S.A. 01.07.2014 ******* Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 27, dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 157 del 07.07.2012 ed emanato ai sensi della Legge 30 dicembre 2010 n. 240. VERBALE N° 12/2014 Seduta del 01.07.2014 Si riunisce alle ore 10,30. P = Presente A = Assente AG = Assente giustificato P - Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente; A AG x Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento Macroarea n. 1 scientifica tecnologica - il prof. FRACASSI Francesco x - il prof. ALTOMARE Francesco x Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie - il prof. MIANO Teodoro x - la prof.ssa SVELTO Maria x Macroarea n. 3 scienze mediche - il prof. BATTAGLIA Michele x 1 S.A. 01.07.2014 P - la prof.ssa SERIO Gabriella A x Macroarea n. 4 scienze umanistiche - il prof. MASELLA Luigi x - la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse x Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche - il prof. DELL’ATTI Vittorio x - il prof. DI RIENZO Massimo x Sede decentrata - il prof. NOTARNICOLA Bruno, x Rappresentanti di area scientifico-disciplinare Per i professori di I fascia - il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche) x - la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche) x Per i professori di II fascia - il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche) x - il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra) x - la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico artistiche) x - il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e veterinarie) x - la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche) x Per i ricercatori - il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche) x - il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche) x 2 AG S.A. 01.07.2014 P - il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e informatiche) x - il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali) x - il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche) x A AG Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo - il sig. POLISENO Michele x - il sig. SILECCHIA Francesco x - il sig. CAMPOBASSO Rocco x Rappresentanti degli studenti - il sig. ARDITO Vito x - il sig. DELMEDICO Pietro Paolo x - il sig. NUZZACCI Emanuele x - il sig. SECONDO Luigi x - il sig. CAVALLERA Pietro x Rappresentante dei dottorandi di ricerca - la dott.ssa STRIPPOLI Nicoletta x Partecipano senza diritto di voto: il Pro-Rettore vicario, Prof. Angelo Tursi, che in caso di assenza o impedimento del Rettore presiede il Senato Accademico con diritto di voto; il Direttore Generale, Avv. Gaetano Prudente, con funzioni di Segretario verbalizzante. Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato Accademico. 3 S.A. 01.07.2014 Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta. L’ordine del giorno è il seguente: Approvazione verbale riunione del 19.05.2014 Comunicazioni del Rettore I. AMMINISTRAZIONE 1. 2. 3. 4. Nuovo Regolamento per la disciplina dei corsi di master universitari Regolamento per la mobilità interuniversitaria di professori e ricercatori di ruolo attraverso scambio contestuale ai sensi dell’ art. 7, comma 3, ultimo periodo, della legge 30.12.2010, n. 240 e s.m.i. Distretto tecnologico Dhitech Scarl: Regolamento per la disciplina della proprietà intellettuale Proroga funzioni Coordinatore corso di studio in “Scienze della comunicazione e dell’animazione socio-culturale” – sede di Taranto III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO 5. Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a. e la Pontificia Universitas “Antonianum” di Gerusalemme: Protocollo esecutivo programmi di cooperazione tra il Dipartimento di Scienze dell’antichità e del tardo antico e la Facoltà di Scienze bibliche e archeologia “Studium biblicum Francescanum” di Gerusalemme” b. (Dipartimento Jonico In "Sistemi Giuridici ed Economici Del Mediterraneo: Societa', Ambiente, Culture") e La Scuola Sottufficiali Marina Militare, per Il Corso Di Laurea In Scienze e gestione delle attività marittime (SGAM) presso Mariscuola Taranto - A.A. 2014/2015 c. (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso) e la Fondazione S. Raffaele di Roma 6. 7. 8. d. ed il Consorzio per lo Sviluppo dell’area conca barese S.C.A R.L. e. (Museo Orto Botanico) ed il Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a. (Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali), il Gal Colline Ioniche e Parti Sociali: adesione b. l'Associazione Temporanea di Scopo (A.T.S.), Confindustria Taranto e l'Associazione Distretto Produttivo dell'Ambiente e del Riutilizzo (DIPAR) c. il Comune di Taranto, la Confindustria-Taranto, la Camera di Commercio di Taranto, il Politecnico di Bari, la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e l’ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto, per l’istituzione di un tavolo tecnico volto alla definizione di un contratto di partenariato locale nell’ambito del programma strategico “Europa 2020” Accordo inter-istituzionale tra l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro (DSMBNOS), il CNR - ITD di Palermo, l'Università degli Studi di Messina (DISGESI) ed il Centro di Ricerca L3S di Hannover (Germania) Accordo quadro tra la Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Tribunale Superiore di Giustizia della Provincia di Entre Rios (Argentina): ratifica Decreto Rettorale 4 S.A. 01.07.2014 V. STUDENTI E LAUREATI 9. Prova di conoscenza della lingua italiana per studenti stranieri 10. Proposta del Dipartimento Interateneo di Fisica “Michelangelo Merlin” di conferimento attestato di benemerenza al sig. Angelo Mastrogiacomo, scomparso prematuramente VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO 11. Proposta di disattivazione del Centro interdipartimentale “per la ricerca e la sperimentazione di biotecnologie nel trattamento dello scompenso cardiaco avanzato” 12. Centro Interuniversitario “L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni” (Adir): valutazione adesioni XI. OGGETTI DIVERSI 13. Ratifica Decreti Rettorali a. n. 1922 del 30.05.2014 (Accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Associazione Volontari Italiani del Sangue – AVIS) VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO 14. Parere Conto Consuntivo Unico di Ateneo 2013 - Varie ed eventuali Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della validità dell'adunanza. Con il consenso unanime dei senatori presenti, hanno presenziato alla odierna riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire, ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, i Dirigenti dei Dipartimenti amministrativi interessati o altro funzionario da loro delegato. 5 S.A. 01.07.2014/commem. COMMEMORAZIONE LEONARDO LANEVE E GIUSTINIANO CARELLA Il Rettore, in apertura di seduta, dà la triste notizia, che ha colpito profondamente la comunità universitaria, della prematura scomparsa dello studente Leonardo Laneve, iscritto al II anno del Corso di laurea magistrale in Medicina delle Piante - Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, peraltro, in tragiche circostanze, durante il soggiorno di studio Erasmus, in Polonia, informando circa i contatti già posti in essere con le Autorità competenti per favorire il rientro della salma nel nostro Paese. Egli informa, altresì, circa la prematura scomparsa del collega del personale tecnico-amministrativo Giustiniano Carella - Dipartimento per gli studenti e la formazione post laurea - Area Segreteria studenti di Scienze MM.FF.NN. e Scienze Biotecnologiche, di cui ricorda la personalità e le apprezzate qualità. Egli, profondamente dispiaciuto per l’accaduto, esprime profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza alle famiglie. Il Senato Accademico si associa al messaggio di cordoglio del Rettore, dedicando alla memoria di Leonardo Laneve e Giustiniano Carella un minuto di silenzio. 6 S.A. 01.07.2014/apprverb APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA SEDUTA DEL 19.05.2014 Il Rettore sottopone all’approvazione del Senato Accademico il verbale relativo alla riunione del 19.05.2014. Il Senato Accademico, con l’astensione degli assenti alla suddetta riunione, approva il verbale relativo alla succitata seduta. 7 S.A. 01.07.2014/comunic. COMUNICAZIONI DEL RETTORE Il Rettore dà lettura delle seguenti comunicazioni, allegate al presente verbale con il numero 1, già poste a disposizione dei senatori: A) nota prot. n. 42114 del 10.06.2014, a firma del Coordinatore del Nucleo di Valutazione di questo Ateneo, dott. Mario D’Amelio, concernente “Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione (D. Lgs. n. 19/2012, artt. 12 e 14)” B) nota prot. n. 44492 del 20.06.2014 a firma del Coordinatore del Nucleo di Valutazione di questo Ateneo, dott. Mario D’Amelio, concernente “Relazione sull’attività amministrativa anno 2012”, sottolineandone il particolare interesse nel quadro dello sviluppo delle attività future. Egli, quindi, chiosa sulla recentissima “classifica della qualità delle Università”, pubblicata sul “il Sole24ore”, valutandola piuttosto ingenerosa nei confronti dell’Ateneo barese, considerato, in particolare, che sul posizionamento in graduatoria, riscontrato basso anche per la stragrande maggioranza delle altre Università meridionali, incidono, tra gli altri, rilevanti dati di contesto (criminalità, traffico, offerta culturale ecc.), che determinano una percezione distorta della qualità dell’Accademia, quando, invece, dovrebbero poter valere eventualmente quale stimolo al miglioramento da parte dell’Amministrazione comunale di appartenenza. Egli, a tal riguardo, informa di aver chiesto all’Ufficio statistico un approfondimento della questione de qua, i cui esiti successivamente parteciperà a questo Consesso, attraverso lo sviluppo di una simulazione depurata dei dati di contesto, quale migliore rappresentazione della realtà didattica e di ricerca di questo Ateneo, meritorio di molti riconoscimenti, anche internazionali, di particolare rilievo - citando, da ultimo, il successo conseguito da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica nella prestigiosa competizione "Laboratory for Computational Imaging Biomarkers” della Harvard Medical School di Boston -, oltre che ottimamente posizionato nelle classifiche di ranking europeo. Egli coglie l’occasione per ricordare l’avvio del percorso di censimento della ricerca, attraverso il sistema U-gov, esprimendo fiducia acchè dopo la pausa estiva si possa concludere il monitoraggio della produzione scientifica di tutti i docenti, per le successive valutazioni ritenute opportune. Egli, quindi, aggiorna in merito alla problematica concernente il trattamento accessorio del personale tecnico amministrativo, già illustrata in sede di comunicazioni 8 S.A. 01.07.2014/comunic. nella riunione di questo Consesso del 26.06.2014, nuovamente oggetto della riunione di contrattazione del 30.06 u.s., nelle more dell’incontro con i funzionari dell’Ufficio ispettivo del MEF, fissato per il prossimo 7 luglio - cui parteciperà anche il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti -, che auspica foriero di una soluzione condivisa in ordine alla delicata questione de qua, mentre ribadisce la linea che intende perseguire, unitamente al Sindaco del Comune di Bari, Antonio Decaro ed al Presidente della CRUI, Stefano Paleari, di sollecitare il Governo ad estendere anche alle Università – circa una trentina quelle attualmente coinvolte, a giustificazione del carattere generale della problematica di che trattasi - le norme di sanatoria introdotte per Comuni e Regioni destinatari di analoghe verifiche ispettive, anche di notevole entità. Interviene il prof. Di Rienzo per chiedere notizie in ordine al provvedimento ministeriale di ripartizione tra gli Atenei dei P.O. per l’anno 2014, che il Rettore fornisce, ribadendo quanto riferito dal Ministro nell’assemblea CRUI del 19.06.2014, nell’ambito dell’illustrazione degli interventi previsti per il sistema universitario nei prossimi mesi, circa l’imminente emanazione del decreto di che trattasi, che dovrebbe prevedere la reintroduzione della clausola di salvaguardia nella misura non inferiore al 20%. Egli evidenzia, in proposito, gli effetti positivi della politica di revisione e razionalizzazione della spesa avviata da questo Ateneo rispetto agli indicatori di riferimento ex D lgs. n. 49/2012, a fronte, comunque, della sussistenza di questioni pendenti ancora da dirimere, tra cui la problematica concernente gli “stabilizzandi”, informando, a tal proposito, di aver convocato, per il giorno 8 luglio p.v., una riunione del Consiglio di Amministrazione ai fini, tra l’altro, delle determinazioni conseguenti al parere reso dalla Funzione Pubblica nella materia de qua. Chiede ed ottiene la parola il prof. Angelini, il quale sottopone all’attenzione del Consesso la problematica emersa con riferimento alla nuova bozza di bando per assegni di tutorato, presentata nella riunione del Comitato di Ateneo Orientamento e Tutorato (CAOT) del 28.05.2014, che ha ingenerato diverse contestazioni concernenti, in particolare, la notevole riduzione del numero di assegni di tutorato ai Dipartimenti, in specie, di area scientifica - che, per le loro peculiarità, richiederebbero interventi mirati per il recupero della dispersione e dei fuori corso -, nonché l’aspetto per cui l’attribuzione degli assegni viene determinata solamente sulla base della numerosità degli studenti afferenti ai corsi di laurea dei Dipartimenti, quando, in precedenza, veniva valutata altresì l’importanza del servizio reso, facendosi, pertanto, portavoce dell’esigenza che nelle sedi 9 S.A. 01.07.2014/comunic. più opportune vengano ridiscussi i criteri di attribuzione degli assegni di tutorato e rimodulata l’assegnazione per Dipartimento. Il Rettore fornisce ulteriore chiarimenti in merito, informando di aver chiesto al CAOT di ridiscutere la bozza di bando di che trattasi – considerate, tra l’altro, le diverse assenze registrate nelle ultime riunioni di detto organismo – al fine di pervenire ad una soluzione ampiamente condivisa in ordine alla questione de qua. Vengono, quindi, richiesti dal prof. Caivano ulteriori chiarimenti circa lo stato dei lavori della Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, che il Rettore puntualmente fornisce. Egli, in particolare, nel ricordare che la Commissione, nel corso della sua prima riunione, valutò come pregiudiziale ottenere chiarezza sulla effettiva disponibilità di P.O. dal Piano straordinario associati, formulando all’uopo apposita richiesta al Ministero, delinea l’indirizzo adottabile ove trovasse conferma ufficiale l’orientamento ministeriale inteso ad imputare i 6,90 P.O. già utilizzati per la chiamata di professori di II fascia alla dotazione di P.O. ordinaria, nel senso di proporre che essi vengano spalmati in un arco temporale di tre-sei anni, a titolo di penalità, perseguendo, in tal modo, la strada di una sorta di soluzione transattiva rispetto ad un procedimento seguito da questo Ateneo in assoluta buona fede, se si considera, tra l’altro, l’incertezza del quadro normativo di riferimento e l’intempestività delle indicazioni ministeriali in merito. Entra, alle ore 11,00, il sig. Cavallera. Il prof. Cascione esorta, in ogni caso, alla massima celerità possibile nella materia de qua, ricevendo dal Rettore chiarimenti sul fatto che l’accelerazione dei tempi potrà essere garantita dall’adozione delle procedure semplificate delineate in sede CRUI e già illustrate nel corso della riunione del 14.05.2014, mentre il prof. Stefanì rappresenta l’opportunità di riconvocare a breve la predetta Commissione paritetica per il prosieguo dei lavori, nonché ai fini dell’approfondimento della sopraipotizzata soluzione di “piano di rientro” dei P.O. utilizzati dal Piano straordinario associati da imputarsi alla dotazione ordinaria e della definizione di una proposta agile in materia, ottenendo l’immediato assenso del Rettore e la disponibilità a convocare la Commissione de qua per il giorno 2 luglio p.v., alle ore 10,00. Chiede ed ottiene la parola il prof. Notarnicola, il quale nel ricordare che, nella riunione di questo Consesso del 20.12.2013, in sede di esame dell’argomento concernente “Delibera del Consiglio del Dipartimento jonico in Sistemi giuridici ed 10 S.A. 01.07.2014/comunic. economici del mediterraneo: società, ambiente, culture” del 21.01.2013 su nomina componente interno per la valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di ricercatore universitario per il SSD IUS-09 Istituzioni di Diritto Pubblico a seguito dimissioni prof. F. Gabriele”, venne manifestato l’intendimento, già emerso in seno alla Commissione Risorse, di sondare, attraverso la formulazione di apposito quesito al Ministero, la possibilità di trasformare il posto di ricercatore di che trattasi in posto di ricercatore a tempo determinato ex art. 24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010, chiede ulteriori delucidazioni sugli sviluppi della questione de qua, che il Rettore fornisce, dichiarando il proposito di verificare attraverso il competente Ufficio lo stato dell’arte della suddetta questione, così come la possibilità di ribandire nella forma di posto di ricercatore a tempo determinato ex art. 24, comma 3, lett. b) della Legge n. 240/2010 altro concorso per il SSD di Oncologia medica andato deserto. Il Senato Accademico prende nota. 11 S.A. 01.07.2014/p.1 I. AMMINISTRAZIONE NUOVO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per gli Studenti e la formazione post laurea – Area Master: ““L’Ufficio riferisce che la Commissione per la Formazione Post Laurea, nelle riunioni del 05/05/2014 e /09/06/2014, ha approvato la bozza del testo del nuovo Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari. Il nuovo Testo Regolamentare è stato sottoposto all’esame di questo Consesso, nella riunione del 10/06/2014, nel corso della quale sono state formulate osservazioni in ordine ad alcuni articoli del Regolamento de quo (art. 6 Istituzione-Attivazione-Rinnovo, art. 7 Finanziamento e gestione, art. 8 Master a distanza art. 10 Short Master Universitari), nonché sono stati espressi suggerimenti circa l’opportunità di prestare maggiore attenzione ai requisiti di qualità. Questo Consesso ha altresì dato mandato alla Commissione per l’adeguamento normativo, di concerto con la Commissione per la Formazione Post Laurea, di approfondire, in tempi brevi, gli aspetti evidenziati nel corso della precitata riunione, pervenendo alla stesura finale del Testo Regolamentare de quo. La Commissione per l’adeguamento normativo e la Commissione per la Formazione Post Laurea, riunitesi il 27 Giugno 2014, hanno approfondito gli aspetti precisati da questo Consesso ed hanno approvato, all’unanimità, il Testo del nuovo Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari nella stesura allegata (all.n.1). Nel corso della medesima riunione, le Commissioni hanno ampiamente discusso sul gettito a favore del Bilancio autonomo di Ateneo, per tasse di iscrizione ai Master di I e II Livello e Corsi di Alta Formazione e di Perfezionamento, che risulta così ripartito (come da delibera assunta dal C.d.A. 30/12/2013): 35% a favore del Bilancio autonomo; 65% a favore delle esigenze di funzionamento dei predetti corsi, evidenziando che questo attuale sistema di prelievo non incentiva la presentazione di nuovi progetti. Pertanto, le Commissioni chiedono al C.A. di valutare la possibilità di ridurre dal 35% al 30% la quota a favore del Bilancio autonomo di Ateneo. Le Commissioni hanno altresì esaminato la questione rilevazione presenze del personale in servizio presso questo Ateneo per le attività tipizzate dei Master ed hanno chiesto la rivisitazione dell’attuale sistema di rilevazione presenze fuori dell’orario di lavoro, nel senso che per le attività tipizzate del Master la registrazione deve essere accertata mediante il passaggio, in entrata ed in uscita, del tesserino magnetico personale al fine di accertare che l’entrata e l’uscita del lavoratore avvenga in conformità con la tipologia di attività che si dovrà svolgere nel Master.”” Egli invita, quindi, il prof. Di Rienzo a voler relazionare in merito. Il prof. Di Rienzo illustra nel dettaglio i lavori della Commissione per l’adeguamento normativo e della Commissione per la Formazione Post Laurea, riunitesi congiuntamente 12 S.A. 01.07.2014/p.1 il 27 giugno 2014, soffermandosi sulle principali modifiche al Regolamento de quo alla luce delle osservazioni di questo Consesso del 10.06.2014 ed in particolare: inserimento, all’art. 2, 2° comma, del riferimento per il quale “L’Università garantisce, attraverso meccanismi di valutazione, la qualità, l’efficacia e l’efficienza del progetto formativo, mediante gli strumenti definiti nel presente Regolamento”; ed al 3° comma del medesimo articolo della specifica del numero di ore (360) da svolgere come didattica frontale sul totale di almeno 1500 ore relative alle attività nelle quali si sviluppa il Master; introduzione, all’art. 4, 9° comma, del riconoscimento dell’attività lavorativa svolta dal corsista come equivalente al periodo di stage/tirocinio di cui al precedente comma, come da seguente inciso: “Tali periodi, su istanza dell’interessato, possono essere, in tutto o in parte, considerati dal Comitato Tecnico Scientifico equivalenti all’attività lavorativa svolta, se coerenti con il progetto formativo del Master”, mentre, nell’ambito dello stesso articolo, il prodotto finale del candidato è stato reso generico con il temine “elaborato” piuttosto che “tesi” in senso stretto; previsione, all’art. 6, 1° comma, nella logica di semplificazione della procedura, che: “Le proposte di istituzione ed attivazione dei Master universitari, avanzate in conformità al presente Regolamento, adottato ex art. 45 comma 1 dello Statuto dell’Università, da una delle Strutture universitarie o dai Centri, di cui all’art.55 dello Statuto dell’Università, che dovranno gestire il Master e/o mettere a disposizione le risorse e la logistica necessarie per le attività didattiche, sono disposte dal Rettore previo parere del Senato Accademico”; nonché, al 2°comma, del termine ordinatorio del 30 aprile di ciascun anno per la presentazione delle proposte progettuali; differente gestione dei residui di cui all’art. 7, 7° comma, prevedendo che: “Al termine del corso, per un ulteriore anno, eventuali residui di gestione possono essere utilizzati dal Coordinatore per iniziative coerenti con le finalità del Master. Al termine di tale periodo, le quote residue restano nella disponibilità della Struttura universitaria di gestione”, mentre, per quanto attiene alle modalità di attribuzione degli incarichi di docenza di cui ai commi successivi: o per gli interni, elevazione da 10 a 25 ore per discriminare tra affidamenti diretti e procedure di bando di cui ai punti 1 e 2; 13 S.A. 01.07.2014/p.1 per gli esterni, previsione di cui al quart’ultimo comma - mutuata dall’art 3 del Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art 23 della Legge n. 240/2010, emanato con D.R. n. 295 del 23.01.2013 - per la quale: “Gli incarichi di insegnamento possono essere conferiti direttamente a soggetti esterni in possesso di un significativo curriculum scientifico e professionale, coerente con le attività formative del Corso”, introduzione, all’art. 8, 1° comma, del tetto dei 2/3 delle attività formative svolte con modalità telematica affinché il master sia considerato “a distanza”; per quanto attiene agli Short master universitari, l’unica variazione è stata la riformulazione del 1° comma dell’art. 12, analogamente al 1° comma dell’art. 6, come segue: “L'istituzione e l’attivazione dei corsi di Short Master universitari è disposta dal Rettore, su proposta della Struttura universitaria proponente, previo parere del Senato Accademico”. Egli, infine, nel ricordare la delibera del Consiglio di Amministrazione del 30.12.2013, in ordine alla seguente ripartizione, a decorrere dall’anno accademico 2014/2015, del gettito a favore del bilancio autonomo di Ateneo per tasse di iscrizione ai Master di I e II livello ed ai corsi di alta formazione e di perfezionamento: 35% a favore del bilancio autonomo 65% a favore delle esigenze di funzionamento dei predetti corsi di studio, fa presente che nel corso della medesima riunione, le succitate Commissioni hanno ampiamente discusso della problematica, evidenziando come tale sistema di prelievo non incentivi la presentazione di nuovi progetti, chiedendo, pertanto al Consiglio di Amministrazione di valutare la possibilità di riduzione dal 35 al 30% della quota a favore del Bilancio autonomo di Ateneo. Analogamente, in relazione alla rilevazione presenze del personale in servizio presso questo Ateneo per le attività tipizzate dei Master, le stesse Commissioni hanno chiesto la rivisitazione dell’attuale sistema di rilevazione presenze fuori dell’orario di lavoro, nel senso che per le attività tipizzate del Master la registrazione deve essere accertata mediante il passaggio, in entrata ed in uscita, del tesserino magnetico personale al fine di accertare che l’entrata e l’uscita del lavoratore avvenga in conformità con la tipologia di attività che si dovrà svolgere nel Master. 14 S.A. 01.07.2014/p.1 Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore, nel ringraziare lo stesso docente e le succitati commissioni per il lavoro svolto, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Entra, alle ore 11,20, il sig. Delmedico. Sull’argomento si svolge un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del quale vengono da più parti formulate ulteriori proposte di modifica al testo regolamentare in esame, che vengono illustrate nel dettaglio dai rispettivi proponenti. In particolare: integrazione della denominazione del Regolamento con “e short master universitari” e dell’intitolazione del titolo I con “ai sensi del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270 e s.m.i.” (prof. Toma); integrazione dell’art. 2, ultimo comma, con la locuzione “di cui almeno 720 da svolgere come didattica frontale” (prof. Toma); riformulazione, all’art. 3, del 9° comma, come segue (proff. Di Rienzo e Stefanì, su richiesta prof. Toma): “Per l’espletamento della procedura di selezione, la commissione esaminatrice, nominata con Decreto del Direttore della struttura di gestione amministrativa, sarà composta da non meno di tre membri effettivi e due supplenti scelti tra professori e ricercatori di ruolo individuati dal Comitato Tecnico Scientifico” ed analogamente, dell’art. 4, quart’ultimo comma, come segue: “La prova finale consiste nella discussione di un elaborato, prodotto dal candidato inerente ad una o più materie del Corso, dinanzi ad una Commissione, nominata con Decreto del Direttore della struttura di gestione amministrativa e composta da tre membri effettivi e due supplenti individuati dal Comitato Tecnico Scientifico. Almeno uno dei membri effettivi deve essere diverso da coloro che compongono il Comitato Tecnico Scientifico”; lieve riformulazione dell’art. 6, 1° comma, come segue (Di Rienzo): “L’istituzione e l’attivazione dei Master universitari, sulla base di proposte avanzate in conformità al presente Regolamento, adottato ex art. 45 comma 1 dello Statuto dell’Università, da una delle Strutture universitarie o dai Centri, di cui all’art.55 dello Statuto dell’Università, che dovranno gestire il Master e/o mettere a disposizione le risorse e la logistica necessarie per le attività didattiche, è disposta dal Rettore previo parere del Senato Accademico”; su proposta del Rettore: o integrazione dell’art. 7, 3° comma, per il quale “I Master devono essere interamente autofinanziati. La copertura finanziaria delle spese necessarie all’attivazione e allo svolgimento del corso è assicurata:”, come segue: a. dai contributi dei frequentanti anche attraverso utilizzo del grant derivante dalla conversione della restituzione delle somme agli 15 S.A. 01.07.2014/p.1 studenti che concludano i propri studi nella durata legale del corso di laurea; o riformulazione del 5° e del 7° comma ed analogamente dei commi corrispondenti dell’art. 12 del Titolo II Short Master Universitari, rispettivamente, come segue: L’Amministrazione Centrale trattiene non oltre il 35 per cento della quota di iscrizione. La quota residua, non oltre il 65 per cento, viene assegnata alla Struttura universitaria proponente entro tre mesi dalla data di inizio delle attività formative del corso, e il relativo utilizzo viene affidato al Coordinatore del Master, secondo quanto riportato nel piano finanziario. ….. In ogni caso una quota variabile tra il 5 e 10 per cento della quota residua potrà essere destinata alla Struttura universitaria proponente per le attività integrate di funzionamento del Master. o inserimento, alla fine del seguente periodo del medesimo articolo, della locuzione “salvo rinuncia” Il trattamento economico orario per l’attività di docenza e di supporto tecnicocontabile e amministrativo è determinato secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di riferimento; o nonché, al comma successivo, su richiesta del sig. Silecchia, della dizione “e amministrativo” dopo “Tecnico-contabile”. Nel corso del dibattito, vengono, inoltre, adeguatamente approfonditi alcuni aspetti di particolare rilievo, quali le procedure di istituzione, attivazione e rinnovo di cui al novellato art. 6, nella direzione della semplificazione, che i proff. Di Rienzo e Stefanì chiariscono ulteriormente, evidenziando la previsione di cui all’art. 45, comma 1, dello Statuto per la quale “I Master universitari sono attivati secondo norme e procedure disciplinate da apposito regolamento approvato dal Senato Accademico, previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione, ed emanato dal Rettore”, mentre l’istituzione ed attivazione dei corsi, ai sensi dell’art. 6, 1° comma, del Regolamento in esame, “….sulla base di proposte avanzate in conformità al Regolamento, è disposta dal Rettore previo parere del Senato Accademico”. In particolare, il prof. Stefanì giustifica la deroga, nel caso di specie, alla previsione statutaria ex art. 28, comma 2, lett. l), sulla quale il Rettore richiama l’attenzione, per cui “Il Consiglio di Amministrazione delibera l’istituzione, l’attivazione…di corsi, … previo parere obbligatorio e/o proposta del Senato Accademico”, 16 S.A. 01.07.2014/p.1 in ragione della natura di norma speciale del surrichiamato art. 45 dello Statuto in combinato disposto con l’art. 6 del testo regolamentare. Viene, inoltre, evidenziata l’importanza dei meccanismi di valutazione mediante gli strumenti definiti nel Regolamento, al fine di garantire la qualità, l’efficacia e l’efficienza dei progetti formativi (art. 2). A tale riguardo, il prof. Angelini svolge considerazioni sul meccanismo di rinnovo “automatico” di cui agli ultimi due commi dell’art. 6, prospettando la possibilità di acquisire un parere, per esempio, da parte del Nucleo di Valutazione, mentre il prof. Di Rienzo, nel richiamare la previsione dell’ultimo comma dell’art. 7, per la quale: “Al momento della conclusione del corso il Coordinatore dovrà predisporre un’apposita rendicontazione e redigere una relazione sulle attività svolte da trasmettere alla Commissione Post Laurea unitamente al bilancio consuntivo, alle indagini sugli esiti occupazionali dei corsisti delle edizioni precedenti e ai questionari somministrati ai corsisti per verificarne il grado di soddisfazione”, ritiene preferibile l’inserimento della locuzione “perché ne riferisca al Senato Accademico”. Al termine del dibattito, il Rettore pone ai voti il testo del nuovo Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari e Short Master Universitari, così come sopra modificato, nonché la richiesta delle succitate Commissioni di invitare il Consiglio di Amministrazione a valutare le proposte della Commissione per l’adeguamento normativo e della Commissione per la Formazione Post Laurea in ordine alla possibilità di riduzione della quota a favore del Bilancio autonomo di Ateneo e di rivisitazione dell’attuale sistema di rilevazione presenze del personale in servizio presso questo Ateneo per le attività tipizzate del Master. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO il D.P.R. n. 162/1982; VISTA la Legge del 19 novembre 1990, n. 341; VISTO il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei approvato con Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3 novembre 1999, n.509 e s.m.i.”; VISTO lo Statuto di Ateneo, in particolare l’art. 45; 17 S.A. 01.07.2014/p.1 VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, emanato con D.R. n. 4318 del 12.11.2013, in particolare l’art. 8; VISTO il Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari, emanato con D.R. n. 297 del 23.01.2013; VISTE le proprie delibere del 14.05 e 10.06.2014; VISTA la bozza del testo del nuovo Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari così come riformulato, a seguito della succitata delibera del 10.06.2014, dalla Commissione per l’adeguamento normativo di concerto con la Commissione per la Formazione Post Laurea, nella riunione del 27.06.2014; VISTO il Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art 23 della Legge n. 240/2010, emanato con D.R. n. 295 del 23.01.2013; VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 30.12.2013, in ordine alla ripartizione, a decorrere dall’anno accademico 2014/2015 del gettito a favore del bilancio autonomo di Ateneo…per tasse di iscrizione ai Master di I e II livello ed ai corsi di alta formazione e di perfezionamento… - 35% a favore del bilancio autonomo - 65% a favore delle esigenze di funzionamento dei predetti corsi di studio…; UDITA l’illustrazione del prof. Di Rienzo in ordine alle proposte delle predette Commissioni sulle modifiche al testo regolamentare de quo, nonchè sulla richiesta al Consiglio di Amministrazione di valutare la possibilità di riduzione dal 35 al 30% della quota a favore del Bilancio autonomo di Ateneo e di rivisitazione dell’attuale sistema di rilevazione presenze del personale in servizio presso questo Ateneo per le attività tipizzate del Master; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito e le ulteriori proposte di modifica al succitato testo di Regolamento, DELIBERA 18 S.A. 01.07.2014/p.1 di approvare, subordinatamente al parere favorevole del Consiglio di Amministrazione, il nuovo Regolamento per la disciplina dei Corsi di Master Universitari e Short Master Universitari, nella formulazione di seguito riportata; di invitare il Consiglio di Amministrazione a valutare le proposte della Commissione per l’adeguamento normativo e della Commissione per la Formazione Post Laurea in ordine alla possibilità di riduzione della quota a favore del Bilancio autonomo di Ateneo e di rivisitazione dell’attuale sistema di rilevazione presenze del personale in servizio presso questo Ateneo per le attività tipizzate del Master: “”REGOLAMENTO DEI MASTER UNIVERSITARI E SHORT MASTER UNIVERSITARI TITOLO I Master Universitari ai sensi del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270 e s.m.i. Articolo 1. Definizioni L’Università promuove percorsi formativi finalizzati a formare figure altamente e professionalmente specializzate che garantiscano un efficace apprendimento di conoscenze e competenze, adeguate alle esigenze del mercato del lavoro e delle professioni, aperti a chi abbia conseguito la laurea o la laurea specialistica o magistrale, alla conclusione dei quali è rilasciato il titolo di Master universitario di primo o di secondo livello, ai sensi del Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270 e successive modifiche e integrazioni del Regolamento Didattico di Ateneo e del presente Regolamento. Per Docente dell’Università si intende il Professore di ruolo di I fascia, di II fascia e il Ricercatore Universitario a tempo indeterminato e determinato, nonché gli Assistenti del ruolo ad esaurimento. Per Coordinatore si intende il Docente proponente dell’Università che assume l’iniziativa di proporre e realizzare un Corso. Per Esperto si intende chi, in possesso dei requisiti di elevata qualificazione scientifica e/o professionale, è chiamato a svolgere attività didattica nell’ambito del Master. Per Corsista si intende il soggetto che, in possesso del titolo di studio richiesto, frequenta un Master. Per Uditore si intende il soggetto ammesso a frequentare l’intero Corso di Master o singoli moduli, pur non essendo in possesso del titolo di studio o dei requisiti previsti per l’accesso. Per Partecipante si intende il soggetto che ha la facoltà di iscrizione a singoli moduli didattici del Master. Per Strutture universitarie proponenti si intendono i Dipartimenti di didattica e di ricerca, le Scuole, i Centri definiti dall’art.55 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Articolo 2. Norme generali I Master si sviluppano secondo attività di didattica frontale e di altre forme di addestramento, studio guidato e didattica anche in modalità e-learning, di livello adeguato al grado di perfezionamento e di formazione che si intende perseguire. 19 S.A. 01.07.2014/p.1 L’Università garantisce, attraverso meccanismi di valutazione, la qualità, l’efficacia e l’efficienza del progetto formativo, mediante gli strumenti definiti nel presente Regolamento. All’insieme delle attività suddette, integrate da un periodo di attività pratiche (stage/tirocinio), funzionali ai medesimi obiettivi e all’impegno da riservare allo studio e alla preparazione individuale, per un totale di almeno 1500 ore, di cui almeno 360 da svolgere come didattica frontale, corrisponde l’acquisizione da parte degli iscritti di almeno 60 crediti formativi universitari (CFU) complessivi, oltre a quelli acquisiti per conseguire la laurea o la laurea specialistica o magistrale, distribuiti, di norma, nell’arco di un anno accademico. A fronte di comprovate esigenze, possono essere istituiti Master di durata biennale per un insieme di attività pari ad almeno 3000 ore, corrispondenti ad almeno 120 crediti formativi universitari (CFU), di cui almeno 720 da svolgere come didattica frontale. Articolo 3. Ammissione ai Master universitari I Master universitari di primo livello sono aperti a coloro che risultino in possesso di: - titolo di studio universitario di durata almeno triennale (secondo gli ordinamenti precedenti il D.M. 509/99); - laurea conseguita ai sensi del D.M. 509/99; - laurea conseguita ai sensi del D.M. 270/04; - titolo di pari valore rilasciato all’estero, riconosciuto idoneo dal Consiglio Scientifico del corso ai soli limitati fini dell’iscrizione al corso; - come previsto dalla Legge 8 gennaio 2002, n.1, i diplomi conseguiti, in base alla normativa precedente, dagli appartenenti alle professioni sanitarie di cui alla Legge 26 febbraio 1999, n. 42, e legge 10 agosto 2000, n. 251, sono validi ai fini dell’accesso ai Master di area sanitaria; - ogni altro titolo di studio previsto dalla normativa vigente che consenta l’accesso ai Master universitari. I Master universitari di secondo livello sono aperti a coloro che risultino in possesso di: - laurea conseguita secondo gli ordinamenti precedenti al D.M. 509/99; - laurea specialistica conseguita ai sensi del D.M. 509/99; - laurea magistrale conseguita ai sensi del D.M. 270/04; - titolo di pari valore rilasciato all’estero, riconosciuto idoneo dal Consiglio Scientifico del corso ai soli limitati fini dell’iscrizione al corso. Può essere ammessa l’iscrizione ai Master, in qualità di uditore, anche a soggetti privi dei requisiti previsti per l’accesso, nella percentuale massima del 20 per cento dei Corsisti. In tal caso, al termine del corso, all’uditore sarà rilasciato un attestato di partecipazione per le attività formative effettivamente svolte senza l’obbligo di sostenere né verifiche di profitto né esami finali. All’uditore, che abbia conseguito nelle more della frequenza del corso, i requisiti previsti per l’ammissione al Master, in regola con la frequenza, previa autorizzazione del Comitato Tecnico Scientifico, è consentito il passaggio allo status di “Corsista”. Ove il bando di ammissione al Master lo preveda, è possibile l’iscrizione a singoli moduli didattici in qualità di Partecipante. Al Partecipante viene rilasciato un attestato per la parte del Corso frequentata e per le attività formative effettivamente seguite. Ai Master possono essere ammessi coloro che sono in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo ai soli fini dell’ammissione al Master da 20 S.A. 01.07.2014/p.1 parte del Comitato Tecnico Scientifico, nel rispetto degli accordi internazionali vigenti, sulla base del titolo originale corredato di dichiarazione di valore tradotta e autorizzata dalle Autorità diplomatiche. Gli studenti in mobilità, in possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso al Master, possono iscriversi a singoli moduli, sostenerne le verifiche e ottenere le relative certificazioni. L’aspetto economico soggiace alla normativa vigente prevista dal Regolamento Tasse e Contributi. L’ammissione al Master è subordinata al superamento di una prova di selezione (test psicoattitudinale, colloquio motivazionale, altro, così come determinato dal bando) e all’esame dei titoli scientifici e professionali indicati nel bando. Per l’espletamento della procedura di selezione, la commissione esaminatrice, nominata con Decreto del Direttore della struttura di gestione amministrativa, sarà composta da non meno di tre membri effettivi e due supplenti scelti tra professori e ricercatori di ruolo individuati dal Comitato Tecnico Scientifico. Espletate le prove di ammissione la Commissione cura la redazione della graduatoria di merito e la trasmissione della stessa al Rettore per l’approvazione. Nel caso in cui il Master non preveda un numero massimo di iscritti, su proposta del Coordinatore, il Rettore può prevedere l’iscrizione diretta al Master di tutti coloro che nei termini previsti dal bando abbiano prodotto domanda di ammissione. Non è consentita la contemporanea iscrizione ad un Master e a Corsi di Laurea vecchio ordinamento, Laurea, Laurea specialistica/magistrale, Scuole di specializzazione, Dottorati di ricerca/Scuole di dottorato, ulteriori Master, TFA (Tirocinio Formativo Attivo) e PAS (Percorso Abilitante Speciale), Corsi di specializzazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità e Corsi di perfezionamento per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera ed altro. L’incompatibilità non si applica per quei corsi o attività formative per i quali si sono concluse tutte le attività didattiche e/o di tirocinio e lo studente è in debito delle sole prove di verifica e/o della prova finale. Sono fatte salve le disposizioni di incompatibilità stabilite da specifiche norme. Gli iscritti ad altro corso di studio potranno presentare istanza di sospensione degli studi alla Segreteria Studenti di riferimento per tutta la durata legale del corso di Master. La violazione della norma comporta l’annullamento automatico dell’iscrizione al Master. Articolo 4. Iscrizione - Frequenza- Conseguimento del titolo finale Gli iscritti al Master sono tenuti al pagamento annuale della quota di iscrizione e dei contributi utilizzando la procedura indicata nel Bando di ammissione. Le quote di iscrizione sono differenziate per i diversi Master sulla base della specificità del percorso formativo e degli obiettivi del Corso, anche in relazione al particolare settore occupazionale al quale si riferiscono e sono stabilite nella proposta di istituzione del Master. L’importo della quota di iscrizione annuale può essere eventualmente dilazionato in un massimo di quattro rate. La prima rata, pari ad almeno il 50% della quota annua complessiva, deve essere versata all’atto dell’iscrizione. Le restanti rate devono essere perentoriamente versate entro 60, 90 e 120 giorni. In caso di iscrizione e successiva rinuncia a proseguire il Master, l’interessato è tenuto a darne comunicazione scritta al Rettore e al Coordinatore del Master; in nessun caso potrà essere restituito quanto già versato. 21 S.A. 01.07.2014/p.1 Solo in caso di revoca del Corso di Master, l’Università degli Studi di Bari provvederà a rimborsare ai candidati la quota versata ad eccezione dell’imposta di bollo e del contributo richiesto all’atto della presentazione della domanda di ammissione. La frequenza alle attività formative del corso di Master è obbligatoria e non deve essere inferiore all’80 per cento delle attività didattiche complessive del corso. Il conseguimento dei crediti formativi è subordinato ad eventuali verifiche periodiche di accertamento delle competenze acquisite in relazione agli ambiti seguiti. Non è consentita la sospensione degli obblighi di frequenza dal Master. I progetti formativi per l’istituzione e l’attivazione del Master dovranno prevedere un periodo di stage/tirocinio presso enti o aziende del settore di interesse disciplinare o un periodo di equivalente attività pratica, svolta in Italia o all’Estero, della durata minima di 300 ore (pari a 12 crediti formativi universitari). Tali periodi, su istanza dell’interessato, possono essere, in tutto o in parte, considerati dal Comitato Tecnico Scientifico equivalenti all’attività lavorativa svolta, se coerenti con il progetto formativo del Master. Il conseguimento del titolo di Master universitario è subordinato al superamento delle eventuali verifiche periodiche e di una prova finale di accertamento delle competenze complessivamente acquisite, tenuto anche conto dell’attività di stage/tirocinio; alla prova finale sono attribuiti almeno 3 CFU. La valutazione della prova finale è espressa in “ conseguito/conseguito con merito/conseguito con lode”. La prova finale consiste nella discussione di un elaborato, prodotto dal candidato inerente ad una o più materie del Corso, dinanzi ad una Commissione, nominata con Decreto del Direttore della struttura di gestione amministrativa e composta da tre membri effettivi e due supplenti individuati dal Comitato Tecnico Scientifico. Almeno uno dei membri effettivi deve essere diverso da coloro che compongono il Comitato Tecnico Scientifico. La prova finale può essere ripetuta una sola volta. A conclusione del Master, agli iscritti che abbiano adempiuto agli obblighi didattico-amministrativi, superata la prova finale e che siano in regola con il pagamento della quota di iscrizione, dei contributi e del costo del diploma, viene rilasciato il titolo di Master a firma del Rettore e del Direttore Generale. Ai fini della valutazione delle attività formative del Master, coloro che hanno regolarmente compiuto il percorso compilano un apposito questionario sui risultati complessivi e sul livello qualitativo delle attività svolte. Articolo 5. Organi del Master Sono Organi del Master: il Comitato Tecnico Scientifico e il Coordinatore del corso di Master. Il Comitato Tecnico Scientifico ha la responsabilità organizzativa del Master e garantisce il regolare svolgimento delle attività didattiche. E’ composto dal Coordinatore e da un numero non inferiore a sei membri, almeno la metà dei quali docenti universitari e ricercatori di ruolo dell’Ateneo. Possono inoltre farne parte docenti e ricercatori in servizio presso altre Università, anche estere, ed esperti in possesso di titoli scientifici e professionali coerenti con gli obiettivi formativi del Corso. Il Comitato Tecnico Scientifico è responsabile della qualità didattico-scientifica del Master, predispone il piano didattico, cura e organizza le modalità di ammissione, le prove di verifica intermedie e la prova finale. La responsabilità del Coordinamento di ciascun Master è assunta da un docente o ricercatore di ruolo di una delle Strutture universitarie che avanza la proposta di istituzione ed attivazione del Master. 22 S.A. 01.07.2014/p.1 E’ ammessa la contemporanea funzione di coordinatore in più corsi di Master, o fra corsi di Master e corsi di Short Master di cui al titolo II del presente Regolamento. Articolo 6. Istituzione - Attivazione - Rinnovo L’istituzione e l’attivazione dei Master universitari, sulla base di proposte avanzate in conformità al presente Regolamento, adottato ex art. 45 comma 1 dello Statuto dell’Università, da una delle Strutture universitarie o dai Centri, di cui all’art.55 dello Statuto dell’Università, che dovranno gestire il Master e/o mettere a disposizione le risorse e la logistica necessarie per le attività didattiche, è disposta dal Rettore previo parere del Senato Accademico. Le proposte progettuali di istituzione ed attivazione di ciascun Master, previo parere espresso dalla competente Commissione per la Formazione Post Laurea, articolate esclusivamente seguendo le procedure informatiche previste nella piattaforma riservata al CINECA, possono essere presentate nel termine ordinatorio del 30 aprile di ciascun anno e devono illustrare gli obiettivi formativi specifici e gli sbocchi occupazionali delle figure che si intendono formare. Ciascuna proposta progettuale deve indicare: i nominativi dei docenti interni a cui attribuire gli incarichi di docenza, tenuto conto che almeno il 50% delle ore di docenza deve essere svolto da personale docente/ricercatore dell’Ateneo; l’indicazione del personale interno o esterno destinato alla gestione amministrativa di supporto all’attività amministrativa e didattica (tutor d’aula); le modalità di ammissione al Master; le modalità di svolgimento delle verifiche periodiche e della prova finale alla quale vanno attribuiti almeno 3 CFU; il numero massimo di uditori ammissibili (se previsti); il numero massimo di partecipanti (se previsti); sede del corso, durata e modalità di svolgimento dello stage/tirocinio; gli eventuali enti e soggetti esterni disposti a collaborare a vario titolo allo svolgimento del corso; il piano finanziario che, tenuto conto del contributo richiesto agli iscritti e di altri eventuali finanziamenti, descriva in modo dettagliato tutte le spese necessarie per il funzionamento del Corso. Per i Master di area medica dovrà essere presentata l’avvenuta autorizzazione della direzione generale delle aziende o delle strutture ospedaliere pubbliche o private allo svolgimento da parte degli allievi del Master di tutte le attività cliniche, diagnostiche e strumentali, anche su pazienti, se previste nel programma formativo e didattico. I Master universitari già istituiti possono essere riattivati negli anni accademici successivi, con decreto del Rettore, su proposta del Coordinatore del Master, approvata dalla Struttura universitaria già proponente, previo parere della Commissione per la Formazione Post Laurea. Qualora la richiesta di rinnovo differisca dalla originaria proposta istitutiva, la riattivazione del Master sarà disposta previa approvazione della Struttura universitaria già proponente e del parere della Commissione Post Laurea. Articolo 7. Finanziamento e Gestione La gestione contabile dei Master è affidata alla Struttura universitaria proponente. 23 S.A. 01.07.2014/p.1 Laddove il Master preveda la partecipazione di soggetti e/o enti esterni, la gestione è affidata comunque alla Struttura universitaria proponente dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, salvo accordi o convenzioni che prevedano modalità differenti. I Master devono essere interamente autofinanziati. La copertura finanziaria delle spese necessarie all’attivazione e allo svolgimento del corso è assicurata: b. dai contributi dei frequentanti anche attraverso utilizzo del grant derivante dalla conversione della restituzione delle somme agli studenti che concludano i propri studi nella durata legale del corso di laurea; c. da eventuali erogazioni a ciò finalizzate da parte di soggetti esterni. Le quote di iscrizione dei frequentanti sono versate sul conto unico di Ateneo. L’Amministrazione Centrale trattiene non oltre il 35 per cento della quota di iscrizione. La quota residua, non oltre il 65 per cento, viene assegnata alla Struttura universitaria proponente entro tre mesi dalla data di inizio delle attività formative del corso, e il relativo utilizzo viene affidato al Coordinatore del Master, secondo quanto riportato nel piano finanziario. Il Consiglio di Amministrazione definisce, in sede di bilancio di previsione, eventuali variazioni alla quota da destinare al Bilancio autonomo dell’Amministrazione Centrale. In ogni caso una quota variabile tra il 5 e 10 per cento della quota residua potrà essere destinata alla Struttura universitaria proponente per le attività integrate di funzionamento del Master. Al termine del corso, per un ulteriore anno, eventuali residui di gestione possono essere utilizzati dal Coordinatore per iniziative coerenti con le finalità del Master. Al termine di tale periodo, le quote residue restano nella disponibilità della Struttura universitaria di gestione. Laddove sia prevista l’erogazione di borse di studio da parte di soggetti e/o enti esterni destinate a coprire le tasse di iscrizione, le relative somme sono versate sul conto unico di Ateneo. L’attribuzione degli incarichi di docenza nei corsi di Master Universitari viene effettuata nel rispetto dei principi di seguito riportati: I professori e i ricercatori possono svolgere attività didattiche retribuite nei corsi di Master Universitari previo assolvimento del proprio individuale impegno didattico. Le modalità di attribuzione degli incarichi di docenza sono le seguenti: 1. le attività formative o seminariali di durata non superiore alle 25 ore sono considerate attività occasionali direttamente attribuibili dal Comitato Tecnico Scientifico che provvederà a fissarne il compenso nel rispetto delle disponibilità finanziarie previste nel piano finanziario del Master; 2. gli incarichi di docenza di durata superiore alle 25 ore sono attributi nel rispetto della normativa vigente in tema di affidamenti e contratti per attività di insegnamento. Per tutti i soggetti regolarmente incaricati a svolgere attività nel Master, la retribuzione è consentita solo previa attestazione dell’attività svolta, resa dal Coordinatore. Il trattamento economico orario per l’attività di docenza e di supporto tecnicocontabile e amministrativo è determinato secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di riferimento, salvo rinuncia. Tale trattamento, compatibilmente con il piano finanziario presentato, non può essere inferiore a euro 41,05 lordi/ora e superiore ad euro 100,00 lordi/ora. Il trattamento economico per attività di Tutoraggio d’aula e supporto Tecnico-contabile e amministrativo è determinato in euro 30,00 lordi/ora. 24 S.A. 01.07.2014/p.1 Il trattamento economico può essere diversamente disciplinato da apposita delibera del Consiglio di Amministrazione o da quanto specificatamente disposto da apposite convenzioni per Master attivati in collaborazione con enti pubblici, nazionali, sovranazionali o con privati. Le eventuali spese per la progettazione e il coordinamento del corso di Master non potranno superare il 10% delle entrate previste e comunque fino ad un massimo di euro 7.000,00 lordi. Sono escluse le spese di progettazione per i Master rinnovati, di cui all’art.6 del presente Regolamento. Gli incarichi di insegnamento possono essere conferiti direttamente a soggetti esterni in possesso di un significativo curriculum scientifico e professionale, coerente con le attività formative del Corso. Possono svolgere attività didattica i dirigenti ed il personale tecnico amministrativo dell’Università degli Studi di Bari, in possesso di adeguati requisiti professionali. Le norme dell’art 23 della legge 240 del 30 dicembre 2010 e s.m.i. e il relativo Regolamento di Ateneo costituiscono norme di principio nell’affidamento degli incarichi per le attività di insegnamento. Gli oneri relativi al pagamento dei corrispettivi a favore dei docenti a contratto e quelli relativi a rimborsi e/o erogazione di compensi a favore del personale esterno, personale tecnico amministrativo e dirigente che ha tenuto lezioni, seminari e/o conferenze, gravano esclusivamente sui fondi di pertinenza del corso. Al momento della conclusione del corso il Coordinatore dovrà predisporre un’apposita rendicontazione e redigere una relazione sulle attività svolte da trasmettere alla Commissione Post Laurea, perché ne riferisca al Senato Accademico, unitamente al bilancio consuntivo, alle indagini sugli esiti occupazionali dei corsisti delle edizioni precedenti e ai questionari somministrati ai corsisti per verificarne il grado di soddisfazione. Articolo 8. Master a distanza Il Master è considerato a distanza se si avvale di forme di didattica telematica per almeno 2/3 delle attività formative svolte; è considerato in modalità mista (presenza/distanza) se le attività didattiche, frontali e telematiche, vengono utilizzate congiuntamente. Per le attività formative a distanza dovranno essere specificate le modalità di svolgimento delle prove, sia in itinere sia finali, e di valutazione che garantiscano l’identificazione del candidato. Articolo 9. Master congiunti Allo scopo di favorire lo sviluppo e lo scambio delle conoscenze, rafforzare la cooperazione, sostenere l’integrazione fra sistemi universitari, anche nello spazio della formazione internazionale, nonché il rapporto con le esigenze del mondo dell’impresa, delle arti e delle professioni, possono essere istituiti ed attivati Master congiunti in accordo e/o collaborazione con altre università e/o con Organismi italiani ed esteri, pubblici e privati. I Master congiunti sono disciplinati da specifiche convenzioni e accordi di collaborazione e dai principi del presente Regolamento. Ai sensi dell’ordinamento vigente, viene rilasciato il titolo di Master universitario anche congiuntamente con altri atenei italiani e stranieri. 