Untitled - La Repubblica

LERI
CETTE
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
FOCACCIA AL MAIALINO PRIMAVERA
1.
Un pasto ricco
e gourmet
con gli ingredienti
del territorio
L’impasto va fatto il giorno prima, la
mattina viene fatta la pasta madre
che va unita all’impasto e il tutto
messo a lievitare fino alle 18
2.
L’impasto va messo in
teglia e quindi fatto
nuovamente lievitare fino alle 20
3.
Dopo la farcitura la focaccia va in forno per 6 minuti a 300˚
MARZIA
BUZZANCA
prima del
sisma
del 2009 e
di “Percorsi
di Gusto”
era titolare
del ristorante
“Vinalia”
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Impasto giorno prima: 2 kg farina
semintegrale, 900 g. acqua declorizzata, 75
g. olio evo, 50 g. sale di maldon.
Rinfresco pasta madre (ore 10.30): 250 g di
lievito madre, 250 g di farina semintegrale,
120 g di acqua.
Per la farcitura: 800 g. filetto di maiale,
mosto cotto, burratina, insalata, rapa, fiore
di borragine, ribes, timo, pepe, olio evo.
 Costo degli ingredienti: 20 euro
Scottare 800 g di filetto di maiale, unire
mosto cotto al Montepulciano, cuocere 6
min. Intanto, dopo aver bucato con la
forchetta l’impasto già lievitato,
infornarlo 6 min a 300˚. Quando la
focaccia è pronta, farne 8 spicchi, su
ognuno porre un cucchiaino di burrata,
foglie di insalata, 3 filetti di rapa, fettine
di maialino, timo fresco, 3 chicci ribes,
pepe, olio e un fiore di borragine.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Cerasuolo az. Valentini di Loreto Aprutino
8
4.
Tutti gli ingredienti
della focaccia
sono del territorio aquilano
M
arzia
Buzzanca si appassiona alla pizza
per un piccolo problema, l’intolleranza ai lieviti. Scopre come il maestro Simone Padoan realizza la “pizza gourmet” ovvero
una pizza che propone all’assaggio abbinamenti ricercati,
degustazione lenta, un trionfo di sapori territoriali e tempi lunghi. Invia prima sua nipote Tania Bonolis, poi va lei
stessa a scoprirne i segreti e
dal 2010 la porta nel suo locale “Percorsi di gusto”, in via
Leosini, una porzione di centro storico rimasta agibile
all’Aquila. Marzia la porta anche in giro come di recente al
Salone dei Tipici dei Parchi,
mentre il prossimo impegno
sarà l’8 giugno alla festa di Vico Equense dallo chef Gennaro Esposito, e il 22 luglio a La
Conchiglia a San Benedetto
LA PIZZA
del
Tronto.
Di recente anche a Culinaria 2014.
«Fino a due anni fa nel mio
locale arrivavano chef con
cui cucinavamo a quattro mani, ora cuciniamo io, Tania e
una collaboratrice, ma molti
chef mi donano creazioni. A
Culinaria lo chef Francesco
Apreda ha creato ad hoc un
blend di spezie e rose a una
mia focaccia».
Ciò che rende unica la pizza di “Percorsi di gusto” è la
farcitura con ingredienti solo
del territorio aquilano. Poter assaggiare la sua pizza per il
consumatore è semplice, per
Marzia un lavoro lungo.
«Alle 15 del giorno prima
faccio l'impasto farina, acqua, olio e sale e metto a riposo. Dopo aver lavorato ancora la pasta madre a mezzanotte, alle 10.30 del giorno dopo
la rinfresco con acqua e farina, la lavoro, faccio una palla
che taglio a croce e metto in
un contenitore tubolare olea-
to, chiudendolo con carta trasparente. Alle
13.30 alla madre
lavorata
unisco
l’impasto del giorno
prima, e 200 grammi di
farina e 90 di acqua e faccio palline che riposano fino alle 18. Allora le spiano
nella teglia, fino alle ore 20,
poi giro la teglia, per far scendere la pizza che buco e metto in forno a 300˚ per 6 minuti». Un lavoro pieno di amore.
«In sala -aggiunge Marziasiamo sempre io e Tania, chi
meglio di noi può spiegare cosa c’è nel piatto?».
A “Percorsi di gusto” si trova la pizza gourmet, la tradizionale, e pizze speciali. Aperto tutte le sere e domenica anche a pranzo, chiuso il mercoledì. Info e prenotazioni allo
0862.41429.
Barbara Bologna
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
9
PIZZA ABRUZZO
Croccante
e digeribile
ecco la delizia
senza segreti
MIRIAM
TRISTANI
ha 33 anni
è diventata
pizzaiola
dopo il
diploma
all’istituto
alberghiero di
Villa S. Maria
La pizzeria Ruenthal di Marcianese, in contrada Follani a
Lanciano, è un'istituzione e
una tappa fissa dei lancianesi e non solo da 22 anni. E
questo perchè la pizza del
Ruenthal è diversa da tutte le
altre: base sottile, croccante
e molto leggera. Lo sa bene
Miriam Tristani, la graziosa e
brava pizzaiola che ha un segreto tutto suo per rendere la
pizza deliziosa e digeribile.
«Tutto sta nella lunga lievita-
zione e nell'inserimento di
una piccola percentuale di farina
di soia nell'impasto - racconta - pochissimo il lievito e
quello che c'è è lievito
madre, di origine naturale». Il tutto viene perfezionato da una cottura ad altissima temperatura per pochi
minuti e da un forno a legna
che ha una particolarità abbastanza singolare, quella di
essere rotante. «Questo permette», spiega il titolare,
Marco Berardi, «il vantaggio
di non dover girare le pizze e
una cottura molto uniforme». In cucina si alterna un
parco di collaboratori tutto
al femminile, età media circa
30 anni. «Siamo una bella
squadra», dice Marco. La pizza proposta si chiama Abruzzo, ed è un omaggio a tutti i
suoi sapori freschi. (d.d.l.)
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI
L'impasto è composto da farina 00, farina
di soia, acqua, olio d'oliva e pochissimo
lievito fresco (lievito madre). La farcitura da
rucola, pomodorini pachino, salumi crudi.
 Costo degli ingredienti: 5-10 euro
Ilsegreto dell’impasto è farlo
maturare alungo: quello delRuenthal
attende48 ore prima di essere
trasformatoin pizze fragranti e
leggere.La personalizzazione, per lo
piùcon ingredientisemplici, avviene
in cotturaper le pizze classiche come
lanapoletana con mozzarelladi
bufalae afine cottura per gli
ingredientifreschi come rucola,
pomodorini pachino o i salumi crudi
come prosciutto,speck e bresaola.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Il vino cerasuolo Hedos di cantina Tollo
che evoca profumi di frutta rossa matura,
note floreali e delicate nuances speziate.
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CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA FAVE E UVETTA
1.
Salame piccante
e cipolla
per un piatto
primaverile
Preparare l’impasto e gli ingredienti necessari come ad esempio il
salame, prodotto della norcineria
teramana
2.
Dopo la lavorazione e
la lievitazione stendere l’impasto a
forma di disco
3.
Sulla pasta
spalmare la
crema di fave già preparata
FRANCO
CARDELLI
è il maestro
pizzaiolo
che da anni
crea per i suoi
clienti percorsi
di gusto nel
nome della
stagionalità
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per l’impasto: 1 kg di farina tipo 00, 500/600
ml acqua, 5 g. di zucchero, 25 g. di lievito di
birra, 25 g. sale e 25 ml olio.
Per la farcitura: 300 g. di fave, 150 g. di uvetta,
150 g. di cipolla di Tropea, 150 g. di salamotto
piccante, 300 g. di mozzarella, olio evo,
parmigiano, latte.
 Costo degli ingredienti: 10 euro
Realizzarel’impastofacendolo riposare
dalle3alle5 ore.Preparare lacrema di
fave,frullandone150 grammia crudo e
amalgamareconpocoolio, lattee
parmigiano;inseriresullapizza chein
precedenzasarà stata stesa,aggiungere
lamozzarellaapezzi eil salamepiccante
astrisce,parte della cipollaeinfornare a
temperaturaalta. Sfornare econdirecon
ilresto dellacipolla el’uvetta.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Una birra artigianale dell’azienda La Casa di
Cura, di Senarica di Crognaleto
12
4.
Infornare a
temperatura
alta, sfornare
e condire con
cipolla e uvetta
C
olori, genuinità e
fantasia nella pizza “Fave e uvetta”, che spicca per la
ricchezza di proteine, fibre e sali minerali, e per il
rispetto della stagionalità
degli ingredienti. È lo spirito
con il quale lavora Franco Cardelli, in arte Don Franchino,
dell' omonima pizzeria di Castelnuovo Vomano, in provincia di Teramo, che ai suoi
clienti propone oltre trenta
fantasiose pizze d’alta cucina,
che seguono le stagioni e quindi gli ingredienti ideali, nonché le pizze classiche della tradizione italiana. Un armonioso percorso del gusto proposto dal figlio Maurizio, che gestisce la sala, e realizzato in collaborazione con l’ulteriore figlio, Marco: alla postazione a
vista del locale, davanti al forno a legna, condivide con il padre la creazione e l’impasto
LA PIZZA
delle
pizze. Nel
mettere insieme "Fave e uvetta"
proposta da don Franchino, il
maestro abruzzese sceglie, appunto, il colore e la freschezza
delle fave, tra i legumi meno
calorici, che nel realizzare la
pizza vengono utilizzate fresche, passate, quale letto del
disco e sgranate, giocando ad
abbinare ingredienti che richiamano la tradizione abruzzese, come il salame d’Abruzzo e completando il gusto con
la cipolla di Tropea, inserita
sia prima che dopo la cottura, e infine decorando con l’uvetta. «Questi ingredienti si completano tra loro, pur creando
un contrasto e offrono un gusto davvero particolare», spiega Cardelli «certamente è importante per il buon esito di
una pizza realizzata in casa,
sia la giusta maturazione
dell’impasto, che la giusta temperatura del forno». Il maestro
pizzaiolo ha creato e donato la
pizza "Papa Francesco", in
onore del Pontefice, al quale
l'ha consegnata
personalmente; lo
aveva fatto anche
con Papa Giovanni Paolo II, con la sua “Stella
Alpina”, che richiama i sapori d’Abruzzo. Don Franchino, intesa come attività, nasce
nel 1998; un nome che prende
spunto dal fatto che il simpatico pizzaiolo da adolescente
sentì la vocazione per il sacerdozio, conseguendo il titolo di
baccalaureato in Teologia,
presso la pontificia Università
Lateranense in Roma, dove
maturò e, infine, scelse di vivere il proprio impegno cristiano
formando una famiglia. La pizzeria è stata avviata dopo molteplici esperienze di lavoro nel
campo della ristorazione, che
alla fine ha scelto l’arte del pizzaiolo, riscuotendo consensi a
non finire.
Stefania Mezzina
LA PIZZA
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CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA GOURMET
1.
Mare e monti
sisposanoinforno
con pancetta
e mazzancolle
Lavorare l’impasto a mano con
farina biologica, poi farlo lievitare
per almeno 24 ore dopo averlo
diviso in pagnottelle
2.
Dalle pagnottelle ricavare dei dischi che
serviranno per preparare la pizza
3.
Condire la pizza prima con
la mozzarella
e poi con la
zucchina
LUCIANO
PASSERI
classe 1971
è titolare
della pizzeria
Milù
e tre volte
Campione del
Mondo di pizza
classica
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
1 kg di farina WW 260-280, 560 g. di acqua,
3 g. di lievito di birra fresco, 4 mozzarelle, 2
zucchine, 45 mazzancolle, 40/45
pomodorini, 200 g. di pancetta tagliata a
fette sottili, curry, olio extravergine di oliva,
riduzione di aceto balsamico.
 Costo degli ingredienti: 15-15 euro
Perla farcitura: sul disco di pasta
distribuire lamozzarella ele
zucchine,condire con olio e sale.
Alternare le mazzancolle sgusciate e
avvoltenella pancetta, con i
pomodorini. Spolverarecon curry.
Passarein forno a cottura alegna
rotanteper 5minuti al massimo.
Concludere con un filo di riduzione di
aceto balsamico.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Castellum Vetus Trebbiano d'Abruzzo,
Tenuta Centorame, maturato e affinato
per 16 mesi, prezzo bottiglia 15 euro ca.
16
4.
Dopo le mazzancolle
e i pomodori
si può infine
infornare
«T
utto
quello che
sta sulla pizza si deve poter mangiare
con facilità, senza doverlo sgusciare o rompere con le mani». È questa
la prima regola di Luciano
Passeri, titolare della pizzeria "Milù" di Sambuceto.
