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www.gazzetta.it venerdì 6 giugno 2014 1,30 €
anno 118 - Numero
numero 132
Anno
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
www.forst.it
ITALIA
MERCATO IN CASA BIANCONERA MAROTTA PREPARA ANCHE L’ASSALTO A SANCHEZ
L’EX MILAN RINGHIO ALLENERA’ L’OFI CRETA
Juve-Guarin, via libera Inter
solo per contanti: 18 milioni
Gattuso tifa Pippo
«E’ un predestinato»
DELLA VALLE A PAGINA 13
LA SVOLTA CAMBIO NEL CLUB DOPO 22 ANNI
Cellino ha dato l’ok
Il Cagliari a Giulini
Thohir ripiana debiti per 200 milioni e si prende il 70 per cento.
Ora servono i fondi per il mercato. Ranocchia, aria di rinnovo
DALLA VITE, GRAZIANO, TAIDELLI, VELLUZZI ALLE PAGINE 10-11
3 Fredy Guarin, 27 anni, colombiano dell’Inter AP
FRONGIA, LAUDISA A PAGINA 15
PRANDELLI SOTTO TIRO
DIAMOGLI
FIDUCIA
L’Italia è partita per
p il Brasile, con un carico di
dubbi dopo
do l’1-1 con il Lussemburgo.
Il modulo con i d
due play (Pirlo e Verratti) non
convince anche qualche giocatore.
convin
deciso. Intanto il ranking Fifa
Ma il c.t. è d
sentenzia: il nostro è il girone più duro
sentenzia
LE ALTRE
INGHILTERRA E PORTOGALLO
SOFFRONO. BRASILE IN FORMA
LA CURIOSITÀ
INTER SQUADRA RECORD:
114
JUVE: 23 CAMPIONI
114 MONDIALI.
MO
9 771120 506000
40 6 0 6>
BIANCHIN, CECC
CECCHINI, CECERE, CONDO’, ELEFANTE, GARLANDO, LICARI, RICCI,
VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 9
DOMANI SPORTWEEK
CICLO LETTERA ASTANA
BASKET SIENA PER IL 4-0
NOMI, NUMERI, DATE
E APPUNTAMENTI
DEL MONDIALE
IN BRASILE
Nibali richiamato
«Rendimento
non adeguato»
Ancora Gentile
ancora Milano
Con Sassari è 3-1
A 1,80 con la Gazzetta dello Sport
GHISALBERTI, GIALANELLA PAG. 29
CHIABOTTI A PAGINA 30
IL ROMPI
PALLONE
DI GENE GNOCCHI
w
I Modà rivelano: «Dovevamo
essere noi a fare l’inno
dell’Italia, ma il professor
Castellacci ha detto che non
abbiamo superato i test».
F.1 IN VISTA DEL GP DEL CANADA
Alonso: «Presto ci sarà
un ciclo della Ferrari»
Stemma sulla rossa in omaggio ai Carabinieri
IANIERI PAG. 24-25, COMMENTO DI ALLIEVI PAG. 21
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
MONDIALE -6 LA NAZIONALE
Prandelli
tira dritto
Pirlo più Verratti
e una sola punta
Il c.t. sfida i dubbi
(pure della squadra)
Alcuni azzurri perplessi dal nuovo modulo dopo
l’1-1 di Perugia, ma il tecnico lavora per dare
più equilibrio all’Italia e non tornerà indietro
LUIGI GARLANDO
ROMA
Non proprio lo scetticismo
dei marinai di Cristoforo Colombo in mezzo all’Oceano, ma si
percepisce qualche perplessità
tattica nella ciurma, anche comprensibile. E’ umano domandarsi: «Giusto cominciare un Mondiale con un modulo provato in
una sola partita?». E’ umano aggrapparsi al 4-3-1-2 che tante
soddisfazioni ha dato nel quadriennio, a partire da Euro 2012.
Quando Chiellini ricorda: «Non
siamo una squadra da corsa. Possiamo fare bene solo se restiamo
vicini e compatti», sembra aggrapparsi come Linus alla coperta rassicurante del rombo. Pirlo a
Perugia ha trovato una buona intesa con Verratti, ma giocando la
metà dei soliti palloni. Si ritrova
nella condizione di dividere la
stanza con un inquilino e rinunciare alla piena libertà degli spazi, compresa la gestione del telecomando. Visto il secondo tem-
«
Non siamo una
squadra da corsa.
Facciamo bene
solo se restiamo
vicini e compatti
GIORGIO CHIELLINI
DIFENSORE ITALIA
il Retroscena
po con il Lussemburgo, in Balotelli può crescere la convinzione
che con Cassano accanto sia meglio.
Il tesoro di Mario Insomma,
l’impressione è che Prandelli,
nella decina di giorni che ci portano all’Inghilterra, oltre a rifinire la preparazione e a rodare i
meccanismi, debba lavorare anche sulla testa dei suoi marinai
per convincerli che oltre le Colonne d’Ercole delle difficoltà, ci
sono nuove possibilità. C’è terra.
Noi ne siamo convinti. Il c.t. deve
far capire a Pirlo che giocherà
anche meno palloni, ma lo farà
con più libertà e più lucidità, perché il coinquilino Verratti condivide le faccende dell’interdizione e le spese dell’impostazione.
Il complotto cosmico: «Fermiamo Pirlo, fermiamo l’Italia», ora
è più complicato da realizzare.
Sono almeno in due. Balotelli
deve convincersi che una migliore condizione atletica consentirà
a Candreva e Marchisio di attaccare l’area con più continuità e
IL NUOVO 4-1-3-1-1
BUFFON
ABATE
BONUCCI
4-1-3-1-1
CHIELLINI DE SCIGLIO
DE ROSSI
VERRATTI
PIRLO
MARCHISIO
CANDREVA
BALOTELLI
GDS
IL 4-3-1-2 DI EURO 2012
BUFFON
ABATE
BARZAGLI
MARCHISIO
4-3-1-2
BONUCCI
PIRLO
CHIELLINI
DE ROSSI
MONTOLIVO
BALOTELLI
CASSANO
GDS
così Mario si sentirà meno solo
rispetto a Perugia. Ma soprattutto Balotelli deve realizzare quale
tesoro possa essere avere alle
spalle due rampe di lancio come
Verratti e Pirlo. Al Mondiale troveremo squadre forti che non si
chiuderanno a riccio come ha
fatto il Lussemburgo. Attaccare
spazi aperti sulle lunghe gittate
dei due registi potrà fruttare
molto, specie contro l’Inghilterra
che fa pessime chiusure preventive e che, se si sbilancia con il
suo ambizioso e poco rodato 4-23-1, rischia di ritrovarsi spesso
con un solo mediano a protezione della difesa. E’ accaduto anche contro l’Ecuador. Poi Mario
dovrà metterci la cattiveria al tiro che aveva a Euro 2012 e che di
recente ha smarrito. Chiaro.
Abito speciale Il buon Chiellini
si convincerà che, proprio perché incontreremo squadre forti
(anche più di noi), concedere
due punte che aiutano poco
(quanto può muoversi Cassano
nel forno di Manaus?) è un peso
Precedenti In assoluto, le tappe di avvicinamento ai grandi tornei sono risultate spesso ingannevoli sia in senso positivo che negativo: ci è
capitato di partire con grande convinzione e poi
uscire in malo modo: vedi 1974, 1986 e 2010,
per esempio. Ed è successo anche di arrivare in
fondo dopo balbettii e critiche o perplessità: vedi ’70, ’78, ’82, 2006. Gli azzurri di Spagna ricordano ancora le parole forti espresse dal presidente federale Federico Sordillo sulle scelte del
c.t. Enzo Bearzot dopo lo striminzito 1-0 sul Bra-
Ma il tifo fa flop:
i biglietti italiani
sono solo 20 mila
RIO (f.li.) Quasi 3 milioni
di biglietti venduti (2,9 per la
precisione), quasi la metà in
Brasile naturalmente, ma l’Italia
non c’è: almeno, non è tra le
prime dieci nazioni che hanno
comprato più ticket per la
finale. Questa la Top 10: Brasile
1.363.179; Usa 196.838;
Argentina 61.021; Germania
58.778; Inghilterra 57.917;
Colombia 54.477; Australia
52.289; Cile 38.638; Francia
34.865; Messico 33.694. A
febbraio era stati venduti circa
15 mila biglietti per l’Italia: alla
fine non supereremo i 20 mila.
Restano circa 100 mila biglietti
disponibili per 27 partite
(inaugurale, semifinali e finale
esaurite da tempo).
La solitudine dei futuri campioni del mondo
Da Bearzot a Lippi: prima le critiche, poi...
Ma il caso Anastasi-Lodetti, capitato alla vigilia di Mexico ‘70 è rimasto unico perché rischiò
di spaccare in modo irreparabile un gruppo di
giocatori che si era già spontaneamente suddiviso in riveriani e mazzoliani sull’onda di una battaglia scatenata dai giornali milanesi. Dunque
capita che il nostro centravanti, Pietro Anastasi,
campione d’Europa ‘68, accusi dolori al basso
ventre: ricovero e operazione. La squadra parte
senza di lui. Ferruccio Valcareggi deve scegliere
un sostituto: se chiama Boninsegna, arricchisce
il fronte interista, se chiama Prati quello milanista. Intanto cominciano gli allenamenti.
NICOLA CECERE
Non si è avviata all’aereo camminando su
un tappeto roseo, la nostra squadra. L’infortunio
a Montolivo e la rinuncia a Pepito Rossi con successiva amara polemica avevano già turbato
questa vigilia. I risultati numerici e pratici delle
due amichevoli ci hanno poi sprofondato nel
pessimismo (beh, siamo latini, quindi emotivi).
Il timore generale parte da una equazione impropria: se facciamo 1-1 col Lussemburgo, rischiamo pure col Costarica? Beh, no, non funziona mai esattamente così. Come ha osservato
giusto ieri Marcello Lippi: «Questi test valgono
poco o niente. Conta avere un ambiente sano,
positivo». E il c.t. campione a Berlino aveva assistito a un modesto e perciò allarmante 0-0 contro l’Ucraina prima di iniziare quel torneo...
SUI 3 MILIONI VENDUTI
Enzo Bearzot (morto nel 2010 a 83 anni) durante il
Mondiale di Spagna ‘82: dalle polemiche al trionfo
Marcello Lippi, 66 anni, al Mondiale in Germania
2006. Tensioni prima della partenza, poi la vittoria
ga, ultimissimo collaudo di un torneo che ci vide
annaspare nella prima fase, con avversari modesti, e poi esplodere contro Argentina, Brasile,
Germania... Un successo trionfale.
Ecco, se dovessimo cogliere un dettaglio che
può preoccupare evidenzieremmo il fatto che il
deludente pari di Perugia non ha caricato a pallettoni i fucili della critica... E del resto Prandelli
è vicecampione d’Europa, giusto dargli fiducia.
Giova ribadire, però, che quasi sempre riusciamo a tirar fuori l’exploit dalle bufere. Al Mundial di Pablito gli azzurri, stufi di leggere o ascoltare filippiche negative sul loro conto si rinchiusero in un indignato silenzio, spedendo dinanzi
alla stampa soltanto il capitano, Dino Zoff, friulano di poche parole, al pari del c.t.
E veniamo al capitolo contrattempi, cioè gli
infortuni o i mancati recuperi di infortunati eccellenti. Noi abbiamo dovuto rinunciare a Montolivo e Rossi ma queste dolorose defezioni hanno spesso caratterizzato le vigilie di mondiali ed
europei. Peruzzi e Buffon, Ciro Ferrara e Antonio Conte, Bobo Vieri e Roberto Bettega, William Negri e Giacinto Facchetti, lo stesso Pirlo
del 2010 (giocò pochi minuti)... E i rimpiazzi
hanno sovente destato feroci divisioni popolari.
Vedi la questione Pruzzo (con Bettega k.o. gli fu
preferito Selvaggi) e Beccalossi, sempre nell’82.
Lo scambio In Italia è calciomercato. Il Milan
chiede alla Samp il centrocampista Romeo Benetti. Risposta dell’allenatore Fulvio Bernardini: si può fare solo se ci date Giovanni Lodetti.
Che era in Messico, però. Dove fra lo stupore generale arrivano ben due sostituti di Anastasi,
cioè sia Boninsegna che Prati. Ergo, adesso ne
cresce uno... Racconta Lodetti: «Tagliarono me,
un centrocampista. Decisione spiegabile solo
con le esigenze del Milan. All’epoca gli azzurri
potevano essere trasferiti sino al deposito della
lista ufficiale. E difatti mi avvertirono a due ore
dalla scadenza... Mandai tutti in malora e venne
a consolarmi solo Facchetti, un interista». Roberto Boninsegna giocò e bene. Pierino Prati
(che non era al top) rimase a guardare.
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VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
Andrea Pirlo,
35 anni, e Marco
Verratti, 21,
sono i due
cervelli
dell’Italia di
Prandelli LIVERANI
12
il protagonista
LA SVOLTA DI SUPERMARIO
3
Attento, generoso
Ok, ma ora Balotelli
ci serve più cattivo
i gol
segnati da Mario Balotelli in
Nazionale: l’ultimo lo scorso
ottobre all’Armenia (2-2)
le reti
di Balo a Euro 2012: una
all’Irlanda (2-0) e due in
semifinale alla Germania (2-1)
Dubitiamo si senta un povero cristo, c’è da augurarsi che
non sia in fase di sfrontatezza
tale da paragonarsi a Cristo: ieri Mario Balotelli ha twittato
una foto Instagram che riproduce la vecchia vignetta che vedete qui a fianco. Il messaggio
cinguettato è semplice, quasi
cronachistico: «Brasile! Stiamo
arrivando!». Ecco, appunto:
che Balotelli sta arrivando in
Brasile? Con che testa, gambe e
pancia si sta avvicinando al suo
primo Mondiale? Sicuramente,
per ora, è un giocatore meno
esposto rispetto alla vigilia della Confederations Cup: un anno
fa era in vetrina tutti i giorni, i
riflettori brasiliani si accesero
su di lui ben prima di giocare,
non era ancora sceso in campo e
si beccò i complimenti di Pelé;
nei giorni scorsi se n’è parlato
un po’ più del solito solo quando si è affacciato un accenno di
pubalgia. Stare un po’ sotto
traccia, sempre che sia possibile, male non gli farà: è quello
che desidera, o perlomeno
è quello che ha sempre
detto.
arduo da sostenere, mentre il
4-1-3-1-1, con Candreva a sostegno di Balotelli, consente
una densità a centrocampo che
protegge bene la difesa. La
squadra può comunque essere
corta e compatta, come chiede
Chiellini e, in fase di possesso,
acquista un ombrello in più,
grazie all’arretramento del guardiolesco De Rossi. Il nuovo modulo è stato studiato su misura
per vestire una squadra povera
di grandi individualità, in condizioni ambientali difficili come
quelle brasiliane. Per un Mondiale speciale, Prandelli ha studiato un’Italia speciale. Il rodaggio è stato minimo, vero, ma prima di cedere alla tentazione dell’usato sicuro, il nuovo abito va
indossato con fede feroce. Prandelli sembrava folle anche quando prese in mano l’Italia, senza
incontristi puri, e ordinò: «Palleggiate e attaccate». La ciurma
lo seguì e arrivò una finale europea. Ora parte un’altra sfida. C’è
in gioco il mondo intero.
Esposizione zero In campo
no, perché l’esposizione tecnica e anche tattica di Balotelli, in questa Italia, è inversamente proporzionale a quella
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OGGI PRIMO ALLENAMENTO A MANGARATIBA
Un aereo speciale
per gli azzurri:
lasagne e ampi spazi
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
RIO DE JANEIRO
Aereo speciale per emozioni speciali. Ieri sera intorno
a mezzanotte la Nazionale è
partita per Rio de Janeiro con
un nuovissimo Airbus A330
dell’Alitalia per sbarcare dopo
12 ore di volo stamattina alle 7
locali (5 ore di fuso orario con
l’Italia). «Il velivolo – spiega
Gennaro Anastasio, responsabile dei voli speciali – è stato
personalizzato con il logo Figc
e una configurazione adeguata alle necessità. Il nostro
compito è farli sentire a casa
studiando ogni dettaglio, dallo spazio per le gambe a pasti e
bevande: cosa, quanto e quando devono consumare in funzione di ciò che devono fare
dopo il volo. Per questo la collaborazione con lo staff medico è massima per la scelta de-
Tutti in posa Gli azzurri
a Fiumicino sulla scaletta
dell’aereo prima della partenza
mediatica riscontrata finora.
Prandelli potrà rivoltare questa
squadra come un calzino, metterle addosso tre-quattro vestiti
diversi, disegnarla quanto più
possibile imprevedibile, ma rimarrà una costante: la centralità di Balotelli. Che al momento
piace soprattutto per le cose per
lui meno scontate. Lo scorso
La vignetta twittata ieri da Balotelli
giugno, atterrando in Brasile,
Balotelli twittò il manifesto dei
suoi propositi: «Professionalità,
umiltà, impegno». A vederlo
mercoledì sera in campo, è stato un po’ come rileggerlo: notato Mario sacrificarsi a rincorrere e recuperare palloni dati per
persi, generoso abbastanza da
pennellare un assist per Marchisio, lucido altrettanto da far
dire a Prandelli: «Magari giocasse sempre con questa concentrazione». Non ancora al top
della brillantezza (ma chi lo è,
fra gli azzurri?), ma in questo
bisogna fidarsi del c.t. che mar-
tedì si è sbilanciato molto, e difficilmente l’avrà fatto gratis:
«Lo troverete in forma straordinaria».
Che strana astinenza Dunque,
tutto bene? Bene, ma non benissimo, perché il mestiere di Balotelli alla fine non è preferire un
assist ad un gol. Anzi: tutti, anche Prandelli, lo preferiremmo
nel caso un po’ meno correct e
un po’ più cattivo, in particolare
quando sarà ora di buttarla dentro. Balotelli non segna in Nazionale dal 15 ottobre (ItaliaArmenia 2-2, poi ha giocato altre tre partite azzurre) e in assoluto dal 19 aprile (MilanLivorno 3-0, poi ne ha giocate
altre quattro): astinenza insolita, come quel tiro che Mario, a
Perugia, ha mandato a stamparsi sulla traversa, dopo assist di
Cassano. Magari se non ci fosse
stato di fronte il Lussemburgo
ma l’Inghilterra, quel pallone
l’avrebbe scaraventato in porta,
però Prandelli glielo rifarà notare. Con la stessa insistenza con
la quale continua a ripetergli
quello che ci disse quando venne in Gazzetta: «Se anche dovesse annoiarsi a stare là davanti, non lo voglio vedere mai venire incontro a centrocampo».
Quel giorno il c.t. sapeva già che
di centrocampisti ne avrebbe
messi in campo abbastanza: Balotelli gli serve là davanti e più
cattivo è, meglio è.
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PRESTO L’INCONTRO PER I PREMI
gli ingredienti ed eventuali
personalizzazioni. Le cose che
gradiscono di più sono pizzette al pomodoro e lasagne». Oltre agli azzurri, da segnalare
la presenza delle mogli di Cassano, Marchisio e Aquilani
(incinta: la piccola si chiamerà Diamante) con i figli, e pure
i nipoti di Prandelli (figli di Nicolò, nello staff) avanguardia
delle compagne che verranno;
qualche azzurro (Cerci, Immobile, Darmian, Perin, Mirante, Insigne, De Sciglio) è finito fuori dalla business causa
sovraffollamento... La spedizione appena iniziata (oggi
pomeriggio a Mangaratiba il
primo allenamento) ha già
portato oltre 2 milioni di utile
alla Figc. L’Italia ha ricevuto
circa 9,5 milioni di dollari (circa 7 milioni di euro) dalla Fifa
(1,5 per la preparazione, 8 per
la prima fase). Tra la spesa per
le 90 stanze del Portobello Resort (806 mila euro), il charter, gli allestimenti del ritiro,
della sala stampa e il trasporto
(usato anche un cargo via mare per derrate alimentari, criosauna e macchinari medici),
alla voce uscite ci sono 4,7 milioni di euro: il resto, è attivo.
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Ultimo pomeriggio con le famiglie
Abete sui marò: «Giocano con noi»
DAL NOSTRO INVIATO
RIO DE JANEIRO
Una giornata di quasi
normalità, su cui però ha aleggiato
per ore il possibile blitz del premier
Matteo Renzi. Prima di salire sul
pullman che alle 22.15 di ieri li ha
condotti a Fiumicino, gli azzurri
hanno approfittato della giornata
libera dividendosi tra famiglia e
passeggiate romane, rientrando solo
per cena, attesi da oltre un centinaio
di tifosi. Balotelli e Thiago Motta
sono usciti in taxi, così come Cerci e
Darmian, mentre Verratti, Immobile,
De Rossi e Aquilani, Insigne
(commosso al momento dei saluti),
De Rossi ed altri hanno ricevuto la
visita dei loro cari nell’hotel che
ospitava la Nazionale, vicino a Villa
Borghese.
VISITA LAPO A far visita agli azzurri
è andato Lapo Elkann. «Prandelli ha
dato uno stile personale e
professionale - ha detto -. Siamo
tutti allenatori e tuttologi in Italia:
diamo tempo ai ragazzi. Se potrò,
sarò anch’io in Brasile. Anche con
Lippi siamo partiti piano, è una
caratteristica dell’Italia. Questi
3
GLI 8 GIRONI
Lontano dai riflettori, ma la sua centralità in questa squadra
è indiscussa. In azzurro è digiuno da tre gare e nel Milan da
quattro: Prandelli lo vuole là davanti, e con un altro cinismo
ANDREA ELEFANTE
MILANO
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ragazzi danno lustro al nostro Paese,
anche se la mia favorita è il Brasile
ed il pericolo per noi l’Uruguay. Le
europee? Non c’è solo la Spagna.
Dico Germania e occhio al piccolo
Belgio. Una Nazionale juventina? C’è
una buona rappresentanza, ma qui
superiamo le divisioni di tifo».
ABETE E I MARÒ Il presidente Abete
- protagonista di molti «selfie» coi
tifosi - incontrando il Cocer della
Matina, ha sottolineato come l’Italia
non dimentichi i marò Latorre e
Girone detenuti in India. «Per
regolamento Fifa non possiamo
portare simboli, ma abbiamo
preparato due magliette con i loro
nomi: il Mondiale loro lo giocano con
noi. La squadra? Lavori in corso ma
mancano 10 giorni, c’è fiducia».
PREMI AZZURRI Si terrà solo nei
prossimi giorni l’incontro per
decidere i premi «mondiali», che
comunque scatteranno solo dalle
semifinali. Il totale si dovrebbe
aggirare su 5 milioni lordi e in ogni
caso con tutta probabilità finirà in
singole iniziative benefiche.
ma.cec.
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GIRONE A
BRASILE
CROAZIA
MESSICO
CAMERUN
GIRONE C
COLOMBIA
GRECIA
COSTA D’AVORIO
GIAPPONE
GIRONE E
SVIZZERA
ECUADOR
FRANCIA
HONDURAS
GIRONE G
GERMANIA
PORTOGALLO
GHANA
STATI UNITI
GIRONE B
SPAGNA
OLANDA
CILE
AUSTRALIA
GIRONE D
URUGUAY
COSTA RICA
INGHILTERRA
ITALIA
GIRONE F
ARGENTINA
BOSNIA
IRAN
NIGERIA
GIRONE H
BELGIO
ALGERIA
RUSSIA
COREA DEL SUD
LE PARTITE DEI GRUPPI
GIOVEDÌ 12 GIUGNO
BRASILE-CROAZIA (SAN PAOLO)
ORE 22
VENERDÌ 13 GIUGNO
MESSICO-CAMERUN (NATAL)
ORE 18
SPAGNA-OLANDA (SALVADOR)
ORE 21
CILE-AUSTRALIA (CUIABA)
ORE 24
SABATO 14 GIUGNO
COLOMBIA-GRECIA (BELO HORIZONTE) ORE 18
URUGUAY-COSTA RICA (FORTALEZA)
ORE 21
INGHILTERRA-ITALIA (MANAUS)
ORE 24
DOMENICA 15 GIUGNO
COSTA D’AVORIO-GIAPPONE (RECIFE)
ORE 3
SVIZZERA-ECUADOR (BRASILIA)
ORE 18
FRANCIA-HONDURAS (PORTO ALEGRE) ORE 21
ARGENTINA-BOSNIA (RIO)
ORE 24
LUNEDÌ 16 GIUGNO
GERMANIA-PORTOGALLO (SALVADOR) ORE 18
IRAN-NIGERIA (CURITIBA)
ORE 21
GHANA-STATI UNITI (NATAL)
ORE 24
MARTEDÌ 17 GIUGNO
BELGIO-ALGERIA (BELO HORIZONTE)
ORE 18
BRASILE-MESSICO (FORTALEZA)
ORE 21
RUSSIA-SUD COREA (CUIABA)
ORE 24
MERCOLEDÌ 18 GIUGNO
AUSTRALIA-OLANDA (PORTO ALEGRE) ORE 18
SPAGNA-CILE (RIO)
ORE 21
CAMERUN-CROAZIA (MANAUS)
ORE 24
GIOVEDÌ 19 GIUGNO
COLOMBIA-COSTA D’AVORIO (BRASILIA) ORE 18
URUGUAY-INGHILTERRA (SAN PAOLO) ORE 21
GIAPPONE-GRECIA (NATAL)
ORE 24
VENERDÌ 20 GIUGNO
ITALIA-COSTA RICA (RECIFE)
ORE 18
SVIZZERA-FRANCIA (SALVADOR)
ORE 21
HONDURAS-ECUADOR (CURITIBA)
ORE 24
SABATO 21 GIUGNO
ARGENTINA-IRAN (BELO HORIZONTE) ORE 18
GERMANIA-GHANA (FORTALEZA)
ORE 21
NIGERIA-BOSNIA (CUIABA)
ORE 24
DOMENICA 22 GIUGNO
BELGIO-RUSSIA (RIO)
ORE 18
SUD COREA-ALGERIA (PORTO ALEGRE) ORE 21
STATI UNITI-PORTOGALLO (MANAUS) ORE 24
LUNEDÌ 23 GIUGNO
AUSTRALIA-SPAGNA (CURITIBA)
ORE 18
OLANDA-CILE (SAN PAOLO)
ORE 18
CAMERUN-BRASILE (BRASILIA)
ORE 22
CROAZIA-MESSICO (RECIFE)
ORE 22
MARTEDÌ 24 GIUGNO
ITALIA-URUGUAY (NATAL)
ORE 18
COSTA RICA-INGHILTERRA (BELO H.)
ORE 18
GIAPPONE-COLOMBIA (CUIABA)
ORE 22
GRECIA-COSTA D’AVORIO (FORTALEZA) ORE 22
MERCOLEDÌ 25 GIUGNO
NIGERIA-ARGENTINA (PORTO ALEGRE) ORE 18
BOSNIA-IRAN (SALVADOR)
ORE 18
HONDURAS-SVIZZERA (MANAUS)
ORE 22
ECUADOR-FRANCIA (RIO)
ORE 22
GIOVEDÌ 26 GIUGNO
PORTOGALLO-GHANA (BRASILIA)
ORE 18
STATI UNITI-GERMANIA (RECIFE)
ORE 18
ALGERIA-RUSSIA (CURITIBA)
ORE 22
SUD COREA-BELGIO (SAN PAOLO)
ORE 22
LA SECONDA FASE
Ottavi di finale
Belo Horizonte
1ª GIRONE A
2ª GIRONE B
Rio de Janeiro
Quarti
di finale
Semifinali
Fortaleza
Belo Horizonte
Venerdì 4 luglio,
ore 22.00
Martedì 8 luglio,
ore 22.00
Rio de Janeiro
Finale
ale
1ª GIRONE C
2ª GIRONE D
Brasilia
1ª GIRONE E
2ª GIRONE F
Porto Alegre
Venerdì 4 luglio,
ore 18.00
Fortaleza
1ª GIRONE B
2ª GIRONE A
Recife
Salvador
Sabato 5 luglio,
ore 22:00
1ª GIRONE D
San Paolo
Salvador
1ª GIRONE H
2ª GIRONE G
Finale 3°-4° posto
Brasilia
Sabato 12 luglio
ore 22:00
2ª GIRONE C
1ª GIRONE F
2ª GIRONE E
Rio de
Janeiro
eiro
Domenica
nica
lio
13 luglio
1:00
ore 21:00
1ª GIRONE G
2ª GIRONE H
Brasilia
Sabato 5 luglio,
ore 18:00
San Paolo
Mercoledì 9 luglio
ore 22:00
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
MONDIALE -6
l’intervista
PAOLO DI CANIO
«Il doppio play va bene se
tieni palla per l’80 per cento
del tempo. Pirlo e Verratti
hanno predisposizione per
pressare in alto, ma una volta
perso il pallone per loro è faticoso e dispendioso rientrare.
Sì, c’è De Rossi che fa schermo
davanti alla difesa, ma i due
registi rischiano di sprecare
energie per la costruzione del
gioco».
«Inglesi abbordabili
Non hanno ricambi
e si conoscono poco»
Lei avrebbe portato Giuseppe Rossi in Brasile?
«Non posso giudicare, non
ho gli elementi per farlo. So
che Rossi in ripartenza spacca».
SEBASTIANO VERNAZZA
@GazzaVernazza
ROMA
Aeroporto di Fiumicino,
terminal 3: Paolo Di Canio in
partenza per la Finlandia. «Vado a giocare una partita per
beneficenza con le vecchie
glorie del Milan». Di Canio è
oggi allenatore di livello nel
calcio inglese: «Sono in attesa
di squadra. Sì, ci sono dei contatti. Premier League? Vediamo, non posso dire». Mercoledì a Roma ha passato la serata
davanti al televisore: «Facevo
zapping tra Italia-Lussemburgo e Inghilterra-Ecuador». Chi
meglio di lui può aiutarci a capire che cosa succederà a Manaus il 14 giugno, giorno di
Italia-Inghilterra, nostro debutto al Mondiale brasiliano?
Di Canio, a che punto è l’Inghilterra?
«Hanno talenti interessantissimi. Penso a Sterling, Sturridge, Barkley. Mi piace un
sacco Shaw, che per me è oggi
uno dei più forti terzini d’Europa: resistenza incredibile,
mai stanco. Gli inglesi hanno
un problema: giocano poco
assieme, devono migliorare
nell’intesa e non attaccano bene lo spazio. Con l’Ecuador gara vera: c’è stata una rissa, con
Sterling espulso».
«
Cassano può
“infilare” ottimi
palloni, ma solo
se non gli si
mette pressione
Altro?
«All’Inghilterra mancano i
ricambi, le riserve non sono
all’altezza. E i giocatori sono
stanchi. Rooney a me piace
moltissimo, ma come sempre
arriva stressato al Mondiale,
con troppe partite nelle gambe. Dà tutto se stesso, in ogni
gara, alle temperature brasiliane sarà molto dura per lui.
Gli inglesi non fanno la sosta
invernale, è bello giocare sotto Natale, però sono cose che a
giugno si pagano: in questo
periodo la stanchezza può essere devastante».
Conclusioni?
«L’Inghilterra ha freschezza, gioventù, ma sarà difficile
per loro passare il turno. Non
sono capaci di gestirsi, per
rendere al massimo devono
PAOLO
DI CANIO
Nato il
09/07/1968
a
Roma
Da
giocatore
Ternana
Cassano?
Il tecnico aspetta una chiamata dalla Premier e racconta i nostri
primi avversari: «Shaw il miglior terzino d’Europa, Rooney sarà
stanco». Sull’Italia: «Balo indisponente, il doppio play un rischio»
v
identiKit
& CARRIERA
Pirlo e Verratti possono
giocare assieme?
«Può “infilare” ottimi palloni, se l’avversario non gli mette troppa pressione».
1986-87
Lazio
1987-90
Juventus
E Balotelli?
Paolo Di Canio,
45 anni, il 22
settembre
scorso è stato
sollevato dal
suo incarico di
allenatore del
Sunderland,
panchina sulla
quale sedeva
dal marzo 2013,
stagione
conclusa con la
salvezza AFP
sempre andare al 200 per cento. Da allenatore mi è capitato
più volte di chiedere sedute a
bassi ritmi per curare certi
dettagli tecnico-tattici, ma
non c’è niente da fare, vanno a
tutta lo stesso, è più forte di loro. Poi gli inglesi storicamente
prendono dei gol assurdi, ne
ho rivisti alcuni su rinvii del
portiere, e commettono errori
incredibili».
L’Italia?
«Negli ultimi tempi ho notato delle difficoltà, ma i giocatori italiani hanno il valore
della duttilità, sanno cambiare posizione. Manca una vera
identità. Nelle ultime due settimane, però, noi abbiamo fatto carichi di lavoro, per gli inglesi l’ultimo mese prima del
Mondiale è di scarico».
«Continua a non segnare, a
non essere cattivo. Il calcio
non è uno contro tutti. Lui non
dà la sensazione di giocare
con e per la squadra. Balotelli
deve fare gol, Berlusconi lo ha
spiegato alla sua maniera. Lo
vedo indisponente, insofferente».
L’Uruguay?
«Dipende dal recupero di
Suarez: sicuri che ce la faccia?
È vero, Franco Baresi giocò bene la finale del Mondiale ’94
pochi giorni dopo l’intervento
al menisco. Baresi però era difensore centrale, aveva la partita davanti agli occhi. Suarez
è un attaccante e fa movimenti
diversi, spalle alla porta, deve
sterzare. Non lo so. Certo, uno
come Suarez anche al 70 per
cento può garantire quei 4-5
strappi che indirizzano la partita».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1990-93
Napoli
1993-94
Milan
1994-96
Celtic
1996-97
Sheffield
Wednesday
1997-99
West Ham
1999-2003
Charlton
2003-04
Lazio
2004-06
Cisco Roma
2006-08
Da
allenatore
Swindon
Town
2011-13
Sunderland
2013-14
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
MONDIALE -6
LO STATO DI SALUTE DELLE ALTRE GRANDI
URUGUAY
Suarez contro l’Italia
Operato al menisco, il Pistolero sarà in
campo nell’ultima partita del girone: Forlan
o Stuani al suo posto nelle prime due AP
BRASILE
Neymar c’è, Willian rimonta
L’asso del Barça, bene contro
Panama, è un altro in nazionale. E
Willian potrebbe sorpassare Oscar AFP
ARGENTINA
Distorsione per Palacio
Problemi per la punta dell’Inter e
Demichelis, ma la gara con Trinidad ha
evidenziato una buona condizione AFP
GERMANIA
Schürrle e Podolski sono ok
L’amichevole con il Camerun ha fatto
guadagnare posizioni a Schürrle e
Podolski. Un po’ nervoso Müller AFP
SPAGNA
Diego Costa recuperato
Il prossimo centravanti del Chelsea è
guarito: sarà in campo nel debutto
dei campioni in carica REUTERS
OLANDA
Botta per Van Persie
RVP è uscito zoppicante dalla partita
con il Galles, ma non è in dubbio. Già
fuori Strootman e Van der Vaart AP
In viaggio con i cerotti
Da Ronaldo e Ribery, dubbi per le big
Inghilterra, Francia e Portogallo le squadre più preoccupate, Brasile e Germania sono già pronte
PAOLO CONDÒ
Mai come stavolta si arriva
sotto al Mondiale con un numero
elevato di campioni in dubbio. La
Spoon River di Brasile 2014 conta già una nutrita pattuglia di
stelle (Strootman, Benteke, Gundogan, Walcott, Thiago, Montolivo...), ai quali vanno aggiunti i
recuperi mancati di Falcao, Jesus
Navas e Giuseppe Rossi. In queste ore i francesi tremano addirittura per la partecipazione del
loro asso di cuori, Franck Ribery,
che se domenica non riuscirà a
tenere il campo nell’amichevole
con la Giamaica potrebbe essere
tagliato da Deschamps prima di
salire sull’aereo. L’iscrizione di
Cristiano Ronaldo non è in discussione, ma la tendinite rotulea ammessa dagli stessi medici
federali (e subito impugnata da
quelli madridisti) lo sta tenendo
praticamente fermo dalla sera
della finale di Champions. Ieri il
bollettino medico generale ha
aggiunto altri nomi pesanti alla
lista: Palacio, Oxlade, Van Persie. Ma andiamo con ordine, tenendo presente che a volte assenze e presenze influiscono su
abiti tattici consolidati (com’è
successo a noi dopo l’infortunio
di Montolivo).
Inghilterra Nel collaudo contro l’Ecuador è finito k.o. il ginocchio di Alex Oxlade-Chamberlain, la freccia esterna dell’Arsenal: la diagnosi parla di 2-3
mai scattato, se Ribery non riesce a rimettersi in piedi in tempo
per l’amichevole di domenica il
rischio che Deschamps lo lasci a
casa è concreto. Ma il mal di
schiena tormenta l’asso del
Bayern, peraltro protagonista di
una stagione mediocre soprattutto dopo la delusione del Pallone d’oro mancato. In ogni caso si
prosegue nel solco del 4-3-3, il
giovane Griezmann o Valbuena i
sostituti più probabili.
QUANTI PUNTI INTERROGATIVI
INGHILTERRA SENZA OXLADE
Stop per la freccia dell’Arsenal
Ginocchio k.o., Hodgson potrebbe tagliarlo ACTION IMAGES
FRANCIA COL DUBBIO RIBERY
L’asso del Bayern a rischio
Problemi alla schiena, potrebbe restare a casa AFP
settimane di stop, escluso che recuperi in tempo per la gara con
noi di sabato prossimo, la sensazione è che per le tre partite del
girone non se ne parli. Hodgson
vorrebbe tenerlo, Oxlade è un’alternativa tattica efficace, ma la
possibilità di un taglio a favore di
Cleverley o Carrick esiste. La gara con l’Ecuador, giocata in gran
parte dalle riserve, ha rilanciato
Rooney, in ottima forma. È molto
piaciuto Barkley, centrocampista
offensivo dell’Everton (guardate
la serpentina con la quale innesca il gol di Lambert), ma è difficile che Hodgson replichi quanto
fatto da Prandelli con Verratti.
e a bordo campo Luis Suarez ha
detto di confidare in un ritorno
in campo contro l’Italia nell’ultima gara del girone. Il 4-4-2 di Tabarez è un dogma, bisogna scoprire se a surrogare il Pistolero
nei primi due match sarà Forlan
(che sta bene, e ai Mondiali riemerge sempre) oppure Stuani.
Uruguay Due a zero abbastanza convincente alla Slovenia nell’amichevole di mercoledì notte,
Brasile Tutto fila liscio a casa
Scolari, senza infortunati gravi e
con la piacevole conferma che in
Costa Rica L’1-3 contro il
Giappone ha innervosito l’ambiente, che ha già perso per infortunio l’attaccante Saborio.
Ma la Costa Rica è carica: il debutto con l’Uruguay è l’occasione
per la vendetta dopo il k.o. di 4
anni fa nel playoff interzona.
CR7 PREOCCUPA IL PORTOGALLO
Lite con il Real per la tendinite
Ronaldo potrebbe saltare il primo match REUTERS
patria Neymar è un altro rispetto
a Barcellona (molto bene contro
Panama). Willian sta provando a
sfilare la maglia al compagno di
club Oscar.
Argentina L’amichevole contro Trinidad e Tobago ha evidenziato una buona condizione generale, ma anche il fatto che Leo
Messi – a dispetto di una stagione impostata sulla preparazione
del Mondiale – continua a essere
distante dai suoi livelli massimi.
In attesa che la Pulga entri in scena, andranno curate le distorsioni alla caviglia di Demichelis (lieve) e Palacio (più seria), sicuramente scartati da Sabella per
l’ultima amichevole di domani
contro la Slovenia. «Non voglio
rischiare più nulla», ha detto il
commissario tecnico argentino.
Germania Nessun problema
fisico di rilievo. L’amichevole col
Camerun ha fatto guadagnare
posizioni a Schürrle e Podolski,
mentre in ritiro si registra un certo nervosismo di Thomas Müller
per questioni legate al mercato.
Spagna Qui il mercato infuria,
dopo che la gaffe di Piqué con
Del Bosque ha svelato che Fabregas se ne sta andando da Barcellona, al Chelsea come Diego Costa. Il centravanti viene dato per
guarito e sicuramente in campo
contro l’Olanda venerdì prossimo, nel debutto che indirizzerà il
cammino dei campioni in carica.
Olanda Van Gaal non vede
l’ora che inizi il torneo: perduto
Strootman da mesi e Van der
Vaart da settimane, ieri si è diffuso un allarme su Van Persie, uscito zoppicante dopo il primo tempo dell’amichevole col Galles. Ieri il centravanti ha rassicurato
tutti: «Semplice precauzione
perché sentivo il muscolo contrarsi, la mia disponibilità contro
la Spagna non è in discussione».
Francia L’allarme rosso è or-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzetta.it
I RIVALI DELL’ITALIA / 1
Super Cavani
trascina l’Uruguay
La Slovenia k.o.
Tutti a pensare al
recupero di Luis Suarez, ma
Oscar Washington Tabarez ha
un’altra arma micidiale che a
volte si dimentica. Edinson
Cavani si sta prendendo in
carico il peso dell’attacco
dell’Uruguay, ed è stato
proprio l’attaccante del Paris
Saint Germain a decidere
l’ultima amichevole casalinga di
preparazione della Celeste,
contro la Slovenia a
Montevideo. Suo il primo gol, di
testa, al 37’ del primo tempo su
cross di Forlan; suo l’assist del
2-0, quando al 31’ della ripresa
ha anticipato l’uscita del
portiere sloveno (e interista)
Handanovic spalancando il
raddoppio a Stuani (entrato a
inizio secondo tempo al posto
di Gaston Ramirez). Il Matador
è pronto per un ruolo da
protagonista in Brasile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Portogallo Cristiano stava
male prima della finale di Champions, ma la giocò malgrado le
preoccupazioni dei medici della
nazionale. La situazione si è ora
rovesciata: è il Real a preoccuparsi che Ronaldo giochi il Mondiale malgrado la tendinopatia
rotulea al ginocchio sinistro possa peggiorare. Il c.t. Bento ha lasciato capire che il fuoriclasse
potrebbe saltare il debutto con la
Germania per poi concentrarsi
sulle gare-qualificazione contro
Stati Uniti e Ghana.
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Gazza
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Andrea Pirlo, 35 anni LAPRESSE
EL PRIMERO CHRONOMASTER 1969
TRIBUTE TO THE ROLLING STONES
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BRASILE, TUTTI I VIDEO
LA STORIA, I FOCUS,
GLI ALLENAMENTI
Avvicinatevi al
Mondiale con il nostro
speciale in Gazzetta Tv: non
solo news, ma anche i filmati
storici, i focus sugli impianti
e la trasmissione «Azzurri:
una storia Mondiale».
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
MONDIALI -6 MERCATO
mo amore inglese, ma Wenger
ha detto no. Seconda tappa al
Chelsea, con risposta positiva.
In ballo anche i due club di
Manchester ma la compagna
di Fabregas vive a Londra e la
capitale inglese era la prima
opzione. E allora sarà Chelsea:
«Se Cesc si sente leader sarà
un’ottima guida per il Chelsea», ha detto il Blue Fernando
Torres.
«Fabregas al Chelsea»
Piquè spia involontaria
Il giocatore in un fuori onda dice al c.t. Del Bosque «E’ fatta,
me lo ha detto lui». E intanto il Real punta forte su Suarez
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO MARIA RICCI
@filippomricci
MADRID
E dire che di conferenze
stampa ne hanno fatte nella loro vita. Gerard Piqué e Vicente
Del Bosque non sono due principianti della comunicazione
eppure sono caduti nella trappola del fuori onda, col primo
che dice al secondo che Cesc
Fabregas lascerà il Barcellona
per 33 milioni di euro, «È fatta,
me lo ha detto lui», e il secondo
che risponde immaginando già
le critiche che il club riceverà
per questa scelta. Piqué si porta le mani alla bocca per proteggere il labiale ma non sa che
il pericolo è molto più vicino,
nel microfono che ha di fronte
a pochi centimetri, aperto e già
in registrazione. Il nastro è della tv della federcalcio spagnola, che lo ha passato in versione integrale, senza riascoltarlo, a Tve. La tv nazionale si è
trovata per le mani la bomba di
mercato e non ha esitato a tirarla: «Non voglio commentare la cosa però diciamo che mi
sembra di cattivo gusto il fatto
che una conversazione di quel
tipo venga mandata in onda,
anche se riconosco che siamo
esposti a cose così», ha detto ieri Del Bosque a Radio Marca.
