Progetto Atlante - Nuovi Orizzonti società cooperativa sociale

(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Nuovi Orizzonti Società cooperativa sociale
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ02799
Albo regionale degli Enti e delle
Organizzazioni di Servizio Civile
della Puglia
IV
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
ATLANTE
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
SETTORE A ASSISTENZA 06 DISABILI
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Contesto territoriale
Il territorio in cui verrà realizzato il progetto “Atlante” è quello di competenza del
Comune di Gravina in Puglia, distante dal capoluogo della regione Bari, di circa 60
km.
Il Comune di Gravina in Puglia ha una popolazione residente di 42.574 abitanti di
cui 21.046 uomini e 21.528 donne, di cui 8.102 appartenenti alla fascia di età tra 1829 anni.
In questo segmento della popolazione compreso tra i 18 e 29 anni vi è un tasso di
disoccupazione del 45%, e di questi il 60% non ha mai lavorato.
Inoltre i minori rappresentano il 24,87% della popolazione, mentre gli anziani il
13,41%, l’indice di carico sociale medio che rappresenta il rapporto tra la
popolazione che per età non è in grado di partecipare all’attività produttiva a quella
potenzialmente produttiva risulta pari al 51,14%.
Come si può notare l’indice di carico sociale è elevato, questo determina una
popolazione caratterizzata da fenomeni di emigrazione delle fasce produttive a causa
di scarsità di lavoro e di condizioni disagiate di vita e/o dal ricongiungimento dei
residenti locali a nuclei famigliari emigrati in precedenza.
Contesto settoriale
Le persone diversamente abili rappresentano una categoria di popolazione fragile
con sempre crescenti bisogni e richieste, che vanno al di là della pura assistenza.
Essendo sempre più radicata la cultura di una presa in carico della persona con le
sue complessità, aumenta anche la necessità di rispondere a bisogni specifici,
attraverso servizi offerti con qualità e con modalità adeguate.
Ma se da un lato crescono sempre di più la consapevolezza dei bisogni e la loro
complessità, difficilmente l’offerta dei servizi riesce a garantire tempestivamente un
adeguamento sul piano quantitativo (ad es. tempistiche di intervento, numero di
persone prese in carico, durata della presa in carico) e qualitativo (ad es.
miglioramento del servizio, implementazione di nuove modalità educative o
assistenziali, formazione e riqualificazione del personale).
Nell’ambito territoriale di Gravina in Puglia sebbene non sia stata mai effettuata
un’analisi scientifica dei bisogni, si denota un’accentuata presenza di disabili fisici,
psichici e sensoriali, tra i quali ci sono persone in situazione di handicap grave ai
sensi dell’art.3, comma 3 della L. n. 104/92.
Da un’indagine effettuata dalla cooperativa risultano sul territorio comunale
residenti i seguenti diversamente abili:
Tab. 1 Diversamente abili nel 2011 distinti per classi di età
0- 18- 65- >75 Totale Popolazione %
portatori
17
64
74
handicap/popolazione
Gravina 44 185 95 254
578
42.195
1,37
in P.
La considerazione dei diversamente abili sulla popolazione complessiva rappresenta
un indicatore interessante, pur essendo il dato quantitativo 1,37% relativamente
basso rispetto alla popolazione generale, il peso di assistenza che comporta è molto
elevato.
Tale peso è sostenuto dalle famiglie quasi totalmente per l’intera giornata non
essendo presenti, strutture adeguate.
Il progetto che presentiamo parte quindi dai bisogni rilevati direttamente dalla nostra
cooperativa attraverso il lavoro pluriennale con le persone disabili e le loro famiglie
nel territorio di Gravina in Puglia.
La necessità di vita autonoma e le preoccupazioni ad essa correlate sono temi che la
cooperativa vive quotidianamente.
Da tutte queste esperienze emerge con chiarezza l’urgenza di individuare buone
prassi che si configurino come risposte possibili all’esigenza di vita autonoma delle
persone disabili e all’angoscia incertezza del futuro che, troppo spesso, le famiglie
con un figlio disabile vivono in totale solitudine.
Area d’intervento del progetto e situazione di partenza
La cooperativa Nuovi Orizzonti di Gravina in Puglia si occupa di 2 centri diurni
socio educativo e riabilitativo per diversamente abili frequentato da circa 45 utenti, e
del servizio SAD per circa 15 utenti diversamente abili, molti di questi soggetti
appartengono a famiglie disagiate con gravi problemi economici.
La Nuovi orizzonti con i volontari del servizio civile vorrebbe offrire agli utenti dei
due centri e del servizio SAD più attività ludico ricreative, sostegno scolastico e
potenziare il servizio di trasporto.
Nell’ambito operativo i bisogni e le criticità che emergono sono sintetizzabili nella
seguente tabella, che evidenzia anche i relativi indicatori che possono misurarne il
valore:
CRITICITA’/BISOGNI
Il numero di personale all’interno della
struttura è adeguato all’utenza per
l’organizzazione
delle
attività
istituzionali,
ma
si
vorrebbero
organizzare
più
attività
ludico
ricreative.
Alcuni ragazzi hanno disabilità gravi e
hanno la necessità di essere seguiti con
maggiore assiduità e con rapporti anche
1 a 1.
Il centro non riesce a soddisfare tutte le
esigenze di trasporto degli utenti (es.
visite mediche, spese varie, ecc)
INDICATORI MISURABILI
numero
delle
attività
organizzate;
- numero totale dei partecipanti;
- rilevazione della sua frequenza
e del suo coinvolgimento alle
attività proposte.
- grado di socializzazione ed
integrazione dei ragazzi disabili;
- reazione a nuovi stimoli e al
lavoro di gruppo;
- permanenza presso il nucleo
familiare della persona disabile
“complessa per gestione” e
quindi
rimandata
istituzionalizzazione
del
disabile stesso
- aumento della disponibilità del
pulmino per gli utenti dei centri
e servizio SAD
-
Destinatari e beneficiari del progetto
Il presente progetto si colloca quindi in un contesto di forte richiesta da parte di una
utenza molto disagiata e si propone di rispondere con iniziative chiare e mirate,
supportate da progettualità efficaci e di personale formato, al bisogno dell’utenza.
