio Curi per assistere ieri all’allenamento della Nazionale. Stasera, per l’amichevole (20,45) contro il Lussemburgo, saranno in 25mila. Servizi a pag. 38 L’angolo del meteo Caldo per una settimana Gilberto Scalabrini La svolta estiva è imminente: da venerdì prima ondata africana acuta sull'Umbria, con picco nel fine settimana. Durerà almeno una settimana. Per la prima volta nella stagione, sarà caldo tosto anche in montagna, mentre al lago si starà benone. Seguiterà a far caldo anche la prossima settimana e il sole rimarrà l'indiscusso protagonista della scena almeno sino a mercoledì 11 giugno. Sabato e domenica avremo punte di 33-34 gradi. Bel tempo e caldo anche lunedì e martedì, per la combinazione tra le alte temperature e il tasso di umidità dell' aria. Non sappiamo quanto potrà durare, ma molto probabilmente fino alla metà della settimana prossima. Poi la fiammata si spegnerà lentamente e ci saranno un paio di gradi in meno. Una possibile rinfrescata potrebbe intervenire da giovedì 12 e l'alta pressione africana potrebbe essere sostituita dall'anticiclone delle Azzorre per la giornata di sabato 14 giugno. Farà comunque caldo e le giornate risulteranno ben soleggiate e stabili, al- meno sino a mercoledì 18 giugno. Oggi, al mattino bel tempo ovunque. Nel pomeriggio formazione di qualche rovescio o temporale nelle zone interne, in attenuazione in serata. Altrove permarranno generali condizioni di bel tempo. Domani, soleggiato e stabile su tutta l'Umbria. Un po' di nubi nel pomeriggio nelle zone interne e la dorsale, ma senza precipitazioni. Venerdì, tempo stabile e soleggiato dalla mattina alla sera, tranne qualche cumulo nelle zone interne senza conseguenze. Nel week end, qualche temporale di calore sarà possibile lungo la dorsale appenninica nel pomeriggio. anni l'Umbria ha bloccato il pagamento dell'indennità perché la considera nel pacchettone delle “progressioni di carriera”, tutte stoppate dalla Finanziaria 2011 per l’intero blocco della pubblica amministrazione. Da lì sono partiti una serie di ricorsi ed ora c’è il rischio che la Regione si trovi a dover sborsare un bel gruzzolo. «E’ da circa un anno – ha sottolineato ieri Giuseppe Giordano (foto), coordinatore dell’intersindacale medica umbra - che la Regione trascina la soluzione di questo problema senza trovare una soluzione definitiva e senza alcuna valida motivazione, non riconoscendo legittimità a una decisione unanime della Conferenza delle Regioni del marzo e dell’ottobre 2011, che peraltro la stessa Presidente Marini ha condiviso, e non dando attuazione ad una sentenza del Tribunale del lavoro di Perugia». I sindacati dei medici chiederanno un’audizione nella terza commissione del consiglio regionale (ieri all’incontro ha partecipato il consigliere regionale Maria Rosi di Ncd), vogliono essere ricevuti dalla Giunta e hanno pronta una lettera per Napolitano. F.Fab. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 06 UMBRIA - 44 - 04/06/14-N: 44 Umbria Regione (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Mercoledì 4 Giugno 2014 www.ilmessaggero.it Energia, le imprese potrebbero risparmiare 5mila euro INDAGINE CNA SUI COSTI ANNUI DI LUCE E GAS I nodi Iva, accise e oneri impropri «Si può tagliare senza cambiare fornitore» IL DOSSIER PERUGIA Fino a 5.000 euro di risparmio sulle bollette di luce e gas per le piccole e medie imprese della regione, vessate da oneri impropri e condizioni non sempre favorevoli. Un'indagine Cna Umbria sui costi energetici delle Pmi umbre chiarisce che tra prezzi applicati, accise, Iva, oneri evitabili e clausole discutibili, è possibile ridurre gli importi delle bollette senza cambiare fornitore. Una delle strade percorribili, oltre a una migliore contrattazione e analisi delle condizioni al momento della sottoscrizione dei contratti, è la costituzione di gruppi di acquisto per ottenere migliori condizioni. La ricerca, condotta da Benedetta Tribolati ed Elisa Cinfrignini, esperte del settore Energia Cna Umbria, ha coinvolto 400 imprese e relative fatture di energia elettrica e gas naturale, il 95% delle quali di medio-piccole dimensioni. Lo studio ha messo in luce un consumo medio annuo di 51.573 kwh nelle 250 aziende prese in esame il 69,6% delle quali sceglie il mercato libero cui si rivolge una platea trasversale di imprese mentre per le più piccole c’è una predilezione per il mercato tutelato utilizzato dal 30% del campione; solo lo 0,4% attinge al mercato di salvaguardia preferito dalle aziende con più di 50 addetti. Il 79% del campione si rivolge inoltre ai primi otto maggiori operatori. Nell'analisi delle bollette si scopre che prezzo della