NOTE OPERATIVE DI RELEASE Il presente documento costituisce un’integrazione al manuale utente del prodotto ed evidenzia le variazioni apportate con la release. RELEASE Versione 2014.2.0 Applicativo: GECOM Oggetto: Versione: Data di rilascio: COMPATIBILITA’ REDDITI Aggiornamento procedura 2014.2.0 (Versione completa) 23.05.2014 GECOM GESIMM Versione 2014.1.2 GECOM F24 Versione 2014.3.0 GECOM STUDI DI SETTORE Versione 2014.2.0 GECOM MULTI Versione 2014.1.1 GECOM PDC STANDARD Versione 2014.6.0 GECOM STUDIO Versione 2014.0.3 GECOM CON.TE Versione 2014.1.0 Requisiti minimi per il software di base specifici per l’applicativo SysInt/W TeamPortal SysIntGateway INSTALLAZIONE AMBIENTE WINDOWS INSTALLAZIONE AMBIENTE LINUX L’applicativo potrà essere installato a seconda della modalità di distribuzione. 1. Modulo autoscompattante “autoinst”: Selezionare il bottone “installa” 2. CDROM applicativi TeamCD: Inserire il CD-ROM nel drive del server e confermare l’avvio dell’installazione Dalla console, come super-utente (root), digitare il comando AGGTAR. Le modalità di installazione rese disponibili da questo comando saranno: CD-ROM: Inserire il CD-ROM nel drive del server e confermare l’avvio dell’installazione EXE: Scaricare i file in arrivo da TeamCast e confermare l’avvio dell’installazione AVVERTENZE AVVERTENZE Leggere note a tergo. Integrazione alla guida utente 1 REDDITI - AVVERTENZE Con il presente aggiornamento viene attivato il calcolo degli Studi di Settore con la versione STSCALC 20140100 contenente GERICO definitivo vers. 1.0.0 del 15.05.2014 e di conseguenza rimosso lo stato di “Bozza” sostituito con la “C” di “Compilato” nei quadri d’impresa e nei quadri RH delle Persone Fisiche. Viene dunque attivato il calcolo definitivo della congruità (normale e multiattività) per i 205 Studi di Settore in vigore per il periodo d’imposta 2013 come previsto dal Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate prot.n.R.U.69100 del 20.05.2014. Forniamo inoltre la chiusura definitiva e la generazione in F24 dei relativi tributi. È inoltre attiva la funzione “Shift+F4” di anteprima di tutte le stampe ministeriali eccezion fatta per i modelli degli Studi di settore (ancora in bozza). Viene inoltre attivata la stampa delle deleghe da MOD740/750/760 e da MODCONS. La gestione completa delle stampe ministeriali verrà rilasciata con il prossimo aggiornamento. Tali implementazioni riguardano tutte le dichiarazioni di Unico Persone Fisiche, Unico Società di Persone, Unico Società di capitali ed Enti non Commerciali e del Consolidato nazionale e Mondiale. Con il presente aggiornamento forniamo anche i programmi per la gestione ed il calcolo della TASI, imposta sul possesso o sulla detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati, ivi compresa l’abitazione principale ed aree edificabili, ad eccezione dei terreni agricoli. L’invio dei tributi TASI in F24 sarà attivo dal prossimo aggiornamento. NOTA BENE Si precisa che il suddetto prodotto (TASI) è soggetto a licenza d’uso, precisamente la n° 1086 che attiva tutte le funzioni relative alla procedura TASI e quindi la Tabella delle aliquote, la gestione versamenti, il calcolo, la gestione degli occupanti, ecc… In assenza di tale licenza non è possibile gestire tale imposta. È stato attivato il trasferimento per le ditte con Annotazione separata (Multiattività). ATTENZIONE Il presente aggiornamento deve essere obbligatoriamente installato in concomitanza alla procedura Studi di Settore 2014.2.0 ed alla procedura STSCALC14 versione 20140100 (contenente il motore di calcolo GERICO 2014 vers. 1.0.0 del 15/05/2014). Indipendentemente dalla successione d’installazione, l’importante è che tutti e tre gli aggiornamenti delle suddette versioni dei Redditi, degli Studi di settore e di STSCALC siano installati, pena l’impossibilità, per la procedura, di eseguire il calcolo corretto degli Studi di Settore. Integrazione alla guida utente 2 REDDITI - AVVERTENZE IM PORTANTE La “Chiusura”, oltre a generare i tributi in F24, per gli utenti che gestiscono la procedura Console telematici, predispone anche le scadenze all’interno della suddetta, in funzione dei successivi invii telematici. Con il presente aggiornamento viene il programma ESTPARC, per trasferire i dati dalla procedura DIRED14 alla procedura STUDIO ed a tal proposito è obbligatorio avere installato la procedura STUDIO vers. 2014.0.3 del 16/05/2014. ANNOTAZIONI Con il presente aggiornamento viene fornito anche il servizio per il prelievo dei CUD in “.pdf” dal Cassetto Previdenziale INPS. Per usufruire di questa funzionalità è OBBLIGATORIO installare la versione 2014.01.00 della procedura Console. Tale servizio è disponibile per tutti gli utenti indipendentemente dal fatto che dispongano o meno di licenze relative all’utilizzo della procedura Console. Integrazione alla guida utente 3 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI TASI DIRED14 Tributo comunale per i servizi indivisibili La Legge di stabilità 2014 (L. 27.12.2013, n.147) ha previsto delle importanti novità, a partire dal 1° gennaio 2014, circa la modalità di tassazione degli immobili. Più precisamente la suddetta Legge 147/2013 ha istituito l’imposta unica comunale (IUC) che comprende l’imposta municipale (IMU), a carico dei possessori degli immobili, ad esclusione delle abitazioni principali, la TASI ovvero l’imposta per i servizi indivisibili a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile e la TARI, ovvero la tassa sui rifiuti, quest’ultima a carico dei soli utilizzatori. In tale sede trattiamo della TASI ovvero dell’imposta destinata al finanziamento dei servizi indivisibili, il cui onere grava sul possessore o sul detentore dell’immobile e che ha la stessa base imponibile dell’IMU ovvero il valore dell’immobile. Il presupposto impositivo della TASI è dunque il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, compresa l’abitazione principale e di aree edificabili. Pertanto, soggetti obbligati sono i possessori o detentori a qualsiasi titolo di unità immobiliari soggette al tributo. In caso di più possessori o detentori, essi risponderanno in solido all’obbligo tributario. In caso di locazione la TASI è dovuta dal locatario a decorrere dalla data di stipula del contratto e per tutta la durata del medesimo mentre se la locazione ha una durata non superiore a 6 mesi nel corso dell’anno la TASI grava solamente sul proprietario. La TASI utilizza la stessa base imponibile dell’IMU e quindi per i fabbricati il valore imponibile ai fini TASI corrisponde alla rendita catastale rivalutata del 5% moltiplicata per il coefficiente 160, 140,80, 65, 55, a seconda della categoria catastale. L’aliquota base è dell’1*mille ma i Comuni possono decidere di ridurla fino ad azzerarla oppure modificarla tenendo presente che tale aliquota, per le abitazioni principali, e per il solo 2014, non può superare il 2,5*mille. Pertanto, l’aliquota standard e l’1*mille, l’aliquota massima il 2,5*mille. Successivamente, il D.L. 6.3.2014, n.16 (“Salva Roma-ter”) è intervenuto anch’esso in merito alla TASI prevedendo che l’aliquota massima di tale imposta, sempre con riferimento al 2014, possa essere aumentata fino ad un massimo dello 0,8*mille per fissare quindi un’aliquota complessiva che può arrivare ad un massimo dello 3,3*mille. Per i fabbricati rurali strumentali l’aliquota massima della TASI non può invece superare l’1*mille. Aliquote TASI Aliquota standard 0,1% Aliquota massima 0,25% Maggiorazione massima comunale 0,08% Pertanto, per il primo anno di applicazione (2014) è necessario distinguere in base alla tipologia dell’immobile e quindi: per gli immobili diversi dall’abitazione principale la prima rata è determinata utilizzando l’aliquota base dello 0,1% se il Comune non ha deliberato una diversa aliquota entro il 31.5.2014 e il saldo va determinato sulla base di quanto deliberato dal Comune. Integrazione alla guida utente 4 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI per gli immobili adibiti ad abitazione principale, la TASI va versata in un’unica soluzione entro il 16.12.2014, salvo il caso di pubblicazione, entro il 31.5.2014 della delibera di approvazione delle aliquote e delle detrazioni. Sono esentati dalla TASI i fabbricati della Chiesa ed i terreni agricoli. Il Comune può prevedere riduzioni ed esenzioni per casi particolari (ad esempio: abitazioni con unico occupante, abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale, soggetti residenti o dimoranti all’estero, fabbricati rurali ad uso abitativo) così come può far gravare il tributo sia sul proprietario dell’immobile che sull’occupante il quale, in tal caso, versa la TASI nella misura compresa, come stabilito dal Comune, fra il 10% e il 30% dell’ammontare complessivo dell’imposta. La restante parte è corrisposta dal titolare. La TASI può essere versata mediante Modello F24 oppure tramite bollettino di conto corrente postale; sono previste due rate a scadenza semestrale, 16.6 e 16.12, oppure un’unica rata, entro il 16 giugno di ciascun anno. Nel 2015 dovrà essere presentata la dichiarazione TASI cui si applicano le disposizioni concernenti la presentazione della dichiarazione IMU. NOTA BENE La TASI è in attesa di una circolare esplicativa, pertanto la gestione che è stata sviluppata si rifà alla normativa attualmente disponibile. Se tale circolare fornirà disposizioni differenti rispetto a quanto inviato con il presente aggiornamento, sarà nostra premura aggiornare la procedura alle nuove disposizioni di legge. IM PORTANTE La normativa attualmente in vigore stabilisce quali regole ai fini dell’acconto il versamento al 16/06 con le aliquote deliberate dal Comune per tutte le tipologie degli immobili se tali aliquote sono state deliberate entro il 23/05 viceversa, in assenza di delibera o con delibera successiva a tale data, l’acconto al 16/06 non va calcolato per le abitazioni principali mentre, per gli altri fabbricati deve essere calcolato utilizzando l’aliquota dell’1*mille. Il comunicato MEF del 19/05 u.s., che riportiamo integralmente, “il Governo ha deciso che, nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote, la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre mentre per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi resta il 16 giugno”, ha dunque stabilito che, per i Comuni che non hanno deliberato entro il 23/05 le aliquote, la 1° rata della TASI è prorogata da Giugno a Settembre. Vista l’attuale incertezza normativa, la procedura è stata predisposta per poter scegliere tra le due modalità di calcolo dell’acconto, in base al fatto se tale comunicato verrà o meno, in seguito, confermato. Pertanto, è stato previsto un apposito flag nella Tabella “Aliquote IMU”(TABIMU), “Comuni senza delibera: calcola acconto TASI con aliquota base”. Il default prevede che tale flag sia a “Spazio” ed in tal caso la procedura si comporta come da comunicato MEF, ovvero calcola l’acconto a Giugno solamente in presenza di delibera comunale con data entro il 23/05 mentre per gli altri Comuni non Integrazione alla guida utente 5 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI esegue alcun calcolo in attesa di avere certezza della data di proroga per il versamento della 1° rata TASI. Indicando, invece, in tale flag “X”, la procedura, ai fini del calcolo dell’acconto, si comporta come da normativa attuale ovvero per i Comuni che hanno deliberato entro il 23/05 il versamento dell’acconto TASI avviene a Giugno, come sopra spiegato mentre per i Comuni che non hanno deliberato entro il 23/05 l’acconto viene calcolato a Giugno solo per gli immobili diversi dall’abitazione principale utilizzando l’aliquota standard dell’1*mille. ANNOTAZIONI Precisiamo che al momento la banca dati delle aliquote TASI fornita da Assosoftware non è ancora disponibile e che lo sarà con uno dei prossimi aggiornamenti. Coloro che nel frattempo volessero già eseguire il calcolo della TASI in base alle aliquote al momento deliberate dal Comune, debbono provvedere autonomamente ad inserire aliquote e detrazioni all’interno dell’apposita Tabella delle aliquote TASI poiché in assenza di tali aliquote la procedura non esegue alcun calcolo, se il flag “Comuni senza delibera: calcola acconto TASI con aliquota base” nella Tabella “Aliquote IMU”(TABIMU) è a “Spazio” mentre se a “X” il calcolo della TASI viene eseguito per tutti i soggetti con l’aliquota standard dell’1*mille (ad esclusione dell’abitazione principale). Al fine dell’inserimento delle aliquote TASI, precisiamo come la procedura interpreta la “Data di delibera” e la “Data di pubblicazione” presenti, anch’esse, all’interno della Tabella delle aliquote. Se tali date, sia di “Delibera” che di “Pubblicazione”, sono entrambe a “Spazio”, per la procedura la delibera è successiva al 23/05 e quindi non applicata ai fini dell’acconto; se entrambe le date sono invece presenti, per far sì che le aliquote vengano applicate ai fini del calcolo dell’acconto, la “Data delibera” deve essere compresa entro il 23/05 mentre la “Data pubblicazione” entro il 31/05. Esempio: “Data di delibera”: 23/05 “Data di pubblicazione”: 30/05 SI ACCONTO “Data di delibera”: 26/05 “Data di pubblicazione”: 30/05 NO ACCONTO “Data di delibera”: 20/05 “Data di pubblicazione”: 03/06 NO ACCONTO Nel caso in cui fosse presente solamente una delle due date, le aliquote TASI vengono utilizzate ai fini del calcolo dell’acconto solamente se l’unica data indicata, indipendentemente che sia quella di “Delibera” o quella di “Pubblicazione”, rientra nei limiti suddetti. Integrazione alla guida utente 6 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI IMPLEMENTAZIONI Anagrafica Comuni – Gestione aliquote TASI All’interno dell’Anagrafica Comuni, selezionare il bottone “Perc.IMU/ICI” ed a sua volta a fondo pagina il nuovo bottone “TASI”, per visualizzare/gestire, relativamente all’anno di versamento e per il Comune selezionato, le percentuali e le detrazioni deliberate in materia di Imposta municipale per i servizi indivisibili. La videata delle aliquote TASI è suddivisa in vari riquadri che comprendono rispettivamente le Aliquote ordinarie, le Aliquote personalizzate per utilizzi particolari e le Detrazioni per i figli, per rendita e/o per reddito. Per quanto concerne il riquadro contenente le “Aliquote ordinarie”, sono state previste le aliquote maggiormente utilizzate dai Comuni allo scopo di differenziare il versamento a seconda della tipologia. Sono previste le fattispecie più comuni, per alcune di queste è possibile associare in automatico l’immobile tenuto conto dell’ “Utilizzo” e delle altre informazioni presenti in GESIMM. Per consentire il richiamo dell’aliquota TASI all’immobile, ad ogni aliquota è stata associata una lettera dell’alfabeto che, sulla base della “Tipologia TASI”, viene poi riportata e agganciata all’immobile così che la procedura utilizzi l’aliquota specifica (ad esempio: se ad un’abitazione principale non può essere applicata l’aliquota per abitazione principale bensì l’aliquota ordinaria, occorre richiamare l’immobile e indicare nel campo “Tipologia TASI” la lettera “O” “Aliquota Ordinaria”). La prima colonna è riservata alle “Tipologie” Teamsystem mentre nella seconda e terza colonna vengono esposti i “Codici” ed i “Sottocodici” della banca dati Aliquote IMU Assosoftware se è stato eseguito l’aggiornamento della stessa (tale funzione sarà rilasciata per le aliquote anno 2014 con un prossimo aggiornamento appena resa disponibile la banca dati). Ovviamente questi vengono visualizzati solamente in corrispondenza delle tipologie agganciate in fase di aggiornamento o successivamente agganciate dall’utente. Integrazione alla guida utente 7 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nel medesimo riquadro sono inoltre presenti le colonne: “% base” riservata all’aliquota base, 1*mille, deliberata dalla legge statale, “% comunali” in cui vanno inserite le aliquote deliberate dal Comune, “Detrazione” dove va indicata l’eventuale codice detrazione TASI (“N”, “1-9”, “S”) deliberata dal Comune per fabbricati appartenenti a particolari categorie o posseduti da determinate categorie di contribuenti che sarà già stata definita nel relativo riquadro “Detrazione”. “% occupanti” se il Comune ha deliberato un’unica percentuale per tutti gli occupanti diversi dal proprietario, tale percentuale non va indicata nella presente colonna, quindi nella griglia delle tipologie, bensì va inserita nell’apposito campo “% Occupanti”. Viceversa se il Comune ha deliberato percentuali diverse a seconda dell’ utilizzo dell’immobile, perché in tal caso la “% Occupanti” va indicata in corrispondenza delle singole tipologie, quindi all’interno della griglia e non nelle singolo campo “% Occupanti”. “Zero” va barrato il presente flag nel caso in cui il Comune abbia previsto, per una o più tipologie di immobili, il non assoggettamento alla TASI, deliberando un’aliquota pari allo 0*mille. L’automatismo tale per cui la procedura è in grado di agganciare l’aliquota corretta al fabbricato sulla base di quanto indicato nel campo “Utilizzo” e sulla base delle altre informazioni presenti in GESIMM è possibile solamente per le seguenti voci: “Abitazione principale”: immobili in cui sono stati indicati gli “Utilizzi”: “1=Principale”, “5=Pertinenza”, “6=Abitazione principale+attività”, “11=Abitazione principale locata libero