Destinatari
I destinatari del progetto saranno i volontari di servizio civile, date le attività del
progetto molto semplici come il servizio trasporto, o l’organizzazione di attività
ludico ricreative (giochi con le carte, con birilli, palloni) si potranno coinvolgere
facilmente anche volontari con una bassa scolarizzazione.
Beneficiari
È evidente che una certa cultura attenta ai bisogni della persona disabile si sta
lentamente diffondendo, tuttavia è necessario rafforzare tale consapevolezza
integrando la professionalità dei vari servizi offerti dai presidi con la vita quotidiana
delle persone e della comunità, in un rapporto di sinergia focalizzato all’integrazione
ed al benessere della persona disabile, favorendo cioè la realizzazione globale della
persona.
In quest’ottica possiamo certamente affermare che, oltre ai benefici indirizzati ai
destinatari diretti, la mission di questo progetto porterà benefici indiretti a tutto il
territorio comunale grazie agli interventi pianificati volti a sensibilizzare le
comunità locali, a promuovere al loro interno una cultura più attenta alle persone, a
far crescere i giovani come cittadini responsabili che insieme si fanno carico dei
bisogni della comunità, per abbattere quelle barriere sociali e culturali che creano e
aumentano l’handicap delle persone diversamente abili.
7) Obiettivi del progetto:
Per quanto riguarda gli obiettivi del progetto crediamo che l’inserimento di giovani
volontari all’interno dei servizi in favore di diversamente abili della cooperativa
possa avere diverse finalità, sia di utilità sociale che di utilità personale, rispetto al
singolo volontario.
Il primo obiettivo generale del progetto e di realizzare attività
ludico/ricreative/espressive/educative che favoriranno la crescita dell’autostima
degli utenti attraverso il “saper fare ed il sentirsi utili” migliorando di conseguenza
la loro autonomia ed indipendenza.
Il secondo obiettivo generale del progetto è quello di organizzare un laboratorio
pomeridiano di supporto scolastico.
Il terzo obiettivo generale del progetto è quello di potenziare il servizio di trasporto
da e per il centro dalle abitazioni dei ragazzi e anche verso strutture mediche.
7.1 Obiettivi di cambiamento generati da criticità e bisogni rilevati
CRITICITA’/BISOGNI
1. Il numero di personale all’interno
della struttura è adeguato all’utenza, per
le attività di base ma ci sono delle
difficoltà nell’organizzare le attività
ludico ricreative.
2. per i diversamente abili che
frequentano la scuola sarebbe utile
realizzare attività di sostegno scolastico
3. Il centro non riesce a soddisfare tutte
le esigenze di trasporto degli utenti;
OBIETTIVI
1.1 Aumentare la quantità delle attività
ludico ricreative organizzate ed il
numero dei partecipanti alle singole
attività;
2.1 realizzare un laboratorio di sostegno
scolastico
3.1 Aumento della disponibilità del
pulmino da parte degli utenti
7.2 gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori di misurazione, alla conclusione del
progetto
OBIETTIVO
1.1 Aumentare la quantità delle
attività ludico ricreative organizzate ed
il numero dei partecipanti alle singole
attività
2.1 Organizzare e strutturare attività di
sostegno scolastico
INDICATORI
1.1.1 Numero delle attività organizzate
1.1.2 Diversificazione di sottogruppi
per attività diverse
1.1.3 Numero totale dei partecipanti
2.1.1 numero di bambini che seguono le
attività di sostegno scolastico
3.1 Aumentare il servizio di trasporto
3.1.1 aumento corse giornaliere
7.3 obiettivi da raggiungere
-
realizzare settimanalmente 2 attività ludico ricreative
realizzare un laboratorio di sostegno scolastico
raddoppiare le ore di disponibilità del servizio trasporto attualmente di 4 ore
al giorno
7.4 Obiettivi rivolti ai volontari
Ai giovani che si avvicinano al Servizio Civile si chiede di pensare a questo anno
non come una “parentesi” nella loro vita, ma come un anno intenso, ricco di stimoli
e di sfide, un anno che raccoglie le memorie del passato e produce orientamenti per
le scelte future.
Per questo ci si impegna a proporre un anno di formazione intesa come competenza
del servizio che si svolge, ma anche come momento di auto-riflessione, di
ripensamento e di scoperta di sé stessi e delle proprie aspirazioni.
Un anno per mettersi alla prova, per conoscere se stessi; per condividere con altri
giovani i propri vissuti. Un’esperienza che ponga le basi per una presa di coscienza
rispetto a sé, alle proprie aspirazioni e al proprio futuro; un’esperienza che motivi ed
appassioni i giovani all’autodeterminazione e alla capacità di effettuare scelte
consapevoli per il proprio futuro tenendo in considerazione le proprie necessità e i
propri bisogni.
Un anno di servizio civile che dia la possibilità al giovane volontario di conoscere
più da vicino la realtà sociale del proprio territorio, lo stesso territorio in cui un
domani vivrà come cittadino adulto magari più consapevole e più partecipe della
realtà comunitaria in cui vive, proprio perché sperimentata in modo diretto in questo
anno.
