SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE “ GESU’ BAMBINO” BOLLATE (MI) LINEE EDUCATIVE ANNUALI E PROGETTO DIDATTICO a.s. 2014-2015 “Sapere i sapori” In viaggio con REMY e i suoi amici Verso l’ EXPO MILANO 2015 “ Nutrire il Pianeta , Energia per la vita” 1 INDICE PREMESSA GENERALE 1. FINALITA’ 2. METODO DI LAVORO PROPOSTO 3. RELAZIONE “AL CENTRO DELLA ROTTA 4. VERIFICA, VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE 5. SUPERVISIONE PSICOPEDAGOGICA 6. SPAZI E LABORATORI 7. IL PERCORSO ACCOGLIENZA 8. PREMESSE, MOTIVAZIONI E OBIETTIVI DEL PROGETTO ANNUALE 8.a IPOTESI DI PERCORSO ANNUALE E MAPPA 9. ESPERIENZE LABORATORIALI PER I 3 ANNI 10. ESPERIENZE LABORATORIALI PER I 4 ANNI 11. ESPERIENZE LABORATORIALI PER I 5 ANNI ALTRE LINEE PROGETTUALI 12. PERCORSO DI EDUCAZIONE RELIGIOSA CATTOLICA 13. PERCORSO PRE-SCUOLA 14. PERCORSO POST-SCUOLA 15. PERCORSO LABORATORIO INFORMATICA ( 5 ANNI) 2 PREMESSA GENERALE Nell’ambito del lavoro di definizione delle linee educative annuali si è tenuto conto di: Quanto stabilito dagli obiettivi formativi della Legge di Riforma del Sistema Scolastico; Quanto delineato nelle Indicazioni per il Curricolo dal Ministero della Pubblica Istruzione; Quanto delineato nel Piano dell’Offerta Formativa; Delle finalità generali espresse nel Progetto Educativo e Pedagogico; Delle osservazioni condotte dalle educatrici nel periodo iniziale dell’anno; Del percorso di formazione pedagogica degli anni scorsi e dell’anno in corso. 1. FINALITA’ Obiettivo educativo: la scuola dell’infanzia si rivolge ai bambini dai 3 ai 6 anni d’et{ ed è la risposta al loro diritto all’educazione, alla cura di sé e degli altri attraverso la ciclicit{ del tempo che passa. Essa si pone la finalit{ di promuovere lo sviluppo dell’ IDENTITA’, dell’AUTONOMIA, della COMPETENZA e li avvia alla CITTADINANZA ( come affermato nelle Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia 2013) Obiettivi didattici: Scoprire, sperimentare, condividere e creare insieme, per promuovere la conoscenza e la consapevolezza della propria appartenenza e tradizione, in relazione al proprio vissuto e all’ambiente in cui si vive. In particolare: Lo sviluppo dell’identità • imparare a stare bene e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze nel contesto gruppo/scuola; • conoscersi e sentirsi riconosciuti come persone uniche, capaci di dare un personale contributo nel gruppo; • fare esperienza di diversi ruoli, sentirsi parte di un gruppo/comunit{. 3 Lo sviluppo dell’autonomia • avere fiducia in sé e negli altri; • partecipare alle attivit{ e alle negoziazioni e decisioni, motivando le proprie opinioni, scelte e comportamenti; • provare il piacere di fare da sé e saper chiedere aiuto; • perseverare nelle attività; • esplorare la realt{. Lo sviluppo della competenza • descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; • sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. • imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; La cittadinanza • scoprire gli altri, la necessit{ di regole condivise, che si definiscono attraverso il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro. L’individuazione degli obiettivi da perseguire (con relativi indicatori e standard) e del tema del Progetto Didattico Annuale non vengono imposte centralmente, né stabilite in totale autonomia. Tali elementi nascono, invece, da un lavoro di confronto e di interazione nel quale il collegio delle insegnanti e la coordinatrice propongono alcuni elementi che vengono poi vagliati e definiti con il responsabile della Supervisione Psico-pedagogica della cooperativa.. L’osservazione iniziale dei bambini permette infatti di individuare gli spunti e gli argomenti che, fungendo da sfondo integratore o semplicemente da filo conduttore delle esperienze, consentiranno di ripartire dagli interessi particolari dei bambini e dalle loro caratteristiche, sviluppando così proposte e percorsi aperti, che siano adeguati al gruppo ma nel contempo sempre più mirati e personalizzati. 4 2. METODO DI LAVORO PROPOSTO Nella prassi educativa ‐ didattica, la nostra scuola dell'infanzia accoglie una prospettiva pedagogica che sostiene il valore fondamentale dell'esperienza nei processi di apprendimento. Autori quali Vygostkij, Bruner, a cui facciamo riferimento hanno messo in evidenza il costruttivismo del pensiero nell'incontro attivo con l'altro e con i linguaggi della cultura. Il fare è inteso come esperienza manipolativa, motoria e percettiva, rendendo attive le mani, le emozioni e i pensieri dei bambini e degli insegnanti. Particolare attenzione viene data alla componente sociale e relazionale, convinti che imparare a vivere bene insieme stia alla base di un efficace processo educativo. A tale scopo vengono valorizzati i contesti relazionali che privilegiano la scoperta di sé e dell'altro attraverso il dialogo, l'ascolto, il confronto e la partecipazione a comuni progetti di vita e di apprendimento. Riteniamo, infatti, che l'assunzione e la formazione dello stile cooperativo possano realizzarsi in contesti concreti di gioco e di ricerca, in cui l'impegno cognitivo sia sostenuto da valenze emozionali ed affettive. L'intenzione è che ogni bambino/a, dentro la propria differenza, sia in grado di riconoscere l'esistenza di altri punti di vista e la concreta possibilità di partecipazione ad un progetto comune, in cui azioni