25 S.A. 01.07.2014/p.1 Nel caso di Master congiunto, il titolo, fatte salve le disposizioni dei singoli Paesi esteri partner nei Master congiunti, ha pari valore legale. TITOLO II Short Master universitari Articolo 10. Short Master universitari Per Short Master universitari si intendono i corsi di studio di livello avanzato, progettati per l'immediata spendibilità, organizzati anche per classi di fruitori omogenei per interessi formativi e/o di professione, di competenze specialistiche e trasversali, articolati in lezioni, workshop tematici di approfondimento, seminari di ampliamento delle competenze, anche con formula weekend. Lo Short Master universitario può utilizzare anche modalità didattiche che alternino sessioni di aula e utilizzo di piattaforme di formazione online. Articolo 11. Principi generali Gli Short Master universitari sono orientati essenzialmente al mondo del lavoro allo scopo di favorire esigenze di aggiornamento e acquisizione di nuove competenze. Gli Short Master universitari adottano metodologie didattiche che valorizzano le maturate esigenze lavorative e accrescono la professionalità dei singoli partecipanti anche rispetto alle esigenze competitive del mercato. Agli Short Master universitari possono iscriversi coloro che risultano essere in possesso di: diploma universitario di durata almeno triennale (secondo gli ordinamenti precedenti il D.M.509/99) laurea conseguita secondo gli ordinamenti precedenti al D.M. 509/99; laurea specialistica o quinquennale a ciclo unico, conseguita ai sensi del D.M. 509/99; laurea magistrale conseguita ai sensi del D.M. 270/04; titolo di pari valore rilasciato all’estero, riconosciuto valido dal Coordinatore del Corso. Agli Short Master universitari possono essere altresì ammessi i candidati che non siano in possesso di uno dei titoli di studio elencati, previa valutazione ed approvazione della Direzione del Corso, purché abbiano maturato un’esperienza professionale di almeno un biennio 2 (iscrizione all’albo professionale, attività certificata e quant’altro ). Al termine del corso, verrà rilasciata apposita certificazione sulle competenze acquisite a coloro che avranno frequentato almeno l’80% dell’attività formativa e superato un questionario di valutazione finale. Articolo 12. Istituzione ed Attivazione L'istituzione e l’attivazione dei corsi di Short Master universitari è disposta dal Rettore, su proposta della Struttura universitaria proponente, previo parere del Senato Accademico. In caso di rinnovo con progetto non modificato, previa valutazione positiva della Commissione per la Formazione Post Laurea, il corso viene istituito con decreto rettorale. 26 S.A. 01.07.2014/p.1 I corsi di Short Master universitari possono essere attivati a seguito dell’identificazione di specifiche esigenze formative da parte di committenti esterni (enti, aziende, società, ordini professionali, associazioni e quant’altro). I corsi di Short Master universitari possono essere realizzati in collaborazione con enti esterni pubblici o privati, aziende, società, consorzi, banche e quant’altro. Le proposte progettuali di istituzione ed attivazione dello Short Master possono essere presentate senza vincoli di scadenza. Ciascuna proposta di istituzione e attivazione deve indicare: gli obiettivi formativi e le finalità del corso, soprattutto in relazione al particolare settore occupazionale/professionale di riferimento; il progetto generale di articolazione delle singole attività formative, con l’indicazione del numero di ore di attività didattica frontale ed integrata (lezione frontale, laboratorio, tirocini, seminari, workshop, testimonial etc.), nonché dei rispettivi contenuti formativi e dei docenti proponenti (almeno 2 docenti dell’Università degli Studi di Bari che garantiscano il loro impegno nell’attività didattica, di cui uno assume la funzione di Direttore del corso di Short Master); la sede o le sedi di svolgimento delle attività. La sede didattica può essere opportunamente individuata anche all’esterno e sull’intero territorio regionale; le modalità e i requisiti di ammissione e la predisposizione del questionario di valutazione finale; la durata, per un massimo di 100 ore, corrispondenti a 4 CFU, anche articolate con la formula weekend, non necessariamente continuativi; il numero massimo degli iscrivibili al Corso, nonché l’eventuale numero minimo di iscrivibili per l’attivazione del corso di Short Master; il piano finanziario del corso di Short Master, con l’indicazione della quota di iscrizione e dei relativi contributi. Le quote di iscrizione dei frequentanti sono versate sul conto unico di Ateneo. L’Amministrazione Centrale trattiene non oltre il 35 per cento della quota di iscrizione. La quota residua, non oltre il 65 per cento, viene assegnata alla Struttura universitaria proponente e il relativo utilizzo viene affidato al Direttore del Master, secondo quanto riportato nel piano finanziario. Il Consiglio di Amministrazione definisce, in sede di bilancio di previsione, eventuali variazioni alla quota da destinare al Bilancio autonomo dell’Amministrazione Centrale. In ogni caso una quota variabile tra il 5 e 10 per cento della quota residua potrà essere destinata alla Struttura universitaria proponente per le attività integrate di funzionamento dello Short Master. Al termine del corso, per un ulteriore anno, eventuali residui di gestione possono essere utilizzati dal Direttore per iniziative di ricerca e didattica coerenti con le finalità dello Short Master. Al termine di tale periodo, le quote residue sono assorbite al bilancio dell’ Amministrazione Centrale. La gestione dei servizi di segreteria degli Short Master potrà essere affidata ad un tutor individuato dal Direttore del corso, anche in collaborazione con la committenza esterna. Articolo 13. Organi dello Short Master Sono Organi dello Short Master: il Comitato Tecnico Scientifico e il Direttore del corso di Short Master. Il Comitato Tecnico Scientifico ha la responsabilità organizzativa dello Short Master e garantisce il regolare svolgimento delle attività didattiche. E’ composto dal 27 S.A. 01.07.2014/p.1 Direttore e da un numero non inferiore a due membri. Il Comitato Tecnico Scientifico è responsabile della qualità didattico-scientifica dello Short Master. La responsabilità della Direzione dello Short Master è assunta da un docente di ruolo di una delle Strutture universitarie che avanza la proposta di istituzione ed attivazione dello stesso. Articolo 14. Comunanza e Riconoscimento Titolo Il percorso didattico dello Short Master universitario potrà essere utile nel percorso formativo per il conseguimento del titolo di Master universitario di I o di II Livello, istituiti ed attivati da questa Università. Il Corsista potrà chiedere che vengano valutati i crediti acquisiti negli Short Master attivati presso questa Università, che concorrano al raggiungimento del numero dei CFU necessari per il conseguimento del titolo di Master universitari di I e II livello. Tale riconoscimento dovrà essere deliberato dal Comitato Tecnico Scientifico del Master per il quale si richiede il relativo titolo, che terrà conto dei settori di affinità degli Short Master universitari frequentati dall’interessato. Articolo 15. Norme finali e transitorie Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si rinvia alla normativa generale in materia, allo Statuto di Ateneo ed al Regolamento Didattico di Ateneo””. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 28 S.A. 01.07.2014/p.2 I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO PER LA MOBILITÀ INTERUNIVERSITARIA DI PROFESSORI E RICERCATORI DI RUOLO ATTRAVERSO SCAMBIO CONTESTUALE AI SENSI DELL’ART. 7, COMMA 3, ULTIMO PERIODO, DELLA LEGGE 30.12.2010, N. 240 E S.M.I. Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Divisione Personale Docente: ““L’art. 7, comma 3, della Legge 30.12.2010, n. 240, così come modificato dall’art. 1, comma 461 della Legge 27.12.2013 n. 147, recita: La mobilità interuniversitaria è altresì favorita prevedendo la possibilità di effettuare trasferimenti di professori e ricercatori consenzienti attraverso lo scambio contestuale di docenti in possesso della stessa qualifica tra due sedi universitarie, con l'assenso delle università interessate. Nell’adunanza del 4 marzo 2014 il Collegio dei Direttori di Dipartimento ha deliberato la costituzione di una Commissione, composta dai proff.ri Battaglia M., Di Rienzo M., Fanelli A., Fenicia G. e Perrone R., con il compito di individuare criteri e regole per la valutazione delle istanze relative allo scambio contestuale di professori e ricercatori universitari di cui al succitato articolo 7 della Legge 240/2010. La succitata Commissione ha messo a punto un testo regolamentare per l’interscambio de quo tenendo conto anche della nota ministeriale n. 1242 del 2 agosto 2011 che forniva indicazioni operative in materia di mobilità dei professori e ricercatori in applicazione dell’art. 7 comma 3 della Legge 240/2010, emessa prima che detto istituto venisse abrogato dalla Legge n. 35/2012 (poi reintrodotto dalla citata Legge n. 147/2013). Per completezza di informazione l’ufficio fa presente di aver comunque chiesto al Ministero la conferma dell’iter procedurale indicato nella suddetta nota e se, nell’ambito della mobilità di che trattasi, ai fini della valutazione dei soggetti in uscita e dei soggetto in entrata permangano prescrizioni di spesa e secondo quali indicatori. La risposta non è giunta ma, considerata la necessità di procedere speditamente nell’adozione del regolamento onde valutare le istanze già pervenute, si è comunque proceduto a redigere la bozza di regolamento alla luce di quanto indicato nella succitata nota MIUR, ad eccezione dell’ultimo comma riguardante la prescrizione di spesa in quanto fa riferimento a disposizione normativa non più in vigore (comma 4 dell’art. 51 della Legge n. 449/97). Si riporta pertanto il testo nella formulazione proposta: REGOLAMENTO PER LA MOBILITA’ INTERUNIVERITARIA DI PROFESSORI E RICERCATORI DI RUOLO ATTRAVERSO SCAMBIO CONTESTUALE Art. 7 Comma 3, ultimo periodo, Legge del 30.12.2010, n. 240 e s.m.i. Art. 1 – Ambiti di applicazione Il presente regolamento disciplina la mobilità interuniversitaria contestuale di professori ordinari, professori associati confermati e ricercatori confermati ai sensi dell’art.7 comma 3, ultimo periodo, della Legge del 30.12.2010 n. 240 e s.m.i che recita: 29 S.A. 01.07.2014/p.2 La mobilità interuniversitaria è altresì favorita prevedendo la possibilità di effettuare trasferimenti di professori e ricercatori consenzienti attraverso lo scambio contestuale di docenti in possesso della stessa qualifica tra due sedi universitarie, con l'assenso delle università interessate. Art. 2 - Dichiarazione di disponibilità allo scambio I professori e i ricercatori di cui all’art. 1 dichiarano la propria disponibilità allo scambio utilizzando l’ apposita modulistica pubblicata sul sito istituzionale dell’ Università degli Studi di Bari, di seguito Ateneo, intestata e inviata a entrambe le Università coinvolte nello scambio, allegando curriculum scientifico e didattico e ogni altro documento ritenuto utile. Le istanze, corredate da documentazione e copia di un documento di riconoscimento, devono essere presentate all’Ateneo dagli interessati, preferibilmente tramite PEC all’indirizzo: [email protected], entro il 31 luglio di ogni anno. Art. 3 - Valutazione delle dichiarazioni di disponibilità allo scambio da parte dei Dipartimenti L’ufficio personale competente acquisisce le istanze pervenute entro il termine di cui all’art. 2 e, verificata la possibilità dello scambio contestuale, le trasmette ai Dipartimenti coinvolti entro il successivo 30 settembre. Il/I Consiglio/i di Dipartimento dell’Ateneo coinvolto/i nello scambio entro il successivo 30 novembre valuta/no le proposte di scambio in base alle proprie esigenze didattiche, scientifiche e, ove richiesta, assistenziali delle proprie strutture, in osservanza dei criteri di seguito elencati: numerosità dei docenti e ricercatori dei Settori Scientifico-Disciplinari del/i Dipartimento/i coinvolti nello scambio contestuale; carico didattico dei docenti dei SS.SS.DD. coinvolti; sostenibilità dell’offerta formativa del Dipartimento/i coinvolto/i; garanzia di svolgimento da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita di almeno un triennio di servizio, corrispondente al periodo della programmazione triennale alla quale gli Atenei devono attenersi ai sensi della normativa vigente, prima della data di collocamento a riposo per limiti di età, prevedendo comunque anche la possibilità di scambi nell’ambito del triennio della programmazione triennale per docenti che assicurino un periodo equivalente di servizio presso la struttura di destinazione. valutazione del curriculum scientifico e didattico e, ove richiesta, dell’attività assistenziale dell’interessato; congruità dell’attività scientifica dell’interessato con le linee di ricerca del dipartimento; valutazione dell’ attività didattica e scientifica eventualmente svolta nell’ambito di convenzioni di cui all’art. 6, comma 11, della Legge 240/2010 stipulate con altri atenei; rispetto dell’incompatibilità di cui all’art. 18 lettera b) della Legge 240/2010 e del Codice dei Comportamenti nella Comunità Accademica dell’Ateneo. Nell’eventualità che nello stesso Dipartimento il numero delle dichiarazioni di disponibilità allo scambio in entrata sia superiore a quello in uscita, il Consiglio di Dipartimento procede alla valutazione comparativa degli interessati sulla base dei criteri sopra indicati. Nel caso in cui lo scambio contestuale non avvenga nello stesso Dipartimento, il Dipartimento che si esprime favorevolmente al trasferimento di un proprio docente o ricercatore in assenza di scambio con pari soggetto in entrata, deve prendere espressamente atto nella relativa delibera di Consiglio che non acquisirà personale per interscambio. 30 S.A. 01.07.2014/p.2 La delibera del Consiglio di Dipartimento è assunta col voto favorevole della maggioranza degli aventi diritto a partecipare alla seduta. Con voto espresso dalla maggioranza degli aventi diritto, il Dipartimento può decidere di non approvare il trasferimento in questione motivandone le ragioni rispetto alle proprie esigenze didattiche e scientifiche e ai profili degli aspiranti al trasferimento in entrata. Art. 4 – Approvazione definitiva dello scambio Le operazioni di scambio sono sottoposte all’acquisizione del parere favorevole e vincolante del Nucleo di valutazione di Ateneo con riferimento all’impatto dello scambio sui requisiti necessari previsti dalla normativa vigente rispetto ai corsi di studio inseriti nell’offerta formativa dell’Ateneo. L’approvazione definitiva della proposta di scambio avviene a seguito di delibere dei rispettivi Organi di Governo delle Università interessate complete dell’indicazione dei nominativi del personale interessato e dei rispettivi riflessi in ordine a quanto evidenziato al comma 1, con l’autorizzazione alla mobilità e l’indicazione della presa di servizio che deve avvenire in pari data. Il trasferimento tramite scambio contestuale è disposto con provvedimento del Rettore e con effetto dal primo novembre successivo alla data del provvedimento ovvero da data anteriore in base alle esigenze didattiche e previo accordo con l’altra Università coinvolta nella procedura di scambio Art. 5 – Norme transitorie e finali In prima applicazione, tutte le domande di scambio contestuale pervenute prima dell’entrata in vigore del presente regolamento, devono essere riformulate con l’apposita modulistica e saranno valutate secondo quanto previsto dal presente regolamento; per esse la data dell’eventuale trasferimento può decorrere dal primo novembre 2014 ovvero da data anteriore in base alle esigenze didattiche e previo accordo con l’altra Università coinvolta nella procedura di scambio. Il presente Regolamento entra in vigore dal giorno successivo all'emanazione del decreto rettorale ed è pubblicato sul sito web dell’Ateneo. In merito al sopra riportato testo l’ufficio, ritenendo necessaria nell’ambito dello scambio contestuale la garanzia della sostenibilità finanziaria, propone che l’art.4 del testo regolamentare in discussione, prevedendo la verifica di detta sostenibilità da parte del Consiglio di Amministrazione, sia così formulato: Art. 4 – Approvazione definitiva dello scambio Le operazioni di scambio sono sottoposte all’acquisizione del parere favorevole e vincolante del Nucleo di valutazione di Ateneo con riferimento all’impatto dello scambio sui requisiti necessari previsti dalla normativa vigente rispetto ai corsi di studio inseriti nell’offerta formativa dell’Ateneo. L’approvazione definitiva della proposta di scambio avviene a seguito di delibere assunte dai rispettivi Organi di Governo delle Università coinvolte complete dell’indicazione dei nominativi del personale interessato, dei rispettivi riflessi in ordine a quanto evidenziato al comma 1 e tenuto conto da parte del Consiglio di Amministrazione anche della sostenibilità finanziaria. La relativa autorizzazione deve prevedere altresì l’indicazione della presa di servizio dei docenti interessati che deve avvenire in pari data. Il trasferimento tramite scambio contestuale è disposto con provvedimento del Rettore e con effetto dal primo novembre successivo alla data del provvedimento ovvero 31 S.A. 01.07.2014/p.2 da data anteriore in base alle esigenze didattiche e previo accordo con l’altra Università coinvolta nella procedura di scambio In merito all’articolo 5 si ritiene opportuno proporre la seguente formulazione: 5 - Norme finali e transitorie In prima applicazione, le domande di scambio contestuale pervenute prima dell’entrata in vigore del presente regolamento che non contengano tutti i dati necessari alla valutazione delle stesse dovranno essere integrate con i dati mancanti ovvero potranno essere riformulate utilizzando l’apposita modulistica e saranno valutate secondo quanto previsto dal presente regolamento; per esse la data dell’ eventuale trasferimento può decorrere dal primo novembre 2014 ovvero da data anteriore in base alle esigenze didattiche e previo accordo con l’altra Università coinvolta nella procedura di scambio. Il presente Regolamento entra in vigore dal giorno successivo all'emanazione del decreto rettorale ed è pubblicato sul sito web dell’Ateneo.”” Egli, quindi, fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alla tematica de qua e, nel sottolineare l’importanza che la mobilità interuniversitaria - di cui alla surriportata disposizione legislativa ex art. 7, comma 3, ultimo periodo, reintrodotta dall’art. 1, comma 461, della Legge 27.12.2013 n. 147, dopo l’iniziale abrogazione con la Legge 04.04. 2012, n. 35, di conversione del D.L. 09.02.2012, n. 5 - costituisca uno strumento di attrattività di risorse per questo Ateneo, contemperando, pertanto, le esigenze dei singoli istanti con quelle delle strutture di didattica e di ricerca e perseguendo la migliore collocazione del personale in mobilità in relazione alle esigenze scientifiche e didattiche degli Atenei coinvolti, evidenzia che, per quanto il principio insito nella suddetta norma trovi immediata applicazione, i molteplici profili da valutare in ordine alla problematica de qua rendono opportuna la definizione di criteri e regole per la valutazione delle istanze di interscambio attraverso un testo regolamentare ad hoc. Egli, a tal proposito, ricorda che con nota prot. n. 1242 del 02.08.2011, il MIUR, nel ritenere necessario monitorare le operazioni di scambio, aveva richiesto che le stesse venissero realizzate a seguito delle opportune valutazioni da parte degli organi competenti prevedendo: l’acquisizione della disponibilità da parte dei professori o ricercatori interessati allo scambio; la formalizzazione della proposta di scambio a seguito di delibere assunte dalle competenti strutture didattiche e di ricerca, di provenienza e di destinazione dei professori o ricercatori interessati allo scambio; l’acquisizione del parere favorevole e vincolante del Nucleo di valutazione di Ateneo con riferimento all’impatto dello scambio sui requisiti necessari previsti dalla normativa vigente rispetto ai corsi di studio inseriti nell’offerta formativa dell’ateneo; l’approvazione definitiva della proposta di scambio a seguito di delibere dei rispettivi organi di governo, complete dell’indicazione dei nominativi del personale interessato e dei rispettivi riflessi in ordine a quanto evidenziato al punto precedente, con 32 S.A. 01.07.2014/p.2 l’autorizzazione alla mobilità e l’indicazione della presa di servizio che deve avvenire in pari data precisando, inoltre, che, stante l’esigenza di contenimento delle spese per assegni fissi del personale, gli Atenei avrebbero potuto procedere agli scambi esclusivamente con riferimento a soggetti in ingresso che avessero un trattamento stipendiale non superiore a quello dei soggetti in uscita. Egli, a tal proposito, fa presente che, con nota prot. n. 39923 del 30.05.2014, a firma del Direttore Generale di questa Università, si è richiesto al MIUR di precisare se la suddetta nota “sia confermata nelle sue indicazioni operative e se, nell’ambito della procedura di mobilità di che trattasi, ai fini della valutazione dei soggetti in uscita e dei soggetti in entrata, permangano prescrizioni di spesa e secondo quali indicatori”, mentre informa che al momento risultano pervenute una trentina circa di domande di mobilità, comunicando, peraltro, di essere stato personalmente destinatario di un atto di diffida con richiesta di procedere attraverso decretazione d’urgenza, adducendo che questa Università avrebbe bloccato le procedure di mobilità, nelle more dell’adozione di un apposito Regolamento in materia, ostacolando, in tal modo, un procedimento addirittura favorito dalla legge. Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Si svolge sull’argomento un ampio dibattito, nel corso del quale il prof. Di Rienzo, esprime solidarietà al Rettore per quanto testè comunicato e difende le prerogative degli Organi di governo nella materia de qua, Organi che non possono essere spogliati della competenza a valutare la coerenza, a livello di sistema, delle istanze di interscambio, nell’ottica della vantaggiosità complessiva per l’Ateneo rispetto alle esigenze di didattica e ricerca e della salvaguardia della qualità e della sostenibilità finanziaria, né coercitati da forme di intimidazione che paiono più come abuso nell’esercizio del diritto da parte dei portatori d’interesse. Egli sottolinea, ad adiuvandum, che nell’ambito delle istanze già pervenute non sussiste esatta corrispondenza tra le domande in entrata e quelle in uscita – per esempio con riferimento ai Dipartimenti uscenti ed entranti – evidenziando, altresì, la circostanza che, in quanto presentate dopo il 1° novembre, l’operatività dell’eventuale trasferimento dovrebbe decorrere dall’anno accademico successivo, come prescritto nel Regolamento di Ateneo in materia di mobilità dei docenti. Egli reputa in ogni caso pregiudiziale ottenere chiarezza, come richiesto nel surrichiamato quesito posto al MIUR, circa l’attuale applicabilità della regola sull’equivalenza economica tra il soggetto in ingresso e quello uscente, ritenendo, in generale - anche sulla scorta di un precedente in 33 S.A. 01.07.2014/p.2 materia, concernente il “trasferimento congiunto di professori ordinari dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro alla LUISS Guido Carli di Roma (Prof. Mario Telò) e dalla LUISS Guido Carli di Roma all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Prof. Ugo Villani)” di cui riferisce sinteticamente i termini – che il Ministero, nel richiedere, sul piano applicativo, che sussista esatta corrispondenza stipendiale tra i soggetti interessati allo scambio, interpreti restrittivamente la norma dettata dal legislatore in materia di mobilità interuniversitaria. Egli invita a riflettere, altresì, sull’incidenza in termini di P.O che potrebbe scaturire ove la differenza di costo docente risultasse a carico dell’Ateneo. Il prof. Battaglia, nell’associarsi alle considerazioni espresse dal prof. Di Rienzo, illustra brevemente i lavori della Commissione - costituita, nell’adunanza del 04.03.2014, da parte del Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole, “con il compito di individuare criteri e regole per la valutazione delle istanze relative allo scambio contestuale di professori e ricercatori universitari di cui al succitato articolo 7 della Legge 240/2010 e s.m.i.” – ai fini della predisposizione della prima bozza di Regolamento per la mobilità interuniversitaria di professori e ricercatori di ruolo attraverso scambio contestuale”, riportata in narrativa, mentre il prof. Crescenzo, cui si associano i proff. Jacquet, Da Molin e Stefanì, rappresenta l’opportunità di acquisire in merito al suddetto Regolamento il preventivo parere del Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole, considerata la natura interna allo stesso della predetta Commissione istruttoria. In particolare la prof.ssa da Molin ravvisa l’opportunità, nelle more dell’adozione del Regolamento de quo, di procedere all’istruzione da parte del competente Ufficio delle istanze pervenute; il prof. Stefanì ritiene che le surrichiamate istruzioni MIUR, di cui alla nota prot. n. 1242 del 02.08.2011, continuino a trovare applicazione, tenuto conto che la norma reintrodotta nell’art. 7, comma 3, ultimo periodo della Legge n. 240/2010 ha la medesima formulazione di quella originaria, abrogata nel 2012, rappresentando l’importanza di tutelare, attraverso una regolamentazione ad hoc, le superiori esigenze dell’Ateneo attraverso un’analisi dettagliata di quanto l’Ateneo “guadagna” e “perde” dagli interscambi di che trattasi; la prof.ssa Serio evidenzia l’importanza che i Dipartimenti, ai fini delle valutazioni di competenza, siano ampiamente edotti della circostanza che lo scambio non deve essere realizzato necessariamente tra soggetti appartenenti alle medesime aree scientifiche, quanto inglobato entro una politica generale di Ateneo, in funzione programmatoria. Il Rettore, quindi, riassume le considerazioni emerse e, nel motivare la scelta di sottoporre tempestivamente all’attenzione di questo Consesso la prima bozza del 34 S.A. 01.07.2014/p.2 Regolamento in oggetto, acchè maturasse consapevolezza in ordine alla problematica de qua, anche a seguito delle deliberazioni già assunte in materia da parte di altri Atenei – tra cui cita le Università di Foggia, che ha proposto un “pacchetto” complessivo di scambio contestuale, e Salerno - condivide l’opportunità di acquisire preliminarmente il parere del Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole sul Regolamento de quo. Egli, altresì, propone di dare mandato ai competenti Uffici dei Dipartimenti Risorse Umane e Organizzazione e Gestione Risorse Finanziarie di procedere alla ricognizione complessiva delle istanze di mobilità interuniversitaria ex art. 7, comma 3 della Legge n. 240/2010 pervenute, con quantificazione dei connessi aspetti finanziari, da sottoporre all’attenzione di questo Consesso, mentre, manifesta l’intendimento di trasmettere, fin d’ora, ai Dipartimenti interessati le deliberazioni in materia finora pervenute da parte delle Università di Foggia e Salerno nonché le eventuali ulteriori che dovessero pervenire nel mentre. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Legge 30.12.2010, n. 240 ed in particolare l’art. 7, comma 3, ultimo periodo, che recita “La mobilità interuniversitaria è altresì favorita prevedendo la possibilità di effettuare trasferimenti di professori e ricercatori consenzienti attraverso lo scambio contestuale di docenti in possesso della stessa qualifica tra due sedi universitarie, con l’assenso delle università interessate”; VISTA la Legge 04.04. 