Quindi l’obiettivo principale rivolto ai volontari è quello di
- sollecitare una loro riflessione sulle difficoltà personali e sociali in tema di
disabilità all’interno del nostro territorio;
- migliorare una presa si coscienza sulle azioni educative di osservazione, di
ascolto e di sostegno nel raggiungimento dell’autonomia delle persone
svantaggiate;
- potenziare le capacità di accoglienza, di gestione del quotidiano, di sostegno
educativo rivolto agli adulti con disabilità;
- favorire e promuovere il protagonismo attivo del giovane volontario in tutte le
attività della struttura e verso le persone disabili in generale.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Il progetto Atlante si dividerà in 4 fasi:
Accoglienza dei volontari
Il primo giorno di Servizio Civile sarà dedicato all’accoglienza dei volontari da
parte dell’Ente ed in particolare:
- verranno svolti gli adempimenti amministrativi
- verranno informati i volontari su tempi e modi del percorso formativo
- verranno raccolti i dati e la documentazione amministrativa
Formazione dei volontari
Nei primi tre mesi del progetto, i volontari saranno sottoposti a un programma di
formazione generale e specifica, che comprenderà sia lezioni teoriche sia di
affiancamento pratico.
La Nuovi orizzonti favorirà i volontari che vorranno partecipare ad attività di
comunicazione, formazione, sensibilizzazione e networking realizzati dalla
regione per lo sviluppo del servizio civile.
Conoscenza dei beneficiari del progetto da parte del volontario del Servizio
Civile
Questa fase mira a far si che sia da parte dell’utente che da parte del volontario ci sia
una conoscenza reciproca, che permetta una scelta consapevole e una valutazione
precisa delle capacità da parte del volontario di raggiungere gli obiettivi del
progetto. Questa fase sarà seguita dalla psicologa.
Azioni del progetto
OBIETTIVO
AZIONE
Obiettivo1.1
Aumentare la
quantità delle
attività ludico
ricreativeorganizzate
Azione1.1.1
Strutturare e
organizzare
nuovi
laboratori
quotidiani
per gli ospiti
residenti
Azione 1.2.1
Organizzare
l’attività di
sostegno
scolastico
Attività 1.1.1.1
Supportare gli operatori
nella gestione del gruppo
(volontario riserva)
Attività 1.1.1.2
Suddivisione del grande
gruppo degli ospiti in più
laboratori diversificati
Attività1.2.1.
Organizzare nel pomeriggio
attività di sostegno scolastico
Azione
1.5.1
aumento
servizio
trasporto
Attività 1.5.1.1. a turno
guida del pulmino e
accompagnatore
Obiettivo 1.2
Organizzare l’attività
di sostegno
scolastico
Obiettivo 1.5
Aumento servizio
trasporto
ATTIVITÀ
PERSONALE
ENTE
IMPEGNATO
Responsabile del
servizio
Educatori
animatori
Responsabile del
servizio
Animatori
oss
Responsabile del
servizio
educatori
DIAGRAMMA DI GANT
1
Accoglienza
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
X
X
X
volontari
Formazione
X
dei volontari
Formazione
X
X
X
X
X
criteri
aggiuntivi
Conoscenza
X
degli utenti
Realizzazione
X
X
X
X
X
X
X
X
X
attività
Coordinamento X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
e monitoraggio
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività
Per l’attuazione dell’espletamento delle attività previste sono necessarie le seguenti
figure professionali:
Educatori Professionali (EP) per quanto riguarda la strutturazione dei progetti
delle varie attività e per la gestione delle stesse;
Operatori Socio-Sanitari (OSS) per quanto riguarda il supporto degli utenti
nell’attività.
All’interno del servizio incontrerà nel corso dell’anno altre figure che frequentano il
centro: volontari costanti, volontari occasionali, tirocinanti di diverse scuole e
fisioterapista; con tutte queste persone il Volontario di servizio civile collaborerà e
interagirà nei diversi laboratori avendo la possibilità di sperimentare e di conoscere
diverse modalità di approccio e di relazione con gli utenti.
In altre occasioni (soggiorni climatici, gite, attività ludiche, feste…) il volontario
avrà modo di conoscere ed entrare in relazione con gli utenti ed operatori di altri
servizi.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Si ribadisce che la figura degli 8 volontari del servizio civile non si configura come
personale, ma come figura aggiuntiva coadiuvante le attività di “intrattenimento”,
di “facilitatore di rete”, di “compagno adulto”, di “prolungamento delle gambe del
disabile” di “attivatore di risorse”.
Interventi di assistenza e interventi educativi sulle abilità intellettuali e di
autonomia sociale
per i bambini:
 imparare a leggere;
 imparare a scrivere;
 disegnare e colorare;
 copiare;
 esprimersi oralmente;
 fare i compiti;
per gli adulti:
 lettura (libri, quotidiani);
 scrittura;
 uso del fax e del telefono;
 uso del computer ed internet dove possibile;
 aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche.
Interventi di assistenza e sostegno nell’ambito scolastico
i volontari in servizio civile dovranno offrire loro aiuto e sostegno in ogni
tipo di materia ed attività.
Interventi di attività ludico-ricreative
 animazione;
 socializzazione con i coetanei;
 laboratori
 organizzazione di giochi, tornei, attività sportive;
 accompagnamento al cinema, teatro, concerti;
 attività di lettura;
 attività musicali;
 creazione di hobby;
Attività volontari con bassa scolarità
Come già premesso le attività previste dal progetto non per forza sono correlate al
possesso di un titolo di studio superiore.
Il candidato con bassa scolarizzazione non svolgerà mansioni differenziate rispetto
agli altri, in quanto non vi si pongono ragioni sostenibili per programmare specifici
pacchetti da riservare ad essi.
Le attività previste dal progetto sono attività che si fondano sulla predisposizione
emotiva alla relazione, piuttosto che su specifiche competenze professionali, e
qualora si dovessero presentare ostacoli al coinvolgimento paritario del candidato
sarà il personale della cooperativa a calibrare il proprio impegno per giungere alla
rimozione di tali ostacoli, piuttosto che ridefinire nuove attività diversificate.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
8
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
8
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30 ore
settimanali
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
6
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
a) Puntualità,
b) flessibilità negli orari di servizio, per dare la possibilità di recarsi presso
altre sedi per la partecipazione ad incontri, seminari, ed attività formative
che saranno organizzate all’interno del progetto, disponibilità ad
esperienze di cura della persona disabile,
c) disponibilità alla guida di automezzi attrezzati per trasporto disabili
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Nuovi
orizzonti
Gravina
in Puglia
Indirizzo
Via Alchimia 48
Cod.