e intenzioni siano condivise. Sulla base di queste condizioni pedagogiche, nel corso del progetto annuale si adotteranno le seguenti strategie e tecniche didattiche: o INSIEME SUL TAPPETO :conversazione – discussione di gruppo in cui i bambini vengono invitati a sedersi in cerchio insieme con l’insegnante e ad esprimere opinioni, giudizi, emozioni per favorire il confronto e la disponibilit{ all’ascolto reciproco in un clima sereno; o ATTIVITA’ di ROUTINE, di ascolto e rielaborazione, ludico‐motorie, grafico‐pittoriche, plastico-creative, ritmiche‐musicali, drammatico‐teatrali; o OSSERVAZIONI e VERBALIZZAZIONI sulle conversazioni guidate, per capire dove sostano i pensieri(preconoscenze), per poter ragionare con i bambini sull’argomento da trattare; o LETTURE di racconti, filastrocche, animazioni a tema; o DRAMMATIZZAZIONI e RAPPRESENTAZIONI teatrali per stimolare la motivazione ad apprendere; 5 o GIOCHI a tema, giochi motori, giochi simbolici, giochi strutturati; Il Progetto annuale si articolerà con un impianto aperto, basato su percorsi che potranno intersecarsi o scorrere paralleli per alcune attività particolarmente mirate ai bisogni di ogni et{. Sulla base di un tema conduttore e di un’ambientazione che dettaglieremo nel successivo paragrafo, ogni gruppo, omogeneo per età, vivrà esperienze differenziate e definirà progressivamente una propria ipotesi di percorso e specifici obiettivi. Le uscite e le gite saranno inerenti alle tematiche del progetto o relative ad altri argomenti emersi dai bambini nello svolgimento del percorso, in ogni caso potranno offrire occasioni, elementi ed opportunità di osservazione e di approfondimento delle esperienze scolastiche. 3. RELAZIONE “AL CENTRO DELLA ROTTA” Una cooperazione nel metodo di lavoro è il coinvolgimento delle famiglie. La famiglia, come il bambino oggi più che mai, nella scuola ha il bisogno quotidiano di sentirsi “accolta, accompagnata e supportata nel meraviglioso ma impegnativo cammino dell’essere genitore. Il nostro rapporto con loro, va oltre la proposta, che pur rispettando i ruoli si trasforma in un rapporto consapevole e significativo di stima e di fiducia. Gli aspetti che contraddistinguono il nostro modo di interagire con le famiglie sono: Il contatto quotidiano che permette la restituzione della giornata Colloqui individuali, momenti di confronto, in cui il genitore e l’insegnante interagiscono collaborando alla crescita del bambino Collaborazione basata sui momenti comuni proposti dalla scuola. La capacità e la sensibilità di trasmettere in determinate situazioni, quel sostegno silenzioso, rispettoso, ma carico di condivisione e di attenzione, che cerca di aiutare a sentir meno il peso di certi malesseri e problematiche che avanzano nella nostra società. 6 Valorizzare la famiglia come risorsa : recuperare insieme il valore della tradizione genitoriale, sostenerla ,affinché non deleghi solamente la scuola nel compito educativo . Creare una rete di relazione per valorizzare la nostra umanità. 4. VERIFICA, VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE Durante il nostro percorso annuale, si dar{ valore all’osservazione mirata e sistematica delle esperienze realizzate dai bambini (rappresentazioni grafiche, manipolative...) e dei loro processi attivi (dialoghi, atteggiamenti, partecipazione...). Si terrà conto dei livelli di padronanza relativi le conoscenze, le abilità, le strategie di ciascuno, rispettando i bisogni, le attitudini e le caratteristiche personali di ogni bambino. Intesa in questo senso, la valutazione costituirà un processo formativo continuo, riconoscendo anche la consapevolezza che il bambino ha delle proprie conquiste. Nel corso dell’anno si utilizzeranno griglie di osservazione sistematiche.(S-R 4-5 School Readness,) Un altro importante strumento di verifica e autoverifica è quello della documentazione, che consente di ripensare al percorso didattico svolto. La documentazione permette di tenere memoria di quanto avviene nella scuola, di costruire significati condivisi e di “lasciare traccia” delle proprie esperienze educative, rende visibile l’apprendimento dei bambini e comunica agli stessi che le loro idee e le loro azioni sono prese seriamente in considerazione. Insieme ai bambini e per ogni unità didattica e di apprendimento si realizzeranno dei fascicoli individuali, che raccoglieranno le attivit{ grafico‐pittoriche, le rappresentazioni grafiche e le eventuali scritture riguardanti l’attivit{ didattica. La documentazione del percorso proposto verrà consegnato alle famiglie durante o al termine dell’anno scolastico. Altre fonti di documentazione saranno CD fotografici e video che renderanno visibili le esperienze vissute. 