materia prima incide per il 49% con il resto delle voci legato a servizi di rete (10%), oneri generali di sistema (35%) e fiscalità (6%). «I prezzi del mercato libero - spiega Tribolati - variano in funzione della fascia di consumo applicata e dell’azienda. Mentre analizzando le altre voci emerge che per alcune di queste, le piccole aziende si trovano a pagare per le grandi». È il caso degli oneri per la copertura delle agevolazioni per le imprese energivore che ricadono su tutti anche se solo il 5% delle imprese umbre ne usufruisce. «L'86,31% degli oneri impropri riguarda invece la ripartizione degli incentivi per le fonti rinnovabili». Tra le voci, il 2% è destinato a sostenere il regime tariffario delle ferrovie dello stato, il 2,13 allo smaltimento delle centrali nucleari. L'analisi evidenzia inoltre che circa l'80% delle imprese prese in esame sostiene oneri impropri, non previsti dall’Autorità ma sfuggite al contraente al momento della sottoscrizione del contratto. Pesano per oltre 600 euro a bolletta e riguardano oneri amministrativi, clausola della quota variabile, dispacciamento forfettario, oneri di sbilanciamento e certificati verdi. «C'è inoltre un 28% del campione che paga la penale per lo sforamento della quantità massima di prelievo: un costo evitabile eseguendo una puntuale verifica degli impianti». Quanto al gas naturale, risulta che la maggior parte del campione, circa l’80%, presenta consumi medio-bassi, sotto i 10mila metri cubi l'anno e che il 57% delle voci in fattura sono riferite alla materia prima e alla vendita. Poi c’è un 17% legato a trasporto e oneri di sistema, mentre il 26% è drenato dalle imposte. «Lo studio ha messo in luce che tutte le imprese del campione, sia artigianali, sia industriali - spiega Elisa Cinfrignini - hanno diritto all’aliquota Iva ridotta del 10% ma solo l'8,9% ne usufruisce, e che solo il 34% delle imprese, per lo più medie, usufruisce dell’accisa ridotta sul gas naturale (0,012498 euro al metro cubo invece di 0,186) come previsto dal Testo unico». In questo caso, le 99 micro e piccole imprese che non ne usufruiscono potrebbero risparmiare fino a 2.500 euro l'anno. «Le anomalie emerse sono rilevanti - spiega Pasquale Trottolini, Cna - e colpiscono soprattutto le imprese manifatturiere di piccole dimensioni cui sono applicate condizioni contrattuali che spesso disattendono le direttive previste dalle normative in vigore. Il riferimento è al Dpr 633 che regola l'applicazione Iva, al testo unico sulle accise e a quanto stabilito dall’Autorità per l'energia elettrica e il gas: solo al 20% delle imprese osservate sono applicati oneri corretti sulla bolletta elettrica; solo 51 delle 150 imprese osservate beneficiano dell’accisa agevolata sul gas naturale; solo al 9% delle imprese manifatturiere è applicata l'aliquota Iva agevolata del 10%». Si calcola poi che essendo il prezzo della materia prima funzione delle quantità consumate, non stupisce che le piccole imprese paghino un costo superiore. «Per questo ci stiamo muovendo per costituire gruppi di acquisto per le forniture energetiche», spiega Roberto Giannangeli, direttore Cna Umbria. «I dati confermano che per certi tipi di imprese c’è molto da fare: a partire dalle analisi delle condizioni contrattuali applicate, ma anche in materia di analisi delle fatture, di imposte e penali applicate, per razionalizzare costi che per le imprese sono tra i più rilevanti». Fabio Nucci La vignetta di Pino Fax: Perugia 075 5730282 Terni 0744 404126 Foligno-Spoleto 0742 0355841 E-mail: [email protected] / [email protected] / [email protected] / [email protected] PASSAGGI A LIVELLO E SICUREZZA Rete Ferroviaria Italiana, il Gestore dell’infrastruttura nazionale, ha eliminato nel 2013, con il programma di soppressione PL, 51 passaggi a livello di cui 23 in consegna a privati, con un investimento di circa 40 milioni di euro. I passaggi a livello in esercizio sono attualmente 5.288 su 16.751 km di linee del network di RFI. Inoltre, in ogni Regione è prevista l'eliminazione e automazione di ulteriori passaggi a livello nell’ambito dei programmi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico. Tali attività hanno consentito nel 2013 la chiusura di altri 137 passaggi a livello. I passaggi a livello la cui responsabilità è affidata direttamente ai privati e la cui gestione presenta maggiori criticità sono 1.134. Al momento, sono in corso lavori per l’eliminazione di 140 passaggi a livello con un investimento previsto di circa 250 milioni di euro. L’obiettivo del programma di RFI per il 2014 è di eliminarne altri 47 (cui andranno aggiunti quelli la cui eliminazione è