mercato” e “12=Abitazione principale canone convenzionato”, (no categoria A1, A8, A9 non di lusso). “Abitazione principale di lusso”: immobili in cui sono stati indicati gli “Utilizzi”: “1=Principale”, “5=Pertinenza”, “6=Abitazione principale+attività”, “11=Abitazione principale locata libero mercato” e “12=Abitazione principale canone convenzionato”, (con categoria A1, A8, A9 di lusso). “Locati”: immobili in cui sono stati indicati gli “Utilizzi” “3=Locata”, “4=Equo canone”, “14=Locato in Abruzzo” “Locati con contratto agevolato”: immobili in cui è stato indicato “Utilizzo” “8=Locato in Comune con alta densità” “Ordinaria”: per gli immobili rientranti in tutte le altre casistiche mentre per i terreni, le “Tipologie TASI” possibili, indipendentemente dall’ “Utilizzo” sono: “O=Ordinaria” “L=Locati” “E=Aree edificabili” “M= Immobili soggetti ad IMU” In automatico associamo l’aliquota ai terreni che in GESIMM sono definiti come Aree fabbricabili. Integrazione alla guida utente 8 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Pertanto, lasciando quanto proposto di default, “N” o “S”, nel campo “Tipologia TASI”, nell’anagrafica immobili, la procedura, nelle suddette situazioni, aggancia in automatico le relative aliquote. Per le restanti tipologie non vi è invece alcun automatismo e quindi, per poter applicare l’apposita aliquota, occorre intervenire nella “Tipologia TASI” dell’immobile ed indicare la lettera corrispondente. A tal proposito precisiamo che, per agevolare l’associazione della nuova “Tipologia TASI” nei singoli immobili con quanto previsto nella relativa tabella “Aliquote TASI”, considerando anche la “Tipologia IMU” già indicata nei singoli immobili, in automatico, al primo ingresso nell’anagrafica immobile oppure la prima volta che si esegue il calcolo TASI, viene riportata nel campo “Tipologia TASI” la stessa presente nel campo “Tipologia IMU”, purché compatibile. Pertanto, se in “Tipologia IMU”, per i fabbricati, è presente una tra le seguenti tipologie, la stessa sarà trascritta nel campo “Tipologia TASI”: - “Q=anziani res. Casi di riposo” “R=Rurali strumentali” “H=cittadini residenti all’estero” “C=assegnatario ex-casa coniugale” “U=concesso in uso gratuito” “W=Coop (solo tipologia equip. ab. principale)” “J=Alloggi sociale (solo tipologia equip. ab. principale)” “Y=residenze Forze Armate (solo tipologia equip. ab. Principale)” mentre per i terreni, se è presente una tra le seguenti “Tipologie IMU”, la stessa sarà trascritta nel campo “Tipologia TASI”: - “O=Ordinaria” - “L=Locati” - “E=Aree edificabili” - “M=Immobili soggetti ad IMU” Così facendo, l’indicazione della “Tipologia TASI” nei singoli immobili dovrebbe essere limitata alle situazioni meno comuni. Si raccomanda comunque, di verificare le “Tipologie TASI” e di conseguenza le “aliquote/detrazioni” applicate, viste le molteplici situazioni che si possono verificare, anche per effetto delle differenti “aliquote/detrazioni” previste dalle delibere comunali. In testa al riquadro delle aliquote personalizzate sono presenti i seguenti flag: “Delibera”: da barrare nel caso in cui, per il Comune in oggetto, siano presenti Delibere Comunali in materia di TASI. “Usa detrazioni particolari per aliquote personalizzate”: barrare il presente flag in presenza di detrazioni TASI deliberate dal Comune per fabbricati appartenenti a particolari categorie o posseduti da determinate categorie di contribuenti. In tal caso, al fabbricato è applicata, oltre all’aliquota per Utilizzi particolari, anche la relativa detrazione. Oltre alla sezione con le “Aliquote ordinarie”, nella tabella in questione è presente anche la sezione delle “Aliquote personalizzate” in cui l’utente può inserire le aliquote eventualmente deliberate dal Comune per determinate categorie di contribuenti e per particolari condizioni oggettive, oltra a poter indicare anche una specifica detrazione. Integrazione alla guida utente 9 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Oltre alla “Descrizione” ed all’aliquota per “Utilizzi particolari” inserire l’eventuale “Codice Detrazione” (“N” – “1-9”) deliberata dal Comune per fabbricati appartenenti a particolari categorie o posseduti da determinate categorie di contribuenti. Pertanto, solamente se è stato attivato il flag di cui sopra, “Usa detrazioni particolari per aliquote personalizzate”, sarà possibile inserire la detrazione particolare ed in tal caso al fabbricato verrà applicata, oltre all’aliquota per Utilizzi particolari, anche la relativa detrazione ad essa collegata ed inserita nel sottostante apposito prospetto delle “Detrazioni”. Nella colonna “%Occupanti”, come sopra detto, va indicata la percentuale d’imposta TASI a carico degli occupanti, se il Comune ha deliberato % diverse per tipologia d’immobile qualora il proprietario e quindi gli occupanti possano applicare la relativa percentuale prevista dal Comune per “Utilizzi particolari”. Nell’immobile cui deve essere applicata l’aliquota personalizzata va specificato, in anagrafica, nel campo “Tipologia TASI”, il codice con cui la stessa è stata inserita nella presente sezione, potendo utilizzare i righi da “1:9”. Sono inoltre presenti: la “% Occupanti”, che come sopra spiegato è alternativa alla medesima % presente nella griglia delle tipologie e va compilata se il Comune ha deliberato un’unica percentuale per tutti gli occupanti diversi dal proprietario, la “Data delibera” e la “Data Pubblicazione”, entrambe utilizzate ai fini della verifica se tali aliquote possono essere utilizzate già per il calcolo dell’acconto di Giugno, la “Data di Aggiornamento” che è la data corrispondente all’ultimo aggiornamento eseguito, la “Data di Variazione” che normalmente è a “Spazio” e che viene riportata solamente nel momento in cui si vanno a modificare o ad inserire delle aliquote nelle tipologie già assegnate e quindi funge da flag per individuare se vi è stata una variazione manuale delle stesse ed infine i “Dati di versamento”, ovvero i campi “Minimo versamento rata” e “Minimo versamento totale” che vanno utilizzati solo se le singole delibere comunali prevedono dei minimi di versamento diversi da quelli previsti dalla normativa nazionale. È previsto un importo minimo di default pari a 12 Euro, uguale per tutti i Comuni; pertanto, se nei campi di cui sopra non è indicato alcun importo, la procedura controlla comunque che al disotto della suddetta cifra non venga eseguito alcun versamento. L’importo minimo di default, pari a 12 Euro, può essere modificato nella Tabella “Base IMU”, TABIMU. I campi “Data versamento acconto” e “Data versamento saldo” vanno compilati solamente nel caso in cui il Comune abbia deliberato per il versamento della TASI una scadenza diversa da quella di metà mese Giugno per l’acconto e/o metà mese Dicembre per il saldo. Pertanto, se tale versamento viene effettuato alle suddette scadenze, non è necessario compilarli, poiché in automatico la procedura genera il relativo tributo TASI in F24 alle ordinarie scadenze di metà Giugno e/o metà Dicembre mentre, se il versamento della TASI viene effettuato per l’acconto e/o per il saldo ad una data diversa da quella ordinaria, è necessario fornire nei campi in questione la giusta scadenza così che il relativo tributo possa essere generato correttamente in F24. Integrazione alla guida utente 10 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nel campo “Detrazione figli” va inserita la detrazione che il Comune ha deliberato per ciascun figlio. Tale importo verrà poi utilizzato in automatico nella compilazione del prospetto “Familiari per TASI” in GESIMU4; all’interno del prospetto tale detrazione può essere modificata manualmente. La sezione delle “Detrazioni” va utilizzata dall’utente per inserire le detrazioni TASI deliberate dal Comune. E’ possibile indicare una detrazione ad importo oppure a percentuale di abbattimento dell’imposta. La sezione “Detrazioni a scaglioni” va compilata per i Comuni che, oltre alla “Detrazione normale” (N ) o alle “Detrazioni particolari” (1-9) deliberano anche “Detrazioni a scaglioni” (S). Occorre innanzitutto definire la “Tipologia di scaglione” deliberata dal Comune. Tali scaglioni possono essere di “Rendita”, di “Reddito”, oppure “Misti”, quindi la prima informazione da inserire riguarda la “Tipologia di scaglione”. Integrazione alla guida utente 11 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Sulla base di quanto indicato nella “Tipologia di scaglione”, va differentemente compilata la sezione delle detrazioni, dettagliando gli scaglioni nell’apposita colonna “Rendita”, se l’importo della detrazione spettante differisce a seconda dello scaglione di “Rendita” dell’immobile. Anche in questo caso è possibile indicare la detrazione ad importo o in % di abbattimento dell’imposta oppure nella colonna “Reddito”, se invece l’importo della detrazione stabilita da Comune differisce a seconda dello scaglione di “Reddito”. Se la “Tipologia” è “Mista” gli scaglioni di detrazione tengono conto sia della “Rendita” che del “Reddito” e quindi avremo detrazioni a scaglione di “Rendita” con un limite di “Reddito”. Nel dettaglio: Detrazione per scaglioni di rendita: se la detrazione varia a seconda della rendita dell’immobile (trattasi di rendita non rivalutata): il cliente inserisce nella colonna “Rendita” gli scaglioni di rendita e nelle relative colonne “Importo” e/o “% abbattimento” l’importo della detrazione e/o dell’eventuale % di abbattimento, se prevista. Detrazione per scaglioni di rendita e limite di reddito: inoltre, oltre alla “Rendita” il Comune potrebbe avere deliberato che le detrazioni vengano assegnate anche in base ad un tetto massimo di “Reddito” e quindi, a fianco alla scelta della “Tipologia di scaglione”, è stata prevista la possibilità di scegliere anche il tipo di “Reddito”. Se il reddito di cui si deve tener conto è il “Reddito complessivo”, si sceglierà la voce “Reddito complessivo” e la procedura andrà a controllare, nell’assegnare la detrazione spettante, il rigo RN1, se il reddito di cui si deve tener conto è il “Reddito imponibile”, si sceglierà la voce “Reddito imponibile” e la procedura andrà a controllare, nell’assegnare la detrazione spettante, il rigo RN4, se infine il reddito di cui si deve tener conto è “Altro”, ad esempio il Reddito ISEE o Reddito del nucleo familiare, si sceglierà la voce “Altro” e a fianco si attiverà il campo per inserire il limite di reddito prefissato; a tal proposito, per assegnare o meno la detrazione, la procedura andrà a controllare il reddito inserito nell’Anagrafica del contribuente, nel nuovo campo “Reddito per TASI”, nel folder “Versamento/Telematico”. Detrazione per scaglioni di reddito: se la detrazione varia a seconda del reddito dell’immobile, ai fini del riconoscimento della detrazione, viene controllato il “Reddito imponibile” (RN4). Il cliente, in tal caso, inserisce nella colonna “Reddito” gli scaglioni di reddito e nelle relative colonne “Importo” e/o “% abbattimento”, l’importo della detrazione e/o dell’eventuale % di abbattimento, se prevista. Integrazione alla guida utente 12 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Detrazione per scaglioni di rendita e reddito: se la detrazione deve essere assegnata tenendo conto sia della “Rendita” che del “Reddito”, la “Tipologia” “Misto” permetterà di inserire nella griglia sia gli scaglioni di “Rendita” che di “Reddito”. Con la “Tipologia” “Misto” è possibile quindi compilare, all’interno della griglia, entrambe le colonne, “Rendita” e “Reddito” e per l’assegnazione della detrazione la procedura verifica dapprima la “Rendita” e quindi dapprima lo scaglione di riferimento in base alla “Rendita” ed a seguire verifica se il reddito imponibile rientra nel reddito associato allo scaglione. ATTENZIONE Se si è indicata una detrazione che deve essere assegnata in base al reddito complessivo/imponibile, prima di eseguire il calcolo della TASI occorre compilare il quadro RN, in modo da determinare il reddito del soggetto. Ancora meglio se in fase di calcolo TASI la dichiarazione risulta già “Chiusa”. In assenza del quadro RN compilato, la procedura non assegnerà alcuna detrazione tra quelle previste nell’apposito prospetto “Detrazione a scaglioni”. Integrazione alla guida utente 13 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Anagrafica dichiarante In anagrafica contribuente, per la nuova imposta TASI, si è reso necessario inserire alcuni nuovi campi nel folder “Versamento/Telematico”. - “Detrazione TASI”: qualora si abbia diritto ad una delle ulteriori detrazioni, occorre indicare nel presente campo il codice, righi disponibili “1:9”, con cui la detrazione è stata inserita in tabella. - “Esente TASI”: il presente campo va utilizzato per indicare se il dichiarante è esente totalmente dalla TASI (ad esempio, perché in base al reddito dichiarato ai fini ISEE il contribuente è esente dall’imposta TASI). - “Reddito per TASI”: indicare il reddito, non presente in dichiarazione, ad esempio reddito ai fini ISEE del contribuente, reddito del nucleo familiare, ecc. che la procedura deve controllare al fine di assegnare o meno le detrazioni a scaglioni, qualora il Comune abbia deliberato tali tipologie di detrazione per soggetti con reddito entro certi limiti. Integrazione alla guida utente 14 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Anagrafica fabbricati/terreni Anche l’anagrafica fabbricati è stata implementata con alcuni nuovi campi utili per la gestione ed il calcolo della TASI. Innanzitutto, nel folder “Anagrafica”, tra i dati di testata, è stato aggiunto il flag “TASI”, che deve risultare barrato affinché possa essere effettuato il calcolo della TASI per l’immobile in selezione. Poiché per default il presente flag è automaticamente attivato dalla procedura, sia per gli immobili di nuovo inserimento che per gli immobili provenienti dalla conversione, provvedere manualmente a rimuovere la sua barratura qualora il singolo immobile non sia soggetto a tale imposta. Sempre nel suddetto folder, tra i dati da esporre all’interno della griglia, sono stati invece inseriti i campi “Esenzione TASI”, “Tipologia TASI”, “% Tasi”, “% Tasi saldo”. Nel campo “Esenzione TASI” va inserito manualmente “E=Esente” se l’immobile in questione è esente dall’imposta e quindi non deve essere assoggettato alla TASI. Il campo “Tipologia TASI”, per alcune tipologie è determinato in automatico sulla base dell’ “Utilizzo” mentre, in altre, ove compatibile, viene replicato al primo richiamo dell’immobile o la prima volta che si esegue il calcolo TASI quanto già presente nel campo “Tipologia IMU”. Nel paragrafo sopra trattato, “Anagrafica comuni” si è già trattato delle tipologie TASI che sono determinabili in automatico, ed a cui si rimanda, per inutili ripetizioni; in tale contesto indichiamo invece quali “Tipologie” possono essere assegnate tenuto conto dell’ “Utilizzo”: UTILIZZO 1=Ab. principale TIPOLOGIE TASI “S=Standard”-“O=Ordinaria”-“P=Abitazione principale”-“T=Abitazione principale di lusso”-“Q=Anziani res.Casi di riposo”–“U=Concesso in uso gratuito”-“M=Immobili soggetti ad IMU”-“H=Cittadini residenti all’estero”-“C=Assegnatario ex-casa coniugale” (solo tipologia equip. ab. principale)-“Y=Residenze Forze Armate” (solo tipologia equip. ab. principale). 2=A disposizione “N=Standard”-“O=Ordinaria”-“P=Abitazione principale”-“T=Abitazione principale di lusso”-“Q=Anziani res.Casi di riposo”-“M=Immobili soggetti ad IMU”-“H=Cittadini residenti all’estero”-“C=Assegnatario ex-casa coniugale” (solo tipologia equip. ab. principale)“Y=Residenze Forze Armate” (solo tipologia equip. ab. principale). 3=Locata “N=Standard”-“O=Ordinaria”-“L=Locati”-“V=locati Integrazione alla guida utente con contr. 15 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI agevolato”-“R=Rurali strumentali”-“B=locazione abitazione principale”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”“M=immobili soggetti ad IMU”-“W=Coop (solo tipologia equip. ab. principale)-“J=Alloggi sociale (solo tipologia equip. ab. principale). 4=Equo canone “N=Standard”-“O=Ordinaria”-“L=Locati”-“V=locati con contr. agevolato”-“R=Rurali strumentali”-“B=locazione abitazione principale”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”“M=immobili soggetti ad IMU”-“W=Coop (solo tipologia equip. ab. principale)-“J=Alloggi sociale (solo tipologia equip. ab. principale). 5=Pertinenza “S=Standard”-“O=Ordinaria”-“P=Abitazione principale”-“T=Abitazione principale di lusso”-“Q=Anziani res.Casi di riposo“-“L=Locati”-“V= locati con contr. agevolato”-“B=locazione abitazione principale”“U=Concesso in uso gratuito”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”-“M= immobili soggetti ad IMU”-“C=Assegnatario excasa coniugale” (solo tipologia equip. ab. principale)”-“H=Cittadini residenti all’estero”-“Y=Residenze Forze Armate” (solo tipologia equip. ab. principale). 6=Ab.princpale+attività “S=Standard”-“O=Ordinaria”-“P=Abitazione principale”-“T=Abitazione principale di lusso”-“Q=Anziani res.Casi di riposo“-“L=Locati”-“V= locati con contr. agevolato”-“B=locazione abitazione principale”“U=Concesso in uso gratuito”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”-“M=immobili soggetti ad IMU”-“R=Rurali strumentali”-“C=Assegnatario ex-casa coniugale” (solo tipologia equip. ab. principale)”-“H=Cittadini residenti all’estero”-“Y=Residenze Forze Armate” (solo tipologia equip. ab. principale). 