www.gazzetta.it venerdì 6 giugno 2014 1,30 € anno 118 - Numero numero 132 Anno REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO www.forst.it ITALIA MERCATO IN CASA BIANCONERA MAROTTA PREPARA ANCHE L’ASSALTO A SANCHEZ L’EX MILAN RINGHIO ALLENERA’ L’OFI CRETA Juve-Guarin, via libera Inter solo per contanti: 18 milioni Gattuso tifa Pippo «E’ un predestinato» DELLA VALLE A PAGINA 13 LA SVOLTA CAMBIO NEL CLUB DOPO 22 ANNI Cellino ha dato l’ok Il Cagliari a Giulini Thohir ripiana debiti per 200 milioni e si prende il 70 per cento. Ora servono i fondi per il mercato. Ranocchia, aria di rinnovo DALLA VITE, GRAZIANO, TAIDELLI, VELLUZZI ALLE PAGINE 10-11 3 Fredy Guarin, 27 anni, colombiano dell’Inter AP FRONGIA, LAUDISA A PAGINA 15 PRANDELLI SOTTO TIRO DIAMOGLI FIDUCIA L’Italia è partita per p il Brasile, con un carico di dubbi dopo do l’1-1 con il Lussemburgo. Il modulo con i d due play (Pirlo e Verratti) non convince anche qualche giocatore. convin deciso. Intanto il ranking Fifa Ma il c.t. è d sentenzia: il nostro è il girone più duro sentenzia LE ALTRE INGHILTERRA E PORTOGALLO SOFFRONO. BRASILE IN FORMA LA CURIOSITÀ INTER SQUADRA RECORD: 114 JUVE: 23 CAMPIONI 114 MONDIALI. MO 9 771120 506000 40 6 0 6> BIANCHIN, CECC CECCHINI, CECERE, CONDO’, ELEFANTE, GARLANDO, LICARI, RICCI, VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 9 DOMANI SPORTWEEK CICLO LETTERA ASTANA BASKET SIENA PER IL 4-0 NOMI, NUMERI, DATE E APPUNTAMENTI DEL MONDIALE IN BRASILE Nibali richiamato «Rendimento non adeguato» Ancora Gentile ancora Milano Con Sassari è 3-1 A 1,80 con la Gazzetta dello Sport GHISALBERTI, GIALANELLA PAG. 29 CHIABOTTI A PAGINA 30 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI w I Modà rivelano: «Dovevamo essere noi a fare l’inno dell’Italia, ma il professor Castellacci ha detto che non abbiamo superato i test». F.1 IN VISTA DEL GP DEL CANADA Alonso: «Presto ci sarà un ciclo della Ferrari» Stemma sulla rossa in omaggio ai Carabinieri IANIERI PAG. 24-25, COMMENTO DI ALLIEVI PAG. 21 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 MONDIALE -6 LA NAZIONALE Prandelli tira dritto Pirlo più Verratti e una sola punta Il c.t. sfida i dubbi (pure della squadra) Alcuni azzurri perplessi dal nuovo modulo dopo l’1-1 di Perugia, ma il tecnico lavora per dare più equilibrio all’Italia e non tornerà indietro LUIGI GARLANDO ROMA Non proprio lo scetticismo dei marinai di Cristoforo Colombo in mezzo all’Oceano, ma si percepisce qualche perplessità tattica nella ciurma, anche comprensibile. E’ umano domandarsi: «Giusto cominciare un Mondiale con un modulo provato in una sola partita?». E’ umano aggrapparsi al 4-3-1-2 che tante soddisfazioni ha dato nel quadriennio, a partire da Euro 2012. Quando Chiellini ricorda: «Non siamo una squadra da corsa. Possiamo fare bene solo se restiamo vicini e compatti», sembra aggrapparsi come Linus alla coperta rassicurante del rombo. Pirlo a Perugia ha trovato una buona intesa con Verratti, ma giocando la metà dei soliti palloni. Si ritrova nella condizione di dividere la stanza con un inquilino e rinunciare alla piena libertà degli spazi, compresa la gestione del telecomando. Visto il secondo tem- « Non siamo una squadra da corsa. Facciamo bene solo se restiamo vicini e compatti GIORGIO CHIELLINI DIFENSORE ITALIA il Retroscena po con il Lussemburgo, in Balotelli può crescere la convinzione che con Cassano accanto sia meglio. Il tesoro di Mario Insomma, l’impressione è che Prandelli, nella decina di giorni che ci portano all’Inghilterra, oltre a rifinire la preparazione e a rodare i meccanismi, debba lavorare anche sulla testa dei suoi marinai per convincerli che oltre le Colonne d’Ercole delle difficoltà, ci sono nuove possibilità. C’è terra. Noi ne siamo convinti. Il c.t. deve far capire a Pirlo che giocherà anche meno palloni, ma lo farà con più libertà e più lucidità, perché il coinquilino Verratti condivide le faccende dell’interdizione e le spese dell’impostazione. Il complotto cosmico: «Fermiamo Pirlo, fermiamo l’Italia», ora è più complicato da realizzare. Sono almeno in due. Balotelli deve convincersi che una migliore condizione atletica consentirà a Candreva e Marchisio di attaccare l’area con più continuità e IL NUOVO 4-1-3-1-1 BUFFON ABATE BONUCCI 4-1-3-1-1 CHIELLINI DE SCIGLIO DE ROSSI VERRATTI PIRLO MARCHISIO CANDREVA BALOTELLI GDS IL 4-3-1-2 DI EURO 2012 BUFFON ABATE BARZAGLI MARCHISIO 4-3-1-2 BONUCCI PIRLO CHIELLINI DE ROSSI MONTOLIVO BALOTELLI CASSANO GDS così Mario si sentirà meno solo rispetto a Perugia. Ma soprattutto Balotelli deve realizzare quale tesoro possa essere avere alle spalle due rampe di lancio come Verratti e Pirlo. Al Mondiale troveremo squadre forti che non si chiuderanno a riccio come ha fatto il Lussemburgo. Attaccare spazi aperti sulle lunghe gittate dei due registi potrà fruttare molto, specie contro l’Inghilterra che fa pessime chiusure preventive e che, se si sbilancia con il suo ambizioso e poco rodato 4-23-1, rischia di ritrovarsi spesso con un solo mediano a protezione della difesa. E’ accaduto anche contro l’Ecuador. Poi Mario dovrà metterci la cattiveria al tiro che aveva a Euro 2012 e che di recente ha smarrito. Chiaro. Abito speciale Il buon Chiellini si convincerà che, proprio perché incontreremo squadre forti (anche più di noi), concedere due punte che aiutano poco (quanto può muoversi Cassano nel forno di Manaus?) è un peso Precedenti In assoluto, le tappe di avvicinamento ai grandi tornei sono risultate spesso ingannevoli sia in senso positivo che negativo: ci è capitato di partire con grande convinzione e poi uscire in malo modo: vedi 1974, 1986 e 2010, per esempio. Ed è successo anche di arrivare in fondo dopo balbettii e critiche o perplessità: vedi ’70, ’78, ’82, 2006. Gli azzurri di Spagna ricordano ancora le parole forti espresse dal presidente federale Federico Sordillo sulle scelte del c.t. Enzo Bearzot dopo lo striminzito 1-0 sul Bra- Ma il tifo fa flop: i biglietti italiani sono solo 20 mila RIO (f.li.) Quasi 3 milioni di biglietti venduti (2,9 per la precisione), quasi la metà in Brasile naturalmente, ma l’Italia non c’è: almeno, non è tra le prime dieci nazioni che hanno comprato più ticket per la finale. Questa la Top 10: Brasile 1.363.179; Usa 196.838; Argentina 61.021; Germania 58.778; Inghilterra 57.917; Colombia 54.477; Australia 52.289; Cile 38.638; Francia 34.865; Messico 33.694. A febbraio era stati venduti circa 15 mila biglietti per l’Italia: alla fine non supereremo i 20 mila. Restano circa 100 mila biglietti disponibili per 27 partite (inaugurale, semifinali e finale esaurite da tempo). La solitudine dei futuri campioni del mondo Da Bearzot a Lippi: prima le critiche, poi... Ma il caso Anastasi-Lodetti, capitato alla vigilia di Mexico ‘70 è rimasto unico perché rischiò di spaccare in modo irreparabile un gruppo di giocatori che si era già spontaneamente suddiviso in riveriani e mazzoliani sull’onda di una battaglia scatenata dai giornali milanesi. Dunque capita che il nostro centravanti, Pietro Anastasi, campione d’Europa ‘68, accusi dolori al basso ventre: ricovero e operazione. La squadra parte senza di lui. Ferruccio Valcareggi deve scegliere un sostituto: se chiama Boninsegna, arricchisce il fronte interista, se chiama Prati quello milanista. Intanto cominciano gli allenamenti. NICOLA CECERE Non si è avviata all’aereo camminando su un tappeto roseo, la nostra squadra. L’infortunio a Montolivo e la rinuncia a Pepito Rossi con successiva amara polemica avevano già turbato questa vigilia. I risultati numerici e pratici delle due amichevoli ci hanno poi sprofondato nel pessimismo (beh, siamo latini, quindi emotivi). Il timore generale parte da una equazione impropria: se facciamo 1-1 col Lussemburgo, rischiamo pure col Costarica? Beh, no, non funziona mai esattamente così. Come ha osservato giusto ieri Marcello Lippi: «Questi test valgono poco o niente. Conta avere un ambiente sano, positivo». E il c.t. campione a Berlino aveva assistito a un modesto e perciò allarmante 0-0 contro l’Ucraina prima di iniziare quel torneo... SUI 3 MILIONI VENDUTI Enzo Bearzot (morto nel 2010 a 83 anni) durante il Mondiale di Spagna ‘82: dalle polemiche al trionfo Marcello Lippi, 66 anni, al Mondiale in Germania 2006. Tensioni prima della partenza, poi la vittoria ga, ultimissimo collaudo di un torneo che ci vide annaspare nella prima fase, con avversari modesti, e poi esplodere contro Argentina, Brasile, Germania... Un successo trionfale. Ecco, se dovessimo cogliere un dettaglio che può preoccupare evidenzieremmo il fatto che il deludente pari di Perugia non ha caricato a pallettoni i fucili della critica... E del resto Prandelli è vicecampione d’Europa, giusto dargli fiducia. Giova ribadire, però, che quasi sempre riusciamo a tirar fuori l’exploit dalle bufere. Al Mundial di Pablito gli azzurri, stufi di leggere o ascoltare filippiche negative sul loro conto si rinchiusero in un indignato silenzio, spedendo dinanzi alla stampa soltanto il capitano, Dino Zoff, friulano di poche parole, al pari del c.t. E veniamo al capitolo contrattempi, cioè gli infortuni o i mancati recuperi di infortunati eccellenti. Noi abbiamo dovuto rinunciare a Montolivo e Rossi ma queste dolorose defezioni hanno spesso caratterizzato le vigilie di mondiali ed europei. Peruzzi e Buffon, Ciro Ferrara e Antonio Conte, Bobo Vieri e Roberto Bettega, William Negri e Giacinto Facchetti, lo stesso Pirlo del 2010 (giocò pochi minuti)... E i rimpiazzi hanno sovente destato feroci divisioni popolari. Vedi la questione Pruzzo (con Bettega k.o. gli fu preferito Selvaggi) e Beccalossi, sempre nell’82. Lo scambio In Italia è calciomercato. Il Milan chiede alla Samp il centrocampista Romeo Benetti. Risposta dell’allenatore Fulvio Bernardini: si può fare solo se ci date Giovanni Lodetti. Che era in Messico, però. Dove fra lo stupore generale arrivano ben due sostituti di Anastasi, cioè sia Boninsegna che Prati. Ergo, adesso ne cresce uno... Racconta Lodetti: «Tagliarono me, un centrocampista. Decisione spiegabile solo con le esigenze del Milan. All’epoca gli azzurri potevano essere trasferiti sino al deposito della lista ufficiale. E difatti mi avvertirono a due ore dalla scadenza... Mandai tutti in malora e venne a consolarmi solo Facchetti, un interista». Roberto Boninsegna giocò e bene. Pierino Prati (che non era al top) rimase a guardare. © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 Andrea Pirlo, 35 anni, e Marco Verratti, 21, sono i due cervelli dell’Italia di Prandelli LIVERANI 12 il protagonista LA SVOLTA DI SUPERMARIO 3 Attento, generoso Ok, ma ora Balotelli ci serve più cattivo i gol segnati da Mario Balotelli in Nazionale: l’ultimo lo scorso ottobre all’Armenia (2-2) le reti di Balo a Euro 2012: una all’Irlanda (2-0) e due in semifinale alla Germania (2-1) Dubitiamo si senta un povero cristo, c’è da augurarsi che non sia in fase di sfrontatezza tale da paragonarsi a Cristo: ieri Mario Balotelli ha twittato una foto Instagram che riproduce la vecchia vignetta che vedete qui a fianco. Il messaggio cinguettato è semplice, quasi cronachistico: «Brasile! Stiamo arrivando!». Ecco, appunto: che Balotelli sta arrivando in Brasile? Con che testa, gambe e pancia si sta avvicinando al suo primo Mondiale? Sicuramente, per ora, è un giocatore meno esposto rispetto alla vigilia della Confederations Cup: un anno fa era in vetrina tutti i giorni, i riflettori brasiliani si accesero su di lui ben prima di giocare, non era ancora sceso in campo e si beccò i complimenti di Pelé; nei giorni scorsi se n’è parlato un po’ più del solito solo quando si è affacciato un accenno di pubalgia. Stare un po’ sotto traccia, sempre che sia possibile, male non gli farà: è quello che desidera, o perlomeno è quello che ha sempre detto. arduo da sostenere, mentre il 4-1-3-1-1, con Candreva a sostegno di Balotelli, consente una densità a centrocampo che protegge bene la difesa. La squadra può comunque essere corta e compatta, come chiede Chiellini e, in fase di possesso, acquista un ombrello in più, grazie all’arretramento del guardiolesco De Rossi. Il nuovo modulo è stato studiato su misura per vestire una squadra povera di grandi individualità, in condizioni ambientali difficili come quelle brasiliane. Per un Mondiale speciale, Prandelli ha studiato un’Italia speciale. Il rodaggio è stato minimo, vero, ma prima di cedere alla tentazione dell’usato sicuro, il nuovo abito va indossato con fede feroce. Prandelli sembrava folle anche quando prese in mano l’Italia, senza incontristi puri, e ordinò: «Palleggiate e attaccate». La ciurma lo seguì e arrivò una finale europea. Ora parte un’altra sfida. C’è in gioco il mondo intero. Esposizione zero In campo no, perché l’esposizione tecnica e anche tattica di Balotelli, in questa Italia, è inversamente proporzionale a quella © RIPRODUZIONE RISERVATA OGGI PRIMO ALLENAMENTO A MANGARATIBA Un aereo speciale per gli azzurri: lasagne e ampi spazi DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI RIO DE JANEIRO Aereo speciale per emozioni speciali. Ieri sera intorno a mezzanotte la Nazionale è partita per Rio de Janeiro con un nuovissimo Airbus A330 dell’Alitalia per sbarcare dopo 12 ore di volo stamattina alle 7 locali (5 ore di fuso orario con l’Italia). «Il velivolo – spiega Gennaro Anastasio, responsabile dei voli speciali – è stato personalizzato con il logo Figc e una configurazione adeguata alle necessità. Il nostro compito è farli sentire a casa studiando ogni dettaglio, dallo spazio per le gambe a pasti e bevande: cosa, quanto e quando devono consumare in funzione di ciò che devono fare dopo il volo. Per questo la collaborazione con lo staff medico è massima per la scelta de- Tutti in posa Gli azzurri a Fiumicino sulla scaletta dell’aereo prima della partenza mediatica riscontrata finora. Prandelli potrà rivoltare questa squadra come un calzino, metterle addosso tre-quattro vestiti diversi, disegnarla quanto più possibile imprevedibile, ma rimarrà una costante: la centralità di Balotelli. Che al momento piace soprattutto per le cose per lui meno scontate. Lo scorso La vignetta twittata ieri da Balotelli giugno, atterrando in Brasile, Balotelli twittò il manifesto dei suoi propositi: «Professionalità, umiltà, impegno». A vederlo mercoledì sera in campo, è stato un po’ come rileggerlo: notato Mario sacrificarsi a rincorrere e recuperare palloni dati per persi, generoso abbastanza da pennellare un assist per Marchisio, lucido altrettanto da far dire a Prandelli: «Magari giocasse sempre con questa concentrazione». Non ancora al top della brillantezza (ma chi lo è, fra gli azzurri?), ma in questo bisogna fidarsi del c.t. che mar- tedì si è sbilanciato molto, e difficilmente l’avrà fatto gratis: «Lo troverete in forma straordinaria». Che strana astinenza Dunque, tutto bene? Bene, ma non benissimo, perché il mestiere di Balotelli alla fine non è preferire un assist ad un gol. Anzi: tutti, anche Prandelli, lo preferiremmo nel caso un po’ meno correct e un po’ più cattivo, in particolare quando sarà ora di buttarla dentro. Balotelli non segna in Nazionale dal 15 ottobre (ItaliaArmenia 2-2, poi ha giocato altre tre partite azzurre) e in assoluto dal 19 aprile (MilanLivorno 3-0, poi ne ha giocate altre quattro): astinenza insolita, come quel tiro che Mario, a Perugia, ha mandato a stamparsi sulla traversa, dopo assist di Cassano. Magari se non ci fosse stato di fronte il Lussemburgo ma l’Inghilterra, quel pallone l’avrebbe scaraventato in porta, però Prandelli glielo rifarà notare. Con la stessa insistenza con la quale continua a ripetergli quello che ci disse quando venne in Gazzetta: «Se anche dovesse annoiarsi a stare là davanti, non lo voglio vedere mai venire incontro a centrocampo». Quel giorno il c.t. sapeva già che di centrocampisti ne avrebbe messi in campo abbastanza: Balotelli gli serve là davanti e più cattivo è, meglio è. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRESTO L’INCONTRO PER I PREMI gli ingredienti ed eventuali personalizzazioni. Le cose che gradiscono di più sono pizzette al pomodoro e lasagne». Oltre agli azzurri, da segnalare la presenza delle mogli di Cassano, Marchisio e Aquilani (incinta: la piccola si chiamerà Diamante) con i figli, e pure i nipoti di Prandelli (figli di Nicolò, nello staff) avanguardia delle compagne che verranno; qualche azzurro (Cerci, Immobile, Darmian, Perin, Mirante, Insigne, De Sciglio) è finito fuori dalla business causa sovraffollamento... La spedizione appena iniziata (oggi pomeriggio a Mangaratiba il primo allenamento) ha già portato oltre 2 milioni di utile alla Figc. L’Italia ha ricevuto circa 9,5 milioni di dollari (circa 7 milioni di euro) dalla Fifa (1,5 per la preparazione, 8 per la prima fase). Tra la spesa per le 90 stanze del Portobello Resort (806 mila euro), il charter, gli allestimenti del ritiro, della sala stampa e il trasporto (usato anche un cargo via mare per derrate alimentari, criosauna e macchinari medici), alla voce uscite ci sono 4,7 milioni di euro: il resto, è attivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ultimo pomeriggio con le famiglie Abete sui marò: «Giocano con noi» DAL NOSTRO INVIATO RIO DE JANEIRO Una giornata di quasi normalità, su cui però ha aleggiato per ore il possibile blitz del premier Matteo Renzi. Prima di salire sul pullman che alle 22.15 di ieri li ha condotti a Fiumicino, gli azzurri hanno approfittato della giornata libera dividendosi tra famiglia e passeggiate romane, rientrando solo per cena, attesi da oltre un centinaio di tifosi. Balotelli e Thiago Motta sono usciti in taxi, così come Cerci e Darmian, mentre Verratti, Immobile, De Rossi e Aquilani, Insigne (commosso al momento dei saluti), De Rossi ed altri hanno ricevuto la visita dei loro cari nell’hotel che ospitava la Nazionale, vicino a Villa Borghese. VISITA LAPO A far visita agli azzurri è andato Lapo Elkann. «Prandelli ha dato uno stile personale e professionale - ha detto -. Siamo tutti allenatori e tuttologi in Italia: diamo tempo ai ragazzi. Se potrò, sarò anch’io in Brasile. Anche con Lippi siamo partiti piano, è una caratteristica dell’Italia. Questi 3 GLI 8 GIRONI Lontano dai riflettori, ma la sua centralità in questa squadra è indiscussa. In azzurro è digiuno da tre gare e nel Milan da quattro: Prandelli lo vuole là davanti, e con un altro cinismo ANDREA ELEFANTE MILANO LA GAZZETTA DELLO SPORT ragazzi danno lustro al nostro Paese, anche se la mia favorita è il Brasile ed il pericolo per noi l’Uruguay. Le europee? Non c’è solo la Spagna. Dico Germania e occhio al piccolo Belgio. Una Nazionale juventina? C’è una buona rappresentanza, ma qui superiamo le divisioni di tifo». ABETE E I MARÒ Il presidente Abete - protagonista di molti «selfie» coi tifosi - incontrando il Cocer della Matina, ha sottolineato come l’Italia non dimentichi i marò Latorre e Girone detenuti in India. «Per regolamento Fifa non possiamo portare simboli, ma abbiamo preparato due magliette con i loro nomi: il Mondiale loro lo giocano con noi. La squadra? Lavori in corso ma mancano 10 giorni, c’è fiducia». PREMI AZZURRI Si terrà solo nei prossimi giorni l’incontro per decidere i premi «mondiali», che comunque scatteranno solo dalle semifinali. Il totale si dovrebbe aggirare su 5 milioni lordi e in ogni caso con tutta probabilità finirà in singole iniziative benefiche. ma.cec. © RIPRODUZIONE RISERVATA GIRONE A BRASILE CROAZIA MESSICO CAMERUN GIRONE C COLOMBIA GRECIA COSTA D’AVORIO GIAPPONE GIRONE E SVIZZERA ECUADOR FRANCIA HONDURAS GIRONE G GERMANIA PORTOGALLO GHANA STATI UNITI GIRONE B SPAGNA OLANDA CILE AUSTRALIA GIRONE D URUGUAY COSTA RICA INGHILTERRA ITALIA GIRONE F ARGENTINA BOSNIA IRAN NIGERIA GIRONE H BELGIO ALGERIA RUSSIA COREA DEL SUD LE PARTITE DEI GRUPPI GIOVEDÌ 12 GIUGNO BRASILE-CROAZIA (SAN PAOLO) ORE 22 VENERDÌ 13 GIUGNO MESSICO-CAMERUN (NATAL) ORE 18 SPAGNA-OLANDA (SALVADOR) ORE 21 CILE-AUSTRALIA (CUIABA) ORE 24 SABATO 14 GIUGNO COLOMBIA-GRECIA (BELO HORIZONTE) ORE 18 URUGUAY-COSTA RICA (FORTALEZA) ORE 21 INGHILTERRA-ITALIA (MANAUS) ORE 24 DOMENICA 15 GIUGNO COSTA D’AVORIO-GIAPPONE (RECIFE) ORE 3 SVIZZERA-ECUADOR (BRASILIA) ORE 18 FRANCIA-HONDURAS (PORTO ALEGRE) ORE 21 ARGENTINA-BOSNIA (RIO) ORE 24 LUNEDÌ 16 GIUGNO GERMANIA-PORTOGALLO (SALVADOR) ORE 18 IRAN-NIGERIA (CURITIBA) ORE 21 GHANA-STATI UNITI (NATAL) ORE 24 MARTEDÌ 17 GIUGNO BELGIO-ALGERIA (BELO HORIZONTE) ORE 18 BRASILE-MESSICO (FORTALEZA) ORE 21 RUSSIA-SUD COREA (CUIABA) ORE 24 MERCOLEDÌ 18 GIUGNO AUSTRALIA-OLANDA (PORTO ALEGRE) ORE 18 SPAGNA-CILE (RIO) ORE 21 CAMERUN-CROAZIA (MANAUS) ORE 24 GIOVEDÌ 19 GIUGNO COLOMBIA-COSTA D’AVORIO (BRASILIA) ORE 18 URUGUAY-INGHILTERRA (SAN PAOLO) ORE 21 GIAPPONE-GRECIA (NATAL) ORE 24 VENERDÌ 20 GIUGNO ITALIA-COSTA RICA (RECIFE) ORE 18 SVIZZERA-FRANCIA (SALVADOR) ORE 21 HONDURAS-ECUADOR (CURITIBA) ORE 24 SABATO 21 GIUGNO ARGENTINA-IRAN (BELO HORIZONTE) ORE 18 GERMANIA-GHANA (FORTALEZA) ORE 21 NIGERIA-BOSNIA (CUIABA) ORE 24 DOMENICA 22 GIUGNO BELGIO-RUSSIA (RIO) ORE 18 SUD COREA-ALGERIA (PORTO ALEGRE) ORE 21 STATI UNITI-PORTOGALLO (MANAUS) ORE 24 LUNEDÌ 23 GIUGNO AUSTRALIA-SPAGNA (CURITIBA) ORE 18 OLANDA-CILE (SAN PAOLO) ORE 18 CAMERUN-BRASILE (BRASILIA) ORE 22 CROAZIA-MESSICO (RECIFE) ORE 22 MARTEDÌ 24 GIUGNO ITALIA-URUGUAY (NATAL) ORE 18 COSTA RICA-INGHILTERRA (BELO H.) ORE 18 GIAPPONE-COLOMBIA (CUIABA) ORE 22 GRECIA-COSTA D’AVORIO (FORTALEZA) ORE 22 MERCOLEDÌ 25 GIUGNO NIGERIA-ARGENTINA (PORTO ALEGRE) ORE 18 BOSNIA-IRAN (SALVADOR) ORE 18 HONDURAS-SVIZZERA (MANAUS) ORE 22 ECUADOR-FRANCIA (RIO) ORE 22 GIOVEDÌ 26 GIUGNO PORTOGALLO-GHANA (BRASILIA) ORE 18 STATI UNITI-GERMANIA (RECIFE) ORE 18 ALGERIA-RUSSIA (CURITIBA) ORE 22 SUD COREA-BELGIO (SAN PAOLO) ORE 22 LA SECONDA FASE Ottavi di finale Belo Horizonte 1ª GIRONE A 2ª GIRONE B Rio de Janeiro Quarti di finale Semifinali Fortaleza Belo Horizonte Venerdì 4 luglio, ore 22.00 Martedì 8 luglio, ore 22.00 Rio de Janeiro Finale ale 1ª GIRONE C 2ª GIRONE D Brasilia 1ª GIRONE E 2ª GIRONE F Porto Alegre Venerdì 4 luglio, ore 18.00 Fortaleza 1ª GIRONE B 2ª GIRONE A Recife Salvador Sabato 5 luglio, ore 22:00 1ª GIRONE D San Paolo Salvador 1ª GIRONE H 2ª GIRONE G Finale 3°-4° posto Brasilia Sabato 12 luglio ore 22:00 2ª GIRONE C 1ª GIRONE F 2ª GIRONE E Rio de Janeiro eiro Domenica nica lio 13 luglio 1:00 ore 21:00 1ª GIRONE G 2ª GIRONE H Brasilia Sabato 5 luglio, ore 18:00 San Paolo Mercoledì 9 luglio ore 22:00 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 MONDIALE -6 l’intervista PAOLO DI CANIO «Il doppio play va bene se tieni palla per l’80 per cento del tempo. Pirlo e Verratti hanno predisposizione per pressare in alto, ma una volta perso il pallone per loro è faticoso e dispendioso rientrare. Sì, c’è De Rossi che fa schermo davanti alla difesa, ma i due registi rischiano di sprecare energie per la costruzione del gioco». «Inglesi abbordabili Non hanno ricambi e si conoscono poco» Lei avrebbe portato Giuseppe Rossi in Brasile? «Non posso giudicare, non ho gli elementi per farlo. So che Rossi in ripartenza spacca». SEBASTIANO VERNAZZA @GazzaVernazza ROMA Aeroporto di Fiumicino, terminal 3: Paolo Di Canio in partenza per la Finlandia. «Vado a giocare una partita per beneficenza con le vecchie glorie del Milan». Di Canio è oggi allenatore di livello nel calcio inglese: «Sono in attesa di squadra. Sì, ci sono dei contatti. Premier League? Vediamo, non posso dire». Mercoledì a Roma ha passato la serata davanti al televisore: «Facevo zapping tra Italia-Lussemburgo e Inghilterra-Ecuador». Chi meglio di lui può aiutarci a capire che cosa succederà a Manaus il 14 giugno, giorno di Italia-Inghilterra, nostro debutto al Mondiale brasiliano? Di Canio, a che punto è l’Inghilterra? «Hanno talenti interessantissimi. Penso a Sterling, Sturridge, Barkley. Mi piace un sacco Shaw, che per me è oggi uno dei più forti terzini d’Europa: resistenza incredibile, mai stanco. Gli inglesi hanno un problema: giocano poco assieme, devono migliorare nell’intesa e non attaccano bene lo spazio. Con l’Ecuador gara vera: c’è stata una rissa, con Sterling espulso». « Cassano può “infilare” ottimi palloni, ma solo se non gli si mette pressione Altro? «All’Inghilterra mancano i ricambi, le riserve non sono all’altezza. E i giocatori sono stanchi. Rooney a me piace moltissimo, ma come sempre arriva stressato al Mondiale, con troppe partite nelle gambe. Dà tutto se stesso, in ogni gara, alle temperature brasiliane sarà molto dura per lui. Gli inglesi non fanno la sosta invernale, è bello giocare sotto Natale, però sono cose che a giugno si pagano: in questo periodo la stanchezza può essere devastante». Conclusioni? «L’Inghilterra ha freschezza, gioventù, ma sarà difficile per loro passare il turno. Non sono capaci di gestirsi, per rendere al massimo devono PAOLO DI CANIO Nato il 09/07/1968 a Roma Da giocatore Ternana Cassano? Il tecnico aspetta una chiamata dalla Premier e racconta i nostri primi avversari: «Shaw il miglior terzino d’Europa, Rooney sarà stanco». Sull’Italia: «Balo indisponente, il doppio play un rischio» v identiKit & CARRIERA Pirlo e Verratti possono giocare assieme? «Può “infilare” ottimi palloni, se l’avversario non gli mette troppa pressione». 1986-87 Lazio 1987-90 Juventus E Balotelli? Paolo Di Canio, 45 anni, il 22 settembre scorso è stato sollevato dal suo incarico di allenatore del Sunderland, panchina sulla quale sedeva dal marzo 2013, stagione conclusa con la salvezza AFP sempre andare al 200 per cento. Da allenatore mi è capitato più volte di chiedere sedute a bassi ritmi per curare certi dettagli tecnico-tattici, ma non c’è niente da fare, vanno a tutta lo stesso, è più forte di loro. Poi gli inglesi storicamente prendono dei gol assurdi, ne ho rivisti alcuni su rinvii del portiere, e commettono errori incredibili». L’Italia? «Negli ultimi tempi ho notato delle difficoltà, ma i giocatori italiani hanno il valore della duttilità, sanno cambiare posizione. Manca una vera identità. Nelle ultime due settimane, però, noi abbiamo fatto carichi di lavoro, per gli inglesi l’ultimo mese prima del Mondiale è di scarico». «Continua a non segnare, a non essere cattivo. Il calcio non è uno contro tutti. Lui non dà la sensazione di giocare con e per la squadra. Balotelli deve fare gol, Berlusconi lo ha spiegato alla sua maniera. Lo vedo indisponente, insofferente». L’Uruguay? «Dipende dal recupero di Suarez: sicuri che ce la faccia? È vero, Franco Baresi giocò bene la finale del Mondiale ’94 pochi giorni dopo l’intervento al menisco. Baresi però era difensore centrale, aveva la partita davanti agli occhi. Suarez è un attaccante e fa movimenti diversi, spalle alla porta, deve sterzare. Non lo so. Certo, uno come Suarez anche al 70 per cento può garantire quei 4-5 strappi che indirizzano la partita». © RIPRODUZIONE RISERVATA 1990-93 Napoli 1993-94 Milan 1994-96 Celtic 1996-97 Sheffield Wednesday 1997-99 West Ham 1999-2003 Charlton 2003-04 Lazio 2004-06 Cisco Roma 2006-08 Da allenatore Swindon Town 2011-13 Sunderland 2013-14 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 MONDIALE -6 LO STATO DI SALUTE DELLE ALTRE GRANDI URUGUAY Suarez contro l’Italia Operato al menisco, il Pistolero sarà in campo nell’ultima partita del girone: Forlan o Stuani al suo posto nelle prime due AP BRASILE Neymar c’è, Willian rimonta L’asso del Barça, bene contro Panama, è un altro in nazionale. E Willian potrebbe sorpassare Oscar AFP ARGENTINA Distorsione per Palacio Problemi per la punta dell’Inter e Demichelis, ma la gara con Trinidad ha evidenziato una buona condizione AFP GERMANIA Schürrle e Podolski sono ok L’amichevole con il Camerun ha fatto guadagnare posizioni a Schürrle e Podolski. Un po’ nervoso Müller AFP SPAGNA Diego Costa recuperato Il prossimo centravanti del Chelsea è guarito: sarà in campo nel debutto dei campioni in carica REUTERS OLANDA Botta per Van Persie RVP è uscito zoppicante dalla partita con il Galles, ma non è in dubbio. Già fuori Strootman e Van der Vaart AP In viaggio con i cerotti Da Ronaldo e Ribery, dubbi per le big Inghilterra, Francia e Portogallo le squadre più preoccupate, Brasile e Germania sono già pronte PAOLO CONDÒ Mai come stavolta si arriva sotto al Mondiale con un numero elevato di campioni in dubbio. La Spoon River di Brasile 2014 conta già una nutrita pattuglia di stelle (Strootman, Benteke, Gundogan, Walcott, Thiago, Montolivo...), ai quali vanno aggiunti i recuperi mancati di Falcao, Jesus Navas e Giuseppe Rossi. In queste ore i francesi tremano addirittura per la partecipazione del loro asso di cuori, Franck Ribery, che se domenica non riuscirà a tenere il campo nell’amichevole con la Giamaica potrebbe essere tagliato da Deschamps prima di salire sull’aereo. L’iscrizione di Cristiano Ronaldo non è in discussione, ma la tendinite rotulea ammessa dagli stessi medici federali (e subito impugnata da quelli madridisti) lo sta tenendo praticamente fermo dalla sera della finale di Champions. Ieri il bollettino medico generale ha aggiunto altri nomi pesanti alla lista: Palacio, Oxlade, Van Persie. Ma andiamo con ordine, tenendo presente che a volte assenze e presenze influiscono su abiti tattici consolidati (com’è successo a noi dopo l’infortunio di Montolivo). Inghilterra Nel collaudo contro l’Ecuador è finito k.o. il ginocchio di Alex Oxlade-Chamberlain, la freccia esterna dell’Arsenal: la diagnosi parla di 2-3 mai scattato, se Ribery non riesce a rimettersi in piedi in tempo per l’amichevole di domenica il rischio che Deschamps lo lasci a casa è concreto. Ma il mal di schiena tormenta l’asso del Bayern, peraltro protagonista di una stagione mediocre soprattutto dopo la delusione del Pallone d’oro mancato. In ogni caso si prosegue nel solco del 4-3-3, il giovane Griezmann o Valbuena i sostituti più probabili. QUANTI PUNTI INTERROGATIVI INGHILTERRA SENZA OXLADE Stop per la freccia dell’Arsenal Ginocchio k.o., Hodgson potrebbe tagliarlo ACTION IMAGES FRANCIA COL DUBBIO RIBERY L’asso del Bayern a rischio Problemi alla schiena, potrebbe restare a casa AFP settimane di stop, escluso che recuperi in tempo per la gara con noi di sabato prossimo, la sensazione è che per le tre partite del girone non se ne parli. Hodgson vorrebbe tenerlo, Oxlade è un’alternativa tattica efficace, ma la possibilità di un taglio a favore di Cleverley o Carrick esiste. La gara con l’Ecuador, giocata in gran parte dalle riserve, ha rilanciato Rooney, in ottima forma. È molto piaciuto Barkley, centrocampista offensivo dell’Everton (guardate la serpentina con la quale innesca il gol di Lambert), ma è difficile che Hodgson replichi quanto fatto da Prandelli con Verratti. e a bordo campo Luis Suarez ha detto di confidare in un ritorno in campo contro l’Italia nell’ultima gara del girone. Il 4-4-2 di Tabarez è un dogma, bisogna scoprire se a surrogare il Pistolero nei primi due match sarà Forlan (che sta bene, e ai Mondiali riemerge sempre) oppure Stuani. Uruguay Due a zero abbastanza convincente alla Slovenia nell’amichevole di mercoledì notte, Brasile Tutto fila liscio a casa Scolari, senza infortunati gravi e con la piacevole conferma che in Costa Rica L’1-3 contro il Giappone ha innervosito l’ambiente, che ha già perso per infortunio l’attaccante Saborio. Ma la Costa Rica è carica: il debutto con l’Uruguay è l’occasione per la vendetta dopo il k.o. di 4 anni fa nel playoff interzona. CR7 PREOCCUPA IL PORTOGALLO Lite con il Real per la tendinite Ronaldo potrebbe saltare il primo match REUTERS patria Neymar è un altro rispetto a Barcellona (molto bene contro Panama). Willian sta provando a sfilare la maglia al compagno di club Oscar. Argentina L’amichevole contro Trinidad e Tobago ha evidenziato una buona condizione generale, ma anche il fatto che Leo Messi – a dispetto di una stagione impostata sulla preparazione del Mondiale – continua a essere distante dai suoi livelli massimi. In attesa che la Pulga entri in scena, andranno curate le distorsioni alla caviglia di Demichelis (lieve) e Palacio (più seria), sicuramente scartati da Sabella per l’ultima amichevole di domani contro la Slovenia. «Non voglio rischiare più nulla», ha detto il commissario tecnico argentino. Germania Nessun problema fisico di rilievo. L’amichevole col Camerun ha fatto guadagnare posizioni a Schürrle e Podolski, mentre in ritiro si registra un certo nervosismo di Thomas Müller per questioni legate al mercato. Spagna Qui il mercato infuria, dopo che la gaffe di Piqué con Del Bosque ha svelato che Fabregas se ne sta andando da Barcellona, al Chelsea come Diego Costa. Il centravanti viene dato per guarito e sicuramente in campo contro l’Olanda venerdì prossimo, nel debutto che indirizzerà il cammino dei campioni in carica. Olanda Van Gaal non vede l’ora che inizi il torneo: perduto Strootman da mesi e Van der Vaart da settimane, ieri si è diffuso un allarme su Van Persie, uscito zoppicante dopo il primo tempo dell’amichevole col Galles. Ieri il centravanti ha rassicurato tutti: «Semplice precauzione perché sentivo il muscolo contrarsi, la mia disponibilità contro la Spagna non è in discussione». Francia L’allarme rosso è or- © RIPRODUZIONE RISERVATA Gazzetta.it I RIVALI DELL’ITALIA / 1 Super Cavani trascina l’Uruguay La Slovenia k.o. Tutti a pensare al recupero di Luis Suarez, ma Oscar Washington Tabarez ha un’altra arma micidiale che a volte si dimentica. Edinson Cavani si sta prendendo in carico il peso dell’attacco dell’Uruguay, ed è stato proprio l’attaccante del Paris Saint Germain a decidere l’ultima amichevole casalinga di preparazione della Celeste, contro la Slovenia a Montevideo. Suo il primo gol, di testa, al 37’ del primo tempo su cross di Forlan; suo l’assist del 2-0, quando al 31’ della ripresa ha anticipato l’uscita del portiere sloveno (e interista) Handanovic spalancando il raddoppio a Stuani (entrato a inizio secondo tempo al posto di Gaston Ramirez). Il Matador è pronto per un ruolo da protagonista in Brasile. © RIPRODUZIONE RISERVATA Portogallo Cristiano stava male prima della finale di Champions, ma la giocò malgrado le preoccupazioni dei medici della nazionale. La situazione si è ora rovesciata: è il Real a preoccuparsi che Ronaldo giochi il Mondiale malgrado la tendinopatia rotulea al ginocchio sinistro possa peggiorare. Il c.t. Bento ha lasciato capire che il fuoriclasse potrebbe saltare il debutto con la Germania per poi concentrarsi sulle gare-qualificazione contro Stati Uniti e Ghana. F O L L O W Y O U R O W N S T A Tvf Gazza R Andrea Pirlo, 35 anni LAPRESSE EL PRIMERO CHRONOMASTER 1969 TRIBUTE TO THE ROLLING STONES W W W. Z E N I T H -WATC H E S .C O M | W W W. R O L L I N G S TO N E S .C O M BRASILE, TUTTI I VIDEO LA STORIA, I FOCUS, GLI ALLENAMENTI Avvicinatevi al Mondiale con il nostro speciale in Gazzetta Tv: non solo news, ma anche i filmati storici, i focus sugli impianti e la trasmissione «Azzurri: una storia Mondiale». 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 MONDIALI -6 MERCATO mo amore inglese, ma Wenger ha detto no. Seconda tappa al Chelsea, con risposta positiva. In ballo anche i due club di Manchester ma la compagna di Fabregas vive a Londra e la capitale inglese era la prima opzione. E allora sarà Chelsea: «Se Cesc si sente leader sarà un’ottima guida per il Chelsea», ha detto il Blue Fernando Torres. «Fabregas al Chelsea» Piquè spia involontaria Il giocatore in un fuori onda dice al c.t. Del Bosque «E’ fatta, me lo ha detto lui». E intanto il Real punta forte su Suarez DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID E dire che di conferenze stampa ne hanno fatte nella loro vita. Gerard Piqué e Vicente Del Bosque non sono due principianti della comunicazione eppure sono caduti nella trappola del fuori onda, col primo che dice al secondo che Cesc Fabregas lascerà il Barcellona per 33 milioni di euro, «È fatta, me lo ha detto lui», e il secondo che risponde immaginando già le critiche che il club riceverà per questa scelta. Piqué si porta le mani alla bocca per proteggere il labiale ma non sa che il pericolo è molto più vicino, nel microfono che ha di fronte a pochi centimetri, aperto e già in registrazione. Il nastro è della tv della federcalcio spagnola, che lo ha passato in versione integrale, senza riascoltarlo, a Tve. La tv nazionale si è trovata per le mani la bomba di mercato e non ha esitato a tirarla: «Non voglio commentare la cosa però diciamo che mi sembra di cattivo gusto il fatto che una conversazione di quel tipo venga mandata in onda, anche se riconosco che siamo esposti a cose così», ha detto ieri Del Bosque a Radio Marca. I PROTAGONISTI DEL CAMPO E DELLA CHIACCHIERA 1 La destinazione Resta il fatto che le parole di Piqué non sono a rischio smentita. Da un po’ si sapeva che il Barça voleva scaricare Fabregas per reinvestire su altri giocatori (I catalani sono vicinissimi a Ivan Rakitic, croato del Siviglia), ora resta solo da capire la squadra dove andrà. I pretendenti in Inghilterra sono svariati: Cesc si è fato vivo con l’Arsenal, il suo pri- 1 Cesc Fabregas, 27 anni, dal 2011 al Barcellona AFP 2 Suarez, 27 anni, dal 2011 al Liverpool AP 3 Piquè e Del Bosque alla conferenza di ieri EPA IL BRASILE CI ASPETTA. www.raisport.rai.it 2 3 90 milioni per Suarez Resta il fatto che 33 milioni per Fabregas sembrano pochi (6 in meno di quanto pagato dal Madrid per Illarramendi un anno fa, per fare un esempio), e si conferma che il Barça fa una gran fatica a vendere. E sembrano pochissimi se paragonati ai 90 che Marca ha sparato ieri come base d’asta per il possibile acquisto di Luis Suarez da parte del Real Madrid. Cifra che potrebbe arrivare a quota 100, come un anno fa per Bale. Non è ancora detto che la Casa Blanca si lanci nell’operazione, e occhio all’ipotesi Falcao, uomo gestito da Jorge Mendes che al Madrid ha ottimi rapporti, però se Perez dovesse decidere di prendere Suarez dal Liverpool questi sono i prezzi. Super Chelsea «Al Barça Fabregas non è stato apprezzato quanto si doveva». Anche questa frase è di Piqué, detta pubblicamente, non rubata con un fuori onda. È vero che Cesc è suo grande amico però il pensiero del difensore è condivisibile: tatticamente su Fabregas c’è stata tanta confusione al Barça. E ad approfittarne è Mou, che dopo Diego Costa e in attesa di Courtois, Tiago e Filipe Luis sta mettendo su una discreta squadretta. © RIPRODUZIONE RISERVATA LO SVEDESE SI CONFESSA Ibra: «Mou manipolatore Ronaldo è stato il top» Ancora Ibra: lo svedese si racconta stavolta a «Sports Illustrated» con nuove confessioni inedite. Si parte con Paolo Maldini, il difensore più duro che lo ha marcato, «aveva tutto, forte e intelligente» mentre l’oscar di miglior compagno va a Patrick Vieira («in ogni allenamento era un mostro, voleva distruggere tutto, ho imparato molto da lui»). Il portiere più forte a cui ha segnato è stato un altro ex compagno, Gigi Buffon. «Quando sono arrivato alla Juve ero un giovane talento. Mi sono detto: “Gesù, sono in uno spogliatoio dove posso vedere tutte queste superstar?”