Verbale del Senato Accademico - Dipartimento per il coordinamento

S.A. 01.07.2014
*******
Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 27, dello Statuto dell’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 157 del 07.07.2012
ed emanato ai sensi della Legge 30 dicembre 2010 n. 240.
VERBALE N° 12/2014
Seduta del 01.07.2014
Si riunisce alle ore 10,30.
P = Presente
A = Assente
AG = Assente giustificato
P
- Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente;
A
AG
x
Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento
Macroarea n. 1 scientifica tecnologica
- il prof. FRACASSI Francesco
x
- il prof. ALTOMARE Francesco
x
Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie
- il prof. MIANO Teodoro
x
- la prof.ssa SVELTO Maria
x
Macroarea n. 3 scienze mediche
- il prof. BATTAGLIA Michele
x
1
S.A. 01.07.2014
P
- la prof.ssa SERIO Gabriella
A
x
Macroarea n. 4 scienze umanistiche
- il prof. MASELLA Luigi
x
- la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse
x
Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche
- il prof. DELL’ATTI Vittorio
x
- il prof. DI RIENZO Massimo
x
Sede decentrata
- il prof. NOTARNICOLA Bruno,
x
Rappresentanti di area scientifico-disciplinare
Per i professori di I fascia
-
il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche)
x
-
la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche,
filosofiche, pedagogiche e psicologiche)
x
Per i professori di II fascia
- il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche)
x
- il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra)
x
-
la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità,
filologico-letterarie e storico artistiche)
x
- il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e
veterinarie)
x
- la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche)
x
Per i ricercatori
- il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche)
x
- il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche)
x
2
AG
S.A. 01.07.2014
P
- il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e
informatiche)
x
- il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali)
x
- il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche)
x
A
AG
Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo
- il sig. POLISENO Michele
x
- il sig. SILECCHIA Francesco
x
- il sig. CAMPOBASSO Rocco
x
Rappresentanti degli studenti
- il sig. ARDITO Vito
x
- il sig. DELMEDICO Pietro Paolo
x
- il sig. NUZZACCI Emanuele
x
- il sig. SECONDO Luigi
x
- il sig. CAVALLERA Pietro
x
Rappresentante dei dottorandi di ricerca
- la dott.ssa STRIPPOLI Nicoletta
x
Partecipano senza diritto di voto:

il Pro-Rettore vicario, Prof. Angelo Tursi, che in caso di assenza o
impedimento del Rettore presiede il Senato Accademico con diritto di voto;

il Direttore Generale, Avv. Gaetano Prudente, con funzioni di Segretario
verbalizzante.
Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il
Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato
Accademico.
3
S.A. 01.07.2014
Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta.
L’ordine del giorno è il seguente:
 Approvazione verbale riunione del 19.05.2014
 Comunicazioni del Rettore
I. AMMINISTRAZIONE
1.
2.
3.
4.
Nuovo Regolamento per la disciplina dei corsi di master universitari
Regolamento per la mobilità interuniversitaria di professori e ricercatori di ruolo
attraverso scambio contestuale ai sensi dell’ art. 7, comma 3, ultimo periodo, della
legge 30.12.2010, n. 240 e s.m.i.
Distretto tecnologico Dhitech Scarl: Regolamento per la disciplina della proprietà
intellettuale
Proroga funzioni Coordinatore corso di studio in “Scienze della comunicazione e
dell’animazione socio-culturale” – sede di Taranto
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
5.
Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
a.
e la Pontificia Universitas “Antonianum” di Gerusalemme: Protocollo esecutivo
programmi di cooperazione tra il Dipartimento di Scienze dell’antichità e del
tardo antico e la Facoltà di Scienze bibliche e archeologia “Studium biblicum
Francescanum” di Gerusalemme”
b.
(Dipartimento Jonico In "Sistemi Giuridici ed Economici Del Mediterraneo:
Societa', Ambiente, Culture") e La Scuola Sottufficiali Marina Militare, per Il
Corso Di Laurea In Scienze e gestione delle attività marittime (SGAM) presso
Mariscuola Taranto - A.A. 2014/2015
c.
(Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso) e
la Fondazione S. Raffaele di Roma
6.
7.
8.
d.
ed il Consorzio per lo Sviluppo dell’area conca barese S.C.A R.L.
e.
(Museo Orto Botanico) ed il Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia
Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
a.
(Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali), il Gal Colline Ioniche e
Parti Sociali: adesione
b.
l'Associazione Temporanea di Scopo (A.T.S.), Confindustria Taranto e
l'Associazione Distretto Produttivo dell'Ambiente e del Riutilizzo (DIPAR)
c.
il Comune di Taranto, la Confindustria-Taranto, la Camera di Commercio di
Taranto, il Politecnico di Bari, la Libera Università Maria Santissima Assunta di
Roma e l’ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto, per l’istituzione di un tavolo
tecnico volto alla definizione di un contratto di partenariato locale nell’ambito del
programma strategico “Europa 2020”
Accordo inter-istituzionale tra l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro (DSMBNOS), il
CNR - ITD di Palermo, l'Università degli Studi di Messina (DISGESI) ed il Centro di
Ricerca L3S di Hannover (Germania)
Accordo quadro tra la Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Tribunale Superiore
di Giustizia della Provincia di Entre Rios (Argentina): ratifica Decreto Rettorale
4
S.A. 01.07.2014
V.
STUDENTI E LAUREATI
9. Prova di conoscenza della lingua italiana per studenti stranieri
10. Proposta del Dipartimento Interateneo di Fisica “Michelangelo Merlin” di conferimento
attestato di benemerenza al sig. Angelo Mastrogiacomo, scomparso prematuramente
VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
11. Proposta di disattivazione del Centro interdipartimentale “per la ricerca e la
sperimentazione di biotecnologie nel trattamento dello scompenso cardiaco avanzato”
12. Centro Interuniversitario “L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su
Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni” (Adir): valutazione
adesioni
XI. OGGETTI DIVERSI
13. Ratifica Decreti Rettorali
a.
n. 1922 del 30.05.2014 (Accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro e l’Associazione Volontari Italiani del Sangue – AVIS)
VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
14.
Parere Conto Consuntivo Unico di Ateneo 2013
-
Varie ed eventuali
Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se
ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della
validità dell'adunanza.
Con il consenso unanime dei senatori presenti, hanno presenziato alla odierna
riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire,
ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, i
Dirigenti dei Dipartimenti amministrativi interessati o altro funzionario da loro delegato.
5
S.A. 01.07.2014/commem.
COMMEMORAZIONE LEONARDO LANEVE E GIUSTINIANO CARELLA
Il Rettore, in apertura di seduta, dà la triste notizia, che ha colpito profondamente la
comunità universitaria, della prematura scomparsa dello studente
Leonardo Laneve,
iscritto al II anno del Corso di laurea magistrale in Medicina delle Piante - Dipartimento di
Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, peraltro, in tragiche circostanze, durante
il soggiorno di studio Erasmus, in Polonia, informando circa i contatti già posti in essere
con le Autorità competenti per favorire il rientro della salma nel nostro Paese.
Egli informa, altresì, circa la prematura scomparsa del collega del personale
tecnico-amministrativo Giustiniano Carella - Dipartimento per gli studenti e la formazione
post laurea - Area Segreteria studenti di Scienze MM.FF.NN. e Scienze Biotecnologiche,
di cui ricorda la personalità e le apprezzate qualità.
Egli, profondamente dispiaciuto per l’accaduto, esprime profondo cordoglio e
sentimenti di vicinanza alle famiglie.
Il Senato Accademico si associa al messaggio di cordoglio del Rettore, dedicando
alla memoria di Leonardo Laneve e Giustiniano Carella un minuto di silenzio.
6
S.A. 01.07.2014/apprverb
APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA SEDUTA DEL 19.05.2014
Il Rettore sottopone all’approvazione del Senato Accademico il verbale relativo alla
riunione del 19.05.2014.
Il Senato Accademico, con l’astensione degli assenti alla suddetta riunione, approva
il verbale relativo alla succitata seduta.
7
S.A. 01.07.2014/comunic.
COMUNICAZIONI DEL RETTORE
Il Rettore dà lettura delle seguenti comunicazioni, allegate al presente verbale con il
numero 1, già poste a disposizione dei senatori:
A)
nota prot. n. 42114 del 10.06.2014, a firma del Coordinatore del Nucleo di
Valutazione di questo Ateneo, dott. Mario D’Amelio, concernente
“Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione (D. Lgs. n. 19/2012, artt. 12 e
14)”
B)
nota prot. n. 44492 del 20.06.2014 a firma del Coordinatore del Nucleo di
Valutazione di questo Ateneo, dott. Mario D’Amelio, concernente
“Relazione sull’attività amministrativa anno 2012”,
sottolineandone il particolare interesse nel quadro dello sviluppo delle attività future.
Egli, quindi, chiosa sulla recentissima “classifica della qualità delle Università”,
pubblicata sul “il Sole24ore”, valutandola piuttosto ingenerosa nei confronti dell’Ateneo
barese, considerato, in particolare, che sul posizionamento in graduatoria, riscontrato
basso anche per la stragrande maggioranza delle altre Università meridionali, incidono,
tra gli altri, rilevanti dati di contesto (criminalità, traffico, offerta culturale ecc.), che
determinano una percezione distorta della qualità dell’Accademia, quando, invece,
dovrebbero poter valere eventualmente quale stimolo al miglioramento da parte
dell’Amministrazione comunale di appartenenza. Egli, a tal riguardo, informa di aver
chiesto all’Ufficio statistico un approfondimento della questione de qua, i cui esiti
successivamente parteciperà a questo Consesso, attraverso lo sviluppo di una
simulazione depurata dei dati di contesto, quale migliore rappresentazione della realtà
didattica e di ricerca di questo Ateneo, meritorio di molti riconoscimenti, anche
internazionali, di particolare rilievo - citando, da ultimo, il successo conseguito da un
gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica nella prestigiosa competizione "Laboratory
for Computational Imaging Biomarkers” della Harvard Medical School di Boston -, oltre
che ottimamente posizionato nelle classifiche di ranking europeo. Egli coglie l’occasione
per ricordare l’avvio del percorso di censimento della ricerca, attraverso il sistema U-gov,
esprimendo fiducia acchè dopo la pausa estiva si possa concludere il monitoraggio della
produzione scientifica di tutti i docenti, per le successive valutazioni ritenute opportune.
Egli, quindi, aggiorna in merito alla problematica concernente il trattamento
accessorio del personale tecnico amministrativo, già illustrata in sede di comunicazioni
8
S.A. 01.07.2014/comunic.
nella riunione di questo Consesso del 26.06.2014, nuovamente oggetto della riunione di
contrattazione del 30.06 u.s., nelle more dell’incontro con i funzionari dell’Ufficio ispettivo
del MEF, fissato per il prossimo 7 luglio - cui parteciperà anche il Presidente del Collegio
dei Revisori dei Conti -, che auspica foriero di una soluzione condivisa in ordine alla
delicata questione de qua, mentre ribadisce la linea che intende perseguire, unitamente al
Sindaco del Comune di Bari, Antonio Decaro ed al Presidente della CRUI, Stefano
Paleari, di sollecitare il Governo ad estendere anche alle Università – circa una trentina
quelle attualmente coinvolte, a giustificazione del carattere generale della problematica di
che trattasi - le norme di sanatoria introdotte per Comuni e Regioni destinatari di analoghe
verifiche ispettive, anche di notevole entità.
Interviene il prof. Di Rienzo per chiedere notizie in ordine al provvedimento
ministeriale di ripartizione tra gli Atenei dei P.O. per l’anno 2014, che il Rettore fornisce,
ribadendo quanto riferito dal Ministro nell’assemblea CRUI del 19.06.2014, nell’ambito
dell’illustrazione degli interventi previsti per il sistema universitario nei prossimi mesi, circa
l’imminente emanazione del decreto di che trattasi, che dovrebbe prevedere la
reintroduzione della clausola di salvaguardia nella misura non inferiore al 20%. Egli
evidenzia, in proposito, gli effetti positivi della politica di revisione e razionalizzazione della
spesa avviata da questo Ateneo rispetto agli indicatori di riferimento ex D lgs. n. 49/2012,
a fronte, comunque, della sussistenza di questioni pendenti ancora da dirimere, tra cui la
problematica concernente gli “stabilizzandi”, informando, a tal proposito, di aver
convocato, per il giorno 8 luglio p.v., una riunione del Consiglio di Amministrazione ai fini,
tra l’altro, delle determinazioni conseguenti al parere reso dalla Funzione Pubblica nella
materia de qua.
Chiede ed ottiene la parola il prof. Angelini, il quale sottopone all’attenzione del
Consesso la problematica emersa con riferimento alla nuova bozza di bando per assegni
di tutorato, presentata nella riunione del Comitato di Ateneo Orientamento e Tutorato
(CAOT) del 28.05.2014, che ha ingenerato diverse contestazioni concernenti, in
particolare, la notevole riduzione del numero di assegni di tutorato ai Dipartimenti, in
specie, di area scientifica - che, per le loro peculiarità, richiederebbero interventi mirati per
il recupero della dispersione e dei fuori corso -, nonché l’aspetto per cui l’attribuzione degli
assegni viene determinata solamente sulla base della numerosità degli studenti afferenti
ai corsi di laurea dei Dipartimenti, quando, in precedenza, veniva valutata altresì
l’importanza del servizio reso, facendosi, pertanto, portavoce dell’esigenza che nelle sedi
9
S.A. 01.07.2014/comunic.
più opportune vengano ridiscussi i criteri di attribuzione degli assegni di tutorato e
rimodulata l’assegnazione per Dipartimento.
Il Rettore fornisce ulteriore chiarimenti in merito, informando di aver chiesto al CAOT
di ridiscutere la bozza di bando di che trattasi – considerate, tra l’altro, le diverse assenze
registrate nelle ultime riunioni di detto organismo – al fine di pervenire ad una soluzione
ampiamente condivisa in ordine alla questione de qua.
Vengono, quindi, richiesti dal prof. Caivano ulteriori chiarimenti circa lo stato dei
lavori della Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi
dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli
aspetti connessi, che il Rettore puntualmente fornisce. Egli, in particolare, nel ricordare
che la Commissione, nel corso della sua prima riunione, valutò come pregiudiziale
ottenere chiarezza sulla effettiva disponibilità di P.O. dal Piano straordinario associati,
formulando all’uopo apposita richiesta al Ministero, delinea l’indirizzo adottabile ove
trovasse conferma ufficiale l’orientamento ministeriale inteso ad imputare i 6,90 P.O. già
utilizzati per la chiamata di professori di II fascia alla dotazione di P.O. ordinaria, nel
senso di proporre che essi vengano spalmati in un arco temporale di tre-sei anni, a titolo
di penalità, perseguendo, in tal modo, la strada di una sorta di soluzione transattiva
rispetto ad un procedimento seguito da questo Ateneo in assoluta buona fede, se si
considera, tra l’altro, l’incertezza del quadro normativo di riferimento e l’intempestività
delle indicazioni ministeriali in merito.
Entra, alle ore 11,00, il sig. Cavallera.
Il prof. Cascione esorta, in ogni caso, alla massima celerità possibile nella materia
de qua, ricevendo dal Rettore chiarimenti sul fatto che l’accelerazione dei tempi potrà
essere garantita dall’adozione delle procedure semplificate delineate in sede CRUI e già
illustrate nel corso della riunione del 14.05.2014, mentre il prof. Stefanì rappresenta
l’opportunità di riconvocare a breve la predetta Commissione paritetica per il prosieguo
dei lavori, nonché ai fini dell’approfondimento della sopraipotizzata soluzione di “piano di
rientro” dei P.O. utilizzati dal Piano straordinario associati da imputarsi alla dotazione
ordinaria e della definizione di una proposta agile in materia, ottenendo l’immediato
assenso del Rettore e la disponibilità a convocare la Commissione de qua per il giorno 2
luglio p.v., alle ore 10,00.
Chiede ed ottiene la parola il prof. Notarnicola, il quale nel ricordare che, nella
riunione di questo Consesso del 20.12.2013, in sede di esame dell’argomento
concernente “Delibera del Consiglio del Dipartimento jonico in Sistemi giuridici ed
10
S.A. 01.07.2014/comunic.
economici del mediterraneo: società, ambiente, culture” del 21.01.2013 su nomina
componente interno per la valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di
ricercatore universitario per il SSD IUS-09 Istituzioni di Diritto Pubblico a seguito
dimissioni prof. F. Gabriele”, venne manifestato l’intendimento, già emerso in seno alla
Commissione Risorse, di sondare, attraverso la formulazione di apposito quesito al
Ministero, la possibilità di trasformare il posto di ricercatore di che trattasi in posto di
ricercatore a tempo determinato ex art. 24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010,
chiede ulteriori delucidazioni sugli sviluppi della questione de qua, che il Rettore fornisce,
dichiarando il proposito di verificare attraverso il competente Ufficio lo stato dell’arte della
suddetta questione, così come la possibilità di ribandire nella forma di posto di ricercatore
a tempo determinato ex art. 24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010 altro concorso
per il SSD di Oncologia medica andato deserto.
Il Senato Accademico prende nota.
11
S.A. 01.07.2014/p.1
I. AMMINISTRAZIONE
NUOVO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per
gli Studenti e la formazione post laurea – Area Master:
““L’Ufficio riferisce che la Commissione per la Formazione Post Laurea, nelle
riunioni del 05/05/2014 e /09/06/2014, ha approvato la bozza del testo del nuovo
Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari.
Il nuovo Testo Regolamentare è stato sottoposto all’esame di questo Consesso,
nella riunione del 10/06/2014, nel corso della quale sono state formulate osservazioni in
ordine ad alcuni articoli del Regolamento de quo (art. 6 Istituzione-Attivazione-Rinnovo,
art. 7 Finanziamento e gestione, art. 8 Master a distanza art. 10 Short Master
Universitari), nonché sono stati espressi suggerimenti circa l’opportunità di prestare
maggiore attenzione ai requisiti di qualità.
Questo Consesso ha altresì dato mandato alla Commissione per l’adeguamento
normativo, di concerto con la Commissione per la Formazione Post Laurea, di
approfondire, in tempi brevi, gli aspetti evidenziati nel corso della precitata riunione,
pervenendo alla stesura finale del Testo Regolamentare de quo.
La Commissione per l’adeguamento normativo e la Commissione per la Formazione
Post Laurea, riunitesi il 27 Giugno 2014, hanno approfondito gli aspetti precisati da questo
Consesso ed hanno approvato, all’unanimità, il Testo del nuovo Regolamento per la
disciplina dei Corsi di Master Universitari nella stesura allegata (all.n.1).
Nel corso della medesima riunione, le Commissioni hanno ampiamente discusso sul
gettito a favore del Bilancio autonomo di Ateneo, per tasse di iscrizione ai Master di I e II
Livello e Corsi di Alta Formazione e di Perfezionamento, che risulta così ripartito (come da
delibera assunta dal C.d.A. 30/12/2013):
 35% a favore del Bilancio autonomo;
 65% a favore delle esigenze di funzionamento dei predetti corsi,
evidenziando che questo attuale sistema di prelievo non incentiva la presentazione
di nuovi progetti.
Pertanto, le Commissioni chiedono al C.A. di valutare la possibilità di ridurre dal
35% al 30%
la quota a favore del Bilancio autonomo di Ateneo.
Le Commissioni hanno altresì esaminato la questione rilevazione presenze del
personale in servizio presso questo Ateneo per le attività tipizzate dei Master ed hanno
chiesto la rivisitazione dell’attuale sistema di rilevazione presenze fuori dell’orario di
lavoro, nel senso che per le attività tipizzate del Master la registrazione deve essere
accertata mediante il passaggio, in entrata ed in uscita, del tesserino magnetico
personale al fine di accertare che l’entrata e l’uscita del lavoratore avvenga in conformità
con la tipologia di attività che si dovrà svolgere nel Master.””
Egli invita, quindi, il prof. Di Rienzo a voler relazionare in merito.
Il prof. Di Rienzo illustra nel dettaglio i lavori della Commissione per l’adeguamento
normativo e della Commissione per la Formazione Post Laurea, riunitesi congiuntamente
12
S.A. 01.07.2014/p.1
il 27 giugno 2014, soffermandosi sulle principali modifiche al Regolamento de quo alla
luce delle osservazioni di questo Consesso del 10.06.2014 ed in particolare:

inserimento, all’art. 2, 2° comma, del riferimento per il quale
“L’Università garantisce, attraverso meccanismi di valutazione, la qualità, l’efficacia e
l’efficienza del progetto formativo, mediante gli strumenti definiti nel presente
Regolamento”;
ed al 3° comma del medesimo articolo della specifica del numero di ore (360) da
svolgere come didattica frontale sul totale di almeno 1500 ore relative alle attività
nelle quali si sviluppa il Master;

introduzione, all’art. 4, 9° comma, del riconoscimento dell’attività lavorativa svolta dal
corsista come equivalente al periodo di stage/tirocinio di cui al precedente comma,
come da seguente inciso:
“Tali periodi, su istanza dell’interessato, possono essere, in tutto o in parte, considerati
dal Comitato Tecnico Scientifico equivalenti all’attività lavorativa svolta, se coerenti
con il progetto formativo del Master”,
mentre, nell’ambito dello stesso articolo, il prodotto finale del candidato è stato reso
generico con il temine “elaborato” piuttosto che “tesi” in senso stretto;

previsione, all’art. 6, 1° comma, nella logica di semplificazione della procedura, che:
“Le proposte di istituzione ed attivazione dei Master universitari, avanzate in
conformità al presente Regolamento, adottato ex art. 45 comma 1 dello Statuto
dell’Università, da una delle Strutture universitarie o dai Centri, di cui all’art.55 dello
Statuto dell’Università, che dovranno gestire il Master e/o mettere a disposizione le
risorse e la logistica necessarie per le attività didattiche, sono disposte dal Rettore
previo parere del Senato Accademico”;
nonché, al 2°comma, del termine ordinatorio del 30 aprile di ciascun anno per la
presentazione delle proposte progettuali;

differente gestione dei residui di cui all’art. 7, 7° comma, prevedendo che:
“Al termine del corso, per un ulteriore anno, eventuali residui di gestione possono
essere utilizzati dal Coordinatore per iniziative coerenti con le finalità del Master. Al
termine di tale periodo, le quote residue restano nella disponibilità della Struttura
universitaria di gestione”,
mentre, per quanto attiene alle modalità di attribuzione degli incarichi di docenza di cui
ai commi successivi:
o
per gli interni, elevazione da 10 a 25 ore per discriminare tra affidamenti diretti
e procedure di bando di cui ai punti 1 e 2;
13
S.A. 01.07.2014/p.1
per gli esterni, previsione di cui al quart’ultimo comma - mutuata dall’art 3 del
Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica
integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art 23 della Legge n.
240/2010, emanato con D.R. n. 295 del 23.01.2013 - per la quale:
“Gli incarichi di insegnamento possono essere conferiti direttamente a soggetti
esterni in possesso di un significativo curriculum scientifico e professionale,
coerente con le attività formative del Corso”,

introduzione, all’art. 8, 1° comma, del tetto dei 2/3 delle attività formative svolte con
modalità telematica affinché il master sia considerato “a distanza”;

per quanto attiene agli Short master universitari, l’unica variazione è stata la
riformulazione del 1° comma dell’art. 12, analogamente al 1° comma dell’art. 6, come
segue:
“L'istituzione e l’attivazione dei corsi di Short Master universitari è disposta dal
Rettore, su proposta della Struttura universitaria proponente, previo parere del Senato
Accademico”.
Egli, infine, nel ricordare la delibera del Consiglio di Amministrazione del
30.12.2013, in ordine alla seguente ripartizione, a decorrere dall’anno accademico
2014/2015, del gettito a favore del bilancio autonomo di Ateneo per tasse di iscrizione ai
Master di I e II livello ed ai corsi di alta formazione e di perfezionamento:


35% a favore del bilancio autonomo
65% a favore delle esigenze di funzionamento dei predetti corsi di studio,
fa presente che nel corso della medesima riunione, le succitate Commissioni hanno
ampiamente discusso della problematica, evidenziando come tale sistema di prelievo non
incentivi la presentazione di nuovi progetti, chiedendo, pertanto al Consiglio di
Amministrazione di valutare la possibilità di riduzione dal 35 al 30% della quota a favore
del Bilancio autonomo di Ateneo.
Analogamente, in relazione alla rilevazione presenze del personale in servizio
presso questo Ateneo per le attività tipizzate dei Master, le stesse Commissioni hanno
chiesto la rivisitazione dell’attuale sistema di rilevazione presenze fuori dell’orario di
lavoro, nel senso che per le attività tipizzate del Master la registrazione deve essere
accertata mediante il passaggio, in entrata ed in uscita, del tesserino magnetico personale
al fine di accertare che l’entrata e l’uscita del lavoratore avvenga in conformità con la
tipologia di attività che si dovrà svolgere nel Master.
14
S.A. 01.07.2014/p.1
Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore, nel ringraziare lo stesso
docente e le succitati commissioni per il lavoro svolto, invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito.
Entra, alle ore 11,20, il sig. Delmedico.
Sull’argomento si svolge un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del quale
vengono da più parti formulate ulteriori proposte di modifica al testo regolamentare in
esame, che vengono illustrate nel dettaglio dai rispettivi proponenti. In particolare:

integrazione della denominazione del Regolamento con “e short master
universitari” e dell’intitolazione del titolo I con “ai sensi del Decreto Ministeriale
22 ottobre 2004 n. 270 e s.m.i.” (prof. Toma);

integrazione dell’art. 2, ultimo comma, con la locuzione “di cui almeno 720 da
svolgere come didattica frontale” (prof. Toma);

riformulazione, all’art. 3, del 9° comma, come segue (proff. Di Rienzo e Stefanì, su
richiesta prof. Toma):
“Per l’espletamento della procedura di selezione, la commissione esaminatrice,
nominata con Decreto del Direttore della struttura di gestione amministrativa,
sarà composta da non meno di tre membri effettivi e due supplenti scelti tra professori
e ricercatori di ruolo individuati dal Comitato Tecnico Scientifico”

ed analogamente, dell’art. 4, quart’ultimo comma, come segue:
“La prova finale consiste nella discussione di un elaborato, prodotto dal candidato
inerente ad una o più materie del Corso, dinanzi ad una Commissione, nominata con
Decreto del Direttore della struttura di gestione amministrativa e composta da tre
membri effettivi e due supplenti individuati dal Comitato Tecnico Scientifico.
Almeno uno dei membri effettivi deve essere diverso da coloro che compongono il
Comitato Tecnico Scientifico”;

lieve riformulazione dell’art. 6, 1° comma, come segue (Di Rienzo):
“L’istituzione e l’attivazione dei Master universitari, sulla base di proposte
avanzate in conformità al presente Regolamento, adottato ex art. 45 comma 1 dello
Statuto dell’Università, da una delle Strutture universitarie o dai Centri, di cui all’art.55
dello Statuto dell’Università, che dovranno gestire il Master e/o mettere a disposizione
le risorse e la logistica necessarie per le attività didattiche, è disposta dal Rettore
previo parere del Senato Accademico”;