«Perciò le mazzancolle vengono sgusciate ancora crude, naturalmente con estrema delicatezza, poi scottate
qualche minuto e passate in
abbattitore. Quando vengono disposte sulla pizza sono
già avvolte nella pancetta tagliata a striscioline. Noi la
usiamo rigorosamente nostrana».
Sulla lavorazione dell'impasto, Luciano Passeri ci racconta che la sua maturazione è molto lunga, almeno 24
ore, e che dalla formazione
del panetto e il suo servizio
LA PIZZA
passano fra
le 36 e le 48
ore. «La pizza è più
leggera», spiega «è come se
fosse stata digerita già in parte». Farina integrale biologica, macinata a pietra, materia prima fresca (si provi ad
ordinare una pizza vegetariana e si resterà stupiti della
carnosità degli ortaggi) e un
sale iodato protetto sono alla
base del suo successo: «Si
tratta di un sale molto particolare - spiega - che non perde la iodatura in cottura. Fa
meno
male, insomma».
Una volta steso il disco
di pasta, ecco l'ordine di farcitura della pizza Gourmet:
mozzarella tagliata a cubetti,
zucchine tagliate a julienne,
olio, sale, dalle 10 alle 12
mazzancolle per pizza,
10/15 pomodorini tagliati a
metà per decorazione. Si
conclude con una spolverata
di curry, si mette in cottura, e
si serve con un filo di riduzione di aceto balsamico.
La cultura
alimentare della pizza "Italian
style" che Luciano Passeri vuole
diffondere anche in
California e in Polonia
si traduce anche nel preferire produttori locali:
l'olio extravergine di oliva
presente nel suo locale è del
Frantoio Coletta, di Civitella
Casanova, e delle aziende
agricole Valentini e Centorame.
Da due anni Luciano sta
applicando la sua filosofia di
prodotti a filiera italiana anche in un marchio di ristorazione, "Braceria Foconè". La
pizzeria "Milù" al piatto è in
procinto di trasferirsi dall'altra parte della strada, all'interno della braceria: l'attuale
location ospiterà il servizio
della pizza da asporto.
Cristina Mosca
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
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PIZZA MARGHERITA
Nel centro di Avezzano
c’è il profumo di Corrado
STEFANO MOSCA
è cresciuto osservando il padre
e la madre e si occupa della
pizzeria di famiglia da decenni
LA RICETTA
INGREDIENTI PER DUE TEGLIE
Un cucchiaio d’olio, un pizzico di sale, un chilo
di farina tipo 00, un cubetto di lievito di birra,
un litro di passata di pomodoro e un chilo di
mozzarella.
Il profumo della pizza di Corrado avvolge il centro di
Avezzano a tutte le ore del
giorno. Intere generazioni
sono cresciute con il classico
pezzo di Margherita acquistato prima di andare a scuola per la tradizionale merenda. La pizzeria è stata aperta
nel 1966 da Corrado Mosca e
non si è mai spostata. Non
sono cambiati gli ingredienti
e l'offerta si è ampliata, sempre però rimanendo ancorati alla semplicità. Nel banco
si può trovare la classica pizza bianca, l'immancabile
Margherita e qualche variante con le verdure. «Il nostro
segreto è la semplicità», ha
raccontato Stefano che ora
gestisce il locale, «ogni giorno preparo la pizza come faceva mio padre Corrado senza modificare nulla. Apriamo alle 6.15, subito preparo
l'impasto e alle 7.40 la pizza è
pronta per i ragazzi della
scuola». Da questa estate la
pizzeria Corrado amplierà il
locale e punterà su un’offerta più ampia, sempre all’insegna della semplicità e della
genuinità dei prodotti utilizzati, in primis farina, pomodoro e mozzarella.
Eleonora Berardinetti
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
 Costo degli ingredienti: 8 euro
Preparazione
Sciogliereil lievito inacquatiepida,
unirloalla farinaepoi aggiungereolio e
sale.Lasciare riposareperun paio
d’ore,poi dividerla in panettie
distribuirlasulla teglia.Dopo aversteso
lapasta distribuiresopra il pomodoro
conditoconolio esalee infornare a200
gradi.Ametà cottura aggiungere la
mozzarella einfornare dinuovo.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Lapizza Margherita diCorrado si sposa
beneconla birra Stelle&Strisce del
birrificioartigianaleBirra delBorgo
frescaeleggera (3euro).
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CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA CIF E CIAF
1.
Nel piatto
passione
e ingredienti
d’alta qualità
LA RICETTA
Una volta cotta
a parte la carne
e la verdura,
preparare e far
lievitare l'impasto, poi prelevarne una piccola quantità
2.
Lavorare con le
mani l’impasto
sulla spianatoia sino a renderlo sottile
SILVANO
PINTI
ha 39 anni
e ha già tanti
riconoscimenti,
da due anni
è titolare
della pizzeria
di viale
Alcione a
Francavilla
3.
Aggiungere
prima le carni,
poi la verdura e
le spuntature
4.
Una volta cotta, aggiungere
un filo d'olio e
mozzarella a
crudo
INGREDIENTI PER 2 PERSONE
400 g. farina tipo 0, 10 gr lievito madre, 1
bicchiere di acqua, olio e sale q.b. cime di
rapa, spuntature di maiale, mozzarella, una
salsiccia di fegato.
 Costo degli ingredienti: 5 euro
Preparare in precedenza le
spuntature,cotte con olioaglio e
rosmarinoe la verdura, ripassata in
padella con olio, aglio epeperone.
Fare apezzi lasalsiccia di fegato e
cospargerlasulla pizza già stesa,
aggiungere poi la verdura, le
spuntature,ed infornare. Una volta
cotta, aggiungere olio emozzarella a
crudo eservire.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Come accompagnamento alla pizza Cif e
Ciaf lo chef Silvano Pinti consiglia il vino
Cuvee 71 La Cascina del Colle,
dell'azienda agricola di Villamagna
(Chieti)
20
C'
è poco da dire: i riconoscimenti ottenuti sono quasi di
più dei suoi anni di età. Corre, risponde al telefono, fa
la spesa e intrattiene i clienti lo chef Silvano Pinti, proprietario del ristorante Da
Silvano di Francavilla.
E poi, tra una corsa e l'altra, inforna anche una pizza che contiene tutto
l'Abruzzo all'interno. Silvano Pinti, originario di Pizzoferrato, fa il ristoratore da
due anni ed arriva dall'ambito della consulenza sempre nella ristorazione. Ha lavorato in tutto il mondo per
aiutare le aperture dei ristoLA PIZZA
ranti degli altri, fino ad
aprirne uno suo che, a giudicare dalle prenotazioni e
da decine di migliaia di coperti l'anno, è decollato. Il
re della cucina ha il controllo di tutto. Dei fornelli e della sala, dei clienti e del personale che collabora con
lui. Nel locale, a due passi
dal mare, è un trionfo di colori, disegni, pitture e testi.
Testi sì, quelli che raccontano della sua vita e dei suoi
tanti riconoscimenti.
Tra tutti, quello di primo
classificato a "Lu copp
d'ore", al Festival del brodetto abruzzese, il diploma
d'onore alla rassegna dei
cuochi, e poi ancora la qualifica di chef dell'anno. Pinti è stato anche cuoco a CasaSanremo, nell'ultima edizione del festival della canzone italiana. Unico chef
abruzzese a esibirsi e a farsi
conoscere insieme alla promoter vastese Rosanna Di
Michele.
Nei piatti di Silvano, che
è anche ristorante e braceria, c'è il cuore e l'abbondanza, la cura della materia
prima e del prodotto locale,
la soddisfazione del palato.
Nelle sue pizze c'è un impasto che contiene anche
patate, l'immancabile lievito madre e una lievitazione
lunga e leggera, che non dura mai meno di 72 ore. La
pizza Cif e Ciaf rappresenta
per lo chef l'Abruzzo, anche
quello della montagna, ed
in quattro e quattr'otto ne
sforna una dal sapore davvero goloso.
Mentre cucina non vuol
parlare di sé, Silvano Pinti,
dice che devono essere gli
altri a farlo.
In fin dei conti da dire ce
n'è, solo guardando mura
che parlano e tavoli di un locale vestito a festa, clienti
soddisfatti e piatti fumanti
di ogni prelibatezza.
Paola Toro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
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CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA FOSSETTINA
1.
Pere, miele
e pecorino
il buon sapore
di montagna
Versare nell’impastatrice la farina
miscelata di tipo 00, il lievito di
birra sbriciolato e aggiungere
l’acqua decalcarizzata
2.
Lavorare l’impasto
per 10 minuti, aggiungere il sale e
l’olio a filo
3.
Far riposare le
pagnottelle in
frigo poi 3 ore
a temperatura ambiente
Alessandro
FERRAMINI
e Michael
VALENTO
sono i due
pizzaioli del
ristorante
Ermocolle
di Civitella
del Tronto
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
600 g. farina tipo 0 forza 280w, 300 ml
acqua, 2,5 g. lievito di birra fresco, 25 ml
olio evo, un pizzico di zucchero, 16 g. di sale,
600 g. di mozzarella, 160 g. di pecorino di
fossa dop, 2 pere abate, miele.
 Costo ingredienti; 9-10 euro
Mescolarefarina, lievito sbriciolato e
acqua. Lavorareimpasto per 10
minuti,aggiungere sale eolio a filo.
Amalgamare,formare le pagnottelle
efar riposare in frigo. Togliere
l’impastodal frigo e secondo la
temperatureesterna, piùo meno
calda,far lievitareper circa3 ore.
Stendere l’impastoa disco, (spessore
circa3 mm)inserire la mozzarellae
infornare per circa 2 minuti.Quando
saràcotta guarnire con le pere,
formaggiodi fossa ascaglie e miele.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Birra artigianale 4punto7 Opperbacco
24
4.
Stendere
l’impasto e la
mozzarella e
infornare per
circa 2 minuti
T
ante fasi,
per
giungere
alla "Fossettina”.
Questo il nome della pizza promossa da
Alessandro Ferramini
e Michael Valento a Civitella del Tronto, che conta
una serie di ingredienti, piacevolmente in contrasto tra
loro.
«Per ottenere un prodotto digeribile e gustoso bisogna seguire un percorso
preciso – consigliano i pizzaioli – l'utilizzo di due miscele di farina; una 250 e a
330, per arrivare alla giusta
forza dell’impasto, poi il rispetto di alcuni elementi
per la sua realizzazione. Sarebbe meglio utilizzare l'acqua distillata, oppure prepararla 30 minuti prima
dell’impiego, per farla depositare. L’ impasto deve risultare liscio e non appicciLA PIZZA
coso, morbido al tatto
e
il
sale
va
“rigorosamente” messo dopo che si è formato il reticolo glucidico. Altro punto importante è la maturazione
dell’impasto: in frigo a temperatura costante, poi si arriva a quella successiva, a
temperatura tra i 20/24 gradi. La lenta maturazione –
spiega Alessandro Ferramini - determina l’eliminazione del gas che il lievito va a
fornire all’impasto e quindi
la digeribilità della pizza è di gran
lunga maggiore. Il gusto
è assicurato dalla presenza
delle pere abate, del pecorino di fossa grattugiato fresco e del miele di castagno
che va a contrasto con il formaggio e che può essere inserito nella quantità preferita. Miele che ovviamente
scegliamo tra quello prodotto localmente».
L’ulteriore consiglio dei
pizzaioli civitellesi per gu-
stare al massimo la pizza?
Preferirla volta
per volta tagliata
a spicchi, in modo
che non si raffreddi
ed esalti sapori e profumi. A Ponzano di Civitella del Tronto, la pizzeria Ermocolle è nata nel
2000, ed è inserita nel contesto dell’Hotel ristorante
Ermocolle. Nei mesi estivi
la pizza può essere gustata
sotto il gazebo, a bordo della piscina immersa nel vasto e rigoglioso giardino della struttura sovrastante le
verdi colline teramane.
Una realtà a conduzione familiare che si trova a pochissimi chilometri dall’affascinante borgo di Civitella del Tronto, conosciuta
per la sua imponente fortezza borbonica.
Stefania Mezzina
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
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PIZZA DELLA SALUTE
Farina biologica
e ortaggi freschi
per un pasto
di piacere
NICOLA
SALVATORE
è di
Lanciano
ed è
presidente
dell’associa
zione
Pizzabruzzo
doc
È una
pizza vegana quella che Nicola Salvatore presenta come "pizza della salute": «Una
pizza che non solo risulta molto gustosa, ma è anche sana e
nutriente, adatta anche per i
celiaci se per la base viene usata una farina senza glutine».