8=Loc. comune alta dens. “N=Standard”-“O=Ordinaria”-“L=Locati”-“V=locati con contr. agevolato”-“R=Rurali strumentali”-“B=locazione abitazione principale”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”“M=immobili soggetti ad IMU”. 9=Altri utilizzi “N=Standard”-“O=Ordinaria”-“P=Abitazione principale”-“T=Abitazione principale di lusso”-“Q=Anziani res.Casi di riposo”-“L=Locati”“V=locati con contr. agevolato”-“B=locazione abitazione principale”“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”-“R=Rurali strumentali”–“U=Concesso in uso gratuito”-“M=Immobili soggetti ad IMU”-“C=Assegnatario ex-casa coniugale” (solo tipologia equip. ab. principale)”-“H=Cittadini residenti all’estero”-“W=Coop (solo tipologia equip. ab. principale)-“J=Alloggi sociale (solo tipologia equip. ab. principale)”-“Y=Residenze Forze Armate” (solo tipologia equip. ab. principale). 10=Uso gratuito “N=Standard”-“O=Ordinaria”-“U=Concesso “M=Immobili soggetti ad IMU”. 11=Ab.pri. locata lib.merc. “S=Standard”-“O=Ordinaria”-“P=Abitazione principale”-“T=Abitazione principale di lusso”-“Q=Anziani res.Casi di riposo”-“L=Locati”-“V= locati con contr. agevolato”-“B=locazione abitazione principale”– “U=Concesso in uso gratuito”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”-“M=immobili soggetti ad IMU”-“C=Assegnatario excasa coniugale” (solo tipologia equip. ab. principale)”-“H=Cittadini residenti all’estero”-“Y=Residenze Forze Armate” (solo tipologia equip. ab. principale). 12=Ab.pri.can. convenz. “S=Standard”-“O=Ordinaria”-“P=Abitazione principale”-“T=Abitazione principale di lusso”-“Q=Anziani res.Casi di riposo”-“L=Locati”-“V= Integrazione alla guida utente in uso gratuito”- 16 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI locati con contr. agevolato”-“B=locazione abitazione principale”– “U=Concesso in uso gratuito”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”-“M=immobili soggetti ad IMU”-“C=Assegnatario excasa coniugale” (solo tipologia equip. ab. principale)”-“H=Cittadini residenti all’estero”-“Y=Residenze Forze Armate” (solo tipologia equip. ab. principale). 14=locato in Abruzzo “N=Standard”-“O=Ordinaria”-“L=Locati”-“V=locati con contr. agevolato”-“R=Rurali strumentali”-“B=locazione abitazione principale”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”“M=immobili soggetti ad IMU”-“W=Coop (solo tipologia equip. ab. principale)-“J=Alloggi sociale (solo tipologia equip. ab. principale)”. 15=Comodato in Abruzzo “N=Standard”-“O=Ordinaria”-“L=Locati”-“V=locati con contr. agevolato”-“R=Rurali strumentali”-“B=locazione abitazione principale”-“Z=loc. abitaz. Principale canone convenzionato”“M=immobili soggetti ad IMU”-“U=Concesso in uso gratuito”“W=Coop (solo tipologia equip. ab. principale)-“J=Alloggi sociale (solo tipologia equip. ab. principale)”. Per i campi “% Tasi” e “% Tasi saldo” la compilazione è automatica sulla base di quanto indicato nel campo “Tipologia TASI”. A fianco delle % è presente il bottone “% Tasi” distinto per le % in acconto e per le % a saldo e ciò in funzione del fatto che, a seconda di dove selezionato, cioè se in corrispondenza del campo “% in acconto” oppure “% a saldo”, vengono distintamente visualizzate le relative % per l’acconto e per il saldo. Nel folder “Tasi” la procedura espone tutti i dati utili al calcolo automatico della TASI. La visualizzazione è un riepilogo dei dati TASI dell’anno in corso. Il flag “Calcolo Manuale” viene visualizzato per default non barrato, ma nel caso in cui fosse necessario variare quanto calcolato in automatico, dovrà essere attivato manualmente, pena l’impossibilità di effettuare la variazione necessaria. Per ciascuna rata, I° e II°, viene visualizzato il dettaglio delle voci di calcolo suddiviso tra le varie tipologie abitative. Integrazione alla guida utente 17 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI L’importo della detrazione, presente all’interno della griglia, viene esposto nel relativo campo “Detrazione” per l’importo totale e nel campo “Di cui” per l’importo della detrazione spettante ai figli. A lato, nel campo “Detrazione utilizzabile”, viene riportata la detrazione effettivamente utilizzabile ai fini del calcolo della TASI. Nella sezione “Detrazioni manuali” viene data la possibilità di variare la detrazione calcolata in automatico sia per l’abitazione principale che per gli altri fabbricati. Modificando tale importo o inserendo manualmente un importo, questi verrà trascritto all’interno della griglia nei relativi campi “Detrazione” o “Detrazione altri” a seconda che la variazione o l’inserimento interessi la detrazione abitazione principale oppure la detrazione altri fabbricati. Per quanto concerne la “Detrazione per figli”, visualizzata nell’apposito campo “Detrazione figli” e, una volta che il quadro di liquidazione è stato confermato, anche nel campo “Di cui figli” presente all’interno della griglia, il calcolo della medesima può essere visualizzato selezionando il bottone “Anagrafica familiari” presente a fondo pagina. Tale prospetto è utile per il calcolo della detrazione TASI sull’abitazione principale e pertinenza spettante per i familiari dimoranti, se prevista dal Comune. Integrazione alla guida utente 18 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI IM PORTANTE Si precisa che, ai fini TASI, ogni singolo Comune può deliberare detrazioni per i familiari dimoranti nell’abitazione principale e che non vi è alcuna norma statale che disciplina tale tipologia di detrazione, la cui emanazione è quindi a libera scelta di ogni singolo Comune. Ne consegue che, non essendo possibile controllare ogni condizione eventualmente prevista dai singoli Comuni per poter fruire di tale detrazione, spetta all’utente far attenzione ed inserire nel presente prospetto solamente i familiari a cui, sulla base di quanto deliberato dal Comune interessato, compete la detrazione perché la procedura calcola la stessa per tutti i familiari presenti nel prospetto senza essere in grado di poter effettuare alcun controllo (ad esempio: limite d’età). Tale prospetto, se presente lo scorso anno, (si chiamava “Familiari per IMU”) e quindi se presente in DIRED13, viene ripreso in automatico, così come è stato compilato nell’anno precedente. Viceversa se tale prospetto risulta vuoto, soltanto la prima volta che si seleziona la suddetta scelta la procedura preleva, in automatico, dal prospetto dei familiari a carico, tutti i figli presenti. Prima di avviare il prelievo la procedura chiede se, oltre ai dati anagrafici, sempre dal prospetto dei familiari a carico, deve prelevare anche le quote di detrazione spettante. Rispondendo “No”, il prelievo dei familiari viene effettuato limitatamente ai soli dati anagrafici, mentre rispondendo “Si”, oltre ai dati anagrafici, vengono prelevate anche le quote di detrazione. Nel prospetto abbiamo innanzitutto l’elenco dei figli prelevati in automatico dal prospetto dei familiari a carico. Oltre ai dati anagrafici, le altre informazioni visualizzate riguardano: il flag “Auto”, che risulta barrato per i figli prelevati in automatico dal prospetto dei familiari a carico. In alternativa al prelievo, è possibile inserire figli nel presente prospetto, tramite l’apposito bottone “Nuovo”. Ciò può tornare utile nel caso in cui il figlio non sia presente nel prospetto dei familiari a carico perché non più a carico, ma debba essere invece presente nel prospetto TASI ai fini del calcolo della detrazione spettante in quanto residente e avente dimora abituale nell’abitazione principale del genitore dichiarante. Il flag “Escluso” va barrato manualmente qualora, per qualsiasi motivo, il figlio deve essere escluso dal calcolo della detrazione TASI. I “Mesi” sono proposti in automatico tenuto conto del periodo in base al quale si è indicato di poter usufruire della detrazione. Qualora fosse necessario intervenire in modifica degli stessi, variare il periodo proposto nel riquadro sottostante e per inserire un altro periodo utilizzare il bottone “Nuovo”. La “Detrazione totale” viene ripresa in automatico dalla tabella TASI presente all’interno del Comune esattamente dal campo “Detrazione figli” e viene prelevata dal Comune in cui è situato l’immobile da cui viene richiamata mentre la successiva “Detrazione” è un risultato calcolato in automatico dalla procedura tenuto conto dei mesi e della quota di detrazione indicata. La “Detrazione totale” è modificabile, ad esempio, nel caso in cui il Comune ha previsto detrazioni diverse in base alla situazione del soggetto, ad esempio: il numero dei figli, il reddito ISEE, ecc. Integrazione alla guida utente 19 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Per ciascun figlio presente nel prospetto è possibile dettagliare la situazione dell’anno, modificando sia il periodo di residenza nell’abitazione principale del dichiarante sia la quota di detrazione, se variate nel corso dell’anno (ad esempio: si pensi ad un figlio che per un periodo dell’anno dimora con i genitori e poi in corso d’anno trasferisce la sua residenza e dimora in un’altra abitazione, cambia quindi il periodo di residenza oppure ad un figlio per il quale la detrazione spetta fino ad una certa data per il 50% ad entrambi i coniugi e poi in seguito a separazione, da un certo periodo dell’anno, la residenza del figlio viene spostata con uno solo dei genitori; in tal caso dovrà essere modificata la percentuale di detrazione, che passerà in corso d’anno dal 50% al 100%, cambio quindi di quota). Nel rigo “Note” è possibile inserire eventuali annotazioni. Integrazione alla guida utente 20 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI La “Detrazione totale”, a completamento della videata, espone poi il risultato finale del calcolo della detrazione TASI per figli. A fondo pagina è presente il bottone “Anagrafica familiari” che, se selezionato, permette di visualizzare il prospetto dei familiari a carico. Le altre informazioni visualizzate nel presente folder “Tasi” riguardano gli occupanti. Il flag “Forza riparto occupanti” va barrato nel caso in cui l’immobile in questione è occupato da soggetti diversi dal proprietario per i quali non interessa eseguire il calcolo della TASI; in tal caso l’imposta viene calcolata solamente per la quota di spettanza del proprietario (70%-90% in base a quanto indicato nel Comune). Nel prospetto “Girata agli occupanti” viene comunque riportata la quota (10%-30%) non di competenza del proprietario ma degli occupanti solamente al fine di avere un quadro completo del calcolo eseguito. La quota a carico del proprietario è riportata nella griglia di sinistra, la quota di competenza degli occupanti indicata negli appositi campi a destra. Se al contrario si volesse eseguire anche il calcolo per i singoli occupanti, è stato previsto un apposito prospetto richiamabile tramite l’apposito bottone presente a fondo pagina “Anagrafica occupanti”, tramite il quale è quindi possibile accedere alla Gestione degli occupanti dell’immobile, che sono anch’essi soggetti passivi TASI in base ad una percentuale stabilita tramite regolamento comunale, che può variare da un minimo del 10% fino ad un massimo del 30%; tale percentuale è presente all’interno della Tabella “Aliquote TASI”, riferita al Comune di ubicazione del fabbricato, nel campo “%Occupanti” . ATTENZIONE Si precisa che, nel caso il cui il Comune non abbia provveduto a deliberare in materia di TASI, l’imposta dovuta dagli occupanti viene sempre considerata pari al 10%. Integrazione alla guida utente 21 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI All’interno dell’ “Anagrafica occupanti” viene data all’utente la possibilità di gestire le anagrafiche in due modalità: - Collegamento dell’anagrafica ad una dichiarazione già presente in archivio; - Inserimento manuale dell’anagrafica. A seguire analizziamo entrambi le gestioni e quando è preferibile utilizzare una o l’altra. Collegamento a dichiarazione già presente “gestione automatica” Questa modalità va utilizzata nell’eventualità in cui si gestisca sia la dichiarazione del proprietario dell’immobile che quella dell’occupante; sarà quindi possibile indicare il codice della dichiarazione dell’occupante e la procedura provvederà all’aggiornamento dell’importo TASI da versare anche per il dichiarante collegato. Accedendo all’anagrafica occupanti, in caso di “gestione automatica”, posizionarsi nel campo “Codice” e, tramite la funzione di “Ricerca” presente, prelevare l’anagrafica dall’archivio completo DIRED14 che comprende tutti i tipi di dichiaranti. Una volta effetuata la scelta vengono prelevati i dati anagrafici ed evidenziato il collegamento alla relativa dichiarazione. Integrazione alla guida utente 22 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI In questo modo, alla conferma del fabbricato, per il dichiarante collegato la procedura aggiornerà l’importo della TASI da versare all’interno della propria Gestione versamenti, con le modalità che analizzeremo a seguire. Inserimento Anagrafica “Gestione manuale” Da utilizzare nell’ipotesi in cui non si gestisce, all’interno dell’archivio, la dichiarazione relativa all’occupante, ma si intende ugualmente calcolare l’importo dovuto dagli occupanti e da comunicare, eventualmente, ai soggetti interessati al versamento. Accedendo all’Anagrafica occupanti, in caso di “Gestione manuale”, posizionarsi nel campo “Anag. Manuale” e selezionarlo ( ); di conseguenza, all’uscita dal campo viene rilasciato un messaggio di avviso che la modalità “Automatica” è in questo caso disabilitata Confermando il messagio di cui sopra si accede direttamente ai campi dei dati anagrafici per poterli compilare e completare quindi l’inserimento dell’anagrafica Occupanti; anche in questo caso vengo effettuati gli stessi calcoli TASI di cui già detto nella gestione precedente, con la sola differenza che, mentre nel caso precedente questi saranno poi riportati in automatico nella gestione versamenti del dichiarante collegato, in questa condizione si avrà la possibilità solamente di produrre un tabulato per comunicare all’occupante gli importi da versare di propria competenza. Indipendentemente da tipo di gestione utilizzata, “manuale” o “automatica”, una volta completato l’inserimento dei dati anagrafici, viene richiesto il periodo di occupazione dell’immobile nell’anno 2014; di default viene proposto l’intero anno, con possibilità di variazione da parte dell’utente. Integrazione alla guida utente 23 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI IM PORTANTE Il periodo indicato è un dato fondamentale per stabilire se l’occupante deve assolvere al pagamento della TASI o meno; infatti, sono esclusi dal pagamento gli utilizzatori “temporanei”, intendendo per tali i soggetti che hanno detenuto il fabbricato per un periodo non superiore a sei mesi nell’anno di cui si sta calcolando la TASI. Di conseguenza, il periodo è importante sia ai fini del calcolo dell’imposta dovuta che della verifica dell’effettivo obbligo da parte del soggetto occupante. Inserendo un periodo inferiore a sei mesi viene rilasciato il seguente messaggio: In tal caso l’utente deve provvedere ad eliminare l’anagrafica dalla gestione oppure selezionare l’apposito flag “Escludi”; in tal caso l’anagrafica sarà mantenuta in archivio ma ignorata ai fini del riparto TASI tra gli occupanti. Una volta completato l’inserimento dei dati degli occupanti, viene determinato l’importo della TASI dovuto da questi soggetti in base alla “Percentuale” indicata all’interno del comune, al “Periodo” qui indicato ed al “Numero totale” degli occupanti; si ricorda infatti che la percentuale di TASI a carico degli occupanti va poi ripartita in base al numero degli stessi e per ognuno determinata la propria quota. ATTENZIONE Per avere il corretto riparto della TASI tra i vari occupanti è condizione necessaria inserire l’anagrafica di tutti i soggetti, anche di quelli per cui non si ha la necessità di calcolare la TASI da comunicare; la mancata indicazione di uno o più occupanti determina un riparto errato dell’imposta di loro compentenza, poiché la parte a carico degli occupanti viene ripartita per un numero inferiore di soggetti. Precisiamo che la TASI di competenza del proprietario è comunque corretta anche in tale condizione, poiché la quota a carico del proprietario non è influenzata dal numero degli occupanti. Integrazione alla guida utente 24 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nell’eventualità non si abbia interesse a gestire affatto la TASI per gli occupanti, è sufficiente barrare il flag “Forza riparto occupanti” ( ) per avere il corretto calcolo della TASI del proprietario, considerando la percentuale di propria spettanza, senza entrare nel dettaglio del calcolo della parte di spettanza dell’occupante. E’ possibile inoltre intervenire anche manualmente per modificare gli importi calcolati, selezionando l’apposito flag “Calcolo manuale” ( ), verrà rilasciato il seguente messaggio: In tal caso sarà abilitata la gestione degli importi calcolati, dando la possibilità all’utente di intervenire per modificarli; ovviamente, se si attiva la modalità “manuale”, eventuali modifiche apportate al fabbricato e quindi al calcolo TASI del proprietario non saranno recepite anche nel calcolo della TASI per l’occupante gestito in tale modalità. La presenza della modalità “manuale” è anche