Esercizio n. 1 (versione A) Un corpo di massa m e dimensioni trascurabili si trova su una guida inclinata di un angolo α , ad una quota h rispetto al punto A, come mostrato in figura. Esso è inizialmente tenuto fermo in maniera da comprimere l'estremo libero di una molla di una quantità Δ x rispetto alla sua lunghezza di equilibrio. La molla ha costante elastica k. La guida è scabra lungo tutto il tratto inclinato, fino al punto A, a partire dal quale essa è priva di attrito. Tra A e B la guida è orizzontale mentre tra B e C ha il profilo di un arco di circonferenza di raggio R e angolo θ 0 (di modo che l'orizzontale sia tangente al tratto curvilineo in B). Al tempo t=0 il corpo viene lasciato libero. Esso scivola lungo la guida, raggiunge il punto A con velocità v0 (in modulo), percorre il tratto orizzontale AB, quello curvilineo BC e infine tocca il suolo nel punto O (che si trova alla stessa quota di A). Calcolare: 1. Il coefficiente di attrito dinamico µ d sul tratto inclinato e scabro della guida. 2. La velocità (componenti tangenziale e normale rispetto alla guida) del corpo quando esso si trova nel punto C. 3. La reazione vincolare (componenti tangenziale e normale rispetto alla guida) esercitata dalla guida quando il corpo di trova alla fine del tratto circolare nel punto C. 4. La distanza BO. m= 0.10kg, α = 20°, h= 1.5m, Δ x= 10cm, k= 30N/m, R= 0.70m, θ 0=30°, v0= 3.0m/s . Esercizio n. 2 (versione A) Si consideri il sistema riportato in figura. Una molla, di costante elastica k e lunghezza a riposo L0, è connessa ad una massa M1 che scivola su un piano orizzontale scabro con coefficienti di attrito statico µ s e dinamico µ d. La massa M1 è connessa, tramite un filo inestensibile e di massa trascurabile, ad una seconda massa M2. Il filo scorre inoltre su una carrucola di massa trascurabile. Inizialmente un perno blocca la massa M1 in modo che la L1 g M1 lunghezza della molla sia L1. Quindi, all'istante t=0, il perno viene tolto e le masse cominciano a muoversi. a. Si calcoli il valore massimo possibile di µs affinché, tolto il O perno, il sistema entri in moto. b. La massa M1 si muove allungando la molla, che raggiunge la lunghezza massima L2 al tempo tmax. Si calcoli µ d. M2 c. Si calcoli tmax. k = 119 N/m, L0 = 5.20 cm, L1 = 4.10 cm, L2 = 5.40 cm, M1 = 1.51 kg, M2 = 320 g, g = 9.81 m/s2 Esercizio n. 3 (versione A) Un cilindro di massa m è poggiato su un piano orizzontale ed è connesso a due molle di costante elastica k1 e k2=3·k1 di uguale lunghezza a riposo L0 vincolate, all'altro estremo, a due pareti nei punti A e B. Fra il cilindro ed il piano orizzontale c'è attrito. Sapendo che A e B distano D=2·L0, che al tempo t=0 la molla di costante elastica k1 ha lunghezza (2/3)L0 ed il cilindro è fermo, si calcoli, assumendo che il cilindro rotoli senza strisciare e che le molle rimangano sempre orizzontali: a. la lunghezza minima della molla di costante elastica k2 durante le oscillazioni e la loro l'ampiezza; M g k1 k2 b. la massima velocità dell'asse del cilindro nelle oscillazioni; A B c. il periodo delle oscillazioni; d. la forza d'attrito massima che agisce fra cilindro e piano D=2L0 orizzontale durante le oscillazioni. m =1.37kg, k1 = 56.3 N/m, L0 = 