N. vol. per
ident. sede
sede
48951
8
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e Data di
nome
nascita
Varvara
Maria
Brana
Nicola
C.F.
10/11/ VRVMRA88
1988
S50E155U
19/07/ BRNNCL82L
1982
109P
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e Data di
nome
nascita
C.F.
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Il progetto sarà promosso utilizzando:
- Sito internet della cooperativa;
- Comunicati stampa su quotidiani a diffusione locale;
- Attività di affissione di locandine e di diffusione di volantini su tutto il
territorio comunale;
- Attività di sportello informativo durante l’attività di selezione dei
volontari.
Verrà creata una brochure con le testimonianze dei volontari e degli utenti sulla loro
esperienza umana e su tutte le attività create durante il progetto del servizio civile.
Le brochure verranno realizzate alla fine del progetto distribuite gratuitamente in
tutte le scuole e le associazioni di volontariato, per promuovere e sensibilizzare sul
territorio e in tutta la comunità locale l’esperienza del servizio civile nazionale.
Alla fine del progetto verrà realizzato un convegno per presentare a tutta la
cittadinanza l’esperienza appena conclusa.
Per queste attività saranno dedicate 30 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Non compilato cosi come richiesto dall’avviso del 3 luglio 2014
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
no
Non compilato cosi come richiesto dall’avviso 3 luglio 2014
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Premesso che la finalità del monitoraggio è non solo la verifica che il progetto e le
attività proposte siano effettivamente espletati in conformità a quanto previsto in
fase di progettazione, ma anche la previsione di un bilancio di efficienza/efficacia e
la successiva individuazione di strategie qualitative di miglioramento, lo scrivente
Ente provvederà al monitoraggio con l’utilizzo di due strumenti:
1)
somministrazione di questionari che rilevino il grado di soddisfazione
percepito (customer satisfaction) da tutti gli attori coinvolti a vario titolo all’interno
del progetto (Volontari, destinatari delle azioni progettuali e personale dell’Ente).
Questo strumento soddisfa l’obiettivo proposto del monitoraggio di quantità;
2)
realizzazione di incontri periodici di confronto sia di gruppo che
personali.
I questionari sottoposti durante le attività di progetto prevedono l’utilizzo della
cosiddetta scala Likert di risposta. Sebbene Likert (il nome del ricercatore a cui si
deve tale scala) consigliasse una gamma di valori da 1 a 7 (in alcuni casi ridotta a
range da 1 a 5), si è scelto di allargare il range da 1 a 10 per operare delle più
immediate rappresentazioni grafiche rapportate al valore “100%” nell’ambito
dell’analisi dei dati.
Il soggetto (Volontario, Utente o personale dell’Ente) per ogni item proposto è
invitato ad attribuire un punteggio che va da 1 (molto male) a 10 (molto bene),
esprimendo così sia la direzione del proprio giudizio (positivo o negativo) che
l’intensità dello stesso.
Per la costruzione degli item proposti, si è operata una distinzione tra le varie
tipologie di soggetti destinatari dei questionari. Di seguito si dettagliano le aree di
analisi che vengono proposte ad ognuna delle tipologie di soggetti interessati
 Volontari:
Area di analisi
1) Esperienza del Servizio svolto
Indicatori







Aspettative
Capacità stimolata
Attitudine stimolata
Soddisfazione come esperienza di vita
Soddisfazione come esperienza lavorativa
Orari lavorativi
Formazione, guida e sostegno ricevuto
Area di analisi
2) Nuove conoscenze acquisite
Indicatori


Area di analisi
3) Giudizio sull’Ente presso cui svolgono il
Servizio.
Ambito relazionale e di gruppo
Ambito comunicazionale
Indicatori





Area di analisi
4) “Clima lavorativo”
Indicatori




Capacità gestionale ed organizzativa
Spazio allo “spirito d’iniziativa”
Disponibilità al coinvolgimento
Disponibilità verso le esigenze personali
Chiarezza e trasparenza di consegna
Con dirigenti e responsabili
Con colleghi e Volontari
Con utenza e beneficiari.
Utenti:
Area di analisi
1) Esperienza del Servizio ricevuto
Indicatori






Aspettative
Esigenze
Affidabilità
Disponibilità di orari
Trasparenza e chiarezza servizi offerti
Soddisfazione complessiva
Area di analisi
2) Giudizio sui Volontari
Indicatori







Professionalità
Disponibilità
Educazione
Sensibilità
Simpatia
Cortesia
Relazione instaurata
Area di analisi
3) Giudizio sull’Ente
Indicatori








Professionalità
Disponibilità
Educazione
Sensibilità
Simpatia
Cortesia
Relazione instaurata
Personale dell’Ente:
Area di analisi
1) Giudizio sui Volontari
Indicatori





Professionalità
Disponibilità
Affidabilità
Educazione
Sensibilità
Area di analisi
2) Giudizio sui destinatari
Indicatori




Disponibilità ad essere coinvolti
Spirito di collaborazione
Vicinanza all’Ente
Familiarità con l’Ente
Poiché l’Ente pone particolare attenzione al capitale umano investito all’interno di
ogni singolo progetto, non si ritiene esaustivo l’utilizzo del solo questionario che
risulta in ogni caso uno strumento tecnicamente e scientificamente oggettivo ma
dallo scarso impatto relazionale.
Da ciò scaturisce la necessità di integrare lo strumento questionario con incontri di
coordinamento ed analisi da realizzare a diversi livelli. L’obiettivo è quello di
approfondire alcuni argomenti che non possono essere esauriti con la semplice
attribuzione di un punteggio.

