www.gazzetta.it venerdì 10 ottobre 2014 1,40 € ITALIA REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA VIA CAMPANIA 59/C - TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO anno 118 - Numero numero 239 BASKET QUALIFICAZIONI EURO 2016 SPAGNA K.O. CON LA SLOVACCHIA, SVEZIA-RUSSIA 1-1 l'Editoriale Nuova Serie A Si è giocato in Gazzetta il 1° anticipo Italia, non fare brutti scherzi C’è solo un risultato (e largo) Stasera a Palermo contro l’Azerbaigian, numero 95 al mondo Missione Conte: «Riacceso l’entusiasmo, dobbiamo continuare» ELEFANTE, GRAZIANO, LICARI, VERNAZZA, VITALE PAG 4-5-6 3 Alex Schwazer, 29 anni IL DOPING È L’EBOLA DELLO SPORT MA IL VACCINO ESISTE... DI ANDREA MONTI Il doping è l’ebola dello sport. Eppure da un po’ di giorni non se ne parla più. Non durerà a lungo, credo. Ma siamo in autunno e c’è rischio che calino le prime nebbie, quindi conviene tenere accesi i riflettori... Riassumo: la guerra alle pratiche illecite è una faccenda complicata e semplicissima allo stesso tempo. I lettori del triste noir su Alex Schwazer conoscono bene il gioco. Le guardie rincorrono il ladro che sta avanti almeno un passo. Obiettivo dell’inseguimento è ridurre il suo vantaggio e acchiapparlo di sorpresa prima che falsifichi il risultato di una competizione spargendo un contagio che uccide la credibilità dello spettacolo agonistico e tutto quanto ci gira intorno, business compreso. L’ARTICOLO A PAGINA 21 MOSSA UFFICIALE DELLA FIGC Moviola in campo Tavecchio scrive alla Fifa: «Serie A pronta dal 2015-16» 3 Ciro Immobile, 24 anni GETTY IMAGES SORPRES GLI ITALIANI RENDONO DI PIÙ LA NOSTRA INCHIESTA Abbiamo messo a rapporto le medie-voto di questo avvio di campionato e gli stipendi: per scoprire che gli stranieri «producono» meno. In testa alla speciale classifica c’è il sampdoriano Romagnoli, seguito da Perin. E tra i tecnici? Un punto di Mazzarri costa tre volte più di uno di Allegri CENITI A PAGINA 7 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI w 9 771120 506000 41 0 1 0> Sorpresa per Mazzarri. Ha incontrato singolarmente i giocatori e ha scoperto che in rosa ci sono anche Krhin e Campagnaro. A Allenatori e capitani delle 16 squadre insieme in vista del torneo: domani il via col nostro speciale di 8 pagine BIANCHIN, LAUDISA ALLE PAGINE 2-3 INTER STIRAMENTO SI FERMA OSVALDO: AL FUORI UN MESE E THOHIR RILANCIA PER LO STADIO PUGLIESE, TAIDELLI A PAGINA 15 3 Alessio Romagnoli, 19 anni, gioca nella Samp, ma è di proprietà della Roma LAPRESSE 3 Alessandro Gentile, 21 anni CHIABOTTI, DI SCHIAVI PAG. 28-29, COMMENTO DI ZAPELLONI PAG. 21 SU SPORTWEEK OLIMPIA PROGETTI DA EXPO PALLAVOLO Azzurre già in semifinale Oggi la Russia per il 1° posto Al Mondiale gli Usa battono 3-1 le ragazze di Marichev, che stasera ci sfidano per definire il girone ROMAG N IL NUO OLI FENOMEVO NO MEDIA V OT INGA O 6,83 400MIL GGIO: A EURO MILAN LO SPAGNOLO DOPO LA SOSTA DIEGO LOPEZ E’ OKAY ABBIATI SARA’ IL VICE PASOTTO A PAGINA 14 3 Eleonora Lo Bianco, 34 anni BENEDETTI, PASINI, SALVINI E COMMENTO DI ANZANELLO PAG 26-27 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 PRIMO PIANO italiani IMPIEGATI IN A D L’ITALIA VALE PIÙ DEL RESTO DEL MONDO Numero di italiani in campo nelle prime 6 giornate degli ultimi 10 anni (fonte: Camp). 2005/06 279 2006/07 278 IL TREND LA TENDENZA DURA DAL 2010 E CONTINUA: ANCHE NEL 2014-15 GLI ITALIANI HANNO VOTI MIGLIORI 2007/08 263 Rapporto media voto/stipendio dei calciatori italiani 8 Rapporto media voto/stipendio dei calciatori stranieri 7,56 6,94 2008/09 248 6,70 7 6 5,16 5,37 6,99 6,26 6,33 2012-13 2013-14 2009/10 2013/14 193 2014/15 186 Il divario Nelle prime 6 giornate appena disputate la tendenza viene confermata. Tanto per rimanere solo alla media voto della rosea, gli italiani totalizzano un 5,95, mentre il resto del mondo si ferma a quota 5,92. Capita, allora, che le prestazioni dei giovani azzurri Perin e Romagnoli facciano ombra a quelle di professionisti affermati come Tevez e Keita. E a maggior ragione nella hit dei rimandati spiccano nomi eccellenti come quello di Gomez, mentre Higuain e Klose sono nei paraggi. Prendetelo come un gioco, ma sino a un certo punto. La ricerca esplorativa nasce in Francia, nell’Uni- Voti alti, poco costo Affare Romagnoli, è meglio di Tevez Il peggiore? Gomez Uno studio universitario confronta voti e stipendi di A Da 4 anni gli «azzurri» più convenienti degli stranieri Il doriano e Perin i migliori nel rapporto qualità-prezzo Higuan e Klose non ripagano l’investimento Meglio Manolas, pagato il giusto versità Cattolica di Lille. Lì, all’Ieseg School of Management, operano gli esperti di studi su prestazioni e salari in ambiti professionali Antonio Giangreco, William Legeais e Johan Maes, che insegnano al dipartimento sulla gestione delle risorse umane. Questa equipe analizza il rendimento in ogni ambito di lavoro e per metodo pesa sempre le performance partendo dai Reserved . 2012/13 208 Più rendi, più guadagni. In Serie A gli stranieri lo sanno bene, gli italiani un po’ meno. È il risultato di un’indagine che mette in relazione i voti della Gazzetta con lo stipendio di ciascun calciatore. Il dato complessivo è addirittura sorprendente per lo scorso campionato: il rendimento ponderato dei calciatori nostrani ha meritato il coefficiente di 6,99, mentre i colleghi esteri si sono fermati a quota 6,33. Una fotografia che anche nelle tre stagioni precedenti aveva visto prevalere i rappresentanti del made in Italy, con distacchi perfino più netti per l resto del mondo. All Rights 2011/12 210 CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO D’ARCO MARVEL. 213 2011-12 FOX. TM &© 2010/11 2010-11 DATI IESEG SCHOOL OF MANAGEMENT DI LILLE © 2014 234 Gli 11 promossi i migliori per media voto con il relativo rapporto qualità/prezzo Romagnoli (Samp) 6,83 media voto 17,08 rapporto voti/stipendio Manolas (Roma) Perin (Genoa) 6,75 media voto 9,64 rapporto voti/stipendio 6,5 media voto 4,33 rapporto voti/stipendio Silvestre (Samp) 6,6 media voto 7,33 rapporto voti/stipendio VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 IL COSTO DI UN PUNTO Abbiamo diviso lo stipendio degli allenatori in un trimestre (1 luglio – 30 settembre) per i punti fatti in queste prime 6 giornate. Il risultato è la somma che i club versano per ogni punto portato in classifica (dati in euro) Marchisio (Juventus) 6,67 media voto 1,91 rapporto voti/stipendio Keita (Roma) Gervinho (Roma) 6,75 media voto 5,63 rapporto voti/stipendio 6,7 media voto 2,31 rapporto voti/stipendio Sarri (Empoli) 12.500 Tevez (Juventus) 7,3 media voto 1,62 rapporto voti/stipendio Mati Fernandez (Fiorentina) 6,83 media voto 6,83 rapporto voti/stipendio Mandorlini (Verona) 14.773 Quagliarella (Torino) 6,58 media voto 8,77 rapporto voti/stipendio Nainggolan (Roma) 6,67 media voto 3,71 rapporto voti/stipendio Feddal (Palermo) 5 - 20 Padelli (Torino) 5,5 - 15,71 15.385 3 gli allenatori CHI CONVIENE IN PANCHINA L’esoso Mazzarri: 100mila a punto E Sarri ha il prezzo di un’utilitaria L’allenatore dell’Inter prende 3,3 milioni l’anno e ha fatto 8 punti. Allegri a 33mila: meglio di Garcia e Inzaghi. Bravi anche Mandorlini e Stramaccioni Pioli (Lazio) e Bisoli (Cesena) Gli 11 rimandati I peggiori per media voto con il relativo rapporto qualità/prezzo Stramaccioni (Udinese) LA GAZZETTA DELLO SPORT Lucarelli (Parma) Iago (Genoa) Belfodil (Parma) 5,33 - 10,66 5,08 - 7,26 Joao Pedro (Cagliari) 5,25 - 17,50 5,17 - 1,22 Lodi (Parma) 5 - 11,11 S Alessio Romagnoli 19 anni (a sinistra), in prestito alla Sampdoria dalla Roma Mario Gomez 29 anni (in basso), alla sua seconda stagione con la maglia della Fiorentina Mihajlovic (Samp) 21.429 Gomez (Fiorentina) 5 - 14,29 Pisano (Cagliari) 16.667 5,3 - 11,78 Giorgi (Cesena) Larrondo (Torino) 5 - 8,33 Gasperini (Genoa) e Corini (Chievo) 25.000 5,33 - 21,32 salari. Con questi criteri le nostre star diventano oggetto di uno studio che li avvicina al mondo reale. Il calcio ha sempre trascurato questi aspetti, ma in tempo di crisi certe abitudini cambiano. Da sempre paghiamo bene i professionisti che arrivano da lontano. Per anni «il campionato più bello del mondo» ha staccato super assegni per le proprie vedette. Finché ci siamo potuti permettere Ibrahimovic, Kakà ed Eto’o con stipendi da 12 milioni netti all’anno nessuno faceva caso alle disparità con i nostri atleti di punta. I sacrifici Ma questi sono gli anni della spending review, con annessi e connessi. Prendendo in esame gli ultimi tornei, a partire dalla stagione 2010-11, si può ben capire come la situazione stia migliorando, anche se lentamente. L’annus horribilis è il 2011-12, quando il gap vedeva i nostri a quota 7,56 contro il 5,37 dei compagni arrivati da oltre confine. Probabilmente le prestazioni della legione straniera sono migliorate, di sicuro è calato il dato medio degli emolumenti. È difficile credere in una significativa inversione di tendenza a favore degli italiani. Almeno in tempi brevi. E comunque non sarebbe positivo un sensibile decremento dell’importazione di talenti. Per progettare una risalita del nostro calcio è indispensabile aprirsi a un mercato sempre più globalizzato. In parallelo, però, è indispensabile moltiplicare gli sforzi per valorizzare le potenzialità interne. È fatale che un giovane cresciuto nel vivaio trovi meno riscontri economici di chi arriva da fuori: è una logica comune a tutto il mondo del lavoro. Ma non è un caso che l’ultimo check-up premi dei giovani appena emersi alla ribalta. L’ascesa di Perin, Romagnoli e Rugani è l’emblema di un’onda verde da tenere in debita considerazione. Presto lieviteranno i loro ingaggi, ma la considerazione vale per linee generali. Gli innesti Non a caso nella formazione-top figurano un po’ di giocatori che hanno cambiato maglia. Tra questi spicca Manolas nella Roma. Ha subito fatto dimenticare Benatia ed è costato proprio quanto il suo predecessore. Insomma, Sabatini lo ha pagato il giusto, riconoscendogli un stipendio da 1,5 milioni: nella media per un difensore già formato, con esperienza internazionale. Insomma, pescare altrove ha un senso se non si esagera con le spese. È diversa la storia di Quagliarella e Silvestre, che hanno appena lasciato Juve e Inter con sostanziose buonuscite. Così ora hanno una busta paga meno pesante, a carico di Torino e Samp, e il loro rendimento appare ancor più virtuoso. Questa è la strada. © RIPRODUZIONE RISERVATA Zeman (Cagliari) 31.250 Allegri (Juve) 33.333 Inzaghi (Milan) 34.091 Montella (Fiorentina) 38.889 Ventura (Torino) 40.000 Garcia (Roma) 46.667 Colantuono (Atalanta) 56.250 Donadoni (Parma), Iachini (Palermo) e Di Francesco (Sassuolo) 58.333 Benitez (Napoli) 87.500 Mazzarri (Inter) 103.125 LUCA BIANCHIN @lucabianchin7 Empoli è il paradiso della deflazione, l’unica città in cui un punto costa come una Punto. Sarri, che in città è allenatore, simbolo, quasi uomo immagine, guadagna 300mila euro netti all’anno, cioè 75mila per questi primi tre mesi di stagione. Da luglio a oggi, il suo Empoli ha fatto 6 punti, non pochi. Divisione con la calcolatrice: 75mila diviso 6 uguale 12.500 euro, più o meno quanto un’utilitaria, più dei soldi che guadagnava in un trimestre in banca. Il calcolo da ragioniere è quasi un gioco, serve a calmare l’astinenza da Serie A, però è significativo. I dati qui a fianco spiegano tutto: il punto è un bene volatile, cioè ha un andamento instabile, cambia di prezzo nello spazio di pochi chilometri. Lo stesso calcolo fatto con Mazzarri porta a un risultato completamente diverso. L’Inter è a 8 in classifica e Mazzarri prende 3,3 milioni a stagione: significa che Thohir finora gli ha versato oltre 103mila euro a punto. Rottamate la Punto, quello è il prezzo di una supercar. Le grandi Sarri è il migliore della A, Mazzarri il peggiore e questo si è capito. In mezzo c’è tutto un campionato, con gli allenatori delle grandi sotto osservazione. Benitez è il più pagato - 3,5 milioni - e nella classifica dei tecnici più convenienti è penultimo davanti a Mazzarri: De Laurentiis finora gli gira 87.500 euro a punto, mica pochi. Allegri invece fa un figurone: 2,4 milioni a stagione per 15 punti, cioè 33mila euro per un pareggio. Meglio lui di Garcia, che guadagna 2,8 milioni all’anno, e anche di Inzaghi, che si accontenta di un milione e mezzo. La Juve è contenta e fa due conti: in una proiezione, un campionato da 100 punti porterebbe a uno stipendio di 3,3 milioni. Possibile che Allegri, nel caso, chieda l’aumento per arrivare vicino a cifre simili. Medie e piccole Tra le squadre di metà classifica, Ferrero fa ancora la figura del genio. Se fosse un film, sarebbe «The Blair Witch Project», che costò quasi nulla e sbancò nei cinema. Mihajlovic prende 1,2 milioni, nemmeno pochi, ma il prezzo per punto è più che accettabile: 21.400 euro circa. Vuol dire che il derby è costato 64.000 euro, che i tifosi della Samp sarebbero pronti a raccogliere con colletta anche per il ritorno. Sempre lì, nel gruppetto delle soddisfatte, il Donadoni, Iachini e Di Francesco gemelli in banca e in classifica: costano caro Verona. Mandorlini ha il miglior differenziale tra posizione in classifica e nella graduatoria dei più pagati. È solo quindicesimo per stipendio ma quinto per punti fatti: bravo. Decisamente peggio il terzetto Donadoni-Iachini-Di Francesco, travolti da un insolito destino: prendono lo stesso assegno 700mila euro all’anno, incassabili anche se Zamparini si stufa prima di Natale - e hanno la stessa classifica. Parma, Palermo e Sassuolo sono ultime a 3, quindi loro guadagnano 58.333 euro a punto. A metà tra la Punto e la supercar, con quei soldi si compra un ottimo modello di un mezzo di trasporto umile, quasi popolare, perfetto per chi deve lavorare quotidianamente, sudare sul campo, guadagnare centimetro per centimetro ogni punto-salvezza. Un trattore. © RIPRODUZIONE RISERVATA S Walter Mazzarri 53 anni (a sinistra), tecnico dell’Inter Max Allegri 41 anni (a destra), allenatore della Juventus Maurizio Sarri 55 anni, (sotto), alla guida dell’Empoli 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 QUALIFICAZIONI EURO 2016 OGGI ITALIA-AZERBAIGIAN Italia, ora prendit 2 4 I NUMERI I precedenti dell’Italia contro l’Azerbaigian, nel biennio 2002-2003 per le qualificazioni a Euro 2004. Due successi per gli azzurri: 2-0 in trasferta a Baku il 7 settembre 2002 e 4-0 a Reggio Calabria l’11 ottobre 2003 17 Gli anni passati da quando un c.t. azzurro ha vinto le prime tre gare. Si tratta di Cesare Maldini con il 2-0 sull’Irlanda del Nord il 22 gennaio 1997, l’1-0 sull’Inghilterra in trasferta il 12 febbraio 1997 e il 3-0 sulla Moldavia il 29 marzo 1997. Per Conte due successi su due 143 Le presenze di Buffon con l’Italia: è al 6° posto tra i giocatori delle nazionali europee. Lo precedono Astafjevs (Lettonia, 167 gare); Casillas (Spagna) e Reim (Estonia, 157); Matthaus (Germania, 150) e Svensson (Svezia, 148) 2 I convocati in attesa dell’esordio: Perin è alla terza chiamata con Conte e Pellè al debutto. L’unico azzurro che finora ha debuttato con Conte è stato Simone Zaza, 2 presenze e una rete (in Norvegia-Italia 0-2) Ranking basso, fatica alta? Azzurri, sfatate la tendenza COSÌ IN CAMPO A PALERMO, ORE 20.45 STADIO Renzo Barbera, spettatori 36.000 PIRLO METEO Sereno, temperatura 25° AZERBAIGIAN 4-2-3-1 AGAYEV ITALIA 3-5-2 L'Italia ritorna nelle mani, anzi nei piedi, di Pirlo che con la sua classe dovrà creare la superiorità a centrocampo e lanciare Zaza e Immobile verso il gol 3 CHIELLINI 13 NAZAROV 8 MARCHISIO 19 BONUCCI 1 B BUFFON 13 RANOCCHIA 2 QARAYEV 11 IMMOBILE 21 PIRLO 14 SADYGOV 1 10 11 DADASHOV ALIYEV 15 FLORENZI Zaza ha segnato contro la Norvegia, Immobile è sempre temibile: probabilmente avrà molto lavoro da fare per difendere la sua porta 4 YUNUSZADE 23 PASQUAL 7 ZAZA V K. AGAYEV 19 16 AMIRGULIYEV HUSEYNOV 7 ABDULLAYEV 20 DARMIAN 20 BUDAK ts ALLENATORE Vogts A ALLENATORE Conte PANCHINA: 12 Sirigu, Sirigu 16 Perin, 4 Ogbonna, 2 De Sciglio, 6 Candreva, 9 Verratti, 14 Aquilani, 18 Parolo, 5 Poli, 22 Destro, 10 Giovinco, 17 Pellé SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: Florenzi, Astori INDISPONIBILI: Osvaldo, T. Motta, Bonaventura, Barzagli, De Rossi, Giaccherini, Astori, Paletta, Montolivo, G. Rossi PANCHINA: 23 S. Agayev, 12 Balayev, 3 Ramaldonov, ld 6 Guseynov, G 5 Allahverdiyev, 22 Guliyev, 8 Qirtimov, 18 Abatsiyev, 21 Ilter, 17 Nadirov, 15 Ramazanov, 9 Kurbanov SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: Javadov, Abisov, Abdullayev INDISPONIBILI: Shukurov, Javadov, Abisov ARBITRO Göcek (Turchia) GUARDALINEE Eyisoy-Aktas (Turchia) QUARTO UOMO Ok (Turchia) ARBITRI DI PORTA Kalkavan-Ceylan (Turchia) TV Rai 1 INTERNET www.gazzetta.it Il c.t. dell’Italia Antonio Conte, 45 anni, durante l’allenamento di ieri sera al Renzo Barbera ANSA D’ARCO Di recente abbiamo sofferto con team più scarsi, ma contro l’Azerbaigian torna Pirlo e c’è la spinta di Palermo. Vincere? No, bisogna stravincere DAL NOSTRO INVIATO FABIO LICARI PALERMO considerare piccola la Costa Rica – che per poco non arriva in semifinale mondiale –, di sicuro l’Azerbaigian, numero 95 del ranking Fifa, mai oltre il 73° posto, non appartiene all’élite del calcio europeo. Né presenta nel suo curriculum recente risultati speciali, se non un successo con le Filippine. Nella prima giornata ha perso in casa con la Bulgaria (1-2). Insomma, per gli azzurri non esiste che un risultato. E neanche quello forse basta. Buona la prima europea con la Norvegia. E la seconda con l’Azerbaigian? Sono due Paesi che in comune hanno soltanto una cosa: l’essere stati colpiti da improvviso benessere energetico, stravolgendo tutti i parametri della loro ricchezza. Ma il calcio, a tutt’oggi, non ha risentito di partiOrgoglio da grandi Colpa, si fa colari effetti positivi: segno per dire, di Conte che con la Juche i soldi non sono tutto. Norve prima, e il debutto azzurro vegia e Azerbaigian, sempre adesso, ci ha abituati male. Ci calcisticamente parlando, soha abituati a un calcio di persono piuttosto lontane tra loro: nalità e circolazione palla, di addirittura gli azeri, secondo le partite senza sconfitte velocità e attacchi fino al 90’, gli osservatori, praticherebbe- L’Italia nelle qualificazioni europee è ro un gioco più aperto degli reduce da 18 vittorie e 3 pari: ultimo senza sottovalutare alcun rivascandinavi, senza preoccupar- k.o. in Francia-Italia 3-1 del 6/9/2006 le. Vincere con il solito «score» striminzito (com’è stato negli si soltanto di distruggere, e questo malgrado i trascorsi da marcatore a uo- anni recenti con Malta, Estonia, Cipro, Far mo del loro c.t. Berti Vogts. Il che è perfetto per Oer...) lascerebbe un retrogusto un po’ amaro. l’Italia aggressiva e affamata di Conte, no? Così Vogliamo vedere tutti un’Italia che ristabilisca le gerarchie tradizionali e, davanti a un Barbera perfetto da essere rischioso. esaurito come ai bei tempi, restituisca l’orgoVincere non basta... Non sembri un parados- glio da grande con 4 Mondiali vinti. Conte semso, ma contro le piccole, o presunte tali, l’Italia bra l’uomo giusto, come Pirlo il leader giusto non sempre ha dato il meglio di sé. In qualun- per guidare l’assalto (vedi pagina commenti) e que epoca, con qualunque tecnico. Se è difficile allungare in classifica. 21 GRUPPO H Partite giocate Azerbaigian-Bulgaria Croazia-Malta Norvegia-ITALIA Bulgaria-Croazia ITALIA-Azerbaigian Malta-Norvegia Classifica Croazia 1-2 2-0 0-2 Oggi Oggi Oggi Pt G V N P Gf Gs 3 1 1 0 0 2 0 ITALIA 3 1 1 0 0 2 0 Bulgaria 3 1 1 0 0 2 Azerbaigian 0 1 0 0 1 Malta 0 1 0 0 1 0 2 Norvegia 0 1 0 0 1 0 2 1 1 2 LE PROSSIME PARTITE: Croazia-Azerbaigian 13/10/14 Malta-ITALIA 13/10/14 Norvegia-Bulgaria 13/10/14 Azerbaigian-Norvegia 16/10/14 Bulgaria-Malta 16/10/14 ITALIA-Croazia 16/10/14 Azerbaigian-Malta 28/03/15 Croazia-Norvegia 28/03/15 Bulgaria-ITALIA 28/03/15 Croazia-ITALIA 12/06/15 Malta-Bulgaria 12/06/15 Norvegia-Azerbaigian 12/06/15 Azerbaigian-Croazia 03/09/15 Bulgaria-Norvegia 03/09/15 ITALIA-Malta 03/0915 Stacco in classifica Appunto: c’è anche la classifica del gruppo H da tenere a mente. Questo sembra un turno favorevole, al di là di un sistema di qualificazione da rivedere e che promuove direttamente le prime due alla fase finale in Francia, concedendo gli spareggi alla terza. Con Pirlo sarà un’Italia diversa da quella di Oslo, pur nel canonico 3-5-2 di Conte: più imprevedibilità, profondità e superiorità in mezzo, un po’ meno protezione. Difesa sulla carta più forte, con il rientro di Chiellini, e mediana top con il recupero di Marchisio. In attacco, poi, senza caricarli di troppe responsabilità, Zaza e Immobile sono chiamati a riproporre la loro splendida «ignoranza» del gol. Non c’è dubbio che gli azzurri giocheranno anche col telefonino collegato con Sofia dove la Bulgaria riceve la Croazia, sulla carta la rivale più temibile (e avversario diretto a Milano il 16 novembre). Aspettando belle notizie. Quanti infortuni Presentarsi con qualche punto in più quel giorno non sarebbe male. Così come, dopo due ritiri problematici, non sarebbe male ritrovarsi una rosa completa e che non perda i pezzi: da Chiellini a Osvaldo (due volte), passando per i guai di De Rossi e Barzagli, i recuperi estremi di Pirlo, i k.o. di Motta e Bonaventura, le botte di Verratti, non conosciamo ancora l’identità di un’Italia al completo. Ed è soltanto ottobre. Speriamo sia soltanto un caso, altrimenti ci sarà da interrogarsi sui sistemi di preparazione del nostro calcio e sulle estati dedicate alle amichevoli-business. Tutte situazioni più facilmente risolvibili di presunti «blocchi» agli stranieri vietati dalle leggi comunitarie… © RIPRODUZIONE RISERVATA i flop Nuova Zelanda, Lussemburgo & co. Quante figuracce contro le più deboli ITALIA-NUOVA ZELANDA 1-1 Delusione al Mondiale 2010 Pari 1-1 con la Nuova Zelanda in Sud Africa: segna Smelts, poi Iaquinta su rigore. Un duello tra Pazzini e Nelsen ANSA ITALIA-HAITI 2-2 La rimonta haitiana Amichevole Italia-Haiti, giugno 2013. Azzurri avanti 2-0 e poi raggiunti. Ecco il primo gol di Giaccherini GETTY IMAGES ITALIA-LUSSEMBURGO 1-1 Un altro risultato amaro Giugno 2014, amichevole premondiale: segna Marchisio, ma Chenot pareggia. Qui c’è Cassano in azione REUTERS VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 ela con i più piccoli Però Conte non si fida «Le squadre deboli oggi non esistono più» Il c.t.: «Contro la Bulgaria hanno perso all’87’. A settembre abbiamo riacceso la fiammella dell’entusiasmo, ora dobbiamo continuare» ANDREA ELEFANTE @andrelefante PALERMO lia delle partite con Olanda e Norvegia: ho sensazioni positive, sento aria buona, aria di squadra sul pezzo». Dire che c’è aria buona a Palermo in questi giorni è troppo facile. A proposito di Italia spaccata in due dal meteo, qui si respira uno scorcio di fine estate che poi tanto alla fine non è: alla faccia del calendario, stasera si giocherà con 25 gradi e il paradosso è che è subentrata anche una minima preoccupazione di pagare il caldo e lo sbalzo di temperatura. Ma Antonio Conte parla di altro genere di aria buona, di altro caldo. Parla di fiammelle ma anche di fuoco: lo vuole sempre dentro alla sua squadra e dice di averla ritrovata bella accesa come un mesetto fa, quando tutti iniziarono a capire che lui è come un fiammifero da sfregare. «Per questo sono molto sereno, proprio come alla vigi- Diffidare dell’Azerbaigian Un pezzo di credibilità la sua Italia ha cominciato a guadagnarsela con le prime due vittorie, ma il processo di riconquista di consensi - è ancora presto per parlare di amore - è come un puzzle: prima si aggiunge un altro pezzo, prima si può mettere anche il successivo. «A settembre abbiamo riacceso una piccola fiammella di entusiasmo: sta a noi, mettendoci voglia, entusiasmo, gioco, regalare altre emozioni alla gente». E’ l’unico antidoto che Conte conosce contro il rischio di ritrovarsi a catalogare come più pericolose le partite che sulla carta sono le più semplici. Per non sbagliare, al video e tramite relazioni ha studiato l’Azerbaigian come se fosse la Germania. Per non sba- DAL NOSTRO INVIATO « Non serve pensare che passano le prime due: dobbiamo arrivare primi ANTONIO CONTE C.T. ITALIA gliare, alla squadra ha già fatto un bel discorso, che non dev’essere stato molto diverso da quello di ieri sera davanti ai microfoni: «Il calcio è cambiato: le squadre sprovvedute non esistono più e le partite diventano facili in corsa, o magari al 95’. Ecco, spero che domani sera al 95’ si possa dire: è stata una partita facile. Ma occhio: la Bulgaria è una delle candidate al passaggio del turno, giusto? Bene: l’Azerbaigian contro la Bulgaria ha perso all’87’. Ai miei l’ho già detto: antenne dritte e fare la partita dal primo minuto all’ultimo». Chi ha tempo... E’ una prerogativa di quel processo di crescita che è anche un progetto: «Non dobbiamo pensare che passeranno le prime due del girone e magari anche la terza, i calcoli lasciamoli agli altri: noi nel girone dobbiamo arrivare primi, e il prima possibile. C’è tempo per crescere? Io dico sempre: chi ha tempo, non aspetti tempo». Eccolo, il suo progetto: crescere quando l’obiettivo è già raggiunto è molto più facile. E ancora più facile sarà se in campionato giocheranno un po’ di più gli italiani: «L’ho già detto: ben vengano gli stranieri se valgono più dei nostri e alzano il livello del torneo. Ma se vengono acquistati solo per far presa sui tifosi, beh spero che in futuro vengano fatte scelte un po’ più ponderate. E che ci sia un po’ più di spavalderia nel lanciare gli italiani». Se poi qualcuno avesse bisogno di qualche lezione di spavalderia, lui è a disposizione. Tranne che quando, come ieri pomeriggio, sua figlia Vittoria fa invasione di campo per correre ad abbracciarlo: allora si scioglie. © RIPRODUZIONE RISERVATA BARBERA ESAURITO GLI AVVERSARI Esterni incerti Verratti torna con Malta Azerbaigian con assenze importanti PALERMO (a.e.) Stadio Barbera verso il tutto esaurito per stasera: ancora in vendita solo pochi biglietti di tribuna centrale, dunque ci sarà un colpo d’occhio da circa 35.000 spettatori (ieri quasi 2.000 alla rifinitura del pomeriggio). A Conte restano due dubbi di formazione, relativi agli esterni. A destra leggermente favorito Darmian, ma a Coverciano anche ieri mattina su quella fascia è stato provato pure Candreva: potrebbe essere una soluzione per la gara di lunedì a Malta, dove non a caso il c.t. si è detto intenzionato a cambiare i due uomini di fascia. Per stasera sceglierà soprattutto in base all’avversaria. Per il resto, difesa quasi obbligata, interni Florenzi e Marchisio e davanti la coppia «ignorante» ZazaImmobile. Assenti ovviamente gli infortunati di ieri: Osvaldo (stiramento di secondo grado all’adduttore sinistro) e Thiago Motta (tendinopatia inserzionale all’adduttore destro), entrambi out dopo l’ultimo allenamento e già rientrati ai rispettivi club. Conte non chiamerà nessuno per sostituirli. Ci sono chance, invece, di avere disponibile per Malta-Italia di lunedì Verratti, che sta recuperando da una contusione alla caviglia destra: «I miglioramenti sono stati costanti: non ha ancora fatto tutto il lavoro con la squadra, ma siamo ottimisti», ha spiegato ieri il professor Castellacci. PALERMO (f.v.) Assenze importanti nell’Arzerbaigian. Berti Vogts deve rinunciare a Shukurov e Javadov, due pilastri della formazione azera. Il difensore e l’attaccante sono infortunati. Ci sono da valutare, invece, le condizioni di Sadigov, che però il commissario tecnico tedesco potrebbe recuperare all’ultimo minuto per fornire esperienza ad una squadra abbastanza giovane. Il centrale difensivo è anche il capitano dell’Azerbaigian e dell’alto delle 92 presenze con la maglia azera rappresenta un punto di riferimento importante nelle retrovie. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Solito modulo? Non è stato convocato Abisov, per scelta tecnica. Vogts non ha un gran feeling con i giocatori che hanno scelto di andare a giocare in campionati esteri, che, a detta del tecnico, in alcuni Paesi non riescono a tenere una condizione tecnica e fisica doverosa per poter ambire alla nazionale. Il c.t. dovrà, quindi, rimescolare un po’ il mazzo, ma non sembra intenzionato a discostarsi dal 4-2-3-1 con il quale ha messo in difficolta la Bulgaria nonostante la sconfitta. Gli elementi di garanzia sono costituiti da Budak sulla sinistra e Garayev che per l’occasione potrebbe spostarsi dalla difesa al centrocampo. In attacco Dadashov unica punta supportato da Nazarov, Aliyev e Abdullayev. 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 QUALIFICAZIONI EURO 2016 OGGI ITALIA-AZERBAIGIAN d Pirlo sorpassa Zoff HA DETTO S «Costituisce un motivo di grande orgoglio superare per presenze in Nazionale un simbolo come Dino Zoff, che è un’icona del calcio italiano e mondiale» S «Se fosse arrivato un altro c.t. non sarei tornato in Nazionale. Solo Conte poteva convincermi: lui ha la mia disponibilità, totale e incondizionata» e punzecchia Totti «Cambiare registro» Oggi il regista fa 113 presenze azzurre, una in più del portiere. Su Juve-Roma: «Dobbiamo migliorare tutti» DAL NOSTRO INVIATO MIRKO GRAZIANO PALERMO Ha pensato di lasciare, più volte. Ma non ce l’ha fatta, perché la Nazionale è la sua vita. Tempo fa, Andrea Pirlo ha scritto un libro, e lì dava per certo il capolinea azzurro, ma già dopo qualche mese ci aveva ripensato. Proprio alla Gazzetta disse: «Non lascerò mai l’Italia, sono pronto a dare spazio ai giovani, ma se c’è bisogno non mi tiro certo indietro». Arriva Conte, che inizialmente appare freddino nei confronti del Genio bresciano, forse anche per misurare le reali motivazioni del ragazzo. «Non so, devo parlargli, voglio capire cos’ha realmente in testa», disse il tecnico leccese. La svolta a fine agosto. Andrea è infortunato, Conte è a Torino, i due si incontrano nel ristorante gestito dal fratello del commissario tecnico. Più o meno, è andata così: «Mister, sono a sua disposizione. Non chiedo nulla, nessuna garanzia, ma vorrei essere tenuto in considerazione. E la storia Antonio Conte, 45 anni, e Andrea Pirlo, 35, durante l’allenamento della Nazionale ieri sera allo stadio Barbera di Palermo se ha bisogno, vengo anche da infortunato per darle una mano con chi ancora non conosce i suoi metodi...». Parole che fanno centro. Conte rompe gli indugi, e ai suoi collaboratori dice: «Meno male, Pirlo è di nuovo convocabile». Più di Zoff Ore 18.57 di ieri: Conte sposta gli esercizi nella metà campo più vicina alla curva occupata dai tifosi che hanno sfruttato l’entrata libera. Pirlo prende palla, scatta l’applauso, poi un boato, quindi il coro personalizzato. Non c’è niente da fare, nonostante i 35 anni è sempre lui il più amato, il più stimato, di sicuro an- cora il più forte giocatore italiano. Questa sera fa 113 presenze, una in più di Dino Zoff: «Cosa che mi riempie di orgoglio - dice -. Ho esordito in azzurro con l’Azerbaigian, e con gli azeri supererò un’icona del calcio italiano e mondiale». Lì, accanto, Conte garantisce: «Domani gioca Andrea, e non per mancanza di alternative (sorride, ndr), anche perché avrei pure la carta Marchisio. Pirlo è stato importante per me alla Juve, un onore averlo allenato, e ora conto sulla sua esperienza per la mia avventura in Nazionale. L’ho visto con la Roma, mi è piaciuto, l’ho chiamato». Stima reciproca: «Fosse arrivato un altro c.t. non sarei tornato in Nazionale - spiega Pirlo -. Solo Conte poteva convincermi, ha la mia disponibilità, totale e incondizionata. C’è un grandissimo feeling fra di noi, ho voglia ed entusiasmo di sempre. A volte giocherò, altre no: nessun problema, perché con uno come Conte ci sarà da divertirsi, e sono convinto che potremo conquistare qualcosa di importante. Nel 2000 ho perso una finale europea, e allora vincere in Francia fra due anni sarebbe la ciliegina sulla torta. Come ho ritrovato il mister? Più rilassato, ma sempre sul pezzo, un martello insomma». Caro Totti... «Ferito da Totti? Non può essere tutta una polemica legata agli episodi - dice poi alla Rai -. Dobbiamo migliorarci tutti, e dopo Juve-Roma bisogna cambiare registro”. Consiglio finale, da saggio, ai club della serie A: «Stranieri sì, ma solo i migliori. Prima al Milan e poi alla Juve, io ho sempre vinto in squadre con una forte base di italiani. E non è un caso». Si fa male Lovren titolare croato Al suo posto Vida Guaio per la Croazia: Dejan Lovren, del Liverpool, si è infortunato ai muscoli addominali, non giocherà né oggi a Sofia né con gli azeri poi. Lo sostituirà Vida Dinamo Kiev. BULGARIA (4-2-3-1): Stojanov; J. Minev, Bodurov, A. Aleksandrov, V. Minev; Diakov, G. Milanov: M. Aleksandrov, I. Popov, Iliev; Micanski. All. Penev CROAZIA (4-3-2-1): Subasic; Srna, Corluka, Vida, Pranjic; Modric, Brozovic, Rakitic; Olic, Perisic; Mandzukic. All. Kovac ARBITRO Lahoz (Spagna) MALTA-NORVEGIA Ghedin gioca a 3 Odegaard (15 anni) va in panchina L’italiano Pietro Ghedin, c.t. di Malta, senza Borg e Caruana, a La Valletta può trovarsi di fronte il 15enne norvegese Odegaard: se gioca, stabilisce il record di precocità. MALTA (3-5-2) Hogg; Agius, Camilleri, Z. Muscat; Bezzina, R. Muscat, P. Fenech, R. Fenech, Failla; Schembri, Mifsud. All. Ghedin. NORVEGIA (4-4-2) Nyland; Elabdellaoui, Nordtveit, Forren, Flo; Skjelbred, Johansen, Tettey, Daehli; Elyounoussi, King. All. Hogmo. ARBITRO Gautier (Fra). © RIPRODUZIONE RISERVATA Oriali, quella lattina di Borussia-Inter 7-1 e la nuova sfida a Vogts: «Te la ricordi?» SEBASTIANO VERNAZZA @GazzaVernazza PARLA IL TEDESCO «Nel 4-3 del ‘70 noi danneggiati dall’arbitro» Il filo rosso di una lattina di Coca Cola: tra le pieghe di Italia-Azerbaigian è nascosta una storia immortale. Lele Oriali, ora team manager dell’Italia, e il tedesco Berti Vogts, oggi c.t. dell’Azerbaigian, furono avversari in Borussia Mönchengladbach-Inter 7-1, la famosa partita della lattina sulla testa di Roberto Boninsegna, gara giocata nell’allora Germania Ovest il 20 ottobre 1971 e valevole per gli ottavi di Coppa dei Campioni. «Qualche giorno fa ho incontrato Vogts a San Siro per Inter-Qarabag di Europa League – racconta Oriali –. Era lì per vedere alcuni suoi giocatori nazionali dell’Azerbaigian. Gli ho chiesto del 7-1: “Do you remember, Berti?”. E lui: “Yes, I remember”. Sono passati quasi 43 anni, ma come si fa a dimenticare?». Prima parte Ventinovesimo di Borussia-Inter, sul 2-1 per i tedeschi Boninsegna, autore del gol interista, cade a terra stordito e non si rialza, lo portano via in barella: lo ha colpito un oggetto «piovuto» dalla tribuna. Sandro Mazzola consegna all’arbitro una lattina di Coca Cola. In successive interviste il Baffo chiarirà: «La lattina che colpì Bobo la nascose un tedesco sotto un cappotto, io al direttore di gara ne diedi un’altra, vuota, ricevuta da uno spettatore (italiano, sembra, ndr)». La partita resta sospesa per sette minuti, Bonimba viene sostituito da Ghio. L’arbitro, l’olandese Jef Dorpmans, si consulta col capo della polizia locale e col delegato Uefa, che è Matt Busby: lui, la leggenda del Manchester United. Si riparte e il Borussia dilaga, al riposo sul 5-1. «In spogliatoio all’intervallo – racconta Oriali – l’avvocato Prisco (scomparso nel 2001, ndr) ci disse di stare tranquilli, perché quell’incontro l’avremmo quantomeno rigiocato. La cosa ci scaricò ulteriormente». Nella ripresa altri due gol dei tedeschi e cartellino rosso per Mario Corso, reo di un calcio nello stinco dell’arbitro. Viene arrestato il presunto lanciatore, Manfred Kirstein, 29enne autista. Dirigenti e giocatori del Borussia accusano Boninsegna di aver fatto scena. Qualcuno dice: «Monetina, non lattina». BULGARIA-CROAZIA FABRIZIO VITALE PALERMO Lele Oriali, 61 anni, team manager dell’Italia, e Berti Vogts, 67, tedesco, c.t. Azerbaigian: nel ‘71 giocarono contro in tre storici Inter-Borussia M. S Da sinistra Vogts, Bedin, Burgnich e Oriali in Borussia-Inter 0-0 del 1° dicembre 1971, la ripetizione della gara della lattina in testa a Boninsegna finita 7-1 per i tedeschi Seconda parte Il giorno dopo comincia la par- guardai giocare. Era immarcabile. Perdemmo tita dell’avvocato Peppino Prisco. Il mitico vice- 2-0». Tre anni fa Dorpmans, l’arbitro di Boruspresidente nerazzurro vince la causa nel «tribu- sia-Inter 7-1, si confidò con un giornale tedesco: nale» Uefa: 7-1 annullato, ripetizione della gara «Non voglio insinuare nulla, ma l’Inter ebbe le in Germania. Il ritorno a San Siro si trasforma persone giuste ai momenti giusti. (...) Il giorno così nell’andata e l’Inter in casa si impone per dopo davanti a casa mia c’erano diversi giornalisti». Uno era l’inviato della Gaz4-2. A Berlino, il 1° dicembre, il zetta, Franco Mentana, papà di «rifacimento» dell’incontro del Enrico, direttore del Tg di La7. 