. Quando ci allenavamo era già difficile superare in difesa Cannavaro, Thuram e Zambrotta ma poi ti ritrovavi Buffon e superarlo era quasi impossibile. E quello era in allenamento, figurarsi in una partita». Parole ancora più dolci per Ronaldo «il Fenomeno», «era il mio idolo e, come calciatore, era completo. Non ci sarà mai un giocatore migliore di lui». Si passa agli allenatori: «Guardiola è un tecnico fantastico ma come persona lo valuto diversamente. Specie di fronte a Mourinho, che ti manipola fino a che tu fai quello che vuole lui. Ed è per questo che ha successo. Van Gaal? Non mi piace, è la vecchia scuola, lui è il boss e tutti gli altri sono solo soldati». La TV ufficiale dei Mondiali FIFA. Dal 12 giugno Rai scende in campo insieme alla Nazionale italiana di calcio con 25 partite in diretta, 8 ore di live al giorno sui canali Rai1, Rai2, RaiSport 1, in alta definizione su Rai HD e tutte le 64 partite in diretta su Radio 1 e Radio 2. Inoltre si possono seguire i Mondiali sul sito www.raisport.rai.it con la trasmissione in simulcast e in alta definizione delle gare trasmesse su Rai1. TELEVISIONE UFFICIALE VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 8 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 MONDIALE -6 LE CLASSIFICHE LE NUOVE POSIZIONI DOVE SONO LE 32 NAZIONALI E IL TOTALE DEGLI 8 RAGGRUPPAMENTI GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO C GRUPPO D GRUPPO E GRUPPO F GRUPPO G GRUPPO H TOTALE 97 Brasile 3° posto Croazia 18° Messico 20° Camerun 56° TOTALE 92 Spagna 1° posto Cile 14° Olanda 15° Russia 62° TOTALE 92 Colombia 8° posto Grecia 12° Costa d’Avorio 26° Ghana 46° TOTALE 54 Uruguay 7° posto ITALIA 9° Inghilterra 10° Costa Rica 28° TOTALE 82 Svizzera 6° posto Francia 17° Ecuador 26° Honduras 33° TOTALE 113 Argentina 5° posto Bosnia 21° Iran 43° Nigeria 44° TOTALE 56 Germania 2° posto Portogallo 4° Usa 13° Ghana 37° TOTALE 109 Belgio 11° posto Russia 19° Algeria 22° Sud Corea 57° Neymar, 22 anni, è la stella del Brasile EPA Andres Iniesta, 33 anni, fenomeno della Spagna Juan Cuadrado, 26 anni, freccia della Colombia AFP Andrea Pirlo, 35 anni, califfo dell’Italia AFP Karim Benzema, 26 anni, uomo-gol della Francia AFP Lionel Messi, 26 anni, l’astro dell’Argentina EPA Thomas Muller, 24 anni garanzia della Germania Eden Hazard, 23 anni, gioiello del Belgio REUTERS Italia, girone di guai: la Fifa conferma Anche per il ranking il nostro gruppo è il più difficile: solo quello della Germania ci sta vicino DAL NOSTRO INVIATO FABIO LICARI RIO DE JANEIRO (Brasile) Nel gruppo di ferro del Mondiale. Non ci voleva l’ultimo ranking Fifa per spiegare quanto apparso chiaro già al sorteggio: retrocessa in seconda fascia per virtù dello spirito… Fifa, a tutto vantaggio della Francia, l’Italia era finita con Uruguay, Inghilterra (due campioni del mondo) e Costa Rica. Da brividi, considerando albo d’oro e forze in campo. Ora il ranking della vigilia del torneo – stilato dopo le ultime amichevoli – parla chiaro: il nostro gruppo è di gran lunga il più complicato. E noi, ancora al 9° posto malgrado i due pari contro rivali modeste, non siamo neanche teste di serie virtuali: il privilegio spetta all’Uruguay (7°). Palestina super L’ultima classifica Fifa ha cam- biato qualcosa dietro le inamovibili Spagna e Ger- mania: il Brasile è risalito al 3° posto con Scolari (era piombato al 22°); l’incredibile Svizzera ha sorpassato l’Uruguay al 6°; la Colombia senza Falcao ha perso 3 posizioni (8°); l’Inghilterra è rientrata nella Top 10. La vera sorpresa non è però al vertice: è la Palestina che, qualificandosi per la Coppa d’Asia (a gennaio in Australia), ha raggiunto il 94° posto (+71), miglior risultato della sua storia. Solo la Germania Tornando al Mondiale: Uru- guay 7°, Italia 9°, Inghilterra 10° e Costa Rica 28° (migliore delle piccole). Totale del gruppo: 54. Solo quello con Germania, Portogallo, Usa e Ghana può reggere il confronto (56). Poi i distacchi si fanno abissali: a sorpresa segue il gruppo di Svizzera e Francia (82), davanti a quello di Colombia, Grecia, Costa d’Avorio e Giappone (89), tutte possibili rivali degli azzurri negli ottavi. Quindi – e qui il ranking non sembra credibile – il girone di Spa- GLI AZZURRI PRIMA E DOPO I TORNEI Il posto dell’Italia nel ranking Fifa prima e dopo Mondiali ed Europei. Il ranking esiste dal 1993. PORTOGALLO 2004 Alla vigilia 10° Dopo 9° USA 94 Alla vigilia 4° Dopo 2° GERMANIA 2006 Alla vigilia 13° Dopo 2° INGHILTERRA 96 Alla vigilia 7° Dopo 5° AUSTRIA-SVIZZERA 2008 Alla vigilia 3° Dopo 2° FRANCIA 98 Alla vigilia 14° Dopo 8° SUDAFRICA 2010 Alla vigilia 5° Dopo 11° BELGIO-OLANDA 2000 Alla vigilia 14° Dopo 6° POLONIA-UCRAINA 2012 Alla vigilia 6° Dopo 6° COREA-GIAPPONE 2002 Alla vigilia 6° Dopo 10° BRASILE 2014 Alla vigilia 9° Dopo ? gna, Olanda e Cile (92). Chiudono Brasile (97), Argentina (103) e Belgio-Russia (109). Prima del Mondiale Per quel che conta, prima di Germania 2006 l’Italia si era presentata al Mondiale al 13° posto (ma era ancora la classifica inaffidabile, non ancora ricalibrata proprio dopo la finale di Berlino); invece prima del Sudafrica eravamo 5° (salvo crollare all’11° piazza dopo l’eliminazione). Prima dell’Euro 2012 Prandelli aveva raggiunto il 6° posto, confermato dopo la finale persa con la Spagna. Da luglio 2012 Prandelli è nella Top 10: il suo miglior piazzamento resta il 4° (settembre 2013), il peggiore il 16° (ottobre 2010). Altra curiosità: nei primi 32 posti del ranking ci sono 24 finaliste. Mancano Honduras, Ghana, Iran, Nigeria, Giappone, Camerun, Sud Corea, Australia. La prossima classifica il 17 luglio, dopo la finalissima del Maracana. © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 MONDIALE -6 LO STUDIO LE STATISTICHE L’IMPATTO DEI CLUB SUL CAMPIONATO DEL MONDO DI CALCIO Giocatori 114 112 112 103 95 93 76 68 67 67 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Bayern Monaco Arsenal Chelsea Chelsea Manchester Utd Barcellona Barcellona Barcellona Inter Milan 15 15 14 14 14 13 13 13 13 13 2014 2006 2006 2014 2014 1998 2010 2014 2002 2006 Pos. Club 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Juventus Inter Bayern Monaco Barcellona Real Madrid Milan Manchester Utd Ajax Colonia River Plate Presenze 362 361 339 296 293 286 194 181 181 175 Zinedine Zidane (Francia, Francia 1998) Inter Juventus Barcellona Real Madrid Bayern Monaco Milan Manchester Utd Liverpool Arsenal Chelsea Giacinto Facchetti (Italia, Messico 1970) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Thomas Müller (Germania, Brasile 2014) Pos. Club Presenze dei propri giocatori (1930-2010) Gol dei propri giocatori Gol dei propri giocatori Campioni del Mondo (1930-2010) per singola edizione (1930-2010) Gol Ediz. Pos. Club (1930-2010) Pos. Club 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Inter Bayern Monaco Real Madrid Juventus Barcellona Penarol Colonia Atletico Madrid Botafogo Honved Gol 68 58 58 50 47 40 29 29 28 28 * la Corea del Sud 1954 convocò 16 giocatori del Seoul Army Club, la squadra dell'esercito. Non è noto se appartenessero anche ad altre squadre 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Honved Stade Reims Benfica Barcellona Penarol Penarol Inter Vasco da Gama Beyern Monaco Real Madrid 18 17 16 16 15 15 14 13 12 12 1954 1958 1966 1994 1950 1954 2002 1950 2010 1998 Pos. Club 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Campioni Juventus Inter Santos Bayern Monaco Roma Penarol Nacional M. Botafogo San Paulo Milan 23 21 17 16 16 14 13 11 11 9 Dino Zoff (Italia, Spagna 1982) per singola edizione* (1930-2014) Gioc. Ediz. Pos. Club Ferenc Puskas (Ungheria, Svizzera 1954) Giocatori nelle liste FIFA (1930-2014) Ronaldo (Brasile, Corea e Giappone 2002) Giocatori nelle liste FIFA rilevazioni statistiche di GIANNI MENICATTI e MARCELLO SPREAFICO - gruppo CLAS GDS Inter e Juve nella storia Nerazzurri record: in 114 al Mondiale Sono italiane le squadre che hanno inciso di più sulla competizione. I bianconeri hanno ben 23 campioni LUCA BIANCHIN @lucabianchin7 Wim Jonk aveva il mento quadrato, il sorriso furbo e un carattere in linea: a volte spigoloso, più spesso snob. Alla fine del primo giorno di ritiro con l’Inter si addormentò senza salutare mentre Ruben Sosa cercava di fare educata conversazione e un anno e mezzo dopo, con la squadra in difficoltà, disse a un giornale olandese che Ottavio Bianchi non gli parlava da tre mesi. Finì tutto in fretta, nel 1995. Dopo un’amichevole con la nazionale, Jonk si svegliò alle 6 per tornare a Milano in missione diplomatica ma trovò l’aeroporto chiuso per neve. Non era destino. La storia dei Mondiali Nacka Skoglund invece nelle foto sorride sincero. Negli anni buoni metteva in fila le bionde al bancone come in camera, però in campo segnava: campione d’Italia ’53 e ’54 con l’Inter, finalista mondiale ’58 con la Sve- zia. Nel 1972, a 43 anni, era un uomo dipendente dall’alcol ma qui importa poco perché il mancino di Nacka, il destro di Jonk, la testa di Materazzi e i rigori di Brehme restituiscono orgoglio alla Serie A e all’Inter ammaccata di questi tempi. Le statistiche mondiali nelle ultime settimane piovono come a Manaus nella stagione dei temporali, ma questa è più interessante di molte altre. Parte da una domanda: quale club ha fatto, più di ogni altro, la storia dei Mondiali? La risposta sorprende: Inter e Juventus. bro di Skoglund nel ’58 hanno contribuito ma Wim&Nacka sono azionisti di minoranza se paragonati a Ronaldo – 12 gol tra ‘98 e 2002 – e al blocco tedesco di Italia ’90: tre gol per Brehme e Klinsmann, quattro per Matthaus. E la Juve? Vince la classifica più prestigiosa: ha 23 campioni del mondo, con ringraziamenti al blocco bearzotiano di Spagna ’82. Poi domina il mondo per presenze: i suoi calciatori hanno giocato 362 partite al Mondiale contro le 361 degli interisti. Da chiedere il riconteggio come Bush in Florida. Inter e Juve L’Inter dal 1930 ha mandato 114 giocatori alla Coppa del mondo, compresi gli otto di Brasile 2014: Campagnaro, Nagatomo, Kovacic, Guarin, Hernanes, Alvarez, Taider e Palacio. Juve e soprattutto Barcellona sono in rimonta ma nessuno ha fatto meglio: l’Inter spera nell’allungo con Ranocchia e sa che, per il sorpasso, se ne riparla tra quattro anni. Non solo: durante le 20 edizioni, i giocatori tesserati per l’Inter hanno segnato 68 gol. La doppietta di Jonk nel ‘94 e il tim- Milan e… Florin Il viaggio nel tempo permette incontri casuali. Il giocatore del Milan che ha segnato più gol in un Mondiale non è Van Basten né Rivera ma Florin Raducioiu, principe di Romania al Mondiale ’94 solo perché il re era e resta Gica Hagi. Raducioiu segnò 4 gol che portarono i romeni ai quarti e convinsero il presidente federale Mircea Sandu, detto «Il Padrino», a chiedere una clamorosa esenzione dalle tasse per tutta la rosa. Anche qui c’è la spiegazione del dominio di Inter e il presidente Uefa SCANDALO QATAR Platini attacca «Se c’è stata corruzione, meglio rivotare» «Mi ritrovo in un complotto montato nei minimi particolari. Sono stato tirato in mezzo, ho votato Qatar in massima trasparenza e lo rifarei. Dietro tutto ciò c’è qualcuno, un disegno preciso» DAL NOSTRO INVIATO FABIO LICARI RIO DE JANEIRO «Se c’è stata corruzione, allora meglio che si rivoti. E si puniscano i colpevoli». Michel Platini sta per arrivare in Brasile – sarà a San Paolo per Esecutivo e Congresso Fifa – ma si fa anticipare da un durissimo contrattacco sul Qatargate nel quale si trova coinvolto. Dopo le rivelazioni del «Sunday Times» sulla presunta attività di corruzione di Bin Hammam in Africa e in Asia (in cambio dei voti per il 2022), un altro giornale inglese, il «Daily Telegraph», ha parlato di un incontro segreto tra il francese e lo stesso Bin Hammam per promuovere Qatar 2022. A questo punto Platini sbatte i pugni sul tavolo e poi parla con l’Équipe per dare la sua versione: «Da una colazione con un collega di lavoro mi ritrovo con un complotto di Stato e un’operazione montata nei minimi particolari da non so chi, e non so perché». Juve: i club italiani hanno sempre avuto stranieri di qualità, negli anni Novanta come prima del 1966, l’anno del blocco delle frontiere. A differenza del Bayern, Inter e Juve erano ad altissimo livello anche prima degli anni Settanta. A differenza di Real e Barça, la nazionale del Paese di riferimento ha fatto strada al Mondiale con regolarità. L’eccezione Tarantini L’Urss di Lobanovsky del 1986 era un monocolore Dinamo Kiev (12 giocatori su 22) e il Bayern quest’anno ha mandato 15 giocatori in Brasile, da Thomas Muller all’americanino Green. Il vero giocatore di culto però è Alberto Tarantini, argentino con cespuglio di capelli alla Fellini. Nel 1978 Tarantini litigò con il Boca Juniors e rimase senza squadra a poche settimane dal Mondiale. Pare che il Boca fece lobby per lasciarlo a spasso, di sicuro il c.t. Menotti lo convocò comunque per la Coppa. Fu ripagato: Tarantini segnò alla Polonia e giocò la finale contro l’Olanda vincendo il Mondiale più strano. Da apolide. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Elezioni? Ad agosto» sia orchestrato in funzione delle elezioni Fifa del 2015: alle quali lui, oltretutto, non ha ancora deciso se partecipare. «Parlerò ad agosto. Prima devo capire dove sarò più felice in futuro». Ma fino a quel giorno il Qatar lo inseguirà: «Non rimpiango nulla di quella scelta, penso sia stata giusta per la Fifa e il calcio mondiale. Datemi un buon motivo per cui avrei aggiustato le cose? Ho votato Qatar per rispondere alle vecchie domande del mondo arabo. Nessuno mi ha detto per chi votare». Rivotare sarebbe comunque un evento unico. E servirebbero prove documentali di gravità assoluta (che potrebbero coinvolgere anche Russia 2018). In caso, potrebbero ricandidarsi Usa, Giappone e Australia. L’Inghilterra no: essendo europea, può solo sperare che «salti» la Russia. Che i tabloid ci stiamo già lavorando su? L’idea di Platini è che tutto © RIPRODUZIONE RISERVATA «Qualcuno dietro…» Platini va giù pesante. L’unica cosa che manca alla sua arringa difensiva sono nomi e cognomi, ma è chiaro che i destinatari si trovano non troppo lontani da Nyon: cioè a Zurigo, quindi alla Fifa. «Mi sono svegliato al mattino e ho letto “Platini corrotto” su tutti i giornali, i lanci d’agenzia e i blog. Sinceramente fa male. Io sono trasparente: ho detto per chi avevo votato, il Qatar, e mi sono ritrovato sospettato di essere corrotto. Ma basta dire cavolate. Quel collega (Bin Hamman, ndr) l’ho visto diecimila volte in quindici anni. Perché avrei dovuto avere un appuntamento segreto con lui? Mi rendo conto che dietro c’è qualcuno, qualcosa, gente che organizza tutto questo… lo sento. Io non faccio così, penso al calcio. Altri no». « Datemi un buon motivo per cui avrei aggiustato le cose. Non rimpiango nulla MICHEL PLATINI PRESIDENTE UEFA 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 MERCATO Juve-Guarin via libera PANCHINA DOPO 8 ANNI Torna Gentile «Grazie al Sion farò pure io... il Mondiale» Costa 18 milioni Ma l’Inter vuole solo contanti Claudio Gentile, 60 anni ANSA «Questo è il mio = Mondiale» dice emozionato. Finalmente in panchina, dopo otto anni sembrati un’eternità. Claudio Gentile, uno dei «ragazzi dell’82», ha firmato ieri con il Sion del vulcanico presidente Christian Constantin (che nel 2011 portò l’Uefa al Tas). «Ho scelto Gentile perché ha formato la generazione che ha vinto il Mondiale 2006 – dice Constantin –. Ha esperienza, disciplina e senso tattico di una Juve all’apice della sua gloria». Dopo una corte di un mese, la firma e martedì si comincia. Primi messaggi ufficiosi: Fredy si può fare anche a 15 più bonus. Sanchez: Marotta prepara l’affondo MIRKO GRAZIANO MILANO Nessun contatto ufficiale, i primi messaggi ufficiosi stanno però già viaggiando lungo la Milano-Torino. La Juventus sonda infatti a distanza la situazione di Fredy Guarin, anche se difficilmente potrà aprirsi un concreto tavolo delle trattative nel breve periodo, almeno fino a quando l’Inter continuerà a chiedere solo contanti per il 27enne centrocampista colombiano. A dire il vero, in corso Galileo Ferraris piace molto pure Andrea Ranocchia, a sua volta attratto dall’idea di tornare a lavorare con Antonio Conte. Ma nelle ultime ore, l’Inter ha fatto passi importanti verso il rinnovo dell’azzurro. Parecchi soldi e fascia da capitano: questi gli argomenti messi sul tavolo da Thohir. Il prezzo del Guaro Nella ve- trina nerazzurra è intanto comparso appunto il prezzo del cartellino di Fredy Guarin: 18 milioni di euro. Sicuramente trattabili: l’impressione è che l’affare si possa concludere intorno ai 15 milioni più bonus. La distanza non è comunque nella valutazione, ma nelle modalità del pagamento. Beppe Marotta (a.d. bianconero) vuole infatti inserire contropartite tecniche, il d.t. interista Piero Ausilio tratta invece uni- camente a livello di cash, avendo probabilmente già individuato altrove le pedine giuste da consegnare a Walter Mazzarri. Dunque, niente Isla, Marrone e Gabbiadini, nomi che sembravano fare al caso dei nerazzurri. Solo dopo una cessione importante in casa Juve (con Vidal e Llorente potenziali enormi plusvalenze) potrebbe allora sbloccarsi l’attuale stallo: soldi freschi non ce ne Drogba ed Eto’o interessano, ma la Juve pensa solo a contratti di una stagione sono oggi nelle casse dei campioni d’Italia, anche perché i 10 milioni scarsi provenienti dall’operazione Immobile serviranno tutti per risolvere le varie comproprietà, quella di Mauricio Isla in testa. Sanchez, si tratta Oltretutto, in entrata la priorità è sicuramente l’attaccante esterno. E non a caso i contatti con il Barcellona sono continui sul fronte Alexis Sanchez, fra l’altro ieri notte protagonista di una grandissima partita contro l’Irlanda del Nord (due assist nel 2-0 cileno). I catalani chiedono 25 milioni, la Juventus è finora arrivata a 15: distanza ancora notevole, ma sicuramente non proibitiva, considerato che siamo alle prime schermaglie. Marotta prepara l’affondo. L’ex giocatore dell’Udinese è da sempre in cima alla lista di Antonio Conte, che là davanti spera anche negli arrivi dei baby Alvaro Morata e Domenico Berardi: una ventata di gioventù accanto al fenomeno Tevez ed eventualmente al solido Llorente. Drogba ed Eto’o... Dovesse invece partire il gigante navarro, occhio all’usato sicuro, di classe, di gran classe a dire il vero: Didier Drogba (36 anni) e Samuel Eto’o (33), particolarmente brillanti in questo pre Mondiale. La Juve sta parlando con entrambi gli entourage, ma non vuole andare oltre l’anno di contratto, legando un eventuale rinnovo automatico solo alle presenze e ai gol. Piste possibili, a seguire c’è sempre la carta Gilardino: naturalmente, di questi ne arriverebbe solo uno. Per quanto riguarda la difesa, infine, i bianconeri hanno mostrato segnali di interesse per Stefan Savic, classe 1991, difensore della Fiorentina. Sempre difficile ipotizzare una trattativa fra Agnelli e i Della Valle, ma a Torino ci sono giocatori in vendita che potrebbero fare al caso dei viola: Quagliarella, Giovinco, Vucinic e pure Isla. Fredy Guarin, 27 anni, all’Inter dalla stagione 2012-13 LAPRESSE IL CILENO AFFARI COL SASSUOLO Vidal in campo «Non zoppico, il ginocchio è ok» Presto l’incontro per Zaza e Berardi Carnevali a.d. Poco più di un quarto d’ora contro l’Irlanda del Nord. Arturo Vidal è tornato in campo ed è ottimista: «Giocherò contro l’Australia, sono felice. Non sto zoppicando e sto bene. Non posso dire che sarò titolare, ma questo non dipenderà dal ginocchio». Negli ultimi giorni c’era stato un po’ di allarme a causa delle dichiarazioni del medico che aveva operato Vidal, ma dalla Juve filtra serenità assoluta: «Ci fidiamo dei medici cileni». SASSUOLO (a.to) Dopo il rinnovo al 2016 con Di Francesco, riorganizzazione societaria per il Sassuolo: ufficializzata la nomina di Giovanni Carnevali nel doppio ruolo di a.d./d.g. mentre Nereo Bonato lascia l’incarico di digì per assumere quello di responsabile dell’area tecnicosportiva e rinnova al 2016. Intanto la prossima settimana incontro con la Juventus per discutere le comproprietà di Berardi e Zaza. In particolare Conte vorrebbe Berardi a Torino. «No Italia…» Gentile non allena dal 2006, quando la Figc non gli rinnovò il contratto da c.t. dell’Under 21 dopo le promesse del commissario Rossi (e dopo aver vinto un Europeo e un bronzo ai Giochi di Atene): «Ho una voglia incredibile di ricominciare. Mi rimetto in gioco. Per me è come se tutto questo tempo non fosse passato: mi piace lavorare con i giovani. Il Sion ha una rosa di ventenni e per questo Costantin mi ha voluto. Niente Italia? Vuol dire che qui il mio lavoro non è apprezzato...». Sulla panchina del Sion lo hanno preceduto altri italiani: Barberis, Bigon, Dellacasa e Gattuso. Il Sion è arrivato 8° nell’ultimo campionato. Fabio Licari © RIPRODUZIONE RISERVATA PRIMAVERA FINAL EIGHT SCUDETTO 4 Il Chievo elimina la Juve LA GUIDA S Semifinali domani e domenica Mercoledì la finale Il programma Domani ore 21 Lazio-Torino a Rimini Domenica ore 20.30 FiorentinaChievo a Rimini Mercoledì 11 Finale scudetto ore 21 a Rimini e si gode super Da Silva DAL NOSTRO INVIATO VINCENZO D’ANGELO RIMINI C’era una volta il Chievo dei miracoli. Una squadra di quartiere capace di scalare tutte le categorie del calcio professionistico fino alla Serie A, conquistata nel 2001, e ai playoff di Champions nel 2006, maturati sì dopo le maxi squalifiche di Calciopoli, ma comunque testimonianza di una crescita costante e imponente del club di Campedelli. Ora che non è più una cenerentola del nostro calcio, anche il vivaio si sta affermando al top. Soprattutto la Primavera, fiore all’occhiello delle squadre giovanili. Dalla semifinale scudetto conquistata lo scorso anno a Gubbio battendo la Juve, al bis di ieri, arrivato dopo aver vinto per la prima volta il girone nella regular season. Due grandi risultati che hanno come comune denominatore il talento del brasiliano Victor Da Silva, che ieri sera dopo il match ha ricevuto il trofeo per il titolo di capocannoniere del campionato (19 gol in 22 presenze). «Sono contento, ringrazio i compagni, è merito loro se ho fatto tanti gol». Uscito per un problema muscolare, rassicura: «Era solo un crampo, con la Fiorentina ci sarò». Scalata Da Silva arriva al Chievo nel 2008 dall’Academia del Brasil grazie all’occhio lungo di Maurizio Costanzi (responsabile del settore giovanile gialloblù) e al placet convinto di Giovanni Sartori, il d.s. S Victor Da Silva Classe 1995, è stato il capocannoniere del campionato Primavera con 19 reti in 22 presenze nella fase a gironi. Ha realizzato addirittura sei doppiette, tutte nell’andata del Chievo che capisce subito di trovarsi di fronte a un talento purissimo. Tecnica sublime, gioco di gambe e di suola come fanno i grandi del Calcio a 5, visto che lui ha iniziato proprio con il «calcetto» quando aveva cinque anni. Nel Chievo brucia le tappe, gioca sempre sotto età e a sedici anni è già in Primavera. Lo scorso anno ha steso Napoli e Palermo ai playoff, trascinando i compagni alle Final Eight di Gubbio, prima delle quali Corini lo premia con il debutto in A a Bergamo il 19 maggio 2013: entra al posto di Thereau, il suo idolo. E in prima squadra segna anche un gol in Coppa Italia nel 4-1 alla Reggina a dicembre: il Bentegodi era mezzo deserto, pochi fortunati potranno dire «io c’ero». Ora culla il sogno tricolore con la Primavera e magari di diventare il «nuovo Keita» nella prossima Serie A. Keita che pare abbia ricevuto un messaggio dai compagni della Lazio in difficoltà. Ma è in vacanza... © RIPRODUZIONE RISERVATA FIORENTINA PALERMO 9 8 JUVENTUS CHIEVO DOPO I RIGORI (al 90’ 2-2; al 120’ 2-2) MARCATORI Malele (P) al 7’ p.t.; Gondo (F) al 12’, Empereur al 27’ (F), Monteleone (P) al 32’ s.t. SEQUENZA RIGORI Empereur (F) gol, Malele (P) gol, Bangu (F) gol, Bentivegna (P) gol, Fazzi (F) gol, Fiordilino (P) gol, Ansini (F) gol, Cucchiara (P) gol, Gondo (F) gol, Accardi (P) gol, Madrigali (F) gol, Monteleone (P) gol, Peralta (F) gol, Acquadro (P) parato. FIORENTINA (4-3-3) Bertolacci 6,5; Berardi 6, Madrigali 6, Empereur 5,5, Zanon 6 (dal 16’ s.t.s. Ansini); Capezzi 6,5, Petriccione 5 (dal 9’ s.t. Papini 6), Bangu 5,5; Gulin 5,5 (dal 10’ p.t.s. Peralta 6), Gondo 6, Fazzi 6. PANCHINA Bardini, Gigli, Bandinelli, Di Curzio, Diakhate, Dabro, Mancini, Posarelli, Degl’Innocenti. ALLENATORE Semplici 6. PALERMO (4-3-3) Pellitteri 4; Aquino 6, Pirrello 6, Monteleone 6,5, Accardi 6; Fiordilino 6, Petermann 5,5 (dal 10’ p.t.s. Ferchichi 6), Giacomarro 5,5 (dal 19’ s.t. Acquadro 5,5); Embalo 5,5 (dal 33’ s.t. Cucchiara 6), Malele 6,5, Bentivegna 6. PANCHINA Alastra, Patti, Neves, Braccalenti, Pinto Do Amaral, Grozdic, Di Maggio, Patanè, Pellegrino. ALLENATORE Bosi 6. ARBITRO Di Martino di Teramo 6,5. GUARDALINEE Camillucci 6 - Grieco 6. AMMONITI Aquino (P), Gondo (F), Acquadro (P), Monteleone (P), Berardi (F), Malele (P), Madrigali (F), Empereur (F). NOTE Tiri in porta 6 (con un palo)-5 (con un palo). Tiri fuori 9-6. In fuorigioco 1-1. Angoli 6-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’; p.t.s. 2’, s.t.s. 2’. PRIMO TEMPO 0-1 0 1 MARCATORE Alimi al 24’ p.t. JUVENTUS (4-3-3) Audero 6; Mattiello 6,5, Romagna 6 (dal 42’ s.t. Otin s.v.), Kabashi 6, Barlocco 6; Cevallos 6, Vitale 6,5, Gerbaudo 6; Donis 6 (dal 21’ s.t. Soumah 6), Marzouk 5,5 (dal 24’ s.t. Ceria 6), Buenacasa 5,5. PANCHINA Citti, Tavanti, Gueye, Curti, Penna, Giannarelli, Varga, Roussos. ALLENATORE Grosso 6,5. CHIEVO (5-3-2) Moschin 6,5; Troiani 6, Aldrovandi 6, Brunetti 6, Magri 6, Sane 5,5; Steffè 6, Mbaye 6,5 (dal 48’ s.t. Toskic), Messetti 7; Da Silva 6 (dal 32’ s.t. Marchionni s.v.; dal 39’ s.t. Gatto s.v.), Alimi 6,5. PANCHINA Picco, Ronca, Toskic, Yamga, Bianchi, Rasak, L. Bertoldi, Zamboni, M. Bertoldi, Sorcan. ALLENATORE Nicolato 6,5. ARBITRO Pelegatti di Arezzo 6. GUARDALINEE Mariani 6 - Granci 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Mbaye (C), Barlocco (J), Da Silva (C), Alimi (C), Ceria (J) per gioco scorretto. NOTE Spettatori 2.200 circa. Tiri in porta 5-5 (con una traversa e un palo). Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 0-4. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’. VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 MERCATO STRATEGIE INCONTRO FRA IL MANAGER DEL CENTRALE DIFENSIVO E IL D.T. AUSILIO Ranocchia: proposti rinnovo e fascia E il bad boy M’Vila ritorna nel mirino MATTEO DALLA VITE @Emmedivu MILANO Era un talento alla deriva. Fino a toccare i «margini» del calcio, al Rubin, a Kazan, sua scenografia attuale. All’Inter piace da tre anni, ma in tre anni Yann M’Vila - francocongolese, 23 anni - ha fatti passi indietro grandi così: aveva conquistato la nazionale maggiore di Blanc poi l’ha persa per un infortunio e una serie di marachelle da bad boy finendo per buttare nei cassonetti anche offerte-chic, tipo quella dell’Arsenal che propose 20 milioni al Rennes. Yann M’Vila, 23, ai tempi del Rennes Xhaka nì, allora c’è Yann Ebbene: dopo averlo cercato in passato e aver sondato altri giocatori un mesetto fa mentre cedeva Livaja proprio al Rubin, ecco che adesso il d.t. Ausilio ha riallacciato i contatti col club russo. Ricevuto un no interlocutorio alla proposta fatta per Granit Xhaka (al Monchengladbach non interessa Kuz), l’Inter ha chiamato il Rubin per un «riparliamone». Al giocatore che gradirebbe una nuova chance nel grande calcio - aveva pensato Walter Mazzarri già ai tempi del Napoli: è quindi lui (visto che l’Atletico Madrid ha detto no per Mario Suarez) il nuovo identikit nel mirino. NUOVO TECNICO Vecchi guiderà la Primavera Stefano Vecchi, ex tecnico del Carpi, sarà il prossimo allenatore della Primavera dell’Inter. Succederà a Cerrone. Ex mediano cresciuto proprio nelle giovanili dell’Inter, Vecchi ha iniziato la carriera da allenatore nel Mapello conquistando la promozione in Eccellenza. Ora, il ritorno in nerazzurro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nasce l’Inter di ET Thohir, 200 milioni e il 70% Sprint per i fondi-mercato Arrivati i i soldi per il debito, sono vicini altri 30: una parte servirà per rinforzi e rilancio del marchio. Zanetti firma da vicepresidente società, imponendo ritmi di lavoro più serrati, l’apprendimento dell’inglese e soprattutto risultati immediati. Perché quello sarà il suo metro di valutazione per tutti, da chi si è portato «da casa» a chi c’era già. Perché i risultati immediati sta cercando di portarli lo stesso Thohir che tra Londra e Asia è tuttora a caccia di altra liquidità per dare solidità al progetto. Tra Indonesia e Hong Kong (poi Singapore), le prime tappe del tour con gli stessi Williamson e Ricci hanno dato risposte positive con nuovi fondi, ma anche «vecchi» che starebbero aumentando le proprie quote. Si punta ad aggiungere altri 30-40 milioni. E i tempi sarebbero più rapidi del mese, mese e mezzo ipotizzato all’inizio. Soldi che darebbero ulteriore respiro nella gestione ordinaria, ma anche sul mercato. Oggi, poi, dovrebbe essere il giorno della firma di Zanetti da vicepresidente: da definire le deleghe, ma il momento del cambio-carriera è a un passo. LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli MILANO E’ nata l’Inter di Erick Thohir. Ieri mattina nella sede milanese dello studio legale Allen&Overy è stato completato il closing con cui l’Inter ha incassato circa 200 milioni da Goldman Sachs, Unicredit e alcuni fondi internazionali. Il direttore generale Marco Fassone, cui ET a tempo debito aveva dato le deleghe, ha poi partecipato da d.g. all’Assemblea e al Cda (consiglieri Thohir, Williamson, Manzonetto e Nicola Volpi) di Inter Media&Communications, la società controllata da Fc Internazionale, creata appositamente per ricevere il finanziamento. Bisognava infatti ratificare l’operazione straordinaria con cui quei soldi sono stati subito girati alle banche per ripianare le perdite e per saldare il debito da 80 milioni collegato alle garanzie che facevano capo a Massimo Moratti. Tempi cambiati La sostanza è che Thohir da ieri è l’effettivo azionista di maggioranza (al 70%, insieme al socio Handy Soetedjo) di una società che però per 5 anni - la durata del piano di sviluppo - sarà in pegno ai finanziatori, perché se non si riuscirà a saldare il debito i creditori nel 2019 avranno in mano il «bene» Inter. E qui scatta la vera sfida, che ET conta di vincere raggiungendo la parità di bilancio in 2-3 stagioni. Bisogna autofinanziarsi, aumentando in fretta i ricavi e contenendo i costi. I tempi del Moratti che faceva «regali» all’Inter staccando assegni personali del resto sarebbero finiti comunque. Se anche al petroliere fosse venuto il dubbio che con un’operazione finanziaria simile a quella messa in piedi da Thohir avrebbe potuto evitare di cedere il club, solo il 44enne indonesiano - per stessa ammissione dei Javier Zanetti, 40 anni, con il presidente dell’Inter, Erick Thohir, 44 anni INTER.IT Moratti - aveva comunque le conoscenze e se vogliamo il distacco affettivo per internazionalizzare e modernizzare la società, snellendo i quadri e rilanciando un settore fondamentale come quello commerciale che negli anni era stato trascurato. Tesoretto e Zanetti Tanto che il pragmatico ET ha subito creato quattro rami (sportivo, commerciale, finanziario e di comunicazione) con i relativi responsabili (rispettivamente Ausilio, Williamson, Ricci e un profilo da individuare anche per lo sviluppo del digitale, con l’interim affidato a Fassone che sta sopra a tutti), tagliando alcune doppie figure che «zavorravano» la Liberate le garanzie di Moratti. Si punta al pareggio di bilancio in 3 anni Oggi l’ex capitano nerazzurro può diventare ufficialmente un dirigente Sviluppo commerciale Thohir è il primo a sapere che la locomotiva del progetto resta la squadra. Ottenere buoni risultati porterebbe a una migliore diffusione del brand, a più magliette e biglietti venduti e soprattutto a 30 milioni se arrivasse la qualificazione-Champions. A pieno regime sta lavorando anche il commerciale. In aprile è stato firmato un contratto con Infront che frutterà 80 milioni in quattro anni. Dopo quella per il sudest asiatico, è stata individuata l’agenzia cui l’Inter si appoggerà per penetrare il mercato cinese. Già operativa, dopo le altre, un’Academy in India, altro mercato strategico. A giorni verranno annunciati il responsabile marketing e quello delle vendite internazionali. E’ la nuova Inter di Thohir, dove chi si ferma è perduto. © RIPRODUZIONE RISERVATA La trattativa poi Va sottolineata una cosa: per Yann M’Vila il Rubin chiede gli stessi 15 milioni che versò al Rennes, cifra non banale. Questo significa che: a) Ausilio avrebbe potuto ricevere assicurazioni da Thohir sui fondi-mercato; b) qualche uscita potrebbe concretizzarsi a breve. La via più chiara - detto che siamo ancora al sondaggio e non a una trattativa vera - potrebbe essere la seguente: cash (da definire) più un giocatore fra Kuzmanovic, Taider, Belfodil, Campagnaro e Silvestre (che però potrebbe rientrare nell’interessamento per Abel Hernandez). Tutto in divenire: la prossima settimana potrebbe aprirsi un tavolo per l’offensiva vera e propria. Ranocchia: rinnovo? Ieri è stato in sede il manager di Andrea Ranocchia: proposto l’allungamento (di 3 anni) del contratto in scadenza nel 2015 con 4 QUESTE LE TAPPE S Presidente dal novembre scorso Ha pagato 75 milioni Marzo 2013 Moratti dà mandato alla Lazard di trovare un socio di minoranza per l’Inter Maggio 2013 Thohir si candida, ma vuole la maggioranza 15 ottobre Si chiude l’accordo che porterà il tycoon ad avere il 70% delle quote del club 15 novembre Thohir versa 75 milioni di ricapitalizzazion e e si impegna a liberare in un secondo tempo le garanzie di Moratti. Il 44enne indonesiano diventa presidente, il petroliere prende la carica onoraria Francesco Bardi, 22, era in prestito al Livorno ANSA fascia di capitano annessa. Il giocatore adesso è in Brasile: ci penserà, Conte lo vorrebbe. Valon e Osvaldo Nel frattempo, sullo sfondo c’è sempre Behrami (M’Vila non lo esclu- Osvaldo, l’agente: «Inter? Tutto può accadere». E Behrami non chiude a Mazzarri derebbe): «L’Inter - dice Valon a sportmediaset -? Vediamo dopo il Mondiale, la casa a Milano non l’ho presa perché ce l’ho già a Lugano...». Una nonchiusura. E sentite l’agente di Osvaldo sul pensiero-Inter. «Ad ora non c’è nulla, ma tutto può succedere» dice Decoud a fcinter1908. Attendere. © RIPRODUZIONE RISERVATA l’intervista BARDI «Io vice Handa? No, ho l’età per giocare...» Il portiere dell’U21 ritorna dal prestito ma sarà girato ancora: «Monaco, Samp o altro, lo deciderà il club» DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO VELLUZZI CASTEL DI SANGRO (L’AQUILA) Il difficile viene adesso. O forse: il bello deve ancora venire. La può prendere in diversi modi Francesco Bardi, portiere e leader dell’Italia Under 21, ma anche del Livorno appena retrocesso in B. Torna all’Inter dopo il prestito e guarda il Mondiale dei grandi in tv, dove c’è Mattia Perin del Genoa, che in Under è sempre stato il suo vice, se non addirittura il terzo portiere. «Ma se pensate che io rosichi vi sbagliate di grosso. Mattia è bravo, se l’è meritato e sono felice per lui. Significa che in Italia dietro Buffon ci sono buoni portieri e che il c.t. tiene in considerazione i giovani». Scuffet le piace? «Sì, ma anche Leali, Cragno, Colombi». Lei è rimasto titolare in Under 21, forse hanno voluto così. E’ un segno di continuità. «Può essere e ne sono felice, prima ero il bimbo, ora sono il più grande e quello che c’è da più tempo. Stiamo crescendo bene, dal punto di vista del gruppo ho le stesse sensazioni del biennio precedente. Siamo pronti per giocarci tutto con la Serbia». Ora che con l’Under è in vacanza deve pensare al futuro, però «Non decido io. Mi resta un bel ricordo di Livorno, la mia città, dove abbiamo fatto tutto il possibile per salvarci. Abbiamo dato tutto e, quindi, non ho rimpianti. Adesso è presto per dire dove potrò andare, c’è ancora un po’ di tempo per decidere». Magari alla Samp. Pare interessata e in cerca di un portiere (piace anche il serbo Brkic). C’era anche il Monaco tra i suoi estimatori. «Credo che la cosa fondamentale sia giocare. Farlo ancora in A sarebbe bellissimo». Ci sarebbe pure la possibilità di fare il secondo ad Handanovic all’Inter... «Ecco, no. Ho detto che preferirei giocare. Ho l’età giusta per giocare, devo andare avanti così. Il resto si vedrà entro luglio. Per ora mi godo il mare della Grecia. Mica male». © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 MERCATO TRATTATIVE ROSSONERE VISITE PER IL DIFENSORE IN ARRIVO DAL PSG, DOMANI LA FIRMA Ecco Alex: «Insieme torneremo in Champions» No al Benfica per Cristante, fumata grigia per Paloschi Santon: «Cercato da Milan e Roma» MILANO Ieri le visite mediche, oggi i test, domani la firma. Alex ha cominciato tutta la trafila che lo porterà a diventare un giocatore del Milan, ma ormai il dado è tratto. E’ stato un corteggiamento lungo, però la conclusione dell’affare è arrivata in pochi giorni. Alex ieri è stato alla clinica «La Madonnina», dove accompagnato da Rudi Tavana ha sostenuto le visite mediche. Subito dopo si è concesso a Milan Channel per l’intervista di rito: «Sono molto contento di essere qui, mi hanno parlato molto bene del club. La prima impressione è meravigliosa, qui è tutto organizzato molto bene. Sono stato con Adriano Galliani fino adesso, abbiamo parlato tantissimo, sono molto emozionato. Quando ero al Psv Eindhoven c’è stata la possibilità di venire qui al Milan con Ancelotti in panchina, che poi ho incontrato al Chelsea e mi ha voluto anche al Psg. Carlo è una persona fantastica, è come un padre per me, lo ringrazio per le belle parole. Dobbiamo iniziare al meglio la stagione per riportare il Milan nelle posizio- contrato Campedelli per Paloschi (in comproprietà tra Milan e Chievo). Nulla di fatto, le parti restano lontane sulla cifra per il riscatto (il Chievo potrebbe essere interessato ma a un prezzo più basso), si rincontreranno tra una decina di giorni, ma difficilmente verrà rinnovata la comproprietà. Intanto ieri il Milan ha detto no al Benfica, che aveva offerto 4 milioni per Bryan Cristante (lusingato dall’offerta). Un segnale che Milan intende puntare forte su di lui come vice Montolivo? Infine Davide Santon, terzino del Newcastle ex Inter, ha ammesso: «Ci sono stati gli interessamenti di Milan e Roma» ni che merita, cioè in Champions League». Cristante e Paloschi Alex è il secondo rinforzo (dopo Agazzi) per il Milan che verrà, il primo arrivato con il benestare dell’allenatore in pectore (ma non ancora ufficializzato: prima bisogna sciogliere il nodo del contratto Seedorf, legato al Milan per altre due stagioni) Flippo Inzaghi. Alex arriva dal Psg a parametro zero, firmerà un biennale da 2,5 milioni netti. Poi partirà per il Brasile, per ripresentarsi il giorno del raduno (9 0 10 luglio). La prossima settimana dovrebbe toccare a Jeremy Menez, obiettivo dell’attacco rossonero, anche lui in scadenza con il Psg. A proposito di attaccanti, ieri Galliani ha in- f.d.v. Alex, 31 anni, difensore brasiliano, arriva dal Paris Saint Germain BUZZI © RIPRODUZIONE RISERVATA Gattuso lancia Pippo «Milan, Inzaghi è un predestinato» L’ex mediano rossonero: «Per risalire si deve ripartire dagli esempi. Balotelli non va ceduto» identiKit & CARRIERA v GENNARO GATTUSO Nato il 09/01/1978 a Corigliano Calabro Le sue squadre Perugia 1995-97 Rangers 1997-98 Salernitana 1998-99 Milan 1999-2012 Sion 2012-13 Nazionale 2000-2010 DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE LAINATE (Milano) Il Milan è reduce da una delle peggiori stagioni dell’era Berlusconi. Come si riparte? Gattuso allenerà in Grecia, Inzaghi sarà sulla panchina del Milan. Se l’aspettava questa scelta da parte del suo ex club? «E’ una cosa nuova, serve tempo ma io credo di sì. Però quando ci sono troppe teste c’è il rischio che venga meno l’istinto». «Beh, non è ancora ufficiale, però era naturale che Pippo arrivasse in prima squadra. Allena le giovanili da due anni, ha fatto molto bene. Però un allenatore giovane va protetto e appoggiato dalla società». Quando giocava si capiva già che Pippo sarebbe diventato un buon tecnico? «Tutti pensano che lui giocasse solo con l’istinto, invece c’era un grande studio dietro. Nessuno conosceva i difensori avversari bene come lui». Da allenatore Sion (ride) «Pippo arrivava sempre con due borsoni per portare tutti i suoi portafortuna: le mutande della doppietta, le scarpe della tripletta e così via…Ora deve solo sperare di addormentarsi la sera…». 