su proposta del Rettore:
o
integrazione dell’art. 7, 3° comma, per il quale “I Master devono essere
interamente autofinanziati. La copertura finanziaria delle spese necessarie
all’attivazione e allo svolgimento del corso è assicurata:”, come segue:
a.
dai contributi dei frequentanti anche attraverso utilizzo del grant
derivante dalla conversione della restituzione delle somme agli
15
S.A. 01.07.2014/p.1
studenti che concludano i propri studi nella durata legale del
corso di laurea;
o
riformulazione del 5° e del 7° comma ed analogamente dei commi
corrispondenti
dell’art.
12
del
Titolo
II
Short
Master
Universitari,
rispettivamente, come segue:
L’Amministrazione Centrale trattiene non oltre il 35 per cento della quota di
iscrizione. La quota residua, non oltre il 65 per cento, viene assegnata alla
Struttura universitaria proponente entro tre mesi dalla data di inizio delle attività
formative del corso, e il relativo utilizzo viene affidato al Coordinatore del
Master, secondo quanto riportato nel piano finanziario.
…..
In ogni caso una quota variabile tra il 5 e 10 per cento della quota residua
potrà essere destinata alla Struttura universitaria proponente per le attività
integrate di funzionamento del Master.
o
inserimento, alla fine del seguente periodo del medesimo articolo, della
locuzione “salvo rinuncia”
Il trattamento economico orario per l’attività di docenza e di supporto tecnicocontabile e amministrativo è determinato secondo quanto previsto dalle vigenti
disposizioni di riferimento;
o
nonché, al comma successivo, su richiesta del sig. Silecchia, della dizione “e
amministrativo” dopo “Tecnico-contabile”.
Nel corso del dibattito, vengono, inoltre, adeguatamente approfonditi alcuni aspetti
di particolare rilievo, quali le procedure di istituzione, attivazione e rinnovo di cui al
novellato art. 6, nella direzione della semplificazione, che i proff. Di Rienzo e Stefanì
chiariscono ulteriormente, evidenziando la previsione di cui all’art. 45, comma 1, dello
Statuto per la quale “I Master universitari sono attivati secondo norme e procedure
disciplinate da apposito regolamento approvato dal Senato Accademico, previo parere
favorevole del Consiglio di Amministrazione, ed emanato dal Rettore”, mentre l’istituzione
ed attivazione dei corsi, ai sensi dell’art. 6, 1° comma, del Regolamento in esame,
“….sulla base di proposte avanzate in conformità al Regolamento, è disposta dal Rettore
previo parere del Senato Accademico”. In particolare, il prof. Stefanì giustifica la deroga,
nel caso di specie, alla previsione statutaria ex art. 28, comma 2, lett. l), sulla quale il
Rettore richiama l’attenzione, per cui “Il Consiglio di Amministrazione delibera l’istituzione,
l’attivazione…di corsi, … previo parere obbligatorio e/o proposta del Senato Accademico”,
16
S.A. 01.07.2014/p.1
in ragione della natura di norma speciale del surrichiamato art. 45 dello Statuto in
combinato disposto con l’art. 6 del testo regolamentare.
Viene, inoltre, evidenziata l’importanza dei meccanismi di valutazione mediante gli
strumenti definiti nel Regolamento, al fine di garantire la qualità, l’efficacia e l’efficienza
dei progetti formativi (art. 2). A tale riguardo, il prof. Angelini svolge considerazioni sul
meccanismo di rinnovo “automatico” di cui agli ultimi due commi dell’art. 6, prospettando
la possibilità di acquisire un parere, per esempio, da parte del Nucleo di Valutazione,
mentre il prof. Di Rienzo, nel richiamare la previsione dell’ultimo comma dell’art. 7, per la
quale:
“Al momento della conclusione del corso il Coordinatore dovrà predisporre
un’apposita rendicontazione e redigere una relazione sulle attività svolte da trasmettere
alla Commissione Post Laurea unitamente al bilancio consuntivo, alle indagini sugli esiti
occupazionali dei corsisti delle edizioni precedenti e ai questionari somministrati ai corsisti
per verificarne il grado di soddisfazione”,
ritiene preferibile l’inserimento della locuzione “perché ne riferisca al Senato
Accademico”.
Al termine del dibattito, il Rettore pone ai voti il testo del nuovo Regolamento per la
disciplina dei Corsi di Master Universitari e Short Master Universitari, così come sopra
modificato, nonché la richiesta delle succitate Commissioni di invitare il Consiglio di
Amministrazione a valutare le proposte della Commissione per l’adeguamento normativo
e della Commissione per la Formazione Post Laurea in ordine alla possibilità di riduzione
della quota a favore del Bilancio autonomo di Ateneo e di rivisitazione dell’attuale sistema
di rilevazione presenze del personale in servizio presso questo Ateneo per le attività
tipizzate del Master.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il D.P.R. n. 162/1982;
VISTA
la Legge del 19 novembre 1990, n. 341;
VISTO
il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 “Modifiche al
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica
degli Atenei approvato con Decreto del Ministro dell’Università e
della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3 novembre 1999, n.509 e
s.m.i.”;
VISTO
lo Statuto di Ateneo, in particolare l’art. 45;
17
S.A. 01.07.2014/p.1
VISTO
il Regolamento Didattico di Ateneo dell’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro, emanato con D.R. n. 4318 del 12.11.2013, in
particolare l’art. 8;
VISTO
il Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari,
emanato con D.R. n. 297 del 23.01.2013;
VISTE
le proprie delibere del 14.05 e 10.06.2014;
VISTA
la bozza del testo del nuovo Regolamento per la disciplina dei
Corsi di Master Universitari così come riformulato, a seguito della
succitata delibera del 10.06.2014, dalla Commissione per
l’adeguamento normativo di concerto con la Commissione per la
Formazione Post Laurea, nella riunione del 27.06.2014;
VISTO
il Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e
didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art
23 della Legge n. 240/2010, emanato con D.R. n. 295 del
23.01.2013;
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione del 30.12.2013, in
ordine alla ripartizione, a decorrere dall’anno accademico
2014/2015 del gettito a favore del bilancio autonomo di
Ateneo…per tasse di iscrizione ai Master di I e II livello ed ai corsi
di alta formazione e di perfezionamento…
- 35% a favore del bilancio autonomo
- 65% a favore delle esigenze di funzionamento dei predetti corsi di
studio…;
UDITA
l’illustrazione del prof. Di Rienzo in ordine alle proposte delle
predette Commissioni sulle modifiche al testo regolamentare de
quo, nonchè sulla richiesta al Consiglio di Amministrazione di
valutare la possibilità di riduzione dal 35 al 30% della quota a
favore del Bilancio autonomo di Ateneo e di rivisitazione
dell’attuale sistema di rilevazione presenze del personale in
servizio presso questo Ateneo per le attività tipizzate del Master;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito e le ulteriori proposte
di modifica al succitato testo di Regolamento,
DELIBERA
18
S.A. 01.07.2014/p.1

di approvare, subordinatamente al parere favorevole del Consiglio di Amministrazione,
il nuovo Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari e Short Master
Universitari, nella formulazione di seguito riportata;

di invitare il Consiglio di Amministrazione a valutare le proposte della Commissione
per l’adeguamento normativo e della Commissione per la Formazione Post Laurea in
ordine alla possibilità di riduzione della quota a favore del Bilancio autonomo di
Ateneo e di rivisitazione dell’attuale sistema di rilevazione presenze del personale in
servizio presso questo Ateneo per le attività tipizzate del Master:
“”REGOLAMENTO DEI MASTER UNIVERSITARI E SHORT MASTER UNIVERSITARI
TITOLO I
Master Universitari ai sensi del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270 e s.m.i.
Articolo 1. Definizioni
L’Università promuove percorsi formativi finalizzati a formare figure altamente e
professionalmente specializzate che garantiscano un efficace apprendimento di
conoscenze e competenze, adeguate alle esigenze del mercato del lavoro e delle
professioni, aperti a chi abbia conseguito la laurea o la laurea specialistica o magistrale,
alla conclusione dei quali è rilasciato il titolo di Master universitario di primo o di secondo
livello, ai sensi del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270 e successive modifiche e
integrazioni del Regolamento Didattico di Ateneo e del presente Regolamento.
Per Docente dell’Università si intende il Professore di ruolo di I fascia, di II fascia
e il Ricercatore Universitario a tempo indeterminato e determinato, nonché gli Assistenti
del ruolo ad esaurimento.
Per Coordinatore si intende il Docente proponente dell’Università che assume
l’iniziativa di proporre e realizzare un Corso.
Per Esperto si intende chi, in possesso dei requisiti di elevata qualificazione
scientifica e/o professionale, è chiamato a svolgere attività didattica nell’ambito del
Master.
Per Corsista si intende il soggetto che, in possesso del titolo di studio richiesto,
frequenta un Master.
Per Uditore si intende il soggetto ammesso a frequentare l’intero Corso di Master
o singoli moduli, pur non essendo in possesso del titolo di studio o dei requisiti previsti
per l’accesso.
Per Partecipante si intende il soggetto che ha la facoltà di iscrizione a singoli
moduli didattici del Master.
Per Strutture universitarie proponenti si intendono i Dipartimenti di didattica e di
ricerca, le Scuole, i Centri definiti dall’art.55 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro.
Articolo 2. Norme generali
I Master si sviluppano secondo attività di didattica frontale e di altre forme di
addestramento, studio guidato e didattica anche in modalità e-learning, di livello adeguato
al grado di perfezionamento e di formazione che si intende perseguire.
19
S.A. 01.07.2014/p.1
L’Università garantisce, attraverso meccanismi di valutazione, la qualità,
l’efficacia e l’efficienza del progetto formativo, mediante gli strumenti definiti nel presente
Regolamento.
All’insieme delle attività suddette, integrate da un periodo di attività pratiche
(stage/tirocinio), funzionali ai medesimi obiettivi e all’impegno da riservare allo studio e
alla preparazione individuale, per un totale di almeno 1500 ore, di cui almeno 360 da
svolgere come didattica frontale, corrisponde l’acquisizione da parte degli iscritti di almeno
60 crediti formativi universitari (CFU) complessivi, oltre a quelli acquisiti per conseguire la
laurea o la laurea specialistica o magistrale, distribuiti, di norma, nell’arco di un anno
accademico.
A fronte di comprovate esigenze, possono essere istituiti Master di durata
biennale per un insieme di attività pari ad almeno 3000 ore, corrispondenti ad almeno
120 crediti formativi universitari (CFU), di cui almeno 720 da svolgere come didattica
frontale.
Articolo 3. Ammissione ai Master universitari
I Master universitari di primo livello sono aperti a coloro che risultino in possesso
di:
- titolo di studio universitario di durata almeno triennale (secondo gli ordinamenti
precedenti il D.M. 509/99);
- laurea conseguita ai sensi del D.M. 509/99;
- laurea conseguita ai sensi del D.M. 270/04;
- titolo di pari valore rilasciato all’estero, riconosciuto idoneo dal Consiglio Scientifico del
corso ai soli limitati fini dell’iscrizione al corso;
- come previsto dalla Legge 8 gennaio 2002, n.1, i diplomi conseguiti, in base alla
normativa precedente, dagli appartenenti alle professioni sanitarie di cui alla Legge 26
febbraio 1999, n. 42, e legge 10 agosto 2000, n. 251, sono validi ai fini dell’accesso ai
Master di area sanitaria;
- ogni altro titolo di studio previsto dalla normativa vigente che consenta l’accesso ai
Master universitari.
I Master universitari di secondo livello sono aperti a coloro che risultino in
possesso di:
- laurea conseguita secondo gli ordinamenti precedenti al D.M. 509/99;
- laurea specialistica conseguita ai sensi del D.M. 509/99;
- laurea magistrale conseguita ai sensi del D.M. 270/04;
- titolo di pari valore rilasciato all’estero, riconosciuto idoneo dal Consiglio Scientifico del
corso ai soli limitati fini dell’iscrizione al corso.
Può essere ammessa l’iscrizione ai Master, in qualità di uditore, anche a soggetti
privi dei requisiti previsti per l’accesso, nella percentuale massima del 20 per cento dei
Corsisti. In tal caso, al termine del corso, all’uditore sarà rilasciato un attestato di
partecipazione per le attività formative effettivamente svolte senza l’obbligo di sostenere
né verifiche di profitto né esami finali.
All’uditore, che abbia conseguito nelle more della frequenza del corso, i requisiti
previsti per l’ammissione al Master, in regola con la frequenza, previa autorizzazione del
Comitato Tecnico Scientifico, è consentito il passaggio allo status di “Corsista”.
Ove il bando di ammissione al Master lo preveda, è possibile l’iscrizione a singoli
moduli didattici in qualità di Partecipante. Al Partecipante viene rilasciato un attestato per
la parte del Corso frequentata e per le attività formative effettivamente seguite.
Ai Master possono essere ammessi coloro che sono in possesso di un titolo di
studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo ai soli fini dell’ammissione al Master da
20
S.A. 01.07.2014/p.1
parte del Comitato Tecnico Scientifico, nel rispetto degli accordi internazionali vigenti,
sulla base del titolo originale corredato di dichiarazione di valore tradotta e autorizzata
dalle Autorità diplomatiche.
Gli studenti in mobilità, in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso al
Master, possono iscriversi a singoli moduli, sostenerne le verifiche e ottenere le relative
certificazioni. L’aspetto economico soggiace alla normativa vigente prevista dal
Regolamento Tasse e Contributi.
L’ammissione al Master è subordinata al superamento di una prova di selezione
(test psicoattitudinale, colloquio motivazionale, altro, così come determinato dal bando) e
all’esame dei titoli scientifici e professionali indicati nel bando.
Per l’espletamento della procedura di selezione, la commissione esaminatrice,
nominata con Decreto del Direttore della struttura di gestione amministrativa, sarà
composta da non meno di tre membri effettivi e due supplenti scelti tra professori e
ricercatori di ruolo individuati dal Comitato Tecnico Scientifico.
Espletate le prove di ammissione la Commissione cura la redazione della
graduatoria di merito e la trasmissione della stessa al Rettore per l’approvazione.
Nel caso in cui il Master non preveda un numero massimo di iscritti, su proposta
del Coordinatore, il Rettore può prevedere l’iscrizione diretta al Master di tutti coloro che
nei termini previsti dal bando abbiano prodotto domanda di ammissione.
Non è consentita la contemporanea iscrizione ad un Master e a Corsi di Laurea
vecchio ordinamento, Laurea, Laurea specialistica/magistrale, Scuole di specializzazione,
Dottorati di ricerca/Scuole di dottorato, ulteriori Master, TFA (Tirocinio Formativo Attivo) e
PAS (Percorso Abilitante Speciale), Corsi di specializzazione per il sostegno didattico agli
alunni con disabilità e Corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina non
linguistica in lingua straniera ed altro.
L’incompatibilità non si applica per quei corsi o attività formative per i quali si
sono concluse tutte le attività didattiche e/o di tirocinio e lo studente è in debito delle sole
prove di verifica e/o della prova finale. Sono fatte salve le disposizioni di incompatibilità
stabilite da specifiche norme.
Gli iscritti ad altro corso di studio potranno presentare istanza di sospensione
degli studi alla Segreteria Studenti di riferimento per tutta la durata legale del corso di
Master.
La violazione della norma comporta l’annullamento automatico dell’iscrizione al
Master.
Articolo 4. Iscrizione - Frequenza- Conseguimento del titolo finale
Gli iscritti al Master sono tenuti al pagamento annuale della quota di iscrizione e
dei contributi utilizzando la procedura indicata nel Bando di ammissione.
Le quote di iscrizione sono differenziate per i diversi Master sulla base della
specificità del percorso formativo e degli obiettivi del Corso, anche in relazione al
particolare settore occupazionale al quale si riferiscono e sono stabilite nella proposta di
istituzione del Master.
L’importo della quota di iscrizione annuale può essere eventualmente
dilazionato in un massimo di quattro rate. La prima rata, pari ad almeno il 50% della quota
annua complessiva, deve essere versata all’atto dell’iscrizione. Le restanti rate devono
essere perentoriamente versate entro 60, 90 e 120 giorni.
In caso di iscrizione e successiva rinuncia a proseguire il Master, l’interessato è
tenuto a darne comunicazione scritta al Rettore e al Coordinatore del Master; in nessun
caso potrà essere restituito quanto già versato.
21
S.A. 01.07.2014/p.1
Solo in caso di revoca del Corso di Master, l’Università degli Studi di Bari
provvederà a rimborsare ai candidati la quota versata ad eccezione dell’imposta di bollo e
del contributo richiesto all’atto della presentazione della domanda di ammissione.
La frequenza alle attività formative del corso di Master è obbligatoria e non deve
essere inferiore all’80 per cento delle attività didattiche complessive del corso. Il
conseguimento dei crediti formativi è subordinato ad eventuali verifiche periodiche di
accertamento delle competenze acquisite in relazione agli ambiti seguiti.
Non è consentita la sospensione degli obblighi di frequenza dal Master.
I progetti formativi per l’istituzione e l’attivazione del Master dovranno prevedere
un periodo di stage/tirocinio presso enti o aziende del settore di interesse disciplinare o un
periodo di equivalente attività pratica, svolta in Italia o all’Estero, della durata minima di
300 ore (pari a 12 crediti formativi universitari).
Tali periodi, su istanza dell’interessato, possono essere, in tutto o in parte,
considerati dal Comitato Tecnico Scientifico equivalenti all’attività lavorativa svolta, se
coerenti con il progetto formativo del Master.
Il conseguimento del titolo di Master universitario è subordinato al superamento
delle eventuali verifiche periodiche e di una prova finale di accertamento delle
competenze complessivamente acquisite, tenuto anche conto dell’attività di
stage/tirocinio; alla prova finale sono attribuiti almeno 3 CFU. La valutazione della prova
finale è espressa in “ conseguito/conseguito con merito/conseguito con lode”.
La prova finale consiste nella discussione di un elaborato, prodotto dal
candidato inerente ad una o più materie del Corso, dinanzi ad una Commissione,
nominata con Decreto del Direttore della struttura di gestione amministrativa e
composta da tre membri effettivi e due supplenti individuati dal Comitato Tecnico
Scientifico. Almeno uno dei membri effettivi deve essere diverso da coloro che
compongono il Comitato Tecnico Scientifico.
La prova finale può essere ripetuta una sola volta.
A conclusione del Master, agli iscritti che abbiano adempiuto agli obblighi
didattico-amministrativi, superata la prova finale e che siano in regola con il pagamento
della quota di iscrizione, dei contributi e del costo del diploma, viene rilasciato il titolo di
Master a firma del Rettore e del Direttore Generale.
Ai fini della valutazione delle attività formative del Master, coloro che hanno
regolarmente compiuto il percorso compilano un apposito questionario sui risultati
complessivi e sul livello qualitativo delle attività svolte.
Articolo 5. Organi del Master
Sono Organi del Master: il Comitato Tecnico Scientifico e il Coordinatore del
corso di Master.
Il Comitato Tecnico Scientifico ha la responsabilità organizzativa del Master e
garantisce il regolare svolgimento delle attività didattiche. E’ composto dal Coordinatore e
da un numero non inferiore a sei membri, almeno la metà dei quali docenti universitari e
ricercatori di ruolo dell’Ateneo. Possono inoltre farne parte docenti e ricercatori in servizio
presso altre Università, anche estere, ed esperti in possesso di titoli scientifici e
professionali coerenti con gli obiettivi formativi del Corso.
Il Comitato Tecnico Scientifico è responsabile della qualità didattico-scientifica
del Master, predispone il piano didattico, cura e organizza le modalità di ammissione, le
prove di verifica intermedie e la prova finale.
La responsabilità del Coordinamento di ciascun Master è assunta da un docente
o ricercatore di ruolo di una delle Strutture universitarie che avanza la proposta di
istituzione ed attivazione del Master.
22
S.A. 01.07.2014/p.1
E’ ammessa la contemporanea funzione di coordinatore in più corsi di Master, o
fra corsi di Master e corsi di Short Master di cui al titolo II del presente Regolamento.
Articolo 6. Istituzione - Attivazione - Rinnovo
L’istituzione e l’attivazione dei Master universitari, sulla base di proposte
avanzate in conformità al presente Regolamento, adottato ex art. 45 comma 1 dello
Statuto dell’Università, da una delle Strutture universitarie o dai Centri, di cui all’art.55
dello Statuto dell’Università, che dovranno gestire il Master e/o mettere a disposizione le
risorse e la logistica necessarie per le attività didattiche, è disposta dal Rettore previo
parere del Senato Accademico.
Le proposte progettuali di istituzione ed attivazione di ciascun Master, previo
parere espresso dalla competente Commissione per la Formazione Post Laurea,
articolate esclusivamente seguendo le procedure informatiche previste nella piattaforma
riservata al CINECA, possono essere presentate nel termine ordinatorio del 30 aprile di
ciascun anno e devono illustrare gli obiettivi formativi specifici e gli sbocchi occupazionali
delle figure che si intendono formare.
Ciascuna proposta progettuale deve indicare:
i nominativi dei docenti interni a cui attribuire gli incarichi di docenza, tenuto conto
che almeno il 50% delle ore di docenza deve essere svolto da personale
docente/ricercatore dell’Ateneo;
l’indicazione del personale interno o esterno destinato alla gestione amministrativa
di supporto all’attività amministrativa e didattica (tutor d’aula);
le modalità di ammissione al Master;
le modalità di svolgimento delle verifiche periodiche e della prova finale alla quale
vanno attribuiti almeno 3 CFU;
il numero massimo di uditori ammissibili (se previsti);
il numero massimo di partecipanti (se previsti);
sede del corso, durata e modalità di svolgimento dello stage/tirocinio;
gli eventuali enti e soggetti esterni disposti a collaborare a vario titolo allo
svolgimento del corso;
il piano finanziario che, tenuto conto del contributo richiesto agli iscritti e di altri
eventuali finanziamenti, descriva in modo dettagliato tutte le spese necessarie per
il funzionamento del Corso.
Per i Master di area medica dovrà essere presentata l’avvenuta autorizzazione
della direzione generale delle aziende o delle strutture ospedaliere pubbliche o private allo
svolgimento da parte degli allievi del Master di tutte le attività cliniche, diagnostiche e
strumentali, anche su pazienti, se previste nel programma formativo e didattico.
I Master universitari già istituiti possono essere riattivati negli anni accademici
successivi, con decreto del Rettore, su proposta del Coordinatore del Master, approvata
dalla Struttura universitaria già proponente, previo parere della Commissione per la
Formazione Post Laurea.
Qualora la richiesta di rinnovo differisca dalla originaria proposta istitutiva, la
riattivazione del Master sarà disposta previa approvazione della Struttura universitaria già
proponente e del parere della Commissione Post Laurea.
Articolo 7. Finanziamento e Gestione
La gestione contabile dei Master è affidata alla Struttura universitaria
proponente.
23
S.A. 01.07.2014/p.1
Laddove il Master preveda la partecipazione di soggetti e/o enti esterni, la
gestione è affidata comunque alla Struttura universitaria proponente dell’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro, salvo accordi o convenzioni che prevedano modalità differenti.
I Master devono essere interamente autofinanziati. La copertura finanziaria delle
spese necessarie all’attivazione e allo svolgimento del corso è assicurata:
b.
dai contributi dei frequentanti anche attraverso utilizzo del grant
derivante dalla conversione della restituzione delle somme agli
studenti che concludano i propri studi nella durata legale del
corso di laurea;
c.
da eventuali erogazioni a ciò finalizzate da parte di soggetti esterni.
Le quote di iscrizione dei frequentanti sono versate sul conto unico di Ateneo.
L’Amministrazione Centrale trattiene non oltre il 35 per cento della quota di
iscrizione. La quota residua, non oltre il 65 per cento, viene assegnata alla Struttura
universitaria proponente entro tre mesi dalla data di inizio delle attività formative del corso,
e il relativo utilizzo viene affidato al Coordinatore del Master, secondo quanto riportato nel
piano finanziario.
Il Consiglio di Amministrazione definisce, in sede di bilancio di previsione,
eventuali variazioni alla quota da destinare al Bilancio autonomo dell’Amministrazione
Centrale.
In ogni caso una quota variabile tra il 5 e 10 per cento della quota residua
potrà essere destinata alla Struttura universitaria proponente per le attività integrate di
funzionamento del Master.
Al termine del corso, per un ulteriore anno, eventuali residui di gestione possono
essere utilizzati dal Coordinatore per iniziative coerenti con le finalità del Master. Al
termine di tale periodo, le quote residue restano nella disponibilità della Struttura
universitaria di gestione.
Laddove sia prevista l’erogazione di borse di studio da parte di soggetti e/o enti
esterni destinate a coprire le tasse di iscrizione, le relative somme sono versate sul conto
unico di Ateneo.
L’attribuzione degli incarichi di docenza nei corsi di Master Universitari viene
effettuata nel rispetto dei principi di seguito riportati:
I professori e i ricercatori possono svolgere attività didattiche retribuite nei corsi
di Master Universitari previo assolvimento del proprio individuale impegno didattico.
Le modalità di attribuzione degli incarichi di docenza sono le seguenti:
1.
le attività formative o seminariali di durata non superiore alle 25 ore sono
considerate attività occasionali direttamente attribuibili dal Comitato Tecnico
Scientifico che provvederà a fissarne il compenso nel rispetto delle disponibilità
finanziarie previste nel piano finanziario del Master;
2.
gli incarichi di docenza di durata superiore alle 25 ore sono attributi nel rispetto
della normativa vigente in tema di affidamenti e contratti per attività di
insegnamento.
Per tutti i soggetti regolarmente incaricati a svolgere attività nel Master, la
retribuzione è consentita solo previa attestazione dell’attività svolta, resa dal
Coordinatore.
Il trattamento economico orario per l’attività di docenza e di supporto tecnicocontabile e amministrativo è determinato secondo quanto previsto dalle vigenti
disposizioni di riferimento, salvo rinuncia.
Tale trattamento, compatibilmente con il piano finanziario presentato, non può
essere inferiore a euro 41,05 lordi/ora e superiore ad euro 100,00 lordi/ora. Il trattamento
economico per attività di Tutoraggio d’aula e supporto Tecnico-contabile e
amministrativo è determinato in euro 30,00 lordi/ora.
24
S.A. 01.07.2014/p.1
Il trattamento economico può essere diversamente disciplinato da apposita
delibera del Consiglio di Amministrazione o da quanto specificatamente disposto da
apposite convenzioni per Master attivati in collaborazione con enti pubblici, nazionali,
sovranazionali o con privati.
Le eventuali spese per la progettazione e il coordinamento del corso di Master
non potranno superare il 10% delle entrate previste e comunque fino ad un massimo di
euro 7.000,00 lordi.
Sono escluse le spese di progettazione per i Master rinnovati, di cui all’art.6 del
presente Regolamento.
Gli incarichi di insegnamento possono essere conferiti direttamente a soggetti
esterni in possesso di un significativo curriculum scientifico e professionale, coerente con
le attività formative del Corso.
Possono svolgere attività didattica i dirigenti ed il personale tecnico
amministrativo dell’Università degli Studi di Bari, in possesso di adeguati requisiti
professionali. Le norme dell’art 23 della legge 240 del 30 dicembre 2010 e s.m.i. e il
relativo Regolamento di Ateneo costituiscono norme di principio nell’affidamento degli
incarichi per le attività di insegnamento.
Gli oneri relativi al pagamento dei corrispettivi a favore dei docenti a contratto e
quelli relativi a rimborsi e/o erogazione di compensi a favore del personale esterno,
personale tecnico amministrativo e dirigente che ha tenuto lezioni, seminari e/o
conferenze, gravano esclusivamente sui fondi di pertinenza del corso.
Al momento della conclusione del corso il Coordinatore dovrà predisporre
un’apposita rendicontazione e redigere una relazione sulle attività svolte da trasmettere
alla Commissione Post Laurea, perché ne riferisca al Senato Accademico, unitamente
al bilancio consuntivo, alle indagini sugli esiti occupazionali dei corsisti delle edizioni
precedenti e ai questionari somministrati ai corsisti per verificarne il grado di
soddisfazione.
Articolo 8. Master a distanza
Il Master è considerato a distanza se si avvale di forme di didattica telematica per
almeno 2/3 delle attività formative svolte; è considerato in modalità mista
(presenza/distanza) se le attività didattiche, frontali e telematiche, vengono utilizzate
congiuntamente.
Per le attività formative a distanza dovranno essere specificate le modalità di
svolgimento delle prove, sia in itinere sia finali, e di valutazione che garantiscano
l’identificazione del candidato.
Articolo 9. Master congiunti
Allo scopo di favorire lo sviluppo e lo scambio delle conoscenze, rafforzare la
cooperazione, sostenere l’integrazione fra sistemi universitari, anche nello spazio della
formazione internazionale, nonché il rapporto con le esigenze del mondo dell’impresa,
delle arti e delle professioni, possono essere istituiti ed attivati Master congiunti in
accordo e/o collaborazione con altre università e/o con Organismi italiani ed esteri,
pubblici e privati.
I Master congiunti sono disciplinati da specifiche convenzioni e accordi di
collaborazione e dai principi del presente Regolamento.
Ai sensi dell’ordinamento vigente, viene rilasciato il titolo di Master universitario
anche congiuntamente con altri atenei italiani e stranieri.
25
S.A. 01.07.2014/p.1
Nel caso di Master congiunto, il titolo, fatte salve le disposizioni dei singoli Paesi
esteri partner nei Master congiunti, ha pari valore legale.
TITOLO II
Short Master universitari
Articolo 10. Short Master universitari
Per Short Master universitari si intendono i corsi di studio di livello avanzato,
progettati per l'immediata spendibilità, organizzati anche per classi di fruitori omogenei per
interessi formativi e/o di professione, di competenze specialistiche e trasversali, articolati
in lezioni, workshop tematici di approfondimento, seminari di ampliamento delle
competenze, anche con formula weekend. Lo Short Master universitario può utilizzare
anche modalità didattiche che alternino sessioni di aula e utilizzo di piattaforme di
formazione online.
Articolo 11. Principi generali
Gli Short Master universitari sono orientati essenzialmente al mondo del lavoro
allo scopo di favorire esigenze di aggiornamento e acquisizione di nuove
competenze.
Gli Short Master universitari adottano metodologie didattiche che valorizzano le
maturate esigenze lavorative e accrescono la professionalità dei singoli partecipanti
anche rispetto alle esigenze competitive del mercato. Agli Short Master universitari
possono iscriversi coloro che risultano essere in possesso di:
diploma universitario di durata almeno triennale (secondo gli ordinamenti
precedenti il D.M.509/99)
laurea conseguita secondo gli ordinamenti precedenti al D.M. 509/99;
laurea specialistica o quinquennale a ciclo unico, conseguita ai sensi del D.M.
509/99;
laurea magistrale conseguita ai sensi del D.M. 270/04;
titolo di pari valore rilasciato all’estero, riconosciuto valido dal Coordinatore del
Corso.
Agli Short Master universitari possono essere altresì ammessi i candidati che
non siano in possesso di uno dei titoli di studio elencati, previa valutazione ed
approvazione della Direzione del Corso, purché abbiano maturato un’esperienza
professionale di almeno un biennio 2 (iscrizione all’albo professionale, attività certificata e
quant’altro ).
Al termine del corso, verrà rilasciata apposita certificazione sulle competenze
acquisite a coloro che avranno frequentato almeno l’80% dell’attività formativa e
superato un questionario di valutazione finale.
Articolo 12. Istituzione ed Attivazione
L'istituzione e l’attivazione dei corsi di Short Master universitari è disposta dal
Rettore, su proposta della Struttura universitaria proponente, previo parere del Senato
Accademico.
In caso di rinnovo con progetto non modificato, previa valutazione positiva della
Commissione per la Formazione Post Laurea, il corso viene istituito con decreto rettorale.
26
S.A. 01.07.2014/p.1
I corsi di Short Master universitari possono essere attivati a seguito
dell’identificazione di specifiche esigenze formative da parte di committenti esterni (enti,
aziende, società, ordini professionali, associazioni e quant’altro).
I corsi di Short Master universitari possono essere realizzati in collaborazione
con enti esterni pubblici o privati, aziende, società, consorzi, banche e quant’altro.
Le proposte progettuali di istituzione ed attivazione dello Short Master possono
essere presentate senza vincoli di scadenza.
Ciascuna proposta di istituzione e attivazione deve indicare:
gli obiettivi formativi e le finalità del corso, soprattutto in relazione al particolare
settore occupazionale/professionale di riferimento;
il progetto generale di articolazione delle singole attività formative, con
l’indicazione del numero di ore di attività didattica frontale ed integrata (lezione
frontale, laboratorio, tirocini, seminari, workshop, testimonial etc.), nonché dei
rispettivi contenuti formativi e dei docenti proponenti (almeno 2 docenti
dell’Università degli Studi di Bari che garantiscano il loro impegno nell’attività
didattica, di cui uno assume la funzione di Direttore del corso di Short Master);
la sede o le sedi di svolgimento delle attività. La sede didattica può essere
opportunamente individuata anche all’esterno e sull’intero territorio regionale;
le modalità e i requisiti di ammissione e la predisposizione del questionario di
valutazione finale;
la durata, per un massimo di 100 ore, corrispondenti a 4 CFU, anche articolate con
la formula weekend, non necessariamente continuativi;
il numero massimo degli iscrivibili al Corso, nonché l’eventuale numero minimo di
iscrivibili per l’attivazione del corso di Short Master;
il piano finanziario del corso di Short Master, con l’indicazione della quota di
iscrizione e dei relativi contributi.
Le quote di iscrizione dei frequentanti sono versate sul conto unico di Ateneo.
L’Amministrazione Centrale trattiene non oltre il 35 per cento della quota di
iscrizione. La quota residua, non oltre il 65 per cento, viene assegnata alla Struttura
universitaria proponente e il relativo utilizzo viene affidato al Direttore del Master, secondo
quanto riportato nel piano finanziario.
Il Consiglio di Amministrazione definisce, in sede di bilancio di previsione,
eventuali variazioni alla quota da destinare al Bilancio autonomo dell’Amministrazione
Centrale.
In ogni caso una quota variabile tra il 5 e 10 per cento della quota residua
potrà essere destinata alla Struttura universitaria proponente per le attività integrate di
funzionamento dello Short Master.
Al termine del corso, per un ulteriore anno, eventuali residui di gestione possono
essere utilizzati dal Direttore per iniziative di ricerca e didattica coerenti con le finalità dello
Short Master. Al termine di tale periodo, le quote residue sono assorbite al bilancio dell’
Amministrazione Centrale.
La gestione dei servizi di segreteria degli Short Master potrà essere affidata ad
un tutor individuato dal Direttore del corso, anche in collaborazione con la committenza
esterna.
Articolo 13. Organi dello Short Master
Sono Organi dello Short Master: il Comitato Tecnico Scientifico e il Direttore del
corso di Short Master.
Il Comitato Tecnico Scientifico ha la responsabilità organizzativa dello Short
Master e garantisce il regolare svolgimento delle attività didattiche. E’ composto dal
27
S.A. 01.07.2014/p.1
Direttore e da un numero non inferiore a due membri. Il Comitato Tecnico Scientifico è
responsabile della qualità didattico-scientifica dello Short Master.
La responsabilità della Direzione dello Short Master è assunta da un docente di
ruolo di una delle Strutture universitarie che avanza la proposta di istituzione ed
attivazione dello stesso.
Articolo 14. Comunanza e Riconoscimento Titolo
Il percorso didattico dello Short Master universitario potrà essere utile nel
percorso formativo per il conseguimento del titolo di Master universitario di I o di II
Livello, istituiti ed attivati da questa Università.
Il Corsista potrà chiedere che vengano valutati i crediti acquisiti negli Short
Master attivati presso questa Università, che concorrano al raggiungimento del numero
dei CFU necessari per il conseguimento del titolo di Master universitari di I e II livello.
Tale riconoscimento dovrà essere deliberato dal Comitato Tecnico Scientifico del
Master per il quale si richiede il relativo titolo, che terrà conto dei settori di affinità degli
Short Master universitari frequentati dall’interessato.
Articolo 15. Norme finali e transitorie
Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si rinvia alla
normativa generale in materia, allo Statuto di Ateneo ed al Regolamento Didattico di
Ateneo””.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
28
S.A. 01.07.2014/p.2
I. AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO PER LA
MOBILITÀ INTERUNIVERSITARIA
DI
PROFESSORI E
RICERCATORI DI RUOLO ATTRAVERSO SCAMBIO CONTESTUALE AI SENSI
DELL’ART. 7, COMMA 3, ULTIMO PERIODO, DELLA LEGGE 30.12.2010, N. 240 E
S.M.I.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione – Divisione Personale Docente:
““L’art. 7, comma 3, della Legge 30.12.2010, n. 240, così come modificato dall’art. 1,
comma 461 della Legge 27.12.2013 n. 147, recita: La mobilità interuniversitaria è altresì
favorita prevedendo la possibilità di effettuare trasferimenti di professori e ricercatori
consenzienti attraverso lo scambio contestuale di docenti in possesso della stessa
qualifica tra due sedi universitarie, con l'assenso delle università interessate.
Nell’adunanza del 4 marzo 2014 il Collegio dei Direttori di Dipartimento ha
deliberato la costituzione di una Commissione, composta dai proff.ri Battaglia M., Di
Rienzo M., Fanelli A., Fenicia G. e Perrone R., con il compito di individuare criteri e regole
per la valutazione delle istanze relative allo scambio contestuale di professori e ricercatori
universitari di cui al succitato articolo 7 della Legge 240/2010.
La succitata Commissione ha messo a punto un testo regolamentare per
l’interscambio de quo tenendo conto anche della nota ministeriale n. 1242 del 2 agosto
2011 che forniva indicazioni operative in materia di mobilità dei professori e ricercatori in
applicazione dell’art. 7 comma 3 della Legge 240/2010, emessa prima che detto istituto
venisse abrogato dalla Legge n. 35/2012 (poi reintrodotto dalla citata Legge n. 147/2013).
Per completezza di informazione l’ufficio fa presente di aver comunque chiesto al
Ministero la conferma dell’iter procedurale indicato nella suddetta nota e se, nell’ambito
della mobilità di che trattasi, ai fini della valutazione dei soggetti in uscita e dei soggetto in
entrata permangano prescrizioni di spesa e secondo quali indicatori. La risposta non è
giunta ma, considerata la necessità di procedere speditamente nell’adozione del
regolamento onde valutare le istanze già pervenute, si è comunque proceduto a redigere
la bozza di regolamento alla luce di quanto indicato nella succitata nota MIUR, ad
eccezione dell’ultimo comma riguardante la prescrizione di spesa in quanto fa riferimento
a disposizione normativa non più in vigore (comma 4 dell’art. 51 della Legge n. 449/97).
Si riporta pertanto il testo nella formulazione proposta:
REGOLAMENTO PER LA MOBILITA’ INTERUNIVERITARIA DI PROFESSORI E
RICERCATORI DI RUOLO ATTRAVERSO SCAMBIO CONTESTUALE
Art. 7 Comma 3, ultimo periodo, Legge del 30.12.2010, n. 240 e s.m.i.
Art. 1 – Ambiti di applicazione
Il presente regolamento disciplina la mobilità interuniversitaria contestuale di
professori ordinari, professori associati confermati e ricercatori confermati ai sensi
dell’art.7 comma 3, ultimo periodo, della Legge del 30.12.2010 n. 240 e s.m.i che recita:
29
S.A. 01.07.2014/p.2
La mobilità interuniversitaria è altresì favorita prevedendo la possibilità di effettuare
trasferimenti di professori e ricercatori consenzienti attraverso lo scambio contestuale di
docenti in possesso della stessa qualifica tra due sedi universitarie, con l'assenso delle
università interessate.
Art. 2 - Dichiarazione di disponibilità allo scambio
I professori e i ricercatori di cui all’art. 1 dichiarano la propria disponibilità allo
scambio utilizzando l’ apposita modulistica pubblicata sul sito istituzionale dell’ Università
degli Studi di Bari, di seguito Ateneo, intestata e inviata a entrambe le Università coinvolte
nello scambio, allegando curriculum scientifico e didattico e ogni altro documento ritenuto
utile.
Le istanze, corredate da documentazione e copia di un documento di
riconoscimento, devono essere presentate all’Ateneo dagli interessati, preferibilmente
tramite PEC all’indirizzo: [email protected], entro il 31 luglio di ogni anno.
Art. 3 - Valutazione delle dichiarazioni di disponibilità allo scambio da parte
dei Dipartimenti
L’ufficio personale competente acquisisce le istanze pervenute entro il termine di cui
all’art. 2 e, verificata la possibilità dello scambio contestuale, le trasmette ai Dipartimenti
coinvolti entro il successivo 30 settembre.
Il/I Consiglio/i di Dipartimento dell’Ateneo coinvolto/i nello scambio entro il
successivo 30 novembre valuta/no le proposte di scambio in base alle proprie esigenze
didattiche, scientifiche e, ove richiesta, assistenziali delle proprie strutture, in osservanza
dei criteri di seguito elencati:
 numerosità dei docenti e ricercatori dei Settori Scientifico-Disciplinari del/i
Dipartimento/i coinvolti nello scambio contestuale;
 carico didattico dei docenti dei SS.SS.DD. coinvolti;
 sostenibilità dell’offerta formativa del Dipartimento/i coinvolto/i;
 garanzia di svolgimento da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita di almeno un
triennio di servizio, corrispondente al periodo della programmazione triennale alla
quale gli Atenei devono attenersi ai sensi della normativa vigente, prima della data di
collocamento a riposo per limiti di età, prevedendo comunque anche la possibilità di
scambi nell’ambito del triennio della programmazione triennale per docenti che
assicurino un periodo equivalente di servizio presso la struttura di destinazione.
 valutazione del curriculum scientifico e didattico e, ove richiesta, dell’attività
assistenziale dell’interessato;
 congruità dell’attività scientifica dell’interessato con le linee di ricerca del dipartimento;
 valutazione dell’ attività didattica e scientifica eventualmente svolta nell’ambito di
convenzioni di cui all’art. 6, comma 11, della Legge 240/2010 stipulate con altri atenei;
 rispetto dell’incompatibilità di cui all’art. 18 lettera b) della Legge 240/2010 e del
Codice dei Comportamenti nella Comunità Accademica dell’Ateneo.
Nell’eventualità che nello stesso Dipartimento il numero delle dichiarazioni di
disponibilità allo scambio in entrata sia superiore a quello in uscita, il Consiglio di
Dipartimento procede alla valutazione comparativa degli interessati sulla base dei criteri
sopra indicati.
Nel caso in cui lo scambio contestuale non avvenga nello stesso Dipartimento, il
Dipartimento che si esprime favorevolmente al trasferimento di un proprio docente o
ricercatore in assenza di scambio con pari soggetto in entrata, deve prendere
espressamente atto nella relativa delibera di Consiglio che non acquisirà personale per
interscambio.
30
S.A. 01.07.2014/p.2
La delibera del Consiglio di Dipartimento è assunta col voto favorevole della
maggioranza degli aventi diritto a partecipare alla seduta.
Con voto espresso dalla maggioranza degli aventi diritto, il Dipartimento può
decidere di non approvare il trasferimento in questione motivandone le ragioni rispetto alle
proprie esigenze didattiche e scientifiche e ai profili degli aspiranti al trasferimento in
entrata.
Art. 4 – Approvazione definitiva dello scambio
Le operazioni di scambio sono sottoposte all’acquisizione del parere favorevole e
vincolante del Nucleo di valutazione di Ateneo con riferimento all’impatto dello scambio
sui requisiti necessari previsti dalla normativa vigente rispetto ai corsi di studio inseriti
nell’offerta formativa dell’Ateneo.
L’approvazione definitiva della proposta di scambio avviene a seguito di delibere dei
rispettivi Organi di Governo delle Università interessate complete dell’indicazione dei
nominativi del personale interessato e dei rispettivi riflessi in ordine a quanto evidenziato
al comma 1, con l’autorizzazione alla mobilità e l’indicazione della presa di servizio che
deve avvenire in pari data.
Il trasferimento tramite scambio contestuale è disposto con provvedimento del
Rettore e con effetto dal primo novembre successivo alla data del provvedimento ovvero
da data anteriore in base alle esigenze didattiche e previo accordo con l’altra Università
coinvolta nella procedura di scambio
Art. 5 – Norme transitorie e finali
In prima applicazione, tutte le domande di scambio contestuale pervenute prima
dell’entrata in vigore del presente regolamento, devono essere riformulate con l’apposita
modulistica e saranno valutate secondo quanto previsto dal presente regolamento; per
esse la data dell’eventuale trasferimento può decorrere dal primo novembre 2014 ovvero
da data anteriore in base alle esigenze didattiche e previo accordo con l’altra Università
coinvolta nella procedura di scambio.
Il presente Regolamento entra in vigore dal giorno successivo all'emanazione del
decreto rettorale ed è pubblicato sul sito web dell’Ateneo.
In merito al sopra riportato testo l’ufficio, ritenendo necessaria nell’ambito dello
scambio contestuale la garanzia della sostenibilità finanziaria, propone che l’art.4 del testo
regolamentare in discussione, prevedendo la verifica di detta sostenibilità da parte del
Consiglio di Amministrazione, sia così formulato:
Art. 4 – Approvazione definitiva dello scambio
Le operazioni di scambio sono sottoposte all’acquisizione del parere favorevole e
vincolante del Nucleo di valutazione di Ateneo con riferimento all’impatto dello scambio
sui requisiti necessari previsti dalla normativa vigente rispetto ai corsi di studio inseriti
nell’offerta formativa dell’Ateneo.
L’approvazione definitiva della proposta di scambio avviene a seguito di delibere
assunte dai rispettivi Organi di Governo delle Università coinvolte complete
dell’indicazione dei nominativi del personale interessato, dei rispettivi riflessi in ordine a
quanto evidenziato al comma 1 e tenuto conto da parte del Consiglio di
Amministrazione anche della sostenibilità finanziaria. La relativa autorizzazione
deve prevedere altresì l’indicazione della presa di servizio dei docenti interessati
che deve avvenire in pari data.
Il trasferimento tramite scambio contestuale è disposto con provvedimento del
Rettore e con effetto dal primo novembre successivo alla data del provvedimento ovvero
31
S.A. 01.07.2014/p.2
da data anteriore in base alle esigenze didattiche e previo accordo con l’altra Università
coinvolta nella procedura di scambio
In merito all’articolo 5 si ritiene opportuno proporre la seguente formulazione:
5 - Norme finali e transitorie
In prima applicazione, le domande di scambio contestuale pervenute prima
dell’entrata in vigore del presente regolamento che non contengano tutti i dati
necessari alla valutazione delle stesse dovranno essere integrate con i dati
mancanti ovvero potranno essere riformulate utilizzando l’apposita modulistica e
saranno valutate secondo quanto previsto dal presente regolamento; per esse la data dell’
eventuale trasferimento può decorrere dal primo novembre 2014 ovvero da data anteriore
in base alle esigenze didattiche e previo accordo con l’altra Università coinvolta nella
procedura di scambio.
Il presente Regolamento entra in vigore dal giorno successivo all'emanazione del
decreto rettorale ed è pubblicato sul sito web dell’Ateneo.””
Egli, quindi, fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alla tematica de qua e, nel
sottolineare l’importanza che la mobilità interuniversitaria - di cui alla surriportata
disposizione legislativa ex art. 7, comma 3, ultimo periodo, reintrodotta dall’art. 1, comma
461, della Legge 27.12.2013 n. 147, dopo l’iniziale abrogazione con la Legge 04.04. 2012,
n. 35, di conversione del D.L. 09.02.2012, n. 5 - costituisca uno strumento di attrattività di
risorse per questo Ateneo, contemperando, pertanto, le esigenze dei singoli istanti con
quelle delle strutture di didattica e di ricerca e perseguendo la migliore collocazione del
personale in mobilità in relazione alle esigenze scientifiche e didattiche degli Atenei
coinvolti, evidenzia che, per quanto il principio insito nella suddetta norma trovi immediata
applicazione, i molteplici profili da valutare in ordine alla problematica de qua rendono
opportuna la definizione di criteri e regole per la valutazione delle istanze di interscambio
attraverso un testo regolamentare ad hoc. Egli, a tal proposito, ricorda che con nota prot.
n. 1242 del 02.08.2011, il MIUR, nel ritenere necessario monitorare le operazioni di
scambio, aveva richiesto che le stesse venissero realizzate a seguito delle opportune
valutazioni da parte degli organi competenti prevedendo:




l’acquisizione della disponibilità da parte dei professori o ricercatori interessati allo
scambio;
la formalizzazione della proposta di scambio a seguito di delibere assunte dalle
competenti strutture didattiche e di ricerca, di provenienza e di destinazione dei
professori o ricercatori interessati allo scambio;
l’acquisizione del parere favorevole e vincolante del Nucleo di valutazione di Ateneo
con riferimento all’impatto dello scambio sui requisiti necessari previsti dalla normativa
vigente rispetto ai corsi di studio inseriti nell’offerta formativa dell’ateneo;
l’approvazione definitiva della proposta di scambio a seguito di delibere dei rispettivi
organi di governo, complete dell’indicazione dei nominativi del personale interessato e
dei rispettivi riflessi in ordine a quanto evidenziato al punto precedente, con
32
S.A. 01.07.2014/p.2
l’autorizzazione alla mobilità e l’indicazione della presa di servizio che deve avvenire
in pari data
precisando, inoltre, che, stante l’esigenza di contenimento delle spese per assegni fissi
del personale, gli Atenei avrebbero potuto procedere agli scambi esclusivamente con
riferimento a soggetti in ingresso che avessero un trattamento stipendiale non superiore a
quello dei soggetti in uscita.
Egli, a tal proposito, fa presente che, con nota prot. n. 39923 del 30.05.2014, a firma
del Direttore Generale di questa Università, si è richiesto al MIUR di precisare se la
suddetta nota “sia confermata nelle sue indicazioni operative e se, nell’ambito della
procedura di mobilità di che trattasi, ai fini della valutazione dei soggetti in uscita e dei
soggetti in entrata, permangano prescrizioni di spesa e secondo quali indicatori”, mentre
informa che al momento risultano pervenute una trentina circa di domande di mobilità,
comunicando, peraltro, di essere stato personalmente destinatario di un atto di diffida con
richiesta di procedere attraverso decretazione d’urgenza, adducendo che questa
Università avrebbe bloccato le procedure di mobilità, nelle more dell’adozione di un
apposito Regolamento in materia, ostacolando, in tal modo, un procedimento addirittura
favorito dalla legge.
Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Si svolge sull’argomento un ampio dibattito, nel corso del quale il prof. Di Rienzo,
esprime solidarietà al Rettore per quanto testè comunicato e difende le prerogative degli
Organi di governo nella materia de qua, Organi che non possono essere spogliati della
competenza a valutare la coerenza, a livello di sistema, delle istanze di interscambio,
nell’ottica della vantaggiosità complessiva per l’Ateneo rispetto alle esigenze di didattica e
ricerca e della salvaguardia della qualità e della sostenibilità finanziaria, né coercitati da
forme di intimidazione che paiono più come abuso nell’esercizio del diritto da parte dei
portatori d’interesse. Egli sottolinea, ad adiuvandum, che nell’ambito delle istanze già
pervenute non sussiste esatta corrispondenza tra le domande in entrata e quelle in uscita
– per esempio con riferimento ai Dipartimenti uscenti ed entranti – evidenziando, altresì,
la circostanza che, in quanto presentate dopo il 1° novembre, l’operatività dell’eventuale
trasferimento dovrebbe decorrere dall’anno accademico successivo, come prescritto nel
Regolamento di Ateneo in materia di mobilità dei docenti. Egli reputa in ogni caso
pregiudiziale ottenere chiarezza, come richiesto nel surrichiamato quesito posto al MIUR,
circa l’attuale applicabilità della regola sull’equivalenza economica tra il soggetto in
ingresso e quello uscente, ritenendo, in generale - anche sulla scorta di un precedente in
33
S.A. 01.07.2014/p.2
materia, concernente il “trasferimento congiunto di professori ordinari dall’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro alla LUISS Guido Carli di Roma (Prof. Mario Telò) e dalla LUISS
Guido Carli di Roma all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Prof. Ugo Villani)” di cui
riferisce sinteticamente i termini – che il Ministero, nel richiedere, sul piano applicativo,
che sussista esatta corrispondenza stipendiale tra i soggetti interessati allo scambio,
interpreti restrittivamente la norma dettata dal legislatore in materia di mobilità
interuniversitaria. Egli invita a riflettere, altresì, sull’incidenza in termini di P.O che
potrebbe scaturire ove la differenza di costo docente risultasse a carico dell’Ateneo.
Il prof. Battaglia, nell’associarsi alle considerazioni espresse dal prof. Di Rienzo,
illustra brevemente i lavori della Commissione - costituita, nell’adunanza del 04.03.2014,
da parte del Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole, “con il compito di
individuare criteri e regole per la valutazione delle istanze relative allo scambio
contestuale di professori e ricercatori universitari di cui al succitato articolo 7 della Legge
240/2010 e s.m.i.” – ai fini della predisposizione della prima bozza di Regolamento per la
mobilità interuniversitaria di professori e ricercatori di ruolo attraverso scambio
contestuale”, riportata in narrativa, mentre il prof. Crescenzo, cui si associano i proff.
Jacquet, Da Molin e Stefanì, rappresenta l’opportunità di acquisire in merito al suddetto
Regolamento il preventivo parere del Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di
Scuole, considerata la natura interna allo stesso della predetta Commissione istruttoria. In
particolare la prof.ssa da Molin ravvisa l’opportunità, nelle more dell’adozione del
Regolamento de quo, di procedere all’istruzione da parte del competente Ufficio delle
istanze pervenute; il prof. Stefanì ritiene che le surrichiamate istruzioni MIUR, di cui alla
nota prot. n. 1242 del 02.08.2011, continuino a trovare applicazione, tenuto conto che la
norma reintrodotta nell’art. 7, comma 3, ultimo periodo della Legge n. 240/2010 ha la
medesima formulazione di quella originaria, abrogata nel 2012, rappresentando
l’importanza di tutelare, attraverso una regolamentazione ad hoc, le superiori esigenze
dell’Ateneo attraverso un’analisi dettagliata di quanto l’Ateneo “guadagna” e “perde” dagli
interscambi di che trattasi; la prof.ssa Serio evidenzia l’importanza che i Dipartimenti, ai
fini delle valutazioni di competenza, siano ampiamente edotti della circostanza che lo
scambio non deve essere realizzato necessariamente tra soggetti appartenenti alle
medesime aree scientifiche, quanto inglobato entro una politica generale di Ateneo, in
funzione programmatoria.
Il Rettore, quindi, riassume le considerazioni emerse e, nel motivare la scelta di
sottoporre tempestivamente all’attenzione di questo Consesso la prima bozza del
34
S.A. 01.07.2014/p.2
Regolamento in oggetto, acchè maturasse consapevolezza in ordine alla problematica de
qua, anche a seguito delle deliberazioni già assunte in materia da parte di altri Atenei – tra
cui cita le Università di Foggia, che ha proposto un “pacchetto” complessivo di scambio
contestuale, e Salerno - condivide l’opportunità di acquisire preliminarmente il parere del
Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole sul Regolamento de quo. Egli,
altresì, propone di dare mandato ai competenti Uffici dei Dipartimenti Risorse Umane e
Organizzazione e Gestione Risorse Finanziarie di procedere alla ricognizione
complessiva delle istanze di mobilità interuniversitaria ex art. 7, comma 3 della Legge n.
240/2010 pervenute, con quantificazione dei connessi aspetti finanziari, da sottoporre
all’attenzione di questo Consesso, mentre, manifesta l’intendimento di trasmettere, fin
d’ora, ai Dipartimenti interessati le deliberazioni in materia finora pervenute da parte delle
Università di Foggia e Salerno nonché le eventuali ulteriori che dovessero pervenire nel
mentre.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge 30.12.2010, n. 240 ed in particolare l’art. 7, comma 3,
ultimo periodo, che recita “La mobilità interuniversitaria è altresì
favorita prevedendo la possibilità di effettuare trasferimenti di
professori e ricercatori consenzienti attraverso lo scambio
contestuale di docenti in possesso della stessa qualifica tra due
sedi universitarie, con l’assenso delle università interessate”;
VISTA
la Legge 04.04. 2012, n. 35, di conversione del D.L. 09.02.2012,
n. 5, abrogativa del succitato art. 7, comma 3, ultimo periodo,
successivamente reintrodotto dall’art. 1, comma 461, della Legge
27.12.2013 n. 147;
VISTA
la nota MIUR prot. n. 1242 del 02.08.2011, con la quale vengono
fornite informazioni ed indicazioni operative ai fini dell’applicazione
dell’art. 7, comma 3, ultimo periodo della Legge n. 240/2010;
VISTA
la nota prot. n. 39923 del 30.05.2014, a firma del Direttore
Generale di questa Università, con la quale si chiede al MIUR di
precisare se la suddetta nota MIUR n. 1242/2011 “sia confermata
nelle sue indicazioni operative e se, nell’ambito della procedura di
mobilità di che trattasi, ai fini della valutazione dei soggetti in
uscita e dei soggetti in entrata, permangano prescrizioni di spesa
e secondo quali indicatori”;
35
S.A. 01.07.2014/p.2
CONSIDERATO
che, nell’adunanza del 04.03.2014, il Collegio dei Direttori di
Dipartimento e Presidenti di Scuole ha deliberato di costituire una
Commissione “con il compito di individuare criteri e regole per la
valutazione delle istanze relative allo scambio contestuale di
professori e ricercatori universitari di cui al succitato articolo 7
della Legge 240/2010 e s.m.i.”;
VISTA
la prima bozza di Regolamento per la mobilità interuniversitaria di
professori e ricercatori di ruolo attraverso scambio contestuale”,
predisposta dalla suddetta Commissione;
UDITA
l’informativa resa dal Rettore;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito;
CONSIDERATI
i molteplici profili da valutare in ordine alla problematica de qua,
con precipuo riferimento all’impatto dello scambio sui requisiti
previsti dalla normativa vigente rispetto ai corsi di studio inseriti
nell’offerta formativa dell’Ateneo, nonché all’impatto finanziario, in
relazione all’indicazione ministeriale, di cui alla succitata nota, che
ammette lo scambio esclusivamente “con riferimento a soggetti in
ingresso che abbiano un trattamento stipendiale non superiore a
quello dei soggetti in uscita”, che rendono opportuna la definizione
di criteri e regole per la valutazione delle istanze di interscambio di
che trattasi;
RAVVISATA
l’opportunità di acquisire in merito al suddetto Regolamento il
preventivo parere del Collegio dei Direttori di Dipartimento e
Presidenti di Scuole, considerata la natura interna allo stesso della
predetta Commissione istruttoria;
CONDIVISA
l’opportunità di dare mandato ai competenti Uffici dei Dipartimenti
Risorse Umane e Organizzazione e Gestione Risorse Finanziarie
di procedere alla ricognizione complessiva delle istanze di mobilità
interuniversitaria ex art. 7, comma 3 della Legge n. 240/2010
pervenute, con quantificazione dei connessi aspetti finanziari,
nel riaffermare le proprie prerogative nella materia de qua, circa la definizione in via
preliminare di criteri e regole per la valutazione delle istanze relative allo scambio
contestuale ex art. 7, comma 3 della Legge n. 240/2010,
DELIBERA
36
S.A. 01.07.2014/p.2