7-1 . «Una gara epica – ramIl team manager E la lattina? «Quella notte me la menta Oriali –, resistemmo a azzurro, il c.t. diede un ispettore tedesco. L’ho furiosi attacchi, Bordon parò dell’Azerbaigian donata al museo del Vitesse, la un rigore. Quel Borussia era e un’epica partita squadra olandese in cui da giofortissimo. Oltre a Vogts, c’eradi 43 anni fa vane giocai». Dorpmans è morno Netzer, Wimmer, Bonhof, to sette mesi fa, a 88 anni. Heynckes, tanti campioni. Netzer aveva il 48 di piede, però Conclusioni Oriali oggi tiene il punto: «Boninmetteva il pallone dove voleva». Clima ostile. «I tedeschi ce l’avevano con me – racconterà l’av- segna la botta in testa la prese sul serio». E rende vocato Prisco –, mi chiamavano il “mafioso”. Un omaggio a Vogts, di nuovo rivale per una sera: quotidiano titolò: “L’arma in più dell’Inter è un «È stato un grandissimo terzino, uno dei migliomafioso”». I nerazzurri resistono, finisce 0-0. ri di sempre. Era difficile andargli via. Al suo liL’Inter arriverà alla finale di Rotterdam, contro vello, Burgnich e Gentile». Anche il mediano l’Ajax all’apice del suo del calcio totale. La parti- Oriali non era niente male. Malgrado Cruijff. ta in cui Oriali marcò Cruijff: «Più che altro lo © RIPRODUZIONE RISERVATA Il tedesco Berti Vogts, oggi c.t. dell’Azerbaigian, ha qualcosa da ridire sullo storico Italia-Germania Ovest 4-3, semifinale del Mondiale di Messico ‘70: «Fu una grande sfida, anche se alcune decisioni arbitrali furono a nostro sfavore. Nonostante la sconfitta, ancora tantissima gente nel mio paese se deve scegliere quale partita vorrebbe rivedere dice: Italia-Germania 4-3. Un match epico, un evento ccezionale». In quella partita, nel primo tempo, Vogts si ritrovò spesso sulle tracce di Sando Mazzola. Per la gara di oggir Vogts non si fa illusioni, ma vuole un Azerbaigian coraggioso: «L’Italia è un avversario forte e noi abbiamo molti ragazzi di 22-23 anni, ma nessuno deve avere paura, non voglio vedere giocatori arresi dopo 30 minuti. Da giovane ho affrontato Mazzola senza timore. Immobile e Zaza sono temibili. Vedo spesso Immobile nel Borussia Dortmund, per me Ciro è il futuro dell’Italia». © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 IL CALCIO DEL FUTURO L’Italia alla Fifa: «Pronti alla moviola» Tavecchio scrive a Blatter, l’Ifab decide a febbraio se dare l’ok ai test. In A possibile dal 2015-2016 FRANCESCO CENITI Moviola in campo in A dalla stagione 2015-2016? Beh, per dirla alla Trapattoni, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, ma quantomeno l’Italia pallonara gli sta prendendo le misure proprio nello stesso giorno in cui la Lega di basket ha annunciato l’introduzione dell’instant replay su tutti i campi di A. Per non restare indietro, sempre ieri la Federcalcio ha ufficializzato, con una lettera inviata dal presidente Carlo Tavecchio al numero uno della Fifa Sepp Blatter, la disponibilità a sperimentare la tecnologia. Tavecchio ha quindi messo nero su bianco quello che aveva annunciato LA PROVOCAZIONE Blatter all’attacco del valore dei gol in trasferta (f.li) In vena di rivoluzioni, e con la testa alla futura moviola in campo, Sepp Blatter lancia l’ennesima provocazione dal suo editoriale settimanale sul «Fifa Weekly» in uscita oggi. Il presidente va all’attacco dei «gol in trasferta che valgono doppio». Parliamo della regola che, applicata nelle coppe europee dal 1965, fa qualificare chi ha perso fuori casa 2-1, se in casa aveva vinto 1-0, per il gioco del gol segnato in trasferta. Secondo Blatter si tratta di qualcosa di ormai anacronistico e sbilanciato a favore di chi gioca fuori il ritorno. Non solo: il criterio adottato nei playoff della Major League Usa – dove i gol valgono doppio solo fino al 90’, non nei supplementari «obbliga a ripensare il sistema perché dagli anni 60 il calcio è cambiato». Tutto interessante, anche se riguarda ben poco le competizioni Fifa e molto quelle Uefa. Ma forse era proprio questo l’obiettivo della provocazione. IL TECNICO RACCONTA Ancelotti e il Psg Funzionava solo Ibrahimovic Carlo Ancelotti e Parigi, una passione mai nata che il tecnico del Real Madrid analizza in una intervista a So Foot: «Alla fine della seconda stagione ho cominciato a convincermi che qualcosa non andava. Eravamo in testa al campionato ma non ero convinto che il lavoro che facevamo fosse giusto. Non mi trovavo a mio agio con i dirigenti. Ho detto che me ne sarei andato prima di vincere il campionato: cii sono stati problemi ma non ho mai tradito il Psg, quando dissi che andavo via non avevo ancora contatti con alcun club. La dirigenza non era contenta, non si poteva pensare di vincere subito la Champions. Ogni sconfitta finiva in liti e urla». Il ricordo migliore è Ibrahimovic: «Tutti pensano che sia insopportabile, ma è il calciatore più altruista che abbia mai conosciuto ed è un peccato che il mondo intero creda il contrario». La Figc: «Da vincere le sfide globali del consenso e della partecipazione popolare» all’indomani delle polemiche seguite a Juve-Roma. Un passo che mette l’Italia in scia alla Fifa, dopo l’apertuta alla moviola fatta da Blatter durante il Mondiale brasiliano. In realtà manca ancora il via libera alla sperimentazione (tra un poco spigheremo tempi e modalità di questo percorso non semplice) da parte dell’Ifab (l’associazione custode delle regole del calcio, la sola deputata alle modifiche), ma la Figc ha anticipati tutti con un «sì» convinto. Sacco aperto. E veniamo al «gatto». voti a favore. Se fosse così, il gatto sarebbe nel sacco. Ma non è finita. Lo scoglio Ifab L’apertura di Blatter non è stata casuale: dopo il successo della goal line, il presidente Fifa si è convinto che non si può più rinviare l’introduzione delle tecnologia. Propone un modello tennis, con 2-3 richieste per squadra a partita su cose certe (fuorigioco in primis, ma anche espulsioni e rigori). Per ottenere il semaforo verde alla sperimentazione dovrà attendere il 28 febbraio, quando a Belfast si riunirà l’Ifab. Servono 5 voti su 8 per accendere la moviola: 4 sono sicuri (li gestisce Blatter), ma è probabile che almeno una delle Federazioni britanniche I tempi L’ok potrebbe essere solo per l’idea-moviola, ma l’Ifab avrebbe facoltà di chiedere approfondimenti. Un progetto completo che risponda a vari quesiti. Tipo: chi si occupa delle telecamere? Chi visiona le immagini? Chi decide in caso di episodio dubbio? Sarà l’arbitro centrale ad avere l’ultima parola? E via discorrendo. Se fosse così passeranno molti mesi (magari un anno) prima del vero via libera alla sperimentazione. Ma è chiaro che la Fifa spinge per tempi più brevi: ecco perché il 2015 (in vista una rielezione per Blatter) dovrebbe essere l’anno buono. E Carlo Tavecchio, 71 anni ANSA torniamo all’Italia: testare la tecnologia nel Paese che più ne fa uso è di sicuro una scelta logica. Se la sperimentazione supera l’ostacolo Italia, andrà bene ovunque. Dove provarla? La semplice Coppa nazionale suonerbbe riduttiva, mentre il campionato di A 2015-2016 sarebbe l’ideale. Tavecchio spiega: «Intendiamo impegnarci con crescente intensità per tutelare le tradizioni del calcio, ma al tempo stesso favorire un’opera di modernizzazione che consenta al nostro amato sport di continuare a vincere le sfide globali del consenso e della partecipazione popolare». Non resta che attendere per sapere se il gatto-moviola finirà nel sacco italiano. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 8 VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 QUALIFICAZIONI EURO 2016 GRUPPO C SLOVACCHIA SPAGNA 2 1 L’Inghilterra va la Svizzera no La Macedonia vince nel finale PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Kucka (SL) al 17’ p.t.; Alcacer (SP) al 37’, Stoch (SL) al 42’ s.t. SLOVACCHIA (4-3-3) Kozacik; Pekarik, Skrtel, Durica, Hubocan; Pecovsky, Gyomber, Kucka (dal 38’ s.t. Kiss); Mak (dal 16’ s.t. Stoch), Hamsik, Weiss (Duris dal 9’ s.t.). PANCHINA Novota, Mucha, Michalik, Sabo, Guede, Sestak, Nemec, Jakubko. ALLENATORE Kozak. ESPULSI nessuno. AMMONITI Kucka e Hubocan per gioco scorretto; Stoch per comportamento non regolamentare. Nessuna sorpresa a Wembley, dove l’Inghilterra passeggia contro il San Marino: a segno anche il capitano del Manchester United Wayne Rooney e il suo ex compagno di squadra Danny Welbeck, ora all’Arsenal. Ecco i risultati e i marcatori delle altre partite di qualificazione a Euro 2016. SPAGNA (4-2-3-1) Casillas; Juanfran (dal 36’ s.t. Cazorla), Piqué, Albiol (dal 13’ s.t. Pedro), Jordi Alba; Busquets, Koke; David Silva (dal 26’ s.t. Alcacer), Fabregas, Iniesta; Diego Costa. PANCHINA De Gea, Casilla, Azpiliqueta, Bernat, Bartra, Carvajal, Raul Garcia, Iturraspe, Rodrigo. ALLENATORE Del Bosque. ESPULSI nessuno. AMMONITI David Silva e Cazorla per gioco scorretto. ARBITRO Kuipers (Ola). NOTE spettatori 11mila circa. Tiri in porta 410. Tiri fuori 1-6. In fuorigioco 1-2. Angoli 319. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’. GRUPPO C Biellorussia-Ucraina 0-2 Martynovich (B) autogol al 37’; Sydorchuk (U) al 45’ del s.t.; Macedonia-Lusemmburgo 3-2 Trajkovski (M) al 20’; Bensi (L) al 39’; Turpel (L) al 44’ del p.t.; Jahovi (M) su rigore al 21’; Abdurahimi (M) al 45’ del s.t. GRUPPO E Inghilterra-San Marino 5-0 Jagielka (I) al 25’; Rooney (I) su rig. al 43’ del p.t; Welbeck (I) al 4’; Townsend (I) al 27’; Della Valle (S) autogol al 33’ del s.t.; Lituania-Estonia 1-0 Mikoliunas (L) al 31’ del s.t.; Slovenia-Svizzera 1-0 Novakovic (Sl) al 34’ del s.t. Un sogno realizzato, quello della Slovacchia, e una serie di record infranti, quelli della Spagna, sconfitta e, forse, carica di dubbi sull’efficacia del proprio gioco. Sono il genoano Juraj Kucka e il falso nueve Marek Hamsik a conquistare la vetta solitaria del Gruppo C di qualificazione a Euro 2016. La Spagna, col suo “vero” nueve Diego Costa, sbatte contro il muro eretto dai padroni di casa, bravi a resistere all’assedio delle Furie Rosse e ripartire con rapidità. Non solo, bravi anche a riprendersi la vittoria a una manciata di minuti dalla fine, dopo che il cecchino Alcacer sembrava aver riportato tutti alla realtà. Ma la Slovacchia non ha mai smesso di sognare e applicare la propria strategia. E ha avuto ragione. Disastro Casillas La serie nera del portiere continua: la fuga sulla sinistra di Durica viene arrestata da un fallo, quantomeno dubbio, di Busquets che regala una punizione dai venticinque metri a Kucka. Il centrocampista del Genoa si fa toccare la palla e scaglia un destro violento ma centrale: ci pensa Casillas con una papera a regalare il vantaggio alla Slovacchia (17’). La Spagna, però, non si scompone e continua col suo possesso palla. Ora, colpita nell’orgoglio, si fa anche più pericolosa. Diego Costa viene abbattuto in area da Skrtel, ma l’arbitro vede un fallo precedente dell’attaccante del Chelsea: episodio da rivedere (28’). Anche il portiere slovacco Kozacik ci mette del suo per blindare la propria porta: su calcio d’angolo di Fabregas, incredibile doppia parata, prima su colpo di testa di Diego Costa e poi sul tentativo seguente di Busquets (44’). 4 I NUMERI 14 le vittorie consecutive della Spagna in trasferta nelle qualificazioni europee, la serie è finita ieri sera in Slovacchia. 3 Doppio sussulto Nella ripresa la musica non cambia. L’orchestra di Del Bosque continua a suonare la sua melodia: possesso palla e scambi ravvicinati, ma poca concretezza. E quando la concretezza c’è, ci pensa Kozacik a salvare i suoi, come sul destro insidioso di Diego Costa da dentro l’area (51’). Gli Slovacchi, letteralmente asserragliati nella propria metà campo, resistono. Ma è solo questione di tempo. Dopo 12’ dal suo ingresso, è Paco Alcacer a colpire: scatta coi i gol segnati dal genoano Juraj Kucka con la maglia della nazionale slovacca con la quale ha giocato 37 partite. AMICHEVOLI Oltre alle partite di qualificazione alle coppe continentali, ieri si sono giocate anche due amichevoli internazionali: Qatar-Libano, terminata 5-0, e MaroccoRepubblica Centrafricana, finita 4-0, mentre nella notte si è giocata Messico-Honduras. Oggi sono invece in programma: Giordania-Kuwait (ore 12); Giappone-Giamaica (12.25); Corea del SudParaguay (13); Cina-Thailandia (13.35); Hong Kong-Singapore (14), Yemen-Iraq (14); OmanCosta Rica (16); Emirati ArabiAustralia (16.30); Arabia Saudita-Uruguay (19). tempi giusti (in fuorigioco di qualche centimetro, per la verità) e batte l’incolpevole portiere slovacco con un sinistro da pochi metri. Ma i padroni di casa non si arrendono al pareggio. Incassano qualche altra folata delle Furie Rosse e colpiscono, come nel primo tempo. Fuga sulla destra, questa volta di Duris e cross sul secondo palo, dove Stoch schiaccia in rete di testa. Gol liberatorio ed esultanza folle. Ma una vittoria contro la Spagna vale bene un cartellino giallo. Record infranti Una sconfitta pesante per la Spagna, anche dal punto di vista statistico. Gli iberici non perdevano una gara di qualificazione europea dal 7 ottobre 2006 (sconfitta 2-0 a Solna contro la Svezia): da quel giorno, trentasei risultati utili consecutivi. Non solo. È anche la prima sconfitta contro la Slovacchia nella storia della nazionale spagnola. Brutta caduta. Vetta del girone consegnata agli slovacchi, striscia record interrotta e tanti dubbi su un gioco, un tempo paralizzante per gli avversari, ma per il quale ormai sono stati trovati gli antidoti. Svezia, senza Ibra solo un pareggio contro la Russia JENNIFER WEGERUP STOCCOLMA GRUPPO G Liechtenstein-Montenegro 0-0; Moldavia-Austria 1-2 Alaba (A) su rig. al 12’; Dedov (M) al 27’; Janko (A) al 6’ del s.t. Non perdeva dal 2006 nelle qualificazioni europee Gol di Kucka su papera di Casillas, poi Alcacer e Stoch Zlatan Ibrahimovic, 33 anni, è rimasto in panchina EPA Gol di Kokorin, Akinfeev para un rigore a Larsson, poi Toivonen firma la rete dell’1-1 Mirolav Stoch, 24 anni, a torso nudo festeggia il gol della vittoria sulla Spagna ACTION Diego Costa fermato la Spagna non c’è Festa Slovacchia LUCA SIDOTI GRUPPO G ZLATAN RESTA IN PANCHINA LE ALTRE PARTITE Ibrahimovic resta in panchina e la Svezia pareggia con la Russia a Stoccolma. Un risultato che lascia la Russia del Fabio Capello piu’ contenta che la Svezia. «Avremmo voluto vincere in casa e potevamo farlo», ha detto subito dopo la partita il ct svedese Erik Hamrén, un p deluso. La Svezia ha dovuto giocare senza il suo capitano e giocatore piu’ importante, Zlatan Ibrahimovic. L’attacante del PSG e’ rimasto in tribuna, sempre infortunato. E mancava anche Albin Ekdal, giocatore del Cagliari in grande forma, ma infortunato anche lui. I padroni di casa hanno inizato bene con molto entusiasmo. Ma dopo soltanto dieci minuti e’ arrivata la doccia fredda. Aleksander Kokorin e’ stato lasciato troppo solo in area e ha potuto segnare il gol dell’1-0. Reazione La Svezia soltanto tre minuti dopo ha avuto l’occasione di pareggiare. L’arbitro italiano Rizzoli ha regalato un rigore agli svedesi, dopo una caduta di Durmaz. Ma Sebastian Larsson si è fatto parare il tiro da Akinfeev. A inizio ripresa la Svezia è riuscita a pareggiare con Toivonen, applausi anche per Jimmy Durmaz che sul lato sinistro e’ riuscito a liberarsi con il pallone e poi ha fatto un assist perfetto. «Poi avremmo dovuto continuare ad attaccare di più ma siamo rimasti un poco troppo defensivi, pensando a non perdere», ha detto l’autore del gol dopo la partita. Capello contento Soddisfatto il c.t. della Russia Fabio Capello: «E’ un buon risultato. Sono contento. Ma abbiamo avuto molte occasioni che abbiamo sbagliato. Ma questo e’ il calcio. Abbiamo giocato bene. Ma bisogna segnare per vincere». © RIPRODUZIONE RISERVATA Wayne Rooney, 28 anni LAPRESSE © RIPRODUZIONE RISERVATA SVEZIA-RUSSIA 1-1 MARCATORI Kokorin (R) al 10’ p.t.; Toivonen (S) al 4’ s.t. Svezia (4-3-3) Isaksson; Bengtsson, Granqvist, Antonsson, M. Olsson; Kallstrom, S. Larsson, Durmaz; Bahoui (Kacaniklic dal 35’ s.t.), Toivonen (Elmander dal 12’ s.t.), Erkan Zengin. (Dahlin, Nordfeldt, Lustig, E. Johansson, J. Olsson, Hult, Wernbloom, Forsberg, Ibrahimovi , Hrgota). All. Hamrén Russia (4-2-3-1) Akinfeev; Smolnikov, Ignashevich, V. Berezutski, D. Kombarov (Granat dal 43’ s.t.); Glushakov, Fayzulin (Dzagoev dal 43’ s.t); Samedov (Grigoryev dal 28’ s.t.), Shatov, Kokorin; Dzyuba. (Lodygin, Rebrov, Parshivlyuk, Semenov, Schennikov, Gazinski, Cheryshev, Ionov, Kerzhako) All. Capello ARBITRO Rizzoli NOTE Ammoniti:Erkan Zengin (S), Elmander (S), Wernbloom (S), Glushakov (R), Smolnikov (R). Espulsi: nessuno. Al 13’ del p.t. Akinfeev para un rigore a S.Larsson. Le classifiche GRUPPO A GRUPPO B Partite giocate Classifica Islanda Rep. Ceca Kazakistan Lettonia Olanda Turchia Pt 3 3 1 1 0 0 G 1 1 1 1 1 1 V 1 1 0 0 0 0 Le prossime partite: Kazakistan-Rep. Ceca Islanda-Olanda Lettonia-Turchia 0-0 2-1 3-0 Oggi Oggi Oggi N 0 0 1 1 0 0 P 0 0 0 0 1 1 Gf 3 2 0 0 1 0 Gs 0 1 0 0 2 3 13/10/14 13/10/14 13/10/14 Andorra-Galles Bosnia-Cipro Israele-Belgio Belgio-Andorra Cipro-Israele Galles-Bosnia Classifica Cipro Galles Belgio Israele Andorra Bosnia Pt 3 3 0 0 0 0 V 1 1 0 0 0 0 Le prossime partite: Andorra-Israele Bosnia-Belgio Galles-Cipro N 0 0 0 0 0 0 P 0 0 0 0 1 1 Gf 2 2 0 0 1 1 Gs 1 1 0 0 2 2 13/10/14 13/10/14 13/10/14 Lussemburgo-Bielorussia Spagna-Macedonia Ucraina-Slovacchia Bielorussia-Ucraina Macedonia-Lussemburgo Slovacchia-Spagna GRUPPO E Partite giocate Partite giocate 1-2 1-2 (rinv. 31/3/15) Oggi Oggi Oggi G 1 1 0 0 1 1 GRUPPO D GRUPPO C Partite giocate Kazakistan-Lettonia Rep. Ceca-Olanda Islanda-Turchia Lettonia-Islanda Olanda-Kazakistan Turchia-Rep. Ceca 1-1 5-1 0-1 0-2 3-2 2-1 Partite giocate Georgia-Irlanda Germania-Scozia Gibilterra-Polonia Irlanda-Gibilterra Scozia-Georgia Polonia-Germania Pt G V N P Gf Gs Classifica Slovacchia 6 2 2 0 0 3 1 Spagna 3 2 1 0 1 6 3 Macedonia 3 2 1 0 1 4 7 Ucraina 3 2 1 0 1 2 1 Lussemburgo 1 2 0 1 1 4 3 Bielorussia 1 2 0 1 1 1 3 Classifica Polonia Germania Irlanda Georgia Scozia Gibilterra Le prossime partite: Ucraina-Macedonia Bielorussia-Slovacchia Lussemburgo-Spagna Le prossime partite: Gibilterra-Georgia Polonia-Scozia Germania-Irlanda 12/10/14 12/10/14 12/10/14 Pt 3 3 3 0 0 0 G 1 1 1 1 1 1 V 1 1 1 0 0 0 N 0 0 0 0 0 0 1-2 2-1 0-7 Domani Domani Domani Estonia-Slovenia San Marino-Lituania Svizzera-Inghilterra Inghilterra-San Marino Lituania-Estonia Slovenia-Svizzera P 0 0 0 1 1 1 Classifica Inghilterra Lituania Slovenia Estonia Svizzera San Marino Gf 7 2 2 1 1 0 Gs 0 1 1 2 2 7 14/10/14 14/10/14 14/10/14 Pt 6 6 3 0 0 0 G 2 2 2 2 2 2 V 2 2 1 0 0 0 Le prossime partite: Estonia-Inghilterra Lituania-Slovenia San Marino-Svizzera 1-0 0-2 0-2 5-0 1-0 1-0 N 0 0 0 0 0 0 P 0 0 1 2 2 2 Gf 7 3 1 0 0 0 Gs 0 0 1 2 3 7 12/10/14 12/10/14 14/10/14 GRUPPO F GRUPPO G Partite giocate Partite giocate Ungheria-Irlanda del Nord 1-2 Isole Far Oer-Finlandia 1-3 Grecia-Romania 0-1 Romania-Ungheria Domani Finalndia-Grecia Domani Irlanda del Nord-Isole Far Oer Domani Russia-Liechtenstein Austria-Svezia Montenegro-Moldavia Liechtenstein-Montenegro Moldavia-Austria Svezia-Russia Classifica Finlandia Irlanda del Nord Romania Grecia Ungheria Isole Far Oer Pt G V N P Gf Gs Classifica Russia 4 2 1 1 0 5 1 Austria 4 2 1 1 0 3 2 Montenegro 4 2 1 1 0 2 0 Svezia 2 2 0 2 0 2 2 Liechtenstein 1 2 0 1 1 0 4 Moldavia 0 2 0 0 2 1 4 Classifica Danimarca Albania Serbia Portogallo Armenia Le prossime partite: Austria-Montenegro Russia-Moldavia Svezia-Liechtenstein Le prossime partite: Danimarca-Portogallo Serbia-Albania riposa Armenia Pt 3 3 3 0 0 0 G 1 1 1 1 1 1 V 1 1 1 0 0 0 N 0 0 0 0 0 0 Le prossime partite: Isole Far Oer-Ungheria Finlandia-Romania Grecia-Irlanda del Nord P 0 0 0 1 1 1 Gf 3 2 1 0 1 1 Gs 1 1 0 1 2 3 14/10/14 14/10/14 14/10/14 GRUPPO I Partite giocate 4-0 1-1 2-0 0-0 1-2 1-1 12/10/14 12/10/14 12/10/14 Danimarca-Armenia Portogallo-Albania Armenia-Serbia Albania-Danimarca riposa Portogallo Pt 3 3 0 0 0 G 1 1 0 1 1 V 1 1 0 0 0 2-1 0-1 Domani Domani N 0 0 0 0 0 P 0 0 0 1 1 Gf 2 1 0 0 1 Gs 1 0 0 1 2 14/10/14 14/10/14 VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 IL TUO SMARTPHONE BRILLA ANCHE DI NOTTE? Con PixelMaster foto e video sempre perfetti: colori incredibilmente vividi e immagini fino a 400% più luminose Il processore Intel® Atom™ assicura eccezionale velocità nell’elaborazione delle immagini VIENI A TROVARCI 11 Ottobre - Torino - Parco Dora VEDI QUELLO CHE GLI ALTRI NON VEDONO. FOTOCAMERA CON TECNOLOGIA PIXELMASTER. LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 UNDER 21 OGGI L’ANDATA DEL PLAYOFF COSÌ IN CAMPO A ZLATÉ MORAVCE, ORE 17 SLOVACCHIA 4-2-3-1 14 MAZAN 16 9 BELOTTI 2 HROSOVSKY NINAJ 15 ZRELAK 21 HUDAK 3 PAUSCHEK 18 LASIK 6 MALEC 10 PAUR ALLENATORE: Galad PANCHINA: 1 Le Giang, 5 Lobotka, 4 Dionatan Teixeira, 13 Skriniar, 8 Skvarka, 7 Meszaros, 19 Szabo SQUAL: Duda DIFF: Lasik, Szabo, Lobotka, Hrosovsky, Pauschek, Gyomber, Paur, Skvarka IND: Rusnak 2 ZAPPACOSTA 10 BERARDI 11 SCHRANZ 12 RUSOV GLI AZZURRINI IN CIFRE ITALIA 4-2-3-1 4 VIVIANI 11 BERNARDESCHI 5 BIANCHETTI 1 BARDI 6 5 BASELLI RUGANI 7 BATTOCCHIO UN’UNDER IN CRESCITA Occasioni create a partita dall’Italia Prime 4 gare di qualificazione 11 Ultime 4 gare 14,75 SQUADRA DA POSSESSO… ALLENATORE: Di Biagio PANCHINA: 12 Leali, 13 Goldaniga, 14 Sabelli, 15 Benassi, 16 Molina, 17 Crisetig, 18 Longo SQUAL: nessuno. DIFF: Antei, Belotti, Longo, Baselli, Murru, Sabelli, Romagnoli, Bernardeschi, Berardi IND: Sturaro, Romagnoli (sempre oltre il 50% con l’eccezione di Serbia-Italia) … A VOLTE ANCHE DA BATTAGLIA Contrasti vinti in media dall’Italia 19,6 dagli avversari ARBITRO Artur Dias (Por). GUARDALINEE Rui Tavares Bruno Rodrigues (Por). QUARTO UOMO Machado (Por) TV Rai 3 INTERNET www.gazzetta.it 18,6 Dati D’ARCO Di Biagio arma l’Under «Battaglia da vincere» L’andata degli spareggi in Slovacchia preoccupa il c.t.: «Se non mostriamo subito la testa giusta, non ci faranno respirare» DAL NOSTRO INVIATO VINCENZO D’ANGELO NITRA (Slovacchia) La voce è al minimo storico, ma la determinazione è sempre la stessa. Gigi Di Biagio maschera la tensione abbozzando qualche sorriso, ma lo leggi dagli occhi che la sua testa, la sua concentrazione, è rivolta all’andata del playoff di stasera contro la Slovacchia. Perché in ballo c’è il pass per Euro 2015 che si porta dietro la possibilità di accedere all’Olimpiade di Rio 2016. Ma anche perché dopo una cavalcata così entusiasmante, sarebbe delittuoso staccare la spina adesso. Di Biagio l’ha detto dall’inizio: «La Slovacchia è il peggiore degli avversari», chiaro riferimento alla tenuta mentale. «È una partita pericolosa — dice il c.t. —. Se pensiamo che sia una passeggiata, significa che non abbiamo capito il valore degli avversari. Se non entreremo con la testa giusta nella prima mezz’ora non usciremo dalla nostra area, non ci faranno respirare». Dunque, in partita da subito, con una strategia chiara: «Siamo qui per cercare di vincere la partita, non per gestire il doppio confronto. Dovremo giocare la palla in velocità per arginare la loro aggressività». I dubbi Proprio l’atteggiamento degli avversari, già affrontati e battuti a domicilio da Di Biagio nel giorno della sua prima panchina con l’Under 21, lascia qualche dubbio sulla formazione: «Siamo pronti ad una battaglia calcistica. Ricordo bene l’amichevole di un anno fa (4-1 per gli azzurri, ndr), soffrimmo e facemmo fatica a imporre il gioco». Per farlo, adesso, dovrebbe affidarsi a due mediani dai piedi dolci e mente lucida come Baselli e Viviani, meno propensi però a usare la spada. «Non posso farmi condizionare dall’avversario. Terrò conto delle loro caratteristiche, ma devo anche valorizzare la nostra qualità. E poi in mezzo al campo ci sono anche Benassi, Crisetig, all’occorrenza Molina. Le alternative non mancano e so cosa possono « Non mi faccio condizionare dall’avversario, valorizzerò la nostra qualità FEDERICO VIVIANI CENTROCAMPISTA ITALIA darmi questi ragazzi». In difesa il ritorno di Rugani è stato necessario dopo il forfait di Romagnoli, visti anche i guai fisici di Antei: «Rischiavamo di non avere un terzo centrale da portare in panchina – ammette Di Biagio –. Al momento non so ancora se Antei può essere nei 18 disponibili, quindi il ritorno di Daniele è importantissimo, anche se mi auguro poi di non rivederlo più». Gigi—Conte questione di feeling Rugani docet 58,5% possesso palla medio nelle qualificazioni 3 BIRAGHI Gigi Di Biagio, c.t. dell’Under 21 dal 2 luglio del 2013 GETTY IMAGE RAPPORTI AZZURRI La crescita - Qualche dubbio lo ha anche la Slovacchia, che dovrà rinunciare per squalifica a Duda, il suo attaccante migliore. Per sostituirlo, Galad ha più opzioni: il favorito sembrerebbe Malec, che però – forse anche per scaramanzia – dà più certezze al tecnico slovacco quando entra e cambia la partita. Dietro potrebbe rivedersi Dionatan Texeira, centrale nato in Brasile, epurato dopo lo screzio con Galad dopo la gara con la Scozia e ora perdonato. Ma al di là degli avversari, servirà la migliore Italia. Quella che nell’ultimo anno ha fatto passi da gigante nei risultati e nelle statistiche, passando da 11 occasioni create nelle prime quattro gare, alle 14,75 di media delle ultime quattro. Il possesso medio delle qualificazioni è di 58,5%, e soltanto in Serbia siamo andati sotto il 50%. Numeri da squadra di personalità e volontà, numeri da squadra pronta alla «battaglia». Il sergente Di Biagio ha già indicato la via per la vittoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA D’ARCO LE ALTRE SFIDE Portogallo super in Olanda Grande Portogallo: supera in trasferta per 2-0 l’Olanda nell’andata dei playoff e ipoteca così la qualificazione alla fase finale degli Europei Under 21 che si giocherà in Repubblica Ceca dal 17 al 30 giugno 2015. Sergio Oliveira ha portato in vantaggio i portoghesi nel primo minuto di recupero del primo tempo su rigore concesso dall’arbitro greco Sidiropoulos per fallo di Van Beek su Bernardo Silva. Carlos Mané, entrato da una ventina di minuti, ha firmato il 2-0 al 37’ della ripresa. È stata un gara parecchio nervosa con 4 ammoniti tra i baby oranje e 3 tra i lusitani. Basta un dato per capire che il Portogallo ha meritato la vittoria: ha tirato in porta 14 volte contro le sole 4 dei rivali. LE ALTRE SFIDE Oggi si giocano tutte le altre gare d’andata dei play off che vede impegnati anche gli azzurrini. Eccole: SlovacchiaItalia (ore 17), Serbia-Spagna (17), Ucraina-Germania (17.30), Danimarca-Islanda (18), Francia-Svezia (18.45), Inghilterra-Croazia (18.45) RITORNO Le partite di ritorno dei play off si giocheranno tutte martedì prossimo, 14 ottobre. Daniele Rugani, difensore LAPRESSE DAL NOSTRO INVIATO NITRA (Slovacchia) Che ci fosse sintonia lo si era capito dall’inizio. Gigi Di Biagio apprese della scelta di Antonio Conte come commissario tecnico sull’aereo di ritorno dalla Romania, dove la sua Under perse male. E commentò: «È l’uomo ideale, un vincente. Già quando giocava era un allenatore in campo, tra noi ci sarà massima collaborazione». Detto, fatto. E il “prestito” di Daniele Rugani per stasera lo dimostra: «Eravamo in emergenza e devo ringraziarlo», ha sottolineato ieri il c.t. dell’Under. Feeling La sintonia, a sentir Di Biagio, nasce anche dall’esperienza del ruolo da giocatori: «Ho sempre pensato che i centrocampisti possono facilmente diventare allenatori. È una verità assoluta, lo diventa l’80%. Io e Antonio eravamo insieme in azzurro e già facevamo nel tempo libero discorsi sulla tattica, mentre magari altri preferivano fare scherzi». Il loro rapporto si è intensificato molto. Scambi di opinioni continui sulla crescita dei ragazzi: «Parliamo molto dei singoli, di chi sia più o meno pronto al salto. Antonio segue diversi miei ragazzi e uno dei miei primi obiettivi è portare giocatori in nazionale maggiore». L’altro, di obiettivo, apre a orizzonti un po’ più lontani: porta al di là dell’Oceano, a Rio 2016. v.d.a © RIPRODUZIONE RISERVAT 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 SERIE A 4 Juve «matrigna» I NUMERI 80 I minuti giocati da Coman con la Juventus in tre partite di Serie A: titolare con il Chievo, subentrato con Udinese e Atalanta 3 Le presenze con il Paris Saint Germain nella Ligue: una nel 2012-13 e 2 nel 2013-14 3 I titoli conquistati in Francia: 2 campionati e una Supercoppa di Francia 0 Gli euro spesi dalla Juventus per strapparlo al Psg: l’attaccante è arrivato a parametro zero e ha firmato un contratto di 5 anni Coman lo sbarbato s’è rimesso in coda Dopo l’exploit alla prima giornata solo 13’ per il francese «Colpa» di Tevez-Llorente e del modulo che non cambia DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE TORINO Kingsley Coman è stata una piacevole sorpresa nella prima di campionato: titolare contro il Chievo, 67 minuti, giocate di qualità e 7 in pagella. È andato in campo con i brividi addosso, non per l’emozione dell’esordio ma per la febbre sopra i 38°. Poi è sparito. Nelle successive 7 partite (tra campionato e Champions League) ha messo insieme 13 minuti (Udinese e Atalanta). Poco per un attaccante che aveva impressionato per personalità, spregiudicatezza e qualità tecniche. Che fine ha fatto Coman? In realtà è sempre lì, quinta scelta in attacco come ha sempre saputo di essere, solo che non si sono verificate le condizioni perché Allegri potesse puntare di nuovo su di lui. Colpa del mancato cambio di modulo, che penalizza il 18enne francese, dell’abbondanza di uomini e anche della scelta di Allegri di utilizzare sempre la stessa coppia d’attacco, Tevez-Llorente. Troppa concorrenza L’unica volta che Tevez è rimasto in panchina (con il Cesena) il tecnico ha scelto Giovinco, che come Coman è stato titolare una sola volta. Il rientro di Morata (che non ha ancora mai giocato dall’inizio) ha aumentato la concorrenza. Allegri ha dimostrato fiducia a Kingsley gettandolo subito nella mischia quando ha avuto Llorente e Giovinco ko, ma ha anche ribadito più volte che il ragazzo deve crescere con calma. Così, come era accaduto al Psg, anche alla Juve Coman si ritrova costretto ad aspettare. Nel club parigino aveva debuttato in campionato a 16 anni, 8 mesi e 4 giorni, diventando il più giovane esordiente nella Ligue della storia del club, poi però ha giocato solo 38’ nella stagione successiva (2013-14). Ha lasciato il club di cui è sempre stato tifoso per avere più spazio e alla Juve si è dato un obiettivo: giocare una ventina di partite. Sognando la Champions Anche se al debutto ha fatto la pri- ma punta, in realtà Coman è un attaccante esterno. Sarebbe perfetto per il 4-3-3 immaginato da Allegri, ma finché si continuerà a giocare con il 3-5-2 sarà difficile per lui trovare spazio. Oppure potrebbe fare il trequartista, ma anche quello comporterebbe il passaggio alla difesa a quattro. Un salto per il quale, secondo l’allenatore, ci vorrà ancora tempo. Così Coman, arrivato a Torino con la famiglia, aspetta, sperando che il mese di fuoco che sta per iniziare (7 partite in 23 giorni) gli dia una mano. Gli piacerebbe esordire in Champions League, cosa che non gli è riuscita a Parigi. Poi a fine anno si tireranno le somme: se non troverà spazio la Juve potrebbe anche decidere di mandarlo in prestito a gennaio. Diverse squadre di Serie A gli hanno messo gli occhi addosso. Perché, come ha detto di recente il c.t. della Francia Didier Deschamps in un’intervista alla Gazzetta, «a 18 anni per crescere è importante giocare: non so se in Italia, soprattutto alla Juventus, per lui sarà così facile». © RIPRODUZIONE RISERVATA Kingsley Coman, 18 anni, con Massimiliano Allegri, 47 anni, in Chievo-Juventus LAPRESSE Domenica si comincia Parte la Indian Super League con Del Piero e Trezeguet Parterre de roi alla presentazione della Indian Super League: le star sono l’ex capitano della Juve Alessandro Del Piero (Delhi Dynamos FC) e David Trezeguet. Quest’ultimo formerà la coppia d’attacco del Pune City con Adrian Mutu, squadra allenata da Franco Colomba e nell’orbita della Fiorentina. Debutterà invece come allenatore/giocatore Marco Materazzi, che siederà sulla panchina del Chennaiyin. Ci sono anche Nicolas Anelka (Mumbai City), Freddie Ljungberg (Mumbai City), David James (Kerala Blasters) e Robert Pires (Goa). Il match inaugurale fra l’Atletico de Kolkata e il Mumbai City FC si giocherà domenica alle 15.30 e sarà trasmesso in diretta su Eurosport 2, che ha acquisito i diritti di tutte le partite. VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 SERIE A v Keita e Maicon alla Roma LA SCHEDA SEYDOU KEITA spingono il futuro più in là Nato il 16/01/1980 a Bamako Al maliano proposto il rinnovo, Pallotta felice: «È Il nostro Slam» Vicina la firma per il brasiliano che prolungherà anche lui al 2016 Mali Ruolo centrocampista Altezza 183 cm Peso 75 kg Le sue squadre Marsiglia 1999-2000 P 6 Gol 0 Lorient 2000-02 P 58 G 1 Lens 2002-07 P 155 G 19 Siviglia 2007-08 P 31 G 4 Barcellona 2008-12 P 119 G 16 Aerbin 2012-gen. ‘14 P 37 G 10 Valencia gen.2014- giu. ‘14 P 11 G 1 Roma dal 2014 P6 G0 DAVIDE STOPPINI ROMA Hanno un certificato di garanzia senza scadenza. Sì ok, sul loro contratto c’è scritto 2015, ma guai a dar troppo retta ai numeri. E se proprio la tentazione diventa irresistibile, allora meglio tranquillizzare tutti: Keita e Maicon sono già proiettati nella Roma di domani, roba da far invidia al «Doc» di Ritorno al futuro. Proprio loro: classe 1980 il primo, 1981 il secondo, entrambi vicini al rinnovo del contratto. Già ora, a ottobre: è bastato un mese di stagione per cambiare musica. Keita è entrato nel consiglio dei saggi di Garcia, è il «capitano degli altri» dopo Totti e De Rossi, è il migliore per rendimento a centrocampo: serve altro? Di Maicon basta rileggere le cronache di un mese fa: escluso dalla Seleçao, sembrava perso per la prima squadra, a Trigoria qualche suo comportamento non era stato gradito. Risultato? Sei partite delle ultime sette da titolare. E in quella cominciata in panchina (a Parma), è poi entrato per contribuire alla vittoria finale. Qui Keita Ecco perché la Ro- Seydou Keita, sempre in campo in campionato GETTY IMAGES ma si è già fatta due conti. Su Keita, ad esempio, è stato avviato un discorso sul futuro: il maliano ha firmato in estate per un solo campionato, ma negli ultimi giorni la società gli ha prospettato l’idea di un rinnovo per un’ulteriore stagione. Risposta: sensazioni positive, appuntamento a Natale per mettere nero su bianco. Di più: di Keita ha colpito la personalità dentro e fuori dal campo. E così in futuro il presidente James Pallotta vorrebbe continuare ad averlo Maicon, nelle ultime 7 gare ben 6 volte titolare D’ANNIBALE nell’orbita Roma, magari come ambasciatore nel mondo. Una sorta di stella da mostrare orgogliosi, come la foto del post partita di Torino con l’abbraccio a tre tra il maliano, il presidente e Pep Guardiola. «Siamo stati fortunati perché voleva venire a giocare da noi — ha detto da Londra Pallotta sul centrocampista —. È arrivato a parametro zero, ma gioca per la Roma come se fosse da sempre qui. È il nostro Grande Slam. Questo vuol dire che si possono prendere LA NOVITÀ Yanga-Mbiwa ritrova la Francia (stop) Trigoria perde un altro pezzo, non per infortunio: Yanga-Mbiwa ritrova la Francia, convocato da Deschamps dopo il ko di Koscielny. Buone notizie su Holebas: non c’è lesione, può tornare col Chievo come Astori, De Rossi e De Sanctis. grandi giocatori anche senza spendere 35 milioni di euro». Grande giocatore anche per la sua nazionale, il Mali, che oggi affronta ad Addis Abeba l’Etiopia per le qualificazioni alla Coppa d’Africa. Qualificazioni tormentate dal caso Ebola, sul quale Keita ha voluto polemizzare: «Sbagliano i club che non vogliono dare i giocatori alla nazionale per paura di contagio. L’Ebola è di sicuro un’epidemia grave, ma ho l’impressione che quando c’è di mezzo l’Africa tutto venga amplificato». Qui Maicon Non ci fu bisogno di amplificare ulteriormente, invece, l’esclusione di Maicon dal Brasile, a settembre. Qui è servito tutto il savoir faire di Garcia, che ha trattato Maicon da campione ancor prima che da uomo, lasciando la vita privata fuori da Trigoria. Maicon ha ripreso a correre, in tutti i sensi. Di più: vola oggi più della scorsa stagione, quando in concomitanza del doppio impegno quasi sempre veniva risparmiato per paura (o a causa) di infortuni. Oggi il brasiliano ha modificato qualcosa nel suo avvicinamento alle partite e i risultati si vedono: Garcia non lo toglie più, a Trigoria del suo malessere post Mondiale è rimasto poco o niente. «Torna a giocare, riprenditi la Roma e poi parliamo di rinnovo», fu il messaggio diretto al giocatore dal d.s. Sabatini a inizio agosto. Ora i tempi sono maturi, i contatti con il suo agente frequenti, presto arriverà la chiamata per la firma: su questo ormai non ci sono più dubbi. La Roma di domani avrà radici profonde. (ha collaborato Chiara Zucchelli) © RIPRODUZIONE RISERVATA v LA SCHEDA MAICON DOUGLAS SISENANDO Nato il 26/07/1981 a Novo Hamburgo Brasile Ruolo terzino destro Altezza 184 cm Peso 77 kg Le sue squadre Cruzeiro 2001-04 P 57 G 1 Monaco 2004-06 P 59 G 5 Inter 2006-12 P 177 G 16 Manchester City 2012-2013 P9 G0 Roma dal 2013 P 33 G 2 VIOLENZA ULTRÀ NELLA LETTERA INVIATA IN PROCURA «GASTONE» SI DIFENDE: «VOLEVANO AMMAZZARMI» «Sono disperato per Ciro» Ma De Santis non convince ALESSANDRO CATAPANO ROMA Dieci minuti, nessun interrogatorio, solo una dichiarazione spontanea — «Ho sparato perché ho avuto paura di essere ammazzato ma non ho mirato in alcuna direzione» —, giusto per ribadire ai pm il senso del memoriale inviato in Procura qualche giorno fa, effettivamente riassumibile in un concetto chiave: il 3 maggio ho sparato per legittima difesa e non per uccidere. Strategia Chiaro il concetto. Come è intuibile l’obiettivo che ieri ha spinto i legali di De Santis, Tommaso Politi e Michele D’Urso, a rendere pubbliche la lettera e le foto scattate nell’ospedale di Viterbo che testimoniano la cicatrice sulla fronte e le ferite da punta sul gluteo: preparare il terreno alla strategia difensiva che metteranno in atto nel processo in Corte d’Assise, cominciare a instillare il dubbio della legittima difesa nei giudici popolari che verranno estratti. Hanno questo obiettivo tutti quei passaggi sulla «paura di essere ammazzato», «le bastonate e le coltellate dei trenta napoletani che mi inseguivano», il «sangue dappertutto», magari è strategica anche la «disperazione per Ciro Esposito: mi porto dentro il dolore per la sua morte», scrive l’indagato per l’omicidio del 29enne napoletano. I dubbi dei pm Per lo stesso motivo, si intuisce anche perché De Santis — al netto di condizioni psicofisiche effettivamente gravi —, non voglia rispondere alle domande dei pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio. De Santis dice di non poter raccontare come siano effettivamente andate le cose a Tor di Quinto «per non alimentare un clima di odio e provocare qualche altro pazzo, visto che mi hanno messo contro una città intera e ora temo per la mia famiglia». Ma la sua ricostruzione non convince i pm, fin dai primi passaggi, quando De Santis scrive di essere «uscito dalla Boreale (il circolo sportivo dove vive, ndr) per chiudere il cancello perché si sentiva un casino di bomboni e fumogeni e dentro stavano giocando i ragazzi. Non « Ho esploso io quei colpi ma non ho mirato in alcuna direzione. Non volevo uccidere DANIELE DE SANTIS ACCUSATO DI OMICIDIO ho tirato nessun bombone, quando sono uscito ho solo raccolto un fumogeno che stava per terra e l’ho tirato e ho strillato al conducente del pullman di levarsi da là quando ho visto che c’erano già casini». Se l’intento di Gastone era difendere i bambini della scuola calcio — si chiedono i pm —, perché è uscito con una Benelli 7.65 carica, di cui, peraltro, nel suo memoriale non fa alcun cenno, senza specificare perché la avesse con sé? E perché le testimonianze raccolte all’interno del pullman lo descrivono armato di almeno un paio di bombe carta, che avrebbe lanciato sul mezzo insieme a una sfilza di insulti? I dubbi, per i pm, aumentano quando De Santis descrive gli attimi che precedono la sparatoria, a contatto con il gruppo di Ciro Esposito: sono pochi secondi in cui l’indagato racconta di essere stato «bastonato e accoltellato», in sostanza ferito in modo tanto violento da giustificare quattro colpi di pistola, sparati senza mirare — dice lui — eppure hanno provocato cinque ferite, una delle quali mortale. «Se De Santis si dice disperato, significa che ha una coscienza — chiosa Antonella Leardi, madre di Ciro —. Ma io non credo che avesse paura: è uscito attrezzato per fare male e avrebbe potuto uccidere tutti». Nuovo round lunedì, nella parte dell’incidente probatorio dedicata alle conclusioni dei periti del Racis. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sì al decreto stadi La Camera conferma il Daspo di gruppo MAURIZIO GALDI «Non ci sono solo parole, ma anche fatti. Mi sembra che si vada verso una direzione che qualcuno chiama di inasprimento. Fa capire che non si sta scherzando. E mi sembra che le pene sono molto importanti». È il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a commentare per primo il sì che sul decreto leggi stadi ha ottenuto ieri alla Camera. Un provvedimento che prevede il daspo di gruppo, il blocco trasferte e l’arresto differito. «Speriamo che ci si renda conto – aggiunge Malagò, a margine della presentazione del Grand Prix of Italy di offshore, in programma a Terracina, presso il Circolo Canottieri Aniene – che attraverso questo ulte- Giovanni Malagò, 55 anni riore giro di vite ormai non c’è più margine per ripetere certi errori del passato. Era stato auspicato e mi sembra che stia procedendo in questo senso». Le due pagine scritte a penna che Daniele De Santis ha inviato ai pm Albamonte e Di Maio che indagano sull’omicidio di Ciro Esposito. Ieri De Santis non ha risposto alle loro domande Il provvedimento Oltre all’inasprimento delle pene per i cosiddetti reati da stadio il decreto voluto fortemente dal ministro per l’Interno Angelino Alfano, contiene quelle che sono le iniziative che erano state messe a punto dalla task force che aveva visti seduti allo stesso tavolo istituzioni pubbliche e sportive. Unica vera e sola novità, inaspettata per il mondo del calcio, l’onere a carico delle società di pagare gli straordinari alle forze dell’ordine. Non è la stangata ipotizzata (25 milioni) ma comunque si tratta di una percentuale tra l’1 e il 3%. E su questo oggi è convocata un’assemblea straordinaria della Lega di serie A che aveva anche minacciato la serrata contro il provvedimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 SERIE A Gli intrighi di porte non turbano Pippo E Diego Lopez c’è Lo spagnolo verso il rientro tra i pali del Milan dopo la sosta: Abbiati pronto a farsi da parte MARCO PASOTTO MILANO Da quella porta quest’anno sono entrati e usciti in tanti. Attraversata da troppi, per troppi motivi. E per una volta non ci riferiamo ai gol. Pali senza pace: gerarchie presunte e poi rimescolate, acquisti mirati e finiti in una bolla di sapone, altri non previsti, cessioni complicate. In soli tre mesi è successo un po’ di tutto all’interno di quei diciassette metri quadri, un posto dove normalmente le novità sono rare. Sofferenza L’ultimo scossone l’ha dato Diego Lopez con l’infortunio di Parma. Un doppio infortunio. Tecnico, con quel retropassaggio di De Sciglio finito in porta e nella galleria delle papere, e fisico: è stato in quel momento che si è procurato la lesione al bicipite femorale. Lì per lì qualcuno aveva anche malignamente pensato che la sua richiesta di intervento allo staff medico fosse quasi un modo per giustificare l’errore. In realtà la lesione c’era davvero. La buona notizia è che siamo sulla strada giusta verso il rientro. Sul quando ancora non ci sono certezze, ma si balla fra domenica 19 a Verona, alla ripresa del campionato, e la settimana successiva in casa con la Fiorentina. Rivederlo al Bentegodi non è una sicurezza, ma è una possibilità. «A Parma mi sono infortunato prima dell’arrivo del pallone – ha raccontato ieri il portiere, fermo a due presenze, a Milan Channel –. Quando stavo per controllarlo, nel momento di appoggiare il piede, ho sentito un dolore incredibile. Da lì la mia testa ha perso di vista la palla, come se fosse bloccata. Ho sofferto molto in queste quattro partite viste da fuori. Spero di tornare in gruppo la prossima settimana, magari già lunedì. Stiamo bene, dobbiamo vincere, siamo sulla strada giusta». Girandola Dunque uno dei pilastri su cui il Mi- Diego Lopez, 32 anni, è arrivato quest’estate dal Real AFP lan ha deciso di appoggiarsi quest’anno sta per tornare. Che cosa succederà ora ad Abbiati? Lo ha spiegato lui stesso dopo il successo sul Chievo: «Le gerarchie sono ben definite, Diego è un grandissimo portiere e un bravissimo ragazzo, se starà bene giocherà lui. Non nego che ogni tanto divento un po’ matto, perché ero abituato a scendere in campo sempre, ma io sono il suo primo tifoso. Comunque a fine anno non mi ritiro...». Insomma, problema risolto alla radice. Nessun dualismo esasperato, Inzaghi – che ha già il suo bel da fare nel decidere chi schierare in avanti – non dovrà affrontare anche il tema portieri. Per fortuna, verrebbe da dire, visto che sin qui fra i pali è successo di tutto. Riavvolgiamo il nastro di un paio di mesi. Nell’idea del Milan la griglia di partenza prevedeva un passaggio graduale di consegne da Abbiati (che aveva già chiarito come non avesse problemi a fare il secondo) ad Agazzi, con Gabriel possibilmente ceduto in prestito o di nuovo sotto «tutoraggio». E’ successo che Agazzi ha giocato una tournée sotto le attese, Abbiati si è dimostrato il più affidabile, ma di lì a poco il Milan ha comunque sfruttato l’opportunità Diego Lopez, che si liberava gratis dal Real. Cosa che Abbiati ha faticato abbastanza a digerire. Risultato: lo spagnolo titolare, Abbiati vice, Agazzi retrocesso a terza opzione. E Gabriel? Scartate alcune soluzioni poco gradite, è finito in prestito a Carpi, dove all’inizio si era trovato in competizione con Kelava. Ora gioca e a giugno tornerà a Milanello. Chissà quale situazione troverà. © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI ALTRI CUSTODI ROSSONERI 1 2 1 Christian Abbiati, 37 anni, è tornato al Milan nell’estate 2008 dopo i prestiti con Juventus, Torino e Atletico Madrid; 2 Michael Agazzi, 30 anni, è stato acquistato dal Chievo questa estate. Arrivato gratis, ha firmato un contratto triennale; 3 Gabriel, 22 anni, brasiliano, è stato ceduto in prestito al Carpi ANSA/FORTE/IPP A COMO IN NOVEMBRE KÖNIG Lettore MP3 compatto a forma di cassetta Codice articolo: MP3-CASSETTE10 KÖNIG Adattatore da USB 2.0 a IDE/SATA Codice articolo: CMP-USBIDESAT2 NEDIS chiede con urgenza ai consumatori che hanno acquistato uno o più dei prodotti sopra menzionati, nel periodo da Giugno 2009 a Settembre 2014, di non utilizzarli e restituirli al punto di vendita. Riceverete l’accredito sugli articoli resi. C’è un rischio di shock elettrico toccando le parti conduttive sull’adattatore USB o il cavo USB del MP3-CASSETTE10, o toccando dispositivi connessi al CMP-USBIDESAT2. Inoltre, per il CMP-USBIDESAT2 ci potrebbe essere un rischio di fuoco nel caso di un corto circuito. Poiché sicurezza è importante per NEDIS, è stata presa la decisione di richiamare tutti questi prodotti dal mercato. Per ulteriori informazioni, per favore contattate il vostro rivenditore locale o mandate un e-mail a [email protected]. Ci scusiamo per l’eventuale disagio arrecato! 3 Anche Cruijff sul campo «Borgonovo» Lunedì 10 novembre, in via dei Mille a Como, sarà inaugurato un «Cruijff Court», un campo di calcio in erba sintetica: l’impianto sarà dedicato alla memoria di Stefano Borgonovo, l’ex attaccante di Milan, Fiorentina e Udinese scomparso nel 2013, 49enne, dopo anni di dura lotta contro la Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica. In giro per il mondo sono ormai quasi duecento i campetti allestiti dalla Fondazione Cruijff, per promuovere lo sport tra i ragazzi e combattere le diseguaglianze provocate dalla disabilità o dal razzismo. All’inaugurazione della struttura di Como, finanziata pure da Fifa e Uefa, parteciperà Johann Cruijff in persona, fuoriclasse dell’Ajax e del Barcellona negli anni Settanta. Saranno presenti anche Chantal Borgonovo, moglie di Stefano, e Bernd Fisa, dirigente Fifa che negli ultimi anni si è molto impegnato sul fronte della lotta alla Sla. Borgonovo da bambino era un grande ammiratore di Cruijff. «Un sogno diventa realtà - ha detto Chantal -. Mio marito ammirava così tanto Cruijff che gli ha dedicato un capitolo della sua autobiografia». La struttura avrà i colori dell’Olanda, l’arancione sarà dominante. Il campo sarà un luogo di aggregazione e di educazione nel nome dello sport, non solo del calcio. s.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino CAGLIARI Sant’Elia ampliato: obiettivo Milan (m.f.) La Commissione provinciale di vigilanza di Cagliari ha approvato gli adeguamenti per la fruibilità dello stadio Sant’Elia sull’ampliamento a 16 mila spettatori. L’obiettivo del club di Giulini è ultimare la Curva Sud per mercoledì 29 ottobre, quando si giocherà Cagliari-Milan (ore 20.45), bruciando i tempi rispetto alle previsioni iniziali. AMICHEVOLI Coda gol, il Parma batte lo Shakhtar (s.p.-s.f.) Il Parma ha battuto 1-0 (rete di Coda) lo Shakhtar Donetsk in un’amichevole che è servita a Donadoni soprattutto a provare il 3-5-2, nonostante le molte assenze. Il tecnico non ha utilizzato Cassano e Galloppa. A Finale Emilia due gol di Pavoletti nell’amichevole del Sassuolo con il San Felice (Eccellenza) nell’ambito delle celebrazioni per l’inaugurazione del campo sintetico dello stadio della cittadina modenese, che fino a pochi mesi dopo il sisma del 2012 aveva ospitato anche la tendopoli degli sfollati. Oltre a Pavoletti, in gol Sansone e il baby Maiorano. BENEFICENZA Nazionale Diplomatici torneo in Tunisia La Nazionale Diplomatici parteciperà al Torneo dell’Amicizia italo-tunisina, manifestazione benefica alla 7a edizione (ricavati alla Società Italiana di Assistenza). Le partite si disputeranno a La Marsa. La famiglia Branchini Associati si stringe a Mino per la triste scomparsa delladorata moglie Paola Gennari - Milano, 9 ottobre 2014. VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 SERIE A Hanno azzoppato Pablo Osvaldo out un mese, torna nel derby Stiramento all’adduttore con l’Italia per la punta dell’Inter. E Mazzarri gli aveva detto di non forzare... 4 SALTA 7 PARTITE S C’è il derby nel mirino Lo stiramento costringerà Osvaldo ad almeno un mese di stop. Queste le gare che l’argentino dovrà saltare: possibile rientro per il derby il 23 novembre 19 ottobre INTER Napoli ore 20.45 SERIE A 23 ottobre INTER St. Etienne ore 21.05 EUROPA LEAGUE 26 ottobre Cesena INTER ore 18 SERIE A 29 ottobre INTER Samp ore 20.45 SERIE A 1 novembre Parma INTER ore 20.45 SERIE A 6 novembre St. Etienne INTER ore 19 EUROPA LEAGUE 9 novembre INTER Verona ore 20.45 SERIE A DAL NOSTRO INVIATO Quelli che... restano LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli APPIANO GENTILE (Como) La mazzata è arrivata alla Pinetina all’ora di pranzo. L’Inter paga il temuto dazio alle nazionali senza che siano cominciati i vari impegni. Nel finale della partitella di ieri mattina a Coverciano, Pablo Daniel Osvaldo infatti ha infatti accusato uno stiramento di secondo grado all’adduttore sinistro. Una doppia tegola, visto lo stop di almeno un mese e una rosa è già all’osso alla voce attaccanti. Ne salta sette Lo staff medico nerazzurro si è subito messo in contatto con il responsabile della Nazionale Enrico Castellacci. Ma soltanto oggi alla Pinetina i dottori Volpi e Casalini potranno incontrare il ragazzo - rientrato a Milano in serata - e vedere la risonanza magnetica effettuata in azzurro. Oggi quindi si potrà essere più precisi sui tempi di recupero. Che dipenderanno non soltanto dal grado esatto della lesione («Tra il primo e il secondo» ha chiarito Castellacci) ma anche dal punto in cui il muscolo si è stirato. Se fosse all’inserzione infatti sarebbe un problema miotendineo con tempi anche più lunghi. Ma su questo sembra esserci un certo ottimismo. Resta il fatto che Osvaldo salterà almeno 7 partite: Napoli, Cesena, Samp, Parma e Verona in campionato, oltre al doppio St. Etienne in Coppa. L’obiettivo diventa il derby del 23 novembre, alla ripresa dopo la prossima sosta per le nazionali. Maledizione azzurra Quella che sembra una maledizione per il 28enne italoargentino, già costretto a rinunciare alla prima convocazione di Conte, in settembre. Allora il problema era stato prima articolare - dolore all’anca dopo aver mancato il pallone su un tiro al volo in allenamento - e poi muscolare alla gamba destra, avendo corso male nello spezzone contro il Torino. Osvaldo fu poi in grado di giocare alla ripresa, nel 7-0 contro il Sassuolo. Ma il sovraccarico di impegni - complice anche un Palacio in ritardo di condizione - non ha certo aiutato Pablo Mauro Icardi 21 anni, quest’anno ha giocato tutte le partite in campionato: per lui quindi 6 presenze e 3 gol (tutti al Sassuolo) ANSA Rodrigo Palacio 32 anni, all’Inter da 3 stagioni: in campionato ha collezionato 5 presenze (con 3 subentri e 2 sostituzioni) e zero gol FORTE Pablo Daniel Osvaldo, 28 anni, attaccante dell’Inter: l’obiettivo è rientrare per il derby del 23 nevembre ANSA DOPO L’ASSENZA A FIRENZE E Guarin può diventare un caso La Colombia lo farà giocare? (m.d.v.) Sabato 4 ottobre, Guarin non convocato in vista di Firenze per un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra accusato nel match di Europa League contro il Qarabag. Lunedì 6 ottobre, Fredy parte in direzione New York (e si fa un selfie con Cuadrado) perché convocato per due gare amichevoli, Colombia-El Salvador (stanotte) e Colombia-Canada (del 14). Naturalmente l’Inter, che con la Federazione colombiana ha ottimi rapporti anche grazie all’ex Ivan Ramiro Cordoba, lascia partire il giocatore. Si sa, dalla nonconvocazione a oggi sono passati sei giorni e quel trauma potrebbe essere assorbito. Di certo, però, se il centrocampista colombiano (oggi ancor più importante visto l’infortunio di Osvaldo) dovesse giocare stasera e acuire il proprio problema articolare, ecco che l’Inter non gradirebbe. Si vedrà. Vedrà il c.t. Pekerman. © RIPRODUZIONE RISERVATA Daniel. Tanto che, nell’assegnare agli 11 nazionali i «compiti per le vacanze» dopo il match di Firenze, Mazzarri avrebbe raccomandato a Osvaldo di non forzare, in quanto già carico. Invece è arrivato il crack, anche se l’Inter non è arrabbiata con lo staff azzurro. Consapevole che queste cose vanno messe in conto. Tra sfottò e coraggio verde Il conto però è più salato se hai creduto che per lottare su tre fronti ti bastassero tre attaccanti di ruolo, più una serie di centrocampisti adattabili a trequartista o seconda punta. Eppure la differenza quando in campo c’erano veri bomber è risultata evidente. Ora resterebbero soltanto Icardi e Palacio, che verrà testato nell’amichevole in famiglia di domenica, verifica importante anche per Jonathan. E i tifosi sui social si sono subito scatenati, tra preoccupazione e sfottò. Come chi, memore del lazzaretto dei tempi di Stramaccioni e con Tommaso Rocchi già in Ungheria con l’Haladas, ha suggerito di riprovarci con John Carew, che però già nel febbraio 2013 non aveva superato le visite mediche dopo il k.o. di Milito. A parte le battute, l’Inter invece farà bene a credere nel «fai da te». Che ha il nome di George Puscas e Federico Bonazzoli. I due Primavera hanno talento, voglia e salute. In quattro gare del campionato baby il romeno ha segnato 10 reti, mentre l’italiano si è «fermato» a 5 in tre uscite. Senza mandarli allo sbaraglio, ma si provi ad ignorare la loro carta d’identità (18 e 17 anni) per vedere l’effetto che fa. C’è il rischio di bruciarli? Scommettiamo che San Siro sarebbe molto più comprensivo con loro che con certe stelle dall’ingaggio a sei zeri? © RIPRODUZIONE RISERVATA Federico Bonazzoli 17 anni, bomber della Primavera con cui ha realizzato 5 gol in tre partite. In Serie A non ha ancora visto il campo PHOTOPRESS George Puscas 18 anni, punta della Primavera, con cui ha fatto 10 gol in 4 gare Zero partite in A PHOTOPRESS IL SUMMIT A LONDRA, IL PRESIDENTE HA INCONTRATO I VERTICI NERAZZURRI E PARTECIPATO A UN CONVEGNO IL SEGRETARIO UEFA Thohir: «Necessario avere uno stadio nostro» Infantino applaude passaporto biologico e anche Euro 2020 ET in Italia lunedì per riunioni (anche con Mazzarri), ripartirà per affari e rientrerà a Milano il 17 ottobre LONDRA La rivoluzione sarà in Champions, con il cambio dei criteri di sorteggio (in prima fascia la vincente della Champions e i campioni nazionali dei migliori Paesi del ranking) e il passaporto biologico come lotta al doping. Ma Gianni Infantino, segretario Uefa, ieri ha anche difeso l’Europeo itinerante del 2020 («Finalmente si festeggerà la vittoria e non l’ospitalità che crea business»), spiegato l’allargamento del torneo a 24 squadre («In Brasile 20 nazionali erano europee») e bocciato l’idea della Premier di giocare delle partite all’estero. DAL NOSTRO INVIATO ANDREA PUGLIESE LONDRA (Inghilterra) Lo cercano, lo fermano, qualcuno prova anche a chiedergli cosa stia succedendo all’Inter. Lui sorride e accenna una smorfia, ma preferisce spostare il tiro. Al momento, probabilmente, gli piace molto più il futuro che il presente, tanto che Erick Thohir parla proprio di questo. «Guardiamo all’Asia, è il mercato più florido per sviluppare il brand. E puntiamo ad avere uno stadio nostro, condizione fondamentale per competere ad alti livelli». All’Inter di oggi, per ora, ci ha pensato confrontandosi con il direttore generale Fassone e tornerà a pensarci nei prossimi giorni, dopo il weekend londinese, quando farà un salto a Milano (impegni presi da tempo) per poi volare altrove, in Europa. Di certo, in quel blitz ci sarà una chiacchierata di persona anche con Mazzarri, in attesa di tornare a Milano prima del Napoli per una decina di giorni. Brand globale Ieri al The Sport Business Summer Thohir ha parlato di globalizzazione nello sport, insieme a Pallotta (Roma) Irarragorri (Santos Laguna) e Harris (Philadelphia 76ers e New Jersey Devils). «Cerco di essere a Milano almeno una volta al mese. Ci vuole passione e competenza, per fortuna ho dei collaboratori di cui mi fido, con loro sto studiando come diffondere il marchio Inter nel mondo. Milano non è solo calcio ma anche moda e cibo, abbiamo un futuro. L’Europa resta il riferimento, ma non possiamo dimenticare che abbiamo 90 milioni di tifosi e 260 potenziali, di cui tanti in Asia e negli Usa. Questo è il motivo delle Academy in India, Giappone e presto in Arabia Saudita, vogliamo crescere in quel mercato». Questione stadio Thohir, poi, passa alla questione stadio. «Nella Mls 16 squadre su 20 hanno lo stadio di proprietà, è vitale per competere. San Siro è grande, non lo riempiamo mai. E per rendere deve essere attivo la metà dei giorni. Non basta uno stadio grande ma deve essere funzionale. Ne stiamo parlando con l’amministrazione e col Milan, aspettiamo di sapere cosa voglia fare con San Siro. Di certo, lo stadio è fondamentale per il futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA pug Erick Thohir, 44 anni ANSA 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 CERCHIAMO SEMPRE, PERCHÉ IL FUTURO NON SMETTE MAI DI STUPIRCI. Cercare sempre qualcosa in più, un risultato assoluto, un nuovo traguardo tecnologico. È questo il ruolo di Citizen, è il nostro DNA che si esprime. Trovare nuove opportunità per migliorare ancora, perché noi vogliamo andare più in alto. Chi possiede un orologio Citizen lo sa. Guardare oltre, cercare sempre, fermarsi mai. BETTER STARTS NOW € 398 RADIOCONTROLLATO • PRECISIONE ASSOLUTA L’orologio riceve, con trasmissione via onde radio, il segnale generato da un orologio atomico: la sua precisione ha una tolleranza di 1 sec. ogni 10 milioni di anni. SISTEMA ECO-DRIVE • ENERGIA INESAURIBILE Basta una minima esposizione alla luce naturale o artificiale per accumulare una grande quantità di energia e garantire il funzionamento dell’orologio, senza pila. VETRO ZAFFIRO • PREZIOSO E INSCALFIBILE Protegge l’orologio grazie alla particolare compattezza della sua composizione chimica e ne esalta l’estetica con una trasparenza assoluta. VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 SERIE A A Sei portieri in nazionale A IN PRIMA SQUADRA S BRKIC Serbia 28 anni, all’Udinese dalla stagione 201213. Debuttò in A con il Siena nel campionato precedente. Cresciuto nella Vojvodina S MERET Italia U19 17 anni compiuti a marzo, da tempo nel giro azzurro: ha giocato 2 partite con la Nazionale Under 16, 9 nella Under 17 e 1 nella Under 18 Udinese a porta vuota Karnezis, Brkic, Scuffet, Meret, Radicon e Perisan sono impegnati con le selezioni: oggi in amichevole c’è Kelava grazie a una deroga chi dice che è più forte Scuffet, chi indica in Meret il futuro per l’Italia. Scuffet è stato oggetto di una campagna mediatica incredibile. Prima per il suo debutto in A a 17 anni, poi per il rifiuto estivo all’Atletico Madrid che lo ha fatto diventare un idolo per i friulani. Ma Stramaccioni aveva già deciso di puntare su Karnezis, un Dio greco finora. Ha salvato la porta dell’Udinese in più occasioni. «La sua forza? L’esplosività e la serenità, ricorda un po’ Julio Cesar», ha detto il preparatore dei portieri Alessandro Nista. «Su Scuffet lavoriamo per farne un numero uno del futuro, ha ancora da imparare», ha assicurato Strama che gli farà giocare la coppa Italia. FRANCESCO VELLUZZI Strano, ma incredibilmente vero. L’Udinese, che ha una rosa di 32 calciatori e un parco giocatori di circa 100 unità, comprendendo anche i club affiliati Watford e Granada, questo pomeriggio nell’amichevole che giocherà a Villach contro il Wolfsberger (capolista del campionato austriaco) dovrà mettere in porta un portiere che non utilizzerà mai e che a gennaio dovrebbe ripartire per altri lidi. In tutta fretta i dirigenti bianconeri hanno ottenuto il nulla osta dal Carpi per il croato Ivan Kelava che dal club biancorosso se n’è andato perché, dopo aver cominciato da titolare, gli era stato preferito il brasiliano Gabriel, in prestito dal Milan. Sei in Nazionale Tutto questo è successo perché l’Udinese ha sei portieri convocati in nazionale. Il problema diventa un vanto e inorgoglisce il club della famiglia Pozzo: sei portieri bianconeri (oltre agli altri nazionali, stavolta il solo Muriel è rimasto escluso) sono fuori sede. Il titolare Orestis Karnezis, forse il migliore in questa prima fase del torneo, è il numero uno della Grecia che ha ben fi- Orestis Karnezis, 29 anni, titolare nella Grecia FOTOPRESS Simone Scuffet, 18 anni, chiamato nell’Italia Under 19 IPP gurato al Mondiale. Zeljko Brkic, titolare lo scorso anno nella prima parte all’Udinese, è retrocesso a terzo, ma resta in rosa nella Serbia. Ha rifiutato la Samp, o l’Udinese non lo ha mandato. Mistero. Ma Brkic lavora duro e ora è secondo. Ha approfittato dell’infortunio di Simone Scuffet, il bambino prodigio che lo scorso campionato Francesco Guidolin ha lanciato a Bologna e non ha più tolto dal campo facendogli gio- care (bene) 16 partite. Scuffet si è ripreso dall’infortunio alla caviglia, ed è stato convocato nell’Italia Under 19. Dove, udite udite, è insidiato dal suo compagno di squadra e titolare nella Primavera, il ‘97 Alex Meret, altro prodotto friulano come Scuffet. Maglia azzurra al sicuro Contro la Primavera del Parma si sono divisi un tempo a testa. Anche a Udine sono divisi: c’è NAPOLI MENO GIORNI DI RIPOSO IN VISTA DELLA SFIDA CON L’INTER Benitez cambia registro Non ci sono più intoccabili Stavolta non lascia gli allenamenti a Pecchia e sta riprendendo in pugno il gruppo GIANLUCA MONTI NAPOLI Rafa Benitez tornerà oggi a Liverpool dopo aver diretto di buon mattino l’ultimo allenamento settimanale. Stavolta, a differenza della precedente sosta di campionato, il tecnico spagnolo non salterà neppure una seduta: ha dato appuntamento alla squadra martedì pomeriggio. Dunque, giorni di riposo ce ne saranno perché Benitez è coerente con i suoi metodi di lavoro, ma nessun allenamento verrà demandato al vice Pecchia. Residenza Castelvolturno Si è risentito Benitez con chi ha messo in dubbio la sua professionalità. Che sia un perfezionista è garantito, che sia il primo ad arrivare e l’ultimo ad andar via dal centro sportivo del Napoli è un dato di fatto (e non solo perché vive nell’albergo adiacente i campi di allenamento). Tuttavia, i suoi metodi sono sempre stati «british»: tanto lavoro con il pallone, poche doppie sedute e pochissimi ritiri. Quando è andato via per una settimana a settembre, però, ha ugualmente Rafa Benitez, 54 anni, con il Napoli ha vinto l’ultima coppa Italia ANSA stupito tutti. Era il momento più difficile della sua gestione con il Napoli appena eliminato dalla Champions, ma lui non aveva rinunciato al viaggio in Inghilterra. Una volta tornato ha racimolato solo un punto in tre partite contro Chievo, Udinese e Palermo. Così, dopo il pari con i rosanero anche Benitez è cambiato: ha annullato il consueto giorno di riposo per la squadra, ha tenuto un lungo discorso motivazionale nello spogliatoio e poi si è dedicato a qualche colloquio individuale per capire i motivi di una crisi che stava per deflagrare. Meritocrazia Giovedì 25 settembre Benitez si è ripreso il Napoli. Ha fatto intendere a tutti che Bilbao doveva essere archiviata e ci è riuscito toccando le corde giuste con quegli elementi che più degli altri avevano accusato il colpo dell’uscita dalla Champions: non a caso, a Sassuolo la domenica successiva l’assist è stato di Higuain ed il gol vittoria di Callejon. Benitez ha detto anche a loro che, turnover a parte, avrebbe deciso l’undici da mandare in campo sempre e solo in base agli allenamenti e mai in virtù del curriculum. Niente più scelte di comodo ma la meritocrazia al potere, con Gargano, Britos e Lopez, per esempio, che nelle gerarchie hanno sopravanzato Inler, Jorginho e Ghoulam. Da questi segnali chiari è nata la riscossa del Napoli, che adesso ha la forza dei nervi distesi da contrapporre domenica prossima all’Inter di Mazzarri a San Siro, dove dovrebbe esserci anche De Laurentiis che sta rientrando dagli States. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli altri due Ma oggi in Austria l’Udinese deve affidarsi al riciclato Kelava perché l’emergenza è totale: altri due giovani promettenti sono in Nazionale: lo sloveno Mattia Radicon, classe ‘96, chiamato dall’Under 19 slovena (ma oggi c’è), e Samuele Perisan, ‘97, convocato nell’Under 18 azzurra. Sembrava che dopo aver venduto Handanovic l’Udinese fosse nei guai col portiere. A giudicare dal valore del suo parco numeri uno non sembra proprio. © RIPRODUZIONE RISERVATA DAL VIVAIO S RADICON Slovenia U19 18 anni, nato in Slovenia, portiere della squadra Primavera, è stato convocato nella Nazionale Under 19 del suo Paese CLASSIFICA SQUADRE PUNTI JUVENTUS ROMA SAMPDORIA UDINESE MILAN VERONA NAPOLI LAZIO FIORENTINA INTER GENOA EMPOLI CESENA TORINO CAGLIARI CHIEVO ATALANTA PARMA PALERMO SASSUOLO 18 15 14 13 11 11 10 9 9 8 8 6 6 5 4 4 4 3 3 3 G 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 PARTITE V N 6 0 5 0 4 2 4 1 3 2 3 2 3 1 3 0 2 3 2 2 2 2 1 3 1 3 1 2 1 1 1 1 1 1 1 0 0 3 0 3 P 0 1 0 1 1 1 2 3 1 2 2 2 2 3 4 4 4 5 3 3 RETI F S 13 2 11 4 7 2 9 5 13 9 6 5 8 7 11 7 5 3 11 8 6 6 8 8 5 10 4 7 7 9 5 9 2 8 11 16 6 14 3 12 CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE PROSSIMO TURNO S PERISAN Italia U18 17 anni compiuti in agosto, fa parte della formazione primavera. Cresciuto nel vivaio, è stato convocato nella Nazionale Under 18 Sabato 18 ottobre ROMA-CHIEVO ore 18 SASSUOLO-JUVENTUS ore 20.45 Domenica 19 ottobre, ore 15 FIORENTINA-LAZIO ore 12.30 ATALANTA-PARMA CAGLIARI-SAMPDORIA PALERMO-CESENA TORINO-UDINESE VERONA-MILAN INTER-NAPOLI ore 20.45 Lunedì 20 ottobre GENOA-EMPOLI ore 20.45 MARCATORI 6 RETI Tevez (2 rigori) (Juventus). 4 RETI Osvaldo (Inter); Djordjevic (Lazio); Honda (Milan); Callejon (Napoli); Cassano (1) (Parma); Di Natale (Udinese). 3 RETI Ekdal (Cagliari); Pucciarelli (Empoli); Matri (Genoa); Icardi (Inter); Menez (2) (Milan); Vazquez (Palermo); Gabbiadini (Sampdoria); Quagliarella (Torino). 2 RETI Cossu (1) e Sau (Cagliari); Paloschi (Chievo); Tonelli (Empoli); Babacar (Fiorentina); Pinilla (Genoa); Kovacic (Inter); Vidal (1) (Juventus); Candreva, Mauri e Parolo (Lazio); Muntari (Milan); Belotti (Palermo); Coda (Parma); Destro e Florenzi (Roma); Gastaldello (Sampdoria); Berardi (1) (Sassuolo); Thereau (Udinese); Ionita e Tachtsidis (Verona). 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 SERIE B FINE DEL TORMENTONE Bologna decaffeinato, inizia l’era Usa La svolta di Guaraldi spiazza mister Segafredo e apre all’americano Tacopina: i tifosi festeggiano 103 gli anni trascorsi a Bologna dall’ultimo presidente straniero: Emilio Arnstein, di nazionalità austroungarica 52 per cento è la quota di maggioranza del presidente Albano Guaraldi 7 gli scudetti vinti dal Bologna, l’ultimo 50 anni fa Ribaltone Invece succede che Joe Tacopina e Joey Saputo calano l’asso vincente, ovvero un extra bonus per i soci che arriva a 6,3 milioni tra cash e cessione di credito (600mila euro in più rispetto all’offerta precedente), confermando di volere procedere all’aumento di capitale sociale, da versare entro il 15 ottobre, per l’importo di 13 milioni Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). ADDETTA amministrazione del personale, assunzioni cessazioni, trasformazioni rapporti con enti programma presenze Word, Excel, posta elettronica. No studi. 346.79.48.352 AIUTO contabile, impiegata commerciale con pluriennale esperienza offresi full/part-time. 340.59.89.168 AMMINISTRATIVA laureata, pluriennale esperienza, esamina proposte part-time per amministrazione, contabilità generale e bilancio presso aziende zona Piacenza ovest e Valtidone. 338.80.80.366 BACK-FRONT/OFFICE assistenza e gestione clienti, inglese francese fluenti, uso pc, ottime referenze. Formazione organizzazione di eventi, laureata offresi full-time. 331.90.98.478 BIOLOGA laureata in scienze biologiche, con diploma istituto alberghiero e abilitata HACCP cerca occupazione nei settori produttivi e di analisi attinenti e della ristorazione, disponibilità immediata. Tel. 339.70.85.518 «Zanetti è rimasto molto deluso Adesso col Bologna ha chiuso» Il vincitore Il mediatore Lo sconfitto L’avvocato Joe Tacopina, 48 ex vicepresidente della Roma Albano Guaraldi, 55 anni, presidente uscente del club Massimo Zanetti, 66 anni, proprietario della Segafredo d HA DETTO S Gianni Morandi «Ero a favore di Zanetti, ma sono prima di tutto un tifoso del Bologna e quindi sono pronto ad applaudire Tacopina» RETE AGENTI - Creazione reti vendita di agenti per aziende 338.37.66.816 www.efb-retivendita.it AUTISTA esperienza ventennale referenziato cerca lavoro anche part-time. NCC iscritto ruolo. 333.95.76.523 AUTISTA privato libero impegni familiari, lingue francese-inglese, disponibilità trasferimento, professionalità. 340.91.61.792 BARMAN 24enne qualificato corso Flair academy esperienza settore offre disponibilità immediata. 340.69.13.870 CAMP Boss cerca lavoro disponibilita' immediata. Tel. 393.50.19.107 AUTISTA, srilankese, 53enne, aiuto cuoco, addetto pulizie, esperienza Italia, Francia offresi a Milano. 333.49.23.845 CERCO lavoro come domestico, custode villa, cameriere. Possesso patente B. Tel. 351.13.23.662 COLLABORATRICE domestica, badante, assistenza anziani. Ucraina 58enne, regolare, referenziata, offresi. Richiesto vitto/alloggio. Cell. 388.77.46.038 PENSIONATO 68enne automunito, ex agente di commercio, conoscenza inglese, Excel, Word, offresi come receptionist, custode, fattorino, autista, aiuto lavori ufficio. Tel 339.50.63.792 PER trovare soluzioni diminuzione costi assemblaggi elettromeccanici esperienza ventennale Mail: [email protected] Cell. 339.83.42.162 COPPIA srilankese con qualifica Oss, cerca lavoro colf, badante, villa custode, patente, referenziati. 