2013 2013 Ofi Creta 2014 «Non dobbiamo sottovalutare l’Uruguay. Poi il Belgio, che ha grande qualità». A giudicare dalla sua espressione, il gusto del nuovo panino Mc Donald’s deve aver soddisfatto il suo palato. Chissà se Gennaro Gattuso ne chiederà una fornitura da portare in Grecia, dove risiederà nella prossima stagione. Rino infatti tornerà in panchina, ma non in Italia: ha trovato un accordo con l’Ofi Creta e il 1° luglio (il 30 giugno scadrà il suo rapporto con il Palermo) firmerà un nuovo contratto. E’ vero che è molto superstizioso? Palermo INSIEME IN ROSSONERO E IN AZZURRO Inzaghi ha raccontato che da giocatore dormiva mentre da tecnico no. Anche a lei allenare fa perdere il sonno? «Altroché. Pensi sempre di non aver fatto abbastanza. Io però non dormivo neanche da giocatore…». Parliamo di Nazionale: chi può essere il Grosso del 2014? «Bisogna ricominciare dagli esempi: quando smisero Maldini e Costacurta c’era grande preoccupazione, ma noi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo seguito le loro orme. Chi arriva al Milan deve capire che possono cambiare i campioni, ma la storia resta». Il dualismo Barbara-Galliani può funzionare? Filippo Inzaghi, 40 anni, e Rino Gattuso, 36, sono stati compagni di squadra nel Milan dal 2001 al 2012. Hanno condiviso anche il trionfo nel Mondiale del 2006 INSIDE/AFP IN PANCHINA IN GRECIA E Rino dice sì all’Ofi Creta «Sono felice, il campo mi mancava troppo» (f.d.v.) Il Sion, il Palermo e adesso l’Ofi Creta. La notizia è arrivata direttamente attraverso il sito ufficiale del club greco: Gennaro Gattuso sarà il nuovo Il logo dell’Ofi Creta allenatore per la stagione 2014-15. L’accordo è stato raggiunto, la firma arriverà il 1° luglio. «Sono contento — racconta Rino —, il campo mi mancava troppo. Non vedo l’ora di iniziare la mia nuova avventura. Cercavo un progetto valido, loro mi hanno convinto. Avevo avuto un’offerta anche dall’Ungheria (Videoton, ndr), ma ho rifiutato perché pretendevano che io vincessi lo scudetto, ma quando gli ho chiesto di comprarmi dei giocatori mi hanno detto di no…». Gattuso tornerà in panchina dopo l’esonero di fine settembre con il Palermo. L’Ofi Creta gioca nella Serie A greca. Vanta una Coppa di Grecia (1986-87) e una Coppa dei Balcani per club (1988-89) e ha chiuso l’ultima stagione al settimo posto. «Cassano ha una grande occasione, a Parma ha trovato continuità ma non ha ancora dimostrato al 100% il campione che è. Ora è cresciuto, è diventato papà, si parla poco di lui fuori dal campo. L’Italia può fare affidamento su Antonio». Che cosa pensa di Balotelli? «Mario ha la dinamite al posto dei piedi, non deve perdere energie con facebook e twitter e pensare solo al Mondiale. Può fare bene». Il Milan deve cederlo? «Se la squadra gira lui fa la differenza. Si deve ripartire da Balo». Maldini ha dichiarato che il Milan che ha vinto la Champions nel 2007 era a fine ciclo e da lì è cominciata la discesa. Lei che ne pensa? «Non sono d’accordo al 100%. Poi sono arrivati Ibrahimovic e Thiago Silva e abbiamo vinto lo scudetto, c’era gente di carisma. Credo che Paolo intendesse dire che bisognava far crescere i giovani, nel Milan fanno fatica ad emergere». LA PRIMA VISITA Casa Milan, oggi arriva Berlusconi Il B Day è arrivato. Oggi pomeriggio Silvio Berlusconi metterà piede per la prima volta a casa Milan, nuova sede rossonera, per vedere il gioiellino voluto da sua figlia Barbara. Il numero uno rossonero è atteso dopo le 14. Il programma prevede pranzo, poi visita del museo (fiore all’occhiello della struttura), dello store e del palazzo con un’accompagnatrice d’eccezione: Barbara. Per l’occasione verrà anche aperto l’ufficio di Berlusconi, che finora era rimasto chiuso. Ieri l’ex portiere rossonero Nelson Dida ha visitato casa Milan. PER LA MC DONALD’S Rino fa l’attore e prova il panino per il Mondiale Anche lei pensa, come Maldini, che il Milan abbia bisogno di un diesse? «Il diesse non serve, finché c’è stato Braida lui e Galliani erano due persone in una. Ci vuole solo qualcuno che dia una mano a Galliani, il migliore di tutti». Dove può arrivare l’Italia? «Spero il più in alto possibile. Prandelli ha cambiato la mentalità. Io per esempio avrei fatto fatica a trovare un posto, visto che lui gioca senza un incontrista. E’ una squadra che punta sul bel gioco». Chi sono le sue favorite? «Il Brasile ha il pubblico, poi c’è la Germania, ma occhio anche all’Argentina: li ho visti 4-5 volte, giocano da squadra». © RIPRODUZIONE RISERVATA La sua rivelazione? E’ vero che Berlusconi vuole fare la formazione? «Non ho mai visto Berlusconi venire nello spogliatoio e parlare di calcio all’allenatore. E’ sempre stato impeccabile». Quanto ci vorrà per rivedere un Milan competitivo? «Ci vogliono giocatori forti. I soldi in queste stagioni sono stati spesi, solo che non sono arrivati i risultati. Bisogna capire perché». © RIPRODUZIONE RISERVATA Gattuso, campione del Mondo nel 2006, è il protagonista dei due spot dedicati al Gran Big Mac (la versione speciale ed esclusiva ideata da Mc Donald’s per il Mondiale) che saranno in onda rispettivamente dal 10 e dal 13 giugno. Rino sarà al McDonald’s di Galleria Ciardi (in centro a Milano) il 10 giugno. 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 MERCATO Il Cagliari a Giulini Cellino ha firmato Via dopo 22 anni Versata la cauzione, siglato il preliminare da 45 milioni: lunedì si definisce. Torna Lopez CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO Intorno alle 20 di ieri sera Massimo Cellino ha controfirmato il preliminare di vendita del Cagliari a Tommaso Giulini. Lunedì c’è l’appuntamento per chiudere un’operazione da circa 45 milioni di euro. Dopo 22 anni il dado è tratto. Il proprietario del club rossoblù ha seguito la trattativa dal suo quartiere generale inglese, dove sta gestendo la rinascita del Leeds. L’accelerazione con la cordata milanese era nell’aria dopo che il fondo americano rappresentato da Luca Silvestrone non aveva fornito le garanzie richieste. In realtà Cellino non aveva mai dato credito alla pista, anche perché in questi mesi aveva maturato una grande considerazione per il rampollo della famiglia Giulini, titolare della Fluor sid Group, un’azienda che fattura 400 milioni di euro, secondo produttore al mondo di fluoro e con interessi imprenditoriali Il nuovo patron del Cagliari Tommaso Giulini: ha 37 anni, è milanese variegati. Ma soprattutto con solide radici in Sardegna. Da gennaio Con grande di- screzione l’imprenditore milanese aveva avviato i contatti sin dal 29 gennaio scorso. Poi, si erano succedute varie riunioni. Sino alla proposta vin- L’imprenditore milanese (ex Inter) chiude una maratona iniziata il 29 gennaio colante di tre settimane fa da 38 milioni di euro, contro un richiesta di 50 milioni. Nei giorni scorsi il dialogo è proseguito, con un confronto continuo tra i rispettivi staff. Tanto è vero che ieri è stato l’avvocato Giuseppe Accardi a dare la conferma a Cagliari dopo che Cellino aveva ammesso di essere in dirittura d’arrivo a Sky Sport inglese. Ottimismo Sul fronte di Giulini (che ha 37 anni e sino all’ingresso di Erick Thohir era nel Cda dell’Inter) hanno lavorato in prima fila l’avvocato Bruno Gattai, l’advisor Stefano Matalucci e il commercialista Stefano Verna. Ma da questa sponda non sono giunte dichiarazioni. Si registra, com u n qu e , u n e v i d e n te ottimismo dopo le incertezze delle ultime settimane. Il preliminare, infatti, è legato al versamento di una caparra da 10 milioni di euro. Prospettive In attesa del cambio di consegne si possono solo abbozzare gli intendimenti della nuova proprietà, che intende investire su un futuro «ambizioso, ma sostenibile». C’è molta fiducia nel lavoro di Diego Lopez, destinato a tornare sulla panchina rossoblù dopo l’interregno di Ivo Pulga. Poi, ci sarà da lavorare per il Sant’Elia e organizzare la nuova stagione. Anche per questo venditore e acquirente hanno evitato pericolose lungaggini. Il mercato incombe e va trovata una strada condivisa con gli enti locali per mettersi alle spalle la grana dello stadio. La ferita che per Massimo Cellino non si rimarginerà mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 COL CLUB DAL 1992 S 1992 L’arrivo Cellino compra il Cagliari il 10 giugno per 16 miliardi di lire S Mercato I big Uno dei primi colpi è Fonseca. Poi Matteoli e Zola, Francescoli e Moriero S Guai In carcere Nel 2013 è stato in carcere 3 mesi per il caso dello stadio Is Arenas l’ex patron rossoblù Il fiuto per gli affari l’amore per il rock e gli esoneri facili MARIO FRONGIA CAGLIARI Attaccabrighe, maniaco di rock e chitarre: nella sua collezione la Fender di Jimmy Page. Scatti d’ira, affari chiusi su salviette da ristorante (Ibarbo), esoneri a raffica: ci passa anche Trapattoni. Massimo Cellino, 57 anni, è l’icona di chi vive sopra le righe. Amato-odiato, primogenito del re del grano, giovinezza in Australia: «A imparare l’inglese e un mondo che non mi avrebbe fatto sconti». Turbolente anche le relazioni con le autorità. Un maschio alfa, abile nell’azzardo: tappeto verde e quotidianità. Sposato, tre figli (Ercole, Edoardo ed Eleonora: dalla E del padre Ercole), il vezzo della Harley e del whisky stagionato. Marlboro d’ordinanza, Ac/Dc per sottofondo, i concerti con le star (da Venditti agli Iron Maiden). Calcio Compra il Cagliari il 10 giugno 1992. Sedici miliardi, la metà per i debiti, agli Orrù. Dà subito Fonseca al Napoli. Impara calcio da Giorgi, lo affina con Mazzone. Studia calciatori e mercato con Longo e Vitali. In Lega diventa vicepresidente: «Sono Masaniello, mi batto contro le grandi». Farà affari con tutti. Alla Juve rifila O’Neill e Matri, a Moratti dà Suazo. Costruisce un Cagliari con 16 stagioni in A, una semifinale Uefa. «Mai debiti e scandali». Parte da Matteoli e Francescoli, prosegue con Moriero e Zebina, riporta Zola e Festa. Ha feeling con l’Uruguay di Paco Casal. Minacce e affari lo portano a Miami. Crea Asseminello e fonda la scuola di musica: gli dà il nome di mamma Fanny. È stato in prigione per l’Is Arenas Stadium, l’inchiesta è aperta. Ha altri processi per iva e dazi non pagati. Ora, detta i tempi dallo Yorkshire: nel suo studio, a Elland Road, c’è una Gibson beige. 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 MERCATO QUI TRIGORIA ALTRI AFFARI QUI FORMELLO Keita già senza limiti: «Roma da Champions» E c’è l’idea Romulo Martinez è del Torino L’Atalanta su Therault Basta, Parolo e Astori è il menù della Lazio per convincere Allegri Il maliano ha firmato. Giovani nel mirino: offerto Jedvaj al Leverkusen per Donati, piace Hagi junior S Seydou Keita 34 anni, centrocampista maliano: ha firmato con la Roma per un anno MANCINI FILIPPO DI CHIARA ANDREA PUGLIESE Un viavai continuo, per costruire la Roma del futuro. La giornata di Walter Sabatini ieri è trascorsa così, in attesa del weekend milanese (con obiettivo sulle comproprietà). Prima la firma con Seydou Keita, poi la trattativa con Voeller per Jedvaj e Donati, infine le telefonate per Romulo e Alì Adnan e la lista di giocatori brasiliani e romeni offerti da Aldair ed Hagi. Con il romeno si è parlato del figlio Ianis, trequartista del ‘98, del riscatto (deciso) di Balasa e dei giovani Iancu — trequartista del ‘94 — e Stanciu, centrocampista del ‘93. La firma di Keita Ovviamente, la scena l’ha rubata Keita, che nel pomeriggio ha firmato a Trigoria il contratto. «Ho scelto la Roma perché è un grande club, con ambizioni come le mie — dice il centrocampista maliano —. L’obiettivo è aiutarla a vincere. Con il Barcellona ho vinto 14 titoli, tra cui 2 Champions. Qui ci sono individualità fortissime come Totti e Gervinho. Cercherò di portare la mia esperienza, sperando di vincere qualcosa, magari la Champions...». Del resto, Guardiola a Barcellona l’ha definito un «barometro emotivo». «Lo ringrazio, anche se non mi do questa importanza: sono un giocatore da collettivo, che si batte per la squadra e per questo mi ha apprezzato». Questione terzini Sabatini ha lavorato molto anche con Voeller, d.s. del Bayer Leverkusen. L’obiettivo è il terzino destro Giulio Donati, utilizzabile anche a sinistra. Giovane, con esperienza di Champions, per averlo la Roma ha offerto il prestito biennale di Jedvaj più un conguaglio (3-4 milioni), ma l’operazione è subordinata all’eventuale partenza di Torosidis. A destra, tra l’altro, la Roma ha gli occhi su Romulo, uno che può fare anche il centrocampista (centrale o destro). Il Verona lo ha riscattato dalla Fiorentina per 3 milioni e ne vuole 8, ma piace all’Everton. A sinistra, invece, contatti con Santon («Roma e Milan sono interessate, ma non so se il Newcastle mi venderà) e l’iracheno Alì Adnan («Giocherò con i giallorossi, sono felice», il suo tweet) del Rizespor. Per Taddei, infine, offerte da Genoa e Torino. © RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO Non siamo ancora nei giorni caldi del mercato ma le trattative proseguono sottotraccia e qualcuna è ormai a un passo dal concretizzarsi. E’ il caso del Torino: oggi è in arrivo in Italia il venezuelano Josef Martinez, classe ‘93, attaccante: quest’anno per lui 10 gol in 34 partite con lo Young Boys. Non sarà lui l’erede di Immobile ma è un rinforzo importante e presto potrebbero esserci novità su Paulinho (Livorno) . PUNTE E DINTORNI Cerca un attaccante anche l’Atalanta: l’obiettivo è individuare una spalla per Denis e i fari sono puntati su Therault, in uscita dal Chievo. A proposito dei gialloblù: è in dirittura d’arrivo il primo acquisto, Edimar Curitiba Fraga, esterno sinistro ‘86 del Rio Ave ma di proprietà del Cluji. Il Genoa tratta la punta Gonzalo Bueno (Krasnodar) e pensa allo svincolato Taddei. ASTA KURTIC Infine, l’Udinese: oggi sarà presentato il neo tecnico Stramaccioni ma le manovre di mercato vano avanti: piace lo sloveno Kurtic, in comproprietà tra Sassuolo e Palermo, e sullo sfondo ci sono anche Chievo, Cagliari e club stranieri. Insomma, sono giorni caldi per Kurtic che potrebbe diventare presto uomo mercato. f.d.c. Dopo aver chiuso per l’esterno e il centrocampista, ora Lotito va all’assalto del difensore del Cagliari STEFANO CIERI ROMA Il riscatto di Candreva, gli acquisti (manca solo l’ufficialità) di Basta e Parolo, quelli probabili di Astori e De Vrij. La Lazio è attiva come non mai sul mercato. Un tempismo sospetto: sembra fatto apposta per convincere qualcuno a sposare il club biancoceleste. E quel qualcuno è Max Allegri, il tecnico che Lotito sta provando a portare a Formello. Due sono le condizioni poste dall’ex milanista per dire sì. La prima è un ingaggio oneroso (2,5 milioni: Lotito sta riflettendo), la seconda è l’allestimento di una squadra competitiva. E su questo secondo punto è come se i dirigenti laziali stessero facendo una corsa contro il tempo per dimostrare con i fatti le loro buone intenzioni. Basta e Parolo ok Fatto sta che nelle ultime ore molte trattative sono andate in porto. Con l’Udinese è stato chiuso l’accordo per il riscatto della seconda metà di Candreva e l’acquisto di Basta. Un’opera- zione che prevede un esborso di circa 15 milioni, cifra che potrà essere limata dall’inserimento di qualche contropartita tecnica (al club friulano interessano alcuni giovani della Primavera laziale). Praticamente fatta anche per Marco Parolo. Col Parma c’è l’intesa (5,5 milioni il prezzo), va definita quella col giocatore, con cui ieri c’è stato un primo, positivo incontro a Roma (dovee a l’azzurro era in transito prima della partenza per il Brasile). Assalto ad Astori Un’accele-rata decisiva ha subito ieri an-che la trattativa per Davidee Astori. La Lazio ha alzato l’of-ferta al Cagliari dagli iniziali 5 milioni fino a 7, la chiusura a sembra dietro l’angolo. Per la a difesa è stato fatto un sondag-gio pure per Paletta, sempree col Parma, ma gli obiettivi re-stano Astori e l’olandese Dee Vrij. Tutte le operazioni posso-no essere ufficializzate nel gi-ro di qualche giorno. A quell punto, con questo biglietto da a visita, si proverà a convinceree Allegri. Le alternative restano o Donadoni, Pioli, Inzaghi e Reja. © RIPRODUZIONE RISERVATA A S Davide Astori 27 anni, difensore di scuola Milan, è al Cagliari dal 2008 D’ANNIBALE 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 TRA SERIE A E DIRITTI TV ECCO LE DATE DELLA STAGIONE ITALIANA 2014-15 SERIE A TIM Inizio domenica 31/8/2014 Ultima giornata domenica 31/5/2015 TIM CUP Soste gare squadre nazionali 7/9/2014 12/10/2014 16/11/2014 Turni infrasettimanali sosta natalizia dal 28/12/2014 al 4/1/2015 29/3/2015 mer mer mar mer SUPERCOPPA TIM Turni eliminatori 1° dom 10/8/2014 2° dom 17/8/2014 24/09/2014 29/10/2014 6/1/2015 29/04/2015 3° dom 24/8/2014 4° mer 3/12/2014 Ottavi di finale Quarti di finale Semifinali (and.) Semifinali (rit.) mer mer mer mer 14/1/2015 4/2/2015 4/3/2015 8/4/2015 Finale domenica 6/2015 (data di riserva 20/5/2015) mar 23/12/2014 Juventus-Napoli (probabile sede Medio Oriente) D’ARCO Murdoch ipoteca la A Mediaset k.o., per ora Il magnate, con Sky e Fox, prenderebbe satellite e digitale nel triennio 2015-2018 con una super offerta da 950 milioni l’anno. Veto Antitrust? MATTEO BREGA MARCO IARIA MILANO L’anticipazione 8 MAGGIO 2014 Rupert Murdoch mette le mani su tutta la Serie A. Questo dovrebbero dire le buste consegnate ieri in Lega Calcio a mezzogiorno e contenenti le offerte relative alla trasmissione in diretta delle partite dal 2015 al 2018. Si viaggia tra voci e indiscrezioni che però prendono consistenza. Sky infatti avrebbe sbaragliato la concorrenza di Mediaset proponendo il prezzo più alto (molto di più dei 561 milioni pagati ora) per i due pacchetti principali (A e B) che consentono di trasmettere sia sul satellite sia sul digitale terrestre, quindi in regime di esclusiva, le partite di 8 squadre tra cui Juve, Milan, Inter e Napoli, cioè il cuore del campionato, per un totale di 248 partite. Rischio monopolio Non solo: Fox, altra emanazione della galassia di Murdoch, avrebbe messo la firma sull’offerta migliore per il pacchetto D (non raggiungendo comunque il minimo di 234 milioni l’anno), quello che comprende gli scontri diretti delle altre 12 squadre di A, con la possibilità di trasmettere i match sia sul satellite sia sul digitale. In poche parole, la A sarebbe tutta del tycoon australiano, con Mediaset, esclusivista della Champions QUANDO FOX SMENTIVA L’INDISCREZIONE REALE L’8 maggio scorso avevamo svelato l’idea di Fox di entrare nella corsa ai diritti tv del triennio 2015-18 per la Serie A. Il giorno successivo era arrivato il comunicato che negava l’interesse. Ieri, invece, è arrivata la busta firmata Fox... nello stesso triennio, clamorosamente tagliata fuori dal prato nazionale. E qui entrano in gioco valutazioni che vanno al di là degli aspetti economici. In base alla regola comunitaria del «no single buyer», recepita dalla Legge Melandri, uno stesso operatore non può acquisire l’integrità dei diritti per l’insieme delle varie piattaforme. Inoltre, l’Antitrust aveva approvato i criteri di vendita concepiti da Lega e Infront in modo tale da garantire concorrenza ed equilibrio al mercato: insomma, i due pacchetti per satellite e digitale terrestre erano ritagliati su misura per i due principali broadcaster operativi in Italia sul pay. Ma la notizia più importante per il calcio italiano è un’altra: il successo economico al di là delle aspettative dell’asta sui diritti tv. Soldi Lega e Infront sono enormemente soddisfatti del- l’esito delle buste. Perché sommando le offerte migliori di 3 pacchetti su 5 posti in vendita in questa prima tornata incasserebbero già 950 milioni circa all’anno, praticamente a un passo dal minimo garantito complessivo di 980 milioni offerto da Infront alle società. Contando che mancherebbero gli altri 2 pacchetti (diritti accessori e Internet) più la vendita del resto dei diritti (internazionali e Coppa Italia per esempio) è facile pensare che l’attuale miliardo di introiti sarà ampiamente superato. All’asta che è scaduta ieri si era presentato anche Eurosport per il pacchetto D, ma senza raggiungere il minimo richiesto e facendosi sorpassare da Fox. Il minimo richiesto non è stato raggiunto né da Fox né da Sky nemmeno per il pacchetto C, quello dei diritti accessori. Futuro Ora che succede? Entro tre settimane la Lega dovrà convocare un’assemblea per deliberare in merito: i soldi messi sul tavolo da Murdoch sono tantissimi, ma c’è il rischio di contenziosi, quindi non è affatto escluso che si decida di riformulare un nuovo bando sfruttando la clausola consentita dalle linee guida del prossimo triennio (nessuno ha presentato offerte per il pacchetto di Internet). 4 I CINQUE PACCHETTI S Prezzo minimo Pacchetto A 273 milioni Pacchetto B 273 milioni Pacchetto C 66 milioni Pacchetto D 234 milioni Pacchetto E 108 milioni LE DATE LA NUOVA STAGIONE DI SERIE A Il via il 31 agosto La Supercoppa il 23 dicembre MILANO Tutto confermato: la Serie A 2014-15 inizierà domenica 31 agosto e si concluderà domenica 31 maggio. La Lega ha ufficializzato ieri le date della nuova stagione. Supercoppa natalizia Saranno quattro i turni infrasettimanali (spalmati nei mesi di settembre, ottobre, gennaio e aprile), 4 anche le soste per lasciar spazio alla Nazionale (a settembre, ottobre, novembre e marzo), mentre per le festività natalizie non si giocherà in pratica dal 22 dicembre fino al 5 gennaio. La ripresa del campionato avverrà il giorno dell’Epifania e forse si giocherà tutta la giornata in quella data dividendo le gare in 4 fasce di orario. Confermato anche che l’ultima partita dell’anno solare 2014 sarà la Supercoppa italiana tra Juventus e Napoli prevista per martedì 23 dicembre forse in Medio Oriente (i vertici della Lega sono attesi in Qatar intorno al 20 giugno per discuterne). Così le squadre potrebbero anticipare al giovedì o venerdì. Coppa Italia La Lega ha svelato anche tutte le date della prossima Coppa Italia. Si parte con il primo turno eliminatorio domenica 10 agosto e da lì in poi si giocherà ogni sette giorni per i successivi due turni. Domenica 17 e domenica 24 il 2° e il 3°, poi ecco la rituale sosta fino a dicembre. Si torna in campo mercoledì 3 dicembre con il 4° turno e il 2014 finirà così. Con l’anno nuovo ecco gli ottavi di finale (mercoledì 14 gennaio), i quarti (mercoledì 4 febbraio) e le semifinali di andata e ritorno (mercoledì 4 marzo e mercoledì 8 aprile). Sono date indicative quelle riferite a ottavi, quarti e semifinali perché si giocherà in giorni diversi durante quella settimana (dal martedì al giovedì). La finale, di partenza, è stata fissata per domenica 7 giugno 2015. Come soluzione alternativa, nel caso una o entrambe le finaliste raggiungessero l’ultimo atto di Champions League (Berlino, sabato 6 giugno), è stata scelta mercoledì 20 maggio. Per la sede in ballo San Siro a Milano e Olimpico a Roma. m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA STASERA SU RAI 1 MASSIMO GILETTI PARLA DI ESPOSITO, PAPARELLI E DELL’HEYSEL LA RIFORMA Taccuino La storia di Ciro è uno «speciale» tv in onda dall’Olimpico Giustizia sportiva, nuovo codice cucito a misura di federazione DONNE FRANCESCO VELLUZZI Antonella è seduta sul seggiolino S-24 dello stadio Olimpico di Roma. Lì avrebbe dovuto prendere posto suo figlio, Ciro Esposito, la sera del 3 maggio per la finale di coppa Italia: Napoli-Fiorentina. Non ci è mai arrivato, e da più di un mese la sua vita è appesa a un filo. Sua mamma, da Napoli, si è trasferita all’ospedale Gemelli. E ha deciso di accettare l’invito di Massimo Giletti che con le sue dichiarazioni in un Olimpico desolatamente vuoto apre lo speciale Arena «Morire di calcio, S-24», in onda stasera (ore 23.15, durata 100’) su Rai 1. Uno speciale molto minoliano. E del resto, Giletti è cresciuto con Giovanni Minoli. «Mi è venuta in mente questa idea e sono ri- OGGI IN TRIBUNALE Incidenti probatori sul caos di Roma: si comincia alle 14 (a.cat.) È arrivato il giorno degli incidenti probatori. Alle 14, nell’aula 6 del tribunale di Roma, il Gip Giacomo Ebner nominerà davanti a tutti i consulenti degli indagati i periti che esamineranno la Benelli 7.65 con cui Daniele De Santis avrebbe sparato (e gli altri oggetti rinvenuti sulla scena) e, soprattutto, ascolterà la testimonianza di Raffaele Puzone, il tifoso del Napoli che era accanto a Ciro Esposito al momento della sparatoria, chiamato oggi a confermare il verbale del 3 maggio. masto colpito dalle parole di Antonella Leardi che dice di essere stata abbandonata dalle istituzioni. Ho voluto raccontare la violenza nel calcio in Italia. Un viaggio da Vincenzo Paparelli a Ciro Esposito dove ci sono sempre le testimonianze di parenti e calciatori. Per Paparelli parlano suo figlio e Pino Wilson. Per l’Heysel Paolo Rossi e Boniperti. È curioso che ieri come oggi ci siano sempre dei calciatori che vanno a parlare con i rappresentanti delle curve, con gli ultrà». Niente politici Giletti non ha dato voce ai politici che sono spariti dall’argomento. Per la verità lo sport sembra abbastanza dimenticato dal governo. Ci sono, però, le testimonianze del presidente del Coni Giovanni Malagò e dello scrittore Michele Dalai. E va vista anche l’intervista al dirigente di polizia genovese Navarra, allora commissario, che fu massacrato prima di un derby Samp-Genoa e che non aveva mai voluto rivedere quelle immagini, e non aveva voluto raccontare ai figli. Ora lo fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA «Abbiamo raccolto le vostre indicazioni e aspettiamo per lunedì altre proposte scritte» (e ne arriveranno molte), ha detto al termine il presidente del pool di esperti che ha lavorato al nuovo codice di procedura del «processo sportivo», il professor Giulio Napolitano. Ma dietro questa ufficialità, corre voce che si possa essere aperta anche la strada a un codice «cucito» a misura di federazione. Insomma l’11 in Consiglio nazionale si voteranno degli «indirizzi» che le varie federazioni adatteranno alle proprie esigenze, pur nell’unicità di alcuni capisaldi. Tempi di applicazione Il problema principale restano i tempi. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ieri ha fatto solo una veloce apparizione, vuole tempi rapidi e unanimità di consensi, ma tra i «perplessi» ci sono anche il suo vice Giorgio Scarso (presidente della scherma) e Riccardo Agabio (ginnastica) che hanno illustrato quelli che erano i timori delle piccole federazioni che con la riforma rischiano un aggravio di costi. Ieri erano presenti solo Abete per il calcio e Binaghi per il tennis) hanno fatto presente alcuni problemi soprattutto per «allargare» a livello territoriale la riforma in appena 20 giorni. Qualche dubbio lo solleviamo noi sulla possibilità di aprire al contraddittorio anche le decisioni del Giudice sportivo: i tempi rischiano di essere troppo lunghi per campionati come i nostri con appello fissato a 5 giorni, oggi si fa in tre. Poi i tempi dei procedimenti davanti al Tribunale e alla Corte di appello federali: troppo pochi 40 giorni (anche se prorogabili) per le indagini e forse troppi 90 per il primo grado e sessanta per il secondo. Oggi sono molto più brevi. Infine una distrazione trovata nel nuovo codice: la nomina di magistrati negli organi giudicanti, ma dal 2006 il Csm lo vieta a tutti, esclusi gli amministrativi. Maurizio Galdi © RIPRODUZIONE RISERVATA Tavagnacco-Torres finale di Coppa (f.sal.) Oggi al Mazzola di Santarcangelo di Romagna si gioca la finale di Coppa Italia Tavagnacco-Torres (18, tv Rai Sport 2). TORNEI IN SPIAGGIA Mancini e Mihajlovic a Milano Marittima Inizia oggi al Papeete di Milano Marittima il torneo «Quando il calcio diventa famiglia». In campo Quagliarella, Zaccardo, Peluso, Tiribocchi, Mancini, Mihajlovic. Marcolin, Lombardo e Acerbi. Domani le finali. MOSTRA A CATTOLICA I Mondiali in figurina Nell’estate dei Mondiali brasiliani, Cattolica, in Romagna, si colorerà dell’azzurro della Nazionale e dei suoi calciatori in figurina. Da domani al 13 luglio, si terrà «Mondiali in figurine», mostra di figurine sulla nostra Nazionale, patrocinata dal Comune di Cattolica, in collaborazione con Panini e FIGC. Organizzati anche una serie di eventi collaterali. 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 MAGIC +3 MONDIALE Non solo Buffon: ecco Casillas & C. Da sempre il ruolo del portiere vale doppio: lo spagnolo, con Neuer e Julio Cesar, sono una garanzia PORTIERI Cod. 152 134 143 103 145 130 113 135 105 124 123 122 104 108 120 140 125 137 141 149 116 154 131 153 138 151 114 129 128 127 126 150 119 118 115 101 109 147 112 139 117 111 155 144 107 102 132 110 142 106 148 136 146 121 Nome ZEMMAMOUCHE MBOLHI ROMERO ANDUJAR RYAN LANGERAK COURTOIS MIGNOLET BEGOVIC JULIO CESAR JEFFERSON ITANDJE BARRY BRAVO HERRERA OSPINA JUNG S.R. NAVAS PLETIKOSA SUBASIC DOMINGUEZ BANGUERA LLORIS LANDREAU NEUER WEIDENFELLER DAUDA KWARASEY KAWASHIMA KARNEZIS KAPINO VALLADARES HART FOSTER DAVARI AHMADI BUFFON SIRIGU CORONA OCHOA ENYEAMA CILLESSEN KRUL RUI PATRICIO BETO AKINFEEV LODYGIN CASILLAS REINA BENAGLIO SOMMER MUSLERA SILVA HOWARD Sq. (ALG) (ALG) (ARG) (ARG) (AUS) (AUS) (BEL) (BEL) (BOS) (BRA) (BRA) (CAM) (CAV) (CIL) (CIL) (COL) (COR) (CRI) (CRO) (CRO) (ECU) (ECU) (FRA) (FRA) (GER) (GER) (GHA) (GHA) (GIA) (GRE) (GRE) (HON) (ING) (ING) (IRA) (IRA) (ITA) (ITA) (MEX) (MEX) (NIG) (OLA) (OLA) (POR) (POR) (RUS) (RUS) (SPA) (SPA) (SVI) (SVI) (URU) (URU) (USA) Costo 5 1 12 1 4 2 14 1 7 14 1 7 7 9 1 10 6 4 8 2 6 1 13 1 14 1 6 2 6 7 1 3 12 1 3 1 13 1 7 2 10 12 1 11 1 12 1 14 1 10 1 12 1 6 Sq. (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COR) (COR) (COR) (COR) (COR) (COR) (CRI) Costo 6 5 4 3 3 2 10 9 6 6 5 4 3 4 3 3 3 2 13 8 6 6 4 3 5 5 4 3 2 2 15 14 13 13 8 6 4 3 7 6 5 5 4 3 2 6 5 5 4 4 3 6 6 5 4 4 2 7 6 5 4 4 3 2 5 4 3 2 2 1 4 DIFENSORI Cod. 258 229 312 303 316 267 376 257 339 252 400 216 399 243 353 254 424 425 290 365 366 205 362 299 352 288 224 370 390 320 239 357 242 305 240 302 308 268 235 322 310 417 211 323 241 359 378 227 212 410 409 311 276 313 280 419 418 210 379 397 373 209 377 398 271 285 297 286 294 287 262 Nome GHOULAM BOUGHERRA MEDJANI MANDI MESBAH HALLICHE ZABALETA GARAY ROJO FERNANDEZ F. DEMICHELIS BASANTA CAMPAGNARO DAVIDSON SPIRANOVIC FRANJIC MC GOWAN WILKINSON KOMPANY VERMAELEN VERTONGHEN ALDERWEIRELD VAN BUYTEN LOMBAERTS SPAHIC KOLASINAC BICAKCIC VRSAJEVIC VRANJES MUJDZA DANI ALVES THIAGO SILVA DAVID LUIZ MARCELO DANTE MAICON MAXWELL HENRIQUE CHEDJOU NKOULOU MBIA BEDIMO ASSOU EKOTTO NYOM DANY TOURE ZOKORA BOKA AURIER DJAKPA BAMBA MEDEL ISLA MENA JARA ALBORNOZ ROJAS JOSE ARMERO ZUNIGA BALANTA YEPES ARIAS ZAPATA VALDES HONG KIM Y.G. LEE Y. KIM J.S. KWAK KIM C.S. GONZALEZ G. MAGIC LEGHE MONDIALE GLI SPECIALISTI OCCHIO ANCHE AI CALCI DI RIGORE 1 2 3 1 iker Casillas, 33 anni, capitano della Spagna campione e del Real Madrid REUTERS 2 Julio Cesar, 34 anni, cerca il rilancio con il suo Brasile REUTERS 3 Manuel Neuer, 28 anni, difende la porta del Bayern AFP 256 361 317 246 411 354 238 300 337 402 401 346 250 213 264 330 201 251 343 245 364 392 292 341 393 295 273 416 315 226 415 414 326 356 275 314 230 423 321 375 360 342 291 380 381 358 270 329 389 304 388 277 253 222 218 391 282 233 214 278 351 383 382 272 269 340 219 318 266 236 215 228 422 327 420 421 319 306 265 296 202 309 384 206 325 248 374 324 249 225 307 279 244 367 GAMBOA UMANA MILLER DIAZ DUARTE SRNA CORLUKA LOVREN PRANJIC VIDA VRSALJKO SCHILDENFELD ERAZO AYOVI' GUAGUA PAREDES ACHILIER EVRA SAKHO DEBUCHY VARANE MANGALA KOSCIELNY SAGNA DIGNE LAHM HUMMELS GROSSKREUTZ MERTESACKER BOATENG J. HOWEDES DURM OPARE SUMAILA INKOOM MENSAH BOYE AFFUL NAGATOMO YOSHIDA UCHIDA SAKAI G. KONNO MORISHIGE SAKAI H. TOROSIDIS HOLEBAS PAPASTATHOPOULOS MORAS MANOLAS TZAVELLAS IZAGUIRRE FIGUEROA BERNARDEZ BECKELES CHAVEZ JOHNSON CAHILL BAINES JAGIELKA SMALLING SHAW JONES HOSSEINI HEYDARI SADEGHI BEIKZADEH MONTAZERI HAJSAFI CHIELLINI BARZAGLI BONUCCI DE SCIGLIO PALETTA ABATE DARMIAN MORENO MARQUEZ GUARDADO LAYUN AGUILAR MAZA RODRIGUEZ REYES AMBROSE OMERUO ECHIEJILE YOBO OBOABONA EGWUEKWE BLIND MARTINS INDI JANMAAT DE VRIJ VLAAR (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (HON) (HON) (HON) (HON) (HON) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) 4 3 2 2 1 10 7 6 5 4 3 3 5 4 4 3 2 10 9 8 7 6 5 4 3 14 12 10 9 7 5 4 4 4 3 3 2 1 8 6 5 4 3 3 2 7 6 6 3 3 2 4 3 2 2 1 12 10 8 7 5 5 4 4 3 3 3 2 2 11 11 8 6 5 5 4 7 6 5 4 4 3 2 6 5 4 4 3 2 8 7 6 6 5 407 408 406 237 332 231 281 386 387 385 289 274 413 220 412 293 349 283 336 284 405 404 204 298 338 368 345 247 348 259 334 301 232 335 403 255 217 396 234 394 223 395 260 VELTMAN VERHAEGH KONGOLO COENTRAO PEPE BRUNO ALVES JOAO PEREIRA NETO RICARDO COSTA ALMEIDA KOMBAROV IGNASHEVICH ESCHENKO BEREZUTSKIY V. GRANAT KOZLOV SERGIO RAMOS JORDI ALBA PIQUE JUANFRAN MARTINEZ AZPILICUETA ALBIOL LICHTSTEINER RODRIGUEZ VON BERGEN SCHAR DJOUROU SENDEROS GODIN PEREIRA M. LUGANO CACERES PEREIRA A. COATES FUCILE BEASLEY JOHNSON F. CAMERON BROOKS BESLER CHANDLER GONZALEZ O. (OLA) (OLA) (OLA) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (POR) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) 4 3 3 12 11 6 5 3 3 2 8 6 5 5 3 3 15 13 13 7 6 6 4 12 8 5 5 5 4 11 9 8 7 5 4 4 6 5 5 4 4 3 2 CENTROCAMPISTI Cod. 548 515 615 509 590 654 728 536 600 552 510 710 707 708 709 518 577 666 735 736 609 737 566 529 607 533 549 692 672 691 690 633 644 596 610 564 693 605 667 624 670 628 636 551 568 595 597 Nome FEGHOULI BRAHIMI MOSTEFA BENTALEB LACEN TAIDER YEBDA DI MARIA MASCHERANO GAGO BIGLIA PEREZ RODRIGUEZ M. ALVAREZ FERNANDEZ CAHILL JEDINAK VIDOSIC OAR BRESCIANO MILLIGAN TROISI HAZARD DE BRUYNE MERTENS DEMBELE FELLAINI JANUZAJ WITSEL CHADLI DEFOUR PJANIC SALIHOVIC LULIC MISIMOVIC HAJROVIC IBRICIC MEDUNJANIN VISCA OSCAR WILLIAN PAULINHO RAMIRES FERNANDINHO HERNANES LUIZ GUSTAVO MAKOUN Sq. (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ALG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (AUS) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BEL) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BOS) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (CAM) Costo 8 7 5 4 4 3 2 16 8 6 5 4 4 3 2 10 6 6 5 4 4 3 21 13 13 12 11 10 9 8 3 13 11 10 8 6 5 5 4 16 13 11 8 8 7 7 7 652 543 617 601 658 561 657 538 721 665 661 537 729 563 505 521 730 641 526 562 704 501 646 637 587 583 584 593 627 513 722 519 512 527 655 611 635 631 588 713 668 714 662 622 612 522 572 705 706 638 634 660 517 602 695 697 696 625 647 560 589 725 582 726 727 683 503 669 619 734 504 545 579 570 542 585 565 677 581 687 580 689 659 524 688 598 626 544 694 553 555 630 556 SONG ENOH MOUKANDJO MATIP TOURE GRADEL TIOTE' DIE ISMAEL VIDAL VALDIVIA DIAZ ARANGUIZ GUTIERREZ BEAUSEJOUR CARMONA SILVA F. RODRIGUEZ J. CUADRADO GUARIN QUINTERO AGUILAR SANCHEZ RAMIREZ KOO KI S.Y. KIM B.Y. LEE C.Y. PARK BORGES BARRANTES CALVO BOLANOS CUBERO TEJADA MODRIC RAKITIC PERISIC KOVACIC BROZOVIC VUKOJEVIC SAMMIR VALENCIA NOBOA MONTERO CASTILLO IBARRA MENDEZ GRUEZO RIBERY POGBA VALBUENA CABAYE MATUIDI GRENIER SISSOKO MAVUBA OZIL SCHWEINSTEIGER GOTZE KROOS DRAXLER KHEDIRA GINTER KRAMER AYEW ASAMOAH WAKASO MUNTARI ATSU BADU ESSIEN KAGAWA HONDA ENDO KIYOTAKE HASEBE AOYAMA KATSOURANIS SAMARIS KARAGOUNIS KONE TZIOLIS CHRISTODOULOPOULOS FETFATZIDIS MANIATIS PALACIOS ESPINOZA NAJAR GARCIA GARRIDO PERALTA GERRARD (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COR) (COR) (COR) (COR) (COR) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRI) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GIA) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) 6 5 5 4 19 7 7 4 3 17 13 6 5 5 4 3 2 15 14 9 6 5 4 3 6 5 4 4 3 5 4 3 3 2 2 15 12 11 6 5 4 3 10 7 6 4 4 3 2 21 15 10 9 9 6 5 4 17 16 13 11 8 7 5 3 13 7 6 6 5 4 4 12 10 7 6 4 3 6 6 5 5 4 (GRE) 4 (GRE) (GRE) (HON) (HON) (HON) (HON) (HON) (HON) (ING) 4 3 6 4 3 3 3 2 16 Il tuo fanta campionato? Da noi è gratis Il fanta Mondiale con i tuoi amici? Organizzalo e gestiscilo gratis con Magic Leghe Mondiale. Basta iscrivere la tua squadra e poi invitare tramite Facebook o email i tuoi avversari a farlo. Con Magic Leghe non avrai bisogno di perdere tempo a calcolare punteggi e classifiche. E potrai scegliere la maglia personalizzata del tuo club, con tanto di stadio e motto societario. Nella sezione statistiche, poi, troverai ogni informazione utile per seguire l’andamento di Brasile 2014 giocatore per giocatore. 