2012, n. 35, di conversione del D.L. 09.02.2012, n. 5, abrogativa del succitato art. 7, comma 3, ultimo periodo, successivamente reintrodotto dall’art. 1, comma 461, della Legge 27.12.2013 n. 147; VISTA la nota MIUR prot. n. 1242 del 02.08.2011, con la quale vengono fornite informazioni ed indicazioni operative ai fini dell’applicazione dell’art. 7, comma 3, ultimo periodo della Legge n. 240/2010; VISTA la nota prot. n. 39923 del 30.05.2014, a firma del Direttore Generale di questa Università, con la quale si chiede al MIUR di precisare se la suddetta nota MIUR n. 1242/2011 “sia confermata nelle sue indicazioni operative e se, nell’ambito della procedura di mobilità di che trattasi, ai fini della valutazione dei soggetti in uscita e dei soggetti in entrata, permangano prescrizioni di spesa e secondo quali indicatori”; 35 S.A. 01.07.2014/p.2 CONSIDERATO che, nell’adunanza del 04.03.2014, il Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole ha deliberato di costituire una Commissione “con il compito di individuare criteri e regole per la valutazione delle istanze relative allo scambio contestuale di professori e ricercatori universitari di cui al succitato articolo 7 della Legge 240/2010 e s.m.i.”; VISTA la prima bozza di Regolamento per la mobilità interuniversitaria di professori e ricercatori di ruolo attraverso scambio contestuale”, predisposta dalla suddetta Commissione; UDITA l’informativa resa dal Rettore; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito; CONSIDERATI i molteplici profili da valutare in ordine alla problematica de qua, con precipuo riferimento all’impatto dello scambio sui requisiti previsti dalla normativa vigente rispetto ai corsi di studio inseriti nell’offerta formativa dell’Ateneo, nonché all’impatto finanziario, in relazione all’indicazione ministeriale, di cui alla succitata nota, che ammette lo scambio esclusivamente “con riferimento a soggetti in ingresso che abbiano un trattamento stipendiale non superiore a quello dei soggetti in uscita”, che rendono opportuna la definizione di criteri e regole per la valutazione delle istanze di interscambio di che trattasi; RAVVISATA l’opportunità di acquisire in merito al suddetto Regolamento il preventivo parere del Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole, considerata la natura interna allo stesso della predetta Commissione istruttoria; CONDIVISA l’opportunità di dare mandato ai competenti Uffici dei Dipartimenti Risorse Umane e Organizzazione e Gestione Risorse Finanziarie di procedere alla ricognizione complessiva delle istanze di mobilità interuniversitaria ex art. 7, comma 3 della Legge n. 240/2010 pervenute, con quantificazione dei connessi aspetti finanziari, nel riaffermare le proprie prerogative nella materia de qua, circa la definizione in via preliminare di criteri e regole per la valutazione delle istanze relative allo scambio contestuale ex art. 7, comma 3 della Legge n. 240/2010, DELIBERA 36 S.A. 01.07.2014/p.2 di acquisire preliminarmente il parere del Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole sulla bozza del Regolamento per la mobilità interuniversitaria di professori e ricercatori di ruolo attraverso scambio contestuale”, predisposta dalla Commissione a tal fine nominata dal medesimo Collegio; di dare mandato ai competenti Uffici dei Dipartimenti Risorse Umane e Organizzazione e Gestione Risorse Finanziarie di procedere alla ricognizione complessiva delle istanze di mobilità interuniversitaria ex art. 7, comma 3 della Legge n. 240/2010 pervenute, con quantificazione dei connessi aspetti finanziari, da sottoporre all’attenzione di questo Consesso; di prendere atto dell’intendimento del Rettore di trasmettere, fin d’ora, ai Dipartimenti interessati le deliberazioni in materia finora pervenute da parte delle Università di Foggia e Salerno e delle eventuali ulteriori che dovessero pervenire nel mentre. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 37 S.A. 01.07.2014/p.3 I. AMMINISTRAZIONE DISTRETTO TECNOLOGICO DHITECH SCARL: REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Servizio Trasferimento Tecnologico ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio ricorda che il 20.12.2005 è stato costituito il Distretto Tecnologico Dhitech S.c.a r.l., e che il Consiglio di Amministrazione di questa Università, nella seduta del 28.10.2008, deliberò l’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro allo stesso Distretto con una partecipazione pari al 4,71% del capitale sociale. L’Ufficio ricorda altresì che il Consiglio di Amministrazione di questa Università, nella riunione del 22/05/2012, designò, quale rappresentante dell'Università di Bari nel Consiglio di Amministrazione del predetto Distretto, la prof.ssa Angela Agostiano, ai fini della nomina da parte dell’Assemblea dei soci. L’Ufficio informa che, con nota del 5.06.2014, è stata convocata, per il giorno 27 giugno 2014, l’Assemblea dei Soci del Distretto Dhitech, nel cui ordine del giorno è riportato, al punto 4) il seguente argomento: 4) Regolamento proprietà intellettuale. Determinazioni conseguenti. L’Ufficio precisa che il suddetto Regolamento, allegato alla presente sub A), risulta approvato dal Consiglio si Amministrazione del predetto Distretto con delibera del 23.05.2014. L’Ufficio comunica, altresì, di aver sottoposto il suddetto “Regolamento per la disciplina della Proprietà intellettuale” al parere della Commissione Brevetti che, per le vie brevi, ha espresso parere favorevole all’approvazione del suddetto Regolamento. L’Ufficio precisa, inoltre, che il suddetto regolamento risulta conforme alle vigenti disposizioni in materia brevettale e che nulla osta all’approvazione dello stesso.”” Intervengono sull’argomento i proff. Di Rienzo e Caivano, che forniscono precisazioni circa l’opportunità, rispettivamente, di integrare la denominazione del “Regolamento per la disciplina della Proprietà intellettuale”, con “e industriale” e di ridurre i termini di preavviso di cui all’art. 13 (Pubblicazioni), almeno dimezzandoli, al fine di semplificarne le procedure. Il Rettore, nel fornire ulteriori delucidazioni in merito, propone di esprimere parere favorevole in ordine al succitato Regolamento, previa integrazione della denominazione con “e industriale”, con l’auspicio a contenere i termini di preavviso di cui all’art. 13. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO lo Statuto di Ateneo, in particolare l’art. 16; VISTO lo Statuto del Distretto Tecnologico Dhitech S.c.a r.l., costituito in data 20.12.2005; 38 S.A. 01.07.2014/p.3 VISTE le delibere del Consiglio di Amministrazione del 28.10.2008, in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al predetto Distretto e del 22.05.2012, circa la designazione del rappresentante di questa Università nel Consiglio di Amministrazione dello stesso; VISTA la nota in data 05.06.2014, di convocazione dell’Assemblea dei soci per il giorno 27.06.2014; VISTO il “Regolamento per la disciplina della Proprietà intellettuale”, approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione dello stesso Distretto del 23.05.2014; ACQUISITO per le vie brevi, il parere favorevole della Commissione Brevetti; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal competente Dipartimento per la Ricerca, la Didattica e relazioni esterne (DARDRE) – Area trasferimento tecnologico; SENTITE le precisazioni dei proff. Di Rienzo e Caivano circa l’opportunità, rispettivamente, di integrare la denominazione del “Regolamento per la disciplina della Proprietà intellettuale”, con “e industriale” e di ridurre i termini di preavviso di cui all’art. 13 (Pubblicazioni), almeno dimezzandoli, al fine di semplificarne le procedure, DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine al “Regolamento per la disciplina della Proprietà intellettuale” del Distretto Tecnologico Dhitech S.c.a.r.l. (Allegato n. 2 al presente verbale), previa integrazione della denominazione con “e industriale”, con l’auspicio a contenere i termini di preavviso di cui all’art. 13. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 39 S.A. 01.07.2014/p.4 I. AMMINISTRAZIONE PROROGA FUNZIONI COORDINATORE CORSO DI STUDIO IN “SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E DELL’ANIMAZIONE SOCIO-CULTURALE” – SEDE DI TARANTO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Settore Servizi istituzionali ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio competente del DRUO riferisce che, giusta D.R. n. 6599 dell’11.11.2011, la prof.ssa Maria Teresa Montagna è stata nominata Presidente del Corso di laurea in “Scienze della Comunicazione e dell’Animazione socio-culturale” – sede di Taranto, per il triennio accademico 2011/2014. Ai sensi del vigente Regolamento per l’elezione del Coordinatore e della Giunta di Corso di Studio/Classe/Interclasse, emanato con D.R. n. 1633 del 18.04.2013, si devono quindi attivare le procedure per la nomina del Coordinatore del citato corso, per il triennio accademico 2014/2017. Nel caso di specie, l’Ufficio fa presente che, a decorrere dall’anno accademico 2013/2014, il suddetto corso di studio non è stato più incluso nell’offerta formativa di questo Ateneo e, pertanto, resterà ancora attivo per il solo completamento del percorso formativo. Tanto premesso, l’Ufficio – in deroga a quanto previsto dall’apposito Regolamento in materia - propone di prorogare, per l’anno accademico 2014/2015, le funzioni di Presidente (ora Coordinatore) del Corso di laurea in “Scienze della Comunicazione e dell’Animazione socio-culturale” – sede di Taranto alla prof.ssa Maria Teresa Montagna.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO l’art. 52 dello Statuto di Ateneo; VISTO il Regolamento per l’elezione del Coordinatore e della Giunta di Corso di Studio/Classe/Interclasse, emanato con D.R. n. 1633 del 18.04.2013; VISTO il D.R. n. 6599 del 11.11.2011, con il quale la prof.ssa Maria Teresa Montagna è stata nominata Presidente del Corso di laurea in “Scienze della Comunicazione e dell’Animazione socioculturale” – sede di Taranto, per il triennio accademico 2011/2014; CONSIDERATO che il suddetto corso di studio, a decorrere dall’anno accademico 2013/2014, non è più incluso nell’offerta formativa di questo Ateneo e che, pertanto, resterà ancora attivo per il solo completamento del percorso formativo; CONDIVISA la proposta formulata dal competente Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Area Servizi Generali e Istituzionali di 40 S.A. 01.07.2014/p.4 Ateneo - Settore Servizi Istituzionali, intesa a procedere, in deroga al predetto Regolamento, alla proroga, per l’anno accademico 2014/2015, delle funzioni del Presidente (ora Coordinatore) del predetto Corso di laurea, DELIBERA in deroga a quanto previsto dal Regolamento per l’elezione del Coordinatore e della Giunta di Corso di Studio/Classe/Interclasse, di prorogare, per l’anno accademico 2014/2015, le funzioni di Presidente (ora Coordinatore) del Corso di laurea in “Scienze della Comunicazione e dell’Animazione socio-culturale” – sede di Taranto alla prof.ssa Maria Teresa Montagna. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 41 S.A. 01.07.2014/p.5A III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E LA PONTIFICIA UNIVERSITAS “ANTONIANUM” DI GERUSALEMME: PROTOCOLLO ESECUTIVO PROGRAMMI DI COOPERAZIONE TRA IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL’ANTICHITÀ E DEL TARDO ANTICO E LA FACOLTÀ DI SCIENZE BIBLICHE E ARCHEOLOGIA “STUDIUM BIBLICUM FRANCESCANUM” DI GERUSALEMME” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni internazionali – Settore Internazionalizzazione del sistema universitario ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio riferisce che, in data 08.11.2013, è stata sottoscritta la Convenzione quadro tra l'Università degli Studi di Bari e la Pontificia Universitas "Antonianum" di Gerusalemme, il cui coordinatore è il prof. Nicola Antonio Enrico Felle, afferente al Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico. L'Ufficio riferisce, inoltre, che il suddetto docente con nota del 13.05.2014, che si allega in copia, ha inviato il Protocollo Esecutivo dei Programmi di Cooperazione tra la Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia "Studium Biblicum Franciscanum" di Gerusalemme della Pontificia Universitas "Antonianum" e il Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico, dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, di seguito riportato: "PROTOCOLLO ESECUTIVO DEI PROGRAMMI DI COOPERAZIONE TRA LA FACOLTA' DI SCIENZE BIBLICHE E ARCHEOLOGIA "STUDIUM BIBLICUM FRANCISCANUM" DI GERUSALEMME (PONTIFICIA UNIVERSITA' "ANTONIANUM") E IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ANTICHITA' E DEL TARDOANTICO (UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO) La Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia "Studium Biblicum Franciscanum" (Pontificia Università "Antonianum", Città del Vaticano) e il Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico (Università degli Studi di Bari Aldo Moro) hanno valutato la situazione e le prospettive della cooperazione nei vari settori nonché degli indirizzi prioritari per lo sviluppo negli anni 20142016. Le parti individuano come settori primari delle attività la didattica, lo studio e la ricerca in merito alle testimonianze archeologiche ed epigrafe del Cristianesimo antico ed esprimono pertanto la volontà di promuovere le seguenti forme di cooperazione oltre a quelle prospettate da progetti comuni: 1) Scambi di studenti (Laureandi, Specializzandi e Dottorandi), allo scopo di ampliare l'offerta formativa delle due Istituzioni, attraverso la conoscenza di luoghi e contesti diversificati, anche - quando possibile e di comune accordo - con esperienze di attività pratiche ed acquisizione di nuovi approcci metodologici. 2) Scambi di Dottori di ricerca e Assegnisti, per il confronto reciproco su tematiche di potenziale interesse comune. 42 S.A. 01.07.2014/p.5A 3) Scambi di docenti, per attività seminariali e cicli di conferenze, nonché per l'organizzazione e la realizzazione di giornate di studio. Le parti convengono che la cooperazione tra le due Università, sulla base delle risorse disponibili, venga attuata in conformità agli impegni internazionali assunti da entrambe le parti. La ripartizione delle spese per le attività sarà concordata fra le parti di volta in volta sulla base delle risorse disponibili. Bari, Gerusalemme, IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL'ANTICHITA' E DEL TARDO ANTICO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO IL DECANO DELLA FACOLTA' DI SCIENZE BIBLICHE E ARCHEOLOGIA "STUDIUN BIBLICUM FRANCISCANUM" PONTIFICIA UNIVERSITA' ANTONIANUM" L'Ufficio, in merito al suddetto Protocollo esecutivo di durata triennale, evidenzia che il Consiglio del Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico, nella seduta del 03.04.2014, ne ha approvato la stipula. L'Ufficio, infine, rappresenta che gli "scambi di studenti, (Laureandi, Specializzandi e Dottorandi), nonché "Dottori di ricerca e Assegnisti," previsti nei punti 1 e 2 del Protocollo Esecutivo di cui trattasi, saranno sottoposti all’approvazione degli Organi di Governo, previo parere del predetto Consiglio di Dipartimento.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Convenzione quadro tra l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Pontificia Universitas "Antonianum" di Gerusalemme, sottoscritta in data 08.11.2013; VISTO l'estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico, relativo alla seduta del 03.04.2014, con il quale si esprime parere favorevole al Protocollo Esecutivo dei Programmi di Cooperazione tra la Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia "Studium Biblicum Franciscanum" di Gerusalemme della Pontificia Universitas "Antonianum" ed il suddetto Dipartimento di questa Università; VISTA la bozza del suddetto Protocollo Esecutivo; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area Relazioni Internazionali del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne, DELIBERA di approvare il Protocollo Esecutivo dei Programmi di Cooperazione tra la Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia "Studium Biblicum Franciscanum" di Gerusalemme 43 S.A. 01.07.2014/p.5A della Pontificia Universitas "Antonianum" e il Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro; di riservarsi l’approvazione dei progetti di scambio e di cooperazione per lo svolgimento di attività di studio e ricerca indicati nei punti 1 e 2 del suddetto Protocollo Esecutivo, previa approvazione del Consiglio del Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Tardoantico. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 44 S.A. 01.07.2014/p.5B III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE (DIPARTIMENTO TRA L’UNIVERSITÀ JONICO IN DEGLI "SISTEMI STUDI GIURIDICI DI BARI ED ALDO ECONOMICI MORO DEL MEDITERRANEO: SOCIETA', AMBIENTE, CULTURE") E LA SCUOLA SOTTUFFICIALI MARINA MILITARE, PER IL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ MARITTIME (SGAM) PRESSO MARISCUOLA TARANTO - A.A. 2014/2015 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore I ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio ricorda che previa approvazione degli Organi di Governo di questa Università, in data 27.03.2012, è stata sottoscritta la convenzione con la Scuola Sottufficiali Marina Militare, per l’espletamento del Corso di Laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime presso la stessa Scuola, in favore, tra l’altro, degli appartenenti al 15° e 16° Corso Normale per Marescialli e degli appartenenti al 12° e 13° Corso Complementari Marescialli. L’Ufficio fa presente che, con nota prot. n. M_D MSCL TA 0002641 del 26.02.2014, Mariscuola Taranto, nell’evidenziare gli ottimi risultati conseguiti negli anni precedenti, ha manifestato la volontà di proseguire, con questa Università, l’attività di collaborazione per la formazione dei Marescialli del 17° Corso N. MRS e 14° Corso C. MRS, di prossima immissione in Marina (AA.AA. 2014/2017). Con la stessa nota, Mariscuola ha, infatti, chiesto di attivare la procedura per instaurare un tavolo tecnico per la stesura di una nuova convenzione. Con nota prot. n. 18859 III/14 del 12.03.2014, si è provveduto ad informare di tanto la “Commissione Paritetica Convenzione Marina Militare” e la prof.ssa Laura Tafaro, Coordinatore del citato Corso di Laurea. Successivamente, il prof. Bruno Notarnicola, Direttore del Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture, con nota prot. n . 685/2014 del 12.06.2014, ha trasmesso l’estratto dal verbale del Consiglio del medesimo Dipartimento, che nella seduta del 12.05.2014, ha approvato la convenzione a stipularsi con la Scuola Sottufficiale Marina Militare, di seguito riportata integralmente: “CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’AMMINISTRAZIONE DIFESA, PER L’ATTIVAZIONE E LA GESTIONE DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ MARITTIME PRESSO LA SCUOLA SOTTUFFICIALI MARINA MILITARE TARANTO LA SCUOLA SOTTUFFICIALI MARINA MILITARE con sede a Taranto, di seguito denominata "Mariscuola Taranto" (C.F. 80014490736), nella persona del Comandante pro tempore Ammiraglio di Divisione Salvatore COPPOLA, nato a …….. il ……… e domiciliato, per la carica, in Via Largo Bezzi Capitano di Corvetta Lorenzo nr 1 74122 (San Vito) – Mariscuola Taranto - il quale dichiara di intervenire in legale rappresentanza dell'Amministrazione Difesa, autorizzato dal Comando delle Scuole della Marina Militare, con msg/fg nr. ………………. del …………… e L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture), di seguito 45 S.A. 01.07.2014/p.5B denominata “Università” (C.F.: 80002170720), nella persona del Rettore pro tempore Prof. Antonio Felice URICCHIO, nato a …… il ……………., e domiciliato, per la carica, in Bari alla Piazza Umberto I n.1 - Palazzo Ateneo, il quale dichiara di intervenire al presente atto non in proprio, ma in legale rappresentanza della medesima Università P R E M E S S O Che il decreto legislativo 15 Marzo 2010 n. 66 consente la stipula di convenzioni tra l’Università e le Accademie e gli Istituti Militari di Istruzione superiore per l’attivazione e la gestione di corsi formazione del personale; che con D.M. 3 novembre 1999, n. 509/99, così come modificato dai DD.MM. 22 ottobre 2004 n. 270; 16 marzo 2007 e 26 luglio 2007, sono stati introdotti il nuovo ordinamento degli studi universitari, la determinazione delle classi di laurea universitarie e le linee guida per l'istituzione e l'attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio; che l’Amministrazione Difesa, nell’ambito dei propri compiti istituzionali ha l’esigenza di iscrivere gli allievi Marescialli al Corso di laurea triennale in Scienze e Gestione delle attività Marittime, nell’ambito della classe di laurea L-28 (Scienze e Tecnologie della Navigazione); che Mariscuola Taranto risponde ai requisiti d’idoneità previsti dalla vigente normativa (D.I. 24 settembre 2007); che è intenzione dei contraenti instaurare l’attività di formazione in favore degli allievi appartenenti al 17° Corso Normale per Marescialli della Marina Militare e al 14° Corso Complementari Marescialli, ad eccezione degli Infermieri; che l’Amministrazione Difesa, per l’attivazione delle suddette attività, nel rispetto delle normative vigenti, intende avvalersi della collaborazione e della qualificata esperienza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro - istituzione accademica presente nel territorio jonico - in considerazione della pregressa proficua collaborazione e degli ottimi risultati conseguiti; che la frequenza dei corsi, gli esami di profitto e di laurea, i tirocini saranno svolti in ottemperanza alla vigente disciplina universitaria nazionale e d’Ateneo; che l’Università s’impegna a riconoscere crediti formativi alle attività svolte dagli allievi presso le strutture militari, allo scopo di sviluppare la formazione militare contestualmente a quella professionale, in ossequio alla vigente normativa universitaria nazionale e d’Ateneo relativa al riconoscimento di crediti formativi universitari; che il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Bari hanno approvato la presente convezione, rispettivamente nelle sedute del …………… e del ……………..; CONCORDANO DI STIPULARE LA SEGUENTE CONVENZIONE ART. 1 (Scopo ed oggetto della convenzione) 1. Le Amministrazioni militare e universitaria enunciate in preambolo, nel rispetto delle rispettive finalità istituzionali, intendono avviare un rapporto di collaborazione ai fini dello svolgimento delle attività formative di un Corso di Laurea triennale in Scienze e Gestione delle Attività Marittime della durata di 3 (tre) Anni Accademici, nell’osservanza di quanto convenuto con il presente atto. 2. La convenzione ha ad oggetto l’organizzazione e la gestione del Corso di laurea triennale in Scienze e Gestione delle Attività Marittime nei termini di seguito indicati e come esplicitato nell’allegato alla stessa convenzione. ART. 2 (Titolarità del corso) 46 S.A. 01.07.2014/p.5B 1. L'Università si impegna all'attivazione ed alla gestione del Corso di laurea triennale in Scienze e Gestione delle Attività Marittime a decorrere dall'anno accademico 2014/15, assumendone l'esclusiva titolarità ed obbligandosi, a conclusione dello stesso, a rilasciare il relativo titolo. ART. 3 (Destinatari del corso) 1. La presente convenzione si applica agli allievi appartenenti al 17° Corso Normale per Marescialli della Marina Militare e agli allievi appartenenti al 14° Corso Complementari Marescialli (AA.AA. 2014/17). 2. La presente convenzione si applica altresì ad un’aliquota di Studenti non militari, regolarmente iscritti al Corso di Laurea in oggetto secondo le procedure previste dall’Università di Bari. Il numero degli studenti non militari ammissibili al Corso di Laurea triennale in Scienze e Gestione delle Attività Marittime presso Mariscuola Taranto sarà concordato tra le parti in ragione delle disponibilità logistiche della Scuola. 3. La frequenza del Corso di Laurea da parte degli studenti non militari avviene in ossequio alle norme emanate da Mariscuola Taranto. Il Comando di Mariscuola Taranto si riserva la possibilità di limitare l’accesso agli studenti non militari, qualora sussistano problematiche inerenti alla sicurezza nazionale e/o delle infrastrutture. ART. 4 (Selezione degli allievi) 1. L'Amministrazione Difesa seleziona preventivamente, in base ai requisiti psicoattitudinali previsti dal proprio ordinamento, nonché al titolo di studio richiesto ai fini dell'accesso ai Corsi di studio universitari, i candidati per l’ammissione al Corso universitario oggetto della presente convenzione e li iscriverà al relativo Corso di laurea indicandone il curriculum di pertinenza. 2. Sono, altresì, autorizzati a frequentare le lezioni universitarie e a sostenere le verifiche intermedie e i relativi esami finali, anche gli Allievi/Frequentatori appartenenti al 14° Corso Complementare Marescialli non in possesso del titolo di studio prescritto ai fini dell’accesso ai corsi di studio universitari. Gli esami sostenuti avranno, in tale ipotesi, esclusiva valenza militare e non potranno in nessun caso essere fatti valere ai fini universitari. 3. L’Amministrazione Difesa – Scuola Sottufficiali ha l’obbligo di comunicare tempestivamente all’Università i nominativi degli Allievi/Frequentatori designati alla frequenza del Corso. 4. L'accesso al corso degli studenti non militari è regolamentato dall'Università secondo le proprie procedure. 5. Nell'ipotesi in cui gli studenti - militari e non militari – abbiano obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso, le Parti concordano le modalità di recupero. ART. 5 (Organizzazione del Corso) 1. La sede didattica del Corso di laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime di cui al precedente art. 1 è Mariscuola Taranto. Le attività formative sono svolte mediante lezioni frontali e/o in videoconferenza. Le verifiche intermedie, gli esami e le sedute di laurea sono svolti presso Mariscuola Taranto, secondo un calendario concordato tra le parti, qualora tali attività riguardino studenti militari, anche presso le altre sedi universitarie presenti nel territorio jonico qualora tali attività riguardino esclusivamente studenti non militari. 2. Il corpo docente del Corso di laurea è costituito dai docenti ai quali gli insegnamenti sono attribuiti secondo la normativa universitaria e, nello specifico, attraverso 47 S.A. 01.07.2014/p.5B 3. 4. 5. 6. 1. 2. 3. 1. l’attribuzione dei compiti didattici o secondo le procedure previste dal vigente Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art. 23 della Legge n. 240/10, emanato con D.R. n. 295 del 23.01.2013. Ciò anche qualora si tratti di Ufficiali e personale docente indicato dalla Scuola, secondo quanto previsto nell’allegato alla presente convenzione. Il conferimento degli incarichi di insegnamento è attribuito dal Consiglio del Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture, nel rispetto della vigente normativa di riferimento. Per gli insegnamenti per i quali il relativo programma riveste carattere prettamente militare, l’Università, a meno di specifici accordi con Mariscuola, organizza corsi specifici per gli studenti non militari. Per lo svolgimento di tirocini, in linea con quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo (R.A.D.), gli allievi militari svolgono le relative attività presso comandi navali e non, delle Forze Armate; gli studenti non militari svolgeranno le citate attività presso strutture non militari, secondo le indicazioni dell’Università. L’attività di Tutorato, per gli studenti militari, è affidata a personale in possesso di appropriati titoli ed esperienze professionali della Marina Militare indicato dall’Amministrazione Difesa. Gli esami di profitto relativi al Corso di Laurea in Scienze e gestione delle attività marittime sono svolti in ottemperanza alla vigente disciplina universitaria e secondo il previsto ordinamento degli studi. Per esigenze dell’Amministrazione Difesa connesse all’armonizzazione degli studi universitari con l’ordinamento militare, l’Università autorizza la presenza, nelle commissioni universitarie, di un componente della Marina Militare indicato - di volta in volta il giorno stesso degli esami di profitto relativi a ciascun insegnamento - dall’Amministrazione Difesa e avente mere funzioni assistenza. ART. 6 (Gestione del Corso) L’Università assicura le funzioni di Segreteria Amministrativa per l’immatricolazione, le iscrizioni agli anni successivi e la tenuta della documentazione relativa agli studenti. Le attività della Segreteria Didattica del Corso universitario sono svolte presso Mariscuola Taranto. La Segreteria Didattica si coordina la Segreteria Amministrativa per assicurare lo svolgimento efficiente ed efficace del Corso di laurea. Sono organi di governo del corso di laurea, costituiti come per legge: a) Il Consiglio di Dipartimento jonico in Sistemi giuridici ed economici del mediterraneo. Società ambiente cultura; b) Il Direttore del Dipartimento jonico in Sistemi giuridici ed economici del mediterraneo. Società ambiente cultura; c) Il Consiglio del Corso di studio; d) Il Coordinatore del Corso di studio con funzioni di coordinamento della commissione; e) La Giunta del Corso di studio; f) La Commissione paritetica di Dipartimento. ART. 7 (Responsabilità) In materia di responsabilità civile, i docenti, il personale tecnico e gli studenti non militari sono assoggettati agli ordinamenti interni dell'Università, che la stessa si impegna a comunicare a Mariscuola. 