389.98.80.677 I MPIEGATA pluriennale esperienza commerciale, receptionist, data entry, ECDL, inglese. Disponibile subito. 348.37.74.736 RAGIONIERA responsabile amministrativa pluriennale esperienza contabilità offresi per lavoro part-time categorie protette. 347.76.68.322 RESPONSABILE produzione, programmazione, ERP, reparti, processi produttivi, risorse, magazzini, coordinamento acquisti, ufficio tecnico, qualità; ottimizzazione processi,tempi, costi, Lean, ingegnere meccanico, inglese, francese, concreta operatività. PMI. 329.07.65.617 COMMERCIALE 42enne, con partita Iva valuta opportunità lavorative, zona Milano hinterland. 348.38.39.817 in due tranche di i 6 e 7. Di contro Luca Baraldi, uomo di fiducia di Zanetti, presenta il piano di risanamento dell’imprenditore veneto, già esposto in mattinata a Guaraldi e Morandi che, a parole, continuano a sostenere questa soluzione. Zanetti è pronto a mettere una somma non inferiore a 15 milioni per chiudere la stagione ma non a liquidare i soci che all’improvviso cambiano l’indirizzo presidenziale diventando decisivi in questa partita. Infatti, dopo una lunga analisi, sono i corifei di A Milano azienda, per nuovo appalto, impiega 4 ambosessi per gestione clienti, amministrazione e inventario. 02.24.41.06.01 SOCIETÀ immobiliare cerca signora presenza, pratica materia bilanci, contabilità, curriculum, referenze. 02.55.21.26.18 SOCIETA' operante a livello internazionale ricerca segnalatori zone libere, o eventualmente contatta anche aziende interessate alla cessione, soci attivi o finanziatori, acquisisce quote azionare, interventi finanziari. Massima riservatezza, nessuna spesa anticipata. Contattare: n. verde 800.586.303 Cell. 366.32.18.000 - Email: [email protected] Guaraldi a votare a favore della linea Usa, Guaraldi si astiene, Morandi non c’è e Baraldi, capita l’antifona, lascia il CdA in anticipo perché ormai gli americani hanno il punto in mano. Così poco prima della mezzanotte il Bologna si veste con la bandiera Usa che i tifosi, in maggioranza pro Tacopina, sventolano a Casteldebole. Orgoglio e dubbi Il giorno dopo è un misto di felicità e di delusione sulle due sponde. Da una parte l’avvocato di New York, che dopo il tentativo a CERNUSCO SUL NAVIGLIO privato vende terzo/ultimo piano: doppio soggiorno, cucina abitabile, tricamere, tribagni, terrazzi 60 mq. CE: G IPE 235,26 kWh/mqa. 335.62.46.011. No agenzie AZIENDA leader nel settore della sicurezza sul lavoro ricerca commerciali ambosessi, offresi alte provvigioni e serie possibilità di carriera. Tel. 02.33.40.53.06 SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03 COMMERCIALE 41enne, decennale esperienza nelle vendite maturata all'estero, settore beni di largo consumo, valuta offerta lavorativa come responsabile commerciale estero. Esperienza consolidata nella gestione di risorse, di distributori, di agenti e nella pianificazione ed esecuzione del budget. Ottimo inglese parlato e scritto, disponibile alle trasferte. [email protected] BANCHE multinazionali ricercano appartamenti in affitto Milano. BEI 02.46.27.03 MULTINAZIONALE ricerca appartamenti ed uffici a Milano. Tel.: 02.67.17.05.43 Cernusco sul Naviglio MARINA PISA affitto posto barca 22 mt - 9.500 annui più spese. 338.85.56.161 PORTO RIVA Rapallo privato affitta posto barca 10 metri prezzo Euro 4.500 annuo. 328.69.64.773 L’appuntamento quotidiano 7 GIORNI SU 7 Saldi LAVORO Ristoranti Eventi CASA Ogni giorno oltre 8 MILIONI DI LETTORI con l’abbinata Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport nelle edizioni stampa e digital www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA vuoto di sei anni fa vede affermarsi la sua rivincita, invia un messaggio ai tifosi nel quale si legge che «Il nostro gruppo ha appreso con entusiasmo la decisione del CdA del Bologna FC di accettare la nostra offerta per l’acquisto della società. Siamo onorati di diventare i prossimi proprietari di questo storico club». Tacopina tornerà in città lunedì per avviare il closing e intanto ha riattivato i contatti con Fenucci e Corvino per portarli in società. Dall’altra, c’è Gianni Morandi che tra le righe lascia trasparire dubbi sul vero interesse dei soci in questa operazione: «Spero che la decisione del Cda, alla quale non ho partecipato per motivi di lavoro, sia stata presa per il bene del club e della città - chiosa il cantante e azionista - io ero, come si sa, a favore di Massimo Zanetti, al quale ho mandato un ringraziamento, ma sono sopratutto un tifoso e sarò il primo ad applaudire gli americani, se realizzeranno tutto quello che hanno promesso». Dopo tante parole, è l’ora di fare i fatti. ACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? Trentennale esperienza nazionale, internazionale, pagamenti garantiti. www.cogefim.com - 02.39.26.11.91 Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con le edizioni stampa e digital offrono quotidianamente agli inserzionisti una audience di oltre 8 milioni di lettori, con una penetrazione sul territorio che nessun altro media è in grado di ottenere. La nostra Agenzia di Milano è a disposizione per proporvi offerte dedicate a soddisfare le vostre esigenze e rendere efficace la vostra comunicazione. CEDESI attività, marchio conosciuto in tutta Italia, clientela ottima, produzione abbigliamento medio fine. Fax 0571.93.12.80 CERCA investimenti di piccole industrie artigianali. Disposto comperare, permutare o fare fusioni. 335.61.54.283 CQUISTIAMO brillanti, gioielli firmati, orologi marche prestigiose, coralli, argenteria. Il Cordusio 02.86.46.37.85 PUNTO D'ORO compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti. Sabotino 14 Milano. 02.58.30.40.26 •PORZIONE VILLA bifamiliare: doppio soggiorno, veranda, tribagni, 4 camere, taverna, box, giardino, pompe calore, fotovoltaico. CE: A - IPE: 27,00 kWh/mqa. 335.62.46.011. No agenzie Shop BOLOGNA (a.to) Per la seconda volta, dopo quella del gennaio 2011, Massimo Zanetti viene dunque respinto dal Bologna. Ieri il Re del caffè è rimasto silente nella sua dimora di Treviso dove lo ha raggiunto il braccio destro Luca Baraldi per analizzare una sconfitta inattesa. «Zanetti è molto amareggiato e deluso per l’epilogo di questa vicenda - commenta Baraldi - non riesce a spiegarsi i motivi di questo ostracismo nei suoi confronti. Di sicuro stavolta ha davvero chiuso col Bologna, non vuole che il suo nome venga più associato a quello della società rossoblù». Dopo questo colpo di scena, ci saranno strascichi legali? «Volendo - spiega ancora Baraldi - ci sarebbero gli estremi per valutare in giudizio l’attività dei soci, ma Zanetti non ha alcuna intenzione di procedere. Il suo rapporto con il Bologna finisce qui» A MONEGLIA vendesi terreno con permesso di costruire 4 ville e 8 box, splendida posizione vista mare, 900 metri dalla spiaggia. 348.30.09.370 Mostre i proprietari stranieri tra i professionisti: oltre al Bologna, quelli di Inter, Roma, Monza, Pavia e Venezia Tutto in una notte. Il Bologna cambia il terzo padrone nel giro di 14 giorni durante un Consiglio d’amministrazione straordinario convocato dal proprietario uscente ed ormai esautorato Albano Guaraldi, ristretto a cinque soggetti. Tra le 20 e le 23 a Casteldebole viene stravolto il mondo rossoblù dal rilancio degli investitori Usa e dal voltafaccia del Consiglio che rimpalla Massimo Zanetti, indicato come il nuovo patron in pectore dopo il viaggio a Treviso di Guaraldi e Morandi del 25 settembre che avevano chiesto e ottenuto il ritorno di Mr Segafredo per garantire la continuità aziendale del club, altrimenti destinato a finire in tribunale. Solo sabato scorso Zanetti, presente alla partita dei rossoblù a Vicenza, si era esposto in pubblico come futuro presidente scandendo i punti del suo intervento su squadra e società. IL MANAGER BARALDI Viaggi 6 Una poltrona per tre Corsi I NUMERI ANDREA TOSI BOLOGNA Spettacoli 4 Acquistiamo • AUTOMOBILI E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata con passaggio di proprietà e pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 338.7431476 ABBANDONA ansia e fatica con i nostri percorsi bellezza. Info 02.91.43.76.86. www.body-spring.it MASSAGGIO olistico strepitoso. 30 minuti 30 euro, 60 minuti 50 euro. Sauna bagno turco inclusi. 02.87.06.93.30 SAN BABILA centro benessere italiano, personale qualificato, massaggi olistici, classe, tranquillità. 02.39.68.00.71 MALIZIOSAMENTE 899.60.44.50. Viziosa TX 899.60.44.51. Euro 1,30min/ivato. VM18. Futura Madama31 Torino. © RIPRODUZIONE RISERVATA TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1 Offerte di collaborazione: € 2,08; n. 2 Ricerche di collaboratori: € 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92; n. 4 Avvisi legali: € 5,00; n. 5 Immobili residenziali compravendita: € 4,67; n. 6 Immobili residenziali affitto: € 4,67; n. 7 Immobili turistici: € 4,67; n. 8 Immobili commerciali e industriali: € 4,67; n. 9 Terreni: € 4,67; n. 10 Vacanze e turismo: € 2,92; n. 11 Artigianato trasporti: € 3,25; n. 12 Aziende cessioni e rilievi: € 4,67; n. 13 Prestiti e investimenti: € 9,17; n. 14 Casa di cura e specialisti: € 7,92; n. 15 Scuole corsi lezioni: € 4,17; n. 16 Avvenimenti e Ricorrenze: € 2,08; n. 17 Messaggi personali: € 4,58; n. 18 Vendite acquisti e scambi: € 3,33; n. 19 Autoveicoli: € 3,33; n. 20 Informazioni e investigazioni: € 4,67; n. 21 Palestre saune massaggi: € 5,00; n. 22 Chiromanzia: € 4,67; n. 23 Matrimoniali: € 5,00; n. 24 Club e associazioni: € 5,42. RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20% Per tutte le rubriche tranne la 21, 22 e 24: Neretto: +20% Capolettera: +20% Neretto riquadrato: +40% Neretto riquadrato negativo: +40% Colore evidenziato giallo: +75% In evidenza: +75% Prima fila: +100% Tablet: + € 100 Tariffa a modulo: € 110 Rubriche Compravendite immobiliari Nel testo dell’inserzione è obbligatorio indicare la classe energetica di appartenenza dell’immobile e il relativo indice di prestazione energetica espresso in kWh/mqa o kWh/mca a seconda della destinazione d’uso dell’edificio. Nel caso di immobili esenti dall’indicazione, riportare la dicitura “Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica”. VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 SERIE B IL CONFRONTO 4 GIUSEPPE SANNINO S Giuseppe Sannino è nato il 30 aprile 1957 a Ottaviano (Napoli) S Gli inizi Comincia ad allenare nel 1998 alla Biellese in C2. Dopo due stagioni all’Alto Adige, allena Meda, Sangiovannese, Varese, Cosenza, Lecco e Pergocrema S La svolta Nell 2008-09 Sannino ritorna a Varese e in due anni sale dalla C2 alla B. Nell’estate 2011, persi i playoff, va comunque in A (Siena). Dopo aver allenato Palermo, Chievo e gli inglesi del Watford, arriva la chiamata del Catania Ma amici mai Sannino contro Mangia Il Cibali nel loro destino Insieme a Varese, entrambi a Palermo, rivali in Catania-Bari Li riunisce lo stadio dove uno conobbe la A e l’altro un esonero FRANCESCO CARUSO Il vecchio Cibali ospita domenica Catania-Bari, una partita dal forte sapore di A e che rimette di fronte 2 pessimi amici. Beppe Sannino contro Devis Mangia, tutto li divide, nulla li potrà mai unire, a parte 3 cose: il Varese dove è sbocciata la loro carriera, Sean So- gliano, d.s. del Verona che li lanciò nel club lombardo e il 4-4-2, anche se oggi sono stati costretti a virare verso il 4-3-3. Si ritrovano dopo 3 anni e 10 giorni, l’ultima volta era stato il 2 ottobre del 2011, sempre in Sicilia, ma alla Favorita: Palermo-Siena ed ebbe la meglio Mangia vincendo 2-0. Il tecnico allora rosanero alla vigilia si era aggiudicato anche il derby dell’ironia commentando così l’incombente sfida con Sannino: «Farei pagare il biglietto ai bordocampisti tv, in panchina non siamo lord inglesi: si divertiranno». Il panettone In effetti ci sarebbe un’altra cosa che accomuna Sannino e Mangia: hanno esordito in A lo stesso giorno, l’11 settembre, una data che per loro non evoca catastrofi epocali, semmai l’illusione di una carriera apparentemente già lanciata e che oggi è retrocessa di un gradino. Pure quel giorno, l’11 settembre 2011, andò meglio all’allenatore del Palermo vittorioso in casa per 4-3 niente meno che contro l’Inter, mentre Sannino dovette accontentarsi di un pareggio striminzito (0-0) proprio al Cibali contro il Catania, cioè in quello che è di- 46 Gare in B di Sannino Ecco il bilancio in Serie B di Beppe Sannino: 17 vittorie, 22 pareggi e 7 sconfitte Giuseppe Sannino, 57 anni, ha preso il posto di Pellegrino ventato il suo stadio e contro la squadra che oggi spera possa riportarlo in A. Giusto per la cronaca, nella stagione della loro prima volta in A, in assoluto andò meglio a Sannino che non solo ottenne una magnifica salvezza, ma guidò il Siena fino a una storica semifinale di Coppa Italia (sconfitta col Napoli). Il più giovane Devis riuscì a mangiare il panettone, ma gli andò di traverso: fu esonerato il 19 dicembre da Zamparini dopo una sconfitta per 2-0 nel derby di Catania (guarda caso ancora al Cibali) dopo aver commesso una grossa ingenuità: aver offerto il panettone ai giornalisti alla vigilia della partita. tratto col Siena che avrebbe dovuto guidare per un altro anno. Naturalmente fu esonerato (a settembre) e poi richiamato (a marzo) sfiorando solo una salvezza ormai quasi impossibile. E torniamo ai giorni nostri e quest’altro capitolo della sfida fra i due carissimi nemici. Bordocampisti, preparate i soldi del biglietto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Via vai In effetti su quella panchina avrebbe dovuto sedere Sannino: Zamparini lo aveva contattato prima di prendere Pioli (licenziato prima dell’inizio del campionato e sostituito con Mangia, pescato dalla Primavera rosanero). Sfortuna volle però che il Varese di Sannino, poco prima dei playoff, venisse sconfitto 5-0 a Siena e il presidente del Palermo tornò sui suoi passi. Salvo ripensarci ulteriormente nell’estate 2012, chiamando Sannino che rescisse il con- 31 Gare in B di Mangia Ecco il bilancio in Serie B di Devis Mangia: 12 vittorie, 11 pareggi e 8 sconfitte 4 DEVIS MANGIA S Devis Mangia è nato il 6 giugno 1974 a Cernusco sul Naviglio (Milano) S Gli inizi Dopo le esperienze tra i dilettanti con Varese, Tritium, Ivrea, Varese e Valenzana, nell 2010 torna a Varese per la Primavera S La svolta Nel 2011 va a Palermo e a fine agosto lascia la Primavera per allenare la prima squadra al posto di Pioli fino a dicembre. L’estate successiva passa all’Under 21 e arriva secondo all’Europeo 2013. L’anno scorso era allo Spezia, da luglio è a Bari Devis Mangia, 40 anni, prima stagione alla guida del Bari D’ANNIBALE IL PROGRAMMA Domani due gare Nasca arbitra Modena-Brescia Gli arbitri dell’8a giornata: COSI’ DOMANI Pro Vercelli-Spezia Di Paolo di Avezzano (ore 18). Modena-Brescia Nasca di Bari (ore 20.30). COSI’ DOMENICA (ORE 15) Catania-Bari Candussio di Cervignano (ore 12.30). Avellino-Carpi Manganiello di Pinerolo. Crotone-Pescara Abbattista di Molfetta. Entella-Ternana Gavillucci di Latina. Latina-Bologna Maresca di Napoli. Livorno-Trapani Merchiori di Ferrara. Lanciano-Vicenza Saia di Palermo. Perugia-Frosinone Minelli di Varese (ore 20.30). COSI LUNEDÌ Varese-Cittadella La Penna di Roma (ore 20.30). L’ALTRO ANTICIPO Spezia a Vercelli Bjelica è pronto a rilanciare Ebagua La prima partita di questa 8a giornata sarà Pro Vercelli-Spezia, che inizia alle ore 18 (Modena-Brescia sarà alle 20.30). La novità più attesa è sul fronte ligure, visto che il tecnico Bjelica intende rilanciare Ebagua dopo la sorprendente esclusione del turno scorso: allo Spezia mancano i nazionali Datkovic, Bakic e Brezovec, mentre Ardemagni ha un guaio a una caviglia. CLASSIFICA Questa la situazione in Serie B dopo 7 giornate: Perugia p. 14; Frosinone, Carpi, Avellino e Trapani 12; Bologna e Livorno 11; Pro Vercelli, Ternana, Modena, Spezia e Lanciano 10; Bari 9; Cittadella, Latina, Vicenza e Varese (-1) 7; Pescara, Catania, Crotone e Brescia 6; Entella 5. EVANGELISTA LEGA PRO GLI ANTICIPI Ascoli-Pisa, grandi ricordi Ora il più atteso è Perez L’attaccante di casa, autore di 4 gol, è l’ex di turno: «Voglio vedere chi è il più forte» PEPPE ERCOLI ASCOLI PICENO 22 reti, ho un bel ricordo e credo di essere ben voluto anche io. Da lì ho fatto il salto in B la staguione scorsa, al Cittadella, e adesso conto di tornarci con l’Ascoli». Questa partita vale davvero la promozione? «Sono curioso di vedere il valore di queste due squadre, date per favorite da tutti, messe di fronte. Anche se alla fine sempre di tre punti si tratta; credo che per vincere il campionato sia più importante la continuità e non solo prevalere nello scontro diretto». Al Del Duca ci sarà un gran pubblico, anche se mancherà il grosso dei tifosi pisani che non hanno la tessera del tifoso. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ascoli e Pisa all’epoca dei presidenti Costantino Rozzi e Romeo Anconetani furono protagoniste di sfide avvincenti, anche in Serie A, con uno dei più bei gol del calcio italiano, la spettacolare rovesciata del bianconero Domenico Agostini (1987-88, finì 2-2 ad Ascoli). Le due squadre si ritrovano stasera in un campionato che sentono stretto, soprattutto il Pisa che al ripescaggio in B a fine agosto c’aveva fatto la bocca e ora mastica amaro, manifestando un certo nervosismo. L’Ascoli del post fallimento è in fase di rinascita, ma ambisce ad essere l’alternativa ai toscani. Il più atteso Il tecnico Petrone punta molto sull’ex di turno, Leonardo Perez, quattro gol per lui in questo inizio di stagione, l’ultimo entrando nel finale a Savona, valso la vittoria. Stavolta partirà titolare e racconta: «Con il Pisa ho giocato 54 partite e segnato Leonardo Perez, 25 anni, ha giocato a Pisa dal 2010 al 2013 e dalla scorsa estate è all’Ascoli COSI’ IN CAMPO (ORE 20.45) Queste le probabili formazioni di stasera (ore 20.45). ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Avogadri, Mori, Mengoni, Cristiano Rossi; Addae, Pirrone; Mustacchio, Berrettoni, Chiricò; Perez. (Ragni, Barison, Pelagatti, Carpani, Gualdi, Bangal, Altinier). All. Petrone. PISA (3-4-3) Pelagotti; Lisuzzo, Paci, Sini; Pellegrini, Morrone, Iori, Misuraca; Napoli, Arma, Frediani. (Moschin, Dicuonzo, Mandorlini, Finocchio, Giovinco, Berretta, Stanco). All. Braglia. ARBITRO Marini di Roma (RizzatoRossini). L’ALTRA GARA ORE 19.30 la situazione A Como è derby con la Pro Patria in diretta sulla Rai Le altre sfide dell’8a giornata Domani sera c’è Spal-Teramo La prima partita di questa giornata è il derby lombardo tra Como e Pro Patria, che sarà anche trasmesso da Rai Sport 1. Così in campo (ore 19.30): COMO (3-5-2) Crispino; Ambrosini, Lebran, Curti; Rolando, Fietta, Comentale, Cristiani, Casoli; Defendi, Le Noci. (Falcone, Marchi, Rinaldi, Ardito, Cristofari, De Sousa, Ganz). All. Colella. PRO PATRIA (4-4-2) Melillo; Guglielmotti, Zaro, Gerolino, Graham; Candido, Bovi, Cannataro, D’Errico; Serafini, Baclet. ( Perilli, Anderson, Panizzi, Casantini, Lacchini, Cannoni, Terrani). All. Oliveira. ARBITRO Guarino di Caltanissetta (Badoer-Trivelli). MERCATO La Salernitana ha ingaggiato Andrea Bovo (ex Pescara). Alla Paganese (via anche Marco Cuoghi, figlio del tecnico esonerato) va Vittorio Bernardo, ex Messina. COSI’ DOMANI ORE 14 AlbinoLeffe-Feralpi Salò e Giana-Torres (A); Pistoiese-San Marino (B). ORE 14.30 Lecce-Casertana (C). ORE 15 Mantova-Pavia (A); L’Aquila-Lucchese e Santarcangelo-Reggiana (a Rimini, B); Ischia-Foggia (C). ORE 16 Venezia-Monza (A); Pro Piacenza-Prato (B); Salernitana-Savoia (C). ORE 17 Lumezzane-Real Vicenza (A); Grosseto-Tuttocuoio (B); Cosenza-Paganese (C). ORE 18 Cremonese-Alessandria (A); Forlì-Ancona (B); Aversa Normanna-Melfi (C). ORE 19.30 Sudtirol-Renate (A); Matera-Reggina (C). ORE 20 Arezzo-Pordenone (A); Carrarese-Gubbio (B); Juve Stabia-Messina (C). ORE 20.30 Spal-Teramo (B). ORE 20.45 Novara-Bassano (A); Pontedera-Savona (B); Barletta-Benevento (C). COSI’ DOMENICA ORE 14.30 Lupa Roma-Martina (C). ORE 15 Vigor Lamezia-Catanzaro (C). LE CLASSIFICHE Questa la situazione nei tre gironi dopo 7 giornate: GIRONE A Bassano p. 16; Pavia, Como e Real Vicenza 14; Torres 13; Arezzo 12; Sudtirol 11; Alessandria, Monza e Venezia 10; Novara e F. Salò 9; Cremonese e Giana 8; Renate 7; Lumezzane 6; AlbinoL., Pro Patria e Pordenone 5; Mantova 3. GIRONE B Spal p. 13; Pisa, Tuttocuoio, Ascoli, Reggiana e Teramo 12; Grosseto e Pontedera 10; Carrarese, Prato e Forlì 9; L’Aquila, Pistoiese, Lucchese e Gubbio 8; Ancona 6; San Marino e Savona 5; Santarcangelo 4; Pro Piacenza (-8) 1. GIRONE C Benevento e Salernitana p. 15; Catanzaro, Casertana, Lupa Roma e Juve Stabia 14; Matera e Vigor Lamezia 12; Lecce 11; Reggina e Barletta 8; Savoia, Foggia (-1), Ischia e Messina 7; Melfi 5; Paganese 4; Aversa Normanna e Cosenza 3; Martina 2. 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 laNazionale di FABIO LICARI iamo sinceri: se De Rossi non fosse infortunato, e se Verratti non si fosse fatto male, S Pirlo (al quale oggi diamo l’Italia chiavi in mano) non sarebbe qui. Niente di scandaloso, considerato il recente guaio muscolare e il recupero all’ultimo minuto. Ma dalle prima parole di Conte c.t. era sembrato chiaro un concetto: lo juventino non è proprio al centro del progettoItalia che prevede invece un play di copertura, potente, che sappia scalare in difesa all’occorrenza. Lavoro che De Rossi svolge splendidamente nella Roma e anche in Nazionale, come visto contro Olanda e Norvegia. Pirlo è un’altra cosa. Non migliore né peggiore, ma diversa. De Rossi ha oggi un raggio d’azione più limi- l’Editoriale tato, presidia la mediana bassa (magari pestandosi un po’ i piedi con Bonucci), garantisce protezione totale e gestisce la partenza della manovra lasciando poi che il gioco fluisca per altre corsie. Pirlo non può essere incatenato alla sua metà campo: ha una posizione media molto più alta, e molto meno regolare, di quella del romanista. Prende più iniziative e, visto che togliergli il pallone dai piedi è difficile, con un dribbling può creare superiorità a centrocampo. De Rossi non ha molto da invidiargli nel lancio lungo, ma non può competere nelle aperture imprevedibili dalla trequarti che squarciano le difese. Sulla loro convivenza Conte è stato chiaro: difficile vederli assieme (così come uno dei due laPuntura DOPING EBOLA DELLO SPORT f MA IL VACCINO ESISTE... l doping è l’ebola dello sport. Eppure da un Ia lungo, po’ di giorni non se ne parla più. Non durerà credo. Ma siamo in autunno e c’è rischio che calino le prime nebbie, quindi conviene tenere accesi i riflettori... Riassumo: la guerra alle pratiche illecite è una faccenda complicata e semplicissima allo stesso tempo. I lettori del triste noir su Alex Schwazer conoscono bene il gioco. Le guardie rincorrono il ladro che sta avanti almeno un passo. Obiettivo dell’inseguimento è ridurre il suo vantaggio e acchiapparlo di sorpresa prima che falsifichi il risultato di una competizione spargendo un contagio che uccide la credibilità dello spettacolo agonistico e tutto quanto ci gira intorno, business compreso. be comodo fare di Schwazer, com’è accaduto ad Armstrong, l’uomo nero. E della sua dama bianca Carolina Kostner un diversivo rosa shocking. L’amara verità è che il virus non si annida soltanto nell’atletica o nel ciclismo, ma in tutte le discipline, comprese quelle dove non si suda. Per questo conviene anzitutto al Coni garantire la terzietà dei controlli, cioè l’indipendenza rispetto a tutti i soggetti interessati. La soluzione apparentemente più facile e drastica sarebbe quella di sottrarre al Foro Italico la potestà sull’antidoping. Ma ciò comporta un serie di problemi non trascurabili sul fronte tecnico (la necessaria continuità tra attività di vigilanza e giustizia sportiva, la certificazione dei laboratori, i finanziamenti) e soprattutto politico. L’eventuale efficienza dello Stato in materia di controlli è tutta da verificare, mentre l’autonomia dello sport resta un valore fondamentale, una garanzia non negoziabile anche di fronte all’emergenza. La vicenda ben ricostruita dai magistrati di Bolzano offre insegnamenti di puro buon senso che prescindono dalle considerazioni politiche. Se il marciatore che ha vinto l’oro a Pechino nel 2008 arriva alla vigilia della sua seconda Esiste un’altra via per assicurare al sistema Olimpiade pieno di antidoping una diriadditivi come un uogenza credibile senvo e viene fermato za terremotare l’imdal Cio e dalla Wada, pianto legislativo qualcosa di serio non che sorregge lo sport funziona nei controlitaliano? Sì, ed è li antidoping italiasemplice: il Coni doni. Non è una novità. vrebbe varare un Tranne un breve e luprocesso di nomina minoso periodo in che tagli di netto con cui i nostri inquirenti le liturgie del passaarrivarono a smanto. Non servono nuotellare con l’Operave norme, basta la ciòn Puerto il laboratrasparenza. Agendo torio del dottor di concerto con il miFuentes, il Coni non nistero della Salute, ha mai brillato per dunque con il Goverefficienza investigano, individui una tiva. Eppure, al conpersona altamente trario di altri Paesi, qualificata e dichial’Italia ha una buona ratamente estranea legge che fa del doai giochi affidandoping un reato pena- Alex Schwazer, 29 anni prima dell’Olimpiade di Londra AFP gli la direzione della le. E pure la giustizia Nado e, in piena auamministrata dallo stesso Coni ha tutti gli stru- tonomia, la composizione della squadra. La menti per agire. giustamente celebrata Usada - l’agenzia che ha incastrato Armstrong e Marion Jones - ha iniI controlli in Italia sono affidati a un’agenzia, ziato così. Pur essendo nata dal comitato olimla Coni-Nado, che sulla carta gode di ampia au- pico americano e affiliata alla Wada, gode di tonomia. In realtà è il Coni, che campa dei ri- una totale indipendenza operativa. sultati ottenuti dagli atleti ai mondiali e alle Olimpiadi, a nominarne vertici e funzionari. Giovanni Malagò è un innovatore convinto. Così, ogni volta che qualcuno viene pizzicato E in materia di antidoping è credibile. Anche se dalla Wada e non dai nostri si innesca il corto- all’interno del Coni e nelle federazioni non circuito: controllato e controllore, se non sono mancano i frenatori, è ora di prendere coraggio proprio la stessa persona, certamente vivono e affrontare una questione non più rimandabisotto lo stesso tetto. E hanno interessi comuni. le. Il governo, che ha altrettante responsabilità, Ai tempi del professor Conconi era lo Stato a deve dargli una mano forte e risposte rapide. finanziare l’esperto dopatore. Oggi non si può Non di solo Jobs Act vive l’Italia. Anche lo sport dire che le istituzioni abbiano incoraggiato ha la sua importanza e le sue urgenze. pratiche illegali. Nella carte del caso Schwazer non si ravvisa un disegno razionale e articolaNon credo all’assioma secondo cui allenanto. Semplicemente è accaduto che chi doveva dosi duro e restando puliti non si vince. Se ne vedere non ha visto. Resta da stabilire se sia fossi convinto liquiderei la Gazzetta e i suoi una distrazione reiterata oppure se qualcuno quasi 120 anni di storia. Ma ammettiamo pure abbia deliberatamente volto lo sguardo dall’al- che un sistema antidoping efficiente e severo tra parte. possa rendere ancor più scarno del previsto il medagliere italiano a Rio nel 2016. Che facciaIn ogni caso, il sistema si è dimostrato un co- mo, alziamo bandiera bianca? Pensate che sallabrodo. La quantità di atleti che sistematica- to culturale farebbe il nostro movimento spormente aggiravano l’obbligo di reperibilità (sa- tivo, e noi tutti come popolo, se il Coni decidesrebbero addirittura centinaia nelle varie disci- se di correre il rischio. La Gazzetta è disposta pline) autorizza il sospetto che il marciatore al- sin d’ora ad appoggiarlo e a non misurare più le toatesino non fosse l’unico ad approfittarne. spedizioni azzurre sul numero delle medaglie. Sospetto, non certezza. Ma ugualmente inac- Perdere con onore per una causa giusta. Suona cettabile perché i controlli a sorpresa, insieme talmente bene da sembrare già una vittoria. E al passaporto biologico, sono l’unica arma in se poi si vince davvero - come succederà a chi grado di colpire gli abusi. Sulla Gazzetta avete ha talento - varrà il doppio. © RIPRODUZIONE RISERVATA letto cronache dure, non pezzi di colore. Sareb- 21 DE ROSSI-VERRATTI NELL’IDEA CONTE MA PIRLO RESTA SEMPRE UN VALORE di ROBERTO PELUCCHI di ANDREA MONTI LA GAZZETTA DELLO SPORT Tavecchio scrive a Blatter: vogliamo far evolvere il nostro calcio. E come prima mossa siamo passati dalle scimmie mangiabanane a Lotito. con Verratti), salvo situazioni che richiedano speciale possesso palla, perché le mezzali devono essere marcatori-incursori come Marchisio e Florenzi (o Vidal). Insomma, contro la Croazia può riproporsi il dualismo tra due leader riconosciuti di quest’Italia. Di sicuro Conte valuterà ogni singola occasione: lo juventino può farsi preferire contro squadre più chiuse, il romanista quando occorre più attenzione. Poi c’è la possibilità, per niente remota, che De Rossi scali tra i centrali sostituendo (o aggiungendosi a) Bonucci: l’abbondanza è sempre una bella cosa. E Pirlo tutto tranne un elettrodomestico da buttare. © RIPRODUZIONE RISERVATA ilCommento Ecco un campionato con vista sull’Europa per rilanciare il basket Diverse buone notizie: l’aumento del pubblico, altre meno: pochi italiani in rosa laVignetta DI STEFANO FROSINI La presentazione a casa Gazzetta con i capitani e gli allenatori delle squadre che parteciperanno al campionato numero 93. Tra loro il presidente delle Federazione, Gianni Petrucci CIAMILLO/CASTORIA TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO GIANCARLO FISICHELLA Pilota di auto Eravamo veramente tanti a dare l’ultimo saluto ad un amico.... Ciao Andrea @OfficialFisico SAUBER Scuderia di Formula 1 Un simpatico pensiero al nostro arrivo al Paddock Club. Matrioska #RussianGP @SauberF1Team FRANCESCA PICCININI Azzurra di pallavolo Un grazie a @Gazzetta_it x gli splendidi articoli di queste giornate mondiali! #volleymondiali14 #ConLeAzzurre @francypicci12 di UMBERTO ZAPELLONI campionato di basket nuIcasalmero 93 è cominciato in Gazzetta dove già a luglio erano stati presentati i calendari della nuova stagione. E’ stato un bel colpo d’occhio vedere i capitani con tanto di maglie ufficiali e i loro allenatori schierati in sala Buzzati per dare il buongiorno al torneo che scatterà domani sera con i campioni dell’ EA7 Milano in casa della Vanoli Cremona (e in diretta esclusiva su gazzetta.it che trasmetterà ogni settimana su web, tablet e telefonino una partita). Si riparte da Milano che l’anno scorso ha portato al Forum più di 8600 spettatori a partita e con il suo scudetto ha salvato il basket dal naufragio, visto che lo scudetto ha rischiato di finire ancora sulla maglia di Siena, una squadra che stava sparendo. L’EA7 è favorita per 15 tecnici su 16 (solo Dalmonte non si è pronunciato) e ci saremo meravigliati del contrario. Le buone notizie dal mondo dei canestri, in ordine sparso, sono: 1) gli spettatori tornati sopra i 4 mila di media lo scorso anno; 2) la corsa agli abbonamenti in questa stagione; 3) l’instant replay adottato in ogni partita; 4) il nuovo sponsor Mini che va ad affiancarsi a Beko (colpo di Marino, presidente di Lega); 5) l’inno di Mameli suonato prima di ogni partita (genialata di Petrucci, presidente Fip, suggerita da Renato Villalta e mutuata dalla Legadue di Bonamico). Il problema sono piuttosto le cattive notizie. E guai a sottovalutarle: 1) i pochissimi italiani con un posto in quintetto (8); 2) i pochi italiani con un posto in rosa; 3)i palazzetti vecchi che più vecchi non si può; 4) qualche squadra con problemi di bilancio; 5) il livello degli stranieri che non è propriamente eccelso (per non usare parole che costerebbero una squalifica alla Tavecchio). Il basket non sta male, ma potrebbe stare molto meglio. E’ ancora in mezzo al tunnel, anche se all’orizzonte ci piace vedere il cielo azzurro. Azzurro come la maglia della nazionale che l’estate prossima giocherà l’Europeo per guadagnarsi una medaglia e un posto alle Olimpiadi da cui manca da troppo tempo. E’ soltanto con un grande risultato della nazionale che il campionato italiano può lasciare le sabbie mobili e tentare di aggrapparsi all’albero della cuccagna. L’esempio della pallavolo femminile è davanti agli occhi di tutti. Le ragazze di Bonitta, stanno facendo parlare di loro l’Italia e bene ha fatto il presidente Petrucci a mandare al volley i suoi complimenti pubblici (ma quanto invidia Magri...). Questo campionato numero 93 è in fin dei conti un campionato con vista sull’Europa. Perché oltre al sogno della nazionale, abbiamo anche quello dell’Eurolega dove Milano quest’anno parte con la chance concreta di qualificarsi per le final four gettate al vento l’anno scorso. L’EA 7 che riesce a farsi onore in Eurolega servirebbe eccome. A tutto il nostro basket, non soltanto a Milano. Certo, bisognerebbe cominciare a pensare in grande. E in quale mondo se non in quello dei giganti del basket si dovrebbe essere portati a farlo? © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 FORMULA 1 GP RUSSIA d IN ANSIA A YOKKAICHI «Con Jules in ospedale come puoi pensare al titolo?» HANNO DETTO S I genitori di Jules Bianchi, Philippe (2o a destra) e Christine (3a a destra dietro) parlano con l’amico Lorenz Leclerc (sinistra) della Fia, Gerard Saillant (2o a sin.), Morgan Caron (3o a sin.) e Nicolas Todt (1o a des.) AFP Poche speranze Dalla Francia ecco pure i fratelli Tom (18 anni) e Melanie (28) hanno raggiunto i genitori. Saillant e Frati, ieri nuovi consulti DAL NOSTRO INVIATO PAOLO IANIERI MOTEGI (Giappone) Sono arrivati anche Tom (18) e Mélanie (28). Sbarcati dall’aereo nel pomeriggio di ieri a Osaka, i fratelli di Jules Bianchi, nella serata di ieri hanno raggiunto il Mie General Hospital di Yokkaichi, dove da domenica sera è ricoverato il pilota della Marussia. Un arrivo che era stato ipotizzato nei giorni scorsi, quando le condizioni del 25enne talento della Ferrari Academy erano apparse estremamente gravi. Ad attenderli mamma Christine e papà Philippe, che da lunedì sera restano il più possibile vicino al figlio che, in un letto del reparto di terapia intensiva, continua la sua lotta contro la morte. Con loro, da ieri mattina anche Lorenz Leclerc, il migliore amico di Jules. Aiuto psicologico Per aiutare la famiglia in un momento così difficile, i responsabili dell’ospedale hanno loro permesso di accedere al reparto anche fuori dai normali orari. Ad assisterli, ci sono sempre Nicolas Todt, manager di Bianchi nonché figlio di Jean, presidente della Federazione Internazio- nale, il dottor Riccardo Ceccarelli, responsabile di Formula Medicine e Alessandro Alunni Bravi, assistente di Todt junior, John Booth, team principal Marussia. Nei prossimi giorni dovrebbe tornare in Giappone anche Andrea Ferrari, il preparatore di Jules che martedì sera era volato a Sochi. A loro, e soprattutto ai professori Gérard Saillant, l’ortopedico francese che quest’anno ha seguito da vicino anche Michael Schumacher e ad Alessandro Frati, il neurochirurgo inviato dall’Italia dalla Ferrari, i Bianchi si stanno appoggiando per un sostegno in un momento estremamente difficile, reso ancor più complicato dal fatto di trovarsi in un Paese lontanissimo da casa. Tentativi Pur con un quadro che lascia poco spazio alla speranza, visto la presenza di un danno assonale diffuso la cui irreversibilità è clinicamente assodata, ci si aggrappa a un miracolo: per questo anche ieri Saillant e Frati hanno avuto nuovi consulti con i medici giapponesi. Prima di arrendersi, si vuole fare tutto il possibile perché nulla resti intentato. Anche se, diversamente a quanto per esempio è stato fatto nel caso di Schumacher dopo il suo incidente sugli sci, la famiglia ha deciso di non nascondere la gravità della situazione. Come se il condividere con tutto il mondo un momento così tragico e difficile da sopportare, possa alleviarne in qualche modo il peso. Sutil «Sarà un weekend molto difficile, non posso dire nulla di diverso, è stato molto scioccante per me e per tutto il mondo della F.1» Hamilton e Rosberg spiegano lo stato d’animo dei piloti. Massa critico S Vettel «Ci farà correre solo la passione. Dobbiamo capire esattamente quello che è successo per poi assumere i giusti correttivi» Si corre nel n DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI SOCHI (Russia) S Raikkonen «Jules è stato molto sfortunato e nessuno avrebbe voluto vedere quello che è successo, ma nello sport le cose possono andare male» «E’ come se sopra di noi ci fosse una nuvola grigia». Le parole di Adrian Sutil, testimone oculare e involontario co-protagonista del dramma di Suzuka, fotografano in maniera esemplare lo stato d’animo del piloti in questi giorni in cui l’angoscia per la sorte di Jules Bianchi prevale su tutto. Sulla lotta per il campionato, sulle manovre di mercato, sul debutto della F.1 a Sochi (arriverà anche Putin domenica), in un circuito che confina – ironia della sorte – con un parco dei divertimenti. «Sono ancora sotto shock», ripetono i piloti. riranno sulle monoposto e sui caschi) e in modo particolare lo farà la Ferrari, colpita direttamente come la Marussia perché lo sfortunato francese è il suo terzo pilota. Dibattito Si corre, dunque, ma si discute molto anche di sicurezza. In questa materia i piloti mantengono un atteggiamento prudente, in attesa di avere i dettagli dell’inchiesta federale: «Dobbiamo capire esattamente quello che è successo per poi assumere i Lottiamo perché ci sia sicurezza pure attorno alla pista. Il peggiore GP della mia vita FELIPE MASSA PILOTA WILLIAMS DA MOTEGI LA MOTOGP S’INTERROGA Valentino: «Incidente successo per un errore» In pista Si correrà, anche se con un nodo alla gola. Proprio i due contendenti al titolo Lewis Hamilton e Nico Rosberg hanno affermato: «Non sarà semplice pensare al campionato in questa situazione, con Jules in ospedale». A muovere la ruota della F.1, come ha detto Vettel, «E’ la comune passione per la competizione». E allora si corre anche nel nome di Jules (adesivi compa- © RIPRODUZIONE RISERVATA « MOTEGI — (p.i.) Il terribile incidente di Jules Bianchi non ha lasciato indifferenti i piloti della MotoGP. «So che la situazione è disperata — attacca Valentino Rossi (foto MILAGRO) —. Conosco Jules, bravissimo ragazzo e un talento. Amo Suzuka, ma è troppo pericolosa. L’incidente è successo per un errore». E Marc Marquez (foto MILAGRO): «Il video fa capire come ogni volta che scendiamo in pista ci siano rischi». Rossi parla anche di Fernando Alonso e della Ferrari. «È un peccato, ma lui vuole una macchina per fare risultati. Io spero che non si fermi un anno, sarebbe difficile a 24 anni, figurarsi a 33». CAMPIONATO ITALIANO | A1PALLANUOTO SECONDA GIORNATA MASCHILE VENERDÌ 10 OTTOBRE ROMA VIS vs COMO NOVA SABATO 11 OTTOBRE DIRETTA ALLE 15:00 CITTÀ DI vs PRATO COSENZA FEMMINILE VENERDÌ 10 OTTOBRE DIRETTA ALLE 18:30 Roma Foro Italico CLASSIFICHE 18:30 ROMA VIS NOVA COMO CARISA SAVONA SABATO 11 OTTOBRE Bogliasco Piscina Comunale 18:00 RN BOGLIASCO Firenze Piscina Nannini 18:00 RN FLORENTIA PRO RECCO Monza Centro Pia Grande 18:00 SPORT MANAGEMENT VERONA CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA Napoli Piscina Scandone 18:00 CC NAPOLI AN BRESCIA Roma Salaria Sport Village 18:00 SS LAZIO DOOA POSILLIPO 15:00 RN BOGLIASCO SECONDA GIORNATA SABATO 11 OTTOBRE Bogliasco Piscina Comunale FIRENZE Cosenza Piscina Campagnano 15:00 CITTÀ DI COSENZA PRATO Messina Piscina Cappuccini 15:00 DESPAR MESSINA SIS ROMA Padova Centro Sportivo Plebiscito 15:00 PLEBISCITO PADOVA ORIZZONTE CATANIA Rapallo Piscina Comunale 15:00 RAPALLO MEDITERRANEA IMPERIA AN Brescia Pro Recco Como CarpisaYamamay Acquachiara Carisa Savona Sport Management Verona DOOA Posillipo Roma Vis Nova CC Napoli RN Florentia RN Bogliasco SS Lazio 3 3 3 3 3 3 0 0 0 0 0 0 Orizzonte Catania Plebiscito Padova Mediterranea Imperia RN Bogliasco Rapallo Prato Sis Roma Città di Cosenza Despar Messina Firenze 3 3 3 3 1 1 0 0 0 0 VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 4 GARA ALLE 13 S Gli adesivi di solidarietà A sinistra lo sconforto in conferenza stampa a Sochi, dove domenica si corre il 1° GP di Russia. Sopra e sotto, il casco di Rosberg e Alonso con l’adesivo «Tutti con Jules». Sulla Ferrari l’hastag #forzajules COLOMBO Domenica sul Circuito di Sochi (5.848 m) si corre il 16° GP (su 19) del Mondiale 2014. 