evidenziata dalla barratura del flag nella colonna della griglia di gestione degli occupanti . Se si desidera tornare alla gestione “automatica”, è sufficiente rimuovere il flag “manuale” e quindi, tutti valori presenti, modificati manualmente, saranno ricalcolati; per informare di tale condizione viene fornito apposito messaggio. ATTENZIONE Se la percentuale di possesso del proprietario da cui si sta gestendo l’anagrafica degli occupanti risulta inferiore al 100%, la TASI occupanti calcolata risulta rapportata a tale percentuale e quindi parziale, perché calcolata in base ad una percentuale relativa al possesso del singolo proprietario. Per avere quindi il valore completo della TASI occupanti vanno indicati gli occupanti in tutte le anagrafiche fabbricati dei soggetti proprietari dello stesso immobile, purchè i proprietari siano gestiti all’interno dell’applicativo, altrimenti il valore sopra calcolato dovrà essere integrato manualmente con la quota TASI occupanti mancante. Integrazione alla guida utente 25 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI All’interno di tale gestione è presente la possibilità di produrre una lettera contenente un tabulato con il dettaglio degli importi da versare di competenza di ciascun occupante, che il proprietario può consegnare al soggetto per agevolare il compimento dell’adempimento da parte di quest’ultimo. La stampa viene prodotta selezionando l’apposita icona prensente nella griglia, in corrispondenza di ciascun soggetto, ( ). Viene prodotto il seguente tabulato: La stessa comunicazione può essere anche prodotta per più soggetti eseguendo la scelta “Stampa lettera occupanti” presente in “IMU- Stampe di Servizio”. Il folder “Tasi” si completa con l’esposizione delle rate calcolate con l’indicazione anche se inviate in F24. Integrazione alla guida utente 26 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI TASI DIRED14 Gestione La cartella “Gestione”, all’interno del menu “IMU”, contiene un sottomenu con le funzioni di calcolo e di gestione oltre che dell’IMU anche della TASI. TASI DIRED14 CALIMU4 Calcolo TASI La scelta “Calcolo IMU” è stata implementata per prevedere nella medesima anche la scelta di calcolo dell’imposta TASI. Pertanto, ferma restando assodate tutte le opzioni di selezione e di funzionalità relative all’ operazione di calcolo IMU, di cui già ampiamento trattato nelle precedenti note operative Redditi vers. 2014.1.1, in tale sede si evidenzia solamente che tra le scelte di calcolo, in CALIMU4, sono state aggiunte due nuove opzioni che sono “Elabora TASI” ed “Elabora TASI+IMU”. Integrazione alla guida utente 27 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Quindi, la procedura CALIMU4 va ora utilizzata o per eseguire il solo calcolo dell’IMU o il solo calcolo della TASI oppure di entrambe. IM PORTANTE Deve essere comunque obbligatoriamente eseguito il calcolo TASI una volta inserite le aliquote e dopo avere indicato le “Tipologie TASI”. In caso di selezione dell’opzione “Elabora TASI” le successive funzioni di utility riguardano solamente la possibilità di forzare il versamento alla scadenza di Dicembre oppure di ripristinare le due rate di versamento, Giugno e Dicembre. Integrazione alla guida utente 28 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI TASI DIRED14 GESIMU4 Gestione TASI All’interno di GESIMU4 è stata prevista una nuova cartella, “TASI”, contenente la funzione di “Ricalcolo”, la funzione di “Gestione dei versamenti” e della “Gestione degli occupanti”. Ricalcolo L’operazione di “Ricalcolo” può essere selezionata per effettuare il calcolo della TASI limitatamente al codice dichiarante in selezione. In tal modo è possibile modificare, una volta variata una delle componenti base di calcolo della suddetta imposta, gli importi TASI già memorizzati nell’archivio dei terreni e/o fabbricati. Gestione versamenti L’operazione successiva, “Gestione versamenti”, consente di visualizzare ed eventualmente variare, per ogni singolo Comune, gli importi calcolati relativi alle rate TASI. Volendo effettuare delle variazioni ai dati visualizzati, una volta posizionati con il cursore nel Comune interessato alla variazione, selezionando “Invio” a fondo pagina appare il bottone “Varia”. Integrazione alla guida utente 29 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI La videata di gestione è un riepilogo per comune della TASI da versare, con una visualizzazione degli importi delle rate. Le informazioni visualizzate sono le stesse di quelle contenute nella scelta “Gestione IMU”, a cui si rimanda per i contenuti. A fondo pagina, il bottone “Importi F24” permette di visualizzare il “Prospetto versamento TASI F24” in cui sono riportati, per il singolo tributo, gli importi da versare arrotondati all’unità di Euro, così come sarà poi indicato in F24. Integrazione alla guida utente 30 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Gestione occupanti All’interno della gestione “Versamenti TASI” è presente la scelta “Gestione occupanti” tramite la quale è possibile gestire gli importi TASI da versare, relativi agli immobili di cui si è detentori per effetto di un contratto di locazione o più in generale per tutti quegli immobili per cui non si è proprietari ma comunque soggetti passivi TASI in qualità di occupanti. Attraverso questa funzionalità è possibile gestire la TASI occupanti in modalità diverse, a seconda dei dati posseduti. Tale gestione può quindi: - essere automatica, con aggiornamento da dichiarazione del proprietario; - oppure il Calcolo della TASI può essere effettuato tramite l’inserimento dei dati catastali dell’immobile locato; - o ancora l’importo TASI già calcolato può essere inserito manualmente. Di seguito analizziamo in dettaglio le caratteristiche principali delle diverse modalità. Integrazione alla guida utente 31 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Gestione automatica con aggiornamento da dichiarazione proprietario Si tratta del completamento della gestione illustrata nel paragrafo relativo all’anagrafica occupanti e precisamente alla “gestione automatica” degli stessi. Come detto in precedenza, dopo aver collegato all’interno dell’anagrafica occupanti il codice della dichiarazione e aver calcolato la TASI del proprietario, in automatico viene aggiornato il valore da versare di competenza dell’occupante. In questa situazione, accedendo alla “Gestione occupanti” l’utente trova già aggiornato l’importo della TASI da versare con il dettaglio distinto per singolo fabbricato ed i dati della dichiarazione da cui è stato effettuato l’aggiornamento. Vengono riepilogati i dati principali: “Codice comune”, “Dichiarante” da cui proviene l’aggionamento, l’ “Importo da versare” in riferimento al fabbricato in questione ed il “Periodo” di occupazione. Entrando nel dettaglio è possibile visualizzare i dati completi. Oltre ai dati già visualizzati in griglia, viene visualizzato anche il dettaglio del “Tipo fabbricato” (“Abitazione Principale”, “Altri Fabbricati”, ecc.) per cui è dovuta la TASI; tale informazione viene poi riportata in Gestione versamenti per determinare il codice tributo con cui effettuare il pagamento. Nel dettaglio è presente inoltre il flag “Importo calcolato su % proprietà inferiore a 100” informazione distinta da I° e II° Rata; il campo, se barrato, sta ad indicare che l’informazione del “Totale TASI” dovuto per quel fabbricato è parziale, perché la proprietà del fabbricato da cui è stato effettuato l’aggiornamento non risulta essere pari a 100% e quindi la percentuale di TASI imputata all’occupante non è il totale dovuto. Se all’interno dell’archivio vengono gestite anche le dichiarazioni degli altri proprietari dell’immobile, collegando il soggetto come occupante anche nelle altre dichiarazioni si avrà il valore “pieno”, in caso contrario questo deve essere integrato manualmente. Calcolo TASI tramite l’inserimento dei dati catastali dell’immobile locato Questa modalità va gestita nella situazione in cui non si ha la possibilità della gestione automatica di cui sopra detto qualora all’interno dell’archivio non sia gestita la dichiarazione del proprietario dell’immobile ma si abbia a disposizione i dati catastali e le informazioni “base” per calcolare la TASI di spettanza dell’occupante. Integrazione alla guida utente 32 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI All’interno della gestione è possibile, tramite il tasto funzione “Nuovo”, ( ) accedere alla gestione manuale. Dal dettaglio “Locazioni per occupante” è possibile inserire i “Dati anagrafici” del proprietario dell’immobile, il “Comune di ubicazione” dell’immobile ed il “Periodo” di occupazione. All’interno del dettaglio è attivo il tasto funzione “Calcolo TASI”, selezionando il quale si può accedere ad una gestione “veloce” dell’immobile in cui vengono chiesti i dati principale e fondamentali ai fini del calcolo della TASI. Le informazioni richieste necessarie al corretto calcolo sono: “Cod. Comune”: viene ripreso dal dato inserito nel precedente dettaglio e serve per determinare sia le aliquote che la percentuale di spettanza dell’occupante. “Immobile storico”: da barrare qualora si tratti di immobile con tale caratteristica, informazione utilizzata per la determinazione della base imponibile. “Periodo dal al “: anche tale dato, ripreso dal dettaglio precedente, è fondamentale per il corretto calcolo dell’importo da versare. “Numero occupanti”: valore impostato di default ad 1; anche in questo caso si tratta di informazione fondamentale per il corretto calcolo dell’imposta; se infatti gli occupanti soggetti passivi TASI sono più di 1, va indicato il corretto numero per effettuare il riparto e determinare l’importo di spettanza del singolo occupante. Integrazione alla guida utente 33 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI “Tipologia TASI”: di default impostata a “N=normale”, il campo ha la stessa funzionalità del corrsipondente presente nell’anagrafica fabbricato; tramite questa informazione viene determinata la corretta aliquota da applicare. “Dati catastali”: vanno inseriti i dati risultanti dalla visura catastale; tramite questi dati viene determinata la rendita catastale ai fini della determinazione automatica del “Valore dell’immobile” e quindi della base imponibile ai fini del calcolo dell’imposta. In alternativa è possibile inserire direttamente la rendita o il valore dell’immobile. Una volta inseriti i dati necessari al calcolo, viene determinato l’importo dell’imposta e riportato nel dettaglio, in corrispondenza del “Tipo di fabbricato” (“Abitazione Principale”, “Altri Fabbricati”, ecc.) che è determinato in base al codice “Tipologia Tasi” indicato, evidenziando che si tratta di un importo determinato all’interno della funzione “Calcolo TASI” tramite la barratura del campo “Prospetto calcolo TASI”. Inserimento manuale dell’importo TASI già calcolato Nel caso in cui l’occupante, in luogo dei dati catastali, abbia a disposizione direttamente l’importo da versare fornito dal proprietario dell’immobile, è possibile gestire questa modalità che permette di compilare il prospetto di dettaglio, distinto per “Tipologia di fabbricato”, con gli importi da versare manualmente, in modo da poter inserire l’importo fornito in corrispondenza della “Tipologia” di immobile per cui si deve effettuare il versamento. Anche in questo caso è necessario utilizzare la funzione “Inserisci” nuova locazione ( ) per inserire manualmente i “Dati del proprietario” dell’immobile, se si desidera mantenerne traccia, così come il “Periodo” che però, in tal caso, non è dato fondamentale, in quanto l’importo è stato preventivamente determinato, mentre rimane fondamentale l’inserimento del Comune per inserire correttamente il versamento. Al completamento delle operazioni di inserimento e/o verifica dati effettuate all’interno della Gestione occupanti, indipendentemente dal tipo di modalità utilizzata alla conferma, i valori, qui presenti da versare, vengono automaticamente riportati all’interno della Gestione versamenti TASI, suddivisi per comune e vanno a sommarsi ad eventuali importi TASI determinati per gli immobili di cui il soggetto è proprietario. Integrazione alla guida utente 34 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Accedendo alla Gestione versamenti TASI, in corrispondenza di ciascun Comune, è attiva la funzione “Versamenti da locazione” tramite la quale è possibile visualizzare, questa volta riepilogato per singolo comune, l’importo dell’imposta che proviene dalla Gestione occupanti. Integrazione alla guida utente 35 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Gli importi qui presenti sono sommati agli importi dell’eventuale TASI dovuta sugli immobili di proprietà mentre il totale viene riportato nella Gestione versamenti. Integrazione alla guida utente 36 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Stampe di servizio All’interno della sottocartella “Stampe di servizio” sono state inserite delle stampe di utility attinenti la TASI. Per quello che riguarda la “Stampa brogliaccio TASI” e la “Stampa controllo Versamenti TASI” si rimanda a quanto già illustrato nelle note della precedente versione REDDITI 2014.1.1 in merito alle corrispondenti stampe relative all’ IMU in cui si ripropongono finalità ed impostazioni. In merito alla “Stampa lettera occupanti TASI”, come già illustrato in precedenza in riferimento all’anagrafica occupanti, si tratta della stampa di una lettera contenente un tabulato con il dettaglio degli importi da versare di competenza di ciascun occupante, che il proprietario può consegnare al soggetto a cui compete il pagamento dell’imposta. La “Stampa prospetto familiari ai fini TASI” è una riproduzione del prospetto familiari ai fini TASI in cui viene evidenziata la detrazione spettante per i figli nel caso in cui il Comune lo abbia previsto da regolamento. Si evidenzia infine che, in riferimento alla scelta “Lettera Versamenti IMU” è possibile prevedere nel testo l’inserimento di nuove variabili per indicare anche gli importi TASI da comunicare al contribuente. Integrazione alla guida utente 37 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Redditi 2014 DIRED14 Gerico 2014 versione 1.0.0 del 15.05.2014 Anche quest’anno nei modelli è prevista la richiesta di nuove informazioni necessarie per l’applicazione dei correttivi anti-crisi, informazioni che fanno scattare i fattori di adeguamento approvati dalla commissione degli esperti. I suddetti dati, necessari per l’applicazione dei correttivi congiunturali, sono contenuti nel quadro ”T” del modello degli Studi che è predisposto per accogliere dunque anche altre informazioni rilevanti ai fini dell’applicazione degli Studi di settore. Per consentire l’applicazione dei correttivi anti crisi a tutti gli Studi di settore nel quadro “T” viene richiesta l’indicazione di alcuni dati relativi agli Studi degli anni 2011 (DIRED12) e 2012 (DIRED13) così che in presenza di tali informazioni si possa applicare ai soggetti non congrui l’apposito correttivo individuale. Pertanto è possibile avere un doppio risultato e cioè, la stima dei ricavi in una situazione di normalità e quella corretta per effetto della crisi, in quanto i correttivi applicati abbattono il ricavo minimo e puntuale determinati in base agli indicatori di normalità economica. Il bottone “Elementi contabili”, presente all’interno del quadro T, va selezionato qualora si vogliano riprendere i dati contabili dagli anni precedenti sia per gli Studi per i quali sono già stati inseriti i dati extracontabili sia per quelli che si vanno a gestire per la prima volta con la presente versione. La ripresa dei dati extracontabili dall’anno precedente, al fine di calcolare i correttivi anticrisi, non avviene dunque eseguendo l’operazione di “Prelievo da anno precedente” ma solo selezionando il bottone “Elementi contabili” presente nel quadro “T”. Le informazioni che è possibile riprendere dagli anni precedenti saranno riprese, le altre, non presenti negli Studi di settore degli anni precedenti, dovranno essere inserite manualmente. Il motore di calcolo GERICO, come già avveniva negli anni precedenti, permette al contribuente di interagire sul risultato calcolato, consentendogli di scegliere, di non applicare o di modificare gli indicatori che risultano non normali, ricalcolando quindi il ricavo minimo e puntuale sulla base dei valori ricalcolati. Si tiene comunque a precisare che il ricavo che determina la “congruità” è sempre e solamente quello calcolato da GERICO utilizzando i valori effettivi tenendo conto anche dei correttivi anti crisi e che quello ricalcolato è solamente una simulazione che permette al contribuente di analizzare la propria posizione ed eventualmente di comunicare, nel file telematico, oltre ai dati effettivi, anche quelli ricalcolati. Tutte le informazioni che risultano dal calcolo eseguito con la nostra procedura rispecchiano le stesse che si possono visualizzare utilizzando “GERICO VISUALE” distribuito da SOGEI. Per quanto concerne il “Tipo di adeguamento”, nei quadri d’impresa, in corrispondenza del rigo “Ricavi non annotati”, apparirà una descrizione significativa del tipo di adeguamento scelto e quindi sarà visualizzata, nel suddetto rigo, una tra le seguenti descrizioni: Adeguamento al ricavo puntuale con normalità Adeguamento al ricavo minimo con normalità