La "salute" non sta soltanto
negli ortaggi freschi e nell'olio
extravergine di oliva, ma soprattutto nella farina bio integrale usata per l'impasto. «A
piacere si possono aggiungere
una fantasia di
altri vegetali come funghi, carciofini, mais, tenendo però presente di non eccedere
con gli elementi di farcitura e di rispettare una
giusta proporzione». Si ottiene la base pizza lavorandola
per circa un quarto d'ora, si
copre con della pellicola trasparente per uso alimentare e
si fa riposare per almeno 2 ore
a temperatura ambiente. Si divide in piccoli pani e si fa fermentare per altre due ore. Li si
stende nelle teglie leggermente unte e si lasciano lievitare
per le ultime 2 ore. Da anni Nicola si batte per tradurre
l'Abruzzo in pizza, non solo
nella farcitura, per la quale
predilige prodotti certificati
come tipici, ma sempre più rigorosamente anche nelle farine, come insegna nei suoi corsi di pizza a Tortoreto. (c.m.)
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
1 Kg di farina bio integrale; 5,5 lt acqua; 5 g.
di lievito di birra fresco; 20 g. di sale fino; 25
g. di olio extravergine di oliva.
Per la farcitura: 300 g. di polpa di
pomodoro, 1 zucchina, 1 melanzana di
media grandezza, 1 peperone rosso,
pomodorini ciliegino, olive nere, mezza
cipolla tagliata fine, olio evo q.b.
 Costo degli ingredienti: 6-7 euro
Stendere i panidi pizza nelle teglie e
farcire con gli ortaggi tagliati a spicchi
o a rondelle.Per cuocere la pizza nel
fornocasalingo bisognadividere la
cotturain 2 tempi: prima solo con il
pomodoro, per circa10 minuti, poi
con tutta la farcitura.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Sperimentiamo il Cataldino, il
Montepulciano IGT Terre Aquilane
vinificato interamente in bianco da Luigi
Cataldi Madonna, dal colore chiarissimo
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PIZZA LA PIAZZA
Salsa tartufata
e pecorino
ecco i preferiti
del campione
ANTONIO
DI
ANTONIO
è titolare
pizzaiolo
della
Piazza
dal 2006
dopo
precedenti
esperienze
nel settore
Come tutte le pizze che prepara Antonio Di Antonio, anche "La Piazza" è realizzata
con il lievito madre; «per
una maggiore digeribilità, e
inoltre raccoglie i sapori di
una volta, essendo più grezzo. Per prepararla utilizzo farina 0 non raffinata, perché
più è grezza la farina più è rustica la pizza – spiega – l’impasto viene fatto lievitare 24
ore in frigorifero, poi realizzo i panetti e li pongo a lievitazione ambiente per 8/9
ore, per far raggiungere la
temperatura ideale, 22/23
gradi, per la stesura». Il gusto è assicurato dalla presenza come condimento della
crema di tartufo speck stagionato di Norcia, che fa da
contrasto forte, e dal pecorino di Farindola: «Si tratta
dell’unico formaggio realizzato con caglio di maiale»,
spiega Di Antonio. “La Piazza” porta il nome della pizzeria, e grazie a questa creazione, ad aprile 2014, nella categoria pizza alla teglia, Antonio si è piazzato al terzo posto al 23˚ Campionato Mondiale della Pizza, al Palacassa di Parma, dove nel 2012 si
era classificato al secondo
posto e ancora al terzo, al
Campionato Europeo di pizza a pala di Roma.
Stefania Mezzina
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
800 g. farina tipo 0, 400 g. acqua, 100/200 g.
lievito madre, 35 g. sale e 35 di olio
extravergine d’oliva, 200 g. speck stagionato,
150 ciliegino, 1 mozzarella di bufala, 80 g.
rucola, 200 g. salsa tartufata, pecorino
(meglio se di Farindola).
 Costo degli ingredienti: 10 euro
L’impastodeveessere preparato
almeno14 /15ore prima. Stenderlo
sullategliaper almeno4/5 ore a
temperaturaambientee coperta.Una
voltafattalievitare la pizza, prima di
mettereil condimento infornare30
secondiper fermare l’alveolatura
dell’impasto.Farcirla con la salsa
tartufata,inmodo chefaccia contrasto
conil gusto forte, rimetterlainforno,
dai7/10minutia secondodelforno.
Tirare fuori eaggiungereil pecorino.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Montepulciano anno 2009 Camillo Montori
29
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA LAGO VERDE
1.
Una prelibatezza
al sapore di trota
e di farina
macinata a pietra
Mischiare le farine tipo 0 e tipo 3 in
parti uguali, preparare l’impasto
con lievito madre e farlo lievitare
per diverse ore
2.
Stendere con le mani
l’impasto quando
diventa molto elastico
3.
Condire la pizza con il pomodoro, quindi
basilico, olio
sale e pepe
Gabriele
SERRANI
e Giorgio
CHIAPPINI
preparano
il gustoso
impasto
delle pizze
al Lago Verde
di Sant’Omero
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
800 g. di farina tipo 0 e tre in parti uguali,
500 ml acqua, olio extravergine oliva, 1
puntina di zucchero, 1 cucchiaio di sale, 100
g. di lievito madre, pomodoro, 2 trote da
250 grammi, 3 funghi champignon, 10
pomodorini, 1 mozzarella, basilico.
 Costo degli ingredienti: 9 euro
Preparare l’impasto efare lievitare
per diverse ore. Stendere lapizza e
condirlacol pomodoro, quindi
mettereil basilico, olio evo,un po' di
salee una puntina di pepe.
Aggiungere la trotache in precedenza
saràstata sbollentata sino a diventare
rosa, spinatae condita con
pomodorini, aglioe prezzemolo
tagliati finissimi, funghi champignon
tritati fini emozzarella.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Doc
Guido Strappelli di Torano Nuovo
32
4.
Aggiungere
la trota con
pomodorini,
funghi, aglio e
prezzemolo
L
a trota è
l’elemento
principale
della pizza Lago
Verde, che caratterizza la pizzeria Lago Verde di Sant’Omero, per la
presenza del lago dove viene praticata la pesca sportiva, nella struttura complessiva dove è attiva la pizzeria.
Gli altri elementi importanti
della pizza Lago Verde, sono
la farina macinata a pietra,
dello storico mulino a pietra
a macina di Petriccione di Castellalto, e il lievito madre.
«Quest’ultimo lo si deve già
possedere, perché in caso
contrario sono necessari 14
giorni per realizzarlo»,spiegano i pizzaioli Giorgio Chiappini e Gabriele Serrani, quest'
ultimo è anche il cuoco del ristorante, «ma è determinante per la realizzazione delle
pizze in genere, e di recente
abbiamo scelto di seguire
LA PIZZA
questo obiettivo, nella certezza che sia di una
maggiore qualità, perché più
digeribile e i nostri clienti applaudono e approvano il nostro progetto. Per realizzare
un ottimo impasto, utilizziamo due tipi di farina, la 0 e la
3, meno raffinata, grazie alle
quali abbiamo trovato la giusta miscela. Altro punto importante è il tempo di riposo,
che secondo la stagione varia
dalle 5 alle 7 ore, prima di
stendere le pagnottelle a di-
sco per
realizzare
la pizza e quindi
consumare il prodotto, e
ancora, occorre evitare il contatto diretto del sale, che va
aggiunto solamente dopo
che la farina ha assorbito il
lievito. La trota, inoltre, deve
essere leggermente sbollentata, dal colore quasi rosato e
successivamente deve essere
spinata, poi va aggiunto aglio
e prezzemolo tagliati finissimo, i funghi champignon anche questi tritati fini, pomo-
dorini e mozzarella e mettere sulla pizza in
aggiunta agli altri
ingredienti, con i
quali il gusto della
trota si coniuga benissimo». Dunque, un nome,
Pizza Lago Verde, che rappresenta il nome della pizzeria e di tutta la struttura diretta da Giuseppe Diomedi,
dell’hotel ristorante situato a
Sant’Omero, dove oltre al salone per i banchetti è presente anche un ampio salone
per meeeting. Una struttura
che gode della bella vista, oltre che del lago, del parco circostante, della piscina, e dove è possibile praticare numerose attività sportive. Nelle stagioni dal clima favorevole, la struttura offre anche la
possibilità di gustare la pizza
sotto l’ampia zona gazebo situato proprio fronte lago.
Stefania Mezzina
LA PIZZA
33
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA ALLE PATATE
1.
Ingredienti molto semplici
e tanta passione nella teglia
Se il sale si usa assoluto,
va aggiunto quando l’impasto
è ancora allo stato cremoso.
Altrimenti il più tardi possibile
2.
L’impasto non deve essere
troppo veloce perché provoca
riscaldamento
3.
L’impasto va steso a mano, in
modo da valutarne l’elasticità
4.
Pietra refrattaria alla base del
forno mantiene la temperatura
MIGUEL LECCE
è nato in Argentina naturalizzato
italiano dal 1988 è a Teramo con
la sua pizzeria dal 1994
LA RICETTA
PER UN CHILO DI IMPASTO (5 persone)
625 g. di farina; 375 g. di acqua; 8 g. di sale;
1,2 g. di lievito di birra fresco; patate, erba
cipollina, rosmarino tritato, olio
extravergine di oliva, sale fino.
 Costo degli ingredienti: 13 euro ca.
Versarela farina in una ciotola e
aggiungere l'acquacon il lievito
disciolto;iniziare ad impastare con le
mani. Aggiungere l'acqua fino ad
assorbimentoe procederecon una
lievitazionedi almeno 24 ore.
Aggiungere un pizzicodi erba
cipollina essiccata sull'impasto steso
in teglia, disporrele patate sbucciate
etagliate in dischi. Salare,aggiungere
unfilo di olio e il rosmarino e
infornare per 8/10 minuti a circa
300˚.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Birra artigianale 4.7 o Bianca Piperita del
birrificio Opperbacco di Notaresco
36
«L
a mia storia con la
pizza inizia da piccolo, quando in Argentina aiutavo mia madre a
preparare gli impasti per pane e pizze da vendere nella
nostra piccola azienda familiare».
Così Miguel Lecce si presenta nel suo blog donmiguel.it, curato nei particolari
e ricco di consigli su come fare la pizza a casa o nella propria pizzeria. «Fare la pizza è
un'arte, non si ferma al semLA PIZZA
plice atto di impastare o farcire - ci spiega - è tutto il contesto a fare la differenza, dal lavoro di squadra fino al saper
raccontare il proprio mestiere». Si inizia con una selezione corretta delle materie prime, tra cui preferibilmente
grani italiani acquistati da
produttori locali; lieviti che riducano al minimo le intolleranze alimentari che sono
spesso associate alla pizza; e
l'olio extravergine d'oliva,
che oggi sostituisce lo strut-
to. «Un fattore molto importante è l'acqua - spiega Miguel Lecce -. Se proprio si
vuole utilizzare l'acqua del
rubinetto occorre raccoglierla in anticipo e lasciarla ferma almeno un’ora, per permettere al cloro di evaporare.
Diversamente, consiglio di
utilizzare acqua minerale».
Stendere l'impasto con le
mani permetterà di rendersi
conto se è ancora troppo elastico ed ha quindi bisogno di
maturare. «Le fasi di lievita-
zione e maturazione non avvengono con gli stessi tempi,
tutto dipende dal tipo di farina utilizzato e dalla temperatura in cui l'impasto viene
messo a lievitare. - conclude
Miguel - Più la farina utilizzata è "forte", più la maturazione richiederà tempo, pertanto occorrerà mettere l'impasto in frigo, cosicché il freddo
possa rallentare la lievitazione. In questo caso i tempi di
attesa possono variare tra le
48 e le 72 ore. L'impasto va
conservato nella ciotola di lavorazione, coperto con un
panno pulito ed umido, con
l'accortezza che non ci entri
in contatto».
«Nello stendere la pallina
di pasta sulla teglia si deve distribuire sull'intera superficie il gas "intrappolato" nell'
impasto, in modo omogeneo. Consiglio di utilizzare
una di quelle teglie in ferro
blu, possibilmente con fondo a punta di diamante, e di
ungerla con un pezzo di carta
assorbente prima di stendere
l'impasto».
Cristina Mosca
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
37
PIZZA AL TOP
Prodotti freschi
abruzzesi
per una cena
prelibata
AMILCARE
CATENA
ha 42 anni
e da 7
è titolare
e chef
della pizzeria
del centro
storico di
Francavilla
A guardarla sembra una pizza
margherita, ma ad assaggiarla è molto di più. Lo chef
Amilcare Catena, titolare della
pizzeria Canarino Mannaro di
Francavilla, propone la sua
pizza Al Top, uno dei piatti favoriti dai suoi clienti. Catena
ha scoperto la passione per la
cucina come professione sette anni fa, quando ha rilevato
uno dei locali storici di Francavilla, quello che si trova al Belvedere San Franco e che qua-
rant'anni fa
era la pizzeria
"Belvedere", nota come "Pulone",
una delle prime pizzerie che all'epoca
avevano un forno a legna. Catena si è formato
in cucina, inizialmente affiancato da un pizzaiolo di
esperienza ventennale, e poi
ha spiccato il volo da solo. Della sua pizzeria dice: «Per noi la
materia prima è fondamentale. Tutti i prodotti sono abruzzesi e freschi. L'olio è locale, la
verdura è sempre fresca, gli
impasti seguono una lievitazione lunga, che dura anche
tre giorni per rendere la pizza
più leggera al gusto ed allo stomaco». La ricetta riservata ai
lettori è quella della sua pizza
"Al Top", che associa il sapore
del sugo di pomodoro con peperoncino e peperone al gusto della mozzarella di bufala.