53 giri per 309.732 km. Tutto l’evento in diretta su Sky Sport F1 HD. Questi gli orari italiani (-2 ore rispetto a Sochi) LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 LA DISCUSSIONE E LE PROPOSTE «Il cupolino può servire» «Snatura le F.1» Massa: «Ci fosse stato nel mio incidente...». Alonso d’accordo. Vettel: «No, resti tutto aperto» S Oggi Prime libere dalle 8 alle 9.30; sintesi alle 12.30 su Rai Sport 2. Seconde libere dalle 12 alle 13.30; sintesi alle 22 su Rai Sport 2 ome di Bianchi giusti correttivi», è ad esempio l’opinione di Vettel, uno dei tre portavoce della Gpda con Button e il presidente Wurz. Critiche Ma ci sono due voci fuori dal corso che chiedono invece misure immediate: sono quelle di Felipe Massa e Sergio Perez. Sia il brasiliano, già estremamente critico domenica sul comportamento della direzione corsa («era da 5 giri che dicevo che bisognava fermare la gara») sia il messicano, spostano (giustamen- te) il mirino dalle macchine alle condizioni in cui si è gareggiato. Arrivando al nocciolo della questione: quel trattore che manovrava nella via di fuga era pericolosamente vicino alla pista, alle macchine seppur in presenza di bandiere gialle. «Negli ultimi anni la sicurezza della F.1 ha fatto dei passi giganteschi, sono capitati incidenti impressionanti e i pioti sono saltati fuori dalla macchina come se niente fosse. Ma bisogna lottare perché anche ciò che ci è attorno sia altrettanto sicuro e domenica, con quel trattore in pista, non è stato esattamente così», è la tesi del brasiliano che non ha avuto remore nell’affermare «Suzuka è stata la peggior gara della mia vita, persino peggio di quella del mio incidente, non fosse altro perché non lo ricordo». Proposta Perez è stato altrettanto esplicito, parlando con la stampa britannica: «Secondo me ci deve essere sempre la Safety Car quando in pi- sta va un trattore, non importa quali siano le condizioni, costituisce sempre un rischio. Qualcuno potrebbe restare senza freni. Secondo me le bandiere gialle non sono sufficienti». La ragione? I piloti sono allergici a rallentare: «Agiamo sul pedale quanto basta perché la Fia se ne accorga». E per questa ragione Charlie Withing potrebbe dare un giro di vite, giudicando con maggiore severità certi comportamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA S Domenica Gara alle 13; differita alle 21 su Rai 2 S Gazzetta.it Le libere, le qualifiche e la gara in tempo reale. In più i risultati, le notizie e le curiosità in tempo reale. S Classifiche Piloti: 1. Hamilton 266 punti 2. Rosberg 256 3. Ricciardo 193 4. Vettel 139 5. Alonso 133 11. Raikkonen 45 Costruttori: 1. Mercedes 522 punti 2. Red Bull 332 3. Williams 201 4. Ferrari 178 aiBox Una sola Marussia in pista per il GP per «sentire» il francese in squadra SOCHI — (a.cr.) Accanto a quella di Chilton nel box c’è una seconda Marussia. Pronta per correre. Nella lista degli iscritti anche il nome del pilota: Alex Rossi che aveva saggiato la monoposto nelle prime libere del GP Belgio. Ma quella macchina e Rossi sono destinati a non vedersi in pista: la decisione verrà annunciata solo stamane, ma S Sabato Terze libere dalle 10 alle 11. Qualifiche alle 13; differita alle 16.50 su Rai 2 è già stata presa dal team di comune accordo con la Ferrari, suo potente fornitore e con il beneplacito della Fom (non ci saranno sanzioni anche se il regolamento impone ai team di schierare due vetture). Una scelta che viene dettata dalla necessità di sentire ancora Bianchi qui, in mezzo al suo mondo. «Come se fosse in pista». Un momento dei soccorsi a Jules Bianchi a Suzuka ANSA DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA SOCHI Monoposto chiuse per proteggere la testa dei piloti. L’idea non è nuova, se n’era parlato dopo l’incidente in Ungheria del 2009 in cui Massa fu colpito dalla molla sparata dalla Brawn di Barrichello. Le immagini agghiaccianti del casco di Felipe spaccato all’altezza della tempia sinistra avevano fatto il giro del mondo, portando squadre e Fia a cercare una soluzione. Erano cominciati gli studi sui cupolini tipo i jet militari, ma poi erano stati abbandonati un anno fa, perchè i team li bocciarono, giudicandoli «brutti». Pro Ma visto che la sicurezza è più importante dell’estetica, l’argomento torna d’attualità. A Suzuka, vedendo la Marussia di Bianchi infilarsi sotto la gru che stava sollevando l’auto di Sutil, è stato immediato pensare: con un cupolino i danni alla testa per Bianchi sarebbero stati inferiori? Difficile dirlo. Massa fa notare: «Nel mio incidente sarebbe stato perfetto. Per Jules non so. Ma sono d’accordo di provare la soluzione e vedere se è efficace». Fernando Alonso rilancia: «Oggi abbiamo una tecnologia molto avanzata, che viene dagli aerei, perché escludere la possibilità? La testa del pilota è la parte più esposta e vulnerabile. Nel 2012, a Spa, ho rischiato di morire (la Lotus di Grosjean gli decollò sopra; n.d.r.), ci sono mancati dieci centimetri». Contro Scettici invece Sebastian Vettel e Jenson Button, che vedrebbero stravolte le F.1. «Sono combattuto, queste macchine sono state aperte fin dall’inizio della loro storia», dice Vettel. E Button: «Mi pare una rivoluzione troppo grossa». In ogni caso, i problemi non sarebbero pochi. Per esempio la necessità di uscire dall’abitacolo in 5”; il pericolo di fumo o incendio; la visibilità ridotta con la pioggia per umidità e condensa. Senza contare che, per Bianchi la decelerazione ha avuto un impatto devastante. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ADDIO ANCHE JORDAN, BIAGGI, FISICHELLA E PIRRO AI FUNERALI DELL’EX PILOTA SCOMPARSO DOMENICA IN UNO SCHIANTO IN MOTO Roma piange De Cesaris «Non ti dimenticheremo» Chiesa strapiena Lauda si commuove per l’ultimo saluto E il sacerdote cita Venditti e Dalla MARCO CALABRESI ROMA Don Simone Carosi è un sacerdote moderno. Nell’ultimo saluto ad Andrea De Cesaris cita «Ricordati di me» di Antonello Venditti («Sarà quel che sarà, questa vita è solo un’autostrada, che ci porterà alla fine di questa giornata») e una frase di Lucio Dalla («La morte? È solo la fine del primo tempo»). Perché moderno lo era anche De Cesaris: andava verso i 60 anni, eppure «con il suo surf era diventato il padrone delle onde», come dice sull’altare uno dei suoi amici, con la voce rotta dal pianto. Nessuno, tra tutti quelli che ieri hanno riempito la chiesa di San Roberto Bellarmino ai Parioli, riesce a spiegarsi come sia possibile che il loro Andrea (208 gran premi in Formula 1) pos- sa essere morto in moto, in un banale incidente stradale, sul Grande Raccordo Anulare. Lacrime La figlia Emma non riesce a leggere, per lei parla il nonno: «Ti vorrò sempre bene, mi impegnerò a mettere in pratica gli insegnamenti che mi ha dato». Poi il fratello Emilio: «A casa, con te, si parlava sempre di gare e mai di sentimenti. Non c’era spazio per le sofferenze. Ma bastava solo uno sguardo per capirci quando uno aveva bisogno dell’altro». Mischiati tra la gente, ci sono Eddie Jordan e Niki Lau- da («Una personalità incredibile, un grande pilota, un uomo interessante, non lo dimenticherò mai»), ma anche il c.t. del Settebello Sandro Campagna, Max Biaggi (che twitterà una foto della folla in chiesa, «Eravamo in tanti oggi a Roma per onorarti e salutarti»), Emanuele Pirro e Giancarlo Fisichella: «Era una persona fantastica, voleva vincere sempre. La sua scomparsa è un brutto colpo per tutti». Ci sono anche i suoi tifosi: uno, ha un cartello legato al collo. «Mandingo (così era soprannominato De Cesaris, n.d.r.), eroe, campione. Eri puro, meritavi una Formula 1 più pulita. Gli anni Ottanta anche una tua poesia che ci ha fatto sognare. Grazie, nuvola rossa». L’ultima dedica, toccante, prima dell’ultimo viaggio, a 300 all’ora. © RIPRODUZIONE RISERVATA La chiesa romana di San Roberto Bellarmino gremita per l’ultimo saluto ad Andrea De Cesaris, morto domenica scorsa a 55 anni COLOMBO 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 FORMULA 1 GP RUSSIA DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA SOCHI (Russia) Per una volta non c’è il futuro in cima ai pensieri di Fernando Alonso. La mente e il cuore sono rimasti in Giappone col suo amico Jules Bianchi, la cui vita è appesa a un filo. Si avverte un’atmosfera cupa e irreale attorno a questo debutto della F.1 in Russia, per cui sono stati già venduti 45 mila biglietti e che domenica aspetta l’arrivo a Sochi perfino del presidente Vladimir Putin, con tutto ciò che significa, pensando alla minaccia jihadista nella vicina Cecenia. «É sempre bello affrontare la sfida di un circuito inedito. Ma stavolta – confessa Alonso – per me e per la Ferrari sarà emotivamente dura. La squadra ha seguito Jules tutta la carriera, io andavo in bici e a cena con lui, quando eravamo a Maranello. Insomma, siamo scioccati, ma vogliamo fare il meglio per lui». Ultima Sarà anche l’ultima gara da presidente di Luca Montezemolo, con cui i contrasti non sono mancati: basti ricordare il rimprovero pubblico della scorsa estate. Ma Alonso ne riconosce i meriti: «Ha aiutato la Ferrari in pista, fuori e a livello industriale, conquistando tanti successi». Anche per Fernando, in fondo, è un’epoca che si chiude, visto che il nuovo corso targato Sergio Marchionne vedrà al suo posto Sebastian Vettel, col trasferimento orchestrato da Marco Mattiacci. «Spero si possa fare presto un annuncio e quando avverrà capirete perché abbiamo dovuto aspettare», ha detto ieri sull’argomento il quattro volte iridato tedesco. Blindato Probabile che an- Offerti 40 milioni, ma Lewis non molla il posto ad Alonso Maxi proposta McLaren all’inglese che ha rifiutato Le porte Mercedes sono chiuse per lo spagnolo Ecco il colloquio durante la conferenza stampa tra Sebastian Vettel, 27 anni, e Fernando Alonso, 33. I due piloti hanno molto da dirsi: l’anno prossimo il tedesco, oggi sulla Red Bull, prenderà il posto del pilota di Oviedo (Spagna) sulla Ferrari COLOMBO « Spero si possa fare presto un annuncio per la mia prossima stagione e quando avverrà capirete perché abbiamo dovuto aspettare tanto SEBASTIAN VETTEL FUTURO PILOTA FERRARI che Alonso a quel punto potrà dire qualcosa di più sul proprio futuro, ma non qui a Sochi: «La situazione è già delineata», assicura. Lo spagnolo in realtà ha poche strade. Vuole a tutti i costi la Mercedes, l’unica in grado di regalargli a breve un terzo titolo, perciò sta esercitando pressione per spingere Ha- milton verso la McLarenHonda al suo posto. Lewis, più giovane, potrebbe infatti impegnarsi in un progetto a lungo termine, incassando i 40 milioni all’anno offerti dai giapponesi. Ma l’inglese, leader del Mondiale, è blindato per il 2015 e ieri ha ribadito: «So che qualcuno manovra, ma la Mercedes è la mia famiglia da 13 anni e non voglio cambiare. A fine anno ci siederemo per parlare del contratto». Futuro Le porte per Alonso sembrano chiuse al momento. Seppure sia trapelato che la Mercedes lo tiene in considerazione per il 2016, se il rinnovo con Hamilton non andasse in porto. Quindi, per lo spagnolo si prospettano un anno sabbatico o una stagione di transizione alla McLaren, se quest’ultima accetterà un contratto a breve termine. Alonso d’altra parte non è nuovo a scelte estreme: nel 2007 abbandonò la McLaren per la Renault, nonostante l’investimento dello sponsor Santander. Ma stavolta c’è di mezzo Hamilton. E una Mercedes che può festeggiare già qui in Russia il titolo Costruttori (bastano 25 punti) e vuole evitare terremoti. Bici Se rischia di restare senza il sedile che vuole, di certo Alonso resterà senza la squadra di ciclismo annunciata 2 anni fa. L’Uci, infatti, ha reso noti i team World Tour e Professional per il 2015 e il suo non c’è. «Due settimane fa ci siamo legati a Novo, una società di investimenti del Qatar — si giustifica Alonso —. Loro non credono sia il momento giusto per creare una squadra, ma in una decina di giorni annunceremo un nuovo eccitante progetto legato al ciclismo». © RIPRODUZIONE RISERVATA d HANNO DETTO S Hamilton «La Mercedes è la mia famiglia da 13 anni e non voglio cambiare. A fine anno ci siederemo per parlare del contratto» S Alonso «La situazione 2015 è delineata. Inoltre con un socio del Qatar, entro una decina di giorni annunceremo un nuovo eccitante progetto nel ciclismo» Taccuino LE POWER UNIT Lotus con Mercedes dal 2015 fino al 2020 SOCHI (Russia) - (a.cr.) Ora è ufficiale: la Lotus correrà dal 2015 e fino al 2020 con i motori Mercedes. La trattativa per liberarsi dalla Renault era iniziata in Bahrain ad aprile: lunga perché la Lotus è stata sino a 3 anni fa il team dei francesi. Avere il motore tedesco consentirà a Enstone di trattenere Romain Grosjean che farà coppia con Pastor Maldonado (confermato). Annunciato pure l’accordo con il petroliere Petronas. EDIZIONE DEL CENTENARIO Eicma, Milano ritorna capitale della moto (mar.ge.) Eicma, l’Esposizione mondiale del motociclismo, festeggia un secolo: dal 6 al 9 novembre la Fiera di Rho-Pero ospiterà oltre 1.000 espositori da 30 Paesi. L’edizione si annuncia ricca di novità sia di prodotto (20 le anteprime mondiali presentate nel corso del Salone, sia degli eventi: saranno presenti padiglioni dedicati a mobilità sostenibile, sicurezza alla guida, custom ed eventi dal vivo, con l’assegnazione del titolo europeo Supercross. I biglietti costeranno 18 euro: i prezzi sono bloccati ormai dal 2007. SULLA BILD Per una pistola la moglie lascia Ralf La separazione tra Ralf Schumacher e l’ex moglie Cora? Colpa anche di una pistola. Secondo la Bild, l’ex pilota usava tenere una pistola carica nel comodino. Contrarissima l’ex signora Schumacher. E tra i due ci sarebbe stata più di una discussione. VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 MOTOMONDIALE GP GIAPPONE Resa dei conti a Motegi «Se voglio il titolo, qui devo rischiare» Marquez: «Pedrosa e Rossi vanno forte su questa pista». Vale col dito rotto: «Frenerò alla Stoner» 4 DAL NOSTRO INVIATO PAOLO IANIERI MOTEGI (Giappone) DIRETTA SU SKY La minaccia ha cambiato nome. Da Phanfone a Vongfong e fa ancora più paura: pochi giorni dopo quello che per fortuna ha sfiorato la F.1, un altro uragano minaccia il Giappone. E la MotoGP (ma pure il Mondiale Endurance al Fuji). Classificato come supertifone cat. 5, con venti da 260 orari, è considerato la tempesta più forte da un anno a questa parte, quando Haiyan causò 6 mila vittime nelle Filippine. L’arrivo sul Giappone, dopo avere colpito le isole di Kadena e Okinawa (con onde di oltre 15 metri) è previsto per lunedì, quando il paddock sarà già in viaggio per l’Australia, ma le prime frange potrebbero piombare su Motegi mettendo in dubbio la gara. Rivincita «Non posso neanche pensarci, voglio essere campione in pista. Piuttosto anticipiamo la gara al sabato». Marc Marquez ha tanta voglia di tornare subito in sella per cancellare «l’onta» della caduta nella pioggia di Aragon. Quando la decisione di non rientrare al box per saltare sulla moto con gomme da bagnato, nonostante l’acqua forte, gli è costata la vittoria e tanti punti che oggi renderebbero una formalità la conquista del secondo titolo, proprio in casa di mamma Honda. «Il “signor Honda” (il presidente Takanobu Ito; n.d.r.) mi ha detto che domenica sarà qui per la gara e che vuole vedermi vincere il Mondiale. Quindi pressione, zero», se la ride il leader del Mondiale, che nel caso di un’altra gara in condizioni miste sa già cosa farà. «Ho rivisto Aragon in tv e mi sono detto che sono stato stupido. Però in quel momento ero convinto di farcela. In ogni caso in moto ci sono io e pur discutendo con la squadra, l’ultima decisione è la mia. Perché se è quella giusta l’abbiamo presa assieme, ma se è sbagliata…». Attacco I 75 punti di vantaggio su Dani Pedrosa e i 78 su Valentino Rossi non gli consentono troppi calcoli: «Se voglio Domenica al Twin Ring di Motegi (4.801 m) si corre il GP del Giappone, 15a prova del Motomondiale. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD, gare in differita su Cielo. Questi gli orari italiani (-7 rispetto a Motegi) S Oggi Seconde libere 6.10-6.50 Moto3; 7.05-7.50 MotoGP; 8.05-8.50 Moto2 Moto GRingo DI RINGO Quelle cadute di Marc, i gufi e i tre giaguari Stanchezza o sfortuna dietro i due k.o. E occhio alla rossa: ha i numeri Siamo pronti per il gran finale, anche se ci sembra che il gran finale sia solo di Marc Marquez che potrebbe chiudere i conti con il 2014 della MotoGP. Però mi chiedo se le ultime S due scivolate consecutive di vetta (e aritmeticamente non tagliato fuori) c’è in ballo il secondo posto iridato. «Se continuo come nelle ultime gare è mio», promette Jorge. «Questa — replica Pedrosa — è una pista dove, non so perché, sono sempre andato forte». CAMBIO DI STILE IMITANDO CASEY PER NECESSITÀ Frattura Ancor più carico SPONSORIZZAZIONE Monster rinnova con la Yamaha (ma.bru.) Dopo Movistar che, ingrandisce il suo logo sulle M1 di Rossi e Lorenzo, oggi arriverà il rinnovo della sponsorizzazione anche per Monster, che resta anche con Tech3. L’accordo è per 2 anni. vincere qui non posso essere conservativo, ma il solito Marc. Pedrosa qui va forte e Rossi pure, vuol dire che devo puntare al 1° o 2° posto. Comunque ho il lusso dei punti di vantaggio. Se vinco bene, altrimenti ci riproverò in Australia, Malesia o Valencia: con 4 match point posso prendermi dei rischi». Caccia Chi lo insegue cercherà di non fare sconti, anche perché tra Pedrosa, Rossi e pure Jorge Lorenzo, a -90 dalla S In alto, Marc Marquez, 21 anni. Sopra, Valentino Rossi, 35, mostra il dito infortunato a Jorge Lorenzo, 28. A sinistra, Casey Stoner in frenata EPA-MILAGRO Rossi, che ha dimenticato il volo di Aragon, a parte l’indice della mano destra, infortunato cadendo al Ranch e che, dopo il botto spagnolo, ha scoperto essere rotto. «Mi faceva male, ma non avevo fatto le lastre perché speravo guarisse prima — ride Vale —. L’ho fatto vedere dal dottor Soragni che trovato la frattura dell’ultima falange: ci vorranno 4 settimane. Temo che mi darà fastidio: guidando una stradale ho sentito male. Io freno con 3 dita: proverò a imitare Stoner, che usava solo il medio, ma dopo 20 anni è dura cambiare abitudine. Comunque bisogna provare a tenere aperto il Mondiale e posso farlo solo finendo davanti a Marc». © RIPRODUZIONE RISERVATA Domani Terze libere 2-2.40 Moto3; 2.55-3.40 MotoGP; 3.55-4.40 Moto2 Qualifiche 5.35-6.15 Moto3 Quarte libere 6.30-7 MotoGP Qualifiche 1 7.10-7.25 MotoGP Qualifiche 2 7.35-7.50 MotoGP Qualifiche 8.05-8.50 Moto2 Marc sono il sintomo di un po’ di stanchezza, di sfortuna e gufi vari oppure un cambio di rotta negativo. Perché, oltre ai gufi, ci sono in agguato tre giaguari pronti a colpirlo: Vale, Jorge e Dani. Attenzione alle Ducati che qui nel 2007 conquistarono il Mondiale con Stoner e una vittoria di Capirex. Poi Casey bissò nel 2010: l’ultimo guizzo di una Casa non giapponese in MotoGP. A pensarci bene, ho un sogno: non sarebbe male che S si svegliassero Aprilia, MV Domenica Warm Up 1.40-2 Moto3 2.10-2.30 Moto2 2.40-3 MotoGP Gare alle 4 la Moto3 (20 giri, 96,0 km); alle 5.20 la Moto2 (23 giri, 110,4 km); alle 7 la MotoGP (24 giri, 115,2 km) Agusta, Ktm, Bmw e magari Triumph e Harley Davidson. Come un grande festival rock, questo sarebbe il festival delle moto!!! Che sballo di Mondiale sarebbe, ragazzi? Arigato, anzi sayonara! Ringo twitter @virginringo [email protected] Ascolta Virgin Moto Race su Virgin Radio il venerdì e il lunedì alle 15.50. © RIPRODUZIONE RISERVATA BORGO PANIGALE IL FORLIVESE «AFFRONTIAMO LE GARE CON UN ALTRO GUSTO». L’ABRUZZESE: «SONO DUE ANNI, DALLA MOTO 2, CHE NON FINISCO TRA I PRIMI TRE. E’ ORA» Dovi e Iannone: «Il podio Ducati è possibile» La GP14.2 dà fiducia ai piloti: «Da secondi di distacco siamo scesi a decimi» GIOVANNI ZAMAGNI MOTEGI Solo sei mesi fa, ci si chiedeva come Andrea Dovizioso avrebbe fatto a mantenere la calma, a continuare a fare buon viso a una situazione tecnica complicata. Dopo 14 GP l’umore è differente: «Non siamo ancora a livello di Honda e Yamaha, ma siamo vicini» si compiace Andrea, 5O in campionato, con 2 podi e almeno altri 2 sfiorati e mancati per poco. Un miracolo all’italiana che ha come artefice l’ingegnere Gigi Dall’Igna, capace di portare ordine e logica in un progetto che al momento non può essere rivoluzionato, e in piloti che credono di più nella GP14, trasformata in GP14.2 nell’ultimo appuntamento. «Affrontiamo le gare con un altro gusto: siamo dietro di pochi decimi, a inizio stagione rincorrevamo a secondi di distanza», conferma Dovizioso, soddisfatto. Penso positivo Così, anche uno come lui può guardare con ottimismo al GP del Giappone. «Non bisogna illudersi, ma basta niente per potersela giocare. Per salire sul podio, uno dei 4 (Marquez, Pedrosa, Rossi e Lorenzo; n.d.r.) non deve sfruttare al meglio il potenziale a sua disposizione, ma è giusto essere carichi visto quello che abbiamo fatto negli ultimi GP su piste differenti. Il circuito mi piace e qui sono sempre andato forte con qualsiasi moto: teoricamente è adatto alla nostra Ducati». Davvero un altro Dovizioso: prima dell’estate, rideva ironico quando si parlava di podio, adesso è lui a nominarlo, anche se ripete, «bisogna rimanere calmi». Andrea Dovizioso, 28 annni, nel 2014 è già salito due volte sul podio MILAGRO Motivato Lo sa bene anche Andrea Iannone, che ad Aragon ha sprecato con una caduta una buona possibilità: secondo Andrea è stato un errore, non una manovra oltre il limite. «Non ho esagerato, non ho preso rischi: ho seguito la traiettoria di Marquez, ma con la Ducati sei poi costretto ad allargare la linea e ho messo le ruote sull’erba sintetica» sottolinea Iannone, che a Motegi, potrà utilizzare la GP14.2 distrutta ad Aragon: in Ducati hanno sistemato l’unico esemplare (oltre a quello di Dovizioso) esistente. E Andrea ha programmi ambiziosi: «Il podio? Sarebbe ora! Sono 2 anni che non finisco nei primi 3 (l’ultimo podio in Moto2 nel 2012, 3° a Misano; n.d.r.), è quello il risultato al quale ambisco». © RIPRODUZIONE RISERVATA 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 PALLAVOLO MONDIALE FEMMINILE: LE FINAL SIX A MILANO DRITTE IN SEMIFINALE (25-22, 25-23, 23-25, 23-25, 12-15) L’Italia di Marco Bonitta è già in semifinale prima ancora di giocare questa sera contro la Russia. Anzi alle azzurre basterà un set per conquistare il primo posto nel raggruppamento, ipotesi su cui, azzurre a parte, in pochi avrebbero scommesso quando lunedì dopo l’ora di pranzo il tecnico di Ravenna sorteggiò gli Stati Uniti come primo avversario in questa terza fase e poco dopo, il coach statunitense pescò dall’urna la Russia due volte campione del mondo. Un successo che ha fatto innamorare l’Italia intera fino anche al commissario tecnico della Nazionale di calcio, Antonio Conte, che in questi giorni ha mandato un sms al suo collega di panchina, Marco Bonitta. «Le azzurre della pallavolo ci hanno fatto emozionare - ha detto Antonio Conte dopo avere seguito dal ritiro azzurro la gara contro gli Stati Uniti giovedì - , speriamo ci facciano emozionare ancora». REP.DOMINICANA Rivera 22, Vargas 8, Marte 3, De la Cruz 39, Fersola 5, Mambru 13; Castillo (L), Binet, Martinez 2, Pena. N.e. Arias, Angeles. All. Kwiek. CINA Zhu 25, Xu 6, Zeng 12, Hui 13, Yang J.J. 13, Wei 1; Shan (L), Yang F.X. 8, Wang, Shen 2, Yuan 7, Liu. N.e. . All. Lang Ping. ARBITRI Rodriguez (Spa) e Tano (Giap). NOTE Spett. 2200. D.s. 29’, 30’, 32’, 34’, 20’; tot. 144’. Repubblica Dominicana: battute sbagliate 9, vincenti 5, muri 10, seconda linea 7, errori 23. Cina: battute sbagliate 9, vincenti 3, muri 16, seconda linea 6, errori 16. (25-19, 25-23, 15-25, 25-23) STATI UNITI: Glass 2, Larson Burbach 8, Dietzen Harmotto 11, Murphy 15, Hill 18, Akinradewo 13; Banwarth (L), Thompson 1, Fawcett 8, Dixon. N.e. Robinson, Adams. All. Kiraly. RUSSIA: Podskalnaya 4, Goncharova 6, Gamova 14, Fetisova 10, Kosheleva 25, Kosianenko 1; Kryuchkova (L), Shcherban, Startseva, Malykh, Moroz 2. N.e. Malova (L). All. Marichev. ARBITRI: Espicalski (Bra) e Cespedes (R.Dom). Italia avanti senza giocare Ora un set per il primo posto Il 3-1 degli Usa vale la qualificazione: stasera si chiude con la Russia Bonitta: «Vogliamo impressionare». E anche Conte tifa per le azzurre Conti Non vuole contare in- vece l’Italia di Marco Bonitta questa sera. «E’ vero - ha detto il c.t. azzurro dopo la gara persa dalla Russia con le americane di Kiraly - non le ho viste molto bene contro gli Stati Un attacco di Kimberly Hill, 24 anni, contro il muro russo TARANTINI Anza Space DI SARA ANZANELLO Forum, l’emozione del boato Impossibile stare impassibili Italia contro gli Stati Uniti, la mia mente torna al 15 settembre 2002 a Berlino. Finale mondiale, più di 10.000 persone al palazzetto, io avevo solo 22 anni. Bonitta mi chiama dalla panchina dandomi il numero 12, dovevo entrare al posto di Francesca Piccinini, compagna di stanza. Il mio compito era murare la fast della mastodontica Scott. Ho preso la paletta e mi sono 3 1 STATI UNITI RUSSIA Due titoli L’occasione - anche se Conte stavolta non potrà guardare - è già stasera con la partita contro la Russia. Le avversarie di oggi in questo Mondiale non hanno mai dato grande prova di se: dopo avere rischiato contro la Serbia nell’ultima gara del secondo girone (a Verona), sono state battute dagli Stati Uniti ieri sera e adesso rischiano di restare fuori dalle prime quattro del Mondo. E sarebbe un epilogo abbastanza clamoroso visto che dal 2002 erano sempre salite sul podio: prima con una medaglia di bronzo e poi con due successi, entrambi in Giappone (a Osaka nel 2006 e a Tokyo nel 2010) contro il Brasile di Zé Roberto che con queste due clamorose sconfitte (anche rocambolesche per la rimonta russa). Sconfitte talmente dolorose per la squadra sudamericana che il tecnico verdeoro dopo il primo ko del 2006 si fece consigliare e aiutare anche da uno psicologo. 2 3 R. DOMINICANA CINA GIAN LUCA PASINI MILANO guardata attorno, migliaia di persone mi fissavano e io non avevo mai giocato davanti a un pubblico così. Entrata nel rettangolo di gioco poche semplici istruzioni, ognuno sapeva esattamente qual era il suo ruolo e cosa fare, ma il mio nervosismo non diminuiva. Avevo il battito accelerato e il fiato corto finché non è arrivato il fischio dell’arbitro per l’inizio dell’azione. Quello è il momento in cui il pubblico si allontana tanto da diventare un brusio in sottofondo, tutto diventa chiaro e limpido, ti senti forte, e tutto quello per cui hai lavorato, lottato e sudato ti riveste come un’armatura e diventi invincibile. Italia contro Stati Uniti, 8 ottobre 2014 al Forum. Pur non essendo la finale è una partita molto importante. Prevedevo un pubblico da grandi occasioni ma mai avrei pensato a una cosa simile. La percezione delle cose cambia in base alla prospettiva con cui le guardi e per me, che ho sempre vissuto la pallavolo dal campo, è stata una piacevolissima scoperta. 11.500 sguardi rivolti verso il basso, 11.500 voci che si emozionano, qualche volta imprecano, che incitano, esultano e cantano. Uniti. Mi sono sembrate abbastanza giù anche fisicamente, oltre che con delle lacune in ricezione importanti. Certo, quando riescono a innescare il loro potenziale sono paurose: basta guardare il terzo set quando hanno messo a segno un parziale incredibile rimontando un set praticamente perso (perdevano qualcosa come 12-5, ndr). Ma noi comunque non vogliamo fare conti - prosegue il tecnico delle azzurre - E’ vero che ci basta vincere un set soltanto per essere certi del primo posto in questa terza fase, ma noi vogliamo vincere anche contro la Russia perché in semifinale vogliamo che le nostre avver- Giustamente le ragazze avranno sentito un solo brusio, troppo concentrate per farsi distrarre, ma credo sia stato impossibile essere impassibili al boato che è esploso l’ultimo punto di ogni set. L’improvvisa ovazione che si è scatenata con l’attacco di Carolina, attacco che ha determinato la schiacciante vittoria. Che emozione, che emozione… Un’emozione così non potrà mai competere con quella di essere in campo e di avere il futuro nelle proprie mani, ma vedere la gioia negli sguardi di un gruppo che conosco molto bene, di giocatrici con cui ho condiviso tanto e di un movimento che ha molto da insegnare è sempre una bella soddisfazione. In bocca al lupo raghe, sempre #conleazzurre. © RIPRODUZIONE RISERVATA NOTE – Durata set: 27’, 20, 25’, 32’: tot. 113’. Stati Uniti: battute sbagliate 2, vincenti 5, muri 7, seconda linea 6, errori 17. Russia: battute sbagliate 5, vincenti 1, muri 17, seconda linea 10, errori 14. CLASSIFICA GIRONE G SQUADRE BRASILE CINA R. DOMINICANA PT G 3 1 2 2 1 1 V 1 1 0 P 0 1 1 SV SP 3 0 3 5 2 3 CLASSIFICA GIRONE H SQUADRE ITALIA STATI UNITI RUSSIA PT G 3 1 3 2 0 1 V 1 1 0 P SV SP 0 3 0 1 3 4 1 1 3 sarie abbiano davvero paura dell’Italia». 17 Muri russi Ben 17 i muri presi dalla Russia contro gli Usa: 6 della Goncharova, 5 della Fetisova 25 Punti Kosheleva La russa ha messo in terra 24 attacchi, col 53%; la migliore Usa è stata Hill con 18 Il tifo americano Se le azzurre si batteranno in quest’ultima partita della terza fase come hanno fatto in queste prime dieci partite del Mondiale italiano, avranno la strada spianata con le campionesse del mondo. E avranno come tifose d’eccellenza tutte le ragazze americane. «Adesso ti chiedo solo una cosa Italia: per favore vinci», ha detto Nicole Fawcett dopo il successo con la Russia. Una raccomandazione che - per quello che si è visto in questi giorni - non c’è bisogno di fare alle italiane... © RIPRODUZIONE RISERVATA ORE 20 DIRETTA RAISPORT ITALIA Allenatore: Marco Bonitta A DISPOSIZIONE Signorile 3 De Gennaro 6 Folie 7 Ferretti 10 Piccinini 12 Bosetti 16 Diouf 17 De Gennaro 6 LIBERO 18 13 Costagrande 14 Arrighetti 9 Lo Bianco 11 Centoni 15 Chirichella Del Core 16 8 Podskalnaya 11 Allenatore: Goncharova Yury Marichev 10 Gamova A DISPOSIZIONE 15 Kosianenko 1 Shcherban 14 Kosheleva 4 Zaryazhko Fetisova 5 Pasynkova 13 Startseva 17 Malykh 19 Malova Kryuchkova 7 RUSSIA 22 Moroz LIBERO RCS VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 4 la giovane CRISTINA CHIRICHELLA I NUMERI Gli anni di Cristina La Chirichella è nata il 10 febbraio 1994, è di Napoli: è la più giovane della squadra 49 Per striscioni e twitter è la centrale da sposare «Grazie alla calma e la grinta delle più esperte riesco a trasformare il nervosismo in concentrazione» Presenze azzurre Ha debuttato il 29 maggio 2013 a Montreux: Italia-Giappone 2-3 MARIO SALVINI MILANO Proposte E lì in mezzo è fini- to che i suoi occhi da cerbiatto e il suo sorriso abbiano lasciato il segno. Già a Bari c’era stato uno che aveva appeso uno striscione per dire che voleva sposare Cristina. E ieri mattina un altro ha lanciato l’hashtag #Chirichellasposami. Lei ne ride: «Mi lusinga. E alla fine no, non mi dispiace, questa attenzione è anche bella». Ma cerchiamo di capirci, uno non molto d’accordo c’è. Si chiama Claudio Colnaghi, ha 26 anni e dice: «Il primo della lista sono io». Si sono conosciuti al Centro federale Pavesi di Milano, dove lei si allenava e lui era barista. Da qualche mese si è licenziato, e per restare in tema farà il wedding planner. Anche lui gioca a pallavolo, «ma molto in basso». Quest’anno sarà in Seconda Divisione a Valle Lambro, farà il libero. Dal che si 33 Set giocati al Mondiale Finora a Italia 2014 Cristina Chirichella ha giocato 33 set, dei quali 32 da titolare 195 I centimetri di altezza In squadra solo la Diouf (202) è più alta di lei S Cristina Chirichella 20 anni. Napoletana, ha giocato per Club Italia, Pesaro e Ornavasso; nella prossima stagione sarà a Novara TARANTINI intuisce qualcosa: che lei, coi suoi 195 cm, ne ha una decina più di lui. «Perché, è un problema?», domanda Claudio ridendo. La risposta a tutti quelli che scrivono hashtag e striscioni. Coccole Il bello di avere 20 anni dentro una centrifuga fantastica come questo Mondiale finito in prima pagina è anche che giocando ti conosci meglio: «Le altre in un certo senso mi coccolano. Mi aiutano a gestire i momenti difficili, mi danno la calma e la grinta. Io sono tesa, ho paura di sbagliare. Ma al tempo stesso riesco a trasformare tutta questo nervosismo in concentrazione. In parte mi succede anche in campionato, ma qui è tutto moltiplicato all’ennesima potenza». Quindi è spostare un po’ più in là i propri limiti. Sta riuscendo a Cristina, sta riuscendo a tutta l’Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ieri la federazione italiana ha fatto un tentativo per avere una diretta in chiaro della gara di stasera contro la Russia, come aveva chiesto a gran voce (anche Fiorello), sui social network durante la gara con gli Usa, ma non è che le azzurre non siano state viste dagli italiani nella prima partita della terza fase. Ascolto record messo a segno su RaiSport 1 in occasione della sfida con la formazione di Karck Kiraly. La vittoria è stata seguita da 1 milione e 576 mila spettatori con uno share del 5,90%. Da segnalare anche il picco segnato alle 21.37 con la curva dello share che ha raggiunto l’8,10% con 2 milioni e 275 mila appassionati incollati alla tv. Che succederà se l’Italia resterà in gara fino all’ultima giornata? Con Malagò «Le ragazze sono fantastiche. E domani (oggi, ndr) andrò a Milano». Ancora euforico il presidente del Coni, Giovanni Malagò, all’indomani del successo delle azzurre contro gli Usa. «Complimenti al presidente Magri — ha detto il numero 1 dello sport italiano — per il risultato sportivo, ma specialmente per il risultato morale e culturale che questo torneo sta portando. Una ventata d’aria fresca per lo sport italiano, allegria ed entusiasmo, palazzetti sempre pieni dove i tifosi stanno tranquillamente seduti vicino ad altri di altre squadre». Del Core con i tifosi al Forum SCACCINI Chiamata in estate al posto dell’infortunata Ferretti, la palleggiatrice è in sintonia con lo spirito del gruppo «Queste ragazze sono inquadrate, mi piacciono» © RIPRODUZIONE RISERVATA 34 Gli anni di Eleonora La Lo Bianco è nata il 22 dicembre 1979, è di Omegna. 