43.0 cm Esercizio n. 4 (versione A) Un'asta omogenea di lunghezza L, massa M e spessore trascurabile può ruotare attorno ad un asse fisso orizzontale privo di attrito, passante per il punto O a distanza d0 da un estremo dell'asta. Al tempo t=0 l'asta è in posizione verticale, e ruota in senso antiorario con velocità angolare istantanea ω 0, come mostrato in figura A. 1. Determinare il valore di ω 0 per cui l'asta raggiunge la posizione orizzontale con velocità nulla. Nell'istante in cui l'asta è ferma in posizione orizzontale, essa viene colpita a distanza b dall'asse da un proiettile di massa m e dimensioni trascurabili. La velocità del proiettile forma un angolo α con la verticale, come mostrato in figura B, ed ha modulo v0. 2. Sapendo che l'asta è liscia e che la velocità del proiettile dopo l'urto forma un angolo β con la verticale, determinarne il modulo v0'. 3. Determinare la velocità angolare dell'asta immediatamente dopo l'urto. 4. Determinare l'energia dissipata nell'urto. 5. Determinare le componenti (orizzontale e verticale) dell'impulso della forza vincolare che agisce sull'asta durante l'urto L = 1.0m, M = 2.0kg, dO = 20cm, b = 60cm, m = 0.20kg, α = 20°, v0 = 10 m/s, β = 40°. Esercizio n. 1 (versione B) Un corpo di massa m e dimensioni trascurabili si trova su una guida inclinata di un angolo α , ad una quota h rispetto al punto A, come mostrato in figura. Esso è inizialmente tenuto fermo in maniera da comprimere l'estremo libero di una molla di una quantità Δ x rispetto alla sua lunghezza di equilibrio. La molla ha costante elastica k. La guida è scabra lungo tutto il tratto inclinato, fino al punto A, a partire dal quale essa è priva di attrito. Tra A e B la guida è orizzontale mentre tra B e C ha il profilo di un arco di circonferenza di raggio R e angolo θ 0 (di modo che l'orizzontale sia tangente al tratto curvilineo in B). Al tempo t=0 il corpo viene lasciato libero. Esso scivola lungo la guida, raggiunge il punto A con velocità v0 (in modulo), percorre il tratto orizzontale AB, quello curvilineo BC e infine tocca il suolo nel punto O (che si trova alla stessa quota di A). Calcolare: 5. Il coefficiente di attrito dinamico µ d sul tratto inclinato e scabro della guida. 6. La velocità (componenti tangenziale e normale rispetto alla guida) del corpo quando esso si trova nel punto C. 7. La reazione vincolare (componenti tangenziale e normale rispetto alla guida) esercitata dalla guida quando il corpo di trova alla fine del tratto circolare nel punto C. 8. La distanza BO. m= 0.10kg, α = 18°, h= 1.2m, Δ x= 13cm, k= 20N/m, R= 0.50m, θ 0=25°, v0= 1.7m/s . Esercizio n. 2 (versione B) Si consideri il sistema riportato in figura. Una molla, di costante elastica k e lunghezza a riposo L0, è connessa ad una massa M2 che scivola su un piano orizzontale scabro con coefficienti di attrito statico µ s e dinamico µ d. La massa M2 è connessa tramite un filo inestensibile e di massa trascurabile ad una seconda massa M1. Il filo scorre inoltre su una carrucola di massa trascurabile. L1 Inizialmente un perno blocca la massa M2 in modo che la g M2 lunghezza della molla sia L1. Quindi, all'istante t=0, il perno viene tolto e le masse cominciano a muoversi. d. Si calcoli