Volontari:
Saranno realizzati una serie di incontri tra il personale dell’ente è i volontari per
verificare l’andamento del progetto sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Un primo incontro, da realizzare durante la fase di avvio del progetto, ha l’obiettivo
di coinvolgere il volontario rendendolo partecipe delle problematiche connesse alla
cecità. Questo incontro verrà realizzato alla presenza di tutto il personale dell’Ente
coinvolto dal progetto in modo che fin dalle fasi iniziali si possano creare quelle
sinergie che possano favorire il buon andamento del progetto.
Gli incontri successivi verranno realizzati con cadenza periodica ed avranno
l’obiettivo di verificare lo stato di avanzamento del progetto e di individuare i punti
di forza e di debolezza emersi durante la realizzazione di esso.
Tutti gli incontri verranno realizzati in gruppo in modo da promuovere il confronto
tra i volontari e rafforzare il senso di “gruppo” nei giovani coinvolti nel progetto.
Qualora dovessero emergere particolari esigenze all’interno del “gruppo” che
richiedano approfondimenti, si potranno prevedere anche degli incontri con i singoli
volontari ai quali seguiranno, in ogni caso, incontri di gruppo per il confronto.

Personale dell’Ente
A parte l’incontro propedeutico già citato, si prevede la realizzazione di momenti di
incontro periodici tra il personale dell’Ente che viene a contatto diretto con i
volontari. Obiettivo di tali incontri è verificare l’andamento del progetto dal punto di
vista relazionale e di crescita dei volontari. Poiché l’Ente ha tra gli obiettivi di
progetto la crescita del volontario, la realizzazione di questi incontri di monitoraggio
e verifica risulta di primaria importanza per il controllo del raggiungimento
dell’obiettivo stesso. In questa sede verranno evidenziati i comportamenti dei
volontari durante lo svolgimento del servizio, le relazioni instaurate tra i volontari e
con il personale della Struttura.
Tecniche statistiche utilizzate
Le tecniche statistiche utilizzate per l’elaborazione dei dati sono le seguenti:
- conteggio risposte espresse con valutazione quantitativa sulla base della scala
Likert proposta
- elaborazione dei dati attraverso l’utilizzo di appositi modelli realizzati con l’utilizzo
dell’applicativo informatico EXCEL
- realizzazione di diagrammi e grafici con l’utilizzo in particolare di istogrammi e
istogrammi a barre.
La rappresentazione grafica (per istogrammi) della distribuzione di frequenza per
item, consente un’immediata rilevazione delle risposte anche grazie all’utilizzo della
scala Likert proposta con range da 1 a 10.
La completezza dell’analisi viene realizzata integrando le risultanze dei questionari
somministrati con gli esiti degli incontri di monitoraggio e verifica realizzati.
Tempistica e numero delle rilevazioni:
In relazione a quanto esposto nei precedenti punti, la tempistica e il numero delle
rilevazioni per realizzare l’attività di monitoraggio seguirà il seguente percorso:
per i VOLONTARI
- N. 2 Incontri di gruppo con il personale dell’Ente che viene a contatto con i
volontari da tenere entro il 1° e il 12° mese.
- N. 1 Riunione di confronto e verifica al 6° mese.
- Somministrazione Questionario ogni tre mesi.
- Colloqui individuali con OLP con cadenza almeno mensile o alla bisogna.
per il PERSONALE dell’Ente che viene a contatto con i volontari
- N. 1 Incontro di inizio servizio con Responsabile della Struttura, OLP
entro il 1° mese
- Somministrazione Questionario al 4° mese
- N. 1 Incontro finale del Responsabile della Struttura con – OLP –
formatori entro i 10 giorni successivi alla conclusione del progetto.
per gli UTENTI
- Somministrazione Questionario ogni 4 mesi
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Non sono previsti ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dalla legge 6 marzo
2001 n. 64 per poter favorire al massimo la partecipazione al progetto da parte dei
giovani NEET – destinatari di GG.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
La Nuovi orizzonti metterà a disposizione € 1.000,00, che i volontari potranno
utilizzare per l’acquisto di materiale a loro scelta, da utilizzare per le attività del
progetto.
Tale somma vuole invogliare i volontari a poter esprimere liberamente suggerimenti
e nuove idee da implementare durante la realizzazione del progetto.
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Ha aderito al progetto la cooperativa Ermes di Gravina in Puglia, che attualmente
gestisce delle strutture sportive presso il bosco comunale “Difesa grande”(2 campi
da calcetto e 1 campo da tennis).
La cooperativa metterà a disposizione le proprie strutture sportive gratuitamente per
10 giorni nell’arco di un anno, che potranno essere utilizzate dai volontari del
servizio civile per poter organizzare dei tornei per gli utenti diversamente abili della
Nuovi orizzonti.
Si allega lettera di adesione
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Secondo i servizi programmati dall’OLP e rivolto agli utenti, i volontari avranno a
disposizione il materiale necessario allo svolgimento di:
- attività ludiche (giochi di società e di intrattenimento, marionette, ecc…);
- corsi e laboratori (pittura, ceramica, falegnameria, decoupage, ecc…);
- attività musicali (karaoke, strumenti per musicoterapia, ecc…)
- esercizio fisico (palestra, attrezzature ginniche, ecc…).
Per le attività che prevedono spostamenti sul territorio sarà a disposizione il mezzo
di trasporto della Struttura stessa: n. 1 pulmino attrezzato per il trasporto di persone
Disabili.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
L’Università degli studi di Bari per la facoltà di scienze della formazione riconosce
l’esperienza di servizio civile quale parte integrante del percorso formativo dello
studente e attribuisce allo svolgimento completo del servizio civile fino a n. 4 crediti
formativi.
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Riconoscimento dell’attività di servizio civile da parte del volontario come tirocinio
esterno della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari.