7 5. SUPERVISIONE PSICOPEDAGOGICA Supervisione psicopedagogica (affidata al dott. Luigi Ceriani) Supervisione psicopedagogica delle Scuole dell’Infanzia in gestione alla Cooperativa Et{ Insieme nel Comune di Bollate (MI) e Baranzate (MI) per l’Anno Scolastico 2014 - 2015 Contenuti Formazione e supervisione psicopedagogica Formazione e supervisione all’interno del Collegio Docenti (sulle tematiche relative al coinvolgimento della famiglia nell’alleanza educativa e sugli argomenti concordati durante l’incontro preliminare con le coordinatrici: difficolt{ linguistiche infantili, strategie nella gestione dei momenti di routine, criteri e strumenti di osservazione in situazione e nelle attività didattiche, elaborazione di uno strumento di valutazione complessivo del percorso della scuola dell’infanzia e ripresa dei contenuti sull’interpretazione del disegno infantile) Supervisione del lavoro delle Coordinatrici (analisi di casi problematici, definizione delle strategie di intervento nei casi di sostegno, collaborazione e riferimento con le realtà presenti sul territorio come ASL, Associazioni, Parrocchie, ecc.) Rapporto con l’Ente di committenza (Comuni di Bollate e Baranzate) per la stesura di relazioni, valutazioni periodiche e eventuali incontri di verifica. Preparazione di percorsi condivisi relativamente ad iniziative di coinvolgimento delle famiglie: Scuole Genitori, attività di parent training, continuità con le Scuole Primarie del territorio ecc.). Formazione genitori: saranno realizzate momenti di formazione per i genitori che costituiscano una reale possibilità di coinvolgimento delle famiglie nel percorso educativo della scuola. Gli incontri saranno approfondimenti a richiesta dei genitori su tematiche di carattere educativo e relazionale e avranno luogo contestualmente ai Consigli di Sezione delle singole scuole, Tutti questi aspetti saranno trattati utilizzando e condividendo il metodo di lavoro della Cooperativa già definito in fase di progettazione e consolidato durante il periodo di gestione. In questo senso si precisa che la supervisione sarà in continuità con lo stile e con le richieste 8 che Età Insieme indicherà come prioritarie. Il lavoro sarà oggetto di revisione e verifica periodica con i responsabili della Cooperativa a garanzia di unitarietà ed efficacia nell’intervento. Osservazione psicopedagogica Nello specifico saranno svolte le seguenti attività: osservazioni psicopedagogiche nelle sezioni; restituzione alle insegnanti degli elementi emersi e delle relative indicazioni psicopedagogiche; supervisione alla stesura dei PEI e colloqui con Servizi e/o terapisti, per bambini con diagnosi funzionale; consolidamento dello strumento di valutazione cognitiva S-R 45 School Readness che propone la somministrazione, lo scoring e la restituzione di prove finalizzate alla valutazione psico-attitudinale dei bambini e destinate alle insegnanti e ai genitori; In continuit{ con il progetto steso per lo scorso anno scolastico, sulla base dell’esperienza maturata sul campo e la conseguente analisi dei bisogni, si ritiene necessario riproporre le seguenti attività: realizzazione di un servizio di sportello psicologico rivolto ai genitori; nel caso di bambini ritenuti problematici ma non certificati, supervisione alla comunicazione con le famiglie e alla stesura di relazioni indirizzate alle famiglie e ai Servizi; L’intervento si attuer{ da Settembre 2014 a Giugno 2015, per complessivi 10 mesi. Per la programmazione delle attivit{ si terr{ presente il calendario scolastico. L’attivit{ di supervisione psicopedagogica, come concordata verbalmente, avrà cadenza settimanale e sarà distribuita nelle diverse scuole di Bollate e Baranzate in giorni e orari da definire, compatibilmente con le esigenze delle singole scuole. Si ipotizza però, in continuità con le esperienze fatte, che le mattinate dedicate all’attivit{ nelle sezioni siano, di regola, una mattina al mese nelle scuole Gesù Bambino di Bollate e Sant’Arialdo di Baranzate, una mattina ogni due settimane nella scuola Aurora di Bollate. Tale prestazione sarà svolta dal dr Luigi Ceriani nel periodo settembre 2014 - giugno 2015. Saranno inoltre garantite una continua 9 reperibilità telefonica e la presenza in caso di necessità anche al di fuori degli orari istituzionali o previamente concordati. Comunicazione, università e ricerca L’attivit{ formativa e le caratteristiche del lavoro saranno oggetto di approfondimento e condivisione attraverso l’organizzazione di un iniziale momento di formazione che avr{ come obiettivo la presentazione del progetto di supervisione psicopedagogica alle educatrici a cui sarà dato uno spazio significativo per proporre elementi di valutazione e correzione. Il lavoro sarà oggetto di revisione e verifica periodica con i responsabili della Cooperativa a garanzia di unitariet{ ed efficacia nell’intervento. Si prevede che il lavoro di sportello, di osservazione psicopedagogica e di formazione e supervisione possa costituire un possibilità di confronto e collaborazione con l’Universit{ Cattolica, in continuit{ con quanto gi{ fatto, con la presenza di studenti tirocinanti delle facoltà di Scienze della Formazione e di Psicologia (dove chi scrive collabora da tempo) e con la possibilit{ di ottenere all’interno dell’ateneo qualificate occasioni di visibilità e comunicazione attraverso la partecipazione a lezioni, incontri, seminari e convegni. 