534 Presenze azzurre E’ l’azzurra più presente di sempre, anche fra i maschi 29 VALERIA BENEDETTI MILANO Set giocati al Mondiale Finora a Italia 2014, la Lo Bianco ha giocato nove gare su dieci La dimensione di un’impresa a volte la vedi solo a freddo. Succede anche a chi ha l’esperienza di Eleonora Lo Bianco. Una che è al quinto Mondiale eppure non doveva essere qui, chiamata a estate iniziata dopo l’infortunio di Francesca Ferretti e che, come tutte, ha messo da parte ogni dubbio o riserva personale, per lavorare all’obiettivo comune. Ultima chiamata Un’estate cambiata in un momento: quello in cui Francesca Ferretti si è infortunata e il c.t. Bonitta ha deciso di chiamare Leo Lo Bianco. Da allora è stata una rincorsa per recuperare il tempo perduto. «Dalla prima partita sono cresciuta. Mi serviva anche il campo e Marco mi ha dato molta fiducia e molto spazio. Soprattutto per me che sono una 172 I centimetri di altezza In squadra è più alta solo del libero Cardullo S Eleonora Lo Bianco 34 anni. Cresciuta nell’Omegna, ha giocato nel Club Italia, Busto Arsizio, Ravenna, Jesi, Bergamo e Galatasaray TARANTINI palleggiatrice è importante». Ci vuole esperienza per gestire una squadra nuova con giovanissime che Leo non conosceva: «Allenarsi bene vuol dire anche giocare bene. In campo però c’è una pressione diversa. Credo però che anche le più giovani la stiano gestendo bene. Mi piacciono queste ragazze: sono testarde e inquadrate in quello che fanno. E questa è la base perfetta». La Russia Stasera c’è la Russia due volte iridata: «Hanno dei grandissimi attaccanti ma sono attaccabili — spiega Leo, il prossimo anno impegnata col Fenerbahçe in Turchia —. Dobbiamo partire come al solito dalla nostra battuta e poi cercare di contrastarle con un grande muro difesa. Ci vorrà un lavoro di squadra, però si può fare». E se lo dice lei. © RIPRODUZIONE RISERVATA la guida IL FENOMENO LA DIRETTA SU RAISPORT DI ITALIA-USA Boom tv: share del 5,9% Picco di 2.275.000 tifosi I NUMERI a guida delle giovani «Vi amo, testarde» Sorpresa «Una grande emozione perché ho sentito che la squadra è riuscita a stare sopra gli Stati Uniti per tutta la partita. Un’emozione per come abbiamo giocato, per tutto quello che c’era intorno». Così racconta Leo (come la chiamano tutti) l’impresa che è valsa un passo dentro la semifinale. E soprattutto racconta l’atteggiamento di questa Italia: «Gli Stati Uniti si sono trovati davanti una squadra che li aggrediva, anche con lo sguardo. Te ne accorgi quando dall’altra parte si abbassano un pochino. Siamo state brave, perché l’importante era non farle rialzare». Un’Italia che non abbassa la testa e che ha capito di essere forte. L’ha capito anche Leo, ma non durante il Mondiale: «Questo gruppo ha carattere. Non è nato qui. Anche questa estate durante il Grand Prix, anche con risultati così così e gli infortuni, si capiva che era una squadra che aveva forza». L’ALTRO GIRONE Brasile in semifinale (a.a.) Termina ancora con la vittoria al tiebreak della Cina il “deja vu” (sabato a Bari) con la Repubblica Dominicana ma questa volta a rincorrere dal 2-0 sono state le asiatiche. Il Brasile si qualifica alla semifinale. Ancora tutta aperta la corsa per il secondo ticket, dove la Repubblica Dominicana deve battere le brasiliane con qualsiasi risultato per eliminare la Cina. Pool G (Milano) – Mercoledì ItaliaStati Uniti 3-0. Ieri Stati Uniti-Russia 3-1 (25-19, 25-23, 15-25, 25-23). Oggi (20 diretta Raisport 1) ItaliaRussia. Classifica: Italia, Stati Uniti 3; Russia 0. Pool H (Milano) – Mercoledì Brasile-Cina 3-0. Ieri Cina-Rep.Dominicana 3-2 (22-25, 23-25, 25-23, 2523, 15-12). Oggi (20 diretta Raisport 1) Brasile-Rep.Dominicana. Classi- 27 4 la veterana LEO LO BIANCO 20 Da regista ripescata A 20 anni si è presa il centro della squadra «Il gruppo mi coccola» «Le altre sono abituate, sono già state in mezzo a tutta questa attenzione, io non lo so, mi sembra così strano», dice Cristina. Le altre hanno dieci, dodici, un paio persino quindici anni più di lei. Che è la più giovane di tutta la truppa, eppure mercoledì sera ha lottato con la sicurezza e la lucidità «delle altre». Delle esperte. Non l’avresti detto che ha solo 20 anni e che l’anno scorso, quando all’Europeo a Zurigo la squadra era quasi tutta di ragazzine, il campo non l’ha praticamente mai sfiorato. Ma a quell’età un anno è un’epoca, le cose cambiano che non te ne accorgi. E dunque eccola qui, Cristina Chirichella. Il correttore automatico ti dà persino un suggerimento: Chetichella, il modo in cui ha conquistato il centro di questa squadra. Metaforicamente e non, visto che è quello il suo ruolo, in mezzo alla rete a prender muri. LA GAZZETTA DELLO SPORT Taccuino fica: Brasile 3; Cina 2; Rep.Dominicana 1. FORMULA Alla terza fase si sono qualificate le prime 3 di ogni gruppo. Le 6 squadre superstiti sono state divise in due pool da 3. Le prime 2 disputano le semifinali incrociate. TV Tutte le gare da Milano vanno in diretta su Raisport1. MOBILE Telecom Italia, sponsor del Mondiale, trasmette i match su TimVision, tv on demand per clienti Tim. PRECEDENTI Italia e Russia si sono incontrate 61 volte, 15 vittorie dalle azzurre, 46 dalle russe. Prima gara il 27/12/1991 nel torneo di Apeldoorn persa 0-3. Nell’era del rally point system 48 gare, 15 vittorie azzurre e 33 russe. L’ultime tre gare vinte dalla Russia 1-3 (l’ultima a Kaliningrad il 15 agosto 2014 nel Grand Prix). Ultima vittoria azzurra ad Ekaterinburg in amichevole il 28 giugno 2013 per 3-0. LA CINESE INFORTUNATA Xu Yunli: distorsione La cinese Xu Yunli ha attaccato la palla del decisivo 25-23, il match ball per accorciare le distanze (1-2) dalla Repubblica Dominicana e cominciare la rimonta poi completata al tie break. Ma proprio ricadendo si è infortunata alla caviglia sinistra. Da come è rimasta immobile e dal suo pianto si è temuto il peggio. Dai primi accertamenti della dottoressa Alessandra Mazzarri, presidentessa del Vero Volley Monza di A-1, si tratta solo di una forte distorsione. ANCHE ELIO Capita di fare incontri imprevisti al Forum: tra questi c’è quello con Elio, che in questi giorni è impegnato nelle prove del musical La famiglia Addams, in programmazione dal 17 ottobre al Teatro della Luna, adiacente all’impianto di Assago. 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 BASKET DOMANI PARTE LA STAGIONE N.93 La nuova Serie A in 1 Instant replay e visibilità: si riparte Marino: «Noi unica Lega europea ad averlo in tutte le gare». Su Rai e Gazzetta.it, tre partite la settimana LUCA CHIABOTTI Stavolta, la Serie A non ha dovuto chiedere alla Nazionale le cose belle, le medaglie dei giovani, da mostrare alla vigilia del campionato come era accaduto nelle ultime stagioni per far luccicare qualcosa. E non è stata pronunciata la parola crisi. Che c’è, è profonda, ma non va semplicemente subita. E’ questa la speranza che lascia la presentazione del 93o campionato di Serie A, una storia gloriosa, più lunga di quella della Nba. E chi è venuto in Gazzetta, con i giocatori, i tecnici, i dirigenti di tutte le squadre, non è uscito proprio a mani vuote. Novità Tra le novità, si parte dall’instant replay in ogni partita anche della stagione regolare, alla web tv che porterà su smartphone e tablets tutte le gare del campionato. Non annunciata ufficialmente, ma conclusa, la cessione sempre alla Rai dei diritti televisivi ancora liberi (eventi di Lega e seconda gara di campionato il lunedì sera, che toccherà spesso Milano e Sassari) con un’offerta di tre gare settimanali, col sabato su Gazzetta.it. Qualcosa si muove: «I miei primo cento giorni da presidente sono stati dedicati alla ricerca di visibilità» dice Marino. Dilatata dal colpo di teatro del presidente Petrucci che annuncia l’inno nazionale pri- un tema caldo LA CARICA DEGLI ITALIANI Da Soragna a Fontecchio: «Sarà uno show Noi protagonisti» La A vista da senatori e giovani: «Milano e Sassari le favorite, ma vedrete che sorprese». Dietro a Gentile tutti gli occhi sul virtussino, Abass e Della Valle « I miei primi 100 giorni? La ricerca di una ulteriore esposizione del campionato FERNANDO MARINO PRESIDENTE DELLA LEGA ma di ogni partita, un’idea già introdotta in Legadue. «Siamo l’unica lega europea ad aver l’instant replay in tutte le partite — continua il presidente della Lega — come ulteriore garanzia per le squadre e strumento per gli arbitri. Un’innovazione che arriva nel momento in cui nel calcio l’argomento della tecnologia sul « Da quest’anno, prima della palla a due, sarà suonato l’Inno nazionale GIANNI PETRUCCI PRESIDENTE FIP campo è tornato prepotentemente di attualità». Qualità L’instant replay in ogni partita è importante anche perché costringe i club ad innalzare la qualità delle riprese televisive: solo se saranno all’altezza, l’instant sarà un successo. I problemi sono tanti, soprattutto la solidità e la VINCENZO DI SCHIAVI MILANO Vederli uno di fianco all’altro con le canotte da gioco, in sala Buzzati, fa un certo effetto. Una chiazza variopinta, ma dall’indole monocolore: l’azzurro. Giovani e «vecchi», graduati e non, stelle e stelline: sono gli italiani del nostro campionato, punte di un iceberg che va però assottigliandosi di anno in anno. L’auspicio è quello di vederli in campo il più possibile, raccogliendo magari l’invito del presidente Fip Petrucci: «Fateli giocare». Marco Mordente, uno dei veterani, parte proprio da qui: «Bene gli inviti e le parole, ma lo voglio vedere nella pratica. Fatti, non...» come sentenziava un improbabile assessore. Senatori Non è liturgia da televendita. A un campionato scoppiettante la guardia di Caserta (come molti altri colleghi) crede davvero : «Vedrete — dice Mordente — sarà un campionato inaspettato, pieno di protagonisti e sorprese, ma anche con tanto equilibrio. Abbiamo realtà che rappresentano modelli intriganti: Sassari è un club-regione, Reggio Emilia la sana provincia, Venezia un target metropolitano che guarda all’Europa. Tante novità, anche sperimentali e, spero, pure parecchi giovani capaci di diven- « trasparenza economica dei club, la produzione e lo sviluppo dei giocatori italiani, gli impianti obsoleti e piccoli, la qualità dello spettacolo tecnico in discesa. Senza affrontare e risolvere drasticamente questi problemi, le enormi potenzialità del basket, sport come dice Petrucci: «Sempre sul punto di... fare il grande salto» non si svilupperanno. Ma rispetto ad un recente passato, la presentazione di ieri ha parlato di una esposizione maggiore, di una novità tecnica importante, di un pubblico in aumento fin dalla campagna abbonamenti, di uno sponsor del campionato, Beko, presente da tre anni e già pronto a rinnovare. Un primo passo. Italiani in campo? Basta inviti o auspici stavolta servono i fatti MARCO MORDENTE GUARDIA CASERTA Gazzetta.it DOMANI SI PARTE C’E’ CREMONA-MILANO RIVIVETE LA FESTA Domani alle 20.30 sul nostro sito, diretta dell’anticipo della prima giornata Cremona-Milano, che apre la stagione. E già oggi potete rivedere interamente la presentazione del campionato. Inoltre, le video interviste a Pozzecco. Bucchi, Banchi, Moretti e i pronostici i coach di Serie A, sulla favorita per il titolo. tare dei personaggi. Di questo abbiamo bisogno: uomini veri sotto le maglie». Daniele Cavaliero lancia con un assist la nuova stagione: «Come dice il c.t. Pianigiani comincia un campionato che vedrà le nostre squadre di nuovo protagoniste anche in Europa. Milano e Sassari possono dire la loro in Eurolega; Reggio Emilia e Cantù sono quotate per l’Eurocup. Un binomio questo che alimenta l’entusiasmo. E poi abbiamo stelle come Gentile e Brooks: gli ingredienti per ricominciare alla grande ci sono tutti». Poi un pensiero sulla sua Avellino: «Partiamo sotto traccia e, forse, è meglio così. Abbiamo una squadra giovane, divertente e atletica con grandi potenzialità offensive. L’obiettivo? Fare meglio dello schifo fatto l’anno scorso...». Riecco anche Matteo Soragna, dopo l’annata in Lnp e il ripescaggio con Capo D’Orlando. Rivederlo in A insieme a Basile, quasi commuove, ma soprattutto diverte: «Siamo — ricorda — il comune più piccolo d’Europa a fare un massimo campionato. Siamo piccoli come il nostro budget su cui gravano tanti costi a cominciare dagli esami della prostata o il dottor Gibaud». Altro gradito ritorno dopo un lungo e sofferto infortunio: Massimo Bulleri è pronto per Brindisi: «Ci siamo quasi. Le sorprese? Spero Brindisi, poi dico Pistoia perchè li ho visti bene e infine punto su Cantù e Roma». Per Manuel Vanuzzo è facile vendere il prodotto: gli basta VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 HANNO DETTO Inserto di 8 pagine Domani speciale sulla Gazzetta 3 1. I giocatori in rappresentanza delle squadre di serie A schierati sul palco. 2. Il presidente di Lega Fernando Marino consegna a Portaluppi, presidente dell’Olimpia, la coppa per lo scudetto 2014. Accanto, Ale Gentile, mvp delle finali. 3. Simone Pianigiani, Gianni Petrucci, Marino e Federico Mangiacotti, dg della Beko Italia. 4. Gli allenatori CIAMILLO 4 «Non si può ancora dire chi c’è sotto Milano» Il c.t. Pianigiani: «Difficile fare pronostici, bisognerà valutare mese dopo mese chi avrà la continuità e la presenza mentale». «Chiedo al campionato di aiutare i giocatori italiani a migliorare il loro status» La Nazionale ha fatto il suo dovere, ora tocca al campionato. E’ un anno cruciale per il basket italiano, si va verso l’Europeo che qualifica a Rio 2016. E’ l’obbiettivo generazionale della prima Italia che ha potuto contare su quattro giocatori Nba: «La punta dell’iceberg che non rappresenta il movimento, ma l’aiuta per l’amore per il gioco e l’esempio per i ragazzini mostrato dai nostri “americani”» dice il c.t. Simone Pianigiani. Ancora una volta, il campio- nato non promette molto ai nostri giocatori: sicuri di partire in quintetto ce ne sono otto, meno di uno per squadra. Ma l’argomento è ritrito, poco sentito dai club. Quest’anno la Nazionale non avrà neanche la vetrina dell’All Star game, riservato a selezioni delle squadre di A. Restano oasi: Milano di Alessandro Gentile, Hackett, Melli, Reggio Emilia con Cinciarini, Polonara, Della Valle, Cervi e il futuribile Mussini, poi anime sparse nel mare di stranieri o di italiani non di interesse nazionale. Si cambia Ma il mondo sta cambiando. Tra due anni anche la serie A dovrà misurarsi con le partite di qualificazione dell’Italia durante la stagione (due a novembre, due a febbraio, due a fine giugno): «Stiamo lavorando per ampliare gli azzurrabili a un gruppo di trenta giocatori — dice Pianigiani —. La speranza, alla vigilia di un campionato che si annuncia interessante, è che tutte le componenti parlare della sua Sassari, sinonimo di spettaco- dell’EA7: «Non mi sbilancio — ribatte —: vedo lo: «Siamo una squadra atletica, che deve corre- diverse grandi squadre e parecchi ottimi giocare come vuole Sacchetti. Abbiamo aggiunto tori». Tra i più gettonati pure il canturino qualcosa per l’Eurolega e confermato il blocco Abass: «Ci metto anche Della Valle, Laganà e Ruzzier — dice —. Cantù ha degli italiani. Insomma una cambiato molto, italiani comsquadra spettacolo con un ocpresi. Con Stefano Gentile e chio in più alla difesa». Finalmente sto Buva stiamo aiutando in nuoper rientrare Giovani Vanuzzo, 39 anni vi, che non hanno grande Come sorprese (ma il premio longevità va a esperienza europea, a inserirdico Brindisi Basile di soli 2 mesi) si gira per si. Tante aspettative su di me? e Pistoia squadrare Simone Fontecchio, Non sono un peso, ma uno stisperanza di Bologna, con 20 molo». Lorenzo D’Ercole inveanni di meno. E domenica c’è ce disegna la rotta della nuova Sassari-Virtus: «Un consiglio Roma: «Siamo giovani, pieni per batterci? Farne uno più di di giocatori che vengono dal noi e non è facile». Fontecchio college, quindi abbiamo bisosorride, anche perchè tanti gno di tempo: puntiamo ad encolleghi lo vedono come una trare nei playoff». Infine, quelfutura stella della A: «Un onoli che...dov’è la salvezza?. re, sono lusingato per tutte L’italoargentino Toto Forray queste aspettative. Sarà dura, per la prima volta in A come la come battere Sassari domenisua Trento: «Ho fatto la gavetMASSIMO BULLERI ca, ma noi andiamo là per vinta, sono arrivato al vertice per PLAYMAKER BRINDISI cere». Sull’italiano più atteso gradi, ne sono fiero e, sopratperò non ci sono discussioni. tutto, ci voglio restare». Mian Lo lancia il reggiano Andrea Cinciarini, suo (Cremona): «Voglio ritagliarmi il mio ruolo, compagno in azzurro: «La stella è Alessandro strada facendo». Bernardo Musso (Pesaro): Gentile. Poi, in generale, dico Dyson, il giocato- «Abbiamo cambiato molto, non siamo certo tra re più completo». Il capo branco è il capitano le favorite». E domani, finalmente, si comincia. della pallacanestro lavorino per sostenere questa generazione di giocatori, li aiutino a migliorare il proprio status. Il fatto che più squadre italiane abbiano ricominciato a partecipare con efficacia e credibilità alle coppe europee è certamente una buona notizia per tutto il movimento». Favorita Il campionato parte con una sola favorita, Milano, come ai tempi del c.t. alla Mens Sana lo era per Siena. Una tendenza europea, secondo il c.t., non una distorsione della concorrenza: «E’ sbagliato e riduttivo pensare che l’egemonia di una squadra possa danneggiare le altre — dice —, l’importante è come si arriva a questo risultato. Milano ha vinto un campionato combattuto fino alla fine, la Supercoppa l’ha conquistata Sassari e già dalla prima giornata non vedo partite scontate. E’ una tendenza dello sport professionistico: se fino a qualche anno fa, in Spagna le pretendenti al titolo erano tante ora è una lotta a due. In Turchia sono due o tre nonostante gli alti investimenti fatti da tutti i club. E’ un processo generale e inevitabile: diciamo che quest’anno, in Italia, dietro Milano non abbiamo ancora la certezza di quante e quali saranno le squadre che possono competere per lo scudetto». Serie A Da quando ha lasciato la panchina di Siena, la serie A è cambiata rapidamente: «I club devono sperimentare di più — dice —: fino a qualche anno fa arrivavano più giocatori con uno status anche internazionale già fatto, oggi le società si rivolgono a debuttanti o a chi è chiamato ancora a fare il salto di qualità. Questo spinge i miei colleghi anche a un lavoro diverso nella quotidianità dell’allenamento. E’ difficile fare pronostici, bisognerà valutare mese dopo mese chi avrà la continuità e la presenza mentale, chi mostrerà una crescita individuale e collettiva. Ci saranno tanti up and down. Sono le conseguenze degli investimenti minori». chiabo © RIPRODUZIONE RISERVATA « « La tante aspettative su di me non mi pesano ma sono uno stimolo AWUDU ABASS ALA CANTÙ « L’impatto è stato duro ma sento la fiducia del gruppo e cerco minuti importanti MICHELE RUZZIER PLAYMAKER VENEZIA « 29 d Appunti n Gazzetta 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT S Luca Banchi Coach EA7 Milano «Devo dire che i favoriti siamo noi per evitare di diventare leader del partito dei manoavantisti» Sulla Gazzetta in edicola domani, non perdetevi lo speciale di otto pagine di presentazione della nuova stagione. Potrete leggere interviste ad Alessandro Gentile e Gianmarco Pozzecco, un sondaggio dei 16 allenatori di serie A sulle potenziali rivali di Milano, il miglior italiano, il miglior straniero e la squadra rivelazione. Inoltre, l’analisi di ognuna delle partecipanti, con arrivi e conferme, per avere in un sol colpo d’occhio la situazione completa dei movimenti di mercato della serie A. Inoltre, su Sportweek, intervista ai protagonisti dell’EA7. S Gianmarco Pozzecco Coach Varese «Mai passato un periodo così stressato in vita mia, La gente mi incontra e mi dice, “ma come sei serio”, come fosse una malattia» S Meo Sacchetti Coach Sassari «Abbiamo sempre fatto un passo avanti in questi anni, l’ultimo è il più difficile e lo sappiamo». La copertina di SportWeek Il cantante a Roma Bieber alla Stella «Posso giocare?» (a.pit.) Le fan si aggirano per Roma in delirio per vederlo. Ieri Justin Bieber, 20enne cantante canadese da decine di milioni di dischi venduti, idolo delle teenager, si è rifugiato nella palestra della Stella Azzurra per fare due tiri a basket. A Roma in vacanza, mercoledì sera aveva incontrato per strada un gruppo di giocatori della Stella Azzurra che gli avevano proposto: «Vieni a giocare con noi domani?». E ieri Bieber si è presentato davvero: Germano D’Arcangeli - factotum del club - lo ha riconosciuto dai bodyguard. «Posso giocare?» ha detto Bieber, rimasto al campo finchè non sono arrivati paparazzi. S Pino Sacripanti Coach Cantù «Abbiamo fatto una squadra ad alto rischio, giovane e inesperta di basket europeo ma con grande ambizione di affermarsi» Justin Bieber in palestra alla Stella Nba: preseason Bargnani, 8 punti al rientro coi Knicks Debutto stagionale in preseason per i Knicks del rientrante Andrea Bargnani (fermo dal 22 gennaio), sconfitti a Hartford (Connecticut) dai Boston Celtics 106-86. Il Mago ha chiuso con 8 punti e 5 rimbalzi in 19’. Era anche la prima assoluta in panchina per Derek Fisher. La squadra sta ancora imparando il Triangolo che l’allievo di Phil Jackson utilizzerà come principale schema offensivo. «Ci vorrà qualche mese per assimilarlo» ha detto JR Smith. Aspettando il rientro di Danilo Gallinari (previsto per stanotte a Phoenix) Denver ha piegato i Thunder 114-101. Lusingato da tutto questo interesse Imporsi sarà molto duro SIMONE FONTECCHIO ALA VIRTUS BOLOGNA Andrea Bargnani, 28 anni REUTERS 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 IL RITIRO CICLISMO « Mi sarebbe piaciuto ancora combattere, ma il ginocchio non me l’ha permesso. Ha deciso lui « Sono molto felice di essermi allenato e di aver corso al fianco di mio fratello. E ho trovato tanti amici nel ciclismo « La bici è stata l’amore della mia vita, ma non è la vita. C’è qualcosa di più, me ne sono reso conto alla nascita di Teo Schleck stella fragile Il talento non è bastato Ginocchio k.o.: Andy a 29 anni giù dalla bici. Nel 2007 il Giro l’ha lanciato, il Tour l’ha osannato. Ma si è scoperto debole MARCO PASTONESI In ginocchio. E in lacrime. In ginocchio: quello danneggiato in una caduta al Tour de France 2014, legamenti riparati, ma cartilagine consumata. E in lacrime: quelle versate ieri annunciando il ritiro dalle corse. S Viene dal Lussemburgo come Gaul Andy Schleck è nato a Lussemburgo il 10 giugno 1985. Pro’ dal 2005, 1.86 per 67 kg, 11 vittorie, con Liegi 2009 e Tour 2010. Tre tappe al Tour (tra cui Galibier 2011, sotto); 13 giorni in giallo. Al Giro è 2° nel 2007 BETTINI Sguardi intensi tra Andy Schleck e Jil nel giorno del ritiro. Il loro bambino si chiama Teo AFP Fratellino Lussemburghese come François Faber e Charly Gaul, solo per citare due antiche stelle del firmamento ciclistico, Andy Schleck è «il fratellino di Frank». Poi si scopre che è anche il nipote di Gustav Schleck, indipendente (cioè: un dilettante che correva da professionista) fra le due guerre mondiali, e il figlio di Jonny, professionista dal 1965 al 1974, nove Tour e otto Vuelta, maglie bianconere della Pelforth e bianco-arancione della Bic, aiutando tanto e vincendo poco, praticamente gregario. E ai racconti di quel ciclismo non più eroico, ma ancora romantico e sempre avventuroso (i due anni con Anquetil, il più elegante, poi con Janssen, il più serio, e perfino con Ocana, il più matto, e con tutti gli altri, ciascuno – a suo modo – affascinante e indimenticabile), i tre figli non resistono al richiamo della bicicletta. Il primo in ordine di nascita, Steve, non va mai oltre il dilettantismo. Il secondo, Frank, che fa il liceo (ciclistico, s’intende) in Italia, forte e allo stesso tempo fragile, vittorioso ma mai vincente. E poi lui, il fratellino di Frank, quello che di cui tutti dicono «vedrete», e che poi, finalmente, un giorno vediamo. Bambù E’ il Giro d’Italia 2007. Alto, biondo, magro. Sembra una canna di bambù. Professionista da due anni, ma mai visto, mai considerato, mai pesato. Eppure già con la sua storia. Cominciata a 16 anni, quando studia e corre, studia come correre e poi corre a studiare. E proseguita a 18 anni, quando s’impone in una tappa della Fleche du Sud, in Francia. E’ lì che Bjarne Riis chiede a Frank se abbia un fratello che ha vinto una corsa. Frank risponde di sì, ma aggiunge che Andy va ancora a scuola. Riis lo contatta durante il Giro del Lussemburgo e gli offre la possibilità di uno stage. Poi da cosa nasce cosa, da cosa nasce corsa, da corsa nasce corsa. Fino a quel Giro d’Italia 2007. Che Andy comincia da canna di bambù e conclude sul podio, da promessa, da stella, da grande. Se ne scrive come se fosse un predestinato. Radici territoriali, tradizione famigliare, talento na- Gazzetta.it LA FOTOGALLERY DELLE SUE VITTORIE Guarda su Gazzetta.it la fotostoria e le tappe principali della carriera di Andy Schleck turale. I compagni confidano come, in allenamento, Andy stupisse, sorprendesse, improvvisasse. Scalatore. Ma di quelli resistenti e coraggiosi. Attaccante, fantasioso, ottimista. Si parte da Caprera, si arriva a Milano. Si scalano le Tre Cime di Lavaredo e lo Zoncolan. Nibali gregario di Di Luca, che poi vince davanti a Andy (a 1’55”) e a Eddy Mazzoleni, quarto Simoni, quinto Cunego e sesto Riccò. Maglia bianca - la canna di bambù -, la più giovane maglia bianca del Giro d’Italia. Correndolo giorno dopo giorno alla scoperta innanzitutto di se stesso, più delle proprie possibilità che dei propri limiti, perché se le possibilità Colbrelli senza rivali alla Sabatini «Sky? Una grande opportunità» DAL NOSTRO INVIATO PECCIOLI (Pisa) Ha vinto – alla grande – il Trofeo Sabatini. Una marcia in più, un dente in meno. Sonny Colbrelli, 24 anni, bresciano fra Val Sabbia e Lago di Garda, alla quinta vittoria dell’anno (e della carriera) dopo una tappa del Giro della Slovenia, Giro Sonny, la volata? «Ero un po’ indietro, all’ultima curva ero ancora sesto o settimo, poi ho rimontato e infine superato Finetto a 50 metri dall’arrivo. Due anni fa, secondo dietro Duarte, non riuscivo a sbloccarmi. Adesso mi riesce tutto più facile». «Lo ero, nelle giovanili e da dilettante. Era ora che lo diventassi anche da professionista». Undici giorni dopo il Mondiale: ci ha ripensato? «La prima immagine sono sono sconosciute, i limiti neppure immaginabili. Anche se qualcosa, a occhio, si può già intuire: una posizione troppo alta per poter essere efficace a cronometro, e l’obbligo di staccare tutti per poter passare primo al traguardo. Ma proprio questo ne può esaltare lo spirito corsaro. Sorrisi Il Tour lo rapisce al Giro. Maglia bianca nel 2008, dodicesimo nella generale, primo in quella a squadre e compagno di squadra di Carlos Sastre vincitore finale. Il suo capolavoro lo costruisce e lo firma nel 2009, non in un grande giro, ma in una grandissima classica, una sorta di grande giro in un solo giorno: la Liegi-BastogneLiegi. Dopo 241 km dalla partenza e a 20 dall’arrivo, Andy scappa da solo su quel chilometro e mezzo vallone e rupestre della Roche aux Faucons e moltiplica il suo vantaggio sui mille metri italiani e minerari della Cote de Saint-Nicolas. Si confessa «ispirato». Bacia il trofeo. Distribuisce sorrisi. Sui sorrisi non fa mai sconti. La vita gli sorride, forse gli ha sempre sorriso, e lui sorride alla vita. Ancora Tour. Secondo nel 2009, dietro ad Alberto Contador. Primo nel 2010, ma solo dopo la squalifica di Contador. Secondo nel 2011, dietro a Cadel Evans. Poi la ruota gira, ma dalla parte sbagliata. Cadute e fratture. Al coccige, nel 2012. Al ginocchio, nel 2014. In mezzo, una difficoltà imprevista, una fatica inedita, una lentezza inatte- quei pochi metri, forse una decina, che mi mancavano per agganciare il primissimo gruppetto di chi inseguiva Kwiatkowski. E non è un’immagine felice. Il 13° posto finale non conta, ma è il simbolo sia di un’occasione sprecata sia di Sonny Colbrelli, 24 anni, vince a Peccioli per distacco. E’ stato 13° al Mondiale BETTINI sa. Al Giro di Pechino del 2012, accolto come un re, naviga in fondo al gruppo come un debuttante, un intruso, un imbucato. Ultimo nella generale. L’ultimo giorno, forse per non entrare nella storia non dall’alto ma dal fondo della classifica, preferisce ritirarsi. E questo inseguire invece che anticipare, questo arrancare invece che volare, gli sarà sembrato insopportabile. E intanto, se la macchina di Jonny è stata perlustrata invano in cerca di doping, se Frank è stato scoperto e coinvolto nel giro sanguigno di Fuentes, Andy viene beccato alticcio, se non sbronzo. Un campione forse incapace di reggere la responsabilità del ruolo, o forse un corridore impreparato a sopportare carichi di allenamento e stili di vita, o forse un uomo debole nella scelta di amici, compagni, dirigenti. Fidanzata Fino a ieri: Mondorf-les-Bains, conferenza-stampa, ritiro, lacrime. Un’altra storia finita. Ma un’altra storia ricomincerà. Perché Andy ha una fidanzata innamorata, un figlio bellissimo, un papà che non lo ha mai spinto al ciclismo, una mamma che lo pregava di «non sudare» e che alla «fiamma rossa» dell’ultimo chilometro spegneva la tv per paura di vederlo cadere. E ha una famiglia, quella del ciclismo, in cui magari resterà, giù dalla bici. © RIPRODUZIONE RISERVATA DOPO LE PAROLE DEL RUSSO una premessa, e di una promessa, per il prossimo Mondiale». Le voci sul suo passaggio a Sky? «Adesso voglio concentrarmi soltanto sul finale della stagione. Rimangono Giro dell’Emilia (domani, ndr) e Trofeo Beghelli (domenica, ndr) per conquistare la Coppa Italia. Io sarò al via del Beghelli. Per vincerlo. Poi penseremo all’eventuale trasferimento. Ma bisogna trovare un accordo, amichevole se non affettuoso, con i Reverberi. La Bardiani mi ha dato molto, e io molto ho dato alla Bardiani. Ma Sky sarebbe una grande opportunità». dell’Appennino, Memorial Pantani e Gp Industria e Commercio di Prato. Finalmente vincente? Ho una splendida ragazza e un figlio meraviglioso. Nessun podio a Parigi dà queste emozioni Di lui tutti dicevano «vedrete». Alto, biondo, magro, un bambù Un predestinato. Poi nel 2012 la ruota gira. E Andy affonda smarrito: nello sport e nella vita IN TOSCANA IL BRESCIANO DELLA BARDIANI-CSF CENTRA IL QUINTO SUCCESSO STAGIONALE Sul mercato: «Per il trasferimento bisogna trovare un accordo amichevole con i Reverberi» « past. ARRIVO 1. Sonny COLBRELLI (Bardiani-Csf), km 197 in 4.38’25”, media 42,648; 2. Finetto (Neri) a 4”; 3. Pellizotti (Androni) a 6”; 4. Rebellin a 10”; 5. Battaglin; 6. Villella; 7. Viganò; 8. Bonifazio a 13”; 9. Txurruka (Spa); 10. Chalapud Gomez (Col). Nibali replica a Tinkov «Il milione di euro per crescere i giovani» Oleg Tinkov, il magnate russo proprietario della Tinkoff-Saxo, ama le provocazioni. Ma il concetto è giusto: i grandi corridori nelle grandi corse. Alla presentazione del Giro, ha detto: «Offro un milione di euro Vincenzo Nibali a Contador, Froome, Nibali e ha 29 anni BETTINI Quintana, i migliori dei grandi giri, se tutti e tre correranno il Giro, il Tour e la Vuelta nello stesso anno». Ieri sera, su twitter, si è espresso Vincenzo Nibali, re del Tour: «Se io fossi in Oleg Tinkov, il milione di euro lo utilizzerei per costruire giovani squadre per un grande futuro». Dave Brailsford (Sky) ha parlato alla Bbc: «I migliori corridori uno contro l’altro: è quello che i tifosi vorrebbero vedere. Dal punto di vista delle prestazioni è un aspetto molto serio, ma dal lato sportivo avrebbe grande merito». Eusebio Unzue, d.s. di Quintana alla Movistar: «E’ un’idea buona e rispettabile. Parlerò a Tinkov». 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 NUOTO IL LIBRO DELL’OLIMPIONICA Le verità della Manaudou «Volevo strappare gli occhi alla Pellegrini» Nell’autobiografia la francese attacca Federica: «Stavo con Marin e lei gli mandava decine di sms» A HA DETTO DI LORO S Philippe Lucas «Era il mio allenatore dal 2001, la rottura avvenne il 25 aprile 2007 quando decisi di trasferirmi in Italia per le minacce di Marin di lasciarmi» S Marco Durante «A Torino vivevo a casa sua, sua moglie aveva la puzza sotto il naso e lui pensava solo a chiamare i paparazzi per guadagnare dalle mie foto con Luca» ALESSANDRO GRANDESSO agrandesso PARIGI Ventotto anni, compiuti ieri, e vissuti intensamente. Tra medaglie olimpiche e amori folli, trionfi e tonfi clamorosi, sulle prime pagine di quotidiani sportivi e rotocalchi rosa. Tra scandali e sceneggiate. La vita di Laure Manaudou è un fiume in piena, raccolta in un’autobiografia uscita ieri in Francia. Delle 267 pagine di «Entre les Lignes» (Ed. Lafon), almeno un terzo è dedicato alla parentesi italiana, all’amore morboso con Luca Marin, insidiato dalle attenzioni inopportune di Federica Pellegrini, dall’affarismo di Marco Durante al «vecchio vitellone» Paolo Penso. Amore Alla fine, scrive la Manaudou, dell’Italia le è rimasta solo una cosa positiva: «L’aver imparato la lingua». Che Laure non parlava quando incontrò per la prima volta Marin, a Budapest, nel 2006. Fu subito passione: «Non parlavo italiano, non parlava francese così ci baciammo e facemmo l’amore». Inizio di una storia tormentata e della fine del rapporto con Philippe Lucas, che la allenava dal 2001. La rottura con il coach avvenne il 25 aprile 2007, con la minaccia di Marin: «O vieni con me in Italia o ti lascio». Laure scelse l’amore, nonostante l’Olimpiade di Pechino alle porte. Ma a Torino andò male: «Andai a vivere da Durante e la moglie, una borghese con la puzza sotto il naso che si vestiva in paillettes». Il presidente della LaPresse le organizzava la vita: «Ma faceva solo finta – scrive la Manaudou – in realtà mandava solo i paparazzi quando uscivo con Luca, guadagnandoci sopra». 