567 653 671 592 679 591 680 678 532 621 650 711 576 656 712 632 531 520 599 616 731 733 732 629 569 682 681 604 608 623 702 703 640 651 530 720 525 719 718 620 618 664 554 639 534 514 698 578 606 502 686 540 547 649 645 557 723 724 535 528 574 674 673 546 523 717 516 716 648 575 675 507 541 684 685 594 558 642 554 639 715 534 514 698 578 699 506 676 700 701 HENDERSON STERLING WILSHERE LAMPARD OXLADE CHAMBERLAIN LALLANA BARKLEY MILNER DEJAGAH NEKOUNAM SHOJAEI RAHMANI JAHANBAKHSH TEYMOURIAN HAGHIGHI PIRLO DE ROSSI CANDREVA MARCHISIO MOTTA AQUILANI VERRATTI PAROLO PENA HERRERA FABIAN BRIZUELA MEDINA MIKEL ONAZI AZEEZ REUBEN ROBBEN SNEIJDER DE JONG WIJNALDUM CLASIE DE GUZMAN FER NANI MOUTINHO VELOSO GARGANO RIOS DEMPSEY BRADLEY DISKERUD JONES MEIRELES AMORIM WILLIAM CARVALHO DZAGOEV FAIZULIN SHIROKOV SAMEDOV GLUSHAKOV ZHIRKOV SHATOV DENISOV DAVID SILVA INIESTA XAVI XABI ALONSO FABREGAS CAZORLA MATA BUSQUETS KOKE SHAQIRI INLER XHAKA BEHRAMI DZEMAILI BARNETTA FERNANDES LODEIRO GONZALEZ RODRIGUEZ C. GARGANO RIOS PEREZ D. DEMPSEY BRADLEY DISKERUD JONES DAVIS BEDOYA ZUSI BECKERMAN GREEN (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (ING) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (IRA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (POR) (POR) (POR) (URU) (URU) (USA) (USA) (USA) (USA) (POR) (POR) (POR) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) (USA) 13 13 12 11 9 8 6 5 7 5 5 4 3 3 2 16 12 10 8 8 6 6 4 6 5 5 5 4 5 5 4 2 20 16 7 6 6 5 4 13 11 7 5 4 11 7 6 5 7 3 2 10 8 8 7 5 5 4 4 18 17 15 13 12 10 9 8 6 14 11 7 6 6 5 3 7 6 6 5 4 3 11 7 6 5 4 4 3 3 2 ATTACCANTI Cod. Nome Sq. Costo 893 895 932 867 802 839 858 876 859 938 862 868 912 824 843 873 830 841 847 811 827 904 818 801 823 831 851 812 928 927 890 902 934 933 865 836 807 916 917 894 845 855 877 860 886 814 929 863 875 844 825 921 813 899 918 919 810 833 835 913 871 856 882 880 891 837 908 903 937 874 850 906 869 889 888 911 819 809 864 885 897 905 907 834 920 808 935 815 817 936 879 838 832 846 826 870 872 915 804 900 842 861 820 926 884 840 910 901 853 857 930 931 821 925 878 924 896 822 892 866 909 898 816 829 881 923 922 803 848 914 SLIMANI SOUDANI GHILAS MESSI AGUERO HIGUAIN LAVEZZI PALACIO LECKIE TAGGART LUKAKU MIRALLAS ORIGI DZEKO IBISEVIC NEYMAR FRED HULK JO BERNARD ETO'O WEBO CHOUPO MOTING ABOUBAKAR DROGBA GERVINHO KALOU BONY SIO YA KONAN SANCHEZ VARGAS PINILLA ORELLANA MARTINEZ J. GUTIERREZ BACCA IBARBO RAMOS SON JI D.W. KIM S.W. PARK LEE K.H. RUIZ CAMPBELL BRENES MANDZUKIC OLIC JELAVIC EDUARDO REBIC CAICEDO VALENCIA ROJAS AYOVI' J. BENZEMA GIROUD GRIEZMANN REMY MULLER KLOSE REUS PODOLSKI SCHURRLE GYAN BOATENG K.P. WARIS AYEW J. OKAZAKI KAKITANI OKUBO MITROGLOU SAMARAS SALPINGIDIS GEKAS COSTLY BENGTSON MARTINEZ R. ROONEY STURRIDGE WELBECK LAMBERT GOOCHANNEJHAD ANSARIFARD BALOTELLI IMMOBILE CASSANO CERCI INSIGNE PERALTA HERNANDEZ GIOVANI DOS SANTOS JIMENEZ EMENIKE MOSES MUSA ODEMWINGIE AMEOBI VAN PERSIE HUNTELAAR LENS DEPAY KUYT RONALDO HUGO ALMEIDA POSTIGA VARELA KERZHAKOV KOKORIN IONOV KANUNNIKOV DIEGO COSTA TORRES PEDRO VILLA STOCKER DRMIC SEFEROVIC MEHMEDI GAVRANOVIC SUAREZ CAVANI FORLAN RAMIREZ STUANI HERNANDEZ A. ALTIDORE JOHANNSSON WONDOLOWSKI (ALG) (ALG) (ALG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (ARG) (AUS) (AUS) (BEL) (BEL) (BEL) (BOS) (BOS) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (BRA) (CAM) (CAM) (CAM) (CAM) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CAV) (CIL) (CIL) (CIL) (CIL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COL) (COR) (COR) (COR) (COR) (COR) (CRI) (CRI) (CRI) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (CRO) (ECU) (ECU) (ECU) (ECU) (FRA) (FRA) (FRA) (FRA) (GER) (GER) (GER) (GER) (GER) (GHA) (GHA) (GHA) (GHA) (GIA) (GIA) (GIA) (GRE) (GRE) (GRE) (GRE) (HON) (HON) (HON) (ING) (ING) (ING) (ING) (IRA) (IRA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (ITA) (MEX) (MEX) (MEX) (MEX) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (NIG) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (OLA) (POR) (POR) (POR) (POR) (RUS) (RUS) (RUS) (RUS) (SPA) (SPA) (SPA) (SPA) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (SVI) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (URU) (USA) (USA) (USA) 8 7 6 36 26 22 18 17 7 6 17 12 4 22 17 28 22 18 13 7 21 13 11 7 21 17 14 11 8 7 19 15 8 6 17 14 12 10 9 10 8 6 5 3 9 8 2 20 13 13 10 4 12 8 5 4 26 16 12 11 24 22 22 18 13 15 15 10 8 13 9 4 18 14 11 8 8 6 4 27 23 13 8 8 5 23 16 15 15 11 15 14 13 9 15 13 12 11 10 28 17 14 11 11 37 13 9 8 15 14 6 5 30 17 16 13 13 12 10 9 6 33 28 14 12 8 7 13 7 5 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LoSpunto lonso dà già tutto per perso, Vettel sostiene invece che il mondiale sia A ancora aperto. Modi diversi di affrontare le 13 gare che ancora restano di un mondiale di F.1 rovinato dalla supremazia esagerata della Mercedes. Per cui Fernando farfuglia che la massima ambizione Ferrari è di puntare al secondo posto tra i costruttori, mentre Vettel, al contrario, dichiara che malgrado le 77 lunghezze di distacco da Rosberg, si sente sempre in gioco «perché poi nell’ultima gara il punteggio sarà raddoppiato». E qui si torna alla storia ritrita del bicchiere mezzo pieno o vuoto. Il problema Fernando Alonso, 32 anni l’Analisi Il doppio binaro è fatale perché il mercato è inesorabile e s’insinua in ogni momento, compreso il sacro periodo della massima competizione internazionale. Anni addietro c’era il rito dei clube che imponevano di chiudere i trasferimenti prima che scattasse il Mondiale. Poi, nel ‘94 fu rotto questo argine dopo che Juve e Parma chiusero il passaggio di Dino Baggio ai gialloblù durante la spedizione azzurra. Da allora anche le nostre abitudini sono cambiate e vivremo la prossime settimane con la speranza (o l’assillo) che qualcosa possa cambiare anche per il proprio club del cuore. Diciamo pure che tra i convocati di Prandelli l’attesa puiù grande riguarda Mario Balotelli. Non solo per le ambizioni del gruppo, ma anche per il suo domani nel Milan. Non ci sono crepe nel rapporto con i rossoneri e non è in vendita. Ma SuperMario ha i numeri per tornare con i panni del crack e risvegliare gli interessi delle grandi d’Europa. Berlusconi lo venderebbe solo di fronte ad un’offerta da capogiro. è di trovare qualcosa a cui aggrapparsi per andare oltre la rivalità fra Rosberg e Hamilton. Ma si fa poca strada, in quanto la pista di Montreal pare fatta apposta per permettere ai cavalli dei motori Mercedes di scatenarsi meglio che a Montecarlo. Poi ci sono invece i propulsori Mercedes degli altri, ossia di McLaren, Force India, Williams, che hanno l’ambizione grande di tenersi dietro Red Bull e Ferrari. Ma a questo punto si entra nel mistero di modifiche che ci si augura possano riportare in alto le due nobili decadute. La Red Bull soffre la mancanza di potenza dei motori Renault mentre laPuntura f Occhio, allora, alle trame per ora solo possibiliPer il resto teniamo i piedi per terra. Basta una constatazione per inquadare la questione. Al momento alla voce entrate vanno segnalati Vidic per l’Inter, Alex e Menez al Milan e Keita alla Roma. Per motivi diversi nessuno di loro andrà in Brasile. E non è colpa di scelte miopi, ma la logica conseguenza di budget ridotti, non all’altezza dei competitor oltre frontiera. Se proprio vogliamo pensare in grande l’unica pista concreta porta ad un ritorno eccellente: quello di Alexis Sanchez. Passato due estati fa al Barcellona per quasi 40 milioni, adesso la Juve è disposta a investirne 20 per metterlo a disposizione di Conte. Sarebbe un bel colpo, un top player per la serie A che ha appena perso il capo-cannoniere Ciro Immobile. Poi, si metteranno tutti in fila, nella speranza che qualcuna delle big lasci per strada qualche stella in esubero. Magari a Mondiale finito. Quest’estate ci vuole più pazienza del solito perché le grandi manovre sono partite in ritardo. Sì, il Psg ha preso David Luiz e bracca Hazard, mentre il Chelsea s’è portato avanti con Diego Costa e il Real Madrid promette scintille per Suarez con un’offerta da 90 milioni. A cascata qualcosa si muoverà, ma senza fretta apparente. Alla kermesse brasiliana non mancheranno le sorprese, come sempre. Ma sono passati i tempi in cui le nazioni con minor blasone erano spesso sconosciute. Oramai gli osservatori del calcio globalizzato scandagliano tutte le rotte, anche le più remote. L’effetto-sorpresa è relativo. Più che altro bisogna puntare su eventuali scambi. O meglio: occorrerà lavorare d’astuzia per inserirsi in un prevedibile effetto domino. Con queste coordinate prepariamoci a mesi comunque movimentati. E non va trascurato un possibile risveglio del mercato interno. Senza squilli dalla rassegna sudamericana i talenti di casa nostra tornerebbero buoni. Legrottaglie si ritira per fare l’allenatore. Ha già in mente schemi innovativi studiati sul lago di Tiberiade. laVignetta DI VALERIO MARINI TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO AC MILAN Account ufficiale del Milan © RIPRODUZIONE RISERVATA Mario Balotelli, 23 anni, numero 9 azzurro ciaoMondiali L’EFFETTO VENEZIA TRAVOLGE CORTINA E ‘ UN’ITALIA CHE MANCA DI CREDIBILITA’ di FAUSTO NARDUCCI oro, gli sconfitti di Cortina, lo chiamano già L «effetto Venezia». Ma potremmo chiamarlo anche «effetto Expo», «effetto Pompei» e aggiungere tanti altri nomi. Nella decisione della Fis di assegnare alla località svedese di Are i Mondiali di sci alpino del 2019, c’è sicuramente anche (ma non solo) la clamorosa perdita di credibilità a livello internazionale del sistema-Italia. Non è illogico che gli scandali politici, la corruzione e i maneggi che entrano in gioco ogni volta che bisogna organizzare o costruire qualcosa, dall’Expo di Milano al Mose di Venezia, diano molto da pensare anche ai dirigenti sportivi mondiali che devono valutare se assegnarci una manifestazione sportiva. Non possiamo ricostruire il percorso dei loro ragionamenti, non possiamo sapere se fra quei 9 consiglieri della Fis (contro 8 a favore di Cortina) che hanno preferito Are c’è qualcuno che ha pensato: «E se poi a Cortina per sistemare gli impianti e far partire la macchina organizzativa c’è qualche politico che ne approfitta?». Sta di fatto che sotto tutti i punti di vista, tranne quello politico, la candidatura italiana era superiore a quella svedese, che avendo già organizzato i Mondiali del 2007 (di cui riutilizzerà gli impianti) non avrebbe neanche fatto drammi in caso di sconfitta. Attorno a Cortina si era coagulata una delle la Ferrari ha pochi cavalli dalla parte elettrica della propria unità motrice. Un handicap nuovo nella storia del Cavallino, dovuto più a un fatto di scarsa cultura aziendale sul tema che non a colpe di uomini. Poco conta, tuttavia, l’origine dei mali: conta invece che la Ferrari risorga subito e faccia ritrovare il sorriso ad Alonso, invece di rifilarci tristezze ed eterne promesse di un futuro migliore, quando Maranello ha da tempo disconosciuto la filosofia dell’attesa. Ed è anche per questo che Adrian Newey stenta ad accettare l’offerta Ferrari… © RIPRODUZIONE RISERVATA Marca la differenza di ROBERTO PELUCCHI IL MERCATO PUÒ ACCENDERSI ANCHE PER L’EFFETTO BRASILE n mese di sogni; in campo e fuori. Il MonU diale brasiliano s’accenderà per le prodezze dei protagonisti e per le loro fortune future. 21 FERRARI E RED BULL, REAZIONI OPPOSTE ALLO STRAPOTERE DELLE MERCEDES di PINO ALLIEVI di CARLO LAUDISA LA GAZZETTA DELLO SPORT squadre più autorevoli e compatte per una candidatura sportiva: nonostante i molteplici impegni Montezemolo, Zaia, Delrio, Malagò e Tomba non avevano esitato a sobbarcarsi il viaggio a Barcellona per la presentazione della candidatura che si è svolta due giorni prima della votazione. Ma non è bastato: per la quarta volta Cortina è stata bocciata, chiudendo i rubinetti di un indotto (sponsorizzazioni comprese) di cui avrebbe beneficiato tutto lo sci azzurro. Anche per questo proprio Malagò, abituato più alle vittorie che alle sconfitte, si era speso sotto ogni forma per coinvolgere il governo politico accanto a quello sportivo. Si può dire che, perdendo con un solo voto di scarto, Cortina è uscita però a testa alta dalla sfida con Are. Per questo non capiamo la reazione ufficiale scomposta di Cortina concretizzata in un comunicato ufficiale in cui si legge «E’ un verdetto che non premia lo sport» e «prevalgono interessi diplomatici e business». Parole che ha ripetuto anche il presidente federale Roda. Perché? Solo perché non ha vinto l’Italia? Diciamo piuttosto che a livello internazionale i nostri dirigenti contano sempre meno, che più degli «interessi diplomatici» ha vinto una diplomazia svedese superiore alla nostra. Ora però l’importante è rialzare la testa e non consegnare alla ipotetica candidatura olimpica di Roma un’eredità politica negativa troppo pesante. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nelson Dida si gode la visita alla «Galleria dei Campioni» @MondoMilanMuseum #CasaMilan @acmilan MARCO MELANDRI Campione di motociclismo Finalmente le ho trovate dopo una ricerca forsennata!! Finally i found it!!! Super Happy!! @MarcoMelandri33 SERGIO PARISSE Fuoriclasse di rugby Ciao Twitter, mi assenterò per un po’! #holidays #nophone #justrelax con @silvia_2406 @sergioparisse di SANTIAGO SEGUROLA Adjunto al director di «Marca» quotidiano sportivo spagnolo Questa Spagna può riconquistare la Coppa del Mondo e la nazionale spagnola è S sensibile alla storia, e probabilmente lo è, allora ha scelto un gran palcoscenico per preparare il Mondiale. Dal settimo piano dell’hotel di Washington dove alloggia, è possibile ammirare il Senato e il cimitero di Arlington, sull’altra sponda del fiume Potomac. È un luogo privilegiato per prendere coscienza della sfida che la Spagna, la quadra che ha dominato il calcio mondiale negli ultimi sei anni, deve affrontare. In Brasile difenderà la corona di campione che ha conquistato in Sudafrica, dopo decenni di delusioni. Allora si esprimevano dubbi su una squadra che aveva ripetutamente fallito l’appuntamento iridato. Oggi si nutrono dubbi sulla fame che possono ancora avere quei giocatori che hanno già vinto tutto. La sconfitta contro il Brasile in Confederations Cup fu interpretata come un pessimo segnale. Fu vista in Spagna come il primo sintomo del declino di una generazione. Tuttavia, nel girone di qualificazione, la squadra ha risposto bene, soprattutto in occasione della partita decisiva giocata a Parigi contro la Francia, quando doveva assolutamente vincere per poter andare in Brasile. E ha vinto, con una gran prestazione dei suoi migliori giocatori, sempre estremamente competitivi. Si parla della nazionale iberica come di una squadra di “squisiti”, ma spesso ci si dimentica che sono giocatori forgiati nell’acciaio. Fino ad oggi hanno sempre trovato il modo di superare le difficoltà. La lista diramata da Del Bosque unisce tre generazioni: la vecchia guardia che ha vinto gli Europei del 2008, i giocatori del Mondiale sudafricano —Piqué, Busquets, Pedro, Mata e Javi Martínez — e le novità, rappresentate da Azpilicueta, Diego Costa, Koke e Jordi Alba. Questi quattro partiranno probabilmente tutti titolari nel durissimo match d’apertura contro gli olandesi, vicecampioni quattro anni fa. Un 40% di novità, se si esclude il portiere. A 34 anni Casillas non è né giovane né vecchio. I buoni portieri sono senza tempo. Anche se tra i convocati figurano ben nove giocatori che presero parte agli Europei del 2008, la percentuale di novità si scontra con l’idea di una nazionale vecchia. Del Bosque, uomo saggio per natura, non voleva circondarsi di soli pretoriani. Il rinnovamento è stato silenzioso, ma efficace, e favorito dall’eccellente rendimento Andrés Iniesta, 30 anni dell’Under 21, vincitrice degli ultimi due Europei di categoria. Non si respira quel travolgente entusiasmo che aveva accompagnato la nazionale spagnola in Sudafrica. Questa volta non è il Brasile a godere dei favori del pronostico. Ciò nonostante, ci sono buone ragioni per pensare che la Spagna possa bissare il successo di quattro anni fa. Innanzitutto i veterani desiderano ardentemente chiudere il proprio ciclo con la vittoria finale nel mitico Maracaná. Poi nessuna nazionale del vecchio continente ha mai vinto un Mondiale in Sudamerica. Un altro dato interessante della nazionale spagnola riguarda il numero di calciatori che appartengono a quelle squadre che hanno vinto i rispettivi campionati. La Spagna ha fornito molti giocatori, e decisivi, a Manchester City, Atlético Madrid e Bayern. E a questi vanno aggiunti i rappresentanti del Real Madrid, fresco vincitore della Champions, e quelli del pur sempre rispettabile Barcellona. Un dato che dovrebbe significare qualcosa a livello di competitività. Senza dubbio, quella appena trascorsa è stata una grande annata per i giocatori spagnoli. Non ci sono nemmeno problemi di coesione all’interno della squadra. Malgrado l’epoca Mourinho abbia destabilizzato i rapporti tra i giocatori del Real Madrid e quelli del Barça, la convivenza è tuttavia più che buona. Del Bosque è soddisfatto in questo senso. E non ci sono nemmeno problemi d’infortuni (tranne i dubbi legati al laterale Juanfran). Nonostante la stagione estenuante, il commissario tecnico ha trovato i giocatori in uno stato di forma migliore del previsto. Tutti i parametri sono positivi. Non sarà forse la favorita per la vittoria del Mondiale, però la Spagna è nelle condizioni di poter sconfiggere qualsiasi rivale, compreso il Brasile. © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 SERIE B IL CASO INDAGATI IL PRESIDENTE PENOCCHIO E L’AMMINISTRATORE DELEGATO VALENTINI Padova, blitz della Guardia di Finanza Inchiesta sui rapporti con il Parma L’ipotesi di reato è ostacolo alle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza ne in Lega Pro, ieri di buon mattino il blitz della Guardia di Finanza. Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria si sono presentati nella sede di viale Nereo Rocco all’interno dello stadio Euganeo, uscendo alle 15.30 dopo aver acquisito il materiale utile all’indagine. ANDREA MORETTO PADOVA Indagati L’inchiesta, che farà luce sui rapporti tra le società calcistiche di Padova e Parma, è partita dalla magistratura padovana con il pm Benedetto Roberti che ha formulato l’ipotesi di re- Non c’è pace per il Padova. Una settimana fa la fine del campionato con la retrocessio- La Guardia di Finanza ha sequestrato documenti in sede TELENUOVO Novara e Varese si salvi chi può Alle 20.30 l’andata del playout, sorpresa di Aglietti: Martinez va in panchina, ma non gioca da 27 mesi più delicato, però, il Malaka vuole dare il suo contributo: Aglietti, che per la prima volta lo ha convocato, potrebbe scegliere proprio lui per una staffetta con uno dei tre attaccanti. Con la speranza che anche un solo acuto possa essere quello decisivo per la salvezza del Novara. FILIPPO BRUSA GIUSEPPE MADDALUNO Quattro anni fa Novara e Varese salivano a braccetto in Serie B: i piemontesi vincendo il campionato, i lombardi battendo la Cremonese ai playoff. Adesso una delle due spronfonderà di nuovo in Lega Pro. Qui Novara La squadra si prepara alla doppia sfida con la consapevolezza di chi, nei 5 precedenti spareggi per non retrocedere, ha sempre mantenuto la categoria. È capitato l’ultima volta nel 2005 contro il Como (C1), prima era successo nel 2001 con il Fiorenzuola, nel 2000 con l’Imperia e nel 1999 contro il Voghera (sempre in C2). Solo nel 1990 lo spareggio con il Pontedera fu amaro, ma gli azzurri furono ripescati. L’arma in più per Aglietti sarà l’uruguaiano Martinez. Arrivato in estate in azzurro in prestito gratuito dalla Juventus (che nel 2010 aveva speso 12 milioni per strapparlo al Catania), Martinez non ha mai giocato con il Novara: solo un’amichevole a dicembre, impreziosita da un gol, contro la Primavera tra un infortunio e un altro. Un calvario che dura da due anni e tre mesi: l’ul- Jorge Martínez, 31 anni BOZZANI tima gara del Malaka risale all’11 marzo 2012, uno spezzone nel match tra il Cesena (che lo aveva prelevato in prestito dalla Juve) e il Siena prima dell’ennesimo stop per infortunio. Poi una parentesi, sfortunata anche quella, al Cluji e infine l’approdo al Novara. Due infortuni gravi (tre, contando quello con cui doveva fare i conti al momento del suo arrivo a Novarello), uno strappo al quadricipite e uno stiramento al polpaccio, ne hanno rinviato l’esordio. Nel momento Qui Varese Per festeggiare la B dopo 25 anni nelle serie minori, nel 2010 i biancorossi erano passati per i playoff, eliminando il Benevento e liquidando la Cremonese nelle finali, giocate il 6 e il 13 giugno. Le date coincidono con quelle degli attuali playout e il Varese spera in un felice ricorso anche se non era stato facile prevalere sulla Cremonese. Nello scampolo conclusivo del ritorno, Sannino era stato espulso e in panchina era rimasto il vice Bettinelli, chiamato il 19 maggio alla guida della prima squadra con Belluzzo. Il tecnico sa che bastano due pareggi per salvarsi (il Varese ha chiuso il campionato davanti al Novara), ma vuole i tre punti al Piola, dove ci saranno almeno 800 tifosi. Trevisan non recupera e al suo posto c’è Ely. Mancano anche gli infortunati Neto Pereira e Blasi e lo squalificato Bressan. © RIPRODUZIONE RISERVATA NOVARA VARESE NOVARA (4-3-1-2) 1 KOSICKY 11 CRESCENZI 2 PERTICONE 13 VICARI 31 LAMBRUGHI 4 FARAGÒ 26 GENEVIER 23 PESCE 20 LAZZARI 19 GONZALEZ 28 MANCONI All. AGLIETTI PANCHINA 12 Montipò, 39 Golubovic, 17 Nava, 3 Potouridis, 8 Marianini, 14 Rigoni, 7 Lepiller, 32 Martinez, 9 Rubino. ato di ostacolo alle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza: indagati il presidente del Padova, Diego Penocchio, e l’amministratore delegato Andrea Valentini, quest’ultimo presente in sede durante la visita delle Fiamme Gialle: «Per una cosa di questo tipo non si è mai vista una perquisizione di questo genere, per un reato che non esiste e che non c’è – ha detto Valentini –. Siamo tranquilli». Assolutamente sereno rispetto agli sviluppi anche il presidente Penocchio, che in un comunicato ha dichiarato di essere sconcertato per questa iniziativa poiché si è sempre comportato con la massima trasparenza con gli organi di controllo e ha escluso, in particolare, che vi siano stati rapporti tra il Padova e il Parma in relazione ai quali sia mai stato viola- to qualche obbligo di comunicazione o di informazione. Perquisizioni I finanzieri, oltre alla sede calcistica padovana, hanno effettutato perquisizioni anche nell’abitazione di Penocchio a Cellatica, nel bresciano, nella sede di Iniziative Euganee a Castegnato (società che detiene il 100% del Padova e costituita l’anno scorso per acquisire il pacchetto azionario), e alla Carpine di Carpenedolo, che fa capo a Enrico Ghirardi e Gabriella Pasotti, fratello e madre di Tommaso Ghirardi, presidente del Parma. Tra gli interventi della Guardia di Finanza anche quello alla Sts di Collecchio, società che si occupa della manutenzione dei campi da calcio del Parma. © RIPRODUZIONE RISERVATA PLAYOFF DOMENICA SEMIFINALI: IN 56.000 AL SAN NICOLA VARESE (4-4-2) 22 BASTIANONI 13 FIAMOZZI 19 REA 4 ELY 33 GRILLO 24 ZECCHIN 8 CORTI 21 BARBERIS 15 CRISTIANO 14 PAVOLETTI 20 FORTE All. BELLUZZO-BETTINELLI PANCHINA 12 Milan, 27 Laverone, 31 Ricci, 5 Damonte, 7 Caetano, 17 Falcone, 16 Di Roberto, 11 Bjelanovic, 23 Momenté. ARBITRO Di Bello di Brindisi GUARDALINEE Segna-Colella ARBITRI DI PORTA Roca-La Penna TV Sky Calcio 2HD e Premium Calcio IL REGOLAMENTO Dopo le due partite in caso di parità decide la classifica Si gioca stasera la prima delle due gare di playout: in caso di parità di punti, si tiene conto della differenza reti della doppia sfida: in caso di ulteriore parità si salva la squadra meglio piazzata in campionato (il Varese), senza tempi supplementari. Lo stesso discorso vale per semifinali e finale playoff: in caso di parità di punti si tiene conto della differenza reti della doppia sfida; in caso di ulteriore parità, sale la squadra meglio piazzata in campionato (niente supplementari). A Bari lunghe file per comprare i biglietti: e i giocatori offrono cornetti Bari, i giocatori offrono cornetti ai tifosi in coda Domenica si gioca l’andata delle semifinali playoff: alle 18 Bari-Latina, alle 20.30 ModenaCesena. da recupera Jonathas, ma resta da decidere chi lo affiancherà in attacco. MODENA-CESENA BARI-LATINA Tutto esaurito al San Nicola. E’ bastato un giorno di vendita per mandare in frantumi ogni record: domenica contro il Latina ci sarà il pienone, oltre 56 mila spettatori. Non è escluso che la Prefettura autorizzi l’installazione di un maxi schermo, all’esterno del San Nicola. Ieri mattina gustoso siparietto: Defendi, Sciaudone e Joao Silva hanno offerto crostatine, cornetti alla crema e acqua minerale ai tifosi in coda, presso la biglietteria dello stadio. Sul fronte squadra, si va verso la conferma della formazione che ha vinto a Crotone. Fuori causa Romizi, Nadarevic e Lores. Ieri il Latina è stato impegnato nella visione dei recenti confronti del Bari per poi dedicarsi a un lavoro tattico. Dopo tre giornate di squalifica, Bre- Babacar (contrattura) potrebbe mancare domenica, ma non nel ritorno, mentre è più grave la situazione di Rizzo che potrebbe aver gia chiuso la stagione: si teme uno stiramento. Rientra Salifu, Signori titolare, l’alternativa a Babacar sono Mazzarani o Stanco. Bisoli sperava che i 3 giorni di riposo supplementare, per aver evitato il turno preliminare, gli potessero permettere di recuperare qualche giocatore. Invece, salvo sorprese, gli assenti saranno 8: Succi, Camporese, Moncini, Bangoura, Consolini, Belingheri, Garritano e lo squalificato Coppola. Si punta sul 4-3-3, con Gagliardini mezzala al posto di Coppola e tridente formato da Defrel, Marilungo e D’Alessandro. A Modena sette pullman di tifosi. © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23 PRIMA DIVISIONE RITORNO FINALI PLAYOFF IL PROGRAMMA SI DECIDE CHI SEGUIRÀ IN B ENTELLA E PERUGIA GIRONE A CREMONESE ALBINOLEFFE d.c.r. 8 7 1 2 CREMONESE ALTO ADIGE ALTO ADIGE COMO VICENZA SAVONA PRO VERCELLI FERALPI SALÒ A R R A 1 1 1 2 0 2 1 BENEVENTO 1 LECCE d.c.r. 4 3 d.c.r. 3 4 il regolamento GIRONE B A ALTO ADIGE PRO VERCELLI R 0 1 Rit. 7/6 R d.c.r. 8 LECCE 7 PONTEDERA A LECCE FROSINONE 1 1 A R R A 1 SAVONA PRO VERCELLI 2 1 2 1 2 0 PISA 0 FROSINONE 3 0 CATANZARO BENEVENTO IN B Simone Corazza, 23 anni PATTIS 0 1 L’AQUILA PISA 2 0 FROSINONE SALERNITANA GDS Parità? In Prima rigori In Seconda sarà decisiva la classifica Nei playoff di Prima divisione è promossa in Serie B la squadra che nella doppia sfida di andata e ritorno fa più punti: se questi sono pari, passa quella che ha fatto più gol (in caso di una vittoria a testa); se anche questi sono pari, si giocano i tempi supplementari e, se la situazione non cambia, si va ai calci di rigore. SECONDA DIVISIONE Leggermente diverso il regolamento dei playoff di Seconda divisione. Resta in Lega Pro la squadra che nella doppia sfida fa più punti: se questi sono pari, vince quella che ha fatto più gol (in caso di una vittoria a testa); se anche questi sono pari, vince la squadra piazzata meglio (quella che gioca il ritorno in casa), senza quindi andare ai calci di rigore. Fabrizio Miccoli, 34 anni LEZZI Alto Adige e Lecce: assalto ai bunker Rastelli con Corazza e Pederzoli, Lerda confida in Miccoli per battere chi non ha mai perso in casa GIUSEPPE CALVI FRANCESCO BERTAGNOLLI Giocano fuori casa, partono sfavorite, ma non si arrendono. Domani Alto Adige e Lecce devono fare una vera impresa a Vercelli e Frosinone per salire in Serie B. Ecco come si stanno preparando e chi sono gli uomini chiave delle due «inseguitrici». Qui Alto Adige «Piuttosto d’un pareggio preferisco aver perso. Non siamo capaci di gestire le partite e così giocheremo a mente sgombra». Il d.s. Luca Piazzi ha spiazzato un po’ tutti, domenica sera, nel dopo gara di Alto Adige-Pro Vercelli ma con queste parole rende bene l’idea di come gli altoatesini credano nell’impresa. Gli uomini di Rastelli devono vincere e per farlo si aggrappano alle armi che gli hanno permesso una rimonta in campionato quasi miracolosa se si considera che a dicembre i biancorossi navigavano nelle ultime posizioni. Per sbancare il Piola ci si aspetta molto da un Corazza che con le sue reti ha portato la squadra sino ad un passo dalla B. L’ex Portogruaro LE ULTIME DOMANI IN CAMPO ALLE 18 A Vercelli e Frosinone gli stadi sono esauriti Nel prossimo fine settimana la Lega Pro darà gli ultimi verdetti di questa stagione. Si parte domani con le finali di ritorno di Prima divisione (inizio per entrambe alle 18, con diretta ping pong su Rai Sport 1). GIRONE A PRO VERCELLI-ALTO ADIGE (andata 1-0) PRO VERCELLI A Vercelli sale la febbre per la Pro: lo stadio Piola è esaurito. Venduti tutti i biglietti di curva, gradinate e tribuna: 3.800 tagliandi in tutto. Restano a disposizione solo i biglietti del settore ospite (575), destinati ai tifosi dell’Alto Adige. A Vercelli non ci saranno maxi schermi. Scazzola può contare su tutta la rosa: nessun squalificato. Rientra Scavone, l’ex che ha scontato il turno di stop. In difesa tutti abili: Scaglia pochi giorni fa è diventato papà per la terza volta del piccolo Alessio. Erpen e Fabiano in pole per partire titolari sulle fasce a supporto del tandem d’attacco Marchi- Greco. ALTO ADIGE Rientrerà Branca, fuori per squalifica nel match d’andata. Al Druso è stata un’assenza pesante nel centrocampo dell’Alto Adige, che ritrova un uomo che sa abbinare qualità e quantità, restituendo i consueti equilibri ad un reparto che ha fatto la differenza dalla primavera in avanti. ARBITRO Pezzuto di Lecce. GIRONE B FROSINONE-LECCE (andata 1-1) FROSINONE Allenamenti a porte chiuse, Stellone blinda il Frosinone. Russo, comunque, ha recuperato e si giocherà il posto di centrale difensivo con Bertoncini, accanto all’inamovibile Blanchard. In avanti spazio alla coppia Daniel Ciofani-Curiale, 28 gol complessivamente tra campionato e playoff. Dopo la squalifica torna disponibile Soddimo. Biglietti esauriti da giorni, previsti 9.000 spettatori. LECCE Lerda può contare su Caglioni (superata la tendinopatia al quadricipite sinistro) e Miccoli (scontata la squalifica), mentre dovrà rinunciare a Salvi (fermato dal giudice sportivo) e a Vinetot e Rullo (infortunati, come il lungodegente D’Ambrosio). Per la sostituzione del centrocampista, De Rose è favorito su Amodio. A parte il rientro del portiere, la difesa dovrebbe essere confermata, con Sales e Lopez esterni e Diniz e Abruzzese centrali; in attacco Beretta e Miccoli, supportati dagli esterni Ferreira Pinto e Doumbia. Stamattina la rifinitura, a porte chiuse, allo stadio. A Frosinone ci saranno quasi 2.500 tifosi giallorossi (al Matusa sono disponibili 2.900 posti nel settore ospiti): ieri sera la prevendita è arrivata a quota 1.800 biglietti. ARBITRO Ros di Pordenone. SECONDA DIVISIONE (ore 16) Domenica sono in programma le gare di ritorno delle finali playoff di Seconda Divisione. Le vincenti restano in Lega Pro. GIRONE A Forlì-Porto Tolle (2-3) ARBITRO Abisso di Palermo. GIRONE B Tuttocuoio-Arzanese (0-0) ARBITRO Sacchi di Macerata. Pro Piacenza penalizzata di 8 punti Ma la promozione è salva La Disciplinare ha parzialmente accolto le richieste della Procura federale e ha penalizzato di otto punti il Pro Piacenza per aver fatto giocare un giocatore (Luca Santi) che non aveva scontato la sua squalifica in undici partite di campionato. La richiesta della Procura federale era di un punto a partita, la difesa (l’avvocato Grassani) aveva chiesto di ridurli a tre. La Disciplinare, presidente Artico, ha deciso il non «automatismo» e sanzionato con otto punti da scontare la prossima stagione. Salva quindi la promozione in Lega Pro. Sei mesi al dirigente Paolo Porcari e sei giornate di squalifica a Santi. FINALE BERRETTI Al Piola di Vercelli oggi via alla Final 4 Berretti di Lega Pro. Alle 14.30 in programma Cremonese-AlbinoLeffe, alle 17.30 Ascoli Picchio-Lecce. Finale domenica alle 16. non ha fatto male in gara 1 ma non ha inciso sotto porta, così come Turchetta e Minesso, gli altri due componenti del terzetto d’attacco. L’uomo cardine, però, quello da cui non si potrà prescindere, è quel Pederzoli rientrato a novembre dalla squalifica per il calcioscommesse e che a Bolzano ha trovato una seconda giovinezza: è lui l’uomo da cui passano palloni e idee della manovra di Rastelli. Senza pressioni psicologiche e senza nulla da perdere l’Alto Adige proverà a giocare la partita della vita. E poi, come aggiunto da Piazzi «la Pro non ha mai perso in casa. Per la legge dei grandi numeri...». Qui Lecce Il «piccoletto» ha un pensiero stupendo: segnare il gol decisivo per la promozione del Lecce. Fabrizio Miccoli vive una vigilia particolarissima. Da giocatore-tifoso sa bene quanto la finale di Frosinone sia fondamentale per il futuro del club di Tesoro. Ci sarà l’esodo di circa 2.500 giallorossi. Dopo l’1-1 al Via del Mare, la squadra di Lerda deve battere a domicilio Ciofani e compagni (col pari si va ai supplementari ed eventualmente ai rigori), che in casa sono imbattuti nelle gare di campionato e playoff (15 vittorie e 3 pari). «Nel suo stadio il Frosinone è fortissimo ma il Lecce è stato già capace di vincere qualche partita in trasferta» ha detto domenica Lerda, evidenziando gli 8 successi ottenuti fuori casa. Il tecnico punta sulle ripartenze, per esaltare le caratteristiche di Miccoli, che al Matusa firmò il gol del provvisorio vantaggio in campionato (3-1 per la pattuglia di Stellone, sconfitta 2-0 nel ritorno). L’attaccante di San Donato ha saltato per squalifica l’andata. Ha firmato 13 reti nella stagio- ne regolare, poi ha fatto centro, su punizione, nei playoff a Benevento. «Ho coronato il sogno della mia vita: non mi sarei dato pace se avessi concluso la carriera senza giocare con il Lecce», così Fabrizio si presentò lo scorso luglio. Il salto in B consentirebbe alla società salentina di sviluppare un progetto ambizioso, che è