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Le competenze e le professionalità maturate saranno certificate dall’Ente, in modo da
essere riconosciute come esperienza lavorativa, valida ai fini del curriculum vitae.
I volontari del servizio civile grazie all’espletamento delle attività previste dal progetto
potranno maturare esperienze nelle relazioni umane e sperimenteranno:
o Conoscenza dei servizi alla persona nell’ambito della normativa di riferimento
Nazionale e Regionale,
o Conoscenza della organizzazione e strutturazione dei servizi alla persona nel
Comune di Gravina in Puglia
o Competenze connesse alla professioni sociali, con particolare riferimento a
funzioni di assistenza domiciliare leggera per anziani e a interventi socio educativi
rivolti a popolazione disabile, nell’ambito delle mansioni svolte durante il servizio,
con particolare attenzione alle competenze relazionali;
o Acquisizione di competenze in ordine alla gestione di attività di cura, sostegno e
assistenza verso persone parzialmente non autosufficienti;
o Sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali in
particolare: nel lavoro di gruppo, nella comunicazione, nella assunzione di
responsabilità, nella condivisione di obiettivi.
- capacità d’intervento di “auto mutuo aiuto”
-collaborazione all’utilizzo di tecniche specifiche di animazione: attività di
intrattenimento attività culturali (visite e gite, raccolta storie personali,
drammatizzazione), sostegno ai legami familiari (feste, accompagnamento), supporto ad
attività a valenza ricreativo sportiva
-la capacità di fronteggiare le situazioni impreviste coinvolgendo le figure professionali
preposte.
Inoltre nella formazione specifica è stato previsto un modulo per la creazione di
una cooperativa sociale per favorire la creazione di un autoimpiego.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Sede operativa a Borgo Murgetta – Gravina in Puglia
30) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente con formatori accreditati.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
No
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale sarà erogata utilizzando due metodologie:
a) lezioni frontali per il 50% delle ore;
b) dinamiche non formali per il 50% delle ore;
33) Contenuti della formazione:
Il percorso formativo sarà costituito da una serie di macroaree e moduli formativi.
1 “Valori e identità del SCN”
1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
Questo modulo, dato il suo contenuto, sarà propedeutico a tutti gli altri moduli. Si
tratterà di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche
formative appropriate, lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari
in servizio civile, che esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie
aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali. Il formatore, partendo dai
concetti di “Patria”, “difesa senza armi”, “difesa non violenta”, ecc., avrà come
obiettivo quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto
che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile.
1.2 Dall’obiezione di coscienza al SCN
Si metterà in evidenza il legame storico e culturale del servizio civile nazionale con
l’obiezione di coscienza, ripercorrendo la storia del fenomeno in Italia a partire dalla
legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad arrivare alla sua
attuale configurazione così come delineata dal legislatore del 2001, ovvero di difesa
civile della Patria con mezzi ed attività non militari, dimensione che lo caratterizza e
lo differenzia da altre forme di intervento ed impegno sociale.
1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta
1.3.a Si approfondirà il concetto di Patria e di difesa civile della Patria attraverso
mezzi ed attività alternativi a quelli militari a partire dai principi costituzionali della
solidarietà (art.2 Cost.), dell’uguaglianza sostanziale (art.3 Cost.), del progresso
materiale o spirituale della società (art.4), della promozione dello sviluppo della
cultura, della tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione
(art.9) e della pace tra i popoli (art. 11 Cost.). In particolare ciò avverrà attraverso lo
studio delle varie pronunce della Corte costituzionale nelle quali è stato dato a tale
concetto un contenuto ampio e dettagliato.
1.3.b Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si
presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano
istituzionale, di movimento e della società civile. Nell’ambito dei riferimenti al
diritto internazionale si potranno inoltre approfondire le tematiche relative alla
“gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla “prevenzione della
guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di
“peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”. Possono, inoltre, essere
inserite tematiche concernenti la pace ed i diritti umani alla luce della Costituzione
italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite.
1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico
Verranno illustrate le norme legislative che regolano il sistema del servizio civile,
nonché quelle di applicazione riguardanti l’ordinamento e le attività del servizio
civile nazionale. In particolare si evidenzierà l’importanza della sottoscrizione della
Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, quale
condizione per l’accreditamento di quest’ultimo: un patto tra l’UNSC e l’Ente, con
cui essi si impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base della
cultura e dell’identità del servizio civile nazionale.
2 “La cittadinanza attiva”
2.1 La formazione civica
Se il legislatore ordinario, nella legge istitutiva del 2001, ha posto tra le finalità del
SCN il “contribuire alla formazione civica dei giovani”, il legislatore delegato nel
2002, nel confermare e ribadire tale concetto, ha inserito tra i contenuti obbligatori
del corso di formazione generale “un periodo di formazione civica”. La formazione
civica si sostanzia nella conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani e della Carta costituzionale e, quindi, dell’insieme dei principi, dei valori,
delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti che costituiscono la base della
civile convivenza e quadro di riferimento indispensabile affinché i giovani volontari
possano diventare cittadini attivi. Sarà opportuno analizzare la funzione ed il ruolo
degli organi costituzionali, i loro rapporti, dando particolare risalto
all’organizzazione delle Camere e all’iter di formazione delle leggi.
Il percorso di formazione o educazione civica serve non solo a fornire al giovane
volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale che
cresce e si trasforma nel tempo, ma anche a
trasmettere allo stesso la conoscenza di quelle competenze civiche e sociali
funzionali per vivere una “cittadinanza attiva”. Si illustrerà quindi il percorso che
lega l’educazione civica alla cittadinanza attiva ricollegando i principi teorici ad
azioni pratiche ed insegnando ai volontari a tradurre in comportamenti ed azioni le
idee e i valori sanciti dalla Carta costituzionale.