48 S.A. 01.07.2014/p.5B 2. L’Università, altresì, si obbliga a risarcire ogni eventuale danno che possa derivare alle strutture, ai materiali e alle attrezzature di Mariscuola dal comportamento posto in essere dal personale di cui al precedente comma 1. ART. 8 (Oneri finanziari) 1. Tenuto conto che l’Amministrazione Difesa mette a disposizione la sede didattica (Mariscuola) e che, di conseguenza, l’Università degli Studi di Bari non sopporta le spese occorrenti alla gestione ed al funzionamento dei locali e delle attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche, gli oneri connessi allo svolgimento del Corso universitario, oggetto della convenzione, sono ripartiti come segue: a) Sono a carico dell'Amministrazione Difesa, per le esigenze degli studenti militari e per tutta la durata della presente convenzione: a.1) spese per materiale didattico; a.2) oneri relativi a bolli; a.3) tasse universitarie, pari, per ciascun allievo, ad Euro 500,00 (cinquecento /00), da versare in un'unica rata. Il 60% di tali somme deve intendersi finalizzato alla retribuzione dei titolari degli insegnamenti attribuiti per affidamento o per contratto, comprensivi di oneri riflessi, nonché al rimborso delle spese di mobilità (da Bari a Taranto e viceversa) sostenute dai docenti, compresi coloro ai quali gli insegnamenti sono attribuiti a titolo di compito didattico ed alle spese di gestione del corso. a.4) tasse per il conseguimento del titolo di laurea nella misura di Euro 67,60 (Eurosessantasette/60). b) L'Università di Bari assume, a proprio carico e per tutta la durata della presente convenzione, gli oneri relativi a: b.1) personale accademico dell'Università assegnato al funzionamento del corso; b.2) personale universitario tecnico/amministrativo assegnato al funzionamento del Corso di Laurea; b.3) spese di funzionamento del Corso. Il Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture provvede alla gestione degli oneri a carico dell'Amministrazione della Difesa indicati alla lett. a.3) del presente articolo. A tal fine, l'Università di Bari si impegna ad assegnare la quota del 60% delle tasse universitarie al medesimo Dipartimento in virtù del vincolo di destinazione impresso a tale somma dalla lett. a.3) del presente articolo. La restante quota del 40% deve intendersi a favore dell'Amministrazione centrale, a ristoro delle spese generali, nonché di quelle di cui alla lett. b). Mariscuola Taranto provvede ai relativi pagamenti, dandone comunicazione, rispettivamente, al Dipartimento Jonico e all’Università. A fronte di tale comunicazione, l’Università rilascia una quietanza di pagamento ed una dichiarazione liberatoria di non avere null'altro a pretendere entro 30 giorni dalla riscossione delle relative somme. In caso di mancato invio della dichiarazione liberatoria nessuna ulteriore pretesa di natura economica potrà essere avanzata nei confronti dell’Amministrazione Difesa. Gli studenti non militari sono obbligati al rispetto della legislazione universitaria in tema di immatricolazione ed iscrizione. ART. 9 (Disposizioni finali) 1. La presente convenzione impegna le parti dal momento della sua sottoscrizione e ha validità per il Corso di laurea in Scienze e Gestione delle Attività Marittime di 3 (tre) Anni Accademici a favore dei destinatari di cui al precedente art. 3, a decorrere 49 S.A. 01.07.2014/p.5B dall’anno accademico 2014/15. Essa cessa di validità con il conseguimento del Titolo di Laurea da parte dei militari immatricolati in tale anno ed è suscettibile di modifiche o disdetta su richiesta delle amministrazioni firmatarie, da comunicarsi, per iscritto, almeno sei mesi prima dell’inizio dell’anno accademico. 2. Ai fini della verifica di quanto previsto dalla presente convenzione e per la risoluzione di eventuali contenziosi in sede attuativa, entro quindici giorni dalla stipula del presente atto, si costituisce una Commissione Paritetica, composta da tre rappresentanti dell’Università, nelle persone del Magnifico Rettore o del delegato del polo jonico, del Direttore del Dipartimento jonico e del Coordinatore del Corso di Laurea e da tre rappresentanti dell’Amministrazione Difesa, individuati nelle figure del Direttore degli Studi, del Direttore del Servizio di Commissariato e del Capo Nucleo Docenti di Mariscuola Taranto. 3. La presente convenzione è risolta nel caso di inadempimento alle obbligazioni assunte (con particolare riferimento agli articoli 5 e 8) salvo in ogni caso il risarcimento del danno; nella predetta ipotesi, la risoluzione si verifica quando la parte interessata comunica all’altra che intende avvalersi della presente clausola risolutiva espressa. 4. La presente convenzione è soggetta a modifiche o risoluzione nel caso di eventuali sopravvenute modifiche al vigente quadro normativo. 5. La presente convenzione è sottoposta a registrazione in caso d’uso, ai sensi dell’art. 6 del DPR 26.04.1986 n. 131. Letto, approvato e sottoscritto Data,……..” In particolare, l’Ufficio evidenzia che l’articolo 8 (oneri finanziari) della convenzione sopra riportata indica espressamente che l’Amministrazione Difesa mette a disposizione la sede didattica (Mariscuola) e che, di conseguenza, l’Università degli Studi di Bari non sopporta le spese occorrenti alla gestione ed al funzionamento dei locali e delle attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche; detto art. 8 prevede, altresì,a carico dell’Amministrazione Difesa, per le esigenze degli studenti militari, le tasse universitarie pari a € 500,00. A differenza degli schemi convenzionali di pari tematica formalizzati negli anni passati, l’art. 8 indica che il 60% delle tasse universitarie sia finalizzato alla retribuzione dei titolari degli insegnamenti attribuiti per affidamento o per contratto, comprensivi di oneri riflessi, nonché al rimborso delle spese di mobilità (da Bari a Taranto e viceversa) sostenute dai docenti, compresi coloro ai quali gli insegnamenti sono attribuiti a titolo di compito didattico ed alle spese di gestione del corso. Inoltre, il medesimo articolo prevede l’impegno di questa Università ad assegnare la quota del 60% delle tasse universitarie al Dipartimento Jonico in virtù del suddetto vincolo di destinazione. La restante quota del 40% deve intendersi a favore dell’Amministrazione centrale. Di tanto l’Ufficio ha chiesto un parere al Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie che, con nota mail del 09.05.2014, ha precisato quanto segue: “come comunicatomi dalla prof.ssa Laura Tafaro sussiste la necessità di prevedere un vincolo di destinazione sulle somme pagate a titolo di tasse universitarie al pagamento dei docenti. Ciò in considerazione della circostanza per la quale la Marina Militare mette a disposizione la sede didattica e, pertanto, l'Università non sopporta spese. Per la predetta ragione, all'art. 8 della convenzione è statuito che il 60% del finanziamento che la Marina Militare riconosce per ciascuno dei propri iscritti, a titolo di tasse, nella misura fissa di Euro 500,00 per ciascun anno, a prescindere dalla situazione economica equivalente individuale, sia destinato alle ulteriori esigenze di funzionamento del corso, con particolare riferimento ai contratti di insegnamento ed alle spese di mobilità.””” 50 S.A. 01.07.2014/p.5B Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale il prof. Caivano chiede ulteriori chiarimenti in ordine alla disposizione ex art. 8 del testo convenzionale in esame, che prevede l’impegno di questa Università ad assegnare la quota del 60% delle tasse universitarie al Dipartimento Jonico in virtù del vincolo di destinazione impresso a tale somma dalla lett. a.3) del medesimo articolo, ricordando le perplessità formulate, in sede di primo esame della Convenzione tra questa Università ed il Comune di Brindisi per il finanziamento quindicennale di spese per il personale dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, nella riunione di questo Consesso del 24.09.2013, con riferimento alla legittimità di introdurre un vincolo di destinazione delle tasse universitarie. Il Rettore fornisce i chiarimenti richiesti sottolineando le differenze fra le due citate fattispecie, tenuto conto che la norma ex art. 8 del testo convenzionale in esame non introduce un vincolo di destinazione, in senso proprio, in quanto non individua specificatamente i destinatari del beneficio, replicando, peraltro, norme già in uso con riferimento ai corsi di laurea in infermieristica da svolgersi presso le strutture sanitarie. Egli, altresì, nel sottolineare le specificità dei corsi disciplinati dalla convenzione in oggetto - che abbracciano un insieme variegato di discipline, relative per esempio anche al settore ingegneristico - e la natura speciale della stessa convenzione, originante da una forte interazione con la Marina Militare, evidenzia l’importanza di disporre della copertura finanziaria da destinarsi alla retribuzione dei titolari degli insegnamenti attribuiti per affidamento o per contratto, comprensivi di oneri riflessi, nonché al rimborso delle spese di mobilità (da Bari a Taranto e viceversa) sostenute dai docenti, pena il rischio di non poter garantire la sostenibilità dei corsi di che trattasi. Il prof. Di Rienzo, nel confermare la differente natura del vincolo di destinazione ex art. 8 della Convenzione de qua rispetto a quanto previsto nella prima versione della surrichiamata Convenzione con il Comune di Brindisi, fa presente che, considerato il meccanismo descritto nel succitato articolo ed i chiarimenti forniti dal Rettore a riguardo, la quota delle tasse universitarie da assegnare al Dipartimento jonico in virtù del vincolo di destinazione di cui all’art. 8, comma 1, lett. a3 del testo convenzionale a stipularsi andrebbe imputata al bilancio vincolato e non a quello autonomo, ritenendo opportuno rimetterne la questione al Consiglio di Amministrazione per le determinazioni di competenza. Al termine del dibattito, il Rettore invita il Senato Accademico a deliberare in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, 51 S.A. 01.07.2014/p.5B VISTA la convenzione, stipulata in data 27.03.2012, tra questa Università (Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture) e la Scuola Sottufficiali Marina Militare dell’Amministrazione Difesa – Mariscuola Taranto, per l’espletamento del Corso di Laurea in “Scienze e Gestione delle Attività Marittime” presso la medesima Scuola, in favore, tra l’altro, degli appartenenti al 15° e 16° Corso Normale per Marescialli e degli appartenenti al 12° e 13° Corso Complementari Marescialli; VISTA la nota prot. n. M_D MSCL TA TA 0002641 del 26.02.2014, assunta al prot. gen. con il n. 15958 in data 04.03.2014, da parte della Marina Militare, Scuola Sottufficiali M.M. Taranto, a firma del Comandante, Amm. Div. S. Coppola, inerente la richiesta di instaurare un tavolo tecnico per la stesura della nuova Convenzione relativa agli anni accademici 2014/2017; VISTA la bozza della convenzione a stipularsi tra le suddette istituzioni, per l’espletamento del Corso di Laurea in “Scienze e Gestione delle Attività Marittime” presso la succitata Scuola (AA.AA. 2014/2017) in favore, tra l’altro, degli allievi appartenenti al 17° Corso Normale per Marescialli e degli allievi appartenenti al 14° Corso Complementari Marescialli; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture, relativo alla riunione del 12.05.2014; CONSIDERATO quanto fatto presente dal competente Settore dell’Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne; VISTA la nota mail, in data 09.05.2014, da parte del Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, dott. S. Spataro; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito ed, in particolare, le precisazioni del prof. Di Rienzo circa l’imputazione al bilancio vincolato della quota delle tasse universitarie da assegnare al Dipartimento jonico in virtù del vincolo di destinazione di cui all’art. 8, comma 1, lett. a3 del testo convenzionale a stipularsi, 52 S.A. 01.07.2014/p.5B DELIBERA di approvare, per quanto di competenza, la Convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture) e la Scuola Sottufficiali Marina Militare dell’Amministrazione Difesa - Mariscuola Taranto, per l’espletamento del Corso di Laurea in “Scienze e Gestione delle Attività Marittime” presso la medesima Scuola (AA.AA. 2014/2017) in favore, tra l’altro, degli allievi appartenenti al 17° Corso Normale per Marescialli e degli allievi appartenenti al 14° Corso Complementari Marescialli, dando, fin d’ora, mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; di rimettere al Consiglio di Amministrazione le determinazioni di competenza inerenti l’imputazione al bilancio vincolato della quota delle tasse universitarie da assegnare al Dipartimento jonico in virtù del vincolo di destinazione di cui all’art. 8, comma 1, lett. a3 del testo convenzionale de quo. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 53 S.A. 01.07.2014/p.5C III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE DI BASE, NEUROSCIENZE ED ORGANI DI SENSO) E LA FONDAZIONE S. RAFFAELE DI ROMA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II: ““L’ufficio informa che la prof.ssa Maria Trojano, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, con nota pervenuta il 10.06.2014, ha trasmesso la documentazione relativa alla sottoriportata convenzione quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro( Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso) e la Fondazione San Raffaele, al fine di ottenere l’approvazione dello schema e della relativa stipula. CONVENZIONE QUADRO PER UNA COLLABORAZIONE, SCIENTIFICA E DIDATTICA TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E LA FONDAZIONE SAN RAFFAELE Premesso Che l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro intende attivare una convenzione per sviluppare programmi e progetti di ricerca e didattica nel settore della riabilitazione nelle sue varie articolazioni e intensità. Che, per le finalità di cui sopra, l’Università deve necessariamente coinvolgere Strutture del Servizio Sanitario Regionale, pubbliche o private accreditate. Che la Fondazione San Raffaele che gestisce il presidio di Ceglie Messapica è disponibile collaborare con l’Università di Bari per le esigenze di cui sopra nell’ambito dei comuni interessi con particolare riferimento alle attività di riabilitazione. Che la collaborazione di cui sopra consente di attivare anche singole iniziative per il raggiungimento di obiettivi di interesse comune perseguibili anche attivando specifici rapporti convenzionali. Che le parti intendono perseguire già in questa fase iniziale i seguenti specifici obiettivi: attivare una rete integrata di servizi assistenziali per l’opportuna collocazione di pazienti bisognosi di riabilitazione in una Struttura dedicata; realizzare un Polo di Riabilitazione e Ricerca Biomedica di Alta Specialità a livello nazionale; avviare lo scambio culturale e tecnologico ai fini di perseguire un trasferimento dei risultati della ricerca sia livello sociale che produttivo; svolgere ricerche applicate nelle discipline sanitarie in cui le Strutture operano, con l’obiettivo di sviluppare le conoscenze di base e le possibilità di applicazioni di carattere innovativo o di interesse scientifico; partecipare congiuntamente e con terzi, ivi inclusi i centri di ricerca universitari nazionali ed internazionali, IRCCS e centri di ricerca pubblici e privati, alla ricerca di fondi, alla promozione ed allo svolgimento di programmi nei settori di cui sopra, in ambito regionale, nazionale e internazionale, ivi inclusi i programmi di sviluppo tecnologico direttamente o indirettamente originati nell’ambito dell’Unione Europea e ai bandi promossi per IRCCS e Regioni dal Ministero della Salute. 54 S.A. 01.07.2014/p.5C TRA L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro in prosieguo denominata “Università”, Codice Fiscale n.80002170720 con sede in Bari, Piazza Umberto I, n.1, in persona del Magnifico Rettore Prof. Antonio Felice URICCHIO, nato a ……… il ………….. per la sua carica ed agli effetti del presente atto domiciliato presso al sede dell’Università, E La Fondazione San Raffaele, in prosieguo denominata “Fondazione”, Codice Fiscale n. ……………………………., con sede in Roma, Via dei Valeri n. 1, in persona del Presidente Dr. Vincenzo Mariscotti nato a …………… il ……………….. in ragione della sua carica ed agli effetti del presente atto, domiciliato presso la sede della Fondazione. TUTTO CIO’ PREMESSO CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE Nella prima fase di collaborazione le parti convengono di collaborare a titolo indicativo nell’ambito dei progetti sotto elencati alcuni dei quali sono già avviati da parte della Fondazione. 1. Continenza, sessualità e paternità nei pazienti tetraplegici e paraplegici. 2. Continuità assistenziale nella Regione Puglia in attuazione delle direttive in merito emanate dal Ministero della Salute con particolare riferimento al modello di integrazione socio sanitario nella presa in carico dei pazienti con disordine della coscienza. 3. Dolore e nocicezione in pazienti con disturbi della coscienza da gravi cerebrolesioni acquisite. 4. Nuove tecnologie per valutare potenziali di apprendimento in pazienti in stato vegetativo. 5. Assetti nutrizionali, metabolici ed immuni nei pazienti neurolesi. 6. Sorveglianza del rischio cerebro-cardio-vascolare nei soggetti sottoposti a riabilitazione neurologica e cardiologica Per ciascuno dei progetti, oggetto di attivazione, sarà sottoscritta apposita convenzione attuativa per la definizione di tutti gli aspetti di carattere organizzativo, operativo ed economico, anche relativi al personale delle Strutture coinvolte. A tal fine sarà costituito un Comitato paritetico composto da tre rappresentanti nominati dal Magnifico Rettore e 3 rappresentanti nominati da dal Presidente della Fondazione San Raffaele. L’Ufficio competente, con nota dirigenziale del 17.06.2014 prot. 43623 ha chiesto all’Area per i Rapporti con il Servizio Nazionale Regionale di esprimere il proprio parere in merito alla sopra riportata convenzione. Con nota del 19.06.2014, prot. 44117, l’Avv. Vito Sasanelli, Dirigente del Dipartimento Affari generali e Sanità, ha rappresentato quanto segue: “”In esito alla nota prot.n.43623 del 17.6 2014, di pari oggetto. e per quanto di competenza dello scrivente Dipartimento, si rappresenta quanto segue. In via preliminare si precisa che l'Università e la Regione Puglia hanno sottoscritto in data 13.9.2013 il Protocollo d'Intesa per la “”Disciplina dell’integrazione fra attività didattiche, scientifiche ed assistenziali della Facoltà di Medicina e Chirurgia nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari””. Nello stesso atto è precisato, in tema di collaborazione tra Regione e Università, che: “” La Regione e l'Università. nel rispetto delle reciproche autonomie e proprie finalità istituzionali convengono che la Facoltà di Medicina e Chirurgia (ora Scuola di Medicina) 55 S.A. 01.07.2014/p.5C concorra al raggiungimento degli obiettivi della programmazione regionale in connessione con le esigenze di ricerca e di didattica dei corsi di studio e di formazione specialistica della Facoltà di Medicina e Chirurgia e nel rispetto della leale collaborazione fra le istituzioni. Tali attività si svolgeranno nell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari e —secondo specifici accordi- in altre aziende del servizio sanitario regionale o in ospedali equiparati o privati accreditati......La regione e l’Università stabiliscono con specifici separati protocolli esecutivi i progetti da attivare, con particolare riferimento allo sviluppo di innovazioni scientifiche e di modelli organizzativi, gestionali e formativi. indicando le priorità. gli impegni economici che faranno rispettivamente carico ma ciascuno delle due parti per la disciplina dell’ eventuale sfruttamento economico dei risultati della ricerca (articolo 1, I comma e Il cpv del Il comma). Lo stesso Protocollo prevede. altresì, che "Protocolli integrativi possono essere approvati quali addendum del presente per disciplinare i rapporti tra Regione e Università, per le medesime finalità di assistenza, didattica e ricerca anche finanziati con progetti regionali specifici. in altre aziende sanitarie della Regione, sulla base dell’incontro degli Interessi didattico-scientifici dell'Università ed assistenziali del territorio regionale. in armonia con il piano di sviluppo universitario ed il piano sanitario regionale””` (articolo 9. III comma). Inoltre, il IV comma dell'articolo 9 della stessa Intesa prevede che "Il presente protocollo verrà adeguato allo Schema tipo di convenzione previsto dall’art. 6 comma 13, delta Legge 30 novembre 2010, n.240 entro tre rnesi dalla sua emanazione; dopo tale termine le parti potranno richiedere l'attivazione dei poteri sostitutivi””. La Convenzione Quadro proposta dalla Fondazione San Raffaele che attualmente gestisce il Presidio Ospedaliero di Riabilitazione ad Alta Specialità di Ceglie Messapica, in base ad apposito accordo convenzionale con l'ASL BR1, si propone di perseguire obiettivi di ricerca e trasferimento dei risultati della ricerca e di collaborare a progetti di“”….continuità assistenziale nella Regione””. Orbene, stante la succitata vigente intesa tra Università e Regione Puglia, si ritiene peraltro utile rimarcare che lo schema-tipo nazionale ex L.24012010 (allegato 1), nel testo licenziato dalla Commissione CRUI con la partecipazione del MIUR e del Ministero della Salute, attualmente all'esame della Corte dei Conti e della Conferenza dei Presidi/ Presidenti Facoltà/Scuole di Medicina per l'invio alla Conferenza Stato-Regioni. imprime una precisa direzione agli accordi di collaborazione tra Università e Regione in tema di "prodotto assistenziale””, “”prodotto formativo”” e “”prodotto scientifico”” (consistenti nell'attività di ricerca nazionale ed internazionale e trasferimento tecnologico (terza missione). Nello stesso schema-tipo tali prodotti sono intesi come “”'prodotto globale”” compreso nelle attività caratterizzanti delle AOU (articolo 2, II comma). Né può sottacersi che l'articolo 17 dello stesso schema-tipo prevede che “”L'Università garantisce che le attività svolte in adempimento di contralti e convenzioni di ricerca a siano effettuate senza pregiudizi dei livelli qualitativi e quantitativi dell’attività assistenziale. Eventuali costi aggiuntivi per l’attività assistenziale conseguenti alla stipula di contratti e convenzioni di ricerc devono essere autorizzati dal Direttore generale””. Alla luce dell’ attuale quadro normativo e convenzionale di riferimento, nonché considerato l’orientamento che sembra emergere nello schema-tipo nazionale ex L.24012010 cui i Ministeri competenti hanno contribuito, si propone di sottoporre la Convenzione Quadro di che trattasi ad un apposito tavolo istituzionale che coinvolga la Fondazione, l'Università e la Regione Puglia””. 56 S.A. 01.07.2014/p.5C In merito l’Ufficio competente tenuto conto che l’atto in questione può inquadrarsi come Accordo quadro di collaborazione a cui accederanno specifiche convenzioni attuative per le attività da realizzare in collaborazione e di quanto rappresentato dal Dipartimento Affari Generali e Sanità, ritiene di proporre l’integrazione dello schema di accordo in questione con un apposito articolo che preveda l’istituzione di un tavolo tecnico istituzionale al fine di armonizzare la collaborazione oggetto della stessa con il piano di sviluppo universitario ed il piano sanitario regionale. Il predetto articolo potrebbe essere così formulato: “”Le parti convengono che il presente accordo venga inviato alla Regione Puglia unitamente alla proposta di attivazione di un tavolo tecnico finalizzato alla armonizzazione della collaborazione fra l’Università e la Fondazione San Raffaele con il piano sanitario regionale.”” La convenzione in questione, evidenzia altresì l’Ufficio, è stata approvata dal Consiglio del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso nella seduta del 14 maggio 2014 In merito il Dirigente del DARDRE attesta che la convenzione da qua non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo i proff. E. Jirillo, G. Selicato, proprio Delegato per la sede di Brindisi, e M. Battaglia quali componenti del Comitato paritetico previsto dalla Convenzione de qua. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, in data 06.06.2014, da parte del Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, prof.ssa Maria Troiano, concernente la convenzione quadro a stipularsi tra questa Università e la Fondazione S. Raffaele di Roma ; VISTO lo schema della suddetta Convenzione; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, relativo alla riunione del 14.05.2014; VISTO il parere espresso in merito dal Dirigente del Dipartimento Affari Generali e Sanità, avv. V. Sasanelli; CONSIDERATO quanto evidenziato e proposto dal competente Ufficio dell’Area Partecipazioni e Convenzioni di ricerca del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE); CONSIDERATO altresì quanto attestato dal Dirigente del DARDRE; 57 S.A. 01.07.2014/p.5C CONDIVISA la proposta formulata nel corso del dibattito in ordine ai nominativi del Comitato paritetico previsto dalla Convenzione de qua, DELIBERA di approvare la Convenzione quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso) e la Fondazione S. Raffaele di Roma, nella formulazione riportata in narrativa, previa integrazione con il sotto riportato articolo: “”Le parti convengono che il presente accordo venga inviato alla Regione Puglia unitamente alla proposta di attivazione di un tavolo tecnico finalizzato alla armonizzazione della collaborazione fra l’Università e la Fondazione San Raffaele con il piano sanitario regionale””. di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare eventuali modifiche all’atto in questione, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; di nominare i proff. E. Jirillo, G. Selicato e M. Battaglia quali componenti del Comitato paritetico previsto dalla Convenzione de qua. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 58 S.A. 01.07.2014/p.5D III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO ED IL CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELL’AREA CONCA BARESE S.C.A R.L. Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II: ““L’ufficio informa che il Dott. Michele Abbaticchio, Presidente del Consorzio Conca Barese s.c.a.r.l., con nota del 23.06.2014, ha rappresentato quanto segue: “”Con la presente il Consorzio di Enti Locali "Conca Barese", società consortile a.r.l. riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico quale Agenzia di Sviluppo Locale e Patto Territoriale, intende proporre alla Sua pregevolissima attenzione la possibilità di aderire ad apposita convenzione giuridica per la costituzione di gruppo di lavoro composto da enti giuridici interessati alla tematica dello sviluppo rurale e dell'avvicinamento CittàCampagna. In particolare, la Conca Barese (consorzio dei Comuni di Bitonto, Molfetta, Giovinazzo, Palo del Colle, Terlizzi, Ruvo di Puglia), Avviso Pubblico (Associazione nazionale di enti pubblici per la lotta contro le mafie), il Gal Fior d'Olivi (società consortile partecipata dai Comuni di Terlizzi, Giovinazzo e Bitonto, nonché da tutte le associazioni di categoria nel settore agricolo, oltre a innumerevoli imprese locali selezionate a seguito di avviso pubblico), ritengono di aderire alle tematiche indicate quale linea guida comune al perseguimento delle proprie finalità statutarie, manifestandosi disponibili ad accogliere altri soggetti giuridici che l'Ente Università di Bari riterrà utile individuare per migliorare la qualità del gruppo progettuale. Lo scopo della convenzione a stipularsi risiede nel desiderio di candidare, all'attenzione degli organismi comunitari, interventi progettuali da finanziare con fondi europei a valere sulla programmazione 2014-2020, per promuovere, implementare, supportare e condurre proposte di Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Formazione in materia di strutturazione delle reti di supporto alla vivibilità delle aree rurali, al fine di dare attuazione al cd. "Patto Città — Campagna". Il Patto Città — Campagna persegue l'obiettivo di avvicinare il cittadino alle aree rurali, rendendole attrattive sotto il profilo della sicurezza, della facilitazione delle comunicazioni e della implementazione della qualità della vita ambientale (monitoraggio dell'aria, dei siti a rischio di inquinamento ambientale, realizzazione di piste ciclabili, videosorveglianza per prevenire il rischio di abbandono rifiuti). Non vengono richiesti oneri finanziari a carico di codesto Ente al fine di presentare progettazioni utili alla intercettazione dei fondi europei di cui trattasi. Grato dell'attenzione e ringraziando anticipatamente per il riscontro alla presente, si porgono i migliori auguri di buon lavoro, allegando schema di convenzione da sottoporre agli uffici competenti.” L’Accordo di collaborazione proposto da Conca barese s.c.ar.l. viene qui di seguito riportato: ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE DI INIZIATIVE E PROGETTI DI RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE E FORMAZIONE tra 59 S.A. 01.07.2014/p.5D CONCA BARESE, con sede in.......... alla Via ……….., in qualità di Ente Pubblico funzionalmente indipendente e vicino alle attività economiche della sua area, della quale promuove lo sviluppo attraverso i suoi servizi e L’UNIVERSITÀ DI BARI ALDO MORO con sede in …….. alla Via ………………….., rappresentata dal Suo Rettore pro tempore ……… E ………………………………………………………………………….. Premesso che l’Europa ha rivisto il proprio modello di crescita e che, nel giugno 2010, il Consiglio Europeo ha adottato la Strategia Europa 2020 che costituisce il quadro politico di questo decennio, all’interno del quale si declinerà anche la politica di coesione per il periodo di programmazione 2014-2020; la strategia Europa 2020 individua anche gli obiettivi principali dell’UE per la ricerca e l’innovazione, il cambiamento climatico e l’energia, l’occupazione, l’istruzione e la riduzione della povertà, quantificando le soglie da raggiungere, in tali ambiti, per il 2020; questa strategia deve essere ulteriormente sviluppata a livello nazionale, regionale e locale, in modo tale che la coesione economica, sociale e territoriale vengano poste al centro della strategia, garantendo la mobilitazione di tutte le risorse, affinché convergano verso il perseguimento delle priorità e degli obiettivi posti; la Conca Barese ha avviato una collaborazione con la Stark s.r.l., di carattere NON ESCLUSIVO, finalizzata a mettere in atto ogni iniziativa per promuovere, implementare, supportare e condurre proposte di Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Formazione, legate ai fondi europei e basate sul know-how di CONCA BARESE; in caso di adesione ad un’iniziativa di interesse proposta da Conca Barese o da Stark, o in caso di volontà a presentare una proposta in qualità di coordinatore di progetto, le Parti proponenti si impegnano a predisporre un accordo ad hoc in cui, ruoli, responsabilità e condizioni economiche verranno definite in funzione del caso. La Conca Barese, in ossequio all’impegno del raggiungimento delle predette finalità, ritiene che l’Istituto Universitario………… rappresenti una possibile sinergia per la concretizzazione e per l'implementazione delle attività all'uopo richieste. Pertanto, richiamate le superiori premesse, che formano parte integrante e sostanziale del presente accordo, ritenendo che lo sviluppo e la promozione di iniziative e progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e formazione sia di comune vantaggio per la Conca Barese e l’Università …………… e, desiderando rafforzare tale collaborazione, SI CONVIENE QUANTO SEGUE: la Conca Barese e l’Università di Bari, unitamente agli altri partner indicati in premessa, avviano una collaborazione, di carattere non esclusivo, finalizzata a mettere in atto ogni iniziativa per promuovere, implementare, supportare e condurre proposte di Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Formazione, legate ai fondi europei in materia di strutturazione delle reti di supporto alla vivibilità delle aree rurali, al fine di dare attuazione al Patto Città – Campagna. Il Patto Città – Campagna persegue l’obiettivo di avvicinare il cittadino alle aree rurali, rendendole attrattive sotto il profilo della sicurezza, della facilitazione delle comunicazioni e della implementazione della qualità della vita ambientale (monitoraggio dell’aria, dei siti a rischio di inquinamento ambientale, realizzazione di piste ciclabili, videosorveglianza per prevenire il rischio di abbandono rifiuti). Le Parti si impegnano a realizzare forme di collaborazione culturale e scientifica in settori di reciproco interesse. Detta collaborazione avverrà su basi di uguaglianza e reciproco vantaggio. 