10 MESI INSIEME Laure Manaudou, 28 anni ieri, olimpionica dei 400 sl ad Atene, è stata fidanzata con il coetaneo Luca Marin dal dicembre 2006 all’ottobre 2007 REUTERS/AP Ambiguità Marin, appunto, descritto come un ragazzo morbosamente geloso, ma anche ambiguo nel suo rapporto con Federica Pellegrini: «Non capivo perché Luca ricevesse in continuo suoi sms, per qualsiasi cosa. Lei le scriveva per dirgli dov’era, cosa faceva, dove andava. Quando gli chiesi spiegazioni, mi diceva che erano solo amici». Solo che poi il giornale scandalistico Voici pubblicò le foto di Marin e Pellegrini abbracciati a bordo vasca. E la Manaudou si infuriò: «Avevo voglia di vomitare, piangere, urlare e strappare gli occhi a quella bionda che si prendeva gioco di me facendomi g randi sor r isi quando ci vedevamo, per poi coccolarsi il mio ragazzo appena mi voltavo». BOXE EUROPEO SUPERPIUMA «A Malaga ho fatto una delle migliori preparazioni di sempre. Di certo la più serena. In due mesi nessun bisticcio, nessuna tensione con il mio nuovo tecnico panamense Orlando Soto. Non come l’altro, che si intrometteva su tutte le mie faccende». L’altro, nelle parole di Devis Boschiero, è Gino Freo. Il convitato di pietra nella rivincita dell’Europeo dei superpiuma, stasera a Calais (Francia). Dove il «Boom Boom» padovano di Conche di Codevigo (342-1) tenterà di riprendersi il titolo strappatogli dall’imbattuto francese Romain Jacob (21), sul medesimo ring il 14 febbraio, con un verdetto talmente dubbio da far imporre all’Ebu la ripetizione del ma- ma volta esce dal guscio del rapporto fra maestro e allievo. Come finirà? «Gino il 2 agosto mi ha detto che chiudeva la palestra a Piove di Sacco fino al 28 — spiega Boschiero —. Non potevo stare un mese senza allenarmi. Ho chiamato il manager Salvatore Cherchi, mi ha detto di andare a Malaga in Spagna, da Luca Giacon alla Boxe Mijares. Qui mi sono trovato così bene che in due mesi non sono praticamente più tornato in Italia, Soto mi ha trasmesso l’esperienza di chi Marin negò ogni legame, ma il dubbio rimase: «Troppi dettagli strani, come quei preservativi in bella mostra nel suo bagno, quando invece prendevo la pillola contraccettiva. Da lì cominciai ad avere la sensazione che tutti si prendessero gioco di me». S Federica Pellegrini «Odiavo quella bionda che si prendeva gioco di me abbracciando mi quando mi vedeva e poi coccolandosi il mio ragazzo» S Benjamin Stasiulis «Tre settimane dopo esserci lasciati, Luca già si faceva vedere con la Pellegrini. Così io a Debrecen mi misi insieme a Stasiulis» © RIPRODUZIONE RISERVATA Uchimura sempre re Arriva il quinto oro Oggi c’è la Ferrari tch. Quel 14 febbraio all’angolo dell’italiano c’era Freo, suo maestro per 17 anni, che alla vigilia della sfida gli ha scritto una lettera pubblica per ricordargli il passato. In agosto il cordone ombelicale tra i due si è spezzato. Scelta A 33 anni , per la pri- «Le foto hard? Sapevo che non era stato Luca, ma lo feci credere per vendicarmi» A HA DETTO DI LORO GINNASTICA MONDIALI Boschiero ci riprova nella tana di Jacob senza l’antico maestro IVAN MALFATTO «Cosa apprezzo dell’avventura italiana? Aver imparato la lingua» Patente Incluso Paolo Penso, l’allenatore, un «vecchio vitellone» che Laure trattava malissimo: «Non lo rispettavo perché si lasciava trattare in quel modo da me». Inevitabile la rottura con LaPresse, che la licenziò. L’amore con Luca però continuò per qualche settimana, fino al giorno dell’esame per la patente: «Avevo spento il telefono per concentrarmi sull’esame e lo superai. Quando lo riaccesi trovai 40 messaggi minacciosi, furiosi. Lo chiamai per dirgli che ormai potevo guidare fino a Verona, ma accecato dalla rabbia mi disse solo che avevo superato l’esame perché mi ero concessa all’esaminatore». Un incidente in auto senza conseguenze, qualche tempo dopo, convinse Laure a rinunciare all’amore morboso e alle traversate delle Alpi. La separazione fu sancita in Coppa del Mondo a Berlino nel 2007: «Tre settimane più tardi Luca si faceva vedere in giro con la Pellegrini, io lo rimpiazzai con Stasiulis». Poi ci fu la sceneggiata in Ungheria per l’anello con diamante, regalo che Marin rivoleva e che Laure gli tirò addosso davanti a tutti. Subito dopo spuntarono su Internet le foto della Manaudou nuda, scattate anni prima con un altro boy friend, Pierre Henri: «Tutti pensarono fosse stato Luca. Non era così, ma lasciai crederlo. Era la mia vendetta». Ennesimo colpo di scena di una vita costellata anche di drammi, come l’aborto di un secondo figlio che ha spezzato il legame con il campione francese Frederick Bousquet, papà della piccola Manon, rimasto però in buoni rapporti. E ora, a 28 anni, Laure si sente pienamente donna, pronta per scrivere le pagine di un nuovo capitolo. FEDERICA COCCHI Devis Boschiero, 33 anni BOZZANI da pugile ha combattuto tre volte per il Mondiale. Ho staccato del tutto, mi sono concentrato solo sul match e mi sento rilassato mentalmente. Se spero stavolta di vincere? No, devo vincere». Non c’è tv, ma 150 tifosi si godranno la diretta sul maxischermo dalla tv francese al «Boom Boom Miami», il locale aperto con la fidanzata Alessia Gottardo a Cona di Cantarana (Venezia). © RIPRODUZIONE RISERVATA La manita in faccia ai rivali di sempre. In casa dei cinesi, Kohei Uchimura ha aggiunto ieri un altro oro alla sua leggenda: nel Mondiale di Nanning l’olimpionico giapponese si è aggiudicato il quinto all-around consecutivo e con il totale di 91.965 ha «vendicato» la beffa del secondo posto a squadre. Ormai è un’abitudine: questo 25enne di Nagasaki, un cannibale o semplicemente il più grande ginnasta di sempre, a ogni edizione rende più strabiliante il suo record. Stavolta, nel Mondiale cinese, ha distanziato Max Whitlock, inglesino 21enne argento davanti all’altro giapponese, Yusuke Tanaka. Lontano dai giganti, applausi per il nostro Ludovico Edalli, alla prima finale mondiale. Il 21enne azzurro ha confermato il 24° posto e la crescita sulla strada di Rio. In più, ha condiviso l’emozione davanti all’imperatore: «Nel warm up, alla parallela, Uchimura mi ha detto “Vai avanti tu”. Mi sembrava un sacrilegio. Torno più carico e a Glasgow 2015 sarò ancora tra i 24». Vane ed Erika Intanto, oggi è il giorno di Vanessa Ferrari ed Erika Fasana nella finale del concorso generale donne. Sono passati 8 anni dall’exploit della Ferrari, prima italiana a conquistare un titolo mondiale all around nel 2006, e, nonostante gli infortuni, Vanessa sa ancora graffiare: «Il problema sono le parallele, altrimenti mi giocherei il podio», ha ammesso la 23enne dell’Esercito. Realismo, altra dote da fuoriclasse: «La medaglia è impossibile a meno di disastri collettivi. Sono stanca ma in pedana passa tutto: il mio massimo obiettivo è la finale di domenica». L’oro sembra già al collo della campio- Kohei Uchimura, 25 anni LAPRESSE nessa in carica, Simone Biles, trascinatrice degli Usa nel titolo a squadre, mentre più giù ci si aspetta uno scatto dalla brixiana Erika Fasana, dopo il 15° posto nella qualificazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Concorso generale individuale maschile: 1. Kohei Uchimura (Gia) 91.965; 2. Max Whitlock (Ing) 90.473; 3. Yusuke Tanaka (Gia) 90.449; 24. LUDOVICO EDALLI 82.264 (VO 14.266 - PA 13.133 - SB 13.966 - CL 13.666 - CM 13.700 - AN 13). Oggi : concorso generale donne, RaiSport2 dalle 13 VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 TUTTENOTIZIE & RISULTATI DOPING LA PROCURA HA ACQUISITO LA DEPOSIZIONE DELLA PATTINATRICE DAVANTI ALLA GIUSTIZIA SPORTIVA Kostner, nuove indagini a Bolzano Il caso Fontana imbarazza il Coni Il legale di Carolina era pure giudice della Super Procura Coni: si è dimesso solo due giorni fa MAURIZIO GALDI VALERIO PICCIONI ROMA La Procura della repubblica di Bolzano ha acquisito il verbale dell’interrogatorio di Carolina Kostner davanti ai procuratori antidoping del Coni, le parole pronunciate dalla pattinatrice in quelle quattro ore negli uffici della Curva Sud per spiegare il suo «non c’è» rispondendo all’ispettore medico che bussava a casa sua, a Obertsdorf, il 30 luglio del 2012, per effettuare il controllo antidoping a sorpresa del suo fidanzato di allora, Alex Schwazer(controllo mancato, prima di quello fatale della sera a Racines). L’obiettivo degli investigatori è evidentemente quello di verificare la coerenza fra le dichiarazioni della Kostner davanti ai carabinieri il 9 ottobre 2013, e quelle del 26 settembre a Roma. Documenti riservati Ci sarebbero dei punti non chiari. Soprattutto nell’interrogatorio di Bolzano non compare la se- HOCKEY GHIACCIO NUOVO C.T. conda parte della scena, quella del momento in cui la Kostner incontrò due ore dopo nuovamente il Dco, l’ispettore medico mandato dalla Wada per conto del Cio, per controllare Schwazer, in casa al momento dell’arrivo del medico, ma nascosto dal «non c’è» di Carolina. Insomma, il passaggio evidenziato dalle nuove carte, il referto del Dco che proprio la procura antidoping è riuscita a ritrovare di recente, ma anche la perizia con cui i carabinieri avrebbero stabilito che quando la Kostner parlava al telefono con Schwazer davanti all’ispettore, il marciatore si trovava ancora dentro casa. Insomma, una bugia bis. Documenti riservati che non fanno parte dell’«informativa conclusiva» dell’indagine Olimpia nata dalla positività all’epo di Schwazer. Doppio ruolo Lo scenario si è ulteriormente complicato ieri quando «La Repubblica» ha sollevato il caso del doppio ruolo di Gianni Fontana, l’avvocato che ha assistito la Kostner al Coni durante l’interrogatorio insieme con il suo collega Massimiliano Di Girolamo, che è anche uno dei nove membri della Super Procura, l’organismo istruttorio insediatosi con la riforma della giustizia sportiva. La Super Procura non ha alcuna giurisdizione sulla procura antido- TENNIS MASTER 1000 A SHANGHAI BASEBALL FINALE AMERICAN (m.c.) Oggi la finale di American League tra Baltimore e Kansas City (su Fox Sports 2 dalle 2), formazioni che non vincono il titolo rispettivamente dal 1983 e dal 1985. Per gara-1 i Royals Shields come partente; gli Orioles devono annunciarlo. Domani finale di National. In campo San Francisco e St. Louis. DOMANI SPORTWEEK McEnroe racconta «La Grande sfida» BEACH VOLLEY SABBIA CINESE (c.f.) I giovani Enrico Rossi e Giacomo De Fabritiis, sconfitti 2-0 anche da J. Kissling-Kovatsch (Svi), hanno chiuso al 25° posto l’Open di Xiamen (Cina), tappa del circuito mondiale in cui erano gli unici azzurri in gara. BOXE Gianni Fontana, Carolina Kostner e Max di Girolamo a Roma LIVERANI ping, autonoma secondo l’ordinamento, ma è evidentemente che questioni di opportunità avrebbero dovuto far sollevare prima il caso. Dimissioni Fontana - versio- ne ufficiosa che filtra dal Coni - si era già dimesso da due giorni dalla Super Procura. Ma la notizia delle sue dimissioni rappresenta una conferma dell’esistenza di un problema di compatibilità dei ruoli dentro il Coni, e della sua soluzione fuori tempo massimo. Fra l’altro proprio il nuovo Codice di giustizia sportiva prevede al comma 3 dell’articolo 3 prevede il divieto per «ciascun componente degli organi di giustizia presso la Federa- SCI DI FONDO zione» (ma anche della Super Procura), di « rapporti di lavoro subordinato o continuativi di consulenza o di prestazione d’opera retribuita, ovvero altri rapporti di natura patrimoniale o associativa che ne compromettano l’indipendenza con la Federazione o con i tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti sottoposti alla sua giurisdizione...». Insomma l’aver un incarico professionale con un tesserato, e la Kostner lo è ancora, non è compatibile con incarichi di giustizia sportiva. Una norma voluta espressamente da Malagò per evitare che si avessero doppi incarichi: una volta con il Coni, un’altra contro. © RIPRODUZIONE RISERVATA EQUITAZIONE UBRIACO AL VOLANTE TRICOLORE (r.g.) Ad Avezzano (Aq) si assegna il vacante Tricolore gallo tra Giodi Scala (6-1), 24 anni e Pio Nettuno (7-8), 28 anni. Rivincita: nel 2013 vinse Scala. Nettuno è al 5° tentativo e proviene da 7 sconfitte (su RaiSport2, ore 23.50). MONDIALE (r.g.) A Biloxi (Usa) l’australiano Sam Soliman (44-12), 40 anni, alla prima difesa medi Ibf, cede la cintura a Jermain Taylor (33-4-1), 36 anni, che torna campione dopo 7 anni. SCOMMESSA VINCENTE (r.g.) Il campione del mondo welter Wba/Wbc e superwelter, Floyd Mayweather (47), atleta più pagato negli ultimi 2 anni, fa sapere di aver vinto quasi 1,5 milioni di dollari scommettendo sugli Indianapolis Colts. FOOTBALL DROGA: PETERSON AMMETTE L’ACCUSA CHIEDE L’ARRESTO Sotto processo con l’accusa di abusi sul figlio, ora la stella Nfl Adrian Peterson potrebbe finire in galera per aver violato le restrizioni a cui la corte lo ha sottoposto. Avrebbe infatti confessato a un addetto ai test antidroga di aver «fumato un pò di erba»: risultando positivo ai controlli, l’accusa ne chiede l’arresto. Il giudice emetterà la sentenza tra un paio di giorni. FIGURA Oggi a Espoo scatta il Finlandia Trophy, 5a tappa delle Challenger Series (con Carol Bressanutti). Così ieri gli azzurri a Zagabria nei corti,ultima tappa del Gp jr. Donne: 12. Tagliapietra 43.50. Uomini: 19. Palermo 47.17. Coppie: 10. Manacorda-Macii 39.51. GOLF PORTOGALLO, COLSAERTS FA 60 Primo giro segnato dalla pioggia al Portugal Masters di Vilamoura (par 71), buona parte degli iscritti non completa le 18 buche. Ce l’ha fatta Nicolas Colsaerts, che ha sfiorato il 59, punteggio mai ottenuto in 42 anni di European Tour. Per il belga 60 (-11), con 7 birdie e 2 eagle. Alla 18, il suo birdie da 7 metri sfiora il bordo della buca. Tra gli italiani, Francesco Molinari era a -3 dopo 17 buche, Crespi a -1 dopo 14; giro finito ma punteggio lontano dai migliori per Pavan con +1 e per Manassero con +3. HOCKEY GHIACCIO Djokovic concede Northug condannato un set a Kukushkin 50 giorni in carcere Berdych in forma e patente ritirata (a.b.) Non c’è ancora l’ufficialità, ma l’Italia – chiusa la breve parentesi con Tom Pokel – avrà un nuovo c.t. Sarà Ivano Zanatta, 54 oriundo canadese con lunghi trascorsi da giocatore in serie A tra Cortina, Devils Milano e Varese a cavallo degli anni 90 e poi esperienze da allenatore in Svizzera e in Khl. Sarà coadiuvato da Stefan Mair, 47enne bolzanino, nel 2011 a Schwenningen, nel 2012 in Del, massimo campionato tedesco. Come definito in queste ore dal presidente federale Andrea Gios e dal responsabile di settore Tommaso Teofoli in accordo con la Iihf, a supervisionare il lavoro di tutto il movimento ci sarà Lou Vairo, 69enne statunitense, coach della Milano scudetto del 1991. SERIE A (m.l.) Intanto ieri la 6a giornata di campionato. Risultati: Appiano-Valpellice 3-6 (1-0, 0-5, 21); Gardena-Milano 3-4 rig. (1-1, 00, 2-2; 0-0; 0-1); Caldaro-Fassa 41 (1-0, 1-0, 2-1); Cortina-Asiago 1-3 (1-0, 0-2, 0-1); Egna-Val Pusteria 13 (0-0, 1-0, 0-3); Vipiteno-Renon 4-5 (0-3, 2-0, 2-2). Classifica: Renon* 15; Asiago 14; Val Pusteria 12; Valpellice, Cortina 11; Gardena 10; Vipiteno* 9; Appiano 8; Milano, Egna 7; Caldaro 4; Fassa 3. (* una in più) Al Masters 1000 di Shanghai (Cina 3.320.000, cem.), Tomas Berdych batte Karlovic, a dispetto dei 19 ace del pivot croato di 2.08, e si porta a 45 punti dal n. 6, Marin Cilic, nella «Race» che qualifica al Masters coi migliori 8 a Londra (9-16 novembre). I quarti di oggi contro Simon valgono quindi doppio, così come il successo di ieri di Ferrer, in crisi, contro Murray. Il grande favorito, Djokovic, n. 1 del mondo, deve cedere un set a Kukushkin. Ottavi: Djokovic (Ser) b. Kukushkin (Kaz) 6-3 4-6 6-4; Ferrer (Spa) b Murray (Gbr) 2-6 6-1 6-2; Federer (Svi) b. Bautista Agut (Spa) 6-4 6-2; Benneteau (Fra) b. Sock (Usa) 6-3 6-4; Berdych (R.Cec) b. Karlovic (Cro) 6-3 6-4; Simon (Fra) b. Jaziri (Tun) 6-2 6-3; Youzhny (Rus) b. Monaco (Arg) 5-7 6-3 6-2. GIORGI & KNAPP A Linz (Aut, 198.000, cem. indoor), Karin Knapp (n. 59) batte Rybarikova (Slk), che si ritira sul 6-3 per l’azzurra, e si qualifica ai quarti contro Pironkova (Bul, 44) che approfitta della rinuncia di Bouchard (Can), precedenti Pironkova 2-0. Ai quarti anche Camila Giorgi (42) contro Erakovic (87), 1-0 per la neozelandese. Il pluricampione olimpico d Petter Northug è stato condannato a 50 giorni di carcere perché colpevole di aver causato, lo scorso maggio, un incidente d’auto in cui rimase ferito anche un amico. In quell’occasione Northug è stato trovato con un tasso alcolemico otto volte superiore al limite consentito. Al campione norvegese è stata anche revocata a vita la patente di guida e inflitta una multa di 185 mila corone (circa 28.500 euro). Northug, che inizialmente aveva negato di essere al volante, ha poi confessato di essersi messo alla guida mentre era ubriaco e di essersi addormentato al momento dell’incidente. Northug, campione olimpico della 50 km e della sprint a squadre all’Olimpiade di Vancouver, nonché 9 volte iridato, potrebbe scontare la pena detentiva addirittura in Olanda: a causa dell’affollamento delle carceri, la Norvegia infatti ha chiesto al governo dell’Aja la possibilità di affittare una cella. Sul tavolo anche gli arresti domiciliari, se il paese scandinavo approverà a breve una legge che consenta gli arresti domiciliari e il lavoro esterno durante il giorno. NATIONS CUP: AZZURRI SESTI Brava Italia! Entra in finale a Barcellona (n.me.) A Barcellona l’Italia è in finale della Furusiyya Nations Cup in una giornata che alla fine lascia sul terreno gli scalpi della Francia campione in carica e dello squadrone Usa. L’Italia passa col sesto posto, ma dopo due giri era prima grazie a un fantastico percorso netto di Luca Moneta (foto) e Neptune Brecourt e un solo errore per Piergiorgio Bucci e Casallo Z. Poi le 8 penalità per Lorenzo De Luca e le 9 di Juan Carlos Garcia ci portavano a 12 penalità (scartate quelle di Garcia) comunque sufficienti per entrare nel gruppo delle 8 nazioni che domani dalle 21 si giocheranno il titolo. Dominio dell’Olanda campione del mondo, con zero penalità grazie a 3 netti, poi Svezia (4), Germania, Canada e Belgio (8), Italia e Brasile (12) e Gran Bretagna (14) in finale. Oggi invece dalle 14 la Challenge Cup per il nono posto, con le escluse Usa (16), Spagna (17), Francia e Australia (24), Qatar (29) e Venezuela (32). 1° turno del gruppo 3 di qualificazione a Danimarca 2015, le azzurre dell’esordiente coach Hrupec (Cro), vincono in rimonta con un’avversaria più esperta e col miglior ranking (17 contro il 27 azzurro). Domenica a Follonica l’Italia (18,30, diretta Rai Sport 1) ospiterà la Macedonia nel retour match. Classifica: Italia 3; Islanda (*) e Macedonia 0. (*1 in meno). PALLANUOTO ANTICIPO SERIE A IN TV ALLE 18.30 ROMA VIS NOVA-COMO Alle 18.30 anticipo della 2a giornata tra Roma Vis Nova e Como (diretta su RaiSport 2). RUGBY GHIACCIO NHL Si è aperta la stagione dei pro’. I Los Angeles Kings hanno alzato al soffitto dello Staples Center lo stendardo di campioni 2014 ma sono poi stati battuti da San Josè. Risultati: Boston-Philadelphia 2-1; TorontoMontreal 3-4; Calgary-Vancouver 2-4; Los Angeles-San Josè 0-4. In arrivo Zanatta sulla panchina della Nazionale Domani su Sportweek l’intervista in esclusiva a John McEnroe, immortale del tennis e protagonista del Champions Tour: il 17 ottobre al 105 Stadium di Genova con le semifinali Lendl- Chang, Ivanisevic-McEnroe, e il 18 ottobre al Forum di Milano con le finali. Biglietti presso Ticketone, Lagrandesfida.net e prevendite abituali. QUI BOLZANO (m.l.) Per la 9a giornata di Ebel il Bolzano riceve oggi (ore 19.45) l’Innsbruck (Aut). Classifica: Salisburgo 13; Vienna, Graz, Linz* 12; Innsbruck 10; Znojmo 8; Bolzano, Fehervar, Dornbirner, Klagenfurt* 6; Villach, Lubiana 4. (* una in meno) HOCKEY PRATO BRA IN EUROLEAGUE A Barcellona (Spa) prende il via oggi la 7a edizione della EuroHockeyLeague, la coppa campioni. Dopo 3 anni il ranking ammette un’italiana: il Bra, tricolore, prova a entrare negli ottavi (dal 31 marzo 2015). Nel girone (passa solo la 1a), ci sono pure i polacchi del Poznan (contro il Bra oggi, ore 10) e i tedeschi favoriti di Colonia (domenica, ore 9.30). IPPICA IERI 4-13-15-1-14 A Bologna (m 1660): 1 Orzo Perlato (A. Gocciadoro) 1.14.4; 2 Navigator Cof; 3 New Photo Guy; 4 Okayama Rr; 5 Pedro Almodovar; Tot.: 3,42; 1,48, 2,84, 1,41 (60,52). Quinté: n.v. Quarté: 2.783,76. Tris: 110,58. OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15) scegliamo Alagos (2), Just for Me (4), Guiness Will (8), Guagliona (3), Axa Reim (1) e Amadeus Call (10). Si corre anche - Trotto: Padova (15.10), Montegiorgio (14.55) e Foggia (14.45). NUOTO SOSPESO (al.f.) Il ranista Naoya Tomita, autore del furto di una macchina fotografica durante i Giochi asiatici di Incheon (S.Cor.), è stato sospeso per 18 mesi dalla federnuoto giapponese. PALLAMANO QUALIFICAZIONE MONDIALE 2015 L’ITALDONNE VINCE IN MACEDONIA (an.gal.) Prestigiosa vittoria dell’Italdonne. A Skopje, Macedonia-Italia 20-23 (14-11). Nel PRO 12, C’E’ TREVISO CONNACHT RIENTRA ZANNI, BACCHIN CENTRO (e.sp.) Treviso in campo per la 6a giornata del Pro 12. A Monigo (ore 20, diretta Nuvolari) arriva il Connacht (Irl). Casellato ritrova in mischia Zanni e Van Zyl, ma perde Muccignat (costola incrinata) e convoca il pilone neozelandese Anae. All’apertura Christie per Carlisle mentre Campagnaro è ala con Bacchin centro. Il XV: Hayward; Nitoglia, Morisi, Bacchin, Campagnaro; Christie, Gori; Luamanu, Zanni, Favaro; Van Zyl, Fuser; Harden, Giazzon, Zanusso. A disp: Kudin, Anae, Acosta, Pavanello, Cinalli, Minto, Ragusi, Lucchese. All. Casellato. Altre. Oggi: Munster-Scarlets. Domani: Edimburgo-Dragons; Zebre-Leinster (ore 16, diretta Nuvolari), Ulster-Glasgow. Domenica: Ospreys-Cardiff. Classifica: Glasgow 23; Ospreys 22; Ulster 18; Munster 15; Connacht, Scarlets 14; Leinster 12; Dragons, Cardiff, Edimburgo 7; Zebre 5; Treviso 0. BEALE FERMATO La federazione australiana ha sospeso l’apertura Kurtley Beale per «messaggi offensivi» verso un membro dello staff della nazionale. L’episodio, avvenuto a giugno, sarebbe scollegato rispetto alla baruffa tra Beale e Pattson, manager commerciale dei Wallabies, sul volo che la settimana scorsa portava la squadra in Sudamerica. SCACCHI CARUANA SCONFITTO Nel 7° turno del torneo Grand Prix di Baku (Aze), Fabiano Caruana col nero è stato sconfitto dal 24enne russo Andreikin, n.27 al mondo, dopo 6 ore di gioco. L’azzurro resta in testa alla classifica con 4,5 punti (3 vittorie, 3 pari, una sconfitta) ma è raggiunto da Gelfand. Oggi sfiderà Kasimdzhanov (Uzb), n. 43 del ranking, ancora col nero. PODISMO: DALLE 19.30 Domani Electric Run a Torino: ultime ore per iscriversi Ci sono già 3500 iscritti alla corsa più luminosa del mondo, l’Electric Run di domani sera a Torino. E c’è ancora tempo per aderire alla prima edizione italiana, sul sito www.electricrun.it. In piazza Castello si possono già ritirare i kit gara. La corsa partirà domani alle 19.30, su un percorso di 5 km all’interno del Parco Dora, colorato da 6 Magic Lands, tappe a tema diverse per colori e suoni. All’arrivo, ad attendere i partecipanti ci sarà un indimenticabile Final Celebration Party, grande festa di luci e musica che conclude l’evento. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LETTERE DITE LA VOSTRA Porto Franco INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: [email protected] A CURA DI FRANCO ARTURI Twitter: @arturifra Da Juve-Roma al volley rosa Domenica sera, avendo ospiti a casa alcuni amici inglesi appassionati di calcio, e pensando di fare loro cosa gradita, ho sintonizzato il televisore su Juve-Roma. Dopo 45 minuti di risse, minacce, brutti falli, insulti, sputi, e continue proteste, anche per un semplice fallo laterale, abbiamo deciso di continuare la serata guardando un film... Questo purtroppo e’ il livello del calcio italiano. E per uscire da questo incubo non serviranno certo né nuovi stadi, né la moviola in campo. Se non si tornerà a respirare un po’ di semplice buona educazione, ed un po’ di rispetto, soprattutto da parte degli stessi protagonisti, il nostro calcio non avra’ futuro. Franco De Bosio (Milano) Sono tifoso di calcio ma che brividi nel vedere la Nazionale del volley donne. Squadra con una grinta pazzesca, palazzetto pieno, tifo civile e passionale con 4 poliziotti che assistono tranquillamente alla partita. Un altro mondo esiste! Luca Ronchi (Bergamo) Abbiamo fatto passare qualche giorno perché si sedimentassero un po’ le centinaia di mail su Juve-Roma e dintorni. Una parte é riassunta dalla lettera del signor De Bosio, la grande maggioranza é piena di La moviola differita Rocco e la Juve Si parla di moviola in campo. Io penso esista una soluzione più elegante: la moviola differita. Il principio è lo stesso della Giustizia Sportiva che esamina i referti dell’arbitro e lavora con la moviola per la prova Tv o commina sanzioni e squalifiche dopo il termine della partita. Nessuno trova improprio il suo funzionamento e a quanto ne so nessuno se ne lamenta. Talvolta si fa semplicemente ricorso. Io propongo di istituire la moviola differita (e non in campo) che funzioni allo stesso modo e determini eventualmente modifiche del risultato... Ma, perbacco, possibile che in Serie A non ci sia neanche un Nereo Rocco? Allenatori, non peccate di vanagloria! Per battere la Juve mettete in campo 10 difensori. Solo così potete fare punti e salvare il campionato. Francesco Russo (Milano) di accuse, insulti, distinguo, vaffa e controvaffa. Il tifo calcistico estremo è diventato il cassonetto dei rifiuti nazionali, la faziosità calcistica supera di gran lunga quella che caratterizza il dibattito politico. Patologia sociale. Certo che un altro mondo esiste e anche il calcio, come accade in molti Paesi, ne può far parte. Ci sono esempi di gran livello culturale anche in Italia: quello citato non è l’unico. Il problema è che contro la radice velenosa dell’approccio incivile al tifo calcistico si continua a non far nulla. Eppure, sia dal punto di vista pratico che sociologico, molti interventi a costo quasi zero sarebbero possibili. A nessuno spettatore del volley o del rugby verrebbe in mente di dar vita a comporta- menti intimidatori, aggressivi e violenti. E’ il contesto che fa la differenza, in buona parte. Se l’intera simbologia del calcio e l’ambiente stadio non verranno minimamente toccati da un disegno coerente di interventi, il deterioramento avanzerà per forza di cose. L’Italia è molto meglio del calcio italiano, pur nei limiti e nelle contraddizioni tipiche del nostro Paese. Mi sembra significativo che la forte carica riformista che viene rivendicata da questo Governo, per esempio, si fermi alle soglie dello stadio e che nessuno, in questi mesi, si sia posto l’obbiettivo di rendere i templi del calcio qualcosa di simile ai loro omologhi tedeschi, spagnoli o inglesi. Tutti d’accordo nel restare nella melma attuale. Le vie della moviola sono infinite ma la sua è una delle più originali e impraticabili che si siano sentite. Credo che lei meriti la pubblicazione perché della massa di mail giunte dopo JuveRoma è l’unica che faccia riferimento alla moviola. Un fatto che mi sembra anche statisticamente significativo. In realtà la temperatura del nostro calcio malato non scenderà nemmeno di mezzo grado con i nuovi strumenti blatteriani, se e quando entreranno in funzione. La voglia di rissa prevarrà su tutto: i casi presi in visione saranno comunque considerati troppo pochi, si comincerà ad inveire sulle ammonizioni, sui falli laterali, sul moviolista, naturalmente. Pensate al fuorigioco e alla decisione su quale «frame» bisogna bloccare l’immagine: saranno discussioni epocali. Controprova della mia affermazione: ora che la moviola è all’orizzonte, non ne parla più nessuno. Alfredo Brighenti (Riva del Garda) Vintage per vintage, mi verrebbe da rispondere con una citazione alta, cioè «Osteria!». Lo declamava l’attore Franco Volpi in un celebre sketch di Carosello per un noto digestivo (esordio febbraio 1957). Nello stesso microfilmato c’era anche un «Dura minga. Non può durare» (minga = mica in milanese) che qualche tifoso non bianconero potrebbe attribuire alla supremazia juventina. La sua lettera potrebbe entrare bene nella minigalleria qui sotto, ma non vorrei che se la prendesse. Marketing e stadi Sento dire che gli stadi di proprietà farebbero fare un salto di qualità almeno economico alle nostre società. Ma siamo sicuri? Non si potrebbe cominciare a intervenire davvero sul fenomeno delle falsificazione dei marchi e delle maglie? Lucio Castri Non c’è dubbio che disporre di uno stadio proprio apra prospettive di grande profilo economico. Il problema vero è che i nostri club non sono disposti a investire sul serio sull’argomento e attendono che il sistema Paese glieli regali o quasi. Aspetteranno a lungo. Nel frattempo, è vero, si dovrebbe esercitare ogni tipo di iniziativa e la piaga che lei denuncia dovrebbe essere combattuta seriamente, in questo caso più dallo Stato che dai club. Ma le vie del guadagno sono infinite. A Wembley, per esempio, a fronte di segnali poco incoraggianti sul pubblico della nazionale, e di ripetuti pienoni per tre partite di football Usa «vero», stanno pensando di proporsi come sede di una franchigia europea di Nfl. E la Premier sta ipotizzando addirittura di esportare un intero turno di campionato in Asia, mercato che per il campionato inglese vale già ora 2,5 miliardi di euro. Come vede non c’è limite alla fantasia imprenditoriale. Noi, in questo ha perfettamente ragione Andrea Agnelli, abbiamo un ritardo impressionante. Inter, Lotito e due sorrisi Leggo sulla Gazza dell’altro giorno dopo Fiorentina-Inter, Ausilio: «Abbiamo fatto un punto nello spogliatoio...» Be’, di questi tempi niente male! Luciano Costabile Sono uno sviluppatore Android e per divertimento ho sviluppato l’applicazione Lotito OVUNQUE per android. L’app permette di scattare foto e selfie con Lotito. Ecco il link. https://play.google.com/stor e / a p p s / d e t a i ls?id=com.DrunkGames.lotito_ovunque. Daniele D’Andrea E’ il momento del sorriso, finalmente. Bravi e grazie. VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 # SEGUITECI SU ALTRI MONDI @AltriMondiGazza Il fatto del giorno _l’epidemia si avvicina DI GIORGIO DELL'ARTI [email protected] Giusto temere che Ebola colpisca anche in Italia? L’infermiera infettata in Spagna peggiora. Non era stata in Africa, questo rafforza l’ipotesi che il virus finisca per diffondersi Le speranze che l’infermiera spagnola contagiata da Ebola si salvi sono poche. Lo stato della paziente, che ancora l’altra mattina è stata capace di rispondere a una telefonata del Pais e di spiegare che forse s’era infettata sfiorandosi il viso con una mano, s’è aggravato. Yolanda Fuentes, dirigente dell’ospedale Carlos III di Madrid, ha detto: «La situazione clinica di Teresa Romero è in deterioramento». La parola “deterioramento” è impressionante, ma la Fuentes non ha potuto aggiungere altro. «Non posso dire altro perché la paziente non vuole». Il fratello di Teresa ha aggiunto: «Non ci sono grandi speranze». 1 È terribile. Teresa non s’è infettata in Africa ma in Spagna. Mi pare che sia il primo caso in Europa di una persona che si ammala senza essere andata in Liberia o in Guinea. Ci sono grandi polemiche in Spagna per questo. I morti di Ebola in Spagna finora sono due. Due sacerdoti. Il missionario Manuel Garcia Viejo, 69 anni, deceduto il 25 settembre, che s’era ammalato in Sierra Leone, e Miguel Pajares, 75 anni, infettato in Liberia e morto ad agosto. La Romero, sposata, 44 anni, era stata al capezzale di Viejo e s’era sentita male in modo definitivo lunedì notte. L’ambulanza l’ha portata al pronto soccorso di Alcoron, Madrid. LA MAPPA DEL CONTAGIO FUORI CONTROLLO IN AFRICA In Africa Senegal 8.011 46% (un singolo caso, curato) AFRI CA 3.877 Guinea Sierra Leone Liberia L’arruale tasso di mortalità del virus, manifestatosi la prima morti casi volta nel 1976 Nigeria In Europa Contagiati Morti Norvegia 1 caso Gran Bretagna 1 caso EU ROPA Francia 1 caso Germania 2 casi Spagna 3 casi Militari americani in Texas si esercitano a indossare le tute protettive: faranno assistenza in Liberia AP Si trattava di un’ambulanza convenzionale, dunque senza i dispositivi di protezione che ci vogliono in questi casi. La macchina è stata adoperata ancora nelle ore successive, senza che la si disinfettasse. Lo hanno denunciato, sempre al Pais, conducente e barelliere, isolati, così come lo sono stati i pazienti e i due medici saliti a bordo dopo la Romero (sette persone in tutto). Uno dei due medici ha scritto una lettera in cui sostiene che le maniche della tuta protettiva erano troppo corte. «Sono rimasto accanto alla Romero per 16 ore e in tutto quel tempo nessuno mi ha avvertito che aveva l’Ebola». C’è stata una manifestazione per chiedere le dimissioni del ministro della Salute Ana Mato. La chiedono anche i sindacati. Medici e sindacati dicono che è mancata l’organizzazione, non ci sono i protocolli. Il premier Mariano Rajoy ha invitato alla calma, «c’è stato un errore umano, la sorveglianza non è stata rallentata...». 2 Temo che qualcosa di simile possa avvenire anche da noi, ieri ho letto che gli ospedali in un anno hanno dovuto pagare a pazienti curati male un miliardo di indennizzi. Per ora tutto è tranquillo. Il Messaggero ieri, ha dato con evidenza la notizia di un ortopedico di Emergency proveniente dalla Sierra Leone e messo in osservazione allo Spallanzani. L’uomo non ha però nessuno dei sintomi maledetti, si tratta dunque di una saggia misura preventiva. La Lorenzin è comunque dovuta correre al Senato a riferire. «Il periodo di osservazione del paziente dello Spallanzani (che era entrato in contatto con un collega adesso ricoverato in Germania) terminerà al ventunesimo giorno dal contatto». Il ministro ha aggiunto che in Italia non è stato registrato finora nessun caso. «Esistono attualmente 21 unità di isolamento nelle strutture sanitarie e 12 Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) che impiegano 448 persone cui sono state fornite specifiche indicazioni nella gestione delle navi e degli aerei in arrivo nel nostro Paese. Le numerose segnalazioni di casi sospetti, dovute anche a un sistema di allerta attivato nel Paese, sono state oggetto di apposite indagini epidemiologiche e tutte hanno avuto esito negativo». notizie Tascabili Anci: «Serve una legge» Il via libera del numero uno della Bce Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha annunciato «la trascrizione di sette matrimoni tra persone dello stesso sesso che si sono celebrati all’estero». Una nuova “ribellione” alla circolare con cui il ministro degli Interni Angelino Alfano ha invitato i prefetti a richiedere l’annullamento delle trascrizioni delle nozze gay in tutt’Italia. A Grosseto è stata invece cancellata la trascrizione delle nozze di una coppia sposatasi a New York, su sentenza della Corte d’Appello. Ma molti sindaci (come Filippo Nogarin a Livorno e Furio Honsell a Udine) seguono la linea di Pisapia e l’Associazione nazionale dei comuni chiede «una legge in tempi rapidi». 3 Qual è il bilancio della malattia a questo punto? Lo ha fornito la stessa Lorenzin. All’8 ottobre, i casi confermati riportati all’Oms in Africa sono 8.011, 3.877 i decessi a causa del virus, con un tasso di letalità del 46% nell’Africa occidentale. L’epidemia è cominciata a dicembre al confine fra Sierra Leone e Liberia. Thomas Frieden, direttore dei Centri americani per il Controllo e la Prevenzione della Malattia (Cdc) ha detto: «In trent’anni di lavoro nella sanità pubblica, l’unica situazione simile a questa è stata quella con l’Aids». 4 Sembra che non possiamo fare nulla se non controllare Mario Draghi, presidente della Bce, ha 67 anni ANSA fiducia, sono al centro di un caso che il partito valuterà in assemblea al Senato, perché «hanno messo in discussione i vincoli di partecipazione alla loro comunità politica», accusa il vicesegretario dem Lorenzo Guerini. Che promette invece di «lavorare per il superamento delle dimissioni» di Walter Tocci, che ha comunque votato la fiducia. Mentre Stefano Fassina annuncia che sarà in piazza il 25 ottobre con la Cgil. Che ieri ha accusato Renzi di aver «posto le basi per un’ulteriore precarizzazione dei giovani con una palesa forzatura del Parlamento», porti e aeroporti, isolare i sospetti e aspettare. I presidenti di Guinea, Liberia e Sierra Leone ieri erano negli Stati Uniti. Hanno incontrato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, la direttrice del Fmi Christine Lagarde, il presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim. Chiedono più centri sanitari, strumenti di protezione e soldi per pagare il personale. Hanno anche bisogno di un aiuto al bilancio dello Stato perché la malattia ha fatto esplodere la spesa sanitaria e contratto le entrate fiscali. 