di acquisire preliminarmente il parere del Collegio dei Direttori di Dipartimento e
Presidenti di Scuole sulla bozza del Regolamento per la mobilità interuniversitaria di
professori e ricercatori di ruolo attraverso scambio contestuale”, predisposta dalla
Commissione a tal fine nominata dal medesimo Collegio;

di dare mandato ai competenti Uffici dei Dipartimenti Risorse Umane e
Organizzazione e Gestione Risorse Finanziarie di procedere alla ricognizione
complessiva delle istanze di mobilità interuniversitaria ex art. 7, comma 3 della Legge
n. 240/2010 pervenute, con quantificazione dei connessi aspetti finanziari, da
sottoporre all’attenzione di questo Consesso;

di prendere atto dell’intendimento del Rettore di trasmettere, fin d’ora, ai Dipartimenti
interessati le deliberazioni in materia finora pervenute da parte delle Università di
Foggia e Salerno e delle eventuali ulteriori che dovessero pervenire nel mentre.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
37
S.A. 01.07.2014/p.3
I. AMMINISTRAZIONE
DISTRETTO TECNOLOGICO DHITECH SCARL: REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA
DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Servizio Trasferimento
Tecnologico ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio ricorda che il 20.12.2005 è stato costituito il Distretto Tecnologico Dhitech
S.c.a r.l., e che il Consiglio di Amministrazione di questa Università, nella seduta del
28.10.2008, deliberò l’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro allo stesso
Distretto con una partecipazione pari al 4,71% del capitale sociale.
L’Ufficio ricorda altresì che il Consiglio di Amministrazione di questa Università, nella
riunione del 22/05/2012, designò, quale rappresentante dell'Università di Bari nel
Consiglio di Amministrazione del predetto Distretto, la prof.ssa Angela Agostiano, ai fini
della nomina da parte dell’Assemblea dei soci.
L’Ufficio informa che, con nota del 5.06.2014, è stata convocata, per il giorno 27
giugno 2014, l’Assemblea dei Soci del Distretto Dhitech, nel cui ordine del giorno è
riportato, al punto 4) il seguente argomento:
4) Regolamento proprietà intellettuale. Determinazioni conseguenti.
L’Ufficio precisa che il suddetto Regolamento, allegato alla presente sub A), risulta
approvato dal Consiglio si Amministrazione del predetto Distretto con delibera del
23.05.2014.
L’Ufficio comunica, altresì, di aver sottoposto il suddetto “Regolamento per la
disciplina della Proprietà intellettuale” al parere della Commissione Brevetti che, per le vie
brevi, ha espresso parere favorevole all’approvazione del suddetto Regolamento.
L’Ufficio precisa, inoltre, che il suddetto regolamento risulta conforme alle vigenti
disposizioni in materia brevettale e che nulla osta all’approvazione dello stesso.””
Intervengono sull’argomento i proff. Di Rienzo e Caivano, che forniscono
precisazioni circa l’opportunità, rispettivamente,
di integrare la denominazione del
“Regolamento per la disciplina della Proprietà intellettuale”, con “e industriale” e di ridurre
i termini di preavviso di cui all’art. 13 (Pubblicazioni), almeno dimezzandoli, al fine di
semplificarne le procedure.
Il Rettore, nel fornire ulteriori delucidazioni in merito, propone di esprimere parere
favorevole in ordine al succitato Regolamento, previa integrazione della denominazione
con “e industriale”, con l’auspicio a contenere i termini di preavviso di cui all’art. 13.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
lo Statuto di Ateneo, in particolare l’art. 16;
VISTO
lo Statuto del Distretto Tecnologico Dhitech S.c.a r.l., costituito in
data 20.12.2005;
38
S.A. 01.07.2014/p.3
VISTE
le delibere del Consiglio di Amministrazione del 28.10.2008, in
ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al
predetto Distretto e del 22.05.2012, circa la designazione del
rappresentante
di
questa
Università
nel
Consiglio
di
Amministrazione dello stesso;
VISTA
la nota in data 05.06.2014, di convocazione dell’Assemblea dei
soci per il giorno 27.06.2014;
VISTO
il “Regolamento per la disciplina della Proprietà intellettuale”,
approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione dello
stesso Distretto del 23.05.2014;
ACQUISITO
per le vie brevi, il parere favorevole della Commissione Brevetti;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dal competente Dipartimento per la
Ricerca, la Didattica e relazioni esterne (DARDRE) – Area
trasferimento tecnologico;
SENTITE
le precisazioni dei proff. Di Rienzo e Caivano circa l’opportunità,
rispettivamente, di integrare la denominazione del “Regolamento
per la disciplina della Proprietà intellettuale”, con “e industriale” e
di ridurre i termini di preavviso di cui all’art. 13 (Pubblicazioni),
almeno dimezzandoli, al fine di semplificarne le procedure,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in ordine al “Regolamento per la disciplina della Proprietà
intellettuale” del Distretto Tecnologico Dhitech S.c.a.r.l. (Allegato n. 2 al presente verbale),
previa integrazione della denominazione con “e industriale”, con l’auspicio a contenere i
termini di preavviso di cui all’art. 13.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
39
S.A. 01.07.2014/p.4
I. AMMINISTRAZIONE
PROROGA FUNZIONI COORDINATORE CORSO DI STUDIO IN “SCIENZE DELLA
COMUNICAZIONE E DELL’ANIMAZIONE SOCIO-CULTURALE” – SEDE DI TARANTO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione – Settore Servizi istituzionali ed invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio competente del DRUO riferisce che, giusta D.R. n. 6599 dell’11.11.2011,
la prof.ssa Maria Teresa Montagna è stata nominata Presidente del Corso di laurea in
“Scienze della Comunicazione e dell’Animazione socio-culturale” – sede di Taranto, per il
triennio accademico 2011/2014. Ai sensi del vigente Regolamento per l’elezione del
Coordinatore e della Giunta di Corso di Studio/Classe/Interclasse, emanato con D.R. n.
1633 del 18.04.2013, si devono quindi attivare le procedure per la nomina del
Coordinatore del citato corso, per il triennio accademico 2014/2017.
Nel caso di specie, l’Ufficio fa presente che, a decorrere dall’anno accademico
2013/2014, il suddetto corso di studio non è stato più incluso nell’offerta formativa di
questo Ateneo e, pertanto, resterà ancora attivo per il solo completamento del percorso
formativo.
Tanto premesso, l’Ufficio – in deroga a quanto previsto dall’apposito Regolamento in
materia - propone di prorogare, per l’anno accademico 2014/2015, le funzioni di
Presidente (ora Coordinatore) del Corso di laurea in “Scienze della Comunicazione e
dell’Animazione socio-culturale” – sede di Taranto alla prof.ssa Maria Teresa Montagna.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 52 dello Statuto di Ateneo;
VISTO
il Regolamento per l’elezione del Coordinatore e della Giunta di
Corso di Studio/Classe/Interclasse, emanato con D.R. n. 1633 del
18.04.2013;
VISTO
il D.R. n. 6599 del 11.11.2011, con il quale la prof.ssa Maria
Teresa Montagna è stata nominata Presidente del Corso di laurea
in “Scienze della Comunicazione e dell’Animazione socioculturale” – sede di Taranto, per il triennio accademico 2011/2014;
CONSIDERATO
che il suddetto corso di studio, a decorrere dall’anno accademico
2013/2014, non è più incluso nell’offerta formativa di questo
Ateneo e che, pertanto, resterà ancora attivo per il solo
completamento del percorso formativo;
CONDIVISA
la proposta formulata dal competente Dipartimento Risorse
Umane e Organizzazione – Area Servizi Generali e Istituzionali di
40
S.A. 01.07.2014/p.4
Ateneo - Settore Servizi Istituzionali, intesa a procedere, in deroga
al predetto Regolamento, alla proroga, per l’anno accademico
2014/2015, delle funzioni del Presidente (ora Coordinatore) del
predetto Corso di laurea,
DELIBERA
in deroga a quanto previsto dal Regolamento per l’elezione del Coordinatore e della
Giunta di Corso di Studio/Classe/Interclasse, di prorogare, per l’anno accademico
2014/2015, le funzioni di Presidente (ora Coordinatore) del Corso di laurea in “Scienze
della Comunicazione e dell’Animazione socio-culturale” – sede di Taranto alla prof.ssa
Maria Teresa Montagna.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
41
S.A. 01.07.2014/p.5A
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E LA
PONTIFICIA UNIVERSITAS “ANTONIANUM” DI GERUSALEMME: PROTOCOLLO
ESECUTIVO PROGRAMMI DI COOPERAZIONE TRA IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE
DELL’ANTICHITÀ E DEL TARDO ANTICO E LA FACOLTÀ DI SCIENZE BIBLICHE E
ARCHEOLOGIA “STUDIUM BIBLICUM FRANCESCANUM” DI GERUSALEMME”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
internazionali – Settore Internazionalizzazione del sistema universitario ed invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio riferisce che, in data 08.11.2013, è stata sottoscritta la Convenzione
quadro tra l'Università degli Studi di Bari e la Pontificia Universitas "Antonianum" di
Gerusalemme, il cui coordinatore è il prof. Nicola Antonio Enrico Felle, afferente al
Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico.
L'Ufficio riferisce, inoltre, che il suddetto docente con nota del 13.05.2014, che si
allega in copia, ha inviato il Protocollo Esecutivo dei Programmi di Cooperazione tra la
Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia "Studium Biblicum Franciscanum" di
Gerusalemme della Pontificia Universitas "Antonianum" e il Dipartimento di Scienze
dell'Antichità e del Tardoantico, dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, di seguito
riportato:
"PROTOCOLLO ESECUTIVO DEI PROGRAMMI DI COOPERAZIONE
TRA
LA FACOLTA' DI SCIENZE BIBLICHE E ARCHEOLOGIA
"STUDIUM BIBLICUM FRANCISCANUM" DI GERUSALEMME
(PONTIFICIA UNIVERSITA' "ANTONIANUM")
E
IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ANTICHITA' E DEL TARDOANTICO
(UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO)
La Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia "Studium Biblicum Franciscanum" (Pontificia
Università "Antonianum", Città del Vaticano) e il Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del
Tardoantico (Università degli Studi di Bari Aldo Moro) hanno valutato la situazione e le prospettive
della cooperazione nei vari settori nonché degli indirizzi prioritari per lo sviluppo negli anni 20142016.
Le parti individuano come settori primari delle attività la didattica, lo studio e la ricerca in
merito alle testimonianze archeologiche ed epigrafe del Cristianesimo antico ed esprimono
pertanto la volontà di promuovere le seguenti forme di cooperazione oltre a quelle prospettate da
progetti comuni:
1) Scambi di studenti (Laureandi, Specializzandi e Dottorandi), allo scopo di ampliare
l'offerta formativa delle due Istituzioni, attraverso la conoscenza di luoghi e contesti diversificati,
anche - quando possibile e di comune accordo - con esperienze di attività pratiche ed acquisizione
di nuovi approcci metodologici.
2) Scambi di Dottori di ricerca e Assegnisti, per il confronto reciproco su tematiche di
potenziale interesse comune.
42
S.A. 01.07.2014/p.5A
3) Scambi di docenti, per attività seminariali e cicli di conferenze, nonché per
l'organizzazione e la realizzazione di giornate di studio.
Le parti convengono che la cooperazione tra le due Università, sulla base delle risorse
disponibili, venga attuata in conformità agli impegni internazionali assunti da entrambe le parti. La
ripartizione delle spese per le attività sarà concordata fra le parti di volta in volta sulla base delle
risorse disponibili.
Bari,
Gerusalemme,
IL DIRETTORE
DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE
DELL'ANTICHITA' E DEL TARDO ANTICO
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI
ALDO MORO
IL DECANO
DELLA FACOLTA' DI SCIENZE
BIBLICHE E ARCHEOLOGIA
"STUDIUN BIBLICUM FRANCISCANUM"
PONTIFICIA UNIVERSITA' ANTONIANUM"
L'Ufficio, in merito al suddetto Protocollo esecutivo di durata triennale, evidenzia che
il Consiglio del Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico, nella seduta del
03.04.2014, ne ha approvato la stipula.
L'Ufficio, infine, rappresenta che gli "scambi di studenti, (Laureandi, Specializzandi e
Dottorandi), nonché "Dottori di ricerca e Assegnisti," previsti nei punti 1 e 2 del Protocollo
Esecutivo di cui trattasi, saranno sottoposti all’approvazione degli Organi di Governo,
previo parere del predetto Consiglio di Dipartimento.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Convenzione quadro tra l'Università degli Studi di Bari Aldo
Moro e la Pontificia Universitas "Antonianum" di Gerusalemme,
sottoscritta in data 08.11.2013;
VISTO
l'estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze
dell'Antichità
e
del
Tardoantico,
relativo
alla
seduta
del
03.04.2014, con il quale si esprime parere favorevole al Protocollo
Esecutivo dei Programmi di Cooperazione tra la Facoltà di
Scienze Bibliche e Archeologia "Studium Biblicum Franciscanum"
di Gerusalemme della Pontificia Universitas "Antonianum" ed il
suddetto Dipartimento di questa Università;
VISTA
la bozza del suddetto Protocollo Esecutivo;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area
Relazioni Internazionali del Dipartimento Amministrativo per la
Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne,
DELIBERA

di approvare il Protocollo Esecutivo dei Programmi di Cooperazione tra la Facoltà di
Scienze Bibliche e Archeologia "Studium Biblicum Franciscanum" di Gerusalemme
43
S.A. 01.07.2014/p.5A
della Pontificia Universitas "Antonianum" e il Dipartimento di Scienze dell'Antichità e
del Tardoantico dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro;

di riservarsi l’approvazione dei progetti di scambio e di cooperazione per lo
svolgimento di attività di studio e ricerca indicati nei punti 1 e 2 del suddetto Protocollo
Esecutivo, previa approvazione del Consiglio del Dipartimento di Scienze dell'Antichità
e del Tardoantico.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
44
S.A. 01.07.2014/p.5B
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE
(DIPARTIMENTO
TRA
L’UNIVERSITÀ
JONICO
IN
DEGLI
"SISTEMI
STUDI
GIURIDICI
DI
BARI
ED
ALDO
ECONOMICI
MORO
DEL
MEDITERRANEO: SOCIETA', AMBIENTE, CULTURE") E LA SCUOLA SOTTUFFICIALI
MARINA MILITARE, PER IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E GESTIONE DELLE
ATTIVITÀ MARITTIME (SGAM) PRESSO MARISCUOLA TARANTO - A.A. 2014/2015
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per
la Didattica – Settore I ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio ricorda che previa approvazione degli Organi di Governo di questa
Università, in data 27.03.2012, è stata sottoscritta la convenzione con la Scuola
Sottufficiali Marina Militare, per l’espletamento del Corso di Laurea in Scienze e Gestione
delle Attività Marittime presso la stessa Scuola, in favore, tra l’altro, degli appartenenti al
15° e 16° Corso Normale per Marescialli e degli appartenenti al 12° e 13° Corso
Complementari Marescialli.
L’Ufficio fa presente che, con nota prot. n. M_D MSCL TA 0002641 del 26.02.2014,
Mariscuola Taranto, nell’evidenziare gli ottimi risultati conseguiti negli anni precedenti, ha
manifestato la volontà di proseguire, con questa Università, l’attività di collaborazione per
la formazione dei Marescialli del 17° Corso N. MRS e 14° Corso C. MRS, di prossima
immissione in Marina (AA.AA. 2014/2017).
Con la stessa nota, Mariscuola ha, infatti, chiesto di attivare la procedura per
instaurare un tavolo tecnico per la stesura di una nuova convenzione.
Con nota prot. n. 18859 III/14 del 12.03.2014, si è provveduto ad informare di tanto
la “Commissione Paritetica Convenzione Marina Militare” e la prof.ssa Laura Tafaro,
Coordinatore del citato Corso di Laurea.
Successivamente, il prof. Bruno Notarnicola, Direttore del Dipartimento Jonico in
Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture, con nota prot.
n . 685/2014 del 12.06.2014, ha trasmesso l’estratto dal verbale del Consiglio del
medesimo Dipartimento, che nella seduta del 12.05.2014, ha approvato la convenzione a
stipularsi con la Scuola Sottufficiale Marina Militare, di seguito riportata integralmente:
“CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E
L’AMMINISTRAZIONE DIFESA, PER L’ATTIVAZIONE E LA GESTIONE DEL CORSO
DI LAUREA IN SCIENZE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ MARITTIME PRESSO LA
SCUOLA SOTTUFFICIALI MARINA MILITARE TARANTO
LA SCUOLA SOTTUFFICIALI MARINA MILITARE con sede a Taranto, di seguito
denominata "Mariscuola Taranto" (C.F. 80014490736), nella persona del Comandante
pro tempore Ammiraglio di Divisione Salvatore COPPOLA, nato a …….. il ……… e
domiciliato, per la carica, in Via Largo Bezzi Capitano di Corvetta Lorenzo nr 1 74122
(San Vito) – Mariscuola Taranto - il quale dichiara di intervenire in legale rappresentanza
dell'Amministrazione Difesa, autorizzato dal Comando delle Scuole della Marina Militare,
con msg/fg nr. ………………. del ……………
e
L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (Dipartimento Jonico in
Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture), di seguito
45
S.A. 01.07.2014/p.5B
denominata “Università” (C.F.: 80002170720), nella persona del Rettore pro tempore Prof.
Antonio Felice URICCHIO, nato a …… il ……………., e domiciliato, per la carica, in Bari
alla Piazza Umberto I n.1 - Palazzo Ateneo, il quale dichiara di intervenire al presente atto
non in proprio, ma in legale rappresentanza della medesima Università
P R E M E S S O
 Che il decreto legislativo 15 Marzo 2010 n. 66 consente la stipula di convenzioni tra
l’Università e le Accademie e gli Istituti Militari di Istruzione superiore per l’attivazione
e la gestione di corsi formazione del personale;
 che con D.M. 3 novembre 1999, n. 509/99, così come modificato dai DD.MM. 22
ottobre 2004 n. 270; 16 marzo 2007 e 26 luglio 2007, sono stati introdotti il nuovo
ordinamento degli studi universitari, la determinazione delle classi di laurea
universitarie e le linee guida per l'istituzione e l'attivazione, da parte delle Università,
dei corsi di studio;
 che l’Amministrazione Difesa, nell’ambito dei propri compiti istituzionali ha l’esigenza
di iscrivere gli allievi Marescialli al Corso di laurea triennale in Scienze e Gestione
delle attività Marittime, nell’ambito della classe di laurea L-28 (Scienze e Tecnologie
della Navigazione);
 che Mariscuola Taranto risponde ai requisiti d’idoneità previsti dalla vigente normativa
(D.I. 24 settembre 2007);
 che è intenzione dei contraenti instaurare l’attività di formazione in favore degli allievi
appartenenti al 17° Corso Normale per Marescialli della Marina Militare e al 14° Corso
Complementari Marescialli, ad eccezione degli Infermieri;
 che l’Amministrazione Difesa, per l’attivazione delle suddette attività, nel rispetto delle
normative vigenti, intende avvalersi della collaborazione e della qualificata esperienza
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro - istituzione accademica presente nel
territorio jonico - in considerazione della pregressa proficua collaborazione e degli
ottimi risultati conseguiti;
 che la frequenza dei corsi, gli esami di profitto e di laurea, i tirocini saranno svolti in
ottemperanza alla vigente disciplina universitaria nazionale e d’Ateneo;
 che l’Università s’impegna a riconoscere crediti formativi alle attività svolte dagli allievi
presso le strutture militari, allo scopo di sviluppare la formazione militare
contestualmente a quella professionale, in ossequio alla vigente normativa
universitaria nazionale e d’Ateneo relativa al riconoscimento di crediti formativi
universitari;
 che il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi
di Bari hanno approvato la presente convezione, rispettivamente nelle sedute del
…………… e del ……………..;
CONCORDANO DI STIPULARE LA SEGUENTE CONVENZIONE
ART. 1
(Scopo ed oggetto della convenzione)
1. Le Amministrazioni militare e universitaria enunciate in preambolo, nel rispetto delle
rispettive finalità istituzionali, intendono avviare un rapporto di collaborazione ai fini
dello svolgimento delle attività formative di un Corso di Laurea triennale in Scienze e
Gestione delle Attività Marittime della durata di 3 (tre) Anni Accademici,
nell’osservanza di quanto convenuto con il presente atto.
2. La convenzione ha ad oggetto l’organizzazione e la gestione del Corso di laurea
triennale in Scienze e Gestione delle Attività Marittime nei termini di seguito indicati e
come esplicitato nell’allegato alla stessa convenzione.
ART. 2
(Titolarità del corso)
46
S.A. 01.07.2014/p.5B
1. L'Università si impegna all'attivazione ed alla gestione del Corso di laurea triennale in
Scienze e Gestione delle Attività Marittime a decorrere dall'anno accademico 2014/15,
assumendone l'esclusiva titolarità ed obbligandosi, a conclusione dello stesso, a
rilasciare il relativo titolo.
ART. 3
(Destinatari del corso)
1. La presente convenzione si applica agli allievi appartenenti al 17° Corso Normale per
Marescialli della Marina Militare e agli allievi appartenenti al 14° Corso Complementari
Marescialli (AA.AA. 2014/17).
2. La presente convenzione si applica altresì ad un’aliquota di Studenti non militari,
regolarmente iscritti al Corso di Laurea in oggetto secondo le procedure previste
dall’Università di Bari. Il numero degli studenti non militari ammissibili al Corso di
Laurea triennale in Scienze e Gestione delle Attività Marittime presso Mariscuola
Taranto sarà concordato tra le parti in ragione delle disponibilità logistiche della
Scuola.
3. La frequenza del Corso di Laurea da parte degli studenti non militari avviene in
ossequio alle norme emanate da Mariscuola Taranto. Il Comando di Mariscuola
Taranto si riserva la possibilità di limitare l’accesso agli studenti non militari, qualora
sussistano problematiche inerenti alla sicurezza nazionale e/o delle infrastrutture.
ART. 4
(Selezione degli allievi)
1. L'Amministrazione Difesa seleziona preventivamente, in base ai requisiti psicoattitudinali previsti dal proprio ordinamento, nonché al titolo di studio richiesto ai fini
dell'accesso ai Corsi di studio universitari, i candidati per l’ammissione al Corso
universitario oggetto della presente convenzione e li iscriverà al relativo Corso di
laurea indicandone il curriculum di pertinenza.
2. Sono, altresì, autorizzati a frequentare le lezioni universitarie e a sostenere le verifiche
intermedie e i relativi esami finali, anche gli Allievi/Frequentatori appartenenti al 14°
Corso Complementare Marescialli non in possesso del titolo di studio prescritto ai fini
dell’accesso ai corsi di studio universitari. Gli esami sostenuti avranno, in tale ipotesi,
esclusiva valenza militare e non potranno in nessun caso essere fatti valere ai fini
universitari.
3. L’Amministrazione Difesa – Scuola Sottufficiali ha l’obbligo di comunicare
tempestivamente all’Università i nominativi degli Allievi/Frequentatori designati alla
frequenza del Corso.
4. L'accesso al corso degli studenti non militari è regolamentato dall'Università secondo
le proprie procedure.
5. Nell'ipotesi in cui gli studenti - militari e non militari – abbiano obblighi formativi
aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso, le Parti concordano le modalità di
recupero.
ART. 5
(Organizzazione del Corso)
1. La sede didattica del Corso di laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime di
cui al precedente art. 1 è Mariscuola Taranto. Le attività formative sono svolte
mediante lezioni frontali e/o in videoconferenza. Le verifiche intermedie, gli esami e le
sedute di laurea sono svolti presso Mariscuola Taranto, secondo un calendario
concordato tra le parti, qualora tali attività riguardino studenti militari, anche presso le
altre sedi universitarie presenti nel territorio jonico qualora tali attività riguardino
esclusivamente studenti non militari.
2. Il corpo docente del Corso di laurea è costituito dai docenti ai quali gli insegnamenti
sono attribuiti secondo la normativa universitaria e, nello specifico, attraverso
47
S.A. 01.07.2014/p.5B
3.
4.
5.
6.
1.
2.
3.
1.
l’attribuzione dei compiti didattici o secondo le procedure previste dal vigente
Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica integrativa
per affidamento o per contratti ai sensi dell’art. 23 della Legge n. 240/10, emanato con
D.R. n. 295 del 23.01.2013. Ciò anche qualora si tratti di Ufficiali e personale docente
indicato dalla Scuola, secondo quanto previsto nell’allegato alla presente
convenzione.
Il conferimento degli incarichi di insegnamento è attribuito dal Consiglio del
Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società,
ambiente, culture, nel rispetto della vigente normativa di riferimento. Per gli
insegnamenti per i quali il relativo programma riveste carattere prettamente militare,
l’Università, a meno di specifici accordi con Mariscuola, organizza corsi specifici per gli
studenti non militari.
Per lo svolgimento di tirocini, in linea con quanto previsto dal Regolamento Didattico di
Ateneo (R.A.D.), gli allievi militari svolgono le relative attività presso comandi navali e
non, delle Forze Armate; gli studenti non militari svolgeranno le citate attività presso
strutture non militari, secondo le indicazioni dell’Università.
L’attività di Tutorato, per gli studenti militari, è affidata a personale in possesso di
appropriati titoli ed esperienze professionali della Marina Militare indicato
dall’Amministrazione Difesa.
Gli esami di profitto relativi al Corso di Laurea in Scienze e gestione delle attività
marittime sono svolti in ottemperanza alla vigente disciplina universitaria e secondo il
previsto ordinamento degli studi. Per esigenze dell’Amministrazione Difesa connesse
all’armonizzazione degli studi universitari con l’ordinamento militare, l’Università
autorizza la presenza, nelle commissioni universitarie, di un componente della Marina
Militare indicato - di volta in volta il giorno stesso degli esami di profitto relativi a
ciascun insegnamento - dall’Amministrazione Difesa e avente mere funzioni
assistenza.
ART. 6
(Gestione del Corso)
L’Università assicura le funzioni di Segreteria Amministrativa per l’immatricolazione, le
iscrizioni agli anni successivi e la tenuta della documentazione relativa agli studenti.
Le attività della Segreteria Didattica del Corso universitario sono svolte presso
Mariscuola Taranto. La Segreteria Didattica si coordina la Segreteria Amministrativa
per assicurare lo svolgimento efficiente ed efficace del Corso di laurea.
Sono organi di governo del corso di laurea, costituiti come per legge:
a) Il Consiglio di Dipartimento jonico in Sistemi giuridici ed economici del
mediterraneo. Società ambiente cultura;
b) Il Direttore del Dipartimento jonico in Sistemi giuridici ed economici del
mediterraneo. Società ambiente cultura;
c) Il Consiglio del Corso di studio;
d) Il Coordinatore del Corso di studio con funzioni di coordinamento della
commissione;
e) La Giunta del Corso di studio;
f) La Commissione paritetica di Dipartimento.
ART. 7
(Responsabilità)
In materia di responsabilità civile, i docenti, il personale tecnico e gli studenti non
militari sono assoggettati agli ordinamenti interni dell'Università, che la stessa si
impegna a comunicare a Mariscuola.
48
S.A. 01.07.2014/p.5B
2. L’Università, altresì, si obbliga a risarcire ogni eventuale danno che possa derivare
alle strutture, ai materiali e alle attrezzature di Mariscuola dal comportamento posto in
essere dal personale di cui al precedente comma 1.
ART. 8
(Oneri finanziari)
1. Tenuto conto che l’Amministrazione Difesa mette a disposizione la sede didattica
(Mariscuola) e che, di conseguenza, l’Università degli Studi di Bari non sopporta le
spese occorrenti alla gestione ed al funzionamento dei locali e delle attrezzature
necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche, gli oneri connessi allo
svolgimento del Corso universitario, oggetto della convenzione, sono ripartiti come
segue:
a) Sono a carico dell'Amministrazione Difesa, per le esigenze degli studenti militari e
per tutta la durata della presente convenzione:
a.1)
spese per materiale didattico;
a.2)
oneri relativi a bolli;
a.3)
tasse universitarie, pari, per ciascun allievo, ad Euro 500,00 (cinquecento
/00), da versare in un'unica rata. Il 60% di tali somme deve intendersi
finalizzato alla retribuzione dei titolari degli insegnamenti attribuiti per
affidamento o per contratto, comprensivi di oneri riflessi, nonché al
rimborso delle spese di mobilità (da Bari a Taranto e viceversa) sostenute
dai docenti, compresi coloro ai quali gli insegnamenti sono attribuiti a titolo
di compito didattico ed alle spese di gestione del corso.
a.4)
tasse per il conseguimento del titolo di laurea nella misura di Euro 67,60
(Eurosessantasette/60).
b) L'Università di Bari assume, a proprio carico e per tutta la durata della presente
convenzione, gli oneri relativi a:
b.1)
personale accademico dell'Università assegnato al funzionamento del
corso;
b.2)
personale universitario tecnico/amministrativo assegnato al funzionamento
del Corso di Laurea;
b.3)
spese di funzionamento del Corso.
Il Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società,
ambiente, culture provvede alla gestione degli oneri a carico dell'Amministrazione della
Difesa indicati alla lett. a.3) del presente articolo. A tal fine, l'Università di Bari si impegna
ad assegnare la quota del 60% delle tasse universitarie al medesimo Dipartimento in virtù
del vincolo di destinazione impresso a tale somma dalla lett. a.3) del presente articolo. La
restante quota del 40% deve intendersi a favore dell'Amministrazione centrale, a ristoro
delle spese generali, nonché di quelle di cui alla lett. b). Mariscuola Taranto provvede ai
relativi pagamenti, dandone comunicazione, rispettivamente, al Dipartimento Jonico e
all’Università. A fronte di tale comunicazione, l’Università rilascia una quietanza di
pagamento ed una dichiarazione liberatoria di non avere null'altro a pretendere entro 30
giorni dalla riscossione delle relative somme. In caso di mancato invio della dichiarazione
liberatoria nessuna ulteriore pretesa di natura economica potrà essere avanzata nei
confronti dell’Amministrazione Difesa.
Gli studenti non militari sono obbligati al rispetto della legislazione universitaria in
tema di immatricolazione ed iscrizione.
ART. 9
(Disposizioni finali)
1. La presente convenzione impegna le parti dal momento della sua sottoscrizione e ha
validità per il Corso di laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime di 3 (tre)
Anni Accademici a favore dei destinatari di cui al precedente art. 3, a decorrere
49
S.A. 01.07.2014/p.5B
dall’anno accademico 2014/15. Essa cessa di validità con il conseguimento del Titolo
di Laurea da parte dei militari immatricolati in tale anno ed è suscettibile di modifiche o
disdetta su richiesta delle amministrazioni firmatarie, da comunicarsi, per iscritto,
almeno sei mesi prima dell’inizio dell’anno accademico.
2. Ai fini della verifica di quanto previsto dalla presente convenzione e per la risoluzione
di eventuali contenziosi in sede attuativa, entro quindici giorni dalla stipula del
presente atto, si costituisce una Commissione Paritetica, composta da tre
rappresentanti dell’Università, nelle persone del Magnifico Rettore o del delegato del
polo jonico, del Direttore del Dipartimento jonico e del Coordinatore del Corso di
Laurea e da tre rappresentanti dell’Amministrazione Difesa, individuati nelle figure del
Direttore degli Studi, del Direttore del Servizio di Commissariato e del Capo Nucleo
Docenti di Mariscuola Taranto.
3. La presente convenzione è risolta nel caso di inadempimento alle obbligazioni assunte
(con particolare riferimento agli articoli 5 e 8) salvo in ogni caso il risarcimento del
danno; nella predetta ipotesi, la risoluzione si verifica quando la parte interessata
comunica all’altra che intende avvalersi della presente clausola risolutiva espressa.
4. La presente convenzione è soggetta a modifiche o risoluzione nel caso di eventuali
sopravvenute modifiche al vigente quadro normativo.
5. La presente convenzione è sottoposta a registrazione in caso d’uso, ai sensi dell’art. 6
del DPR 26.04.1986 n. 131.
Letto, approvato e sottoscritto
Data,……..”
In particolare, l’Ufficio evidenzia che l’articolo 8 (oneri finanziari) della convenzione
sopra riportata indica espressamente che l’Amministrazione Difesa mette a disposizione
la sede didattica (Mariscuola) e che, di conseguenza, l’Università degli Studi di Bari non
sopporta le spese occorrenti alla gestione ed al funzionamento dei locali e delle
attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche; detto art. 8 prevede,
altresì,a carico dell’Amministrazione Difesa, per le esigenze degli studenti militari, le tasse
universitarie pari a € 500,00. A differenza degli schemi convenzionali di pari tematica
formalizzati negli anni passati, l’art. 8 indica che il 60% delle tasse universitarie sia
finalizzato alla retribuzione dei titolari degli insegnamenti attribuiti per affidamento o per
contratto, comprensivi di oneri riflessi, nonché al rimborso delle spese di mobilità (da Bari
a Taranto e viceversa) sostenute dai docenti, compresi coloro ai quali gli insegnamenti
sono attribuiti a titolo di compito didattico ed alle spese di gestione del corso. Inoltre, il
medesimo articolo prevede l’impegno di questa Università ad assegnare la quota del 60%
delle tasse universitarie al Dipartimento Jonico in virtù del suddetto vincolo di
destinazione. La restante quota del 40% deve intendersi a favore dell’Amministrazione
centrale.
Di tanto l’Ufficio ha chiesto un parere al Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse
Finanziarie che, con nota mail del 09.05.2014, ha precisato quanto segue: “come
comunicatomi dalla prof.ssa Laura Tafaro sussiste la necessità di prevedere un vincolo di
destinazione sulle somme pagate a titolo di tasse universitarie al pagamento dei docenti.
Ciò in considerazione della circostanza per la quale la Marina Militare mette a
disposizione la sede didattica e, pertanto, l'Università non sopporta spese. Per la predetta
ragione, all'art. 8 della convenzione è statuito che il 60% del finanziamento che la Marina
Militare riconosce per ciascuno dei propri iscritti, a titolo di tasse, nella misura fissa di
Euro 500,00 per ciascun anno, a prescindere dalla situazione economica equivalente
individuale, sia destinato alle ulteriori esigenze di funzionamento del corso, con particolare
riferimento ai contratti di insegnamento ed alle spese di mobilità.”””
50
S.A. 01.07.2014/p.5B
Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale il prof. Caivano
chiede ulteriori chiarimenti in ordine alla disposizione ex art. 8 del testo convenzionale in
esame, che prevede l’impegno di questa Università ad assegnare la quota del 60% delle
tasse universitarie al Dipartimento Jonico in virtù del vincolo di destinazione impresso a
tale somma dalla lett. a.3) del medesimo articolo, ricordando le perplessità formulate, in
sede di primo esame della Convenzione tra questa Università ed il Comune di Brindisi per
il finanziamento quindicennale di spese per il personale dell’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro, nella riunione di questo Consesso del 24.09.2013, con riferimento alla
legittimità di introdurre un vincolo di destinazione delle tasse universitarie.
Il Rettore fornisce i chiarimenti richiesti sottolineando le differenze fra le due citate
fattispecie, tenuto conto che la norma ex art. 8 del testo convenzionale in esame non
introduce un vincolo di destinazione, in senso proprio, in quanto non individua
specificatamente i destinatari del beneficio, replicando, peraltro, norme già in uso con
riferimento ai corsi di laurea in infermieristica da svolgersi presso le strutture sanitarie.
Egli, altresì, nel sottolineare le specificità dei corsi disciplinati dalla convenzione in oggetto
- che abbracciano un insieme variegato di discipline, relative per esempio anche al settore
ingegneristico - e la natura speciale della stessa convenzione, originante da una forte
interazione con la Marina Militare, evidenzia l’importanza di disporre della copertura
finanziaria da destinarsi alla retribuzione dei titolari degli insegnamenti attribuiti per
affidamento o per contratto, comprensivi di oneri riflessi, nonché al rimborso delle spese
di mobilità (da Bari a Taranto e viceversa) sostenute dai docenti, pena il rischio di non
poter garantire la sostenibilità dei corsi di che trattasi.
Il prof. Di Rienzo, nel confermare la differente natura del vincolo di destinazione ex
art. 8 della Convenzione de qua rispetto a quanto previsto nella prima versione della
surrichiamata Convenzione con il Comune di Brindisi, fa presente che, considerato il
meccanismo descritto nel succitato articolo ed i chiarimenti forniti dal Rettore a riguardo,
la quota delle tasse universitarie da assegnare al Dipartimento jonico in virtù del vincolo di
destinazione di cui all’art. 8, comma 1, lett. a3 del testo convenzionale a stipularsi
andrebbe imputata al bilancio vincolato e non a quello autonomo, ritenendo opportuno
rimetterne la questione al Consiglio di Amministrazione per le determinazioni di
competenza.
Al termine del dibattito, il Rettore invita il Senato Accademico a deliberare in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
51
S.A. 01.07.2014/p.5B
VISTA
la convenzione, stipulata in data 27.03.2012, tra questa Università
(Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del
Mediterraneo: società, ambiente, culture) e la Scuola Sottufficiali
Marina Militare dell’Amministrazione Difesa – Mariscuola Taranto,
per l’espletamento del Corso di Laurea in “Scienze e Gestione
delle Attività Marittime” presso la medesima Scuola, in favore, tra
l’altro, degli appartenenti al 15° e 16° Corso Normale per
Marescialli e degli appartenenti al 12° e 13° Corso Complementari
Marescialli;
VISTA
la nota prot. n. M_D MSCL TA TA 0002641 del 26.02.2014,
assunta al prot. gen. con il n. 15958 in data 04.03.2014, da parte
della Marina Militare, Scuola Sottufficiali M.M. Taranto, a firma del
Comandante, Amm. Div. S. Coppola, inerente la richiesta di
instaurare un tavolo tecnico per la stesura della nuova
Convenzione relativa agli anni accademici 2014/2017;
VISTA
la bozza della convenzione a stipularsi tra le suddette istituzioni,
per l’espletamento del Corso di Laurea in “Scienze e Gestione
delle Attività Marittime” presso la succitata Scuola (AA.AA.
2014/2017) in favore, tra l’altro, degli allievi appartenenti al 17°
Corso Normale per Marescialli e degli allievi appartenenti al 14°
Corso Complementari Marescialli;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento Jonico in
Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società,
ambiente, culture, relativo alla riunione del 12.05.2014;
CONSIDERATO
quanto
fatto
presente
dal
competente
Settore
dell’Area
Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per
la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne;
VISTA
la nota mail, in data
09.05.2014, da parte del Dirigente del
Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, dott. S. Spataro;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito ed, in particolare, le
precisazioni del prof. Di Rienzo circa l’imputazione al bilancio
vincolato della quota delle tasse universitarie da assegnare al
Dipartimento jonico in virtù del vincolo di destinazione di cui all’art.
8, comma 1, lett. a3 del testo convenzionale a stipularsi,
52
S.A. 01.07.2014/p.5B
DELIBERA