in ritardo di un anno dopo il k.o. col Carpi nella finale playoff della scorsa stagione. In caso di promozione, per Miccoli scatterebbe il rinnovo del contratto per un altro anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 FORMULA 1 GP CANADA Fragile pace Mercedes 4 Hamilton e Rosberg a cena TUTTO SU SKY E RAI Domenica a Montreal (4.361 m) si corre il GP Canada, 7a prova (su 19) del Mondiale 2014. Previsti 70 giri per 305,270 km. Questi gli orari italiani (+6 ore rispetto a Montreal) S Oggi Prime libere dalle 16 alle 17.30, seconde libere dalle 20 alle 21.30. Diretta Sky Sport F1 HD e Rai Sport 2 S Domani Terze libere dalle 16 alle 17; diretta Sky e Rai Sport 2. Qualifiche alle 19; diretta Sky e Rai 2 S Domenica Gara alle 20; diretta Sky e Rai 1 S Gazzetta.it Sul nostro sito aggiornamenti in tempo reale, notizie, risultati e fotogallery S Classifiche Piloti: 1. Rosberg 122 punti 2. Hamilton 118 3. Alonso 61 4. Ricciardo 54 5. Hülkenberg 47 6. Vettel 45 7. Bottas 34 8. Button 31 9. Magnussen 21 10. Perez 20 11. Massa 18 12. Raikkonen 17 Costruttori: 1. Mercedes 240 punti 2. Red Bull 99 3. Ferrari 78 «Ma in pista sarà battaglia» Stoccarda impone il confronto tra i due piloti. Lewis svela: «Tra noi ci saranno ancora alti e bassi. E non ci sono ordini diversi da prima» PINO ALLIEVI MONTREAL (Canada) Differenze Nico adora i muretti di Montecarlo, non quelli del circuito di Notre Dame, fra i quali si passa più velocemente. Nico è per trame strette, non larghe. Ma Hamilton allarga il discorso portandolo finalmente sul GP del Canada: «Non vedo chi potrebbe avvicinarsi a noi, qui, a meno di una sorpresa eccezionale di Red Bull o Ferrari». Hanno fatto la pace. E siamo tutti più tranquilli, ora. Ma la telenovela dei duellanti Rosberg-Hamilton non finisce qui, nonostante le parole mielose enunciate da chi era più arrabbiato dopo Montecarlo, ossia Lewis. La schermaglia è comunque destinata a riprendere e a rinfocolarsi quanto prima, perché nessuno dei due è disposto ad accettare la supremazia dell’altro. Promessa Bisognerebbe che la Mercedes stabilisse da subito chi dovrà vincere questo Mondiale, promettendo all’altro che le posizioni s’invertiranno nel 2015. Ma chi può garantire che la supremazia Mercedes resterà agli stessi livelli anche tra un anno? Nessuno. E allora via libera al confronto in famiglia com’ è stato sinora. Ossia moderatamente aspro, senza scorrettezze evidenti che sarebbero nocive all’immagine del datore di lavoro. Perché sia Rosberg sia Hamilton sono due normali dipendenti di Stoccarda. Con uno stipendio probabilmente più elevato del loro presidente, ma pur sempre lavoratori a contratto, sottoposti a regole e gerarchie. Cena Hamilton ha raccontato ieri come stanno andando le cose: «Mercoledì sera siamo stati a cena (lui e Rosberg, n.d.r.) con i dirigenti del team, dopo che ci eravamo parlati nei giorni seguenti il GP di Monaco. Nico e io ci conosciamo e rivaleggiamo da anni, sappiamo come comportarci ed è immancabile che si vada ad alti e bassi. Nella squadra non cambia niente e non ci sono ordini diversi da prima, la battaglia in pista continuerà». Tutto come prima Appunto. Querelle Lo fanno da anni, avendo corso insieme sin dai tempi del kart, con gerarchie consolidate: Hamilton è più veloce, ma Rosberg è più scaltro e raffinato, per cui spesso le prestazioni nell’arco di una stagione si sono equiparate. Nella querelle verbale, ad esempio, Nico lascia che adesso sia Lewis a spiegarsi e giustificarsi. Lui, calmo, sta alla finestra ad aspettare, anche se Montreal è una pista che a Hamilton (tre vittorie) piace e a Rosberg no. Successo Ovvero, i due sono condannati a giocarsi di nuovo il successo, sempre che dalla Ferrari non arrivi la svolta che Montezemolo aveva anticipato e promesso proprio per Montreal, ma in cui pochi credono realmente anche all’interno della squadra. Nel contempo, la Renault fa sapere di avere portato in Canada dei motori finalmente al massimo dello sviluppo, a vantaggio principalmente della Red Bull di Vettel e Ricciardo. S Montecarlo c’è stata la presunta furbata di Rosberg, che con un dritto al Mirabeau ha fatto esporre le bandiere gialle bloccando il giro lanciato di Hamilton. Prima c’era stata la furbata di Hamilton in Spagna, con un pulsante per avere più potenza utilizzato contro le disposizioni del team, nonostante i due fossero largamente davanti agli altri. Di nuovo amici? Sopra Nico Rosberg, 28 anni, e Lewis Hamilton, 29, durante la sessione di autografi a Montreal. Qui a lato Fernando Alonso, 32 anni, e il capo del Banco Santander Emilio Botin, 79, davanti alla sede della Columbia University di New York Battaglie Schermaglie normali tra compagni che non finiranno qui. Anzi, siamo ansiosi di scoprire quale sarà la prossima scorrettezza dell’uno o dell’altro, in un mondiale in cui non esistono rivali per i due piloti della Mercedes. E questo li autorizza – entro certi limiti ovviamente – a divertirsi e a pizzicarsi dentro e fuori pista. COLOMBO Tutto resta com’era, in attesa del prossimo «incidente». A Annunci Promesse della vigilia che già da oggi saranno sottoposte alla verifica implacabile del cronometro. Con il meteo annunciato umido-piovoso sino a stasera e poi bello in crescendo sino a domenica, tanto che Button dichiara: «Sarà proprio il caldo elevato della gara, rispetto alle prove, che provocherà qualche sorpresa». Stella Ma lo dice senza troppa convinzione, sapendo che caldo o freddo, pioggia o sole, questo mondiale è tutto all’insegna della stella a tre punte. La variabile potrebbe, appunto, essere legata a Rosberg e Hamilton: e se la loro rivalità finisse per favorire gli altri? Bisogna aggrapparsi persino a questo… © RIPRODUZIONE RISERVATA L’OPINIONE di PINO ALLIEVI a pagina 21 MONDIALE DI CALCIO FEBBRE AI BOX IN CASA RED BULL L’AUSTRALIANO: «DALLA RENAULT DOVREBBE ARRIVARE UN AIUTO MAGGIORE» Massa: «Spero nella finale» Fernando: «Per la Spagna sarà dura vincere di nuovo» «Battere ancora Vettel, perché no?» MONTREAL — (p.i.) Motori e…calcio. Il Mondiale in Brasile è alle porte e anche i piloti si scaldano. Il campione in carica è Fernando Alonso: «Vinciamo da sei anni e confermarsi non è per niente facile. Però le aspettative sono tante, questa Spagna può renderci ancora felici e orgogliosi». Il più ansioso è il padrone di casa Felipe Massa: «Amo il calcio, proverò a guardare più partite possibili. Spero che il Brasile possa raggiungere la finale, vincere in casa sarebbe fantastico e io sarò lì a fare il tifo». Il più diviso è Adrian Sutil: «Tiferò Germania e Uruguay, perché sono metà uruguaiano». Il più nostalgico è Lewis Hamilton: «Il Brasile è il posto migliore per disputare i Mondiali e io sto disperatamente cercando dei biglietti. Sono cresciuto ammirando Ronaldo e i suoi compagni, una squadra magica. Tifo Inghilterra, ma voglio vedere il Brasile». Ricciardo punta al 3° podio di fila. E spunta un test segreto Toro Rosso sul... tapis roulant © RIPRODUZIONE RISERVATA DAL NOSTRO INVIATO MONTREAL Tutti a chiedergli se batterà Seb Vettel anche qui e la risposta di Daniel Ricciardo? Un sorriso infinito. «Ci provo. Sto facendo un buon lavoro, ho fiducia in me stesso, perché no?». Il doppio podio Montme- lò-Montecarlo si protrarrà al terzo Monte del Mondiale? «È un momento dell’anno che amo, la trasferta MontecarloMontreal è speciale e questa è una pista che adoro. Perché? Perché affrontare chicane così veloci, saltare sui cordoli, perdere il controllo dell’auto e riconquistarlo sfiorando i muri fa provare sensazioni uniche. Qui si sorpassa, è eccitante. Sì, punto al podio». Rivali La Mercedes resta terreno di caccia proibito. «Non mi aspetto vantaggi per noi se la tensione tra Rosberg e Hamilton do- Sebastian Vettel, 26 anni LAPRESSE vesse continuare — prevede Vettel, che ha 77 punti da recuperare a Nico —. Potrebbero anche buttarsi fuori, ma è dal 1988 che una squadra non dominava così. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro e a guardare a gara dopo gara». Anche Ricciardo non si aspetta «regali» dalle frecce d’argento. «Dalla Renault dovrebbe arrivare un aiuto per stare più vicini alle Mercedes, ma quello che succede tra Rosberg e Hamilton non cambierà le cose. La loro è una lotta normale, la tensione è & alta, ma non vedremo mai fuochi d’artificio». Test motore Intanto la Toro Rosso è finita sotto i riflettori dopo che una lettera anonima a Fia, Ferrari e Mercedes ha rivelato un test segreto in una struttura di Graz (Austria) disputato dopo gli ultimi test in Bahrain e prima dell’Australia: l’auto avrebbe «girato» su una sorta di tapis roulant ma con il motore Renault (a quei tempi fragilissimo) acceso. In attesa della risposta Fia, la Ferrari ha liquidato il tutto come «caso inesistente e anzi legale». p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 SUPERBIKE GP MALESIA Per i Carabinieri La Ferrari celebra i 200 anni dei Carabinieri COLOMBO 4 POLE E GP SU ITALIA 1 Sepang (5.548 m) ospita il GP Malesia, 6° round del Mondiale Superbike. Questi gli orari italiani (-6 ore rispetto a Sepang) INIZIO DIFFICILE SESTO IN CLASSIFICA Melandri, è l’ora? «Aprilia ti chiedo solo più feeling» S Oggi Nella notte si sono disputate le prime libere; 9.30-10.15 seconde libere La Fiamma di Alonso «Il prossimo ciclo sarà il nostro» Lo spagnolo: «Con Mattiacci sempre più forti» Kimi 200 GP: «Non lo sapevo...». Avrà Lloyd ai box La Ferrari omaggia l’Arma per il bicentenario DAL NOSTRO INVIATO PAOLO IANIERI MONTREAL È un weekend da fiato sospeso. Stagione ancora (parzialmente) da salvare o il circuito intitolato a Gilles Villeneuve decreterà che per la Ferrari sarà meglio concentrare sforzi e pensieri sul futuro? Ipotesi, quest’ultima, che al Cavallino per il momento respingono con forza, visto che anche gli insuccessi attuali servono a far capire che cosa deve essere corretto per far sì che il 2015 possa essere un anno di tutt’altro genere. Ma è chiaro che dopo che il presidente Luca di Montezemolo ha annunciato novità significative per il GP del Canada, gli occhi di tutti qui sono puntati sulla rossa per scoprire cosa, e come, cambierà sulla F14 T. 11 Trionfi rossi in Canada Dal 1967, ovvero da quando è valido per il Mondiale, la rossa ha vinto 11 volte il GP Canada Controprova Tra gli sviluppi che, tempo permettendo, dovremmo vedere in pista nelle libere di oggi, quelli visibili di tipo aerodinamico saranno concentrati soprattutto a livello di ali, modificate per una pista a basso carico. Ma è soprattutto da quello che, di natura elettronica, è nascosto sotto il cofano motore che i tecnici e i piloti del Cavallino si aspettano le risposte più importanti. «Nelle ultime settimane abbiamo lavorato tanto al simulatore per pro- vare le novità, la speranza è che funzionino — comincia Fernando Alonso, sempre grande protagonista tra i muri dell’Isola di Notre Dame —. Questa è la pista più corta del Mondiale come tempi sul giro, avremo 15 macchine in un secondo e servirà la perfezione, perché uno o due decimi di differenza equivalgono a perdere 6-7 posti». Più potenza Considerata la Mercedes irraggiungibile, l’obiettivo di Fernando e della Ferrari tutta è puntato sulla Red Bull e la speranza è che il lavoro fatto a casa dagli elettronici possa consentire a lui e Kimi Raikkonen di battagliare per il gradino restante del podio. A Maranello hanno lavorato sodo per sfruttare in maniera più efficiente la power unit, MONDIALE IN SARDEGNA SPECIALE IN NOTTURNA A CAGLIARI: OLTRE 10 MILA TIFOSI Rally d’Italia, Hirvonen è il primo leader Ogier terzo, Kubica sbaglia e chiude 12° ANTONIO GATTULLI Un bagno di folla. Il successo della superspeciale «Città di Cagliari» che ha aperto il Rally d’Italia, 6a tappa del Mondiale, sta negli oltre 10 mila spettatori assiepati lungo i 1.300 metri sulla banchina del porto del capoluogo sardo. Ha vinto Mikko Hirvonen (Ford Fiesta), che ha indovinato le traiettorie per registrare il miglior crono (1’19”1). A 2 decimi da Hirvonen hanno chiuso Thierry Neuville (Hyundai i20) e Sebastien Ogier (Vw Polo). «Sono contento di aver vinto la prova — ha detto Hirvonen —, ma la gara inizia domani (oggi; n.d.r.). Fa piacere vedere tanta gente: siamo qui per farla divertire». Quarto Hanninen (Hyundai i20), quinto Latvala (Vw Polo). Chiude 12o Robert Kubica (Ford Fiesta), per un errore in curva sullo stretto. Brivido per Kris Meeke (Citroën Ds3), che è atterrato duro dopo un salto. Umberto Scandola (Skoda Fabia S2000) ha vinto la prova spettacolo del Tricolore (1’20’’9) davanti a Giandomenico Basso (Ford Fiesta a Gpl) e Paolo Andreucci (Peugeot 208 T16 R5). Oggi si fa sul serio: la sfida tra Ogier e Latvala, rispettivamente primo e secondo nel Mondiale, promette scintille. «Devo vincere e dare continuità al trionfo in Argentina», ha detto il finlandese, che insegue a soli 24 punti di distanza il campione del mondo in carica. Il confronto tra i due sugli sterrati sardi è in parità: Latvala vinse nel 2009, Ogier l’anno scorso. Oggi sono in programma 8 speciali: nel dettaglio si tratta della Terranova Nord (19,81 km), della Terranova Sud (12,4 km), della CoilunaCrastazza (20,29 km) e della Loelle (27,3 km), tutte da ripetere due volte. I piloti del Tricolore affronteranno le stesse speciali, ma solo una volta. © RIPRODUZIONE RISERVATA garantendosi la stessa affidabilità ma utilizzando mappature «aggressive» che consentano di estrarre più energia dalla Mgu-H da convogliare direttamente nel kers, per un guadagno di potenza che su una pista con rettilinei così importanti come questa può fare la differenza. «Il podio resta un traguardo ambizioso, ma dobbiamo essere ottimisti — continua Alonso, che crede ciecamente nel nuovo corso Ferrari —. Sia che gli sviluppi diano risultati o meno, dobbiamo continuare a lavorare per il secondo posto nel Mondiale costruttori e soprattutto per portare avanti un lavoro che non comprometta il futuro. Non sono preoccupato. Dall’arrivo di Mattiacci tutto si sta muovendo nella giusta direzione, Marco ha un approccio molto intelligente e sono convinto che saremo sempre più forti». Fede Dopo aver dichiarato alla Bbc di avere fame per un terzo titolo («Non è che non sono contento con due, ma tre mi inserirebbe in una bella lista di nomi»), conferma la sua fede nel Cavallino. «Credo nella Ferrari, ci siamo andati vicini due volte e voglio un’altra opportunità. C’è stato il ciclo Red Bull, ora è il momento della Mercedes, ma faremo quel che serve perché cominci il nostro. Spero il prossimo anno o tra due». Sfortuna addio A proposito di anni, in omaggio all’Arma dei Carabinieri che ne compie 200, qui (e a Monza) la Ferrari correrà con sulle fiancate il logo dell’Arma e il motto «Nei secoli fedele». Ma 200 sono anche i GP di un inconsapevole Raikkonen («Non lo sapevo»), che dopo la bella prima parte di corsa a Montecarlo vuole finalmente raccogliere i frutti. «Le cose per me possono solo migliorare, la direzione è giusta, semplicemente non si vedono i risultati. Il mio feeling con la macchina? Quello che dice la gente non è sempre vero. Abbiamo avuto dei problemi, è un processo lungo, non lo risolvi in poche settimane». Fra l’altro, per le comunicazioni con i box, da questa gara Kimi avrà al muretto David Lloyd, che affianca l’ingegnere di pista Antonio Spagnolo. MotoGP Tornando ad Alonso, Fernando prima saluta re Juan Carlos («È sempre stato vicino a noi sportivi, ha girato in biposto, è stato l’unico re a 300 all’ora»), poi torna al weekend del Mugello dove ha visto da vicino la MotoGP. «È un mondo diverso, ho parcheggiato l’auto vicino ai motorhome, nel paddock trovi piloti, giornalisti, famiglie, tifosi, l’atmosfera è più rilassata. Non so se mia meglio o peggio, ma la F.1 rappresenta l’eccellenza dello sport motoristico e questo porta a certe esclusività». © RIPRODUZIONE RISERVATA S Domani 3.45-4.30 terze libere; 6.30-7 quarte libere (non valide per la qualifica); 9-9.15 Superpole 1; 9.25-9.40 Superpole 2 S Domenica 3.30-3.45 warm up; ore 6 gara Supersport (14 giri); 7.30 gara-1 (16 giri); 10.30 gara-2 (16 giri) S In tv Italia 1 ed Eurosport trasmettono in diretta il GP Malesia con questi orari: domani alle 9 la Superpole, domenica alle 6 la gara Supersport, alle 7.30 gara-1, alle 10.30 gara-2. Replica integrale su Italia 1 alle 13.40 S Classifiche Superbike Piloti: 1. Sykes (GB-Kawasaki) 185 punti 2. J.Rea (GB-Honda) 159 3. Baz (Fra-Kawasaki) 159 4. Guintoli (Fra-Aprilia) 148 5. Davies (GB-Ducati) 109 6. Melandri (Ita-Aprilia) 97 7. Giugliano (Ita-Ducati) 82 8. Haslam (GB-Honda) 75 Costruttori: 1. Kawasaki 193 2. Aprilia 162 3. Honda 159 4. Ducati 137 Marco Melandri, 31 anni, 4a stagione in Sbk ALEX PHOTO PAOLO GOZZI Tra i protagonisti Superbike Marco Melandri è l’unico che conosce bene Sepang, un (piccolo) vantaggio per sperare nel primo successo con l’Aprilia e risalire dall’abisso. Dopo cinque round, il 31enne ravennate è 6° in classifica a distanza siderale (88 punti) dall’iridato Tom Sykes, lanciatissimo con la Kawasaki. In Malesia Melandri è sempre andato forte. In MotoGP, con la Honda satellite, nel 2007 fece sudare Casey Stoner, che dominava sulla Ducati. «Negli ultimi tre giri lo avevo quasi ripreso, ma Casey riuscì a difendere un secondo di vantaggio — ricorda Melandri —. Che fatica: per il gran caldo e l’umidità, sotto sforzo è difficilissimo respirare». Affrontare la doppia gara in tre ore sarà una sfida pazzesca. Come bisogna prepararsi? «Ho lavorato più sul fiato che sulla resistenza muscolare. Fondamentale essere idratati. Anche per chi è in forma gara-2 sarà durissima». Come spiega l’inizio Mondiale così negativo? «Potrei dire che la fortuna non ci ha aiutato. In realtà con l’Aprilia non ho ancora trovato l’affiatamento necessario per stare davanti». Rimontare si può? «Non devo pensare ai punti, devo correre con la testa libera. A fine anno vedremo». Che cosa serve? «Ho chiesto all’Aprilia di darmi una moto che mi trasmetta più fiducia e ci stanno provando con grande impegno. Una vittoria sbloccherebbe me e la squadra». A Sepang, che è veloce, l’Aprilia andrà forte? «La RSV4 ha il potenziale per andare forte dovunque, ma finora ho sofferto problemi indipendenti dal tipo di pista. Anche con Yamaha e Bmw però era servito tempo». Ad agosto diventerà papà di una bimba... «Monto i passeggini e ho fatto scorta di pannolini. Ma non ho molto chiaro cosa mi aspetta». Le manca ai box la sua compagna Manuela? «Lei è sempre importante, specie nei momenti difficili, ma i risultati non sarebbero cambiati». © RIPRODUZIONE RISERVATA a Cattolica S Classifiche Supersport Piloti: 1. Vd Mark (Ola-Honda) 90 punti 2. Marino (Fra-Kawasaki) 76 3. Cluzel (Fra-MV Agusta) 62 Costruttori: 1. Honda 111 2. Kawasaki 87 La fidanzata di Valentino operata alla clavicola Stupenda, pure prima di un’operazione. Linda Morselli, fidanzata di Valentino Rossi, è andata sotto i ferri martedì a Cattolica per ridurre la frattura alla clavicola sinistra, rotta tre settimane fa al Ranch mentre si dilettava nel dirt track. Ad operarla il dottor Porcellini e la dottoressa Ricci. 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 SPECIALETricoloreVelocitàMontagna LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 IN COLLABORAZIONE CON ACI in Vetrina I PROTAGONISTI OSELLA PA 2000 CLIO ALFA 155 DTM OSELLA PA 21 EVO Domenico Scola Antonio Scappa Marco Gramenzi Rosario Iaquinta Due terzi posti per Domenico Scola sull’Osella PA 2000 Poker di vittorie per Antonio Scappa e la Clio RS Marco Gramenzi il più «agile» in E1 con l’Alfa 155 DTM Iaquinta a segno con l’Osella PA 21 EVO e leader in CN Faggioli espugna il Sassotetto Il fiorentino duella con Merli e porta la Norma M 20 alla prima vittoria: «Abbiamo un progetto vincente» ROSARIO GIORDANO la guida Simone Faggioli ha vinto il 24° Trofeo Lodovico Sarfiotti Sarnano–Sassotetto ed ha portato al primo successo tricolore assoluto la Norma M20 FC Zytek. Decisivo l’assalto in gara-2, sugli 8.877 metri del difficile tracciato nel cuore dei Monti Sibillini, dove ha ottenuto il record di 3’46”55, rimontando sul diretto avversario e vincitore di gara-1 Christian Merli su Osella PA 2000 Honda, in ritardo di 3 secondi nella generale. Terzo sul podio in entrambe le gare il 22enne cosentino Domenico Scola in continua crescita al volante della Osella PA 2000 Honda. ACI Racing Week End ad Adria Tribune e paddock gratuiti Grandi prove e bella cornice Grande pubblico alla quarta tappa del Campionato Italiano Velocità Montagna, valida anche per il Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord, organizzata dall’Automobile Club Macerata in collaborazione con l’A.S.D. AC Macerata, nel caratteristico centro medievale completamente coinvolto dall’evento. Faggioli ha disputato due grandi salite contro il cronometro pur non avendo effettuato le manche di prova per un guasto al cambio, ma in gara il fiorentino della Best Lap ha tirato fuori la classe e la grinta del pluricampione e preso in fretta le misure al difficile percorso sul quale esordiva. «È una vittoria che ci dà nuova energia anche in prospettiva tricolore – ha commentato Faggioli – ero stanco mentalmente, venivamo dalla toccata in Spagna e poi il guasto al cambio in prova. La Norma mi ha riconsegnato una biposto perfetta arrivata in Italia mercoledì, poi i ragazzi del team hanno lavorato fino a tarda notte per risolvere il problema alla trasmissione. In gara ci ho messo un po’ del mio per l’attacco decisivo su un tracciato per me nuovo. Stiamo sviluppando un progetto subito vincente». Che attacco Ha vinto gara-1 Christian Merli e per 78 centesimi di secondo ha respinto l’attacco di Faggioli, il trentino della Vimotorsport ha lottato fino in fondo ed ha comunque rinsaldato la leadership nella classifica Tricolore ed in quella del Trofeo di gruppo E2/B, dopo le vittorie ad Erice e Caltanissetta ed il secondo posto a Verzegnis dietro Zardo. «Sapevamo che nei tratti più scorrevoli ed in quelli a maggior pendenza eravamo un po’ penalizzati rispetto ai 3000 cc — ha detto Merli — sono contento di aver duellato e vinto una gara contro un campione del calibro di Simone». Presente e futuro Due terzi posti per il giovane alfiere Jonia Corse Domenico Scola che si è sempre migliorato al volante dell’Osella PA 2000 Honda, abbassando anche i tempi con cui vinse l’edizione 2013 della competizione marchigiana. Il 22enne cosentino ha il tempo dalla sua parte. Sotto al podio l’avvincente duello per il successo in gruppo CN concluso con due affermazioni del calabrese della Scuderia Vesuvio Rosario Iaquinta, quarto al traguardo, in perfetta sintonia con la sempre più competitiva Osella PA 21/S EVO Honda curata dalla Catapano Corse con cui il driver di Castrovillari che è leader di gruppo CN, ha dichiarato: «Sarnano è una gara difficile e ogni errore si paga caro». Seconda posizione di gruppo e quinta in assoluta, per il sardo della CST Sport Omar Magliona che con la l’Osella PA 21/S EVO del Team Faggioli ha danneggiato un cerchio nella fasi iniziali di gara-1, quindi, un ritardo di circa un secondo e mezzo, poi in gara-2 il sassarese ha accorciato le distanze con un ulteriore attacco, ma nulla ha potuto contro la giornata di grazia del vincitore, pur guadagnando punti tricolori importanti. Simone Faggioli ha portato la nuova Norma al primo successo italiano PHOTO 4 Porte aperte ed ingresso gratuito in tribune e paddock all’Adria International Raceway in occasione dell’ACI Racing Week End del 7 e 8 giugno, quando esordirà l’Italian F.4 Championship Powered by Abarth. Sul circuito veneto anche le sfide dell’ACICSAI Abarth F.2 Italian Trophy e dell’italiano Prototipi. Su www.acisportitalia.it l’invito; dirette e differite su RAI Sport 2, Dinamica Channel e Class TV. GLI ALTRI IN TOP TEN Sesta piazza per il trentino Adolfo Bottura, che grazie al risultato ottenuto con la Lola F.3000 passa in testa al gruppo E2/M. Bottura ha duellato con il rientrante Franco Cinelli, 7° in classifica generale, anche lui su Lola. Ottavo posto per Diego Degasperi, sulla Radical, davanti al giovane sassarese Giuseppe Vacca, 9° con la Tatuus F. Master. Top ten completata da Marco Gramenzi su Alfa 155 V6, vincitore del gruppo E1. Il teramano dell’AB Motorsport ha sferrato il suo attacco in gara-1. Non ha mollato il leader di gruppo Piero Nappi, che ha chiesto il massimo alla sua Ferrari 550, un po’ in affanno nello stretto. Con l’affermazione in classe 1150 l’umbra Deborah Broccolini su Citroen C1 si è imposta tra le lady, precedendo Caterina Gabrielli con la Citroen Saxo, Elisa Finotti e Paola Pascucci sulle 500. GLI ALTRI GRUPPI Sette successi su otto salite in gruppo GT per Roberto Ragazzi e la Ferrari 458. Il padovano di Superchallenge, sempre più leader di categoria, ha ceduto finora solo a Di Fant su Porsche in Friuli. Ritorno al successo di Rudi Bicciato su Mitsubishi Lancer in gruppo A. Solo a ridosso del podio Salvatore D’Amico, sempre in testa al gruppo con la Renault New Clio. Il giovane salernitano Cosimo Rea ha vinto in gruppo N, perfetto sulla Citreon Saxo VTS. Terza piazza generale per il leader calabrese Luca Ligato, al debutto sul tracciato con la Peugeot 106. In gruppo Racing Start il 25enne Ivan Pezzolla ha firmato il suo 3° successo sulla MINI Cooper S (Team AC Racing) e con il record di categoria ha rinsaldato la leadership. Subito dietro Oronzo Montanaro ha contenuto i distacchi, anche lui su MINI turbo. Quarta affermazione consecutiva tra le vetture aspirate per Antonio Scappa con la Renault New Clio DP Racing. IL 15 GIUGNO IN TOSCANA Appuntamento con il 5°round del CIVM. Dal 13 al 15 giugno con la 42a Pieve Santo Stefano – Passo dello Spino in provincia di Arezzo. Verifiche: venerdì (12.30-19). Prove: sabato (9.30). Gare: domenica 9.30. CLASSIFICHE Assoluta 1. Merli p.72,5; 2. Faggioli 35; 3. Scola D. 29. Racing Start (aspirate) 1. Scappa p.80; 2. Angelini e Chaivaroli 30. Racing Start TB 1. Pezzolla I. p.75; 2. Montanaro 65; 3. Tacchini 36. Gruppo N 1. Ligato p.44; 2. Rea 40; 3. Regis 24,5. Gruppo A 1. D’Amico p.61; 2. Bicciato 30; 3. Parlato 26. Gruppo E1 1. Nappi p.59,5; 2. Gramnzi 36; 3. Chirico 32. Gruppo GT 1. Ragazzi p.76; 2. Cannavò 40; 3. The Climber 39,5. Gruppo CN 1. Iaquinta p.70; 2. Magliona 55; 3. Conticelli F. 39. Gruppo E2/B 1. Merli p.75; 2. Scola D. 39; 3. Faggioli 35. Gruppo E2/M 1. Bottura p.42; 2. Leogrande 40; 3. Maccarrone 25. 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 CICLISMO IL CASO Incredibile, ma vero 2010 14.013 km 84 giorni: 3° Giro 1° Vuelta Dal 18 gennaio (Tour San Luis) al 16 ottobre (Lombardia), Nibali ha fatto 14.013 km in 84 giorni-gara. Terzo al Giro d’Italia, trionfa alla Vuelta: più altri 6 successi 2011 11.938 km 77 giorni-gara: 2° al Giro Nibali copre 77 giorni di gara e quasi 12mila chilometri. Apre al Giro di Sardegna (22/2), chiude al Lombardia (15/10). E’ 2° al Giro dopo la squalifica di Contador 2012 12.670 km 80 giorni: 3° al Tour Stagione uguale al 2010, iniziata in Argentina (23/1) e chiusa al Lombardia (29/9): 5 successi, tra cui la Tirreno-Adriatico. E’ 3° alla Sanremo, 2° alla Liegi, 3° al Tour Richiamo a Nibali «Rendimento non adeguato» A fine aprile la lettera firmata da Vinokourov Situazione difficile all’Astana, e il Tour è vicino CLAUDIO GHISALBERTI LUCA GIALANELLA «Noi paghiamo tanto, ma vogliamo risultati all’altezza. Senza scuse, senza se e senza ma. A noi non interessano i motivi, ma quei risultati che finora non si sono visti. Quindi regolati, perché così, a noi, le cose non vanno bene». Nessuno ha pronunciato queste parole, ma è il concetto base sul quale si regge tutta la vicenda. Vincenzo Nibali, il miglior corridore italiano e uno dei top a livello mondiale, alla fine di aprile, tra la Liegi-BastogneLiegi e il Giro di Romandia riceve una lettera. La apre, e legge: è un richiamo per «scarso rendimento». Sì, avete letto bene, e sicuramente sarà rimasto senza parole pure il siciliano, re del Giro 2013, che interpreta il mestiere come pochi. Inizia a gennaio e scende di bici a fine ottobre, è capace di vincere in Argentina e di incantare sul Ghisallo al Lombardia. Feste e attriti Ce ne sono pochissimi come lui in quanto a continuità di rendimento, al suo livello forse soltanto Contador. Anche perché Nibali Dubai Tour: Vincenzo Nibali e il suo capo Aleksander Vinokourov BETTINI non si tira indietro e combatte. Eppure questo non basta alla Astana, la squadra-stato che fa riferimento al presidente kazako Nazarbayev e a Vinokourov. Il campione olimpico di Londra 2012 è il collegamento tra politica e ciclismo, è lui che ha firmato la lettera giunta a casa Nibali. L’anno scorso, dopo il trionfo al Giro, Vincenzo venne accolto da re nella capitale Astana. E, caso unico, è stata persino realizzata una copia del Trofeo Senza Fine che spetta al vincitore della corsa rosa per splendere nel museo dello L’impegno in corsa non basta: da Nibali la squadra vuole risultati pesanti Programmi, materiali, corridori: tra kazaki e italiani c’è tensione 2013 13.853 km 85 giorni: re del Giro Dall’Argentina (21/1) al Lombardia (6/10), è una stagione d’oro: bis alla Tirreno-Adriatico, domina il Giro, 2° alla Vuelta, 4° al Mondiale di Firenze. In tutto 85 giorni-gara sport di Astana. Come vedete dalle cifre sopra, dal 2010 a oggi Nibali non si è mai risparmiato. Però le cose dopo il Giro 2013 non sono andate come avrebbero dovuto e sono cominciati gli attriti. Prima la condizione molto approssimativa con la quale Vincenzo si è presentato al via del Giro di Polonia, poi un inverno molto tribolato. Ok, il 28 febbraio è nata Emma, la prima figlia, ma questo ai kazaki importa molto relativamente. Nibali è mancato nelle classiche delle Ardenne, e ciò probabilmente ha influito sulla valutazione, straordinaria, dei suoi capi. Vincenzo ha un contratto di quasi 4 milioni netti fino al 2016, e questo gli pone degli obblighi agli occhi dei kazaki. La lotta Le due anime della squadra sono così venute a galla. Da una parte, quella forte economicamente e politicamente: la kazaka, che dal lato sportivo fa capo ad Aleksander Shefer. Dall’altra, quella italiana con Beppe Martinelli. Le due parti si sopportano e cercano di salvare l’apparenza, anche perché finora dall’Italia sono arrivati i successi. Le divergenze sono profonde e riguardano gestione dei corridori, scelta dei materiali e programmi delle corse. Persino a livello medico le differenze sono totali. Vi ricordate la puntura di vespa alla Vuelta che Nibali non ha potuto curare perché l’Astana aderisce al Mpcc, il movimento francese per un ciclismo credibile che ha regole più rigide del codice Wada? Il gruppo italiano per protesta voleva uscire, Vinokourov (cha ha bisogno di dare una ripulita alla sua immagine) ha detto che andava bene così. Adesso la lettera, che è un avvertimento. Il Tour scatta tra un mese (5 luglio) ed è centrale per l’Astana e per il Kazakistan. Nibali è stato preso per vincerlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Appunti DAL 4 AL 13 LUGLIO Ecco il Giro Rosa Finale sul Ghisallo 2014 5.615 km 36 giorni: 0 vittorie Debutto in Argentina il 20/1: 44°. Poi 17° Dubai Tour, 12° Oman, 50° Camaiore, 21° Parigi-Nizza, 44° Sanremo, 52° Amstel, 14° Freccia Vallone, 30° Liegi, 5° Romandia la scheda VINCENZO NIBALI 29 ANNI LEADER DELL’ASTANA Vincenzo Nibali è nato a Messina il 14 novembre 1984, lo stesso giorno di Adorni e Hinault. E’ alto 1.81 per 65 chili. Da under 23 è stato terzo al Mondiale crono di Verona 2004. Ha debuttato tra i professionisti con la Fassa Bortolo nel 2005, poi alla Liquigas dal 2006 al 2012. E’ all’Astana dal 2013: 29 vittorie FOTO ROBERTO BETTINI Da sin. Elisa Longo Borghini, Antonio Rossi e Marianne Vos E’ la corsa a tappe più importante nel mondo del ciclismo femminile. Parliamo del Giro Rosa, che quest’anno festeggia l’edizione numero 25: la presentazione a Milano con Marianne Vos ed Elisa Longo Borghini. Da Caserta al Ghisallo: 9 tappe più prologo in notturna, tre arrivi in salita, un’altra tappa di montagna, 4 da volata o gruppetto LE TAPPE 4 luglio: Caserta, cronoprologo km 2,050; 5 luglio: Santa Maria a Vico (Ce)-Santa Maria Vico (Ce), km 95,2; 6 luglio: Frattamaggiore (Na)Frattamaggiore (Na), km 120; 7 luglio: Caserta-San Donato Val di Comino (Fr), km 125,3; 8 luglio: Alba Adriatica (Te-Jesi (An), km 118; 9 luglio: Jesi (An)-Cesenatico (Fc), km 118,3; 10 luglio: Gaiarine (Tv)-San Fior (Tv), km 112; 11 luglio: Aprica (So)-Chiavenna (So), km 91,8; 12 luglio: Verbania (Vco)-San Domenico di Varzo (Vco), km 90,3; 13 luglio: Trezzo sull’Adda (Mi)Madonna del Ghisallo (Co), km 80,1. LA CURIOSITÀ Tinkov, il suo Giro è lungo 2.002 km Oleg Tinkov ha 46 anni BETTINI Anche il russo Oleg Tinkov, proprietario della Tinkoff-Saxo, ha fatto il suo personale Giro: 2.002 km, da Bari (4a tappa) a Trieste, sempre prima del gruppo. «Più di tutto mi spinge la passione. Però volevo provare le sensazioni di sofferenza e dolore che provano i corridori. Così posso confrontarmi con loro in modo diverso» Tutta la squadra del Giro dItalia partecipa al dolore dellamico Enrico Motta e della sua famiglia per la triste scomparsa della madre Maria Radaelli - Milano, 6 giugno 2014. 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 BASKET LE SEMIFINALI DI SERIE A E LE FINALI NBA le Pagelle DI CHIABO TRAVIS DIENER MANO FREDDA MENTRE MOSS CANCELLA DRAKE SASSARI 6 M. GREEN 5 Non gli entra il tiro, alza troppo la parabola in uno contro uno, 1 assist, fatica tutta la partita. C. GREEN 6 Un ectoplasma nel primo tempo, dopo 14” della ripresa prende tecnico, poi si sveglia ed è un fattore nella ripresa. DEVECCHI 6 Lo stopper stavolta fa fatica ma ha un buon momento contro Gentile. GORDON 6 Solo 6’ discreti nei primi 20’, gioca 13’, 5 rimbalzi. T. DIENER 5,5 Continua la secca da tre, 0/7 dopo l’1/7 di gara-3. Solo 2 assist e non è un problema secondario. SACCHETTI 6 Mette una pezza al brutto inizio di Caleb Green, 4 rimbalzi, un tecnico a 1’40” dalla fine. D. DIENER 6 Fa sempre più fatica contro la difesa di Milano, soprattutto da gara-3 contro Moss, gioca 35’ con 5 rimbalzi , 3 assist ma segna poco. h IL MIGLIORE 7 EZE Dà energia, due stoppate consecutive nel momento del break milanese ridanno vita a Sassari, chiude in doppia doppia. SASSARI MILANO 56 63 (20-21, 28-36; 42-48) BANCO SARDEGNA SASSARI: T. Diener 8 (2/4, 0/7), D. Diener 10 (1/4, 2/7), Thomas 4 (2/8), C. Green 10 (4/9, 0/4), Eze 12 (6/10); M. Green 3 (0/2, 1/5), Devecchi (0/1, 0/1), Gordon 4 (2/2), B. Sacchetti 5 (1/2, 1/2). N.e.: Vanuzzo, Chessa. All. R. Sacchetti. EA7 MILANO: Hackett (0/3, 0/1), Gentile 15 (4/6, 1/4), Moss 9 (3/3, 1/6), Melli 2 (1/2, 0/1), Samuels 13 (5/8); Cerella, Kangur 3 (1/4 da 3), Langford 17 (4/7, 2/4), Wallace 4 (2/2), Lawal (0/3), Jerrells (0/2, 0/3). N.e.: Touré. All.: Banchi. Quarti Quarti PLAYOFF (1) Milano 3 3 Siena (2) (8) Pistoia 2 2 Reggio Emilia (7) Semifinali 30/5, 1, 3, 5,7, 9 e 11/6 Semifinali 31/5, 2, 4, 6 ,8, 10 e 12/6 Finale (1) Milano 3 Gara-1 3 Siena (2) (4) Sassari 1 Roma (6) il 15/6 0 ARBITRI: Cerebuch, Sardella, Filippini. NOTE - T.l.: Sas 8/10, Mil 10/14. Rim.: Sas 40 (Eze 10), Mil 39 (Samuels 13). Ass.: Sas 8 (D. Diener 3), Mil 8 (Gentile 3). Prog.: 5’ 8-13, 15’ 24-29, 25’ 36-39, 35’ 49-52). Usc. 5 f: Hackett 37’12” (52-58). Tec.: C. Green 20’16” (28-36), B. Sacchetti 38’16” (5258). Spett. 