60 S.A. 01.07.2014/p.5D Tale accordo diviene parte integrante dell’accordo conclusosi tra Conca Barese e la Società Stark. 1. MODALITÀ DI COLLABORAZIONE La collaborazione potrà attuarsi nelle seguenti modalità: a) Attività di professori, ricercatori, dottorandi, staff e studenti; b) Progetti congiunti di ricerca; c) Scambio di informazioni, documenti e pubblicazioni su temi previsti dall’Accordo; d) Incontri di studio, seminari e corsi su temi previsti dall’Accordo. 2. PROTOCOLLI ESECUTIVI Per l’attuazione della collaborazione culturale riguardante i settori di interesse, successivi Protocolli esecutivi stabiliranno eventuali iniziative di reciproco interesse, i programmi di ricerca congiunta e gli oneri economici. 3. LIAISON OFFICE Ciascuna Parte indicherà un ufficio come tramite per l’attuazione di questo Accordo. Per Conca Barese ………………………….. Per l’Università di…. …………. 4. PROPRIETÀ INTELLETTUALE Ogni preesistente Proprietà Intellettuale rimane nella proprietà dell’Istituzione originaria. L’accesso a tale Proprietà Intellettuale sarà negoziato caso per caso. Ogni nuova Proprietà Intellettuale creata come conseguenza dell’Accordo apparterrà all’istituzione che ha creato la stessa, ciononostante, modifiche a tale disposizione potranno essere negoziate caso per caso e ove afferisca ai programmi di cui all’articolo 3 essa sarà oggetto di ulteriori accordi. Le licenze per lo sfruttamento della Proprietà Intellettuale saranno negoziate caso per caso. 5. MATERIALE PROMOZIONALE E USO DEI LOGHI L’uso del nome e del logo dell’Istituzione partner in qualsiasi pubblicità o materiale promozionale sarà oggetto di previa approvazione scritta tra le Parti. 6. PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI I dati personali saranno utilizzati e trattati soltanto allo scopo del presente Accordo e dei suoi successivi protocolli esecutivi, nel rispetto dei diritti degli interessati, della dignità e delle libertà fondamentali, in particolare con riguardo alla riservatezza, identità personale e il diritto alla protezione dei dati personali. 7. POLITICA DELLE PARI OPPORTUNITÀ Entrambe le istituzioni perseguono una politica di pari opportunità e di non discriminazione basata su razza, colore, genere, età, orientamento sessuale, stato civile e familiare, appartenenza etnica, religione, opinioni politiche, nazionalità, o disabilità. 8. TERMINI E CONDIZIONI Il presente Accordo Quadro sarà soggetto ad approvazione da parte degli organi competenti, ed entrerà in vigore alla data dell’ultima sottoscrizione apposta. Le spettanze di ciascuna delle Parti verranno definite progetto per progetto, in stretto collegamento con l’accordo concluso tra la Conca Barese e Stark. 61 S.A. 01.07.2014/p.5D Tutte le attività per preparare domande di progetto, i consorzi e qualsiasi altra attività di preparazione prima della presentazione sono gratuite, il che significa che ogni Parte è auto-responsabile di tutte le sue azioni. 9. VALIDITÀ Il presente Accordo resterà in vigore per un periodo di ……. anni e potrà essere risolto da ciascuna delle parti con un preavviso scritto (raccomandata a.r.) di almeno centoventi (120) giorni. Le attività in corso alla data di conclusione dell’Accordo potranno essere portate a termine secondo il programma stabilito. 10. RINNOVO Le Parti, con volontà espressa, potranno richiedere il rinnovo dell’Accordo per un ulteriore periodo di equivalente durata. In mancanza di rinnovo, l’Accordo scaduto cesserà i suoi effetti, fatta salva la prosecuzione delle eventuali attività in corso. 11. RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE La risoluzione di eventuali controversie inerenti l’interpretazione e l’esecuzione del presente Accordo saranno devolute a un Collegio arbitrale di tre membri, uno per ciascuna Parte e un terzo scelto di comune accordo. L’Ufficio competente informa altresì che la proposta del sopra riportato Accordo, inquadrabile nella disciplina di cui all’art. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la contabilità, è stata concordata con i proff. Teodoro Miano e Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttori rispettivamente del Dipartimento di Scienze del Suolo, Pianta ed Alimenti e del Dipartimento di Scienze Agroambientali e Territoriali, in considerazione delle tematiche di prioritario interesse ma potranno essere nel prosieguo coinvolti altri Dipartimenti di ricerca in ragione degli sviluppi delle intese in atto. L’Ufficio, in merito allo schema di Accordo sopra riportato propone, per maggiore chiarezza, di modificare ed integrare l’art. 1 così come segue: art. 1 MODALITA’ DI COLLABORAZIONE La collaborazione potrà attuarsi nelle seguenti modalità: a) Attività di professori, ricercatori, dottorandi, staff e studenti; a) Progetti congiunti di ricerca su tematiche di cui al presente Accordo b) Scambio di informazioni, documenti e pubblicazioni su temi previsti dall’Accordo; c) Incontri di studio, seminari e corsi su temi previsti dall’Accordo. Si evidenzia inoltre la opportunità di sostituire all’art.3 la previsione del Liaison Office con un Comitato paritetico. L’Art. 3 quindi assumerebbe la seguente formulazione: art.3. COMITATO DI GESTIONE PARITETICO Le Parti convengono di costituire un apposito Comitato di Gestione Paritetico composto da 2 rappresentanti nominati da ciascuna delle Parti del presente Accordo. Il predetto Comitato ha i seguenti compiti: coordina le attività di collaborazione; effettua il monitoraggio delle iniziative comuni realizzate in collaborazione e redige relazioni periodiche sul loro andamento; elabora appositi Accordi Attuativi disciplinati da normative specifiche che verranno approvati da entrambe le Parti. 62 S.A. 01.07.2014/p.5D Si evidenzia ancora la opportunità di riformulare l’ultimo comma dell’art. 8 nel seguente modo: 8.TERMINI E CONDIZIONI Il presente Accordo Quadro sarà soggetto ad approvazione da parte degli organi competenti, ed entrerà in vigore alla data dell’ultima sottoscrizione apposta. Le spettanze di ciascuna delle Parti verranno definite progetto per progetto, in stretto collegamento con l’accordo concluso tra la Conca Barese e Stark. Tutte le attività per preparare domande di progetto, i consorzi e qualsiasi altra attività di preparazione prima della presentazione sono gratuite, il che significa che ogni Parte è auto-responsabile di tutte le sue azioni Le parti, nell’ambito delle proprie responsabilità ed a titolo gratuito, provvedono alle attività inerenti alla presentazione di progetti, alla eventuale costituzione di consorzi ed ad ogni altra attività correlata. Si evidenzia infine che nello schema in questione, all’art. 9 non è riportata la durata dello stesso, pertanto si chiede a questo Consesso tale indicazione. Il Dirigente del DARDRE attesta che l’Accordo in questione non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Interviene il prof. Miano per sottolineare che la Convenzione de qua si inquadra nell’ambito di un più ampio contesto collaborativo con il Comune di Bitonto concernente in particolare le tematiche agricole ed ambientali. Il Rettore, quindi, nel proporre i proff. T. Miano e G. Scarascia Mugnozza quali componenti del Comitato paritetico, di cui al riformulando art. 3 del testo de quo, nonché di fissare in anni cinque la durata dell’Accordo di che trattasi, ai sensi dell’art. 9, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, in data 23.06.2014, da parte del Presidente del Consorzio Conca barese s.c.a r.l., dott. Michele Abbaticchio, concernente la “costituzione di una convenzione giuridica per la promozione di interventi progettuali da sostenersi con fondi comunitari a erogazione diretta”; VISTO lo schema dell’Accordo quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed il suddetto Consorzio; CONSIDERATO quanto evidenziato e proposto dal competente Settore dell’Area Partecipazioni e Convenzioni di ricerca del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE); CONSIDERATO altresì quanto attestato dal Dirigente del DARDRE; 63 S.A. 01.07.2014/p.5D CONDIVISE le proposte formulate nel corso del dibattito in ordine ai nominativi dei componenti del Comitato paritetico, di cui al riformulando art. 3, nonché circa la durata dell’Accordo di che trattasi, ai sensi dell’art. 9 del testo de quo, DELIBERA di approvare l’Accordo quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed il Consorzio Conca Barese s.c.a r.l. , previe modifiche agli artt. 1, 3 e 8 come proposte dall’Ufficio e riportate in narrativa e con l’inserimento, all’art. 9, della durata in anni cinque, dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. di nominare i proff. T. Miano e G. Scarascia Mugnozza quali componenti del Comitato paritetico, di cui al riformulando art. 3. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 64 S.A. 01.07.2014/p.5E III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (MUSEO ORTO BOTANICO) ED IL SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO DELLA REGIONE PUGLIA Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’ufficio informa che il prof Luigi Forte, Direttore del Museo Orto Botanico, con nota datata 17.06.2014, ha trasmesso la documentazione riguardante la sotto riportata convenzione da stipularsi tra li Museo Orto Botanico e la Regione Puglia (Servizio Assetto del Territorio) al fine di ottenere l’approvazione dello schema e della relativa stipula. CONVENZIONE TRA Il Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia, di seguito chiamato “Regione Puglia”, partita IVA/codice fiscale n. 80017210727, rappresentato dal Dirigente del Servizio Francesca Pace, nata a …… il ……. C. F. ………………….., per la circostanza domiciliata presso la sede del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia in Bari alla via Gentile 52 E L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro - Museo Orto Botanico, di seguito denominato “Museo”, in persona del Magnifico Rettore Prof. Antonio Felice Uricchio nato a ……… il …………., C.F. ………………, domiciliato per la carica presso l’Università degli Studi in Bari, Piazza Umberto I, n. 1 Premesso che: La Regione Puglia è project partner del progetto denominato BIG – “Improving governance, management and sustainability of rural and coastal protected areas and contributing to the implementation of the Natura 2000 provisions in IT and GR” finanziato nell’ambito del Programma Operativo di Cooperazione Territoriale Europea Grecia – Italia 2007/2013. Il sopraindicato progetto è organizzato in diversi work packages e, tra questi, il WP3 che ha come obiettivo la definizione di protocolli standard comuni per il monitoraggio delle specie e degli habitat al fine di prevenire i rischi e salvaguardare e valorizzare le aree protette nonché la raccolta e l’analisi di dati riguardanti specie animali, vegetali e habitat ai sensi delle Direttive 92/43CEE e 09/147/CEE; il Museo Orto Botanico dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” si occupa dello studio, ricerca, divulgazione e conservazione della biodiversità vegetale. Al Museo afferisce non solo l’Orto Botanico universitario ma anche l’Erbario e la Banca del Germoplasma (BG-MOBB) che, in sinergia con il primo, permettono di perseguire “la conservazione della biodiversità vegetale, con particolare riguardo a quella delle specie locali” (art. 3 - Statuto Museo Orto Botanico). Considerato che Al Museo è richiesta la realizzazione di specifica attività di ricerca finalizzata alla raccolta, analisi e interpretazione dei dati riguardanti la distribuzione, le 65 S.A. 01.07.2014/p.5E pressioni e le minacce inerenti agli habitat e alle specie vegetali presenti su tutto il territorio regionale ed in particolare all’interno dei siti Rete Natura 2000 e inseriti negli allegati delle direttive 92/43CEE oltre che nelle liste rosse internazionali, nazionali e regionali; la realizzazione di tale attività progettuale rientra tra le finalità del Museo; la Giunta Regionale, con delibera n. 943 del 20/05/2014, ha ritenuto opportuno affidare tale attività al Museo che, come si evince dal suo curriculum, già agli atti della Regione Puglia, è in possesso delle professionalità e competenze necessarie per uno svolgimento corretto e completo dell’azione su richiamata; Tra le parti come sopra costituite, previa ratifica e conferma della narrativa che precede si conviene e stipula quanto appresso ART. 1 - Premesse Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo. ART. 2 - Oggetto La Regione Puglia affida al Museo l’incarico di svolgere attività di ricerca finalizzata alla raccolta, analisi e interpretazione dei dati riguardanti la distribuzione, le pressioni e le minacce inerenti agli habitat e alle specie vegetali presenti su tutto il territorio regionale ed in particolare all’interno dei siti Rete Natura 2000 e inseriti negli allegati delle direttive 92/43CEE oltre che nelle liste rosse internazionali, nazionali e regionali. ART. 3 - Modalità operative La presente convenzione regola i rapporti tra le parti in riferimento alla realizzazione dell’obiettivo comune meglio specificato al precedente art. 2. La Regione Puglia ed il Museo, per la realizzazione delle azioni previste, si impegnano a collaborare investendo il proprio know-how e risorse proprie, fermo restando quanto di competenza del Museo e dettagliatamente riportato di seguito. Contestualmente alla sottoscrizione della presente convenzione, il Museo si impegna a presentare il programma delle attività da svolgere con i relativi tempi e le professionalità all’uopo impegnate, previo accordo con la Regione Puglia. Il Museo, inoltre, si impegna a garantire la presenza di almeno un rappresentante del gruppo di lavoro durante gli incontri tecnici e ai meeting istituzionali, che saranno organizzati in Italia e in Grecia. Le spese relative alle trasferte sono comprese nell’importo specificato all’art. 4. In particolare, il Museo si impegna a raccogliere analizzare ed interpretare i dati relativi agli habitat e alle specie vegetali inserite negli allegati I, II e IV della Direttiva Europea “Habitat” e almeno 25 specie vegetali inserite nelle Liste rosse Internazionali, Nazionali e Regionali e/o di interesse biogeografico, con modalità da definire durante gli incontri tecnici. La raccolta dati riguarda l’intero territorio regionale con particolare riferimento ai Siti Rete Natura 2000 al fine di poter essere realmente funzionale alla piena definizione dello stato di conservazione delle specie oggetto di indagine. Inoltre, il Museo si impegna a definire in accordo con l’Amministrazione Regionale un protocollo di raccolta dati e monitoraggio conforme a quanto previsto dalle direttive a livello comunitario e nazionale. Lo stesso si impegna a fornire i dati in formato elettronico e cartaceo e ad inserirli in un specifico Geo-database, struttura informatica, che confluirà nell’Osservatorio Regionale per la Biodiversità (Portale Regionale della Biodiversità). I dati relativi agli habitat e alle specie vegetali inseriti nelle Direttive “Habitat” oltre che quelli relativi alle specie inserite nelle liste rosse devono essere forniti corredati dalle informazioni richieste nelle schede “Reporting format 2007-2012 Habitat Directive” con i relativi metadati. ART. 4 - Rapporti economici 66 S.A. 01.07.2014/p.5E La Regione Puglia, per l’attuazione delle finalità oggetto della presente convenzione, si impegna a corrispondere al Museo un importo pari ad euro 140.000,00 (centoquarantamila/00) omnicomprensivi. Tale somma sarà corrisposta al Museo per stati di avanzamento del progetto, secondo il seguente calendario: 50% a titolo di anticipazione; 30% a presentazione delle schede relative alla raccolta dati degli habitat e delle specie vegetali, come di seguito specificato; 20% a consegna del lavoro ultimato. Le somme di cui sopra potranno essere corrisposte dietro presentazione di nota di debito spese fuori campo IVA; le note di debito relative alla seconda e alla terza tranche devono essere corredate da una relazione tecnica (intermedia e finale) sulle attività di ricerca svolte da cui si evinca la corrispondenza delle stesse con quanto viene addebitato. Le somme saranno versate a mezzo bonifico sul conto corrente bancario, indicando come causale il titolo dell’oggetto della presente convenzione, intestato a: Museo Orto Botanico - Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – presso UBI BANCA CARIME Agenzia Centrale di Bari 70122 Bari, via Calefati, 104, IBAN IT87Y0306704000000000002494. Resta inteso che il Museo potrà avvalersi, per alcune delle fasi più specialistiche, della collaborazione di strutture e/o personale esterno qualificati nel settore, con cui potranno essere stipulati contratti secondo la normativa attualmente in vigore. Ai fini della liquidazione, il Museo si impegna, ai sensi dell’art. 22 della Legge Regionale 15/2008, a comunicare alla Regione Puglia, l’elenco delle consulenze e incarichi professionali eventualmente affidati per l’esecuzione dell’incarico oggetto della presente convenzione. ART. 5 - Referenti I referenti della convenzione che hanno la funzione di favorire e verificare l’attuazione della stessa, nel rispetto di quanto in essa previsto sono: • per la Regione Puglia, il Dott. For. Giovanni Zaccaria; • per il Museo, il Direttore del Museo Orto Botanico. ART. 6 - Durata La presente convenzione ha validità dalla data di sottoscrizione della stessa fino al termine del progetto previsto per il giorno 30/11/2015. ART. 7 - Trattamento dati personali Le parti, in caso di trattamento di dati personali relativi alle prestazioni dedotte nella presente convenzione, si impegnano al rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 196/2003. Le parti, inoltre, dichiarano che i dati personali di cui venissero reciprocamente a conoscenza nell'esecuzione della presente convenzione saranno utilizzati esclusivamente per le finalità strettamente connesse all'esecuzione del medesimo. Art. 8 - Tutele nelle materie della sicurezza e delle assicurazioni Le parti si danno reciproca assicurazione che nello svolgimento delle attività oggetto della presente convenzione saranno rispettate le normative vigenti in materia di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente, nonché le disposizioni previdenziali ed assistenziali obbligatorie, per il proprio personale impiegato. ART. 9 – Spese e registrazione della convenzione Tutte le spese provenienti dalla presente convenzione sono ad intero ed esclusivo carico dell’Ente incaricato senza diritto di rivalsa nei confronti della Regione Puglia. La presente Convenzione sarà sottoposta a registrazione solo in caso d’uso. ART. 10 – Responsabile del procedimento 67 S.A. 01.07.2014/p.5E Il Responsabile del presente procedimento relativo all’esecuzione del contratto è il Dirigente dell’Ufficio Parchi e tutela della Biodiversità Ing. Barbara Loconsole TEL.: 080/5403532 e-mail: [email protected] ART. 11 - Controversie Le eventuali controversie nascenti dall’esecuzione del presente accordo saranno risolte bonariamente con spirito di amichevole composizione. Nel caso di mancato raggiungimento di un accordo, per tutte le controversie che dovessero insorgere in dipendenza della presente convenzione sarà competente in via esclusiva il Foro di Bari. ART. 12 - Norme finali Per quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione, si applicano le disposizioni del Codice Civile e delle norme dell’ordinamento applicabili. La presente scrittura privata da far valere ad ogni effetto di legge, che si compone di 7 (sette) pagine dattiloscritte, viene firmata dalle parti stipulanti, previa lettura, conferma ed approvazione. L’Ufficio competente evidenzia che lo schema di convenzione, così come sopra riportato, è stato approvato dalla Giunta Regionale della Regione Puglia con deliberazione n. 943 del 20.05.2014. Lo stesso Ufficio fa presente che la struttura proponente la convenzione (Museo Orto-Botanico) non rientra tra i “Centri di spesa”, espressamente definiti all’art. 80 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, bensì nelle cosiddette “Altre Strutture” di cui al Titolo VI del citato Regolamento che ne stabilisce i criteri di gestione finanziaria e contabile, così come espressamente riportato all’art. 4 dello Statuto dello stesso Museo. L’ufficio inoltre, esaminato l’atto in questione, ritiene che lo stesso sia conforme alle finalità prioritarie dell’Orto botanico richiamate all’art. 3 dello Statuto e che si possa inquadrare nella disciplina prevista dal combinato disposto degli artt. 68 del Regolamento per l’Amministrazione, la finanza e la Contabilità specifico per gli Accordi di collaborazione e 16 e 18 del titolo III del vigente Regolamento c/terzi che definiscono e disciplinano la destinazione del contributo di ricerca. In merito il Dirigente del DARDRE attesta che la convenzione da qua non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, prot. n. 43555 del 17.06.2014, da parte del Direttore del Museo Orto Botanico, prof. Luigi Forte, concernente la Convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Museo Orto Botanico) e la Regione Puglia (Servizio Assetto del Territorio), finalizzata alla raccolta, analisi e interpretazione dei dati riguardanti la distribuzione, le pressioni e le minacce inerenti agli habitat e alle specie vegetali presenti su tutto il territorio regionale ed in particolare all’interno dei siti Rete Natura 2000 e inseriti negli allegati delle direttive 92/43CEE oltre che nelle liste rosse internazionali, nazionali e regionali; VISTO lo schema della suddetta Convenzione; 68 S.A. 01.07.2014/p.5E VISTA la deliberazione della Giunta Regionale – Regione Puglia, n. 943 del 20.05.2014 del Registro delle deliberazioni; CONSIDERATO quanto fatto Partecipazioni presente e dal Convenzioni competente di ricerca Ufficio del dell’Area Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE); CONSIDERATO altresì quanto attestato dal Dirigente del DARDRE, DELIBERA di approvare la Convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Museo Orto Botanico) e la Regione Puglia (Servizio Assetto del Territorio), finalizzata alla raccolta, analisi e interpretazione dei dati riguardanti la distribuzione, le pressioni e le minacce inerenti agli habitat e alle specie vegetali presenti su tutto il territorio regionale ed in particolare all’interno dei siti Rete Natura 2000 e inseriti negli allegati delle direttive 92/43CEE oltre che nelle liste rosse internazionali, nazionali e regionali; di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare eventuali modifiche all’atto in questione, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 69 S.A. 01.07.2014/p.6A III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRO-AMBIENTALI E TERRITORIALI), IL GAL COLLINE IONICHE E PARTI SOCIALI: ADESIONE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio informa che il Prof. Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttore del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, con nota del 28.05.2014, prot.n.548, ha trasmesso la documentazione relativa alla richiesta di adesione al Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Gal Colline Joniche e Parti Sociali il 13 dicembre 2012. Il Protocollo in questione viene allegato alla presente relazione perché ne faccia parte integrante. L’Ufficio fa presente che il Protocollo sopra menzionato è stato approvato dal Consiglio del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, nella seduta del 23.04.2014, il cui Dispositivo di delibera del verbale viene qui di seguito riportato: “Il Presidente, prima di illustrare il Protocollo in oggetto, precisa che ai sensi dell’art.68 del Regolamento per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, gli Accordi di Collaborazione sono stipulati dal Magnifico Rettore; pertanto i contraenti sono l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro rappresentata dal Magnifico Rettore, e il GAL Colline Joniche, rappresentato dal suo Presidente. Quindi il Presidente riferisce che l'oggetto principale del protocollo è l'attivazione di rapporti di collaborazione tra il DiSAAT e il GAL Colline Joniche, ll DiSAAT condivide la strategia di sviluppo definita dal GAL Colline Joniche nell'ambito del Piano di Sviluppo Locale e le iniziative previste per la valorizzazione del proprio territorio, delle imprese agricole, commerciali, artigianali che in esso operano e della comunità locale tutta. Condivide altresì le seguenti quattro schede attuative - operative previste nel "Protocollo d'intesa tra GAL Colline Joniche e parti sociali" sottoscritto il 13 dicembre 2012 presso la Camera di commercio di Taranto: 1. Realizzazione del progetto strategica territoriale per lo sviluppo turistico Green Road; 2. Piattaforma etica, finanza etica; 3. Attività Formative; 4. Animazione e Comunicazione; e le azioni operative che ciascuna di queste prevedono. Per questo motivo aderisce al suddetto Protocollo d’Intesa. Il DiSAAT dichiara altresì la propria disponibilità a partecipare alle attività di lavoro necessarie per rispondere al bando Expo Milano 2015 “Buono Pratiche di Sviluppo Sostenibile per la Sicurezza Alimentare”. Tali attività saranno seguite dal dott. Rinaldo Grittani del Laboratorio per la Ricerca Visuale sul Paesaggio – Ri.Vi.Pa., che si occuperà degli aspetti fotografici connessi al bando. L’Accordo si intende costituito a titolo gratuito. Le modalità e le forme attraverso cui il DiSAAT offrirà la propria esperienza e competenza per supportare e accompagnare il GAL nel conseguimento dei propri obiettivi di sviluppo e nella realizzazione delle specifiche iniziative saranno concordate a seconda delle iniziative da intraprendere. Le relazioni e i contatti tra il DiSAAT e il GAL Colline Joniche saranno tenuti dai dott.ri Rinaldo Grittani e Franco Petrillo. Il Consiglio di Dipartimento, dopo una proficua discussione alla quale sono intervenuti vari Consiglieri, all’unanimità esprime parere favorevole alla stipula del Protocollo d'Intesa in oggetto. 70 S.A. 01.07.2014/p.6A La presente deliberazione è immediatamente esecutiva. Il Presidente, inoltre e per motivi di urgenza, pone in approvazione il verbale. Il Consiglio di Dipartimento approva.” In merito il Dirigente del DARDRE attesta che il Protocollo de quo non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, prot. n. 548 del 28.05.2014, con cui il Direttore del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, prof. Giacomo Scarascia Mugnozza, ha trasmesso la documentazione relativa alla richiesta di adesione al Protocollo d’Intesa sottoscritto il 13.12.2012 tra Gal Colline Joniche e Parti Sociali, per condividere la strategia di sviluppo definita dallo stesso GAL nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale e le iniziative previste per la valorizzazione del proprio territorio, delle imprese agricole, commerciali, artigianali che in esso operano e della comunità locale tutta; VISTO il testo del suddetto Protocollo; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, relativo alla seduta del 23.04.2014; TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE), DELIBERA di approvare l’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali) al Protocollo d’Intesa stipulato il 13.12.2012 tra Gal Colline Joniche e Parti Sociali (allegato n. 3 al presente verbale), per condividere la strategia di sviluppo definita dallo stesso GAL nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale e le iniziative previste per la valorizzazione del proprio territorio, delle imprese agricole, commerciali, artigianali che in esso operano e della comunità locale tutta. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 71 S.A. 01.07.2014 Il Rettore informa che l'oggetto relativo all'argomento posto con il n. 6B) all'ordine del giorno dell'odierna riunione, deve intendersi modificato come segue: PROTOCOLLO D’INTESA TRA L'ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (A.T.S.) (COSTITUITA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, IL POLITECNICO DI BARI, IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L’ARPA PUGLIA), CONFINDUSTRIA TARANTO E L'ASSOCIAZIONE PRODUTTIVO DELL'AMBIENTE E DEL RIUTILIZZO (DIPAR) 72 DISTRETTO S.A. 01.07.2014/p.6B III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L'ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (A.T.S.) (COSTITUITA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, IL POLITECNICO DI BARI, IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E L’ARPA PUGLIA), CONFINDUSTRIA TARANTO E L'ASSOCIAZIONE DISTRETTO PRODUTTIVO DELL'AMBIENTE E DEL RIUTILIZZO (DIPAR) Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio ricorda che il 28.05.2011 è stata costituita l’A.T.S. tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’ARPA Puglia con lo scopo di rappresentare il partner scientifico del progetto denominato “Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia” promosso con Protocollo d’Intesa tra il Comune di Taranto, la Provincia di Taranto, il Politecnico di Bari, l’ARPA Puglia, il CNR, la Confindustria Taranto, l’ASL Taranto, il Consorzio ASI, la Camera di Commercio di Taranto. Lo stesso Ufficio ricorda altresì che il 05.11.2012 è stata stipulata una Convenzione tra la stessa A.T.S. e DIPAR finalizzata ad avviare lo Start-up del “Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia”. Tanto premesso, nell’ambito delle finalità dei suddetti atti è stato proposto da Confindustria Taranto, il DIPAR e la citata ATS il sotto riportato Protocollo d’Intesa al fine di ottenere l’approvazione dello schema nonché della stipula: PROTOCOLLO D'INTESA tra Confindustria Taranto (nel prosieguo CONFINDUSTRIA), con sede in Taranto alla Via Dario Lupo n.65, rappresentata dal Presidente dr. Vincenzo Cesareo; e Associazione Temporanea di Scopo (di seguito A.T.S.), legalmente rappresentata dal Prof. Antonio Felice Uricchio - Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro - nella qualità di Legale Rappresentante. e Associazione Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo (di seguito DIPAR), con sede in via Renato Dario Lupo, 65 – 74123 Taranto, presso Confindustria Taranto - C.F. 90197730733, legalmente rappresentata dall’Ing. Lorenzo Ferrara Premesso che Confindustria rappresenta gli interessi delle imprese industriali della provincia ed è soggetto accreditato per la definizione a tutti i livelli, centrale, regionale e locale, delle politiche economiche; L’ATS tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’ARPA Puglia, sottoscritta in data 28 marzo 2011, ha lo scopo di rappresentare il partner scientifico del progetto denominato “Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia” promosso con Protocollo d’Intesa tra il Comune di Taranto, la Provincia di Taranto, il Politecnico di Bari, l’ARPA Puglia, il CNR, la Confindustria Taranto, l’ASL Taranto, il Consorzio ASI, la Camera di Commercio di Taranto; 73 S.A. 01.07.2014/p.6B il DIPAR è il Distretto Produttivo riconosciuto con Delibera di Giunta Regionale n. 837 del 23 marzo 2010, ai sensi della Legge Regionale n. 23 del 3 agosto 2007. il DIPAR promuove, sostiene e favorisce le iniziative e i programmi di sviluppo su base regionale tesi a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione nel settore dell’ambiente e del riutilizzo dei rifiuti e che comprende imprese, il sistema universitario e della ricerca pugliese, associazioni di categoria, associazioni sindacali, Enti locali, Enti Pubblici. Premesso ancora che Il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Coesione Territoriale, la Regione Puglia, la Provincia di Taranto, il comune di Taranto e il Commissario Straordinario del Porto di Taranto, in data 26 luglio 2006, hanno sottoscritto il “PROTOCOLLO D’INTESA per gli Interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto” (nel prosieguo il protocollo); La Legge 4 ottobre 2012, n. 171 di conversione del Decreto del 7 agosto 2012, n. 129, recante disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto, recepisce il protocollo; Gli interventi previsti dal protocollo possono essere raggruppati in due categorie principali: Interventi di riqualificazione ambientale: Interventi per le bonifiche; Interventi portuali; Interventi per il rilancio e riqualificazione industriale: Sostegno alla realizzazione di investimenti produttivi; Progetto speciale Città di Taranto - Smart Area. Nell’ambito delle risorse stanziate per gli “Interventi per il rilancio e la riqualificazione industriale” il protocollo annovera le seguenti misure: Accordo di Programma; Progetto Speciale Città di Taranto SMART AREA; Il Protocollo, all’art. 4, prevede la seguente governance: 1. Comitato dei sottoscrittori; 2. Cabina di regia, coordinata e gestita dalla Regione Puglia; Alla Cabina di Regia è affidato il coordinamento delle misure e delle risorse previste per l’attuazione del Protocollo; La Deliberazione della Giunta Regionale del 30 novembre 2013 e i successivi e conseguenti atti disciplinano le procedure di attuazione e le coperture finanziarie degli interventi previsti dal protocollo. Premesso ancora che Confindustria ha costituito la segreteria tecnica SMART AREA - in partenariato con la comunità scientifica (CNR, ENEA, Università, Polo Tecnologico) – con il compito di selezionare progetti candidabili alle varie forme di finanziamento previste dal protocollo, ed in particolare al “Progetto Speciale Città di Taranto SMART AREA”, nonché sulle altre misure di carattere nazionale e regionale; In tale logica Confindustria ha elaborato il “Piano SMART AREA TARANTO” che raggruppa oltre 30 progetti nei seguenti assi di sviluppo: Ricerca, formazione e start up di nuove iniziative imprenditoriali in campo ambientale; Smart City; Sviluppo Logistico; Sviluppo Turistico; Sviluppo Urbano; Diversificazione Produttiva e Infrastrutture ICT; Green Road. Nell’ambito del più complessivo progetto SMART AREA TARANTO la segreteria Tecnica ha individuato gli interventi già avviati, immediatamente cantierabili o che necessitano di Studi di fattibilità e/o Piani Industriali. Tenuto conto che 74 S.A. 01.07.2014/p.6B Confindustria intende svolgere un ruolo di promozione delle finalità previste dalla normativa e di coordinamento unitario sia nell’individuazione dei canali di finanziamento che delle progettualità espresse nel “Piano o di Smart Area Taranto” nei confronti delle Amministrazioni competenti, sui Tavoli istituzionali cui partecipa, tra cui: la Cabina di Regia, a livello regionale, negli incontri allargati al partenariato economicosociale; la Consulta dello Sviluppo, a livello locale; Tenuto ancora conto che L’ATS è soggetto capofila del progetto “Start Up del Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia”, inserito nelle schede progettuali del documento “SMART AREA TARANTO”; il DIPAR e l’A.T.S. hanno sottoscritto una convenzione finalizzata alla collaborazione per l’avvio dello Start-up del “Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia”. e che Confindustria ha depositato il marchio “Smart Area Taranto”, di cui è proprietaria esclusiva, per connotare in una logica unitaria i progetti selezionati e quelli che potranno aggiungersi nel prosieguo. Tutto ciò premesso si conviene su quanto segue: 1. L’Impresa, per la realizzazione del progetto, conferisce a Confindustria, il compito di svolgere un ruolo di coordinamento: o nella promozione e diffusione delle finalità del progetto; o nella ricerca dei canali di finanziamento; o nella rappresentanza delle finalità del progetto nei confronti delle Amministrazioni competenti sui Tavoli Istituzionali cui l’Associazione partecipa. 2. Confindustria concede all’impresa l’utilizzo del marchio “SMART AREA TARANTO” che ne evidenzia l’appartenenza al più ampio “PROGETTO SMART AREA TARANTO”; 3. Le parti si impegnano a mantenere la riservatezza di tutti i dati personali e le informazioni di carattere tecnico, amministrativo, scientifico limitandosi al loro uso per gli scopi espressamente contemplati e rientranti nell'oggetto del presente protocollo. L’Ufficio, esaminato l’atto in questione, considerate le finalità dello stesso, ritiene di inquadrarlo nella disciplina prevista dall’art.68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, che disciplina gli accordi di collaborazione. In merito il Dirigente del DARDRE attesta che il Protocollo de quo non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, CONSIDERATO quanto rappresentato dal competente Ufficio dell’Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE), in ordine alla costituzione, in data 28.05.2011, dell’A.T.S. tra questa Università, il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’ARPA Puglia; VISTA la Convenzione tra la suddetta A.T.S. e l’Associazione Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo (DIPAR), sottoscritta il 05.11.2012, per l’avvio dello start-up del “Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia”; 75 S.A. 01.07.2014/p.6B VISTO lo schema del Protocollo d’intesa da stipularsi tra la predetta A.T.S., Confindustria Taranto ed il DIPAR, per la realizzazione del Progetto “Smart Area Taranto”; VISTO l’art.68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE, DELIBERA di approvare il Protocollo d’Intesa da stipularsi tra l’A.T.S. (costituita tra questa Università, il Politecnico di Bari, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’ARPA Puglia), Confindustria Taranto e l’Associazione Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo (DIPAR), per la realizzazione del Progetto “Smart Area Taranto”. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 76 S.A. 01.07.2014/p.6C III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, IL COMUNE DI TARANTO, LA CONFINDUSTRIA-TARANTO, LA CAMERA DI COMMERCIO DI TARANTO, IL POLITECNICO DI BARI, LA LIBERA UNIVERSITÀ MARIA SANTISSIMA ASSUNTA DI ROMA E L’UFFICIO XI PUBBLICA ISTRUZIONE DI TARANTO, PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO VOLTO ALLA DEFINIZIONE DI UN CONTRATTO DI PARTENARIATO LOCALE NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA STRATEGICO “EUROPA 2020” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore I: ““L’Ufficio riferisce che, in data 25.06.2014, il Presidente della Commissione AA.GG. e Istituzionali del Comune di Taranto, cons. Michele De Martino, ha trasmesso a questa Università la bozza di Protocollo di Intesa da stipulare con il Comune di Taranto, la Confindustria-Taranto, la Camera di Commercio di Taranto, il Politecnico di Bari, la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e l’Ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto, per l’istituzione di un tavolo tecnico volto alla definizione di un contratto di partenariato locale nell’ambito del Programma Strategico “Europa 2020”. Come è noto, la strategia Europa 2020, varata dal Consiglio europeo nel giugno 2010, mira a favorire la ripresa dopo la crisi economica e ad orientare l'Unione europea verso la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva entro il 2020. L'UE nel suo insieme si è posta cinque finalità principali - in materia di occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale e clima/energia –; ogni Stato membro ha adottato per ciascuno di questi settori i propri obiettivi nazionali. Al fine di favorire il conseguimento degli obiettivi della strategia sono state lanciate sette iniziative faro: l’Unione dell’innovazione, Youth on the move, un’agenda europea del digitale, un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse, una politica industriale per l'era della globalizzazione, un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro, una piattaforma europea contro la povertà. Di seguito si riporta, integralmente, il testo del Protocollo di Intesa in questione: “ PROTOCOLLO DI INTESA PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER LA DEFINIZIONE DI UN CONTRATTO DI PARTENARIATO LOCALE NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA STRATEGICO “EUROPA 2020” Comune di Taranto, C.F. ……………………….., in persona del legale rappresentante dr. Ippazio Stefàno, Sindaco, residente per la carica in Taranto a Palazzo di Città - Piazza Castello; Confindustria-Taranto, C.F. 80004950731, in persona del legale rappresentante dr. Vincenzo Cesareo, Presidente, residente per la carica in Taranto alla via Dario Lupo 65; Camera di Commercio di Taranto, C.F. ………………., in persona del legale rappresentante cav. Luigi Sportelli, Presidente, residente per la carica in Taranto in Viale Virgilio 152; 77 S.A. 01.07.2014/p.6C Università degli Studi di Bari, C.F…….…………., in persona del legale rappresentante prof. Antonio Felice Uricchio, Rettore, residente per la carica in Bari in via…………………………..; Politecnico di Bari, C.F. ………………., in persona del legale rappresentante prof…..……., Rettore, …………………., residente per la carica in …………… alla via………………………..; Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma (L.U.M.S.A.), sede di Taranto, C.F. …………in persona del delegato del legale rappresentante prof………………..., residente per la carica in………………. alla via……………;. Ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto, C.F. ………………., in persona del legale rappresentante dott.ssa……………………., residente per la carica in …………… alla via……………………….., nel prosieguo “le Parti” PREMESSO CHE Il 1° gennaio 2014 ha avuto inizio il nuovo settennato economico della Comunità Europea con la “Programmazione strategica Europa 2014-2020”; Il Comune di Taranto, ente capofila, intende determinare con il concorso di enti territoriali economici e non un “percorso condiviso” finalizzato alla elaborazione di progetti ed interventi sulle materie e per gli obiettivi previsti dalla Comunità Europea; La produzione di progettualità, orientata ad agevolare processi di crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, può avvalersi della possibilità di accesso sia ai fondi strutturali che a quelli a gestione diretta; Il Presidente della Commissione AA.GG. e Istituzionali, delegato dal Sindaco per le “Politiche Comunitarie”, Cons. Michele De Martino, ha convocato le Parti sopra indicate per verificare la possibilità di attivare l’iniziativa sinergica territoriale di cui trattasi; Ottenuta, in via preventiva, la disponibilità alla sottoscrizione di un “Contratto di partenariato locale” (nel prosieguo “contratto”) per il concreto perseguimento dei fini indicati in premessa; PREMESSO, ALTRESÌ, CHE il Contratto costituisce una forte innovazione rispetto alle programmazioni precedenti in quanto implica una maggiore definizione degli impegni tra i contraenti in relazione agli obiettivi ed alla valutazione dei risultati; il Contratto prevede la sottoscrizione di una proposta concordata aperta alla inclusione e partecipazione attiva di altri partner pubblici e privati oltre che di professionalità utili alla buona riuscita dell’iniziativa; il Regolamento generale dei fondi compresi nel QSC individua 11 obiettivi tematici che traducono le strategie di “Europa 2020”: 1. rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; 2. migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione della comunicazione; 3. migliorare la competitività delle piccole e medie imprese, del settore agricolo (per il FEASR) e della pesca e dell’acquacoltura (per il FEAMP); 4. sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; 5. promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione e la gestione dei rischi; 6. proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse; 7. promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; 8. promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; 9. promuovere l’inclusione sociale e la lotta contro la povertà; 78 S.A. 01.07.2014/p.6C 10. investire in istruzione, competenze e apprendimento permanente; 11. .rafforzare la capacità istituzionale ed una Pubblica Amministrazione efficiente. per l’Italia il position paper dei servizi della Commissione ha previsto di raggruppare gli obiettivi tematici individuando quattro priorità di finanziamento: a. sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione delle imprese; b. realizzare infrastrutture performanti ed assicurare una gestione efficiente delle risorse naturali; c. aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, promuovere l’inclusione sociale e migliorare la qualità del capitale umano; d. favorire la qualità, l’efficienza e l’efficacia della Pubblica Amministrazione; Il Comune di Taranto ha fatto presente che sono già disponibili, in quanto massimamente coerenti con gli obiettivi ed i risultati attesi dalla Comunità Europea, progetti di “Area Vasta”; La Camera di Commercio di Taranto e Confindustria Taranto, nel corso di un incontro convocato dal Presidente della Commissione AA.GG. e Istituzionali, hanno presentato alle altre parti il progetto “Smart Area Taranto” (che prevede sette assi di sviluppo Ricerca, formazione e start-up di nuove iniziative imprenditoriali in campo ambientale, Sviluppo logistico, Sviluppo turistico, Green Road, Smart City, Sviluppo urbano, Diversificazione produttiva) che è, in gran parte coerente con le strategie di “Europa 2020” e come tale in grado di fornire un utile contributo per il raggiungimento degli obiettivi di cui in premessa; Ribadita la possibilità per tutti i partner aderenti all’accordo di poter presentare al “Tavolo tecnico” progetti e proposte di intervento in linea con le direttive comunitarie in modo tale da disporre, all’atto delle scelte finali, di una “produzione progettuale la più ampia e partecipata possibile”; LE PARTI CONSIDERATO CHE intendono collaborare alla definizione di un Contratto a valere sul “Programmazione strategica Europa 2020” CONVENGONO 1) di istituire un “Tavolo tecnico” per: a) l’elaborazione del Contratto, da raccordare con quello che la Regione Puglia, nell’ambito del percorso regionale di crescita sostenibile, sta provvedendo a determinare secondo le indicazioni della programmazione comunitaria per l’ottenimento di fondi strutturali; b) sviluppare e candidare progetti condivisi all’ottenimento di fondi a gestione diretta. 2) Ogni singola Istituzione sottoscrittrice nominerà un proprio referente che provvederà a rappresentare le progettualità da inserire nel Contratto, incentrati e coerenti con gli obiettivi ed i risultati attesi di “Europa 2020”. I referenti provvederanno a indicare, per ragioni organizzative, il loro coordinatore per la regolazione dei lavori. 3) Di riservare alla Camera di Commercio di Taranto ed a Confindustria Taranto l’assistenza tecnica al Tavolo Tecnico per ciò che concerne il supporto logistico, la documentazione, la strumentazione e gli altri sussidi di carattere tecnico-progettuale necessari alle attività mentre ogni sottoscrittore metterà a disposizione del Tavolo tecnico il proprio know-how e ogni altro elemento utile allo scopo. 4) Di riservare al Tavolo tecnico l’autonomia decisionale per eventuali adeguamenti interni di carattere organizzativo - funzionale. 5) Di prevedere, a conclusione dell’impegno comune, una iniziativa pubblica per la presentazione dei risultati del lavoro del Tavolo tecnico. 79 S.A. 01.07.2014/p.6C Palazzo di Città di Taranto, data…………….. Sigla dell’ente e firma del legale rappresentante” In merito, l’Ufficio sottolinea che il punto 2 del Protocollo de quo prevede l’indicazione di un referente di ciascuna Istituzione contraente; pertanto, in caso di approvazione da parte di questo Consesso dell’Atto in questione, si evidenzia la necessità di individuare un referente di questa Università. L’Ufficio sottolinea, altresì, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione. In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E. attesta che il Protocollo di Intesa in questione non comporta oneri di spesa a carico dell’Università. “” Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo la prof.ssa Maria Casola quale referente di questa Università nell’ambito del Protocollo de quo. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota mail, in data 25.06.2014 a firma del Presidente della Commissione AA.GG. e Istituzionali del Comune di Taranto, Cons. Michele De Martino, in ordine al Protocollo d’intesa da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Comune di Taranto, la Confindustria-Taranto, la Camera di Commercio di Taranto, il Politecnico di Bari, la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e l’Ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto, per l’istituzione di un tavolo tecnico volto alla definizione di un contratto di partenariato locale nell’ambito del Programma Strategico “Europa 2020”; VISTO il testo del suddetto Protocollo di intesa; VISTO il Regolamento (Ue) N. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013; VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto rappresentato dal competente Settore dell'Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE; CONDIVISA la proposta del Rettore in ordine al nominativo del referente di questa Università nell’ambito del Protocollo de quo, 80 S.A. 01.07.2014/p.6C DELIBERA di approvare il Protocollo di Intesa, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Comune di Taranto, la Confindustria-Taranto, la Camera di Commercio di Taranto, il Politecnico di Bari, la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e l’Ufficio XI Pubblica Istruzione di Taranto, per l’istituzione di un tavolo tecnico volto alla definizione di un contratto di partenariato locale nell’ambito del Programma Strategico “Europa 2020”; di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare all’atto in questione eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; di designare la prof.ssa Maria Casola quale referente di questa Università nell’ambito del Protocollo de quo. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 81 S.A. 01.07.2014/p.7 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ACCORDO INTER-ISTITUZIONALE TRA L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DSMBNOS), IL CNR - ITD DI PALERMO, L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA (DISGESI) ED IL CENTRO DI RICERCA L3S DI HANNOVER (GERMANIA) Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio informa che la Prof.ssa Maria Trojano, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, con nota pervenuta il 10 giugno 2014, ha trasmesso la documentazione relativa all’Accordo di collaborazione da stipularsi tra questa Università, l’Istituto per le Tecnologie didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Centro di ricerca L3S di Hannover e l’Università degli studi di Messina (Dipartimento di Studi Giuridici e Storia delle Istituzioni) al fine di ottenere l’approvazione dello schema nonché della stipula. Lo schema dell’Accordo in questione viene qui di seguito riportato. ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’ISTITUTO PER LE TECNOLOGIE DIDATTICHE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE, IL CENTRO DI RICERCA L3S APPELSTRASSE DI HANNOVER, L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE DI BASE, NEUROSCIENZE ED ORGANI DI SENSO E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA (DIPARTIMENTO DI STUDI GIURIDICI E STORIA DELLE ISTITUZIONI) Accordo inter-istituzionale della durata di un anno per condurre lo studio di fattibilità relativo alla realizzazione di una versione del software MWS-ACE come applicazione web 1. Preambolo Questo accordo rappresenta una convenzione operativa che si attiverà nell'ambito degli accordi quadro esistenti tra CNR e le università di Bari e Messina. Per motivi scientifici tale accordo coinvolge anche il Centro di ricerca L3S di Hannover. Nello specifico, saranno coinvolte le seguenti istituzioni: 1) L’istituto per le Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, U.O. di Palermo, Via Ugo La Malfa 153, 90146 Palermo, CF n. 80054330586 (CNR-ITD), rappresentato dalla Dr.ssa Rosa Maria Bottino; 2) Il Centro di ricerca L3S, Appelstrasse 9a, 30167 Hannover, rappresentato dal Prof. Dr.techn. Wolfgang Nejdl; 3) L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ( Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso) rappresentata dal Magnifico Rettore Pro tempore prof. Antonio Felice Uricchio Piazza Umberto I bari 4) Il Dipartimento di Studi Giuridici e Storia delle Istituzioni, Università degli Studi di Messina, Piazza XX settembre, 4, 98122, Messina (http://www. rappresentato dal suo direttore Giovanni Moschella). 