I PROTAGONISTI DEL CAMPO E DELLA CHIACCHIERA
1
La destinazione Resta il fatto
che le parole di Piqué non sono
a rischio smentita. Da un po’ si
sapeva che il Barça voleva scaricare Fabregas per reinvestire
su altri giocatori (I catalani sono vicinissimi a Ivan Rakitic,
croato del Siviglia), ora resta
solo da capire la squadra dove
andrà. I pretendenti in Inghilterra sono svariati: Cesc si è fato vivo con l’Arsenal, il suo pri-
1 Cesc
Fabregas, 27
anni, dal 2011
al Barcellona
AFP 2 Suarez,
27 anni, dal
2011 al
Liverpool AP
3 Piquè e Del
Bosque alla
conferenza
di ieri EPA
IL BRASILE
CI ASPETTA.
www.raisport.rai.it
2
3
90 milioni per Suarez Resta il
fatto che 33 milioni per Fabregas sembrano pochi (6 in
meno di quanto pagato dal
Madrid per Illarramendi un
anno fa, per fare un esempio), e si conferma che il
Barça fa una gran fatica a
vendere. E sembrano pochissimi se paragonati ai 90 che
Marca ha sparato ieri come
base d’asta per il possibile acquisto di Luis Suarez da parte
del Real Madrid. Cifra che potrebbe arrivare a quota 100,
come un anno fa per Bale.
Non è ancora detto che la Casa Blanca si lanci nell’operazione, e occhio all’ipotesi Falcao, uomo gestito da Jorge
Mendes che al Madrid ha ottimi rapporti, però se Perez dovesse decidere di prendere
Suarez dal Liverpool questi
sono i prezzi.
Super Chelsea «Al Barça Fabregas non è stato apprezzato
quanto si doveva». Anche questa frase è di Piqué, detta pubblicamente, non rubata con un
fuori onda. È vero che Cesc è
suo grande amico però il pensiero del difensore è condivisibile: tatticamente su Fabregas
c’è stata tanta confusione al
Barça. E ad approfittarne è
Mou, che dopo Diego Costa e
in attesa di Courtois, Tiago e
Filipe Luis sta mettendo su una
discreta squadretta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LO SVEDESE SI CONFESSA
Ibra: «Mou
manipolatore
Ronaldo
è stato il top»
Ancora Ibra: lo svedese si
racconta stavolta a «Sports Illustrated» con nuove confessioni inedite. Si parte con Paolo Maldini, il difensore più duro che lo ha marcato, «aveva
tutto, forte e intelligente»
mentre l’oscar di miglior compagno va a Patrick Vieira («in
ogni allenamento era un mostro, voleva distruggere tutto,
ho imparato molto da lui»). Il
portiere più forte a cui ha segnato è stato un altro ex compagno, Gigi Buffon. «Quando
sono arrivato alla Juve ero un
giovane talento. Mi sono detto: “Gesù, sono in uno spogliatoio dove posso vedere tutte
queste superstar?”. Quando ci
allenavamo era già difficile superare in difesa Cannavaro,
Thuram e Zambrotta ma poi ti
ritrovavi Buffon e superarlo
era quasi impossibile. E quello
era in allenamento, figurarsi
in una partita». Parole ancora
più dolci per Ronaldo «il Fenomeno», «era il mio idolo e, come calciatore, era completo.
Non ci sarà mai un giocatore
migliore di lui». Si passa agli
allenatori: «Guardiola è un
tecnico fantastico ma come
persona lo valuto diversamente. Specie di fronte a Mourinho, che ti manipola fino a
che tu fai quello che vuole lui.
Ed è per questo che ha successo. Van Gaal? Non mi piace, è
la vecchia scuola, lui è il boss e
tutti gli altri sono solo soldati».
La TV ufficiale dei Mondiali FIFA.
Dal 12 giugno Rai scende in campo insieme alla Nazionale italiana di calcio con 25 partite in diretta, 8 ore di live al giorno sui
canali Rai1, Rai2, RaiSport 1, in alta definizione su Rai HD e tutte
le 64 partite in diretta su Radio 1 e Radio 2. Inoltre si possono
seguire i Mondiali sul sito www.raisport.rai.it con la trasmissione in simulcast e in alta definizione delle gare trasmesse su Rai1.
TELEVISIONE UFFICIALE
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
8
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
MONDIALE -6 LE CLASSIFICHE
LE NUOVE POSIZIONI DOVE SONO LE 32 NAZIONALI E IL TOTALE DEGLI 8 RAGGRUPPAMENTI
GRUPPO A
GRUPPO B
GRUPPO C
GRUPPO D
GRUPPO E
GRUPPO F
GRUPPO G
GRUPPO H
TOTALE 97
Brasile 3° posto
Croazia 18°
Messico 20°
Camerun 56°
TOTALE 92
Spagna 1° posto
Cile 14°
Olanda 15°
Russia 62°
TOTALE 92
Colombia 8° posto
Grecia 12°
Costa d’Avorio 26°
Ghana 46°
TOTALE 54
Uruguay 7° posto
ITALIA 9°
Inghilterra 10°
Costa Rica 28°
TOTALE 82
Svizzera 6° posto
Francia 17°
Ecuador 26°
Honduras 33°
TOTALE 113
Argentina 5° posto
Bosnia 21°
Iran 43°
Nigeria 44°
TOTALE 56
Germania 2° posto
Portogallo 4°
Usa 13°
Ghana 37°
TOTALE 109
Belgio 11° posto
Russia 19°
Algeria 22°
Sud Corea 57°
Neymar, 22 anni, è la
stella del Brasile EPA
Andres Iniesta, 33 anni,
fenomeno della Spagna
Juan Cuadrado, 26 anni,
freccia della Colombia AFP
Andrea Pirlo, 35 anni,
califfo dell’Italia AFP
Karim Benzema, 26 anni,
uomo-gol della Francia AFP
Lionel Messi, 26 anni,
l’astro dell’Argentina EPA
Thomas Muller, 24 anni
garanzia della Germania
Eden Hazard, 23 anni,
gioiello del Belgio REUTERS
Italia, girone di guai: la Fifa conferma
Anche per il ranking il nostro gruppo è il più difficile: solo quello della Germania ci sta vicino
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI
RIO DE JANEIRO (Brasile)
Nel gruppo di ferro del Mondiale. Non ci voleva l’ultimo ranking Fifa per spiegare quanto apparso chiaro già al sorteggio: retrocessa in seconda
fascia per virtù dello spirito… Fifa, a tutto vantaggio della Francia, l’Italia era finita con Uruguay,
Inghilterra (due campioni del mondo) e Costa Rica. Da brividi, considerando albo d’oro e forze in
campo. Ora il ranking della vigilia del torneo – stilato dopo le ultime amichevoli – parla chiaro: il nostro gruppo è di gran lunga il più complicato. E noi,
ancora al 9° posto malgrado i due pari contro rivali
modeste, non siamo neanche teste di serie virtuali:
il privilegio spetta all’Uruguay (7°).
Palestina super L’ultima classifica Fifa ha cam-
biato qualcosa dietro le inamovibili Spagna e Ger-
mania: il Brasile è risalito al 3° posto con Scolari
(era piombato al 22°); l’incredibile Svizzera ha
sorpassato l’Uruguay al 6°; la Colombia senza Falcao ha perso 3 posizioni (8°); l’Inghilterra è rientrata nella Top 10. La vera sorpresa non è però al
vertice: è la Palestina che, qualificandosi per la
Coppa d’Asia (a gennaio in Australia), ha raggiunto il 94° posto (+71), miglior risultato della sua
storia.
Solo la Germania Tornando al Mondiale: Uru-
guay 7°, Italia 9°, Inghilterra 10° e Costa Rica 28°
(migliore delle piccole). Totale del gruppo: 54.
Solo quello con Germania, Portogallo, Usa e Ghana può reggere il confronto (56). Poi i distacchi si
fanno abissali: a sorpresa segue il gruppo di Svizzera e Francia (82), davanti a quello di Colombia,
Grecia, Costa d’Avorio e Giappone (89), tutte possibili rivali degli azzurri negli ottavi. Quindi – e qui
il ranking non sembra credibile – il girone di Spa-
GLI AZZURRI PRIMA E DOPO I TORNEI
Il posto dell’Italia nel ranking Fifa
prima e dopo Mondiali ed Europei.
Il ranking esiste dal 1993.
PORTOGALLO 2004
Alla vigilia 10°
Dopo 9°
USA 94
Alla vigilia 4°
Dopo 2°
GERMANIA 2006
Alla vigilia 13°
Dopo 2°
INGHILTERRA 96
Alla vigilia 7°
Dopo 5°
AUSTRIA-SVIZZERA 2008
Alla vigilia 3°
Dopo 2°
FRANCIA 98
Alla vigilia 14°
Dopo 8°
SUDAFRICA 2010
Alla vigilia 5°
Dopo 11°
BELGIO-OLANDA 2000
Alla vigilia 14°
Dopo 6°
POLONIA-UCRAINA 2012
Alla vigilia 6°
Dopo 6°
COREA-GIAPPONE 2002
Alla vigilia 6°
Dopo 10°
BRASILE 2014
Alla vigilia 9°
Dopo ?
gna, Olanda e Cile (92). Chiudono Brasile (97),
Argentina (103) e Belgio-Russia (109).
Prima del Mondiale Per quel che conta, prima di
Germania 2006 l’Italia si era presentata al Mondiale al 13° posto (ma era ancora la classifica inaffidabile, non ancora ricalibrata proprio dopo la finale di Berlino); invece prima del Sudafrica eravamo 5° (salvo crollare all’11° piazza dopo l’eliminazione). Prima dell’Euro 2012 Prandelli aveva
raggiunto il 6° posto, confermato dopo la finale
persa con la Spagna. Da luglio 2012 Prandelli è
nella Top 10: il suo miglior piazzamento resta il 4°
(settembre 2013), il peggiore il 16° (ottobre
2010). Altra curiosità: nei primi 32 posti del
ranking ci sono 24 finaliste. Mancano Honduras,
Ghana, Iran, Nigeria, Giappone, Camerun, Sud
Corea, Australia. La prossima classifica il 17 luglio, dopo la finalissima del Maracana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
MONDIALE -6 LO STUDIO
LE STATISTICHE L’IMPATTO DEI CLUB SUL CAMPIONATO DEL MONDO DI CALCIO
Giocatori
114
112
112
103
95
93
76
68
67
67
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Bayern Monaco
Arsenal
Chelsea
Chelsea
Manchester Utd
Barcellona
Barcellona
Barcellona
Inter
Milan
15
15
14
14
14
13
13
13
13
13
2014
2006
2006
2014
2014
1998
2010
2014
2002
2006
Pos. Club
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Juventus
Inter
Bayern Monaco
Barcellona
Real Madrid
Milan
Manchester Utd
Ajax
Colonia
River Plate
Presenze
362
361
339
296
293
286
194
181
181
175
Zinedine Zidane (Francia, Francia 1998)
Inter
Juventus
Barcellona
Real Madrid
Bayern Monaco
Milan
Manchester Utd
Liverpool
Arsenal
Chelsea
Giacinto Facchetti (Italia, Messico 1970)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Thomas Müller (Germania, Brasile 2014)
Pos. Club
Presenze dei propri
giocatori (1930-2010)
Gol dei propri giocatori
Gol dei propri giocatori
Campioni del Mondo
(1930-2010)
per singola edizione (1930-2010)
Gol Ediz.
Pos. Club
(1930-2010)
Pos. Club
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Inter
Bayern Monaco
Real Madrid
Juventus
Barcellona
Penarol
Colonia
Atletico Madrid
Botafogo
Honved
Gol
68
58
58
50
47
40
29
29
28
28
* la Corea del Sud 1954 convocò 16 giocatori del Seoul Army Club, la squadra dell'esercito. Non è noto se appartenessero anche ad altre squadre
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Honved
Stade Reims
Benfica
Barcellona
Penarol
Penarol
Inter
Vasco da Gama
Beyern Monaco
Real Madrid
18
17
16
16
15
15
14
13
12
12
1954
1958
1966
1994
1950
1954
2002
1950
2010
1998
Pos. Club
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Campioni
Juventus
Inter
Santos
Bayern Monaco
Roma
Penarol
Nacional M.
Botafogo
San Paulo
Milan
23
21
17
16
16
14
13
11
11
9
Dino Zoff (Italia, Spagna 1982)
per singola edizione* (1930-2014)
Gioc. Ediz.
Pos. Club
Ferenc Puskas (Ungheria, Svizzera 1954)
Giocatori nelle liste FIFA
(1930-2014)
Ronaldo (Brasile, Corea e Giappone 2002)
Giocatori nelle liste FIFA
rilevazioni statistiche di GIANNI MENICATTI e MARCELLO SPREAFICO - gruppo CLAS
GDS
Inter e Juve nella storia
Nerazzurri record: in 114 al Mondiale
Sono italiane le squadre che hanno inciso di più sulla competizione. I bianconeri hanno ben 23 campioni
LUCA BIANCHIN
@lucabianchin7
Wim Jonk aveva il mento quadrato, il sorriso furbo e un carattere in linea: a volte spigoloso,
più spesso snob. Alla fine del primo giorno di ritiro con l’Inter si addormentò senza salutare mentre Ruben Sosa cercava di fare educata conversazione e un anno e mezzo dopo, con la squadra in
difficoltà, disse a un giornale olandese che Ottavio Bianchi non gli parlava da tre mesi. Finì tutto
in fretta, nel 1995. Dopo un’amichevole con la nazionale, Jonk si svegliò alle 6 per tornare a Milano
in missione diplomatica ma trovò l’aeroporto
chiuso per neve. Non era destino.
La storia dei Mondiali Nacka Skoglund invece
nelle foto sorride sincero. Negli anni buoni metteva in fila le bionde al bancone come in camera,
però in campo segnava: campione d’Italia ’53 e
’54 con l’Inter, finalista mondiale ’58 con la Sve-
zia. Nel 1972, a 43 anni, era un uomo dipendente
dall’alcol ma qui importa poco perché il mancino
di Nacka, il destro di Jonk, la testa di Materazzi e
i rigori di Brehme restituiscono orgoglio alla Serie
A e all’Inter ammaccata di questi tempi. Le statistiche mondiali nelle ultime settimane piovono
come a Manaus nella stagione dei temporali, ma
questa è più interessante di molte altre. Parte da
una domanda: quale club ha fatto, più di ogni altro, la storia dei Mondiali? La risposta sorprende:
Inter e Juventus.
bro di Skoglund nel ’58 hanno contribuito ma
Wim&Nacka sono azionisti di minoranza se paragonati a Ronaldo – 12 gol tra ‘98 e 2002 – e al
blocco tedesco di Italia ’90: tre gol per Brehme e
Klinsmann, quattro per Matthaus. E la Juve? Vince la classifica più prestigiosa: ha 23 campioni del
mondo, con ringraziamenti al blocco bearzotiano di Spagna ’82. Poi domina il mondo per presenze: i suoi calciatori hanno giocato 362 partite
al Mondiale contro le 361 degli interisti. Da chiedere il riconteggio come Bush in Florida.
Inter e Juve L’Inter dal 1930 ha mandato 114
giocatori alla Coppa del mondo, compresi gli otto
di Brasile 2014: Campagnaro, Nagatomo, Kovacic, Guarin, Hernanes, Alvarez, Taider e Palacio.
Juve e soprattutto Barcellona sono in rimonta ma
nessuno ha fatto meglio: l’Inter spera nell’allungo con Ranocchia e sa che, per il sorpasso, se ne
riparla tra quattro anni. Non solo: durante le 20
edizioni, i giocatori tesserati per l’Inter hanno segnato 68 gol. La doppietta di Jonk nel ‘94 e il tim-
Milan e… Florin Il viaggio nel tempo permette
incontri casuali. Il giocatore del Milan che ha segnato più gol in un Mondiale non è Van Basten né
Rivera ma Florin Raducioiu, principe di Romania
al Mondiale ’94 solo perché il re era e resta Gica
Hagi. Raducioiu segnò 4 gol che portarono i romeni ai quarti e convinsero il presidente federale
Mircea Sandu, detto «Il Padrino», a chiedere una
clamorosa esenzione dalle tasse per tutta la rosa.
Anche qui c’è la spiegazione del dominio di Inter e
il presidente Uefa
SCANDALO QATAR
Platini attacca
«Se c’è stata
corruzione,
meglio rivotare»
«Mi ritrovo in un complotto montato
nei minimi particolari. Sono stato tirato
in mezzo, ho votato Qatar in massima
trasparenza e lo rifarei. Dietro tutto
ciò c’è qualcuno, un disegno preciso»
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI
RIO DE JANEIRO
«Se c’è stata corruzione,
allora meglio che si rivoti. E si
puniscano i colpevoli». Michel
Platini sta per arrivare in Brasile – sarà a San Paolo per Esecutivo e Congresso Fifa – ma si
fa anticipare da un durissimo
contrattacco sul Qatargate
nel quale si trova coinvolto.
Dopo le rivelazioni del «Sunday Times» sulla presunta attività di corruzione di Bin
Hammam in Africa e in Asia
(in cambio dei voti per il
2022), un altro giornale inglese, il «Daily Telegraph», ha
parlato di un incontro segreto
tra il francese e lo stesso Bin
Hammam per promuovere
Qatar 2022. A questo punto
Platini sbatte i pugni sul tavolo e poi parla con l’Équipe per
dare la sua versione: «Da una
colazione con un collega di lavoro mi ritrovo con un complotto di Stato e un’operazione montata nei minimi particolari da non so chi, e non so
perché».
Juve: i club italiani hanno sempre avuto stranieri
di qualità, negli anni Novanta come prima del
1966, l’anno del blocco delle frontiere. A differenza del Bayern, Inter e Juve erano ad altissimo livello anche prima degli anni Settanta. A differenza di Real e Barça, la nazionale del Paese di riferimento ha fatto strada al Mondiale con regolarità.
L’eccezione Tarantini L’Urss di Lobanovsky del
1986 era un monocolore Dinamo Kiev (12 giocatori su 22) e il Bayern quest’anno ha mandato 15
giocatori in Brasile, da Thomas Muller all’americanino Green. Il vero giocatore di culto però è Alberto Tarantini, argentino con cespuglio di capelli
alla Fellini. Nel 1978 Tarantini litigò con il Boca
Juniors e rimase senza squadra a poche settimane
dal Mondiale. Pare che il Boca fece lobby per lasciarlo a spasso, di sicuro il c.t. Menotti lo convocò
comunque per la Coppa. Fu ripagato: Tarantini
segnò alla Polonia e giocò la finale contro l’Olanda vincendo il Mondiale più strano. Da apolide.
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«Elezioni? Ad agosto»
sia orchestrato in funzione
delle elezioni Fifa del 2015:
alle quali lui, oltretutto, non
ha ancora deciso se partecipare. «Parlerò ad agosto. Prima devo capire dove sarò più
felice in futuro». Ma fino a
quel giorno il Qatar lo inseguirà: «Non rimpiango nulla
di quella scelta, penso sia
stata giusta per la Fifa e il
calcio mondiale. Datemi un
buon motivo per cui avrei aggiustato le cose? Ho votato
Qatar per rispondere alle
vecchie domande del mondo
arabo. Nessuno mi ha detto
per chi votare». Rivotare sarebbe comunque un evento
unico. E servirebbero prove documentali di gravità assoluta (che potrebbero coinvolgere anche
Russia 2018). In caso,
potrebbero ricandidarsi
Usa, Giappone e Australia.
L’Inghilterra no: essendo europea, può solo sperare che
«salti» la Russia. Che i tabloid ci stiamo già lavorando
su?
L’idea di Platini è che tutto
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«Qualcuno dietro…» Platini
va giù pesante. L’unica cosa
che manca alla sua arringa difensiva sono nomi e cognomi,
ma è chiaro che i destinatari si
trovano non troppo lontani da
Nyon: cioè a Zurigo, quindi alla Fifa. «Mi sono svegliato al
mattino e ho letto “Platini corrotto” su tutti i giornali, i lanci
d’agenzia e i blog. Sinceramente fa male. Io sono trasparente: ho detto per chi avevo
votato, il Qatar, e mi sono ritrovato sospettato di essere
corrotto. Ma basta dire cavolate. Quel collega (Bin Hamman, ndr) l’ho visto diecimila
volte in quindici anni. Perché avrei dovuto avere un
appuntamento segreto con
lui? Mi rendo conto che dietro c’è qualcuno, qualcosa,
gente che organizza tutto
questo… lo sento. Io non
faccio così, penso al calcio.
Altri no».
«
Datemi un buon
motivo per cui
avrei aggiustato
le cose. Non
rimpiango nulla
MICHEL PLATINI
PRESIDENTE UEFA
10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
MERCATO
Juve-Guarin
via libera
PANCHINA DOPO 8 ANNI
Torna Gentile
«Grazie al Sion
farò pure io...
il Mondiale»
Costa 18 milioni
Ma l’Inter vuole
solo contanti
Claudio Gentile, 60 anni ANSA
«Questo è il mio
=
Mondiale» dice
emozionato. Finalmente
in panchina, dopo otto
anni sembrati un’eternità.
Claudio Gentile, uno dei
«ragazzi dell’82», ha
firmato ieri con il Sion del
vulcanico presidente
Christian Constantin (che
nel 2011 portò l’Uefa al
Tas). «Ho scelto Gentile
perché ha formato la
generazione che ha vinto
il Mondiale 2006 – dice
Constantin –. Ha
esperienza, disciplina e
senso tattico di una Juve
all’apice della sua
gloria». Dopo una corte di
un mese, la firma e
martedì si comincia.
Primi messaggi ufficiosi: Fredy si può fare anche
a 15 più bonus. Sanchez: Marotta prepara l’affondo
MIRKO GRAZIANO
MILANO
Nessun contatto ufficiale, i primi messaggi ufficiosi
stanno però già viaggiando
lungo la Milano-Torino. La Juventus sonda infatti a distanza
la situazione di Fredy Guarin,
anche se difficilmente potrà
aprirsi un concreto tavolo delle
trattative nel breve periodo, almeno fino a quando l’Inter continuerà a chiedere solo contanti per il 27enne centrocampista
colombiano. A dire il vero, in
corso Galileo Ferraris piace
molto pure Andrea Ranocchia,
a sua volta attratto dall’idea di
tornare a lavorare con Antonio
Conte. Ma nelle ultime ore,
l’Inter ha fatto passi importanti
verso il rinnovo dell’azzurro.
Parecchi soldi e fascia da capitano: questi gli argomenti messi sul tavolo da Thohir.
Il prezzo del Guaro Nella ve-
trina nerazzurra è intanto
comparso appunto il prezzo
del cartellino di Fredy Guarin:
18 milioni di euro. Sicuramente trattabili: l’impressione è
che l’affare si possa concludere
intorno ai 15 milioni più bonus. La distanza non è comunque nella valutazione, ma nelle
modalità del pagamento. Beppe Marotta (a.d. bianconero)
vuole infatti inserire contropartite tecniche, il d.t. interista
Piero Ausilio tratta invece uni-
camente a livello di cash, avendo probabilmente già individuato altrove le pedine giuste
da consegnare a Walter Mazzarri. Dunque, niente Isla,
Marrone e Gabbiadini, nomi
che sembravano fare al caso
dei nerazzurri. Solo dopo una
cessione importante in casa Juve (con Vidal e Llorente potenziali enormi plusvalenze) potrebbe allora sbloccarsi l’attuale stallo: soldi freschi non ce ne
Drogba ed Eto’o
interessano,
ma la Juve pensa
solo a contratti
di una stagione
sono oggi nelle casse dei campioni d’Italia, anche perché i 10
milioni scarsi provenienti dall’operazione Immobile serviranno tutti per risolvere le varie comproprietà, quella di
Mauricio Isla in testa.
Sanchez, si tratta Oltretutto,
in entrata la priorità è sicuramente l’attaccante esterno. E
non a caso i contatti con il Barcellona sono continui sul fronte Alexis Sanchez, fra l’altro ieri notte protagonista di una
grandissima partita contro l’Irlanda del Nord (due assist nel
2-0 cileno). I catalani chiedono
25 milioni, la Juventus è finora
arrivata a 15: distanza ancora
notevole, ma sicuramente non
proibitiva, considerato che siamo alle prime schermaglie.
Marotta prepara l’affondo. L’ex
giocatore dell’Udinese è da
sempre in cima alla lista di Antonio Conte, che là davanti spera anche negli arrivi dei baby
Alvaro Morata e Domenico Berardi: una ventata di gioventù
accanto al fenomeno Tevez ed
eventualmente al solido Llorente.
Drogba ed Eto’o... Dovesse invece partire il gigante navarro,
occhio all’usato sicuro, di classe, di gran classe a dire il vero:
Didier Drogba (36 anni) e Samuel Eto’o (33), particolarmente brillanti in questo pre
Mondiale. La Juve sta parlando
con entrambi gli entourage,
ma non vuole andare oltre l’anno di contratto, legando un
eventuale rinnovo automatico
solo alle presenze e ai gol. Piste
possibili, a seguire c’è sempre
la carta Gilardino: naturalmente, di questi ne arriverebbe
solo uno. Per quanto riguarda
la difesa, infine, i bianconeri
hanno mostrato segnali di interesse per Stefan Savic, classe
1991, difensore della Fiorentina. Sempre difficile ipotizzare
una trattativa fra Agnelli e i
Della Valle, ma a Torino ci sono
giocatori in vendita che potrebbero fare al caso dei viola:
Quagliarella, Giovinco, Vucinic e pure Isla.
Fredy Guarin, 27 anni, all’Inter dalla stagione 2012-13 LAPRESSE
IL CILENO
AFFARI COL SASSUOLO
Vidal in campo
«Non zoppico,
il ginocchio è ok»
Presto l’incontro
per Zaza e Berardi
Carnevali a.d.
Poco più di un quarto
d’ora contro l’Irlanda del Nord.
Arturo Vidal è tornato in
campo ed è ottimista:
«Giocherò contro l’Australia,
sono felice. Non sto
zoppicando e sto bene. Non
posso dire che sarò titolare,
ma questo non dipenderà dal
ginocchio». Negli ultimi giorni
c’era stato un po’ di allarme a
causa delle dichiarazioni del
medico che aveva operato
Vidal, ma dalla Juve filtra
serenità assoluta: «Ci fidiamo
dei medici cileni».
SASSUOLO (a.to) Dopo il
rinnovo al 2016 con Di
Francesco, riorganizzazione
societaria per il Sassuolo:
ufficializzata la nomina di
Giovanni Carnevali nel doppio
ruolo di a.d./d.g. mentre Nereo
Bonato lascia l’incarico di digì
per assumere quello di
responsabile dell’area tecnicosportiva e rinnova al 2016.
Intanto la prossima settimana
incontro con la Juventus per
discutere le comproprietà di
Berardi e Zaza. In particolare
Conte vorrebbe Berardi a Torino.
«No Italia…» Gentile non
allena dal 2006, quando
la Figc non gli rinnovò il
contratto da c.t.
dell’Under 21 dopo le
promesse del
commissario Rossi (e
dopo aver vinto un
Europeo e un bronzo ai
Giochi di Atene): «Ho una
voglia incredibile di
ricominciare. Mi rimetto
in gioco. Per me è come
se tutto questo tempo non
fosse passato: mi piace
lavorare con i giovani. Il
Sion ha una rosa di
ventenni e per questo
Costantin mi ha voluto.
Niente Italia? Vuol dire
che qui il mio lavoro non
è apprezzato...». Sulla
panchina del Sion lo
hanno preceduto altri
italiani: Barberis, Bigon,
Dellacasa e Gattuso. Il
Sion è arrivato 8°
nell’ultimo campionato.
Fabio Licari
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PRIMAVERA FINAL EIGHT SCUDETTO
4 Il Chievo elimina la Juve
LA
GUIDA
S
Semifinali
domani
e domenica
Mercoledì la
finale
Il
programma
Domani
ore 21
Lazio-Torino
a Rimini
Domenica
ore 20.30
FiorentinaChievo
a Rimini
Mercoledì 11
Finale scudetto
ore 21 a Rimini
e si gode super Da Silva
DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO D’ANGELO
RIMINI
C’era una volta il Chievo
dei miracoli. Una squadra di
quartiere capace di scalare tutte le categorie del calcio professionistico fino alla Serie A,
conquistata nel 2001, e ai
playoff di Champions nel
2006, maturati sì dopo le maxi
squalifiche di Calciopoli, ma
comunque testimonianza di
una crescita costante e imponente del club di Campedelli.
Ora che non è più una cenerentola del nostro calcio, anche il
vivaio si sta affermando al top.
Soprattutto la Primavera, fiore
all’occhiello delle squadre giovanili. Dalla semifinale scudetto conquistata lo scorso anno a
Gubbio battendo la Juve, al bis
di ieri, arrivato dopo aver vinto
per la prima volta il girone nella regular season. Due grandi
risultati che hanno come comune denominatore il talento
del brasiliano Victor Da Silva,
che ieri sera dopo il match ha
ricevuto il trofeo per il titolo di
capocannoniere del campionato (19 gol in 22 presenze). «Sono contento, ringrazio i compagni, è merito loro se ho fatto
tanti gol». Uscito per un problema muscolare, rassicura:
«Era solo un crampo, con la
Fiorentina ci sarò».
Scalata Da Silva arriva al
Chievo nel 2008 dall’Academia
del Brasil grazie all’occhio lungo di Maurizio Costanzi (responsabile del settore giovanile gialloblù) e al placet convinto di Giovanni Sartori, il d.s.
S
Victor
Da Silva
Classe 1995, è
stato il
capocannoniere
del campionato
Primavera con
19 reti in 22
presenze nella
fase a gironi. Ha
realizzato
addirittura sei
doppiette, tutte
nell’andata
del Chievo che capisce subito
di trovarsi di fronte a un talento purissimo. Tecnica sublime,
gioco di gambe e di suola come
fanno i grandi del Calcio a 5,
visto che lui ha iniziato proprio
con il «calcetto» quando aveva
cinque anni. Nel Chievo brucia
le tappe, gioca sempre sotto
età e a sedici anni è già in Primavera. Lo scorso anno ha steso Napoli e Palermo ai playoff,
trascinando i compagni alle Final Eight di Gubbio, prima delle quali Corini lo premia con il
debutto in A a Bergamo il 19
maggio 2013: entra al posto di
Thereau, il suo idolo. E in prima squadra segna anche un gol
in Coppa Italia nel 4-1 alla Reggina a dicembre: il Bentegodi
era mezzo deserto, pochi fortunati potranno dire «io c’ero».
Ora culla il sogno tricolore con
la Primavera e magari di diventare il «nuovo Keita» nella
prossima Serie A. Keita che pare abbia ricevuto un messaggio
dai compagni della Lazio in
difficoltà. Ma è in vacanza...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FIORENTINA
PALERMO
9
8
JUVENTUS
CHIEVO
DOPO I RIGORI (al 90’ 2-2; al 120’ 2-2)
MARCATORI Malele (P) al 7’ p.t.; Gondo (F) al
12’, Empereur al 27’ (F), Monteleone (P) al 32’
s.t.
SEQUENZA RIGORI Empereur (F) gol, Malele
(P) gol, Bangu (F) gol, Bentivegna (P) gol, Fazzi
(F) gol, Fiordilino (P) gol, Ansini (F) gol, Cucchiara (P) gol, Gondo (F) gol, Accardi (P) gol,
Madrigali (F) gol, Monteleone (P) gol, Peralta
(F) gol, Acquadro (P) parato.
FIORENTINA (4-3-3) Bertolacci 6,5; Berardi
6, Madrigali 6, Empereur 5,5, Zanon 6 (dal 16’
s.t.s. Ansini); Capezzi 6,5, Petriccione 5 (dal 9’
s.t. Papini 6), Bangu 5,5; Gulin 5,5 (dal 10’ p.t.s.
Peralta 6), Gondo 6, Fazzi 6. PANCHINA Bardini,
Gigli, Bandinelli, Di Curzio, Diakhate, Dabro,
Mancini, Posarelli, Degl’Innocenti. ALLENATORE Semplici 6.
PALERMO (4-3-3) Pellitteri 4; Aquino 6, Pirrello 6, Monteleone 6,5, Accardi 6; Fiordilino 6,
Petermann 5,5 (dal 10’ p.t.s. Ferchichi 6), Giacomarro 5,5 (dal 19’ s.t. Acquadro 5,5); Embalo
5,5 (dal 33’ s.t. Cucchiara 6), Malele 6,5, Bentivegna 6. PANCHINA Alastra, Patti, Neves,
Braccalenti, Pinto Do Amaral, Grozdic, Di Maggio, Patanè, Pellegrino. ALLENATORE Bosi 6.
ARBITRO Di Martino di Teramo 6,5.
GUARDALINEE Camillucci 6 - Grieco 6.
AMMONITI Aquino (P), Gondo (F), Acquadro
(P), Monteleone (P), Berardi (F), Malele (P),
Madrigali (F), Empereur (F).
NOTE Tiri in porta 6 (con un palo)-5 (con un
palo). Tiri fuori 9-6. In fuorigioco 1-1. Angoli
6-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’; p.t.s. 2’, s.t.s. 2’.
PRIMO TEMPO 0-1
0
1
MARCATORE Alimi al 24’ p.t.
JUVENTUS (4-3-3)
Audero 6; Mattiello 6,5, Romagna 6 (dal 42’
s.t. Otin s.v.), Kabashi 6, Barlocco 6; Cevallos 6, Vitale 6,5, Gerbaudo 6; Donis 6 (dal
21’ s.t. Soumah 6), Marzouk 5,5 (dal 24’ s.t.
Ceria 6), Buenacasa 5,5. PANCHINA Citti,
Tavanti, Gueye, Curti, Penna, Giannarelli,
Varga, Roussos. ALLENATORE Grosso 6,5.
CHIEVO (5-3-2)
Moschin 6,5; Troiani 6, Aldrovandi 6, Brunetti 6, Magri 6, Sane 5,5; Steffè 6, Mbaye
6,5 (dal 48’ s.t. Toskic), Messetti 7; Da Silva
6 (dal 32’ s.t. Marchionni s.v.; dal 39’ s.t.
Gatto s.v.), Alimi 6,5. PANCHINA Picco, Ronca, Toskic, Yamga, Bianchi, Rasak, L. Bertoldi, Zamboni, M. Bertoldi, Sorcan. ALLENATORE Nicolato 6,5.
ARBITRO Pelegatti di Arezzo 6.
GUARDALINEE Mariani 6 - Granci 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Mbaye (C), Barlocco (J), Da Silva (C), Alimi (C), Ceria (J) per gioco scorretto.
NOTE Spettatori 2.200 circa. Tiri in porta
5-5 (con una traversa e un palo). Tiri fuori
5-2. In fuorigioco 0-4. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
MERCATO
STRATEGIE INCONTRO FRA IL MANAGER DEL CENTRALE DIFENSIVO E IL D.T. AUSILIO
Ranocchia: proposti rinnovo e fascia
E il bad boy M’Vila ritorna nel mirino
MATTEO DALLA VITE
@Emmedivu
MILANO
Era un talento alla deriva. Fino a toccare i «margini»
del calcio, al Rubin, a Kazan,
sua scenografia attuale. All’Inter piace da tre anni, ma in
tre anni Yann M’Vila - francocongolese, 23 anni - ha fatti
passi indietro grandi così: aveva conquistato la nazionale
maggiore di Blanc poi l’ha persa per un infortunio e una serie di marachelle da bad boy
finendo per buttare nei cassonetti anche offerte-chic, tipo
quella dell’Arsenal che propose 20 milioni al Rennes.
Yann M’Vila, 23, ai tempi del Rennes
Xhaka nì, allora c’è Yann Ebbene: dopo averlo cercato in
passato e aver sondato altri giocatori un mesetto fa mentre cedeva Livaja proprio al Rubin,
ecco che adesso il d.t. Ausilio ha
riallacciato i contatti col club
russo. Ricevuto un no interlocutorio alla proposta fatta per
Granit Xhaka (al Monchengladbach non interessa Kuz), l’Inter ha chiamato il Rubin per un
«riparliamone». Al giocatore che gradirebbe una nuova
chance nel grande calcio - aveva pensato Walter Mazzarri già
ai tempi del Napoli: è quindi lui
(visto che l’Atletico Madrid ha
detto no per Mario Suarez) il
nuovo identikit nel mirino.
NUOVO TECNICO
Vecchi guiderà
la Primavera
Stefano Vecchi, ex
tecnico del Carpi, sarà il
prossimo allenatore della
Primavera dell’Inter. Succederà
a Cerrone. Ex mediano
cresciuto proprio nelle giovanili
dell’Inter, Vecchi ha iniziato la
carriera da allenatore nel
Mapello conquistando la
promozione in Eccellenza.
Ora, il ritorno in nerazzurro.
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Nasce l’Inter di ET
Thohir, 200 milioni e il 70%
Sprint per i fondi-mercato
Arrivati i i soldi per il debito, sono vicini altri 30: una parte servirà
per rinforzi e rilancio del marchio. Zanetti firma da vicepresidente
società, imponendo ritmi di lavoro più serrati, l’apprendimento dell’inglese e soprattutto risultati immediati. Perché quello
sarà il suo metro di valutazione
per tutti, da chi si è portato «da
casa» a chi c’era già. Perché i risultati immediati sta cercando
di portarli lo stesso Thohir che
tra Londra e Asia è tuttora a caccia di altra liquidità per dare solidità al progetto. Tra Indonesia
e Hong Kong (poi Singapore), le
prime tappe del tour con gli
stessi Williamson e Ricci hanno
dato risposte positive con nuovi
fondi, ma anche «vecchi» che
starebbero aumentando le proprie quote. Si punta ad aggiungere altri 30-40 milioni. E i tempi sarebbero più rapidi del mese, mese e mezzo ipotizzato all’inizio. Soldi che darebbero
ulteriore respiro nella gestione
ordinaria, ma anche sul mercato. Oggi, poi, dovrebbe essere il
giorno della firma di Zanetti da
vicepresidente: da definire le
deleghe, ma il momento del
cambio-carriera è a un passo.
LUCA TAIDELLI
@LucaTaidelli
MILANO
E’ nata l’Inter di Erick
Thohir. Ieri mattina nella sede
milanese dello studio legale Allen&Overy è stato completato il
closing con cui l’Inter ha incassato circa 200 milioni da Goldman
Sachs, Unicredit e alcuni fondi
internazionali. Il direttore generale Marco Fassone, cui ET a
tempo debito aveva dato le deleghe, ha poi partecipato da d.g.
all’Assemblea e al Cda (consiglieri Thohir, Williamson, Manzonetto e Nicola Volpi) di Inter
Media&Communications, la società controllata da Fc Internazionale, creata appositamente
per ricevere il finanziamento.
Bisognava infatti ratificare
l’operazione straordinaria con
cui quei soldi sono stati subito
girati alle banche per ripianare
le perdite e per saldare il debito
da 80 milioni collegato alle garanzie che facevano capo a Massimo Moratti.
Tempi cambiati La sostanza è
che Thohir da ieri è l’effettivo
azionista di maggioranza (al
70%, insieme al socio Handy Soetedjo) di una società che però
per 5 anni - la durata del piano di
sviluppo - sarà in pegno ai finanziatori, perché se non si riuscirà
a saldare il debito i creditori nel
2019 avranno in mano il «bene»
Inter. E qui scatta la vera sfida,
che ET conta di vincere raggiungendo la parità di bilancio in 2-3
stagioni. Bisogna autofinanziarsi, aumentando in fretta i ricavi
e contenendo i costi. I tempi del
Moratti che faceva «regali» all’Inter staccando assegni personali del resto sarebbero finiti comunque. Se anche al petroliere
fosse venuto il dubbio che con
un’operazione finanziaria simile
a quella messa in piedi da Thohir
avrebbe potuto evitare di cedere
il club, solo il 44enne indonesiano - per stessa ammissione dei
Javier Zanetti, 40 anni, con il presidente dell’Inter, Erick Thohir, 44 anni INTER.IT
Moratti - aveva comunque le conoscenze e se vogliamo il distacco affettivo per internazionalizzare e modernizzare la società,
snellendo i quadri e rilanciando
un settore fondamentale come
quello commerciale che negli
anni era stato trascurato.
Tesoretto e Zanetti Tanto che
il pragmatico ET ha subito creato quattro rami (sportivo, commerciale, finanziario e di comunicazione) con i relativi responsabili (rispettivamente Ausilio,
Williamson, Ricci e un profilo
da individuare anche per lo sviluppo del digitale, con l’interim
affidato a Fassone che sta sopra
a tutti), tagliando alcune doppie figure che «zavorravano» la
Liberate le
garanzie di
Moratti. Si punta
al pareggio di
bilancio in 3 anni
Oggi l’ex capitano
nerazzurro
può diventare
ufficialmente
un dirigente
Sviluppo commerciale Thohir
è il primo a sapere che la locomotiva del progetto resta la
squadra. Ottenere buoni risultati porterebbe a una migliore diffusione del brand, a più magliette e biglietti venduti e soprattutto a 30 milioni se arrivasse la
qualificazione-Champions. A
pieno regime sta lavorando anche il commerciale. In aprile è
stato firmato un contratto con
Infront che frutterà 80 milioni in
quattro anni. Dopo quella per il
sudest asiatico, è stata individuata l’agenzia cui l’Inter si appoggerà per penetrare il mercato cinese. Già operativa, dopo le
altre, un’Academy in India, altro
mercato strategico. A giorni verranno annunciati il responsabile
marketing e quello delle vendite
internazionali. E’ la nuova Inter
di Thohir, dove chi si ferma è
perduto.
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La trattativa poi Va sottolineata una cosa: per Yann M’Vila il
Rubin chiede gli stessi 15 milioni che versò al Rennes, cifra
non banale. Questo significa
che: a) Ausilio avrebbe potuto
ricevere assicurazioni da
Thohir sui fondi-mercato; b)
qualche uscita potrebbe concretizzarsi a breve. La via più
chiara - detto che siamo ancora
al sondaggio e non a una trattativa vera - potrebbe essere la seguente: cash (da definire) più
un giocatore fra Kuzmanovic,
Taider, Belfodil, Campagnaro e
Silvestre (che però potrebbe
rientrare nell’interessamento
per Abel Hernandez). Tutto in
divenire: la prossima settimana
potrebbe aprirsi un tavolo per
l’offensiva vera e propria.
Ranocchia: rinnovo? Ieri è
stato in sede il manager di Andrea Ranocchia: proposto l’allungamento (di 3 anni) del contratto in scadenza nel 2015 con
4
QUESTE
LE TAPPE
S
Presidente
dal
novembre
scorso
Ha pagato
75 milioni
Marzo 2013
Moratti dà
mandato alla
Lazard di
trovare un socio
di minoranza
per l’Inter
Maggio
2013
Thohir si
candida, ma
vuole la
maggioranza
15 ottobre
Si chiude
l’accordo che
porterà il
tycoon ad avere
il 70% delle
quote del club
15
novembre
Thohir versa 75
milioni di
ricapitalizzazion
e e si impegna a
liberare in un
secondo tempo
le garanzie di
Moratti. Il
44enne
indonesiano
diventa
presidente, il
petroliere
prende la carica
onoraria
Francesco
Bardi, 22, era
in prestito
al Livorno ANSA
fascia di capitano annessa. Il
giocatore adesso è in Brasile:
ci penserà, Conte lo vorrebbe.
Valon e Osvaldo Nel frattempo, sullo sfondo c’è sempre
Behrami (M’Vila non lo esclu-
Osvaldo, l’agente:
«Inter? Tutto può
accadere». E
Behrami non
chiude a Mazzarri
derebbe): «L’Inter - dice Valon
a sportmediaset -? Vediamo
dopo il Mondiale, la casa a Milano non l’ho presa perché ce
l’ho già a Lugano...». Una nonchiusura. E sentite l’agente di
Osvaldo sul pensiero-Inter.
«Ad ora non c’è nulla, ma tutto
può succedere» dice Decoud a
fcinter1908. Attendere.
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l’intervista
BARDI
«Io vice Handa?
No, ho l’età
per giocare...»
Il portiere dell’U21 ritorna
dal prestito ma sarà girato
ancora: «Monaco, Samp
o altro, lo deciderà il club»
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO VELLUZZI
CASTEL DI SANGRO (L’AQUILA)
Il difficile viene adesso. O forse: il bello
deve ancora venire. La può prendere in diversi modi Francesco Bardi, portiere e leader
dell’Italia Under 21, ma anche del Livorno appena retrocesso in B. Torna all’Inter dopo il
prestito e guarda il Mondiale dei grandi in tv,
dove c’è Mattia Perin del Genoa, che in Under
è sempre stato il suo vice, se non addirittura il
terzo portiere. «Ma se pensate che io rosichi
vi sbagliate di grosso. Mattia è bravo, se l’è
meritato e sono felice per lui. Significa che in
Italia dietro Buffon ci sono buoni portieri e
che il c.t. tiene in considerazione i giovani».