4984. (4) Sassari 3 0 Cantù (3) (5) Brindisi 0 3 Roma (6) Marco Crespi, 52 anni CIAMILLO L’EA7 tiene con la difesa, Sassari sbaglia ancora da 3 e i big di Banchi la puniscono Sacchetti manda frecciate agli arbitri: «L’Olimpia non ha bisogno di certi aiuti...» DAL NOSTRO INVIATO LUCA CHIABOTTI SASSARI Gli attacchi si stanno spegnendo, le difese ormai hanno preso il sopravvento nella serie tra le due squadre che hanno segnato di più quest’anno. Vince Milano, va 3-1 ed è a un passo dalla finale scudetto: Sassari solo 56 punti non li aveva mai realizzati in Serie A, ma dà un’altra prova di durezza forse inaspettata, nonostante la frustrazione dei tiri che non entrano, delle triple, il marchio di fabbrica, che stavolta sono 4/26 dopo il 7/32 di gara-3, coi cugini Diener a 4/28 nelle ultime due gare (se aggiungiamo Marques Green siamo a 5/38). MILANO 6,5 h IL MIGLIORE 7 LANGFORD Dalla panchina, segna 10 punti nel 2° quarto, 8 nell’11-2 del +10 che Sassari non recupera più. Si rivede alla fine. Samardo Samuels, 25 anni: per il pivot EA7 13 punti e 13 rimbalzi CIAM Cicala Eppure la cicala Sassari, quella dello showtime, sta in partita fino alla fine. Perché anche Milano in attacco, con l’orribile prestazione di Hackett, fatica in mano 25’ a Jerrells e vince con le iniziative personali di Langford e Gentile perdendo nella ripresa anche un eccellente Samuels. Ma in difesa c’è sempre, guidata da Moss, che rende ogni tiro più difficile agli avversari. Prestazione da grande squadra in un contesto tecnico sempre più impoverito dalla stanchezza di queste assurde serie ogni 48 ore. «Siamo venuti a Sassari con l’atteggiamento giusto, Esposito, che ritorno a Caserta «Rieccomi, dopo solo 20 anni...» Juvecaserta, ndr) perché negli ultimi venti anni non ho ricevuto né una chiamata né un invito dalla società — dice —: è la prima volta che succede e sarò sempre riconoscente a loro due. Non essere stato considerato per tutto questo tempo, un po’ ti lascia il segno». Segno Quasi duecento per- sone per accoglierlo al Palamaggiò con Barbagallo, Iavazzi, il g.m. Atripaldi e il coach Molin. «Non mi aspettavo così tanta gente, si vede che ho lasciato il segno e sono ancora ben voluto — prosegue Esposito — torno per collaborare e Un sorridente Enzo Esposito, 45 anni con umiltà, percependo il senso di urgenza dopo la sconfitta bruciante di gara-2 - dice Luca Banchi -. Non è stata la miglior partita della serie in attacco, in difesa però la squadra è sempre stata lucida e precisa. Abbiamo un vantaggio importante, dobbiamo portare la stessa mentalità anche a Milano, senza far l’errore di credere che questa serie sia già finita». Meo Sacchetti digerisce: «Una partita fotocopia di gara-3, dove abbiamo avuto tiri aperti che non sono entrati. Abbiamo aspettato i nostri 5’, non sono arrivati, Via ai rumors sul mercato milanese: Mbakwe nel mirino e si apre la pista Nocioni ed è un problema». Il coach vuole rivedere la partita: «Milano non ha rubato niente, ma ci sono state delle cose che non voglio che me le facciate dire. Non aveva bisogno di aiuti, l’emblema è stata una rimessa data ai nostri avversari dopo un instant replay su una palla che Gentile mi aveva detto di aver toccato lui...Evidentemente si è sbagliato» dice su arbitri evidentemente mediocri. Ma l’EA7 ha meritato di vincere, è stata avanti 40’, ha preso subito il controllo della situazione con Gentile e Samuels che realizzano 17 dei 21 punti EA7 del primo quarto. Sassari riesce però a tenere il contatto con un buon Eze, il secondo fallo di Hackett dopo 7’30” manda subito in regia Jerrells, ma Langford non ha bisogno di chi gli passi la palla per realizzare 8 punti nell’11-2 che spacca per la prima volta la partita (24-34). Cuscino Sassari, l’attacco più brillante del campionato, soffre come mai, produce solo 8 punti con 3/15 al tiro nel 2° quarto, due meno del solo Langford. Il -8 dell’intervallo però le dà una speranza, Eze riesce a non far naufragare la barca. Il Banco produce un 8-1 (36-39). Con la bambola di Hackett (4 fallo al 25’), anche l’EA7 ormai fa fatica. Viene salvata da 5 punti di Moss e un paio di incursioni di Wallace per il 4248. Ormai si gioca solo sui nervi, appena entrano due triple, la Dinamo si ritrova a -2 ma il talento individuale di Langford e Gentile ricostruisce il cuscino di vantaggio (52-58). Tre a uno, mentre attorno a Milano si parla già di mercato, di Mbakwe da prendere subito, di Nocioni come obbiettivo ormai possibile. Calma, c’è gara-5 da giocare. Sassari non aspetterà i suoi 5’ in eterno. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino LA PRESENTAZIONE IL GRANDE EX ENTRA NELLO STAFF TECNICO DI MOLIN «Il primo amore non si scorda mai», esordisce così Enzo Esposito per commentare il suo ritorno a Caserta dopo ventidue anni. Visibilmente commosso, dopo aver rivisto in video alcune delle sue perle tirate fuori dall’archivio di Teleprima e dopo essersi rivisto a terra in gara-5 a Milano con l’indice ed il medio a roteare, per segnalare il crac al ginocchio, Enzino non si smentisce mai. «Devo ringraziare Iavazzi e Barbagallo (proprietari della (a.pit-g.n.) Oggi (ore 20.30, diretta Rai Sport 1) c’è gara-4 Roma-Siena (arbitri Lanzarini, Vicino, Weidmann), ancora al Palalottomatica. Roma: nell’Acea squadra al completo, dopo i recuperi di Goss e D’Ercole avvenuti già in gara-3. Venduti finora 4.000 biglietti. Siena: Mps al completo. Una vittoria della squadra allenata da Crespi darebbe ai senesi l’ottava finale scudetto consecutiva. L’eventuale gara-5 invece è in programma domani a Siena. Solito Gentile e poi Langford Milano, la finale è a un passo GENTILE 7 Grande impatto poi si innervosisce e riprende in mano la gara alla fine. In 26’, tre assist. CERELLA N.G. 2’45” senza nulla. MELLI 6,5 Tre stoppate, un motivo per l’impatto disastroso di Caleb Green. HACKETT 5 Due falli rapidi in 8’ nel primo tempo da dimenticare, 5 in 15’ completamente senza ispirazione. KANGUR 6 Porta il mattoncino nel primo parziale di Milano. LUCIO BERNARDO CASERTA Siena vuole chiudere i conti e conquistare l’8a finale di fila GDS THOMAS 5 Va subito sotto contro Gentile, mai determinante. SAMUELS 7 Quasi doppia doppia nel 1° quarto (10+8), poi pagata la tassa Lawal, è stato meno servito. WALLACE 6 Segna 4 punti di fila con la Dinamo tornata a -2. in 7’ può bastare. LAWAL 5 Samuels non andrebbe mai tolto se Gani è questo. Infatti gioca 7’. MOSS 6,5 Tira male da 3, ma difensivamente ha tolto dalla serie il capocannoniere della stagione. JERRELLS 5,5 Gioca 25’ e secondo noi fa disastri. Ma la squadra vince quindi.... Con lui Langford e Gentile giocano da soli. ALLE 20.30 GARA-4 ACEA-MPS AL MEGLIO DELLE 7 DOMANI GARA-5 AL FORUM non per rubare il posto a qualcuno, vengo per mettermi a disposizione con umiltà e professionalità per la Juvecaserta e per Molin. Da quando sono andato via sono tornato solo da avversario, ma il mio cuore è sempre stato bianconero, nonostante abbia sfumature di altri colori. Grazie alla famiglia Maggiò, che mi ha dato l’opportunità di iniziare la mia carriera. Nel 2009 ho smesso di giocare, anche se qualche minuto potevo ancora farlo, e anche adesso (ride…)». Sarà il valore aggiunto della società che punta ai giovani. «Ho deciso di allenare perché mi piace dedicare il mio tempo alla crescita dei giocatori, indipendentemente dall’età — conclude — voglio lasciare il segno, dare l’opportunità agli altri di usufruire della mia esperienza». © RIPRODUZIONE RISERVATA SERIE A La Fip indaga su Pesaro-Venezia L’Ufficio inchieste della Fip ha aperto un fascicolo sulla partita Pesaro-Venezia, ultima di stagione regolare in cui la Vuelle si è salvata condannando Montegranaro alla retrocessione, in seguito alle dichiarazioni al Gazzettino del patron veneziano Luigi Brugnaro. «Abbiamo chiesto Mayo a Montegranaro — ha detto —, dando la disponibilità perché giocasse anche contro di noi. Non ce l’ha voluto dare per poi venderlo a Roma senza interpellarci. Così a Pesaro abbiamo giocato coi giovani», salvo poi precisare con un comunicato che l’assenza di Vujacic era dovuta a infortunio, quella di Smith ai noti provvedimenti disciplinari e quella di Taylor a reiterata scelta tecnica. La repli- ca del d.g. della Sutor Sandro Santoro: «Parole spiacevoli, ora gli organi federali facciano chiarezza». LNP GOLD Finale: oggi gara-3 Oggi (ore 21.15) gara-3 di finale Capo d’Orlando-Trento. Serie (al meglio delle 5): Trento 2-0. IL FILM Basket in Cam Girl (fr.vell.) Alla fine Martina (Ilaria Capponi, ex cestista di A1 con Viterbo) realizza il suo sogno: viene ingaggiata dalla squadra professionistica americana. Lo comunica lo scout americano, l’ex pivot Angelo Reale, all’allenatore, Davide Lamma, che gioca ancora a Mantova. Tutto questo in Cam Girl, il film diretto da Mirca Viola, da due settimane nelle sale. VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 SCI ALPINO LA CITTA’ SVEDESE SCELTA PER IL 2019 4 Cortina battuta LA SERIE S Al meglio delle 7 gare Domani gara-2 Le finali Nba sono scattate ieri notte con gara-1 in Texas. Si gioca al meglio delle 7 con la formula 2-2-1-1-1, come in Italia. A sinistra: Gregg Popovich, 65 anni e 4 titoli Nba, sfida Erik Spoelstra 43 anni e 2 titoli AP Mito Popovich Spoelstra va all’attacco Il coach di Miami era l’addetto ai video Ora torna a sfidare il più temuto e riverito DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO ORIANI SAN ANTONIO (Texas) Uno è il decano tra i tecnici dello sport Usa, l’altro sembra ancora un ragazzino infiltratosi al tavolo dei grandi. Gregg Popovich è riverito e temuto. Erik Spoelstra è apprezzato ma sottovalutato. E’ impossibile metterli sullo stesso piano, perché l’allenatore dei San Antonio Spurs non ha più nulla da provare, non ha solo vinto 4 titoli, ha tracciato una via, che molte altre franchigie cercano di seguire. Quello di Miami è un addetto ai video, che, gradino dopo gradino, si è guadagnato il posto di head coach. Ma se a metterlo in quella posizione è stato Pat Riley, uno che di pallacanestro e di persone qualcosina capisce, vuol dire che il materiale era di prima scelta. Filosofo In campo ci vanno i giocatori, chiaro, ma non va mai sottovalutata l’importanza dei due strateghi. Spoesltra si è fatto le ossa pagando anche sulla sua pelle errori che sono costati cari agli Heat, come nelle finali 2011, quando Rick Carlisle lo surclassò nella serie vinta da Dallas 4-2. Il suo compito è molto diverso rispetto a quello di Pop. La preoccupazione principale è gestire un gruppo formato da tre superstar (due e mezza...), con LeBron, Dwyane Wade e Chris Bosh, i quali hanno sempre messo il bene della squadra davanti alle statistiche individuali ma che sono pur sempre tre prime donne. Ecco allora che Spo diventa psicologo prima ancora che tecnico. Quest’anno ha fatto il miglior lavoro da quando è sulla panchina degli Heat. Tenere alto il livello di concentrazione di una squadra che ha vinto due titoli in fila ed è approdata alla quarta finale consecutiva, è stato un capolavoro. «Come ci sono riuscito? – spiega– So che siete stanchi di sentire questa parola, ma tutto quello che facciamo agli Heat è un percorso. Si guarda solo a ciò che abbiamo davanti. E allora l’obiettivo di questa stagione è vincere l’anello, questo, non il terzo in fila. Quello è un calcolo che si può poi fare a bocce ferme. Se segui il percorso nel modo giusto, alla fine i risultati arrivano. Ma non puoi mai basare la tua filosofia su quelli». Questo è Erick Spoelstra, un paio d’anni da giocatore di basso livello in Germania, dal ‘95 a Miami, anni nel «Labirinto», uno scantinato della vecchia Miami Arena a lavorare su videocassette per fornire a Riley il materiale richiesto. Oggi il coach di origini filippine siede sulla panchina dei due volte campioni e medita sul passato: «Ho grande rispetto per Popovich – racconta – E’ un pilastro della nostra professione. I miei mentori però sono stati altri: Riley, Stan Van Gundy (di cui fu assistente a Miami, ndr.) Rick Adelman, Jack Ramsay, gente con cui sono cresciuto. Pop resta un grande esempio per il livello d’eccellenza che ha raggiunto». Decano Popovich ha i capelli bianchi, adora il vino e prendersela coi giornalisti. Lo fa un po’ per vezzo, un po’ per scherzo, un po’ perché è realmente infastidito dal dover parlare con gente che ritiene inferiore e che sicuramente lo è in quanto a conoscenza del gioco. Ha avuto la fortuna di lavorare per Peter Holt, «un proprietario che guarda sempre all’insieme delle cose, che sa essere paziente – dice l’allenatore dei texani – e che è sicuro di sè al punto di lasciare che io e RC (Buford, il gm, ndr.) facciamo il nostro lavoro senza interferire». Popovich ha vinto 4 titoli ma la sua Gioconda è stata rimettere insieme i cocci dopo gara-6 del 2013. E riportare ancora una volta (la 5a in 12 anni) i suoi Spurs in finale. Dalla sue costole si sono staccati tanti allenatori, cresciuti sotto la sua guida e ora in grado di camminare coi loro piedi (la lista è lunga, gli ultimi due sono Budenholzer ad Atlanta e Brown ai 76ers, entrambi assistenti agli Spurs sino a un anno fa). Due coach diversi, entrambi vincenti. Tra una decina di giorni uno dei due lo sarà di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gara-1 Ieri notte a San Antonio. Gara-2 Domani a San Antonio. Gara-3 Martedì a Miami. Gara-4 Giovedì 12 a Miami. Eventuale gara-5 Domenica 15 a San Antonio. Ev. gara-6 Martedì 17 a Miami. Ev. gara-7 Venerdì 20 a San Antonio tra i veleni: 9-8 Mondiali ad Are La candidatura italiana bocciata per la quarta volta Zaia: «Una sconfitta politica». Roda: «Non è sport» GIANNI MERLO BARCELLONA (Spagna) Il boccone amaro per Cortina arriva con il piattino di risotto e funghi offerto durante il cocktail della cerimonia di annuncio dei prossimi organizzatori dei Mondiali di sci alpino, sci di fondo, freestyle e volo con gli sci. La Perla delle Dolomiti perde quelli alpini, i più importanti, per un solo punto nella volata con Are, centro sciistico svedese, 9 a 8. La delusione è cocente, perché questo era davvero l’ultimo tram. Era già uscita malconcia altre tre volte, ma con una miseria di voti. Qui a Barcellona è stata sconfitta, ma a testa alta. Questo non consola, perché qui erano venuti Delrio, Zaia, Malagò, Montezemolo con Tomba a promuovere il progetto. Sembrava che queste presenze potessero ribaltare una situazione un poco compromessa alcuni mesi fa. Allora Cortina tentennava, mentre Are lavorava duro. Il miracolo Tutto sommato è già stato un miracolo recuperare fino alla volata conclusasi in fotofinish. Ed è un merito. Certo, molti hanno scommesso sul possibile sorpasso, ma è rimasto un sogno. Cortina si era presentata con un pacchetto di 8 voti «blindati», grazie anche all’alleanza con il presidente austriaco Schroksnadel, ma i membri del Consiglio sono 17, numero non felice per le Dolomiti, e non è riuscita a convincere l’ultimo degli incerti. Il Governatore Zaia, governa- tore veneto, è arrivato ieri pomeriggio per vivere questa ultima tortura. La sua presenza voleva anche dimostrate che lo tsumani di malaffare, che ha colpito il Veneto, non ha nulla a che fare con questa gestione. Ma forse le brutte notizie giunte dall’Italia hanno potuto influenzare negativamente i dubbiosi. Zaia ha così espresso la sua delusione: «Il progetto di Cortina era positivo. Questa era la quarta volta che ci candidavamo e abbiamo perduto da Are, Cortina aveva schierato (da sin.) Malagò, Tomba, Zaia, Roda e Montezemolo che li ha già ospitati nel 2007. E’ una grave sconfitta politica, e devo rilevare che non c’è stato rispetto per noi, che due anni fa avevamo rinunciato a favore di St. Moritz, con l’assicurazione di un possibile successo questa volta. Nella Fis c’è una forte corrente a nostro sfavore. La quarta volta non si va per perdere. La nostra federazione non ha un potere contrattuale forte. E non si può esporre un territorio così importante a questo massacro, la nostra debolezza è paurosa. Adesso come sarà il futuro, se non si ripristiniamo in fretta i contatti ad al- LE ALTRE DECISIONI Seefold: nordici Park City: snowboard La Fis oltre ai Mondiali di sci alpino ha promosso le città per le altre rassegne: i Mondiali di sci nordico 2019 sono andati all’austriaca Seefeld (battuta Oberstdorf 9-8 al terzo scrutinio, ma la città tedesca ospiterà i Mondiali di Voli 2018); i Mondiali di snowboard e freestyle 2019 saranno organizzati da Park City (Usa). la Presentazione Libro di Piccioni LE FINALI SUL NOSTRO SITO SVEGLIA PRESTO PER VEDERE GLI HIGHLIGHT DI GARA-1 Gelsomini, partenze e libertà Gli piaceva correre. Tanto: 100, 200 metri. Voleva andare alle Olimpiadi, ma aveva un fantasma che gli rovinava sempre la festa: le false partenze. Manlio Gelsomini fu campione regionale del Lazio, tre volte azzurro, fu bronzo nella staffetta ai mondiali universitari di Roma, 1927, testimone autografato da Mussolini. Ma poi, con la vita che passava, l’Italia che si perdeva nel diluvio di retorica e di follia sposando le leggi razziali e la guerra hitleriana, odiò il fascismo. Con tutte le sue forze, di partigiano e di medico, visto che la professione l’aveva costretto a lasciare le gare e gli allenamenti alla Farnesina, il suo stadio. A quel punto le corse erano già di- Il presidente Flavio Roda, presidente Fisi, ha rughe profonde sotto gli occhi: «Se deve decidere della gente che non sa cos’è la neve e lo sport siamo finiti. Dopo 4 candidature cosa mancava a Cortina? L’Italia aveva il diritto di avere il Mondiale. Una stazione fra le più belle al mondo. Sono molto amareggiato, io ho una visione diversa di queste cose. Nella sport, come nella vita, c’è una linearità nelle scelte. Noi facciamo cose incredibili come attività, ma questo non basta. Non capisco davvero. E’ anche una bocciatura dell’Italia». Effetti collaterali Maurizio Gandolfi, che ha speso l’anima in questa candidatura, prima dell’annuncio si era fatto misurare i battiti cardiaci perché sentiva il cuore fra i denti. Lui rischia di perdere il suo gioiello, la discesa di Bormio, e questa è stata un’altra mazzata. Il cortinese doc Valle era di pietra. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL COMMENTO di FAUSTO NARDUCCI a pagina 21 Gazzetta.it Il momento più atteso dell’anno è arrivato. La corsa all’anello Nba è cominciata. Tutto il globo guarda a San Antonio dove, ieri notte, si è giocata gara-1 tra Spurs e Heat, primo atto della serie che porterà al titolo 2014. E Gazzetta.it coprirà l’evento in grande stile. Questa mattina sul nostro sito troverete gli highlight del primo atto di una serie che si preannuncia avvincente. Ma non è finita qui: in «Nba Show» Davide Chinellato approfondirà le prime tematiche tecniche e non, emerse dopo gara-1. Inoltre tanti aggiornamenti e curiosità, oltre agli interventi di chi la serie la sta vivendo dal vivo: il nostro inviato a San Antonio, Massimo Oriani. to livello e il peso tale da consentirci di ottenere dei successi veri?». ventate altre, fino alla morte, quel maledetto 24 marzo 1944, alle Fosse Ardeatine. Ora questa storia e quest’atletica, ritrova una ribalta. Un libro di Valerio Piccioni, «Manlio Gel- & somini campione partigiano», edizioni Gruppo Abele, ricuce il filo della vita di Gelsomini, non solo la sua vita in pista, ma anche le sue partite di rugby nella precarissima serie A del tempo. Ma soprattutto viene fuori la sua vita scatenata. Il libro si alimenta anche delle pagine di uno struggente diario della prigionia, due mesi e mezzo nell’inferno di via Tasso, il carcere lager. Alessia Glielmi, archivista del Museo della Liberazione, ricostruisce nel capitolo finale le giornate infami della detenzione gestita dai nazisti. In occasione dei 70 anni della Liberazione di Roma, il libro sarà presentato domani, alle 18, nella palestra popolare di via Sannio. Domenica pomeriggio, invece, grazie alla Roma 6 Villa Gordiani, con il contributo della Regione, rivivrà la coppa Gelsomini, festival della velocità dei bambini, allo stadio delle Terme di Caracalla. 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 PALLAVOLO ALLE 20.30 QUINTA GARA DI WORLD LEAGUE CON LA POLONIA A BARI 4 «Vincere non ci COME INIZIO’ S In uno stadio a Sofia... (al.fi.) Agli esordi si faceva solo così. Si giocava sotto il cielo, su terra, erba, anche sui campi da tennis, come al Foro Italico. In questo modo è cominciata la storia del volley. E in uno stadio è cominciata la storia olimpica. Nel settembre ‘57. In una sessione del Cio a Sofia, fu disputato un torneo. Vinse la Bulgaria (superando Urss, Cecoslovacchia, Romania, Francia e Italia) e i 20.000 spettatori accorsi convinsero i membri del Cio ad accettare il volley ai Giochi la guida Quanti italiani vanno in campo stancherà mai...» (a.a.) La Bulgaria di Placì e Simoni ospita la Serbia, l’Argentina di Velasco attende il Giappone, esordio in “terza fascia” anche per la Turchia di Zanini e per la Slovacchia di Gulinelli. Pool A – Oggi (20.30, differita Rai Sport) a Bari e domenica (20) a Roma Italia-Polonia, a San Paolo Brasile-Iran. Classifica: Italia 12; Polonia, Brasile 3; Iran 0. Pool B – A Long Beach Usa-Russia, a Sofia Bulgaria-Serbia. Classifica: Serbia, Stati Uniti 5; Bulgaria, Russia 1. Pool C – A Liegi e Anversa Belgio-Canada, a Canberra Australia-Finlandia. Classifica: Belgio 6; Canada 5; Finlandia 1; Australia 0. Pool D – A Buenos Aires ArgentinaGiappone, a Stoccarda GermaniaFrancia. Classifica: Francia 11; Germania 7; Argentina 5; Giappone 1. Pool E – A Ceske Budejovice Rep.Ceca-Sud Corea 3-2 (31-33, 25-19, 26-24, 26-28, 20-18), ad Almere Olanda-Portogallo. Classifica: Rep.Ceca 5; Sud Corea 4; Olanda, Portogallo 3. FORMULA Alla finale a 6 di Firenze si qualificano: l’Italia, le prime due dei gironi A e B e la 1a del torneo di Sydney. PUNTI Il punteggio è come quello del campionato italiano: 3 punti per la vittoria 3-0 e 3-1, 3 per il 3-2 e 1 per il 2-3. Zaytsev: «Vogliamo anche dominare il girone E che spettacolo sarà giocare al Foro Italico» VALERIA BENEDETTI Quattro partite, quattro vittorie. Se qualcuno pensava che l’Italia, con il biglietto già in tasca per la Final Six di Firenze, avrebbe collezionato partite mediocri si deve ricredere. I ragazzi di Mauro Berruto marciano spediti nel loro girone di World League, hanno umiliato il Brasile a casa sua e in Italia hanno liquidato un Iran che nelle scorse estati ci aveva dato diversi dispiaceri. Ivan Zaytsev è uno dei simboli di questa Nazionale che vince ed appassiona. E per lui il prossimo weekend sarà particolare: con la Polonia, dopo Bari stasera (tutto esaurito), si gioca domenica a Roma, quella che ormai è la sua città, nel contesto eccezionale del centrale del Foro Italico. «È un contesto fantastico, veramente unico. Da romano con la casa a pochi chilometri (comprata da pochi mesi al centro) è un evento che aspetto con ansia. Non so quanta gente ci sarà, spero che il contesto sia all’altezza. Poi ci arriviamo da primi nel girone e vogliamo far bella figura. Noi vogliamo qualificarci con merito, a prescindere dalle finali in casa». Saranno anche particolari le condizioni in cui giocherete. «Eh già tutte da scoprire. Già all’Europeo abbiamo giocato all’aperto nello stadio di Copenaghen, ma una sorta di soffitto c’era. A Roma vedremo. Ci sono stato da spettatore per il beach volley e gli Internazionali di tennis. Bisognerà vedere le condizioni di luce e l’umidità, ma sono sicuro che sarà fantastico». Quattro vittorie, due in Brasile, una partenza eccezionale. Ve l’aspettavate. «Sinceramente no. Però ci abbiamo preso gusto. Siamo riusciti a mantenere lo sesso livello di gioco nelle quattro partite, significa che non è occasionale ma è nelle nostre corde. Poi arriveranno i momenti difficili, i cali nostri e la crescita degli altri e dovremo essere bravi a gestirli». Questa Italia sta facendo un salto di qualità? «Ha più esperienza, consapevolezza e maturità. Alcuni giocatori hanno potuto fare esperienza importantissime, vincendo titoli, come è successo a me con lo scudetto, ma anche a Drago (Travica, ndr) che ha giocato in Russia e ha vinto. Ma anche stagioni da titolari continui per altri che fino all’anno scorso non giocavano così tanto. È una crescita dei singoli che incide sulla qualità collettiva». Centinaia di appassionati a vedere gli allenamenti a Bari. L’Italia è sempre più amata. «Sì, l’accoglienza del Sud è sempre eccezionale. Ti fanno sentire veramente il calore e ci fa veramente piacere averli vicino». Ti sembra che questa Italia abbia la dovuta attenzione? «Beh diciamo che dopo il Brasile non mi sembra che ce ne sia stata tantissima. Per il seguito che abbiamo e per le possibilità che ha questo gruppo a livello di immagine forse si potrebbe fare qualcosa di più». La Polonia che avversario sarà? «Anche loro hanno vinto in Brasiel non c’è da sottovalutarli anche se mancano diversi titolari e il tecnico, Antiga, non ha molta esperienza. Hanno il Mondiale in casa, ci tengono comunque a fare bella figura ma forse sono più concentrati verso l’obiettivo di ottobre». Ivan Zaytsev, 25 anni, ha vinto quest’anno lo scudetto con Macerata. Ha giocato a lungo a Roma dove ha comprato anche casa TARANTINI © RIPRODUZIONE RISERVATA PESARO IN A-2? (cam.ca.) Volley Pesaro è a una passo dall’acquisto di un titolo di A-2. <Siamo pronti, abbiamo trovato la società da rilevare, c’è la struttura. Ora vorremmo capire quanto il Comune potrà aiutarci”, ha detto il copresidente Giancarlo Sorbini che – con Barbara Rossi – ieri ha incontrato il sindaco Matteo Ricci. A NOVARA (a.cri.) Girandola di arrivi e conferme in casa Igor Gorgonzola Novara. Arrivano Signorile e Chirichella. Volto nuovo anche quello della Usa Kimberly Hill, 25 anni, schiacciatrice. Infine due conferme di “esperienza”: con i rinnovi della regista Mi Na Kim e del libero Valeria Alberti. A MONTICHIARI (s.m.) La Promoball ha ingaggiato Berenika Tomsia Okuniewska a Montichiari per la prossima stagione. L’atleta di Danzica, 189 cm conosciuta in Italia come centrale (a Pesaro) nella ultima stagione ha cambiato ruolo diventando opposta. GLI EUROPEI A CAGLIARI L’azzurro avanza Promosse 7 coppie En plein per le 4 squadre maschili. Le migliori vincono la pool e saltano la prima fase L’azzurra Viktoria Orsi Toth ALESSANDRO ANTONELLI Termina la fase a gironi e inizia quella a eliminazione all’Europeo di Cagliari. Non si può più sbagliare se si vuole centrare il podio. La prima fase è stata migliore di ogni più rosea aspettativa per le coppie italiane. Delle 8 presenti, 7 hanno passato il turno con l’enplein in campo maschile. Donne Il tabellone rosa è avanti di una fase, ha disputato anche il primo turno, dove le sole Menagatti-Orsi Toth sono riuscite con un secco 2-0 a eliminare Brzostek-Kolosinska (Pol) dopo che in mattinata avevano subito la prima sconfitta del torneo da ForrerVergè Deprè (Svi) 17-19 al tiebreak. «E’ stata una giornata molto lunga e ricca di emozioni – spiega Menegatti – non era facile tornare in pista dopo la sconfitta mattutina. Ora affronteremo una coppia molto affiatata, dobbiamo concentrarci solo su noi stesse ed essere consapevoli che possiamo farcela». Lasciano il torneo invece Gioria-Giombini per mano di Holtwick-Semmler e Momoli-Bacchi da GoricanecHuberli dopo le vittorie nell’ultima gara del girone. Uomini Quattro gare e altrettanti successi per gli italini. I gemelli Ingrosso su Rudol-Losiak (Pol) e Cecchini-Martino su Kufa-Hadrava (R.Ceca) si sono assicurati un posto nel tabellone, affronteranno rispettivamente Winter-Petutschnig (Aut) e i forti lettoni Plavins-Solovejs. Discorso diverso per Tomatis-Ranghieri e Nicolai-Lupo che chiudono la pool imbattuti e saltano il turno anche se entrambi hanno dovuto ricorrere al tiebreak contro le coppie austriache Doppler-Horst e Huber-Seidl. «Si è fatto sentire il caldo – commenta Lupo – non siamo stati perfetti, anche per merito di Huber-Seidl che hanno disputato un’ottima prova. Ora ci aspettiamo un incontro difficile, perché sia i lettoni che Cecchini-Martino sono avversari pericolosi». Tomatis ripensa alla gara: «È stata una vera battaglia e tutti i set sono stati tiratissimi, poevamo fare qualche cosa di più in cambio palla». © RIPRODUZIONE RISERVATA VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 TENNIS SEMIFINALI ROLAND GARROS A Donne in rosso SEMIFINALI UOMINI S Sul centrale del Roland Garros vanno oggi La siberiana punta al quinto slam. Trova la prima romena a giocarsi il titolo dal 1980: «Contro Maria sarà una guerra di velocità e nervi» ERRANI-VINCI IN DOPPIO S Donne, semifinali: Sharapova (Rus) b. Bouchard (Can-foto in basso) 4-6 7-5 6-2; Halep (Rom) b. Petkovic (Ger) 62 7-6 (4) Finale doppio misto: Groenefeld (Ger)-Rojer (Ola) b. Zimonjic (Ser)-Goerges (Ger) 4-6 6-2 107 Semifinali doppio uomini: Granollers-Lopez (Spa) b. Draganja (Cro)Mergea (Rom) 63 1-6 6-3, BenneteauRoger Vasselin (Fra) b. Golubev (Kaz)-Groth (Aus) 3-6 6-3 6-4. Doppio Jr, quarti donne: Stefani (Bra)Zarazua (Mex) b. Turati (Ita)-Zheng (Cina) 4-6 6-2 10-4. Quarti uomini: BonziHalys (Fra) b. Baldi-Berrettini (Ita) 6-4 6-1. Oggi Uomini, semifinali: Djokovic (Ser) c. Gulbis (Let), Nadal (Spa) c. Murray (Gbr). Doppio, semifinali d.: Errani-Vinci (Ita) c. Krajicek (Ola)Hradecka (R.Ceca). In tv: dir. Eurosport e Rai Sport 1 dalle 13 e Eurosport 2 dalle 14. DAL NOSTRO INVIATO VINCENZO MARTUCCI @VinceMartucci PARIGI LE PROTAGONISTE 1 Lezione La Bouchard è un fenomeno di autocontrollo: «Ho avuto più volte in mano i game, ma lei lotta su ogni punto e, quando non ho preso le chance, il punto se l’è preso lei. Fa parte della lezione. Ho cercato di dare il massimo, ma non ho giocato come nel resto del torneo. So- Novak Djokovic 27 anni sarà numero 1 del mondo se Nadal non vincerà il torneo. A Parigi una sola finale, nel 2012, persa in 4 set contro Nadal (lu.mar) 2 E tre. Terza finale di fila sulla terra rossa del Roland Garros. Maria Sharapova ci mette due ore e mezza per domare se stessa, cioé un’altra clone della famosa «Masha» russa modellata alla Nick Bollettieri Academy, in Florida. La spunta dopo mille batti e ribatti allo specchio, contro la canadese Eugenie Bouchard di 7 anni più giovane e 10 centimetri più bassa, allevata alla Nick Saviano Academy di Plantation, in Florida. E così, con esperienza (18 semifinali Slam contro 2), cattiveria (agonistica), capacità di reazione (19 partite vinte sul rosso al terzo set) e qualità sulla superficie (ci ha vinto 6 degli ultimi 8 tornei e, dalle semifinali Roland Garros 2011, ci ha perso solo 4 partite), si qualifica alla sfida per il titolo contro la sorprendente Simona Halep, prima finalista rumena dal 1980, da Virginia Ruzici, regina nel 1978, e oggi sua manager. Diesel Al Roland Garros è «La Giornata della donna», il Philippe Chatrier è tutto loro, ma la favorita per tre quarti d’ora subisce l’offensiva della ragazza di Montreal già numero 16 pro che sfodera un dritto lungolinea impressionante come tutte le accelerazioni: «A volte, quando giochi con qualcuno che non è mai stata nella situazione e gioca senza niente da perdere, puoi solo sperare che scenda un po’». Masha recupera da 2-4 a 4-4, ma si punisce col primo degli 8 doppi falli di giornata e concede il 6-4. «A quel punto pensavo avrebbe chiuso in due set», confessa coach Saviano. «Purtroppo però ha giocato un po’ più corto». In realtà il match è «una dura battaglia», sottolinea la freddissima «Genie», che lotta e fa soffrire la Sharapova, ma va sotto 5-2: «Cercavo sempre di essere aggressiva, spesso costruivo bene il punto, ma non lo finivo come avrei potuto». Se agguanta il 5-5 deve ringraziare la regina al Roland Garros 2012 e finalista 12 mesi fa, dilapidatrice di tre set point (due doppi falli e un rovescio). Ma il 7-5 è comunque della russa «made in Usa», e il contraccolpo per la ragazzina è evidente come il 6-2 decisivo. Pur con un’ultima prova di carattere, annullando 4 match point con altrettanti vincenti alla leonessa siberiana, prima dell’ultimo dritto sulla riga di Masha. S Ernests Gulbis 25 anni, sarà per la prima volta tra i primi 10 del mondo lunedì prossimo. Quest’anno a Parigi ha già battuto 2 top ten: Federer (4) e Berdych (6). S 3 DI PAOLO BERTOLUCCI Nole e Nadal favoriti ma occhio ai tranelli Sharapova, terza finale Ma di mezzo c’è la Halep 4 l’Analisi 4 Rafael Nadal 28 anni, 8 volte campione al Roland Garros. Sulla terra ha giocato 89 partite al meglio dei cinque set con un bilancio di 88 vittorie e una sconfitta. in scena due partite da non perdere. Nella prima Djokovic, il giocatore più in forma del momento, affronta Gulbis, la rivelazione del torneo. Il serbo scende sul terreno di gioco con la serenità dei forti,facendo affidamento sulla corretta gestione dei punti, l’elasticità muscolare e sulla capacità nel tenere alto il ritmo anche sulla lunga distanza.Sono da ammirare gli aggiustamenti e la precisione degli step con i quali approccia la palla, come pure la tranquillità nella diagonale di rovescio. La continuità nella risposta al servizio è in grado di spuntare il servizio del lettone e le accelerazioni lungo riga sono uno dei suoi punti forti.Per questi motivi e non solo per la classifica risulta il naturale favorito, ma il nuovo Gulbis,dimenticate le birre e imbracciato il fucile da tennis è un avversario da prendere con le molle.Possiede nel servizio un’arma micidiale, mostra colpi di rimbalzo penetranti, ha la pesantezza e la profondità di palla necessarie per reggere gli scambi più violenti. Forse meno intrigante ma più nobile appare la seconda partita. Murray, nato sul veloce e solo adattato al rosso, ha compiuto buoni progressi con il dritto e una maggior confidenza con la smorzata, ma mostra ancora impacci nel proporre un tennis meno difensivo e più propositivo.La mano è sensibile ma spesso pecca del necessario cinismo e spreca troppe energie per venire a capo del problema.In particolare deve contenere le pause mentali perchè Nadal ha da sempre il suo cavallo di battaglia nella concentrazione. Ultimamente sembra aver perso brillantezza negli spostamenti e si affida ad esecuzioni con i piedi paralleli al campo. Fatica , quindi, a girare intorno alla palla per esplodere il dritto e si limita a generare pressione sulle diagonali. In assenza di avversari dotati di ritmo e di colpi conclusivi riesce a scaricare con una certa frequenza tutta la forza nella fase di rilascio e questo dovrebbe metterlo al sicuro anche oggi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Trés vite BRESNIK COACH DI ERNESTS «IL TORNEO VA A DJOKOVIC» S 1 Maria Sharapova, 27 anni 2 Simona Halep, 23 anni, romena alla prima finale slam 3 Una piccola Eugenie Bouchard in versione fan di una giovanissima Maria Sharapova 4 Andrea Petkovic, 27 anni, aveva eliminato nei quarti la nostra Sara Errani AFP 4 I NUMERI 3 I precedenti tra Maria Sharapova e Simona Halep. Ha sempre vinto la siberiana: a Indian Wells nel 2012 (6-3 6-4), a Pechino nel 2012 (7-5 7-5) e in finale a Madrid poche settimane fa (16 6-2 6-3) (lu.mar.) no delusa, come sempre quando perdo, ma ho fatto molti errori nei momenti importanti. Peccato, sono già una che crede molto in se stessa, e questo mi dà una motivazione extra per essere pronta la prossima volta». La maestra Sharapova è più brava ancora: «Non ho giocato il miglior tennis, ma ho lottato, mi sono arrampicata, e ho trovato un modo per battere un’avversaria che ha giocato un tennis eccezionale. Ne sono felice ed orgogliosa. La filosofia è che mi impegno talmente tanto, col team, per arrivare a questi match che poi non voglio lasciarli a metà, e se perdo il primo set o qualche game non è la fine del match». Velocità Masha vede vicinissimo il quinto Slam, partendo dal 3-0 nei testa a testa contro Simona Halep, neo 3 del mondo (da 4 ieri) che vede premiati i suoi sforzi, a cominciare dalla chiacchierata operazione di riduzio- ne del seno nel 2009, quando non riusciva la transizione da numero 1 del mondo e campionessa del Roland Garros junior 2008. L’anno scorso ha vinto 11 titoli Wta, è passata dal numero 47 all’11 della classifica, adesso centra la prima semifinale e la prima finale Slam senza cedere un set. Pur rischiando, da 1-3 e due palle dell’1-4, nel secondo parziale contro bum-bum Petkovic, la piccola (1.68) maratoneta dal tennis completo è in fiducia: «Il salto di qualità l’ho fatto a Roma quand’ho battuto l’anno scorso Radwanska, da allora sono stata più aggressiva, non mi aspettavo di arrivare così in fretta così in alto. Spero di prendermi la rivincita con Maria, giocando veloce e tenendo di nervi. Ma certo parliamo di un’avversaria molto forte». © RIPRODUZIONE RISERVATA GUARDA le foto e i video su www.gazzetta.it & Andy Murray 27 anni, cerca di diventare il terzo britannico della storia in finale al Roland Garros dopo Fred Perry (1935 e 1936) e Bunny Austin (1937) (lu.mar.) Ci sono allenatori e allenatori, Gunther Bresnik, già guida di Becker, Muster e ora di Thiem e Gulbis, dichiara al sito del Roland Garros: «Ernests non ha alcuna chance contro Novak. Djokovic è il favorito per il titolo: ci ha provato tante volte e sarà lui a sollevare la coppa. Per vincere, Gulbis dovrà fare un miracolo, anche se gioca ad alto livello, resta 10-15% sotto il livello medio di Djokovic: Nole gioca in modo costante per ore, per Ernests sarebbe formidabile riuscirci per 3-4 giochi a set. Anche se Novak è in cattiva giornata, ha troppo margine». TRIBUNALE DI TREVISO Amministrazione Straordinaria n. 1/13 NORTH EAST SERVICES s.p.a. - NES Attività di trasporto valori Amministrazione Straordinaria n. 1/14 ISTITUTO VIGILANZA COMPIANO s.r.l. Attività di vigilanza e sorveglianza AVVISO D’ASTA L’Istituto Vendite Giudiziarie comunica che LUNEDI’ 16 GIUGNO 2014 alle ore 15:30 in Silea (TV) Via Internati n. 30, presso la propria sede, procederà alla vendita per lotti di: • n. 1 autocarro Iveco Magirus 260 S/E4, anno 2010 con cabina blindata e sponda caricatrice; • n. 2 autocarri: Ford Transit e Chevrolet SSR; • n. 32 autocarri Fiat Ducato blindati o adibiti a trasporto valori; • n. 2 Fiat Panda Van; • n. 5 autovetture: Lancia, Alfa Romeo, Renault e Volvo; • n. 2 carrelli elevatori, n. 4 transpallet elettrici, gruppo elettrogeno Perin; • n. 1 imbarcazione modello DP9 Sport, anno 1981, n. 2 motori Volvo Penta AQ AD 40A/280. Per visionare gli autoveicoli blindati/trasporto valori e l’imbarcazione, previo appuntamento inviando richiesta via fax al 0422/298830 o via e-mail [email protected] Si precisa che la richiesta di visione andrà redatta utilizzando il fac-simile presente nel sito internet, www.ivgtreviso.it, alla sezione “Modulistica beni mobili” con allegato documento di identità del richiedente e di eventuali accompagnatori. Per visionare i restanti beni, nella stessa giornata di lunedì 16 giugno 2014 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso la sede dell’Istituto Vendite Giudiziarie di Treviso. Per Maggiori Informazioni e Condizioni Generali di Vendita rivolgersi all’I.V.G. di Treviso tel. 0422/435022 - 0422/435030 e nel sito internet www.ivgtreviso.it. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 ATLETICA DIAMOND LEAGUE E’ Golden Qatar Mutaz Barshim, 22 anni, atleta del Qatar, vince l’alto con 2.41, miglior prestazione asiatica all-time e mondiale stagionale AFP Barshim vola su Roma Gatlin resta re dei 100 L’uomo degli Emirati vince una grande gara di alto con 2.41. Lo statunitense domina di nuovo lo sprint: 9”91 PIERANGELO MOLINARO ROMA Per un momento il popolo dell’Olimpico ha tenuto il fiato. Stava entrando la storia, dopo che Mutaz Barshim a 22 anni aveva superato 2.41 al primo tentativo, record asiatico e miglior misura mai superata in Italia. Bohdan Bondarenko, come un consumato giocatore di poker, rinunciava a sfidarlo sulla stessa misura alzando la posta a 2.43. Sarebbe stata la seconda misura di sempre nella storia dell’alto dopo il 2.45 di Sotomayor nel 1993 e per l’ucraino il primato europeo. Nulla, la vittoria è andata a Brashim , ma sia lui che Bondarenko hanno mostrato di avere nelle gambe misure da sogno. La sfida Questa dell’alto è stata una gara bellissima, ricca di emozioni, anche se campioni come il russo Ukhov, il canadese Drouin e l’altro russo Silnov si sono fermati a 2.28. Gare diverse quelle dei due protagonisti. Barshim ha provato la pedana a 2.20 e ha raggiunto la misura vincente all’ottavo salto con un errore a 2.28. Bondarenko invece si è alzato dalla panca solo a 2.24, ha commesso un errore a 2.31 ed è passato direttamente a 2.34, misura superata al primo tentativo. Poi è rimasto a veder gli altri sino ai tre errori a 2.43, dove due volte l’asticella l’ha abbattuta solo con il tacco. La velocità Peccato che il pubblico italiano non abbia capito che può esserci atletica di qualità anche in assenza di Bolt: 30.700 spettatori contro i 53.000 dello scorso anno con il giamaicano battuto da Gatlin. E proprio Gatlin ha regalato un fremito nello sprint vincendo i 100 in 9”91. Partenza bruciante e la capacità di tenere la velocità anche nell’ultimo terzo di gara. Ha stupito la sconfitta nei 100 donne della Fraser. Forse non sta bene, forse viaggia troppo, ma non è da lei un ottavo posto in 11”19 nella gara vinta dalla statunitense Bowie. Sono comunque le donne sugli scudi con 4 miglior prestazioni mondiali stagionali: il 12”53 dell’esplosiva Brianna Rollins nei 100 hs, il 53”97 della giamaicana Spencer nei 400 hs, il 14’34”99 di Genzebe Dibaba nei 5000, la terza Dibaba che vince a Roma dopo la sorellona Tirunesh e la sorellina Berhane ed il 4.70 nell’asta della cubana Silva. Ma la sera dell’Olimpico ha mostrato anche due gioiellini freschi fre- Tra gli italiani si salvano nel triplo Donato (4° con 16.89) e Greco (7° con 16.84) schi. Il cubano Lazaro Martinez, 17.07 a soli 16 anni nel triplo vinto da Claye (17.14) e la cubana Sahily Diago, seconda negli 800 in 2’00”01, due gambe lunghissime che accarezzano la pista. Italiani Luci e ombre sui 24 italiani in gara, Su tutti Fabrizio Donato, quarto nel triplo con 16.89 e Daniele Greco, settimo con 16.84, ben al di là della misura che sperava di ottenere considerando il ritardo nella preparazione. Come positivo deve essere considerato il 20”81 di Andrew Howe sui 200, un buon tempo dopo una serie di infortuni che avrebbero spezzato l’anima ad un toro. E non male, sempre considerando gli infortuni, il 13”34 della Borsi nei 100 hs che hanno visto la Caravelli ruzzolare malamente sul 5° ostacolo. Ma preoccupa in vista della Coppa Europa l’anonimo 47”12 di Matteo Galvan nel 400 di Merritt (44”48). Ci sono solo 2 settimane per rimediare. Bisogna crescere. Justin Gatlin, 32 anni, re dei 100 come nel 2013 (9”91) AFP © RIPRODUZIONE RISERVATA A Gli 800 firmati Aman S LaShawn Merritt Lo statunitense nei 400 fa il minimo indispensabile, ma domina in 44”48 e si conferma il re della specialità S Silas Kiplagat Il keniano vince i 1500 in 3’30”44, ma soprattutto batte a sorpresa il connazionale Asbel Kiprop S Lazaro Martinez Il cubano ha solo 16 anni. Già va bene che non lanci la rincorsa a gattoni... Personale di 17.24, è 3° con 17.07 S Fabrizio Donato E’ quarto nel triplo con 16.89, 5 centimentri meglio di Daniele Greco, risultati incoraggianti verso gli Europei di Zurigo LE REAZIONI A BORDO PISTA Mutaz: «Non mi pongo limiti, il record arriverà» «Tra una settimana o tre anni, ma arriverà» Donato e Greco: «Ok verso Zurigo» GENNARO BOZZA ROMA Il giorno prima del Golden Gala, Sara Simeoni fa una foto con i tre protagonisti dell’alto e alla sua destra c’è Mutaz Barshim con occhialoni tipo studente genietto. Sara dice: «Mi fa tenerezza». In effetti quell’espressione da bambino indifeso induce a sentimenti di protezione. Poi, sulla pedana, ecco la trasformazione. Via gli occhiali, no alle lenti a contatto, una grinta incredibile ed ecco il 2.41 che è tanti record tutti in una volta. Lui stesso ci scherza: «Asiatico, personale, nazionale, mondiale stagionale, non so più che altro». E ride. Volare Non c’è rammarico per il 2.43 sfiorato. «E’ mancato davvero poco – dice – ma ho commesso qualche piccolo errore tecnico, ho staccato un po’ troppo vicino. Comunque, sono sempre più fiducioso e più convinto. L’importante è stare bene, in salute e in forma fisica, così posso andare sempre più in alto». Forse adesso ha un’idea più precisa dei suoi limiti? «Non esistono limiti. Non mi piace pensare ai limiti, voglio solo andare avanti. Guardo alle mie ambizioni e alle mie capacità tecniche». Ma quanto tempo servirà per battere il 2.45 di Sotomayor? «Nessuno può dirlo. Per farlo devi essere al massimo fisicamente e mentalmente, ma serve anche una buona atmosfera che ti dia la spinta decisiva. E’ possibile battere questo record, magari la prossima settimana, magari fra 3-4 anni». Triplo In una serata di azzurro sfuocato, dal triplo arrivano colori più vividi, grazie a Fabrizio Donato e Daniele Greco. Entrambi appaiono soddisfatti. Donato ha una dedica particolare: «Per mio padre, che sta poco bene». Poi spiega: «Dopo il 17.24 ventoso in Portogallo, questo 16.89 conferma che sono in condizione a questo punto della stagione. Fra l’altro, questo è il mio personale all’ Olimpico, non ero mai andato oltre i 16.80. Cominciare così è una bella spinta, ci sarà tempo per migliorare fino agli Europei fra due mesi». Greco veniva da un deludente 16.33 a Eugene: «Aver saltato mezzo metro in più dice già tanto. Sono reduce da un lungo infortunio, ma l’emozione del Golden Gala mi ha fatto salire l’adrenali- 4 IL NUMERO 3 Keniani La federazione nazionale li aveva bloccati in vista dei Trials per i Giochi del Commonwealth, anche se a Roma a carico degli organizzatori. Hanno corso, ma ha vinto solo la Sum negli 800 (1’59”69) na. Sinceramente non mi aspettavo di valere già tanto». Ambizioni per gli Europei di Zurigo. Donato: «Difendere il mio titolo». Greco: «Beh, anch’io ho un titolo europeo, indoor, quindi...». Donato: «Ma il risultato che aspettiamo è salire tutti e due sul podio». Sorpresa La sorpresa più grande, probabilmente, è vedere Shelly-Ann Fraser penultima nei 100, comunque giustificata dopo due settimane di stop. Si ricorda l’ultima volta in cui è stata così dietro nei 100? Ride: «Non so se sono mai arrivata penultima. Non sono al massimo, l’opportunità di gareggiare a Roma non la perdo». Tutto regolare per Brianna Rollins nei 100 hs. «Ma che spavento alla fine, con la Harper a un centesimo, però ho migliorato il mondiale stagionale, sono contenta». © RIPRODUZIONE RISERVATA i risultati LE Howe, 200 in 20”81 STELLE S Brianna Rollins E’ una palla di schioppo. Ha pochi muscoli, ma al tritolo. Il suo 12”53 sui 100 hs è il miglior tempo del 2014 S Valerie Adams Vince il peso con 20.01, per lei sicuramente di routine. Ma le permette di conquistare la 48a vittoria consecutiva UOMINI. 100. I (+0.4): 1. Gatlin (Usa) 9”91; 2. Carter (Giam) 10”02; 3. Gemili (Gb) 10”07; 4. Collins (S.K.) 10”15; 5. M. Mitchell (Usa) 10”18; 6. Magakwe (Saf) 10”20. II (+0.4): 1. Livermore (Aus) 10”13; 2. Adams (S.K.) 10”14; 6. Ferraro 10”55; 7. Cerutti 10”64; 8. Demonte 10”70. 200 (+0.9): 1. A. Edward (Pan) 20”19; 2. Lemaitre (Fra) 20”24; 3. C. Mitchell (Usa) 20”46; 4. Forte (Giam) 20”49; 5. Dwyer (Giam) 20”51; 6. Martina (Ola) 20”74; 7. Howe 20”81. + 400: 1. Merritt (Usa) 44”48; 2. Masrahi (E.Ar) 45”14; 3. Verburg (Usa) 45”18; 4. Makwala (Bot) 45”22; 5. Santos (R.Dom) 45”27; 6. Mance (Usa) 45”29; 9. Galvan 47”12. 800: 1. Aman (Eti) 1’44”24; 2. Kaki (Sud) 1’44”57; 3. Lewandowski (Pol) 1’44”60; 4. Solomon (Usa) 1’44”90; 5. Kinyor (Ken) 1’44”90; 6. Sowinski (Usa) 1’45”23; 8. Benedetti 1’45”99. 1500: 1. S. Kiplagat (Ken) 3’30”44; 2. Souleiman (Gib) 3’31”19; 3. Kiprop (Ken) 3’31”89; 4. H. Tesfaye (Ger) 3’31”98; 5. Iguider (Mar) 3’32”09; 6. C. Cheboi (Ken) 3’32”35. 3000 sp: 1. Birech (Ken) 8’06”20; 2. P. Koech (Ken) 8’10”53; 3. B. Kipruto (Ken) 8’11”39; 4. A. Mutai (Ken) 8’15”83; 5. Zalewski (Pol) 8’16”20; 6. C. Kemboi (Ken) 8’16”96; 13. Floriani 8’26”34; E. Kemboi (Ken) rit. Alto: 1. Barshim (Qat) 2.41; 2. Bondarenko (Ucr) 2.34; 3. Kynard (Usa) 2.31; 4. Drouin (Can) 2.28; 5. Protsenko (Ucr), Silnov (Rus), Ukhov (Rus) 2.28; 10. Fassinotti 2.24. Triplo: 1. Claye (Usa) 17.14 (-0.5); 2. Taylor (Usa) 17.08 (-0.7); 3. L. Martinez l(Cuba) 17.07 (-0.2); 4. Donato 16.89 (-0.5); 5. Fedorov (Rus) 16.86 (-0.4); 6. Revé (Cuba) 16.86 (+0.4); 7. Greco 16.84 (-0.6); 11. Schembri 16.20 (-0.3). Disco: 1. Harting (Ger) 68.36; 2. Malachowski (Pol) 65.86; 3. Butenko (Rus) 64.87; 4. Wierig (Ger) 64.64; 5. Urbanek (Pol) 63.70; 6. Kanter (Est) 63.38; 9. Kirchler 59.51. DONNE. 100. I (+0.5): 1. Bowie (Usa) 11”05; 2. Stewart (Giam) 11”08; 3. Facey (Giam) 11”13; 4. Bartoletta (Usa) 11”13; 5. Tarmoh (Usa) 11”13; 6. Anderson (Usa) 11”14; 8. Fraser (Giam) 11”19. II (-0.3): 1. Bailey (Giam) 11”28; 6. Alloh 11”53; 8. Hooper 15”07. 800: 1. Sum (Ken) 1’59”49; 2. Diago (Cuba) 2’00”01; 3. Wilson (Usa) 2’00”18; 4. Cichocka (Pol) 2’00”30; 5. Martinez (Usa) 2’00”44; 6. Akkaoui (Mar) 2’00”58; 11. Milani 2’02”82. 5000: 1. G. Dibaba (Eti) 14’34”99; 2. Ayana (Eti) 14’37”16; 3. V. Kibiwot (Ken) 14’40”05; 4. M. Cherono (Ken) 14’43”11; 5. Kisa (Ken) 14’52”59; 6. Haroye (Eti) 14’52”67; Varga rit. 100 hs (+0.5): 1. Rollins (Usa) 12”53; 2. Harper (Usa) 12”54; 3. Harrison (Usa) 12”61; 4. Billaud (Fra) 12”69; 5. Porter (Gb) 12”90; 6. Ali (Usa) 13”26; 7. Borsi 13”34; Caravelli rit; Pearson (Aus) n.p. 400 hs: 1. Spencer (Giam) 53”97; 2. Moline (Usa) 54”56; 3. Child (Gb) 54”82; 4. T. Williams (Usa) 55”59; 5. Stoddart (Giam) 55”98; 6. Rosolova (R.Ceca) 56”00; 8. Pedroso 56”71. Asta: 1. Silva (Cuba) 4.70; 2. Ryzih (Ger) 4.60; 3. Spiegelburg (Ger) 4.50; 4. Shelekh (Ucr) 4.50; 5. Rogowska (Pol) 4.50; 6. Murer (Bra) 4.50; 10. Malavisi 4.30; Bruni s.m. Triplo: 1. Ibarguen (Col) 14.48 (0.0); 2. Koneva (Rus) 14.42 (+0.5); 3. Gay (Cuba) 14.38 (+0.6); 4. Saladukha (Ucr) 14.24 (-0.3); 5. Pyatykh (Rus) 14.05 (-0.9); 6. Mamona (Por) 13.92 (-1.1); 10. La Mantia 13.44 (+0.9); 11. Derkach 13.15 (+0.6). Peso: 1. Adams (N.Zel) 20.01; 2. Schwanitz (Ger) 19.60; 3. Gong Lijiao (Cina) 19.17; 4. Kolodko (Rus) 18.67; 5. Kopets (Bie) 18.65; 6. Carter (Usa) 18.58; 10. Rosa 17.07. Giavellotto: 1. Spotakova (R.Ceca) 66.43; 2. Ratej (Slo) 63.12; 3. Mickle (Aus) 63.05; 4. Li Lingwei (Cina) 62.30; 5. Hatsko (Ucr) 62.18; 6. Palameika (Let) 59.94; 11. Jemai 53.20. A TORINO I TRICOLORI GIOVANILI MA LA TROST RINVIA IL DEBUTTO Da oggi a domenica, allo stadio Nebiolo di Torino (diretta streaming su www.10x10.tv/fidal), i campionati italiani juniores e promesse. In gara 1430 atleti per 80 titoli. Assente l’annunciata Alessia Trost che stasera, dopo l’infortunio a una caviglia di aprile, avrebbe dovuto fare l’esordio stagionale nell’alto. Tra i big, la mezzofondista Federica Del Buono. La rassegna servirà anche per definire la squadra azzurra per i Campionati del Mediterraneo under 23 di Aubagne (Fra) del 14-15/6. MEMORIAL CAVULLI (si.g.) Così mercoledì sera a Imola (Bo). Uomini. Asta: Rubbiani 5.20; Ma. Boni 5.20. Martello: Lingua 72.50. ALTO POLACCO (si.g.) A Plok (Pol), 1.97 in alto di Kamila Licwinko. Uomini. Peso: Hoffa (Usa) 20.85; Majewski 20.53. Donne. Alto: 2. Razdzivil (Uzb) 1.95. A Lappeenranta (Fin). Uomini. Giavellotto: Pitkamaki 83.93; Ruuskanen 83.41. 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). 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Azzurri a caccia di un successo anche a salvaguardia del c.t. Mondo 2015. Con Sergio Parisse a riposo, la maglia da terza centro va a Manoa Vosawai, alle Figi nato e cresciuto. Osservati speciali in seconda linea: Marco Bortolami centra il cap n. 105, eguagliando il record dello stesso Parisse e di Martin Castrogiovanni, Quintin Geldenhuys diventa il primo equiparato della storia tricolore a giocare da capitano. Cittadini e Aguero saranno i piloni titolari. ANDREA BUONGIOVANNI Una vittoria, dopo dieci sconfitte nelle ultime undici partite serve come l’aria. Ma è tutt’altro che scontata. Domani, all’Anz Stadium di Suva (quando in Italia saranno le 5 del mattino), contro le Figi. E, in generale, nel trittico nel Pacifico (tra una settimana alla Samoa, tra due in Giappone). Il ranking Irb parla chiaro: l’Italia occupa tristemente il 14° posto, le Figi sono all’11°, Samoa al 9° e il Giappone al 12°. Inutile girarci intorno: il rischio di tornare a casa a mani vuote è concreto. E in tal caso, secondo qualche ben informato, la panchina del c.t. Jacques Brunel potrebbe anche traballare. Occorre ricordarlo: per la gestione federale di Alfredo Gavazzi, è un’eredità di quella di Giancarlo Dondi... La scommessa Dagli azzurri, dopo un Sei Nazioni da dimenticare, si attende una BOXE OGGI E DOMANI: DIRETTE SKY ORE 17 Numeri Nel XV azzurro, otto i giocatori che in stagione hanno militato nelle Zebre, sei a Treviso (il depurato Alberto Sgarbi compreso) e uno all’estero (Joshua Furno a Biarritz, nel Top 14 francese, torneo da dove arriva la maggioranza dei figiani). I precedenti sono leggermenti favorevoli all’Italia: 5-4. Ma gli azzurri mai hanno vinto in trasferta e in novembre, a Cremona, hanno faticato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Guglielmo Palazzani, 23 anni e Ciccio De Carli, le novità azzurre FORTI concreta reazione. Anche perché la rosa che affronta il tour e la prima formazione titolare annunciata per domani, ricalca quella vista in azione nel Torneo. La novità, per la sfida alle Figi, è l’esordio del 23enne bresciano Guglielmo Palazzani; nelle Zebre ha gio- IPPICA cato soprattutto estremo, in Nazionale debutterà da mediano di mischia (in coppia con Luciano Orquera). E’ una scommessa, ma l’assenza per infortunio di Ugo Gori la impone. Considerando, soprattutto, che l’intera trasferta va proiettata verso la Coppa del NUOTO IL GIOVANE JOCKEY TRA PELLEGRINI E ADN FIGI: Talebula; Nalaga, Tikoirotuma, Nadolo, T. Nagusa; Ralulu, Kenatale; N. Naguda, Qera (cap.), Waqaniburotu; Naikatini, Ratuniyarawa; Saulo, Talemaitoga, Ma’afu. A disposizione: Koto, Yanuyanutawa, Colati, Lewaravu, Ravulo, Matawalu, Votu, Delai. All. McKee. ITALIA: McLean; Sarto, Campagnaro, Sgarbi, Venditti; Orquera, Palazzani; Vosawai, Ma. Bergamasco, Furno; Bortomai, Geldenhuys (cap.); Cittadini, Ghiraldini, Aguero. A disposizione: Giazzon, An. De Marchi, Al. De Marchi, Biagi, Derbyshire, Tebaldi, Allan, Masi. All. Brunel. ARBITRO: Doyle (Inghilterra). BASEBALL ADDIO ZIMMER (m.c.) Don Zimmer, 83 anni, uno dei grandi degli ultimi 50 anni: da giocatore (era in interno) ha giocato 12 stagioni in Mlb con Dodgers (ha vinto le World series nel 1955, 1959 e 1963), Cubs, Mets, Reds e Washigton Senators. Per tredici stagioni è stato manager e ha vinto 4 titoli come bench coach di Joe Torre negli Yankees. DEBUTTO CON FUORICAMPO (r.r.) Debutto con fuoricampo in Giappone per l’asso cubano Yulieski Gourriel, con Yokohama nel match contro Seibu. BOXE Azeri contro Cuba Lo show finale delle World Series Derby inglese Domani Atzeni secondo favorito Fede: 28-29 a Bari Gli scozzesi e il progetto Caserta (r.r.) Le finali delle World Series quarta edizione (i Milano Thunder vinsero la seconda) oggi e domani a Baku (diretta Sky Sport 3 ore 17, domani Sky Sport 2) vedranno la novità Cuba, nazione dilettanti per eccellenza), opposta agli Azerbaijan Fires. Se i Domadores caraibici sono arrivati sino in fondo senza incontrare ostacoli (57-13) e forse non ancora consapevoli di poter guadagnare mezzo milione di euro, gli azeri sembrano sentirsi più sicuri per il fattore-campo (6 vittorie su 7) e soprattutto per aver eliminato in semifinale i detentori di Astana. «C’è molta aspettativa su di noi in tutto il Paese, non possiamo che rispondere con la vittoria» dice il presidente cubano Puig che s’è visto accolto il reclamo per il tentato di cambio di programma dell’Aiba. «Sarei felice solo di un 5-0» ha risposto l’angolo azero Genzhiyev. Lo spettacolo è assicurato. Oggi 49, 56, 64, 75 e 91 kg, domani 52, 60, 69, 81 e +91 (69 in caso di spareggio). La stagione del giovanissimo (22 anni, foto) fantino italiano Andrea Atzeni, emigrato in Inghilterra da ragazzo come Dettori, è in pieno decollo. Domani, a Epsom, Atzeni sarà in gara nel Derby (gr. 1, m 2400) inglese (Dettori invece no) in sella a Kingston Hill, allenato da Robert Varian e quotato a 8/1 (assieme a Geoffrey Chaucer), secondo favorito dietro l’attesissimo Australia a 6/4. Sia per Dettori sia per Atzeni, oggi le Oaks (gr 1, m 2400). Il primo a 20/1 con Amazing Maria, il secondo a 28/1 con Anipa. Da battere Taghorda a 7/2. (al.f.) C’è una grande attesa per la prima volta di Fede a Bari. Come s’è visto già alla presentazione del trofeo Città di Bari del 28-29 giugno a cui parteciperanno oltre a Federica Pellegrini e Filippo Magnini (dal 13 al 15 giugno al Settecolli di Roma) anche Govorov, Gossman e Degtjarjov dell’Adn Swim Project. Successivamente, la Pellegrini sarà in gara alla Swimming Cup (il 15 luglio all’Aspria Harbour Club di Milano e il 16 luglio al Palazzo del Nuoto di Torino). A proposito di Adn, team transnazionale di stanza a Caserta, è arrivato ieri Gordon Glasgow del City of Aberdeen Swim Team (il team in cui nuotano i talento scozzese Jack Ness e Andrew McGovern), per studiare il modello tecnico, organizzativo e finanziario di questo progetto. «E’ un’esperienza utile, questo confronto con un club italiano di elevata professionalità» ha detto Glasgow (nella foto con Andrea Di Nino, a sinistra). BOTTI A LIVORNO? Ieri aperte le buste per la gestione del Caprilli: due le offerte. Una è di un’associazione temporanea di tre società di corse (Follonica, Siracusa e Garigliano) e una a sorpresa della famiglia Botti. Sul bando pende un ricorso al Tar (che verrà discusso il 27) presentato dall’Alfea di Pisa che ha gestito le ultime due stagioni. RIENTRO BRUZZESE (r.g.) A S. Venanzio di Galliera (Bo), rientra l’ex tricolore massimi leggeri Damian Bruzzese (11-1), dopo la sconfitta contro Maurizio Lovaglio dello scorso dicembre, e affronta Igor Borucha (Lit. 7-24-2) sui 6 round. DEBUTTO SZELLO (r.g.) A Szentes (Ung) debutta al professionismo il massimo leggero Imre Szello, a lungo titolare nei Thunder Italia alle WSB e titolare ai Giochi di Pechino 2008. Affronta Paata Berikashvili (Geo. 17-16-1) sulle 6 riprese. AZZURRI (i.m.) Vincono i 5 azzurri nel 1° turno del 45° GrP di Usti (R. Ceca), torneo èlite. Approdano in semifinale. Risultati, quarti: 60 Introvaia b. Agate (R. Ceca), 69 Di Russo b. Bagaz (R. Ceca), 75 Munno b. Bagin (Svk), 81 Fiori b. Starek (R. Ceca), +91 Vianello b. Puritchamiasvili (Geo). CANOA SLALOM (a.fr.) Al via a Londra la Coppa del Mondo di slalom. Assente Molmenti, che tornerà per le altre due gare. Oggi qualifiche, domani semifinali, finali e finali a squadre per K1 e C1 uomini e C1 donne. EQUITAZIONE BASEBALL ULTIMO TURNO PRIMA FASE: BOLOGNA-SAN MARINO, A PARMA RITIRATA LA MAGLIA DI CORRADI D’Amico, 45 giorni di squalifica per slealtà ma non frode (m.c.) Il giudice sportivo Fibs ha squalificato per 45 giorni (dal 21 maggio) il lanciatore del San Marino Giovanni D’Amico. L’italo-venezuelano, secondo l’avvocato La Rocca, ha violato «i principi di lealtà, probità e rettitudine del regolamento di giustizia Fibs e dal codice etico Coni». Il giudice assolve però D’Amico dal reato di frode sportiva, disponendo il ritorno alla Procura degli atti per indagini. Nell’ultimo turno prima fase Bologna-San Marino: negli emiliani torna Nick Pugliese. Infinem stasera prima della partita con MONDIALI (r.g.) A Buenos Aires (Arg) il locale Carlos Reveco (33-1), titolare mosca Wba, difende la cintura dall’assalto di Felix Alvarado (Nic.18-1) forte picchiatore con 15 successi per ko. AD AVEZZANO (r.g.) Ad Avezzano (Aq), il superwelter Stefano Castellucci (21-3) opposto ad Amedeo Maurizio (0-6-1) 6 t.: il massimo Ivan Di Berardino e il superpiuma Mattia Gemini al debutto contro Nicolae Rata (Rom. 0-1) e Filippo Lugaresi (0-3) sui 4 round. Nettuno, il Parma ritirerà il numero 8 di Claudio Corradi. In 20 anni (1974-1994) al Parma, Corradi ha vinto 9 scudetti ed è l’italiano di tutti gli sport con più Coppe Campioni vinte: 13. Programma. 3° turno ritorno, oggi e domani 20.30. Gir. A: Bologna-San Marino, Godo-Padova. Class.: Bologna 944 (17–1); San Marino 588 (10-7); Godo e Padova 333 (6-12). Gir. B: Nettuno2-Rimini, Parma-Nettuno. Class.: Rimini 647 (11–6); Parma 611 (11-7); Nettuno 389 (7-11); Nettuno2 167 (3-15). BRAVI AZZURRINI Grande Italia a Wierden (Ola). La nazionale Young Rider ostacoli vince la Coppa delle Nazioni. La squadra composta da Rebecca Lippi Bruni-Caesar VGZ (4/13), Giampiero Garofalo-Zyquita Sr (8/0), Andrea Calabro-Éclair vd Bakkershoeve (1/4) e Francesca Ciriesi-Que Sera (4/0) ha chiuso con 13 penalità. Battuti Olanda (18) e Germania (21). In gara anche il super Belgio, finito quarto (23). HOCKEY GHIACCIO STANLEY CUP: PRIMA A LOS ANGELES I Los Angeles Kings, nella notte italiana di mercoledì, hanno vinto 3-2 t.s. gara-1 (al meglio delle 7) della finale per la Stanley Cup Nhl con- DOPO LA FINALE SCUDETTO CALVISANO-ROVIGO Conflitto d’interessi Attacchi a Gavazzi L’onda delle polemiche non si arresta. L’arbitraggio della finale scudetto di sabato, vinta in casa da Calvisano, con Rovigo in inferiorità numerica l’ultima mezzora (per 2’ addirittura in 12) ha suscitato un vespaio. L’ultima polemica è di ieri: il sindaco di Rovigo, Bruno Piva, ha scritto al presidente del Coni, Giovanni Malagò, lanciando pesanti accuse: «Può un arbitro (Damasco, fischietto del match), in procinto di rinnovare il contratto con la Federazione, dirigere la finale in cui, di fatto, gioca la squadra del presidente della Federazione stessa? Tutti hanno visto che il presidente Fir, nonché co-proprietario del Calvisano (come da visure camerali), si è seduto nell’area accanto al tecnico della squadra, così evidenziando una incompatibilità quanto meno istituzionale». Conflitto Proprio questo è il punto: al di là della partita in sé, il conflitto d’interessi del presidente Fir, Alfredo Gavazzi, è sempre più evidente. E’ plausibile, per restare nell’esempio, che il comitato nazionale arbitri abbia sede a Calvisano? Il problema etico è tutt’altro che risolto. Lo sot- tro i NY Rangers. I californiani, sotto 2-0, hanno portato il match ai supplementari dove, dopo 4’36”, ha deciso un gol di Justin Williams. Gara-2 stanotte ancora allo Staples Center. Los Angeles-NY Rangers 3-2 t.s. (1-2, 1-0, 0-0; 1-0). Marcatori: p.t. 13’21” Pouliot (N), 15’03” Hagelin (N), 17’33” Clifford (L); s.t. 6’36” Doughty (L); t.s. 4’36” J. Williams (L). HOCKEY PRATO IN EUROPA (g.l.) Da oggi competizioni europee per club Ehf con Amsicora e Bra a Cagliari. Tra le donne, Lorenzoni, e Hcu Catania a Catania. Nell’hockey pista oggi festa scudetto a Forte dei Marmi, dove è stato confermato Cancela. IPPICA IERI 3-14-2-9-13 A Npoli (m 1600): 1 My Grif (V. Luongo) 1.14.7; 2 Pocho el Pride; 3 Olelè Allmar; 4 Nobile Gifar; 5 Owens Gar; Tot.: 4,40; 2,01, 2,84, 2,52 (41,48). Quinté: 1.252,63. Quarté: 269,05. Tris: 107,54. OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle galoppo (inizio convegno alle 15.30) scegliamo San Mambo (1), Lunna Imbosa (5), Voila la Profusion (7), Pontathir (8), Capinera (3) e Battier (4). SI CORRE ANCHE Trotto: Padova (15.20), Foggia (14.55) e Civitanova Marche (16.10). JUDO GRAND PRIX (r.r.) A L’Avana (Cuba) Grand Prix con 334 judokas, azzurri compresi, valido per assegnare pass olimpici. La forte nazionle di casa e big come Tcheumeo (78 kg), Meneses (48), Aguiar (78), Miranda (52), Cunha (66), Nifontov (81), Harrinson (78), VargasKoch (70), Liparteliani (90). MOTONAUTICA ALL’IDROSCALO (m.l.) Oltre 90 piloti di 20 Paesi fino a domenica nell’Idroscalo milanese per la tappa del Mondiale di moto d’acqua. L’appuntamento segna il rientro (dopo 20 mesi di maternità) della rider 26enne Julie Bulteau (Fra) 3 volte iridata (Jet ski). Oggi, prove libere, pre-qualifiche e pole position. Domani gare 1 e 2. NUOTO SINCRO (al.f.) Da oggi nello Stadio del nuoto di Roma tricolori di sincronizzato, test europeo per le azzurre con 23 società. Finali domani e domenica (dir.Rai). PALLAMANO AZZURRE (an.gal.) Le azzurre per le sfide Italia-Olanda (12/6 a Conversano) e SpagnaItalia (il 14/6 a Ciudad Real) valide per le qualificazioni agli Europei femminili in UngheriaCroazia 2014. Portieri: Prunster, Giona, Zanotto. Centrali: Diome, Ladri, Di Lisciandro. Terzini: Niederwieser, Gheorghe, Ettaqi, Fanton, Auer. Ali: Oliveri, Costa, Napoletano. Pivot: Barani, Cappellaro. PALLANUOTO SETTEROSA Il Setterosa è partito ieri per tolinea anche Massimo Giovanelli, capitano della Nazionale che ci ha portato nel Sei Nazioni: «La presenza imbarazzante del presidente Fir nella cabina tecnica del Calvisano – dice – è una finestra allarmante sulla condizione di perenne commistione di interessi. La gestione arbitrale della finale, giocata in uno stadio inadeguato, di un club il cui il n. 1 Fir è azionista, deve imporre una riflessione che produca soluzioni che spingano verso una crescita collettiva e condivisa». a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA ALLA FINALE SCUDETTO Arbitro critica Sei mesi di stop (i.m.) Un arbitro squalificato sei mesi per offese a un... arbitro. Non capita spesso nello sport. Capita dopo la finale scudetto vinta da Calvisano su Rovigo che ha causato forti contestazioni al fischietto Carlo Damasco. Il collega rodigino Stefano Traversi, arbitro di gruppo 1 con esperienze in serie A, Eccellenza e Pro 12, in tribuna da appassionato, ha contestato il collega e ieri il giudice l’ha squalificato sei mesi (fino al 4 dicembre) per offese. Kunshan, in Cina, dove martedì scatteranno le finali di World League. Le 13 convocate del c.t. Conti si alleneranno in questi giorni con la Nazionale cinese: sono Gorlero, Emmolo, Teani, Motta, Aiello, Di Mario, Palmieri, Radicchi, Garibotti, Cotti, Frassinetti, Bianconi e Queirolo. PENTATHLON COPPA DEL MONDO (g.l.g.) A Sarasota (Usa), finali di Coppa del Mondo con Claudia Cesarini, Alice Sotero. Nicola Benedetti, Riccardo De Luca e Fabio Poddighe. Finale a staffetta domenica (De Luca-Sotero). SCI NAUTICO WAKEBOARD (m.l.) A Krk (Cro) hanno centrato il 2° posto con Arianna Cau (Open) e due terzi posti con Riccardo De Tollis (Boys) e Carlo Orlando (jrs). SCHERMA EUROPEI: ITALIA PRONTA E’ partita ieri l’operazione Europei di Strasburgo 2014 per l’Italia (compresa quella paralimpica), che schiera 33 schermidori. Si comuncia domani con la spada maschile individuale, in pedana Pizzo, Garozzo, Fichera e Bruttini. Domenica, le spadiste Navarria, Del Carretto, Fiamingo e Quondamcarlo. Lunedì sciabola donne con Vecchi, Bianco, Sinigaglia, Gregorio, e fioretto uomini con A.Baldini, Cassarà, Aspromonte eAvola. Martedi fioretto rosa con Di Francisca, Errigo, Vezzali e Batini, a seguire gli sciabolatori Occhiuzzi, Montano, Berrè e Samele. Da mercoledì le prove a squadre. TIRO A VOLO COPPA DEL MONDO Un turno di riposo a Jessica Rossi, a Johnny Pellielo, a Daniele Di Spigno e a Katiuscia Spada, coi ritorni di Giulia Pintor e di Valerio Luchini nella terza tappa di Coppa del Mondo di Monaco (Ger) che scatta oggi e che arriva a meno di 20 giorni dagli Europei in Ungheria. Oggi fossa, finale donne e primi 50 piattelli uomini. Fossa: Grazini, Fabbrizi, Resca; donne: Caporuscio, Pintor, Stanco. Double trap: Barillà, Gasparini, Innocenti. Skeet: Cassandro, Lodde, Luchini; donne: Bacosi, Cainero, Scocchetti. TUFFI WORLD SERIES (al.f.) Con la tappa di Monterrey (Mes) si chiude la World Series. Nella notte si comincia con i 3 m sincro con Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, seconde in classifica dopo 5 tappe alle spalle della coppia cinese Han Wang-He Zi. In gara fino a domenica anche Francesco Dell’Uomo, Maicol Verzotto e Maria Marconi. VARIE SPORTINFIORE Da oggi a Rimini e Riccione ospitano la 21a Sportinfiore, promossa da Aics, Associazione italiana cultura sport. Circa 3500 atleti dai 4 anni in su, daranno vita ad una grande festa dello sport per tutti, con tante gare aperte al pubblico e ad ingresso gratuito. Nove le discipline: nuoto, pallavolo, basket, ginnastica ritmica, karate, calcio a 7, pallanuoto, bocce e triathlon. 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LETTERE DITE LA VOSTRA Porto Franco INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17 Email: [email protected] A CURA DI FRANCO ARTURI Twitter: @arturifra Rossi, i test, la forma e la condizione Insomma: era in forma o non era in forma Pepito Rossi? E la storia dei suoi test atletici da lui stesso evocati? Qual è la verità? Francesco Scanziani (Roma) Caro amico, la prima verità è che i risultati dei test atletici nel mondo del calcio vengono custoditi come se si trattasse di segreti bancari di qualche paradiso fiscale. E non solo relativamente alla nazionale: anche per i club è la stessa cosa, salvo rare eccezioni, che si ha interesse a far trapelare. Mistero totale perfino sul peso degli atleti. Privacy? Mah, solo in minima parte. Eppure sarebbe materia preziosa per capire, con occhi esperti, molto sullo stato di salute atletica dei giocatori e sulle loro attitudini. Ci dobbiamo limitare all’osservazione delle prestazioni in partita. L’altra verità-evidenza è che l’uso comune dei termini «forma» e «condizione» è improprio: non si tratta per nulla di sinonimi. Si può essere in condizioni smaglianti ma non avere nessuna forma, mentre è impossibile il contrario. Vediamo di spiegarci. La forma, come suggerisce anche l’etimologia del termine (indica qualcosa che «contiene») è l’insieme e la valutazione delle prestazioni agonistiche: per un calciatore le partite. Rossi, da poco rientrato da un grave infortunio, per definizione non può avere una buona forma. Semplicemente non ne ha. Anche in inglese il «form», per esempio nell’ippica, racchiude i risultati ottenuti negli ultimi tempi. Se un atleta rientra da un periodo di riposo, forzato o meno, si dice: «Non ha forma recente». La condizione, invece, è in sostanza il programma di allenamento e i suoi risultati, per esempio riassunti nei test atletici. Non a caso il sinonimo di allenamento è proprio «condizionamento», cioè la riproduzione nel lavoro preparatorio delle «condizioni» del teatro di gara e l’impegno in ogni tipo di esercizi che ne costituiscono la base psicofisica. Quindi nessuno può sostenere che Rossi era ed è in «buona forma», ma molti, fra cui evi- dentemente il giocatore, possono considerare eccellenti le sue condizioni. Cavilli linguistici? Non nello sport: è un fatto acquisito che molti atleti rientranti debbano riacclimatarsi alle partite, pur se nelle gambe, nel cuore e nei polmoni, hanno già incamerato tutta la «benzina» necessaria. Poi ci sono le considerazioni psicologiche, per esempio quelle relative a un certo, spesso inconsapevole, timore nei contrasti per un ex lungodegente. Per niente facili da cogliere. Non do valutazioni sulla scelta di Prandelli, di sicuro sofferta: va rispettata, come vanno comprese anche le riserve del giocatore. Tutti al suo posto si sarebbero espressi più o meno nello stesso modo: il mondiale è un traguardo-vita. Terza serie e Nazionale Il gol del pareggio del Lussemburgo contro l’Italia, arrivato nel finale di gara, è stato segnato pochi minuti dopo dall’ingresso in campo di Maurice Deville, attaccante, classe 1992, che milita nel Saarbrucken, ovvero in una formazione della 3. Liga, terza divisione in Germania, l’equivalente della nostra Lega Pro. Il CT lussemburghese insomma ha deciso di schierare un giocatore di «terza serie» nel tentativo di pareggiare contro l’Italia ed è perfino riuscito nell’impresa. Qualcuno potrebbe fare un parallelismo con quanto successo nel 1994, quando poche settimane prima della partenza per i Mondiali negli Usa gli azzurri di Sacchi (con in campo i vari Baggio, Maldini, Baresi e Signori) persero un’amichevole per 2-1 nientemeno che contro il Pontedera, all’epoca neopromosso in Serie C1. Negli Usa poi gli azzurri ben figurarono, perdendo la finale col Brasile solo ai rigori, dimostrando che le amichevoli pre-mondiale hanno un’importanza relativa. Maurizio Ribechini Il Pontedera era stato da molti citato, ma lei è andato ancora in profondità. Facciamo di tutto per i nostri riti propiziatori: la pubblicazione della sua mail mi consente di praticarli a mia volta. Amichevoli, che pacchia Permettetemi di fornirvi un personale «Rompipallone», sostituendomi per una volta al buon Gene: «Ultime notizie prima dei mondiali: per incamerare punti Fifa, San Marino, Liechtenstein, Far Oer, Gibilterra, Montserrat e Isole Vergini hanno chiesto all’Italia di poter disputare un amichevole». Mi sembra che rispecchi bene il momento e la figuraccia premondiale dopo l’ennesimo pareggio della Nazionale, addirittura col Lussemburgo. Davide Franchi (Appiano Gentile, Co) Vada anche un po’ di scarcasmo, magari con lo stesso intento del botta-e-risposta propiziatorio precedente. Vecchi e giovani La Gazzetta scrive che potrebbero arrivare in Italia Vidic (33 anni) Alex (33), Keita (34), forse Torres (30), Drogba (36) e altri sul viale del tramonto. Una manciata di anni fa questi giocatori sarebbero andati negli Emirati Arabi o negli States, ora vengono in Italia. Vorrei capire qual è la politica dei nostri club. Nel contempo se ne sono andati i vari Santon, Donati, Verratti, Caldirola, Raggi, Borini, Immobile. Tutti under 25. Ma dove pensano di andare i nostri presidenti? Credo invece dovrebbero dare uno sguardo alle finali del campionato Primavera che iniziano oggi. Ci sono ragazzi interessantissimi. Ma temo che gli unici che andranno a vederli saranno gli osservatori dei club stranieri. Che tristezza. Claudio Gaiottino Sì, questo è uno dei test per valutare il declino del calcio italiano. Che non va espresso soltanto in termini economici, ma proprio «culturali»: i giovani vengono sistematicamente sottovalutati e si preferisce loro il cosiddetto «usato sicuro», che poi spesso non si rivela tale. Per dare magari in pasto ad una pubblica opinione di tifosi, a sua volta impaziente e distratta, il «nome». E così si perdono treni importanti e soldi. Curiosa e significativa, per esempio, la vicenda di Matteo Darmian: nasce nel Milan, esordisce in Serie A a 17 anni, ma lo si lascia presto al suo destino, col risultato di ritrovarselo oggi titolare in nazionale e uomo-mercato. Dovendo giocare stagioni intere con Constant o Emanuelson in quel ruolo. La mancanza di lungimiranza è purtroppo una costante del nostro calcio. Ma un ragazzo di talento fra i 18 e i 20 anni ha bisogno di un po’ di tempo per emergere e sbocciare. Sapete quanti gol ha segnato Cristiano Ronaldo (sì, lui) nelle sue prime 5 stagioni in Champions League (tre nello Sportin Lisbona, due nel Manchester United)? Risposta per qualcuno sorprendente: quattro in tutto. Dai 18 ai 22 anni. Campioni fra la gente Il Giro è terminato e come sempre e stato una gioia con i corridori e la gente con loro. I ciclisti sono sempre disponibili verso i tifosi in modo semplice, sincero e pieno di calore umano, anche appena terminata una tappa piena di fatica. Mentre la maggioranza dei calciatori italiani mostra un atteggiamento di supponenza come fosse una costrizione più che un piacere essere disponibii verso i tifosi. Che tristezza. Matteo Favaro (Treviso) Già. Anche considerando che non costa niente. VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 @AltriMondiGazza Il fatto del giorno _la corruzione infinita DI GIORGIO DELL'ARTI [email protected] C’è un modo per evitare che il caso Mose si ripeta? La storia di Venezia, con la foto di Orsoni e il ponte di Rialto sullo sfondo, campeggia sui siti del mondo, a dimostrazione che non è più solo una questione di corrotti da processare e neanche più solo una questione di mazzette gestite da personaggi pittoreschi: attraverso un nome enorme come quello di Venezia il mondo ci giudica e decide di tenersi lontano dai nostri affari. Nel momento, invece, in cui abbiamo un bisogno disperato di gente che venga a investire. L’OPERA DELLA VERGOGNA Il Mose è un sistema di paratoie mobili ad aria compressa, poste sui fondali: si sollevano se la marea supera i 110 cm Prima laguna mare paratoia Dopo 90° Nell’elenco degli indagati a Venezia ieri è entrato anche l’ex ministro Altiero Matteoli ANSA A HA DETTO 1 falso!») si parla di un milione l’anno. E i nomi sono sempre quelli, c’è gente, come Baita, che era andata dentro già nel 1993, in epoca Tangentopoli. 