10 6. SPAZI E LABORATORI La strutturazione degli spazi e dei materiali offerti per le attività di gioco rappresenta una proposta educativa estremamente importante. Il gioco “costituisce in questa età una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni” (Nuovi Orientamenti), attraverso il gioco il bambino sperimenta la possibilità di essere protagonista della propria crescita e compie esperienze ricche in termini cognitivi e relazionali: la trasformazione della realt{, l’esercizio dell’attivit{ simbolica, lo scoprire e sperimentare le proprie potenzialità trovano nel gioco uno strumento insostituibile. L’attenzione dell’insegnante è quella di predisporre spazi, materiali e tempi adeguati per il gioco del bambino, garantendo la varietà di offerte e di proposte. All’interno di ogni ambiente verranno a tal fine individuati alcuni “spazi-zona”, cioè angoli funzionali connotati in modo specifico e con differenti finalità e funzioni sia educative che affettive. Nei momenti di “classi aperte” i bambini avranno la possibilità di giocare e svolgere attivit{ anche in altre classi e in differenti “spazi-zona”, in questo modo verranno offerti ai bambini maggiori stimoli e soprattutto sar{ garantita a tutti la possibilit{ di scegliere l’attivit{ da svolgere e conoscere spontaneamente altre figure adulte oltre a quelle di riferimento. All’interno delle sezioni saranno organizzati spazi adeguati per la realizzazione di piccoli laboratori di psicolinguistica e logico-matematica, per i bimbi più grandi, proposti sotto la forma di “gioco con le lettere” e “gioco con la matematica”, per meglio corrispondere alle richieste e spontanee inclinazioni dei bambini. Per giocare con lettere e con i numeri verranno attrezzati e progressivamente arricchiti alcuni “spazi-zona” dedicati a queste attivit{ cognitive e, in vari momenti della settimana e della giornata, i bambini potranno essere guidati verso la scoperta e l’acquisizione di capacit{ matematiche e linguistiche sempre maggiori. Le competenze linguistiche e matematiche vengono inoltre proposte all’interno del progetto annuale con caratterizzazioni sempre diverse. 11 Il percorso linguistico ha l’obiettivo di condurre i bambini ad acquisire competenze quali: ascoltare con attenzione, arricchire il codice linguistico, comprendere il significato delle consegne, riordinare in sequenze i passaggi di una storia, osservare le lettere e fare ipotesi di scrittura, distinguere le immagini dalle parole scritte, fino a produrre tentativi spontanei di scrittura. La condizione indispensabile che può condurre i bambini all’acquisizione della lettura e della scrittura è la costruzione del simbolo, che una volta acquisito potrà essere trasformato in “segno”, cioè in lettera. Questa acquisizione avviene in ogni momento della vita quotidiana dei bambini, in primo luogo durante le attività di gioco simbolico, che spesso rappresentano momenti di gioco spontaneo. Allo stesso modo “il gioco con la matematica” si tradurrà nello sviluppo di capacità quali: raggruppare, classificare, ordinare, misurare, contare, localizzare nello spazio. Si realizzer{ per questo sia nell’angolo dedicato alle attivit{ matematiche che in tutti i momenti di gioco, di routine o comunque di vita quotidiana che vedranno i bambini coinvolti in esperienze di misurazione della realtà e di gestione del proprio spazio. Nel laboratorio al primo piano, i bambini di 5 anni utilizzeranno due postazioni multimediali che abitueranno i bambini all’uso del “mouse” e ai primi processi logici di successione e causa effetto. Nel salone multifunzionale della scuola, il laboratorio psico-motorio verrà proposto in giornate diverse ai bambini delle tre fasce d’et{ “Dalle Indicazioni: i bambini giocano con il loro corpo, comunicano si esprimono con la mimica, si travestono si mettono alla prova….” Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative e da questi presupposti la nostra scuola in questi anni ha lavorato favorendo lo sviluppo motorio e psicomotorio da tre a sei anni. Gli obiettivi che la scuola si prefigge sono: sviluppare oltre alla capacità di espressione verbale anche l’espressione corporea per giungere ad affinare le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, 12 la capacità di muoversi nello spazio in modo armonico e di comunicare secondo immaginazione e creatività. Verranno proposti momenti di vissuto dopo un’esperienza.( Es: “bagno di colore”; mi immagino albero con le foglie che cadono; una gocciolina d’acqua che scende dal cielo o una piuma sospinta dal vento…e tutto ciò che scaturisce dal progetto educativo dell’anno) Queste esperienze di vissuto diventano strumento utile per la crescita personale e fanno nascere il desiderio di conoscere e sperimentare. La dimensione motoria, la lateralizzazione, lo schema corporeo, l’ orientamento spaziale, sono i traguardi che la nostra scuola si prefigge rispettando i tempi e la singolarità di ogni specifico bambino. 7. IL PERCORSO ACCOGLIENZA Durante il periodo dell’inserimento e dell’accoglienza è importante innanzitutto promuovere lo “stare bene” a scuola e il desiderio di tornarvi l’indomani. Per raggiungere questo obiettivo e aiutare i bambini appena inseriti a riconoscere il nuovo ambiente come familiare è necessario garantire alcune condizioni fondamentali: la creazione di uno spazio per ogni bambino: “c'è uno spazio per me e le mie cose”; la creazione di un rapporto significativo (prima con l’insegnante e poi con i compagni): “c'è qualcuno che mi aspetta”; il riconoscimento di un tempo adeguato ad ognuno in cui fare esperienze del distacco dai genitori e del loro ritorno. Afferma a questo proposito Maurizia Butturini, scrittrice e pedagogista: “la relazione che costruiamo attraverso gesti semplici, di accudimento delicato quando il bambino si sporca e non riesce a fare da solo, quando, con pazienza , insegnamo ad allacciarsi le scarpe, ad indossare la giacca, a tenere la forchetta nel modo giusto…la alimentiamo con gesti quotidiani di valore: scegliendo