Adeguamento al ricavo puntuale ricalcolato Adeguamento al ricavo minimo ricalcolato Integrazione alla guida utente 38 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Una volta elaborato lo Studio di settore, alla conferma del quadro di reddito la procedura, in presenza di un maggior ricavo, effettua la richiesta di adeguamento in cui, oltre alle opzioni “S” o “N”, è presente anche l’opzione “Non impostare” che, se selezionata, fa sì che non sia impostato in automatico il flag di “Adeguamento” per rimandare la scelta ad un momento successivo; di conseguenza, all’uscita, il quadro di reddito non sarà “Confermato” e quindi rimarrà in modalità “Previsto” ed ogni qual volta si confermerà il quadro di reddito, sino a quando non si darà una risposta affermativa o negativa alla richiesta di adeguarsi al maggior ricavo, uscendo dal quadro apparirà la videata con la richiesta di adeguamento e quindi solamente una volta accettato o non accettato la procedura non visualizzerà più tale richiesta ed il quadro, in uscita, sarà “Confermato”. Trattiamo ora dell’operatività di GERICO. Una volta all’interno del quadro d’impresa, selezionare il bottone “Funzioni” ed a sua volta l’opzione “Studi di settore”. A fondo pagina, nella visualizzazione dello studio di settore, è presente un altro bottone “Funzioni” con le scelte operative selezionabili all’interno degli studi. Tra le opzioni è presente l’opzione “Evidenzia” che, come successivamente spiegato, può essere utilizzata per evidenziare sia i campi riguardanti gli elementi contabili che quelli riguardanti gli elementi extracontabili che rientrano nel calcolo della congruità e della coerenza. Trattasi di una novità di GERICO 2014 VISUALE che si è ritenuto opportuno inserire anche nella nostra procedura. Se selezionata, appaiono le seguenti scelte: Integrazione alla guida utente 39 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Se selezionata la scelta 2, “Evidenzia discriminante e regressione”, nel quadro F degli elementi contabili, i campi che rientrano nel calcolo della discriminante e della regressione, per lo Studio di settore in questione, vengono evidenziati con il colore giallo. Integrazione alla guida utente 40 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Se selezionata la scelta 3, “Evidenzia coerenza e normalità”, sempre nel quadro F degli elementi contabili, i campi che rientrano nel calcolo della coerenza e della normalità, per lo Studio di settore in questione, vengono evidenziati con il colore azzurro. La scelta 1, “Non evidenziare”, lascia tutti i campi utilizzati per il calcolo dello studio di settore di colore bianco. Integrazione alla guida utente 41 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Da quest’anno la funzione “Evidenzia” è stata attivata anche nella “Gestione quadri studi di settore 2014”, all’interno dei singoli quadri A, B, C, ecc., relativi ai dati extracontabili. Anche in questo caso i campi interessati vengono evidenziati con la stessa modalità precedentemente illustrata per il quadro F degli elementi contabili. Sempre all’interno del bottone “Funzioni”, la funzione “Calcolo” deve essere selezionata per avviare il calcolo del ricavo minimo e puntuale; apparirà la videata con l’esito del calcolo effettuato da GERICO. La videata che appare è suddivisa in più folder: Integrazione alla guida utente 42 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nel folder “Esito” sono innanzitutto visualizzate alcune informazioni basilari, tra le quali quella che indica se si sta elaborando uno Studio di settore evoluto del 2011/2012 o del 2013. Si precisa che, per tutti gli Studi la “Congruità” si ha nel caso in cui ci si adegui al ricavo puntuale con normalità. La prima volta che si accede al calcolo viene proposto di adeguarsi al ricavo puntuale con indicatori e quindi la procedura si posiziona sul corrispondente valore se in PERSPRO4/5/6, Tabella di “Personalizzazione procedura”, nel flag “Tipo adeguamento Studi di settore” è indicato che si opta per l’adeguamento al ricavo puntuale. Il bottone “Funzioni”, presente a fondo pagina, contiene le seguenti scelte: La funzione “Cambia adeguamento” permette al contribuente di adeguarsi ad un valore diverso rispetto a quello calcolato e proposto dalla procedura consentendo la scelta solamente tra i ricavi puntuali con indicatori. Integrazione alla guida utente 43 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Una volta selezionato il tipo di adeguamento desiderato la procedura memorizza tale valore tanto che, se si conferma l’uscita dal quadro per poi rientrare nel calcolo del medesimo, verrà proposto sempre l’ultimo tipo di adeguamento accettato. Nel caso in cui ci si adegui ad un valore che è il più basso tra il ricavo puntuale netto ed il ricavo minimo con indicatori, la procedura invia una segnalazione per evidenziare che ci si sta adeguando ad un valore inferiore a quello consentito. La scelta successiva, “Gruppi omogenei”, permette di determinare il presunto “Gruppo” di appartenenza. Ovvero, sulla base dei dati extra-contabili ed il codice attività esercitato, è possibile conoscere a quale gruppo, secondo le procedure di controllo ministeriale, il contribuente deve appartenere. Tale funzione può tornare utile in caso di contenzioso a seguito di accertamento. Integrazione alla guida utente 44 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI La scelta “Territorialità” permette di visualizzare la territorialità definita del calcolo dello Studio di Settore. Integrazione alla guida utente 45 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI La scelta “Var. Discriminante” visualizza l’elenco delle variabili che rientrano nel calcolo della discriminante. La scelta “Variazione regressione” visualizza l’elenco delle variabili che rientrano nel calcolo della regressione. Integrazione alla guida utente 46 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI La funzione “Analisi normalità” permette di accedere ad un prospetto riepilogativo dei dati contabili in cui vengono visualizzati i dati dichiarati. Viene quindi visualizzato una specie di conto economico bilancio CEE riclassificato con i valori estrapolati dallo Studio di settore. A fianco dei valori che hanno determinato degli indici di “non normalità” vengono visualizzate delle segnalazioni a cui è possibile accedere in modo tale da avere un dettaglio dell’indice che risulta “non Integrazione alla guida utente 47 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI normale”. Selezionare, pertanto, il bottone a fondo pagina “Segnalazioni” e, una volta posizionati sull’indice di cui si vuole visualizzare il dettaglio, utilizzare l’apposita funzione “F4=Vedi dettaglio”. Saranno esplosi i valori dell’indice e del maggior ricavo di normalità economica. ANNOTAZIONI Una precisazione va fatta in merito al dettaglio degli indicatori in questione. Tale dettaglio, che in parte è la risultanza di valori presi dal calcolo e quindi presenti nel file telematico e parte la risultanza di valori presi dai quadri degli Studi di settore, è stato realizzato da Teamsystem sulla base delle specifiche tecniche forniteci da SOGEI, specifiche che si riferiscono a casi comuni per i quali le risultanze di Teamsystem e quelle di GERICO dovrebbero combaciare. Non si è però in grado di sapere se, in situazioni particolari o per indici particolari presenti in alcuni Studi di settore, si possono verificare delle differenze tra quanto visualizzato da Teamsystem e quanto da GERICO. Eventuali discordanze di valore nei dati di dettaglio, ad esclusione dei maggiori ricavi che devono risultare di uguale importo in entrambe le elaborazioni, sono comunque limitate alla sola visualizzazione dei dati ma non incidono né nel calcolo della congruità né nei dati inviati nel file telematico. Integrazione alla guida utente 48 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Riportiamo di seguito i prospetti di raccordo, rispettivamente per le imprese e per i professionisti, con riferimento ai righi del quadro degli elementi contabili degli Studi di settore ed utili all’utente per individuare la provenienza dei valori automaticamente riportati dalla procedura nel prospetto di cui sopra “Prospetto riepilogativo dei dati contabili”. CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO Ricavi dichiarati ai fini della congruità F00101 + (F00201-F00202) + (F00701-F00702) - (F00601F00602) 1 Adeguamento agli Studi di Settore F00301 2 F00801 - Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo MAX(0,F00901+F01101fisso F01001) TOTALE RICAVI DA GESTIONE CARATTERISTICA 3 A=1+2+3 Costo del venduto e costo per la produzione di servizi (F01201+F00602) (F01301+F00702) + (F01401+F01501) 4 Spese per acquisti di servizi F01601 5 Altri costi per servizi F01701 + F02202+F02203 6 Costi per il godimento di beni di terzi F01801 7 Oneri diversi di gestione ed altre componenti negative F02201 - (F02202+F02203) + (F02301-F02302) 8 B=A(4+5+6+7+8) VALORE AGGIUNTO Spese per lavoro dipendente F01901 MARGINE OPERATIVO LORDO 9 C=B-9 Ammortamenti ed accantonamenti F02001 + F02101 10 Risultato della gestione finanziaria e straordinaria (F00202+F00401+F00501) + (F02401+F02601) (F02501+F02701) 11 Utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro F02302 12 REDDITO D'IMPRESA F02801 D=C-10+11-12 Integrazione alla guida utente 49 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI ALTRI ELEMENTI UTILI PER LA CONGRUITA' Valore dei beni strumentali mobili in proprietà F02901 - F02902 - F02903 Valore dei beni strumentali mobili relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria F02903 Canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria F01803 Costi sostenuti per l'acquisto di Gasolio o benzina VG68U (D05001) Costi per carburanti UG72A (D00701) Percorrenza chilometrica annua UG72A (D02101) Numero ore lavorate dagli addetti non dipendenti UK08U UG41U UG93U UK19U VK21U Contributi ordinari in conto esercizio UG72B (D01401) Numero giorni lavorate dagli addetti non dipendenti UK26U Spese per carburante al netto delle spese per benzina UG90U (D08101 - D08201) Integrazione alla guida utente 50 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Con la scelta “Esito e ricalcolo” è possibile visualizzare un riepilogo dei risultati di congruità e di normalità. Questa evidenzia i ricavi dichiarati ai fini della congruità e, nel contempo, anche i ricavi puntuali e minimi senza indicatori. Ai medesimi valori sono poi applicati gli indicatori, ottenendo quindi gli stessi ricavi, minimo e puntuale, visualizzabili dal primo folder “Esito”. Integrazione alla guida utente 51 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Il flag “Presenza di cause di non adeguamento” va barrato nel caso in cui si intenda simulare il calcolo escludendo dalla congruità eseguita da GERICO uno o più indici, tenendo conto del fatto che è consentito escludere dal calcolo stesso uno o più indicatori. Pertanto, una volta barrato il suddetto flag, nella colonna “Ricalcolati” saranno visualizzati gli indici così come indicati nella colonna “effettivi” ad eccezione di quelli per i quali si è optato per l’esclusione dal calcolo di congruità e per i quali è stato dunque barrato il flag “Non applico”. ANNOTAZIONI Si precisa che attivando il flag “Presenza di cause di non adeguamento” i valori ricalcolati, così come evidenziati nell’apposita colonna “Ricalcolati”, saranno riportati nel file telematico e quindi comunicati all’Amministrazione finanziaria in un’apposita sezione; viceversa i valori effettivi sono invece sempre riportati indipendentemente dall’eventuale ricalcolo. Qualora effettuato il ricalcolo non si voglia comunicare i dati ricalcolati ma solamente quelli effettivi, è necessario rimuovere il flag “Presenza di cause di non adeguamento” in modo che siano memorizzati solamente i valori del calcolo effettivo. Una volta posto manualmente il check “Non applico” sugli indici che si intende escludere, al fine di far ricalcolare il ricavo minimo e puntuale sulla base degli indici desiderati, è necessario confermare l’operazione di elaborazione selezionando il bottone “Conf./ricalcolo”. IM PORTANTE Si precisa ancora una volta che la congruità si raggiunge solamente con i calcoli effettivi di GERICO e che l’eventuale valore ricalcolato non può determinare la congruità. Qualora venga rimosso il check dal flag “Non applico”, per consentire a GERICO di ricalcolare i valori effettivi è necessario selezionare nuovamente il bottone “Conf./ricalcolo”. All’interno di tale funzione, oltre a poter optare per la non applicabilità di alcuni degli indicatori previsti per lo studio (“Non applico”), è anche possibile optare per la variazione delle singole voci che compongono l’indice, al fine di ricalcolare l’indice stesso. In tal caso, dopo aver attivato il flag “Presenza di cause di non adeguamento”, selezionare il valore della colonna “Ricalcolato” che si intende variare e selezionare la funzione “F4=Dettaglio variabili” per accedere alle componenti che entrano nel calcolo dell’indice. Integrazione alla guida utente 52 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Una volta all’interno del dettaglio, tramite il bottone “Varia” posizionarsi sulla variabile ed intervenire in modifica della stessa. Il valore modificato verrà asteriscato. Integrazione alla guida utente 53 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Una volta modificati i valori delle singole variabili, per visualizzare l’esito dell’indicatore modificato è necessario eseguire il bottone “Ricalcola”. ATTENZIONE Precisiamo che con il presente aggiornamento la funzione “Ricalcola” non viene attivata e pertanto non è possibile eseguirla, poiché con l’attuale versione di GERICO, per alcuni studi l’esecuzione della funzione di ricalcolo provoca il blocco del calcolo di tutto lo studio. La funzione verrà attivata non appena GERICO avrà risolto tale inconveniente. In tal caso la procedura segnala che si sta eseguendo il ricalcolo dello studio di settore con i dati modificati. Integrazione alla guida utente 54 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Integrazione alla guida utente 55 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Selezionare il bottone “Uscita” per accettare il valore ricalcolato e quindi i valori modificati sono riportati nel file telematico assieme ai valori effettivi ed il nuovo valore riportato nella colonna “Ricalcolati” viene asteriscato con il simbolo del pallino rosso. Per ripristinare invece i valori effettivi è prevista la funzione “Ripristina” che rimuove le modifiche apportate alle singole variabili dell’indicatore ed il risultato ripristinato è quello calcolato sulla base dei valori effettivi. Infine, se si accetta il ricalcolo tramite la funzione “Ricalcola”, anche i valori puntuali e minimo sono ricalcolati e nella pagina successiva sono visualizzati i nuovi adeguamenti elaborati sulla base dei valori ricalcolati. Accettando il ricalco dello Studio di settore sarà visualizzato l’esito con gli indicatori ricalcolati. I dati modificati saranno riportati nel file telematico assieme agli effettivi e ciò indipendentemente dall’eventuale adeguamento e dalla sua modalità. Selezionando il bottone “Pag.avanti” si passa alla videata in cui sono visualizzati sia i correttivi relativi alla crisi economica 2013 che gli adeguamenti all’IVA e al reddito. Come si può vedere dalla videata seguente, il valore a cui ci si adegua corrisponde al ricavo puntuale o minimo tenuto conto dei correttivi, i quali agiscono sia sui valori effettivi che sui ricalcolati. I valori ricalcolati entrano in gioco nel momento in cui si esclude uno o più indicatori di normalità. Integrazione alla guida utente 56 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nella colonna “Effettivi” sono visualizzati gli adeguamenti calcolati sui dati reali mentre nella colonna “Ricalcolati” si ha l’adeguamento considerando eventuali esclusioni o ricalcolo degli indici di normalità economica, esclusione applicata nella pagina precedente tramite l’apposito flag. Una volta visualizzati i valori dell’adeguamento, se nella pagina precedente non si è intervenuti in variazione di alcun dato, per l’uscita dal calcolo dello Studio è possibile utilizzare indifferentemente i bottoni “Uscita” oppure “Conf./ricalcolo” viceversa, se si è intervenuti operando una variazione nei dati base di calcolo poiché, in tal caso, è necessario eseguire il ricalcolo dei valori dell’adeguamento, per uscire dal calcolo stesso sarà obbligatorio selezionare il bottone “Conf./ricalcolo”. Nel caso in cui si sia optato per il ricalcolo, in tale sezione i valori presenti saranno anch’essi adeguati ai ricavi ricalcolati. A fondo pagina è presente anche il bottone “Adegua al ricalcolo” che va selezionato nel caso in cui il contribuente non intende adeguarsi ai ricavi effettivi calcolati da GERICO ma a quelli ricalcolati. Tale funzione non è prevista da GERICO ma è un’utility interna prevista per coloro che intendono adeguarsi ai valori ricalcolati, che ribadiamo, non determinano la congruità; quindi è il contribuente che se ne assume la responsabilità. Eseguendo pertanto la funzione “Adegua al ricalcolo” si accetta l’adeguamento ai valori ricalcolati e non agli effettivi di GERICO e quindi, nel quadro di reddito, nel rigo riservato al “Maggior ricavo” verrà riportato il valore ricalcolato. I valori