2 Quali sono le ultime novità? Gli interrogatori sono cominciati ieri. È una faccenda lunga, nell’elenco degli indagati è entrato pure l’ex ministro di Berlusconi Matteoli, per fatti che hanno a che vedere col Consorzio Venezia Nuova, ma non col Mose. Matteoli nega tutto, Galan (Fi) nega tutto e vuole essere interrogato al più presto, intanto il prefetto ha sospeso Orsoni (Pd) dalla carica di sindaco, col subentro automatico del vice Sandro Simionato. Il succo dell’inchiesta è per ora confermato, anche se sarebbe auspicabile un processo veloce e chiarificatore: svariate società del sistema sovrafatturavano, cioè mostravano che un certo acquisto era stato pagato molto di più del prezzo effettivo. Saldato il fornitore, la parte eccedente, resa nera, veniva distribuita su vari conti esteri e serviva a finanziare chi doveva favorire o controllare. I pezzi grossi del sistema pigliavano addirittura uno stipendio annuale, per Galan («è tutto 39 SEGUITECI SU ALTRI MONDI Troppi gli appalti truccati: nessuno vuole investire in Italia. Servono meno leggi, ma più chiare. E la volontà politica di mutare le cose LA GAZZETTA DELLO SPORT S Matteo Renzi (Presidente del Consiglio) «Non è possibile che chi viene condannato per corruzione dopo 20 anni possa tornare ad occuparsi della cosa pubblica. La mia proposta è un “daspo” a politici e imprenditori implicati in vicende corruttive. Nelle prossime ore interverremo sugli appalti pubblici» Qui vedo un primo difetto a livello legislativo: chi c’è cascato una volta dovrebbe esser tenuto lontano per sempre. C’è una dichiarazione di Renzi a Bruxelles: «Provo una profonda amarezza ma ho piena fiducia nella magistratura. Il problema sono i ladri, non le regole, i politici corrotti andrebbero indagati per alto tradimento. Non è possibile che chi viene condannato per corruzione dopo 20 anni possa tornare ad occuparsi della cosa pubblica. La mia proposta è di un daspo a politici e imprenditori implicati in corruzione». Non ho bisogno, su Gazzetta, di spiegare cos’è un daspo. 3 Che cosa dicono, per esempio, il ministro della Giustizia o il capo dell’Anticorruzione? Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando dichiara: «Non mi stupisce una situazione di mancanza di concorrenza che determina opacità». Cioè imputa la corruzione al fatto che per il Mose, profittando di una possibilità che la legge concede, si sia proceduto col sistema della chiamata diretta invece che con gli appalti. Io ho dubbi che il nodo del problema sia qui: proprio Expo 2015 mostra che anche con gli appalti si comprano le vittorie alla grande. La semplice affermazione «ci vogliono gli appalti» mi suona consolatoria, ma falsa. Più corrette, le idee di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione: «Il sistema degli appalti deve essere ripensato, ma occorre anche discontinuità politica e culturale». Tralascio le valanghe di altre dichiarazioni, tutte indignate. 4 Ma una soluzione esiste? Sono abbastanza convinto delle idee espresse da Federico Varese, un italiano che insegna criminologia a Oxford. Al contrario di quello che si sente in giro, Varese consiglia di diminuire il numero delle leggi che si occupano di corruzione e non di moltiplicarle. Più in generale: diminuire il numero delle leggi in assoluto, dato che è dimostrato il rapporto stretto tra quantità di atti legislativi e corruzione. Direi che è una verità intuitiva: più lunghi sono i passaggi affidati alle burocrazie, più probabile che vi siano stazioni che pretendono il pizzo ed è praticamente certo che il cittadino, esasperato da norme che non garantiscono niente e da controllori che non controllano, sia pronto a pagare pur di farla finita. La corruzione, oltre tutto, prospera nella confusione legislativa. Varese consiglia anche di creare un sistema di denunce, anche anonime, messo a disposizione dei funzionari pubblici. Non importa se il motivo della denuncia è abietto: negli Stati Uniti e in Inghilterra la cosa funziona. Altra idea: mettere in concorrenza tra loro gli uffici, e cioè affidare una pratica, un permesso, una gara a più dipartimenti, in modo da metterli in concorrenza fra loro. In altri termini: la corruzione si può battere, e si può battere persino in Italia, dove comunque c’è pure un sacco di gente onesta. C’è solo una condizione da cui non si può prescindere. A COLLOQUIO PER SILVIO S Berlusconi e l’assistente sociale Silvio Berlusconi ha sostenuto ieri, nella sede dell’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) di Milano, il primo colloquio con l’assistente sociale previsto dopo l’affidamento in prova ai servizi sociali in seguito alla condanna per il caso Mediaset. Oggi, come tutti i venerdì, l’ex presidente del Consiglio, è atteso alla Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone per le quattro ore di attività settimanali con i malati di Alzheimer del centro 5 Mario Draghi, 66 anni LAPRESSE Draghi contro la deflazione Tassi a 0,15%: taglio record Abbassare i tassi, ovvero l’interesse che le banche pagano quando comprano denaro dalla Bce o da altri istituti di credito. Sperando di scongiurare la deflazione e incentivare le operazioni di natura finanziaria e creditizia condotte da imprese e famiglie. È la decisione presa da Mario Draghi, governatore della Bce che, «per sostenere l’economia», ha ridotto i tassi dallo 0,25% allo 0,15%, un nuovo minimo storico. Per la prima volta i tassi in Eurolandia diventano negativi sui depositi a -0,1%: le banche non hanno quindi più convenienza a lasciare il denaro nella cassaforte della Banca Centrale Europea. Meglio investirlo. Il tasso sui prestiti marginali, infine, è ridotto da 0,75% a 0,4%. Il provvedimento sarà effettivo l’11 giugno. «Non vogliamo espropriare i risparmiatori», spiega Draghi. Il pacchetto di misure (tra cui il rifinanziamento alle banche pensato però a favore di famiglie e imprese) «è diretto a ripristinare la crescita e a promuovere la ripresa, cosa che permetterà ai tassi di interesse di risalire, quando tornerà la crescita». Borse «Tassi così bassi non possono essere una soluzione per il lungo periodo», critica Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, mentre il nostro titolare del Tesoro, Pier Carlo Padoan, parla di «una finestra d’opportunità per l’Italia» e di «crescita e occupazione obiettivi prioritari per la Ue». Le Borse europee rispondono bene: Milano è la migliore del continente. L’indice Ftse Mib termina con un progresso dell’1,52% dopo aver toccato anche un massimo del +2,4%. Lo spread BtpBund flette a 164 punti, dai 169 della chiusura di mercoledì. f.riz. Sì? Bisogna volerlo. LA GRANDE STAGIONE DEL GALOPPO 2014 08 giugno GRAN PREMIO DI MILANO OGNI MERCOLEDÌ, SABATO E DOMENICA ACQUISTA I TUOI BIGLIETTI SU BCE LE BORSE GRADISCONO www.ippodromomilano.it © RIPRODUZIONE RISERVATA 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 IL LEADER RUSSO A PARIGI ALTRI MONDI Il G7 minaccia Putin «Possibili sanzioni» Il G7 a Bruxelles fa la voce grossa con Vladimir Putin (nella foto) ma spera di riannodare i fili del dialogo sulla crisi ucraina. Il Papa e gli zingari «Sui bus di Roma ho visto disprezzo» L’apertura di Francesco alla comunità rom: «Sono ai margini, ora per loro diritti e doveri» FILIPPO CONTICELLO filippocont Si chiamino zingari o rom, stanno «ai margini della società» e non è un bene per nessuno. Quest’uomo lo ha capito, lo ha percepito davanti agli occhi e ieri lo ha voluto urlare al mondo: «Sono visti con ostilità e sospetto, tante volte qui a Roma, salivo sul bus, poi salivano alcuni zingari e l’autista diceva “guardate i portafogli”: è disprezzo, sarà anche vero, ma è disprezzo». Queste nuove parole potenti il Papa le ha pronunciate ieri nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico durante l’evento sul tema «La Chiesa e gli zingari: annunciare il Vangelo nelle periferie». Francesco, dettaglio rivoluzionario, ha collegato per la prima volta la condizione di vita dei rom alle discriminazioni e alle segregazioni che subiscono («Sono scarsamente coinvolti nelle dinamiche politiche, economiche e sociali del territorio»). Ma ha pure responsabilizzato la compagnia: «Anche il popolo zingaro è chiamato a contribuire al bene comune, e questo è possibile con adeguati itinerari di corresponsabilità». Tradotto, devono assumersi «doveri» diventando nello stesso tempo titolare di «diritti»: «Serve l’impegno delle istituzioni anche internazio- Sui mezzi pubblici Bergoglio da cardinale a Buenos Aires, in un bus. Ieri ha partecipato a un incontro sulla Chiesa e gli zingari « Sono chiamati a contribuire al bene comune, con itinerari di corresponsabilità PAPA FRANCESCO PONTEFICE DAL MARZO 2013 nali per individuare progetti e interventi», ha aggiunto. Di fretta Le parole di Bergoglio hanno colpito e, immediato, ecco il ringraziamento di Djana Pavlovic, vice presidente della «Federazione Rom e Paura in Canada Sinti Insieme», che ha però chiesto al Papa di evitare una parolina: «Nessun dubbio sulla volontà di dare un’accezione positiva, ma preferiamo essere chiamati “rom” e non “zingari”». In realtà ieri Francesco ha avuto un altro problema sul finire dell’incontro: «Volevo salutare tutti ma mi aspettano, – ha detto prima di congedarsi e scendere nella basilica per le esequie del cardinale indiano Lourdusamy –: facciamo la foto, ma vi chiedo scusa e la carità di capirmi». Visto l’applauso, pare l’abbiano capito tutti. Rom e no. Barack Obama minaccia nuove sanzioni se Putin non si fermerà. E gli europei si allineano, ma sperano che non ci sia bisogno di arrivare alla guerra economica. La svolta, comunque, potrebbe arrivare nei bilaterali in programma a Parigi, e i risultati si potrebbero vedere L’ESAME DELLA UE Carceri affollate Dopo un anno Italia promossa Il nuovo esame Ue sulle nostre carceri sovraffolate sarà nel 2015 Dimostrare in un solo anno di poter sconfiggere il sovraffollamento carcerario: ieri l’Italia ha dato l’impressione di poterlo fare. Il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha stabilito che il nostro Paese ha intrapreso la strada giusta per ottemperare a quanto la Corte europea dei diritti umani gli ha imposto con la sentenza Torreggiani, cioè eliminare il rischio che i detenuti si trovino a vivere in carceri sovraffollate e introdurre due rimedi: uno preventivo, che può utilizzare chi si trova in una cella con meno di 3 metri quadri per far cessare la violazione, e l’altro compensativo, che serve a risarcire in vari modi chi ha sofferto degli effetti del sovraffollamento. Il primo ad essere soddisfatto il ministro della giustizia, Andrea Orlando, che negli ultimi mesi è volato a Strasburgo due volte per presentare il piano antisovraffollamento del governo e i primi risultati, ritenuti ieri «significativi» dai ministri. Anche se lo stesso Orlando ha avvertito che «avere risolto le urgenze non significa avere un sistema civile». Uno stato di fatto ribadito anche dal vicepresidente del Csm, Michele Vietti, secondo cui la notizia positiva da Strasburgo «non deve indurci a dormire sugli allori»: l’Italia dovrà passare un secondo esame, al massimo tra un anno. NEW YORK DOMENICA HA ASSASSINATO PRINCE, 7 ANNI È un pregiudicato da poco in libertà Decisivi il cellulare e il Dna sui coltelli Stato d’allerta e caccia all’uomo nella provincia francofona del Nuovo Brunswick, Canada orientale: a Moncton, città di 70 mila persone situata nell’immediato entroterra del Golfo di San Lorenzo, un individuo in tuta mimetica, i capelli tenuti fermi da una bandana nera e armato di tutto punto, con almeno due fucili automatici a disposizione, ha aggredito e ucciso tre agenti di polizia, ferendone altri due per poi darsi alla fuga. L’omicida latitante è stato identificato come Justin Bourque, 24 anni. Su Facebook aveva scritto: «Credo che il mio regno arriverà». Le autorità hanno chiesto agli abitanti di «rimanere in casa» oppure di «cercare riparo», evitando di «percorrere le vie in auto». A notizie MOLESTIE A SCUOLA Tascabili Caldo in arrivo anche in Europa S Usa: catturato il killer del bimbo in ascensore Vestito da Rambo uccide 3 agenti Hollande, precisando che Putin è stato avvertito e non ha avuto nulla da ridire. Segnale visto positivamente dalla parte europea del G7, anche se da Mosca ieri è stato Medvedev ad alzare la tensione, accusando di «cinismo senza limiti» il G7. Domani scoppia l’estate Si supereranno i 30 gradi © RIPRODUZIONE RISERVATA Aricka McClinton, la madre di Prince, il bambino di 6 anni ucciso a coltellate in un ascensore a New York, ha raccontato: «Ho sognato mio figlio che mi diceva “Resisti, stanno per prendere il mio assassino”». E lo hanno preso, in effetti. O, almeno, c’è un presunto colpevole: Daniel St. Hubert, 27 anni, identificato grazie alle tracce del cellulare e al Dna lasciato sulle armi del delitto, due coltelli da cucina. Era stato rilasciato il 23 maggio dopo 5 anni in carcere per tentato omicidio e aggressione a mano armata. Particolare che sta scatenando polemiche. Prince (cugino di Taj Gibson, ala-centro dei Chicago Bulls) è stato ucciso domenica, mentre andava a compera- oggi in Normandia. Sulle spiagge in cui si celebrerà il 70esimo anniversario dello sbarco che ha cambiato il corso della Seconda guerra mondiale. Lì il presidente russo si ritroverà «a fianco o vicino al nuovo presidente ucraino», assicura Milano, arrestato professore Una lettera, scritta per un progetto teatrale scolastico, in cui le alunne dovevano immaginare di avere davanti la persona che più le faceva arrabbiare. La «rabbia» di una ragazzina di 13 anni diretta contro quel professore di storia dell’arte «che la toccava quando gli portava i compiti alla cattedra o quando era alla lavagna». Lo sfogo, raccolto da due insegnanti esterni impegnati nel progetto nella scuola media, a Milano, è stato sviluppato dagli agenti del Nucleo tutela donne e minori della Polizia locale. Le indagini hanno portato in carcere un insegnante di 61 anni per violenza sessuale. Quattro i docenti indagati, tra cui il preside dell’Istituto per omessa denuncia. Il 61enne, sposato e con un figlio avrebbe molestato almeno cinque sue alunne Gli amanti dell’abbronzatura potranno gioire. Secondo i meteorologi da domani, e per una settimana, il sole sarà protagonista con temperature in aumento e cielo sereno grazie all’arrivo del primo anticiclone della stagione. Oggi ci sarà ancora qualche nube bassa al nord, soprattutto a ridosso dei rilievi alpini. L’ondata di caldo interesserà soprattutto il Centronord e la Sardegna: le temperature potrebbero arrivare anche a 33-35 gradi. Nelle regioni meridionali, invece, i valori risulteranno più vicini alla media del periodo. Anche gran parte dell’Europa sarà interessata dall’arrivo dell’estate: nella Francia orientale e in Germania si toccheranno i 30 gradi. Bonus ai lavoratori e tagli ai ministeri Arriva l’ok al decreto Irpef con la fiducia al Senato Tempi stretti alla Camera Il Senato ieri durante la fiducia sul decreto Irpef ANSA Il decreto Irpef passa al Senato: al governo fiducia con 159 sì e 122 no. Ora esame sprint alla Camera, dove è atteso il 13 giugno (scade il 23). Poche le novità inserite un testo rimasto «solido» nei cardini: bonus Irpef ai lavoratori dipendenti (con l’allargamento alle famiglie numerose), taglio Irap del 10%, tagli ai ministeri e alla Rai, tetto alle retribuzioni dei dipendenti pubblici e l’atteso rinvio Tasi al 16 ottobre per i comuni ritardatari. Novità anche sul passaporto: non si pagherà più il rinnovo annuale. Ipotesi di accordi illeciti tra aziende Caso Avastin: perquisita l’Agenzia per il farmaco Accelerazione nell’inchiesta della Procura di Roma sul presunto accordo illecito tra i due colossi farmaceutici, Roche e Novartis. La Guardia di Finanza ha perquisito la sede dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, cercando tutto il materiale riguardante la trattativa svolta dal 2009 in poi per la definizione del prezzo di due farmaci oftalmici. L’ipotesi è che l’accordo sarebbe servito ad ostacolare la diffusione dell’uso di un farmaco molto economico, l’Avastin, a vantaggio di un prodotto molto più costoso, il Lucentis. Pochi giorni fa il ministero della Salute aveva chiesto alle due aziende un risarcimento danni pari a 1,2 miliardi in tre anni. Già indagate quattro persone. Ricostruita la mappa del «pizzo» Palermo, blitz antimafia 31 fermi per estorsione Sopra, Daniel St. Hubert, il giovane accusato. Sotto, l’identikit AP/REUTERS re un gelato: con lui la piccola Mikayla Capers, 7 anni, ferita gravemente. Il sospetto, che si è tagliato barba e baffi per ingannare gli identikit diffusi, è sospettato di altri due delitti. Tornano i nomi dei boss storici al vertice di Bagheria, il feudo mafioso che è stato a rifugio del padrino Bernardo Provenzano. E a capo del mandamento si ritrovano Nicolò Greco, fratello dell’ergastolano Leonardo, Giuseppe Di Fiore che i pentiti chiamano «la testa dell’acqua» e Carlo Guttadauro, cognato del boss latitante Matteo Messina Denaro. Padrini, con parentele illustri in Cosa nostra, tornati a comandare a Palermo e a decidere di estorsioni, rapine e omicidi: 31 i fermi. Dalle indagini è emerso il tentativo delle cosche di ricreare un direttorio. Ricostruita la mappa del «pizzo». Molte vittime hanno denunciato le pressioni del racket. VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 IL NUMERO È TRIPLICATO ALTRI MONDI Auditel, il campione sale a 15 mila famiglie Un «super panel» per garantire una rilevazione più precisa degli ascolti. E insieme una risposta a Sky, che entro l’estate La risata è rock «Esalto lo sport con il Gabibbo» LA GAZZETTA DELLO SPORT testerà il suo «smart panel» per monitorare i suoi abbonati. Il cda di Auditel ha deciso ieri all’unanimità di triplicare il campione: le 5.600 famiglie con il «meter» - quelle che spingendo i tasti del telecomando sono all’origine dei dati di ascolto, aumenteranno di 10 mila unità. AL VIA SU SKY UNO Rds Academy Ora la radio cerca le voci in un talent tv A 16 ANNI ISAAKYAN È IL PIÙ GIOVANE VINCITORE DELLA F. RENAULT 2.0 Il biker Brumotti da lunedì in Paperissima sprint Al suo fianco la Palmas. «Tante prove mozzafiato» Anna Pettinelli, 57 anni, è uno dei tre coach di Rds Academy Il trio di conduttori di Paperissima Sprint, al via da lunedì: il Gabibbo, Vittorio Brumotti e Giorgia Palmas DANIELE VAIRA @danvaira Fa sport almeno otto ore al giorno, non beve, non fuma, segue una dieta equilibrata e ha da poco ottenuto il suo decimo record del mondo, percorrendo dieci metri con la bici su una corda per rocciatori. Le sue acrobazie in sella non hanno confini e ha realizzato un video estremo in cui dà spettacolo con una la sua due ruote da corsa (zigzagando perfino sulla traversa di una porta): oltre 300 mila visualizzazioni su YouTube in un giorno. «Non riesco mai a stare fermo». Ora Vittorio Brumotti, biker e inviato di Striscia la notizia, da lunedì (ore 20.40 su Canale 5) condurrà Paperissima sprint con il Gabibbo e Giorgia Palmas, sua compagna anche nella vita. «L’importante è rispettare una regola: niente baci sul turisti stupiti Fontana di Trevi transennata: inizia il restauro Svuotata e pulita come ogni 15 giorni, poi alle 9 l’acqua è stata riattivata: ieri i turisti alla Fontana di Trevi erano un po’ straniti dietro a una grande recinzione (nella foto Ansa) per l’inizio del cantiere di restauro. Durerà un anno e mezzo e consentirà di seguire i lavori: nessuna palizzata, ma opera a vista con passerella sopra. E anche se la vasca sarà senza acqua, per consentire il restauro, possibile il lancio di monetine dal centro della recinzione. « In tv ci saranno i nostri errori e nuovi filmati. Ma pure Giorgia farà dei numeri VITTORIO BRUMOTTI “BIKER” E INVIATO set», ci dice sorridendo. Che novità ci sono? «Intanto cambiamo sede: siamo in una zona paradisiaca della Sardegna, nella frazione di Domus De Maria, a Chia, in provincia di Cagliari. E poi ci saranno più acrobazie con la bici da corsa. Ci sarà molto sport. Vogliamo essere energici, ora che si avvicina l’estate». Anche Giorgia si è allenata? «Sì, abbiamo provato dei numeri a bordo piscina su una corda per rocciatori, ha preso certe facciate....» Ma non potranno mancare le risate... «Certo oltre alle papere storiche, ci sono nuovi filmati anche italiani. E non mancheranno i nostri errori e le nostre cadute. I miei voli durante il video estremo che ho realizzato. Tranquilli, senza danno». Come è lavorare con la fidanzata? «Si fatica tanto, a volte dalle 6 del mattino alle 10 di sera, ma sono solo 20 giorni all’anno. Riuscirebbero ad andare d’accordo perfino i divorziati da 40 anni. E noi siamo innamorati da poco». Segue qualche sport? «L’ex giocatore del Milan Kevin Boateng mi ha avvicinato al calcio. È un personaggio energico, rock, quasi un rapper. Con lui ho instaurato un ottimo rapporto». Andare in televisione per vincere un anno di contratto in radio: paradossi dell’era dei mezzi di comunicazione che si mescolano fra loro, si dirà. Ma i candidati erano 5 mila, con tanto di video-provini come presentazione, perché in palio c’è un microfono di Radio Dimensione Suono, 4,5 milioni di ascoltatori di media al giorno. La sfida è diventata un talent, «Rds Academy», al via lunedì su Sky Uno Hd alle 20.10: nove puntate, quasi tutte già registrate nel quartier generale dell’emittente, dodici concorrenti (selezionati nelle prime tre puntate), tre coach: Anna Pettinelli, voce storica dell’emittente, il cantante Matteo Maffucci, anima degli Zero Assoluto e, in arrivo da «Zelig», il comico Giovanni Vernia. Perché, come spiega Maffucci, «cerchiamo un conduttore ma conta anche l’ironia, capire se chi è dietro il microfono sa divertire il pubblico e al tempo stesso divertirsi. La musica è solo la metà di quello che succede in radio e va sempre accompagnata dalle parole giuste per arrivare alla gente». Tra le prove da superare, trovare notizie, intervistare una celebrità, pulire la dizione, gestire una autoregia. Il talent, condotto da Diletta Leotta, volto del meteo di Sky, andrà sul piccolo schermo — «puntando su uno stile televisivo veloce, che metta l’accento sulla personalità dei ragazzi», promette la Pettinelli — ma al tempo stesso alimenterà i programmi radio con “storie extra” e la piattaforma di social network dell’emittente. 16 anni + 1 mese: è l’età di Matevos Isaakyan, che al Red Bull Ring ha messo tutti dietro. Doppia pole e doppio successo per il russo del team JD Motorsport, formidabile in occasione del terzo dei sette appuntamenti della Formula Renault 2.0 ALPS. “Matos” è così il più giovane vincitore nella storia della categoria 2 litri. Talento, intelligenza e “self-control” (a dispetto della sua data di nascita), uniti al supporto della squadra italiana, che dalla sua ci ha messo anche l’esperienza, sono stati gli elementi che hanno contribuito, in Austria, a scrivere di sana pianta un nuovo capitolo del campionato che per antonomasia apre le porte ai giovani e ai giovanissimi. Roberto Cavallari, numero 1 del team di Vespolate, ci aveva visto giusto. E Matevos (o Matos o ancora Matteo, per gli amici e non solo) ha ben pensato di non deluderlo. Di saper andare forte, anzi fortissimo, lo aveva già dimostrato nei test invernali. Quindi la grande delusione di Imola, dove per motivi meramente anagrafici non aveva potuto correre. Chissà, forse anche al Santerno… Esordio rimandato a Pau, sullo stretto circuito cittadino dove a contare è soprattutto il piede; e in Francia, Isaakyan ha immediatamente concluso secondo. Il resto è cronaca. L’ALPS? UN “GIOCO DA RAGAZZI” f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA ASTA RECORD A NEW YORK John Lennon a ruba Poesie e disegni venduti a 2 milioni I disegni, le poesie e i racconti scritti da John Lennon nel 1960 sono stati venduti alla cifra record di 2,89 milioni di dollari a un’asta di New York. La sola parodia di Sherlock Holmes è stata battuta a 209 mila dollari, superando notevolmente la stima prevista tra i 50 mila i 70 mila dollari. Il materiale che è finito sotto il martello, mercoledì, da Sotheby’s, era stato creato da Lennon per due suoi libri pubblicati durante la Beatlemania. La collezione apparteneva all’editore britannico del cantautore, Tom Maschler. Nella Formula Renault 2.0 ALPS avanza la “moda giovane”. 16 anni per Isaakyan, compiuti il 17 aprile. 16 anni per George Russell, che è nato il giorno dopo San Valentino. Cuori, passione e talento: un mix di emozioni, quello che i giovanissimi sono stati in grado di regalare nei primi tre round della stagione. Russell, luogo di nascita Kings Lynn, Gran Bretagna, è uno dei piloti di punta del team Koiranen GP. Al Red Bull Ring, lo stesso circuito che tra poche settimane tornerà ad ospitare la Formula 1, il suddito di Sua Maestà in Gara 2 ha concluso proprio alle spalle di “Matos” e davanti al suo compagno di squadra Nyck de Vries, confermatosi leader del campionato. 32 anni diviso due: se la matematica non è un’opinione, l’ALPS è proprio un “gioco da ragazzi”. E chi vince ha sempre aperta una corsia preferenziale verso le massime categorie. www.renaultsportitalia.it a cura di RCS MediaGroup Pubblicità 41 LA GAZZETTA DELLO SPORT VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 IIVino l’Olio di LUCA GARDINI Campione del mondo dei sommelier 2010 CA D’GAL, VIGNA VECCHIA 2012 LA DOLCEZZA DEL MOSCATO SUPER TAGGIASCA PER IL PESCE CRUDO MOSCATO D’ASTI, Vigna Vecchia 2012, dell’azienda CA D’GAL, Santo Stefano Belbo ([email protected]). UVE: Moscato Bianco di Canelli. PREZZO: circa 18 euro Se pensate ai vini dell’astigiano vi viene subito in mente il Moscato. E se pensate a un vino dolce provare il Ca d’Gal Vigna vecchia (piante che hanno oltre 50 anni), un vino straordinario che si accompagna coi dolci e non solo... Di colore oro luminoso e brillante il Ca d’Gal (letteralmente casa del gallo) ha profumi intensi di albicocca secca, lavanda e miele di corbezzolo con un bellissimo finale mentolato. In bocca risulta pieno e rotondo con ritorno di zenzero e una chiusura aromatico di grande persistenza. Il voto 95/100 Rapporto qualità-prezzo Molto vantaggioso ***** Si abbina alla grande con : Ostriche crude Degustare ascoltando: Bocelli: «Il mare calmo della sera» ilTema PANE, BIRRA E PEPERONCINO CAMBIO VITA COL CIBO BUONO Il forno contadino, il birrificio dedicato al Torino, il negozio on line di spezie Idee e passione: ecco tre storie di chi ha trovato una gustosa «second life» Un po’ per via della crisi, un po’ per l’inquietudine dei tempi il cibo è diventato un grande serbatoio di storie di cambiamento. Second Life costruite con la passione per i prodotti di qualità. Pane e salame Cascina Casella, Castelverde, provincia di Cremona. Carlo Fiorani, 42 anni, lo scrive subito sul sito, giusto per chiarire: «Non sono abituato a percorsi convenzionali». Perito agrario, coltivatore nell’azienda di famiglia, cuoco. Poi la laurea in Scienze Gastronomiche a Pollenzo e il lavoro con Slow Food. Nel 2012 è di nuovo a casa: un ritorno al passato per fare un salto nel futuro. «L’esperienza dei Mercati della Terra di Slow Food - racconta - mi ha fatto riflettere sull’importanza di trovare nuove vie per i piccoli produttori schiacciati dai prezzi dell’industria del cibo». Così Fiorani ha piantato il grano, imparato a fare il pane e lanciato un «forno di cascina». Il pane, fatto con la pasta madre, è squisito. Poi ci sono i pannelli solari, i maiali allevati all’aperto per preparare ottimi salami, le galline ruspanti, la birra con l’orzo coltivato in cascina e altro ancora. Fiorani è il prototipo del contadino multi-tasking: coltiva, trasforma, comunica e vende per dare un prodotto di qualità e stare sul mercato. Birra granata Luca Vergani, 44 anni, è insegnante di religione, super tifoso del Toro e mastro birraio. Ha fondato, con due soci, un birrificio arti- 1 2 3 4 IL CAFFÈ A RIMINI S 1. Carlo Fiorani (ABRATI); 2. Francesca Giorgetti e le sue spezie; 3. Luca Vergani con la magnum granata gianale chiamato «Il quarto d’ora granata», dalla mitica carica «suonata» da capitan Mazzola. «Mio padre mi ha trasmesso la passione per il Toro — racconta con tanto di felpa granata - per il ritorno in serie A ho fatto delle magnum da due litri con una grande A bianca su fondo granata. Sono già da collezione». Al quarto d’ora producono sette tipi di birra, tutti chiamati con nomi di donne importanti (da Anna Frank a Giovanna d’Arco). La Hildegard (Santa Ildegarda) è un’ambrata molto luppolata: buonissima. Adesso Vergani è passato da un fermentatore di 185 litri a uno di 500 litri. «Un investimento di 50 mila euro, tanto per noi. Ma potremo stare dietro agli ordini e abbassa- re un po’ i costi». Vergani continua a insegnare part time. «Non lascio, mi piace unire le due cose. Perché la birra? E’ una questione di passione, di voglia di qualcosa di buono, fatto con la materia prima che ci offre la natura. Chi lo vuole fare per motivi economici invece lasci perdere: troppa fatica e pochi soldi...». Tutte le spezie del mondo Francesca Giorgetti invece è passata dal mondo della formazione a quello dello spezie. Nel suo laboratorio (www.tuttelespeziedelmondo.it) ha 55 tipi di peperoncino, 30 di pepe e un altro centinaio di spezie. «Un lavoro che mi dà grandi soddisfazioni e mi appassiona. Anche da un punto di vista cul- turale. Ci sono state epoche in cui le spezie hanno fatto girare il mondo. Mi sono chiesta il perché e mi sono convinta che la nostra civiltà è passata da tali puzze che il profumo delle spezie era un bene prezioso». Il negozio on line offre chicche rare come l’Assafoetida, che sa di cipolla ed è conosciuta come la spezia dei bramini oppure il Lemon Myrtle, un classico delle grigliate australiane. C’è il Pimenton de la Vera, una paprika dai sentori affumicati e il Trinidad Scorpion, un peperoncino da amatori, il più piccante del mondo, quattro volte più dell’Habanero. «Ho sempre amato le spezie - racconta Francesca - trovavo dei negozi bellissimi all’estero ma non in Italia. Così alla fine me lo sono fatto da sola». mic. pagina a cura di PIER BERGONZI E DANIELE MICCIONE © RIPRODUZIONE RISERVATA WORLD OF COFFEE Rimini Fiera Da martedì 10 a giovedì 12 giugno una rassegna tutta dedicata al caffè di qualità. Dal chicco alla tazzina i prodotti e i servizi più innovativi sul mercato. E 4 Mondiali del caffè per eleggere il miglior barista e i migliori specialisti di tostatura, caffè filtro e caffè alla turca. I biglietti d’ingresso constano 20 euro S Fuori salone Mostre mercato nel centro di Rimini, caffè in spiaggia, piatti salati e dolci a base di caffè, e serate a tema nei locali. Ci vuole un grande olio per un crudo di pesce perfetto. L’azienda Paolo Cassini produce a Isolabona, a pochi chilometri dalla Francia, «Extremum». Alberi secolari di Taggiasca e tecnologia all’avanguardia per l’estrazione consegnano un olio dal fruttato leggero, lievemente erbaceo e balsamico con gusto dolce e fini note di mandorla che si fondono con sottili vene di amaro e piccante. Su www.oliocassini.it a 12 euro (0,5 litri). Marino Giorgetti Azienda Cassini, Isolabona (Imperia) Sostiene loChef DI MATTEO TORRETTA BRODO: TUTTI I TRUCCHI NON USATE ACQUA MA GHIACCIO TRITATO Matteo Torretta, 34 anni, è il cuoco di Asola, il nuovo ristorante del Bryan&Barry Building di Milano. La sua cucina è un mix di tradizione e innovazione. -----------------------------------------------Il brodo è essenziale. Ogni giorno ne preparo di vari tipi: vegetale, di carne, di pesce, di funghi. Anche di bacon per il riso alla carbonara. Il risotto alla milanese è il piatto più richiesto ma senza un buon brodo non funziona. Ci sono regole e segreti pure in una preparazione che sembra semplice. Io non uso acqua ma ghiaccio tritato. Devo preparare un fumetto di pesce? Parto dalle verdure bianche (finocchio, sedano, cipolla), faccio tostare le lische (rana pescatrice, rombo, pesce bianco) e poi aggiungo il ghiaccio tritato. Lo shock termico porta subito a galla le impurità. Basta eliminarle per avere un brodo non solo più limpido ma anche più buono perché viene eliminata la parte grassa e vischiosa. Stessa procedura per quello di carne con l’aggiunta di 60 grammi di albume per ogni litro. Si sbatte, si mette nel brodo bollente e agisce come una spugna assorbendo le impurità. Il consiglio 42 Brodo a casa: istruzioni per l’uso. Quello di verdure (un’ora di cottura) va bene per risotti con i vegetali o per allungare le salse. Quello di pesce per pasta e riso. Non tenetelo sul fuoco più di 40’, altrimenti le proteine sviluppano sentori di ammoniaca. Facendolo ridurre si addensa naturalmente: poi basta qualche goccia di olio di oliva e di succo di arancia e si fa una maionese speciale. Brodo di carne: è il più lungo, da due a tre ore di cottura, ci vogliono più tagli (gallina, biancostato, osso di prosciutto) ed è perfetto per i risotti. Chiudiamo con un consommé intrigante: dividete in spicchi tutti uguali 6 pomodori ramati, aggiungete sale, pepe e un pizzico di zucchero e frullateli grossolanamente. Mettete tutto in un canovaccio, strizzatelo e otterrete un brodo bianco di pomodoro! VENERDÌ 6 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 6 + Toro 7,5 Gemelli 5,5 Cancro 7 Leone 7 - Vergine 8 DI ANTONIO CAPITANI Operosità, cura del dettaglio, petulanza eccessiva: questo, porta la Luna. Be quite. Lavoro OK, sudombelico very abbacchied. La Luna vi porta creatività super, fortuna, gioia nel cuore, sollievi economici. E vi fa lanciare in acrobazie suinerrime. Tranquilli, la sfiga non ha preso la residenza a casa vostra: è solo una giornata faticosina, questa. Con abulia sudombelicale too. Da viaggi, p.r., colloqui e lavoro scaturiscono soddisfazioni. L’amor è tutto un rigoglio e un tripudio. Ma sopportate il deserto suino. Giornata epicurea. Con gaudio lavorativo e economico. Aleggiano però digiuni di tempo libero. Ma il sudombelico pasteggia lautally. IL MIGLIORE. Giornata di successi. Risposte lavorative vi fan capire di aver condotto bene il gioco, proposte suine dànno brividi. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Bilancia 6 - Scorpione 7 + Sagittario 5,5 Capricorno 7,5 Acquario 6 - Pesci 6 - Forse non è facile ingranare, oggi. Perché tutto è fatica. C’è pure qualche boccone amaro in amore. Ma vi rifate la bocca fornicando. L’apporto degli amici e dello staff è concausa dei vostri successi odierni. Il sudombelico segna pure ad ogni minuto. O quasi. Uau. Forse non cooperate granché, oggi. E vi lagnate. E sfilettate gli zebedei altrui. Evitatelo, è meglio. Fornicazione parca. Con la A. Luna ok per viaggiare e lavorare con soddisfazione. Arrivano pure rivalse e colpi di glutei che sollevano. L’ormone preme e colpisce. La Luna vi fa fumare gli zebedei, per via di imprevisti, spese e cupezze. Chance suine, però, giungono e vi garbano parecchio. Certa gente vi critica, voi reagite male, i diverbi si creano. Difendete i vostri interessi, senza decapitar nessuno. Slancio suino strong. &-)77 27)17 %+! +, % %5#) 6 (%+0 1 + ) !6%30 *#0 6 !% 2 !% 27)17 &.)77 "4%! &)17 2&)77 "4%!) %5 (%+0, "4%! 6 (%+0 & 6 !% & 6 3(+!% &1)77 "#! ",! 3+%,(%+0 (%+0 & &.)77 %# (+%4 !+ 6 (%+0 & (%+0 2 -)17 27)17 &&)77 + ",! !6%) "#! + (%+0 & &)17 %+! +, % %5# &&)17 %( & #! @\i` 8C>?<IF (( )/ 8E:FE8 (/ )+ d`e dXo 0 )) 98I@ (- )- 9FCF>E8 (, ). )/ :@<CF M<EK@ :8>C@8I@ (+ Jfc\ ;\Yfc` :8DGF98JJF (( )* Elmfcf Df[\iXk` :8K8E@8 (( )- (, ). # # 3( #! &7)77 $)17 "#! ""#! Ki\ekf 8fjkX (* )* (. ). D`cXef Kfi`ef >\efmX G\il^`X (+ )0 (* )- )* )) (, ), IFD8 E8GFC@ (. )- (, )0 G8C<IDF (- ). D@C8EF IFD8 )( (- ). ). KFI@EF () )+ GXc\idf KI<EKF (, )+ (. *( ,1*, )(1'/ ,1*+ )'1+( M<E<Q@8 (- )+ CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Stefano Cazzetta [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014 (' )* (+ )+ PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri (- ). Gfk\eqX IFD8 (. :`Zcfg\ gX[ife\ [\cc@kXc`X Zfe jfc\ jgc\e[\ek\ fmlehl\ \ ZXc[f \jk`mf [X Efi[ X Jl[% K\dg\iXkli\ dXjj`d\ d\[`Xd\ek\ Zfdgi\j\ `e g`XeliX kiX *' \ *+ fmlehl\# le gf `e]\i`fi` jfcf jlc d\[`f \ YXjjf 8[i`Xk`Zf% 9Xi` () )+ (+ )0 I<>>@F :8C89I@8 )+ KI@<JK< DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] :XdgfYXjjf EXgfc` 0 KiXdfekX ;fgf[fdXe` J` i`e]fiqX lck\i`fid\ek\ :`Zcfg\ Zfe kXekf jfc\ jl ^iXe gXik\ [\cc\ i\^`fe` jXcmf X[[\ejXd\ek` jl <jk 8cg`# XjjfZ`Xk` X ifm\jZ` f `jfcXk` k\dgfiXc`# hlXcZ_\ k\dgfiXc\ XeZ_\ jlc :\ekif 8gg\ee`ef \ g` elY` jlccX J`Z`c`X dX hl` j\eqX g`f^^\% (( ), () Jfi^\ ;fdXe` CÊ8hl`cX GFK<EQ8 KiXdfekX www.gazzetta.it "#! ",! (/ )+ G<IL>@8 Jfi^\ Sono passati quattro anni, quindi è il momento di rinfrescarci la memoria: sul sito il video con i 10 gol più belli di Sudafrica 2010. La Fifa ha pubblicato la classifica dei 10 gol più belli dell’ultimo Mondiale: sul podio Forlan, Van Bronckhorst e Ozil. Ma ci sono anche Tevez, Quagliarella, Muntari, Suarez... 8eZfeX =`i\eq\ (0 @c jfc\ f^^` Maria Sharapova è la prima finalista del Roland Garros: la sfida di semifinale a Parigi contro la canadese Eugenie Bouchard ha fatto la gioia non solo di tifosi ed appassionati, ma anche dei fotografi. Due bellissime una contro l'altra: guarda la gallery fotografica del match sul nostro sito (, ). (- ), () 8^`kXk` "#! ""#! 27)77 Da Forlan a Ozil i 10 gol più belli di Sudafrica 2010 (. )- D@C8EF Dfjj` &)77 VIDEO Maria-Eugenie: al Roland Garros sfida fra bellissime 9fcf^eX (+ )+ C8HL@C8 E\YY`X 3+0 #! &2) GALLERY (, ). M\e\q`X (- )- ><EFM8 E\m\ &7)77 :fd\ XeeleZ`Xkf [X ^`fie`# Xii`mXkf cXek`Z`Zcfe\ :`Zcfg\ Zfe Y\c k\dgf gi\mXc\ek\ jl YlfeX gXik\ [\c k\ii`kfi`f \ Xld\ekf [\cc\ k\dg\iXkli\% MXcfi` dXjj`d` jl` )0&*' [`]]lj` Xc :\ekif$Jl[# XeZ_\ *) `e J`Z`c`X% HlXcZ_\ ifm\jZ`f jl 8cg`% Ki`\jk\ Dfckf ]fik` :Xcd` F^^` :fg\ikf D8I@ , %3+) "(, , "#! ",! "#! ""#! =fik` K\dgfiXc` Ifm\jZ` G`f^^`X + %,0(% &2' %+#0 &)77 + &) 0+%0 , &7)17 8 :LI8 ;@ =@I<EQ< 2&)17 &)17 !6%) #! + & >XqqXD\k\f 8FJK8 "4%! "#! ""#! + %,0(% &2' %+#0 22) , %3+ "(, , "(%#, 3) "#! C\^\e[X &$)17 &)17 &.)17 "#! %((% ""#! 3+%,(%+0 2 27)77 &2)77 # # 3() #! &)77 +" (+%4 !+ 6 (%+0 & (%+0 2 !6%) #! + & + ) !6% , %3+) "(, , 6 (%+0 1 2&)77 &)77 Il giocatore giapponese dell’Inter è nato il 12 settembre 1986. Suo nonno Yoshida Tatsuo e suo fratello Minoru erano ciclisti professionisti Gazzetta.it YUTO NAGATOMO :X^c`Xi` :XkXeqXif (0 )/ (+ )- I\^^`f :XcXYi`X (- )0 :XkXe`X (/ )/ RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. 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