il valore massimo possibile di µ s affinché, tolto il O perno, il sistema entri in moto. e. La massa M2 si muove allungando la molla, che raggiunge la lunghezza massima L2 al tempo tmax. Si calcoli µ d. M1 f. Si calcoli tmax. k = 119 N/m, L0 = 4.10 cm, L1 = 3.40 cm, L2 = 4.65 cm, M1 = 519 g, M2 = 1.51 kg, g = 9.81 m/s2 Esercizio n. 3 (versione B) Un cilindro di massa m è poggiato su un piano orizzontale ed è connesso a due molle di costante elastica k1 e k2=3·k1 di uguale lunghezza a riposo L0 vincolate, all'altro estremo, a due pareti nei punti A e B. Fra il cilindro ed il piano orizzontale c'è attrito. Sapendo che A e B distano D=2·L0, che al tempo t=0 la molla di costante elastica k1 ha lunghezza (2/3)L0 ed il cilindro è fermo, si calcoli, assumendo che il cilindro rotoli senza strisciare e che le molle rimangano sempre orizzontali: e. la lunghezza minima della molla di costante elastica k2 durante le oscillazioni e la loro l'ampiezza; M g k1 k2 f. la massima velocità dell'asse del cilindro nelle oscillazioni; A B g. il periodo delle oscillazioni; h. la forza d'attrito massima che agisce fra cilindro e piano D=2L0 orizzontale durante le oscillazioni. m =3.17kg, k1 = 73.3 N/m, L0 = 19.0 cm Esercizio n. 4 (versione B) Un'asta omogenea di lunghezza L, massa M e spessore trascurabile può ruotare attorno ad un asse fisso orizzontale privo di attrito, passante per il punto O a distanza d0 da un estremo dell'asta. Al tempo t=0 l'asta è in posizione verticale, e ruota in senso antiorario con velocità angolare istantanea ω 0, come mostrato in figura A. 6. Determinare il valore di ω 0 per cui l'asta raggiunge la posizione orizzontale con velocità nulla. Nell'istante in cui l'asta è ferma in posizione orizzontale, essa viene colpita a distanza b dall'asse da un proiettile di massa m e dimensioni trascurabili. La velocità del proiettile forma un angolo α con la verticale, come mostrato in figura B, ed ha modulo v0. 7. Sapendo che l'asta è liscia e che la velocità del proiettile dopo l'urto forma un angolo β con la verticale, determinarne il modulo v0'. 8. Determinare la velocità angolare dell'asta immediatamente dopo l'urto. 9. Determinare l'energia dissipata nell'urto. 10. Determinare le componenti (orizzontale e verticale) dell'impulso della forza vincolare che agisce sull'asta durante l'urto L = 1.5m, M = 3.5kg, dO = 50cm, b = 70cm, m = 0.15kg, α = 15°, v0 = 7.4 m/s, β = 35°. Esercizio 1. 1. Per calcolare il coefficiente di attrito dinamico `e conveniente utilizzare il teorema delle forze vive. La lunghezza del tratto inclinato e scabro della guida `e (h/sinα), da cui segue che il lavoro compiuto dalla forza di attrito `e pari a: h h = −µd mg cos α . (1) sin α sin α Il teorema delle forze vive implica dunque che la differenza di energia meccanica in A e nel punto iniziale `e uguale al lavoro della forza di attrito: La = −fa E A − E in = La , 1 E in = mgh + k∆x2 , 2 1 E A = mv02 , 2 (2) da cui si ricava: v02 k∆x2 = (A : 0.29, B : 0.33) . (3) − µd = tan α 1 + 2mgh 2gh 2. Lungo il tratto circolare della guida la velocit`a `e sempre tangente alla guida, mentre la reazione vincolare `e sempre normale (essendo la guida liscia). Il modulo della velocit`a in C pu` o essere calcolato utilizzando la conservazione dell’energia, visto che la reazione vincolare non compie lavoro: 1 1 2 EC = EA , E A = mv02 , E C = mvC + mgR(1 − cos θ0 ) . (4) 2 2 Si ricava dunque: q (5) vC = v02 − 2gR(1 − cos θ0 ) = (A : 2.68 m/s, B : 1.40 m/s) . 