ricalcolati saranno riportati anch’essi nel file telematico in un’apposita sezione. Una volta selezionato il bottone “Adegua al ricalcolo” appare la videata dell’esito ottenuto con gli indicatori ricalcolati. Integrazione alla guida utente 57 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Il bottone “Coerenza/norm.” permette di tornare alla visualizzazione degli indicatori di coerenza e di normalità. Il bottone “Adeguamento puntuale ricalcolato” va invece utilizzato per confermare l’adeguamento al ricavo puntuale ricalcolato; confermando e rientrando la procedura accede automaticamente alla presente videata di adeguamento ricalcolato, non permettendo più la visualizzazione della videata con l’adeguamento ai valori effettivi. Ribadiamo come già detto nelle pagine precedenti che in entrambi i casi di adeguamento al ricavo minimo/puntuale ricalcolato viene segnalato che tali adeguamenti non determinano la congruità e che quindi se accettati se ne assume la responsabilità l’utente. Integrazione alla guida utente 58 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Anche in caso di adeguamento al ricavo ricalcolato nel quadro di reddito, nel rigo riservato ai “Maggiori ricavi” saranno riportati i dati relativi ad esso. Volendo tornare all’esito di normalità, è possibile utilizzare il bottone “Escludi adeguamento ricalcolo” che rimuove il flag di adeguamento al valore ricalcolato e va a predisporre l’adeguamento ai valori effettivi. Infine, la scelta “Informazioni” permette di visualizzare alcune notizie inerenti il dichiarante in elaborazione, tipo lo “Studio di settore” compilato, il “Codice attività” esercitato, il “Quadro di reddito” compilato, ed altre inerenti le versioni delle procedure con cui è stato conteggiato lo Studio di settore. Integrazione alla guida utente 59 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nel folder “Indici coerenza” sono dettagliati gli indici relativi allo Studio di settore elaborato ed evidenziate eventuali incoerenze rispetto a quelle calcolate da GERICO. Integrazione alla guida utente 60 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Il folder successivo, “Altri indici di coerenza”, espone altri indici a completamento dell’analisi dello Studio di settore elaborato ed anche per essi vengono evidenziate eventuali incoerenze rispetto a quelle calcolate da GERICO. Nell’ultimo folder, “Normalità economica”, sono visualizzati i diversi indicatori previsti per lo Studio di settore in elaborazione, e per ciascuno di essi viene riportato il “Valore calcolato”, il “Valore di riferimento” e il “Maggior ricavo” e, se previsto per lo specifico indicatore, anche il “Valore normale”, ed il “Coefficiente” derivante dalla condizione di “non normalità” prevista per quell’indicatore. Integrazione alla guida utente 61 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Gestione quadri DIRED14 QUA740/750/760/BIS Chiusura dichiarazione Al termine della compilazione di tutti i quadri è opportuno bloccare la dichiarazione, onde evitare che si intervenga di nuovo su uno di essi modificando erroneamente un quadro già compilato e controllato. La chiusura della dichiarazione è possibile solo nel caso in cui tutti i quadri eventualmente previsti risultino compilati e qualora risulti confermato anche il quadro RN di liquidazione. Per effettuare il blocco della dichiarazione è sufficiente portarsi sull’ultima scelta “6 – Stato dichiarazione”, presente all’interno della “Gestione quadri” e digitare il tasto INVIO; apparirà accanto allo “Stato dichiarazione” l’icona raffigurante un “Lucchetto” ad indicare che la dichiarazione in questione è stata “Chiusa” e che quindi qualsiasi richiamo dei quadri è limitato alla sola visualizzazione e che non è più consentito l’inserimento di nuovi quadri. In tal modo viene contemporaneamente “Chiusa” sia la dichiarazione Redditi che Irap e quindi il “Lucchetto” viene posto in entrambe le dichiarazioni. Nell’eventualità fosse necessario riaprire anche una sola delle dichiarazioni occorre richiamare la scelta “6 – Stato dichiarazione” e digitare di nuovo il tasto INVIO; in tal caso sarà rimossa la “Chiusura” in entrambe le dichiarazioni, Redditi ed Irap, ed il “Lucchetto” sarebbe sostituito dal “Foglio bianco” e dal “Check di compilazione” per quanto concerne il quadro IQ. È inoltre prevista la possibilità di chiudere separatamente la dichiarazione Redditi dalla dichiarazione Irap. Ciò è possibile se nell’anagrafica del dichiarante, nel folder “Versamento/Telematico” è stato barrato il flag “Compensazione tributi IRAP distinta da tributi Unico”. Tale flag va attivato quando non si desidera compensare i debiti/crediti IRAP con quelli generati da UNICO tanto che la procedura, in tal caso, gestisce distintamente, per la dichiarazione Redditi e per la dichiarazione Irap, sia la gestione dei versamenti e rateizzazioni che le relative compensazioni tra debiti e crediti così come le chiusure dei relativi modelli. Quindi tale flag, che può essere impostato a livello di singolo dichiarante direttamente dall’anagrafica oppure attivato per tutti i dichiaranti operando dalla Tabella “Parametri di procedura”, (PERSPRO) folder “Gestione e Integrazione alla guida utente 62 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI funzioni”, dove è presente l’apposito flag “Evita il confluire dei tributi IRAP in Unico per la compensazione”, influenza anche la modalità di chiusura della dichiarazione. In tal caso, ovvero con il suddetto flag attivato, sebbene per la procedura la chiusura delle due dichiarazioni, Redditi e Irap, sia automaticamente separata, viene comunque data la possibilità di effettuare una loro chiusura simultanea. Infatti, selezionando la scelta “6 – Stato dichiarazione”, solo se in ANA740 – folder “Versamento/Telematico” è stato attivato il flag “Compensazione tributi IRAP distinta da tributi Unico”, appare una videata in cui è data la possibilità all’utente di scegliere se chiudere soltanto i redditi oppure sia i redditi che l’Irap. Se selezionata la scelta “Chiudi soltanto i redditi”, ovviamente la chiusura sarà limitata alla sola dichiarazione dei Redditi e l’Irap dovrà essere chiusa in separata sede. Il “Lucchetto” simbolo della “Chiusura” verrà quindi evidenziato solo per la dichiarazione Redditi. Volendo procedere poi con la chiusura anche della dichiarazione Irap, accedere invece alla relativa gestione, selezionando il quadro IQ, ed utilizzare l’apposita opzione di “Chiusura”. Se selezionata la scelta “Chiudi anche IRAP” saranno invece “Chiuse” in concomitanza sia la dichiarazione Redditi che la dichiarazione Irap. In tal caso il “Lucchetto” verrebbe inserito in entrambe le dichiarazioni. Integrazione alla guida utente 63 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nell’eventualità fosse necessario riaprire la dichiarazione, selezionare nuovamente la scelta “6 – Stato dichiarazione”; verrà data la possibilità di scegliere se “Aprire soltanto i redditi” oppure “Aprire anche l’Irap”. Selezionare l’apposita scelta a seconda che si debba riaprire la sola dichiarazione Redditi oppure entrambe. Volendo invece “Riaprire” la sola dichiarazione Irap, richiamare la singola scelta di “Apertura” all’interno del quadro IQ e digitare di nuovo il tasto “INVIO”; in entrambe le situazioni sarà rimossa la chiusura dalle dichiarazioni in cui si è intervenuti ed il “Lucchetto” verrebbe rimosso e sostituito dall’icona raffigurante un “Foglio bianco” o il “Check di compilazione” per quanto concerne il quadro IQ. NOTA BENE Si precisa dunque che, anche se le due dichiarazioni, Redditi ed Irap, sono state “Chiuse” separatamente, la loro eventuale “Apertura” può invece essere simultanea. NOTA BENE Qualora si decida di “Chiudere” solamente la dichiarazione Irap non verrà chiesto se si vuole “Chiudere” in concomitanza anche la dichiarazione Redditi. Quindi, soltanto all’atto della “Chiusura” della dichiarazione Redditi viene chiesto se si vuole chiudere anche la dichiarazione Irap ma non viceversa. Al momento della chiusura della dichiarazione i vari tributi derivanti da UNICO saranno trasferiti nella procedura F24. Nel caso in cui la delega F24 relativa all’UNICO risulti stampata, qualora si riapra la dichiarazione e si vada a modificare gli importi calcolati apparirà, al momento della successiva chiusura, un messaggio con segnalato che la relativa delega risulta già stampata e che quindi i tributi in F24 non saranno aggiornati. Integrazione alla guida utente 64 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI IM PORTANTE Gli utenti che gestiscono la procedura CON.TE “Console telematici” all’atto della chiusura della dichiarazione vedranno generare la relativa scadenza per l’invio telematico all’interno di Console con lo stato “Da generare”. Per coloro che avessero stampato l’“Impegno alla trasmissione” con l’opzione per generare in Console la scadenza presunta, la Chiusura non genera la scadenza ma cambia lo stato della scadenza generata dall’“Impegno” modificandolo “Da presunta” a “Da generare”. Nel momento in cui verrà eseguita, tramite la procedura 740TEL – 750TEL – 760TEL, la generazione del file telematico, nella procedura Console verrà generata anche la relativa “Fornitura” con lo stato “Da controllare” e in “Attesa”. Dalla “Fornitura” l’utente potrà visualizzare il mittente telematico, lo stato dell’invio, lo stato della ricevuta, ecc… Per la gestione della scadenza dell’invio telematico della dichiarazione all’interno di Console, consultare l’apposito manuale operativo CON.TE. Nella “Gestione prospetti”, nella scelta “Crediti e versamenti Iva”, sono presenti due flag che si inseriscono nel contesto della “Chiusura” della dichiarazione: Mese consegna telematico: tale campo è gestito in automatico dalla procedura: può essere modificato manualmente qualora l’invio telematico fosse effettuato in un mese differente rispetto a quello proposto; l’eventuale credito che scaturisce dalla dichiarazione Iva è sempre generato in F24 a gennaio anche se superiore a 5.000 euro, ciò che cambia è la data dalla quale è possibile utilizzare il credito in modalità illimitata (mese successivo all’invio della dichiarazione). Data decorrenza utilizzo illimitato: anche tale campo è gestito in automatico dalla procedura che vi riporta il mese dal quale il credito risulta utilizzabile in maniera illimitata. Pertanto, se l’invio fosse effettuato a settembre, il credito Iva sarebbe utilizzabile per la parte eccedente a 5.000 euro da ottobre. Se quanto indicato nel suddetto campo, “Mese consegna telematico”, fosse variato, nel momento in cui si “Chiude” la dichiarazione dei redditi, apparirebbe la videata di chiusura della dichiarazione Iva in cui sarebbe evidenziato il mese dal quale è utilizzabile in modo illimitato il credito Iva. Tale operazione non sarà più possibile qualora il credito fosse già stato utilizzato e ciò sarà segnalato a video con un messaggio per indicare che non è più possibile spostare il credito. Integrazione alla guida utente 65 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Se il credito risulta inferiore a 5.000 euro, indipendentemente dal mese che viene indicato nel campo “Mese consegna telematico”, la data indicata nel campo “Data decorrenza utilizzo illimitato” rimane invariata a novembre. Pertanto, in presenza di dichiarazione Iva inviata con il modello UNICO, effettuando la “Chiusura” della dichiarazione redditi potrebbe essere visualizzata anche la videata di “Chiusura” della dichiarazione Iva. Trattasi solamente di una visualizzazione per vedere il mese in cui è generato il credito Iva qualora diverso rispetto al mese in cui è stata “Chiusa” la dichiarazione Iva. Eventuali variazioni potranno essere effettuate dalla gestione della dichiarazione Iva. Limite di 15.000 euro nella compensazione orizzontale crediti in assenza del visto di conformità Da quest’anno la possibilità di eseguire la compensazione orizzontale per i crediti che scaturiscono dal modello UNICO (principalmente per le imposte IRPEF, IRES, relative Addizionali e IRAP) viene limitata all’importo di 15.000 euro, se non è stato apposto il visto di conformità nella dichiarazione, analogamente a quanto già accade per la dichiarazione Iva ormai da qualche anno. L’art. 10 del DL 78/2009 che ha introdotto l’obbligo di apposizione del visto di conformità (art. 35 D.Lgs. 241/97) alle dichiarazioni IVA dalle quali emerge un credito che si intende utilizzare in compensazione per importi superiori a € 15.000,00 è stata quindi estesa alle altre tipologie d’imposta (Legge di Stabilità 2014). Per quanto riguarda invece la compensazione verticale non sussiste alcun limite per la compensazione di crediti eccedenti l’importo di euro 15.000 anche se i tributi sono esposti in F24: la procedura considera come verticale quella compensazione che avviene tra il credito d’imposta e gli eventuali acconti della stessa tipologia d’imposta come ad esempio tra il saldo IRPEF a credito e gli acconti della stessa IRPEF. L’adeguamento a detta normativa ha comportato all’interno della procedura DIRED14 modifiche nella gestione dei versamenti, nella modalità di compensazione e nell’invio dei tributi in F24. In presenza del visto di conformità della dichiarazione la procedura continua a comportarsi come in passato, mentre in assenza di tale visto, nella gestione versamenti la procedura effettuerà in primo luogo la compensazione verticale senza tener conto della soglia limite di 15.000 euro. Se dopo aver effettuato detta compensazione verticale dell’imposta è comunque presente un residuo, tale residuo potrà essere utilizzato in compensazione orizzontale di altri tributi nel limite dei 15.000 euro. Si precisa inoltre che il limite nell’utilizzo del credito d’imposta per effettuare la compensazione orizzontale è pari a 15.000 euro per ogni tipologia di tributo da compensare. Integrazione alla guida utente 66 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Assenza del visto di conformità Compensazione verticale Assenza del visto di conformità Compensazione orizzontale entro il limite di 15.000 euro Per evidenziare come è stata eseguita la compensazione è stato previsto il prospetto “Crediti compensati” che riporta per ogni credito il tipo di compensazione fatta sia in UNICO che in F24. Integrazione alla guida utente 67 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Usato (sia in verticale che in orizzontale) in UNICO Usato (sia in verticale che in orizzontale) in F24 Il prospetto di “Compensazione crediti” si attiva solo nel caso in cui non sia stato apposto il visto di conformità. Alla chiusura della dichiarazione se si è in presenza di un credito IRPEF/IRES/IRAP/ADDIZIONALI superiore a 15.000 euro, tutto il credito verrà riportato in F24 anche in assenza del visto di conformità. Tale credito in F24 verrà definito come “Credito senza visto” e la procedura F24 controllerà che l’utilizzo illimitato avvenga solo con tributi della stessa tipologia del credito (compensazione verticale), ad esempio se si tratta di un credito IRPEF la compensazione potrà avvenire l’acconto IRPEF. La procedura Redditi, in assenza di visto e in presenza di crediti superiori a 15.000 euro alla chiusura della dichiarazione segnalerà tale situazione con un messaggio a video: Integrazione alla guida utente 68 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Gestione quadri DIRED14 QUA740-750-760 La semplificazione degli obblighi di Annotazione separata L’obbligo di annotazione separata, limitato ai soli ricavi conseguiti, riguarda le imprese che esercitano due o più attività purché almeno una di esse sia soggetta agli Studi di Settore. Il criterio prevede che, in presenza di più attività d’impresa sia applicato lo Studio di Settore relativo all’attività prevalente, considerando tale quella da cui deriva nel periodo d’imposta il maggior ammontare dei ricavi, tenendo conto che per attività prevalente si deve considerare il complesso delle attività, anche se identificate da diversi codici, rientranti nel medesimo Studio di Settore. Pertanto, al fine di valutare quelli che sono i ricavi prevalenti il contribuente deve sommare i ricavi delle attività che rientrano nello stesso Studio di Settore. In tutti i modelli degli Studi di Settore è presente il prospetto “Imprese Multiattività”, che va compilato soltanto se l’importo dei ricavi relativi alle attività non rientranti nello Studio applicato supera il 30% del totale. In tale prospetto vanno separatamente indicati anche i ricavi relativi alle attività ad aggio o a ricavo fisso. Facendo qualche esempio pratico, se un contribuente svolge più attività dovrà determinare innanzitutto qual è l’attività prevalente, cioè quella con ricavi maggiori, e sulla base di ciò potrà decidere se applicare gli Studi di Settore oppure i Parametri oppure esserne esentato per tutte le attività esercitate. Se, ad esempio, svolge tre attività e la prevalente va soggetta agli Studi di Settore, si applicherà anche alle altre due attività lo stesso Studio di Settore della prevalente e quindi nel prospetto “Studi di settore” si indicheranno i dati contabili ed extra-contabili di tutte e tre le attività. Se, poi, le attività non prevalenti superano il 30% del totale, oltre ad applicare lo Studio di Settore dell’attività prevalente dovranno essere indicati in dettaglio nel prospetto “Imprese Multiattività” i ricavi di tutte le attività. Per poter accedere alla sua compilazione è necessario barrare, innanzitutto, l’apposito flag previsto nei dati di testata del quadro d’impresa, ovvero “Multiattività”. Selezionare, poi, il bottone “Studi di settore” e, una volta all’interno del quadro “F” degli Studi di settore, portarsi sino all’ultima pagina “Ann.Sep.”