di approvare, per quanto di competenza, la Convenzione da stipularsi tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici
del Mediterraneo: società, ambiente, culture) e la Scuola Sottufficiali Marina Militare
dell’Amministrazione Difesa - Mariscuola Taranto, per l’espletamento del Corso di
Laurea in “Scienze e Gestione delle Attività Marittime” presso la medesima Scuola
(AA.AA. 2014/2017) in favore, tra l’altro, degli allievi appartenenti al 17° Corso
Normale per Marescialli e degli allievi appartenenti al 14° Corso Complementari
Marescialli, dando, fin d’ora, mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di
carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula;

di rimettere al Consiglio di Amministrazione le determinazioni di competenza inerenti
l’imputazione al bilancio vincolato della quota delle tasse universitarie da assegnare al
Dipartimento jonico in virtù del vincolo di destinazione di cui all’art. 8, comma 1, lett.
a3 del testo convenzionale de quo.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
53
S.A. 01.07.2014/p.5C
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE DI BASE, NEUROSCIENZE ED ORGANI DI
SENSO) E LA FONDAZIONE S. RAFFAELE DI ROMA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e
Convenzioni di Ricerca – Settore II:
““L’ufficio informa che la prof.ssa Maria Trojano, Direttore del Dipartimento di
Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, con nota pervenuta il
10.06.2014, ha trasmesso la documentazione relativa alla sottoriportata convenzione
quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro( Dipartimento di Scienze
Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso) e la Fondazione San Raffaele, al fine
di ottenere l’approvazione dello schema e della relativa stipula.
CONVENZIONE QUADRO PER UNA COLLABORAZIONE, SCIENTIFICA E
DIDATTICA TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E LA
FONDAZIONE SAN RAFFAELE
Premesso
Che l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro intende attivare una convenzione per
sviluppare programmi e progetti di ricerca e didattica nel settore della riabilitazione nelle
sue varie articolazioni e intensità.
Che, per le finalità di cui sopra, l’Università deve necessariamente coinvolgere
Strutture del Servizio Sanitario Regionale, pubbliche o private accreditate.
Che la Fondazione San Raffaele che gestisce il presidio di Ceglie Messapica è
disponibile collaborare con l’Università di Bari per le esigenze di cui sopra nell’ambito dei
comuni interessi con particolare riferimento alle attività di riabilitazione.
Che la collaborazione di cui sopra consente di attivare anche singole iniziative per il
raggiungimento di obiettivi di interesse comune perseguibili anche attivando specifici
rapporti convenzionali.
Che le parti intendono perseguire già in questa fase iniziale i seguenti specifici
obiettivi:
 attivare una rete integrata di servizi assistenziali per l’opportuna collocazione di
pazienti bisognosi di riabilitazione in una Struttura dedicata;
 realizzare un Polo di Riabilitazione e Ricerca Biomedica di Alta Specialità a livello
nazionale;
 avviare lo scambio culturale e tecnologico ai fini di perseguire un trasferimento dei
risultati della ricerca sia livello sociale che produttivo;
 svolgere ricerche applicate nelle discipline sanitarie in cui le Strutture operano, con
l’obiettivo di sviluppare le conoscenze di base e le possibilità di applicazioni di
carattere innovativo o di interesse scientifico;
 partecipare congiuntamente e con terzi, ivi inclusi i centri di ricerca universitari
nazionali ed internazionali, IRCCS e centri di ricerca pubblici e privati, alla ricerca di
fondi, alla promozione ed allo svolgimento di programmi nei settori di cui sopra, in
ambito regionale, nazionale e internazionale, ivi inclusi i programmi di sviluppo
tecnologico direttamente o indirettamente originati nell’ambito dell’Unione Europea e
ai bandi promossi per IRCCS e Regioni dal Ministero della Salute.
54
S.A. 01.07.2014/p.5C
TRA
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro in prosieguo denominata “Università”,
Codice Fiscale n.80002170720 con sede in Bari, Piazza Umberto I, n.1, in persona del
Magnifico Rettore Prof. Antonio Felice URICCHIO, nato a ……… il ………….. per la sua
carica ed agli effetti del presente atto domiciliato presso al sede dell’Università,
E
La Fondazione San Raffaele, in prosieguo denominata “Fondazione”, Codice
Fiscale n. ……………………………., con sede in Roma, Via dei Valeri n. 1, in persona del
Presidente Dr. Vincenzo Mariscotti nato a …………… il ……………….. in ragione della
sua carica ed agli effetti del presente atto, domiciliato presso la sede della Fondazione.
TUTTO CIO’ PREMESSO CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE
Nella prima fase di collaborazione le parti convengono di collaborare a titolo
indicativo nell’ambito dei progetti sotto elencati alcuni dei quali sono già avviati da parte
della Fondazione.
1. Continenza, sessualità e paternità nei pazienti tetraplegici e paraplegici.
2. Continuità assistenziale nella Regione Puglia in attuazione delle direttive in merito
emanate dal Ministero della Salute con particolare riferimento al modello di
integrazione socio sanitario nella presa in carico dei pazienti con disordine della
coscienza.
3. Dolore e nocicezione in pazienti con disturbi della coscienza da gravi
cerebrolesioni acquisite.
4. Nuove tecnologie per valutare potenziali di apprendimento in pazienti in stato
vegetativo.
5. Assetti nutrizionali, metabolici ed immuni nei pazienti neurolesi.
6. Sorveglianza del rischio cerebro-cardio-vascolare nei soggetti sottoposti a
riabilitazione neurologica e cardiologica
Per ciascuno dei progetti, oggetto di attivazione, sarà sottoscritta apposita
convenzione attuativa per la definizione di tutti gli aspetti di carattere organizzativo,
operativo ed economico, anche relativi al personale delle Strutture coinvolte. A tal fine
sarà costituito un Comitato paritetico composto da tre rappresentanti nominati dal
Magnifico Rettore e 3 rappresentanti nominati da dal Presidente della Fondazione San
Raffaele.
L’Ufficio competente, con nota dirigenziale del 17.06.2014 prot. 43623 ha chiesto
all’Area per i Rapporti con il Servizio Nazionale Regionale di esprimere il proprio parere in
merito alla sopra riportata convenzione.
Con nota del 19.06.2014, prot. 44117, l’Avv. Vito Sasanelli, Dirigente del
Dipartimento Affari generali e Sanità, ha rappresentato quanto segue:
“”In esito alla nota prot.n.43623 del 17.6 2014, di pari oggetto. e per quanto di
competenza dello scrivente Dipartimento, si rappresenta quanto segue.
In via preliminare si precisa che l'Università e la Regione Puglia hanno sottoscritto in
data 13.9.2013 il Protocollo d'Intesa per la “”Disciplina dell’integrazione fra attività
didattiche, scientifiche ed assistenziali della Facoltà di Medicina e Chirurgia nell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari””.
Nello stesso atto è precisato, in tema di collaborazione tra Regione e Università,
che: “” La Regione e l'Università. nel rispetto delle reciproche autonomie e proprie finalità
istituzionali convengono che la Facoltà di Medicina e Chirurgia (ora Scuola di Medicina)
55
S.A. 01.07.2014/p.5C
concorra al raggiungimento degli obiettivi della programmazione regionale in connessione
con le esigenze di ricerca e di didattica dei corsi di studio e di formazione specialistica
della Facoltà di Medicina e Chirurgia e nel rispetto della leale collaborazione fra le
istituzioni. Tali attività si svolgeranno nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di
Bari e —secondo specifici accordi- in altre aziende del servizio sanitario regionale o in
ospedali equiparati o privati accreditati......La regione e l’Università stabiliscono con
specifici separati protocolli esecutivi i progetti da attivare, con particolare riferimento allo
sviluppo di innovazioni scientifiche e di modelli organizzativi, gestionali e formativi.
indicando le priorità. gli impegni economici che faranno rispettivamente carico ma
ciascuno delle due parti per la disciplina dell’ eventuale sfruttamento economico dei
risultati della ricerca (articolo 1, I comma e Il cpv del Il comma).
Lo stesso Protocollo prevede. altresì, che "Protocolli integrativi possono essere
approvati quali addendum del presente per disciplinare i rapporti tra Regione e Università,
per le medesime finalità di assistenza, didattica e ricerca anche finanziati con progetti
regionali specifici. in altre aziende sanitarie della Regione, sulla base dell’incontro degli
Interessi didattico-scientifici dell'Università ed assistenziali del territorio regionale. in
armonia con il piano di sviluppo universitario ed il piano sanitario regionale””` (articolo 9. III
comma).
Inoltre, il IV comma dell'articolo 9 della stessa Intesa prevede che "Il presente
protocollo verrà adeguato allo Schema tipo di convenzione previsto dall’art. 6 comma 13,
delta Legge 30 novembre 2010, n.240 entro tre rnesi dalla sua emanazione; dopo tale
termine le parti potranno richiedere l'attivazione dei poteri sostitutivi””.
La Convenzione Quadro proposta dalla Fondazione San Raffaele che attualmente
gestisce il Presidio Ospedaliero di Riabilitazione ad Alta Specialità di Ceglie Messapica, in
base ad apposito accordo convenzionale con l'ASL BR1, si propone di perseguire obiettivi
di ricerca e trasferimento dei risultati della ricerca e di collaborare a progetti
di“”….continuità assistenziale nella Regione””.
Orbene, stante la succitata vigente intesa tra Università e Regione Puglia, si ritiene
peraltro utile rimarcare che lo schema-tipo nazionale ex L.24012010 (allegato 1), nel testo
licenziato dalla Commissione CRUI con la partecipazione del MIUR e del Ministero della
Salute, attualmente all'esame della Corte dei Conti e della Conferenza dei Presidi/
Presidenti Facoltà/Scuole di Medicina per l'invio alla Conferenza Stato-Regioni. imprime
una precisa direzione agli accordi di collaborazione tra Università e Regione in tema di
"prodotto assistenziale””, “”prodotto formativo”” e “”prodotto scientifico”” (consistenti
nell'attività di ricerca nazionale ed internazionale e trasferimento tecnologico (terza
missione). Nello stesso schema-tipo tali prodotti sono intesi come “”'prodotto globale””
compreso nelle attività caratterizzanti delle AOU (articolo 2, II comma). Né può sottacersi
che l'articolo 17 dello stesso schema-tipo prevede che “”L'Università garantisce che le
attività svolte in adempimento di contralti e convenzioni di ricerca a siano effettuate senza
pregiudizi dei livelli qualitativi e quantitativi dell’attività assistenziale. Eventuali costi
aggiuntivi per l’attività assistenziale conseguenti alla stipula di contratti e convenzioni di
ricerc devono essere autorizzati dal Direttore generale””.
Alla luce dell’ attuale quadro normativo e convenzionale di riferimento, nonché
considerato l’orientamento che sembra emergere nello schema-tipo nazionale ex
L.24012010 cui i Ministeri competenti hanno contribuito, si propone di sottoporre la
Convenzione Quadro di che trattasi ad un apposito tavolo istituzionale che coinvolga la
Fondazione, l'Università e la Regione Puglia””.
56
S.A. 01.07.2014/p.5C
In merito l’Ufficio competente tenuto conto che l’atto in questione può inquadrarsi
come Accordo quadro di collaborazione a cui accederanno specifiche convenzioni
attuative per le attività da realizzare in collaborazione e di quanto rappresentato dal
Dipartimento Affari Generali e Sanità, ritiene di proporre l’integrazione dello schema di
accordo in questione con un apposito articolo che preveda l’istituzione di un tavolo tecnico
istituzionale al fine di armonizzare la collaborazione oggetto della stessa con il piano di
sviluppo universitario ed il piano sanitario regionale.
Il predetto articolo potrebbe essere così formulato:
“”Le parti convengono che il presente accordo venga inviato alla Regione Puglia
unitamente alla proposta di attivazione di un tavolo tecnico finalizzato alla armonizzazione
della collaborazione fra l’Università e la Fondazione San Raffaele con il piano sanitario
regionale.””
La convenzione in questione, evidenzia altresì l’Ufficio, è stata approvata dal
Consiglio del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso
nella seduta del 14 maggio 2014
In merito il Dirigente del DARDRE attesta che la convenzione da qua non comporta
oneri di spesa a carico dell’Università.””
Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo i proff.
E. Jirillo, G. Selicato, proprio Delegato per la sede di Brindisi, e M. Battaglia quali
componenti del Comitato paritetico previsto dalla Convenzione de qua.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, in data 06.06.2014, da parte del Direttore del Dipartimento
di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso,
prof.ssa Maria Troiano, concernente la convenzione quadro a
stipularsi tra questa Università e la Fondazione S. Raffaele di
Roma ;
VISTO
lo schema della suddetta Convenzione;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze
Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, relativo alla
riunione del 14.05.2014;
VISTO
il parere espresso in merito dal Dirigente del Dipartimento Affari
Generali e Sanità, avv. V. Sasanelli;
CONSIDERATO
quanto evidenziato e proposto dal competente Ufficio dell’Area
Partecipazioni
e
Convenzioni
di
ricerca
del
Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne
(DARDRE);
CONSIDERATO
altresì quanto attestato dal Dirigente del DARDRE;
57
S.A. 01.07.2014/p.5C
CONDIVISA
la proposta formulata nel corso del dibattito in ordine ai nominativi
del Comitato paritetico previsto dalla Convenzione de qua,
DELIBERA

di approvare la Convenzione quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di
Senso) e la Fondazione S. Raffaele di Roma, nella formulazione riportata in narrativa,
previa integrazione con il sotto riportato articolo:
“”Le parti convengono che il presente accordo venga inviato alla Regione Puglia
unitamente alla proposta di attivazione di un tavolo tecnico finalizzato alla armonizzazione
della collaborazione fra l’Università e la Fondazione San Raffaele con il piano sanitario
regionale””.

di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare eventuali modifiche all’atto in
questione, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di
stipula;