3. Il modulo della reazione vincolare, Rn , si ricava dalla proiezione dell’equazione della dinamica lungo la direzione normale alla guida, mac (t) = Rn (t) − mg cos θ(t) , (6) dove ac = v 2 /R `e l’accelerazione centripeta del corpo. Se tC `e l’istante in cui il corpo `e in C, allora: mv02 m 2 vC = + mg (3 cos θ0 − 2) = (A : 1.87 N, B : 1.28 N) . (7) R R 4. Una volta staccatosi dalla guida, il corpo segue un moto parabolico. Adottando un sistema di coordinate cartesiano (ˆ x, yˆ) con assi verticale e orizzontale e origine in B, la legge oraria `e: Rn (tC ) = mg cos θ0 + x(t) = vB cos θ0 (t − tC ) + R sin θ0 (8) (t − tC )2 + vB sin θ0 (t − tC ) + R(1 − cos θ0 ) . 2 Nell’istante tO in cui il corpo tocca il suolo in O (y(tO ) = 0), la distanza percorsa `e: s ! 2 sin θ cos θ vB 2gR(1 − cos θ0 ) 0 0 = (A : 1.12 m, B : 0.43 m) . BO = x(tO ) = R sin θ0 + 1+ 1+ 2 sin2 θ g vB 0 (9) y(t) = −g Soluzione esercizio n. 2 Risolviamo il problema con le notazioni del compito A. Nel caso del compito B e' necessario scambiare M1 ed M2. a) Supponiamo che, tolto il perno, la massa M1 rimanga ferma. Se Fattrito è la forza di attrito statico e T la tensione della corda, richiedendo che la risultante delle forze sia nulla su ciascuna massa otteniamo T - M2 g = 0 - k (L1 - L0) + T + Fattrito = 0 da cui Fattrito = - M2 g + k (L1 - L0) Dato che il modulo della forza di attrito statico deve essere inferiore a µs Rn= µs M1 g otteniamo |- M2 g + k (L1 - L0)| < µs M1 g µs > |- M2 g + k (L1 - L0)| / (M1 g) Se tale diseguaglianza è soddisfatta il corpo M1 rimane fermo; altrimenti si muove. Quindi il valore massimo richiesto è pari a µs,max = |- M2 g + k (L1 - L0)| / (M1 g) Numericamente otteniamo µs,max = 0.30 (Compito A) µs,max = 0.40 (Compito B) (b) Il problema può essere risolto in due modi. (b1) Il moto della massa M1 tra t =0 e t =tmax è un moto armonico, dato che essa è soggetta ad una forza armonica ed a forze costanti. Dato che per (indichiamo con L la lunghezza della molla) l = L1 ed l = L2 la massa ha velocità nulla, si tratta di un moto di ampiezza A con 2 A = L2 - L1 attorno alla posizione di equilibrio l eq = (L1 + L2)/2 = L1 + A = L2 - A Essendo la massa in moto, la forza di attrito ha modulo pari a µd M1 g, con verso opposto allo spostamento. Imponendo che per l =l eq la risultante delle forze sia nulla otteniamo - k (leq - L0) + M2 g - µd M1 g = 0 da cui µd = [2 M2 g - k (L1 + L2 - 2 L0) ] / (2 M1 g) Numericamente µd = 0.25 (compito A) µd = 0.35 (compito B) (b2) E' possibile pure utilizzare il teorema dell'energia meccanica. Tenuto conto che per l = L1 ed l = L2 le masse sono ferme, se Umolla è l'energia potenziale della molla e Ug l'energia potenziale gravitazionale di M2, abbiamo Umolla(fin) + Ug(fin) - Umolla(ini) + Ug(ini)= Lattrito Ora Umolla(fin) - Umolla(ini)= k/2 (L2 - L0)2 - k/2 (L1 - L0)2 = k/2 (L1 + L2 - 2 L0) (L2 - L1). Tenuto conto che quando la molla si allunga la massa M2 scende, abbiamo Ug(fin) - Ug(ini) = - M2 g (L2 - L1) Infine il lavoro della forza d'attrito è pari a Lattrito = - µd M1 g (L2 - L1), quindi k/2 k/2 (L1 + L2 - 2 L0) (L2 - L1) - M2 g (L2 - L1) = - µd M1 g (L2 - L1) Dividendo per (L2 - L1) otteniamo k/2 k/2 (L1 + L2 - 2 L0) - M2 g = - µd M1 g Da questa espressione possiamo ricavare µd ottenendo lo stesso precedentemente trovato. (c) Se a è l'accelerazione delle due masse le equazioni di Newton sono date da (scegliamo i versi degli assi in modo che a = d 2 l /dt 2 ): M1 a = - k (l - L0) - µd M1 g + T ; M2 a = M2 g - T ! Sommando le due equazioni otteniamo (M1 + M2 )a = - k l +kL0 + M2 g - µd M1 g (M1 + M2 ) d2l/dt2 + k l - (kL0 + M2 g - µd M1 g)=0 Gli ultimi tre termini sono costanti. Si tratta quindi di un moto armonico con pulsazione 2" k e periodo T = "= # M1 + M 2 Il tempo richiesto tmax corrisponde ad un semiperiodo, quindi t max = numericamente: ! tmax = 0.39 s tmax = 0.41 s ! (compito A) (compito B) ! " M1 + M 2 , =" # k Soluzione esercizio n. 3 Consideriamo un sistema di riferimento con origine nel punto medio del segmento AB tale che la lunghezza della molla di costante elastica k1 sia L1 = L0 + x . Se L2 e' la lunghezza della molla di costante elastica k2 abbiamo L2 = 2 L 0 - L 1 = L 0 - x . La forza totale che agisce sull'asse e' quindi F = - k1 (L1 - L0)+3 k1 (L2 - L0) = -k1x - 3 k1x = - 4 k1x L'energia potenziale è U = k1/2 (L1 - L0)2 + 3 k1/2 (L2 - L0)2 = 2 k1 x2 L'energia cinetica è infine K = 1/2 I ω2 + 1/2 m v2 = 1/4 m v2 + 1/2 m v2 = 3/4 m v2 abbiamo usato I = 1/2 m R2 e la condizione di rotolamento perfetto ω R = v. dove (a) Per calcolare la lunghezza minima notiamo che in questa situazione la velocità è nulla per cui è sufficiente imporre che l'energia potenziale sia uguale a quella iniziale. U(t=0)=2 k1 x2 = 2 k1 (L0)2 / 9 da cui x = ± L0/3 Scartando la soluzione x = - L0/3 otteniamo x = L0/3 L2,min = L0 - x = 2 L0/3 Numericamente: L2,min = 28.7 cm (Compito A) L2,min = 12.7 cm (Compito B) La distanza tra i due punti in cui la velocità è nulla è pari a 2 volte l'ampiezza A. Quindi: 2 A = 2 L0/3 implica A = l_0/3 Dato che per t = 0 abbiamo x = - L0/3, si ha Numericamente: A = 14.3 cm (Compito A) A = 6.3 cm (Compito B) (b) La massima velocitè è osservata nel punto di equilibrio dove l'energia potenziale è minima, ossia per x = 0. Quindi, per la conservazione dell'energia, abbiamo 3/4 m (vmax)2 = 2 k1 (L0)2 / 9 da cui ricaviamo v max = 8k1L20 27m Sostituendo i valori numerici otteniamo vmax= 1.50 m/s (Compito A) ! (Compito B) vmax= 0.50 m/s Emecc = 3/4 m v2 + 2 k1 x2 (c) L'energia meccanica totale, costante, è espressa dalla somma Derivando rispetto al tempo otteniamo 0 = 3/2 m v a + 4 k1 x v cioè l'equazione di un moto armonico con pulsazione Sostituendo i valori numerici: Ω = 10.5 s-1 Ω = 7.9 s-1 "= d 2 x 8k1 + x =0 dt 2 3m 2" . T= # da cui otteniamo 8k1 3m e quindi ! T = 0.60 s (Compito A) T = 0.80 s (Compito B) ! ! Si poteva ottenere questo risultato anche utilizzando le equazioni cardinali. Prendendo come polo il punto di contatto al fine di non considerare la forza d'attrito abbiamo : Icontatto α = R (-4 k1 x) dove R e' il raggio del cilindro. Ora Icontatto = 1/2 m R2 + m R2 = 3/2 m R2 ed α = a/R per cui: 3/2 m a = - 4 k1 x ossia a = - (8 k1/(3 m)) x, la stessa equazione trovata in precedenza. (d) Scriviamo ora la II equazione cardinale prendendo come polo l'asse del cilindro Iasse α = Fattrito R Utilizzando Iasse = 1/2 m R2 ed α = a/R otteniamo 1/2 m a = Fattrito Nel moto armonico l'accelerazione è massima (in modulo) nei punti a velocità nulla, ossia negli estremi dell'oscillazione, ossia per x = ± L0/3 8k L 8k L 4k L Quindi amax = 1 0 = 1 0 e Fa max = 1 0 . 