buona musica, proponendo la lettura di testi belli, condividendo momenti di silenzio e 13 di rilassamento; parlando a bassa voce; offrendo occasioni di cura e di contatto con la natura; riordinando assieme i giochi e i materiali; evitando “i tempi morti”, dando senso all’attesa del pasto e dell’arrivo della mamma, con giochi divertenti ed intelligenti; aiutando sempre chi è in difficoltà; dando fiducia, senza prevenire il gesto del bambino, lasciandogli il tempo di elaborare la propria soluzione, incoraggiando a fare da solo… Tanti sono i piccoli gesti che fanno la differenza, a patto che sappiamo dar loro priorità. dedicando tempo a parlare, giocare, pensare, assaporare assieme ciò che viviamo.” Momento della nanna Il momento della nanna è un attimo di contatto intimo con ogni singolo bambino; è un momento in cui i bambini hanno bisogno di tenerezza. Ecco che una piccola coccola diventa il rito speciale che doniamo a quel bambino inizialmente titubante; la nostra mano nella sua agevola un passaggio rapido e sereno tra la veglia e il sonno. È importante aiutarlo a ricostruire un rituale tutto suo che gli consenta di ritrovare quelle sicurezze necessarie per lasciarsi andare serenamente alla stanchezza in un ambiente caratterizzato da colori, materiali, odori e persone diversi da quelli di casa propria. Abbiamo la conferma che hanno bisogno di noi, si accorgono che l’educatore c’è e che è lì con loro. In questo momento così particolare e delicato i bambini riescono a rilassarsi ascoltando la storia del folletto Orfeo, che soffia sulla fiamma della sua candela magica senza farla spegnere; in questo modo riesce a far entrare i bambini nel magico mondo dei sogni. Dopo aver letto la storia, l’insegnante accende un po’ di musica rilassante. L’insegnante, inoltre, ha realizzato un cartellone per ogni classe in cui i bambini attaccano la candela che è stata donata loro da Orfeo nel momento in cui sono riusciti ad addormentarsi. Grazie a questo rituale i bambini hanno un oggetto che riesce a rendere questo momento così difficile per loro, un po’ più sereno. 14 Anche quest’anno abbiamo costruito per ogni sezione il cartellone “oggi ci sono anch’io” per consolidare il riconoscimento dei nomi e dei simboli di ogni compagno, promuovendo anche giochi di logica e di successione temporale e spaziale. Per definire in modo stabile i gruppi omogenei per età di ogni classe sono stati individuati tre piccoli animali del cielo che rappresentano simbolicamente ciascun gruppo: le coccinelle per il gruppo dei bambini più piccoli; le api per il gruppo dei bambini mezzani; le farfalle per il gruppo dei bambini più grandi. Questa scelta è stata proposta per individuare ogni gruppo con un simbolo e non creare confusione nei bambini con definizioni legate al proprio sviluppo, come “piccoli, mezzani e grandi”. L’uso di un’immagine e di un nome aiuta i bambini a riconoscersi parte di un gruppo. Ogni bambino ha anche creato il simbolo del proprio gruppo, che verrà appeso sul cartellone della classe insieme ai ritratti di ognuno. La scelta di piccoli animali che volano è simbolica e riteniamo che interpreti bene le caratteristiche dei bambini della scuola dell’infanzia, che sono ancora molto piccoli ma si preparano a spiccare il volo, prima con brevi spostamenti da terra, come le coccinelle, poi sempre più sicuri come le api, fino a trasformarsi in splendide farfalle multicolore capaci di alzarsi in volo. L’obiettivo più alto che si pone la scuola dell’infanzia è infatti quello di offrire ai bambini gli strumenti adeguati per riuscire progressivamente a “spiccare il volo”: Durante il percorso l'azione educativa è stata mirata a predisporre situazioni di tranquillità, di disponibilità e di apertura nei confronti dei bambini nuovi e delle loro famiglie, per creare un'atmosfera piacevole e ricca di proposte attraverso le quali poter osservare atteggiamenti, comportamenti, carenze, desideri, abilità già acquisite. Per ogni bambino nuovo abbiamo realizzato un album personalizzato con foto, filastrocche e disegni che illustrano ogni aspetto e momento dell'avventura che il bambino sta vivendo: l'identità della sua sezione, il contrassegno che gli è stato donato per identificare gli oggetti che gli appartengono e dove ritrova tutti i momenti della propria giornata scolastica. 15 Questo strumento ha permesso di condividere con le famiglie il periodo di adattamento, diluendo tensioni e ansie. Anche i più grandi di ogni sezione hanno collaborato all'inserimento dei piccoli accompagnandoli per mano durante i momenti della giornata, dal gioco, al bagno, al pranzo e alla realizzazione dell'album con i loro disegni. Si è dedicato altrettanto tempo ed attenzione ai bambini che già frequentavano, per agevolare un rientro sereno dopo la pausa estiva e rinsaldare relazioni ed affettività con adulti e amici. Ognuno di loro ha realizzato graficamente un “quadro” dove ha illustrato cosa è cambiato in questo periodo e cosa è capace di fare… Il titolo del dipinto realizzato dai bambini di 4-5 anni è: “Fate largo…Bambini in crescita” Il periodo di accoglienza si concluderà con una “cerimonia” a cui parteciper{ tutta la scuola. I bambini, in questa occasione, si incontreranno nel salone multifunzionale: i bambini nuovi saranno presentati uno ad uno, accompagnati per mano dall'insegnante e ad ogni bambino nuovo verrà donato il suo album