. Integrazione alla guida utente 69 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nel primo rigo, riservato all’attività prevalente, la procedura riporta in automatico il “Codice attività” e la “Descrizione” dell’attività a cui è intestato il quadro d’impresa e quindi per tale rigo vanno inseriti manualmente solamente i ricavi. Per le attività secondarie, inserire manualmente tutte le informazioni richieste, e cioè “Codice attività”, “Descrizione” e “Ricavi”. E’ stato previsto un ulteriore rigo, “Altre attività soggette a studi”, da compilare nel caso in cui, oltre alle tre attività secondarie sopra dettagliate, ve ne siano altre esercitate dallo stesso contribuente. Per le “Altre attività non soggette a studi” è stata prevista la possibilità di dettagliare sino a tre diversi codici attività, in modo tale da individuare se vi sono attività soggette ai Parametri. Il rigo “Altre” va compilato per eventuali attività non soggette agli Studi di Settore mentre il rigo “Aggi e ricavi fissi” è riservato all’indicazione dei ricavi derivanti dalle attività di vendita di generi ad aggio o a ricavo fisso. A conclusione dell’argomento in questione riportiamo di seguito la sequenza operativa consigliata per una gestione corretta delle imprese Multiattività: 1) Verificare, innanzitutto, la compilazione del quadro d’impresa (RF/RG) che indifferentemente può essere avvenuta tramite trasferimento del quadro (TRA740/750/760) o mediante compilazione manuale del medesimo (QUA740/750/760). 2) Eseguire, separatamente, il trasferimento per l’impresa che gestisce la multiattività optando per l’apposita scelta presente in TRA740/750/760 “Trasferimento quadri multiattività”. 3) Si consiglia di eseguire tale trasferimento solamente per le ditte che sono imprese multiattività e, data la pluralità delle casistiche in materia, è bene sempre ricontrollare la corretta esposizione dei dati riportati nel relativo prospetto “Imprese multiattività” ed in particolare si consiglia di verificare la correttezza dello Studio di Settore trascritto nella testata del quadro di impresa. In caso di ditte con attività iniziata o cessata in corso d’anno il programma, se sussistono le opportune condizioni, provvede sempre a trasferirle nel prospetto “Imprese multiattività”; in questo caso è a cura dell’utente l’eventuale gestione della causa di esclusione per lo Studio di Settore in questione qualora non rientri nella gestione di un’impresa multiattività. Integrazione alla guida utente 70 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Il trasferimento dei dati contabili per le Imprese Multiattività IM PORTANTE Si precisa che con il presente aggiornamento viene attivato il trasferimento dei dati contabili per le Imprese Multiattività. È attivo il trasferimento dati dalla contabilità MULTI alla sezione dello Studio di Settore “Imprese multiattività” per le ditte che hanno più punti di produzione e vendita e/o che gestiscono più attività rientranti nelle condizioni di compilazione dell’apposito modello per l'annotazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore. Il trasferimento prevede la lettura dei dati contabili di ditte Multiattività riconoscendole come tali dalle informazioni presenti nell’anagrafica ditta in MULTI, ovvero dalla compilazione della sezione "Unità produttive degli Studi di Settore". Tale trasferimento è possibile anche per le ditte che in MULTI risultano collegate tra loro in quater (due o più ditte con diverse attività ma collegate tra loro tramite i campi “Codice ditta precedente” e “Codice ditta successivo” della sezione “Dati relativi all'attività” dell’Anagrafica ditta). Per poter eseguire il trasferimento delle ditte Multiattività è necessario che le ditte, nell’anno 2013, siano state gestite o collegate tra loro in quater oppure che, se in presenza di un’unica ditta, sia stata attivata la gestione Multiattività ovvero, che siano stati divisi i conti tra i vari punti di produzione all'atto della registrazione in prima nota o ancora che siano stati utilizzati conti distinti come da apposita tabella presente nell'anagrafica ditta (“Conti unità produttive studi di settore”). Si consiglia di selezionare, in fase di trasferimento, solamente i codici delle anagrafiche che rientrano nelle condizioni precedentemente descritte e che sono interessate dalla gestione della Multiattività. Inoltre, si consiglia di controllare sempre i dati trasferiti, poiché ogni singola dichiarazione può presentare particolarità ed eccezioni. Prima di eseguire l’operazione di trasferimento per le ditte Multiattività è necessario effettuare alcuni controlli: Controllo personalizzazione dei moduli “ST” e “PA” Il trasferimento dati in oggetto prenderà in considerazione la personalizzazione dei moduli “ST” e “PA” (Studi di settore e Parametri per le Imprese) e quella del quadro RE (Studi di settore e Parametri per gli Esercenti arti e professioni); è pertanto necessario controllarne la corretta e completa compilazione. Controllo dei mastri e dei sottoconti personalizzati I mastri ed i sottoconti personalizzati in funzione di tale trasferimento devono avere obbligatoriamente indicati in MULTI, nell’Anagrafica Piano dei conti, in corrispondenza del campo “Gestione per studi di settore” o il codice “1” “Suddivisione in una o più unità produttive”, oppure il codice “2” “Non suddivisione”, quest’ultimo solo per i conti indivisibili tra i vari punti di produzione. Controlli preliminari al trasferimento di ditte collegate in quater Le ditte collegate in modalità quater, con due o più attività, debbono necessariamente essere agganciate tra loro tramite i campi “Codice ditta precedente” e “Codice ditta successivo”. Integrazione alla guida utente 71 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Controlli preliminari al trasferimento di una ditta con Multiattività attivata Se invece di gestire le ditte in quater si gestisce un’unica Anagrafica ditta con Multiattività, nell’Anagrafica ditta di MULTI, nella Tabella “Unità produttiva Studi di settore”, occorre controllare che siano presenti i seguenti campi: la “Descrizione attività”, il “Codice attività”, il “Codice ATECOFIN” e “ATECO2007”, la “Data di inizio e/o fine validità” della gestione Multiattività, al fine di trasferire solo le gestioni attive nel corso dell’anno 2013 (informazioni non obbligatorie ai fini del trasferimento, se l’attività è stata presente per l’intero anno). È inoltre necessario che, nell’Anagrafica ditta in MULTI, nella Tabella “Conti unità produttiva Studi di settore”, siano stati dettagliati i conti inerenti a ciascun punto di produzione, a meno ché non siano già stati suddivisi i conti tra le varie attività, in fase di registrazione della prima nota. Una volta eseguiti tutti i controlli di cui sopra, si può procedere con il trasferimento dati. Selezionare quindi il programma di “Trasferimento dei dati contabili” e scegliere la funzione “Trasferimento quadri Multiattività”. Si ricorda ancora che, con tale operazione saranno trasferite solamente le ditte collegate tra loro (ditte quater) oppure le ditte con gestione Multiattività (se attivate nell’Anagrafica ditta le “Unità produttive Studi di settore”). Il trasferimento sarà possibile solo se è già presente il quadro d’impresa (quadro RF o quadro RG), ed è comunque indipendente rispetto a quello dei quadri d’impresa. Nella videata di richiesta trasferimento si consiglia di indicare solamente i codici dei dichiaranti rientranti in questo tipo di operazione, anche se il programma effettuerà i controlli necessari per determinare se sussistono o meno le condizioni per procedere con il trasferimento dati della sezione “Imprese multiattività”. Nel caso non sussistano tali condizioni, il programma non effettuerà alcun trasferimento; evidenzierà solamente, con apposita segnalazione, le situazioni per le quali non può sussistere il trasferimento e nel caso in cui risulti barrato nel quadro di reddito il flag “Multiattività” provvederà automaticamente a rimuoverne il check. IM PORTANTE Si precisa che non è ammessa la presenza di ricavi indivisibili tra le varie attività (ovvero la presenza di ricavi inseriti in contabilità nella sezione a destinazione promiscua); tali ricavi dovranno essere ripartiti manualmente dall'utente tra i vari tipi di ricavo presenti nel prospetto “Imprese Multiattività”. Una volta eseguito il trasferimento in questione, nei quadri d’impresa, verrà barrato il flag “Multiattività”. Selezionare, poi, il bottone “Studi di settore” e, una volta all’interno del quadro “F” degli Studi di settore, portarsi sino all’ultima pagina “Ann.Sep.”. Integrazione alla guida utente 72 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nel primo rigo, riservato all’attività prevalente, la procedura riporta in automatico il “Codice attività”, la “Descrizione” dell’attività a cui è intestato il quadro d’impresa ed i ricavi per i quali vengono trasferiti i valori dei conti personalizzati nel quadro ST secondo la seguente formula: F01 + F02 campo 1 - F02 campo 2 + F07 campo 1 – F07 campo 2 – F06 campo 1 + F06 campo 2 Per le attività secondarie, inserire tutte le informazioni richieste, e cioè “Codice attività”, “Descrizione” e “Ricavi”. E’ stato previsto un ulteriore rigo, “Altre attività soggette a studi”, da compilare nel caso in cui, oltre alle tre attività secondarie sopra dettagliate, ve ne siano altre esercitate dallo stesso contribuente. Per le “Altre attività non soggette a studi” è stata prevista la possibilità di dettagliare sino a tre diversi codici attività, in modo tale da individuare se vi sono attività soggette ai Parametri. Il rigo “Altre” va compilato per eventuali attività non soggette agli Studi di settore mentre il rigo “Aggi e ricavi fissi” è riservato all’indicazione dei ricavi derivanti dalle attività di vendita di generi ad aggio o a ricavo fisso poiché con una Circolare l’Agenzia delle Entrate ha precisato che “ai fini della verifica della quota del 30% devono essere inclusi i ricavi relativi alle attività dalle quali derivano aggi o ricavi fissi considerati per l’entità dell’aggio percepito e del ricavo al netto del prezzo corrisposto al fornitore dei beni”. Trasferimento di ditte con presenza di ricavi soggetti ad aggio Il trasferimento dati dalla contabilità avviene anche per le ditte che conseguono ricavi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o a ricavo fisso. Tali ricavi devono essere evidenziati nel prospetto “Imprese Multiattività” nello specifico rigo 5 riservato agli “Aggi o ricavi fissi”. Condizione indispensabile per neutralizzare automaticamente gli aggi è quella di aver personalizzato i righi F08, F09, F10, F11 degli Studi di Settore (Personalizzazione ST) con l'indicazione di tutti i conti relativi ai ricavi soggetti ad AGGIO. Ricordiamo all'utente che all’interno della procedura MULTI sono presenti, nei programmi MSIT – MSITS, le stampe delle situazioni contabili divise per unità produttive. Integrazione alla guida utente 73 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Studi con particolari disposizioni relative alle attività complementari WM85U “Commercio al dettaglio di prodotti del tabacco”: i soggetti che esercitano come attività quella di “Commercio al dettaglio di generi di monopolio (tabaccherie)” - 47.26.00 ed esclusivamente l’attività di “Ricevitorie del Lotto, SuperEnalotto, Totocalcio eccetera” 92.00.01 non dovranno compilare il prospetto relativo alle imprese multiattività. Nel caso in cui vengano esercitate, con una percentuale di ricavi superiore al 30%, altre attività diverse da quelle sopra elencate, nel rigo 1 del prospetto in esame dovrà essere indicato l’ammontare complessivo dei ricavi derivanti dallo svolgimento dell’attività oggetto dello studio WM85U e dell’attività complementare contraddistinta dal codice ATECO2007: 92.00.01. VG60U “Gestione stabilimenti balneari": i soggetti che esercitano l’attività di “Gestione di stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali”, codice attività 93.29.20 e, congiuntamente ad essa, esercitano esclusivamente una o più attività tra quelle di seguito elencate: “Ristorazione con somministrazione” – codice attività 56.10.11; “Ristorazione con preparazione di cibi da asporto” – codice attività 56.10.20; “Gelaterie e pasticcerie” – codice attività 56.10.30; “Gelaterie e pasticcerie ambulanti” – codice attività 56.10.41; “Ristorazione ambulante” – codice attività 56.10.42; “Bar e altri esercizi simili senza cucina” – codice attività 56.30.00; non dovranno compilare il prospetto relativo alle “Imprese multiattività”. Nel caso in cui siano esercitate, con una percentuale di ricavi superiore al 30%, altre attività diverse da quelle sopra elencate, nel rigo 1 del prospetto in esame dovrà essere indicato l’ammontare complessivo dei ricavi derivanti dallo svolgimento dell’attività di “Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali” - codice attività 93.29.20 e delle attività complementari contraddistinte dai codici ATECO2007: 56.10.11; 56.10.20; 56.10.30; 56.10.41; 56.10.42; 56.30.00. WD12U “Produzione panetteria e commercio pane”: i soggetti che esercitano come attività prevalente una o più attività comprese nello studio di settore WD12U e, congiuntamente ad esse, esercitano in via complementare esclusivamente una o più attività tra quelle di seguito elencate: “Supermercati” 47.11.20; “Discount di alimentari” 47.11.30; “Minimercati e altri esercizi non specializzati di alimentari vari” 47.11.40; “Commercio al dettaglio di frutta e verdura preparata e conservata” 47.21.02; “Commercio al dettaglio di bevande” 47.25.00; “Commercio al dettaglio di latte e di prodotti lattiero-caseari” 47.29.10; “Commercio al dettaglio di caffè torrefatto” 47.29.20; “Commercio al dettaglio di prodotti macrobiotici e dietetici” 47.29.30; “Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari in esercizi specializzati nca” 47.29.90 non dovranno compilare il prospetto relativo alle “Imprese multiattività”. Nel caso in cui vengano esercitate, con una percentuale di ricavi superiore al 30%, altre attività diverse da quelle sopra elencate, nel rigo 1 del prospetto in esame dovrà essere indicato l’ammontare complessivo dei ricavi derivanti dallo svolgimento delle attività oggetto dello studio WD12U e delle attività complementari contraddistinte dai codici ATECO2007: 47.11.20, 47.11.30, 47.11.40, 47.21.02, 47.25.00, 47.29.10, 47.29.20, 47.29.30, 47.29.90. VG36U “Ristorazione” (56.10.11; 56.10.20; 56.10.42): i soggetti che esercitano come attività prevalente una o più attività comprese nello studio di settore VG36U e, congiuntamente ad esse, esercitano in via complementare esclusivamente una o più attività tra quelle di seguito elencate: Integrazione alla guida utente 74 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI “Gelaterie e pasticcerie” – 56.10.30; “Gelaterie e pasticcerie ambulanti” – 56.10.41; “Bar e altri esercizi simili senza cucina” – 56.30.00 non dovranno compilare il prospetto relativo alle “Imprese multiattività”. Nel caso in cui siano esercitate, con una percentuale di ricavi superiore al 30%, altre attività diverse da quelle sopra elencate, nel rigo 1 del prospetto in esame dovrà essere indicato l’ammontare complessivo dei ricavi derivanti dallo svolgimento delle attività oggetto dello studio VG36U e delle attività complementari contraddistinte dai codici ATECO2007: 56.10.30, 56.10.41 e 56.30.00. WG37U “Gelaterie e bar” (56.10.30, 56.10.41, 56.30.00, 47.24.20): occorre fare 2 test, a seconda delle attività complementari esercitate. Primo test. I soggetti che esercitano, come attività prevalente, una o più attività comprese nello studio di settore WG37U e, congiuntamente ad esse, esercitano in via complementare esclusivamente una o più attività tra quelle di seguito elencate: a) “Ristorazione con somministrazione” - 56.10.11; b) “Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto” - 56.10.20; c) “Ristorazione ambulante” - 56.10.42 non dovranno compilare il prospetto relativo alle imprese multiattività e fare il solo studio WG37U. In altri termini, se le attività comprese in questo studio risultano prevalenti rispetto alle citate attività complementari esercitate (ristoranti, trattorie, pizzerie, ecc., cioè quelle del codice studio VG36U), viene compilato il solo modello WG37U e il prospetto “Imprese multiattività” viene ignorato. Secondo test. Oltre alle condizioni stabilite nel test precedente, in presenza delle attività complementari di cui alle seguenti lettere: d) “Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone”(limitatamente alla raccolta delle giocate per conto del concessionario mediante gli apparecchi per il gioco lecito con vincite in denaro di cui all’art. 110, comma 6 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (T.U.L.P.S.), di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in veste di esercenti o possessori degli apparecchi medesimi) – 92.00.02; e) “Sale giochi e biliardi” - 93.29.30 se i ricavi delle 3 attività oggetto dello studio WG37U, sommati