di nominare i proff. E. Jirillo, G. Selicato e M. Battaglia quali componenti del Comitato
paritetico previsto dalla Convenzione de qua.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
58
S.A. 01.07.2014/p.5D
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO ED
IL CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELL’AREA CONCA BARESE S.C.A R.L.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e
Convenzioni di Ricerca – Settore II:
““L’ufficio informa che il Dott. Michele Abbaticchio, Presidente del Consorzio Conca
Barese s.c.a.r.l., con nota del 23.06.2014, ha rappresentato quanto segue:
“”Con la presente il Consorzio di Enti Locali "Conca Barese", società consortile a.r.l.
riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico quale Agenzia di Sviluppo Locale e
Patto Territoriale, intende proporre alla Sua pregevolissima attenzione la possibilità di
aderire ad apposita convenzione giuridica per la costituzione di gruppo di lavoro composto
da enti giuridici interessati alla tematica dello sviluppo rurale e dell'avvicinamento CittàCampagna.
In particolare, la Conca Barese (consorzio dei Comuni di Bitonto, Molfetta,
Giovinazzo, Palo del Colle, Terlizzi, Ruvo di Puglia), Avviso Pubblico (Associazione
nazionale di enti pubblici per la lotta contro le mafie), il Gal Fior d'Olivi (società consortile
partecipata dai Comuni di Terlizzi, Giovinazzo e Bitonto, nonché da tutte le associazioni di
categoria nel settore agricolo, oltre a innumerevoli imprese locali selezionate a seguito di
avviso pubblico), ritengono di aderire alle tematiche indicate quale linea guida comune al
perseguimento delle proprie finalità statutarie, manifestandosi disponibili ad accogliere
altri soggetti giuridici che l'Ente Università di Bari riterrà utile individuare per migliorare la
qualità del gruppo progettuale.
Lo scopo della convenzione a stipularsi risiede nel desiderio di candidare,
all'attenzione degli organismi comunitari, interventi progettuali da finanziare con fondi
europei a valere sulla programmazione 2014-2020, per promuovere, implementare,
supportare e condurre proposte di Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Formazione in
materia di strutturazione delle reti di supporto alla vivibilità delle aree rurali, al fine di dare
attuazione al cd. "Patto Città — Campagna".
Il Patto Città — Campagna persegue l'obiettivo di avvicinare il cittadino alle aree
rurali, rendendole attrattive sotto il profilo della sicurezza, della facilitazione delle
comunicazioni e della implementazione della qualità della vita ambientale (monitoraggio
dell'aria, dei siti a rischio di inquinamento ambientale, realizzazione di piste ciclabili,
videosorveglianza per prevenire il rischio di abbandono rifiuti).
Non vengono richiesti oneri finanziari a carico di codesto Ente al fine di presentare
progettazioni utili alla intercettazione dei fondi europei di cui trattasi.
Grato dell'attenzione e ringraziando anticipatamente per il riscontro alla presente, si
porgono i migliori auguri di buon lavoro, allegando schema di convenzione da sottoporre
agli uffici competenti.”
L’Accordo di collaborazione proposto da Conca barese s.c.ar.l. viene qui di seguito
riportato:
ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE
PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE DI INIZIATIVE E PROGETTI DI
RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE E FORMAZIONE
tra
59
S.A. 01.07.2014/p.5D
CONCA BARESE, con sede in.......... alla Via ……….., in qualità di Ente Pubblico
funzionalmente indipendente e vicino alle attività economiche della sua area, della quale
promuove lo sviluppo attraverso i suoi servizi
e
L’UNIVERSITÀ DI BARI ALDO MORO con sede in …….. alla Via …………………..,
rappresentata dal Suo Rettore pro tempore ………
E
…………………………………………………………………………..
Premesso che
 l’Europa ha rivisto il proprio modello di crescita e che, nel giugno 2010, il Consiglio
Europeo ha adottato la Strategia Europa 2020 che costituisce il quadro politico di
questo decennio, all’interno del quale si declinerà anche la politica di coesione per il
periodo di programmazione 2014-2020;
 la strategia Europa 2020 individua anche gli obiettivi principali dell’UE per la ricerca e
l’innovazione, il cambiamento climatico e l’energia, l’occupazione, l’istruzione e la
riduzione della povertà, quantificando le soglie da raggiungere, in tali ambiti, per il
2020;
 questa strategia deve essere ulteriormente sviluppata a livello nazionale, regionale e
locale, in modo tale che la coesione economica, sociale e territoriale vengano poste al
centro della strategia, garantendo la mobilitazione di tutte le risorse, affinché
convergano verso il perseguimento delle priorità e degli obiettivi posti;
 la Conca Barese ha avviato una collaborazione con la Stark s.r.l., di carattere NON
ESCLUSIVO, finalizzata a mettere in atto ogni iniziativa per promuovere,
implementare, supportare e condurre proposte di Ricerca, Sviluppo, Innovazione e
Formazione, legate ai fondi europei e basate sul know-how di CONCA BARESE;
 in caso di adesione ad un’iniziativa di interesse proposta da Conca Barese o da Stark,
o in caso di volontà a presentare una proposta in qualità di coordinatore di progetto, le
Parti proponenti si impegnano a predisporre un accordo ad hoc in cui, ruoli,
responsabilità e condizioni economiche verranno definite in funzione del caso.
La Conca Barese, in ossequio all’impegno del raggiungimento delle predette finalità,
ritiene che l’Istituto Universitario………… rappresenti una possibile sinergia per la
concretizzazione e per l'implementazione delle attività all'uopo richieste.
Pertanto, richiamate le superiori premesse, che formano parte integrante e
sostanziale del presente accordo, ritenendo che lo sviluppo e la promozione di iniziative e
progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e formazione sia di comune vantaggio per la
Conca Barese e l’Università …………… e, desiderando rafforzare tale collaborazione,
SI CONVIENE QUANTO SEGUE:
la Conca Barese e l’Università di Bari, unitamente agli altri partner indicati in
premessa, avviano una collaborazione, di carattere non esclusivo, finalizzata a mettere in
atto ogni iniziativa per promuovere, implementare, supportare e condurre proposte di
Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Formazione, legate ai fondi europei in materia di
strutturazione delle reti di supporto alla vivibilità delle aree rurali, al fine di dare attuazione
al Patto Città – Campagna.
Il Patto Città – Campagna persegue l’obiettivo di avvicinare il cittadino alle aree
rurali, rendendole attrattive sotto il profilo della sicurezza, della facilitazione delle
comunicazioni e della implementazione della qualità della vita ambientale (monitoraggio
dell’aria, dei siti a rischio di inquinamento ambientale, realizzazione di piste ciclabili,
videosorveglianza per prevenire il rischio di abbandono rifiuti).
Le Parti si impegnano a realizzare forme di collaborazione culturale e scientifica in
settori di reciproco interesse. Detta collaborazione avverrà su basi di uguaglianza e
reciproco vantaggio.
60
S.A. 01.07.2014/p.5D
Tale accordo diviene parte integrante dell’accordo conclusosi tra Conca Barese e la
Società Stark.
1. MODALITÀ DI COLLABORAZIONE
La collaborazione potrà attuarsi nelle seguenti modalità:
a) Attività di professori, ricercatori, dottorandi, staff e studenti;
b) Progetti congiunti di ricerca;
c) Scambio di informazioni, documenti e pubblicazioni su temi previsti dall’Accordo;
d) Incontri di studio, seminari e corsi su temi previsti dall’Accordo.
2. PROTOCOLLI ESECUTIVI
Per l’attuazione della collaborazione culturale riguardante i settori di interesse,
successivi Protocolli esecutivi stabiliranno eventuali iniziative di reciproco interesse, i
programmi di ricerca congiunta e gli oneri economici.
3. LIAISON OFFICE
Ciascuna Parte indicherà un ufficio come tramite per l’attuazione di questo Accordo.
Per Conca Barese …………………………..
Per l’Università di…. ………….
4. PROPRIETÀ INTELLETTUALE
Ogni preesistente Proprietà Intellettuale rimane nella proprietà dell’Istituzione
originaria.
L’accesso a tale Proprietà Intellettuale sarà negoziato caso per caso.
Ogni nuova Proprietà Intellettuale creata come conseguenza dell’Accordo
apparterrà all’istituzione che ha creato la stessa, ciononostante, modifiche a tale
disposizione potranno essere negoziate caso per caso e ove afferisca ai programmi di cui
all’articolo 3 essa sarà oggetto di ulteriori accordi. Le licenze per lo sfruttamento della
Proprietà Intellettuale saranno negoziate caso per caso.
5. MATERIALE PROMOZIONALE E USO DEI LOGHI
L’uso del nome e del logo dell’Istituzione partner in qualsiasi pubblicità o materiale
promozionale sarà oggetto di previa approvazione scritta tra le Parti.
6. PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
I dati personali saranno utilizzati e trattati soltanto allo scopo del presente Accordo e
dei suoi successivi protocolli esecutivi, nel rispetto dei diritti degli interessati, della dignità
e delle libertà fondamentali, in particolare con riguardo alla riservatezza, identità
personale e il diritto alla protezione dei dati personali.
7. POLITICA DELLE PARI OPPORTUNITÀ
Entrambe le istituzioni perseguono una politica di pari opportunità e di non
discriminazione basata su razza, colore, genere, età, orientamento sessuale, stato civile e
familiare, appartenenza etnica, religione, opinioni politiche, nazionalità, o disabilità.
8. TERMINI E CONDIZIONI
Il presente Accordo Quadro sarà soggetto ad approvazione da parte degli organi
competenti, ed entrerà in vigore alla data dell’ultima sottoscrizione apposta.
Le spettanze di ciascuna delle Parti verranno definite progetto per progetto, in
stretto collegamento con l’accordo concluso tra la Conca Barese e Stark.
61
S.A. 01.07.2014/p.5D
Tutte le attività per preparare domande di progetto, i consorzi e qualsiasi altra
attività di preparazione prima della presentazione sono gratuite, il che significa che ogni
Parte è auto-responsabile di tutte le sue azioni.
9. VALIDITÀ
Il presente Accordo resterà in vigore per un periodo di ……. anni e potrà essere
risolto da ciascuna delle parti con un preavviso scritto (raccomandata a.r.) di almeno
centoventi (120) giorni.
Le attività in corso alla data di conclusione dell’Accordo potranno essere portate a
termine secondo il programma stabilito.
10. RINNOVO
Le Parti, con volontà espressa, potranno richiedere il rinnovo dell’Accordo per un
ulteriore periodo di equivalente durata. In mancanza di rinnovo, l’Accordo scaduto cesserà
i suoi effetti, fatta salva la prosecuzione delle eventuali attività in corso.
11. RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
La risoluzione di eventuali controversie inerenti l’interpretazione e l’esecuzione del
presente Accordo saranno devolute a un Collegio arbitrale di tre membri, uno per
ciascuna Parte e un terzo scelto di comune accordo.
L’Ufficio competente informa altresì che la proposta del sopra riportato Accordo,
inquadrabile nella disciplina di cui all’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la contabilità, è stata concordata con i proff. Teodoro Miano e Giacomo
Scarascia Mugnozza, Direttori rispettivamente del Dipartimento di Scienze del Suolo,
Pianta ed Alimenti e del Dipartimento di Scienze Agroambientali e Territoriali, in
considerazione delle tematiche di prioritario interesse ma potranno essere nel prosieguo
coinvolti altri Dipartimenti di ricerca in ragione degli sviluppi delle intese in atto.
L’Ufficio, in merito allo schema di Accordo sopra riportato propone, per maggiore
chiarezza, di modificare ed integrare l’art. 1 così come segue:
art. 1 MODALITA’ DI COLLABORAZIONE
La collaborazione potrà attuarsi nelle seguenti modalità:
a) Attività di professori, ricercatori, dottorandi, staff e studenti;
a) Progetti congiunti di ricerca su tematiche di cui al presente Accordo
b) Scambio di informazioni, documenti e pubblicazioni su temi previsti dall’Accordo;
c) Incontri di studio, seminari e corsi su temi previsti dall’Accordo.
Si evidenzia inoltre la opportunità di sostituire all’art.3 la previsione del Liaison
Office con un Comitato paritetico.
L’Art. 3 quindi assumerebbe la seguente formulazione:
art.3. COMITATO DI GESTIONE PARITETICO
Le Parti convengono di costituire un apposito Comitato di Gestione Paritetico
composto da 2 rappresentanti nominati da ciascuna delle Parti del presente Accordo.
Il predetto Comitato ha i seguenti compiti:
 coordina le attività di collaborazione;
 effettua il monitoraggio delle iniziative comuni realizzate in collaborazione e redige
relazioni periodiche sul loro andamento;
 elabora appositi Accordi Attuativi disciplinati da normative specifiche che verranno
approvati da entrambe le Parti.
62
S.A. 01.07.2014/p.5D
Si evidenzia ancora la opportunità di riformulare l’ultimo comma dell’art. 8 nel
seguente modo:
8.TERMINI E CONDIZIONI
Il presente Accordo Quadro sarà soggetto ad approvazione da parte degli organi
competenti, ed entrerà in vigore alla data dell’ultima sottoscrizione apposta.
Le spettanze di ciascuna delle Parti verranno definite progetto per progetto, in
stretto collegamento con l’accordo concluso tra la Conca Barese e Stark.
Tutte le attività per preparare domande di progetto, i consorzi e qualsiasi altra
attività di preparazione prima della presentazione sono gratuite, il che significa che ogni
Parte è auto-responsabile di tutte le sue azioni
Le parti, nell’ambito delle proprie responsabilità ed a titolo gratuito,
provvedono alle attività inerenti alla presentazione di progetti, alla eventuale
costituzione di consorzi ed ad ogni altra attività correlata.
Si evidenzia infine che nello schema in questione, all’art. 9 non è riportata la durata
dello stesso, pertanto si chiede a questo Consesso tale indicazione.
Il Dirigente del DARDRE attesta che l’Accordo in questione non comporta oneri di
spesa a carico dell’Università.””
Interviene il prof. Miano per sottolineare che la Convenzione de qua si inquadra
nell’ambito di un più ampio contesto collaborativo con il Comune di Bitonto concernente in
particolare le tematiche agricole ed ambientali.
Il Rettore, quindi, nel proporre i proff. T. Miano e G. Scarascia Mugnozza quali
componenti del Comitato paritetico, di cui al riformulando art. 3 del testo de quo, nonché
di fissare in anni cinque la durata dell’Accordo di che trattasi, ai sensi dell’art. 9, invita il
Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, in data 23.06.2014, da parte del Presidente del Consorzio
Conca barese s.c.a r.l., dott. Michele Abbaticchio, concernente la
“costituzione di una convenzione giuridica per la promozione di
interventi progettuali da sostenersi con fondi comunitari a
erogazione diretta”;
VISTO
lo schema dell’Accordo quadro da stipularsi tra l’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro ed il suddetto Consorzio;
CONSIDERATO
quanto evidenziato e proposto dal competente Settore dell’Area
Partecipazioni
e
Convenzioni
di
ricerca
del
Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne
(DARDRE);
CONSIDERATO
altresì quanto attestato dal Dirigente del DARDRE;
63
S.A. 01.07.2014/p.5D
CONDIVISE
le proposte formulate nel corso del dibattito in ordine ai nominativi
dei componenti del Comitato paritetico, di cui al riformulando art.
3, nonché circa la durata dell’Accordo di che trattasi, ai sensi
dell’art. 9 del testo de quo,
DELIBERA

di approvare l’Accordo quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro ed il Consorzio Conca Barese s.c.a r.l. , previe modifiche agli artt. 1, 3 e 8 come
proposte dall’Ufficio e riportate in narrativa e con l’inserimento, all’art. 9, della durata in
anni cinque, dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di
carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula.

di nominare i proff. T. Miano e G. Scarascia Mugnozza quali componenti del Comitato
paritetico, di cui al riformulando art. 3.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
64
S.A. 01.07.2014/p.5E
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (MUSEO
ORTO BOTANICO) ED IL SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO DELLA REGIONE
PUGLIA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e
Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in
merito:
““L’ufficio informa che il prof Luigi Forte, Direttore del Museo Orto Botanico, con nota
datata 17.06.2014, ha trasmesso la documentazione riguardante la sotto riportata
convenzione da stipularsi tra li Museo Orto Botanico e la Regione Puglia (Servizio Assetto
del Territorio) al fine di ottenere l’approvazione dello schema e della relativa stipula.
CONVENZIONE
TRA
Il Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia, di seguito chiamato “Regione
Puglia”, partita IVA/codice fiscale n. 80017210727, rappresentato dal Dirigente del
Servizio Francesca Pace, nata a …… il ……. C. F. ………………….., per la circostanza
domiciliata presso la sede del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia in Bari
alla via Gentile 52
E
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro - Museo Orto Botanico, di seguito
denominato “Museo”, in persona del Magnifico Rettore Prof. Antonio Felice Uricchio nato
a ……… il …………., C.F. ………………, domiciliato per la carica presso l’Università degli
Studi in Bari, Piazza Umberto I, n. 1
Premesso che:
La Regione Puglia è project partner del progetto denominato BIG – “Improving
governance, management and sustainability of rural and coastal protected areas
and contributing to the implementation of the Natura 2000 provisions in IT and GR”
finanziato nell’ambito del Programma Operativo di Cooperazione Territoriale Europea
Grecia – Italia 2007/2013.
 Il sopraindicato progetto è organizzato in diversi work packages e, tra questi, il WP3
che ha come obiettivo la definizione di protocolli standard comuni per il monitoraggio
delle specie e degli habitat al fine di prevenire i rischi e salvaguardare e valorizzare le
aree protette nonché la raccolta e l’analisi di dati riguardanti specie animali, vegetali e
habitat ai sensi delle Direttive 92/43CEE e 09/147/CEE;
 il Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” si occupa dello
studio, ricerca, divulgazione e conservazione della biodiversità vegetale. Al Museo
afferisce non solo l’Orto Botanico universitario ma anche l’Erbario e la Banca del
Germoplasma (BG-MOBB) che, in sinergia con il primo, permettono di perseguire “la
conservazione della biodiversità vegetale, con particolare riguardo a quella delle
specie locali” (art. 3 - Statuto Museo Orto Botanico).
 Considerato che
 Al Museo è richiesta la realizzazione di specifica attività di ricerca finalizzata alla
raccolta, analisi e interpretazione dei dati riguardanti la distribuzione, le
65
S.A. 01.07.2014/p.5E
pressioni e le minacce inerenti agli habitat e alle specie vegetali presenti su
tutto il territorio regionale ed in particolare all’interno dei siti Rete Natura
2000 e inseriti negli allegati delle direttive 92/43CEE oltre che nelle liste
rosse internazionali, nazionali e regionali;
 la realizzazione di tale attività progettuale rientra tra le finalità del Museo;
 la Giunta Regionale, con delibera n. 943 del 20/05/2014, ha ritenuto opportuno
affidare tale attività al Museo che, come si evince dal suo curriculum, già agli atti
della Regione Puglia, è in possesso delle professionalità e competenze necessarie
per uno svolgimento corretto e completo dell’azione su richiamata;
Tra le parti come sopra costituite, previa ratifica e conferma della narrativa che
precede
si conviene e stipula quanto appresso
ART. 1 - Premesse
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.
ART. 2 - Oggetto
La Regione Puglia affida al Museo l’incarico di svolgere attività di ricerca finalizzata
alla raccolta, analisi e interpretazione dei dati riguardanti la distribuzione, le pressioni e le
minacce inerenti agli habitat e alle specie vegetali presenti su tutto il territorio regionale ed
in particolare all’interno dei siti Rete Natura 2000 e inseriti negli allegati delle direttive
92/43CEE oltre che nelle liste rosse internazionali, nazionali e regionali.
ART. 3 - Modalità operative
La presente convenzione regola i rapporti tra le parti in riferimento alla realizzazione
dell’obiettivo comune meglio specificato al precedente art. 2.
La Regione Puglia ed il Museo, per la realizzazione delle azioni previste, si
impegnano a collaborare investendo il proprio know-how e risorse proprie, fermo restando
quanto di competenza del Museo e dettagliatamente riportato di seguito.
Contestualmente alla sottoscrizione della presente convenzione, il Museo si
impegna a presentare il programma delle attività da svolgere con i relativi tempi e le
professionalità all’uopo impegnate, previo accordo con la Regione Puglia.
Il Museo, inoltre, si impegna a garantire la presenza di almeno un rappresentante
del gruppo di lavoro durante gli incontri tecnici e ai meeting istituzionali, che saranno
organizzati in Italia e in Grecia. Le spese relative alle trasferte sono comprese nell’importo
specificato all’art. 4.
In particolare, il Museo si impegna a raccogliere analizzare ed interpretare i dati
relativi agli habitat e alle specie vegetali inserite negli allegati I, II e IV della Direttiva
Europea “Habitat” e almeno 25 specie vegetali inserite nelle Liste rosse Internazionali,
Nazionali e Regionali e/o di interesse biogeografico, con modalità da definire durante gli
incontri tecnici.
La raccolta dati riguarda l’intero territorio regionale con particolare riferimento ai Siti
Rete Natura 2000 al fine di poter essere realmente funzionale alla piena definizione dello
stato di conservazione delle specie oggetto di indagine. Inoltre, il Museo si impegna a
definire in accordo con l’Amministrazione Regionale un protocollo di raccolta dati e
monitoraggio conforme a quanto previsto dalle direttive a livello comunitario e nazionale.
Lo stesso si impegna a fornire i dati in formato elettronico e cartaceo e ad inserirli in
un specifico Geo-database, struttura informatica, che confluirà nell’Osservatorio
Regionale per la Biodiversità (Portale Regionale della Biodiversità).
I dati relativi agli habitat e alle specie vegetali inseriti nelle Direttive “Habitat” oltre
che quelli relativi alle specie inserite nelle liste rosse devono essere forniti corredati dalle
informazioni richieste nelle schede “Reporting format 2007-2012 Habitat Directive” con i
relativi metadati.
ART. 4 - Rapporti economici
66
S.A. 01.07.2014/p.5E
La Regione Puglia, per l’attuazione delle finalità oggetto della presente
convenzione, si impegna a corrispondere al Museo un importo pari ad euro 140.000,00
(centoquarantamila/00) omnicomprensivi.
Tale somma sarà corrisposta al Museo per stati di avanzamento del progetto,
secondo il seguente calendario:
 50% a titolo di anticipazione;
 30% a presentazione delle schede relative alla raccolta dati degli habitat e delle
specie vegetali, come di seguito specificato;
 20% a consegna del lavoro ultimato.
Le somme di cui sopra potranno essere corrisposte dietro presentazione di nota di
debito spese fuori campo IVA; le note di debito relative alla seconda e alla terza tranche
devono essere corredate da una relazione tecnica (intermedia e finale) sulle attività di
ricerca svolte da cui si evinca la corrispondenza delle stesse con quanto viene addebitato.
Le somme saranno versate a mezzo bonifico sul conto corrente bancario, indicando
come causale il titolo dell’oggetto della presente convenzione, intestato a: Museo Orto
Botanico - Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – presso UBI BANCA CARIME Agenzia
Centrale
di
Bari
70122
Bari,
via
Calefati,
104,
IBAN
IT87Y0306704000000000002494.
Resta inteso che il Museo potrà avvalersi, per alcune delle fasi più specialistiche,
della collaborazione di strutture e/o personale esterno qualificati nel settore, con cui
potranno essere stipulati contratti secondo la normativa attualmente in vigore. Ai fini della
liquidazione, il Museo si impegna, ai sensi dell’art. 22 della Legge Regionale 15/2008, a
comunicare alla Regione Puglia, l’elenco delle consulenze e incarichi professionali
eventualmente affidati per l’esecuzione dell’incarico oggetto della presente convenzione.
ART. 5 - Referenti
I referenti della convenzione che hanno la funzione di favorire e verificare
l’attuazione della stessa, nel rispetto di quanto in essa previsto sono:
• per la Regione Puglia, il Dott. For. Giovanni Zaccaria;
• per il Museo, il Direttore del Museo Orto Botanico.
ART. 6 - Durata
La presente convenzione ha validità dalla data di sottoscrizione della stessa fino al
termine del progetto previsto per il giorno 30/11/2015.
ART. 7 - Trattamento dati personali
Le parti, in caso di trattamento di dati personali relativi alle prestazioni dedotte nella
presente convenzione, si impegnano al rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs.
196/2003.
Le parti, inoltre, dichiarano che i dati personali di cui venissero reciprocamente a
conoscenza nell'esecuzione della presente convenzione saranno utilizzati esclusivamente
per le finalità strettamente connesse all'esecuzione del medesimo.
Art. 8 - Tutele nelle materie della sicurezza e delle assicurazioni
Le parti si danno reciproca assicurazione che nello svolgimento delle attività oggetto
della presente convenzione saranno rispettate le normative vigenti in materia di salute,
sicurezza sul lavoro e ambiente, nonché le disposizioni previdenziali ed assistenziali
obbligatorie, per il proprio personale impiegato.
ART. 9 – Spese e registrazione della convenzione
Tutte le spese provenienti dalla presente convenzione sono ad intero ed esclusivo
carico dell’Ente incaricato senza diritto di rivalsa nei confronti della Regione Puglia. La
presente Convenzione sarà sottoposta a registrazione solo in caso d’uso.
ART. 10 – Responsabile del procedimento
67
S.A. 01.07.2014/p.5E
Il Responsabile del presente procedimento relativo all’esecuzione del contratto è il
Dirigente dell’Ufficio Parchi e tutela della Biodiversità Ing. Barbara Loconsole TEL.:
080/5403532 e-mail: [email protected]
ART. 11 - Controversie
Le eventuali controversie nascenti dall’esecuzione del presente accordo saranno
risolte bonariamente con spirito di amichevole composizione. Nel caso di mancato
raggiungimento di un accordo, per tutte le controversie che dovessero insorgere in
dipendenza della presente convenzione sarà competente in via esclusiva il Foro di Bari.
ART. 12 - Norme finali
Per quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione, si applicano le
disposizioni del Codice Civile e delle norme dell’ordinamento applicabili.
La presente scrittura privata da far valere ad ogni effetto di legge, che si compone di
7 (sette) pagine dattiloscritte, viene firmata dalle parti stipulanti, previa lettura, conferma
ed approvazione.
L’Ufficio competente evidenzia che lo schema di convenzione, così come sopra
riportato, è stato approvato dalla Giunta Regionale della Regione Puglia con deliberazione
n. 943 del 20.05.2014.
Lo stesso Ufficio fa presente che la struttura proponente la convenzione (Museo
Orto-Botanico) non rientra tra i “Centri di spesa”, espressamente definiti all’art. 80 del
Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, bensì nelle cosiddette
“Altre Strutture” di cui al Titolo VI del citato Regolamento che ne stabilisce i criteri di
gestione finanziaria e contabile, così come espressamente riportato all’art. 4 dello Statuto
dello stesso Museo.
L’ufficio inoltre, esaminato l’atto in questione, ritiene che lo stesso sia conforme
alle finalità prioritarie dell’Orto botanico richiamate all’art. 3 dello Statuto e che si possa
inquadrare nella disciplina prevista dal combinato disposto degli artt. 68 del Regolamento
per l’Amministrazione, la finanza e la Contabilità specifico per gli Accordi di collaborazione
e 16 e 18 del titolo III del vigente Regolamento c/terzi che definiscono e disciplinano la
destinazione del contributo di ricerca.
In merito il Dirigente del DARDRE attesta che la convenzione da qua non
comporta oneri di spesa a carico dell’Università.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, prot. n. 43555 del 17.06.2014, da parte del Direttore del
Museo
Orto
Botanico,
prof.
Luigi
Forte,
concernente
la
Convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro (Museo Orto Botanico) e la Regione Puglia (Servizio Assetto
del Territorio), finalizzata alla raccolta, analisi e interpretazione dei
dati riguardanti la distribuzione, le pressioni e le minacce inerenti
agli habitat e alle specie vegetali presenti su tutto il territorio
regionale ed in particolare all’interno dei siti Rete Natura 2000 e
inseriti negli allegati delle direttive 92/43CEE oltre che nelle liste
rosse internazionali, nazionali e regionali;
VISTO
lo schema della suddetta Convenzione;
68
S.A. 01.07.2014/p.5E
VISTA
la deliberazione della Giunta Regionale – Regione Puglia, n. 943
del 20.05.2014 del Registro delle deliberazioni;
CONSIDERATO
quanto
fatto
Partecipazioni
presente
e
dal
Convenzioni
competente
di
ricerca
Ufficio
del
dell’Area
Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne
(DARDRE);
CONSIDERATO
altresì quanto attestato dal Dirigente del DARDRE,
DELIBERA

di approvare la Convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
(Museo Orto Botanico) e la Regione Puglia (Servizio Assetto del Territorio), finalizzata
alla raccolta, analisi e interpretazione dei dati riguardanti la distribuzione, le pressioni
e le minacce inerenti agli habitat e alle specie vegetali presenti su tutto il territorio
regionale ed in particolare all’interno dei siti Rete Natura 2000 e inseriti negli allegati
delle direttive 92/43CEE oltre che nelle liste rosse internazionali, nazionali e regionali;

di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare eventuali modifiche all’atto in
questione, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di
stipula.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
69
S.A. 01.07.2014/p.6A
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
(DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRO-AMBIENTALI E TERRITORIALI), IL GAL
COLLINE IONICHE E PARTI SOCIALI: ADESIONE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e
Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in
merito:
““L’Ufficio informa che il Prof. Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttore del
Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, con nota del 28.05.2014,
prot.n.548, ha trasmesso la documentazione relativa alla richiesta di adesione al
Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Gal Colline Joniche e Parti Sociali il 13 dicembre 2012.
Il Protocollo in questione viene allegato alla presente relazione perché ne faccia
parte integrante.
L’Ufficio fa presente che il Protocollo sopra menzionato è stato approvato dal
Consiglio del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, nella seduta del
23.04.2014, il cui Dispositivo di delibera del verbale viene qui di seguito riportato:
“Il Presidente, prima di illustrare il Protocollo in oggetto, precisa che ai sensi dell’art.68 del
Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, gli Accordi di Collaborazione sono
stipulati dal Magnifico Rettore; pertanto i contraenti sono l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro
rappresentata dal Magnifico Rettore, e il GAL Colline Joniche, rappresentato dal suo Presidente.
Quindi il Presidente riferisce che l'oggetto principale del protocollo è l'attivazione di rapporti
di collaborazione tra il DiSAAT e il GAL Colline Joniche,
ll DiSAAT condivide la strategia di sviluppo definita dal GAL Colline Joniche nell'ambito del
Piano di Sviluppo Locale e le iniziative previste per la valorizzazione del proprio territorio, delle
imprese agricole, commerciali, artigianali che in esso operano e della comunità locale tutta.
Condivide altresì le seguenti quattro schede attuative - operative previste nel "Protocollo d'intesa
tra GAL Colline Joniche e parti sociali" sottoscritto il 13 dicembre 2012 presso la Camera di
commercio di Taranto:
1. Realizzazione del progetto strategica territoriale per lo sviluppo turistico Green Road;
2. Piattaforma etica, finanza etica;
3. Attività Formative;
4. Animazione e Comunicazione;
e le azioni operative che ciascuna di queste prevedono.
Per questo motivo aderisce al suddetto Protocollo d’Intesa.
Il DiSAAT dichiara altresì la propria disponibilità a partecipare alle attività di lavoro
necessarie per rispondere al bando Expo Milano 2015 “Buono Pratiche di Sviluppo Sostenibile per
la Sicurezza Alimentare”. Tali attività saranno seguite dal dott. Rinaldo Grittani del Laboratorio per
la Ricerca Visuale sul Paesaggio – Ri.Vi.Pa., che si occuperà degli aspetti fotografici connessi al
bando. L’Accordo si intende costituito a titolo gratuito.
Le modalità e le forme attraverso cui il DiSAAT offrirà la propria esperienza e competenza
per supportare e accompagnare il GAL nel conseguimento dei propri obiettivi di sviluppo e nella
realizzazione delle specifiche iniziative saranno concordate a seconda delle iniziative da
intraprendere. Le relazioni e i contatti tra il DiSAAT e il GAL Colline Joniche saranno tenuti dai
dott.ri Rinaldo Grittani e Franco Petrillo.
Il Consiglio di Dipartimento, dopo una proficua discussione alla quale sono intervenuti vari
Consiglieri, all’unanimità esprime parere favorevole alla stipula del Protocollo d'Intesa in oggetto.
70
S.A. 01.07.2014/p.6A
La presente deliberazione è immediatamente esecutiva.
Il Presidente, inoltre e per motivi di urgenza, pone in approvazione il verbale.
Il Consiglio di Dipartimento approva.”
In merito il Dirigente del DARDRE attesta che il Protocollo de quo non comporta
oneri di spesa a carico dell’Università.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, prot. n. 548 del 28.05.2014, con cui il Direttore del
Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, prof.
Giacomo Scarascia Mugnozza, ha trasmesso la documentazione
relativa alla richiesta di adesione al Protocollo d’Intesa sottoscritto
il 13.12.2012 tra Gal Colline Joniche e Parti Sociali, per
condividere la strategia di sviluppo definita dallo stesso GAL
nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale e le iniziative previste per
la valorizzazione del proprio territorio, delle imprese agricole,
commerciali, artigianali che in esso operano e della comunità
locale tutta;
VISTO
il testo del suddetto Protocollo;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze
Agro-Ambientali e Territoriali, relativo alla seduta del 23.04.2014;
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del Dipartimento Amministrativo
per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE),
DELIBERA
di approvare l’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di
Scienze Agro-Ambientali e Territoriali) al Protocollo d’Intesa stipulato il 13.12.2012 tra Gal
Colline Joniche e Parti Sociali (allegato n. 3 al presente verbale), per condividere la
strategia di sviluppo definita dallo stesso GAL nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale e
le iniziative previste per la valorizzazione del proprio territorio, delle imprese agricole,
commerciali, artigianali che in esso operano e della comunità locale tutta.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
71
S.A. 01.07.2014
Il Rettore informa che l'oggetto relativo all'argomento posto con il n. 6B) all'ordine
del giorno dell'odierna riunione, deve intendersi modificato come segue:
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L'ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (A.T.S.)
(COSTITUITA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, IL
POLITECNICO DI BARI, IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L’ARPA
PUGLIA),
CONFINDUSTRIA
TARANTO
E
L'ASSOCIAZIONE
PRODUTTIVO DELL'AMBIENTE E DEL RIUTILIZZO (DIPAR)
72
DISTRETTO
S.A. 01.07.2014/p.6B
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L'ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (A.T.S.)
(COSTITUITA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, IL
POLITECNICO DI BARI, IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L’ARPA
PUGLIA),
CONFINDUSTRIA
TARANTO
E
L'ASSOCIAZIONE
DISTRETTO
PRODUTTIVO DELL'AMBIENTE E DEL RIUTILIZZO (DIPAR)
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e
Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in
merito:
““L’Ufficio ricorda che il 28.05.2011 è stata costituita l’A.T.S. tra l’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro, il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e
l’ARPA Puglia con lo scopo di rappresentare il partner scientifico del progetto denominato
“Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia” promosso con Protocollo d’Intesa tra il
Comune di Taranto, la Provincia di Taranto, il Politecnico di Bari, l’ARPA Puglia, il CNR, la
Confindustria Taranto, l’ASL Taranto, il Consorzio ASI, la Camera di Commercio di
Taranto.
Lo stesso Ufficio ricorda altresì che il 05.11.2012 è stata stipulata una Convenzione
tra la stessa A.T.S. e DIPAR finalizzata ad avviare lo Start-up del “Polo Scientifico
Tecnologico Magna Grecia”.
Tanto premesso, nell’ambito delle finalità dei suddetti atti è stato proposto da
Confindustria Taranto, il DIPAR e la citata ATS il sotto riportato Protocollo d’Intesa al fine
di ottenere l’approvazione dello schema nonché della stipula:
PROTOCOLLO D'INTESA
tra
Confindustria Taranto (nel prosieguo CONFINDUSTRIA), con sede in Taranto alla Via
Dario Lupo n.65, rappresentata dal Presidente dr. Vincenzo Cesareo;
e
Associazione Temporanea di Scopo (di seguito A.T.S.), legalmente rappresentata dal
Prof. Antonio Felice Uricchio - Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro - nella
qualità di Legale Rappresentante.
e
Associazione Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo (di seguito DIPAR), con sede in via Renato Dario Lupo, 65 – 74123 Taranto, presso Confindustria Taranto - C.F.
90197730733, legalmente rappresentata dall’Ing. Lorenzo Ferrara
Premesso che
 Confindustria rappresenta gli interessi delle imprese industriali della provincia ed è soggetto
accreditato per la definizione a tutti i livelli, centrale, regionale e locale, delle politiche
economiche;
 L’ATS tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale
delle Ricerche e l’ARPA Puglia, sottoscritta in data 28 marzo 2011, ha lo scopo di
rappresentare il partner scientifico del progetto denominato “Polo Scientifico Tecnologico
Magna Grecia” promosso con Protocollo d’Intesa tra il Comune di Taranto, la Provincia di
Taranto, il Politecnico di Bari, l’ARPA Puglia, il CNR, la Confindustria Taranto, l’ASL Taranto, il
Consorzio ASI, la Camera di Commercio di Taranto;
73
S.A. 01.07.2014/p.6B