Scuffet le piace?
«Sì, ma anche Leali, Cragno, Colombi».
Lei è rimasto titolare in Under 21, forse
hanno voluto così. E’ un segno di continuità.
«Può essere e ne sono felice, prima ero il
bimbo, ora sono il più grande e quello che c’è
da più tempo. Stiamo crescendo bene, dal
punto di vista del gruppo ho le stesse sensazioni del biennio precedente. Siamo pronti
per giocarci tutto con la Serbia».
Ora che con l’Under è in vacanza deve pensare al futuro, però
«Non decido io. Mi resta un bel ricordo di
Livorno, la mia città, dove abbiamo fatto tutto il possibile per salvarci. Abbiamo dato tutto e, quindi, non ho rimpianti. Adesso è presto per dire dove potrò andare, c’è ancora un
po’ di tempo per decidere».
Magari alla Samp. Pare interessata e in
cerca di un portiere (piace anche il serbo
Brkic). C’era anche il Monaco tra i suoi estimatori.
«Credo che la cosa fondamentale sia giocare. Farlo ancora in A sarebbe bellissimo».
Ci sarebbe pure la possibilità di fare il secondo ad Handanovic all’Inter...
«Ecco, no. Ho detto che preferirei giocare.
Ho l’età giusta per giocare, devo andare avanti così. Il resto si vedrà entro luglio. Per ora mi
godo il mare della Grecia. Mica male».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MERCATO
TRATTATIVE ROSSONERE VISITE PER IL DIFENSORE IN ARRIVO DAL PSG, DOMANI LA FIRMA
Ecco Alex: «Insieme torneremo in Champions»
No al Benfica per
Cristante, fumata
grigia per Paloschi
Santon: «Cercato
da Milan e Roma»
MILANO
Ieri le visite mediche,
oggi i test, domani la firma.
Alex ha cominciato tutta la
trafila che lo porterà a diventare un giocatore del Milan,
ma ormai il dado è tratto. E’
stato un corteggiamento lungo, però la conclusione dell’affare è arrivata in pochi
giorni. Alex ieri è stato alla clinica «La Madonnina», dove
accompagnato da Rudi Tavana
ha sostenuto le visite mediche.
Subito dopo si è concesso a Milan Channel per l’intervista di
rito: «Sono molto contento di
essere qui, mi hanno parlato
molto bene del club. La prima
impressione è meravigliosa,
qui è tutto organizzato molto
bene. Sono stato con Adriano
Galliani fino adesso, abbiamo
parlato tantissimo, sono molto
emozionato. Quando ero al Psv
Eindhoven c’è stata la possibilità di venire qui al Milan con Ancelotti in panchina, che poi ho
incontrato al Chelsea e mi ha
voluto anche al Psg. Carlo è una
persona fantastica, è come un
padre per me, lo ringrazio per
le belle parole. Dobbiamo iniziare al meglio la stagione per
riportare il Milan nelle posizio-
contrato Campedelli per Paloschi (in comproprietà tra Milan e Chievo). Nulla di fatto, le
parti restano lontane sulla cifra per il riscatto (il Chievo potrebbe essere interessato ma a
un prezzo più basso), si rincontreranno tra una decina di
giorni, ma difficilmente verrà
rinnovata la comproprietà. Intanto ieri il Milan ha detto no
al Benfica, che aveva offerto 4
milioni per Bryan Cristante
(lusingato dall’offerta). Un segnale che Milan intende puntare forte su di lui come vice
Montolivo? Infine Davide
Santon, terzino del Newcastle
ex Inter, ha ammesso: «Ci sono stati gli interessamenti di
Milan e Roma»
ni che merita, cioè in Champions League».
Cristante e Paloschi Alex è il
secondo rinforzo (dopo Agazzi)
per il Milan che verrà, il primo
arrivato con il benestare dell’allenatore in pectore (ma non ancora ufficializzato: prima bisogna sciogliere il nodo del contratto Seedorf, legato al Milan
per altre due stagioni) Flippo
Inzaghi. Alex arriva dal Psg a
parametro zero, firmerà un
biennale da 2,5 milioni netti.
Poi partirà per il Brasile, per ripresentarsi il giorno del raduno
(9 0 10 luglio). La prossima settimana dovrebbe toccare a
Jeremy Menez, obiettivo dell’attacco rossonero, anche lui in
scadenza con il Psg. A proposito
di attaccanti, ieri Galliani ha in-
f.d.v.
Alex, 31 anni, difensore brasiliano, arriva dal Paris Saint Germain BUZZI
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Gattuso lancia Pippo
«Milan, Inzaghi è un predestinato»
L’ex mediano rossonero: «Per risalire si deve ripartire dagli esempi. Balotelli non va ceduto»
identiKit
& CARRIERA
v
GENNARO
GATTUSO
Nato il
09/01/1978
a
Corigliano
Calabro
Le sue
squadre
Perugia
1995-97
Rangers
1997-98
Salernitana
1998-99
Milan
1999-2012
Sion
2012-13
Nazionale
2000-2010
DAL NOSTRO INVIATO
FABIANA DELLA VALLE
LAINATE (Milano)
Il Milan è reduce da una delle peggiori stagioni dell’era
Berlusconi. Come si riparte?
Gattuso allenerà in Grecia,
Inzaghi sarà sulla panchina
del Milan. Se l’aspettava questa scelta da parte del suo ex
club?
«E’ una cosa nuova, serve
tempo ma io credo di sì. Però
quando ci sono troppe teste c’è
il rischio che venga meno
l’istinto».
«Beh, non è ancora ufficiale,
però era naturale che Pippo arrivasse in prima squadra. Allena le giovanili da due anni, ha
fatto molto bene. Però un allenatore giovane va protetto e
appoggiato dalla società».
Quando giocava si capiva
già che Pippo sarebbe diventato un buon tecnico?
«Tutti pensano che lui giocasse solo con l’istinto, invece
c’era un grande studio dietro.
Nessuno conosceva i difensori
avversari bene come lui».
Da
allenatore
Sion
(ride) «Pippo arrivava sempre con due borsoni per portare tutti i suoi portafortuna: le
mutande della doppietta, le
scarpe della tripletta e così
via…Ora deve solo sperare di
addormentarsi la sera…».
2013
2013
Ofi Creta
2014
«Non dobbiamo sottovalutare l’Uruguay. Poi il Belgio,
che ha grande qualità».
A giudicare dalla sua
espressione, il gusto del nuovo
panino Mc Donald’s deve aver
soddisfatto il suo palato. Chissà se Gennaro Gattuso ne
chiederà una fornitura da portare in Grecia, dove risiederà
nella prossima stagione. Rino
infatti tornerà in panchina,
ma non in Italia: ha trovato un
accordo con l’Ofi Creta e il 1°
luglio (il 30 giugno scadrà il
suo rapporto con il Palermo)
firmerà un nuovo contratto.
E’ vero che è molto superstizioso?
Palermo
INSIEME IN ROSSONERO E IN AZZURRO
Inzaghi ha raccontato che
da giocatore dormiva mentre
da tecnico no. Anche a lei allenare fa perdere il sonno?
«Altroché. Pensi sempre
di non aver fatto abbastanza. Io però non dormivo neanche da giocatore…».
Parliamo di Nazionale: chi può essere il Grosso del
2014?
«Bisogna ricominciare dagli
esempi: quando smisero Maldini e Costacurta c’era grande
preoccupazione, ma noi ci siamo rimboccati le maniche e
abbiamo seguito le loro orme.
Chi arriva al Milan deve capire
che possono cambiare i campioni, ma la storia resta».
Il dualismo Barbara-Galliani
può funzionare?
Filippo Inzaghi, 40 anni, e Rino Gattuso, 36, sono stati compagni di squadra nel Milan
dal 2001 al 2012. Hanno condiviso anche il trionfo nel Mondiale del 2006 INSIDE/AFP
IN PANCHINA IN GRECIA
E Rino dice sì all’Ofi Creta
«Sono felice, il campo
mi mancava troppo»
(f.d.v.) Il Sion,
il Palermo e adesso
l’Ofi Creta. La
notizia è arrivata
direttamente
attraverso il sito
ufficiale del club
greco: Gennaro
Gattuso sarà il nuovo
Il logo dell’Ofi Creta
allenatore per la
stagione 2014-15.
L’accordo è stato raggiunto, la firma arriverà il 1°
luglio. «Sono contento — racconta Rino —, il
campo mi mancava troppo. Non vedo l’ora di
iniziare la mia nuova avventura. Cercavo un
progetto valido, loro mi hanno convinto. Avevo
avuto un’offerta anche dall’Ungheria (Videoton,
ndr), ma ho rifiutato perché pretendevano che io
vincessi lo scudetto, ma quando gli ho chiesto di
comprarmi dei giocatori mi hanno detto di no…».
Gattuso tornerà in panchina dopo l’esonero di
fine settembre con il Palermo. L’Ofi Creta gioca
nella Serie A greca. Vanta una Coppa di Grecia
(1986-87) e una Coppa dei Balcani per club
(1988-89) e ha chiuso l’ultima stagione al settimo
posto.
«Cassano ha una grande occasione, a Parma ha trovato
continuità ma non ha ancora
dimostrato al 100% il campione che è. Ora è cresciuto, è diventato papà, si parla poco di
lui fuori dal campo. L’Italia può
fare affidamento su Antonio».
Che cosa pensa di Balotelli?
«Mario ha la dinamite al posto dei piedi, non deve perdere energie con facebook e twitter e pensare solo al Mondiale.
Può fare bene».
Il Milan deve cederlo?
«Se la squadra gira lui fa la
differenza. Si deve ripartire da
Balo».
Maldini ha dichiarato che il
Milan che ha vinto la Champions nel 2007 era a fine ciclo
e da lì è cominciata la discesa.
Lei che ne pensa?
«Non sono d’accordo al
100%. Poi sono arrivati Ibrahimovic e Thiago Silva e abbiamo vinto lo scudetto, c’era gente di carisma. Credo che Paolo
intendesse dire che bisognava
far crescere i giovani, nel Milan
fanno fatica ad emergere».
LA PRIMA VISITA
Casa Milan, oggi
arriva Berlusconi
Il B Day è arrivato. Oggi
pomeriggio Silvio Berlusconi
metterà piede per la prima
volta a casa Milan, nuova sede
rossonera, per vedere il
gioiellino voluto da sua figlia
Barbara. Il numero uno
rossonero è atteso dopo le 14.
Il programma prevede pranzo,
poi visita del museo (fiore
all’occhiello della struttura),
dello store e del palazzo con
un’accompagnatrice
d’eccezione: Barbara. Per
l’occasione verrà anche aperto
l’ufficio di Berlusconi, che
finora era rimasto chiuso. Ieri
l’ex portiere rossonero Nelson
Dida ha visitato casa Milan.
PER LA MC DONALD’S
Rino fa l’attore
e prova il panino
per il Mondiale
Anche lei pensa, come Maldini, che il Milan abbia bisogno
di un diesse?
«Il diesse non serve, finché
c’è stato Braida lui e Galliani
erano due persone in una. Ci
vuole solo qualcuno che dia
una mano a Galliani, il migliore di tutti».
Dove può arrivare l’Italia?
«Spero il più in alto possibile. Prandelli ha cambiato la
mentalità. Io per esempio
avrei fatto fatica a trovare un
posto, visto che lui gioca senza
un incontrista. E’ una squadra
che punta sul bel gioco».
Chi sono le sue favorite?
«Il Brasile ha il pubblico, poi
c’è la Germania, ma occhio anche all’Argentina: li ho visti 4-5
volte, giocano da squadra».
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La sua rivelazione?
E’ vero che Berlusconi vuole fare la formazione?
«Non ho mai visto Berlusconi venire nello spogliatoio e
parlare di calcio all’allenatore.
E’ sempre stato impeccabile».
Quanto ci vorrà per rivedere un Milan competitivo?
«Ci vogliono giocatori forti.
I soldi in queste stagioni sono
stati spesi, solo che non sono
arrivati i risultati. Bisogna capire perché».
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Gattuso, campione del
Mondo nel 2006, è il
protagonista dei due spot
dedicati al Gran Big Mac (la
versione speciale ed esclusiva
ideata da Mc Donald’s per il
Mondiale) che saranno in onda
rispettivamente dal 10 e dal 13
giugno. Rino sarà al
McDonald’s di Galleria Ciardi (in
centro a Milano) il 10 giugno.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MERCATO
Il Cagliari a Giulini
Cellino ha firmato
Via dopo 22 anni
Versata la cauzione, siglato il preliminare
da 45 milioni: lunedì si definisce. Torna Lopez
CARLO LAUDISA
@carlolaudisa
MILANO
Intorno alle 20 di ieri sera Massimo Cellino ha controfirmato il preliminare di vendita del Cagliari a Tommaso
Giulini. Lunedì c’è l’appuntamento per chiudere un’operazione da circa 45 milioni di euro. Dopo 22 anni il dado è tratto. Il proprietario del club rossoblù ha seguito la trattativa
dal suo quartiere generale inglese, dove sta gestendo la rinascita del Leeds. L’accelerazione con la cordata milanese
era nell’aria dopo che il fondo
americano rappresentato da
Luca Silvestrone non aveva
fornito le garanzie richieste.
In realtà Cellino non aveva
mai dato credito alla pista, anche perché in questi mesi aveva maturato una grande considerazione per il rampollo
della famiglia Giulini, titolare
della Fluor sid Group,
un’azienda che fattura 400
milioni di euro, secondo produttore al mondo di fluoro e
con interessi imprenditoriali
Il nuovo patron del Cagliari Tommaso Giulini: ha 37 anni, è milanese
variegati. Ma soprattutto con
solide radici in Sardegna.
Da gennaio Con grande di-
screzione l’imprenditore milanese aveva avviato i contatti
sin dal 29 gennaio scorso. Poi,
si erano succedute varie riunioni. Sino alla proposta vin-
L’imprenditore
milanese (ex
Inter) chiude una
maratona iniziata
il 29 gennaio
colante di tre settimane fa da
38 milioni di euro, contro un
richiesta di 50 milioni. Nei
giorni scorsi il dialogo è proseguito, con un confronto continuo tra i rispettivi staff. Tanto
è vero che ieri è stato l’avvocato Giuseppe Accardi a dare la
conferma a Cagliari dopo che
Cellino aveva ammesso di essere in dirittura d’arrivo a Sky
Sport inglese.
Ottimismo Sul fronte di Giulini (che ha 37 anni e sino all’ingresso di Erick Thohir era
nel Cda dell’Inter) hanno lavorato in prima fila l’avvocato
Bruno Gattai, l’advisor Stefano Matalucci e il commercialista Stefano Verna. Ma da questa sponda non sono giunte dichiarazioni. Si registra, com u n qu e , u n e v i d e n te
ottimismo dopo le incertezze
delle ultime settimane. Il preliminare, infatti, è legato al
versamento di una caparra da
10 milioni di euro.
Prospettive In attesa del
cambio di consegne si possono solo abbozzare gli intendimenti della nuova proprietà,
che intende investire su un futuro «ambizioso, ma sostenibile». C’è molta fiducia nel
lavoro di Diego Lopez, destinato a tornare sulla panchina rossoblù dopo l’interregno di Ivo Pulga. Poi,
ci sarà da lavorare per il
Sant’Elia e organizzare la
nuova stagione. Anche
per questo venditore e acquirente hanno evitato
pericolose lungaggini. Il
mercato incombe e va trovata una strada condivisa
con gli enti locali per mettersi alle spalle la grana dello stadio. La ferita che per
Massimo Cellino non si rimarginerà mai.
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COL CLUB
DAL 1992
S
1992
L’arrivo
Cellino compra il
Cagliari il 10
giugno per 16
miliardi di lire
S
Mercato
I big
Uno dei primi
colpi è Fonseca.
Poi Matteoli e
Zola, Francescoli
e Moriero
S
Guai
In carcere
Nel 2013 è stato
in carcere 3
mesi per il caso
dello stadio Is
Arenas
l’ex patron rossoblù
Il fiuto per gli affari
l’amore per il rock
e gli esoneri facili
MARIO FRONGIA
CAGLIARI
Attaccabrighe, maniaco di rock e chitarre: nella sua collezione la Fender di Jimmy Page. Scatti d’ira, affari chiusi su salviette da ristorante (Ibarbo), esoneri a raffica: ci passa anche Trapattoni. Massimo Cellino, 57 anni, è
l’icona di chi vive sopra le righe. Amato-odiato,
primogenito del re del grano, giovinezza in Australia: «A imparare l’inglese e un mondo che
non mi avrebbe fatto sconti». Turbolente anche
le relazioni con le autorità. Un maschio alfa,
abile nell’azzardo: tappeto verde e quotidianità. Sposato, tre figli (Ercole, Edoardo ed Eleonora: dalla E del padre Ercole), il vezzo della
Harley e del whisky stagionato. Marlboro d’ordinanza, Ac/Dc per sottofondo, i concerti con
le star (da Venditti agli Iron Maiden).
Calcio Compra il Cagliari il 10 giugno 1992.
Sedici miliardi, la metà per i debiti, agli Orrù.
Dà subito Fonseca al Napoli. Impara calcio da
Giorgi, lo affina con Mazzone. Studia calciatori
e mercato con Longo e Vitali. In Lega diventa vicepresidente: «Sono Masaniello, mi
batto contro le grandi». Farà affari con
tutti. Alla Juve rifila O’Neill e Matri, a
Moratti dà Suazo. Costruisce un Cagliari
con 16 stagioni in A, una semifinale Uefa.
«Mai debiti e scandali». Parte da Matteoli e
Francescoli, prosegue con Moriero e Zebina, riporta Zola e Festa. Ha feeling con l’Uruguay di
Paco Casal. Minacce e affari lo portano a Miami. Crea Asseminello e fonda la scuola di musica: gli dà il nome di mamma Fanny. È stato in
prigione per l’Is Arenas Stadium, l’inchiesta è
aperta. Ha altri processi per iva e dazi non pagati. Ora, detta i tempi dallo Yorkshire: nel suo
studio, a Elland Road, c’è una Gibson beige.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
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MERCATO
QUI TRIGORIA
ALTRI AFFARI
QUI FORMELLO
Keita già senza limiti:
«Roma da Champions»
E c’è l’idea Romulo
Martinez
è del Torino
L’Atalanta
su Therault
Basta, Parolo e Astori
è il menù della Lazio
per convincere Allegri
Il maliano ha firmato. Giovani nel mirino: offerto
Jedvaj al Leverkusen per Donati, piace Hagi junior
S
Seydou Keita
34 anni,
centrocampista
maliano: ha firmato
con la Roma per
un anno MANCINI
FILIPPO DI CHIARA
ANDREA PUGLIESE
Un viavai continuo, per costruire la Roma del futuro. La
giornata di Walter Sabatini ieri è
trascorsa così, in attesa del
weekend milanese (con obiettivo
sulle comproprietà). Prima la firma con Seydou Keita, poi la trattativa con Voeller per Jedvaj e
Donati, infine le telefonate per
Romulo e Alì Adnan e la lista di
giocatori brasiliani e romeni offerti da Aldair ed Hagi. Con il romeno si è parlato del figlio Ianis,
trequartista del ‘98, del riscatto
(deciso) di Balasa e dei giovani
Iancu — trequartista del ‘94 — e
Stanciu, centrocampista del ‘93.
La firma di Keita Ovviamente,
la scena l’ha rubata Keita, che nel
pomeriggio ha firmato a Trigoria
il contratto. «Ho scelto la Roma
perché è un grande club, con ambizioni come le mie — dice il centrocampista maliano —. L’obiettivo è aiutarla a vincere. Con il
Barcellona ho vinto 14 titoli, tra
cui 2 Champions. Qui ci sono individualità fortissime come Totti
e Gervinho. Cercherò di portare
la mia esperienza, sperando di
vincere qualcosa, magari la
Champions...». Del resto, Guardiola a Barcellona l’ha definito
un «barometro emotivo». «Lo
ringrazio, anche se non mi do
questa importanza: sono un giocatore da collettivo, che si batte
per la squadra e per questo mi ha
apprezzato».
Questione terzini Sabatini ha
lavorato molto anche con Voeller, d.s. del Bayer Leverkusen.
L’obiettivo è il terzino destro Giulio Donati, utilizzabile anche a sinistra. Giovane, con esperienza
di Champions, per averlo la Roma ha offerto il prestito biennale
di Jedvaj più un conguaglio (3-4
milioni), ma l’operazione è subordinata all’eventuale partenza
di Torosidis. A destra, tra l’altro,
la Roma ha gli occhi su Romulo,
uno che può fare anche il centrocampista (centrale o destro). Il
Verona lo ha riscattato dalla Fiorentina per 3 milioni e ne vuole
8, ma piace all’Everton. A sinistra, invece, contatti con Santon
(«Roma e Milan sono interessate,
ma non so se il Newcastle mi venderà) e l’iracheno Alì Adnan
(«Giocherò con i giallorossi, sono felice», il suo tweet) del Rizespor. Per Taddei, infine, offerte
da Genoa e Torino.
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MILANO Non siamo
ancora nei giorni caldi del
mercato ma le trattative
proseguono sottotraccia e
qualcuna è ormai a un passo
dal concretizzarsi. E’ il caso del
Torino: oggi è in arrivo in Italia il
venezuelano Josef Martinez,
classe ‘93, attaccante:
quest’anno per lui 10 gol in 34
partite con lo Young Boys. Non
sarà lui l’erede di Immobile ma
è un rinforzo importante e
presto potrebbero esserci
novità su Paulinho (Livorno) .
PUNTE E DINTORNI Cerca un
attaccante anche l’Atalanta:
l’obiettivo è individuare una
spalla per Denis e i fari sono
puntati su Therault, in uscita
dal Chievo. A proposito dei
gialloblù: è in dirittura d’arrivo il
primo acquisto, Edimar
Curitiba Fraga, esterno sinistro
‘86 del Rio Ave ma di proprietà
del Cluji. Il Genoa tratta la punta
Gonzalo Bueno (Krasnodar) e
pensa allo svincolato Taddei.
ASTA KURTIC Infine, l’Udinese:
oggi sarà presentato il neo
tecnico Stramaccioni ma le
manovre di mercato vano
avanti: piace lo sloveno Kurtic,
in comproprietà tra Sassuolo e
Palermo, e sullo sfondo ci sono
anche Chievo, Cagliari e club
stranieri. Insomma, sono giorni
caldi per Kurtic che potrebbe
diventare presto uomo
mercato.
f.d.c.
Dopo aver chiuso per l’esterno e il centrocampista,
ora Lotito va all’assalto del difensore del Cagliari
STEFANO CIERI
ROMA
Il riscatto di Candreva,
gli acquisti (manca solo l’ufficialità) di Basta e Parolo, quelli probabili di Astori e De Vrij.
La Lazio è attiva come non mai
sul mercato. Un tempismo sospetto: sembra fatto apposta
per convincere qualcuno a
sposare il club biancoceleste.
E quel qualcuno è Max Allegri,
il tecnico che Lotito sta provando a portare a Formello.
Due sono le condizioni poste
dall’ex milanista per dire sì. La
prima è un ingaggio oneroso
(2,5 milioni: Lotito sta riflettendo), la seconda è l’allestimento di una squadra competitiva. E su questo secondo
punto è come se i dirigenti laziali stessero facendo una corsa contro il tempo per dimostrare con i fatti le loro buone
intenzioni.
Basta e Parolo ok Fatto sta
che nelle ultime ore molte
trattative sono andate in porto. Con l’Udinese è stato chiuso l’accordo per il riscatto della seconda metà di Candreva e
l’acquisto di Basta. Un’opera-
zione che prevede un esborso
di circa 15 milioni, cifra che
potrà essere limata dall’inserimento di qualche contropartita tecnica (al club friulano interessano alcuni giovani della
Primavera laziale). Praticamente fatta anche per Marco
Parolo. Col Parma c’è l’intesa
(5,5 milioni il prezzo), va definita quella col giocatore, con
cui ieri c’è stato un primo, positivo incontro a Roma (dovee
a
l’azzurro era in transito prima
della partenza per il Brasile).
Assalto ad Astori Un’accele-rata decisiva ha subito ieri an-che la trattativa per Davidee
Astori. La Lazio ha alzato l’of-ferta al Cagliari dagli iniziali 5
milioni fino a 7, la chiusura
a
sembra dietro l’angolo. Per la
a
difesa è stato fatto un sondag-gio pure per Paletta, sempree
col Parma, ma gli obiettivi re-stano Astori e l’olandese Dee
Vrij. Tutte le operazioni posso-no essere ufficializzate nel gi-ro di qualche giorno. A quell
punto, con questo biglietto da
a
visita, si proverà a convinceree
Allegri. Le alternative restano
o
Donadoni, Pioli, Inzaghi e
Reja.
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A
S
Davide
Astori
27 anni, difensore
di scuola Milan, è
al Cagliari dal
2008 D’ANNIBALE
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VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
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TRA SERIE A E DIRITTI TV
ECCO LE DATE DELLA STAGIONE ITALIANA 2014-15
SERIE A TIM
Inizio domenica
31/8/2014
Ultima
giornata
domenica
31/5/2015
TIM CUP
Soste
gare squadre
nazionali
7/9/2014
12/10/2014
16/11/2014
Turni
infrasettimanali
sosta
natalizia
dal
28/12/2014
al 4/1/2015
29/3/2015
mer
mer
mar
mer
SUPERCOPPA TIM
Turni eliminatori
1° dom 10/8/2014
2° dom 17/8/2014
24/09/2014
29/10/2014
6/1/2015
29/04/2015
3° dom 24/8/2014
4° mer 3/12/2014
Ottavi di finale
Quarti di finale
Semifinali (and.)
Semifinali (rit.)
mer
mer
mer
mer
14/1/2015
4/2/2015
4/3/2015
8/4/2015
Finale domenica
6/2015
(data di riserva
20/5/2015)
mar 23/12/2014
Juventus-Napoli
(probabile sede
Medio Oriente)
D’ARCO
Murdoch ipoteca la A
Mediaset k.o., per ora
Il magnate, con Sky e Fox, prenderebbe satellite e digitale nel triennio
2015-2018 con una super offerta da 950 milioni l’anno. Veto Antitrust?
MATTEO BREGA
MARCO IARIA
MILANO
L’anticipazione
8 MAGGIO 2014
Rupert Murdoch mette le
mani su tutta la Serie A. Questo
dovrebbero dire le buste consegnate ieri in Lega Calcio a mezzogiorno e contenenti le offerte
relative alla trasmissione in diretta delle partite dal 2015 al
2018. Si viaggia tra voci e indiscrezioni che però prendono
consistenza. Sky infatti avrebbe
sbaragliato la concorrenza di
Mediaset proponendo il prezzo
più alto (molto di più dei 561
milioni pagati ora) per i due
pacchetti principali (A e B) che
consentono di trasmettere sia
sul satellite sia sul digitale terrestre, quindi in regime di
esclusiva, le partite di 8 squadre
tra cui Juve, Milan, Inter e Napoli, cioè il cuore del campionato, per un totale di 248 partite.
Rischio monopolio Non solo:
Fox, altra emanazione della galassia di Murdoch, avrebbe
messo la firma sull’offerta migliore per il pacchetto D (non
raggiungendo comunque il minimo di 234 milioni l’anno),
quello che comprende gli scontri diretti delle altre 12 squadre
di A, con la possibilità di trasmettere i match sia sul satellite
sia sul digitale. In poche parole,
la A sarebbe tutta del tycoon
australiano, con Mediaset,
esclusivista della Champions
QUANDO FOX SMENTIVA
L’INDISCREZIONE REALE
L’8 maggio scorso avevamo
svelato l’idea di Fox di entrare
nella corsa ai diritti tv del
triennio 2015-18 per la Serie A.
Il giorno successivo era
arrivato il comunicato che
negava l’interesse. Ieri, invece,
è arrivata la busta firmata Fox...
nello stesso triennio, clamorosamente tagliata fuori dal prato
nazionale. E qui entrano in gioco valutazioni che vanno al di là
degli aspetti economici. In base
alla regola comunitaria del «no
single buyer», recepita dalla
Legge Melandri, uno stesso
operatore non può acquisire
l’integrità dei diritti per l’insieme delle varie piattaforme.
Inoltre, l’Antitrust aveva approvato i criteri di vendita concepiti da Lega e Infront in modo tale
da garantire concorrenza ed
equilibrio al mercato: insomma, i due pacchetti per satellite
e digitale terrestre erano ritagliati su misura per i due principali broadcaster operativi in
Italia sul pay. Ma la notizia più
importante per il calcio italiano
è un’altra: il successo economico al di là delle aspettative dell’asta sui diritti tv.
Soldi Lega e Infront sono
enormemente soddisfatti del-
l’esito delle buste. Perché sommando le offerte migliori di 3
pacchetti su 5 posti in vendita
in questa prima tornata incasserebbero già 950 milioni circa
all’anno, praticamente a un
passo dal minimo garantito
complessivo di 980 milioni offerto da Infront alle società.
Contando che mancherebbero
gli altri 2 pacchetti (diritti accessori e Internet) più la vendita del resto dei diritti (internazionali e Coppa Italia per esempio) è facile pensare che l’attuale miliardo di introiti sarà
ampiamente superato. All’asta
che è scaduta ieri si era presentato anche Eurosport per il pacchetto D, ma senza raggiungere
il minimo richiesto e facendosi
sorpassare da Fox. Il minimo richiesto non è stato raggiunto né
da Fox né da Sky nemmeno per
il pacchetto C, quello dei diritti
accessori.
Futuro Ora che succede? Entro tre settimane la Lega dovrà
convocare un’assemblea per
deliberare in merito: i soldi
messi sul tavolo da Murdoch sono tantissimi, ma c’è il rischio di
contenziosi, quindi non è affatto escluso che si decida di riformulare un nuovo bando sfruttando la clausola consentita
dalle linee guida del prossimo
triennio (nessuno ha presentato offerte per il pacchetto di Internet).
4
I CINQUE
PACCHETTI
S
Prezzo
minimo
Pacchetto A
273 milioni
Pacchetto B
273 milioni
Pacchetto C
66 milioni
Pacchetto D
234 milioni
Pacchetto E
108 milioni
LE DATE LA NUOVA STAGIONE DI SERIE A
Il via il 31 agosto
La Supercoppa
il 23 dicembre
MILANO
Tutto confermato: la Serie A 2014-15 inizierà domenica 31 agosto e si concluderà domenica 31 maggio. La Lega ha ufficializzato ieri le
date della nuova stagione.
Supercoppa natalizia Saranno quattro i turni
infrasettimanali (spalmati nei mesi di settembre,
ottobre, gennaio e aprile), 4 anche le soste per
lasciar spazio alla Nazionale (a settembre, ottobre, novembre e marzo), mentre per le festività
natalizie non si giocherà in pratica dal 22 dicembre fino al 5 gennaio. La ripresa del campionato
avverrà il giorno dell’Epifania e forse si giocherà
tutta la giornata in quella data dividendo le gare
in 4 fasce di orario. Confermato anche che l’ultima partita dell’anno solare 2014 sarà la Supercoppa italiana tra Juventus e Napoli prevista per
martedì 23 dicembre forse in Medio Oriente (i
vertici della Lega sono attesi in Qatar intorno al
20 giugno per discuterne). Così le squadre potrebbero anticipare al giovedì o venerdì.
Coppa Italia La Lega ha svelato anche tutte le
date della prossima Coppa Italia. Si parte con il
primo turno eliminatorio domenica 10 agosto e
da lì in poi si giocherà ogni sette giorni per i successivi due turni. Domenica 17 e domenica 24 il
2° e il 3°, poi ecco la rituale sosta fino a dicembre.
Si torna in campo mercoledì 3 dicembre con il 4°
turno e il 2014 finirà così. Con l’anno nuovo ecco
gli ottavi di finale (mercoledì 14 gennaio), i quarti (mercoledì 4 febbraio) e le semifinali di andata
e ritorno (mercoledì 4 marzo e mercoledì 8 aprile). Sono date indicative quelle riferite a ottavi,
quarti e semifinali perché si giocherà in giorni
diversi durante quella settimana (dal martedì al
giovedì). La finale, di partenza, è stata fissata per
domenica 7 giugno 2015. Come soluzione alternativa, nel caso una o entrambe le finaliste raggiungessero l’ultimo atto di Champions League
(Berlino, sabato 6 giugno), è stata scelta mercoledì 20 maggio. Per la sede in ballo San Siro a
Milano e Olimpico a Roma.
m.b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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STASERA SU RAI 1 MASSIMO GILETTI PARLA DI ESPOSITO, PAPARELLI E DELL’HEYSEL
LA RIFORMA
Taccuino
La storia di Ciro
è uno «speciale» tv
in onda dall’Olimpico
Giustizia sportiva, nuovo codice
cucito a misura di federazione
DONNE
FRANCESCO VELLUZZI
Antonella è seduta sul
seggiolino S-24 dello stadio
Olimpico di Roma. Lì avrebbe
dovuto prendere posto suo figlio, Ciro Esposito, la sera del 3
maggio per la finale di coppa
Italia: Napoli-Fiorentina. Non ci
è mai arrivato, e da più di un
mese la sua vita è appesa a un
filo. Sua mamma, da Napoli, si è
trasferita all’ospedale Gemelli.
E ha deciso di accettare l’invito
di Massimo Giletti che con le
sue dichiarazioni in un Olimpico desolatamente vuoto apre lo
speciale Arena «Morire di calcio, S-24», in onda stasera (ore
23.15, durata 100’) su Rai 1.
Uno speciale molto minoliano. E
del resto, Giletti è cresciuto con
Giovanni Minoli. «Mi è venuta
in mente questa idea e sono ri-
OGGI IN TRIBUNALE
Incidenti probatori
sul caos di Roma:
si comincia alle 14
(a.cat.) È arrivato il
giorno degli incidenti probatori.
Alle 14, nell’aula 6 del tribunale
di Roma, il Gip Giacomo Ebner
nominerà davanti a tutti i
consulenti degli indagati i periti
che esamineranno la Benelli
7.65 con cui Daniele De Santis
avrebbe sparato (e gli altri
oggetti rinvenuti sulla scena) e,
soprattutto, ascolterà la
testimonianza di Raffaele
Puzone, il tifoso del Napoli che
era accanto a Ciro Esposito al
momento della sparatoria,
chiamato oggi a confermare il
verbale del 3 maggio.
masto colpito dalle parole di Antonella Leardi che dice di essere
stata abbandonata dalle istituzioni. Ho voluto raccontare la
violenza nel calcio in Italia. Un
viaggio da Vincenzo Paparelli a
Ciro Esposito dove ci sono sempre le testimonianze di parenti e
calciatori. Per Paparelli parlano
suo figlio e Pino Wilson. Per
l’Heysel Paolo Rossi e Boniperti.
È curioso che ieri come oggi ci
siano sempre dei calciatori che
vanno a parlare con i rappresentanti delle curve, con gli ultrà».
Niente politici Giletti non ha
dato voce ai politici che sono
spariti dall’argomento. Per la
verità lo sport sembra abbastanza dimenticato dal governo. Ci
sono, però, le testimonianze del
presidente del Coni Giovanni
Malagò e dello scrittore Michele
Dalai. E va vista anche l’intervista al dirigente di polizia genovese Navarra, allora commissario, che fu massacrato prima di
un derby Samp-Genoa e che
non aveva mai voluto rivedere
quelle immagini, e non aveva
voluto raccontare ai figli. Ora lo
fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA «Abbiamo raccolto
le vostre indicazioni e aspettiamo
per lunedì altre proposte scritte»
(e ne arriveranno molte), ha
detto al termine il presidente del
pool di esperti che ha lavorato al
nuovo codice di procedura del
«processo sportivo», il professor
Giulio Napolitano. Ma dietro
questa ufficialità, corre voce che
si possa essere aperta anche la
strada a un codice «cucito» a
misura di federazione. Insomma
l’11 in Consiglio nazionale si
voteranno degli «indirizzi» che le
varie federazioni adatteranno alle
proprie esigenze, pur nell’unicità
di alcuni capisaldi.
Tempi di applicazione Il problema
principale restano i tempi. Il
presidente del Coni, Giovanni
Malagò, ieri ha fatto solo una
veloce apparizione, vuole tempi
rapidi e unanimità di consensi,
ma tra i «perplessi» ci sono
anche il suo vice Giorgio Scarso
(presidente della scherma) e
Riccardo Agabio (ginnastica) che
hanno illustrato quelli che erano i
timori delle piccole federazioni
che con la riforma rischiano un
aggravio di costi. Ieri erano
presenti solo Abete per il calcio e
Binaghi per il tennis) hanno fatto
presente alcuni problemi
soprattutto per «allargare» a
livello territoriale la riforma in
appena 20 giorni. Qualche
dubbio lo solleviamo noi sulla
possibilità di aprire al
contraddittorio anche le decisioni
del Giudice sportivo: i tempi
rischiano di essere troppo lunghi
per campionati come i nostri con
appello fissato a 5 giorni, oggi si
fa in tre. Poi i tempi dei
procedimenti davanti al Tribunale
e alla Corte di appello federali:
troppo pochi 40 giorni (anche se
prorogabili) per le indagini e
forse troppi 90 per il primo grado
e sessanta per il secondo. Oggi
sono molto più brevi. Infine una
distrazione trovata nel nuovo
codice: la nomina di magistrati
negli organi giudicanti, ma dal
2006 il Csm lo vieta a tutti,
esclusi gli amministrativi.
Maurizio Galdi
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Tavagnacco-Torres
finale di Coppa
(f.sal.) Oggi al Mazzola di
Santarcangelo di Romagna si gioca
la finale di Coppa Italia Tavagnacco-Torres (18, tv Rai Sport 2).
TORNEI IN SPIAGGIA
Mancini e Mihajlovic
a Milano Marittima
Inizia oggi al Papeete di Milano Marittima il torneo «Quando il
calcio diventa famiglia». In campo
Quagliarella, Zaccardo, Peluso, Tiribocchi, Mancini, Mihajlovic. Marcolin, Lombardo e Acerbi. Domani
le finali.
MOSTRA A CATTOLICA
I Mondiali in figurina
Nell’estate dei Mondiali brasiliani, Cattolica, in Romagna, si colorerà dell’azzurro della Nazionale e
dei suoi calciatori in figurina. Da domani al 13 luglio, si terrà «Mondiali
in figurine», mostra di figurine sulla
nostra Nazionale, patrocinata dal
Comune di Cattolica, in collaborazione con Panini e FIGC. Organizzati
anche una serie di eventi collaterali.
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
MAGIC +3 MONDIALE
Non solo Buffon: ecco Casillas & C.
Da sempre il ruolo del portiere vale doppio: lo spagnolo, con Neuer e Julio Cesar, sono una garanzia
PORTIERI
Cod.
152
134
143
103
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120
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125
137
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128
127
126
150
119
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115
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155
144
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102
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142
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136
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Nome
ZEMMAMOUCHE
MBOLHI
ROMERO
ANDUJAR
RYAN
LANGERAK
COURTOIS
MIGNOLET
BEGOVIC
JULIO CESAR
JEFFERSON
ITANDJE
BARRY
BRAVO
HERRERA
OSPINA
JUNG S.R.
NAVAS
PLETIKOSA
SUBASIC
DOMINGUEZ
BANGUERA
LLORIS
LANDREAU
NEUER
WEIDENFELLER
DAUDA
KWARASEY
KAWASHIMA
KARNEZIS
KAPINO
VALLADARES
HART
FOSTER
DAVARI
AHMADI
BUFFON
SIRIGU
CORONA
OCHOA
ENYEAMA
CILLESSEN
KRUL
RUI PATRICIO
BETO
AKINFEEV
LODYGIN
CASILLAS
REINA
BENAGLIO
SOMMER
MUSLERA
SILVA
HOWARD
Sq.
(ALG)
(ALG)
(ARG)
(ARG)
(AUS)
(AUS)
(BEL)
(BEL)
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(BRA)
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(CIL)
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(CRI)
(CRO)
(CRO)
(ECU)
(ECU)
(FRA)
(FRA)
(GER)
(GER)
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(GHA)
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(GRE)
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(IRA)
(ITA)
(ITA)
(MEX)
(MEX)
(NIG)
(OLA)
(OLA)
(POR)
(POR)
(RUS)
(RUS)
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(SPA)
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(SVI)
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(USA)
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1
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1
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1
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6
Sq.
(ALG)
(ALG)
(ALG)
(ALG)
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(ALG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
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(BEL)
(BEL)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BRA)
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(BRA)
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(BRA)
(BRA)
(CAM)
(CAM)
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(CAM)
(CAM)
(CAM)
(CAM)
(CAV)
(CAV)
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(CAV)
(CAV)
(CAV)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COR)
(COR)
(COR)
(COR)
(COR)
(COR)
(CRI)
Costo
6
5
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3
3
2
10
9
6
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8
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2
1
4
DIFENSORI
Cod.
258
229
312
303
316
267
376
257
339
252
400
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399
243
353
254
424
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390
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211
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311
276
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419
418
210
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271
285
297
286
294
287
262
Nome
GHOULAM
BOUGHERRA
MEDJANI
MANDI
MESBAH
HALLICHE
ZABALETA
GARAY
ROJO
FERNANDEZ F.
DEMICHELIS
BASANTA
CAMPAGNARO
DAVIDSON
SPIRANOVIC
FRANJIC
MC GOWAN
WILKINSON
KOMPANY
VERMAELEN
VERTONGHEN
ALDERWEIRELD
VAN BUYTEN
LOMBAERTS
SPAHIC
KOLASINAC
BICAKCIC
VRSAJEVIC
VRANJES
MUJDZA
DANI ALVES
THIAGO SILVA
DAVID LUIZ
MARCELO
DANTE
MAICON
MAXWELL
HENRIQUE
CHEDJOU
NKOULOU
MBIA
BEDIMO
ASSOU EKOTTO
NYOM
DANY
TOURE
ZOKORA
BOKA
AURIER
DJAKPA
BAMBA
MEDEL
ISLA
MENA
JARA
ALBORNOZ
ROJAS JOSE
ARMERO
ZUNIGA
BALANTA
YEPES
ARIAS
ZAPATA
VALDES
HONG
KIM Y.G.
LEE Y.
KIM J.S.
KWAK
KIM C.S.
GONZALEZ G.
MAGIC LEGHE MONDIALE
GLI SPECIALISTI OCCHIO ANCHE AI CALCI DI RIGORE
1
2
3
1 iker Casillas, 33 anni, capitano della Spagna campione e del Real Madrid REUTERS 2 Julio Cesar, 34
anni, cerca il rilancio con il suo Brasile REUTERS 3 Manuel Neuer, 28 anni, difende la porta del Bayern AFP
256
361
317
246
411
354
238
300
337
402
401
346
250
213
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201
251
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226
415
414
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GAMBOA
UMANA
MILLER
DIAZ
DUARTE
SRNA
CORLUKA
LOVREN
PRANJIC
VIDA
VRSALJKO
SCHILDENFELD
ERAZO
AYOVI'
GUAGUA
PAREDES
ACHILIER
EVRA
SAKHO
DEBUCHY
VARANE
MANGALA
KOSCIELNY
SAGNA
DIGNE
LAHM
HUMMELS
GROSSKREUTZ
MERTESACKER
BOATENG J.
HOWEDES
DURM
OPARE
SUMAILA
INKOOM
MENSAH
BOYE
AFFUL
NAGATOMO
YOSHIDA
UCHIDA
SAKAI G.
KONNO
MORISHIGE
SAKAI H.
TOROSIDIS
HOLEBAS
PAPASTATHOPOULOS
MORAS
MANOLAS
TZAVELLAS
IZAGUIRRE
FIGUEROA
BERNARDEZ
BECKELES
CHAVEZ
JOHNSON
CAHILL
BAINES
JAGIELKA
SMALLING
SHAW
JONES
HOSSEINI
HEYDARI
SADEGHI
BEIKZADEH
MONTAZERI
HAJSAFI
CHIELLINI
BARZAGLI
BONUCCI
DE SCIGLIO
PALETTA
ABATE
DARMIAN
MORENO
MARQUEZ
GUARDADO
LAYUN
AGUILAR
MAZA RODRIGUEZ
REYES
AMBROSE
OMERUO
ECHIEJILE
YOBO
OBOABONA
EGWUEKWE
BLIND
MARTINS INDI
JANMAAT
DE VRIJ
VLAAR
(CRI)
(CRI)
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(CRI)
(CRO)
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(HON)
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(ING)
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(ITA)
(ITA)
(ITA)
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332
231
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387
385
289
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412
293
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336
284
405
404
204
298
338
368
345
247
348
259
334
301
232
335
403
255
217
396
234
394
223
395
260
VELTMAN
VERHAEGH
KONGOLO
COENTRAO
PEPE
BRUNO ALVES
JOAO PEREIRA
NETO
RICARDO COSTA
ALMEIDA
KOMBAROV
IGNASHEVICH
ESCHENKO
BEREZUTSKIY V.