Paola Toro
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI PER UNA TEGLIA
250 g. mozzarella di bufala, 1 peperone, una
manciata di pomodorini pachino, cipolla
q.b., peperoncino secondo i gusti, passata di
pomodoro, olio extravergine di oliva.
Per l'impasto: farina tipo 00 1,5 kg ogni litro
d'acqua, lievito secco 3 g. ogni litro d'acqua,
olio, sale.
 Costo degli ingredienti: 5 euro
Preparare l'impasto per la pizza e
metterlo a riposare. Più l'impasto
riposerà, piùla pizza sarà leggera.
Preparare unsoffritto a base di olio,
cipolla epeperoncino. Aggiungere
peperonee pachino,infine la passata
ecuocere. Condirela pizza col sugo e
cospargeredi mozzarella di bufala.
Lasciarriposare nellateglia, poi
cuocerein forno caldo fino a cottura.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Montepulciano d’Abruzzo Colle Secco
della Cantina Tollo
39
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA SCIMA
1.
Acqua, farina, olio
Il sapore antico
e fragrante
dell’Abruzzo
Preparare un chilo di farina 00 (5
porzioni circa), un bicchiere di acqua, mezzo di vino bianco, mezzo
di olio di oliva e sale
2.
Disporre la farina su
una spianatoia e
fare la forma di
fontana
3.
Miscelare gli
ingredienti e
versarli al
centro della
fontana
GIANCARLO
TRAVAGLINI
e IDA
SPINELLI
sono gli
artefici della
pizza scima al
forno Delizie
Casolane
nato nel 1969
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 5 PERSONE
Un chilo di farina, un bicchiere d’acqua, mezzo
bicchiere di olio extravergine di oliva, mezzo
bicchiere di vino bianco, sale.
 Costo degli ingredienti: 2 euro
Dopo aver preparato la farina “a fontana” in
una spianatoia, la farina va mischiata agli
ingredienti prendendone pian piano dagli
argini interni della fontana. L'impasto lavorato
viene poi appiattito in una sfoglia che non
deve superare i due centimetri di spessore. Poi
si procede all'incisione della superficie con un
coltello e alla cottura, per venti
minuti/mezz'ora, in forno o, se si ha il camino,
sotto al coppo.
 BEVANDA CONSIGLIATA
La pizza scima è perfetta con la birra
artigianale Magia d'Estate del Birrificio
Maiella di Casoli. Dal sapore acidulo, questa
birra è fatta con acqua delle sorgenti Del
Verde, malto d’orzo, grano duro (Senatore
Cappelli), luppolo, lievito, bucce d’arancia.
42
4.
Lavorare
l'impasto,
incidere e cuocere mezz'ora
in forno a 220˚
I
l cuore morbido e umido, l'involucro
croccante,
l'odore forte dell'olio
di oliva. La pizza scima
è il racconto dell'Abruzzo povero rurale, le cui
massaie erano però sempre
attente ad esaltare il gusto e i
sapori della tavola, anche
con poco. Questa focaccia
"azzima", ovvero senza lievito, veniva solitamente preparata quando mancava il pane e consumata per accompagnare il companatico o
spezzata nelle verdure. Probabilmente fa parte del retaggio gastronomico lasciato in
eredità dalla diverse comunità ebraiche storicamente presenti in Abruzzo. «Al posto
della farina», rivela Giancarlo Travaglini, titolare del forno Delizie Casolane «come
ingrediente principale poteva essere utilizzata anche la
LA PIZZA
semola a grana
medio-grande che non poteva
essere macinata, dopo una
setacciatura grossolana tramite un setaccio denominato "ndrimmappa"". Altri ingredienti sono olio di oliva,
preferibilmente extravergine, acqua, un pizzico di sale
e vino bianco. La cottura, così come da tradizione, dovrebbe avvenire sotto il coppo, deponendo la pizza sul
pavimento del focolare precedentemente spazzato con
la "saggina".
Il
coppo, su cui viene deposta brace ardente,
viene isolato nella cottura
dalla cenere che arriva a coprire le eventuali imperfezioni del pavimento del focolare. Il risultato è un prodotto
fragrante, dalla consistenza
croccante e l'interno morbido e profumato di vino, che
può essere anche consumato nell'arco di diversi giorni.
Tipiche le incisioni sulla superficie dell'impasto: a rom-
bi, a quadri, a
spicchi, l'importante è che la
pizza si possa suddividere facilmente, tagliandola anche
solo con le mani, visto
che è, soprattutto appena sfornata, è così morbida
all'interno. Diverse le varianti in Abruzzo, dalla pizza scima della provincia di Chieti
fino alla "scive" del Pescarese o alla pizza "ascima" dell'
Aquilano. Casoli celebra questa tradizione locale ogni anno alla fine di agosto con la
Sagra della Pizza scima in
contrada Pianibbie Ripetella. Tutti sono coinvolti nella
festa, dalle massaie del paese, ai giovani, fino a forni e
pizzerie. La pizza viene accompagnata da prosciutto,
salame, formaggio, arrosticini e birra.
Daria De Laurentiis
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
43
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA LA FAVA
Fave, pecorino
e pancetta
per la focaccia
appetitosa
GIANLUIGI
DI VINCENZO
ha 24 anni
e da tre
ha aperto
nella sua
Crecchio
la pizzeria
al taglio
Giangi’s
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4/6 PERSONE
Per l'impasto: 1 kg di farina semintegrale
macinata a pietra, 300 g. di acqua, 20 g. di
lievito compresso, 20 g. di sale, 30 g. di olio
evo. Per la farcitura: 150 g. di fave fresche
sbucciate, 300 g. di fiordilatte, 80 g. di
pecorino fatto a scaglie, 80 g. di pancetta
casereccia, prezzemolo q.b.
 Costo degli ingredienti: 10 euro
Infornare lapizza una prima volta a
250˚ nellaparte inferiore delforno
per 7minuti, distribuire la mozzarella
tagliataa cubetti einfornare di nuovo
per altri 7minuti ma nella parte più
alta. Acottura ultimata mettere le
fave crude, lapancetta eil pecorino.
Concludere con prezzemolo.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Il Montepulciano dop linea "Unico" della
Tenuta Ulisse di Crecchio si abbina al
gusto della pancetta. Prezzo alla bottiglia
12 euro ca.
46
C
ome lui iniziano in
molti, ma non si mettono in proprio così
presto: Gianluigi Di Vincenzo aveva 14 anni quando si è
avvicinato al mondo della
pizza come lavoretto estivo e
ne aveva 21 quando ha aperto il locale "Giangi's pizza"
nel suo paese natale, Crecchio, aiutato dai genitori Domenico Di Vincenzo e Alessandra Galasso.
Appena diplomato in ragioneria ha seguito un corso
professionale di pizza tonda
classica a Roma e gli si è
«aperto un mondo di possibilità infinite, che iniziano con
il tipo di farina che si sceglie
per finire all'olio usato dopo
la cottura».
Si è subito appassionato e
ha fatto esperienza in molte
pizzerie in tre province
abruzzesi, senza smettere di
studiare e di mettersi alla
prova, nonostante avesse iniLA PIZZA
ziato da poco. I risultati si sono fatti vedere subito: solo
nel 2010 ha conquistato il secondo posto nel campionato
italiano di pizza classica a
Roma e il terzo per la pizza tipica regionale pizza tonda,
mentre tra il 2011 e il 2014 ha
seguito svariati corsi, sia a
Guardiagrele sotto la guida
di Nicola Salvatore, oggi direttore della Pizza School di
Tortoreto, sia a Padova, i tre
livelli dell'Università della
pizza. Insomma, un talento
genuino della pizza tutto
abruzzese.
«Il segreto di una buona
pizza è un buon impasto»,
spiega Gianluigi Di Vincenzo. «Deve avere farine meno
raffinate possibile e ingredienti di prima qualità e freschi».
Se si impasta con la planetaria, si metteranno farina,
sale, lievito sbriciolato con le
mani e si impasterà per alcu-
1.
ni minuti, e solo dopo si aggiungeranno acqua a filo e
poi l'olio verso la fine. Se si L'impasto va massaggiato morbidaimpasta a mano, si inizia da mente, con delicatezza, aiutandosi
una ciotola in cui si mettono coi polpastrelli, per poi stenderlo
la farina e il lievito sbriciolanella teglia
to e l'acqua, fino ad assorbimento.
«Si ammassa sulla spianaLe fave
toia per circa un quarto
fresche devono essed'ora, poi quando è liscio lo
re sbucciate e lasciasi fa riposare per una mezz'
te intere
ora: va coperto da un panno
umido, altrimenti fa le croste», ammonisce Gianluigi.
Quando i panetti sono pronL'impasto è
ti si inizia a stenderli sulla
pronto e distespianatoia con i polpastrelli,
so sulla pala
fino a raggiungere la dimenper andare in
sione della teglia di casa
forno
(30x40), già unta con l'olio.
Steso l'impasto nella teglia,
si fanno dei buchini con la
forchetta o i polpastrelli e si
Pancetta e prezprocede con le due fasi di
zemolo sulla
cottura.
pizza cotta con
Cristina Mosca
2.
3.
4.
un filo d'olio
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
47
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
LA PAPOSCIA
1.
Dalla Puglia un’esplosione
di buoni sapori contadini
Si sistema la farina sul piano di
lavoro e vi si versano l'acqua,
l'olio extravergine di oliva, il lievito sciolto e per ultimo il sale
2.
Si lavora la farina
fino ad ottenere un
impasto setoso e si
divide in panetti
3.
Si infornano le paposce per 4-5 minuti
sui mattoni
a 240-260˚
4.
TATIANA ROMONDIA
40 anni da compiere
è titolare della paposceria dove
lavorano i figli
Rocco, Domenico e Federica
Una volta sfornata
si taglia come una
focaccia
infine farcire
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 6 PORZIONI
Per l'impasto: 1 Kg di farina, 500 cc di
acqua, 1/2 bicchiere di olio evo, 200 g. di
lievito di birra, 1/2 cucchiaino di zucchero, 2
cucchiaini di sale.
Per la farcitura di 6 paposce "Denis
Special": 9 pomodori, 12 salsicce fresche, 6
mozzarelle di bufala, rucola, olio
extravergine di oliva, origano, sale.
 Costo degli ingredienti: 20 euro ca.
Preparazione
Una volta lievitate le paposce,
infornarle ad una temperaturadi
240˚-260˚ per non piùdi 4-5 minuti:
toglierle dalforno, tagliarle come
focaccee farcirle con le salsicce cotte,
pomodoro fresco emozzarella
tagliati afettine, rucola, origano, sale
eun filo di olio evo.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Rosato frizzante “Alba Rosa” Colline
Teatine Tenuta i Fauri (6 euro a bottiglia)
50
"M
imìTa"
nasce
dall'unione di
due nomi: Mimì
Romondia e sua figlia Tatiana. Quello che Tatiana e i suoi
tre figli sanno del mondo della pizza, infatti, dopo aver gestito una pizzeria per 12 anni
a Vico del Gargano, è l'eredità
lasciata da nonno Mimì.
Così nel 2012 è nata la loro
attività di paposceria-pizzeria a Manoppello (provincia
di Pescara), importando quella tipicità contadina che Tatiana ha imparato insieme ai
suoi figli Peres: Rocco, 24 anni, che sta in sala; Domenico,
20 anni, al forno; e Federica,
LA PIZZA
19, che aiuta.
«La paposcia è un piatto di
tradizione contadina garganica» spiegano «che deve il suo
nome alla forma di una pantofola (babouche in lingua
francese) e che viene farcita a
piacimento».
Per formare l'impasto si
scioglie innanzitutto il lievito
di birra in un bicchiere di acqua tiepida insieme allo zucchero. Poi si sistema la farina
sul piano di lavoro e vi si versano man mano l'acqua,
l'olio extravergine di oliva, il
lievito sciolto e, per ultimo, il
sale.
Si lavora il tutto fino ad ot-
tenere un impasto setoso e
malleabile: a questo punto, si
divide in tanti panetti, ognuno della grandezza di un pugno, che vanno spolverati di
farina e lasciati lievitare per
almeno due ore in una teglia
coperta da pellicola alimentare.