il DIPAR è il Distretto Produttivo riconosciuto con Delibera di Giunta Regionale n. 837 del 23
marzo 2010, ai sensi della Legge Regionale n. 23 del 3 agosto 2007.
il DIPAR promuove, sostiene e favorisce le iniziative e i programmi di sviluppo su base
regionale tesi a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione
di nuova e migliore occupazione nel settore dell’ambiente e del riutilizzo dei rifiuti e che
comprende imprese, il sistema universitario e della ricerca pugliese, associazioni di categoria,
associazioni sindacali, Enti locali, Enti Pubblici.
Premesso ancora che
Il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministero dello Sviluppo
Economico, il Ministero della Coesione Territoriale, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto, il
comune di Taranto e il Commissario Straordinario del Porto di Taranto, in data 26 luglio 2006,
hanno sottoscritto il “PROTOCOLLO D’INTESA per gli Interventi urgenti di bonifica,
ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto” (nel prosieguo il protocollo);
La Legge 4 ottobre 2012, n. 171 di conversione del Decreto del 7 agosto 2012, n. 129, recante
disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di
Taranto, recepisce il protocollo;
Gli interventi previsti dal protocollo possono essere raggruppati in due categorie principali:
Interventi di riqualificazione ambientale:
 Interventi per le bonifiche;
 Interventi portuali;
Interventi per il rilancio e riqualificazione industriale:
 Sostegno alla realizzazione di investimenti produttivi;
 Progetto speciale Città di Taranto - Smart Area.
Nell’ambito delle risorse stanziate per gli “Interventi per il rilancio e la riqualificazione
industriale” il protocollo annovera le seguenti misure:
 Accordo di Programma;
 Progetto Speciale Città di Taranto SMART AREA;
Il Protocollo, all’art. 4, prevede la seguente governance:
1. Comitato dei sottoscrittori;
2. Cabina di regia, coordinata e gestita dalla Regione Puglia;
Alla Cabina di Regia è affidato il coordinamento delle misure e delle risorse previste per
l’attuazione del Protocollo;
La Deliberazione della Giunta Regionale del 30 novembre 2013 e i successivi e conseguenti
atti disciplinano le procedure di attuazione e le coperture finanziarie degli interventi previsti dal
protocollo.
Premesso ancora che
Confindustria ha costituito la segreteria tecnica SMART AREA - in partenariato con la comunità
scientifica (CNR, ENEA, Università, Polo Tecnologico) – con il compito di selezionare progetti
candidabili alle varie forme di finanziamento previste dal protocollo, ed in particolare al
“Progetto Speciale Città di Taranto SMART AREA”, nonché sulle altre misure di carattere
nazionale e regionale;
In tale logica Confindustria ha elaborato il “Piano SMART AREA TARANTO” che raggruppa
oltre 30 progetti nei seguenti assi di sviluppo:
 Ricerca, formazione e start up di nuove iniziative imprenditoriali in campo
ambientale;
 Smart City;
 Sviluppo Logistico;
 Sviluppo Turistico;
 Sviluppo Urbano;
 Diversificazione Produttiva e Infrastrutture ICT;
 Green Road.
Nell’ambito del più complessivo progetto SMART AREA TARANTO la segreteria Tecnica ha
individuato gli interventi già avviati, immediatamente cantierabili o che necessitano di Studi di
fattibilità e/o Piani Industriali.
Tenuto conto che
74
S.A. 01.07.2014/p.6B

Confindustria intende svolgere un ruolo di promozione delle finalità previste dalla normativa e
di coordinamento unitario sia nell’individuazione dei canali di finanziamento che delle
progettualità espresse nel “Piano o di Smart Area Taranto” nei confronti delle Amministrazioni
competenti, sui Tavoli istituzionali cui partecipa, tra cui:
 la Cabina di Regia, a livello regionale, negli incontri allargati al partenariato economicosociale;
 la Consulta dello Sviluppo, a livello locale;
Tenuto ancora conto che
 L’ATS è soggetto capofila del progetto “Start Up del Polo Scientifico Tecnologico Magna
Grecia”, inserito nelle schede progettuali del documento “SMART AREA TARANTO”;
 il DIPAR e l’A.T.S. hanno sottoscritto una convenzione finalizzata alla collaborazione per
l’avvio dello Start-up del “Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia”.
e che
 Confindustria ha depositato il marchio “Smart Area Taranto”, di cui è proprietaria esclusiva, per
connotare in una logica unitaria i progetti selezionati e quelli che potranno aggiungersi nel
prosieguo.
Tutto ciò premesso si conviene su quanto segue:
1. L’Impresa, per la realizzazione del progetto, conferisce a Confindustria, il compito di svolgere
un ruolo di coordinamento:
o nella promozione e diffusione delle finalità del progetto;
o nella ricerca dei canali di finanziamento;
o nella rappresentanza delle finalità del progetto nei confronti delle
Amministrazioni competenti sui Tavoli Istituzionali cui l’Associazione partecipa.
2. Confindustria concede all’impresa l’utilizzo del marchio “SMART AREA TARANTO” che ne
evidenzia l’appartenenza al più ampio “PROGETTO SMART AREA TARANTO”;
3. Le parti si impegnano a mantenere la riservatezza di tutti i dati personali e le informazioni di
carattere tecnico, amministrativo, scientifico limitandosi al loro uso
per gli scopi
espressamente contemplati e rientranti nell'oggetto del presente protocollo.
L’Ufficio, esaminato l’atto in questione, considerate le finalità dello stesso, ritiene di
inquadrarlo nella disciplina prevista dall’art.68 del Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, che disciplina gli accordi di collaborazione.
In merito il Dirigente del DARDRE attesta che il Protocollo de quo non comporta
oneri di spesa a carico dell’Università.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
CONSIDERATO
quanto
rappresentato
dal
competente
Ufficio
dell’Area
Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne
(DARDRE), in ordine alla costituzione, in data 28.05.2011,
dell’A.T.S. tra questa Università, il Politecnico di Bari, il Consiglio
Nazionale delle Ricerche e l’ARPA Puglia;
VISTA
la Convenzione tra la suddetta A.T.S. e l’Associazione Distretto
Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo (DIPAR), sottoscritta il
05.11.2012, per l’avvio dello start-up del “Polo Scientifico
Tecnologico Magna Grecia”;
75
S.A. 01.07.2014/p.6B
VISTO
lo schema del Protocollo d’intesa da stipularsi tra la predetta
A.T.S., Confindustria Taranto ed il DIPAR, per la realizzazione del
Progetto “Smart Area Taranto”;
VISTO
l’art.68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE,
DELIBERA
di approvare il Protocollo d’Intesa da stipularsi tra l’A.T.S. (costituita tra questa Università,
il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’ARPA Puglia), Confindustria
Taranto e l’Associazione Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo (DIPAR), per la
realizzazione del Progetto “Smart Area Taranto”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
76
S.A. 01.07.2014/p.6C
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, IL
COMUNE
DI
TARANTO,
LA
CONFINDUSTRIA-TARANTO,
LA
CAMERA
DI
COMMERCIO DI TARANTO, IL POLITECNICO DI BARI, LA LIBERA UNIVERSITÀ
MARIA SANTISSIMA ASSUNTA DI ROMA E L’UFFICIO XI PUBBLICA ISTRUZIONE DI
TARANTO, PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO VOLTO ALLA DEFINIZIONE
DI UN CONTRATTO DI PARTENARIATO LOCALE NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA
STRATEGICO “EUROPA 2020”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per
la Didattica – Settore I:
““L’Ufficio riferisce che, in data 25.06.2014, il Presidente della Commissione AA.GG.
e Istituzionali del Comune di Taranto, cons. Michele De Martino, ha trasmesso a questa
Università la bozza di Protocollo di Intesa da stipulare con il Comune di Taranto, la
Confindustria-Taranto, la Camera di Commercio di Taranto, il Politecnico di Bari, la Libera
Università Maria Santissima Assunta di Roma e l’Ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto,
per l’istituzione di un tavolo tecnico volto alla definizione di un contratto di partenariato
locale nell’ambito del Programma Strategico “Europa 2020”.
Come è noto, la strategia Europa 2020, varata dal Consiglio europeo nel giugno
2010, mira a favorire la ripresa dopo la crisi economica e ad orientare l'Unione europea
verso la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva entro il 2020. L'UE nel suo insieme si
è posta cinque finalità principali - in materia di occupazione, innovazione, istruzione,
integrazione sociale e clima/energia –; ogni Stato membro ha adottato per ciascuno di
questi settori i propri obiettivi nazionali. Al fine di favorire il conseguimento degli obiettivi
della strategia sono state lanciate sette iniziative faro: l’Unione dell’innovazione, Youth on
the move, un’agenda europea del digitale, un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse,
una politica industriale per l'era della globalizzazione, un'agenda per nuove competenze e
nuovi posti di lavoro, una piattaforma europea contro la povertà.
Di seguito si riporta, integralmente, il testo del Protocollo di Intesa in questione:
“ PROTOCOLLO DI INTESA PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO
PER LA DEFINIZIONE DI UN CONTRATTO DI PARTENARIATO LOCALE
NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA STRATEGICO “EUROPA 2020”
Comune di Taranto,
C.F. ……………………….., in persona del legale
rappresentante dr. Ippazio Stefàno, Sindaco, residente per la carica in Taranto a Palazzo
di Città - Piazza Castello;
Confindustria-Taranto, C.F. 80004950731, in persona del legale rappresentante
dr. Vincenzo Cesareo, Presidente, residente per la carica in Taranto alla via Dario Lupo
65;
Camera di Commercio di Taranto, C.F. ………………., in persona del legale
rappresentante cav. Luigi Sportelli, Presidente, residente per la carica in Taranto in Viale
Virgilio 152;
77
S.A. 01.07.2014/p.6C
Università degli Studi di Bari, C.F…….…………., in persona del legale
rappresentante prof. Antonio Felice Uricchio, Rettore, residente per la carica in Bari in
via…………………………..;
Politecnico di Bari, C.F. ………………., in persona del legale rappresentante
prof…..……., Rettore, …………………., residente per la carica in …………… alla
via………………………..;
Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma (L.U.M.S.A.), sede di
Taranto, C.F. …………in persona del delegato del legale rappresentante
prof………………..., residente per la carica in………………. alla via……………;.
Ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto, C.F. ………………., in persona del
legale rappresentante dott.ssa……………………., residente per la carica in ……………
alla via………………………..,
nel prosieguo “le Parti”
PREMESSO CHE
 Il 1° gennaio 2014 ha avuto inizio il nuovo settennato economico della Comunità
Europea con la “Programmazione strategica Europa 2014-2020”;
 Il Comune di Taranto, ente capofila, intende determinare con il concorso di enti
territoriali economici e non un “percorso condiviso” finalizzato alla elaborazione di
progetti ed interventi sulle materie e per gli obiettivi previsti dalla Comunità Europea;
 La produzione di progettualità, orientata ad agevolare processi di crescita intelligente,
sostenibile ed inclusiva, può avvalersi della possibilità di accesso sia ai fondi strutturali
che a quelli a gestione diretta;
 Il Presidente della Commissione AA.GG. e Istituzionali, delegato dal Sindaco per le
“Politiche Comunitarie”, Cons. Michele De Martino, ha convocato le Parti sopra
indicate per verificare la possibilità di attivare l’iniziativa sinergica territoriale di cui
trattasi;
 Ottenuta, in via preventiva, la disponibilità alla sottoscrizione di un “Contratto di
partenariato locale” (nel prosieguo “contratto”) per il concreto perseguimento dei fini
indicati in premessa;
PREMESSO, ALTRESÌ, CHE
 il Contratto costituisce una forte innovazione rispetto alle programmazioni precedenti
in quanto implica una maggiore definizione degli impegni tra i contraenti in relazione
agli obiettivi ed alla valutazione dei risultati;
 il Contratto prevede la sottoscrizione di una proposta concordata aperta alla inclusione
e partecipazione attiva di altri partner pubblici e privati oltre che di professionalità utili
alla buona riuscita dell’iniziativa;
 il Regolamento generale dei fondi compresi nel QSC individua 11 obiettivi tematici che
traducono le strategie di “Europa 2020”:
1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione;
2. migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione della comunicazione;
3. migliorare la competitività delle piccole e medie imprese, del settore agricolo
(per il FEASR) e della pesca e dell’acquacoltura (per il FEAMP);
4. sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in
tutti i settori;
5. promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione e la
gestione dei rischi;
6. proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse;
7. promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali
infrastrutture di rete;
8. promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
9. promuovere l’inclusione sociale e la lotta contro la povertà;
78
S.A. 01.07.2014/p.6C
10. investire in istruzione, competenze e apprendimento permanente;
11. .rafforzare la capacità istituzionale ed una Pubblica Amministrazione
efficiente.
 per l’Italia il position paper dei servizi della Commissione ha previsto di raggruppare gli
obiettivi tematici individuando quattro priorità di finanziamento:
a. sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione delle imprese;
b. realizzare infrastrutture performanti ed assicurare una gestione efficiente
delle risorse naturali;
c. aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, promuovere l’inclusione
sociale e migliorare la qualità del capitale umano;
d. favorire la qualità, l’efficienza e l’efficacia della Pubblica Amministrazione;
 Il Comune di Taranto ha fatto presente che sono già disponibili, in quanto
massimamente coerenti con gli obiettivi ed i risultati attesi dalla Comunità Europea,
progetti di “Area Vasta”;
 La Camera di Commercio di Taranto e Confindustria Taranto, nel corso di un incontro
convocato dal Presidente della Commissione AA.GG. e Istituzionali, hanno presentato
alle altre parti il progetto “Smart Area Taranto” (che prevede sette assi di sviluppo
Ricerca, formazione e start-up di nuove iniziative imprenditoriali in campo ambientale,
Sviluppo logistico, Sviluppo turistico, Green Road, Smart City, Sviluppo urbano,
Diversificazione produttiva) che è, in gran parte coerente con le strategie di “Europa
2020” e come tale in grado di fornire un utile contributo per il raggiungimento degli
obiettivi di cui in premessa;
 Ribadita la possibilità per tutti i partner aderenti all’accordo di poter presentare al
“Tavolo tecnico” progetti e proposte di intervento in linea con le direttive comunitarie in
modo tale da disporre, all’atto delle scelte finali, di una “produzione progettuale la più
ampia e partecipata possibile”;
LE PARTI
CONSIDERATO CHE
 intendono collaborare alla definizione di un Contratto a valere sul “Programmazione
strategica Europa 2020”
CONVENGONO
1) di istituire un “Tavolo tecnico” per:
a) l’elaborazione del Contratto, da raccordare con quello che la Regione Puglia,
nell’ambito del percorso regionale di crescita sostenibile, sta provvedendo a determinare
secondo le indicazioni della programmazione comunitaria per l’ottenimento di fondi
strutturali;
b) sviluppare e candidare progetti condivisi all’ottenimento di fondi a gestione
diretta.
2) Ogni singola Istituzione sottoscrittrice nominerà un proprio referente che provvederà a
rappresentare le progettualità da inserire nel Contratto, incentrati e coerenti con gli
obiettivi ed i risultati attesi di “Europa 2020”. I referenti provvederanno a indicare, per
ragioni organizzative, il loro coordinatore per la regolazione dei lavori.
3) Di riservare alla Camera di Commercio di Taranto ed a Confindustria Taranto
l’assistenza tecnica al Tavolo Tecnico per ciò che concerne il supporto logistico, la
documentazione, la strumentazione e gli altri sussidi di carattere tecnico-progettuale
necessari alle attività mentre ogni sottoscrittore metterà a disposizione del Tavolo tecnico
il proprio know-how e ogni altro elemento utile allo scopo.
4) Di riservare al Tavolo tecnico l’autonomia decisionale per eventuali adeguamenti interni
di carattere organizzativo - funzionale.
5) Di prevedere, a conclusione dell’impegno comune, una iniziativa pubblica per la
presentazione dei risultati del lavoro del Tavolo tecnico.
79
S.A. 01.07.2014/p.6C
Palazzo di Città di Taranto,
data……………..
Sigla dell’ente e firma del legale rappresentante”
In merito, l’Ufficio sottolinea che il punto 2 del Protocollo de quo prevede
l’indicazione di un referente di ciascuna Istituzione contraente; pertanto, in caso di
approvazione da parte di questo Consesso dell’Atto in questione, si evidenzia la necessità
di individuare un referente di questa Università.
L’Ufficio sottolinea, altresì, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art.
68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità,
specifico per gli accordi di collaborazione.
In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E. attesta che il Protocollo di
Intesa in questione non comporta oneri di spesa a carico dell’Università. “”
Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo la
prof.ssa Maria Casola quale referente di questa Università nell’ambito del Protocollo de
quo.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota mail, in data 25.06.2014 a firma del Presidente della
Commissione AA.GG. e Istituzionali del Comune di Taranto, Cons.
Michele De Martino, in ordine al Protocollo d’intesa da stipularsi
tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Comune di Taranto,
la Confindustria-Taranto, la Camera di Commercio di Taranto, il
Politecnico di Bari, la Libera Università Maria Santissima Assunta
di Roma e l’Ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto, per
l’istituzione di un tavolo tecnico volto alla definizione di un
contratto di partenariato locale nell’ambito del Programma
Strategico “Europa 2020”;
VISTO
il testo del suddetto Protocollo di intesa;
VISTO
il Regolamento (Ue) N. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013;
VISTO
l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione,
la Finanza e la Contabilità;
CONSIDERATO
quanto
rappresentato
dal
competente
Settore
dell'Area
Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per
la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE);
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE;
CONDIVISA
la proposta del Rettore in ordine al nominativo del referente di
questa Università nell’ambito del Protocollo de quo,
80
S.A. 01.07.2014/p.6C
DELIBERA

di approvare il Protocollo di Intesa, nella formulazione riportata in narrativa, da
stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Comune di Taranto, la
Confindustria-Taranto, la Camera di Commercio di Taranto, il Politecnico di Bari, la
Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e l’Ufficio XI Pubblica Istruzione
di Taranto, per l’istituzione di un tavolo tecnico volto alla definizione di un contratto di
partenariato locale nell’ambito del Programma Strategico “Europa 2020”;

di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare all’atto in questione eventuali
modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di
stipula;

di designare la prof.ssa Maria Casola quale referente di questa Università nell’ambito
del Protocollo de quo.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
81
S.A. 01.07.2014/p.7
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ACCORDO INTER-ISTITUZIONALE TRA L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO
MORO (DSMBNOS), IL CNR - ITD DI PALERMO, L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI
MESSINA (DISGESI) ED IL CENTRO DI RICERCA L3S DI HANNOVER (GERMANIA)
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e
Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in
merito:
““L’Ufficio informa che la Prof.ssa Maria Trojano, Direttore del Dipartimento di
Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, con nota pervenuta il 10
giugno 2014, ha trasmesso la documentazione relativa all’Accordo di collaborazione da
stipularsi tra questa Università, l’Istituto per le Tecnologie didattiche del Consiglio
Nazionale delle Ricerche, il Centro di ricerca L3S di Hannover e l’Università degli studi di
Messina (Dipartimento di Studi Giuridici e Storia delle Istituzioni) al fine di ottenere
l’approvazione dello schema nonché della stipula.
Lo schema dell’Accordo in questione viene qui di seguito riportato.
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’ISTITUTO PER LE TECNOLOGIE
DIDATTICHE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE, IL CENTRO DI
RICERCA L3S APPELSTRASSE DI HANNOVER, L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE DI BASE,
NEUROSCIENZE ED ORGANI DI SENSO E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA
(DIPARTIMENTO DI STUDI GIURIDICI E STORIA DELLE ISTITUZIONI)
Accordo inter-istituzionale della durata di un anno per condurre lo studio di fattibilità
relativo alla realizzazione di una versione del software MWS-ACE come applicazione web
1. Preambolo
Questo accordo rappresenta una convenzione operativa che si attiverà nell'ambito
degli accordi quadro esistenti tra CNR e le università di Bari e Messina. Per motivi
scientifici tale accordo coinvolge anche il Centro di ricerca L3S di Hannover. Nello
specifico, saranno coinvolte le seguenti istituzioni:
1) L’istituto per le Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, U.O. di
Palermo, Via Ugo La Malfa 153, 90146 Palermo, CF n. 80054330586 (CNR-ITD),
rappresentato dalla Dr.ssa Rosa Maria Bottino;
2) Il Centro di ricerca L3S, Appelstrasse 9a, 30167 Hannover, rappresentato dal Prof.
Dr.techn. Wolfgang Nejdl;
3) L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ( Dipartimento di Scienze Mediche di Base,
Neuroscienze e Organi di Senso) rappresentata dal Magnifico Rettore Pro tempore
prof. Antonio Felice Uricchio Piazza Umberto I bari
4) Il Dipartimento di Studi Giuridici e Storia delle Istituzioni, Università degli Studi di
Messina, Piazza XX settembre, 4, 98122, Messina (http://www. rappresentato dal suo
direttore Giovanni Moschella).
82
S.A. 01.07.2014/p.7
Le istituzioni sopra citate sono impegnate nell’utilizzo delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (TIC) nel campo dei processi formativi,
includendo tra i propri obiettivi istituzionali l'implementazione di nuovi modelli educativi
basati sulle TIC. Il software MWS-ACE è un software open source che offre numerose
potenzialità per supportare questi processi. Nello specifico, le istituzioni coinvolte
nell’accordo intendono promuovere lo studio di fattibilità di una versione Web del software
MWS-ACE, partendo dalle seguenti considerazioni di base:
o il crescente interesse per le applicazioni delle TIC in materia di istruzione e, in
particolare, nella progettazione di un curriculum basato su esperienze di e-learning,
apprendimento a distanza e “apprendimento integrato di contenuto e lingua” (CLIL,
Content and Language Integrated Learning);
o la crescente diffusione di tecnologie innovative in tutti i settori socio-economici;
o la necessità di sfruttare il potenziale delle tecnologie TIC nel campo
dell'apprendimento permanente;
o il ruolo importante che queste tecnologie, ampiamente disponibili, potrebbero svolgere
nel rafforzamento della capacità di partecipare e promuovere progetti di ricerca (ad es.
Horizon 2020) e, soprattutto, progetti educativi, come ad esempio quelli relativi alla
“Offerta Sanitaria” e “Offerta Sociale” (vedi ad esempio http://cercauniversita.cineca.it/)
2. Disposizioni relative alla convenzione
In qualità di parti contraenti, le istituzioni sopra citate concordano quanto segue:
Articolo 1 (Preambolo)
Il preambolo di questo accordo costituisce parte integrante e sostanziale del
contratto.
Articolo 2 (Obiettivi)
Questo accordo ha l’obiettivo di effettuare uno studio di fattibilità inter-istituzionale
per la durata di un anno, e promuovere la collaborazione tra le istituzioni sopra citate.
Articolo 3 (Natura dell'accordo)
In considerazione degli articoli di cui sopra, le parti contraenti forniranno supporto
tecnico e metodologico (ad esempio, feedback continuo, valutazioni critiche e descrizioni
tecniche) in relazione allo sviluppo di MWS-ACE come applicazione web. Questo
supporto sarà limitato alle risorse esistenti e non comporterà costi finanziari aggiuntivi per
le parti contraenti. In particolare, le risorse coinvolte presteranno la propria attività presso
la propria sede di lavoro e la collaborazione si realizzerà principalmente via rete.
Articolo 4 (Durata)
Questo accordo ha effetto dalla data in cui viene firmato dalle parti contraenti e avrà
una durata di anni 1 (uno) e se concordato da tutti i partner potrà essere opportunamente
prorogato ulteriormente tramite un nuovo accordo. Tuttavia, le parti si riservano il diritto di
recedere dal contratto prima della sua naturale scadenza. La notifica di questa intenzione
deve essere comunicata alle altre parti contraenti almeno tre mesi prima della cessazione.
Articolo 5 (Riservatezza)
Le parti contraenti, e il loro personale, si impegnano a rispettare l'obbligo di
riservatezza per quanto riguarda tutte le informazioni, dati, documenti e notizie considerati
riservati e che non sono espressamente destinati alla diffusione pubblica. A tal fine, i
partecipanti attueranno tutte le misure precauzionali necessarie per impedire la violazione
di informazioni riservate. Questi obblighi restano in vigore oltre la data conclusiva delle
attività descritte nel presente contratto, fino a quando costituiscano questioni di natura
confidenziale al di fuori del pubblico dominio.
Articolo 6 (Coordinamento e responsabilità)
Le parti contraenti convengono di nominare le seguenti persone:
83
S.A. 01.07.2014/p.7
o
o
o
o
Dr. Davide Taibi, CNR – ITD, Palermo
Dr. Ivana Marenzi, L3S, Hannover
Prof. Anna Loiacono, SMBNOS, Bari
Prof. Anthony Baldry, DISGESI, Messina
come "Leader di coordinamento" che svolgeranno le attività indicate nel presente
accordo per ciascuna delle istituzioni che rappresentano.
Il presente accordo è redatto in lingua italiana e inglese. In caso di incongruenze tra
il testo originale italiano e la sua traduzione in inglese, fa fede la versione in lingua
italiana.
L’Ufficio fa presente che la convenzione sopra riportata è stata approvata dal
Consiglio del Dipartimento del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed
Organi di Senso nella seduta del 14.05.2014.
L’Ufficio, esaminato l’atto in questione, considerate le finalità dello stesso, ritiene di
inquadrarlo nella disciplina prevista dall’art.68 del Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, che disciplina gli accordi di collaborazione.
II merito il Dirigente del DARDRE attesta che il Protocollo de quo non comporta
oneri di spesa a carico dell’Università.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, assunta al prot. gen. con il n. 41999, in data 10.06.2014,
da parte del Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche di
Base, Neuroscienze ed Organi di senso, prof.ssa Maria Trojano;
VISTO
lo schema dell’Accordo di collaborazione da stipularsi tra questa
Università
(Dipartimento
di
Scienze
Mediche
di
Base,
Neuroscienze ed Organi di Senso), l’Istituto per le Tecnologie
didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Centro di
ricerca L3S di Hannover e l’Università degli studi di Messina
(Dipartimento di Studi Giuridici e Storia delle Istituzioni) per la
conduzione dello studio di fattibilità relativo alla realizzazione di
una versione del software MWS-ACE come applicazione web;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del succitato Dipartimento,
relativo alla riunione del 14.05.2014;
VISTO
l’art.68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
CONSIDERATO
quanto
fatto
presente
dal
competente
Ufficio
dell’Area
Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne
(DARDRE);
84
S.A. 01.07.2014/p.7
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE,
DELIBERA