GRANAT
KOZLOV
SERGIO RAMOS
JORDI ALBA
PIQUE
JUANFRAN
MARTINEZ
AZPILICUETA
ALBIOL
LICHTSTEINER
RODRIGUEZ
VON BERGEN
SCHAR
DJOUROU
SENDEROS
GODIN
PEREIRA M.
LUGANO
CACERES
PEREIRA A.
COATES
FUCILE
BEASLEY
JOHNSON F.
CAMERON
BROOKS
BESLER
CHANDLER
GONZALEZ O.
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(POR)
(POR)
(POR)
(POR)
(POR)
(POR)
(POR)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
4
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3
12
11
6
5
3
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2
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6
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3
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13
13
7
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6
4
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5
5
5
4
11
9
8
7
5
4
4
6
5
5
4
4
3
2
CENTROCAMPISTI
Cod.
548
515
615
509
590
654
728
536
600
552
510
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707
708
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518
577
666
735
736
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737
566
529
607
533
549
692
672
691
690
633
644
596
610
564
693
605
667
624
670
628
636
551
568
595
597
Nome
FEGHOULI
BRAHIMI
MOSTEFA
BENTALEB
LACEN
TAIDER
YEBDA
DI MARIA
MASCHERANO
GAGO
BIGLIA
PEREZ
RODRIGUEZ M.
ALVAREZ
FERNANDEZ
CAHILL
JEDINAK
VIDOSIC
OAR
BRESCIANO
MILLIGAN
TROISI
HAZARD
DE BRUYNE
MERTENS
DEMBELE
FELLAINI
JANUZAJ
WITSEL
CHADLI
DEFOUR
PJANIC
SALIHOVIC
LULIC
MISIMOVIC
HAJROVIC
IBRICIC
MEDUNJANIN
VISCA
OSCAR
WILLIAN
PAULINHO
RAMIRES
FERNANDINHO
HERNANES
LUIZ GUSTAVO
MAKOUN
Sq.
(ALG)
(ALG)
(ALG)
(ALG)
(ALG)
(ALG)
(ALG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(AUS)
(AUS)
(AUS)
(AUS)
(AUS)
(AUS)
(AUS)
(BEL)
(BEL)
(BEL)
(BEL)
(BEL)
(BEL)
(BEL)
(BEL)
(BEL)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BOS)
(BRA)
(BRA)
(BRA)
(BRA)
(BRA)
(BRA)
(BRA)
(CAM)
Costo
8
7
5
4
4
3
2
16
8
6
5
4
4
3
2
10
6
6
5
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3
21
13
13
12
11
10
9
8
3
13
11
10
8
6
5
5
4
16
13
11
8
8
7
7
7
652
543
617
601
658
561
657
538
721
665
661
537
729
563
505
521
730
641
526
562
704
501
646
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583
584
593
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513
722
519
512
527
655
611
635
631
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713
668
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622
612
522
572
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706
638
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625
647
560
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585
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598
626
544
694
553
555
630
556
SONG
ENOH
MOUKANDJO
MATIP
TOURE
GRADEL
TIOTE'
DIE
ISMAEL
VIDAL
VALDIVIA
DIAZ
ARANGUIZ
GUTIERREZ
BEAUSEJOUR
CARMONA
SILVA F.
RODRIGUEZ J.
CUADRADO
GUARIN
QUINTERO
AGUILAR
SANCHEZ
RAMIREZ
KOO
KI S.Y.
KIM B.Y.
LEE C.Y.
PARK
BORGES
BARRANTES
CALVO
BOLANOS
CUBERO
TEJADA
MODRIC
RAKITIC
PERISIC
KOVACIC
BROZOVIC
VUKOJEVIC
SAMMIR
VALENCIA
NOBOA
MONTERO
CASTILLO
IBARRA
MENDEZ
GRUEZO
RIBERY
POGBA
VALBUENA
CABAYE
MATUIDI
GRENIER
SISSOKO
MAVUBA
OZIL
SCHWEINSTEIGER
GOTZE
KROOS
DRAXLER
KHEDIRA
GINTER
KRAMER
AYEW
ASAMOAH
WAKASO
MUNTARI
ATSU
BADU
ESSIEN
KAGAWA
HONDA
ENDO
KIYOTAKE
HASEBE
AOYAMA
KATSOURANIS
SAMARIS
KARAGOUNIS
KONE
TZIOLIS
CHRISTODOULOPOULOS
FETFATZIDIS
MANIATIS
PALACIOS
ESPINOZA
NAJAR
GARCIA
GARRIDO
PERALTA
GERRARD
(CAM)
(CAM)
(CAM)
(CAM)
(CAV)
(CAV)
(CAV)
(CAV)
(CAV)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COR)
(COR)
(COR)
(COR)
(COR)
(CRI)
(CRI)
(CRI)
(CRI)
(CRI)
(CRI)
(CRO)
(CRO)
(CRO)
(CRO)
(CRO)
(CRO)
(CRO)
(ECU)
(ECU)
(ECU)
(ECU)
(ECU)
(ECU)
(ECU)
(FRA)
(FRA)
(FRA)
(FRA)
(FRA)
(FRA)
(FRA)
(FRA)
(GER)
(GER)
(GER)
(GER)
(GER)
(GER)
(GER)
(GER)
(GHA)
(GHA)
(GHA)
(GHA)
(GHA)
(GHA)
(GHA)
(GIA)
(GIA)
(GIA)
(GIA)
(GIA)
(GIA)
(GRE)
(GRE)
(GRE)
(GRE)
(GRE)
6
5
5
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15
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4
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10
7
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4
3
2
21
15
10
9
9
6
5
4
17
16
13
11
8
7
5
3
13
7
6
6
5
4
4
12
10
7
6
4
3
6
6
5
5
4
(GRE)
4
(GRE)
(GRE)
(HON)
(HON)
(HON)
(HON)
(HON)
(HON)
(ING)
4
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6
4
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3
3
2
16
Il tuo fanta
campionato?
Da noi è gratis
Il fanta Mondiale con i
tuoi amici? Organizzalo e
gestiscilo gratis con Magic
Leghe Mondiale. Basta
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invitare tramite Facebook o email i tuoi avversari a farlo.
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bisogno di perdere tempo a
calcolare punteggi e
classifiche.
E potrai scegliere la maglia
personalizzata del tuo club,
con tanto di stadio e motto
societario. Nella sezione
statistiche, poi, troverai ogni
informazione utile per seguire
l’andamento di Brasile 2014
giocatore per giocatore.
567
653
671
592
679
591
680
678
532
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650
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703
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554
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502
686
540
547
649
645
557
723
724
535
528
574
674
673
546
523
717
516
716
648
575
675
507
541
684
685
594
558
642
554
639
715
534
514
698
578
699
506
676
700
701
HENDERSON
STERLING
WILSHERE
LAMPARD
OXLADE CHAMBERLAIN
LALLANA
BARKLEY
MILNER
DEJAGAH
NEKOUNAM
SHOJAEI
RAHMANI
JAHANBAKHSH
TEYMOURIAN
HAGHIGHI
PIRLO
DE ROSSI
CANDREVA
MARCHISIO
MOTTA
AQUILANI
VERRATTI
PAROLO
PENA
HERRERA
FABIAN
BRIZUELA
MEDINA
MIKEL
ONAZI
AZEEZ
REUBEN
ROBBEN
SNEIJDER
DE JONG
WIJNALDUM
CLASIE
DE GUZMAN
FER
NANI
MOUTINHO
VELOSO
GARGANO
RIOS
DEMPSEY
BRADLEY
DISKERUD
JONES
MEIRELES
AMORIM
WILLIAM CARVALHO
DZAGOEV
FAIZULIN
SHIROKOV
SAMEDOV
GLUSHAKOV
ZHIRKOV
SHATOV
DENISOV
DAVID SILVA
INIESTA
XAVI
XABI ALONSO
FABREGAS
CAZORLA
MATA
BUSQUETS
KOKE
SHAQIRI
INLER
XHAKA
BEHRAMI
DZEMAILI
BARNETTA
FERNANDES
LODEIRO
GONZALEZ
RODRIGUEZ C.
GARGANO
RIOS
PEREZ D.
DEMPSEY
BRADLEY
DISKERUD
JONES
DAVIS
BEDOYA
ZUSI
BECKERMAN
GREEN
(ING)
(ING)
(ING)
(ING)
(ING)
(ING)
(ING)
(ING)
(IRA)
(IRA)
(IRA)
(IRA)
(IRA)
(IRA)
(IRA)
(ITA)
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(ITA)
(ITA)
(ITA)
(MEX)
(MEX)
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(MEX)
(MEX)
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(NIG)
(NIG)
(NIG)
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(POR)
(POR)
(POR)
(URU)
(URU)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(POR)
(POR)
(POR)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
(USA)
13
13
12
11
9
8
6
5
7
5
5
4
3
3
2
16
12
10
8
8
6
6
4
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4
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2
20
16
7
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6
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18
17
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4
3
11
7
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4
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3
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2
ATTACCANTI
Cod.
Nome
Sq.
Costo
893
895
932
867
802
839
858
876
859
938
862
868
912
824
843
873
830
841
847
811
827
904
818
801
823
831
851
812
928
927
890
902
934
933
865
836
807
916
917
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882
880
891
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850
906
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888
911
819
809
864
885
897
905
907
834
920
808
935
815
817
936
879
838
832
846
826
870
872
915
804
900
842
861
820
926
884
840
910
901
853
857
930
931
821
925
878
924
896
822
892
866
909
898
816
829
881
923
922
803
848
914
SLIMANI
SOUDANI
GHILAS
MESSI
AGUERO
HIGUAIN
LAVEZZI
PALACIO
LECKIE
TAGGART
LUKAKU
MIRALLAS
ORIGI
DZEKO
IBISEVIC
NEYMAR
FRED
HULK
JO
BERNARD
ETO'O
WEBO
CHOUPO MOTING
ABOUBAKAR
DROGBA
GERVINHO
KALOU
BONY
SIO
YA KONAN
SANCHEZ
VARGAS
PINILLA
ORELLANA
MARTINEZ J.
GUTIERREZ
BACCA
IBARBO
RAMOS
SON
JI D.W.
KIM S.W.
PARK
LEE K.H.
RUIZ
CAMPBELL
BRENES
MANDZUKIC
OLIC
JELAVIC
EDUARDO
REBIC
CAICEDO
VALENCIA
ROJAS
AYOVI' J.
BENZEMA
GIROUD
GRIEZMANN
REMY
MULLER
KLOSE
REUS
PODOLSKI
SCHURRLE
GYAN
BOATENG K.P.
WARIS
AYEW J.
OKAZAKI
KAKITANI
OKUBO
MITROGLOU
SAMARAS
SALPINGIDIS
GEKAS
COSTLY
BENGTSON
MARTINEZ R.
ROONEY
STURRIDGE
WELBECK
LAMBERT
GOOCHANNEJHAD
ANSARIFARD
BALOTELLI
IMMOBILE
CASSANO
CERCI
INSIGNE
PERALTA
HERNANDEZ
GIOVANI DOS SANTOS
JIMENEZ
EMENIKE
MOSES
MUSA
ODEMWINGIE
AMEOBI
VAN PERSIE
HUNTELAAR
LENS
DEPAY
KUYT
RONALDO
HUGO ALMEIDA
POSTIGA
VARELA
KERZHAKOV
KOKORIN
IONOV
KANUNNIKOV
DIEGO COSTA
TORRES
PEDRO
VILLA
STOCKER
DRMIC
SEFEROVIC
MEHMEDI
GAVRANOVIC
SUAREZ
CAVANI
FORLAN
RAMIREZ
STUANI
HERNANDEZ A.
ALTIDORE
JOHANNSSON
WONDOLOWSKI
(ALG)
(ALG)
(ALG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(ARG)
(AUS)
(AUS)
(BEL)
(BEL)
(BEL)
(BOS)
(BOS)
(BRA)
(BRA)
(BRA)
(BRA)
(BRA)
(CAM)
(CAM)
(CAM)
(CAM)
(CAV)
(CAV)
(CAV)
(CAV)
(CAV)
(CAV)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(CIL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COL)
(COR)
(COR)
(COR)
(COR)
(COR)
(CRI)
(CRI)
(CRI)
(CRO)
(CRO)
(CRO)
(CRO)
(CRO)
(ECU)
(ECU)
(ECU)
(ECU)
(FRA)
(FRA)
(FRA)
(FRA)
(GER)
(GER)
(GER)
(GER)
(GER)
(GHA)
(GHA)
(GHA)
(GHA)
(GIA)
(GIA)
(GIA)
(GRE)
(GRE)
(GRE)
(GRE)
(HON)
(HON)
(HON)
(ING)
(ING)
(ING)
(ING)
(IRA)
(IRA)
(ITA)
(ITA)
(ITA)
(ITA)
(ITA)
(MEX)
(MEX)
(MEX)
(MEX)
(NIG)
(NIG)
(NIG)
(NIG)
(NIG)
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(OLA)
(POR)
(POR)
(POR)
(POR)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(RUS)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SPA)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(SVI)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(URU)
(USA)
(USA)
(USA)
8
7
6
36
26
22
18
17
7
6
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22
17
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18
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19
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8
6
17
14
12
10
9
10
8
6
5
3
9
8
2
20
13
13
10
4
12
8
5
4
26
16
12
11
24
22
22
18
13
15
15
10
8
13
9
4
18
14
11
8
8
6
4
27
23
13
8
8
5
23
16
15
15
11
15
14
13
9
15
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12
11
10
28
17
14
11
11
37
13
9
8
15
14
6
5
30
17
16
13
13
12
10
9
6
33
28
14
12
8
7
13
7
5
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LoSpunto
lonso dà già tutto per perso, Vettel
sostiene invece che il mondiale sia
A
ancora aperto. Modi diversi di affrontare le 13 gare che ancora restano di un
mondiale di F.1 rovinato dalla supremazia esagerata della Mercedes. Per cui
Fernando farfuglia che la massima ambizione Ferrari è di puntare al secondo
posto tra i costruttori, mentre Vettel, al
contrario, dichiara che malgrado le 77
lunghezze di distacco da Rosberg, si sente sempre in gioco «perché poi nell’ultima gara il punteggio sarà raddoppiato».
E qui si torna alla storia ritrita del bicchiere mezzo pieno o vuoto. Il problema
Fernando Alonso, 32 anni
l’Analisi
Il doppio binaro è fatale perché il mercato è
inesorabile e s’insinua in ogni momento, compreso il sacro periodo della massima competizione internazionale. Anni addietro c’era il rito
dei clube che imponevano di chiudere i trasferimenti prima che scattasse il Mondiale. Poi,
nel ‘94 fu rotto questo argine dopo che Juve e
Parma chiusero il passaggio di Dino Baggio ai
gialloblù durante la spedizione azzurra. Da allora anche le nostre abitudini sono cambiate e
vivremo la prossime settimane con la speranza
(o l’assillo) che qualcosa possa cambiare anche
per il proprio club del cuore.
Diciamo pure che tra i convocati di Prandelli
l’attesa puiù grande riguarda Mario Balotelli.
Non solo per le ambizioni del gruppo, ma anche per il suo domani nel Milan. Non ci sono
crepe nel rapporto con i rossoneri e non è in
vendita. Ma SuperMario ha i numeri per tornare con i panni del crack e risvegliare gli interessi delle grandi d’Europa. Berlusconi lo venderebbe solo di fronte ad un’offerta da capogiro.
è di trovare qualcosa a cui aggrapparsi
per andare oltre la rivalità fra Rosberg e
Hamilton. Ma si fa poca strada, in quanto la pista di Montreal pare fatta apposta
per permettere ai cavalli dei motori Mercedes di scatenarsi meglio che a Montecarlo. Poi ci sono invece i propulsori
Mercedes degli altri, ossia di McLaren,
Force India, Williams, che hanno l’ambizione grande di tenersi dietro Red Bull e
Ferrari. Ma a questo punto si entra nel
mistero di modifiche che ci si augura
possano riportare in alto le due nobili
decadute. La Red Bull soffre la mancanza di potenza dei motori Renault mentre
laPuntura
f
Occhio, allora, alle trame per ora solo possibiliPer il resto teniamo i piedi per terra. Basta una
constatazione per inquadare la questione. Al
momento alla voce entrate vanno segnalati Vidic per l’Inter, Alex e Menez al Milan e Keita
alla Roma. Per motivi diversi nessuno di loro
andrà in Brasile. E non è colpa di scelte miopi,
ma la logica conseguenza di budget ridotti, non
all’altezza dei competitor oltre frontiera.
Se proprio vogliamo pensare in grande l’unica pista concreta porta ad un ritorno eccellente: quello di Alexis Sanchez. Passato due estati
fa al Barcellona per quasi 40 milioni, adesso la
Juve è disposta a investirne 20 per metterlo a
disposizione di Conte. Sarebbe un bel colpo, un
top player per la serie A che ha appena perso il
capo-cannoniere Ciro Immobile.
Poi, si metteranno tutti in fila, nella speranza
che qualcuna delle big lasci per strada qualche
stella in esubero. Magari a Mondiale finito.
Quest’estate ci vuole più pazienza del solito
perché le grandi manovre sono partite in ritardo. Sì, il Psg ha preso David Luiz e bracca Hazard, mentre il Chelsea s’è portato avanti con
Diego Costa e il Real Madrid promette scintille
per Suarez con un’offerta da 90 milioni. A cascata qualcosa si muoverà, ma senza fretta apparente.
Alla kermesse brasiliana non mancheranno
le sorprese, come sempre. Ma sono passati i
tempi in cui le nazioni con minor blasone erano
spesso sconosciute. Oramai gli osservatori del
calcio globalizzato scandagliano tutte le rotte,
anche le più remote. L’effetto-sorpresa è relativo. Più che altro bisogna puntare su eventuali
scambi. O meglio: occorrerà lavorare d’astuzia
per inserirsi in un prevedibile effetto domino.
Con queste coordinate prepariamoci a mesi comunque movimentati. E non va trascurato un
possibile risveglio del mercato interno. Senza
squilli dalla rassegna sudamericana i talenti di
casa nostra tornerebbero buoni.
Legrottaglie si ritira per fare
l’allenatore. Ha già in mente
schemi innovativi studiati
sul lago di Tiberiade.
laVignetta
DI VALERIO MARINI
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
AC MILAN
Account ufficiale del Milan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mario Balotelli, 23 anni, numero 9 azzurro
ciaoMondiali
L’EFFETTO VENEZIA TRAVOLGE CORTINA
E ‘ UN’ITALIA CHE MANCA DI CREDIBILITA’
di FAUSTO NARDUCCI
oro, gli sconfitti di Cortina, lo chiamano già
L
«effetto Venezia». Ma potremmo chiamarlo
anche «effetto Expo», «effetto Pompei» e aggiungere tanti altri nomi. Nella decisione della Fis di
assegnare alla località svedese di Are i Mondiali
di sci alpino del 2019, c’è sicuramente anche
(ma non solo) la clamorosa perdita di credibilità
a livello internazionale del sistema-Italia. Non è
illogico che gli scandali politici, la corruzione e i
maneggi che entrano in gioco ogni volta che bisogna organizzare o costruire qualcosa, dall’Expo di Milano al Mose di Venezia, diano molto
da pensare anche ai dirigenti sportivi mondiali
che devono valutare se assegnarci una manifestazione sportiva. Non possiamo ricostruire il
percorso dei loro ragionamenti, non possiamo
sapere se fra quei 9 consiglieri della Fis (contro 8
a favore di Cortina) che hanno preferito Are c’è
qualcuno che ha pensato: «E se poi a Cortina per
sistemare gli impianti e far partire la macchina
organizzativa c’è qualche politico che ne approfitta?». Sta di fatto che sotto tutti i punti di vista,
tranne quello politico, la candidatura italiana
era superiore a quella svedese, che avendo già
organizzato i Mondiali del 2007 (di cui riutilizzerà gli impianti) non avrebbe neanche fatto
drammi in caso di sconfitta.
Attorno a Cortina si era coagulata una delle
la Ferrari ha pochi cavalli dalla parte
elettrica della propria unità motrice. Un
handicap nuovo nella storia del Cavallino, dovuto più a un fatto di scarsa cultura aziendale sul tema che non a colpe di
uomini. Poco conta, tuttavia, l’origine
dei mali: conta invece che la Ferrari risorga subito e faccia ritrovare il sorriso
ad Alonso, invece di rifilarci tristezze ed
eterne promesse di un futuro migliore,
quando Maranello ha da tempo disconosciuto la filosofia dell’attesa. Ed è anche
per questo che Adrian Newey stenta ad
accettare l’offerta Ferrari…
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Marca la differenza
di ROBERTO PELUCCHI
IL MERCATO PUÒ ACCENDERSI
ANCHE PER L’EFFETTO BRASILE
n mese di sogni; in campo e fuori. Il MonU
diale brasiliano s’accenderà per le prodezze dei protagonisti e per le loro fortune future.
21
FERRARI E RED BULL, REAZIONI OPPOSTE
ALLO STRAPOTERE DELLE MERCEDES
di PINO ALLIEVI
di CARLO LAUDISA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
squadre più autorevoli e compatte per una candidatura sportiva: nonostante i molteplici impegni Montezemolo, Zaia, Delrio, Malagò e Tomba
non avevano esitato a sobbarcarsi il viaggio a
Barcellona per la presentazione della candidatura che si è svolta due giorni prima della votazione. Ma non è bastato: per la quarta volta Cortina è stata bocciata, chiudendo i rubinetti di un
indotto (sponsorizzazioni comprese) di cui
avrebbe beneficiato tutto lo sci azzurro. Anche
per questo proprio Malagò, abituato più alle vittorie che alle sconfitte, si era speso sotto ogni
forma per coinvolgere il governo politico accanto a quello sportivo.
Si può dire che, perdendo con un solo voto di
scarto, Cortina è uscita però a testa alta dalla
sfida con Are. Per questo non capiamo la reazione ufficiale scomposta di Cortina concretizzata
in un comunicato ufficiale in cui si legge «E’ un
verdetto che non premia lo sport» e «prevalgono
interessi diplomatici e business». Parole che ha
ripetuto anche il presidente federale Roda. Perché? Solo perché non ha vinto l’Italia? Diciamo
piuttosto che a livello internazionale i nostri dirigenti contano sempre meno, che più degli «interessi diplomatici» ha vinto una diplomazia
svedese superiore alla nostra. Ora però l’importante è rialzare la testa e non consegnare alla
ipotetica candidatura olimpica di Roma un’eredità politica negativa troppo pesante.
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Nelson Dida
si gode
la visita alla
«Galleria dei Campioni»
@MondoMilanMuseum
#CasaMilan
@acmilan
MARCO MELANDRI
Campione di motociclismo
Finalmente
le ho trovate
dopo una ricerca
forsennata!!
Finally i found it!!!
Super Happy!!
@MarcoMelandri33
SERGIO PARISSE
Fuoriclasse di rugby
Ciao Twitter, mi assenterò
per un po’! #holidays
#nophone #justrelax con
@silvia_2406
@sergioparisse
di SANTIAGO SEGUROLA
Adjunto al director di «Marca»
quotidiano sportivo spagnolo
Questa Spagna
può riconquistare
la Coppa del Mondo
e la nazionale spagnola è
S
sensibile alla storia, e probabilmente lo è, allora ha scelto un gran palcoscenico per
preparare il Mondiale. Dal settimo piano dell’hotel di
Washington dove alloggia, è
possibile ammirare il Senato e
il cimitero di Arlington, sull’altra sponda del fiume Potomac.
È un luogo privilegiato per
prendere coscienza della sfida
che la Spagna, la quadra che ha
dominato il calcio mondiale
negli ultimi sei anni, deve affrontare. In Brasile difenderà
la corona di campione che ha
conquistato in Sudafrica, dopo
decenni di delusioni. Allora si
esprimevano dubbi su una
squadra che aveva ripetutamente fallito l’appuntamento
iridato. Oggi si nutrono dubbi
sulla fame che possono ancora
avere quei giocatori che hanno
già vinto tutto.
La sconfitta contro il Brasile
in Confederations Cup fu interpretata come un pessimo segnale. Fu vista in Spagna come
il primo sintomo del declino di
una generazione. Tuttavia, nel
girone di qualificazione, la
squadra ha risposto bene, soprattutto in occasione della
partita decisiva giocata a Parigi
contro la Francia, quando doveva assolutamente vincere
per poter andare in Brasile. E
ha vinto, con una gran prestazione dei suoi migliori giocatori, sempre estremamente competitivi. Si parla della nazionale iberica come di una squadra
di “squisiti”, ma spesso ci si dimentica che sono giocatori forgiati nell’acciaio. Fino ad oggi
hanno sempre trovato il modo
di superare le difficoltà.
La lista diramata da Del Bosque unisce tre generazioni: la
vecchia guardia che ha vinto
gli Europei del 2008, i giocatori del Mondiale sudafricano
—Piqué, Busquets, Pedro, Mata e Javi Martínez — e le novità, rappresentate da Azpilicueta, Diego Costa, Koke e Jordi
Alba. Questi quattro partiranno probabilmente tutti titolari
nel durissimo match d’apertura contro gli olandesi, vicecampioni quattro anni fa. Un 40%
di novità, se si esclude il portiere. A 34 anni Casillas non è né
giovane né vecchio. I buoni
portieri sono senza tempo.
Anche se tra i convocati figurano ben nove giocatori che
presero parte agli Europei del
2008, la percentuale di novità
si scontra con l’idea di una nazionale vecchia. Del Bosque,
uomo saggio per natura, non
voleva circondarsi di soli pretoriani. Il rinnovamento è stato
silenzioso, ma efficace, e favorito dall’eccellente rendimento
Andrés Iniesta, 30 anni
dell’Under 21, vincitrice degli
ultimi due Europei di categoria. Non si respira quel travolgente entusiasmo che aveva accompagnato la nazionale spagnola in Sudafrica. Questa volta non è il Brasile a godere dei
favori del pronostico. Ciò nonostante, ci sono buone ragioni per pensare che la Spagna
possa bissare il successo di
quattro anni fa. Innanzitutto i
veterani desiderano ardentemente chiudere il proprio ciclo
con la vittoria finale nel mitico
Maracaná. Poi nessuna nazionale del vecchio continente ha
mai vinto un Mondiale in Sudamerica.
Un altro dato interessante
della nazionale spagnola riguarda il numero di calciatori
che appartengono a quelle
squadre che hanno vinto i rispettivi campionati. La Spagna
ha fornito molti giocatori, e decisivi, a Manchester City, Atlético Madrid e Bayern. E a
questi vanno aggiunti i rappresentanti del Real Madrid, fresco vincitore della Champions,
e quelli del pur sempre rispettabile Barcellona. Un dato che
dovrebbe significare qualcosa
a livello di competitività. Senza
dubbio, quella appena trascorsa è stata una grande annata
per i giocatori spagnoli. Non ci
sono nemmeno problemi di coesione all’interno della squadra. Malgrado l’epoca Mourinho abbia destabilizzato i
rapporti tra i giocatori del Real
Madrid e quelli del Barça, la
convivenza è tuttavia più che
buona. Del Bosque è soddisfatto in questo senso. E non ci sono nemmeno problemi d’infortuni (tranne i dubbi legati al laterale Juanfran). Nonostante
la stagione estenuante, il commissario tecnico ha trovato i
giocatori in uno stato di forma
migliore del previsto. Tutti i parametri sono positivi. Non sarà
forse la favorita per la vittoria
del Mondiale, però la Spagna è
nelle condizioni di poter sconfiggere qualsiasi rivale, compreso il Brasile.
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22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
SERIE B
IL CASO INDAGATI IL PRESIDENTE PENOCCHIO E L’AMMINISTRATORE DELEGATO VALENTINI
Padova, blitz della Guardia di Finanza
Inchiesta sui rapporti con il Parma
L’ipotesi di reato
è ostacolo alle
funzioni delle
autorità pubbliche
di vigilanza
ne in Lega Pro, ieri di buon mattino il blitz della Guardia di Finanza. Gli uomini del Nucleo di
Polizia Tributaria si sono presentati nella sede di viale Nereo Rocco all’interno dello stadio Euganeo, uscendo alle 15.30 dopo
aver acquisito il materiale utile
all’indagine.
ANDREA MORETTO
PADOVA
Indagati L’inchiesta, che farà
luce sui rapporti tra le società
calcistiche di Padova e Parma, è
partita dalla magistratura padovana con il pm Benedetto Roberti che ha formulato l’ipotesi di re-
Non c’è pace per il Padova. Una settimana fa la fine del
campionato con la retrocessio-
La Guardia di Finanza ha sequestrato documenti in sede TELENUOVO
Novara e Varese
si salvi chi può
Alle 20.30 l’andata del playout, sorpresa di Aglietti:
Martinez va in panchina, ma non gioca da 27 mesi
più delicato, però, il Malaka
vuole dare il suo contributo:
Aglietti, che per la prima volta lo
ha convocato, potrebbe scegliere proprio lui per una staffetta
con uno dei tre attaccanti. Con
la speranza che anche un solo
acuto possa essere quello decisivo per la salvezza del Novara.
FILIPPO BRUSA
GIUSEPPE MADDALUNO
Quattro anni fa Novara e
Varese salivano a braccetto in
Serie B: i piemontesi vincendo il
campionato, i lombardi battendo la Cremonese ai playoff.
Adesso una delle due spronfonderà di nuovo in Lega Pro.
Qui Novara La squadra si prepara alla doppia sfida con la
consapevolezza di chi, nei 5 precedenti spareggi per non retrocedere, ha sempre mantenuto la
categoria. È capitato l’ultima
volta nel 2005 contro il Como
(C1), prima era successo nel
2001 con il Fiorenzuola, nel
2000 con l’Imperia e nel 1999
contro il Voghera (sempre in
C2). Solo nel 1990 lo spareggio
con il Pontedera fu amaro, ma
gli azzurri furono ripescati. L’arma in più per Aglietti sarà l’uruguaiano Martinez. Arrivato in
estate in azzurro in prestito gratuito dalla Juventus (che nel
2010 aveva speso 12 milioni per
strapparlo al Catania), Martinez
non ha mai giocato con il Novara: solo un’amichevole a dicembre, impreziosita da un gol, contro la Primavera tra un infortunio e un altro. Un calvario che
dura da due anni e tre mesi: l’ul-
Jorge Martínez, 31 anni BOZZANI
tima gara del Malaka risale all’11 marzo 2012, uno spezzone
nel match tra il Cesena (che lo
aveva prelevato in prestito dalla
Juve) e il Siena prima dell’ennesimo stop per infortunio. Poi
una parentesi, sfortunata anche
quella, al Cluji e infine l’approdo al Novara. Due infortuni gravi (tre, contando quello con cui
doveva fare i conti al momento
del suo arrivo a Novarello), uno
strappo al quadricipite e uno stiramento al polpaccio, ne hanno
rinviato l’esordio. Nel momento
Qui Varese Per festeggiare la
B dopo 25 anni nelle serie minori, nel 2010 i biancorossi erano
passati per i playoff, eliminando
il Benevento e liquidando la
Cremonese nelle finali, giocate
il 6 e il 13 giugno. Le date coincidono con quelle degli attuali
playout e il Varese spera in un
felice ricorso anche se non era
stato facile prevalere sulla Cremonese. Nello scampolo conclusivo del ritorno, Sannino era
stato espulso e in panchina era
rimasto il vice Bettinelli, chiamato il 19 maggio alla guida della prima squadra con Belluzzo.
Il tecnico sa che bastano due pareggi per salvarsi (il Varese ha
chiuso il campionato davanti al
Novara), ma vuole i tre punti al
Piola, dove ci saranno almeno
800 tifosi. Trevisan non recupera e al suo posto c’è Ely. Mancano anche gli infortunati Neto Pereira e Blasi e lo squalificato
Bressan.
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NOVARA
VARESE
NOVARA
(4-3-1-2)
1 KOSICKY
11 CRESCENZI
2 PERTICONE
13 VICARI
31 LAMBRUGHI
4 FARAGÒ
26 GENEVIER
23 PESCE
20 LAZZARI
19 GONZALEZ
28 MANCONI
All. AGLIETTI
PANCHINA
12 Montipò,
39 Golubovic,
17 Nava, 3 Potouridis,
8 Marianini,
14 Rigoni, 7 Lepiller,
32 Martinez,
9 Rubino.
ato di ostacolo alle funzioni delle
autorità pubbliche di vigilanza:
indagati il presidente del Padova, Diego Penocchio, e l’amministratore delegato Andrea Valentini, quest’ultimo presente in sede durante la visita delle Fiamme Gialle: «Per una cosa di
questo tipo non si è mai vista una
perquisizione di questo genere,
per un reato che non esiste e che
non c’è – ha detto Valentini –.
Siamo tranquilli». Assolutamente sereno rispetto agli sviluppi
anche il presidente Penocchio,
che in un comunicato ha dichiarato di essere sconcertato per
questa iniziativa poiché si è sempre comportato con la massima
trasparenza con gli organi di
controllo e ha escluso, in particolare, che vi siano stati rapporti
tra il Padova e il Parma in relazione ai quali sia mai stato viola-
to qualche obbligo di comunicazione o di informazione.
Perquisizioni I finanzieri, oltre alla sede calcistica padovana, hanno effettutato perquisizioni anche nell’abitazione di
Penocchio a Cellatica, nel bresciano, nella sede di Iniziative
Euganee a Castegnato (società
che detiene il 100% del Padova
e costituita l’anno scorso per
acquisire il pacchetto azionario), e alla Carpine di Carpenedolo, che fa capo a Enrico Ghirardi e Gabriella Pasotti, fratello e madre di Tommaso Ghirardi, presidente del Parma. Tra
gli interventi della Guardia di
Finanza anche quello alla Sts di
Collecchio, società che si occupa della manutenzione dei
campi da calcio del Parma.
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PLAYOFF DOMENICA SEMIFINALI: IN 56.000 AL SAN NICOLA
VARESE
(4-4-2)
22 BASTIANONI
13 FIAMOZZI
19 REA
4 ELY
33 GRILLO
24 ZECCHIN
8 CORTI
21 BARBERIS
15 CRISTIANO
14 PAVOLETTI
20 FORTE
All. BELLUZZO-BETTINELLI
PANCHINA
12 Milan, 27 Laverone,
31 Ricci, 5 Damonte,
7 Caetano,
17 Falcone,
16 Di Roberto,
11 Bjelanovic,
23 Momenté.
ARBITRO Di Bello di Brindisi
GUARDALINEE Segna-Colella
ARBITRI DI PORTA Roca-La Penna
TV Sky Calcio 2HD e Premium Calcio
IL REGOLAMENTO
Dopo le due partite
in caso di parità
decide la classifica
Si gioca stasera la
prima delle due gare di
playout: in caso di parità di
punti, si tiene conto della
differenza reti della doppia
sfida: in caso di ulteriore
parità si salva la squadra
meglio piazzata in campionato
(il Varese), senza tempi
supplementari. Lo stesso
discorso vale per semifinali e
finale playoff: in caso di parità
di punti si tiene conto della
differenza reti della doppia
sfida; in caso di ulteriore
parità, sale la squadra meglio
piazzata in campionato
(niente supplementari).
A Bari lunghe file per comprare i biglietti: e i giocatori offrono cornetti
Bari, i giocatori offrono
cornetti ai tifosi in coda
Domenica si gioca l’andata
delle semifinali playoff: alle 18
Bari-Latina, alle 20.30 ModenaCesena.
da recupera Jonathas, ma resta
da decidere chi lo affiancherà in
attacco.
MODENA-CESENA
BARI-LATINA
Tutto esaurito al San Nicola. E’
bastato un giorno di vendita per
mandare in frantumi ogni record:
domenica contro il Latina ci sarà
il pienone, oltre 56 mila spettatori. Non è escluso che la Prefettura
autorizzi l’installazione di un maxi schermo, all’esterno del San
Nicola. Ieri mattina gustoso siparietto: Defendi, Sciaudone e Joao
Silva hanno offerto crostatine,
cornetti alla crema e acqua minerale ai tifosi in coda, presso la biglietteria dello stadio. Sul fronte
squadra, si va verso la conferma
della formazione che ha vinto a
Crotone. Fuori causa Romizi, Nadarevic e Lores. Ieri il Latina è stato impegnato nella visione dei recenti confronti del Bari per poi
dedicarsi a un lavoro tattico. Dopo tre giornate di squalifica, Bre-
Babacar (contrattura) potrebbe mancare domenica, ma non
nel ritorno, mentre è più grave la
situazione di Rizzo che potrebbe
aver gia chiuso la stagione: si teme uno stiramento. Rientra Salifu, Signori titolare, l’alternativa a
Babacar sono Mazzarani o Stanco. Bisoli sperava che i 3 giorni di
riposo supplementare, per aver
evitato il turno preliminare, gli
potessero permettere di recuperare qualche giocatore. Invece,
salvo sorprese, gli assenti saranno
8: Succi, Camporese, Moncini,
Bangoura, Consolini, Belingheri,
Garritano e lo squalificato Coppola. Si punta sul 4-3-3, con Gagliardini mezzala al posto di Coppola e
tridente formato da Defrel, Marilungo e D’Alessandro. A Modena
sette pullman di tifosi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
PRIMA DIVISIONE RITORNO FINALI PLAYOFF
IL PROGRAMMA SI DECIDE CHI SEGUIRÀ IN B ENTELLA E PERUGIA
GIRONE A
CREMONESE
ALBINOLEFFE
d.c.r.
8
7
1
2
CREMONESE
ALTO ADIGE
ALTO ADIGE
COMO
VICENZA
SAVONA
PRO VERCELLI
FERALPI SALÒ
A
R
R
A
1
1
1
2
0
2
1 BENEVENTO
1
LECCE
d.c.r.
4
3
d.c.r.
3
4
il regolamento
GIRONE B
A
ALTO ADIGE
PRO VERCELLI
R
0
1
Rit.
7/6
R
d.c.r.
8
LECCE
7
PONTEDERA
A
LECCE
FROSINONE
1
1
A
R
R
A
1
SAVONA
PRO VERCELLI 2
1
2
1
2
0
PISA
0 FROSINONE
3
0
CATANZARO
BENEVENTO
IN B
Simone Corazza, 23 anni PATTIS
0
1
L’AQUILA
PISA
2
0
FROSINONE
SALERNITANA
GDS
Parità? In Prima rigori
In Seconda sarà
decisiva la classifica
Nei playoff di Prima divisione è promossa in Serie B la squadra che nella
doppia sfida di andata e ritorno fa più
punti: se questi sono pari, passa quella che ha fatto più gol (in caso di una
vittoria a testa); se anche questi sono
pari, si giocano i tempi supplementari
e, se la situazione non cambia, si va ai
calci di rigore.
SECONDA DIVISIONE Leggermente
diverso il regolamento dei playoff di
Seconda divisione. Resta in Lega Pro
la squadra che nella doppia sfida fa
più punti: se questi sono pari, vince
quella che ha fatto più gol (in caso di
una vittoria a testa); se anche questi
sono pari, vince la squadra piazzata
meglio (quella che gioca il ritorno in
casa), senza quindi andare ai calci di
rigore.
Fabrizio Miccoli, 34 anni LEZZI
Alto Adige e Lecce: assalto ai bunker
Rastelli con Corazza e Pederzoli, Lerda confida in Miccoli per battere chi non ha mai perso in casa
GIUSEPPE CALVI
FRANCESCO BERTAGNOLLI
Giocano fuori casa, partono sfavorite, ma non si arrendono. Domani Alto Adige e Lecce
devono fare una vera impresa a
Vercelli e Frosinone per salire in
Serie B. Ecco come si stanno
preparando e chi sono gli uomini chiave delle due «inseguitrici».
Qui Alto Adige «Piuttosto d’un
pareggio preferisco aver perso.
Non siamo capaci di gestire le
partite e così giocheremo a
mente sgombra». Il d.s. Luca
Piazzi ha spiazzato un po’ tutti,
domenica sera, nel dopo gara di
Alto Adige-Pro Vercelli ma con
queste parole rende bene l’idea
di come gli altoatesini credano
nell’impresa. Gli uomini di Rastelli devono vincere e per farlo
si aggrappano alle armi che gli
hanno permesso una rimonta
in campionato quasi miracolosa
se si considera che a dicembre i
biancorossi navigavano nelle
ultime posizioni. Per sbancare
il Piola ci si aspetta molto da un
Corazza che con le sue reti ha
portato la squadra sino ad un
passo dalla B. L’ex Portogruaro
LE ULTIME DOMANI IN CAMPO ALLE 18
A Vercelli e Frosinone
gli stadi sono esauriti
Nel prossimo fine settimana la Lega
Pro darà gli ultimi verdetti di questa
stagione. Si parte domani con le finali
di ritorno di Prima divisione (inizio per
entrambe alle 18, con diretta ping
pong su Rai Sport 1).
GIRONE A
PRO VERCELLI-ALTO ADIGE
(andata 1-0)
PRO VERCELLI A Vercelli sale la febbre per la Pro: lo stadio Piola è esaurito. Venduti tutti i biglietti di curva, gradinate e tribuna: 3.800 tagliandi in tutto. Restano a disposizione solo i biglietti del settore ospite (575),
destinati ai tifosi dell’Alto Adige. A Vercelli non ci saranno maxi schermi.
Scazzola può contare su tutta la rosa:
nessun squalificato. Rientra Scavone,
l’ex che ha scontato il turno di stop. In
difesa tutti abili: Scaglia pochi giorni fa
è diventato papà per la terza volta del
piccolo Alessio. Erpen e Fabiano in
pole per partire titolari sulle fasce a
supporto del tandem d’attacco Marchi- Greco.
ALTO ADIGE Rientrerà Branca, fuori
per squalifica nel match d’andata. Al
Druso è stata un’assenza pesante nel
centrocampo dell’Alto Adige, che ritrova un uomo che sa abbinare qualità
e quantità, restituendo i consueti
equilibri ad un reparto che ha fatto la
differenza dalla primavera in avanti.
ARBITRO Pezzuto di Lecce.
GIRONE B
FROSINONE-LECCE
(andata 1-1)
FROSINONE Allenamenti a porte
chiuse, Stellone blinda il Frosinone.
Russo, comunque, ha recuperato e si
giocherà il posto di centrale difensivo
con Bertoncini, accanto all’inamovibile Blanchard. In avanti spazio alla coppia Daniel Ciofani-Curiale, 28 gol complessivamente tra campionato e
playoff. Dopo la squalifica torna disponibile Soddimo. Biglietti esauriti da
giorni, previsti 9.000 spettatori.
LECCE Lerda può contare su Caglioni
(superata la tendinopatia al quadricipite sinistro) e Miccoli (scontata la
squalifica), mentre dovrà rinunciare a
Salvi (fermato dal giudice sportivo) e a
Vinetot e Rullo (infortunati, come il
lungodegente D’Ambrosio). Per la sostituzione del centrocampista, De Rose è favorito su Amodio. A parte il
rientro del portiere, la difesa dovrebbe essere confermata, con Sales e
Lopez esterni e Diniz e Abruzzese
centrali; in attacco Beretta e Miccoli,
supportati dagli esterni Ferreira Pinto
e Doumbia. Stamattina la rifinitura, a
porte chiuse, allo stadio. A Frosinone
ci saranno quasi 2.500 tifosi giallorossi (al Matusa sono disponibili 2.900
posti nel settore ospiti): ieri sera la
prevendita è arrivata a quota 1.800 biglietti.
ARBITRO Ros di Pordenone.
SECONDA DIVISIONE (ore 16)
Domenica sono in programma le gare
di ritorno delle finali playoff di Seconda Divisione. Le vincenti restano in Lega Pro.
GIRONE A
Forlì-Porto Tolle (2-3)
ARBITRO Abisso di Palermo.
GIRONE B
Tuttocuoio-Arzanese (0-0)
ARBITRO Sacchi di Macerata.