conseguente a lavori di ammodernamento tecnologico delle linee). Fino ad oggi sono stati eliminati da RFI oltre 1.791 passaggi a livello con una spesa complessiva di circa 1.300 milioni di euro. I passaggi a livello smantellati sono sostituiti con sottopassi o cavalcavia. Gli interventi sono finanzianti dallo Stato con appositi fondi e sono concordati con gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) e/o Enti quali l’Anas. Giuseppe Angelini Ferrovie dello Stato Italiane COMMERCIO, COME DIVENTARE AGENTI Ultimi giorni utili per le iscrizioni al corso per agenti e rappresentanti di commercio, valido per l'iscrizione alla Camera di commercio. Il corso per agenti e rappresentanti di commercio è organizzato da Iter – Confcommercio e partirà il prossimo 10 giugno, presso la sede dell’agenzia formativa Iter a Perugia (Strada Montecorneo, n. 45, Frazione Montebello). Avrà una durata di 90 ore e sarà articolato in lezioni pomeridiane, da svolgere due giorni la settimana. Per le iscrizioni e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter: Tel. 075-518491 – 7828509. Le iscrizioni possono essere effettuate anche presso le Associazioni territoriali di Confcommercio oppure on line, tramite il sito www.innovazioneterziario.it. Requisiti minimi di accesso al corso: - diploma di scuola dell'obbligo (licenza elementare per i nati prima del 1952); possesso del regolare permesso di soggiorno per i cittadini extra comunitari. Chi è in possesso del Diploma di Ragioneria o equipollente o diploma di laurea in materie economiche giuridiche può esercitare la professione senza dover frequentare il corso. I corsi sono a numero chiuso; la frequenza è obbligatoria ed è consentita un'assenza massima del 25% delle ore del corso. Lorella Cucchiaroni Confcommercio Anche la pubblica amministrazione per comunicare si è fatta “social” CONFRONTO PER MARTE ONLUS Marini, Davi e le nuove frontiere IL DIBATTITO TODI Appuntamento di cartello ieri pomeriggio nella sala Caminetto di Palazzo Vignola, a Todi, per appassionati di "Informazione e social network". Questo infatti l'intrigante titolo dato dalla Associazione Marte Onlus all'incontro al quale hanno partecipato la presidente della Regione Catiuscia Marini, Klaus Davi, massmediologo, nonché titolare di una importante agenzia stampa, il professor Sandro Formica, esperto di comunicazione internazionale sul turi- Disoccupazione e conti che non tornano «PIANO PER IL LAVORO» Allarme per Comuni e Gesenu LA QUESTIONE La situazione del lavoro sempre più drammatica. A partire dai dati diffusi ieri dall’Istat, lancia l’allarme il segretario regionale della Cgil Mario Bravi: «Secondo gli ultimi dati Istat riferiti alla nostra regione, gli occupati nel I trimestre scendono dai 362mila del 2013 agli attuali 354mila, con una perdita secca di 8mila occupati. Aumentano di pari smo, che insegna alla Università International della Florida e alla Bocconi per la quale cura anche il corso SDA, una Scuola di management. Moderatore Mario Roych. Gli interventi hanno spaziato sul mondo dei social network e sulla loro influenza nella società contemporanea, con un particolare approfondimento sull'utilizzo di questi mezzi di comunicazione in occasione delle ultime elezioni europee che però hanno comportato alcuni distinguo. Infatti sono dotati di grandi potenzialità, ma altrettanto grandi difficoltà perché non si sanno sfruttare in pieno. «Le ultime elezioni sono partite con una grossa influenza dei social soprattutto per Grillo e per i grillini, - ha affermato Davi - che hanno usato il web come megafo- no amplificatore del loro progetto politico, anche il Pd ha fatto passi da gigante nel campo, ma alla fine la partita si è giocata nei media generalisti come la televisione, basta pensare alla partecipazione di Grillo al talk show di Vespa, in quanto in Italia la televisione rimane ancora il veicolo che arriva più facilmente». Un parallelo tra la situazione italiana e quella degli Usa l'ha fatto Formica: «Quando si twitta è come stare in piazza e nel sistema di dialogo, sia esso facebook sia esso twitter, è importante come ci si sta non basta esserci, in quanto è importante capire che il web non è una comunicazione organica. Jobs di social ne parlava già nel 1996. In Florida ancora lavoriamo con fondi pubblici, ma quando passo anche i disoccupati (più 9mila unità), con il tasso di disoccupazione che balza dal 10,5% del 2013 al 12,6% attuale. Dopo il Lazio - rimarca Bravi - è il dato peggiore nel centro Italia. Questa situazione disastrosa, accentuata dalla mancanza di risorse per la copertura della Cig in deroga, che rischia di rendere il dato ancora