Alla fine li si riprende e li si
schiaccia per conferire loro la
caratteristica forma di ciabatta. Le paposce si lasciano
nuovamente lievitare e infine
si cucinano sui mattoni bollenti. Appena si colorano è il
momento di toglierle dal forno e di tagliarle in due, come
delle focacce, e di sbizzarrirsi
per la farcitura!
«Questo piatto
nasce dall'esigenza di verificare se
la temperatura
del forno fosse
giusta», raccontano i fratelli Peres.
«Tolto l'impasto
usato per le pagnotte, infatti, si raccoglieva
la pasta che rimaneva attaccata alla madia (la cosiddetta
"fazzatura"), la si impastava,
allungava con le mani fino a
20 - 30 centimetri, e si infarinava per pochi minuti. La
buona cottura della paposcia
preannunciava dunque la
buona riuscita del pane». Da
alcuni anni la paposcia originale di Vico del Gargano, cotta sul mattone del forno a legna e preparata con l’olio degli ulivi monumentali di Vico,
è diventato un presidio
Slow-Food.
Cristina Mosca
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
51
PIZZA BELLA GIULIA
Ingredienti
di qualità
e pesce
di giornata
BIAGIO
SACCOMANDI
è di
Cologna
Spiaggia e
da 29 anni
è il pizzaiolo
di Bellavista
a Giulianova
La farina integrale macinata a pietra, rigorosamente italiana
al 100% e biologica, è un punto fermo di Biagio Saccomandi, pizzaiolo fedele alla freschezza delle materie prime.
«La pizza "La bella Giulia" spiega - è rappresentativa del
Bellavista e consente molta
versatilità, a seconda del pescato di giornata. Ogni tanto,
ad esempio, ci metto anche
qualche panocchia, tagliata a
rondelle, con tutto il guscio
per non perdere la polpa nella cottura». La lavorazione inizia
dal preimpasto, la
"biga", preparato 18
ore prima. Per quattro
pizze occorrono 100 g di
farina, 45 grammi di acqua
e lievito di birra disidratato:
«A seconda della stagione ne
utilizziamo da 1 a 4 grammi:
se fa caldo ne serve di meno».
Dopo le 18 ore, al preimpasto
si aggiunge un altro impasto,
ottenuto da 600 grammi di farina, 380 grammi di acqua, sale e olio. Quando l'impasto diventa omogeneo e bello liscio
si fa riposare almeno un'oretta, e poi vengono formate le
palline da 200/250 grammi
ognuna. Si fanno riposare in
un contenitore chiuso per
24/48 ore e riportate a temperatura ambiente circa 5/6 ore
prima di usarle.
Cristina Mosca
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
700 g. di farina, 450 g. di acqua, 25 g. di
sale, 30 g. di olio extravergine di oliva; da 1
a 4 grammi di lievito, in base alla stagione.
Per la farcitura: 600 g. tra calamari,
gamberetti sgusciati, scampetti, cozze e
vongole o pescato disponibile; polpa di
pomodoro, sale, olio extravergine di oliva.
 Costo degli ingredienti: 13 euro ca.
Stesala pallina di impasto sulla
tavola, aggiungere con uncucchiaio la
polpa di pomodoro condita con olioe
sale; aggiungere i frutti di mare in
modo omogeneo; con la pala mettere
lapizza in forno nonventilato, a
270/280˚al massimo.
 BEVANDA CONSIGLIATA
La pizza con i frutti di mare è da
scoprire con la bionda "La casta" del
birrificioartigianale Grignè di
Corropoli,circa 9euro a bottiglia
53
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA FAVALOSA
1.
Prodotti genuini
e stagionali
per una cena
a km zero
Preparare gli ingredienti per il condimento: il pecorino, ventricina,
fave cotte, vellutata di fave, mozzarella e mosto cotto
2.
Cuocere le fave e una
volta pronte con
una parte realizzare la vellutata
3.
Stendere con
le mani la
pagnottella
sino a ottenere un disco
EMILIO
BIZZARRI
dopo il
diploma
alberghiero si
è formato alla
Scuola
Italiana
Pizzaioli di cui
ora è istruttore
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
600 g. farina (300 di tipo 0 e 300 di 00),
300 ml acqua, 30 g. sale e 30 ml olio
extravergine, 70 g. lievito madre, 1 kg fave
(con la buccia), 100 g. pecorino semi
stagionato, 100 g. ventricina (piccante o
meno), 300 g. mozzarella, mosto quanto
basta.
 Costo degli ingredienti: 9-10 euro
Preparare l’impasto, dividerein
pagnottelle efar riposare48 orein
frigo.Tirare fuoridal frigo almeno
un’ora prima.Nel frattempo lessare le
fave erosolarle in padella con carota
ecipolla, fare lavellutata con metà
fave. Stendere econdire lapizza con
lavellutata, mozzarella einfornare: a
cotturafinita aggiungere pecorino a
scaglie,ventricina, le rimanenti fave e
decorarecol mosto cotto.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Controguerra Pecorino doc di Cordoni
54
4.
Stendere la
vellutata di
fave aggiungere la mozzarella e infornare
S
i chiama
pizza Favalosa, la creazione di Emilio Bizzarri, della Pizzeria
Il Tramonto di Ancarano. A km zero, perchè
gli ingredienti vengono
tutti reperiti nel territorio;
dalle fave al pecorino, dalla
ventricina al mosto. «Inoltre», afferma il pizzaiolo «rispecchia la stagionalità e la
tradizione che vede da sempre andare a braccetto gli
stessi ingredienti, alcuni
dei quali grandi protagonisti dell’Abruzzo, come il pecorino e la ventricina».
Il segreto per preparare a
casa un’ottima pizza parte
dalla preparazione dell’impasto: «Deve essere realizzato a lenta maturazione,
deve oscillare dalle 36 alle
48 ore, per avere un prodotto digeribile, anche grazie
all’utilizzo del lievito maLA PIZZA
dre»,
spiega
Emilio Bizzarri. «Determinanti
per il buon esito sono anche gli ingredienti che ho
scelto per il raggiungimento di un prodotto gustoso.
Sto parlando del pecorino
d’Abruzzo, che deve essere
semi stagionato e aggiunto
a scaglie, a cottura ultimata, e della ventricina, questo prodotto unico e tipico
del territorio abruzzese, da
inserire più o meno piccante, secondo come la si prefe-
risce.
Ultimo,
ma non per importanza, l’utilizzo del
mosto cotto, altro prodotto
tradizionale d’Abruzzo».
Emilio Bizzarri vanta il titolo di Campione del Mondo 2012 di Pizza più veloce,
conquistato a Salsomaggiore, dove ha impiegato solamente 42 secondi per realizzare cinque pizze, in precedenza ci sono stati due secondi posti, a Parigi, al giropizza d’Europa. Il giovane
ha studiato
ed effettuato
corsi per raggiungere la qualifica di pizzaiolo,
ma questo titolo
l’aveva già ampiamente ottenuto, perché sin
da bambino si è fatto le ossa stando vicino allo zio prematuramente scomparso,
nella pizzeria inserita nella
struttura dell’hotel Il Tramonto, dove d’estate i clienti possono gustare la pizza e
contemporaneamente godere di un ampio giardino.
Una realtà a conduzione familiare che, oltre a Emilio
Bizzarri, coinvolge la madre Annamaria e le sorelle
Moira e Melania; nata come bar e successivamente
trasformata in pizzeria, ristorante e infine anche hotel.
Stefania Mezzina
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
55
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA MARGHERITA LA REGINA
1.
Nel focolare
di Slow Food
la buona cucina
è condivisione
Impastare acqua, farina e lievito
madre, ottenere un impasto liscio,
aggiungere sale e olio, coprire il
panetto e tenerlo in frigo 36 ore
2.
Estrarre il panetto
dal frigorifero 5-6
ore prima della lavorazione
3.
Stendere l'impasto e condire mentre il
forno si riscalda
Arcangelo
Zulli, classe
1960, nato a
Guardiagrele
con la moglie
Mariella
Spinogatti è
titolare della
pizzeria-enote
ca La Sorgente
LA RICETTA
INGREDIENTI PER UNA PERSONA
150 g. farina Petra tipo 1, 90 g. acqua, 50 g.
lievito madre in crema, 18 g. sale, olio
extravergine di oliva Trappeto di Caprafico,
60 g. fiordilatte, 60 g. passata di
pomodoro.
 Costo ingredienti: 4 euro circa
Preparazione
Impastareacqua, farina elievito
madre per ottenere unimpasto liscio,
aggiungere il sale el'olio, coprire il
panettoe lasciarlo in frigo per 30-36
ore; estrarlo 5-6 oreprima della
lavorazione.Stendere l'impasto nella
teglia,condire e infornare a 250˚ per
circa10 minuti.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Vino cerasuolo d'Abruzzo doc "Tenuta di
Crognaleto" della cantina Santoleri oppure
vino cerasuolo “Villa Gemma” delle tenute
Masciarelli
58
4.
Infornare la
pizza a 250˚
e cuocere
per circa
10 minuti
P
izza
“a
condivisione” alla Sorgente di Guardiagrele, tempio abruzzese della pizza per
veri intenditori da consumare senza fretta e in
buona compagnia guidati
da uno staff premuroso e
competente.
Quello diretto dal maestro dell'impasto Arcangelo Zulli - Tre Spicchi alla
sua “pizza all'italiana” assegnati nella guida 2013 del
Gambero Rosso, unico caso in Abruzzo - efficacemente affiancato in cucina
e al forno dalla moglie Mariella, in sala con due dei
tre figli: Angelo, Simone e
Fabrizio. Più che una pizzeria del sabato sera un cenacolo della pizza di ricerca.
Un laboratorio del gusto
dove si studia e si sperimenta partendo dall'eccelLA PIZZA
lenza delle
materie prime locali del territorio ben mixate ad una varietà di prodotti presidio
Slow Food, così tanti da farne uno dei locali dell'Alleanza Slow Food tra cuochi
e presìdi.
Alla Sorgente di Guardiagrele si fa ricerca continua
e costante: quale lievito madre per l'impasto più leggero e digeribile, quale il gusto più equilibrato e la farcitura più golosa tra le decli-
nazioni gourmet
proposte accanto
alla più classica pizza
margherita. La scelta delle
farine - macinate a pietra e
ricche di germe di grano gioca un ruolo di importanza assoluta. Tecnologia
avanzata e tradizione vanno a braccetto nei 4 tipi di
impasti messi a punto dal
maestro pizzaiolo di Guardiagrele: grano 100 per cento italiano e farro di produzione locale (Santoleri, dal-
le vicine Piane di Caprafico), attenzione
al tenore di sale
e alla scelta dell'
olio extravergine.
Arcangelo Zulli ha
aperto quasi per caso
la pizzeria nel 1985, ma
negli ultimi anni ha letteralmente rivoluzionato menù
e filosofia del suo locale, alla ricerca della qualità totale. «Cercavo qualcosa di
più», racconta «e ho iniziato a seguire corsi e attività
del Molino Quaglia a Padova, lezioni sul pane e sui fermenti. E mi si è aperto un
mondo».
Una rivoluzione mentale
che Arcangelo Zulli intende trasmettere alla sua
clientela. Col sorriso, l'atmosfera accogliente e grande convinzione.
Jolanda Ferrara
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
59
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA LA PERGOLA
1.
Stracchino,
prosciutto
e rucola:
ecco la bontà
Impastare acqua, farina, olio, zucchero e sale con il lievito di birra e
lavorare l’impasto da dividere
poi in quattro panetti
2.
Stendere i panetti e
lavorarli dando forma alla pizza dopo
la lievitazione
3.
Condire con
olio e mozzarella mentre
il forno raggiunge i 250˚
ENZO
D’APRILE
è chef e
pizzaiolo e da
una vita si
dedica alla
ristorazione.
“Non è una
professione, è
una passione"
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
0,40 l. di acqua, 800 g. di farina tipo 00,
20 g. di sale, 1 cucchiaino di olio extra
vergine di oliva e uno di zucchero, 1/2
dadino di lievito di birra, 12 fette di
prosciutto crudo, rucola q.b., 300 g. di
mozzarella, 300 g. di stracchino.
 Costo degli ingredienti: 15-18 euro
Preparazione
Impastarela farina con gli ingredienti
efar lievitare per circa 1,5 ore.La
pasta va infornatacon olioe
mozzarellanel forno giàcaldo a 250
gradi. A cotturaquasi ultimata va
aggiuntolo stracchino e, prima di
servire in tavola, rucola e crudo.
 VINO CONSIGLIATO
Rosédelle cantinelocali per esaltareil
saporedell’impasto.