Pro Piacenza penalizzata di 8 punti
Ma la promozione è salva
La Disciplinare ha parzialmente accolto le richieste della Procura federale e
ha penalizzato di otto punti il Pro Piacenza per aver fatto giocare un giocatore (Luca Santi) che non aveva scontato la sua squalifica in undici partite
di campionato. La richiesta della Procura federale era di un punto a partita,
la difesa (l’avvocato Grassani) aveva
chiesto di ridurli a tre. La Disciplinare,
presidente Artico, ha deciso il non
«automatismo» e sanzionato con otto
punti da scontare la prossima stagione. Salva quindi la promozione in Lega
Pro. Sei mesi al dirigente Paolo Porcari e sei giornate di squalifica a Santi.
FINALE BERRETTI Al Piola di Vercelli
oggi via alla Final 4 Berretti di Lega
Pro. Alle 14.30 in programma Cremonese-AlbinoLeffe, alle 17.30 Ascoli
Picchio-Lecce. Finale domenica alle
16.
non ha fatto male in gara 1 ma
non ha inciso sotto porta, così
come Turchetta e Minesso, gli
altri due componenti del terzetto d’attacco. L’uomo cardine,
però, quello da cui non si potrà
prescindere, è quel Pederzoli
rientrato a novembre dalla
squalifica per il calcioscommesse e che a Bolzano ha trovato
una seconda giovinezza: è lui
l’uomo da cui passano palloni e
idee della manovra di Rastelli.
Senza pressioni psicologiche e
senza nulla da perdere l’Alto
Adige proverà a giocare la partita della vita. E poi, come aggiunto da Piazzi «la Pro non ha
mai perso in casa. Per la legge
dei grandi numeri...».
Qui Lecce Il «piccoletto» ha
un pensiero stupendo: segnare
il gol decisivo per la promozione del Lecce. Fabrizio Miccoli
vive una vigilia particolarissima. Da giocatore-tifoso sa bene
quanto la finale di Frosinone sia
fondamentale per il futuro del
club di Tesoro. Ci sarà l’esodo di
circa 2.500 giallorossi. Dopo
l’1-1 al Via del Mare, la squadra
di Lerda deve battere a domicilio Ciofani e compagni (col pari
si va ai supplementari ed eventualmente ai rigori), che in casa
sono imbattuti nelle gare di
campionato e playoff (15 vittorie e 3 pari). «Nel suo stadio il
Frosinone è fortissimo ma il
Lecce è stato già capace di vincere qualche partita in trasferta» ha detto domenica Lerda,
evidenziando gli 8 successi ottenuti fuori casa. Il tecnico punta sulle ripartenze, per esaltare
le caratteristiche di Miccoli, che
al Matusa firmò il gol del provvisorio vantaggio in campionato (3-1 per la pattuglia di Stellone, sconfitta 2-0 nel ritorno).
L’attaccante di San Donato ha
saltato per squalifica l’andata.
Ha firmato 13 reti nella stagio-
ne regolare, poi ha fatto centro,
su punizione, nei playoff a Benevento. «Ho coronato il sogno
della mia vita: non mi sarei dato pace se avessi concluso la
carriera senza giocare con il
Lecce», così Fabrizio si presentò
lo scorso luglio. Il salto in B consentirebbe alla società salentina di sviluppare un progetto
ambizioso, che è in ritardo di
un anno dopo il k.o. col Carpi
nella finale playoff della scorsa
stagione. In caso di promozione, per Miccoli scatterebbe il
rinnovo del contratto per un altro anno.
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24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
FORMULA 1 GP CANADA
Fragile pace Mercedes
4 Hamilton e Rosberg a cena
TUTTO SU
SKY E RAI
Domenica a
Montreal (4.361
m) si corre il GP
Canada, 7a
prova (su 19) del
Mondiale 2014.
Previsti 70 giri
per 305,270 km.
Questi gli orari
italiani (+6 ore
rispetto a
Montreal)
S
Oggi
Prime libere
dalle 16 alle
17.30, seconde
libere dalle 20
alle 21.30.
Diretta Sky
Sport F1 HD
e Rai Sport 2
S
Domani
Terze libere
dalle 16 alle 17;
diretta Sky e
Rai Sport 2.
Qualifiche alle
19; diretta
Sky e Rai 2
S
Domenica
Gara alle 20;
diretta Sky
e Rai 1
S
Gazzetta.it
Sul nostro sito
aggiornamenti in
tempo reale,
notizie, risultati
e fotogallery
S
Classifiche
Piloti:
1. Rosberg
122 punti
2. Hamilton 118
3. Alonso 61
4. Ricciardo 54
5. Hülkenberg 47
6. Vettel 45
7. Bottas 34
8. Button 31
9. Magnussen 21
10. Perez 20
11. Massa 18
12. Raikkonen 17
Costruttori:
1. Mercedes
240 punti
2. Red Bull 99
3. Ferrari 78
«Ma in pista sarà battaglia»
Stoccarda impone il confronto tra i due piloti. Lewis svela: «Tra noi
ci saranno ancora alti e bassi. E non ci sono ordini diversi da prima»
PINO ALLIEVI
MONTREAL (Canada)
Differenze Nico adora i muretti di Montecarlo, non quelli
del circuito di Notre Dame, fra
i quali si passa più velocemente. Nico è per trame strette,
non larghe. Ma Hamilton allarga il discorso portandolo finalmente sul GP del Canada:
«Non vedo chi potrebbe avvicinarsi a noi, qui, a meno di
una sorpresa eccezionale di
Red Bull o Ferrari».
Hanno fatto la pace. E
siamo tutti più tranquilli, ora.
Ma la telenovela dei duellanti
Rosberg-Hamilton non finisce
qui, nonostante le parole mielose enunciate da chi era più
arrabbiato dopo Montecarlo,
ossia Lewis. La schermaglia è
comunque destinata a riprendere e a rinfocolarsi quanto
prima, perché nessuno dei
due è disposto ad accettare la
supremazia dell’altro.
Promessa Bisognerebbe che
la Mercedes stabilisse da subito chi dovrà vincere questo
Mondiale, promettendo all’altro che le posizioni s’invertiranno nel 2015. Ma chi può
garantire che la supremazia
Mercedes resterà agli stessi livelli anche tra un anno? Nessuno. E allora via libera al
confronto in famiglia com’ è
stato sinora. Ossia moderatamente aspro, senza scorrettezze evidenti che sarebbero
nocive all’immagine del datore di lavoro. Perché sia Rosberg sia Hamilton sono due
normali dipendenti di Stoccarda. Con uno stipendio probabilmente più elevato del loro presidente, ma pur sempre
lavoratori a contratto, sottoposti a regole e gerarchie.
Cena Hamilton ha raccontato ieri come stanno andando
le cose: «Mercoledì sera siamo
stati a cena (lui e Rosberg,
n.d.r.) con i dirigenti del team, dopo che ci eravamo parlati nei giorni seguenti il GP di
Monaco. Nico e io ci conosciamo e rivaleggiamo da anni,
sappiamo come comportarci
ed è immancabile che si vada
ad alti e bassi. Nella squadra
non cambia niente e non ci sono ordini diversi da prima, la
battaglia in pista continuerà».
Tutto come prima Appunto.
Querelle Lo fanno da anni,
avendo corso insieme sin dai
tempi del kart, con gerarchie
consolidate: Hamilton è più
veloce, ma Rosberg è più scaltro e raffinato, per cui spesso
le prestazioni nell’arco di una
stagione si sono equiparate.
Nella querelle verbale, ad
esempio, Nico lascia che adesso sia Lewis a spiegarsi e giustificarsi. Lui, calmo, sta alla
finestra ad aspettare, anche se
Montreal è una pista che a Hamilton (tre vittorie) piace e a
Rosberg no.
Successo Ovvero, i due sono condannati a giocarsi di
nuovo il successo, sempre che
dalla Ferrari non arrivi la svolta che Montezemolo aveva
anticipato e promesso proprio
per Montreal, ma in cui pochi
credono realmente anche all’interno della squadra. Nel
contempo, la Renault fa sapere di avere portato in Canada
dei motori finalmente al massimo dello sviluppo, a vantaggio principalmente della Red
Bull di Vettel e Ricciardo.
S
Montecarlo c’è stata la presunta furbata di Rosberg, che
con un dritto al Mirabeau ha
fatto esporre le bandiere gialle bloccando il giro lanciato di
Hamilton. Prima c’era stata la
furbata di Hamilton in Spagna, con un pulsante per avere più potenza utilizzato contro le disposizioni del team,
nonostante i due fossero largamente davanti agli altri.
Di nuovo
amici?
Sopra Nico
Rosberg, 28
anni, e Lewis
Hamilton, 29,
durante la
sessione di
autografi a
Montreal. Qui a
lato Fernando
Alonso, 32 anni,
e il capo del
Banco
Santander
Emilio Botin, 79,
davanti alla
sede della
Columbia
University di
New York
Battaglie Schermaglie normali tra compagni che non finiranno qui. Anzi, siamo ansiosi di scoprire quale sarà la
prossima scorrettezza dell’uno o dell’altro, in un mondiale in cui non esistono rivali
per i due piloti della Mercedes. E questo li autorizza – entro certi limiti ovviamente – a
divertirsi e a pizzicarsi dentro
e fuori pista.
COLOMBO
Tutto resta com’era, in attesa
del prossimo «incidente». A
Annunci Promesse della vigilia che già da oggi saranno
sottoposte alla verifica implacabile del cronometro. Con il
meteo annunciato umido-piovoso sino a stasera e poi bello
in crescendo sino a domenica,
tanto che Button dichiara:
«Sarà proprio il caldo elevato
della gara, rispetto alle prove,
che provocherà qualche sorpresa».
Stella Ma lo dice senza troppa convinzione, sapendo che
caldo o freddo, pioggia o sole,
questo mondiale è tutto all’insegna della stella a tre punte.
La variabile potrebbe, appunto, essere legata a Rosberg e
Hamilton: e se la loro rivalità
finisse per favorire gli altri?
Bisogna aggrapparsi persino a
questo…
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’OPINIONE
di PINO ALLIEVI
a pagina 21
MONDIALE DI CALCIO FEBBRE AI BOX
IN CASA RED BULL L’AUSTRALIANO: «DALLA RENAULT DOVREBBE ARRIVARE UN AIUTO MAGGIORE»
Massa: «Spero nella finale»
Fernando: «Per la Spagna
sarà dura vincere di nuovo»
«Battere ancora Vettel, perché no?»
MONTREAL — (p.i.) Motori e…calcio. Il
Mondiale in Brasile è alle porte e anche i piloti si
scaldano. Il campione in carica è Fernando
Alonso: «Vinciamo da sei anni e confermarsi non
è per niente facile. Però le aspettative sono tante,
questa Spagna può renderci ancora felici e
orgogliosi». Il più ansioso è il padrone di casa
Felipe Massa: «Amo il calcio, proverò a guardare
più partite possibili. Spero che il Brasile possa
raggiungere la finale, vincere in casa sarebbe
fantastico e io sarò lì a fare il tifo». Il più diviso è
Adrian Sutil: «Tiferò Germania e Uruguay, perché
sono metà uruguaiano». Il più nostalgico è Lewis
Hamilton: «Il Brasile è il posto migliore per
disputare i Mondiali e io sto disperatamente
cercando dei biglietti. Sono cresciuto ammirando
Ronaldo e i suoi compagni, una squadra magica.
Tifo Inghilterra, ma voglio vedere il Brasile».
Ricciardo punta al
3° podio di fila. E
spunta un test
segreto Toro Rosso
sul... tapis roulant
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DAL NOSTRO INVIATO
MONTREAL
Tutti a chiedergli se batterà Seb Vettel anche qui e la risposta di Daniel Ricciardo? Un
sorriso infinito. «Ci provo. Sto
facendo un buon lavoro, ho fiducia in me stesso, perché
no?». Il doppio podio Montme-
lò-Montecarlo si protrarrà al
terzo Monte del Mondiale? «È
un momento dell’anno che
amo, la trasferta MontecarloMontreal è speciale e questa è
una pista che adoro. Perché?
Perché affrontare chicane così
veloci, saltare sui cordoli, perdere il controllo dell’auto e riconquistarlo sfiorando i muri fa
provare sensazioni uniche.
Qui si sorpassa, è eccitante.
Sì, punto al podio».
Rivali La Mercedes resta terreno di caccia
proibito. «Non mi
aspetto vantaggi per
noi se la tensione tra
Rosberg e Hamilton do-
Sebastian Vettel,
26 anni LAPRESSE
vesse continuare — prevede
Vettel, che ha 77 punti da recuperare a Nico —. Potrebbero
anche buttarsi fuori, ma è dal
1988 che una squadra non dominava così. Noi dobbiamo
pensare a fare il nostro lavoro e
a guardare a gara dopo gara».
Anche Ricciardo non si
aspetta «regali» dalle
frecce d’argento. «Dalla Renault dovrebbe
arrivare un aiuto per
stare più vicini alle
Mercedes, ma quello che succede tra
Rosberg e Hamilton non cambierà le
cose. La loro è una lotta normale, la tensione è
&
alta, ma non vedremo mai fuochi d’artificio».
Test motore Intanto la Toro
Rosso è finita sotto i riflettori
dopo che una lettera anonima a
Fia, Ferrari e Mercedes ha rivelato un test segreto in una struttura di Graz (Austria) disputato
dopo gli ultimi test in Bahrain e
prima dell’Australia: l’auto
avrebbe «girato» su una sorta di
tapis roulant ma con il motore
Renault (a quei tempi fragilissimo) acceso. In attesa della risposta Fia, la Ferrari ha liquidato il tutto come «caso inesistente e anzi legale».
p.i.
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VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
SUPERBIKE GP MALESIA
Per i Carabinieri
La Ferrari celebra i 200 anni
dei Carabinieri COLOMBO
4
POLE E GP
SU ITALIA 1
Sepang (5.548
m) ospita il GP
Malesia, 6°
round del
Mondiale
Superbike.
Questi gli orari
italiani (-6 ore
rispetto a
Sepang)
INIZIO DIFFICILE SESTO IN CLASSIFICA
Melandri, è l’ora?
«Aprilia ti chiedo
solo più feeling»
S
Oggi
Nella notte si
sono disputate
le prime libere;
9.30-10.15
seconde libere
La Fiamma
di Alonso
«Il prossimo ciclo
sarà il nostro»
Lo spagnolo: «Con Mattiacci sempre più forti»
Kimi 200 GP: «Non lo sapevo...». Avrà Lloyd ai box
La Ferrari omaggia l’Arma per il bicentenario
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI
MONTREAL
È un weekend da fiato sospeso. Stagione ancora (parzialmente) da salvare o il circuito intitolato a Gilles Villeneuve
decreterà che per la Ferrari sarà
meglio concentrare sforzi e
pensieri sul futuro? Ipotesi,
quest’ultima, che al Cavallino
per il momento respingono con
forza, visto che anche gli insuccessi attuali servono a far capire che cosa deve essere corretto
per far sì che il 2015 possa essere un anno di tutt’altro genere.
Ma è chiaro che dopo che il presidente Luca di Montezemolo
ha annunciato novità significative per il GP del Canada, gli occhi di tutti qui sono puntati sulla rossa per scoprire cosa, e come, cambierà sulla F14 T.
11
Trionfi rossi in Canada
Dal 1967, ovvero da quando è
valido per il Mondiale, la rossa
ha vinto 11 volte il GP Canada
Controprova Tra gli sviluppi
che, tempo permettendo, dovremmo vedere in pista nelle libere di oggi, quelli visibili di tipo aerodinamico saranno concentrati soprattutto a livello di
ali, modificate per una pista a
basso carico. Ma è soprattutto
da quello che, di natura elettronica, è nascosto sotto il cofano
motore che i tecnici e i piloti del
Cavallino si aspettano le risposte più importanti. «Nelle ultime settimane abbiamo lavorato tanto al simulatore per pro-
vare le novità, la speranza è che
funzionino — comincia Fernando Alonso, sempre grande
protagonista tra i muri dell’Isola di Notre Dame —. Questa è
la pista più corta del Mondiale
come tempi sul giro, avremo 15
macchine in un secondo e servirà la perfezione, perché uno
o due decimi di differenza
equivalgono a perdere 6-7 posti».
Più potenza Considerata la
Mercedes irraggiungibile,
l’obiettivo di Fernando e della
Ferrari tutta è puntato sulla
Red Bull e la speranza è che il
lavoro fatto a casa dagli elettronici possa consentire a lui e Kimi Raikkonen di battagliare
per il gradino restante del podio. A Maranello hanno lavorato sodo per sfruttare in maniera più efficiente la power unit,
MONDIALE IN SARDEGNA SPECIALE IN NOTTURNA A CAGLIARI: OLTRE 10 MILA TIFOSI
Rally d’Italia, Hirvonen è il primo leader
Ogier terzo, Kubica sbaglia e chiude 12°
ANTONIO GATTULLI
Un bagno di folla. Il
successo della superspeciale
«Città di Cagliari» che ha aperto
il Rally d’Italia, 6a tappa del
Mondiale, sta negli oltre 10 mila
spettatori assiepati lungo i 1.300
metri sulla banchina del porto
del capoluogo sardo. Ha vinto
Mikko Hirvonen (Ford Fiesta),
che ha indovinato le traiettorie
per registrare il miglior crono
(1’19”1). A 2 decimi da Hirvonen
hanno chiuso Thierry Neuville
(Hyundai i20) e Sebastien Ogier
(Vw Polo). «Sono contento di
aver vinto la prova — ha detto
Hirvonen —, ma la gara inizia
domani (oggi; n.d.r.). Fa piacere
vedere tanta gente: siamo qui
per farla divertire». Quarto
Hanninen (Hyundai i20), quinto
Latvala (Vw Polo). Chiude 12o
Robert Kubica (Ford Fiesta), per
un errore in curva sullo stretto.
Brivido per Kris Meeke (Citroën
Ds3), che è atterrato duro
dopo un salto.
Umberto Scandola (Skoda Fabia
S2000) ha vinto la prova
spettacolo del Tricolore (1’20’’9)
davanti a Giandomenico Basso
(Ford Fiesta a Gpl) e Paolo
Andreucci (Peugeot 208 T16 R5).
Oggi si fa sul serio: la sfida tra
Ogier e Latvala, rispettivamente
primo e secondo nel Mondiale,
promette scintille. «Devo vincere
e dare continuità al trionfo in
Argentina», ha detto il
finlandese, che insegue a soli 24
punti di distanza il campione del
mondo in carica. Il confronto tra
i due sugli sterrati sardi è in
parità: Latvala vinse nel 2009,
Ogier l’anno scorso. Oggi sono in
programma 8 speciali: nel
dettaglio si tratta della Terranova
Nord (19,81 km), della Terranova
Sud (12,4 km), della CoilunaCrastazza (20,29 km) e della
Loelle (27,3 km), tutte da ripetere
due volte. I piloti del Tricolore
affronteranno le stesse speciali,
ma solo una volta.
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garantendosi la stessa affidabilità ma utilizzando mappature
«aggressive» che consentano di
estrarre più energia dalla
Mgu-H da convogliare direttamente nel kers, per un guadagno di potenza che su una pista
con rettilinei così importanti
come questa può fare la differenza. «Il podio resta un traguardo ambizioso, ma dobbiamo essere ottimisti — continua
Alonso, che crede ciecamente
nel nuovo corso Ferrari —. Sia
che gli sviluppi diano risultati o
meno, dobbiamo continuare a
lavorare per il secondo posto
nel Mondiale costruttori e soprattutto per portare avanti un
lavoro che non comprometta il
futuro. Non sono preoccupato.
Dall’arrivo di Mattiacci tutto si
sta muovendo nella giusta direzione, Marco ha un approccio
molto intelligente e sono convinto che saremo sempre più
forti».
Fede Dopo aver dichiarato
alla Bbc di avere fame per un
terzo titolo («Non è che non sono contento con due, ma tre mi
inserirebbe in una bella lista di
nomi»), conferma la sua fede
nel Cavallino. «Credo nella Ferrari, ci siamo andati vicini due
volte e voglio un’altra opportunità. C’è stato il ciclo Red Bull,
ora è il momento della Mercedes, ma faremo quel che serve
perché cominci il nostro. Spero
il prossimo anno o tra due».
Sfortuna addio A proposito di
anni, in omaggio all’Arma dei
Carabinieri che ne compie 200,
qui (e a Monza) la Ferrari correrà con sulle fiancate il logo
dell’Arma e il motto «Nei secoli
fedele». Ma 200 sono anche i
GP di un inconsapevole
Raikkonen («Non lo sapevo»),
che dopo la bella prima parte di
corsa a Montecarlo vuole finalmente raccogliere i frutti. «Le
cose per me possono solo migliorare, la direzione è giusta,
semplicemente non si vedono i
risultati. Il mio feeling con la
macchina? Quello che dice la
gente non è sempre vero. Abbiamo avuto dei problemi, è un
processo lungo, non lo risolvi
in poche settimane». Fra l’altro, per le comunicazioni con i
box, da questa gara Kimi avrà
al muretto David Lloyd, che affianca l’ingegnere di pista Antonio Spagnolo.
MotoGP Tornando ad Alonso, Fernando prima saluta re
Juan Carlos («È sempre stato
vicino a noi sportivi, ha girato
in biposto, è stato l’unico re a
300 all’ora»), poi torna al
weekend del Mugello dove ha
visto da vicino la MotoGP. «È
un mondo diverso, ho parcheggiato l’auto vicino ai motorhome, nel paddock trovi piloti,
giornalisti, famiglie, tifosi, l’atmosfera è più rilassata. Non so
se mia meglio o peggio, ma la
F.1 rappresenta l’eccellenza
dello sport motoristico e questo porta a certe esclusività».
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S
Domani
3.45-4.30 terze
libere; 6.30-7
quarte libere
(non valide per
la qualifica);
9-9.15 Superpole
1; 9.25-9.40
Superpole 2
S
Domenica
3.30-3.45 warm
up; ore 6 gara
Supersport (14
giri); 7.30 gara-1
(16 giri); 10.30
gara-2 (16 giri)
S
In tv
Italia 1 ed
Eurosport
trasmettono in
diretta il GP
Malesia con
questi orari:
domani alle 9
la Superpole,
domenica
alle 6 la gara
Supersport,
alle 7.30 gara-1,
alle 10.30
gara-2. Replica
integrale su
Italia 1 alle 13.40
S
Classifiche
Superbike
Piloti:
1. Sykes
(GB-Kawasaki)
185 punti
2. J.Rea
(GB-Honda)
159
3. Baz
(Fra-Kawasaki)
159
4. Guintoli
(Fra-Aprilia)
148
5. Davies
(GB-Ducati)
109
6. Melandri
(Ita-Aprilia)
97
7. Giugliano
(Ita-Ducati)
82
8. Haslam
(GB-Honda)
75
Costruttori:
1. Kawasaki 193
2. Aprilia 162
3. Honda 159
4. Ducati 137
Marco Melandri, 31 anni, 4a stagione in Sbk ALEX PHOTO
PAOLO GOZZI
Tra i protagonisti Superbike Marco Melandri è l’unico che conosce bene Sepang, un (piccolo) vantaggio per sperare nel primo successo
con l’Aprilia e risalire dall’abisso. Dopo cinque
round, il 31enne ravennate è 6° in classifica a
distanza siderale (88 punti) dall’iridato Tom
Sykes, lanciatissimo con la Kawasaki. In Malesia
Melandri è sempre andato forte. In MotoGP, con
la Honda satellite, nel 2007 fece sudare Casey
Stoner, che dominava sulla Ducati. «Negli ultimi
tre giri lo avevo quasi ripreso, ma Casey riuscì a
difendere un secondo di vantaggio — ricorda
Melandri —. Che fatica: per il gran caldo e l’umidità, sotto sforzo è difficilissimo respirare».
Affrontare la doppia gara in tre ore sarà una
sfida pazzesca. Come bisogna prepararsi?
«Ho lavorato più sul fiato che sulla resistenza
muscolare. Fondamentale essere idratati. Anche per chi è in forma gara-2 sarà durissima».
Come spiega l’inizio Mondiale così negativo?
«Potrei dire che la fortuna non ci ha aiutato.
In realtà con l’Aprilia non ho ancora trovato l’affiatamento necessario per stare davanti».
Rimontare si può?
«Non devo pensare ai punti, devo correre con
la testa libera. A fine anno vedremo».
Che cosa serve?
«Ho chiesto all’Aprilia di darmi una moto che
mi trasmetta più fiducia e ci stanno provando
con grande impegno. Una vittoria sbloccherebbe me e la squadra».
A Sepang, che è veloce, l’Aprilia andrà forte?
«La RSV4 ha il potenziale per andare forte dovunque, ma finora ho sofferto problemi indipendenti dal tipo di pista. Anche con Yamaha e Bmw
però era servito tempo».
Ad agosto diventerà papà di una bimba...
«Monto i passeggini e ho fatto scorta di pannolini. Ma non ho molto chiaro cosa mi aspetta».
Le manca ai box la sua compagna Manuela?
«Lei è sempre importante, specie nei momenti
difficili, ma i risultati non sarebbero cambiati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
a Cattolica
S
Classifiche
Supersport
Piloti:
1. Vd Mark
(Ola-Honda)
90 punti
2. Marino
(Fra-Kawasaki)
76
3. Cluzel
(Fra-MV Agusta)
62
Costruttori:
1. Honda 111
2. Kawasaki 87
La fidanzata di Valentino
operata alla clavicola
Stupenda, pure prima di un’operazione.
Linda Morselli, fidanzata di Valentino Rossi,
è andata sotto i ferri martedì a Cattolica per
ridurre la frattura alla clavicola sinistra,
rotta tre settimane fa al Ranch mentre si
dilettava nel dirt track. Ad operarla il dottor
Porcellini e la dottoressa Ricci.
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
SPECIALETricoloreVelocitàMontagna
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
IN COLLABORAZIONE CON ACI
in Vetrina I PROTAGONISTI
OSELLA PA 2000
CLIO
ALFA 155 DTM
OSELLA PA 21 EVO
Domenico Scola
Antonio Scappa
Marco Gramenzi
Rosario Iaquinta
Due terzi posti per Domenico Scola sull’Osella PA 2000
Poker di vittorie per Antonio Scappa e la Clio RS
Marco Gramenzi il più «agile» in E1 con l’Alfa 155 DTM
Iaquinta a segno con l’Osella PA 21 EVO e leader in CN
Faggioli espugna il Sassotetto
Il fiorentino duella con Merli e porta la Norma M 20 alla prima vittoria: «Abbiamo un progetto vincente»
ROSARIO GIORDANO
la guida
Simone Faggioli ha vinto
il 24° Trofeo Lodovico Sarfiotti
Sarnano–Sassotetto ed ha portato al primo successo tricolore
assoluto la Norma M20 FC
Zytek. Decisivo l’assalto in gara-2, sugli 8.877 metri del difficile tracciato nel cuore dei
Monti Sibillini, dove ha ottenuto il record di 3’46”55, rimontando sul diretto avversario e
vincitore di gara-1 Christian
Merli su Osella PA 2000 Honda, in ritardo di 3 secondi nella
generale. Terzo sul podio in entrambe le gare il 22enne cosentino Domenico Scola in continua crescita al volante della
Osella PA 2000 Honda.
ACI Racing Week End ad Adria
Tribune e paddock gratuiti
Grandi prove e bella cornice
Grande pubblico alla quarta
tappa del Campionato Italiano
Velocità Montagna, valida anche per il Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord, organizzata dall’Automobile Club Macerata in collaborazione con
l’A.S.D. AC Macerata, nel caratteristico centro medievale
completamente coinvolto dall’evento. Faggioli ha disputato
due grandi salite contro il cronometro pur non avendo effettuato le manche di prova per
un guasto al cambio, ma in gara il fiorentino della Best Lap
ha tirato fuori la classe e la
grinta del pluricampione e preso in fretta le misure al difficile
percorso sul quale esordiva. «È
una vittoria che ci dà nuova
energia anche in prospettiva
tricolore – ha commentato Faggioli – ero stanco mentalmente, venivamo dalla toccata in
Spagna e poi il guasto al cambio in prova. La Norma mi ha
riconsegnato una biposto perfetta arrivata in Italia mercoledì, poi i ragazzi del team hanno
lavorato fino a tarda notte per
risolvere il problema alla trasmissione. In gara ci ho messo
un po’ del mio per l’attacco decisivo su un tracciato per me
nuovo. Stiamo sviluppando un
progetto subito vincente».
Che attacco Ha vinto gara-1
Christian Merli e per 78 centesimi di secondo ha respinto
l’attacco di Faggioli, il trentino
della Vimotorsport ha lottato
fino in fondo ed ha comunque
rinsaldato la leadership nella
classifica Tricolore ed in quella
del Trofeo di gruppo E2/B, dopo le vittorie ad Erice e Caltanissetta ed il secondo posto a
Verzegnis dietro Zardo. «Sapevamo che nei tratti più scorrevoli ed in quelli a maggior pendenza eravamo un po’ penalizzati rispetto ai 3000 cc — ha
detto Merli — sono contento di
aver duellato e vinto una gara
contro un campione del calibro
di Simone».
Presente e futuro Due terzi
posti per il giovane alfiere Jonia Corse Domenico Scola che
si è sempre migliorato al volante dell’Osella PA 2000 Honda,
abbassando anche i tempi con
cui vinse l’edizione 2013 della
competizione marchigiana. Il
22enne cosentino ha il tempo
dalla sua parte. Sotto al podio
l’avvincente duello per il successo in gruppo CN concluso
con due affermazioni del calabrese della Scuderia Vesuvio
Rosario Iaquinta, quarto al traguardo, in perfetta sintonia
con la sempre più competitiva
Osella PA 21/S EVO Honda curata dalla Catapano Corse con
cui il driver di Castrovillari che
è leader di gruppo CN, ha dichiarato: «Sarnano è una gara
difficile e ogni errore si paga
caro». Seconda posizione di
gruppo e quinta in assoluta,
per il sardo della CST Sport
Omar Magliona che con la
l’Osella PA 21/S EVO del Team
Faggioli ha danneggiato un
cerchio nella fasi iniziali di gara-1, quindi, un ritardo di circa
un secondo e mezzo, poi in gara-2 il sassarese ha accorciato
le distanze con un ulteriore attacco, ma nulla ha potuto contro la giornata di grazia del
vincitore, pur guadagnando
punti tricolori importanti.
Simone
Faggioli ha
portato la
nuova Norma
al primo
successo
italiano
PHOTO 4
Porte aperte ed ingresso gratuito in tribune e paddock all’Adria
International Raceway in occasione dell’ACI Racing Week End
del 7 e 8 giugno, quando esordirà l’Italian F.4 Championship
Powered by Abarth. Sul circuito veneto anche le sfide dell’ACICSAI Abarth F.2 Italian Trophy e dell’italiano Prototipi. Su
www.acisportitalia.it l’invito; dirette e differite su RAI Sport 2,
Dinamica Channel e Class TV.
GLI ALTRI IN TOP TEN Sesta piazza per il trentino Adolfo Bottura, che grazie al risultato ottenuto con la Lola F.3000 passa in
testa al gruppo E2/M. Bottura ha duellato con il rientrante Franco
Cinelli, 7° in classifica generale, anche lui su Lola. Ottavo posto
per Diego Degasperi, sulla Radical, davanti al giovane sassarese
Giuseppe Vacca, 9° con la Tatuus F. Master. Top ten completata
da Marco Gramenzi su Alfa 155 V6, vincitore del gruppo E1. Il
teramano dell’AB Motorsport ha sferrato il suo attacco in gara-1.
Non ha mollato il leader di gruppo Piero Nappi, che ha chiesto il
massimo alla sua Ferrari 550, un po’ in affanno nello stretto. Con
l’affermazione in classe 1150 l’umbra Deborah Broccolini su Citroen C1 si è imposta tra le lady, precedendo Caterina Gabrielli
con la Citroen Saxo, Elisa Finotti e Paola Pascucci sulle 500.
GLI ALTRI GRUPPI Sette successi su otto salite in gruppo GT
per Roberto Ragazzi e la Ferrari 458. Il padovano di Superchallenge, sempre più leader di categoria, ha ceduto finora solo a Di
Fant su Porsche in Friuli. Ritorno al successo di Rudi Bicciato su
Mitsubishi Lancer in gruppo A. Solo a ridosso del podio Salvatore D’Amico, sempre in testa al gruppo con la Renault New Clio. Il
giovane salernitano Cosimo Rea ha vinto in gruppo N, perfetto
sulla Citreon Saxo VTS. Terza piazza generale per il leader calabrese Luca Ligato, al debutto sul tracciato con la Peugeot 106. In
gruppo Racing Start il 25enne Ivan Pezzolla ha firmato il suo 3°
successo sulla MINI Cooper S (Team AC Racing) e con il record
di categoria ha rinsaldato la leadership. Subito dietro Oronzo
Montanaro ha contenuto i distacchi, anche lui su MINI turbo.
Quarta affermazione consecutiva tra le vetture aspirate per Antonio Scappa con la Renault New Clio DP Racing.
IL 15 GIUGNO IN TOSCANA Appuntamento con il 5°round del
CIVM. Dal 13 al 15 giugno con la 42a Pieve Santo Stefano – Passo
dello Spino in provincia di Arezzo. Verifiche: venerdì (12.30-19).
Prove: sabato (9.30). Gare: domenica 9.30.
CLASSIFICHE Assoluta 1. Merli p.72,5; 2. Faggioli 35; 3. Scola D.
29. Racing Start (aspirate) 1. Scappa p.80; 2. Angelini e Chaivaroli
30. Racing Start TB 1. Pezzolla I. p.75; 2. Montanaro 65; 3. Tacchini 36. Gruppo N 1. Ligato p.44; 2. Rea 40; 3. Regis 24,5. Gruppo A
1. D’Amico p.61; 2. Bicciato 30; 3. Parlato 26. Gruppo E1 1. Nappi
p.59,5; 2. Gramnzi 36; 3. Chirico 32. Gruppo GT 1. Ragazzi p.76; 2.
Cannavò 40; 3. The Climber 39,5. Gruppo CN 1. Iaquinta p.70; 2.
Magliona 55; 3. Conticelli F. 39. Gruppo E2/B 1. Merli p.75; 2. Scola
D. 39; 3. Faggioli 35. Gruppo E2/M 1. Bottura p.42; 2. Leogrande
40; 3. Maccarrone 25.
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
CICLISMO IL CASO
Incredibile, ma vero
2010
14.013 km
84 giorni: 3° Giro 1° Vuelta
Dal 18 gennaio (Tour San Luis) al
16 ottobre (Lombardia), Nibali ha
fatto 14.013 km in 84 giorni-gara.
Terzo al Giro d’Italia, trionfa alla
Vuelta: più altri 6 successi
2011
11.938 km
77 giorni-gara: 2° al Giro
Nibali copre 77 giorni di gara e
quasi 12mila chilometri. Apre al
Giro di Sardegna (22/2), chiude al
Lombardia (15/10). E’ 2° al Giro
dopo la squalifica di Contador
2012
12.670 km
80 giorni: 3° al Tour
Stagione uguale al 2010, iniziata
in Argentina (23/1) e chiusa al
Lombardia (29/9): 5 successi, tra
cui la Tirreno-Adriatico. E’ 3° alla
Sanremo, 2° alla Liegi, 3° al Tour
Richiamo a Nibali
«Rendimento
non adeguato»
A fine aprile la lettera firmata da Vinokourov
Situazione difficile all’Astana, e il Tour è vicino
CLAUDIO GHISALBERTI
LUCA GIALANELLA
«Noi paghiamo tanto, ma
vogliamo risultati all’altezza.
Senza scuse, senza se e senza
ma. A noi non interessano i
motivi, ma quei risultati che finora non si sono visti. Quindi
regolati, perché così, a noi, le
cose non vanno bene». Nessuno ha pronunciato queste parole, ma è il concetto base sul
quale si regge tutta la vicenda.
Vincenzo Nibali, il miglior corridore italiano e uno dei top a
livello mondiale, alla fine di
aprile, tra la Liegi-BastogneLiegi e il Giro di Romandia riceve una lettera. La apre, e legge: è un richiamo per «scarso
rendimento». Sì, avete letto bene, e sicuramente sarà rimasto
senza parole pure il siciliano,
re del Giro 2013, che interpreta il mestiere come pochi. Inizia a gennaio e scende di bici a
fine ottobre, è capace di vincere in Argentina e di incantare
sul Ghisallo al Lombardia.
Feste e attriti Ce ne sono pochissimi come lui in quanto a
continuità di rendimento, al
suo livello forse soltanto Contador. Anche perché Nibali
Dubai Tour: Vincenzo Nibali e il suo capo Aleksander Vinokourov BETTINI
non si tira indietro e combatte.
Eppure questo non basta alla
Astana, la squadra-stato che fa
riferimento al presidente kazako Nazarbayev e a Vinokourov. Il campione olimpico di
Londra 2012 è il collegamento
tra politica e ciclismo, è lui che
ha firmato la lettera giunta a
casa Nibali.
L’anno scorso, dopo il trionfo al Giro, Vincenzo venne accolto da re nella capitale Astana. E, caso unico, è stata persino realizzata una copia del
Trofeo Senza Fine che spetta al
vincitore della corsa rosa per
splendere nel museo dello
L’impegno in
corsa non basta:
da Nibali la
squadra vuole
risultati pesanti
Programmi,
materiali,
corridori: tra
kazaki e italiani
c’è tensione
2013
13.853 km
85 giorni: re del Giro
Dall’Argentina (21/1) al Lombardia
(6/10), è una stagione d’oro: bis
alla Tirreno-Adriatico, domina il
Giro, 2° alla Vuelta, 4° al Mondiale
di Firenze. In tutto 85 giorni-gara
sport di Astana. Come vedete
dalle cifre sopra, dal 2010 a oggi Nibali non si è mai risparmiato. Però le cose dopo il Giro
2013 non sono andate come
avrebbero dovuto e sono cominciati gli attriti. Prima la
condizione molto approssimativa con la quale Vincenzo si è
presentato al via del Giro di Polonia, poi un inverno molto tribolato. Ok, il 28 febbraio è nata Emma, la prima figlia, ma
questo ai kazaki importa molto
relativamente. Nibali è mancato nelle classiche delle Ardenne, e ciò probabilmente ha influito sulla valutazione, straordinaria, dei suoi capi. Vincenzo ha un contratto di quasi 4
milioni netti fino al 2016, e
questo gli pone degli obblighi
agli occhi dei kazaki.
La lotta Le due anime della
squadra sono così venute a galla. Da una parte, quella forte
economicamente e politicamente: la kazaka, che dal lato
sportivo fa capo ad Aleksander
Shefer. Dall’altra, quella italiana con Beppe Martinelli. Le
due parti si sopportano e cercano di salvare l’apparenza,
anche perché finora dall’Italia
sono arrivati i successi. Le divergenze sono profonde e riguardano gestione dei corridori, scelta dei materiali e programmi delle corse. Persino a
livello medico le differenze sono totali. Vi ricordate la puntura di vespa alla Vuelta che Nibali non ha potuto curare perché l’Astana aderisce al Mpcc,
il movimento francese per un
ciclismo credibile che ha regole più rigide del codice Wada?
Il gruppo italiano per protesta
voleva uscire, Vinokourov (cha
ha bisogno di dare una ripulita
alla sua immagine) ha detto
che andava bene così. Adesso
la lettera, che è un avvertimento. Il Tour scatta tra un mese (5
luglio) ed è centrale per l’Astana e per il Kazakistan. Nibali è
stato preso per vincerlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Appunti
DAL 4 AL 13 LUGLIO
Ecco il Giro Rosa
Finale sul Ghisallo
2014
5.615 km
36 giorni: 0 vittorie
Debutto in Argentina il 20/1: 44°.
Poi 17° Dubai Tour, 12° Oman, 50°
Camaiore, 21° Parigi-Nizza, 44°
Sanremo, 52° Amstel, 14° Freccia
Vallone, 30° Liegi, 5° Romandia
la scheda
VINCENZO NIBALI
29 ANNI
LEADER DELL’ASTANA
Vincenzo Nibali è nato
a Messina il 14 novembre
1984, lo stesso giorno di
Adorni e Hinault. E’ alto 1.81
per 65 chili. Da under 23 è
stato terzo al Mondiale
crono di Verona 2004. Ha
debuttato tra i professionisti
con la Fassa Bortolo nel
2005, poi alla Liquigas dal
2006 al 2012. E’ all’Astana
dal 2013: 29 vittorie
FOTO ROBERTO BETTINI
Da sin. Elisa Longo Borghini,
Antonio Rossi e Marianne Vos
E’ la corsa a tappe più
importante nel mondo del ciclismo
femminile. Parliamo del Giro Rosa,
che quest’anno festeggia l’edizione
numero 25: la presentazione a
Milano con Marianne Vos ed Elisa
Longo Borghini. Da Caserta al
Ghisallo: 9 tappe più prologo in
notturna, tre arrivi in salita,
un’altra tappa di montagna,
4 da volata o gruppetto
LE TAPPE 4 luglio: Caserta,
cronoprologo km 2,050; 5 luglio:
Santa Maria a Vico (Ce)-Santa
Maria Vico (Ce), km 95,2; 6 luglio:
Frattamaggiore (Na)Frattamaggiore (Na), km 120; 7
luglio: Caserta-San Donato Val di
Comino (Fr), km 125,3; 8 luglio:
Alba Adriatica (Te-Jesi (An), km
118; 9 luglio: Jesi (An)-Cesenatico
(Fc), km 118,3; 10 luglio: Gaiarine
(Tv)-San Fior (Tv), km 112; 11 luglio:
Aprica (So)-Chiavenna (So), km
91,8; 12 luglio: Verbania (Vco)-San
Domenico di Varzo (Vco), km 90,3;
13 luglio: Trezzo sull’Adda (Mi)Madonna del Ghisallo (Co), km 80,1.
LA CURIOSITÀ
Tinkov, il suo Giro
è lungo 2.002 km
Oleg Tinkov ha 46 anni BETTINI
Anche il russo Oleg Tinkov,
proprietario della Tinkoff-Saxo, ha
fatto il suo personale Giro: 2.002
km, da Bari (4a tappa) a Trieste,
sempre prima del gruppo. «Più di
tutto mi spinge la passione. Però
volevo provare le sensazioni di
sofferenza e dolore che provano i
corridori. Così posso confrontarmi
con loro in modo diverso»
Tutta la squadra del Giro d’Italia partecipa al
dolore dell’amico Enrico Motta e della sua famiglia per la triste scomparsa della madre
Maria Radaelli
- Milano, 6 giugno 2014.
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
BASKET LE SEMIFINALI DI SERIE A E LE FINALI NBA
le Pagelle
DI CHIABO
TRAVIS DIENER
MANO FREDDA
MENTRE MOSS
CANCELLA DRAKE
SASSARI 6
M. GREEN 5 Non gli entra il tiro,
alza troppo la parabola in uno
contro uno, 1 assist, fatica tutta la
partita.
C. GREEN 6 Un ectoplasma nel
primo tempo, dopo 14” della ripresa
prende tecnico, poi si sveglia ed è
un fattore nella ripresa.
DEVECCHI 6 Lo stopper stavolta
fa fatica ma ha un buon momento
contro Gentile.
GORDON 6 Solo 6’ discreti nei
primi 20’, gioca 13’, 5 rimbalzi.
T. DIENER 5,5 Continua la secca
da tre, 0/7 dopo l’1/7 di gara-3. Solo
2 assist e non è un problema
secondario.
SACCHETTI 6 Mette una pezza al
brutto inizio di Caleb Green, 4
rimbalzi, un tecnico a 1’40” dalla
fine.
D. DIENER 6 Fa sempre più fatica
contro la difesa di Milano,
soprattutto da gara-3 contro Moss,
gioca 35’ con 5 rimbalzi , 3 assist
ma segna poco.
h
IL MIGLIORE
7 EZE
Dà energia, due stoppate
consecutive nel momento del
break milanese ridanno vita a
Sassari, chiude in doppia doppia.
SASSARI
MILANO
56
63
(20-21, 28-36; 42-48)
BANCO SARDEGNA SASSARI: T. Diener 8
(2/4, 0/7), D. Diener 10 (1/4, 2/7), Thomas 4
(2/8), C. Green 10 (4/9, 0/4), Eze 12 (6/10); M.
Green 3 (0/2, 1/5), Devecchi (0/1, 0/1), Gordon 4 (2/2), B. Sacchetti 5 (1/2, 1/2). N.e.:
Vanuzzo, Chessa. All. R. Sacchetti.