più devastante, testimonia il fatto che purtroppo abbiamo avuto ragione nel parlare poche settimane fa di “falsa ripartenza” dell’economia in Umbria, in occasione della presentazione del nostro rapporto Ires Cgil. Non può esserci crescita, infatti, senza nuova occupazione o aumentando la precarietà del lavoro che esiste. Siamo assolutamente conviti che da questo baratro si esca soltanto con una politica economica alternativa, che metta veramente al centro un Piano del lavoro per l’Umbria». CISL: PIÙ EQUITÀ NEI BILANCI DEI COMUNI «Le politiche di bilancio dei comuni devono essere all’insegna della equita’ e di un’attenzione nuova alle politiche per il lavoro e i servizi sociali», è quanto è emerso da un incontro sindacale organizzato dalla Cisl dell’Umbria, d’intesa con il sindacato dei pensionati e funzione pubblica, con tutti gli operatori e dirigenti sindacali impegnati a gestire la contrattazione con i comuni umbri sulle scelte di bilancio 2014 in scadenza il 30 luglio. L’incontro è stato introdotto dal segretario regionale Claudio Ricciarelli che ha posto con forza l’esigenza di una profonda innovazione nell’impostazione dei bilanci comunali, innovazione imposta anche dal contesto nuovo delle politiche di finanza locale dei comuni e della necessità di operare scelte selettive e coraggiose in materia Catiuscia Marini e Klaus Davi al centro nell’incontro di Todi di riqualificazione della spesa pubblica, di nuove entrate, di selettività nell’accesso alle agevolazioni sociali, di investimenti utili a riattivare la crescita economica, la creazione di lavoro e di contrasto alle diseguaglianze sociali mai così evidenti. Ricciarelli ha insistito sulla necessità di rendere più equo, anche attraverso l’affermazione di un principio di progressività, il sistema fiscale comunale e di adeguare le fasce di esenzione per tutelare al meglio i redditi medi bassi. Relativamente alla nuova tassa Iuc (Imposta unica comunale), la Cisl propone di contenere al minimo (1 per mille) l’aliquota relativa ai servizi indivisibili (Tasi) mentre per la dinamica della aliquota relativa alla nuova tassa sui rifiuti (Tari) si chiede di contenerla, rispetto alla precedente Tares, nei limiti dell’inflazione e di prevedere in ogni caso sistemi premiali, per cittadini e famiglie, utili a favorire la raccolta differenziata e il riutilizzo. «Alcuni comuni hanno fatto scelte inaccettabili sulla Tari, incrementandone a dismisura l’aumento rinunciando, nel contempo, ad avviare un processo di riorganizzazione e efficientazione di questo servizio teso anche a ridurre i livelli di smaltimento con un più diffuso sistema di raccolta differenziata». Ricciarelli ha infine posto l’esigenza di qualificare al meglio i servizi sociali a partire da un potenziamento dei servizi per l’infanzia, mentre dal sindacato dei pensionati è stata posta l’esigenza di una gestione condivisa del Fondo per la non autosufficienza e per i servizi sociali più attenti alla fascia di popolazione più anziana e con più bassi redditi. non ci saranno più li raccoglieremo attraverso i social network usati dagli studenti». Poi è stata la volta della presidente Marini che Roych ha presentato come grande utilizzatrice di social in quanto è in contatto con una comunità di 4mila persone con due pagine una personale ed una istituzionale. «Anche la pubblica amministrazione utilizza sia l'agenda digitale che i social ha spiegato Marini - e ad esempio nel caso della nostra sanità ciò ha consentito un risparmio di 700mila euro di sola carta, praticamente il costo di un centro salute. Ma non è tutto perché nel totale dei 300milioni di costi della salute regionale possiamo risparmiare il 30%». Luigi Foglietti UIL: IL CASO GESENU La Uil interviene sulla vicenda Gesenu: «Apprendiamo con stupore e sorpresa dalla stampa che il presidente di Gesenu, Luciano Ventanni, si sarebbe dimesso dal suo incarico. Un atto che non si comprende se sia stato fatto pro o contro l’azienda. È il commento del segretario di Uiltrasporti Umbria, Stefano Cecchetti al «durissimo momento – ha continuato – che la società di Gestione servizi nettezza urbana di Perugia sta vivendo e che potrebbe pregiudicarne la sua esistenza». R.