Perchi vuole osare, un Lambrusco di
Sorbarasecco
62
4.
A cottura
quasi terminata aggiungere stracchino,
rucola e crudo
I
l monumento a Gabriele
Rossetti che
dà il nome all'omonima piazza, cuore
della città del Vasto, è
a pochi passi, dopo una
passeggiata ed un po' di
shopping, per chiudere la
serata, quale scelta migliore se non una pizza, magari
proprio una pizza Pergola,
come il locale di Enzo
D'Aprile?
La pizzeria La Pergola,
nella centralissima e frequentata via Giulia, una delle strade che si diramano da
piazza Rossetti, è quasi
un’istituzione per i vastesi,
dal momento che si avvicina a festeggiare il quarto di
secolo dalla sua apertura.
L’ambiente è accogliente
e raccolto, la pizzeria è aperta sette giorni su sette, è preferibile la prenotazione (telefono 0873.368792) e la
LA PIZZA
scelta delle
pizze è assai
varia, con nomi
che evocano anche luoghi e
personaggi della città e la
sua lunga storia.
A salutare i clienti al loro
ingresso è il titolare stesso,
dato che il forno della Pergola è proprio all'entrata
del locale, un biglietto da visita per l'avventore occasionale che vede, in pratica,
quello che mangerà ed una
conferma per chi il locale lo
frequenta da sempre. Affa-
bile e
gentile,
non è solo un
pizzaiolo di professione,
dato che è rinomato anche
per la sua cucina, in particolare per le sue trenette all'
astice. A fargli da spalla, alla
cassa, la moglie, Franca Volpe. Ai suoi clienti di ogni
pizza racconta la storia,
consiglia nella scelta. «Più
che la birra, per esempio,
consiglio il vino. Questione
di acidità che potrebbe non
esaltare il sapore della piz-
za», spiega.
«La Pergola si
chiama così perché la prima volta che sono entrato in questo posto
mi ha colpito il pergolato che c'era», racconta ancora D’Aprile. I fornitori, dal caseificio all’ortolano, sono prevalentemente
locali, uno dei punti di forza del menu è infatti la filiera corta. «I gusti del cliente
sono sacri, però, vengono
prima di tutto. La Pergola,
per esempio, sposa mozzarella, stracchino, rucola e
prosciutto crudo. Parma o
San Daniele per chi ama il
gusto più delicato. Decisamente rustico, prodotto dai
norcini locali per chi, invece, preferisce i sapori più
decisi», conclude Enzo
D’Aprile.
Simona Andreassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
63
LA SCRIPPELLA
La pizza fritta
gustosa amica
di formaggi
e insaccati
ERRICO
CIAVATTELLA
detto
CUCUCCIO
80 anni
si occupa di
impasto e
cucina della
scrippella
A Elice
la chiamano la Scrippella, a
Piccianello pizz'onte, ma la
ricetta e la sostanza non cambiano. In entrambi i casi si tratta di un impasto fritto con cui
mangiare salumi, formaggi e
altri alimenti della tradizione.
In queste due località da anni
questo prodotto è celebrato in
una sagra, manifestazione che
a Elice esiste da 25 anni, un
quarto di secolo nel quale a realizzare l'impasto per i tantissimi visitatori è Errico Ciavattel-
la, detto Cucuccio. La sua maestria e esperienza, acquisita in anni di panificio, sono
sempre stati preziosi
per la riuscita della festa. La Scrippella è una
frittella di un diametro che
può arrivare anche a 30 cm, ottima da gustare con salumi e
formaggi, ma anche con peperoni e uova. «La Scrippella»
spiega Civattella «è un prodotto molto apprezzato, semplice
da realizzare con ingredienti
semplici e genuini». Ciavattella racconta la sua passione per
la cucina e come è arrivato a
cucinare questo alimento per
la sagra con grande soddisfazione. Tutto è successo dopo
aver chiuso il panificio, la sua
impastatrice è stata prestata alla Pro Loco e lui sapeva usarla.
Da qui la collaborazione che
dura da oltre 25 anni.
Evelina Frisa
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 6 PERSONE
25 g. di lievito di birra, 1kg di farina tipo 0,
mezzo cucchiaio di olio extravergine d'oliva,
mezzo cucchiaio di vino bianco e un pizzico
di sale.
 Costo degli ingredienti: 3 euro
Conla farina creare su una spianatoia
unafontana e inseriretutti gli
ingredienti.Far lievitare il tempo
necessarioin luogocaldo e buio. Una
volta chel'impasto èlievitato
impastaree formare delle palline
rotonde. Stenderle col mattarello e
renderle un cerchio sottile elargo
circa30 cm di diametro.Le Scrippelle
così ottenutevanno fritte in olio
bollente esalate quandocotte.
Ottime gustate con salumi eformaggi.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Ottima con la birra La Casta del birrificio
agricolo Grignè, Corropoli, ma anche con
un trebbiano d’Abruzzo fresco
67
CLASSICA. FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA ALICI E PACHINO
1.
Lunga lievitazione
e ingredienti
di qualità: ecco
lamiticaTrieste
L’impasto va messo in frigo in pellicola e poi lievitato per almeno 12
ore, in modo da migliorare la digeribilità della pizza
2.
L'impasto pronto va
disposto sulla
teglia oliata
con i polpastrelli
3.
Disporre la
mozzarella
a cubetti
per la seconda cottura
RICCARDO
CIFERNI
classe 1968
con la moglie
Laila Di Carlo
gestisce
la pizzeria
Trieste
in ben quattro
punti vendita
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 5 PERSONE
1 kg di farina tipo 0 oppure tipo 00; 3 g. di
lievito di birra, 250 ml di acqua, 150 g. di
mozzarella, 100 g. di alici di Spagna,
pomodori pachino, olio extravergine di
oliva.
 Costo degli ingredienti: 18 euro
Preparazione
Quando l'impasto è prontoe in teglia,
disporrele alici di Spagna ei
pomodorini Pachino tagliati a metà
edemulsionati in olioextravergine di
oliva eorigano. La prima passata in
fornodura 5/6 minuti a220˚;
aggiungere il fiordilatte tagliato a
cubetti medi e rimettere in forno fino
adoratura.
 BEVANDA CONSIGLIATA
La Blanche de Valerie, birra artigianale
prodotta da Almond '22: «Giusta,
equilibrata e vera», assicura il titolare
della pizzeria Trieste.
68
4.
Un filo d'olio
extravergine
a crudo completa il sapore
della pizza
L
a storia
della pizzeria "Trieste"
inizia nel secondo
Dopoguerra, con il
pescarese Gabriele Ciferni (a sinistra nella foto
d'epoca) e sua moglie Vincenza D'Alessandro, di Civitella Casanova: sono loro tra
i primi a proporre la pizzetta
tonda in spiaggia nei vari stabilimenti balneari che gestiscono e poi nel Marechiaro,
a Pescara.
Nel 1978 il Marechiaro viene distrutto da una mareggiata, così, nello stesso anno,
prendono in gestione lo stabilimento "Trieste", dedicato all'omonimo incrociatore
della Regia Marina. Tra i forni, le farine e le teglie già si
muove il figlio Riccardo, di
dieci anni, che ancora oggi si
definisce un artigiano pizzaiolo. È lui, insieme a sua moglie Laila Di Carlo, pescareLA PIZZA
se,
ad espandere la tradizione di famiglia:
nel 2008 l'artigianalità della
contesa "pizza tonda" viene
replicata in tre punti vendita
tra Pescara e Francavilla, a
marchio "Trieste", e presto
arriverà a Madrid, Londra e
Stoccolma.
«A fare la differenza non
sono solo gli ingredienti, che
per noi devono essere sempre italiani, di prima qualità
e con il giusto rapporto qualità-prezzo», spiega Riccardo
Ciferni, «ma è il
tempo che si impiega a pensare o realizzare qualcosa: più il prodotto è
artigianale, più ha una consapevolezza alle spalle e un
know how che si può solo trasmettere con l'esperienza e
la cura». La lievitazione biologica, naturale, senza grassi
animali e con composizioni
di farina di frumento tipo 00
di alta qualità, aiutano la caratteristica digeribilità di
questa pizza. «Uno dei pas-
saggi fondamentali è nella
maturazione»
continua Ciferni
«che avviene in frigorifero dalle 3 alle 5
ore, con l'impasto coperto da pellicola. Poi si
lascia stemperare per un'
oretta a temperatura ambiente, prima di ricominciare a lavorarlo e farlo lievitare
nuovamente per circa un'
ora e mezza». La materia prima più costosa di questa pizza è nelle alici: quelle che sceglie Ciferni sono chiamate
"di Spagna", sono molto carnose e non si seccano in cottura. «Mai lesinare sul costo
della farina, e preferirla sempre italiana - ammonisce Inoltre bisogna trasferire
l'impasto in teglia in maniera molto delicata, attenti a
non perdere la lievitazione».
Cristina Mosca
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
69
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA CAPELOMME
1.
Lonza e patate
gusto deciso
per un impasto
leggerissimo
Una volta spellate e tagliate a fettine, si lasciano le patate in acqua
abbondantemente salata per almeno 4 o 5 ore
2.
L’impasto preparato
il giorno prima va
lasciato lievitare
per circa 24 ore
3.
Si divide in
panetti da
200 g tenere
in frigo per
24 circa ore
VALERIO
VALLE
classe 1981
Dal 2008
vince
campionati di
pizza e nel
2009 ha aperto
"La compagnia
della pizza"
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per l’impasto: 500 g. di farina tipo "00" per
pizza, 280 g. di acqua, 3 g. di lievito fresco,
15 g. di sale, 20 g. di olio extravergine di
oliva.
Per la farcitura: 1 mozzarella per pizza,
patate abruzzesi a pasta gialla "Agria",
rosmarino, lonza.
 Costo degli ingredienti: 6 euro ca.
Preparare le teglie con cartada forno
unta d’olio eadagiarvi le pizze
ricavatedall'impasto preparato il
giornoprima. Farcire con mozzarella
acubetti, patate bollite,cotte in forno,
tagliatee fatteraffreddare e
rosmarino,e metterein forno finché
lapizza nonè ben dorata.Dopo
cottura,ultimare con fette sottili di
lonza.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Montepulciano d’Abruzzo azienda Emidio
Pepe, possibilmente annata 2008
72
4.
Quando il
forno è pronto stendere
a grandezza
desiderata
V
alerio
Valle ha
scoperto
la pizza a 16 anni,
e da allora ha lavorato di buona lena per
apprenderne i segreti.
Dal 2008 ad oggi ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, come il primo
posto al Campionato Nazionale Pizza Tipica, l'Oscar
della pizza 2010 per la miglior presentazione e la partecipazione a Pizzaiolo
Emergente nel 2013 con la
pizza
"rostello"
(da
“rustill”, arrosticino), affettata e infilata in uno spiedo.
L'anno scorso la sua pizzeria "Compagnia della pizza" è entrata a far parte anche delle guide del Gambero Rosso "Pizzerie d' Italia"
e "Street Food".
«L'impasto va preparato
il giorno prima e lasciato lievitare per circa 24 ore: si imLA PIZZA
pastano farina, lievito,
acqua, sale e olio fino a quando non si ottiene
un risultato liscio e compatto. Si fa riposare per 20 minuti a temperatura ambiente, coperto con della pellicola, poi si divide in panetti da
200 g e da tenere in frigorifero per almeno 24 ore, in un
contenitore capiente chiuso".
Nel caso della pizza "Capelomme", le patate si preparano il giorno dopo, pri-
ma lasciandole
per 4 o 5 ore in
acqua abbondantemente salata, tagliate a fettine e
spellate, poi cuocendole in
forno a 220˚, in una teglia,
spennellate d'olio, prima
per 40 minuti, poi, per altri
20, dopo averle cacciate dal
forno e "girate" con una
scossa alla teglia o con uno
strumento adatto.
Quando le patate sono
pronte e raffreddate, si tagliano in 4 o 6 pezzi.
Trascorso il
tempo prestabilito per far lievitare bene l'impasto, togliere i panetti dal frigorifero
e portarli a temperatura ambiente finché il loro volume non raddoppia. «A questo punto accendo il forno professionale e
lo porto alla massima temperatura, tenendo vive solo
le resistenze superiori e inferiori. Quando anche il forno è pronto, comincio a
stendere il panetto su un
piano di lavoro liscio aiutandomi con un po' di semola rimacinata di grano
duro, fino a quando non ottengo la grandezza desiderata della pizza. Avendo cura di mantenerne la rotondità, la adagio sulla teglia e
la farcisco».
Cristina Mosca
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
73
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA RENOIR
1.
Qualità e ricerca
sono di casa
nella Piccola
Rosburgo
Si divide l’impasto in 6 panetti, si
coprono con la pellicola e si lasciano maturare in un posto tiepido
per circa 6 ore
2.
