Meccanica 2013/2014 - Compito scritto 10/09/2014 Esercizio 1 Una molla di costante elastica K e lunghezza a riposo L0 `e vincolata all’estremit`a A di un piano, privo di attrito, che forma un angolo α con l’orizzontale. All’altra estremit`a B del piano inclinato, a distanza d da A, `e posto un vincolo inamovibile, privo di attrito ed ortogonale al piano inclinato. All’estremit`a libera della molla `e attaccata una massa M , poggiata sul piano inclinato. 1) Si calcoli a quale distanza da A si trova la posizione di equilibrio xeq del sistema. 2) Se la molla viene allungata e poi rilasciata, con quale periodo T osciller`a M ? 3) Se alla molla, quando si trova nella posizione di equilibrio, viene impressa una velocit`a verso B di modulo v0 , con quale velocit`a vB la massa M colpir`a il vincolo in B? 4) Si osserva che dopo l’urto con il vincolo in B la massa M rimbalza, ma non arriva a transitare di nuovo per la posizione di equilibrio. Sapendo che dopo l’urto M risale fino ad una distanza η da B, si calcoli quanta energia ∆E `e stata dissipata nell’urto della massa con il vincolo in B. Si assuma un asse x parallelo ad AB, con origine in A e diretto verso B. K = 40. N/m; L0 = 1.50 m; α = 30◦ ; d = 3.20 m; M = 1.15 kg; η = 1.20 m; v0 = 15.6 m/s. Soluzioni Indicando con xeq la posizione in cui la massa M `e in equilibrio abbiamo: K(xeq − L0 ) = M g sin α → xeq = L0 + M g sin α = 1.64 m K (1) r r K M ω= → T = 2π = 1.07 s (2) M K Si conserva l’energia meccanica visto che le forze in gioco (gravitazionale ed elastica) sono conservative. Scegliendo come ”zero” dellenergia potenziale gravitazionale la quota del vincolo B e chiamiamo vB la velocit`a della massa M prima dell’urto abbiamo: 1 1 Ei = K (xeq − L0 )2 + M g (d − xeq ) sin α + M v02 2 2 1 1 Ef = K (d − L0 )2 + M vB2 2 2 Imponendo Ei = Ef , si ottiene r K 2 vB2 = xeq − 2 (xeq − d) L0 − d2 − 2g (d − xeq ) sin α + v02 → vB = 12.6 m/s M 1 (3) (4) (5) Non si conserva l’energia nell’urto con il vincolo. Ei `e quella del punto 3): 1 Ei = 149.1 J; Ef = K (d − η − L0 )2 + M g sin α = 11.8 J 2 ∆E = Ei − Ef = 137.3 J (6) (7) Esercizio 2 Si consideri un cilindro omogeneo di massa M e raggio R che si muove su un piano inclinato di angolo θ. Fra piano e cilindro l’attrito statico `e caratterizzato dal coefficiente di attrito statico µs . Sull’asse del cilindro `e applicata una forza F che `e perpendicolare ad esso; F `e parallela al piano inclinato e fa muovere il cilindro verso l’ alto. 1) Qual `e lintervallo di valori di |F| per cui il cilindro, partendo da fermo, sale lungo il piano inclinato rotolando senza strisciare? Se |F| = F0 , si calcoli: 2) l’accelerazione aCM del centro di massa del cilindro; 3) la velocit`a del cilindro dopo che il suo centro di massa `e salito di una quota h. M = 2.0 kg; R = 10. cm; θ = 30◦ ; µs = 0.30; h = 20. cm; F0 = 15. N. Soluzioni Le equazioni cardinali della dinamica si scrivono come M ax = F − M g sin θ − Fa N = M g cos θ Iα = Fa R (8) (9) (10) dove Fa `e la forza di attrito statico ed I `e il momento di inerzia di un cilindro, che vale I = 12 M R2 . Nel caso di puro rotolamento abbiamo ax = αR. Eliminando ax dalle prime due equazioni, si ottiene F − M g sin θ (11) Fa = 3 La forza di attrito statico deve soddisfare |Fa | ≤ µs N , cio`e 1 |F − M g sin θ| ≤ µs M g cos θ 3 (12) Se il cilindro sale, Fa > 0, cio`e F > M g sin θ. Dunque F ≤ M g (3µs cos θ + sin θ) (13) M g sin θ < F ≤ M g (3µs cos θ + sin θ) → 9.81 N < F ≤ 25.1 N (14) In conclusione, 2 Dato il valore di F , possiamo calcolare, con le formule gi`a ricavate, l’accelerazione del centro di massa aCM = 2 Fa R2 F0 − M g sin θ R2 = (F0 − M g sin θ) = 1.73 m/s2 = 1 2 I 3 3M MR 2 (15) Usando il teorema dell’energia cinetica, abbiamo da cui Fh 1 1 3 − M gh = M v 2 + Iω 2 = M v 2 sin θ 2 2 4 (16) s 4 Fh v= − gh = 1.18 m/s 3 M sin θ (17) Esercizio 3 Si consideri una sbarra omogenea, di sezione trascurabile, massa M e lunghezza L vincolata a ruotare in un piano verticale attorno al suo centro O. Per t < 0, la sbarra `e ferma e verticale, come in figura. All’istante t = 0, un proiettile di massa m urta in modo completamente anelastico la sbarra. La velocit`a del proiettile v0 `e orizzontale e l’urto avviene ad una distanza d dal centro O. Si calcoli: 1) la velocit`a angolare ω0 della sbarra dopo l’urto; 2) l’impulso J delle forze applicate dal vincolo in O alla sbarra durante l’urto (si specifichi modulo, direzione, verso). Dopo l’urto, la sbarra ruota senza attrito attorno ad O. 3) Si calcoli la velocit`a angolare ω1 della sbarra, quando essa ha compiuto una rotazione di 90◦ (sbarra orizzontale). L = 30.0 cm; M = 1.333 kg; g = 9.81 m/s2 ; d = 22.0 cm; m = 63 g; v0 = 1.88 m/s. Soluzione Durante l’urto si conserva il momento angolare rispetto al centro O. Quindi (Is + md2 )ω0 = mv0 d dove Is = 1 M L2 = 0.010 kg m2 12 3 (18) (19) `e il momento di inerzia della sbarra. Segue ω0 = mv0 d = 2.0 rad/s (Is + md2 ) (20) L’impulso delle forze vincolari J `e pari alla variazione di quantit`a di moto del sistema. Dato che la sbarra `e vincolata nel suo centro di massa, la quantit`a di moto della sbarra non varia. Quindi J `e pari alla variazione della quantit`a di moto qp del proiettile. La direzione di J `e quindi orizzontale. La sua componente orizzontale `e data da J = ∆qp = m(ω0 d − v0 ) = −0.091 N s (21) Pertanto J ha verso opposto a quello di v0 ed il modulo `e pari a |J| = 0.091 N s. Si conserva l’energia. Dato che l’energia potenziale della sbarra non varia, abbiamo 1 1 mgd + (Is + md2 )ω02 = (Is + md2 )ω12 2 2 da cui ω1 = 5.0 rad/s. 4 (22)
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