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA ABCD FONDATO NEL 1878 DIRETTORE RESPONSABILE: Virman Cusenza CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA: Marco Brunacci www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] MERCOLEDÌ 4 giugno 2014 Un parroco tifernate diventa vescovo Il Pontefice assegna a monsignor Nazzareno Marconi la diocesi di Macerata Fontivegge violenta Stasera la Nazionale gioca a Perugia. «Curi» esaurito Accoltellato per la droga Giovane in fin di vita · Alle pagine 2 e 3 Sveliamo i segreti del soggiorno umbro del team di Prandelli: pasta al pomodoro e camere singole CRISCI · In Nazionale Persi in tre mesi Ottomila lavoratori in meno S.ANGELICI · In Economia Dadina, toccante lettera «La bellezza dei ragazzi del Serafico» · In Cultura BERETTA · A pagina 5 Ellera, negozio svaligiato «Lungarotti» nel mirino dei banditi PONTINI · A pagina 4 UM U MBBRRIIAA VVEERRDDEE CCUUOORREE AAZZZZUURRRROO Indagine a Orvieto Truffa del vino Imprenditore finisce nei guai LATTANZI · A pagina 27 OGGI SU: www.lanazione.it/umbria GUARDA LE FOTO Festa del 2 giugno I protagonisti In tre contro Boccali. «Noi, i liberatori» LEGGI L’ARTICOLO Romizi si allea con Waguè e Barelli. Leonelli (Pd): ‘Altro che rinnovamento’ LEGGI L’ARTICOLO NUCCI · A pagina 7 A Recanati La ragazza è stata colta da un malore. Poi la caduta Giovane perugina precipita dal balcone UNA PERUGINA di 33 anni, M.R. le iniziali del suo nome, è caduta dal balcone del primo piano dell’abitazione in cui vive a Recanati. Ora è in condizioni gravi all’ospedale Torrette. Le cause della caduta, avvenuta verso le 16.45 di ieri, non sono ancora chiare, ma sembra che la donna abbia accusato un malore, forse un giramento di testa dovuto al caldo, che le ha fatto perdere i sensi, facendola precipitare da un’altezza di tre metri. Ad accorgersi del corpo riverso a terra è stato il suocero, che abita nella stessa palazzina, affacciandosi dal balcone perché insospettito dal rumore. La donna è originaria di Perugia dove ancora mantiene la sua residenza pur essendo sposata da circa un anno con un recanatese. In quel momento era sola in casa. Il marito, che lavora fuori città, è stato subito avvertito. Le condizioni della donna sono apparse subito gravi. Ha riportato un violento trauma alla testa. Norcia, si insedia il team di Alemanno Esami di maturità Cerca la tua scuola PERUGIA PROVINCIA 17 MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014 GUBBIO-GUALDO TADINO •• GUBBIO SI PRESENTA IL LIBRO DI PIETRO GATTARI SABATO alle 17,30 nel Convento di San Francesco (ingresso Piazza 40 Martiri), presentazione del libro di Pietro Gattari, «Il Duca-Il romanzo di Federico da Montefeltro». L’evento coincide con il compleanno del grande Federico, nato il 7 giugno 1422. Crisi, indispensabile accedere ai fondi Ue Gubbio, è la soluzione indicata dalla Cgil per i Comuni della fascia appenninica — GUBBIO — IN BREVE GUBBIO Goracci: ‘Urge sanare quella frana’ IL CONSIGLIERE regionale Orfeo Goracci ha presentato una interrogazione alla presidente della Regione Marini ed all’assessore Rometti «Per sapere quando inizieranno e quando verranno terminati i lavori per il completo ripristino della viabilità lungo la Contessa nel tratto interessato dalla frana dei mesi scorsi e quali azioni si intendano mettere in atto per evitare che le code abbiano la durata dei giorni scorsi all’altezza del senso unico regolato dal semaforo. GUALDO Rondelli nominato «Cavaliere» IL GUALDESE Vittorio Rondelli è cavaliere al merito della Repubblica. Il riconoscimento ufficiale gli è stato consegnato a Perugia dal Prefetto Antonio Reppucci, alla presenza del commissario Salvatore Grillo. Rondelli, 73 anni, ex emigrato in Svizzera, col lavoro è diventato un impresario edile; è stato tra i fondatori della Ecosuntek (energie rinnovabili), guidata dal giovane nipote Matteo Minelli. LA FASCIA appenninica – che va da Gubbio a Nocera e comprende anche Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico e Gualdo Tadino – è alla prese con una crisi senza precedenti, denunciata dal calo del reddito del territorio di quattro punti rispetto alla media regionale. Per uscirne o comunque per metterne i presupposti ri- OCCUPAZIONE GIU’ La chiusura della Merloni lo stallo dell’edilizia e della ceramica, i colpi di grazia sulta fondamentale accedere alle risorse dalla Comunità Europea, oltre che un certo coraggio istituzionale che porti i comuni del parco del Monte Cucco a lavorare per un Comune Unico, funzionale per l’efficienza ed il costo dei servizi. E’ quanto sostiene Alessandro Piergentili della Cgil Alta Umbria secondo il quale «va sostenuta con forza la proposta della Regione Umbria di inserire il territorio della fascia Appenninica nelle ‘aree interne’ previste dalla Comunità Europea, per le quali sono consentite linee di finanziamento aggiuntive e di maggiore intensità». Si tratta in pratica «di mettere in evidenza le caratteristiche della fase critica dovuta agli effetti della più grave crisi che ha coinvolto l’Italia (A. Merloni ) oltre alle percussioni AREA