di approvare l’Accordo di collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di
Senso), l’Istituto per le Tecnologie didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il
Centro di ricerca L3S di Hannover e l’Università degli Studi di Messina (Dipartimento
di Studi Giuridici e Storia delle Istituzioni) per la conduzione dello studio di fattibilità
relativo alla realizzazione di una versione del software MWS-ACE come applicazione
web;

di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare eventuali modifiche all’atto in
questione, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di
stipula.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
85
S.A. 01.07.2014
Il Rettore informa che l'oggetto relativo all'argomento posto con il n. 8) all'ordine del
giorno dell'odierna riunione, deve intendersi modificato come segue:
ACCORDO QUADRO TRA LA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E IL
TRIBUNALE SUPERIORE DI GIUSTIZIA DELLA PROVINCIA DI ENTRE RIOS
(ARGENTINA)
86
S.A. 01.07.2014/p.8
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ACCORDO QUADRO TRA LA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E IL
TRIBUNALE SUPERIORE DI GIUSTIZIA DELLA PROVINCIA DI ENTRE RIOS
(ARGENTINA)
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
Internazionali:
““L’Ufficio rappresenta che in data 24 giugno 2014 una delegazione argentina
formata dal Presidente del Tribunale Superiore di Giustizia di Entre Rios, dott.ssa Claudia
Mónica MIZAWAK e dal dott. Raul Eduardo Arroyo del Ministero dell’Energia della
provincia de Entre Rios, ha partecipato a un incontro con il Magnifico Rettore
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per l’avvio di una futura collaborazione.
Scopo della collaborazione proposta è la realizzazione di iniziative di comune interesse,
finalizzate alla promozione dell’insegnamento, dell’attività scientifica e di ricerca, a
beneficio di entrambe le istituzioni.
L’Ufficio riferisce che lo schema dell’accordo quadro di cooperazione è stato
sottoposto dalla delegazione argentina all’attenzione dei partecipanti all’incontro, redatto
in lingua spagnola, ed essendo lo stesso conforme allo schema tipo approvato dagli
organi di governo di questa Università e considerato, inoltre, il grande valore delle
iniziative proposte e il rilievo dato all’evento, a cui partecipavano testate televisive, il
suddetto accordo è stato approvato e firmato da entrambi i rappresentanti legali delle due
istituzioni nell’ambito della suddetta visita ufficiale.
L’Ufficio ribadisce infine, che la suddetta Convenzione, redatta in lingua spagnola,
(allegato sub a) e corredata di traduzione in lingua italiana predisposta dall’Ufficio
(allegato sub b), è conforme allo schema tipo approvato dagli Organi di Governo di questa
Università e che occorrerà procedere in merito alla designazione del Coordinatore di detta
Convenzione.
Per quanto concerne gli aspetti finanziari connessi alla suddetta convenzione
saranno disciplinati con appositi protocolli esecutivi sottoscritti da entrambi i soggetti
contraenti.””
Egli, quindi, fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alla visita ufficiale della succitata
delegazione argentina e sulle finalità dell’atto convenzionale in oggetto, invitando il
Senato Accademico, concorde nel nominare il Magnifico Rettore quale referente e
coordinatore delle attività connesse all’Accordo de quo, a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
UDITA
l’illustrazione del Rettore in ordine alla visita ufficiale di una
delegazione argentina formata dal Presidente del Tribunale
Superiore di Giustizia di Entre Rios, dott.ssa Claudia Monica
MIZAWAK e dal dott. Raul Eduardo Arroyo del Ministero
87
S.A. 01.07.2014/p.8
dell’Energia della Provincia di Entre Rios ai fini dell’avvio di forme
di collaborazione per la realizzazione di iniziative di comune
interesse
finalizzate
alla
promozione
dell’insegnamento,
dell’attività scientifica e di ricerca, a beneficio di entrambe le
istituzioni;
VISTO
lo schema dell’Accordo quadro di cooperazione tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro ed il Tribunale Superiore di Giustizia
di Entre Rios (Argentina), redatto in lingua spagnola, che risulta
conforme allo schema tipo approvato dagli Organi di Governo di
questa Università e che, considerato il valore delle iniziative
proposte ed il rilievo dell’evento, è stato già sottoscritto,
nell’ambito della suddetta visita ufficiale;
CONSIDERATO
che gli aspetti finanziari connessi all’Accordo de quo saranno
disciplinati con appositi protocolli esecutivi sottoscritti da entrambi
i soggetti contraenti;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato nella relazione istruttoria del competente
Dipartimento per la Ricerca, la Didattica e relazioni esterne – Area
Relazioni Internazionali;
RITENUTO
opportuno nominare il Magnifico Rettore quale referente e
coordinatore delle attività connesse al predetto Accordo,
DELIBERA

di ratificare la stipula dell’Accordo quadro di cooperazione tra l’Università degli Studi
di Bari Aldo Moro e il Tribunale Superiore di Giustizia di Entre Rios (Argentina), in
lingua spagnola;

di nominare quale referente e coordinatore delle attività connesse al predetto
Accordo, il prof. Antonio Felice Uricchio.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
88
S.A. 01.07.2014/p.9
V.
STUDENTI E LAUREATI
PROVA DI CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA PER STUDENTI STRANIERI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per
gli Studenti e la formazione post laurea – Settore studenti stranieri ed invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito:
““Il predetto Ufficio dopo aver ricordato che il Ministero dell’Istruzione, della
Università e della Ricerca, con nota prot. n. 7802 del 24.3.2014 ha emanato le “Norme
per l’accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari”, riferisce che relativamente
all’anno accademico 2014/2015 il medesimo Ministero ha emanato il Calendario delle
scadenze per le immatricolazioni ai corsi di studio ed ha fissato al 2 settembre 2014 la
data per lo svolgimento della prova di conoscenza della lingua italiana.
Come da punto I.9 di tali disposizioni, non potrà “essere ammesso alle ulteriori
prove di concorso o attitudinali – quando previste – chi non abbia superato le prova di
lingua italiana”.
La predetta prova di conoscenza della lingua italiana non è prevista per i candidati
comunitari ovunque residenti e quelli non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia;
entrambe le categorie possono accedere alla formazione universitaria in Italia senza
limitazioni di contingente, purché abbiano conseguito un titolo di studio valido e superino
le eventuali prove di ammissione stabilite per il corso universitario prescelto; è previsto,
inoltre, che i candidati suddetti presentino la domanda di iscrizione direttamente
all’Università prescelta, attenendosi alle modalità ed ai termini autonomamente stabiliti da
ciascun Ateneo ed allegando la documentazione dallo stesso richiesta.
Le disposizioni di cui alla citata circolare ministeriale prevedono altresì che, sulla
base delle autonome decisioni dei singoli Atenei, possano essere esonerati dall’esame
preliminare di lingua italiana e iscritti indipendentemente dal numero dei posti riservati, i
candidati in possesso di:
 diplomi di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale o
quadriennale solo se conseguito presso le scuole italiane statali e paritarie all’estero;
 i possessori di certificati complementari al titolo finale di Scuola Media conseguito in
Argentina, che attestano la frequenza di un corso di studi comprensivo
dell’insegnamento, per almeno 5 anni, della lingua italiana;
 diplomi di lingua e cultura italiana rilasciati da una delle seguenti istituzioni
universitarie: III Università Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia e di Siena;
 certificati di competenza di lingua italiana nel grado corrispondente ai livelli C1 e C2
del Consiglio d’Europa, emessi nell’ambito del sistema di qualità CLIQ che riunisce in
associazione gli attuali enti certificatori (Università per stranieri di Perugia, Università
per stranieri di Siena, Università Roma Tre e Società “Dante Alighieri”) anche in
convenzione con gli Istituti italiani di Cultura all’estero o altri soggetti;
 certificazione di una adeguata conoscenza della lingua italiana, obbligatoriamente
conseguita in loco ai fini del rilascio del visto di ingresso, emessa nell’ambito del
sistema di qualità CLIQ (Certificazione Lingua Italiana di Qualità), che riunisce in
associazione gli attuali enti certificatori (Università per stranieri di Siena e di Perugia,
Università Roma Tre e Società “Dante Alighieri”.
Ciò premesso, l’Ufficio competente ha fatto presente che, per lo svolgimento della
prova di conoscenza della lingua italiana, le apposite Commissioni nominate da questo
consesso per l’a.a. 2013/2014, erano così formate:
89
S.A. 01.07.2014/p.9
Dipartimenti umanistici
Prof.
Domenico TORRETTA
Prof.
Francesco BELLINO
Dott.
Giuseppe BONIFACINO
Prof.
Bruno BRUNETTI
Prof.
Daniele PETROSINO
Prof.
Paolo STEFANI’
Sig.ra
Costanza MITACCHIONE
- Presidente
- Componente
- Componente
- Componente
- Componente
- Componente
- Segretario amm.vo.
Dipartimenti scientifici
Prof.
Salvatore SANTACROCE
Prof.ssa Maria T. BALDASSARRE
Prof.ssa Salvatrice CICCARESE
Prof.
Fulvio LOIODICE
Prof.ssa Antonella PASQUALONE
Prof.
Angelo QUARANTA
Dott.
Michele DIMAURO
- Presidente
- Componente
- Componente
- Componente
- Componente
- Componente
- Segretario amm.vo.
Per lo svolgimento della già citata prova del 2 settembre p.v., il Settore scrivente ha
ottenuto in data 6/6/14 l’autorizzazione da parte della segreteria del Dipartimento Affari
Generali e Sanità, di disponibilità della ex Sala Stìfano, Palazzo Ateneo, per i corsi di
studio umanistici e in data 12/6/14 l’autorizzazione da parte del Direttore del Dipartimento
di Informatica di disponibilità dell’aula II del Palazzo delle Aule – Campus, per i corsi di
studio scientifici.
Con nota prot. n. 44108 del 19.6.2014 il prof. Bruno Brunetti ha comunicato la
propria indisponibilità a partecipare alla suddetta prova. In data 20/6/14, il Direttore del
Dipartimento LELIA ci ha segnalato la dott.ssa Ilenia De Bernardis.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTI
gli artt. 147 e 332 del R.D. 31.08.1933, n.1592 e l’art. 12 del R.D.
04.06.1938, n. 1269, sull’ammissione degli stranieri presso le
Università italiane;
VISTA
la Legge 04.06.1982, n. 376, di ratifica ed esecuzione della
Convenzione di Parigi del 21.12.1979, la quale, in particolare
all’art. 3, comma 2, prevede che l’ammissione possa essere
subordinata all’esistenza di posti disponibili, nonché alle condizioni
concernenti le conoscenze linguistiche richieste per intraprendere
con profitto gli studi considerati;
VISTO
il T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione
e norme sulla condizione dello straniero, emanato con D.Lgs del
25.7.1998, n. 286 e successive modifiche;
90
S.A. 01.07.2014/p.9
VISTA
la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Prot. n. 7802 del 24.03.2014, concernente “Norme per l’accesso
degli studenti stranieri ai corsi universitari”;
VISTO
il Calendario delle scadenze per le immatricolazioni ai corsi di
laurea, ai corsi di laurea specialistica a ciclo unico e non - anno
accademico 2014/2015, relativo agli studenti stranieri;
CONDIVISA
per quanto attiene alla composizione delle apposite commissioni
già nominate da questo Consesso, per lo scorso anno
accademico, nella riunione del 02.07.2013, la proposta del
Direttore del Dipartimento LELIA di sostituzione del prof. Bruno
Brunetti, non più disponibile per l’a.a. 2014/2015, con la dott.ssa
Ilenia De Bernardis;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato nella relazione istruttoria del Settore
Studenti Stranieri
del
Dipartimento per gli Studenti e la
Formazione Post-Laurea,
DELIBERA

di esonerare dall’esame di conoscenza della lingua italiana i candidati in possesso dei
titoli analiticamente elencati in narrativa;

che le Commissioni per la prova di conoscenza della lingua italiana per studenti
stranieri, per l’a.a. 2014/2015, siano composte come in narrativa, con la sostituzione
del prof. Bruno Brunetti con la dott.ssa Ilenia De Bernardis;

di fissare per le ore 9,00 del 02 settembre 2014 l’inizio delle prove di esame, che si
terranno presso la ex Sala Stìfano, piano terra, Palazzo Ateneo, per i corsi di studio
umanistici e presso l’aula II, piano terra, del Palazzo delle Aule - Campus, per i corsi di
studio scientifici.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
91
S.A. 01.07.2014
Il Rettore informa che l'oggetto relativo all'argomento posto con il n. 10) all'ordine
del giorno dell'odierna riunione, deve intendersi modificato come segue:
PROPOSTA DEL DIPARTIMENTO INTERATENEO DI FISICA “MICHELANGELO
MERLIN” DI CONFERIMENTO ATTESTATO DI BENEMERENZA ALLA MEMORIA DEL
SIG. ANGELO MASTROGIACOMO, SCOMPARSO PREMATURAMENTE
92
S.A. 01.07.2014/p.10
V.
STUDENTI E LAUREATI
PROPOSTA DEL DIPARTIMENTO INTERATENEO DI FISICA “MICHELANGELO
MERLIN” DI CONFERIMENTO ATTESTATO DI BENEMERENZA ALLA MEMORIA DEL
SIG. ANGELO MASTROGIACOMO, SCOMPARSO PREMATURAMENTE
Il Rettore informa in merito alla delibera del Consiglio Interclasse di Fisica, assunta
nella riunione del 27.05.2014, concernente la richiesta “di attivare la procedura per il
riconoscimento di un attestato di benemerenza alla carriera in favore del sig. Angelo
Mastrogiacomo, prematuramente scomparso, che aveva completato il percorso di studi
universitari in Fisica (laurea quadriennale ante DM 509) senza, purtroppo aver sostenuto
la prova finale di laurea”, evidenziando, ad ulteriore sostegno della richiesta de qua, il
valido contributo dallo stesso fornito alla gestione informatica delle attività del corso di
laurea in Fisica nei lunghi anni trascorsi nel Dipartimento Interateneo di Fisica, in qualità
di tecnico-informatico.
Egli, quindi, nel far presente che il Consiglio del suddetto Dipartimento, nella
riunione del 29.05.2014, visto il proficuo percorso di studi svolto dal sig. Mastrogiacomo,
ha espresso parere favorevole in ordine all’attribuzione di un attestato di benemerenza
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro alla sua memoria, invita il Senato Accademico
a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota Prot. n. 1443 del 10.06.2014, a firma del Direttore del
Dipartimento Interateneo di Fisica “Michelangelo Merlin”, prof.
Salvatore V. Nuzzo, di trasmissione dell’estratto dal verbale del
Consiglio dello stesso Dipartimento, relativo alla riunione del
29.05.2014, in ordine alla proposta di conferimento di un attestato
di benemerenza alla memoria del sig. Angelo Mastrogiacomo,
scomparso prematuramente;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio Interclasse di Fisica, relativo
alla seduta del 27.05.2014;
TENUTO CONTO
della carriera universitaria del sig. Mastrogiacomo, che aveva
completato il percorso di studi senza aver potuto sostenere la
prova finale di laurea, oltre che del valido contributo dallo stesso
fornito alla gestione informatica delle attività del corso di laurea in
93
S.A. 01.07.2014/p.10
Fisica nei lunghi anni trascorsi nel predetto Dipartimento in qualità
di tecnico-informatico,
DELIBERA
di consegnare alla famiglia Mastrogiacomo un attestato di benemerenza dell’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro alla memoria del sig. Angelo Mastrogiacomo, scomparso
prematuramente.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
94
S.A. 01.07.2014/p.11
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
PROPOSTA DI DISATTIVAZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE “PER LA
RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE DI BIOTECNOLOGIE NEL TRATTAMENTO
DELLO SCOMPENSO CARDIACO AVANZATO”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa ed invita il
Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““Questa Università ha sottoscritto, in data 19.02.2007, la Convenzione istitutiva del
Centro Interuniversitario di Ricerca “Per la Ricerca e la Sperimentazione di Biotecnologie
nel Trattamento dello Scompenso Cardiaco” con l’Università degli Studi di Camerino, la
cui sede amministrativa è presso questo Ateneo (Dipartimento dell’Emergenza e dei
Trapianti di Organi).
Con nota del 10.06.2014, assunta al prot. gen. n. 43831 del 17.06.2014, il prof.
Carlo Franchini, decano del Centro di che trattasi, ha comunicato che:
 “…attraverso uno scambio di informazioni è stata verificata l’assenza di interesse alla
prosecuzione delle attività del centro”;
 “in data 20 maggio è stata inviata, in ogni caso, a tutti gli afferenti al centro (n. 13
docenti e ricercatori dell’Università di Bari), una mail per esprimere una precisa
posizione sul possibile rinnovo del centro. A tale mail non è arrivata alcuna risposta,
né alcuna diversa espressione di voler continuare a mantenere in vita il centro”;
 “…in considerazione della necessità di porre ordine alle Convenzioni e partecipazioni
del nostro Ateneo, valutata la assenza di interessi da parte degli afferenti, si esprime
precisa convinzione che è necessario procedere alla disattivazione del centro di cui
all’oggetto”.
Stante ciò, si sottopone, a questo Consesso, la proposta di disattivazione del Centro
di che trattasi per il parere di competenza.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 55 dello Statuto di Ateneo;
VISTO
l’atto convenzionale del Centro Interuniversitario di Ricerca “Per la
Ricerca e la Sperimentazione di Biotecnologie nel Trattamento
dello Scompenso Cardiaco”, sottoscritto da questa Università, in
data 19.02.2007;
VISTA
la nota, assunta al prot. gen. n. 43831, in data 17.06.2014, da
parte del Decano del Centro de quo, prof. C. Franchini,
DELIBERA
95
S.A. 01.07.2014/p.11
di esprimere parere favorevole alla disattivazione del Centro Interuniversitario di Ricerca
“Per la Ricerca e la Sperimentazione di Biotecnologie nel Trattamento dello Scompenso
Cardiaco”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
96
S.A. 01.07.2014/p.12
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
CENTRO
INTERUNIVERSITARIO
“L’ALTRO
DIRITTO.
CENTRO
DI
RICERCA
INTERUNIVERSITARIO SU CARCERE, DEVIANZA, MARGINALITÀ E GOVERNO
DELLE MIGRAZIONI” (ADIR): VALUTAZIONE ADESIONI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa ed invita il
Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““Questo Consesso, nella seduta del 14.05.2014, ha espresso “parere favorevole in
ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al costituendo Centro
Interuniversitario di Ricerca L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere,
Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni (ADIR), …invitando l’Ufficio ad aprire la
fase delle adesioni e riservandosi di valutare la congruità delle stesse con lo scopo del
Centro”.
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 26.05.2014, ha approvato
l’adesione al Centro in parola e che “…eventuali oneri finanziari connessi all’adesione
gravino sui fondi del Dipartimento di Giurisprudenza di questa Università che ha proposto
l’adesione”.
L’Ufficio riporta, pertanto, di seguito l’elenco delle adesioni pervenute, la cui fase di
presentazione è scaduta il giorno 13 giugno c.a.:

n. 3 docenti di I fascia: prof.ssa Silvana Calaprice, appartenente al SSD M-PED/01 e
afferente al Dipartimento di “Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione”;
prof. Giovanni Cellamare, appartenente al SSD IUS/13 e afferente al Dipartimento di
“Scienze Politiche”; prof. Luigi Pannarale, appartenente al SSD IUS/20 e afferente al
Dipartimento di “Giurisprudenza”;

n. 1 docente di II fascia: prof.ssa Michela Camilla Pellicani, appartenente al SSD
SECS-S/04 e afferente al Dipartimento di “Scienze Politiche”;

n. 3 ricercatori: dott. Giuseppe Campesi, appartenente al SSD IUS/20 e afferente al
Dipartimento di “Scienze Politiche”; dott.ssa Angela Muschitiello, appartenente al
SSD M-PED/01 e afferente al Dipartimento di “Scienze della Formazione, Psicologia,
Comunicazione”; dott. Ivan Pupolizio, appartenente al SSD IUS/20 e afferente al
Dipartimento di “Giurisprudenza”.
Considerata la suddetta documentazione, si sottopone, a questo Consesso, la
valutazione delle adesioni, per la relativa approvazione.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 55 dello Statuto di Ateneo;
97
S.A. 01.07.2014/p.12
VISTE
la propria delibera del 14.05.2014 e quella del Consiglio di
Amministrazione del 26.05.2014, in ordine all’adesione di questa
Università al costituendo Centro interuniversitario di Ricerca
“L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere,
Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni (ADIR)”;
VISTE
le adesioni al Centro de quo, presentate dai professori e
ricercatori riportati in narrativa,
DELIBERA
di approvare le adesioni al costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca “L’Altro Diritto.
Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle
Migrazioni (ADIR)” dei professori e dei ricercatori riportati in narrativa.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
98
S.A. 01.07.2014/p.13
XI.
OGGETTI DIVERSI
RATIFICA DECRETO RETTORALE N. 1922 DEL 30.05.2014 (ACCORDO DI
PARTENARIATO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E
L’ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE – AVIS)
Il Rettore sottopone alla ratifica del Senato Accademico il seguente Decreto
Rettorale:
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE
RELAZIONI ESTERNE – AREA CONVENZIONI PER LA DIDATTICA – SETTORE II:
D.R. n. 1922 del 30.05.2014
Approvazione
dello
schema
dell’accordo
di
partenariato
tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro e l’Associazione Volontari Italiani
del Sangue Avis Nazionale, nonché
autorizzazione alla stipula, finalizzato
alla promozione della donazione del
sangue e al sostegno dei bisogni di
salute dei cittadini
Il Senato Accademico, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale.
99
S.A. 01.07.2014/p.14
VIII.
FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO
PARERE CONTO CONSUNTIVO UNICO DI ATENEO 2013
Entrano, alle ore 13,35, il dott. Sandro Spataro, Dirigente del Dipartimento Gestione
Risorse Finanziarie ed il dott. Riccardo Leonetti, in servizio presso il medesimo
Dipartimento.
Il Rettore informa che il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie ha predisposto i
sotto indicati elaborati, già posti a disposizione dei presenti ed allegati rispettivamente con
i nn. 4A-4B-4C e 4D al presente verbale, relativi al Conto Consuntivo Unico di Ateneo per
l’esercizio finanziario 2013:

Volume I
Rendiconto finanziario- parte entrate e spese, Situazione
patrimoniale, Conto economico e Situazione amministrativa

Volume II
Rendiconto finanziario - gestione dei Residui attivi e passivi;

Volume III
Rendiconto finanziario gestione Cassa – Entrate e Spese;

Volume IV
Situazione dei residui
nonché apposita “Relazione tecnico illustrativa Conto consuntivo Unico di Ateneo 2013”,
già trasmessa ai componenti del Senato Accademico e che costituisce l’allegato n. 4E al
presente verbale.
Egli, quindi, illustra i profili di maggiore rilievo del predetto Conto consuntivo, che
riflette l’adozione del Bilancio Unico di Ateneo, dando contezza delle virtuose politiche di
razionalizzazione della spesa intraprese da questa Università, che hanno prodotto la
riduzione, rispetto alle attese, del disavanzo di amministrazione relativamente alla
gestione finanziaria dell’esercizio 2013 e la riduzione del disavanzo rispetto al risultato
registrato nell'anno 2012 in una misura pari ad Euro 15.067.277,46 (da Euro
32.339.683,08 del 2012 ad Euro 17.272.405,62 del 2013), nonostante le pesanti
decurtazioni delle quote FFO e la sterilizzazione delle vendite immobiliari.
Egli, quindi, nel rappresentare che il Collegio dei Revisori dei Conti, nella riunione
del 25.06.2014, ha espresso parere favorevole all’approvazione del Conto consuntivo de
quo, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale il sig. Poliseno
chiede chiarimenti in merito alla destinazione dei 120 milioni di Euro, che risultano
decurtati dal fondo comune di Ateneo, nonché circa la possibilità di reinserire nel fondo
dell’anno successivo quanto residuato dall’anno precedente, svolgendo, infine, talune
100
S.A. 01.07.2014/p.14
considerazioni a proposito del conto terzi, attestato su valori mediocri rispetto agli altri
Atenei, problematica sulla quale si esprime anche il prof. Battaglia, con particolare
riferimento al consistente patrimonio derivante dalle sperimentazioni cliniche, attualmente
nel dominio dell’Azienda; il Rettore informa, a tal ultimo proposito, in merito alla
costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc per l’approfondimento, d’intesa con l’Azienda,
della problematica de qua; il prof. Di Rienzo, nel sottolineare come il conto consuntivo
costituisca la fotografia dell’andamento dell’amministrazione, rappresentando i vantaggi
del redigerlo in termini aggregati, chiede chiarimenti in merito ai dati, emergenti dalla
relazione tecnico illustrativa, concernenti l’incidenza, nella misura del 93,54 % del totale
delle spese per il personale dell’anno 2013 sul finanziamento ordinario statale; il prof.
Stefanì, nell’esprimere compiacimento rispetto ai risultati, migliorativi rispetto alle attese,
della politica di spesa intrapresa dall’Amministrazione, ritiene, tuttavia, che il quadro di
bilancio non sia ancora rassicurante ed i “numeri” non indicativi di un effettivo rilancio,
rendendosi necessaria la valutazione di ulteriori scelte e strategie nella prospettiva
dell’adottando piano di rientro.
Il dott. Spataro fornisce i chiarimenti richiesti, certificando, in risposta al sig.
Poliseno, che sul fondo comune di Ateneo non si è operata alcuna variazione
decrementativa, quanto un’operazione di storno, resasi necessaria a seguito dell’adozione
del Bilancio unico, mentre fa presente che sui dati citati dal prof. Di Rienzo, in trend
leggermente positivo, da una prima stima, rispetto agli anni precedenti, incide
sensibilmente l’esorbitante riduzione del FFO, ricordando, al contempo, che il D lgs. n.
49/2012 ha individuato nuovi indicatori e limiti di riferimento alle “spese del personale” ed
alle “spese per indebitamento” e, per quanto attiene, in particolare, le spese del
personale, la quantificazione relativamente all’anno 2013 conseguirà alla chiusura della
procedura PROPER ancora in corso.
Al termine il Rettore, nel ringraziare il dott. Spataro che, quindi, unitamente al dott.
Leonetti, esce dalla sala di riunione, invita il Senato Accademico a deliberare in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 27, comma 2, lett. d) dello Statuto di Ateneo;
VISTI
gli elaborati relativi al Conto consuntivo Unico di Ateneo per
l’esercizio finanziario 2013, predisposti dal Dipartimento Gestione
Risorse Finanziarie, allegati al presente verbale con i nn. 4A, 4B,
4C, 4D e 4E;
101
S.A. 01.07.2014/p.14
VISTA
la relazione tecnica illustrativa accompagnatoria al Conto
consuntivo Unico di Ateneo 2013;
VISTO
il parere favorevole all’approvazione del Conto consuntivo Unico
di Ateneo, per l’esercizio finanziario 2013, espresso dal Collegio
dei Revisori dei Conti, di cui al verbale relativo alla riunione del
25.06.2014;
UDITE
l’illustrazione del Rettore, nonché le precisazioni fornite dal
Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, dott.
Sandro Spataro;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in ordine al Conto consuntivo Unico di Ateneo relativo
all’esercizio finanziario 2013.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
102
S.A. 01.07.2014/fine
Il Rettore, esaurita la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, dichiara
sciolta la seduta alle ore 14,00, preannunciando che il giorno 22 luglio p.v. si terrà una
riunione straordinaria di questo Consesso, per l’esame, tra l’altro, del piano di rientro
2014/2016.
IL SEGRETARIO
(avv. Gaetano PRUDENTE)
IL PRESIDENTE
(prof. Antonio Felice URICCHIO)
103