2.2 Le forme di cittadinanza
Richiamandosi al concetto di formazione civica prima descritto, si farà presente
come tale formazione abbia come auspicabile conseguenza l’incremento di impegno
civico da parte dei giovani. Si illustreranno in questo modulo le forme di
partecipazione, individuali e collettive, che possono essere agite dal cittadino, in
un’ottica di cittadinanza appunto attiva.
La partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, della cooperazione
sociale, della promozione sociale, l’obiezione dicoscienza, il servizio civile
nazionale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, le azioni
nonviolente, l’educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai
referendum, i bilanci partecipati, sono tutti esempi concreti che possono essere
illustrati e discussi nell’impostazione, nell’azione e nelle conseguenze, invitando i
ragazzi a proporre ed elaborare, anche tramite le metodologie non formali e la logica
progettuale, un percorso di azione.
2.3 La protezione civile
Il tema della protezione civile, che si integra perfettamente nel concetto di difesa
della Patria come difesa dell’ambiente, del territorio e delle persone, nonché fattore
di educazione e di crescita di cittadinanza attiva, verrà affrontato non solo attraverso
propedeutici cenni tecnici e operativi, ma soprattutto dal punto di vista culturale.
Partendo dall’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio,
visti come il necessario ed imprescindibile substrato delle attività umane, si
illustrerà come tale territorio/comunità possa essere colpito da eventi naturali ed
antropici, in grado di metterne a dura prova l’esistenza.
A tal scopo, seguendo un percorso che si estrinseca attraverso la logica del progetto,
si mostrerà come la protezione civile agisce attraverso la previsione e prevenzione
dei rischi (concetto connesso alla responsabilità, individuale e collettiva) e
l’intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza. Sarà opportuno in tale
ambito formativo sottolineare lo stretto rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e
legalità, nonché tra ricostruzione/legalità.
Nel presente modulo verranno inoltre illustrate le norme di comportamento da
seguire nella gestione delle emergenze, anche per poter espletare al meglio gli
eventuali compiti di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite da
eventi calamitosi.
2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
Una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva che si presenteranno ai
volontari durante l’anno di servizio civile, sarà la possibilità pratica di partecipare e
di candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in
SCN. Sarà dunque opportuno illustrare ai volontari tale possibilità, inserita nel
contesto della cittadinanza agita, il suo funzionamento ed importanza, anche
come presa in carico di un comportamento responsabile, le cui conseguenze
potranno essere visibili solo in tempi medio lunghi, ma non per questo meno
importanti.
A tale riguardo sarebbe auspicabile la partecipazione, durante le ore di formazione,
di ex-volontari o rappresentanti in carica, nonché di delegati di Regione dei
volontari in servizio civile, in qualità di consulenti, al fine di rendere maggiormente
incisivo l’argomento.
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
3.1 Presentazione dell’ente
In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in
cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le
caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative della Nuovi
orizzonti soc. coop. soc..
3.2 Il lavoro per progetti
Il lavorare per progetti è un metodo nato e sviluppato per consentire la governabilità
dei processi complessi, nel rispetto degli obiettivi prefissati e dei vincoli temporali.
Lavorare per progetti è un lavoro ad alta integrazione, risultato che non si ottiene
automaticamente ma va costruito e la sua qualità dipende dalla qualità delle
competenze che ciascuno mette in gioco. Il progetto viene suddiviso in fasi e
compiti che vengono assegnati ad un team di persone. L’integrazione del team è il
risultato della capacità di comunicazione, coordinamento e cooperazione di tutte
queste figure. I volontari in servizio civile sono parte integrante di questo processo e
la loro crescita umana è fondamentale per la riuscita del progetto.
Non bisogna dimenticare che una conoscenza imprecisa del progetto nel suo
insieme, una scorretta definizione iniziale dei tempi, dei metodi, degli obiettivi, una
scadente qualità dei rapporti fra le persone possono determinarne il fallimento.
3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
Come già espresso nel modulo precedente, per la buona riuscita del progetto è
fondamentale una buona conoscenza dello stesso nel suo insieme e quindi un’attenta
conoscenza delle diverse figure e dei loro ruoli. Il raggiungimento degli obiettivi
attraverso la realizzazione di una serie di azioni è direttamente riconducibile alle
figure che operano al suo interno. A sua volta, lo stesso ente è collocato all’interno
di una sovrastruttura più grande , che costituisce “il sistema di servizio civile”
(gli enti di SCN, l’UNSC, le Regioni e le Province autonome). E’ importante che il
volontario conosca “tutte” le figure che operano all’interno del progetto (OLP,
RLEA, altri volontari etc.) e all’interno dello stesso ente (differenza fra ente e
partner, fra sede operativa etc.) per il raggiungimento degli obiettivi.
3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
In tale modulo verrà presentato e illustrato ai volontari il “Prontuario concernente la
disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”, (DPCM 4
febbraio 2009 e successive modifiche) in tutti i suoi punti.
3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Partendo dall'ingresso del volontario nell'organizzazione sarà utile soffermarsi sulla
comunicazione quale elemento essenziale dell'esperienza quotidiana, sia nei rapporti
fra singoli individui, sia a livello di gruppi.
Poiché la comunicazione serve una combinazione di scopi e può produrre una
combinazione di risultati, occorrerà prendere in esame i suoi elementi costitutivi: il
contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario e la
ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo.
L'analisi della comunicazione all'interno di un gruppo, quale è quello in cui è
inserito il volontario, condurrà ad un esame delle dinamiche che ogni nuovo
inserimento sviluppa in un gruppo di lavoro. Sarà utile, pertanto, considerare il
gruppo come possibile causa di conflitti, riconoscendo il momento iniziale del
sorgere di questi ultimi (capacità di lettura della situazione), l'interazione con gli
altri soggetti (funzionale/disfunzionale), la loro risoluzione in modo costruttivo
(alleanza/mediazione/ consulenza).