DEPRESSA Ex operai Merloni.Nelriquadro AlessandroPiergentili(Cgil) che ci sono per quanto riguarda il settore delle costruzioni e gli effetti sulla produzione del cemento (-40%) e degli altri materiali legati alle costruzioni ( ceramica, trasporti, manufatti in genere ecc.)». La fase attuale, purtroppo, «sta determinando — continua il sindacalista — calo demografico, invecchiamento della popolazione, caduta del reddito di oltre 4 punti rispetto alla media regionale, giovani che cercano sbocchi lavorativi altrove, inizio del degrado territoriale, frane, strade dissestate ecc., diminuzione della superficie agricola coltivata, aree industriali degradate ecc. E’ fondamentale che le amministrazioni comunali — conclude Piergentili — si attivino per favorire la classificazione dell’area interna definendo una strategia di sviluppo per i prossimi anni». Infine l’appello ai comuni del Parco di Monte Cucco a lavorare «per il Comune Unico», funzionale anche per allineare l’azione ordinaria con i progetti di sviluppo locale finanziati». Giampiero Bedini GUBBIO I CARABINIERI HANNO ANCHE SEQUESTRATO TRE AUTO: UNA ERA SENZA ASSICURAZIONE Alla guida con troppo alcol in corpo, otto denunciati — GUBBIO — OTTO PERSONE denunciate a piede libero, sei per essersi messi al volante dopo un eccessivo consumo di alcol e due perché non in regola con i documenti di guida, tre auto sequestrate, primo passo per la definitiva confisca. Questo il bilancio dei controlli predisposti nel fine settimana dal capitano Pier Giuseppe Zago, effettuati utilizzando i militari della Compagnia e pattuglie delle Stazioni e del Radiomobile. Una mobilitazione ed un impegno ripagati da significativi risultati anche sul piano della prevenzione. Per quanto riguarda la provenienza delle sei persone denunciate si tratta di sei cittadini italiani di età compresa tra i 21 e i 46 anni, residenti nei comuni di Gubbio, Fossato di Vico, Sigillo e Gualdo Tadino. Quest’ultimo è stato fermato mentre sta guidando guidare lungo le strade comunali con un tasso alcoolemico di 1,65 g/l, valore che ha comportato an- che il sequestro, primo passo per la confisca, della vettura, una Mini Cooper. Una ventiduenne di Ferrara ed un quarantenne di Monte San Vito (AN), invece, sono incorsi nei rigori della legge per guida senza patente. I veicoli da loro condotti, rispettivamente una Fiat Punto e una Mercedes Classe B sono statti sottoposti a sequestro per confisca in quanto la prima era priva di copertura assicurativa, mentre la seconda aveva documenti assicurativi falsificati. GUALDO COME SARA’ IL CONSIGLIO A SECONDA DEL VINCENTE GUALDO TADINO SETTIMA EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE Ballottaggio, questi gli scenari — GUALDO TADINO — L’ESITO del ballottaggio di domenica sarà determinante non solo per la scelta del sindaco, ma anche per la composizione del Consiglio comunale, con 10 membri per la maggioranza e 6 alle minoranze. Se vincerà Massimiliano Presciutti entreranno nell’assise questi candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze. OTTO DEL PD (Giorgio Locchi 324, Jada Commodi 243, Daniele Guidubaldi 179, Fabio Pasquarelli 168, Michela Mischianti 165, Gloria Sabbatini 132, Roberto Morroni 128, Alessio Passeri 114), 1 ciascuno per le liste alleate «Gualdo Cambia» (Bledion Sota) ed 1 di «Rinnovamento per Gualdo» (Simonetta Parlanti); all’opposzione ci saranno per le minoranze Roberto Morroni e Erminio Fofi, oltre a Silvia Mi- nelli di Forza Italia. In più i tre candidati sindaco che hanno ottenuto il quorum, cioè Brunello Castellani, Ermanno Rosi e Stefania Troiani. IN CASO DI vittoria di Roberto Morroni si avrà la seguente composizione: 5 consiglieri per «Morroni Sindaco», cioè Erminio Fofi 290, Ilaria Anderlini 143, Daniele Fazi 122, Elisa Provvedi 93 e Rossana Biagiotti 73; 4 per «Forza Italia»: Silvia Minelli 209, Fabio Viventi 167, Ilaria Sellani 101, Giuseppe Pompei 100; 1 per «Tutti Uniti per Gualdo-Ncd, Fratelli d’Italia»: Simona Vitali 135. All’opposizione: 3 al Pd (Massimiliano Presciutti, Giorgio Locchi, Jada Commodi), 1 ad «Appello per Gualdo» (Brunello Castellani), 1 a «Ermanno Rosi sindaco» (Ermanno Rosi), 1 al «Movimento 5 Stelle» (Stefania Troiani). Premio Rocca Flea, il tema è «sogno» — GUALDO TADINO — «IL SOGNO»: è questo il tema assegnato per la settima edizione del concorso nazionale di narrativa «premio Rocca Flea». Lo organizzano in sinergia la Pro Tadino e l’Accademia dei Romiti. I CONCORRENTI, anche minorenni, sono liberi di interpretare l’argomento nella maniera ritenuta più opportuna; ciascuno può partecipare al concorso con un numero massimo di quattro opere; la