Si prepara la farcitura, con la mozzarella tagliata molto
finemente
3.
Una volta farcita con pomodoro e mozzarella la pizza
va infornata
RUDY
SENATORE
è il pizzaiolo
e insieme
a lui lavorano
la cuoca
Franca
Palazzese e il
cameriere
Andrea Albanese
LA RICETTA
INGREDIENTI PER SEI PIZZE
1 lt di acqua, 1,800 kg di farina, 40 g. di sale,
6 g. di lievito di birra, 3 cucchiai da tavola di
olio extravergine d'oliva.
Per la farcitura: 110 g. di mozzarella
fiordilatte, 50 g. di funghi porcini sott'olio,
60 g. di pomodorini ciliegino, 70 g. di
Philadelphia, 100 g. di rucola, 70 g. di Grana
Padano.
 Costo degli ingredienti: 8-10 euro
Ricoprireil disco di pasta con il
fiordilatte sgocciolato etagliato a
dadini, aggiungere i funghi, i
pomodorie il Philadelphia a ciuffetti.
Acottura ultimata sfornare la pizza,
trasferirla suun piatto daportata e
aggiungere la rucolae la Grana
tagliataa scaglie sottili.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Cerasuolo d'Abruzzo doc San Michele
2013 della Tenuta Centorame, prezzo alla
bottiglia 9/10 euro.
76
4.
Alla fine si
aggiungono
la rucola e le
scaglie di Grana Padano
S
tefania
Cioci sceglie di presentare la pizza Renoir, cavallo di battaglia della pizzeria rosetana "Piccola Rosburgo", un po' per una questione patriottica, per via dei
colori, e come buon auspicio
per i Mondiali 2014. Lei nel
locale ci è cresciuta professionalmente e ora è una giovane titolare a tutti gli effetti,
a capo di una squadra ben
rodata capeggiata da Rudy
Senatore, in pianta stabile
dal 2002. Lei stessa ha iniziato quest'avventura da studentessa universitaria, appena ventenne, in questa pizzeria fondata dai coniugi Jennifer Ashton e Angelo Fontana,
che si erano trasferiti dalla
Romagna con una grande
sensibilità verso le materie
prime. «Negli anni '90 era
uno dei pochi locali a proporLA PIZZA
re la
pizza con
lo zafferano
dell'Aquila», racconta orgogliosa. «È ancora un
grande classico, si chiama "L'
abruzzese", con mozzarella
e funghi freschi. Ci piace anche giocare con materie prime particolari, come quando abbiamo proposto la pizza alla crema di ortiche e salsiccia di cinghiale. E prevediamo l'uso di mozzarella
senza lattosio nel caso di intolleranze».
Entrata alla "Piccola Ro-
sburgo"
nel
1997, Stefania
Cioci si è lasciata coinvolgere sempre di più dal lavoro
e piano piano ha ricevuto
maggiori fiducia e responsabilità, fino ad arrivare, nel
2005, a vedersi affidare la gestione del locale. «Mi piace la
ricerca che conduciamo sulla materia prima e sulla digeribilità della pizza: oggi la lievitazione del nostro impasto
è molto lunga, va dalle 48 alle
72 ore».
Per l'impasto si versa l'acqua in una ciotola, vi si scioglie il
lievito, si aggiunge
la farina, si unisce il
sale e si inizia ad impastare. Quando l'impasto
si è rappreso si aggiunge
l'olio e si continua a lavorare
fino a quando l'impasto non
diventa liscio e morbido, poi
si divide in 5/6 panetti che si
posizionano in un contenitore, si coprono con la pellicola e si lasciano maturare in
un posto tiepido a per circa 6
ore, finché l'impasto non ha
raddoppiato il suo volume. Il
panetto ben lievitato va steso su una teglia da forno oleata di 33 cm di diametro. Dopo la farcitura, infornare per
circa 15/20 minuti a 250 gradi in forno statico o 220/225
gradi in forno ventilato.
Cristina Mosca
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
77
CALZONE LICEO
Ingredienti buoni
racchiusi
in uno scrigno
di bontà
ERCOLE
CALCHI
ha fondato
la pizzeria
Liceo nel
1966 mentre
lavorava alla
mitica
pizzeria
Dreher
La
margherita tonda e la pizzetta bianca con le acciughe
vanno forte ma lo sfizio forse
più famoso è il calzone alla
pizzeria Liceo di via Venezia
a Pescara, meta frequentatissima dei liceali dirimpettai
come pure di tutti i pescaresi
di ogni ordine grado e generazione. Oggi come allora, la
bellezza di quasi cinquant'
anni, che il maestro pizzaiolo Ercole Calchi festeggerà
nel 2016 augurandosi di
«continuare
l'attività con gli
eredi».
Di pizzerie nella sua vita ne ha avviate ben diciotto nel
centro Italia, ma la Liceo di via Venezia a Pescara è la più antica, l'ultima è la “Ercolino” (come lui)
di fronte al vecchio ospedale
civile di Pescara.
«Per 37 anni e mezzo sono
stato dipendente della storica pizzeria Dreher, su corso
Vittorio Emanuele», racconta Ercole Calchi «lì ho imparato il mestiere di pizzaiolo
da un napoletano e da uno di
Francavilla».
Il segreto del successo delle sue pizzette e calzoni? «Lavorazione della pasta, qualità degli ingredienti e maestria nell'amalgamarli» taglia corto.
Jolanda Ferrara
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 10 PERSONE
Per la pasta: 300 g. di farina tipo 00, 20 g.
lievito di birra, acqua che serve, pizzico di
sale, 250 ml di olio.
Per il ripieno: 500 g. di fiordilatte, 3 etti
prosciutto cotto di qualità, 3-4 uova di
gallina fresche, un cucchiaio di passata di
pomodoro (a piacere), un pugno di ricotta
(a piacere).
 Costo degli ingredienti: 7-8 euro
Preparazione
Stendere ilripieno dopo averlo
lasciatolievitare per bene,
amalgamare gli ingredienti del
ripieno echiudere il calzone; cuocere
in forno a250-260˚ per 3-4 minuti.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Birra artigianale Fredric di Almond'22
(birrificio di Spoltore), ambrata e
cremosa, abboccata e ben equilibrata,
ottima come aperitivo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
81
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA POPOLESE
1.
Nel regno
delle acque
una delizia
con i gamberi
Stendere una pallina di impasto
dopo averla lavorata per almeno
20 minuti e averla fatta
lievitare per almeno 36 ore
2.
Condire la sfoglia con
sugo di pomodori
freschi, sei gamberi
e 4 foglie di alloro
3.
Cuocere per
3-4 minuti
la pizza
nel forno a
legna a 350˚
FABIO
CERASOLI
31 anni
è pizzaiolo
e socio
di Magnoz
insieme
ai fratelli
Emiliano
e Danilo
LA RICETTA
INGREDIENTI PER UNA PIZZA
75 gr. sugo ai gamberi di fiume, 6 gamberi
di fiume del vivaio di Bussi (5 sulla pizza e
uno da fare a pezzetti nel sugo), 4 foglie di
alloro, 200 g. pomodori freschi, prezzemolo
per dopo la cottura, lievito, farina, acqua di
Popoli, olio extravergine di oliva, sale.
 Costo degli ingredienti: 7 euro
Dopoaver preparatol’impasto con
pochissimo lievito metterlo a lievitare
per 36 ore. Una volta stesa la sfoglia,
condirlacol sugo di gamberi
precedentemente preparato
utilizzando pomodorifreschi, sei
gamberie 4foglie di alloro. Infornare
per tre minuti nel forno a legna a 350˚,
euna volta cotta spolverare con
prezzemolofresco e ungoccio di olio
extraverginedi oliva.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Casa Scamolla, vino Pecorino di Filomusi
Guelfi a 13 euro la bottiglia
82
4.
Una volta
cotta, spolverare con prezzemolo e un
filo d’olio evo
L’
acqua di
Popoli,
pochissimo lievito, circa 36
ore di lievitazione e
prodotti tipici a km zero per il condimento.
Questi sono gli ingredienti
del successo della pizza di
“Magnoz”, che le garantiscono l’alta digeribilità che la sta
facendo apprezzare nella cittadina popolese e nel circondario. “Cerasoli Group” è attivo a Popoli nella ristorazione dal 2009 anche se il socio
e fratello maggiore, Emiliano
Cerasoli, già nel 1999, all’età
di 20 anni, ha iniziato ad operare nel campo della gastronomia in un ristorante a
L’Aquila.
Ora, con il nuovo locale,
inaugurato da circa un anno
e mezzo tra il fiume Aterno e
il fiume Pescara, a poche decine di metri dalla loro confluenza, in un contesto natuLA PIZZA
rale e
ambientalistico di rara bellezza, i giovani
fratelli Cerasoli stanno portando avanti la loro scommessa più importante: un ristorante-pizzeria che amano
definire “Gourmet”, proprio
per sottolineare l’attenzione
alla scelta di prodotti tipici
genuini e gustosi. La scelta
del nome “Magnoz” e del
simbolo che è un piccolo
gnomo, viene dal soprannome di famiglia del bisnonno
originario di Bussi sul Tirino,
che in
dialetto
bussese significa
“piccolo e minuto”.
La pizza che è ormai diventata il simbolo del locale è
quella “Popolese” ai gamberi di fiume, che da qualche
anno sono tornati a popolare le acque dei fiumi circostanti. Un segnale molto indicativo perché il gambero
riesce a riprodursi solo in acque limpide e pure. Non
mancano però altre scelte
particolari e gustose come la
pizza con lo
zafferano
di
Navelli o con il
caciocavallo di Rivisondoli.
«Per
l’estate», spiega Emiliano Cerasoli «stiamo
preparando anche un
nuovo menù benessere in
cui proponiamo ai nostri
clienti pizze alle verdure di
stagione e alla frutta, come
l’avocado. Pizze prevalentemente vegetariane e light,
nelle quali utilizziamo il meno possibile prodotti di natura animale». Ultimamente
“Magnoz” ha inaugurato anche una cantina in una parte
del ristorante: “La cantina
du’ Nan”. Una sorta di taverna nei colori del legno in cui
viene riproposto l’aperitivo
di alto livello, con una vasta
scelta di vini abruzzesi e nazionali.
Silvia Lattanzio
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
83
SOLE DI ONNA
Gusto e leggerezza
le due qualità
di una pizza
meravigliosa
MARCO
RICCIUTI
37 anni
ha iniziato
la carriera
come
barista e
ama molto
innovare
le ricette
«L’elemento fondamentale è la farina, devi conoscere chi la
produce, io la prendo direttamente dal mulino e poi il lievito madre è essenziale, solo così la pizza è davvero meravigliosa e non ti fa passare la
notte in bianco». Lo assicura
Marco Riccuti il pizzaiolo titolare di “Voglia di Pizza” che gestisce con il suo socio, Giuseppe Caponi. Un sodalizio nato
anni fa che ha portato Marco a
scrutare pizzaioli, fare corsi, e
dal 2006 aprire
con Vincenzo il
loro accogliente
locale sulla 17 Bis
(KM. 41.500 - località Bazzano), aperto
tutti i giorni tranne la
domenica. Marco nel
tempo vince premi e si afferma, e con la pizza “Sole di Onna” nel 2013 vince la seconda
edizione del Campionato italiano di pizza allo Zafferano.
Nel suo locale dieci lavoratori,
tutti parenti e amici carissimi.
«La pizza è una grande passione altrimenti è un lavoro durissimo. Anche quando siamo
chiusi, la domenica, io nel pomeriggio vengo qui, per tenere viva la pasta madre, un lievito il cui ceppo risale a dieci anni fa. Era quello che usava mia
madre in casa». Marco nel suo
locale offre non solo pizza, a
pranzo c’è anche tavola calda
e la sera bisteccheria
Barbara Bologna
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
400 g. farina, 200 ml di acqua, 200 g. lievito
madre, 40 g. sale, 8 g. olio extravergine
d'oliva, 1/4 di bustina di Zafferano Dop di
Navelli.
 Costo degli ingredienti: 10 euro
Preparazione
In una ciotola unirelievito, farina e
olio,mescolare, impastando
aggiungere lentamente acqua. Alla
fine unireil sale. Far lievitare un’ora
sotto unpanno umido poi dividere la
pasta eformare le pizze. Farcire con il
bacon già rosolato, con spinaci
scottati in padella con aglio, olioe
sale.Unire pomodori a fette,
scamorza eal centro fetta di provola
affumicata epistilli di Zafferano.
Infornare a 260 gradi.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Cerasuolo biologico azienda Torre dei
Beati di Loreto Aprutino (Pe)
85
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA DEL PASTORE
1.