personale. Questa “Festa di benvenuto” sancir{ simbolicamente l’ingresso dei bambini nuovi nel gruppo classe e nel più ampio gruppo-scuola; l’evento sar{ documentato con le foto ricordo . Si tratta di un momento simbolico che di fatto non conclude la fase di inserimento, in quanto il progetto accoglienza prosegue per tutto l’anno e si arricchisce ogni giorno di un senso di appartenenza più profondo e condiviso. Durante il corso dell'anno verranno promossi diversi “incontri” con le famiglie per condividere momenti di partecipazione alla vita della scuola. L’assemblea di presentazione del progetto didattico dell’anno e l’elezione dei rappresentanti dei genitori il 28 ottobre; La “Festa dei nonni” protettori dell’infanzia il 2 ottobre, con merenda, canti e giochi insieme ai nipotini; la “Festa di Natale” con lo spettacolo dei bambini e il mercatino organizzato dalle mamme; la “Festa del papà” a marzo, a maggio “La festa della mamma” e infine “La festa di fine anno” . Incontri di sezione per condividere il percorso progettuale e le tematiche emerse. 16 Colloqui individuali per ogni fascia d’età e ogni volta in cui se ne presenterà l'esigenza. Sono programmati inoltre incontri periodici con i rappresentanti di classe per condividere le iniziative della scuola e le proposte e i suggerimenti delle famiglie. Inoltre nel corso dell’anno verranno proposte uscite didattiche legate al progetto educativo dell’anno e la partecipazione a eventi o spettacoli teatrali sul territorio, che verranno individuate nel corso dell’anno: partecipazione al Progetto EXPO 2015 PER LE SCUOLE. 8. PREMESSE MOTIVAZIONI E OBIETTIVI DEL PROGETTO ANNUALE Il progetto educativo- didattico per l’anno scolastico in corso è stato suggerito dalle esigenze, interessi e curiosità dei bambini, che si sono delineati in questo primo periodo e dall’evento straordinario di EXPO 2015 che si celebra ai confini del nostro territorio. Il tema proposto da EXPO è “ Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Gli obiettivi condivisi sono: Promuovere la conoscenza dell’ambiente naturale Stimolare atteggiamenti e comportamenti di rispetto per l’ambiente Creare valori e costruire una nuova mentalità in campo ambientale Responsabilizzare i bambini negli atteggiamenti di ogni giorno Promuovere una sana alimentazione attraverso il percorso ( Riciclattoli, si è introdotto il concetto di raccolta differenziata) 17 OBIETTIVI GENERALI RISPETTO AI PERCORSI INDIVIDUATI NELLE TRE SCUOLE DELL’INFANZIA: Aurora, Gesu’ Bambino e S.Arialdo SCUOLA INFANZIA “AURORA” CASSINA NUOVA- BOLLATE EXP…LORANDO con GOCCIOLINA Scoprire la funzione vitale dell’acqua nella storia recente e antica Valorizzare e proteggere l’acqua come risorsa indispensabile e preziosa per ogni forma di vita Conoscere il ciclo dell’acqua e gli eventi atmosferici. Riconoscere gli ecosistemi:mari, laghi, fiumi.. Incentivare atteggiamenti ecologici e di rispetto all’utilizzo dell’acqua e degli ambienti Scoprire l’utilizzo dell’acqua in agricoltura, intesa come nutrimento e fonte per l’alimentazione Seguire i ritmi della natura: semina-germinazione-crescita. Conoscere e trasformare i prodotti della terra Promuovere una sana educazione alimentare 18 SCUOLA DELL’INFANZIA “GESU’ BAMBINO” CASCINA DEL SOLE- BOLLATE “SAPERE I SAPORI …IN VIAGGIO CON REMY E I SUOI AMICI” Riconoscere l’importanza dell’alimentazione Scoprire le origini di alcuni alimenti ( le filiere) Sperimentare la trasformazione di un prodotto: grano- farina, uva-vino, latteformaggio-gelato, cacao-cioccolato. Sperimentare la preparazione degli alimenti, seguendo una procedura prestabilita. Seguire i ritmi della natura: semina-germinazione-crescita Cogliere la relazione tra cibo, salute e ambiente ( alimenti biologici, stagionalità dei vegetali, riciclo e raccolta differenziata.) 19 SCUOLA DELL’INFANZIA S. ARIALDO – BARANZATE “ I GUSTI SONO GUSTI… E TU DI CHE GUSTO SEI?” Coinvolgere il bambino nel contatto con il cibo, attraverso la manipolazione . Manifestare interesse e curiosità nei confronti dei fenomeni osservati Descrivere, rielaborare, rappresentare le diverse esperienze effettuate Discriminare gusti e sapori attraverso i 5 sensi Riconoscere le abitudini alimentari e orientarle alla piramide alimentare Sviluppare un comportamento responsabile nella scelta dei cibi, e sensibilizzarlo a scelte personali che tengano conto dei diversi gusti e delle diverse esigenze. Conoscere realtà culturali diverse ( etniche e religiose o legate alla tradizione del territorio.) Seguire i ritmi della natura: semina-germinazione-crescita 20 21 9. PERCORSO ESPERENZIALE 3 ANNI Per i bambini di tre anni l’aspetto fondamentale dell’agire, del mettersi in moto è l’aspetto della corporeità, cioè del bisogno di incontrare la realtà attraverso il vissuto corporeo globale. INCONTRARE, TRAFFICARE, RIELABORARE sono i tre verbi del metodo che esprimono le attività di laboratorio. Questo significa creare delle condizioni perché i bambini possano scoprire e sperimentare il piacere del proprio corpo che si muove, che agisce, che si mette in relazione, che trasforma… A tre anni i bambini amano stare per terra, amano spazi contenuti, amano nascondersi. È compito dell’insegnante creare situazioni in cui il loro corpo può entrare in rapporto con i materiali , gli oggetti , lo spazio ed in qualche modo parteciparne. Tutti i materiali poveri e gli alimenti