EA7 MILANO: Hackett (0/3, 0/1), Gentile 15
(4/6, 1/4), Moss 9 (3/3, 1/6), Melli 2 (1/2, 0/1),
Samuels 13 (5/8); Cerella, Kangur 3 (1/4 da
3), Langford 17 (4/7, 2/4), Wallace 4 (2/2),
Lawal (0/3), Jerrells (0/2, 0/3). N.e.: Touré.
All.: Banchi.
Quarti
Quarti
PLAYOFF
(1) Milano
3
3
Siena (2)
(8) Pistoia
2
2
Reggio Emilia (7)
Semifinali
30/5, 1, 3, 5,7, 9 e 11/6
Semifinali
31/5, 2, 4, 6 ,8, 10 e 12/6
Finale
(1) Milano
3 Gara-1 3
Siena (2)
(4) Sassari
1
Roma (6)
il 15/6
0
ARBITRI: Cerebuch, Sardella, Filippini.
NOTE - T.l.: Sas 8/10, Mil 10/14. Rim.: Sas
40 (Eze 10), Mil 39 (Samuels 13). Ass.: Sas
8 (D. Diener 3), Mil 8 (Gentile 3). Prog.: 5’
8-13, 15’ 24-29, 25’ 36-39, 35’ 49-52). Usc.
5 f: Hackett 37’12” (52-58). Tec.: C. Green
20’16” (28-36), B. Sacchetti 38’16” (5258). Spett. 4984.
(4) Sassari
3
0
Cantù (3)
(5) Brindisi
0
3
Roma (6)
Marco Crespi, 52 anni CIAMILLO
L’EA7 tiene con la difesa, Sassari sbaglia ancora da 3 e i big di Banchi la puniscono
Sacchetti manda frecciate agli arbitri: «L’Olimpia non ha bisogno di certi aiuti...»
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI
SASSARI
Gli attacchi si stanno spegnendo, le difese ormai hanno
preso il sopravvento nella serie
tra le due squadre che hanno
segnato di più quest’anno. Vince Milano, va 3-1 ed è a un passo dalla finale scudetto: Sassari solo 56 punti non li aveva
mai realizzati in Serie A, ma dà
un’altra prova di durezza forse
inaspettata, nonostante la frustrazione dei tiri che non entrano, delle triple, il marchio di
fabbrica, che stavolta sono
4/26 dopo il 7/32 di gara-3, coi
cugini Diener a 4/28 nelle ultime due gare (se aggiungiamo
Marques Green siamo a 5/38).
MILANO 6,5
h
IL MIGLIORE
7 LANGFORD
Dalla panchina, segna 10 punti nel
2° quarto, 8 nell’11-2 del +10 che
Sassari non recupera più. Si rivede
alla fine.
Samardo Samuels, 25 anni: per il pivot EA7 13 punti e 13 rimbalzi CIAM
Cicala Eppure la cicala Sassari, quella dello showtime, sta
in partita fino alla fine. Perché
anche Milano in attacco, con
l’orribile prestazione di Hackett, fatica in mano 25’ a Jerrells e vince con le iniziative
personali di Langford e Gentile
perdendo nella ripresa anche
un eccellente Samuels. Ma in
difesa c’è sempre, guidata da
Moss, che rende ogni tiro più
difficile agli avversari. Prestazione da grande squadra in un
contesto tecnico sempre più
impoverito dalla stanchezza di
queste assurde serie ogni 48
ore. «Siamo venuti a Sassari
con l’atteggiamento giusto,
Esposito, che ritorno a Caserta
«Rieccomi, dopo solo 20 anni...»
Juvecaserta, ndr) perché negli
ultimi venti anni non ho ricevuto né una chiamata né un invito dalla società — dice —: è
la prima volta che succede e sarò sempre riconoscente a loro
due. Non essere stato considerato per tutto questo tempo, un
po’ ti lascia il segno».
Segno Quasi duecento per-
sone per accoglierlo al Palamaggiò con Barbagallo, Iavazzi, il g.m. Atripaldi e il coach
Molin. «Non mi aspettavo così
tanta gente, si vede che ho lasciato il segno e sono ancora
ben voluto — prosegue Esposito — torno per collaborare e
Un sorridente Enzo Esposito, 45 anni
con umiltà, percependo il senso di urgenza dopo la sconfitta
bruciante di gara-2 - dice Luca
Banchi -. Non è stata la miglior
partita della serie in attacco, in
difesa però la squadra è sempre
stata lucida e precisa. Abbiamo
un vantaggio importante, dobbiamo portare la stessa mentalità anche a Milano, senza far
l’errore di credere che questa
serie sia già finita». Meo Sacchetti digerisce: «Una partita
fotocopia di gara-3, dove abbiamo avuto tiri aperti che non
sono entrati. Abbiamo aspettato i nostri 5’, non sono arrivati,
Via ai rumors sul
mercato milanese:
Mbakwe nel
mirino e si apre
la pista Nocioni
ed è un problema». Il coach
vuole rivedere la partita: «Milano non ha rubato niente, ma
ci sono state delle cose che non
voglio che me le facciate dire.
Non aveva bisogno di aiuti,
l’emblema è stata una rimessa
data ai nostri avversari dopo
un instant replay su una palla
che Gentile mi aveva detto di
aver toccato lui...Evidentemente si è sbagliato» dice su arbitri evidentemente mediocri.
Ma l’EA7 ha meritato di vincere, è stata avanti 40’, ha preso
subito il controllo della situazione con Gentile e Samuels
che realizzano 17 dei 21 punti
EA7 del primo quarto. Sassari
riesce però a tenere il contatto
con un buon Eze, il secondo
fallo di Hackett dopo 7’30”
manda subito in regia Jerrells,
ma Langford non ha bisogno di
chi gli passi la palla per realizzare 8 punti nell’11-2 che spacca per la prima volta la partita
(24-34).
Cuscino Sassari, l’attacco più
brillante del campionato, soffre come mai, produce solo 8
punti con 3/15 al tiro nel 2°
quarto, due meno del solo Langford. Il -8 dell’intervallo però
le dà una speranza, Eze riesce a
non far naufragare la barca. Il
Banco produce un 8-1 (36-39).
Con la bambola di Hackett (4
fallo al 25’), anche l’EA7 ormai
fa fatica. Viene salvata da 5
punti di Moss e un paio di incursioni di Wallace per il 4248. Ormai si gioca solo sui nervi, appena entrano due triple,
la Dinamo si ritrova a -2 ma il
talento individuale di Langford
e Gentile ricostruisce il cuscino
di vantaggio (52-58). Tre a
uno, mentre attorno a Milano
si parla già di mercato, di
Mbakwe da prendere subito, di
Nocioni come obbiettivo ormai
possibile. Calma, c’è gara-5 da
giocare. Sassari non aspetterà i
suoi 5’ in eterno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
LA PRESENTAZIONE IL GRANDE EX ENTRA NELLO STAFF TECNICO DI MOLIN
«Il primo amore non si
scorda mai», esordisce così Enzo Esposito per commentare il
suo ritorno a Caserta dopo
ventidue anni. Visibilmente
commosso, dopo aver rivisto in
video alcune delle sue perle tirate fuori dall’archivio di Teleprima e dopo essersi rivisto a
terra in gara-5 a Milano con
l’indice ed il medio a roteare,
per segnalare il crac al ginocchio, Enzino non si smentisce
mai. «Devo ringraziare Iavazzi
e Barbagallo (proprietari della
(a.pit-g.n.) Oggi (ore
20.30, diretta Rai Sport 1) c’è
gara-4 Roma-Siena (arbitri
Lanzarini, Vicino, Weidmann),
ancora al Palalottomatica.
Roma: nell’Acea squadra al
completo, dopo i recuperi di
Goss e D’Ercole avvenuti già in
gara-3. Venduti finora 4.000
biglietti.
Siena: Mps al completo. Una
vittoria della squadra allenata da
Crespi darebbe ai senesi l’ottava
finale scudetto consecutiva.
L’eventuale gara-5 invece è in
programma domani a Siena.
Solito Gentile e poi Langford
Milano, la finale è a un passo
GENTILE 7 Grande impatto poi si
innervosisce e riprende in mano la
gara alla fine. In 26’, tre assist.
CERELLA N.G. 2’45” senza nulla.
MELLI 6,5 Tre stoppate, un motivo
per l’impatto disastroso di Caleb
Green.
HACKETT 5 Due falli rapidi in 8’ nel
primo tempo da dimenticare, 5 in
15’ completamente senza
ispirazione.
KANGUR 6 Porta il mattoncino nel
primo parziale di Milano.
LUCIO BERNARDO
CASERTA
Siena vuole chiudere i conti
e conquistare l’8a finale di fila
GDS
THOMAS 5 Va subito sotto contro
Gentile, mai determinante.
SAMUELS 7 Quasi doppia doppia
nel 1° quarto (10+8), poi pagata la
tassa Lawal, è stato meno servito.
WALLACE 6 Segna 4 punti di fila
con la Dinamo tornata a -2. in 7’
può bastare.
LAWAL 5 Samuels non andrebbe
mai tolto se Gani è questo. Infatti
gioca 7’.
MOSS 6,5 Tira male da 3, ma
difensivamente ha tolto dalla serie
il capocannoniere della stagione.
JERRELLS 5,5 Gioca 25’ e secondo
noi fa disastri. Ma la squadra vince
quindi.... Con lui Langford e Gentile
giocano da soli.
ALLE 20.30 GARA-4 ACEA-MPS
AL MEGLIO DELLE 7 DOMANI GARA-5 AL FORUM
non per rubare il posto a qualcuno, vengo per mettermi a disposizione con umiltà e professionalità per la Juvecaserta e
per Molin. Da quando sono andato via sono tornato solo da
avversario, ma il mio cuore è
sempre stato bianconero, nonostante abbia sfumature di altri colori. Grazie alla famiglia
Maggiò, che mi ha dato l’opportunità di iniziare la mia carriera. Nel 2009 ho smesso di
giocare, anche se qualche minuto potevo ancora farlo, e anche adesso (ride…)». Sarà il
valore aggiunto della società
che punta ai giovani. «Ho deciso di allenare perché mi piace
dedicare il mio tempo alla crescita dei giocatori, indipendentemente dall’età — conclude
— voglio lasciare il segno, dare
l’opportunità agli altri di usufruire della mia esperienza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SERIE A
La Fip indaga
su Pesaro-Venezia
L’Ufficio inchieste della Fip
ha aperto un fascicolo sulla partita
Pesaro-Venezia, ultima di stagione
regolare in cui la Vuelle si è salvata
condannando Montegranaro alla
retrocessione, in seguito alle dichiarazioni al Gazzettino del patron
veneziano Luigi Brugnaro. «Abbiamo chiesto Mayo a Montegranaro
— ha detto —, dando la disponibilità
perché giocasse anche contro di
noi. Non ce l’ha voluto dare per poi
venderlo a Roma senza interpellarci. Così a Pesaro abbiamo giocato
coi giovani», salvo poi precisare
con un comunicato che l’assenza di
Vujacic era dovuta a infortunio,
quella di Smith ai noti provvedimenti disciplinari e quella di Taylor
a reiterata scelta tecnica. La repli-
ca del d.g. della Sutor Sandro Santoro: «Parole spiacevoli, ora gli organi federali facciano chiarezza».
LNP GOLD
Finale: oggi gara-3
Oggi (ore 21.15) gara-3 di finale Capo d’Orlando-Trento. Serie
(al meglio delle 5): Trento 2-0.
IL FILM
Basket in Cam Girl
(fr.vell.) Alla fine Martina (Ilaria Capponi, ex cestista di A1 con
Viterbo) realizza il suo sogno: viene ingaggiata dalla squadra professionistica americana. Lo comunica lo scout americano, l’ex pivot
Angelo Reale, all’allenatore, Davide
Lamma, che gioca ancora a Mantova. Tutto questo in Cam Girl, il
film diretto da Mirca Viola, da due
settimane nelle sale.
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
SCI ALPINO LA CITTA’ SVEDESE SCELTA PER IL 2019
4 Cortina battuta
LA
SERIE
S
Al meglio
delle 7 gare
Domani
gara-2
Le finali Nba
sono scattate
ieri notte con
gara-1 in Texas.
Si gioca al
meglio delle 7
con la formula
2-2-1-1-1, come
in Italia.
A sinistra: Gregg Popovich, 65 anni e 4 titoli Nba, sfida Erik Spoelstra 43 anni e 2 titoli AP
Mito Popovich
Spoelstra
va all’attacco
Il coach di Miami era l’addetto ai video
Ora torna a sfidare il più temuto e riverito
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO ORIANI
SAN ANTONIO (Texas)
Uno è il decano tra i tecnici dello
sport Usa, l’altro sembra ancora un ragazzino infiltratosi al tavolo dei grandi.
Gregg Popovich è riverito e temuto.
Erik Spoelstra è apprezzato ma sottovalutato. E’ impossibile metterli sullo stesso piano, perché l’allenatore dei San
Antonio Spurs non ha più nulla da provare, non ha solo vinto 4 titoli, ha tracciato una via, che molte altre franchigie
cercano di seguire. Quello di Miami è
un addetto ai video, che, gradino dopo
gradino, si è guadagnato il posto di
head coach. Ma se a metterlo in quella
posizione è stato Pat Riley, uno che di
pallacanestro e di persone qualcosina
capisce, vuol dire che il materiale era di
prima scelta.
Filosofo In campo ci vanno i giocatori,
chiaro, ma non va mai sottovalutata
l’importanza dei due strateghi. Spoesltra si è fatto le ossa pagando anche sulla
sua pelle errori che sono costati cari agli
Heat, come nelle finali 2011, quando
Rick Carlisle lo surclassò nella serie vinta da Dallas 4-2. Il suo compito è molto
diverso rispetto a quello di Pop. La preoccupazione principale è gestire un
gruppo formato da tre superstar (due e
mezza...), con LeBron, Dwyane Wade e
Chris Bosh, i quali hanno sempre messo
il bene della squadra davanti alle statistiche individuali ma che sono pur sempre tre prime donne. Ecco allora che
Spo diventa psicologo prima ancora che
tecnico. Quest’anno ha fatto il miglior
lavoro da quando è sulla panchina degli
Heat. Tenere alto il livello di concentrazione di una squadra che ha vinto due
titoli in fila ed è approdata alla quarta
finale consecutiva, è stato un capolavoro. «Come ci sono riuscito? – spiega– So
che siete stanchi di sentire questa parola, ma tutto quello che facciamo agli
Heat è un percorso. Si guarda solo a ciò
che abbiamo davanti. E allora l’obiettivo di questa stagione è vincere l’anello,
questo, non il terzo in fila. Quello è un
calcolo che si può poi fare a bocce ferme. Se segui il percorso nel modo giusto, alla fine i risultati arrivano. Ma non
puoi mai basare la tua filosofia su quelli». Questo è Erick Spoelstra, un paio
d’anni da giocatore di basso livello in
Germania, dal ‘95 a Miami, anni nel
«Labirinto», uno scantinato della vecchia Miami Arena a lavorare su videocassette per fornire a Riley il materiale
richiesto. Oggi il coach di origini filippine siede sulla panchina dei due volte
campioni e medita sul passato: «Ho
grande rispetto per Popovich – racconta
– E’ un pilastro della nostra professione.
I miei mentori però sono stati altri: Riley, Stan Van Gundy (di cui fu assistente
a Miami, ndr.) Rick Adelman, Jack
Ramsay, gente con cui sono cresciuto.
Pop resta un grande esempio per il livello d’eccellenza che ha raggiunto».
Decano Popovich ha i capelli bianchi,
adora il vino e prendersela coi giornalisti. Lo fa un po’ per vezzo, un po’ per
scherzo, un po’ perché è realmente infastidito dal dover parlare con gente che
ritiene inferiore e che sicuramente lo è
in quanto a conoscenza del gioco. Ha
avuto la fortuna di lavorare per Peter
Holt, «un proprietario che guarda sempre all’insieme delle cose, che sa essere
paziente – dice l’allenatore dei texani –
e che è sicuro di sè al punto di lasciare
che io e RC (Buford, il gm, ndr.) facciamo il nostro lavoro senza interferire».
Popovich ha vinto 4 titoli ma la sua Gioconda è stata rimettere insieme i cocci
dopo gara-6 del 2013. E riportare ancora una volta (la 5a in 12 anni) i suoi
Spurs in finale. Dalla sue costole si sono
staccati tanti allenatori, cresciuti sotto
la sua guida e ora in grado di camminare coi loro piedi (la lista è lunga, gli ultimi due sono Budenholzer ad Atlanta e
Brown ai 76ers, entrambi assistenti agli
Spurs sino a un anno fa). Due coach diversi, entrambi vincenti. Tra una decina
di giorni uno dei due lo sarà di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gara-1
Ieri notte
a San Antonio.
Gara-2
Domani
a San Antonio.
Gara-3
Martedì
a Miami.
Gara-4
Giovedì 12
a Miami.
Eventuale
gara-5
Domenica 15
a San Antonio.
Ev. gara-6
Martedì 17
a Miami.
Ev. gara-7
Venerdì 20
a San Antonio
tra i veleni: 9-8
Mondiali ad Are
La candidatura italiana bocciata per la quarta volta
Zaia: «Una sconfitta politica». Roda: «Non è sport»
GIANNI MERLO
BARCELLONA (Spagna)
Il boccone amaro per Cortina arriva con il piattino di risotto
e funghi offerto durante il cocktail della cerimonia di annuncio
dei prossimi organizzatori dei
Mondiali di sci alpino, sci di fondo, freestyle e volo con gli sci. La
Perla delle Dolomiti perde quelli
alpini, i più importanti, per un solo punto nella volata con Are,
centro sciistico svedese, 9 a 8. La
delusione è cocente, perché questo era davvero l’ultimo tram. Era
già uscita malconcia altre tre volte, ma con una miseria di voti.
Qui a Barcellona è stata sconfitta,
ma a testa alta. Questo non consola, perché qui erano venuti
Delrio, Zaia, Malagò, Montezemolo con Tomba a promuovere il
progetto. Sembrava che queste
presenze potessero ribaltare una
situazione un poco compromessa
alcuni mesi fa. Allora Cortina tentennava, mentre Are lavorava duro.
Il miracolo Tutto sommato è
già stato un miracolo recuperare
fino alla volata conclusasi in fotofinish. Ed è un merito. Certo, molti hanno scommesso sul possibile
sorpasso, ma è rimasto un sogno.
Cortina si era presentata con un
pacchetto di 8 voti «blindati», grazie anche all’alleanza con il presidente austriaco Schroksnadel, ma
i membri del Consiglio sono 17,
numero non felice per le Dolomiti, e non è riuscita a convincere
l’ultimo degli incerti.
Il Governatore Zaia, governa-
tore veneto, è arrivato ieri pomeriggio per vivere questa ultima
tortura. La sua presenza voleva
anche dimostrate che lo tsumani
di malaffare, che ha colpito il Veneto, non ha nulla a che fare con
questa gestione. Ma forse le brutte notizie giunte dall’Italia hanno
potuto influenzare negativamente i dubbiosi. Zaia ha così espresso la sua delusione: «Il progetto di
Cortina era positivo. Questa era
la quarta volta che ci candidavamo e abbiamo perduto da Are,
Cortina aveva schierato (da sin.) Malagò, Tomba, Zaia, Roda e Montezemolo
che li ha già ospitati nel 2007. E’
una grave sconfitta politica, e devo rilevare che non c’è stato rispetto per noi, che due anni fa
avevamo rinunciato a favore di
St. Moritz, con l’assicurazione di
un possibile successo questa volta. Nella Fis c’è una forte corrente
a nostro sfavore. La quarta volta
non si va per perdere. La nostra
federazione non ha un potere
contrattuale forte. E non si può
esporre un territorio così importante a questo massacro, la nostra
debolezza è paurosa. Adesso come sarà il futuro, se non si ripristiniamo in fretta i contatti ad al-
LE ALTRE DECISIONI
Seefold: nordici
Park City: snowboard
La Fis oltre ai Mondiali di
sci alpino ha promosso le città
per le altre rassegne: i Mondiali
di sci nordico 2019 sono andati
all’austriaca Seefeld (battuta
Oberstdorf 9-8 al terzo
scrutinio, ma la città tedesca
ospiterà i Mondiali di Voli 2018);
i Mondiali di snowboard e
freestyle 2019 saranno
organizzati da Park City (Usa).
la Presentazione Libro di Piccioni
LE FINALI SUL NOSTRO SITO
SVEGLIA PRESTO PER VEDERE
GLI HIGHLIGHT DI GARA-1
Gelsomini, partenze e libertà
Gli piaceva correre. Tanto:
100, 200 metri. Voleva andare
alle Olimpiadi, ma aveva un fantasma che gli rovinava sempre la
festa: le false partenze. Manlio
Gelsomini fu campione regionale del Lazio, tre volte azzurro, fu
bronzo nella staffetta ai mondiali universitari di Roma, 1927, testimone autografato da Mussolini. Ma poi, con la vita che passava, l’Italia che si perdeva nel diluvio di retorica e di follia
sposando le leggi razziali e la
guerra hitleriana, odiò il fascismo. Con tutte le sue forze, di
partigiano e di medico, visto che
la professione l’aveva costretto a
lasciare le gare e gli allenamenti
alla Farnesina, il suo stadio. A
quel punto le corse erano già di-
Il presidente Flavio Roda, presidente Fisi, ha rughe profonde
sotto gli occhi: «Se deve decidere
della gente che non sa cos’è la neve e lo sport siamo finiti. Dopo 4
candidature cosa mancava a Cortina? L’Italia aveva il diritto di avere il Mondiale. Una stazione fra le
più belle al mondo. Sono molto
amareggiato, io ho una visione diversa di queste cose. Nella sport,
come nella vita, c’è una linearità
nelle scelte. Noi facciamo cose incredibili come attività, ma questo
non basta. Non capisco davvero. E’
anche una bocciatura dell’Italia».
Effetti collaterali Maurizio
Gandolfi, che ha speso l’anima in
questa candidatura, prima dell’annuncio si era fatto misurare i
battiti cardiaci perché sentiva il
cuore fra i denti. Lui rischia di perdere il suo gioiello, la discesa di
Bormio, e questa è stata un’altra
mazzata. Il cortinese doc Valle era
di pietra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL COMMENTO
di FAUSTO NARDUCCI
a pagina 21
Gazzetta.it
Il momento più atteso dell’anno
è arrivato. La corsa all’anello Nba è
cominciata. Tutto il globo guarda a
San Antonio dove, ieri notte, si è
giocata gara-1 tra Spurs e Heat, primo
atto della serie che porterà al titolo
2014. E Gazzetta.it coprirà l’evento in
grande stile. Questa mattina sul
nostro sito troverete gli highlight del
primo atto di una serie che si
preannuncia avvincente. Ma non è
finita qui: in «Nba Show» Davide
Chinellato approfondirà le prime
tematiche tecniche e non, emerse
dopo gara-1. Inoltre tanti
aggiornamenti e curiosità, oltre agli
interventi di chi la serie la sta vivendo
dal vivo: il nostro inviato a San
Antonio, Massimo Oriani.
to livello e il peso tale da consentirci di ottenere dei successi veri?».
ventate altre, fino alla morte,
quel maledetto 24 marzo 1944,
alle Fosse Ardeatine.
Ora questa storia e quest’atletica, ritrova una ribalta. Un libro
di Valerio Piccioni, «Manlio Gel-
&
somini campione partigiano»,
edizioni Gruppo Abele, ricuce il
filo della vita di Gelsomini, non
solo la sua vita in pista, ma anche
le sue partite di rugby nella precarissima serie A del tempo. Ma
soprattutto viene fuori la sua vita scatenata. Il libro si alimenta
anche delle pagine di uno struggente diario della prigionia, due
mesi e mezzo nell’inferno di via
Tasso, il carcere lager. Alessia
Glielmi, archivista del Museo
della Liberazione, ricostruisce
nel capitolo finale le giornate infami della detenzione gestita dai
nazisti.
In occasione dei 70 anni della
Liberazione di Roma, il libro sarà
presentato domani, alle 18, nella
palestra popolare di via Sannio.
Domenica pomeriggio, invece,
grazie alla Roma 6 Villa Gordiani, con il contributo della Regione, rivivrà la coppa Gelsomini,
festival della velocità dei bambini, allo stadio delle Terme di Caracalla.
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
PALLAVOLO ALLE 20.30 QUINTA GARA DI WORLD LEAGUE CON LA POLONIA A BARI
4 «Vincere non ci
COME
INIZIO’
S
In uno
stadio a
Sofia...
(al.fi.) Agli esordi
si faceva solo
così. Si giocava
sotto il
cielo, su terra,
erba, anche sui
campi da tennis,
come al Foro
Italico. In
questo modo è
cominciata la
storia del volley.
E in uno
stadio è
cominciata la
storia olimpica.
Nel
settembre ‘57. In
una sessione del
Cio a
Sofia, fu
disputato un
torneo. Vinse la
Bulgaria
(superando
Urss,
Cecoslovacchia,
Romania,
Francia e
Italia) e i 20.000
spettatori
accorsi
convinsero i
membri del Cio
ad accettare il
volley ai Giochi
la guida
Quanti italiani
vanno in campo
stancherà mai...»
(a.a.) La Bulgaria di Placì e Simoni ospita la Serbia, l’Argentina di Velasco attende il Giappone, esordio in “terza fascia” anche per la Turchia di Zanini e
per la Slovacchia di Gulinelli.
Pool A – Oggi (20.30, differita Rai
Sport) a Bari e domenica (20) a Roma
Italia-Polonia, a San Paolo Brasile-Iran.
Classifica: Italia 12; Polonia, Brasile 3;
Iran 0.
Pool B – A Long Beach Usa-Russia, a
Sofia Bulgaria-Serbia. Classifica: Serbia, Stati Uniti 5; Bulgaria, Russia 1.
Pool C – A Liegi e Anversa Belgio-Canada, a Canberra Australia-Finlandia.
Classifica: Belgio 6; Canada 5; Finlandia 1; Australia 0.
Pool D – A Buenos Aires ArgentinaGiappone, a Stoccarda GermaniaFrancia. Classifica: Francia 11; Germania 7; Argentina 5; Giappone 1.
Pool E – A Ceske Budejovice Rep.Ceca-Sud Corea 3-2 (31-33, 25-19, 26-24,
26-28, 20-18), ad Almere Olanda-Portogallo. Classifica: Rep.Ceca 5; Sud
Corea 4; Olanda, Portogallo 3.
FORMULA Alla finale a 6 di Firenze si
qualificano: l’Italia, le prime due dei gironi A e B e la 1a del torneo di Sydney.
PUNTI Il punteggio è come quello del
campionato italiano: 3 punti per la vittoria 3-0 e 3-1, 3 per il 3-2 e 1 per il 2-3.
Zaytsev: «Vogliamo anche dominare il girone
E che spettacolo sarà giocare al Foro Italico»
VALERIA BENEDETTI
Quattro partite, quattro
vittorie. Se qualcuno pensava
che l’Italia, con il biglietto già
in tasca per la Final Six di Firenze, avrebbe collezionato
partite mediocri si deve ricredere. I ragazzi di Mauro Berruto marciano spediti nel loro girone di World League, hanno
umiliato il Brasile a casa sua e
in Italia hanno liquidato un
Iran che nelle scorse estati ci
aveva dato diversi dispiaceri.
Ivan Zaytsev è uno dei simboli
di questa Nazionale che vince
ed appassiona. E per lui il
prossimo weekend sarà particolare: con la Polonia, dopo
Bari stasera (tutto esaurito), si
gioca domenica a Roma, quella che ormai è la sua città, nel
contesto eccezionale del centrale del Foro Italico.
«È un contesto fantastico,
veramente unico. Da romano
con la casa a pochi chilometri
(comprata da pochi mesi al
centro) è un evento che aspetto con ansia. Non so quanta
gente ci sarà, spero che il contesto sia all’altezza. Poi ci arriviamo da primi nel girone e
vogliamo far bella figura. Noi
vogliamo qualificarci con merito, a prescindere dalle finali
in casa».
Saranno anche particolari
le condizioni in cui giocherete.
«Eh già tutte da scoprire.
Già all’Europeo abbiamo giocato all’aperto nello stadio di
Copenaghen, ma una sorta di
soffitto c’era. A Roma vedremo. Ci sono stato da spettatore
per il beach volley e gli Internazionali di tennis. Bisognerà
vedere le condizioni di luce e
l’umidità, ma sono sicuro che
sarà fantastico».
Quattro vittorie, due in Brasile, una partenza eccezionale. Ve l’aspettavate.
«Sinceramente no. Però ci
abbiamo preso gusto. Siamo
riusciti a mantenere lo sesso livello di gioco nelle quattro
partite, significa che non è occasionale ma è nelle nostre
corde. Poi arriveranno i momenti difficili, i cali nostri e la
crescita degli altri e dovremo
essere bravi a gestirli».
Questa Italia sta facendo un
salto di qualità?
«Ha più esperienza, consapevolezza e maturità. Alcuni
giocatori hanno potuto fare
esperienza importantissime,
vincendo titoli, come è successo a me con lo scudetto, ma anche a Drago (Travica, ndr) che
ha giocato in Russia e ha vinto.
Ma anche stagioni da titolari
continui per altri che fino all’anno scorso non giocavano
così tanto. È una crescita dei
singoli che incide sulla qualità
collettiva».
Centinaia di appassionati a
vedere gli allenamenti a Bari.
L’Italia è sempre più amata.
«Sì, l’accoglienza del Sud è
sempre eccezionale. Ti fanno
sentire veramente il calore e ci
fa veramente piacere averli vicino».
Ti sembra che questa Italia
abbia la dovuta attenzione?
«Beh diciamo che dopo il
Brasile non mi sembra che ce
ne sia stata tantissima. Per il
seguito che abbiamo e per le
possibilità che ha questo gruppo a livello di immagine forse
si potrebbe fare qualcosa di
più».
La Polonia che avversario
sarà?
«Anche loro hanno vinto in
Brasiel non c’è da sottovalutarli anche se mancano diversi
titolari e il tecnico, Antiga,
non ha molta esperienza. Hanno il Mondiale in casa, ci tengono comunque a fare bella figura ma forse sono più concentrati verso l’obiettivo di ottobre».
Ivan Zaytsev, 25 anni, ha vinto quest’anno lo
scudetto con Macerata. Ha giocato a lungo a
Roma dove ha comprato anche casa TARANTINI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PESARO IN A-2? (cam.ca.) Volley
Pesaro è a una passo dall’acquisto di
un titolo di A-2. <Siamo pronti, abbiamo
trovato la società da rilevare, c’è la
struttura. Ora vorremmo capire quanto
il Comune potrà aiutarci”, ha detto il copresidente Giancarlo Sorbini che – con
Barbara Rossi – ieri ha incontrato il sindaco Matteo Ricci.
A NOVARA (a.cri.) Girandola di arrivi
e conferme in casa Igor Gorgonzola
Novara. Arrivano Signorile e Chirichella. Volto nuovo anche quello della Usa
Kimberly Hill, 25 anni, schiacciatrice.
Infine due conferme di “esperienza”:
con i rinnovi della regista Mi Na Kim e
del libero Valeria Alberti.
A MONTICHIARI (s.m.) La Promoball ha ingaggiato Berenika Tomsia
Okuniewska a Montichiari per la prossima stagione. L’atleta di Danzica, 189
cm conosciuta in Italia come centrale
(a Pesaro) nella ultima stagione ha
cambiato ruolo diventando opposta.
GLI EUROPEI A CAGLIARI
L’azzurro avanza
Promosse 7 coppie
En plein per le 4
squadre maschili.
Le migliori vincono
la pool e saltano la
prima fase
L’azzurra Viktoria Orsi Toth
ALESSANDRO ANTONELLI
Termina la fase a gironi e
inizia quella a eliminazione
all’Europeo di Cagliari. Non si
può più sbagliare se si vuole
centrare il podio. La prima fase è stata migliore di ogni più
rosea aspettativa per le coppie
italiane. Delle 8 presenti, 7
hanno passato il turno con
l’enplein in campo maschile.
Donne Il tabellone rosa è
avanti di una fase, ha disputato anche il primo turno, dove
le sole Menagatti-Orsi Toth sono riuscite con un secco 2-0 a
eliminare Brzostek-Kolosinska (Pol) dopo che in mattinata avevano subito la prima
sconfitta del torneo da ForrerVergè Deprè (Svi) 17-19 al tiebreak. «E’ stata una giornata
molto lunga e ricca di emozioni – spiega Menegatti – non
era facile tornare in pista dopo
la sconfitta mattutina. Ora affronteremo una coppia molto
affiatata, dobbiamo concentrarci solo su noi stesse ed essere consapevoli che possiamo farcela». Lasciano il torneo
invece Gioria-Giombini per
mano di Holtwick-Semmler e
Momoli-Bacchi da GoricanecHuberli dopo le vittorie nell’ultima gara del girone.
Uomini Quattro gare e altrettanti successi per gli italini. I
gemelli Ingrosso su Rudol-Losiak (Pol) e Cecchini-Martino
su Kufa-Hadrava (R.Ceca) si
sono assicurati un posto nel
tabellone, affronteranno rispettivamente Winter-Petutschnig (Aut) e i forti lettoni
Plavins-Solovejs. Discorso diverso per Tomatis-Ranghieri e
Nicolai-Lupo che chiudono la
pool imbattuti e saltano il turno anche se entrambi hanno
dovuto ricorrere al tiebreak
contro le coppie austriache
Doppler-Horst e Huber-Seidl.
«Si è fatto sentire il caldo –
commenta Lupo – non siamo
stati perfetti, anche per merito
di Huber-Seidl che hanno disputato un’ottima prova. Ora
ci aspettiamo un incontro difficile, perché sia i lettoni che
Cecchini-Martino sono avversari pericolosi». Tomatis ripensa alla gara: «È stata una
vera battaglia e tutti i set sono
stati tiratissimi, poevamo fare
qualche cosa di più in cambio
palla».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
TENNIS SEMIFINALI ROLAND GARROS
A
Donne in rosso
SEMIFINALI
UOMINI
S Sul centrale del Roland Garros vanno oggi
La siberiana punta al quinto slam. Trova la prima romena a giocarsi
il titolo dal 1980: «Contro Maria sarà una guerra di velocità e nervi»
ERRANI-VINCI
IN DOPPIO
S
Donne,
semifinali:
Sharapova (Rus)
b. Bouchard
(Can-foto in
basso) 4-6 7-5
6-2;
Halep (Rom) b.
Petkovic (Ger) 62 7-6 (4)
Finale doppio
misto:
Groenefeld
(Ger)-Rojer (Ola)
b. Zimonjic
(Ser)-Goerges
(Ger) 4-6 6-2 107
Semifinali
doppio uomini:
Granollers-Lopez
(Spa) b.
Draganja (Cro)Mergea (Rom) 63 1-6 6-3,
BenneteauRoger Vasselin
(Fra) b. Golubev
(Kaz)-Groth
(Aus) 3-6 6-3
6-4.
Doppio Jr,
quarti donne:
Stefani (Bra)Zarazua (Mex) b.
Turati (Ita)-Zheng
(Cina) 4-6 6-2
10-4. Quarti
uomini: BonziHalys (Fra) b.
Baldi-Berrettini
(Ita) 6-4 6-1.
Oggi
Uomini,
semifinali:
Djokovic (Ser) c.
Gulbis (Let),
Nadal (Spa) c.
Murray (Gbr).
Doppio,
semifinali d.:
Errani-Vinci (Ita)
c. Krajicek (Ola)Hradecka
(R.Ceca). In tv:
dir. Eurosport e
Rai Sport 1 dalle
13 e Eurosport 2
dalle 14.
DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI
@VinceMartucci
PARIGI
LE PROTAGONISTE
1
Lezione La Bouchard è
un fenomeno di autocontrollo: «Ho avuto più
volte in mano i game, ma
lei lotta su ogni punto e,
quando non ho preso le
chance, il punto se l’è
preso lei. Fa parte della
lezione. Ho cercato di
dare il massimo, ma
non ho giocato come
nel resto del torneo. So-
Novak
Djokovic
27 anni sarà
numero 1 del
mondo se Nadal
non vincerà il
torneo. A Parigi
una sola finale,
nel 2012, persa
in 4 set contro
Nadal (lu.mar)
2
E tre. Terza finale di fila
sulla terra rossa del Roland Garros. Maria Sharapova ci mette
due ore e mezza per domare se
stessa, cioé un’altra clone della
famosa «Masha» russa modellata alla Nick Bollettieri Academy,
in Florida. La spunta dopo mille
batti e ribatti allo specchio, contro la canadese Eugenie Bouchard di 7 anni più giovane e 10
centimetri più bassa, allevata alla Nick Saviano Academy di
Plantation, in Florida. E così,
con esperienza (18 semifinali
Slam contro 2), cattiveria (agonistica), capacità di reazione (19
partite vinte sul rosso al terzo
set) e qualità sulla superficie (ci
ha vinto 6 degli ultimi 8 tornei e,
dalle semifinali Roland Garros
2011, ci ha perso solo 4 partite),
si qualifica alla sfida per il titolo
contro la sorprendente Simona
Halep, prima finalista rumena
dal 1980, da Virginia Ruzici, regina nel 1978, e oggi sua manager.
Diesel Al Roland Garros è «La
Giornata della donna», il Philippe Chatrier è tutto loro, ma la favorita per tre quarti d’ora subisce l’offensiva della ragazza di
Montreal già numero 16 pro che
sfodera un dritto lungolinea impressionante come tutte le accelerazioni: «A volte, quando giochi con qualcuno che non è mai
stata nella situazione e gioca
senza niente da perdere, puoi
solo sperare che scenda un po’».
Masha recupera da 2-4 a 4-4, ma
si punisce col primo degli 8 doppi falli di giornata e concede il
6-4. «A quel punto pensavo
avrebbe chiuso in due set», confessa coach Saviano. «Purtroppo
però ha giocato un po’ più corto». In realtà il match è «una dura battaglia», sottolinea la freddissima «Genie», che lotta e fa
soffrire la Sharapova, ma va sotto 5-2: «Cercavo sempre di essere aggressiva, spesso costruivo
bene il punto, ma non lo finivo
come avrei potuto». Se agguanta
il 5-5 deve ringraziare la regina
al Roland Garros 2012 e finalista
12 mesi fa, dilapidatrice di tre
set point (due doppi falli e un rovescio). Ma il 7-5 è comunque
della russa «made in Usa», e il
contraccolpo per la ragazzina
è evidente come il 6-2 decisivo. Pur con un’ultima
prova di carattere, annullando 4 match point con
altrettanti vincenti alla
leonessa siberiana, prima
dell’ultimo dritto sulla
riga di Masha.
S
Ernests
Gulbis
25 anni, sarà
per la prima
volta tra i primi
10 del mondo
lunedì prossimo.
Quest’anno a
Parigi ha già
battuto 2 top
ten: Federer (4)
e Berdych (6).
S
3
DI PAOLO BERTOLUCCI
Nole e Nadal favoriti
ma occhio ai tranelli
Sharapova, terza finale
Ma di mezzo c’è la Halep
4
l’Analisi
4
Rafael Nadal
28 anni, 8 volte
campione al
Roland Garros.
Sulla terra ha
giocato 89
partite al meglio
dei cinque set
con un bilancio
di 88 vittorie e
una sconfitta.
in scena due partite da non perdere. Nella
prima Djokovic, il giocatore più in forma del
momento, affronta Gulbis, la rivelazione del
torneo. Il serbo scende sul terreno di gioco
con la serenità dei forti,facendo affidamento
sulla corretta gestione dei punti, l’elasticità
muscolare e sulla capacità nel tenere alto il
ritmo anche sulla lunga distanza.Sono da
ammirare gli aggiustamenti e la precisione
degli step con i quali approccia la palla,
come pure la tranquillità nella diagonale di
rovescio. La continuità nella risposta al
servizio è in grado di spuntare il servizio del
lettone e le accelerazioni lungo riga sono
uno dei suoi punti forti.Per questi motivi e
non solo per la classifica risulta il naturale
favorito, ma il nuovo Gulbis,dimenticate le
birre e imbracciato il fucile da tennis è un
avversario da prendere con le molle.Possiede
nel servizio un’arma micidiale, mostra colpi
di rimbalzo penetranti, ha la pesantezza e la
profondità di palla necessarie per reggere gli
scambi più violenti. Forse meno intrigante
ma più nobile appare la seconda partita.
Murray, nato sul veloce e solo adattato al
rosso, ha compiuto buoni progressi con il
dritto e una maggior confidenza con la
smorzata, ma mostra ancora impacci nel
proporre un tennis meno difensivo e più
propositivo.La mano è sensibile ma spesso
pecca del necessario cinismo e spreca troppe
energie per venire a capo del problema.In
particolare deve contenere le pause mentali
perchè Nadal ha da sempre il suo cavallo di
battaglia nella concentrazione. Ultimamente
sembra aver perso brillantezza negli
spostamenti e si affida ad esecuzioni con i
piedi paralleli al campo. Fatica , quindi, a
girare intorno alla palla per esplodere il
dritto e si limita a generare pressione sulle
diagonali. In assenza di avversari dotati di
ritmo e di colpi conclusivi riesce a scaricare
con una certa frequenza tutta la forza nella
fase di rilascio e questo dovrebbe metterlo al
sicuro anche oggi.
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Trés vite
BRESNIK COACH DI ERNESTS
«IL TORNEO VA A DJOKOVIC»
S
1 Maria Sharapova, 27 anni 2 Simona Halep, 23 anni, romena alla prima finale slam
3 Una piccola Eugenie Bouchard in versione fan di una giovanissima Maria Sharapova
4 Andrea Petkovic, 27 anni, aveva eliminato nei quarti la nostra Sara Errani AFP
4
I NUMERI
3
I precedenti
tra Maria
Sharapova e
Simona Halep.
Ha sempre vinto
la siberiana: a
Indian Wells nel
2012 (6-3 6-4),
a Pechino nel
2012 (7-5 7-5) e
in finale a
Madrid poche
settimane fa (16 6-2 6-3)
(lu.mar.)
no delusa, come sempre quando
perdo, ma ho fatto molti errori
nei momenti importanti. Peccato, sono già una che crede molto
in se stessa, e questo mi dà una
motivazione extra per essere
pronta la prossima volta». La
maestra Sharapova è più brava
ancora: «Non ho giocato il miglior tennis, ma ho lottato, mi
sono arrampicata, e ho trovato
un modo per battere un’avversaria che ha giocato un tennis eccezionale. Ne sono felice ed orgogliosa. La filosofia è che mi
impegno talmente tanto, col team, per arrivare a questi match
che poi non voglio lasciarli a metà, e se perdo il primo set o qualche game non è la fine del match».
Velocità Masha vede vicinissimo il quinto Slam, partendo dal
3-0 nei testa a testa contro Simona Halep, neo 3 del mondo (da 4
ieri) che vede premiati i suoi
sforzi, a cominciare dalla chiacchierata operazione di riduzio-
ne del seno nel 2009, quando
non riusciva la transizione da
numero 1 del mondo e campionessa del Roland Garros junior
2008. L’anno scorso ha vinto 11
titoli Wta, è passata dal numero
47 all’11 della classifica, adesso
centra la prima semifinale e la
prima finale Slam senza cedere
un set. Pur rischiando, da 1-3 e
due palle dell’1-4, nel secondo
parziale contro bum-bum Petkovic, la piccola (1.68) maratoneta
dal tennis completo è in fiducia:
«Il salto di qualità l’ho fatto a Roma quand’ho battuto l’anno
scorso Radwanska, da allora sono stata più aggressiva, non mi
aspettavo di arrivare così in fretta così in alto. Spero di prendermi la rivincita con Maria, giocando veloce e tenendo di nervi.
Ma certo parliamo di un’avversaria molto forte».
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le foto e i video su
www.gazzetta.it
&
Andy
Murray
27 anni, cerca di
diventare il terzo
britannico della
storia in finale al
Roland Garros
dopo Fred Perry
(1935 e 1936) e
Bunny Austin
(1937) (lu.mar.)
Ci sono allenatori e allenatori, Gunther
Bresnik, già guida di Becker, Muster e ora di
Thiem e Gulbis, dichiara al sito del Roland Garros:
«Ernests non ha alcuna chance contro Novak.
Djokovic è il favorito per il titolo: ci ha provato
tante volte e sarà lui a sollevare la coppa. Per
vincere, Gulbis dovrà fare un miracolo, anche se
gioca ad alto livello, resta 10-15% sotto il livello
medio di Djokovic: Nole gioca in modo costante
per ore, per Ernests sarebbe formidabile
riuscirci per 3-4 giochi a set. Anche se Novak è in
cattiva giornata, ha troppo margine».