5 Di quanto denaro stiamo parlando? Ban Ki-moon ha detto che bisogna moltiplicare per venti le somme stanziate finora. Paura come nel 2011 Genova inondata Si temono morti Matrimoni gay: Milano va avanti Stop a Grosseto Draghi promuove Renzi «Il Jobs Act non produrrà licenziamenti di massa» Il giorno dopo il voto al Senato sulla riforma del lavoro, il premier Matteo Renzi incassa il benestare del presidente della Bce Mario Draghi: «La riforma del mercato del lavoro non causerà licenziamenti di massa. L’Italia è stata in recessione così a lungo che le imprese che volevano licenziare lo hanno già fatto. La crescita è troppo bassa per ridurre la disoccupazione, non possiamo ritardare le riforme strutturali che rendano più facile per le aziende assumere giovani ma non più facile licenziarli». Il Jobs Act andrà alla Camera la prossima settimana e il premier Matteo Renzi esulta: «Grande passo avanti, maggioranza più forte. Adesso decisi e determinati su semplificazione fisco». Ma c’è tensione nel Pd: Felice Casson, Corradino Mineo e Lucrezia Ricchiuti, che non hanno partecipato al voto di OMS/GDS Il relitto del Dc 9 caduto a Ustica ANSA Risarciti i familiari Strage di Ustica, «Ministeri paghino 5,5 milioni di euro» Condanna per i ministeri della Difesa e dei Trasporti: dovranno risarcire 14 familiari di alcune vittime della strage di Ustica del 27 giugno 1980 con oltre 5,5 milioni di euro. Quel giorno un Dc 9 della compagnia aerea Itavia, partito da Bologna e diretto a Palermo, scomparve tra le isole di Ponza e Ustica: i morti furono 81. La sentenza è stata emessa del giudice monocratico di Palermo, Sebastiana Ciardo. Notte di grande paura a Genova e nei centri vicini colpiti da una bomba d’acqua dalle 22. Sono esondati i fiumi Bisagno e Scrivia e il rio Fereggiano, gli stessi che hanno causato morti, feriti e danni nel 2011. Inondata pure la zona dello stadio Marassi. Diversi dispersi. Si temono morti. Il Sinodo critica Contraccezione «La natalità cala» La contraccezione ha avuto «un impatto negativo sulla società» perché «ha comportato l’abbassamento della natalità». Il tema è stato affrontato al Sinodo sulla famiglia in corso in Vaticano: ricorda la Congregazione generale, che «i bambini sono importanti, danno gioia». 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 VITTORIA PER GREENPEACE ALTRI MONDI Lego abbandona Shell «Basta trivellazioni» Lego non rinnoverà dopo 50 anni il proprio accordo con Shell (che permetteva all’azienda petrolifera di regalare nei propri «Sei troppo grasso» Lo seviziano in tre: è grave un 14enne Aggredito a Napoli con pistola ad aria compressa. Arrestato un giovane, ma i parenti: «Solo un gioco» nunciati per concorso in tentato omicidio ma non avrebbero partecipato attivamente alla violenza. Uno di loro avrebbe però ripreso i momenti iniziali dell’aggressione con il suo cellulare: il telefono è stato sequestrato e sarà sottoposto a perizia. Ad aggravare la posizione giuridica di tutti e tre ci sono precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio. L’esterno dell’autolavaggio dove è avvenuta l’aggressione del 14enne ANSA NICCOLÒ FRANCHINI @Nicco_Franchini In tre contro uno, prima lo hanno preso in giro perché sovrappeso, poi uno di loro lo ha bloccato, gli ha abbassato i pantaloni e utilizzando una pistola ad aria compressa gli ha provocato gravi lacerazioni intestinali. È accaduto mercoledì pomeriggio a Napoli, in un autolavaggio alla periferia ovest della città: la vittima è un ragazzo di soli quattordici anni ora ricoverato nel capoluogo campano all’ospedale San Paolo. Operato, mostra «parametri vitali stabili», ma è in «prognosi ancora riservata», a causa delle lesioni subite, che gli hanno causato la perdita di molto sangue e perforazioni al colon. Superata la paura delle prima ore immediatamente successive al ricovero, le condi- La violenza in un autolavaggio: scena filmata con il cellulare Altri due fermati zioni del ragazzo stanno progressivamente migliorando. Il bollettino di ieri lo descriveva come un «paziente vigile, cosciente, lucido» e con «respiro spontaneo», in attesa del prossimo aggiornamento che arriverà in mattinata. Tentato omicidio Allertati dopo la notizia del ricovero del ragazzino, i carabinieri hanno fermato ieri un giovane di 24 anni, Vincenzo Iacolare, accusato di tentato di omicidio. Gli altri due ragazzi che si trovavano con lui, A.D. e V.E. (anche loro di 24 anni) sono stati de- Reazioni «È giusto che nostro figlio si trovi in carcere, ma come mai gli altri due ragazzi sono ancora in libertà? — si chiedono i genitori del 24enne fermato — Siamo sicuri che non avesse intenzione di fare del male, non si è reso contro della gravità del suo gesto». Di tutt’altro parere i parenti della vittima, che si sono anche recati davanti l’abitazione del giovane arrestato, con momenti di tensione e un violento alterco, fino all’intervento dei carabinieri. Tra i presenti c’era anche il proprietario dell’autolavaggio (parente di uno dei tre giovani coinvolti nella vicenda), lamentatosi del clamore dato all’episodio che, a suo dire, starebbe danneggiando la sua attività lavorativa. «Sono vigliacchi e senza cuore. Un gioco? Non penso che si giochi così. Potevano usare un secchio d’acqua, e invece per poco non l’hanno ucciso» si è sfogata la madre del ragazzo ricoverato. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Società italiana di psichiatria, Emilio Sacchetti: «Siamo di fronte a un atto criminale da parte di delinquenti lucidi e seriali. Non conosco malati di mente capaci di compiere un tale gesto. È un atto di aggressività selvaggia e i colpevoli non devono godere di nessuna attenuante». © RIPRODUZIONE RISERVATA distributori i celebri mattoncini giocattolo). La decisione è arrivata dopo la pubblicazione di un video di Greenpeace che mostra un paesaggio artico deturpato da una piattaforma Shell, fatta col Lego e coperta di petrolio. «È una grande vittoria: il vento sta cambiando», esulta Greenpeace. L’ACCIAIERIA DI TERNI Salta accordo all’Ast In mobilità 537 operai È saltata, ieri, la trattativa sul piano industriale per l’Ast di Terni (che prevede risparmi per 100 milioni): l’acciaieria ha ALTRI RAID L’AVANZATA JIHADISTA Siria, rilasciato il frate sequestrato dall’Isis È battaglia a Kobane Sono stati rilasciati, ieri, il frate francescano siriano Hanna Jallouf, 62 anni, e gli altri venti cristiani rapiti il 5 ottobre in Siria dal Fronte al-Nusra, legato ad al-Qaeda. Il sequestro era avvenuto a Qunayeh, nel nord della Siria, non lontano Il religioso Hanna dal confine con la Turchia. Jallouf, liberato ieri Continuano, intanto, i raid aerei anti-Isis. Almeno 220 miliziani sono rimasti uccisi in un raid aereo della coalizione internazionale a Ramadi, nel nord dell’Iraq. Le bombe hanno colpito un convoglio composto da 25 veicoli e su cui viaggiavano anche armi ed equipaggiamenti militari. Nell’attacco sarebbero morti due leader. L’azione aerea non sta riuscendo, invece, a fermare l’avanzata jihadista a Kobane, l’enclave curda in Siria. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, gli jihadisti sunniti controllano più di un terzo della città e proseguono i combattimenti con i peshmerga curdi che tentano di respingere l’offensiva. La Turchia è tornata a escludere un intervento di terra «solitario» nella zona. PROTESTE DUE MESI FA IL CASO BROWN Missouri, agente spara e uccide nero di 18 anni Nuovi scontri a St. Louis Nuove violente proteste sono scoppiate nell’area metropolitana di St. Louis, in Missouri, dopo che mercoledì notte un agente fuori servizio di 32 anni ha ucciso un 18enne afroamericano a colpi di pistola. L’incidente è avvenuto proprio alla vigilia delle manifestazioni programmate nel vicino sobborgo di Ferguson per ricordare l’omicidio di Michael Brown, il ragazzo di colore ucciso da un poliziotto in circostanze analoghe il 9 agosto scorso. Secondo le prime ricostruzioni, l’agente si sarebbe avvicinato a quattro uomini sospetti per strada, ma - una volta uscito dalla macchina avrebbe visto i quattro scappare. Da qui l’inseguimento a piedi, durante il quale uno dei sospetti avrebbe sparato contro l’agente. Il poliziotto, in servizio da sei anni, ha quindi risposto al fuoco esplodendo 17 colpi e ferendo a morte uno dei ragazzi. La polizia ha fatto sapere di aver recuperato l’arma della vittima, ma i familiari del ragazzo, di cui non sono state diffuse le generalità, hanno negato la ricostruzione: «Mio cugino aveva un panino in mano e hanno pensato che fosse armato — ha dichiarato una parente —. Sembra di riascoltare la stessa storia di quando hanno ucciso Michael Brown». Subito dopo la sparatoria, centinaia di persone si sono radunate sul posto e alcuni manifestanti hanno urlato e preso a calci le auto della polizia presenti. A LA FESTA GRILLINA riaperto le procedure di mobilità per 537 dipendenti e gli operai hanno reagito con lo sciopero e con una protesta che si è conclusa con il blocco della stazione di Terni: 2.800 lavoratori sono nell’incertezza. «Lavoriamo contro l’irreparabile», ha detto il premier Matteo Renzi. I GIUDICI DI PALERMO Stato-mafia Napolitano deporrà senza i boss S Italia 5 Stelle al via al Circo Massimo Oggi dalle 17 comincerà la kermesse nazionale del Movimento Cinque Stelle al Circo Massimo di Roma: previsto verso le 19 l’intervento d’apertura di Beppe Grillo (nella foto Ansa),che poi chiuderà anche l’evento domenica pomeriggio. La tre giorni a base di musica e interventi dei parlamentari ha già visto sorgere diverse polemiche, in primis quella su Federico Pizzarotti, che ci sarà ma non parlerà dal palco. Stando agli attivisti romani la valenza politica della festa è stata messa sotto esame, insieme alla scelta, molto discussa, di non voler trasmettere l’evento in tv Giorgio Napolitano, 89 anni ANSA Il 28 ottobre, quando il capo dello Stato sarà ascoltato al Quirinale dai magistrati di Palermo come testimone sulla trattativa Stato-mafia, i boss Totò Riina e Leoluca Bagarella e l’ex ministro Nicola Mancino, tutti imputati, non potranno assistere, in videoconferenza o dal vivo. Lo ha stabilito la Corte d’assise di Palermo, contro il parere della Procura siciliana, che aveva dato parere favorevole alla presenza degli imputati al Colle, per evitare un caso di nullità del processo. Secondo la Procura, infatti, così verrà leso il diritto di difesa degli imputati. Ma per i giudici possono esserci «particolari ragioni» per impedire agli imputati di assistere e, nel caso della deposizione di Napolitano, le ragioni sono «connesse alle speciali prerogative di un organo costituzionale come la presidenza della Repubblica». La difesa di Riina chiederà l’annullamento del processo. Scalfaro A incendiare le polemiche è Sabina Guzzanti, regista del documentario La trattativa, che scrive su Twitter: «Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi». Dal Pd a Forza Italia tutti la accusano di voler fare solo pubblicità al film. Il senatore di Fi Maurizio Gasparri spiega invece che i pm «sarebbero dovuti andare al Quirinale quando c’era Scalfaro, motore della resa alla mafia con la cancellazione del 41bis per centinaia di boss». f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA CLASSIFICA DI «FORTUNE» ALTRI MONDI Renzi tra gli under 40 più influenti al mondo È al quarto posto dopo Zuckerberg Matteo Renzi (nella foto, a sinistra) è tra gli «under 40» più influenti del mondo secondo la rivista americana «Fortune». Non solo il premier italiano si piazza tra i primi, ma riesce a «battere» star della new economy come Marissa Mayer di Yahoo!. Renzi è al quarto posto A Riecco la magia dei Pink Floyd Ma è un addio «Ultimo disco» La storica band ritorna dopo vent’anni: da ieri nelle radio il singolo «Louder than words». L’album in uscita il 7 novembre DANIELE VAIRA @danvaira C’è un uomo che rema su un fiume di nuvole nella cover di The endless river album dei Pink Floyd, in uscita il 7 novembre. La prima tappa del viaggio musicale e onirico, che interrompe un silenzio di 20 anni, è iniziata ieri con l’uscita in tutte le radio del singolo Louder than words. Ci sono ricordi, suoni riarrangiati, frammenti di storia e un omaggio al cofondatore della band britannica Rick Wright, scomparso nel 2008, a 65 anni. Il brano nasce dalle sessioni di registrazione del 1993 per l’album The Division Bell. «Abbiamo preso le registrazioni mentre suonavamo nel nostro studio — ha spiegato il cantante e chitarri- sta David Gilmour —. Ci sono le stravaganti tastiere di Rick, che mi fanno pensare che non ci si rende mai conto di quello che si ha, fino a che non lo si perde». Il testo del brano, unico pezzo cantato in un disco strumentale, è stato elaborato da Polly Samson, scrittrice e moglie di Gilmour. Il messaggio è che «più forte delle parole» (il titolo della canzone) c’è, infatti, solo la musica. «Il singolo esprime in maniera magnifica la magia che si crea quando noi tre suonavamo insieme e che questa magia è più potente di ogni parola», ha aggiunto il batterista Nick Mason, che ha voluto regalare un pensiero I QUEEN: L’ASSAGGIO DEL CD S Il cantante e chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour, 68 anni e il batterista Nick Mason, 70. Sotto, invece, la cover dell’ ultimo album «The endless river» BORDEN a Wright. «È un modo per riconoscergli che ciò che faceva e come suonava era il cuore del suono dei Pink Floyd». Modernità Non c’è solo il passato, però, nell’album The endless river: la band ha cercato di aggiornarsi con un tocco moderno. «Nel corso dell’ultimo anno abbiamo aggiunto delle parti nuove, ri-registrato delle altre e reso attuale la vecchia tecnologia di studio di allora, in modo da avere un nuovo album dei Pink Floyd del 21esimo secolo», ha spiegato Gilmour, che non ha nascosto le difficoltà di scegliere tra tanto materiale. «Abbiamo ascoltato oltre 20 ore di musica suonata da noi tre e su quello abbiamo selezionato ciò su cui volevamo lavorare». Tra le chicche, il brano Talkin’ Hawkin’ che conterrà la voce dell’astrofisico inglese Stephen Hawking. I fan, però, rischiano di rimanere delusi. Il cantante ha, infatti, dichiarato ai microfoni della radio inglese BBC 6 Music che il disco in uscita sarà l’ultimo per la band: «Siamo alla fine». © RIPRODUZIONE RISERVATA « Quando suoniamo insieme la musica è più potente di ogni parola NICK MASON BATTERISTA DELLA BAND GAZZATECH IL LETTORE DI EBOOK SI RINNOVA Il Kindle di Amazon: ora è touch e molto “pop” MASSIMO ARCIDIACONO Prestazioni migliori, un prezzo minore, niente compromessi in fatto di qualità. È il mantra ripetuto dai tipi di Amazon a proposito del Kindle e dei nuovi tablet Fire Hd da 6 e 7 pollici. Un’affermazione pretenziosa, ma che ci può stare a proposito dell’ultima versione del lettore di ebook. Il Kindle, disponibile da una settimana in Italia, è proposto allo stesso prezzo del precedente, 59 euro, ma integrato di alcune funzioni che erano del più costoso Paperwhite, tipo il dizionario consultabile per singola parola o, nei testi in inglese, la “facilitazione” dei termini più ostici. Il Kindle, soprattutto, è finalmente touch, senza contare il processore del 20% più veloce, uno spazio di archiviazione raddoppiato e il peso contenuto (190 grammi). Tanta roba (ma la plastica usata è proprio “entry level”). Sebbene sia evidente che al colosso di Seattle non interessa far soldi con i device, bensì con i contenuti e con la pubblicità che potrebbe comparire sempre più frequente sullo ed è l’unico uomo politico in una rosa di imprenditori ipertecnologici. Il presidente del Consiglio viene definito «un outsider carismatico della politica italiana». Vincono exaequo Travis Kalanick, 38 anni, e Brian Chesky, 33 anni, rispettivamente fondatori di Uber schermo. Qualche dubbio la critica internazionale ha espresso sulla qualità del touchscreen, eppure è lo stesso display (800x600 pixel) montato dalle versioni precedenti. Arrivano i Fire Tra una decina di giorni, poi, l’offerta si arricchirà dei due Fire, proposti a un prezzo imbattibile, se non per le “cinesate”. Rispettivamente 99 e 139 euro. Tablet compatti, colorati, schermo Hd, pro- cessore avanzato, audio Dolby, ma con qualche inevitabile concessione su alcuni componenti: la fotocamera posteriore è da appena 2 mpx, mentre la scocca non è di certo in linea con la corsa all’ultraslim intrapresa dai maggiori produttori. © RIPRODUZIONE RISERVATA In Rete l’anteprima di tre inediti In attesa dell’uscita della raccolta «Queen forever» l’11 novembre, i fan della band inglese che fu capitanata da Freddie Mercury (nella foto) possono ascoltare online sui canali social del gruppo un’anteprima di tre brani inediti contenuti nell’album. Le canzoni in questione sono «Let me in your heart again» (scritta dal chitarrista Brian May nel 1984), una versione rock di «Love kills» (primo singolo della carriera solista di Freddie Mercury, composto con l’italiano Giorgio Moroder), e «There must be more to life than this» (realizzata in collaborazione con Michael Jackson) LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 (il servizio che fa concorrenza ai taxi) e di Airbnb (che permette a chiunque di offrire online in affitto una stanza). Segue l’inevitabile Mark Zuckerberg (nella foto, a destra), 30 anni, inventore di Facebook, diventato uno degli uomini più ricchi del mondo con il suo social network. LETTERATURA È DI ORIGINE ITALIANA Il Nobel a Modiano Nei suoi romanzi «l’arte di ricordare» Vince a sorpresa un francese che racconta Parigi e il nazismo «Mi premiano? Scelta bizzarra» Patrick Modiano, 69 anni, Nobel per la Letteratura ANSA FRANCESCO RIZZO In epoca di nuovi totalitarismi, il Nobel per la Letteratura va a un 69enne francese che, secondo la motivazione dei 18 giurati dell’Accademia Reale Svedese, ha esercitato «l’arte della memoria» per «evocare i destini umani più inafferrabili» e ha «scoperto il mondo dell’occupazione». Nazista, nel caso di Patrick Modiano, il cui padre, ebreo di origine italiana, è sfuggito alla deportazione nel 1943, ma era sospettato di collaborazionismo con i tedeschi. E nei suoi libri tornano Parigi all’epoca della Seconda guerra mondiale e argomenti come «la sparizione, i problemi d’identità, l’amnesia, il ritorno verso un passato enigmatico», confidava lo scrittore. Che ieri ha detto: «È tutto bizzarro. Sono felice e curioso di scoprire i motivi del premio». Oscar Tra i suoi romanzi, pubblicati in Italia soprattutto da Einaudi (che farà uscire in dicembre anche il recente L’erba delle notti, sulla ricerca di un amore perduto in giovinezza), La Place de l’Étoile, Dora Bruder e Un pedigree (che rimandano a luoghi e drammi dell’occupazione). Mentre l’ultimo, Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier, è stato definito dall’autore «il mio primo poliziesco». È un successo inatteso, quello di Modiano, i favoriti per gli 880 mila euro del premio erano il giapponese Haruki Murakami e il keniota Ngugi Wa Thiong’o. Invece a Stoccolma andrà il francese, già autore di canzoni, documentari per Carlo Ponti e di sceneggiature di film (tra cui il commovente Cognome e nome: Lacombe Lucien, di Malle, nomination all’Oscar per il miglior film straniero nel 1975). Uno scrittore che, spiega Dario Fo, il Nobel del 1997, «ha dimostrato un coraggio inaudito, perché ha trattato anche cose amare, disperate». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 ilVino laPasta di LUCAGARDINI Campione del mondo dei sommelier 2010 ALMA CUVÉE DI BELLAVISTA L’ANIMA DELLA FRANCIACORTA GLI ZITI DI SETARO ESSICCATI 120 ORE FRANCIACORTA, metodo classico, ALMA CUVÉE BRUT, Bellavista, Erbusco (BS). UVE: 80% Chardonnay, 19% Pinot Nero, 11% Pinot Bianco. PREZZO: circa 20 euro. Se volete capire la filosofia e cogliere l’anima della cantina Bellavista dovete assaggiare l’Alma Cuvée Brut. E’ uno spumante, metodo classico, esaltato dall’inconfondibile bottiglia che caratterizza la produzione dell’azienda di Vittorio Moretti, una delle eccellenze della Franciacorta. L’Alma Brut è una Cuvée che armonizza circa 60 delle 120 selezioni della vendemmia. Di colore luminoso, ha fantastici aromi agrumati e di fiori bianchi e bollicine cremose. In bocca è rotondo, morbido e di grandissima freschezza lasciando una piacevolissima nota ammandorlata nel finale! Il voto: 90/100 Rapporto qualità-prezzo: Vantaggioso ***** Si abbina alla grande con: Vitello tonnato Francesco Velluzzi Degustare ascoltando: Michel Bublè: «It’s a beautiful day» ilTema DI SIMONE PADOAN L’ultima è la «Macelleria popolare» di Zen in un mercato di Milano: solo carni da pascolo Ma dai veneti Damini al toscano Cecchini mangiare in negozio ormai è una tendenza 1 In Puglia chiamano bracerie o fornelli le macellerie dove la carne si compra, si fa cucinare e si mangia. A Catania quelle equine improvvisano braci per strada: è l’arrusti e mangia, una tradizione popolare radicata quanto discussa. Da qualche anno il fenomeno si va espandendo con successo anche verso Nord. Entro fine mese a Milano aprirà la «Macelleria Popolare con Mangiari di Strada» di Giuseppe Zen nel rinnovato mercato di Piazza XXIV Maggio, lungo la Darsena. Banco vendita con carne proveniente esclusivamente da animali da pascolo («Una novità assoluta in Italia - dice Zen - andremo oltre il biologico»). Ci saranno i piatti più golosi dello street food di tutta Italia: lampredotto, trippa, bombette, arrosticini, brodo e bolliti, da mangiare sul posto o portare a casa. Ecco un giro d’Italia delle macellerie con cucina. NORD Motta - Strada Padana Superiore 90, Bellinzago Lombardo (Milano) Era il sogno di Sergio Motta ampliare l’attività di famiglia e creare un ristorante in cui cucinare la carne che da generazioni i Motta vendono e macellano. Nel 2010 nasce il Ristorante Macelleria che porta il suo nome. Da qualche mese in cucina c’è Andrea Alfieri. MILANO GOLOSA S 1. Il rendering della Macelleria Popolare di Zen: 2. Un piatto dei fratelli Damini; 3. La famiglia Motta nel ristorante di Bellinzago to anni. I fratelli Gian Pietro e Giorgio si sono equamente divisi i compiti: il primo si occupa di carne, di frollatura, disosso e taglio, il secondo è dietro ai fornelli del loro ristorante macelleria. Maxelâ - Vico inferiore del ferro 9 Genova Quello inaugurato nel 2003 nel centro di Genova, dove si può scegliere la carne al banco e farsela preparare cruda, alla griglia, in padella o fritta, è stato il primo dei nove locali di una catena presente oggi in Italia e a Londra. Bologna le carni di Zivieri sono in vendita ed in degustazione da RoManzo. Cotolette, hamburger e porchetta di cinghiale solo alcune delle specialità. Cecchini - Via XX luglio 11 Panzano in Chianti (Firenze) Dario Cecchini era salito agli onori delle cronache ai tempi della mucca pazza per l’ode dedicata alla bistecca alla fiorentina. Tre sono i ristoranti collegati alla sua bottega: Solociccia, Dariodoc e Officina della Bistecca. Zivieri - Piazza XXIV maggio Antica Macelleria Falorni Piazza G. Matteotti 71 Greve in Chianti (FI) e Via Palmieri 35, Firenze Le nuove generazioni 9/c, Monzuno (Bologna) Nella sede di Monzuno il sabato e la domenica si assaggiano salumi e crudi. Al Mercato di Mezzo di della famiglia Falorni hanno portato una ventata di novità affiancando alla sede storica di Greve quella in Santa Croce CENTRO Damini e Affini - Via Cadorna 31, Arzignano (Vicenza) I Dami- ni sono macellai da più di cen- 4 3 2 pagina a cura di PIER BERGONZI E DANIELE MICCIONE e associando alla vendita di carne e salumi il bistrò-macelleria. Stiaccini - Via Ferruccio 33 Castellina in Chianti (Siena) Ma- cellai dal 1932, offrono specialità da asporto da poter consumare anche in loco: trippa, lampredotto, bolliti, polpettoni e tanto altro. SUD Macellegria - Via Formisano 10, Napoli Giovane progetto femminile di Donatella Bova, questa macelleria-braceria-ristorante punta su prodotti di alta qualità del Sud Italia. Tamborrino - Via Roma 58 Laterza (Taranto) Nata come macelleria con annesso fornello per la carne allo spiedo, oggi l’attigua rosticceria è famosa tra le altre cose per l’arrosto laertino. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pastificio Setaro, Torre Annunziata, www.setaro.it Sostiene loChef A PRANZO TRA LE BISTECCHE LA CARNE CHE VA DI MODA LYDIA CAPASSO Erano in 110, sono rimasti soli. Dal 1939 i fratelli Setaro sono i maestri pastai di Torre Annunziata. Tutto si svolge nel laboratorio in centro con semola di grano duro, acqua di fonte e trafila in bronzo. La pasta si asciuga lentamente, anche 120 ore. I formati sono più di 100. Vi consigliamo ziti lunghi con ragù alla napoletana e fusilli. Il pacco da mezzo kg a 3,80 da Mandara a Milano. PALAZZO GHIACCIO Da domani a lunedì Il Gastronauta Davide Paolini ha voluto a Milano Golosa grandi produttori in arrivo da tutta Italia. Si potrà assaggiare, comprare e assistere alle produzioni. Tra i corsi curioso quello di Valeria Mosca sul foraging (raccolta di cibo selvatico). S CACAO BENEFICO Domenica in oltre 200 piazze il CoorDown distribuirà il messaggio di cioccolato in cambio di un contributo per progetti di autonomia destinati a ragazzi con la sindrome di Down. Info su coordown.it LA MIA PIZZA GOURMET: ANGUILLA GLASSATA E VERDURINE PICCANTI Simone Padoan, 43 anni, ha lanciato in Italia la pizza gourmet ai Tigli di San Bonifacio, Verona. Mago degli impasti (la sua pizza è leggera e croccante allo stesso tempo) crea sulle fette dei micro capolavori. Foto di Aromacreativi. -------------------------------------------------------Quando mi hanno proposto di fare una rubrica per Gazza Golosa avevo deciso di parlare di verdura. Poi, la notte prima di scrivere il testo, ho sognato mio padre. Non mi capitava da tempo. Lui era un grande appassionato di anguilla - anche per necessità perché nel dopoguerra era una delle poche fonti proteiche disponibili - e così mi fa piacere ricordarlo proponendovi questo pesce di fiume, popolare nella gastronomia italiana ma passato un po’ di moda. Forse l’aspetto che ricorda un serpente, forse le carni grasse l’hanno allontanato dalle famiglie relegandolo al massimo a piatto tradizionale delle festività natalizie. E invece vale la pena di riscoprirla perché è economica, buona e si presta a diverse facili preparazioni. Il consiglio 38 Io uso il capitone, la femmina, perché è più grossa e saporita. Nel mio ristorante mi ispiro a una ricetta scoperta in un locale giapponese specializzato in anguilla. Tolgo la pelle, la taglio a tranci e la faccio marinare una notte con mirin (sakè dolce), salsa di soia, sale e bucce di agrumi. Poi la cucino sotto vuoto a bassa temperatura a 80° per due ore e alla fine la faccio glassare passandola nel forno della pizza con salsa di soia, zenzero e sakè secco. Dopo l’abbino a delle piccole cime di rapa crude dai sentori piccanti e a un frutto acido come la mora e la servo sulla pizza. A casa potete semplificare: fatela marinare in aceto di more, buccia di limone e sale e cuocetela alla griglia. Poi la potete servire su una fetta di pane abbrustolita abbinata a verdure. SOLO SO LO CO CON N LA GA GAZZ ZZET ZZ ETT ET TA DE DELL LLO LL O SP SPOR ORT OR T UNA SETTIMANA DA CAMPIONI SOLO SU PREMIUM Prova subito Mediaset Premium con la tessera speciale realizzata in collaborazione con La Gazzetta 1 dello Sport. Vedi per 7 giorni il meglio della Serie A, la Serie B, l’Europa League in esclusiva, la Liga, la Premier League, la Ligue 1, l’Eredivisie e il Brasileirão. Con Eurosport vivi le emozioni degli eventi sportivi nazionali ed internazionali delle discipline più prestigiose: tennis, ciclismo, sport 2 3 invernali e motori. E in più Serie Tv , Documentari e Premium Play IN EDICOLA A SO SOLI LI 11,99*¤ ABBON ATI SUBITO mediasetpremium.it 199.309.309 4 1 Dopo il 7/1/2015 la visione contenuti è limitata alla sola giornata di attivazione della tessera fino alle 23.59. 2 Escluso Disney Channel La visione dei contenuti varia in base alla data di attivazione della tessera e alla disponibilità degli eventi in programmazione. La visione di Play che consente di vedere i contenuti Cinema, Serie TV e Documentari è attiva per un mese a partire dalla data di registrazione sul sito mediasetpremium.it *Oltre al prezzo del quotidiano 3 4 Il costo massimo del servizio IVA inclusa da rete fissa è di 15 centesimi al minuto senza scatto alla risposta. Per chiamate da rete mobile il costo massimo IVA inclusa è di 49 centesimi al minuto, con uno scatto alla risposta di 16 centesimi Verifica la copertura del segnale nel tuo comune prima di acquistare sul sito mediasetpremium.it La tessera prepagata ricaricabile abilita alla visione di una settimana di contenuti Calcio ed il credito presente sulla stessa è pari a 0 euro. Iva assolta dall’editore RTI S.p.A., Partita IVA n. 03976881007, ai sensi dell’articolo 74, lettera d), dpr n. 633/1972. VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/12 - 20/1 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 LE PAGELLE Ariete 7 Toro 7,5 Gemelli 6- Capricorno 8 Cancro 7+ Leone 5,5 DI ANTONIO CAPITANI Le cose di soldi sono favorite dalla Luna di oggi. E un filo di lentezza giova paradossalmente al vostro operato. Anche fornicatorio. Luna nel segno, ottima per varare, concludere, afferrare il successo. Voi siete belli, stimati, blanditi. E c’è movimento sudombelicale! Il lavoro fa lievitar gli zebedei, qualche fetente vi accerchia. Voi, poi, siete pure una palla mortale. Fornicate un po’, ché solleva. Ogni impegno fila liscio, la fortuna c’è, il vigore cresce, l’ormone vi porta nelle posizioni di alta classifica fornicatoria. Il lavoro sfavilla perché siete bravi. E anche spalleggiati. Avete pure il sudombelico chiacchieratissimo e muy apprezzato. Grandi. Il morale cala, gli zebedei fumano, il lavoro strema: basterebbe un minimo di ottimismo per migliorare la giornata. Pure suinamente. 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Vergine 7,5 Bilancia 7- Scorpione 6- Sagittario 6 Acquario 6- Pesci 7+ Motivazione e fiducia costituiscono il mix ottimale per arrivare al successo. L’amor vi risucchia, ma il sudombelico non spicca. Potete spendere e investire bene, risparmiare, contrattare, incassare. Anche omaggi e elogi in ogni ambito, compreso quello suino. I rapporti interpersonali impegnano. E chiedono furbizia, specie finanziaria. Il lavoro filacchia; fornicazione di media qualità. Dovervi occupare di dettagli e di cose burocratiche vi inferocisce. Ma vi tocca. Non sbranate e non pretendete, manco nelle suine intimities. Non fatevi abbattere dalle critiche invidiose: il successo è vostro, ma applicatevi nei vostri compiti e state su. Anche suinally speaking. Il lavoro vi procura vantaggi super, grazie anche al vostro eloquio, all’esperienza, allo charme. Ma la sfrontatezza suina è un autogol. CLAUDIO MARCHISIO Il centrocampista di Juventus e Nazionale italiana è nato il 19 gennaio 1986. Dopo tutta la trafila nelle giovanili bianconere, con la prima squadra ha vinto gli ultimi tre scudetti Gazzetta.it &-)88 )88 &1)88 &) +" (+%4 !+ 6 (%+0 & !6% 3+%(% #+ 2& 1 #! ""#! ##% # (%+0 2 &8)88 2) +%4 !+ 6 (%+0 & 28)88 +%) +%# (%+0 2 2)88 $)88 )8 2)88 &' 0(( 3+%,(%+0 -)88 @\i` 8 :LI8 ;@ 8C>?<IF (- ** 8E:FE8 (+ )+ 8FJK8 (* 98I@ () ), 9FCF>E8 (, )* d`e dXo M<EK@ :8>C@8I@ )* )0 Jfc\ ;\Yfc` :8DGF98JJF (* )+ Elmfcf Df[\iXk` :8K8E@8 (, )- =@I<EQ< (- $)88 3!7%# 3+%(% +3((% &&)88 3+0 #!) !!*3,0+ 3+%,(%+0 Ki\ekf 8fjkX (, (0 (. )* D`cXef Kfi`ef >\efmX G\il^`X (. ). (* )+ (. )( )* (. (/ IFD8 E8GFC@ (- )/ (- )0 G8C<IDF (0 )/ @c jfc\ f^^` D@C8EF IFD8 G<IL>@8 () )* GFK<EQ8 (' )) :XdgfYXjjf (( )+ :X^c`Xi` ). KFI@EF () (/ GXc\idf KI<EKF (- )) )( )/ (/ )+ .1*( (/1+/ .1(, (/1*/ M<E<Q@8 (. )* (, ). Gfk\eqX (- )0 )0 KI@<JK< :XkXeqXif )) )/ () )- I\^^`f :XcXYi`X (. )/ :XkXe`X )' ). IMMUNO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Pier Bergonzi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Andrea Di Caro [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014 PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri CXckX gi\jj`fe\ [fd`eX jl ^iXe gXik\ [\cc@kXc`X Zfe Y\c k\dgf jg\Z`\ Xc :\ekif Jl[ dX XeZ_\ Xc Efi[ <jk% :fejl\k\ elY` \ g`f^^\ Xc Efi[ Fm\jk# `e gXik`ZfcXi\ jlc G`\dfek\# g` [\Yfc` \ `ii\^fcXi` jl CfdYXi[`X# C`^li`X \[ <d`c`X% 9Xi` (* ), EXgfc` (/ KiXdfekX ;fgf[fdXe` ElY` \ g`f^^\ [`]]lj\ Xc Efi[# g` `ek\ej\ kiX G`\dfek\ \ CfdYXi[`X# g`f^^\ \ jZ_`Xi`k\ jlc i\jkf [\c Efi[% G\^^`fiX `e ^`fieXkX XeZ_\ jlccX KfjZXeX Zfe ifm\jZ` jgXij` \ hlXcZ_\ k\dgfiXc\# XckX gi\jj`fe\ \ jfc\ jlc i\jkf [\c GX\j\% (* )+ (+ Jfi^\ ;fdXe` CÊ8hl`cX IFD8 KiXdfekX www.gazzetta.it (/ )+ I<>>@F :8C89I@8 Jfi^\ Le risse nel football americano non sono una novità. Ma stavolta la scazzottata avviene nei bagni dello stadio: i tifosi dei 49ers se le danno coi rivali dei Kansas City Chiefs. Mentre in Brasile Ronaldinho nella piscina di casa sua prende a pallonate i suoi ospiti. E con quel piede non sbaglia un colpo... 8eZfeX ). =`i\eq\ (* 8^`kXk` Il nuovo campionato di basket è stato presentato proprio in Gazzetta, con tutti i protagonisti più attesi della stagione. E Gianmarco Pozzecco, nuovo coach di Varese, ha fatto il solito show davanti alla telecamera. «Sono teso come non mai in questo periodo. E se batto Cantù mi rapo i capelli a zero» (. )+ )' )) D@C8EF Dfjj` Football, che botte E Dinho in piscina fa numeri da circo (/ )+ C8HL@C8 E\YY`X VIDEO Tutto sulla nuova A E Il Pozzecco-show «Se batto Cantù...» 9fcf^eX (- (0 ><EFM8 E\m\ 3!7%# 3+%(% +3((% &.)18 BASKET (/ ), M\e\q`X (. )' Dfckf ]fik` :Xcd` &)18 G` elY` \ g`f^^\# jg\Z`\ `e ^`fieXkX#Xc Efi[ Fm\jk# G`\dfek\# C`^li`X# CfdYXi[`X2 elY` g` `ii\^fcXi` Zfe hlXcZ_\ g`f^^`X [\Yfc\ jl Fm\jk \ Efi[ M\e\kf# jlc =i`lc` \ jl XckX KfjZXeX% D\^c`f Xckifm\ Xc Efi[ \ Y\c k\dgf Xc :\ekif Jl[% Ki`\jk\ :fg\ikf D8I@ 3!7%# 3+%(% +3((% !0, F^^` =fik` K\dgfiXc` &2)88 3!7%# 3+%(% +3((% !0, 3!7%# 3+%(% +3((% !0, &)88 Ifm\jZ` G`f^^`X (0 :@<CF 3+0 #! !! # 6 (%+0 2 %0%1) +7 (+%4 !+ 6 (%+0 %0%( >XqqXD\k\f %#! ""#! +7% 03+#%) !#% (%+0 & %0%() %# (+%4 !+ 6 (%+0 %0%( 3!7%# 3+%(% +3((% !0, 28)88 + ",! (%+0 2 %0%2) %# (+%4 !+ 6 (%+0 %0%( C\^\e[X .)18 &)18 3!7%# 3+%(% +3((% & &&)18 %#! ""#!) +7% 03+#%) !#% (%+0 & -)8 ) %5 (%+0, 2 28) )1 3!7%# 3+%(% +3((% 6 (%+0 1 6 !% 1 &-)18 %0%() 3+0 (+%4 !+ 6 (%+0 %0%( 3+%(# %3+ !"%3+ %+0%!!% 6 (%+0 1 1) +%4 !+ 6 (%+0 & 28) &.)88 2) 3! 6 (%+0 & &)88 3!7%# 3+%(% +3((% 6 (%+0 !3, 6 !% 2 %0%() +7 (+%4 !+ 6 (%+0 %0%( 1) %0%1) 3! 6 (%+0 %0%( 3+%(# %3+ !"%3+ %+0%!!% 6 (%+0 1 &)88 28) &2)18 &) %# (+%4 !+ 6 (%+0 & 3!7%# 3+%(% +3((% 6 (%+0 & 6 !% & %0%2) +7 (+%4 !+ 6 (%+0 %0%( &2)88 28) 2) RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 RCS Produzioni Padova S.p.A. Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus @c jfc\ [fdXe` D@C8EF CX cleX IFD8 Jfi^\ KiXdfekX Jfi^\ KiXdfekX .1*) (/1+- .1(- (/1*- ElfmX Gi`df hlXikf G`\eX Lck`df hlXikf )+ j\k% ( fkk% 0 fkk% (- fkk% Per preparare il tuo organismo all’arrivo della stagione fredda e quando le tue difese immunitarie sono messe a dura prova dalle molteplici situazioni di stress, SU con Sustenium Immuno Energy. La sua formula a doppia azione, con GLICINA, GLUTAMMINA, VITAMINE e ZINCO, è studiata per ATTIVARE e RINFORZARE le tue difese immunitarie. Disponibile in FARMACIA. PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: 403 357 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7693 DEL 18-12-2013 La tiratura di giovedì 9 ottobre è stata di 269.907 copie COLLATERALI * con Libri Guerra N. 2 10,30 - con Mila e Shiro N. 3 11,39 - con CD Vecchioni N. 4 11,39 - con DVD Ufo Robot N. 7 11,39 - con DVD 007 Collection N. 7 11,39 - con Blueberry N. 7 5,29 - con Diabolik Nero su Nero N. 12 8,39 - con Geronimo Stilton N. 15 8,30 - con Ric Roland N. 18 4,39 - con Skylanders N. 19 11,30 - con Tutto Pratt N. 27 12,39 - con DVD Steven Seagal N. 31 11,39 - con Subbuteo Vintage Edition N. 24 14,39 - con Le Grandi Storie Disney N. 38 9,39 - con Robot Collection N. 4214,39 - con Ferrari Build Up N. 22 11,39 - con Lamborghini Collection N. 67 14,39 - con Passione Rally N. 78 14,39 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,20; Argentina $ 15,50; Austria 2,20; Belgio 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,20; Croazia Hrk 17; Francia 2,20; Germania 2,20; Grecia 2,50; Irlanda 2,20; Lux 2,20; Malta 2,20; Monaco P. 2,20; Olanda 2,20; Portogallo/Isole 2,50; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,20; Spagna/Isole 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 10 OTTOBRE 2014
© Copyright 2024 Paperzz