a quelli derivanti dalle attività complementari di cui alle lettere a), b) e c), sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dall’insieme delle attività complementari di cui alle lettere d) ed e), allora anche in tal caso viene compilato il solo modello WG37U e il prospetto “Imprese multiattività” viene ignorato. In entrambi i test, nel caso in cui vengano esercitate, con una percentuale di ricavi superiore al 30%, altre attività diverse da quelle sopra elencate, “ma non prevalenti”, nel rigo 1 del prospetto in esame dovrà essere indicato l’ammontare complessivo dei ricavi derivanti dallo svolgimento delle attività oggetto dello studio VG37U e delle attività complementari contraddistinte dai codici ATECO2007: 56.10.11, 56.10.20, 56.10.42, 92.00.02 e 93.29.30 (naturalmente i ricavi derivanti da altre attività non in elenco andranno esposti negli altri righi del prospetto). VG54U “Sale giochi e biliardi, gestione di apparecchi automatici da intrattenimento” (92.00.02, 93.29.30): il presente studio è applicabile anche a quei soggetti che svolgono, unitamente alle attività oggetto di studio, l’attività complementare di “Bar e altri esercizi simili senza cucina” (56.30.00), se i ricavi dell’attività oggetto dello studio sono prevalenti rispetto a quelli derivanti da tale attività complementare. È inoltre applicabile in presenza di ricavi, ancorchè prevalenti, provenienti dall’attività di vendita di beni soggetti ad aggio e ricavo fisso, ad esclusione di quelli derivanti dalla vendita, in base a contratti estimatori, di giornali, libri e periodici, dalla rivendita di carburanti nonché dalla cessione di generi di monopolio (essenzialmente trattasi di aggi da attività di ricevitoria e vendita di ricariche telefoniche). Integrazione alla guida utente 75 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI i soggetti che esercitano come attività prevalente una o più attività comprese nello studio di settore VG54U e, congiuntamente ad esse, esercitano in via complementare esclusivamente l’attività di “Bar e altri esercizi simili senza cucina” (56.30.00) non dovranno compilare il prospetto relativo alle “Imprese multiattività”. Se l’impresa esercita quale attività prevalente, una tra quelle oggetto dello studio VG54U gli aggi ed i ricavi fissi devono essere inclusi tra i “Ricavi” e non devono essere indicati nel rigo 5 “Aggi o ricavi fissi” del prospetto “Imprese multiattività”. Nel caso in cui siano esercitate, con una percentuale di ricavi superiore al 30%, altre attività diverse dalla predetta attività, nel rigo 1 del prospetto in esame dovrà essere indicato l’ammontare complessivo dei ricavi derivanti dallo svolgimento delle attività oggetto dello studio WG54U e dell’attività complementare “Bar e altri esercizi simili senza cucina” (56.30.00) WG44U “Alberghi, affittacamere, ecc.” (55.10.00, 55.20.51, 55.90.20): i soggetti che esercitano come attività prevalente una o più attività comprese nello studio di settore WG44U e, congiuntamente ad esse, esercitano in via complementare esclusivamente una o più attività tra quelle di seguito elencate: “Ristorazione con somministrazione” 56.10.11; “Gelaterie e pasticcerie” 56.10.30; “Bar e altri esercizi simili senza cucina” 56.30.00 non dovranno compilare il prospetto relativo alle “Imprese multiattività”. Nel caso in cui siano esercitate, con una percentuale di ricavi superiore al 30%, altre attività diverse da quelle sopra elencate, nel rigo 1 del prospetto in esame dovrà essere indicato l’ammontare complessivo dei ricavi derivanti dallo svolgimento delle attività oggetto dello studio WG44U e delle attività complementari contraddistinte dai codici ATECO2007: 56.10.11, 56.10.30 e 56.30.00. se l’impresa è interessata da uno dei seguenti Studi di Settore (la cui peculiarità è di essere caratterizzati da vendita di beni con aggi o ricavi fissi): VM80U “Vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione” VM13U “Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici” VM85U “Commercio al dettaglio di prodotti del tabacco”, gli aggi ed i ricavi fissi, derivanti dalle attività incluse nei predetti studi, devono essere inclusi tra i “Ricavi” e non devono essere indicati nel rigo 5 “Aggi o ricavi fissi” del prospetto “Imprese multiattività”. (quindi, questi 3 studi non contano neppure per la verifica del superamento della soglia del 30% da parte dei ricavi delle attività non prevalenti; sono ricavi a tutti gli effetti). Ricavi fissi e aggi: particolarità relative agli studi VM13U, VM80U e VM85U Gli studi di settore: VM80U “Commercio al dettaglio di carburanti per autotrazione”, codice attività 47.30.00 VM85U “Commercio al dettaglio di prodotti di generi di monopolio”, codice attività 47.26.00 VM13U “Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici”, codice attività 47.62.10 presentano la caratteristica di essere relativi ad attività per le quali si conseguono prevalentemente aggi o ricavi fissi che, in quanto tali, non sono soggette a studi di settore; infatti, i citati studi, hanno l'obiettivo di valutare gli altri prodotti venduti ed i servizi offerti contestualmente all'esercizio delle suddette attività (vedi quadro D dei rispettivi studi). A tal fine gli aggi, i ricavi fissi ed i relativi costi vengono automaticamente neutralizzati. I contribuenti che svolgono come unica attività una di queste 3 attività (47.30.00, 47.26.00, 47.62.10) applicano gli Studi di Settore VM80U/VM85U/VM13U derogando alle disposizioni che prevedono l’obbligo di compilazione della sezione “Imprese multiattività” anche se hanno conseguito ricavi netti derivanti da vendite di generi ad aggio o a ricavo fisso per un ammontare Integrazione alla guida utente 76 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI superiore al 30% dei ricavi complessivi. Infatti la Circolare 31/E dell’ 1 aprile 2008 precisa che gli aggi o a ricavi fissi conseguiti nell'ambito di tali attività sono da considerarsi “Ricavi” tipici dell’attività in oggetto e pertanto la sezione “Imprese multiattività” presente negli Studi VM80U/VM85U/VM13U non deve essere compilata, indipendentemente dalle percentuali di ricavi netti conseguiti con la vendita dei beni soggetti ad aggio o a ricavo fisso. Per quanto riguarda sempre questi studi (VM80U/VM85U/VM13U) in presenza di più attività, per le quali risultano elaborati gli Studi di Settore, con ricavi superiori al 30% dei ricavi complessivi, si deve valorizzare anche la sezione “Imprese multiattività” dello Studio di Settore applicato in base all’attività prevalente. Ricavi fissi e aggi: particolarità relative agli studi VG36U e WG37U In presenza di attività rientranti negli studi VG36U “Attività di ristorazione” e WG37U “Bar e gelaterie” con contemporanea vendita di taluni beni ad aggio o ricavo fisso quali ricariche telefoniche e/o attività di ricevitoria (conti contraddistinti dal codice T/S 616) i ricavi derivanti da tali attività ad aggio costituiscono parte integrante dei ricavi del bar o del ristorante 1. Eventuali ricavi derivanti dalla vendita di altri generi ad aggio o ricavo fisso, quali quelli derivanti dalla vendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporto audiovideomagnetico, dalla rivendita di carburanti nonché dalla cessione di generi di monopolio (sali, fiammiferi, tabacchi), vanno invece trattati come generi ad aggio e, qualora sia obbligatoria la redazione del prospetto multiattività andranno indicati nello specifico rigo 5. 1 In base alle istruzioni gli studi di settore VG36U e WG37U si applicano anche in presenza di: a) ricavi derivanti da cessioni di beni soggetti ad aggio e ricavo fisso ad esclusione di quelli derivanti dalla vendita, in base a contratti estimatori, di giornali, di libri e di periodici, anche su supporto audiovideomagnetico, dalla rivendita di carburanti nonché dalla cessione di tabacchi e generi di monopolio (esempio: ricavi da lotterie, scommesse, biglietti di trasporto, ricariche telefoniche, ecc.), e b) perfino se i ricavi descritti sub. a) risultano prevalenti. Integrazione alla guida utente 77 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Prelievo massivo CUD da INPS DIRED14 CUDPRE Prelievo massivo CUD da INPS Con il presente aggiornamento della procedura DIRED14 viene fornito il servizio che permette all’utente di ottenere il duplicato del modello CUD INPS 2014 in formato “.pdf”. Dal 2013 infatti tale modello non viene più inviato dall’INPS al domicilio del contribuente (Circolare n. 32 del 26 febbraio 2013) ma è reso disponibile telematicamente in formato Pdf nel sito dell’INPS. Il prelievo dei modelli CUD avverrà tramite la procedura Con.Te nella quale è stata prevista un’apposita funzione per acquisire in automatico detti modelli dal Cassetto Previdenziale INPS: per accedere all’area del sito dell’INPS riservata all’intermediario, nella quale sono custoditi i CUD, andranno utilizzate le credenziali dell’intermediario stesso che visualizza / acquisisce i duplicati. La procedura Con.Te rappresenta quindi solo il veicolo con cui i CUD sono prelevati dalla fonte (l’area privata dell’intermediario nel sito web dell’INPS) e messe a disposizione della procedura DIRED14. Console non richiede alcuna operazione particolare di set up per attivare questa nuova funzionalità in quanto è il programma stesso che provvede a verificare i requisiti minimi necessari al funzionamento. Anche nel caso in cui si tratti di nuova installazione della procedura Con.Te non è richiesto alcun intervento preliminare perché è lo stesso sistema ad auto-configurarsi nel modo opportuno per cui, una volta eseguito l’installatore, è immediatamente possibile richiedere i CUD dalla procedura DIRED14 All’interno della procedura Redditi è stata prevista una nuova utility, CUDPRE “Prelievo massivo CUD da INPS”, che consente l’acquisizione in modo massivo dei modelli CUD in PDF dal Cassetto Previdenziale del sito dell’ INPS. IM PORTANTE Come già ricordato per poter usufruire di questa nuova funzionalità va necessariamente installata la versione 2014.01.00 della procedura Con.Te, non è invece richiesta alcuna apposita licenza per il loro utilizzo ne tanto meno è indispensabile essere in possesso di qualche altra licenza per l’utilizzo di Console. ATTENZIONE A volte accedendo all’area “Cassetto Previdenziale” del sito web dell’INPS potrebbe essere visualizzato il messaggio “Servizio momentaneamente non disponibile”. In tale situazione, non dipendente da Teamsystem, occorrerà riprovare in un secondo momento ad accedere al Cassetto e prelevare i dati. Integrazione alla guida utente 78 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Accedendo ai “Programmi di utilità” di Redditi per predisporre il prelievo è presente la funzione CUDPRE – “Prelievo massivo CUD da INPS” che permette di impostare l’elenco dei soggetti per i quali prelevare i modelli CUD 2014. Il prelievo dei CUD da parte della procedura avviene utilizzando le credenziali del mittente telematico indicato in ANAMIT –“Anagrafica mittente telematico”, folder “Altri dati”, nel campo “Codice fiscale delegato” in cui è riportato il codice fiscale dell’intermediario con cui si effettua lo scarico dei dati catastali ed il campo “Email del delegato”. Pertanto, prima di effettuare il prelievo dei CUD dell’INPS è necessario aver indicato questi dati all’interno della scelta. Impostata la selezione da DIRED14 viene richiamata la procedura Console che preleva dal cassetto previdenziale i modelli CUD e che verranno poi utilizzati dall’utente per l’inserimento dei dati del CUD nella distinta del quadro C. Qualora Console non risulti installata o non sia stata installata la versione 2014.01.00 ne verrà data segnalazione con un messaggio a video: non risultando in questo caso possibile il prelievo dei CUD. Integrazione alla guida utente 79 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Nel caso in cui il mittente telematico DIRED14 per cui si esegue la richiesta non venga rilevato in Console, in quanto trattasi di nuova installazione, oppure il mittente non sia in possesso delle credenziali per accedere al servizio: vengono richiesti i parametri di accesso; viene richiesta l’indicazione dell’eventuale server proxy di collegamento; nel momento della conferma viene automaticamente eseguita la fase di verifica dei parametri inseriti. 1) Di seguito sono riportate le videate che forniscono una spiegazione dettagliata per guidare l’utente nella configurazione, videate che saranno proposte automaticamente, alla prima istanza del servizio da parte della procedura richiedente (DIRED14) qualora, come detto, manchi qualche informazione obbligatoria. Viceversa se i parametri di accesso sono già presenti, in quanto si utilizza già Console per altre funzioni, le videate di seguito riportate non vengono proposte e si passa automaticamente al Prelievo dati (punto 2). Integrazione alla guida utente 80 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI In caso l’utente acceda al servizio con autenticazione tramite una Carta Nazionale dei Servizi è necessario barrare l’apposita casella con il lettore di smart-card o il token USB inseriti e attivati in modo che il programma ne rilevi automaticamente le caratteristiche; l’unica informazione da inserire è il PIN associato alla carta. Il pulsante “Rileva” permette di determinare automaticamente la corretta informazione. Integrazione alla guida utente 81 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI ATTENZIONE Gli utenti che hanno già usufruito almeno una volta del servizio di prelievo dati F24 sono automaticamente attivi per fruire di questa nuova funzionalità, con la limitazione, imposta dall’INPS, riguardo alla modalità di accesso che è consentita esclusivamente ai soggetti in possesso di certificato Entratel intestato a persona fisica (ad esempio il commercialista o il Consulente del Lavoro) e PIN dispositivo, o in alternativa, di una Carta Nazionale dei Servizi intestata allo stesso soggetto. Negli altri casi (ad esempio delegati di associazioni di categoria) non è possibile accedere alla funzione neanche manualmente sul sito dell’Ente. Integrazione alla guida utente 82 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI 2) La fase del prelievo dei duplicati CUD 2013 dal cassetto previdenziale sarà visualizzata a video. Una volta terminato il prelievo, l’elaborazione produrrà un report, “Rapporto prelievo modelli CUD”, dove per ogni soggetto viene riportato se l’esito dell’acquisizione è andato a buon fine oppure il motivo per cui il prelievo non è avvenuto. Integrazione alla guida utente 83 REDDITI - IMPLEMENTAZIONI Eseguito il prelievo, per visualizzare il CUD prelevato occorre entrare nel quadro RC del soggetto per il quale si vuole visualizzare il duplicato del Modello CUD 2014 e se in almeno in un rigo del quadro stesso è stato indicato, come sostituto d’imposta, il Codice Fiscale dell’INPS si attiva il bottone “Funzioni” al cui interno è presente la scelta “PDF CUD Console”. Selezionando detta scelta verrà visualizzato il pdf del CUD 2014 importato. Eseguendo tale funzione se il prelievo non è stato precedentemente eseguito la procedura la eseguirà al momento e, se il CUD è presente lo visualizzerà altrimenti darà la seguente segnalazione: Integrazione alla guida utente 84 NOTE OPERATIVE DI RELEASE Il presente documento costituisce un’integrazione al manuale utente del prodotto ed evidenzia le variazioni apportate con la release. ANOMALIE CORRETTE Trasferimenti quadri da MULTI DIRED14 TRA740/750 TRA740/TRA750 - Trasferimento dalla contabilità agli studi di settore di professionisti del conto Imu parzialmente deducibile immobili strumentali Con il presente aggiornamento viene corretta un’anomalia che si verificava nel trasferimento del rigo G12 nel quadro G degli elementi contabili degli studi di settore delle contabilità di ditte professioniste, con l’utilizzo del piano dei conti standard 80 generale o 82 professionisti. In presenza di tale situazione se in contabilità era stato utilizzato il conto 84/05/011 (pdc 80) oppure 56/0080 (pdc 82) – “Imu parzialmente deducibile immobili strumentali l’importo” nel rigo G12 l’importo veniva raddoppiato. Si raccomanda agli utenti che ricadono nella casistica di rieseguire il trasferimento dopo aver installato il PDC STANDARD, versione 2014.6.0, ed eseguito il comando CPESTD, versione 2014.2.0, oppure di correggere manualmente detto importo. Si ricorda inoltre, che in presenza di questa anomalia, alla conferma del quadro E veniva comunque segnalata dalla procedura l’incongruenza dell’importo tra reddito degli studi di settore e reddito da quadro E professionisti. Invio tributi IMU in F24 DIRED14 Invio tributi IMU in F24 Se nell’ “Anagrafica dichiarante” come “Tipo versamento” è indicato “F24 no partita Iva” e nell’anagrafica del contribuente di F24 nel campo “Tipo versamento” si è indicato “B - Banca”, eseguendo l’invio dei tributi IMU in F24, la procedura riportava nel campo “Tipo versamento in F24 “C - Concessione”. Il problema non sussisteva se nell’anagrafica del contribuente si era indicato “E – Entratel” o “R – Remote banking” nel campo “Tipo versamento”. Per risolvere detto problema è necessario effettuare nuovamente l’invio dei tributi IMU in F24 così da inserire nel campo “Tipo versamento” il valore corretto. Integrazione alla guida utente 85
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