Arrosticini
e pecorino
per gli amanti
dei sapori forti
Allargare una palla di pasta preparata precedentemente dopo lunga
lievitazione, anche di 60 ore
in frigorifero
2.
Cacciare prima la
palla di pasta e lavorarla a temperatura ambiente
3.
Condire con
mozzarella,
patate e pecorino, cuocere
gli arrosticini
CESARE
FORGIONE
58 anni
è il pizzaiolo
de “L'800”
e gestisce
l’attività con i
figli Vittorio,
Francesca e
Sylvia
LA RICETTA
INGREDIENTI PER UNA PERSONA
Una patata tagliata a fette, 30 g. di
mozzarella, 30 g. di pecorino, 6 arrosticini,
farina, olio, sale.
 Costo degli ingredienti: 5 euro
Preparazione
Allargare una palla di pasta preparata
precedentemente efatta lievitare per
60ore, condirla con mozzarella,
patate epecorino. A partecucinare gli
arrosticini. Infornare la pizza e
portarla ad una prima cottura.
Aggiungere i pezzi di arrosticini e
infornare di nuovo. Ultimare la
cotturae servire.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Allapizza con gli arrosticini, Forgione
consiglia di abbinare un vino
cerasuolo Presidium o una birra
bionda acaduta naturale. Il costo
dellabottiglia di vino è di 18 euro
86
4.
Dopo la prima cottura
inserire gli
arrosticini e
ultimare
A
veva 13
anni
quando è
salito sulla nave
che lo avrebbe condotto a Boston in
America. Pantaloncini
corti e la mano ben serrata a quella del padre e della
madre che lo portavano
lontano da Prezza, da quel
paesino della Valle Peligna
dove lui aveva lasciato gli
amici e tutte le sue piccole
cose. «Il lavoro non c’era»,
racconta Cesare Forgione,
oggi affermato pizzaiolo
58enne, «e mio padre fu costretto a varcare l’Oceano
per dare un futuro alla sua
famiglia. E oggi dico che fu
una scelta saggia e giusta».
La mattina a scuola e il
pomeriggio a imparare il
mestiere in una pizzeria di
Boston. Un piccolo locale
che
si
chiamava
“Valenti’s”, ed era gestita
LA PIZZA
da
un altro
emigrante di
Prezza, Elio Pasquale, dal quale il piccolo
Cesare imparò tutti i segreti per diventare un bravo
pizzaiolo. Quindici anni
lontano dall’Abruzzo fino a
quando la nostalgia e
l’amore per la sua terra
hanno avuto il sopravvento. Nel 1986 è tornato a
Prezza per aprire una pizzeria nel centro storico del paese, in un caratteristico palazzo dell’800. E proprio
dalle
origini di
questo edificio
ha preso lo spunto per
dare il nome alla sua pizzeria chiamandola “Otto-cento”. Con l’esperienza acquisita in America, Cesare Forgione ha saputo coniugarla
con le esigenze dei palati
italiani riscuotendo successo fin dal primo momento.
Ma, con il successo sono
aumentate anche le richieste e il locale, a un certo
punto, si è rivelato troppo
piccolo per
contenere tutti i clienti che
ogni sera raggiungevano Prezza per assaggiare la
pizza di Cesare. Così
nel 2000 ha preso la decisione di tentare il salto
di qualità investendo tutti i
suoi risparmi nella realizzazione del nuovo locale ai
piedi del paese. Circa 400
metri quadrati fuori dal
centro abitato e inseriti in
un contesto naturale molto
bello.
La conduzione è a carattere familiare con i tre figli,
Antonio, Francesca e Sylvia
che lo aiutano nel portare
avanti l’attività. Soprattutto Antonio che ormai affianca il padre da 20 anni
ed è destinato a raccoglierne l’eredità.
Silvia Lattanzio
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
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PIZZA PATATE E SALSICCIA
Salsiccia e patate un classico
da gustare a tutte le ore
MASSIMILIANO GIULIANI
laureato in Economia
e commercio
e titolare dell’ azienda
agricola di famiglia
La creatività e l'essenza della
pizzeria di piazzale Kennedy
ad Avezzano è tutta racchiusa nel suo nome: Up48. Sono proprio 48, infatti, le ore
che impiega la pizza preparata da Massimiliano per lievitare e finire in forno. Un
processo lungo e naturale
che si conclude con l'unione
della pasta, preparata con
lievito madre, e i prodotti a
chilometro zero del Fucino.
«Fin dall'epoca dell'università amavo la cucina e
preparavo da mangiare per
tutti»,prende a raccontare
Massimiliano Giuliani, «poi
ho iniziato a fare delle speri-
mentazioni sulla pizza fino a
quando non ho messo a
punto una ricetta perfetta
che oggi propongo ai miei
clienti».
La pizza è morbida e leggera e può essere scaldata in
un'apposita scatola che è
stata fatta realizzare da Massimiliano. «Per il condimento uso solo prodotti a chilometri zero», ha continuato
Massimiliano, «ortaggi del
Fucino, salumi e formaggi
selezionati. In questo modo
riesco a garantire ai miei
clienti una pizza di qualità».
Eleonora Berardinetti
©RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI PER UNA TEGLIA
4 g. di lievito di birra, lievito madre, 25 g. di
sale, 25 g. di olio evo, 800 g. di farina, 5
patate, 3 salsicce e 350 g. di fiordilatte,
rosmarino e sale.
 Costo degli ingredienti: 18 euro
Sciogliereil lievito di birra con acqua
tiepidae aggiungere la farina, far
riposare10 minuti, metterela farina
in una ciotola aggiungere la pastella,
amalgamare epoi aggiungere acqua
esale fino ad ottenere unimpasto
omogeneo.Lasciare riposareper
mezz'oraa temperatura ambiente poi
metterein frigo coperto con pellicola
a4 gradi per 48ore poi tirare fuori,
stenderee far riposare per un'altra
ora emezza e poi condire ecuocere.
 BEVANDA CONSIGLIATA
Birra Duchessa della birreria artigianale
Birra del Borgo prodotta con il farro
90
CLASSICA, FRITTA, DOLCE
LE GHIOTTE RICETTE ABRUZZESI
PIZZA DOLCE
1.
Ecco la regina
delle feste:
una torta
con tanti gusti
Preparare il pan di Spagna, preferibilmente il giorno prima la farcitura. Quando sarà freddo tagliare
quattro dischi
2.
Bagnare con il caffè il
primo disco di pan
di spagna, versare
il cioccolato
3.
Bagnare un
altro strato
col rum, poi
disco e pan
di Spagna
FABRIZIO
AUREI
da 19 anni
è titolare
della
pasticceria
Duca di Alba
Adriatica dopo
aver lavorato
a Roseto
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 8 PERSONE
Pan di Spagna: 5 uova, 150 g. zucchero, 75 g.
fecola e 75 farina 00, pizzico sale, buccia di
limone. Per la crema: 1 lt latte, 100 g. farina
00, 8 tuorli, stecca vaniglia, 350 g.
zucchero. Per il cioccolato: 50 g cacao
amaro e 1 cucchiaino da caffè cannella.
Bagna: 50 ml tra alchermes e sciroppo
acqua e zucchero, caffè espresso
zuccherato miscelato con acqua e zucchero,
100 ml tra rum, acqua e zucchero. Farcitura
mandorla: 250 g zucchero, 100 ml acqua,
250 g mandorle sbucciate. Ghiaccia reale:
400 g zucchero a velo, 2 albumi, 50 g
mandorle affettate, codette colorate.
 Costo degli ingredienti: 12 euro
Farcire partendo dal cioccolato, dopo
aver bagnato con caffè, poi rum e
disco di mandorla, pan di Spagna
alchermes ecrema, poi altro strato,
rume decorazionecon ghiacciareale.
Intornoal pan di Spagna mandorle,
sopracodette.
92
4.
Decorare
l’ultimo strato di pan di
spagna con la
ghiaccia reale
L
a
pizza
dolce teramana di Fabrizio Aurei, pasticciere e titolare della
Pasticceria Duca di Alba Adriatica, è frutto della ricetta più tradizionale
di cui Aurei è a conoscenza.
«La realizzavano così mia
madre e mia nonna; nella
mia casa e nelle ulteriori
abruzzesi, questa torta si preparava nelle ricorrenze importanti familiari. Le dosi
che ho consigliato ai lettori
per la sua preparazione sono
per 8 persone; è impossibile,
infatti, prepararla per 4. In
ogni caso, è preferibile realizzare il pan di Spagna il giorno precedente la farcitura e
nel farlo bisogna fare attenzione ad amalgamare fecola
e farina in modo delicato, in
maniera che non si smonti il
composto. Il forno deve essere a 180 gradi e la cottura deLA PIZZA
vedurare circa
40 minuti».
Anche la preparazione della crema è rilevante. «Bisogna fare molta attenzione a non far formare grumi e a non bruciarla, quando
si riporterà ad ebollizione latte, zucchero e vaniglia, dopo
aver inserito uova e farina.
Altro elemento importante,
ma soggettivo, è la scelta di
come realizzare la bagna.
L’alchermes, ad esempio, va
miscelato con lo sciroppo di
acqua e zucchero, secondo il
piacere di entità
del sapore, così
come per la bagna al caffè
e al rum e la farcitura dovrebbe essere effettuata con diverse ore di anticipo rispetto
al consumo, per lasciare che
i sapori si amalgamino tra loro, mentre la ghiaccia reale,
realizzata amalgamando albumi e zucchero a velo per
8/10 minuti, deve essere l’ultimo tassello di questa torta.
Perché una volta pronta, la
decorazione del pan di Spa-
gna deve essere immediata».
Fabrizio Aurei
è nato a Roseto
degli Abruzzi, e la
Pasticceria Duca si
appresta a festeggiare
il ventennale: l’attività
ha visto la luce in via Duca
d’Aosta e attualmente è in
via D’Annunzio, dove con
l’entrata nell’attività dei due
figli, Vincenzo e Anna, è stata
ampliata anche in caffetteria. «La mia produzione rispecchia in genere la tradizione abruzzese», spiega Fabrizio Aurei, «nel realizzare i
dolci tipici dei vari periodi
dell’anno. In particolare, per
la pizza dolce, salvo richiesta
specifica, la preparo non inserendo lo strato di mandorle, mentre la decorazione finale viene fatta con la panna, in quanto i miei clienti la
preferiscono».
Stefania Mezzina
LA PIZZA
93
LA TORTA
A Guardiagrele
il filosofo
dell’arte
pasticcera
EMO LULLO
nato a
Ortona nel
1978 è
laureato
in Filosofia
con lode con
una tesi su
Tommaso
D’Aquino
Occorrono
tre
giorni perchè “la
Torta” possa esprimere tutta la sua prelibatezza. Non
uno di meno altrimenti i sapori dei tre dischi separati di pandispagna bagnati di rum e maraschino risulterebbero slegati
dalla farcitura di crema gialla e
cioccolato. La bagna deve avere il tempo di permeare completamente la dolce spugna soffice eppure senza lievito non essendo molto porosa, a
base di uova fresche rotte a
mano una per
una. E non c'è
da stupirsi nell'
apprendere che «è
normale tenere la
torta a temperatura
ambiente nei primi tre
giorni, perchè il frigo ne
asciuga e modifica la fragranza». E' quanto spiega Emo
Lullo junior, quarta generazione della pasticceria di famiglia
fondata a fine '800 da Filippo
Palmerio a Guardiagrele. Emo
è fiero della tradizione ereditata dal nonno, Emo come lui,
«un precursore del cake design». La Torta, come la chiamano da queste parti, è una raffinata rivisitazione delle celeberrime Sise delle Monache, il dolce simbolo di Guardiagrele.
«Come tutte le cose fatte a mano il tempo fa la differenza» filosofeggia Emo jr «e quelle artigianali sono fatte per durare,
secondo tradizione».
Jolanda Ferrara
LA PIZZA
LA RICETTA
INGREDIENTI PER 15 PERSONE
Per la torta: 12 uova, 300 g. di zucchero,
300 g. farina tipo 0.
Per la crema: 1 lt di latte, 8 uova, 200 g. di
zucchero, 200 g. di farina 00, cannella,
vaniglia e buccia di limone, cacao per la
crema al cioccolato.
 Costo degli ingredienti: 7-8 euro
Peril pan di Spagnalavorare
separatamentela farina con i tuorlie
montare gli albumi con lo zucchero,
miscelarei 2 composti eformare dei
dischi,cuocerli in forno per circa 30' a
190 gradi. Per lacrema far bollire il
latte eaggiungere farina ezucchero
mescolando,aromatizzare con
cannellavaniglia e buccia di limone.
Farcire i dischi alternando crema
pasticcerae quella al cioccolato
 BEVANDA CONSIGLIATA
Bollicine di Moscato d’Asti Bera,
giustamente aromatico.
97
,
, Adelanna Tiberi