possono diventare l’occasione di conoscersi, conoscere, entrare in rapporto, tirare fuori la propria energia, raccontare i propri vissuti. L’adulto crea la situazione, si coinvolge con il bambino, si diverte e nello stesso tempo coglie anche cosa i bambini rimandano. Cerca di annotare quelli che sono i passaggi significativi rispetto a ciò che accade, alle proprie abitudini alimentari, ai propri gusti, perché da lì potrebbero nascere altre situazioni interessanti di laboratorio creativo. A questa et{ , quindi, le modalit{ più adeguate di rapporto con la realt{ sono l’aspetto corporeo e l’esperienza senso-percettiva o manipolativa. Tutto quello che passa tra le mani del bambino dà a lui delle informazioni e gli fa scoprire delle possibilità. A tre anni non si ha l’esigenza di rappresentare il vissuto, in quanto si vive il piacere del rapporto con le cose. Mentre il bambino le vive verbalizza tantissimo, ne parla, fa associazioni con ricordi, con qualcosa che accade a casa. Si registreranno le verbalizzazioni che i bambini fanno mentre giocano, video e fotografie racconteranno il percorso delle esperienze vissute . 22 PERCORSO ESPERENZIALE 4 ANNI Nei bambini che rientrano nella fascia dei 4 anni è come se ci fosse un momento di passaggio che li porta ad essere più consapevoli di ciò che sta accadendo e ad essere desiderosi che l’esperienza che vivono, il gioco che fanno diventi una forma di comunicazione. Crescendo non diminuisce il bisogno di giocare con il corpo, di rapportarsi a livello manipolativo con la realtà, tutto questo si affina. Ci si accorge , ad un certo punto, che i bambini sono più consapevoli di che cosa gli sta passando tra le mani tanto che, non solo giocano con piacere, ma verbalizzano in modo abbastanza evidente le differenze che colgono. Con i bambini di 4 anni c’è una grossa attenzione al gioco simbolico, tutta l’esperienza diventa l’occasione per dire di più; il bambino ha voglia di comunicare l’esperienza che fa, ha voglia di raccontare, di mostrare. Questo passaggio non scatta per tutti nello stesso momento, nei disegni dei bambini di 4 anni c’è tutto l’aspetto del tentare di dar forma all’esperienza vissuta: dar forma attraverso l’esperienza verbale, corporea, grafica.. L’adulto creer{ una situazione in cui ci siano a disposizione materiali, strumenti e alimenti e li utilizzi insieme al bambino, li sostenga nel provare, mostrando delle possibilità, fornendo una strumentazione adeguata. PERCORSO ESPERENZIALE 5 ANNI Crescendo il gioco diventa sempre più raffinato e diventa sempre più l’occasione per dire chi sono io, che cosa desidero e che cosa so fare. Inoltre, il livello di consapevolezza è più approfondito nell’utilizzo che i bambini possono fare del proprio corpo e delle cose che gli passano tra le mani. C’è lo sperimentarsi, il cominciare a fare progetti, a ideare, a tentare di costruire. La dinamica di laboratorio a 5 anni è rappresentata dal gioco simbolico, il giocare a costruire, trovare uno spazio per esprimersi, per confrontare le proprie idee e concordare con i pari la cooperazione. L’atteggiamento di fiducia dell’adulto rispetto alle possibilit{ di esperienza del bambino è la condizione perché il bisogno di essere valorizzato sia riconosciuto e potenziato, permettendo una maggior stima di sé e sicurezza nelle proprie risorse. 23 Il bambino do 5 anni fa scelte, costruisce, verbalizza, fa ipotesi, esprime i propri stati d’animo ed è in grado di rielaborarli, vive da PROTAGONISTA. ALTRE LINEE PROGETTUALI 12. PERCORSO DI EDUCAZIONE RELIGIOSA CATTOLICA Quest’anno il percorso di religione verr{ attuato a classi aperte e con gruppi di 4 e 5 anni delle varie sezioni, per stimolare maggiormente la curiosità dei più piccoli e incentivare la conoscenza e l’interazione tra i bambini della scuola. L’ipotesi di percorso prevede più argomenti che verranno proposti nel corso dell’anno, tenendo conto delle Ricorrenze liturgiche quali il Natale e la Pasqua. Novembre: FRATELLO SOLE-SORELLA LUNA Obiettivi: aiutare il bambino a guardarsi attorno; fargli scoprire un mondo meraviglioso; stimolare la curiosit{ a domandarsi: “chi ha fatto tutte le cose che mi circondano?”; far intuire al bambino la presenza di Dio, Creatore e Padre, nelle cose che lo circondano. Attività : Costruzione del cartellone di un paesaggio poi con il patafix attaccare “cartacce” e infine staccarle per scoprire quanto è bello il mondo come dio lo ha creato Dicembre: GESU’ BAMBINO Obiettivi: accompagnare il bambino nel cogliere i segni dell’atmosfera del Natale nell’ambiente che gli sta intorno; aiutare il bambino ad intuire che la festa del Santo Natale è motivo di gioia, ma soprattutto di amore; scoprire che a Natale si fa festa perché nasce Gesù; interiorizzare il messaggio d’amore e di pace espresso dalla nascita di Gesù; Attività : costruzione di un albero di Natale in cartone aggiungendo palline ogni settimana d’avvento ; addobbo della scuola con l’aiuto dei bambini. 