82 S.A. 01.07.2014/p.7 Le istituzioni sopra citate sono impegnate nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nel campo dei processi formativi, includendo tra i propri obiettivi istituzionali l'implementazione di nuovi modelli educativi basati sulle TIC. Il software MWS-ACE è un software open source che offre numerose potenzialità per supportare questi processi. Nello specifico, le istituzioni coinvolte nell’accordo intendono promuovere lo studio di fattibilità di una versione Web del software MWS-ACE, partendo dalle seguenti considerazioni di base: o il crescente interesse per le applicazioni delle TIC in materia di istruzione e, in particolare, nella progettazione di un curriculum basato su esperienze di e-learning, apprendimento a distanza e “apprendimento integrato di contenuto e lingua” (CLIL, Content and Language Integrated Learning); o la crescente diffusione di tecnologie innovative in tutti i settori socio-economici; o la necessità di sfruttare il potenziale delle tecnologie TIC nel campo dell'apprendimento permanente; o il ruolo importante che queste tecnologie, ampiamente disponibili, potrebbero svolgere nel rafforzamento della capacità di partecipare e promuovere progetti di ricerca (ad es. Horizon 2020) e, soprattutto, progetti educativi, come ad esempio quelli relativi alla “Offerta Sanitaria” e “Offerta Sociale” (vedi ad esempio http://cercauniversita.cineca.it/) 2. Disposizioni relative alla convenzione In qualità di parti contraenti, le istituzioni sopra citate concordano quanto segue: Articolo 1 (Preambolo) Il preambolo di questo accordo costituisce parte integrante e sostanziale del contratto. Articolo 2 (Obiettivi) Questo accordo ha l’obiettivo di effettuare uno studio di fattibilità inter-istituzionale per la durata di un anno, e promuovere la collaborazione tra le istituzioni sopra citate. Articolo 3 (Natura dell'accordo) In considerazione degli articoli di cui sopra, le parti contraenti forniranno supporto tecnico e metodologico (ad esempio, feedback continuo, valutazioni critiche e descrizioni tecniche) in relazione allo sviluppo di MWS-ACE come applicazione web. Questo supporto sarà limitato alle risorse esistenti e non comporterà costi finanziari aggiuntivi per le parti contraenti. In particolare, le risorse coinvolte presteranno la propria attività presso la propria sede di lavoro e la collaborazione si realizzerà principalmente via rete. Articolo 4 (Durata) Questo accordo ha effetto dalla data in cui viene firmato dalle parti contraenti e avrà una durata di anni 1 (uno) e se concordato da tutti i partner potrà essere opportunamente prorogato ulteriormente tramite un nuovo accordo. Tuttavia, le parti si riservano il diritto di recedere dal contratto prima della sua naturale scadenza. La notifica di questa intenzione deve essere comunicata alle altre parti contraenti almeno tre mesi prima della cessazione. Articolo 5 (Riservatezza) Le parti contraenti, e il loro personale, si impegnano a rispettare l'obbligo di riservatezza per quanto riguarda tutte le informazioni, dati, documenti e notizie considerati riservati e che non sono espressamente destinati alla diffusione pubblica. A tal fine, i partecipanti attueranno tutte le misure precauzionali necessarie per impedire la violazione di informazioni riservate. Questi obblighi restano in vigore oltre la data conclusiva delle attività descritte nel presente contratto, fino a quando costituiscano questioni di natura confidenziale al di fuori del pubblico dominio. Articolo 6 (Coordinamento e responsabilità) Le parti contraenti convengono di nominare le seguenti persone: 83 S.A. 01.07.2014/p.7 o o o o Dr. Davide Taibi, CNR – ITD, Palermo Dr. Ivana Marenzi, L3S, Hannover Prof. Anna Loiacono, SMBNOS, Bari Prof. Anthony Baldry, DISGESI, Messina come "Leader di coordinamento" che svolgeranno le attività indicate nel presente accordo per ciascuna delle istituzioni che rappresentano. Il presente accordo è redatto in lingua italiana e inglese. In caso di incongruenze tra il testo originale italiano e la sua traduzione in inglese, fa fede la versione in lingua italiana. L’Ufficio fa presente che la convenzione sopra riportata è stata approvata dal Consiglio del Dipartimento del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso nella seduta del 14.05.2014. L’Ufficio, esaminato l’atto in questione, considerate le finalità dello stesso, ritiene di inquadrarlo nella disciplina prevista dall’art.68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, che disciplina gli accordi di collaborazione. II merito il Dirigente del DARDRE attesta che il Protocollo de quo non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota, assunta al prot. gen. con il n. 41999, in data 10.06.2014, da parte del Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di senso, prof.ssa Maria Trojano; VISTO lo schema dell’Accordo di collaborazione da stipularsi tra questa Università (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso), l’Istituto per le Tecnologie didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Centro di ricerca L3S di Hannover e l’Università degli studi di Messina (Dipartimento di Studi Giuridici e Storia delle Istituzioni) per la conduzione dello studio di fattibilità relativo alla realizzazione di una versione del software MWS-ACE come applicazione web; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del succitato Dipartimento, relativo alla riunione del 14.05.2014; VISTO l’art.68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto fatto presente dal competente Ufficio dell’Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE); 84 S.A. 01.07.2014/p.7 TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE, DELIBERA di approvare l’Accordo di collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso), l’Istituto per le Tecnologie didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Centro di ricerca L3S di Hannover e l’Università degli Studi di Messina (Dipartimento di Studi Giuridici e Storia delle Istituzioni) per la conduzione dello studio di fattibilità relativo alla realizzazione di una versione del software MWS-ACE come applicazione web; di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare eventuali modifiche all’atto in questione, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 85 S.A. 01.07.2014 Il Rettore informa che l'oggetto relativo all'argomento posto con il n. 8) all'ordine del giorno dell'odierna riunione, deve intendersi modificato come segue: ACCORDO QUADRO TRA LA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E IL TRIBUNALE SUPERIORE DI GIUSTIZIA DELLA PROVINCIA DI ENTRE RIOS (ARGENTINA) 86 S.A. 01.07.2014/p.8 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ACCORDO QUADRO TRA LA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E IL TRIBUNALE SUPERIORE DI GIUSTIZIA DELLA PROVINCIA DI ENTRE RIOS (ARGENTINA) Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni Internazionali: ““L’Ufficio rappresenta che in data 24 giugno 2014 una delegazione argentina formata dal Presidente del Tribunale Superiore di Giustizia di Entre Rios, dott.ssa Claudia Mónica MIZAWAK e dal dott. Raul Eduardo Arroyo del Ministero dell’Energia della provincia de Entre Rios, ha partecipato a un incontro con il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per l’avvio di una futura collaborazione. Scopo della collaborazione proposta è la realizzazione di iniziative di comune interesse, finalizzate alla promozione dell’insegnamento, dell’attività scientifica e di ricerca, a beneficio di entrambe le istituzioni. L’Ufficio riferisce che lo schema dell’accordo quadro di cooperazione è stato sottoposto dalla delegazione argentina all’attenzione dei partecipanti all’incontro, redatto in lingua spagnola, ed essendo lo stesso conforme allo schema tipo approvato dagli organi di governo di questa Università e considerato, inoltre, il grande valore delle iniziative proposte e il rilievo dato all’evento, a cui partecipavano testate televisive, il suddetto accordo è stato approvato e firmato da entrambi i rappresentanti legali delle due istituzioni nell’ambito della suddetta visita ufficiale. L’Ufficio ribadisce infine, che la suddetta Convenzione, redatta in lingua spagnola, (allegato sub a) e corredata di traduzione in lingua italiana predisposta dall’Ufficio (allegato sub b), è conforme allo schema tipo approvato dagli Organi di Governo di questa Università e che occorrerà procedere in merito alla designazione del Coordinatore di detta Convenzione. Per quanto concerne gli aspetti finanziari connessi alla suddetta convenzione saranno disciplinati con appositi protocolli esecutivi sottoscritti da entrambi i soggetti contraenti.”” Egli, quindi, fornisce ulteriori chiarimenti in ordine alla visita ufficiale della succitata delegazione argentina e sulle finalità dell’atto convenzionale in oggetto, invitando il Senato Accademico, concorde nel nominare il Magnifico Rettore quale referente e coordinatore delle attività connesse all’Accordo de quo, a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, UDITA l’illustrazione del Rettore in ordine alla visita ufficiale di una delegazione argentina formata dal Presidente del Tribunale Superiore di Giustizia di Entre Rios, dott.ssa Claudia Monica MIZAWAK e dal dott. Raul Eduardo Arroyo del Ministero 87 S.A. 01.07.2014/p.8 dell’Energia della Provincia di Entre Rios ai fini dell’avvio di forme di collaborazione per la realizzazione di iniziative di comune interesse finalizzate alla promozione dell’insegnamento, dell’attività scientifica e di ricerca, a beneficio di entrambe le istituzioni; VISTO lo schema dell’Accordo quadro di cooperazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed il Tribunale Superiore di Giustizia di Entre Rios (Argentina), redatto in lingua spagnola, che risulta conforme allo schema tipo approvato dagli Organi di Governo di questa Università e che, considerato il valore delle iniziative proposte ed il rilievo dell’evento, è stato già sottoscritto, nell’ambito della suddetta visita ufficiale; CONSIDERATO che gli aspetti finanziari connessi all’Accordo de quo saranno disciplinati con appositi protocolli esecutivi sottoscritti da entrambi i soggetti contraenti; TENUTO CONTO di quanto rappresentato nella relazione istruttoria del competente Dipartimento per la Ricerca, la Didattica e relazioni esterne – Area Relazioni Internazionali; RITENUTO opportuno nominare il Magnifico Rettore quale referente e coordinatore delle attività connesse al predetto Accordo, DELIBERA di ratificare la stipula dell’Accordo quadro di cooperazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Tribunale Superiore di Giustizia di Entre Rios (Argentina), in lingua spagnola; di nominare quale referente e coordinatore delle attività connesse al predetto Accordo, il prof. Antonio Felice Uricchio. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 88 S.A. 01.07.2014/p.9 V. STUDENTI E LAUREATI PROVA DI CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA PER STUDENTI STRANIERI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per gli Studenti e la formazione post laurea – Settore studenti stranieri ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Il predetto Ufficio dopo aver ricordato che il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca, con nota prot. n. 7802 del 24.3.2014 ha emanato le “Norme per l’accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari”, riferisce che relativamente all’anno accademico 2014/2015 il medesimo Ministero ha emanato il Calendario delle scadenze per le immatricolazioni ai corsi di studio ed ha fissato al 2 settembre 2014 la data per lo svolgimento della prova di conoscenza della lingua italiana. Come da punto I.9 di tali disposizioni, non potrà “essere ammesso alle ulteriori prove di concorso o attitudinali – quando previste – chi non abbia superato le prova di lingua italiana”. La predetta prova di conoscenza della lingua italiana non è prevista per i candidati comunitari ovunque residenti e quelli non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia; entrambe le categorie possono accedere alla formazione universitaria in Italia senza limitazioni di contingente, purché abbiano conseguito un titolo di studio valido e superino le eventuali prove di ammissione stabilite per il corso universitario prescelto; è previsto, inoltre, che i candidati suddetti presentino la domanda di iscrizione direttamente all’Università prescelta, attenendosi alle modalità ed ai termini autonomamente stabiliti da ciascun Ateneo ed allegando la documentazione dallo stesso richiesta. Le disposizioni di cui alla citata circolare ministeriale prevedono altresì che, sulla base delle autonome decisioni dei singoli Atenei, possano essere esonerati dall’esame preliminare di lingua italiana e iscritti indipendentemente dal numero dei posti riservati, i candidati in possesso di: diplomi di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale o quadriennale solo se conseguito presso le scuole italiane statali e paritarie all’estero; i possessori di certificati complementari al titolo finale di Scuola Media conseguito in Argentina, che attestano la frequenza di un corso di studi comprensivo dell’insegnamento, per almeno 5 anni, della lingua italiana; diplomi di lingua e cultura italiana rilasciati da una delle seguenti istituzioni universitarie: III Università Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia e di Siena; certificati di competenza di lingua italiana nel grado corrispondente ai livelli C1 e C2 del Consiglio d’Europa, emessi nell’ambito del sistema di qualità CLIQ che riunisce in associazione gli attuali enti certificatori (Università per stranieri di Perugia, Università per stranieri di Siena, Università Roma Tre e Società “Dante Alighieri”) anche in convenzione con gli Istituti italiani di Cultura all’estero o altri soggetti; certificazione di una adeguata conoscenza della lingua italiana, obbligatoriamente conseguita in loco ai fini del rilascio del visto di ingresso, emessa nell’ambito del sistema di qualità CLIQ (Certificazione Lingua Italiana di Qualità), che riunisce in associazione gli attuali enti certificatori (Università per stranieri di Siena e di Perugia, Università Roma Tre e Società “Dante Alighieri”. Ciò premesso, l’Ufficio competente ha fatto presente che, per lo svolgimento della prova di conoscenza della lingua italiana, le apposite Commissioni nominate da questo consesso per l’a.a. 2013/2014, erano così formate: 89 S.A. 01.07.2014/p.9 Dipartimenti umanistici Prof. Domenico TORRETTA Prof. Francesco BELLINO Dott. Giuseppe BONIFACINO Prof. Bruno BRUNETTI Prof. Daniele PETROSINO Prof. Paolo STEFANI’ Sig.ra Costanza MITACCHIONE - Presidente - Componente - Componente - Componente - Componente - Componente - Segretario amm.vo. Dipartimenti scientifici Prof. Salvatore SANTACROCE Prof.ssa Maria T. BALDASSARRE Prof.ssa Salvatrice CICCARESE Prof. Fulvio LOIODICE Prof.ssa Antonella PASQUALONE Prof. Angelo QUARANTA Dott. Michele DIMAURO - Presidente - Componente - Componente - Componente - Componente - Componente - Segretario amm.vo. Per lo svolgimento della già citata prova del 2 settembre p.v., il Settore scrivente ha ottenuto in data 6/6/14 l’autorizzazione da parte della segreteria del Dipartimento Affari Generali e Sanità, di disponibilità della ex Sala Stìfano, Palazzo Ateneo, per i corsi di studio umanistici e in data 12/6/14 l’autorizzazione da parte del Direttore del Dipartimento di Informatica di disponibilità dell’aula II del Palazzo delle Aule – Campus, per i corsi di studio scientifici. Con nota prot. n. 44108 del 19.6.2014 il prof. Bruno Brunetti ha comunicato la propria indisponibilità a partecipare alla suddetta prova. In data 20/6/14, il Direttore del Dipartimento LELIA ci ha segnalato la dott.ssa Ilenia De Bernardis.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTI gli artt. 147 e 332 del R.D. 31.08.1933, n.1592 e l’art. 12 del R.D. 04.06.1938, n. 1269, sull’ammissione degli stranieri presso le Università italiane; VISTA la Legge 04.06.1982, n. 376, di ratifica ed esecuzione della Convenzione di Parigi del 21.12.1979, la quale, in particolare all’art. 3, comma 2, prevede che l’ammissione possa essere subordinata all’esistenza di posti disponibili, nonché alle condizioni concernenti le conoscenze linguistiche richieste per intraprendere con profitto gli studi considerati; VISTO il T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, emanato con D.Lgs del 25.7.1998, n. 286 e successive modifiche; 90 S.A. 01.07.2014/p.9 VISTA la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Prot. n. 7802 del 24.03.2014, concernente “Norme per l’accesso degli studenti stranieri ai corsi universitari”; VISTO il Calendario delle scadenze per le immatricolazioni ai corsi di laurea, ai corsi di laurea specialistica a ciclo unico e non - anno accademico 2014/2015, relativo agli studenti stranieri; CONDIVISA per quanto attiene alla composizione delle apposite commissioni già nominate da questo Consesso, per lo scorso anno accademico, nella riunione del 02.07.2013, la proposta del Direttore del Dipartimento LELIA di sostituzione del prof. Bruno Brunetti, non più disponibile per l’a.a. 2014/2015, con la dott.ssa Ilenia De Bernardis; TENUTO CONTO di quanto rappresentato nella relazione istruttoria del Settore Studenti Stranieri del Dipartimento per gli Studenti e la Formazione Post-Laurea, DELIBERA di esonerare dall’esame di conoscenza della lingua italiana i candidati in possesso dei titoli analiticamente elencati in narrativa; che le Commissioni per la prova di conoscenza della lingua italiana per studenti stranieri, per l’a.a. 2014/2015, siano composte come in narrativa, con la sostituzione del prof. Bruno Brunetti con la dott.ssa Ilenia De Bernardis; di fissare per le ore 9,00 del 02 settembre 2014 l’inizio delle prove di esame, che si terranno presso la ex Sala Stìfano, piano terra, Palazzo Ateneo, per i corsi di studio umanistici e presso l’aula II, piano terra, del Palazzo delle Aule - Campus, per i corsi di studio scientifici. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 91 S.A. 01.07.2014 Il Rettore informa che l'oggetto relativo all'argomento posto con il n. 10) all'ordine del giorno dell'odierna riunione, deve intendersi modificato come segue: PROPOSTA DEL DIPARTIMENTO INTERATENEO DI FISICA “MICHELANGELO MERLIN” DI CONFERIMENTO ATTESTATO DI BENEMERENZA ALLA MEMORIA DEL SIG. ANGELO MASTROGIACOMO, SCOMPARSO PREMATURAMENTE 92 S.A. 01.07.2014/p.10 V. STUDENTI E LAUREATI PROPOSTA DEL DIPARTIMENTO INTERATENEO DI FISICA “MICHELANGELO MERLIN” DI CONFERIMENTO ATTESTATO DI BENEMERENZA ALLA MEMORIA DEL SIG. ANGELO MASTROGIACOMO, SCOMPARSO PREMATURAMENTE Il Rettore informa in merito alla delibera del Consiglio Interclasse di Fisica, assunta nella riunione del 27.05.2014, concernente la richiesta “di attivare la procedura per il riconoscimento di un attestato di benemerenza alla carriera in favore del sig. Angelo Mastrogiacomo, prematuramente scomparso, che aveva completato il percorso di studi universitari in Fisica (laurea quadriennale ante DM 509) senza, purtroppo aver sostenuto la prova finale di laurea”, evidenziando, ad ulteriore sostegno della richiesta de qua, il valido contributo dallo stesso fornito alla gestione informatica delle attività del corso di laurea in Fisica nei lunghi anni trascorsi nel Dipartimento Interateneo di Fisica, in qualità di tecnico-informatico. Egli, quindi, nel far presente che il Consiglio del suddetto Dipartimento, nella riunione del 29.05.2014, visto il proficuo percorso di studi svolto dal sig. Mastrogiacomo, ha espresso parere favorevole in ordine all’attribuzione di un attestato di benemerenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro alla sua memoria, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota Prot. n. 1443 del 10.06.2014, a firma del Direttore del Dipartimento Interateneo di Fisica “Michelangelo Merlin”, prof. Salvatore V. Nuzzo, di trasmissione dell’estratto dal verbale del Consiglio dello stesso Dipartimento, relativo alla riunione del 29.05.2014, in ordine alla proposta di conferimento di un attestato di benemerenza alla memoria del sig. Angelo Mastrogiacomo, scomparso prematuramente; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio Interclasse di Fisica, relativo alla seduta del 27.05.2014; TENUTO CONTO della carriera universitaria del sig. Mastrogiacomo, che aveva completato il percorso di studi senza aver potuto sostenere la prova finale di laurea, oltre che del valido contributo dallo stesso fornito alla gestione informatica delle attività del corso di laurea in 93 S.A. 01.07.2014/p.10 Fisica nei lunghi anni trascorsi nel predetto Dipartimento in qualità di tecnico-informatico, DELIBERA di consegnare alla famiglia Mastrogiacomo un attestato di benemerenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro alla memoria del sig. Angelo Mastrogiacomo, scomparso prematuramente. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 94 S.A. 01.07.2014/p.11 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO PROPOSTA DI DISATTIVAZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE “PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE DI BIOTECNOLOGIE NEL TRATTAMENTO DELLO SCOMPENSO CARDIACO AVANZATO” Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Questa Università ha sottoscritto, in data 19.02.2007, la Convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca “Per la Ricerca e la Sperimentazione di Biotecnologie nel Trattamento dello Scompenso Cardiaco” con l’Università degli Studi di Camerino, la cui sede amministrativa è presso questo Ateneo (Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi). Con nota del 10.06.2014, assunta al prot. gen. n. 43831 del 17.06.2014, il prof. Carlo Franchini, decano del Centro di che trattasi, ha comunicato che: “…attraverso uno scambio di informazioni è stata verificata l’assenza di interesse alla prosecuzione delle attività del centro”; “in data 20 maggio è stata inviata, in ogni caso, a tutti gli afferenti al centro (n. 13 docenti e ricercatori dell’Università di Bari), una mail per esprimere una precisa posizione sul possibile rinnovo del centro. A tale mail non è arrivata alcuna risposta, né alcuna diversa espressione di voler continuare a mantenere in vita il centro”; “…in considerazione della necessità di porre ordine alle Convenzioni e partecipazioni del nostro Ateneo, valutata la assenza di interessi da parte degli afferenti, si esprime precisa convinzione che è necessario procedere alla disattivazione del centro di cui all’oggetto”. Stante ciò, si sottopone, a questo Consesso, la proposta di disattivazione del Centro di che trattasi per il parere di competenza.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO l’art. 55 dello Statuto di Ateneo; VISTO l’atto convenzionale del Centro Interuniversitario di Ricerca “Per la Ricerca e la Sperimentazione di Biotecnologie nel Trattamento dello Scompenso Cardiaco”, sottoscritto da questa Università, in data 19.02.2007; VISTA la nota, assunta al prot. gen. n. 43831, in data 17.06.2014, da parte del Decano del Centro de quo, prof. C. Franchini, DELIBERA 95 S.A. 01.07.2014/p.11 di esprimere parere favorevole alla disattivazione del Centro Interuniversitario di Ricerca “Per la Ricerca e la Sperimentazione di Biotecnologie nel Trattamento dello Scompenso Cardiaco”. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 96 S.A. 01.07.2014/p.12 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO CENTRO INTERUNIVERSITARIO “L’ALTRO DIRITTO. CENTRO DI RICERCA INTERUNIVERSITARIO SU CARCERE, DEVIANZA, MARGINALITÀ E GOVERNO DELLE MIGRAZIONI” (ADIR): VALUTAZIONE ADESIONI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Questo Consesso, nella seduta del 14.05.2014, ha espresso “parere favorevole in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni (ADIR), …invitando l’Ufficio ad aprire la fase delle adesioni e riservandosi di valutare la congruità delle stesse con lo scopo del Centro”. Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 26.05.2014, ha approvato l’adesione al Centro in parola e che “…eventuali oneri finanziari connessi all’adesione gravino sui fondi del Dipartimento di Giurisprudenza di questa Università che ha proposto l’adesione”. L’Ufficio riporta, pertanto, di seguito l’elenco delle adesioni pervenute, la cui fase di presentazione è scaduta il giorno 13 giugno c.a.: n. 3 docenti di I fascia: prof.ssa Silvana Calaprice, appartenente al SSD M-PED/01 e afferente al Dipartimento di “Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione”; prof. Giovanni Cellamare, appartenente al SSD IUS/13 e afferente al Dipartimento di “Scienze Politiche”; prof. Luigi Pannarale, appartenente al SSD IUS/20 e afferente al Dipartimento di “Giurisprudenza”; n. 1 docente di II fascia: prof.ssa Michela Camilla Pellicani, appartenente al SSD SECS-S/04 e afferente al Dipartimento di “Scienze Politiche”; n. 3 ricercatori: dott. Giuseppe Campesi, appartenente al SSD IUS/20 e afferente al Dipartimento di “Scienze Politiche”; dott.ssa Angela Muschitiello, appartenente al SSD M-PED/01 e afferente al Dipartimento di “Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione”; dott. Ivan Pupolizio, appartenente al SSD IUS/20 e afferente al Dipartimento di “Giurisprudenza”. Considerata la suddetta documentazione, si sottopone, a questo Consesso, la valutazione delle adesioni, per la relativa approvazione.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO l’art. 55 dello Statuto di Ateneo; 97 S.A. 01.07.2014/p.12 VISTE la propria delibera del 14.05.2014 e quella del Consiglio di Amministrazione del 26.05.2014, in ordine all’adesione di questa Università al costituendo Centro interuniversitario di Ricerca “L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni (ADIR)”; VISTE le adesioni al Centro de quo, presentate dai professori e ricercatori riportati in narrativa, DELIBERA di approvare le adesioni al costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca “L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni (ADIR)” dei professori e dei ricercatori riportati in narrativa. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 98 S.A. 01.07.2014/p.13 XI. OGGETTI DIVERSI RATIFICA DECRETO RETTORALE N. 1922 DEL 30.05.2014 (ACCORDO DI PARTENARIATO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE – AVIS) Il Rettore sottopone alla ratifica del Senato Accademico il seguente Decreto Rettorale: DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE RELAZIONI ESTERNE – AREA CONVENZIONI PER LA DIDATTICA – SETTORE II: D.R. n. 1922 del 30.05.2014 Approvazione dello schema dell’accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Associazione Volontari Italiani del Sangue Avis Nazionale, nonché autorizzazione alla stipula, finalizzato alla promozione della donazione del sangue e al sostegno dei bisogni di salute dei cittadini Il Senato Accademico, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale. 99 S.A. 01.07.2014/p.14 VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO PARERE CONTO CONSUNTIVO UNICO DI ATENEO 2013 Entrano, alle ore 13,35, il dott. Sandro Spataro, Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie ed il dott. Riccardo Leonetti, in servizio presso il medesimo Dipartimento. Il Rettore informa che il Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie ha predisposto i sotto indicati elaborati, già posti a disposizione dei presenti ed allegati rispettivamente con i nn. 4A-4B-4C e 4D al presente verbale, relativi al Conto Consuntivo Unico di Ateneo per l’esercizio finanziario 2013: Volume I Rendiconto finanziario- parte entrate e spese, Situazione patrimoniale, Conto economico e Situazione amministrativa Volume II Rendiconto finanziario - gestione dei Residui attivi e passivi; Volume III Rendiconto finanziario gestione Cassa – Entrate e Spese; Volume IV Situazione dei residui nonché apposita “Relazione tecnico illustrativa Conto consuntivo Unico di Ateneo 2013”, già trasmessa ai componenti del Senato Accademico e che costituisce l’allegato n. 4E al presente verbale. Egli, quindi, illustra i profili di maggiore rilievo del predetto Conto consuntivo, che riflette l’adozione del Bilancio Unico di Ateneo, dando contezza delle virtuose politiche di razionalizzazione della spesa intraprese da questa Università, che hanno prodotto la riduzione, rispetto alle attese, del disavanzo di amministrazione relativamente alla gestione finanziaria dell’esercizio 2013 e la riduzione del disavanzo rispetto al risultato registrato nell'anno 2012 in una misura pari ad Euro 15.067.277,46 (da Euro 32.339.683,08 del 2012 ad Euro 17.272.405,62 del 2013), nonostante le pesanti decurtazioni delle quote FFO e la sterilizzazione delle vendite immobiliari. Egli, quindi, nel rappresentare che il Collegio dei Revisori dei Conti, nella riunione del 25.06.2014, ha espresso parere favorevole all’approvazione del Conto consuntivo de quo, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale il sig. Poliseno chiede chiarimenti in merito alla destinazione dei 120 milioni di Euro, che risultano decurtati dal fondo comune di Ateneo, nonché circa la possibilità di reinserire nel fondo dell’anno successivo quanto residuato dall’anno precedente, svolgendo, infine, talune 100 S.A. 01.07.2014/p.14 considerazioni a proposito del conto terzi, attestato su valori mediocri rispetto agli altri Atenei, problematica sulla quale si esprime anche il prof. Battaglia, con particolare riferimento al consistente patrimonio derivante dalle sperimentazioni cliniche, attualmente nel dominio dell’Azienda; il Rettore informa, a tal ultimo proposito, in merito alla costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc per l’approfondimento, d’intesa con l’Azienda, della problematica de qua; il prof. Di Rienzo, nel sottolineare come il conto consuntivo costituisca la fotografia dell’andamento dell’amministrazione, rappresentando i vantaggi del redigerlo in termini aggregati, chiede chiarimenti in merito ai dati, emergenti dalla relazione tecnico illustrativa, concernenti l’incidenza, nella misura del 93,54 % del totale delle spese per il personale dell’anno 2013 sul finanziamento ordinario statale; il prof. Stefanì, nell’esprimere compiacimento rispetto ai risultati, migliorativi rispetto alle attese, della politica di spesa intrapresa dall’Amministrazione, ritiene, tuttavia, che il quadro di bilancio non sia ancora rassicurante ed i “numeri” non indicativi di un effettivo rilancio, rendendosi necessaria la valutazione di ulteriori scelte e strategie nella prospettiva dell’adottando piano di rientro. Il dott. Spataro fornisce i chiarimenti richiesti, certificando, in risposta al sig. Poliseno, che sul fondo comune di Ateneo non si è operata alcuna variazione decrementativa, quanto un’operazione di storno, resasi necessaria a seguito dell’adozione del Bilancio unico, mentre fa presente che sui dati citati dal prof. Di Rienzo, in trend leggermente positivo, da una prima stima, rispetto agli anni precedenti, incide sensibilmente l’esorbitante riduzione del FFO, ricordando, al contempo, che il D lgs. n. 49/2012 ha individuato nuovi indicatori e limiti di riferimento alle “spese del personale” ed alle “spese per indebitamento” e, per quanto attiene, in particolare, le spese del personale, la quantificazione relativamente all’anno 2013 conseguirà alla chiusura della procedura PROPER ancora in corso. Al termine il Rettore, nel ringraziare il dott. Spataro che, quindi, unitamente al dott. Leonetti, esce dalla sala di riunione, invita il Senato Accademico a deliberare in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO l’art. 27, comma 2, lett. d) dello Statuto di Ateneo; VISTI gli elaborati relativi al Conto consuntivo Unico di Ateneo per l’esercizio finanziario 2013, predisposti dal Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, allegati al presente verbale con i nn. 4A, 4B, 4C, 4D e 4E; 101 S.A. 01.07.2014/p.14 VISTA la relazione tecnica illustrativa accompagnatoria al Conto consuntivo Unico di Ateneo 2013; VISTO il parere favorevole all’approvazione del Conto consuntivo Unico di Ateneo, per l’esercizio finanziario 2013, espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti, di cui al verbale relativo alla riunione del 25.06.2014; UDITE l’illustrazione del Rettore, nonché le precisazioni fornite dal Dirigente del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie, dott. Sandro Spataro; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito, DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine al Conto consuntivo Unico di Ateneo relativo all’esercizio finanziario 2013. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 102 S.A. 01.07.2014/fine Il Rettore, esaurita la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, dichiara sciolta la seduta alle ore 14,00, preannunciando che il giorno 22 luglio p.v. si terrà una riunione straordinaria di questo Consesso, per l’esame, tra l’altro, del piano di rientro 2014/2016. IL SEGRETARIO (avv. Gaetano PRUDENTE) IL PRESIDENTE (prof. Antonio Felice URICCHIO) 103
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