lunghezza dei testi narrativi non potrà superare le 22 cartelle, con un massimo di 40.000 battu- te (spazi compresi). Prevista una quota di iscrizione di 15 euro per i concorrenti maggiorenni e di 10 per i minorenni; il 31 agosto scade il termine ultimo utile per la COME PARTECIPARE Le opere vanno inviate entro il 31 agosto Aperto anche ai minori presentazione delle opere (in 6 copie). Questi i premi: al vincitore andranno 500 euro, un’opera in ceramica, un soggiorno a Gualdo Tadino, un attestato; al secondo ed al terzo classificati un’opera in ceramica, un soggiorno e un attestato; previsto un premio per il «giovane scrittore»; altri riconoscimenti saranno assegnati ad opere meritevoli segnalate dalla commissione giudicante. TUTTE LE opere premiate e segnalate verranno pubblicate in un apposito volume. Le opere inviate saranno sottoposte al giudizio di una commissione che selezionerà gli elaborati finalisti; questi verranno poi dati in lettura agli studenti delle ultime due classi dell’Istituto «Raffaele Casimiri» e la commissione sceglierà le tre vincitrici. MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014 ECONOMIA & FINANZA 29 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE • LAVORO MARIO BRAVI (LEADER DELLA CGIL) LANCIA UN NUOVO ALLARME SUI DATI ISTAT «In Umbria situazione drammatica» Nel primo trimestre persi ottomila posti: ‘No alle false ripartenze’ · PERUGIA SGRETARIO REGIONALE ClaudioRicciarelli CISL L’APPELLO «Più equità nei Bilanci comunali» · PERUGIA «LA POLITICA di gestione dei bilanci comunali deve operare scelte selettive e coraggiose in materia di riqualificazione della spesa pubblica, di nuove entrate, di selettività nell’accesso alle agevolazioni sociali, di investimenti utili a riattivare la crescita economica, la creazione di lavoro e di contrasto alle diseguaglianze sociali mai così evidenti». Parola del segretario regionale della Cisl Claudio Ricciarelli, che ha insistito sulla necessità di rendere più equo, anche attraverso l’affermazione di un principio di progressività, il sistema fiscale comunale e di adeguare le fasce di esenzione per tutelare al meglio i redditi medi bassi. RELATIVAMENTE alla nuova tassa Iuc (Imposta unica comunale), la Cisl propone di contenere al minimo (1 per mille) l’aliquota relativa ai servizi indivisibili (Tasi) mentre per la dinamica della aliquota relativa alla nuova tassa sui rifiuti (Tari) si chiede di contenerla, rispetto alla precedente Tares, nei limiti dell’inflazione e di prevedere in ogni caso sistemi premiali, per cittadini e famiglie, utili a favorire la raccolta differenziata e il riutilizzo. Ricciarelli ha infine posto l’esigenza di qualificare al meglio i servizi sociali a partire da un potenziamento dei servizi per l’infanzia mentre dal sindacato dei pensionati è stata posta la esigenza di una gestione condivisa del Fondo per la non autosufficienza e servizi sociali più attenti alla fascia di popolazione più anziana e con più bassi redditi. Infine il segretario generale regionale Ulderico Sbarra ha fatto pressing sulla necessità di una azione dei Comuni al contrasto dell’ evasione ed elusione fiscale anche per recuperare risorse da destinare alla riduzione della pressione fiscale e al potenziamento dei servizi sociali. E’ BUIO TOTALE sul fronte dell’occupazione in Umbria. Forse rallenta la crisi dal punto di vista finanziario, ma la situazione lavorativa fa crac su quasi tutti i comparti dell’economia locale. I dati relativi al primo trimestre 2014 diffusi dall’Istat rivelano infatti un ulteriore peggioramento degli indicatori. Nel I trimestre si è arrivati a 51mila unità contro i 42mila di un anno fa. Parallelo il calo degli occupati, scesi da 362mila del I trimestre 2013 a 354mila di quest’anno. «Il tasso di disoccupazione balza così dal 10,5% di un anno fa al 12,6% , il più alto nel Centro Nord — sentenzia l’Istat — se si esclude il Lazio». Il tasso di occupazione cala dal 61,5% al 60,6%. PUNTUALE L’ANALISI del segretario generale della Cgil Mario Bravi: «Questa situazione disastrosa, accentuata dalla mancanza di risorse per la copertura della Cig in deroga, che rischia di rendere il dato ancora più devastante, testimonia il fatto che purtroppo abbiamo avuto ragione nel parlare poche settimane fa di “falsa ripartenza” dell’economia in Umbria, in occasione della presentazione del nostro rapporto Ires Cgil. Non può es- FORTI TIMORI MarioBravi(Cgil) commenta negativamentei dati Istatsull’economialocale PROFONDO ROSSO Il tasso di disoccupazione va dal 10,5% del 2013 al 12,6% Siamo i peggiori dopo il Lazio serci crescita, infatti, senza nuova occupazione o aumentando