24 Gennaio: GESU’: bambino come me Obiettivo: far intuire al bambino l’importanza del vivere in famiglia attraverso la scoperta della storia dell’infanzia di Gesù e che Gesù è stato bambino come loro. Febbraio: GESU’, un amico in più Obiettivi: spiegare al bambino il messaggio d’amore e di fratellanza donato da Gesù ai suoi discepoli; presentare Gesù come amico della gente povera e bisognosa; fargli apprezzare l’amicizia e le confidenze dei propri amici; aiutarlo a riflettere sull’esempio di Gesù che è amico e cerca il bene di tutti; fargli scoprire che Gesù è il Signore, figlio di Dio, padre di tutti. Marzo-Aprile: GESU’ e il comandamento dell’amore Obiettivi: far intuire al bambino il significato cristiano della Pasqua: tempo di gioia, fratellanza e pace; aiutarlo a capire e interiorizzare il messaggio di vita espresso dalla Pasqua di Gesù; fargli scoprire alcune liturgie, simboli, riti e tradizioni. Maggio: MARIA, la mamma di tutti far conoscere al bambino la figura chiave della storia di Gesù: Maria; aiutarlo a capire che Maria è la madre di tutti noi; leggere e rielaborare insieme la storia dei tre pastorelli di Fatima; apprezzare insieme i valori di gentilezza e generosità di cui Maria è portatrice. Visita alla Chiesa del nostro quartiere per far conoscere alcuni luoghi e gesti che caratterizzano la vita dei cristiani come il segno della croce e la preghiera dell’Ave Maria. 25 13. PERCORSO PRE-SCUOLA Titolo “Abbracciamo il nostro mondo” Il momento del Pre-scuola ( 7,30-8,30) accoglie bambini di sezioni diverse, li prepara ad iniziare una nuova giornata scolastica rendendo il momento del distacco dalla famiglia meno faticoso Durante quest'ora i bambini vengono accolti in una classe (sezione azzurri) dove svolgeranno attività programmate o gioco libero. Ogni settimana verranno proposte attività guidate come per esempio: lettura di un libro, uso del pongo, e attività relative al progetto scelto. Quest'anno si seguirà un percorso geografico semplificato, per affermare la propria appartenenza al mondo in cui viviamo. Sarà presentato il mondo come nostro pianeta, attraverso l'uso di un mappamondo e qualche storia illustrata. I bambini avranno la possibilità di costruire il proprio mappamondo e, verso Natale, di conoscere anche il “mondo di Babbo Natale”. Poi verrà introdotta l'Italia: dal mondo all'Italia, per arrivare infine alla nostra città, Bollate. I bambini comprenderanno la nostra posizione e dove abitiamo. Ma l'appartenenza sarà ancora più significativa quando disegneranno la propria casa e qualcosa della propria città. E visto che abbiamo parlato del mondo, perchè non immaginare un bel viaggio? Prepariamo la nostra valigia! OBIETTIVI: Comprensione forma e colori del mondo Uso di termini geografici semplici Conoscenza elementi geografici di base Appartenenza al territorio in cui viviamo Consapevolezza di sé e degli altri in uno spazio Orientamento 26 Sarà creato un libretto con alcuni lavori svolti durante il progetto. Bibliografia: “L'ALFABETO DELLE BANDIERE” Emme Edizioni – Per cominciare, Febe Sillani “L'UNIONE EUROPEA” Emme Edizioni – Per cominciare, Febe Sillani “IL MIO PRIMO ATLANTE” Editoriale Zeus ragazzi “IL MONDO ROTONDO” Keith Lye – Alastair Campbell, Deagostini 14. PERCORSO POST-SCUOLA Il Post-scuola (16,30-17,30) è un tempo al termine della giornata, è un’occasione speciale, ci si saluta per tornare a casa, in questo momento bisogna saper cogliere la predisposizione del bambino ormai stanco, per poter trascorrere con lui un tempo di tranquillità operosa. In linea con il progetto di quest’anno e tenendo presente la prevalenza di bambini di 3 anni, l’insegnante vorrebbe proporre un laboratorio di cucina dal titolo “piccoli chef crescono”. La prima cosa che i bambini possono imparare è che nella cucina ci sono delle regole come rispettare i tempi e utilizzare gli strumenti appropriati perché per i bambini cucinare è una cosa seria e richiede dedizione, attenzione ed esempio. La preparazione delle ricette diventer{ un’occasione fondamentale di apprendimento dell’importanza dell’alimentazione e consentir{ ai piccoli di mettere letteralmente “le mani in pasta”. Saper usare le mani vuol dire saper creare fisicamente qualcosa partendo da singoli ingredienti. Un personaggio fantastico di nome “Gnammy” accompagner{ i bambini nella scoperta di nuove ricette fornendo loro solo i singoli ingredienti; successivamente i piccoli potranno sperimentare mescolando gli elementi presenti e scoprendo che ricetta si ricava. Una volta creata la ricetta i bambini la trascrivono su un piccolo libro che diventerà il loro ricettario personale. 27 15. PERCORSO LABORATORIO INFORMATICA ( 5 ANNI) Questo percorso è pensato per permettere ai bambini di fare le prime esplorazioni col computer e per svolgere svariate attività di gruppo interagendo attivamente con questo strumento in modo giocoso e divertente. Lo scopo principale è quello di trovare strategie diversificate adeguate alle esigenze dei bambini , favorendo il passaggio dal pensiero concreto a quello simbolico. Obiettivi: Offrire ai bambini opportunità di apprendimento globale ed immediato attraverso più canali ricettivi come quello sensoriale, cognitivo ed emotivo. Svolgere attività motivanti che agiscono sullo sviluppo cognitivo per attivare processi quali la percezione, l’attenzione e la memoria Rafforzare la coordinazione oculo-manuale attraverso l’uso del mouse, utilizzando giochi divertenti. Consolidare i meccanismi di causa-effetto, temporalità e orientamento spaziale. Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione ed espressione. Insegnanti scuola G.Bambino Tiziana Pagano, Direttrice scuola G.Bambino Dott. Luigi Ceriani , Responsabile supervisione pedagogica Cooperativa Età Insieme 28
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