3m 3 9m 9 I risultati numerici sono: Fa,max = 10.8 N (Compito A) Fa,max = 6.2 N (Compito B) ! ! Esercizio 4. 1. La velocit` a angolare ω0 per cui l’asta raggiunge la posizione orizzontale con velocit`a nulla pu` o essere calcolata utilizzando la conservazione dell’energia. In un istante generico l’energia meccanica dell’asta `e data dalla somma dell’energia rotazionale e di quella potenziale: 1 l E = V0 − M g − dO cos θ(t) + IO ω 2 (t) , (10) 2 2 dove θ `e l’angolo che forma l’asta con la verticale, V0 `e l’energia potenziale dell’asta quando essa si trova in posizione orizzontale e IO `e il momento di inerzia dell’asta rispetto al punto O. Utilizzando il teorema di Huygens-Steiner si trova: 2 2 l l2 M l IO = ICM + M − dO = + − dO M = (A : 0.35 Kg m2 , B : 0.88 Kg m2 ) . (11) 2 12 2 Imponendo dunque che l’energia si conservi, V0 = E(θ = π/2) = E(θ = 0) = V0 − M g si ricava: s ω0 = l − dO 2 1 + IO ω02 , 2 3g(l − 2dO ) = (A : 5.82 rad/s, B : 4.43 rad/s) . l2 + 3dO (dO − l) (12) (13) 2. Adottando un sistema di coordinate cartesiano (ˆ x, yˆ) con assi orizzontale e verticale, la velocit`a del proiettile prima e dopo l’urto si scrive: ~v0 = x ˆ(v0 sin α) + yˆ(−v0 cos α) ~v00 = x ˆ(v00 sin β) + yˆ(v00 cos β) . (14) Poich`e l’asta `e liscia, la quantit` a di moto lungo la direzione orizzontale (parallela all’asta) si conserva durante l’urto. Segue: v0 sin α = v00 sin β ⇒ v00 = v0 sin α = (A : 5.32 m/s, B : 3.34 m/s) . sin β (15) 3. Scegliendo il punto O come polo, il momento angolare LO del sistema asta+proiettile si conserva, essendo nullo il momento della reazione vincolare esercitata dall’asse. Dal calcolo del momento angolare immediatamente prima e dopo l’urto si ricava la velocit`a angolare ω00 dell’asta dopo l’urto: (i) (f ) −mb(−v0 cos α) = LO = LO = −bm(v00 cos β) + IO ω00 (16) ω00 bmv0 sin α = (cot α + cot β) = (A : 4.66 rad/s, B : 1.19 rad/s) . IO 4. L’energia dissipata nell’urto si ricava dal bilancio dell’energia cinetica del sistema asta+proiettile prima e dopo l’urto: 1 1 1 Edissipata = E (i) − E (f ) = mv02 − m(v00 )2 − IO (ω00 )2 2 2 2 (17) 2 2 b m 1 sin α 2 + (cot α + cot β) = (A : 3.40 Joule, B : 2.66 Joule) . = mv0 1− 2 IO sin2 β 5. L’impulso fornito dalla forza vincolare nell’urto `e pari alla variazione della quantit`a di moto del sistema asta+proiettile. La componente orizzontale di quest’ultima si conserva, essendo l’asta liscia. Dunque l’impulso fornito dalla forza vincolare ha direzione verticale e modulo pari a J = Qfy − Qiy = m(v00 cos β) + M vCM − m(−v0 cos α) , (18) a del centro di massa dell’asta immediatamente dopo l’urto. dove vCM = −ω00 (l/2 − dO ) `e la velocit` Se ne ricava: l 0 J = mv0 sin α (cot α + cot β) − M ω0 − dO = (A : −0.10 N s, B : 0.44 N s) . (19) 2
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