34) Durata:
42
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Sede operativa a Borgo Murgetta – Gravina in Puglia
36) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente con propri formatori.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Rizzi Maria Rosaria nata ad Altamura 12/06/1984
Annalisa Paternoster nata a Gravina in Puglia il 06/02/1981
Vignola Nicola nato a Gravina in Puglia il 19/04/1976
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Rizzi Maria Rosaria
- Laureata in Psicologia
- dal 2010 ad oggi svolge le funzioni di psicologa presso la
cooperativa Nuovi orizzonti
- docente presso diversi enti di formazione
Ing. Annalisa Paternoster
- laureata in ingegneria edile
- libera professionista dal 2008
- docente presso diversi enti di formazione
Dott. Vignola Nicola
- laurea in economia e commercio
- dal 2004 dipendente presso la cooperativa nuovi orizzonti
come coordinatore di struttura e responsabile di servizi socio
sanitari
- responsabile monitoraggio qualità dei servizi della
cooperativa Nuovi orizzonti
- docente e tutor presso diversi enti di formazione
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Lezioni frontali per il 70% delle ore previste
Dinamiche non formali per il 30% delle ore previste
40) Contenuti della formazione:
MODULI
Il lavoro di equipe
CONTENUTI
-
La comunicazione
e la relazione con
il disabile psico –
fisico
Formazione e
informazione sui
rischi connessi
all’impiego dei
-
Il gruppo – alcuni concetti teorici
di base
Il lavoro di gruppo: pluralità di
approcci
tecniche di pianificazione e
controllo di progetti
multidisciplinari
stimolare la collaborazione e la
motivazione ai risultati
i conflitti nelle relazioni
interpersonali della squadra:
come risolverli
Elementi
principali
della
comunicazione;
gli stili comunicativi;
il contenuto della comunicazione;
la capacità di far domande invece
che affermazioni;
la comunicazione consapevole;
la comunicazione non verbale.
informazioni sui rischi specifici
esistenti negli ambienti in cui
andrà ad operare il volontario e
sulle misure di prevenzione e di
FORMATORE
Psicologa Rizzi
Maria Rosaria
N.
ORE
20
Psicologa Rizzi
Maria Rosaria
20
Ing. Annalisa
Paternoster
20
volontari in
progetti di servizio
civile
Creazione di una
cooperativa
sociale
Valutazione
conclusiva
41) Durata:
100
emergenza adottate;
valutazione
delle
possibili
interferenze tra questa e le altre
attività
che
si
svolgono
nell’ambito
della
stessa
organizzazione;
- Durante questo modulo verranno
dati tutti gli strumenti necessari
per poter creare una cooperativa
sociale per la fornitura di servizi
socio sanitari.
- questo modulo favorirà la
creazione di un autoimpiego
- Durante questo modulo verrà
proposte ai volontari di servizio
civile di sperimentarsi
direttamente attraverso l’analisi
di alcune situazioni operative e
la realizzazione di specifici
progetti.
-
Dott. Vignola
Nicola
35
Dott. Vignola
Nicola
5
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
La cooperativa produrrà un’azione che prevede la verifica di conoscenze e
competenza, sia alla luce del monitoraggio (verifica di processo) sia alla luce della
valutazione periodica e finale (verifica di prodotto).
La valutazione della formazione sia generale che specifica prenderà in
considerazione i seguenti aspetti:
 Gradimento da parte dei partecipanti.
 Verifica dei contenuti appresi.
 Capacità di progettualità sul percorso di servizio civile.
Riguardo la verifica del gradimento del corso di formazione da parte dei
partecipanti si metteranno in atto le seguenti azioni:
• Utilizzo di questionari con scale di gradimento da parte dei partecipanti alla
formazione per valutare il gradimento del corso.
Saranno utilizzati questionari di gradimento sulla base delle scale Likert costruite
utilizzando 5 differenti livelli di valutazione (Moltissimo, Molto abbastanza, poco,
per nulla). Il questionario di valutazione potrà contenere item tipo “Il tempo per la
formazione è stato adeguato”, “Le modalità didattiche del docente sono state chiare
ed esaustive?”, “Le strutture preposte alla formazione (aule, arredi) sono state
adeguate allo svolgimento delle lezioni?” ecc). A partire dal 1° mese dopo l’avvio
del progetto, e con una periodicità di 3 mesi.
• Redazione da parte del tutor di un diario giornaliero in cui verrà descritto il
numero di partecipanti, la produzione di contenuti da parte dei partecipanti, il
numero degli interventi effettuati, la tipologia delle domande, ecc.
• Compilazione di schede sull’andamento della formazione da parte del
gruppo. Al termine di ogni modulo.
Riguardo la verifica dei contenuti appresi si attueranno le seguenti azioni:
•Utilizzo di questionari di apprendimento di contenuti in termini di conoscenze
acquisite e percezione di abilità. Il questionario potrà contenere domande tipo:
“dopo aver frequentato il corso penso di saper costruire un progetto individuale di
servizio civile”), ed anche in questo caso sarà costruito con scale likert a 5 punti. Al
termine di ciascun modulo ed al termine del percorso di formazione specifica.
• Utilizzo di Focus group per la verifica dell’acquisizione di contenuti.
Riguardo la dimensione della progettualità verranno utilizzate le seguenti azioni:
• Utilizzo di uno strumento di verifica della capacità di costruzione e metariflessione sul proprio progetto di servizio civile. Lo strumento sarà orientato alla
redazione di un proprio progetto, in termini di obiettivi, contenuti, azioni e
permetterà di focalizzare quali aree di contenuti e abilità si possono approfondire per
inserirsi al meglio nel progetto di servizio civile. Tale progetto non è assolutamente
in concorrenza con il progetto di servizio civile in cui la persona è inserita in quanto
inteso esclusivamente come mezzo di esercizio e verifica individuale.
Gravina in Puglia lì 29/07/2014
Il Responsabile legale dell’ente