TRIBUNALE DI TREVISO
Amministrazione Straordinaria n. 1/13
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AVVISO D’ASTA
L’Istituto Vendite Giudiziarie comunica che LUNEDI’ 16 GIUGNO 2014 alle ore 15:30
in Silea (TV) Via Internati n. 30, presso la propria sede, procederà alla vendita per
lotti di:
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caricatrice;
• n. 2 autocarri: Ford Transit e Chevrolet SSR;
• n. 32 autocarri Fiat Ducato blindati o adibiti a trasporto valori;
• n. 2 Fiat Panda Van;
• n. 5 autovetture: Lancia, Alfa Romeo, Renault e Volvo;
• n. 2 carrelli elevatori, n. 4 transpallet elettrici, gruppo elettrogeno Perin;
• n. 1 imbarcazione modello DP9 Sport, anno 1981, n. 2 motori Volvo Penta AQ AD
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Si precisa che la richiesta di visione andrà redatta utilizzando il fac-simile presente
nel sito internet, www.ivgtreviso.it, alla sezione “Modulistica beni mobili” con allegato
documento di identità del richiedente e di eventuali accompagnatori.
Per visionare i restanti beni, nella stessa giornata di lunedì 16 giugno 2014 dalle
ore 10.00 alle ore 12.00 presso la sede dell’Istituto Vendite Giudiziarie di Treviso.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
ATLETICA DIAMOND LEAGUE
E’ Golden Qatar
Mutaz Barshim, 22 anni, atleta del Qatar, vince l’alto con 2.41, miglior prestazione asiatica all-time e mondiale stagionale AFP
Barshim vola su Roma
Gatlin resta re dei 100
L’uomo degli Emirati vince una grande gara di alto con
2.41. Lo statunitense domina di nuovo lo sprint: 9”91
PIERANGELO MOLINARO
ROMA
Per un momento il popolo dell’Olimpico ha tenuto il
fiato. Stava entrando la storia,
dopo che Mutaz Barshim a 22
anni aveva superato 2.41 al primo tentativo, record asiatico e
miglior misura mai superata in
Italia. Bohdan Bondarenko,
come un consumato giocatore
di poker, rinunciava a sfidarlo
sulla stessa misura alzando la
posta a 2.43. Sarebbe stata la
seconda misura di sempre nella storia dell’alto dopo il 2.45
di Sotomayor nel 1993 e per
l’ucraino il primato europeo.
Nulla, la vittoria è andata a
Brashim , ma sia lui che Bondarenko hanno mostrato di avere
nelle gambe misure da sogno.
La sfida Questa dell’alto è
stata una gara bellissima, ricca
di emozioni, anche se campioni come il russo Ukhov, il canadese Drouin e l’altro russo Silnov si sono fermati a 2.28. Gare diverse quelle dei due protagonisti. Barshim ha provato la
pedana a 2.20 e ha raggiunto
la misura vincente all’ottavo
salto con un errore a 2.28. Bondarenko invece si è alzato dalla
panca solo a 2.24, ha commesso un errore a 2.31 ed è passato
direttamente a 2.34, misura
superata al primo tentativo.
Poi è rimasto a veder gli altri
sino ai tre errori a 2.43, dove
due volte l’asticella l’ha abbattuta solo con il tacco.
La velocità Peccato che il
pubblico italiano non abbia capito che può esserci atletica di
qualità anche in assenza di
Bolt: 30.700 spettatori contro i
53.000 dello scorso anno con il
giamaicano battuto da Gatlin.
E proprio Gatlin ha regalato un
fremito nello sprint vincendo i
100 in 9”91. Partenza bruciante e la capacità di tenere la velocità anche nell’ultimo terzo
di gara. Ha stupito la sconfitta
nei 100 donne della Fraser.
Forse non sta bene, forse viaggia troppo, ma non è da lei un
ottavo posto in 11”19 nella gara vinta dalla statunitense
Bowie. Sono comunque le donne sugli scudi con 4 miglior
prestazioni mondiali stagionali: il 12”53 dell’esplosiva Brianna Rollins nei 100 hs, il 53”97
della giamaicana Spencer nei
400 hs, il 14’34”99 di Genzebe
Dibaba nei 5000, la terza Dibaba che vince a Roma dopo la
sorellona Tirunesh e la sorellina Berhane ed il 4.70 nell’asta
della cubana Silva. Ma la sera
dell’Olimpico ha mostrato anche due gioiellini freschi fre-
Tra gli italiani si
salvano nel triplo
Donato (4° con
16.89) e Greco (7°
con 16.84)
schi. Il cubano Lazaro Martinez, 17.07 a soli 16 anni nel triplo vinto da Claye (17.14) e la
cubana Sahily Diago, seconda
negli 800 in 2’00”01, due gambe lunghissime che accarezzano la pista.
Italiani Luci e ombre sui 24
italiani in gara, Su tutti Fabrizio Donato, quarto nel triplo
con 16.89 e Daniele Greco, settimo con 16.84, ben al di là della misura che sperava di ottenere considerando il ritardo
nella preparazione. Come positivo deve essere considerato
il 20”81 di Andrew Howe sui
200, un buon tempo dopo una
serie di infortuni che avrebbero spezzato l’anima ad un toro.
E non male, sempre considerando gli infortuni, il 13”34
della Borsi nei 100 hs che hanno visto la Caravelli ruzzolare
malamente sul 5° ostacolo. Ma
preoccupa in vista della Coppa
Europa l’anonimo 47”12 di
Matteo Galvan nel 400 di Merritt (44”48). Ci sono solo 2 settimane per rimediare. Bisogna
crescere.
Justin Gatlin, 32 anni, re dei 100 come nel 2013 (9”91) AFP
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A
Gli 800 firmati Aman
S
LaShawn
Merritt
Lo statunitense
nei 400 fa il
minimo
indispensabile,
ma domina in
44”48 e si
conferma il re
della specialità
S
Silas
Kiplagat
Il keniano vince
i 1500 in
3’30”44, ma
soprattutto
batte a
sorpresa il
connazionale
Asbel Kiprop
S
Lazaro
Martinez
Il cubano ha solo
16 anni. Già va
bene che non
lanci la rincorsa
a gattoni...
Personale di
17.24, è 3° con
17.07
S
Fabrizio
Donato
E’ quarto nel
triplo con 16.89,
5 centimentri
meglio di Daniele
Greco, risultati
incoraggianti
verso gli Europei
di Zurigo
LE REAZIONI A BORDO PISTA
Mutaz: «Non mi pongo limiti, il record arriverà»
«Tra una
settimana o tre
anni, ma arriverà»
Donato e Greco:
«Ok verso Zurigo»
GENNARO BOZZA
ROMA
Il giorno prima del Golden Gala, Sara Simeoni fa una
foto con i tre protagonisti dell’alto e alla sua destra c’è Mutaz Barshim con occhialoni tipo studente genietto. Sara dice: «Mi fa tenerezza». In effetti
quell’espressione da bambino
indifeso induce a sentimenti di
protezione. Poi, sulla pedana,
ecco la trasformazione. Via gli
occhiali, no alle lenti a contatto, una grinta incredibile ed
ecco il 2.41 che è tanti record
tutti in una volta. Lui stesso ci
scherza: «Asiatico, personale,
nazionale, mondiale stagionale, non so più che altro». E ride.
Volare Non c’è rammarico
per il 2.43 sfiorato. «E’ mancato davvero poco – dice – ma ho
commesso qualche piccolo errore tecnico, ho staccato un po’
troppo vicino. Comunque, sono sempre più fiducioso e più
convinto. L’importante è stare
bene, in salute e in forma fisica, così posso andare sempre
più in alto». Forse adesso ha
un’idea più precisa dei suoi limiti? «Non esistono limiti. Non
mi piace pensare ai limiti, voglio solo andare avanti. Guardo alle mie ambizioni e alle
mie capacità tecniche». Ma
quanto tempo servirà per battere il 2.45 di Sotomayor?
«Nessuno può dirlo. Per farlo
devi essere al massimo fisicamente e mentalmente, ma serve anche una buona atmosfera
che ti dia la spinta decisiva. E’
possibile battere questo record, magari la prossima settimana, magari fra 3-4 anni».
Triplo In una serata di azzurro sfuocato, dal triplo arrivano
colori più vividi, grazie a Fabrizio Donato e Daniele Greco.
Entrambi appaiono soddisfatti. Donato ha una dedica particolare: «Per mio padre, che sta
poco bene». Poi spiega: «Dopo
il 17.24 ventoso in Portogallo,
questo 16.89 conferma che sono in condizione a questo punto della stagione. Fra l’altro,
questo è il mio personale all’
Olimpico, non ero mai andato
oltre i 16.80. Cominciare così è
una bella spinta, ci sarà tempo
per migliorare fino agli Europei fra due mesi». Greco veniva da un deludente 16.33 a Eugene: «Aver saltato mezzo metro in più dice già tanto. Sono
reduce da un lungo infortunio,
ma l’emozione del Golden Gala mi ha fatto salire l’adrenali-
4
IL NUMERO
3
Keniani
La federazione
nazionale li
aveva bloccati in
vista dei Trials
per i Giochi del
Commonwealth,
anche se a
Roma a carico
degli
organizzatori.
Hanno corso,
ma ha vinto solo
la Sum negli 800
(1’59”69)
na. Sinceramente non mi
aspettavo di valere già tanto».
Ambizioni per gli Europei di
Zurigo. Donato: «Difendere il
mio titolo». Greco: «Beh, anch’io ho un titolo europeo, indoor, quindi...». Donato: «Ma
il risultato che aspettiamo è salire tutti e due sul podio».
Sorpresa La sorpresa più
grande, probabilmente, è vedere Shelly-Ann Fraser penultima nei 100, comunque giustificata dopo due settimane di
stop. Si ricorda l’ultima volta
in cui è stata così dietro nei
100? Ride: «Non so se sono
mai arrivata penultima. Non
sono al massimo, l’opportunità di gareggiare a Roma non la
perdo». Tutto regolare per
Brianna Rollins nei 100 hs.
«Ma che spavento alla fine,
con la Harper a un centesimo,
però ho migliorato il mondiale
stagionale, sono contenta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
i risultati
LE Howe, 200 in 20”81
STELLE
S
Brianna
Rollins
E’ una palla di
schioppo. Ha
pochi muscoli,
ma al tritolo. Il
suo 12”53 sui
100 hs è il
miglior tempo
del 2014
S
Valerie
Adams
Vince il peso
con 20.01, per
lei sicuramente
di routine. Ma le
permette di
conquistare la
48a vittoria
consecutiva
UOMINI. 100. I (+0.4): 1. Gatlin (Usa) 9”91;
2. Carter (Giam) 10”02; 3. Gemili (Gb)
10”07; 4. Collins (S.K.) 10”15; 5. M. Mitchell (Usa) 10”18; 6. Magakwe (Saf)
10”20.
II (+0.4): 1. Livermore (Aus) 10”13; 2.
Adams (S.K.) 10”14; 6. Ferraro 10”55; 7.
Cerutti 10”64; 8. Demonte 10”70.
200 (+0.9): 1. A. Edward (Pan) 20”19; 2.
Lemaitre (Fra) 20”24; 3. C. Mitchell
(Usa) 20”46; 4. Forte (Giam) 20”49; 5.
Dwyer (Giam) 20”51; 6. Martina (Ola)
20”74; 7. Howe 20”81. +
400: 1. Merritt (Usa) 44”48; 2. Masrahi
(E.Ar) 45”14; 3. Verburg (Usa) 45”18; 4.
Makwala (Bot) 45”22; 5. Santos
(R.Dom) 45”27; 6. Mance (Usa) 45”29;
9. Galvan 47”12.
800: 1. Aman (Eti) 1’44”24; 2. Kaki (Sud)
1’44”57; 3. Lewandowski (Pol) 1’44”60;
4. Solomon (Usa) 1’44”90; 5. Kinyor
(Ken) 1’44”90; 6. Sowinski (Usa)
1’45”23; 8. Benedetti 1’45”99.
1500: 1. S. Kiplagat (Ken) 3’30”44; 2.
Souleiman (Gib) 3’31”19; 3. Kiprop (Ken)
3’31”89; 4. H. Tesfaye (Ger) 3’31”98; 5.
Iguider (Mar) 3’32”09; 6. C. Cheboi
(Ken) 3’32”35.
3000 sp: 1. Birech (Ken) 8’06”20; 2. P.
Koech (Ken) 8’10”53; 3. B. Kipruto (Ken)
8’11”39; 4. A. Mutai (Ken) 8’15”83; 5. Zalewski (Pol) 8’16”20; 6. C. Kemboi (Ken)
8’16”96; 13. Floriani 8’26”34; E. Kemboi
(Ken) rit.
Alto: 1. Barshim (Qat) 2.41; 2. Bondarenko (Ucr) 2.34; 3. Kynard (Usa) 2.31;
4. Drouin (Can) 2.28; 5. Protsenko
(Ucr), Silnov (Rus), Ukhov (Rus) 2.28;
10. Fassinotti 2.24.
Triplo: 1. Claye (Usa) 17.14 (-0.5); 2.
Taylor (Usa) 17.08 (-0.7); 3. L. Martinez
l(Cuba) 17.07 (-0.2); 4. Donato 16.89
(-0.5); 5. Fedorov (Rus) 16.86 (-0.4); 6.
Revé (Cuba) 16.86 (+0.4); 7. Greco 16.84
(-0.6); 11. Schembri 16.20 (-0.3).
Disco: 1. Harting (Ger) 68.36; 2. Malachowski (Pol) 65.86; 3. Butenko (Rus)
64.87; 4. Wierig (Ger) 64.64; 5. Urbanek
(Pol) 63.70; 6. Kanter (Est) 63.38;
9. Kirchler 59.51.
DONNE. 100. I (+0.5): 1. Bowie (Usa)
11”05; 2. Stewart (Giam) 11”08; 3. Facey
(Giam) 11”13; 4. Bartoletta (Usa) 11”13; 5.
Tarmoh (Usa) 11”13; 6. Anderson (Usa)
11”14; 8. Fraser (Giam) 11”19.
II (-0.3): 1. Bailey (Giam) 11”28; 6. Alloh
11”53; 8. Hooper 15”07.
800: 1. Sum (Ken) 1’59”49; 2. Diago (Cuba) 2’00”01; 3. Wilson (Usa) 2’00”18; 4.
Cichocka (Pol) 2’00”30; 5. Martinez
(Usa) 2’00”44; 6. Akkaoui (Mar)
2’00”58; 11. Milani 2’02”82.
5000: 1. G. Dibaba (Eti) 14’34”99; 2.
Ayana (Eti) 14’37”16; 3. V. Kibiwot (Ken)
14’40”05; 4. M. Cherono (Ken) 14’43”11;
5. Kisa (Ken) 14’52”59; 6. Haroye (Eti)
14’52”67; Varga rit.
100 hs (+0.5): 1. Rollins (Usa) 12”53; 2.
Harper (Usa) 12”54; 3. Harrison (Usa)
12”61; 4. Billaud (Fra) 12”69; 5. Porter
(Gb) 12”90; 6. Ali (Usa) 13”26; 7. Borsi
13”34; Caravelli rit; Pearson (Aus) n.p.
400 hs: 1. Spencer (Giam) 53”97; 2. Moline (Usa) 54”56; 3. Child (Gb) 54”82; 4.
T. Williams (Usa) 55”59; 5. Stoddart
(Giam) 55”98; 6. Rosolova (R.Ceca)
56”00; 8. Pedroso 56”71.
Asta: 1. Silva (Cuba) 4.70; 2. Ryzih (Ger)
4.60; 3. Spiegelburg (Ger) 4.50; 4. Shelekh (Ucr) 4.50; 5. Rogowska (Pol) 4.50;
6. Murer (Bra) 4.50; 10. Malavisi 4.30;
Bruni s.m.
Triplo: 1. Ibarguen (Col) 14.48 (0.0); 2.
Koneva (Rus) 14.42 (+0.5); 3. Gay (Cuba) 14.38 (+0.6); 4. Saladukha (Ucr)
14.24 (-0.3); 5. Pyatykh (Rus) 14.05
(-0.9); 6. Mamona (Por) 13.92 (-1.1); 10.
La Mantia 13.44 (+0.9); 11. Derkach 13.15
(+0.6).
Peso: 1. Adams (N.Zel) 20.01; 2. Schwanitz (Ger) 19.60; 3. Gong Lijiao (Cina)
19.17; 4. Kolodko (Rus) 18.67; 5. Kopets
(Bie) 18.65; 6. Carter (Usa) 18.58; 10.
Rosa 17.07.
Giavellotto: 1. Spotakova (R.Ceca)
66.43; 2. Ratej (Slo) 63.12; 3. Mickle
(Aus) 63.05; 4. Li Lingwei (Cina) 62.30;
5. Hatsko (Ucr) 62.18; 6. Palameika (Let)
59.94; 11. Jemai 53.20.
A TORINO I TRICOLORI GIOVANILI
MA LA TROST RINVIA IL DEBUTTO
Da oggi a domenica, allo stadio Nebiolo
di Torino (diretta streaming su
www.10x10.tv/fidal), i campionati italiani juniores e promesse. In gara 1430 atleti per 80 titoli. Assente l’annunciata
Alessia Trost che stasera, dopo l’infortunio a una caviglia di aprile, avrebbe
dovuto fare l’esordio stagionale nell’alto. Tra i big, la mezzofondista Federica
Del Buono. La rassegna servirà anche
per definire la squadra azzurra per i
Campionati del Mediterraneo under 23
di Aubagne (Fra) del 14-15/6.
MEMORIAL CAVULLI (si.g.) Così mercoledì sera a Imola (Bo). Uomini. Asta:
Rubbiani 5.20; Ma. Boni 5.20. Martello:
Lingua 72.50.
ALTO POLACCO (si.g.) A Plok (Pol), 1.97
in alto di Kamila Licwinko. Uomini. Peso: Hoffa (Usa) 20.85; Majewski 20.53.
Donne. Alto: 2. Razdzivil (Uzb) 1.95. A
Lappeenranta (Fin). Uomini. Giavellotto:
Pitkamaki 83.93; Ruuskanen 83.41.
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9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale
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VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
RUGBY PALAZZANI MEDIANO DI MISCHIA TITOLARE
Italia, serve vincere
Brunel è a rischio?
Stanotte, alle Figi, il primo match di un trittico molto pericoloso.
Azzurri a caccia di un successo anche a salvaguardia del c.t.
Mondo 2015. Con Sergio Parisse a riposo, la maglia da
terza centro va a Manoa Vosawai, alle Figi nato e cresciuto. Osservati speciali in
seconda linea: Marco Bortolami centra il cap n. 105,
eguagliando il record dello
stesso Parisse e di Martin Castrogiovanni, Quintin Geldenhuys diventa il primo
equiparato della storia tricolore a giocare da capitano.
Cittadini e Aguero saranno i
piloni titolari.
ANDREA BUONGIOVANNI
Una vittoria, dopo dieci
sconfitte nelle ultime undici
partite serve come l’aria. Ma
è tutt’altro che scontata. Domani, all’Anz Stadium di Suva (quando in Italia saranno
le 5 del mattino), contro le
Figi. E, in generale, nel trittico nel Pacifico (tra una settimana alla Samoa, tra due in
Giappone). Il ranking Irb
parla chiaro: l’Italia occupa
tristemente il 14° posto, le Figi sono all’11°, Samoa al 9° e
il Giappone al 12°. Inutile girarci intorno: il rischio di tornare a casa a mani vuote è
concreto. E in tal caso, secondo qualche ben informato, la
panchina del c.t. Jacques
Brunel potrebbe anche traballare. Occorre ricordarlo:
per la gestione federale di Alfredo Gavazzi, è un’eredità di
quella di Giancarlo Dondi...
La scommessa Dagli azzurri, dopo un Sei Nazioni da dimenticare, si attende una
BOXE
OGGI E DOMANI: DIRETTE SKY ORE 17
Numeri Nel XV azzurro, otto i giocatori che in stagione
hanno militato nelle Zebre,
sei a Treviso (il depurato Alberto Sgarbi compreso) e
uno all’estero (Joshua Furno
a Biarritz, nel Top 14 francese, torneo da dove arriva la
maggioranza dei figiani). I
precedenti sono leggermenti
favorevoli all’Italia: 5-4. Ma
gli azzurri mai hanno vinto
in trasferta e in novembre, a
Cremona, hanno faticato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Guglielmo Palazzani, 23 anni e Ciccio De Carli, le novità azzurre FORTI
concreta reazione. Anche perché la rosa che affronta il tour
e la prima formazione titolare
annunciata per domani, ricalca quella vista in azione nel
Torneo. La novità, per la sfida
alle Figi, è l’esordio del
23enne bresciano Guglielmo
Palazzani; nelle Zebre ha gio-
IPPICA
cato soprattutto estremo, in
Nazionale debutterà da mediano di mischia (in coppia
con Luciano Orquera). E’ una
scommessa, ma l’assenza per
infortunio di Ugo Gori la impone. Considerando, soprattutto, che l’intera trasferta va
proiettata verso la Coppa del
NUOTO
IL GIOVANE JOCKEY
TRA PELLEGRINI E ADN
FIGI: Talebula; Nalaga, Tikoirotuma,
Nadolo, T. Nagusa; Ralulu, Kenatale;
N. Naguda, Qera (cap.), Waqaniburotu; Naikatini, Ratuniyarawa; Saulo,
Talemaitoga, Ma’afu. A disposizione:
Koto, Yanuyanutawa, Colati, Lewaravu, Ravulo, Matawalu, Votu, Delai.
All. McKee.
ITALIA: McLean; Sarto, Campagnaro, Sgarbi, Venditti; Orquera, Palazzani; Vosawai, Ma. Bergamasco,
Furno; Bortomai, Geldenhuys (cap.);
Cittadini, Ghiraldini, Aguero. A disposizione: Giazzon, An. De Marchi, Al.
De Marchi, Biagi, Derbyshire, Tebaldi, Allan, Masi. All. Brunel.
ARBITRO: Doyle (Inghilterra).
BASEBALL
ADDIO ZIMMER (m.c.) Don Zimmer, 83 anni,
uno dei grandi degli ultimi 50 anni: da giocatore (era in interno) ha giocato 12 stagioni in Mlb
con Dodgers (ha vinto le World series nel
1955, 1959 e 1963), Cubs, Mets, Reds e
Washigton Senators. Per tredici stagioni è
stato manager e ha vinto 4 titoli come bench
coach di Joe Torre negli Yankees.
DEBUTTO CON FUORICAMPO (r.r.) Debutto con fuoricampo in Giappone per l’asso
cubano Yulieski Gourriel, con Yokohama nel
match contro Seibu.
BOXE
Azeri contro Cuba
Lo show finale
delle World Series
Derby inglese
Domani Atzeni
secondo favorito
Fede: 28-29 a Bari
Gli scozzesi e il
progetto Caserta
(r.r.) Le finali delle World
Series quarta edizione (i Milano
Thunder vinsero la seconda) oggi e
domani a Baku (diretta Sky Sport 3
ore 17, domani Sky Sport 2)
vedranno la novità Cuba, nazione
dilettanti per eccellenza), opposta
agli Azerbaijan Fires. Se i Domadores
caraibici sono arrivati sino in fondo
senza incontrare ostacoli (57-13) e
forse non ancora consapevoli di
poter guadagnare mezzo milione di
euro, gli azeri sembrano sentirsi più
sicuri per il fattore-campo (6 vittorie
su 7) e soprattutto per aver eliminato
in semifinale i detentori di Astana.
«C’è molta aspettativa su di noi in
tutto il Paese, non possiamo che
rispondere con la vittoria» dice il
presidente cubano Puig che s’è visto
accolto il reclamo per il tentato di
cambio di programma dell’Aiba.
«Sarei felice solo di un 5-0» ha
risposto l’angolo azero Genzhiyev. Lo
spettacolo è assicurato. Oggi 49, 56,
64, 75 e 91 kg, domani 52, 60, 69, 81
e +91 (69 in caso di spareggio).
La stagione del
giovanissimo (22 anni, foto)
fantino italiano Andrea Atzeni,
emigrato in Inghilterra da ragazzo
come Dettori, è in pieno decollo.
Domani, a Epsom, Atzeni sarà in
gara nel Derby (gr. 1, m 2400)
inglese (Dettori invece no) in sella
a Kingston Hill, allenato da
Robert Varian e quotato a 8/1
(assieme a Geoffrey Chaucer),
secondo favorito dietro
l’attesissimo Australia a 6/4. Sia
per Dettori sia per Atzeni, oggi le
Oaks (gr 1, m 2400). Il primo a
20/1 con Amazing Maria, il
secondo a 28/1 con Anipa. Da
battere Taghorda a 7/2.
(al.f.) C’è una grande attesa
per la prima volta di Fede a Bari.
Come s’è visto già alla
presentazione del trofeo Città di Bari
del 28-29 giugno a cui
parteciperanno oltre a Federica
Pellegrini e Filippo Magnini (dal 13 al
15 giugno al Settecolli di Roma)
anche Govorov, Gossman e
Degtjarjov dell’Adn Swim Project.
Successivamente, la Pellegrini sarà
in gara alla Swimming Cup (il 15
luglio all’Aspria Harbour Club di
Milano e il 16 luglio al Palazzo del
Nuoto di Torino). A proposito di Adn,
team transnazionale di stanza a
Caserta, è arrivato ieri Gordon
Glasgow del City of Aberdeen Swim
Team (il team in cui nuotano i talento
scozzese Jack Ness e Andrew
McGovern), per studiare il modello
tecnico, organizzativo e finanziario
di questo progetto. «E’ un’esperienza
utile, questo confronto con un club
italiano di elevata professionalità»
ha detto Glasgow (nella foto con
Andrea Di Nino, a sinistra).
BOTTI A LIVORNO? Ieri aperte le
buste per la gestione del Caprilli: due
le offerte. Una è di un’associazione
temporanea di tre società di corse
(Follonica, Siracusa e Garigliano) e
una a sorpresa della famiglia Botti.
Sul bando pende un ricorso al Tar
(che verrà discusso il 27) presentato
dall’Alfea di Pisa che ha gestito le
ultime due stagioni.
RIENTRO BRUZZESE (r.g.) A S. Venanzio di
Galliera (Bo), rientra l’ex tricolore massimi leggeri Damian Bruzzese (11-1), dopo la sconfitta
contro Maurizio Lovaglio dello scorso dicembre, e affronta Igor Borucha (Lit. 7-24-2) sui 6
round.
DEBUTTO SZELLO (r.g.) A Szentes (Ung)
debutta al professionismo il massimo leggero
Imre Szello, a lungo titolare nei Thunder Italia
alle WSB e titolare ai Giochi di Pechino 2008.
Affronta Paata Berikashvili (Geo. 17-16-1) sulle 6 riprese.
AZZURRI (i.m.) Vincono i 5 azzurri nel 1° turno del 45° GrP di Usti (R. Ceca), torneo èlite.
Approdano in semifinale. Risultati, quarti: 60
Introvaia b. Agate (R. Ceca), 69 Di Russo b.
Bagaz (R. Ceca), 75 Munno b. Bagin (Svk), 81
Fiori b. Starek (R. Ceca), +91 Vianello b. Puritchamiasvili (Geo).
CANOA
SLALOM (a.fr.) Al via a Londra la Coppa del
Mondo di slalom. Assente Molmenti, che tornerà per le altre due gare. Oggi qualifiche, domani semifinali, finali e finali a squadre per K1 e
C1 uomini e C1 donne.
EQUITAZIONE
BASEBALL
ULTIMO TURNO PRIMA FASE: BOLOGNA-SAN MARINO, A PARMA RITIRATA LA MAGLIA DI CORRADI
D’Amico, 45 giorni di squalifica per slealtà ma non frode
(m.c.) Il giudice sportivo Fibs ha squalificato per
45 giorni (dal 21 maggio) il lanciatore del San Marino
Giovanni D’Amico. L’italo-venezuelano, secondo
l’avvocato La Rocca, ha violato «i principi di lealtà,
probità e rettitudine del regolamento di giustizia Fibs e
dal codice etico Coni». Il giudice assolve però D’Amico
dal reato di frode sportiva, disponendo il ritorno alla
Procura degli atti per indagini. Nell’ultimo turno prima
fase Bologna-San Marino: negli emiliani torna Nick
Pugliese. Infinem stasera prima della partita con
MONDIALI (r.g.) A Buenos Aires (Arg) il locale Carlos Reveco (33-1), titolare mosca Wba,
difende la cintura dall’assalto di Felix Alvarado
(Nic.18-1) forte picchiatore con 15 successi
per ko.
AD AVEZZANO (r.g.) Ad Avezzano (Aq), il
superwelter Stefano Castellucci (21-3) opposto ad Amedeo Maurizio (0-6-1) 6 t.: il massimo Ivan Di Berardino e il superpiuma Mattia
Gemini al debutto contro Nicolae Rata (Rom.
0-1) e Filippo Lugaresi (0-3) sui 4 round.
Nettuno, il Parma ritirerà il numero 8 di Claudio
Corradi. In 20 anni (1974-1994) al Parma, Corradi ha
vinto 9 scudetti ed è l’italiano di tutti gli sport con più
Coppe Campioni vinte: 13. Programma. 3° turno
ritorno, oggi e domani 20.30. Gir. A: Bologna-San
Marino, Godo-Padova. Class.: Bologna 944 (17–1); San
Marino 588 (10-7); Godo e Padova 333 (6-12). Gir. B:
Nettuno2-Rimini, Parma-Nettuno. Class.: Rimini 647
(11–6); Parma 611 (11-7); Nettuno 389 (7-11); Nettuno2
167 (3-15).
BRAVI AZZURRINI Grande Italia a Wierden
(Ola). La nazionale Young Rider ostacoli vince
la Coppa delle Nazioni. La squadra composta
da Rebecca Lippi Bruni-Caesar VGZ (4/13),
Giampiero Garofalo-Zyquita Sr (8/0), Andrea
Calabro-Éclair vd Bakkershoeve (1/4) e Francesca Ciriesi-Que Sera (4/0) ha chiuso con 13
penalità. Battuti Olanda (18) e Germania (21). In
gara anche il super Belgio, finito quarto (23).
HOCKEY GHIACCIO
STANLEY CUP: PRIMA A LOS ANGELES
I Los Angeles Kings, nella notte italiana di mercoledì, hanno vinto 3-2 t.s. gara-1 (al meglio
delle 7) della finale per la Stanley Cup Nhl con-
DOPO LA FINALE SCUDETTO CALVISANO-ROVIGO
Conflitto d’interessi
Attacchi a Gavazzi
L’onda delle polemiche
non si arresta. L’arbitraggio
della finale scudetto di sabato, vinta in casa da Calvisano,
con Rovigo in inferiorità numerica l’ultima mezzora (per
2’ addirittura in 12) ha suscitato un vespaio. L’ultima polemica è di ieri: il sindaco di
Rovigo, Bruno Piva, ha scritto al presidente del Coni,
Giovanni Malagò, lanciando
pesanti accuse: «Può un arbitro (Damasco, fischietto del
match), in procinto di rinnovare il contratto con la Federazione, dirigere la finale in
cui, di fatto, gioca la squadra
del presidente della Federazione stessa? Tutti hanno visto che il presidente Fir, nonché co-proprietario del Calvisano (come da visure camerali), si è seduto nell’area
accanto al tecnico della squadra, così evidenziando una
incompatibilità quanto meno
istituzionale».
Conflitto Proprio questo è il
punto: al di là della partita in
sé, il conflitto d’interessi del
presidente Fir, Alfredo Gavazzi, è sempre più evidente.
E’ plausibile, per restare nell’esempio, che il comitato nazionale arbitri abbia sede a
Calvisano? Il problema etico
è tutt’altro che risolto. Lo sot-
tro i NY Rangers. I californiani, sotto 2-0, hanno portato il match ai supplementari dove, dopo 4’36”, ha deciso un gol di Justin Williams.
Gara-2 stanotte ancora allo Staples Center.
Los Angeles-NY Rangers 3-2 t.s. (1-2, 1-0,
0-0; 1-0). Marcatori: p.t. 13’21” Pouliot (N),
15’03” Hagelin (N), 17’33” Clifford (L); s.t. 6’36”
Doughty (L); t.s. 4’36” J. Williams (L).
HOCKEY PRATO
IN EUROPA (g.l.) Da oggi competizioni europee per club Ehf con Amsicora e Bra a Cagliari. Tra le donne, Lorenzoni, e Hcu Catania a
Catania. Nell’hockey pista oggi festa scudetto
a Forte dei Marmi, dove è stato confermato
Cancela.
IPPICA
IERI 3-14-2-9-13 A Npoli (m 1600): 1 My Grif
(V. Luongo) 1.14.7; 2 Pocho el Pride; 3 Olelè Allmar; 4 Nobile Gifar; 5 Owens Gar; Tot.: 4,40;
2,01, 2,84, 2,52 (41,48). Quinté: 1.252,63.
Quarté: 269,05. Tris: 107,54.
OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle galoppo (inizio convegno alle 15.30) scegliamo
San Mambo (1), Lunna Imbosa (5), Voila la Profusion (7), Pontathir (8), Capinera (3) e Battier
(4).
SI CORRE ANCHE Trotto: Padova (15.20),
Foggia (14.55) e Civitanova Marche (16.10).
JUDO
GRAND PRIX (r.r.) A L’Avana (Cuba) Grand
Prix con 334 judokas, azzurri compresi, valido
per assegnare pass olimpici. La forte nazionle
di casa e big come Tcheumeo (78 kg), Meneses (48), Aguiar (78), Miranda (52), Cunha
(66), Nifontov (81), Harrinson (78), VargasKoch (70), Liparteliani (90).
MOTONAUTICA
ALL’IDROSCALO (m.l.) Oltre 90 piloti di 20
Paesi fino a domenica nell’Idroscalo milanese
per la tappa del Mondiale di moto d’acqua.
L’appuntamento segna il rientro (dopo 20 mesi di maternità) della rider 26enne Julie Bulteau (Fra) 3 volte iridata (Jet ski). Oggi, prove libere, pre-qualifiche e pole position. Domani
gare 1 e 2.
NUOTO
SINCRO (al.f.) Da oggi nello Stadio del nuoto
di Roma tricolori di sincronizzato, test europeo per le azzurre con 23 società. Finali domani e domenica (dir.Rai).
PALLAMANO
AZZURRE (an.gal.) Le azzurre per le sfide
Italia-Olanda (12/6 a Conversano) e SpagnaItalia (il 14/6 a Ciudad Real) valide per le qualificazioni agli Europei femminili in UngheriaCroazia 2014. Portieri: Prunster, Giona, Zanotto. Centrali: Diome, Ladri, Di Lisciandro.
Terzini: Niederwieser, Gheorghe, Ettaqi, Fanton, Auer. Ali: Oliveri, Costa, Napoletano. Pivot: Barani, Cappellaro.
PALLANUOTO
SETTEROSA Il Setterosa è partito ieri per
tolinea anche Massimo Giovanelli, capitano della Nazionale che ci ha portato nel Sei
Nazioni: «La presenza imbarazzante del presidente Fir
nella cabina tecnica del Calvisano – dice – è una finestra
allarmante sulla condizione
di perenne commistione di
interessi. La gestione arbitrale della finale, giocata in uno
stadio inadeguato, di un club
il cui il n. 1 Fir è azionista, deve imporre una riflessione
che produca soluzioni che
spingano verso una crescita
collettiva e condivisa».
a.b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALLA FINALE SCUDETTO
Arbitro critica
Sei mesi di stop
(i.m.) Un arbitro squalificato sei
mesi per offese a un... arbitro.
Non capita spesso nello sport.
Capita dopo la finale scudetto
vinta da Calvisano su Rovigo che
ha causato forti contestazioni al
fischietto Carlo Damasco. Il
collega rodigino Stefano Traversi,
arbitro di gruppo 1 con esperienze
in serie A, Eccellenza e Pro 12, in
tribuna da appassionato, ha
contestato il collega e ieri il
giudice l’ha squalificato sei mesi
(fino al 4 dicembre) per offese.
Kunshan, in Cina, dove martedì scatteranno le
finali di World League. Le 13 convocate del c.t.
Conti si alleneranno in questi giorni con la Nazionale cinese: sono Gorlero, Emmolo, Teani,
Motta, Aiello, Di Mario, Palmieri, Radicchi, Garibotti, Cotti, Frassinetti, Bianconi e Queirolo.
PENTATHLON
COPPA DEL MONDO (g.l.g.) A Sarasota
(Usa), finali di Coppa del Mondo con Claudia
Cesarini, Alice Sotero. Nicola Benedetti, Riccardo De Luca e Fabio Poddighe. Finale a staffetta domenica (De Luca-Sotero).
SCI NAUTICO
WAKEBOARD (m.l.) A Krk (Cro) hanno centrato il 2° posto con Arianna Cau (Open) e due
terzi posti con Riccardo De Tollis (Boys) e
Carlo Orlando (jrs).
SCHERMA
EUROPEI: ITALIA PRONTA
E’ partita ieri l’operazione Europei di Strasburgo 2014 per l’Italia (compresa quella paralimpica), che schiera 33 schermidori. Si comuncia domani con la spada maschile individuale,
in pedana Pizzo, Garozzo, Fichera e Bruttini.
Domenica, le spadiste Navarria, Del Carretto,
Fiamingo e Quondamcarlo. Lunedì sciabola
donne con Vecchi, Bianco, Sinigaglia, Gregorio, e fioretto uomini con A.Baldini, Cassarà,
Aspromonte eAvola. Martedi fioretto rosa
con Di Francisca, Errigo, Vezzali e Batini, a seguire gli sciabolatori Occhiuzzi, Montano,
Berrè e Samele. Da mercoledì le prove a squadre.
TIRO A VOLO
COPPA DEL MONDO Un turno di riposo a
Jessica Rossi, a Johnny Pellielo, a Daniele Di
Spigno e a Katiuscia Spada, coi ritorni di Giulia
Pintor e di Valerio Luchini nella terza tappa di
Coppa del Mondo di Monaco (Ger) che scatta
oggi e che arriva a meno di 20 giorni dagli Europei in Ungheria. Oggi fossa, finale donne e
primi 50 piattelli uomini. Fossa: Grazini, Fabbrizi, Resca; donne: Caporuscio, Pintor, Stanco. Double trap: Barillà, Gasparini, Innocenti.
Skeet: Cassandro, Lodde, Luchini; donne:
Bacosi, Cainero, Scocchetti.
TUFFI
WORLD SERIES (al.f.) Con la tappa di Monterrey (Mes) si chiude la World Series. Nella
notte si comincia con i 3 m sincro con Tania
Cagnotto e Francesca Dallapè, seconde in
classifica dopo 5 tappe alle spalle della coppia
cinese Han Wang-He Zi. In gara fino a domenica anche Francesco Dell’Uomo, Maicol Verzotto e Maria Marconi.
VARIE
SPORTINFIORE Da oggi a Rimini e Riccione
ospitano la 21a Sportinfiore, promossa da Aics, Associazione italiana cultura sport. Circa
3500 atleti dai 4 anni in su, daranno vita ad una
grande festa dello sport per tutti, con tante
gare aperte al pubblico e ad ingresso gratuito.
Nove le discipline: nuoto, pallavolo, basket,
ginnastica ritmica, karate, calcio a 7, pallanuoto, bocce e triathlon.
38
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LETTERE
DITE LA VOSTRA
Porto Franco
INDIRIZZO Via Solferino, 28
20121 Milano
Fax 02.62.82.79.17
Email: [email protected]
A CURA DI
FRANCO ARTURI
Twitter: @arturifra
Rossi, i test, la forma e la condizione
Insomma: era in forma o non
era in forma Pepito Rossi? E la
storia dei suoi test atletici da
lui stesso evocati? Qual è la
verità?
Francesco Scanziani (Roma)
Caro amico, la prima verità è che i risultati dei test atletici nel mondo del calcio vengono
custoditi come se si trattasse di
segreti bancari di qualche paradiso fiscale. E non solo relativamente alla nazionale: anche
per i club è la stessa cosa, salvo
rare eccezioni, che si ha interesse a far trapelare. Mistero
totale perfino sul peso degli atleti. Privacy? Mah, solo in minima parte. Eppure sarebbe materia preziosa per capire, con
occhi esperti, molto sullo stato
di salute atletica dei giocatori e
sulle loro attitudini. Ci dobbiamo limitare all’osservazione
delle prestazioni in partita.
L’altra verità-evidenza è che
l’uso comune dei termini «forma» e «condizione» è improprio: non si tratta per nulla di sinonimi. Si può essere in condizioni smaglianti ma non avere
nessuna forma, mentre è impossibile il contrario. Vediamo
di spiegarci. La forma, come
suggerisce anche l’etimologia
del termine (indica qualcosa
che «contiene») è l’insieme e la
valutazione delle prestazioni
agonistiche: per un calciatore
le partite. Rossi, da poco rientrato da un grave infortunio,
per definizione non può avere
una buona forma. Semplicemente non ne ha. Anche in inglese il «form», per esempio
nell’ippica, racchiude i risultati
ottenuti negli ultimi tempi. Se un
atleta rientra da un periodo di
riposo, forzato o meno, si dice:
«Non ha forma recente».
La condizione, invece, è in sostanza il programma di allenamento e i suoi risultati, per
esempio riassunti nei test atletici. Non a caso il sinonimo di allenamento è proprio «condizionamento», cioè la riproduzione
nel lavoro preparatorio delle
«condizioni» del teatro di gara e
l’impegno in ogni tipo di esercizi
che ne costituiscono la base
psicofisica.
Quindi nessuno può sostenere
che Rossi era ed è in «buona
forma», ma molti, fra cui evi-
dentemente il giocatore, possono considerare eccellenti le
sue condizioni.
Cavilli linguistici? Non nello
sport: è un fatto acquisito che
molti atleti rientranti debbano
riacclimatarsi alle partite, pur
se nelle gambe, nel cuore e nei
polmoni, hanno già incamerato
tutta la «benzina» necessaria.
Poi ci sono le considerazioni
psicologiche, per esempio
quelle relative a un certo, spesso inconsapevole, timore nei
contrasti per un ex lungodegente. Per niente facili da cogliere. Non do valutazioni sulla
scelta di Prandelli, di sicuro
sofferta: va rispettata, come
vanno comprese anche le riserve del giocatore. Tutti al suo posto si sarebbero espressi più o
meno nello stesso modo: il
mondiale è un traguardo-vita.
Terza serie
e Nazionale
Il gol del pareggio del Lussemburgo contro l’Italia, arrivato
nel finale di gara, è stato segnato pochi minuti dopo dall’ingresso in campo di Maurice Deville, attaccante, classe 1992,
che milita nel Saarbrucken, ovvero in una formazione della 3.
Liga, terza divisione in Germania, l’equivalente della nostra
Lega Pro. Il CT lussemburghese insomma ha deciso di schierare un giocatore di «terza serie» nel tentativo di pareggiare
contro l’Italia ed è perfino riuscito nell’impresa. Qualcuno
potrebbe fare un parallelismo
con quanto successo nel 1994,
quando poche settimane prima
della partenza per i Mondiali
negli Usa gli azzurri di Sacchi
(con in campo i vari Baggio,
Maldini, Baresi e Signori) persero un’amichevole per 2-1
nientemeno che contro il Pontedera, all’epoca neopromosso
in Serie C1. Negli Usa poi gli
azzurri ben figurarono, perdendo la finale col Brasile solo
ai rigori, dimostrando che le
amichevoli pre-mondiale hanno un’importanza relativa.
Maurizio Ribechini
Il Pontedera era stato da
molti citato, ma lei è andato ancora in profondità. Facciamo di
tutto per i nostri riti propiziatori:
la pubblicazione della sua mail
mi consente di praticarli a mia
volta.
Amichevoli,
che pacchia
Permettetemi di fornirvi un
personale «Rompipallone», sostituendomi per una volta al
buon Gene: «Ultime notizie
prima dei mondiali: per incamerare punti Fifa, San Marino,
Liechtenstein, Far Oer, Gibilterra, Montserrat e Isole Vergini hanno chiesto all’Italia di poter disputare un amichevole».
Mi sembra che rispecchi bene il
momento e la figuraccia premondiale dopo l’ennesimo pareggio della Nazionale, addirittura col Lussemburgo.
Davide Franchi (Appiano Gentile, Co)
Vada anche un po’ di scarcasmo, magari con lo stesso intento del botta-e-risposta propiziatorio precedente.
Vecchi
e giovani
La Gazzetta scrive che potrebbero arrivare in Italia Vidic (33
anni) Alex (33), Keita (34),
forse Torres (30), Drogba (36)
e altri sul viale del tramonto.