la precarietà del lavoro esistente. Da questo baratro si esce soltanto con una politica economica alternativa, che metta veramente al centro un Piano del Lavoro per l’Umbria». Secondo Bravi la situazione è veramente drammatica e sono ancora i numeri dell’Istituto di statistica a suscitare i commenti del sindacato: «Gli occupati — fa notare : nel I trimestre scendono dai 362mila del 2013 agli attuali 354mila, con una perdita secca di 8mila occupati. Aumentano di pari passo i disoccupati (+ 9mila unità), con il tasso di disoccupazione che balza dal 10,5% del 2013 al 12,6% attuale. Dopo il Lazio è il dato peggiore nel centro Italia. Un dato storico, che induce a serie riflessioni». Volendo infine fornire l’identikit del disoccupato tipo, l’incremento, diffuso su tutto il territorio nazionale, e in Umbria questa tendenza si accentua, interessa in quasi sei casi su dieci i giovani con meno di 35 anni. Il 58,6% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più. E nella maggior parte dei casi ha anche una laurea in tasca. Silvia Angelici FORMAZIONE ULTIMI GIORNI PER LE ISCRIZIONI ALLE LEZIONI ORGANIZZATE DA CONFCOMMERCIO Il corso Iter fa diventare agenti e rappresentanti di commercio · PERUGIA PER I GIOVANI che cercano sbocchi occupazionali come agenti e rappresentanti di commercio sta per partire un corso organizzato da Iter– Confcommercio, in calendario il 10 giugno. Avrà una durata di 90 ore e sarà articolato in lezioni pomeridiane, da svolgere due giorni la settimana. Per le iscrizioni, questi sono gli ultimi giorni utili per presentare domanda, e per ulteriori informazioni, rivolgersi agli uffici Iter ( 075-518491 – 7828509). Le iscrizioni possono essere effettuate anche presso le Associazioni territoriali di Confcommercio oppure on line, tramite il sito www.innovazioneterziario.it. Requisiti minimi di accesso al corso: diploma di scuola dell’obbligo (licenza elementare per i nati prima del 1952); possesso del regolare permesso di soggiorno per i cittadini extra comunitari. Chi è in possesso del diploma di Ragioneria o equipollente o diploma di laurea in materie economiche – giuridiche può esercitare la professione senza dover frequentare il corso. Principali argomenti: diritto civile e commer- ciale, legislazione tributaria e fiscale, legislazione previdenziale e assistenziale, disciplina contrattuale dell’agente di commercio, comunicazione, tecniche di vendita, marketing, orientamento al lavoro. Tutti i corsi sono calibrati sulla base delle specifiche esigenze degli imprenditori. Sono riconosciuti dalla Provincia di Perugia e dalla Regione; per questo hanno validità su tutto il territorio nazionale. Sono a numero chiuso; la frequenza è obbligatoria ed è consentita un’assenza massima del 25% delle ore del corso. CNA SOTTO ESAME 235 ATTIVITA’ MANIFATTURIERE: SEGNALATI ONERI IMPROPRI E SGRAVI MAI APPLICATI «Costi energetici delle imprese, bollette anomale» · PERUGIA di gas: dell’accisa agevolata beneficiano appena 51 imprese sulle 150 prese in esame. Sia nei contratti di energia elettrica che di gas naturale infine solo al 9% delle imprese manifatturiere viene applicata l’Iva ridotta prevista per esse. Anche il costo che le imprese di piccole dimensioni pagano per la materia prima energetica è sensibilmente più alto rispetto a quello concesso alle grandi aziende». BOLLETTE GONFIATE, oneri impropri per l’energia elettrica, Iva e accisa ordinarie sulle forniture di gas naturale pagate da aziende manifatturiere che avrebbero invece diritto alle aliquote ridotte. Per non parlare dei costi della materia prima. LO SCENARIO emerge dall’indagine che Benedetta Tribolati e Elisa Cinfrignini di Cna Umbria hanno condotto su 400 bollette di energia elettrica e gas naturale di altrettante imprese umbre rappresentative, sia per settore di appartenenza che per dimensioni, del tessuto produttivo della regione. 235 le imprese manifatturiere indagate, 115 quelle erogatrici di ser- vizi vari, 50 le aziende del settore delle costruzioni, di cui il 95% di micro e piccole dimensioni e il 5% di media grandezza. «Le anomalie che emergono sono rilevanti — afferma Pasquale Trottolini (nella foto con Roberto Giannangeli) —. L’indagine ha rilevato che solo al 20% delle imprese vengono applicati oneri corretti sulla bolletta elettrica. Non va meglio nei contratti per la fornitura «I RISULTATI dell’indagine — conclude Roberto Giannangeli, direttore di Cna Umbria — ci hanno confermato che c’è molto da fare. Ci stiamo muovendo anche sul fronte dei costi della materia prima con un progetto pilota che prevede gruppi d’acquisto».
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