Una manciata di anni fa questi
giocatori sarebbero andati negli Emirati Arabi o negli States,
ora vengono in Italia. Vorrei
capire qual è la politica dei nostri club. Nel contempo se ne
sono andati i vari Santon, Donati, Verratti, Caldirola, Raggi,
Borini, Immobile. Tutti under
25. Ma dove pensano di andare
i nostri presidenti? Credo invece dovrebbero dare uno sguardo alle finali del campionato
Primavera che iniziano oggi. Ci
sono ragazzi interessantissimi.
Ma temo che gli unici che andranno a vederli saranno gli osservatori dei club stranieri.
Che tristezza.
Claudio Gaiottino
Sì, questo è uno dei test
per valutare il declino del calcio
italiano. Che non va espresso
soltanto in termini economici,
ma proprio «culturali»: i giovani
vengono sistematicamente sottovalutati e si preferisce loro il
cosiddetto «usato sicuro», che
poi spesso non si rivela tale. Per
dare magari in pasto ad una pubblica opinione di tifosi, a sua volta impaziente e distratta, il «nome». E così si perdono treni importanti e soldi. Curiosa e significativa, per esempio, la vicenda
di Matteo Darmian: nasce nel Milan, esordisce in Serie A a 17 anni, ma lo si lascia presto al suo
destino, col risultato di ritrovarselo oggi titolare in nazionale e
uomo-mercato. Dovendo giocare stagioni intere con Constant o
Emanuelson in quel ruolo. La
mancanza di lungimiranza è purtroppo una costante del nostro
calcio. Ma un ragazzo di talento
fra i 18 e i 20 anni ha bisogno di
un po’ di tempo per emergere e
sbocciare. Sapete quanti gol ha
segnato Cristiano Ronaldo (sì,
lui) nelle sue prime 5 stagioni in
Champions League (tre nello
Sportin Lisbona, due nel Manchester United)? Risposta per
qualcuno sorprendente: quattro
in tutto. Dai 18 ai 22 anni.
Campioni
fra la gente
Il Giro è terminato e come sempre e stato una gioia con i corridori e la gente con loro. I ciclisti
sono sempre disponibili verso i
tifosi in modo semplice, sincero e pieno di calore umano, anche appena terminata una tappa piena di fatica. Mentre la
maggioranza dei calciatori italiani mostra un atteggiamento
di supponenza come fosse una
costrizione più che un piacere
essere disponibii verso i tifosi.
Che tristezza.
Matteo Favaro (Treviso)
Già. Anche considerando
che non costa niente.
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
@AltriMondiGazza
Il fatto del giorno
_la corruzione infinita
DI GIORGIO DELL'ARTI
[email protected]
C’è un modo per evitare
che il caso Mose si ripeta?
La storia di Venezia, con la
foto di Orsoni e il ponte di Rialto
sullo sfondo, campeggia sui siti
del mondo, a dimostrazione che
non è più solo una questione di
corrotti da processare e neanche
più solo una questione di mazzette gestite da personaggi pittoreschi: attraverso un nome
enorme come quello di Venezia il
mondo ci giudica e decide di tenersi lontano dai nostri affari.
Nel momento, invece, in cui abbiamo un bisogno disperato di
gente che venga a investire.
L’OPERA DELLA VERGOGNA
Il Mose è un sistema di paratoie mobili ad
aria compressa, poste sui fondali:
si sollevano se la marea supera i 110 cm
Prima
laguna
mare
paratoia
Dopo
90°
Nell’elenco degli indagati a Venezia ieri è entrato anche l’ex ministro Altiero Matteoli ANSA
A
HA DETTO
1
falso!») si parla di un milione
l’anno. E i nomi sono sempre
quelli, c’è gente, come Baita,
che era andata dentro già nel
1993, in epoca Tangentopoli.
2
Quali sono le ultime novità?
Gli interrogatori sono cominciati ieri. È una faccenda
lunga, nell’elenco degli indagati è entrato pure l’ex ministro
di Berlusconi Matteoli, per fatti
che hanno a che vedere col
Consorzio Venezia Nuova, ma
non col Mose. Matteoli nega
tutto, Galan (Fi) nega tutto e
vuole essere interrogato al più
presto, intanto il prefetto ha
sospeso Orsoni (Pd) dalla carica di sindaco, col subentro automatico del vice Sandro Simionato. Il succo dell’inchiesta
è per ora confermato, anche se
sarebbe auspicabile un processo veloce e chiarificatore: svariate società del sistema sovrafatturavano, cioè mostravano
che un certo acquisto era stato
pagato molto di più del prezzo
effettivo. Saldato il fornitore,
la parte eccedente, resa nera,
veniva distribuita su vari conti
esteri e serviva a finanziare chi
doveva favorire o controllare. I
pezzi grossi del sistema pigliavano addirittura uno stipendio
annuale, per Galan («è tutto
39
SEGUITECI SU
ALTRI MONDI
Troppi gli appalti
truccati: nessuno
vuole investire
in Italia. Servono
meno leggi, ma
più chiare. E
la volontà politica
di mutare le cose
LA GAZZETTA DELLO SPORT
S
Matteo
Renzi
(Presidente
del Consiglio)
«Non è possibile
che chi viene
condannato
per corruzione
dopo 20 anni
possa tornare
ad occuparsi
della cosa
pubblica.
La mia proposta
è un “daspo”
a politici
e imprenditori
implicati
in vicende
corruttive. Nelle
prossime ore
interverremo
sugli appalti
pubblici»
Qui vedo un primo difetto a
livello legislativo: chi c’è cascato una volta dovrebbe esser tenuto lontano per sempre.
C’è una dichiarazione di
Renzi a Bruxelles: «Provo una
profonda amarezza ma ho piena fiducia nella magistratura.
Il problema sono i ladri, non le
regole, i politici corrotti andrebbero indagati per alto tradimento. Non è possibile che
chi viene condannato per corruzione dopo 20 anni possa
tornare ad occuparsi della cosa
pubblica. La mia proposta è di
un daspo a politici e imprenditori implicati in corruzione».
Non ho bisogno, su Gazzetta,
di spiegare cos’è un daspo.
3
Che cosa dicono, per esempio, il ministro della Giustizia o
il capo dell’Anticorruzione?
Il ministro della Giustizia,
Andrea Orlando dichiara:
«Non mi stupisce una situazione di mancanza di concorrenza
che determina opacità». Cioè
imputa la corruzione al fatto
che per il Mose, profittando di
una possibilità che la legge
concede, si sia proceduto col sistema della chiamata diretta
invece che con gli appalti. Io ho
dubbi che il nodo del problema
sia qui: proprio Expo 2015 mostra che anche con gli appalti si
comprano le vittorie alla grande. La semplice affermazione
«ci vogliono gli appalti» mi
suona consolatoria, ma falsa.
Più corrette, le idee di Raffaele
Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione: «Il sistema
degli appalti deve essere ripensato, ma occorre anche discontinuità politica e culturale».
Tralascio le valanghe di altre
dichiarazioni, tutte indignate.
4
Ma una soluzione esiste?
Sono abbastanza convinto
delle idee espresse da Federico
Varese, un italiano che insegna
criminologia a Oxford. Al contrario di quello che si sente in
giro, Varese consiglia di diminuire il numero delle leggi che
si occupano di corruzione e
non di moltiplicarle. Più in generale: diminuire il numero
delle leggi in assoluto, dato che
è dimostrato il rapporto stretto
tra quantità di atti legislativi e
corruzione. Direi che è una verità intuitiva: più lunghi sono i
passaggi affidati alle burocrazie, più probabile che vi siano
stazioni che pretendono il pizzo ed è praticamente certo che
il cittadino, esasperato da norme che non garantiscono niente e da controllori che non controllano, sia pronto a pagare
pur di farla finita. La corruzione, oltre tutto, prospera nella
confusione legislativa. Varese
consiglia anche di creare un sistema di denunce, anche anonime, messo a disposizione dei
funzionari pubblici. Non importa se il motivo della denuncia è abietto: negli Stati Uniti e
in Inghilterra la cosa funziona.
Altra idea: mettere in concorrenza tra loro gli uffici, e cioè
affidare una pratica, un permesso, una gara a più dipartimenti, in modo da metterli in
concorrenza fra loro. In altri
termini: la corruzione si può
battere, e si può battere persino in Italia, dove comunque c’è
pure un sacco di gente onesta.
C’è solo una condizione da cui
non si può prescindere.
A
COLLOQUIO
PER SILVIO
S
Berlusconi
e l’assistente
sociale
Silvio
Berlusconi
ha sostenuto
ieri, nella sede
dell’Ufficio
esecuzione
penale
esterna (Uepe)
di Milano,
il primo
colloquio
con l’assistente
sociale
previsto dopo
l’affidamento
in prova ai
servizi sociali
in seguito
alla condanna
per il caso
Mediaset.
Oggi, come
tutti i venerdì,
l’ex presidente
del Consiglio,
è atteso
alla Fondazione
Sacra Famiglia
di Cesano
Boscone per
le quattro ore
di attività
settimanali
con i malati
di Alzheimer
del centro
5
Mario Draghi, 66 anni LAPRESSE
Draghi contro
la deflazione
Tassi a 0,15%:
taglio record
Abbassare i tassi, ovvero
l’interesse che le banche pagano quando comprano denaro
dalla Bce o da altri istituti di
credito. Sperando di scongiurare la deflazione e incentivare
le operazioni di natura finanziaria e creditizia condotte da
imprese e famiglie. È la decisione presa da Mario Draghi, governatore della Bce che, «per
sostenere l’economia», ha ridotto i tassi dallo 0,25% allo
0,15%, un nuovo minimo storico. Per la prima volta i tassi in
Eurolandia diventano negativi
sui depositi a -0,1%: le banche
non hanno quindi più convenienza a lasciare il denaro nella cassaforte della Banca Centrale Europea. Meglio investirlo. Il tasso sui prestiti marginali, infine, è ridotto da 0,75% a
0,4%. Il provvedimento sarà
effettivo l’11 giugno. «Non vogliamo espropriare i risparmiatori», spiega Draghi. Il pacchetto di misure (tra cui il rifinanziamento alle banche pensato
però a favore di famiglie e imprese) «è diretto a ripristinare
la crescita e a promuovere la ripresa, cosa che permetterà ai
tassi di interesse di risalire,
quando tornerà la crescita».
Borse «Tassi così bassi non
possono essere una soluzione
per il lungo periodo», critica
Wolfgang Schaeuble, ministro
delle Finanze tedesco, mentre
il nostro titolare del Tesoro,
Pier Carlo Padoan, parla di
«una finestra d’opportunità
per l’Italia» e di «crescita e occupazione obiettivi prioritari
per la Ue». Le Borse europee rispondono bene: Milano è la
migliore del continente. L’indice Ftse Mib termina con un
progresso dell’1,52% dopo
aver toccato anche un massimo
del +2,4%. Lo spread BtpBund flette a 164 punti, dai 169
della chiusura di mercoledì.
f.riz.
Sì?
Bisogna volerlo.
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40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
IL LEADER RUSSO A PARIGI
ALTRI MONDI
Il G7 minaccia Putin
«Possibili sanzioni»
Il G7 a Bruxelles fa la voce
grossa con Vladimir Putin (nella
foto) ma spera di riannodare i fili
del dialogo sulla crisi ucraina.
Il Papa e gli zingari
«Sui bus di Roma
ho visto disprezzo»
L’apertura di Francesco alla comunità rom:
«Sono ai margini, ora per loro diritti e doveri»
FILIPPO CONTICELLO
filippocont
Si chiamino zingari o
rom, stanno «ai margini della
società» e non è un bene per
nessuno. Quest’uomo lo ha capito, lo ha percepito davanti
agli occhi e ieri lo ha voluto urlare al mondo: «Sono visti con
ostilità e sospetto, tante volte
qui a Roma, salivo sul bus, poi
salivano alcuni zingari e l’autista diceva “guardate i portafogli”: è disprezzo, sarà anche
vero, ma è disprezzo». Queste
nuove parole potenti il Papa le
ha pronunciate ieri nella Sala
Clementina del Palazzo Apostolico durante l’evento sul tema «La Chiesa e gli zingari:
annunciare il Vangelo nelle
periferie». Francesco, dettaglio rivoluzionario, ha collegato per la prima volta la condizione di vita dei rom alle discriminazioni e alle segregazioni che subiscono («Sono
scarsamente coinvolti nelle dinamiche politiche, economiche e sociali del territorio»).
Ma ha pure responsabilizzato
la compagnia: «Anche il popolo zingaro è chiamato a contribuire al bene comune, e questo è possibile con adeguati itinerari di corresponsabilità».
Tradotto, devono assumersi
«doveri» diventando nello
stesso tempo titolare di «diritti»: «Serve l’impegno delle
istituzioni anche internazio-
Sui mezzi pubblici Bergoglio da cardinale a Buenos Aires,
in un bus. Ieri ha partecipato a un incontro sulla Chiesa e gli zingari
«
Sono chiamati
a contribuire
al bene comune,
con itinerari di
corresponsabilità
PAPA FRANCESCO
PONTEFICE DAL MARZO 2013
nali per individuare progetti e
interventi», ha aggiunto.
Di fretta Le parole di Bergoglio hanno colpito e, immediato, ecco il ringraziamento di
Djana Pavlovic, vice presidente della «Federazione Rom e
Paura in Canada
Sinti Insieme», che ha però
chiesto al Papa di evitare una
parolina: «Nessun dubbio sulla volontà di dare un’accezione positiva, ma preferiamo essere chiamati “rom” e non
“zingari”». In realtà ieri Francesco ha avuto un altro problema sul finire dell’incontro:
«Volevo salutare tutti ma mi
aspettano, – ha detto prima di
congedarsi e scendere nella
basilica per le esequie del cardinale indiano Lourdusamy –:
facciamo la foto, ma vi chiedo
scusa e la carità di capirmi».
Visto l’applauso, pare l’abbiano capito tutti. Rom e no.
Barack Obama minaccia nuove
sanzioni se Putin non si fermerà. E
gli europei si allineano, ma sperano
che non ci sia bisogno di arrivare
alla guerra economica. La svolta,
comunque, potrebbe arrivare nei
bilaterali in programma a Parigi,
e i risultati si potrebbero vedere
L’ESAME DELLA UE
Carceri affollate
Dopo un anno
Italia promossa
Il nuovo esame Ue sulle nostre
carceri sovraffolate sarà nel 2015
Dimostrare in un solo
anno di poter sconfiggere
il sovraffollamento carcerario:
ieri l’Italia ha dato l’impressione
di poterlo fare. Il comitato dei
ministri del Consiglio d’Europa
ha stabilito che il nostro Paese
ha intrapreso la strada giusta
per ottemperare a quanto la
Corte europea dei diritti umani
gli ha imposto con la sentenza
Torreggiani, cioè eliminare il
rischio che i detenuti si trovino
a vivere in carceri sovraffollate
e introdurre due rimedi: uno
preventivo, che può utilizzare
chi si trova in una cella con
meno di 3 metri quadri per
far cessare la violazione, e
l’altro compensativo, che serve
a risarcire in vari modi chi
ha sofferto degli effetti del
sovraffollamento. Il primo ad
essere soddisfatto il ministro
della giustizia, Andrea Orlando,
che negli ultimi mesi è volato
a Strasburgo due volte per
presentare il piano antisovraffollamento del governo
e i primi risultati, ritenuti ieri
«significativi» dai ministri.
Anche se lo stesso Orlando ha
avvertito che «avere risolto le
urgenze non significa avere un
sistema civile». Uno stato
di fatto ribadito anche dal
vicepresidente del Csm,
Michele Vietti, secondo cui la
notizia positiva da Strasburgo
«non deve indurci a dormire
sugli allori»: l’Italia dovrà
passare un secondo esame,
al massimo tra un anno.
NEW YORK DOMENICA HA ASSASSINATO PRINCE, 7 ANNI
È un pregiudicato
da poco in libertà
Decisivi il cellulare
e il Dna sui coltelli
Stato d’allerta e caccia
all’uomo nella provincia
francofona del Nuovo
Brunswick, Canada orientale:
a Moncton, città di 70 mila
persone situata nell’immediato
entroterra del Golfo di San
Lorenzo, un individuo in tuta
mimetica, i capelli tenuti fermi
da una bandana nera e armato
di tutto punto, con almeno due
fucili automatici a disposizione,
ha aggredito e ucciso tre
agenti di polizia, ferendone altri
due per poi darsi alla fuga.
L’omicida latitante è stato
identificato come Justin
Bourque, 24 anni. Su Facebook
aveva scritto: «Credo che il mio
regno arriverà». Le autorità
hanno chiesto agli abitanti di
«rimanere in casa» oppure di
«cercare riparo», evitando di
«percorrere le vie in auto».
A notizie
MOLESTIE
A SCUOLA
Tascabili
Caldo in arrivo anche in Europa
S
Usa: catturato il killer
del bimbo in ascensore
Vestito da Rambo uccide 3 agenti
Hollande, precisando che Putin
è stato avvertito e non ha avuto
nulla da ridire. Segnale visto
positivamente dalla parte europea
del G7, anche se da Mosca ieri
è stato Medvedev ad alzare
la tensione, accusando
di «cinismo senza limiti» il G7.
Domani scoppia l’estate
Si supereranno i 30 gradi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Aricka McClinton, la madre di Prince, il bambino di 6
anni ucciso a coltellate in un
ascensore a New York, ha raccontato: «Ho sognato mio figlio che mi diceva “Resisti,
stanno per prendere il mio assassino”». E lo hanno preso, in
effetti. O, almeno, c’è un presunto colpevole: Daniel St.
Hubert, 27 anni, identificato
grazie alle tracce del cellulare
e al Dna lasciato sulle armi del
delitto, due coltelli da cucina.
Era stato rilasciato il 23 maggio dopo 5 anni in carcere per
tentato omicidio e aggressione a mano armata. Particolare
che sta scatenando polemiche. Prince (cugino di Taj Gibson, ala-centro dei Chicago
Bulls) è stato ucciso domenica, mentre andava a compera-
oggi in Normandia. Sulle spiagge
in cui si celebrerà il 70esimo
anniversario dello sbarco
che ha cambiato il corso della
Seconda guerra mondiale.
Lì il presidente russo si ritroverà
«a fianco o vicino al nuovo
presidente ucraino», assicura
Milano,
arrestato
professore
Una lettera,
scritta per un
progetto
teatrale
scolastico,
in cui le alunne
dovevano
immaginare
di avere davanti
la persona che
più le faceva
arrabbiare.
La «rabbia»
di una ragazzina
di 13 anni
diretta contro
quel
professore di
storia dell’arte
«che la toccava
quando
gli portava
i compiti
alla cattedra
o quando era
alla lavagna».
Lo sfogo,
raccolto da due
insegnanti
esterni
impegnati
nel progetto
nella scuola
media,
a Milano, è
stato sviluppato
dagli agenti del
Nucleo tutela
donne e minori
della Polizia
locale.
Le indagini
hanno portato
in carcere
un insegnante
di 61 anni
per violenza
sessuale.
Quattro
i docenti
indagati, tra cui
il preside
dell’Istituto
per omessa
denuncia. Il
61enne, sposato
e con un figlio
avrebbe
molestato
almeno cinque
sue alunne
Gli amanti dell’abbronzatura potranno gioire.
Secondo i meteorologi da domani, e per una
settimana, il sole sarà protagonista con temperature
in aumento e cielo sereno grazie all’arrivo del primo
anticiclone della stagione. Oggi ci sarà ancora
qualche nube bassa al nord, soprattutto a ridosso dei
rilievi alpini. L’ondata di caldo interesserà soprattutto
il Centronord e la Sardegna: le temperature
potrebbero arrivare anche a 33-35 gradi. Nelle regioni
meridionali, invece, i valori risulteranno più vicini alla
media del periodo. Anche gran parte dell’Europa sarà
interessata dall’arrivo dell’estate: nella Francia
orientale e in Germania si toccheranno i 30 gradi.
Bonus ai lavoratori e tagli ai ministeri
Arriva l’ok al decreto Irpef
con la fiducia al Senato
Tempi stretti alla Camera
Il Senato ieri durante la fiducia sul decreto Irpef ANSA
Il decreto Irpef passa al Senato: al governo fiducia con 159 sì e 122 no. Ora esame sprint
alla Camera, dove è atteso il 13 giugno (scade
il 23). Poche le novità inserite un testo rimasto
«solido» nei cardini: bonus Irpef ai lavoratori
dipendenti (con l’allargamento alle famiglie
numerose), taglio Irap del 10%, tagli ai ministeri
e alla Rai, tetto alle retribuzioni dei dipendenti
pubblici e l’atteso rinvio Tasi al 16 ottobre per
i comuni ritardatari. Novità anche sul passaporto: non si pagherà più il rinnovo annuale.
Ipotesi di accordi illeciti tra aziende
Caso Avastin: perquisita
l’Agenzia per il farmaco
Accelerazione nell’inchiesta della Procura
di Roma sul presunto accordo illecito tra i due colossi
farmaceutici, Roche e Novartis. La Guardia di Finanza
ha perquisito la sede dell’Aifa, l’agenzia italiana
del farmaco, cercando tutto il materiale riguardante
la trattativa svolta dal 2009 in poi per la definizione
del prezzo di due farmaci oftalmici. L’ipotesi è che
l’accordo sarebbe servito ad ostacolare la diffusione
dell’uso di un farmaco molto economico, l’Avastin,
a vantaggio di un prodotto molto più costoso, il
Lucentis. Pochi giorni fa il ministero della Salute aveva
chiesto alle due aziende un risarcimento danni pari a
1,2 miliardi in tre anni. Già indagate quattro persone.
Ricostruita la mappa del «pizzo»
Palermo, blitz antimafia
31 fermi per estorsione
Sopra, Daniel St. Hubert, il giovane
accusato. Sotto, l’identikit AP/REUTERS
re un gelato: con lui la piccola
Mikayla Capers, 7 anni, ferita
gravemente. Il sospetto, che si
è tagliato barba e baffi per ingannare gli identikit diffusi, è
sospettato di altri due delitti.
Tornano i nomi dei boss storici al vertice di
Bagheria, il feudo mafioso che è stato a rifugio del
padrino Bernardo Provenzano. E a capo del
mandamento si ritrovano Nicolò Greco, fratello
dell’ergastolano Leonardo, Giuseppe Di Fiore che i
pentiti chiamano «la testa dell’acqua» e Carlo
Guttadauro, cognato del boss latitante Matteo
Messina Denaro. Padrini, con parentele illustri in Cosa
nostra, tornati a comandare a Palermo e a decidere
di estorsioni, rapine e omicidi: 31 i fermi. Dalle
indagini è emerso il tentativo delle cosche di ricreare
un direttorio. Ricostruita la mappa del «pizzo». Molte
vittime hanno denunciato le pressioni del racket.
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
IL NUMERO È TRIPLICATO
ALTRI MONDI
Auditel, il campione
sale a 15 mila famiglie
Un «super panel» per
garantire una rilevazione più
precisa degli ascolti. E insieme una
risposta a Sky, che entro l’estate
La risata è rock
«Esalto lo sport
con il Gabibbo»
LA GAZZETTA DELLO SPORT
testerà il suo «smart panel» per
monitorare i suoi abbonati. Il cda
di Auditel ha deciso ieri
all’unanimità di triplicare il
campione: le 5.600 famiglie con
il «meter» - quelle che spingendo
i tasti del telecomando sono
all’origine dei dati di ascolto,
aumenteranno di 10 mila unità.
AL VIA SU SKY UNO
Rds Academy
Ora la radio
cerca le voci
in un talent tv
A 16 ANNI ISAAKYAN
È IL PIÙ GIOVANE VINCITORE
DELLA F. RENAULT 2.0
Il biker Brumotti da lunedì in Paperissima sprint
Al suo fianco la Palmas. «Tante prove mozzafiato»
Anna Pettinelli, 57 anni, è uno
dei tre coach di Rds Academy
Il trio di conduttori di Paperissima Sprint, al via da lunedì: il Gabibbo, Vittorio Brumotti e Giorgia Palmas
DANIELE VAIRA
@danvaira
Fa sport almeno otto ore
al giorno, non beve, non fuma,
segue una dieta equilibrata e
ha da poco ottenuto il suo decimo record del mondo, percorrendo dieci metri con la bici su
una corda per rocciatori. Le sue
acrobazie in sella non hanno
confini e ha realizzato un video
estremo in cui dà spettacolo
con una la sua due ruote da
corsa (zigzagando perfino sulla traversa di una porta): oltre
300 mila visualizzazioni su
YouTube in un giorno. «Non
riesco mai a stare fermo». Ora
Vittorio Brumotti, biker e inviato di Striscia la notizia, da
lunedì (ore 20.40 su Canale 5)
condurrà Paperissima sprint
con il Gabibbo e Giorgia Palmas, sua compagna anche nella vita. «L’importante è rispettare una regola: niente baci sul
turisti stupiti
Fontana di Trevi
transennata:
inizia il restauro
Svuotata e pulita come
ogni 15 giorni, poi alle 9 l’acqua
è stata riattivata: ieri i turisti
alla Fontana di Trevi erano un
po’ straniti dietro a una grande
recinzione (nella foto Ansa) per
l’inizio del cantiere di restauro.
Durerà un anno e mezzo
e consentirà di seguire i lavori:
nessuna palizzata, ma opera
a vista con passerella sopra.
E anche se la vasca sarà senza
acqua, per consentire il restauro, possibile il lancio di monetine dal centro della recinzione.
«
In tv ci saranno
i nostri errori
e nuovi filmati.
Ma pure Giorgia
farà dei numeri
VITTORIO BRUMOTTI
“BIKER” E INVIATO
set», ci dice sorridendo.
Che novità ci sono?
«Intanto cambiamo sede:
siamo in una zona paradisiaca
della Sardegna, nella frazione
di Domus De Maria, a Chia, in
provincia di Cagliari. E poi ci
saranno più acrobazie con la
bici da corsa. Ci sarà molto
sport. Vogliamo essere energici, ora che si avvicina l’estate».
Anche Giorgia si è allenata?
«Sì, abbiamo provato dei numeri a bordo piscina su una
corda per rocciatori, ha preso
certe facciate....»
Ma non potranno mancare le
risate...
«Certo oltre alle papere storiche, ci sono nuovi filmati anche italiani. E non mancheranno i nostri errori e le nostre cadute. I miei voli durante il video estremo che ho realizzato.
Tranquilli, senza danno».
Come è lavorare con la fidanzata?
«Si fatica tanto, a volte dalle
6 del mattino alle 10 di sera,
ma sono solo 20 giorni all’anno. Riuscirebbero ad andare
d’accordo perfino i divorziati
da 40 anni. E noi siamo innamorati da poco».
Segue qualche sport?
«L’ex giocatore del Milan Kevin Boateng mi ha avvicinato al
calcio. È un personaggio energico, rock, quasi un rapper.
Con lui ho instaurato un ottimo
rapporto».
Andare in televisione per
vincere un anno di contratto in
radio: paradossi dell’era dei
mezzi di comunicazione che si
mescolano fra loro, si dirà.
Ma i candidati erano 5 mila, con
tanto di video-provini come
presentazione, perché in palio
c’è un microfono di Radio
Dimensione Suono, 4,5 milioni
di ascoltatori di media al giorno.
La sfida è diventata un talent,
«Rds Academy», al via lunedì su
Sky Uno Hd alle 20.10: nove
puntate, quasi tutte già
registrate nel quartier generale
dell’emittente, dodici
concorrenti (selezionati nelle
prime tre puntate), tre coach:
Anna Pettinelli, voce storica
dell’emittente, il cantante
Matteo Maffucci, anima degli
Zero Assoluto e, in arrivo da
«Zelig», il comico Giovanni
Vernia. Perché, come spiega
Maffucci, «cerchiamo un
conduttore ma conta anche
l’ironia, capire se chi è dietro
il microfono sa divertire il
pubblico e al tempo stesso
divertirsi. La musica è solo la
metà di quello che succede
in radio e va sempre
accompagnata dalle parole
giuste per arrivare alla gente».
Tra le prove da superare,
trovare notizie, intervistare
una celebrità, pulire la dizione,
gestire una autoregia. Il talent,
condotto da Diletta Leotta,
volto del meteo di Sky, andrà
sul piccolo schermo —
«puntando su uno stile
televisivo veloce, che metta
l’accento sulla personalità dei
ragazzi», promette la Pettinelli —
ma al tempo stesso alimenterà
i programmi radio con “storie
extra” e la piattaforma di social
network dell’emittente.
16 anni + 1 mese: è l’età di Matevos Isaakyan, che al Red
Bull Ring ha messo tutti dietro. Doppia pole e doppio successo
per il russo del team JD Motorsport, formidabile in occasione del terzo dei sette appuntamenti della Formula Renault
2.0 ALPS. “Matos” è così il più giovane vincitore nella storia
della categoria 2 litri. Talento, intelligenza e “self-control”
(a dispetto della sua data di nascita), uniti al supporto della
squadra italiana, che dalla sua ci ha messo anche l’esperienza,
sono stati gli elementi che hanno contribuito, in Austria, a
scrivere di sana pianta un nuovo capitolo del campionato che
per antonomasia apre le porte ai giovani e ai giovanissimi.
Roberto Cavallari, numero 1 del team di Vespolate, ci aveva
visto giusto. E Matevos (o Matos o ancora Matteo, per gli
amici e non solo) ha ben pensato di non deluderlo. Di saper
andare forte, anzi fortissimo, lo aveva già dimostrato nei test
invernali. Quindi la grande delusione di Imola, dove per motivi
meramente anagrafici non aveva potuto correre. Chissà, forse
anche al Santerno… Esordio rimandato a Pau, sullo stretto
circuito cittadino dove a contare è soprattutto il piede; e in
Francia, Isaakyan ha immediatamente concluso secondo. Il
resto è cronaca.
L’ALPS?
UN “GIOCO DA RAGAZZI”
f.riz.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ASTA RECORD A NEW YORK
John Lennon a ruba
Poesie e disegni
venduti a 2 milioni
I disegni, le poesie
e i racconti scritti da John
Lennon nel 1960 sono stati
venduti alla cifra record di
2,89 milioni di dollari a un’asta
di New York. La sola parodia
di Sherlock Holmes è stata
battuta a 209 mila dollari,
superando notevolmente
la stima prevista tra i 50 mila
i 70 mila dollari. Il materiale
che è finito sotto il martello,
mercoledì, da Sotheby’s,
era stato creato da Lennon
per due suoi libri pubblicati
durante la Beatlemania.
La collezione apparteneva
all’editore britannico
del cantautore, Tom Maschler.
Nella Formula Renault 2.0 ALPS avanza la “moda giovane”.
16 anni per Isaakyan, compiuti il 17 aprile. 16 anni per George
Russell, che è nato il giorno dopo San Valentino. Cuori, passione e talento: un mix di emozioni, quello che i giovanissimi
sono stati in grado di regalare nei primi tre round della stagione. Russell, luogo di nascita Kings Lynn, Gran Bretagna, è uno
dei piloti di punta del team Koiranen GP. Al Red Bull Ring,
lo stesso circuito che tra poche settimane tornerà ad ospitare
la Formula 1, il suddito di Sua Maestà in Gara 2 ha concluso
proprio alle spalle di “Matos” e davanti al suo compagno di
squadra Nyck de Vries, confermatosi leader del campionato. 32
anni diviso due: se la matematica non è un’opinione, l’ALPS
è proprio un “gioco da ragazzi”. E chi vince ha sempre aperta
una corsia preferenziale verso le massime categorie.
www.renaultsportitalia.it
a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
41
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
IIVino
l’Olio
di LUCA GARDINI Campione del mondo dei sommelier 2010
CA D’GAL, VIGNA VECCHIA 2012
LA DOLCEZZA DEL MOSCATO
SUPER TAGGIASCA
PER IL PESCE CRUDO
MOSCATO D’ASTI, Vigna Vecchia 2012,
dell’azienda CA D’GAL, Santo Stefano
Belbo ([email protected]). UVE: Moscato
Bianco di Canelli. PREZZO: circa 18 euro
Se pensate ai vini dell’astigiano vi viene
subito in mente il Moscato. E se pensate a un
vino dolce provare il Ca d’Gal Vigna vecchia
(piante che hanno oltre 50 anni), un vino straordinario che si accompagna coi dolci e non solo...
Di colore oro luminoso e brillante il Ca
d’Gal (letteralmente casa del gallo) ha profumi intensi di albicocca secca, lavanda e miele
di corbezzolo con un bellissimo finale mentolato. In bocca risulta pieno e rotondo con ritorno di zenzero e una chiusura aromatico di
grande persistenza.
Il voto
95/100
Rapporto qualità-prezzo
Molto vantaggioso *****
Si abbina alla grande con :
Ostriche crude
Degustare ascoltando:
Bocelli: «Il mare calmo della sera»
ilTema
PANE, BIRRA E PEPERONCINO
CAMBIO VITA COL CIBO BUONO
Il forno contadino, il birrificio dedicato al Torino, il negozio on line di spezie
Idee e passione: ecco tre storie di chi ha trovato una gustosa «second life»
Un po’ per via della crisi,
un po’ per l’inquietudine dei
tempi il cibo è diventato un
grande serbatoio di storie di
cambiamento. Second Life costruite con la passione per i
prodotti di qualità.
Pane e salame Cascina Casella, Castelverde, provincia di
Cremona. Carlo Fiorani, 42 anni, lo scrive subito sul sito, giusto per chiarire: «Non sono abituato a percorsi convenzionali». Perito agrario, coltivatore
nell’azienda di famiglia, cuoco. Poi la laurea in Scienze Gastronomiche a Pollenzo e il lavoro con Slow Food. Nel 2012
è di nuovo a casa: un ritorno al
passato per fare un salto nel futuro. «L’esperienza dei Mercati
della Terra di Slow Food - racconta - mi ha fatto riflettere
sull’importanza di trovare
nuove vie per i piccoli produttori schiacciati dai prezzi dell’industria del cibo». Così Fiorani ha piantato il grano, imparato a fare il pane e lanciato un
«forno di cascina». Il pane, fatto con la pasta madre, è squisito. Poi ci sono i pannelli solari,
i maiali allevati all’aperto per
preparare ottimi salami, le galline ruspanti, la birra con l’orzo coltivato in cascina e altro
ancora. Fiorani è il prototipo
del contadino multi-tasking:
coltiva, trasforma, comunica e
vende per dare un prodotto di
qualità e stare sul mercato.
Birra granata Luca Vergani,
44 anni, è insegnante di religione, super tifoso del Toro e
mastro birraio. Ha fondato,
con due soci, un birrificio arti-
1
2
3
4
IL CAFFÈ
A RIMINI
S
1. Carlo Fiorani (ABRATI); 2. Francesca
Giorgetti e le sue spezie; 3. Luca
Vergani con la magnum granata
gianale chiamato «Il quarto
d’ora granata», dalla mitica carica «suonata» da capitan Mazzola. «Mio padre mi ha trasmesso la passione per il Toro
— racconta con tanto di felpa
granata - per il ritorno in serie
A ho fatto delle magnum da
due litri con una grande A
bianca su fondo granata. Sono
già da collezione». Al quarto
d’ora producono sette tipi di
birra, tutti chiamati con nomi
di donne importanti (da Anna
Frank a Giovanna d’Arco). La
Hildegard (Santa Ildegarda) è
un’ambrata molto luppolata:
buonissima. Adesso Vergani è
passato da un fermentatore di
185 litri a uno di 500 litri. «Un
investimento di 50 mila euro,
tanto per noi. Ma potremo stare dietro agli ordini e abbassa-
re un po’ i costi». Vergani continua a insegnare part time.
«Non lascio, mi piace unire le
due cose. Perché la birra? E’
una questione di passione, di
voglia di qualcosa di buono,
fatto con la materia prima che
ci offre la natura. Chi lo vuole
fare per motivi economici invece lasci perdere: troppa fatica e
pochi soldi...».
Tutte le spezie del mondo
Francesca Giorgetti invece è
passata dal mondo della formazione a quello dello spezie.
Nel suo laboratorio (www.tuttelespeziedelmondo.it) ha 55
tipi di peperoncino, 30 di pepe
e un altro centinaio di spezie.
«Un lavoro che mi dà grandi
soddisfazioni e mi appassiona.
Anche da un punto di vista cul-
turale. Ci sono state epoche in
cui le spezie hanno fatto girare
il mondo. Mi sono chiesta il
perché e mi sono convinta che
la nostra civiltà è passata da tali puzze che il profumo delle
spezie era un bene prezioso». Il
negozio on line offre chicche
rare come l’Assafoetida, che sa
di cipolla ed è conosciuta come
la spezia dei bramini oppure il
Lemon Myrtle, un classico delle grigliate australiane. C’è il
Pimenton de la Vera, una paprika dai sentori affumicati e il
Trinidad Scorpion, un peperoncino da amatori, il più piccante del mondo, quattro volte
più dell’Habanero. «Ho sempre amato le spezie - racconta
Francesca - trovavo dei negozi
bellissimi all’estero ma non in
Italia. Così alla fine me lo sono
fatto da sola».
mic.
pagina a cura di PIER BERGONZI E DANIELE MICCIONE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
WORLD
OF COFFEE
Rimini Fiera
Da martedì 10 a
giovedì 12
giugno una
rassegna tutta
dedicata al
caffè di qualità.
Dal chicco alla
tazzina i
prodotti e i
servizi più
innovativi sul
mercato. E 4
Mondiali del
caffè per
eleggere il
miglior barista e
i migliori
specialisti di
tostatura, caffè
filtro e caffè alla
turca. I biglietti
d’ingresso
constano 20
euro
S
Fuori salone
Mostre mercato
nel centro di
Rimini, caffè in
spiaggia, piatti
salati e dolci a
base di caffè, e
serate a tema
nei locali.
Ci vuole un grande olio per un crudo di
pesce perfetto. L’azienda Paolo Cassini produce
a Isolabona, a pochi chilometri dalla Francia, «Extremum». Alberi secolari di Taggiasca e tecnologia all’avanguardia per
l’estrazione consegnano un olio dal fruttato leggero, lievemente erbaceo e balsamico con gusto dolce e fini note di mandorla che si fondono con sottili vene di
amaro e piccante. Su www.oliocassini.it a 12 euro (0,5 litri).
Marino Giorgetti
Azienda Cassini, Isolabona (Imperia)
Sostiene
loChef
DI MATTEO TORRETTA
BRODO: TUTTI I TRUCCHI
NON USATE ACQUA
MA GHIACCIO TRITATO
Matteo Torretta, 34 anni, è il cuoco di Asola, il
nuovo ristorante del Bryan&Barry Building di Milano.
La sua cucina è un mix di tradizione e innovazione.
-----------------------------------------------Il brodo è essenziale. Ogni giorno ne preparo di vari
tipi: vegetale, di carne, di pesce, di funghi. Anche di
bacon per il riso alla carbonara. Il risotto alla milanese
è il piatto più richiesto ma senza un buon brodo non
funziona. Ci sono regole e segreti pure in una
preparazione che sembra semplice. Io non uso acqua
ma ghiaccio tritato. Devo preparare un fumetto di
pesce? Parto dalle verdure
bianche (finocchio, sedano,
cipolla), faccio tostare le
lische (rana pescatrice,
rombo, pesce bianco) e poi
aggiungo il ghiaccio tritato.
Lo shock termico porta
subito a galla le impurità.
Basta eliminarle per avere
un brodo non solo più
limpido ma anche più buono perché viene eliminata la
parte grassa e vischiosa. Stessa procedura per
quello di carne con l’aggiunta di 60 grammi di albume
per ogni litro. Si sbatte, si mette nel brodo bollente e
agisce come una spugna assorbendo le impurità.
Il consiglio
42
Brodo a casa: istruzioni per
l’uso. Quello di verdure (un’ora di
cottura) va bene per risotti con i
vegetali o per allungare le salse.
Quello di pesce per pasta e riso.
Non tenetelo sul fuoco più di 40’,
altrimenti le proteine sviluppano
sentori di ammoniaca. Facendolo
ridurre si addensa naturalmente: poi
basta qualche goccia di olio di oliva
e di succo di arancia e si fa una
maionese speciale. Brodo di carne:
è il più lungo, da due a tre ore di
cottura, ci vogliono più tagli (gallina,
biancostato, osso di prosciutto) ed è
perfetto per i risotti. Chiudiamo con
un consommé intrigante: dividete in
spicchi tutti uguali 6 pomodori
ramati, aggiungete sale, pepe e un
pizzico di zucchero e frullateli
grossolanamente. Mettete tutto in
un canovaccio, strizzatelo e
otterrete un brodo bianco di
pomodoro!
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 6 +
Toro 7,5
Gemelli 5,5
Cancro 7
Leone 7 -
Vergine 8
DI ANTONIO CAPITANI
Operosità, cura del
dettaglio, petulanza
eccessiva: questo,
porta la Luna. Be
quite. Lavoro OK,
sudombelico very
abbacchied.
La Luna vi porta
creatività super,
fortuna, gioia nel
cuore, sollievi
economici. E vi fa
lanciare in acrobazie
suinerrime.
Tranquilli, la sfiga non
ha preso la residenza
a casa vostra: è solo
una giornata
faticosina, questa.
Con abulia
sudombelicale too.
Da viaggi, p.r., colloqui
e lavoro scaturiscono
soddisfazioni. L’amor
è tutto un rigoglio e un
tripudio. Ma
sopportate il deserto
suino.
Giornata epicurea.
Con gaudio lavorativo
e economico.
Aleggiano però digiuni
di tempo libero. Ma il
sudombelico
pasteggia lautally.
IL MIGLIORE.
Giornata di
successi. Risposte
lavorative vi fan
capire di aver
condotto bene il
gioco, proposte
suine dànno brividi.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 6 -
Scorpione 7 +
Sagittario 5,5
Capricorno 7,5
Acquario 6 -
Pesci 6 -
Forse non è facile
ingranare, oggi.
Perché tutto è fatica.
C’è pure qualche
boccone amaro in
amore. Ma vi rifate la
bocca fornicando.
L’apporto degli amici
e dello staff è
concausa dei vostri
successi odierni. Il
sudombelico segna
pure ad ogni minuto.
O quasi. Uau.
Forse non cooperate
granché, oggi. E vi
lagnate. E sfilettate gli
zebedei altrui.
Evitatelo, è meglio.
Fornicazione parca.
Con la A.
Luna ok per viaggiare
e lavorare con
soddisfazione.
Arrivano pure rivalse
e colpi di glutei che
sollevano. L’ormone
preme e colpisce.
La Luna vi fa fumare
gli zebedei, per via di
imprevisti, spese e
cupezze. Chance
suine, però, giungono
e vi garbano
parecchio.
Certa gente vi critica,
voi reagite male, i
diverbi si creano.
Difendete i vostri
interessi, senza
decapitar nessuno.
Slancio suino strong.
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICEDIRETTORI
Stefano Cazzetta
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
Testata di proprietà de “La Gazzetta
dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014
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PRESIDENTE
Angelo Provasoli
VICE PRESIDENTE
Roland Berger
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Scott Jovane
CONSIGLIERI
Fulvio Conti,
Teresa Cremisi,
Luca Garavoglia,
Attilio Guarneri,
Piergaetano Marchetti,
Laura Mengoni
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA
Alessandro Bompieri
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DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
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www.gazzetta.it
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Sono passati quattro anni,
quindi è il momento di
rinfrescarci la memoria:
sul sito il video con i 10 gol
più belli di Sudafrica 2010.
La Fifa ha pubblicato la
classifica dei 10 gol più
belli dell’ultimo Mondiale:
sul podio Forlan, Van
Bronckhorst e Ozil. Ma ci
sono anche Tevez,
Quagliarella, Muntari,
Suarez...
8eZfeX
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@c jfc\ f^^`
Maria Sharapova è la
prima finalista del Roland
Garros: la sfida di
semifinale a Parigi contro
la canadese Eugenie
Bouchard ha fatto la gioia
non solo di tifosi ed
appassionati, ma anche
dei fotografi. Due
bellissime una contro
l'altra: guarda la gallery
fotografica del match sul
nostro sito
(, ).
(- ),
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8^`kXk`
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27)77 Da Forlan a Ozil
i 10 gol più belli
di Sudafrica 2010
(. )-
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&)77 VIDEO
Maria-Eugenie:
al Roland Garros
sfida fra bellissime
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3+0 #!
&2) GALLERY
(, ).
M\e\q`X
(- )-
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&7)77 :fd\ XeeleZ`Xkf [X ^`fie`# … Xii`mXkf cXek`Z`Zcfe\
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 6 GIUGNO 2014